type
stringclasses 6
values | year
stringclasses 37
values | rubrica
stringclasses 46
values | emettitore
stringlengths 0
307
| intestazione
stringlengths 31
63
| url
stringlengths 147
178
| title
stringlengths 0
725
| note
stringlengths 0
994
| subtitle
stringlengths 0
1.2k
| subsubtitle
stringlengths 35
91.1k
| text
stringlengths 0
27.9M
|
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Concorsi | 2012 | ENTI LOCALI | COMUNE DI ERCOLANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 35 del 8-5-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-08&atto.codiceRedazionale=2E002454 | COMUNE DI ERCOLANO | AVVISO | Assunzione di un minorato della vista abilitato alle mansioni di centralinista telefonico, mediante richiesta numerica di avviamento all'Amministrazione provinciale di Napoli, servizio collocamento obbligatorio. (GU n.35 del 08-05-2012) | Il Dirigente in esecuzione di quanto disposto con determinazione
dirigenziale n 01/29/51 del 21 marzo 2012 rende noto che è stata
inoltrata all'ufficio competente dell'Amministrazione provinciale di
Napoli - servizio collocamento obbligatorio, la richiesta di
avviamento di un minorato della vista (legge 29 marzo 1985, n. 113),
per la copertura di n. 01 posto di «Esecutore Centralinista Non
Vedente» area ausiliaria, ex 4ª q.f., Cat. B, pos. B1, a tempo pieno
e indeterminato, presso l'impianto telefonico del Palazzo Municipale
di Corso Resina n. 39 - 80056 Ercolano.
Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di
partecipazione a questa Amministrazione, poichè l'avviamento
avverrà a cura della Amministrazione provinciale competente, secondo
l'ordine di graduatoria. |
|
Concorsi | 2004 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI VERONA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 90 del 12-11-2004 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-11-12&atto.codiceRedazionale=04E07155 | UNIVERSITA' DI VERONA | CONCORSO (scad. 13 dicembre 2004) | Concorso pubblico, per esami, per un posto di categoria C, posizione economica C1, area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati. (GU n.90 del 12-11-2004) | IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370;
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449;
Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191;
Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 448;
Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28;
Visto il C.C.N.L. comparto università del 9 agosto 2000;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, ed in particolare l'art. 7;
Visto il C.C.N.L. relativo al personale del comparto università
per il biennio economico 2000-2001 sottoscritto in data 13 maggio
2003;
Vista la legge 24 dicembre 2003 n. 350;
Visto lo Statuto dell'Università degli studi di Verona;
Visto il «Regolamento in materia di accesso all'impiego del
personale tecnico e amministrativo presso l'Università degli Studi
di Verona», emanato con decreto rettorale n. 5-2002 del 11 gennaio
2002, prot. n. 250, tit. I/3, in vigore dal 9 febbraio 2002;
Viste le delibere del Senato accademico del 10 ottobre 2002 e del
14 ottobre 2002 e del consiglio di amministrazione del 25 ottobre
2002 relative alla programmazione pluriennale del fabbisogno di
personale tecnico amministrativo per gli anni 2003-2005, finalizzata
al completamento della dotazione organica di ateneo come risultante
dall'atto organizzativo relativo all'organico di ateneo del personale
tecnico amministrativo approvato dal Senato accademico nelle sedute
del 5 giugno 2001 e del 19 giugno 2001 e dal consiglio di
amministrazione nella seduta del 29 giugno 2001, come modificato
dalle delibere del Senato accademico del 11 dicembre 2001 e del
consiglio di amministrazione del 21 dicembre 2001;
Visto in particolare il piano occupazionale 2004, che prevede,
tra gli altri, la copertura di un posto di categoria C, posizione
economica C1, area tecnica, tecnico scientifica ed elaborazione dati,
per il Dipartimento di medicina clinica e sperimentale sezione di
medicina interna B;
Esperite le procedure di mobilità previste dall'art. 7 della
legge n. 3/2003 presso il Dipartimento della funzione pubblica e la
provincia di Verona con esito negativo;
Considerato che la riserva prevista dall'art. 18, comma 6 del
decreto legislativo n. 215/2001 e successive modificazioni ed
integrazioni è operante parzialmente e dà luogo ad una frazione di
posto che si cumulerà con la riserva relativa ad altri concorsi
banditi da questa amministrazione;
Accertata la disponibilità finanziaria;
Decreta:
Art. 1.
Numero dei posti
Presso l'Università degli studi di Verona è indetto un concorso
pubblico per esami per la copertura di un posto di categoria C,
posizione economica C1, area tecnica, tecnico scientifica ed
elaborazione dati, nel ruolo del personale tecnico amministrativo
delle Università (selezione n. 11/2004) per il Dipartimento di
medicina clinica e sperimentale per la sezione di medicina interna B.
L'amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra
uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
Art. 2.
Requisiti generali di ammissione
Per l'ammissione al concorso è richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana o cittadinanza di uno stato membro
dell'Unione europea;
b) godimento dei diritti politici. I candidati cittadini degli
Stati membri dell'Unione europea devono godere dei diritti civili e
politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza;
c) idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato
all'impiego al quale il concorso si riferisce. L'amministrazione ha
facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di
concorso, in base alla normativa vigente;
d) titolo di studio: diploma di maturità. Per i cittadini
degli stati membri dell'Unione europea è richiesto il possesso di un
titolo di studio equipollente; tale equipollenza dovrà risultare da
idonea certificazione rilasciata dalle competenti autorità;
e) posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva;
f) adeguata conoscenza della lingua italiana se cittadino di
uno degli stati membri dell'Unione europea.
Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano esclusi
dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o
dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per
persistente insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati
decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, lettera d),
del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di
ammissione al concorso.
I candidati sono ammessi al concorso con riserva. L'esclusione
dal concorso, per difetto dei requisiti prescritti può essere
disposta in qualsiasi momento, anche successivamente allo svolgimento
delle prove, con motivato provvedimento.
Art. 3.
Profilo richiesto
La persona idonea a ricoprire il posto dovrà possedere
conoscenze teoriche ed esperienza pratica in metodologie di
separazione, caratterizzazione e riconoscimento delle proteine ivi
comprese le metodiche relative alla proteomica. Inoltre dovrà avere
conoscenza dei programmi di interrogazione di banche dati proteiche
per l'analisi di fingerprints finalizzata alla identificazione di
proteine e dei programmi d'analisi di immagini di gels PDQuest e di
diversi motori di ricerca e banche dati. Infine dovrà avere
conoscenze relative alla spettrometria di massa, alla genomica ed una
buona conoscenza della lingua inglese.
Art. 4.
Domande e termine di presentazione
Le domande di ammissione al concorso, redatte su carta libera in
conformità allo schema esemplificativo (allegato A), indirizzate al
magnifico rettore dell'Università degli studi di Verona, via
dell'Artigliere n. 8, 37129 - Verona, dovranno essere presentate
direttamente o spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento
o posta celere con avviso di ricevimento entro il termine perentorio
di trenta giorni, che decorre dal giorno successivo a quello di
pubblicazione del relativo bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica. Tale termine, qualora venga a scadere in giorno
festivo, slitterà al giorno non festivo immediatamente seguente.
Sarà considerata prodotta in tempo utile anche la domanda di
ammissione spedita entro il termine sopra indicato. A tal fine fa
fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante.
La presentazione diretta delle domande può essere effettuata
presso la Direzione risorse umane - Area sviluppo risorse umane, via
S. Francesco, 22 - Verona, con il seguente orario: dal lunedì al
venerdi': 10.00 - 13.00.
Le dichiarazioni formulate nella domanda sono rilasciate dai
candidati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica
n. 445/2000; l'amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad
idonei controlli sulla veridicità delle stesse.
Nella domanda di ammissione i candidati devono dichiarare, sotto
la propria responsabilita':
1) il proprio cognome e nome (scritti in carattere stampatello
se la domanda non sia dattiloscritta); le donne coniugate dovranno
indicare il cognome da nubile;
2) il codice fiscale;
3) il numero di riferimento della selezione;
4) la data ed il luogo di nascita;
5) la residenza con l'indicazione della via, del numero civico,
della città, della provincia, del codice di avviamento postale;
6) il possesso della cittadinanza italiana o della cittadinanza
di uno Stato membro dell'Unione europea;
7) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i
motivi della mancata iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
8) di non aver riportato condanne penali e di non avere
procedimenti penali pendenti, ovvero, le eventuali condanne penali
riportate o i procedimenti penali eventualmente pendenti;
9) il possesso del titolo di studio di cui all'art. 2 lettera
d), del presente bando con l'indicazione dell'anno in cui è stato
conseguito, del voto riportato e dell'Istituto che l'ha rilasciato;
10) la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi di leva;
11) di essere idoneo al servizio continuativo ed incondizionato
all'impiego al quale il concorso si riferisce;
12) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego
presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente
rendimento, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da impiego
statale ai sensi dell'art. 127, lettera d) del testo unico delle
disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello
Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 3 del
10 gennaio 1957;
13) l'eventuale possesso di titoli di preferenza, a parità di
valutazione, indicati nel successivo art. 7 del presente bando. Tali
titoli devono essere posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso;
14) il domicilio o recapito, completo del codice di avviamento
postale, al quale si desidera siano trasmesse le comunicazioni
relative al concorso, con l'impegno a segnalare tempestivamente le
variazioni che dovessero intervenire successivamente.
Ai sensi dell'art. 39 del decreto del Presidente della Repubblica
n. 445/2000 non è richiesta l'autenticazione della firma
dell'aspirante in calce alla domanda.
I candidati cittadini degli Stati membri dell'Unione europea
dovranno inoltre dichiarare di avere un'adeguata conoscenza della
lingua italiana e di godere dei diritti civili e politici anche negli
Stati di appartenenza o di provenienza, ovvero i motivi del mancato
godimento degli stessi; dovranno, altresì, specificare se il titolo
di studio, qualora conseguito all'estero, sia stato riconosciuto
equipollente al diploma italiano.
I candidati diversamente abili, ai sensi della legge n. 104/1992,
potranno fare richiesta nella domanda di partecipazione al concorso
degli ausili necessari nonchè di eventuali tempi aggiuntivi per
l'espletamento delle prove, in relazione alla propria abilità,
allegando la relativa certificazione rilasciata dalla commissione
medica competente per territorio, in originale o copia autenticata.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilità per la
dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni di
recapito o da non avvenuta o tardiva informazione di variazione
dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi
postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'amministrazione
stessa.
Art. 5.
Commissione giudicatrice
La commissione giudicatrice sarà nominata con successivo
provvedimento secondo quanto disposto dall'art. 10 del regolamento in
materia di accesso all'impiego del personale tecnico e amministrativo
presso l'Università di Verona, citato in premessa.
Art. 6.
Programma d'esame
Gli esami consisteranno in due prove scritte ed una prova orale,
come di seguito specificato:
prima prova scritta: vertente su tematiche di proteomica
applicata alla clinica.
seconda prova scritta: vertente sulle metodologie di
identificazione proteica.
prova orale: vertente sugli argomenti delle prove scritte e
sulle possibili applicazioni cliniche delle tecniche di proteomica
oltre all'accertamento della conoscenza della lingua inglese e della
conoscenza dell'uso delle applicazioni informatiche più diffuse.
Il diario delle prove scritte con l'indicazione delle date e del
luogo in cui le stesse si svolgeranno verrà comunicato ai candidati
a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento spedita almeno
quindici giorni prima dell'inizio delle prove medesime.
I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso, sono tenuti a presentarsi per le prove con un documento di
riconoscimento nei locali, nei giorni e nell'ora indicati nell'avviso
suddetto.
Saranno ammessi a sostenere la prova orale i candidati che
avranno riportato la votazione di almeno 21/30 in ciascuna prova
scritta.
La prova orale si svolgerà in un'aula aperta al pubblico, di
capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione.
Ai candidati che avranno conseguito l'ammissione alla prova orale
sarà data comunicazione, con l'indicazione del voto riportato nelle
prove scritte, mediante raccomandata a.r. spedita almeno venti giorni
prima della data dello svolgimento della prova stessa.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilità per la
dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni di
recapito o da non avvenuta o tardiva informazione di variazione
dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi
postali o telegrafici non imputabili a colpa dell'amministrazione
stessa.
La prova orale si intenderà superata se il candidato avrà
riportato la votazione di almeno 21/30.
L'assenza del candidato alle prove sarà considerata come
rinuncia al concorso qualunque ne sia la causa.
La commissione giudicatrice immediatamente prima dell'inizio del
colloquio determina i quesiti da porre ai singoli candidati per
ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun
candidato previa estrazione a sorte.
Al termine dei colloqui la commissione formerà l'elenco dei
candidati esaminati con l'indicazione del voto riportato da ciascuno
di essi e, nello stesso giorno, curerà l'affissione di tale elenco
alla sede di esame.
Art. 7.
Titoli di preferenza a parità di merito
I candidati che abbiano superato la prova orale ed intendano far
valere i titoli di preferenza a parità di merito sottoelencati, già
indicati nella domanda di concorso, sono tenuti a farli pervenire in
originale, in copia autenticata, in fotocopia non autenticata e
corredati dalla dichiarazione di conformità all'originale, ovvero
dovranno produrre una dichiarazione sostitutiva che contenga i
riferimenti necessari all'amministrazione per eventuali controlli. A
tal fine i candidati potranno avvalersi dell'allegato modello B.
Da tali documenti o dalla dichiarazione sostitutiva dovrà
risultare inoltre che il requisito era posseduto alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di
ammissione al concorso.
Per i titoli comprovanti lo stato di invalidità non è possibile
avvalersi dell'autocertificazione e pertanto dovranno essere prodotti
in originale o in copia autenticata.
I documenti in questione o le corrispondenti dichiarazioni
dovranno pervenire all'amministrazione entro il termine perentorio di
quindici giorni a decorrere dal giorno successivo a quello in cui è
stato sostenuto il colloquio.
L'amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad idonei
controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive. Qualora
dal controllo sopra indicato emerga la non veridicità del contenuto
delle dichiarazioni, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera, fermo restando quanto previsto dall'art. 76 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000.
A parità di merito i titoli di preferenza sono:
1) gli insigniti di medaglia al valor militare;
2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e
privato;
5) gli orfani di guerra;
6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico o
privato;
8) i feriti in combattimento;
9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione
speciale di merito di guerra, nonchè i capi di famiglia numerosa;
10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex
combattenti;
11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel
settore pubblico e privato;
13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra;
14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra;
15) i genitori vedovi non risposati i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
16) coloro che abbiano prestato servizio militare come
combattenti;
17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto
il concorso;
18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei
figli a carico;
19) gli invalidi ed i mutilati civili;
20) militari volontari delle Forze armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma;
A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto
che il candidato sia coniugato o meno;
b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni
pubbliche;
c) dalla più giovane età del candidato.
Art. 8.
Approvazione della graduatoria
Espletate le prove di esame la commissione giudicatrice forma la
graduatoria secondo l'ordine decrescente del punteggio complessivo.
La votazione complessiva è data dalla somma della media dei voti
conseguiti nelle prove scritte, e del voto conseguito nella prova
orale.
La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo
l'ordine decrescente dei punti della votazione complessiva riportata
da ciascun candidato, con l'osservanza delle preferenze previste nel
precedente art. 7.
La graduatoria di merito, approvata con provvedimento del
direttore amministrativo, è immediatamente efficace ed è pubblicata
all'Albo ufficiale dell'Università degli studi di Verona. Dalla data
della pubblicazione decorre il termine per eventuali impugnative.
La graduatoria di merito rimane efficace per ventiquattro mesi
dalla data di pubblicazione all'Albo. Entro tale data
l'amministrazione si riserva la possibilità di utilizzarla per la
copertura di posti che si rendessero disponibili.
Per lo stesso periodo di tempo l'amministrazione si riserva,
inoltre, la facoltà di utilizzare la graduatoria di merito anche per
assunzioni a tempo determinato senza alcun pregiudizio per gli
interessati rispetto alla posizione in graduatoria per le assunzioni
a tempo indeterminato.
Art. 9.
Assunzione
A seguito dell'approvazione della graduatoria di merito il
candidato risultato vincitore sarà invitato a stipulare un contratto
individuale di lavoro conformemente a quanto previsto dal Contratto
collettivo nazionale di lavoro del comparto Università vigente, e
sarà assunto in via provvisoria con riserva di accertamento dei
requisiti prescritti per la categoria per la quale è risultato
vincitore.
Entro trenta giorni dalla stipula del contratto, il vincitore
dovrà produrre la documentazione richiesta dall'amministrazione in
base alla normativa vigente in materia.
La mancata o incompleta consegna della documentazione suddetta, o
la omessa regolarizzazione della documentazione stessa nel termine
prescritto, implicano l'impossibilità di dar luogo alla stipulazione
del contratto di lavoro ovvero, per i rapporti già instaurati,
comportano l'immediata risoluzione dei medesimi.
La mancata presa di servizio, senza giustificato motivo, entro il
termine indicato da questa amministrazione comporta l'immediata
risoluzione del rapporto di lavoro. Qualora il lavoratore assuma
servizio, per giustificato motivo, con ritardo sul termine
prefissatogli, gli effetti economici decorrono dal giorno di presa
servizio.
L'amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di
controllo il vincitore del concorso, in base alla normativa vigente.
La durata del periodo di prova sarà di mesi tre. Decorso il
periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto da
una delle parti, il dipendente si intende confermato in servizio e
gli viene riconosciuta l'anzianità dal giorno dell'assunzione a
tutti gli effetti.
Art. 10.
Norme di salvaguardia
Per tutto ciò che non è espressamente previsto nel presente
bando, valgono, sempre se applicabili, le disposizioni vigenti in
materia.
I dati personali forniti dai candidati con le domande di
partecipazione alla selezione, saranno raccolti dagli uffici
dell'Università degli studi di Verona e trattati per le finalità di
gestione della procedura concorsuale e dell'eventuale procedimento di
assunzione in servizio.
Il conferimento di tali dati è obbligatorio e necessario per
consentire il corretto espletamento della procedura concorsuale.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla
posizione giuridico economica del candidato risultato vincitore.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 7 del decreto
legislativo n. 196/2003, tra i quali il diritto di accesso ai dati
che lo riguardano, il diritto di rettificare, aggiornare, completare
o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non
conformi alla legge, nonchè il diritto di opporsi al loro
trattamento per motivi legittimi.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti
dell'Università degli studi di Verona, titolare del trattamento.
Il presente decreto sarà inoltrato al Ministero della giustizia
per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale -
«Concorsi ed esami» ed inserito in Internet all'indirizzo
HTTP://WWW.UNIVR.IT/CONCORSI
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Direzione risorse
umane - Area sviluppo risorse umane - dell'Università degli studi di
Verona - via San Francesco n. 22 - Telefono 0458028427 - Fax
0458028002.
Il direttore amministrativo: Salvini
Allegato A
----> Vedere allegato di pag. 244 <----
Allegato B
----> Vedere allegato di pag. 245 <---- |
|
Serie Generale | 2011 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA | Serie Generale n. 7 del 11-1-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-11&atto.codiceRedazionale=11A00071&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA | DECRETO 16 dicembre 2009 | Autorizzazione all'esenzione fiscale relativa all'attivita' svolta in Italia dalla filiazione del St. Mary's College, in Alba. (11A00071) (GU Serie Generale n.7 del 11-01-2011) | IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE
DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Visto il decreto-legge 2 marzo 1989, n. 69, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 7 aprile 1989, n. 154, e in particolare
l'art. 34, comma 8-bis;
Vista la Legge 14 gennaio 1999, n. 4, e in particolare l'art. 2;
Vista la Direttiva ministeriale del 23 maggio 2000;
Vista l'istanza presentata dal legale rappresentante della
filiazione St Mary's College of Maryland;
Visto il conferimento dei poteri di legale rappresentante della
filiazione St Mary's College of Maryland al Sig. Thomas Jospeh
Botzman, nato a Akron, Ohio (USA) il 13 marzo 1959;
Visto lo Statuto dell'Università St Mary's College of Maryland
avente sede in St. Mary City, Maryland, 20686 (USA);
Visto l'atto con il quale l'autorità competente del St Mary's
College of Maryland ha deliberato l'insediamento della propria
filiazione in Alba (CN), Corso Coppino 40/A;
Visti l'elenco dei programmi didattici del St Mary's College of
Maryland e l'elenco delle discipline, parti di tali programmi
didattici, che si intendono svolgere in Italia presso la filiazione;
Visto il parere del Ministero dell'Interno espresso con la nota del
19 maggio 2008;
Visto il parere del Consolato Generale d'Italia a Filadelfia (USA)
espresso con la nota del 14 gennaio 2009;
Considerato che la documentazione trasmessa è conforme a quanto
previsto dalla Direttiva ministeriale 23 maggio 2000;
Constatato che tutta la documentazione è stata trasmessa in
originale o in copia conforme, corredata da traduzione ufficiale in
lingua italiana;
Rilevato che la filiazione St Mary's College of Maryland è ente
senza scopo di lucro, come dichiarato dall'autorità competente e
come indicato nello statuto dell'istituzione medesima;
Rilevato che lo scopo della filiazione è lo studio in Italia di
materie che fanno parte di programmi didattici o di ricerca del St
Mary's College of Maryland;
Rilevato che gli insegnamenti saranno impartiti solo a studenti
effettivamente iscritti presso l'Università St Mary's College of
Maryland;
Rilevato l'esplicitò impegno a trasmettere, all'inizio di ogni
anno accademico, ai Ministeri competenti, l'elenco nominativo dei
propri studenti che si recheranno presso la sede della filiazione con
l'indicazione della rispettiva cittadinanza e degli insegnamenti
impartiti;
Decreta:
1. Si autorizza l'esenzione fiscale di cui all'art. 34, comma
8-bis, della Legge 27 aprile 1989, n. 154, per l'attività svolta in
Italia, dalla filazione della Università «St Mary's College of
Maryland» avente sede in Alba (Cuneo), corso Coppino n. 40/A, ai
sensi dell'art. 2, legge n. 4 del 14 gennaio 1999.
2. La presente autorizzazione non comparta il riconoscimento
giuridico della filiazione per i fini di cui all'art. 1 del decreto
del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361, nonchè per
i fini di cui all'art. 2, comma 5, lettera c), del decreto del
Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 e successive
modificazioni.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 16 dicembre 2009
Il Ministro: Gelmini |
|
Parte Seconda | 2013 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 47 del 20-4-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-20&atto.codiceRedazionale=TC13ABC5519 | TRIBUNALE DI MONZA | (GU Parte Seconda n.47 del 20-4-2013) | Ammortamento assegno
Il Presidente del Tribunale di Monza con decreto 757 del 26
febbraio 2013 ha pronunciato l'ammortamento dell'assegno
n.3600704851-03 tratto da Colombo Angelo in favore di Vittorio Gerosa
su Banca Unicredit di Busto Garolfo, via Cadorna n. 30 autorizzando
il pagamento dopo quindici giorni dalla data di pubblicazione.
Vittorio Gerosa
TC13ABC5519 |
||
Serie Generale | 2001 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 60 del 13-3-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-03-13&atto.codiceRedazionale=001A1954&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | DECRETO 19 gennaio 2001 | Proroga della concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale per concordato preventivo, art. 3, legge n. 223/1991, in favore dei lavoratori dipendenti dalla S.p.a. Faber, unita' di Bra. (Decreto n. 29435). (GU Serie Generale n.60 del 13-03-2001) | IL DIRETTORE GENERALE
della previdenza e assistenza sociale
Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni
ed integrazioni;
Visto l'art. 2 del decreto-legge 2 dicembre 1985, n. 688,
convertito, con modificazioni, nella legge 31 gennaio 1986, n. 11;
Visto il decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con
modificazioni, nella legge 20 maggio 1988, n. 160;
Visto l'art. 3 della legge 23 luglio 1991, n. 223;
Visto l'art. 7, comma 8 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148,
convertito, con modificazioni, nella legge 19 luglio 1993, n. 236;
Visto l'art. 4, comma 35, del decreto-legge 1oottobre 1996, n. 510,
convertito, con modificazioni, nella legge 28 novembre 1996, n. 608;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del
10 giugno 2000;
Visto il decreto n. 152 del 26 ottobre 2000, emesso dal tribunale
di Alba (Cuneo) con il quale è stata dichiarata aperta la procedura
di concordato preventivo cessio bonorum della S.p.a. Faber;
Vista l'istanza presentata dal commissario giudiziale della citata
società con la quale viene richiesta la concessione del trattamento
straordinario di integrazione salariale ai sensi dell'art. 3 della
legge n. 223/1991, in favore dei lavoratori sospesi dal lavoro o
lavoranti ad orario ridotto a decorrere dal 27 ottobre 2000;
Acquisito il prescritto parere;
Ritenuta la necessità di provvedere alla concessione del predetto
trattamento;
Decreta:
Art. 1.
In favore dei lavoratori dipendenti della S.p.a. Faber, sede in Bra
(Cuneo), unità di Bra (Cuneo) per un massimo di 107 unità
lavorative, è autorizzata la corresponsione del trattamento
straordinario di integrazione salariale dal 27 ottobre 2000 al
26 aprile 2001.
Art. 2.
La corresponsione del trattamento disposta con il precedente art.
1, è prorogata dal 27 aprile 2001 al 26 ottobre 2001.
L'Istituto nazionale della previdenza sociale è autorizzato a
provvedere al pagamento diretto del trattamento straordinario di
integrazione salariale ai lavoratori interessati, nonchè all'esonero
dal contributo addizionale di cui all'art. 8, comma 8-bis, della
legge n. 160/1988, citata in preambolo.
L'Istituto nazionale della previdenza sociale verifica il rispetto
del limite massimo di trentasei mesi nell'arco del quinquennio
previsto dalla vigente normativa, in ordine ai periodi di fruizione
del trattamento ordinario di integrazione salariale, concessi per
contrazione o sospensione dell'attività produttiva determinata da
situazioni temporanee di mercato.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 19 gennaio 2001
Il direttore generale: Daddi |
|
Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 29 del 9-3-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-03-09&atto.codiceRedazionale=TX22BFF4826 | CITTA' METROPOLITANA DI BOLOGNA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.29 del 9-3-2022) | Bando di gara - CIG 91278289F2
SEZIONE I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Città Metropolitana di
Bologna - Via Zamboni 13 - 40126 Bologna.
SEZIONE II. OGGETTO APPALTO: Lavori di ampliamento - nuova
costruzione dell' I.T.I.S. Majorana di San Lazzaro di Savena (BO).
Importo totale € 2.562.758,91 oltre IVA. Durata: 365 giorni.
SEZIONE IV. PROCEDURA: aperta telematica. Criterio di
aggiudicazione: minor prezzo. Termine ricezione offerte: 21/03/2022
ore 13.00. Apertura offerte: 21/03/2022 ore 15.00.
SEZIONE VI. ALTRE INFORMAZIONI: Documentazione su
http://intercenter.regione.emilia-
romagna.it/servizi-imprese/bandi-altri-enti/bandi-e-avvisi-altri-enti
.
Il R.U.P.
arch. Michele D'Oria
TX22BFF4826 |
||
Serie Generale | 1998 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLE FINANZE | Serie Generale n. 146 del 25-6-1998 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-06-25&atto.codiceRedazionale=098A5508&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE FINANZE | DECRETO 19 giugno 1998 | Accertamento del cambio delle valute estere per il mese di maggio 1998 agli effetti delle norme del titolo I del testo unico delle imposte sui redditi. (GU Serie Generale n.146 del 25-06-1998) | IL DIRETTORE CENTRALE
per gli affari giuridici
e per il contenzioso tributario
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986,
n. 917, con il quale è stato approvato il testo unico delle imposte
sui redditi;
Visto l'art. 76, comma 7, dello stesso testo unico, con il quale è
previsto che agli effetti delle norme del titolo I che vi fanno
riferimento il cambio delle valute estere in ciascun mese è
accertato, su conforme parere dell'Ufficio italiano dei cambi, con
decreto del Ministro delle finanze;
Visto il decreto direttoriale n. 1/6385/UDG del 5 agosto 1997, con
il quale il Direttore centrale per gli affari giuridici e il
contenzioso tributario è stato delegato all'adozione, per ciascun
mese, dei decreti di accertamento del cambio delle valute estere ai
sensi dell'art. 76, comma 7, del testo unico delle imposte sui
redditi;
Considerata la necessità di provvedere all'accertamento del cambio
delle valute estere per il mese di maggio 1998;
Sentito l'Ufficio italiano dei cambi;
Decreta:
Art. 1.
Agli effetti delle norme del titolo I del testo unico delle imposte
sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917, che vi fanno riferimento, la media mensile
delle quotazioni delle valute estere rilevate ai sensi dell'art. 2
della legge 12 agosto 1993, n. 312, è la seguente:
Dollaro USA ........................ Lit. 1.749,520
ECU ................................ " 1.942,365
Marco tedesco ...................... " 986,171
Franco francese .................... " 294,084
Lira sterlina ...................... " 2.863,561
Fiorino olandese ................... " 875,112
Franco belga ....................... " 47,806
Peseta spagnola .................... " 11,609
Corona danese ...................... " 258,800
Lira irlandese ..................... " 2.482,060
Dracma greca ....................... " 5,705
Escudo portoghese .................. " 9,627
Dollaro canadese ................... " 1.210,740
Yen giapponese .................... " 12,966
Franco svizzero .................... " 1.183,937
Scellino austriaco ................ " 140,148
Corona norvegese .................. " 234,802
Corona svedese .................... " 227,371
Marco finlandese .................. " 324,476
Dollaro australiano ................ " 1.101,545
Art. 2.
Agli effetti delle norme del titolo I del testo unico delle imposte
sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917, che vi fanno riferimento, il cambio delle
valute estere diverse da quelle di cui all'art. 1 calcolato in base
alla media dei cambi indicativi delle valute rilevati settimanalmente
con riferimento alla quotazione del dollaro USA in Italia, è
accertato, per il mese di maggio 1998, come segue:
Afganistan:
Afgani Lit. 0,368
Albania:
Lek " 11,219
Algeria:
Dinaro algerino " 30,098
Angola:
Readjust Kwanza " 0,006
Antille olandesi:
A/Guilder " 977,747
Arabia saudita:
Riyal saudita " 466,617
Argentina:
Peso Argentina " 1.750,430
Aruba:
Fiorino Aruba " 977,747
Azerbaigian:
Manat " 0,443
Bahamas:
Dollaro Bahama " 1.750,167
Bahrain:
Dinaro Bahrain " 4.642,354
Bangladesh:
Taka " 37,800
Barbados:
Dollaro Barbados " 870,167
Belize:
Dollaro Belize " 875,083
Bermude:
Dollaro Bermude " 1.750,167
Bhutan:
Rupia Bhutan " 43,069
Bielorussia:
Rublo Bielorussia " 0,026
Birmania:
Kyat " 273,054
Bolivia:
Boliviano " 318,647
Botswana:
Pula Lit. 446,542
Brasile:
Real " 1.525,040
Brunei:
Dollaro Brunei " 1.064,475
Bulgaria:
Lev " 0,990
Burundi:
Franco Burundi " 4,315
Cambogia:
Riel Kampuchea " 0,474
Capo Verde:
Escudo Capo Verde " 17,440
Caraibi:
Dollaro Caraibi " 648,210
Cayman Isole:
Dollaro Cayman " 2.113,218
Cile:
Peso cileno " 3,715
Cina:
Renminbi " 211,393
Cipro:
Lira cipriota " 3.348,644
Colombia:
Peso colombiano " 1,259
Comore Isole:
Franco Comore " 3,923
Comun. Finanz. Africana:
Franco C.F.A. " 2,942
Corea del Nord:
Won Nord " 795,530
Corea del Sud:
Won Sud " 1,246
Costa Rica:
Colon Costa Rica " 6,909
Croazia:
Kuna Croazia " 273,796
Cuba:
Peso cubano Lit. 76,094
Dominicana:
Peso dominicano " 116,814
Ecuador:
Sucre " 0,339
Egitto:
Lira egiziana " 512,427
El Salvador:
Colon salvadoregno " 199,904
Emirati Arabi Uniti:
Dihram Emirati Arabi " 476,495
Estonia:
Corona Estonia " 123,350
Etiopia:
Birr " 251,531
Falkland Isole:
Sterlina Falkland " 2.857,294
Fiji Isole:
Dollaro Fiji " 875,997
Filippine:
Peso filippino " 44,585
Gambia:
Dalasi " 165,134
Ghana:
Cedi " 0,753
Giamaica:
Dollaro giamaicano " 48,947
Gibilterra:
Sterlina Gibilterra " 2.857,294
Gibuti Repubblica:
Franco Djibouti " 9,847
Giordania:
Dinaro giordano " 2.468,501
Guatemala:
Quetzal " 278,734
Guinea Bissau:
Peso Guinea Bissau " 2,942
Guinea Conakry:
Franco Conakry Lit. 1,427
Guyana:
Dollaro Guyana " 12,128
Haiti:
Gourde " 103,057
Honduras:
Lempira " 131,492
Hong Kong:
Dollaro Hong Kong " 225,860
India:
Rupia indiana " 43,069
Indonesia:
Rupia indonesiana " 0,167
Iran:
Rial iraniano " 0,583
Iraq:
Dinaro iracheno " 5.629,358
Islanda:
Corona Islanda " 24,516
Israele:
Shekel " 478,123
Jugoslavia:
Nuovo dinaro jugoslavo " 164,528
Kazakistan:
Tenge Kazakistan " 22,774
Kenya:
Scellino keniota " 27,759
Kuwait:
Dinaro Kuwait " 5.724,175
Laos:
New Kip " 0,871
Lesotho:
Maluti " 343,306
Lettonia-Latvia:
Nuovo Lat " 2.966,021
Libano:
Lira libanese " 1,151
Liberia:
Liberian dollaro Lit. 1.750,167
Libia:
Dinaro libico " 4.528,337
Lituania:
Lita Lituania " 437,490
Macao:
Pataca " 218,649
Macedonia:
Dinaro Macedonia " 31,535
Madagascar:
Franco Rep. malgascia " 0,335
Malawi:
Kwacha " 66,217
Malaysia:
Ringgit " 459,417
Maldive:
Rufiya " 148,697
Malta:
Lira maltese " 4.453,622
Marocco:
Dirham Marocco " 181,063
Mauritania:
Ouguiya " 9,894
Mauritius:
Rupia Mauritius " 73,552
Messico:
Peso messicano " 203,079
Moldavia:
Leu Moldavia " 369,624
Mongolia:
Tugrik " 2,186
Mozambico:
Metical " 0,152
Nepal:
Rupia nepalese " 27,726
Nicaragua:
Cordoba oro " 167,795
Nigeria:
Naira Lit. 79,967
Nuova Zelanda:
Dollaro neozelandese " 940,446
Oman:
Rial Oman " 4.516,990
Pakistan:
Rupia pakistana " 39,623
Panama:
Balboa " 1.750,167
Papua Nuova Guinea:
Kina " 849,277
Paraguay:
Guarani " 0,641
Peru':
New Sol " 615,201
Polinesia francese:
Franco C.F.P. " 16,185
Polonia:
Zloty " 509,893
Qatar:
Riyal Qatar " 480,732
Repubblica Ceca:
Corona Ceca " 53,753
Repubblica Slovacca:
Corona Slovacca " 51,138
Romania:
Leu " 0,206
Russia:
Rublo Russia (M.) " 284,338
Rwanda:
Franco Ruanda " 5,702
Salomone Isole:
Dollaro Salomone " 365,788
Sant'Elena:
Lira S. Elena " 2.857,294
Sao Tome':
Dobra " 0,732
Seychelles:
Rupia Seychelles Lit. 340,636
Sierra Leone:
Leone " 1,941
Singapore:
Dollaro Singapore " 1.064,475
Siria:
Lira siriana " 41,820
Slovenia:
Tallero Slovenia " 10,589
Somalia:
Scellino somalo " 0,668
Sri Lanka:
Rupia Sri Lanka " 27,214
Sud Africa:
Rand " 343,298
Sudan:
Dinaro sudanese " 10,851
Surinam:
Fiorino Surinam " 4,364
Swaziland:
Lilangeni " 343,306
Taiwan:
Dollaro Taiwan " 52,136
Tanzania:
Scellino Tanzania " 2,515
Thailandia:
Baht " 44,520
Tonga Isola:
Pa Anga " 1.208,033
Trinidad e Tobago:
Dollaro Trinidad e Tobago " 281,371
Tunisia:
Dinaro tunisino " 1.527,994
Turchia:
Lira turca " 0,006
Ucraina:
Hryvnia Ucraina " 852,047
Uganda:
New scellino Lit. 1,432
Ungheria:
Forint ungherese " 8,278
Uruguay:
Peso uruguaiano " 169,139
Vanuatu:
Vatu " 13,849
Venezuela:
Bolivar " 3,259
Vietnam:
Dong " 0,134
Western Samoa:
Taia " 592,433
Yemen Repubblica:
Rial " 13,361
Zaire:
New Zaire " 0,013
Zambia:
Kwacha " 0,909
Zimbabwe:
Dollaro Zimbabwe " 97,657
Art. 3.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 19 giugno 1998
Il direttore centrale: Di Leo |
|
Concorsi | 2001 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 78 del 2-10-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-02&atto.codiceRedazionale=001E8686 | AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO | CONCORSO (scad. 2 novembre 2001) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di complessivi quattro posti di dirigente medico (GU n.78 del 02-10-2001) | È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di:
un posto di dirigente medico dell'area medica e delle
specialità mediche, disciplina di medicina fisica e riabilitazione;
due posti di dirigente medico dell'area medica e delle
specialità mediche, disciplina di medicina e chirurgia
d'accettazione e d'urgenza;
un posto di dirigente medico dell'area chirurgica e delle
specialità chirurgiche, disciplina di chirurgia vascolare.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo
giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione al concorso, è stato pubblicato
nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia S.I. n. 36 del
5 settembre 2001.
Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi ai
seguenti uffici concorsi:
P.O. di Busto Arsizio con sede in Piazzale Solaro, 3 - Busto
Arsizio tel. 0331/699209 (orario al pubblico e per informazioni
telefoniche: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12,30);
P.O. di Saronno con sede in Piazzale Borella n. 1 - Saronno
tel. 02/9613352 dal lunedì a giovedì dalle ore 10,30 alle ore 12,00
e dalle ore 14,00 alle ore 15,30, il venerdì dalle ore 10,30 alle
ore 12,00);
P.O. di Tradate con sede in via XXI Febbraio - Tradate (orario
al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30). |
|
Serie Generale | 1995 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO | Serie Generale n. 263 del 10-11-1995 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-11-10&atto.codiceRedazionale=095A6645&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO | DECRETO 3 agosto 1995 | Approvazione della convenzione-tipo per la concessione dei contributi per iniziative oggetto di locazione finanziaria di cui alla legge 9 gennaio 1991, n. 10, recante norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. (GU Serie Generale n.263 del 10-11-1995) | IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA
DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
Vista la legge 9 gennaio 1991, n. 10, recante norme per
l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso
razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle
fonti rinnovabili di energia;
Visto l'art. 15, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, il
quale dispone che i contributi di cui agli articoli 8, 10, 11, 12, 13
e 14 sono concessi anche per iniziative oggetto di locazione
finanziaria, effettuate da società iscritte all'Albo istituito
presso il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato,
ai sensi dell'art. 1 del decreto del Ministro per gli interventi
straordinari nel Mezzogiorno del 12 novembre 1986, in attuazione
dell'art. 9, comma 13, della legge 1 marzo 1986, n. 64 e successive
modifiche;
Visto l'art. 15, comma 2, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, il
quale dispone che le procedure e le modalità di concessione ed
erogazione dei contributi di cui al comma 1, nonchè le modalità di
controllo del regolare esercizio degli impianti incentivati, saranno
determinate in apposita convenzione da stipularsi tra il Ministero
dell'industria, del commercio e dell'artigianato e le società di cui
al comma 1;
Visto l'art 18, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, il
quale prevede che le modalità di concessione ed erogazione dei
contributi di cui agli articoli 11, 12 e 14, della medesima legge,
sono fissati con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato;
Visti i decreti del Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato del 7 maggio 1992 concernenti modalità di
concessione ed erogazione dei contributi di cui agli articoli 11, 12
e 14 della legge 9 gennaio 1991, n. 10;
Visto il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato del 15 febbraio 1991 recante direttive alle regioni
e alle province autonome di Trento e di Bolzano per uniformare i
criteri di valutazione delle domande, le procedure e le modalità di
concessione e di erogazione dei contributi previsti dalla legge 9
gennaio 1991, n. 10;
Premesso che ai sensi dell'art. 18, comma 1, della legge 9 gennaio
1991, n. 10, l'amministrazione competente per i contributi di cui
agli articoli 11, 12 e 14 è il Ministero dell'industria, del
commercio e dell'artigianato;
Premesso che ai sensi dell'art. 9, comma 1, della legge 9 gennaio
1991, n. 10, le amministrazioni competenti per i contributi di cui
agli articoli 8, 10 e 13 sono le regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano;
Premesso che ai sensi dell'art. 12, comma 1, della legge 24
dicembre 1993, n. 537, a decorrere dal 1 gennaio 1994, le regioni e
le province autonome di Trento e di Bolzano sono competenti anche
relativamente ai contributi di cui all'art. 11 della citata legge n.
10/1991;
Ritenuto di dover adottare una convenzione tipo sulla cui base
dovranno essere stipulate le singole convenzioni fra le società di
leasing e il Ministero dell'industria, del commercio e
dell'artigianato per le iniziative ammissibili ai contributi di cui
agli articoli 12 e 14 della legge n. 10/1991, nonchè ai contributi
di cui all'art. 11 della stessa legge concessi fino al 31 dicembre
1993, volte a determinare, per gli aspetti specifici, le relative
procedure e modalità di concessione ed erogazione dei contributi e
le appropriate modalità di controllo del regolare esercizio degli
impianti;
Ritenuto che le convenzioni inerenti la locazione finanziaria per
iniziative ammissibili ai contributi di cui agli articoli 8, 10 e 13
della legge n. 10/1991 nonchè ai contributi di cui all'art. 11 della
stessa legge concessi o da concedere a decorrere dal 1 gennaio 1994
debbano essere stipulate direttamente fra le singole società di
leasing e le regioni e province autonome interessate, tenendo conto
in piena autonomia dello schema costituito dall'unita convenzione
tipo;
Visto il decreto ministeriale n. 4173 del 27 giugno 1992;
Sentito il parere dell'Avvocatura generale dello Stato n. 31796 del
19 marzo 1993;
Visto il decreto ministeriale n. 2515 del 28 aprile 1993;
Visto il rilievo della Corte dei conti n. 27 del 12 agosto 1993;
Decreta:
Art. 1.
I decreti ministeriali n. 4173 del 27 giugno 1992 e n. 2515 del 28
aprile 1993 sono revocati e sostituiti con il presente decreto.
Art. 2.
1. È approvata la convenzione tipo allegata al presente decreto.
Sulla base di tale convenzione tipo saranno stipulate, ai sensi
dell'art. 15, comma 2, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, le singole
convenzioni fra il Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato e le società di locazione finanziaria di cui al
comma 1 del medesimo art. 15, ai fini della concessione ed erogazione
dei contributi di cui agli articoli 12 e 14 della medesima legge n.
10/1991 nonchè dei contributi di cui all'art. 11 della stessa legge
concessi fino al 31 dicembre 1993.
2. Le regioni e le province autonome possono uniformare alla
convinzione tipo di cui al comma 1 le convenzioni che stipuleranno
con le società di locazione finanziaria di cui al comma 1 dell'art.
15 della legge n. 10/1991 ai fini della concessione ed erogazione dei
contributi di cui agli articoli 8, 10 e 13 della medesima legge n.
10/1991 nonchè dei contributi di cui all'art. 11 della stessa legge
concessi o da concedere a decorrere dal 1 gennaio 1994.
3. Le società di locazione finanziaria, in possesso dei requisiti
prescritti, invieranno all'amministrazione competente domanda per la
stipula della convenzione e forniranno ogni notizia o documentazione
che l'amministrazione competente riterrà necessaria a tal fine.
Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei conti per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 3 agosto 1995
Il Ministro: CLÒ
Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 1995
Registro n. 1 Industria, foglio n. 236
Convenzione tipo per le procedure e le modalità di concessione dei
contributi di cui agli articoli 8, 10, 11, 12, 13 e 14 della legge
9 gennaio 1991, n. 10, per iniziative oggetto di locazione
finanziaria, ai sensi dell'art. 15, comma 2, della medesima legge
n. 10/1991.
Con la presente convenzione:
tra
. ................................... (l'amministrazione competente)
cod. fisc. n. ........................................ , per la quale
interviene ..........................................................
e
la società .........................................................
con sede in .........................................................
codice fiscale n. ...................................................
per la quale interviene .............................................
Si conviene e si stipula quanto segue:
Premesso:
che le amministrazioni competenti sono per gli articoli 12 e 14
della legge 9 gennaio 1991, n. 10, nonchè per i contributi di cui
all'art. 11 della medesima legge concessi fino al 31 dicembre 1993,
il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato,
Direzione generale delle fonti di energia e delle industrie di base e
per gli articoli 8, 10, 13 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, nonchè
per i contributi di cui all'art. 11 della medesima legge concessi o
da concedere a decorrere dal 1 gennaio 1994, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano;
che il soggetto proponente è l'utilizzatore del bene,
nell'operazione di locazione finanziaria;
che il proponente beneficiario presenta all'amministrazione
competente richiesta di contributo ai sensi della legge 9 gennaio
1991, n. 10, e relative disposizioni di attuazione;
che il proponente, ai sensi dell'art. 15 della legge, può
realizzare l'intero investimento o parti di esso anche tramite
operazioni di locazione finanziaria;
che in caso di locazione finanziaria, il proponente presenta
esplicita richiesta affinchè il contributo, per la quota relativa
agli investimenti realizzati con la locazione finanziaria, venga
erogato alla società di leasing prescelta; ove tale richiesta sia
successiva alla concessione del contributo è da considerare
variazione da autorizzarsi preventivamente da parte
dell'amministrazione competente e comporta le conseguenti modifiche
all'originario provvedimento di concessione;
che alla richiesta di concessione o di variazione deve essere
allegata copia conforme del contratto di locazione finanziaria
registrato e che nello stesso deve essere espresso l'impegno della
società di leasing di assoggettarsi agli eventuali controlli di cui
all'art. 4;
che l'amministrazione competente emette decreto o atto di
concessione del contributo a favore della società di leasing,
affinchè essa ne trasferisca contrattualmente l'importo al
proponente in conto canoni nei termini e con le modalità previste
dalla presente convenzione;
che in caso di investimenti realizzati in parte con capitale
proprio ed in parte tramite operazioni di locazione finanziaria, il
decreto di concessione o la successiva autorizzazione alla variazione
indicano la quota di contributo da erogare direttamente al proponente
e quella da erogare alla società di leasing;
che il proponente presenta congiuntamente alla società di
leasing domanda per l'erogazione dell'intero contributo, o di una
parte di esso in relazione a uno stato di avanzamento, richiamando
gli estremi della società di leasing indicata nel provvedimento di
concessione o nell'autorizzazione di variazione alla quale dovrà
essere accreditato il contributo spettante ed allegando alla domanda
stessa, unitamente alla documentazione prevista dai decreti del
Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 7
maggio 1992 per gli articoli 11, 12 e 14 della legge n. 10/1991 e
dagli atti di cui all'art. 1 del decreto del Ministro dell'industria,
del commercio e dell'artigianato del 15 febbraio 1991, per gli
articoli 8, 10 e 13 della stessa legge, le fatture intestate alla
società di leasing in copia conforme e debitamente quietanzate;
che ai fini di cui sopra la società si impegna a fornire al
proponente copia conforme delle fatture di spesa quietanzate;
Si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1.
Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante ed essenziale della
presente convenzione.
Art. 2.
Liquidazione ed erogazione del contributo
L'amministrazione competente erogherà alla società di leasing
l'ammontare del contributo spettante entro i termini previsti dai
provvedimenti richiamati all'art. 6.
Art. 3.
Trasferimento contrattuale al proponente del contributo
La società, dopo l'erogazione da parte dell'amministrazione
competente del contributo trasferirà in conto canoni al proponente,
nell'arco della durata del contratto di leasing e con le modalità
ivi previste, le somme relative al netto degli eventuali oneri
sostenuti ai sensi dell'art. 4.
Il trasferimento avverrà in rate trimestrali posticipate,
ciascuna di pari importo, comprendenti le quote di contributo
relative ai trimestri scaduti maggiorate degli interessi calcolati
con capitalizzazione annua al tasso ufficiale di sconto vigente alla
data della prima erogazione.
I trasferimenti in conto canoni al proponente da parte della
società, ferma restando l'utilizzazione degli impianti incentivati
per tutta la durata della locazione, avverranno solo a condizione
che:
sia esaurito il trimestre contrattuale. I trimestri contrattuali
termineranno convenzionalmente l'ultimo giorno del mese in cui si
verifica la relativa scadenza trimestrale;
il proponente abbia dimostrato l'avvenuto pagamento di tutti i
canoni del trimestre;
il proponente presenti alla società fattura fiscalmente regolare
per l'ammontare degli interessi maturati a suo favore.
Il primo trasferimento in conto canoni al proponente avverrà
subito con valuta pari a quella riconosciuta dall'istituto di credito
sul quale sarà stato accreditato il contributo concesso alla
società e comprenderà le quote di contributo afferenti i canoni
anticipati nonchè quelli normali pagati relativi a trimestralità
contrattuali già esaurite alla data dell'erogazione.
I rimanenti trasferimenti in conto canoni verranno effettuati
dalla società al proponente alla data di convenzionale scadenza dei
singoli successivi trimestri contrattuali e comunque con la prima
valuta utile successiva alla data d'incasso dell'ultimo canone di
ciascun trimestre se posteriore alla scadenza del trimestre medesimo.
Gli interessi inizieranno a maturare dalla data di valuta di
accredito del contributo erogato alla società di leasing e saranno
calcolati trimestralmente sulle residue quote di trasferimento
contrattuale in conto canoni al proponente e liquidati
contestualmente alle quote trimestrali.
Nel caso in cui l'erogazione del contributo alla società avvenga
per stati di avanzamento, la società provvederà ad accantonare gli
importi di dette quote di contributo che verranno trasferiti
contrattualmente al proponente secondo le modalità di cui sopra, a
partire dalla data di decorrenza del contratto. A tale data la
società riconoscerà al proponente gli interessi sulle quote di
contributo ricevute prima della decorrenza del contratto, calcolati
come sopra. È fatta comunque salva la facoltà della società di
richiedere al proponente gli eventuali oneri di prelocazione
calcolati sull'importo dei pagamenti effettuati dalla società
medesima in via anticipata rispetto alla decorrenza del contratto.
Art. 4.
C o n t r o l l i
L'amministrazione competente si riserva di effettuare verifiche ed
accertamenti circa l'effettiva e completa realizzazione degli
impianti, con onere a carico della società di leasing.
L'amministrazione competente si riserva di effettuare in qualsiasi
momento indagini e sopralluoghi in merito al regolare esercizio degli
impianti incentivati, con onere a carico del proponente.
La società si impegna a fare espressa menzione di tali facoltà
dell'amministrazione competente nel contratto di locazione
finanziaria.
In caso di contratto preesistente alla concessione del contributo,
tale facoltà verrà menzionata tramite un'opportuna integrazione del
contratto medesimo unitamente alle altre integrazioni necessarie per
rendere tale contratto compatibile con la presente convenzione.
Art. 5.
Altri adempimenti
La società, ove accerti la cessazione definitiva
dell'utilizzazione dell'impianto incentivato o in caso di risoluzione
anticipata del contratto di locazione finanziaria, sospenderà il
trasferimento contrattuale al proponente delle somme derivanti dal
contributo di cui all'art. 3 e provvederà ad informare entro
sessanta giorni l'amministrazione competente, anche ai fini
dell'eventuale revoca del contributo.
Qualora la società intenda ricollocare il bene presso un nuovo
utilizzatore, comunque in possesso dei requisiti prescritti ai fini
della concessione del contributo, ne darà comunicazione
all'amministrazione competente entro i termini previsti dal
precedente comma. Il nuovo utilizzatore dovrà presentare,
congiuntamente alla società di leasing, domanda ai fini della
modifica del provvedimento di concessione per consentire il
trasferimento contrattuale a suo favore delle somme derivanti dal
contributo o della quota residua delle stesse, provvedendo a tutti
gli adempimenti ed assumendo tutti gli impegni e le responsabilità
spettanti all'originario proponente.
Ove l'amministrazione competente accolga la richiesta di modifica
del provvedimento di concessione del contributo, autorizza la
società di leasing a trasferire contrattualmente in conto canoni al
nuovo proponente, nella loro interezza, l'intera somma derivante dal
contributo concesso ovvero la quota di tali somme non ancora
trasferite all'originario proponente; e ciò indipendentemente dal
valore assunto a base per la determinazione dei canoni a carico del
nuovo proponente. Il trasferimento del contributo avverrà in rate
trimestrali secondo un piano determinato in funzione del nuovo
contratto e gli interessi relativi alle singole trimestralità
saranno calcolati con capitalizzazione annua ed al tasso ufficiale di
sconto vigente alla data della prima erogazione. Per il primo
trasferimento in conto canoni al nuovo proponente gli interessi
iniziano a maturare alla data dell'ultimo trasferimento effettuato al
precedente proponente.
In caso di non accoglimento della richiesta di modifica del
provvedimento di concessione del contributo ovvero nel caso in cui la
relativa domanda di sostituzione dell'utilizzatore non sia presentata
entro dodici mesi dall'accertamento della cessazione definitiva,
qualora l'originario proponente utilizzatore del bene abbia
provveduto al regolare esercizio e alla corretta manutenzione
dell'impianto per almeno un triennio, la società è tenuta a
restituire, in un'unica soluzione, all'amministrazione competente
solo le quote di contributo non trasferite in conto canoni al
proponente, maggiorate degli interessi calcolati con capitalizzazione
annua al tasso ufficiale di sconto vigente alla data della erogazione
del contributo da parte dell'amministrazione, relativamente al
periodo intercorrente fra la data dell'ultimo pagamento effettuato a
favore del proponente e quella della restituzione
all'amministrazione, che dovrà avvenire entro trenta giorni dal
decorrere del termine suddetto.
In ogni altro caso di revoca totale o parziale del contributo, il
proponente e la società di leasing rispondono in solido della
restituzione del contributo stesso, o della quota revocata,
maggiorato degli interessi secondo la disciplina generale richiamata
all'art. 6, fermo restando la possibilità di rivalsa fra le società
di leasing e soggetto beneficiario e viceversa, prevista nel
contratto di leasing, a seconda che la causa della revoca sia
individuabile in responsabilità della società nella effettiva e
completa realizzazione degli impianti ovvero in responsabilità del
proponente nella corretta manutenzione e nel regolare esercizio degli
impianti stessi.
Art. 6.
Per gli aspetti non regolati dalla presente convenzione si
applicano le procedure, le modalità di concessione ed erogazione dei
contributi e le modalità di controllo del regolare esercizio degli
impianti incentivati previste dai decreti del Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 7 maggio 1992,
per quanto concerne i contributi di cui agli articoli 11, 12 e 14
della legge n. 10/1991 e dagli atti delle regioni e delle province
autonome applicabili ai sensi del decreto del Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 15 febbraio
1991, per quanto riguarda i contributi di cui agli articoli 8, 10 e
13 della stessa legge.
Art. 7.
D u r a t a
La presente convenzione scade il 31 dicembre e si intenderà
tacitamente rinnovata di anno in anno in mancanza di disdetta da
inviarsi dall'una all'altra parte con raccomandata a.r. almeno tre
mesi prima della originaria o delle successive scadenze.
In ogni caso essa continua a vincolare le parti per i contributi
concessi anteriormente all'operatività dell'eventuale disdetta fino
al completamento del trasferimento contrattuale delle somme derivanti
dai contributi stessi ai proponenti dell'iniziativa.
Art. 8.
Registrazione
La presente convenzione, viene redatta in triplice originale di
cui uno per ciascuna delle parti contraenti ed il terzo per l'ufficio
del registro. Le formalità e spese di registrazione e quelle
eventuali di bollo sono interamente a carico della società di
leasing. |
|
Contratti | 2012 | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 51 del 4-5-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-04&atto.codiceRedazionale=T12BHA8004 | AZIENDA REGIONALE D.S.U. TOSCANA | Sede Legale: Viale Gramsci, 36 - 50132 Firenze Tel. 055/22677-050/567437 - Fax 055/2261258-050/562032 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.51 del 4-5-2012) | Avviso di rettifica
Si precisa che per la gara mediante procedura aperta, per
l'affidamento a lotti dei servizi di pulizia e di igiene ambientale,
portierato e facchinaggio per gli uffici e le residenze universitarie
delle sedi DSU Toscana, il cui avviso è stato pubblicato su GURI n.
49 del 30/04/2012, l'importo corretto posto a base di gara è di Euro
5.206.091,00 così suddiviso:
Lotto 1 - CIG: 4152117357: Euro 1.753.570; Lotto 2 - CIG:
4152146B43: Euro 3.452.521; Bando integrale rettificato disponibile
su www.dsu.toscana.it.
Responsabile procedimento
dott.sa Magda Beltrami
T12BHA8004 |
|
Parte Seconda | 2009 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 25 del 3-3-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-03-03&atto.codiceRedazionale=C-093016 | CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale Regione Puglia | (GU Parte Seconda n.25 del 3-3-2009) | Avvisi in interruzione per decesso del ricorrente/erede
(ex art. 5, terzo comma, legge 21 luglio 2000 n. 205)
Parte di provvedimento in formato grafico
C-093016 (Gratuito). |
||
Parte Seconda | 2009 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 65 del 9-6-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-09&atto.codiceRedazionale=C-097359 | CREDITO & COOPERAZIONE - Soc. Coop. | Iscritta all'albo delle Cooperative al n. A124429 Sede in Teramo, via Delfico n. 73 Codice fiscale e iscrizione al registro delle imprese di Teramo n. 92007130674 | (GU Parte Seconda n.65 del 9-6-2009) | Convocazione assemblea straordinaria
I signori soci della cooperativa Credito e Cooperazione Soc. Coop.
sono convocati in assemblea straordinaria, presso la sede sociale del
Consorform in Teramo, via Molinari n. 2, angolo via Fonte Regina, il
giorno 29 giugno 2009 alle ore 19,15 in prima convocazione, ed
occorrendo in seconda convocazione il giorno 30 giugno 2009, stessi
ora e luogo, per deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
1. Modifica degli articoli 6 e 10 dello statuto sociale, mediante
previsione della possibilità, da parte dei soci, di sottoscrivere un
numero di quote fino a un massimo di tremila;
2. Trasferimento dei depositi cauzionali a capitale sociale,
mediante assegnazione ai soci di un numero di quote sociali del
valore nominale complessivo pari all'importo della cauzione versata.
Teramo, 29 maggio 2009
Il presidente del Consiglio si amministrazione:
dott. Gianfranco Mancini
C-097359 |
|
Serie Generale | 1993 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | Serie Generale n. 234 del 5-10-1993 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-10-05&atto.codiceRedazionale=093A5573&elenco30giorni=false | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | COMUNICATO | Mancata conversione del decreto-legge 6 agosto 1993, n. 279, recante: "Disposizioni urgenti in materia di edilizia sanitaria". (GU Serie Generale n.234 del 05-10-1993) | Il decreto-legge 6 agosto 1993, n. 279, recante: "Disposizioni
urgenti in materia di edilizia sanitaria" non è stato convertito in
legge nel termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione,
avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 183 del 6
agosto 1993. |
|
Corte Costituzionale | 1990 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 12 del 21-3-1990 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-03-21&atto.codiceRedazionale=090C0310 | N. 125 SENTENZA 7 - 16 marzo 1990 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Parchi nazionali - Regione Sardegna - Parco marino di Orosei - Procedure istitutive - Presunta lesione delle competenze della regione - Richiamo alla sentenza n. 337/1989 - Non fondatezza. (Legge 28 agosto 1989, n. 305, art. 10, primo e terzo comma). (Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, artt. 3 e 6). (090C0310) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.12 del 21-3-1990) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente: dott. Francesco SAJA;
Giudici: prof. Giovanni CONSO, prof. Ettore GALLO, dott. Aldo
CORASANTI, prof. Giuseppe BORZELLINO, dott. Francesco GRECO, prof.
Renato DELL'A NDRO, prof. Gabriele PESCATORE, avv. Ugo SPAGNOLI,
prof. Francesco Paolo CASAVOLA, prof. Antonio BALDASSARRE, prof.
Vincenzo CAIANIELLO, avv. Mauro FERRI, prof. Enzo CHELI;
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 10 della legge
28 agosto 1989, n. 305 (Programmazione triennale per la tutela
dell'ambiente), nella parte concernente la istituzione del Parco
marino del Golfo di Orosei, promosso con ricorso della Regione
autonoma della Sardegna, notificato il 30 settembre 1989, depositato
in cancelleria il 6 ottobre successivo ed iscritto al n. 79 del
registro ricorsi 1989;
Visto l'atto di costituzione del Presidente del Consiglio dei
ministri;
Udito nell'udienza pubblica del 30 gennaio 1990 il Giudice
relatore Antonio Baldassarre;
Uditi l'Avvocato Sergio Panunzio per la Regione e l'Avvocato dello
Stato Sergio Laporta per il Presidente del Consiglio dei ministri;
Ritenuto in fatto
1. - Con ricorso regolarmente notificato e depositato, la Regione
Sardegna ha sollevato questione di legittimità costituzionale
dell'art. 10, primo e terzo comma, della legge 28 agosto 1989, n. 305
(Programmazione triennale per la tutela dell'ambiente), tanto nella
parte in cui stanzia i fondi per le spese di primo funzionamento per
i parchi istituiti con le procedure previste dall'art. 5 della legge
8 luglio 1986, n. 349, ricomprendendovi il Parco marino del Golfo di
Orosei, quanto nella parte in cui precisa che, nei casi in cui
nell'area del parco vi siano zone di mare, la proposta d'istituzione
sarà effettuata d'intesa con il Ministro della marina mercantile e
si applicheranno, per le zone suddette, le disposizioni della legge
31 dicembre 1982, n. 979, come modificata dalla legge 8 luglio 1986,
n. 349. Secondo la ricorrente, tali disposizioni contrasterebbero sia
con gli artt. 3 e 6 dello Statuto speciale e 58 delle norme di
attuazione poste con il d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348, che
attribuiscono alla Regione Sardegna la competenza esclusiva in
materia di agricoltura e foreste, edilizia e urbanistica, caccia e
pesca, turismo, sia con il principio di cooperazione, come applicato
a tal riguardo dalla sentenza n. 337 del 1989 di questa Corte, la
quale ha affermato che non spetta allo Stato istituire il Parco
marino del Golfo di Orosei senza la previa intesa con la Regione
Sardegna.
A sostegno del proprio ricorso la Regione osserva che le
disposizioni impugnate non riaffermano che l'istituzione del predetto
parco debba essere preceduto dall'intesa con la regione stessa. Nè,
sempre ad avviso della ricorrente, può esser interpretato nel senso
della necessità dell'intesa il terzo comma dell'articolo impugnato,
laddove viene richiamata la legge n. 979 del 1982, come modificata
dalla legge n. 349 del 1986, sia perchè si riferisce ai soli casi in
cui nel parco siano comprese zone di mare, sia perchè la legge del
1982 si riferisce solo al regime e alla gestione delle riserve marine
già istituite, sia, infine, perchè la stessa legge esige una
semplice consultazione, e non già un'intesa.
2. - Si è costituito il Presidente del Consiglio dei ministri per
chiedere che la questione sia dichiarata non fondata.
Secondo l'Avvocatura generale dello Stato le disposizioni
impugnate non detterebbero regole in ordine alle attività necessarie
per la definitiva istituzione dei parchi, ma si limiterebbero a
richiamare le norme di base contenute nella legislazione vigente.
L'unica novità da esse introdotte riguarderebbe la previsione
dell'adozione di statuti-tipo, sulla base di un'intesa con le regioni
interessate, in ordine alla gestione provvisoria dei parchi
specificamente indicati. Pertanto, conclude l'Avvocatura, non è
possibile ravvisare alcuna lesione delle attribuzioni regionali, dal
momento che, anche alla luce della sentenza n. 337 del 1989, sono
incontestabili le competenze statali in ordine all'istituzione del
Parco marino del Golfo di Orosei e alle fasi promotrici e di prima
realizzazione del parco, caratterizzate da un'esigenza di intrinseca
urgenza.
3. - In prossimità dell'udienza la Regione Sardegna ha presentato
una memoria con la quale, oltre a ribadire le proprie richieste,
replica all'Avvocatura che, in base alla sentenza n. 337 del 1989 di
questa Corte, deve escludersi la legittima applicazione delle
disposizioni richiamate dalla legge impugnata in relazione
all'istituzione del Parco marino del Golfo di Orosei.
