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20231101.it_2144899_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinestro
Sinestro
Rinchiuso lì dentro per anni, fu liberato per fermare Hal Jordan che, dopo la distruzione di Coast City, divenne folle e massacrò l'intero corpo delle Lanterne Verdi e si accingeva a distruggere Oa.
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2,016.038618
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sinestro
Sinestro
Nemmeno Sinestro poté nulla contro la furia di Hal, che lo uccise ed entrò all'interno della batteria principale, assorbendone il potere e divenendo il potentissimo Parallax.
0.5
2,016.038618
20231101.it_2144899_11
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinestro
Sinestro
Anni dopo la Lanterna Verde Kyle Rayner scoprì che Sinestro non era morto: durante il duello con Jordan, a "morire" fu un costrutto di Parallax, un potentissimo parassita alieno che si nutre di paura, incontrato all'interno della batteria principale durante la sua prigionia.
0.5
2,016.038618
20231101.it_2144899_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinestro
Sinestro
Fu proprio lui a far sì che il parassita alieno s'impossessasse di Hal e che lo conducesse alla follia, realizzando quello che Sinestro aveva sempre desiderato: la distruzione di Oa e rendere anche il suo ex-allievo un rinnegato, esattamente come lui.
0.5
2,016.038618
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sinestro
Sinestro
Con il ritorno di Hal Jordan tra i vivi e la ricostituzione del Corpo delle Lanterne Verdi, Sinestro ha deciso di fondare il Sinestro Corps, offrendo anelli del potere gialli ai più temuti e feroci guerrieri dell'universo.
0.5
2,016.038618
20231101.it_618517_0
https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
La flamberga (flammenschwert in lingua tedesca, flamberge in lingua francese) è un tipo di spadone a due mani (zweihänder) di dimensioni enormi (oltre 2 metri per massimo 4kg) usato nelle parate o per equipaggiare le guardie di palazzo durante il Rinascimento.
0.5
2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
La flamberga non va confusa con la flambard, spada da lato con lama serpentina atta a garantire una difesa "pesante" dello schermidore durante la fase di parata.
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2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
Rispetto alle dimensioni già notevoli dello zweihänder, la flamberga si caratterizza per lunghezza e peso addirittura maggiori (più di 2 metri per oltre 7 kg di peso). Elemento costitutivo dell'arma è la lama, caratterizzata da un tagliente interamente ondulato, in foggia di fiamma (da cui il nome di questa spada), e da dei denti d'arresto (parierhaken) molto accentuati, sia per dimensioni che per foggia. Il ricasso della lama è coperto da una manica di cuoio per facilitare la presa della mano avanzata dello schermidore.
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2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
Le flamberghe propriamente dette, caratterizzate dall'avere lama interamente ondulata, apparvero in Europa poco dopo i normali zweihänder, nel XVI secolo. Già gli spadoni dei Doppelsöldner lanzichenecchi avevano parte del tagliente ondulato, forse per garantire loro una non ancora comprovata maggior capacità di taglio ai danni delle aste lignee delle picche, forse per imprimere maggior forza all'urto contro la lama nemica in fase di parata.
0.5
2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
A prescindere dalle effettive capacità pratico-belliche della lama ondulata, le flamberghe, armi dalla foggia particolare, capaci da sole di attirare l'attenzione dell'osservatore, vennero probabilmente fin da principio riconfigurate come spade da parata (paradeschwerter). Tutte le caratteristiche peculiari del normale zweihänder (la grande crociera a bracci ritorti, ribattuti, ornati da ponti; il pomello a forma di corona, gli adunchi becchi d'arresto sopra al ricasso della lama) vennero così enfatizzate nella flamberga, concorrendo al generale effetto di maestosità e peculiarità dell'arma.
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2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
L'idea di ricorrere a spade dalla lama ondulata per migliorarne le capacità di parata, nel corso del XVI secolo, non ebbe quale risultato la sola nascita delle flamberghe. La lama fiammeggiante (flambard o flammard) venne anche utilizzata, soprattutto però in ambiente civile (difesa personale e/o duello) e non strettamente militare, per modelli di spada da lato. L'urto tra una lama diritta, in attacco, ed una lama flambard, in difesa, provoca un considerevole aumento della forza peso scaricantesi tramite vibrazioni dalla lama che para sulla lama che attacca. L'accorgimento della lama fiammeggiante passò poi dalla spada da lato alla striscia, ove però non riscosse particolare successo, finendo con il venire abbandonato nel corso del XVII secolo.
0.5
2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
Queste spade flambard vengono spesso erroneamente indicate come flamberghe nelle aste dei collezionisti.
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2,013.259096
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https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
In lingua francese, il vocabolo "flamberge" viene utilizzato come variante di "Froberge", il nome della spada del paladino Rinaldo di Montalbano ("Fusberta" in lingua italiana), ed ha anche valenza di "focoso". Nelle raffigurazioni iconografiche medievali e rinascimentali, la spada di Rinaldo non è però mai raffigurata con lama fiammeggiante.
0.5
2,013.259096
20231101.it_618517_8
https://it.wikipedia.org/wiki/Flamberga
Flamberga
Nel videogioco Inazuma Eleven GO, la Flamberga è una mossa utilizzata dai tre protagonisti e consiste proprio in una "spada infuocata" utilizzata per calciare il pallone.
