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20231101.it_631604_9 | https://it.wikipedia.org/wiki/Luis%C3%A3o | Luisão | Il 18 settembre 2008 iniziò la nuova stagione segnando allo Stadio San Paolo di Napoli il secondo gol della sua squadra nel primo turno di Coppa UEFA contro il , vittorioso per 3-2. | 0.5 | 1,925.145246 |
20231101.it_37117_109 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | La fine dello sfruttamento della cavatura della torba e del legname, attività che hanno caratterizzato la faccia del territorio fino agli anni dell'industrializzazione massiccia, hanno ridato un volto verde e lussureggiante a queste colline dolci e a forma allungata, con pianori d'altura disegnati da radure coltivate. Oggi il turismo è poco sviluppato all'infuori della gita domenicale al lago e del turismo alimentare, in virtù dei numerosi ristoranti e trattorie presenti. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_110 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Aa. Vv., L'ambiente dei Berici e il Lago di Fimon. Atti del Convegno di Arcugnano: 30 maggio 1981, Padova, Signum, 1982. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_111 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Biblioteca di Arcugnano (a cura di), Camminare ad Arcugnano. Natura Arte e Storia a due passi da Vicenza, Arcugnano, Ed. Associazione Biblioteca di Arcugnano, 19901, 19972. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_112 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Francesco Barbarano de' Mironi, Historia Ecclesiastica della Città, Territorio, e Diocese di Vicenza. Libro Quinto nel quale si descrivono le Chiese, Oratorj, Hospitali, ed altri edificj della Città. Opera postuma, Vicenza, Stamperia Carlo Bressan, 1761. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_113 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Francesco Barbarano de' Mironi, Historia Ecclesiastica della Città, Territorio e Diocese di Vicenza. Libro Sesto nel quale si descrivono le Chiese, Oratorj, ed Hospitali del Territorio, e della Diocese. Opera postuma, Vicenza, Stamperia Carlo Bressan, 1762. | 1 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_114 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Alberto Broglio, Leone Fasani, Le valli di Fimon nella preistoria, Vicenza, Neri Pozza editore, 1975. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_115 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Reginaldo Dal Lago, Chiesa di S. Giustina di Arcugnano. Storia dell'edificio e del suo restauro nel 2001, Arcugnano, Ed. Parrocchia di S. Giustina in Arcugnano, 2001. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_116 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Reginaldo Dal Lago, Illi de Ladapio ovvero "Quelli di Lapio e del Lago di Fimon". Storia di una piccola comunità nel cuore dei Berici, Arcugnano, Ed. Parrocchia di Lapio, 1995. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_37117_117 | https://it.wikipedia.org/wiki/Arcugnano | Arcugnano | Reginaldo Dal Lago, Planecie a Lacu. Vicende storiche di Pianezze del Lago, Arcugnano, Ed. Parrocchia di Pianezze, 1995. | 0.5 | 1,921.987028 |
20231101.it_281426_2 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | Le esperienze di quest'ultimo decennio hanno consentito di estendere l'applicazione di questa tecnica diagnostica anche alle lesioni della cute non pigmentate. La dermatoscopia risulta oggi particolarmente efficace nel riconoscimento dei tumori cutanei non melanocitari quali il carcinoma basocellulare e la malattia di Bowen e di altre neoformazioni cutanee quali le cheratosi seborroiche, le cheratosi attiniche, il dermatofibroma, l'acantoma a cellule chiare. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_3 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | La tecnica è basata sull'interposizione tra una lente e la cute di alcune gocce di acqua, olio o gel ecografico; in questo modo la cute diventa traslucida permettendo al dermatologo di osservare fino alla giunzione dermo-epidermica numerose caratteristiche peculiari per la diagnosi precoce del melanoma non visibili ad occhio nudo. Attualmente la dermatoscopia visiva, attuata prevalentemente attraverso il dermatoscopio ottico, è riconosciuta essere una delle migliori tecniche non invasive sia per la sua economicità che per la sua praticità di utilizzo. Esiste ad oggi una vastissima semiologia volta allo studio dei patterns delle lesioni pigmentate piane orientata alla loro differenziazione diagnostica. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_4 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | La dermatoscopia digitale consiste nell'acquisizione delle immagini su piattaforme informatiche che consentono a seconda dei software installati una serie di operazioni volte all'archiviazione, allo studio morfologico, a valutazioni comparative (follow-up) e a teleconsulti. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_5 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | La diagnosi differenziale del melanoma in dermatoscopia è basata prevalentemente sull'analisi di caratteristiche visive ben definite della lesione, unitamente all'anamnesi del paziente ed alle caratteristiche di evoluzione. Esiste una vasta semiologia tramite la quale il dermatologo esperto è in grado di effettuare diagnosi visive molto accurate. Negli ultimi anni, oltre alla tecnica tradizionale, si sono sviluppati alcuni metodi chiamati algoritmi soggettivi, quali il Seven-Point Checklist o la regola dell'ABCD, basati su serie di interpretazioni di caratteristiche dermatoscopiche. La variabilità e la difficile standardizzazione di questi algoritmi ha rivelato, tramite risultati riportati su riviste internazionali, una bassa accuratezza diagnostica rispetto alla tecnica diagnostica tradizionale. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_6 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | La difficile applicabilità nella pratica quotidiana degli algoritmi soggettivi è dovuta prevalentemente anche alla lentezza della loro interpretazione soggettiva rispetto al sistema tradizionale basato sulla cosiddetta analisi di patterns che rimane invece validissimo nella diagnosi differenziale: tramite di esso il dermatologo analizza un vasto numero di caratteristiche morfo-cromatiche molto velocemente basandosi sull'esperienza personale. Negli ultimi anni vi sono stati numerosi studi volti all'analisi oggettiva computerizzata delle immagini digitali acquisite in dermatoscopia. L'utilizzo di metodiche computerizzate ha creato talvolta confusione facendo scambiare approcci quantitativi, doverosi nel nostro secolo, per approcci di diagnosi automatica del melanoma. | 1 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_7 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | La nuova strada intrapresa da gruppi di ricerca prevedeva infatti la definizione di nuove variabili riproducibili e non ambigue. Chiaramente la significatività diagnostica di nuove variabili numeriche e non ambigue può rappresentare un valido ausilio al dermatologo ma solo nel caso in cui vi sia stata una validazione scientifica. Nel 1999, dopo anni di sperimentazioni, alcuni autori dell'Università di Siena, hanno definito per primi una nuova semiologia basata sull'analisi oggettiva computerizzata di nevi atipici e melanomi precoci. Studi successivi hanno dimostrato sia da parte dello stesso gruppo che di altri gruppi di ricerca come tale approccio numerico possa essere di valido ausilio per il dermatologo. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_8 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | L'analisi morfocromatica computerizzata costituisce un miglioramento perché tramite di essa è possibile definire in modo non ambiguo e non più soggettivo le caratteristiche peculiari del melanoma. L'analisi oggettiva, definita nelle maggiori riviste internazionali di ricerca scientifica, è basata prevalentemente sull'analisi cromatica e della distribuzione di pigmento internamente alla lesione. La valutazione finale da parte del dermatologo basata sia sull'osservazione che sull'interpretazione strumentale si è fino ad oggi dimostrata scientificamente più accurata di altre metodiche analoghe nella diagnosi precoce del melanoma. È stato recentemente messo a punto un sofisticato metodo predittivo basato sull'analisi di sequenze di immagini di lesioni pigmentate in modo da fornire quadri diagnostici dettagliati in base alla cosiddetta mappatura dei nevi. Un sistema computerizzato è in grado di verificare oggettivamente le variazioni nel tempo di lesioni sottoposte a controllo e fornire una probabilità di rischio basata su campioni precedentemente archiviati. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_9 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | Nei primi anni di studio del melanoma tramite l'analisi dermatoscopica computerizzata molti ricercatori hanno definito variabili non ambigue e misurazioni numeriche affidabili verificandone l'efficacia tramite sistemi di correlazione e classificazione. Il futuro della dermatoscopia è sicuramente orientato all'analisi computerizzata ed anche alla diagnosi assistita spinta maggiormente dagli scarsi risultati ottenuti tramite regole soggettive. Numerosi autori in tutto il Mondo stanno attualmente sviluppando metodiche numeriche validando i risultati su riviste internazionali tramite studi multicentrici. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_281426_10 | https://it.wikipedia.org/wiki/Dermatoscopia | Dermatoscopia | Gli strumenti digitali in grado di fornire un ausilio diagnostico si rivelano di reale utilità quando risultano garantite accuratezze pari o superiori al 90%. Il dermatologo esperto con la semplice osservazione in dermatoscopia tradizionale, infatti, è in grado di raggiungere accuratezze molto elevate e quindi strumenti digitali non appropriati risulterebbero utili per l'archiviazione e per il confronto nel tempo ma non per l'ausilio diagnostico. La possibilità di confrontare non solo visivamente ma soprattutto numericamente alcune caratteristiche delle lesioni archiviate permette ad alcuni strumenti avanzati di effettuare valutazioni dell'evoluzione delle lesioni aprendo una nuova strada nel follow-up delle lesioni e nella gestione total-body per la mappatura dei nevi. La continua evoluzione dell'imaging digitale ha permesso recentemente di abbandonare le costose ed obsolete strumentazioni video per passare all'utilizzo delle nuove macchine fotografiche o telecamere digitali foriere di maggiore qualità cromatica e spaziale. | 0.5 | 1,921.686735 |
20231101.it_781345_0 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | Come spesso accade per gli autori più antichi, poco si sa della sua vita. Se ne è ipotizzata la nascita nella calabrese Metauros (l'odierna Gioia Tauro) e nella città di Imera. La Suda così riporta: | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_1 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | È ritenuto il primo poeta della Magna Grecia che allora, insieme alla Sicilia, dopo un lungo periodo di colonizzazione, stava raggiungendo una grande prosperità economica e un grande splendore di civiltà, e che era destinata a dare un notevole contributo alla poesia e al pensiero ellenico. | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_2 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | Viene riportata la sua presenza in Sicilia, ad Imera, e la tradizione riferisce che prese parte alla lotta politica opponendosi a Falaride, tiranno di Agrigento. A tal proposito sarebbe riferita la sua Favola del cavallo e del cervo, chiara metafora della politica del suo tempo e a noi nota dalla rielaborazione esopica: Stesicoro raccontava come tra i due animali esisteva sempre astio, sicché il cavallo, per battere il suo antico rivale, chiese aiuto