Considerato in diritto
1. - La Regione Sardegna, con il ricorso indicato in epigrafe,
contesta la legittimità costituzionale dell'art. 10 della legge 28
agosto 1989, n. 305 (Programma triennale per la tutela
dell'ambiente), sia in relazione al primo comma - laddove, nello
stanziare i fondi per le spese di primo funzionamento di taluni
parchi, include il Parco marino del Golfo di Orosei fra quelli per i
quali si attuano le procedure di istituzione di cui all'art. 5 della
legge 8 luglio 1986, n. 349 -, sia in relazione al terzo comma,
laddove dispone che, nei casi in cui nell'area del parco siano
comprese zone di mare, si applica a queste ultime la legge 31
dicembre 1982, n. 979, come modificata dalla legge n. 349 del 1986.
Secondo la ricorrente, dal momento che le disposizioni richiamate
dagli articoli impugnati non prescrivono la previa intesa con la
Regione Sardegna, esse contrasterebbero tanto con gli artt. 3 e 6
dello Statuto speciale per la Sardegna, come attuati dall'art. 58 del
d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348, che attribuiscono alla Regione la
competenza esclusiva in materia di agricoltura e foreste, di edilizia
e urbanistica, di caccia e pesca, di turismo, quanto con il principio
di cooperazione fra Stato e regioni.
2. - Nei termini di seguito indicati la questione non è fondata.
Non può essere accolta l'interpretazione che la Regione Sardegna
dà alle disposizioni impugnate, in base alla quale queste ultime
avrebbero modificato le procedure di istituzione dei parchi nazionali
da esse menzionati, comprese quelle per l'istituzione del Parco
marino del Golfo di Orosei. Come ha precisamente sottolineato
l'Avvocatura generale dello Stato, l'art. 10 della legge 28 agosto
1989, n. 305, relativamente alle parti oggetto di questo giudizio,
non ha prodotto alcuna innovazione delle procedure di istituzione dei
parchi nazionali previste dalla legislazione vigente. Esso, infatti,
si limita, nel primo comma, a disporre lo stanziamento dei fondi
necessari al primo funzionamento dei parchi ivi indicati e, nel terzo
comma, a richiamare, in funzione meramente ricognitiva, le
disposizioni della legge 31 dicembre 1982, n. 979, come modificate
dalla legge 8 luglio 1986, n. 349, nei confronti dei parchi nazionali
comprendenti zone di mare, facendo salva, in ordine a questi ultimi,
l'intesa con il Ministro della marina mercantile sulla proposta di
istituzione degli stessi.
Resta, pertanto, fermo quanto disposto nell'art. 18, lettera c),
della legge 11 marzo 1988, n. 67, che - in attuazione della legge n.
349 del 1986 e in attesa del "programma triennale per la tutela
dell'ambiente", disciplinato per l'appunto con la legge n. 305 del
1989 - ha previsto "la istituzione, con le procedure di cui all'art.
5 della legge 8 luglio 1986, n. 349, dei parchi nazionali del
Pollino, delle Dolomiti bellunesi, dei Monti Sibillini e, d'intesa
con la Regione Sardegna, del Parco marino del Golfo di Orosei". Come
questa Corte ha affermato nella sentenza n. 337 del 1989, ciò
significa che non spetta allo Stato istituire il Parco marino del
golfo di Orosei, senza l'intesa con la Regione Sardegna.
Sulla base dell'interpretazione ora precisata, non è possibile
ravvisare nelle disposizioni impugnate alcuna lesione delle
competenze attribuite alla Regione Sardegna dagli artt. 3 e 6 dello
Statuto speciale (legge cost. 26 febbraio 1948, n. 3), come attuati
dall'art. 58 del d.P.R. 19 giugno 1979, n. 348.
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
Dichiara non fondata, nei sensi di cui in motivazione, la
questione di legittimità costituzionale dell'art. 10, primo e terzo
comma, della legge 28 agosto 1989, n. 305 (Programma triennale per la
tutela dell'ambiente), sollevata dalla Regione Sardegna, con il
ricorso indicato in epigrafe, in riferimento agli artt. 3 e 6 della
legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la
Regione Sardegna), come attuati dall'art. 58 del d.P.R. 19 giugno
1979, n. 348 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la
Sardegna in riferimento alla L. 22 luglio 1975, n. 382, e al d.P.R.
24 luglio 1977, n. 616).
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 7 marzo 1990.
Il Presidente: SAJA
Il redattore: BALDASSARRE
Il cancelliere: MINELLI
Depositata in cancelleria il 16 marzo 1990.
Il direttore della cancelleria: MINELLI
90C0310 |
|||
Concorsi | 1999 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI GENOVA - SIMEST S.P.A. | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 90 del 12-11-1999 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-12&atto.codiceRedazionale=099E9097 | UNIVERSITA' DI GENOVA - SIMEST S.P.A. | CONCORSO (scad. 12 dicembre 1999) | Procedure di valutazione comparativa, per titoli ed esami, conferimento di otto assegni a tempo determinato, per la collaborazione all'attivita' di ricerca. (GU n.90 del 12-11-1999) | IL RETTORE
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15, ed in particolare gli
articoli 2 e 4, concernenti le dichiarazioni sostitutive di
certificazioni e dell'atto di notorietà;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni positive
per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica, ed in particolare l'art. 51,
comma 6, che tratta le modalità di conferimento di assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca da parte delle Università;
Visto il decreto ministeriale 11 febbraio 1998, concernente criteri
per il conferimento di detti assegni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403, in materia di semplificazione delle certificazioni
amministrative;
Visto il decreto ministeriale 26 febbraio 1999, concernente la
rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari così come
rettificato dal decreto ministeriale 4 maggio 1999;
Visto il decreto rettorale n. 1647 del 10 giugno 1999 contenente le
"Norme relative all'applicazione delle disposizioni legislative
finalizzate allo sviluppo della ricerca scientifica" ed in
particolare gli articoli 2, commi 2 e 3, e 3, commi 2 e 3, che
consentono ai consigli dei dipartimenti interessati di richiedere
direttamente l'attivazione delle procedure di valutazione comparativa
finalizzate al conferimento di assegni a tempo determinato per
collaborazione ad attività di ricerca i cui oneri finanziari gravano
sulle disponibilità dei dipartimenti stessi derivanti da contratti
di ricerca;
Viste le proposte formulate in tal senso dai consigli dei
dipartimenti di chimica e chimica industriale, studio del territorio
e delle sue risorse, scienze e tecnologie biofisiche, mediche e
odontostomatologiche, oncologia, biologia e genetica, medicina
interna e specialità mediche, scienze neurologiche e della visione,
Ingegneria ambientale;
Considerato che tali proposte contengono gli elementi previsti dal
citato art. 2, comma 2, ai fini dell'emissione del bando, ed
indicano, altresì, le disponibilità finanziarie derivanti da
contratti di ricerca destinate al conferimento degli assegni;
Visto il decreto rettorale n. 2039 del 30 giugno 1999 con il quale
è stato emanato il "Regolamento del dottorato di ricerca"
dell'Università di Genova
Viste le deliberazioni del senato accademico e del consiglio di
amministrazione, rispettivamente nelle sedute del 3 maggio 1999 e
dell'11 maggio 1999, in merito all'assegnazione di contributi per il
cofinanziamento di posti da assegnista a carico dei bilanci
dipartimentali;
Vista la deliberazione del consiglio di amministrazione nella
seduta del 5 ottobre 1999 in merito all'avvio delle procedure di
valutazione comparativa per il conferimento degli assegni di cui
sopra, proposte dai dipartimenti citati;
Decreta:
Art. 1.
Numero degli assegni
1. Sono indette otto procedure di valutazione comparativa, per
titoli ed esami, finalizzate al conferimento di complessivi otto
assegni a tempo determinato, per la collaborazione all'attività di
ricerca nei programmi specificati nell'allegato A che fa parte
integrante del presente bando.
2. Il candidato che intenda concorrere a più di una procedura deve
presentare domanda separata per ciascuna di esse comprensiva degli
eventuali titoli e pubblicazioni. Qualora il candidato con una
singola istanza richieda la partecipazione a più procedure, sarà
ammesso a quella indicata per prima nella domanda stessa.
3. Per quanto concerne le discipline incluse nei settori
scientifico-disciplinari si rimanda al decreto ministeriale 26
febbraio 1999, citato in premessa, pubblicato nel supplemento
ordinario n. 55 alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 61 del
15 marzo 1999, così come rettificato dal decreto ministeriale 4
maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale -
n. 121 del 26 maggio 1999.
4. L'amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra
uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
Art. 2.
Requisiti generali di ammissione
1. I candidati devono possedere i seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana. Tale requisito non è richiesto per i
soggetti appartenenti all'Unione europea;
b) possesso del titolo di studio specificato nell'allegato A al
presente bando per ciascun programma di ricerca. Si precisa che il
suddetto allegato descrive altresì il curriculum scientifico
professionale idoneo per lo svolgimento dell'attività di ricerca di
cui il candidato, oltre alla laurea, deve essere in possesso;
c) adeguata conoscenza della lingua italiana (se cittadino di uno
degli Stati membri dell'Unione europea);
d) idoneità fisica. L'Amministrazione ha facoltà di sottoporre a
visita medica i vincitori, in base alla normativa vigente.
2. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di
ammissione.
3. I candidati sono ammessi con riserva alla procedura;
l'amministrazione può disporre in ogni momento, con provvedimento
motivato, l'esclusione dalla procedura stessa. Tale provvedimento
verrà comunicato all'interessato mediante raccomandata con avviso di
ricevimento.
4. Sono esclusi dalla partecipazione alla procedura i neolaureati
privi di titoli di formazione alla ricerca o di documentata ed idonea
esperienza derivante da attività di ricerca già svolta ovvero di
curriculum scientifico-professionale adeguato.
5. Ai vincitori in servizio presso pubbliche amministrazioni
diverse da quelle indicate al comma 8 del presente articolo potrà
essere conferito l'assegno previo collocamento in aspettativa senza
assegni.
6. Non è ammesso il cumulo con borse a qualsiasi titolo conferite,
tranne quelle utili ad integrare l'attività di ricerca dei titolari
di assegni con soggiorni all'estero, concesse dall'Università degli
studi di Genova o da istituzioni nazionali o straniere.
7. Il titolare di assegni può frequentare corsi di dottorato di
ricerca anche in deroga al numero determinato ai sensi dell'art. 70
del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382,
fermo restando il superamento delle prove di ammissione.
L'Università può fissare, con motivato provvedimento, il numero
massimo dei titolari di assegno ammessi a frequentare in soprannumero
ciascun corso di dottorato, sentito il relativo collegio dei docenti.
8. Non possono essere titolari di assegni di ricerca i dipendenti
di ruolo e non di ruolo, docenti e personale tecnico-amministrativo
delle Università, il personale di ruolo in servizio presso gli altri
soggetti di cui all'art. 51, comma 6, primo periodo, della citata
legge n. 449/1997 nonchè coloro che sono iscritti a corsi
universitari post-laurea, fatto salvo quanto previsto al precedente
comma 7.
Art. 3.
Domanda e termine di presentazione
1. La domanda di ammissione alla procedura deve essere prodotta, a
pena di esclusione, entro il termine perentorio di giorni trenta a
decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del
presente decreto nella Gazzetta Ufficiale - 4 serie speciale, della
Repubblica italiana.
2. Qualora il termine di scadenza indicato cada in giorno festivo,
la scadenza è prorogata al primo giorno feriale utile.
3. La domanda deve essere scritta in modo chiaro e assolutamente
leggibile, sottoscritta e indirizzata al direttore amministrativo
dell'Università degli studi di Genova - Dipartimento gestione delle
risorse umane e organizzazione - Servizio organico, reclutamento e
mobilità - Via Balbi, 5. Deve essere redatta in carta semplice su
apposito modello - allegato B, che fa parte integrante del presente
bando, disponibile presso la sede dell'amministrazione centrale, via
Balbi, 5, ovvero al seguente indirizzo telematico:
http://www.unige.it, alla voce "Concorsi".
4. È consentito redigere la domanda anche utilizzando la fotocopia
della pagina della Gazzetta Ufficiale in cui è pubblicato l'allegato
B - fac simile della domanda, purchè sia chiara ed integrale.
5. La domanda può essere presentata direttamente al predetto
servizio che rilascerà apposita ricevuta.
6. La domanda può anche essere inviata a mezzo raccomandata con
avviso di ricevimento, all'indirizzo sopra indicato. In tal caso
farà fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante.
7. Il candidato dovrà indicare con chiarezza e precisione il
numero del programma di ricerca, l'area scientifico-disciplinare ed
il settore scientifico-disciplinare per i quali intende essere
ammesso alla procedura.
8. Non saranno prese in considerazione le domande non sottoscritte,
quelle prive dei dati anagrafici e quelle che, per qualsiasi causa,
dovessero essere prodotte a questa Università oltre il termine sopra
indicato.
9. Tutte le comunicazioni riguardanti le procedure di valutazione
comparativa indette con il presente decreto verranno inoltrate agli
interessati a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento.
10. I candidati devono allegare alla domanda:
a) fotocopia di un documento di identità;
b) curriculum della propria attività scientifica (in unica copia e
debitamente sottoscritto);
c) titoli e pubblicazioni ritenuti utili ai fini della procedura in
un'unica copia e relativo elenco (in unica copia e debitamente
sottoscritto);
d) certificato delle votazioni riportate nei singoli esami di
profitto ed in quello di laurea.
11. I titoli, comprese le pubblicazioni, devono essere prodotti in
carta semplice e possono essere in originale, in copia autenticata
ovvero in copia dichiarata conforme all'originale mediante
dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi dell'art.
2 del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403
(modulo C allegato). Il candidato dovrà utilizzare un modulo per
ciascun titolo presentato, comprese le pubblicazioni, di cui intende
dichiarare la conformità all'originale, allegandolo al titolo
stesso. Potrà, in alternativa, produrre dichiarazione cumulativa di
conformità all'originale dei titoli presentati, comprese le
pubblicazioni. In tal caso la dichiarazione dovrà contenere precise
indicazioni atte ad identificare i titoli stessi.
12. I candidati possono altresì dimostrare il possesso dei titoli
(escluse le pubblicazioni) mediante la forma di semplificazione delle
certificazioni amministrative consentite dalla legge n. 15/1968,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 27 gennaio 1968, e dal
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 275 - serie generale - del 24 novembre 1998
(modulo C allegato).
13. Le stesse modalità previste ai commi precedenti per i
cittadini italiani si applicano ai cittadini dell'Unione europea.
14. Per i lavori stampati all'estero deve risultare la data e il
luogo di pubblicazione. Per i lavori stampati in Italia debbono
essere adempiuti gli obblighi previsti dall'art. 1 del decreto
legislativo luogotenenziale 31 agosto 1945, n. 660, di seguito
riportato: "Ogni stampatore ha l'obbligo di consegnare, per ogni
qualsivoglia suo stampato o pubblicazione, quattro esemplari alla
prefettura della provincia nella quale ha sede l'officina grafica ed
un esemplare alla locale procura della Repubblica".
15. L'amministrazione non assume responsabilità per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da
parte del concorrente o da mancata, oppure tardiva, comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per gli
eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.
Art. 4.
Dichiarazioni da formulare nella domanda
1. Nella domanda il candidato, oltre il cognome ed il nome, deve
dichiarare, a pena di esclusione, ai sensi degli articoli 2 e 4 della
legge n. 15/1968 e degli articoli 1 e 2 del decreto del Presidente
della Repubblica n. 403/1998:
a) la data ed il luogo di nascita;
b) la residenza ed il preciso domicilio eletto ai fini della
partecipazione alla procedura;
c) il possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati
membri dell'Unione europea;
d) il possesso del titolo di studio richiesto per il programma di
ricerca cui concorre (vedere precedente art. 2). I candidati in
possesso di titolo di studio conseguito all'estero dovranno altresì
specificare se lo stesso, in base alla normativa vigente in materia,
sia stato dichiarato equipollente al titolo richiesto dal presente
bando.
Per quanto concerne le procedure volte alla dichiarazione di
equipollenza del dottorato di ricerca conseguito all'estero si
rimanda, ad ogni buon fine, al decreto rettorale n. 2039 del 30
giugno 1999, citato in premessa, disponibile al seguente indirizzo
telematico: http://www.unige.it, alla voce "Statuto e regolamenti".
Il candidato dovrà indicare altresì l'Università che ha
rilasciato il titolo, la data del conseguimento e la votazione
riportata nell'esame di laurea;
e) di avere adeguata conoscenza della lingua italiana (se cittadino
di uno degli Stati membri dell'Unione europea);
f) di essere a conoscenza che il conferimento dell'assegno non è
compatibile con le posizioni di cui all'art. 2 del bando;
2. L'amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad idonei
controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni
sostitutive.
3. Qualora dal controllo sopra indicato emerga la non veridicità
del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decade dai benefici
eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della
dichiarazione non veritiera, fermo restando quanto previsto dall'art.
26 della legge n. 15/1968.
Art. 5.
Valutazione dei titoli e prove d'esame
1. Le prove d'esame avranno luogo a Genova e tenderanno ad
accertare la preparazione, l'esperienza e l'attitudine alla ricerca
del candidato. Esse consisteranno:
nella valutazione dei titoli presentati;
in un colloquio concernente la discussione dei titoli stessi con
approfondimento, per ciascuna procedura, degli argomenti di
particolare rilievo scientifico connessi al programma di ricerca,
indicati nell'allegato A al presente bando.
2. Il punteggio complessivo è pari a 60 punti così suddivisi:
20 punti per la valutazione dei titoli;
40 punti per il colloquio.
3. Sono ammessi al colloquio solo i candidati cui è stato
attribuito un punteggio di almeno 8 punti.
4. Il colloquio si intende superato con una valutazione di almeno
28/40.
5. Il punteggio finale è dato dalla seguente somma:
punteggio attribuito ai titoli;
valutazione conseguita nel colloquio.
6. Le tipologie di titoli valutabili sono:
titolo di dottore di ricerca o annualità di frequenza a dottorati
di ricerca: fino a punti 8;
attestati relativi al conseguimento di diplomi di specializzazione;
attestati di frequenza a corsi di perfezionamento post-laurea
conseguiti in Italia o all'estero; attestati di svolgimento di
attività di ricerca presso soggetti pubblici o privati con
contratti, borse di studio o incarichi, sia in Italia che all'estero;
pubblicazioni scientifiche; altri titoli a discrezione della
commissione giudicatrice: fino a punti 12.
7. I lavori redatti in collaborazione possono essere considerati
come titoli utili solo ove sia possibile scindere ed individuare
l'apporto dei singoli autori, in modo che siano valutabili, a favore
del candidato, per la parte che lo riguarda.
8. La comunicazione dei risultati della valutazione dei titoli
nonchè l'elenco dei candidati ammessi al colloquio verrà data
contestualmente, prima della data fissata per il colloquio, mediante
affissione di apposito avviso all'albo della sede degli esami.
9. Il colloquio si svolgerà in un locale aperto al pubblico.
10. Il diario della prova d'esame con l'indicazione della sede in
cui la stessa avrà luogo sarà notificato agli interessati tramite
raccomandata con avviso di ricevimento almeno quindici giorni prima
di quello in cui essi debbono sostenerla.
11. Per essere ammessi a sostenere la prova d'esame i candidati
dovranno essere muniti di documento di riconoscimento valido.
12. Al termine di ogni seduta dedicata al colloquio, la commissione
forma l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione del voto da
ciascuno riportato che sarà affisso all'albo della sede degli esami.
13. A parità di merito e di titoli è preferito il candidato più
giovane di età.
Art. 6.
Commissione giudicatrice
Formazione ed approvazione delle graduatorie
1. Le commissioni giudicatrici sono costituite da tre docenti
universitari, anche di altri atenei, di cui almeno un professore di
ruolo, nominati dal rettore su proposta del consiglio del
dipartimento interessato.
2. Espletate le prove, le commissioni formano la graduatoria
secondo l'ordine decrescente del punteggio finale.
3. La graduatoria di merito e quella del vincitore della procedura
di valutazione comparativa sono approvate con decreto rettorale.
4. La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo
l'ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun
candidato con l'osservanza, a parità di punti, della preferenza
prevista dall'ultimo comma del precedente art. 5.
5. Sono dichiarati vincitori, nel limite degli assegni da
conferire, i candidati utilmente collocati nella graduatoria di
merito.
6. È consentita l'utilizzazione della graduatoria di merito per la
complessiva durata dei programmi di ricerca qualora il titolare
dell'assegno cessi per qualsiasi causa, semprechè il rimanente
periodo di svolgimento sia superiore a sei mesi.
7. Le graduatorie di merito e quelle dei vincitori saranno
pubblicate mediante affissione all'albo del rettorato di questa
Università, via Balbi, 5. Dalla data di tale pubblicazione decorre
il termine per eventuali impugnative.
Art. 7.
Conferimento dell'assegno di ricerca
1. Al candidato dichiarato vincitore della procedura verrà
conferito, mediante contratto individuale a tempo determinato, un
assegno corrispondente alla durata specificata nell'allegato A al
presente bando per ciascun programma di ricerca, sotto riserva
dell'accertamento dei requisiti prescritti.
2. All'atto della stipula del contratto il vincitore dovrà
sottoscrivere dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle
condizioni ostative previste dal precedente art. 2; il vincitore in
servizio presso le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 2,
quinto comma, dovrà altresì dichiarare di essere stato collocato in
aspettativa senza assegni.
3. Gli assegni sono rinnovabili con le modalità di cui al
successivo art. 9.
Art. 8.
Trattamento economico e normativo
1. Gli oneri finanziari derivanti dalle presenti procedure gravano
sulle disponibilità finanziarie del dipartimento interessato
derivanti da contratti di ricerca.
2. L'importo lordo annuo dell'assegno di ricerca è determinato in
28 milioni di lire, comprensivo di tutti gli oneri a carico
dell'Università. Il predetto importo è erogato in rate mensili
posticipate.
3. Agli assegni si applicano, in materia fiscale e previdenziale le
disposizioni richiamate dall'art. 51, comma 6, della citata legge n.
449/1997.
4. La collaborazione è svolta in condizioni di autonomia, nei soli
limiti dei programmi di ricerca e in stretto legame con la
realizzazione degli stessi, senza orario di lavoro predeterminato.
5. L'assegno non dà luogo a diritti in ordine all'accesso ai ruoli
delle Università.
Art. 9.
Valutazione dell'attività svolta
1. Il responsabile scientifico della ricerca e l'assegnista
trasmettono al consiglio del dipartimento interessato, almeno due
mesi prima della scadenza del contratto, una relazione finale da cui
risulti lo stato di avanzamento della ricerca.
2. Il consiglio del dipartimento interessato valuterà la relazione
finale, riguardante l'attività svolta e i risultati conseguiti
nell'ambito del programma di ricerca, esprimendo un parere sulla
possibile rinnovabilità dello stesso. Il contratto non potrà essere
rinnovato qualora l'attività scientifica dell'assegnista non sia
documentata.
3. I giudizi espressi dal consiglio del dipartimento interessato
devono essere adeguatamente motivati e sono insindacabili.
Art. 10.
Presentazione dei documenti
1. Il candidato dichiarato vincitore, ai fini dell'accertamento dei
requisiti previsti, sarà invitato a presentare a questa Università,
entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto, il documento
sotto indicato, ai sensi dell'art. 1 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 403/1998:
dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il possesso
della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell'Unione
europea, qualora siano trascorsi più di sei mesi dalla data di
presentazione della domanda.
2. Il documento si considera prodotto in tempo utile anche se
spedito a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento entro il
termine suindicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio
postale accettante.
3. L'assegnista sarà invitato a regolarizzare entro trenta giorni
decorrenti dalla data di ricezione dell'invito, pena la risoluzione
del contratto, la documentazione incompleta o affetta da vizio
sanabile.
Art. 11.
Restituzione della documentazione
1. I candidati potranno richiedere, entro sei mesi
dall'espletamento della procedura, la restituzione, con spese a loro
carico, della documentazione presentata. Tale restituzione sarà
effettuata salvo eventuale contenzioso in atto. Trascorso tale
termine questa Università disporrà del materiale secondo le proprie
esigenze, senza alcuna responsabilità.
Art. 12.
Trattamento dei dati personali
1. Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996, n.
675 e successive modificazioni ed integrazioni, i dati personali
forniti dai candidati saranno raccolti presso l'Università degli
studi di Genova - Dipartimento gestione risorse umane e
organizzazione, servizio organico, reclutamento e mobilità, e
trattati per le finalità di gestione della selezione e del rapporto
di lavoro instaurato.
2. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla
posizione giuridico-economica del candidato risultato vincitore.
Art. 13.
Rinvio circa le modalità di espletamento della procedura
1. Per quanto non previsto dal presente bando valgono le
disposizioni contenute nelle norme citate in premessa.
Genova, 20 ottobre 1999
Il rettore
----------------------------------------
Allegato A
PROGRAMMA DI RICERCA N. 1
N. 1 assegno - Durata anni 1.
Titolo: "Studio della Bioremediation di siti industriali inquinati
da coloranti beta-naftolici, HC. Aromatici policiclici e da petrolio
(oil spill)".
Descrizione: "L'assegnista svolgerà un compito di ricerca
nell'ambito delle biotecnologie ambientali applicato
all'individuazione dei contaminanti nei sedimenti e nel suolo, ed
alla realizzazione di un processo di bonifica mediante impiego di
micro-organismi selezionati. In particolare svilupperà i seguenti
punti:
1) analisi chimica orientata verso le seguenti categorie: coloranti
beta-naftolici, idrocarburi, aromatici policiclici e da petroli (oil
spill);
2) processi di biodegradazione.
Settore scientifico-disciplinare: C04X - Chimica industriale e dei
materiali polimerici.
Sede: Dipartimento di Chimica e Chimica industriale.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Chimica o in
Chimica industriale,
ovvero
laurea in Chimica o in Chimica industriale o in Scienze ambientali
con curriculum scientifico-professionale comprovante esperienze
nell'analisi degli idrocarburi e nello sviluppo di processi di
fermentazione.
Argomenti del colloquio: processi di biodegradazione, chimica
analitica, conoscenza della lingua inglese.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 2
N. 1 assegno - Durata anni 2.
Titolo: "Sviluppo di processi a membrana".
Descrizione: "Le attività di ricerca riguarderanno lo studio e
l'inserimento dei processi a membrana nell'industria agro-alimentare.
Particolare attenzione sarà dedicata a sviluppi di processi a
membrana che possono portare ad un miglioramento dei cicli produttivi
per quanto riguarda gli aspetti economici, ambientali ed in
particolare nell'ottenimento di prodotti ad elevata qualita'".
Settore scientifico-disciplinare: C04X - Chimica industriale e dei
materiali polimerici.
Sede: Dipartimento di Chimica e Chimica industriale.
Titolo di studio richiesto: dottorato di ricerca in Scienze
chimiche, Chimica industriale, Ingegneria chimica, Ingegneria
idraulica, Fisica,
ovvero
laurea in Chimica industriale o in Chimica o in Ingegneria o in
Fisica o in Scienze alimentari con curriculum
scientifico-professionale comprovante esperienze affini al progetto
di ricerca proposto (processi a membrana, industria alimentare,
sviluppo di processi industriali e ricerche applicate).
Argomenti del colloquio: contenuti fondamentali dei processi di
separazione, delle tecnologie a membrana e conoscenza della lingua
inglese.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 3
N. 1 assegno - Durata anni 2.
Titolo: "Classificazione e dinamica delle coste, bacini di
drenaggio ed erosione con il progetto".
Descrizione: "Creazione di una "Rete di monitoraggio delle acque
marine del Basso Adriatico e dello Ionio"; l'obiettivo finale è la
predisposizione di un modello di qualità, controllo e gestione del
sistema costiero integrato".
Settore scientifico-disciplinare: D01B - Geologia stratigrafica e
sedimentologica.
Sede: Dipartimento per lo studio del territorio e delle sue
risorse.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Scienze
ambientali,
ovvero
laurea in Scienze geologiche con curriculum
scientifico-professionale comprovante esperienza almeno triennale nel
campo della dinamica sedimentaria e con partecipazione a campagne
oceanografiche.
Argomenti del colloquio: metodi di campionamento di sedimenti di
fondo e sospesi; analisi di laboratorio su sedimenti e materiale in
sospensione; tecniche di utilizzo di strumentazione per campionamenti
su breve e lungo periodo per acque e sedimenti; conoscenza di sistemi
statistici di elaborazione; applicazione di modelli numerici ai
flussi di materia.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 4
N. 1 assegno - Durata anni 1.
Titolo: "Studi in vitro sui meccanismi di protezione da parte di
fattori biologici (citochine, fattori di crescita) o chimici
(donatori di tioli) dell'emopoiesi cimentata da chemioterapici
antiblastici".
Descrizione: "Indagine in vitro dell'attività modulatoria dei
fattori di crescita e dei citoprotettori su popolazioni emopoietiche
sottoposte alla citotossicità dei chemioterapici. Verranno valutate
le alterazioni dell'espressione di diverse citochine e della cinetica
delle cellule progenitrici".
Settore scientifico-disciplinare: F07A - Medicina interna.
Sede: Dipartimento di Medicina interna e Specialità mediche.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Ematologia
sperimentale,
ovvero
laurea in Medicina e chirurgia con curriculum
scientifico-professionale comprovante esperienza diretta di
esecuzione di esami ematologici e di colture in vitro di progenitori
emopoietici, documentata da pubblicazioni scientifiche riportanti
lavori su colture in vitro di progenitori emopoietici, possibilmente
nel settore specifico della ricerca proposta.
Argomenti del colloquio: fisiopatologia del sistema emopoietico con
particolare riguardo ai suoi modulatori; farmacologia dei
chemioterapici antiblastici; tecniche di coltura in vitro sia in
generale sia applicate al sistema emopoietico. Il candidato dovrà
inoltre dimostrare estrema motivazione e buona cultura clinica sia
internistica che più specificatamente oncologica.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 5
N. 1 assegno - Durata anni 1.
Titolo: "Studi pre-clinici e clinici sugli effetti dei retinoidi in
tumori solidi".
Descrizione: "Gli studi preclinici e clinici riguardano
essenzialmente il carcinoma della mammella ed il carcinoma della
testa collo. Su topi transgenici BALB-NeuT saranno valutate le
modulazioni biologiche indotte da retinoidi di nuova generazione,
usati da soli o in associazione con farmaci quali Tamoxifen e/o
chemioterapici. Saranno individuati i parametri biologici predittivi
della risposta al trattamento, in particolare i recettori per i
retinoidi RARs e RXRs, nonchè l'HER-2. In vivo saranno effettuati
due protocolli pilota definiti sulla base dei risultati preclinici".
Settore scientifico-disciplinare: F04C - Oncologia medica
Sede: Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Scienze
biomediche,
ovvero
laurea in Scienze biologiche o in Medicina e chirurgia con
curriculum scientifico-professionale comprovante esperienza maturata
nel settore oggetto delle ricerche proposte, con particolare
riferimento alle applicazioni cliniche dei retinoidi.
Argomenti del colloquio: storia naturale dei tumori della mammella
e del testa collo; biomarcatori; metodologie per lo sviluppo di
farmaci biologici, in particolare retinoidi.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 6
N. 1 assegno - Durata anni 2.
Titolo: "Quantificazione delle alterazioni strutturali e funzionali
in modelli animali di glomerulosclerosi".
Descrizione: "Allo scopo di discriminare gli effetti specifici
dell'iperglicemia e dell'ipertensione nella patogenesi della
nefropatia diabetica, le alterazioni strutturali e funzionali
prodotte dal diabete sperimentale saranno studiate in ratti Milano
(ceppi normotesi ed ipertesi). Tale modello verrà inoltre impiegato
per valutare, con le nuove tecniche morfometriche di campionatura di
Gundersen (frazionatore e dissettore), numero e dimensioni dei
glomeruli nelle quattro coorti definite. Tale misurazione appare
indispensabile per la definizione del modello secondo la ipotesi di
Brenner del rapporto tra moderata diminuzione del numero dei
glomeruli e rischio di glomerulosclerosi. Nello stesso modello
potranno essere valutati, con quantificazione biochimica e
morfostrutturale, gli effetti di diversi trattamenti farmacologici
sull'accumulo dei radicali tossici. Le stesse metodiche potranno
essere anche estese alla migliore definizione del dimorfismo sessuale
e della modulazione endocrina della risposta morfo-funzionale alla
riduzione grave del numero di nefroni ottenuta attraverso
uninefrectomia".
Settore scientifico-disciplinare: F06A - Anatomia patologica.
Sede: Dipartimento di Scienze e Tecnologie biofisiche, Mediche e
Odontostomatologiche.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Anatomia
patologica o in Biologia e Patologia dell'invecchiamento,
ovvero
laurea in Medicina e chirurgia o in Scienze biologiche con
curriculum scientifico-professionale comprovante attività di ricerca
in tutti o in parte delle applicazioni richieste.
Argomenti del colloquio: presentazione dell'attività scientifica
svolta e dei titoli scientifici del candidato; prospettive di
inserimento del candidato nel progetto.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 7
N. 1 assegno - Durata anni 2.
Titolo: "Trapianto autologo di cellule staminali emolinfopoietiche
nella sclerosi multipla".
Descrizione: "Verranno esaminate le risonanze seriate mensili di
soggetti affetti da sclerosi multipla secondariamente progressiva e
sottoposti a trapianto autologo, secondo un protocollo nazionale
approvato e che prevede la collaborazione di almeno dieci centri
neurologici ed ematologici. Verranno quantificate le aree positive
alla tripla dose di gadolinio e l'area totale in immagini T2 pesate.
Ogni paziente eseguirà almeno sedici risonanze in due anni, la prima
come esame screening, una al mese per i primi tre mesi prima del
trapianto, una al mese per sei mesi dopo il trapianto e una ogni tre
mesi fino al ventiquattresimo mese".
Settore scientifico-disciplinare: F11B - Neurologia.
Sede: Dipartimento di Scienze neurologiche e della visione.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca conseguito
nell'ambito del settore scientifico-disciplinare F11B - Neurologia
ovvero
laurea in Medicina e chirurgia con curriculum
scientifico-professionale comprovante esperienza di quantificazione
delle immagini evidenziate dalla risonanza magnetica come end-point.
Argomenti del colloquio: fisiopatologia delle malattie
demielinizzanti; metodologie dei trial clinici; principi di risonanza
magnetica; metodi quantitativi in risonanza magnetica; statistica
applicata ai trials clinici; terapie immunosoppressive nella sclerosi
multipla; le complicanze infettive del trapianto di midollo;
l'autotrapianto nelle malattie autoimmuni.
PROGRAMMA DI RICERCA N. 8
N. 1 assegno - Durata anni 2.
Titolo: "Analisi, simulazione ed ottimizzazione di sistemi di celle
a carbonati fusi".
Descrizione: "Obiettivo del lavoro è analizzare ed ottimizzare il
processo di scale-up di celle a combustibile a carbonati fusi,
partendo da monocelle di piccole dimensioni sino a giungere alla
realizzazione di impianti di potenza prossimi alla
commercializzazione. Il programma prevede una accurata
modellizzazione dei fenomeni a diversi gradi di dettaglio al fine di
indagare il funzionamento delle celle a guidarne lo sviluppo,
avvalendosi di programmi di simulazione realizzati sulla base
dell'analisi teorica e sperimentalmente validi. Il programma precede
quindi il parallelo svolgersi di attività teoriche e sperimentali
avvalendosi per queste ultime in modo particolare dei laboratori
messi a disposizione da Ansaldo ricerche".
Settore scientifico-disciplinare: I15B - Principi di Ingegneria
chimica.
Sede: Dipartimento di Ingegneria ambientale.
Titolo di studio richiesto: Dottorato di ricerca in Ingegneria
chimica,
ovvero
laurea in Ingegneria chimica con curriculum
scientifico-professionale comprovante significativa e provata
esperienza di ricerca pluriennale nel campo della ricerca
nell'ingegneria di processo e possibilmente nel campo specifico delle
celle a combustibile, nonchè esperienze di programmazione e di
soluzione di problemi di simulazione dinamica di processo.
Argomenti del colloquio: analisi e simulazione di processo; teoria
dei reattori chimici, cinetica eterogenea chimica ed elettrochimica.
----> Vedere Allegato da pag. 51 a pag. 53 della G.U. <---- |
|
Serie Generale | 2011 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 181 del 5-8-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-08-05&atto.codiceRedazionale=11A10353&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Comunicato di rettifica relativo all'estratto della determinazione n. 2099/2011 del 1º marzo 2011 recante l'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Rivastigmina Doc Generici». (11A10353) (GU Serie Generale n.181 del 05-08-2011) | Nell'estratto della determinazione n. 2099/2011 dell'1 marzo 2011
relativa al medicinale per uso umano RIVASTIGMINA DOC Generici
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2011 serie generale
n. 73 vista la documentazione agli atti di questo ufficio si ritiene
opportuno rettificare quanto segue:
dove è scritto:
Medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili
al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
(RRL)
Leggasi:
Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile
al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti -
Neurologo, Geriatra, Psichiatra (RRL) |
|
Contratti | 2021 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 32 del 19-3-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-03-19&atto.codiceRedazionale=TX21BGA6257 | CITTA' DI BOLLATE (MI) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.32 del 19-3-2021) | Avviso di aggiudicazione appalto - CIG 8537925698
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Comune di Bollate -
piazza A. Moro, 1 - 20021 Bollate MI Italia.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.1) Affidamento
dell'outsourcing parziale dei servizi informatici per 5 anni.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1) data di aggiudicazione:
29/01/2021 V.2) numero offerte pervenute: 2 (ammessa 1) V.3)
aggiudicatario: Si.Net Servizi Informatici S.r.l. con sede a Milano
V.4) valore finale totale dell'appalto: € 403.548,10 IVA esclusa.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.4) data di spedizione dell'esito
alla GUCE: 15/03/2021
Il responsabile servizio sistemi informativi - Il R.U.P.
dott.ssa Daniela Bugatti
TX21BGA6257 |
||
Parte Seconda | 2020 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 65 del 4-6-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-04&atto.codiceRedazionale=TX20AAA5134 | COM.A.NOVE SOC.COOP.AGRICOLA | Sede: Chiari Registro delle imprese: Brescia 00465760171 | (GU Parte Seconda n.65 del 4-6-2020) | Convocazione di assemblea
L'assemblea ordinaria dei soci è convocata per il giorno 25 Giugno
2020 alle ore 09 ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno
17 Luglio 2020 alle ore 17,30 presso la sede sociale della COM.A.NOVE
VIA COLOGNE,10/B - CHIARI con il seguente ordine del giorno:
1. Approvazione Bilancio d'esercizio al 31/12/2019 e relative
relazioni
2. Varie ed eventuali
In base al DL 18/2020 l'assemblea si terrà esclusivamente mediante
mezzi di telecomunicazione. I soci interessati a partecipare dovranno
comunicarlo entro il 19 Giugno 2020 tramite pec all'indirizzo
comanove@pec.confcooperative,it al fine di ricevere le credenziali e
le istruzioni per l'identificazione e l'accesso all'assemblea.
Il presidente
Goffi Alessandrino
TX20AAA5134 |
|
Serie Generale | 2000 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 117 del 22-5-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-05-22&atto.codiceRedazionale=000A5143&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | DECRETO 18 aprile 2000 | Annullamento del decreto di scioglimento della societa' cooperativa "Vito Leonardo Del Negro" a r.l., in Trinitapoli. (GU Serie Generale n.117 del 22-05-2000) | IL DIRETTORE
della Direzione provinciale del lavoro
servizio politiche del lavoro di Foggia
Visto il proprio decreto del 17 marzo 2000 recante lo scioglimento,
per quanto riportato nel preambolo, della società cooperativa
edilizia "Vito Leonardo Del Negro" a r.l., con sede nel comune di
Trinitapoli, costituita per rogito notaio Nicolò Rizzo in data
10 marzo 1980, repertorio n. 166594, tribunale di Foggia, registro
imprese n. 4651, posizione B.U.S.C. n. 2244/175418, ai sensi e per
gli effetti dell'art. 2544 del codice civile, senza far luogo alla
nomina del commissario liquidatore, anche in virtù dell'art. 2 della
legge n. 400/1975;
Rilevato che dalla dichiarazione trasmessa in data 15 aprile 2000
dal legale rappresentante del sodalizio, acquisita a protocollo il
18 aprile 2000, risulta che lo stesso ente cooperativo, pur non
avendo depositato bilanci di esercizio successivamente al 29 luglio
1986, ha tuttavia realizzato nell'anno 1990 la costruzione di dodici
alloggi sociali a proprietà indivisa;
Considerato che sono, pertanto, venuti meno i presupposti di fatto
e le condizioni di diritto che legittimavano l'adozione del citato
provvedimento di scioglimento;
Decreta
l'annullamento del richiamato decreto di scioglimento adottato in
data 17 marzo 2000, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2544 del
codice civile, senza far luogo alla nomina del commissario
liquidatore, nei confronti della società cooperativa edilizia "Vito
Leonardo Del Negro" a r.l., con sede nel comune di Trinitapoli.
Foggia, 18 aprile 2000
Il direttore f.f.: Cafagna |
|
Contratti | 2014 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 128 del 7-11-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-07&atto.codiceRedazionale=T14BGA19054 | COMUNE DI VITTORIO VENETO (TV) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.128 del 7-11-2014) | Avviso relativo ad appalto aggiudicato
SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Comune di
Vittorio Veneto Piazza del Popolo, 14 - Vittorio Veneto Codice
postale: 31029 - Telefono: 0438569220 - Fax 0438569400
Indirizzi internet: www.vittorioveneto.gov.it - e-mail:
provveditorato@comune.vittorio-veneto.tv.it
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Autorità regionale o
locale
I.3) Principali settori di attivita': Servizi generali delle
amministrazioni pubbliche
I.4) Concessione a nome di altre amministrazioni: NO
SEZIONE II: Oggetto dell'appalto
II.1) Descrizione: Servizio di ristorazione scolastica
II.1.1) Denominazione conferita all'appalto: Affidamento del
servizio di ristorazione scolastica nelle scuole dell'infanzia,
primarie, secondarie di I° grado, centri estivi.
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione: Servizi - cod. NUTS:
ITD34
II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: : Affidamento del servizio
di ristorazione scolastica nelle scuole dell'infanzia, primarie,
secondarie di I° grado, centri estivi.
II.1.5) Vocabolario CPV: 55321000-6
II.1.6) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici:
SI
II.2.1) Valore finale totale degli appalti: Euro 1.326.210,00 (IVA
esclusa)
SEZIONE IV: Procedura
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più
vantaggiosa secondo i criteri indicati nel Capitolato d'appalto.
IV.2.2) Ricorso all'asta elettronica: NO
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo steso appalto: NO
SEZIONE V: Aggiudicazione dell'appalto
V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto:
30/10/2014
V.2) Numero delle offerte pervenute: 1
V.3) Nome e recapito dell'operatore economico aggiudicatario:
Ristorazione Ottavian - Via Friuli, 20 - 31020 San Vendemiano (TV)
V.5) Informazioni sui subappalti: l'appalto non può essere
subappaltato
SEZIONE VI: Altre informazioni
VI.1) Informazioni sui fondi dell'U.E.: l'appalto non è connesso
ad un progetto finanziato da fondi UE
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso:
Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto
Il dirigente dell'area politiche alle persone
dott. Renato Papa
T14BGA19054 |
||
Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 33 del 18-3-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-03-18&atto.codiceRedazionale=TX22BFF5563 | UNIONE RENO GALLIERA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.33 del 18-3-2022) | Bando di gara - CIG 91353297F8
CUC dell'Unione Reno Galliera, Via Fariselli n. 4, San Giorgio di
Piano (BO); PEC: cuc@pec.renogalliera.it; Ente Committente: Unione
Reno Galliera; RUP: Dott.ssa Claudia Guidi; pubblica la "Procedura
aperta per l'affidamento in concessione della gestione del servizio
di centro estivo per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria
di I° grado nel territorio comunale di Castel Maggiore per il periodo
Giugno-Settembre 2022", con possibilità di rinnovo per un ulteriore
anno (Giugno-Settembre 2023). CPV 85312110-3.
Importo appalto: € 235.161,60 + IVA; 3 Durata appalto: un anno più
un anno di rinnovo. Criteri di aggiudicazione: art. 95 comma 6 D.
Lgs. 50/2016.
Le offerte in lingua italiana dovranno essere inviate a: Centrale
Unica di Committenza dell'Unione Reno Galliera, sita in San Giorgio
di Piano (BO), Via Fariselli n. 4, CAP 40016, secondo le modalità
indicate dal Bando-Disciplinare di gara, entro il 26/04/2022.
La versione integrale dei documenti per la partecipazione alla gara
è reperibile sul sito internet http://www.renogalliera.it/, alla
sezione Procedure di gara.
Il responsabile del servizio
dott.ssa Nara Berti
TX22BFF5563 |
||
Contratti | 2015 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 120 del 12-10-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-12&atto.codiceRedazionale=TS15BFK16851 | AZIENDA SANITARIA LOCALE RM/B | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.120 del 12-10-2015) | Bando di gara - Fornitura sistemi diagnostici e reagenti
I.1) ASL Roma B, via Meda, 35 - 00157 Roma, Italia - UOC Logistica
dei beni e servizi Aleandro.munno@aslromab.it, fax 0641433645.
Offerte: azienda USL RM/B - Via Filippo Meda n. 35 - 00157 Roma -
Ufficio protocollo Tel. 06/41431 - Fax 06/41433220.
II.1.1) Gara a procedura aperta per la fornitura di sistemi
diagnostici e reagenti per il centro regionale per la sicurezza
trasfusionale presso il SIMT dell'azienda USL Roma B per periodo di
cinque anni. Codice CIG - 63959633A3.
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione: Roma.
II.1.5) Affidamento del servizio di sistemi diagnostici e reagenti
per il centro regionale per la sicurezza trasfusionale presso il SIMT
nel territorio dell'azienda USL Roma B.
II.2.1) Importo annuo € 8.500.000,00 Iva esclusa.
II.3) Durata: 60 mesi.
III.2) Condizioni di partecipazione: come indicato nel capitolato
speciale.
IV.1.1) Procedura: aperta.
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso.
IV.3.4) Termine ricevimento offerte 9 dicembre 2015 ora: 12:00.
IV.3.7) Vincolo offerta: 240 gg.
IV.3.8) Data, ora e luogo della seduta pubblica saranno
tempestivamente comunicati alle ditte offerenti tramite sito
aziendale e/o comunicazione via fax.
VI.3) Responsabile unico del procedimento dott. Aleandro Munno. Per
quanto ivi non previsto si rimanda alla documentazione integrale di
gara disponibile su www.aslromab.it
Il direttore f.f. UOC provveditorato
dott. Aleandro Munno
TS15BFK16851 |
||
Serie Generale | 2022 | TESTI COORDINATI E AGGIORNATI | Serie Generale n. 117 del 20-5-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-05-20&atto.codiceRedazionale=22A03102&elenco30giorni=false | TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 21 marzo 2022, n. 21 | Testo del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 67 del 21 marzo 2022), coordinato con la legge di conversione 20 maggio 2022, n. 51 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale, alla pag. 1), recante: «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.». (22A03102) (GU Serie Generale n.117 del 20-05-2022) | Avvertenza:
Il testo coordinato qui pubblicato è stato redatto dal Ministero
della giustizia ai sensi dell'art. 11, comma 1, del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni
ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre
1985, n. 1092, nonchè dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo testo
unico, al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni
del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate dalla legge
di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto,
trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l'efficacia
degli atti legislativi qui riportati.
Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate
con caratteri corsivi. A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23
agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attività di Governo e
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), le
modifiche apportate dalla legge di conversione hanno efficacia dal
giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Tali modifiche sono riportate in video tra i segni (( ... )).
Nella Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2022 si procederà alla
ripubblicazione del presente testo coordinato, corredato delle
relative note.
Art. 1
Riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio
impiegato come carburante
1. In considerazione degli effetti economici derivanti
dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le
aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come
carburante, di cui all'Allegato I al ((testo unico delle disposizioni
legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e
relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto))
legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sono rideterminate,
relativamente al periodo di cui al comma 2, nelle seguenti misure:
a) benzina: 478,40 euro per 1000 litri;
b) olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per
1000 litri.
2. La rideterminazione delle aliquote di accisa di cui al comma 1
si applica dal giorno di entrata in vigore del presente decreto e
fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data.
3. In dipendenza della rideterminazione dell'aliquota di accisa sul
gasolio usato come carburante stabilita dal comma 1, l'aliquota di
accisa sul gasolio commerciale usato come carburante, di cui al
numero 4-bis della Tabella A allegata al testo unico di cui al
decreto legislativo n. 504 del 1995, non trova applicazione per il
periodo indicato nel comma 2 del presente articolo. Nel medesimo
periodo non trovano applicazione le aliquote di accisa ridotte sulla
benzina e sul gasolio usato come carburante di cui al numero 12 della
Tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo n.
504 del 1995.
4. Per il periodo dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 non trova
applicazione la disposizione di cui al comma 290 dell'articolo 1
della ((legge 24 dicembre 2007, n. 244)). Per il medesimo periodo, le
maggiori entrate dell'imposta sul valore aggiunto relative alle
cessioni di benzina e gasolio impiegati come carburanti per
autotrazione, ((derivanti)) dalle variazioni del prezzo
internazionale del petrolio greggio espresso in euro, sono accertate
con le modalità di cui all'articolo 1, comma 291, della legge 24
dicembre 2007 n. 244.
5. Ai fini della corretta applicazione delle aliquote di accisa di
cui al comma 1, gli esercenti i depositi commerciali di prodotti
energetici assoggettati ad accisa di cui all'articolo 25, comma 1,
del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e gli
esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui
al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 25 trasmettono
all'Ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e dei
monopoli, con le modalità di cui all'articolo 19-bis del predetto
testo unico ovvero per via telematica, i dati relativi ai
quantitativi di benzina e di gasolio usato come carburante giacenti
nei serbatoi dei relativi depositi e impianti sia alla data di
entrata in vigore del presente decreto-legge che al trentesimo giorno
successivo alla medesima data; la comunicazione dei predetti dati è
effettuata entro 5 giorni lavorativi a partire da ciascuna delle
predette date. In caso di mancata comunicazione dei dati di cui al
presente comma, trova applicazione l'articolo 50 del testo unico di
cui al decreto legislativo n. 504 del 1995.
6. Per le medesime finalità di cui al comma 5 i titolari dei
depositi fiscali e ((gli esercenti i depositi)) commerciali di cui
agli articoli 23 e 25 del testo unico ((di cui al decreto
legislativo)) n. 504 del 1995, nel periodo di applicazione delle
aliquote di accisa rideterminate ai sensi del comma 1, riportano nel
documento amministrativo semplificato telematico di cui all'articolo
11 del ((decreto-legge 26 ottobre)) 2019, n. 124, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157 e all'articolo 1,
comma 1, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito con
modificazioni dalla legge 24 novembre 2006, n. 286 l'aliquota di
accisa applicata ai quantitativi dei prodotti energetici indicati nel
medesimo documento.
7. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti
dalla rideterminazione delle aliquote di accisa di cui al comma 1, il
Garante per la sorveglianza dei prezzi si avvale della collaborazione
dei Ministeri, degli enti e degli organismi indicati nell'articolo 2,
comma 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonchè del supporto
operativo del Corpo della Guardia di finanza per monitorare
l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, di
benzina e gasolio usato come carburante praticati nell'ambito
dell'intera filiera di distribuzione commerciale dei medesimi
prodotti. La Guardia di finanza agisce con i poteri di indagine a
essa attribuiti ai fini dell'accertamento dell'imposta sul valore
aggiunto e delle imposte dirette, anche ai sensi dei commi 2, lettera
m), e 4 dell'articolo 2 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68.
Per le finalità di cui al presente comma e per lo svolgimento dei
compiti di polizia economico-finanziaria il Corpo della Guardia di
finanza ha accesso diretto, anche in forma massiva, ai dati inerenti
alle giacenze di cui al comma 5 e ai dati contenuti nel documento
amministrativo semplificato telematico; il medesimo Corpo segnala
all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per l'adozione
dei provvedimenti di competenza, elementi, rilevati nel corso delle
attività di monitoraggio di cui al presente comma, sintomatici di
condotte che possano ledere la concorrenza ai sensi della legge 10
ottobre 1990, n. 287 o costituire pratiche commerciali scorrette ((ai
sensi del codice del consumo, di cui al decreto)) legislativo 6
settembre 2005, n. 206. Le amministrazioni interessate provvedono
agli adempimenti previsti dal presente comma con le risorse umane,
finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
8. Successivamente al periodo previsto dal comma 2 e fino al 31
dicembre 2022, ferme restando le condizioni di cui all'articolo 1,
comma 291, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le aliquote di
accisa applicate ai prodotti di cui al comma 1 possono essere
rideterminate con il decreto emanato ai sensi del comma 290 del
medesimo articolo 1 della legge n. 244 del 2007, adottato anche con
cadenza diversa da quella ivi prevista.
9. Agli oneri derivanti dai commi da 1 a 3 del presente articolo,
valutati in 588,25 milioni ((di euro)) per l'anno 2022 e 30,78
milioni di euro per l'anno 2024, si provvede, quanto a 255,49 milioni
((di euro)) per l'anno 2022, mediante le maggiori entrate derivanti
dal comma 4 e, quanto a 332,76 milioni ((di euro)) per l'anno 2022 e
30,78 milioni di euro per l'anno 2024, ai sensi dell'articolo 38.
((Art. 1 bis
Disposizioni in materia di accisa e di IVA sui carburanti
1. In considerazione del perdurare degli effetti economici
derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti
energetici, a decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all'8 luglio 2022:
a) le aliquote di accisa di cui all'allegato I al testo unico delle
disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e
sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al
decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, dei sotto indicati
prodotti sono rideterminate nelle seguenti misure:
1) benzina: 478,40 euro per mille litri;
2) oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per
mille litri;
3) gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61
euro per mille chilogrammi;
4) gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo;
b) l'aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione
è stabilita nella misura del 5 per cento.
2. In dipendenza della rideterminazione dell'aliquota di accisa sul
gasolio usato come carburante stabilita, per il periodo dal 22 aprile
2022 al 2 maggio 2022, dall'articolo 1, comma 1, lettera b), del
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 6 aprile 2022,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 16 aprile 2022, e, per
il periodo dal 3 maggio 2022 all'8 luglio 2022, dal comma 1, lettera
a), numero 2), del presente articolo, l'aliquota di accisa sul
gasolio commerciale usato come carburante, di cui al numero 4-bis
della tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo
n. 504 del 1995, non si applica per il periodo dal 22 aprile 2022
all'8 luglio 2022.
3. Ai fini della corretta applicazione delle aliquote di accisa
diminuite per effetto sia del decreto del Ministro dell'economia e
delle finanze, di cui al comma 2, che del comma 1, lettera a), del
presente articolo, gli esercenti i depositi commerciali di prodotti
energetici assoggettati ad accisa di cui all'articolo 25, comma 1,
del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e gli
esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui
al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 25 trasmettono, entro
il 15 luglio 2022, all'ufficio competente per territorio dell'Agenzia
delle dogane e dei monopoli, con le modalità di cui all'articolo
19-bis del predetto testo unico ovvero per via telematica, i dati
relativi ai quantitativi dei prodotti di cui al comma 1, lettera a),
del presente articolo usati come carburante giacenti nei serbatoi dei
relativi depositi e impianti alla data dell'8 luglio 2022. In
considerazione di quanto disposto dall'articolo 1, comma 1, lettere
a) e b), del citato decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze 6 aprile 2022 e dal comma 1, lettera a), numeri 1) e 2), del
presente articolo, viene meno l'obbligo, già previsto dall'articolo
1, comma 5, del presente decreto, di comunicazione dei dati relativi
ai quantitativi di benzina e di gasolio usati come carburante
giacenti nei serbatoi al trentesimo giorno successivo alla data di
entrata in vigore del presente decreto, con salvezza degli eventuali
comportamenti omissivi posti in essere.
4. Per la mancata comunicazione di cui al comma 3 si applica la
sanzione prevista dall'articolo 50, comma 1, del testo unico di cui
al decreto legislativo n. 504 del 1995; la medesima sanzione è
applicata per l'invio delle comunicazioni di cui al medesimo comma 3
con dati incompleti o non veritieri.
5. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti
dalla diminuzione delle aliquote di accisa stabilita dal decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze 6 aprile 2022 e dal comma 1,
lettera a), del presente articolo, il Garante per la sorveglianza dei
prezzi si avvale della collaborazione dei Ministeri, degli enti e
degli organismi indicati nell'articolo 2, comma 199, della legge 24
dicembre 2007, n. 244, nonchè del supporto operativo del Corpo della
guardia di finanza, per monitorare l'andamento dei prezzi, anche
relativi alla vendita al pubblico, dei prodotti energetici cui si
applica la suddetta diminuzione, praticati nell'ambito dell'intera
filiera di distribuzione commerciale. Il Corpo della guardia di
finanza agisce con i poteri di indagine ad esso attribuiti ai fini
dell'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte
dirette, anche ai sensi dell'articolo 2, commi 2, lettera m), e 4,
del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68. Per le finalità di cui
al presente comma e per lo svolgimento dei compiti di polizia
economico-finanziaria, il Corpo della guardia di finanza ha accesso
diretto, anche in forma massiva, ai dati comunicati relativamente
alle giacenze dei prodotti energetici dei depositi commerciali
assoggettati ad accisa di cui all'articolo 25, comma 1, del testo
unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e degli impianti
di distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 2, lettera
b), del medesimo articolo 25, nonchè ai dati contenuti nel documento
amministrativo semplificato telematico di cui all'articolo 11 del
decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni,
dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, e all'articolo 1, comma 1, del
decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni,
dalla legge 24 novembre 2006, n. 286; il medesimo Corpo segnala
all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, per l'adozione
dei provvedimenti di competenza, elementi, rilevati nel corso delle
attività di monitoraggio di cui al presente comma, sintomatici di
condotte che possano ledere la concorrenza ai sensi della legge 10
ottobre 1990, n. 287, o costituire pratiche commerciali scorrette ai
sensi del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6
settembre 2005, n. 206.
6. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti
dalla diminuzione dell'aliquota IVA di cui al comma 1, lettera b),
sul gas naturale usato per autotrazione, si applicano, in quanto
compatibili, le disposizioni di cui al comma 5 relativamente al
monitoraggio dell'andamento dei prezzi del predetto gas naturale
praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione
commerciale.
7. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti
previsti dai commi 5 e 6 con le risorse umane, finanziarie e
strumentali disponibili a legislazione vigente.
8. Le aliquote di accisa applicate ai prodotti di cui al comma 1,
lettera a), ivi incluso il gas naturale, possono essere rideterminate
con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto
con il Ministro della transizione ecologica, ai sensi dell'articolo
1, comma 290, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ferme restando le
condizioni di cui all'articolo 1, comma 291, della stessa legge,
anche con cadenza diversa da quella prevista nel medesimo comma 291.
Il decreto di cui al presente comma può contenere anche disposizioni
necessarie a coordinare l'applicazione dell'aliquota di accisa sul
gasolio usato come carburante, diminuita dallo stesso decreto, con
l'applicazione dell'aliquota di accisa sul gasolio commerciale di cui
al numero 4-bis della tabella A allegata al testo unico di cui al
decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, nonchè prevedere
l'obbligo, stabilendone termini e modalità, da parte degli esercenti
i depositi commerciali e degli esercenti gli impianti di
distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 3, di
trasmettere i dati relativi alle giacenze, rilevate presso i
rispettivi depositi e impianti, dei prodotti energetici per i quali
il medesimo decreto di cui all'articolo 1, comma 290, della legge n.
244 del 2007 prevede la riduzione della relativa aliquota di accisa;
per la mancata comunicazione delle suddette giacenze nonchè per
l'invio della medesima comunicazione con dati incompleti o non
veritieri, si applica la sanzione prevista dall'articolo 50, comma 1,
del predetto testo unico. Non trova applicazione l'articolo 1, comma
8, del presente decreto. Il decreto di cui al presente comma può
altresì prevedere l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta di cui al
comma 1, lettera b), al gas naturale usato per autotrazione.
9. Allo scopo di prevenire il rischio di manovre speculative
derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa stabilita dal
decreto da adottare ai sensi dell'articolo 1, comma 290, della legge
n. 244 del 2007 si applicano le disposizioni di cui ai commi 5 e 6.
10. Agli oneri derivanti dai commi 1 e 2 del presente articolo,
valutati in 2.326,47 milioni di euro per l'anno 2022 e in 107,25
milioni di euro per l'anno 2024, si provvede ai sensi dell'articolo
38.))
Art. 2
Bonus carburante ai dipendenti
1. Per l'anno 2022, l'importo del valore di buoni benzina o
analoghi titoli ceduti ((dai datori di lavoro privati)) ai lavoratori
dipendenti per l'acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per
lavoratore, non concorre alla formazione del reddito ai sensi
dell'articolo 51, comma 3, ((del testo unico delle imposte sui
redditi, di cui al decreto)) del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917.
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo valutati in 9,9
milioni di euro per l'anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l'anno 2023
si provvede ai sensi dell'articolo 38.
((Art. 2 bis
Disposizioni in materia di carburanti per il volo da diporto sportivo
1. Al fine di ridurre l'impatto negativo dell'aumento del costo dei
carburanti per il settore del volo da diporto sportivo e al contempo
favorire l'approvvigionamento in sicurezza dei velivoli, è prevista,
subordinatamente all'acquisizione dei necessari atti di assenso, la
realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti nelle
aviosuperfici esistenti o di futura realizzazione.))
Art. 3
Contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese
per l'acquisto di energia elettrica
1. Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza
disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte
consumo di energia elettrica di cui al decreto del Ministro dello
sviluppo economico 21 dicembre 2017, ((di cui al comunicato
pubblicato nella)) Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2017, è
riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri
effettivamente sostenuti per l'acquisto della componente energia, un
contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al
12 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto della componente
energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell'anno
2022, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, qualora il
prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al
primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali
sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30
per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo
trimestre dell'anno 2019.
2. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile
esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 dicembre
2022. Non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della
legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre
alla formazione del reddito d'impresa nè della base imponibile
dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai
fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo
unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Il credito d'imposta è
cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi
costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non
concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile
dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al
superamento del costo sostenuto.
3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è cedibile, solo per
intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli
istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza
facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due
ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e
intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106
del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui
al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società
appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui
all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad
operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private,
di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma
restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo
122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per
ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva
alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo
periodo sono nulli. In caso di cessione del credito d'imposta, le
imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati
relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei
presupposti che danno diritto al credito d'imposta di cui al presente
articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi
dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai
soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3
del regolamento recante modalità per la presentazione delle
dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta
regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore
aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio
1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri
costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto
legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è utilizzato dal
cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato
utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del
31 dicembre 2022. Le modalità attuative delle disposizioni relative
alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da
effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti
previsti dal comma 3 dell'articolo 3 del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono
definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.
Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in
quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6,
del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.))
4. Agli oneri derivanti dall'utilizzo della misura agevolativa di
cui al presente articolo, valutati in 863,56 milioni di euro per
l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38.
5. Il Ministero dell'economia e delle finanze effettua il
monitoraggio delle fruizioni del credito d'imposta di cui al presente
articolo, ai fini di quanto previsto dall'articolo 17, comma 13,
della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Art. 4
Contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese
per l'acquisto di gas naturale
1. Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale
di cui all'articolo 5 del decreto-legge 1° marzo 2022 n. 17, è
riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri
effettivamente sostenuti per l'acquisto del gas naturale, un
contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al
20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas,
consumato nel secondo trimestre solare dell'anno 2022, per usi
energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di
riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo
trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato
Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal ((Gestore dei mercati))
energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per
cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre
dell'anno 2019.
2. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile
esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 dicembre
2022. Non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della
legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre
alla formazione del reddito d'impresa nè della base imponibile
dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai
fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo
unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Il credito d'imposta è
cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi
costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non
concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile
dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al
superamento del costo sostenuto.
3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è cedibile, solo per
intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli
istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza
facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due
ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e
intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106
del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui
al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società
appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui
all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad
operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private,
di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma
restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo
122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per
ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva
alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo
periodo sono nulli. In caso di cessione del credito d'imposta, le
imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati
relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei
presupposti che danno diritto al credito d'imposta di cui al presente
articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi
dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai
soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3
del regolamento recante modalità per la presentazione delle
dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta
regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore
aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio
1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri
costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto
legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è utilizzato dal
cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato
utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del
31 dicembre 2022. Le modalità attuative delle disposizioni relative
alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da
effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti
previsti dal comma 3 dell'articolo 3 del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono
definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.
Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in
quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6,
del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.))
4. Agli oneri derivanti dall'utilizzo della misura agevolativa di
cui al presente articolo, valutati in 237,89 milioni di euro per
l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38.
5. Il Ministero dell'economia e delle finanze effettua il
monitoraggio delle fruizioni del credito d'imposta di cui al presente
articolo, ai fini di quanto previsto dall'articolo 17, comma 13,
della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Art. 5
Incremento del credito d'imposta in favore delle imprese energivore
((e delle imprese a forte consumo di gas naturale))
1. Il contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta,
fissato dall'articolo 4 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, nella
misura del 20 per cento è rideterminato nella misura del 25 per
cento.
2. Il contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta,
fissato dall'articolo 5 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, nella
misura del 15 per cento è rideterminato nella misura del 20 per
cento.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in
complessivi 460,12 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai
sensi dell'articolo 38.
((Art. 5 bis
Misure urgenti per incrementare la produzione di energia elettrica da
biogas
1. Al fine di contribuire all'indipendenza energetica da fonti di
importazione e di favorire la produzione rinnovabile in ambito
agricolo, è consentito il pieno utilizzo della capacità tecnica
installata di produzione di energia elettrica da biogas proveniente
da impianti già in esercizio alla data di entrata in vigore della
legge di conversione del presente decreto mediante produzione
aggiuntiva rispetto alla potenza nominale di impianto, nei limiti
della capacità tecnica degli impianti e della capacità tecnica
della connessione alla rete oltre alla potenza di connessione in
immissione già contrattualizzata, nel rispetto della normativa
vigente in materia di valutazione di impatto ambientale e di
autorizzazione integrata ambientale.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a tutti gli
impianti di produzione di energia elettrica da biogas con riferimento
all'assetto in esercizio alla data di entrata in vigore della legge
di conversione del presente decreto anche nel caso in cui detti
impianti accedano a regimi di incentivazione comunque denominati,
secondo le seguenti condizioni:
a) la produzione di energia elettrica aggiuntiva rispetto alla
potenza nominale dell'impianto non è incentivata;
b) l'ulteriore utilizzo di capacità produttiva nei limiti del 20
per cento dei parametri vigenti non è subordinato all'acquisizione
di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque
denominati;
c) l'ulteriore utilizzo di capacità produttiva oltre i limiti di
cui alla lettera b) può essere effettuato previa modifica del
contratto esistente di connessione alla rete.))
((Art. 5 ter
Ricerca e formazione da parte dell'INPS
1. All'articolo 1 della legge 9 marzo 1989, n. 88, dopo il comma 3
sono inseriti i seguenti:
«3-bis. L'Istituto svolge attività di ricerca, aggiornamento,
perfezionamento e formazione post-laurea, nelle materie di propria
competenza, per i dipendenti dell'Istituto e per gli iscritti alle
gestioni "Unitaria prestazioni creditizie e sociali", "Assistenza
magistrale" e "Assistenza Ipost", nonchè attività di divulgazione
scientifica, anche su commissione, finanziate da soggetti pubblici e
privati, nelle medesime materie.
3-ter. L'organizzazione e il funzionamento delle attività di cui
al comma 3-bis sono disciplinati con regolamento dell'Istituto,
nell'ambito delle risorse umane previste a legislazione vigente.
3-quater. Agli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni
di cui ai commi 3-bis e 3-ter si provvede nei limiti delle risorse
finanziarie stanziate nel bilancio dell'Istituto per le spese di
funzionamento».))
((Art. 5 quater
Autorizzazione all'esercizio di depositi fiscali
di prodotti energetici
1. All'articolo 23, comma 12, del testo unico delle disposizioni
legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e
relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto
legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sono aggiunti, in fine, i
seguenti periodi: «In luogo della predetta sospensione, l'Agenzia
delle dogane e dei monopoli, su istanza del depositario autorizzato,
consente allo stesso soggetto di proseguire l'attività in regime di
deposito fiscale, per dodici mesi decorrenti dalla data in cui è
constatata l'assenza delle condizioni di cui al predetto comma 4,
subordinatamente alla sussistenza di un'apposita garanzia prestata
dal medesimo depositario. In ciascuno dei dodici mesi tale garanzia
deve risultare pari al 100 per cento dell'accisa dovuta sui prodotti
energetici estratti dal deposito fiscale nel mese solare precedente;
la garanzia è prestata o adeguata in denaro o in titoli di Stato.
Decorsi i dodici mesi senza che sia comprovato il ripristino delle
condizioni di cui al comma 4, l'autorizzazione ad operare in regime
di deposito fiscale è revocata ed è rilasciata, su richiesta
dell'esercente il deposito, la licenza di cui all'articolo 25, comma
4. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono
stabilite le modalità attuative delle disposizioni di cui al
presente comma, incluse quelle relative alla prestazione della
garanzia».
2. Per il periodo di dodici mesi di cui all'articolo 23, comma 12,
del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte
sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e
amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n.
504, come modificato dal comma 1 del presente articolo, ai fini
dell'IVA dovuta sui prodotti energetici estratti dal deposito fiscale
non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 941,
della legge 27 dicembre 2017, n. 205.))
Art. 6
((Bonus)) sociali per elettricità e gas
1. Per il periodo 1° aprile - 31 dicembre 2022, ((il valore soglia
dell'ISEE per l'accesso ai bonus sociali per elettricità e gas di
cui all'articolo 1, comma 3, del decreto del Ministro dello sviluppo
economico 29 dicembre 2016, di cui al comunicato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2017,)) come successivamente
aggiornato dall'((Autorità di regolazione per energia,)) reti e
ambiente in attuazione di quanto disposto ((dal medesimo articolo 1,
comma 3,)) è pari a 12.000 euro.
((1-bis. Per il periodo 1° aprile - 30 giugno 2022 l'incremento del
valore soglia dell'ISEE si applica ai fini dell'estensione dei
benefici e con le modalità previste dall'articolo 3 del
decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni,
dalla legge 27 aprile 2022, n. 34.))
2. Agli oneri derivanti ((dal comma 1-bis,)) valutati in 102,8
milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo
38.
((Art. 6 bis
Disposizioni urgenti in materia di rateizzazione delle bollette per i
clienti domestici
1. All'articolo 1, comma 509, della legge 30 dicembre 2021, n. 234,
le parole: «30 aprile 2022» sono sostituite dalle seguenti: «30
giugno 2022».))
Art. 7
Trasparenza dei prezzi - Garante per la sorveglianza dei prezzi e
Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente
1. All'articolo 2, comma 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,
dopo le parole «normale andamento del mercato» sono inserite le
seguenti: «, nonchè richiedere alle imprese dati, notizie ed
elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le
variazioni di prezzo. Il mancato riscontro entro dieci giorni dalla
richiesta comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa
pecuniaria pari all'1 per cento del fatturato e comunque non
inferiore a 2.000 euro e non superiore a 200.000 euro. Analoga
sanzione si applica ((nel caso in cui)) siano comunicati dati,
notizie ed elementi non veritieri. Per le sanzioni amministrative
pecuniarie si osservano le disposizioni contenute nella legge 24
novembre 1981, n. 689 in quanto compatibili.».
2. Per le attività istruttorie, di analisi, valutazione e di
elaborazione dei dati, nonchè di supporto al Garante per la
sorveglianza dei prezzi è istituita, presso il Ministero dello
sviluppo economico, un'apposita Unità di missione cui è preposto un
dirigente di livello generale, ed è assegnato un dirigente di
livello non generale, con corrispondente incremento della dotazione
organica dirigenziale del Ministero.
3. Il Ministero dello sviluppo economico è autorizzato a conferire
gli incarichi dirigenziali di cui al comma 2, anche in deroga ai
limiti percentuali previsti dall'articolo 19, comma 6, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
4. All'Unità di missione di cui al comma 2 è assegnato un
contingente di 8 unità di personale non dirigenziale. A tal fine, il
Ministero dello sviluppo economico è autorizzato a bandire una
procedura concorsuale pubblica e conseguentemente ad assumere il
predetto personale con contratto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato, in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali e nei
limiti della vigente dotazione organica, da inquadrare nell'Area
Terza, posizione economica F3, del Comparto Funzioni Centrali,
ovvero, nelle more dello svolgimento del concorso pubblico, ad
acquisire il predetto personale mediante comando, fuori ruolo o altra
analoga posizione prevista ((dai rispettivi ordinamenti,)) da altre
pubbliche amministrazioni, ad esclusione del personale docente,
educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni
scolastiche, ovvero ad acquisire personale con professionalità
equivalente proveniente da società e organismi in house, previa
intesa con le amministrazioni vigilanti, con rimborso dei relativi
oneri.
5. Per finalità di monitoraggio, ai sensi dell'articolo 3, comma
5, lettera d), del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, i
titolari dei contratti di approvvigionamento di volumi di gas per il
mercato italiano sono tenuti a trasmettere, la prima volta entro
quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto,
al Ministero della transizione ecologica e all'Autorità di
regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) i medesimi contratti
ed i nuovi contratti che verranno sottoscritti, nonchè le modifiche
degli stessi sempre entro il termine di quindici giorni. Le
informazioni tramesse sono trattate nel rispetto delle esigenze di
riservatezza dei dati commercialmente sensibili. ((La mancata
trasmissione dei contratti o delle modifiche degli stessi nei termini
indicati comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa
pecuniaria pari all'1 per cento del fatturato e comunque non
inferiore a 2.000 euro e non superiore a 200.000 euro. Per le
sanzioni amministrative pecuniarie si osservano le disposizioni della
legge 24 novembre 1981, n. 689, in quanto compatibili.
Conseguentemente, all'articolo 45, comma 1, lettera b), del decreto
legislativo 1° giugno 2011, n. 93, sono aggiunte, in fine, le
seguenti parole: «, e l'articolo 7, comma 5, del decreto-legge 21
marzo 2022, n. 21».))
6. La ((pianta organica del personale di ruolo)) dell'ARERA,
determinata in base all'articolo 1, comma 347, della legge 30
dicembre 2018, n. 145, è incrementata di 25 unità, ((da inquadrare
nella carriera dei funzionari, qualifica funzionario III,)) al fine
di ottemperare ai maggiori compiti assegnati ((dalla normativa
vigente,)) con particolare riferimento al monitoraggio e controllo
dei mercati energetici. Ai relativi oneri, nel limite di euro 560.142
per l'anno 2022, di euro 2.240.569 per l'anno 2023, di euro 2.325.282
per l'anno 2024, di euro 2.409.994 per l'anno 2025, di euro 2.494.707
per l'anno 2026, di euro 2.579.420 per l'anno 2027, di euro 2.664.132
per l'anno 2028, di euro 2.748.845 per l'anno 2029, di euro 2.833.557
per l'anno 2030 e di euro 2.918.270 a decorrere dall'anno 2031, si
provvede nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili sul
bilancio ((dell'ARERA)). Alla compensazione degli effetti in termini
di fabbisogno e indebitamento netto, pari a euro 288.474 per l'anno
2022, ((a euro)) 1.153.894 per l'anno 2023, ((a euro)) 1.197.521 per
l'anno 2024, ((a euro)) 1.241.147 per l'anno 2025, ((a euro))
1.284.775 per l'anno 2026, ((a euro)) 1.328.402 per l'anno 2027, ((a
euro)) 1.372.028 per l'anno 2028, ((a euro)) 1.415.656 per l'anno
2029, ((a euro)) 1.459.282 per l'anno 2030 e ((a euro)) 1.502.910 a
decorrere dall'anno 2031, si provvede mediante corrispondente
riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non
previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di
contributi pluriennali, di cui all'articolo 6, comma 2, del
decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni,
dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.
((6-bis. Al fine di assicurare la tempestiva e puntuale
realizzazione delle misure di agevolazione in favore delle imprese a
forte consumo di gas naturale di cui al decreto del Ministro dello
sviluppo economico del 2 marzo 2018, di cui al comunicato pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 marzo 2018, e al successivo
decreto del Ministro della transizione ecologica n. 541 del 21
dicembre 2021, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 5 dell'8 gennaio 2022, nonchè delle misure di anticipo
degli importi rateizzati ai clienti finali domestici di energia
elettrica e di gas naturale da riconoscere a favore degli esercenti
la vendita di energia elettrica e gas naturale, previste
dall'articolo 1, commi 509, 510 e 511, della legge 30 dicembre 2021,
n. 234, nonchè per rafforzare ed implementare ulteriormente
l'attività di controlli e ispezioni per la verifica del corretto
utilizzo delle suddette misure, la pianta organica della Cassa per i
servizi energetici e ambientali (CSEA), di cui al decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze 4 febbraio 2021, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 60 dell'11 marzo 2021, è incrementata di
venti unità di cui due appartenenti alla carriera dirigenziale,
senza maggiori oneri per la finanza pubblica e nei limiti delle
disponibilità di bilancio della CSEA medesima.))
7. Per l'attuazione dei commi 2, 3 e 4 è autorizzata la spesa di
euro 512.181 per l'anno 2022 ed euro 878.025 annui a decorrere
dall'anno 2023. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente
riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente
iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del
programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da
ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e
delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando
l'accantonamento relativo al Ministero dello sviluppo economico.
((Art. 7 bis
Modifiche all'articolo 6-bis del decreto legislativo 3 marzo 2011, n.
28
1. All'articolo 6-bis, comma 1, del decreto legislativo 3 marzo
2011, n. 28, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'alinea, dopo le parole: «progetti autorizzati» sono inserite
le seguenti: «, ivi inclusi quelli consistenti nella modifica della
soluzione tecnologica utilizzata,»;
b) alla lettera a), la cifra: «15» è sostituita dalla seguente:
«20»;
c) la lettera b) è sostituita dalla seguente:
«b) impianti fotovoltaici a terra: interventi che, anche se
consistenti nella modifica della soluzione tecnologica utilizzata,
mediante la sostituzione dei moduli e degli altri componenti e
mediante la modifica del layout dell'impianto, comportano una
variazione dell'altezza massima dal suolo non superiore al 50 per
cento».))
((Art. 7 ter
Potenziamento del programma di miglioramento della prestazione
energetica degli immobili della pubblica amministrazione e misure
per la realizzazione di reti di telecomunicazioni
1. Al fine di ridurre il consumo di energia fossile, in particolare
di gas naturale, nell'ambito del programma di interventi per il
miglioramento della prestazione energetica degli immobili della
pubblica amministrazione centrale, di cui all'articolo 5 del decreto
legislativo 4 luglio 2014, n. 102 (programma PREPAC), per gli
immobili non sottoposti a tutela ai sensi del codice dei beni
culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42, sono ammessi a finanziamento, nel limite delle risorse
finalizzate allo scopo ai sensi del citato articolo 5 del decreto
legislativo 4 luglio 2014, n. 102, gli interventi di installazione di
impianti per la produzione di energie rinnovabili e relativi sistemi
di accumulo dell'energia, a condizione che si modifichino
contestualmente gli impianti di riscaldamento e raffreddamento
presenti nei suddetti immobili, al fine di valorizzare al meglio
l'energia rinnovabile prodotta.
2. Al fine di accelerare la transizione digitale, ridurre il
divario tecnologico e favorire maggiore efficienza e celerità nella
realizzazione di reti di telecomunicazioni, i soggetti pubblici o
privati, titolari di concessioni di lavori per la realizzazione di
dette reti affidate con procedure di gara e in possesso dei requisiti
per l'esecuzione in proprio dei lavori, possono procedere
direttamente, anche mediante società da essi direttamente o
indirettamente controllate, alla realizzazione dei lavori anche in
deroga ad eventuali clausole convenzionali.))
((Art. 7 quater
Disciplina transitoria tra VIA statale e VIA regionale
1. Al comma 1 dell'articolo 17-undecies del decreto-legge 9 giugno
2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto
2021, n. 113, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I progetti
di impianti fotovoltaici con potenza superiore a 10 MW, per i quali
le istanze siano state presentate alla regione competente prima del
31 luglio 2021, rimangono in capo alle medesime regioni anche nel
caso in cui, nel corso del procedimento di valutazione regionale, il
progetto subisca modifiche sostanziali».))
((Art. 7 quinquies
Ulteriori misure di semplificazione per lo sviluppo delle fonti
rinnovabili
1. All'articolo 6, comma 9-bis, terzo periodo, del decreto
legislativo 3 marzo 2011, n. 28, le parole da: «Il limite di cui alla
lettera b) del punto 2» fino a: «20 MW per queste tipologie di
impianti» sono sostituite dalle seguenti: «Il limite relativo agli
impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica con
potenza complessiva superiore a 10 MW, di cui al punto 2)
dell'allegato II alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile
2006, n. 152, e il limite di cui alla lettera b) del punto 2
dell'allegato IV alla medesima parte seconda del decreto legislativo
3 aprile 2006, n. 152, per il procedimento di verifica di
assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale di cui
all'articolo 19 del medesimo decreto, sono elevati a 20 MW per queste
tipologie di impianti».))
((Art. 7 sexies
Misure di accelerazione dello sviluppo
delle fonti rinnovabili
1. All'articolo 20, comma 8, lettera c-ter), del decreto
legislativo 8 novembre 2021, n. 199, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) ai numeri 1) e 2), le parole: «300 metri» sono sostituite dalle
seguenti: «500 metri»;
b) al numero 3), le parole: «150 metri» sono sostituite dalle
seguenti: «300 metri».))
((Art. 7 septies
Semplificazione della procedura di autorizzazione per l'installazione
di infrastrutture di comunicazione elettronica
1. All'articolo 44, comma 3, del codice delle comunicazioni
elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259,
dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Tale documentazione
è esclusa per l'installazione delle infrastrutture, quali pali,
torri e tralicci, destinate ad ospitare gli impianti radioelettrici
di cui al comma 1».))
Art. 8
Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e Fondo di
garanzia PMI
1. Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti
dall'aumento dei prezzi delle forniture energetiche, le imprese con
sede in Italia clienti finali di energia elettrica e di gas naturale,
possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la
rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi
ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022, per un numero massimo di rate
mensili non superiore a ventiquattro.
2. Al fine di sostenere le specifiche esigenze di liquidità
derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di
energia elettrica e gas naturale con sede in Italia ai sensi del
comma 1, ((la SACE S.p.A. - Servizi assicurativi del commercio
estero)) rilascia le proprie garanzie in favore di banche, di
istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri
soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, entro un
limite massimo di impegni pari a 9.000 milioni di euro, alle
condizioni e secondo le modalità di cui ((agli articoli 1 e
1-bis.1)) del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con
modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40.
3. Per le medesime finalità di contenimento e supporto SACE S.p.A.
è autorizzata a concedere in favore delle imprese di assicurazione
autorizzate all'esercizio del ramo credito e cauzioni una garanzia
pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni
relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas
naturale residenti in Italia, per effetto dell'inadempimento, ((da
parte delle imprese)) con sede in Italia che presentano un fatturato
non superiore a 50 milioni di euro alla data del 31 dicembre 2021,
del debito risultante dalle fatture emesse entro il 30 giugno 2023
relative ai consumi energetici effettuati fino al 31 dicembre 2022,
conformemente alle modalità declinate dallo schema di garanzia di
cui all'articolo 35 del decreto- legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
4. Sulle obbligazioni di SACE S.p.A. derivanti dalle garanzie di
cui ai commi 2 e 3 è accordata di diritto la garanzia dello Stato a
prima richiesta e senza regresso, la cui operatività sarà
registrata da SACE S.p.A. con gestione separata. La garanzia dello
Stato è esplicita, incondizionata, irrevocabile e si estende al
rimborso del capitale, al pagamento degli interessi e ad ogni altro
onere accessorio, al netto delle commissioni ricevute per le medesime
garanzie. SACE S.p.A. svolge anche per conto del Ministero
dell'economia e delle finanze le attività relative all'escussione
della garanzia e al recupero dei crediti, che può altresì delegare
a terzi e/o agli stessi garantiti. SACE S.p.A. opera con la dovuta
diligenza professionale. Con decreto del Ministro dell'economia e
delle finanze possono essere impartiti a SACE S.p.A. indirizzi sulla
gestione dell'attività di rilascio delle garanzie e sulla verifica,
al fine dell'escussione della garanzia dello Stato, del rispetto dei
suddetti indirizzi e dei criteri e condizioni previsti dal presente
articolo.
5. Le garanzie di cui al presente articolo sono rilasciate da SACE
S.p.A. a condizione che il costo dell'operazione garantita sia
inferiore al costo che sarebbe stato richiesto dai soggetti eroganti
o dalle imprese di assicurazione per operazioni con le medesime
caratteristiche ma prive della garanzia.
6. Per le finalità di cui al presente articolo sono istituite
nell'ambito del Fondo di cui all'articolo 1, comma 14, del
decreto-legge n. 23 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla
legge n. 40 del 2020, due sezioni speciali, con autonoma evidenza
contabile a copertura delle garanzie di cui ai commi 2 e 3, con una
dotazione iniziale pari rispettivamente a 900 milioni di euro e 2000
milioni di euro alimentate, altresì, con le risorse finanziarie
versate a titolo di remunerazione della garanzia al netto dei costi
di gestione sostenuti da SACE S.p.A. per le attività svolte ai sensi
del presente articolo e risultanti dalla contabilità di SACE S.p.A.,
salvo conguaglio all'esito dell'approvazione del bilancio e al netto
delle commissioni riconosciute alle compagnie assicurative.
7. Il Fondo di garanzia di cui all'articolo 2, comma 100, lettera
a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è rifinanziato per un
importo pari a 300 milioni di euro per l'anno 2022. Alla copertura
degli oneri in termini di saldo netto da finanziare e indebitamento
netto, pari a 300 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai
sensi dell'articolo 38.
((Art. 8 bis
Misure di sostegno finanziario alle imprese
1. All'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2020, n.
23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) alla lettera m), primo periodo, le parole: «24 mesi» sono
sostituite dalle seguenti: «trenta mesi»;
b) alla lettera p-bis) è aggiunto, in fine, il seguente periodo:
«Per i medesimi finanziamenti, per i quali il termine iniziale di
rimborso del capitale inizia a decorrere in un periodo non
antecedente al 1° giugno 2022, l'anzidetto termine, su richiesta del
soggetto finanziato e previo accordo tra le parti, può essere
differito di un periodo non superiore a sei mesi, fermi restando gli
obblighi di segnalazione e prudenziali».))
Art. 9
Cedibilità dei crediti di imposta riconosciuti alle imprese
energivore e alle imprese a forte consumo di gas naturale
1. I crediti d'imposta di cui all'articolo 15 del decreto-legge 27
gennaio 2022, n. 4, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 28
marzo 2022, n. 25,)) e agli articoli 4 e 5 del decreto-legge 1° marzo
2022, n. 17, riconosciuti in favore delle imprese energivore e delle
imprese a forte consumo di gas naturale, sono utilizzabili entro la
data del 31 dicembre 2022 e sono cedibili, solo per intero, dalle
medesime imprese ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito
e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva
cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo
se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti
all'albo previsto dall'articolo 106 del testo unico delle leggi in
materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1°
settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario
iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del predetto testo unico
delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di
assicurazione autorizzate ad operare in Italia ((ai sensi del codice
delle assicurazioni private, di cui al decreto)) legislativo 7
settembre 2005, n. 209, ferma restando l'applicazione delle
disposizioni di cui all'articolo 122-bis, comma 4, del decreto-legge
19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17
luglio 2020, n. 77, per ogni cessione intercorrente tra i predetti
soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione
conclusi in violazione del primo periodo sono nulli. In caso di
cessione dei crediti d'imposta, le imprese beneficiarie richiedono il
visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che
attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto ai crediti
d'imposta. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi
dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai
soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3
del regolamento recante modalità per la presentazione delle
dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta
regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore
aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio
1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri
costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto
legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è usufruito dal
cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato
utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del
31 dicembre 2022.
2. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da
adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della
legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalità
attuative delle disposizioni di cui al presente articolo, ((comprese
quelle relative alla cessione e alla tracciabilità del credito
d'imposta,)) da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei
soggetti di cui al comma 3 dell'((articolo 3 del regolamento di cui
al decreto)) del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322.
Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in
quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6,
del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.))
Art. 10
Imprese energivore di interesse strategico
1. Al fine di assicurare sostegno economico alle imprese ad alto
consumo energetico e fino al 31 dicembre 2022, SACE S.p.A. è
autorizzata a rilasciare garanzie, per un impegno complessivo massimo
entro i 5000 milioni di euro, ai sensi delle disposizioni, in quanto
compatibili, e nei limiti delle risorse disponibili di cui
all'articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 convertito, con
modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 e nel rispetto ((dei
criteri e delle condizioni previsti)) dalla vigente disciplina in
materia di ((aiuti di Stato,)) previa notifica e autorizzazione della
Commissione europea e come ulteriormente specificato sul piano
procedurale e documentale da SACE S.p.A., in favore di banche, di
istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e degli altri
soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per
finanziamenti concessi sotto qualsiasi forma ad imprese che
gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale
individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
adottato su proposta del Ministro dello sviluppo economico di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La garanzia
copre la percentuale consentita dalla disciplina sopra richiamata.
Analoga garanzia può essere rilasciata, nel rispetto dei medesimi
criteri e condizioni sopra indicati, per il finanziamento di
operazioni di acquisto e riattivazione di impianti dismessi situati
sul territorio nazionale per la produzione destinata all'industria
siderurgica.
2. All'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, il
decimo periodo è sostituito dai seguenti «Le somme rivenienti dalla
sottoscrizione delle obbligazioni sono versate in un patrimonio
dell'emittente destinato all'attuazione e alla realizzazione del
piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria
dell'impresa in amministrazione straordinaria, previa restituzione
dei finanziamenti statali di cui all'articolo 1, comma 6-bis, del
decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito, con modificazioni,
dalla legge 1° febbraio 2016, n. 13, per la parte eventualmente
erogata, e, nei limiti delle disponibilità residue, a interventi
volti alla tutela della sicurezza e della salute, di ripristino e di
bonifica ambientale secondo le modalità previste dall'ordinamento
vigente, nonchè per un ammontare determinato, nel limite massimo di
150 milioni di euro, con decreto del Ministro dello sviluppo
economico e del Ministro della transizione ecologica, da adottare di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il
Presidente della regione Puglia, a progetti di decarbonizzazione del
ciclo produttivo dell'acciaio presso lo stabilimento siderurgico di
Taranto, proposti anche dal gestore dello stabilimento stesso ed
attuati dall'organo commissariale di ILVA S.p.A., che può avvalersi
di organismi in house dello Stato. Restano comunque impregiudicate le
intese già sottoscritte fra il gestore e l'organo commissariale di
ILVA S.p.A alla data di entrata in vigore della presente
disposizione. Le modalità di valutazione, approvazione e attuazione
dei progetti di decarbonizzazione da parte dell'organo commissariale
di ILVA S.p.A. sono individuate con il decreto di cui al decimo
periodo.».
((Art. 10 bis
Qualificazione delle imprese per l'accesso ai benefici di cui agli
articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77
1. Ai fini del riconoscimento degli incentivi fiscali di cui agli
articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, a
decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 30 giugno 2023, l'esecuzione
dei lavori di importo superiore a 516.000 euro, relativi agli
interventi previsti dall'articolo 119 ovvero dall'articolo 121, comma
2, del citato decreto-legge n. 34 del 2020, è affidata:
a) ad imprese in possesso, al momento della sottoscrizione del
contratto di appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del
contratto di subappalto, della occorrente qualificazione ai sensi
dell'articolo 84 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto
legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
b) ad imprese che, al momento della sottoscrizione del contratto di
appalto ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di
subappalto, documentano al committente ovvero all'impresa
subappaltante l'avvenuta sottoscrizione di un contratto finalizzato
al rilascio dell'attestazione di qualificazione con uno degli
organismi previsti dall'articolo 84 del codice dei contratti
pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
2. A decorrere dal 1° luglio 2023, ai fini del riconoscimento degli
incentivi fiscali di cui agli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19
maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17
luglio 2020, n. 77, l'esecuzione dei lavori di importo superiore a
516.000 euro, relativi agli interventi previsti dall'articolo 119
ovvero dall'articolo 121, comma 2, del citato decreto-legge n. 34 del
2020, è affidata esclusivamente alle imprese in possesso, al momento
della sottoscrizione del contratto di appalto ovvero, in caso di
imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto, della
occorrente qualificazione ai sensi dell'articolo 84 del codice dei
contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n.
50.
3. In relazione ai lavori affidati alle imprese di cui alla lettera
b) del comma 1, la detrazione relativa alle spese sostenute a
decorrere dal 1° luglio 2023 è condizionata dell'avvenuto rilascio
dell'attestazione di qualificazione di cui all'articolo 84 del codice
dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016,
n. 50, all'impresa esecutrice.
4. Le disposizioni del comma 1 non si applicano ai lavori in corso
di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto, nonchè ai contratti di appalto o
di subappalto aventi data certa, ai sensi dell'articolo 2704 del
codice civile, anteriore alla data di entrata in vigore della legge
di conversione del presente decreto.))
((Art. 10 ter
Ulteriori disposizioni di sostegno alle imprese
1. Al fine di promuovere la ripresa delle attività danneggiate
dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, le autorizzazioni
concernenti l'utilizzazione temporanea del suolo pubblico concesse ai
sensi dell'articolo 9-ter, commi 4 e 5, del decreto-legge 28 ottobre
2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre
2020, n. 176, sono prorogate al 30 settembre 2022, salvo disdetta
dell'interessato.
2. La proroga di cui al comma 1 è subordinata all'avvenuto
pagamento del canone unico di cui all'articolo 1, comma 816, della
legge 27 dicembre 2019, n. 160. I comuni possono comunque prevedere
la riduzione o l'esenzione dal pagamento del canone unico per le
attività di cui al comma 1.))
((Art. 10 quater
Proroga degli interventi di ricostruzione relativi ad imprese
agricole ed agroindustriali colpite dal sisma del 2012
1. All'articolo 3-bis, comma 4-bis, del decreto-legge 6 luglio
2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
2012, n. 135, le parole: «31 dicembre 2022» sono sostituite dalle
seguenti: «31 dicembre 2023».))
((Art. 10 quinquies
Disposizioni in materia di alloggi
di edilizia residenziale pubblica
1. All'articolo 31 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 47, il terzo periodo è sostituito dal seguente: «Entro
novanta giorni dalla data di ricezione dell'istanza da parte dei
soggetti interessati, e relativamente alle aree per le quali il
consiglio comunale ha deliberato la trasformazione del diritto di
superficie in diritto di piena proprietà, il comune deve trasmettere
le proprie determinazioni in ordine al corrispettivo dovuto e alla
procedura di trasformazione»;
b) al comma 48, primo periodo, le parole: «dell'articolo 5-bis,
comma 1, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con
modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, escludendo la
riduzione prevista dal secondo periodo dello stesso comma,» sono
sostituite dalle seguenti: «dell'articolo 37, comma 1, del testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
espropriazione per pubblica utilità, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,»;
c) al comma 48, secondo periodo, le parole: «, con l'ulteriore
limite massimo di euro 5.000 per singola unità abitativa e relative
pertinenze avente superficie residenziale catastale fino a 125 metri
quadrati e di euro 10.000 per singola unità abitativa e relative
pertinenze avente superficie residenziale catastale maggiore di 125
metri quadrati, indipendentemente dall'anno di stipulazione della
relativa convenzione» sono soppresse;
d) al comma 49-bis, il secondo e il settimo periodo sono
soppressi.))
((Art. 10 sexies
Misure ai fini dell'effettiva concessione del credito d'imposta per
contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino
nel settore del commercio e della distribuzione di prodotti
tessili, calzaturieri e di pelletteria
1. All'articolo 48-bis, comma 3, del decreto-legge 19 maggio 2020,
n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.
77, le parole: «nel periodo d'imposta successivo a quello di
maturazione» sono sostituite dalle seguenti: «nei periodi d'imposta
successivi a quello di maturazione».
2. Dall'attuazione del presente articolo non derivano nuovi oneri a
carico della finanza pubblica.))
((Art. 10 septies
Misure a sostegno dell'edilizia privata
1. In considerazione delle conseguenze derivanti dalle difficoltà
di approvvigionamento dei materiali nonchè dagli incrementi
eccezionali dei loro prezzi, sono prorogati di un anno:
a) i termini di inizio e di ultimazione dei lavori, di cui
all'articolo 15 del testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, relativi ai permessi di
costruire rilasciati o formatisi fino al 31 dicembre 2022, purchè i
suddetti termini non siano già decorsi al momento della
comunicazione dell'interessato di volersi avvalere della presente
proroga e sempre che i titoli abilitativi non risultino in contrasto,
al momento della comunicazione del soggetto medesimo, con nuovi
strumenti urbanistici approvati nonchè con piani o provvedimenti di
tutela dei beni culturali o del paesaggio, ai sensi del codice di cui
al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. La disposizione di cui
al periodo precedente si applica anche ai termini relativi alle
segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA), nonchè delle
autorizzazioni paesaggistiche e alle dichiarazioni e autorizzazioni
ambientali comunque denominate. Le medesime disposizioni si applicano
anche ai permessi di costruire e alle SCIA per i quali
l'amministrazione competente abbia accordato una proroga ai sensi
dell'articolo 15, comma 2, del testo unico di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, o ai sensi
dell'articolo 10, comma 4, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120,
e dell'articolo 103, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27;
b) il termine di validità nonchè i termini di inizio e fine
lavori previsti dalle convenzioni di lottizzazione di cui
all'articolo 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, o dagli accordi
similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonchè i
termini concernenti i relativi piani attuativi e qualunque altro atto
ad essi propedeutico, formatisi fino al 31 dicembre 2022, purchè non
siano in contrasto con piani o provvedimenti di tutela dei beni
culturali o del paesaggio, ai sensi del codice di cui al decreto
legislativo n. 42 del 2004. La presente disposizione si applica anche
ai diversi termini relativi alle convenzioni di lottizzazione di cui
all'articolo 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, o agli accordi
similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonchè ai
relativi piani attuativi che hanno usufruito della proroga di cui
all'articolo 30, comma 3-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n.
69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
e della proroga di cui all'articolo 10, comma 4-bis, del citato
decreto-legge n. 76 del 2020.))
Art. 11
Disposizioni in materia di integrazione salariale
((1. All'articolo 44 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.
148, dopo il comma 11-quater sono aggiunti i seguenti:))
«11-quinquies. Per fronteggiare, nell'anno 2022, situazioni di
particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro di cui
all'articolo 10 che non possono più ricorrere ai trattamenti
ordinari di integrazione salariale per esaurimento dei limiti di
durata nell'utilizzo delle relative prestazioni è riconosciuto, in
deroga agli articoli 4 e 12, nel limite di spesa di 150 milioni di
euro per l'anno 2022, un trattamento ordinario di integrazione
salariale per un massimo di ventisei settimane fruibili fino al 31
dicembre 2022. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del
limite di spesa di cui al primo periodo. Qualora dal monitoraggio
emerga il raggiungimento, anche in via prospettica, del predetto
limite di spesa, l'INPS non prende in considerazione ulteriori
domande.
11-sexies. Per fronteggiare, nell'anno 2022, situazioni di
particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro che occupano
fino a 15 dipendenti ((di cui ai codici)) Ateco indicati
nell'Allegato I al presente decreto rientranti nel campo di
applicazione degli articoli 26, 29 e 40 che non possono più
ricorrere all'assegno di integrazione salariale per esaurimento dei
limiti di durata nell'utilizzo delle relative prestazioni è
riconosciuto, in deroga agli articoli 4, 29, comma 3-bis e 30, comma
1-bis, nel limite di spesa di 77,5 milioni di euro per l'anno 2022,
un ulteriore trattamento di integrazione salariale per un massimo di
otto settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. L'INPS provvede al
monitoraggio del rispetto del limite di spesa di cui al primo
periodo. Qualora dal monitoraggio emerga il raggiungimento, anche in
via prospettica, del predetto limite di spesa, l'INPS non prende in
considerazione ulteriori domande.
11-septies. Al fine di ottimizzare l'allocazione delle risorse
disponibili, limitatamente all'anno 2022, qualora all'esito
dell'attività di monitoraggio ivi prevista dovessero emergere
economie rispetto alle somme stanziate in sede di attuazione di
quanto previsto dai commi 11-ter o 11-quinquies, l'INPS, previa
comunicazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al
Ministero dell'economia e delle finanze, può rimodulare le predette
risorse tra le misure di cui ai citati commi 11-ter e 11-quinquies,
fermi restando l'invarianza degli effetti sui saldi di finanza
pubblica e l'importo complessivo di 300 milioni di euro per l'anno
2022.».
2. Ai fini di fronteggiare le difficoltà economiche derivanti
dalla grave crisi internazionale in atto in Ucraina, i datori di
lavoro di cui ai codici Ateco indicati nell'Allegato A al presente
decreto che, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
decreto fino al 31 maggio 2022, sospendono o riducono l'attività
lavorativa ai sensi del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.
148, sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale di
cui agli articoli 5, 29, comma 8 e 33, comma 2 del decreto
legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
3. Agli oneri derivanti dal comma 1 pari a 227,5 milioni ((di
euro)) per l'anno 2022 e alle minori entrate derivanti dal medesimo
comma valutate in 1,3 milioni di euro per l'anno 2023 e alle minori
entrate derivanti dal comma 2 valutate in 34,4 milioni di euro per
l'anno 2022 e in 5,3 milioni di euro per l'anno 2024 si provvede:
a) quanto a 224,1 milioni di euro per l'anno 2022, mediante
corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui
all'articolo 1, comma 120 della legge 30 dicembre 2021, n. 234;
b) quanto a 3,4 milioni di euro per l'anno 2022 mediante le
maggiori entrate derivanti dal comma 1;
c) quanto a 1,3 milioni di euro per l'anno 2023 mediante le
maggiori entrate derivanti dal comma 2;
d) quanto a 0,5 milioni di euro per l'anno 2024 mediante le
maggiori entrate derivanti dal comma 1;
e) quanto a 34,4 milioni di euro per l'anno 2022 e 4,8 milioni di
euro per l'anno 2024 ai sensi dell'articolo 38.
Art. 12
Agevolazione contributiva per il personale
delle aziende in crisi
1. All'articolo 1, comma 119, della legge 30 dicembre 2021, n. 234
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, dopo le parole «di cui all'articolo 1, comma
852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296» sono inserite le seguenti:
«, lavoratori licenziati per riduzione di personale da dette imprese
nei sei mesi precedenti, ovvero lavoratori impiegati in rami di
azienda oggetto di trasferimento da parte delle imprese suddette»;
b) dopo il terzo periodo è inserito il seguente: «In caso di
assunzione di lavoratori che godano della Nuova Assicurazione Sociale
per l'impiego è comunque escluso il cumulo del beneficio di cui alla
presente disposizione con quello previsto dall'articolo 2, comma
10-bis, della legge 28 giugno 2012, n. 92.».
2. I benefici contributivi di cui al comma 1 sono riconosciuti nel
limite di 2,1 milioni di euro per l'anno 2022, 6,3 milioni di euro
per l'anno 2023, 6,3 milioni di euro per l'anno 2024 e 4,2 milioni di
euro per l'anno 2025. L'INPS effettua il monitoraggio delle minori
entrate contributive derivanti dal comma 1 e qualora, nell'ambito
della predetta attività di monitoraggio, emerga il raggiungimento,
anche in via prospettica, del limite di spesa di cui al primo periodo
del presente comma, l'INPS non prende in considerazione ulteriori
domande per l'accesso al beneficio contributivo di cui al comma 1.
Alle minori entrate derivanti dal primo periodo del presente comma,
pari a 2,1 milioni di euro per l'anno 2022, 6,3 milioni di euro per
l'anno 2023, 6,3 milioni di euro per l'anno 2024, 4,2 milioni di euro
per l'anno 2025 e valutate in 0,7 milioni di euro per l'anno 2027, si
provvede:
a) quanto a 0,8 milioni ((di euro)) per l'anno 2023, 2,1 milioni
di euro per l'anno 2024 e 1,4 milioni di euro per l'anno 2025 con le
maggiori entrate derivanti dal presente articolo;
b) quanto a 2,1 milioni di euro per l'anno 2022, 5,5 milioni di
euro per l'anno 2023, 4,2 milioni di euro per l'anno 2024, 2,8
milioni di euro per l'anno 2025 e a 0,7 milioni di euro per l'anno
2027, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo
speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale
2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali»,
della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del
Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo
parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dello
sviluppo economico.
((Art. 12 bis
Decorrenza dei termini relativi ad adempimenti a carico del libero
professionista in caso di malattia o di infortunio
1. Le disposizioni di cui all'articolo 22-bis del decreto-legge 22
marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21
maggio 2021, n. 69, si applicano con effetto retroattivo agli eventi
verificatisi a decorrere dalla data di dichiarazione dello stato di
emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso
all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili,
di cui alla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020.
Non si dà luogo al rimborso delle sanzioni e degli interessi
eventualmente già pagati. Sono fatte salve le dichiarazioni di
regolarità contributiva già emesse, che non possono essere oggetto
di riesame o di annullamento.
2. Con decreto del Ministero della giustizia, da adottare di
concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro sessanta giorni
dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del
presente decreto, sono stabilite le modalità di attuazione del
presente articolo.
3. All'onere derivante dal presente articolo, valutato in 3,6
milioni di euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente
riduzione del Fondo per esigenze indifferibili di cui all'articolo 1,
comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.))
((Art. 12 ter
Modifiche al decreto legislativo
14 settembre 2015, n. 148
1. All'articolo 26, comma 9, del decreto legislativo 14 settembre
2015, n. 148, dopo la lettera c) è aggiunta la seguente:
c-bis) assicurare, in via opzionale, il versamento mensile di
contributi previdenziali nel quadro dei processi connessi alla
staffetta generazionale a favore di lavoratori che raggiungono i
requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei
successivi tre anni, consentendo la contestuale assunzione presso il
medesimo datore di lavoro di lavoratori di età non superiore a 35
anni compiuti per un periodo non inferiore a tre anni».
2. All'articolo 33, comma 3, del citato decreto legislativo n. 148
del 2015 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Gli oneri e le
minori entrate relativi alla prestazione di cui all'articolo 26,
comma 9, lettera c-bis), sono finanziati mediante un contributo
straordinario a carico esclusivo del datore di lavoro di importo
corrispondente al fabbisogno di copertura delle predette voci di
costo».))
((Art. 12 quater
Disposizioni in materia di lavoro sportivo
1. All'articolo 16 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.
147, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 5-quater è sostituito dal seguente:
«5-quater. Ai rapporti di lavoro sportivo regolati dalla legge 23
marzo 1981, n. 91, e dal decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36,
non si applicano le disposizioni del presente articolo. Ferme
restando le condizioni di cui al presente articolo, le disposizioni
dello stesso si applicano esclusivamente nel caso in cui i redditi
derivanti dai predetti rapporti di lavoro sportivo siano prodotti in
discipline riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano
(CONI) nelle quali le Federazioni sportive nazionali di riferimento e
le singole Leghe professionistiche abbiano conseguito la
qualificazione professionistica entro l'anno 1990, il contribuente
abbia compiuto il ventesimo anno di età e il reddito complessivo
dello stesso sia superiore ad euro 1.000.000, nonchè nel caso in cui
detti redditi siano prodotti in discipline riconosciute dal CONI
nelle quali le Federazioni sportive nazionali di riferimento e le
singole Leghe professionistiche abbiano conseguito la qualificazione
professionistica dopo l'anno 1990, il contribuente abbia compiuto il
ventesimo anno di età e il reddito complessivo dello stesso sia
superiore ad euro 500.000. In tali circostanze i redditi di cui al
comma 1 concorrono alla formazione del reddito complessivo
limitatamente al 50 per cento del loro ammontare. A tali rapporti non
si applicano, in ogni caso, le disposizioni dei commi 3-bis, quarto
periodo, e 5-bis del presente articolo»;
b) il comma 5-quinquies è sostituito dal seguente:
«5-quinquies. Per i rapporti di lavoro sportivo ai quali risulta
applicabile il regime di cui al presente articolo, l'esercizio
dell'opzione per il regime agevolato ivi previsto comporta il
versamento di un contributo pari allo 0,5 per cento della base
imponibile. Le entrate derivanti dal contributo di cui al primo
periodo sono versate a un apposito capitolo dell'entrata del bilancio
dello Stato per essere riassegnate a un apposito capitolo, da
istituire nello stato di previsione del Ministero dell'economia e
delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo
della Presidenza del Consiglio dei ministri, per il potenziamento dei
settori giovanili. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, su proposta dell'autorità di Governo delegata per lo
sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze,
sono definiti i criteri e le modalità di attuazione del presente
comma, con riferimento al decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze di cui al comma 3».
2. Il comma 8 dell'articolo 36 del decreto legislativo 28 febbraio
2021, n. 36, è abrogato.
3. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dal
periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge
di conversione del presente decreto. In ogni caso, le disposizioni di
cui ai commi 5-quater e 5-quinquies dell'articolo 16 del decreto
legislativo n. 147 del 2015, nel testo vigente prima della data di
entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto,
continuano ad applicarsi ai redditi derivanti dai contratti in essere
alla medesima data e fino alla loro naturale scadenza.))
((Art. 12 quinquies
Modifica al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di
contratto di somministrazione
1. All'articolo 31, comma 1, ultimo periodo, del decreto
legislativo 15 giugno 2015, n. 81, le parole: «31 dicembre 2022» sono
sostituite dalle seguenti: «30 giugno 2024».))
((Art. 12 sexies
Comunicazioni di avvio dell'attività dei lavoratori autonomi
occasionali
1. All'articolo 14, comma 1, secondo periodo, del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, dopo le parole: «Con riferimento
all'attività dei lavoratori autonomi occasionali,» sono inserite le
seguenti: «fatte salve le attività autonome occasionali intermediate
dalle piattaforme digitali di cui al decreto-legge 6 novembre 2021,
n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021,
n. 233,» e le parole: «mediante SMS o posta elettronica» sono
sostituite dalle seguenti: «mediante modalità informatiche».))
((Art. 12 septies
Modifiche alla legge 29 marzo 1985, n. 113, in materia di disciplina
del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei
centralinisti non vedenti
1. Alla legge 29 marzo 1985, n. 113, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) le parole: «centralinisti non vedenti», «centralinisti
telefonici non vedenti», «centralinisti telefonici ciechi» e
«centralinisti telefonici privi della vista», ovunque ricorrono, sono
sostituite dalle seguenti: «centralinisti telefonici e operatori
della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della
vista»;
b) all'articolo 3, il comma 6 è sostituito dal seguente:
«6. I lavoratori assunti ai sensi del presente articolo sono
computati nella quota di riserva di assunzioni obbligatorie di cui
all'articolo 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, che deve risultare
nel prospetto informativo di cui all'articolo 9, comma 6, della
citata legge n. 68 del 1999»;
c) all'articolo 5, il comma 4 è sostituito dal seguente:
«4. I soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di
installazione di fornitura di reti pubbliche di comunicazione
elettronica e di telefonia accessibile al pubblico sono tenuti a
comunicare, secondo le modalità definite con decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri, ovvero del Ministro per le disabilità,
di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
l'elenco dei datori di lavoro pubblici e privati presso i quali sono
stati installati o modificati i centralini telefonici di cui
all'articolo 3, comma 1, che comportino l'obbligo di assunzione»;
d) all'articolo 6, il comma 6 è sostituito dal seguente:
«6. La graduatoria dei centralinisti telefonici e operatori della
comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista
nonchè l'elenco dei posti disponibili sono resi accessibili al
pubblico mediante pubblicazione nei siti internet istituzionali delle
regioni, nel rispetto dei requisiti di accessibilità dei siti
internet di cui alla legge 9 gennaio 2004, n. 4, e mediante
affissione presso l'ufficio del servizio competente, salvo quanto
previsto dal regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 27 aprile 2016, in materia di accesso ai dati
personali da parte della persona alla quale i dati si riferiscono».))
Art. 13
Ferrobonus e marebonus
1. Per le finalità di cui all'articolo 1, comma 647, della legge
28 dicembre 2015, n. 208, fermo restando quanto previsto
dall'articolo 1, comma 110, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e
dall'articolo 1, comma 672, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è
autorizzata la spesa di ulteriori 19,5 milioni di euro per l'anno
2022.
2. Per le finalità di cui all'articolo 1, comma 648, della legge
28 dicembre 2015, n. 208, fermo restando quanto previsto
dall'articolo 1, comma 111, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e
dall'articolo 1, comma 673, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è
autorizzata la spesa di ulteriori 19 milioni di euro per l'anno 2022.
3. Agli oneri derivanti dai commi 1 e 2, pari a complessivi 38,5
milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo
38.
((Art. 13 bis
Canoni di concessione per aree demaniali in ambito portuale, per la
promozione del traffico ferroviario delle merci
1. Al fine di promuovere il traffico ferroviario delle merci in
ambito portuale, ciascuna Autorità di sistema portuale,
relativamente a concessioni in essere per aree demaniali su cui
insistono attività terminalistiche, può riconoscere, nell'ambito
delle risorse disponibili a legislazione vigente, nel rispetto degli
equilibri di bilancio e senza utilizzo dell'avanzo di
amministrazione, nonchè nel rispetto dei limiti minimi dei canoni di
cui all'articolo 18 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, una
progressiva diminuzione dei canoni di concessione in funzione del
raggiungimento di specifici obiettivi di traffico ferroviario
portuale generato da ciascuna area o comunque ad essa riconducibile.
Ciascuna Autorità di sistema portuale stabilisce gli obiettivi
specifici di traffico ferroviario, l'entità e le modalità di
determinazione dello sconto compatibilmente con le risorse
disponibili nei propri bilanci.))
((Art. 13 ter
Disposizioni in materia di ingresso di marittimi stranieri per lo
svolgimento di particolari attività
1. All'articolo 27 del testo unico delle disposizioni concernenti
la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, dopo
il comma 1-sexies è inserito il seguente:
«1-septies. I lavoratori marittimi chiamati per l'imbarco su navi,
anche battenti bandiera di uno Stato non appartenente all'Unione
europea, ormeggiate in porti italiani sono autorizzati a svolgere
attività lavorativa a bordo, previa acquisizione del visto di
ingresso per lavoro per il periodo necessario allo svolgimento della
medesima attività lavorativa e comunque non superiore ad un anno. Ai
fini dell'acquisizione del predetto visto non è richiesto il nulla
osta al lavoro. Si applicano le disposizioni del presente testo unico
e del relativo regolamento di attuazione concernenti il soggiorno di
marittimi stranieri chiamati per l'imbarco su navi italiane da
crociera».))
Art. 14
Clausola di adeguamento ((del corrispettivo per il servizio nei
contratti di trasporto di merci su strada))
1. All'articolo 6 del ((decreto legislativo 21 novembre 2005,)) n.
286, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 3, lettera d), dopo le parole «modalità di
pagamento» sono inserite le seguenti: «, nonchè clausola di
adeguamento di tale corrispettivo al costo del carburante, sulla base
delle variazioni intervenute nel prezzo del gasolio da autotrazione a
seguito delle rilevazioni mensili del Ministero della transizione
ecologica, qualora dette variazioni superino del 2 per cento il
valore preso a riferimento al momento della stipulazione del
contratto o dell'ultimo adeguamento effettuato»;
b) dopo il comma 6 è aggiunto il seguente: «6-bis. Al fine di
mitigare gli effetti conseguenti all'aumento dei costi del carburante
per autotrazione incentivando, al contempo, il ricorso alla forma
scritta nella ((stipulazione dei contratti)) di trasporto di merci su
strada, il corrispettivo, nei contratti di trasporto di merci su
strada conclusi in forma non scritta, si determina in base ai valori
indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell'impresa di
trasporto merci per conto di terzi, pubblicati e aggiornati dal
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ai sensi
dell'articolo 1, comma 250, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.».
2. All'articolo 1, comma 250, della legge 23 dicembre 2014, n. 190,
dopo le parole «pubblica e aggiorna» è inserita la seguente:
«trimestralmente».
Art. 15
((Contributi)) per il settore dell'autotrasporto
1. Al fine di sostenere il settore dell'autotrasporto in
considerazione degli effetti economici derivanti dall'eccezionale
incremento dei prezzi dei prodotti energetici, l'autorizzazione di
spesa di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 28 dicembre
1998, n. 451, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio
1999, n. 40, è ulteriormente incrementata di 15 milioni di euro per
l'anno 2022.
2. Per le medesime finalità di cui al comma 1, l'autorizzazione di
spesa di cui all'articolo 1, comma 150, della legge 23 dicembre 2014,
n. 190, è ulteriormente incrementata di 5 milioni di euro per l'anno
2022. Tali risorse sono destinate ad aumentare la deduzione
forfettaria, limitatamente al periodo d'imposta 2021, di spese non
documentate di cui all'articolo 1, comma 106, della legge 23 dicembre
2005, n. 266.
3. Agli oneri derivanti ((dai commi 1 e 2,)) pari a 20 milioni di
euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38.
Art. 16
((Esonero dal versamento)) del contributo per il funzionamento
dell'Autorità di regolazione dei trasporti
1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli
aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti
energetici, per l'esercizio finanziario 2022, le imprese di
autotrasporto merci per conto di terzi, iscritte all'Albo nazionale
delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di
cose per conto di terzi di cui alla legge 6 giugno 1974, n. 298, non
sono tenute al versamento del contributo, di cui all'articolo 37,
comma 6, lettera b), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
A tal fine è autorizzata la spesa pari a 1,4 milioni di euro per
l'anno 2022, alla cui copertura si provvede mediante corrispondente
utilizzo delle risorse di cui al Fondo di parte corrente di cui
all'articolo 34-ter, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196,
iscritto nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture
e della mobilità sostenibili.
Art. 17
Fondo per il sostegno del settore dell'autotrasporto
1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli
aumenti eccezionali ((dei prezzi dei carburanti,)) è istituito un
fondo, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e
della mobilità sostenibili, con una dotazione di 500 milioni di euro
per l'anno 2022, da destinare al sostegno del settore
dell'autotrasporto.
2. ((Con decreto del Ministro)) delle infrastrutture e della
mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata
in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri di
determinazione, le modalità di assegnazione e le procedure di
erogazione delle risorse di cui al comma 1, nel rispetto della
normativa europea sugli aiuti di Stato.
3. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione, pari a 500
milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo
38.
((Art. 17 bis
Istituzione del sistema di interscambio di pallet.
Finalità e definizioni
1. Le disposizioni di cui al presente articolo e all'articolo
17-ter si applicano ai pallet standardizzati interscambiabili,
utilizzati per la produzione, lo stoccaggio, la movimentazione e il
trasporto delle merci.
2. Ai fini dell'istituzione di un sistema di interscambio di pallet
si adottano le seguenti definizioni:
a) pallet (UNI EN ISO 445): piattaforma rigida orizzontale
caratterizzata da un'altezza minima compatibile con la
movimentazione, tramite carrelli transpallet o carrelli elevatori a
forche e altre appropriate attrezzature di movimentazione, impiegata
come supporto per la raccolta, l'immagazzinamento, la movimentazione
e il trasporto di merci e di carichi. Essa può essere costruita o
equipaggiata con struttura superiore;
b) pallet standardizzato: comprende una serie di tipologie di
pallet per usi specifici in riferimento a un dato mercato e risponde
alla necessità di armonizzazione e di riduzione dei costi, legata
agli scambi di merci su pallet e alla gestione dei parchi;
c) pallet interscambiabile: pallet standardizzato riutilizzato e
non ceduto a titolo di vendita al destinatario della merce.
3. Le caratteristiche di ciascuna tipologia di pallet sono
stabilite da specifici capitolati tecnici che costituiscono documenti
di riferimento su scala mondiale.))
((Art. 17 ter
Disciplina del sistema di interscambio di pallet
1. I soggetti che ricevono, a qualunque titolo, fatta salva la
compravendita, i pallet di cui all'articolo 17-bis sono obbligati
alla restituzione al proprietario o al committente di un uguale
numero di pallet della medesima tipologia, con caratteristiche
tecnico-qualitative assimilabili o equiparabili a quelle dei pallet
ricevuti.
2. Fatto salvo il caso in cui siano stati espressamente dispensati
dal proprietario o dal committente, l'obbligo di cui al comma 1
permane in carico ai soggetti tenuti alla restituzione dei pallet,
indipendentemente dallo stato di conservazione e dalla conformità
tecnica degli stessi. La tipologia dei pallet interscambiabili di cui
all'articolo 17-bis è indicata sui relativi documenti di trasporto
del mittente e non è modificabile dai soggetti riceventi.
3. In caso di impossibilità a provvedere all'immediato
interscambio di pallet, il soggetto obbligato alla restituzione è
tenuto all'emissione contestuale di apposito voucher, digitale o
cartaceo, avente funzione di titolo di credito improprio cedibile a
terzi senza vincoli di forma, debitamente sottoscritto, contenente
data, denominazione dell'emittente e del beneficiario, nonchè
indicazione della tipologia e quantità dei pallet da restituire. La
mancata indicazione sul voucher di tutti i suddetti requisiti
informativi comporta il diritto, per il possessore del voucher
medesimo, di richiedere immediatamente al soggetto obbligato alla
restituzione il pagamento di un importo pari al valore di mercato di
ciascun pallet, determinato ai sensi del comma 6, moltiplicato per il
numero di pallet non restituiti. Al voucher si applica la disciplina
di cui all'articolo 1992 del codice civile.
4. La mancata riconsegna di uno o più pallet entro sei mesi dalla
data di emissione del voucher, secondo quanto previsto dal comma 3,
comporta l'obbligo, per il soggetto obbligato alla restituzione, del
pagamento di un importo pari al valore di mercato di ciascun pallet,
determinato ai sensi del comma 6, moltiplicato per il numero di
pallet non restituiti. È fatto obbligo al possessore del voucher di
restituirlo all'emittente, al momento della restituzione dei pallet
ivi indicati o al momento del pagamento del relativo importo,
determinato ai sensi del comma 6.
5. Ogni patto contrario alle disposizioni di cui al presente
articolo e all'articolo 17-bis è nullo.
6. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare
entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto, sono stabilite le caratteristiche
tecnico-qualitative e sono determinati il valore di mercato del
pallet interscambiabile e le tempistiche per il suo aggiornamento.
Con il medesimo decreto è indicata la struttura, tra quelle già
esistenti presso il Ministero dello sviluppo economico, competente a
svolgere attività di vigilanza e di monitoraggio del corretto
funzionamento del sistema di interscambio di pallet, anche con
l'obiettivo di garantire il livello minimo di impatto ambientale.
7. I soggetti coinvolti nel mercato dei pallet possono segnalare
eventuali violazioni alla struttura di cui al comma 6.))
((Art. 17 quater
Clausola di invarianza finanziaria
1. Dall'attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 17-bis e
17-ter non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della
finanza pubblica. Le amministrazioni interessate vi provvedono nei
limiti delle risorse umane e finanziarie assegnate a legislazione
vigente.))
Art. 18
Contributo, sotto forma di credito d'imposta, per l'acquisto di
carburanti per l'esercizio dell'attività agricola e della pesca
1. Alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è
riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri
effettivamente sostenuti per l'acquisto di gasolio e benzina per la
trazione dei mezzi utilizzati per l'esercizio dell'attività agricola
e della pesca, un contributo straordinario, sotto forma di credito di
imposta, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto
del carburante effettuato nel primo trimestre solare dell'anno 2022,
comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, al netto
dell'imposta sul valore aggiunto.
2. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile
esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro la data del 31 dicembre
2022. Non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della
legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il credito d'imposta non concorre
alla formazione del reddito d'impresa nè della base imponibile
dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai
fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo
unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Il credito d'imposta è
cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi
costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non
concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile
dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al
superamento del costo sostenuto.
3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è cedibile, solo per
intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli
istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza
facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due
ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e
intermediari finanziari iscritti all'albo previsto dall'articolo 106
del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui
al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, società
appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo di cui
all'articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad
operare in Italia ((ai sensi del codice delle assicurazioni private,
di cui al decreto)) legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma
restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo
122-bis, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per
ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva
alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del primo
periodo sono nulli. In caso di cessione del credito d'imposta, le
imprese beneficiarie richiedono il visto di conformità dei dati
relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei
presupposti che danno diritto al credito d'imposta di cui al presente
articolo. Il visto di conformità è rilasciato ai sensi
dell'articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai
soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell'articolo 3
del regolamento recante modalità per la presentazione delle
dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta
regionale sulle attività produttive e all'imposta sul valore
aggiunto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio
1998, n. 322, e dai responsabili dell'assistenza fiscale dei centri
costituiti dai soggetti di cui all'articolo 32 del citato decreto
legislativo n. 241 del 1997. Il credito d'imposta è utilizzato dal
cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato
utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del
31 dicembre 2022. Le modalità attuative delle disposizioni relative
alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da
effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti
previsti dal comma 3 dell'articolo 3 del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono
definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.
Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 122-bis, nonchè, in
quanto compatibili, quelle di cui all'articolo 121, commi da 4 a 6,
del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ((convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.))
4. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto
della normativa europea in materia di aiuti di Stato. Ai relativi
adempimenti europei provvede il Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali.
5. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 140,1
milioni di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo
38.
6. Il Ministero dell'economia e delle finanze effettua il
monitoraggio delle fruizioni del credito d'imposta di cui al presente
articolo, ai fini di quanto previsto dall'articolo 17, comma 13,
della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Art. 19
Rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari
1. Al fine di sostenere la continuità produttiva delle imprese
agricole, della pesca e dell'acquacoltura, in forma individuale o
societaria, le esposizioni in essere alla data di entrata in vigore
del presente decreto, concesse dalle banche e dagli altri soggetti
autorizzati all'esercizio del credito e destinate a finanziare le
attività delle imprese medesime, possono essere rinegoziate e
ristrutturate per un periodo di rimborso fino a venticinque anni.
2. Nel rispetto delle disposizioni stabilite dal regolamento (UE)
n. 1408/2013, della Commissione, del 18 dicembre 2013 e dal
regolamento (UE) n. 717/2014, della Commissione del 27 giugno 2014,
relativi all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul
funzionamento dell'Unione Europea agli aiuti «de minimis» ((nei
settori agricolo e della pesca)) e dell'acquacoltura, le operazioni
di rinegoziazione e ristrutturazione di cui al comma 1 possono essere
assistite dalla garanzia gratuita fornita dall'Istituto di servizi
per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) ai sensi dell'articolo 17,
comma 2 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Per la
concessione delle predette garanzie è autorizzata, in favore di
ISMEA, la spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2022.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 20 milioni di
euro per l'anno 2022, si provvede, quanto a 10 milioni di euro,
mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo di cui
all'articolo 1, comma 515 della legge 30 dicembre 2021, n. 234;
quanto a 10 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione
dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 522 della
legge 30 dicembre 2021, n. 234.
((3-bis. Per le finalità di cui al comma 1, dopo l'articolo
8-quinquies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, è inserito il
seguente:
«Art. 8-quinquies.1 (Ulteriori disposizioni per la rateizzazione in
materia di debiti relativi alle quote latte). - 1. Successivamente
all'iscrizione a ruolo, il produttore interessato può presentare
all'AGEA, per il tramite dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, la
richiesta di rateizzazione di cui all'articolo 8-quater, a pena di
decadenza, entro sessanta giorni dalla notifica, da parte della
stessa Agenzia, del primo atto di riscossione utile, inclusi quelli
della procedura cautelare o esecutiva, eventualmente intrapresa.
2. A seguito della presentazione dell'istanza di cui al comma 1,
soltanto se tempestiva, l'Agenzia delle entrate-Riscossione:
a) sospende immediatamente ogni ulteriore iniziativa finalizzata
alla riscossione delle somme iscritte a ruolo;
b) trasmette in via telematica la predetta istanza all'AGEA, entro
il termine di dieci giorni successivi alla data della relativa
ricezione.
3. L'AGEA, mediante posta elettronica certificata ovvero mediante
raccomandata con avviso di ricevimento, comunica al produttore
l'esito dell'esame della richiesta di rateizzazione e:
a) in caso di accoglimento, il produttore rinuncia espressamente ad
ogni azione giudiziaria eventualmente pendente dinanzi agli organi
giurisdizionali amministrativi e ordinari e sono sospese le procedure
di recupero per compensazione. In tal caso, la stessa AGEA dispone la
sospensione della riscossione con proprio provvedimento, trasmesso
telematicamente all'Agenzia delle entrate-Riscossione;
b) in caso di rigetto, l'AGEA ne dà comunicazione in via
telematica all'Agenzia delle entrate-Riscossione, per la ripresa
dell'attività di riscossione coattiva.