0.5
2,013.259096
20231101.it_1735095_0
https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
Il suffragio è il diritto di una determinata categoria di persone (per esempio una classe sociale) a votare in qualsiasi tipo di elezione.
0.5
2,011.29204
20231101.it_1735095_1
https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
La parola suffragio deriva dal latino suffragium , che deriva da "sotto" + fragor (schianto, frastuono, grida di approvazione)": l'etimo relativo a frangere, cioè "rompere" (il silenzio con un gesto di sostegno), inizialmente designò la "tavoletta elettorale" o "scheda elettorale" e poi, per ulteriore estensione, il "voto" o "diritto di voto". Suffragium nel II secolo a.C. e successivamente venne a designare il "patrocinio politico, influenza, interesse o sostegno", e talvolta "acclamazione popolare" o "applauso"; indi la parola fu usata per indicare l'"intercessione" o patronaggio: col degenerare della vita pubblica e la fine della repubblica romana, il suffragium indicò prevalentemente l'acquisto di influenze o il profitto derivante dalla nomina a cariche.
0.5
2,011.29204
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
Le forme di elezioni si svolgevano a suffragio assai ristretto ed esclusivamente onorifico/censitario: chi votava era ricco o . Un esempio erano nella Germania medievale i sette grandi principi elettori, che dal 1536 eleggevano il re dei Romani.
0.5
2,011.29204
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
In alcune zone del globo, durante il medioevo, si fece un piccolo passo in avanti: l'elezione di determinati candidati, solo in determinate circostanze, poteva essere effettuata dagli uomini, sia nobili che borghesi, solo in base al censo. Questo tipo di suffragio è detto universale maschile censitario e si può collocare nella linea del tempo attorno al periodo comunale dell'Europa, quindi nel 1200 e 1300 d.C.
0.5
2,011.29204
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
La breve Repubblica di Corsica (1755-1769) fu il primo paese a concedere il suffragio universale limitato a tutti i cittadini di età superiore ai 25 anni.
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2,011.29204
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
La vera svolta si ebbe con la Rivoluzione francese: il suffragio era universale e maschile, per eleggere il parlamento, primo organo ad elezione diretta dell'evo moderno. I candidati erano scelti sulla base del censo, ossia della ricchezza, ma non gli elettori. Erano considerati elettori tutti i cittadini francesi. Tuttavia, i successivi avvenimenti storici dell'età napoleonica segnarono la brusca fine di questo grande passo in avanti nel diritto di voto.
0.5
2,011.29204
20231101.it_1735095_6
https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
Nel corso dell'Ottocento, vennero fatti molti progressi nel regolamentare l'accesso al voto, ma i votanti erano comunque pochissimi, in ragione della prevalenza del "suffragio censitario": è l'opposto del suffragio uguale, nel senso che i voti espressi dagli aventi diritto al voto non sono uguali, ma hanno un peso diverso a seconda del reddito o del rango sociale della persona (ad esempio, persone che non proprie proprietà o il cui reddito è inferiore a un determinato importo sono esclusi dal voto; o le persone con un'istruzione superiore hanno più voti di quelle con un'istruzione inferiore; gli azionisti che detengono più azioni in una determinata società hanno più voti di quelli con meno azioni). In molti paesi, il suffragio per censo limitava chi poteva votare ed essere eletto: negli Stati Uniti, fino alle riforme jacksoniane del 1830, solo gli uomini che possedevano terreni di una determinata superficie o valore monetario potevano votare o partecipare alle elezioni. Allo stesso modo, in Brasile, la Costituzione del 1824 stabiliva che, per votare, i cittadini avrebbero dovuto avere un reddito annuo di 200.000 Milreis e, per essere votati, il loro reddito annuo minimo avrebbe dovuto essere di 400.000 Milreis.
0.5
2,011.29204
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
In Italia la legge elettorale con cui si votò per la prima Camera dei deputati del Regno d'Italia (legge del 20 novembre 1859) concesse il diritto di voto a circa il 2% della popolazione (solo gli uomini sopra i 25 anni di età).
0.5
2,011.29204
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio
Suffragio
La vera svolta nel suffragio si ebbe nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale. In molti paesi europei, sconfitte le grandi dittature e impostato un governo democratico, il suffragio venne reso del tutto universale, anche per le donne, e i requisiti per votare erano la maggiore età e una piccola imposta da pagare, non più il censo e le onorificenze.
0.5
2,011.29204
20231101.it_1732764_3
https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Il nome origina dal latino Cadralius, Quadralius, riferito alla centuriazione quadrata romana della zona, essendo un importante presidio della viabilità romana diretta verso le Gallie. La frequentazione del territorio in età romana fu molto intensa e documentata con più evidenza in un nucleo posto presso la frazione San Lorenzo. Altre ipotesi, meno probabili e più tardive rispetto al toponimo latino, lo danno invece come il paese del caro-aglio, riferito al fatto che il clima e il terreno calcareo della Valle Grana permisero lo spuntare di una particolare varietà di aglio (l'aj d' Caraj), molto delicato e digeribile, a tal punto da produrre poca alitosi, recentemente inserito in un Consorzio a tutela di prodotto tipico.
