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Spiderman, Batman, Capitan America e gli altri supereroi: è arrivata una bella sorpresa per i piccoli pazienti della Clinica Pediatrica De Marchi del Policlinico di Milano. Gli acrobati mascherati si sono calati con delle funi dalla facciata dall'ospedale e hanno portato a tutti i piccoli pazienti ricoverati le uova di Pasqua della Fondazione De Marchi ONLUS." "Una fantastica sorpresa per tanti bambini che a causa anche della pandemia stanno trascorrendo lunghe giornate chiusi nelle loro stanze", è il commento dell'ospedale Policlinico che ha condiviso le foto dell'arrivo dei supereroi e dell'incontro con i bambini. "Un modo per festeggiare la Pasqua e donare un po' di allegria" ai "nostri eroi" che affrontano con coraggio la malattia.
Supereroi mascherati hanno portato le uova di Pasqua ai piccoli pazienti della Clinica Pediatrica De Marchi del Policlinico di Milano. Spiderman, Batman, Capitan America e gli altri si sono calati dal tetto con funi e hanno sorpreso e incantato i bambini, ma anche medici, infermieri e passanti.
"I cittadini, gli stranieri sono ben integrati? E la presenza di stranieri è un bene oppure no per la propria città?". Sono queste le domande che ha posto Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, a un campione di europei per sondare, all'interno di uno studio condotto a livello di singole città, la percezione relativa alla popolazione non nativa. L'indagine è stata svolta prima che la crisi europea dei migranti vivesse la sua fase più acuta, l'interesse in questo caso è dato dalla possibilità di analizzare dettagli che le medie a livello nazionale spesso non riescono a mostrare. Le città considerate sono circa 120: i centri più importanti del continente, a partire dalle capitali; per l'Italia si tratta di Verona, Palermo, Napoli, Bologna, Torino e Roma. Sommando coloro che hanno espresso il proprio disaccordo (molto o abbastanza) alle due domande poste si può stabilire un confronto fra le diverse situazioni locali. Le città italiane primeggiano nell'esprimere sia la mancanza di integrazione degli stranieri sia il fatto che la loro presenza è un male per la città. Questo vale in particolare per il secondo aspetto, dove troviamo Torino al primo posto, seguita da Roma, Palermo e Napoli quasi allo stesso livello e infine Verona. A superare le italiane in questa classifica ci sono soltanto Atene e Istanbul, mentre Ankara, la capitale turca, si trova compresa fra Torino e Roma. L'unica città italiana vicina al resto del gruppo è Verona, affiancata in particolare da città della Francia (come Marsiglia e Lille), del Belgio (Liegi) o di Malta (La Valletta), alle prese storicamente con i fenomeni migratori più intensi. Se si guarda più nel dettaglio l'aspetto dell'integrazione, nel gruppo di italiane ma anche a livello europeo, spicca il caso di Roma, dove oltre il 60% degli intervistati ha risposto in senso negativo. Solo Atene, anche in questo caso, riesce a superare la capitale italiana, mentre sono quasi pari Istanbul e Malmö, una città svedese che ha ricevuto un numero molto importante di richieste di asilo. Il resto delle città italiane si posiziona poi nella parte medio-alta della classifica, accanto a tante altre città europee in particolare francesi, tedesche, spagnole e scandinave. Osservando più nel dettaglio l'evoluzione nel tempo delle opinioni, la tendenza generale nelle città italiane analizzate è quella di un aumento dell’idea secondo cui la presenza di stranieri è male per la propria città. In alcuni casi l'aumento osservato è molto consistente (Roma, Palermo e anche Torino) ma non sempre lineare, come nel caso di Verona e Torino, dove prima dell'aumento c'era stata una diminuzione del numero di coloro che la pensavano in questo modo. Un avanzamento analogo è quello seguito rispetto all'opinione sulla mancanza di integrazione.
L’Eurostat ha chiesto agli abitanti di 120 importanti città europee quanto fossero integrati gli immigrati e se la loro presenza fosse ritenuta un bene per la città. Le città italiane analizzate primeggiano per i pareri negativi, in particolare Roma per l’integrazione e Torino per l’effetto sulla città.
Elisabetta Canalis vive stabilmente in America da anni e, dopo aver preso parte all'ultima Milano Fashion Week di qualche settimana fa, è tornata a casa dalla famiglia e dalla figlia Skyler-Eva, allontanandosi dunque dall'emergenza Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l'Italia. Passa le sue giornate in modo spensierato tra impegni familiari e professionali ma di recente ha trovato il tempo per prendersi cura della sua immagine. L'ex velina è una delle tante star che non hanno resistito alla tentazione di fare visita al parrucchiere di fiducia, ha approfittato della primavera alle porta per rinnovare il look, apparendo un tantino diversa dal solito. Se fino a qualche giorno fa portava un long bob mosso e scuro, ora ha cambiato registro.
Elisabetta Canalis è tornata a Los Angeles dopo che nelle scorse settimane era stata a Milano per la Fashion Week. Quale occasione migliore di questa per cambiare look? L’ex velina ha tagliato e schiarito i capelli, sfoggiando un’acconciatura inedita.
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Costruita nel 1954 lungo il Macina, il fiume e il paesaggio circostante negli ultimi decenni avevano minacciato gravemente la casa var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } Bachman Wilson House progettata da Frank Lloyd Wright. © Tarantino Studio 2013 var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } A causa di ripetute inondazioni, la casa ha subito danni significativi e la delocalizzazione è stata raccomandata come unica soluzione per preservare la struttura. I proprietari, Sharon e Lawrence Tarantino, due architetti di origine italiana, hanno condotto una ricerca pluriennale per un acquirente che potrebbe fornire un ambiente e un contesto appropriato per l'edificio storico. Il Crystal Bridges Museum ha dunque acquisito la casa, che sarà smontata e trasferita a Bentonville, in Arkansas. Lì, sarà ricomposta su un terreno di 120 ettari di proprietà del museo. "Siamo onorati di essere in grado di conservare e condividere questo significativo esempio di architettura americana, che, come il lavoro di Frank Lloyd Wright, incarna la nostra missione di celebrare l'arte e la natura", ha detto il direttore esecutivo del Crystal Bridges, Rod Bigelow. Leggi anche La Panama del futuro inizia dal Biomuseo di Frank O.Ghery Bachman Wilson House progettata da Frank Lloyd Wright. © Tarantino Studio 2013 Nel 1954, Abraham Wilson e Gloria Bachman (marito e moglie) avevano commissionato a Frank Lloyd Wright di progettare la loro casa. Il risultato del progetto rispecchia il periodo usoniana di Wright (termine coniato dallo stesso architetto per indicare costruzioni tipiche degli Stati Uniti): un'opera d'arte nella semplicità e nella forma, che rappresentava i principi di progettazione organici. Quando i recenti proprietari, la squadra di architetto e designer Lawrence e Sharon Tarantino, acquistarono la proprietà nel 1988, la casa aveva già subito alcune inondazioni. I Tarantino accuratamente hanno restaurato la casa, utilizzando i documenti di costruzione originali provenienti dagli archivi di Frank Lloyd Wright. Entrambi hanno conservato e restaurato elementi storici, e realizzato elementi originali del disegno di Wright che era stato precedentemente modificato o eliminato. Bachman Wilson House progettata da Frank Lloyd Wright. © Tarantino Studio 2013 Recentemente però a causa del cambiamento climatico, analisi approfonditi hanno accertato un forte rischio di aumento delle inondazioni sulla proprietà, sia di intensità che di frequenza, minacciando la struttura stessa e la sua vitalità come residenza. Citando la loro battaglia prolungata con le acque alluvionali, i proprietari hanno deciso di mettere la casa in vendita nel 2012, purchè la casa fosse spostata in un sito naturale più adatto e sicuro, con tutti gli infissi e i mobili disegnati per essa. La Bachman Wilson House sarà situata a poca distanza dal Crystal Bridges Museum, con una vista privilegiata sul bosco da cui il museo trae il nome. La ricostruzione si prevede verrà completata nei primi mesi del 2015. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } Bachman Wilson House progettata da Frank Lloyd Wright. © Tarantino Studio 2013 var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } "The Bachman Wilson House va ben oltre un semplice rifugio per la famiglia. È un esercizio di architettura per l'amor dell'Architettura che rappresenta il culmine di principi che Wright abbracciò e sviluppò nel corso della sua lunga e prolifica carriera". Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Architettura Eventi 42 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Gli appassionati di Frank Lloyd Wright staranno tirando un sospiro di sollievo per la notizia che una delle rare case costruite dal celebre architetto è stata salvata dal pericolo d'inondazione. La stupenda Bachman Wilson House si trova in New Jersey ed è un iconico esempio di casa usoniana. Costruita nel 1954 lungo il Macina, il fiume e il paesaggio circostante negli ultimi decenni avevano minacciato gravemente la casa A causa di ripetute inondazioni, la casa ha subito danni significativi e la delocalizzazione è stata raccomandata come unica soluzione per preservare la struttura. I proprietari, Sharon e Lawrence Tarantino, due architetti di origine italiana, hanno condotto una ricerca pluriennale per un acquirente che potrebbe fornire un ambiente e un contesto appropriato per l'edificio storico. Il Crystal Bridges Museum ha dunque acquisito la casa, che sarà smontata e trasferita a Bentonville, in Arkansas. Lì, sarà ricomposta su un terreno di 120 ettari di proprietà del museo. "Siamo onorati di essere in grado di conservare e condividere questo significativo esempio di architettura americana, che, come il lavoro di Frank Lloyd Wright, incarna la nostra missione di celebrare l'arte e la natura", ha detto il direttore esecutivo del Crystal Bridges, Rod Bigelow. Nel 1954, Abraham Wilson e Gloria Bachman (marito e moglie) avevano commissionato a Frank Lloyd Wright di progettare la loro casa. Il risultato del progetto rispecchia il periodo usoniana di Wright (termine coniato dallo stesso architetto per indicare costruzioni tipiche degli Stati Uniti): un'opera d'arte nella semplicità e nella forma, che rappresentava i principi di progettazione organici. Quando i recenti proprietari, la squadra di architetto e designer Lawrence e Sharon Tarantino, acquistarono la proprietà nel 1988, la casa aveva già subito alcune inondazioni. I Tarantino accuratamente hanno restaurato la casa, utilizzando i documenti di costruzione originali provenienti dagli archivi di Frank Lloyd Wright. Entrambi hanno conservato e restaurato elementi storici, e realizzato elementi originali del disegno di Wright che era stato precedentemente modificato o eliminato. Recentemente però a causa del cambiamento climatico, analisi approfonditi hanno accertato un forte rischio di aumento delle inondazioni sulla proprietà, sia di intensità che di frequenza, minacciando la struttura stessa e la sua vitalità come residenza. Citando la loro battaglia prolungata con le acque alluvionali, i proprietari hanno deciso di mettere la casa in vendita nel 2012, purchè la casa fosse spostata in un sito naturale più adatto e sicuro, con tutti gli infissi e i mobili disegnati per essa. La Bachman Wilson House sarà situata a poca distanza dal Crystal Bridges Museum, con una vista privilegiata sul bosco da cui il museo trae il nome. La ricostruzione si prevede verrà completata nei primi mesi del 2015.
La Bachman Wilson House verrà spostata mattone per mattone dal New Jersey in Arkansas grazie al Crystal Bridges Museum.
Il One Direction Tour 2013 arriverà in Italia? E' questa la domanda più gettonata tra i tantissimi fan italiani della band più amata che, nell'attesa di avere risposte, sta riversando l'attenzione sui biglietti per il doppio concerto che si terrà all'O2 Arena di Londra: 22 e 23 febbraio 2013. Il tour toccherà anche tantissime altre città del Regno Unito, da Cardiff a Glasgow, da Dublino a Liverpool, per poi ritornare all'O2 Areana di Londra in aprile per tre extrashow esclusivi. I One Direction, la band anglo-irlandese composta da Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles, e Louis Tomlinson, tornerà così a Londra per bissare il successo annunciato del concerto che si terra in febbraio 2013. I biglietti? Apparentemente sembra già tutto sold out, ma con un po' di fortuna e qualche dritta giusta, saranno diversi fortunati a fan ad accaparrarselo. Live while we're young – La nuova canzone dei One Direction è stata per un periodo di tempo oggetto di critiche da parte della stampa e di alcuni fan dei The Clash, in quanto il refrain iniziale è effettivamente simile al grande successo di sempre della band punk Should I stay or should I go?, accusando quindi i One Direction di plagio. Una somiglianza di certo impressionante ma che non ha fermato l'inarrestabile ascesa del nuovo singolo della band nata dalla fortunatissima settima edizione di The X Factor UK. I biglietti del concerto dei One Direction alla O2 Arena di Londra sono apparentemente introvabili. Invece è ancora possibile riuscire ad accaparrarsi i preziosi tagliandi per le date del 22 e del 23 febbraio 2013. Il One Direction Tour 2013 toccherà molte città del Regno Unito, ma i fan italiani preferiscono concentrarsi tutti per l'evento principale di tutto il tour: il fascino della capitale inglese batte le altre numerose date. Visualizzazione ingrandita della mappa La O2 Arena di Londra è una delle strutture per eventi più importanti di Europa, conosciuta anche come North Greenwich Arena, è collegata benissimo ai trasporti, dato che la sua linea di appartenza, la Jubilee Line, è l'unica che collega le restanti linee. Se si parte da Canary Wharf occorrono soli 5 minuti di viaggio, da London Bridge o da Stratford ne occorreranno 10. Dalla stazione di Waterloo ci vogliono 15 minuti, mentre da Bond St. soli 20 minuti. Una volta usciti dalla metro, basterà camminare per soli 200 metri a piedi per trovarsi l'imponente struttura davanti ai propri occhi.
I biglietti dei concerti del One Direction Tour 2013 sono disponibili: ecco come acquistare i ticket per le date del 22 e 23 febbraio all’O2 Arena di Londra.
A poche ore dalla presentazione del nuovo sistema operativo per iPhone e iPad iOS 9 e dell'aggiornamento per Mac OS X El Capitan, diversi utenti si stanno domandando come scaricare le beta pubbliche delle due novità presentate da Apple in occasione della conferenza stampa d'apertura della Worldwide Developers Conference 2015 (WWDC 2015). Per accedere al programma di beta pubblico, disponibile per tutti gli utenti senza la necessità di essere iscritti al Developer Program, basta collegarsi al sito ufficiale Apple all'interno della sezione Beta: beta.apple.com e cliccare sulla voce "Sign up" o "Sign in" se si è già iscritti. Una volta cliccato sul pulsante sarà sufficiente inserire i dati del proprio Apple ID, accettare il contratto di licenza che verrà visualizzato e cliccare quindi su "Accept".
A poche ore dalla presentazione del nuovo sistema operativo per iPhone e iPad iOS 9 e dell’aggiornamento per Mac OS X El Capitan, diversi utenti si stanno domandando come scaricare le beta pubbliche delle due novità presentate da Apple in occasione della WWDC 2015.
Uomini e Donne non è solo una trasmissione per cuori solitari, ma è anche un programma televisivo che punta agli ascolti. Quindi è, sì, vero che Samuele Nardi vince la sfida contro Andrea Angelini, ma il tronista perde purtroppo contro Leonardo Greco. Il motivo della sua disfatta? Forse i telespettatori hanno seguito con maggiore interesse l'amore nato tra Diletta Pagliano e la sua dolce metà. Potrebbe essere questa la motivazione che si nasconde dietro il mancato viaggio romantico dei due piccioncini. Lo staff della pagina ufficiale dedicata alla coppia non nasconde una certa amarezza e ammette: "Risposta a chi domanda: Il viaggio di Cla e Samu si presume che la redazione non glielo permette". Uomini e Donne boccia quindi la scelta di Samuele Nardi? Non è ancora detta l'ultima parola. Perchè, in fondo, il verbo "presumere" non implica alcuna certezza assoluta. Di sicuro il viaggio di Leonardo Greco e Diletta a Salisburgo è stato accolto con felicità dai sostenitori della coppia. Forse il merito è da dividere anche con Bubi, il ciclone che per sei mesi ha fatto il buono e il cattivo tempo alla corte di Maria De Filippi.
Stando alle ultime indiscrezioni relative al programma di Maria De Filippi, sembra proprio che non ci sarà alcun viaggio per Samuele Nardi e Claudia Borroni.
E' di nuovo di scena il trono rosa. Uomini e Donne si tinge di tonalità confetto grazie a Giorgia Lucini e Chiara Sammartino. Tra le due non scorre buon sangue e se persino Tina Cipollari decide di puntare il dito contro l'ex corteggiatrice di Andrea Angelini, allora si rischia proprio un bell'incendio. La corte di Maria De Filippi trema e siamo solo alle prime puntate. Ci sono tutti gli ingredienti per un edizione di successo: la rivalità tra troniste, i corteggiatori alle prese con i prodotti di bellezza, un'opinionista tutta fuoco e fiamme e la classica quanto irrinunciabile gelosia che proprio oggi ha messo alle strette Chiara già pazza di Gabrio Gamma. Dopo la puntata del 30 settembre di Uomini e Donne, i corteggiatori devono decidere chi tra loro si guadagna un'esterna con le due primedonne scelte da Maria De Filippi. Trascorrono 45 minuti e l'accordo è lontano dall'essere raggiunto, tanto che alla fine la redazione del programma dedicato ai single di bell'aspetto è costretta ad intervenire e sceglie nella rosa di ragazzi disponibili Giorgio che ricorda un pò, forse per stile e impatto emotivo, Davide Baroncini del Gf11. Il suo appuntamento con Chiara Sammartino è all'insegna delle critiche ma non verso la napoletana, quanto piuttosto verso Giorgia Lucini e Gabrio Gamma. Uno strano modo di corteggiare che però mette in evidenza il carattere irruento di Giorgio. Giorgia Lucini finisce, anche oggi, sul banco degli imputati. Giorgio infatti non riesce proprio a digerire il comportamento che la romana ha riservato a Jacopo durante le scorse esterne e l'accusa di non essere oltretutto riuscita a mettere il corteggiatore a proprio agio, alimentandone invece la timidezza. Anche il bacio tra Giorgia e Andrea si trasforma in un argomento di discussione. Ovviamente la tronista non resta a guardare e si affila le unghie intimando a Giorgio il silenzio. Purtroppo il corteggiatore ha già palesato il suo punto di vista e non solo su Giorgia. Persino Gabrio viene bollato con il classico giullare di corte. Da critica nasce critica e così anche il Baroncini formato Uomini e Donne non scampa alle accuse. A difenderlo però ci pensa Paola che fa sentire forte e chiara la sua voce. Mentre la rivalità tra Giorgia e Chiara infiamma il trono rosa e le due non perdono occasione per lanciarsi commenti al vetriolo, Gabrio Gamma, il corteggiatore conteso, sembra aver già effettuato la sua scelta e, oggi, decide di annunciarlo all'Italia intera, un tentativo forse per mettere a tacere il chiacchiericcio scaturito dai commenti dei suoi colleghi. Chiara Sammartino è la sua preferita e poco gli importa se la rivelazione gli costerà le attenzioni di Giorgia Lucini. La napoletana, infatti, rispecchia in tutto e per tutto la sua donna ideale e anche il ratto del braccialetto sembra confermare le sue buone intenzioni. Alla Lucini non resta, quindi, che consolarsi tra le braccia del bel Marco. La loro esterna a sorpresa con vendemmia scatena di nuovo l'opinionista. Dopo la lite tra Tina e Giorgia, Uomini e Donne accoglie le sempre verdi accuse della Cipollari. Il comportamento da "santarellina" dell'ex corteggiatrice di Andrea Angelini proprio non riesce ad andare giù a Tina che, ancora una volta, non le manda a dire . Basta un solo dettaglio fuori luogo per incendiare la puntata: le gambe troppo scoperte di Giorgia, il suo primo bacio concesso a favore di telecamera o addirittura la maschera da brava ragazza che la Lucini indosserebbe per attirare su di sè l'attenzione del pubblico e dei corteggiatori. Le anticipazioni di Uomini e Donne ci avevano già avvertiti del piccolo battibecco tra Giorgia e Chiara. Le due troniste, nonostante l'ampia rosa di corteggiatori a disposizione, puntano i loro sguardi soprattutto su Gabrio Gamma e Giuseppe diventato famoso dopo aver battezzato la sua camicia Esmeralda. La puntata di oggi, infatti, si conclude con le scelte delle esterne. La Sammartino dedica le sue attenzioni a Gabrio, Giuseppe e Giorgio, mentre la sua collega di trono decide di uscire con Jacopo, al quale quindi offre una seconda possibilità, Gabrio e Giuseppe. Basta solo questo dettaglio per scatenare di nuovo la napoletana che, incalzata da Maria De Filippi, palesa la sua delusione.
La puntata di oggi di Uomini e Donne è all’insegna della rivalità. Chiara Sammartino e Giorgia Lucini si contendono Gabrio Gamma e Giuseppe ma, grazie all’intervento di Maria De Filippi, la napoletana palesa la sua insofferenza nei confronti della collega tronista.
La giacca maschile oversize è un must ormai da diverse stagioni, quest'anno però si indossa non su pantaloni o gonne lunghe ma da sola, come fosse un abito corto o su pantaloncini short e vestiti mini, in modo da lasciare le gambe nude e rendere la giacca protagonista principale del look. Il capo è elegante e super cool indossato con camicia e pantaloni, proprio come nei look in stile mannish, ora diventa super femminile negli outfit con balzer abbinati ad abiti cortissimi o con tuxedo sfoggiati solo con canotte o intimo. Alla prima tenutasi a Los Angeles del film più atteso dell'anno, Avengers: Endgame, una delle protagoniste della pellicola ha sfoggiato una giacca maschile over in total black. Si tratta di Gwyneth Paltrow che segue la tendenze primaverile indossando un tuxedo dai rever in satin del marchio G.Label, brand di abiti in vendita sul suo sito Goop. L'attrice indossa il capo su un mini dress nero con fiocco al collo, lasciando dunque le gambe nude. La tendenza della giacca maschile come abito ha contagiato anche molte altre star dello showbiz italiano e internazionale: da Alessia Marcuzzi, che all'Isola dei famosi ha indossato una giacca di Versace, all'attrice Margot Robbie, che sfoggia un modello a quadri. Emily Ratajkowski indossa una giacca over su mini abito in maglia, mentre Sveva Alviti sul red carpet sceglie una versione glam con una giacca doppiopetto avvitata e indossata come abito corto. La giacca ovesize indossata come abito l'abbiamo vista su moltissime passerelle Primavera/Estate dei grandi brandi di moda. E' bianca e a righe verticali la giacca over, indossata con shorts dello stesso tessuto, nei look Philosophy di Lorenzo Serafini, è decorata con fiori colorati su fondo nero la variante firmata Versace, mentre tenui tonalità pastello di giallo e celeste caratterizzano i blazer/mini dress di Off-White, DROMe e Aniye By. Quadretti e fantasie lettering spuntano sulle giacche di Calvin Klein ed Elisabetta Franchi, mentre rever appuntiti e spalle imponenti rendono unici i modelli primaverili di Louis Vuitton e Saint Laurent. Sulle passerelle di Miu Miu, Stella McCartney ed Ermanno Scervino sfilano blazer e tuxedo neri decorati con pizzi e fiori tridimensionali che rendono i modelli perfetti per look serali ed eleganti.
Da Alessia Marcuzzi a Gwyneth Paltrow, da Margot Robbie a Emily Ratajkowsky, questa primavera le star indossano giacche maschili come mini abiti o abbinate a gonne e shorts corti, ecco la tendenza per la stagione calda e i look a cui ispirarsi.
Aveva denunciato i maltrattamenti patiti dall'ex marito, Ghizlan El Hadraoui, la donna per il cui omicidio oggi il carnefice è stato condannato a 22 anni di prigione per omicidio pluriaggravato e di distruzione di cadavere. La procura aveva chiesto l'ergastolo, ma il Tribunale ha condannato Khalil Laamane, marocchino 50enne a processo per l'omicidio della moglie Ghizlan El Hadraoui (37) a 22 di anni di carcere. Era successo a Modena, sotto casa della vittima dove la donna è stata aggredita a coltellate nell'auto e, successivamente, data alle fiamme per occultare il delitto. Il corpo martoriato della povera vittima è stato rivenuto in via Cavazza, per caso, da un carabinieri che perlustrava la zona. Laamane, non ha mai voluto ammettere nulla sul delitto e ha invocato uno stato di depressione in cui sarebbe sprofondato per la volontà della moglie di separarsi da lui. L'uomo, le cui responsabilità sono parse acclarate sin da primo momento, è stato arrestato e ha scelto di sottoporsi a processo con rito abbreviato. Il procedimento ha visto la richiesta del carcere a vita da parte della Procura, rappresentata dal pm Luca Guerzoni. Ghizlan, che non era ancora divorziata dal marito, aveva denunciato l'uomo un mese prima per maltrattamenti. La donna ha descritto i comportamenti violenti e le minacce di morte ricevute anche e soprattutto dopo aver chiesto la separazione. Si tratta, come in molti casi del genere, di un delitto annunciato.
Aveva denunciato i maltrattamenti patiti dall’ex marito, Ghizlan El Hadraoui, la donna per il cui omicidio oggi il carnefice è stato condannato a 22 anni di prigione. La procura aveva chiesto l’ergastolo, ma il Tribunale ha condannato Khalil Laamane, marocchino 50enne a processo per l’omicidio della moglie Ghizlan El Hadraoui (37) a 22 di anni di carcere.
Boom di ascolti per l'Isola dei Famosi grazie alla presenza sbandierata ai 4 venti di Simona Ventura in Honduras. Supersimo dopo otto edizioni realizza il sogno di naufragare sull'Isola e non appena arrivata inizia subito il suo show. Nonostante in studio la conduzione del programma sia affidata ad un leggermente emozionato Nicola Savino la vera protagonista che accentra su di sè tutta la puntata è la Ventura. Simona non si è fatta mancare niente, dal tuffo per arrivare sulla spiaggia alla prova ricompensa. In sole due ore ha fatto tutto quello che un naufrago può fare in una settimana sull'Isola, inoltre è stata protagonista anche di un momento hot durante la prova della pagnotta. In acqua i naufraghi divisi in due squadre si devono sfidare in una specie di basket acquatico e nella sfida vale tutto! Profetico Nicola Savino che durante la sfida tra le due squadre dice: "Vi ricordo che durante la scorsa edizione di questa pelota honduregna la Fico perse un costume", chi lo può dimenticare il topless di Raffaella? Ma questa volta a cadere vittima dell'inconveniente è proprio Simona Ventura che in una mischia non si rende conto che il seno è uscito fuori dal costume! Dopo pochissimi istanti la conduttrice nota il costume abbassato e subito si ricompone, dopo resta in disparte fino alla fine della gara per non rischiare un altro topless. La Ventura arriva sull'Isola dei Famosi e Daniel McVicar e la Fico vengono eliminati e tornano in italia.
Dopo il topless di Raffaella Fico anche Simona Ventura cade vittima dell’inconveniente hot.