all'uomo. Quest'ultimo cacciò il cervo, ma per essere ripagato rese schiavo il cavallo. La metafora politica era offerta dal fatto che in quel periodo Falaride prometteva agli imeresi l'aiuto necessario per sconfiggere i Selinuntini, antichi rivali della colonia Zancloa, ma in cambio avrebbero sicuramente subìto la sottomissione ad Agrigento. La favola raccontata volle essere un monito per i suoi concittadini ma, nonostante i suoi propositi, il tiranno akragantino entrò in città e Stesicoro dovette fuggire, perseguitato dai suoi stessi concittadini, trovando asilo politico a Catania, dove morì per mano del brigante Nicànore. | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_3 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | La tradizione vuole che in questa città fosse stato eretto in suo onore un grande sepolcro a pianta ottagonale, in quanto otto erano le opere a lui attribuite. Un frammento poetico riportato dalla Suida così lo ricorda: «Il lato oscuro di Catania bruciò Stesicoro, la vera voce incommensurabile delle Muse». | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_4 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | Stesicoro era un citaredo, che declamava, cioè, le sue opere accompagnandosi con la cetra. Egli rinnovò forme e contenuto della melica corale, sostituendo alla composizione monostrofica di Alcmane la triade strofica (strofe, antistrofe, epodo) e si scostò dal contenuto del carme di Alcmane e dal suo lirismo soggettivo per avvicinarsi allo spirito oggettivo dell'epica. La leggenda eroica diventa la materia del canto lirico: è considerato dagli antichi come l'Omero della lirica corale, il grande poeta dei miti. | 1 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_5 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | La sua produzione si articolava in 26 libri, di cui restano frammenti e, di alcuni di essi, non restano che semplici titoli. Abbiamo, infatti, titoli come Elena, due Palinodie, Ilupersis, Il cavallo di legno, Nostoi, Gerioneide, Cerbero, Cicno, Scilla, Tebaide (titolo incerto), Erifile, Europa, Orestea, I cacciatori del cinghiale (calidonio), I giochi funebri di Pelia. | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_6 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | Stesicoro, dunque, si cimentò nei generi più diversi, dall'epica alla poesia pastorale, passando per composizioni di natura erotica. A noi restano ampi frammenti della Gerioneide, che narra della decima fatica di Eracle (il viaggio ad Eritia per rapire le mandrie di Gerione), e di un poema (forse Erifile) sul destino di Edipo e dei suoi figli, della Iliou persis, dei Nostoi, dell'Orestea e di due Palinodie. Queste ultime erano una ritrattazione ad una precedente opera intitolata Elena, dove l'eroina era rappresentata come un'adultera colpevole della guerra. Nelle Palinodie Stesicoro ritrattò, raccontando che non Elena, ma un suo fantasma, era giunta a Troia. Secondo la leggenda Stesicoro sarebbe stato accecato dai Dioscuri, fratelli di Elena, e avrebbe riacquistato la vista solo dopo questa ritrattazione. | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_7 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | La particolarità della sua poesia è data dall'interesse per la psicologia dei personaggi: egli si sofferma spesso sui pensieri dei protagonisti, rallentando l'azione ma accentuando la drammaticità degli eventi. Questo metodo particolare gli attirò una stima incondizionata degli antichi: il giudizio che la letteratura dà oggi sulle sue opere è positivo, apprezzandone lo sperimentalismo, che avrebbe influenzato fortemente i poeti tragici, come visibile nelle Coefore di Eschilo o nell'Elena di Euripide. | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_781345_8 | https://it.wikipedia.org/wiki/Stesicoro | Stesicoro | Un altro aspetto apprezzabile della vena sperimentale di Stesicoro è il modo in cui egli rielabora la lezione tradizionale dell'epica omerica: dai frammenti superstiti della sua opera, la critica ha potuto osservare come il poeta sia riuscito ad adattare con grande abilità poetica il dettato dell'epos, pensato per forme metriche dattiliche come l'esametro, ai nuovi metri della poesia lirica. Anche Marco Fabio Quintiliano definisce Stesicoro, nel X libro della sua Institutio oratoria, «epici carminis onera lyra sustinentem» (“colui che sostiene sulla lira il peso della poesia epica”), quindi un poeta citaredo (monodico) di poesia epica, un "unicum" nel panorama arcaico. | 0.5 | 1,916.795715 |
20231101.it_1210896_19 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Case a corte, le abitazioni a corte sono situate nell'isolato delimitato da C.so Umberto, via Assunta e via San Giuseppe, zona più antica del paese. La corte ha funzione di filtro tra abitazione e strada e da questa è separata da un portale più o meno decorato in base alle caratteristiche economico-sociali dell'utente. Le abitazioni intorno alla corte sono caratterizzate da un fronte stretto e le stanze si dispongono una dietro l'altra. La scarsa dimensione della casa, in proporzione degli abitanti, porta ad un particolare uso degli spazi esterni, in cui si svolge l'attività domestica. Questa struttura rappresenta quella realtà urbana, i cui caratteri sono propri di una civiltà contadina. Tra le corti di Trepuzzi si distingue la "Curte Longa" per la sua testimonianza sul vecchio modo di costruire e per il settecentesco arco d'ingresso in carparo, realizzato con conci lavorati a punta di diamante. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_20 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Palazzo Barrile-Spinelli, comunemente chiamato Castello Nuovo, è una residenza fortificata, voluta dai Condò, feudatari di Trepuzzi, agli inizi del XVII secolo e abitata poi nel XVIII secolo dai duchi Carignani. Nel 1887 il palazzo ha subito restauri ed ampliamenti che ne hanno modificato l'aspetto originario. Presenta una sobria facciata con un elegante portale bugnato, finestre e una lunga balconata. L'edificio, di pianta trapezoidale, si articola intorno ad un cortile quadrangolare, e presenta una struttura a due livelli. Di pertinenza del palazzo è la cappella dedicata ai santi apostoli Giacomo e Filippo, eretta per devozione di Gian Domenico Condò di Lecce prima del 1640. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_21 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Colonna dell'Assunta, fu eretta il 15 agosto 1909 e realizzata dallo scultore leccese Luigi Guacci. Si compone di una colonna marmorea, poggiante su un alto basamento, che sostiene la statua della Madonna Assunta. Una lapide ricorda che l'opera fu innalzata dal popolo trepuzzino per testimoniare la profonda devozione verso la Madonna Assunta, nel ricordo del miracolo compiuto nel 1799 dalla Vergine che avvolse con una fitta nebbia Trepuzzi, occultandola dagli invasori francesi. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_22 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Al 31 dicembre 2019 a Trepuzzi risultano residenti 368 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono: | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_23 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Il dialetto parlato a Trepuzzi è il dialetto salentino nella sua variante centrale che corrisponde al dialetto leccese. Il dialetto salentino, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli. | 1 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_24 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | La Biblioteca Comunale, istituita nel 1963, venne aperta al pubblico il 3 giugno 1965. Possiede un patrimonio librario di circa 7.600 volumi. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_25 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Nel comune di Trepuzzi hanno sede sei scuole dell'infanzia (di cui una paritaria), due scuole primarie, due scuole secondarie di primo grado. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_26 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | L'economia è legata soprattutto ad attività di tipo agricolo; accanto all'abbondante produzione vinicola e olivicola, è importante la crescita dell'industria di trasformazione e quella della maglieria e dell'abbigliamento. Altro ramo economico rilevante è quello delle costruzioni. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_1210896_27 | https://it.wikipedia.org/wiki/Trepuzzi | Trepuzzi | Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune. | 0.5 | 1,916.601134 |
20231101.it_645696_9 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Nella seconda metà del Novecento si registra l'espansione dell'abitato nella frazione di Fiorino, nelle immediate vicinanze di Cecina, mentre la vicina località di Poggio Gagliardo costituisce la principale zona industriale e artigianale del comune. | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_10 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Oratorio della Santissima Annunziata, di origine quattrocentesca, ma molto rimaneggiato negli anni trenta del XX secolo. | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_11 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Nell'area del castello, in posizione scenografica, si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, che ebbe anche il titolo di abbazia; fu ricostruita a seguito del terremoto del 1846 e intitolata a Santa Maria Assunta. | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_12 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Palazzo della Contessa, palazzo settecentesco, di proprietà della famiglia Guerrini ed in seguito acquistato dalla famiglia Bacci, la figlia, Elmira Bacci sposando il Conte Carli acquisì il titolo nobiliare e da qui il nome "Palazzo della Contessa". | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_13 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Palazzo Surbone, in via della Libertà, che fu residenza dei marchesi Ridolfi e dove fu ospitato il granduca Leopoldo II di Toscana durante la visita in occasione del terremoto del 1846. | 1 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_14 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Casa natale dello scultore Italo Griselli. Lo stesso Griselli scolpì il monumento ai Caduti situato in via Vittorio Veneto (1924). | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_15 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Torre Civica, che segna l'ingresso al castello medievale. Risale al XII secolo nella parte inferiore, ma la parte superiore fu ricostruita intorno al 1850. Dinnanzi alla chiesa di Santa Maria Assunta, nell'angolo nord-occidentale della vasta piazza, si trova la Guardiola, l'unica torre d'avvistamento del paese, oggi utilizzata come belvedere. | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_16 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | Uscendo dal paese in direzione di Cecina e del fiume omonimo, si arriva al sito archeologico della Badia di Santa Maria di Montescudaio, un monastero benedettino femminile di cui si erano perse le tracce e che è stato riportato alla luce dagli scavi archeologici tra il 2005 ed il 2010. | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_645696_17 | https://it.wikipedia.org/wiki/Montescudaio | Montescudaio | L'unica frazione del comune di Montescudaio è quella di Fiorino (14 m s.l.m., 503 abitanti), situata al confine con il territorio comunale di Cecina, provincia di Livorno. | 0.5 | 1,915.098083 |