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2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Il nome di Caraglio compare per la prima volta in un documento del 984, nel quale il marchese Manfredo donò Caraglio e Cervere ad Alineo e Anselmo, i documenti attestano la presenza della villa medioevale alle falde della collina sulla quale sorgeva un importante castello citato per la prima volta nel 1128. Fino al 1244, Caraglio restò sottoposta ai marchesi di Saluzzo.
0.5
2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Nel 1198 i caragliesi, oppressi dal sovrano, si unirono e, in seguito, tre loro rappresentanti si riunirono sull'altipiano cuneese dove sorgeva una cappella intitolata a Nostra Signora del Bosco per decidere il da farsi. Quello stesso giorno cominciò la rivolta, il castello di Caraglio prese fuoco e poco dopo si videro fiamme provenire da Boves e Cervasca. I nobili vennero cacciati o trucidati, i caragliesi decisero di scappare e si rifugiarono dove oggi sorge Cuneo. L'altipiano era di proprietà dell'abate di Pedona che accettò di ospitarli, la nuova città contava circa duecento uomini e le loro famiglie.
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2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Si susseguirono diversi Signori fino all'affermazione dei Savoia. Coinvolto nei problemi della Riforma, il paese si sviluppò soprattutto dal XVI secolo.
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2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Sin dal 1500 infatti, è stata trovata presenza di eretici, per questo motivo vennero bruciati un uomo e tre donne. Caraglio diventa francese e gli ugonotti demolirono in parte la chiesa di San Paolo e San Giovanni e cacciarono i sacerdoti cattolici. L'8 maggio agli eretici fu ordinato di dichiararsi entro una settimana, il 10 giugno vennero banditi. Emanuele Filiberto arrivò a Caraglio ad agosto nel corso del XVI secolo nel momento conclusivo della lotta religiosa e politica contro la Riforma, si assistette all'annientamento della fiorente Chiesa Riformata di Caraglio. Nel 1620-1621 la chiesa di San Paolo venne restaurata e consacrata dal vescovo di Saluzzo il 13 giugno 1621, festa di Sant'Antonio da Padova.
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2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Più tardi fiorì l'agricoltura, specialmente con l'allevamento del baco da seta. Vi erano quattro filande e un filatoio che davano lavoro a più di seicento persone. Nacque una Società di mutuo soccorso e, in seguito, una Cassa rurale, inoltre, nel 1879, fu inaugurata la linea tramviaria Cuneo-Caraglio-Dronero.
0.5
2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Caraglio ricoprì un ruolo attivo e importante per la lotta partigiana della Valle Grana, con la ritirata dalla Francia della IV Armata l'equipaggiamento militare venne abbandonato ovunque e i partigiani lo rivendicarono costituendo un arsenale significativo che nascosero nelle grange della Vallera e di Valgrana. L'ex carabiniere Parisi organizzò un gruppo armato costituito da una quarantina di soldati della IV Armata che si insediarono a Valgrana, Bernezzo, Monterosso Grana e alla Vallera. Con l'uccisione di Parisi ad opera dei tedeschi il 27 novembre 1943, i partigiani lasciano la frazione caragliese. Negli ultimi mesi dell'anno si tennero a Caraglio e a Valgrana numerosi incontri partigiani segreti che vodero la partecipazione, tra gli altri, di Duccio Galimberti e Nuto Revelli. Nel 1944 i tedeschi cominciarono i rastrellamenti nella vallata e cominciò la controffensiva partigiana con il combattimento di San Matteo di Cavoira il 14 gennaio che vide uscirne Galimberti ferito. Il 31 marzo da Cuneo partì un'offensiva tedesca verso la Valle Grana, la banda di Ettore Rosa della Valle Maira che si stava muovendo verso Castelmagno per andare in aiuto di quella già presente nell'alta valle di Alberto Bianco conterà diversi morti e feriti, 15 prigionieri di cui 13 saranno fucilati.
0.5
2,010.773516
20231101.it_1732764_10
https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Il 29 dicembre venne ucciso il soldato repubblichino Albertengo, provocando la risposta fascista che il giorno seguente perquisì paese e frazioni, interrogando decine di persone e concludendosi con l'arresto di sette uomini che sarebbero poi stati trucidati dove era stato assassinato il soldato fascista. A questi martiri verrà dedicata una via e un monumento che riporta i loro nomi: Attilio Casasso (direttore della Cassa Rurale), Damiano Piasco (medico condotto), i giovani Giuseppe Rebuffo, Giovanni Mattiauda e Serafino Bottasso, Nicola Anitrini (elettricista originario di Brescia), e il commerciante Battista Serra.