Pare che lo strappo tra il Direttore Artistico del Festival di Sanremo Claudio Baglioni e il Ministro degli Interni Matteo Salvini sia stato ricomposto giovedì scorso con una telefonata chiarificatrice che avrebbe messo le cose a posto, stando a quanto riportano "fonti del Viminale" citate dall'Agenzia Ansa. Dopo le violente polemiche dei giorni scorsi, che hanno dettato l'agenda per qualche giorno e obbligato quasi tutti a prendere posizione sull'argomento, la querelle tra il cantante e il Politico sia stata appianata con una telefonata che le cronache vorrebbero "dai toni cordiali" che hanno permesso che "l'incidente fosse lasciato alle spalle". L'incidente sarebbe quello scaturito a seguito di una domanda fatta durante la prima conferenza stampa ufficiale del Festival, a cui erano presenti Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele. Alla domanda di una giornalista sul significato della conduzione di un Festival in un periodo in cui l'argomento migranti era molto caldo (domanda non casuale, dal momento che per anni Baglioni è stato direttore artistico di un festival, "‘O scià" che si teneva a Lampedusa e aveva proprio questo argomento come filo conduttore), il cantante aveva risposto molto poco diplomaticamente, accusando questo Governo e i precedenti di aver fatto molto poco, parlando di farsa e di poca umanità: "Viviamo in un Paese incattivito, rancoroso, nei confronti di chi non è piacevole, non ci è amico, guardiamo gli altri con sospetto e credo che le misure messe in atto da questo Governo e da quelli precedenti non siano all'altezza – aveva detto Baglioni -. Ne prendo 3 io, quattro tu, siamo alla farsa", ma il Ministro non aveva gradito e aveva risposto su Twitter: "Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo".
Dopo la lunga polemica che ha coinvolto il Direttore artistico del festival di Sanremo Claudio Baglioni e il Ministro degli Interni Matteo Salvini sulla questione migranti, è arrivata una telefonata per chiarirsi, stando a quanto riportano voci del Viminale. Il cantante aveva parlato di Governo non all’altezza e il Ministro aveva replicato chiedendogli di occuparsi di ciò che conosceva.
Vi siete mai chiesti come vive un vostro coetaneo dall'altra parte del mondo? Su quale letto dorme? Fa tardi la sera? Si sveglia presto la mattina? Cosa mangia? Cosa indossa? Cosa legge? John Thackwray viaggia in giro per il mondo per catturare il luogo più intimo di una persona: la propria stanza da letto. Il fotografo sudafricano ha trascorso gli ultimi sei anni della sua vita visitando le camere da letto di giovani uomini e donne nati tra gli anni 1980 e 1990 di 55 paesi diversi nel mondo per capire come conducono la loro vita. Dopo centinaia di camere, migliaia di incontri e ricordi, è nato il progetto fotografico "My Room Project" in cui John Thackwray, con una telecamera sul soffitto della camera da letto di ciascun partecipante, ha catturato i dettagli più intimi dei loro spazi privati. John Thackwray ha viaggiato in tutta Europa, America del Nord, Centrale e Asia orientale, immortalando giovani nati tra il 1980 e il 1990 in città come Tokyo, New York, Teheran o Berlino. "My Room Project" è cominciato come un progetto ludico con gli amici di Parigi di John Thackwray: "A quel tempo era solo un hobby, un modo diverso di viaggiare. È stato anche un modo per incontrare gente, o solo in fondo per vedere come la gente della mia età viveva in tutti i paesi". Col tempo il progetto è diventato sempre più grande: più di un migliaio di candidati da 55 paesi del mondo hanno preso parte a "My Room Project". I giovani fotografati da Thackwray sono immortalati nelle proprie camere da letto e con gli oggetti a cui sono più affezionati. Alcuni sono ricchi, alcuni sono poveri, alcuni vivono in modo tradizionale, altri hanno scelto di ritirarsi in un tempio buddista del Nepal, alcuni si trovano in un carcere in Messico per campi profughi palestinesi, ognuno di loro testimonia uno stile di vita diverso in tutto il mondo. Per catturare l'intimità di ogni giovane nella propria stanza da letto, John Thackwray imposta una fotocamera sul soffitto di ogni singola camera, così dall'alto è possibile prendere tutta la vista della stanza. "Il concetto è semplice: fotografare giovani uomini e donne che sono nati negli anni '80 e '90, nei luoghi in cui dormono, in tutto il mondo, e con le interviste agli stili di vita, le questioni locali, l'istruzione, la religione, o l'amore", dice il fotografo sudafricano. Gli occhi e i sorrisi dei partecipanti dimostrano la sicurezza dei partecipanti e l'orgoglio nel trovarsi nella propria camera da letto. Tutte queste fotografie sono una testimonianza del mondo che ci circonda. Come combinazione di antropologia visuale e fotografia sociale, questo progetto cosciente ci rende consapevoli della diversità degli stili di vita, della distruzione delle nostre tradizioni e dell'aumento delle disuguaglianze.
Le camere da letto di New York sono uguali a quelle di Teheran? John Thackwray ha fotografato migliaia di stanze in più di 55 paesi del mondo per scoprirlo.
Per Elettra Lamborghini l'ultimo anno è stato carico di emozioni e non tutte positive. Se da un lato ha raggiunto innumerevoli successi professionali e ha coronato il suo sogno d'amore sposando Afrojack, dall'altro ha perso uno dei cavalli a cui era più legata e si è ritrovata a combattere contro il Covid-19 qualche settimana fa. Per fortuna è riuscita a superare tutto per il meglio ma, complice il compleanno alle porte, nelle ultime ore ha deciso di dedicare un po' di tempo a se stessa, "coccolandosi" con dei regali super lussuosi. Ha fatto visita a una boutique di Hermés e ha acquistato tre borse iconiche, il cui prezzo è davvero da capogiro. Il prossimo 17 maggio Elettra Lamborghini compirà 27 anni e, sarà perché intendeva anticipare i festeggiamenti o perché semplicemente voleva fare qualcosa di speciale per se stessa, ma la cosa certa è che si è data allo shopping di lusso. È andata a scegliere personalmente delle nuove borse di Hermès che entreranno a far parte della sua collezione e non ha esitato a mostrare tutto sui social. Al motto di "My birthday is coming", l'ereditiera ha fatto un primo piano sulle esclusive bag acquistate. Sulla sinistra c'è una Birkin, la borsa che viene considerata più conveniente di un investimento in borsa, è in marrone scuro e ha l'iconica chiusura col lucchetto. Qual è il suo prezzo? Sul web viene venduta a 8.778 euro.
Elettra Lamborghini compirà 27 anni il prossimo 17 maggio ma, nonostante manchino circa 20 giorni al compleanno, ha deciso di farsi già qualche regalo super costoso. Ieri si è stata allo shopping di lusso, acquistando tre nuove borse esclusive, sofisticate e soprattutto che costano una fortuna.
“Giuro, non siamo fidanzati”: così Barbara D’Urso ha smentito le voci di un flirt con Filippo Nardi, ex concorrente del Grande Fratello e dell’Isola dei famosi. La conduttrice e l’amico sono in vacanza insieme da qualche giorno. Con loro c’è un gruppo di amici del quale fanno parte anche le neo spose Imma Battaglia ed Eva Grimaldi. La D’Urso e Nardi sono stati fotografati insieme più volte negli ultimi giorni, cosa che ha favorito la nascita di una serie di pettegolezzi. “Sono fidanzati?” si chiedono gli utenti sui social, una domanda alla quale ha risposto la diretta interessata. La D’Urso è in vacanza a Cesenatico insieme a un gruppo di amici del quale fa parte anche Filippo Nardi. Rientrata dalla Calabria da qualche giorno, la conduttrice sta proseguendo le vacanze in Emilia Romagna. A breve, tuttavia, la D’Urso dovrà tornare ai suoi impegni tra Milano e Roma. È previsto per la prima metà di settembre il ritorno in tv della nuova edizione di Pomeriggio5, il talk pomeridiano condotto proprio dalla D’Urso. Seguiranno a ruota i ritorni di Domenica Live e Live – Non è la D’Urso in prima serata.
Filippo Nardi non è il nuovo compagno di Barbara D’Urso. È stata la conduttrice a smentire l’indiscrezione che rimbalza in rete da qualche giorno, nata a partire dalle foto dei due in vacanza insieme in Emilia Romagna. “Giuro, non siamo fidanzati” fa sapere la D’Urso attraverso una Instagram story.
Corpi senza nome, ma con una storia da raccontare. Quella dell'uomo per esempio, è una storia di omicidio, come testimonia il profondo taglio alla gola. La pelle è chiara, si direbbe un uomo tra i 40 e 60 anni, con un tatuaggio sull'avambraccio. Certamente il DNA estratto dai corpi verrà confrontato con quello delle persone scomparse sul territorio, uomini e donne. Da quando la macabra scoperta è stata fatta, lo scorso venerdì, uno spunto è stato fornito del programma Rai ‘Chi l'ha visto', che ha lanciato l'ipotesi che possa trattarsi di due coniugi scomparsi nel 2015, a Castelfiorentino, Shpetim e Teuta Pesho, una coppia di origine albanese. Marito e moglie si trovavano nel comune in provincia di Firenze e avrebbero dovuto tornare nel capoluogo dopo un soggiorno fuori città, ma non sono mai arrivati.
I corpi smembrati e ritrovati in tre valigia nelle campagne a pochi metri dal carcere di Sollicciano, sarebbero stati smembrati con una motosega professionale. Si tratta di un uomo e di una donna, verosimilmente uccisi e fatti a pezzi. Si indaga sulla possibilità che possano essere due coniugi scomparsi a Catelfiorentino nel 2015.
"Captain Marvel" vince per il secondo weekend consecutivo il box office italiano, ma c'è poco da stare allegri. I dati parlano di un botteghino che langue, con gli italiani che già a metà marzo sono spinti dal clima gradevole a disertare i cinema. Lo stesso kolossal femminista, dopo la grande partenza del fine settimana d'esordio con quasi 5 milioni di euro incassati, stavolta ne colleziona poco più di 2. Non certo un risultato indimenticabile. Dietro il primo posto del cinecomic Marvel, poi, c'è un precipizio. Non ha attirato il pubblico in sala il pur promettente "Momenti di trascurabile felicità" di Daniele Luchetti, nonostante la presenza di Pif e la buona attività promozionale svolta in televisione (con l'ex Iena ospite anche a Domenica In). Il film, al secondo posto nella top ten del weekend, si deve accontentare di 760mila euro incassati. Segue "Escape Room", mentre tutti gli altri titoli sono sotto i 500mila euro. "Green Book" grazie all'effetto Oscar resiste in sala e supera i 9 milioni complessivi, ma è chiaro che la stagione cinematografica è in crisi nera. A salvarla, ci penseranno i "nuovi" film per famiglie di Disney: come andranno i remake di "Dumbo" e Aladdin", in sala rispettivamente il 28 marzo e il 22 maggio? Di seguito, tutti i risultati.
Continua la stagione nera del cinema, con incassi molto bassi se escludiamo il kolossal della Marvel (comunque già in netto calo). “Momenti di trascurabile felicità” prometteva bene, ma ha incassato solo 760mila euro. Ecco tutti i dati di un weekend nero, in attesa che arrivi Dumbo a salvare il botteghino.
L'Eurovision Song Contest 2011, la cui finalissima da Düsseldorf sarà trasmessa in prima serata e in diretta su Raidue il prossimo 14 maggio, ha due grandi protagonisti italiani: Raphael Gualazzi e Raffaella Carrà. La conduzione del manifestazione canora europea è stata, infatti, assegnata alla signora della tv, per la regia di Sergio Japino. Mentre tra i partecipanti vi è Raphael Gualazzi, vincitore nella categoria Giovani all'ultimo Festival di Sanremo con "Follia d'Amore". Proprio quest'ultimo brano, ma in versione inglese ("Madness of love"), sarà portato sul palco del festival dal pianista italiano 29enne. La canzone sarà inclusa nell'album ufficiale in doppio cd che raccoglie tutte le 43 canzoni dello show (vedi tracklist a fine articolo). L'evento organizzato dall'European Broadcasting Union Ebu-Uer è considerato molto importante in tutta l'Europa: l'edizione 2010, che si è tenuta ad Oslo (Norvegia), è stata vista in diretta televisiva da più di 70 milioni di spettatori. L'Italia torna a parteciparvi dopo 14 anni: furono i Jalisse nel 1997 gli ultimi artisti nostrani all'Eurofestival. Giunsero 4° con "Fiumi d Parole". Le uniche due vittoria italiane alla manifestazione canora europea sono state arrivate nel 1964 in Danimarca, a Copenaghen, con Gigliola Cinquetti con "Non ho l'età" e nel 1990 nell'allora Jugoslavia, a Zagabria, con Toto Cutugno e il suo brano "Insieme". Questa la tracklist del primo cd della raccolta:
Il vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Giovani canterà “Madness of love”, versione in inglese della sua “Follia d’Amore”. Mentre la Carrà condurrà la diretta su Raidue del 14 maggio.
Oggi 4 ottobre è l'ultimo giorno per votare alle elezioni amministrative 2021 in più di mille Comuni italiani. Dopo la giornata di ieri, dunque, oggi c'è tempo fino alle ore 15 per votare, a seguire inizierà lo spoglio con gli exit poll e i risultati delle elezioni in diretta. Si tornerà eventualmente a votare per il ballottaggio qualora nessun candidato ottenga la maggioranza dei voti.
Oggi 4 ottobre è l’ultimo giorno per votare alle le elezioni comunali 2021 in più di mille Comuni italiani. Si vota per eleggere il sindaco, il consiglio comunale e i presidenti e consiglieri delle Municipalità ove presenti. Ecco quali sono gli orari di apertura e chiusura dei seggi alle elezioni comunali 2021.
Avete dei sandali di cuoio a cui siete affezionate ma avete notato che al loro interno c'è impressa l'impronta del piede? Si tratta di una macchia che si viene a creare con il sudore e, oltre a emanare cattivi odori, col passare del tempo diventa sempre più evidente e antiestetica, visto che dà l'idea che le scarpe siano vecchie e usurate. Se non volete gettare nell'immondizia i vostri sandali, soprattutto quando sono praticamente nuovi fatta eccezione per quel piccolo dettaglio, potete servirvi di una serie di piccoli trucchi. Sciacquare l'alone con acqua e sapone non basta, è necessario seguire qualche accorgimento per ottenere un risultato ottimale: ecco tutto quello che bisogna fare per far tornare le calzature come nuove. La macchia a forma di piede all'interno dei sandali si viene a creare sulla soletta o sul plantare poiché è lì che si accumula il sudore. Prima di procedere con la pulizia di queste zone, però, sarebbe bene spazzolare tutta la scarpa. L'ideale è usare una spazzola a setole di nylon, così da non rovinare la pelle ma allo stesso tempo da rimuovere tutta la sporcizia secca in pochi secondi. La soletta è la parte del sandalo che deve essere spazzolata con maggiore cura e, nel caso in cui è in cuoio, è necessario agire con estrema delicatezza. Dopo la spazzola si può passare a un panno morbido e inumidito, questo va passato su tomaia e plantare con un pizzico d'acqua e di sapone neutro. Dopo aver rimosso il grosso della macchia, bisogna lasciare i sandali all'aria aperta, così da farli asciugare in modo naturale. È necessario evitare le fonti di calore e i raggi solari diretti, dei materiali delicati come pelle e cuoio potrebbero infatti rovinarsi o scolorirsi. In alternativa si può pulire la soletta macchiata di sudore con il talco, anche se questo rimedio ha bisogno di una certa costanza per risultare efficace. Ogni volta che si tolgono le scarpe, infatti, il borotalco va cosparso sulla zona da trattare. Dopo averlo lasciato ad agire per una nota intera, lo si potrà eliminare con un semplice tocco di mano. Come mai funziona? Il talco assorbe il sudore, proteggendo la pelle e il camoscio. Una miscela a base di limone e bicarbonato di sodio è un eccellente sgrassante e disinfettante naturale, dunque risulta particolarmente utile anche per rimuovere le antiestetiche macchie di sudore dai sandali. L'ideale è creare un composto abbastanza cremoso da usare sull'alone con dell'ovatta. Così facendo, si sfrutterà tutto il potere abrasivo dei due ingredienti naturali. Nel caso in cui, dopo aver provato questi metodi naturali al 100%, la macchia fa ancora fatica ad andar via, è possibile provare con un detergente ad hoc. L'ideale, però, è lasciare questo rimedio "chimico" come "ultima spiaggia".
Avete dei sandali di cuoio a cui siete molto legati ma non sapete come rimuovere la macchia a forma di piede al loro interno? Si tratta di un alone creato col sudore e per eliminarlo è necessario seguire una serie di semplici passaggi: ecco cosa bisogna fare per far tornare le scarpe estive come nuove.
Patty Pravo torna al Festival di Sanremo 2016 con il brano ‘Cieli Immensi‘, scritto da Federico Zampaglione che fa da preludio suo nuovo album di inediti “Eccomi” in uscita il 12 febbraio. Per la cantante è la nona partecipazione al Festival, di cui è una delle colonne, forte anche dei suoi 50 anni di carriera e delle 120 milioni di copie vendute per un numero complessivo di 26 album: il primo, omonimo, uscì nel 1968 e conteneva già brani che l'avrebbero resa grande, da ‘La Bambola' a ‘Ragazzo triste'. Durante la serata dedicata alle cover, quindi, un personaggio come lei non poteva che fare una scelta di rottura, l'ennesima provocazione della sua carriera: sul palco dell'Ariston, infatti, salirà celebrando se stessa e portando una nuova versione di ‘Tutt’al più' pubblicato nel 1970 e subito in top 10 dei singoli più venduto dell’epoca. per l'occasione ha scelto anche un accompagnatore d'eccezione, ovvero il rapper Fred De Palma – che qualche mese fa è uscito con il nuovo album ‘BoyFred' – con cui ha lavorato anche ad alcuni cambiamenti nel testo originale, modificando un classico e rinfrescandolo con un linguaggio come quello del rap. Ad accompagnarla sul palco sarà il Maestro Beppe Vessicchio. Ha sempre lasciato il segno la cantante al Festival di Sanremo, pur non riuscendo mai ad aggiudicarselo. Ci andò la prima volta nel 1970, assieme a Little Tony, con cui cantò ‘La spada nel cuore' chiudendo quinta, mentre la seconda volta fu nel 1984 quando cantò ‘Per una bambola' piazzandosi decima e vincendo il Premio della Critic; nel 1987 cantò ‘Pigramente signora', nel 1990 si fermò un attimo prima a causa di un ritiro, nel 1995 fu la volta di ‘I giorni dell'armonia' mentre nel 1997 fu protagonista con ‘…E dimmi che non vuoi morire', brano scritto da Vasco Rossi, Gaetano Curreri e Roberto Ferri. Bisognerà aspettare il 2002 per rivederla con ‘L'immenso', seguita nel 2009 da ‘E io verrò un giorno là' e nel 2011 da ‘Il vento e le rose'. L'album in cui sarà incluso anche ‘Cieli immensi' è ‘Eccomi', un lavoro che arriva dopo aver selezionato, come ha detto la cantante, circa 700 brani, prodotto e realizzato da un nome noto della produzione italiana, ovvero Michele Canova Iorfida, con la produzione esecutiva di Massimo Levantini e Gaetano Puglisi, e registrato presso i Sunset Sound Studio di Los Angeles. All'album, inoltre, hanno collaborato artisti dalle origini più variegate: da Tiziano Ferro a Fortunato Zampaglione, da Giuliano Sangiorgi a Gianna Nannini, Emis Killa, Samuel dei Subsonica, Zibba, Rachele Bastreghi: Sono felice – dice Patty Pravo – della scaletta scelta per questo tour, abbiamo scelto i pezzi da eseguire con estrema cura, certi di dare a chi viene ai concerti due ore di buona musica, emozioni, divertimento e empatia. Patty Pravo sarà in tour dal 1 aprile quando suonerà per la data zero a Montecatini Terme – PT (Teatro Verdi): 4 aprile Milano (Teatro Nazionale), 7 aprile Lecce (Teatro Politeama), 8 aprile Bari (Teatro Team), 10 aprile Roma (Auditorium Parco della Musica), 13 aprile Torino (Teatro Colosseo), 15 aprile Venezia (Teatro Goldoni), 16 aprile Mantova (Granteatro Palabam), 18 aprile Trento (Auditorium Santa Chiara), 19 aprile Belluno (Teatro Comunale), 22 aprile Civitanova Marche – MC (Donoma), 29 aprile Cagliari (Auditorium del Conservatorio).
Patty Pravo torna per la nona volta al Festival di Sanremo, dove canterà ”Cieli Immensi’, un brano che sarà incluso nel suo 26° album ‘Eccomi’.
Google ha appena rilasciato i risultati finanziari per il primo trimestre del 2015, un altro periodo molto proficuo per l'azienda nonostante non siano state centrate in pieno le aspettative di Wall Street. L'azienda di Mountain View ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 17,3 miliardi di dollari – una crescita del 17% di anno in anno – mentre l'utile operativo ammonta a 4,45 miliardi di euro, circa il 26% più alto rispetto allo scorso anno. Cifre da capogiro, ma che mancano di poco le aspettative degli analisti di Wall Street, i quali avevano indicato ricavi pari a 17,5 miliardi di dollari e un valore per azione di 6,61 dollari; in realtà il trimestre si è chiuso con un valore di 6,57 dollari per azione. Una grossa fetta di questo successo è dovuta al business di Google legato alla pubblicità; un settore forte, ma che negli ultimi anni ha cominciato a cedere terreno. Se da una parte i clic a pagamento – cioè sulle pubblicità presenti nei siti di Google o dei suoi partner – sono aumentati del 13% ogni anno, il tasso di incremento di questo dato è diminuito per il quinto anno consecutivo. Allo stesso modo, il costo per clic di Google – fondamentalmente il prezzo dei suoi spazi pubblicitari – è diminuito del 13% anno dopo anno.
Google ha appena rilasciato i risultati finanziari per il primo trimestre del 2015, un altro periodo molto proficuo per l’azienda nonostante non siano state centrate in pieno le aspettative di Wall Street.
Parte domani il summit del G20 sull’ambiente di Napoli che vedrà confrontarsi a Palazzo Reale i ministri dei 20 Paesi membri, tra i quali Stati Uniti – presenti con l’esperto di tematiche ambientali John Kerry, inviato speciale del presidente Joe Biden per il clima – Russia e Cina, e dell’Unione Europea. Al centro del dibattito anche i cambiamenti climatici e le strategie di sviluppo per il futuro, per arginare fenomeni come l’effetto serra e il riscaldamento globale. Fanpage.it ha sentito in merito il climatologo Nicola Scafetta, docente di Meteorologia e Climatologia dell’Università Federico II di Napoli. Professore, come è cambiato il clima in Campania negli ultimi anni? Dagli inizi del 1900 ad oggi la temperatura globale è salita di circa 1 grado centigrado. Ma non è stato un aumento costante: si sono alternati periodi più freddi e più caldi. Noi abbiamo a disposizione le serie storiche dal 1880 ad oggi dell’Osservatorio di San Marcellino dell’Università Federico II di Napoli. Dagli anni ’50 agli ’80 la temperatura è scesa, poi è risalita fino al Duemila. Dal Duemila al 2015 si è mantenuta quasi costante. Quindi è salita di nuovo, con un picco nel 2016 e un altro nel 2020. Dal picco dello scorso anno ad oggi è scesa di circa mezzo grado. Anche a Napoli si è visto un andamento simile. È possibile che abbia influito il lockdown del Covid? No, non credo che c’entri la pandemia. Ci sono altri fattori che influiscono. Cicli oceanici, come El Niño – La Nina, che si verifica a livello dell’equatore nell’oceano Pacifico, possono portare a veloci fluttazioni con aumenti o diminuzioni di temperatura su scale annuali. Quali sono i fattori che influiscono sul clima? Ci sono componenti naturali legate alle oscillazioni climatiche, fluttuazioni che possono andare da pochi anni, fino a migliaia di anni, e sono legate alle variazioni dell’attività solare o dell’orbita terrestre che non è stabile. Poi c’è la componente legata alla chimica dell’atmosfera, sulla quale influisce anche l’uomo, come le variazioni dei gas serra tra i quali il vapore acqueo, l’anidride carbonica, metano, ossidi di azoto e di zolfo, la combustione di particolati che possono creare localmente degli schermi che possono riscaldare l’atmosfera, come nel caso della CO2 che trattiene il calore sulla superficie terrestre, oppure rinfrescarla, perché c’è meno luce che arriva sulla superficie come avviene per le polveri e gli aerosol. Quali sono le prospettive per il futuro?
Il climatologo Nicola Scafetta della Federico II a Fanpage.it. “Dagli inizi del 1900 ad oggi la temperatura in Campania è salita di circa un grado. Il 2016 e 2020 gli anni più caldi degli ultimi tempi. Nei prossimi anni sono previsti aumenti tra 1 e 6 gradi. Il G20 deve trovare strategie condivise tra tutti i Paesi del mondo”.
Nuova minaccia di Al Qaeda all'occidente. Il leader della rete yemenita dell'organizzazione terroristica ha avvertito che la jihad sarà ancora più "intensa e dannosa" dopo l'uccisione di Osama bin Laden da parte del commando di Navy Seals. Nasir al-Wahishi (nella foto), leader del gruppo facente parte di Al Qaeda nella penisola arabica (AQAP), in un video ha fatto sapere che la "brace della jihad è accesa" come riporta il SITE, il portale web americano che si occupa del monitoraggio dei siti islamici. "Non pensate che la questione sia chiusa – prosegue al-Wahishi – il peggio deve ancora venire, quel che vi attende sarà più forte e disastroso". Poi prosegue nel suo annuncio fanatico "Promettiamo che Allah manterrà il patto e che continueremo la nostra marcia, e che la morte dello sceicco non potrà che aumentare la nostra costanza nel combattere gli ebrei e gli americani, al fine di vendicarsi". Gli Stati Uniti negli ultimi giorni hanno fronteggiato la minaccia rappresentata dai militanti islamici nello Yemen, patria ancestrale di Osama bin Laden. Quattro giorni dopo la sua uccisione, un drone ha colpito l'edifico dove era rifugiato il chierico Anwar al-Awlaqi, nel sud dello Yemen. Il religioso, che secondo gli Stati Uniti sostiene forti legami con Al-Qaeda, è sopravvissuto all'attacco, ma sono stati uccisi due membri dell'AQAP. L'organizzazione nel corso degli ultimi anni ha rivendicato vari tentativi di attacchi terroristici ai danni dell'occidente. Al-Wahishi nel suo elogio ha detto che bin Laden è stato ucciso "mentre la sua mano era sul grilletto, combattendo i nemici di Allah, senza stancarsi o arrendersi." Egli ha sottolineato che la fiaccola passerà da bin Laden ad un altro adepto (che probabilmente sarà Ayman al Zawahiri) il quale non mancherà di far valere il suo impegno per generazioni. "Lasciate che i nemici di Allah sappiano che siamo determinati a vendicarci," ha aggiunto nel suo messaggio delirante. Al-Qaeda ha formalmente riconosciuto la morte di bin Laden, quattro giorni dopo che il suo corpo è stao sepolto in mare. Nel suo ultimo messaggio audio registrato una settimana prima della sua uccisione, il nemico numero uno degli americani ha avvertito che non vi sarà pace per gli Stati Uniti prima che i palestinesi non vivano nella sicurezza.
Il protagonista del delirante messaggio contro l’occidente è Nasir al-Wahishi, leader del gruppo AQAP, facente parte di Al Qaeda nella penisola arabica. ”Il peggio per gli americani deve ancora venire”.