4. Il pagamento delle rate è effettuato direttamente all'AGEA, che
provvede, con cadenza annuale, alle conseguenti operazioni di
regolazione contabile con l'Agenzia delle entrate-Riscossione. Tale
pagamento è effettuato dal produttore con le modalità indicate nel
provvedimento di accoglimento.
5. Il versamento della prima rata, comunicato mediante posta
elettronica certificata dall'AGEA all'Agenzia delle
entrate-Riscossione, determina la cancellazione delle cautele
iscritte e l'estinzione delle procedure esecutive precedentemente
avviate.
6. Il mancato versamento anche di una sola rata comporta la
decadenza dal beneficio della rateizzazione e la revoca della
sospensione della riscossione, comunicata in via telematica dall'AGEA
all'Agenzia delle entrate-Riscossione. In tal caso, l'intero importo
iscritto a ruolo ancora dovuto, previa immediata regolazione
contabile ai sensi del comma 4, è automaticamente ed immediatamente
riscuotibile in unica soluzione, sono riprese le procedure di
recupero per compensazione e le somme eventualmente corrisposte al
produttore in costanza di rateizzazione sono iscritte a registro
debitori sino a concorrenza del debito residuo.
7. Restano ferme le disposizioni dell'articolo 8-quinquies del
presente decreto e dell'articolo 19 del decreto del Presidente della
Repubblica 29 settembre 1973, n. 602».
3-ter. I produttori che, alla data di entrata in vigore della legge
di conversione del presente decreto, hanno ricevuto la notifica di un
atto dell'Agenzia delle entrate-Riscossione possono esercitare la
facoltà di cui all'articolo 8-quinquies.1 del decreto-legge 10
febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9
aprile 2009, n. 33, introdotto dal comma 3-bis del presente articolo,
a pena di decadenza, entro sessanta giorni dalla stessa data.
3-quater. L'efficacia della rateizzazione prevista dai commi 3-bis
e 3-ter resta subordinata all'assenso della Commissione europea
nell'ambito delle procedure di adempimento dello Stato membro alla
sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea 24 gennaio 2018
nella causa C-433/15. L'AGEA comunica con proprio provvedimento
l'avvio della decorrenza dei predetti termini.))
((Art. 19 bis
Disposizioni a sostegno dei giovani agricoltori
1. Al primo comma dell'articolo 14 della legge 26 maggio 1965, n.
590, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «o quando sui
finanziamenti bancari destinati all'acquisto dei terreni per favorire
l'insediamento di giovani in agricoltura sia stata rilasciata
garanzia dall'ISMEA ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del decreto
legislativo 29 marzo 2004, n. 102».))
((Art. 19 ter
Disposizioni per il sostegno del settore dell'agroalimentare
1. All'articolo 2, comma 1, lettera m), del decreto legislativo 8
novembre 2021, n. 198, dopo le parole: «produzione o trasformazione»
sono aggiunte le seguenti: «. Sono altresì considerati deperibili i
prodotti a base di carne che presentino una tra le seguenti
caratteristiche fisico-chimiche: aw superiore a 0,95 e pH superiore a
5,2 oppure aw superiore a 0,91 oppure pH uguale o superiore a 4,5».
2. All'articolo 4 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198,
dopo il comma 5 è aggiunto il seguente:
«5-bis. La disciplina dei termini di pagamento di cui al comma 1,
lettera a), numero 1), e lettera b), numero 1), si applica altresì
ai seguenti prodotti agricoli e alimentari:
a) preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine
minimo di conservazione non superiore a sessanta giorni;
b) sfusi, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non
sottoposti a trattamenti atti a prolungare la durabilità degli
stessi per un periodo superiore a sessanta giorni;
c) prodotti a base di carne che presentino una tra le seguenti
caratteristiche fisico-chimiche: aw superiore a 0,95 e pH superiore a
5,2 oppure aw superiore a 0,91 oppure pH uguale o superiore a 4,5;
d) tutti i tipi di latte».
3. All'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, è
aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Il presente comma si applica
anche ai contratti stipulati dagli enti pubblici economici con il
personale da assegnare all'assistenza tecnica dei programmi
pluriennali cofinanziati con fondi dell'Unione europea, per un
periodo non eccedente la durata di attuazione dei medesimi
programmi».))
Art. 20
Rifinanziamento del fondo per lo sviluppo e il sostegno ((delle
filiere)) agricole, della pesca e dell'acquacoltura
1. Al fine di fronteggiare il peggioramento economico
internazionale con innalzamento dei costi di produzione dovuto alla
((crisi ucraina,)) per l'anno 2022 la dotazione del «Fondo per lo
sviluppo e il sostegno ((delle filiere)) agricole, della pesca e
dell'acquacoltura» di cui all'articolo 1, comma 128 della legge 30
dicembre 2020, n. 178, è incrementata di 35 milioni di euro.
2. Agli oneri di cui al presente articolo, pari a 35 milioni di
euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione
del fondo di cui all'articolo 1, comma 515 della legge 30 dicembre
2021, n. 234.
3. All'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 515:
1) dopo le parole «del Regolamento (UE)» sono inserite le
seguenti: ((«2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2
dicembre 2021,»;))
2) le parole ((da: «recante "Norme sul sostegno» fino a: «in
fase di approvazione definitiva da parte)) del Parlamento europeo»
sono soppresse;
3) dopo il primo periodo sono inseriti i seguenti: «La
dotazione finanziaria per l'anno 2022 è destinata alla copertura
delle spese amministrative di costituzione e gestione del Fondo e dei
costi sostenuti per le attività di sperimentazione e avviamento, ivi
inclusi i costi per la realizzazione dei sistemi informatici e per
l'implementazione delle procedure finanziarie di cui al comma 517. A
tal fine, il Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali trasferisce all'Istituto di cui al comma 516 la relativa
dotazione finanziaria. L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura
(AGEA) supporta le attività di sperimentazione per la definizione e
implementazione delle procedure di competenza»;
b) il comma 517 è sostituito dal seguente: «517. A decorrere dal
1° gennaio 2023, è autorizzata l'apertura di un conto corrente di
tesoreria centrale, intestato alla società di capitali dedicata di
cui al comma 516, sul quale confluiscono le somme destinate al
finanziamento del Fondo di cui al comma 515. L'AGEA è individuata
quale soggetto preposto al prelievo delle quote di partecipazione
degli agricoltori e alla erogazione delle compensazioni finanziarie
in favore degli agricoltori partecipanti sulla base degli elenchi di
liquidazione trasmessi dal soggetto gestore del Fondo, ((nonchè alla
verifica delle eventuali sovracompensazioni)) per effetto di un
cumulo degli interventi del Fondo con altri regimi di gestione del
rischio pubblici o privati. L'AGEA supporta le attività di
sperimentazione per la definizione e implementazione delle procedure
di competenza.»;
c) il comma 518 è sostituito dal seguente: «((518.)) Nelle more
dell'emanazione del decreto ministeriale di cui al comma 515 si
applica il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali 5 maggio 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 141 del 18 giugno 2016.».
((Art. 20 bis
Disposizioni in materia di garanzie dell'ISMEA
1. All'articolo 78, comma 1-quater, del decreto-legge 17 marzo
2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile
2020, n. 27, le parole: «per tutta la durata dello stato di emergenza
epidemiologica da COVID-19» sono sostituite dalle seguenti: «fino al
31 dicembre 2022».))
((Art. 20 ter
Semplificazioni per le imprese agricole
1. Il comma 4-bis dell'articolo 78 del decreto-legge 17 marzo 2020,
n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n.
27, e il comma 4-bis dell'articolo 41 del decreto-legge 8 aprile
2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno
2020, n. 40, sono abrogati. Conseguentemente, le contabilità
speciali n. 6253 e n. 6254 sono chiuse.))
Art. 21
Disposizioni in materia di economia
circolare in agricoltura
1. Al fine di promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella
fase di produzione del biogas e ridurre l'uso di fertilizzanti
chimici, aumentare l'approvvigionamento di materia organica nei suoli
e limitare i costi di produzione, i Piani di utilizzazione agronomica
di cui all'articolo 5 del decreto del Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali 25 febbraio 2016, pubblicato nel
supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 90 del 18 aprile 2016, prevedono la sostituzione dei
fertilizzanti chimici di sintesi con il digestato equiparato di cui
all'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge 22 giugno 2012, n.
83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134,
come modificato dal comma 2 del presente articolo.
2. All'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012, il
secondo periodo è sostituito dai seguenti: «Il digestato di cui al
presente comma è considerato equiparato ai fertilizzanti di origine
chimica quando è ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e
materiali da soli o in miscela fra loro, ai sensi di quanto previsto
dall'articolo 22 del decreto del Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali 25 febbraio 2016, pubblicato nel supplemento
ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 90 del
18 aprile 2016, ((ed è impiegato)) secondo modalità a bassa
emissività e ad alta efficienza di riciclo dei nutrienti e in
conformità ai requisiti e alle caratteristiche definiti con il
decreto di cui al terzo periodo del presente comma, per i prodotti ad
azione sul suolo di origine chimica. Con decreto del Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il
Ministro della transizione ecologica, da adottare entro trenta giorni
dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono
definite le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato
equiparato.».
3. La lettera o-bis) del comma 1 dell'articolo 3 ed il Capo IV-bis
del Titolo IV del decreto del Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali 25 febbraio 2016, come introdotti
dall'articolo 1, comma 527, della legge 27 dicembre 2019, n. 160,
sono abrogati.
((Art. 21 bis
Applicazione del deflusso ecologico
1. Al fine di contribuire a soddisfare il fabbisogno nazionale di
prodotti agricoli nonchè di consentire di riesaminare e adattare gli
strumenti attuativi vigenti per garantire la gestione integrata
quali-quantitativa e la razionale utilizzazione delle risorse
idriche, considerando l'impatto dei cambiamenti climatici e
assicurando al contempo la tutela degli equilibri naturali e la
continuità dei servizi ecosistemici offerti da un sistema fluviale
sano e resiliente ai territori e alle produzioni agroalimentari
italiane, le Autorità di bacino distrettuale procedono al
completamento delle sperimentazioni sul deflusso ecologico entro il
31 dicembre 2024, finalizzato all'aggiornamento dei deflussi
ecologici a valle delle derivazioni, nel rispetto degli obiettivi
ambientali fissati dal piano di gestione e di quanto disposto dagli
strumenti normativi e attuativi vigenti a livello europeo, nazionale
e regionale.
2. Le Autorità di bacino distrettuale procedono al monitoraggio e
alla raccolta dei dati nonchè alle sperimentazioni, nell'ottica
dell'ottimizzazione della gestione idrica nel rispetto della tutela
ambientale, delle esigenze d'uso, delle opportunità fruitive e delle
valenze locali del territorio, in considerazione degli effetti
positivi degli interventi volti al risparmio idrico, realizzati
mediante la riduzione delle perdite e l'adozione di strumenti di
contabilizzazione dei consumi, nonchè dell'implementazione della
capacità di invaso dei bacini idrici esistenti e di nuova
realizzazione.
3. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi
o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni
interessate provvedono agli adempimenti previsti dal presente
articolo con l'utilizzo delle risorse umane, strumentali e
finanziarie disponibili a legislazione vigente.))
Art. 22
Credito d'imposta ((per l'IMU in favore
del comparto del)) turismo
1. In considerazione del perdurare degli effetti connessi
all'emergenza sanitaria da COVID-19 e della conseguente situazione di
tensione finanziaria degli operatori economici del settore, con gravi
ricadute occupazionali e sociali, è riconosciuto un contributo,
sotto forma di credito d'imposta, per i soggetti e le fattispecie di
cui al comma 2.
2. Il contributo di cui al comma 1 è riconosciuto alle imprese
turistico-ricettive, ((ivi compresi)) le imprese che esercitano
attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006,
n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, le imprese che gestiscono
strutture ricettive all'aria aperta, nonchè le imprese del comparto
fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici,
inclusi i parchi acquatici e faunistici, in misura corrispondente al
50 per cento dell'importo versato a titolo di seconda rata dell'anno
2021 dell'imposta municipale propria (IMU) di cui all'articolo 1,
commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per gli
immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è
gestita la relativa attività ricettiva, a condizione che i relativi
proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate e che
i soggetti indicati abbiano subito una diminuzione del fatturato o
dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50 per
cento rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2019.
3. Il credito di imposta di cui al comma 1 è utilizzabile
esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza l'applicazione dei limiti di
cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e
di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Il
credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini
delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta ai fini
dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai
fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo
unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
4. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto
dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della
Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final «Quadro
temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia
nell'attuale emergenza del COVID-19», e successive modifiche. Gli
operatori economici presentano apposita autodichiarazione all'Agenzia
delle entrate attestante il possesso dei requisiti e il rispetto
delle condizioni e dei limiti previsti dalle Sezioni 3.1 «Aiuti di
importo limitato» e 3.12 «Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi
non coperti» della predetta Comunicazione. Le modalità, i termini di
presentazione e il contenuto delle autodichiarazioni sono stabiliti
con provvedimento del direttore dell'Agenzia medesima.
5. L'efficacia delle disposizioni del presente articolo è
subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato
sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della
Commissione europea.
6. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 15,6
milioni di euro per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente
riduzione del ((Fondo unico nazionale per il turismo)) di parte
corrente di cui all'articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre
2021, n. 234.
((Art. 22 bis
Misure di sostegno per il comparto teatrale
1. Per i soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto e altre
strutture artistiche, di cui al codice Ateco 90.04.00, aventi il
domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio
dello Stato, sono sospesi:
a) i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte, di
cui agli articoli 23 e 24 del decreto del Presidente della Repubblica
29 settembre 1973, n. 600, e delle trattenute relative
all'addizionale regionale e comunale, che i predetti soggetti operano
in qualità di sostituti d'imposta, nei mesi di aprile, maggio e
giugno 2022;
b) i termini dei versamenti relativi all'imposta sul valore
aggiunto in scadenza nei mesi di aprile, maggio e giugno 2022.
2. I versamenti sospesi ai sensi del comma 1 sono effettuati, senza
applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il
16 novembre 2022. Non si fa luogo al rimborso di quanto già
versato.))
((Art. 22 ter
Contributo straordinario all'ENIT
1. Per l'anno 2022 all'ENIT - Agenzia nazionale del turismo è
concesso un contributo straordinario di 15 milioni di euro.
2. Agli oneri di cui al comma 1, pari a 15 milioni di euro per
l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello
stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini
del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di
riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato
di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno
2022, allo scopo utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero
del turismo.))
((Art. 22 quater
Proroga delle semplificazioni in materia di autorizzazioni di
concessioni del suolo pubblico
1. A far data dal l° luglio 2022 e fino al 30 settembre 2022, le
domande di nuove concessioni per l'occupazione di suolo pubblico o di
ampliamento delle superfici già concesse sono presentate in via
telematica all'ufficio competente dell'ente locale, con allegata la
sola planimetria, in deroga al regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160.
2. A far data dal 1° luglio 2022 e comunque non oltre il 30
settembre 2022, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e
altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte
dei soggetti che hanno presentato le domande di cui al comma 1, di
strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano,
attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purchè
funzionali all'attività di cui all'articolo 5 della legge 25 agosto
1991, n. 287, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli
articoli 21 e 146 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42. Per la posa in opera delle strutture amovibili di cui al
periodo precedente è disapplicato il limite temporale di cui
all'articolo 6, comma 1, lettera e-bis), del testo unico di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.))
Art. 23
Revisione ((dei)) prezzi
1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli
aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione,
nonchè dei carburanti e dei prodotti energetici, il Ministero delle
infrastrutture e della mobilità sostenibili, in relazione alle
domande di accesso al Fondo per l'adeguamento dei prezzi di cui
all'articolo 1-septies, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n.
73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n.
106, può riconoscere, nel limite complessivo del 50 per cento delle
risorse del medesimo Fondo e nelle more dello svolgimento
dell'attività istruttoria relativa alle istanze di compensazione
presentate secondo le modalità di cui al citato comma 8,
un'anticipazione pari al 50 per cento dell'importo richiesto in
favore dei soggetti di cui al comma 7 del medesimo articolo 1-septies
ed all'articolo 25, comma 8, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17.
((All'esito)) dell'attività istruttoria di cui al periodo
precedente, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità
sostenibili può disporre la ripetizione totale o parziale
dell'importo erogato a titolo di anticipazione, che è versato
all'entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente
riassegnato al Fondo di cui all'articolo 1-septies, comma 8, del
decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni,
dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.
2. Al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di
alcuni materiali da costruzione:
a) il Fondo di cui all'articolo 7, comma 1, del ((decreto-legge
16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11
settembre 2020, n. 120,)) è incrementato di 200 milioni di euro per
l'anno 2022 interamente destinati alle compensazioni di cui
all'articolo 29, comma 1, lettera b) del decreto-legge 27 gennaio
2022, n. 4, ((convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo
2022, n. 25,)) per le opere pubbliche di cui al comma 8 del medesimo
articolo 29;
b) ((la dotazione)) del Fondo di cui all'articolo 1-septies,
comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è incrementata di
120 milioni ((di euro)) per l'anno 2022.
3. Agli oneri derivanti dal comma 2, pari a 320 milioni di euro per
l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38.
((3-bis. L'articolo 1-septies del decreto-legge 25 maggio 2021, n.
73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n.
106, l'articolo 29 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25, e
l'articolo 25 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, si interpretano nel
senso che le disposizioni ivi contenute per gli appaltatori si
applicano, alle medesime condizioni, anche ai contraenti generali,
anche in deroga a quanto previsto dai contratti o convenzioni.))
((Art. 23 bis
Modifiche all'articolo 1, comma 43-bis, della legge 30 dicembre 2021,
n. 234
1. All'articolo 1, comma 43-bis, della legge 30 dicembre 2021, n.
234, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, le parole: «di importo superiore a 70.000
euro,» sono soppresse;
b) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «La previsione di
cui al periodo precedente si applica con riferimento alle opere il
cui importo risulti complessivamente superiore a 70.000 euro, fermo
restando che l'obbligo di applicazione dei contratti collettivi del
settore edile, nazionali e territoriali, sottoscritti dalle
organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più
rappresentative a livello nazionale, è riferito esclusivamente ai
lavori edili come definiti dall'allegato X al decreto legislativo 9
aprile 2008, n. 81».))
Art. 24
Ridefinizione dei poteri speciali in materia di difesa e sicurezza
nazionale - ((Golden power))
1. All'articolo 1 del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, lettera b), dopo le parole «un'impresa di cui alla
lettera a),» sono inserite le seguenti: «che abbiano per effetto
modifiche della titolarità, del controllo o della disponibilità
((degli attivi individuati ai sensi della medesima lettera)) a),
compresi quelli» e dopo le parole: «relative a beni materiali o
immateriali» sono inserite le seguenti: «, l'assegnazione degli
stessi a titolo di garanzia»;
b) al comma 4, dopo le parole «Ai fini dell'esercizio del potere
di veto di cui al comma 1, lettera b),» sono inserite le seguenti:
«((salvo che l'operazione sia)) in corso di valutazione o sia già
stata valutata ai sensi del comma 5,»;
c) al comma 5:
1) al primo periodo le parole «notifica l'acquisizione» sono
sostituite dalle seguenti: «, ove possibile congiuntamente alla
società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, notifica
la stessa acquisizione»;
2) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Nei casi in
cui la notifica non sia effettuata congiuntamente da tutte le parti
del procedimento indicate al primo periodo, la società notificante
trasmette, contestualmente alla notifica, una informativa, contenente
gli elementi essenziali dell'operazione e della stessa notifica, alla
società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, al fine di
consentirne la partecipazione al procedimento, fornendo prova della
relativa ricezione.»;
((2-bis) al terzo periodo, le parole: «indicate nel secondo
periodo» sono sostituite dalle seguenti: «indicate nel terzo
periodo»;))
3) dopo il quarto periodo è inserito il seguente: «Entro
quindici giorni dalla notifica, la società acquisita può presentare
memorie e documenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.»;
4) al quinto periodo le parole ((«all'acquirente, tale
termine»)) sono sostituite dalle seguenti: ((«alle parti del
procedimento, il predetto termine di quarantacinque giorni»));
5) al dodicesimo periodo le parole «L'acquirente che non
osservi le condizioni imposte è altresì soggetto» sono sostituite
dalle seguenti: «La società acquirente e la società le cui
partecipazioni sono oggetto dell'acquisto che non osservino le
condizioni imposte sono altresì soggette».
((c-bis) dopo il comma 5 è inserito il seguente:
«5-bis. Ai fini dell'esercizio dei poteri speciali di cui al
presente articolo, la costituzione di imprese il cui oggetto sociale
ricomprende lo svolgimento di attività di rilevanza strategica
ovvero che detengono attivi di rilevanza strategica per il sistema di
difesa e sicurezza nazionale è notificata alla Presidenza del
Consiglio dei ministri entro i termini e con le procedure di cui al
presente articolo».))
Art. 25
Ridefinizione dei poteri speciali nei settori di cui all'articolo 2
del decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni,
dalla legge n. 56 del 2012
1. All'articolo 2 del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56,
sono apportate le seguenti modificazioni:
((0a) al comma 1, dopo le parole: «i beni e i rapporti di rilevanza
strategica per l'interesse nazionale» sono inserite le seguenti: «,
anche se oggetto di concessioni, comunque affidate, incluse le
concessioni di grande derivazione idroelettrica,»;
0b) al comma 1-ter, dopo le parole: «i beni e i rapporti di
rilevanza strategica per l'interesse nazionale» sono inserite le
seguenti: «, anche se oggetto di concessioni, comunque affidate»;))
a) al comma 2, dopo le parole: «a titolo di garanzia, è
notificato,» sono inserite le seguenti: ((«salvo che l'operazione sia
in corso di valutazione o sia già stata valutata ai sensi del comma
5,))»;
b) al comma 2-bis, dopo le parole: «soggetto esterno all'Unione
europea, di cui al comma 5-bis,» sono inserite le seguenti: «ovvero,
nei settori individuati nel secondo periodo del comma 5, anche a
favore di un soggetto appartenente all'Unione europea, ivi compresi
quelli stabiliti o residenti in Italia,» e dopo le parole «il
trasferimento della sede sociale in un Paese non appartenente
all'Unione europea, è notificato,» sono inserite le seguenti:
((«salvo che l'operazione sia in corso di valutazione o sia già
stata valutata ai sensi del comma 5,»;))
c) al comma 5:
1) al primo periodo dopo le parole «è notificato» sono
inserite le seguenti: ((«, ove possibile)) congiuntamente alla
società le cui partecipazioni sono oggetto ((dell'acquisto,))»;
2) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Nei settori
delle comunicazioni, dell'energia, dei trasporti, della salute,
agroalimentare e finanziario, ivi incluso quello creditizio e
assicurativo, sono soggetti all'obbligo di notifica di cui al primo
periodo anche gli acquisti, a qualsiasi titolo, di partecipazioni da
parte di soggetti appartenenti all'Unione europea, ivi compresi
quelli residenti in Italia, di rilevanza tale da determinare
l'insediamento stabile dell'acquirente in ragione dell'assunzione del
controllo della società la cui partecipazione è oggetto
dell'acquisto, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile e del
testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.»;
3) dopo il terzo periodo sono aggiunti i seguenti: «Nei casi in
cui la notifica non sia effettuata congiuntamente da tutte le parti
dell'operazione indicate al primo e al secondo periodo, la società
notificante trasmette, contestualmente alla notifica, una
informativa, contenente gli elementi essenziali dell'operazione e
della stessa notifica, alla società le cui partecipazioni sono
oggetto dell'acquisto, al fine di consentirne la partecipazione al
procedimento, fornendo prova della relativa ricezione. Sono soggetti
all'obbligo di notifica di cui al presente articolo anche gli
acquisti di partecipazioni, da parte di soggetti esteri non
appartenenti all'Unione europea, in società che detengono gli attivi
individuati come strategici ai sensi dei commi 1 e 1-ter, che
attribuiscono una quota dei diritti di voto o del capitale almeno
pari al 10 per cento, tenuto conto delle azioni o quote già
direttamente o indirettamente possedute, quando il valore complessivo
dell'investimento sia pari o superiore a un milione di euro, e sono
altresì notificate le acquisizioni che determinano il superamento
delle soglie del 15 per cento, 20 per cento, 25 per cento e 50 per
cento del capitale.»;
((c-bis) il comma 5-bis è sostituito dal seguente:
«5-bis. Per le finalità di cui all'articolo 1 e al presente
articolo, per soggetto esterno all'Unione europea si intende:
a) qualsiasi persona fisica che non abbia la cittadinanza di uno
Stato membro dell'Unione europea;
b) qualsiasi persona fisica che abbia la cittadinanza di uno Stato
membro dell'Unione europea e che non abbia la residenza, la dimora
abituale ovvero il centro di attività principale in uno Stato membro
dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o che non sia
comunque ivi stabilita;
c) qualsiasi persona giuridica che non abbia la sede legale o
dell'amministrazione ovvero il centro di attività principale in uno
Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo o
che non sia comunque ivi stabilita;
d) qualsiasi persona giuridica che abbia stabilito la sede legale o
dell'amministrazione o il centro di attività principale in uno Stato
membro dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo, o che
sia comunque ivi stabilita, e che risulti controllata, direttamente o
indirettamente, da una persona fisica o da una persona giuridica di
cui alle lettere a), b) e c);
e) qualsiasi persona fisica o persona giuridica che abbia la
cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea o dello Spazio
economico europeo che abbia stabilito la residenza, la dimora
abituale, la sede legale o dell'amministrazione ovvero il centro di
attività principale in uno Stato membro dell'Unione europea, o che
sia comunque ivi stabilita, qualora sussistano elementi che indichino
un comportamento elusivo rispetto all'applicazione della disciplina
di cui al presente decreto»;))
d) al comma 6:
1) al primo periodo, le parole: «l'efficacia dell'acquisto può
essere condizionata all'assunzione da parte dell'acquirente di
impegni diretti a garantire la tutela dei predetti interessi.» sono
sostituite dalle seguenti: «l'efficacia dell'acquisto può essere
condizionata all'assunzione, da parte dell'acquirente e della
società le cui partecipazioni sono oggetto dell'acquisto, di impegni
diretti a garantire la tutela dei predetti interessi. Entro quindici
giorni dalla notifica, la società acquisita può presentare memorie
e documenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.»;
2) al secondo periodo, dopo le parole: «Qualora si renda
necessario richiedere informazioni all'acquirente» sono inserite le
seguenti: «e alla società le cui partecipazioni sono oggetto
dell'acquisto»;
3) al nono periodo, le parole: «all'acquirente», sono
soppresse;
4) all'undicesimo periodo, le parole: «L'acquirente che non
adempia agli impegni imposti è altresì soggetto, salvo che il fatto
costituisca reato,» sono sostituite dalle seguenti: «La società
acquirente e la società le cui partecipazioni sono oggetto
dell'acquisto, che non adempiano agli impegni imposti sono altresì
soggette, salvo che il fatto costituisca reato,».
((d-bis) dopo il comma 7 è inserito il seguente:
«7-bis. Ai fini dell'esercizio dei poteri speciali di cui al
presente articolo, la costituzione di un'impresa che svolge attività
ovvero detiene uno o più degli attivi individuati ai sensi del comma
1 ovvero del comma 1-ter è notificata alla Presidenza del Consiglio
dei ministri entro i termini e con le procedure di cui al presente
articolo, qualora uno o più soci, esterni all'Unione europea ai
sensi del comma 5-bis, detengano una quota dei diritti di voto o del
capitale almeno pari al 10 per cento».))
2. Le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 5, secondo periodo,
del decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni,
dalla legge n. 56 del 2012, introdotto dal comma 1, lettera c),
numero 2, hanno effetto a decorrere dal 1° gennaio 2023.
3. All'articolo 4-bis, comma 3-bis, lettera b), del decreto-legge
21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge
18 novembre 2019, n. 133, le parole «nonchè gli acquisti di
partecipazioni, da parte di soggetti esteri non appartenenti
all'Unione europea, che attribuiscono una quota dei diritti di voto o
del capitale almeno pari al 10 per cento, tenuto conto delle azioni o
quote già direttamente o indirettamente possedute, quando il valore
complessivo dell'investimento sia pari o superiore a un milione di
euro, e sono altresì notificate le acquisizioni che determinano il
superamento delle soglie del 15 per cento, 20 per cento, 25 per cento
e 50 per cento del capitale» sono soppresse.
Art. 26
Misure di semplificazione dei procedimenti in materia di poteri
speciali e prenotifica
1. Al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, dopo l'articolo
2-ter è inserito il seguente:
«Art. 2-quater (Misure di semplificazione dei procedimenti e
prenotifica). - 1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, sentito il gruppo di coordinamento costituito ai sensi
dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
6 agosto 2014, anche in deroga all'articolo 17 della legge 23 agosto
1988, n. 400, possono essere individuate misure di semplificazione
delle modalità di notifica, dei termini e delle procedure relativi
all'istruttoria ai fini dell'eventuale esercizio dei poteri di cui
agli articoli 1, 1-bis e 2, senza che sia necessaria la delibera del
Consiglio dei ministri, per la definizione dei procedimenti in caso
di mancato esercizio dei poteri speciali decisa all'unanimità dai
componenti del gruppo di coordinamento, fatta salva in ogni caso la
possibilità per ogni amministrazione e per le parti di chiedere di
sottoporre l'esame della notifica al Consiglio dei ministri.
2. Con il medesimo decreto di cui al comma 1 sono individuate le
modalità di presentazione di una prenotifica che consenta l'esame da
parte del gruppo di coordinamento, o nelle ipotesi di cui al comma 1
del Consiglio dei ministri, delle operazioni, anteriormente alla
formale notifica di cui agli articoli 1 e 2, al fine di ricevere una
valutazione preliminare sulla applicabilità dei citati articoli e
sulla autorizzabilità dell'operazione.».
((2-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da
adottare con le modalità di cui al comma 1 entro novanta giorni
dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono
individuati i meccanismi di raccordo tra obbligo di notifica e
procedure di gara e le misure di semplificazione delle modalità di
notifica, dei termini e delle procedure relative all'istruttoria dei
procedimenti rientranti nell'ambito di applicazione del presente
decreto nel caso di affidamento di concessioni, anche di competenza
regionale».))
Art. 27
Potenziamento della capacità amministrativa della Presidenza del
Consiglio dei ministri in materia di esercizio dei poteri speciali
1. Al fine di potenziare l'attività di coordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri per lo svolgimento delle
attività propedeutiche all'esercizio dei poteri speciali, è
istituito presso il Dipartimento per il coordinamento amministrativo
della Presidenza del Consiglio dei ministri un nucleo di valutazione
e analisi strategica in materia di esercizio dei poteri speciali,
costituito da dieci componenti in possesso di specifica ed elevata
competenza in materia giuridica, economica e nelle relazioni
internazionali. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, sentito il Segretario Generale della Presidenza del
Consiglio dei ministri, sono definiti i criteri per l'individuazione
e la nomina dei componenti del nucleo, la durata degli incarichi, i
compensi spettanti nel limite massimo di euro 50.000 per singolo
incarico al netto degli oneri fiscali e contributivi a carico
dell'amministrazione, le ulteriori disposizioni concernenti
l'organizzazione ed il funzionamento dell'organismo.
2. All'articolo 2-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, dopo le ((parole)): «articolo 3 del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 6 agosto 2014 sono inserite le
seguenti: ((«, nonchè quello di cui all'articolo 1-bis del presente
decreto,»));
b) dopo il comma 2, è inserito il seguente: «2-bis.
Nell'esercizio delle funzioni di cui al presente decreto, la
Presidenza del Consiglio dei ministri può avvalersi, secondo
modalità da definirsi mediante apposito protocollo d'intesa e senza
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, della
collaborazione della Guardia di finanza. Nell'espletamento delle
attività di cui al primo periodo, fermo restando quanto previsto
dall'articolo 2 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68, i
militari della Guardia di finanza si avvalgono anche dei poteri e
delle facoltà di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 21
novembre 2007, ((n. 231))»;
c) al comma 3 dopo le parole «enti di ricerca» sono inserite le
seguenti «, nonchè con altre amministrazioni».
3. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono
definite le misure organizzative a supporto del nucleo di cui al
comma 1 da svolgersi da parte del Dipartimento per il coordinamento
amministrativo, nei limiti delle risorse umane disponibili a
legislazione vigente.
4. Agli oneri derivanti dal comma 1, nel limite di spesa ((di euro
570.000)) per l'anno 2022 e di euro 760.000 annui a decorrere dal
2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui
all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Art. 28
Ridefinizione dei poteri speciali in materia di ((servizi di))
comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G
e ((cloud))
1. L'articolo 1-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, è
sostituito dal seguente:
«Art. 1-bis (Poteri speciali inerenti ((ai servizi di
comunicazione)) elettronica a banda larga con tecnologia 5G, basati
sulla tecnologia cloud e altri attivi). - 1. Ai fini dell'esercizio
dei poteri speciali di cui al presente articolo, costituiscono
attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e
sicurezza nazionale i servizi di comunicazione elettronica a banda
larga basati sulla tecnologia 5G. Ai medesimi fini di cui al presente
articolo, ulteriori servizi, beni, rapporti, attività e tecnologie
rilevanti ai fini della sicurezza cibernetica, ivi inclusi quelli
relativi alla tecnologia cloud, possono essere individuati con uno o
più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto
con il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'interno,
il Ministro della difesa, il Ministro ((degli affari esteri e della
cooperazione)) internazionale, il Ministro per l'innovazione
tecnologica e la transizione digitale, e con gli altri Ministri
competenti per settore, e sentita l'Agenzia per la cybersicurezza
nazionale, anche in deroga all'articolo 17 della legge 23 agosto
1988, n. 400, previo parere delle Commissioni parlamentari
competenti, che è reso entro trenta giorni dalla data di
trasmissione degli schemi di decreto, decorsi i quali i decreti sono
adottati anche in mancanza di parere.
2. Fermi gli obblighi previsti ai sensi del decreto-legge 21
settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18
novembre 2019, n. 133, le imprese che, anche attraverso contratti o
accordi, intendano acquisire, a qualsiasi titolo, beni o servizi
relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e
alla gestione delle attività di cui al comma 1, ovvero componenti ad
alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o
gestione, notificano, prima di procedere alla predetta acquisizione,
alla Presidenza del Consiglio dei ministri un piano annuale nel quale
sono contenuti: il settore interessato dalla notifica; dettagliati
dati identificativi del soggetto notificante; il programma di
acquisti; dettagliati dati identificativi dei relativi, anche
potenziali, fornitori; ((descrizione)) dei beni, dei servizi e delle
componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla
progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione
delle attività di cui al comma 1; un'informativa completa sui
contratti in corso e sulle prospettive di sviluppo della rete 5G,
ovvero degli ulteriori sistemi e attivi di cui al comma 1; ogni
ulteriore informazione funzionale a fornire un dettagliato quadro
delle modalità di sviluppo dei sistemi di digitalizzazione del
notificante, nonchè dell'esatto adempimento alle condizioni e alle
prescrizioni imposte a seguito di precedenti notifiche;
un'informativa completa relativa alle eventuali comunicazioni
effettuate ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera a), del
decreto-legge n. 105 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla
legge n. 133 del 2019, ai fini dello svolgimento delle verifiche di
sicurezza da parte del Centro di valutazione e certificazione
nazionale (CVCN), inclusiva dell'esito della valutazione, ove
disponibile, e delle relative prescrizioni, qualora imposte. Con uno
dei decreti di cui al comma 1, possono altresì essere individuati
ulteriori contenuti del piano annuale, eventuali ulteriori criteri e
modalità con cui procedere alla notifica del medesimo piano, oltre
ad eventuali tipologie di attività escluse dall'obbligo di notifica,
anche in considerazione delle ridotte dimensioni dell'operazione.
((Il piano di cui al presente comma include altresì l'informativa
completa sui contratti o sugli accordi relativi ai servizi di
comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G
già autorizzati, in relazione ai quali resta ferma l'efficacia dei
provvedimenti autorizzativi già adottati.))
3. La notifica di cui di cui al comma 2 è trasmessa annualmente,
prima di procedere all'attuazione del piano, salva la possibilità di
aggiornare, previa notifica ai sensi del medesimo comma 2 alla
Presidenza del Consiglio dei ministri, il piano medesimo in corso di
anno, con cadenza quadrimestrale. Entro trenta giorni dalla notifica,
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su
conforme delibera del Consiglio dei ministri, è approvato il piano
annuale di cui al comma 2, previa eventuale imposizione di
prescrizioni o condizioni, ovvero ne è negata l'approvazione con
l'esercizio del potere di veto. Salvo diversa previsione nel decreto
di approvazione del piano, rimane ferma l'efficacia dei decreti del
Presidente del Consiglio dei ministri già adottati alla data di
entrata in vigore del presente articolo. Se è necessario svolgere
approfondimenti riguardanti aspetti tecnici anche relativi alla
valutazione di possibili fattori di vulnerabilità, che potrebbero
compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti, dei dati che vi
transitano o dei sistemi, il termine di trenta giorni di cui al
secondo periodo può essere prorogato fino a venti giorni,
((prorogabili per una sola volta,)) di ulteriori venti giorni, in
casi di particolare complessità. Se nel corso dell'istruttoria si
rende necessario richiedere informazioni al notificante, tale termine
è sospeso, per una sola volta, fino al ricevimento delle
informazioni richieste, che sono rese entro il termine di dieci
giorni. Se si rende necessario formulare richieste istruttorie a
soggetti terzi, il predetto termine di trenta giorni è sospeso, per
una sola volta, fino al ricevimento delle informazioni richieste, che
sono rese entro il termine di venti giorni. Le richieste di
informazioni al notificante e le richieste istruttorie a soggetti
terzi successive alla prima non sospendono i termini. In caso di
incompletezza della notifica, il termine di trenta giorni di cui al
secondo periodo decorre dal ricevimento delle informazioni o degli
elementi che la integrano. Decorsi i predetti termini, il piano si
intende approvato.
4. I poteri speciali sono esercitati nella forma dell'imposizione
di specifiche prescrizioni o condizioni ogniqualvolta ciò sia
sufficiente ad assicurare la tutela degli interessi essenziali della
difesa e della sicurezza nazionale. A tal fine, sono oggetto di
valutazione anche gli elementi indicanti la presenza di fattori di
vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la
sicurezza delle reti e dei dati che vi transitano, compresi quelli
individuati sulla base dei principi e delle linee guida elaborati a
livello internazionale e dall'Unione europea. Se le prescrizioni o
condizioni non risultano sufficienti ad assicurare la tutela dei
citati interessi, il Governo, tenendo conto dei contenuti del piano
notificato, dell'obsolescenza, del costo e dei tempi di sostituzione
degli apparati e dell'esigenza di non rallentare lo sviluppo della
tecnologia 5G o di altre tecnologie nel Paese, nel rispetto dei
principi di proporzionalità e adeguatezza, approva, in tutto o in
parte, il piano per un periodo temporale, anche limitato, indicando
un termine per l'eventuale sostituzione di determinati beni o servizi
ovvero non approva il piano esercitando il potere di veto.
5. Salvo quanto previsto dal presente comma, se il soggetto
notificante inizia l'esecuzione di contratti o accordi,
((successivamente alla data di entrata in vigore della presente
disposizione, compresi nella notifica, prima)) che sia decorso il
termine per l'approvazione del piano, il Governo può ingiungere
all'impresa, stabilendo il relativo termine, di ripristinare a
proprie spese la situazione anteriore all'esecuzione del predetto
contratto o accordo. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque
non osserva gli obblighi di notifica di cui al presente articolo
ovvero le disposizioni contenute nel provvedimento di esercizio dei
poteri speciali è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria
fino al tre per cento del fatturato del soggetto tenuto alla
notifica. I contratti eventualmente stipulati in violazione delle
prescrizioni o delle condizioni contenute nel provvedimento di
esercizio dei poteri speciali sono nulli. Il Governo può altresì
ingiungere all'impresa, stabilendo il relativo termine, di
ripristinare a proprie spese la situazione anteriore alla violazione,
applicando una sanzione amministrativa pecuniaria sino a un
dodicesimo di quella prevista ((al secondo periodo)) per ogni mese di
ritardo nell'adempimento, commisurata al ritardo. Analoga sanzione
può essere applicata per il ritardo nell'adempimento
dell'ingiunzione di cui al primo periodo. Nei casi di violazione
degli obblighi di notifica di cui al presente articolo, anche in
assenza della notifica, la Presidenza del Consiglio dei ministri può
avviare d'ufficio il procedimento ai fini dell'eventuale esercizio
dei poteri speciali. A tale scopo, trovano applicazione i termini e
le norme procedurali previsti dal presente articolo. Il termine di
trenta giorni di cui al comma 3 decorre dalla conclusione del
procedimento di accertamento della violazione dell'obbligo di
notifica.
6. Per l'esercizio dei poteri speciali di cui al presente
articolo il gruppo di coordinamento per l'esercizio dei poteri
speciali è composto dai rappresentanti della Presidenza del
Consiglio dei ministri, del Ministero dello sviluppo economico, del
Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero dell'interno,
del Ministero della difesa, del Ministero degli affari esteri e della
cooperazione internazionale, dal Ministro per l'innovazione
tecnologica e la transizione digitale, ove previsto, nonchè dai
rappresentanti dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il
gruppo di coordinamento si avvale anche del Centro di valutazione e
certificazione nazionale (CVCN) e delle articolazioni tecniche dei
Ministeri dell'interno e della difesa, per le valutazioni tecniche
della documentazione relativa al piano annuale di cui al comma 2, e
ai suoi eventuali aggiornamenti, propedeutiche all'esercizio dei
poteri speciali e relative ai beni e alle componenti ad alta
intensità tecnologica funzionali alla progettazione, alla
realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle attività di
cui al comma 1 nonchè ad altri possibili fattori di vulnerabilità
che potrebbero compromettere l'integrità e la sicurezza delle reti,
dei dati che vi transitano o dei sistemi.
7. Le attività di monitoraggio, tese alla verifica
dell'osservanza delle prescrizioni e delle condizioni impartite con
il provvedimento di esercizio dei poteri speciali, alla analisi della
relativa adeguatezza e alla verifica dell'adozione di adeguate
misure, anche tecnologiche, attuative delle medesime prescrizioni o
condizioni sono svolte da un comitato composto da uno o più
rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del
Ministero dello sviluppo economico, del Ministero della difesa, del
((Ministro per l'innovazione tecnologica)) e la transizione digitale,
o, se non nominato, della struttura della Presidenza del Consiglio
dei ministri competente per l'innovazione tecnologica e la
digitalizzazione, ((nonchè dell'Agenzia)) per la cybersicurezza
nazionale. Per le attività di monitoraggio, il comitato si avvale
anche del Centro di valutazione e certificazione nazionale (CVCN), e
delle articolazioni tecniche dei Ministeri dell'interno e della
difesa. Ai lavori del comitato di monitoraggio possono essere
chiamati a partecipare altri rappresentanti dei Ministeri di cui al
comma 6. Al fine del concreto esercizio delle attività di
monitoraggio il soggetto interessato comunica, con la periodicità
indicata con il provvedimento di esercizio dei poteri speciali, ogni
attività esecutiva posta in essere, ivi inclusa la stipulazione dei
contratti ad essa riferiti, fornendo ogni opportuno dettaglio tecnico
ed evidenziando le ragioni idonee ad assicurare la conformità della
medesima al piano approvato ai sensi del comma 3. Il soggetto
interessato trasmette altresì una relazione periodica semestrale
sulle attività in corso. È fatta salva la possibilità per il
comitato di monitoraggio di disporre ispezioni e verifiche tecniche,
anche con le modalità di cui all'articolo 2-bis, relativamente ai
beni e alle componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla
progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione
delle attività di cui al comma 1 nonchè ad altri possibili fattori
di vulnerabilità che potrebbero compromettere l'integrità e la
sicurezza delle reti, dei dati che vi transitano o dei sistemi,
oggetto del provvedimento di esercizio dei poteri speciali.
L'inosservanza delle prescrizioni o delle condizioni contenute nel
provvedimento di approvazione ovvero qualsiasi altra circostanza
idonea a incidere sul provvedimento approvativo è segnalata al
gruppo di ((coordinamento per l'esercizio)) dei poteri speciali di
cui al comma 6, il quale può proporre al Consiglio dei ministri
l'applicazione delle sanzioni previste dal comma 5, la revoca o la
modifica del provvedimento autorizzativo e il divieto di esercizio
delle attività funzionali alla progettazione, alla realizzazione,
alla manutenzione e alla gestione delle attività di cui al comma 1.
8. Per le attività previste dal presente articolo ai componenti
del gruppo di coordinamento di cui al comma 6 e a quelli del Comitato
di monitoraggio di cui al comma 7 non spettano compensi, gettoni di
presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati.
9. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito
il Gruppo di coordinamento costituito ai sensi del comma 6, anche in
deroga all'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, possono
essere individuate misure di semplificazione delle modalità di
notifica, dei termini e delle procedure relativi all'istruttoria ai
fini dell'eventuale esercizio dei poteri di cui al presente
articolo.».
2. In sede di prima applicazione, il piano di cui al comma 2
dell'articolo 1-bis del citato decreto-legge n. 21 del 2012,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2012, modificato
dal comma 1 del presente articolo, include altresì l'informativa
completa sui contratti o sugli accordi relativi ai servizi di
comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G
già autorizzati. Ferma l'efficacia dei decreti del Presidente del
Consiglio dei ministri già adottati ai sensi dell'articolo 1-bis del
decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla
legge n. 56 del 2012, i procedimenti in corso alla data di entrata in
vigore del presente decreto sono dichiarati estinti ((dal gruppo di
coordinamento di cui al predetto articolo 1-bis)) e il relativo esame
è effettuato in sede di valutazione del piano annuale, fermo
restando quanto previsto dall'articolo 1-bis, commi 3 e 5, del
decreto-legge n. 21 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla
legge n. 56 del 2012.
3. Il comma 10 dell'articolo 16 del decreto-legge 14 giugno 2021,
n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n.
109, è abrogato.
Art. 29
Rafforzamento della disciplina ((cyber))
1. Al fine di prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei
sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni
pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, derivanti dal rischio che le aziende produttrici
di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate
alla Federazione Russa non siano in grado di fornire servizi e
aggiornamenti ai propri prodotti appartenenti alle categorie
individuate al comma 3, in conseguenza della crisi in Ucraina,
((nonchè al fine di prevenire possibili pregiudizi per la sicurezza
nazionale nello spazio cibernetico,)) le medesime amministrazioni
procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso.
2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera
a), del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, le stazioni
appaltanti, che procedono ai sensi del comma 1, provvedono
all'acquisto di un ulteriore prodotto o servizio tecnologico di
sicurezza informatica di cui al comma 3 e connessi servizi di
supporto mediante gli strumenti di acquisto messi a disposizione
dalle centrali di committenza, ovvero, laddove non sussistano o non
siano comunque disponibili nell'ambito di tali strumenti, mediante la
procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di cui
((all'articolo 63 del codice dei contratti pubblici, di cui al
decreto legislativo 18 aprile)) 2016, n. 50, anche in deroga a quanto
disposto dal comma 6, secondo periodo, del medesimo articolo 63.
((2-bis. Al fine di garantire l'effettiva tempestività delle
misure di cui ai commi 1 e 2:
a) le centrali di committenza di cui al comma 2, tramite gli
organismi di direzione tecnica previsti per ciascuna convenzione o
accordo quadro che abbia ad oggetto la fornitura di servizi e di
prodotti atti a sostituire quelli di cui al comma 1, consentono
l'aggiornamento delle offerte mediante l'inserimento di ulteriori
prodotti idonei alle finalità di cui al presente articolo, di cui
sia valutata la sostenibilità e che contribuiscano al conseguimento
dell'autonomia tecnologica nazionale ed europea;
b) all'articolo 31-bis, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020,
n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020,
n. 120, le parole: «e che alla medesima data risultino esauriti» sono
soppresse.
3. Ai fini di cui al comma 1, è adottata apposita circolare da
parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, anche sulla base
degli elementi forniti nell'ambito del Nucleo per la cybersicurezza
di cui all'articolo 8, comma 1, del decreto-legge 14 giugno 2021, n.
82, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109,
nella composizione di cui al comma 4 del medesimo articolo 8, nella
quale sono altresì indicate, ferma restando la responsabilità di
ciascuna amministrazione, le principali raccomandazioni procedurali.
Nella predetta circolare sono ricomprese, in particolare, le
categorie di prodotti e servizi, ivi incluse le relative aziende
produttrici o fornitrici, di cui al comma 1,)) tra quelle volte ad
assicurare le seguenti funzioni di sicurezza:
a) sicurezza dei dispositivi (endpoint security), ivi compresi
applicativi antivirus, antimalware ed «endpoint detection and
response» (EDR);
b) «web application firewall» (WAF).
4. Dall'attuazione dei commi 1, 2 e 3 non derivano effetti che
possano costituire presupposto per l'azione di responsabilità di cui
all'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20. Le amministrazioni
interessate provvedono agli adempimenti previsti dai commi 1, 2 e 3
con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a
legislazione vigente.
5. All'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2019, n.
105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n.
133, dopo le parole «fattore di rischio o alla sua mitigazione,» sono
inserite le seguenti: «in deroga ad ogni disposizione vigente, nel
rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e» ((e dopo
il primo periodo)) sono aggiunti i seguenti: «Laddove nelle
determinazioni di cui al presente comma sia recata deroga alle leggi
vigenti anche ai fini delle ulteriori necessarie misure correlate
alla disattivazione o all'interruzione, le stesse determinazioni
devono contenere l'indicazione delle principali norme a cui si
intende derogare e tali deroghe devono essere specificamente
motivate. Le determinazioni di cui al presente comma ((non sono
soggette)) al controllo preventivo di legittimità di cui
all'articolo 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20.».
6. Al fine di consentire il più rapido avvio delle attività
strumentali alla tutela della sicurezza nazionale nello spazio
cibernetico, all'articolo 12 del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2021, n. 109,
dopo il comma 8 è aggiunto il seguente: «8-bis. In relazione alle
assunzioni a tempo determinato di cui al comma 2, lettera b), i
relativi contratti per lo svolgimento delle funzioni volte alla
tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico attribuite
all'Agenzia possono prevedere una durata massima di quattro anni,
rinnovabile per periodi non superiori ad ulteriori complessivi
quattro anni. Delle assunzioni e dei rinnovi disposti ai sensi del
presente comma è data comunicazione al COPASIR nell'ambito della
relazione di cui all'articolo 14, comma 2.».
((Art. 29 bis
Riassegnazione di somme allo stato di previsione del Ministero della
difesa
1. All'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14,
convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, dopo
il comma 2 è inserito il seguente:
«2-bis. Le somme in entrata per effetto dei decreti di cui al comma
2 sono riassegnate integralmente sui pertinenti capitoli dello stato
di previsione del Ministero della difesa».))
Art. 30
Disposizioni in tema di approvvigionamento
di materie prime critiche
1. Con decreto del Presidente del consiglio dei Ministri, su
proposta del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero degli
affari esteri e della cooperazione internazionale, sulla base della
rilevanza per l'interesse nazionale e del pregiudizio che deriverebbe
dall'operazione, anche in relazione alla necessità di
approvvigionamento di filiere produttive strategiche, sono
individuate le materie prime critiche, per le quali le operazioni di
esportazione al di fuori dell'Unione europea sono soggette alla
procedura di notifica di cui al comma 2. I rottami ferrosi, anche non
originari dell'Italia, costituiscono materie prime critiche e la loro
esportazione è soggetta all'obbligo di notifica di cui al comma 2.
2. ((I soggetti che intendono esportare dal territorio nazionale,))
direttamente o indirettamente, fuori dall'Unione europea le materie
prime critiche individuate ai sensi del comma 1 o i rottami ferrosi
di cui al medesimo comma 1 hanno l'obbligo di notificare, almeno
((venti giorni)) prima dell'avvio dell'operazione, al Ministero dello
sviluppo economico e al Ministero degli affari esteri e della
cooperazione internazionale una informativa completa dell'operazione.
3. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque non osservi
l'obbligo di cui al comma 2 è soggetto a una sanzione amministrativa
pecuniaria pari al 30 per cento del valore dell'operazione e comunque
non inferiore a euro 30.000 per ogni singola operazione.
4. Le misure di cui al presente articolo si applicano fino al 31
luglio 2022.
5. Dall'attuazione ((del presente articolo)) non devono derivare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le
amministrazioni provvedono alle attività di controllo previste dal
presente articolo avvalendosi delle risorse umane, finanziarie e
strumentali disponibili a legislazione vigente.
Art. 31
Coordinamento delle attività di assistenza e accoglienza a seguito
della crisi ucraina
1. Nell'ambito delle misure assistenziali previste dall'articolo 4,
comma 1, lettera g), del decreto legislativo 7 aprile 2003, n. 85, il
Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio
dei ministri, nei limiti temporali definiti dalla deliberazione del
Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2022, ((pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 58 del 10 marzo 2022,)) e nel limite delle
risorse previste al comma 4, è autorizzato, ((nel rispetto del
principio di accoglienza e di programmazione degli ingressi,)) a:
((a) definire ulteriori forme di accoglienza diffusa, diverse da
quelle previste nell'ambito delle strutture di accoglienza di cui
agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142,
da attuare mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di
servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni iscritte al
registro di cui all'articolo 42 del testo unico delle disposizioni
concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione
dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286
e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, prevedendo sostanziale
omogeneità di servizi e costi con le citate strutture di
accoglienza, per un massimo di 15.000 unità. Le attività di
accoglienza diffusa di cui alla presente lettera sono realizzate, nei
limiti delle risorse stanziate per tale finalità ai sensi del
presente articolo e fermo restando il ricorso anche agli accordi
quadro nazionali, nell'ambito di apposite convenzioni sottoscritte
senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica dal Dipartimento
della protezione civile, dal Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e
dall'Associazione nazionale dei comuni italiani con soggetti che
dimostrino, oltre agli altri requisiti previsti, l'insussistenza in
capo alle persone fisiche che stipulano le convenzioni, in proprio o
in nome o per conto di soggetti giuridici, nonchè dei componenti
degli organi di amministrazione dei soggetti stipulanti, di sentenze
definitive di condanna o di applicazione della pena su richiesta ai
sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale per delitti
non colposi o di decreti penali di condanna divenuti irrevocabili per
delitti non colposi e l'insussistenza di processi penali pendenti per
i reati, tentati o consumati, previsti dall'articolo 80, comma 1, del
codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50,
dall'articolo 12 del testo unico di cui al decreto legislativo 25
luglio 1998, n. 286, dall'articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n.
75, dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I, del codice penale,
dagli articoli 575, 582, nelle forme aggravate di cui all'articolo
583, 583-bis, 583-quinquies, 584, 591, 605, 609-bis, 609-quater,
609-quinquies, 609-octies, 609-undecies e 613-bis del codice penale,
nonchè delle cause di divieto, sospensione o decadenza di cui
all'articolo 67 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre
2011, n. 159;))
b) definire ulteriori forme di sostentamento per l'assistenza
delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano
trovato autonoma sistemazione, per la durata massima di 90 giorni
dall'ingresso nel territorio nazionale con termine non oltre il 31
dicembre 2022 per un massimo di 60.000 unità;
c) riconoscere, nel limite di 152 milioni di euro per l'anno
2022, alle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, in
relazione al numero delle persone accolte sul territorio di ciascuna
regione e provincia autonoma, un contributo forfetario per l'accesso
alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, in misura da
definirsi d'intesa con il Ministro della salute e con la Conferenza
delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, per i
richiedenti e titolari della protezione temporanea per un massimo di
100.000 unità.
2. Con le ordinanze di protezione civile adottate in attuazione
della deliberazione del Consiglio dei ministri 28 febbraio 2022,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 58
del 10 marzo 2022, si provvede alla disciplina delle diverse forme di
supporto all'accoglienza di cui ((al comma 1, lettera a),)) e di
sostentamento di cui alla lettera b) del medesimo comma 1, tenendo
conto dell'eventuale e progressiva autonomia delle persone assistite
che svolgeranno attività lavorative in attuazione di quanto previsto
dall'articolo 7 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della
protezione civile del 4 marzo 2022, n. 872.
3. Nei limiti temporali di cui al comma 1, anche al fine di
incrementare le capacità delle strutture di cui agli articoli 9 e 11
del decreto legislativo n. 142 del 2015, le risorse iscritte nello
stato di previsione del Ministero dell'interno, relative
all'attivazione, alla locazione e alla gestione dei centri di
accoglienza, sono incrementate di 7.533.750 euro per l'anno 2022.
4. Per l'attuazione delle misure di cui al comma 1, nel limite
complessivo di 348 milioni di euro per l'anno 2022, si provvede a
valere sulle risorse del Fondo per le emergenze nazionali, di cui
all'articolo 44 del ((codice della protezione civile, di cui al))
decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, che sono conseguentemente
incrementate per l'anno 2022.
5. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 355.533.750
euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38.
((Art. 31 bis
Misure di assistenza nei confronti dei minori non accompagnati
provenienti dall'Ucraina
1. Nell'ambito delle misure assistenziali previste dalle ordinanze
di protezione civile conseguenti alla deliberazione dello stato di
emergenza adottata dal Consiglio dei ministri in data 28 febbraio
2022, ai comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti
dall'Ucraina, in conseguenza della crisi politica e militare in atto,
nelle strutture autorizzate o accreditate ai sensi dell'articolo 8,
comma 3, lettera f), della legge 8 novembre 2000, n. 328, ovvero che
sostengono gli oneri connessi all'affidamento familiare dei medesimi
minori, disposto ai sensi degli articoli 4 e 5 della legge 4 maggio
1983, n. 184, è riconosciuto, da parte del Commissario delegato di
cui all'articolo 2 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della
protezione civile n. 876 del 13 marzo 2022, il rimborso dei costi
sostenuti, fino a un massimo di 100 euro al giorno pro capite. A tal
fine, il predetto Commissario si avvale di una struttura di supporto
da definire con ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione
civile, nel limite di spesa complessiva di euro 237.701 per l'anno
2022. Per l'attuazione delle misure di cui al presente comma, il
Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 44 del codice
della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio
2018, n. 1, è incrementato di euro 58.568.190 per l'esercizio
finanziario 2022.
2. Agli oneri derivanti dal comma 1 si provvede mediante
corrispondente versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle
risorse in conto residui accertate ai sensi dell'articolo 1, comma
767, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.))
((Art. 31 ter
Gestione delle risorse oggetto di congelamento a seguito della crisi
ucraina
1. In considerazione della necessità di adottare le opportune
misure ai fini della gestione delle risorse oggetto di congelamento a
seguito della crisi ucraina, all'articolo 12 del decreto legislativo
22 giugno 2007, n. 109, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, primo periodo, dopo le parole: «oggetto di
congelamento» sono aggiunte le seguenti: «, effettuando gli
interventi minimi e indifferibili che si rendono necessari per
evitare danni alle stesse nel limite delle risorse disponibili allo
scopo»;
b) al comma 2 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Laddove
sussistano motivi di indifferibilità ed urgenza, al fine di compiere
gli atti gestionali di cui al comma 1, fermi restando i vincoli
derivanti dall'applicazione della direttiva 2014/24/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, l'Agenzia del demanio
può procedere all'affidamento di contratti di lavori, forniture e
servizi anche in deroga alle disposizioni del codice di cui al
decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50»;
c) al comma 3, dopo il secondo periodo è inserito il seguente:
«Possono essere nominati amministratori anche persone giuridiche,
pubbliche e private, con comprovata esperienza nel settore di
riferimento relativo alla specifica risorsa economica congelata»;
d) al comma 7, secondo periodo, dopo le parole: «beni immobili»
sono inserite le seguenti: «e di beni mobili registrati»;
e) al comma 8 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Ai fini
del recupero delle spese di cui al presente comma, alle stesse può
far fronte, a proprio carico e senza diritto di rimborso, ogni
soggetto terzo che si renda disponibile, una volta esperite sul
medesimo le necessarie verifiche disposte dal Comitato»;
f) al comma 9, le parole: «, senza diritto a recupero» sono
soppresse;
g) al comma 12, secondo periodo, le parole: «dai commi 13 e 14»
sono sostituite dalle seguenti: «dai commi 13, 13-bis e 14»;
h) dopo il comma 13 è inserito il seguente:
«13-bis. Dalla cessazione delle misure di congelamento comunicata
ai sensi del comma 12, l'Agenzia del demanio può esercitare il
diritto di ritenzione dei beni fino all'integrale recupero delle
spese sostenute per la conservazione e l'amministrazione degli stessi
ai sensi del comma 8 nonchè provvedere alla vendita del bene ovvero
di singole parti del bene, di pertinenze e di beni presenti nel bene
congelato, senza alterare comunque la funzionalità e l'integrità
del bene oggetto di congelamento»;
i) al comma 14, le parole: «diciotto mesi» sono sostituite dalle
seguenti: «centottanta giorni»;
l) al comma 14 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I beni
mobili registrati sottoposti alla disciplina del codice della
navigazione per i quali è accertata l'oggettiva impossibilità di
vendita, documentata attraverso tre appositi tentativi di vendita
anche a trattativa privata, sono acquisiti al patrimonio dello Stato
e assegnati in gestione al Ministero delle infrastrutture e della
mobilità sostenibili per usi funzionali alle attività istituzionali
di competenza ovvero al Ministero dell'economia e delle finanze per
usi funzionali alle attività istituzionali del Corpo della guardia
di finanza»;
m) al comma 15, le parole: «diciotto mesi» sono sostituite dalle
seguenti: «centottanta giorni».
2. Per l'attuazione delle misure di congelamento delle risorse
economiche derivanti dalla crisi internazionale in atto in Ucraina e
dai connessi regolamenti europei è autorizzata la spesa di 13,7
milioni di euro per l'anno 2022. Ai relativi oneri si provvede
mediante corrispondente utilizzo delle risorse del fondo di parte
corrente istituito nello stato di previsione della spesa del
Ministero dell'economia e delle finanze ai sensi dell'articolo
34-ter, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
3. In considerazione della particolare situazione di necessità e
urgenza derivante dalla crisi internazionale in atto in Ucraina,
limitatamente ai fatti commessi per la custodia, l'amministrazione e
la gestione delle risorse economiche oggetto di congelamento ai sensi
dell'articolo 12 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109, la
responsabilità dei funzionari dell'Agenzia del demanio sottoposti
alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità
pubblica per l'azione di responsabilità di cui all'articolo 1 della
legge 14 gennaio 1994, n. 20, è limitata ai casi in cui la
produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è
da questi dolosamente voluta. La limitazione di responsabilità
prevista dal primo periodo non si applica per i danni cagionati da
omissione o inerzia del soggetto agente.))
((Art. 31 quater
Contributo straordinario per le fusioni di comuni
1. All'articolo 20 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,
dopo il comma 1-bis è inserito il seguente:
«1-ter. A decorrere dall'anno 2024 il contributo straordinario a
favore degli enti di cui al comma 1 è commisurato al 60 per cento
dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite
degli stanziamenti finanziari previsti e comunque in misura non
superiore a 2 milioni di euro per ciascun beneficiario in caso di
enti con popolazione complessivamente inferiore a 100.000 abitanti e
in misura non superiore a 10 milioni di euro in caso di enti non
derivanti da incorporazioni con popolazione complessivamente
superiore a 100.000 abitanti. Con decreto di natura non regolamentare
del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città ed
autonomie locali, sono disciplinate le modalità di riparto del
contributo, prevedendo che in caso di fabbisogno eccedente le
disponibilità sia data priorità alle fusioni o incorporazioni
aventi maggiori anzianità e che le eventuali disponibilità
eccedenti rispetto al fabbisogno determinato ai sensi del primo
periodo siano ripartite a favore dei medesimi enti in base alla
popolazione e al numero dei comuni originari».
2. Ai comuni con popolazione complessivamente superiore a 100.000
abitanti per i quali risulti in corso, nel periodo di vigenza dello
stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei
ministri del 31 gennaio 2020 e successivamente prorogato, un
procedimento di fusione, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, del
testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è assegnato un
contributo di 5 milioni di euro per l'anno 2023 da ripartire in
proporzione alla popolazione. All'onere di cui al primo periodo, pari
a 5 milioni di euro per l'anno 2023, si provvede mediante
corrispondente riduzione del Fondo per esigenze indifferibili di cui
all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.))
