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Concorsi
2012
ENTI LOCALI
COMUNE DI ERCOLANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 35 del 8-5-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-08&atto.codiceRedazionale=2E002454
COMUNE DI ERCOLANO
AVVISO
Assunzione di un minorato della vista abilitato alle mansioni di centralinista telefonico, mediante richiesta numerica di avviamento all'Amministrazione provinciale di Napoli, servizio collocamento obbligatorio. (GU n.35 del 08-05-2012)
Il Dirigente in esecuzione di quanto disposto con determinazione dirigenziale n 01/29/51 del 21 marzo 2012 rende noto che è stata inoltrata all'ufficio competente dell'Amministrazione provinciale di Napoli - servizio collocamento obbligatorio, la richiesta di avviamento di un minorato della vista (legge 29 marzo 1985, n. 113), per la copertura di n. 01 posto di «Esecutore Centralinista Non Vedente» area ausiliaria, ex 4ª q.f., Cat. B, pos. B1, a tempo pieno e indeterminato, presso l'impianto telefonico del Palazzo Municipale di Corso Resina n. 39 - 80056 Ercolano. Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di partecipazione a questa Amministrazione, poichè l'avviamento avverrà a cura della Amministrazione provinciale competente, secondo l'ordine di graduatoria.
Concorsi
2004
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI VERONA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 90 del 12-11-2004
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-11-12&atto.codiceRedazionale=04E07155
UNIVERSITA' DI VERONA
CONCORSO (scad. 13 dicembre 2004)
Concorso pubblico, per esami, per un posto di categoria C, posizione economica C1, area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati. (GU n.90 del 12-11-2004)
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104; Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449; Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191; Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 448; Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28; Visto il C.C.N.L. comparto università del 9 agosto 2000; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, ed in particolare l'art. 7; Visto il C.C.N.L. relativo al personale del comparto università per il biennio economico 2000-2001 sottoscritto in data 13 maggio 2003; Vista la legge 24 dicembre 2003 n. 350; Visto lo Statuto dell'Università degli studi di Verona; Visto il «Regolamento in materia di accesso all'impiego del personale tecnico e amministrativo presso l'Università degli Studi di Verona», emanato con decreto rettorale n. 5-2002 del 11 gennaio 2002, prot. n. 250, tit. I/3, in vigore dal 9 febbraio 2002; Viste le delibere del Senato accademico del 10 ottobre 2002 e del 14 ottobre 2002 e del consiglio di amministrazione del 25 ottobre 2002 relative alla programmazione pluriennale del fabbisogno di personale tecnico amministrativo per gli anni 2003-2005, finalizzata al completamento della dotazione organica di ateneo come risultante dall'atto organizzativo relativo all'organico di ateneo del personale tecnico amministrativo approvato dal Senato accademico nelle sedute del 5 giugno 2001 e del 19 giugno 2001 e dal consiglio di amministrazione nella seduta del 29 giugno 2001, come modificato dalle delibere del Senato accademico del 11 dicembre 2001 e del consiglio di amministrazione del 21 dicembre 2001; Visto in particolare il piano occupazionale 2004, che prevede, tra gli altri, la copertura di un posto di categoria C, posizione economica C1, area tecnica, tecnico scientifica ed elaborazione dati, per il Dipartimento di medicina clinica e sperimentale sezione di medicina interna B; Esperite le procedure di mobilità previste dall'art. 7 della legge n. 3/2003 presso il Dipartimento della funzione pubblica e la provincia di Verona con esito negativo; Considerato che la riserva prevista dall'art. 18, comma 6 del decreto legislativo n. 215/2001 e successive modificazioni ed integrazioni è operante parzialmente e dà luogo ad una frazione di posto che si cumulerà con la riserva relativa ad altri concorsi banditi da questa amministrazione; Accertata la disponibilità finanziaria; Decreta: Art. 1. Numero dei posti Presso l'Università degli studi di Verona è indetto un concorso pubblico per esami per la copertura di un posto di categoria C, posizione economica C1, area tecnica, tecnico scientifica ed elaborazione dati, nel ruolo del personale tecnico amministrativo delle Università (selezione n. 11/2004) per il Dipartimento di medicina clinica e sperimentale per la sezione di medicina interna B. L'amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. Art. 2. Requisiti generali di ammissione Per l'ammissione al concorso è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: a) cittadinanza italiana o cittadinanza di uno stato membro dell'Unione europea; b) godimento dei diritti politici. I candidati cittadini degli Stati membri dell'Unione europea devono godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza; c) idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce. L'amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di concorso, in base alla normativa vigente; d) titolo di studio: diploma di maturità. Per i cittadini degli stati membri dell'Unione europea è richiesto il possesso di un titolo di studio equipollente; tale equipollenza dovrà risultare da idonea certificazione rilasciata dalle competenti autorità; e) posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva; f) adeguata conoscenza della lingua italiana se cittadino di uno degli stati membri dell'Unione europea. Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano esclusi dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, lettera d), del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. I candidati sono ammessi al concorso con riserva. L'esclusione dal concorso, per difetto dei requisiti prescritti può essere disposta in qualsiasi momento, anche successivamente allo svolgimento delle prove, con motivato provvedimento. Art. 3. Profilo richiesto La persona idonea a ricoprire il posto dovrà possedere conoscenze teoriche ed esperienza pratica in metodologie di separazione, caratterizzazione e riconoscimento delle proteine ivi comprese le metodiche relative alla proteomica. Inoltre dovrà avere conoscenza dei programmi di interrogazione di banche dati proteiche per l'analisi di fingerprints finalizzata alla identificazione di proteine e dei programmi d'analisi di immagini di gels PDQuest e di diversi motori di ricerca e banche dati. Infine dovrà avere conoscenze relative alla spettrometria di massa, alla genomica ed una buona conoscenza della lingua inglese. Art. 4. Domande e termine di presentazione Le domande di ammissione al concorso, redatte su carta libera in conformità allo schema esemplificativo (allegato A), indirizzate al magnifico rettore dell'Università degli studi di Verona, via dell'Artigliere n. 8, 37129 - Verona, dovranno essere presentate direttamente o spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o posta celere con avviso di ricevimento entro il termine perentorio di trenta giorni, che decorre dal giorno successivo a quello di pubblicazione del relativo bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Tale termine, qualora venga a scadere in giorno festivo, slitterà al giorno non festivo immediatamente seguente. Sarà considerata prodotta in tempo utile anche la domanda di ammissione spedita entro il termine sopra indicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante. La presentazione diretta delle domande può essere effettuata presso la Direzione risorse umane - Area sviluppo risorse umane, via S. Francesco, 22 - Verona, con il seguente orario: dal lunedì al venerdi': 10.00 - 13.00. Le dichiarazioni formulate nella domanda sono rilasciate dai candidati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000; l'amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad idonei controlli sulla veridicità delle stesse. Nella domanda di ammissione i candidati devono dichiarare, sotto la propria responsabilita': 1) il proprio cognome e nome (scritti in carattere stampatello se la domanda non sia dattiloscritta); le donne coniugate dovranno indicare il cognome da nubile; 2) il codice fiscale; 3) il numero di riferimento della selezione; 4) la data ed il luogo di nascita; 5) la residenza con l'indicazione della via, del numero civico, della città, della provincia, del codice di avviamento postale; 6) il possesso della cittadinanza italiana o della cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea; 7) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i motivi della mancata iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; 8) di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali pendenti, ovvero, le eventuali condanne penali riportate o i procedimenti penali eventualmente pendenti; 9) il possesso del titolo di studio di cui all'art. 2 lettera d), del presente bando con l'indicazione dell'anno in cui è stato conseguito, del voto riportato e dell'Istituto che l'ha rilasciato; 10) la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi di leva; 11) di essere idoneo al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego al quale il concorso si riferisce; 12) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da impiego statale ai sensi dell'art. 127, lettera d) del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 3 del 10 gennaio 1957; 13) l'eventuale possesso di titoli di preferenza, a parità di valutazione, indicati nel successivo art. 7 del presente bando. Tali titoli devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso; 14) il domicilio o recapito, completo del codice di avviamento postale, al quale si desidera siano trasmesse le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno a segnalare tempestivamente le variazioni che dovessero intervenire successivamente. Ai sensi dell'art. 39 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 non è richiesta l'autenticazione della firma dell'aspirante in calce alla domanda. I candidati cittadini degli Stati membri dell'Unione europea dovranno inoltre dichiarare di avere un'adeguata conoscenza della lingua italiana e di godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza, ovvero i motivi del mancato godimento degli stessi; dovranno, altresì, specificare se il titolo di studio, qualora conseguito all'estero, sia stato riconosciuto equipollente al diploma italiano. I candidati diversamente abili, ai sensi della legge n. 104/1992, potranno fare richiesta nella domanda di partecipazione al concorso degli ausili necessari nonchè di eventuali tempi aggiuntivi per l'espletamento delle prove, in relazione alla propria abilità, allegando la relativa certificazione rilasciata dalla commissione medica competente per territorio, in originale o copia autenticata. L'amministrazione non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni di recapito o da non avvenuta o tardiva informazione di variazione dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'amministrazione stessa. Art. 5. Commissione giudicatrice La commissione giudicatrice sarà nominata con successivo provvedimento secondo quanto disposto dall'art. 10 del regolamento in materia di accesso all'impiego del personale tecnico e amministrativo presso l'Università di Verona, citato in premessa. Art. 6. Programma d'esame Gli esami consisteranno in due prove scritte ed una prova orale, come di seguito specificato: prima prova scritta: vertente su tematiche di proteomica applicata alla clinica. seconda prova scritta: vertente sulle metodologie di identificazione proteica. prova orale: vertente sugli argomenti delle prove scritte e sulle possibili applicazioni cliniche delle tecniche di proteomica oltre all'accertamento della conoscenza della lingua inglese e della conoscenza dell'uso delle applicazioni informatiche più diffuse. Il diario delle prove scritte con l'indicazione delle date e del luogo in cui le stesse si svolgeranno verrà comunicato ai candidati a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento spedita almeno quindici giorni prima dell'inizio delle prove medesime. I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal concorso, sono tenuti a presentarsi per le prove con un documento di riconoscimento nei locali, nei giorni e nell'ora indicati nell'avviso suddetto. Saranno ammessi a sostenere la prova orale i candidati che avranno riportato la votazione di almeno 21/30 in ciascuna prova scritta. La prova orale si svolgerà in un'aula aperta al pubblico, di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione. Ai candidati che avranno conseguito l'ammissione alla prova orale sarà data comunicazione, con l'indicazione del voto riportato nelle prove scritte, mediante raccomandata a.r. spedita almeno venti giorni prima della data dello svolgimento della prova stessa. L'amministrazione non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni di recapito o da non avvenuta o tardiva informazione di variazione dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'amministrazione stessa. La prova orale si intenderà superata se il candidato avrà riportato la votazione di almeno 21/30. L'assenza del candidato alle prove sarà considerata come rinuncia al concorso qualunque ne sia la causa. La commissione giudicatrice immediatamente prima dell'inizio del colloquio determina i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte. Al termine dei colloqui la commissione formerà l'elenco dei candidati esaminati con l'indicazione del voto riportato da ciascuno di essi e, nello stesso giorno, curerà l'affissione di tale elenco alla sede di esame. Art. 7. Titoli di preferenza a parità di merito I candidati che abbiano superato la prova orale ed intendano far valere i titoli di preferenza a parità di merito sottoelencati, già indicati nella domanda di concorso, sono tenuti a farli pervenire in originale, in copia autenticata, in fotocopia non autenticata e corredati dalla dichiarazione di conformità all'originale, ovvero dovranno produrre una dichiarazione sostitutiva che contenga i riferimenti necessari all'amministrazione per eventuali controlli. A tal fine i candidati potranno avvalersi dell'allegato modello B. Da tali documenti o dalla dichiarazione sostitutiva dovrà risultare inoltre che il requisito era posseduto alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. Per i titoli comprovanti lo stato di invalidità non è possibile avvalersi dell'autocertificazione e pertanto dovranno essere prodotti in originale o in copia autenticata. I documenti in questione o le corrispondenti dichiarazioni dovranno pervenire all'amministrazione entro il termine perentorio di quindici giorni a decorrere dal giorno successivo a quello in cui è stato sostenuto il colloquio. L'amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad idonei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive. Qualora dal controllo sopra indicato emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, fermo restando quanto previsto dall'art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000. A parità di merito i titoli di preferenza sono: 1) gli insigniti di medaglia al valor militare; 2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti; 3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra; 4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 5) gli orfani di guerra; 6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato; 8) i feriti in combattimento; 9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonchè i capi di famiglia numerosa; 10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; 11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra; 12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato; 13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra; 14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra; 15) i genitori vedovi non risposati i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato; 16) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti; 17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto il concorso; 18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico; 19) gli invalidi ed i mutilati civili; 20) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma; A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata: a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno; b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche; c) dalla più giovane età del candidato. Art. 8. Approvazione della graduatoria Espletate le prove di esame la commissione giudicatrice forma la graduatoria secondo l'ordine decrescente del punteggio complessivo. La votazione complessiva è data dalla somma della media dei voti conseguiti nelle prove scritte, e del voto conseguito nella prova orale. La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l'ordine decrescente dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato, con l'osservanza delle preferenze previste nel precedente art. 7. La graduatoria di merito, approvata con provvedimento del direttore amministrativo, è immediatamente efficace ed è pubblicata all'Albo ufficiale dell'Università degli studi di Verona. Dalla data della pubblicazione decorre il termine per eventuali impugnative. La graduatoria di merito rimane efficace per ventiquattro mesi dalla data di pubblicazione all'Albo. Entro tale data l'amministrazione si riserva la possibilità di utilizzarla per la copertura di posti che si rendessero disponibili. Per lo stesso periodo di tempo l'amministrazione si riserva, inoltre, la facoltà di utilizzare la graduatoria di merito anche per assunzioni a tempo determinato senza alcun pregiudizio per gli interessati rispetto alla posizione in graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato. Art. 9. Assunzione A seguito dell'approvazione della graduatoria di merito il candidato risultato vincitore sarà invitato a stipulare un contratto individuale di lavoro conformemente a quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Università vigente, e sarà assunto in via provvisoria con riserva di accertamento dei requisiti prescritti per la categoria per la quale è risultato vincitore. Entro trenta giorni dalla stipula del contratto, il vincitore dovrà produrre la documentazione richiesta dall'amministrazione in base alla normativa vigente in materia. La mancata o incompleta consegna della documentazione suddetta, o la omessa regolarizzazione della documentazione stessa nel termine prescritto, implicano l'impossibilità di dar luogo alla stipulazione del contratto di lavoro ovvero, per i rapporti già instaurati, comportano l'immediata risoluzione dei medesimi. La mancata presa di servizio, senza giustificato motivo, entro il termine indicato da questa amministrazione comporta l'immediata risoluzione del rapporto di lavoro. Qualora il lavoratore assuma servizio, per giustificato motivo, con ritardo sul termine prefissatogli, gli effetti economici decorrono dal giorno di presa servizio. L'amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo il vincitore del concorso, in base alla normativa vigente. La durata del periodo di prova sarà di mesi tre. Decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto da una delle parti, il dipendente si intende confermato in servizio e gli viene riconosciuta l'anzianità dal giorno dell'assunzione a tutti gli effetti. Art. 10. Norme di salvaguardia Per tutto ciò che non è espressamente previsto nel presente bando, valgono, sempre se applicabili, le disposizioni vigenti in materia. I dati personali forniti dai candidati con le domande di partecipazione alla selezione, saranno raccolti dagli uffici dell'Università degli studi di Verona e trattati per le finalità di gestione della procedura concorsuale e dell'eventuale procedimento di assunzione in servizio. Il conferimento di tali dati è obbligatorio e necessario per consentire il corretto espletamento della procedura concorsuale. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla posizione giuridico economica del candidato risultato vincitore. L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 196/2003, tra i quali il diritto di accesso ai dati che lo riguardano, il diritto di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonchè il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti dell'Università degli studi di Verona, titolare del trattamento. Il presente decreto sarà inoltrato al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale - «Concorsi ed esami» ed inserito in Internet all'indirizzo HTTP://WWW.UNIVR.IT/CONCORSI Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Direzione risorse umane - Area sviluppo risorse umane - dell'Università degli studi di Verona - via San Francesco n. 22 - Telefono 0458028427 - Fax 0458028002. Il direttore amministrativo: Salvini Allegato A ----> Vedere allegato di pag. 244 <---- Allegato B ----> Vedere allegato di pag. 245 <----
Serie Generale
2011
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Serie Generale n. 7 del 11-1-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-11&atto.codiceRedazionale=11A00071&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 16 dicembre 2009
Autorizzazione all'esenzione fiscale relativa all'attivita' svolta in Italia dalla filiazione del St. Mary's College, in Alba. (11A00071) (GU Serie Generale n.7 del 11-01-2011)
IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Visto il decreto-legge 2 marzo 1989, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 aprile 1989, n. 154, e in particolare l'art. 34, comma 8-bis; Vista la Legge 14 gennaio 1999, n. 4, e in particolare l'art. 2; Vista la Direttiva ministeriale del 23 maggio 2000; Vista l'istanza presentata dal legale rappresentante della filiazione St Mary's College of Maryland; Visto il conferimento dei poteri di legale rappresentante della filiazione St Mary's College of Maryland al Sig. Thomas Jospeh Botzman, nato a Akron, Ohio (USA) il 13 marzo 1959; Visto lo Statuto dell'Università St Mary's College of Maryland avente sede in St. Mary City, Maryland, 20686 (USA); Visto l'atto con il quale l'autorità competente del St Mary's College of Maryland ha deliberato l'insediamento della propria filiazione in Alba (CN), Corso Coppino 40/A; Visti l'elenco dei programmi didattici del St Mary's College of Maryland e l'elenco delle discipline, parti di tali programmi didattici, che si intendono svolgere in Italia presso la filiazione; Visto il parere del Ministero dell'Interno espresso con la nota del 19 maggio 2008; Visto il parere del Consolato Generale d'Italia a Filadelfia (USA) espresso con la nota del 14 gennaio 2009; Considerato che la documentazione trasmessa è conforme a quanto previsto dalla Direttiva ministeriale 23 maggio 2000; Constatato che tutta la documentazione è stata trasmessa in originale o in copia conforme, corredata da traduzione ufficiale in lingua italiana; Rilevato che la filiazione St Mary's College of Maryland è ente senza scopo di lucro, come dichiarato dall'autorità competente e come indicato nello statuto dell'istituzione medesima; Rilevato che lo scopo della filiazione è lo studio in Italia di materie che fanno parte di programmi didattici o di ricerca del St Mary's College of Maryland; Rilevato che gli insegnamenti saranno impartiti solo a studenti effettivamente iscritti presso l'Università St Mary's College of Maryland; Rilevato l'esplicitò impegno a trasmettere, all'inizio di ogni anno accademico, ai Ministeri competenti, l'elenco nominativo dei propri studenti che si recheranno presso la sede della filiazione con l'indicazione della rispettiva cittadinanza e degli insegnamenti impartiti; Decreta: 1. Si autorizza l'esenzione fiscale di cui all'art. 34, comma 8-bis, della Legge 27 aprile 1989, n. 154, per l'attività svolta in Italia, dalla filazione della Università «St Mary's College of Maryland» avente sede in Alba (Cuneo), corso Coppino n. 40/A, ai sensi dell'art. 2, legge n. 4 del 14 gennaio 1999. 2. La presente autorizzazione non comparta il riconoscimento giuridico della filiazione per i fini di cui all'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361, nonchè per i fini di cui all'art. 2, comma 5, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 e successive modificazioni. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 16 dicembre 2009 Il Ministro: Gelmini
Parte Seconda
2013
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 47 del 20-4-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-20&atto.codiceRedazionale=TC13ABC5519
TRIBUNALE DI MONZA
(GU Parte Seconda n.47 del 20-4-2013)
Ammortamento assegno Il Presidente del Tribunale di Monza con decreto 757 del 26 febbraio 2013 ha pronunciato l'ammortamento dell'assegno n.3600704851-03 tratto da Colombo Angelo in favore di Vittorio Gerosa su Banca Unicredit di Busto Garolfo, via Cadorna n. 30 autorizzando il pagamento dopo quindici giorni dalla data di pubblicazione. Vittorio Gerosa TC13ABC5519
Serie Generale
2001
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 60 del 13-3-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-03-13&atto.codiceRedazionale=001A1954&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
DECRETO 19 gennaio 2001
Proroga della concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale per concordato preventivo, art. 3, legge n. 223/1991, in favore dei lavoratori dipendenti dalla S.p.a. Faber, unita' di Bra. (Decreto n. 29435). (GU Serie Generale n.60 del 13-03-2001)
IL DIRETTORE GENERALE della previdenza e assistenza sociale Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 2 del decreto-legge 2 dicembre 1985, n. 688, convertito, con modificazioni, nella legge 31 gennaio 1986, n. 11; Visto il decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, nella legge 20 maggio 1988, n. 160; Visto l'art. 3 della legge 23 luglio 1991, n. 223; Visto l'art. 7, comma 8 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, nella legge 19 luglio 1993, n. 236; Visto l'art. 4, comma 35, del decreto-legge 1oottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, nella legge 28 novembre 1996, n. 608; Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del 10 giugno 2000; Visto il decreto n. 152 del 26 ottobre 2000, emesso dal tribunale di Alba (Cuneo) con il quale è stata dichiarata aperta la procedura di concordato preventivo cessio bonorum della S.p.a. Faber; Vista l'istanza presentata dal commissario giudiziale della citata società con la quale viene richiesta la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale ai sensi dell'art. 3 della legge n. 223/1991, in favore dei lavoratori sospesi dal lavoro o lavoranti ad orario ridotto a decorrere dal 27 ottobre 2000; Acquisito il prescritto parere; Ritenuta la necessità di provvedere alla concessione del predetto trattamento; Decreta: Art. 1. In favore dei lavoratori dipendenti della S.p.a. Faber, sede in Bra (Cuneo), unità di Bra (Cuneo) per un massimo di 107 unità lavorative, è autorizzata la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale dal 27 ottobre 2000 al 26 aprile 2001. Art. 2. La corresponsione del trattamento disposta con il precedente art. 1, è prorogata dal 27 aprile 2001 al 26 ottobre 2001. L'Istituto nazionale della previdenza sociale è autorizzato a provvedere al pagamento diretto del trattamento straordinario di integrazione salariale ai lavoratori interessati, nonchè all'esonero dal contributo addizionale di cui all'art. 8, comma 8-bis, della legge n. 160/1988, citata in preambolo. L'Istituto nazionale della previdenza sociale verifica il rispetto del limite massimo di trentasei mesi nell'arco del quinquennio previsto dalla vigente normativa, in ordine ai periodi di fruizione del trattamento ordinario di integrazione salariale, concessi per contrazione o sospensione dell'attività produttiva determinata da situazioni temporanee di mercato. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 19 gennaio 2001 Il direttore generale: Daddi
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 29 del 9-3-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-03-09&atto.codiceRedazionale=TX22BFF4826
CITTA' METROPOLITANA DI BOLOGNA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.29 del 9-3-2022)
Bando di gara - CIG 91278289F2 SEZIONE I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Città Metropolitana di Bologna - Via Zamboni 13 - 40126 Bologna. SEZIONE II. OGGETTO APPALTO: Lavori di ampliamento - nuova costruzione dell' I.T.I.S. Majorana di San Lazzaro di Savena (BO). Importo totale € 2.562.758,91 oltre IVA. Durata: 365 giorni. SEZIONE IV. PROCEDURA: aperta telematica. Criterio di aggiudicazione: minor prezzo. Termine ricezione offerte: 21/03/2022 ore 13.00. Apertura offerte: 21/03/2022 ore 15.00. SEZIONE VI. ALTRE INFORMAZIONI: Documentazione su http://intercenter.regione.emilia- romagna.it/servizi-imprese/bandi-altri-enti/bandi-e-avvisi-altri-enti . Il R.U.P. arch. Michele D'Oria TX22BFF4826
Serie Generale
1998
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLE FINANZE
Serie Generale n. 146 del 25-6-1998
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-06-25&atto.codiceRedazionale=098A5508&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE FINANZE
DECRETO 19 giugno 1998
Accertamento del cambio delle valute estere per il mese di maggio 1998 agli effetti delle norme del titolo I del testo unico delle imposte sui redditi. (GU Serie Generale n.146 del 25-06-1998)
IL DIRETTORE CENTRALE per gli affari giuridici e per il contenzioso tributario Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, con il quale è stato approvato il testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 76, comma 7, dello stesso testo unico, con il quale è previsto che agli effetti delle norme del titolo I che vi fanno riferimento il cambio delle valute estere in ciascun mese è accertato, su conforme parere dell'Ufficio italiano dei cambi, con decreto del Ministro delle finanze; Visto il decreto direttoriale n. 1/6385/UDG del 5 agosto 1997, con il quale il Direttore centrale per gli affari giuridici e il contenzioso tributario è stato delegato all'adozione, per ciascun mese, dei decreti di accertamento del cambio delle valute estere ai sensi dell'art. 76, comma 7, del testo unico delle imposte sui redditi; Considerata la necessità di provvedere all'accertamento del cambio delle valute estere per il mese di maggio 1998; Sentito l'Ufficio italiano dei cambi; Decreta: Art. 1. Agli effetti delle norme del titolo I del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che vi fanno riferimento, la media mensile delle quotazioni delle valute estere rilevate ai sensi dell'art. 2 della legge 12 agosto 1993, n. 312, è la seguente: Dollaro USA ........................ Lit. 1.749,520 ECU ................................ " 1.942,365 Marco tedesco ...................... " 986,171 Franco francese .................... " 294,084 Lira sterlina ...................... " 2.863,561 Fiorino olandese ................... " 875,112 Franco belga ....................... " 47,806 Peseta spagnola .................... " 11,609 Corona danese ...................... " 258,800 Lira irlandese ..................... " 2.482,060 Dracma greca ....................... " 5,705 Escudo portoghese .................. " 9,627 Dollaro canadese ................... " 1.210,740 Yen giapponese .................... " 12,966 Franco svizzero .................... " 1.183,937 Scellino austriaco ................ " 140,148 Corona norvegese .................. " 234,802 Corona svedese .................... " 227,371 Marco finlandese .................. " 324,476 Dollaro australiano ................ " 1.101,545 Art. 2. Agli effetti delle norme del titolo I del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che vi fanno riferimento, il cambio delle valute estere diverse da quelle di cui all'art. 1 calcolato in base alla media dei cambi indicativi delle valute rilevati settimanalmente con riferimento alla quotazione del dollaro USA in Italia, è accertato, per il mese di maggio 1998, come segue: Afganistan: Afgani Lit. 0,368 Albania: Lek " 11,219 Algeria: Dinaro algerino " 30,098 Angola: Readjust Kwanza " 0,006 Antille olandesi: A/Guilder " 977,747 Arabia saudita: Riyal saudita " 466,617 Argentina: Peso Argentina " 1.750,430 Aruba: Fiorino Aruba " 977,747 Azerbaigian: Manat " 0,443 Bahamas: Dollaro Bahama " 1.750,167 Bahrain: Dinaro Bahrain " 4.642,354 Bangladesh: Taka " 37,800 Barbados: Dollaro Barbados " 870,167 Belize: Dollaro Belize " 875,083 Bermude: Dollaro Bermude " 1.750,167 Bhutan: Rupia Bhutan " 43,069 Bielorussia: Rublo Bielorussia " 0,026 Birmania: Kyat " 273,054 Bolivia: Boliviano " 318,647 Botswana: Pula Lit. 446,542 Brasile: Real " 1.525,040 Brunei: Dollaro Brunei " 1.064,475 Bulgaria: Lev " 0,990 Burundi: Franco Burundi " 4,315 Cambogia: Riel Kampuchea " 0,474 Capo Verde: Escudo Capo Verde " 17,440 Caraibi: Dollaro Caraibi " 648,210 Cayman Isole: Dollaro Cayman " 2.113,218 Cile: Peso cileno " 3,715 Cina: Renminbi " 211,393 Cipro: Lira cipriota " 3.348,644 Colombia: Peso colombiano " 1,259 Comore Isole: Franco Comore " 3,923 Comun. Finanz. Africana: Franco C.F.A. " 2,942 Corea del Nord: Won Nord " 795,530 Corea del Sud: Won Sud " 1,246 Costa Rica: Colon Costa Rica " 6,909 Croazia: Kuna Croazia " 273,796 Cuba: Peso cubano Lit. 76,094 Dominicana: Peso dominicano " 116,814 Ecuador: Sucre " 0,339 Egitto: Lira egiziana " 512,427 El Salvador: Colon salvadoregno " 199,904 Emirati Arabi Uniti: Dihram Emirati Arabi " 476,495 Estonia: Corona Estonia " 123,350 Etiopia: Birr " 251,531 Falkland Isole: Sterlina Falkland " 2.857,294 Fiji Isole: Dollaro Fiji " 875,997 Filippine: Peso filippino " 44,585 Gambia: Dalasi " 165,134 Ghana: Cedi " 0,753 Giamaica: Dollaro giamaicano " 48,947 Gibilterra: Sterlina Gibilterra " 2.857,294 Gibuti Repubblica: Franco Djibouti " 9,847 Giordania: Dinaro giordano " 2.468,501 Guatemala: Quetzal " 278,734 Guinea Bissau: Peso Guinea Bissau " 2,942 Guinea Conakry: Franco Conakry Lit. 1,427 Guyana: Dollaro Guyana " 12,128 Haiti: Gourde " 103,057 Honduras: Lempira " 131,492 Hong Kong: Dollaro Hong Kong " 225,860 India: Rupia indiana " 43,069 Indonesia: Rupia indonesiana " 0,167 Iran: Rial iraniano " 0,583 Iraq: Dinaro iracheno " 5.629,358 Islanda: Corona Islanda " 24,516 Israele: Shekel " 478,123 Jugoslavia: Nuovo dinaro jugoslavo " 164,528 Kazakistan: Tenge Kazakistan " 22,774 Kenya: Scellino keniota " 27,759 Kuwait: Dinaro Kuwait " 5.724,175 Laos: New Kip " 0,871 Lesotho: Maluti " 343,306 Lettonia-Latvia: Nuovo Lat " 2.966,021 Libano: Lira libanese " 1,151 Liberia: Liberian dollaro Lit. 1.750,167 Libia: Dinaro libico " 4.528,337 Lituania: Lita Lituania " 437,490 Macao: Pataca " 218,649 Macedonia: Dinaro Macedonia " 31,535 Madagascar: Franco Rep. malgascia " 0,335 Malawi: Kwacha " 66,217 Malaysia: Ringgit " 459,417 Maldive: Rufiya " 148,697 Malta: Lira maltese " 4.453,622 Marocco: Dirham Marocco " 181,063 Mauritania: Ouguiya " 9,894 Mauritius: Rupia Mauritius " 73,552 Messico: Peso messicano " 203,079 Moldavia: Leu Moldavia " 369,624 Mongolia: Tugrik " 2,186 Mozambico: Metical " 0,152 Nepal: Rupia nepalese " 27,726 Nicaragua: Cordoba oro " 167,795 Nigeria: Naira Lit. 79,967 Nuova Zelanda: Dollaro neozelandese " 940,446 Oman: Rial Oman " 4.516,990 Pakistan: Rupia pakistana " 39,623 Panama: Balboa " 1.750,167 Papua Nuova Guinea: Kina " 849,277 Paraguay: Guarani " 0,641 Peru': New Sol " 615,201 Polinesia francese: Franco C.F.P. " 16,185 Polonia: Zloty " 509,893 Qatar: Riyal Qatar " 480,732 Repubblica Ceca: Corona Ceca " 53,753 Repubblica Slovacca: Corona Slovacca " 51,138 Romania: Leu " 0,206 Russia: Rublo Russia (M.) " 284,338 Rwanda: Franco Ruanda " 5,702 Salomone Isole: Dollaro Salomone " 365,788 Sant'Elena: Lira S. Elena " 2.857,294 Sao Tome': Dobra " 0,732 Seychelles: Rupia Seychelles Lit. 340,636 Sierra Leone: Leone " 1,941 Singapore: Dollaro Singapore " 1.064,475 Siria: Lira siriana " 41,820 Slovenia: Tallero Slovenia " 10,589 Somalia: Scellino somalo " 0,668 Sri Lanka: Rupia Sri Lanka " 27,214 Sud Africa: Rand " 343,298 Sudan: Dinaro sudanese " 10,851 Surinam: Fiorino Surinam " 4,364 Swaziland: Lilangeni " 343,306 Taiwan: Dollaro Taiwan " 52,136 Tanzania: Scellino Tanzania " 2,515 Thailandia: Baht " 44,520 Tonga Isola: Pa Anga " 1.208,033 Trinidad e Tobago: Dollaro Trinidad e Tobago " 281,371 Tunisia: Dinaro tunisino " 1.527,994 Turchia: Lira turca " 0,006 Ucraina: Hryvnia Ucraina " 852,047 Uganda: New scellino Lit. 1,432 Ungheria: Forint ungherese " 8,278 Uruguay: Peso uruguaiano " 169,139 Vanuatu: Vatu " 13,849 Venezuela: Bolivar " 3,259 Vietnam: Dong " 0,134 Western Samoa: Taia " 592,433 Yemen Repubblica: Rial " 13,361 Zaire: New Zaire " 0,013 Zambia: Kwacha " 0,909 Zimbabwe: Dollaro Zimbabwe " 97,657 Art. 3. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 19 giugno 1998 Il direttore centrale: Di Leo
Concorsi
2001
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 78 del 2-10-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-02&atto.codiceRedazionale=001E8686
AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO
CONCORSO (scad. 2 novembre 2001)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di complessivi quattro posti di dirigente medico (GU n.78 del 02-10-2001)
È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di: un posto di dirigente medico dell'area medica e delle specialità mediche, disciplina di medicina fisica e riabilitazione; due posti di dirigente medico dell'area medica e delle specialità mediche, disciplina di medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza; un posto di dirigente medico dell'area chirurgica e delle specialità chirurgiche, disciplina di chirurgia vascolare. Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso, è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia S.I. n. 36 del 5 settembre 2001. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi ai seguenti uffici concorsi: P.O. di Busto Arsizio con sede in Piazzale Solaro, 3 - Busto Arsizio tel. 0331/699209 (orario al pubblico e per informazioni telefoniche: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12,30); P.O. di Saronno con sede in Piazzale Borella n. 1 - Saronno tel. 02/9613352 dal lunedì a giovedì dalle ore 10,30 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 15,30, il venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,00); P.O. di Tradate con sede in via XXI Febbraio - Tradate (orario al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30).
Serie Generale
1995
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
Serie Generale n. 263 del 10-11-1995
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-11-10&atto.codiceRedazionale=095A6645&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
DECRETO 3 agosto 1995
Approvazione della convenzione-tipo per la concessione dei contributi per iniziative oggetto di locazione finanziaria di cui alla legge 9 gennaio 1991, n. 10, recante norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. (GU Serie Generale n.263 del 10-11-1995)
IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO Vista la legge 9 gennaio 1991, n. 10, recante norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia; Visto l'art. 15, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, il quale dispone che i contributi di cui agli articoli 8, 10, 11, 12, 13 e 14 sono concessi anche per iniziative oggetto di locazione finanziaria, effettuate da società iscritte all'Albo istituito presso il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, ai sensi dell'art. 1 del decreto del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno del 12 novembre 1986, in attuazione dell'art. 9, comma 13, della legge 1 marzo 1986, n. 64 e successive modifiche; Visto l'art. 15, comma 2, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, il quale dispone che le procedure e le modalità di concessione ed erogazione dei contributi di cui al comma 1, nonchè le modalità di controllo del regolare esercizio degli impianti incentivati, saranno determinate in apposita convenzione da stipularsi tra il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e le società di cui al comma 1; Visto l'art 18, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, il quale prevede che le modalità di concessione ed erogazione dei contributi di cui agli articoli 11, 12 e 14, della medesima legge, sono fissati con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato; Visti i decreti del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 7 maggio 1992 concernenti modalità di concessione ed erogazione dei contributi di cui agli articoli 11, 12 e 14 della legge 9 gennaio 1991, n. 10; Visto il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 15 febbraio 1991 recante direttive alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano per uniformare i criteri di valutazione delle domande, le procedure e le modalità di concessione e di erogazione dei contributi previsti dalla legge 9 gennaio 1991, n. 10; Premesso che ai sensi dell'art. 18, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, l'amministrazione competente per i contributi di cui agli articoli 11, 12 e 14 è il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato; Premesso che ai sensi dell'art. 9, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, le amministrazioni competenti per i contributi di cui agli articoli 8, 10 e 13 sono le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; Premesso che ai sensi dell'art. 12, comma 1, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, a decorrere dal 1 gennaio 1994, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono competenti anche relativamente ai contributi di cui all'art. 11 della citata legge n. 10/1991; Ritenuto di dover adottare una convenzione tipo sulla cui base dovranno essere stipulate le singole convenzioni fra le società di leasing e il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato per le iniziative ammissibili ai contributi di cui agli articoli 12 e 14 della legge n. 10/1991, nonchè ai contributi di cui all'art. 11 della stessa legge concessi fino al 31 dicembre 1993, volte a determinare, per gli aspetti specifici, le relative procedure e modalità di concessione ed erogazione dei contributi e le appropriate modalità di controllo del regolare esercizio degli impianti; Ritenuto che le convenzioni inerenti la locazione finanziaria per iniziative ammissibili ai contributi di cui agli articoli 8, 10 e 13 della legge n. 10/1991 nonchè ai contributi di cui all'art. 11 della stessa legge concessi o da concedere a decorrere dal 1 gennaio 1994 debbano essere stipulate direttamente fra le singole società di leasing e le regioni e province autonome interessate, tenendo conto in piena autonomia dello schema costituito dall'unita convenzione tipo; Visto il decreto ministeriale n. 4173 del 27 giugno 1992; Sentito il parere dell'Avvocatura generale dello Stato n. 31796 del 19 marzo 1993; Visto il decreto ministeriale n. 2515 del 28 aprile 1993; Visto il rilievo della Corte dei conti n. 27 del 12 agosto 1993; Decreta: Art. 1. I decreti ministeriali n. 4173 del 27 giugno 1992 e n. 2515 del 28 aprile 1993 sono revocati e sostituiti con il presente decreto. Art. 2. 1. È approvata la convenzione tipo allegata al presente decreto. Sulla base di tale convenzione tipo saranno stipulate, ai sensi dell'art. 15, comma 2, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, le singole convenzioni fra il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e le società di locazione finanziaria di cui al comma 1 del medesimo art. 15, ai fini della concessione ed erogazione dei contributi di cui agli articoli 12 e 14 della medesima legge n. 10/1991 nonchè dei contributi di cui all'art. 11 della stessa legge concessi fino al 31 dicembre 1993. 2. Le regioni e le province autonome possono uniformare alla convinzione tipo di cui al comma 1 le convenzioni che stipuleranno con le società di locazione finanziaria di cui al comma 1 dell'art. 15 della legge n. 10/1991 ai fini della concessione ed erogazione dei contributi di cui agli articoli 8, 10 e 13 della medesima legge n. 10/1991 nonchè dei contributi di cui all'art. 11 della stessa legge concessi o da concedere a decorrere dal 1 gennaio 1994. 3. Le società di locazione finanziaria, in possesso dei requisiti prescritti, invieranno all'amministrazione competente domanda per la stipula della convenzione e forniranno ogni notizia o documentazione che l'amministrazione competente riterrà necessaria a tal fine. Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 3 agosto 1995 Il Ministro: CLÒ Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 1995 Registro n. 1 Industria, foglio n. 236 Convenzione tipo per le procedure e le modalità di concessione dei contributi di cui agli articoli 8, 10, 11, 12, 13 e 14 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, per iniziative oggetto di locazione finanziaria, ai sensi dell'art. 15, comma 2, della medesima legge n. 10/1991. Con la presente convenzione: tra . ................................... (l'amministrazione competente) cod. fisc. n. ........................................ , per la quale interviene .......................................................... e la società ......................................................... con sede in ......................................................... codice fiscale n. ................................................... per la quale interviene ............................................. Si conviene e si stipula quanto segue: Premesso: che le amministrazioni competenti sono per gli articoli 12 e 14 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, nonchè per i contributi di cui all'art. 11 della medesima legge concessi fino al 31 dicembre 1993, il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Direzione generale delle fonti di energia e delle industrie di base e per gli articoli 8, 10, 13 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, nonchè per i contributi di cui all'art. 11 della medesima legge concessi o da concedere a decorrere dal 1 gennaio 1994, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; che il soggetto proponente è l'utilizzatore del bene, nell'operazione di locazione finanziaria; che il proponente beneficiario presenta all'amministrazione competente richiesta di contributo ai sensi della legge 9 gennaio 1991, n. 10, e relative disposizioni di attuazione; che il proponente, ai sensi dell'art. 15 della legge, può realizzare l'intero investimento o parti di esso anche tramite operazioni di locazione finanziaria; che in caso di locazione finanziaria, il proponente presenta esplicita richiesta affinchè il contributo, per la quota relativa agli investimenti realizzati con la locazione finanziaria, venga erogato alla società di leasing prescelta; ove tale richiesta sia successiva alla concessione del contributo è da considerare variazione da autorizzarsi preventivamente da parte dell'amministrazione competente e comporta le conseguenti modifiche all'originario provvedimento di concessione; che alla richiesta di concessione o di variazione deve essere allegata copia conforme del contratto di locazione finanziaria registrato e che nello stesso deve essere espresso l'impegno della società di leasing di assoggettarsi agli eventuali controlli di cui all'art. 4; che l'amministrazione competente emette decreto o atto di concessione del contributo a favore della società di leasing, affinchè essa ne trasferisca contrattualmente l'importo al proponente in conto canoni nei termini e con le modalità previste dalla presente convenzione; che in caso di investimenti realizzati in parte con capitale proprio ed in parte tramite operazioni di locazione finanziaria, il decreto di concessione o la successiva autorizzazione alla variazione indicano la quota di contributo da erogare direttamente al proponente e quella da erogare alla società di leasing; che il proponente presenta congiuntamente alla società di leasing domanda per l'erogazione dell'intero contributo, o di una parte di esso in relazione a uno stato di avanzamento, richiamando gli estremi della società di leasing indicata nel provvedimento di concessione o nell'autorizzazione di variazione alla quale dovrà essere accreditato il contributo spettante ed allegando alla domanda stessa, unitamente alla documentazione prevista dai decreti del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 7 maggio 1992 per gli articoli 11, 12 e 14 della legge n. 10/1991 e dagli atti di cui all'art. 1 del decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 15 febbraio 1991, per gli articoli 8, 10 e 13 della stessa legge, le fatture intestate alla società di leasing in copia conforme e debitamente quietanzate; che ai fini di cui sopra la società si impegna a fornire al proponente copia conforme delle fatture di spesa quietanzate; Si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1. Premesse Le premesse costituiscono parte integrante ed essenziale della presente convenzione. Art. 2. Liquidazione ed erogazione del contributo L'amministrazione competente erogherà alla società di leasing l'ammontare del contributo spettante entro i termini previsti dai provvedimenti richiamati all'art. 6. Art. 3. Trasferimento contrattuale al proponente del contributo La società, dopo l'erogazione da parte dell'amministrazione competente del contributo trasferirà in conto canoni al proponente, nell'arco della durata del contratto di leasing e con le modalità ivi previste, le somme relative al netto degli eventuali oneri sostenuti ai sensi dell'art. 4. Il trasferimento avverrà in rate trimestrali posticipate, ciascuna di pari importo, comprendenti le quote di contributo relative ai trimestri scaduti maggiorate degli interessi calcolati con capitalizzazione annua al tasso ufficiale di sconto vigente alla data della prima erogazione. I trasferimenti in conto canoni al proponente da parte della società, ferma restando l'utilizzazione degli impianti incentivati per tutta la durata della locazione, avverranno solo a condizione che: sia esaurito il trimestre contrattuale. I trimestri contrattuali termineranno convenzionalmente l'ultimo giorno del mese in cui si verifica la relativa scadenza trimestrale; il proponente abbia dimostrato l'avvenuto pagamento di tutti i canoni del trimestre; il proponente presenti alla società fattura fiscalmente regolare per l'ammontare degli interessi maturati a suo favore. Il primo trasferimento in conto canoni al proponente avverrà subito con valuta pari a quella riconosciuta dall'istituto di credito sul quale sarà stato accreditato il contributo concesso alla società e comprenderà le quote di contributo afferenti i canoni anticipati nonchè quelli normali pagati relativi a trimestralità contrattuali già esaurite alla data dell'erogazione. I rimanenti trasferimenti in conto canoni verranno effettuati dalla società al proponente alla data di convenzionale scadenza dei singoli successivi trimestri contrattuali e comunque con la prima valuta utile successiva alla data d'incasso dell'ultimo canone di ciascun trimestre se posteriore alla scadenza del trimestre medesimo. Gli interessi inizieranno a maturare dalla data di valuta di accredito del contributo erogato alla società di leasing e saranno calcolati trimestralmente sulle residue quote di trasferimento contrattuale in conto canoni al proponente e liquidati contestualmente alle quote trimestrali. Nel caso in cui l'erogazione del contributo alla società avvenga per stati di avanzamento, la società provvederà ad accantonare gli importi di dette quote di contributo che verranno trasferiti contrattualmente al proponente secondo le modalità di cui sopra, a partire dalla data di decorrenza del contratto. A tale data la società riconoscerà al proponente gli interessi sulle quote di contributo ricevute prima della decorrenza del contratto, calcolati come sopra. È fatta comunque salva la facoltà della società di richiedere al proponente gli eventuali oneri di prelocazione calcolati sull'importo dei pagamenti effettuati dalla società medesima in via anticipata rispetto alla decorrenza del contratto. Art. 4. C o n t r o l l i L'amministrazione competente si riserva di effettuare verifiche ed accertamenti circa l'effettiva e completa realizzazione degli impianti, con onere a carico della società di leasing. L'amministrazione competente si riserva di effettuare in qualsiasi momento indagini e sopralluoghi in merito al regolare esercizio degli impianti incentivati, con onere a carico del proponente. La società si impegna a fare espressa menzione di tali facoltà dell'amministrazione competente nel contratto di locazione finanziaria. In caso di contratto preesistente alla concessione del contributo, tale facoltà verrà menzionata tramite un'opportuna integrazione del contratto medesimo unitamente alle altre integrazioni necessarie per rendere tale contratto compatibile con la presente convenzione. Art. 5. Altri adempimenti La società, ove accerti la cessazione definitiva dell'utilizzazione dell'impianto incentivato o in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione finanziaria, sospenderà il trasferimento contrattuale al proponente delle somme derivanti dal contributo di cui all'art. 3 e provvederà ad informare entro sessanta giorni l'amministrazione competente, anche ai fini dell'eventuale revoca del contributo. Qualora la società intenda ricollocare il bene presso un nuovo utilizzatore, comunque in possesso dei requisiti prescritti ai fini della concessione del contributo, ne darà comunicazione all'amministrazione competente entro i termini previsti dal precedente comma. Il nuovo utilizzatore dovrà presentare, congiuntamente alla società di leasing, domanda ai fini della modifica del provvedimento di concessione per consentire il trasferimento contrattuale a suo favore delle somme derivanti dal contributo o della quota residua delle stesse, provvedendo a tutti gli adempimenti ed assumendo tutti gli impegni e le responsabilità spettanti all'originario proponente. Ove l'amministrazione competente accolga la richiesta di modifica del provvedimento di concessione del contributo, autorizza la società di leasing a trasferire contrattualmente in conto canoni al nuovo proponente, nella loro interezza, l'intera somma derivante dal contributo concesso ovvero la quota di tali somme non ancora trasferite all'originario proponente; e ciò indipendentemente dal valore assunto a base per la determinazione dei canoni a carico del nuovo proponente. Il trasferimento del contributo avverrà in rate trimestrali secondo un piano determinato in funzione del nuovo contratto e gli interessi relativi alle singole trimestralità saranno calcolati con capitalizzazione annua ed al tasso ufficiale di sconto vigente alla data della prima erogazione. Per il primo trasferimento in conto canoni al nuovo proponente gli interessi iniziano a maturare alla data dell'ultimo trasferimento effettuato al precedente proponente. In caso di non accoglimento della richiesta di modifica del provvedimento di concessione del contributo ovvero nel caso in cui la relativa domanda di sostituzione dell'utilizzatore non sia presentata entro dodici mesi dall'accertamento della cessazione definitiva, qualora l'originario proponente utilizzatore del bene abbia provveduto al regolare esercizio e alla corretta manutenzione dell'impianto per almeno un triennio, la società è tenuta a restituire, in un'unica soluzione, all'amministrazione competente solo le quote di contributo non trasferite in conto canoni al proponente, maggiorate degli interessi calcolati con capitalizzazione annua al tasso ufficiale di sconto vigente alla data della erogazione del contributo da parte dell'amministrazione, relativamente al periodo intercorrente fra la data dell'ultimo pagamento effettuato a favore del proponente e quella della restituzione all'amministrazione, che dovrà avvenire entro trenta giorni dal decorrere del termine suddetto. In ogni altro caso di revoca totale o parziale del contributo, il proponente e la società di leasing rispondono in solido della restituzione del contributo stesso, o della quota revocata, maggiorato degli interessi secondo la disciplina generale richiamata all'art. 6, fermo restando la possibilità di rivalsa fra le società di leasing e soggetto beneficiario e viceversa, prevista nel contratto di leasing, a seconda che la causa della revoca sia individuabile in responsabilità della società nella effettiva e completa realizzazione degli impianti ovvero in responsabilità del proponente nella corretta manutenzione e nel regolare esercizio degli impianti stessi. Art. 6. Per gli aspetti non regolati dalla presente convenzione si applicano le procedure, le modalità di concessione ed erogazione dei contributi e le modalità di controllo del regolare esercizio degli impianti incentivati previste dai decreti del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 7 maggio 1992, per quanto concerne i contributi di cui agli articoli 11, 12 e 14 della legge n. 10/1991 e dagli atti delle regioni e delle province autonome applicabili ai sensi del decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 15 febbraio 1991, per quanto riguarda i contributi di cui agli articoli 8, 10 e 13 della stessa legge. Art. 7. D u r a t a La presente convenzione scade il 31 dicembre e si intenderà tacitamente rinnovata di anno in anno in mancanza di disdetta da inviarsi dall'una all'altra parte con raccomandata a.r. almeno tre mesi prima della originaria o delle successive scadenze. In ogni caso essa continua a vincolare le parti per i contributi concessi anteriormente all'operatività dell'eventuale disdetta fino al completamento del trasferimento contrattuale delle somme derivanti dai contributi stessi ai proponenti dell'iniziativa. Art. 8. Registrazione La presente convenzione, viene redatta in triplice originale di cui uno per ciascuna delle parti contraenti ed il terzo per l'ufficio del registro. Le formalità e spese di registrazione e quelle eventuali di bollo sono interamente a carico della società di leasing.
Contratti
2012
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 51 del 4-5-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-04&atto.codiceRedazionale=T12BHA8004
AZIENDA REGIONALE D.S.U. TOSCANA
Sede Legale: Viale Gramsci, 36 - 50132 Firenze Tel. 055/22677-050/567437 - Fax 055/2261258-050/562032
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.51 del 4-5-2012)
Avviso di rettifica Si precisa che per la gara mediante procedura aperta, per l'affidamento a lotti dei servizi di pulizia e di igiene ambientale, portierato e facchinaggio per gli uffici e le residenze universitarie delle sedi DSU Toscana, il cui avviso è stato pubblicato su GURI n. 49 del 30/04/2012, l'importo corretto posto a base di gara è di Euro 5.206.091,00 così suddiviso: Lotto 1 - CIG: 4152117357: Euro 1.753.570; Lotto 2 - CIG: 4152146B43: Euro 3.452.521; Bando integrale rettificato disponibile su www.dsu.toscana.it. Responsabile procedimento dott.sa Magda Beltrami T12BHA8004
Parte Seconda
2009
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 25 del 3-3-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-03-03&atto.codiceRedazionale=C-093016
CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale Regione Puglia
(GU Parte Seconda n.25 del 3-3-2009)
Avvisi in interruzione per decesso del ricorrente/erede (ex art. 5, terzo comma, legge 21 luglio 2000 n. 205) Parte di provvedimento in formato grafico C-093016 (Gratuito).
Parte Seconda
2009
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 65 del 9-6-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-09&atto.codiceRedazionale=C-097359
CREDITO & COOPERAZIONE - Soc. Coop.
Iscritta all'albo delle Cooperative al n. A124429 Sede in Teramo, via Delfico n. 73 Codice fiscale e iscrizione al registro delle imprese di Teramo n. 92007130674
(GU Parte Seconda n.65 del 9-6-2009)
Convocazione assemblea straordinaria I signori soci della cooperativa Credito e Cooperazione Soc. Coop. sono convocati in assemblea straordinaria, presso la sede sociale del Consorform in Teramo, via Molinari n. 2, angolo via Fonte Regina, il giorno 29 giugno 2009 alle ore 19,15 in prima convocazione, ed occorrendo in seconda convocazione il giorno 30 giugno 2009, stessi ora e luogo, per deliberare sul seguente Ordine del giorno: 1. Modifica degli articoli 6 e 10 dello statuto sociale, mediante previsione della possibilità, da parte dei soci, di sottoscrivere un numero di quote fino a un massimo di tremila; 2. Trasferimento dei depositi cauzionali a capitale sociale, mediante assegnazione ai soci di un numero di quote sociali del valore nominale complessivo pari all'importo della cauzione versata. Teramo, 29 maggio 2009 Il presidente del Consiglio si amministrazione: dott. Gianfranco Mancini C-097359
Serie Generale
1993
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Serie Generale n. 234 del 5-10-1993
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-10-05&atto.codiceRedazionale=093A5573&elenco30giorni=false
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
COMUNICATO
Mancata conversione del decreto-legge 6 agosto 1993, n. 279, recante: "Disposizioni urgenti in materia di edilizia sanitaria". (GU Serie Generale n.234 del 05-10-1993)
Il decreto-legge 6 agosto 1993, n. 279, recante: "Disposizioni urgenti in materia di edilizia sanitaria" non è stato convertito in legge nel termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 183 del 6 agosto 1993.