Se ancora non sapete dove andare per San Valentino 2013, uno degli eventi per celebrare al meglio la festa degli innamorati è Cioccolentino di Terni, in Umbria. La manifestazione, giunta ormai alla sua ottava edizione, avrà luogo per quest'anno tra il 9 e il 14 febbraio, e prevede una serie di mini-eventi sul tema del cioccolato. Realizzato grazie alla partnership tra Promoeventi ed Eurochocolate, è uno dei momenti in cui la città umbra raccoglie il maggior numero di turisti e di innamorati che accorrono per gustare il cioccolato e immergersi nelle attività previste dal programma. In effetti, per il 14 febbraio Terni è un meta perfetta per chi ancora è indeciso su dove andare per San Valentino. Sono previste cene per due al cioccolato, con un menu realizzato interamente con il cibo degli dei; foto ricordo del vostro viaggio-festeggiamento su “ScatTiAmo”, il set fotografico dedicato a tutte le coppie che decideranno di giurarsi amore eterno proprio in questo giorno. Niente paura, se il vostro lui o la vostra lei sono lontani: gli organizzatori della manifestazione hanno previsto anche questa spiacevole evenienza, cui hanno pensato di rimediare mettendo a disposizione il servizio Love Express: basterà scrivere una speciale cartolina d’amore e Cioccolentino la spedirà per voi. Invece, per chi non riesce a stare fermo neanche nei periodi di festa, nei giorni dedicati alla manifestazione per gli sportivi (e per coloro che vorranno smaltire tutto il cioccolato ingurgitato) ci sarà un torneo di calcio e un altro di rugby. Tutti gli eventi si terranno all'interno delle vie e piazze più importanti della città di Terni, come piazza della Rerpubblica, corso Tacito e largo Villa Glori.
É una delle manifestazioni più dolci di questo San Valentino, si chiama Cioccolentino e si svolge a Terni. In programma una serie di piccoli eventi dedicati al cioccolato e all’amore.
"Il 56 per cento dei contagiati dal Coronavirus è asintomatico", a dirlo è il virologo Fabrizio Pregliasco che intervistato da Fanpage.it ha fatto luce su quale sia l'attuale situazione rispetto ai nuovi contagi che hanno fatto registrare un netto aumento. Si tratta di una percentuale alla quale seguono i cosiddetti pauci sintomatici, coloro che presentano sintomi lievi come malessere generale e stanchezza, che si attestano al momento al 16 per cento, ci sono poi colori i quali presentano sintomi lievi, ovvero che hanno chiari segni e sintomi di malattia ma non tali da richiedere il ricovero ospedaliero (questi sono il 21 per cento). Infine ci sono coloro che hanno sintomi importanti che si attestano al 7 per cento, questi hanno sintomi gravi tali da richiedere il ricovero ospedaliero e in alcuni casi (qui la percentuale è sotto l'1 per cento) anche la terapia intensiva. Dottor Pregliasco i dati sono in continua crescita, se e quando si potremo avere dei miglioramenti dopo l'ultimo Dpcm? I dati sono preoccupanti ma ci dicono anche che nell'arco di 8 giorni possiamo arrivare ad avere i primi risultati frutto di queste nuove misure restrittive. Ciò a cui dobbiamo guardare resta comunque l'Rt (l'indice di contagio del virus, ovvero il tasso di contagiosità n.d.r.) che ci fornisce risposte più chiare a livello statistico ed è questo che deve diminuire. In questo senso ci dirà quanto sono state efficaci le misure applicate. In Lombardia però c'è una percentuale che continua a crescere, ed è quella che riguarda il rapporto tra positivi e tamponi effettuati passata in dieci giorni dal 7,9 al 16,7 per cento. Sì, questo perché il virus si sta diffondendo, è evidente. È un indicatore non piacevole della diffusione del virus. Però è anche vero che questa percentuale ci permette di standardizzare la diffusione del numero di casi: in questo senso possiamo dire che più positivi troviamo e meno c'è la possibilità di contagio perché sappiamo che ci sono e dove sono. In molti casi però il contact tracing, come ha denunciato anche Ats Milano Città Metropolitana, è ormai saltato. Sì, è vero. Questo accade in aree metropolitane come quella di Milano in cui in cui c'è movimento, e c'è ormai da mesi. Quindi i nuovi positivi chi sono?
I casi da Coronavirus continuano ad aumentare in tutta Italia e soprattutto in Lombardia, di fatto la prima regione per nuovi contagi. Il virologo Fabrizio Pregliasco, intervistato da Fanpage.it, ha chiarito che il 56 per cento delle persone contagiate è asintomatico e che la percentuale di chi presenta sintomi lievi è al 21. “Per assistere a un miglioramento dobbiamo attendere almeno otto giorni – ha spiegato – ma siamo pronti al fatto che l’ultimo dato a migliorare sarà quello dei morti”.
Risulta evidente che il legislatore Rientrano in questo schema la mediazione (obbligatoria) e la negoziazione assistita, il terzo tassello di questo sistema alternativo al procedimento è sicuramente l'arbitrato (rituale o irrituale). Mentre, però la mediazione e la negoziazione hanno avuto leggi specifiche, l'arbitrato non ha avuto dal legislatore lo stesso trattamento diretto, quanto meno, all'agevolazione (obbligatorietà e/o semplificazione e(o incentivazione) giuridica dell'istituto. L'arbitrato non è sconosciuto all'ordinamento, ma è stato regolato dal codice di procedura civile con gli articoli da 806 a 840 cpc. L'arbitrato si distingue in arbitrato rituale ed irrituale. Secondo la giurisprudenza della Cassazione formatasi in relazione alla disciplina in vigore precedentemente alla riforma del 2006 (e della riforma della legge n. 5 del 1994), l'arbitrato rituale aveva natura di giudizio, rimesso in via sostitutiva, rispetto alla giurisdizione ordinaria, alla competenza di un soggetto diverso dal giudice, ed era caratterizzato dal concludersi con un "lodo" idoneo ad ottenere efficacia di sentenza esecutiva. Viceversa l'arbitrato irrituale era un mezzo di rimessione agli arbitri della soluzione di controversie in via negoziale, mediante un negozio (di accertamento o transattivo) fondato sul potere dispositivo delle parti trasferito agli arbitri. Quindi, per distinguere se le parti avessero deciso di avvalersi di un arbitrato rituale o irrituale bisognava comprendere se le parti avessero inteso affidare agli arbitri una funzione sostitutiva di quella propria del giudice ordinario, derogando alla sua competenza, ovvero conferire loro un mandato a definire la controversia sul piano negoziale, dovendosi optare, nel dubbio, per l'irritualità dell'arbitrato, in considerazione dell'eccezionalità della deroga alla competenza del giudice ordinario. Dopo la riforma dell'arbitrato ad opera della legge n. 40 del 2006 ( e della legge n. 5 del 1994) deve ritenersi che il "dictum" arbitrale, anche nell'arbitrato rituale, va considerato un atto di autonomia privata, estraneo all'esercizio della giurisdizione, ad avvalersi della quale le parti rinunciano con il compromesso o la clausola compromissoria. Ne deriva che, secondo tale orientamento interpretativo, non vi è una differenza ontologica fra l'arbitrato rituale e quello irrituale, avendo entrambi gli atti conclusivi natura di atti di autonomia privata e configurandosi in entrambi i casi la devoluzione della controversia ad arbitri come rinuncia all'azione giudiziaria ed alla giurisdizione dello Stato, nonché come opzione per la soluzione della controversia sul piano privatistico, attraverso il "dictum" di soggetti privati. Con la conseguenza che la distinzione tra arbitrato rituale e arbitrato irrituale non può fondarsi sul rilievo che nel primo, a differenza che nel secondo, le parti abbiano demandato agli arbitri una funzione sostitutiva di quella del giudice.
La Cassazione del 11.2.2015 n. 2664 ha stabilito che l’assenza di terzietà dell’arbitro irrituale designato con mandato collettivo deve essere proposta mediante l’azione di cui all’art. 1726 c.c., ossia prospettando una giusta causa di revoca, nonché la conseguente nullità della determinazione che sia stata adotta.
C’era da aspettarselo, forse, la nuova manovra fin dall’inizio non ha avuto vita facile, dopo i provvedimenti più disparati, le varie decisioni e i passi indietro, i numerosi incontri e le continue riscritture, alla fine qualcosa a danno dei lavoratori andava pur fatto. Questa volta non si tratta di semplici proposte o iniziative personali di qualche parlamentare che i media hanno travisato, come si è lamentato il Ministro Tremonti ieri. A decidere questo nuovo provvedimento è stata la Commissione bilancio del Senato, che ieri ha approvato un emendamento della maggioranza all'articolo 8 della Manovra. La modifica molto semplicemente prevede che, per il futuro, tutte le aziende potranno stabilire accordi locali con le associazioni sindacali più rappresentative di quella realtà e tali intese "operano anche in deroga alle disposizioni di legge" ma anche alle “regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro”. Non solo, le associazioni "territoriali" avranno la possibilità di realizzare specifici accordi che avranno “efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati” su temi importanti come “le mansioni del lavoratore, i contratti a termine, l'orario di lavoro, le modalità di assunzione e le conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro”. Le uniche esclusioni riguardano alcune norme generali a tutela di diritti e interessi superiori, come il matrimonio o la gravidanza. Soprattutto quello sul rapporto di lavoro, è un ulteriore tentativo, già provato varie volte da questo Governo, di eliminare l’obbligo della giusta causa o del giustificato motivo per il licenziamento di un dipendente di un’azienda con più di 15 dipendenti. Solo che questa volta si afferma che a decidere l’eliminazione saranno di volta in volta i sindacati e l’azienda locale con accordi preventivi. Non si capisce bene che vantaggi porterà in termini economici questo nuovo provvedimento in un mercato del lavoro come il nostro, praticamente fermo e con una massiccia precarietà. L’unico risultato certo per il momento è che incrementerà notevolmente lo scontro sindacale con la Cgil, del quale, in questo periodo di crisi, si sarebbe fatto davvero a meno. Come si può capire gli attacchi più feroci al provvedimento sono arrivati dalla segretaria della Cgil Susanna Camusso, che ha parlato di “volontà di annullare il contratto collettivo nazionale di lavoro e di cancellare lo Statuto dei lavoratori, in violazione dell'articolo 39 della Costituzione e di tutti i principi di uguaglianza sul lavoro”. Dalla Cgil quindi sono sempre più convinti delle ragioni dello sciopero generale di domani contro i provvedimenti della manovra economica. Contro la Camusso, invece, gli altri due maggiori sindacati italiani, Cisl e Uil, che sono contrari allo sciopero e si dichiarano soddisfatti per il recepimento dell'accordo interconfederale di giugno, che con l'emendamento anche da loro sollecitato, evita la costituzione di sindacati di comodo. Come spiega Paolo Pirani della Uil “rischi per la Costituzione, già paventati a seguito dell'accordo di Pomigliano, non ce ne sono stati né ce ne saranno”. Ecco l’accordo della Fiat a Pomigliano potrebbe essere la chiave di lettura, la Confindustria da allora ha chiesto a gran voce che questo nuovo tipo di accordo fosse istituzionalizzato e a tutte le aziende venisse dato questo vantaggio come accaduto alla Fiat.
La Commissione bilancio del Senato ha approvato ieri un emendamento alla Manovra che permetterà alle aziende di stipulare accordi locali con i sindacati, che agiranno in deroga alle leggi e ai contratti nazionali.
Il passato può sempre tornare. Si parla molto in queste ore delle parole che Tiziano Ferro ha indirizzato a Fedez, accusandolo di bullismo e omofobia per i contenuti di una sua vecchia canzone. Accusa davanti alla quale Fedez non si è tirato indietro, scusandosi pubblicamente se il contenuto della canzone abbia potuto offendere Tiziano Ferro. Ma a quale canzone stiamo facendo riferimento? A ricordare il titolo è lo stesso Fedez nel suo fiume di storie Instagram. Si tratta di Tutto il contrario, canzone che Fedez stesso ha ricordato di aver scritto circa dieci anni fa. All'inizio della canzone la frase incriminata che è valsa a Fedez l'accusa di omofobia e bullismo da parte del cantante di Latina: "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing, ora so che ha mangiato più wurstel che crauti". "Una canzone che ho scritto quando avevo 19 anni […] a 19 anni siamo tutti persone diverse e ci esprimiamo con toni completamente diversi", così Fedez ha chiesto scusa a Tiziano Ferro, dicendosi dispiaciuto rispetto alla possibilità che abbia potuto fraintendere il senso di quelle parole. Anche perché, aggiunge Fedez, "all'inizio di quella canzone io dico che mi interessa il coming out di Tiziano Ferro proprio con l'intento di dire che per le preferenze sessuali di un artista sono accessorie rispetto al giudizio che do all'artista". Il video su Youtube Tutto il contrario risale al 2011, con un Fedez in tutte le salse che si occupava della regia, delle riprese e del montaggio. Ad oggi conta più di 11 milioni di visualizzazioni e quello in cui è stata scritta è stato un periodo fortemente segnato dalla decisione di Tiziano Ferro di condividere pubblicamente la propria omosessualità. Un gesto di rottura di cui si parlò molto, anche perché proveniva da un artista incredibilmente famoso, anche e soprattutto perché amato dal pubblico femminile.
In queste ore non si fa che parlare dell’attacco di Tiziano Ferro a Fedez, colpevole in passato di aver usato nei suoi confronti atteggiamenti da bullo e omofobi. Il rapper ha risposto scusandosi e ricordando che si tratta di una canzone di dieci anni fa, scritta con la scrittura dissacrante di un 19enne. Ma di cosa parla, esattamente, “Tutto il contrario”?
Non ci sarebbe stato del sesso orale nell’armadio tra Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser. La decima puntata del Grande Fratello Vip entra immediatamente nel vivo con la precisazione di Ilary Blasi che, dopo aver convocato la coppia in confessionale, mostra al pubblico la scena completa che tanto ha fatto scalpore nel corso dell’ultima settimana. Mostra la sorella di Belén e il suo nuovo fidanzato che si appartano nell’armadio per sfuggire alle telecamere, per poi uscirne subito dopo con tranquillità, senza che alcun gesto lasci pensare che sia accaduto quello che il pubblico ha pensato fosse accaduto. “Queste immagini non sono andate in onda, speriamo di aver fatto chiarezza anche di fornte ai più maliziosi” ha commentato la conduttrice. Al momento la protesta contro Cecilia e Ignazio è ancora infuocata. Sui social l’hashtag #ceciliaeignaziofuori è ancora in TT, un chiaro segnale del fatto che il pubblico punta adesso a dividere la nuova coppia del reality. Ilary è la prima a esserne consapevole e, quindi, in un ultimo tentativo di tutela a beneficio dei due, ha invitato il pubblico a non rumoreggiare troppo di fronte ai due. Non era mai accaduto prima per nessun altro concorrente. Quando Cecilia e Ignazio hanno raggiunto il confessionale, la conduttrice ha chiesto a Cecilia come si vede da qui a due anni e se Moser resta contemplato nella sua vita. La Rodriguez ha preferito procedere con cautela: “Tra due anni? Non lo so, mi vivo la giornata. Mi auguro di arrivare tanto avanti con lui”.
Ilary Blasi, consapevole della protesta montata fori dalla Casa del Grande Fratello Vip a proposito di Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, invita il pubblico del reality a non rumoreggiare troppo di fronte alla coppia. Si chiarisce, inoltre, la scena del presunto sesso orale nell’armadio.
Al “Grande Fratello Vip” esistono squalificati di serie A e quelli di serie B. Lo dimostra puntualmente quanto sta accadendo nella quinta puntata del reality, quando la conduttrice Ilary Blasi ha accolto in studio una Pamela Prati trionfante. Pamela, per i pochi che non lo ricordassero, è stata squalificata la scorsa settimana per aver contravvenuto alle regole del gioco. L’ex ballerina del Bagaglino, recidiva perché squalificata da un altro reality in passato, aveva cercato di scappare dalla Casa del GF e, ormai preda dell’insofferenza, si era rifiutata di sottostare al regolamento firmato prima del suo ingresso nel gioco. Per questi motivi la produzione del reality si era vista costretta a invitarla a uscire. Il pubblico del reality sa bene che, fin dall’inizio, i concorrenti squalificati dal gioco non hanno più la possibilità di restare sotto i riflettori. Quando un concorrente viene espulso dal gioco, qualunque sia la motivazione, gli viene tolta la possibilità di rientrare in studio e sedere tra gli eliminati. Con Clemente Russo, eliminato per gli insulti a Simona Ventura, è andata proprio in questo modo e infatti il campione non è più comparso in trasmissione da quel momento in poi. Quando si tratta di Pamela Prati, però, le regole cambiano improvvisamente. L’assunto secondo il quale “una squalifica è una squalifica” nel suo caso decade. Dopo aver tenuto banco nel corso dell’ultima puntata e aver monopolizzato l’attenzione del pubblico, l’ex soubrette del Bagaglino è stata magicamente riammessa in studio e oggi siede tra gli eliminati insieme a Costantino Vitagliano. Perché mai questa differenza tra loro se le regole secondo le quali giocano i concorrenti sono uguali per tutti? È la prima volta nella storia del “Grande Fratello” che accade qualcosa del genere. Prima di fare un’eccezione per la squalificata Pamela Prati, a nessuno dei concorrenti squalificati al GF era stata data la possibilità di sedere tra gli eliminati in studio. Nel 2011 furono addirittura 3 i concorrenti a essere espulsi dal gioco a causa di una bestemmia: Pietro Titone, Matteo Casnici e Massimo Scattarella. Nessuna redenzione in diretta tv per loro, che furono praticamente cancellati dal gioco. Anche a Paolo Mari, squalificato per comportamento scorretto, non fu data la possibilità di riscattarsi, così come a Daniel Mkongo e Guido Genovesi. A Clemente Russo è stato applicato lo stesso concetto, mentre per la Prati si è fatta un’eccezione, la stessa che ha dimostrato al GF è davvero tutto possibile, basta avere – e saper offrire – i numeri giusti.
Al “Grande Fratello Vip” c’è squalifica e squalifica. Quella di Clemente Russo, evidentemente, pesa più di quella di Pamela Prati perché alla showgirl, diversamente dal campione, è stato concesso di rientrare in studio.
Una giovane donna è stata arrestata dalla polizia a Catania con l'accusa di avere ucciso il proprio figlio di tre mesi lanciandolo a terra. Il neonato è morto in ospedale, lo scorso 15 novembre, il giorno successivo al ricovero per le ferite riportate alla testa. La notizia dell’arresto della giovane mamma, una ventiseienne, è stata resa nota oggi dopo che personale del commissariato Borgo Ognina ha eseguito nei confronti della donna un'ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip, su richiesta della Procura, per omicidio aggravato dall'avere agito contro il discendente. Da quanto ricostruito, a metà novembre il neonato era stato portato nel pronto soccorso del Cannizzaro, dove era stato intubato, e poi trasferito nella rianimazione della Neonatologia del Garibaldi-Nesima, dove è deceduto il giorno dopo il ricovero. La prima versione della mamma del piccolo – Inizialmente la madre aveva riferito che il figlio “si era fatto male cadendole accidentalmente dalle braccia a causa di una spinta che si era dato da solo”. Poi però in un secondo momento, attraverso l'audizione, da parte della Procura e della polizia, di tutti i soggetti intervenuti nell'immediatezza e dei fatti, e della stessa donna sentita alla presenza del difensore di fiducia, è emerso che la caduta del bambino non era stata accidentale ma che era stata la stessa madre a scaraventarlo a terra con forza. Le indagini del commissariato di polizia Borgo-Ognina sono state coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Ignazio Fonzo, che coordina il dipartimento reati contro le persone, e dal sostituto Fabio Saponara. Avevo la “mente oscurata e non so spiegare cosa è successo”, ma sicuramente “non volevo uccidere mio figlio, non ho mai pensato di ucciderlo” perché “io lo amavo”, è quanto la ventiseienne ha detto nell'interrogatorio davanti ai Pm. Ai magistrati, ricostruisce il suo legale, l'avvocato Luigi Zinno, la donna ha detto di “essersi sentita male” e che la sua intenzione era di “gettarlo sul letto e non per terra”. Tutto è avvenuto nella casa della nonna paterna della giovane mamma che non è sposata e che al figlio aveva dato il proprio cognome. L’avvocato ha detto che è stata lei stessa a chiamare aiuto. Sono arrivati subito sua nonna, un’anziana di ottantacinque anni, e suo padre e a loro ha detto che il piccolo gli era scivolato dalla mani ed era finito a terra. “Quel giorno stava male – ha aggiunto l’avvocato – e aveva chiamato suo padre, che era al lavoro, per dirgli se poteva tornare a casa. La signora aveva avuto un'infanzia dolorosa per la morte della madre, che ha perso quando aveva 11 anni. Quando è rimasta incinta è andata a vivere con la nonna” Secondo il legale la donna ora in stato d’arresto ha sofferto di una grave forma di depressione post partum, “che ha aggravato la sua condizione di persona fragile psicologicamente”. Per questo il padre le aveva fissato degli incontri con specialisti, ma lei non sarebbe andata.
Una donna di 26 anni è stata arrestata dalla polizia a Catania con l’accusa di avere ucciso il proprio figlio di tre mesi lanciandolo a terra. Il neonato è morto in ospedale lo scorso 15 novembre, il giorno dopo il ricovero per le ferite riportate alla testa. La notizia è stata resa nota solo oggi: inizialmente la mamma aveva detto che il figlio era accaduto accidentalmente dalle sue braccia.
Anche se prendere l'aereo ormai è considerata una delle cose più semplici che ci siano, c'è chi ancora non riesce a superare la paura di volare. Crisi ed improvvisi attacchi di panico sono all'ordine del giorni per chi non riesce ad immaginarsi sopresi in area. La continua necessità delle persone di spostarsi in modo veloce e spesso anche più econimico rispetto ad altri mezzi di trasporto, obbliga anche chi soffre di areofobia a salire a bordo. La EasyJet, una delle più importanti compagnie low cost, ha pensato anche a questa categoria di persone attivando dei corsi per superare la paura di volare, ma la cosa più particolare è che questi corsi si svolgono proprio mentre l'aereo è in volo. In passato EasyJet già aveva predisposto delle lezioni on line per chi ha paura di volare, ma quest'anno ha inaugurato dei veri e propri corsi che sono attivi dal 17 Febbraio all'8 Aprile in Inghiletrra (per ora). I corsi fanno parte del progetto "Fearlessflyer" e l'iscrizione costa 199 sterline, anche se c'è la possibilità di portare un amico al costo di sole 80 sterline. La prima sezione del corso è portata avanti da Lawrence Leyton, terapista specializzato in fobie, che sulla terraferma insegnerà ai partecipanti dei trucchi per controllare i nervi prima di salire a bordo di un aereo. Qusta prima fase si conclude con il discorso di uno dei piloti più aziani della compagnia, che cercherà di far capire nello specifico le sensazioni che si provano mentre l’aeromobile è sospeso nel vuoto. La seconda parte, invece, si sviluppa proprio durante un volo aereo, quindi i partecipanti dovrammo mettere in pratica quanto imparato durante le lezioni teoriche.
La compagnia low cost EasyJet ha attivando dei corsi per superare la paura di volare, ma la cosa più particolare è che questi corsi si svolgono proprio mentre l’aereo è in volo.
Il presidente del Consiglio Conte ha anticipato pochi minuti fa alla Camera nuove misure più stringenti per contrastare l'emergenza coronavirus in Italia. Il nuovo dpcm dovrebbe nelle prossime ore, dopo che il governo avrà ascoltato e attentamente valutato i rilievi del Parlamento. Alle 17 Conte riferirà al Senato sulle nuove misure, che saranno differenziate per Regioni, e verranno modulate sulle differenti criticità, intervenendo in un'ottica di prudenza per mitigare i contagi. L'intenzione è quella di evitare "spostamenti da e per le Regioni con elevati coefficienti di rischio, tranne che per comprovate esigenze lavorative e di studio, di salute, di necessità". Tra le misure illustrate, che saranno valide per tutto il territorio nazionale, c'è l'ampliamento della didattica a distanza: sarà obbligatoria al 100% per la scuola secondaria superiore. Fino ad ora, con il precedente dpcm, la dad per le superiori era stata portata ad "almeno" il 75% delle attività. Adesso invece gli studenti delle superiori, che sono anche quelli che maggiormente affollano i mezzi pubblici la mattina per recarsi a scuola, dovranno seguire le lezioni da casa: "Prevediamo anche la possibilità che le scuola secondarie di secondo grado possano passare anche integralmente alla didattica a distanza, sperando che possa essere una misura temporanea", ha detto. Ci sarà anche un coprifuoco, ma il presidente del Consiglio non ha indicato un orario: come vi abbiamo spiegato l'intenzione del governo è quella di stabilire un limite alla circolazione delle persone dalle 21. Italia viva invece spinge per fissare un coprifuoco non prima delle 22. Sempre per le misure che riguardano il mondo della scuola Conte ha fatto sapere che il commissario Arcuri "ha acquistato 10 milioni di test rapidi che verranno distribuiti a Asl e medici di medicina generale, destinati anche alla scuola, in modo da ridurre le quarantene". Saranno inoltre individuate tre aree, "corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio: l'inserimento di una regione all'interno di un'area avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute e dipenderà solo dal coefficiente di rischio quale certificato dall'Iss. Sarà poi possibile entrare e uscire da una fascia all'altra, sempre con un'ordinanza del ministero".
Nuove misure anti Covid per il mondo della scuola: con il nuovo dpcm che il presidente del Consiglio dovrebbe firmare nelle prossime ore arriva l’obbligo per la scuola secondaria di secondo grado di passare al 100% della didattica a distanza. “Speriamo possa essere una misura temporanea”, ha detto Conte.
"Ho parlato con gli autori, direi che ci siamo: il 20 gennaio si parte". Rocco Siffredi conferma a Il Messaggero riferendo di trattative ormai avanzate con l'Isola dei Famosi 2015 e, in attesa di un comunicato ufficiale, possiamo così essere sicuri del fatto che il pornodivo sarà in Honduras per partecipare all'atteso rilancio del format. Un'edizione che parte con i favori dell'attesa creata dal cambio di rete e dal cambio di conduzione. Ci si aspettava un cast con il botto dopo il passaggio a Mediaset, e per adesso la strada intrapresa dagli autori sembra essere quella giusta. Nato a Ortona, il 4 maggio 1964, Rocco Siffredi è da 30 anni il più famoso pornoattore italiano. Apparso in più di 1300 pellicole, è sposato dal 1993 con l'ex collega Rózsa Tassi, nota in Italia come Rosa Caracciolo, e dalla quale ha avuto due figli, Lorenzo e Leonardo. Personaggio amato da un pubblico trasversale, il "toro di Ortona" rappresenta un personaggio di primissimo piano per il roster di partenza del nuovo show condotto da Alessia Marcuzzi. La rosa dei nomi che andranno a formare i 12 naufraghi è ancora in via definizione.
Il format dal 20 gennaio su Canale 5 mette a segno un grande colpo: Rocco Siffredi sarà il primo naufrago in Honduras.