Art. 32
Misure urgenti per implementare l'efficienza dei dispositivi del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco
1. Al fine di assicurare la pronta operatività, la funzionalità e
l'efficienza del dispositivo di soccorso del Corpo nazionale dei
vigili del fuoco, in deroga a quanto previsto dall'articolo 12, comma
1, del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, la durata del
corso di formazione professionale della procedura concorsuale per
l'accesso al ruolo dei capi squadra e dei capi reparto con decorrenza
1° gennaio 2021, per un numero di posti corrispondenti a quelli
vacanti al 31 dicembre 2020, è ridotta, in via eccezionale, a cinque
settimane.
2. Agli oneri di cui al comma 1, pari a euro 290.000 per l'anno
2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello
stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini
del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di
riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato
di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno
2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo
al Ministero dell'interno.
((2-bis. Per le medesime finalità di cui al comma 1, in deroga a
quanto previsto dall'articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 13
ottobre 2005, n. 217, la durata del corso di formazione previsto per
gli ispettori antincendi in prova, vincitori del concorso interno per
313 posti bandito con decreto del Capo del Dipartimento dei vigili
del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero
dell'interno n. 32 del 26 febbraio 2021, è ridotta, in via
eccezionale, a tre mesi.))
((Art. 32 bis
Misure per gli organi preposti all'attività di vigilanza e controllo
ambientale
1. All'articolo 1, comma 563, della legge 27 dicembre 2017, n. 205,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) le parole: «di monitoraggio e controllo ambientale, in relazione
a quanto previsto» sono sostituite dalla seguente: «previste»;
b) dopo le parole: «per il triennio 2018-2020» sono inserite le
seguenti: «e per il triennio 2022-2024».
2. All'articolo 1, comma 564, della legge 27 dicembre 2017, n. 205,
le parole: «possono utilizzare graduatorie di concorsi pubblici per
assunzioni a tempo indeterminato, in corso di validità, banditi da
altre agenzie regionali o da altre amministrazioni pubbliche che
rientrano nel comparto e nell'area di contrattazione collettiva della
sanita'» sono sostituite dalle seguenti: «possono utilizzare le
proprie graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo
indeterminato, in corso di validità, nonchè quelle di altre agenzie
regionali o di altre amministrazioni pubbliche».))
((Art. 32 ter
Utilizzo del fondo speciale di conto capitale destinato al Ministero
dell'interno per il potenziamento dei sistemi informativi per il
contrasto del terrorismo internazionale nonchè per il
finanziamento di interventi diversi
1. Al fine di corrispondere alle contingenti e straordinarie
esigenze connesse all'espletamento dei compiti istituzionali della
Polizia di Stato e del Dipartimento dei vigili del fuoco, del
soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno di
potenziamento dei sistemi tecnologici e informativi per il contrasto
alla criminalità organizzata e al terrorismo internazionale e per la
difesa civile, nonchè di finanziamento di interventi diversi per il
settore motorizzazione, armamento e di manutenzione straordinaria e
adattamento di strutture ed impianti, in favore del Ministero
dell'interno è autorizzata la spesa complessiva di 45 milioni di
euro per l'anno 2022 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni
dal 2023 al 2029, da destinare:
a) quanto a 33,75 milioni di euro per l'anno 2022 e a 37,5 milioni
di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, alla Polizia di
Stato per l'acquisto e il potenziamento dei sistemi informativi per
il contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo
internazionale nonchè per il finanziamento di interventi diversi per
il settore motorizzazione, armamento e di manutenzione straordinaria
e adattamento di strutture e impianti;
b) quanto a 11,25 milioni di euro per l'anno 2022 e a 12,5 milioni
di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, al Dipartimento dei
vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile per
l'acquisto e il potenziamento dei sistemi tecnologici e informativi
per la prevenzione, il soccorso pubblico e la difesa civile nonchè
per il finanziamento di interventi diversi di manutenzione
straordinaria e di adattamento di strutture ed impianti.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, pari
complessivamente a 45 milioni di euro per l'anno 2022 e a 50 milioni
di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2029, si provvede
mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo
speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale
2022-2024, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali»
della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del
Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo
utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno.
3. Ai fini dell'immediata attuazione delle disposizioni di cui al
presente articolo, il Ministro dell'economia e delle finanze è
autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti
variazioni di bilancio.))
Art. 33
Misure per far fronte alle maggiori esigenze
in materia di immigrazione
1. In considerazione dello stato di emergenza dichiarato con
deliberazione del Consiglio dei Ministri 28 febbraio 2022 in
relazione all'esigenza di assicurare soccorso ed assistenza, sul
territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della
grave crisi internazionale in atto e attesa la necessità di far
fronte alle eccezionali esigenze determinate dal massiccio afflusso
di sfollati nel territorio nazionale, al fine di assicurare, fino al
31 dicembre 2022, la funzionalità della Commissione nazionale per il
diritto di asilo e delle commissioni e sezioni territoriali per il
riconoscimento della protezione internazionale, i contratti di
prestazione di lavoro a termine, stipulati tramite agenzie di
((somministrazione di lavoro,)) nell'ambito del progetto finanziato
con i fondi destinati dalla Commissione Europea all'Italia per
fronteggiare situazioni emergenziali in materia di asilo, EmAs.Com -
Empowerment Asylum Commission, Sub Action 2, possono essere
modificati anche in deroga, ove necessario, all'articolo 106 del
((codice dei contratti pubblici, di cui al)) decreto legislativo 18
aprile 2016, n. 50.
2. Per le medesime esigenze di cui al comma 1, al fine di
consentire una più rapida trattazione delle istanze avanzate, a
vario titolo, da cittadini stranieri interessati dalla crisi
internazionale in atto, il Ministero dell'interno è autorizzato ad
utilizzare fino al 31 dicembre 2022 prestazioni di lavoro con
contratto a termine di cui all'articolo 103, comma 23, del
decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni
dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. I relativi i contratti, già
stipulati con le agenzie di ((somministrazione di lavoro,)) possono
essere modificati anche in deroga, ove necessario, all'articolo 106
del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari
complessivamente a euro 19.961.457 per l'anno 2022, si provvede ai
sensi dell'articolo 38.
Art. 34
Deroga alla disciplina del riconoscimento ((delle qualifiche
professionali per medici e operatori sociosanitari)) ucraini
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto
e fino al 4 marzo 2023, in deroga agli articoli 49 e 50 del
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31
agosto 1999, n. 394, e alle disposizioni di cui al decreto
legislativo 9 novembre 2007, n. 206, è consentito l'esercizio
temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica
di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini
residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono
esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o
sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la
professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica
professionale conseguita all'estero regolata da specifiche direttive
dell'Unione europea. Le strutture sanitarie ((e sociosanitarie))
interessate possono procedere al reclutamento temporaneo di tali
professionisti, muniti del Passaporto europeo delle qualifiche per i
rifugiati, con contratti a tempo determinato o con incarichi
((libero-professionali,)) anche di collaborazione coordinata e
continuativa, in deroga all'articolo 7 del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165 e fermo restando quanto previsto ((dall'articolo
11 del decreto-legge)) 30 aprile 2019, n. 35, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 25 giugno 2019, n. 60. ((La struttura che
procede al reclutamento temporaneo trasmette alla regione o alla
provincia autonoma di Trento o di Bolzano nel cui territorio si è
proceduto al reclutamento temporaneo i nominativi dei professionisti
sanitari reclutati ai sensi del primo periodo e la documentazione di
cui comma 1-bis. Le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano curano la conservazione della documentazione ricevuta e
istituiscono un elenco dei professionisti sanitari e degli operatori
socio-sanitari reclutati. L'elenco dei professionisti sanitari e
degli operatori socio-sanitari reclutati è trasmesso ai relativi
Ordini professionali. Le amministrazioni interessate provvedono alle
attività previste dal presente comma con le risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
1-bis. Ai fini di cui al comma 1, i professionisti interessati
depositano presso la struttura sanitaria che procede al reclutamento
temporaneo la documentazione attestante il possesso della qualifica
professionale sanitaria o di operatore socio-sanitario, munita di
traduzione asseverata presso il tribunale.))
Art. 35
Disposizioni urgenti in materia di procedimenti autorizzativi per
prodotti a duplice uso e prodotti listati per effetto di misure
restrittive unionali
1. Al decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 221, sono apportate
le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 4, dopo il comma 2 è inserito il seguente:
«2-bis. Per le attività previste dal presente decreto, l'Autorità
competente può avvalersi, anche in deroga ai limiti previsti a
legislazione vigente, di un contingente massimo di 10 esperti anche
estranei alla pubblica amministrazione, ai sensi dell'articolo 7,
comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, di comprovata
qualificazione professionale, nel limite di spesa complessivo di euro
500.000 annui a decorrere dall'anno 2022.»;
b) all'articolo 8, dopo il comma 7 sono inseriti i seguenti:
«7-bis. I procedimenti autorizzativi di cui al presente decreto
si svolgono esclusivamente tramite un sistema telematico basato su
una piattaforma digitale integrata, nel rispetto delle pertinenti
disposizioni europee e del Codice dell'amministrazione digitale di
cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. La piattaforma
garantisce la protezione, la disponibilità, l'accessibilità,
l'integrità e la riservatezza dei dati, nonchè la continuità
operativa del sistema, cui si accede esclusivamente su base
personale, mediante idonei meccanismi di autenticazione.
7-ter. Con avviso da pubblicare nella Gazzetta ufficiale della
Repubblica Italiana l'Autorità competente comunica la data di avvio
dell'operatività della piattaforma di cui al comma 7-bis ed
eventuali sospensioni, anche parziali, del suo funzionamento.
((7-quater. Alle disposizioni di cui ai commi 7-bis e 7-ter è data
attuazione con le risorse umane, finanziarie e strumentali
disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per
la finanza pubblica»;))
c) all'articolo 17, al comma 4, è aggiunto in fine il seguente
periodo: ((«L'Autorità competente, con le risorse umane, finanziarie
e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica,)) effettua visite ispettive
presso le imprese mediante invio di ispettori che possono accedere ai
locali pertinenti, nonchè esaminare e acquisire copie di registri,
dati, regolamenti interni e altri materiali relativi ai prodotti
esportati, trasferiti o ricevuti in base al presente decreto.».
2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 500.000 euro annui a
decorrere dall'anno 2022, si provvede mediante corrispondente
riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente
iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del
programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da
ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e
delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando
l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della
cooperazione internazionale.
Art. 36
Misure urgenti per la scuola
1. Al fine di proseguire le attività educative e didattiche in
sicurezza sino al termine dell'anno scolastico 2021/2022, al comma
326 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 al primo
periodo le parole «, può essere prorogato fino al termine delle
lezioni dell'anno scolastico 2021/2022» sono sostituite con le
seguenti «e prorogati fino al 31 marzo 2022, può essere prorogato
fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico 2021/2022, e
comunque non oltre il 15 giugno 2022, salvo che per le scuole
dell'infanzia statali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo
19 febbraio 2004, n. 59 nelle quali il termine è prorogato ((fino a
non oltre)) il 30 giugno 2022» e al secondo periodo le parole «400
milioni» sono sostituite con le seguenti «570 milioni».
2. Al fine di contenere il rischio epidemiologico, il Fondo per
l'emergenza epidemiologica da COVID-19 per l'anno scolastico
2021/2022 di cui all'articolo 58, comma 4, del decreto-legge 25
maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23
luglio 2021, n. 106, è incrementato nel limite di spesa di 30
milioni di euro nel 2022. Le risorse di cui al primo periodo:
a) possono essere destinate per l'acquisto di dispositivi di
protezione, di materiali per l'igiene individuale e degli ambienti,
((ivi compresi gli impianti per la ventilazione meccanica controllata
(VMC) con recupero di calore e gli apparecchi di sanificazione,
igienizzazione e purificazione dell'aria negli ambienti, provvisti di
sistemi di filtraggio delle particelle e di distruzione di
microrganismi presenti nell'aria,)) nonchè di ogni altro materiale,
anche di consumo, utilizzabile in relazione all'emergenza
epidemiologica da COVID-19;
b) sono ripartite tra le istituzioni scolastiche statali, incluse
quelle della Regione Siciliana, in funzione del numero di allievi
frequentanti.
((2-bis. Il comma 3 dell'articolo 399 del testo unico delle
disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative
alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente:
«3. Ai docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria
si applica il regime di cui all'articolo 13, comma 5, del decreto
legislativo 13 aprile 2017, n. 59».
2-ter. Le graduatorie di merito di cui all'articolo 13 del decreto
del Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e
formazione del Ministero dell'istruzione n. 498 del 21 aprile 2020, e
successive modificazioni, sono integrate, nel limite delle
autorizzazioni di spesa previste a legislazione vigente e nel
rispetto del regime autorizzatorio di cui all'articolo 39, commi 3 e
3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con i candidati
risultati idonei per aver superato le prove di cui agli articoli 8 e
9 del predetto decreto, avendo conseguito, in ciascuna prova, un
punteggio pari o superiore al punteggio minimo previsto nei medesimi
articoli 8 e 9.))
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 200 milioni
di euro per l'anno 2022, si provvede ai sensi dell'articolo 38.
((Art. 36 bis
Misure urgenti in materia
di semplificazione amministrativa
1. In considerazione dell'incremento delle attività richieste al
personale amministrativo degli enti locali con riferimento alle
attività di soccorso, accoglienza e assistenza alla popolazione
ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto,
nonchè allo smaltimento delle pratiche pregresse accumulate a causa
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, al fine di velocizzare e
semplificare le attività dell'ufficiale di stato civile degli enti
locali, all'articolo 79, comma 2, del regolamento di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, sono
aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, ovvero da dichiarazione
sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi dell'articolo 47 del
testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 2000, n. 445».))
Art. 37
Contributo straordinario contro il caro bollette
1. Al fine di contenere per le imprese e i consumatori gli effetti
dell'aumento dei prezzi e delle tariffe del settore energetico, è
istituito, per l'anno 2022, un contributo a titolo di prelievo
solidaristico straordinario, determinato ai sensi del presente
articolo, a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello
Stato, per la successiva vendita dei beni, l'attività di produzione
di energia elettrica, dei soggetti che esercitano l'attività di
produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale, dei
soggetti rivenditori di energia elettrica di gas metano e di gas
naturale e dei soggetti che esercitano l'attività di produzione,
distribuzione e commercio di prodotti petroliferi. Il contributo è
dovuto, altresì, dai soggetti che, per la successiva rivendita,
importano a titolo definitivo energia elettrica, gas naturale o gas
metano, prodotti petroliferi o che introducono nel territorio dello
Stato detti beni provenienti da altri Stati dell'Unione europea. Il
contributo non è dovuto dai soggetti che svolgono l'attività di
organizzazione e gestione di piattaforme per lo scambio dell'energia
elettrica, del gas, dei certificati ambientali e dei carburanti.
2. La base imponibile del contributo solidaristico straordinario è
costituita dall'incremento del saldo tra le operazioni attive e le
operazioni passive, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 31
marzo 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 31
marzo 2021. ((In caso di saldo negativo del periodo dal 1° ottobre
2020 al 31 marzo 2021, ai fini del calcolo della base imponibile per
tale periodo è assunto un valore di riferimento pari a zero.)) Il
contributo si applica nella misura del 10 per cento nei casi in cui
il suddetto incremento sia superiore a euro 5.000.000. Il contributo
non è dovuto se l'incremento è inferiore al 10 per cento.
3. Ai fini del calcolo del saldo di cui al comma 2, si assume il
totale delle operazioni attive, al netto dell'IVA, e il totale delle
operazioni passive, al netto dell'IVA, indicato nelle Comunicazioni
dei dati delle liquidazioni periodiche IVA, presentate, ai sensi
dell'articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,
per i periodi indicati al comma 2.
4. I soggetti tenuti al pagamento del contributo ai sensi del comma
1, che partecipano a un gruppo IVA costituito ai sensi dell'articolo
70-quater del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre
1972, n. 633, per determinare i saldi di cui al comma 2 del presente
articolo, assumono i dati delle fatture emesse e ricevute dal Gruppo
IVA che riportano il codice fiscale dei suddetti soggetti, secondo
quanto previsto dall'articolo 3 del decreto del Ministro
dell'Economia e delle Finanze 6 aprile 2018, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 90 del 18 aprile 2018
e, per le operazioni effettuate tra i soggetti partecipanti al Gruppo
IVA, i dati risultanti dalle scritture contabili tenute ai sensi del
decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.
5. Il contributo è liquidato e versato entro il 30 giugno 2022,
con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9
luglio 1997, n. 241. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia
delle entrate, sentita l'((Autorità di regolazione per energia,))
reti e ambiente, sono definiti gli adempimenti, anche dichiarativi, e
le modalità di versamento del contributo. Con il medesimo
provvedimento possono essere individuati dati aggiuntivi da indicare
nelle fatture di cessione e di acquisto dei prodotti di cui al comma
1 e sono definite le modalità per lo scambio delle informazioni,
anche in forma massiva, con la Guardia di finanza.
((5-bis. Le entrate derivanti dal contributo a titolo di prelievo
solidaristico straordinario determinato ai sensi del presente
articolo sono attribuite alle regioni a statuto speciale e alle
province autonome di Trento e di Bolzano per la parte ad esse
spettante in base ai rispettivi statuti di autonomia.))
6. ((Ai fini della riscossione del contributo, dell'accertamento e
delle relative sanzioni,)) nonchè per il relativo contenzioso, si
applicano le disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto
in quanto compatibili.
7. Il contributo non è deducibile ai fini delle imposte sui
redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.
8. Al fine di evitare, a tutela del consumatore, indebite
ripercussioni sui prezzi al consumo dei prodotti energetici e
dell'energia elettrica, per il periodo dal 1° aprile al 31 dicembre
2022, i soggetti tenuti al pagamento del contributo di cui al comma 1
comunicano entro la fine di ciascun mese solare all'Autorità garante
della concorrenza e del mercato il prezzo medio di acquisto, di
produzione e di vendita dell'energia elettrica, del gas naturale e
del gas metano nonchè dei prodotti petroliferi, ((relativo al mese
precedente.)) L'Autorità riscontra la sussistenza dei presupposti
per l'adozione dei provvedimenti di sua competenza sulla base dei
dati ricevuti e di apposite verifiche, nell'ambito di un piano
straordinario di controlli sulla veridicità delle comunicazioni di
cui al presente comma. Le modalità per la trasmissione dei dati sono
stabilite dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
9. Ai fini dei riscontri e delle verifiche di cui al comma 8,
l'Autorità si avvale, secondo modalità da definirsi mediante
apposite intese, della collaborazione della Guardia di finanza, che
utilizza anche i dati di cui al comma 5 e agisce con i poteri a essa
attribuiti per l'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e
delle imposte sui redditi.
10. Ai fini di cui al comma 9 è autorizzata la spesa di euro 2
milioni per l'anno 2022 per la remunerazione delle maggiori
prestazioni di lavoro straordinario del ((personale della Guardia di
finanza)) effettuate dal 1° aprile al 31 dicembre 2022. Ai relativi
oneri si provvede ai sensi dell'articolo 38.
((Art. 37 bis
Rettifica agli allegati del rendiconto 2021
degli enti locali
1. Il provvedimento con il quale si rettificano gli allegati al
rendiconto 2021 degli enti locali concernenti il risultato di
amministrazione (allegato a) e l'elenco analitico delle risorse
vincolate nel risultato di amministrazione (allegato a/2), al fine di
adeguare i predetti allegati alle risultanze della certificazione di
cui all'articolo 39, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n.
104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n.
126, è di competenza del responsabile del servizio finanziario,
previo parere dell'organo di revisione economico-finanziaria. Qualora
risulti necessario rettificare anche il valore complessivo del
risultato di amministrazione, il provvedimento rimane di competenza
dell'organo consiliare, previo parere dell'organo di revisione
economico-finanziaria.))
((Art. 37 ter
Utilizzo degli avanzi di amministrazione per la copertura di maggiori
oneri derivanti dalle spese per l'energia
1. All'articolo 13 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 6 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per
l'anno 2022, le risorse di cui al presente articolo possono essere
utilizzate a copertura dei maggiori oneri derivanti dall'incremento
della spesa per energia elettrica, non coperti da specifiche
assegnazioni statali, riscontrati con riferimento al confronto tra la
spesa dell'esercizio 2022 e la spesa registrata per utenze e periodi
omologhi nel 2019»;
b) dopo il comma 6 è inserito il seguente:
«6.1. La verifica a consuntivo di cui all'articolo 106, comma 1,
del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, non comporta nuovi
oneri a carico della finanza pubblica».))
((Art. 37 quater
Disposizioni in materia di iscrizione a ruolo
1. Al fine di assicurare la necessaria liquidità alle famiglie e
alle imprese in considerazione degli effetti negativi determinati
dalla pandemia di COVID-19, nonchè delle ripercussioni economiche e
produttive della crisi ucraina, per il periodo compreso tra la data
di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto
e il 31 agosto 2022 il termine di cui all'articolo 2, comma 2, del
decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 462, è fissato in sessanta
giorni.))
((Art. 37 quinquies
Revisione degli indicatori di deficit strutturale di bilancio per i
comuni
1. In considerazione della situazione straordinaria di emergenza
sanitaria derivante dalla diffusione dell'epidemia di COVID-19, ai
fini del calcolo per gli anni 2020, 2021 e 2022 dei parametri
obiettivi di cui all'articolo 242 del testo unico di cui al decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, gli enti locali includono tra gli
incassi i ristori destinati alla compensazione delle minori entrate
connesse all'emergenza sanitaria stessa negli anni di riferimento.))
Art. 38
Disposizioni finanziarie
1. Per le finalità del presente decreto il fondo di cui
all'articolo 1-quater del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137,
convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176
è incrementato di 40 milioni di euro per l'anno 2022 e 81 milioni di
euro per l'anno 2023.
((1-bis. Il Fondo per interventi strutturali di politica economica,
di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004,
n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004,
n. 307, è incrementato di 242,63 milioni di euro per l'anno 2023.
1-ter. Gli interessi passivi sui titoli del debito pubblico
derivanti dagli effetti del ricorso all'indebitamento di cui al comma
2, lettera e), sono valutati in 5 milioni di euro per l'anno 2022, 25
milioni di euro per l'anno 2023, 35 milioni di euro per l'anno 2024,
40 milioni di euro per l'anno 2025, 43 milioni di euro per l'anno
2026, 47 milioni di euro per l'anno 2027, 50 milioni di euro per
l'anno 2028, 54 milioni di euro per l'anno 2029, 57 milioni di euro
per l'anno 2030, 60 milioni di euro per l'anno 2031 e 63 milioni di
euro annui a decorrere dall'anno 2032, che aumentano, ai fini della
compensazione degli effetti in termini di indebitamento netto, a 10
milioni di euro per l'anno 2022, 31 milioni di euro per l'anno 2023,
40 milioni di euro per l'anno 2024, 45 milioni di euro per l'anno
2025, 48 milioni di euro per l'anno 2026, 51 milioni di euro per
l'anno 2027, 55 milioni di euro per l'anno 2028, 58 milioni di euro
per l'anno 2029, 62 milioni di euro per l'anno 2030, 64 milioni di
euro per l'anno 2031 e 67 milioni di euro annui a decorrere dall'anno
2032.
2. Agli oneri derivanti dagli articoli 1, 1-bis, 2, 3, 4, 5, 6, 8,
11, 13, 15, 17, 18, 23, 31, 33, 36, 37 e dai commi 1, 1-bis e 1-ter
del presente articolo determinati in 6.308.995.207 euro per l'anno
2022, 349.530.000 euro per l'anno 2023, 177.830.000 euro per l'anno
2024, 40.000.000 di euro per l'anno 2025, 43.000.000 di euro per
l'anno 2026, 47.000.000 di euro per l'anno 2027, 50.000.000 di euro
per l'anno 2028, 54.000.000 di euro per l'anno 2029, 57.000.000 di
euro per l'anno 2030, 60.000.000 di euro per l'anno 2031 e 63.000.000
di euro annui a decorrere dall'anno 2032, che aumentano, ai fini
della compensazione degli effetti in termini di indebitamento netto,
a 355.530.000 euro per l'anno 2023, 182.830.000 euro per l'anno 2024,
45 milioni di euro per l'anno 2025, 48 milioni di euro per l'anno
2026, 51 milioni di euro per l'anno 2027, 55 milioni di euro per
l'anno 2028, 58 milioni di euro per l'anno 2029, 62 milioni di euro
per l'anno 2030, 64 milioni di euro per l'anno 2031 e 67 milioni di
euro annui a decorrere dall'anno 2032, si provvede:
a) quanto a 3.977.525.207 euro per l'anno 2022, mediante utilizzo
delle maggiori entrate derivanti dall'articolo 37;
b) quanto a 35.580.000 euro per l'anno 2024, mediante
corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di
politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del
decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307;
c) quanto a 197.850.000 euro per l'anno 2022 e 88.650.000 euro per
l'anno 2023, mediante corrispondente utilizzo delle minori spese
derivanti dagli articoli 1 e 1-bis, commi 1 e 2;
d) quanto a 266.880.000 euro per l'anno 2023, che aumentano a
328.700.000 euro in termini di fabbisogno e indebitamento netto,
mediante corrispondente utilizzo delle maggiori entrate derivanti
dagli articoli 1, 1-bis, commi 1 e 2, e 11;
e) mediante il ricorso all'indebitamento autorizzato dalla Camera
dei deputati e dal Senato della Repubblica il 20 aprile 2022 con le
risoluzioni di approvazione della relazione presentata al Parlamento
ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243.
2-bis. L'allegato 1 alla legge 30 dicembre 2021, n. 234, è
sostituito dall'allegato 1 annesso al presente decreto.))
3. Ai fini dell'immediata attuazione delle disposizioni recate dal
presente decreto, il Ministro dell'economia e delle finanze è
autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti
variazioni di bilancio. Il Ministero dell'economia e delle finanze,
ove necessario, può disporre il ricorso ad anticipazioni di
tesoreria, la cui regolarizzazione è effettuata con l'emissione di
ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa.
Art. 39
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione
in legge.
ALLEGATO I
all'articolo 44, comma 11-sexies del decreto legislativo
14 settembre 2015, n. 148, introdotto dall'articolo 11,
comma 1 - (Disposizioni in materia di integrazione salariale)
+-------------------------------------------------------------------+
|Turismo |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Alloggio (codici ateco 55.10 e 55.20) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Agenzie e tour operator (codici ateco 79.1, 79.11, 79.12 e 79.90)|
+-------------------------------------------------------------------+
|- Stabilimenti termali (codici ateco 96.04.20) |
+-------------------------------------------------------------------+
| |
+-------------------------------------------------------------------+
|Ristorazione |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Ristorazione su treni e navi (codici ateco 56.10.5) |
+-------------------------------------------------------------------+
| |
+-------------------------------------------------------------------+
|Attività ricreative |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Sale giochi e biliardi (codici ateco 93.29.3) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Altre attività di intrattenimento e divertimento (sale bingo) |
|(codici ateco 93.29.9) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Musei (codici ateco 91.02 e 91.03) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Altre attività di servizi connessi al trasporto marittimo e per |
|vie d'acqua (codici ateco 52.22.09) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Attività di distribuzione cinematografica, di video e di |
|programmi televisivi (codici ateco 59.13.00) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Attività di proiezione cinematografica. (codici ateco 59.14.00) |
+-------------------------------------------------------------------+
|- Parchi divertimenti e parchi tematici (codici ateco 93.21) |
+-------------------------------------------------------------------+
ALLEGATO A
all'articolo 11, comma 2 -
(Disposizioni in materia di integrazione salariale)
=====================================================================
| 0 Codici Ateco 2007 |
+================+==================================================+
| |CH 24.1 Siderurgia - Fabbricazione di ferro, |
|Siderurgia |acciaio e ferroleghe |
+----------------+--------------------------------------------------+
| |AA 02.20 Legno grezzo |
| |--------------------------------------------------+
|Legno |CC 16 Industria del legno e dei prodotti in legno |
| |e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di |
| |articoli in paglia e materiali da intreccio |
+----------------+--------------------------------------------------+
| |CG 23.31 Piastrelle in ceramica per pavimenti e |
| |rivestimenti |
| |--------------------------------------------------+
| |CG 23.41 Fabbricazione di prodotti in ceramica per|
| |usi domestici e ornamentali |
| |--------------------------------------------------+
| |CG 23.42 Articoli sanitari in ceramica |
|Ceramica |--------------------------------------------------+
| |CG 23.43 Isolatori e pezzi isolanti in ceramica |
| |--------------------------------------------------+
| |CG 23.44 Altri prodotti in ceramica per uso |
| |tecnico e industriale |
| |--------------------------------------------------+
| |CG 23.49 Altri prodotti in ceramica n.c.a. |
+----------------+--------------------------------------------------+
| |CL 29.1 Fabbricazione di autoveicoli |
| |--------------------------------------------------+
| |CL 29.2 Fabbricazione di carrozzerie per |
|Automotive |autoveicoli, rimorchi e semirimorchi |
| |--------------------------------------------------+
| |CL 29.3 Fabbricazione di parti ed accessori per |
| |autoveicoli e loro motori |
+----------------+--------------------------------------------------+
| |CA 10.61.2 Prodotti della molitura di altri |
| |cereali (farine, semole, semolino ecc. di segale, |
| |avena, mais, granturco e altri cereali) |
| |--------------------------------------------------+
|Agroindustria |CA 10.62 Amidi e prodotti amidacei (incluso olio |
|(mais, concimi, |di mais) |
|grano tenero) |--------------------------------------------------+
| |CE 20.15 Fabbricazione di fertilizzanti e composti|
| |azotati (esclusa la fabbricazione di compost) |
| |--------------------------------------------------+
| |AA 01.11.1 Coltivazione di cereali (escluso il |
| |riso) |
+----------------+--------------------------------------------------+
«ALLEGATO 1
(Articolo 38, comma 2-bis)
"Allegato 1
(articolo 1, comma 1)
(importi in milioni di euro)
====================================================================
| RISULTATI DIFFERENZIALI |
+==================================================================+
| - COMPETENZA - |
+==================================================================+
| Descrizione risultato differenziale | 2022 | 2023 | 2024 |
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
|Livello massimo del saldo netto da | | | |
|finanziare, tenuto conto degli effetti | | | |
|derivanti dalla presente legge |205.133|180.500|116.942|
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
|Livello massimo del ricorso al mercato | | | |
|finanziario, tenuto conto degli effetti | | | |
|derivanti dalla presente legge (*) |482.480|490.600|435.617|
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
| - CASSA - |
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
| Descrizione risultato differenziale | 2022 | 2023 | 2024 |
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
|Livello massimo del saldo netto da | | | |
|finanziare, tenuto conto degli effetti | | | |
|derivanti dalla presente legge |282.133|245.500|174.142|
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
|Livello massimo del ricorso al mercato | | | |
|finanziario, tenuto conto degli effetti | | | |
|derivanti dalla presente legge (*) |559.505|555.600|492.817|
+------------------------------------------+-------+-------+-------+
|(*) al netto delle operazioni effettuate al fine di rimborsare |
|prima della scadenza o di ristrutturare passività preesistenti |
|con ammortamento a carico dello Stato. |
+------------------------------------------------------------------+
"» |
|||
Corte Costituzionale | 1997 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 27 del 2-7-1997 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-02&atto.codiceRedazionale=097C0696 | N. 196 ORDINANZA 17 - 24 giugno 1997 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Imposte in genere - Amministratori di societa' a responsabilita' limitata fallita - Obbligo di pagamento in solido delle soprattasse pene pecuniarie causate da accertamenti derivanti da elementi estranei alla volonta' degli amministratori - Analoga questione gia' dichiarata non fondata dalla Corte con sentenza n. 348/1987 - Manifesta infondatezza. (D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 98, sesto comma). (Cost., artt. 24 e 113). Questione proposta con ord. n. 530 del 1996 (Comm. trib. di Fermo) - G.U. n. 25, 1a s.s., del 1996 (097C0696) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.27 del 2-7-1997) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente: dott. Renato GRANATA;
Giudici: prof. Giuliano VASSALLI, prof. Francesco GUIZZI, prof.
Cesare MIRABELLI, prof. Fernando SANTOSUOSSO, avv. Massimo VARI,
dott. Cesare RUPERTO, dott. Riccardo CHIEPPA, prof. Gustavo
ZAGREBELSKY, prof. Valerio ONIDA, avv. Fernanda CONTRI, prof. Guido
NEPPI MODONA, prof. Piero Alberto CAPOTOSTI;
ha pronunciato la seguente
Ordinanza
nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 98, sesto
comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla
riscossione delle imposte sul reddito), promosso con ordinanza emessa
il 29 novembre 1984 dalla Commissione tributaria di primo grado di
Fermo sul ricorso proposto da "L'Azzurra" s.r.l. contro l'Ufficio
delle Imposte Dirette di Fermo, iscritta al n. 530 del registro
ordinanze 1996 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
n. 25, prima serie speciale, dell'anno 1996;
Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei
Ministri;
Udito nella camera di consiglio del 23 aprile 1997 il giudice
relatore Gustavo Zagrebelsky;
Ritenuto che con ordinanza emessa il 29 novembre 1984, ma pervenuta
alla Corte costituzionale il 13 maggio 1996, la Commissione
tributaria di primo grado di Fermo, sul ricorso proposto
dall'amministratore di una società a responsabilità limitata,
fallita, contro l'iscrizione a ruolo di pene pecuniarie relative agli
anni 1974, 1975 e 1976, a carico della società e suo personale ex
art. 98 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla
riscossione delle imposte sul reddito), ha sollevato questione di
legittimità costituzionale di detto art. 98, sesto comma, per
violazione degli artt. 24 e 113 della Costituzione;
che, secondo il rimettente, la disposizione censurata "pone
''genericamente'' l'obbligo di pagamento in solido delle soprattasse
e pene pecuniarie che possono essere causate da accertamenti
derivanti da elementi del tutto estranei alla volontà degli
amministratori i quali, peraltro, in caso di fallimento non hanno
responsabilità patrimoniali di sorta", mentre il rappresentante non
può essere responsabile in solido di obbligazioni che derivano da
atti del tutto leciti, posti in essere nell'esclusivo interesse della
società, essendo necessaria, prima di procedere al coinvolgimento
del rappresentante, la "prova che lo stesso debba condividere la
responsabilità dell'obbligazione principale";
che nel presente giudizio è intervenuto il Presidente del
Consiglio dei Ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
generale dello Stato, per chiedere che la questione venga dichiarata
manifestamente infondata, non prospettando l'ordinanza profili nuovi
o diversi da quelli esaminati dalla Corte in precedenti decisioni,
tanto più che la disposizione censurata è di carattere
esclusivamente sostanziale, e non attiene alla disciplina del
procedimento da seguire nei confronti degli obbligati solidali al
pagamento delle sanzioni, nè ai rimedi che gli obbligati possono
esperire per tutelare le loro posizioni.
Considerato che questa Corte, dopo l'emissione dell'ordinanza della
Commissione tributaria di primo grado di Fermo (ordinanza pervenuta
alla Corte costituzionale il 13 maggio 1996, ma emessa circa dodici
anni prima), ha dichiarato, con la sentenza n. 348 del 1987, non
fondata analoga questione, sollevata in riferimento all'art. 24 della
Costituzione, non essendo leso il diritto di difesa "perchè nulla
vieta al rappresentante del soggetto passivo di far valere le proprie
ragioni nel procedimento tributario" e che tale pronuncia è stata
ribadita con successive ordinanze di manifesta infondatezza (nn. 48
e 591 del 1988; n. 246 del 1989; n. 178 del 1990; n. 519 del 1991);
che, del pari, non può ritenersi violato l'art. 113 della
Costituzione, tenuto conto che il responsabile in solido con il
soggetto passivo può comunque impugnare gli atti amministrativi di
imposizione tributaria che ritenga lesivi della propria posizione;
che, pertanto, la questione deve essere dichiarata manifestamente
infondata.
Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n.
87, e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti
alla Corte costituzionale.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
Dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità
costituzionale dell'art. 98, sesto comma, del d.P.R. 29 settembre
1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul
reddito), sollevata, in riferimento agli artt. 24 e 113 della
Costituzione, dalla Commissione tributaria di primo grado di Fermo
con l'ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 17 giugno 1997.
Il Presidente: Granata
Il redattore: Zagrebelsky
Il cancelliere: Fruscella
Depositata in cancelleria il 24 giugno1997.
Il cancelliere: Fruscella
97C0696 |
|||
Contratti | 2008 | AVVISI E BANDI DI GARA | PROVINCE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 28-7-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-28&atto.codiceRedazionale=C-0813558 | PROVINCIA DI CAMPOBASSO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 28-7-2008) | Bando di gara per l'affidamento del servizio di locazione finanziaria
di tipo traslativo
per l'acquisizione di un edificio scolastico - CIG n. 0189115E9E
Parte di provvedimento in formato grafico
C-0813558 (A pagamento). |
||
Contratti | 2015 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 33 del 18-3-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-03-18&atto.codiceRedazionale=T15BFM4150 | GRUPPO TORINESE TRASPORTI S.P.A. (TO) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.33 del 18-3-2015) | Avviso informativo per l'istituzione dell'albo fornitori
Il GRUPPO TORINESE TRASPORTI - GTT SPA con sede in Torino C.so
Turati 19/6 istituisce l' "Albo Fornitori GTT", al fine di acquisire
beni, servizi (compresi quelli tecnici) e lavori, sia nei settori
speciali che nei settori ordinari, nei casi in cui la normativa
vigente (artt. 57, 90, 122 comma 7, 125, 221 del D.Lgs. 163/2006) e
quella regolamentare consentono il ricorso a procedura senza previa
pubblicazione di avviso.
L'Albo è attualmente operativo per le classi merceologiche
inerenti forniture e servizi indicate sul sito di GTT e per la fascia
economica fino ad Euro 207.000 (Iva esclusa).
Successivamente e previa informativa pubblicata solo sul suddetto
sito saranno attivate ulteriori classi merceologiche.
Si precisa che l'Albo di cui al presente avviso è "aperto" e
pertanto potranno essere presentate in ogni momento le domande di
iscrizione.
All'interno dell'Albo gli operatori economici, singoli o riuniti in
soggetti gruppo, sono qualificati per la/le classe/i merceologica/che
per cui hanno presentato domanda purchè coerente con l'oggetto
sociale risultante dalla certificazione di iscrizione alla CCIAA e in
possesso dei requisiti previsti dal Regolamento Albo Fornitori.
Al fine di ottenere l'iscrizione l'operatore economico è tenuto a
presentare domanda on line sul sito internet GTT. In particolare
l'operatore deve:
- prendere visione del Regolamento Albo Fornitori;
- compilare gli appositi moduli di iscrizione inserendo i dati e la
documentazione richiesta.
In ogni caso l'operatore deve dichiarare di essere in possesso dei
requisiti generali di cui all'art. 38 D. Lgs. 163/2006 nonchè di
essere in regola con la norma di cui all'art. 67 comma 1 D. Lgs.
159/2011 e presentare, ai fini della qualificazione nella/e classe/i
merceologica/che e nella fascia economica di interesse:
a) per tutte le classi merceologiche: visura camerale attestante
l'iscrizione nel registro della CCIAA di competenza;
b) per le classi merceologiche inerenti forniture e servizi (anche
di natura tecnica):
- elenco dei contratti riferiti alla classe merceologica o alle
singole sottoclassi per cui si richiede l'iscrizione, eseguiti nel
triennio precedente la data di presentazione della domanda, con
l'indicazione del loro importo complessivo che deve essere almeno
pari ad euro 207.000 (IVA esclusa);
- eventuali titoli abilitativi richiesti dalla legge per
l'esercizio dell'attività;
- presentazione di almeno una referenza bancaria;
c) per le classi merceologiche inerenti i lavori:
- dichiarazione in merito al possesso dei requisiti di cui all'art.
90 DPR 207/2010 per esecuzione di lavori fino a Euro 150.000 (Prima
fascia);
- per lavori superiori a Euro 150.000 e fino ad Euro 1.000.000,
attestazione SOA con indicazione della/e categoria/e e
classifica/che;
- eventuali titoli abilitativi richiesti dalla legge per
l'esercizio dell'attività;
d) per le classi merceologiche critiche (indicate nell'allegato
pubblicato sul sito GTT), oltre a quanto indicato alle precedenti
lettere a) e b): certificazione ISO 9001:2008.
Le modalità di scelta del contraente e di svolgimento
dell'attività negoziale nei settori ordinari e nei settori speciali
sono disciplinate dal D.Lgs. 163/2006 e dal D.P.R. 207/2010 oltre che
dalle norme regolamentari adottate da GTT SPA.
Resta ferma la facoltà di GTT SPA di indire per ogni appalto una
specifica procedura di gara ad evidenza pubblica, nel rispetto della
vigente normativa di legge e regolamentare.
Per ogni dettaglio si rinvia al "Regolamento Albo Fornitori"
(pubblicato sul sito internet www.gtt.to.it - Area Fornitori - Albo
Fornitori Informatizzato) e al "Regolamento per acquisti in economia
di lavori, servizi e forniture" (pubblicato sul sito internet
www.gtt.to.it - Area Fornitori).
Ai sensi del D. Lgs 196/2003 i dati forniti dai partecipanti alla
gara sono raccolti e pubblicati come previsto dalle norme in materia
di appalti pubblici.
Torino, 16 marzo 2015.
Il presidente e amministratore delegato
Walter Ceresa
T15BFM4150 |
||
Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 14 del 3-2-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-03&atto.codiceRedazionale=T12BFM1994 | VOLSCA AMBIENTE E SERVIZI S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.14 del 3-2-2012) | Avviso di aggiornamento dell'elenco aperto di professionisti per il
conferimento di servizi attinenti l'architettura e l'ingegneria di
importo inferiore ad Euro 100.000 della volsca ambiente e servizi
s.p.a.
Ente costituente: Volsca Ambiente e Servizi SpA, Corso della
Repubblica 125, 00049 Velletri (Rm) www.volscambiente.it
Oggetto: Elenco aperto di professionisti.
Modalità di iscrizione: le modalità di iscrizione sono reperibili
sul sito www.volscambiente.it Termine di ricevimento: 20 Febbraio
2012, ore 13.00
Responsabile della gestione dell'elenco: Responsabile tecnico Ing.
Luca Cori (l.cori@volscambiente.it) Velletri, 31/01/2012
L'amministratore delegato
Franco De Felice
T12BFM1994 |
||
Concorsi | 2018 | ENTI LOCALI | AMBITO SOCIALE DI MARTANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 8 del 26-1-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-26&atto.codiceRedazionale=18E00826 | AMBITO SOCIALE DI MARTANO | CONCORSO (scad. 24 febbraio 2018) | Procedura pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione di quattro unita' di vari profili professionali. (GU n.8 del 26-01-2018) | In esecuzione delle deliberazioni del coordinamento istituzionale
dell'Ambito di Martano (Lecce) n. 15 del 31 agosto 2017 e n. 24 del
13 dicembre 2017, viene indetta procedura pubblica, per titoli e
colloquio, per:
l'assunzione a tempo pieno e determinato (fino al 31 dicembre
2019) di una unità di istruttore direttivo categoria D, p.e. D1 da
destinare all'ufficio di piano - Ambito di Martano;
l'assunzione a tempo pieno e determinato (fino al 31 dicembre
2019) di due unità di assistente sociale specialista - categoria D,
p.e. D1 - da destinare all'ufficio di piano - Ambito di Martano;
l'assunzione a tempo parziale - 21 ore - e determinato (fino al
31 dicembre 2019) di una unità di assistente sociale - categoria D,
p.e. D1 - da destinare all'ufficio di piano - Ambito di Martano.
Il termine per la presentazione delle domande è fissato
perentoriamente al trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale del bando, con indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione al concorso pubblico è pubblicato
all'albo pretorio on-line del Comune di Martano (LE) - nonchè nella
relativa sezione - Amministrazione Trasparente - Bandi di Concorso -
Per informazioni gli interessati potranno rivolgersi alla
dott.ssa Rizzo Manuela - Responsabile del procedimento:
e-mail: ufficiodipiano@ambitodimartano.it
PEC: comune.martano@pec.rupar.puglia.it |
|
Parte Seconda | 2007 | Altri annunzi | Espropri | Parte Seconda n. 64 del 5-6-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-06-05&atto.codiceRedazionale=C-0711191 | RETE FERROVIARIA ITALIANA - S.p.a. Direzione Manutenzione - Direzione Compartimentale Infrastruttura Reggio Calabria Struttura Organizzativa Tecnico | Reggio Calabria, via S. Francesco da Paola n. 58A Codice fiscale n. 01585570581 | (GU Parte Seconda n.64 del 5-6-2007) | Espropriazione per pubblica utilità
Ai sensi degli articoli 52, 53 e 54, legge n. 2359/1865 e 13 legge
n. 865/71 si fa noto a chi può averne interesse che il prefetto della
Provincia di Catanzaro, con decreto prot. n. 61783/Espr. del 24
novembre 2006 ha pronunciato l'espropriazione, per sede stabile delle
Ferrovie e sue dipendenze, a favore di Rete Ferroviaria Italiana
S.p.a. degli immobili siti in Comune di Nocera Terinese occorsi per
l'esecuzione dei lavori di costruzione della nuova S.S.E. di Nocera
Torinese e della linea elettrica di alimentazione a 66 Kv in
derivazione dall'esistente linea primaria F.S. Battipaglia-Reggio
Calabria intestati alla ditta: La Macchia S.r.l. con sede legale in
Cosenza, via Sambiase n. 18, riportati al Catasto terreni al foglio di
mappa 18, particelle n. 202, superficie mq 8.498, n. 203 superficie
mq 217, n. 209, superficie mq 180, n. 221, superficie mq 96, n. 213,
superficie mq 815 indennità complessiva corrisposta Euro 118.813,41
somma comprensiva dell'indennità di asservimento di cui al decreto
prot. n. 61786/Espr. del 24 novembre 2006.
Il responsabile:
ing. Felice Lo Presti
C-0711191 (A pagamento). |
|
Concorsi | 2002 | ALTRI ENTI | ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI RIETI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 4 del 15-1-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-01-15&atto.codiceRedazionale=02E10049 | ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI RIETI | CONCORSO (scad. 14 febbraio 2002) | Concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di un posto nella posizione B1, area B del C.C.N.L., del comparto degli enti pubblici non economici. (GU n.4 del 15-01-2002) | È indetto concorso pubblico per la copertura a tempo
indeterminato di un posto nella posizione B1, area B del C.C.N.L. del
comparto degli enti pubblici non economici.
Titolo di studio richiesto: diploma di scuola media secondaria di
secondo grado.
Termine di presentazione delle domande trenta giorni dalla data
di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale.
Per informazioni in merito rivolgersi agli uffici dell'ordine in
Rieti - via Viscardi n. 16 - tel. 0746/200043.
Rieti, 27 dicembre 2001
Il presidente: Chiriaco |
|
Concorsi | 2013 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA SANITARIA LOCALE CN1 - CUNEO, MONDOVI' E SAVIGLIANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 29 del 12-4-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-12&atto.codiceRedazionale=13E01559 | AZIENDA SANITARIA LOCALE CN1 - CUNEO, MONDOVI' E SAVIGLIANO | CONCORSO (scad. 13 maggio 2013) | Avviso pubblico per il conferimento dell'incarico quinquennale di direttore della struttura complessa emergenza sanitaria territoriale 118. (GU n.29 del 12-04-2013) | È indetto avviso pubblico per il conferimento dell'incarico
quinquennale di Direttore della Struttura Complessa Emergenza
Sanitaria Territoriale 118.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
libera e corredate dai documenti prescritti, scade il trentesimo
giorno successivo alla data di pubblicazione del presente annuncio
nella Gazzetta Ufficiale.
Il testo del integrale del bando è pubblicato sul sito
www.aslcn1.it sezione: concorsi e avvisi.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all'ASL CN1 S.C. Personale
- Ufficio Concorsi - Tel. 0171/450641-7. |
|
Contratti | 2023 | AVVISI E BANDI DI GARA | UNIVERSITÀ ED ALTRI ENTI DI ISTRUZIONE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 73 del 28-6-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-28&atto.codiceRedazionale=TX23BFL18672 | POLITECNICO DI MILANO | Sede: piazza Leonardo da Vinci, 32 - 20133 Milano Punti di contatto: Servizio Gare e Acquisti Servizi e Forniture Codice Fiscale: 80057930150 Partita IVA: 04376620151 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.73 del 28-6-2023) | Bando di gara europea a procedura telematica aperta per l'affidamento
dei servizi assicurativi del Politecnico di Milano
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Politecnico di
Milano Sede: piazza Leonardo da Vinci, 32 - 20133 Milano IT Codice
Fiscale e/o Partita IVA: 04376620151 Indirizzo generale
dell'amministrazione aggiudicatrice/ente aggiudicatore:
http://www.polimi.it Indirizzo del profilo di committente:
http://www.polimi.it/imprese/partecipaaunagara Accesso elettronico
alle informazioni: http://www.polimi.it/imprese/partecipaaunagara e
http://www.ariaspa.it Presentazione per via elettronica di offerte e
richieste di partecipazione: http://www.ariaspa.it
Bando di gara - Gara europea a procedura telematica aperta per
l'affidamento dei servizi assicurativi del Politecnico di Milano.
I.4) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di
attività Organismo di diritto pubblico I.5) Principali settori di
attività Istruzione
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO
II.1) Denominazione appalto: Gara europea a procedura telematica
aperta per l'affidamento dei servizi assicurativi del Politecnico di
Milano II.1.2) Codice CPV principale: 66510000 Servizi assicurativi
II.1.3) Tipo di appalto: Servizi II.1.4) Breve descrizione: Gara
europea a procedura telematica aperta per l'affidamento dei servizi
assicurativi del Politecnico di Milano suddivisa in nove lotti: LOTTO
1 Polizza All Risks - CIG 9902600C06; LOTTO 2 Polizza RCT/O - CIG
99026358E9; LOTTO 3 Polizza RC Patrimoniale - CIG 9902717C93; LOTTO 4
Polizza Tutela legale e peritale - CIG 9902734A9B; LOTTO 5 Polizze
Infortuni - CIG 990276435F: a) Infortuni categorie diverse - b)
Assistenza e rimborso spese mediche per il personale in missione
all'estero; LOTTO 6 Polizza Multirischi veicoli - CIG 9902915FF7;
LOTTO 7 Polizza RC Inquinamento - CIG 9902936150; LOTTO 8 Polizza RC
violazione degli accordi di riservatezza - CIG 9902949C07; LOTTO 9
Polizze Studenti - CIG 9902968BB5: a) Infortuni studenti, assegnisti
di ricerca e figure assimilate - b) Furto e rapina di beni mobili di
proprietà degli studenti II.1.5) Valore stimato: € 11.844.000,00 IVA
esente II.1.6) Informazioni relative ai lotti: Questo appalto è.
suddiviso in lotti: sì Le offerte vanno presentate per tutti i lotti
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 1 Polizza All Risks
- CIG 9902600C06 Lotto n.: 1 II.2.2) Codici CPV supplementari
66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici
NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza All Risks II.2.5)
Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di
aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di
gara II.2.6) Valore stimato: € 3.000.000,00 IVA esente II.2.7) Durata
del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo:
si Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi,
rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31
dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026
II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no
II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un
progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 2 Polizza RCT/O -
CIG 99026358E9 Lotto n.: 2 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000
Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C
Milano II.2.4) Descrizione Polizza RCT/O II.2.5) Criteri di
aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e
tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6)
Valore stimato: € 690.000,00 oltre IVA II.2.7) Durata del contratto
Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione
dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per
ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e
con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10)
Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11)
Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto
e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 3 Polizza RC
Patrimoniale - CIG 9902717C93 Lotto n.: 3 II.2.2) Codici CPV
supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di
esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza RC
Patrimoniale II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il
solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo
nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 330.000,00 IVA esente
II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è
soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata
dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a
decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore
24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono
autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13)
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 4 Polizza Tutela
legale e peritale - CIG 9902734A9B Lotto n.: 4 II.2.2) Codici CPV
supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di
esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza
Tutela legale e peritale II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo
non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono
indicati solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: €
180.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72
Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La
durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi,
a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle
ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti
Sono autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13)
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 5 Polizze Infortuni
- CIG 990276435F Lotto n.: 5 II.2.2) Codici CPV supplementari
66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici
NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizze Infortuni: a)
Infortuni categorie diverse; b) Assistenza e rimborso spese mediche
per il personale in missione all'estero II.2.5) Criteri di
aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e
tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6)
Valore stimato: € 1.200.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del
contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si
Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi,
rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31
dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026
II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no
II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un
progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 6 Polizza
Multirischi veicoli - CIG 9902915FF7 Lotto n.: 6 II.2.2) Codici CPV
supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di
esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza
Multirischi veicoli II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non
è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati
solo nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 240.000,00 IVA
esente II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto
è soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata
dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a
decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore
24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono
autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13)
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 7 Polizza RC
Inquinamento - CIG 9902936150 Lotto n.: 7 II.2.2) Codici CPV
supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di
esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza RC
Inquinamento II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Il prezzo non è il
solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo
nei documenti di gara II.2.6) Valore stimato: € 108.000,00 IVA esente
II.2.7) Durata del contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è
soggetto a rinnovo: si Descrizione dei rinnovi: La durata
dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a
decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e con scadenza alle ore
24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono
autorizzate varianti: no II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13)
L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da
fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 8 Polizza RC
violazione degli accordi di riservatezza Lotto n.: 8 II.2.2) Codici
CPV supplementari 66510000 Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di
esecuzione Codici NUTS: ITC4C Milano; II.2.4) Descrizione Polizza RC
violazione degli accordi di riservatezza II.2.5) Criteri di
aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e
tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6)
Valore stimato: € 360.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del contratto
Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si Descrizione
dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi, rinnovabile per
ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31 dicembre 2023 e
con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026 II.2.10)
Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no II.2.11)
Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un progetto
e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
II.2) Descrizione II.2.1) Denominazione: LOTTO 9 Polizze Studenti -
CIG 9902968BB5 Lotto n.: 9 II.2.2) Codici CPV supplementari 66510000
Servizi assicurativi II.2.3) Luogo di esecuzione Codici NUTS: ITC4C
Milano; II.2.4) Descrizione Polizze Studenti: a) Infortuni studenti,
assegnisti di ricerca e figure assimilate; b) Furto e rapina di beni
mobili di proprietà degli studenti II.2.5) Criteri di
aggiudicazione: Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e
tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara II.2.6)
Valore stimato: € 5.736.000,00 IVA esente II.2.7) Durata del
contratto Durata in mesi: 72 Il contratto è soggetto a rinnovo: si
Descrizione dei rinnovi: La durata dell'appalto è di 36 mesi,
rinnovabile per ulteriori 36 mesi, a decorrere dalle h. 24.00 del 31
dicembre 2023 e con scadenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2026
II.2.10) Informazioni sulle varianti Sono autorizzate varianti: no
II.2.11) Opzioni: Opzioni: no II.2.13) L'appalto è connesso ad un
progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO
III.1) Condizioni di partecipazione III.1.1) Abilitazione
all'esercizio dell'attività professionale, inclusi i requisiti
relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro
commerciale a) Iscrizione nel registro tenuto dalla Camera di
commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro
delle commissioni provinciali per l'artigianato per attività
coerenti con quelle oggetto della presente procedura di gara. b) La
partecipazione alla gara è riservata alle Società di assicurazione,
singole o associate, munite di autorizzazione all'esercizio
dell'attività assicurativa sul territorio italiano III.1.2)
Capacità economica e finanziaria Criteri di selezione indicati nei
documenti di gara III.1.3) Capacità professionale e tecnica Criteri
di selezione indicati nei documenti di gara
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: Procedura aperta IV.1.8) Informazioni
relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP) L'appalto è
disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: sì IV.2.2) Termine
per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione
Data: 27/07/2023 Ora locale: 14:00 IV.2.4) Lingue utilizzabili per la
presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione:
Italiano IV.2.7) Modalità di apertura delle offerte Data: 27/07/2023
Ora locale: 14:30 Luogo: Procedura telematica di gara, l'apertura
delle buste avverrà tramite portale.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Informazioni relative alla rinnovabilità Si tratta di un
appalto rinnovabile: no VI.3) Informazioni complementari: Ai sensi
dell'art. 1, comma 3, della legge n. 55 del 2019, come modificato
dall'art. 8, comma 7, legge n. 120 del 2020, alla presente procedura
si applica l'inversione procedimentale, ai sensi dell'art. 133, comma
8, D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 VI.4.1) Organismo responsabile delle
procedure di ricorso: Tribunale amministrativo regionale Lombardia
Via Corridoni, 39 Milano 20122 IT VI.4.4) Servizio presso il quale
sono disponibili informazioni sulla presentazione dei ricorsi:
Servizio Gare e Acquisti Servizi e Forniture Piazza Leonardo da
Vinci, 32 Milano 20133 IT ufficioacquisti@polimi.it Telefono: +39
0223999300 Fax: +39 0223992285
VI.5) Data spedizione avviso in GUUE: 22/06/2023
Il responsabile unico del procedimento
Roberto De Roberto
TX23BFL18672 |
|
Contratti | 2012 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 35 del 23-3-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-23&atto.codiceRedazionale=T12BGA5383 | BANCA D'ITALIA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.35 del 23-3-2012) | Avviso volontario per la trasparenza preventiva (art.79-bis del
d.lgs. n.163/2006 e s.m.i.)
Stazione appaltante: BANCA D'ITALIA - Servizio Elaborazioni e
Infrastrutture - Via Nazionale 91 - 00184 Roma - Tel. 0647921 -
www.bancaditalia.it.
Oggetto del contratto: acquisizione licenze e servizio di supporto.
Motivazione dell'affidamento con procedura negoziata: ai sensi
dell'art. 57, comma 2, lettera b) del d.lgs. n. 163/2006 e s.m.i, in
quanto la società è titolare dei diritti di esclusiva.
Denominazione aggiudicatario: SUNGARD REFERENCE DATA SOLUTIONS LLC
25 Canada Square - E14 5LQ London - U.K.
Il capo del servizio - Responsabile del procedimento
ing. Andrea Cividini
T12BGA5383 |
||
Parte Seconda | 2020 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 60 del 21-5-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-21&atto.codiceRedazionale=TX20ABA4495 | TRIBUNALE CIVILE DI LECCE | (GU Parte Seconda n.60 del 21-5-2020) | Notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. - Estratto ricorso
per riconoscimento di proprietà per intervenuta usucapione speciale
La Sig.ra TORSELLO MARIA ANTONIA, C.F. TRSMNT32C68A184U, nata ad
Alessano (LE), il 28/03/1932, ivi residente in Contrada Trappeti n.5,
difesa e rappresentata dall'Avv. Anna Maria Melcarne del Foro di
Lecce, C.F. MLCNMR68B52F205I, con studio in Gagliano del Capo (LE),
Via Unità D'Italia n.25 presso la quale è elettivamente
domiciliata, P.E.C: melcarne.annamaria@ordavvle.legalmail.it, espone
che da oltre quarant'anni è nel possesso ininterrotto, pacifico,
indisturbato, manifesto ed uti dominus del fondo rustico ubicato in
agro di Alessano (LE) costituito dalle particelle riportate nel
Catasto Terreni del medesimo Comune al Foglio 18, Particella 653,
654, 655, tutte intestate ai Sig.ri: COPPOLA Cosimo nato ad Alessano
il 27/09/1920; COPPOLA Gianni nato ad Alessano il 05/02/1930; COPPOLA
Maria Cristina nata ad Alessano il 01/03/1927; COPPOLA Mario nato ad
Alessano il 17/02/1924; LAGANA Antonio; LAGANA Ermino nato ad
Alessano il 17/04/1924; LAGANA Genoveffa; LAGANA Gianna Maria nata ad
Alessano il 14/04/1929; LAGANA Giannantonio nato ad Alessano il
14/04/1929; LAGANA Giuseppe; LAGANA Luigia nata ad Alessano il
13/03/1910; LAGANA Teresa nata ad Alessano l'11/04/1931; LAGANA
Antonio nato ad Alessano il 04/06/1922; LAGANA Domenico nato ad
Alessano il 20/02/1921; MANSULLO Maria Addolorata, Usufruttuaria
parziale; PICCINNI Pompea nata ad Alessano il 29/02/1920; SERGI
Antonio nato ad Alessano il 19/09/1953; SERGI Erminia nata ad
Alessano il 18/03/1914; SERGI Filomena, nata ad Alessano il
02/12/1906; SERGI Giuliana nata ad Alessano il 19/01/1949; SERGI
Giuseppe nato ad Alessano il 10/10/1951; SERGI Luigia nata ad
Alessano il 19/01/1923; SERGI Maria Antonia nata ad Alessano il
22/12/1926; SERGI Milvana nata ad Alessano il 02/01/1921; SERGI
Raffaele nato ad Alessano il 13/02/1947. Pertanto, sussistendo tutti
i requisiti richiesti dall'art.1159-bis del Codice Civile per la
regolarizzazione dei titoli di proprietà tramite la procedura
prevista dalla Legge n.346/76, ha proposto ricorso per il
riconoscimento della piena e totale proprietà per intervenuta
usucapione speciale. Il Giudice Onorario del Tribunale di Lecce, Avv.
Giovanni Tommasi, letto il Ricorso ex art. 1159-bis del Codice Civile
del 31/10/2019, depositato in Cancelleria il 07/11/2019, vista la
Legge n.346/76, con decreto depositato il 13/12/2019 ha disposto che
la richiesta di usucapione sia resa nota mediante: affissione del
ricorso per 90 giorni all'Albo del Comune di Alessano; pubblicazione
del ricorso per estratto per una sola volta nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana nei termini di legge; nonchè notifica del
ricorso e del decreto, anche ai sensi dell'art. 150 cpc, a coloro che
nei registri immobiliari figurano titolari di diritti reali
sull'immobile ed a coloro che nel ventennio antecedente alla
presentazione del ricorso abbiano trascritto contro l'istante o i
suoi danti causa domanda non perenta diretta a rivendicarne la
proprietà o altri diritti reali di godimento sul fondo di cui si
chiede la declaratoria di usucapione. In data 03/02/2020 il
Presidente del Tribunale di Lecce, su Istanza n.1 depositata il
21/01/2020, ha autorizzato la notifica per pubblici proclami del
ricorso e del decreto del Giudice emesso nell'ambito del giudizio
civile per usucapione, avente RG n.10610/2019. Si indica il termine
di 90 giorni per l'opposizione ex art.3, co. 3, Legge n.346/1976,
decorrente dalla scadenza del termine di affissione ovvero dalla data
di notifica del ricorso e del decreto.
avv. Anna Maria Melcarne
TX20ABA4495 |
||
Parte Seconda | 2011 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 45 del 21-4-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-04-21&atto.codiceRedazionale=T11ADD5983 | A. MENARINI INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE S.R.L. | Sede Legale : e domicilio fiscale in Firenze, Via Sette Santi 3. Codice Fiscale e/o Partita IVA : 00395270481 codice SIS 542 | (GU Parte Seconda n.45 del 21-4-2011) | Estratto Comunicazione notifica regolare UVA
del 12 aprile 2011, prot. AIFA/V & A/P/38891.
Specialità Medicinale: FASTUM (AIC: 023417)
Confezioni: 023417126 2,5% spray cutaneo, soluzione; 023417114,
023417037 2,5% gel.
Titolare AIC: A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite s.r.l.
N° e tipologia variazione: C.I.3.a IB forseen
Codice pratica N°: N1B/2011/48
Tipo di modifica: Modifica stampati
Modifica apportata: Modifica stampati in seguito alla decisione
della Commissione Europea n. C(2010)8646 del 29/11/2010 ai sensi
dell'art. 107 della Direttiva 2001/83/CE, riguardante i medicinali
per uso topico contenenti il principio attivo Ketoprofene, su
richiesta dell'Ufficio di Farmacovigilanza.
È autorizzata la modifica degli stampati richiesta (paragrafi 4.3,
4.4, e 4.8 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e
corrispondenti paragrafi del Foglio Illustrativo e delle Etichette)
relativamente alle confezioni sopra elencate e la responsabilità si
ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC. I lotti già
prodotti non possono più essere dispensati al pubblico a decorrere
dal 120° giorno successivo a quello della pubblicazione della
determinazione AIFA di modifica del regime di fornitura pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale della repubblica Italiana n. 12 del
17.01.2011. Trascorso il suddetto termine non potranno più essere
dispensate al pubblico confezioni che non rechino le modifiche
indicate dal presente provvedimento.
È approvata, altresì, secondo la lista dei termini standard della
Farmacopea Europea, la denominazione delle confezioni da riportare
sugli stampati così come indicata nell'oggetto.
