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Alle riunioni dell'organo di indirizzo partecipano, senza diritto di voto, i membri del consiglio di amministrazione.
L'organo di indirizzo è presieduto dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento dal Vicepresidente e, in caso di assenza anche di quest'ultimo, dal componente più anziano di età.
Il Presidente o il Vicepresidente presiedono comunque senza diritto di voto.
L'organo di indirizzo è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei membri in carica. Nel computo dei componenti in carica non si tiene conto dei componenti che risultino temporaneamente sospesi dall'esercizio delle funzioni inerenti alla carica medesima.
I verbali delle adunanze dell'organo di indirizzo sono redatti a cura del direttore o da chi lo sostituisce in caso di sua assenza o impedimento e sono firmati dal Presidente e dal direttore o da chi ha redatto il verbale in caso di assenza o impedimento di quest´ultimo.
Art. 40 (Validità delle deliberazioni)
Le deliberazioni sono prese a voto palese e sono valide se assunte con la maggioranza dei votanti, esclusi dal computo gli astenuti.
Salvo diversa deliberazione unanime dell’organo di indirizzo, le deliberazioni riguardanti persone sono fatte a scrutinio segreto e in tale caso il direttore svolge le funzioni di scrutatore.
In caso di parità, nelle votazioni la proposta si intende non approvata.
Sono prese con il voto favorevole dei due terzi dei membri in carica, arrotondato all´unità superiore, le deliberazioni concernenti: la modifica dello statuto, l'azione di responsabilità nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.
Capo quarto
Consiglio di Amministrazione
Art. 41 (Compiti e poteri del consiglio di amministrazione)
Il consiglio di amministrazione esercita tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Fondazione, a eccezione di quelli espressamente riservati dalla legge e dal presente statuto ad altri organi della Fondazione.
I membri del consiglio di amministrazione partecipano, senza diritto di voto, alle riunioni dell´organo di indirizzo.
Il consiglio di amministrazione può delegare a uno o più dei suoi componenti o al direttore particolari poteri, determinando i limiti della delega.
I titolari di deleghe devono relazionare il consiglio di amministrazione, secondo modalità da questo fissate, in merito all'assolvimento del mandato ricevuto.
Art. 42 (Composizione, nomina e durata, rappresentanza territoriale e linguistica)
Tutti i membri del consiglio di amministrazione sono nominati dall’Organo di Indirizzo.
Il consiglio di amministrazione è composto da 8 membri, compresi il Presidente e il Vicepresidente
Il Presidente e il Vicepresidente devono appartenere a gruppi linguistici diversi.
Nel complesso cinque amministratori devono appartenere al gruppo linguistico tedesco, due al gruppo linguistico italiano e uno – al fine di mettere in risalto la particolare attenzione che si dedica a livello locale alla tutela delle etnie minoritarie – al gruppo linguistico ladino.
Gli amministratori devono agire nell'esclusivo interesse della Fondazione.
I membri del consiglio di amministrazione devono essere scelti fra i soggetti in possesso dei requisiti generali di onorabilità e professionalità rispettivamente previsti dall´art. 26 e dall´art. 43 del presente statuto.
L´organo di indirizzo svolge le valutazioni e gli accertamenti opportuni al fine di verificare il possesso da parte dei candidati dei requisiti richiesti per la nomina a consigliere.
In ogni caso, all’insediamento il consiglio di amministrazione verifica per i propri componenti la sussistenza dei requisiti (statutari), delle incompatibilità o delle cause di sospensione e di decadenza dei propri membri e assume entro trenta giorni i conseguenti provvedimenti.
Gli amministratori revocati o dichiarati decaduti dalla carica non possono essere rinominati.
Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, il Presidente convoca sollecitamente l'organo di indirizzo affinché provveda alla nomina del nuovo amministratore.
Il mandato dell'amministratore subentrato scade con quello del consiglio di cui è divenuto parte.
Nell´effettuare la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione l’organo di indirizzo assicurerà una adeguata rappresentanza delle zone delle ex Casse di Risparmio di Bolzano, Merano e Brunico, così come territorialmente definite prima della fusione effettuata in forza del R.D. 10.10.1935 n. 2273.
Tale rappresentanza dovrà, possibilmente, corrispondere alla densità demografica nelle zone di cui sopra, risultante dall’ultimo censimento provinciale.
A eccezione del membro del consiglio di amministrazione riservato al gruppo linguistico ladino, l’organo di indirizzo, nell’effettuare le nomine del consiglio di amministrazione, dovrà comunque tenere conto della proporzionale in cui risultano essere composti i gruppi linguistici in conformità all’ultimo censimento provinciale.
Art. 43 (Requisiti di professionalità)
Oltre a quelli stabiliti dalla legge, dallo statuto, dal protocollo d’intesa e dall´Autorità di vigilanza, i membri del consiglio di amministrazione debbono aver maturato una significativa esperienza nell'ambito della libera professione, in campo imprenditoriale o accademico-culturale ovvero devono avere espletato adeguate funzioni di amministrazione o direttive presso enti pubblici o privati.
Art. 44 (Adunanze e deliberazioni)
Il consiglio di amministrazione si riunisce di norma 1 volta al mese.
Il consiglio si riunisce, altresì, quando il Presidente lo ritenga necessario ovvero ne facciano motivata richiesta scritta almeno 3 consiglieri o il collegio sindacale.
Il consiglio di amministrazione è convocato, con l'indicazione dell'ordine del giorno, dal Presidente.
L´avviso di convocazione, contenente l´elenco degli argomenti da trattare, deve essere spedito a mezzo di comunicazione che dia certezza di ricezione almeno 8 giorni prima della riunione, al domicilio dei singoli membri del consiglio e del collegio sindacale.