Max Pezzali si appresta a festeggiare vent'anni di carriera. Per farlo ha scelto un modo tutto speciale. Ha voluto condividere questa ricorrenza con persone che hanno significato tanto per lui o che hanno rappresentato dei veri e propri pilastri della musica italiana. Da questa idea nasce Max 20, un nuovo album composto da 5 inediti e 14 duetti. Sarà disponibile da martedì 4 giugno. Repubblica lo ha intervistato per parlare di questo progetto. Due dei cinque inediti sono scritti insieme a Mauro Repetto che, come molti ricorderanno, formava insieme a Pezzali, i mitici 883. Gli artisti che, invece, duetteranno con lui sono: Eros Ramazzotti, Jovanotti, Edoardo Bennato, Gianluca Grignani, Claudio Baglioni, Cesare Cremonini, Nek, Elio, Raf, Francesco Renga, Giuliano Sangiorgi, Antonello Venditti, Davide Van De Sfroos e persino Fiorello. Della scelta di duettare con questi artisti dice: "L'idea di chiudere una sorta di ventennale di canzoni con questi amici che sono anche dei miti della musica italiana, in qualche modo è un regalo a me stesso. Tanti anni fa, non avrei mai pensato di durare più dello spazio di tre mesi, della stagione estiva del '92. Trovarmi oggi a interpretare questi pezzi con i monumenti della musica, è una bella soddisfazione. Un modo per consegnare a mio figlio un cd per cui un domani potrà dire ‘mio padre faceva questo in quei vent'anni di lavoro" Tra i cinque inediti, ci sono brani che affrontano temi sociali. Della situazione attuale dell'Italia dice: "E' un momento in cui ci siamo improvvisamente scoperti tutti americani, per cui abbiamo pensato che in politica come in tutto il resto sia più importante essere cool che dire la verità. La politica è diventata una sorta di operazione di marketing dove non è importante il contenuto ma il contenitore, in cui le elezioni si possono perdere anche solo per il colore della cravatta sbagliato, come succede in America. Questo, secondo me, è qualcosa che per certi versi fa anche ridere ma è pericoloso perché nei momenti di grandi svolte epocali servono i contenuti. Non si esce da tutto questo con il fattore coolness, si esce con politiche serie che permettano di affrontare la realtà." Il cantante, in politica, difende la sincerità:
Max 20 è il titolo dell’album con cui Max Pezzali celebra vent’anni di carriera. 5 inediti e 14 duetti con i più grandi artisti italiani, da Baglioni a Sangiorgi, da Venditti a Jovanotti. Ci sarà, persino un duetto con Fiorello. Intervistato da Repubblica, il cantante ha parlato di questo progetto e dell’attuale situazione politica italiana.
E’ a un passo dall’entrare nel Guinness dei primati come serie più longeva della storia della tv, avendo pareggiato il record di Gunsmoke ed essendo a un anno di distanza dai Simpson: Law & Order – I due volti della giustizia è la serie più duratura della storia della televisione, resistendo da 20 stagioni e da 456 episodi. Ed è un vanto per il network NBC, che ha prodotto una delle serie più importanti dell’intero panorama televisivo. Serie che torna sugli schermi italiani con la sua 17^ stagione, che per la prima volta da quando lo show è giunto a noi – nel ’93 – approda in prima serata, cambiando anche rete: da Rai 2 a Rai 3, che con la serie poliziesca sostituisce il vuoto creato dalla fine della quinta stagione di Medium. Creata da Dick Wolf, il padre del genere procedurale (quello cioè in cui si seguono le procedure tecniche e legali dei casi polizieschi) di cui il vertice è C.S.I. (la cui decima stagione vede un triplo crossover), la serie ha la particolarità di essere divisa nettamente in due: in ogni episodio la prima parte racconta le indagini della polizia alla scoperta dell’assassino di turno, la seconda segue le battaglie legali dei procuratori per assicurare i colpevoli al carcere, ma anche per dirimere le molte questioni che ogni caso solleva. Una serie fondamentale per il realismo con cui gli autori si sono ispirati alla cronaca, per la lucidità nell’analisi dei risvolti morali e politici insiti nel sistema giudiziario americano, per l’uso accorto della macchina a mano e delle poche e significative musiche di commento. Tra i meriti della serie poi, oltre all’aver creato un numero quasi sterminato di spin-off e varianti (da Unità vittime speciali a Criminal Intent, da Il verdetto a Conviction fino alla versione britannica), la gestione di cast sterminati e perfetti, sempre in movimento: tra i molti interpreti di poliziotti e avvocati è obbligatorio ricordare il defunto Jerry Orbach, nel ruolo del mitico detective Briscole, Chris Noth – il Mr.Big di Sex & The City, di cui sta per arrivare il seguito con annesso trailer – e Sam Waterston nei panni del procuratore McCoy. Attori efficaci e storie appassionanti: il top della tv. Che possiamo tornare a gustarci da giovedì su Rai 3.
La serie più longeva d’America torna da giovedì 22 in prima serata su Rai 3 con la diciassettesima stagione in prima assoluta.
WhatsApp, l'applicazione di messaggistica istantanea acquisita da Facebook per 19 miliardi di dollari, nel corso del 2013 ha registrato una perdita di 138 milioni di dollari. A fronte della grossa perdita i responsabili del servizio di instant messaging sono riusciti a ricavare "solo" 10 milioni di dollari grazie al canone di utilizzo del servizio da 0,89 centesimi l'anno. I risultati sono stati rilasciati nella giornata di oggi in una nota che è stata presentata alla Securities and Exchange Commission statunitense. Mark Zuckerberg non sembra però molto preoccupato dell'andamento negativo di una delle applicazioni più popolari per smartphone. Secondo un'attenta analisi realizzata dal New York Times, la perdita da 138 milioni di dollari deriva da diversi fattori tra cui le spese per lo sviluppo del servizio (77 milioni), i costi amministrativi (18,6 milioni) ed il pagamento degli stipendi dei 55 dipendenti per un totale di 148 milioni ai quali vanno sottratti i 10 milioni ricavati dagli abbonamenti a WhatsApp che portano dunque la perdita a 138 milioni.
WhatsApp, l’applicazione di messaggistica istantanea acquisita da Facebook per 19 miliardi di dollari, nel corso del 2013 ha registrato una perdita di 138 milioni di dollari.
Wanna Marchi è tornata e dal momento in cui è uscita dal carcere, non sembra minimamente intenzionata a fermarsi. Intervistata da Ettore Petraroli e Rosario Verde per la trasmissione radiofonica "I radioattivi" in onda su Radio Club 91, la televenditrice più celebre d'Italia ha annunciato il suo prossimo matrimonio. Top secret il nome del suo futuro marito e anche i dettagli della cerimonia con la stessa Wanna che non ha voluto svelare i tempi ne' i modi in cui le nozze saranno organizzate. Una cosa, però, ha voluto precisarla: Mi sposo ma in gran segreto: anche se siamo vecchi ci amiamo. Ma non sono un confetto, non aspettatevi l'abito color pastello e chissà forse a Napoli, città che amo in assoluto. Grande è la curiosità nata intorno al nome del suo futuro marito che non dovrebbe essere l'ex e suo presunto ultimo compagno Francesco Campana, finito anche lui nelle vicende giudiziarie che hanno portato la Marchi in carcere. Della vita privata di Wanna si è sempre saputo pochissimo. L'ex regina delle televendite ha fatto in modo di tenere riservato il suo spazio privato, a differenza della figlia Stefania, chiacchierata anche per le scelte realizzate in campo sentimentale (l'ultima delle quali l'ha postata a comparire con il suo ex di fornte alle telecamere di Striscia la Notizia). Nella stessa intervista, Wanna è sembrata essere carica del solito buonumore e a chi l'ha ascoltava, ha consigliato: Che ci importa delle cartelle esattoriali. Buttatele. E se tornano, scappate.
Wanna Marchi si sposa e lo fa in gran segreto. È stata lei stessa a raccontarlo ma ha aggiunto: “Non aspettatevi l’abito color pastello”.
Il rapper Lil Wayne è stato trovato privo di sensi nella sua camera d'albergo di Chicago a seguito di una serie di violenti attacchi che lo hanno colpito la scorsa notte, come riporta TMZ che ha avuto conferme anche dai suoi rappresentanti. Il rapper, che soffre di epilessia, è stato subito trasportato in ospedale dove è stato colpito da un altra crisi e ha dovuto cancellare l'esibizione prevista a Las Vegas, anche se il suo staff aveva cercato di farlo dimettere in tempo per non perdere l'esibizione. I dottori, però, non hanno accordato il permesso, spiegando che il rapper avrebbe dovuto stare qualche giorno in più sotto controllo in ospedale, appunto, anche perché già in passato il cantante aveva sofferto di crisi epilettiche mentre era in volo e avrebbe rischiato molto anche questa volta. Sono anni che Wayne combatte contro la malattia che già in passato lo ha portato a cancellare alcuni concerti, come avvenne lo scorso anno proprio a Las Vegas. Parlando di questi attacchi Dwayne Michael Carter Jr, vero nome del rapper, nel 2013, a seguito di una serie violenta di attacchi che lo portarono quasi alla morte, spiegò:
Colpito nuovamente da violenti attacchi epilettici, il rapper americano Lil Wayne è stato trovato privo di sensi nella sua camera d’albergo, prima di essere ricoverato in ospedale.
La Nuova Zelanda è scossa in queste ore per via del terribile attentato terroristico che ha colpito la città di Christchurch, dove due moschee sono state colpite da una sparatoria che ha provocato la morte di 49 persone. Grandissimo è il dolore manifestato da Russell Crowe, forse il più famoso personaggio proveniente dallo Stato dell'Oceania. Nativo di Wellington, l'attore ha pubblicato un messaggio commosso su Twitter. Benché si sia trasferito in Australia ancora bambino, è rimasto molto affezionato al suo Paese di origine. Morti senza senso, inutili e crudeli. Il mio cuore si spezza per tutte le famiglie coinvolte, e per la bella gente della Nuova Zelanda, ai cui cuori questo dolore resterà legato, per molto tempo. Kia Kaha. Al di là delle parole di cordoglio, curioso è l'augurio che chiude il tweet. Quel "Kia Kaha" è una frase in lingua Maori – l'idioma della popolazione tribale autoctona della Nuova Zelanda – e significa "Siate forti". Resa nota dall'uso da parte del 28º battaglione Maori durante la seconda guerra mondiale, è molto utilizzata nei media (è presente in diverse canzoni) ed è associata a un'altra triste circostanza che afflisse la stessa città di Christchurch. Nel 2011 un forte terremoto colpì la località situata sulla costa orientale della nazione e "Kia Kaha" divenne la frase utilizzata per sostenere la città e ai suoi abitanti nel momento del bisogno. Peraltro, lo stesso Crowe ha sangue Maori nelle vene: una sua antenata dal lato materno apparteneva a questa etnia. Il massacro in Nuova Zelanda è stato compiuto da parte di due diversi commandi di militanti suprematisti bianchi, che hanno fatto fuoco nella Moschea di Al Noor e in quella di Masjid nell'ora della preghiera. Ad ora risultano 49 vittime di religione musulmana. A rendere la vicenda ancora più agghiacciante è la scelta, da parte dei terroristi, di filmare la scena dell'assalto in alcuni video da trasmettere online in diretta. Il particolare maggiormente inquietante per gli italiani è però un altro: sembra che sui caricatori degli assassini fosse scritto il nome di Luca Traini, l'uomo responsabile dell'attentato xenofobo di Macerata.
L’attore neozelandese manifesta cordoglio per il sanguinoso attentato che ha colpito il suo Paese d’origine: nella città di Christchurch, 49 morti di religione musulmana sono stati assassinati da alcuni terroristi di estrema destra. “Morti senza senso, inutili e crudeli”, scrive Crowe su Twitter.
Sia che raccontino storie di esseri demoniaci, che di sanguinosi serial killer o di bambole malefiche, i film horror sono uno dei generi cinematografi più amati, soprattutto dagli adolescenti, e che non conosce mai crisi. Per alcuni la visione di pellicole terrificanti può essere considerato un rito di passaggio, per altri è una prova di coraggio o più semplicemente un modo come un altro per fare colpo sul proprio partner. I motivi per cui i teenager sono così affascinati dal cinema dell’orrore sono tanti. Eccone almeno sei, che ci aiuteranno a capire perché il brivido è tanto amato dai ragazzi. #1 L’irresistibile fascino del proibito Gli adolescenti, si sa, sono allergici ai tabù. Se c’è qualcosa che è apertamente vietato, la loro curiosità comincia a crescere a dismisura e diventa incontenibile. Il fascino del proibito è di certo tra i motivi principali per cui i film horror, la cui visione è spesso interdetta ai minori, siano così amati da coloro che hanno dai 12 ai 19 anni, un’età, questa, in cui si è ribelli per definizione e le regole imposte dall’alto non piacciono. Non importa, poi, se ciò che si è visto sulle schermo fa paura ed è il motivo principale per cui di notte non si riesce a chiudere occhio, per colpa del clown di “It” o dell’assassino di “Psyco”: l’importante è soddisfare la propria sete di conoscenza. #2 Emozioni forti: l’horror è trasgressione Durante l’adolescenza si è sempre alla ricerca di emozioni forti che facciano allontanare dalla monotonia della realtà di tutti i giorni, dalla scuola alla famiglia agli amici. Un modo, in poche parole, per trasgredire dalla quotidianità, come sostiene il ricercatore James B. Weaver. E’ un po’ quello che succede quando si guarda un film horror: la visione di quelle scene cruente spaventa e provoca incubi, ma questo fa probabilmente sentire più vivi. #3 Rito di passaggio all’età adulta
Fascino del proibito, rito di passaggio all’età adulta, prova di coraggio o tattica di seduzione? Ecco perché da sempre il cinema horror piace ai teenager più di qualsiasi altro genere.
Incidente stradale nell'area verde di Paderno Dugnano, Comune in provincia di Milano. Il sinistro è avvenuto nella mattinata di oggi, mercoledì 2 giugno, giornata in cui si celebra la Festa della Repubblica. A rimanere coinvolta una famiglia, travolta da un'auto. Ad avere la peggio un bambino di tre anni, le cui condizioni di salute sono parse fin da subito gravissime e che, soccorso in eliambulanza con codice rosso, si trova ricoverato in ospedale. A restare feriti anche suo papà, un ventisettenne e l'automobilista alla guida della macchina, un settantenne. Secondo le informazioni apprese al momento in cui sono accaduti i fatti era tarda mattinata e la famiglia si trovava nell'area verde tra il Parco Lago Nord e il Parco Toti, quando, improvvisamente, una macchina, una Ford Focus di colore grigio scuro, è precipitata dalla strada sovrastante. Ancora da chiarire le cause del sinistro, al vaglio dei carabinieri, che hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto e che indagano sul caso, per verificare eventuali responsabilità da parte del conducente del veicolo, che ha perso il controllo alla guida senza riuscirsi a fermare in tempo.
Sono ore di apprensione per un bambino di tre anni soccorso in eliambulanza e in gravi condizioni al Papa Giovanni. La sua famiglia stamattina è stata travolta da un’auto nell’area verde di Paderno Dugnano in provincia di Milano. Feriti anche suo padre e il conducente della macchina, un uomo di 70 anni.
Pochi giorni fa le immagini shock di un confessionale in cui Elena Morali picchia De Giovanni. Una brutta lite tra i due scaturita da um gioco (uno scambio di pupe per una notte, in occasione del quale la scelta di Fulvio è ricaduta su Pasqualina Sanna). In molti pensano si tratti di altro: Elena è gelosa di Pasqualina Sanna e vedere il proprio secchione che sceglie proprio lei è stata la fatidica goccia… Fulvio ha perdonato la sua pupa, che si è anche scusata pubblicamente nella scorsa puntata (dove è stato imposto uno scambio di secchioni: da ora in poi Elena avrà Tassinari e Pasqualina De Giovanni). Il secchione picchiato ha subito perdonato il gesto della sua pupa, ma non ha gradito che la pupa, prima di menar le mani, abbia tirato fuori un suo problema personale (la morte di suo nonno). Elena Morali si vergogna profondamente di ciò che accaduto e ha deciso di rimediare chiedendo l'intervento di un esperto. Uno psicologo visiterà la pupa nella villa in cui è reclusa. Miss ciclismo 2008 ha ammesso che un comportamento del genere non le appartiene, e ha preteso di essere visitata al più presto. Una richiesta davvero bizzarra ma alquanto onesta. Come si dice, il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averne uno no?
Dopo la sfuriata dell’altro giorno, Elena Morali, rea di aver picchiato il suo secchione Fulvio De Giovanni, chiede l’intervento di uni psicologo.
Nella giornata di oggi, attraverso il sito web ufficiale del produttore di smartphone ZTE è stato annunciato il lancio del phablet Blade S6 Plus, un'evoluzione del dispositivo presentato in occasione del Mobile World Congress 2015 di Barcellona. Il nuovo ZTE Blade S6 Plus si differenzia dal Blade S6 per il display. Lo schermo del nuovo smartphone presentato da ZTE ha infatti un display da 5,5 pollici, sempre con risoluzione a 720p. Un'altra differenza rispetto al modello con display da 5 pollici mostrato al MWC 2015 di Barcellona riguarda la batteria, che è passata da 2.400 mAh a 3.000 mAh e che assicura quindi una maggiore autonomia allo smartphone.
Nella giornata di oggi, attraverso il sito web ufficiale del produttore di smartphone ZTE è stato annunciato il lancio del phablet Blade S6 Plus, un’evoluzione del dispositivo presentato in occasione del Mobile World Congress 2015 di Barcellona.
Romantica e quasi perfetta l’esterna tra Ramona Amodeo, la baby tronista napoletana, e Andrea Angelini, il giovane corteggiatore dal carattere deciso che le ha sempre saputo tener testa. Andrea accoglie Ramona su un campo da calcio con un megafono: “Ramona, che c’è lì in mezzo non c’è una bottiglia, non ti ricorda niente? E’ quella della prima esterna… visto che il nostro ballo in puntata non è stato proprio il massimo, ti andrebbe di ripeterlo?” Lui raggiunge lei, la prende in braccio, e i due si baciano appassionatamente. Poi, seduti sull’erba, lui le confessa di custodire gelosamente tutto ciò che le ricorda le esterne e i momenti passati con lei, dal biglietto della metro alla cartina del ristorante. Lei si commuove, ma le lacrime finiscono per frenarsi bruscamente quando lui cambia registro, alludendo alle segnalazioni secondo cui Ramona e Mario stanno insieme: “Adesso è tutto bello, però c’è anche una nota dolosa. Tu la conosci una certa Grazia? Dicono che le hai riferito che Mario sarà la tua scelta e che lei sa che tu e Mario vi vedete fuori dal programma”… Lei sbotta: "Mi avete rotto il c… con tutta questa storia… Se avessi già scelto sarei uscita di qui. Sicuramente Mario è il ragazzo che mi piace di più fino ad adesso, adesso ci sei anche tu”. Lui corre ai ripari e l’esterna finisce comunque bene. Poi, in studio, scatta la gelosia di Mario de Felice che definisce squallido il bacio appena visto, un po’ troppo “approfondito" per una ragazza che si definiva di sani principi… Poi, mentre Ramona balla con Andrea, Mario sceglie la corteggiatrice di Marcelo Fuentes, la bella Rajàa, per un ballo facendo infuriare Ramona: “Ma sei proprio uno str…, mi hai rovinato il ballo!”.
Dopo Mario, è la volta di Andrea. Un bacio appassionato tra lui e Ramona rimescola le carte.
A partire da domani, e molto probabilmente per tutta la prossima settimana, le condizioni meteo saranno variabili e a tratti perturbate: domani, domenica 3 gennaio, la parte più attiva della perturbazione attualmente presente sul nostro paese tenderà ad allontanarsi lasciando, tuttavia, alle sue spalle condizioni di instabilità atmosferica, con possibili precipitazioni o locali temporali lungo i versanti occidentali della penisola e delle isole maggiori. Nei giorni seguenti, tra martedì e mercoledì (giorno dell’Epifania), potrebbe affacciarsi sull'Italia una nuova perturbazione che dovrebbe interessare soprattutto la Sardegna, il Centro, il basso Tirreno e il Nord-Est, seguita a breve distanza da un altro impulso perturbato la cui traiettoria, però, non risulta ancora ben definita. È come di consueto il sito della Protezione Civile a pubblicare il bollettino con le criticità e le relative zone maggiormente interessate da fenomeni più intensi. Basilicata: Basi-A2, Basi-E2, Basi-E1, Basi-D, Basi-C Calabria: Versante Jonico Meridionale, Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Settentrionale, Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jionico Centro-meridionale Emilia Romagna: Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, Montagna emiliana centrale, Collina emiliana centrale, Pianura modenese di Secchia e Panaro, Pianura reggiana di Enza e Crostolo, Pianura reggiana di Po, Collina bolognese, Montagna bolognese Lazio: Aniene, Bacini Costieri Sud, Bacino del Liri Sardegna: Logudoro, Bacino del Tirso, Bacini Montevecchio – Pischilappiu Umbria: Chiani – Paglia Veneto: Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone Basilicata: Basi-A2, Basi-E2, Basi-E1, Basi-D, Basi-C Calabria: Versante Jonico Meridionale, Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Settentrionale, Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jionico Centro-meridionale Molise: Litoranea, Frentani – Sannio – Matese, Alto Volturno – Medio Sangro Puglia: Salento, Puglia Centrale Adriatica, Puglia Centrale Bradanica, Bacini del Lato e del Lenne Umbria: Medio Tevere, Chiascio – Topino, Chiani – Paglia, Nera – Corno, Trasimeno – Nestore, Alto Tevere
Nella giornata di domani, domenica 3 gennaio, la parte più attiva della perturbazione attualmente presente sul nostro paese si allontanerà lasciando, tuttavia, alle sue spalle condizioni di instabilità atmosferica, con possibili precipitazioni o locali temporali lungo i versanti occidentali della penisola.
Valeria Golino e Riccardo Scamarcio sono usciti dai radar del gossip dopo il tanto parlare per un matrimonio che, dopo le soffiate di paparazzi e giornalisti, non si è più celebrato. La stampa cartacea ha dato molte volte per finito l'idillio tra i due che, di fatto, non hanno fatto nulla per smentire le voci sempre più insistenti. E allora i due attori hanno messo il loro amore su un eremo, nessuno ha mai saputo più nulla sul loro conto e anche nelle uscite pubbliche hanno fatto vita a parte senza mai dire una parola sul loro rapporto. Riccardo Montolivo, giornalista di "Novella 2000", fa sapere che in realtà tra i due c'è ancora amore, o almeno il tentativo di ristabilire i rapporti. L'attrice avrebbe preso un volo da Roma per raggiungere il compagno in Puglia, a Polignano, dove i due hanno casa e da lì sarebbero andati in Grecia per una vacanza su un'isola privata. Stando ad alcune indiscrezioni i due avevano progettato di “fuggire” insieme su un’isola greca, ma qualcosa sembra essere andato storto. Qualcuno ha visto Scamarcio lasciare le coste italiane a bordo della sua barca, salpando dal porto di Otranto da solo, mentre la Golino, una volta arrivata in Puglia ha fatto perdere le sue tracce. Che abbia raggiunto Scamarcio con un aereo privato? Non si sa… fatto è che i due si sentono e stanno cercando di tornare insieme. La loro lunga relazione, durata 11 anni, era improvvisamente finita a febbraio, anche se entrambi ufficialmente non avevano mai confermato, ma nemmeno smentito. Ma ora, per la gioia dei loro fan, ecco che si riaccende la speranza di rivederli di nuovo innamoratissimi.
Valeria Golino e Riccardo Scamarcio sono usciti dai radar del gossip da un po’, ma stando alle ultime indiscrezioni starebbero riprovando ad andare d’accordo.
La prelazione agraria nell'ambito dell'impresa familiare coltivatrice Quando si discute della prelazione agraria l'attenzione è sempre focalizzata sull'analisi del diritto di prelazione del fondo confinante (in caso di vendita del fondo limitrofo) oppure sul diritto di prelazione del coltivatore diretto del fondo trasferito, ma la legge del 26 maggio 1965 n. 590 regola anche un'altra ipotesi di prelazione (meno famosa), con il conseguente diritto di riscatto, riconosciuto ai componenti dell'impresa coltivatrice familiare, ed avente ad oggetto le quote degli altri partecipanti alla medesima impresa familiare coltivatrice. La legge del 26 maggio 1965 n. 590 stabilisce che "se il componente di famiglia coltivatrice, il quale abbia cessato di far parte della conduzione colonica in comune, non vende la quota del fondo di sua spettanza entro cinque anni dal giorno in cui ha lasciato l'azienda, gli altri componenti hanno diritto a riscattare la predetta quota, sempreché l'acquisto sia fatto allo scopo di assicurare il consolidamento di impresa coltivatrice familiare di dimensioni economicamente efficienti". Il primo elemento che colpisce, oppure, meglio, il primo elemento che deve essere identificato è quello relativo alla nozione di impresa familiare coltivatrice espressamente richiamato dalla legge 590/1965. Sul punto si può ricordare che la nozione di impresa familiare (in generale) non è nuovo nella legislazione, infatti, è presente nel codice civile (art. 230 bis cc) il quale regola i diritti dei partecipanti all'impresa familiare, di conseguenza, la questione che si pone è quella di individuare quale rapporto lega l'impresa familiare ex art. 230 bis cc, all'impresa familiare coltivatrice ex lege 590/1965. Sul punto relativo al rapporto tra impresa familiare e impresa familiare coltivatrice, si può affermare che l'impresa familiare coltivatrice è una specie del più ampio genus dell’impresa familiare, disciplinata dall’art. 230 bis c.c., questo comporta che all'impresa familiare coltivatrice sono applicabili (in quanto compatibili) i principi relativi all'impresa familiare, ma non le regole sulla prelazione (230 bis cc) in quanto vi sono norme speciali sul punto (art. 8 comma 10 legge 59/1965). La funzione della prelazione riconosciuta ai componenti della famiglia coltivatrice è quello di assicurare il consolidamento dell'impresa coltivatrice familiare permettendo alla stessa di raggiungere dimensioni economicamente efficienti, favorendo, in caso di uscita di uno dei componenti, il subentro degli altri attraverso l'esercizio di una speciale forma di riscatto. I componenti dell'impresa familiare coltivatrice sono titolari del diritto di prelazione e di riscatto, inoltre, i medesimi componenti dell'impresa familiare coltivatrice sono coloro che sono obbligati a rispettare la prelazione.
La Cassazione del 23.6.2016 n. 13002 ha individuato i principi generali che regolano la prelazione agraria nell’ambito dell’impresa familiare coltivatrice ( art 8 comma 10 legge 26.5.1965 n.590 ) ed in particolare il rapporto tra diritto di riscatto e diritto alla divisione del fondo in comune sul quale è esercitata l’impresa coltivatrice familiare.