0.5
2,010.773516
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caraglio
Caraglio
Con il correre della storia il fascismo e la Repubblica di Salò giunsero verso la fine, il 25 aprile 1945 i partigiani chiesero, per mezzo di don Luigi Calandri (viceparroco di Valgrana), alle brigate nere di arrendersi, queste lasciarono Bernezzo per rifugiarsi a Caraglio dove riuscirono a rinforzarsi. Don Lorenzo Borsotto, viceparroco caragliese, chiese nuovamente, come mediatore delle bande partigiane, la resa dei nazi-fascisti che risposero che se i partigiani non avessero attaccato il comando non avrebbero fucilato gli otto ostaggi in loro possesso. I partigiani non intesero arrendersi alla volontà dei nazisti e circondarono la città occupando la collina. Alle 17 iniziò la battaglia, che vide un'inarrestabile avanzata dei giovani della Resistenza e un'accanita opposizione delle brigate nere. Quella sera rimasero solo più 58 partigiani, alcuni vennero richiamati per necessità a Cuneo, altri furono uccisi dai mortai tedeschi che sparavano disperatamente all'impazzata, ai partigiani si affiancarono diversi giovani del paese. Con l'arrivo della notte calò la quiete e un centinaio di brigate nere raggiunsero Caraglio per rinforzare le schiere degli occupanti. Il giorno seguente vennero esplosi alcuni colpi di mortaio provocando la morte di civili e danneggiando diversi edifici in via Brofferio. Ci furono più sparatorie sul territorio comunale e i nazi-fascisti furono costretti a lasciare il paese. Il 27 aprile Caraglio era ufficialmente libera, bandiere tricolore invasero la città spuntando da ogni balcone e finestra, il primo libero comizio ebbe luogo nel pomeriggio e l'indomani un lungo corteo a cui presero parte cittadini, clero e autorità accompagnò le 17 bare dei civili uccisi nel loro ultimo viaggio. Vittorio Nazzari venne nominato sindaco e ricoprì questo ruolo fino al 20 marzo del 1946.
0.5
2,010.773516
20231101.it_218339_1
https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Ha la lama doppia che può essere in mono acciaio o in damasco. La lavorazione di tutte le parti del coltello e del fodero è particolarmente curata, con infinite varianti. È lungo solitamente 60-70 cm.
0.5
2,010.05914
20231101.it_218339_2
https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Grazie alla punta ondulata è capace di infliggere ferite profonde e, se adeguatamente utilizzato, difficilmente rimarginabili. Infatti, quando la lama penetra all'interno del corpo, non produce un taglio netto, ma una lacerazione asimmetrica dei tessuti, per cui risulta difficile la medicazione anche tramite punti di sutura.
0.5
2,010.05914
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https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Il kriss ha un altissimo contenuto simbolico per le popolazioni indonesiane. Secondo la tradizione esso, soprattutto se molto antico e di ottima fattura, contiene una propria "anima" (tuah). Celebre era il Kris Si Naga, usato nel Brunei per confermare e incoronare i sultani e il cui solo possesso consentiva la richiesta di salire sul trono.
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2,010.05914
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https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Per la lavorazione, i forgiatori (empu) utilizzano come base d'appoggio i piedi. La matrice centrale è ad alto tenore di carbonio; essa viene poi laminata e su di essa viene di seguito stratificato del metallo contenente nichel (preferibilmente tale materiale è di origine meteoritica). La matrice centrale è di solito un pane di 5 kg.
0.5
2,010.05914
20231101.it_218339_5
https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Dalla barra principale si ricava anche una piccola parte (oltre a quella ottenuta per la lama vera e propria detta pamor) che serve per costruire la barretta trasversale asimmetrica (ganja) che sta alla base del pamor stesso.
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2,010.05914
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https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Nei kriss più pregiati il damasco (cioè il tipo di lavorazione del pamor) è ottenuto utilizzando diverse barre di metallo ritorte, ripiegate su se stesse e laminate poi assieme alla matrice; su queste possono essere inseriti altri lavori in damasco. Nelle lame più sofisticate il damasco proviene da altri pamor più antichi ed inutilizzati: in tal modo, secondo la tradizione, si trasmette alla nuova lama la prima "energia vitale". Il forgiatore può decidere a priori il tipo di pamor che vuole ottenere: in questo caso si parla di pamor rekan; se invece si ottengono disegni casuali, espressione della volontà divina, si parla di pamor tiban.
0.5
2,010.05914
20231101.it_218339_7
https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
il primo metodo è il più antico ed il più semplice e consiste nella sovrapposizione parallela dei due differenti metalli; tale metodo è detto tecnica Mlulah;
0.5
2,010.05914
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https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
il secondo metodo, più difficile, prevede la laminazione perpendicolare al piatto della lama; tale metodo è detto tecnica Miring.
0.5
2,010.05914
20231101.it_218339_9
https://it.wikipedia.org/wiki/Kriss
Kriss
Ovviamente, nella creazione di una sola lama, è possibile utilizzare diverse tecniche di laminazione.
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2,010.05914
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Nella notte fra il 14 e il 15 settembre 2015, Rivergaro, così come buona parte della val Trebbia e della provincia di Piacenza, fu colpita dall'alluvione del fiume Trebbia, dovuta al forte maltempo, che causò l'allagamento del lungofiume e della centrale piazza Paolo.
0.5
2,008.311064
20231101.it_1467732_10
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Santuario della Madonna delle Grazie al castello, sorto sulle rovine di un castello, da cui prende il nome e di cui svolgeva, inizialmente, la funzione di cappella privata. Si trova sul colle di San Giacomo, in posizione dominante rispetto alla piazza di Rivergaro. L'edificio, che presenta elementi di stile romanico, conserva al suo interno una statua della Madonna incoronata risalente al 1902 ed è un luogo di devozione e meta di pellegrinaggi.