L'efficacia dell'atto decorre dal giorno successivo a quello della
sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Procuratore
dr Roberto Pala
T11ADD5983 |
|
Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 59 del 20-5-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-20&atto.codiceRedazionale=TC11BFC10003 | UFFICIO REGIONALE MONOPOLI DI STATO DELLA LOMBARDIA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.59 del 20-5-2011) | Bando di gara asta pubblica del 7 giugno 2011 della Rivendita Generi
di Monopolio n. 81 in Milano con annessa ricevitoria lotto n. 3200
nella seguente zona.
Il giorno 7 giugno 2011 alle ore 10 presso questo Ufficio sito in
via S. Marco n. 32 in Milano, avanti al Direttore o a chi per esso,
si terrà la pubblica gara per l'appalto della Rivendita Generi di
Monopolio n. 81 in Milano con annessa ricevitoria lotto n. 3200 nella
seguente zona: tutti i locali commerciali idonei ubicati in viale
Coni Zugna contraddistinti dai civici numeri 37, 39 e 44 ai sensi
degli articoli 25 della legge 22 dicembre 1957, n. 1293, art. 1
lettera a) della legge 23 luglio 1980, n. 384, e 51 del decreto del
Presidente della Repubblica 14 ottobre 1958 - 1074.
La rivendita nell'esercizio finanziario 2009 ha dato
complessivamente € 64.616,00 di reddito a tabacchi e € 20.290,00 di
aggio lotto.
Il direttore:
ing. Francesco De Donato
TC11BFC10003 |
||
Parte Seconda | 2012 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Proroga termini | Parte Seconda n. 35 del 22-3-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-22&atto.codiceRedazionale=TC12ABP4026 | PREFETTURA DI FIRENZE | (GU Parte Seconda n.35 del 22-3-2012) | Protocollo: Fasc. n. 51/2012/14.2/Gab.
Proroga termini
Il Prefetto della provincia di Firenze,
Vista la nota n. 0173909/12 datata 27 febbraio 2012, con la quale
la Banca d'Italia, sede di Firenze, ha comunicato che lo sportello di
Fucecchio della Banca Popolare di Lajatico Soc. Coop. non ha potuto
funzionare con regolarità il giorno 1° febbraio 2012, a causa di
eccezionali condizioni di maltempo, ed ha chiesto la proroga dei
termini legali e convenzionali scaduti in detto giorno o nei cinque
giorni successivi;
Considerato che l'evento rientra nella fattispecie di cui all'art.
1 del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1;
Visto l'art. 2 del predetto decreto legislativo;
Decreta:
ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 15 gennaio 1948,
n. 1, è riconosciuta essere causata da eventi eccezionali la
chiusura dello sportello di Fucecchio della Banca Popolare di
Lajatico Soc. Coop., il giorno 1 febbraio 2012; pertanto i termini
legali e convenzionali sono prorogati in favore della suindicata
Filiale di 15 giorni a decorrere dal primo giorno lavorativo
successivo alla data di cui sopra.
Firenze, 7 marzo 2012
Il prefetto
Padoin
TC12ABP4026 (Gratuito) |
||
Serie Generale | 2003 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | AGENZIA DEL TERRITORIO | Serie Generale n. 283 del 5-12-2003 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-12-05&atto.codiceRedazionale=03A13120&elenco30giorni=false | AGENZIA DEL TERRITORIO | PROVVEDIMENTO 6 novembre 2003 | Accertamento del periodo di mancato funzionamento dell'Ufficio del territorio di Massa Carrara. (GU Serie Generale n.283 del 05-12-2003) | IL DIRETTORE REGIONALE
per la Toscana
Visto il decreto del Ministro delle finanze n. 1390 del 28 dicembre
2000, con cui a decorrere dal 1° gennaio 2001 è stata resa esecutiva
l'Agenzia del territorio, prevista dall'art. 64 del decreto
legislativo n. 300/1999.
Visto l'art. 9, comma 1, del regolamento di amministrazione
dell'Agenzia del territorio, approvato il 5 dicembre 2000, con il
quale è stato disposto che «tutte le strutture, i ruoli e poteri e
le procedure precedentemente poste in essere nel Dipartimento del
territorio manterranno validità fino all'attivazione delle strutture
specificate attraverso le disposizioni di cui al precedente art. 8,
comma 1»;
Visto il decreto-legge 21 ottobre 1961, n. 498, convertito, con
modificazioni, nella legge 28 luglio 1961, n. 770, recante norme per
la sistemazione di talune situazioni dipendenti da mancato o
irregolare funzionamento degli uffici finanziari;
Visto l'art. 10 del decreto legislativo 26 gennaio 2001, n. 32, che
ha modificato gli articoli 1 e 3 del citato decreto-legge n.
498/1961, sancendo che prima dell'emissione del decreto di
accertamento del periodo di mancato o irregolare funzionamento degli
uffici occorre verificare che lo stesso non sia dipeso da disfunzione
organizzativa dell'Amministrazione finanziaria e sentire al riguardo
il Garante del contribuente;
Vista la legge 25 ottobre 1985, n. 592;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29;
Visto l'art. 33 della legge 18 febbraio 1999, n. 28;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Vista la nota dell'ufficio provinciale del territorio di Massa
Carrara prot. n. 90465 in data 30 ottobre 2003, con la quale sono
stati comunicati la causa e il periodo del mancato funzionamento
dell'ufficio;
Accertato che il mancato funzionamento del servizio, consistito nel
fatto che nel giorno 24 ottobre non è stato svolto alcun servizio al
pubblico, essendo stato causato dallo sciopero generale nazionale, è
dipeso da evento di carattere eccezionale non riconducibile a
disfunzioni organizzative dell'amministrazione;
Sentito l'ufficio del Garante del contribuente per la regione
Toscana, che in data 3 novembre 2003 con protocollo n. 452 ha
confermato la suddetta circostanza;
Determina:
È accertato il periodo di mancato funzionamento dell'ufficio del
territorio di Massa Carrara nel giorno 24 ottobre 2003.
Il presente provvedimento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Firenze, 6 novembre 2003
Il direttore regionale: Macchia |
|
Contratti | 2019 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 63 del 31-5-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-31&atto.codiceRedazionale=TX19BFK11646 | SOCIETA' REGIONALE PER LA SANITA' - SO.RE.SA. S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.63 del 31-5-2019) | Bando di gara - Procedura aperta per la conclusione di una
convenzione per la fornitura di cotone idrofilo occorrente alle
AA.SS.LL/AA.OO./AA.OO.UU./IRCCS della Regione Campania
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione,
indirizzi e punti di contatto: Società Regionale per la Sanità
(SO.RE.SA. S.p.a.), Centro Direzionale Isola F9 - 80143 Napoli
(Italia) - tel.081- 2128174; All'attenzione di: Centrale di
Committenza Sanità, 80143 Napoli, ITALIA; posta elettronica:
acquisti.centralizzazione@soresa.it pec: ufficiogare@pec.soresa.it;
Ulteriori informazioni sono disponibili presso: I punti di contatto
sopra indicati; Il capitolato d'oneri e la documentazione
complementare sono disponibili presso: I punti di contatto sopra
indicati; Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate a:
I punti di contatto sopra indicati I.2) Tipo di amministrazione
aggiudicatrice: Organismo di diritto pubblico; Settore di attivita':
attività di committenza in favore delle AA.SS. ed altre
amministrazioni pubbliche regionali.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.1) Denominazione conferita
all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura Aperta per
la Fornitura di Cotone Idrofilo occorrente alle
AA.SS.LL/AA.OO./AA.OO.UU./IRCCS della Regione Campania; II.1.3) Tipo
di appalto: Forniture; II.1.5) Valore totale stimato IVA esclusa:
1.058.376,30 EUR; II.1.6) Informazioni relative ai lotti: L'appalto
è Diviso in lotti: si ; Le offerte vanno presentate per tutti i
lotti; II.2.1) lotto n.1: Ovatta di cotone idrofilo; CIG: 7905430735;
II.2.6) Valore stimato IVA esclusa: 1.058.376,30 EUR; II.2.7) Durata
del contratto d'appalto, dell'accordo quadro o del sistema dinamico
di acquisizione Durata in mesi: 36 Il contratto d'appalto è oggetto
di rinnovo: no II.2.10) Informazioni sulle varianti: Sono autorizzate
varianti: no II.2.11) Informazioni relative alle opzioni: Opzioni: no
II.2.13) Informazioni relative ai fondi dell'Unione europea L'appalto
è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi
dell'Unione europea: no.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO III.1) Condizioni di partecipazione: III.1.1)
Abilitazione all'esercizio dell'attività professionale, inclusi i
requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel
registro commerciale: Cfr. Disciplinare di gara, paragrafo 6.1.
III.1.2) Capacità economica e finanziaria: Cfr. Disciplinare di
gara, paragrafo 6.2); III.1.3) Capacità professionale e tecnica:
Cfr. Disciplinare di gara, paragrafo 6.3);
SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1.1) Tipo di procedura: procedura aperta;
IV.2) Informazioni di carattere amministrativo: IV.2.2) Termine per
il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione:
Data:21/06/2019 - Ora: 12:00; IV.2.6) periodo minimo durante il quale
l'offerente è vincolato alla propria offerta: durata in mesi: 9;
IV.2.7) Modalità apertura delle offerte: Data 24/06/2019; ora
locale: 10,00;
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: VI.1) Informazioni relative alla
rinnovabilita': Si tratta di un appalto rinnovabile: no; VI.3)
Informazioni complementari: Relativamente ai criteri di
aggiudicazione si precisa quanto segue: L'appalto è aggiudicato in
base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa,
secondo quanto disposto dall'art. 95, comma 2, del Codice, previa
verifica di conformità dei prodotti offerti alle caratteristiche
tecniche minime previste dal capitolato tecnico e relativi allegati,
secondo la seguente ripartizione dei punteggi: offerta tecnica = 40,
offerta economica = 60. A ogni buon conto si rimanda all'art. 16 del
Disciplinare di gara.VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure
di ricorso: TAR Campania P.zza Municipio Napoli VI.4.3) Procedure di
ricorso; VI.4.4) Servizio presso il quale sono disponibili
informazioni sulle procedure di ricorso: Ufficio Legale di So.Re.Sa;
VI.5) Data spedizione del bando alla GUUE: 15/05/2019.
Il direttore generale
dott. Gianluca Postiglione
TX19BFK11646 |
||
Corte Costituzionale | 1993 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 43 del 20-10-1993 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-10-20&atto.codiceRedazionale=093C1075 | N. 48 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 21 giugno 1993 | N. 48 Ricorso per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato depositato in cancelleria il 21 giugno 1993 (della provincia di Torino) Finanza pubblica allargata - Misure urgenti per la finanza pubblica - Riduzioni sui trasferimenti statali per contributi ordinari spettanti, per l'anno 1993, alle amministrazioni provinciali ed ai comuni, in attuazione della legge sulle autonomie locali n. 142/1990, ai sensi dell'art. 29, primo e secondo comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504 - Lamentata violazione dell'autonomia finanziaria e amministrativa della provincia, anche per le conseguenti incertezze di bilancio - Illegittimo ricorso allo strumento della decretazione d'urgenza - Richiamo alle sentenze della Corte costituzionale nn. 101/1970 e 69/1978 (riguardo ai presupposti soggettivi dell'ammissibilita' del conflitto) e nn. 98, 116 e 283 del 1991 e 356/1992. (D.L. 12 maggio 1993, n. 155). (Cost., artt. 5, 77, 81, 97 e 128). (093C1075) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.43 del 20-10-1993) | Ricorso per conflitto di attribuzione della provincia di Torino
nella persona del presidente pro-tempore della provincia, giusta
deliberazione della giunta provinciale 13 giugno 1993, verbale n. 30,
rappresentata e difesa come da mandato a margine del presente atto
dall'avv. Rino Gracili del foro di Milano ed elettivamente
domiciliata in Roma, presso lo studio dell'avv. Domenico Davoli, via
S. Maria Maggiore n. 112 contro il Governo della Repubblica in
persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro-tempore, in
relazione all'approvazione del d.l. 22 maggio 1993 n. 155,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 22 maggio 1993 recante
"Misure urgenti per la finanza pubblica", e più precisamente in
relazione all'art. 3 col quale: al primo comma viene operata la
riduzione del 5% (cinque per cento) dei trasferimenti statali, per
contributi ordinari, spettanti, per l'anno 1993, alle amministrazioni
provinciali ed ai comuni ai sensi dell'art. 29, primo e secondo
comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504; al secondo comma, viene
operata la riduzione del 7% (sette per cento) del complesso delle
dotazioni ordinarie riconosciuto alle amministrazioni provinciali ed
ai comuni, per l'anno 1993, ai sensi dell'art. 35 del citato d.-lgs.
30 dicembre 1992, n. 504; nonchè in relazione all'art. 8 col quale
per l'anno 1993 l'ammontare dei mutui che la cassa depositi e
prestiti può concedere per il finanziamento degli investimenti degli
enti locali viene ridotto all'importo complessivo di 3.600
(tremilaseicento) miliardi in luogo dell'importo previsto in
precedenza, con una riduzione del 50% (cinquanta per cento); ed è
precisato che detto importo comprende anche i mutui previsti da norme
speciali, ivi inclusi quelli destinati ai settori dell'edilizia
scolastica e dell'edilizia giudiziaria.
F A T T O
Con d.l. 22 maggio 1993, n. 155, sono stata emanate le "Misure
urgenti per la finanza pubblica" proposte dal Presidente del
Consiglio dei Ministri e dal Ministro del tesoro e delle finanze di
concerto con il Ministro del bilancio e della programmazione
economica ed approvate con deliberazione del Consiglio dei Ministri
nella riunione del 21 maggio 1993.
Alcune delle suddette misure, contenute negli artt. 3 e 8 del
d.l., riguardano, per l'anno 1993, la finanza degli enti locali.
L'art. 3, rubricato "trasferimenti agli enti locali" stabilisce
che:
1. "Per l'anno 1993 i contributi ordinari spettanti alle
amministrazioni provinciali e comunali ai sensi dell'art. 29, primo e
secondo comma, del d.-lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, sono ridotti del
5 per cento; la riduzione viene operata per intero all'atto della
corresponsione della quarta rata dei contributi stessi. Sono esclusi
dalla riduzione gli enti locali dichiarati dissestati alla data di
entrata in vigore del presente decreto".
2. "Ai fini dell'applicazione delle disposizioni recate dall'art.
35 del citato decreto legislativo n. 504/1992, il complesso delle
dotazioni ordinarie riconosciuto alle amministrazioni provinciali e
ai comuni per l'anno 1993 è rideterminato, con gli stessi criteri
indicati al primo comma, assumendo come base di riferimento una
riduzione del 7 per cento".
L'art. 8, rubricato "mutui cassa depositi e prestiti", dispone
che:
"Per l'anno 1993 l'ammontare dei mutui che la cassa depositi e
prestiti può concedere per il finanziamento degli investimenti degli
enti locali non può superare il complessivo importo di L. 3.600
miliardi. Detto ammontare comprende anche i mutui previsti da norme
speciali, ivi inclusi quelli destinati ai settori dell'edilizia
scolastica e dell'edilizia giudiziaria".
A seguito dell'emanazione delle su riportate disposizioni, in data
15 giugno 1993, si riuniva la giunta provinciale di Torino.
In tale adunanza la giunta rilevava che le nuove previsioni
risultavano estremamente penalizzanti per la finanza dell'ente e
compromettono gravemente l'esercizio delle attribuzioni
costituzionalmente garantite alla provincia.
La giunta rilevava, infatti, che gli artt. 3 e 8 del citato d.l.
n. 55/1993 privavano gli enti locali di una parte rilevante delle
già insufficienti entrate derivanti dai trasferimenti erariali senza
prospettive di poterle sostituire in alcun modo.
Inoltre la riduzione dell'ammontare dei mutui della cassa depositi
e prestiti compromette gravemente, nel corso dell'esercizio, i
programmi elaborati da province e comuni.
Si viene così a determinare - evidenziava la giunta - una sorta
di immobilismo operativo degli enti locali anche, e soprattutto, in
ordine all'esercizio dei loro compiti volti alla tutela degli
interessi della collettività sotto il profilo dello sviluppo
economico, sociale e culturale.
Quanto sopra, mentre l'ordinamento giuridico conferisce alle prov-
ince la titolarità di funzioni pubbliche costituzionalmente
rilevanti e garantite, concorrenti con quelle attribuite a poteri ed
organi statuali in senso proprio e nonostante che la legge 8 giugno
1990, n. 142, in aderenza agli artt. 5 e 128 della Costituzione
nonchè in attuazione della IX disposizione transitoria della stessa,
riconosca le autonomie esistenti ed attribuisca agli enti locali di
una più ampia autonomia finanziaria, statutaria e funzionale.
La giunta provinciale sottolineava, infine, che le norme in
questione sono in netto contrasto oltre che con la Costituzione
(artt. 5, 81, 119 e 128) con quanto stabilito dall'art. 54 della
legge n. 142/1990 - che oltretutto costituisce normativa "rinforzata"
- e con l'art. 34, quinto comma, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504,
relativo al riordino della finanza degli enti territoriali.
Pertanto la giunta deliberava di promuovere, dinanzi a codesta
ecc.ma Corte costituzionale, conflitto di attribuzioni nei confronti
del Governo per aver quest'ultimo, attraverso il d.l. 22 maggio
1993, n. 155, compromesso e leso l'esercizio delle attribuzioni
costituzionali spettanti alla provincia.
Il ricorso per conflitto di attribuzioni si fonda sul fatto che
col decreto-legge citato il Governo opera una rilevante riduzione dei
trasferimenti di risorse dallo Stato-ente agli enti locali, privando
così questi ultimi delle risorse finanziarie per loro previste dalla
normativa vigente, indispensabili all'esercizio delle loro funzioni
costituzionalmente riconosciute.
In sostanza con questo decreto-legge il Governo, nel corso
dell'esercizio finanziario, sposta risorse finanziarie destinate agli
enti locali riservandole nella disponibilità dello Stato-apparato.
PRESUPPOSTI SOGGETTIVI
L'art. 37 della legge costituzionale 11 marzo 1953, n. 87,
stabilisce che "il conflitto tra i poteri dello Stato è risoluto
dalla Corte costituzionale se indorge tra organi competenti a
dichiarare definitivamente la volontà dei poteri a cui appartengono
e per la delimitazione della sfera di attribuzioni determinate per i
vari poteri da norme costituzionali". La citata norma lascia sempre
aperta, caso per caso, la necessità dell'accertamento dell'idoneità
soggettiva del ricorrente a promuovere il giudizio e della esistenza
effettiva del conflitto di attribuzioni fra i vari poteri. Infatti
il giudizio davanti alla Corte è caratterizzato da una fase
preliminare nella quale la Corte decide con ordinanza, in camera di
consiglio, sull'ammissibilità del ricorso. Per quanto concerne
l'individuazione dei presupposti soggettivi e quindi la nozione di
"potere dello Stato", la Corte costituzionale ha abbandonato già da
tempo la tesi secondo la quale i "poteri dello Stato", cui si
riferisce l'art. 134 della Costituzione, sarebbero soltanto il potere
legislativo, esecutivo e giudiziario. La giurisprudenza della Corte
ha, infatti, individuato quali ulteriori poteri il Presidente della
Repubblica, la stessa Corte costituzionale, gli elettori firmatari
della richiesta di referendum e cioè soggetti che non sono
ricomprensibili, in modo evidente, nella su richiamata tripartizione.
Quanto alla provincia la Corte, in passato, ha negato la sua
legittimazione ad esser parte di un conflitto di attribuzione
sollevato ai sensi dell'art. 37 della legge costituzionale n. 87 del
1953 "non essendo l'amministrazione provinciale competente a
dichiarare definitivamente in materia, la volontà del potere cui
appartiene" (ordinanza n. 101/1970). Tale pronuncia, peraltro,
negava la legittimazione della Provincia solo nell'ipotesi in cui
essa agisca quale organo di decentramento statale, lasciando
impregiudicata la questione nell'ipotesi in cui la stessa, come nel
caso di specie, sia indotta ad agire nella veste in ente titolare di
poteri propri, cioè "ente autonomo" nell'ambito dei principi fissati
dalle leggi generali della Repubblica che ne determina le funzioni.
È pertanto necessario analizzare se in quest'ultima ipotesi la
provincia possa ritenersi legittimata a sollevare il conflitto. A
tale riguardo occorre richiamare la fondamentale sentenza della Corte
costituzionale n. 69/1978 con la quale essa ha ammesso a sollevare il
ricorso gli elettori firmatari di una richiesta referendaria. In
tale pronuncia la Corte afferma che "se i 'poteri dello Statò,
legittimati a proporre il conflitto di attribuzione ai sensi
dell'art. 134 della Costituzione, sono anzitutto e principalmente i
poteri dello Stato-apparato, ciò non esclude che possano
riconoscersi a tale effetto come poteri dello Stato anche figure
soggettive esterne allo Stato-apparato, quanto meno allorchè ad esse
l'ordinamento conferisca la titolarità e l'esercizio di funzioni
pubbliche costituzionalmente rilevanti e garantite, concorrenti con
quelle attribuite a poteri ed organi statuali in senso proprio". Con
tale pronuncia la Corte, attualizzando la portata dell'istituto e
valorizzando la concezione dello Stato come "Stato-ordinamento", ha
ammesso al ricorso soggetti formalmente esterni allo "Stato-persona".
A tal fine ha ritenuto necessaria, ama anche sufficiente, la
sussistenza delle seguenti condizioni:
a) l'esercizio di funzioni pubbliche costituzionalmente
rilevanti e garantite;
b) la "concorrenza" di queste funzioni con quelle svolte da
organi dello Stato e cioè l'idoneità delle stesse ad incidere
sull'esercizio delle funzioni statali.
Quanto alla prima condizione (sub a)), va rilevato che la
provincia, a norma degli artt. 5, 114, 118 e 128 della Costituzione,
costutuisce un potere autonomo titolare di funzioni
costituzionalmente rilevanti e garantite. Dalle citate norme emerge,
infatti, che le province, così come i comuni - che nel linguaggio
giuridico corrente vengono definiti "poteri locali" - fruiscono di
una autonomia tale da configurare la legislazione in materia come
costituzionalmente vincolata sia nei "limiti", che nei "principi" e
nei "metodi", sia dall'obbligo di promuovere l'autonomia stessa (cfr.
art. 5 della Costituzione). In particolare, per quanto concerne le
funzioni, l'art. 118, primo comma, della Costituzione, nel
riconoscere alle regioni le funzioni amministrative elencate
nell'art. 117 della Costituzione, riserva alle "province e ai comuni"
"le funzioni di interesse esclusivamente locale" da individuarsi con
legge, con ciò riconoscendo espressamente alle province la
titolarità di funzioni proprie esclusive (funzioni amministrative di
interesse locale) riconducibili alla loro posizione di ente locale
intermedio fra comune e regione, attributario della cura degli
interessi e della promozione dello sviluppo della comunità
provinciale. Si deve, peraltro, precisare che la riserva di legge in
materia, attribuisce al legislatore non una funzione creatrice degli
"interessi esclusivamentte locali", che preesistono all'intervento
legislativo, ma solo la loro individuazione. Quanto alla seconda
condizione (bus b)), dagli artt. 5 e 128 della Costituzione emerge
che le province sono titolari di funzioni fondamentali per la vita,
lo sviluppo e l'economia della comunità provinciale. Come tali sono
suscettibili di incidere e limitare l'esercizio di funzioni statali.
Infatti il rapporto fra l'autonomia, le funzioni della provincia e il
potere legislativo è delineato dalla stessa Costituzione che,
all'art. 128, prevede che sia il legislatore ordinario a fissare i
principi all'interno dei quali l'autonomia e le funzioni delle prov-
ince possono esplicarsi liberamente. Il legislatore ordinario può
intervenire sull'autonomia e le funzioni della provincia solo
modificando espressamente i principi in precedenza delineati, ma mai
intervenendo con disposizioni che regolano o vincolano in dettaglio
le modalità di estrinsecazione delle funzioni violando
surrettiziamente i principi stessi e quindi il dettato
costituzionale. Diversamente il legislatore violerebbe in
particolare l'art. 5 della Costituzione, che impone allo stesso di
adeguare i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze
dell'autonomia.
Riassumendo:
a) la provincia è titolare di funzioni proprie
costituzionalmente riconosciute e garantite;
b) l'esercizio di tali funzioni è autonomo all'interno dei
principi generali stabiliti dalle leggi dello Stato;
c) l'eventuale legge statale che violi i principi generali in
precedenza fissati dallo stesso legislatore viola con ciò
l'autonomia costituzionalmente garantita alla provincia ed invade le
attribuzioni a questa spettanti.
Pertanto, contro tale legge è sollevabile il conflitto di
attribuzioni dinanzi alla Corte costituzionale. Ammissibilità del
conflitto in relazione ad atti aventi forza di legge. La Corte
costituzionale nella sentenza del 6-14 luglio 1989, n. 406, ha
affermato che "in linea di principio il conflitto di attribuzione fra
poteri dello Stato non possa ritenersi dato contro una legge o un
atto equiparato. Ciò non soltanto in vista della ragionevole
esigenza di bilanciare la relativa latitudine della cerchia degli
organi abilitati al conflitto fra poteri con una più rigorosa
delimitazione dell'ambito oggettivo del conflitto stesso (...), ma
soprattutto in quanto la sperimentabilità del conflitto contro gli
atti sopra indicati finirebbe con il costituire un elemento di
rottura nel nostro sistema di garanzia costituzionale, sistema che,
per quanto concerne la legge (e gli atti equiparati), è incentrato
nel sindacato incidentale"
La strutturazione di tale garanzia costituzionale è il frutto di
una scelta consapevole operata dal legislatore costituzionale. Al
momento in cui fu effettuata questa scelta, l'ordinamento
costituzionale italiano, pur contenendo norme come quelle degli artt.
5 e 128 della Costituzione, di fatto, in assenza dell'attuazione di
tali norme, era ancora un ordimento monistico. Con l'emanazione
della legge n. 142/1990 si è avuta piena attuazione degli articoli
della Costituzione sopra richiamati, e si è configurato un
ordinamento di tipo policentrico, caratterizzato da una pluralità di
enti, ciascuno dotato di autonomia costituzionalmente garantita.
Quindi, dopo l'emanazione della legge n. 142/1990, l'ordinamento
italiano si fonda su un diverso equilibrio fra i soggetti dotati di
rilevanza costituzionale, con la fondamentale conseguenza che i
comuni e le province sono enti investiti di funzioni proprie e con
sfere di autonomia garantite tali da limitare la sfera di
attribuzioni degli altri soggetti anch'essi dotati di autonomia
costituzionalmente garantita.
La Corte costituzionale nella citata sentenza del 1989 ha,
altresì affermato che, il particolare favore per l'operatività
della legge (e degli atti equiparati), trova un limite in relazione a
leggi (o atti equiparati) che concernano "l'ordine sostanziale e le
connesse situazioni soggettive, e soprattutto ( ..) influiscano
negativamente su queste ultime". Pertanto, la Corte ha ammesso la
possibilità "che in relazione a leggi (o atti equiparati) che
concernano direttamente competenze di organi pubblici (...) si
presentino scarse occasioni di controversie e conseguentemente si
formino zone franche di incostituzionalita'" a condizione che non si
verifichi "un irrimediabile pregiudizio per l'attuazione dei valori
costituzionali nell'assetto dei rapporti giuridici". Riassumendo, se
pur in linea di principio la Corte ha ritenuto che il conflitto di
attribuzione fra poteri dello Stato non possa avere ad oggetto una
legge (o un atto equiparato), ne ha ammesso la possibilità
nell'ipotesi in cui la legge (o un atto equiparato) costituiscono un
elemento di rottura del nostro sistema costituzionale.
Nel caso di specie il Governo - che nell'ambito dell'ordinamento
è preposto precipuamente alla tutela delle attribuzioni e degli
interessi dello Stato-apparato - intervenendo nella situazione
organizzata da leggi precedenti per ridurre le risorse degli enti
locali - che costituiscono soggetti a rilevanza costituzionale ed
essenziali per il funzionamento del sistema democratico - finisce per
inserire un elemento di rottura nel nostro sistema di garanzia
costituzionale ed altera l'equilibrio nei rapporti fra i poteri
dell'ordinamento repubblicano.
Insomma, se si ammette che il Governo nel corso dell'esercizio
possa emettere i provvedimenti in esame, si consente ad esso, di
sospendere l'esercizio dell'autonomia propria degli enti locali,
così come garantita dall'art. 128 della Costituzione ed attuata
dalla legge n. 142/1990. Il pericolo di atti normativi statali e
regionali lesivi delle autonomie locali si può prevenire solo
riconoscendo la nuova soggettività che deriva ai comuni e alle prov-
ince dalla legge n. 142/1990.
I comuni e le province si possono proteggere contro le invadenze
dello Stato e delle regioni solo se possono ricorrere direttamente
alla Corte costituzionale e quindi senza la mediazione del giudice e
senza il procedimento in via incidentale, che molte volte non sarebbe
nemmeno possibile instaurare.
PRESUPPOSTI OGGETTIVI DEL CONFLITTO
Analizzato l'aspetto della legislazione a sollevare il conflitto
di attribuzione da parte della provincia di Torino occorre valutare
in che modo il legislatore abbia individuato la sfera di attribuzioni
degli enti locali.
La legge n. 142 dell'8 giugno 1990, seppure con notevole ritardo
ha dato attuazione a quanto previsto dalla Costituzione accogliendo i
principi da essa sanciti secondo i quali la Repubblica italiana
risulta articolata in una pluralità di organismi autonomi e
concorrenti ed a tal fine ha conferito alle province così come ai
comuni attribuzioni, poteri e funzioni di estrema rilevanza in
attuazione degli artt. 128 e 118, primo comma, della Costituzione.
In particolare, l'art. 2 al primo comma riafferma che le "comunità
locali, ordinate in comuni e province, sono autonome". Ai sensi del
quanto comma dell'art. 2 tale autonomia si articola essenzialmente in
autonomia statutaria e finanziaria. La norma non fa distinzione
alcuna nè pone gerarchie tra i due concetti, per cui l'eventuale
lesione dell'autonomia finanziaria comporta nel contempo la lesione
dell'autonomia statutaria e, quindi, una lesione dell'ordinamento
istituzionale.
Infatti, la legge n. 142/1990 ha riconosciuto alle province
un'ampio potere normativo che comprende non più e non soltanto il
potere di emanare regolamenti, fonti sicuramente di natura
secondaria, ma anche il potere di dotarsi di uno statuto, che
costituisce fonte di natura diversa e assai più importante rispetto
ai primi. Lo statuto si caratterizza quale fonte normativa
costitutiva della disciplina di ciascun ente e quale fonte sub-
primaria fondata sulla norma dell'art. 128 della Costituzione e con
un ambito di competenza oggettiva delineato nella legge di principi.
L'autonomia statutaria, oltre ad essere contenuta nell'art. 128 della
Costituzione, è riconducibile all'esercizio della sovranità
popolare, quale sua mediata manifestazione. Quindi, detta autonomia
deve essere valutata in collegamento con l'art. 1 della Costituzione,
che come è noto recita: "La sovranità appartiene al popolo, che
l'esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Ne consegue che, nel caso frequente di invadenza con legge
regionale o addirittura con legge statale degli ambiti riservati alla
autonomia statutaria, occorre che gli enti locali possano difendere
la loro autonomia e possano difenderla nell'unico luogo deputato alla
difesa delle proprie funzioni costituzionalmente garantite: la Corte
costituzionale. Per quanto attiene all'autonomia finanziaria,
profilo più pertinente al caso in esame, va rilevato che la
disposizione dell'art. 2 della legge n. 142/1990 (ove si afferma che
"i comuni e le province hanno autonomia finanziaria nell'ambito delle
leggi e del coordinamento della finanza pubblica" sviluppa quanto
previsto dall'art. 119 della Costituzione.
La norma costituzionale, infatti, stabilendo che le leggi della
Repubblica coordinano l'autonomia finanziaria delle regioni con la
"finanza dello Stato, delle province e dei comuni", presuppone
l'esistenza in capo alla province e ai comuni di una finanza autonoma
ed organica e presuppone una quasi equiordinazione fra gli enti
dell'ordinamento: Stato-persona, regioni, province e comuni. Del
resto la previsione dell'autonomia finanziaria è requisito
indispensabile per un'effettiva consistenza dell'autonomia.
Questa, infatti, riconosciuta dagli artt. 5 e 128 della
Costituzione e ribadita dall'art. 2 della legge n. 142/1990,
costituirebbe un'affermazione priva di contenuto concreto se ad essa
non si accompagnasse l'autosufficienza finanziaria e soprattutto la
salvaguardia, nel corso dell'esercizio, delle risorse individuate ed
assegnate come risorse "trasferite" o "trasferende". L'esistenza di
fondi sufficienti è condizione indispensabile perchè gli enti non
siano dipendenti dal potere centrale e, quindi, possano esprimere
liberamente il loro indirizzo politico-amministrativo. Peraltro,
l'art. 2 della legge n. 142/1990 in modo analogo a quanto previsto
dall'art. 118 della Costituzione per la finanza regionale, dispone
che l'autonomia finanziaria della provincia si esplica nell'ambito
delle leggi e del coordinamento della finanza pubblica.
L'art. 54, primo comma, ribadisce che l'ordinamento della finanza
locale è riservato alla legge.
Tuttavia i principi entro cui si dovrà muovere il legislatore nel
dettare l'attesa normativa di riorganizzazione del settore sono
contenuti nell'art. 54 della legge n. 142/1990.
Tale norma dispone, fra l'altro più precisamente, che:
1) "ai comuni ed alle province la legge riconosce, nell'ambito
della finanza pubblica, autonomia finanziaria fondata su certezza di
risorse proprie e trasferite";
2) "la legge assicura, altresì, agli enti locali potestà
impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle
tariffe, con conseguente adeguamento della legislazione tributaria
vigente";
3) "i trasferimenti erariali devono garantire i servizi locali
indispensabili e sono ripartiti in base a criteri obiettivi che
tengano conto della popolazione, del territorio e delle condizioni
socio-economiche, nonchè in base ad una perequata distribuzione
delle risorse che tenga conto degli squilibri di fiscalità locale";
4) "l'ammontare complessivo dei trasferimenti e dei fondi è
determinato in base a parametri fissati dalla legge per ciascuno
degli anni previsti dal bilancio pluriennali dello Stato e non è
riducibile nel triennio".
Quindi i capisaldi dell'ordinamento della finanza locale sono di
grandissima portata, infatti:
a) l'ordinamento della finanza locale e l'ordinamento
finanziario sono riservati alla legge dello Stato (artt. 2, 54 e 55
della legge n. 142/1990);
b) è prevista per i comuni e le province, la certezza di
risorse proprie e trasferite (art. 54);
c) la garanzia della copertura finanziaria statale per i
servizi locali indispensabili.
Per quanto attiene al punto a), come si è osservato in
precedenza, l'assenza di una legge di riforma della finanza locale,
non comporta l'assemza di principi in questa materia, posto che
questi sono fissati in parte dalla legge n. 142/1990 ed in parte sono
desumibili dall'ordinamento ed anche dalla programmazione nazionale,
dalla legge del bilancio nazionale e dalle leggi sulla finanza
pubblica in generale e sulla finanza locale (in particolare il d.lgs.
30 dicembre 1992, n. 504). Di tal guisa, tenendo presente che la
legge n. 142/1990 si caratterizza per la sua natura di legge
rinforzata (cfr. art. 1), è evidente che ogni intervento del
legislatore statale deve avvenire nell'ambito dei principi fissati da
tale legge, a meno che non li modifichi espressamente con una norma
ad hoc, sempre, però, nel rispetto dei principi di autonomia locale
sanciti dalla Costituzione. Per quanto attiene al punto b),
l'autonomia finanziaria dei comuni e delle province è fondata,
almeno così enuncia il secondo comma dell'art. 54, su certezza di
risorse proprie e trasferite. L'attuazione dei disposti statutari
dell'ente provincia di Torino concernenti l'organizzazione,
l'erogazione e la programmazione dei servizi necessita della
conoscenza anticipata delle disponibilità finanziarie su cui possono
fare affidamento gli amministratori locali nell'esercizio finanziario
corrente e negli esercizi successivi. Solo in tal caso si può
sapere quali servizi verranno coperti dai trasferimenti erariali e
regionali, quali servizi necessari potranno essere erogati a carico
delle finanze locali, quali investimenti potranno essere decisi ed
effettuati. La certezza deve risultare garantita nel corso di tutto
il periodo finanziario di riferimento. La mancanza di certezza delle
risorse può portare a disavanzi in espansione; a situazioni di
partite e di debiti fuori bilancio; con conseguenze disastrose ed
anche dichiarazioni di dissesto finanziario incontrollabili e di
responsabilità per amministratori e funzionari. Pertanto il Governo
non può intervenire, con un decreto-legge, prevedendo una riduzione
delle entrate quando l'esercizio finanziario è già largamente
inoltrato; quando i bilanci sono stati approvati ed assestati; quando
le destinazioni di spesa e la ripartizione delle risorse disponibili
sono già state stabilite.
In riferimento al punto c), l'art. 54, secondo comma, stabilisce
non solo che i trasferimenti erariali devono garantire i servizi
locali indispensabili, ma anche che questi devono essere ripartiti
secondo precisi criteri che tengano conto della popolazione, del
territorio e delle condizioni socio-economiche, nonchè in base ad
una perequata distribuzione delle risorse che tenga conto degli
squilibri di fiscalità locale. Questa operazione, sia pure di
massima e secondo criteri accentratori, è stata compiuta in sede di
approvazione del bilancio dello Stato, della legge finanziaria
statale e della legge sulla finanza locale ed in particolare col
d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504. Quanto descritto rende chiaro che
il legislatore nel disciplinare i trasferimenti erariali, anche nel
caso intervenga con provvedimenti provvisori e contingenti, non può
prescindere dai parametri fissati al riguardo dalla legge di
principi. Quanto delineato, quindi, individua i limiti che
l'attività governativa deve rispettare anche sotto il profilo dei
rapporti Governo-Parlamento. In caso d'inosservanza di questi limiti
e principi, siano chiaramente in presenza di un uso illegittimo della
facoltà governativa di regolamentazione della finanza locale ed
anche di proposta al Parlamento. Muovendosi in direzione
completamente opposta a quella indicata dalla legge sulle autonomie
locali n. 142/1990, nonchè della legge delega n. 421/1992 e del
relativo decreto legislativo di attuazione n. 504/1992, il Governo
con il d.l. n. 155 del 22 maggio 1993 opera una irrigionevole,
immotivata ed illegittima riduzione dei trasferimenti previsti a
favore degli enti locali e quindi della provincia. In particolare,
l'art. 3 dispone, al primo comma, la riduzione del 5% dei contributi
ordinari, mentre al secondo comma la riduzione del 7% del complesso
delle dotazioni ordinarie riconosciute agli enti locali per l'anno
1993; l'art. 8, sempre per l'anno 1993, riduce drasticamente del 50
per cento l'ammontare dei mutui che possono essere concessi dalla
cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli investimenti
degli enti locali compresi i mutui destinati ai settori dell'edilizia
scolastica e dell'edilizia giudiziaria. Le conseguenze sui bilanci
degli enti locali di quanto disposto dal Governo appaiono gravi. In
particolare il bilancio preventivo della provincia di Torino presenta
un elevato grado di rigidità in relazione alla distribuzione fra
spese fisse e spese variabili. Infatti, sul volume totale delle
risorse correnti ammontanti a L. 304.769 miliardi, le spese fisse
incidono per una somma di L. 294.306 miliardi pari, quindi, al 96%.
Pertanto il margine di manovra delle risorse correnti e da destinare
per lo più ai fondi di riserva ed alle spese che non sono
propriamente istituzionali, ma tuttavia connesse a compiti
consolidati negli anni (assistenza, cultura, ecc ..) si riduce in
modo notevolissimo sino a L. 10.463 miliardi pari al 4% dell'intero
ammontare e pertanto tende a zero.
Con l'art. 3 del citato d.l. si va ad incidere indistintamente
sulle spese correnti, comprimendo inevitabilmente le spese sia le
spese fisse sia quelle variabili già di per sè insufficienti.
Inoltre il d.l. n. 155 del 22 maggio 1993, intervenendo ad esercizio
finanziario inoltrato, quando la maggior parte delle spese è stata
impegnata e quando altri impegni incombono sull'ente in virtù di
numerosi obblighi posti continuamente a carico degli enti locali da
parte di leggi statali e regionali, crea la premessa per una chiusura
in disavanzo dell'esercizio. Anche sotto questo punto di vista,
pertanto, risulta essere gravemente violata non soltanto l'automia
finanziaria locale, ma anche quella politica amministrativa. Non
vale certamente a giustificare tale intervento del governo l'esigenza
per lo Stato di contenere il deficit pubblico. Gli enti locali sono
consapevoli dell'estrema importanza dell'obiettivo, ma questo non
può essere perseguito alterando gli equilibri istituzionali
delineati dalla Costituzione. In particolare, gli enti locali sono
istituzioni di autonomia chiamate ad adempiere alle più diverse
funzioni ed ad assicurare alla cittadinanza i più diversi servizi.
Il Governo, operando dei tagli alla spesa degli enti locali senza
dire dove ed in che modo si ritiene di poter risparmiare nelle spese
per prestazioni a cittadini o per servizi, persegue in realtà un
intento di contenimento della spesa assolutamente astratto e privo di
un concreto riferimento alla strumentazione necessaria
all'individuazione delle entrate sostitutive. È pertanto evidente
che la riduzione dei contributi ordinari non costituisce una misura
di effettivo contenimento del deficit del bilancio statale, ma un
semplice palliativo con il quale si finisce con l'addossare sugli
enti locali squilibri finanziari che prima o poi dovranno emergere ed
essere finanziati. E ciò con una ancor più evidente lesione del
principio di autonomia finanziaria ed una compressione del sistema
della finanza locale delineato dalla legge n. 142/1990.
E, d'altro canto, la riduzione del finanziamento mediante
trasferimenti si traduce in un vero e proprio onere aggiuntivo per i
bilanci degli enti locali. Dovrebbe, dunque, trovare piena
applicazione il pricipio costituzionale secondo cui ogni legge, la
quale importi nuove e maggiori spese per i bilanci pubblici deve
indicare i mezzi per farvi fronte (art. 81, quarto comma, della
Costituzione): è infatti pacifico che tale principio valga anche nei
confronti delle leggi che comportano, anzichè un aumento di spesa,
una diminuzione di entrate. La disposizione dell'art. 3 del d.l. n.
155/1993, nel limitare radicalmente il contributo dello Stato,
determina una riduzione di entrate per gli enti locali senza indicare
la copertura finanziaria prevista dall'art. 81, quarto comma, della
Costituzione. La disposizione censurata avrebbe potuto - in astratto
- assumere un significato ove, ad esempio, a fronte di una
diminuzione dei trasferimenti alle province, il legislatore avesse
altresì disposto una diminuzione dei servizi dalla stessa
tradizionalmente erogati e finanziati con la spesa corrente. Ma, a
parte il rilievo che ciò non avrebbe potuto essere fatto perchè in
netto contrasto col principio costituzionale di riconoscimento e
promozione delle autonomie locali, al contrario, con l'art. 2 del
recentissimo decreto interministeriale 28 maggio 1993, emanato in
attuazione dell'art. 11 della legge n. 8/1993 e dell'art. 37 della
legge n. 540/1992 il Governo, a fronte della predetta manovra
finanziaria, nel definire i servizi indispensabili di competenza
delle province, non opera alcun logico ridimensionamento degli
stessi. È stata quindi introdotta anche nell'ordinamento degli enti
locali la categoria dei "servizi indispensabili", servizi per i quali
non esiste la libera scelta degli amministratori, dovendo gli stessi
essere in ogni caso garantiti ed assicurati ai cittadini. Da una
parte, quindi, una disposizione che limita pesantemente le risorse
finanziarie, dall'altra, una disposizione in astratto ed in sè
certamente condivisibile, che vieta in modo assoluto di sospendere,
limitare o sopprimere servizi qualificati come indispensabili.
Le argomentazioni svolte in riferimento alla norma dell'art. 3 del
d.l. n. 155/1993 possono estendersi alla seconda disposizione
impugnata - quella dell'art. 8 - con una ulteriore considerazione.
La legge n. 142/1990, per supplire ad una generale carenza di
programmazione pubblica, ha introdotto in numerose disposizioni
l'obbligo per le stesse di agire mediante piani e programmi per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati: così l'art. 3, quinto
comma, prevede il concorso di comuni e province "nella determinazione
degli obiettivi contenuti nei piani e nei programmi dello Stato e
delle regioni" provvedendo "per quanto di propria competenza, alla
loro specificazione ed attuazione", l'art. 1 assegna alla provincia
compiti di programmazione di notevole portata; ancora l'art. 32,
secondo comma, lett. b) elenca una serie di atti di natura
programmatoria che l'organo consiliare ha il compito di adottare
nell'esercizio della propria funzione di indirizzo e controllo
politico-amministrativo; l'art. 51, primo comma, infine, attribuisce
ai dirigenti "responsabilità gestionali per l'attuazione degli
obiettivi fissati dagli orgnai dell'ente".
Tali disposizioni costituiscono ancora una volta la più alta
espressione del principio autonomistico cui è ispirata la Carta
costituzionale (artt. 5 e 128 della Costituzione); non esiste infatti
più ampia autonomia di quella rappresentata dalla possibilità per
un soggetto di proiettare la propria azione nel futuro, tentando di
prevederne i risultati e, sulla base di tale previsione, adeguare i
propri comportamenti al fine di conseguire gli obiettivi secondo
criteri di economicità, funzionalità ed efficacia. Non è chi non
veda, d'altronde, nel modello della programmazione un diretta
attuazione del principio del "buon andamento" dell'azione
amministrativa contenuto nell'art. 97 della Costituzione. Ebbene, la
funzione di "programmazione" vista come concretizzazione sia del
principio autonomistico, sia del principio efficentistico di cui
all'art. 97 della Costituzione, nella sua stretta corrrelazione con
il canone della ragionevolezza desumibile dell'art. 3 della
Costituzione, viene pesantemente modificata dal censurato intervento
del Governo. È logico, infatti, che privando gli enti locali e,
nella fattispecie, le province dei mezzi finanziari necessari al
perseguimento degli obiettivi individuati dagli organi di governo
dell'ente, per un verso, risultano gravemente essere compromesse
l'autonomia e le funzioni della provincia quale "ente intermedio"
competente alla cura degli interessi ed alla promozione dello
sviluppo della comunità provinciale (art. 2, terzo comma, della
legge n. 142/1990); mentre, per altro verso, è precluso il
raggiungimento degli obiettivi prefissati negli atti di
programmazione degli organi collegiali, con un sensibile abbassamento
del livello di efficienza dell'azione amministrativa interessante le
aree intercomunali.
Con questa iniziativa il Governo contraddice i principi
costituzionali di buona amministrazione contenuti nell'art. 97 della
Costituzione e quindi costringe gli enti locali ad operare contro la
conclamata esigenza di efficacia, efficenza e correttezza dell'azione
amministrativa. È opportuno, infine, ricordare che tale
ricostruzione trova autorevole conferma in alcune recentissime
decisioni della Corte costituzionale, la quale, sebbene in
riferimento all'autonomia finanziaria regionale (sentenze n. 98 e n.
116 del 1991; sentenze nn. 283/1991 e 356/1992); ha avuto modo di
affermare che "una riduzione di risorse disposta nel modo indicato
non può determinare squilibrio nella sfera di autonomia
costituzionalmente assicurata alle regioni e, quindi, nei confronti
di una corretta attività di bilancio o dovuto alla possibile
interferenza di quegli interventi sui programmi di spesa già
adottati ed in corso di svolgimento".
Tale affermazione di principio non può non ritenersi estensibile
a fortiori agli enti locali, trattandosi di soggetti dotati di pari
autonomia e dignità costituzionale. Peraltro, il supremo Collegio
con successiva decisione - la n. 128/1993 - che pure potrebbe
suscitare alcune perplessità, ha ritenuto che non vi può essere
violazione del principio sopra enunciato in presenza delle due
seguenti condizioni: una manovra finanziaria di carattere generale,
diretta a far fronte ad una situazione di emergenza e disavanzo nel
settore pubblico allargato, che richiede un impegno solidale di tutti
gli enti territoriali erogatori di spesa di fronte al quale la
garanzia costituzionale dell'autonomia finanziaria non può fungere
da impropria giustificazione per una singolare esenzione; una manovra
finanziaria che operi esclusivamente sulle spese correnti e non anche
sulle spese destinate allo sviluppo. In riferimento al primo punto,
non vi è dubbio che la manovra operata dal Governo con il d.l. n.
155/1993 sia priva del carattere della generalità, incidendo più
pesantemente sui bilanci degli enti locali, caratterizzati da una
capacità finanziaria di gran lunga inferiore a quella dello Stato e
della regione. E soprattutto dalla "rigidezza" della loro finanza.
Pertanto, solo apparente risulta essere il coinvolgimento di tutti i
soggetti istituzionali erogatori di spesa nella riduzione del
disavanzo pubblico. Evidente, inoltre, appare la violazione del
secondo principio da parte dell'art. 8 del d.l. n. 155/1993 che si
occupa delle spese destinate agli investimenti dei locali. Dalle
considerazioni che precedono emerge con chiarezza come il Governo
abbia illegittimamente menomato le attribuzioni costituzionalmente
riservate alla provincia.
OGGETTO DEL CONFLITTO
Le osservazioni sin qui svolte consentono di puntualizzare
l'oggetto del conflitto che con il presente atto si solleva dinanzi
alla Corte costituzionale, avverso il Governo nel suo complesso. La
ricorrente lamenta innanzitutto che sia stata violata la propria
sfera di attribuzioni costituzionali attraverso il d.l. n. 155 del
22 maggio 1993. Attraverso il richiamato decreto-legge si verifica
un conflitto da interferenza che ha ad oggetto la delimitazione della
sfera di competenza della provincia di Torino ad essa riservata dagli
artt. 118 e 128 della Costituzione, oltre che della legge 8 giugno
1990, n. 142 e consistente nello stabilire se il d.l. citato leda
le attribuzioni della provincia stessa.
P. Q. M.
Si chiede che codesta ecc.ma Corte costituzionale, in risoluzione
del presente conflitto voglia dichiarare:
che non spetta al Governo, neppure nell'esercizio del potere
legislativo ai sensi dell'art. 77 della Costituzione, interferire,
con decretazione d'urgenza, sull'esercizio delle funzioni
costituzionalmente riservate alla provincia, privandola di risorse
finanziarie, nel corso dell'esercizio finanziario, necessarie allo
svolgimento delle funzioni stesse e quindi dei servizi di competenza
delle province, in violazione degli artt. 5, 118, 119 e 128 della
Costituzione e degli artt. 2 e 54 ed, infine, della legge delega n.
421/1992 e del relativo decreto legislativo di attuazione n. 504 del
30 dicembre 1992;
che la provincia ha diritto al trasferimento, nell'esercizio
1993, pro-quota, dei contributi ordinari e delle dotazioni ordinarie
nelle misure stabilite negli artt. 29 e 35 del d.lgs. 30 dicembre
1992, n. 504; che la provincia ha diritto ad accedere alla
concessione dei mutui della cassa depositi e prestiti per l'anno
1993, pro-quota, nella misura stabilita dalle leggi previgenti senza
la riduzione dell'importo complessivo come previsto dall'art. 8 del
d.l. 22 maggio 1993, n. 155; ed in conseguenza voglia annullare gli
artt. 3 e 8 del d.l. 22 maggio 1993, n. 155.
Si allega:
1) deliberazione della giunta provinciale di Torino del 13
giugno 1993, verbale n. 30;
2) nota dell'amministrazione provinciale concernente la
situazione finanziaria dell'ente.
Milano, addì 20 giugno 1993
Rino GRACILI
-----
AVVERTENZA: Il conflitto sopra pubblicato è stato
dichiarato dalla Corte costituzionale inammissibile, con
ordinanza n. 380/1993, pubblicata alla pag. 26 della
presente Gazzetta Ufficiale.
93C1075 |
|||
Parte Seconda | 2009 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Eredita' | Parte Seconda n. 48 del 28-4-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-04-28&atto.codiceRedazionale=C-096005 | TRIBUNALE DI VARESE | (GU Parte Seconda n.48 del 28-4-2009) | Il Tribunale di Varese, con decreto del 30 marzo 2009, ha nominato
l'avv. Paola Gandini del Foro di Varese, con studio in Varese, piazza
Cacciatori delle Alpi n. 1, curatore dell'eredità giacente del signor
Brambilla Pisoni Pierfranco, nato a Morazzone (VA) il 20 luglio 1926
ed ivi deceduto il 1° febbraio 2009.
Varese, 15 aprile 2009
Avv. Paola Gandini
C-096005 (A pagamento). |
||
Contratti | 2011 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 95 del 12-8-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-08-12&atto.codiceRedazionale=T11BGA17060 | UNIONCAMERE | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.95 del 12-8-2011) | Avviso di aggiudicazione di appalto di servizi
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: UNIONCAMERE -
Camere di Commercio d'Italia, Ufficio Provveditorato e Cassa, Piazza
Sallustio n. 9 V piano - 00187 ROMA, Italia. Telefono + 39 06
4704532, Fax + 39 06 4704346, Posta elettronica:
economato@unioncamere.it. Indirizzo Internet dell'Amministrazione
Aggiudicatrice: www.unioncamere.gov.it
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di
attività
Organismo di diritto pubblico
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO
II.1) Descrizione
II.1.1) Denominazione conferita all'appalto : Procedura aperta per
l'affidamento del servizio di ricerca statistica con tecnica c.a.t.i.
per rilevare la domanda di lavoro delle imprese italiane (2011/2012).
II.1.2)Tipo di appalto e luogo di esecuzione o di consegna: Servizi
II.1.4) Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti : Procedura
aperta per l'affidamento del servizio di ricerca statistica con
tecnica c.a.t.i. per rilevare la domanda di lavoro delle imprese
italiane (2011/2012), con cadenza trimestrale.
II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti) 79311210
II.2.1)Valore finale totale degli appalti: Valore 818 320,00 EUR
IVA esclusa
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1)Tipo di procedura : Procedura Aperta
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più
vantaggiosa in base ai criteri:
1.Offerta tecnica. Ponderazione 60
2.Offerta economica. Ponderazione 40
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:
Avviso di gara numero GUUE: 2011/S 077-126720 del 20.4.2011.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO
V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell'appalto: 4.8.2011
V.2) Numero offerte ricevute: 3
V.3)Denominazione dell'operatore economico a favore del quale è
stata adottata la decisione di aggiudicazione dell'appalto: Almaviva
Contact S.p.A., via Vincenzo Lamaro 25, 00173 Roma, ITALIA
V.4) Informazioni sul valore dell'appalto: Valore totale
inizialmente stimato dell'appalto Valore 1.235.200,00 EUR IVA
esclusa, Valore finale totale dell'appalto Valore 818 320,00 EUR IVA
esclusa.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1)L'appalto è connesso a un programma finanziato da fondi
comunitari: Programmazione FSE 2007-2013. PON 2007IT051OO006
convernance e azioni di sistema OB. 1. PON 2007IT052PO017 azioni di
sistema OB. 2 progetto potenziamento temporale e territoriale del
progetto excelsior triennio 2011-2013.
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR
Lazio, via Flaminia 189, 00100 Roma, ITALIA
VI.3.2 ) Presentazione di ricorso: 30 giorni dalla data di
comunicazione dell'esito di gara ai concorrenti.
VI.3.3) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni
sulla presentazione di ricorsi: Unioncamere - Ufficio Provveditorato
e Cassa - p.zza Sallustio 9 (V piano) - 00187 Roma - ITALIA, Posta
elettronica: economato@unioncamere.it, Telefono +39 064704532,
Internet: www.unioncamere.gov.it, Fax +39 064704346
VI.4) Data di spedizione dell'avviso alla GUEE: 4.8.2011
Il responsabile del procedimento
dott. Claudio Gagliardi
T11BGA17060 |
||
Concorsi | 2009 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | ISTITUTO NAZIONALE RIPOSO E CURA PER ANZIANI V.E. II DI ANCONA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 2 del 9-1-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-09&atto.codiceRedazionale=9E000086 | ISTITUTO NAZIONALE RIPOSO E CURA PER ANZIANI V.E. II DI ANCONA | CONCORSO (scad. 9 febbraio 2009) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato presso la sede di Fermo AP di un posto di collaboratore professionale sanitario tecnico di laboratorio biomedico - ruolo sanitario (cat. D). (GU n.2 del 09-01-2009) | Prot. n. 24663/08-C
In esecuzione alla determina n. 608/DGEN del 5 novembre 2008 è
indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a
tempo indeterminato presso la sede di Fermo AP di un posto di
collaboratore professionale sanitario di laboratorio biomedico -
ruolo sanitario (cat. D).
I requisiti richiesti ed il trattamento giuridico ed economico
sono quelli previsti dalle norme regolamentari e legislative in
materia.
Le domande di ammissione, redatte in carta semplice secondo il
modello allegato al bando di concorso integrale, dovranno essere
spedite o consegnate a mano, a pena di esclusione,
all'amministrazione centrale I.N.R.C.A. - Via S. Margherita, 5 -
60124 Ancona, entro e non oltre le ore 12 del trentesimo giorno
successivo a quello di pubblicazione del presente estratto di bando
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora detto giorno sia
festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non
festivo. Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale, la
data e l'ora di spedizione sono comprovate dal timbro a data e orario
dell'ufficio accettante. Non saranno comunque prese in considerazione
le domande che perverranno prima della pubblicazione del bando nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Il testo integrale del bando è stato pubblicato nel Bollettino
ufficiale della Regione Marche n. 115 dell'11 dicembre 2008.
Per eventuali informazioni e copie integrali del bando rivolgersi
all'U.O. gestione risorse umane dell'amministrazione centrale
I.N.R.C.A sito in Ancona, Via S. Margherita, 5 (tel. 071/8004779 -
email: s.bufarini@inrca.it).
Il bando integrale può essere scaricato dal sito:
http://www.inrca.it seguendo il percorso: amministrazione/concorsi). |
|
Concorsi | 2001 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA OSPEDALIERA «OSPEDALE S. PAOLO» DI MILANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 44 del 5-6-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-06-05&atto.codiceRedazionale=001E4770 | AZIENDA OSPEDALIERA «OSPEDALE S. PAOLO» DI MILANO | CONCORSO (scad. 5 luglio 2001) | Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, per due posti di dirigente medico per la sezione specialistica di prevenzione e cura del diabete mellito. (GU n.44 del 05-06-2001) | Si comunica che nel bollettino ufficiale della regione Lombardia
n. 19 del 9 maggio 2001 è stato pubblicato il seguente testo in
applicazione dell'art. 2 della legge n. 401/2000 ed in esecuzione
della deliberazione n. 433 del 14 marzo 2001 adottata dal direttore
generale dell'azienda, si è provveduto alla riapertura dei termini
del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due
posti di dirigente medico per la sezione specialistica di prevenzione
e cura del diabete mellito.
Il bando pubblicato nel bollettino ufficiale della regione
Lombardia n. 1 del 7 gennaio 1999 viene conseguentemente integrato
dalla riserva del 50% dei posti di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 2
della suddetta legge per il personale sanitario laureato cui sia
stato conferito un incarico provvisorio, ai sensi della legge
n. 207/1985, presso questa azienda e che sia in possesso dei
requisiti pure previsti dalla medesima norma. Restano fermi gli altri
requisiti e condizioni già previsti nel bando succitato.
La domanda, redatta su carta semplice ai sensi della legge n. 370
del 23 agosto 1988, intestata all'azienda "Ospedale San Paolo" di
Milano, dovrà pervenire entro le ore 12 del trentesimo giorno dalla
data, non inclusa, di pubblicazione dell'estratto del presente bando
nella Gazzetta Ufficiale.
Per eventuali ulteriori informazioni gli interessati potranno
rivolgersi all'unità operativa personale e formazione di questa
azienda - via A. si Rudinì, 8 - 20142 Milano - tel. 02/81844532. |
|
Concorsi | 2002 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI BERGAMO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 77 del 27-9-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-09-27&atto.codiceRedazionale=02E07339 | UNIVERSITA' DI BERGAMO | AVVISO | Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria della selezione pubblica, per esami, per un posto a tempo indeterminato a tempo pieno della categoria D, posizione economica D1 (area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati). (GU n.77 del 27-09-2002) | In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 15, comma 6, del
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, si
comunica che in data 17 settembre 2002 è stata affissa all'albo
ufficiale dell'Università degli studi di Bergamo sito in via
Salvecchio, n. 19 - Bergamo, la graduatoria del concorso pubblico,
per esami, per il reclutamento un posto a tempo indeterminato a tempo
pieno della categoria D, posizione economica D1 (area tecnica,
tecnico-scientifica ed elaborazione dati) presso l'Università degli
studi di Bergamo (bando di concorso decreto direttoriale n.
7928/VI/001 del 24 giugno 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale -
4a serie speciale - n. 54 del 9 luglio 2002).
Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale decorre il termine per eventuali impugnazioni. |
|
Contratti | 2017 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 95 del 18-8-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-18&atto.codiceRedazionale=TX17BGA14711 | CONSIGLIO REGIONALE D'ABRUZZO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.95 del 18-8-2017) | Esito di gara - CIG 6933671650
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Consiglio regionale
d'Abruzzo
SEZIONE II: OGGETTO. servizio di brokeraggio assicurativo del
Consiglio regionale dell'Abruzzo.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE. Determinazione dirigenziale 223/AA/RF
del 23/06/2017. Num. Offerte: 8 - Aggiudicatario: Società AON
S.P.A., Via Andrea Ponti 8/10 - 20143 Milano. Prezzo dell'appalto €
5.000,00.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Atti di gara disponibili sul sito
dell'ente.
Per il dirigente del servizio (vacante) il direttore
dott. Paolo Costanzi
TX17BGA14711 |
||
Parte Seconda | 2016 | Annunzi commerciali | Altri annunzi commerciali | Parte Seconda n. 136 del 17-11-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-11-17&atto.codiceRedazionale=TX16AAB10879 | FAW 1 SPV S.R.L. | Iscritta al n. 35299.7 dell'elenco di cui all'art. 4 del provvedimento della Banca d'Italia del 29 aprile 2011 Sede legale: via Alessandro Pestalozza 12-14 - 20131 Milano Registro delle imprese: Milano n. 09612500968 R.E.A.: MI - 2102078 Codice Fiscale: 09612500968 | (GU Parte Seconda n.136 del 17-11-2016) | Avviso di cessione di crediti pro soluto ai sensi del combinato
disposto degli articoli 1 e 4 della legge 30 aprile 1999, n. 130 (la
"Legge sulla Cartolarizzazione") nonchè informativa ai sensi
dell'articolo 13, commi 4 e 5 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003,
n. 196 (il "Codice Privacy") e del provvedimento dell'Autorità
Garante per la Protezione dei Dati Personali del 18 gennaio 2007
Ad integrazione dell'Avviso di Cessione già pubblicato da parte di
FAW 1 SPV S.r.l. nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
Parte II n. 126 del 22/10/2016, contrassegnata dal codice redazionale
TX16AAB9947-, nel contesto dell'Operazione di Cartolarizzazione
realizzata in data 27 Ottobre 2016 (la "Data di Emissione"), FAW 1
SPV S.r.l. comunica di aver altresì acquistato, per il tramite di
una Piattaforma Fin Tech gestita da Workinvoice S.r.l., i seguenti
ulteriori portafogli di crediti pecuniari individuabili in blocco ai
sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 1 e 4
della Legge sulla Cartolarizzazione, e precisamente:
In data 19.10.2016: (1) Fattura n. 456 del 15/10/2016 - Debitore
Ceduto: Ryanair - Seller: GH PALERMO S.p.A., codice fiscale e P. IVA
04994100826; (2) Fattura n. VM16-00285 del 30/09/2016 - Debitore
Ceduto: IMIT CONTROL SYSTEM SRL - Seller: MR&D S.p.A., codice fiscale e P. IVA 01973960121; (3) Fattura n. 2047/16
del 30/09/2016 - Debitore Ceduto: MoviModa S.p.A. - Seller: SICURINT
GROUP S.c.p.a., codice fiscale e P. IVA 03716570233; (4) Fattura n.
244 del 07/10/2016 - Debitore Ceduto: PFB S.p.a. - Seller: S.O.M.
S.r.l., codice fiscale e P. IVA 01963610983; (5) Fattura n. 75 del
14/10/2016 - Debitore Ceduto: VODAFONE ITALIA S.p.A. - Seller:
MyBestDirect S.r.l., codice fiscale e P. IVA 02982980613.
In data 26.10.2016: (1) Fattura n. 1225/VT/2016 del 15/10/2016 -
Debitore Ceduto: EUROVETRO S.R.L. - Seller: GOTTARDI AUTOTRASPORTI
S.R.L., codice fiscale e P. IVA 00825090228; (2) Fattura n. GH BLQ
795 del 15/10/2016- Debitore Ceduto: RYANAIR LTD - Seller: Marconi
Handling S.r.l., codice fiscale e P. IVA 02358431209; (3) Fattura n.