Ormai in tutto il mondo sempre più persone scelgono di usare Airbnb, il portale per farsi ospitare "a casa tua, ovunque nel mondo". Il sito online dove i privati mettono a disposizione la propria casa per periodi più o meno lunghi di locazione, oggi è una vera e propria filosofia. Partito da un business che vide la conclusione del suo primo anno in perdita, Airbnb oggi vanta più di due milioni di appartamenti in affitto ed un valore stimato a 25 miliardi di dollari circa. Fu nel 2007 che Brian Chesky e Joe Gebbia, i fondatori di Airbnb, ebbero l'idea di un sito dove i privati potessero mettere in affitto per brevi periodi la propria abitazione. All'epoca a San Francisco, dove vivevano, la Industrial Design Society of America teneva la sua conferenza annuale e gli alloggi in città di alberghi e B6B erano ormai al completo; così Chesky e Gebbia pensarono di offrire alloggio nel proprio loft a chi fosse interessato alla conferenza; da lì si accese la lampadina e nel 2009 nacque Airbnb. All'inizio sembrava una cosa da pazzi e nessuno si prendeva il rischio di affittare la propria casa a sconosciuti ma oggi Airbnb conta alloggi in oltre 26.000 città in 192 paesi e utenti da in ogni parte del mondo.
Dalla casa sull’albero ai mulini a vento, tende e yacht di lusso: se siete alla ricerca di un alloggio eccezionale, su Airbnb potete trovare ciò che fa al caso vostro e alcuni esempi sono davvero bizzarri.
Orlando Bloom non è stato l’amante migliore che Katy Perry abbia mai avuto. A confessarlo è stata proprio la cantante nel corso di un live stream organizzato nella sua casa di Los Angeles per presentare il suo ultimo album. L’artista si è sottoposta a una specie di Grande Fratello, accettando di essere seguita dalle telecamere installate in ogni angolo della sua dimora e di rispondere alle domande che le venivano poste di volta in volta da alcuni amici famosi che l’hanno raggiunta in queste ore. Tra loro c’è James Corden, attore e conduttore televisivo che le ha posto il quesito più insidioso. Animato dallo stesso spirito di forte curiosità che ha motivato i fan dell’artista a seguirla, l’uomo ha chiesto alla Perry di fornire spontaneamente una classifica degli ex compagni ordinata secondo le rispettive capacità amatorie. “Sono tutti degli ottimi amanti” ha risposto prudentemente Katy, prima di scendere nei dettagli. A sorpresa, pur essendo presente in classifica, Orlando Bloom non è risultato essere il primo. L’attore, suo compagno per circa un anno, è finito al secondo posto, dietro John Mayer. La Perry ha vissuto con il cantante una relazione a intermittenza che è andata avanti per tre anni e che li ha visti profondamente coinvolti entrambi. Proprio recentemente, Meyer ha dichiarato di aver dedicato a lei la canzone Still Feel Like Your Man, aggiungendo: E a chi altro avrei potuto pensare? È la prova del fatto che non sono uscito con molte persone negli ultimi anni. Quella è stata la mia unica relazione.
Katy Perry fa una lista dei suoi ex compagni, classificandoli in base alla bravura a letto. Solo secondo Orlando Bloom, attore al quale è stata legata fino a qualche mese fa: il primo è John Mayer, cantante che le ha dedicato “Still Feel Like Your Man”.
È proprio lui, Marcel Duchamp, “quello della fontana-orinatoio”: l’artista più discusso del ‘900 e non solo, se ancora oggi di tanto in tanto si mette in dubbio, per esempio, il valore artistico e intellettuale di Fontana, quell’orinatoio rovesciato eletto ad opera d’arte nel 1917 dall’irrefrenabile genio francese. La Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, da oggi fino al 9 febbraio, omaggia Duchamp con una grande mostra che celebra i 50 anni dal suo viaggio in Italia e soprattutto i 100 anni dalla creazione del primo ready-made, la Ruota di bicicletta poggiata su uno sgabello, diventata icona del XX secolo e della contemporaneità. Parlare di un’antologica non sarebbe del tutto corretto, perché alla Gnam, pur esponendo lavori datati dal 1902 al 1968, ci si concentra su aspetti precisi della produzione di Duchamp, ovvero sul suo rapporto con l’Italia e con collezionisti, critici e artisti italiani. Lo spunto per fare ciò proviene dalla collezione stessa della Galleria di Roma che nel 1997 ricevette la preziosa Donazione Schwarz, collezione del mecenate, critico e gallerista italiano Arturo Schwarz che comprendeva, tra l’altro, una settantina di opere di Marcel Duchamp, ora eccezionalmente esposte tutte insieme. A Schwarz va un ulteriore inestimabile merito, cui è legato il nucleo dell’esposizione romana: si tratta della riedizione di 14 ready-made, realizzata sotto la supervisione e l’autenticazione dell’artista tra il 1964 e il 1965. Questa operazione, seppur attuata con fini commerciali, ha avuto conseguenze culturali enormi, consentendo di far circolare nuove edizioni di opere già acquisite dai musei o riproducendone altre che invece erano andate perdute (non dimentichiamo che la Ruota di bicicletta e lo Scolabottiglie erano stati gettati da una allora inconsapevole Suzanne, sorella di Marcel). Ed ecco spiegato il titolo della mostra alla Gnam, Re-made in Italy, espressione che gioca sul ready-made e sull’appena citato ri-facimento in Italia di quelle opere. Opere che hanno rivoluzionato la storia dell’arte e del pensiero, “oggetti di serie promossi dalla scelta dell’artista alla dignità di oggetti d’arte”, che hanno inaugurato il processo di trasformazione del prodotto quotidiano in opera, ponendo domande sulla natura dell’arte e dell’artista e aprendo la strada al pensiero contemporaneo con intelligenza e sarcasmo. I 14 ready-made re-made vennero esposti nel giugno 1965 in quelli che erano gli uffici della Gavina s.p.a. in via Condotti: l’illuminato imprenditore Dino Gavina per inaugurare i nuovi spazi del suo studio di design aveva scelto: “Per una volta niente mobili, solo le sedie Wassily di Breuer e i Ready-made di Duchamp: la Fontana, il Portacappelli, il Portabottiglie, eccetera. Insomma i pezzi classici di quel genio che aveva sconvolto l’arte del secolo e che mi aveva affascinato in maniera totale”. “È la più bella mostra che abbia mai avuto”, disse poi Duchamp quando giunse negli uffici Gavina poco prima dell’inaugurazione. Quell’allestimento era stato curato infatti da Carlo Scarpa, “un altro uomo di genio”. Come una metamostra, il fulcro dell’esposizione alla Gnam racconta proprio l’importante personale romana di Duchamp del 1965, con la rievocazione dell’allestimento di Scarpa che non è però ricostruzione filologica, dal momento che si è lavorato su disegni e bozzetti, ma non sulle irreperibili foto delle opere allestite in loco. Così, due file di poltrone Wassily al centro della stanza e tutto intorno i principali ready-made di Duchamp fanno di questa sala la più bella della mostra alla Gnam, dove riflettere e sorridere tra lavori come Air de Paris, Fresh Widow, In Advance of Broken Arm, Why Not Sneeze Rose Sélavy?. Nelle altre sale video, collage, disegni (tra cui quelli legati all’elaborazione del Grande Vetro), molte opere dedicate all’amato gioco degli scacchi e la straordinaria Boîte-en-valise, il “museo portatile”, quasi un’autobiografia di Duchamp che racchiuse in una borsa Louis Vuitton miniaturizzazioni della sua opera omnia, oggi per l'occasione dispiegata in un’ampia teca che permette di vedere i prototipi dei ready-made e le mini-riproduzioni degli altri lavori.
Da Ruota di bicicletta a Fontana, i ready-made più celebri, insieme a Boîte-en-valise, opere grafiche, video e tanto altro, nella mostra con cui la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma celebra Marcel Duchamp, l’artista più influente e rivoluzionario del XX secolo.
La normativa di riferimento In mancanza di un'autorizzazione (o anche nell'ipotesi in cui si sbaglia ad individuare il tipo di provvedimento da richiedere) si commette un abuso edilizio sanzionabile anche penalmente. Dunque, la costruzione, (ma qualsiasi intervento edilizio), effettuato in assenza del titolo edilizio o dell'autorizzazione amministrativa è illecito (anche penale). In un precedente articolo avevamo descritto, per somme linee, la normativa attuale e le difficolta inerenti (qui è possibile leggere l'articolo). Nulla, però, esclude che un permesso venga richiesto e concesso, ma questo sia illegittimo, perchè è la stessa pubblica amministrazione a non riuscire a districarsi tra tutte le norme vigenti. Ecco, dunque, che si pone il problema di comprendere cosa accade se un titolo edilizio venga concesso, ma questo sia illegittimo, in quanto l'opera non poteva essere autorizzata. In queste situazioni, secondo la Cassazione bisogna verificare se il titolo edilizio è stato rilasciato in modo legittimo o meno, (questo potere di verifica spetta al Giudice), cioè occorre verificare se l'autorizzazione amministrativa è conforme a tutta la normativa del settore. Di conseguenza, l'intervento edilizio effettuato in base ad un titolo amministrativo rilasciato dalla pubblica amministrazione, ma illegittimo per violazione della normativa edilizia (direi palesemente e macroscopicamente illegittimo) è equiparato ed è sanzionato in modo identico all'abuso edilizio effettuato in assenza completa di un titolo abilitativo edilizio. Il motivo posto alla base di questa ricostruzione è data dal fatto che le esigenze di tutela del territorio sono identiche in entrambi i casi. Cassazione pen. sez. III del 23 ottobre 2012 n. 41318 3. La giurisprudenza consolidata di questa Corte (a partire da Sez.Unite 21.12.1993, ric.Borgia) ritiene che il giudice penale, nel valutare la sussistenza o meno della liceità di un intervento edilizio, deve verificarne la conformità a tutti i parametri di legalità fissati dalla legge, dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dalla concessione edificatoria. Il giudice, quindi, non deve limitarsi a verificare l'esistenza antologica del provvedimento amministrativo autorizzatorio, ma deve verificare l'integrazione o meno della fattispecie penale "in vista dell'interesse sostanziale che tale fattispecie assume a tutela" (nella specie tutela del territorio). E' la stessa descrizione normativa del reato che impone al giudice un riscontro diretto di tutti gli elementi che concorrono a determinare la condotta criminosa, ivi compreso l'atta amministrativo (cfr. Cass. pen. sez.3 21.1.1997). Non sarebbe infatti soggetto soltanto alla legge (art.101 Cost) un giudice penale che arrestasse il proprio esame all'aspetto esistenziale e formale di un atto sostanzialmente contrastante con i presupposti legali (Cass. pen. sez. 3 2.5.1996 n.4421). Il giudice deve quindi accertare la conformità dell'intervento ai parametri di legalità (Cass. sez.3 n.11716 del 29.1.2001).
Non c’è differenza tra l’intervento edilizio effettuato in assenza di un qualsiasi titolo abilitativo edilizio e l’intervento edilizio effettuato sulla base di un titolo edilizio concesso, ma palesemente illegittimo.
La neve è caduta, e i tempi sono ormai maturi per una settimana bianca, e non è detto che questa debba essere per forza in Italia. Senza spingerci troppo oltre i confini, possiamo approfittare di un paese che ci offre paesaggi montani stupendi e città bellissime, simbolicamente collocati in un paese multiculturale come emblema della storia e dell'ambiente mitteleuropei: la Svizzera, la Confederazione di Stati immediatamente a nord del nostro paese. Occhio però a scegliere in quale regione della Svizzera passare le vacanze in montagna, se le nostre conoscenze linguistiche non vanno oltre l'italiano: nell'intero territorio svizzero sono infatti parlate quattro lingue diverse. Esse sono, elencate per diffusione: tedesco, francese, italiano e romancio. E' chiaro che tale plurilinguismo sia la diretta conseguenza della posizione di centralità che ha la Svizzera in confronto ai suoi paesi confinanti: Germania, Austria, Liechtenstein per la parte tedescofona; la Francia per quella francofona; l'Italia per l'italiano e il romancio. Quest'ultima è infatti una lingua neolatina, che ha molte affinità con il ladino dell'arco alpino e il friuliano. L'italiano parlato in Svizzera è invece considerato una forma più corretta, che tra l'altro rifugge le parole straniere, in special modo inglesi, ma utilizza delle parole costruite sul calco del tedesco o del francese, o usando altre che sono in disuso in Italia. In ogni caso un dialogo tra un italiano e uno svizzero non comporta difficoltà di comprensione, se non per qualche vocabolo. Storia diversa per il francese e il tedesco: sono entrambe varietà dialettali incomprensibili ai madrelingua di Francia e Germania. L'area svizzera tedesca, in particolar modo, è vastissima, e si esprime in una miriade di dialetti totalmente differenti dal tedesco di Germania: conseguenza di una politica risalente alla Seconda Guerra Mondiale che voleva differenziare il paese da quello dominato dal regime nazista.
Vacanze in Svizzera? Certo, a parte conoscere bene la lingua del posto. Non in tutti cantoni si parla infatti la stessa lingua: e l’italiano è la meno diffusa. Scopriamo dove.
Grazie alla tecnica del “taglia e incolla” del DNA, il cosiddetto editing genetico, ricercatori italiani sono riusciti a eliminare in modo permanente due mutazioni associate alla fibrosi cistica, una diffusa malattia genetica autosomica recessiva per la quale ancora oggi non esiste una cura. Al momento la procedura è stata eseguita con successo su organi in miniatura (organoidi) coltivati in laboratorio e derivati da cellule prelevate da pazienti colpiti dalla patologia, ma la speranza è quella di aver gettato le basi per la futura sperimentazione umana. Orgoglio italiano. A sperimentare con successo la tecnica di editing genetico contro la fibrosi cistica è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani dell'Università di Trento, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche e Farmacologiche presso l'Università KU di Lovanio (Belgio) e dell'Ospedale universitario della città belga. Gli studiosi, coordinati dalle dottoresse Anna Cereseto e Giulia Maule, entrambe del Centro di Biologia Integrativa (CIBIO) dell'ateneo trentino, hanno utilizzato una tecnica di editing genetico basato sulla celebre (e controversa) CRISPR/CAS9, il “taglia e incolla” del DNA che permette di eliminare mutazioni dai geni difettosi e ripararli. La ricerca. Come indicato, Cereseto e colleghi sono intervenuti su organoidi coltivati in laboratorio, nello specifico mini-organi intestinali, quelli che al momento rappresentano il miglior modello sperimentale di questo genere. Grazie alla tecnica di editing genetico gli scienziati sono riusciti a eliminare permanentemente le mutazioni 3272–26A>G e 3849+10kbC>T sul gene CF, quello che codifica per la proteina CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator). L'alterazione di questa proteina è alla base della fibrosi cistica, caratterizzata da secrezioni di muco che saturano i dotti dell'organismo scatenando una serie di gravi sintomi e complicazioni, dall'insufficienza pancreatica alle infezioni polmonari ricorrenti.
Sfruttando una tecnica derivata dalla celebre CRISPR, il “taglia e incolla” del DNA, un team di ricerca guidato da scienziati del Centro di Biologia Integrativa (CIBIO) dell’Università di Trento è riuscito a rimuovere in modo permanente due mutazioni responsabili della fibrosi cistica. Al momento la sperimentazione è stata condotta solo su organoidi coltivati in laboratorio, ma ci sono ottime speranze per l’applicazione clinica sui pazienti.
Condanna confermata in appello per Luca Traini, l'uomo che ferì 6 stranieri a colpi di pistola a Macerata dopo l'omicidio di Pamela Mastropietro. Il processo è andato in scena davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Ancona con rito abbreviato e a porte chiuse: per lui sono stati confermati 12 anni di reclusione, nonostante il suo legale, l'avvocato Giancarlo Giulianelli, avesse chiesto per il suo assistito i domiciliari con il braccialetto elettronico. La Procura, invece, aveva sostenuto la conferma della sentenza di primo grado, che aveva stabilito una pena di 12 anni di carcere per l'attacco dello scorso anno. In quell'occasione, era il 3 febbraio 2018, non solo sparò a 6 profughi di origine nordafricana, ma danneggiò anche negozi ed edifici, compresa la sede del Partito democratico. Un raid che lo stesso Traini aveva giustificato dicendo di voler vendicare l’uccisione della 18enne romana Pamela Mastropietro, il cui cadavere fu trovato lungo una strada della provincia di Macerata fatto a pezzi e chiuso in due trolley. Traini, 30 anni e originario di Tolentino, è attualmente detenuto nel carcere anconetano di Montacuto. Le accuse a suo carico sono di strage aggravata dall’odio razziale, danneggiamento e porto abusivo d’arma. La difesa, oltre alla rinnovazione della perizia psichiatrica, aveva sostenuto per lui la non configurabilità del reato di strage, l’assenza dei motivi razziali e l’applicazione delle attenuanti generiche. La difesa ha fatto sapere che ricorrerà in Cassazione contro il verdetto le cui motivazioni verranno depositate entro 90 giorni. La Corte, presieduta da Giovanni Trerè, ha lasciato fermo anche il riconoscimento del diritto delle 13 parti civili di essere risarcite del danno da quantificare in sede civile, ma con provvisionali esecutive di risarcimento comprese tra i mille e i 10 mila euro: tra loro i sei migranti feriti, ma anche il Comune di Macerata, il Pd maceratese e due locali danneggiati.
La Corte d’Assise d’Appello di Ancona ha confermato la condanna a 12 anni di reclusione per Luca Traini, il 30enne di Tolentino che ferì 6 migranti, sparando all’impazzata nel centro di Macerata, nel corso di un raid messo in atto per vendicare la morte della 18enne romana Pamela Mastropietro. Il suo legale aveva chiesto per lui i domiciliari con il braccialetto elettronico.
Prince è morto all'età di 57 anni stando a quanto riporta TMZ che riporta che il cantante è stato trovato nella sua casa e studio di Paisley Park. Sempre il sito americano riporta che si sarebbe trattato di un incidente, ma le cause della morte sono ancora ignote. Il cantante, il cui nome completo è Prince Rogers Nelson, autore di successi come ‘Kiss' e ‘Purple Rain', è stato portato in ospedale la scorsa settimana, il 15 aprile, a causa di un'emergenza costringendo il suo aereo privato ad atterrare in Illinois, ma il giorno successivo aveva rassicurato i fan e a TMZ i suoi collaboratori avevano parlato di una forte influenza. La Associated Press, però, ha contattato un discografico che avrebbe confermato che la persona deceduta è proprio Prince. Le cause del decesso del cantante, quindi, sarebbero ancora ignote e lo saranno ancora per un po'. Di certo si sa che il cantante stava combattendo contro una forte influenza qualche giorno fa lo aveva costretto a dover rimandare due concerti previsti ad Atlanta, recuperandole solo una pur essendo in condizioni fisiche precarie. Su Twitter, come spesso accade, qualcuno ha inizialmente pensato a una bufala, poi le varie conferme hanno lasciato poco spazio ai dubbi, sebbene tuttora siano molte ple persone che sperano che la notizia non sia vera.
Prince è morto all’età di 57 anni: il corpo del cantante è stato trovato nella sua casa studio di Paisley Park. La settimana scordsa il cantante era stato ricoverato a causa di una forte influenza che lo aveva costretto a rimandare di una settimana due concerti.
C'è una relazione diretta tra l'utilizzo dei social network e l'incremento del rischio di depressione e solitudine, questo è quanto sostengono i ricercatori della University of Pennsylvania che hanno analizzato gli effetti di un periodo senza Facebook, Instagram e Snapchat su un gruppo di persone. Vediamo nel dettaglio come si è svolto lo studio e cosa implicano i risultati ottenuti. A dieta di social. Per capire eventuali effetti dei social network sul nostro umore, i ricercatori hanno chiesto la partecipazione a 143 persone che hanno inizialmente risposto ad un questionario utile determinare l'umore e lo stato di benessere, oltre ad inviare gli screenshot del livello della batteria in vari momenti della giornata. Successivamente, ad una parte dei partecipanti è stato chiesto di proseguire normalmente con le loro abitudini ‘social', mentre all'altra invece è stato limitato l'accesso a Facebook, Instagram e Snapchat a 10 minuti al giorno per ognuno. Ovviamente a tutti sono stati richiesti gli screenshot del livello della batteria. Meno depressi. Dopo tre settimana, i partecipanti sono stati nuovamente sottoposti al questionario utile a comprenderne l'umore e il livello di benessere: i dati raccolti aiutavano a definire ad esempio l'ansia, la depressione e la solitudine. Dai dati raccolti è emerso che coloro che utilizzavano meno i social erano meno depressi e sentivamo meno soli rispetto a loro stessi in relazione al test precedente allo studio, e al gruppo di controllo. Perché ci si sente tristi e solo. I social network abbonano di immagini e racconti che possono far sembrare la vita degli altri migliore della nostra, come se un post o uno scatto siano davvero in grado di raccontare ogni sfaccettatura del nostro quotidiano: questo induce molti a sentirsi più sfortunati, più soli e con una vita meno attraente.
I social network aumentano il rischio di depressione e solitudine, a dimostrarle è un nuovo studio che ha analizzato gli effetti dell’uso di Facebook, Instagram e Snapchat su un gruppo di 143 partecipanti. I dati raccolti sembrano non avere dubbi e gli scienziati ci spiegano perché questi mezzi di comunicazione peggiorino la nostra vita.
"Ti raggiungerò" è il singolo di Fred De Palma, pubblicato il 12 marzo 2021, con il quale il cantante ha intrapreso un percorso difficile da far accettare ai fan più appassionati, ma che sta costruendo le radici di un raggaeton in salsa italiana, un movimento che non si potrebbe appoggiare più solo alla hit estiva. "Ti raggiungerò" arriva dopo i successi di "Una volta ancora", "Se illuminaba" e "Paloma" con Anitta. Il brano, che ricalca le sonorità reggaeton e latine, proposte anche nei precedenti brani, racconta la distanza tra i due protagonisti, con chiari riferimenti al panorama urbano e alla voglia dei personaggi di incontrarsi, per perdersi nella leggerezza del sentimento. Il singolo, inoltre, è stato utilizzato anche come colonna sonora della campagna pubblicitaria del noto brand di telefonia WindTre. È possibile ascoltare la canzone sulle principali piattaforme di streaming musicale come Spotify, Amazon Music e Youtube Music. Ecco il testo e il significato del brano "Ti raggiungerò" di Fred De Palma e il video della canzone. Il progetto "Uebe" di Fred De Palma ha posto le basi per una cultura, quella reggaeton, che in Italia ha subito una demonizzazione, etichettata come fenomeno estivo in grado di produrre hit "one shot". Il progetto pubblicato nel 2019, che ha raggiunto anche la certificazione del platino, e che conta all'interno singoli come "Se iluminaba" con Ana Mena, cinque dischi di platino in Spagna, e "Una volta ancora", che ha da pochi giorni ricevuto la sesta certificazione di platino, racconta anche l'impegno del cantante nell'avvicinare il pubblico al reggaeton, alcune volte estraendolo anche dal contesto estivo. In questo senso, il brano pubblicato nelle ultime ore da parte dell'artista torinese, "Ti raggiungerò", potrebbe essere benissimo un esempio dell'ennesimo tentativo del cantante, che ha questa volta utilizzato un immaginario urban per raccontare una storia fatta di passione, di viaggi e inseguimenti. Fred De Palma cerca di ricalcare il concetto del viaggio che unisce, come quando canta: "Non lasciarmi da solo vieni con me se vuoi prendere il volo, che se finisce tutta la magia, arriva il gelo della gelosia a portarci sul suolo". Fondamentale invece è il concetto di riunione, di stare insieme, un proposito di vicinanza che viene espresso in modo più diretto nel ritornello: "Ti raggiungerò per stare molto più vicini". Uebecita come stai Resti in zona questa sera cosa fai Impazzirò Impazzirai Non dirmi che con me non ci verresti mai So che il vento del destino chissà dove porterà Solo per starti vicino questa notte tra le note Che escono dal finestrino in giro per la tua città Io ti seguo e non mi importa dove vai Se chiami questa notte io ti risponderò Per dirti cento volte con te io ci sarò E non mi importa niente quanti chilometri Tu pensami più forte finché non sarò lì
Dopo il successo dell’album “Uebe” del 2019, Fred De Palma sta cercando di costruire, pian piano, un movimento reggaeton in Italia, qualcosa che si elevi dalla sola pubblicazione estiva del brano. Un’evoluzione del genere che ha portato alla pubblicazione di “Ti raggiungerò”, uscito il 12 marzo 2021.
Franck Ribery alla Salernitana è stato l'ultimo colpo di mercato dopo una sessione estiva quanto mai povera e con qualche colpo piazzato qua e là solo dalle big del Vecchio Continente. Il calciatore francese ha chiuso la sua parentesi a Firenze dopo due stagioni e dopo un'estate in bilico tra varie voci tra l'Italia e altre destinazioni europee ha scelto di accasarsi a Salerno: per i granata neopromossi in Serie A si tratta di un grande colpo e l'ex Olympique Marsiglia e Bayern Monaco ha ridato nuova linfa ad una piazza che già accusava qualche scricchiolio dopo le sconfitte nelle prime due giornate di campionato contro Bologna e Roma. Le voci sull'interessamento per il francese da parte della società campana circolavano da diversi giorni ma nessuno pensava che il colpo sarebbe andato in porto: ieri il calciatore è stato presentato allo stadio Arechi insieme al resto della squadra di Fabrizio Castori e ha avuto un primo contatto con i suoi nuovi tifosi. Franck Ribéry ha firmato un contratto di un anno con rinnovo automatico in caso di salvezza. Guadagnerà un milione e mezzo più bonus.
Nella giornata di presentazione di Franck Ribery allo stadio Arechi con il resto della squadra, la Salernitana ha dovuto fare i conti anche con situazioni di altro genere: sono stati arrestati due tifosi protagonisti di comportamenti non consoni alla situazione. Ci sono versioni discordanti sull’accaduto ma una giornata di festa è stata macchiata da fatti che nulla hanno a che vedere con il calcio.
L'hanno scoperta per caso eppure è una delle più grandi buche che ci siano sul nostro Pianeta, l'hanno ribattezzata, ancora non formalmente, ‘Fossa di Sarlacc' dal mostro di Star Wars che crea e vive in profondi pozzi, e ha lasciato gli scienziati a bocca aperta. Ecco cosa c'è da sapere sulla gigantesca a sconosciuta fossa canadese. Una scoperta per caso. I ricercatori raccontano che la fossa è stata scoperta per caso da un elicottero lo scorso aprile durante un volo per il conteggio del caribù ed è sorprendente che nessuno si fosse mai accorto prima di un buco di simili dimensioni: stiamo parlando di una larghezza di 100 metri e di una profondità di 60 metri, e queste sono solo le informazioni riguardanti l'apertura del buco. Basta infatti affacciarsi dal bordo e guardare verso il basso per perdere la proprio sguardo per 183 metri di profondità, e ancora non sappiamo esattamente le reali dimensioni di questa fossa. L'unica cosa che gli esperti si sentono di dire è che l'acqua probabilmente scorre formando un fiume che emerge a 2,1 chilometri di distanza e 500 metri più in basso. La grotta più profonda del Canada? Gli esperti ci spiegano che attualmente la caverna più profonda del Canada misura 670 metri e i primi dati raccolti dalla ‘Fossa di Sarlacc' fanno pensare che siamo di fronte ad una profondità maggiore, però dovremo aspettare il 2020 per avere più informazioni, quando cioè un team specializzato partirà alla scoperta dei segreti di questa buca misteriosa.
In Canada è stata scoperta per caso una mega buca con un ghiacciaio al suo interno: i ricercatori vogliono ribattezzarla ‘Fossa di Sarlacc’ e ci spiegano che le sue dimensioni fanno pensare che potrebbe essere la più grande del Paese, ma ancora non ci sono informazioni precise. Ecco come potrebbe essersi formata.