0.5
2,008.311064
20231101.it_1467732_11
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Chiesa parrocchiale di Sant'Agata, posta a fianco della villa del castello, venne realizzata in stile neoclassico dall'architetto Antonio Tomba, a partire dal 1812 su un preesistente edificio religioso. Ospita al suo interno una Madonna con bambino tra i santi Lucia e Biagio dipinta dal Pitocchetto, precedentemente situata all'interno dell'oratorio di san Rocco, un Martirio di Santa Margherita dipinto da Sebastiano Galeotti e un San Bernardo Abate con Santa vergine e martire di Clemente Ruta.
0.5
2,008.311064
20231101.it_1467732_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Oratorio di San Rocco, riedificato nel 1613 su un preesistente edificio religioso, venne sottoposto a opere di ristrutturazione nel corso dell'Ottocento ospitando, a partire dal 1825, la Madonna con bambino tra i santi Lucia e Biagio del Pitocchetto che venne successivamente traslata nella chiesa parrocchiale.
0.5
2,008.311064
20231101.it_1467732_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo, situata nella frazione di Pieve Dugliara, fondata in epoca romana dal vescovo di Piacenza San Savino attorno al IV secolo. A partire dal XII secolo è testimoniata ancora come plebana, il cui primo parroco, Gerardo, venne in un documento del 1128; in questo periodo si caratterizzava come la chiesa più importante della zona e le furono fino a diciotto chiese suffraganee. L'edificio fu ricostruito tra il XVII e il XVIII secolo, mentre la facciata, di gusto neoclassico, risale al 1825. All'interno si trovano degli affreschi realizzati tra gli anni '20 e '30 del Novecento dai pittori Aspetti e Sidoli.
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2,008.311064
20231101.it_1467732_14
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Chiesa parrocchiale di Sant′Ilario vescovo, situata nella frazione di Rallio di Montechiaro, compare per la prima volta in un documento del 1138 come dipendenza dalla chiesa di Pieve Dugliara, diventando parrocchia autonoma dopo il 1500. La data e l'autore della costruzione risultano sconosciuti, mentre la facciata venne riedificata nel 1794 in stile neoclassico. L'edificio presenta una pianta ad aula a tre campate con due cappelle votive laterali dedicate rispettivamente alla Madonna del Rosario e a San Marco. La torre campanaria addossata al presbiterio sulla sinistra dell'edificio risale al periodo compreso tra il 1830 e il 1840.
0.5
2,008.311064
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Chiesa parrocchiale di Sant′Alessandro Martire, situata nella frazione di Suzzano, fondata attorno al X secolo, nel 1461 è documentata come dipendente della pieve di Podenzano. L'edificio venne ricostruito completamente nella seconda metà del XIX secolo in stile neoclassico; i lavori di ricostruzione terminarono nel 1890 con il campanile. Presenta una facciata a capanna monocuspidata innanzi alla quale si trova un sagrato in ciottoli di fiume di modeste dimensioni. L'interno è a navata singola voltata a botte.
0.5
2,008.311064
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Villa Anguissola-Scotti, progettata dall'architetto Lotario Tomba nel 1778 sulle fondazioni del castello di Rivergaro, fortilizio che appartenne alla famiglia Malaspina dopo la concessione del 29 settembre del 1164 da parte dell'imperatore Federico Barbarossa a Obizzo Malaspina di vari feudi tra cui quello della val Trebbia. Nei secoli successivi il forte fu caposaldo della resistenza ghibellina a Piacenza. In seguito la zona passò agli Scotti e, poi, agli Anguissola nella contea vescovile di Piacenza. Dopo il Cinquecento venne abbandonato e, infine, sui suoi resti venne costruita la villa. Il palazzo, di proprietà della famiglia Anguissola-Scotti, è posto vicino alla chiesa parrocchiale.
0.5
2,008.311064
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rivergaro
Rivergaro
Tracce della rocca di San Giacomo, posta in posizione dominante rispetto al centro di Rivergaro, nel 1037 venne donata da Rainero di Teodosio, canonico del duomo di Piacenza al monastero cittadino di San Savino. Il castello venne, in seguito, abbandonato e sui suoi resti sorse il santuario della Beata Vergine del castello.
0.5
2,008.311064
20231101.it_830973_12
https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
I FOS sono dei prebiotici, favoriscono cioè lo sviluppo nell'organismo umano dei probiotici una volta assunti, specialmente lo sviluppo del genere Bifidobacteria uno dei più utili per l'organismo.
0.5
2,007.693791
20231101.it_830973_13
https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
Si stima che negli USA vengano assunti giornalmente 114 mg/die di FOS, mentre in Europa il livello medio di assunzione giornaliera è di 579 mg/die.
0.5
2,007.693791
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
I cibi più ricchi di FOS sono la cicoria ed il topinambur (Helianthus tuberosus), ma sono riccamente contenuti anche nei seguenti alimenti:
0.5
2,007.693791
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
I FOS hanno numerose proprietà interessanti, quali una basso potere dolcificante senza essere calorici, non sono cariogeni e sono considerati alla stregua di una fibra dietetica insolubile.