Corte Costituzionale
1990
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 12 del 21-3-1990
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-03-21&atto.codiceRedazionale=090C0310
N. 125 SENTENZA 7 - 16 marzo 1990
Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Parchi nazionali - Regione Sardegna - Parco marino di Orosei - Procedure istitutive - Presunta lesione delle competenze della regione - Richiamo alla sentenza n. 337/1989 - Non fondatezza. (Legge 28 agosto 1989, n. 305, art. 10, primo e terzo comma). (Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, artt. 3 e 6). (090C0310) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.12 del 21-3-1990)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: dott. Francesco SAJA; Giudici: prof. Giovanni CONSO, prof. Ettore GALLO, dott. Aldo CORASANTI, prof. Giuseppe BORZELLINO, dott. Francesco GRECO, prof. Renato DELL'A NDRO, prof. Gabriele PESCATORE, avv. Ugo SPAGNOLI, prof. Francesco Paolo CASAVOLA, prof. Antonio BALDASSARRE, prof. Vincenzo CAIANIELLO, avv. Mauro FERRI, prof. Enzo CHELI; ha pronunciato la seguente SENTENZA nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 10 della legge 28 agosto 1989, n. 305 (Programmazione triennale per la tutela dell'ambiente), nella parte concernente la istituzione del Parco marino del Golfo di Orosei, promosso con ricorso della Regione autonoma della Sardegna, notificato il 30 settembre 1989, depositato in cancelleria il 6 ottobre successivo ed iscritto al n. 79 del registro ricorsi 1989; Visto l'atto di costituzione del Presidente del Consiglio dei ministri; Udito nell'udienza pubblica del 30 gennaio 1990 il Giudice relatore Antonio Baldassarre; Uditi l'Avvocato Sergio Panunzio per la Regione e l'Avvocato dello Stato Sergio Laporta per il Presidente del Consiglio dei ministri; Ritenuto in fatto 1. - Con ricorso regolarmente notificato e depositato, la Regione Sardegna ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'art. 10, primo e terzo comma, della legge 28 agosto 1989, n. 305 (Programmazione triennale per la tutela dell'ambiente), tanto nella parte in cui stanzia i fondi per le spese di primo funzionamento per i parchi istituiti con le procedure previste dall'art. 5 della legge 8 luglio 1986, n. 349, ricomprendendovi il Parco marino del Golfo di Orosei, quanto nella parte in cui precisa che, nei casi in cui nell'area del parco vi siano zone di mare, la proposta d'istituzione sarà effettuata d'intesa con il Ministro della marina mercantile e si applicheranno, per le zone suddette, le disposizioni della legge 31 dicembre 1982, n. 979, come modificata dalla legge 8 luglio 1986, n. 349. Secondo la ricorrente, tali disposizioni contrasterebbero sia con gli artt. 3 e 6 dello Statuto speciale e 58 delle norme di attuazione poste con il d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348, che attribuiscono alla Regione Sardegna la competenza esclusiva in materia di agricoltura e foreste, edilizia e urbanistica, caccia e pesca, turismo, sia con il principio di cooperazione, come applicato a tal riguardo dalla sentenza n. 337 del 1989 di questa Corte, la quale ha affermato che non spetta allo Stato istituire il Parco marino del Golfo di Orosei senza la previa intesa con la Regione Sardegna. A sostegno del proprio ricorso la Regione osserva che le disposizioni impugnate non riaffermano che l'istituzione del predetto parco debba essere preceduto dall'intesa con la regione stessa. Nè, sempre ad avviso della ricorrente, può esser interpretato nel senso della necessità dell'intesa il terzo comma dell'articolo impugnato, laddove viene richiamata la legge n. 979 del 1982, come modificata dalla legge n. 349 del 1986, sia perchè si riferisce ai soli casi in cui nel parco siano comprese zone di mare, sia perchè la legge del 1982 si riferisce solo al regime e alla gestione delle riserve marine già istituite, sia, infine, perchè la stessa legge esige una semplice consultazione, e non già un'intesa. 2. - Si è costituito il Presidente del Consiglio dei ministri per chiedere che la questione sia dichiarata non fondata. Secondo l'Avvocatura generale dello Stato le disposizioni impugnate non detterebbero regole in ordine alle attività necessarie per la definitiva istituzione dei parchi, ma si limiterebbero a richiamare le norme di base contenute nella legislazione vigente. L'unica novità da esse introdotte riguarderebbe la previsione dell'adozione di statuti-tipo, sulla base di un'intesa con le regioni interessate, in ordine alla gestione provvisoria dei parchi specificamente indicati. Pertanto, conclude l'Avvocatura, non è possibile ravvisare alcuna lesione delle attribuzioni regionali, dal momento che, anche alla luce della sentenza n. 337 del 1989, sono incontestabili le competenze statali in ordine all'istituzione del Parco marino del Golfo di Orosei e alle fasi promotrici e di prima realizzazione del parco, caratterizzate da un'esigenza di intrinseca urgenza. 3. - In prossimità dell'udienza la Regione Sardegna ha presentato una memoria con la quale, oltre a ribadire le proprie richieste, replica all'Avvocatura che, in base alla sentenza n. 337 del 1989 di questa Corte, deve escludersi la legittima applicazione delle disposizioni richiamate dalla legge impugnata in relazione all'istituzione del Parco marino del Golfo di Orosei. Considerato in diritto 1. - La Regione Sardegna, con il ricorso indicato in epigrafe, contesta la legittimità costituzionale dell'art. 10 della legge 28 agosto 1989, n. 305 (Programma triennale per la tutela dell'ambiente), sia in relazione al primo comma - laddove, nello stanziare i fondi per le spese di primo funzionamento di taluni parchi, include il Parco marino del Golfo di Orosei fra quelli per i quali si attuano le procedure di istituzione di cui all'art. 5 della legge 8 luglio 1986, n. 349 -, sia in relazione al terzo comma, laddove dispone che, nei casi in cui nell'area del parco siano comprese zone di mare, si applica a queste ultime la legge 31 dicembre 1982, n. 979, come modificata dalla legge n. 349 del 1986. Secondo la ricorrente, dal momento che le disposizioni richiamate dagli articoli impugnati non prescrivono la previa intesa con la Regione Sardegna, esse contrasterebbero tanto con gli artt. 3 e 6 dello Statuto speciale per la Sardegna, come attuati dall'art. 58 del d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348, che attribuiscono alla Regione la competenza esclusiva in materia di agricoltura e foreste, di edilizia e urbanistica, di caccia e pesca, di turismo, quanto con il principio di cooperazione fra Stato e regioni. 2. - Nei termini di seguito indicati la questione non è fondata. Non può essere accolta l'interpretazione che la Regione Sardegna dà alle disposizioni impugnate, in base alla quale queste ultime avrebbero modificato le procedure di istituzione dei parchi nazionali da esse menzionati, comprese quelle per l'istituzione del Parco marino del Golfo di Orosei. Come ha precisamente sottolineato l'Avvocatura generale dello Stato, l'art. 10 della legge 28 agosto 1989, n. 305, relativamente alle parti oggetto di questo giudizio, non ha prodotto alcuna innovazione delle procedure di istituzione dei parchi nazionali previste dalla legislazione vigente. Esso, infatti, si limita, nel primo comma, a disporre lo stanziamento dei fondi necessari al primo funzionamento dei parchi ivi indicati e, nel terzo comma, a richiamare, in funzione meramente ricognitiva, le disposizioni della legge 31 dicembre 1982, n. 979, come modificate dalla legge 8 luglio 1986, n. 349, nei confronti dei parchi nazionali comprendenti zone di mare, facendo salva, in ordine a questi ultimi, l'intesa con il Ministro della marina mercantile sulla proposta di istituzione degli stessi. Resta, pertanto, fermo quanto disposto nell'art. 18, lettera c), della legge 11 marzo 1988, n. 67, che - in attuazione della legge n. 349 del 1986 e in attesa del "programma triennale per la tutela dell'ambiente", disciplinato per l'appunto con la legge n. 305 del 1989 - ha previsto "la istituzione, con le procedure di cui all'art. 5 della legge 8 luglio 1986, n. 349, dei parchi nazionali del Pollino, delle Dolomiti bellunesi, dei Monti Sibillini e, d'intesa con la Regione Sardegna, del Parco marino del Golfo di Orosei". Come questa Corte ha affermato nella sentenza n. 337 del 1989, ciò significa che non spetta allo Stato istituire il Parco marino del golfo di Orosei, senza l'intesa con la Regione Sardegna. Sulla base dell'interpretazione ora precisata, non è possibile ravvisare nelle disposizioni impugnate alcuna lesione delle competenze attribuite alla Regione Sardegna dagli artt. 3 e 6 dello Statuto speciale (legge cost. 26 febbraio 1948, n. 3), come attuati dall'art. 58 del d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348. PER QUESTI MOTIVI LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara non fondata, nei sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 10, primo e terzo comma, della legge 28 agosto 1989, n. 305 (Programma triennale per la tutela dell'ambiente), sollevata dalla Regione Sardegna, con il ricorso indicato in epigrafe, in riferimento agli artt. 3 e 6 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Regione Sardegna), come attuati dall'art. 58 del d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Sardegna in riferimento alla L. 22 luglio 1975, n. 382, e al d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616). Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 7 marzo 1990. Il Presidente: SAJA Il redattore: BALDASSARRE Il cancelliere: MINELLI Depositata in cancelleria il 16 marzo 1990. Il direttore della cancelleria: MINELLI 90C0310
Concorsi
1999
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI GENOVA - SIMEST S.P.A.
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 90 del 12-11-1999
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-12&atto.codiceRedazionale=099E9097
UNIVERSITA' DI GENOVA - SIMEST S.P.A.
CONCORSO (scad. 12 dicembre 1999)
Procedure di valutazione comparativa, per titoli ed esami, conferimento di otto assegni a tempo determinato, per la collaborazione all'attivita' di ricerca. (GU n.90 del 12-11-1999)
IL RETTORE Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15, ed in particolare gli articoli 2 e 4, concernenti le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell'atto di notorietà; Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro; Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la stabilizzazione della finanza pubblica, ed in particolare l'art. 51, comma 6, che tratta le modalità di conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca da parte delle Università; Visto il decreto ministeriale 11 febbraio 1998, concernente criteri per il conferimento di detti assegni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403, in materia di semplificazione delle certificazioni amministrative; Visto il decreto ministeriale 26 febbraio 1999, concernente la rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari così come rettificato dal decreto ministeriale 4 maggio 1999; Visto il decreto rettorale n. 1647 del 10 giugno 1999 contenente le "Norme relative all'applicazione delle disposizioni legislative finalizzate allo sviluppo della ricerca scientifica" ed in particolare gli articoli 2, commi 2 e 3, e 3, commi 2 e 3, che consentono ai consigli dei dipartimenti interessati di richiedere direttamente l'attivazione delle procedure di valutazione comparativa finalizzate al conferimento di assegni a tempo determinato per collaborazione ad attività di ricerca i cui oneri finanziari gravano sulle disponibilità dei dipartimenti stessi derivanti da contratti di ricerca; Viste le proposte formulate in tal senso dai consigli dei dipartimenti di chimica e chimica industriale, studio del territorio e delle sue risorse, scienze e tecnologie biofisiche, mediche e odontostomatologiche, oncologia, biologia e genetica, medicina interna e specialità mediche, scienze neurologiche e della visione, Ingegneria ambientale; Considerato che tali proposte contengono gli elementi previsti dal citato art. 2, comma 2, ai fini dell'emissione del bando, ed indicano, altresì, le disponibilità finanziarie derivanti da contratti di ricerca destinate al conferimento degli assegni; Visto il decreto rettorale n. 2039 del 30 giugno 1999 con il quale è stato emanato il "Regolamento del dottorato di ricerca" dell'Università di Genova Viste le deliberazioni del senato accademico e del consiglio di amministrazione, rispettivamente nelle sedute del 3 maggio 1999 e dell'11 maggio 1999, in merito all'assegnazione di contributi per il cofinanziamento di posti da assegnista a carico dei bilanci dipartimentali; Vista la deliberazione del consiglio di amministrazione nella seduta del 5 ottobre 1999 in merito all'avvio delle procedure di valutazione comparativa per il conferimento degli assegni di cui sopra, proposte dai dipartimenti citati; Decreta: Art. 1. Numero degli assegni 1. Sono indette otto procedure di valutazione comparativa, per titoli ed esami, finalizzate al conferimento di complessivi otto assegni a tempo determinato, per la collaborazione all'attività di ricerca nei programmi specificati nell'allegato A che fa parte integrante del presente bando. 2. Il candidato che intenda concorrere a più di una procedura deve presentare domanda separata per ciascuna di esse comprensiva degli eventuali titoli e pubblicazioni. Qualora il candidato con una singola istanza richieda la partecipazione a più procedure, sarà ammesso a quella indicata per prima nella domanda stessa. 3. Per quanto concerne le discipline incluse nei settori scientifico-disciplinari si rimanda al decreto ministeriale 26 febbraio 1999, citato in premessa, pubblicato nel supplemento ordinario n. 55 alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 61 del 15 marzo 1999, così come rettificato dal decreto ministeriale 4 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 121 del 26 maggio 1999. 4. L'amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. Art. 2. Requisiti generali di ammissione 1. I candidati devono possedere i seguenti requisiti: a) cittadinanza italiana. Tale requisito non è richiesto per i soggetti appartenenti all'Unione europea; b) possesso del titolo di studio specificato nell'allegato A al presente bando per ciascun programma di ricerca. Si precisa che il suddetto allegato descrive altresì il curriculum scientifico professionale idoneo per lo svolgimento dell'attività di ricerca di cui il candidato, oltre alla laurea, deve essere in possesso; c) adeguata conoscenza della lingua italiana (se cittadino di uno degli Stati membri dell'Unione europea); d) idoneità fisica. L'Amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica i vincitori, in base alla normativa vigente. 2. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione. 3. I candidati sono ammessi con riserva alla procedura; l'amministrazione può disporre in ogni momento, con provvedimento motivato, l'esclusione dalla procedura stessa. Tale provvedimento verrà comunicato all'interessato mediante raccomandata con avviso di ricevimento. 4. Sono esclusi dalla partecipazione alla procedura i neolaureati privi di titoli di formazione alla ricerca o di documentata ed idonea esperienza derivante da attività di ricerca già svolta ovvero di curriculum scientifico-professionale adeguato. 5. Ai vincitori in servizio presso pubbliche amministrazioni diverse da quelle indicate al comma 8 del presente articolo potrà essere conferito l'assegno previo collocamento in aspettativa senza assegni. 6. Non è ammesso il cumulo con borse a qualsiasi titolo conferite, tranne quelle utili ad integrare l'attività di ricerca dei titolari di assegni con soggiorni all'estero, concesse dall'Università degli studi di Genova o da istituzioni nazionali o straniere. 7. Il titolare di assegni può frequentare corsi di dottorato di ricerca anche in deroga al numero determinato ai sensi dell'art. 70 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, fermo restando il superamento delle prove di ammissione. L'Università può fissare, con motivato provvedimento, il numero massimo dei titolari di assegno ammessi a frequentare in soprannumero ciascun corso di dottorato, sentito il relativo collegio dei docenti. 8. Non possono essere titolari di assegni di ricerca i dipendenti di ruolo e non di ruolo, docenti e personale tecnico-amministrativo delle Università, il personale di ruolo in servizio presso gli altri soggetti di cui all'art. 51, comma 6, primo periodo, della citata legge n. 449/1997 nonchè coloro che sono iscritti a corsi universitari post-laurea, fatto salvo quanto previsto al precedente comma 7. Art. 3. Domanda e termine di presentazione 1. La domanda di ammissione alla procedura deve essere prodotta, a pena di esclusione, entro il termine perentorio di giorni trenta a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale - 4 serie speciale, della Repubblica italiana. 2. Qualora il termine di scadenza indicato cada in giorno festivo, la scadenza è prorogata al primo giorno feriale utile. 3. La domanda deve essere scritta in modo chiaro e assolutamente leggibile, sottoscritta e indirizzata al direttore amministrativo dell'Università degli studi di Genova - Dipartimento gestione delle risorse umane e organizzazione - Servizio organico, reclutamento e mobilità - Via Balbi, 5. Deve essere redatta in carta semplice su apposito modello - allegato B, che fa parte integrante del presente bando, disponibile presso la sede dell'amministrazione centrale, via Balbi, 5, ovvero al seguente indirizzo telematico: http://www.unige.it, alla voce "Concorsi". 4. È consentito redigere la domanda anche utilizzando la fotocopia della pagina della Gazzetta Ufficiale in cui è pubblicato l'allegato B - fac simile della domanda, purchè sia chiara ed integrale. 5. La domanda può essere presentata direttamente al predetto servizio che rilascerà apposita ricevuta. 6. La domanda può anche essere inviata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, all'indirizzo sopra indicato. In tal caso farà fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante. 7. Il candidato dovrà indicare con chiarezza e precisione il numero del programma di ricerca, l'area scientifico-disciplinare ed il settore scientifico-disciplinare per i quali intende essere ammesso alla procedura. 8. Non saranno prese in considerazione le domande non sottoscritte, quelle prive dei dati anagrafici e quelle che, per qualsiasi causa, dovessero essere prodotte a questa Università oltre il termine sopra indicato. 9. Tutte le comunicazioni riguardanti le procedure di valutazione comparativa indette con il presente decreto verranno inoltrate agli interessati a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento. 10. I candidati devono allegare alla domanda: a) fotocopia di un documento di identità; b) curriculum della propria attività scientifica (in unica copia e debitamente sottoscritto); c) titoli e pubblicazioni ritenuti utili ai fini della procedura in un'unica copia e relativo elenco (in unica copia e debitamente sottoscritto); d) certificato delle votazioni riportate nei singoli esami di profitto ed in quello di laurea. 11. I titoli, comprese le pubblicazioni, devono essere prodotti in carta semplice e possono essere in originale, in copia autenticata ovvero in copia dichiarata conforme all'originale mediante dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403 (modulo C allegato). Il candidato dovrà utilizzare un modulo per ciascun titolo presentato, comprese le pubblicazioni, di cui intende dichiarare la conformità all'originale, allegandolo al titolo stesso. Potrà, in alternativa, produrre dichiarazione cumulativa di conformità all'originale dei titoli presentati, comprese le pubblicazioni. In tal caso la dichiarazione dovrà contenere precise indicazioni atte ad identificare i titoli stessi. 12. I candidati possono altresì dimostrare il possesso dei titoli (escluse le pubblicazioni) mediante la forma di semplificazione delle certificazioni amministrative consentite dalla legge n. 15/1968, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 27 gennaio 1968, e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 275 - serie generale - del 24 novembre 1998 (modulo C allegato). 13. Le stesse modalità previste ai commi precedenti per i cittadini italiani si applicano ai cittadini dell'Unione europea. 14. Per i lavori stampati all'estero deve risultare la data e il luogo di pubblicazione. Per i lavori stampati in Italia debbono essere adempiuti gli obblighi previsti dall'art. 1 del decreto legislativo luogotenenziale 31 agosto 1945, n. 660, di seguito riportato: "Ogni stampatore ha l'obbligo di consegnare, per ogni qualsivoglia suo stampato o pubblicazione, quattro esemplari alla prefettura della provincia nella quale ha sede l'officina grafica ed un esemplare alla locale procura della Repubblica". 15. L'amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente o da mancata, oppure tardiva, comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per gli eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore. Art. 4. Dichiarazioni da formulare nella domanda 1. Nella domanda il candidato, oltre il cognome ed il nome, deve dichiarare, a pena di esclusione, ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge n. 15/1968 e degli articoli 1 e 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998: a) la data ed il luogo di nascita; b) la residenza ed il preciso domicilio eletto ai fini della partecipazione alla procedura; c) il possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell'Unione europea; d) il possesso del titolo di studio richiesto per il programma di ricerca cui concorre (vedere precedente art. 2). I candidati in possesso di titolo di studio conseguito all'estero dovranno altresì specificare se lo stesso, in base alla normativa vigente in materia, sia stato dichiarato equipollente al titolo richiesto dal presente bando. Per quanto concerne le procedure volte alla dichiarazione di equipollenza del dottorato di ricerca conseguito all'estero si rimanda, ad ogni buon fine, al decreto rettorale n. 2039 del 30 giugno 1999, citato in premessa, disponibile al seguente indirizzo telematico: http://www.unige.it, alla voce "Statuto e regolamenti". Il candidato dovrà indicare altresì l'Università che ha rilasciato il titolo, la data del conseguimento e la votazione riportata nell'esame di laurea; e) di avere adeguata conoscenza della lingua italiana (se cittadino di uno degli Stati membri dell'Unione europea); f) di essere a conoscenza che il conferimento dell'assegno non è compatibile con le posizioni di cui all'art. 2 del bando; 2. L'amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive. 3. Qualora dal controllo sopra indicato emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, fermo restando quanto previsto dall'art. 26 della legge n. 15/1968. Art. 5. Valutazione dei titoli e prove d'esame 1. Le prove d'esame avranno luogo a Genova e tenderanno ad accertare la preparazione, l'esperienza e l'attitudine alla ricerca del candidato. Esse consisteranno: nella valutazione dei titoli presentati; in un colloquio concernente la discussione dei titoli stessi con approfondimento, per ciascuna procedura, degli argomenti di particolare rilievo scientifico connessi al programma di ricerca, indicati nell'allegato A al presente bando. 2. Il punteggio complessivo è pari a 60 punti così suddivisi: 20 punti per la valutazione dei titoli; 40 punti per il colloquio. 3. Sono ammessi al colloquio solo i candidati cui è stato attribuito un punteggio di almeno 8 punti. 4. Il colloquio si intende superato con una valutazione di almeno 28/40. 5. Il punteggio finale è dato dalla seguente somma: punteggio attribuito ai titoli; valutazione conseguita nel colloquio. 6. Le tipologie di titoli valutabili sono: titolo di dottore di ricerca o annualità di frequenza a dottorati di ricerca: fino a punti 8; attestati relativi al conseguimento di diplomi di specializzazione; attestati di frequenza a corsi di perfezionamento post-laurea conseguiti in Italia o all'estero; attestati di svolgimento di attività di ricerca presso soggetti pubblici o privati con contratti, borse di studio o incarichi, sia in Italia che all'estero; pubblicazioni scientifiche; altri titoli a discrezione della commissione giudicatrice: fino a punti 12. 7. I lavori redatti in collaborazione possono essere considerati come titoli utili solo ove sia possibile scindere ed individuare l'apporto dei singoli autori, in modo che siano valutabili, a favore del candidato, per la parte che lo riguarda. 8. La comunicazione dei risultati della valutazione dei titoli nonchè l'elenco dei candidati ammessi al colloquio verrà data contestualmente, prima della data fissata per il colloquio, mediante affissione di apposito avviso all'albo della sede degli esami. 9. Il colloquio si svolgerà in un locale aperto al pubblico. 10. Il diario della prova d'esame con l'indicazione della sede in cui la stessa avrà luogo sarà notificato agli interessati tramite raccomandata con avviso di ricevimento almeno quindici giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerla. 11. Per essere ammessi a sostenere la prova d'esame i candidati dovranno essere muniti di documento di riconoscimento valido. 12. Al termine di ogni seduta dedicata al colloquio, la commissione forma l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione del voto da ciascuno riportato che sarà affisso all'albo della sede degli esami. 13. A parità di merito e di titoli è preferito il candidato più giovane di età. Art. 6. Commissione giudicatrice Formazione ed approvazione delle graduatorie 1. Le commissioni giudicatrici sono costituite da tre docenti universitari, anche di altri atenei, di cui almeno un professore di ruolo, nominati dal rettore su proposta del consiglio del dipartimento interessato. 2. Espletate le prove, le commissioni formano la graduatoria secondo l'ordine decrescente del punteggio finale. 3. La graduatoria di merito e quella del vincitore della procedura di valutazione comparativa sono approvate con decreto rettorale. 4. La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l'ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato con l'osservanza, a parità di punti, della preferenza prevista dall'ultimo comma del precedente art. 5. 5. Sono dichiarati vincitori, nel limite degli assegni da conferire, i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito. 6. È consentita l'utilizzazione della graduatoria di merito per la complessiva durata dei programmi di ricerca qualora il titolare dell'assegno cessi per qualsiasi causa, semprechè il rimanente periodo di svolgimento sia superiore a sei mesi. 7. Le graduatorie di merito e quelle dei vincitori saranno pubblicate mediante affissione all'albo del rettorato di questa Università, via Balbi, 5. Dalla data di tale pubblicazione decorre il termine per eventuali impugnative. Art. 7. Conferimento dell'assegno di ricerca 1. Al candidato dichiarato vincitore della procedura verrà conferito, mediante contratto individuale a tempo determinato, un assegno corrispondente alla durata specificata nell'allegato A al presente bando per ciascun programma di ricerca, sotto riserva dell'accertamento dei requisiti prescritti. 2. All'atto della stipula del contratto il vincitore dovrà sottoscrivere dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative previste dal precedente art. 2; il vincitore in servizio presso le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 2, quinto comma, dovrà altresì dichiarare di essere stato collocato in aspettativa senza assegni. 3. Gli assegni sono rinnovabili con le modalità di cui al successivo art. 9. Art. 8. Trattamento economico e normativo 1. Gli oneri finanziari derivanti dalle presenti procedure gravano sulle disponibilità finanziarie del dipartimento interessato derivanti da contratti di ricerca. 2. L'importo lordo annuo dell'assegno di ricerca è determinato in 28 milioni di lire, comprensivo di tutti gli oneri a carico dell'Università. Il predetto importo è erogato in rate mensili posticipate. 3. Agli assegni si applicano, in materia fiscale e previdenziale le disposizioni richiamate dall'art. 51, comma 6, della citata legge n. 449/1997. 4. La collaborazione è svolta in condizioni di autonomia, nei soli limiti dei programmi di ricerca e in stretto legame con la realizzazione degli stessi, senza orario di lavoro predeterminato. 5. L'assegno non dà luogo a diritti in ordine all'accesso ai ruoli delle Università. Art. 9. Valutazione dell'attività svolta 1. Il responsabile scientifico della ricerca e l'assegnista trasmettono al consiglio del dipartimento interessato, almeno due mesi prima della scadenza del contratto, una relazione finale da cui risulti lo stato di avanzamento della ricerca. 2. Il consiglio del dipartimento interessato valuterà la relazione finale, riguardante l'attività svolta e i risultati conseguiti nell'ambito del programma di ricerca, esprimendo un parere sulla possibile rinnovabilità dello stesso. Il contratto non potrà essere rinnovato qualora l'attività scientifica dell'assegnista non sia documentata. 3. I giudizi espressi dal consiglio del dipartimento interessato devono essere adeguatamente motivati e sono insindacabili. Art. 10. Presentazione dei documenti 1. Il candidato dichiarato vincitore, ai fini dell'accertamento dei requisiti previsti, sarà invitato a presentare a questa Università, entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto, il documento sotto indicato, ai sensi dell'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998: dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell'Unione europea, qualora siano trascorsi più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda. 2. Il documento si considera prodotto in tempo utile anche se spedito a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento entro il termine suindicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante. 3. L'assegnista sarà invitato a regolarizzare entro trenta giorni decorrenti dalla data di ricezione dell'invito, pena la risoluzione del contratto, la documentazione incompleta o affetta da vizio sanabile. Art. 11. Restituzione della documentazione 1. I candidati potranno richiedere, entro sei mesi dall'espletamento della procedura, la restituzione, con spese a loro carico, della documentazione presentata. Tale restituzione sarà effettuata salvo eventuale contenzioso in atto. Trascorso tale termine questa Università disporrà del materiale secondo le proprie esigenze, senza alcuna responsabilità. Art. 12. Trattamento dei dati personali 1. Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni ed integrazioni, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso l'Università degli studi di Genova - Dipartimento gestione risorse umane e organizzazione, servizio organico, reclutamento e mobilità, e trattati per le finalità di gestione della selezione e del rapporto di lavoro instaurato. 2. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla posizione giuridico-economica del candidato risultato vincitore. Art. 13. Rinvio circa le modalità di espletamento della procedura 1. Per quanto non previsto dal presente bando valgono le disposizioni contenute nelle norme citate in premessa. Genova, 20 ottobre 1999 Il rettore ---------------------------------------- Allegato A PROGRAMMA DI RICERCA N. 1 N. 1 assegno - Durata anni 1. Titolo: "Studio della Bioremediation di siti industriali inquinati da coloranti beta-naftolici, HC. Aromatici policiclici e da petrolio (oil spill)". Descrizione: "L'assegnista svolgerà un compito di ricerca nell'ambito delle biotecnologie ambientali applicato all'individuazione dei contaminanti nei sedimenti e nel suolo, ed alla realizzazione di un processo di bonifica mediante impiego di micro-organismi selezionati. In particolare svilupperà i seguenti punti: 1) analisi chimica orientata verso le seguenti categorie: coloranti beta-naftolici, idrocarburi, aromatici policiclici e da petroli (oil spill); 2) processi di biodegradazione. Settore scientifico-disciplinare: C04X - Chimica industriale e dei materiali polimerici. Sede: Dipartimento di Chimica e Chimica industriale. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Chimica o in Chimica industriale, ovvero laurea in Chimica o in Chimica industriale o in Scienze ambientali con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienze nell'analisi degli idrocarburi e nello sviluppo di processi di fermentazione. Argomenti del colloquio: processi di biodegradazione, chimica analitica, conoscenza della lingua inglese. PROGRAMMA DI RICERCA N. 2 N. 1 assegno - Durata anni 2. Titolo: "Sviluppo di processi a membrana". Descrizione: "Le attività di ricerca riguarderanno lo studio e l'inserimento dei processi a membrana nell'industria agro-alimentare. Particolare attenzione sarà dedicata a sviluppi di processi a membrana che possono portare ad un miglioramento dei cicli produttivi per quanto riguarda gli aspetti economici, ambientali ed in particolare nell'ottenimento di prodotti ad elevata qualita'". Settore scientifico-disciplinare: C04X - Chimica industriale e dei materiali polimerici. Sede: Dipartimento di Chimica e Chimica industriale. Titolo di studio richiesto: dottorato di ricerca in Scienze chimiche, Chimica industriale, Ingegneria chimica, Ingegneria idraulica, Fisica, ovvero laurea in Chimica industriale o in Chimica o in Ingegneria o in Fisica o in Scienze alimentari con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienze affini al progetto di ricerca proposto (processi a membrana, industria alimentare, sviluppo di processi industriali e ricerche applicate). Argomenti del colloquio: contenuti fondamentali dei processi di separazione, delle tecnologie a membrana e conoscenza della lingua inglese. PROGRAMMA DI RICERCA N. 3 N. 1 assegno - Durata anni 2. Titolo: "Classificazione e dinamica delle coste, bacini di drenaggio ed erosione con il progetto". Descrizione: "Creazione di una "Rete di monitoraggio delle acque marine del Basso Adriatico e dello Ionio"; l'obiettivo finale è la predisposizione di un modello di qualità, controllo e gestione del sistema costiero integrato". Settore scientifico-disciplinare: D01B - Geologia stratigrafica e sedimentologica. Sede: Dipartimento per lo studio del territorio e delle sue risorse. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Scienze ambientali, ovvero laurea in Scienze geologiche con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienza almeno triennale nel campo della dinamica sedimentaria e con partecipazione a campagne oceanografiche. Argomenti del colloquio: metodi di campionamento di sedimenti di fondo e sospesi; analisi di laboratorio su sedimenti e materiale in sospensione; tecniche di utilizzo di strumentazione per campionamenti su breve e lungo periodo per acque e sedimenti; conoscenza di sistemi statistici di elaborazione; applicazione di modelli numerici ai flussi di materia. PROGRAMMA DI RICERCA N. 4 N. 1 assegno - Durata anni 1. Titolo: "Studi in vitro sui meccanismi di protezione da parte di fattori biologici (citochine, fattori di crescita) o chimici (donatori di tioli) dell'emopoiesi cimentata da chemioterapici antiblastici". Descrizione: "Indagine in vitro dell'attività modulatoria dei fattori di crescita e dei citoprotettori su popolazioni emopoietiche sottoposte alla citotossicità dei chemioterapici. Verranno valutate le alterazioni dell'espressione di diverse citochine e della cinetica delle cellule progenitrici". Settore scientifico-disciplinare: F07A - Medicina interna. Sede: Dipartimento di Medicina interna e Specialità mediche. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Ematologia sperimentale, ovvero laurea in Medicina e chirurgia con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienza diretta di esecuzione di esami ematologici e di colture in vitro di progenitori emopoietici, documentata da pubblicazioni scientifiche riportanti lavori su colture in vitro di progenitori emopoietici, possibilmente nel settore specifico della ricerca proposta. Argomenti del colloquio: fisiopatologia del sistema emopoietico con particolare riguardo ai suoi modulatori; farmacologia dei chemioterapici antiblastici; tecniche di coltura in vitro sia in generale sia applicate al sistema emopoietico. Il candidato dovrà inoltre dimostrare estrema motivazione e buona cultura clinica sia internistica che più specificatamente oncologica. PROGRAMMA DI RICERCA N. 5 N. 1 assegno - Durata anni 1. Titolo: "Studi pre-clinici e clinici sugli effetti dei retinoidi in tumori solidi". Descrizione: "Gli studi preclinici e clinici riguardano essenzialmente il carcinoma della mammella ed il carcinoma della testa collo. Su topi transgenici BALB-NeuT saranno valutate le modulazioni biologiche indotte da retinoidi di nuova generazione, usati da soli o in associazione con farmaci quali Tamoxifen e/o chemioterapici. Saranno individuati i parametri biologici predittivi della risposta al trattamento, in particolare i recettori per i retinoidi RARs e RXRs, nonchè l'HER-2. In vivo saranno effettuati due protocolli pilota definiti sulla base dei risultati preclinici". Settore scientifico-disciplinare: F04C - Oncologia medica Sede: Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Scienze biomediche, ovvero laurea in Scienze biologiche o in Medicina e chirurgia con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienza maturata nel settore oggetto delle ricerche proposte, con particolare riferimento alle applicazioni cliniche dei retinoidi. Argomenti del colloquio: storia naturale dei tumori della mammella e del testa collo; biomarcatori; metodologie per lo sviluppo di farmaci biologici, in particolare retinoidi. PROGRAMMA DI RICERCA N. 6 N. 1 assegno - Durata anni 2. Titolo: "Quantificazione delle alterazioni strutturali e funzionali in modelli animali di glomerulosclerosi". Descrizione: "Allo scopo di discriminare gli effetti specifici dell'iperglicemia e dell'ipertensione nella patogenesi della nefropatia diabetica, le alterazioni strutturali e funzionali prodotte dal diabete sperimentale saranno studiate in ratti Milano (ceppi normotesi ed ipertesi). Tale modello verrà inoltre impiegato per valutare, con le nuove tecniche morfometriche di campionatura di Gundersen (frazionatore e dissettore), numero e dimensioni dei glomeruli nelle quattro coorti definite. Tale misurazione appare indispensabile per la definizione del modello secondo la ipotesi di Brenner del rapporto tra moderata diminuzione del numero dei glomeruli e rischio di glomerulosclerosi. Nello stesso modello potranno essere valutati, con quantificazione biochimica e morfostrutturale, gli effetti di diversi trattamenti farmacologici sull'accumulo dei radicali tossici. Le stesse metodiche potranno essere anche estese alla migliore definizione del dimorfismo sessuale e della modulazione endocrina della risposta morfo-funzionale alla riduzione grave del numero di nefroni ottenuta attraverso uninefrectomia". Settore scientifico-disciplinare: F06A - Anatomia patologica. Sede: Dipartimento di Scienze e Tecnologie biofisiche, Mediche e Odontostomatologiche. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Anatomia patologica o in Biologia e Patologia dell'invecchiamento, ovvero laurea in Medicina e chirurgia o in Scienze biologiche con curriculum scientifico-professionale comprovante attività di ricerca in tutti o in parte delle applicazioni richieste. Argomenti del colloquio: presentazione dell'attività scientifica svolta e dei titoli scientifici del candidato; prospettive di inserimento del candidato nel progetto. PROGRAMMA DI RICERCA N. 7 N. 1 assegno - Durata anni 2. Titolo: "Trapianto autologo di cellule staminali emolinfopoietiche nella sclerosi multipla". Descrizione: "Verranno esaminate le risonanze seriate mensili di soggetti affetti da sclerosi multipla secondariamente progressiva e sottoposti a trapianto autologo, secondo un protocollo nazionale approvato e che prevede la collaborazione di almeno dieci centri neurologici ed ematologici. Verranno quantificate le aree positive alla tripla dose di gadolinio e l'area totale in immagini T2 pesate. Ogni paziente eseguirà almeno sedici risonanze in due anni, la prima come esame screening, una al mese per i primi tre mesi prima del trapianto, una al mese per sei mesi dopo il trapianto e una ogni tre mesi fino al ventiquattresimo mese". Settore scientifico-disciplinare: F11B - Neurologia. Sede: Dipartimento di Scienze neurologiche e della visione. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca conseguito nell'ambito del settore scientifico-disciplinare F11B - Neurologia ovvero laurea in Medicina e chirurgia con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienza di quantificazione delle immagini evidenziate dalla risonanza magnetica come end-point. Argomenti del colloquio: fisiopatologia delle malattie demielinizzanti; metodologie dei trial clinici; principi di risonanza magnetica; metodi quantitativi in risonanza magnetica; statistica applicata ai trials clinici; terapie immunosoppressive nella sclerosi multipla; le complicanze infettive del trapianto di midollo; l'autotrapianto nelle malattie autoimmuni. PROGRAMMA DI RICERCA N. 8 N. 1 assegno - Durata anni 2. Titolo: "Analisi, simulazione ed ottimizzazione di sistemi di celle a carbonati fusi". Descrizione: "Obiettivo del lavoro è analizzare ed ottimizzare il processo di scale-up di celle a combustibile a carbonati fusi, partendo da monocelle di piccole dimensioni sino a giungere alla realizzazione di impianti di potenza prossimi alla commercializzazione. Il programma prevede una accurata modellizzazione dei fenomeni a diversi gradi di dettaglio al fine di indagare il funzionamento delle celle a guidarne lo sviluppo, avvalendosi di programmi di simulazione realizzati sulla base dell'analisi teorica e sperimentalmente validi. Il programma precede quindi il parallelo svolgersi di attività teoriche e sperimentali avvalendosi per queste ultime in modo particolare dei laboratori messi a disposizione da Ansaldo ricerche". Settore scientifico-disciplinare: I15B - Principi di Ingegneria chimica. Sede: Dipartimento di Ingegneria ambientale. Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Ingegneria chimica, ovvero laurea in Ingegneria chimica con curriculum scientifico-professionale comprovante significativa e provata esperienza di ricerca pluriennale nel campo della ricerca nell'ingegneria di processo e possibilmente nel campo specifico delle celle a combustibile, nonchè esperienze di programmazione e di soluzione di problemi di simulazione dinamica di processo. Argomenti del colloquio: analisi e simulazione di processo; teoria dei reattori chimici, cinetica eterogenea chimica ed elettrochimica. ----> Vedere Allegato da pag. 51 a pag. 53 della G.U. <----
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2011
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 181 del 5-8-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-08-05&atto.codiceRedazionale=11A10353&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Comunicato di rettifica relativo all'estratto della determinazione n. 2099/2011 del 1º marzo 2011 recante l'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Rivastigmina Doc Generici». (11A10353) (GU Serie Generale n.181 del 05-08-2011)
Nell'estratto della determinazione n. 2099/2011 dell'1 marzo 2011 relativa al medicinale per uso umano RIVASTIGMINA DOC Generici pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2011 serie generale n. 73 vista la documentazione agli atti di questo ufficio si ritiene opportuno rettificare quanto segue: dove è scritto: Medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti (RRL) Leggasi: Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Neurologo, Geriatra, Psichiatra (RRL)
Contratti
2021
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 32 del 19-3-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-03-19&atto.codiceRedazionale=TX21BGA6257
CITTA' DI BOLLATE (MI)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.32 del 19-3-2021)
Avviso di aggiudicazione appalto - CIG 8537925698 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Comune di Bollate - piazza A. Moro, 1 - 20021 Bollate MI Italia. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.1) Affidamento dell'outsourcing parziale dei servizi informatici per 5 anni. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1) data di aggiudicazione: 29/01/2021 V.2) numero offerte pervenute: 2 (ammessa 1) V.3) aggiudicatario: Si.Net Servizi Informatici S.r.l. con sede a Milano V.4) valore finale totale dell'appalto: € 403.548,10 IVA esclusa. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.4) data di spedizione dell'esito alla GUCE: 15/03/2021 Il responsabile servizio sistemi informativi - Il R.U.P. dott.ssa Daniela Bugatti TX21BGA6257
Parte Seconda
2020
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 65 del 4-6-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-04&atto.codiceRedazionale=TX20AAA5134
COM.A.NOVE SOC.COOP.AGRICOLA
Sede: Chiari Registro delle imprese: Brescia 00465760171
(GU Parte Seconda n.65 del 4-6-2020)
Convocazione di assemblea L'assemblea ordinaria dei soci è convocata per il giorno 25 Giugno 2020 alle ore 09 ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 17 Luglio 2020 alle ore 17,30 presso la sede sociale della COM.A.NOVE VIA COLOGNE,10/B - CHIARI con il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione Bilancio d'esercizio al 31/12/2019 e relative relazioni 2. Varie ed eventuali In base al DL 18/2020 l'assemblea si terrà esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione. I soci interessati a partecipare dovranno comunicarlo entro il 19 Giugno 2020 tramite pec all'indirizzo comanove@pec.confcooperative,it al fine di ricevere le credenziali e le istruzioni per l'identificazione e l'accesso all'assemblea. Il presidente Goffi Alessandrino TX20AAA5134
Serie Generale
2000
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 117 del 22-5-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-05-22&atto.codiceRedazionale=000A5143&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
DECRETO 18 aprile 2000
Annullamento del decreto di scioglimento della societa' cooperativa "Vito Leonardo Del Negro" a r.l., in Trinitapoli. (GU Serie Generale n.117 del 22-05-2000)
IL DIRETTORE della Direzione provinciale del lavoro servizio politiche del lavoro di Foggia Visto il proprio decreto del 17 marzo 2000 recante lo scioglimento, per quanto riportato nel preambolo, della società cooperativa edilizia "Vito Leonardo Del Negro" a r.l., con sede nel comune di Trinitapoli, costituita per rogito notaio Nicolò Rizzo in data 10 marzo 1980, repertorio n. 166594, tribunale di Foggia, registro imprese n. 4651, posizione B.U.S.C. n. 2244/175418, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2544 del codice civile, senza far luogo alla nomina del commissario liquidatore, anche in virtù dell'art. 2 della legge n. 400/1975; Rilevato che dalla dichiarazione trasmessa in data 15 aprile 2000 dal legale rappresentante del sodalizio, acquisita a protocollo il 18 aprile 2000, risulta che lo stesso ente cooperativo, pur non avendo depositato bilanci di esercizio successivamente al 29 luglio 1986, ha tuttavia realizzato nell'anno 1990 la costruzione di dodici alloggi sociali a proprietà indivisa; Considerato che sono, pertanto, venuti meno i presupposti di fatto e le condizioni di diritto che legittimavano l'adozione del citato provvedimento di scioglimento; Decreta l'annullamento del richiamato decreto di scioglimento adottato in data 17 marzo 2000, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2544 del codice civile, senza far luogo alla nomina del commissario liquidatore, nei confronti della società cooperativa edilizia "Vito Leonardo Del Negro" a r.l., con sede nel comune di Trinitapoli. Foggia, 18 aprile 2000 Il direttore f.f.: Cafagna
Contratti
2014
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 128 del 7-11-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-07&atto.codiceRedazionale=T14BGA19054
COMUNE DI VITTORIO VENETO (TV)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.128 del 7-11-2014)
Avviso relativo ad appalto aggiudicato SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Comune di Vittorio Veneto Piazza del Popolo, 14 - Vittorio Veneto Codice postale: 31029 - Telefono: 0438569220 - Fax 0438569400 Indirizzi internet: www.vittorioveneto.gov.it - e-mail: provveditorato@comune.vittorio-veneto.tv.it I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Autorità regionale o locale I.3) Principali settori di attivita': Servizi generali delle amministrazioni pubbliche I.4) Concessione a nome di altre amministrazioni: NO SEZIONE II: Oggetto dell'appalto II.1) Descrizione: Servizio di ristorazione scolastica II.1.1) Denominazione conferita all'appalto: Affidamento del servizio di ristorazione scolastica nelle scuole dell'infanzia, primarie, secondarie di I° grado, centri estivi. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione: Servizi - cod. NUTS: ITD34 II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: : Affidamento del servizio di ristorazione scolastica nelle scuole dell'infanzia, primarie, secondarie di I° grado, centri estivi. II.1.5) Vocabolario CPV: 55321000-6 II.1.6) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici: SI II.2.1) Valore finale totale degli appalti: Euro 1.326.210,00 (IVA esclusa) SEZIONE IV: Procedura IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa secondo i criteri indicati nel Capitolato d'appalto. IV.2.2) Ricorso all'asta elettronica: NO IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo steso appalto: NO SEZIONE V: Aggiudicazione dell'appalto V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto: 30/10/2014 V.2) Numero delle offerte pervenute: 1 V.3) Nome e recapito dell'operatore economico aggiudicatario: Ristorazione Ottavian - Via Friuli, 20 - 31020 San Vendemiano (TV) V.5) Informazioni sui subappalti: l'appalto non può essere subappaltato SEZIONE VI: Altre informazioni VI.1) Informazioni sui fondi dell'U.E.: l'appalto non è connesso ad un progetto finanziato da fondi UE VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto Il dirigente dell'area politiche alle persone dott. Renato Papa T14BGA19054
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 33 del 18-3-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-03-18&atto.codiceRedazionale=TX22BFF5563
UNIONE RENO GALLIERA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.33 del 18-3-2022)
Bando di gara - CIG 91353297F8 CUC dell'Unione Reno Galliera, Via Fariselli n. 4, San Giorgio di Piano (BO); PEC: cuc@pec.renogalliera.it; Ente Committente: Unione Reno Galliera; RUP: Dott.ssa Claudia Guidi; pubblica la "Procedura aperta per l'affidamento in concessione della gestione del servizio di centro estivo per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I° grado nel territorio comunale di Castel Maggiore per il periodo Giugno-Settembre 2022", con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno (Giugno-Settembre 2023). CPV 85312110-3. Importo appalto: € 235.161,60 + IVA; 3 Durata appalto: un anno più un anno di rinnovo. Criteri di aggiudicazione: art. 95 comma 6 D. Lgs. 50/2016. Le offerte in lingua italiana dovranno essere inviate a: Centrale Unica di Committenza dell'Unione Reno Galliera, sita in San Giorgio di Piano (BO), Via Fariselli n. 4, CAP 40016, secondo le modalità indicate dal Bando-Disciplinare di gara, entro il 26/04/2022. La versione integrale dei documenti per la partecipazione alla gara è reperibile sul sito internet http://www.renogalliera.it/, alla sezione Procedure di gara. Il responsabile del servizio dott.ssa Nara Berti TX22BFF5563
Contratti
2015
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 120 del 12-10-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-12&atto.codiceRedazionale=TS15BFK16851
AZIENDA SANITARIA LOCALE RM/B
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.120 del 12-10-2015)
Bando di gara - Fornitura sistemi diagnostici e reagenti I.1) ASL Roma B, via Meda, 35 - 00157 Roma, Italia - UOC Logistica dei beni e servizi Aleandro.munno@aslromab.it, fax 0641433645. Offerte: azienda USL RM/B - Via Filippo Meda n. 35 - 00157 Roma - Ufficio protocollo Tel. 06/41431 - Fax 06/41433220. II.1.1) Gara a procedura aperta per la fornitura di sistemi diagnostici e reagenti per il centro regionale per la sicurezza trasfusionale presso il SIMT dell'azienda USL Roma B per periodo di cinque anni. Codice CIG - 63959633A3. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione: Roma. II.1.5) Affidamento del servizio di sistemi diagnostici e reagenti per il centro regionale per la sicurezza trasfusionale presso il SIMT nel territorio dell'azienda USL Roma B. II.2.1) Importo annuo € 8.500.000,00 Iva esclusa. II.3) Durata: 60 mesi. III.2) Condizioni di partecipazione: come indicato nel capitolato speciale. IV.1.1) Procedura: aperta. IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso. IV.3.4) Termine ricevimento offerte 9 dicembre 2015 ora: 12:00. IV.3.7) Vincolo offerta: 240 gg. IV.3.8) Data, ora e luogo della seduta pubblica saranno tempestivamente comunicati alle ditte offerenti tramite sito aziendale e/o comunicazione via fax. VI.3) Responsabile unico del procedimento dott. Aleandro Munno. Per quanto ivi non previsto si rimanda alla documentazione integrale di gara disponibile su www.aslromab.it Il direttore f.f. UOC provveditorato dott. Aleandro Munno TS15BFK16851
Serie Generale
2022
TESTI COORDINATI E AGGIORNATI
Serie Generale n. 117 del 20-5-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-05-20&atto.codiceRedazionale=22A03102&elenco30giorni=false
TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 21 marzo 2022, n. 21
Testo del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 67 del 21 marzo 2022), coordinato con la legge di conversione 20 maggio 2022, n. 51 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale, alla pag. 1), recante: «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.». (22A03102) (GU Serie Generale n.117 del 20-05-2022)
Avvertenza: Il testo coordinato qui pubblicato è stato redatto dal Ministero della giustizia ai sensi dell'art. 11, comma 1, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, nonchè dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo testo unico, al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate dalla legge di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto, trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui riportati. Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate con caratteri corsivi. A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), le modifiche apportate dalla legge di conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione. Tali modifiche sono riportate in video tra i segni (( ... )). Nella Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2022 si procederà alla ripubblicazione del presente testo coordinato, corredato delle relative note. Art. 1 Riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante 1. In considerazione degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante, di cui all'Allegato I al ((testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto)) legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sono rideterminate, relativamente al periodo di cui al comma 2, nelle seguenti misure: a) benzina: 478,40 euro per 1000 litri; b) olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per 1000 litri. 2. La rideterminazione delle aliquote di accisa di cui al comma 1 si applica dal giorno di entrata in vigore del presente decreto e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data. 3. In dipendenza della rideterminazione dell'aliquota di accisa sul gasolio usato come carburante stabilita dal comma 1, l'aliquota di accisa sul gasolio commerciale usato come carburante, di cui al numero 4-bis della Tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995, non trova applicazione per il periodo indicato nel comma 2 del presente articolo. Nel medesimo periodo non trovano applicazione le aliquote di accisa ridotte sulla benzina e sul gasolio usato come carburante di cui al numero 12 della Tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995. 4. Per il periodo dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 non trova applicazione la disposizione di cui al comma 290 dell'articolo 1 della ((legge 24 dicembre 2007, n. 244)). Per il medesimo periodo, le maggiori entrate dell'imposta sul valore aggiunto relative alle cessioni di benzina e gasolio impiegati come carburanti per autotrazione, ((derivanti)) dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio espresso in euro, sono accertate con le modalità di cui all'articolo 1, comma 291, della legge 24 dicembre 2007 n. 244. 5. Ai fini della corretta applicazione delle aliquote di accisa di cui al comma 1, gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati ad accisa di cui all'articolo 25, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e gli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 25 trasmettono all'Ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con le modalità di cui all'articolo 19-bis del predetto testo unico ovvero per via telematica, i dati relativi ai quantitativi di benzina e di gasolio usato come carburante giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti sia alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge che al trentesimo giorno successivo alla medesima data; la comunicazione dei predetti dati è effettuata entro 5 giorni lavorativi a partire da ciascuna delle predette date. In caso di mancata comunicazione dei dati di cui al presente comma, trova applicazione l'articolo 50 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995. 6. Per le medesime finalità di cui al comma 5 i titolari dei depositi fiscali e ((gli esercenti i depositi)) commerciali di cui agli articoli 23 e 25 del testo unico ((di cui al decreto legislativo)) n. 504 del 1995, nel periodo di applicazione delle aliquote di accisa rideterminate ai sensi del comma 1, riportano nel documento amministrativo semplificato telematico di cui all'articolo 11 del ((decreto-legge 26 ottobre)) 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157 e all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2006, n. 286 l'aliquota di accisa applicata ai quantitativi dei prodotti energetici indicati nel medesimo documento. 7. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla rideterminazione delle aliquote di accisa di cui al comma 1, il Garante per la sorveglianza dei prezzi si avvale della collaborazione dei Ministeri, degli enti e degli organismi indicati nell'articolo 2, comma 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonchè del supporto operativo del Corpo della Guardia di finanza per monitorare l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, di benzina e gasolio usato come carburante praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale dei medesimi prodotti. La Guardia di finanza agisce con i poteri di indagine a essa attribuiti ai fini dell'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette, anche ai sensi dei commi 2, lettera m), e 4 dell'articolo 2 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68. Per le finalità di cui al presente comma e per lo svolgimento dei compiti di polizia economico-finanziaria il Corpo della Guardia di finanza ha accesso diretto, anche in forma massiva, ai dati inerenti alle giacenze di cui al comma 5 e ai dati contenuti nel documento amministrativo semplificato telematico; il medesimo Corpo segnala all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per l'adozione dei provvedimenti di competenza, elementi, rilevati nel corso delle attività di monitoraggio di cui al presente comma, sintomatici di condotte che possano ledere la concorrenza ai sensi della legge 10 ottobre 1990, n. 287 o costituire pratiche commerciali scorrette ((ai sensi del codice del consumo, di cui al decreto)) legislativo 6 settembre 2005, n. 206. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dal presente comma con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. 8. Successivamente al periodo previsto dal comma 2 e fino al 31 dicembre 2022, ferme restando le condizioni di cui all'articolo 1, comma 291, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le aliquote di accisa applicate ai prodotti di cui al comma 1 possono essere rideterminate con il decreto emanato ai sensi del comma 290 del medesimo articolo 1 della legge n. 244 del 2007, adottato anche con cadenza diversa da quella ivi prevista. 9. Agli oneri derivanti dai commi da 1 a 3 del presente articolo, valutati in 588,25 milioni ((di euro)) per l'anno 2022 e 30,78 milioni di euro per l'anno 2024, si provvede, quanto a 255,49 milioni ((di euro)) per l'anno 2022, mediante le maggiori entrate derivanti dal comma 4 e, quanto a 332,76 milioni ((di euro)) per l'anno 2022 e 30,78 milioni di euro per l'anno 2024, ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 1 bis Disposizioni in materia di accisa e di IVA sui carburanti 1. In considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, a decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all'8 luglio 2022: a) le aliquote di accisa di cui all'allegato I al testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, dei sotto indicati prodotti sono rideterminate nelle seguenti misure: 1) benzina: 478,40 euro per mille litri; 2) oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri; 3) gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi; 4) gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo; b) l'aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento. 2. In dipendenza della rideterminazione dell'aliquota di accisa sul gasolio usato come carburante stabilita, per il periodo dal 22 aprile 2022 al 2 maggio 2022, dall'articolo 1, comma 1, lettera b), del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 6 aprile 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 16 aprile 2022, e, per il periodo dal 3 maggio 2022 all'8 luglio 2022, dal comma 1, lettera a), numero 2), del presente articolo, l'aliquota di accisa sul gasolio commerciale usato come carburante, di cui al numero 4-bis della tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995, non si applica per il periodo dal 22 aprile 2022 all'8 luglio 2022. 3. Ai fini della corretta applicazione delle aliquote di accisa diminuite per effetto sia del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di cui al comma 2, che del comma 1, lettera a), del presente articolo, gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati ad accisa di cui all'articolo 25, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e gli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 25 trasmettono, entro il 15 luglio 2022, all'ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con le modalità di cui all'articolo 19-bis del predetto testo unico ovvero per via telematica, i dati relativi ai quantitativi dei prodotti di cui al comma 1, lettera a), del presente articolo usati come carburante giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data dell'8 luglio 2022. In considerazione di quanto disposto dall'articolo 1, comma 1, lettere a) e b), del citato decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 6 aprile 2022 e dal comma 1, lettera a), numeri 1) e 2), del presente articolo, viene meno l'obbligo, già previsto dall'articolo 1, comma 5, del presente decreto, di comunicazione dei dati relativi ai quantitativi di benzina e di gasolio usati come carburante giacenti nei serbatoi al trentesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, con salvezza degli eventuali comportamenti omissivi posti in essere. 4. Per la mancata comunicazione di cui al comma 3 si applica la sanzione prevista dall'articolo 50, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995; la medesima sanzione è applicata per l'invio delle comunicazioni di cui al medesimo comma 3 con dati incompleti o non veritieri. 5. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa stabilita dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 6 aprile 2022 e dal comma 1, lettera a), del presente articolo, il Garante per la sorveglianza dei prezzi si avvale della collaborazione dei Ministeri, degli enti e degli organismi indicati nell'articolo 2, comma 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonchè del supporto operativo del Corpo della guardia di finanza, per monitorare l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, dei prodotti energetici cui si applica la suddetta diminuzione, praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale. Il Corpo della guardia di finanza agisce con i poteri di indagine ad esso attribuiti ai fini dell'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette, anche ai sensi dell'articolo 2, commi 2, lettera m), e 4, del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68. Per le finalità di cui al presente comma e per lo svolgimento dei compiti di polizia economico-finanziaria, il Corpo della guardia di finanza ha accesso diretto, anche in forma massiva, ai dati comunicati relativamente alle giacenze dei prodotti energetici dei depositi commerciali assoggettati ad accisa di cui all'articolo 25, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e degli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 25, nonchè ai dati contenuti nel documento amministrativo semplificato telematico di cui all'articolo 11 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, e all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286; il medesimo Corpo segnala all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, per l'adozione dei provvedimenti di competenza, elementi, rilevati nel corso delle attività di monitoraggio di cui al presente comma, sintomatici di condotte che possano ledere la concorrenza ai sensi della legge 10 ottobre 1990, n. 287, o costituire pratiche commerciali scorrette ai sensi del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206. 6. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione dell'aliquota IVA di cui al comma 1, lettera b), sul gas naturale usato per autotrazione, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al comma 5 relativamente al monitoraggio dell'andamento dei prezzi del predetto gas naturale praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale. 7. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dai commi 5 e 6 con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. 