Nuova udienza oggi nel processo d'Appello per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Presenti in aula Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, entrambe detenute e condannate all'ergastolo in primo grado, e lo zio di Sarah Michele Misseri, condannato a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere. I tre consulenti nominati dal presidente del collegio giudicante Patrizia Sinisi hanno illustrato gli esiti della perizia sui dati della relazione tecnica dei carabinieri del Ros di Lecce inerente le celle telefoniche agganciate nel pomeriggio della scomparsa di Sarah dai cellulari di Sabrina Misseri e di sua madre Cosima Serrano. Dalla consulenze non sono emerse incongruenze nei cosiddetti “file log” della perizia dei Ros. Il commento degli avvocati – A margine dell’udienza hanno parlato gli avvocati Franco Coppi e Franco De Jaco, che difendono le due donne in carcere. A loro dire “la perizia ha dato molti spunti interessanti per la difesa”. “È una perizia – ha detto l’avvocato Coppi – di cui siamo, tutto sommato, abbastanza soddisfatti'”, così in riferimento al lavoro dei consulenti. Secondo l'avvocato De Jaco, la consulenza “fa chiarezza su tre poste assolutamente importanti. I periti confermano che si tratta di un atto irripetibile, non individuano l'esatta posizione del telefono di Cosima, sostenendo che poteva essere su o poteva essere giù, e sostengono che alle 14.42 il telefonino di Sarah Scazzi cessa di funzionare in garage. Quindi, sostanzialmente i tempi sono compatibili con quelli indicati da Misseri e non certo dalla Procura. Più di questo?”. Secondo De Jaco, i consulenti tecnici “si sono pure sforzati di non colpire, come avrebbero dovuto, la perizia dei Ros e ne prendiamo atto. Sapevamo benissimo che nessuno si sarebbe premurato di sbugiardare a 360 gradi la perizia dei Ros: questi ctu quanto meno si sono mantenuti su un limite di obiettività che possiamo accettare”.
Nuova udienza nel processo d’Appello per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Illustrati gli esiti della perizia sui dati della relazione dei carabinieri sulle celle telefoniche agganciate dai cellulari di Sabrina Misseri e Cosima Serrano.
L'Unione europea ha lanciato la piattaforma digitale in 24 lingue in vista della Conferenza sul futuro d'Europa, che inizierà il prossimo 9 maggio in occasione della Festa d'Europa. Le istituzioni dell'Ue hanno quindi invitato tutti gli europei a partecipare alla discussione per "contribuire a plasmare il proprio futuro e quello dell’Europa nel suo insieme". Si tratta di uno spazio online dove parlare di futuro, confrontandosi con gli altri cittadini europei, in un ampio dibattito democratico che vedrà al centro le riforme necessarie oggi per l'Unione. "Questa piattaforma è il cuore della Conferenza sul futuro dell'Europa. Qui hai l’opportunità di esprimerti e raccontare l’Europa in cui vorresti vivere", si legge nel sito. "Cari europei, fate sentire la vostra voce! Diteci in che Europa volete vivere. Oggi lanciamo una piattaforma in cui potete condividere le vostre opinioni su tutto ciò che vi aspettate dall'Ue", ha scritto sui suoi canali social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La Conferenza sul Futuro d'Europa era stata ipotizzata per la prima volta dal presidente francese Emmanuel Macron nel marzo del 2019, ma era stata poi rimandata a causa dell'emergenza coronavirus. Dovrebbe concludersi nella primavera del 2022, quando il Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio europeo presenteranno una relazione congiunta sugli esiti dell'iniziativa. "Vogliamo che tutti gli europei possano dire la propria sul futuro dell'Unione. Abbiamo lanciato una piattaforma dove potete condividere le vostre idee e partecipare alla Conferenza sul Futuro d'Europa. La democrazia europea non deve essere fermata dalla pandemia, ce lo richiede il futuro", ha commentato David Sassoli, presidente dell'Europarlamento.
L’Ue ha lanciato una piattaforma digitale in 24 lingue in vista della Conferenza sul futuro d’Europa, invitando tutti i cittadini europei a partecipare alla discussione per “contribuire a plasmare il proprio futuro e quello dell’Europa nel suo insieme” Uno spazio online dove condividere le proprie idee e raccontare l’Europa in cui si vorrebbe vivere. Ecco come funziona.
Versace è appena stata acquistata da Michael Kors, dopo che per giorni si era parlato del presunto passaggio a un gruppo americano. La griffe ha acquisito il 100% della Maison della nota famiglia di stilisti per 1,83 miliardi di euro, mentre ai Versace andranno delle quote per 150 milioni di euro. Donatella rimarrà la direttrice creativa della casa di moda, sarà lei a continuare a firmare le collezioni che verranno presentate durante le prossime stagioni.
Versace è appena stata acquistata da Michael Kors ma solo nelle ultime ore è stato rivelata la cifra precisa spesa dalla Maison americana. La griffe ha acquisito il 100% della casa di moda della nota famiglia di stilisti per 1,83 miliardi di euro.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala torna a parlare della questione stadio. A margine della cerimonia di commemorazione per Sergio Ramelli, lo studente ucciso nel 1975 da alcuni militanti di Avanguardia Operaia per motivi politici (lui faceva parte del Fronte della Gioventù), il primo cittadino milanese ha mandato nuovi messaggi ai due club. Intanto, le società potranno godere di una proroga della scadenza per presentare la documentazione integrativa al progetto. In particolare, rispondendo ad una domanda su un eventuale incontro con il presidente dell'Inter Steven Zhang, Sala ha detto: "L’ho detto più volte che Inter e Milan sanno dove sto di casa, cioè a Palazzo Marino. Al di là di qualche tensione il dialogo è sempre necessario. Quindi sono a disposizione delle squadre per tutti i dubbi che ci possono essere e per confermare il nostro percorso. Non posso che confermare che non siamo contrari all’operazione dello stadio, come ho già detto".
“Se si trattasse solo di stadio possono cominciare domani mattina perché è un tema loro. Se invece il tema è la riqualificazione di un’area più ampia diventa anche un tema del Comune e voglio solo garanzia di tenuta nel tempo. Lo voglio dire anche ai tifosi, se fosse solo lo stadio per me possono iniziare domani mattina”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala in merito alla questione stadio.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 settembre 2012 in Gazzetta Ufficiale del 14 novembre 2012 n. 266 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 24 dicembre 1966, n. 1144, concernente la disciplina dell'ora legale; Visto il decreto-legge 21 giugno 1980, n. 270, convertito dalla legge 8 agosto 1980, n. 436, recante modificazioni alle disposizioni in materia di ora legale; Vista la legge 22 dicembre 1982, n. 932, recante ulteriori modificazioni alle disposizioni sull'ora legale; Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13; Visti il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e le successive integrazioni e modificazioni; Vista la direttiva 2000/84/CE del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea, concernente le disposizioni relative all'ora legale, adottata il 19 gennaio 2001; D'intesa con i Ministri interessati; Decreta:
L’ora legale nell’anno 2013 partirà dalle ore 02.00 del 31.03.2013 e terminerà alle ore 03.00 del 27.10.2013, così è stato deciso nel decreto del Presiente del Consiglio dei Ministri del 18.09.2012 in G.U. del 14.11.2012 n. 266.
Come sempre, basta la parola meraviglia per descrivere la nuova collezione di Valentino. Ancora una volta i designer della maison, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, riescono a stupire ed affascinare con le loro splendide creazioni. Per la prossima Primavera/Estate 2014 il duo si è ispirato ai costumi del Teatro dell'Opera, alla bellezza ed alla perfezione di quegli abiti volutamente vistosi e spettacolari.
I designer di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, portano in passerella lo stile volutamente eccessivo dei costumi teatrali, creando per la Primavera/Estate 2014 una collezione spettacolare in cui rivive l’eleganza del passato.
I ricercatori dell'Università di Leeds sono riusciti a rendere più coraggiosi e intelligenti alcuni topi da laboratorio ai quali hanno inibito l'attività dell'enzima PDE4B, presente in molti organi tra i quali il cervello. Questa scoperta apre nuove strade verso la realizzazione di un farmaco capace di aiutare a migliorare le condizioni di vita delle persone affetta da malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Gli scienziati, che hanno pubblicato su Nature lo studio intitolato “Specific Inhibition of Phosphodiesterase-4B Results in Anxiolysis and Facilitates Memory Acquisition”, fanno sapere che i topi ai quali è stato inibito l'enzima PDE4B hanno mostrato capacità cognitive più sviluppate rispetto agli altri topi non modificati. “Imparavano più rapidamente, si ricordavano di alcuni avvenimenti più a lungo ed erano in grado di risolvere meglio esercizi complessi”, spiegano i ricercatori. I super topi riuscivano a riconoscere con più facilità, rispetto ai loro simili non modificati, un topo che avevano conosciuto qualche giorno prima, così come imparavano con più rapidità come riuscire a scappare dal Labirinto acquatico di Morris, uno strumento spesso utilizzato negli esperimenti per misurare e studiare la memoria spaziale. Inoltre, l'inibizione dell'enzima li rendeva meno influenzabili dalle brutte esperienze e più coraggiosi. Questi super topi trascorrevano infatti più tempo in spazi aperti e si mostravano meno spaventati dall'odore dell'urina dei gatti, che di solito li intimoriva molto.
L’inibizione dell’enzima PDE4B ha reso super intelligenti i topi da laboratorio: quanto scoperto potrebbe portare alla realizzazione di un farmaco utile a chi è malato di Alzheimer.
La diciassettesima puntata del Grande Fratello 11 si tinge di rosa. Questa sera Raoul Tulli dedica una lettera d'amore a Guendalina. Il macellaio è in attesa di conoscere l'esito del televoto ma non dimentica la sua polpettina. Per rendere il momento più romantico, Alessia Marcuzzi isola i ragazzi dal resto del gruppo e il gieffino, incalzato dalla padrona di casa, si dichiara pubblicamente alla mamma romana: "Guendalina è tanta. Ma in tutto però, come simpatia, come persona". Quindi viene mandato in onda il video del Gf11, durante il quale Raoul Tulli palesa i suoi sentimenti a Guendalina Tavassi. Il messaggio inizia con un simpatico: "Ciao polpettina, forse questa sarà l'ultima sera che passeremo insieme nella casa…". L'inquilina ascolta con attenzione la lettera, non riuscendo a nascondere un certo imbarazzo. I suoi occhi non mentono. Raoul Tulli il nominato del Grande Fratello 11 prova a conquistare la sua dolce metà che, di tutta risposta, domanda: "Che vuol dire mi ha colpito la sua personalità forte ma più il suo fisico forte". Con queste parole Guenda tenta di stemperare il romanticismo ma poi ammette: "‘E' meraviglioso, è troppo dolce questo ragazzo".
In attesa di scoprire l’esito del televoto, Alessia Marcuzzi mostra a Guendalina Tavassi il video della lettera d’amore che le ha dedicato Raoul Tulli.
Gli iscritti al Movimento Cinque Stelle potranno votare domani, 11 febbraio, attraverso la piattaforma Rousseau, se sostenere o meno il governo di Mario Draghi. Inizialmente il voto si sarebbe dovuto aprire già oggi sulla piattaforma online pentastellata, ma i vertici (e Beppe Grillo in persona) avevano comunicato la sospensione del voto dopo le consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato. Inizialmente si era detto di voler attendere il discorso di Draghi al termine delle consultazioni, che però non c'è stato. "Il Garante, il Capo politico, i Presidenti dei gruppi di Camera e Senato del MoVimento 5 Stelle hanno partecipato alle consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi, al fine di capire se ci siano le condizioni per sostenere un Governo a sua guida. La delegazione ha riscontrato una concordanza col presidente incaricato di porre, come tema prioritario, la transizione ecologica ed energetica del Paese", scrive ora il Blog delle Stelle. Sottolineando che "per rendere concreta questa prospettiva, il MoVimento ha proposto l’istituzione di un Super Ministero per la transizione Ecologica, che sia centrale nell’azione di governo" e che "c'è stata una comune volontà di proseguire il lavoro fatto dal Governo Conte sui progetti del Recovery Plan" e un "riconoscimento, da parte del Presidente incaricato, del ruolo svolto dal Movimento che ha riportato centrali i temi dell’onestà e trasparenza nella gestione della cosa pubblica".
“Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”: questo il quesito che gli iscritto al Movimento Cinque Stelle troveranno. È infatti programmato per domani, 11 febbraio, il voto sulla piattaforma Rousseau che chiederà agli iscritti se sostenere o meno un governo guidato da Mario Draghi.
La Lega Serie A ha deciso di chiedere spiegazioni a DAZN dopo i numerosi problemi riscontrati dagli abbonati nella visione delle partite della 1a giornata di campionato. L'organismo che gestisce il massimo torneo del calcio italiano ha inviato una lettera al broadcaster che detiene i diritti TV di tutti i match del triennio 2021-2024, con la volontà di assicurarsi anche delle garanzie in vista delle prossime giornate. Oltre ai gol, agli episodi e ovviamente ai risultati, a tenere banco nel primo week-end calcistico della stagione sono state anche le lamentele dei tifosi. In tanti hanno riscontrato problemi nella visione dei match su DAZN e si sono fatti sentire a suon di hashtag come #Dazn #Dazndown e #Daznout. Se la piattaforma streaming ha tranquillizzato tutti, sottolineando la temporaneità del problema, la Lega Serie A non ha perso tempo e attraverso una missiva a firma dell'amministratore delegato Luigi De Siervo ha chiesto i motivi dei disservizi. Il tutto con l'obiettivo che in futuro non si ripropongano, scatenando ulteriormente la furia degli appassionati, che per la prima volta hanno la possibilità di vedere tutti in match sfruttando la propria connessione a internet. Quella della Lega Serie A non è stata l'unica iniziativa degna di nota delle ultime ore. Anche le associazioni dei consumatori si sono mosse, senza escludere la possibilità di rivolgersi alle autorità competenti. Federconsumatori in una nota ha minacciato azioni legali, e richiesto rimborsi: "La piattaforma non ha pubblicato alcun messaggio di scuse sul proprio sito web né ha accennato a possibili ristori, dimostrando così un totale disinteresse nei confronti delle esigenze dei clienti e della qualità del servizio erogato".
La Lega di Serie A ha scritto a DAZN, il broadcaster che detiene i diritti tv di tutte le partite del campionato, chiedendo spiegazioni in merito ai disservizi avuti nel week-end dagli utenti. Sono state richieste anche garanzie per evitare nuovi problemi in occasione delle prossime giornate del torneo.
Come molti sapranno, la coppia formata da Robert Pattinson e Kristen Stewart sembra sia arrivata al capolinea. Durante gli ultimi giorni le voci si sono continuate a rincorrere. Nel week end appena trascorso si è parlato di una forte crisi che avrebbe portato i protagonisti di Twilight a decidere di chiudere la relazione. Solo ieri, però, una fonte vicina alla coppia aveva dichiarato al sito PerezHilton che era certa che i due giovani sarebbero tornati insieme in men che non si dica. Le sue sicurezze si fondavano sul fatto che i due vivevano ancora sotto lo stesso tetto e Robert sembrava non avere intenzione di lasciare la casa di Kristen. Così, i fans avevano ricominciato a sperare di poter rivedere i propri beniamini felici e innamorati come all'inizio. In queste ore, però, la situazione sembra essere cambiata. In peggio. Robert Pattinson se n'è andato. Ha lasciato, dunque, la casa di Kristen. Stavolta, inoltre, avrebbe portato via anche i cani che condivideva con la compagna. E ciò non era mai avvenuto, nemmeno durante la forte crisi che interessò la coppia ai tempi delle foto scandalo con Rupert Sanders. Un testimone avrebbe dichiarato:
Stavolta la storia d’amore dei protagonisti di Twilight sembra davvero finita. Robert Pattinson ha lasciato la casa di Kristen Stewart portandosi via tutta la sua roba. Un testimone ha dichiarato che l’attore ha portato con sé anche i due cani che aveva preso insieme alla compagna.
È una delle cantanti più apprezzate nella scena del pop latino mondiale. Ora per Shakira arriva una bella soddisfazione: un brano scritto, interpretato e co-prodotto da lei, infatti, è stato sc elto come inno dei Campionati Mondiali di Calcio 2010, che si svolgeranno in Sudafrica a partire dall’11 giugno prossimo. A meno di un mese dal debutto del grande evento sportivo, la sua canzone ufficiale – che si intitola Waka Waka (This Time for Africa) – arriva nelle radio ed è già disponibile da qualche giorno in download digitale. Si tratta di un brano esplosivo, in cui l’artista colombiana tira fuori il travolgente ritmo delle sue origini. Waka Waka unisce strumenti e musicalità afro-colombiane con un crescente ritmo Soca, candidandosi a diventare un successo che coinvolgerà l’intero pianeta. Il ritornello è invece tratto, quasi interamente, da Zanina, canzone popolare originaria del Camerun. Shakira – che ha realizzato il pezzo in collaborazione con la band, molto famosa in Sudafrica, dei Freshlyground – eseguirà la canzone durante la cerimonia d’apertura dei Mondiali, l’11 giugno a Soweto (Johannesburg), prima della partita tra Sudafrica e Messico. Nonostante i 50 milioni di dischi venduti, a livello mondiale, nel corso della sua carriera, l’artista si è detta emozionatissima per questa nuova avventura, ma anche orgogliosa, vista l’importanza di un evento come i Mondiali di Calcio, che uniscono popoli e nazioni oltre ogni distinzione. Waka Waka ha anche uno scopo nobile: i proventi delle vendite, infatti, saranno destinati all’associazione, promossa dalla Fifa, “20 Centers for 2010”, nata per aiutare concretamente il continente africano attraverso il gioco del calcio.
Si intitola “Waka Waka” la canzone ufficiale degli imminenti campionati in Sudafrica. Il brano è arrivato in radio ed è già disponibile in digital download.
La scorsa notte al Kodak Theatre di Los Angeles ha avuto luogo la più celebre premiazione cinematografica: gli Oscar 2012. Una parata di stelle del cinema ha sfilato sul red carpet con abiti meravigliosi, gioielli da mille e una notte e splendidi accessori. Dietro tanto splendore c'è un duro lavoro di public relations. Ogni anno gli uffici stampa ed i PR delle maggiori case di moda iniziano una lunga battaglia, una lotta all'ultimo sangue per riuscire a far comparire una creazione della propria Maison sul tappeto rosso più famoso che ci sia. Chi riesce a piazzare il proprio abito su una passerella di tale portata potrà contare sull'enorme pubblicità che ne deriva. Sul tappeto rosso degli Oscar quest'anno la crisi economica sembra aver avuto un minor impatto rispetto all'edizione precedente in cui si è cercato di mantenere un low profile. Gli outfit scelti erano davvero splendidi, il cattivo gusto sembra aver trovato ospitalità in un altro luogo. Il bianco, i tessuti lucenti con strass e paillettes insieme ai diamanti hanno trionfato, ben sette star hanno scelto candidi abiti da sera mentre il rosso acceso ha fatto la sua compara sui vestiti di Natalie Portman e Michelle Williams. La regina di stile resta però lei, la più belle tra le attrici americane, la signora Pitt alias Angelina Jolie, splendida nel suo abito nero firmato Atelier Versace. A dar filo da torcere alla povera Angelina una delle ex di Brad Pitt: Gwyneth Paltrow la più chic ed elegante, in un accecante abito bianco firmato Tom Ford. Meryl Streep ha scelto un gold total look mentre Penelope Cruz ha optato per un romantico abito celeste stile cenerentola. Angelina Jolie in Atelier Versace – L'attrice più cool del mondo del cinema ha calcato il red carpet indossando un lungo abito in velluto nero, firmato Atelier Versace, con gonna ampia e spacco laterale molto profondo. Una sottile cinta in vita sembrava creare l'effetto drappeggiato sul corpetto e sulla parte iniziale della gonna. Angelina ha scelto una pettinatura molto morbida e naturale con capelli mossi ed un trucco leggero, arricchito dal rosso intenso delle labbra. L'estrema eleganza della Jolie proviene anche dalla sua semplicità, l'attrice infatti indossa solo un paio di orecchini di brillanti ed un paio di spuntate in satin nero. L'attrice era davvero meravigliosa, come al solito del resto. Gwyneth Paltrow in Tom Ford – La biondissima attrice ha scelto un minimal look firmato dal genio texano della moda Tom Ford. L'estrema semplicità del modello non ha tolto punti al bellissimo outfit in total white composto da un lungo tubino monospalla, drappeggiato sul petto, a cui era applicato un elegante mantello che sembrava un cappotto con spalline appuntite poggiato sulle spalle. Un bianco così accecante potrebbe essere molto pericoloso per una donna così chiara come la Paltrow, ma bisogna dire che l'abito era perfetto e le stava a pennello. Gwyneth ha scelto una pettinatura con fila laterale e capelli raccolti in una coda bassa, un'acconciatura minimal come l'abito richiedeva. Completano il look un bracciale rigido in oro bianco tempestato di diamanti e un anello con maxi fiore. Milla Jovovich in Elie Saab – Uno degli stilisti più eleganti dell'ultimo secolo, Elie Saab, è riuscito a piazzare sul red carpet degli Oscar la sua splendida creazione. Il designer preferito dalle teste coronate di tutto il mondo merita il posto di spicco offertogli dalla modella/attrice Milla Jovovich che ha indossato un lungo abito monospalla a sirena con strascico. Un sapiente drappeggio del tessuto creava l'unica spallina dell'abito interamente coperto da paillettes bianche tono su tono che contribuivano a far risplendere l'immagine dell'attrice. Brillanti e accessori lucenti completavano un perfetto sparkling look per l'attrice che ha calcato per la prima volta il red carpet degli Oscar. Se il suo obiettivo era abbagliare, ci è riuscita alla perfezione. Cameron Diaz in Gucci Première – Ancora bianco per l'abito senza spalline molto aderente firmato Gucci Prèmiere che ha scelto Cameron Diaz. In questo caso però la tonalità di bianco si avvicina più al crema. Ad arricchire la gonna una cascata di morbide ruches in seta plissettata cospare da glitter argentati ad effetto squamato. Cameron Diaz era molto elegante ma forse avrebbe potuto osare un pò di più, inolte avrebbe potuto arricchire il suo look con un parrucco più curato e un trucco scuro per smorzare i candidi toni dell'outfit. In quanto a brillanti Cameron Diaz non riesce a rinuncira ad un collier ricoperto di preziose pietre trasparenti. Una clutch gioiello in satin e pitone bianco perla, con fili pendenti d'argento, completava il look. Rooney Mara in Givenchy Haute Couture – La nuova stella del cinema americano ha conquistato la fama con l'ulitma pellicola diretta da David Fincher, Millenium. Dato il nuovo status raggiunto Rooney Mara non può far brutta figura su un palco di tale portata e dunque affida il suo look all'eleganza contemporanea di Givenchy Haute Couture, scegliendo un abito bianco candido. La gonna a sirena e il corpetto con scollo profondo erano ricoperti da una fantasia quasi trasparente creata attraverso il pizzo applicato su seta e veli utilizzati per allargre la parte finale dell'abito. Sul seno un drappeggio a semi cerchio contribuiva ad arricchire il povero décolleté dell'attrice. L'abito era perfetto per il corpo esile di Rooney ed ha confermato l'immagine ricercata e un pò trasgressiva della nuova stella del firmamento cinematrografico americano. Rooney Mara ha scelto di non indossare alcun gioiello e di competare il look con una chioma corvina ben tirata in una coda ricurva con frangetta geometrica. Jennifer Lopez in Zuhair Murad – La popstar latinoamericana Jennifer Lopez ha indossato un abito molto sensuale con scollo a tuffo e schiena scoperta. La Lopez sceglie ancora una volta il già sperimentato nude look con quest'abito in velo trasparente ricoperto da una fantasia optical a righe trasversali realizzata con paillettes bianche luccicanti. Le forme strette esaltavano le curve prorompenti della bella attrice, stringendole i fianchi ed allargansodi alla base in una classica gonna a sirena. Orecchini pendenti con due maxi brillanti, anello minimal e una clutch rettangolare in metallo e Swarovski firmata Salvatore ferragamo hanno completato il look per la notte degli Oscar. Jennifer sceglie per l'hairstyle un grande chignon alto, con capelli intrecciati, che risulta molto elegante ma che non le dona particolarmente.
Una parata di star ha calcato il red carpet degli Oscar 2012 con abiti splendidi, firmati dai più grandi designers della moda internazionale. Trionfa il bianco, il taglio a sirena e lo sparkling style fatto di paillettes, glitter e tanti diamanti.
Niente pareva fermarli: santi, guerre, politici, attori famosi. La devastante, volgarissima ma acuta satira di South Park ha trovato il primo ostacolo della sua pluri-decennale storia: il sito Rivoluzione Musulmana ha pubblicato un articolo minacciando Trey Parker e Matt Stone. "Dobbiamo avvertire Matt e Trey che quello che stanno facendo è stupido e che potrebbero finire come Theo Van Gogh (regista olandese, ammazzato per aver girato due film contro l’integralismo) per la messa in onda di questo show", dichiara uno dei leader di questo ancora sconosciuto movimento. Il motivo? In un episodio delle scorse settimane, il profeta Maometto appariva con un costume da orso. E’ bastato questo per scatenare le ire fondamentaliste: la reazione degli autori sono state insospettabilmente caute ma ironiche. Oltre a censurare le parole ‘Profeta Maometto’ con un bip nell’episodio successivo, hanno sostituito l’immagine del profeta islamico con Babbo Natale. Paura o drammatizzazione? Difficile da dire per due sceneggiatori che non hanno avuto paura di ritrarre Gesù a guardare riviste pornografiche o Buddha a sniffare cocaina. Ma potrebbe anche essere un modo per fare pubblicità alla serie, che ha raggiunto da poco il traguardo della 200^ puntata e sta celebrando una quattordicesima stagione in cui, i riferimenti all’attualità e al mondo giovanile e non solo, sono esplosivi: come nel celebratissimo episodio su World of Warcraft, stavolta i ragazzacci si concentrano su Facebook (social network su cui anche David Fincher sta facendo un film), Avatar – di cui Cameron sta preparando il sequel – e sull'ecologia dannosa. Possiamo vederli su MTV, dopo i teenager sporcaccioni di Blue Mountain State, o su Comedy Central e sperare che nessuna minaccia li faccia più retrocedere.
Parker & Stone, i geniali autori di South Park, hanno censurato il più recente episodio della serie a causa di una minaccia di un misterioso gruppo islamico.