0.5
2,007.693791
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
I FOS ed i fruttani non sono idrolizzabili dagli enzimi digestivi umani e non vengono assorbiti dalla mucosa intestinale, per cui giungono inalterati nel colon dove:
1
2,007.693791
20231101.it_830973_17
https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
vengono fermentati dalla microflora intestinale determinando l'incremento dei bifidobatteri, con un conseguente miglioramento della glicemia ed un aumento del colesterolo HDL in soggetti anziani;
0.5
2,007.693791
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https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
I FOS sono convertiti in acidi grassi a corta catena (SCFAs), cosa che porta ad un aumento della produzione di acidi carbossilici in particolare l'acido acetico, l'acido butirrico e l'acido lattico. Ciò determina una diminuzione del pH intestinale, ostacolado, anche, così la crescita di microrganismi patogeni;
0.5
2,007.693791
20231101.it_830973_19
https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
aumentano l'assorbimento di alcuni minerali (in particolare del calcio e del magnesio); dimostrando la loro utilità nel migliorare a densità ossea, specie nelle donne in età menopausale. Migliorano, inoltre, l'assorbimento della genisteina, che è un isoflavone .
0.5
2,007.693791
20231101.it_830973_20
https://it.wikipedia.org/wiki/Frutto-oligosaccaridi
Frutto-oligosaccaridi
alla dose di 4-15 g / die, somministrate a soggetti sani, sono in grado di ridurre la stitichezza.; sono anche utili nel trattamento della stipsi di soggetti sottoposti a emodialisi.
0.5
2,007.693791
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
Il muezzin cinque volte al giorno recita ladhān dal minareto della moschea, allo scopo di richiamare i musulmani alle preghiere obbligatorie.
0.5
2,000.634159
20231101.it_2220596_1
https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
L'''adhān sintetizza gli insegnamenti dell'Islam, sui quali l'intera struttura teologica di questa fede si basa, e che possono essere sommariamente riassunti così:
0.5
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
nell'Islam non conta l'aspetto materiale della realtà ma il suo significato spirituale, cosicché la salvezza può essere ottenuta con la purificazione dell'anima. La purificazione può essere raggiunta solo con l'osservanza rigorosa e consapevole dei precetti di Dio: la preghiera è il più importante di questi precetti;
0.5
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
Lo scopo principale delladhān è, pertanto, quello di rendere comprensibile a ognuno la missione dell'Islam e fare comprendere a ogni credente e non credente la sostanza della fede islamica e i suoi scopi spirituali.
0.5
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
** L'esortazione Pregare è meglio di dormire, è recitata solo per la preghiera del mattino (ṣalāt al-fajr).
1
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
La prima formula, che per gli sciiti non è obbligatoria ma consigliabile, può essere seguita da altre come Egli (Maometto) è il comandante dei credenti o Egli (Maometto) e i suoi infallibili discendenti sono la prova di Allah''. Queste formule apparvero attorno al 991 con l'arrivo a Baghdad dei Buwayhidi.
0.5
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
In Turchia, dopo l'instaurazione, nel 1923, della repubblica e a seguito delle riforme volute da Atatürk, si pose il problema della lingua da usare per l'adhān, ossia se continuare a usare l'arabo, liturgicamente più corretto, o il turco per renderne più comprensibile il significato ai fedeli non arabofoni.
0.5
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
Un comitato formato da esperti religiosi, accademici e di linguisti, appositamente organizzato nel 1932, deliberò la legittimità canonica dell'uso della lingua nazionale in materia liturgica, imponendo, così, l'uso del turco per l'adhān.
0.5
2,000.634159
20231101.it_2220596_8
https://it.wikipedia.org/wiki/Adh%C4%81n
Adhān
Questa nuova pratica liturgica durò fino al 16 luglio 1950 quando il governo Menderes abrogò il bando dell'adhān in turco e istituì l'arabo come lingua liturgica.
0.5
2,000.634159
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Organon () è il termine usato dal commentatore di Aristotele Alessandro di Afrodisia, per riferirsi all'edizione delle sue sei opere di logica: le Categorie, il De Interpretatione, gli Analitici primi, gli Analitici secondi, i Topici e gli Elenchi sofistici
0.5
2,000.244842
20231101.it_2412141_1
https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
L'ordine delle opere non è quello cronologico (molto difficile, peraltro, da stabilire), ma venne deciso da Teofrasto, con l'esplicito scopo di costituire un sistema ben strutturato, anche se in effetti sembra che alcuni di questi testi fossero in origine appunti per delle lezioni di logica.
0.5
2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Le Categorie (latino: Categoriae) espongono la classificazione aristotelica di tutto ciò che esiste in dieci categorie: sostanza, quantità, qualità, relazione, luogo, tempo, giacere, avere, agire e patire. In questo trattato Aristotele menziona i predicati, poi discussi da Porfirio e dai logici scolastici.
0.5
2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Il De Interpretatione (greco: Peri hermeneias) espone la teoria aristotelica della proposizione e del giudizio e le varie relazioni tra proposizioni affermative, negative, particolari e universali. Contiene il principale contributo di Aristotele alla filosofia del linguaggio. Inoltre discute il problema delle caratteristiche accidentali.
