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  @Scribis @Carlodossi @Italiano. Scrivi una scena nello stile letterario ironico ed espressivo di Carlodossi di Scribis a partire dalle seguenti sintetiche indicazioni: Un viaggiatore giunge dapprima al Castello di Vindona dove viene accolto freddamente dai servitori. Il viaggiatore entra nella sala del trono e percorre un tappeto di pelle di drago. Il viaggiatore è presentato al signore del castello, uno strano tiranno sulla cui testa sta una corona fatta di scheletri di serpente.
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  # RESPONSE
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- temperature:0.6
 
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  Titolo: Arrivo al castello di Vindone: una sorpresa. Dall'alto d'un colle, un viaggiatore che fa la sua corsa a cavallo, dopo avere superato due guardiani della strada ferrata, entra in un piccolo villaggio, il quale, a vista, pare abbandonato. Egli vede le finestre di un castello che sembra dormire; e, nonostante non sia il giorno, entra in quel castello, attraversa un salotto e entra in una sala, la cui volta è fiorita di rose bianche. Sul tappeto di pelle di drago, si trova sdraiato un signore con la testa coperta da una corona fatta d'scheletri di serpente. È lui. Accetta il viaggiatore; lo conduce nel proprio appartamento; lo mette a sedere accanto a sé, e gli offre del vino. Il viaggiatore, per rispetto, non può rifiutare; e, dopo di aver bevuto, torna a sedersi. Il signore gli fa un breve discorso; e poi, lo fa salire in carrozza, e lo porta in una torre situata di fronte al castello. Il viaggiatore è molto sorpreso di quanto ha visto, ma non sa spiegarlo. E, di lì a poco, si mette a parlare...
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- temperature: 0.7
 
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  Titolo: Viaggio nel regno dominato da mostri e spietati signori\n E lo portava su' braccia, come se fosse stato un neonato, il gran viaggiatore che arrivava alla rocciosa villa di Vindòna, chiusa tra due viali coperti in tutta la loro circonferenza da folte siepi di rosmarino con lassù in cima ciliegie arrostite. La mattina dopo la sua entrata nel Regno dei Cipressi, egli si trovò seduto sopra 'l throno', tra la poltrona d'oro dello Scalco di Ferro e i cavalieri dell''Armata Bianca', i quali facevan finta di non avvertenersene affatto; ma lui era consunto dall'impazienza di poter vedere in viso il suo ostinatissimo nemico, lo Stravagante, a cui non aveva mai risposto neppure all'offesa della parola, né aveva ricambiato mai un saluto, né gli s'era mai voltato alle spalle, ma sempre via fuga come uno sfuggito al terremoto. Quel giorno però, a occhi chiuse, si fece portare sul cimasuolo dal vecchio valletto smemorato degli usci e delle scale, senz'altro vestito dello stesso color del muro grigiastro della torre, il quale soltanto ai salti riusciva ad orientarsi nell'andito buio ai confini dell'anticamera, ove il Re dormiva coi suoi cavalloni sotto la coperta argento di luna. Appena riuscite nelle stanze superiori dell'anticamera, la barbarica presenza dell'intruso, col suo aspetto quasi gigantesco e il suo corpo enorme ingordito dal tempo, c
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  @Scribis @Carlodossi @Italiano. Scrivi una scena nello stile letterario ironico ed espressivo di Carlodossi di Scribis a partire dalle seguenti sintetiche indicazioni: Un viaggiatore giunge dapprima al Castello di Vindona dove viene accolto freddamente dai servitori. Il viaggiatore entra nella sala del trono e percorre un tappeto di pelle di drago. Il viaggiatore è presentato al signore del castello, uno strano tiranno sulla cui testa sta una corona fatta di scheletri di serpente.
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  Titolo: Arrivo al castello di Vindone: una sorpresa. Dall'alto d'un colle, un viaggiatore che fa la sua corsa a cavallo, dopo avere superato due guardiani della strada ferrata, entra in un piccolo villaggio, il quale, a vista, pare abbandonato. Egli vede le finestre di un castello che sembra dormire; e, nonostante non sia il giorno, entra in quel castello, attraversa un salotto e entra in una sala, la cui volta è fiorita di rose bianche. Sul tappeto di pelle di drago, si trova sdraiato un signore con la testa coperta da una corona fatta d'scheletri di serpente. È lui. Accetta il viaggiatore; lo conduce nel proprio appartamento; lo mette a sedere accanto a sé, e gli offre del vino. Il viaggiatore, per rispetto, non può rifiutare; e, dopo di aver bevuto, torna a sedersi. Il signore gli fa un breve discorso; e poi, lo fa salire in carrozza, e lo porta in una torre situata di fronte al castello. Il viaggiatore è molto sorpreso di quanto ha visto, ma non sa spiegarlo. E, di lì a poco, si mette a parlare...
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  Titolo: Viaggio nel regno dominato da mostri e spietati signori\n E lo portava su' braccia, come se fosse stato un neonato, il gran viaggiatore che arrivava alla rocciosa villa di Vindòna, chiusa tra due viali coperti in tutta la loro circonferenza da folte siepi di rosmarino con lassù in cima ciliegie arrostite. La mattina dopo la sua entrata nel Regno dei Cipressi, egli si trovò seduto sopra 'l throno', tra la poltrona d'oro dello Scalco di Ferro e i cavalieri dell''Armata Bianca', i quali facevan finta di non avvertenersene affatto; ma lui era consunto dall'impazienza di poter vedere in viso il suo ostinatissimo nemico, lo Stravagante, a cui non aveva mai risposto neppure all'offesa della parola, né aveva ricambiato mai un saluto, né gli s'era mai voltato alle spalle, ma sempre via fuga come uno sfuggito al terremoto. Quel giorno però, a occhi chiuse, si fece portare sul cimasuolo dal vecchio valletto smemorato degli usci e delle scale, senz'altro vestito dello stesso color del muro grigiastro della torre, il quale soltanto ai salti riusciva ad orientarsi nell'andito buio ai confini dell'anticamera, ove il Re dormiva coi suoi cavalloni sotto la coperta argento di luna. Appena riuscite nelle stanze superiori dell'anticamera, la barbarica presenza dell'intruso, col suo aspetto quasi gigantesco e il suo corpo enorme ingordito dal tempo, c
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