8. Le aliquote di accisa applicate ai prodotti di cui al comma 1, lettera a), ivi incluso il gas naturale, possono essere rideterminate con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della transizione ecologica, ai sensi dell'articolo 1, comma 290, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ferme restando le condizioni di cui all'articolo 1, comma 291, della stessa legge, anche con cadenza diversa da quella prevista nel medesimo comma 291. Il decreto di cui al presente comma può contenere anche disposizioni necessarie a coordinare l'applicazione dell'aliquota di accisa sul gasolio usato come carburante, diminuita dallo stesso decreto, con l'applicazione dell'aliquota di accisa sul gasolio commerciale di cui al numero 4-bis della tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, nonchè prevedere l'obbligo, stabilendone termini e modalità, da parte degli esercenti i depositi commerciali e degli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 3, di trasmettere i dati relativi alle giacenze, rilevate presso i rispettivi depositi e impianti, dei prodotti energetici per i quali il medesimo decreto di cui all'articolo 1, comma 290, della legge n. 244 del 2007 prevede la riduzione della relativa aliquota di accisa; per la mancata comunicazione delle suddette giacenze nonchè per l'invio della medesima comunicazione con dati incompleti o non veritieri, si applica la sanzione prevista dall'articolo 50, comma 1, del predetto testo unico. Non trova applicazione l'articolo 1, comma 8, del presente decreto. Il decreto di cui al presente comma può altresì prevedere l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta di cui al comma 1, lettera b), al gas naturale usato per autotrazione. 9. Allo scopo di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa stabilita dal decreto da adottare ai sensi dell'articolo 1, comma 290, della legge n. 244 del 2007 si applicano le disposizioni di cui ai commi 5 e 6. 10. Agli oneri derivanti dai commi 1 e 2 del presente articolo, valutati in 2.326,47 milioni di euro per l'anno 2022 e in 107,25 milioni di euro per l'anno 2024, si provvede ai sensi dell'articolo 38.)) Art. 2 Bonus carburante ai dipendenti 1. Per l'anno 2022, l'importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti ((dai datori di lavoro privati)) ai lavoratori dipendenti per l'acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell'articolo 51, comma 3, ((del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto)) del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. 2. Agli oneri derivanti dal presente articolo valutati in 9,9 milioni di euro per l'anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l'anno 2023 si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 2 bis Disposizioni in materia di carburanti per il volo da diporto sportivo 1. Al fine di ridurre l'impatto negativo dell'aumento del costo dei carburanti per il settore del volo da diporto sportivo e al contempo favorire l'approvvigionamento in sicurezza dei velivoli, è prevista, subordinatamente all'acquisizione dei necessari atti di assenso, la realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti nelle aviosuperfici esistenti o di futura realizzazione.)) Art. 3 Contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica 1. Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017, ((di cui al comunicato pubblicato nella)) Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2017, è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 12 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell'anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019. 2. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 dicembre 2022. Non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito d'impresa nè della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto. 3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo periodo sono nulli. In caso di cessione del credito d'imposta, le imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al credito d'imposta di cui al presente articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3 del regolamento recante modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è utilizzato dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del 31 dicembre 2022. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti previsti dal comma 3 dell'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.)) 4. Agli oneri derivanti dall'utilizzo della misura agevolativa di cui al presente articolo, valutati in 863,56 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. 5. Il Ministero dell'economia e delle finanze effettua il monitoraggio delle fruizioni del credito d'imposta di cui al presente articolo, ai fini di quanto previsto dall'articolo 17, comma 13, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Art. 4 Contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di gas naturale 1. Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale di cui all'articolo 5 del decreto-legge 1° marzo 2022 n. 17, è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal ((Gestore dei mercati)) energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019. 2. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 dicembre 2022. Non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito d'impresa nè della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto. 3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo periodo sono nulli. In caso di cessione del credito d'imposta, le imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al credito d'imposta di cui al presente articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3 del regolamento recante modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è utilizzato dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del 31 dicembre 2022. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti previsti dal comma 3 dell'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.)) 4. Agli oneri derivanti dall'utilizzo della misura agevolativa di cui al presente articolo, valutati in 237,89 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. 5. Il Ministero dell'economia e delle finanze effettua il monitoraggio delle fruizioni del credito d'imposta di cui al presente articolo, ai fini di quanto previsto dall'articolo 17, comma 13, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Art. 5 Incremento del credito d'imposta in favore delle imprese energivore ((e delle imprese a forte consumo di gas naturale)) 1. Il contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, fissato dall'articolo 4 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, nella misura del 20 per cento è rideterminato nella misura del 25 per cento. 2. Il contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, fissato dall'articolo 5 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, nella misura del 15 per cento è rideterminato nella misura del 20 per cento. 3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in complessivi 460,12 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 5 bis Misure urgenti per incrementare la produzione di energia elettrica da biogas 1. Al fine di contribuire all'indipendenza energetica da fonti di importazione e di favorire la produzione rinnovabile in ambito agricolo, è consentito il pieno utilizzo della capacità tecnica installata di produzione di energia elettrica da biogas proveniente da impianti già in esercizio alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto mediante produzione aggiuntiva rispetto alla potenza nominale di impianto, nei limiti della capacità tecnica degli impianti e della capacità tecnica della connessione alla rete oltre alla potenza di connessione in immissione già contrattualizzata, nel rispetto della normativa vigente in materia di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale. 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a tutti gli impianti di produzione di energia elettrica da biogas con riferimento all'assetto in esercizio alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto anche nel caso in cui detti impianti accedano a regimi di incentivazione comunque denominati, secondo le seguenti condizioni: a) la produzione di energia elettrica aggiuntiva rispetto alla potenza nominale dell'impianto non è incentivata; b) l'ulteriore utilizzo di capacità produttiva nei limiti del 20 per cento dei parametri vigenti non è subordinato all'acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati; c) l'ulteriore utilizzo di capacità produttiva oltre i limiti di cui alla lettera b) può essere effettuato previa modifica del contratto esistente di connessione alla rete.)) ((Art. 5 ter Ricerca e formazione da parte dell'INPS 1. All'articolo 1 della legge 9 marzo 1989, n. 88, dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti: «3-bis. L'Istituto svolge attività di ricerca, aggiornamento, perfezionamento e formazione post-laurea, nelle materie di propria competenza, per i dipendenti dell'Istituto e per gli iscritti alle gestioni "Unitaria prestazioni creditizie e sociali", "Assistenza magistrale" e "Assistenza Ipost", nonchè attività di divulgazione scientifica, anche su commissione, finanziate da soggetti pubblici e privati, nelle medesime materie. 3-ter. L'organizzazione e il funzionamento delle attività di cui al comma 3-bis sono disciplinati con regolamento dell'Istituto, nell'ambito delle risorse umane previste a legislazione vigente. 3-quater. Agli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 3-bis e 3-ter si provvede nei limiti delle risorse finanziarie stanziate nel bilancio dell'Istituto per le spese di funzionamento».)) ((Art. 5 quater Autorizzazione all'esercizio di depositi fiscali di prodotti energetici 1. All'articolo 23, comma 12, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «In luogo della predetta sospensione, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, su istanza del depositario autorizzato, consente allo stesso soggetto di proseguire l'attività in regime di deposito fiscale, per dodici mesi decorrenti dalla data in cui è constatata l'assenza delle condizioni di cui al predetto comma 4, subordinatamente alla sussistenza di un'apposita garanzia prestata dal medesimo depositario. In ciascuno dei dodici mesi tale garanzia deve risultare pari al 100 per cento dell'accisa dovuta sui prodotti energetici estratti dal deposito fiscale nel mese solare precedente; la garanzia è prestata o adeguata in denaro o in titoli di Stato. Decorsi i dodici mesi senza che sia comprovato il ripristino delle condizioni di cui al comma 4, l'autorizzazione ad operare in regime di deposito fiscale è revocata ed è rilasciata, su richiesta dell'esercente il deposito, la licenza di cui all'articolo 25, comma 4. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono stabilite le modalità attuative delle disposizioni di cui al presente comma, incluse quelle relative alla prestazione della garanzia». 2. Per il periodo di dodici mesi di cui all'articolo 23, comma 12, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, come modificato dal comma 1 del presente articolo, ai fini dell'IVA dovuta sui prodotti energetici estratti dal deposito fiscale non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 941, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.)) Art. 6 ((Bonus)) sociali per elettricità e gas 1. Per il periodo 1° aprile - 31 dicembre 2022, ((il valore soglia dell'ISEE per l'accesso ai bonus sociali per elettricità e gas di cui all'articolo 1, comma 3, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 29 dicembre 2016, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2017,)) come successivamente aggiornato dall'((Autorità di regolazione per energia,)) reti e ambiente in attuazione di quanto disposto ((dal medesimo articolo 1, comma 3,)) è pari a 12.000 euro. ((1-bis. Per il periodo 1° aprile - 30 giugno 2022 l'incremento del valore soglia dell'ISEE si applica ai fini dell'estensione dei benefici e con le modalità previste dall'articolo 3 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34.)) 2. Agli oneri derivanti ((dal comma 1-bis,)) valutati in 102,8 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 6 bis Disposizioni urgenti in materia di rateizzazione delle bollette per i clienti domestici 1. All'articolo 1, comma 509, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, le parole: «30 aprile 2022» sono sostituite dalle seguenti: «30 giugno 2022».)) Art. 7 Trasparenza dei prezzi - Garante per la sorveglianza dei prezzi e Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente 1. All'articolo 2, comma 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, dopo le parole «normale andamento del mercato» sono inserite le seguenti: «, nonchè richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo. Il mancato riscontro entro dieci giorni dalla richiesta comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari all'1 per cento del fatturato e comunque non inferiore a 2.000 euro e non superiore a 200.000 euro. Analoga sanzione si applica ((nel caso in cui)) siano comunicati dati, notizie ed elementi non veritieri. Per le sanzioni amministrative pecuniarie si osservano le disposizioni contenute nella legge 24 novembre 1981, n. 689 in quanto compatibili.». 2. Per le attività istruttorie, di analisi, valutazione e di elaborazione dei dati, nonchè di supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi è istituita, presso il Ministero dello sviluppo economico, un'apposita Unità di missione cui è preposto un dirigente di livello generale, ed è assegnato un dirigente di livello non generale, con corrispondente incremento della dotazione organica dirigenziale del Ministero. 3. Il Ministero dello sviluppo economico è autorizzato a conferire gli incarichi dirigenziali di cui al comma 2, anche in deroga ai limiti percentuali previsti dall'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 4. All'Unità di missione di cui al comma 2 è assegnato un contingente di 8 unità di personale non dirigenziale. A tal fine, il Ministero dello sviluppo economico è autorizzato a bandire una procedura concorsuale pubblica e conseguentemente ad assumere il predetto personale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali e nei limiti della vigente dotazione organica, da inquadrare nell'Area Terza, posizione economica F3, del Comparto Funzioni Centrali, ovvero, nelle more dello svolgimento del concorso pubblico, ad acquisire il predetto personale mediante comando, fuori ruolo o altra analoga posizione prevista ((dai rispettivi ordinamenti,)) da altre pubbliche amministrazioni, ad esclusione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche, ovvero ad acquisire personale con professionalità equivalente proveniente da società e organismi in house, previa intesa con le amministrazioni vigilanti, con rimborso dei relativi oneri. 5. Per finalità di monitoraggio, ai sensi dell'articolo 3, comma 5, lettera d), del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, i titolari dei contratti di approvvigionamento di volumi di gas per il mercato italiano sono tenuti a trasmettere, la prima volta entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, al Ministero della transizione ecologica e all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) i medesimi contratti ed i nuovi contratti che verranno sottoscritti, nonchè le modifiche degli stessi sempre entro il termine di quindici giorni. Le informazioni tramesse sono trattate nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili. ((La mancata trasmissione dei contratti o delle modifiche degli stessi nei termini indicati comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari all'1 per cento del fatturato e comunque non inferiore a 2.000 euro e non superiore a 200.000 euro. Per le sanzioni amministrative pecuniarie si osservano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689, in quanto compatibili. Conseguentemente, all'articolo 45, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, e l'articolo 7, comma 5, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21».)) 6. La ((pianta organica del personale di ruolo)) dell'ARERA, determinata in base all'articolo 1, comma 347, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è incrementata di 25 unità, ((da inquadrare nella carriera dei funzionari, qualifica funzionario III,)) al fine di ottemperare ai maggiori compiti assegnati ((dalla normativa vigente,)) con particolare riferimento al monitoraggio e controllo dei mercati energetici. Ai relativi oneri, nel limite di euro 560.142 per l'anno 2022, di euro 2.240.569 per l'anno 2023, di euro 2.325.282 per l'anno 2024, di euro 2.409.994 per l'anno 2025, di euro 2.494.707 per l'anno 2026, di euro 2.579.420 per l'anno 2027, di euro 2.664.132 per l'anno 2028, di euro 2.748.845 per l'anno 2029, di euro 2.833.557 per l'anno 2030 e di euro 2.918.270 a decorrere dall'anno 2031, si provvede nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili sul bilancio ((dell'ARERA)). Alla compensazione degli effetti in termini di fabbisogno e indebitamento netto, pari a euro 288.474 per l'anno 2022, ((a euro)) 1.153.894 per l'anno 2023, ((a euro)) 1.197.521 per l'anno 2024, ((a euro)) 1.241.147 per l'anno 2025, ((a euro)) 1.284.775 per l'anno 2026, ((a euro)) 1.328.402 per l'anno 2027, ((a euro)) 1.372.028 per l'anno 2028, ((a euro)) 1.415.656 per l'anno 2029, ((a euro)) 1.459.282 per l'anno 2030 e ((a euro)) 1.502.910 a decorrere dall'anno 2031, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189. ((6-bis. Al fine di assicurare la tempestiva e puntuale realizzazione delle misure di agevolazione in favore delle imprese a forte consumo di gas naturale di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico del 2 marzo 2018, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 marzo 2018, e al successivo decreto del Ministro della transizione ecologica n. 541 del 21 dicembre 2021, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 5 dell'8 gennaio 2022, nonchè delle misure di anticipo degli importi rateizzati ai clienti finali domestici di energia elettrica e di gas naturale da riconoscere a favore degli esercenti la vendita di energia elettrica e gas naturale, previste dall'articolo 1, commi 509, 510 e 511, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nonchè per rafforzare ed implementare ulteriormente l'attività di controlli e ispezioni per la verifica del corretto utilizzo delle suddette misure, la pianta organica della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 4 febbraio 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 60 dell'11 marzo 2021, è incrementata di venti unità di cui due appartenenti alla carriera dirigenziale, senza maggiori oneri per la finanza pubblica e nei limiti delle disponibilità di bilancio della CSEA medesima.)) 7. Per l'attuazione dei commi 2, 3 e 4 è autorizzata la spesa di euro 512.181 per l'anno 2022 ed euro 878.025 annui a decorrere dall'anno 2023. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dello sviluppo economico. ((Art. 7 bis Modifiche all'articolo 6-bis del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 1. All'articolo 6-bis, comma 1, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'alinea, dopo le parole: «progetti autorizzati» sono inserite le seguenti: «, ivi inclusi quelli consistenti nella modifica della soluzione tecnologica utilizzata,»; b) alla lettera a), la cifra: «15» è sostituita dalla seguente: «20»; c) la lettera b) è sostituita dalla seguente: «b) impianti fotovoltaici a terra: interventi che, anche se consistenti nella modifica della soluzione tecnologica utilizzata, mediante la sostituzione dei moduli e degli altri componenti e mediante la modifica del layout dell'impianto, comportano una variazione dell'altezza massima dal suolo non superiore al 50 per cento».)) ((Art. 7 ter Potenziamento del programma di miglioramento della prestazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione e misure per la realizzazione di reti di telecomunicazioni 1. Al fine di ridurre il consumo di energia fossile, in particolare di gas naturale, nell'ambito del programma di interventi per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione centrale, di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 (programma PREPAC), per gli immobili non sottoposti a tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, sono ammessi a finanziamento, nel limite delle risorse finalizzate allo scopo ai sensi del citato articolo 5 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, gli interventi di installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili e relativi sistemi di accumulo dell'energia, a condizione che si modifichino contestualmente gli impianti di riscaldamento e raffreddamento presenti nei suddetti immobili, al fine di valorizzare al meglio l'energia rinnovabile prodotta. 2. Al fine di accelerare la transizione digitale, ridurre il divario tecnologico e favorire maggiore efficienza e celerità nella realizzazione di reti di telecomunicazioni, i soggetti pubblici o privati, titolari di concessioni di lavori per la realizzazione di dette reti affidate con procedure di gara e in possesso dei requisiti per l'esecuzione in proprio dei lavori, possono procedere direttamente, anche mediante società da essi direttamente o indirettamente controllate, alla realizzazione dei lavori anche in deroga ad eventuali clausole convenzionali.)) ((Art. 7 quater Disciplina transitoria tra VIA statale e VIA regionale 1. Al comma 1 dell'articolo 17-undecies del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I progetti di impianti fotovoltaici con potenza superiore a 10 MW, per i quali le istanze siano state presentate alla regione competente prima del 31 luglio 2021, rimangono in capo alle medesime regioni anche nel caso in cui, nel corso del procedimento di valutazione regionale, il progetto subisca modifiche sostanziali».)) ((Art. 7 quinquies Ulteriori misure di semplificazione per lo sviluppo delle fonti rinnovabili 1. All'articolo 6, comma 9-bis, terzo periodo, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, le parole da: «Il limite di cui alla lettera b) del punto 2» fino a: «20 MW per queste tipologie di impianti» sono sostituite dalle seguenti: «Il limite relativo agli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica con potenza complessiva superiore a 10 MW, di cui al punto 2) dell'allegato II alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e il limite di cui alla lettera b) del punto 2 dell'allegato IV alla medesima parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per il procedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale di cui all'articolo 19 del medesimo decreto, sono elevati a 20 MW per queste tipologie di impianti».)) ((Art. 7 sexies Misure di accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili 1. All'articolo 20, comma 8, lettera c-ter), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, sono apportate le seguenti modificazioni: a) ai numeri 1) e 2), le parole: «300 metri» sono sostituite dalle seguenti: «500 metri»; b) al numero 3), le parole: «150 metri» sono sostituite dalle seguenti: «300 metri».)) ((Art. 7 septies Semplificazione della procedura di autorizzazione per l'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica 1. All'articolo 44, comma 3, del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Tale documentazione è esclusa per l'installazione delle infrastrutture, quali pali, torri e tralicci, destinate ad ospitare gli impianti radioelettrici di cui al comma 1».)) Art. 8 Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e Fondo di garanzia PMI 1. Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall'aumento dei prezzi delle forniture energetiche, le imprese con sede in Italia clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro. 2. Al fine di sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale con sede in Italia ai sensi del comma 1, ((la SACE S.p.A. - Servizi assicurativi del commercio estero)) rilascia le proprie garanzie in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, entro un limite massimo di impegni pari a 9.000 milioni di euro, alle condizioni e secondo le modalità di cui ((agli articoli 1 e 1-bis.1)) del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40. 3. Per le medesime finalità di contenimento e supporto SACE S.p.A. è autorizzata a concedere in favore delle imprese di assicurazione autorizzate all'esercizio del ramo credito e cauzioni una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia, per effetto dell'inadempimento, ((da parte delle imprese)) con sede in Italia che presentano un fatturato non superiore a 50 milioni di euro alla data del 31 dicembre 2021, del debito risultante dalle fatture emesse entro il 30 giugno 2023 relative ai consumi energetici effettuati fino al 31 dicembre 2022, conformemente alle modalità declinate dallo schema di garanzia di cui all'articolo 35 del decreto- legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. 4. Sulle obbligazioni di SACE S.p.A. derivanti dalle garanzie di cui ai commi 2 e 3 è accordata di diritto la garanzia dello Stato a prima richiesta e senza regresso, la cui operatività sarà registrata da SACE S.p.A. con gestione separata. La garanzia dello Stato è esplicita, incondizionata, irrevocabile e si estende al rimborso del capitale, al pagamento degli interessi e ad ogni altro onere accessorio, al netto delle commissioni ricevute per le medesime garanzie. SACE S.p.A. svolge anche per conto del Ministero dell'economia e delle finanze le attività relative all'escussione della garanzia e al recupero dei crediti, che può altresì delegare a terzi e/o agli stessi garantiti. SACE S.p.A. opera con la dovuta diligenza professionale. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze possono essere impartiti a SACE S.p.A. indirizzi sulla gestione dell'attività di rilascio delle garanzie e sulla verifica, al fine dell'escussione della garanzia dello Stato, del rispetto dei suddetti indirizzi e dei criteri e condizioni previsti dal presente articolo. 5. Le garanzie di cui al presente articolo sono rilasciate da SACE S.p.A. a condizione che il costo dell'operazione garantita sia inferiore al costo che sarebbe stato richiesto dai soggetti eroganti o dalle imprese di assicurazione per operazioni con le medesime caratteristiche ma prive della garanzia. 6. Per le finalità di cui al presente articolo sono istituite nell'ambito del Fondo di cui all'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 23 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 40 del 2020, due sezioni speciali, con autonoma evidenza contabile a copertura delle garanzie di cui ai commi 2 e 3, con una dotazione iniziale pari rispettivamente a 900 milioni di euro e 2000 milioni di euro alimentate, altresì, con le risorse finanziarie versate a titolo di remunerazione della garanzia al netto dei costi di gestione sostenuti da SACE S.p.A. per le attività svolte ai sensi del presente articolo e risultanti dalla contabilità di SACE S.p.A., salvo conguaglio all'esito dell'approvazione del bilancio e al netto delle commissioni riconosciute alle compagnie assicurative. 7. Il Fondo di garanzia di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è rifinanziato per un importo pari a 300 milioni di euro per l'anno 2022. Alla copertura degli oneri in termini di saldo netto da finanziare e indebitamento netto, pari a 300 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 8 bis Misure di sostegno finanziario alle imprese 1. All'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla lettera m), primo periodo, le parole: «24 mesi» sono sostituite dalle seguenti: «trenta mesi»; b) alla lettera p-bis) è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per i medesimi finanziamenti, per i quali il termine iniziale di rimborso del capitale inizia a decorrere in un periodo non antecedente al 1° giugno 2022, l'anzidetto termine, su richiesta del soggetto finanziato e previo accordo tra le parti, può essere differito di un periodo non superiore a sei mesi, fermi restando gli obblighi di segnalazione e prudenziali».)) Art. 9 Cedibilità dei crediti di imposta riconosciuti alle imprese energivore e alle imprese a forte consumo di gas naturale 1. I crediti d'imposta di cui all'articolo 15 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25,)) e agli articoli 4 e 5 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, riconosciuti in favore delle imprese energivore e delle imprese a forte consumo di gas naturale, sono utilizzabili entro la data del 31 dicembre 2022 e sono cedibili, solo per intero, dalle medesime imprese ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo periodo sono nulli. In caso di cessione dei crediti d'imposta, le imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto ai crediti d'imposta. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3 del regolamento recante modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è usufruito dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del 31 dicembre 2022. 2. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalità attuative delle disposizioni di cui al presente articolo, ((comprese quelle relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta,)) da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti di cui al comma 3 dell'((articolo 3 del regolamento di cui al decreto)) del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.)) Art. 10 Imprese energivore di interesse strategico 1. Al fine di assicurare sostegno economico alle imprese ad alto consumo energetico e fino al 31 dicembre 2022, SACE S.p.A. è autorizzata a rilasciare garanzie, per un impegno complessivo massimo entro i 5000 milioni di euro, ai sensi delle disposizioni, in quanto compatibili, e nei limiti delle risorse disponibili di cui all'articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 e nel rispetto ((dei criteri e delle condizioni previsti)) dalla vigente disciplina in materia di ((aiuti di Stato,)) previa notifica e autorizzazione della Commissione europea e come ulteriormente specificato sul piano procedurale e documentale da SACE S.p.A., in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e degli altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti concessi sotto qualsiasi forma ad imprese che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La garanzia copre la percentuale consentita dalla disciplina sopra richiamata. Analoga garanzia può essere rilasciata, nel rispetto dei medesimi criteri e condizioni sopra indicati, per il finanziamento di operazioni di acquisto e riattivazione di impianti dismessi situati sul territorio nazionale per la produzione destinata all'industria siderurgica. 2. All'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, il decimo periodo è sostituito dai seguenti «Le somme rivenienti dalla sottoscrizione delle obbligazioni sono versate in un patrimonio dell'emittente destinato all'attuazione e alla realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria dell'impresa in amministrazione straordinaria, previa restituzione dei finanziamenti statali di cui all'articolo 1, comma 6-bis, del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° febbraio 2016, n. 13, per la parte eventualmente erogata, e, nei limiti delle disponibilità residue, a interventi volti alla tutela della sicurezza e della salute, di ripristino e di bonifica ambientale secondo le modalità previste dall'ordinamento vigente, nonchè per un ammontare determinato, nel limite massimo di 150 milioni di euro, con decreto del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della transizione ecologica, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Presidente della regione Puglia, a progetti di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell'acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto, proposti anche dal gestore dello stabilimento stesso ed attuati dall'organo commissariale di ILVA S.p.A., che può avvalersi di organismi in house dello Stato. Restano comunque impregiudicate le intese già sottoscritte fra il gestore e l'organo commissariale di ILVA S.p.A alla data di entrata in vigore della presente disposizione. Le modalità di valutazione, approvazione e attuazione dei progetti di decarbonizzazione da parte dell'organo commissariale di ILVA S.p.A. sono individuate con il decreto di cui al decimo periodo.». ((Art. 10 bis Qualificazione delle imprese per l'accesso ai benefici di cui agli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 1. Ai fini del riconoscimento degli incentivi fiscali di cui agli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 30 giugno 2023, l'esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000 euro, relativi agli interventi previsti dall'articolo 119 ovvero dall'articolo 121, comma 2, del citato decreto-legge n. 34 del 2020, è affidata: a) ad imprese in possesso, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto, della occorrente qualificazione ai sensi dell'articolo 84 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; b) ad imprese che, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto, documentano al committente ovvero all'impresa subappaltante l'avvenuta sottoscrizione di un contratto finalizzato al rilascio dell'attestazione di qualificazione con uno degli organismi previsti dall'articolo 84 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 2. A decorrere dal 1° luglio 2023, ai fini del riconoscimento degli incentivi fiscali di cui agli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, l'esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000 euro, relativi agli interventi previsti dall'articolo 119 ovvero dall'articolo 121, comma 2, del citato decreto-legge n. 34 del 2020, è affidata esclusivamente alle imprese in possesso, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto, della occorrente qualificazione ai sensi dell'articolo 84 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 3. In relazione ai lavori affidati alle imprese di cui alla lettera b) del comma 1, la detrazione relativa alle spese sostenute a decorrere dal 1° luglio 2023 è condizionata dell'avvenuto rilascio dell'attestazione di qualificazione di cui all'articolo 84 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, all'impresa esecutrice. 4. Le disposizioni del comma 1 non si applicano ai lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nonchè ai contratti di appalto o di subappalto aventi data certa, ai sensi dell'articolo 2704 del codice civile, anteriore alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.)) ((Art. 10 ter Ulteriori disposizioni di sostegno alle imprese 1. Al fine di promuovere la ripresa delle attività danneggiate dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, le autorizzazioni concernenti l'utilizzazione temporanea del suolo pubblico concesse ai sensi dell'articolo 9-ter, commi 4 e 5, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, sono prorogate al 30 settembre 2022, salvo disdetta dell'interessato. 2. La proroga di cui al comma 1 è subordinata all'avvenuto pagamento del canone unico di cui all'articolo 1, comma 816, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. I comuni possono comunque prevedere la riduzione o l'esenzione dal pagamento del canone unico per le attività di cui al comma 1.)) ((Art. 10 quater Proroga degli interventi di ricostruzione relativi ad imprese agricole ed agroindustriali colpite dal sisma del 2012 1. All'articolo 3-bis, comma 4-bis, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, le parole: «31 dicembre 2022» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2023».)) ((Art. 10 quinquies Disposizioni in materia di alloggi di edilizia residenziale pubblica 1. All'articolo 31 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 47, il terzo periodo è sostituito dal seguente: «Entro novanta giorni dalla data di ricezione dell'istanza da parte dei soggetti interessati, e relativamente alle aree per le quali il consiglio comunale ha deliberato la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà, il comune deve trasmettere le proprie determinazioni in ordine al corrispettivo dovuto e alla procedura di trasformazione»; b) al comma 48, primo periodo, le parole: «dell'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, escludendo la riduzione prevista dal secondo periodo dello stesso comma,» sono sostituite dalle seguenti: «dell'articolo 37, comma 1, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,»; c) al comma 48, secondo periodo, le parole: «, con l'ulteriore limite massimo di euro 5.000 per singola unità abitativa e relative pertinenze avente superficie residenziale catastale fino a 125 metri quadrati e di euro 10.000 per singola unità abitativa e relative pertinenze avente superficie residenziale catastale maggiore di 125 metri quadrati, indipendentemente dall'anno di stipulazione della relativa convenzione» sono soppresse; d) al comma 49-bis, il secondo e il settimo periodo sono soppressi.)) ((Art. 10 sexies Misure ai fini dell'effettiva concessione del credito d'imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore del commercio e della distribuzione di prodotti tessili, calzaturieri e di pelletteria 1. All'articolo 48-bis, comma 3, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le parole: «nel periodo d'imposta successivo a quello di maturazione» sono sostituite dalle seguenti: «nei periodi d'imposta successivi a quello di maturazione». 2. Dall'attuazione del presente articolo non derivano nuovi oneri a carico della finanza pubblica.)) ((Art. 10 septies Misure a sostegno dell'edilizia privata 1. In considerazione delle conseguenze derivanti dalle difficoltà di approvvigionamento dei materiali nonchè dagli incrementi eccezionali dei loro prezzi, sono prorogati di un anno: a) i termini di inizio e di ultimazione dei lavori, di cui all'articolo 15 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, relativi ai permessi di costruire rilasciati o formatisi fino al 31 dicembre 2022, purchè i suddetti termini non siano già decorsi al momento della comunicazione dell'interessato di volersi avvalere della presente proroga e sempre che i titoli abilitativi non risultino in contrasto, al momento della comunicazione del soggetto medesimo, con nuovi strumenti urbanistici approvati nonchè con piani o provvedimenti di tutela dei beni culturali o del paesaggio, ai sensi del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. La disposizione di cui al periodo precedente si applica anche ai termini relativi alle segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA), nonchè delle autorizzazioni paesaggistiche e alle dichiarazioni e autorizzazioni ambientali comunque denominate. Le medesime disposizioni si applicano anche ai permessi di costruire e alle SCIA per i quali l'amministrazione competente abbia accordato una proroga ai sensi dell'articolo 15, comma 2, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, o ai sensi dell'articolo 10, comma 4, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, e dell'articolo 103, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27; b) il termine di validità nonchè i termini di inizio e fine lavori previsti dalle convenzioni di lottizzazione di cui all'articolo 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, o dagli accordi similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonchè i termini concernenti i relativi piani attuativi e qualunque altro atto ad essi propedeutico, formatisi fino al 31 dicembre 2022, purchè non siano in contrasto con piani o provvedimenti di tutela dei beni culturali o del paesaggio, ai sensi del codice di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004. La presente disposizione si applica anche ai diversi termini relativi alle convenzioni di lottizzazione di cui all'articolo 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, o agli accordi similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonchè ai relativi piani attuativi che hanno usufruito della proroga di cui all'articolo 30, comma 3-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e della proroga di cui all'articolo 10, comma 4-bis, del citato decreto-legge n. 76 del 2020.)) Art. 11 Disposizioni in materia di integrazione salariale ((1. All'articolo 44 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, dopo il comma 11-quater sono aggiunti i seguenti:)) «11-quinquies. Per fronteggiare, nell'anno 2022, situazioni di particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro di cui all'articolo 10 che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale per esaurimento dei limiti di durata nell'utilizzo delle relative prestazioni è riconosciuto, in deroga agli articoli 4 e 12, nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l'anno 2022, un trattamento ordinario di integrazione salariale per un massimo di ventisei settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa di cui al primo periodo. Qualora dal monitoraggio emerga il raggiungimento, anche in via prospettica, del predetto limite di spesa, l'INPS non prende in considerazione ulteriori domande. 11-sexies. Per fronteggiare, nell'anno 2022, situazioni di particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro che occupano fino a 15 dipendenti ((di cui ai codici)) Ateco indicati nell'Allegato I al presente decreto rientranti nel campo di applicazione degli articoli 26, 29 e 40 che non possono più ricorrere all'assegno di integrazione salariale per esaurimento dei limiti di durata nell'utilizzo delle relative prestazioni è riconosciuto, in deroga agli articoli 4, 29, comma 3-bis e 30, comma 1-bis, nel limite di spesa di 77,5 milioni di euro per l'anno 2022, un ulteriore trattamento di integrazione salariale per un massimo di otto settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa di cui al primo periodo. Qualora dal monitoraggio emerga il raggiungimento, anche in via prospettica, del predetto limite di spesa, l'INPS non prende in considerazione ulteriori domande. 11-septies. Al fine di ottimizzare l'allocazione delle risorse disponibili, limitatamente all'anno 2022, qualora all'esito dell'attività di monitoraggio ivi prevista dovessero emergere economie rispetto alle somme stanziate in sede di attuazione di quanto previsto dai commi 11-ter o 11-quinquies, l'INPS, previa comunicazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze, può rimodulare le predette risorse tra le misure di cui ai citati commi 11-ter e 11-quinquies, fermi restando l'invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica e l'importo complessivo di 300 milioni di euro per l'anno 2022.». 2. Ai fini di fronteggiare le difficoltà economiche derivanti dalla grave crisi internazionale in atto in Ucraina, i datori di lavoro di cui ai codici Ateco indicati nell'Allegato A al presente decreto che, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino al 31 maggio 2022, sospendono o riducono l'attività lavorativa ai sensi del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale di cui agli articoli 5, 29, comma 8 e 33, comma 2 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148. 3. Agli oneri derivanti dal comma 1 pari a 227,5 milioni ((di euro)) per l'anno 2022 e alle minori entrate derivanti dal medesimo comma valutate in 1,3 milioni di euro per l'anno 2023 e alle minori entrate derivanti dal comma 2 valutate in 34,4 milioni di euro per l'anno 2022 e in 5,3 milioni di euro per l'anno 2024 si provvede: a) quanto a 224,1 milioni di euro per l'anno 2022, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 120 della legge 30 dicembre 2021, n. 234; b) quanto a 3,4 milioni di euro per l'anno 2022 mediante le maggiori entrate derivanti dal comma 1; c) quanto a 1,3 milioni di euro per l'anno 2023 mediante le maggiori entrate derivanti dal comma 2; d) quanto a 0,5 milioni di euro per l'anno 2024 mediante le maggiori entrate derivanti dal comma 1; e) quanto a 34,4 milioni di euro per l'anno 2022 e 4,8 milioni di euro per l'anno 2024 ai sensi dell'articolo 38. Art. 12 Agevolazione contributiva per il personale delle aziende in crisi 1. All'articolo 1, comma 119, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 sono apportate le seguenti modificazioni: a) al primo periodo, dopo le parole «di cui all'articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296» sono inserite le seguenti: «, lavoratori licenziati per riduzione di personale da dette imprese nei sei mesi precedenti, ovvero lavoratori impiegati in rami di azienda oggetto di trasferimento da parte delle imprese suddette»; b) dopo il terzo periodo è inserito il seguente: «In caso di assunzione di lavoratori che godano della Nuova Assicurazione Sociale per l'impiego è comunque escluso il cumulo del beneficio di cui alla presente disposizione con quello previsto dall'articolo 2, comma 10-bis, della legge 28 giugno 2012, n. 92.». 2. I benefici contributivi di cui al comma 1 sono riconosciuti nel limite di 2,1 milioni di euro per l'anno 2022, 6,3 milioni di euro per l'anno 2023, 6,3 milioni di euro per l'anno 2024 e 4,2 milioni di euro per l'anno 2025. L'INPS effettua il monitoraggio delle minori entrate contributive derivanti dal comma 1 e qualora, nell'ambito della predetta attività di monitoraggio, emerga il raggiungimento, anche in via prospettica, del limite di spesa di cui al primo periodo del presente comma, l'INPS non prende in considerazione ulteriori domande per l'accesso al beneficio contributivo di cui al comma 1. Alle minori entrate derivanti dal primo periodo del presente comma, pari a 2,1 milioni di euro per l'anno 2022, 6,3 milioni di euro per l'anno 2023, 6,3 milioni di euro per l'anno 2024, 4,2 milioni di euro per l'anno 2025 e valutate in 0,7 milioni di euro per l'anno 2027, si provvede: a) quanto a 0,8 milioni ((di euro)) per l'anno 2023, 2,1 milioni di euro per l'anno 2024 e 1,4 milioni di euro per l'anno 2025 con le maggiori entrate derivanti dal presente articolo; b) quanto a 2,1 milioni di euro per l'anno 2022, 5,5 milioni di euro per l'anno 2023, 4,2 milioni di euro per l'anno 2024, 2,8 milioni di euro per l'anno 2025 e a 0,7 milioni di euro per l'anno 2027, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dello sviluppo economico. ((Art. 12 bis Decorrenza dei termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio 1. Le disposizioni di cui all'articolo 22-bis del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, si applicano con effetto retroattivo agli eventi verificatisi a decorrere dalla data di dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, di cui alla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Non si dà luogo al rimborso delle sanzioni e degli interessi eventualmente già pagati. Sono fatte salve le dichiarazioni di regolarità contributiva già emesse, che non possono essere oggetto di riesame o di annullamento. 2. Con decreto del Ministero della giustizia, da adottare di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le modalità di attuazione del presente articolo. 3. All'onere derivante dal presente articolo, valutato in 3,6 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.)) ((Art. 12 ter Modifiche al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 1. All'articolo 26, comma 9, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, dopo la lettera c) è aggiunta la seguente: c-bis) assicurare, in via opzionale, il versamento mensile di contributi previdenziali nel quadro dei processi connessi alla staffetta generazionale a favore di lavoratori che raggiungono i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi tre anni, consentendo la contestuale assunzione presso il medesimo datore di lavoro di lavoratori di età non superiore a 35 anni compiuti per un periodo non inferiore a tre anni». 2. All'articolo 33, comma 3, del citato decreto legislativo n. 148 del 2015 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Gli oneri e le minori entrate relativi alla prestazione di cui all'articolo 26, comma 9, lettera c-bis), sono finanziati mediante un contributo straordinario a carico esclusivo del datore di lavoro di importo corrispondente al fabbisogno di copertura delle predette voci di costo».)) ((Art. 12 quater Disposizioni in materia di lavoro sportivo 1. All'articolo 16 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 5-quater è sostituito dal seguente: «5-quater. Ai rapporti di lavoro sportivo regolati dalla legge 23 marzo 1981, n. 91, e dal decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, non si applicano le disposizioni del presente articolo. Ferme restando le condizioni di cui al presente articolo, le disposizioni dello stesso si applicano esclusivamente nel caso in cui i redditi derivanti dai predetti rapporti di lavoro sportivo siano prodotti in discipline riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) nelle quali le Federazioni sportive nazionali di riferimento e le singole Leghe professionistiche abbiano conseguito la qualificazione professionistica entro l'anno 1990, il contribuente abbia compiuto il ventesimo anno di età e il reddito complessivo dello stesso sia superiore ad euro 1.000.000, nonchè nel caso in cui detti redditi siano prodotti in discipline riconosciute dal CONI nelle quali le Federazioni sportive nazionali di riferimento e le singole Leghe professionistiche abbiano conseguito la qualificazione professionistica dopo l'anno 1990, il contribuente abbia compiuto il ventesimo anno di età e il reddito complessivo dello stesso sia superiore ad euro 500.000. In tali circostanze i redditi di cui al comma 1 concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50 per cento del loro ammontare. A tali rapporti non si applicano, in ogni caso, le disposizioni dei commi 3-bis, quarto periodo, e 5-bis del presente articolo»; b) il comma 5-quinquies è sostituito dal seguente: «5-quinquies. Per i rapporti di lavoro sportivo ai quali risulta applicabile il regime di cui al presente articolo, l'esercizio dell'opzione per il regime agevolato ivi previsto comporta il versamento di un contributo pari allo 0,5 per cento della base imponibile. Le entrate derivanti dal contributo di cui al primo periodo sono versate a un apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate a un apposito capitolo, da istituire nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, per il potenziamento dei settori giovanili. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dell'autorità di Governo delegata per lo sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono definiti i criteri e le modalità di attuazione del presente comma, con riferimento al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di cui al comma 3». 2. Il comma 8 dell'articolo 36 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, è abrogato. 3. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dal periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. In ogni caso, le disposizioni di cui ai commi 5-quater e 5-quinquies dell'articolo 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, continuano ad applicarsi ai redditi derivanti dai contratti in essere alla medesima data e fino alla loro naturale scadenza.)) ((Art. 12 quinquies Modifica al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di contratto di somministrazione 1. All'articolo 31, comma 1, ultimo periodo, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, le parole: «31 dicembre 2022» sono sostituite dalle seguenti: «30 giugno 2024».)) ((Art. 12 sexies Comunicazioni di avvio dell'attività dei lavoratori autonomi occasionali 1. All'articolo 14, comma 1, secondo periodo, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, dopo le parole: «Con riferimento all'attività dei lavoratori autonomi occasionali,» sono inserite le seguenti: «fatte salve le attività autonome occasionali intermediate dalle piattaforme digitali di cui al decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233,» e le parole: «mediante SMS o posta elettronica» sono sostituite dalle seguenti: «mediante modalità informatiche».)) ((Art. 12 septies Modifiche alla legge 29 marzo 1985, n. 113, in materia di disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti 1. Alla legge 29 marzo 1985, n. 113, sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole: «centralinisti non vedenti», «centralinisti telefonici non vedenti», «centralinisti telefonici ciechi» e «centralinisti telefonici privi della vista», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «centralinisti telefonici e operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista»; b) all'articolo 3, il comma 6 è sostituito dal seguente: «6. I lavoratori assunti ai sensi del presente articolo sono computati nella quota di riserva di assunzioni obbligatorie di cui all'articolo 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, che deve risultare nel prospetto informativo di cui all'articolo 9, comma 6, della citata legge n. 68 del 1999»; c) all'articolo 5, il comma 4 è sostituito dal seguente: «4. I soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di installazione di fornitura di reti pubbliche di comunicazione elettronica e di telefonia accessibile al pubblico sono tenuti a comunicare, secondo le modalità definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, l'elenco dei datori di lavoro pubblici e privati presso i quali sono stati installati o modificati i centralini telefonici di cui all'articolo 3, comma 1, che comportino l'obbligo di assunzione»; d) all'articolo 6, il comma 6 è sostituito dal seguente: «6. La graduatoria dei centralinisti telefonici e operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista nonchè l'elenco dei posti disponibili sono resi accessibili al pubblico mediante pubblicazione nei siti internet istituzionali delle regioni, nel rispetto dei requisiti di accessibilità dei siti internet di cui alla legge 9 gennaio 2004, n. 4, e mediante affissione presso l'ufficio del servizio competente, salvo quanto previsto dal regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, in materia di accesso ai dati personali da parte della persona alla quale i dati si riferiscono».)) Art. 13 Ferrobonus e marebonus 1. Per le finalità di cui all'articolo 1, comma 647, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 110, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dall'articolo 1, comma 672, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è autorizzata la spesa di ulteriori 19,5 milioni di euro per l'anno 2022. 2. Per le finalità di cui all'articolo 1, comma 648, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 111, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dall'articolo 1, comma 673, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è autorizzata la spesa di ulteriori 19 milioni di euro per l'anno 2022. 3. Agli oneri derivanti dai commi 1 e 2, pari a complessivi 38,5 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 13 bis Canoni di concessione per aree demaniali in ambito portuale, per la promozione del traffico ferroviario delle merci 1. Al fine di promuovere il traffico ferroviario delle merci in ambito portuale, ciascuna Autorità di sistema portuale, relativamente a concessioni in essere per aree demaniali su cui insistono attività terminalistiche, può riconoscere, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, nel rispetto degli equilibri di bilancio e senza utilizzo dell'avanzo di amministrazione, nonchè nel rispetto dei limiti minimi dei canoni di cui all'articolo 18 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, una progressiva diminuzione dei canoni di concessione in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di traffico ferroviario portuale generato da ciascuna area o comunque ad essa riconducibile. Ciascuna Autorità di sistema portuale stabilisce gli obiettivi specifici di traffico ferroviario, l'entità e le modalità di determinazione dello sconto compatibilmente con le risorse disponibili nei propri bilanci.)) ((Art. 13 ter Disposizioni in materia di ingresso di marittimi stranieri per lo svolgimento di particolari attività 1. All'articolo 27 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, dopo il comma 1-sexies è inserito il seguente: «1-septies. I lavoratori marittimi chiamati per l'imbarco su navi, anche battenti bandiera di uno Stato non appartenente all'Unione europea, ormeggiate in porti italiani sono autorizzati a svolgere attività lavorativa a bordo, previa acquisizione del visto di ingresso per lavoro per il periodo necessario allo svolgimento della medesima attività lavorativa e comunque non superiore ad un anno. Ai fini dell'acquisizione del predetto visto non è richiesto il nulla osta al lavoro. Si applicano le disposizioni del presente testo unico e del relativo regolamento di attuazione concernenti il soggiorno di marittimi stranieri chiamati per l'imbarco su navi italiane da crociera».)) Art. 14 Clausola di adeguamento ((del corrispettivo per il servizio nei contratti di trasporto di merci su strada)) 1. All'articolo 6 del ((decreto legislativo 21 novembre 2005,)) n. 286, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 3, lettera d), dopo le parole «modalità di pagamento» sono inserite le seguenti: «, nonchè clausola di adeguamento di tale corrispettivo al costo del carburante, sulla base delle variazioni intervenute nel prezzo del gasolio da autotrazione a seguito delle rilevazioni mensili del Ministero della transizione ecologica, qualora dette variazioni superino del 2 per cento il valore preso a riferimento al momento della stipulazione del contratto o dell'ultimo adeguamento effettuato»; b) dopo il comma 6 è aggiunto il seguente: «6-bis. Al fine di mitigare gli effetti conseguenti all'aumento dei costi del carburante per autotrazione incentivando, al contempo, il ricorso alla forma scritta nella ((stipulazione dei contratti)) di trasporto di merci su strada, il corrispettivo, nei contratti di trasporto di merci su strada conclusi in forma non scritta, si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell'impresa di trasporto merci per conto di terzi, pubblicati e aggiornati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ai sensi dell'articolo 1, comma 250, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.». 2. All'articolo 1, comma 250, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, dopo le parole «pubblica e aggiorna» è inserita la seguente: «trimestralmente». Art. 15 ((Contributi)) per il settore dell'autotrasporto 1. Al fine di sostenere il settore dell'autotrasporto in considerazione degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 28 dicembre 1998, n. 451, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1999, n. 40, è ulteriormente incrementata di 15 milioni di euro per l'anno 2022. 2. Per le medesime finalità di cui al comma 1, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 150, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è ulteriormente incrementata di 5 milioni di euro per l'anno 2022. Tali risorse sono destinate ad aumentare la deduzione forfettaria, limitatamente al periodo d'imposta 2021, di spese non documentate di cui all'articolo 1, comma 106, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. 3. Agli oneri derivanti ((dai commi 1 e 2,)) pari a 20 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. Art. 16 ((Esonero dal versamento)) del contributo per il funzionamento dell'Autorità di regolazione dei trasporti 1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, per l'esercizio finanziario 2022, le imprese di autotrasporto merci per conto di terzi, iscritte all'Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi di cui alla legge 6 giugno 1974, n. 298, non sono tenute al versamento del contributo, di cui all'articolo 37, comma 6, lettera b), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. A tal fine è autorizzata la spesa pari a 1,4 milioni di euro per l'anno 2022, alla cui copertura si provvede mediante corrispondente utilizzo delle risorse di cui al Fondo di parte corrente di cui all'articolo 34-ter, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritto nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Art. 17 Fondo per il sostegno del settore dell'autotrasporto 1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali ((dei prezzi dei carburanti,)) è istituito un fondo, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2022, da destinare al sostegno del settore dell'autotrasporto. 2. ((Con decreto del Ministro)) delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri di determinazione, le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse di cui al comma 1, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato. 3. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione, pari a 500 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 17 bis Istituzione del sistema di interscambio di pallet. Finalità e definizioni 1. Le disposizioni di cui al presente articolo e all'articolo 17-ter si applicano ai pallet standardizzati interscambiabili, utilizzati per la produzione, lo stoccaggio, la movimentazione e il trasporto delle merci. 2. Ai fini dell'istituzione di un sistema di interscambio di pallet si adottano le seguenti definizioni: a) pallet (UNI EN ISO 445): piattaforma rigida orizzontale caratterizzata da un'altezza minima compatibile con la movimentazione, tramite carrelli transpallet o carrelli elevatori a forche e altre appropriate attrezzature di movimentazione, impiegata come supporto per la raccolta, l'immagazzinamento, la movimentazione e il trasporto di merci e di carichi. Essa può essere costruita o equipaggiata con struttura superiore; b) pallet standardizzato: comprende una serie di tipologie di pallet per usi specifici in riferimento a un dato mercato e risponde alla necessità di armonizzazione e di riduzione dei costi, legata agli scambi di merci su pallet e alla gestione dei parchi; c) pallet interscambiabile: pallet standardizzato riutilizzato e non ceduto a titolo di vendita al destinatario della merce. 3. Le caratteristiche di ciascuna tipologia di pallet sono stabilite da specifici capitolati tecnici che costituiscono documenti di riferimento su scala mondiale.)) ((Art. 17 ter Disciplina del sistema di interscambio di pallet 1. I soggetti che ricevono, a qualunque titolo, fatta salva la compravendita, i pallet di cui all'articolo 17-bis sono obbligati alla restituzione al proprietario o al committente di un uguale numero di pallet della medesima tipologia, con caratteristiche tecnico-qualitative assimilabili o equiparabili a quelle dei pallet ricevuti. 2. Fatto salvo il caso in cui siano stati espressamente dispensati dal proprietario o dal committente, l'obbligo di cui al comma 1 permane in carico ai soggetti tenuti alla restituzione dei pallet, indipendentemente dallo stato di conservazione e dalla conformità tecnica degli stessi. La tipologia dei pallet interscambiabili di cui all'articolo 17-bis è indicata sui relativi documenti di trasporto del mittente e non è modificabile dai soggetti riceventi. 3. In caso di impossibilità a provvedere all'immediato interscambio di pallet, il soggetto obbligato alla restituzione è tenuto all'emissione contestuale di apposito voucher, digitale o cartaceo, avente funzione di titolo di credito improprio cedibile a terzi senza vincoli di forma, debitamente sottoscritto, contenente data, denominazione dell'emittente e del beneficiario, nonchè indicazione della tipologia e quantità dei pallet da restituire. La mancata indicazione sul voucher di tutti i suddetti requisiti informativi comporta il diritto, per il possessore del voucher medesimo, di richiedere immediatamente al soggetto obbligato alla restituzione il pagamento di un importo pari al valore di mercato di ciascun pallet, determinato ai sensi del comma 6, moltiplicato per il numero di pallet non restituiti. Al voucher si applica la disciplina di cui all'articolo 1992 del codice civile. 4. La mancata riconsegna di uno o più pallet entro sei mesi dalla data di emissione del voucher, secondo quanto previsto dal comma 3, comporta l'obbligo, per il soggetto obbligato alla restituzione, del pagamento di un importo pari al valore di mercato di ciascun pallet, determinato ai sensi del comma 6, moltiplicato per il numero di pallet non restituiti. È fatto obbligo al possessore del voucher di restituirlo all'emittente, al momento della restituzione dei pallet ivi indicati o al momento del pagamento del relativo importo, determinato ai sensi del comma 6. 5. Ogni patto contrario alle disposizioni di cui al presente articolo e all'articolo 17-bis è nullo. 6. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le caratteristiche tecnico-qualitative e sono determinati il valore di mercato del pallet interscambiabile e le tempistiche per il suo aggiornamento. Con il medesimo decreto è indicata la struttura, tra quelle già esistenti presso il Ministero dello sviluppo economico, competente a svolgere attività di vigilanza e di monitoraggio del corretto funzionamento del sistema di interscambio di pallet, anche con l'obiettivo di garantire il livello minimo di impatto ambientale. 7. I soggetti coinvolti nel mercato dei pallet possono segnalare eventuali violazioni alla struttura di cui al comma 6.)) ((Art. 17 quater Clausola di invarianza finanziaria 1. Dall'attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 17-bis e 17-ter non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate vi provvedono nei limiti delle risorse umane e finanziarie assegnate a legislazione vigente.)) Art. 18 Contributo, sotto forma di credito d'imposta, per l'acquisto di carburanti per l'esercizio dell'attività agricola e della pesca 1. Alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati per l'esercizio dell'attività agricola e della pesca, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante effettuato nel primo trimestre solare dell'anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto. 2. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 dicembre 2022. Non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito d'impresa nè della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto. 3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo periodo sono nulli. In caso di cessione del credito d'imposta, le imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al credito d'imposta di cui al presente articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3 del regolamento recante modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è utilizzato dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del 31 dicembre 2022. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti previsti dal comma 3 dell'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.)) 4. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. Ai relativi adempimenti europei provvede il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. 5. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 140,1 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. 6. Il Ministero dell'economia e delle finanze effettua il monitoraggio delle fruizioni del credito d'imposta di cui al presente articolo, ai fini di quanto previsto dall'articolo 17, comma 13, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Art. 19 Rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari 1. Al fine di sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, in forma individuale o societaria, le esposizioni in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto, concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all'esercizio del credito e destinate a finanziare le attività delle imprese medesime, possono essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a venticinque anni. 2. Nel rispetto delle disposizioni stabilite dal regolamento (UE) n. 1408/2013, della Commissione, del 18 dicembre 2013 e dal regolamento (UE) n. 717/2014, della Commissione del 27 giugno 2014, relativi all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea agli aiuti «de minimis» ((nei settori agricolo e della pesca)) e dell'acquacoltura, le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione di cui al comma 1 possono essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) ai sensi dell'articolo 17, comma 2 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Per la concessione delle predette garanzie è autorizzata, in favore di ISMEA, la spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2022. 3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 20 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede, quanto a 10 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo di cui all'articolo 1, comma 515 della legge 30 dicembre 2021, n. 234; quanto a 10 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 522 della legge 30 dicembre 2021, n. 234. ((3-bis. Per le finalità di cui al comma 1, dopo l'articolo 8-quinquies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, è inserito il seguente: «Art. 8-quinquies.1 (Ulteriori disposizioni per la rateizzazione in materia di debiti relativi alle quote latte). - 1. Successivamente all'iscrizione a ruolo, il produttore interessato può presentare all'AGEA, per il tramite dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, la richiesta di rateizzazione di cui all'articolo 8-quater, a pena di decadenza, entro sessanta giorni dalla notifica, da parte della stessa Agenzia, del primo atto di riscossione utile, inclusi quelli della procedura cautelare o esecutiva, eventualmente intrapresa. 2. A seguito della presentazione dell'istanza di cui al comma 1, soltanto se tempestiva, l'Agenzia delle entrate-Riscossione: a) sospende immediatamente ogni ulteriore iniziativa finalizzata alla riscossione delle somme iscritte a ruolo; b) trasmette in via telematica la predetta istanza all'AGEA, entro il termine di dieci giorni successivi alla data della relativa ricezione. 3. L'AGEA, mediante posta elettronica certificata ovvero mediante raccomandata con avviso di ricevimento, comunica al produttore l'esito dell'esame della richiesta di rateizzazione e: a) in caso di accoglimento, il produttore rinuncia espressamente ad ogni azione giudiziaria eventualmente pendente dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi e ordinari e sono sospese le procedure di recupero per compensazione. In tal caso, la stessa AGEA dispone la sospensione della riscossione con proprio provvedimento, trasmesso telematicamente all'Agenzia delle entrate-Riscossione; b) in caso di rigetto, l'AGEA ne dà comunicazione in via telematica all'Agenzia delle entrate-Riscossione, per la ripresa dell'attività di riscossione coattiva. 4. Il pagamento delle rate è effettuato direttamente all'AGEA, che provvede, con cadenza annuale, alle conseguenti operazioni di regolazione contabile con l'Agenzia delle entrate-Riscossione. Tale pagamento è effettuato dal produttore con le modalità indicate nel provvedimento di accoglimento. 5. Il versamento della prima rata, comunicato mediante posta elettronica certificata dall'AGEA all'Agenzia delle entrate-Riscossione, determina la cancellazione delle cautele iscritte e l'estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate. 6. Il mancato versamento anche di una sola rata comporta la decadenza dal beneficio della rateizzazione e la revoca della sospensione della riscossione, comunicata in via telematica dall'AGEA all'Agenzia delle entrate-Riscossione. In tal caso, l'intero importo iscritto a ruolo ancora dovuto, previa immediata regolazione contabile ai sensi del comma 4, è automaticamente ed immediatamente riscuotibile in unica soluzione, sono riprese le procedure di recupero per compensazione e le somme eventualmente corrisposte al produttore in costanza di rateizzazione sono iscritte a registro debitori sino a concorrenza del debito residuo. 7. Restano ferme le disposizioni dell'articolo 8-quinquies del presente decreto e dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602». 3-ter. I produttori che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, hanno ricevuto la notifica di un atto dell'Agenzia delle entrate-Riscossione possono esercitare la facoltà di cui all'articolo 8-quinquies.1 del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, introdotto dal comma 3-bis del presente articolo, a pena di decadenza, entro sessanta giorni dalla stessa data. 3-quater. L'efficacia della rateizzazione prevista dai commi 3-bis e 3-ter resta subordinata all'assenso della Commissione europea nell'ambito delle procedure di adempimento dello Stato membro alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea 24 gennaio 2018 nella causa C-433/15. L'AGEA comunica con proprio provvedimento l'avvio della decorrenza dei predetti termini.)) ((Art. 19 bis Disposizioni a sostegno dei giovani agricoltori 1. Al primo comma dell'articolo 14 della legge 26 maggio 1965, n. 590, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «o quando sui finanziamenti bancari destinati all'acquisto dei terreni per favorire l'insediamento di giovani in agricoltura sia stata rilasciata garanzia dall'ISMEA ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102».)) ((Art. 19 ter Disposizioni per il sostegno del settore dell'agroalimentare 1. All'articolo 2, comma 1, lettera m), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198, dopo le parole: «produzione o trasformazione» sono aggiunte le seguenti: «. Sono altresì considerati deperibili i prodotti a base di carne che presentino una tra le seguenti caratteristiche fisico-chimiche: aw superiore a 0,95 e pH superiore a 5,2 oppure aw superiore a 0,91 oppure pH uguale o superiore a 4,5». 2. All'articolo 4 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198, dopo il comma 5 è aggiunto il seguente: «5-bis. La disciplina dei termini di pagamento di cui al comma 1, lettera a), numero 1), e lettera b), numero 1), si applica altresì ai seguenti prodotti agricoli e alimentari: a) preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non superiore a sessanta giorni; b) sfusi, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti a prolungare la durabilità degli stessi per un periodo superiore a sessanta giorni; c) prodotti a base di carne che presentino una tra le seguenti caratteristiche fisico-chimiche: aw superiore a 0,95 e pH superiore a 5,2 oppure aw superiore a 0,91 oppure pH uguale o superiore a 4,5; d) tutti i tipi di latte». 3. All'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Il presente comma si applica anche ai contratti stipulati dagli enti pubblici economici con il personale da assegnare all'assistenza tecnica dei programmi pluriennali cofinanziati con fondi dell'Unione europea, per un periodo non eccedente la durata di attuazione dei medesimi programmi».)) Art. 20 Rifinanziamento del fondo per lo sviluppo e il sostegno ((delle filiere)) agricole, della pesca e dell'acquacoltura 1. Al fine di fronteggiare il peggioramento economico internazionale con innalzamento dei costi di produzione dovuto alla ((crisi ucraina,)) per l'anno 2022 la dotazione del «Fondo per lo sviluppo e il sostegno ((delle filiere)) agricole, della pesca e dell'acquacoltura» di cui all'articolo 1, comma 128 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è incrementata di 35 milioni di euro. 2. Agli oneri di cui al presente articolo, pari a 35 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 515 della legge 30 dicembre 2021, n. 234. 3. All'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 515: 1) dopo le parole «del Regolamento (UE)» sono inserite le seguenti: ((«2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021,»;)) 2) le parole ((da: «recante "Norme sul sostegno» fino a: «in fase di approvazione definitiva da parte)) del Parlamento europeo» sono soppresse; 3) dopo il primo periodo sono inseriti i seguenti: «La dotazione finanziaria per l'anno 2022 è destinata alla copertura delle spese amministrative di costituzione e gestione del Fondo e dei costi sostenuti per le attività di sperimentazione e avviamento, ivi inclusi i costi per la realizzazione dei sistemi informatici e per l'implementazione delle procedure finanziarie di cui al comma 517. A tal fine, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali trasferisce all'Istituto di cui al comma 516 la relativa dotazione finanziaria. L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) supporta le attività di sperimentazione per la definizione e implementazione delle procedure di competenza»; b) il comma 517 è sostituito dal seguente: «517. A decorrere dal 1° gennaio 2023, è autorizzata l'apertura di un conto corrente di tesoreria centrale, intestato alla società di capitali dedicata di cui al comma 516, sul quale confluiscono le somme destinate al finanziamento del Fondo di cui al comma 515. L'AGEA è individuata quale soggetto preposto al prelievo delle quote di partecipazione degli agricoltori e alla erogazione delle compensazioni finanziarie in favore degli agricoltori partecipanti sulla base degli elenchi di liquidazione trasmessi dal soggetto gestore del Fondo, ((nonchè alla verifica delle eventuali sovracompensazioni)) per effetto di un cumulo degli interventi del Fondo con altri regimi di gestione del rischio pubblici o privati. L'AGEA supporta le attività di sperimentazione per la definizione e implementazione delle procedure di competenza.»; c) il comma 518 è sostituito dal seguente: «((518.)) Nelle more dell'emanazione del decreto ministeriale di cui al comma 515 si applica il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 5 maggio 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 141 del 18 giugno 2016.». ((Art. 20 bis Disposizioni in materia di garanzie dell'ISMEA 1. All'articolo 78, comma 1-quater, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, le parole: «per tutta la durata dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 dicembre 2022».)) ((Art. 20 ter Semplificazioni per le imprese agricole 1. Il comma 4-bis dell'articolo 78 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e il comma 4-bis dell'articolo 41 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, sono abrogati. Conseguentemente, le contabilità speciali n. 6253 e n. 6254 sono chiuse.)) Art. 21 Disposizioni in materia di economia circolare in agricoltura 1. Al fine di promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas e ridurre l'uso di fertilizzanti chimici, aumentare l'approvvigionamento di materia organica nei suoli e limitare i costi di produzione, i Piani di utilizzazione agronomica di cui all'articolo 5 del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 25 febbraio 2016, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 90 del 18 aprile 2016, prevedono la sostituzione dei fertilizzanti chimici di sintesi con il digestato equiparato di cui all'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, come modificato dal comma 2 del presente articolo. 2. All'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012, il secondo periodo è sostituito dai seguenti: «Il digestato di cui al presente comma è considerato equiparato ai fertilizzanti di origine chimica quando è ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela fra loro, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 22 del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 25 febbraio 2016, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 90 del 18 aprile 2016, ((ed è impiegato)) secondo modalità a bassa emissività e ad alta efficienza di riciclo dei nutrienti e in conformità ai requisiti e alle caratteristiche definiti con il decreto di cui al terzo periodo del presente comma, per i prodotti ad azione sul suolo di origine chimica. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro della transizione ecologica, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono definite le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparato.». 3. La lettera o-bis) del comma 1 dell'articolo 3 ed il Capo IV-bis del Titolo IV del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 25 febbraio 2016, come introdotti dall'articolo 1, comma 527, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono abrogati. ((Art. 21 bis Applicazione del deflusso ecologico 1. Al fine di contribuire a soddisfare il fabbisogno nazionale di prodotti agricoli nonchè di consentire di riesaminare e adattare gli strumenti attuativi vigenti per garantire la gestione integrata quali-quantitativa e la razionale utilizzazione delle risorse idriche, considerando l'impatto dei cambiamenti climatici e assicurando al contempo la tutela degli equilibri naturali e la continuità dei servizi ecosistemici offerti da un sistema fluviale sano e resiliente ai territori e alle produzioni agroalimentari italiane, le Autorità di bacino distrettuale procedono al completamento delle sperimentazioni sul deflusso ecologico entro il 31 dicembre 2024, finalizzato all'aggiornamento dei deflussi ecologici a valle delle derivazioni, nel rispetto degli obiettivi ambientali fissati dal piano di gestione e di quanto disposto dagli strumenti normativi e attuativi vigenti a livello europeo, nazionale e regionale. 2. Le Autorità di bacino distrettuale procedono al monitoraggio e alla raccolta dei dati nonchè alle sperimentazioni, nell'ottica dell'ottimizzazione della gestione idrica nel rispetto della tutela ambientale, delle esigenze d'uso, delle opportunità fruitive e delle valenze locali del territorio, in considerazione degli effetti positivi degli interventi volti al risparmio idrico, realizzati mediante la riduzione delle perdite e l'adozione di strumenti di contabilizzazione dei consumi, nonchè dell'implementazione della capacità di invaso dei bacini idrici esistenti e di nuova realizzazione. 3. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dal presente articolo con l'utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.)) Art. 22 Credito d'imposta ((per l'IMU in favore del comparto del)) turismo 1. In considerazione del perdurare degli effetti connessi all'emergenza sanitaria da COVID-19 e della conseguente situazione di tensione finanziaria degli operatori economici del settore, con gravi ricadute occupazionali e sociali, è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d'imposta, per i soggetti e le fattispecie di cui al comma 2. 2. Il contributo di cui al comma 1 è riconosciuto alle imprese turistico-ricettive, ((ivi compresi)) le imprese che esercitano attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, le imprese che gestiscono strutture ricettive all'aria aperta, nonchè le imprese del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici, in misura corrispondente al 50 per cento dell'importo versato a titolo di seconda rata dell'anno 2021 dell'imposta municipale propria (IMU) di cui all'articolo 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita la relativa attività ricettiva, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate e che i soggetti indicati abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50 per cento rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2019. 3. Il credito di imposta di cui al comma 1 è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza l'applicazione dei limiti di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. 4. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19», e successive modifiche. Gli operatori economici presentano apposita autodichiarazione all'Agenzia delle entrate attestante il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalle Sezioni 3.1 «Aiuti di importo limitato» e 3.12 «Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti» della predetta Comunicazione. Le modalità, i termini di presentazione e il contenuto delle autodichiarazioni sono stabiliti con provvedimento del direttore dell'Agenzia medesima. 5. L'efficacia delle disposizioni del presente articolo è subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea. 6. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 15,6 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del ((Fondo unico nazionale per il turismo)) di parte corrente di cui all'articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. ((Art. 22 bis Misure di sostegno per il comparto teatrale 1. Per i soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche, di cui al codice Ateco 90.04.00, aventi il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, sono sospesi: a) i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte, di cui agli articoli 23 e 24 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che i predetti soggetti operano in qualità di sostituti d'imposta, nei mesi di aprile, maggio e giugno 2022; b) i termini dei versamenti relativi all'imposta sul valore aggiunto in scadenza nei mesi di aprile, maggio e giugno 2022. 2. I versamenti sospesi ai sensi del comma 1 sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 16 novembre 2022. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato.)) ((Art. 22 ter Contributo straordinario all'ENIT 1. Per l'anno 2022 all'ENIT - Agenzia nazionale del turismo è concesso un contributo straordinario di 15 milioni di euro. 2. Agli oneri di cui al comma 1, pari a 15 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del turismo.)) ((Art. 22 quater Proroga delle semplificazioni in materia di autorizzazioni di concessioni del suolo pubblico 1. A far data dal l° luglio 2022 e fino al 30 settembre 2022, le domande di nuove concessioni per l'occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse sono presentate in via telematica all'ufficio competente dell'ente locale, con allegata la sola planimetria, in deroga al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160. 2. A far data dal 1° luglio 2022 e comunque non oltre il 30 settembre 2022, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei soggetti che hanno presentato le domande di cui al comma 1, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purchè funzionali all'attività di cui all'articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Per la posa in opera delle strutture amovibili di cui al periodo precedente è disapplicato il limite temporale di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e-bis), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.)) Art. 23 Revisione ((dei)) prezzi 1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, nonchè dei carburanti e dei prodotti energetici, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in relazione alle domande di accesso al Fondo per l'adeguamento dei prezzi di cui all'articolo 1-septies, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, può riconoscere, nel limite complessivo del 50 per cento delle risorse del medesimo Fondo e nelle more dello svolgimento dell'attività istruttoria relativa alle istanze di compensazione presentate secondo le modalità di cui al citato comma 8, un'anticipazione pari al 50 per cento dell'importo richiesto in favore dei soggetti di cui al comma 7 del medesimo articolo 1-septies ed all'articolo 25, comma 8, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17. ((All'esito)) dell'attività istruttoria di cui al periodo precedente, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili può disporre la ripetizione totale o parziale dell'importo erogato a titolo di anticipazione, che è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente riassegnato al Fondo di cui all'articolo 1-septies, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106. 2. Al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione: a) il Fondo di cui all'articolo 7, comma 1, del ((decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120,)) è incrementato di 200 milioni di euro per l'anno 2022 interamente destinati alle compensazioni di cui all'articolo 29, comma 1, lettera b) del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25,)) per le opere pubbliche di cui al comma 8 del medesimo articolo 29; b) ((la dotazione)) del Fondo di cui all'articolo 1-septies, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è incrementata di 120 milioni ((di euro)) per l'anno 2022. 3. Agli oneri derivanti dal comma 2, pari a 320 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((3-bis. L'articolo 1-septies del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, l'articolo 29 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25, e l'articolo 25 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, si interpretano nel senso che le disposizioni ivi contenute per gli appaltatori si applicano, alle medesime condizioni, anche ai contraenti generali, anche in deroga a quanto previsto dai contratti o convenzioni.)) ((Art. 23 bis Modifiche all'articolo 1, comma 43-bis, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 1. All'articolo 1, comma 43-bis, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al primo periodo, le parole: «di importo superiore a 70.000 euro,» sono soppresse; b) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «La previsione di cui al periodo precedente si applica con riferimento alle opere il cui importo risulti complessivamente superiore a 70.000 euro, fermo restando che l'obbligo di applicazione dei contratti collettivi del settore edile, nazionali e territoriali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, è riferito esclusivamente ai lavori edili come definiti dall'allegato X al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81».)) Art. 24 Ridefinizione dei poteri speciali in materia di difesa e sicurezza nazionale - ((Golden power)) 1. All'articolo 1 del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, lettera b), dopo le parole «un'impresa di cui alla lettera a),» sono inserite le seguenti: «che abbiano per effetto modifiche della titolarità, del controllo o della disponibilità ((degli attivi individuati ai sensi della medesima lettera)) a), compresi quelli» e dopo le parole: «relative a beni materiali o immateriali» sono inserite le seguenti: «, l'assegnazione degli stessi a titolo di garanzia»; b) al comma 4, dopo le parole «Ai fini dell'esercizio del potere di veto di cui al comma 1, lettera b),» sono inserite le seguenti: «((salvo che l'operazione sia)) in corso di valutazione o sia già stata valutata ai sensi del comma 5,»; c) al comma 5: 1) al primo periodo le parole «notifica l'acquisizione» sono sostituite dalle seguenti: «, ove possibile congiuntamente alla società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, notifica la stessa acquisizione»; 2) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Nei casi in cui la notifica non sia effettuata congiuntamente da tutte le parti del procedimento indicate al primo periodo, la società notificante trasmette, contestualmente alla notifica, una informativa, contenente gli elementi essenziali dell'operazione e della stessa notifica, alla società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, al fine di consentirne la partecipazione al procedimento, fornendo prova della relativa ricezione.»; ((2-bis) al terzo periodo, le parole: «indicate nel secondo periodo» sono sostituite dalle seguenti: «indicate nel terzo periodo»;)) 3) dopo il quarto periodo è inserito il seguente: «Entro quindici giorni dalla notifica, la società acquisita può presentare memorie e documenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.»; 4) al quinto periodo le parole ((«all'acquirente, tale termine»)) sono sostituite dalle seguenti: ((«alle parti del procedimento, il predetto termine di quarantacinque giorni»)); 5) al dodicesimo periodo le parole «L'acquirente che non osservi le condizioni imposte è altresì soggetto» sono sostituite dalle seguenti: «La società acquirente e la società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto che non osservino le condizioni imposte sono altresì soggette». ((c-bis) dopo il comma 5 è inserito il seguente: «5-bis. Ai fini dell'esercizio dei poteri speciali di cui al presente articolo, la costituzione di imprese il cui oggetto sociale ricomprende lo svolgimento di attività di rilevanza strategica ovvero che detengono attivi di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale è notificata alla Presidenza del Consiglio dei ministri entro i termini e con le procedure di cui al presente articolo».)) Art. 25 Ridefinizione dei poteri speciali nei settori di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2012 1. All'articolo 2 del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, sono apportate le seguenti modificazioni: ((0a) al comma 1, dopo le parole: «i beni e i rapporti di rilevanza strategica per l'interesse nazionale» sono inserite le seguenti: «, anche se oggetto di concessioni, comunque affidate, incluse le concessioni di grande derivazione idroelettrica,»; 0b) al comma 1-ter, dopo le parole: «i beni e i rapporti di rilevanza strategica per l'interesse nazionale» sono inserite le seguenti: «, anche se oggetto di concessioni, comunque affidate»;)) a) al comma 2, dopo le parole: «a titolo di garanzia, è notificato,» sono inserite le seguenti: ((«salvo che l'operazione sia in corso di valutazione o sia già stata valutata ai sensi del comma 5,))»; b) al comma 2-bis, dopo le parole: «soggetto esterno all'Unione europea, di cui al comma 5-bis,» sono inserite le seguenti: «ovvero, nei settori individuati nel secondo periodo del comma 5, anche a favore di un soggetto appartenente all'Unione europea, ivi compresi quelli stabiliti o residenti in Italia,» e dopo le parole «il trasferimento della sede sociale in un Paese non appartenente all'Unione europea, è notificato,» sono inserite le seguenti: ((«salvo che l'operazione sia in corso di valutazione o sia già stata valutata ai sensi del comma 5,»;)) c) al comma 5: 1) al primo periodo dopo le parole «è notificato» sono inserite le seguenti: ((«, ove possibile)) congiuntamente alla società le cui partecipazioni sono oggetto ((dell'acquisto,))»; 2) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Nei settori delle comunicazioni, dell'energia, dei trasporti, della salute, agroalimentare e finanziario, ivi incluso quello creditizio e assicurativo, sono soggetti all'obbligo di notifica di cui al primo periodo anche gli acquisti, a qualsiasi titolo, di partecipazioni da parte di soggetti appartenenti all'Unione europea, ivi compresi quelli residenti in Italia, di rilevanza tale da determinare l'insediamento stabile dell'acquirente in ragione dell'assunzione del controllo della società la cui partecipazione è oggetto dell'acquisto, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile e del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.»; 3) dopo il terzo periodo sono aggiunti i seguenti: «Nei casi in cui la notifica non sia effettuata congiuntamente da tutte le parti dell'operazione indicate al primo e al secondo periodo, la società notificante trasmette, contestualmente alla notifica, una informativa, contenente gli elementi essenziali dell'operazione e della stessa notifica, alla società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, al fine di consentirne la partecipazione al procedimento, fornendo prova della relativa ricezione. Sono soggetti all'obbligo di notifica di cui al presente articolo anche gli acquisti di partecipazioni, da parte di soggetti esteri non appartenenti all'Unione europea, in società che detengono gli attivi individuati come strategici ai sensi dei commi 1 e 1-ter, che attribuiscono una quota dei diritti di voto o del capitale almeno pari al 10 per cento, tenuto conto delle azioni o quote già direttamente o indirettamente possedute, quando il valore complessivo dell'investimento sia pari o superiore a un milione di euro, e sono altresì notificate le acquisizioni che determinano il superamento delle soglie del 15 per cento, 20 per cento, 25 per cento e 50 per cento del capitale.»; ((c-bis) il comma 5-bis è sostituito dal seguente: «5-bis. Per le finalità di cui all'articolo 1 e al presente articolo, per soggetto esterno all'Unione europea si intende: a) qualsiasi persona fisica che non abbia la cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea; b) qualsiasi persona fisica che abbia la cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea e che non abbia la residenza, la dimora abituale ovvero il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o che non sia comunque ivi stabilita; c) qualsiasi persona giuridica che non abbia la sede legale o dell'amministrazione ovvero il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o che non sia comunque ivi stabilita; d) qualsiasi persona giuridica che abbia stabilito la sede legale o dell'amministrazione o il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo, o che sia comunque ivi stabilita, e che risulti controllata, direttamente o indirettamente, da una persona fisica o da una persona giuridica di cui alle lettere a), b) e c); e) qualsiasi persona fisica o persona giuridica che abbia la cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo che abbia stabilito la residenza, la dimora abituale, la sede legale o dell'amministrazione ovvero il centro di attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea, o che sia comunque ivi stabilita, qualora sussistano elementi che indichino un comportamento elusivo rispetto all'applicazione della disciplina di cui al presente decreto»;)) d) al comma 6: 1) al primo periodo, le parole: «l'efficacia dell'acquisto può essere condizionata all'assunzione da parte dell'acquirente di impegni diretti a garantire la tutela dei predetti interessi.» sono sostituite dalle seguenti: «l'efficacia dell'acquisto può essere condizionata all'assunzione, da parte dell'acquirente e della società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, di impegni diretti a garantire la tutela dei predetti interessi. Entro quindici giorni dalla notifica, la società acquisita può presentare memorie e documenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.»; 2) al secondo periodo, dopo le parole: «Qualora si renda necessario richiedere informazioni all'acquirente» sono inserite le seguenti: «e alla società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto»; 3) al nono periodo, le parole: «all'acquirente», sono soppresse; 4) all'undicesimo periodo, le parole: «L'acquirente che non adempia agli impegni imposti è altresì soggetto, salvo che il fatto costituisca reato,» sono sostituite dalle seguenti: «La società acquirente e la società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, che non adempiano agli impegni imposti sono altresì soggette, salvo che il fatto costituisca reato,». ((d-bis) dopo il comma 7 è inserito il seguente: «7-bis. Ai fini dell'esercizio dei poteri speciali di cui al presente articolo, la costituzione di un'impresa che svolge attività ovvero detiene uno o più degli attivi individuati ai sensi del comma 1 ovvero del comma 1-ter è notificata alla Presidenza del Consiglio dei ministri entro i termini e con le procedure di cui al presente articolo, qualora uno o più soci, esterni all'Unione europea ai sensi del comma 5-bis, detengano una quota dei diritti di voto o del capitale almeno pari al 10 per cento».)) 2. Le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 5, secondo periodo, del decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2012, introdotto dal comma 1, lettera c), numero 2, hanno effetto a decorrere dal 1° gennaio 2023. 3. All'articolo 4-bis, comma 3-bis, lettera b), del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, le parole «nonchè gli acquisti di partecipazioni, da parte di soggetti esteri non appartenenti all'Unione europea, che attribuiscono una quota dei diritti di voto o del capitale almeno pari al 10 per cento, tenuto conto delle azioni o quote già direttamente o indirettamente possedute, quando il valore complessivo dell'investimento sia pari o superiore a un milione di euro, e sono altresì notificate le acquisizioni che determinano il superamento delle soglie del 15 per cento, 20 per cento, 25 per cento e 50 per cento del capitale» sono soppresse. Art. 26 Misure di semplificazione dei procedimenti in materia di poteri speciali e prenotifica 1. Al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, dopo l'articolo 2-ter è inserito il seguente: «Art. 2-quater (Misure di semplificazione dei procedimenti e prenotifica). - 1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il gruppo di coordinamento costituito ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 agosto 2014, anche in deroga all'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, possono essere individuate misure di semplificazione delle modalità di notifica, dei termini e delle procedure relativi all'istruttoria ai fini dell'eventuale esercizio dei poteri di cui agli articoli 1, 1-bis e 2, senza che sia necessaria la delibera del Consiglio dei ministri, per la definizione dei procedimenti in caso di mancato esercizio dei poteri speciali decisa all'unanimità dai componenti del gruppo di coordinamento, fatta salva in ogni caso la possibilità per ogni amministrazione e per le parti di chiedere di sottoporre l'esame della notifica al Consiglio dei ministri. 2. Con il medesimo decreto di cui al comma 1 sono individuate le modalità di presentazione di una prenotifica che consenta l'esame da parte del gruppo di coordinamento, o nelle ipotesi di cui al comma 1 del Consiglio dei ministri, delle operazioni, anteriormente alla formale notifica di cui agli articoli 1 e 2, al fine di ricevere una valutazione preliminare sulla applicabilità dei citati articoli e sulla autorizzabilità dell'operazione.». ((2-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare con le modalità di cui al comma 1 entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono individuati i meccanismi di raccordo tra obbligo di notifica e procedure di gara e le misure di semplificazione delle modalità di notifica, dei termini e delle procedure relative all'istruttoria dei procedimenti rientranti nell'ambito di applicazione del presente decreto nel caso di affidamento di concessioni, anche di competenza regionale».)) Art. 27 Potenziamento della capacità amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di esercizio dei poteri speciali 1. Al fine di potenziare l'attività di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri per lo svolgimento delle attività propedeutiche all'esercizio dei poteri speciali, è istituito presso il Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri un nucleo di valutazione e analisi strategica in materia di esercizio dei poteri speciali, costituito da dieci componenti in possesso di specifica ed elevata competenza in materia giuridica, economica e nelle relazioni internazionali. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, sono definiti i criteri per l'individuazione e la nomina dei componenti del nucleo, la durata degli incarichi, i compensi spettanti nel limite massimo di euro 50.000 per singolo incarico al netto degli oneri fiscali e contributivi a carico dell'amministrazione, le ulteriori disposizioni concernenti l'organizzazione ed il funzionamento dell'organismo. 2. All'articolo 2-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 2, dopo le ((parole)): «articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 agosto 2014 sono inserite le seguenti: ((«, nonchè quello di cui all'articolo 1-bis del presente decreto,»)); b) dopo il comma 2, è inserito il seguente: «2-bis. Nell'esercizio delle funzioni di cui al presente decreto, la Presidenza del Consiglio dei ministri può avvalersi, secondo modalità da definirsi mediante apposito protocollo d'intesa e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, della collaborazione della Guardia di finanza. Nell'espletamento delle attività di cui al primo periodo, fermo restando quanto previsto dall'articolo 2 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68, i militari della Guardia di finanza si avvalgono anche dei poteri e delle facoltà di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 21 novembre 2007, ((n. 231))»; c) al comma 3 dopo le parole «enti di ricerca» sono inserite le seguenti «, nonchè con altre amministrazioni». 3. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono definite le misure organizzative a supporto del nucleo di cui al comma 1 da svolgersi da parte del Dipartimento per il coordinamento amministrativo, nei limiti delle risorse umane disponibili a legislazione vigente. 4. Agli oneri derivanti dal comma 1, nel limite di spesa ((di euro 570.000)) per l'anno 2022 e di euro 760.000 annui a decorrere dal 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Art. 28 Ridefinizione dei poteri speciali in materia di ((servizi di)) comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G e ((cloud)) 1. L'articolo 1-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, è sostituito dal seguente: «Art. 1-bis (Poteri speciali inerenti ((ai servizi di comunicazione)) elettronica a banda larga con tecnologia 5G, basati sulla tecnologia cloud e altri attivi). - 1. Ai fini dell'esercizio dei poteri speciali di cui al presente articolo, costituiscono attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale i servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G. Ai medesimi fini di cui al presente articolo, ulteriori servizi, beni, rapporti, attività e tecnologie rilevanti ai fini della sicurezza cibernetica, ivi inclusi quelli relativi alla tecnologia cloud, possono essere individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, il Ministro ((degli affari esteri e della cooperazione)) internazionale, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, e con gli altri Ministri competenti per settore, e sentita l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, anche in deroga all'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, che è reso entro trenta giorni dalla data di trasmissione degli schemi di decreto, decorsi i quali i decreti sono adottati anche in mancanza di parere. 2. Fermi gli obblighi previsti ai sensi del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, le imprese che, anche attraverso contratti o accordi, intendano acquisire, a qualsiasi titolo, beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle attività di cui al comma 1, ovvero componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione, notificano, prima di procedere alla predetta acquisizione, alla Presidenza del Consiglio dei ministri un piano annuale nel quale sono contenuti: il settore interessato dalla notifica; dettagliati dati identificativi del soggetto notificante; il programma di acquisti; dettagliati dati identificativi dei relativi, anche potenziali, fornitori; ((descrizione)) dei beni, dei servizi e delle componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle attività di cui al comma 1; un'informativa completa sui contratti in corso e sulle prospettive di sviluppo della rete 5G, ovvero degli ulteriori sistemi e attivi di cui al comma 1; ogni ulteriore informazione funzionale a fornire un dettagliato quadro delle modalità di sviluppo dei sistemi di digitalizzazione del notificante, nonchè dell'esatto adempimento alle condizioni e alle prescrizioni imposte a seguito di precedenti notifiche; un'informativa completa relativa alle eventuali comunicazioni effettuate ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera a), del decreto-legge n. 105 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2019, ai fini dello svolgimento delle verifiche di sicurezza da parte del Centro di valutazione e certificazione nazionale (CVCN), inclusiva dell'esito della valutazione, ove disponibile, e delle relative prescrizioni, qualora imposte. Con uno dei decreti di cui al comma 1, possono altresì essere individuati ulteriori contenuti del piano annuale, eventuali ulteriori criteri e modalità con cui procedere alla notifica del medesimo piano, oltre ad eventuali tipologie di attività escluse dall'obbligo di notifica, anche in considerazione delle ridotte dimensioni dell'operazione. ((Il piano di cui al presente comma include altresì l'informativa completa sui contratti o sugli accordi relativi ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G già autorizzati, in relazione ai quali resta ferma l'efficacia dei provvedimenti autorizzativi già adottati.)) 3. La notifica di cui di cui al comma 2 è trasmessa annualmente, prima di procedere all'attuazione del piano, salva la possibilità di aggiornare, previa notifica ai sensi del medesimo comma 2 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il piano medesimo in corso di anno, con cadenza quadrimestrale. Entro trenta giorni dalla notifica, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su conforme delibera del Consiglio dei ministri, è approvato il piano annuale di cui al comma 2, previa eventuale imposizione di prescrizioni o condizioni, ovvero ne è negata l'approvazione con l'esercizio del potere di veto. Salvo diversa previsione nel decreto di approvazione del piano, rimane ferma l'efficacia dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri già adottati alla data di entrata in vigore del presente articolo. Se è necessario svolgere approfondimenti riguardanti aspetti tecnici anche relativi alla valutazione di possibili fattori di vulnerabilità, che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti, dei dati che vi transitano o dei sistemi, il termine di trenta giorni di cui al secondo periodo può essere prorogato fino a venti giorni, ((prorogabili per una sola volta,)) di ulteriori venti giorni, in casi di particolare complessità. Se nel corso dell'istruttoria si rende necessario richiedere informazioni al notificante, tale termine è sospeso, per una sola volta, fino al ricevimento delle informazioni richieste, che sono rese entro il termine di dieci giorni. Se si rende necessario formulare richieste istruttorie a soggetti terzi, il predetto termine di trenta giorni è sospeso, per una sola volta, fino al ricevimento delle informazioni richieste, che sono rese entro il termine di venti giorni. Le richieste di informazioni al notificante e le richieste istruttorie a soggetti terzi successive alla prima non sospendono i termini. In caso di incompletezza della notifica, il termine di trenta giorni di cui al secondo periodo decorre dal ricevimento delle informazioni o degli elementi che la integrano. Decorsi i predetti termini, il piano si intende approvato. 4. I poteri speciali sono esercitati nella forma dell'imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni ogniqualvolta ciò sia sufficiente ad assicurare la tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale. A tal fine, sono oggetto di valutazione anche gli elementi indicanti la presenza di fattori di vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti e dei dati che vi transitano, compresi quelli individuati sulla base dei principi e delle linee guida elaborati a livello internazionale e dall'Unione europea. Se le prescrizioni o condizioni non risultano sufficienti ad assicurare la tutela dei citati interessi, il Governo, tenendo conto dei contenuti del piano notificato, dell'obsolescenza, del costo e dei tempi di sostituzione degli apparati e dell'esigenza di non rallentare lo sviluppo della tecnologia 5G o di altre tecnologie nel Paese, nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza, approva, in tutto o in parte, il piano per un periodo temporale, anche limitato, indicando un termine per l'eventuale sostituzione di determinati beni o servizi ovvero non approva il piano esercitando il potere di veto. 5. Salvo quanto previsto dal presente comma, se il soggetto notificante inizia l'esecuzione di contratti o accordi, ((successivamente alla data di entrata in vigore della presente disposizione, compresi nella notifica, prima)) che sia decorso il termine per l'approvazione del piano, il Governo può ingiungere all'impresa, stabilendo il relativo termine, di ripristinare a proprie spese la situazione anteriore all'esecuzione del predetto contratto o accordo. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque non osserva gli obblighi di notifica di cui al presente articolo ovvero le disposizioni contenute nel provvedimento di esercizio dei poteri speciali è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria fino al tre per cento del fatturato del soggetto tenuto alla notifica. I contratti eventualmente stipulati in violazione delle prescrizioni o delle condizioni contenute nel provvedimento di esercizio dei poteri speciali sono nulli. Il Governo può altresì ingiungere all'impresa, stabilendo il relativo termine, di ripristinare a proprie spese la situazione anteriore alla violazione, applicando una sanzione amministrativa pecuniaria sino a un dodicesimo di quella prevista ((al secondo periodo)) per ogni mese di ritardo nell'adempimento, commisurata al ritardo. Analoga sanzione può essere applicata per il ritardo nell'adempimento dell'ingiunzione di cui al primo periodo. Nei casi di violazione degli obblighi di notifica di cui al presente articolo, anche in assenza della notifica, la Presidenza del Consiglio dei ministri può avviare d'ufficio il procedimento ai fini dell'eventuale esercizio dei poteri speciali. A tale scopo, trovano applicazione i termini e le norme procedurali previsti dal presente articolo. Il termine di trenta giorni di cui al comma 3 decorre dalla conclusione del procedimento di accertamento della violazione dell'obbligo di notifica. 6. Per l'esercizio dei poteri speciali di cui al presente articolo il gruppo di coordinamento per l'esercizio dei poteri speciali è composto dai rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero dell'interno, del Ministero della difesa, del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, ove previsto, nonchè dai rappresentanti dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il gruppo di coordinamento si avvale anche del Centro di valutazione e certificazione nazionale (CVCN) e delle articolazioni tecniche dei Ministeri dell'interno e della difesa, per le valutazioni tecniche della documentazione relativa al piano annuale di cui al comma 2, e ai suoi eventuali aggiornamenti, propedeutiche all'esercizio dei poteri speciali e relative ai beni e alle componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle attività di cui al comma 1 nonchè ad altri possibili fattori di vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti, dei dati che vi transitano o dei sistemi. 7. Le attività di monitoraggio, tese alla verifica dell'osservanza delle prescrizioni e delle condizioni impartite con il provvedimento di esercizio dei poteri speciali, alla analisi della relativa adeguatezza e alla verifica dell'adozione di adeguate misure, anche tecnologiche, attuative delle medesime prescrizioni o condizioni sono svolte da un comitato composto da uno o più rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero della difesa, del ((Ministro per l'innovazione tecnologica)) e la transizione digitale, o, se non nominato, della struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ((nonchè dell'Agenzia)) per la cybersicurezza nazionale. Per le attività di monitoraggio, il comitato si avvale anche del Centro di valutazione e certificazione nazionale (CVCN), e delle articolazioni tecniche dei Ministeri dell'interno e della difesa. Ai lavori del comitato di monitoraggio possono essere chiamati a partecipare altri rappresentanti dei Ministeri di cui al comma 6. Al fine del concreto esercizio delle attività di monitoraggio il soggetto interessato comunica, con la periodicità indicata con il provvedimento di esercizio dei poteri speciali, ogni attività esecutiva posta in essere, ivi inclusa la stipulazione dei contratti ad essa riferiti, fornendo ogni opportuno dettaglio tecnico ed evidenziando le ragioni idonee ad assicurare la conformità della medesima al piano approvato ai sensi del comma 3. Il soggetto interessato trasmette altresì una relazione periodica semestrale sulle attività in corso. È fatta salva la possibilità per il comitato di monitoraggio di disporre ispezioni e verifiche tecniche, anche con le modalità di cui all'articolo 2-bis, relativamente ai beni e alle componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle attività di cui al comma 1 nonchè ad altri possibili fattori di vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti, dei dati che vi transitano o dei sistemi, oggetto del provvedimento di esercizio dei poteri speciali. L'inosservanza delle prescrizioni o delle condizioni contenute nel provvedimento di approvazione ovvero qualsiasi altra circostanza idonea a incidere sul provvedimento approvativo è segnalata al gruppo di ((coordinamento per l'esercizio)) dei poteri speciali di cui al comma 6, il quale può proporre al Consiglio dei ministri l'applicazione delle sanzioni previste dal comma 5, la revoca o la modifica del provvedimento autorizzativo e il divieto di esercizio delle attività funzionali alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle attività di cui al comma 1. 8. Per le attività previste dal presente articolo ai componenti del gruppo di coordinamento di cui al comma 6 e a quelli del Comitato di monitoraggio di cui al comma 7 non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati. 9. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Gruppo di coordinamento costituito ai sensi del comma 6, anche in deroga all'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, possono essere individuate misure di semplificazione delle modalità di notifica, dei termini e delle procedure relativi all'istruttoria ai fini dell'eventuale esercizio dei poteri di cui al presente articolo.». 2. In sede di prima applicazione, il piano di cui al comma 2 dell'articolo 1-bis del citato decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2012, modificato dal comma 1 del presente articolo, include altresì l'informativa completa sui contratti o sugli accordi relativi ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G già autorizzati. Ferma l'efficacia dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri già adottati ai sensi dell'articolo 1-bis del decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2012, i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto sono dichiarati estinti ((dal gruppo di coordinamento di cui al predetto articolo 1-bis)) e il relativo esame è effettuato in sede di valutazione del piano annuale, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1-bis, commi 3 e 5, del decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2012. 3. Il comma 10 dell'articolo 16 del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109, è abrogato. Art. 29 Rafforzamento della disciplina ((cyber)) 1. Al fine di prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, derivanti dal rischio che le aziende produttrici di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate alla Federazione Russa non siano in grado di fornire servizi e aggiornamenti ai propri prodotti appartenenti alle categorie individuate al comma 3, in conseguenza della crisi in Ucraina, ((nonchè al fine di prevenire possibili pregiudizi per la sicurezza nazionale nello spazio cibernetico,)) le medesime amministrazioni procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso. 2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera a), del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, le stazioni appaltanti, che procedono ai sensi del comma 1, provvedono all'acquisto di un ulteriore prodotto o servizio tecnologico di sicurezza informatica di cui al comma 3 e connessi servizi di supporto mediante gli strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza, ovvero, laddove non sussistano o non siano comunque disponibili nell'ambito di tali strumenti, mediante la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di cui ((all'articolo 63 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile)) 2016, n. 50, anche in deroga a quanto disposto dal comma 6, secondo periodo, del medesimo articolo 63. ((2-bis. Al fine di garantire l'effettiva tempestività delle misure di cui ai commi 1 e 2: a) le centrali di committenza di cui al comma 2, tramite gli organismi di direzione tecnica previsti per ciascuna convenzione o accordo quadro che abbia ad oggetto la fornitura di servizi e di prodotti atti a sostituire quelli di cui al comma 1, consentono l'aggiornamento delle offerte mediante l'inserimento di ulteriori prodotti idonei alle finalità di cui al presente articolo, di cui sia valutata la sostenibilità e che contribuiscano al conseguimento dell'autonomia tecnologica nazionale ed europea; b) all'articolo 31-bis, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, le parole: «e che alla medesima data risultino esauriti» sono soppresse. 3. Ai fini di cui al comma 1, è adottata apposita circolare da parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, anche sulla base degli elementi forniti nell'ambito del Nucleo per la cybersicurezza di cui all'articolo 8, comma 1, del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109, nella composizione di cui al comma 4 del medesimo articolo 8, nella quale sono altresì indicate, ferma restando la responsabilità di ciascuna amministrazione, le principali raccomandazioni procedurali. Nella predetta circolare sono ricomprese, in particolare, le categorie di prodotti e servizi, ivi incluse le relative aziende produttrici o fornitrici, di cui al comma 1,)) tra quelle volte ad assicurare le seguenti funzioni di sicurezza: a) sicurezza dei dispositivi (endpoint security), ivi compresi applicativi antivirus, antimalware ed «endpoint detection and response» (EDR); b) «web application firewall» (WAF). 4. Dall'attuazione dei commi 1, 2 e 3 non derivano effetti che possano costituire presupposto per l'azione di responsabilità di cui all'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dai commi 1, 2 e 3 con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. 5. All'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, dopo le parole «fattore di rischio o alla sua mitigazione,» sono inserite le seguenti: «in deroga ad ogni disposizione vigente, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e» ((e dopo il primo periodo)) sono aggiunti i seguenti: «Laddove nelle determinazioni di cui al presente comma sia recata deroga alle leggi vigenti anche ai fini delle ulteriori necessarie misure correlate alla disattivazione o all'interruzione, le stesse determinazioni devono contenere l'indicazione delle principali norme a cui si intende derogare e tali deroghe devono essere specificamente motivate. Le determinazioni di cui al presente comma ((non sono soggette)) al controllo preventivo di legittimità di cui all'articolo 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20.». 6. Al fine di consentire il più rapido avvio delle attività strumentali alla tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico, all'articolo 12 del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109, dopo il comma 8 è aggiunto il seguente: «8-bis. In relazione alle assunzioni a tempo determinato di cui al comma 2, lettera b), i relativi contratti per lo svolgimento delle funzioni volte alla tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico attribuite all'Agenzia possono prevedere una durata massima di quattro anni, rinnovabile per periodi non superiori ad ulteriori complessivi quattro anni. Delle assunzioni e dei rinnovi disposti ai sensi del presente comma è data comunicazione al COPASIR nell'ambito della relazione di cui all'articolo 14, comma 2.». ((Art. 29 bis Riassegnazione di somme allo stato di previsione del Ministero della difesa 1. All'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, dopo il comma 2 è inserito il seguente: «2-bis. Le somme in entrata per effetto dei decreti di cui al comma 2 sono riassegnate integralmente sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa».)) Art. 30 Disposizioni in tema di approvvigionamento di materie prime critiche 1. Con decreto del Presidente del consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, sulla base della rilevanza per l'interesse nazionale e del pregiudizio che deriverebbe dall'operazione, anche in relazione alla necessità di approvvigionamento di filiere produttive strategiche, sono individuate le materie prime critiche, per le quali le operazioni di esportazione al di fuori dell'Unione europea sono soggette alla procedura di notifica di cui al comma 2. I rottami ferrosi, anche non originari dell'Italia, costituiscono materie prime critiche e la loro esportazione è soggetta all'obbligo di notifica di cui al comma 2. 2. ((I soggetti che intendono esportare dal territorio nazionale,)) direttamente o indirettamente, fuori dall'Unione europea le materie prime critiche individuate ai sensi del comma 1 o i rottami ferrosi di cui al medesimo comma 1 hanno l'obbligo di notificare, almeno ((venti giorni)) prima dell'avvio dell'operazione, al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale una informativa completa dell'operazione. 3. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque non osservi l'obbligo di cui al comma 2 è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria pari al 30 per cento del valore dell'operazione e comunque non inferiore a euro 30.000 per ogni singola operazione. 4. Le misure di cui al presente articolo si applicano fino al 31 luglio 2022. 5. Dall'attuazione ((del presente articolo)) non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni provvedono alle attività di controllo previste dal presente articolo avvalendosi delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. Art. 31 Coordinamento delle attività di assistenza e accoglienza a seguito della crisi ucraina 1. Nell'ambito delle misure assistenziali previste dall'articolo 4, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 7 aprile 2003, n. 85, il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, nei limiti temporali definiti dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2022, ((pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 58 del 10 marzo 2022,)) e nel limite delle risorse previste al comma 4, è autorizzato, ((nel rispetto del principio di accoglienza e di programmazione degli ingressi,)) a: ((a) definire ulteriori forme di accoglienza diffusa, diverse da quelle previste nell'ambito delle strutture di accoglienza di cui agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, da attuare mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni iscritte al registro di cui all'articolo 42 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, prevedendo sostanziale omogeneità di servizi e costi con le citate strutture di accoglienza, per un massimo di 15.000 unità. Le attività di accoglienza diffusa di cui alla presente lettera sono realizzate, nei limiti delle risorse stanziate per tale finalità ai sensi del presente articolo e fermo restando il ricorso anche agli accordi quadro nazionali, nell'ambito di apposite convenzioni sottoscritte senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica dal Dipartimento della protezione civile, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dall'Associazione nazionale dei comuni italiani con soggetti che dimostrino, oltre agli altri requisiti previsti, l'insussistenza in capo alle persone fisiche che stipulano le convenzioni, in proprio o in nome o per conto di soggetti giuridici, nonchè dei componenti degli organi di amministrazione dei soggetti stipulanti, di sentenze definitive di condanna o di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale per delitti non colposi o di decreti penali di condanna divenuti irrevocabili per delitti non colposi e l'insussistenza di processi penali pendenti per i reati, tentati o consumati, previsti dall'articolo 80, comma 1, del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, dall'articolo 12 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, dall'articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I, del codice penale, dagli articoli 575, 582, nelle forme aggravate di cui all'articolo 583, 583-bis, 583-quinquies, 584, 591, 605, 609-bis, 609-quater, 609-quinquies, 609-octies, 609-undecies e 613-bis del codice penale, nonchè delle cause di divieto, sospensione o decadenza di cui all'articolo 67 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;)) b) definire ulteriori forme di sostentamento per l'assistenza delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione, per la durata massima di 90 giorni dall'ingresso nel territorio nazionale con termine non oltre il 31 dicembre 2022 per un massimo di 60.000 unità; c) riconoscere, nel limite di 152 milioni di euro per l'anno 2022, alle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, in relazione al numero delle persone accolte sul territorio di ciascuna regione e provincia autonoma, un contributo forfetario per l'accesso alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, in misura da definirsi d'intesa con il Ministro della salute e con la Conferenza delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, per i richiedenti e titolari della protezione temporanea per un massimo di 100.000 unità. 2. Con le ordinanze di protezione civile adottate in attuazione della deliberazione del Consiglio dei ministri 28 febbraio 2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 58 del 10 marzo 2022, si provvede alla disciplina delle diverse forme di supporto all'accoglienza di cui ((al comma 1, lettera a),)) e di sostentamento di cui alla lettera b) del medesimo comma 1, tenendo conto dell'eventuale e progressiva autonomia delle persone assistite che svolgeranno attività lavorative in attuazione di quanto previsto dall'articolo 7 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile del 4 marzo 2022, n. 872. 3. Nei limiti temporali di cui al comma 1, anche al fine di incrementare le capacità delle strutture di cui agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo n. 142 del 2015, le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'interno, relative all'attivazione, alla locazione e alla gestione dei centri di accoglienza, sono incrementate di 7.533.750 euro per l'anno 2022. 4. Per l'attuazione delle misure di cui al comma 1, nel limite complessivo di 348 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede a valere sulle risorse del Fondo per le emergenze nazionali, di cui all'articolo 44 del ((codice della protezione civile, di cui al)) decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, che sono conseguentemente incrementate per l'anno 2022. 5. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 355.533.750 euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 31 bis Misure di assistenza nei confronti dei minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina 1. Nell'ambito delle misure assistenziali previste dalle ordinanze di protezione civile conseguenti alla deliberazione dello stato di emergenza adottata dal Consiglio dei ministri in data 28 febbraio 2022, ai comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina, in conseguenza della crisi politica e militare in atto, nelle strutture autorizzate o accreditate ai sensi dell'articolo 8, comma 3, lettera f), della legge 8 novembre 2000, n. 328, ovvero che sostengono gli oneri connessi all'affidamento familiare dei medesimi minori, disposto ai sensi degli articoli 4 e 5 della legge 4 maggio 1983, n. 184, è riconosciuto, da parte del Commissario delegato di cui all'articolo 2 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 876 del 13 marzo 2022, il rimborso dei costi sostenuti, fino a un massimo di 100 euro al giorno pro capite. A tal fine, il predetto Commissario si avvale di una struttura di supporto da definire con ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile, nel limite di spesa complessiva di euro 237.701 per l'anno 2022. Per l'attuazione delle misure di cui al presente comma, il Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 44 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è incrementato di euro 58.568.190 per l'esercizio finanziario 2022. 