0.5
2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Gli Analitici primi (latino: Analytica priora) introducono la teoria sillogistica, argomentano in favore della sua correttezza e discutono l'inferenza induttiva.
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2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Gli Analitici secondi (latino: Analytica posteriora) si occupano della dimostrazione e della conoscenza scientifica.
0.5
2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
I Topici (latino: Topica) trattano questioni concernenti la costruzione di argomenti validi e l'inferenza probabile (in opposizione a quella certa).
0.5
2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Le Confutazioni sofistiche (latino: De Sophisticis elenchis) in contrapposizione ai Topici, trattano le fallacie logiche e forniscono un collegamento all'opera di Aristotele sulla retorica.
0.5
2,000.244842
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https://it.wikipedia.org/wiki/Organon
Organon
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente nel V secolo, la gran parte dell'opera di Aristotele andò perduta nell'Occidente latino. Quando l'imperatore cristiano Giustiniano chiuse la Scuola di Atene nel 529, accusata di diffondere il paganesimo, i filosofi greci migrarono in Asia, dove sotto la cultura persiana e araba si assistette ad una fioritura degli studi aristotelici. Le Categorie e il De interpretatione, tradotti e commentati in latino da Boezio, erano gli unici significativi testi di logica disponibili nell'alto Medioevo. Le altre opere di logica rimasero a lungo non disponibili in Occidente, finché la Logica vetus non fu completata dalla Logica nova e quelle mancanti non vennero tradotte in latino nel XII secolo, dapprima da filosofi arabi con commento di arabi e giudei, e poi direttamente dal greco in latino.
0.5
2,000.244842
20231101.it_31469_2
https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Per comprendere la storia di Maccagno bisogna innanzitutto considerare l'elemento di divisione geografica del nucleo urbano, escluse quindi le frazioni esterne, rappresentato dal torrente Giona. Il primo insediamento abitativo si sviluppò sul lato meridionale del fiume, e fu questa Maccagno ad accogliere, nel 962, l'imperatore Ottone I, impegnato nelle guerre di dominio contro il Re d'Italia Berengario I. Se è forse da ascrivere a leggenda il fatto che i maccagnesi addirittura salvarono la vita all'augusto sovrano nel corso di una tormentata traversata del Verbano in cui la barca dell'imperatore sarebbe stata sorpresa da un temporale, è certo che il soggiorno di Ottone in paese fu tanto ben allietata dagli abitanti che alla località fu concesso un diploma che la definì "curtis imperialis", autonoma e sovrana e successivamente concessa ai conti Mandelli.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Nel Basso Medioevo la crescita edilizia del villaggio portò le prime case edificate a nord del Giona, che tuttavia segnava il limite del territorio privilegiato concesso da Ottone: fu così che si originò quell'originale divisione in cui Maccagno visse per quasi mille anni. A sud del Giona prosperò Maccagno Inferiore o Maccagno imperiale, comune libero imperiale che godette di totale autogoverno amministrativo rispetto alle varie autorità che si avvicendarono nei secoli, e che ingaggiò con i sovrani di Milano una mai risolta lotta nel rivendicare addirittura un autogoverno politico; a nord del Giona si evolse invece il Comune di Maccagno Superiore, un normalissimo municipio che seguì le vicende secolari della Pieve di Val Travaglia in cui era inserito.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Il 16 luglio 1622 Giacomo III Mandelli - conte di Maccagno imperiale - ricevette dall'imperatore Ferdinando II il permesso di coniare monete nel suo feudo. La zecca fu attivata nel corso di quello stesso anno, dedicandosi però essenzialmente alla speculazione, realizzando contraffazioni di monete svizzere, del Nord Europa e del vicino Ducato di Milano. La zecca non avrebbe più lavorato dopo 1661.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Nel 1692 Carlo Borromeo Arese, marchese di Angera, acquisì il feudo da Gian Battista Mandelli e vide venirgli rinnovata la concessione imperiale del diritto di zecca.. Il feudo rimase alla famiglia Borromeo fino alla soppressione dei feudi imperiali nel 1798. Fu infatti l'arrivo di Napoleone a cancellare la peculiare condizione di Maccagno: seguendo i dettami politici e ideologici della Rivoluzione francese che vedevano nel feudalesimo un retaggio anacronistico del Medioevo, il generale corso fece anche di Maccagno Inferiore un normale comune della Repubblica Cisalpina, abolendone ogni privilegio ed autonomia.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
La cancellazione del feudo imperiale non coincise però con quella delle autorità comunali, dato che gli austriaci al loro ritorno nel 1815 emanarono un decreto, anch'esso ispirato da motivi ideologici seppur contrapposti a quelli napoleonici, che riportò tutti i comuni della Lombardia alla loro giurisdizione esistente vent'anni prima. Le due Maccagno continuarono dunque la loro vita separata, e come tali sopravvissero anche dopo l'unità d'Italia. Fu il fascismo a chiudere definitivamente un anacronismo storico, riproponendo i decreti napoleonici che erano stati cancellati dagli austriaci: fu così che nel 1927 Maccagno Superiore annesse Maccagno Inferiore, come pure Campagnano, Garabiolo e Musignano, divenendo successivamente e semplicemente Maccagno.