2087/16 del 30/09/2016 - Debitore Ceduto: Slam Jam S.r.l. - Seller:
SICURINT GROUP S.c.p.a., codice fiscale e P. IVA 03716570233;
In data 03.11.2016: (1) Fattura n. 23/16 del 31/10/2016- Debitore
Ceduto: Ceccarelli S.r.l. - Seller: BHR GROUP S.c.p.A., codice
fiscale e P. IVA 09498090969; (2) Fattura n. 1600608 del 31/10/2016 -
Debitore Ceduto: OSLAT S.r.l. - Seller: OC TRATTAMENTI PIEMONTE
S.R.L., codice fiscale e P. IVA 11119420013; (3) Fattura n.187/F del
31/08/2016 - Debitore Ceduto: Arcese Trasporti S.p.A. - Seller: Kamma
Trans S.r.l., codice fiscale e P. IVA 08971280964; (4) Fattura n. 519
del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: EasyJet Airlines - Seller: GH
PALERMO S.p.A., codice fiscale e P. IVA 04994100826; (5) Fattura n.
2116/16 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: DHL SUPPLY CHAIN (ITALY)
S.P.A. - Seller: SICURINT GROUP S.c.p.a., codice fiscale e P. IVA
03716570233; (6) Fattura n. VI16-00091 del 31/10/2016 - Debitore
Ceduto: HONEYWELL COMBUSTION CONTROLS S.r.l. - Seller: MR&D S.p.A., codice fiscale e P. IVA 01973960121;
In data 09.11.2016: (1) Fattura n. VI16-00096 del 31/10/2016 -
Debitore Ceduto: HONEYWELL COMBUSTION CONTROLS S.r.l. - Seller: MR&D S.p.A., codice fiscale e P. IVA 01973960121;
(2) Fattura n. 251 del 31/10/2016 - Debitore Ceduto: MEDIASET PREMIUM
S.p.A. - Seller: MyBestContact S.r.l., codice fiscale e P. IVA
08446140967;
In data 11.11.2016: (1) Fattura n. 252 del 31/10/2016 - Debitore
Ceduto: MEDIASET PREMIUM S.p.A. - Seller: MyBestContact S.r.l.,
codice fiscale e P. IVA 08446140967.
Per tutte le informazioni relative a (1) la nomina di Zenith
Service S.p.A. in qualità di Servicer nonchè quale Responsabile del
Trattamento dei Dati Personali; (2) la nomina di FACTOR@WORK S.r.l.
in qualità di Gestore del Portafoglio; (3) l'Informativa ai sensi
dell'articolo 13 del Codice Privacy, si rinvia all'Avviso di Cessione
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Parte
II 126 del 22/10/2016, contrassegnata dal codice redazionale
TX16AAB9947.
Milano, 14 novembre 2016
FAW 1 SPV S.r.l. - L'amministratore unico
dott. Marco Grimaldi
TX16AAB10879 |
|
Concorsi | 2019 | ENTI LOCALI | COMUNE DI ISILI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 4 del 15-1-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-15&atto.codiceRedazionale=19E00420 | COMUNE DI ISILI | CONCORSO (scad. 30 gennaio 2019) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di istruttore direttivo amministrativo-contabile, categoria D, a tempo determinato e pieno, da destinare all'ufficio di Piano del Plus Sarcidano Barbagia di Seulo. (GU n.4 del 15-01-2019) | È indetto un avviso pubblico di reclutamento, per titoli ed
esami, per l'assunzione a tempo determinato e pieno, di due
istruttori direttivi amministrativo-contabili, categoria D, posizione
economica D1, da destinare all'ufficio di Piano del Plus Sarcidano
Barbagia di Seulo.
Modalità di partecipazione, requisiti e schema della domanda di
partecipazione sono disponibili sul sito istituzionale dell'Ente
all'indirizzo: www.comune.isili.ca.it
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il
quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del
presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
- 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». |
|
Serie Generale | 1998 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLA SANITA' | Serie Generale n. 253 del 29-10-1998 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-10-29&atto.codiceRedazionale=098A9447&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SANITA' | COMUNICATO | Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio della specialita' medicinale per uso veterinario "Citarin L 2,5". (GU Serie Generale n.253 del 29-10-1998) | Decreto n. 150 del 1 ottobre 1998
Specialità medicinale per uso veterinario: CITARIN L 2,5
(levamisolo cloridrato) soluzione iniettabile flacone da 50 ml,
A.I.C. n. 100386010 e flacone da 100 ml, A.I.C. n. 100386020.
Titolare A.I.C.: Bayer AG di Leverkusen, rappresentata in Italia
dalla società Bayer S.p.a. con sede legale e fiscale in Milano -
codice fiscale 05849130157.
Modifiche apportate:
tempo di attesa: il tempo di attesa ora autorizzato e':
carni ovine e caprine: 7 giorni;
carni suine: 9 giorni.
Controindicazioni: non utilizzare in animali il cui latte è
destinato al consumo umano.
Specie di destinazione: la specialità medicinale è ora destinata
alle specie: suini, ovini e caprini.
L'adeguamento degli stampati delle confezioni in commercio deve
essere effettuato entro quindici giorni.
Decorrenza ed efficacia del decreto: dal giorno della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. |
|
Concorsi | 2002 | ENTI PUBBLICI STATALI | ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 51 del 28-6-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-28&atto.codiceRedazionale=02E04747 | ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO | RINVIO | Rinvio della pubblicazione del diario delle prove scritte del concorso pubblico nazionale, per titoli ed esami, ad un posto di terzo livello professionale con profilo di ricercatore, con laurea in fisica, da assegnare presso i dipartimenti. (GU n.51 del 28-06-2002) | Per motivi tecnico-organizzativi non è possibile procedere alla
pubblicazione nella presente Gazzetta Ufficiale del diario delle
prove scritte di esame del concorso pubblico nazionale per titoli ed
esami a un posto di terzo livello professionale con profilo di
ricercatore con laurea in fisica indetto con decreto direttoriale del
20 dicembre 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie
speciale "Concorsi ed esami" - del 19 febbraio 2002 n. 14, i cui
termini di presentazione della domanda sono stati riaperti con
pubblicazione del decreto direttoriale 2 aprile 2002 nella Gazzetta
Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del 30 aprile
2002 n. 34.
Il diario delle prove scritte di esame del suddetto concorso
sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale
"Concorsi ed esami" - del 22 ottobre 2002.
Tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti. |
|
Parte Seconda | 2018 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Eredita' | Parte Seconda n. 51 del 3-5-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-03&atto.codiceRedazionale=TU18ABH4705 | TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO | (GU Parte Seconda n.51 del 3-5-2018) | Eredità giacente di Parola Claudio
Con decreto emesso in data 13 aprile 2018 il Giudice di Torino ha
dichiarato giacente l'eredità morendo dimessa da Parola Claudio,
nato a Pinerolo il 29 marzo 1969 residente in vita in Bricherasio e
deceduto in None il 29 settembre 2013 - R.G. 9924/2018.
Curatore è stato nominato, Avv. Silvia Cosentino con studio in
Torino - Via Virle n. 10.
Il funzionario giudiziario
dott.ssa Carmela Gagliardi
Il curatore
avv. Silvia Cosentino
TU18ABH4705 |
||
Serie Generale | 2008 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA | Serie Generale n. 55 del 5-3-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-03-05&atto.codiceRedazionale=08A01527&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA | DECRETO 8 febbraio 2008 | Revoca dell'impegno assunto con decreto 29 dicembre 2003, recante: «Ammissione di progetti di cooperazione internazionale "Eureka", di cui al decreto legislativo n. 297/1999, al finanziamento del Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR). (Decreto n. 2269)». (GU Serie Generale n.55 del 05-03-2008) | IL DIRETTORE GENERALE
per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006 n. 181, istitutivo del
Ministero dell'università e della ricerca di seguito denominato MUR;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modifiche;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche;
Visto il decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297: «Riordino
della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno delle
ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle
tecnologie, per la mobilità dei ricercatori», e in particolare gli
articoli 5 e 7 che prevedono l'istituzione di un comitato, per gli
adempimenti ivi previsti, e l'istituzione del Fondo agevolazioni alla
ricerca;
Visto il decreto ministeriale 8 agosto 2000, n. 593, recante:
«Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste
dal decreto legislativo del 27 luglio 1999, n. 297»;
Visto il decreto ministeriale, n. 860/Ric. del 18 dicembre 2000, di
nomina del comitato, così come previsto dall'art. 7 del predetto
decreto legislativo;
Vista la domanda presentata ai sensi dell'art. 5 ai commi 26 e 27,
e dell'art. 7 del predetto decreto ministeriale dell'8 agosto 2000,
n. 593, e i relativi esiti istruttori;
Visto il decreto ministeriale n. 2269 del 29 dicembre 2003 con il
quale è stato ammesso alle agevolazioni il progetto Eureka «E! 2588
Eurocare scanted» presentato da EL.EN. S.p.A. e Selfin S.p.A. ai
sensi del decreto ministeriale 8 agosto 2000;
Vista la presa d'atto del Comitato, nella seduta del 31 ottobre
2007, del ritiro della domanda della EL.EN. S.p.A., comunicato con
nota del 22 gennaio 2007, che segue la rinuncia partecipare al
progetto da parte della Selfin S.p.A. già espressa a questo ufficio
in data 15 febbraio 2006;
Ritenuta la necessità di procedere alla revoca dell'impegno
assunto con decreto dirigenziale n. 2269 del 29 dicembre 2003, con il
quale, tra l'altro, è stato ammesso alle agevolazioni il progetto di
ricerca Eureka «E! 2588 Eurocare scanted» presentato da EL.EN. S.p.A.
e Selfin S.p.A;
Decreta:
Articolo unico
È disposta la revoca dell'impegno assunto il decreto ministeriale
n. 2269 del 29 dicembre 2003 con il quale è stato ammesso alle
agevolazioni il progetto Eureka «E! 2588 Eurocare scanted»,
presentato da EL.EN. S.p.A. e Selfin S.p.A. ai sensi del decreto
ministeriale 8 agosto 2000, il cui costo preventivato di euro
1.092.480,00, ripartito in euro 580.383,00 quale credito agevolato ed
un importo di contributo nella spesa pari ad euro 398.216,00.
Roma, 8 febbraio 2008
Il direttore generale: Criscuoli |
|
Serie Generale | 2013 | SUPPLEMENTI ORDINARI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 35 del 11-2-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-02-11&atto.codiceRedazionale=13A00963&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio, secondo procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Clody» con conseguente modifica stampati. (13A00963) (GU Serie Generale n.35 del 11-02-2013 - Suppl. Ordinario n. 10) | Estratto determinazione FV N. 312/2012 del 14 dicembre 2012
Medicinale: CLODY
Confezioni:
034294 013 - "100 mg/3,3 ml soluzione iniettabile per uso
intramuscolare con lidocaina 1%" 6 fiale 3,3 ml
034294 025 - "100 mg/3,3 ml soluzione iniettabile per uso
intramuscolare con lidocaina 1%" 12 fiale 3,3 ml
034294 037 - "300 mg/10 ml concentrato per soluzione per
infusione" 6 fiale
Titolare AIC: Promedica S.r.l
Procedura Nazionale
con scadenza il 9 marzo 2010 è rinnovata, con validità
illimitata, l'autorizzazione all'immissione in commercio previa
modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, del Foglio
Illustrativo e dell'Etichettatura ed a condizione che, alla data di
entrata in vigore della presente determinazione, i requisiti di
qualità, sicurezza ed efficacia siano ancora presenti.
È approvata altresì la variazione N1B/2012/580 relativa
all'aggiornamento del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e
del Foglio Illustrativo.
Le modifiche devono essere apportate immediatamente per il
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, per il Foglio
Illustrativo ed Etichettatura entro 60 giorni dall'entrata in vigore
della determinazione.
In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3, del decreto legislativo
24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. il foglio illustrativo e le etichette
devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai
medicinali in commercio nella provincia di Bolzano, anche in lingua
tedesca. Il Titolare dell'AIC che intende avvalersi dell'uso
complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione
all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in
lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza
delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si
applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto.
Le confezioni già prodotte che non rechino le modifiche indicate
dalla determinazione possono essere dispensate al pubblico fino al
120° giorno dalla data di entrata in vigore della determinazione.
Pertanto, entro la scadenza del termine sopra indicato, tali
confezioni andranno ritirate dal commercio.
La presente determinazione ha effetto dal giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana e sarà notificata alla Società titolare
dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale. |
|
Contratti | 2011 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 38 del 30-3-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-30&atto.codiceRedazionale=T11BGA6236 | BIBLIOTECA DI SCIENZE SOCIALI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.38 del 30-3-2011) | Avviso Volontario per la Trasparenza Preventiva
Art. 79 bis d.lgs.16372006, come modificato dall'art. 3 del d.lgs.
53/2010
Il direttore della biblioteca di scienze sociali dell'università
degli studi di firenze, dott.ssa Lucilla Conigliello, via delle
pandette n.2 50127 firenze, tel 055 4374828 fax 055 4374955 e-mail
lucilla.conigliello@unifi.it
- Visto il provvedimento di indizione della gara ad evidenza
pubblica n.1 (175) del 21 febbraio 2011, del Dirigente del Sistema
Bibliotecario di Ateneo, e che le domande per la presentazione delle
offerte scadono il 22 aprile 2011;
- Considerato che nelle more dei tempi di affidamento di tale
servizio, è necessaria un'altra proroga in quanto una sospensione
dello stesso comporterebbe gravi danni agli utenti della biblioteca;
- Visto il D. Lgs. 163/06 e ss.mm.;
- Visto il vigente Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione
Finanza e Contabilità;
- Visto il D. lgs. 165/01 e ss.mm.;
Con decreto n. 1/2011 prot. 333 del 28/03/2011 è stata disposta
nelle more dell'affidamento del servizio, la proroga dello stesso
alla Società Ricoh Italia srl, con sede legale in via Vittor Pisani
6 20124 Milano e sede operativo -amministrativa in viale Martesana 12
20090 Vimodrone (MI) tel 02.9198.7100 fax 02.9198.7555 e-mail:
info@ricoh.it agli stessi patti e condizioni del contratto citato in
premessa, fino alla data del 31 ottobre 2011.
Il Direttore Della Biblioteca Di Scienze Sociali
Dott.Ssa Lucilla Conigliello
T11BGA6236 |
||
Parte Seconda | 2018 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 52 del 5-5-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-05&atto.codiceRedazionale=TX18ADD4888 | CIPLA EUROPE NV | Sede legale: De Keyserlei 58-60, Box-19, 2018 Anversa, Belgio | (GU Parte Seconda n.52 del 5-5-2018) | Estratto comunicazione di notifica regolare AIFA/PPA/P/45362 del
23/04/2018
Titolare A.I.C.: Cipla Europe NV
Medicinale: IMATINIB CIPLA
Confezioni e numeri di AIC: tutte le confezioni, AIC n. 043408
Cod. Pratica: C1B/2016/3166 - Procedura n. UK/H/5710/001-002/IB/007
Tipologia variazione oggetto della modifica: IB, C.I.2.a)
Modifica apportata: È autorizzata la modifica degli stampati
richiesta (paragrafi 4.2, 4.4, 4.6, 4.8, 5.1 del RCP e paragrafi 4 e
6 del FI) relativamente alle confezioni sopra elencate e la
responsabilità si ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC.
Il titolare dell'AIC deve apportare le modifiche autorizzate, dalla
data di entrata in vigore della Comunicazione di notifica regolare al
RCP; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al FI.
Sia i lotti già prodotti alla data di entrata in vigore della
Comunicazione di notifica regolare che i lotti prodotti nel periodo
di cui al precedente paragrafo della presente, non recanti le
modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino
alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. I
farmacisti sono tenuti a consegnare il FI aggiornato agli utenti, a
decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella
G.U. del presente comunicato. Il titolare AIC rende accessibile al
farmacista il FI aggiornato entro il medesimo termine.
Un procuratore
dott. Stefano Ceccarelli - Sagaem for life S.a.s.
TX18ADD4888 |
|
Regioni | 1994 | REGIONE LOMBARDIA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 31 del 6-8-1994 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-08-06&atto.codiceRedazionale=094R0458 | REGIONE LOMBARDIA | LEGGE REGIONALE 9 aprile 1994, n. 12 | Modifiche alla legge regionale 7 agosto 1986, n. 32 "Interventi a sostegno della cooperazione per la salvaguardia e l'incremento dei livelli occupazionali". (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.31 del 06-08-1994) | IL CONSIGLIO REGIONALE
HA APPROVATO
IL COMMISSARIO DEL GOVERNO
HA APPOSTO IL VISTO
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
PROMULGA
la seguente legge:
Art. 1.
Il secondo comma dell'art. 8 della legge regionale 7 agosto 1986,
n. 32 "Interventi a sostegno della cooperazione per la salvaguardia e
l'incremento dei livelli occupazionali, è abrogato.
Art. 2.
Per l'anno 1994, il termine di cui al comma 2 dell'art. 9 della
legge regionale 7 agosto 1986, n. 32 per la presentazione delle
richieste di contributo è stabilito alla data del 30 giugno.
La presente legge regionale è pubblicata nel Bollettino ufficiale
della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e
farla osservare come legge della regione Lombardia.
Milano, 9 aprile 1994
GHILARDOTTI |
||
Contratti | 2008 | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 3 del 7-1-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-07&atto.codiceRedazionale=S-0817 | AUTORITA' PORTUALE DI GENOVA Direzione Amministrazione Finanza e Controllo | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.3 del 7-1-2008) | Avviso di rettifica
Parte di provvedimento in formato grafico
S-0817 (A pagamento). |
||
Concorsi | 2004 | UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | REGIONE PUGLIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 99 del 14-12-2004 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-12-14&atto.codiceRedazionale=04E08359 | REGIONE PUGLIA | CONCORSO (scad. 13 gennaio 2005) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico, area di chirurgia e delle specialita' chirurgiche, disciplina di urologia, presso l'azienda unita' sanitaria locale BA/4 di Bari. (GU n.99 del 14-12-2004) | È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di un posto di dirigente medico, area di chirurgia e delle
specialità chirurgiche, disciplina di urologia, presso l'azienda
unità sanitaria locale BA/4 di Bari.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta
semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo
giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione al concorso, è pubblicato nel
bollettino ufficiale della regione Puglia n. 138 del 18 novembre
2004.
Per ulteriori informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi
all'Unità operativa concorsi, assunzioni e gestione ruoli
dell'azienda unità sanitaria locale BA/4 - Lungomare Starita, 6 -
70123 Bari - tel. 080/5842318 - 080/5842501. |
|
Regioni | 2003 | REGIONE EMILIA-ROMAGNA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 50 del 20-12-2003 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-12-20&atto.codiceRedazionale=003R0807 | REGIONE EMILIA-ROMAGNA | REGOLAMENTO REGIONALE 30 ottobre 2003, n. 22 | Modifica ed integrazione al regolamento regionale del 16 agosto 1993, n. 29: «Attrezzi e modalita' di uso consentiti per la pesca. Periodi di divieto di pesca delle specie ittiche nelle acque interne dell'Emilia-Romagna». (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.50 del 20-12-2003) | (Pubblicato nel Bollettino ufficiale della
Regione Emilia-Romagna n. 164 del 30 ottobre 2003)
LA GIUNTA REGIONALE
Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
E m a n a
il seguente regolamento:
Art. 1.
Il comma 4 dell'Art. 3 del regolamento regionale del 16 agosto
1993, n. 29 è integrato, dopo la parola «competente», dalle seguenti
parole: «per le strutture insistenti sul demanio idrico, ovvero dal
servizio regionale competente per l'economia ittica, per le strutture
insistenti sul demanio marittimo».
Il presente regolamento sarà pubblicato nel Bollettino ufficiale
della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo
osservare come regolamento della Regione Emilia-Romagna.
Bologna, 30 ottobre 2003
ERRANI |
||
Contratti | 2020 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 17-6-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-17&atto.codiceRedazionale=TX20BFF13035 | COMUNE DI BOLGARE per conto dell'Ambito di Grumello del Monte | Sede: via Dante n. 24 - Bolgare (BG) Punti di contatto: segreteria@comune.bolgare.bg.it Partita IVA: 00240930164 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.69 del 17-6-2020) | Bando di gara
AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE : Comune di Bolgare per conto
dell'Ambito di Grumello del Monte- via Dante 24 - 24060 Bolgare tel.
0354493911, PEC: comune.bolgare@cert.legalmail.it
OGGETTO: Servizi di inclusione sociale dell'Ambito di Grumello del
Monte, 1/10/2020-31/12/2024. Importo complessivo a base di gara €
577.562,90 + Iva.
CONDIZIONI PARTECIPAZIONE: si rimanda al disciplinare.
PROCEDURA: procedura aperta tramite e-procurement Sintel di Regione
Lombardia, offerta economicamente vantaggiosa. Termine per ricezione
delle offerte: 21 luglio 2020 ore 23,00.
INFORMAZIONI: www.comune.bolgare.bg.it e Piattaforma Sintel.
Il responsabile di settore
Michela Ravelli
TX20BFF13035 |
|
Serie Generale | 2015 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 94 del 23-4-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-04-23&atto.codiceRedazionale=15A02849&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Vancotex». (15A02849) (GU Serie Generale n.94 del 23-04-2015) | Estratto determina n. 388/2015 del 3 aprile 2015
Medicinale: VANCOTEX.
Titolare AIC: Pharmatex Italia S.r.l. - Via Appiani 22 - 20121
Milano.
Confezione: «500 mg polvere per soluzione per infusione
endovenosa e per soluzione orale» 10 Flaconcini - AIC n. 034632036
(in base 10) 110WCA (in base 32).
Forma farmaceutica: polvere per soluzione per infusione
endovenosa e per soluzione orale.
Composizione:
Principio attivo: Vancomicina.
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Confezione: «500 mg polvere per soluzione per infusione
endovenosa e per soluzione orale» 10 Flaconcini - AIC n. 034632036
(in base 10) 110WCA (in base 32).
Classe di rimborsabilita': C.
Classificazione ai fini della fornitura
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale
VANCOTEX è la seguente:
Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa,
utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad
esso assimilabile (OSP).
Stampati
Le confezioni del medicinale devono essere poste in commercio con
gli stampati, così come precedentemente autorizzati da questa
Amministrazione, con le sole modifiche necessarie per l'adeguamento
alla presente determinazione.
In ottemperanza all'art. 80 commi 1 e 3 del decreto legislativo
24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. il foglio illustrativo e le etichette
devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai
medicinali in commercio nella provincia di Bolzano, anche in lingua
tedesca. Il Titolare dell'AIC che intende avvalersi dell'uso
complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione
all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in
lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza
delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si
applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto
legislativo.
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno
successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. |
|
Parte Seconda | 2007 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Fallimenti | Parte Seconda n. 58 del 19-5-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-19&atto.codiceRedazionale=S-5145 | Societa' Cooperativa Sociale GIADA a r.l. | (liquidazione coatta amministrativa) Sede in Pescara, via Di Girolamo n. 42 | (GU Parte Seconda n.58 del 19-5-2007) | Il commissario liquidatore, rag. Giuliana Pallucca, informa che, in
data 15 febbraio 2007, è stato depositato, presso la cancelleria
fallimentare del Tribunale di Pescara, lo stato passivo.
Il commissario liquidatore:
rag. Giuliana Pallucca
S-5145 (A pagamento). |
|
Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | PROVINCE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 152 del 30-12-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-12-30&atto.codiceRedazionale=TX22BFE30469 | S.U.A. PROVINCIA DI CROTONE | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.152 del 30-12-2022) | Bando di gara - CIG 952030650B
SEZIONE I ENTE AGGIUDICATORE: S.U.A. PROVINCIA DI CROTONE
SEZIONE II OGGETTO: Lavori di adeguamento funzionale e recupero del
centro sportivo "Sant'Agostino" del Comune di ROCCA DI NETO. Importo
€ 544.613,94
SEZIONE IV PROCEDURA: Aperta. Criterio: O.E.P.V. Termine offerte:
17/01/2023 h 12.00. Apertura: 18/01/2023 h 09.30.
SEZIONE VI ALTRE INFORMAZIONI: https://sua.provincia.crotone.it
Il responsabile unico del procedimento
ing. Sebastiano Rocca
TX22BFE30469 |
||
Serie Generale | 2023 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 233 del 5-10-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-10-05&atto.codiceRedazionale=23A05422&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano, a base di diltiazem cloridrato, «Diltiazem Mylan Generics Italia». (23A05422) (GU Serie Generale n.233 del 05-10-2023) | Estratto determina AAM/PPA n. 603/2023 del 22 settembre 2023
Si autorizzano le seguenti variazioni, relativamente al
medicinale «Diltiazem Mylan Generics Italia» (A.I.C. 026675), per le
descritte confezioni autorizzate all'immissione in commercio in
Italia:
A.I.C.: 026675013: 60 mg compresse 50 compresse;
A.I.C.: 026675025: 120 mg compresse a rilascio prolungato 24
compresse;
A.I.C.: 026675049: 300 mg compresse a rilascio prolungato 14
compresse;
N. 2 Tipo II, C.I.4: aggiornamento del riassunto delle
caratteristiche del prodotto per adeguamento al Core company data
sheet (CCDS) supportato da una clinical overview.
In particolare, sono stati modificati i paragrafi n. 5.1 e n. 5.3
del riassunto delle caratteristiche del prodotto con l'aggiunta di
informazioni supportate da dati di letteratura.
Codice pratica: VN2/2023/4;
Titolare A.I.C.: Mylan S.p.a. (codice fiscale 13179250157), con
sede legale e domicilio fiscale in via Vittor Pisani, 20, 210124 -
Milano, Italia.
Gli stampati corretti ed approvati sono allegati alla determina
di cui al presente estratto.
Stampati
1. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in
vigore della presente determina, al riassunto delle caratteristiche
del prodotto.
2. In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3, del decreto
legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed
integrazioni, il foglio illustrativo e le etichette devono essere
redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in
commercio nella Provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il
titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso complementare di
lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere
a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o
in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni
sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni
di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo.
Smaltimento scorte
I lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina possono
essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del
medicinale indicata in etichetta, ai sensi dell'art. 1, comma 7 della
determina AIFA n. DG/821/2018 del 24 maggio 2018 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 133 dell'11 giugno 2018.
Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo a
quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana. |
|
Concorsi | 2019 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI MACERATA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 26 del 2-4-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-04-02&atto.codiceRedazionale=19E03363 | UNIVERSITA' DI MACERATA | CONCORSO (scad. 2 maggio 2019) | Procedure di selezione per la copertura di due posti di ricercatore a tempo determinato, per il Dipartimento di giurisprudenza. (GU n.26 del 02-04-2019) | Si avvisa che presso l'Università degli studi di Macerata sono
indette le seguenti procedure selettive per la copertura di due posti
di ricercatore a tempo determinato di tipo a):
Dipartimento di giurisprudenza
un posto:
settore concorsuale: 12/C1 - Diritto costituzionale;
settore scientifico-disciplinare: IUS/08 - Diritto
costituzionale;
classi delle lauree: LM/SC-GIUR - Scienze giuridiche per
l'innovazione;
lingua straniera richiesta ai fini della discussione orale:
lingua inglese di livello C/1 - Numero massimo di pubblicazioni:
dodici;
un posto:
settore concorsuale: 12/G1 - Diritto penale;
settore scientifico-disciplinare: IUS/17 - Diritto penale;
classi delle lauree: LM-87 - Servizio sociale e politiche
sociali;
lingua straniera richiesta ai fini della discussione orale:
lingua inglese di livello C/1 - Numero massimo di pubblicazioni:
dodici.
Le domande di partecipazione alle suddette procedure, redatte in
carta semplice secondo lo schema di cui all'allegato «A» del bando di
concorso, dovranno essere presentate entro il termine perentorio di
trenta giorni che decorre dal giorno successivo alla data di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del
presente avviso secondo quanto previsto dall'art. 3 del bando di
concorso. Qualora il termine di presentazione della domanda cada in
un giorno festivo, la scadenza si intende posticipata al primo giorno
feriale utile.
Il bando di concorso (D.R. n. 88 del 5 marzo 2019) è pubblicato
all'albo ufficiale on line dell'Università degli studi di Macerata
ed è altresì disponibile sul sito internet all'indirizzo:
http://www.unimc.it/it/ateneo/bandi-e-concorsi/bandi-personale-docent
e/ricercatori-a-tempodeterminato |
|
Serie Generale | 1997 | SUPPLEMENTI ORDINARI | UNIVERSITA' DI PAVIA | Serie Generale n. 173 del 26-7-1997 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-07-26&atto.codiceRedazionale=097A4268&elenco30giorni=false | UNIVERSITA' DI PAVIA | DECRETO RETTORALE 5 maggio 1997 | Modificazioni allo statuto dell'Universita' relativamente alla scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva. (GU Serie Generale n.173 del 26-07-1997 - Suppl. Ordinario n. 150) | IL RETTORE
- Veduto il Testo Unico delle Leggi sull'Istruzione Superiore
approvato con Regio Decreto 31 agosto 19 33 n. 1592;
- Veduto il Regio Decreto Legge 20 giugno 1935 n. 1071, convertito
nella Legge 2 gennaio 1936 n. 73;
- Veduto il regio decreto 30 Settembre 1938 n. 1652 e successive
modificazioni;
- Veduta la Legge 22 maggio 1978 n. 217;
- Veduta la Legge 21 febbraio 1980 n. 28;
- Veduto il D.P.R. 10 marzo 1982 n. 162;
- Veduta la Legge 9 maggio 1989 n. 168;
- Veduta la Legge 19 novembre 1990 n. 341;
- Veduto il decreto Legislativo 8 agosto 1991 n. 257;
- Veduto il D.M. 1l maggio 1995;
- Veduto il D.P.R. 30 dicembre 1995 relativo all'aprovazione del pi-
ano di sviluppo delle università per il triennio 1994-96;
- Veduto il D.M. luglio 1996;
- Vedute le proposte di modifica dello Statuto formulate dalle
Autorità Accademiche dell'Università degli Studi di Pavia;
- Riconosciuta la particolare necessità di approvare le nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art. 17 del Testo Unico 31 agosto 1933 n. 1592;
- Veduto il parere favorevole del CUN in data 10 ottobre 1996;
- Veduto che lo Statuto di autonomia dell'Università degli Studi di
Pavia, emanato con decreto rettorale del 12 settembre 1996,
pubblicato sul supplemento ordinario n. 158 della gazzetta Ufficiale
n. 224 del 24 settembre 1996, non contiene gli ordinamenti didattici
e che il loro inserimento è previsto nel regolamento didattico di
Ateneo;
- Considerato che nelle rirore dell'approvazione e di emanazione del
regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento
degli studi dei corsi di laurea, di diploma e delle scuole di
specializzazione vengono operate sul vecchio statuto, emanato ai
sensi dell'art. 17 del Testo Unico più sopra citato e approvato con
Regio Decreto 14.10.1926 n. 2130 e modificato con R.D. 13.10.1927 n.
2229 e successive modificazioni;
- Considerata la necessità di procedere ad una riarticolazione dello
Statuto contenente gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea, di
diploma e delle scuole di specializzazione
DECRETA
Lo Statuto dell'Università degli Studi di Pavia approvato e
modificato con i decreti sopraindicati è ulteriormente modificato
come appresso:
ARTICOLO UNICO
Dopo l'art. 371 del vigente testo dello Statuto, al titolo XV e con
scorrimento automatico degli articoli successivi, viene inserita la
Scuola di Specializzazione in IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA secondo il
seguente articolato che sostituisce interamente quello rubricato
sotto il titolo "scuola di specializzazione in igiene e medicina
preventiva" del vigente statuto:
Art. 1 - La Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina
Preventiva risponde alle norme generali delle Scuole di
Specializzazione dell'area medica.
Art. 2 - La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici in
Igiene e Medicina Preventiva.
Art. 3 - La Scuola rilascia il titolo di Specialista in Igiene e
Medicina Preventiva.
Art. 4 - Il Corso ha la durata di 4 anni.
Art. 5 - La Scuola ha la propria sede amministrativa presso la
Sezione di Igiene del Dipartimento di Medicina Preventiva,
Occupazionale e di Comunità della prima Facoltà di Medicina e
Chirurgia.
Art. 6 - Concorrono al funzionamento della Scuola le strutture della
Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia e quelle del S.S.N.
individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6 comma 2 del
D.l. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai
settori scientifico-disciplinari di cui alla tab. A e quello
dirigente del S.S.N. delle corrispondenti aree funzionali e disci-
pline.
Art. 7 - In base alle capacità formative della Scuola il numero
massimo degli specializzandi che possono essere ammessi è
determinato in n. 15 per ogni anno di corso, per un totale di n. 60
specializzandi.
Art. 8 - L'attività didattica relativa a ciascuna area di
addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-
disciplinari è la seguente:
AREA A - BISOGNI DI SALUTE E ASPETTATIVE SOCIO-SANITARIE DELLA
POPOLAZIONE
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Descrivere la storia naturale, la frequenza, l'impatto sulla
qualità della vita, l'impatto sociale e sanitario delle principali
voci nosologiche per apparato e per funzione.
- Descrivere ed interpretare la frazione prevenibile, per ogni
problema sanitario dei principali fattori di rischio ambientali,
sociali e comportamentali.
- Discutere il profilo epidemiologico e antropologico di rischio
(problemi di salute, cause di malattia e fattori di benessere) della
popolazione e di gruppi a particolare rischio (bambini, madri,
adolescenti, lavoratori, tossicodipendenti, immigrati, anziani).
Settori: F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata,
F22C Medicina del lavoro.
AREA B - EPIDEMIOLOGICA E DEI SISTEMI INFORMATIVI
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Pianificare, realizzare e valutare studi ecologici, trasversali,
analitici, sperimentali e di intervento;
- Utilizzare la statistica descrittiva ed inferenziale, i modelli
matematici, la statistica multivariata, i sistemi informativi, il
software per la gestione dei testi, per la gestione di data-base per
l'analisi statistica ed epidemiologica.
Settori: A04B Ricerca Operativa, F01X Statistica medica, F22A Igiene
generale ed applicata, S03B Statistica sociale, K05B Informatica.
AREA C - SCIENZE SOCIALI E GIURIDICHE APPLICATE
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Discutere ed utilizzare metodi finalizzati alla comunicazione
medico/paziente, alla comunicazione di massa, alla conduzione di
gruppi, alla formazione permanente.
- Discutere ed applicare i metodi di studio in campo demografico,
sociologico, antropologico, psicologico utili alla pratica della
Sanità pubblica;
- Discutere ed applicare i principi giuridici fondamentali, anche
privatistici, nell'approccio alla soluzione dei problemi di Sanità
pubblica e nella formazione di provvedimenti amministrativi.
Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale,
M11B Psicologia sociale, N07X Diritto del Lavoro, N09X Istituzioni di
diritto pubblico, N10X Diritto amministrativo, Q05A Sociologia
generale, Q05C Sociologia dei processi economici e del lavoro.
AREA D - PROGRAMMAZIONE, ORGANIZZAZIONE E VALUTAZIONE
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Descrivere i modelli dei sistemi sanitari, ed i relativi meccanismi
di controllo, di direzione, di finanziamento e di gestione.
- Attuare l'analisi organizzativa, l'analisi del ruolo professionale,
la programmazione per obiettivi, le procedure operative, il controllo
di gestione e di spesa e il coordinamento dei servizi inerenti al
settore professionale.
- Utilizzare e attuare modelli di analisi costi/efficacia,
costi/beneficio, costi/utilità e i principi di economia sanitaria.
- Effettuare la valutazione di tecnologie biomediche e sanitarie, la
verifica e revisione di qualità delle attività assistenziali.
Settori: F02X Storia della Medicina, F22A Igiene generale ed
applicata, P02D Organizzazione aziendale.
AREA E - VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FATTORI INFLUENTI LA SALUTE
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Discutere la tipologia ed i meccanismi di azione dei fattori che
influiscono positivamente o negativamente sulla salute di tipo
genetico, ambientale e comportamentale.
- Dimostrare la conoscenza dei metodi, delle tecniche e degli
eventuali sostegni laboratoristici per il controllo dei rischi di
malattia e dei fattori positivi di salute.
- Programmare e gestire e valutare anche ai fini della revisione di
qualità, gli interventi nei servizi inerenti il proprio ambito
professionale.
Settori: E07X Farmacologia, F03X Genetica Medica, F22A Igiene
generale ed applicata, F22C Medicina del Lavoro, H02X Ingegneria
sanitaria-ambientale.
AREA F - IGIENE, SANITÀ PUBBLICA E MEDICINA DI COMUNITÀ
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Descrivere e discutere le origini e lo sviluppo della Sanità
Pubblica; l'etica negli interventi di carattere sovraindividuale, i
modelli di prevenzione e di promozione sull'individuo, sulla
comunità e sull'ambiente fisico e sociale;
- Programmare, organizzare e valutare interventi di prevenzione e di
promozione della salute a livello sia dell'individuo che della
comunità, con riferimento al controllo delle malattie infettive e
non infettive, all'igiene delle abitazioni e degli ambienti di vita e
di lavoro, alla prevenzione ed assistenza nelle comunità e nelle
varie fasce di età ed in gruppi di soggetti a rischio;
- Programmare, organizzare e valutare interventi mirati alla
prevenzione dei rischi ed alla tutela dell'ambiente.
Settori: F07A Medicina Interna, F07I Malattie Infettive, F22A Igiene
generale ed applicata, F22B medicina legale, F22C Medicina del
Lavoro.
AREA G - IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Programmare, organizzare e valutare interventi di vigilanza,
ispezione e controllo di alimenti e bevande nelle fasi di produzione,
trasporto, manipolazione, commercio, somministrazione ed
utilizzazione;
- Applicare i principi della corretta nutrizione in ambito
ospedaliero ed in altre comunità organizzate;
- Programmare, attuare e valutare interventi di educazione
alimentare.
Settori: F22A Igiene generale ed applicata, E06B Alimentazione e
nutrizione umana, F23E Scienze tecniche dietetiche applicate.
AREA H - ORGANIZZAZIONE E DIREZIONE SANITARIA
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Programmare, organizzare e valutare in ambiente ospedaliero ed
extraospedaliero i servizi e la loro qualità;
- Programmare, organizzare e valutare in ambiente ospedaliero ed
extraospedaliero l'idoneità igienico-sanitaria delle strutture,
apparecchi ed arredi;
- Programmare, organizzare e valutare in ambiente ospedaliero ed
extraospedaliero interventi di prevenzione degli utenti e di tutela
del personale.
Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale,
F22C Medicina del lavoro, P02D Organizzazione Aziendale.
AREA I - PRESIDI DI PREVENZIONE E LABORATORI DI SANITÀ PUBBLICA
Obiettivo: Lo specializzando deve essere in grado di:
- Programmare, organizzare e valutare gli interventi analitici di
secondo livello necessari per l'attività dei servizi e presidi di
prevenzione sanitaria.
- Effettuare le principali analisi di laboratorio (chimiche, fisiche
e microbiologiche) di interesse per la Sanità Pubblica;
- Effettuare la valutazione di qualità delle attività analitiche.
Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale,
F22C Medicina del lavoro, E05B Biochimica clinica, F04B Patologia
clinica, F05X Microbiologia e microbiologia clinica.
Art. 9 - L'attività didattica comprende di norma ogni anno 200 ore
di didattica formale e seminariale ed attività di tirocinio guidate
fino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il
personale medico a tempo pieno operante nel Servizio Sanitario
Nazionale.
La frequenza della didattica formale e seminariale avviene nelle di-
verse aree.
1 ANNO
Aree di addestramento professionalizzante
A) Bisogni di salute e aspettative socio-sanitarie della popolazione
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
B) Epidemiologica e dei sistemi informativi
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
F01X Statistica Medica
A04B Ricerca operativa
S03B Statistica sociale
K05B Informatica
C) Scienze sociali e giuridiche applicate
Settori scientifico-disciplinari
Q05A Sociologia Generale
M11B Psicologia sociale
F22A Igiene generale ed applicata
E) Valutazione e controllo dei fattori influenti la salute
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
F03X Genetica medica
F) Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità
Settori scientifico-disciplinari
F22X Igiene generale ed applicata
2 ANNO
Aree di addestramento professionalizzante
A) Bisogni di salute e aspettative socio sanitarie della popolazione
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
C) Scienze sociali e giuridiche applicate
Settori scientifico-disciplinari
M11B Psicologia sociale
Q05A Sociologia generale
F22A Igiene generale ed applicata
Q05C Sociologia dei processi economici e del lavoro
N07X Diritto del lavoro
N09X Istituzioni di diritto pubblico
N10X Diritto amministrativo
E) Valutazione e controllo dei fattori influenti la salute
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
E07X Farmacologia
F) Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità
Settori scientifico-disciplinari
F22B Medicina Legale
F22A Igiene generale ed applicata
3 ANNO
Aree di addestramento professionalizzante
A) Bisogni di Salute e aspettative socio sanitarie della popolazione
Settori scientifico-disciplinari
F22A = Igiene generale ed applicata
F22C = Medicina del Lavoro
C) Scienze sociali e giuridiche applicate
Settori scientifico-disciplinari
M11B Psicologia sociale
Q05A Sociologia generale
F22A Igiene generale ed applicata
D) Programmazione, organizzazione e Valutazione
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
P02D Organizzazione aziendale
F) Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
F22C Medicina del Lavoro
F07A Medicina interna
F07I Malattie infettive
G) Igiene degli alimenti e della nutrizione
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
E06B Alimentazione e nutrizione umana
F23E Scienze tecniche dietetiche applicate
4 ANNO
Aree di addestramento professionalizzante
D) Programmazione organizzazione e valutazione
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
P02D Organizzazione aziendale
E) Valutazione e controllo dei fattori influenti la salute
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
H) Organizzazione e direzione sanitaria
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
I) Presidi di prevenzione e laboratori di sanità pubblica
Settori scientifico-disciplinari
F22A Igiene generale ed applicata
E05B Biochimica clinica
F05X Microbiologia e Microbiologia clinica
Art. 10 - Il Consiglio della Scuola, al fine di ottenere la
formazione di medici specialisti in Igiene e Medicina Preventiva
secondo gli obiettivi generali e quelli specifici delle diverse aree
e dei relativi settori scientifico disciplinari riportati all'art. 8,
nonchè gli standards complessivi di addestramento professionale,
determina:
a) la tipologia delle opportune attività didattiche ivi comprese le
attività pratiche di laboratorio e di tirocinio;
b) la suddivisione nei periodi temporali dell'attività didattica
teorica e seminariale, di quella di tirocinio e le forme di tutorato.
Il piano dettagliato delle attività formative è deliberato dal
Consiglio della Scuola e reso pubblico nel Manifesto annuale degli
Studi.
Art 11 - Per tutta la durata della Scuola gli specializzandi sono
guidati nel loro percorso formativo da tutori designati annualmente
dal Consiglio della Scuola. Lo svolgimento dell'attività di
tirocinio e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti
ai quali sia stata affidata la responsabilità didattica, in servizio
nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto.
Art. 12 - Il Consiglio della Scuola può autorizzare la frequenza
all'estero presso strutture universitarie ed extrauniversitarie
coerenti con le finalità della Scuola per periodi complessivamente
non superiori ad un anno. A conclusione del periodo di frequenza
all'estero, il Consiglio della Scuola può riconoscere utile
l'attività svolta nelle suddette strutture, sulla base di idonea
documentazione.
Art. 13 - Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di
diploma, deve aver frequentato l'attività didattica nella misura
corrispondente almeno al 75% del monte ore previsto; aver superato
gli esami annuali ed il tirocinio pratico; ed aver compiuto gli atti
specialistici di seguito indicati:
- aver partecipato alla progettazione ed alla realizzazione di almeno
tre indagini epidemiologiche;
- aver collaborato almeno in tre casi all'analisi di statistiche
sanitarie correnti;
- aver effettuato tre analisi organizzative di strutture sanitarie;
- aver collaborato alla predisposizione, al monitoraggio ed alla
valutazione di interventi di informazione o educazione sanitaria,
campagne di vaccinazione, piani di sorveglianza ambientale,
adeguatezza sanitaria di procedure produttive e/o di prestazioni di
servizi, interventi di prevenzione in comunità, adeguatezza delle
procedure operative di una organizzazione sanitaria (almeno due
collaborazioni per almeno la metà delle tipologie elencate);
- aver effettuato almeno tre valutazioni del fabbisogno di risorse di
una organizzazione sanitaria;
- aver effettuato almeno tre studi di fattibilità per la soluzione
di problemi di salute di una comunità o di problemi organizzativi di
una istituzione;
- aver collaborato almeno a tre valutazioni di tecnologie sanitarie
sotto il profilo dell'affidabilità, economicità, rapporti costi-
efficacia/costi-efficienza/costi-utilità, aspetti etici e giuridici;
- aver promosso e coordinato almeno tre interventi di verifica e
revisione di qualità dell'assistenza;
- aver predisposto almeno due rapporti (reali o simulati)
all'Autorità Giudiziaria su problemi di sanità Pubblica.
Art. 14 - Per tutto quanto non previsto dal presente statuto si fa
riferimento alle norme generali delle Scuole di Specializzazione.
Norme transitorie. A partire dall'anno accademico in cui avrà
applicazione il presente Statuto, si avrà annualmente l'attivazione
progressiva della Scuola secondo il nuovo ordinamento e
corrispondentemente, la disattivazione progressiva della Scuola
secondo il vecchio ordinamento.
Pavia, lì 5 maggio 1997
Il rettore: SCHMID |
|
Contratti | 2017 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 128 del 6-11-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-11-06&atto.codiceRedazionale=TX17BGA19696 | COMUNE DI PISCIOTTA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.128 del 6-11-2017) | Esito di gara - CIG 6946546719
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Comune di Pisciotta
(SA), in via Roma, 39 - 84066.
SEZIONE II: OGGETTO. Servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati e servizi
complementari del Comune di Pisciotta.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE. Data: 26/09/2017. Aggiudicatario:
L'Igiene Urbana Srl sede legale in Scafati alla via Leonardo Da Vinci
- P. IVA 03441720632. Percentuale di ribasso dell'offerta economica:
8,6%. Importo: € 1.913.181,12.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Organo competente per le procedure
di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale - sede di Salerno -
Largo San Tommaso D'acquino, 3.
Il R.U.P.
dott. Giuseppe Capozzolo
TX17BGA19696 |
||
Concorsi | 2020 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 37 del 12-5-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-05-12&atto.codiceRedazionale=20E04876 | UNIVERSITA' DI MILANO-BICOCCA | CONCORSO (scad. 11 giugno 2020) | Selezione pubblica, per esami, per la copertura di un posto di categoria D, area amministrativa-gestionale, a tempo determinato della durata di dodici mesi e pieno, per l'area sistemi informativi. (GU n.37 del 12-05-2020) | È indetta una selezione pubblica, per esami, per il reclutamento
di una unità di categoria D, posizione economica D1, area
amministrativa-gestionale, con contratto di lavoro a tempo
determinato (dodici mesi) e pieno per le esigenze dell'area sistemi
informativi, nell'ambito del progetto «Pianificazione, gestione e
monitoraggio delle attività amministrative per i servizi alla
didattica e alla ricerca di Ateneo e dei contratti a essi preposti»
(cod. 20PTA006).
Le domande di ammissione alla procedura devono essere completate
secondo le modalità previste dal bando di concorso entro il termine
perentorio di trenta giorni, a decorrere dal giorno successivo a
quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti di
ammissione alla procedura e delle modalità di partecipazione al
concorso, è disponibile sul sito web dell'Università degli studi di
Milano-Bicocca all'indirizzo www.unimib.it/concorsi
Ulteriori informazioni possono essere richieste a mezzo mail a:
ufficio.concorsi@unimib.it |
|
Contratti | 2018 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 140 del 30-11-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-11-30&atto.codiceRedazionale=TX18BFF25566 | COMUNE DI COSENZA | Sede: piazza dei Bruzi - 87100 Cosenza (CS), Italia Codice Fiscale: 00347720781 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.140 del 30-11-2018) | Bando di gara - Procedura aperta articolo 60 D. Lgs. 50/2016 - Lavori
di riqualificazione argini fiume Crati. Ambito di intervento 1 -
Azione 1.8.
Bando di gara - Procedura aperta articolo 60 D. Lgs. 50/2016.
Importo base d'asta Euro 2.958.291,65 oltre IVA.
Scadenza ricezione offerte 28/12/2018 h. 12,30.
Bando e capitolato disponibili sul sito internet dell'Ente, link
Bandi di Gara.
Per informazioni: Settore Infrastrutture Mobilità 0984-813277
Il dirigente settore infrastrutture
ing. Francesco Converso
TX18BFF25566 |
|
Concorsi | 1999 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI PERUGIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 104 del 31-12-1999 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-12-31&atto.codiceRedazionale=99E10526 | UNIVERSITA' DI PERUGIA | AVVISO | Avviso relativo alla pubblicazione della relazione finale del concorso pubblico ad un posto di ricercatore universitario per il settore scientifico-disciplinare n. N10X della facolta' di giurisprudenza. (GU n.104 del 31-12-1999) | In data 19 novembre 1999 è stata pubblicata nell'albo
dell'Università degli studi di Perugia copia della relazione finale
del concorso in oggetto, bandito con decreto rettorale n. 2885 del
10 aprile 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie
speciale - n. 82 del 24 ottobre 1995.
Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica decorrere il termine per le eventuali
impugnative. |
|
Contratti | 2014 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 75 del 4-7-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-07-04&atto.codiceRedazionale=T14BGA11517 | PROVINCIA DI LUCCA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.75 del 4-7-2014) | Avviso di appalto aggiudicato - CIG 5706198336D
SEZ. I: AMM.NE AGGIUDICATRICE Provincia di Lucca, Palazzo Ducale -
Cortile Carrara, 55100 Lucca.
SEZ. II: OGGETTO Procedura aperta per l'affidamento del Servizio di
orientamento di II livello e incontro tra domanda ed offerta di
lavoro nell'ambito del sistema provinciale per l'impiego.
SEZ. IV: CRITERIO AGGIUDICAZIONE: offerta economicamente più
vantaggiosa ai sensi art. 83 D.Lgs 163/2006.
SEZ. V: AGGIUDICAZIONE APPALTO: Det.ne Dir.le n. 2959 del 30/6/14.
Ditte rimettenti l'offerta: 2. Aggiudicatario: RTI Percorso snc di
Lucca con Consorzio Formetica di Lucca. Ribasso offerto: 10%.
SEZ. VI: INFORMAZIONI COMPLEMENTARI: Bando di gara pubblicato il
28/04/2014.
Responsabile del procedimento
dott. Stefano Nicolai
T14BGA11517 |
||
Contratti | 2007 | BANDI DI GARA | BANDI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 62 del 30-5-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-30&atto.codiceRedazionale=C-10901 | COMUNE DI MAZZE' | Mazze', piazza della Repubblica n. 2 Tel.: 0119835901 - Fax 0119830478 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.62 del 30-5-2007) | Estratto bando di gara per servizio trasporto alunni scuole medie di
Caluso - a.s. 2007/2008
Oggetto: Procedura aperta con il criterio offerta economicamente
più vantaggiosa, per servizio trasporto alunni scuole medie di Caluso
- a.s. 2007/2008
Importo base di gara: Euro 30.000,00; scadenza offerte: ore 12, del
21 agosto 2007 - gara: ore 10, del 22 agosto 2007.
Bando integrale: albo pretorio e sito (www.comune.mazze.to.it) -
CIG: 003660710D.
Il responsabile del procedimento: Claudia Baro
C-10901 (A pagamento). |
|
Parte Seconda | 2021 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Eredita' | Parte Seconda n. 113 del 23-9-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-09-23&atto.codiceRedazionale=TX21ABH9972 | TRIBUNALE ORDINARIO DI FIRENZE Prima sezione civile - Volontaria giurisdizione | (GU Parte Seconda n.113 del 23-9-2021) | Nomina curatore di eredità giacente di Mura Mario - V.G. N.
8616/2021
Il Tribunale di Firenze con decreto n. cronol. 10434/2021 del
19.07.2021 ha dichiarato giacente l'eredità di Mura Mario (N.V.G.:
8616/2021), nato a Sorso (SS) il 05.12.1939 e deceduto a Firenze il
03.01.2021, nominando Curatore l'Avv. Alessandra Marchetti, con
studio in Firenze, Via Agnolo Poliziano n. 13 - tel. 055/471850,
email: a.marchetti@marchettiavvocati.it, PEC:
alessandra.marchetti@firenze.pecavvocati.it
Firenze, 15 settembre 2021
avv. Alessandra Marchetti
TX21ABH9972 |
||
Parte Seconda | 2007 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Ammortamenti | Parte Seconda n. 131 del 10-11-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-11-10&atto.codiceRedazionale=C-0722231 | TRIBUNALE DI ASTI | (GU Parte Seconda n.131 del 10-11-2007) | Ammortamento cambiario
Il presidente del Tribunale di Asti letta l'istanza che precede;
esaminati i documenti allegati; visti gli artt. 69 e segg. regio
decreto 21 dicembre 1933, n. 1736, dichiara l'ammortamento dei
seguenti titoli cambiari:
1) cambiale di Euro 412,50 data di scadenza 25 giugno 2002,
emittente Fongo Enrico, nato a Rocchetta Tanaro (AT) il 29 gennaio
1951 res., via Tevere n. 36, data di levata del protesto 27 giugno
2002, luogo di levata Asti, n. rep. 2312;
2) cambiale di Euro 412,50, data di scadenza 25 novembre 2002,
data di levata 27 novembre 2002, luogo di levata Asti, n. rep. 2312;
3) cambiale di Euro 412,50 data di scadenza 27 dicembre 2002,
data di levata del protesto 31 dicembre 2002, luogo di levata Asti, n.
rep. 1003;
Ordina la pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica e la notifica al traente ed al trattario.
Autorizza il pagamento decorsi giorni quindici da detta
pubblicazione purchè nel frattempo non intervengono opposizioni.
Asti, 26 luglio 2007
Il richiedente:
avv. Gloria Mariano
C-0722231 (A pagamento). |
||
Contratti | 2007 | AVVISI E BANDI DI GARA | MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 146 del 14-12-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-12-14&atto.codiceRedazionale=C-24606 | MINISTERO DELLA DIFESA 8° Reparto Infrastrutture | Roma, via Todi n. 6 Fax 06/7824400 Codice fiscale n. 80246030581 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.146 del 14-12-2007) | Lavori di realizzazione prefrabbricati e sistemazione area esterna per
sistema Samp-T del centro di addestramento e sperimentazione
artiglieria contraerea. - Caserma S. Barbara (Sabaudia (LT)).
Parte di provvedimento in formato grafico
C-24606 (A pagamento). |
|
Serie Generale | 2012 | LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI | Serie Generale n. 172 del 25-7-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-07-25&atto.codiceRedazionale=012G0136&elenco30giorni=false | note: Entrata in vigore del provvedimento: 09/08/2012 | DECRETO LEGISLATIVO 16 luglio 2012, n. 109 | Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare. (12G0136) (GU Serie Generale n.172 del 25-07-2012) | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la direttiva 2009/52/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a
sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che
impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
Vista la legge 15 dicembre 2011, n. 217, recante disposizioni per
l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia
alle Comunità europee - Legge comunitaria 2010, ed in particolare
l'articolo 21, recante delega al Governo per l'attuazione, fra le
altre, della predetta direttiva 2009/52/CE, nonchè l'articolo 24
che, ai fini dell'esercizio delle deleghe, richiama l'applicazione,
in quanto compatibili, degli articoli 1 e 2 della legge 4 giugno
2010, n. 96, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi
derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee -
Legge comunitaria 2009;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina
dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri;
Visto il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al
decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, e successive modificazioni, recante le norme di attuazione del
testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
Visto il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante:
"Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di
personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29
settembre 2000, n. 300";
Visto il decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73, recante
"Disposizioni urgenti per il completamento delle operazioni di
emersione di attività detenute all'estero e di lavoro irregolare" e
successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124, recante:
"Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza
sociale e di lavoro, a norma dell'articolo 8 della legge 14 febbraio
2003, n. 30", e successive modificazioni;
Visto l'articolo 12 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138,
convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148,
che ha introdotto l'articolo 603-bis del codice penale, recante il
reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione del 16 aprile 2012;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 6 luglio 2012;
Sulla proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro
del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i Ministri
degli affari esteri, della giustizia, dell'economia e delle finanze,
dell'interno e per la cooperazione internazionale e l'integrazione;
Emana
il seguente decreto legislativo:
Art. 1
Modifiche al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286
1. Al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al
decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, successive modificazioni,
sono apportate le seguenti modifiche:
a) all'articolo 22, dopo il comma 5, sono inseriti i seguenti:
"5-bis. Il nulla osta al lavoro è rifiutato se il datore di
lavoro risulti condannato negli ultimi cinque anni, anche con
sentenza non definitiva, compresa quella adottata a seguito di
applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del
codice di procedura penale, per:
a) favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso
l'Italia e dell'emigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati
o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla
prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da
impiegare in attività illecite;
b) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai
sensi dell'articolo 603-bis del codice penale;
c) reato previsto dal comma 12.
5-ter. Il nulla osta al lavoro è, altresì, rifiutato ovvero,
nel caso sia stato rilasciato, è revocato se i documenti presentati
sono stati ottenuti mediante frode o sono stati falsificati o
contraffatti ovvero qualora lo straniero non si rechi presso lo
sportello unico per l'immigrazione per la firma del contratto di
soggiorno entro il termine di cui al comma 6, salvo che il ritardo
sia dipeso da cause di forza maggiore. La revoca del nulla osta è
comunicata al Ministero degli affari esteri tramite i collegamenti
telematici.";
b) All'articolo 22, dopo il comma 12, sono inseriti i seguenti:
"12-bis. Le pene per il fatto previsto dal comma 12 sono
aumentate da un terzo alla meta':
a) se i lavoratori occupati sono in numero superiore a tre;
b) se i lavoratori occupati sono minori in età non
lavorativa;
c) se i lavoratori occupati sono sottoposti alle altre
condizioni lavorative di particolare sfruttamento di cui al terzo
comma dell'articolo 603-bis del codice penale.
12-ter. Con la sentenza di condanna il giudice applica la
sanzione amministrativa accessoria del pagamento del costo medio di
rimpatrio del lavoratore straniero assunto illegalmente.
12-quater. Nelle ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo
di cui al comma 12-bis, è rilasciato dal questore, su proposta o con
il parere favorevole del procuratore della Repubblica, allo straniero
che abbia presentato denuncia e cooperi nel procedimento penale
instaurato nei confronti del datore di lavoro, un permesso di
soggiorno ai sensi dell'articolo 5, comma 6.
12-quinquies. Il permesso di soggiorno di cui al comma
12-quater ha la durata di sei mesi e può essere rinnovato per un
anno o per il maggior periodo occorrente alla definizione del
procedimento penale. Il permesso di soggiorno è revocato in caso di
condotta incompatibile con le finalità dello stesso, segnalata dal
procuratore della Repubblica o accertata dal questore, ovvero qualora
vengano meno le condizioni che ne hanno giustificato il rilascio.";
c) il comma 7 dell'articolo 22 è abrogato;
d) all'articolo 24, comma 1, terzo periodo, le parole "di cui
all'articolo 22, comma 3" sono sostituite dalle seguenti: "di cui
all'articolo 22, commi 3, 5-bis e 5-ter".
2. I criteri per la determinazione e l'aggiornamento del costo
medio del rimpatrio cui commisurare la sanzione amministrativa
accessoria di cui al comma 12-ter dell'articolo 22 del decreto
legislativo n. 286 del 1998, come introdotto dal presente decreto,
sono stabiliti con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con
i Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze e del
lavoro e delle politiche sociali. I proventi derivanti
dall'applicazione della predetta sanzione amministrativa accessoria
affluiscono all'entrata del bilancio dello Stato, per essere
successivamente riassegnati, nella misura del sessanta per cento al
fondo rimpatri di cui all'articolo 14-bis del citato decreto n. 286
del 1998 e per il residuo quaranta per cento al Fondo sociale per
occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, per la
realizzazione di interventi di integrazione sociale di immigrati e
minori stranieri non accompagnati.
3. Con decreto di natura non regolamentare dei Ministri
dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con
il Ministero dell'economia e delle finanze da adottare entro sessanta
giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono
determinati le modalità e i termini per garantire ai cittadini
stranieri interessati le informazioni di cui all'articolo 6,
paragrafo 2, della direttiva 2009/52/CE.
Art. 2
Disposizione sanzionatoria
1. Al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, dopo l'articolo
"25-undecies" è inserito il seguente:
"25-duodecies. (Impiego di cittadini di paesi terzi il cui
soggiorno è irregolare).
1. In relazione alla commissione del delitto di cui all'articolo
22, comma 12-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, si
applica all'ente la sanzione pecuniaria da 100 a 200 quote, entro il
limite di 150.000 euro.".
Art. 3
Presunzione di durata del rapporto di lavoro
1. Nelle ipotesi di cui all'articolo 22, comma 12, del decreto
legislativo n. 286 del 1998, ai fini della determinazione delle somme
dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e
fiscale, nonchè per i relativi accessori si presume che il rapporto
di lavoro instaurato con il lavoratore straniero privo del permesso
di soggiorno abbia avuto una durata di almeno tre mesi, salvo prova
contraria fornita dal datore di lavoro o dal lavoratore.
Art. 4
Attività di controllo
1. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali provvede ad
effettuare controlli adeguati ed efficaci sull'impiego di cittadini
di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, nell'ambito della
programmazione annuale dell'attività di vigilanza sui luoghi di
lavoro e sulla base di una periodica valutazione dei rischi circa i
settori di attività in cui maggiormente si concentra il fenomeno.
2. Entro il primo luglio di ogni anno, il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, comunica alla Commissione europea il numero
totale di ispezioni effettuate l'anno precedente per ciascun settore
di attività a rischio, specificandone oltre al numero assoluto anche
il rapporto percentuale rispetto al numero totale dei datori di
lavoro del medesimo settore, e riferisce sui risultati.
Art. 5
Disposizione transitoria
1. I datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro
dell'Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso
del titolo di soggiorno previsto dall'articolo 9 del testo unico di
cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni ed integrazioni che, alla data di entrata in vigore del
presente decreto legislativo occupano irregolarmente alle proprie
dipendenze da almeno tre mesi, e continuano ad occuparli alla data di
presentazione della dichiarazione di cui al presente comma,
lavoratori stranieri presenti nel territorio nazionale in modo
ininterrotto almeno dalla data del 31 dicembre 2011, o
precedentemente, possono dichiarare la sussistenza del rapporto di
lavoro allo sportello unico per l'immigrazione, previsto
dall'articolo 22 del decreto legislativo 286 del 1998 e successive
modifiche e integrazioni. La dichiarazione è presentata dal 15
settembre al 15 ottobre 2012 con le modalità stabilite con decreto
di natura non regolamentare del Ministro dell'interno di concerto con
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro per
la cooperazione internazionale e l'integrazione e con il Ministero
dell'economia e delle finanze da adottarsi entro venti giorni
dall'entrata in vigore del presente decreto. In ogni caso, la
presenza sul territorio nazionale dal 31 dicembre 2011 deve essere
attestata da documentazione proveniente da organismi pubblici.
2. Sono esclusi dalla procedura di cui al presente articolo i
rapporti di lavoro a tempo parziale, fatto salvo quanto previsto dal
comma 8 in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno
familiare.
3. Non sono ammessi alla procedura prevista dal presente articolo i
datori di lavoro che risultino condannati negli ultimi cinque anni,
anche con sentenza non definitiva, compresa quella adottata a seguito
di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444
del codice di procedura penale, per:
a) favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e
dell'immigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per
reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla
prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da
impiegare in attività illecite;
b) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai sensi
dell'articolo 603-bis del codice penale;
c) reati previsti dall'articolo 22, comma 12, del testo unico di
cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni ed integrazioni.
4. Non è ammesso, altresì, alla procedura di cui al presente
articolo il datore di lavoro che, a seguito dell'espletamento di
procedure di ingresso di cittadini stranieri per motivi di lavoro
subordinato ovvero di procedure di emersione dal lavoro irregolare
non ha provveduto alla sottoscrizione del contratto di soggiorno
presso lo sportello unico ovvero alla successiva assunzione del
lavoratore straniero, salvo cause di forza maggiore comunque non
imputabili al datore di lavoro.