2. Agli oneri derivanti dal comma 1 si provvede mediante corrispondente versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle risorse in conto residui accertate ai sensi dell'articolo 1, comma 767, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.)) ((Art. 31 ter Gestione delle risorse oggetto di congelamento a seguito della crisi ucraina 1. In considerazione della necessità di adottare le opportune misure ai fini della gestione delle risorse oggetto di congelamento a seguito della crisi ucraina, all'articolo 12 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, primo periodo, dopo le parole: «oggetto di congelamento» sono aggiunte le seguenti: «, effettuando gli interventi minimi e indifferibili che si rendono necessari per evitare danni alle stesse nel limite delle risorse disponibili allo scopo»; b) al comma 2 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Laddove sussistano motivi di indifferibilità ed urgenza, al fine di compiere gli atti gestionali di cui al comma 1, fermi restando i vincoli derivanti dall'applicazione della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, l'Agenzia del demanio può procedere all'affidamento di contratti di lavori, forniture e servizi anche in deroga alle disposizioni del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50»; c) al comma 3, dopo il secondo periodo è inserito il seguente: «Possono essere nominati amministratori anche persone giuridiche, pubbliche e private, con comprovata esperienza nel settore di riferimento relativo alla specifica risorsa economica congelata»; d) al comma 7, secondo periodo, dopo le parole: «beni immobili» sono inserite le seguenti: «e di beni mobili registrati»; e) al comma 8 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Ai fini del recupero delle spese di cui al presente comma, alle stesse può far fronte, a proprio carico e senza diritto di rimborso, ogni soggetto terzo che si renda disponibile, una volta esperite sul medesimo le necessarie verifiche disposte dal Comitato»; f) al comma 9, le parole: «, senza diritto a recupero» sono soppresse; g) al comma 12, secondo periodo, le parole: «dai commi 13 e 14» sono sostituite dalle seguenti: «dai commi 13, 13-bis e 14»; h) dopo il comma 13 è inserito il seguente: «13-bis. Dalla cessazione delle misure di congelamento comunicata ai sensi del comma 12, l'Agenzia del demanio può esercitare il diritto di ritenzione dei beni fino all'integrale recupero delle spese sostenute per la conservazione e l'amministrazione degli stessi ai sensi del comma 8 nonchè provvedere alla vendita del bene ovvero di singole parti del bene, di pertinenze e di beni presenti nel bene congelato, senza alterare comunque la funzionalità e l'integrità del bene oggetto di congelamento»; i) al comma 14, le parole: «diciotto mesi» sono sostituite dalle seguenti: «centottanta giorni»; l) al comma 14 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I beni mobili registrati sottoposti alla disciplina del codice della navigazione per i quali è accertata l'oggettiva impossibilità di vendita, documentata attraverso tre appositi tentativi di vendita anche a trattativa privata, sono acquisiti al patrimonio dello Stato e assegnati in gestione al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per usi funzionali alle attività istituzionali di competenza ovvero al Ministero dell'economia e delle finanze per usi funzionali alle attività istituzionali del Corpo della guardia di finanza»; m) al comma 15, le parole: «diciotto mesi» sono sostituite dalle seguenti: «centottanta giorni». 2. Per l'attuazione delle misure di congelamento delle risorse economiche derivanti dalla crisi internazionale in atto in Ucraina e dai connessi regolamenti europei è autorizzata la spesa di 13,7 milioni di euro per l'anno 2022. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente utilizzo delle risorse del fondo di parte corrente istituito nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze ai sensi dell'articolo 34-ter, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. 3. In considerazione della particolare situazione di necessità e urgenza derivante dalla crisi internazionale in atto in Ucraina, limitatamente ai fatti commessi per la custodia, l'amministrazione e la gestione delle risorse economiche oggetto di congelamento ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109, la responsabilità dei funzionari dell'Agenzia del demanio sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica per l'azione di responsabilità di cui all'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, è limitata ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è da questi dolosamente voluta. La limitazione di responsabilità prevista dal primo periodo non si applica per i danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente.)) ((Art. 31 quater Contributo straordinario per le fusioni di comuni 1. All'articolo 20 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, dopo il comma 1-bis è inserito il seguente: «1-ter. A decorrere dall'anno 2024 il contributo straordinario a favore degli enti di cui al comma 1 è commisurato al 60 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti e comunque in misura non superiore a 2 milioni di euro per ciascun beneficiario in caso di enti con popolazione complessivamente inferiore a 100.000 abitanti e in misura non superiore a 10 milioni di euro in caso di enti non derivanti da incorporazioni con popolazione complessivamente superiore a 100.000 abitanti. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono disciplinate le modalità di riparto del contributo, prevedendo che in caso di fabbisogno eccedente le disponibilità sia data priorità alle fusioni o incorporazioni aventi maggiori anzianità e che le eventuali disponibilità eccedenti rispetto al fabbisogno determinato ai sensi del primo periodo siano ripartite a favore dei medesimi enti in base alla popolazione e al numero dei comuni originari». 2. Ai comuni con popolazione complessivamente superiore a 100.000 abitanti per i quali risulti in corso, nel periodo di vigenza dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e successivamente prorogato, un procedimento di fusione, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è assegnato un contributo di 5 milioni di euro per l'anno 2023 da ripartire in proporzione alla popolazione. All'onere di cui al primo periodo, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.)) Art. 32 Misure urgenti per implementare l'efficienza dei dispositivi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco 1. Al fine di assicurare la pronta operatività, la funzionalità e l'efficienza del dispositivo di soccorso del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in deroga a quanto previsto dall'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, la durata del corso di formazione professionale della procedura concorsuale per l'accesso al ruolo dei capi squadra e dei capi reparto con decorrenza 1° gennaio 2021, per un numero di posti corrispondenti a quelli vacanti al 31 dicembre 2020, è ridotta, in via eccezionale, a cinque settimane. 2. Agli oneri di cui al comma 1, pari a euro 290.000 per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno. ((2-bis. Per le medesime finalità di cui al comma 1, in deroga a quanto previsto dall'articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, la durata del corso di formazione previsto per gli ispettori antincendi in prova, vincitori del concorso interno per 313 posti bandito con decreto del Capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno n. 32 del 26 febbraio 2021, è ridotta, in via eccezionale, a tre mesi.)) ((Art. 32 bis Misure per gli organi preposti all'attività di vigilanza e controllo ambientale 1. All'articolo 1, comma 563, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole: «di monitoraggio e controllo ambientale, in relazione a quanto previsto» sono sostituite dalla seguente: «previste»; b) dopo le parole: «per il triennio 2018-2020» sono inserite le seguenti: «e per il triennio 2022-2024». 2. All'articolo 1, comma 564, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, le parole: «possono utilizzare graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, in corso di validità, banditi da altre agenzie regionali o da altre amministrazioni pubbliche che rientrano nel comparto e nell'area di contrattazione collettiva della sanita'» sono sostituite dalle seguenti: «possono utilizzare le proprie graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, in corso di validità, nonchè quelle di altre agenzie regionali o di altre amministrazioni pubbliche».)) ((Art. 32 ter Utilizzo del fondo speciale di conto capitale destinato al Ministero dell'interno per il potenziamento dei sistemi informativi per il contrasto del terrorismo internazionale nonchè per il finanziamento di interventi diversi 1. Al fine di corrispondere alle contingenti e straordinarie esigenze connesse all'espletamento dei compiti istituzionali della Polizia di Stato e del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno di potenziamento dei sistemi tecnologici e informativi per il contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo internazionale e per la difesa civile, nonchè di finanziamento di interventi diversi per il settore motorizzazione, armamento e di manutenzione straordinaria e adattamento di strutture ed impianti, in favore del Ministero dell'interno è autorizzata la spesa complessiva di 45 milioni di euro per l'anno 2022 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, da destinare: a) quanto a 33,75 milioni di euro per l'anno 2022 e a 37,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, alla Polizia di Stato per l'acquisto e il potenziamento dei sistemi informativi per il contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo internazionale nonchè per il finanziamento di interventi diversi per il settore motorizzazione, armamento e di manutenzione straordinaria e adattamento di strutture e impianti; b) quanto a 11,25 milioni di euro per l'anno 2022 e a 12,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, al Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile per l'acquisto e il potenziamento dei sistemi tecnologici e informativi per la prevenzione, il soccorso pubblico e la difesa civile nonchè per il finanziamento di interventi diversi di manutenzione straordinaria e di adattamento di strutture ed impianti. 2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari complessivamente a 45 milioni di euro per l'anno 2022 e a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno. 3. Ai fini dell'immediata attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.)) Art. 33 Misure per far fronte alle maggiori esigenze in materia di immigrazione 1. In considerazione dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei Ministri 28 febbraio 2022 in relazione all'esigenza di assicurare soccorso ed assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto e attesa la necessità di far fronte alle eccezionali esigenze determinate dal massiccio afflusso di sfollati nel territorio nazionale, al fine di assicurare, fino al 31 dicembre 2022, la funzionalità della Commissione nazionale per il diritto di asilo e delle commissioni e sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, i contratti di prestazione di lavoro a termine, stipulati tramite agenzie di ((somministrazione di lavoro,)) nell'ambito del progetto finanziato con i fondi destinati dalla Commissione Europea all'Italia per fronteggiare situazioni emergenziali in materia di asilo, EmAs.Com - Empowerment Asylum Commission, Sub Action 2, possono essere modificati anche in deroga, ove necessario, all'articolo 106 del ((codice dei contratti pubblici, di cui al)) decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 2. Per le medesime esigenze di cui al comma 1, al fine di consentire una più rapida trattazione delle istanze avanzate, a vario titolo, da cittadini stranieri interessati dalla crisi internazionale in atto, il Ministero dell'interno è autorizzato ad utilizzare fino al 31 dicembre 2022 prestazioni di lavoro con contratto a termine di cui all'articolo 103, comma 23, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. I relativi i contratti, già stipulati con le agenzie di ((somministrazione di lavoro,)) possono essere modificati anche in deroga, ove necessario, all'articolo 106 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari complessivamente a euro 19.961.457 per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. Art. 34 Deroga alla disciplina del riconoscimento ((delle qualifiche professionali per medici e operatori sociosanitari)) ucraini 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 4 marzo 2023, in deroga agli articoli 49 e 50 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e alle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, è consentito l'esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all'estero regolata da specifiche direttive dell'Unione europea. Le strutture sanitarie ((e sociosanitarie)) interessate possono procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti, muniti del Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati, con contratti a tempo determinato o con incarichi ((libero-professionali,)) anche di collaborazione coordinata e continuativa, in deroga all'articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e fermo restando quanto previsto ((dall'articolo 11 del decreto-legge)) 30 aprile 2019, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 giugno 2019, n. 60. ((La struttura che procede al reclutamento temporaneo trasmette alla regione o alla provincia autonoma di Trento o di Bolzano nel cui territorio si è proceduto al reclutamento temporaneo i nominativi dei professionisti sanitari reclutati ai sensi del primo periodo e la documentazione di cui comma 1-bis. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano curano la conservazione della documentazione ricevuta e istituiscono un elenco dei professionisti sanitari e degli operatori socio-sanitari reclutati. L'elenco dei professionisti sanitari e degli operatori socio-sanitari reclutati è trasmesso ai relativi Ordini professionali. Le amministrazioni interessate provvedono alle attività previste dal presente comma con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. 1-bis. Ai fini di cui al comma 1, i professionisti interessati depositano presso la struttura sanitaria che procede al reclutamento temporaneo la documentazione attestante il possesso della qualifica professionale sanitaria o di operatore socio-sanitario, munita di traduzione asseverata presso il tribunale.)) Art. 35 Disposizioni urgenti in materia di procedimenti autorizzativi per prodotti a duplice uso e prodotti listati per effetto di misure restrittive unionali 1. Al decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 221, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 4, dopo il comma 2 è inserito il seguente: «2-bis. Per le attività previste dal presente decreto, l'Autorità competente può avvalersi, anche in deroga ai limiti previsti a legislazione vigente, di un contingente massimo di 10 esperti anche estranei alla pubblica amministrazione, ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, di comprovata qualificazione professionale, nel limite di spesa complessivo di euro 500.000 annui a decorrere dall'anno 2022.»; b) all'articolo 8, dopo il comma 7 sono inseriti i seguenti: «7-bis. I procedimenti autorizzativi di cui al presente decreto si svolgono esclusivamente tramite un sistema telematico basato su una piattaforma digitale integrata, nel rispetto delle pertinenti disposizioni europee e del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. La piattaforma garantisce la protezione, la disponibilità, l'accessibilità, l'integrità e la riservatezza dei dati, nonchè la continuità operativa del sistema, cui si accede esclusivamente su base personale, mediante idonei meccanismi di autenticazione. 7-ter. Con avviso da pubblicare nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana l'Autorità competente comunica la data di avvio dell'operatività della piattaforma di cui al comma 7-bis ed eventuali sospensioni, anche parziali, del suo funzionamento. ((7-quater. Alle disposizioni di cui ai commi 7-bis e 7-ter è data attuazione con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica»;)) c) all'articolo 17, al comma 4, è aggiunto in fine il seguente periodo: ((«L'Autorità competente, con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,)) effettua visite ispettive presso le imprese mediante invio di ispettori che possono accedere ai locali pertinenti, nonchè esaminare e acquisire copie di registri, dati, regolamenti interni e altri materiali relativi ai prodotti esportati, trasferiti o ricevuti in base al presente decreto.». 2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 500.000 euro annui a decorrere dall'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Art. 36 Misure urgenti per la scuola 1. Al fine di proseguire le attività educative e didattiche in sicurezza sino al termine dell'anno scolastico 2021/2022, al comma 326 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 al primo periodo le parole «, può essere prorogato fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico 2021/2022» sono sostituite con le seguenti «e prorogati fino al 31 marzo 2022, può essere prorogato fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico 2021/2022, e comunque non oltre il 15 giugno 2022, salvo che per le scuole dell'infanzia statali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 nelle quali il termine è prorogato ((fino a non oltre)) il 30 giugno 2022» e al secondo periodo le parole «400 milioni» sono sostituite con le seguenti «570 milioni». 2. Al fine di contenere il rischio epidemiologico, il Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 per l'anno scolastico 2021/2022 di cui all'articolo 58, comma 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è incrementato nel limite di spesa di 30 milioni di euro nel 2022. Le risorse di cui al primo periodo: a) possono essere destinate per l'acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l'igiene individuale e degli ambienti, ((ivi compresi gli impianti per la ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore e gli apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell'aria negli ambienti, provvisti di sistemi di filtraggio delle particelle e di distruzione di microrganismi presenti nell'aria,)) nonchè di ogni altro materiale, anche di consumo, utilizzabile in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19; b) sono ripartite tra le istituzioni scolastiche statali, incluse quelle della Regione Siciliana, in funzione del numero di allievi frequentanti. ((2-bis. Il comma 3 dell'articolo 399 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente: «3. Ai docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria si applica il regime di cui all'articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59». 2-ter. Le graduatorie di merito di cui all'articolo 13 del decreto del Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'istruzione n. 498 del 21 aprile 2020, e successive modificazioni, sono integrate, nel limite delle autorizzazioni di spesa previste a legislazione vigente e nel rispetto del regime autorizzatorio di cui all'articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con i candidati risultati idonei per aver superato le prove di cui agli articoli 8 e 9 del predetto decreto, avendo conseguito, in ciascuna prova, un punteggio pari o superiore al punteggio minimo previsto nei medesimi articoli 8 e 9.)) 3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 200 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 36 bis Misure urgenti in materia di semplificazione amministrativa 1. In considerazione dell'incremento delle attività richieste al personale amministrativo degli enti locali con riferimento alle attività di soccorso, accoglienza e assistenza alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto, nonchè allo smaltimento delle pratiche pregresse accumulate a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, al fine di velocizzare e semplificare le attività dell'ufficiale di stato civile degli enti locali, all'articolo 79, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, ovvero da dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi dell'articolo 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445».)) Art. 37 Contributo straordinario contro il caro bollette 1. Al fine di contenere per le imprese e i consumatori gli effetti dell'aumento dei prezzi e delle tariffe del settore energetico, è istituito, per l'anno 2022, un contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario, determinato ai sensi del presente articolo, a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello Stato, per la successiva vendita dei beni, l'attività di produzione di energia elettrica, dei soggetti che esercitano l'attività di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale, dei soggetti rivenditori di energia elettrica di gas metano e di gas naturale e dei soggetti che esercitano l'attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi. Il contributo è dovuto, altresì, dai soggetti che, per la successiva rivendita, importano a titolo definitivo energia elettrica, gas naturale o gas metano, prodotti petroliferi o che introducono nel territorio dello Stato detti beni provenienti da altri Stati dell'Unione europea. Il contributo non è dovuto dai soggetti che svolgono l'attività di organizzazione e gestione di piattaforme per lo scambio dell'energia elettrica, del gas, dei certificati ambientali e dei carburanti. 2. La base imponibile del contributo solidaristico straordinario è costituita dall'incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021. ((In caso di saldo negativo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021, ai fini del calcolo della base imponibile per tale periodo è assunto un valore di riferimento pari a zero.)) Il contributo si applica nella misura del 10 per cento nei casi in cui il suddetto incremento sia superiore a euro 5.000.000. Il contributo non è dovuto se l'incremento è inferiore al 10 per cento. 3. Ai fini del calcolo del saldo di cui al comma 2, si assume il totale delle operazioni attive, al netto dell'IVA, e il totale delle operazioni passive, al netto dell'IVA, indicato nelle Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA, presentate, ai sensi dell'articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, per i periodi indicati al comma 2. 4. I soggetti tenuti al pagamento del contributo ai sensi del comma 1, che partecipano a un gruppo IVA costituito ai sensi dell'articolo 70-quater del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, per determinare i saldi di cui al comma 2 del presente articolo, assumono i dati delle fatture emesse e ricevute dal Gruppo IVA che riportano il codice fiscale dei suddetti soggetti, secondo quanto previsto dall'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze 6 aprile 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 90 del 18 aprile 2018 e, per le operazioni effettuate tra i soggetti partecipanti al Gruppo IVA, i dati risultanti dalle scritture contabili tenute ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. 5. Il contributo è liquidato e versato entro il 30 giugno 2022, con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, sentita l'((Autorità di regolazione per energia,)) reti e ambiente, sono definiti gli adempimenti, anche dichiarativi, e le modalità di versamento del contributo. Con il medesimo provvedimento possono essere individuati dati aggiuntivi da indicare nelle fatture di cessione e di acquisto dei prodotti di cui al comma 1 e sono definite le modalità per lo scambio delle informazioni, anche in forma massiva, con la Guardia di finanza. ((5-bis. Le entrate derivanti dal contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario determinato ai sensi del presente articolo sono attribuite alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano per la parte ad esse spettante in base ai rispettivi statuti di autonomia.)) 6. ((Ai fini della riscossione del contributo, dell'accertamento e delle relative sanzioni,)) nonchè per il relativo contenzioso, si applicano le disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto in quanto compatibili. 7. Il contributo non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive. 8. Al fine di evitare, a tutela del consumatore, indebite ripercussioni sui prezzi al consumo dei prodotti energetici e dell'energia elettrica, per il periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2022, i soggetti tenuti al pagamento del contributo di cui al comma 1 comunicano entro la fine di ciascun mese solare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato il prezzo medio di acquisto, di produzione e di vendita dell'energia elettrica, del gas naturale e del gas metano nonchè dei prodotti petroliferi, ((relativo al mese precedente.)) L'Autorità riscontra la sussistenza dei presupposti per l'adozione dei provvedimenti di sua competenza sulla base dei dati ricevuti e di apposite verifiche, nell'ambito di un piano straordinario di controlli sulla veridicità delle comunicazioni di cui al presente comma. Le modalità per la trasmissione dei dati sono stabilite dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato. 9. Ai fini dei riscontri e delle verifiche di cui al comma 8, l'Autorità si avvale, secondo modalità da definirsi mediante apposite intese, della collaborazione della Guardia di finanza, che utilizza anche i dati di cui al comma 5 e agisce con i poteri a essa attribuiti per l'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte sui redditi. 10. Ai fini di cui al comma 9 è autorizzata la spesa di euro 2 milioni per l'anno 2022 per la remunerazione delle maggiori prestazioni di lavoro straordinario del ((personale della Guardia di finanza)) effettuate dal 1° aprile al 31 dicembre 2022. Ai relativi oneri si provvede ai sensi dell'articolo 38. ((Art. 37 bis Rettifica agli allegati del rendiconto 2021 degli enti locali 1. Il provvedimento con il quale si rettificano gli allegati al rendiconto 2021 degli enti locali concernenti il risultato di amministrazione (allegato a) e l'elenco analitico delle risorse vincolate nel risultato di amministrazione (allegato a/2), al fine di adeguare i predetti allegati alle risultanze della certificazione di cui all'articolo 39, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, è di competenza del responsabile del servizio finanziario, previo parere dell'organo di revisione economico-finanziaria. Qualora risulti necessario rettificare anche il valore complessivo del risultato di amministrazione, il provvedimento rimane di competenza dell'organo consiliare, previo parere dell'organo di revisione economico-finanziaria.)) ((Art. 37 ter Utilizzo degli avanzi di amministrazione per la copertura di maggiori oneri derivanti dalle spese per l'energia 1. All'articolo 13 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 6 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per l'anno 2022, le risorse di cui al presente articolo possono essere utilizzate a copertura dei maggiori oneri derivanti dall'incremento della spesa per energia elettrica, non coperti da specifiche assegnazioni statali, riscontrati con riferimento al confronto tra la spesa dell'esercizio 2022 e la spesa registrata per utenze e periodi omologhi nel 2019»; b) dopo il comma 6 è inserito il seguente: «6.1. La verifica a consuntivo di cui all'articolo 106, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, non comporta nuovi oneri a carico della finanza pubblica».)) ((Art. 37 quater Disposizioni in materia di iscrizione a ruolo 1. Al fine di assicurare la necessaria liquidità alle famiglie e alle imprese in considerazione degli effetti negativi determinati dalla pandemia di COVID-19, nonchè delle ripercussioni economiche e produttive della crisi ucraina, per il periodo compreso tra la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e il 31 agosto 2022 il termine di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 462, è fissato in sessanta giorni.)) ((Art. 37 quinquies Revisione degli indicatori di deficit strutturale di bilancio per i comuni 1. In considerazione della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell'epidemia di COVID-19, ai fini del calcolo per gli anni 2020, 2021 e 2022 dei parametri obiettivi di cui all'articolo 242 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, gli enti locali includono tra gli incassi i ristori destinati alla compensazione delle minori entrate connesse all'emergenza sanitaria stessa negli anni di riferimento.)) Art. 38 Disposizioni finanziarie 1. Per le finalità del presente decreto il fondo di cui all'articolo 1-quater del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176 è incrementato di 40 milioni di euro per l'anno 2022 e 81 milioni di euro per l'anno 2023. ((1-bis. Il Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, è incrementato di 242,63 milioni di euro per l'anno 2023. 1-ter. Gli interessi passivi sui titoli del debito pubblico derivanti dagli effetti del ricorso all'indebitamento di cui al comma 2, lettera e), sono valutati in 5 milioni di euro per l'anno 2022, 25 milioni di euro per l'anno 2023, 35 milioni di euro per l'anno 2024, 40 milioni di euro per l'anno 2025, 43 milioni di euro per l'anno 2026, 47 milioni di euro per l'anno 2027, 50 milioni di euro per l'anno 2028, 54 milioni di euro per l'anno 2029, 57 milioni di euro per l'anno 2030, 60 milioni di euro per l'anno 2031 e 63 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2032, che aumentano, ai fini della compensazione degli effetti in termini di indebitamento netto, a 10 milioni di euro per l'anno 2022, 31 milioni di euro per l'anno 2023, 40 milioni di euro per l'anno 2024, 45 milioni di euro per l'anno 2025, 48 milioni di euro per l'anno 2026, 51 milioni di euro per l'anno 2027, 55 milioni di euro per l'anno 2028, 58 milioni di euro per l'anno 2029, 62 milioni di euro per l'anno 2030, 64 milioni di euro per l'anno 2031 e 67 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2032. 2. Agli oneri derivanti dagli articoli 1, 1-bis, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 11, 13, 15, 17, 18, 23, 31, 33, 36, 37 e dai commi 1, 1-bis e 1-ter del presente articolo determinati in 6.308.995.207 euro per l'anno 2022, 349.530.000 euro per l'anno 2023, 177.830.000 euro per l'anno 2024, 40.000.000 di euro per l'anno 2025, 43.000.000 di euro per l'anno 2026, 47.000.000 di euro per l'anno 2027, 50.000.000 di euro per l'anno 2028, 54.000.000 di euro per l'anno 2029, 57.000.000 di euro per l'anno 2030, 60.000.000 di euro per l'anno 2031 e 63.000.000 di euro annui a decorrere dall'anno 2032, che aumentano, ai fini della compensazione degli effetti in termini di indebitamento netto, a 355.530.000 euro per l'anno 2023, 182.830.000 euro per l'anno 2024, 45 milioni di euro per l'anno 2025, 48 milioni di euro per l'anno 2026, 51 milioni di euro per l'anno 2027, 55 milioni di euro per l'anno 2028, 58 milioni di euro per l'anno 2029, 62 milioni di euro per l'anno 2030, 64 milioni di euro per l'anno 2031 e 67 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2032, si provvede: a) quanto a 3.977.525.207 euro per l'anno 2022, mediante utilizzo delle maggiori entrate derivanti dall'articolo 37; b) quanto a 35.580.000 euro per l'anno 2024, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307; c) quanto a 197.850.000 euro per l'anno 2022 e 88.650.000 euro per l'anno 2023, mediante corrispondente utilizzo delle minori spese derivanti dagli articoli 1 e 1-bis, commi 1 e 2; d) quanto a 266.880.000 euro per l'anno 2023, che aumentano a 328.700.000 euro in termini di fabbisogno e indebitamento netto, mediante corrispondente utilizzo delle maggiori entrate derivanti dagli articoli 1, 1-bis, commi 1 e 2, e 11; e) mediante il ricorso all'indebitamento autorizzato dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica il 20 aprile 2022 con le risoluzioni di approvazione della relazione presentata al Parlamento ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. 2-bis. L'allegato 1 alla legge 30 dicembre 2021, n. 234, è sostituito dall'allegato 1 annesso al presente decreto.)) 3. Ai fini dell'immediata attuazione delle disposizioni recate dal presente decreto, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. Il Ministero dell'economia e delle finanze, ove necessario, può disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la cui regolarizzazione è effettuata con l'emissione di ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa. Art. 39 Entrata in vigore 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge. ALLEGATO I all'articolo 44, comma 11-sexies del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, introdotto dall'articolo 11, comma 1 - (Disposizioni in materia di integrazione salariale) +-------------------------------------------------------------------+ |Turismo | +-------------------------------------------------------------------+ |- Alloggio (codici ateco 55.10 e 55.20) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Agenzie e tour operator (codici ateco 79.1, 79.11, 79.12 e 79.90)| +-------------------------------------------------------------------+ |- Stabilimenti termali (codici ateco 96.04.20) | +-------------------------------------------------------------------+ | | +-------------------------------------------------------------------+ |Ristorazione | +-------------------------------------------------------------------+ |- Ristorazione su treni e navi (codici ateco 56.10.5) | +-------------------------------------------------------------------+ | | +-------------------------------------------------------------------+ |Attività ricreative | +-------------------------------------------------------------------+ |- Sale giochi e biliardi (codici ateco 93.29.3) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Altre attività di intrattenimento e divertimento (sale bingo) | |(codici ateco 93.29.9) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Musei (codici ateco 91.02 e 91.03) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Altre attività di servizi connessi al trasporto marittimo e per | |vie d'acqua (codici ateco 52.22.09) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Attività di distribuzione cinematografica, di video e di | |programmi televisivi (codici ateco 59.13.00) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Attività di proiezione cinematografica. (codici ateco 59.14.00) | +-------------------------------------------------------------------+ |- Parchi divertimenti e parchi tematici (codici ateco 93.21) | +-------------------------------------------------------------------+ ALLEGATO A all'articolo 11, comma 2 - (Disposizioni in materia di integrazione salariale) ===================================================================== | 0 Codici Ateco 2007 | +================+==================================================+ | |CH 24.1 Siderurgia - Fabbricazione di ferro, | |Siderurgia |acciaio e ferroleghe | +----------------+--------------------------------------------------+ | |AA 02.20 Legno grezzo | | |--------------------------------------------------+ |Legno |CC 16 Industria del legno e dei prodotti in legno | | |e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di | | |articoli in paglia e materiali da intreccio | +----------------+--------------------------------------------------+ | |CG 23.31 Piastrelle in ceramica per pavimenti e | | |rivestimenti | | |--------------------------------------------------+ | |CG 23.41 Fabbricazione di prodotti in ceramica per| | |usi domestici e ornamentali | | |--------------------------------------------------+ | |CG 23.42 Articoli sanitari in ceramica | |Ceramica |--------------------------------------------------+ | |CG 23.43 Isolatori e pezzi isolanti in ceramica | | |--------------------------------------------------+ | |CG 23.44 Altri prodotti in ceramica per uso | | |tecnico e industriale | | |--------------------------------------------------+ | |CG 23.49 Altri prodotti in ceramica n.c.a. | +----------------+--------------------------------------------------+ | |CL 29.1 Fabbricazione di autoveicoli | | |--------------------------------------------------+ | |CL 29.2 Fabbricazione di carrozzerie per | |Automotive |autoveicoli, rimorchi e semirimorchi | | |--------------------------------------------------+ | |CL 29.3 Fabbricazione di parti ed accessori per | | |autoveicoli e loro motori | +----------------+--------------------------------------------------+ | |CA 10.61.2 Prodotti della molitura di altri | | |cereali (farine, semole, semolino ecc. di segale, | | |avena, mais, granturco e altri cereali) | | |--------------------------------------------------+ |Agroindustria |CA 10.62 Amidi e prodotti amidacei (incluso olio | |(mais, concimi, |di mais) | |grano tenero) |--------------------------------------------------+ | |CE 20.15 Fabbricazione di fertilizzanti e composti| | |azotati (esclusa la fabbricazione di compost) | | |--------------------------------------------------+ | |AA 01.11.1 Coltivazione di cereali (escluso il | | |riso) | +----------------+--------------------------------------------------+ «ALLEGATO 1 (Articolo 38, comma 2-bis) "Allegato 1 (articolo 1, comma 1) (importi in milioni di euro) ==================================================================== | RISULTATI DIFFERENZIALI | +==================================================================+ | - COMPETENZA - | +==================================================================+ | Descrizione risultato differenziale | 2022 | 2023 | 2024 | +------------------------------------------+-------+-------+-------+ |Livello massimo del saldo netto da | | | | |finanziare, tenuto conto degli effetti | | | | |derivanti dalla presente legge |205.133|180.500|116.942| +------------------------------------------+-------+-------+-------+ |Livello massimo del ricorso al mercato | | | | |finanziario, tenuto conto degli effetti | | | | |derivanti dalla presente legge (*) |482.480|490.600|435.617| +------------------------------------------+-------+-------+-------+ | - CASSA - | +------------------------------------------+-------+-------+-------+ | Descrizione risultato differenziale | 2022 | 2023 | 2024 | +------------------------------------------+-------+-------+-------+ |Livello massimo del saldo netto da | | | | |finanziare, tenuto conto degli effetti | | | | |derivanti dalla presente legge |282.133|245.500|174.142| +------------------------------------------+-------+-------+-------+ |Livello massimo del ricorso al mercato | | | | |finanziario, tenuto conto degli effetti | | | | |derivanti dalla presente legge (*) |559.505|555.600|492.817| +------------------------------------------+-------+-------+-------+ |(*) al netto delle operazioni effettuate al fine di rimborsare | |prima della scadenza o di ristrutturare passività preesistenti | |con ammortamento a carico dello Stato. | +------------------------------------------------------------------+ "»
Corte Costituzionale
1997
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 27 del 2-7-1997
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-02&atto.codiceRedazionale=097C0696
N. 196 ORDINANZA 17 - 24 giugno 1997
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Imposte in genere - Amministratori di societa' a responsabilita' limitata fallita - Obbligo di pagamento in solido delle soprattasse pene pecuniarie causate da accertamenti derivanti da elementi estranei alla volonta' degli amministratori - Analoga questione gia' dichiarata non fondata dalla Corte con sentenza n. 348/1987 - Manifesta infondatezza. (D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 98, sesto comma). (Cost., artt. 24 e 113). Questione proposta con ord. n. 530 del 1996 (Comm. trib. di Fermo) - G.U. n. 25, 1a s.s., del 1996 (097C0696) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.27 del 2-7-1997)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: dott. Renato GRANATA; Giudici: prof. Giuliano VASSALLI, prof. Francesco GUIZZI, prof. Cesare MIRABELLI, prof. Fernando SANTOSUOSSO, avv. Massimo VARI, dott. Cesare RUPERTO, dott. Riccardo CHIEPPA, prof. Gustavo ZAGREBELSKY, prof. Valerio ONIDA, avv. Fernanda CONTRI, prof. Guido NEPPI MODONA, prof. Piero Alberto CAPOTOSTI; ha pronunciato la seguente Ordinanza nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 98, sesto comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), promosso con ordinanza emessa il 29 novembre 1984 dalla Commissione tributaria di primo grado di Fermo sul ricorso proposto da "L'Azzurra" s.r.l. contro l'Ufficio delle Imposte Dirette di Fermo, iscritta al n. 530 del registro ordinanze 1996 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 25, prima serie speciale, dell'anno 1996; Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri; Udito nella camera di consiglio del 23 aprile 1997 il giudice relatore Gustavo Zagrebelsky; Ritenuto che con ordinanza emessa il 29 novembre 1984, ma pervenuta alla Corte costituzionale il 13 maggio 1996, la Commissione tributaria di primo grado di Fermo, sul ricorso proposto dall'amministratore di una società a responsabilità limitata, fallita, contro l'iscrizione a ruolo di pene pecuniarie relative agli anni 1974, 1975 e 1976, a carico della società e suo personale ex art. 98 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), ha sollevato questione di legittimità costituzionale di detto art. 98, sesto comma, per violazione degli artt. 24 e 113 della Costituzione; che, secondo il rimettente, la disposizione censurata "pone ''genericamente'' l'obbligo di pagamento in solido delle soprattasse e pene pecuniarie che possono essere causate da accertamenti derivanti da elementi del tutto estranei alla volontà degli amministratori i quali, peraltro, in caso di fallimento non hanno responsabilità patrimoniali di sorta", mentre il rappresentante non può essere responsabile in solido di obbligazioni che derivano da atti del tutto leciti, posti in essere nell'esclusivo interesse della società, essendo necessaria, prima di procedere al coinvolgimento del rappresentante, la "prova che lo stesso debba condividere la responsabilità dell'obbligazione principale"; che nel presente giudizio è intervenuto il Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, per chiedere che la questione venga dichiarata manifestamente infondata, non prospettando l'ordinanza profili nuovi o diversi da quelli esaminati dalla Corte in precedenti decisioni, tanto più che la disposizione censurata è di carattere esclusivamente sostanziale, e non attiene alla disciplina del procedimento da seguire nei confronti degli obbligati solidali al pagamento delle sanzioni, nè ai rimedi che gli obbligati possono esperire per tutelare le loro posizioni. Considerato che questa Corte, dopo l'emissione dell'ordinanza della Commissione tributaria di primo grado di Fermo (ordinanza pervenuta alla Corte costituzionale il 13 maggio 1996, ma emessa circa dodici anni prima), ha dichiarato, con la sentenza n. 348 del 1987, non fondata analoga questione, sollevata in riferimento all'art. 24 della Costituzione, non essendo leso il diritto di difesa "perchè nulla vieta al rappresentante del soggetto passivo di far valere le proprie ragioni nel procedimento tributario" e che tale pronuncia è stata ribadita con successive ordinanze di manifesta infondatezza (nn. 48 e 591 del 1988; n. 246 del 1989; n. 178 del 1990; n. 519 del 1991); che, del pari, non può ritenersi violato l'art. 113 della Costituzione, tenuto conto che il responsabile in solido con il soggetto passivo può comunque impugnare gli atti amministrativi di imposizione tributaria che ritenga lesivi della propria posizione; che, pertanto, la questione deve essere dichiarata manifestamente infondata. Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale. Per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'art. 98, sesto comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), sollevata, in riferimento agli artt. 24 e 113 della Costituzione, dalla Commissione tributaria di primo grado di Fermo con l'ordinanza indicata in epigrafe. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 17 giugno 1997. Il Presidente: Granata Il redattore: Zagrebelsky Il cancelliere: Fruscella Depositata in cancelleria il 24 giugno1997. Il cancelliere: Fruscella 97C0696
Contratti
2008
AVVISI E BANDI DI GARA
PROVINCE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 28-7-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-28&atto.codiceRedazionale=C-0813558
PROVINCIA DI CAMPOBASSO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 28-7-2008)
Bando di gara per l'affidamento del servizio di locazione finanziaria di tipo traslativo per l'acquisizione di un edificio scolastico - CIG n. 0189115E9E Parte di provvedimento in formato grafico C-0813558 (A pagamento).
Contratti
2015
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 33 del 18-3-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-03-18&atto.codiceRedazionale=T15BFM4150
GRUPPO TORINESE TRASPORTI S.P.A. (TO)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.33 del 18-3-2015)
Avviso informativo per l'istituzione dell'albo fornitori Il GRUPPO TORINESE TRASPORTI - GTT SPA con sede in Torino C.so Turati 19/6 istituisce l' "Albo Fornitori GTT", al fine di acquisire beni, servizi (compresi quelli tecnici) e lavori, sia nei settori speciali che nei settori ordinari, nei casi in cui la normativa vigente (artt. 57, 90, 122 comma 7, 125, 221 del D.Lgs. 163/2006) e quella regolamentare consentono il ricorso a procedura senza previa pubblicazione di avviso. L'Albo è attualmente operativo per le classi merceologiche inerenti forniture e servizi indicate sul sito di GTT e per la fascia economica fino ad Euro 207.000 (Iva esclusa). Successivamente e previa informativa pubblicata solo sul suddetto sito saranno attivate ulteriori classi merceologiche. Si precisa che l'Albo di cui al presente avviso è "aperto" e pertanto potranno essere presentate in ogni momento le domande di iscrizione. All'interno dell'Albo gli operatori economici, singoli o riuniti in soggetti gruppo, sono qualificati per la/le classe/i merceologica/che per cui hanno presentato domanda purchè coerente con l'oggetto sociale risultante dalla certificazione di iscrizione alla CCIAA e in possesso dei requisiti previsti dal Regolamento Albo Fornitori. Al fine di ottenere l'iscrizione l'operatore economico è tenuto a presentare domanda on line sul sito internet GTT. In particolare l'operatore deve: - prendere visione del Regolamento Albo Fornitori; - compilare gli appositi moduli di iscrizione inserendo i dati e la documentazione richiesta. In ogni caso l'operatore deve dichiarare di essere in possesso dei requisiti generali di cui all'art. 38 D. Lgs. 163/2006 nonchè di essere in regola con la norma di cui all'art. 67 comma 1 D. Lgs. 159/2011 e presentare, ai fini della qualificazione nella/e classe/i merceologica/che e nella fascia economica di interesse: a) per tutte le classi merceologiche: visura camerale attestante l'iscrizione nel registro della CCIAA di competenza; b) per le classi merceologiche inerenti forniture e servizi (anche di natura tecnica): - elenco dei contratti riferiti alla classe merceologica o alle singole sottoclassi per cui si richiede l'iscrizione, eseguiti nel triennio precedente la data di presentazione della domanda, con l'indicazione del loro importo complessivo che deve essere almeno pari ad euro 207.000 (IVA esclusa); - eventuali titoli abilitativi richiesti dalla legge per l'esercizio dell'attività; - presentazione di almeno una referenza bancaria; c) per le classi merceologiche inerenti i lavori: - dichiarazione in merito al possesso dei requisiti di cui all'art. 90 DPR 207/2010 per esecuzione di lavori fino a Euro 150.000 (Prima fascia); - per lavori superiori a Euro 150.000 e fino ad Euro 1.000.000, attestazione SOA con indicazione della/e categoria/e e classifica/che; - eventuali titoli abilitativi richiesti dalla legge per l'esercizio dell'attività; d) per le classi merceologiche critiche (indicate nell'allegato pubblicato sul sito GTT), oltre a quanto indicato alle precedenti lettere a) e b): certificazione ISO 9001:2008. Le modalità di scelta del contraente e di svolgimento dell'attività negoziale nei settori ordinari e nei settori speciali sono disciplinate dal D.Lgs. 163/2006 e dal D.P.R. 207/2010 oltre che dalle norme regolamentari adottate da GTT SPA. Resta ferma la facoltà di GTT SPA di indire per ogni appalto una specifica procedura di gara ad evidenza pubblica, nel rispetto della vigente normativa di legge e regolamentare. Per ogni dettaglio si rinvia al "Regolamento Albo Fornitori" (pubblicato sul sito internet www.gtt.to.it - Area Fornitori - Albo Fornitori Informatizzato) e al "Regolamento per acquisti in economia di lavori, servizi e forniture" (pubblicato sul sito internet www.gtt.to.it - Area Fornitori). Ai sensi del D. Lgs 196/2003 i dati forniti dai partecipanti alla gara sono raccolti e pubblicati come previsto dalle norme in materia di appalti pubblici. Torino, 16 marzo 2015. Il presidente e amministratore delegato Walter Ceresa T15BFM4150
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 14 del 3-2-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-03&atto.codiceRedazionale=T12BFM1994
VOLSCA AMBIENTE E SERVIZI S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.14 del 3-2-2012)
Avviso di aggiornamento dell'elenco aperto di professionisti per il conferimento di servizi attinenti l'architettura e l'ingegneria di importo inferiore ad Euro 100.000 della volsca ambiente e servizi s.p.a. Ente costituente: Volsca Ambiente e Servizi SpA, Corso della Repubblica 125, 00049 Velletri (Rm) www.volscambiente.it Oggetto: Elenco aperto di professionisti. Modalità di iscrizione: le modalità di iscrizione sono reperibili sul sito www.volscambiente.it Termine di ricevimento: 20 Febbraio 2012, ore 13.00 Responsabile della gestione dell'elenco: Responsabile tecnico Ing. Luca Cori (l.cori@volscambiente.it) Velletri, 31/01/2012 L'amministratore delegato Franco De Felice T12BFM1994
Concorsi
2018
ENTI LOCALI
AMBITO SOCIALE DI MARTANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 8 del 26-1-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-26&atto.codiceRedazionale=18E00826
AMBITO SOCIALE DI MARTANO
CONCORSO (scad. 24 febbraio 2018)
Procedura pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione di quattro unita' di vari profili professionali. (GU n.8 del 26-01-2018)
In esecuzione delle deliberazioni del coordinamento istituzionale dell'Ambito di Martano (Lecce) n. 15 del 31 agosto 2017 e n. 24 del 13 dicembre 2017, viene indetta procedura pubblica, per titoli e colloquio, per: l'assunzione a tempo pieno e determinato (fino al 31 dicembre 2019) di una unità di istruttore direttivo categoria D, p.e. D1 da destinare all'ufficio di piano - Ambito di Martano; l'assunzione a tempo pieno e determinato (fino al 31 dicembre 2019) di due unità di assistente sociale specialista - categoria D, p.e. D1 - da destinare all'ufficio di piano - Ambito di Martano; l'assunzione a tempo parziale - 21 ore - e determinato (fino al 31 dicembre 2019) di una unità di assistente sociale - categoria D, p.e. D1 - da destinare all'ufficio di piano - Ambito di Martano. Il termine per la presentazione delle domande è fissato perentoriamente al trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando, con indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso pubblico è pubblicato all'albo pretorio on-line del Comune di Martano (LE) - nonchè nella relativa sezione - Amministrazione Trasparente - Bandi di Concorso - Per informazioni gli interessati potranno rivolgersi alla dott.ssa Rizzo Manuela - Responsabile del procedimento: e-mail: ufficiodipiano@ambitodimartano.it PEC: comune.martano@pec.rupar.puglia.it
Parte Seconda
2007
Altri annunzi
Espropri
Parte Seconda n. 64 del 5-6-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-06-05&atto.codiceRedazionale=C-0711191
RETE FERROVIARIA ITALIANA - S.p.a. Direzione Manutenzione - Direzione Compartimentale Infrastruttura Reggio Calabria Struttura Organizzativa Tecnico
Reggio Calabria, via S. Francesco da Paola n. 58A Codice fiscale n. 01585570581
(GU Parte Seconda n.64 del 5-6-2007)
Espropriazione per pubblica utilità Ai sensi degli articoli 52, 53 e 54, legge n. 2359/1865 e 13 legge n. 865/71 si fa noto a chi può averne interesse che il prefetto della Provincia di Catanzaro, con decreto prot. n. 61783/Espr. del 24 novembre 2006 ha pronunciato l'espropriazione, per sede stabile delle Ferrovie e sue dipendenze, a favore di Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. degli immobili siti in Comune di Nocera Terinese occorsi per l'esecuzione dei lavori di costruzione della nuova S.S.E. di Nocera Torinese e della linea elettrica di alimentazione a 66 Kv in derivazione dall'esistente linea primaria F.S. Battipaglia-Reggio Calabria intestati alla ditta: La Macchia S.r.l. con sede legale in Cosenza, via Sambiase n. 18, riportati al Catasto terreni al foglio di mappa 18, particelle n. 202, superficie mq 8.498, n. 203 superficie mq 217, n. 209, superficie mq 180, n. 221, superficie mq 96, n. 213, superficie mq 815 indennità complessiva corrisposta Euro 118.813,41 somma comprensiva dell'indennità di asservimento di cui al decreto prot. n. 61786/Espr. del 24 novembre 2006. Il responsabile: ing. Felice Lo Presti C-0711191 (A pagamento).
Concorsi
2002
ALTRI ENTI
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI RIETI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 4 del 15-1-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-01-15&atto.codiceRedazionale=02E10049
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI RIETI
CONCORSO (scad. 14 febbraio 2002)
Concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di un posto nella posizione B1, area B del C.C.N.L., del comparto degli enti pubblici non economici. (GU n.4 del 15-01-2002)
È indetto concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di un posto nella posizione B1, area B del C.C.N.L. del comparto degli enti pubblici non economici. Titolo di studio richiesto: diploma di scuola media secondaria di secondo grado. Termine di presentazione delle domande trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale. Per informazioni in merito rivolgersi agli uffici dell'ordine in Rieti - via Viscardi n. 16 - tel. 0746/200043. Rieti, 27 dicembre 2001 Il presidente: Chiriaco
Concorsi
2013
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA SANITARIA LOCALE CN1 - CUNEO, MONDOVI' E SAVIGLIANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 29 del 12-4-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-12&atto.codiceRedazionale=13E01559
AZIENDA SANITARIA LOCALE CN1 - CUNEO, MONDOVI' E SAVIGLIANO
CONCORSO (scad. 13 maggio 2013)
Avviso pubblico per il conferimento dell'incarico quinquennale di direttore della struttura complessa emergenza sanitaria territoriale 118. (GU n.29 del 12-04-2013)
È indetto avviso pubblico per il conferimento dell'incarico quinquennale di Direttore della Struttura Complessa Emergenza Sanitaria Territoriale 118. Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta libera e corredate dai documenti prescritti, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente annuncio nella Gazzetta Ufficiale. Il testo del integrale del bando è pubblicato sul sito www.aslcn1.it sezione: concorsi e avvisi. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ASL CN1 S.C. Personale - Ufficio Concorsi - Tel. 0171/450641-7.
Contratti
2023
AVVISI E BANDI DI GARA
UNIVERSITÀ ED ALTRI ENTI DI ISTRUZIONE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 73 del 28-6-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-28&atto.codiceRedazionale=TX23BFL18672
POLITECNICO DI MILANO
Sede: piazza Leonardo da Vinci, 32 - 20133 Milano Punti di contatto: Servizio Gare e Acquisti Servizi e Forniture Codice Fiscale: 80057930150 Partita IVA: 04376620151
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.73 del 28-6-2023)
Bando di gara europea a procedura telematica aperta per l'affidamento dei servizi assicurativi del Politecnico di Milano SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Politecnico di Milano Sede: piazza Leonardo da Vinci, 32 - 20133 Milano IT Codice Fiscale e/o Partita IVA: 04376620151 Indirizzo generale dell'amministrazione aggiudicatrice/ente aggiudicatore: http://www.polimi.it Indirizzo del profilo di committente: http://www.polimi.it/imprese/partecipaaunagara Accesso elettronico alle informazioni: http://www.polimi.it/imprese/partecipaaunagara e http://www.ariaspa.it Presentazione per via elettronica di offerte e richieste di partecipazione: http://www.ariaspa.it Bando di gara - Gara europea a procedura telematica aperta per l'affidamento dei servizi assicurativi del Politecnico di Milano. I.4) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attività Organismo di diritto pubblico I.5) Principali settori di attività Istruzione SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1) Denominazione appalto: Gara europea a procedura telematica aperta per l'affidamento dei servizi assicurativi del Politecnico di Milano II.1.2) Codice CPV principale: 66510000 Servizi assicurativi II.1.3) Tipo di appalto: Servizi II.1.4) Breve descrizione: Gara europea a procedura telematica aperta per l'affidamento dei servizi assicurativi del Politecnico di Milano suddivisa in nove lotti: LOTTO 1 Polizza All Risks - CIG 9902600C06; LOTTO 2 Polizza RCT/O - CIG 99026358E9; LOTTO 3 Polizza RC Patrimoniale - CIG 9902717C93; LOTTO 4 Polizza Tutela legale e peritale - CIG 9902734A9B; LOTTO 5 Polizze Infortuni - CIG 990276435F: a) Infortuni categorie diverse - b) Assistenza e rimborso spese mediche per il personale in missione all'estero; LOTTO 6 Polizza Multirischi veicoli - CIG 9902915FF7; LOTTO 7 Polizza RC Inquinamento - CIG 9902936150; LOTTO 8 Polizza RC violazione degli accordi di riservatezza - CIG 9902949C07; LOTTO 9 Polizze Studenti - CIG 9902968BB5: a) Infortuni studenti, assegnisti di ricerca e figure assimilate - b) Furto e rapina di beni mobili di proprietà degli studenti II.1.5) Valore stimato: € 11.844.000,00 IVA esente II.1.6) Informazioni relative ai lotti: Questo appalto è. suddiviso in lotti: sì Le offerte vanno presentate per tutti i lotti II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 1 Polizza All Risks - CIG 9902600C06 Lotto n.: 1 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza All Risks II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 3.000.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 2 Polizza RCT/O - CIG 99026358E9 Lotto n.: 2 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano II.2.4) Descrizione Polizza RCT/O II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 690.000,00 oltre IVA II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 3 Polizza RC Patrimoniale - CIG 9902717C93 Lotto n.: 3 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza RC Patrimoniale II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 330.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 4 Polizza Tutela legale e peritale - CIG 9902734A9B Lotto n.: 4 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza Tutela legale e peritale II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 180.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 5 Polizze Infortuni - CIG 990276435F Lotto n.: 5 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizze Infortuni: a) Infortuni categorie diverse; b) Assistenza e rimborso spese mediche per il personale in missione all'estero II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 1.200.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 6 Polizza Multirischi veicoli - CIG 9902915FF7 Lotto n.: 6 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza Multirischi veicoli II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 240.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 7 Polizza RC Inquinamento - CIG 9902936150 Lotto n.: 7 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza RC Inquinamento II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 108.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 8 Polizza RC violazione degli accordi di riservatezza Lotto n.: 8 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza RC violazione degli accordi di riservatezza II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 360.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 9 Polizze Studenti - CIG 9902968BB5 Lotto n.: 9 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizze Studenti: a) Infortuni studenti, assegnisti di ricerca e figure assimilate; b) Furto e rapina di beni mobili di proprietà degli studenti II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 5.736.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) Condizioni di partecipazione III.1.1) Abilitazione all'esercizio dell'attività professionale, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale a) Iscrizione nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro delle commissioni provinciali per l'artigianato per attività coerenti con quelle oggetto della presente procedura di gara. b) La partecipazione alla gara è riservata alle Società di assicurazione, singole o associate, munite di autorizzazione all'esercizio dell'attività assicurativa sul territorio italiano III.1.2) Capacità economica e finanziaria Criteri di selezione indicati nei documenti di gara III.1.3) Capacità professionale e tecnica Criteri di selezione indicati nei documenti di gara SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: Procedura aperta IV.1.8) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: sì IV.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione Data: 27/07/2023 Ora locale: 14:00 IV.2.4) Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione: Italiano IV.2.7) Modalità di apertura delle offerte Data: 27/07/2023 Ora locale: 14:30 Luogo: Procedura telematica di gara, l'apertura delle buste avverrà tramite portale. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Informazioni relative alla rinnovabilità Si tratta di un appalto rinnovabile: no VI.3) Informazioni complementari: Ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge n. 55 del 2019, come modificato dall'art. 8, comma 7, legge n. 120 del 2020, alla presente procedura si applica l'inversione procedimentale, ai sensi dell'art. 133, comma 8, D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale amministrativo regionale Lombardia Via Corridoni, 39 Milano 20122 IT VI.4.4) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione dei ricorsi: Servizio Gare e Acquisti Servizi e Forniture Piazza Leonardo da Vinci, 32 Milano 20133 IT ufficioacquisti@polimi.it Telefono: +39 0223999300 Fax: +39 0223992285 VI.5) Data spedizione avviso in GUUE: 22/06/2023 Il responsabile unico del procedimento Roberto De Roberto TX23BFL18672
Contratti
2012
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 35 del 23-3-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-23&atto.codiceRedazionale=T12BGA5383
BANCA D'ITALIA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.35 del 23-3-2012)
Avviso volontario per la trasparenza preventiva (art.79-bis del d.lgs. n.163/2006 e s.m.i.) Stazione appaltante: BANCA D'ITALIA - Servizio Elaborazioni e Infrastrutture - Via Nazionale 91 - 00184 Roma - Tel. 0647921 - www.bancaditalia.it. Oggetto del contratto: acquisizione licenze e servizio di supporto. Motivazione dell'affidamento con procedura negoziata: ai sensi dell'art. 57, comma 2, lettera b) del d.lgs. n. 163/2006 e s.m.i, in quanto la società è titolare dei diritti di esclusiva. Denominazione aggiudicatario: SUNGARD REFERENCE DATA SOLUTIONS LLC 25 Canada Square - E14 5LQ London - U.K. Il capo del servizio - Responsabile del procedimento ing. Andrea Cividini T12BGA5383
Parte Seconda
2020
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 60 del 21-5-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-21&atto.codiceRedazionale=TX20ABA4495
TRIBUNALE CIVILE DI LECCE
(GU Parte Seconda n.60 del 21-5-2020)
Notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. - Estratto ricorso per riconoscimento di proprietà per intervenuta usucapione speciale La Sig.ra TORSELLO MARIA ANTONIA, C.F. TRSMNT32C68A184U, nata ad Alessano (LE), il 28/03/1932, ivi residente in Contrada Trappeti n.5, difesa e rappresentata dall'Avv. Anna Maria Melcarne del Foro di Lecce, C.F. MLCNMR68B52F205I, con studio in Gagliano del Capo (LE), Via Unità D'Italia n.25 presso la quale è elettivamente domiciliata, P.E.C: melcarne.annamaria@ordavvle.legalmail.it, espone che da oltre quarant'anni è nel possesso ininterrotto, pacifico, indisturbato, manifesto ed uti dominus del fondo rustico ubicato in agro di Alessano (LE) costituito dalle particelle riportate nel Catasto Terreni del medesimo Comune al Foglio 18, Particella 653, 654, 655, tutte intestate ai Sig.ri: COPPOLA Cosimo nato ad Alessano il 27/09/1920; COPPOLA Gianni nato ad Alessano il 05/02/1930; COPPOLA Maria Cristina nata ad Alessano il 01/03/1927; COPPOLA Mario nato ad Alessano il 17/02/1924; LAGANA Antonio; LAGANA Ermino nato ad Alessano il 17/04/1924; LAGANA Genoveffa; LAGANA Gianna Maria nata ad Alessano il 14/04/1929; LAGANA Giannantonio nato ad Alessano il 14/04/1929; LAGANA Giuseppe; LAGANA Luigia nata ad Alessano il 13/03/1910; LAGANA Teresa nata ad Alessano l'11/04/1931; LAGANA Antonio nato ad Alessano il 04/06/1922; LAGANA Domenico nato ad Alessano il 20/02/1921; MANSULLO Maria Addolorata, Usufruttuaria parziale; PICCINNI Pompea nata ad Alessano il 29/02/1920; SERGI Antonio nato ad Alessano il 19/09/1953; SERGI Erminia nata ad Alessano il 18/03/1914; SERGI Filomena, nata ad Alessano il 02/12/1906; SERGI Giuliana nata ad Alessano il 19/01/1949; SERGI Giuseppe nato ad Alessano il 10/10/1951; SERGI Luigia nata ad Alessano il 19/01/1923; SERGI Maria Antonia nata ad Alessano il 22/12/1926; SERGI Milvana nata ad Alessano il 02/01/1921; SERGI Raffaele nato ad Alessano il 13/02/1947. Pertanto, sussistendo tutti i requisiti richiesti dall'art.1159-bis del Codice Civile per la regolarizzazione dei titoli di proprietà tramite la procedura prevista dalla Legge n.346/76, ha proposto ricorso per il riconoscimento della piena e totale proprietà per intervenuta usucapione speciale. Il Giudice Onorario del Tribunale di Lecce, Avv. Giovanni Tommasi, letto il Ricorso ex art. 1159-bis del Codice Civile del 31/10/2019, depositato in Cancelleria il 07/11/2019, vista la Legge n.346/76, con decreto depositato il 13/12/2019 ha disposto che la richiesta di usucapione sia resa nota mediante: affissione del ricorso per 90 giorni all'Albo del Comune di Alessano; pubblicazione del ricorso per estratto per una sola volta nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nei termini di legge; nonchè notifica del ricorso e del decreto, anche ai sensi dell'art. 150 cpc, a coloro che nei registri immobiliari figurano titolari di diritti reali sull'immobile ed a coloro che nel ventennio antecedente alla presentazione del ricorso abbiano trascritto contro l'istante o i suoi danti causa domanda non perenta diretta a rivendicarne la proprietà o altri diritti reali di godimento sul fondo di cui si chiede la declaratoria di usucapione. In data 03/02/2020 il Presidente del Tribunale di Lecce, su Istanza n.1 depositata il 21/01/2020, ha autorizzato la notifica per pubblici proclami del ricorso e del decreto del Giudice emesso nell'ambito del giudizio civile per usucapione, avente RG n.10610/2019. Si indica il termine di 90 giorni per l'opposizione ex art.3, co. 3, Legge n.346/1976, decorrente dalla scadenza del termine di affissione ovvero dalla data di notifica del ricorso e del decreto. avv. Anna Maria Melcarne TX20ABA4495
Parte Seconda
2011
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 45 del 21-4-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-04-21&atto.codiceRedazionale=T11ADD5983