1
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Durante la Seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il maresciallo dei carabinieri Enrico Sibona, nato a Torino nel 1904 e in servizio a Maccagno dal 1939 al 1946, protesse dalla deportazione alcuni ebrei lì residenti, favorendo la loro fuga. Tradito da un delatore, Sibona fu internato in un campo di concentramento tedesco dal quale a stento sopravvisse. Per questo suo impegno di solidarietà, pagato a così caro prezzo, il 4 ottobre 1992, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito al maresciallo Sibona l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Dal 4 febbraio 2014, a seguito di un referendum consultivo tra la popolazione, il comune di Maccagno è stato sciolto ed è confluito, insieme con quelli di Pino sulla sponda del Lago Maggiore e Veddasca nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
Lo stemma concesso al comune di Maccagno il 5 giugno 2001, assieme al gonfalone, si poteva blasonare:
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1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Maccagno
Maccagno
interzato in fascia: nel primo, di azzurro, al leone illeopardito di rosso, passante sulla partizione, accompagnato nel cantone destro del capo dalla stella di otto raggi d'oro; nel secondo, d'oro, alla torre di rosso, mattonata di nero, merlata alla ghibellina di cinque, aperta del campo, fondata sulla partizione; nel terzo, d'azzurro, alle lettere maiuscole di rosso M e A affiancate.
0.5
1,997.850875
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Il comune confina direttamente con la Slovenia (in particolare con il comune di Sesana) attraverso il valico di Fernetti, uno dei punti di transito più importanti per le merci italiane dirette nei Balcani, e attraverso il valico minore di Col.
0.5
1,996.889793
20231101.it_130774_2
https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Già denominato "Rupin Grande", assunse la denominazione attuale nel 1932 (seppur già usato in precedenza).
0.5
1,996.889793
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Nel 1947, per effetto del Trattato di Pace di Parigi, cedette le frazioni di Vercogliano, Monrupino Scalo, Zolla di Monrupino (parte), Rupin Grande (parte) e Vogliano (parte) alla Jugoslavia, aggregate al comune di Sesana.
0.5
1,996.889793
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 2003.
0.5
1,996.889793
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
La chiesa e la rocca di Monrupino sono interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima a un colle visibile sia dall'Italia sia dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani e Istri, è sempre stata un importante rifugio per le persone della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche; pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo.
1
1,996.889793
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Le donne che avevano qualche problema ad avere figli poggiavano e sfregavano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità.
0.5
1,996.889793
20231101.it_130774_7
https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Sono ancora molto radicate le usanze tipiche del Carso: infatti si può visitare una classica casa carsica (Kraška hiša) mantenuta intatta nel tempo. Qui si possono apprezzare i costumi, gli attrezzi agricoli e i mobili del passato. Inoltre, l'ultima domenica di agosto degli anni dispari, si tiene una rappresentazione storica chiamata le nozze carsiche (Kraška ohcet).
0.5
1,996.889793
20231101.it_130774_8
https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
A Monrupino si trova una foiba dichiarata monumento nazionale: venne utilizzata per gettarvi una cinquantina di cadaveri di soldati tedeschi uccisi dopo la battaglia di Opicina durante la seconda guerra mondiale, nonché i corpi di tre ferrovieri italiani uccisi nei giorni dell'occupazione jugoslava di Trieste.
0.5
1,996.889793
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https://it.wikipedia.org/wiki/Monrupino
Monrupino
Secondo una stima governativa del 1983, nel comune di Monrupino il 64% della popolazione era di lingua slovena.
0.5
1,996.889793
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ennupla
Ennupla
Una n-pla ordinata si distingue da un insieme di n elementi in quanto fra gli elementi di un insieme non è dato alcun ordine. Inoltre gli elementi di una ennupla possono anche essere ripetuti.
0.5
1,990.73351
20231101.it_1323031_2
https://it.wikipedia.org/wiki/Ennupla
Ennupla
Per tenere distinte le notazioni delle n-ple da quelle degli insiemi solitamente le prime vengono scritte fra parentesi tonde o acute:
0.5
1,990.73351
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ennupla
Ennupla
Essendo la n-pla un elenco ordinato, in generale di ogni suo elemento è possibile dire se sia il primo, il secondo, il terzo, eccetera, fino all'n-esimo. Viceversa, data una n-pla, per ogni k < n possiamo dire quale sia il k-mo elemento della n-pla.
0.5
1,990.73351
20231101.it_1323031_4
https://it.wikipedia.org/wiki/Ennupla
Ennupla
Di qui segue la principale proprietà delle n-ple, secondo la quale due n-ple sono uguali se e solo se sono uguali i termini corrispondenti in base all'ordinamento, cioè:
0.5
1,990.73351
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ennupla
Ennupla
Nella pratica matematica, si tende ad utilizzare il termine ennuple o tuple soprattutto per sequenze i cui termini siano tendenzialmente in numero fissato e di natura disomogenea, preferendo i termini sequenza o successione finita o stringa per elementi appartenenti allo stesso insieme e in numero arbitrario. La prima è identificata come elemento del prodotto cartesiano tra più insiemi; la sequenza finita come applicazione da {1, 2, ..., n} (n ≥ 0) a un insieme qualsiasi S .
1
1,990.73351