20231101.it_613264_2 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | In Australia, non è altrettanto benevolo, poiché non si limita a essere burlone, infatti spesso divora il malcapitato dopo averlo trascinato in acqua, e questo può succedere anche in mare. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_3 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | Secondo il naturalista svedese Bengt Sjögren, le attuali leggende di avvistamenti di mostri lacustri e fluviali come quello del celebre Mostro di Loch Ness sono associabili alle antiche leggende dei kelpie. Sjögren afferma che le leggende su queste creature sono mutate nel corso del tempo, mentre gli antichi racconti parlavano di apparizioni di esseri simili a cavalli, essi sono ora diventati degli esseri più “realistici” e “moderni” e si sono adeguati alla scoperta dei dinosauri e dei grandi rettili acquatici. Per questo motivo gli animali leggendari di oggi sono molto spesso identificabili con animali preistorici come il Plesiosauro. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_4 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | Nel romanzo Water Horse - La leggenda degli abissi si parla di un kelpie di nome "Crusoe" che diventerà il ben più famoso Nessie. Inoltre, nel bestiario immaginario Gli animali fantastici: dove trovarli, Newt Scamandro scrive che il Mostro di Loch Ness è effettivamente un kelpie che si diverte a prendere in giro i babbani. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_5 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | I romanzi della scrittrice francese Amélie Divil, Le gardien des lochs e Né dans un Loch, affrontano la leggenda dei kelpie e di Each Uisge come una storia contemporanea. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_6 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | Le pietre pitte risalenti al VI-IX secolo d.C., raffiguranti quella che è stata denominata Bestia Pitta, potrebbero essere le prime rappresentazioni di un kelpie o di una creatura simile a un kelpie. | 1 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_7 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | L'artista dell'età vittoriana Thomas Millie Dow disegnò il kelpie nel 1895 come una malinconica fanciulla dai capelli scuri seduta su una roccia, una rappresentazione comune per gli artisti di quel periodo, come la pittura a olio The Kelpie (1913) di Herbert James Draper. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_8 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | La professoressa Nicola Bown ha sostenuto che pittori come Millie Dow e Draper abbiano deliberatamente ignorato le precedenti narrazioni sui kelpie e li abbiano reinventati alterandone il sesso e la natura. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_9 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | A Grangemouth, di fianco della Motorway M9, sono state installate due sculture in acciaio di 30 metri di altezza, progettate dallo scultore scozzese Andy Scott, raffiguranti due teste equine e denominate The Kelpies, in riferimento alla creatura mitica da associare alla forza e alla resistenza del cavallo. L'installazione è stata completata nell'ottobre 2013 e le sculture sono state aperte al pubblico dall'aprile 2014. | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_613264_10 | https://it.wikipedia.org/wiki/Kelpie | Kelpie | Il film Tir-na-nog (È vietato portare cavalli in città) (Into the West), diretto da Mike Newell, racconta la storia di due giovani fratelli (Ossie e Tito) e di una giumenta bianca (il kelpie). | 0.5 | 1,910.773034 |
20231101.it_2462286_15 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Il kiai si manifesta come un breve ma intensissimo urlo originato da una contrazione addominale che svuota i polmoni con l'effetto di esaltare un colpo sferrato. | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_16 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Inoltre, nel Gōjū-Ryū, al fine di conservare l'equilibrio e di ottenere tecniche più penetranti, per ogni movimento si rende necessario un contro-movimento opposto in modo da ottenere una coppia di forza. I movimenti sono molto circolari, basati sul principio del combattimento a corta distanza (leve) e sfruttamento della forza dell'avversario (come nel JuJitsu). Questo stile presenta posture raccolte e con molta retroversione del bacino. | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_17 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Miyagi sosteneva che "lo scopo ultimo del karate-do era quello di creare la persona, conquistare la miseria umana e trovare la libertà spirituale". Egli dichiarò che era importante, per l'equilibro dell'allenamento all'autodifesa, "l'allenamento della mente, o con la coltivazione del precetto karate-do ni sente nashi ('Non c'è un primo attacco nel karate')", enfatizzando inoltre l'importanza della "coltivazione dell'intelletto prima della forza". | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_18 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Kata significa forma ed è formato da una serie movimenti che simulano un combattimento con uno o più avversari immaginari. I kata di Okinawa tendono tradizionalmente a preservare una serie di tecniche e principi di combattimento, e sono serviti come basi per molti sistemi di combattimento Okinawensi. | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_19 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Kata Bunkai significa letteralmente "kata smontato", cioè applicato. A differenza dei kata che vengono svolti con un avversario (o più) immaginario, il kata bunkai viene svolto con avversario (o più) reale, pertanto si ha bisogno di almeno un partner. | 1 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_20 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Chojun Miyagi creò i due kata Gekisai e rielaborò moltissimo due kata di origine cinese, dai quali creò i kata Sanchin e Tensho. | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_21 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Taikyoku: Serie di cinque kata creati dal fondatore del Gōjū Kai, il maestro Gōgen Yamaguchi. I kata Taikyoku insegnano i metodi di blocco/attacco tradizionali e i movimenti fondamentali nelle quattro direzioni. | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_22 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Tada Seigo, il fondatore del Seigokan, creò dei kata aggiuntivi per introdurli come programma educativo allo scopo di allenare gli allievi: | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_2462286_23 | https://it.wikipedia.org/wiki/G%C5%8Dj%C5%AB-ry%C5%AB | Gōjū-ryū | Toguchi inoltre creò i formati "a coppia" per ognuno dei Hookiyu, Gekisai, Gekiha e Kakuha kata, così come per molti dei kata "koryu". | 0.5 | 1,910.159134 |