Il rinforzante per unghie è un prodotto cosmetico che viene usato quando le unghie delle mani e dei piedi appaiono più fragili e si sfaldano facilmente. In pratica, la loro struttura, subisce dei cambiamenti tali da alterarne la forma e l'elasticità, rendendole deboli a tal punto da rompersi ad ogni movimento o gesto. Questo è un problema molto ricorrente sia nelle donne che negli uomini, ma il più delle volte sono le donne a risentirne maggiormente dal punto di vista estetico. Il perché le unghie si sfaldino, dipende da diversi fattori, quali trattamenti di manicure troppo frequenti o aggressivi o l'utilizzo di lime sbagliate: fare un uso regolare di lime o frese elettriche troppo dure o con una pressione troppo forte, può rovinare l'unghia in profondità. Affinché le nostre unghie non si spezzino e ne venga stimolata la crescita, possono essere usati degli appositi prodotti indurenti per prendersene cura. In commercio esistono diverse tipologie di rinforzanti per unghie: quelli in crema, gli oli, gli smalti o, addirittura, i nuovi rinforzanti con pennello sotto forma di stick. Di questi poi, è possibile scegliere la composizione biologica, naturale o classica: formule a base di oli di argan, di mandorle, di jojoba oppure a base di micro diamanti, titanio o smalti classici. Vediamo insieme come rafforzare le unghie, qual è il miglior rinforzante e in base a quali fattori scegliere quello più giusto per avere una perfetta manicure. Qui di seguito è disponibile la classifica dei migliori 15 rinforzanti e indurenti per unghie. Una selezione accurata tra quelle che sono le marche più note, ma anche in base agli ingredienti, alle tipologie di applicazione e alle recensioni pubblicate su Amazon dagli utenti che li hanno già provati. L'olio di ricino è il rinforzante per unghie della Natura Vision puramente di origine naturale. Tra le sue numerose proprietà, l'olio di ricino ha un potere antinfiammatorio e stimola la circolazione dei vasi, fondamentali per favorire la ricrescita e il rafforzamento di peli, capelli e unghie. Infatti, bastano poche gocce applicate frequentemente sulle unghie con l'apposita spazzolina, per donare una nuova vitalità e un nuovo aspetto alle mani. Pro: oltre a essere un prodotto di qualità e vegan friendly, viene consigliato dalla maggior parte degli utenti di Amazon per la sua efficacia e versatilità anche nei confronti dei capelli e delle ciglia. Contro: essendo un prodotto da applicare con il contagocce, l'unica accortezza che bisogna avere è di regolarsi bene con le dosi per non rischiare di sprecare l'olio.
Avere delle unghie che si sfaldano o si spezzano facilmente può essere un disagio estetico da non sottovalutare. Per rimediare a questo problema esistono i rinforzanti per unghie, dei trattamenti cosmetici pensati per indurirle e favorirne la crescita anche quando c’è carenza vitaminica, si è sotto stress o ci sono patologie che ne danneggiano e alterano la struttura. Tra le creme, gli smalti e gli oli di marche come Sally Hansen, Collistar, Rimmel e Mavala, vediamo insieme qual è il migliore rinforzante per unghie, anche tra quelli disponibili su Amazon.
La rivoluzione è durata solo 48 ore, eppure resterà nella storia. Perché mai prima d’ora la classe dirigente del calcio, ai massimi livelli, si era prodotta in un’esibizione di dilettantismo di questa portata. Volevano "salvare il calcio", come spiegato dalla mente della Superlega poco più di 24 ore fa. Sono finiti per allestire un circo in mondovisione che crea imbarazzo alla storia dei club che rappresentano e ai propri tifosi. Florentino Perez, Andrea Agnelli, Joel Glazer. A leggere i nomi quasi non ci si crede che il tentativo di sovvertire le gerarchie del calcio mondiale, covato e pianificato per anni, sia stato attuato mettendo in fila, uno dopo l’altro, errori grossolani e gravi dimenticanze. Talmente approssimativi da lasciare forti dubbi sulla possibilità che un simile danno di reputazione possa mai trovare riparo. Hanno tentato un golpe per il quale sono stati necessari anche atti di rara bassezza. Fino a pochi giorni fa avevano lavorato al fianco della Uefa alla riforma della Champions garantendo massimo appoggio. Si sono prodigati nelle rassicurazioni ai colleghi spiegando che le prime voci di una scissione erano le solite fake news. Hanno tradito ruoli istituzionali di prestigio (come la presidenza dell’Eca) fingendo di farne gli interessi, mentre si tramava nell’ombra. Sono arrivati persino a non rispondere più al telefono quando il castello di bugie era diventato ormai troppo grande per essere nascosto. Nonostante questo, il peggio lo hanno dato nel momento cruciale, quello in cui si doveva fare la differenza presentando al pubblico la nuova Superlega Europea. La svolta epocale del calcio promossa da una strategia comunicativa disastrosa: un comunicato distribuito dopo mezzanotte senza alcun lavoro di preparazione, un sito spoglio e approssimativo, un'intervista ad una trasmissione spagnola nota più che altro per fare bar sport di spessore, un altro comunicato (quello della resa) diffuso in piena notte. Come parlare da soli allo specchio, mentre dall’altra parte c’era il mondo. E poi la gestione dei rapporti. Non quelli esterni, che si sapeva sarebbero stati conflittuali. Ma quelli interni, dal principio. Non erano d'accordo tra di loro e forse non lo sono mai stati. A cominciare dai forfait di Bayern e PSG che già lasciavano intuire come il fronte dei grandi non fosse poi così compatto. Le squadre inglesi si sono sfilate in blocco nel giro di due giorni, schiacciate da pressioni di sistema e di massa ampiamente prevedibili. Non hanno pensato di avvisare neanche i propri management, impiegati, allenatori e calciatori di quello che stava per accadere. Avrebbero potuto prepararli all'onda di dissenso che li avrebbe travolti di lì a poco, ma li hanno lasciati all'oscuro di tutto e se li sono ritrovati contro quando ormai il destino della Superlega era già segnato.
Il tentativo di rivoluzionare il calcio con la creazione della Superlega è nato e naufragato mestamente nel giro di 48 ore, in un mix di errori strategici, di comunicazione e di rapporti che ha visto i dirigenti più importanti del panorama calcistico fare la figura dei dilettanti. Con un danno di credibilità e reputazione enorme, ancora non quantificabile.
Andrea Damante è ancora single e si dice contento per la storia tra la sua ex Giulia De Lellis e Irama, il cantante vincitore dell'ultime edizione di Amici. Un altro amore sbocciato a casa di Maria De Filippi, inevitabilmente chiacchieratissimo. Sulle pagine di Uomini e Donne Magazine, l'ex tronista è stato interrogato sul'argomento e ha risposto laconico: Il Dama sta bene. Non ho mai detto nulla e non ho intenzione di farlo adesso. Io sto benissimo, sono contento del mio lavoro e della mia vita. Posso dirvi però che sono contento se tutti siamo contenti, mettiamola in questo modo. "Se una storia d’amore finisce perché non si va d’accordo o per un’altra serie di motivi, l’importante è che dopo si stia bene", continua Damante, parlando della rottura da Giulia De Lellis con cui si parlava di nozze imminenti. Pochi mesi dopo, lei si è legata a Irama, mentre Andrea non ha ancora trovato un'altra donna in grado di fare breccia nel suo cuore. Ma il gossip non m’infastidisce sia chiaro. Essendo stato lanciato da Uomini e Donne, è normale che la gente ne parli visto che è un programma così tanto seguito. No, non sono innamorato. Trovare la persona giusta che mi faccia innamorare, non sarà facile. L'ex tronista e gieffino, infine, ha fatto chiarezza sulla sua apparizione nel programma Riccanza, lo show supertrash di Mtv dedicato ai giovani milionari, che peraltro ha sollevato critiche al veleno da parte di Alessandro Cecchi Paone. In realtà, apparirà solo in una puntata. Non è un segreto che il Dama venga da una famiglia molto benestante, ma il posto da protagonista è toccato al cugino Angelo Fasciana, produttore musicale e organizzatori di eventi: "È il figlio del fratello di mia mamma. In una delle puntate andremo insieme ad una serata di beneficenza, avvenuta la scorsa estate, al Coco Beach, sul lago di Garda. Abbiamo fatto festa insieme, ci siamo molto divertiti e si vedranno alcuni pezzi del mio dj set".
Il Dama parla della sua attuale situazione sentimentale e della relazione nata tra la sua ex Giulia De Lellis e il cantante vincitore di Amici Irama. Inoltre, fa chiarezza sulla sua presenza nel cast di Riccanza e svela il suo prossimo impegno televisivo: condurrà un programma su Mtv da dicembre.
Se nella casa del Grande Fratello 11 dicono che tutto è amplificato, nel tugurio hanno il dolby-surround? Laggiù ormai sembra essere una continua guerra, peraltro rumorosissima, tra esplosioni improvvise e trattati di non belligeranza molto precari. Non appena scese nelle viscere del GF, Angelica e Margherita hanno subito parlato di guerra a Davide. La prima ha mantenuto la parola, la seconda decisamente no. Angelica litiga con Davide per Rosa dopo poche ore dall’ingresso, perchè a suo parere il siciliano dovrebbe sciacquarsi la bocca con l’acido muriatico, prima di parlare di lei. Poi, sempre Angelica, costretta a star lontana dal suo amato Ferdi, si fa cogliere in un momento di particolare turbamento, e ne vien fuori che Angelica è gelosa della sua amica Rosa. Questo stato di nervosismo perenne esplode nella sua forma più violenta quando Angelica Livraghi sorprende Valentina mentre dà consigli d’amore a Margherita. Immediatamente parte il dictat secondo cui chi non s’è dimostrato davvero amico di Margherita non può parlarle, a maggior ragione se la si mette di fronte alla difficoltà per Nando. I suoi modi sono decisamente oltre le righe, tanto da sembrare persino forzatamente eclatanti. Ma Valentina Costanzo non ci sta sul serio, ed in un crescendo di grande intensità finisce per alzarsi dal divanetto, e sovrastare fisicamente Angelica al grido di “io c’ho carattere da vendere”, dopo che l’aveva accusata di essere una falsa perbenista, e s’era sentita rispondere con uno scimmiottamento. E qui siamo al replay di duelli maschili, con frasi “oh, oh, bella, non t’avvicinà così eh”, “perchè sennò che fai?”. Le due cercheranno di chiarire, ma non ci sarà verso.
Tra le varie tensioni che il tugurio porta a cumulare, certamente quella tra Valentina ed Angelica è la più violenta, tanto che le due, per divergenze riguardo la maniera migliore di consigliare Margherita, finiscono quasi alle mani.
Scopriamo quest'oggi che alla Barbara d'Urso c'è chi fa da contraltare: è Silvia Toffanin, la quale dichiara di aver sempre tifato per Guendalina, ed addirittura di aver pianto al momento della sua eliminazione. Ormai Guendalina ha detto tutto in giorni di intense interviste, svelandoci anche novità riguardo le amicizie della casa, grazie ad un dossier contro Margherita compilato dai suoi fans, e diventa difficile poter contare su nuove primizie. Starà a lei rendere interessanti le domande tramite la personalizzazione delle risposte. Guendalina Tavassi lo fa dosando bene i dettagli da trasmissione a trasmissione. Nella puntata di Verissimo aggiunge qualche particolare riguardo ad esempio il suo incontro con Gaia, parlando di quanto siano state sempre legate da un rapporto viscerale, tanto che la prima sera che si son potute reincontrare, è trascorsa tra chiacchiere e confidenze, tra un “ti voglio bene”, e un “io di più”. Dopo aver parlato di sua figlia, Guendalina viene invitata a parlare di sé figlia, di come ha affrontato la separazione dei genitori e i quattro matrimoni di suo padre durante l'adolescenza. Non si lascia molto andare su questo tema, anche perchè ha scelto di non calcare la mano sulle proprie tristezze per esorcizzare un passato ormai lontano. Aggiunge però che si ricorda di aver sofferto particolarmente la separazione da suo fratello Edoardo. Ovviamente non può mancare il tema Remo. Tra le varie cose già dette, si ripropone il dubbio che Claudia sia realmente incinta, e quell'attrazione strana e particolare per cui Guenda non è mai riuscita a staccarsi da Remo realmente. In questo senso il Grande Fratello 11 le ha dato una grossa mano. Angelica e la rivalità tra le due amiche fa parte della scaletta. Avevamo visto entrambe scaldarsi particolarmente durante la vendetta di Guendalina al Gf11, lunedì scorso, e non sembra che una settimana sia bastata a farle riconciliare. Guenda smentisce la gioia con cui Angelica dice di aver appreso la notizia che in casa ci sarebbeuenda, anzi, racconta di averla vista sbiancare in volto, consapevole che ancora una volta la sua amica le avrebbe rubato la scena.
Nella puntata odierna di Verissimo Guendalina Tavassi affronta i temi già affrontati nelle interviste precedenti, aggiungendo qualche aneddoto divertente alla lista di quelli noti, riguardo la casa del Grande Fratello 11 e la sua situazione familiare.
Sembra che per la prossima edizione di X-Factor Simon Cowell non voglia farsi mancare nulla. Ovviamente parliamo della versione britannica dell'ormai più che famoso talent show che ha lanciato nel mondo della musica talenti quali Leona Lewis e Alexandra Burke. E dal momento che ormai la formula dello show pare un po' troppo consolidata e rischia di perdere ascolti dopo tante edizioni, ecco che il giudice più temuto di ogni talent show di lingua inglese ha pensato di movimentare le cose aggiungendo due tra le celebrità forse più amate soprattutto nel Regno Unito al banco dei giudici. Inizialmente si era parlato di un possibile ritorno in patria di niente altri che la Scary Spice, Mel B, per sostituire l'australiana Dannii Minogue, sorella della più celebre Kylie. Mel B, infatti, al momento vive negli Stati Uniti ma chissà che non faccia una scappatina in patria per condurre quello che rimane uno dei reality più famosi nel Regno Unito. E in queste ore si è aggiunto anche il nome di Robbie Williams a quello dei nuovi possibili giudici, dal momento che secondo Cowell, Robbie è "divertente, ha un buon istinto, non si prende troppo sul serio ed è un tipo veramente divertente". Ma le novità non si fermano qui per il reality made in UK: Cowell, infatti, avrebbe deciso di apportare molte altre modifiche allo show nell'intento di attrarre un nuovo pubblico e di confermare quello di sempre. Tra queste ci sarebbe l'idea di aumentare il numero di finalisti da 12 a 16, quella di far durare lo show un mese in più, quella di tenere i concerti live alla Wembley Arena e, come anticipato, quella di sostituire Dannii con un'altra donna giudice. E Cowell sembra fare sul serio dal momento che avrebbe chiesto alla rete ITV che trasmette lo show di aumentare il budget settimanale di 500 mila dollari, pena la fine dello show una volta per tutte. Valentina
Simon Cowell è disposto a tutto pur di salvare l’X-Factor britannico e così iniziano a farsi i nomi di Mel B e Robbie Williams come possibili nuovi giudici per la prossima edizione.
L'Argentina aiutata da Leo Messi messaggero di Dio sta facendo scintille sui campi di calcio sudafricani. Le giocate dei fenomeni argentini e lo spettacolo di Maradona in panchina assicurano un scintille dentro e fuori i campi di calcio. I sudamericani sono qualificati ai quarti di finale dei Mondiali 2010 dopo il 3-1 rifilato ieri al Messico e El Pibe de Oro era al settimo cielo durante l'ultima conferenza stampa in cui ha riconosciuto gli errori dell'arbitro e ha dedicato la vittoria ad un grande amico: Valentino Rossi infortunatosi gavemente in un incidente in moto. "A Rosetti avrei voluto dirgli alcune cose… Ha sbagliato molto, anzi, tutto” e ha continuato difendendo il suo pupillo a spada tratta: “Leo non segna? Ma avete visto quanto lo ha picchiato Torrado dall’inizio alla fine? Non faceva in tempo a muoversi, e il messicano entrava duro”. E infine la dedica speciale della vittoria “E’ per il mio amico Valenti no Rossi che sta male”. Il campione di Tavullia e l'ex giocatore del Napoli si conoscono da tanti anni e sono molto amici e sicuramente il Dottore avrà apprezzato le parole del ct argentino nei suoi confronti, segno che Maradona l'Italia e gli italiani ce li ha nel cuore nonostante il passare del tempo contrariamente a personaggi come Platini e Pele criticati da Maradona in un'intervista recente. Ora l'allenatore si gode il passaggio ai quarti e attende l'ostica Germania facendo leva su un portafortuna speciale: Jessica Geneux nuda per Martin Palermo in attesa che a spogliarsi per la vittoria mondiale sia Maradona.
Il ct dell’Argentina si qualifica ai quarti di finale con l’Argentina e dedica la vittoria al suo grande amico vittima di un incidente in moto.
Un nuovo minerale dalla composizione insolita è stato scoperto nel cuore di un diamante, recuperato nella miniera di Koffiefontein, in Sud Africa. Chiamato goldschmidtite in onore di Victor Moritz Goldschmidt, scienziato norvegese considerato il padre della geochimica moderna e della chimica dei cristalli, il minerale si presenta di un colore verde opaco e scuro. Sulla base delle analisi condotte dagli scienziati si sarebbe formato a 170 chilometri di profondità, nel mantello terrestre, a una temperatura di poco meno di 1200° centigradi. A scoprire e descrivere il nuovo minerale è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università dell'Alberta, Canada, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra e del Pianeta presso l'Università Northwestern di Evanston (Stati Uniti) e dell'Università di Glasgow, Scozia. Buona parte del merito spetta alla ricercatrice Nicole A. Meyer del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Atmosfera dell'ateneo canadese, che ha condotto un lavoro meticoloso per analizzare nel dettaglio il preziosissimo minerale. L'aspetto più interessante della goldschmidtite, che fa parte del gruppo delle cosiddette periovskiti (N. IMA 2018-034), risiede nella sua composizione insolita per il luogo in cui si è formato. “La goldschmidtite ha alte concentrazioni di niobio, potassio e delle terre rare lantanio e cerio, mentre il resto del mantello è dominato da altri elementi, come magnesio e ferro. Poiché il potassio e il niobio costituiscono una proporzione maggiore di questo minerale, deve essersi formato attraverso processi eccezionali che hanno concentrato questi elementi insoliti”, ha dichiarato in un comunicato stampa l'autrice principale dello studio.
All’interno di un diamante recuperato in una miniera sudafricana è stato scoperto un nuovo minerale chiamato goldschmidtite, in omaggio al fondatore della geochimica moderna. Il minerale si è formato a 170 km sotto la superficie terrestre, a una temperatura di circa 1200 gradi. Presenta una composizione molto peculiare, che suggerisce condizioni di origine “eccezionali”.
La battaglia legale sferrando i migliori avvocati come prospettavano i media internazionali, non ci sarà. Tom Cruise e Katie Holmes divorziano, ma con grande stile, accordandosi in tempi lampo su tutti gli aspetti della separazione. I rumors che continuano a rincorrersi sul voler salvare la faccia all'attore, colpevole di aver trattato Katie come un robot, sembra siano fondati, e a quanto pare gli avvocati della Holmes sono stati estremamente concilianti. A riportare le dichiarazioni di John Wolfe, uno dei legali di Katie, è il People: Il caso è stato risolto e l'accordo è stato firmato. Siamo entusiasti per Katie e per la sua famiglia.E non vediamo l'ora che inizi un nuovo capitolo della sua vita. Vogliamo ringraziare gli avvocati di Tom per la professionalità con la quale ci hanno aiutato a trovare velocemente una soluzione. Quindi una separazione apparentemente consenziente, addirittura contornata dai ringraziamenti reciproci dei legali, che, anziché farsi guerra, si congratulano. Subito dopo Tom e Katie hanno rilasciato una nota dove commentano: Ci impegneremo, come genitori, a lavorare insieme per il bene di nostra figlia Suri. Vogliamo gestire la cosa privatamente, nel rispetto reciproco dei nostri ruoli.
L’ex coppia Cruise – Holmes rinuncia al clamore di una guerra in tribunale, e divorzia in maniera del tutto consenziente. La custodia di Suri verrà affidata alla madre, ma Tom potrà vedere la sua bambina quando vuole.
L'estate è uno dei periodi migliori per portare un tocco di novità nella propria immagine e le star lo sanno bene, visto che sono moltissime quelle che fanno visita al parrucchiere di fiducia in questo periodo. L'ultima a non aver resistito alla tentazione di cambiare look è stata Bella Hadid, che ha pensato bene di fare qualcosa di drastico prima di partire per le vacanze. La modella ha detto addio ai capelli scuri e si è fatta bionda, ritornando così al suo colore naturale. Perché preferisce tingersi? Per differenziarsi dalla sorella Gigi, che ha reso la chioma bionda un vero e proprio "marchio di fabbrica".
Bella Hadid ha cambiato look in modo drastico per l’estate. La modella ha detto addio ai capelli castani ed è passata al biondo miele, ritornando così al suo colore naturale.
La terza medaglia di giornata per l'Italia alle Paralimpiadi dopo quella di Mazzone e della coppia Brunelli-Rossi, arriva dal paraciclismo, con il bronzo nella prova su strada di Katia Aere. La classe 1971 di Spilimbergo, dopo il traguardo si è lasciata andare alle lacrime di gioia, incredula. Speciale la sua dedica ai microfoni di Rai Sport, anche per Alex Zanardi il suo "maestro" e ispiratore che le ha fatto conoscere l'handbike. La 46a medaglia azzurra alle Paralimpiadi è arrivata da Katia Aere. A 50 anni compiuti da poco, l'atleta azzurra che ha dovuto fare i conti con una malattia autoimmune che le ha distrutto parte della muscolatura, si è resa protagonista di un'impresa conquistando il bronzo nella prova di paraciclismo su strada categoria H5. Dal 2018, la Aere fa parte del progetto Obiettivo 3, fondato da Alex Zanardi, e nato con l'obiettivo di far avvicinare al mondo dello sport il maggior numero di persone possibili ad ogni disciplina sportiva. In lacrime dopo la gara, Katia Aere ha provato a raccontare le sue emozioni con un messaggio emozionante: "Non riesco a crederci, dico solo grazie a tutti. Allo staff che ci ha dato la possibilità di avere i mezzi, ai tecnici ai fisioterapisti. All’Italia che mi ha dato la spinta sulla bici. Prova di fatica è come se avessi fatto una crono, non ho mai smesso di pedalare. Sapevo che dovevo mantenere il mio ritmo, perché ho marcia diversa. Da Spilimbergo a Tokyo a 50 anni, ancora non ci credo e finché non l’avrò al collo. Ci ho sperato, ma non pensavo di farcela. È meraviglioso". E infine una dedica speciale: "Alle donne che amano lo sport dico solo che l’età anagrafica è un numero sulla carta d’identità. L’età è nell’anima, credere nelle possibilità e raccogliere tutto il bello che si può prendere. Dedico la mia prima partecipazione a mamma, papà, al coach e a mio marito che dovrebbero farlo santo. La dedico anche ad Alex Zanardi, perché se sono qui è merito suo. Ho imparato questo sport da lui, e alla mia Italia. A tutti. Mi sono fatta un regalo di compleanno. A 50 anni niente paura".
46a medaglia per l’Italia alle Paralimpiadi con Katia Aere che ha conquistato il bronzo nella prova su strada di paraciclismo. Speciale la sua dedica nel post-gara anche per Alex Zanardi il suo “maestro” e ispiratore che le ha fatto conoscere l’handbike. L’atleta 50enne non è riuscita a trattenere le lacrime.
L'avvento e la diffusione capillare della piattaforma di messaggistica WhatsApp hanno inaugurato definitivamente un'era di reperibilità totale e globale dalla quale molti si sentono però oppressi; l'app è troppo comoda per non essere utilizzata ma d'altro canto il suo stato di connessione perenne alla Rete rende difficile sparire anche a chi vuole semplicemente passare un po' di tempo senza dover rendere conto di sé ad altri. Fortunatamente c'è un trucco per chiunque desideri continuare a controllare di quando in quando WhatsApp senza dover rendere conto di essere stati online senza aver risposto ai messaggi in attesa: nascondere l'orario in cui è stata utilizzata l'app per l'ultima volta. Fin dalla nascita di WhatsApp, la piattaforma racchiude un sistema nato per consentire agli utenti di sapere quando è stata l'ultima volta che i loro contatti hanno utilizzato l'app; l'informazione viene visualizzata sotto al nome dei contatti una volta che viene aperta la relativa chat, alla voce "Ultimo accesso alle". Da una parte il dato è utile a capire se chi si sta cercando di contattare può essere nei pressi del telefono oppure non sta visualizzando le notifiche da diverse ore, e vale dunque la pena provare a raggiungerlo con metodi convenzionali come una telefonata; d'altro canto però con gli anni questa informazione è stata utilizzata in modo meno trasparente – ad esempio per dedurre se il destinatario sta evitando deliberatamente di leggere i messaggi altrui per non sentirsi obbligato a rispondere. Vien da sè che un tale meccanismo di aspettative e controaspettative è soltanto il frutto di convenzioni sociali distorte dall'ingresso di una relativa novità come WhatsApp nel mezzo delle normali interazioni tra individui; non dover rendere conto a nessuno di spunte blu, orari di collegamento e mancate risposte resta la soluzione ideale a un problema che in fondo neppure esiste. Per non doverci neanche più pensare, la soluzione è semplice e si trova tra le impostazioni di WhatsApp che si possono visualizzare toccando il tasto per il menù a scomparsa dalla schermata principale dell'app.
L’ideale per rendersi irreperibili all’interno della piattaforma di messaggistica istantanea sarebbe semplicemente tenere il telefono in tasca, ma per chi deve controllare l’app e non desidera far sapere di averlo fatto la soluzione è semplice. Una funzione tra le impostazioni consente infatti di nascondere il dato rivelatore.
Fuggire dalla Clinica Olivos dov'era ricoverato travestito da infermiere. Era il piano che Maradona aveva escogitato per lasciare l'ospedale, uscire da quella stanza dove si trovava ricoverato per aver subito l'operazione alla testa. Gli era stato asportato un edema subdurale alla regione sinistra, un intervento al quale aveva dovuto sottoporsi perché le sue condizioni di salute erano peggiorate. Sembrava stesse meglio, che poco alla volta recuperasse dall'ennesimo intoppo di una vita spericolata, che avesse addosso quell'argento vivo di sempre anche se costretto nel letto e infermo al punto da essere aiutato per camminare. Quel dio in terra che mescolava talento e magia non aveva più nemmeno la forza di reggersi sulle gambe. Triste, solitario, depresso. Così è apparso l'ex Pibe de Oro nell'ultimo tragitto del lungo addio, prima di consegnare le spoglie mortali al dolore e alla commozione che hanno attraversato il mondo intero. Il dialogo con l'inserviente incaricato di seguirne la terapia racconta cosa era diventato El Diez, quale fosse la sua condizione psicologica, come si sentisse provato, stanco, schiacciato dal peso di un successo che ha stordito in ogni modo, facendosi solo del male. "Cosa faresti se fossi Maradona?" è la domanda rivolta da D10s all'infermiere che era entrato nella sua stanza. "La verità, Dieci, non vorrei essere nemmeno un secondo Maradona", la replica raccontata nell'articolo pubblicato dal quotidiano Clarin. "Lo stesso accade a me… Vorrei prendermi una vacanza dall'essere Maradona".
Nella ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Maradona c’è anche il dialogo tra l’ex Pibe de Oro e l’infermiere che era incaricato di seguire la sua terapia nella Clinica Olivos, dove era ricoverato per l’operazione alla testa. D10s gli propose di scambiarsi i vestiti per fuggire dall’ospedale. Ecco cosa si dissero in quel breve scambio di battute che racconta molto del Dieci triste e depresso.
L'abbiamo vista in versione "notturna" mentre festeggiava i 49 anni di Patrizia del Gf con Belén Rodriguez al Petit Bistrò di Milano, oggi invece la riscopriamo versione super mamma con i suoi bambini ed il terzo in arrivo. "Quanti pancini…", questo il commento ironico di Claudia Galanti sui social che si gode i suoi Liam e Tal Harlow che, per fare il verso alla mamma, mostrano due finti pancioni. Tra i giocattoli e il bagnetto i due piccoli si divertono un mondo con mamma Claudia.