A. MENARINI INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE S.R.L.
Sede Legale : e domicilio fiscale in Firenze, Via Sette Santi 3. Codice Fiscale e/o Partita IVA : 00395270481 codice SIS 542
(GU Parte Seconda n.45 del 21-4-2011)
Estratto Comunicazione notifica regolare UVA del 12 aprile 2011, prot. AIFA/V & A/P/38891. Specialità Medicinale: FASTUM (AIC: 023417) Confezioni: 023417126 2,5% spray cutaneo, soluzione; 023417114, 023417037 2,5% gel. Titolare AIC: A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite s.r.l. N° e tipologia variazione: C.I.3.a IB forseen Codice pratica N°: N1B/2011/48 Tipo di modifica: Modifica stampati Modifica apportata: Modifica stampati in seguito alla decisione della Commissione Europea n. C(2010)8646 del 29/11/2010 ai sensi dell'art. 107 della Direttiva 2001/83/CE, riguardante i medicinali per uso topico contenenti il principio attivo Ketoprofene, su richiesta dell'Ufficio di Farmacovigilanza. È autorizzata la modifica degli stampati richiesta (paragrafi 4.3, 4.4, e 4.8 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e corrispondenti paragrafi del Foglio Illustrativo e delle Etichette) relativamente alle confezioni sopra elencate e la responsabilità si ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC. I lotti già prodotti non possono più essere dispensati al pubblico a decorrere dal 120° giorno successivo a quello della pubblicazione della determinazione AIFA di modifica del regime di fornitura pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della repubblica Italiana n. 12 del 17.01.2011. Trascorso il suddetto termine non potranno più essere dispensate al pubblico confezioni che non rechino le modifiche indicate dal presente provvedimento. È approvata, altresì, secondo la lista dei termini standard della Farmacopea Europea, la denominazione delle confezioni da riportare sugli stampati così come indicata nell'oggetto. L'efficacia dell'atto decorre dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il Procuratore dr Roberto Pala T11ADD5983
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 59 del 20-5-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-20&atto.codiceRedazionale=TC11BFC10003
UFFICIO REGIONALE MONOPOLI DI STATO DELLA LOMBARDIA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.59 del 20-5-2011)
Bando di gara asta pubblica del 7 giugno 2011 della Rivendita Generi di Monopolio n. 81 in Milano con annessa ricevitoria lotto n. 3200 nella seguente zona. Il giorno 7 giugno 2011 alle ore 10 presso questo Ufficio sito in via S. Marco n. 32 in Milano, avanti al Direttore o a chi per esso, si terrà la pubblica gara per l'appalto della Rivendita Generi di Monopolio n. 81 in Milano con annessa ricevitoria lotto n. 3200 nella seguente zona: tutti i locali commerciali idonei ubicati in viale Coni Zugna contraddistinti dai civici numeri 37, 39 e 44 ai sensi degli articoli 25 della legge 22 dicembre 1957, n. 1293, art. 1 lettera a) della legge 23 luglio 1980, n. 384, e 51 del decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 1958 - 1074. La rivendita nell'esercizio finanziario 2009 ha dato complessivamente € 64.616,00 di reddito a tabacchi e € 20.290,00 di aggio lotto. Il direttore: ing. Francesco De Donato TC11BFC10003
Parte Seconda
2012
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Proroga termini
Parte Seconda n. 35 del 22-3-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-22&atto.codiceRedazionale=TC12ABP4026
PREFETTURA DI FIRENZE
(GU Parte Seconda n.35 del 22-3-2012)
Protocollo: Fasc. n. 51/2012/14.2/Gab. Proroga termini Il Prefetto della provincia di Firenze, Vista la nota n. 0173909/12 datata 27 febbraio 2012, con la quale la Banca d'Italia, sede di Firenze, ha comunicato che lo sportello di Fucecchio della Banca Popolare di Lajatico Soc. Coop. non ha potuto funzionare con regolarità il giorno 1° febbraio 2012, a causa di eccezionali condizioni di maltempo, ed ha chiesto la proroga dei termini legali e convenzionali scaduti in detto giorno o nei cinque giorni successivi; Considerato che l'evento rientra nella fattispecie di cui all'art. 1 del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1; Visto l'art. 2 del predetto decreto legislativo; Decreta: ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1, è riconosciuta essere causata da eventi eccezionali la chiusura dello sportello di Fucecchio della Banca Popolare di Lajatico Soc. Coop., il giorno 1 febbraio 2012; pertanto i termini legali e convenzionali sono prorogati in favore della suindicata Filiale di 15 giorni a decorrere dal primo giorno lavorativo successivo alla data di cui sopra. Firenze, 7 marzo 2012 Il prefetto Padoin TC12ABP4026 (Gratuito)
Serie Generale
2003
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
AGENZIA DEL TERRITORIO
Serie Generale n. 283 del 5-12-2003
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-12-05&atto.codiceRedazionale=03A13120&elenco30giorni=false
AGENZIA DEL TERRITORIO
PROVVEDIMENTO 6 novembre 2003
Accertamento del periodo di mancato funzionamento dell'Ufficio del territorio di Massa Carrara. (GU Serie Generale n.283 del 05-12-2003)
IL DIRETTORE REGIONALE per la Toscana Visto il decreto del Ministro delle finanze n. 1390 del 28 dicembre 2000, con cui a decorrere dal 1° gennaio 2001 è stata resa esecutiva l'Agenzia del territorio, prevista dall'art. 64 del decreto legislativo n. 300/1999. Visto l'art. 9, comma 1, del regolamento di amministrazione dell'Agenzia del territorio, approvato il 5 dicembre 2000, con il quale è stato disposto che «tutte le strutture, i ruoli e poteri e le procedure precedentemente poste in essere nel Dipartimento del territorio manterranno validità fino all'attivazione delle strutture specificate attraverso le disposizioni di cui al precedente art. 8, comma 1»; Visto il decreto-legge 21 ottobre 1961, n. 498, convertito, con modificazioni, nella legge 28 luglio 1961, n. 770, recante norme per la sistemazione di talune situazioni dipendenti da mancato o irregolare funzionamento degli uffici finanziari; Visto l'art. 10 del decreto legislativo 26 gennaio 2001, n. 32, che ha modificato gli articoli 1 e 3 del citato decreto-legge n. 498/1961, sancendo che prima dell'emissione del decreto di accertamento del periodo di mancato o irregolare funzionamento degli uffici occorre verificare che lo stesso non sia dipeso da disfunzione organizzativa dell'Amministrazione finanziaria e sentire al riguardo il Garante del contribuente; Vista la legge 25 ottobre 1985, n. 592; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29; Visto l'art. 33 della legge 18 febbraio 1999, n. 28; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Vista la nota dell'ufficio provinciale del territorio di Massa Carrara prot. n. 90465 in data 30 ottobre 2003, con la quale sono stati comunicati la causa e il periodo del mancato funzionamento dell'ufficio; Accertato che il mancato funzionamento del servizio, consistito nel fatto che nel giorno 24 ottobre non è stato svolto alcun servizio al pubblico, essendo stato causato dallo sciopero generale nazionale, è dipeso da evento di carattere eccezionale non riconducibile a disfunzioni organizzative dell'amministrazione; Sentito l'ufficio del Garante del contribuente per la regione Toscana, che in data 3 novembre 2003 con protocollo n. 452 ha confermato la suddetta circostanza; Determina: È accertato il periodo di mancato funzionamento dell'ufficio del territorio di Massa Carrara nel giorno 24 ottobre 2003. Il presente provvedimento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Firenze, 6 novembre 2003 Il direttore regionale: Macchia
Contratti
2019
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 63 del 31-5-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-31&atto.codiceRedazionale=TX19BFK11646
SOCIETA' REGIONALE PER LA SANITA' - SO.RE.SA. S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.63 del 31-5-2019)
Bando di gara - Procedura aperta per la conclusione di una convenzione per la fornitura di cotone idrofilo occorrente alle AA.SS.LL/AA.OO./AA.OO.UU./IRCCS della Regione Campania SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Società Regionale per la Sanità (SO.RE.SA. S.p.a.), Centro Direzionale Isola F9 - 80143 Napoli (Italia) - tel.081- 2128174; All'attenzione di: Centrale di Committenza Sanità, 80143 Napoli, ITALIA; posta elettronica: acquisti.centralizzazione@soresa.it pec: ufficiogare@pec.soresa.it; Ulteriori informazioni sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati; Il capitolato d'oneri e la documentazione complementare sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati; Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate a: I punti di contatto sopra indicati I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di diritto pubblico; Settore di attivita': attività di committenza in favore delle AA.SS. ed altre amministrazioni pubbliche regionali. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura Aperta per la Fornitura di Cotone Idrofilo occorrente alle AA.SS.LL/AA.OO./AA.OO.UU./IRCCS della Regione Campania; II.1.3) Tipo di appalto: Forniture; II.1.5) Valore totale stimato IVA esclusa: 1.058.376,30 EUR; II.1.6) Informazioni relative ai lotti: L'appalto è Diviso in lotti: si ; Le offerte vanno presentate per tutti i lotti; II.2.1) lotto n.1: Ovatta di cotone idrofilo; CIG: 7905430735; II.2.6) Valore stimato IVA esclusa: 1.058.376,30 EUR; II.2.7) Durata del contratto d'appalto, dell'accordo quadro o del sistema dinamico di acquisizione Durata in mesi: 36 Il contratto d'appalto è oggetto di rinnovo: no II.2.10) Informazioni sulle varianti: Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Informazioni relative alle opzioni: Opzioni: no II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) Condizioni di partecipazione: III.1.1) Abilitazione all'esercizio dell'attività professionale, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale: Cfr. Disciplinare di gara, paragrafo 6.1. III.1.2) Capacità economica e finanziaria: Cfr. Disciplinare di gara, paragrafo 6.2); III.1.3) Capacità professionale e tecnica: Cfr. Disciplinare di gara, paragrafo 6.3); SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1.1) Tipo di procedura: procedura aperta; IV.2) Informazioni di carattere amministrativo: IV.2.2) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione: Data:21/06/2019 - Ora: 12:00; IV.2.6) periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: durata in mesi: 9; IV.2.7) Modalità apertura delle offerte: Data 24/06/2019; ora locale: 10,00; SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: VI.1) Informazioni relative alla rinnovabilita': Si tratta di un appalto rinnovabile: no; VI.3) Informazioni complementari: Relativamente ai criteri di aggiudicazione si precisa quanto segue: L'appalto è aggiudicato in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, secondo quanto disposto dall'art. 95, comma 2, del Codice, previa verifica di conformità dei prodotti offerti alle caratteristiche tecniche minime previste dal capitolato tecnico e relativi allegati, secondo la seguente ripartizione dei punteggi: offerta tecnica = 40, offerta economica = 60. A ogni buon conto si rimanda all'art. 16 del Disciplinare di gara.VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Campania P.zza Municipio Napoli VI.4.3) Procedure di ricorso; VI.4.4) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulle procedure di ricorso: Ufficio Legale di So.Re.Sa; VI.5) Data spedizione del bando alla GUUE: 15/05/2019. Il direttore generale dott. Gianluca Postiglione TX19BFK11646
Corte Costituzionale
1993
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 43 del 20-10-1993
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-10-20&atto.codiceRedazionale=093C1075
N. 48 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 21 giugno 1993
N. 48 Ricorso per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato depositato in cancelleria il 21 giugno 1993 (della provincia di Torino) Finanza pubblica allargata - Misure urgenti per la finanza pubblica - Riduzioni sui trasferimenti statali per contributi ordinari spettanti, per l'anno 1993, alle amministrazioni provinciali ed ai comuni, in attuazione della legge sulle autonomie locali n. 142/1990, ai sensi dell'art. 29, primo e secondo comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504 - Lamentata violazione dell'autonomia finanziaria e amministrativa della provincia, anche per le conseguenti incertezze di bilancio - Illegittimo ricorso allo strumento della decretazione d'urgenza - Richiamo alle sentenze della Corte costituzionale nn. 101/1970 e 69/1978 (riguardo ai presupposti soggettivi dell'ammissibilita' del conflitto) e nn. 98, 116 e 283 del 1991 e 356/1992. (D.L. 12 maggio 1993, n. 155). (Cost., artt. 5, 77, 81, 97 e 128). (093C1075) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.43 del 20-10-1993)
Ricorso per conflitto di attribuzione della provincia di Torino nella persona del presidente pro-tempore della provincia, giusta deliberazione della giunta provinciale 13 giugno 1993, verbale n. 30, rappresentata e difesa come da mandato a margine del presente atto dall'avv. Rino Gracili del foro di Milano ed elettivamente domiciliata in Roma, presso lo studio dell'avv. Domenico Davoli, via S. Maria Maggiore n. 112 contro il Governo della Repubblica in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro-tempore, in relazione all'approvazione del d.l. 22 maggio 1993 n. 155, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 22 maggio 1993 recante "Misure urgenti per la finanza pubblica", e più precisamente in relazione all'art. 3 col quale: al primo comma viene operata la riduzione del 5% (cinque per cento) dei trasferimenti statali, per contributi ordinari, spettanti, per l'anno 1993, alle amministrazioni provinciali ed ai comuni ai sensi dell'art. 29, primo e secondo comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504; al secondo comma, viene operata la riduzione del 7% (sette per cento) del complesso delle dotazioni ordinarie riconosciuto alle amministrazioni provinciali ed ai comuni, per l'anno 1993, ai sensi dell'art. 35 del citato d.-lgs. 30 dicembre 1992, n. 504; nonchè in relazione all'art. 8 col quale per l'anno 1993 l'ammontare dei mutui che la cassa depositi e prestiti può concedere per il finanziamento degli investimenti degli enti locali viene ridotto all'importo complessivo di 3.600 (tremilaseicento) miliardi in luogo dell'importo previsto in precedenza, con una riduzione del 50% (cinquanta per cento); ed è precisato che detto importo comprende anche i mutui previsti da norme speciali, ivi inclusi quelli destinati ai settori dell'edilizia scolastica e dell'edilizia giudiziaria. F A T T O Con d.l. 22 maggio 1993, n. 155, sono stata emanate le "Misure urgenti per la finanza pubblica" proposte dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro del tesoro e delle finanze di concerto con il Ministro del bilancio e della programmazione economica ed approvate con deliberazione del Consiglio dei Ministri nella riunione del 21 maggio 1993. Alcune delle suddette misure, contenute negli artt. 3 e 8 del d.l., riguardano, per l'anno 1993, la finanza degli enti locali. L'art. 3, rubricato "trasferimenti agli enti locali" stabilisce che: 1. "Per l'anno 1993 i contributi ordinari spettanti alle amministrazioni provinciali e comunali ai sensi dell'art. 29, primo e secondo comma, del d.-lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, sono ridotti del 5 per cento; la riduzione viene operata per intero all'atto della corresponsione della quarta rata dei contributi stessi. Sono esclusi dalla riduzione gli enti locali dichiarati dissestati alla data di entrata in vigore del presente decreto". 2. "Ai fini dell'applicazione delle disposizioni recate dall'art. 35 del citato decreto legislativo n. 504/1992, il complesso delle dotazioni ordinarie riconosciuto alle amministrazioni provinciali e ai comuni per l'anno 1993 è rideterminato, con gli stessi criteri indicati al primo comma, assumendo come base di riferimento una riduzione del 7 per cento". L'art. 8, rubricato "mutui cassa depositi e prestiti", dispone che: "Per l'anno 1993 l'ammontare dei mutui che la cassa depositi e prestiti può concedere per il finanziamento degli investimenti degli enti locali non può superare il complessivo importo di L. 3.600 miliardi. Detto ammontare comprende anche i mutui previsti da norme speciali, ivi inclusi quelli destinati ai settori dell'edilizia scolastica e dell'edilizia giudiziaria". A seguito dell'emanazione delle su riportate disposizioni, in data 15 giugno 1993, si riuniva la giunta provinciale di Torino. In tale adunanza la giunta rilevava che le nuove previsioni risultavano estremamente penalizzanti per la finanza dell'ente e compromettono gravemente l'esercizio delle attribuzioni costituzionalmente garantite alla provincia. La giunta rilevava, infatti, che gli artt. 3 e 8 del citato d.l. n. 55/1993 privavano gli enti locali di una parte rilevante delle già insufficienti entrate derivanti dai trasferimenti erariali senza prospettive di poterle sostituire in alcun modo. Inoltre la riduzione dell'ammontare dei mutui della cassa depositi e prestiti compromette gravemente, nel corso dell'esercizio, i programmi elaborati da province e comuni. Si viene così a determinare - evidenziava la giunta - una sorta di immobilismo operativo degli enti locali anche, e soprattutto, in ordine all'esercizio dei loro compiti volti alla tutela degli interessi della collettività sotto il profilo dello sviluppo economico, sociale e culturale. Quanto sopra, mentre l'ordinamento giuridico conferisce alle prov- ince la titolarità di funzioni pubbliche costituzionalmente rilevanti e garantite, concorrenti con quelle attribuite a poteri ed organi statuali in senso proprio e nonostante che la legge 8 giugno 1990, n. 142, in aderenza agli artt. 5 e 128 della Costituzione nonchè in attuazione della IX disposizione transitoria della stessa, riconosca le autonomie esistenti ed attribuisca agli enti locali di una più ampia autonomia finanziaria, statutaria e funzionale. La giunta provinciale sottolineava, infine, che le norme in questione sono in netto contrasto oltre che con la Costituzione (artt. 5, 81, 119 e 128) con quanto stabilito dall'art. 54 della legge n. 142/1990 - che oltretutto costituisce normativa "rinforzata" - e con l'art. 34, quinto comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, relativo al riordino della finanza degli enti territoriali. Pertanto la giunta deliberava di promuovere, dinanzi a codesta ecc.ma Corte costituzionale, conflitto di attribuzioni nei confronti del Governo per aver quest'ultimo, attraverso il d.l. 22 maggio 1993, n. 155, compromesso e leso l'esercizio delle attribuzioni costituzionali spettanti alla provincia. Il ricorso per conflitto di attribuzioni si fonda sul fatto che col decreto-legge citato il Governo opera una rilevante riduzione dei trasferimenti di risorse dallo Stato-ente agli enti locali, privando così questi ultimi delle risorse finanziarie per loro previste dalla normativa vigente, indispensabili all'esercizio delle loro funzioni costituzionalmente riconosciute. In sostanza con questo decreto-legge il Governo, nel corso dell'esercizio finanziario, sposta risorse finanziarie destinate agli enti locali riservandole nella disponibilità dello Stato-apparato. PRESUPPOSTI SOGGETTIVI L'art. 37 della legge costituzionale 11 marzo 1953, n. 87, stabilisce che "il conflitto tra i poteri dello Stato è risoluto dalla Corte costituzionale se indorge tra organi competenti a dichiarare definitivamente la volontà dei poteri a cui appartengono e per la delimitazione della sfera di attribuzioni determinate per i vari poteri da norme costituzionali". La citata norma lascia sempre aperta, caso per caso, la necessità dell'accertamento dell'idoneità soggettiva del ricorrente a promuovere il giudizio e della esistenza effettiva del conflitto di attribuzioni fra i vari poteri. Infatti il giudizio davanti alla Corte è caratterizzato da una fase preliminare nella quale la Corte decide con ordinanza, in camera di consiglio, sull'ammissibilità del ricorso. Per quanto concerne l'individuazione dei presupposti soggettivi e quindi la nozione di "potere dello Stato", la Corte costituzionale ha abbandonato già da tempo la tesi secondo la quale i "poteri dello Stato", cui si riferisce l'art. 134 della Costituzione, sarebbero soltanto il potere legislativo, esecutivo e giudiziario. La giurisprudenza della Corte ha, infatti, individuato quali ulteriori poteri il Presidente della Repubblica, la stessa Corte costituzionale, gli elettori firmatari della richiesta di referendum e cioè soggetti che non sono ricomprensibili, in modo evidente, nella su richiamata tripartizione. Quanto alla provincia la Corte, in passato, ha negato la sua legittimazione ad esser parte di un conflitto di attribuzione sollevato ai sensi dell'art. 37 della legge costituzionale n. 87 del 1953 "non essendo l'amministrazione provinciale competente a dichiarare definitivamente in materia, la volontà del potere cui appartiene" (ordinanza n. 101/1970). Tale pronuncia, peraltro, negava la legittimazione della Provincia solo nell'ipotesi in cui essa agisca quale organo di decentramento statale, lasciando impregiudicata la questione nell'ipotesi in cui la stessa, come nel caso di specie, sia indotta ad agire nella veste in ente titolare di poteri propri, cioè "ente autonomo" nell'ambito dei principi fissati dalle leggi generali della Repubblica che ne determina le funzioni. È pertanto necessario analizzare se in quest'ultima ipotesi la provincia possa ritenersi legittimata a sollevare il conflitto. A tale riguardo occorre richiamare la fondamentale sentenza della Corte costituzionale n. 69/1978 con la quale essa ha ammesso a sollevare il ricorso gli elettori firmatari di una richiesta referendaria. In tale pronuncia la Corte afferma che "se i 'poteri dello Statò, legittimati a proporre il conflitto di attribuzione ai sensi dell'art. 134 della Costituzione, sono anzitutto e principalmente i poteri dello Stato-apparato, ciò non esclude che possano riconoscersi a tale effetto come poteri dello Stato anche figure soggettive esterne allo Stato-apparato, quanto meno allorchè ad esse l'ordinamento conferisca la titolarità e l'esercizio di funzioni pubbliche costituzionalmente rilevanti e garantite, concorrenti con quelle attribuite a poteri ed organi statuali in senso proprio". Con tale pronuncia la Corte, attualizzando la portata dell'istituto e valorizzando la concezione dello Stato come "Stato-ordinamento", ha ammesso al ricorso soggetti formalmente esterni allo "Stato-persona". A tal fine ha ritenuto necessaria, ama anche sufficiente, la sussistenza delle seguenti condizioni: a) l'esercizio di funzioni pubbliche costituzionalmente rilevanti e garantite; b) la "concorrenza" di queste funzioni con quelle svolte da organi dello Stato e cioè l'idoneità delle stesse ad incidere sull'esercizio delle funzioni statali. Quanto alla prima condizione (sub a)), va rilevato che la provincia, a norma degli artt. 5, 114, 118 e 128 della Costituzione, costutuisce un potere autonomo titolare di funzioni costituzionalmente rilevanti e garantite. Dalle citate norme emerge, infatti, che le province, così come i comuni - che nel linguaggio giuridico corrente vengono definiti "poteri locali" - fruiscono di una autonomia tale da configurare la legislazione in materia come costituzionalmente vincolata sia nei "limiti", che nei "principi" e nei "metodi", sia dall'obbligo di promuovere l'autonomia stessa (cfr. art. 5 della Costituzione). In particolare, per quanto concerne le funzioni, l'art. 118, primo comma, della Costituzione, nel riconoscere alle regioni le funzioni amministrative elencate nell'art. 117 della Costituzione, riserva alle "province e ai comuni" "le funzioni di interesse esclusivamente locale" da individuarsi con legge, con ciò riconoscendo espressamente alle province la titolarità di funzioni proprie esclusive (funzioni amministrative di interesse locale) riconducibili alla loro posizione di ente locale intermedio fra comune e regione, attributario della cura degli interessi e della promozione dello sviluppo della comunità provinciale. Si deve, peraltro, precisare che la riserva di legge in materia, attribuisce al legislatore non una funzione creatrice degli "interessi esclusivamentte locali", che preesistono all'intervento legislativo, ma solo la loro individuazione. Quanto alla seconda condizione (bus b)), dagli artt. 5 e 128 della Costituzione emerge che le province sono titolari di funzioni fondamentali per la vita, lo sviluppo e l'economia della comunità provinciale. Come tali sono suscettibili di incidere e limitare l'esercizio di funzioni statali. Infatti il rapporto fra l'autonomia, le funzioni della provincia e il potere legislativo è delineato dalla stessa Costituzione che, all'art. 128, prevede che sia il legislatore ordinario a fissare i principi all'interno dei quali l'autonomia e le funzioni delle prov- ince possono esplicarsi liberamente. Il legislatore ordinario può intervenire sull'autonomia e le funzioni della provincia solo modificando espressamente i principi in precedenza delineati, ma mai intervenendo con disposizioni che regolano o vincolano in dettaglio le modalità di estrinsecazione delle funzioni violando surrettiziamente i principi stessi e quindi il dettato costituzionale. Diversamente il legislatore violerebbe in particolare l'art. 5 della Costituzione, che impone allo stesso di adeguare i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia. Riassumendo: a) la provincia è titolare di funzioni proprie costituzionalmente riconosciute e garantite; b) l'esercizio di tali funzioni è autonomo all'interno dei principi generali stabiliti dalle leggi dello Stato; c) l'eventuale legge statale che violi i principi generali in precedenza fissati dallo stesso legislatore viola con ciò l'autonomia costituzionalmente garantita alla provincia ed invade le attribuzioni a questa spettanti. Pertanto, contro tale legge è sollevabile il conflitto di attribuzioni dinanzi alla Corte costituzionale. Ammissibilità del conflitto in relazione ad atti aventi forza di legge. La Corte costituzionale nella sentenza del 6-14 luglio 1989, n. 406, ha affermato che "in linea di principio il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato non possa ritenersi dato contro una legge o un atto equiparato. Ciò non soltanto in vista della ragionevole esigenza di bilanciare la relativa latitudine della cerchia degli organi abilitati al conflitto fra poteri con una più rigorosa delimitazione dell'ambito oggettivo del conflitto stesso (...), ma soprattutto in quanto la sperimentabilità del conflitto contro gli atti sopra indicati finirebbe con il costituire un elemento di rottura nel nostro sistema di garanzia costituzionale, sistema che, per quanto concerne la legge (e gli atti equiparati), è incentrato nel sindacato incidentale" La strutturazione di tale garanzia costituzionale è il frutto di una scelta consapevole operata dal legislatore costituzionale. Al momento in cui fu effettuata questa scelta, l'ordinamento costituzionale italiano, pur contenendo norme come quelle degli artt. 5 e 128 della Costituzione, di fatto, in assenza dell'attuazione di tali norme, era ancora un ordimento monistico. Con l'emanazione della legge n. 142/1990 si è avuta piena attuazione degli articoli della Costituzione sopra richiamati, e si è configurato un ordinamento di tipo policentrico, caratterizzato da una pluralità di enti, ciascuno dotato di autonomia costituzionalmente garantita. Quindi, dopo l'emanazione della legge n. 142/1990, l'ordinamento italiano si fonda su un diverso equilibrio fra i soggetti dotati di rilevanza costituzionale, con la fondamentale conseguenza che i comuni e le province sono enti investiti di funzioni proprie e con sfere di autonomia garantite tali da limitare la sfera di attribuzioni degli altri soggetti anch'essi dotati di autonomia costituzionalmente garantita. La Corte costituzionale nella citata sentenza del 1989 ha, altresì affermato che, il particolare favore per l'operatività della legge (e degli atti equiparati), trova un limite in relazione a leggi (o atti equiparati) che concernano "l'ordine sostanziale e le connesse situazioni soggettive, e soprattutto ( ..) influiscano negativamente su queste ultime". Pertanto, la Corte ha ammesso la possibilità "che in relazione a leggi (o atti equiparati) che concernano direttamente competenze di organi pubblici (...) si presentino scarse occasioni di controversie e conseguentemente si formino zone franche di incostituzionalita'" a condizione che non si verifichi "un irrimediabile pregiudizio per l'attuazione dei valori costituzionali nell'assetto dei rapporti giuridici". Riassumendo, se pur in linea di principio la Corte ha ritenuto che il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato non possa avere ad oggetto una legge (o un atto equiparato), ne ha ammesso la possibilità nell'ipotesi in cui la legge (o un atto equiparato) costituiscono un elemento di rottura del nostro sistema costituzionale. Nel caso di specie il Governo - che nell'ambito dell'ordinamento è preposto precipuamente alla tutela delle attribuzioni e degli interessi dello Stato-apparato - intervenendo nella situazione organizzata da leggi precedenti per ridurre le risorse degli enti locali - che costituiscono soggetti a rilevanza costituzionale ed essenziali per il funzionamento del sistema democratico - finisce per inserire un elemento di rottura nel nostro sistema di garanzia costituzionale ed altera l'equilibrio nei rapporti fra i poteri dell'ordinamento repubblicano. Insomma, se si ammette che il Governo nel corso dell'esercizio possa emettere i provvedimenti in esame, si consente ad esso, di sospendere l'esercizio dell'autonomia propria degli enti locali, così come garantita dall'art. 128 della Costituzione ed attuata dalla legge n. 142/1990. Il pericolo di atti normativi statali e regionali lesivi delle autonomie locali si può prevenire solo riconoscendo la nuova soggettività che deriva ai comuni e alle prov- ince dalla legge n. 142/1990. I comuni e le province si possono proteggere contro le invadenze dello Stato e delle regioni solo se possono ricorrere direttamente alla Corte costituzionale e quindi senza la mediazione del giudice e senza il procedimento in via incidentale, che molte volte non sarebbe nemmeno possibile instaurare. PRESUPPOSTI OGGETTIVI DEL CONFLITTO Analizzato l'aspetto della legislazione a sollevare il conflitto di attribuzione da parte della provincia di Torino occorre valutare in che modo il legislatore abbia individuato la sfera di attribuzioni degli enti locali. La legge n. 142 dell'8 giugno 1990, seppure con notevole ritardo ha dato attuazione a quanto previsto dalla Costituzione accogliendo i principi da essa sanciti secondo i quali la Repubblica italiana risulta articolata in una pluralità di organismi autonomi e concorrenti ed a tal fine ha conferito alle province così come ai comuni attribuzioni, poteri e funzioni di estrema rilevanza in attuazione degli artt. 128 e 118, primo comma, della Costituzione. In particolare, l'art. 2 al primo comma riafferma che le "comunità locali, ordinate in comuni e province, sono autonome". Ai sensi del quanto comma dell'art. 2 tale autonomia si articola essenzialmente in autonomia statutaria e finanziaria. La norma non fa distinzione alcuna nè pone gerarchie tra i due concetti, per cui l'eventuale lesione dell'autonomia finanziaria comporta nel contempo la lesione dell'autonomia statutaria e, quindi, una lesione dell'ordinamento istituzionale. Infatti, la legge n. 142/1990 ha riconosciuto alle province un'ampio potere normativo che comprende non più e non soltanto il potere di emanare regolamenti, fonti sicuramente di natura secondaria, ma anche il potere di dotarsi di uno statuto, che costituisce fonte di natura diversa e assai più importante rispetto ai primi. Lo statuto si caratterizza quale fonte normativa costitutiva della disciplina di ciascun ente e quale fonte sub- primaria fondata sulla norma dell'art. 128 della Costituzione e con un ambito di competenza oggettiva delineato nella legge di principi. L'autonomia statutaria, oltre ad essere contenuta nell'art. 128 della Costituzione, è riconducibile all'esercizio della sovranità popolare, quale sua mediata manifestazione. Quindi, detta autonomia deve essere valutata in collegamento con l'art. 1 della Costituzione, che come è noto recita: "La sovranità appartiene al popolo, che l'esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Ne consegue che, nel caso frequente di invadenza con legge regionale o addirittura con legge statale degli ambiti riservati alla autonomia statutaria, occorre che gli enti locali possano difendere la loro autonomia e possano difenderla nell'unico luogo deputato alla difesa delle proprie funzioni costituzionalmente garantite: la Corte costituzionale. Per quanto attiene all'autonomia finanziaria, profilo più pertinente al caso in esame, va rilevato che la disposizione dell'art. 2 della legge n. 142/1990 (ove si afferma che "i comuni e le province hanno autonomia finanziaria nell'ambito delle leggi e del coordinamento della finanza pubblica" sviluppa quanto previsto dall'art. 119 della Costituzione. La norma costituzionale, infatti, stabilendo che le leggi della Repubblica coordinano l'autonomia finanziaria delle regioni con la "finanza dello Stato, delle province e dei comuni", presuppone l'esistenza in capo alla province e ai comuni di una finanza autonoma ed organica e presuppone una quasi equiordinazione fra gli enti dell'ordinamento: Stato-persona, regioni, province e comuni. Del resto la previsione dell'autonomia finanziaria è requisito indispensabile per un'effettiva consistenza dell'autonomia. Questa, infatti, riconosciuta dagli artt. 5 e 128 della Costituzione e ribadita dall'art. 2 della legge n. 142/1990, costituirebbe un'affermazione priva di contenuto concreto se ad essa non si accompagnasse l'autosufficienza finanziaria e soprattutto la salvaguardia, nel corso dell'esercizio, delle risorse individuate ed assegnate come risorse "trasferite" o "trasferende". L'esistenza di fondi sufficienti è condizione indispensabile perchè gli enti non siano dipendenti dal potere centrale e, quindi, possano esprimere liberamente il loro indirizzo politico-amministrativo. Peraltro, l'art. 2 della legge n. 142/1990 in modo analogo a quanto previsto dall'art. 118 della Costituzione per la finanza regionale, dispone che l'autonomia finanziaria della provincia si esplica nell'ambito delle leggi e del coordinamento della finanza pubblica. L'art. 54, primo comma, ribadisce che l'ordinamento della finanza locale è riservato alla legge. Tuttavia i principi entro cui si dovrà muovere il legislatore nel dettare l'attesa normativa di riorganizzazione del settore sono contenuti nell'art. 54 della legge n. 142/1990. Tale norma dispone, fra l'altro più precisamente, che: 1) "ai comuni ed alle province la legge riconosce, nell'ambito della finanza pubblica, autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse proprie e trasferite"; 2) "la legge assicura, altresì, agli enti locali potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe, con conseguente adeguamento della legislazione tributaria vigente"; 3) "i trasferimenti erariali devono garantire i servizi locali indispensabili e sono ripartiti in base a criteri obiettivi che tengano conto della popolazione, del territorio e delle condizioni socio-economiche, nonchè in base ad una perequata distribuzione delle risorse che tenga conto degli squilibri di fiscalità locale"; 4) "l'ammontare complessivo dei trasferimenti e dei fondi è determinato in base a parametri fissati dalla legge per ciascuno degli anni previsti dal bilancio pluriennali dello Stato e non è riducibile nel triennio". Quindi i capisaldi dell'ordinamento della finanza locale sono di grandissima portata, infatti: a) l'ordinamento della finanza locale e l'ordinamento finanziario sono riservati alla legge dello Stato (artt. 2, 54 e 55 della legge n. 142/1990); b) è prevista per i comuni e le province, la certezza di risorse proprie e trasferite (art. 54); c) la garanzia della copertura finanziaria statale per i servizi locali indispensabili. Per quanto attiene al punto a), come si è osservato in precedenza, l'assenza di una legge di riforma della finanza locale, non comporta l'assemza di principi in questa materia, posto che questi sono fissati in parte dalla legge n. 142/1990 ed in parte sono desumibili dall'ordinamento ed anche dalla programmazione nazionale, dalla legge del bilancio nazionale e dalle leggi sulla finanza pubblica in generale e sulla finanza locale (in particolare il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504). Di tal guisa, tenendo presente che la legge n. 142/1990 si caratterizza per la sua natura di legge rinforzata (cfr. art. 1), è evidente che ogni intervento del legislatore statale deve avvenire nell'ambito dei principi fissati da tale legge, a meno che non li modifichi espressamente con una norma ad hoc, sempre, però, nel rispetto dei principi di autonomia locale sanciti dalla Costituzione. Per quanto attiene al punto b), l'autonomia finanziaria dei comuni e delle province è fondata, almeno così enuncia il secondo comma dell'art. 54, su certezza di risorse proprie e trasferite. L'attuazione dei disposti statutari dell'ente provincia di Torino concernenti l'organizzazione, l'erogazione e la programmazione dei servizi necessita della conoscenza anticipata delle disponibilità finanziarie su cui possono fare affidamento gli amministratori locali nell'esercizio finanziario corrente e negli esercizi successivi. Solo in tal caso si può sapere quali servizi verranno coperti dai trasferimenti erariali e regionali, quali servizi necessari potranno essere erogati a carico delle finanze locali, quali investimenti potranno essere decisi ed effettuati. La certezza deve risultare garantita nel corso di tutto il periodo finanziario di riferimento. La mancanza di certezza delle risorse può portare a disavanzi in espansione; a situazioni di partite e di debiti fuori bilancio; con conseguenze disastrose ed anche dichiarazioni di dissesto finanziario incontrollabili e di responsabilità per amministratori e funzionari. Pertanto il Governo non può intervenire, con un decreto-legge, prevedendo una riduzione delle entrate quando l'esercizio finanziario è già largamente inoltrato; quando i bilanci sono stati approvati ed assestati; quando le destinazioni di spesa e la ripartizione delle risorse disponibili sono già state stabilite. In riferimento al punto c), l'art. 54, secondo comma, stabilisce non solo che i trasferimenti erariali devono garantire i servizi locali indispensabili, ma anche che questi devono essere ripartiti secondo precisi criteri che tengano conto della popolazione, del territorio e delle condizioni socio-economiche, nonchè in base ad una perequata distribuzione delle risorse che tenga conto degli squilibri di fiscalità locale. Questa operazione, sia pure di massima e secondo criteri accentratori, è stata compiuta in sede di approvazione del bilancio dello Stato, della legge finanziaria statale e della legge sulla finanza locale ed in particolare col d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504. Quanto descritto rende chiaro che il legislatore nel disciplinare i trasferimenti erariali, anche nel caso intervenga con provvedimenti provvisori e contingenti, non può prescindere dai parametri fissati al riguardo dalla legge di principi. Quanto delineato, quindi, individua i limiti che l'attività governativa deve rispettare anche sotto il profilo dei rapporti Governo-Parlamento. In caso d'inosservanza di questi limiti e principi, siano chiaramente in presenza di un uso illegittimo della facoltà governativa di regolamentazione della finanza locale ed anche di proposta al Parlamento. Muovendosi in direzione completamente opposta a quella indicata dalla legge sulle autonomie locali n. 142/1990, nonchè della legge delega n. 421/1992 e del relativo decreto legislativo di attuazione n. 504/1992, il Governo con il d.l. n. 155 del 22 maggio 1993 opera una irrigionevole, immotivata ed illegittima riduzione dei trasferimenti previsti a favore degli enti locali e quindi della provincia. In particolare, l'art. 3 dispone, al primo comma, la riduzione del 5% dei contributi ordinari, mentre al secondo comma la riduzione del 7% del complesso delle dotazioni ordinarie riconosciute agli enti locali per l'anno 1993; l'art. 8, sempre per l'anno 1993, riduce drasticamente del 50 per cento l'ammontare dei mutui che possono essere concessi dalla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli investimenti degli enti locali compresi i mutui destinati ai settori dell'edilizia scolastica e dell'edilizia giudiziaria. Le conseguenze sui bilanci degli enti locali di quanto disposto dal Governo appaiono gravi. In particolare il bilancio preventivo della provincia di Torino presenta un elevato grado di rigidità in relazione alla distribuzione fra spese fisse e spese variabili. Infatti, sul volume totale delle risorse correnti ammontanti a L. 304.769 miliardi, le spese fisse incidono per una somma di L. 294.306 miliardi pari, quindi, al 96%. Pertanto il margine di manovra delle risorse correnti e da destinare per lo più ai fondi di riserva ed alle spese che non sono propriamente istituzionali, ma tuttavia connesse a compiti consolidati negli anni (assistenza, cultura, ecc ..) si riduce in modo notevolissimo sino a L. 10.463 miliardi pari al 4% dell'intero ammontare e pertanto tende a zero. Con l'art. 3 del citato d.l. si va ad incidere indistintamente sulle spese correnti, comprimendo inevitabilmente le spese sia le spese fisse sia quelle variabili già di per sè insufficienti. Inoltre il d.l. n. 155 del 22 maggio 1993, intervenendo ad esercizio finanziario inoltrato, quando la maggior parte delle spese è stata impegnata e quando altri impegni incombono sull'ente in virtù di numerosi obblighi posti continuamente a carico degli enti locali da parte di leggi statali e regionali, crea la premessa per una chiusura in disavanzo dell'esercizio. Anche sotto questo punto di vista, pertanto, risulta essere gravemente violata non soltanto l'automia finanziaria locale, ma anche quella politica amministrativa. Non vale certamente a giustificare tale intervento del governo l'esigenza per lo Stato di contenere il deficit pubblico. Gli enti locali sono consapevoli dell'estrema importanza dell'obiettivo, ma questo non può essere perseguito alterando gli equilibri istituzionali delineati dalla Costituzione. In particolare, gli enti locali sono istituzioni di autonomia chiamate ad adempiere alle più diverse funzioni ed ad assicurare alla cittadinanza i più diversi servizi. Il Governo, operando dei tagli alla spesa degli enti locali senza dire dove ed in che modo si ritiene di poter risparmiare nelle spese per prestazioni a cittadini o per servizi, persegue in realtà un intento di contenimento della spesa assolutamente astratto e privo di un concreto riferimento alla strumentazione necessaria all'individuazione delle entrate sostitutive. È pertanto evidente che la riduzione dei contributi ordinari non costituisce una misura di effettivo contenimento del deficit del bilancio statale, ma un semplice palliativo con il quale si finisce con l'addossare sugli enti locali squilibri finanziari che prima o poi dovranno emergere ed essere finanziati. E ciò con una ancor più evidente lesione del principio di autonomia finanziaria ed una compressione del sistema della finanza locale delineato dalla legge n. 142/1990. E, d'altro canto, la riduzione del finanziamento mediante trasferimenti si traduce in un vero e proprio onere aggiuntivo per i bilanci degli enti locali. Dovrebbe, dunque, trovare piena applicazione il pricipio costituzionale secondo cui ogni legge, la quale importi nuove e maggiori spese per i bilanci pubblici deve indicare i mezzi per farvi fronte (art. 81, quarto comma, della Costituzione): è infatti pacifico che tale principio valga anche nei confronti delle leggi che comportano, anzichè un aumento di spesa, una diminuzione di entrate. La disposizione dell'art. 3 del d.l. n. 155/1993, nel limitare radicalmente il contributo dello Stato, determina una riduzione di entrate per gli enti locali senza indicare la copertura finanziaria prevista dall'art. 81, quarto comma, della Costituzione. La disposizione censurata avrebbe potuto - in astratto - assumere un significato ove, ad esempio, a fronte di una diminuzione dei trasferimenti alle province, il legislatore avesse altresì disposto una diminuzione dei servizi dalla stessa tradizionalmente erogati e finanziati con la spesa corrente. Ma, a parte il rilievo che ciò non avrebbe potuto essere fatto perchè in netto contrasto col principio costituzionale di riconoscimento e promozione delle autonomie locali, al contrario, con l'art. 2 del recentissimo decreto interministeriale 28 maggio 1993, emanato in attuazione dell'art. 11 della legge n. 8/1993 e dell'art. 37 della legge n. 540/1992 il Governo, a fronte della predetta manovra finanziaria, nel definire i servizi indispensabili di competenza delle province, non opera alcun logico ridimensionamento degli stessi. È stata quindi introdotta anche nell'ordinamento degli enti locali la categoria dei "servizi indispensabili", servizi per i quali non esiste la libera scelta degli amministratori, dovendo gli stessi essere in ogni caso garantiti ed assicurati ai cittadini. Da una parte, quindi, una disposizione che limita pesantemente le risorse finanziarie, dall'altra, una disposizione in astratto ed in sè certamente condivisibile, che vieta in modo assoluto di sospendere, limitare o sopprimere servizi qualificati come indispensabili. Le argomentazioni svolte in riferimento alla norma dell'art. 3 del d.l. n. 155/1993 possono estendersi alla seconda disposizione impugnata - quella dell'art. 8 - con una ulteriore considerazione. La legge n. 142/1990, per supplire ad una generale carenza di programmazione pubblica, ha introdotto in numerose disposizioni l'obbligo per le stesse di agire mediante piani e programmi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati: così l'art. 3, quinto comma, prevede il concorso di comuni e province "nella determinazione degli obiettivi contenuti nei piani e nei programmi dello Stato e delle regioni" provvedendo "per quanto di propria competenza, alla loro specificazione ed attuazione", l'art. 1 assegna alla provincia compiti di programmazione di notevole portata; ancora l'art. 32, secondo comma, lett. b) elenca una serie di atti di natura programmatoria che l'organo consiliare ha il compito di adottare nell'esercizio della propria funzione di indirizzo e controllo politico-amministrativo; l'art. 51, primo comma, infine, attribuisce ai dirigenti "responsabilità gestionali per l'attuazione degli obiettivi fissati dagli orgnai dell'ente". Tali disposizioni costituiscono ancora una volta la più alta espressione del principio autonomistico cui è ispirata la Carta costituzionale (artt. 5 e 128 della Costituzione); non esiste infatti più ampia autonomia di quella rappresentata dalla possibilità per un soggetto di proiettare la propria azione nel futuro, tentando di prevederne i risultati e, sulla base di tale previsione, adeguare i propri comportamenti al fine di conseguire gli obiettivi secondo criteri di economicità, funzionalità ed efficacia. Non è chi non veda, d'altronde, nel modello della programmazione un diretta attuazione del principio del "buon andamento" dell'azione amministrativa contenuto nell'art. 97 della Costituzione. Ebbene, la funzione di "programmazione" vista come concretizzazione sia del principio autonomistico, sia del principio efficentistico di cui all'art. 97 della Costituzione, nella sua stretta corrrelazione con il canone della ragionevolezza desumibile dell'art. 3 della Costituzione, viene pesantemente modificata dal censurato intervento del Governo. È logico, infatti, che privando gli enti locali e, nella fattispecie, le province dei mezzi finanziari necessari al perseguimento degli obiettivi individuati dagli organi di governo dell'ente, per un verso, risultano gravemente essere compromesse l'autonomia e le funzioni della provincia quale "ente intermedio" competente alla cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo della comunità provinciale (art. 2, terzo comma, della legge n. 142/1990); mentre, per altro verso, è precluso il raggiungimento degli obiettivi prefissati negli atti di programmazione degli organi collegiali, con un sensibile abbassamento del livello di efficienza dell'azione amministrativa interessante le aree intercomunali. Con questa iniziativa il Governo contraddice i principi costituzionali di buona amministrazione contenuti nell'art. 97 della Costituzione e quindi costringe gli enti locali ad operare contro la conclamata esigenza di efficacia, efficenza e correttezza dell'azione amministrativa. È opportuno, infine, ricordare che tale ricostruzione trova autorevole conferma in alcune recentissime decisioni della Corte costituzionale, la quale, sebbene in riferimento all'autonomia finanziaria regionale (sentenze n. 98 e n. 116 del 1991; sentenze nn. 283/1991 e 356/1992); ha avuto modo di affermare che "una riduzione di risorse disposta nel modo indicato non può determinare squilibrio nella sfera di autonomia costituzionalmente assicurata alle regioni e, quindi, nei confronti di una corretta attività di bilancio o dovuto alla possibile interferenza di quegli interventi sui programmi di spesa già adottati ed in corso di svolgimento". Tale affermazione di principio non può non ritenersi estensibile a fortiori agli enti locali, trattandosi di soggetti dotati di pari autonomia e dignità costituzionale. Peraltro, il supremo Collegio con successiva decisione - la n. 128/1993 - che pure potrebbe suscitare alcune perplessità, ha ritenuto che non vi può essere violazione del principio sopra enunciato in presenza delle due seguenti condizioni: una manovra finanziaria di carattere generale, diretta a far fronte ad una situazione di emergenza e disavanzo nel settore pubblico allargato, che richiede un impegno solidale di tutti gli enti territoriali erogatori di spesa di fronte al quale la garanzia costituzionale dell'autonomia finanziaria non può fungere da impropria giustificazione per una singolare esenzione; una manovra finanziaria che operi esclusivamente sulle spese correnti e non anche sulle spese destinate allo sviluppo. In riferimento al primo punto, non vi è dubbio che la manovra operata dal Governo con il d.l. n. 155/1993 sia priva del carattere della generalità, incidendo più pesantemente sui bilanci degli enti locali, caratterizzati da una capacità finanziaria di gran lunga inferiore a quella dello Stato e della regione. E soprattutto dalla "rigidezza" della loro finanza. Pertanto, solo apparente risulta essere il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali erogatori di spesa nella riduzione del disavanzo pubblico. Evidente, inoltre, appare la violazione del secondo principio da parte dell'art. 8 del d.l. n. 155/1993 che si occupa delle spese destinate agli investimenti dei locali. Dalle considerazioni che precedono emerge con chiarezza come il Governo abbia illegittimamente menomato le attribuzioni costituzionalmente riservate alla provincia. OGGETTO DEL CONFLITTO Le osservazioni sin qui svolte consentono di puntualizzare l'oggetto del conflitto che con il presente atto si solleva dinanzi alla Corte costituzionale, avverso il Governo nel suo complesso. La ricorrente lamenta innanzitutto che sia stata violata la propria sfera di attribuzioni costituzionali attraverso il d.l. n. 155 del 22 maggio 1993. Attraverso il richiamato decreto-legge si verifica un conflitto da interferenza che ha ad oggetto la delimitazione della sfera di competenza della provincia di Torino ad essa riservata dagli artt. 118 e 128 della Costituzione, oltre che della legge 8 giugno 1990, n. 142 e consistente nello stabilire se il d.l. citato leda le attribuzioni della provincia stessa. P. Q. M. Si chiede che codesta ecc.ma Corte costituzionale, in risoluzione del presente conflitto voglia dichiarare: che non spetta al Governo, neppure nell'esercizio del potere legislativo ai sensi dell'art. 77 della Costituzione, interferire, con decretazione d'urgenza, sull'esercizio delle funzioni costituzionalmente riservate alla provincia, privandola di risorse finanziarie, nel corso dell'esercizio finanziario, necessarie allo svolgimento delle funzioni stesse e quindi dei servizi di competenza delle province, in violazione degli artt. 5, 118, 119 e 128 della Costituzione e degli artt. 2 e 54 ed, infine, della legge delega n. 421/1992 e del relativo decreto legislativo di attuazione n. 504 del 30 dicembre 1992; che la provincia ha diritto al trasferimento, nell'esercizio 1993, pro-quota, dei contributi ordinari e delle dotazioni ordinarie nelle misure stabilite negli artt. 29 e 35 del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504; che la provincia ha diritto ad accedere alla concessione dei mutui della cassa depositi e prestiti per l'anno 1993, pro-quota, nella misura stabilita dalle leggi previgenti senza la riduzione dell'importo complessivo come previsto dall'art. 8 del d.l. 22 maggio 1993, n. 155; ed in conseguenza voglia annullare gli artt. 3 e 8 del d.l. 22 maggio 1993, n. 155. Si allega: 1) deliberazione della giunta provinciale di Torino del 13 giugno 1993, verbale n. 30; 2) nota dell'amministrazione provinciale concernente la situazione finanziaria dell'ente. Milano, addì 20 giugno 1993 Rino GRACILI ----- AVVERTENZA: Il conflitto sopra pubblicato è stato dichiarato dalla Corte costituzionale inammissibile, con ordinanza n. 380/1993, pubblicata alla pag. 26 della presente Gazzetta Ufficiale. 93C1075
Parte Seconda
2009
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Eredita'
Parte Seconda n. 48 del 28-4-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-04-28&atto.codiceRedazionale=C-096005
TRIBUNALE DI VARESE
(GU Parte Seconda n.48 del 28-4-2009)
Il Tribunale di Varese, con decreto del 30 marzo 2009, ha nominato l'avv. Paola Gandini del Foro di Varese, con studio in Varese, piazza Cacciatori delle Alpi n. 1, curatore dell'eredità giacente del signor Brambilla Pisoni Pierfranco, nato a Morazzone (VA) il 20 luglio 1926 ed ivi deceduto il 1° febbraio 2009. Varese, 15 aprile 2009 Avv. Paola Gandini C-096005 (A pagamento).
Contratti
2011
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 95 del 12-8-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-08-12&atto.codiceRedazionale=T11BGA17060
UNIONCAMERE
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.95 del 12-8-2011)
Avviso di aggiudicazione di appalto di servizi SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: UNIONCAMERE - Camere di Commercio d'Italia, Ufficio Provveditorato e Cassa, Piazza Sallustio n. 9 V piano - 00187 ROMA, Italia. Telefono + 39 06 4704532, Fax + 39 06 4704346, Posta elettronica: economato@unioncamere.it. Indirizzo Internet dell'Amministrazione Aggiudicatrice: www.unioncamere.gov.it I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attività Organismo di diritto pubblico SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1) Descrizione II.1.1) Denominazione conferita all'appalto : Procedura aperta per l'affidamento del servizio di ricerca statistica con tecnica c.a.t.i. per rilevare la domanda di lavoro delle imprese italiane (2011/2012). II.1.2)Tipo di appalto e luogo di esecuzione o di consegna: Servizi II.1.4) Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti : Procedura aperta per l'affidamento del servizio di ricerca statistica con tecnica c.a.t.i. per rilevare la domanda di lavoro delle imprese italiane (2011/2012), con cadenza trimestrale. II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti) 79311210 II.2.1)Valore finale totale degli appalti: Valore 818 320,00 EUR IVA esclusa SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1)Tipo di procedura : Procedura Aperta IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri: 1.Offerta tecnica. Ponderazione 60 2.Offerta economica. Ponderazione 40 IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: Avviso di gara numero GUUE: 2011/S 077-126720 del 20.4.2011. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto: 4.8.2011 V.2) Numero offerte ricevute: 3 V.3)Denominazione dell'operatore economico a favore del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione dell'appalto: Almaviva Contact S.p.A., via Vincenzo Lamaro 25, 00173 Roma, ITALIA V.4) Informazioni sul valore dell'appalto: Valore totale inizialmente stimato dell'appalto Valore 1.235.200,00 EUR IVA esclusa, Valore finale totale dell'appalto Valore 818 320,00 EUR IVA esclusa. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1)L'appalto è connesso a un programma finanziato da fondi comunitari: Programmazione FSE 2007-2013. PON 2007IT051OO006 convernance e azioni di sistema OB. 1. PON 2007IT052PO017 azioni di sistema OB. 2 progetto potenziamento temporale e territoriale del progetto excelsior triennio 2011-2013. VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Lazio, via Flaminia 189, 00100 Roma, ITALIA VI.3.2 ) Presentazione di ricorso: 30 giorni dalla data di comunicazione dell'esito di gara ai concorrenti. VI.3.3) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione di ricorsi: Unioncamere - Ufficio Provveditorato e Cassa - p.zza Sallustio 9 (V piano) - 00187 Roma - ITALIA, Posta elettronica: economato@unioncamere.it, Telefono +39 064704532, Internet: www.unioncamere.gov.it, Fax +39 064704346 VI.4) Data di spedizione dell'avviso alla GUEE: 4.8.2011 Il responsabile del procedimento dott. Claudio Gagliardi T11BGA17060
Concorsi
2009
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
ISTITUTO NAZIONALE RIPOSO E CURA PER ANZIANI V.E. II DI ANCONA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 2 del 9-1-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-09&atto.codiceRedazionale=9E000086
ISTITUTO NAZIONALE RIPOSO E CURA PER ANZIANI V.E. II DI ANCONA
CONCORSO (scad. 9 febbraio 2009)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato presso la sede di Fermo AP di un posto di collaboratore professionale sanitario tecnico di laboratorio biomedico - ruolo sanitario (cat. D). (GU n.2 del 09-01-2009)
Prot. n. 24663/08-C In esecuzione alla determina n. 608/DGEN del 5 novembre 2008 è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato presso la sede di Fermo AP di un posto di collaboratore professionale sanitario di laboratorio biomedico - ruolo sanitario (cat. D). I requisiti richiesti ed il trattamento giuridico ed economico sono quelli previsti dalle norme regolamentari e legislative in materia. Le domande di ammissione, redatte in carta semplice secondo il modello allegato al bando di concorso integrale, dovranno essere spedite o consegnate a mano, a pena di esclusione, all'amministrazione centrale I.N.R.C.A. - Via S. Margherita, 5 - 60124 Ancona, entro e non oltre le ore 12 del trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente estratto di bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo. Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale, la data e l'ora di spedizione sono comprovate dal timbro a data e orario dell'ufficio accettante. Non saranno comunque prese in considerazione le domande che perverranno prima della pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Il testo integrale del bando è stato pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Marche n. 115 dell'11 dicembre 2008. Per eventuali informazioni e copie integrali del bando rivolgersi all'U.O. gestione risorse umane dell'amministrazione centrale I.N.R.C.A sito in Ancona, Via S. Margherita, 5 (tel. 071/8004779 - email: s.bufarini@inrca.it). Il bando integrale può essere scaricato dal sito: http://www.inrca.it seguendo il percorso: amministrazione/concorsi).
Concorsi
2001
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA OSPEDALIERA «OSPEDALE S. PAOLO» DI MILANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 44 del 5-6-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-06-05&atto.codiceRedazionale=001E4770
AZIENDA OSPEDALIERA «OSPEDALE S. PAOLO» DI MILANO
CONCORSO (scad. 5 luglio 2001)
Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, per due posti di dirigente medico per la sezione specialistica di prevenzione e cura del diabete mellito. (GU n.44 del 05-06-2001)
Si comunica che nel bollettino ufficiale della regione Lombardia n. 19 del 9 maggio 2001 è stato pubblicato il seguente testo in applicazione dell'art. 2 della legge n. 401/2000 ed in esecuzione della deliberazione n. 433 del 14 marzo 2001 adottata dal direttore generale dell'azienda, si è provveduto alla riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di dirigente medico per la sezione specialistica di prevenzione e cura del diabete mellito. Il bando pubblicato nel bollettino ufficiale della regione Lombardia n. 1 del 7 gennaio 1999 viene conseguentemente integrato dalla riserva del 50% dei posti di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 2 della suddetta legge per il personale sanitario laureato cui sia stato conferito un incarico provvisorio, ai sensi della legge n. 207/1985, presso questa azienda e che sia in possesso dei requisiti pure previsti dalla medesima norma. Restano fermi gli altri requisiti e condizioni già previsti nel bando succitato. La domanda, redatta su carta semplice ai sensi della legge n. 370 del 23 agosto 1988, intestata all'azienda "Ospedale San Paolo" di Milano, dovrà pervenire entro le ore 12 del trentesimo giorno dalla data, non inclusa, di pubblicazione dell'estratto del presente bando nella Gazzetta Ufficiale. Per eventuali ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi all'unità operativa personale e formazione di questa azienda - via A. si Rudinì, 8 - 20142 Milano - tel. 02/81844532.
Concorsi
2002
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI BERGAMO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 77 del 27-9-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-09-27&atto.codiceRedazionale=02E07339
UNIVERSITA' DI BERGAMO
AVVISO
Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria della selezione pubblica, per esami, per un posto a tempo indeterminato a tempo pieno della categoria D, posizione economica D1 (area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati). (GU n.77 del 27-09-2002)
In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 15, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, si comunica che in data 17 settembre 2002 è stata affissa all'albo ufficiale dell'Università degli studi di Bergamo sito in via Salvecchio, n. 19 - Bergamo, la graduatoria del concorso pubblico, per esami, per il reclutamento un posto a tempo indeterminato a tempo pieno della categoria D, posizione economica D1 (area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati) presso l'Università degli studi di Bergamo (bando di concorso decreto direttoriale n. 7928/VI/001 del 24 giugno 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - n. 54 del 9 luglio 2002). Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale decorre il termine per eventuali impugnazioni.
Contratti
2017
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 95 del 18-8-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-18&atto.codiceRedazionale=TX17BGA14711
CONSIGLIO REGIONALE D'ABRUZZO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.95 del 18-8-2017)
Esito di gara - CIG 6933671650 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Consiglio regionale d'Abruzzo SEZIONE II: OGGETTO. servizio di brokeraggio assicurativo del Consiglio regionale dell'Abruzzo. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE. Determinazione dirigenziale 223/AA/RF del 23/06/2017. Num. Offerte: 8 - Aggiudicatario: Società AON S.P.A., Via Andrea Ponti 8/10 - 20143 Milano. Prezzo dell'appalto € 5.000,00. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Atti di gara disponibili sul sito dell'ente. Per il dirigente del servizio (vacante) il direttore dott. Paolo Costanzi TX17BGA14711
Parte Seconda
2016
Annunzi commerciali
Altri annunzi commerciali
Parte Seconda n. 136 del 17-11-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-11-17&atto.codiceRedazionale=TX16AAB10879
FAW 1 SPV S.R.L.
Iscritta al n. 35299.7 dell'elenco di cui all'art. 4 del provvedimento della Banca d'Italia del 29 aprile 2011 Sede legale: via Alessandro Pestalozza 12-14 - 20131 Milano Registro delle imprese: Milano n. 09612500968 R.E.A.: MI - 2102078 Codice Fiscale: 09612500968
(GU Parte Seconda n.136 del 17-11-2016)
Avviso di cessione di crediti pro soluto ai sensi del combinato disposto degli articoli 1 e 4 della legge 30 aprile 1999, n. 130 (la "Legge sulla Cartolarizzazione") nonchè informativa ai sensi dell'articolo 13, commi 4 e 5 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (il "Codice Privacy") e del provvedimento dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali del 18 gennaio 2007 Ad integrazione dell'Avviso di Cessione già pubblicato da parte di FAW 1 SPV S.r.l. nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Parte II n. 126 del 22/10/2016, contrassegnata dal codice redazionale TX16AAB9947-, nel contesto dell'Operazione di Cartolarizzazione realizzata in data 27 Ottobre 2016 (la "Data di Emissione"), FAW 1 SPV S.r.l. comunica di aver altresì acquistato, per il tramite di una Piattaforma Fin Tech gestita da Workinvoice S.r.l., i seguenti ulteriori portafogli di crediti pecuniari individuabili in blocco ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 1 e 4 della Legge sulla Cartolarizzazione, e precisamente: In data 19.10.2016: (1) Fattura n. 456 del 15/10/2016 - Debitore Ceduto: Ryanair - Seller: GH PALERMO S.p.A., codice fiscale e P. IVA 04994100826; (2) Fattura n. VM16-00285 del 30/09/2016 - Debitore Ceduto: IMIT CONTROL SYSTEM SRL - Seller: MR&D S.p.A., codice fiscale e P. IVA 01973960121; (3) Fattura n. 2047/16 del 30/09/2016 - Debitore Ceduto: MoviModa S.p.A. - Seller: SICURINT GROUP S.c.p.a., codice fiscale e P. IVA 03716570233; (4) Fattura n. 244 del 07/10/2016 - Debitore Ceduto: PFB S.p.a. - Seller: S.O.M. S.r.l., codice fiscale e P. IVA 01963610983; (5) Fattura n. 75 del 14/10/2016 - Debitore Ceduto: VODAFONE ITALIA S.p.A. - Seller: MyBestDirect S.r.l., codice fiscale e P. IVA 02982980613. In data 26.10.2016: (1) Fattura n. 1225/VT/2016 del 15/10/2016 - Debitore Ceduto: EUROVETRO S.R.L. - Seller: GOTTARDI AUTOTRASPORTI S.R.L., codice fiscale e P. IVA 00825090228; (2) Fattura n. GH BLQ 795 del 15/10/2016- Debitore Ceduto: RYANAIR LTD - Seller: Marconi Handling S.r.l., codice fiscale e P. IVA 02358431209; (3) Fattura n. 2087/16 del 30/09/2016 - Debitore Ceduto: Slam Jam S.r.l. - Seller: SICURINT GROUP S.c.p.a., codice fiscale e P. IVA 03716570233; In data 03.11.2016: (1) Fattura n. 23/16 del 31/10/2016- Debitore Ceduto: Ceccarelli S.r.l. - Seller: BHR GROUP S.c.p.A., codice fiscale e P. IVA 09498090969; (2) Fattura n. 1600608 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: OSLAT S.r.l. - Seller: OC TRATTAMENTI PIEMONTE S.R.L., codice fiscale e P. IVA 11119420013; (3) Fattura n.187/F del 31/08/2016 - Debitore Ceduto: Arcese Trasporti S.p.A. - Seller: Kamma Trans S.r.l., codice fiscale e P. IVA 08971280964; (4) Fattura n. 519 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: EasyJet Airlines - Seller: GH PALERMO S.p.A., codice fiscale e P. IVA 04994100826; (5) Fattura n. 2116/16 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: DHL SUPPLY CHAIN (ITALY) S.P.A. - Seller: SICURINT GROUP S.c.p.a., codice fiscale e P. IVA 03716570233; (6) Fattura n. VI16-00091 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: HONEYWELL COMBUSTION CONTROLS S.r.l. - Seller: MR&D S.p.A., codice fiscale e P. IVA 01973960121; In data 09.11.2016: (1) Fattura n. VI16-00096 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: HONEYWELL COMBUSTION CONTROLS S.r.l. - Seller: MR&D S.p.A., codice fiscale e P. IVA 01973960121; (2) Fattura n. 251 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: MEDIASET PREMIUM S.p.A. - Seller: MyBestContact S.r.l., codice fiscale e P. IVA 08446140967; In data 11.11.2016: (1) Fattura n. 252 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: MEDIASET PREMIUM S.p.A. - Seller: MyBestContact S.r.l., codice fiscale e P. IVA 08446140967. Per tutte le informazioni relative a (1) la nomina di Zenith Service S.p.A. in qualità di Servicer nonchè quale Responsabile del Trattamento dei Dati Personali; (2) la nomina di FACTOR@WORK S.r.l. in qualità di Gestore del Portafoglio; (3) l'Informativa ai sensi dell'articolo 13 del Codice Privacy, si rinvia all'Avviso di Cessione pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Parte II 126 del 22/10/2016, contrassegnata dal codice redazionale TX16AAB9947. Milano, 14 novembre 2016 FAW 1 SPV S.r.l. - L'amministratore unico dott. Marco Grimaldi TX16AAB10879
Concorsi
2019
ENTI LOCALI
COMUNE DI ISILI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 4 del 15-1-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-15&atto.codiceRedazionale=19E00420
COMUNE DI ISILI
CONCORSO (scad. 30 gennaio 2019)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di istruttore direttivo amministrativo-contabile, categoria D, a tempo determinato e pieno, da destinare all'ufficio di Piano del Plus Sarcidano Barbagia di Seulo. (GU n.4 del 15-01-2019)
È indetto un avviso pubblico di reclutamento, per titoli ed esami, per l'assunzione a tempo determinato e pieno, di due istruttori direttivi amministrativo-contabili, categoria D, posizione economica D1, da destinare all'ufficio di Piano del Plus Sarcidano Barbagia di Seulo. Modalità di partecipazione, requisiti e schema della domanda di partecipazione sono disponibili sul sito istituzionale dell'Ente all'indirizzo: www.comune.isili.ca.it Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Serie Generale
1998
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLA SANITA'
Serie Generale n. 253 del 29-10-1998
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-10-29&atto.codiceRedazionale=098A9447&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SANITA'
COMUNICATO
Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio della specialita' medicinale per uso veterinario "Citarin L 2,5". (GU Serie Generale n.253 del 29-10-1998)
Decreto n. 150 del 1 ottobre 1998 Specialità medicinale per uso veterinario: CITARIN L 2,5 (levamisolo cloridrato) soluzione iniettabile flacone da 50 ml, A.I.C. n. 100386010 e flacone da 100 ml, A.I.C. n. 100386020. Titolare A.I.C.: Bayer AG di Leverkusen, rappresentata in Italia dalla società Bayer S.p.a. con sede legale e fiscale in Milano - codice fiscale 05849130157. Modifiche apportate: tempo di attesa: il tempo di attesa ora autorizzato e': carni ovine e caprine: 7 giorni; carni suine: 9 giorni. Controindicazioni: non utilizzare in animali il cui latte è destinato al consumo umano. Specie di destinazione: la specialità medicinale è ora destinata alle specie: suini, ovini e caprini. L'adeguamento degli stampati delle confezioni in commercio deve essere effettuato entro quindici giorni. Decorrenza ed efficacia del decreto: dal giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Concorsi
2002
ENTI PUBBLICI STATALI
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 51 del 28-6-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-28&atto.codiceRedazionale=02E04747
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO
RINVIO
Rinvio della pubblicazione del diario delle prove scritte del concorso pubblico nazionale, per titoli ed esami, ad un posto di terzo livello professionale con profilo di ricercatore, con laurea in fisica, da assegnare presso i dipartimenti. (GU n.51 del 28-06-2002)
Per motivi tecnico-organizzativi non è possibile procedere alla pubblicazione nella presente Gazzetta Ufficiale del diario delle prove scritte di esame del concorso pubblico nazionale per titoli ed esami a un posto di terzo livello professionale con profilo di ricercatore con laurea in fisica indetto con decreto direttoriale del 20 dicembre 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del 19 febbraio 2002 n. 14, i cui termini di presentazione della domanda sono stati riaperti con pubblicazione del decreto direttoriale 2 aprile 2002 nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del 30 aprile 2002 n. 34. Il diario delle prove scritte di esame del suddetto concorso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del 22 ottobre 2002. Tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti.