20231101.it_51291_7 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | Il clima è continentale caratterizzato da una forte umidità, la temperatura media registrata durante l'anno è di . Il mese più freddo risulta essere gennaio, con , mentre il mese più caldo è agosto con una temperatura media di . Le precipitazioni, anche a carattere nevoso, sono abbondanti e superiori alle medie registrate per l'intera Baviera: di pioggia annui, con luglio il mese più piovoso (oltre di pioggia) e febbraio il più secco ( di pioggia). | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_8 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | L'area collinare che si estende tra il basso corso del Danubio e il medio corso del fiume Isar risulta abitata già dalla prima Età della Pietra. Nell'area occupata oggi dal cimitero settentrionale di Landshut sono state ritrovate tracce di un insediamento preistorico databile intorno al 4700 a.C. Alcuni scavi archeologici recentemente compiuti hanno portato alla luce del vasellame e degli utensili in pietra. La fattura di questi oggetti lascia presupporre che i primi colonizzatori della zona provenissero dalla attuale Boemia. Gli influssi di questa cultura preistorica sono rimasti profondi nella zona prima che essa venisse lentamente assoggettata alla cosiddetta cultura di Rössen, la grande cultura preistorica che dominò in Europa centrale dal 4500 al 4300 a.C. circa. | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_9 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | L'insediamento sulle rive dell'Isar ha resistito per circa 300 anni. Dopo di che, e per un periodo stimabile intorno ai anni, non sono stati rinvenuti indizi di alcun ulteriore insediamento. | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_10 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | Un'urna cineraria in argilla, ritrovata in alcuni scavi eseguiti nella parte settentrionale della città e databile intorno all 900 a.C., è il primo indizio di una consistente presenza dei Bavari nella regione di Landshut. | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_11 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | A partire dal 15 a.C. la regione è una provincia romana ma, a causa delle fitte foreste che si estendono nella zona e che rendono difficile lo sfruttamento agricolo, essa rimane assai scarsamente popolata, a differenza di quanto avviene ad esempio lungo il corso stesso del Danubio, dove gli insediamenti fortificati romani come Ratisbona (Castra Regina) o Passavia (Batavia), richiamano masse considerevoli di nuovi coloni. | 1 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_12 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | A partire dal 500 dopo Cristo, sulle esistenti popolazioni bavare si innestano nuovi ceppi di popolazioni germaniche. Ha così inizio quella nuova colonizzazione che porta alla nascita di numerosi villaggi, le cui tracce sono ancora visibili nella toponomastica della zona, con i nomi delle località segnati dalla caratteristica desinenza ing (ad esempio Ergolding, Eching, Erding). | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_13 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | Sino al XII secolo l'economia della zona è essenzialmente autarchica e agricola. Negli anni successivi nascono forme tipiche di attività artigianali che porteranno gli abitanti della pianura a specializzarsi e a varcare i limiti ristretti della regione, utilizzando il corso stesso dell'Isar che in questo punto del suo tracciato mostra uno dei punti di più agevole attraversamento. | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_14 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | La fondazione della città risale al 1204, quando Ludovico I, duca di Baviera, decide di edificare una fortezza (Il castello del Trausnitz) sulla collina che domina un punto strategico per l'attraversamento del fiume Isar. Il nome della città deriva proprio dall'espressione Landeshuata (Hut und Schutz des Landes): posto di guardia a protezione del paese. | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_51291_15 | https://it.wikipedia.org/wiki/Landshut | Landshut | Dal 1255 la città viene eletta a residenza dei Duchi di Wittelsbach e di fatto diviene capitale del nuovo ducato nel momento in cui la Baviera viene divisa in due: Bassa Baviera ed Alta Baviera, quest'ultima con capitale Monaco. | 0.5 | 1,909.908987 |
20231101.it_267644_10 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Tutto ciò avvenne anche grazie alla profonda amicizia che univa San Biagio con Taranto e Amalfi. Da qui inizia la grande attività di esportazione dei prodotti samblasei che continua e aumenta nel corso della ricca storia del quartiere lametino, infatti lo sviluppo del mercato portò San Biagio grande potenza mercantile e agricola. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_11 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | I numerosi monasteri bizantini non solo arricchivano l'economia e la demografia di San Biagio ma precedevano la futura corte culturale dei grandi paesi monarchici come, Francia, Regno di Sicilia, Regno di Napoli ecc. L'unica differenza è che i monasteri nella città erano moltissimi quindi le attività culturali erano dello stesso numero dei luoghi di culto, centri luminosi di cultura letteraria e scientifica. I centri culturali quindi i monasteri bizantini che erano nel territorio dell'odierna Sambiase di Lamezia Terme erano San Pietro, San Filippo, Sant'Ermì, Sant'Elia, San Nicola, Santi Quaranta Martiri, Santa Venere, Santa Trada, una gigantesca chiesa di ordine ortodosso e infine San Biagio. Quest'ultima chiesa venne edificata su un edificio ellenistico costruito forse dagli antichi terinei, questo avvenne nel VII secolo. San Biagio divenne quindi protettore del luogo e darà luogo alla fiera che si tiene ancor'oggi "Santu Vrasu", la fiera risale dunque a quell'epoca ha quindi circa 1410 anni. Nel territorio sono situate numerosi resti di monasteri basiliani. Sambiase in quel periodo si espanse ancora e conobbe un periodo di rinascita dopo la riconquista di Andricciola. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_12 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Nell'XI secolo scesero in Italia per pellegrinaggio popolazioni barbariche dalla Scandinavia, esse trovarono nel Mezzogiorno fortuna grazie all'alleanza di Melo, marchese di Bari, contro i greci di Bisanzio. Ad entrare nella storia del sud furono i figli di Tancredi d'Altavilla (in particolare Roberto il Guiscardo), questi scesero e conquistarono numerosi territori bizantini e longobardi. I normanni quindi conquistarono Campania, Lucania e Puglia scesero in Calabria dove trovarono ripetute difficoltà, conquistarono Cosentia e tutto il territorio della Calabria del nord. Continuarono la spedizione contro il più potente baluardo bizantino, Reggio, ma furono sconfitti e dovettero accontentarsi di Martirano, Nicastro e Maida. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_13 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Il più importante esponente della cultura normanna dell'epoca, il Malaterra, ci racconta della sosta di due giorni a San Biagio, precisamente alle terme di Caronte, delle truppe del Guiscardo che le rafforzò. Iuxta aquas calidas, biduo permansit, così scrisse lo storico dei normanni delle terme di Sambiase. Nell'anno 1059 Roberto il Guiscardo diede incarico al fratello Ruggero di conquistare la ricca Calabria promettendogli l'intero territorio della regione. Nel 1060 l'ultimo baluardo bizantino cadde nelle mani dei normanni, Roberto divenne duca di Puglia e di Calabria. Durante il periodo d'oro che il Ducato di Calabria attraversò con i normanni la regione venne divisa in castri, e Sambiase venne annessa al castro di Nicastro. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_14 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Sambiase venne infeudata ai Sanseverino di Martirano nel XII e conobbe un lunghissimo periodo di prosperità quando Giacomo Sambiase (era un Sanseverino) parente del duca di Calabria e Puglia e conte di Sicilia, Roberto il Guiscardo, prese il potere che gli fu concesso dalla grande imperatrice Costanza d'Altavilla per evitare persecuzioni del Malo a discapito della famiglia Sanseverino, l'Imperatrice dell'impero svevo e regina del regno normanno che nel grande universo imperiale non dimenticò mai le proprie radici normanne difendendo sempre l'Italia normanna. | 1 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_15 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | L'università era amministrata come: podestà regia, podestà baronale, parlamento, amministrazione della giustizia. Sambiase non cedette alle forti pressioni di Nicastro e divenne una potente università di gran lunga superiore (economicamente e culturalmente) al castro stesso, risiedevano qui molte e importanti cariche istituzionali del regno degli Altavilla e degli svevi che ammiravano il grande patrimonio faunistico e naturale di Sambiase. L'università di Sambiase fu esempio di grande organizzazione politica e sociale, infatti nonostante le enormi perdite subite a causa dell'annessione a Nicastro, Sambiase era e restò sempre grande potenza economica della Terra Giordana. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_16 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Federico II fece costruire un castello a Nicastro per trascorrere le vacanze nella piana, particolarmente nei boschi dell'antica università per le sue amate battute di caccia, egli rivalorizzò l'antica badia dei Santi Quaranta Martiri e soprattutto il grande monastero di San Costantino arricchendoli di tesori. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_17 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Il feudo di Sambiase durante il dominio francese fu tra i più ricchi dell'intero regno, il Regno di Napoli come entità politica riconosceva la potenza di Sambiase che aveva il monopolio per la coltivazione dell'olio e dell'uva nell'intera Calabria, Basilicata e Puglia, e tra i primi paesi del meridione. Quando Ferrante d'Aragona passò Nicastro a contea, l'università di Sambiase prese ancora più potere ed ebbe sempre più influsso politico su Napoli. Nel 1806 Giuseppe Bonaparte insediò al sud la politica napoleonica abolendo i feudi, nella seconda metà del XIX Sambiase diviene comune autonomo, Nel 1848 si svolse una lacerante battaglia rivoluzionaria per la liberazione della Calabria dal regno borbonico delle due Sicilie, la battaglia dell'Angitola, che segnò per sempre la storia spagnola in Calabria. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_267644_18 | https://it.wikipedia.org/wiki/Sambiase | Sambiase | Il 4 gennaio 1968 Sambiase si unì ai comuni di Nicastro e Sant'Eufemia Lamezia per costituire il comune di Lamezia Terme. | 0.5 | 1,909.206288 |