Claudia Galanti gioca con i suoi due pargoletti e, aspettando il terzo ormai in arrivo, si gode poi la compagnia del suo compagno Arnaud per una cena fuori al ristorante di Carlo Cracco.
Il rapporto tra mamme è figli maschi è indubbiamente uno dei più profondi al mondo. Ogni madre si sarà sentita dire almeno una volta dal proprio bambino “Sei la più bella del mondo”, delle parole semplici e dolci capaci di spiegare questo legame basato proprio sull’attrazione tra i sessi contrari. Anche se a volte l’amore si trasforma in morbosità, è innegabile che per un maschietto la mamma sarà sempre la donna più importante della sua vita, anche dopo aver incontrato la ragazza perfetta. Ecco i 10 motivi per cui le mamme instaurano un rapporto speciale con i figli maschi. 1. Saranno sempre iperprotettive nei loro confronti – Per una mamma, il figlio maschio rimane un piccolo ometto anche quando diventa adulto. Sarà sempre il suo orgoglio e guai a chi lo farà soffrire, dovrà vedersela con lei. 2. Gli insegneranno cos’è l’amore – In tutti gli uomini c’è un lato dolce e femminile e solo le mamme lo possono far emergere. Nel corso della crescita di un bimbo, sarà dunque importante fargli capire che non c’è nulla di male nell’amore e nel mostrare le proprie fragilità. 3. Non accetteranno mai la fidanzata – Essere rimpiazzata da un’altra donna, per ogni mamma è un momento traumatico. E’ proprio per questo che la fidanzata di turno non sarà mai all’altezza. Che si tratti di gelosia o di premurosità, non importa, una mamma non accetterà mai che un’altra donna riesca ad insinuarsi nel loro rapporto speciale. 4. Saranno capaci di dare consolazione dopo le delusioni d’amore – I maschi quando amano lo fanno intensamente ed è per questo che fanno fatica ad accettare di essere lasciati. Solo una mamma è capace di fargli tornare il sorriso, di fargli capire che il dolore col tempo passa e che bisogna andare sempre avanti. 5. Cucineranno per loro – Un uomo, si sa, va preso per la gola e le mamme lo fanno. Sanno sempre qual è il momento giusto per cucinare il piatto preferito del loro bambino e lo faranno letteralmente innamorare con dei manicaretti. 6. Perdoneranno ogni loro sbaglio – A volte vengono trascurate e trattate male, ma le mamme saranno capaci di perdonare ogni sbaglio, soprattutto quando è un figlio maschio a commetterli. Hanno un grande cuore e sanno bene che rimarranno per sempre l’unico punto di riferimento femminile nella vita del figlio. 7. Rimanderanno sempre il momento in cui lasciarli andare – Anche a 40 anni, per una mamma il figlio rimane sempre un bambino. Il momento in cui i maschietti ormai adulti dovranno cominciare ad essere indipendenti, per le mamme sarà drammatico ed è per questo che sperano di rimandarlo il più possibile.
Il rapporto tra mamme e figli maschi è uno tra i più profondi e particolari al mondo, tanto che a volte diventa quasi morboso. Le madri saranno protettive, delle vere e proprie chiocce, anche quando i loro bambini saranno diventati ormai adulti. Scopriamo i motivi per cui mamme e maschietti non possono fare a meno l’uno dell’altra.
La prima semifinale di Italia's got talent ha emesso il suo verdetto! La puntata, presenta da Simone Annichiarico e Geppi Cucciari in onda su canale 5, è stata trasmessa per la prima volta in diretta. Questo per tener fede ad un meccanismo ormai collaudato nei reality, il televoto. Il pubblico da casa, con la complicità della giuria in studio composta da Gerry Scotti, Maria De Filippi e Rudy Zerbi, ha stilato la prima lista di 6 finalisti. Tra di essi il figura il talentuoso cantautore diciannovenne Federico Fattinger, già un mito su Facebook. Vi proponiamo il video del suo inedito interpretato ieri sera.
Il giovane cantautore di Riva del Garda è tra i primi concorrenti ammessi alla finale del reality di canale 5.
Clausola della locazione che impone al conduttore il pagamento di ogni tassa imposta del bene locato La questione da affrontare è quella relativa alla valida la clausola di un contratto di locazione che attribuisce al conduttore di farsi carico di ogni tassa, imposta ed onere relativo ai beni locati ed al contratto, tenendone conseguentemente manlevato il locatore (quindi, se è anche valido il cd patto traslativo d'imposta). L'imposizione al debitore delle imposte e tasse relative all'immobile locato può assumere due aspetti: In realtà, la stessa questione può essere posta in due modi : a) il soggetto debitore delle imposte può essere sostituito nei confronti del fisco ? b) la clausola che prevede la sostituzione nel pagamento dell'imposta e/o il diritto al recupero dell'imposta del locatore verso il conduttore può essere opponibile al fisco ? Un primo orientamento, facendo leva proprio sul proprio sull'immodificabilità del rapporto tra stato e soggetto debitore dell'imposta considera inammissibile il patto traslativo d'imposta, in quanto idoneo a consentire al soggetto tenutovi per legge di giovarsi «dei vantaggi e dei benefici della vita associata» sottraendo «la propria ricchezza alle limitazioni sociali di solidarietà e di perequazione», per cui tale ha ritenuto «vietato e nullo (ai sensi dell'art. 1418 c.c., comma 1, e per contrasto con l'art. 53 Cost.)» qualunque patto «con il quale un soggetto, ancorché senza effetti nei confronti dell'erario, riversi su altro soggetto, pur se diverso dal sostituto, dal responsabile d'imposta e dal cosiddetto contribuente di fatto il peso della propria imposta, sia che si tratti d'imposta diretta che di imposta indiretta». In altre parole, l'art. 53 Cost. è una norma imperativa preclusiva di atti negoziali che ne comportino l'elusione. Un secondo orientamento per adferma che il patto traslativo d'imposta «è nullo per illiceità della causa, contraria all'ordine pubblico, solo quando esso comporti che effettivamente l'imposta non venga corrisposta al fisco dal percettore del reddito», ma è valido quando «l'imposta è stata regolarmente e puntualmente pagata dal contribuente al fisco, ma il patto del recupero non ha per oggetto direttamente il tributo, né mira a stabilire che esso debba essere pagato da soggetto diverso dal contribuente», ma «riguarda una somma di importo pari al tributo dovuto ed ha la funzione di integrare il "prezzo" della prestazione negoziale». In altri termini, se il canone di locazione può essere comprensivo (quantificato) anche in base alle imposte che il locatore paga allo stato. Quindi, è valida la volontà delle parti di determinare il canone locativo in due diverse componenti, rappresentate l'una dalla parte espressamente qualificata come canone, l'altra come componente (variabile) ed integrante la prima parte costituita dalla pattuizione relativa ad una somma apri alle tasse relative all'immobile locato.
Cassazione 28.6.2019 n 17453 è valido il patto del recupero dell’imposta sull’immobile locato a carico del conduttore quando il patto del recupero non ha per oggetto direttamente il tributo, né mira a far pagare il tributo da un soggetto diverso dal contribuente, ma riguarda una somma pari al tributo ed ha la funzione di integrare il prezzo della prestazione negoziale. Il canone di locazione può comprendere anche le imposte che il locatore paga allo Stato.
I libici si sentono abbandonati da mondo, frustrati, disperati. Mentre il regime di Mu'ammar Gheddafi, più impegnato che mai nella repressione, bombarda la popolazione civile, i depositi di gas e di petrolio nell'est del paese e minaccia un ecatombe, i ribelli di Bengasi osservano come la comunità internazionale stia perdendo tempo in eterne negoziazioni per stabilire una zona di esclusione aerea, l'unica scappatoia per sbloccare la situazione sul fronte della battaglia e per fermare la carneficina. La questione è molto delicata: proibire i voli sulla Libia sarebbe un'operazione militare straniera che susciterebbe quanto meno sospetto nel mondo arabo. Ma la grande maggioranza della popolazione, liberali, nazionalisti, islamisci, il Consiglio Nazionale, tutti implorano la comunità internazionale affinchè intervenga al più presto imponendo una no-fly zone. "Stiamo concentrando i nostri sforzi diplomatici per una zona di esclusione aerea, ma come sempre c'è riluttanza. E' incredibile, centinaia di persone muoiono ogni giorno e non passano all'azione", si è lamentato Iman Bugeigis, una dei portavoce del Consiglio Nazionale di Transizione libico, alludendo ai paesi occidentali. Dopo due giorni di colloqui a Bruxelles sulla situazione libica, la Nato e Unione Europea stanno discutendo per trovare una soluzione condivisa per affrontare la crisi di Tripoli tenendo conto delle sue potenziali ripercussioni sull'occidente. In queste ore l'ipotesi più accreditata e facile da attuare sarebbe quella di una missione di pattugliamento delle acque che bagnano il Paese nordafricano mentre per arrivare ad uno spazio di esclusione aerea bisognerà aspettare il consenso dell'ONU e della Lega Araba. Intanto anche la Russia si schiera apertamente contro Gheddafi proibendo la vendita di armi alla Libia e sospendendo tutti i contratti stipulati con Tripoli.
Mentre la comunità internazionale, da giorni ormai, cerca di trovare una soluzione condivisa per affrontare la crisi libica, i ribelli implorano l’immediata applicazione della no-fly zone, per evitare che la carneficina provocata da Gheddafi continui.
Jude Law si prepara a diventare padre. Per lui è in arrivo il quinto figlio. L'attore, infatti, ha già avuto altri 4 bambini da madri diverse. Dall'ex moglie Sadie Frost ha avuto Rafferty, che oggi ha 18 anni, Rudy di 12 anni e Iris, di 14 anni. Da Samantha Burke, invece, ha avuto Sophia che oggi ha 5 anni. Nella tarda serata di ieri, un comunicato ha confermato la gravidanza di Catherine Harding. La donna, però, non è più impegnata con l'attore. I due si sono lasciati ma secondo quanto affermato da un portavoce della star alla rivista "People", si impegneranno comunque per riuscire a crescere il piccolo nel migliore dei modi: "Posso confermare che Jude e Catherine aspettano un figlio per la prossima primavera. Anche se non stanno più insieme si impegneranno entrambi con tutto il cuore per allevare il loro bambino." Per la donna, questo sarà il primo figlio. Jude Law ha sempre rilasciato dichiarazioni entusiastiche circa l'essere padre. In un'intervista rilasciata a "Parade" ad esempio, aveva spiegato di aver rinunciato volentieri ad alzarsi tardi, per preparare la colazione ai suoi bambini: "Prima non mi alzavo fino a mezzogiorno, ma non è poi così male svegliarsi alle 7 e dar loro la colazione." Inoltre ha avuto parole molto tenere per la piccola Sophia: "Mia figlia mi ha fatto capire che se c'è qualcosa che fa di te un uomo è avere la propria volontà messa ko da una bambina." Jude Law e Catherine Harding hanno già precisato di non avere alcuna intenzione di dare in pasto alla stampa questo momento così delicato. Il portavoce dell'attore, infatti, ha chiarito che non ci sarà alcuna ulteriore comunicazione in proposito.
L’attore, che ha già avuto quattro figli con due donne diverse, si prepara ad accogliere il quinto figlio. Stavolta, a renderlo padre sarà la sua ex fidanzata Catherine Harding. La loro storia, infatti, è già finita ma entrambi si sono detti volenterosi di collaborare per dare un futuro sereno al piccolo in arrivo.
È venuto a trovarci nella redazione napoletana di Fanpage.it l’attore e neo regista teatrale Luca Zingaretti che si trova in città, al Teatro Bellini, per concludere la tournée del suo spettacolo, “The Pride” che ha riscosso grande successo in tutta Italia. Con lui abbiamo anche parlato dei nuovi episodi del commissario Montalbano che andranno in onda da lunedì 29 su RaiUno. “The Pride” è un testo di nuova drammaturgia scritto dall’autore anglo-greco Alexi Kaye Campbell e che racconta due storie alternate: la prima, ambientata nel 1958, la seconda nel 2015. Protagonisti di entrambe le vicende sono Philip, Oliver e Sylvia (i personaggi per volere dell’autore hanno gli stessi nomi e sono interpretati dagli stessi attori). I temi di fondo della pièce sono l’amore, la fedeltà, il perdono, ma tutto ruota intorno al fatto che la coppia, o meglio le due coppie sia quella del ’58 che quella del 2015, sono formate da Oliver e Philip, interpretati rispettivamente dal bravissimo Maurizio Lombardi, un performance la sua che resta scolpita nella memoria anche dopo lo spettacolo, e da un Luca Zingaretti in una veste davvero insolita e molto riuscita: “Ho deciso di portare in scena un personaggio omosessuale – ci ha raccontato l’attore – non senza temere che il pubblico non l’avrebbe presa bene, che non mi avrebbe, per così dire, ‘riconosciuto’. Ma un attore, anzi un artista, non deve mai porsi il problema di ciò che al pubblico può piacere o meno, ciò che conta è l’urgenza che sente di raccontare una storia o interpretare un personaggio”. Per oltre due ore di spettacolo le storie procedono a scene alterne. In un primo momento, sembrano non avere molto in comune, a parte i nomi dei personaggi e il fatto che entrambe le coppie siano costituite da persone dello stesso sesso. Naturalmente più lo spettacolo va avanti, più si scoprono echi e rimandi interni tra le due vicende. L’aspetto più riuscito dello spettacolo, anzi la cosa che lo rende davvero molto godibile e che fa letteralmente volare le due ore di durata, è la qualità degli interpreti e l’affiatamento che riescono a instaurare in scena: a parte i già citati Lombradi e Zingaretti, molto bravi anche Valeria Milillo e Alex Cendron: “Con gli attori c’è grande affiatamento – prosegue Zingaretti -, io ho cercato di mantenere un certo rigore nella recitazione poiché essendo lo spettacolo molto fitto di dialoghi temevo che col passare delle repliche avremmo portato il testo altrove. Perciò ogni tre giorni, anche durante la tournée, rimettevo in prova lo spettacolo”.
Luca Zingaretti in visita nella redazione di Fanpage.it ci racconta la sua esperienza come regista e attore teatrale con “The Pride”, lo spettacolo in scena al Teatro Bellini, in cui racconta la storia di una coppia gay che non riesce a trovare la propria strada. Con lui abbiamo anche parlato della nuova serie di Montalbano che andrà in onda da lunedì 29 e del suo rapporto con Andrea Camilleri.
Elton John sa sempre come stupire, su questo non ci sono dubbi. Sicuramente con le sue ultime dichiarazioni rilasciate durante un'intervista per il magazine Parade, però, ha attirato non solo l'attenzione ma anche e soprattutto le ire di molti, soprattutto di quelli che nel mondo cristiano possono essere considerati un po' come l'equivalente dei talebani musulmani. Nell'intervista in questione, infatti, Elton John avrebbe dichiarato che secondo lui "Gesù era un omosessuale compassionevole e super-intelligente, in grado di capire i problemi umani. Sulla croce ha perdonato le persone che lo avevano crocifisso. Gesù voleva che fossimo inclini all'amore e al perdono. Non so che cosa porti la gente ad essere così crudele. Provate ad essere una donna lesbica in Medio Oriente: sareste buoni giusto ad essere morti". Per quanto la dichiarazione sia sicuramente molto forte, il Baronetto non ha paragonato Gesù ad un criminale o peggio. Anzi non ha fatto altro che sottolinearne le virtù che i suoi seguaci stessi hanno dimostrato di non conoscere dal momento che subito si sono alzate parole fortissime da parte dei cristiani più agguerriti. Sicuramente molto presto interverrà anche il reverendo Phelps con la sua schiera di fanatici, sempre pronti a mandare all'inferno chiunque osi dire anche solo mezza parola a favore degli omosessuali, esattamente come hanno già fatto in passato con Adam Lambert e Lady Gaga.
Elton John dichiara in un’intervista di ritenere che Gesù sia stato “un omosessuale compassionevole e super-intelligente”…e i cristiani non tardano a insultarlo.
Si è creato un piccolo caso attorno all'ultimo – e non più prossimo – album di Bruce Springsteen "High Hopes", seguito di "Wrecking Ball", uscito nel 2012 e a cui è seguito un tour in cui il Boss è stato inondato di affetto e fan. L'uscita dell'album, infatti, era prevista per il 14 gennaio, come annunciato un po' di settimane fa, ma ieri – come segnalato da Billboard – è diventato improvvisamente acquistabile in formato mp3 via Amazon e il suo sito mobile. Una sorpresa per tutti i fan del Boss che seguirebbe la moda che vuole che album e brani subiscano leak con qualche giorno d'anticipo (una sorta di operazione di marketing), che però non si sa quanto serva a Springsteen per vendere copie in più. Niente effetto Beyoncé, per capirsi, ma semplicemente c'è la possibilità che Amazon abbia creato un piccolo pasticcio mandando online qualcosa che non doveva. Non è un caso, infatti, che sia stata subito rimossa la possibilità di scaricare l'album intero e sia rimasta la possibilità di acquistare solo le singole canzoni. Il problema, ovviamente, è che adesso, però, l'intero album è scaricabile illegalmente dai siti di file-sharing, grazie a chi l'ha acquistato su Amazon. Non sappiamo come l'abbiano presa Springsteen e la sua etichetta, ma Amazon rischia di non passare un ottimo quarto d'ora. "High Hopes" è il 18° per Bruce Springsteen e oltre a essere il primo con la E Street Band uscito dall'ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame ad aprile contiene anche registrazioni a cui hanno partecipato Clarence Clemons e Danny Federici, scomparsi rispettivamente nel 2011 e nel 2008. Ecco la tracklist:
Amazon ha messo a disposizione il nuovo album del Boss, “High Hopes” con più di due settimane d’anticipo. Dopo essersi accorta dell’errore l’azienda l’ha ritirato, ma ormai è già reperibile sui siti di file-sharing.
Il principe Harry e Meghan Markle si sposeranno il prossimo maggio e sono moltissimi quelli che non vedono l'ora di scoprire ogni dettaglio della cerimonia. L'attrice americana, che fin da ora sta prendendo parte spesso a degli eventi ufficiali in compagnia del fidanzato, entrerà ufficialmente a far parte della Royal Family britannica, diventando a tutti gli effetti principessa. Certo, non si sa ancora chi firmerà il suo abito da sposa ma tutto sembra essere ormai pronto, anche il viaggio di nozze. Dove andranno i due innamorati? Secondo le prime indiscrezioni voleranno in Namibia. Manca ormai pochissimo al Royal Wedding del principe Harry e Meghan Markle e tutto sembra essere quasi pronto. Gli inviti sono stati mandati, la cerimonia sarà super sfarzosa, il dress code è stato imposto, l'unica cosa che mancava? La luna di miele. Secondo la rivista di viaggi Travel & Leisure, i due sposini partiranno alla volta della Namibia, un meraviglioso paese nell'Africa sud-occidentale, pochi giorni dopo il ricevimento. La scelta non è causale: il principe e l'attrice hanno fatto i loro primi viaggi insieme proprio nel "continente nero". Addirittura il principe, rimasto legato a quelle terre, avrebbe adornato l'anello di fidanzamento dell'amata con delle pietre provenienti dal Botswana. Dovrebbero pernottare al Natural Selection’s Hoanib Valley Camp, un resort di lusso, eco friendly, dove pagheranno 660 dollari a notte. Per il momento, però, da Buckingham Palace non è arrivata nessuna conferma. Non resta dunque che aspettare il giorno delle nozze per conoscere qualche indiscrezione in più.
Manca pochissimo all’evento più atteso dell’anno, il matrimonio del principe Harry e Meghan Markle, e sono molti quelli che non vedono l’ora di conoscere tutti i dettagli della cerimonia. Volete sapere dove andranno il luna di miele i due sposini? In Namibia, un paese nell’Africa sud-occidentale.
La Belmarsh Magistrates' Court, una corte che viene definita, a ragione, la Guantanamo inglese e che dovrebbe occuparsi solo di casi legati al terrorismo, ha appena emesso una sentenza in materia di "reati sessuali" e, per essere più precisi, ha sentenziato su di un crimine che si configura come tale solo in Svezia. Un reato men che minore, un reato virtualmente inesistente, ma di cui si è reso colpevole Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks: il volto simbolo della lotta contro il potere, e allora tutto cambia. Allora ben venga la Guantanamo inglese, ben venga l'Interpol e l'estradizione in Svezia: e tutto per non aver usato il preservativo in un rapporto sessuale consenziente ed essersi, poi, rifiutato di fare il test per HIV. Non ci credete? Sta accadendo, ora, nella "civile" Inghilterra e, da come si stanno mettendo le cose c'è da credere che Assange perderà anche l'appello, e non perché non abbia argomenti con cui difendersi, l'accusa è talmente assurda che, in condizioni normali, non avrebbe neppure varcato l'ufficio di polizia di quartiere da cui è partita; ma Julian perderà, e a poco servirà contrapporre validi e razionali argomenti. Il reato di cui è accusato non è che un pretesto. Tutti ne sono al corrente, ma qualcuno ha deciso che quel pretesto è più che sufficiente. E allora? A cosa volete che servano le argomentazioni, le prove, il buon senso? La situazione è così paradossale che c'è persino chi ha pensato di creare un generatore automatico di reati sessuali per arrestare Assange, un tool che, ovviamente, ha il solo scopo di ridicolizzare (com'è giusto che sia) il modo in cui è stata affrontata tutta la questione. Ammesso che non sia propriamente corretto e signorile rifiutarsi di fare il test dell'HIV, questo rifiuto può mai essere considerato un reato di gravità tale da richiedere l'intervento dell'Interpol, il pronunciamento di una corte che si occupa di reati connessi al terrorismo e l'estradizione in Svezia?! No, non può, ma la sentenza è già scritta, il disegno è chiaro, anzi, cristallino: prima ci sarà l'estradizione in Svezia e poi la consegna del "prigioniero Assange" agli USA; dove la giustizia sta costruendo un bell'impianto accusatorio allo scopo di metterlo sotto processo per aver rilasciato informazioni sensibili e "messo in pericolo la nazione". Perché a mettere in pericolo i militari USA non è il governo che li spedisce a combattere una guerra ingiusta, che copre azioni delittuose, stermini di civili, no, per carità: a mettere in pericolo i militari è colui che racconta, non colui che fa! Esiste il rischio concreto che, da qui a pochi mesi, Julian possa essere attaccato alla sedia elettrica per aver detto la verità. Nulla accadrà, invece, a coloro che hanno mentito al mondo. Anzi, saranno in prima fila a godersi quell'orrida spettacolarizzazione della morte che tanto piace agli States e che sono soliti chiamare giustizia. Cosa renda un boia migliore di un assassino, poi, resta ancora da chiarire.
La corte britannica ha accolto la richiesta della magistratura svedese, accordando l’estradizione di Julian Assange. Il “reato” di cui è accusato è: aver fatto sesso consenziente e non protetto con due donne ed essersi poi rifiutato di fare il test dell’HIV.
Il Grande Fratello 11 vive di folate, ora d’amore (e di questo abbiamo tanti esempi), ora di rabbia (altrettanti esempi, da ultimo Pietro Titone litiga con Ilaria Natali). Queste folate restano poi nell’aria, in assetto da contagio, ed innestano reazioni a catena. La prima è di Caroline, che s’accorge di essere stata derubata. Le mancano all’appello, infatti, almeno due sigarette, e pertanto è inevitabile si alzi il polverone. Il polverone diventa tornado nel momento in cui Caroline fa notare ad Angelica che lei sapeva dove le nasconde, perché l’ha vista più volte, ed Angelica incassa con signorilità sufficiente ad estranearsi dalla lista dei sospetti. Dopo aver inalato per qualche minuto l’aria ammorbata, però, si fa sotto Angelica, e rimprovera Caroline dei modi utilizzati poco prima. La brasiliana approfitta per rinfacciarle di averla isolata da tempo, e poiché le due stanno discutendo in salotto, i soliti avvoltoi appollaiati sui divani in attesa, si animano. Davide e Pietro cominciano ad attaccare Angelica sulla sua insofferenza verso Caroline, ma Andrea, l’unico immune al contagio o quasi (ricordiamo che anche Andrea Cocco e Caroline Cecere litigano), consiglia le due contendenti di andarsene in disparte, tra le proteste seccate degli avvoltoi. In disparte l’aria è più sana, e facilmente ci si chiarisce. Nel salone non è così. Ormai completamente invase le narici di tossine, Davide Baroncini non vuole mollare la preda, e con la complicità di Pietro si fa notare irrequieto e deluso dalla riappacificazione, con frasi come “è finita a tarallucci e vino”, e “più falsa delle mille lire”. Angelica Livraghi finge di ignorare, inizialmente, ma l’aria del salotto non perdona, e rivolgendosi a Caroline: “sappi che non ha parlato per difendere te, ma per attaccare me”. Davide nasconde un impeto di gioia, può dare il via alle danze. E tira fuori un episodio dal suo capello magico, che testimonierebbe la falsità di Angelica nei confronti di Caroline. La romana non si accascia, e rilancia: “hai presente i sottotitoli, che non li guardi mai?”, alludendo all’importanza che ha per lei ciò che Davide sta dicendo. Pietro Titone interviene in difesa dell’amico, che è rimasto spiazzato, e ci diletta con un numero comico, detto da lui: “lei arriva a vuoi già insegnarle come ci si comporta. Impara prima a comportarti te nel modo giusto. Io non dico a lei come comportarsi”. Detto da lui, dicevamo, suona come un citofono rotto. Lo ricordiamo ancora quando fece la morale proprio a Caroline, obbligandola a chiedere scusa a Matteo, durante una litigata nei pressi della piscina. L’intermezzo comico è servito a Davide Baroncini per riprendersi, e sadicamente scocca un’altra freccia col suo arco: “ieri hai detto di essere intollerante a Caroline”, chiamando a testimoni i presenti, come di consueto. Angelica tenta di reperire alleati, ma ne ha pochi, e taciturni. Davide sa che è il momento di battere il ferro caldo, e le punta addosso un altro aneddoto che testimonierebbe l’ipocrisia della bionda. Angelica capisce due cose: 1) sta perdendo 2) Davide va sconfitto sul piano della leggerezza, facendogli sentire ridicola la sua pesantezza.E così comincia a canticchiare. “Sei una bimba, vali meno della metà di quanto valgo io”. Angelica si ricorda di essere un anno più grande di lui, e dopo averlo fatto notare, dice: “quando sarai più grande e ti comprerai una macchina sportiva, così sarai meno frustrato, ne riparleremo”. E se ne va. Davide resta perplesso, sbuffa insofferente, e si rifugia nei suoi sogni preferiti da preferito mancato: “lo vedono tutti che tipo è”. Più tardi Angelica rivelerà alle sue amiche che Davide l’ha fatta arrabbiare per l’ennesima volta, dimostrando di essersela presa più di quanto non abbia dato a vedere. A noi invece è dato vedere tutto, nel video gf11 che segue.
Angelica Livraghi, dopo aver avuto un diverbio con Caroline Cecere, si rinconcilia con lei, scatenando le ire di Davide Baroncini, che l’accusa di aver sparlato della brasiliana fino al giorno prima, e di cambiare versione pur di farsi inquadrare positivamente dal pubblico a casa.