Parte Seconda
2018
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Eredita'
Parte Seconda n. 51 del 3-5-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-03&atto.codiceRedazionale=TU18ABH4705
TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO
(GU Parte Seconda n.51 del 3-5-2018)
Eredità giacente di Parola Claudio Con decreto emesso in data 13 aprile 2018 il Giudice di Torino ha dichiarato giacente l'eredità morendo dimessa da Parola Claudio, nato a Pinerolo il 29 marzo 1969 residente in vita in Bricherasio e deceduto in None il 29 settembre 2013 - R.G. 9924/2018. Curatore è stato nominato, Avv. Silvia Cosentino con studio in Torino - Via Virle n. 10. Il funzionario giudiziario dott.ssa Carmela Gagliardi Il curatore avv. Silvia Cosentino TU18ABH4705
Serie Generale
2008
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Serie Generale n. 55 del 5-3-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-03-05&atto.codiceRedazionale=08A01527&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 8 febbraio 2008
Revoca dell'impegno assunto con decreto 29 dicembre 2003, recante: «Ammissione di progetti di cooperazione internazionale "Eureka", di cui al decreto legislativo n. 297/1999, al finanziamento del Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR). (Decreto n. 2269)». (GU Serie Generale n.55 del 05-03-2008)
IL DIRETTORE GENERALE per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca Visto il decreto-legge 18 maggio 2006 n. 181, istitutivo del Ministero dell'università e della ricerca di seguito denominato MUR; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modifiche; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche; Visto il decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297: «Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno delle ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei ricercatori», e in particolare gli articoli 5 e 7 che prevedono l'istituzione di un comitato, per gli adempimenti ivi previsti, e l'istituzione del Fondo agevolazioni alla ricerca; Visto il decreto ministeriale 8 agosto 2000, n. 593, recante: «Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297»; Visto il decreto ministeriale, n. 860/Ric. del 18 dicembre 2000, di nomina del comitato, così come previsto dall'art. 7 del predetto decreto legislativo; Vista la domanda presentata ai sensi dell'art. 5 ai commi 26 e 27, e dell'art. 7 del predetto decreto ministeriale dell'8 agosto 2000, n. 593, e i relativi esiti istruttori; Visto il decreto ministeriale n. 2269 del 29 dicembre 2003 con il quale è stato ammesso alle agevolazioni il progetto Eureka «E! 2588 Eurocare scanted» presentato da EL.EN. S.p.A. e Selfin S.p.A. ai sensi del decreto ministeriale 8 agosto 2000; Vista la presa d'atto del Comitato, nella seduta del 31 ottobre 2007, del ritiro della domanda della EL.EN. S.p.A., comunicato con nota del 22 gennaio 2007, che segue la rinuncia partecipare al progetto da parte della Selfin S.p.A. già espressa a questo ufficio in data 15 febbraio 2006; Ritenuta la necessità di procedere alla revoca dell'impegno assunto con decreto dirigenziale n. 2269 del 29 dicembre 2003, con il quale, tra l'altro, è stato ammesso alle agevolazioni il progetto di ricerca Eureka «E! 2588 Eurocare scanted» presentato da EL.EN. S.p.A. e Selfin S.p.A; Decreta: Articolo unico È disposta la revoca dell'impegno assunto il decreto ministeriale n. 2269 del 29 dicembre 2003 con il quale è stato ammesso alle agevolazioni il progetto Eureka «E! 2588 Eurocare scanted», presentato da EL.EN. S.p.A. e Selfin S.p.A. ai sensi del decreto ministeriale 8 agosto 2000, il cui costo preventivato di euro 1.092.480,00, ripartito in euro 580.383,00 quale credito agevolato ed un importo di contributo nella spesa pari ad euro 398.216,00. Roma, 8 febbraio 2008 Il direttore generale: Criscuoli
Serie Generale
2013
SUPPLEMENTI ORDINARI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 35 del 11-2-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-02-11&atto.codiceRedazionale=13A00963&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio, secondo procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Clody» con conseguente modifica stampati. (13A00963) (GU Serie Generale n.35 del 11-02-2013 - Suppl. Ordinario n. 10)
Estratto determinazione FV N. 312/2012 del 14 dicembre 2012 Medicinale: CLODY Confezioni: 034294 013 - "100 mg/3,3 ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare con lidocaina 1%" 6 fiale 3,3 ml 034294 025 - "100 mg/3,3 ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare con lidocaina 1%" 12 fiale 3,3 ml 034294 037 - "300 mg/10 ml concentrato per soluzione per infusione" 6 fiale Titolare AIC: Promedica S.r.l Procedura Nazionale con scadenza il 9 marzo 2010 è rinnovata, con validità illimitata, l'autorizzazione all'immissione in commercio previa modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, del Foglio Illustrativo e dell'Etichettatura ed a condizione che, alla data di entrata in vigore della presente determinazione, i requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia siano ancora presenti. È approvata altresì la variazione N1B/2012/580 relativa all'aggiornamento del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo. Le modifiche devono essere apportate immediatamente per il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, per il Foglio Illustrativo ed Etichettatura entro 60 giorni dall'entrata in vigore della determinazione. In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3, del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in commercio nella provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il Titolare dell'AIC che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto. Le confezioni già prodotte che non rechino le modifiche indicate dalla determinazione possono essere dispensate al pubblico fino al 120° giorno dalla data di entrata in vigore della determinazione. Pertanto, entro la scadenza del termine sopra indicato, tali confezioni andranno ritirate dal commercio. La presente determinazione ha effetto dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sarà notificata alla Società titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale.
Contratti
2011
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 38 del 30-3-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-30&atto.codiceRedazionale=T11BGA6236
BIBLIOTECA DI SCIENZE SOCIALI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.38 del 30-3-2011)
Avviso Volontario per la Trasparenza Preventiva Art. 79 bis d.lgs.16372006, come modificato dall'art. 3 del d.lgs. 53/2010 Il direttore della biblioteca di scienze sociali dell'università degli studi di firenze, dott.ssa Lucilla Conigliello, via delle pandette n.2 50127 firenze, tel 055 4374828 fax 055 4374955 e-mail lucilla.conigliello@unifi.it - Visto il provvedimento di indizione della gara ad evidenza pubblica n.1 (175) del 21 febbraio 2011, del Dirigente del Sistema Bibliotecario di Ateneo, e che le domande per la presentazione delle offerte scadono il 22 aprile 2011; - Considerato che nelle more dei tempi di affidamento di tale servizio, è necessaria un'altra proroga in quanto una sospensione dello stesso comporterebbe gravi danni agli utenti della biblioteca; - Visto il D. Lgs. 163/06 e ss.mm.; - Visto il vigente Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione Finanza e Contabilità; - Visto il D. lgs. 165/01 e ss.mm.; Con decreto n. 1/2011 prot. 333 del 28/03/2011 è stata disposta nelle more dell'affidamento del servizio, la proroga dello stesso alla Società Ricoh Italia srl, con sede legale in via Vittor Pisani 6 20124 Milano e sede operativo -amministrativa in viale Martesana 12 20090 Vimodrone (MI) tel 02.9198.7100 fax 02.9198.7555 e-mail: info@ricoh.it agli stessi patti e condizioni del contratto citato in premessa, fino alla data del 31 ottobre 2011. Il Direttore Della Biblioteca Di Scienze Sociali Dott.Ssa Lucilla Conigliello T11BGA6236
Parte Seconda
2018
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 52 del 5-5-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-05&atto.codiceRedazionale=TX18ADD4888
CIPLA EUROPE NV
Sede legale: De Keyserlei 58-60, Box-19, 2018 Anversa, Belgio
(GU Parte Seconda n.52 del 5-5-2018)
Estratto comunicazione di notifica regolare AIFA/PPA/P/45362 del 23/04/2018 Titolare A.I.C.: Cipla Europe NV Medicinale: IMATINIB CIPLA Confezioni e numeri di AIC: tutte le confezioni, AIC n. 043408 Cod. Pratica: C1B/2016/3166 - Procedura n. UK/H/5710/001-002/IB/007 Tipologia variazione oggetto della modifica: IB, C.I.2.a) Modifica apportata: È autorizzata la modifica degli stampati richiesta (paragrafi 4.2, 4.4, 4.6, 4.8, 5.1 del RCP e paragrafi 4 e 6 del FI) relativamente alle confezioni sopra elencate e la responsabilità si ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC. Il titolare dell'AIC deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della Comunicazione di notifica regolare al RCP; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al FI. Sia i lotti già prodotti alla data di entrata in vigore della Comunicazione di notifica regolare che i lotti prodotti nel periodo di cui al precedente paragrafo della presente, non recanti le modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. I farmacisti sono tenuti a consegnare il FI aggiornato agli utenti, a decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella G.U. del presente comunicato. Il titolare AIC rende accessibile al farmacista il FI aggiornato entro il medesimo termine. Un procuratore dott. Stefano Ceccarelli - Sagaem for life S.a.s. TX18ADD4888
Regioni
1994
REGIONE LOMBARDIA
3a Serie Speciale - Regioni n. 31 del 6-8-1994
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-08-06&atto.codiceRedazionale=094R0458
REGIONE LOMBARDIA
LEGGE REGIONALE 9 aprile 1994, n. 12
Modifiche alla legge regionale 7 agosto 1986, n. 32 "Interventi a sostegno della cooperazione per la salvaguardia e l'incremento dei livelli occupazionali". (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.31 del 06-08-1994)
IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL COMMISSARIO DEL GOVERNO HA APPOSTO IL VISTO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA la seguente legge: Art. 1. Il secondo comma dell'art. 8 della legge regionale 7 agosto 1986, n. 32 "Interventi a sostegno della cooperazione per la salvaguardia e l'incremento dei livelli occupazionali, è abrogato. Art. 2. Per l'anno 1994, il termine di cui al comma 2 dell'art. 9 della legge regionale 7 agosto 1986, n. 32 per la presentazione delle richieste di contributo è stabilito alla data del 30 giugno. La presente legge regionale è pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione Lombardia. Milano, 9 aprile 1994 GHILARDOTTI
Contratti
2008
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 3 del 7-1-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-07&atto.codiceRedazionale=S-0817
AUTORITA' PORTUALE DI GENOVA Direzione Amministrazione Finanza e Controllo
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.3 del 7-1-2008)
Avviso di rettifica Parte di provvedimento in formato grafico S-0817 (A pagamento).
Concorsi
2004
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
REGIONE PUGLIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 99 del 14-12-2004
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-12-14&atto.codiceRedazionale=04E08359
REGIONE PUGLIA
CONCORSO (scad. 13 gennaio 2005)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico, area di chirurgia e delle specialita' chirurgiche, disciplina di urologia, presso l'azienda unita' sanitaria locale BA/4 di Bari. (GU n.99 del 14-12-2004)
È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico, area di chirurgia e delle specialità chirurgiche, disciplina di urologia, presso l'azienda unità sanitaria locale BA/4 di Bari. Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso, è pubblicato nel bollettino ufficiale della regione Puglia n. 138 del 18 novembre 2004. Per ulteriori informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi all'Unità operativa concorsi, assunzioni e gestione ruoli dell'azienda unità sanitaria locale BA/4 - Lungomare Starita, 6 - 70123 Bari - tel. 080/5842318 - 080/5842501.
Regioni
2003
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
3a Serie Speciale - Regioni n. 50 del 20-12-2003
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-12-20&atto.codiceRedazionale=003R0807
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
REGOLAMENTO REGIONALE 30 ottobre 2003, n. 22
Modifica ed integrazione al regolamento regionale del 16 agosto 1993, n. 29: «Attrezzi e modalita' di uso consentiti per la pesca. Periodi di divieto di pesca delle specie ittiche nelle acque interne dell'Emilia-Romagna». (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.50 del 20-12-2003)
(Pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 164 del 30 ottobre 2003) LA GIUNTA REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE E m a n a il seguente regolamento: Art. 1. Il comma 4 dell'Art. 3 del regolamento regionale del 16 agosto 1993, n. 29 è integrato, dopo la parola «competente», dalle seguenti parole: «per le strutture insistenti sul demanio idrico, ovvero dal servizio regionale competente per l'economia ittica, per le strutture insistenti sul demanio marittimo». Il presente regolamento sarà pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come regolamento della Regione Emilia-Romagna. Bologna, 30 ottobre 2003 ERRANI
Contratti
2020
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 17-6-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-17&atto.codiceRedazionale=TX20BFF13035
COMUNE DI BOLGARE per conto dell'Ambito di Grumello del Monte
Sede: via Dante n. 24 - Bolgare (BG) Punti di contatto: segreteria@comune.bolgare.bg.it Partita IVA: 00240930164
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.69 del 17-6-2020)
Bando di gara AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE : Comune di Bolgare per conto dell'Ambito di Grumello del Monte- via Dante 24 - 24060 Bolgare tel. 0354493911, PEC: comune.bolgare@cert.legalmail.it OGGETTO: Servizi di inclusione sociale dell'Ambito di Grumello del Monte, 1/10/2020-31/12/2024. Importo complessivo a base di gara € 577.562,90 + Iva. CONDIZIONI PARTECIPAZIONE: si rimanda al disciplinare. PROCEDURA: procedura aperta tramite e-procurement Sintel di Regione Lombardia, offerta economicamente vantaggiosa. Termine per ricezione delle offerte: 21 luglio 2020 ore 23,00. INFORMAZIONI: www.comune.bolgare.bg.it e Piattaforma Sintel. Il responsabile di settore Michela Ravelli TX20BFF13035
Serie Generale
2015
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 94 del 23-4-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-04-23&atto.codiceRedazionale=15A02849&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Vancotex». (15A02849) (GU Serie Generale n.94 del 23-04-2015)
Estratto determina n. 388/2015 del 3 aprile 2015 Medicinale: VANCOTEX. Titolare AIC: Pharmatex Italia S.r.l. - Via Appiani 22 - 20121 Milano. Confezione: «500 mg polvere per soluzione per infusione endovenosa e per soluzione orale» 10 Flaconcini - AIC n. 034632036 (in base 10) 110WCA (in base 32). Forma farmaceutica: polvere per soluzione per infusione endovenosa e per soluzione orale. Composizione: Principio attivo: Vancomicina. Classificazione ai fini della rimborsabilità Confezione: «500 mg polvere per soluzione per infusione endovenosa e per soluzione orale» 10 Flaconcini - AIC n. 034632036 (in base 10) 110WCA (in base 32). Classe di rimborsabilita': C. Classificazione ai fini della fornitura La classificazione ai fini della fornitura del medicinale VANCOTEX è la seguente: Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile (OSP). Stampati Le confezioni del medicinale devono essere poste in commercio con gli stampati, così come precedentemente autorizzati da questa Amministrazione, con le sole modifiche necessarie per l'adeguamento alla presente determinazione. In ottemperanza all'art. 80 commi 1 e 3 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in commercio nella provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il Titolare dell'AIC che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo. Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Parte Seconda
2007
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Fallimenti
Parte Seconda n. 58 del 19-5-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-19&atto.codiceRedazionale=S-5145
Societa' Cooperativa Sociale GIADA a r.l.
(liquidazione coatta amministrativa) Sede in Pescara, via Di Girolamo n. 42
(GU Parte Seconda n.58 del 19-5-2007)
Il commissario liquidatore, rag. Giuliana Pallucca, informa che, in data 15 febbraio 2007, è stato depositato, presso la cancelleria fallimentare del Tribunale di Pescara, lo stato passivo. Il commissario liquidatore: rag. Giuliana Pallucca S-5145 (A pagamento).
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
PROVINCE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 152 del 30-12-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-12-30&atto.codiceRedazionale=TX22BFE30469
S.U.A. PROVINCIA DI CROTONE
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.152 del 30-12-2022)
Bando di gara - CIG 952030650B SEZIONE I ENTE AGGIUDICATORE: S.U.A. PROVINCIA DI CROTONE SEZIONE II OGGETTO: Lavori di adeguamento funzionale e recupero del centro sportivo "Sant'Agostino" del Comune di ROCCA DI NETO. Importo € 544.613,94 SEZIONE IV PROCEDURA: Aperta. Criterio: O.E.P.V. Termine offerte: 17/01/2023 h 12.00. Apertura: 18/01/2023 h 09.30. SEZIONE VI ALTRE INFORMAZIONI: https://sua.provincia.crotone.it Il responsabile unico del procedimento ing. Sebastiano Rocca TX22BFE30469
Serie Generale
2023
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 233 del 5-10-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-10-05&atto.codiceRedazionale=23A05422&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano, a base di diltiazem cloridrato, «Diltiazem Mylan Generics Italia». (23A05422) (GU Serie Generale n.233 del 05-10-2023)
Estratto determina AAM/PPA n. 603/2023 del 22 settembre 2023 Si autorizzano le seguenti variazioni, relativamente al medicinale «Diltiazem Mylan Generics Italia» (A.I.C. 026675), per le descritte confezioni autorizzate all'immissione in commercio in Italia: A.I.C.: 026675013: 60 mg compresse 50 compresse; A.I.C.: 026675025: 120 mg compresse a rilascio prolungato 24 compresse; A.I.C.: 026675049: 300 mg compresse a rilascio prolungato 14 compresse; N. 2 Tipo II, C.I.4: aggiornamento del riassunto delle caratteristiche del prodotto per adeguamento al Core company data sheet (CCDS) supportato da una clinical overview. In particolare, sono stati modificati i paragrafi n. 5.1 e n. 5.3 del riassunto delle caratteristiche del prodotto con l'aggiunta di informazioni supportate da dati di letteratura. Codice pratica: VN2/2023/4; Titolare A.I.C.: Mylan S.p.a. (codice fiscale 13179250157), con sede legale e domicilio fiscale in via Vittor Pisani, 20, 210124 - Milano, Italia. Gli stampati corretti ed approvati sono allegati alla determina di cui al presente estratto. Stampati 1. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della presente determina, al riassunto delle caratteristiche del prodotto. 2. In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3, del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed integrazioni, il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in commercio nella Provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo. Smaltimento scorte I lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta, ai sensi dell'art. 1, comma 7 della determina AIFA n. DG/821/2018 del 24 maggio 2018 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 133 dell'11 giugno 2018. Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Concorsi
2019
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI MACERATA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 26 del 2-4-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-04-02&atto.codiceRedazionale=19E03363
UNIVERSITA' DI MACERATA
CONCORSO (scad. 2 maggio 2019)
Procedure di selezione per la copertura di due posti di ricercatore a tempo determinato, per il Dipartimento di giurisprudenza. (GU n.26 del 02-04-2019)
Si avvisa che presso l'Università degli studi di Macerata sono indette le seguenti procedure selettive per la copertura di due posti di ricercatore a tempo determinato di tipo a): Dipartimento di giurisprudenza un posto: settore concorsuale: 12/C1 - Diritto costituzionale; settore scientifico-disciplinare: IUS/08 - Diritto costituzionale; classi delle lauree: LM/SC-GIUR - Scienze giuridiche per l'innovazione; lingua straniera richiesta ai fini della discussione orale: lingua inglese di livello C/1 - Numero massimo di pubblicazioni: dodici; un posto: settore concorsuale: 12/G1 - Diritto penale; settore scientifico-disciplinare: IUS/17 - Diritto penale; classi delle lauree: LM-87 - Servizio sociale e politiche sociali; lingua straniera richiesta ai fini della discussione orale: lingua inglese di livello C/1 - Numero massimo di pubblicazioni: dodici. Le domande di partecipazione alle suddette procedure, redatte in carta semplice secondo lo schema di cui all'allegato «A» del bando di concorso, dovranno essere presentate entro il termine perentorio di trenta giorni che decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del presente avviso secondo quanto previsto dall'art. 3 del bando di concorso. Qualora il termine di presentazione della domanda cada in un giorno festivo, la scadenza si intende posticipata al primo giorno feriale utile. Il bando di concorso (D.R. n. 88 del 5 marzo 2019) è pubblicato all'albo ufficiale on line dell'Università degli studi di Macerata ed è altresì disponibile sul sito internet all'indirizzo: http://www.unimc.it/it/ateneo/bandi-e-concorsi/bandi-personale-docent e/ricercatori-a-tempodeterminato
Serie Generale
1997
SUPPLEMENTI ORDINARI
UNIVERSITA' DI PAVIA
Serie Generale n. 173 del 26-7-1997
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-26&atto.codiceRedazionale=097A4268&elenco30giorni=false
UNIVERSITA' DI PAVIA
DECRETO RETTORALE 5 maggio 1997
Modificazioni allo statuto dell'Universita' relativamente alla scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva. (GU Serie Generale n.173 del 26-07-1997 - Suppl. Ordinario n. 150)
IL RETTORE - Veduto il Testo Unico delle Leggi sull'Istruzione Superiore approvato con Regio Decreto 31 agosto 19 33 n. 1592; - Veduto il Regio Decreto Legge 20 giugno 1935 n. 1071, convertito nella Legge 2 gennaio 1936 n. 73; - Veduto il regio decreto 30 Settembre 1938 n. 1652 e successive modificazioni; - Veduta la Legge 22 maggio 1978 n. 217; - Veduta la Legge 21 febbraio 1980 n. 28; - Veduto il D.P.R. 10 marzo 1982 n. 162; - Veduta la Legge 9 maggio 1989 n. 168; - Veduta la Legge 19 novembre 1990 n. 341; - Veduto il decreto Legislativo 8 agosto 1991 n. 257; - Veduto il D.M. 1l maggio 1995; - Veduto il D.P.R. 30 dicembre 1995 relativo all'aprovazione del pi- ano di sviluppo delle università per il triennio 1994-96; - Veduto il D.M. luglio 1996; - Vedute le proposte di modifica dello Statuto formulate dalle Autorità Accademiche dell'Università degli Studi di Pavia; - Riconosciuta la particolare necessità di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del Testo Unico 31 agosto 1933 n. 1592; - Veduto il parere favorevole del CUN in data 10 ottobre 1996; - Veduto che lo Statuto di autonomia dell'Università degli Studi di Pavia, emanato con decreto rettorale del 12 settembre 1996, pubblicato sul supplemento ordinario n. 158 della gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 1996, non contiene gli ordinamenti didattici e che il loro inserimento è previsto nel regolamento didattico di Ateneo; - Considerato che nelle rirore dell'approvazione e di emanazione del regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento degli studi dei corsi di laurea, di diploma e delle scuole di specializzazione vengono operate sul vecchio statuto, emanato ai sensi dell'art. 17 del Testo Unico più sopra citato e approvato con Regio Decreto 14.10.1926 n. 2130 e modificato con R.D. 13.10.1927 n. 2229 e successive modificazioni; - Considerata la necessità di procedere ad una riarticolazione dello Statuto contenente gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea, di diploma e delle scuole di specializzazione DECRETA Lo Statuto dell'Università degli Studi di Pavia approvato e modificato con i decreti sopraindicati è ulteriormente modificato come appresso: ARTICOLO UNICO Dopo l'art. 371 del vigente testo dello Statuto, al titolo XV e con scorrimento automatico degli articoli successivi, viene inserita la Scuola di Specializzazione in IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA secondo il seguente articolato che sostituisce interamente quello rubricato sotto il titolo "scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva" del vigente statuto: Art. 1 - La Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva risponde alle norme generali delle Scuole di Specializzazione dell'area medica. Art. 2 - La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici in Igiene e Medicina Preventiva. Art. 3 - La Scuola rilascia il titolo di Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. Art. 4 - Il Corso ha la durata di 4 anni. Art. 5 - La Scuola ha la propria sede amministrativa presso la Sezione di Igiene del Dipartimento di Medicina Preventiva, Occupazionale e di Comunità della prima Facoltà di Medicina e Chirurgia. Art. 6 - Concorrono al funzionamento della Scuola le strutture della Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia e quelle del S.S.N. individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6 comma 2 del D.l. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tab. A e quello dirigente del S.S.N. delle corrispondenti aree funzionali e disci- pline. Art. 7 - In base alle capacità formative della Scuola il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi è determinato in n. 15 per ogni anno di corso, per un totale di n. 60 specializzandi. Art. 8 - L'attività didattica relativa a ciascuna area di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico- disciplinari è la seguente: AREA A - BISOGNI DI SALUTE E ASPETTATIVE SOCIO-SANITARIE DELLA POPOLAZIONE Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Descrivere la storia naturale, la frequenza, l'impatto sulla qualità della vita, l'impatto sociale e sanitario delle principali voci nosologiche per apparato e per funzione. - Descrivere ed interpretare la frazione prevenibile, per ogni problema sanitario dei principali fattori di rischio ambientali, sociali e comportamentali. - Discutere il profilo epidemiologico e antropologico di rischio (problemi di salute, cause di malattia e fattori di benessere) della popolazione e di gruppi a particolare rischio (bambini, madri, adolescenti, lavoratori, tossicodipendenti, immigrati, anziani). Settori: F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, F22C Medicina del lavoro. AREA B - EPIDEMIOLOGICA E DEI SISTEMI INFORMATIVI Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Pianificare, realizzare e valutare studi ecologici, trasversali, analitici, sperimentali e di intervento; - Utilizzare la statistica descrittiva ed inferenziale, i modelli matematici, la statistica multivariata, i sistemi informativi, il software per la gestione dei testi, per la gestione di data-base per l'analisi statistica ed epidemiologica. Settori: A04B Ricerca Operativa, F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, S03B Statistica sociale, K05B Informatica. AREA C - SCIENZE SOCIALI E GIURIDICHE APPLICATE Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Discutere ed utilizzare metodi finalizzati alla comunicazione medico/paziente, alla comunicazione di massa, alla conduzione di gruppi, alla formazione permanente. - Discutere ed applicare i metodi di studio in campo demografico, sociologico, antropologico, psicologico utili alla pratica della Sanità pubblica; - Discutere ed applicare i principi giuridici fondamentali, anche privatistici, nell'approccio alla soluzione dei problemi di Sanità pubblica e nella formazione di provvedimenti amministrativi. Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale, M11B Psicologia sociale, N07X Diritto del Lavoro, N09X Istituzioni di diritto pubblico, N10X Diritto amministrativo, Q05A Sociologia generale, Q05C Sociologia dei processi economici e del lavoro. AREA D - PROGRAMMAZIONE, ORGANIZZAZIONE E VALUTAZIONE Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Descrivere i modelli dei sistemi sanitari, ed i relativi meccanismi di controllo, di direzione, di finanziamento e di gestione. - Attuare l'analisi organizzativa, l'analisi del ruolo professionale, la programmazione per obiettivi, le procedure operative, il controllo di gestione e di spesa e il coordinamento dei servizi inerenti al settore professionale. - Utilizzare e attuare modelli di analisi costi/efficacia, costi/beneficio, costi/utilità e i principi di economia sanitaria. - Effettuare la valutazione di tecnologie biomediche e sanitarie, la verifica e revisione di qualità delle attività assistenziali. Settori: F02X Storia della Medicina, F22A Igiene generale ed applicata, P02D Organizzazione aziendale. AREA E - VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FATTORI INFLUENTI LA SALUTE Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Discutere la tipologia ed i meccanismi di azione dei fattori che influiscono positivamente o negativamente sulla salute di tipo genetico, ambientale e comportamentale. - Dimostrare la conoscenza dei metodi, delle tecniche e degli eventuali sostegni laboratoristici per il controllo dei rischi di malattia e dei fattori positivi di salute. - Programmare e gestire e valutare anche ai fini della revisione di qualità, gli interventi nei servizi inerenti il proprio ambito professionale. Settori: E07X Farmacologia, F03X Genetica Medica, F22A Igiene generale ed applicata, F22C Medicina del Lavoro, H02X Ingegneria sanitaria-ambientale. AREA F - IGIENE, SANITÀ PUBBLICA E MEDICINA DI COMUNITÀ Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Descrivere e discutere le origini e lo sviluppo della Sanità Pubblica; l'etica negli interventi di carattere sovraindividuale, i modelli di prevenzione e di promozione sull'individuo, sulla comunità e sull'ambiente fisico e sociale; - Programmare, organizzare e valutare interventi di prevenzione e di promozione della salute a livello sia dell'individuo che della comunità, con riferimento al controllo delle malattie infettive e non infettive, all'igiene delle abitazioni e degli ambienti di vita e di lavoro, alla prevenzione ed assistenza nelle comunità e nelle varie fasce di età ed in gruppi di soggetti a rischio; - Programmare, organizzare e valutare interventi mirati alla prevenzione dei rischi ed alla tutela dell'ambiente. Settori: F07A Medicina Interna, F07I Malattie Infettive, F22A Igiene generale ed applicata, F22B medicina legale, F22C Medicina del Lavoro. AREA G - IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Programmare, organizzare e valutare interventi di vigilanza, ispezione e controllo di alimenti e bevande nelle fasi di produzione, trasporto, manipolazione, commercio, somministrazione ed utilizzazione; - Applicare i principi della corretta nutrizione in ambito ospedaliero ed in altre comunità organizzate; - Programmare, attuare e valutare interventi di educazione alimentare. Settori: F22A Igiene generale ed applicata, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F23E Scienze tecniche dietetiche applicate. AREA H - ORGANIZZAZIONE E DIREZIONE SANITARIA Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Programmare, organizzare e valutare in ambiente ospedaliero ed extraospedaliero i servizi e la loro qualità; - Programmare, organizzare e valutare in ambiente ospedaliero ed extraospedaliero l'idoneità igienico-sanitaria delle strutture, apparecchi ed arredi; - Programmare, organizzare e valutare in ambiente ospedaliero ed extraospedaliero interventi di prevenzione degli utenti e di tutela del personale. Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale, F22C Medicina del lavoro, P02D Organizzazione Aziendale. AREA I - PRESIDI DI PREVENZIONE E LABORATORI DI SANITÀ PUBBLICA Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di: - Programmare, organizzare e valutare gli interventi analitici di secondo livello necessari per l'attività dei servizi e presidi di prevenzione sanitaria. - Effettuare le principali analisi di laboratorio (chimiche, fisiche e microbiologiche) di interesse per la Sanità Pubblica; - Effettuare la valutazione di qualità delle attività analitiche. Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale, F22C Medicina del lavoro, E05B Biochimica clinica, F04B Patologia clinica, F05X Microbiologia e microbiologia clinica. Art. 9 - L'attività didattica comprende di norma ogni anno 200 ore di didattica formale e seminariale ed attività di tirocinio guidate fino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il personale medico a tempo pieno operante nel Servizio Sanitario Nazionale. La frequenza della didattica formale e seminariale avviene nelle di- verse aree. 1 ANNO Aree di addestramento professionalizzante A) Bisogni di salute e aspettative socio-sanitarie della popolazione Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata B) Epidemiologica e dei sistemi informativi Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata F01X Statistica Medica A04B Ricerca operativa S03B Statistica sociale K05B Informatica C) Scienze sociali e giuridiche applicate Settori scientifico-disciplinari Q05A Sociologia Generale M11B Psicologia sociale F22A Igiene generale ed applicata E) Valutazione e controllo dei fattori influenti la salute Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata F03X Genetica medica F) Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità Settori scientifico-disciplinari F22X Igiene generale ed applicata 2 ANNO Aree di addestramento professionalizzante A) Bisogni di salute e aspettative socio sanitarie della popolazione Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata C) Scienze sociali e giuridiche applicate Settori scientifico-disciplinari M11B Psicologia sociale Q05A Sociologia generale F22A Igiene generale ed applicata Q05C Sociologia dei processi economici e del lavoro N07X Diritto del lavoro N09X Istituzioni di diritto pubblico N10X Diritto amministrativo E) Valutazione e controllo dei fattori influenti la salute Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata E07X Farmacologia F) Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità Settori scientifico-disciplinari F22B Medicina Legale F22A Igiene generale ed applicata 3 ANNO Aree di addestramento professionalizzante A) Bisogni di Salute e aspettative socio sanitarie della popolazione Settori scientifico-disciplinari F22A = Igiene generale ed applicata F22C = Medicina del Lavoro C) Scienze sociali e giuridiche applicate Settori scientifico-disciplinari M11B Psicologia sociale Q05A Sociologia generale F22A Igiene generale ed applicata D) Programmazione, organizzazione e Valutazione Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata P02D Organizzazione aziendale F) Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata F22C Medicina del Lavoro F07A Medicina interna F07I Malattie infettive G) Igiene degli alimenti e della nutrizione Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata E06B Alimentazione e nutrizione umana F23E Scienze tecniche dietetiche applicate 4 ANNO Aree di addestramento professionalizzante D) Programmazione organizzazione e valutazione Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata P02D Organizzazione aziendale E) Valutazione e controllo dei fattori influenti la salute Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata H) Organizzazione e direzione sanitaria Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata I) Presidi di prevenzione e laboratori di sanità pubblica Settori scientifico-disciplinari F22A Igiene generale ed applicata E05B Biochimica clinica F05X Microbiologia e Microbiologia clinica Art. 10 - Il Consiglio della Scuola, al fine di ottenere la formazione di medici specialisti in Igiene e Medicina Preventiva secondo gli obiettivi generali e quelli specifici delle diverse aree e dei relativi settori scientifico disciplinari riportati all'art. 8, nonchè gli standards complessivi di addestramento professionale, determina: a) la tipologia delle opportune attività didattiche ivi comprese le attività pratiche di laboratorio e di tirocinio; b) la suddivisione nei periodi temporali dell'attività didattica teorica e seminariale, di quella di tirocinio e le forme di tutorato. Il piano dettagliato delle attività formative è deliberato dal Consiglio della Scuola e reso pubblico nel Manifesto annuale degli Studi. Art 11 - Per tutta la durata della Scuola gli specializzandi sono guidati nel loro percorso formativo da tutori designati annualmente dal Consiglio della Scuola. Lo svolgimento dell'attività di tirocinio e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti ai quali sia stata affidata la responsabilità didattica, in servizio nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto. Art. 12 - Il Consiglio della Scuola può autorizzare la frequenza all'estero presso strutture universitarie ed extrauniversitarie coerenti con le finalità della Scuola per periodi complessivamente non superiori ad un anno. A conclusione del periodo di frequenza all'estero, il Consiglio della Scuola può riconoscere utile l'attività svolta nelle suddette strutture, sulla base di idonea documentazione. Art. 13 - Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver frequentato l'attività didattica nella misura corrispondente almeno al 75% del monte ore previsto; aver superato gli esami annuali ed il tirocinio pratico; ed aver compiuto gli atti specialistici di seguito indicati: - aver partecipato alla progettazione ed alla realizzazione di almeno tre indagini epidemiologiche; - aver collaborato almeno in tre casi all'analisi di statistiche sanitarie correnti; - aver effettuato tre analisi organizzative di strutture sanitarie; - aver collaborato alla predisposizione, al monitoraggio ed alla valutazione di interventi di informazione o educazione sanitaria, campagne di vaccinazione, piani di sorveglianza ambientale, adeguatezza sanitaria di procedure produttive e/o di prestazioni di servizi, interventi di prevenzione in comunità, adeguatezza delle procedure operative di una organizzazione sanitaria (almeno due collaborazioni per almeno la metà delle tipologie elencate); - aver effettuato almeno tre valutazioni del fabbisogno di risorse di una organizzazione sanitaria; - aver effettuato almeno tre studi di fattibilità per la soluzione di problemi di salute di una comunità o di problemi organizzativi di una istituzione; - aver collaborato almeno a tre valutazioni di tecnologie sanitarie sotto il profilo dell'affidabilità, economicità, rapporti costi- efficacia/costi-efficienza/costi-utilità, aspetti etici e giuridici; - aver promosso e coordinato almeno tre interventi di verifica e revisione di qualità dell'assistenza; - aver predisposto almeno due rapporti (reali o simulati) all'Autorità Giudiziaria su problemi di sanità Pubblica. Art. 14 - Per tutto quanto non previsto dal presente statuto si fa riferimento alle norme generali delle Scuole di Specializzazione. Norme transitorie. A partire dall'anno accademico in cui avrà applicazione il presente Statuto, si avrà annualmente l'attivazione progressiva della Scuola secondo il nuovo ordinamento e corrispondentemente, la disattivazione progressiva della Scuola secondo il vecchio ordinamento. Pavia, lì 5 maggio 1997 Il rettore: SCHMID
Contratti
2017
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 128 del 6-11-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-11-06&atto.codiceRedazionale=TX17BGA19696
COMUNE DI PISCIOTTA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.128 del 6-11-2017)
Esito di gara - CIG 6946546719 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Comune di Pisciotta (SA), in via Roma, 39 - 84066. SEZIONE II: OGGETTO. Servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati e servizi complementari del Comune di Pisciotta. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE. Data: 26/09/2017. Aggiudicatario: L'Igiene Urbana Srl sede legale in Scafati alla via Leonardo Da Vinci - P. IVA 03441720632. Percentuale di ribasso dell'offerta economica: 8,6%. Importo: € 1.913.181,12. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Organo competente per le procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale - sede di Salerno - Largo San Tommaso D'acquino, 3. Il R.U.P. dott. Giuseppe Capozzolo TX17BGA19696
Concorsi
2020
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 37 del 12-5-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-12&atto.codiceRedazionale=20E04876
UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA
CONCORSO (scad. 11 giugno 2020)
Selezione pubblica, per esami, per la copertura di un posto di categoria D, area amministrativa-gestionale, a tempo determinato della durata di dodici mesi e pieno, per l'area sistemi informativi. (GU n.37 del 12-05-2020)
È indetta una selezione pubblica, per esami, per il reclutamento di una unità di categoria D, posizione economica D1, area amministrativa-gestionale, con contratto di lavoro a tempo determinato (dodici mesi) e pieno per le esigenze dell'area sistemi informativi, nell'ambito del progetto «Pianificazione, gestione e monitoraggio delle attività amministrative per i servizi alla didattica e alla ricerca di Ateneo e dei contratti a essi preposti» (cod. 20PTA006). Le domande di ammissione alla procedura devono essere completate secondo le modalità previste dal bando di concorso entro il termine perentorio di trenta giorni, a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti di ammissione alla procedura e delle modalità di partecipazione al concorso, è disponibile sul sito web dell'Università degli studi di Milano-Bicocca all'indirizzo www.unimib.it/concorsi Ulteriori informazioni possono essere richieste a mezzo mail a: ufficio.concorsi@unimib.it
Contratti
2018
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 140 del 30-11-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-11-30&atto.codiceRedazionale=TX18BFF25566
COMUNE DI COSENZA
Sede: piazza dei Bruzi - 87100 Cosenza (CS), Italia Codice Fiscale: 00347720781
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.140 del 30-11-2018)
Bando di gara - Procedura aperta articolo 60 D. Lgs. 50/2016 - Lavori di riqualificazione argini fiume Crati. Ambito di intervento 1 - Azione 1.8. Bando di gara - Procedura aperta articolo 60 D. Lgs. 50/2016. Importo base d'asta Euro 2.958.291,65 oltre IVA. Scadenza ricezione offerte 28/12/2018 h. 12,30. Bando e capitolato disponibili sul sito internet dell'Ente, link Bandi di Gara. Per informazioni: Settore Infrastrutture Mobilità 0984-813277 Il dirigente settore infrastrutture ing. Francesco Converso TX18BFF25566
Concorsi
1999
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI PERUGIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 104 del 31-12-1999
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-12-31&atto.codiceRedazionale=99E10526
UNIVERSITA' DI PERUGIA
AVVISO
Avviso relativo alla pubblicazione della relazione finale del concorso pubblico ad un posto di ricercatore universitario per il settore scientifico-disciplinare n. N10X della facolta' di giurisprudenza. (GU n.104 del 31-12-1999)
In data 19 novembre 1999 è stata pubblicata nell'albo dell'Università degli studi di Perugia copia della relazione finale del concorso in oggetto, bandito con decreto rettorale n. 2885 del 10 aprile 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - n. 82 del 24 ottobre 1995. Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica decorrere il termine per le eventuali impugnative.
Contratti
2014
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 75 del 4-7-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-07-04&atto.codiceRedazionale=T14BGA11517
PROVINCIA DI LUCCA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.75 del 4-7-2014)
Avviso di appalto aggiudicato - CIG 5706198336D SEZ. I: AMM.NE AGGIUDICATRICE Provincia di Lucca, Palazzo Ducale - Cortile Carrara, 55100 Lucca. SEZ. II: OGGETTO Procedura aperta per l'affidamento del Servizio di orientamento di II livello e incontro tra domanda ed offerta di lavoro nell'ambito del sistema provinciale per l'impiego. SEZ. IV: CRITERIO AGGIUDICAZIONE: offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi art. 83 D.Lgs 163/2006. SEZ. V: AGGIUDICAZIONE APPALTO: Det.ne Dir.le n. 2959 del 30/6/14. Ditte rimettenti l'offerta: 2. Aggiudicatario: RTI Percorso snc di Lucca con Consorzio Formetica di Lucca. Ribasso offerto: 10%. SEZ. VI: INFORMAZIONI COMPLEMENTARI: Bando di gara pubblicato il 28/04/2014. Responsabile del procedimento dott. Stefano Nicolai T14BGA11517
Contratti
2007
BANDI DI GARA
BANDI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 62 del 30-5-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-30&atto.codiceRedazionale=C-10901
COMUNE DI MAZZE'
Mazze', piazza della Repubblica n. 2 Tel.: 0119835901 - Fax 0119830478
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.62 del 30-5-2007)
Estratto bando di gara per servizio trasporto alunni scuole medie di Caluso - a.s. 2007/2008 Oggetto: Procedura aperta con il criterio offerta economicamente più vantaggiosa, per servizio trasporto alunni scuole medie di Caluso - a.s. 2007/2008 Importo base di gara: Euro 30.000,00; scadenza offerte: ore 12, del 21 agosto 2007 - gara: ore 10, del 22 agosto 2007. Bando integrale: albo pretorio e sito (www.comune.mazze.to.it) - CIG: 003660710D. Il responsabile del procedimento: Claudia Baro C-10901 (A pagamento).
Parte Seconda
2021
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Eredita'
Parte Seconda n. 113 del 23-9-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-09-23&atto.codiceRedazionale=TX21ABH9972
TRIBUNALE ORDINARIO DI FIRENZE Prima sezione civile - Volontaria giurisdizione
(GU Parte Seconda n.113 del 23-9-2021)
Nomina curatore di eredità giacente di Mura Mario - V.G. N. 8616/2021 Il Tribunale di Firenze con decreto n. cronol. 10434/2021 del 19.07.2021 ha dichiarato giacente l'eredità di Mura Mario (N.V.G.: 8616/2021), nato a Sorso (SS) il 05.12.1939 e deceduto a Firenze il 03.01.2021, nominando Curatore l'Avv. Alessandra Marchetti, con studio in Firenze, Via Agnolo Poliziano n. 13 - tel. 055/471850, email: a.marchetti@marchettiavvocati.it, PEC: alessandra.marchetti@firenze.pecavvocati.it Firenze, 15 settembre 2021 avv. Alessandra Marchetti TX21ABH9972
Parte Seconda
2007
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 131 del 10-11-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-11-10&atto.codiceRedazionale=C-0722231
TRIBUNALE DI ASTI
(GU Parte Seconda n.131 del 10-11-2007)
Ammortamento cambiario Il presidente del Tribunale di Asti letta l'istanza che precede; esaminati i documenti allegati; visti gli artt. 69 e segg. regio decreto 21 dicembre 1933, n. 1736, dichiara l'ammortamento dei seguenti titoli cambiari: 1) cambiale di Euro 412,50 data di scadenza 25 giugno 2002, emittente Fongo Enrico, nato a Rocchetta Tanaro (AT) il 29 gennaio 1951 res., via Tevere n. 36, data di levata del protesto 27 giugno 2002, luogo di levata Asti, n. rep. 2312; 2) cambiale di Euro 412,50, data di scadenza 25 novembre 2002, data di levata 27 novembre 2002, luogo di levata Asti, n. rep. 2312; 3) cambiale di Euro 412,50 data di scadenza 27 dicembre 2002, data di levata del protesto 31 dicembre 2002, luogo di levata Asti, n. rep. 1003; Ordina la pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e la notifica al traente ed al trattario. Autorizza il pagamento decorsi giorni quindici da detta pubblicazione purchè nel frattempo non intervengono opposizioni. Asti, 26 luglio 2007 Il richiedente: avv. Gloria Mariano C-0722231 (A pagamento).
Contratti
2007
AVVISI E BANDI DI GARA
MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 146 del 14-12-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-12-14&atto.codiceRedazionale=C-24606
MINISTERO DELLA DIFESA 8° Reparto Infrastrutture
Roma, via Todi n. 6 Fax 06/7824400 Codice fiscale n. 80246030581
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.146 del 14-12-2007)
Lavori di realizzazione prefrabbricati e sistemazione area esterna per sistema Samp-T del centro di addestramento e sperimentazione artiglieria contraerea. - Caserma S. Barbara (Sabaudia (LT)). Parte di provvedimento in formato grafico C-24606 (A pagamento).