20231101.it_739209_0 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | Si parte con una serie di pile contenenti un certo numero di elementi (il numero delle pile e degli elementi di ciascuna pila sono concordati a piacere tra i giocatori all'inizio della partita). | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_1 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | I giocatori, a turno, tolgono da una qualsiasi pila un numero d'elementi a piacere, da uno a tutti, ma senza modificare le altre pile. | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_2 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | Vince chi toglie l'ultimo elemento presente sul campo di gara. Non è possibile passare (saltare la mossa). | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_3 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | Esiste anche una variante chiamata Marienbad, dal film L'anno scorso a Marienbad di Alain Resnais, nel quale veniva giocata dal protagonista. In questa variante chi toglie l'ultimo elemento perde. | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_4 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | Il nim è divenuto piuttosto famoso perché ha una strategia di vittoria semplice (ha classe di complessità L), facilmente utilizzabile come esempio in teoria dei giochi. | 1 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_5 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | La strategia si basa sul calcolo binario, e precisamente su una particolare addizione per cifre della rappresentazione binaria del numero di elementi nelle pile: essa viene svolta come una normale somma (ma nel sistema binario, dove per es. 102 + 112 = 1012) ma tralasciando i riporti. Questo tipo di somma, considerando i numeri cifra per cifra, corrisponde alla disgiunzione esclusiva, o all'addizione nel campo finito . In teoria dei giochi, proprio per il suo uso in questa strategia, viene anche detta somma nim. | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_6 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | La strategia del gioco si basa sulla distinzione tra posizioni (o configurazioni) sicure e insicure. Una configurazione si dice sicura se la somma nim delle rappresentazioni binarie degli elementi delle pile dà 0; altrimenti si dice insicura. La strategia vincente consiste nel lasciare all'avversario, ad ogni mossa, una configurazione sicura. È sempre possibile raggiungere una posizione sicura a partire da una insicura (e viceversa), mentre è impossibile ottenere una posizione sicura partendo da una configurazione sicura. | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_7 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | Una mossa vincente deve portare la somma nim a zero. Questo si può fare modificando il primo addendo in modo da "cancellare" l'1 del secondo posto. In pratica, si porta la pila 1 da 3 elementi a 1: | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_739209_8 | https://it.wikipedia.org/wiki/Nim | Nim | La posizione è ora sicura. L'avversario, adesso, non potrà in nessun modo muovere senza incappare in una posizione insicura. | 0.5 | 1,908.449335 |
20231101.it_102692_1 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | La lingua italiana permette di produrre diversi pangrammi di diversa lunghezza. Tra i più famosi troviamo: | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_2 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | GNOME utilizza il pangramma Quel fez sghembo copre davanti (26 lettere) quando si apre un file di caratteri. | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_3 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | Un pangramma in italiano che include anche le lettere dell'alfabeto latino internazionale è Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_4 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | Per la verifica delle telescriventi era abitudine utilizzare il pangramma Fabrizio ha visto Max acquistandogli juta per New York 1234567890. | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_5 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | Famoso è anche il pangramma eteroletterale (comprendente, cioè, tutte le lettere senza mai ripeterne neanche una) ideato negli anni ottanta da Umberto Eco: Tv? Quiz, BR, FLM, DC... Oh, spenga! | 1 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_6 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | Il più famoso in lingua inglese è The quick brown fox jumps over the lazy dog, usata nei computer (e originariamente nelle telescriventi) per testare la resa grafica dei caratteri di stampa (font), ed usata anche per verificare la conoscenza del Codice Morse. | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_7 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | Questo pangramma è presente nel libro Scouting for Boys di Robert Baden-Powell, fondatore del movimento scout, ed è stato tradotto da Mario Sica nella versione italiana del libro, Scautismo per ragazzi, in "Ma la volpe col suo balzo ha raggiunto il quieto Fido", che utilizza tutte le lettere dell'alfabeto italiano. Il traduttore Daniele Petruccioli ha trovato un equivalente ancora più corto con il pangramma "Fu questa volpe a ghermir d’un balzo il cane". | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_8 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | Ancora più completo è il pangramma tedesco: Zwölf Boxkämpfer jagen Viktor quer über den großen Sylter Deich (traducibile come "dodici pugili inseguono Viktor lungo la grande diga di Sylt"). Esso contiene infatti, oltre alle ventisei lettere, anche tutte le vocali con umlaut e la doppia s. Talvolta si trova anche il più semplice Victor jagt zwölf Boxkämpfer quer über den Sylter Deich, mancante però della doppia s. C'è un altro pangramma in tedesco senza nessuna delle lettere speciali Ä Ö Ü ẞ: Franz jagt im komplett verwahrlosten Taxi quer durch Bayern. | 0.5 | 1,908.026437 |
20231101.it_102692_9 | https://it.wikipedia.org/wiki/Pangramma | Pangramma | In francese un pangramma famoso è Portez ce vieux whisky au juge blond qui fume, traducibile come "portate questo whisky vecchio al giudice biondo che fuma"; un altro pangramma contenente anche tutte le lettere accentate utilizzate nella lingua francese è Dès Noël, où un zéphyr haï me vêt de glaçons würmiens, je dîne d’exquis rôtis de bœuf au kir, à l’aÿ d’âge mûr, &cætera. | 0.5 | 1,908.026437 |