5. La dichiarazione di emersione di cui al comma 1 è presentata
previo pagamento, con le modalità previste dal decreto
interministeriale di cui al comma 1 del presente articolo, di un
contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore. Il
contributo non è deducibile ai fini dell'imposta sul reddito. La
regolarizzazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo
retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi è
documentata all'atto della stipula del contratto di soggiorno secondo
le modalità stabilite dal decreto ministeriale di cui al comma 1. È
fatto salvo l'obbligo di regolarizzazione delle somme dovute per
l'intero periodo in caso di rapporti di lavoro di durata superiore a
sei mesi.
6. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino alla
conclusione del procedimento di cui al comma 1 del presente articolo,
sono sospesi i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del
datore di lavoro e del lavoratore per le violazioni delle norme
relative:
a) all'ingresso e al soggiorno nel territorio nazionale, con
esclusione di quelle di cui all'articolo 12 del testo unico di cui al
decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni ed integrazioni;
b) al presente provvedimento e comunque all'impiego di lavoratori
anche se rivestano carattere finanziario, fiscale, previdenziale o
assistenziale.
7. Con il decreto di cui al comma 1 sono altresì stabiliti i
limiti di reddito del datore di lavoro richiesti per l'emersione del
rapporto di lavoro.
8. Nella dichiarazione di emersione cui al comma 1 è indicata la
retribuzione convenuta non inferiore a quella prevista dal vigente
contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento e, in caso di
lavoro domestico, l'orario lavorativo non inferiore a quello
stabilito dall'articolo 30-bis, comma 3, lettera c), del regolamento
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394.
9. Lo sportello unico per l'immigrazione, verificata
l'ammissibilità della dichiarazione e acquisito il parere della
questura sull'insussistenza di motivi ostativi all'accesso alle
procedure ovvero al rilascio del permesso di soggiorno, nonchè il
parere della competente direzione territoriale del lavoro in ordine
alla capacità economica del datore di lavoro e alla congruità delle
condizioni di lavoro applicate, convoca le parti per la stipula del
contratto di soggiorno e per la presentazione della richiesta del
permesso di soggiorno per lavoro subordinato, previa esibizione
dell'attestazione di avvenuto pagamento del contributo forfetario e
della regolarizzazione di cui al comma 5. La sussistenza di meri
errori materiali non costituisce di per sè causa di inammissibilità
della dichiarazione di emersione. La mancata presentazione delle
parti senza giustificato motivo comporta l'archiviazione del
procedimento. Contestualmente alla stipula del contratto di
soggiorno, il datore di lavoro deve effettuare la comunicazione
obbligatoria di assunzione al Centro per l'Impiego ovvero, in caso di
rapporto di lavoro domestico, all'INPS. Restano ferme le disposizioni
relative agli oneri a carico del richiedente il permesso di
soggiorno.
10. Nei casi in cui non venga presentata la dichiarazione di
emersione di cui al presente articolo ovvero si proceda
all'archiviazione del procedimento o al rigetto della dichiarazione,
la sospensione di cui al comma 6 cessa, rispettivamente, alla data di
scadenza del termine per la presentazione ovvero alla data di
archiviazione del procedimento o di rigetto della dichiarazione
medesima. Si procede comunque all'archiviazione dei procedimenti
penali e amministrativi a carico del datore di lavoro nel caso in cui
l'esito negativo del procedimento derivi da motivo indipendente dalla
volontà o dal comportamento del datore di lavoro.
11. Nelle more della definizione del procedimento di cui al
presente articolo, lo straniero non può essere espulso, tranne che
nei casi previsti al successivo comma 13. La sottoscrizione del
contratto di soggiorno, congiuntamente alla comunicazione
obbligatoria di assunzione di cui al comma 9 e il rilascio del
permesso di soggiorno comportano, rispettivamente, per il datore di
lavoro e per il lavoratore, l'estinzione dei reati e degli illeciti
amministrativi relativi alle violazioni di cui al comma 6.
12. Il contratto di soggiorno stipulato sulla base di una
dichiarazione di emersione contenente dati non rispondenti al vero è
nullo ai sensi dell'articolo 1344 del codice civile. In tal caso, il
permesso di soggiorno eventualmente rilasciato è revocato ai sensi
dell'articolo 5, comma 5, del testo unico di cui al decreto
legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni ed
integrazioni.
13. Non possono essere ammessi alla procedura prevista dal presente
articolo i lavoratori stranieri:
a) nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di
espulsione ai sensi dell'articolo 13, commi 1 e 2, lettera c), del
testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e
dell'articolo 3 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito,
con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive
modificazioni ed integrazioni;
b) che risultino segnalati, anche in base ad accordi o
convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non
ammissione nel territorio dello Stato;
c) che risultino condannati, anche con sentenza non definitiva,
compresa quella pronunciata anche a seguito di applicazione della
pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura
penale, per uno dei reati previsti dall'articolo 380 del medesimo
codice;
d) che comunque siano considerati una minaccia per l'ordine
pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali
l'Italia abbia sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli
alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone. Nella
valutazione della pericolosità dello straniero si tiene conto anche
di eventuali condanne, anche con sentenza non definitiva, compresa
quella pronunciata a seguito di applicazione della pena su richiesta
ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per uno
dei reati previsti dall'articolo 381 del medesimo codice.
14. Con decreto del Ministro dell'interno di concerto con il
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro per la
cooperazione internazionale e l'integrazione e con il Ministro
dell'economia e delle finanze, sono determinate le modalità di
destinazione del contributo forfetario, di cui al comma 5 del
presente articolo, tenuto conto di quanto previsto ai sensi del comma
17.
15. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque
presenta false dichiarazioni o attestazioni, ovvero concorre al
fatto, nell'ambito della procedura di emersione prevista dal presente
articolo, è punito ai sensi dell'articolo 76 del testo unico di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
Se il fatto è commesso attraverso la contraffazione o l'alterazione
di documenti oppure con l'utilizzazione di uno di tali documenti, si
applica la pena della reclusione da uno a sei anni. La pena è
aumentata se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale.
16. In funzione degli effetti derivanti dall'attuazione del
presente articolo, il livello di finanziamento del Servizio sanitario
nazionale a cui concorre ordinariamente lo Stato è incrementato di
43 milioni di euro per l'anno 2012 e di 130 milioni di euro a
decorrere dall'anno 2013. Con decreto del Ministro del lavoro e delle
politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, i
predetti importi sono ripartiti tra le regioni in relazione al numero
dei lavoratori extracomunitari emersi ai sensi del presente articolo.
17. Agli oneri netti derivanti dal presente articolo, pari a 43,55
milioni di euro per l'anno 2012, a 169 milioni di euro per l'anno
2013, a 270 milioni di euro per l'anno 2014 e a 219 milioni di euro a
decorrere dall'anno 2015, si provvede, quanto a 43,55 milioni di euro
per l'anno 2012 a valere sulle maggiori entrate assegnate al bilancio
dello Stato dal decreto di cui al comma 14 e, quanto a 169 milioni di
euro per l'anno 2013, a 270 milioni per l'anno 2014 e a 219 milioni
di euro a decorrere dall'anno 2015, mediante corrispondente riduzione
dei trasferimenti statali all'INPS a titolo di anticipazioni di
bilancio per la copertura del fabbisogno finanziario complessivo
dell'Ente, per effetto delle maggiori entrate contributive derivanti
dalle disposizioni di cui al presente articolo.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addì 16 luglio 2012
NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Moavero Milanesi, Ministro per gli
affari europei
Fornero, Ministro del lavoro e delle
politiche sociali
Terzi di Sant'Agata, Ministro degli
affari esteri
Severino, Ministro della giustizia
Grilli, Ministro dell'economia e
delle finanze
Cancellieri, Ministro dell'interno
Riccardi, Ministro per la
cooperazione internazionale e
l'integrazione
Visto, il Guardasigilli: Severino |
||
Serie Generale | 2016 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | Serie Generale n. 206 del 3-9-2016 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-09-03&atto.codiceRedazionale=16A06499&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | DECRETO 25 luglio 2016 | Liquidazione coatta amministrativa della «Cooperativa Muratori e Braccianti di Benedello - Societa' cooperativa», in Pavullo nel Frignano e nomina del commissario liquidatore. (16A06499) (GU Serie Generale n.206 del 03-09-2016) | IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5
dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del
Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di
vigilanza sugli enti cooperativi;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge
7 agosto 2012, n. 135;
Vista l'istanza con la quale la Confederazione Cooperative Italiane
ha chiesto che la società «Cooperativa Muratori e Braccianti di
Benedello - Società cooperativa», sia ammessa alla procedura di
liquidazione coatta amministrativa;
Viste le risultanze della revisione dell'Associazione di
rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della
suddetta cooperativa;
Considerato quanto emerge dalla visura camerate aggiornata,
effettuata d'ufficio presso il competente registro delle imprese,
dalla quale si evince che l'ultimo bilancio depositato dalla
cooperativa, riferito all'esercizio al 31 dicembre 2014, evidenzia
una condizione di sostanziale insolvenza, in quanto, a fronte di un
attivo patrimoniale di € 2.701.718,00, si riscontra una massa
debitoria di € 3.463.776,00 ed un patrimonio netto negativo di € -
1.047.804,00;
Considerato che è stato assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della
legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell'avvio del
procedimento a tutti i soggetti interessati;
Vista la nota con pervenuta in data 15 giugno 2016, con la quale
l'Associazione di rappresentanza ha trasmesso la sentenza n. 87/2016
del 1° giugno 2016 con la quale il Tribunale di Modena ha dichiarato
lo stato d'insolvenza della cooperativa;
Visto l'art. 195 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, per cui
l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa è
attività del tutto vincolata;
Visto l'art. 2545-terdecies codice civile e ritenuto di dover
disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta
società;
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Tenuto conto, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n.
400, delle designazioni dell'Associazione nazionale di rappresentanza
alla quale il sodalizio risulta aderente;
Decreta:
Art. 1
La società cooperativa «Cooperativa Muratori e Braccianti di
Benedello - Società cooperativa», con sede in Pavullo nel Frignano
(MO) - (codice fiscale 00161510367) è posta in liquidazione coatta
amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c.
Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti
dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore il prof.
avv. Nicola Soldati (C.F. SLD NCL 67L25 F257C), nato a Modena il 25
luglio 1967, ivi domiciliato in via Mario Vellani Marchi, n. 20.
Art. 2
Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento
economico del Commissario liquidatore ai sensi della legislazione
vigente.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al
competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne
sussistano i presupposti di legge.
Roma, 25 luglio 2016
D'ordine del Ministro
Il Capo di Gabinetto
Orsini |
|
Contratti | 2020 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 29-7-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-07-29&atto.codiceRedazionale=TX20BGA16538 | CASSA NAZIONALE DEL NOTARIATO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 29-7-2020) | Esito di gara
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Cassa Nazionale del
Notariato - Ente associativo di diritto privato ai sensi del D. Lgs.
n. 509/94 - Via Flaminia, n. 160 - 00196 Roma -
www.cassanotariato.it.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO. Individuazione di una agenzia per
il lavoro con cui sottoscrivere un accordo quadro per il servizio di
somministrazione lavoro per la Cassa Nazionale del Notariato per la
durata di anni quattro.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE. Aggiudicatario: Adecco Italia S.p.a.
Importo: non superiore a € 560.000,00 + margine di intermediazione
pari a 1,10 (moltiplicatore coincidente con la durata dell'accordo
quadro) e 1,07 (moltiplicatore tempo determinato) oltre iva.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Invio alla G.U.U.E.: 24/07/2020.
Il responsabile del procedimento
dott. Danilo Lombardi
TX20BGA16538 |
||
Contratti | 2017 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 71 del 23-6-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-06-23&atto.codiceRedazionale=TX17BFF10633 | C.U.C. TRA I COMUNI DI ORSOMARSO, PAPASIDERO, SANTA MARIA DEL CEDRO E TORTORA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.71 del 23-6-2017) | Bando di gara
SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice: C.U.C. tra i Comuni di
Orsomarso, Papasidero, Santa Maria del Cedro e Tortora, Via
Panoramica al Porto n. 9 Tortora - Ing. Domenico Fontana, Tel
0985764008 - Fax 0985765226, d.fontana@comuneditortora.it -
www.comuneditortora.it.
SEZIONE II: Oggetto: Servizio trasporto alunni per l'Anno
Scolastico 2017/18 nel comune di Tortora. CIG 70978513F0. Importo
67.000,00 al netto dell'iva.
SEZIONE IV: Procedura: aperta. Aggiudicazione: prezzo più basso.
Termine ricevimento offerte:18/07/2017 ore 13:00. Vincolo offerta:
gg. 60. Apertura offerte: 19/07/2017 ore 10:00.
Il responsabile della C.U.C
ing. Domenico Fontana
TX17BFF10633 |
||
Contratti | 2020 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 48 del 27-4-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-04-27&atto.codiceRedazionale=TU20BFM9043 | ASM TERNI S.P.A. | Sede: via Bruno Capponi, 100 - Terni Codice Fiscale: 00693630550 Partita IVA: 00693630550 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.48 del 27-4-2020) | Estratto bando di gara - Procedura aperta ai sensi dell'art. 60 del
D.Lgs. 50/2016 - Affidamento, mediante Accordo Quadro,
del servizio di trattamento ed avvio a recupero dei rifiuti
ingombranti - CIG: 8261993C4C
Importo complessivo stimato del servizio: euro 400.000,00 (I.V.A.
esclusa). Non sono previsti oneri per la sicurezza da rischi da
interferenza.
Durata della fornitura: dodici mesi con facoltà di rinnovo.
Luogo principale di esecuzione: Comune di Terni.
Criterio di aggiudicazione: minor prezzo ai sensi dell'art. 95,
comma 4 del decreto legislativo n. 50/2016.
Termine presentazione delle offerte: ore 12,00 del 25 maggio 2020.
Apertura delle offerte: 26 maggio 2020 alle ore 11,00, presso la
sede di ASM Terni S.p.A.
Informazioni: il bando di gara è stato inviato per la
pubblicazione nella GUUE in data 15 aprile 2020. Il bando di gara, il
disciplinare di gara ed il capitolato speciale sono pubblicati nel
profilo di committente
http://www.asmterni.it/category/bandi-in-corso/ e all'indirizzo
https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_asmterni
RUP: Dirigente Area Igiene Ambientale ing. Leonardo Carloni.
Terni, 15 aprile 2020
Il direttore generale
ing. Stefano Tirinzi
TU20BFM9043 |
|
Serie Generale | 2009 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELL'INTERNO | Serie Generale n. 127 del 4-6-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-06-04&atto.codiceRedazionale=09A06192&elenco30giorni=false | MINISTERO DELL'INTERNO | COMUNICATO | Riconoscimento e classificazione di alcuni prodotti esplosivi (09A06192) (GU Serie Generale n.127 del 04-06-2009) | ----> Vedere da pag. 96 a pag. 114 <---- |
|
Contratti | 2021 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 79 del 12-7-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-07-12&atto.codiceRedazionale=TX21BFM16260 | CORPO VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI ARCO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.79 del 12-7-2021) | Bando di gara - CIG 8810119431
SEZIONE I: ENTE: Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Arco,
Località Bruttagosto 12 - 38062 Arco (TRENTO), Tel.0464517777 posta
elettronica: info@vigilidelfuocoarco.it; Stefano Bonamico.
SEZIONE II: OGGETTO: Fornitura di n. 1 automezzo antincendio auto
pompa serbatoio. Valore stimato complessivo: € 375.000,00 al netto di
IVA.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO: Riportate sul disciplinare di gara pubblicato
su https://gare.networkpa.it/gare, accessibile a mezzo apposito
filtro di ricerca. Capitolati liberamente accessibili al medesimo
indirizzo web.
SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta in modalità telematica accessibile
all'indirizzo web https://gare.networkpa.it/gare, previa
registrazione. Termine presentazione offerte: entro le ore 18:00 del
giorno 10/08/2021. L'apertura delle offerte sarà effettuata il
giorno 10/08/2021 alle ore 20:00. Aggiudicazione con il criterio
dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: Informazioni e chiarimenti presso
il punto di contatto. Appalto indetto con deliberazione a contrarre
in data 16/03/2021 del Direttivo. Bando di gara inviato alla UE in
data 07/0/2021.
Il responsabile del procedimento
Stefano Bonamico
TX21BFM16260 |
||
Regioni | 1994 | REGIONE VENETO | 3a Serie Speciale - Regioni n. 2 del 15-1-1994 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-01-15&atto.codiceRedazionale=093R1019 | REGIONE VENETO | LEGGE REGIONALE 8 gennaio 1993, n. 1 | Partecipazione alle celebrazioni per il bicentenario del teatro La Fenice di Venezia. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.2 del 15-01-1994) | (Pubblicata nel Bollettino ufficiale della regione Veneto
n. 3 del 12 gennaio 1993)
IL CONSIGLIO REGIONALE
HA APPROVATO
IL COMMISSARIO DEL GOVERNO
HA APPOSTO IL VISTO
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
PROMULGA
la seguente legge:
Art. 1.
1. La regione del Veneto, al fine di onorare degnamente la
ricorrenza del bicentenario della fondazione del teatro La Fenice di
Venezia, concorre alla realizzazione del programma di iniziative
celebrative promosse e organizzate dall'Ente autonomo teatro La
Fenice, mediante la concessione all'ente, di un contributo di lire
925 milioni (novecentoventicinquemilioni).
Art. 2.
1. La giunta regionale delibera l'assegnazione del contributo alla
presentazione del programma delle iniziative, corredato del
preventivo di spesa.
2. Il contributo concesso è liquidato nella misura di quattro
quinti dell'importo all'esecutività della deliberazione e la
restante quota alla presentazione, entro sei mesi dalla conclusione
delle celebrazioni, del consuntivo delle iniziative svolte e delle
spese sostenute.
Art. 3.
1. Agli oneri di L. 925.000.000 derivanti dall'applicazione della
presente legge, si provvede, ai sensi dell'art. 19 - comma 5 - della
legge regionale 9 dicembre 1977, n. 72 modificata dalla legge
regionale 7 settembre 1982, n. 43, mediante riduzione per pari
importo dello stanziamento iscritto al cap. 80210 "Fondo globale
spese correnti" partita n. 2 "Iniziative regionali per la
celebrazione delle ricorrenze di Goldoni, Canova e Galilei" dello
stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario
1992.
2. Nello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno
finanziario 1993 è istituito il cap. 70140 denominato "Spese per le
celebrazioni del bicentenario del teatro La Fenice", con lo
stanziamento di L. 925.000.000.
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della
Regione veneta. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di
farla osservare come legge della Regione veneta.
Venezia, 8 gennaio 1993
FRIGO |
||
Serie Generale | 1993 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE | Serie Generale n. 24 del 30-1-1993 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-01-30&atto.codiceRedazionale=093A0502&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE | COMUNICATO | Autorizzazione al liceo scientifico statale "L. Magrini" in Gemona del Friuli, ad accettare una donazione (GU Serie Generale n.24 del 30-01-1993) | Con decreto del prefetto di Gemona del Friuli, prot. n. 296/I
sett. del 24 settembre 1992, il liceo scientifico statale "L.
Magrini" di Gemona del Friuli è stato autorizzato ad accettare la
donazione di un telescopio offerto dalla Banca popolare di Gemona del
Friuli. |
|
Contratti | 2009 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 60 del 25-5-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-05-25&atto.codiceRedazionale=TC-09BFK6448 | REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE TO 2 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.60 del 25-5-2009) | Bando di gara con procedura ristretta accellerata
(Ai sensi dell'art. 55 del decreto legislativo n. 163/2006)
Parte di provvedimento in formato grafico
Il direttore generale:
dott. Giulio Fornero
TC-09BFK6448 (A pagamento). |
||
Serie Generale | 2003 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA | Serie Generale n. 87 del 14-4-2003 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2003-04-14&atto.codiceRedazionale=03A04915&elenco30giorni=false | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA | DELIBERAZIONE 27 dicembre 2002 | Sistema per l'attribuzione del codice unico di progetto di investimento pubblico (CUP). (Deliberazione n. 143/2002). (GU Serie Generale n.87 del 14-04-2003) | IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto l'art. 1, commi 1 e 5, della legge 17 maggio 1999, n. 144,
che prevede, fra l'altro, l'istituzione, presso questo Comitato, di
un sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), basato
su una banca dati comune a tutte le amministrazioni;
Visto l'art. 11, commi l e 2, del disegno di legge recante
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione"
(A.S. n. 1271-B), approvato definitivamente dal Senato il 20 dicembre
2002, il quale prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ai fini
del suddetto monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico,
nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un "codice unico di
progetto" (CUP), demandando a questo Comitato il compito di
disciplinarne modalità e procedure attuative;
Visto l'art. 28 del disegno di legge finanziaria 2003 (A.C. n.
3200-bis-B), approvato definitivamente dalla Camera dei deputati il
23 dicembre 2002, che, al comma 3, al fine di garantire la
rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell'art. 104 del
trattato istitutivo della Comunità europea e delle norme
conseguenti, stabilisce, fra l'altro, che tutti i pagamenti delle
amministrazioni pubbliche siano codificati con criteri uniformi su
tutto il territorio nazionale, e, al comma 5, prevede, fra l'altro,
che il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza
unificata Stato-regioni, stabilisca con propri decreti la
codificazione, le modalità ed i tempi per l'attuazione delle
disposizioni di cui al comma 3;
Vista la propria delibera 6 agosto 1999, n. 134, che, fra l'altro,
ha istituito, presso questo Comitato, un gruppo di coordinamento per
le attività connesse alla predisposizione del sistema di
monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP),
Vista la propria delibera 15 febbraio 2000, n. 12 (Gazzetta
Ufficiale n. 91/2000), con la quale, fra l'altro, è stata prevista
l'individuazione di tutti gli investimenti pubblici attraverso un
codice identificativo unico (CUP) e sono stati costituiti due gruppi
di lavoro per l'attivazione del codice unico di progetto (CUP) e per
le attività propedeutiche all'avvio del sistema di monitoraggio
degli investimenti pubblici (MIP);
Vista la propria delibera 21 dicembre 2000, n. 144 (Gazzetta
Ufficiale n. 64/2001, con la quale si è dato avvio, in linea con il
documento approvato dalla Conferenza Stato-regioni il 9 novembre
2000, alla procedura di assegnazione automatica del codice unico di
progetto (CUP), prevedendo che detto codice - basato sui dati
caratteristici del singolo progetto - sia assegnato con apposita
procedura, operante in ambito CIPE, partendo dall'immissione guidata
di alcune informazioni di base;
Considerato che con la citata delibera n. 144/2000 è stata avviata
anche la fase di realizzazione dell'infrastruttura di base per
fornire le informazioni raccolte ed organizzate attraverso
l'attribuzione del CUP, in linea con il documento relativo
all'architettura del sistema di monitoraggio degli investimenti
pubblici (MIP), approvato dalla Conferenza Stato-regioni nella
predetta seduta del 9 novembre 2000;
Tenuto conto del lavoro svolto e delle linee d'indirizzo definite
dall'apposito gruppo di coordinamento, di cui alla propria delibera
n. 134/1999, e dell'attività svolta dai gruppi tecnici, di cui alla
propria delibera- n. 12/2000 con il coinvolgimento anche delle
regioni e degli altri soggetti interessati;
Tenuto conto in particolare degli esiti positivi della fase di
messa a punto e di sperimentazione del meccanismo di assegnazione del
CUP, come da informativa resa a questo Comitato il 21 dicembre 2001;
Ritenuto di dover disciplinare, ai sensi dell'art. 11 della citata
legge "ordinamentale" (A.S. 1271-B), le modalità e le procedure
necessarie per consentire l'uso del CUP a partire dal 2003 e per lo
sviluppo del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici
(MIP);
Considerato che il ristretto tempo disponibile fra l'approvazione
della legge "ordinamentale" e l'entrata in funzione del sistema CUP
rende necessario utilizzare il primo semestre 2003 per consentire
l'effettiva andata a regime di tale sistema e per garantire al
contempo un'adeguata attività di informazione per confronti dei
soggetti responsabili, nonchè il loro accreditamento e l'eventuale
delega ai soggetti "concentratori".
Tenuto conto che è in corso di formalizzazione uno specifico
accordo fra il servizio centrale di segreteria del CIPE e la Consip
S.p.a., relativo in particolare alle dotazioni di hardware e di
software ed ai servizi necessari per il funzionamento del sistema
CUP, ivi compreso il servizio di help desk;
Acquisito, nella riunione del 19 dicembre 2002, il parere della
Conferenza unificata Stato-regioni e Stato, città ed autonomie
locali;
Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze;
Delibera:
Art. 1.
Sistema di codice unico di progetto, CUP
1.1. Obbligatorietà del CUP.
Ai sensi dell'art. 11, commi l e 2, del disegno di legge recante
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione
(A.S. n 1271-B) richiamato in premessa, ogni progetto d'investimento
pubblico è dotato di uno specifico "Codice unico di progetto" (CUP),
che deve essere richiesto, dai soggetti responsabili di cui al
successivo punto 1.4, al sistema operante nell'ambito di questo
Comitato, che lo attribuisce in via automatica.
1.2. Progetti d'investimento da assoggettare al sistema CUP.
Si considera, ai fini del sistema CUP, la definizione
d'investimento pubblico adottata dalla Conferenza Stato-regioni nella
seduta del 10 febbraio 2000, nell'ambito del parere reso sulle
"Proposte d'indirizzi generali ai fini della progettazione e
costruzione delle reti dei nuclei di valutazione e verifica degli
investimenti pubblici, di cui all'art. 4, comma 3 della direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 1999".
La definizione di progetto d'investimento pubblico adottata è
descritta nell'allegato (punto A.1), che costituisce parte integrante
della presente delibera.
1.3. Struttura del CUP.
Come stabilito in sede di approvazione del sistema CUP da parte
della Conferenza Stato-regioni nella riunione del 9 novembre 2000 di
cui alle premesse e come meglio specificato nell'allegato (punto
A.2), il CUP è un codice alfanumerico a 15 posizioni, articolato su
due componenti, alle quali sono associate, a livello concettuale, le
seguenti caratteristiche informative:
primo componente: consente la classificazione del progetto
tramite indicatori relativi a soggetto richiedente, localizzazione e
categoria d'investimento, oltre alla descrizione dell'oggetto
progettuale;
secondo componente: consente la caratterizzazione degli aspetti
finanziari del progetto, tramite elementi relativi all'anno di
finanziamento, al costo complessivo ed al finanziamento pubblico
assegnato, nonchè all'articolazione di tutte le fonti di cui il
progetto si avvale.
1.4. Soggetti competenti per la richiesta del CUP, soggetti abilitati
e procedura di accreditamento
1.4.1. La responsabilità della richiesta del CUP è attribuita
all'amministrazione, ovvero al soggetto titolare del progetto, cui
competono l'attuazione degli interventi è l'erogazione delle
relative risorse finanziarie pubbliche, destinate alla realizzazione
degli interventi.
Pertanto, soggetti responsabili della richiesta del CUP risultano:
per i lavori pubblici (ex legge n. 109/1994): le stazioni
appaltanti e/o i soggetti aggiudicatori;
per studi, indagini e progettazioni relative a lavori pubblici:
l'amministrazione o il soggetto che ne dispone l'esecuzione e a cui
spetta la decisione di sostenerne la spesa mediante finanziamento
pubblico;
per gli aiuti alle attività produttive, per gli interventi in
campo formativo, per i procetti di ricerca e per altri incentivi o
forme d'intervento: le amministrazioni cui spetta la titolarità
della concessione o della erogazione del finanziamento pubblico.
1.4.2. I soggetti responsabili, cui è riservata la funzione di
richiesta del CUP, sono abilitati ad accedere al sistema mediante
idonea procedura d'accreditamento, definita nell'allegato (punto
A.3), ed hanno facoltà di richiedere l'abilitazione di uno o più
utenti, anche in tempi successivi.
Gli utenti accreditati dai soggetti responsabili rispondono ad
esigenze organizzative proprie di ciascun soggetto; in relazione a
tali esigenze, è facoltà dei soggetti suddetti, fra l'altro, di
delegare, sulla base di specifici accordi, le funzioni di richiesta
del CUP ad idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto
"concentratore") che ne darà evidenza nel sistema, ferme restando le
responsabilità dei primi per quanto concerne l'obbligo di richiesta
di assegnazione del CUP e la correttezza dei dati inseriti nel
sistema.
1.4.3. Possono altresì interagire con il sistema CUP anche altri
soggetti pubblici, al fine di ricevere le informazioni di proprio
interesse. A tal fine, la procedura di accreditamento prevede diversi
profili di utenza, per consentire ad alcuni soggetti di immettere e
di leggere informazioni sul sistema CUP, e ad altri solo di leggere
dette informazioni (vedi-allegato, punti A.3.3. ed A.3.4.).
1.5. Modalità e tempi di registrazione dei progetti di investimento
pubblico al sistema CUP.
1.5.1. Dal 1° gennaio 2003 è operativa la citata procedura di
accreditamento al sistema CUP dei soggetti responsabili, di cui al
precedente comma 1.4.
Dalla stessa data, i soggetti responsabili possono richiedere la
registrazione dei progetti d'investimento pubblico al sistema CUP.
Per i motivi indicati in premessa, l'andata a regime del sistema
CUP decorre dal 1° luglio 2003, relativamente ai progetti che
comportano un investimento complessivo superiore a Euro 100.000.
Per i progetti di investimento complessivo fino a Euro 100.000;
l'andata a regime decorre dal 1° gennaio 2004.
1.5.2. La registrazione al sistema CUP dei progetti che comportano
un investimento complessivo di importo superiore a Euro 100.000, in
corso al 1° luglio 2003, è obbligatoria:
entro la data della prima richiesta formale di risorse pubbliche
o il primo provvedimento di pagamento che utilizzi tali risorse,
successivi al 1° luglio 2003;
prima della pubblicazione dei bandi di gara, successivi al 1°
luglio 2003, e nelle procedure previste per l'appalto dei lavori;
comunque entro il 31 dicembre 2003.
1.5.3. La registrazione al sistema CUP dei progetti che comportano
un investimento complessivo di importo superiore a Euro 100.000 ed
attivati successivamente al 1° luglio 2003 è obbligatoria:
per i lavori pubblici, entro il momento dell'emissione dei
provvedimenti amministrativi che ne determinano il finanziamento
pubblico o ne autorizzano l'esecuzione nel caso in cui risulti
indiretto il finanziamento pubblico;
per gli aiuti e le altre forme d'intervento, entro il momento
dell'approvazione dei provvedimenti amministrativi di concessione o
di decisione del finanziamento.
1.5.4. Nell'allegato (punti A.2.2 ed A.2.3), è disciplinata la
facoltà dei soggetti responsabili di richiedere ed assegnare CUP
provvisori, con solo la prima componente, ai progetti d'investimento
pubblico non ancora finanziati.
1.6. Registrazione dei progetti ad elevata complessità realizzativa:
CUP Master
1.6.1. Nell'ambito del sistema CUP deve essere consentita la
riconoscibilità dei progetti con un livello di complessità
realizzativa tale da prevederne l'esecuzione mediante una serie di
progetti distinti, ma integrati sotto il profilo logico funzionale o
temporale; pertanto, nel caso d'interventi che risultino attuati
secondo articolazioni progettuali distinte, funzionalmente o
temporalmente, le amministrazioni, all'atto della richiesta dei CUP
per ciascuna delle suddette articolazioni, registrano riferimento al
CUP relativo alla prima articolazione inserita nel sistema CUP: tale
CUP di riferimento assume la definizione di CUP Master del progetto
globale.
In tal modo, dato che i CUP dei singoli progetti attuativi fanno
riferimento ad un unico CUP Master, il sistema CUP consente la
riconducibilità di tale serie di progetti al suddetto progetto
complesso, e quindi la sommabilità, specie sotto il profilo della
spese e dei finanziamenti, delle informazioni relative ai progetti
attuativi.
1.6.2. Il CUP Master risulta coincidente con il codice del progetto
che avvia la fase realizzativa dello schema progettuale globale:
pertanto il CUP Master è di norma assegnato, come CUP definitivo, al
primo fra i progetti integrati che consegue un finanziamento pubbhco
cui è possibile il connettere tutti i successivi progetti afferenti
lo stesso schema progettuale globale.
1.6.3. I criteri ed i casi di utilizzazione del CUP Master sono
descritti nell'allegato (punto A.4.).
1.7. Istituzione della struttura di supporto al sistema CUP.
1.7.1. Per l'ulteriore sviluppo del Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici (MIP) e del CUP il servizio centrale di
segreteria del CIPE provvede, entro un mese dalla data di
pubblicazione della presente delibera, ad attivare un apposito gruppo
tecnico di coordinamento, nel quale saranno rappresentati i nuclei di
valutazione e verifica delle amministrazioni centrali e regionali e
gli uffici di statistica regionale ex lege n. 144/1999, gli enti
locali, l'osservatorio per i lavori pubblici; gli altri soggetti
interessati e l'ISTAT, quest'ultimo, in particolare, per gli aspetti
connessi al sistema di classificazione adottato;
Al fine di assicurare la necessaria assistenza alla gestione del
sistema CUP, il predetto servizio organizzerà altresì, entro lo
stesso termine, un'idonea struttura con il compito di supportare i
soggetti abilitati e l'help desk del sistema, in particolare per i
problemi connessi alla fase d'introduzione del CUP ed alle connesse
attività di informazione nei confronti dei soggetti responsabili.
1.7.2. Al fine di consentire la necessaria tempestività della
risposta ai quesiti che le saranno posti dagli utenti, la suddetta
struttura potrà avvalersi di una rete di funzionari di riferimento,
i cui componenti saranno tempestivamente individuati dal servizio
centrale di segreteria del CIPE, in base alle designazioni da
richiedere, con riferimento alle diverse tipologie d'investimento
pubblico, alle amministrazioni ed agli altri enti interessati.
1.7.3. La suddetta struttura riferirà, con periodicità
semestrale, al servizio sopra richiamato, facendosi carico anche di
eventuali proposte di aggiornamento, e comunque di evoluzione del
sistema CUP.
Art. 2.
Ulteriore sviluppo del sistema di monitoraggio
degli investimenti pubblici, MIP
Entro il 30 settembre 2003 questo Comitato approverà, d'intesa con
la Conferenza unificata Stato-regioni e Stato, città ed autonomie
locali, la proposta concernente l'ulteriore sviluppo del sistema di
"monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e l'alimentazione
della connessa banca dati operante nell'ambito del Comitato, tenuto
conto delle proposte formulate al riguardo dal gruppo tecnico di
coordinamento di cui al precedente punto 1.7.1.
Roma, 27 dicembre 2002
Il Presidente delegato
Tremonti
Il segretario del CIPE
Baldassarri
Registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2003
Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2
Economia e finanze, foglio n. 212
Allegato
A.1. Progetti d'investimento pubblico da assoggettare al sistema CUP.
A.1.1. Come richiamato al 1.2. del deliberato, si recepisce, ai
fini del sistema CUP, la definizione d'investimento pubblico adottata
dalla Conferenza Stato-regioni, nella seduta del 10 febbraio 2000,
nell'ambito del parere reso sulle "Proposte d'indirizzi generali ai
fini della progettazione e costruzione delle reti dei nuclei di
valutazione e verifica degli investimenti pubblici, di cui all'art.
4, comma 3, della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 10 settembre 1999".
Pertanto saranno registrati al sistema CUP i progetti di
investimento pubblico, finanziati con risorse provenienti da bilanci
di enti pubblici (amministrazioni centrali, regionali, locali, altri
enti pubblici) o di società partecipate, direttamente o
indirettamente, da capitale pubblico, destinate al finanziamento o al
cofinanziamento di lavori pubblici (come individuati dalla legge 11
febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni ed integrazioni) ed
all'agevolazione di servizi ed attività produttive e finalizzate
alla promozione delle politiche di sviluppo.
Saranno comunque registrate al sistema CUP tutte le tipologie
progettuali ammissibili al cofinanziamento dei fondi strutturali o
ricomprese negli strumenti di programmazione negoziata.
A.1.2. In linea di massima, un progetto s'identifica in un
complesso di attività realizzative e/o di strumenti di sostegno
economico afferenti un medesimo quadro economico di spesa, oggetto
della decisione di finanziamento pubblico.
Ad esempio, nel caso di lavori pubblici il progetto coincide con
l'entità progettuale oggetto di comunicazione per la formulazione
dei Piani annuali ai sensi della citata legge n. 109/1994; nel caso
degli aiuti il progetto coincide con la singola iniziativa agevolata;
nel caso degli interventi formativi il progetto coincide con
l'aggregato di moduli formativi afferenti la singola concessione di
finanziamento.
A.1.3. Il CUP non è richiesto per i trasferimenti di risorse
finanziarie fra Stato e regioni o province autonome o comuni, o fra
Stato, regioni, province e comuni e società da questi partecipate,
direttamente o indirettamente: il CUP dovrà tuttavia essere
successivamente richiesto, da parte dei soggetti responsabili di cui
al punto 1.4 del deliberato, in sede di utilizzo di tali risorse.
A.2. Descrizione del CUP e delle sue due componenti
A.2.1. Come accennato al comma 1.3., il CUP è un codice
alfanumerico a 15 posizioni, ed è articolato su due componenti, alle
quali sono associate, a livello concettuale, le seguenti
caratteristiche informative:
primo componente: consente la classificazione del progetto
tramite indicatori relativi al soggetto richiedente, alla
localizzazione e categoria d'investimento, oltre alla descrizione
dell'oggetto progettuale;
secondo componente: consente la caratterizzazione degli aspetti
finanziari del progetto, tramite elementi relativi all'anno di
finanziamento, al costo complessivo ed al finanziamento pubblico
assegnato, nonchè all'articolazione di tutte le fonti di cui il
progetto si avvale.
A.2.2. La registrazione delle informazioni di primo e di secondo
componente può avvenire in maniera contestuale o in tempi diversi.
In particolare:
primo componente: contiene le informazioni della registrazione,
facoltativa, eventualmente effettuata all'atto della richiesta di
finanziamento o dell'inserimento in un Piano;
secondo componente: contiene le informazioni della
registrazione, obbligatoria, effettuata secondo quanto previsto al
punto 1.5. del deliberato e comunque all'atto dell'assegnazione del
finanziamento, in aggiunta alle informazioni della prima componente,
ove questa sia stata già attribuita; ove non si sia proceduto alla
registrazione facoltativa di cui sopra, la prima componente sarà
definita ed assegnata unitamente alla seconda.
A.2.3. L'eventuale registrazione delle informazioni relative alla
sola prima componente permette di assegnare un codice parziale (CUP
provvisorio), da completare successivamente con l'inserimento delle
informazioni sottese dalla seconda componente, perfezionando così la
fase di generazione del CUP.
La registrazione con il CUP provvisorio non comporta di massima
la pubblicità dei dati immessi, che restano accessibili alla sola
amministrazione che ha provveduto alla registrazione stessa, finchè
non è richiesto il CUP completo.
A.3. Procedura di accreditamento
A.3.1. Il sistema CUP, operante presso il CIPE, consente di
accreditare e di riconoscere gli utenti che devono poter interagire
con il sistema stesso.
A.3.2. Su richiesta scritta, trasmessa per via telematica, dei
soggetti responsabili e degli altri soggetti di cui al comma 1.4.3.,
il sistema CUP provvede a rilasciare agli stessi un codice
d'identificazione ed una parola chiave, che consentono d'interagire
con il sistema CUP.
A.3.3. Il codice d'identificazione e la parola chiave sono
associati, in base a quanto indicato dal richiedente, a diversi
profili di utenza, definiti in base a tipologie standard di utenti,
ciascuna delle quali abilitata a specifiche classi di funzionalità
(richiesta ed ottenimento del CUP e/o consultazione) secondo le
indicazioni del gruppo tecnico di coordinamento di cui al punto
1.7.1.
A.3.4. I soggetti abilitati hanno la facoltà di richiedere, in
base alle loro esigenze operative, la registrazione anche di più
utenti, eventualmente proponendo per ciascuno uno specifico profilo
di utenza.
A.4. Criteri di utilizzazione del CUP Master
A.4.1. -Nel caso di:
intervenfi infrastrutturali di particolare complessità
realizzativa (ospedali, dighe, aeroporti, porti, strutture per la
logistica, centri per la ricerca, lo studio ed il commercio, impianti
di trattamento reflui e rifiuti, impianti di produzione e
distribuzione dell'energia);
grandi opere a rete (strade, ferrovie, schemi acquedottistici e
per il ciclo integrato dell'acqua), i soggetti responsabili, all'atto
della richiesta dei CUP, dovranno riferire la registrazione delle
sotto-articolazioni progettuali al CUP Master corrispondente al
progetto complesso, in cui la singola articolazione s'inquadra.
A.4.2. In linea di massima, nel caso ad esempio di lavori
pubblici di cui alla legge n. 109/1994, l'avvio di uno schema
progettuale globale a realizzabilità non unitaria è identificabile
con il finanziamento dello studio di fattibilità, per cui il CUP
Master può coincidere con-il CUP relativo a detto studio; i
successivi progetti, afferenti il medesimo disegno progettuale
globate, risulteranno riferiti al CUP assegnato allo studio di
fattibilità, CUP che da quel momento assumerà la funzione di CUP
Master dell'insieme di progetti facenti capo al disegno progettuale
globale.
Particolare attenzione andrà quindi posta dai soggetti
responsabili nell'identificare quei progetti la cui esecuzione è da
considerarsi unitaria e che sono riconducibili ad un unico CUP
Master. |
|
Concorsi | 2018 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI REGGIO EMILIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 11 del 6-2-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-02-06&atto.codiceRedazionale=18E01161 | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI REGGIO EMILIA | CONCORSO (scad. 8 marzo 2018) | Selezione pubblica per il conferimento dell'incarico quinquennale di dirigente medico di endocrinologia - direttore della struttura complessa di endocrinologia. (GU n.11 del 06-02-2018) | È indetta selezione pubblica per il conferimento dell'incarico
quinquennale di dirigente medico di endocrinologia - direttore della
struttura complessa di endocrinologia.
Il termine di presentazione delle domande, redatte in carta
libera e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo
giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Il testo integrale del bando è stato pubblicato nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna parte terza - n. 1 del 3
gennaio 2018.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al servizio gestione
giuridica del personale - ufficio concorsi - dell'Azienda U.S.L. di
Reggio Emilia, via Sicilia n. 44 - 42122 Reggio Emilia - tel.
0522/335171 - 335479 - 339420 - 339421 (orario apertura uffici al
pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,00
- martedì e giovedì dalle ore 9,30 alle 13,00 e dalle ore 14,30
alle ore 16,30), ovvero collegarsi all'indirizzo telematico
dell'Azienda: www.ausl.re.it - link Bandi, Concorsi, Incarichi. |
|
Concorsi | 2023 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA SANITARIA LOCALE «VC» DI VERCELLI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 95 del 15-12-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-12-15&atto.codiceRedazionale=23E12178 | AZIENDA SANITARIA LOCALE «VC» DI VERCELLI | CONCORSO (scad. 14 gennaio 2024) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico - malattie metaboliche e diabetologia, a tempo indeterminato. (GU n.95 del 15-12-2023) | Presso l'Azienda sanitaria locale «VC» - Regione Piemonte è
indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a
tempo indeterminato di:
un posto nel profilo di dirigente medico - malattie metaboliche
e diabetologia.
Il termine per la presentazione delle domande, da inviare tramite
procedura on-line, scade il trentesimo giorno successivo alla data di
pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale del bando con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione è pubblicato nel Bollettino
Ufficiale della Regione Piemonte n. 47 del 23 novembre 2023 e sarà
pubblicato sul sito: www.aslvc.piemonte.it
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla struttura complessa
Personale, affari generali e istituzionali - ufficio concorsi
dell'A.S.L. «VC» - corso Mario Abbiate, n. 21 - 13100 Vercelli, tel.
0161-593819/593753/593342. |
|
Contratti | 2007 | BANDI DI GARA | BANDI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 96 del 20-8-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-20&atto.codiceRedazionale=M-1372 | FERROVIENORD - S.p.a. e LeNORD - S.r.l. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.96 del 20-8-2007) | Avviso di gara esperita
Parte di provvedimento in formato grafico
M-1372 (A pagamento). |
||
Concorsi | 2018 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA «SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D'ARAGONA» DI SALERNO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 99 del 14-12-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-12-14&atto.codiceRedazionale=18E12736 | AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA «SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D'ARAGONA» DI SALERNO | CONCORSO (scad. 13 gennaio 2019) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di tre posti di dirigente amministrativo, di cui un posto riservato a personale interno. (GU n.99 del 14-12-2018) | In esecuzione della deliberazione del direttore generale n. 829
del 7 novembre 2018 è indetto pubblico concorso, per titoli ed
esami, per la copertura a tempo indeterminato di tre posti di
dirigente amministrativo - di cui un posto riservato al personale
interno - presso l'A.O.U. «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» di
Salerno.
Il termine per la presentazione della domanda, corredata dai
documenti prescritti, scade il trentesimo giorno successivo alla data
di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Il testo integrale dell'avviso, con l'indicazione dei requisiti
generali e specifici e delle modalità di partecipazione,
è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 85
del 19 novembre 2018 e sarà scaricabile dal sito internet
dell'Azienda ospedaliero universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi
d'Aragona - scuola medica salernitana»
http://www.sangiovannieruggi.it link «Concorsi» all'atto della
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª
Serie speciale «Concorsi ed esami». |
|
Contratti | 2019 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 18-1-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-18&atto.codiceRedazionale=TX19BGA925 | REGIONE EMILIA ROMAGNA Direzione Generale Cura del Territorio | Sede legale: viale Aldo Moro n. 52 - 40127 Bologna (BO), Italia Punti di contatto: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente c/o Servizio Affari Giuridici e Contratti - viale Silvani, 6 - 40122 Bologna - Tel.: 051/5274404 - 5278393 - 5275766 - E-mail: procivamministrazione@regione.emilia-romagna.it - E-mail certificata: procivamministrazione@postacert.regione.emilia-romagna.it Codice Fiscale: 80062590379 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 18-1-2019) | Esito di gara - Procedura aperta per lavori pubblici - Idrovia
Ferrarese - 2 Lotto 1 str/parte - Lavori di realizzazione del ponte
provvisorio e dell'annessa viabilità di Via della Pace a Final di
Rero (FE) - CUP E31B18000060002 - CIG 75835374B4 - CPV 45221111-3
Lavori di costruzione di ponti stradali - NUTS ITH56
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1.1) Regione
Emilia-Romagna - Direzione Generale Cura del Territorio e
dell'Ambiente c/o Servizio Affari Giuridici e Contratti, Viale
Silvani, 6 - 40122 BOLOGNA - Tel.: 051/5274404 - 5278393 - 5275766 -
E-mail: procivamministrazione@regione.emilia-romagna.it - E-mail
certificata:
procivamministrazione@postacert.regione.emilia-romagna.it;
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: II.1.1) Idrovia Ferrarese. 2
Lotto 1 str/parte - Lavori di realizzazione del ponte provvisorio e
dell'annessa viabilità di Via della Pace a Final di Rero (FE). CUP
E31B18000060002 - CIG 75835374B4; - CPV 45221111-3 Lavori di
costruzione di ponti stradali; NUTS ITH56;
SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1.1) procedura aperta di cui all'art. 60,
D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.; IV.1.2) Criterio di aggiudicazione:
criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi
dell'art. 95, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m., come da determinazione a
contrarre n. 12135 del 26/07/2018 bando pubblicato su GURI V Serie
Speciale n. 91 del 06/08/2018;
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO: V.1.1.) Data di
aggiudicazione ex art. 32, comma 7, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.:
27/12/2018; V.1.2) Informazioni sulle offerte: n. 3 pervenute -
ammesse n. 3. V.1.3) Aggiudicatario: RTI B.A.T.E.A. (CAPOGRUPPO
MANDATARIA) C.F. e Partita IVA 00154960363 - Consorzio Stabile COSEAM
ITALIA S.p.A., (MANDANTE) C.F. e Partita IVA 01833500364; V.1.4)
Valore finale dell'appalto: € 1.349.909,56 (oneri di sicurezza
compresi di € 81.957,29) IVA esclusa; V.1.5) Durata di esecuzione dei
lavori: gg. 212;
Data di spedizione del presente esito: 15/01/2019
Il dirigente responsabile per la direzione generale cura del
territorio e dell'ambiente RER
dott.ssa Monica Lombini
TX19BGA925 |
|
Concorsi | 2023 | ENTI LOCALI | COMUNE DI SAMARATE | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 30 del 18-4-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-04-18&atto.codiceRedazionale=23E04504 | COMUNE DI SAMARATE | CONCORSO (scad. 18 maggio 2023) | Concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto di ufficiale di polizia locale, area funzionari, a tempo pieno ed indeterminato, con riserva a favore dei volontari delle Forze armate. (GU n.30 del 18-04-2023) | È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo
indeterminato di un posto di ufficiale di polizia locale (ex
categoria D) area Funzionari a tempo pieno (trentasei ore/sett.).
Sul presente bando opera la riserva a favore di volontario
congedato delle Forze armate ai sensi dell'art. 1014, commi 3 e 4 e
dell'art. 678, comma 9 del decreto legislativo n. 66/2010.
Il bando è reperibile sul sito: www.comune.samarate.va.it .
Sezione aree tematiche: concorsi pubblici.
Le domande possono essere presentate entro trenta giorni dal
giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami». |
|
Parte Seconda | 2019 | Annunzi commerciali | Altri annunzi commerciali | Parte Seconda n. 150 del 21-12-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-12-21&atto.codiceRedazionale=TX19AAB13796 | SEA MARCONI G.E.I.E. | (GU Parte Seconda n.150 del 21-12-2019) | Costituzione di G.E.I.E.
SEA MARCONI G.E.I.E. Gruppo Europeo di Interesse Economico è stato
costituito tra SEA MARCONI TECHNOLOGIES DI VANDER TUMIATTI S.A.S
codice fiscale 00889150017, SEA MARCONI ENVIROTECH ITALIA S.R.L.
codice fiscale 02580090757, SEA MARCONI MATERIALS S.R.L. codice
fiscale 11484760019, TSMART S.R.L. codice fiscale 08938360016, SEA
MARCONI FRANCE societè a responsabilitè limitee di nazionalità
francese e SEA MARCONI ENERGIA Y MEDIO AMBIENTE, SOCIEDAD LIMITADA
unipersonal di nazionalità spagnola, con atto autenticato in data 2
dicembre 2019 del Notaio Elisabetta Vincelli rep. n. 3501/2824 ed
iscritto al Registro delle Imprese di Torino in data 12 dicembre 2019
c.f. 12212580018 REA N. 1273488. SEA MARCONI GEIE con sede in Torino,
via Castellamonte n. 1, si occupa di facilitare e sviluppare
l'attività dei suoi membri, di migliorare ed accrescere i risultati
di quest'attività.
Il notaio
Elisabetta Vincelli
TX19AAB13796 |
||
Serie Generale | 2010 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | Serie Generale n. 138 del 16-6-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-16&atto.codiceRedazionale=10A07041&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | DECRETO 25 maggio 2010 | Sostituzione di un componente effettivo presso la Commissione provinciale di conciliazione di Campobasso. (10A07041) (GU Serie Generale n.138 del 16-06-2010) | IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO
di Campobasso
Visto l'art. 410 del c.p.c. e sue successive modificazioni e
integrazioni;
Visto il decreto n. 1 del 2 gennaio 1975 con il quale venne
istituita presso la sede dell'Ufficio Provinciale del Lavoro di
Campobasso la Commissione Provinciale di Conciliazione;
Vista la nota dell'8 aprile 2010 con la quale la CGIL Molise,
comunica la nomina della sig.ra Katia Cirelli, quale componente
effettivo in seno alla Commissione Provinciale di Conciliazione di
Campobasso, in sostituzione del sig. Giuseppe Palladino, deceduto;
Ritenuto di dover procedere alla sostituzione;
Decreta:
La sig.ra Cirelli Katia, nata a Campobasso il 14 ottobre 1981,
residente in Gambatesa (Campobasso) alla Contrada S. Martino snc, è
nominata componente effettivo della Commissione Provinciale di
Conciliazione di Campobasso, in rappresentanza dei lavoratori, in
sostituzione del sig. Palladino Giuseppe, deceduto, a decorrere dalla
data del presente decreto.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 25 maggio 2010
Il direttore provinciale: Dian |
|
Serie Generale | 2015 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | REGIONE CAMPANIA | Serie Generale n. 184 del 10-8-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-08-10&atto.codiceRedazionale=15A06139&elenco30giorni=false | REGIONE CAMPANIA | COMUNICATO | Approvazione della variante del Piano regolatore territoriale (P.R.T.) del Consorzio ASI di Napoli, agglomerato industriale di Caivano, per l'effetto dei pareri regionali di conformita'. (15A06139) (GU Serie Generale n.184 del 10-08-2015) | Con decreto presidenziale n. 1 del 25 giugno 2015 si è preso
atto dell'approvazione della variante di piano per l'effetto dei
pareri di conformità agli indirizzi regionali della programmazione
socio-economica e territoriale resi dalla Giunta Regionale della
Campania in ordine alla conformità della Variante del P.R.T. del
Consorzio ASI di Napoli, agglomerato industriale di Caivano.
L'indicato decreto è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale
della Regione Campania n. 44 del 13 luglio 2015 ed è consultabile
sul sito WEB regionale all'indirizzo www.regione.campania.it nella
sezione BURC. |
|
Parte Seconda | 2010 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Notifiche per pubblici proclami | Parte Seconda n. 51 del 29-4-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-29&atto.codiceRedazionale=C101166 | CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale Regione Puglia | Bari, via G. Matteotti n. 56 | (GU Parte Seconda n.51 del 29-4-2010) | Avvisi in interruzione per decesso del ricorrente/erede
(ex art. 5, terzo comma, legge 21 luglio 2000 n. 205)
Parte di provvedimento in formato grafico
C101166 (Gratuito) |
|
Concorsi | 2013 | AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE | ESTAV SUD-EST | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 36 del 7-5-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-05-07&atto.codiceRedazionale=13E01943 | ESTAV SUD-EST | CONCORSO (scad. 6 giugno 2013) | Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente medico disciplina genetica medica. (GU n.36 del 07-05-2013) | È indetto presso l'ESTAV Sud-Est della Regione Toscana, concorso
pubblico per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato,
di n. 1 posto di Dirigente Medico - disciplina: Genetica Medica.
Il vincitore del concorso sarà assegnato all'Azienda Ospedaliera
Universitaria Senese.
Il termine per la presentazione delle domande, redatte in carta
libera, corredate dei documenti prescritti e inviate, a mezzo
raccomandata a.r. al Direttore Generale ESTAV Sud-Est, Piazza
Rosselli, 24 - 53100 Siena, ovvero mediante Posta Elettronica
Certificata all'indirizzo estav-sudest@postacert.toscana.it, scade il
trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª serie speciale
"Concorsi ed Esami".
Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e
delle modalità di partecipazione al suddetto concorso, è stato
pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana - parte
terza - n. 17 del 24.04.2013 e può essere consultato sul sito
internet dell'ESTAV Sud-Est, all'indirizzo:
www.estav-sudest.toscana.it
Si precisa che è previsto il pagamento di una tassa di concorso,
non rimborsabile, di Euro 10,00, da versare sul c.c.p. n. 91975219,
intestato ad ESTAV Sud-Est, Piazza Rosselli n 24 - 53100 Siena,
recante la causale del versamento e che la relativa ricevuta deve
essere allegata alla domanda di partecipazione.
Per ulteriori informazioni rivolgersi ad ESTAV Sud-Est - Concorsi
Area Dirigenza (tel. 0577769524) nei giorni da lunedì a venerdì
(ore 10/12). |
|
Contratti | 2015 | AVVISI E BANDI DI GARA | MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 133 del 11-11-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-11&atto.codiceRedazionale=T15BFC19277 | MINISTERO INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Campania - Molise - Puglia - Basilicata Sede centrale di Napoli | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.133 del 11-11-2015) | Bando di gara - CIG 64313684C4
Stazione appaltante: Ministero Infrastrutture e dei Trasporti -
Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Campania,
il Molise, la Puglia e la Basilicata Sede Centrale di Napoli, via
Marchese Campodisola n. 21 - Tel. 081/5692111 - Fax 081/5519234 pec:
oopp.campaniamolise@pec.mit.gov.it.
Oggetto: Affidamento del servizio di pulizia ordinaria, giornaliera
e periodica dei locali dell'edificio sede del Provveditorato
Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania - Molise -
Puglia e Basilicata, sede di Napoli nonchè delle sedi periferiche di
Caserta, Salerno e Avellino.
Tipo di procedura: Procedura aperta da affidarsi con il criterio
dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base dei criteri
individuati nel capitolato speciale d'appalto e nel disciplinare di
gara. Luogo esecuzione: Napoli, Caserta, Salerno, Avellino.
Importo complessivo a corpo a base di gara: Euro. 81.967,21 di cui
Euro. 1.639,34 = per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso oltre
IVA al 22%.
Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa
art. 83 D.Lvo 163/2006.
Durata del contratto: mesi 6 (sei) decorrenti dalla data del
verbale di consegna.
Termine ultimo per la ricezione delle offerte: entro le ore 12.00
del giorno 01 dicembre 2015. Apertura offerte: ore 10.00 del 03
dicembre 2015.
Il responsabile del procedimento: Rag. Domenico Maio -
Provveditorato Interregionale alle OO.PP. per la Campania, il Molise,
la Puglia e la Basilicata e-mail economato.na@libero.it.
Il provveditore
dott. ing. Vittorio Rapisarda Federico
T15BFC19277 |
||
Contratti | 2017 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 31-7-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-07-31&atto.codiceRedazionale=TX17BFM13342 | PROMOTURISMOFVG Divisione Promotour | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 31-7-2017) | Bando di gara - CIG 7135415AB9
SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice: I.1) Denominazione,
indirizzi e punti di contatto: PromoTurismoFVG - divisione Promotur,
Via A. Palladio, 90, 33010 Tavagnacco (UD), tel. 0432 573957, fax
0432 574010, e-mail marco.cumin@promoturismo.fvg.it, sito web
www.promoturismo.fvg.it. Ulteriori informazioni sono disponibili
presso: i punti di contatto sopra indicati. La documentazione di gara
è disponibile presso: i punti di contatto sopra indicati. Le offerte
vanno inviate a: i punti di contatto sopra indicati. I.2) Tipo di
amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attivita':
Ente pubblico economico funzionale della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia - Turismo.L'Amministrazione aggiudicatrice non
acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici.
SEZIONE II: Oggetto dell'appalto II.1) Descrizione: II.1.1)
Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione
aggiudicatrice: Manutenzione straordinaria con recupero funzionale
dell'ex stazione di valle della funivia Canin - Procedura aperta per
l'affidamento dei servizi di architettura ed ingegneria per la
progettazione (architettonica, strutturale, impianti meccanici ed
impianti elettrici) preliminare, definitiva ed esecutiva, direzione
lavori, assistenza, misura contabilità e certificato di regolare
esecuzione nonchè per il coordinamento della sicurezza in fase di
progettazione ed esecuzione dei lavori ai sensi del D.Lgs. 81/2008
oltre alla redazione della variante urbanistica al PRGC compresa
verifica attuativa rispetto ai vincoli PAI. II.1.2) Tipo di appalto e
luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi:
Servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, anche integrata;
servizi attinenti all'urbanistica e alla paesaggistica; servizi
affini di consulenza scientifica e tecnica; servizi di
sperimentazione tecnica e analisi. Luogo principale di esecuzione:
Regione Friuli Venezia Giulia - Comune di Chiusaforte (UD) - Codice
NUTS: ITH42. II.1.3) L'avviso riguarda: un appalto pubblico. II.1.4)
Breve descrizione dell'appalto: Vedi quanto specificato nel
Disciplinare di gara. II.1.5) CPV Oggetto principale: 71221000-3
II.1.6) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti
pubblici. No. II.1.7) Divisione in lotti: no. II.1.8) Ammissibilità
di varianti: no. II.2) Quantitativo o entità dell'appalto. II.2.1)
Quantità o Entità totale dell'appalto: Valore stimato: 126.306,08
EUR IVA esclusa. II.2.2) Opzioni: no. II.3) Durata dell'appalto o
termine di esecuzione: 12 mesi (dall'aggiudicazione dell'appalto)
SEZIONE III: Informazioni di carattere giuridico, economico,
finanziario e tecnico III.1) Condizioni relative all'appalto.
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste. Vedi quanto specificato nel
Disciplinare di gara (art. 18) III.1.2) Principali modalità di
finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni
applicabili in materia: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di
gara. III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il Raggruppamento
di operatori economici aggiudicatario dell'appalto: Vedi quanto
specificato nel Disciplinare di gara (art.8). III.1.4) Altre
condizioni particolari cui è soggetta la realizzazione dell'appalto:
no. III.2) Condizioni di partecipazione. III.2.1) Situazione
personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi
all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale.
Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. III.2.2) Capacità
economica e finanziaria: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di
gara. III.2.3) Capacità tecnica: Vedi quanto specificato nel
Disciplinare di gara. III.2.4) Appalti riservati: no. III.3)
Condizioni relative all'appalto di servizi. III.3.1) La prestazione
del servizio è riservata ad una particolare professione. Si. Vedi
quanto specificato nel Disciplinare di gara (Art. 8) III.3.2) Le
persone giuridiche devono indicare il nome e le qualifiche
professionali delle persone incaricate della prestazione del
servizio: si.
SEZIONE IV: Procedura IV.1) Tipo di procedura. IV.1.1) Tipo di
procedura: Procedura aperta. IV.2) Criteri di aggiudicazione. IV.2.1)
Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa.
IV.2.2) Ricorso ad un'asta elettronica: no. IV.3) Informazioni di
carattere amministrativo. IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al
dossier dall'Amministrazione aggiudicatrice: no IV.3.2) Pubblicazioni
precedenti relative allo stesso appalto: no. IV.3.3) Condizioni per
ottenere il Capitolato d'oneri e la documentazione complementare:
Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara. IV.3.4) Termine per
il ricevimento delle offerte: Data 25/08/2017 ore 17:00 IV.3.5) La
lingua utilizzabile per la presentazione delle offerte è l'italiano
(IT). IV.3.6) Periodo minimo durante il quale l'offerente è
vincolato alla propria offerta: 6 mesi dal termine ultimo per il
ricevimento delle offerte.
SEZIONE VI: Altre informazioni VI.1) Trattasi di un appalto
periodico: no. VI.2) L'appalto è connesso ad un progetto e/o
programma finanziato da fondi dell'Unione europea: no VI.3)
Informazioni complementari. VI.4) Procedure di ricorso. VI.4.1)
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Vedi quanto
specificato nel Disciplinare di gara. VI.4.2) Presentazione di
ricorso. Informazioni precise sui termini di presentazione di
ricorso: Vedi quanto specificato nel Disciplinare di gara.
Il responsabile del procedimento
per. ind. Marco Cumin
TX17BFM13342 |
||
Serie Generale | 2008 | SUPPLEMENTI ORDINARI | MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | Serie Generale n. 114 del 16-5-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-16&atto.codiceRedazionale=08A03228&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | DECRETO 27 marzo 2008 | Scioglimento della societa' cooperativa «La Nuova Aurora - Piccola societa' cooperativa a r.l.», in Bellizzi, e nomina del commissario liquidatore. (GU Serie Generale n.114 del 16-05-2008 - Suppl. Ordinario n. 126) | IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Viste le risultanze ispettive rese dalla direzione provinciale del
lavoro e relative alla cooperativa sotto indicata;
Tenuto conto che l'Ente risulta trovarsi nelle condizioni previste
dall'art. 2545-septiesdecies del codice civile;
Visto l'art. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220;
Visto il parere favorevole del Comitato Centrale per le Cooperative
di cui agli articoli 18 e 19 della legge 17 febbraio 1971, n. 127;
Ritenuta l'opportunità di disporre il provvedimento di
scioglimento d'ufficio art. 2545-septiesdecies del codice civile con
nomina di commissario liquidatore;
Decreta:
Art. 1.
La Cooperativa «La Nuova Aurora - Piccola società cooperativa a
r.l.», con sede in Bellizzi (Salerno), costituita in data 23 ottobre
2000, con atto a rogito del notaio dott.ssa Barbarito Giulia di Eboli
(Salerno), REA n. 317277, è sciolta d'ufficio ai sensi dell'art.
2545-septiesdecies del codice civile e il dott. Ciro Cozzolino, nato
a Napoli il 29 settembre 1941 con studio in Scafati, via Montegrappa
n. 7, ne è nominato commissario liquidatore;
Art. 2.
Al commissario liquidatore spetta il trattamento economico previsto
dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Contro il presente provvedimento è possibile proporre ricorso
amministrativo al Tribunale Amministrativo Regionale ovvero
straordinario al Presidente della Repubblica nei termini e
presupposti di legge.
Roma, 27 marzo 2008
Il Ministro: Bersani |