Serie Generale
2012
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI
Serie Generale n. 172 del 25-7-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-07-25&atto.codiceRedazionale=012G0136&elenco30giorni=false
note: Entrata in vigore del provvedimento: 09/08/2012
DECRETO LEGISLATIVO 16 luglio 2012, n. 109
Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare. (12G0136) (GU Serie Generale n.172 del 25-07-2012)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la direttiva 2009/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare; Vista la legge 15 dicembre 2011, n. 217, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2010, ed in particolare l'articolo 21, recante delega al Governo per l'attuazione, fra le altre, della predetta direttiva 2009/52/CE, nonchè l'articolo 24 che, ai fini dell'esercizio delle deleghe, richiama l'applicazione, in quanto compatibili, degli articoli 1 e 2 della legge 4 giugno 2010, n. 96, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Visto il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni, recante le norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; Visto il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante: "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300"; Visto il decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73, recante "Disposizioni urgenti per il completamento delle operazioni di emersione di attività detenute all'estero e di lavoro irregolare" e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124, recante: "Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell'articolo 8 della legge 14 febbraio 2003, n. 30", e successive modificazioni; Visto l'articolo 12 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, che ha introdotto l'articolo 603-bis del codice penale, recante il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 16 aprile 2012; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 luglio 2012; Sulla proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i Ministri degli affari esteri, della giustizia, dell'economia e delle finanze, dell'interno e per la cooperazione internazionale e l'integrazione; Emana il seguente decreto legislativo: Art. 1 Modifiche al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 1. Al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche: a) all'articolo 22, dopo il comma 5, sono inseriti i seguenti: "5-bis. Il nulla osta al lavoro è rifiutato se il datore di lavoro risulti condannato negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, compresa quella adottata a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per: a) favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e dell'emigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite; b) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai sensi dell'articolo 603-bis del codice penale; c) reato previsto dal comma 12. 5-ter. Il nulla osta al lavoro è, altresì, rifiutato ovvero, nel caso sia stato rilasciato, è revocato se i documenti presentati sono stati ottenuti mediante frode o sono stati falsificati o contraffatti ovvero qualora lo straniero non si rechi presso lo sportello unico per l'immigrazione per la firma del contratto di soggiorno entro il termine di cui al comma 6, salvo che il ritardo sia dipeso da cause di forza maggiore. La revoca del nulla osta è comunicata al Ministero degli affari esteri tramite i collegamenti telematici."; b) All'articolo 22, dopo il comma 12, sono inseriti i seguenti: "12-bis. Le pene per il fatto previsto dal comma 12 sono aumentate da un terzo alla meta': a) se i lavoratori occupati sono in numero superiore a tre; b) se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa; c) se i lavoratori occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento di cui al terzo comma dell'articolo 603-bis del codice penale. 12-ter. Con la sentenza di condanna il giudice applica la sanzione amministrativa accessoria del pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero assunto illegalmente. 12-quater. Nelle ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo di cui al comma 12-bis, è rilasciato dal questore, su proposta o con il parere favorevole del procuratore della Repubblica, allo straniero che abbia presentato denuncia e cooperi nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro, un permesso di soggiorno ai sensi dell'articolo 5, comma 6. 12-quinquies. Il permesso di soggiorno di cui al comma 12-quater ha la durata di sei mesi e può essere rinnovato per un anno o per il maggior periodo occorrente alla definizione del procedimento penale. Il permesso di soggiorno è revocato in caso di condotta incompatibile con le finalità dello stesso, segnalata dal procuratore della Repubblica o accertata dal questore, ovvero qualora vengano meno le condizioni che ne hanno giustificato il rilascio."; c) il comma 7 dell'articolo 22 è abrogato; d) all'articolo 24, comma 1, terzo periodo, le parole "di cui all'articolo 22, comma 3" sono sostituite dalle seguenti: "di cui all'articolo 22, commi 3, 5-bis e 5-ter". 2. I criteri per la determinazione e l'aggiornamento del costo medio del rimpatrio cui commisurare la sanzione amministrativa accessoria di cui al comma 12-ter dell'articolo 22 del decreto legislativo n. 286 del 1998, come introdotto dal presente decreto, sono stabiliti con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. I proventi derivanti dall'applicazione della predetta sanzione amministrativa accessoria affluiscono all'entrata del bilancio dello Stato, per essere successivamente riassegnati, nella misura del sessanta per cento al fondo rimpatri di cui all'articolo 14-bis del citato decreto n. 286 del 1998 e per il residuo quaranta per cento al Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, per la realizzazione di interventi di integrazione sociale di immigrati e minori stranieri non accompagnati. 3. Con decreto di natura non regolamentare dei Ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono determinati le modalità e i termini per garantire ai cittadini stranieri interessati le informazioni di cui all'articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 2009/52/CE. Art. 2 Disposizione sanzionatoria 1. Al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, dopo l'articolo "25-undecies" è inserito il seguente: "25-duodecies. (Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare). 1. In relazione alla commissione del delitto di cui all'articolo 22, comma 12-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, si applica all'ente la sanzione pecuniaria da 100 a 200 quote, entro il limite di 150.000 euro.". Art. 3 Presunzione di durata del rapporto di lavoro 1. Nelle ipotesi di cui all'articolo 22, comma 12, del decreto legislativo n. 286 del 1998, ai fini della determinazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale, nonchè per i relativi accessori si presume che il rapporto di lavoro instaurato con il lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno abbia avuto una durata di almeno tre mesi, salvo prova contraria fornita dal datore di lavoro o dal lavoratore. Art. 4 Attività di controllo 1. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali provvede ad effettuare controlli adeguati ed efficaci sull'impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, nell'ambito della programmazione annuale dell'attività di vigilanza sui luoghi di lavoro e sulla base di una periodica valutazione dei rischi circa i settori di attività in cui maggiormente si concentra il fenomeno. 2. Entro il primo luglio di ogni anno, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunica alla Commissione europea il numero totale di ispezioni effettuate l'anno precedente per ciascun settore di attività a rischio, specificandone oltre al numero assoluto anche il rapporto percentuale rispetto al numero totale dei datori di lavoro del medesimo settore, e riferisce sui risultati. Art. 5 Disposizione transitoria 1. I datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno previsto dall'articolo 9 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni che, alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo occupano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi, e continuano ad occuparli alla data di presentazione della dichiarazione di cui al presente comma, lavoratori stranieri presenti nel territorio nazionale in modo ininterrotto almeno dalla data del 31 dicembre 2011, o precedentemente, possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo sportello unico per l'immigrazione, previsto dall'articolo 22 del decreto legislativo 286 del 1998 e successive modifiche e integrazioni. La dichiarazione è presentata dal 15 settembre al 15 ottobre 2012 con le modalità stabilite con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione e con il Ministero dell'economia e delle finanze da adottarsi entro venti giorni dall'entrata in vigore del presente decreto. In ogni caso, la presenza sul territorio nazionale dal 31 dicembre 2011 deve essere attestata da documentazione proveniente da organismi pubblici. 2. Sono esclusi dalla procedura di cui al presente articolo i rapporti di lavoro a tempo parziale, fatto salvo quanto previsto dal comma 8 in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare. 3. Non sono ammessi alla procedura prevista dal presente articolo i datori di lavoro che risultino condannati negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, compresa quella adottata a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per: a) favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e dell'immigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite; b) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai sensi dell'articolo 603-bis del codice penale; c) reati previsti dall'articolo 22, comma 12, del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni. 4. Non è ammesso, altresì, alla procedura di cui al presente articolo il datore di lavoro che, a seguito dell'espletamento di procedure di ingresso di cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato ovvero di procedure di emersione dal lavoro irregolare non ha provveduto alla sottoscrizione del contratto di soggiorno presso lo sportello unico ovvero alla successiva assunzione del lavoratore straniero, salvo cause di forza maggiore comunque non imputabili al datore di lavoro. 5. La dichiarazione di emersione di cui al comma 1 è presentata previo pagamento, con le modalità previste dal decreto interministeriale di cui al comma 1 del presente articolo, di un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore. Il contributo non è deducibile ai fini dell'imposta sul reddito. La regolarizzazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi è documentata all'atto della stipula del contratto di soggiorno secondo le modalità stabilite dal decreto ministeriale di cui al comma 1. È fatto salvo l'obbligo di regolarizzazione delle somme dovute per l'intero periodo in caso di rapporti di lavoro di durata superiore a sei mesi. 6. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino alla conclusione del procedimento di cui al comma 1 del presente articolo, sono sospesi i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore per le violazioni delle norme relative: a) all'ingresso e al soggiorno nel territorio nazionale, con esclusione di quelle di cui all'articolo 12 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni; b) al presente provvedimento e comunque all'impiego di lavoratori anche se rivestano carattere finanziario, fiscale, previdenziale o assistenziale. 7. Con il decreto di cui al comma 1 sono altresì stabiliti i limiti di reddito del datore di lavoro richiesti per l'emersione del rapporto di lavoro. 8. Nella dichiarazione di emersione cui al comma 1 è indicata la retribuzione convenuta non inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento e, in caso di lavoro domestico, l'orario lavorativo non inferiore a quello stabilito dall'articolo 30-bis, comma 3, lettera c), del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394. 9. Lo sportello unico per l'immigrazione, verificata l'ammissibilità della dichiarazione e acquisito il parere della questura sull'insussistenza di motivi ostativi all'accesso alle procedure ovvero al rilascio del permesso di soggiorno, nonchè il parere della competente direzione territoriale del lavoro in ordine alla capacità economica del datore di lavoro e alla congruità delle condizioni di lavoro applicate, convoca le parti per la stipula del contratto di soggiorno e per la presentazione della richiesta del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, previa esibizione dell'attestazione di avvenuto pagamento del contributo forfetario e della regolarizzazione di cui al comma 5. La sussistenza di meri errori materiali non costituisce di per sè causa di inammissibilità della dichiarazione di emersione. La mancata presentazione delle parti senza giustificato motivo comporta l'archiviazione del procedimento. Contestualmente alla stipula del contratto di soggiorno, il datore di lavoro deve effettuare la comunicazione obbligatoria di assunzione al Centro per l'Impiego ovvero, in caso di rapporto di lavoro domestico, all'INPS. Restano ferme le disposizioni relative agli oneri a carico del richiedente il permesso di soggiorno. 10. Nei casi in cui non venga presentata la dichiarazione di emersione di cui al presente articolo ovvero si proceda all'archiviazione del procedimento o al rigetto della dichiarazione, la sospensione di cui al comma 6 cessa, rispettivamente, alla data di scadenza del termine per la presentazione ovvero alla data di archiviazione del procedimento o di rigetto della dichiarazione medesima. Si procede comunque all'archiviazione dei procedimenti penali e amministrativi a carico del datore di lavoro nel caso in cui l'esito negativo del procedimento derivi da motivo indipendente dalla volontà o dal comportamento del datore di lavoro. 11. Nelle more della definizione del procedimento di cui al presente articolo, lo straniero non può essere espulso, tranne che nei casi previsti al successivo comma 13. La sottoscrizione del contratto di soggiorno, congiuntamente alla comunicazione obbligatoria di assunzione di cui al comma 9 e il rilascio del permesso di soggiorno comportano, rispettivamente, per il datore di lavoro e per il lavoratore, l'estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi relativi alle violazioni di cui al comma 6. 12. Il contratto di soggiorno stipulato sulla base di una dichiarazione di emersione contenente dati non rispondenti al vero è nullo ai sensi dell'articolo 1344 del codice civile. In tal caso, il permesso di soggiorno eventualmente rilasciato è revocato ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed integrazioni. 13. Non possono essere ammessi alla procedura prevista dal presente articolo i lavoratori stranieri: a) nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione ai sensi dell'articolo 13, commi 1 e 2, lettera c), del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e dell'articolo 3 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni ed integrazioni; b) che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato; c) che risultino condannati, anche con sentenza non definitiva, compresa quella pronunciata anche a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei reati previsti dall'articolo 380 del medesimo codice; d) che comunque siano considerati una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali l'Italia abbia sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone. Nella valutazione della pericolosità dello straniero si tiene conto anche di eventuali condanne, anche con sentenza non definitiva, compresa quella pronunciata a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei reati previsti dall'articolo 381 del medesimo codice. 14. Con decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono determinate le modalità di destinazione del contributo forfetario, di cui al comma 5 del presente articolo, tenuto conto di quanto previsto ai sensi del comma 17. 15. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque presenta false dichiarazioni o attestazioni, ovvero concorre al fatto, nell'ambito della procedura di emersione prevista dal presente articolo, è punito ai sensi dell'articolo 76 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Se il fatto è commesso attraverso la contraffazione o l'alterazione di documenti oppure con l'utilizzazione di uno di tali documenti, si applica la pena della reclusione da uno a sei anni. La pena è aumentata se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale. 16. In funzione degli effetti derivanti dall'attuazione del presente articolo, il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre ordinariamente lo Stato è incrementato di 43 milioni di euro per l'anno 2012 e di 130 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, i predetti importi sono ripartiti tra le regioni in relazione al numero dei lavoratori extracomunitari emersi ai sensi del presente articolo. 17. Agli oneri netti derivanti dal presente articolo, pari a 43,55 milioni di euro per l'anno 2012, a 169 milioni di euro per l'anno 2013, a 270 milioni di euro per l'anno 2014 e a 219 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, si provvede, quanto a 43,55 milioni di euro per l'anno 2012 a valere sulle maggiori entrate assegnate al bilancio dello Stato dal decreto di cui al comma 14 e, quanto a 169 milioni di euro per l'anno 2013, a 270 milioni per l'anno 2014 e a 219 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, mediante corrispondente riduzione dei trasferimenti statali all'INPS a titolo di anticipazioni di bilancio per la copertura del fabbisogno finanziario complessivo dell'Ente, per effetto delle maggiori entrate contributive derivanti dalle disposizioni di cui al presente articolo. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addì 16 luglio 2012 NAPOLITANO Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri Moavero Milanesi, Ministro per gli affari europei Fornero, Ministro del lavoro e delle politiche sociali Terzi di Sant'Agata, Ministro degli affari esteri Severino, Ministro della giustizia Grilli, Ministro dell'economia e delle finanze Cancellieri, Ministro dell'interno Riccardi, Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione Visto, il Guardasigilli: Severino
Serie Generale
2016
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Serie Generale n. 206 del 3-9-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-09-03&atto.codiceRedazionale=16A06499&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 25 luglio 2016
Liquidazione coatta amministrativa della «Cooperativa Muratori e Braccianti di Benedello - Societa' cooperativa», in Pavullo nel Frignano e nomina del commissario liquidatore. (16A06499) (GU Serie Generale n.206 del 03-09-2016)
IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Vista l'istanza con la quale la Confederazione Cooperative Italiane ha chiesto che la società «Cooperativa Muratori e Braccianti di Benedello - Società cooperativa», sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Viste le risultanze della revisione dell'Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della suddetta cooperativa; Considerato quanto emerge dalla visura camerate aggiornata, effettuata d'ufficio presso il competente registro delle imprese, dalla quale si evince che l'ultimo bilancio depositato dalla cooperativa, riferito all'esercizio al 31 dicembre 2014, evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza, in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di € 2.701.718,00, si riscontra una massa debitoria di € 3.463.776,00 ed un patrimonio netto negativo di € - 1.047.804,00; Considerato che è stato assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell'avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati; Vista la nota con pervenuta in data 15 giugno 2016, con la quale l'Associazione di rappresentanza ha trasmesso la sentenza n. 87/2016 del 1° giugno 2016 con la quale il Tribunale di Modena ha dichiarato lo stato d'insolvenza della cooperativa; Visto l'art. 195 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, per cui l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa è attività del tutto vincolata; Visto l'art. 2545-terdecies codice civile e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, delle designazioni dell'Associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente; Decreta: Art. 1 La società cooperativa «Cooperativa Muratori e Braccianti di Benedello - Società cooperativa», con sede in Pavullo nel Frignano (MO) - (codice fiscale 00161510367) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore il prof. avv. Nicola Soldati (C.F. SLD NCL 67L25 F257C), nato a Modena il 25 luglio 1967, ivi domiciliato in via Mario Vellani Marchi, n. 20. Art. 2 Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del Commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. Roma, 25 luglio 2016 D'ordine del Ministro Il Capo di Gabinetto Orsini
Contratti
2020
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 29-7-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-07-29&atto.codiceRedazionale=TX20BGA16538
CASSA NAZIONALE DEL NOTARIATO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 29-7-2020)
Esito di gara SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Cassa Nazionale del Notariato - Ente associativo di diritto privato ai sensi del D. Lgs. n. 509/94 - Via Flaminia, n. 160 - 00196 Roma - www.cassanotariato.it. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO. Individuazione di una agenzia per il lavoro con cui sottoscrivere un accordo quadro per il servizio di somministrazione lavoro per la Cassa Nazionale del Notariato per la durata di anni quattro. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE. Aggiudicatario: Adecco Italia S.p.a. Importo: non superiore a € 560.000,00 + margine di intermediazione pari a 1,10 (moltiplicatore coincidente con la durata dell'accordo quadro) e 1,07 (moltiplicatore tempo determinato) oltre iva. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Invio alla G.U.U.E.: 24/07/2020. Il responsabile del procedimento dott. Danilo Lombardi TX20BGA16538
Contratti
2017
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 71 del 23-6-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-06-23&atto.codiceRedazionale=TX17BFF10633
C.U.C. TRA I COMUNI DI ORSOMARSO, PAPASIDERO, SANTA MARIA DEL CEDRO E TORTORA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.71 del 23-6-2017)
Bando di gara SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice: C.U.C. tra i Comuni di Orsomarso, Papasidero, Santa Maria del Cedro e Tortora, Via Panoramica al Porto n. 9 Tortora - Ing. Domenico Fontana, Tel 0985764008 - Fax 0985765226, d.fontana@comuneditortora.it - www.comuneditortora.it. SEZIONE II: Oggetto: Servizio trasporto alunni per l'Anno Scolastico 2017/18 nel comune di Tortora. CIG 70978513F0. Importo 67.000,00 al netto dell'iva. SEZIONE IV: Procedura: aperta. Aggiudicazione: prezzo più basso. Termine ricevimento offerte:18/07/2017 ore 13:00. Vincolo offerta: gg. 60. Apertura offerte: 19/07/2017 ore 10:00. Il responsabile della C.U.C ing. Domenico Fontana TX17BFF10633
Contratti
2020
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 48 del 27-4-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-04-27&atto.codiceRedazionale=TU20BFM9043
ASM TERNI S.P.A.
Sede: via Bruno Capponi, 100 - Terni Codice Fiscale: 00693630550 Partita IVA: 00693630550
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.48 del 27-4-2020)
Estratto bando di gara - Procedura aperta ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. 50/2016 - Affidamento, mediante Accordo Quadro, del servizio di trattamento ed avvio a recupero dei rifiuti ingombranti - CIG: 8261993C4C Importo complessivo stimato del servizio: euro 400.000,00 (I.V.A. esclusa). Non sono previsti oneri per la sicurezza da rischi da interferenza. Durata della fornitura: dodici mesi con facoltà di rinnovo. Luogo principale di esecuzione: Comune di Terni. Criterio di aggiudicazione: minor prezzo ai sensi dell'art. 95, comma 4 del decreto legislativo n. 50/2016. Termine presentazione delle offerte: ore 12,00 del 25 maggio 2020. Apertura delle offerte: 26 maggio 2020 alle ore 11,00, presso la sede di ASM Terni S.p.A. Informazioni: il bando di gara è stato inviato per la pubblicazione nella GUUE in data 15 aprile 2020. Il bando di gara, il disciplinare di gara ed il capitolato speciale sono pubblicati nel profilo di committente http://www.asmterni.it/category/bandi-in-corso/ e all'indirizzo https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_asmterni RUP: Dirigente Area Igiene Ambientale ing. Leonardo Carloni. Terni, 15 aprile 2020 Il direttore generale ing. Stefano Tirinzi TU20BFM9043
Serie Generale
2009
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELL'INTERNO
Serie Generale n. 127 del 4-6-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-04&atto.codiceRedazionale=09A06192&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'INTERNO
COMUNICATO
Riconoscimento e classificazione di alcuni prodotti esplosivi (09A06192) (GU Serie Generale n.127 del 04-06-2009)
----> Vedere da pag. 96 a pag. 114 <----
Contratti
2021
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 79 del 12-7-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-07-12&atto.codiceRedazionale=TX21BFM16260
CORPO VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI ARCO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.79 del 12-7-2021)
Bando di gara - CIG 8810119431 SEZIONE I: ENTE: Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Arco, Località Bruttagosto 12 - 38062 Arco (TRENTO), Tel.0464517777 posta elettronica: info@vigilidelfuocoarco.it; Stefano Bonamico. SEZIONE II: OGGETTO: Fornitura di n. 1 automezzo antincendio auto pompa serbatoio. Valore stimato complessivo: € 375.000,00 al netto di IVA. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: Riportate sul disciplinare di gara pubblicato su https://gare.networkpa.it/gare, accessibile a mezzo apposito filtro di ricerca. Capitolati liberamente accessibili al medesimo indirizzo web. SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta in modalità telematica accessibile all'indirizzo web https://gare.networkpa.it/gare, previa registrazione. Termine presentazione offerte: entro le ore 18:00 del giorno 10/08/2021. L'apertura delle offerte sarà effettuata il giorno 10/08/2021 alle ore 20:00. Aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: Informazioni e chiarimenti presso il punto di contatto. Appalto indetto con deliberazione a contrarre in data 16/03/2021 del Direttivo. Bando di gara inviato alla UE in data 07/0/2021. Il responsabile del procedimento Stefano Bonamico TX21BFM16260
Regioni
1994
REGIONE VENETO
3a Serie Speciale - Regioni n. 2 del 15-1-1994
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-01-15&atto.codiceRedazionale=093R1019
REGIONE VENETO
LEGGE REGIONALE 8 gennaio 1993, n. 1
Partecipazione alle celebrazioni per il bicentenario del teatro La Fenice di Venezia. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.2 del 15-01-1994)
(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della regione Veneto n. 3 del 12 gennaio 1993) IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL COMMISSARIO DEL GOVERNO HA APPOSTO IL VISTO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA la seguente legge: Art. 1. 1. La regione del Veneto, al fine di onorare degnamente la ricorrenza del bicentenario della fondazione del teatro La Fenice di Venezia, concorre alla realizzazione del programma di iniziative celebrative promosse e organizzate dall'Ente autonomo teatro La Fenice, mediante la concessione all'ente, di un contributo di lire 925 milioni (novecentoventicinquemilioni). Art. 2. 1. La giunta regionale delibera l'assegnazione del contributo alla presentazione del programma delle iniziative, corredato del preventivo di spesa. 2. Il contributo concesso è liquidato nella misura di quattro quinti dell'importo all'esecutività della deliberazione e la restante quota alla presentazione, entro sei mesi dalla conclusione delle celebrazioni, del consuntivo delle iniziative svolte e delle spese sostenute. Art. 3. 1. Agli oneri di L. 925.000.000 derivanti dall'applicazione della presente legge, si provvede, ai sensi dell'art. 19 - comma 5 - della legge regionale 9 dicembre 1977, n. 72 modificata dalla legge regionale 7 settembre 1982, n. 43, mediante riduzione per pari importo dello stanziamento iscritto al cap. 80210 "Fondo globale spese correnti" partita n. 2 "Iniziative regionali per la celebrazione delle ricorrenze di Goldoni, Canova e Galilei" dello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario 1992. 2. Nello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario 1993 è istituito il cap. 70140 denominato "Spese per le celebrazioni del bicentenario del teatro La Fenice", con lo stanziamento di L. 925.000.000. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione veneta. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione veneta. Venezia, 8 gennaio 1993 FRIGO
Serie Generale
1993
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Serie Generale n. 24 del 30-1-1993
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-01-30&atto.codiceRedazionale=093A0502&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
COMUNICATO
Autorizzazione al liceo scientifico statale "L. Magrini" in Gemona del Friuli, ad accettare una donazione (GU Serie Generale n.24 del 30-01-1993)
Con decreto del prefetto di Gemona del Friuli, prot. n. 296/I sett. del 24 settembre 1992, il liceo scientifico statale "L. Magrini" di Gemona del Friuli è stato autorizzato ad accettare la donazione di un telescopio offerto dalla Banca popolare di Gemona del Friuli.
Contratti
2009
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 60 del 25-5-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-05-25&atto.codiceRedazionale=TC-09BFK6448
REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE TO 2
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.60 del 25-5-2009)
Bando di gara con procedura ristretta accellerata (Ai sensi dell'art. 55 del decreto legislativo n. 163/2006) Parte di provvedimento in formato grafico Il direttore generale: dott. Giulio Fornero TC-09BFK6448 (A pagamento).
Serie Generale
2003
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Serie Generale n. 87 del 14-4-2003
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-04-14&atto.codiceRedazionale=03A04915&elenco30giorni=false
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 27 dicembre 2002
Sistema per l'attribuzione del codice unico di progetto di investimento pubblico (CUP). (Deliberazione n. 143/2002). (GU Serie Generale n.87 del 14-04-2003)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto l'art. 1, commi 1 e 5, della legge 17 maggio 1999, n. 144, che prevede, fra l'altro, l'istituzione, presso questo Comitato, di un sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), basato su una banca dati comune a tutte le amministrazioni; Visto l'art. 11, commi l e 2, del disegno di legge recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione" (A.S. n. 1271-B), approvato definitivamente dal Senato il 20 dicembre 2002, il quale prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ai fini del suddetto monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico, nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un "codice unico di progetto" (CUP), demandando a questo Comitato il compito di disciplinarne modalità e procedure attuative; Visto l'art. 28 del disegno di legge finanziaria 2003 (A.C. n. 3200-bis-B), approvato definitivamente dalla Camera dei deputati il 23 dicembre 2002, che, al comma 3, al fine di garantire la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell'art. 104 del trattato istitutivo della Comunità europea e delle norme conseguenti, stabilisce, fra l'altro, che tutti i pagamenti delle amministrazioni pubbliche siano codificati con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, e, al comma 5, prevede, fra l'altro, che il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata Stato-regioni, stabilisca con propri decreti la codificazione, le modalità ed i tempi per l'attuazione delle disposizioni di cui al comma 3; Vista la propria delibera 6 agosto 1999, n. 134, che, fra l'altro, ha istituito, presso questo Comitato, un gruppo di coordinamento per le attività connesse alla predisposizione del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), Vista la propria delibera 15 febbraio 2000, n. 12 (Gazzetta Ufficiale n. 91/2000), con la quale, fra l'altro, è stata prevista l'individuazione di tutti gli investimenti pubblici attraverso un codice identificativo unico (CUP) e sono stati costituiti due gruppi di lavoro per l'attivazione del codice unico di progetto (CUP) e per le attività propedeutiche all'avvio del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP); Vista la propria delibera 21 dicembre 2000, n. 144 (Gazzetta Ufficiale n. 64/2001, con la quale si è dato avvio, in linea con il documento approvato dalla Conferenza Stato-regioni il 9 novembre 2000, alla procedura di assegnazione automatica del codice unico di progetto (CUP), prevedendo che detto codice - basato sui dati caratteristici del singolo progetto - sia assegnato con apposita procedura, operante in ambito CIPE, partendo dall'immissione guidata di alcune informazioni di base; Considerato che con la citata delibera n. 144/2000 è stata avviata anche la fase di realizzazione dell'infrastruttura di base per fornire le informazioni raccolte ed organizzate attraverso l'attribuzione del CUP, in linea con il documento relativo all'architettura del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), approvato dalla Conferenza Stato-regioni nella predetta seduta del 9 novembre 2000; Tenuto conto del lavoro svolto e delle linee d'indirizzo definite dall'apposito gruppo di coordinamento, di cui alla propria delibera n. 134/1999, e dell'attività svolta dai gruppi tecnici, di cui alla propria delibera- n. 12/2000 con il coinvolgimento anche delle regioni e degli altri soggetti interessati; Tenuto conto in particolare degli esiti positivi della fase di messa a punto e di sperimentazione del meccanismo di assegnazione del CUP, come da informativa resa a questo Comitato il 21 dicembre 2001; Ritenuto di dover disciplinare, ai sensi dell'art. 11 della citata legge "ordinamentale" (A.S. 1271-B), le modalità e le procedure necessarie per consentire l'uso del CUP a partire dal 2003 e per lo sviluppo del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP); Considerato che il ristretto tempo disponibile fra l'approvazione della legge "ordinamentale" e l'entrata in funzione del sistema CUP rende necessario utilizzare il primo semestre 2003 per consentire l'effettiva andata a regime di tale sistema e per garantire al contempo un'adeguata attività di informazione per confronti dei soggetti responsabili, nonchè il loro accreditamento e l'eventuale delega ai soggetti "concentratori". Tenuto conto che è in corso di formalizzazione uno specifico accordo fra il servizio centrale di segreteria del CIPE e la Consip S.p.a., relativo in particolare alle dotazioni di hardware e di software ed ai servizi necessari per il funzionamento del sistema CUP, ivi compreso il servizio di help desk; Acquisito, nella riunione del 19 dicembre 2002, il parere della Conferenza unificata Stato-regioni e Stato, città ed autonomie locali; Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze; Delibera: Art. 1. Sistema di codice unico di progetto, CUP 1.1. Obbligatorietà del CUP. Ai sensi dell'art. 11, commi l e 2, del disegno di legge recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione (A.S. n 1271-B) richiamato in premessa, ogni progetto d'investimento pubblico è dotato di uno specifico "Codice unico di progetto" (CUP), che deve essere richiesto, dai soggetti responsabili di cui al successivo punto 1.4, al sistema operante nell'ambito di questo Comitato, che lo attribuisce in via automatica. 1.2. Progetti d'investimento da assoggettare al sistema CUP. Si considera, ai fini del sistema CUP, la definizione d'investimento pubblico adottata dalla Conferenza Stato-regioni nella seduta del 10 febbraio 2000, nell'ambito del parere reso sulle "Proposte d'indirizzi generali ai fini della progettazione e costruzione delle reti dei nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, di cui all'art. 4, comma 3 della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 1999". La definizione di progetto d'investimento pubblico adottata è descritta nell'allegato (punto A.1), che costituisce parte integrante della presente delibera. 1.3. Struttura del CUP. Come stabilito in sede di approvazione del sistema CUP da parte della Conferenza Stato-regioni nella riunione del 9 novembre 2000 di cui alle premesse e come meglio specificato nell'allegato (punto A.2), il CUP è un codice alfanumerico a 15 posizioni, articolato su due componenti, alle quali sono associate, a livello concettuale, le seguenti caratteristiche informative: primo componente: consente la classificazione del progetto tramite indicatori relativi a soggetto richiedente, localizzazione e categoria d'investimento, oltre alla descrizione dell'oggetto progettuale; secondo componente: consente la caratterizzazione degli aspetti finanziari del progetto, tramite elementi relativi all'anno di finanziamento, al costo complessivo ed al finanziamento pubblico assegnato, nonchè all'articolazione di tutte le fonti di cui il progetto si avvale. 1.4. Soggetti competenti per la richiesta del CUP, soggetti abilitati e procedura di accreditamento 1.4.1. La responsabilità della richiesta del CUP è attribuita all'amministrazione, ovvero al soggetto titolare del progetto, cui competono l'attuazione degli interventi è l'erogazione delle relative risorse finanziarie pubbliche, destinate alla realizzazione degli interventi. Pertanto, soggetti responsabili della richiesta del CUP risultano: per i lavori pubblici (ex legge n. 109/1994): le stazioni appaltanti e/o i soggetti aggiudicatori; per studi, indagini e progettazioni relative a lavori pubblici: l'amministrazione o il soggetto che ne dispone l'esecuzione e a cui spetta la decisione di sostenerne la spesa mediante finanziamento pubblico; per gli aiuti alle attività produttive, per gli interventi in campo formativo, per i procetti di ricerca e per altri incentivi o forme d'intervento: le amministrazioni cui spetta la titolarità della concessione o della erogazione del finanziamento pubblico. 1.4.2. I soggetti responsabili, cui è riservata la funzione di richiesta del CUP, sono abilitati ad accedere al sistema mediante idonea procedura d'accreditamento, definita nell'allegato (punto A.3), ed hanno facoltà di richiedere l'abilitazione di uno o più utenti, anche in tempi successivi. Gli utenti accreditati dai soggetti responsabili rispondono ad esigenze organizzative proprie di ciascun soggetto; in relazione a tali esigenze, è facoltà dei soggetti suddetti, fra l'altro, di delegare, sulla base di specifici accordi, le funzioni di richiesta del CUP ad idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto "concentratore") che ne darà evidenza nel sistema, ferme restando le responsabilità dei primi per quanto concerne l'obbligo di richiesta di assegnazione del CUP e la correttezza dei dati inseriti nel sistema. 1.4.3. Possono altresì interagire con il sistema CUP anche altri soggetti pubblici, al fine di ricevere le informazioni di proprio interesse. A tal fine, la procedura di accreditamento prevede diversi profili di utenza, per consentire ad alcuni soggetti di immettere e di leggere informazioni sul sistema CUP, e ad altri solo di leggere dette informazioni (vedi-allegato, punti A.3.3. ed A.3.4.). 1.5. Modalità e tempi di registrazione dei progetti di investimento pubblico al sistema CUP. 1.5.1. Dal 1° gennaio 2003 è operativa la citata procedura di accreditamento al sistema CUP dei soggetti responsabili, di cui al precedente comma 1.4. Dalla stessa data, i soggetti responsabili possono richiedere la registrazione dei progetti d'investimento pubblico al sistema CUP. Per i motivi indicati in premessa, l'andata a regime del sistema CUP decorre dal 1° luglio 2003, relativamente ai progetti che comportano un investimento complessivo superiore a Euro 100.000. Per i progetti di investimento complessivo fino a Euro 100.000; l'andata a regime decorre dal 1° gennaio 2004. 1.5.2. La registrazione al sistema CUP dei progetti che comportano un investimento complessivo di importo superiore a Euro 100.000, in corso al 1° luglio 2003, è obbligatoria: entro la data della prima richiesta formale di risorse pubbliche o il primo provvedimento di pagamento che utilizzi tali risorse, successivi al 1° luglio 2003; prima della pubblicazione dei bandi di gara, successivi al 1° luglio 2003, e nelle procedure previste per l'appalto dei lavori; comunque entro il 31 dicembre 2003. 1.5.3. La registrazione al sistema CUP dei progetti che comportano un investimento complessivo di importo superiore a Euro 100.000 ed attivati successivamente al 1° luglio 2003 è obbligatoria: per i lavori pubblici, entro il momento dell'emissione dei provvedimenti amministrativi che ne determinano il finanziamento pubblico o ne autorizzano l'esecuzione nel caso in cui risulti indiretto il finanziamento pubblico; per gli aiuti e le altre forme d'intervento, entro il momento dell'approvazione dei provvedimenti amministrativi di concessione o di decisione del finanziamento. 1.5.4. Nell'allegato (punti A.2.2 ed A.2.3), è disciplinata la facoltà dei soggetti responsabili di richiedere ed assegnare CUP provvisori, con solo la prima componente, ai progetti d'investimento pubblico non ancora finanziati. 1.6. Registrazione dei progetti ad elevata complessità realizzativa: CUP Master 1.6.1. Nell'ambito del sistema CUP deve essere consentita la riconoscibilità dei progetti con un livello di complessità realizzativa tale da prevederne l'esecuzione mediante una serie di progetti distinti, ma integrati sotto il profilo logico funzionale o temporale; pertanto, nel caso d'interventi che risultino attuati secondo articolazioni progettuali distinte, funzionalmente o temporalmente, le amministrazioni, all'atto della richiesta dei CUP per ciascuna delle suddette articolazioni, registrano riferimento al CUP relativo alla prima articolazione inserita nel sistema CUP: tale CUP di riferimento assume la definizione di CUP Master del progetto globale. In tal modo, dato che i CUP dei singoli progetti attuativi fanno riferimento ad un unico CUP Master, il sistema CUP consente la riconducibilità di tale serie di progetti al suddetto progetto complesso, e quindi la sommabilità, specie sotto il profilo della spese e dei finanziamenti, delle informazioni relative ai progetti attuativi. 1.6.2. Il CUP Master risulta coincidente con il codice del progetto che avvia la fase realizzativa dello schema progettuale globale: pertanto il CUP Master è di norma assegnato, come CUP definitivo, al primo fra i progetti integrati che consegue un finanziamento pubbhco cui è possibile il connettere tutti i successivi progetti afferenti lo stesso schema progettuale globale. 1.6.3. I criteri ed i casi di utilizzazione del CUP Master sono descritti nell'allegato (punto A.4.). 1.7. Istituzione della struttura di supporto al sistema CUP. 1.7.1. Per l'ulteriore sviluppo del Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e del CUP il servizio centrale di segreteria del CIPE provvede, entro un mese dalla data di pubblicazione della presente delibera, ad attivare un apposito gruppo tecnico di coordinamento, nel quale saranno rappresentati i nuclei di valutazione e verifica delle amministrazioni centrali e regionali e gli uffici di statistica regionale ex lege n. 144/1999, gli enti locali, l'osservatorio per i lavori pubblici; gli altri soggetti interessati e l'ISTAT, quest'ultimo, in particolare, per gli aspetti connessi al sistema di classificazione adottato; Al fine di assicurare la necessaria assistenza alla gestione del sistema CUP, il predetto servizio organizzerà altresì, entro lo stesso termine, un'idonea struttura con il compito di supportare i soggetti abilitati e l'help desk del sistema, in particolare per i problemi connessi alla fase d'introduzione del CUP ed alle connesse attività di informazione nei confronti dei soggetti responsabili. 1.7.2. Al fine di consentire la necessaria tempestività della risposta ai quesiti che le saranno posti dagli utenti, la suddetta struttura potrà avvalersi di una rete di funzionari di riferimento, i cui componenti saranno tempestivamente individuati dal servizio centrale di segreteria del CIPE, in base alle designazioni da richiedere, con riferimento alle diverse tipologie d'investimento pubblico, alle amministrazioni ed agli altri enti interessati. 1.7.3. La suddetta struttura riferirà, con periodicità semestrale, al servizio sopra richiamato, facendosi carico anche di eventuali proposte di aggiornamento, e comunque di evoluzione del sistema CUP. Art. 2. Ulteriore sviluppo del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, MIP Entro il 30 settembre 2003 questo Comitato approverà, d'intesa con la Conferenza unificata Stato-regioni e Stato, città ed autonomie locali, la proposta concernente l'ulteriore sviluppo del sistema di "monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e l'alimentazione della connessa banca dati operante nell'ambito del Comitato, tenuto conto delle proposte formulate al riguardo dal gruppo tecnico di coordinamento di cui al precedente punto 1.7.1. Roma, 27 dicembre 2002 Il Presidente delegato Tremonti Il segretario del CIPE Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2003 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 212 Allegato A.1. Progetti d'investimento pubblico da assoggettare al sistema CUP. A.1.1. Come richiamato al 1.2. del deliberato, si recepisce, ai fini del sistema CUP, la definizione d'investimento pubblico adottata dalla Conferenza Stato-regioni, nella seduta del 10 febbraio 2000, nell'ambito del parere reso sulle "Proposte d'indirizzi generali ai fini della progettazione e costruzione delle reti dei nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, di cui all'art. 4, comma 3, della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 1999". Pertanto saranno registrati al sistema CUP i progetti di investimento pubblico, finanziati con risorse provenienti da bilanci di enti pubblici (amministrazioni centrali, regionali, locali, altri enti pubblici) o di società partecipate, direttamente o indirettamente, da capitale pubblico, destinate al finanziamento o al cofinanziamento di lavori pubblici (come individuati dalla legge 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni ed integrazioni) ed all'agevolazione di servizi ed attività produttive e finalizzate alla promozione delle politiche di sviluppo. Saranno comunque registrate al sistema CUP tutte le tipologie progettuali ammissibili al cofinanziamento dei fondi strutturali o ricomprese negli strumenti di programmazione negoziata. A.1.2. In linea di massima, un progetto s'identifica in un complesso di attività realizzative e/o di strumenti di sostegno economico afferenti un medesimo quadro economico di spesa, oggetto della decisione di finanziamento pubblico. Ad esempio, nel caso di lavori pubblici il progetto coincide con l'entità progettuale oggetto di comunicazione per la formulazione dei Piani annuali ai sensi della citata legge n. 109/1994; nel caso degli aiuti il progetto coincide con la singola iniziativa agevolata; nel caso degli interventi formativi il progetto coincide con l'aggregato di moduli formativi afferenti la singola concessione di finanziamento. A.1.3. Il CUP non è richiesto per i trasferimenti di risorse finanziarie fra Stato e regioni o province autonome o comuni, o fra Stato, regioni, province e comuni e società da questi partecipate, direttamente o indirettamente: il CUP dovrà tuttavia essere successivamente richiesto, da parte dei soggetti responsabili di cui al punto 1.4 del deliberato, in sede di utilizzo di tali risorse. A.2. Descrizione del CUP e delle sue due componenti A.2.1. Come accennato al comma 1.3., il CUP è un codice alfanumerico a 15 posizioni, ed è articolato su due componenti, alle quali sono associate, a livello concettuale, le seguenti caratteristiche informative: primo componente: consente la classificazione del progetto tramite indicatori relativi al soggetto richiedente, alla localizzazione e categoria d'investimento, oltre alla descrizione dell'oggetto progettuale; secondo componente: consente la caratterizzazione degli aspetti finanziari del progetto, tramite elementi relativi all'anno di finanziamento, al costo complessivo ed al finanziamento pubblico assegnato, nonchè all'articolazione di tutte le fonti di cui il progetto si avvale. A.2.2. La registrazione delle informazioni di primo e di secondo componente può avvenire in maniera contestuale o in tempi diversi. In particolare: primo componente: contiene le informazioni della registrazione, facoltativa, eventualmente effettuata all'atto della richiesta di finanziamento o dell'inserimento in un Piano; secondo componente: contiene le informazioni della registrazione, obbligatoria, effettuata secondo quanto previsto al punto 1.5. del deliberato e comunque all'atto dell'assegnazione del finanziamento, in aggiunta alle informazioni della prima componente, ove questa sia stata già attribuita; ove non si sia proceduto alla registrazione facoltativa di cui sopra, la prima componente sarà definita ed assegnata unitamente alla seconda. A.2.3. L'eventuale registrazione delle informazioni relative alla sola prima componente permette di assegnare un codice parziale (CUP provvisorio), da completare successivamente con l'inserimento delle informazioni sottese dalla seconda componente, perfezionando così la fase di generazione del CUP. La registrazione con il CUP provvisorio non comporta di massima la pubblicità dei dati immessi, che restano accessibili alla sola amministrazione che ha provveduto alla registrazione stessa, finchè non è richiesto il CUP completo. A.3. Procedura di accreditamento A.3.1. Il sistema CUP, operante presso il CIPE, consente di accreditare e di riconoscere gli utenti che devono poter interagire con il sistema stesso. A.3.2. Su richiesta scritta, trasmessa per via telematica, dei soggetti responsabili e degli altri soggetti di cui al comma 1.4.3., il sistema CUP provvede a rilasciare agli stessi un codice d'identificazione ed una parola chiave, che consentono d'interagire con il sistema CUP. A.3.3. Il codice d'identificazione e la parola chiave sono associati, in base a quanto indicato dal richiedente, a diversi profili di utenza, definiti in base a tipologie standard di utenti, ciascuna delle quali abilitata a specifiche classi di funzionalità (richiesta ed ottenimento del CUP e/o consultazione) secondo le indicazioni del gruppo tecnico di coordinamento di cui al punto 1.7.1. A.3.4. I soggetti abilitati hanno la facoltà di richiedere, in base alle loro esigenze operative, la registrazione anche di più utenti, eventualmente proponendo per ciascuno uno specifico profilo di utenza. A.4. Criteri di utilizzazione del CUP Master A.4.1. -Nel caso di: intervenfi infrastrutturali di particolare complessità realizzativa (ospedali, dighe, aeroporti, porti, strutture per la logistica, centri per la ricerca, lo studio ed il commercio, impianti di trattamento reflui e rifiuti, impianti di produzione e distribuzione dell'energia); grandi opere a rete (strade, ferrovie, schemi acquedottistici e per il ciclo integrato dell'acqua), i soggetti responsabili, all'atto della richiesta dei CUP, dovranno riferire la registrazione delle sotto-articolazioni progettuali al CUP Master corrispondente al progetto complesso, in cui la singola articolazione s'inquadra. A.4.2. In linea di massima, nel caso ad esempio di lavori pubblici di cui alla legge n. 109/1994, l'avvio di uno schema progettuale globale a realizzabilità non unitaria è identificabile con il finanziamento dello studio di fattibilità, per cui il CUP Master può coincidere con-il CUP relativo a detto studio; i successivi progetti, afferenti il medesimo disegno progettuale globate, risulteranno riferiti al CUP assegnato allo studio di fattibilità, CUP che da quel momento assumerà la funzione di CUP Master dell'insieme di progetti facenti capo al disegno progettuale globale. Particolare attenzione andrà quindi posta dai soggetti responsabili nell'identificare quei progetti la cui esecuzione è da considerarsi unitaria e che sono riconducibili ad un unico CUP Master.
Concorsi
2018
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI REGGIO EMILIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 11 del 6-2-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-02-06&atto.codiceRedazionale=18E01161
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI REGGIO EMILIA
CONCORSO (scad. 8 marzo 2018)
Selezione pubblica per il conferimento dell'incarico quinquennale di dirigente medico di endocrinologia - direttore della struttura complessa di endocrinologia. (GU n.11 del 06-02-2018)
È indetta selezione pubblica per il conferimento dell'incarico quinquennale di dirigente medico di endocrinologia - direttore della struttura complessa di endocrinologia. Il termine di presentazione delle domande, redatte in carta libera e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Il testo integrale del bando è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna parte terza - n. 1 del 3 gennaio 2018. Per ulteriori informazioni rivolgersi al servizio gestione giuridica del personale - ufficio concorsi - dell'Azienda U.S.L. di Reggio Emilia, via Sicilia n. 44 - 42122 Reggio Emilia - tel. 0522/335171 - 335479 - 339420 - 339421 (orario apertura uffici al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,00 - martedì e giovedì dalle ore 9,30 alle 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30), ovvero collegarsi all'indirizzo telematico dell'Azienda: www.ausl.re.it - link Bandi, Concorsi, Incarichi.
Concorsi
2023
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA SANITARIA LOCALE «VC» DI VERCELLI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 95 del 15-12-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-12-15&atto.codiceRedazionale=23E12178
AZIENDA SANITARIA LOCALE «VC» DI VERCELLI
CONCORSO (scad. 14 gennaio 2024)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico - malattie metaboliche e diabetologia, a tempo indeterminato. (GU n.95 del 15-12-2023)
Presso l'Azienda sanitaria locale «VC» - Regione Piemonte è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di: un posto nel profilo di dirigente medico - malattie metaboliche e diabetologia. Il termine per la presentazione delle domande, da inviare tramite procedura on-line, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 47 del 23 novembre 2023 e sarà pubblicato sul sito: www.aslvc.piemonte.it Per ulteriori informazioni rivolgersi alla struttura complessa Personale, affari generali e istituzionali - ufficio concorsi dell'A.S.L. «VC» - corso Mario Abbiate, n. 21 - 13100 Vercelli, tel. 0161-593819/593753/593342.
Contratti
2007
BANDI DI GARA
BANDI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 96 del 20-8-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-20&atto.codiceRedazionale=M-1372
FERROVIENORD - S.p.a. e LeNORD - S.r.l.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.96 del 20-8-2007)
Avviso di gara esperita Parte di provvedimento in formato grafico M-1372 (A pagamento).
Concorsi
2018
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA «SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D'ARAGONA» DI SALERNO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 99 del 14-12-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-12-14&atto.codiceRedazionale=18E12736
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA «SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D'ARAGONA» DI SALERNO
CONCORSO (scad. 13 gennaio 2019)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di tre posti di dirigente amministrativo, di cui un posto riservato a personale interno. (GU n.99 del 14-12-2018)
In esecuzione della deliberazione del direttore generale n. 829 del 7 novembre 2018 è indetto pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di tre posti di dirigente amministrativo - di cui un posto riservato al personale interno - presso l'A.O.U. «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» di Salerno. Il termine per la presentazione della domanda, corredata dai documenti prescritti, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale dell'avviso, con l'indicazione dei requisiti generali e specifici e delle modalità di partecipazione, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 85 del 19 novembre 2018 e sarà scaricabile dal sito internet dell'Azienda ospedaliero universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona - scuola medica salernitana» http://www.sangiovannieruggi.it link «Concorsi» all'atto della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Contratti
2019
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 18-1-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-18&atto.codiceRedazionale=TX19BGA925
REGIONE EMILIA ROMAGNA Direzione Generale Cura del Territorio
Sede legale: viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna (BO), Italia Punti di contatto: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente c/o Servizio Affari Giuridici e Contratti - viale Silvani, 6 - 40122 Bologna - Tel.: 051/5274404 - 5278393 - 5275766 - E-mail: procivamministrazione@regione.emilia-romagna.it - E-mail certificata: procivamministrazione@postacert.regione.emilia-romagna.it Codice Fiscale: 80062590379
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 18-1-2019)
Esito di gara - Procedura aperta per lavori pubblici - Idrovia Ferrarese - 2 Lotto 1 str/parte - Lavori di realizzazione del ponte provvisorio e dell'annessa viabilità di Via della Pace a Final di Rero (FE) - CUP E31B18000060002 - CIG 75835374B4 - CPV 45221111-3 Lavori di costruzione di ponti stradali - NUTS ITH56 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1.1) Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente c/o Servizio Affari Giuridici e Contratti, Viale Silvani, 6 - 40122 BOLOGNA - Tel.: 051/5274404 - 5278393 - 5275766 - E-mail: procivamministrazione@regione.emilia-romagna.it - E-mail certificata: procivamministrazione@postacert.regione.emilia-romagna.it; SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: II.1.1) Idrovia Ferrarese. 2 Lotto 1 str/parte - Lavori di realizzazione del ponte provvisorio e dell'annessa viabilità di Via della Pace a Final di Rero (FE). CUP E31B18000060002 - CIG 75835374B4; - CPV 45221111-3 Lavori di costruzione di ponti stradali; NUTS ITH56; SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1.1) procedura aperta di cui all'art. 60, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.; IV.1.2) Criterio di aggiudicazione: criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'art. 95, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m., come da determinazione a contrarre n. 12135 del 26/07/2018 bando pubblicato su GURI V Serie Speciale n. 91 del 06/08/2018; SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO: V.1.1.) Data di aggiudicazione ex art. 32, comma 7, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.: 27/12/2018; V.1.2) Informazioni sulle offerte: n. 3 pervenute - ammesse n. 3. V.1.3) Aggiudicatario: RTI B.A.T.E.A. (CAPOGRUPPO MANDATARIA) C.F. e Partita IVA 00154960363 - Consorzio Stabile COSEAM ITALIA S.p.A., (MANDANTE) C.F. e Partita IVA 01833500364; V.1.4) Valore finale dell'appalto: € 1.349.909,56 (oneri di sicurezza compresi di € 81.957,29) IVA esclusa; V.1.5) Durata di esecuzione dei lavori: gg. 212; Data di spedizione del presente esito: 15/01/2019 Il dirigente responsabile per la direzione generale cura del territorio e dell'ambiente RER dott.ssa Monica Lombini TX19BGA925
Concorsi
2023
ENTI LOCALI
COMUNE DI SAMARATE
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 30 del 18-4-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-04-18&atto.codiceRedazionale=23E04504
COMUNE DI SAMARATE
CONCORSO (scad. 18 maggio 2023)
Concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto di ufficiale di polizia locale, area funzionari, a tempo pieno ed indeterminato, con riserva a favore dei volontari delle Forze armate. (GU n.30 del 18-04-2023)
È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo indeterminato di un posto di ufficiale di polizia locale (ex categoria D) area Funzionari a tempo pieno (trentasei ore/sett.). Sul presente bando opera la riserva a favore di volontario congedato delle Forze armate ai sensi dell'art. 1014, commi 3 e 4 e dell'art. 678, comma 9 del decreto legislativo n. 66/2010. Il bando è reperibile sul sito: www.comune.samarate.va.it . Sezione aree tematiche: concorsi pubblici. Le domande possono essere presentate entro trenta giorni dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Parte Seconda
2019
Annunzi commerciali
Altri annunzi commerciali
Parte Seconda n. 150 del 21-12-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-12-21&atto.codiceRedazionale=TX19AAB13796
SEA MARCONI G.E.I.E.
(GU Parte Seconda n.150 del 21-12-2019)
Costituzione di G.E.I.E. SEA MARCONI G.E.I.E. Gruppo Europeo di Interesse Economico è stato costituito tra SEA MARCONI TECHNOLOGIES DI VANDER TUMIATTI S.A.S codice fiscale 00889150017, SEA MARCONI ENVIROTECH ITALIA S.R.L. codice fiscale 02580090757, SEA MARCONI MATERIALS S.R.L. codice fiscale 11484760019, TSMART S.R.L. codice fiscale 08938360016, SEA MARCONI FRANCE societè a responsabilitè limitee di nazionalità francese e SEA MARCONI ENERGIA Y MEDIO AMBIENTE, SOCIEDAD LIMITADA unipersonal di nazionalità spagnola, con atto autenticato in data 2 dicembre 2019 del Notaio Elisabetta Vincelli rep. n. 3501/2824 ed iscritto al Registro delle Imprese di Torino in data 12 dicembre 2019 c.f. 12212580018 REA N. 1273488. SEA MARCONI GEIE con sede in Torino, via Castellamonte n. 1, si occupa di facilitare e sviluppare l'attività dei suoi membri, di migliorare ed accrescere i risultati di quest'attività. Il notaio Elisabetta Vincelli TX19AAB13796
Serie Generale
2010
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Serie Generale n. 138 del 16-6-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-16&atto.codiceRedazionale=10A07041&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 25 maggio 2010
Sostituzione di un componente effettivo presso la Commissione provinciale di conciliazione di Campobasso. (10A07041) (GU Serie Generale n.138 del 16-06-2010)
IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO di Campobasso Visto l'art. 410 del c.p.c. e sue successive modificazioni e integrazioni; Visto il decreto n. 1 del 2 gennaio 1975 con il quale venne istituita presso la sede dell'Ufficio Provinciale del Lavoro di Campobasso la Commissione Provinciale di Conciliazione; Vista la nota dell'8 aprile 2010 con la quale la CGIL Molise, comunica la nomina della sig.ra Katia Cirelli, quale componente effettivo in seno alla Commissione Provinciale di Conciliazione di Campobasso, in sostituzione del sig. Giuseppe Palladino, deceduto; Ritenuto di dover procedere alla sostituzione; Decreta: La sig.ra Cirelli Katia, nata a Campobasso il 14 ottobre 1981, residente in Gambatesa (Campobasso) alla Contrada S. Martino snc, è nominata componente effettivo della Commissione Provinciale di Conciliazione di Campobasso, in rappresentanza dei lavoratori, in sostituzione del sig. Palladino Giuseppe, deceduto, a decorrere dalla data del presente decreto. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 25 maggio 2010 Il direttore provinciale: Dian
Serie Generale
2015
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
REGIONE CAMPANIA
Serie Generale n. 184 del 10-8-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-08-10&atto.codiceRedazionale=15A06139&elenco30giorni=false
REGIONE CAMPANIA
COMUNICATO
Approvazione della variante del Piano regolatore territoriale (P.R.T.) del Consorzio ASI di Napoli, agglomerato industriale di Caivano, per l'effetto dei pareri regionali di conformita'. (15A06139) (GU Serie Generale n.184 del 10-08-2015)
Con decreto presidenziale n. 1 del 25 giugno 2015 si è preso atto dell'approvazione della variante di piano per l'effetto dei pareri di conformità agli indirizzi regionali della programmazione socio-economica e territoriale resi dalla Giunta Regionale della Campania in ordine alla conformità della Variante del P.R.T. del Consorzio ASI di Napoli, agglomerato industriale di Caivano. L'indicato decreto è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 44 del 13 luglio 2015 ed è consultabile sul sito WEB regionale all'indirizzo www.regione.campania.it nella sezione BURC.
Parte Seconda
2010
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 51 del 29-4-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-29&atto.codiceRedazionale=C101166
CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale Regione Puglia
Bari, via G. Matteotti n. 56
(GU Parte Seconda n.51 del 29-4-2010)
Avvisi in interruzione per decesso del ricorrente/erede (ex art. 5, terzo comma, legge 21 luglio 2000 n. 205) Parte di provvedimento in formato grafico C101166 (Gratuito)
Concorsi
2013
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
ESTAV SUD-EST
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 36 del 7-5-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-05-07&atto.codiceRedazionale=13E01943
ESTAV SUD-EST
CONCORSO (scad. 6 giugno 2013)
Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente medico disciplina genetica medica. (GU n.36 del 07-05-2013)
È indetto presso l'ESTAV Sud-Est della Regione Toscana, concorso pubblico per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato, di n. 1 posto di Dirigente Medico - disciplina: Genetica Medica. Il vincitore del concorso sarà assegnato all'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Il termine per la presentazione delle domande, redatte in carta libera, corredate dei documenti prescritti e inviate, a mezzo raccomandata a.r. al Direttore Generale ESTAV Sud-Est, Piazza Rosselli, 24 - 53100 Siena, ovvero mediante Posta Elettronica Certificata all'indirizzo estav-sudest@postacert.toscana.it, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª serie speciale "Concorsi ed Esami". Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al suddetto concorso, è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana - parte terza - n. 17 del 24.04.2013 e può essere consultato sul sito internet dell'ESTAV Sud-Est, all'indirizzo: www.estav-sudest.toscana.it Si precisa che è previsto il pagamento di una tassa di concorso, non rimborsabile, di Euro 10,00, da versare sul c.c.p. n. 91975219, intestato ad ESTAV Sud-Est, Piazza Rosselli n 24 - 53100 Siena, recante la causale del versamento e che la relativa ricevuta deve essere allegata alla domanda di partecipazione. Per ulteriori informazioni rivolgersi ad ESTAV Sud-Est - Concorsi Area Dirigenza (tel. 0577769524) nei giorni da lunedì a venerdì (ore 10/12).
Contratti
2015
AVVISI E BANDI DI GARA
MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 133 del 11-11-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-11&atto.codiceRedazionale=T15BFC19277
MINISTERO INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Campania - Molise - Puglia - Basilicata Sede centrale di Napoli
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.133 del 11-11-2015)
Bando di gara - CIG 64313684C4 Stazione appaltante: Ministero Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata Sede Centrale di Napoli, via Marchese Campodisola n. 21 - Tel. 081/5692111 - Fax 081/5519234 pec: oopp.campaniamolise@pec.mit.gov.it. Oggetto: Affidamento del servizio di pulizia ordinaria, giornaliera e periodica dei locali dell'edificio sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania - Molise - Puglia e Basilicata, sede di Napoli nonchè delle sedi periferiche di Caserta, Salerno e Avellino. Tipo di procedura: Procedura aperta da affidarsi con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base dei criteri individuati nel capitolato speciale d'appalto e nel disciplinare di gara. Luogo esecuzione: Napoli, Caserta, Salerno, Avellino. Importo complessivo a corpo a base di gara: Euro. 81.967,21 di cui Euro. 1.639,34 = per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso oltre IVA al 22%. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa art. 83 D.Lvo 163/2006. Durata del contratto: mesi 6 (sei) decorrenti dalla data del verbale di consegna. Termine ultimo per la ricezione delle offerte: entro le ore 12.00 del giorno 01 dicembre 2015. Apertura offerte: ore 10.00 del 03 dicembre 2015. Il responsabile del procedimento: Rag. Domenico Maio - Provveditorato Interregionale alle OO.PP. per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata e-mail economato.na@libero.it. Il provveditore dott. ing. Vittorio Rapisarda Federico T15BFC19277
Contratti
2017
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 31-7-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-07-31&atto.codiceRedazionale=TX17BFM13342
PROMOTURISMOFVG Divisione Promotour
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 31-7-2017)
Bando di gara - CIG 7135415AB9 SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice: I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: PromoTurismoFVG - divisione Promotur, Via A. Palladio, 90, 33010 Tavagnacco (UD), tel. 0432 573957, fax 0432 574010, e-mail marco.cumin@promoturismo.fvg.it, sito web www.promoturismo.fvg.it. Ulteriori informazioni sono disponibili presso: i punti di contatto sopra indicati. La documentazione di gara è disponibile presso: i punti di contatto sopra indicati. Le offerte vanno inviate a: i punti di contatto sopra indicati. I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attivita': Ente pubblico economico funzionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Turismo.L'Amministrazione aggiudicatrice non acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici. SEZIONE II: Oggetto dell'appalto II.1) Descrizione: II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Manutenzione straordinaria con recupero funzionale dell'ex stazione di valle della funivia Canin - Procedura aperta per l'affidamento dei servizi di architettura ed ingegneria per la progettazione (architettonica, strutturale, impianti meccanici ed impianti elettrici) preliminare, definitiva ed esecutiva, direzione lavori, assistenza, misura contabilità e certificato di regolare esecuzione nonchè per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori ai sensi del D.Lgs. 81/2008 oltre alla redazione della variante urbanistica al PRGC compresa verifica attuativa rispetto ai vincoli PAI. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: Servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, anche integrata; servizi attinenti all'urbanistica e alla paesaggistica; servizi affini di consulenza scientifica e tecnica; servizi di sperimentazione tecnica e analisi. Luogo principale di esecuzione: Regione Friuli Venezia Giulia - Comune di Chiusaforte (UD) - Codice NUTS: ITH42. II.1.3) L'avviso riguarda: un appalto pubblico. II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. II.1.5) CPV Oggetto principale: 71221000-3 II.1.6) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici. No. II.1.7) Divisione in lotti: no. II.1.8) Ammissibilità di varianti: no. II.2) Quantitativo o entità dell'appalto. II.2.1) Quantità o Entità totale dell'appalto: Valore stimato: 126.306,08 EUR IVA esclusa. II.2.2) Opzioni: no. II.3) Durata dell'appalto o termine di esecuzione: 12 mesi (dall'aggiudicazione dell'appalto) SEZIONE III: Informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario e tecnico III.1) Condizioni relative all'appalto. III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste. Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara (art. 18) III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni applicabili in materia: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il Raggruppamento di operatori economici aggiudicatario dell'appalto: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara (art.8). III.1.4) Altre condizioni particolari cui è soggetta la realizzazione dell'appalto: no. III.2) Condizioni di partecipazione. III.2.1) Situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale. Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. III.2.2) Capacità economica e finanziaria: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. III.2.3) Capacità tecnica: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. III.2.4) Appalti riservati: no. III.3) Condizioni relative all'appalto di servizi. III.3.1) La prestazione del servizio è riservata ad una particolare professione. Si. Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara (Art. 8) III.3.2) Le persone giuridiche devono indicare il nome e le qualifiche professionali delle persone incaricate della prestazione del servizio: si. SEZIONE IV: Procedura IV.1) Tipo di procedura. IV.1.1) Tipo di procedura: Procedura aperta. IV.2) Criteri di aggiudicazione. IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa. IV.2.2) Ricorso ad un'asta elettronica: no. IV.3) Informazioni di carattere amministrativo. IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall'Amministrazione aggiudicatrice: no IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: no. IV.3.3) Condizioni per ottenere il Capitolato d'oneri e la documentazione complementare: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte: Data 25/08/2017 ore 17:00 IV.3.5) La lingua utilizzabile per la presentazione delle offerte è l'italiano (IT). IV.3.6) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: 6 mesi dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte. SEZIONE VI: Altre informazioni VI.1) Trattasi di un appalto periodico: no. VI.2) L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no VI.3) Informazioni complementari. VI.4) Procedure di ricorso. VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. VI.4.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di presentazione di ricorso: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. Il responsabile del procedimento per. ind. Marco Cumin TX17BFM13342
Serie Generale
2008
SUPPLEMENTI ORDINARI
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Serie Generale n. 114 del 16-5-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-16&atto.codiceRedazionale=08A03228&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 27 marzo 2008
Scioglimento della societa' cooperativa «La Nuova Aurora - Piccola societa' cooperativa a r.l.», in Bellizzi, e nomina del commissario liquidatore. (GU Serie Generale n.114 del 16-05-2008 - Suppl. Ordinario n. 126)
IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Viste le risultanze ispettive rese dalla direzione provinciale del lavoro e relative alla cooperativa sotto indicata; Tenuto conto che l'Ente risulta trovarsi nelle condizioni previste dall'art. 2545-septiesdecies del codice civile; Visto l'art. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220; Visto il parere favorevole del Comitato Centrale per le Cooperative di cui agli articoli 18 e 19 della legge 17 febbraio 1971, n. 127; Ritenuta l'opportunità di disporre il provvedimento di scioglimento d'ufficio art. 2545-septiesdecies del codice civile con nomina di commissario liquidatore; Decreta: Art. 1. La Cooperativa «La Nuova Aurora - Piccola società cooperativa a r.l.», con sede in Bellizzi (Salerno), costituita in data 23 ottobre 2000, con atto a rogito del notaio dott.ssa Barbarito Giulia di Eboli (Salerno), REA n. 317277, è sciolta d'ufficio ai sensi dell'art. 2545-septiesdecies del codice civile e il dott. Ciro Cozzolino, nato a Napoli il 29 settembre 1941 con studio in Scafati, via Montegrappa n. 7, ne è nominato commissario liquidatore; Art. 2. Al commissario liquidatore spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Contro il presente provvedimento è possibile proporre ricorso amministrativo al Tribunale Amministrativo Regionale ovvero straordinario al Presidente della Repubblica nei termini e presupposti di legge. Roma, 27 marzo 2008 Il Ministro: Bersani