In caso di urgenza la convocazione avviene mediante comunicazione che dia certezza di ricezione almeno 1 giorno prima della riunione.
"Il consiglio è validamente costituito quando sia presente la maggioranza dei componenti in carica; nel computo dei componenti in carica non si tiene conto dei consiglieri sospesi."
Le deliberazioni sono prese a voto palese e sono valide se assunte con la maggioranza dei votanti, esclusi dal computo gli astenuti.
Salvo diversa deliberazione unanime del consiglio, le deliberazioni riguardanti persone sono fatte a scrutinio segreto e in tale caso il direttore svolge funzioni di scrutatore.
Quando il voto è palese, in caso di parità prevale il voto del Presidente.
I verbali delle adunanze sono redatti dal direttore oppure, in caso di assenza o impedimento, da chi lo sostituisce e sono firmati dal Presidente e da chi redige i verbali.
Il consigliere che non intervenga alle sedute del consiglio di amministrazione per tre volte consecutive senza giustificato motivo decade dall´ufficio.
Il consigliere così dichiarato decaduto non potrà essere chiamato a far parte del consiglio di amministrazione nel quinquennio successivo.
Art. 45 (Presidenza)
Le adunanze sono presiedute dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente.
Nel caso di assenza o impedimento di entrambi, dal consigliere più anziano di età.
Art. 46 (Segretario)
Le funzioni di segretario del consiglio di amministrazione vengono assunte dal direttore o, in caso di sua assenza, da un membro del consiglio designato da chi lo presiede.
Capo quinto
Presidente
Art. 47 (Poteri del Presidente)
Il Presidente del consiglio di amministrazione ha la rappresentanza della Fondazione, presiede l´assemblea, convoca e presiede l´organo di indirizzo nonché il consiglio di amministrazione.
Il Presidente:
"svolge attività di impulso e coordinamento del consiglio di amministrazione e vigila sull'esecuzione delle relative deliberazioni e sull'andamento generale della Fondazione;"
"assume, sentito il direttore, qualsiasi provvedimento nell'interesse della Fondazione che spetti al consiglio di amministrazione, ove ricorrano comprovati e seri motivi di urgenza e ne riferisce all’adunata successiva del consiglio stesso, il quale delibera in merito alla loro ratifica;"
ha la facoltà di nominare esperti esterni per questioni di rilevanza strategica, avvocati e procuratori speciali per rappresentare la Fondazione in giudizio.
"In caso di assenza o impedimento del Presidente, le sue funzioni sono esercitate dal Vicepresidente del consiglio di amministrazione; nel caso di assenza o impedimento anche di quest'ultimo dal consigliere più anziano di età."
Il Presidente può delegare, di volta in volta, in occasione di atti singoli, la rappresentanza della Fondazione a componenti del consiglio di amministrazione, al direttore, ovvero a dipendenti.
Capo sesto
Collegio sindacale
Art. 48 (Requisiti, nomina, durata e attribuzioni)
Il collegio sindacale è composto da tre membri effettivi – due del gruppo linguistico tedesco e uno del gruppo linguistico italiano – e due supplenti nominati dall'organo di indirizzo, con le attribuzioni previste dal codice civile.
I membri effettivi e supplenti del collegio sindacale devono essere iscritti nel registro dei revisori contabili ed essere residenti da almeno quattro anni nel territorio della Provincia di Bolzano.
Il sindaco più anziano di carica ovvero, in caso di pari anzianità di carica, il più anziano di età, assume la presidenza del collegio.
I sindaci devono partecipare alle riunioni dell´organo di indirizzo e alle riunioni del consiglio di amministrazione nonché alle adunanze dell´assemblea.
Il collegio sindacale deve riunirsi almeno quattro volte l'anno, possibilmente con cadenza trimestrale.
Il sindaco che durante l'esercizio non partecipa senza giustificato motivo a tre riunioni consecutive dell’assemblea dei soci, o del collegio sindacale, o dell'organo di indirizzo, o del consiglio di amministrazione decade dall'ufficio.
La cancellazione o la sospensione dal registro dei revisori contabili costituisce causa di decadenza dall'ufficio.
Al collegio sindacale spetta la verifica per i propri componenti della permanenza dei requisiti e della sopravvenienza di causa di incompatibilità, sospensione e decadenza, nonché l'assunzione entro 30 giorni dei conseguenti provvedimenti.
Il sindaco dichiarato decaduto non può essere nuovamente eletto nel collegio né nominato in altra carica della Fondazione per il mandato successivo.
In caso di decadenza, sospensione ovvero di cessazione della carica di un sindaco subentra il supplente più anziano di età.
Le deliberazioni del collegio sindacale sono prese a maggioranza.
Il sindaco dissenziente ha diritto di fare iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso.
Delle riunioni del collegio deve redigersi processo verbale che viene trascritto, unitamente agli accertamenti, proposte e rilievi formulati dal collegio o dai singoli sindaci, in un apposito registro tenuto dal Presidente del collegio.
Capo settimo
Direttore
Art. 49 (Denominazione)
La denominazione di direttore ai sensi del presente statuto equivale a quella di segretario generale ai sensi di legge.
I riferimenti normativi relativi al segretario generale vengono quindi applicati al direttore della Fondazione.
Art. 50 (Requisiti e attribuzioni)
Il consiglio di amministrazione della Fondazione nomina un direttore.
Egli cura gli affari correnti, coordina il funzionamento degli uffici, del personale e della gestione amministrativa.
Egli partecipa alle riunioni dell'organo di indirizzo e del consiglio di amministrazione con funzioni di segretario verbalizzante nonché alle adunanze dell’assemblea.
Il direttore provvede a istruire gli atti per le deliberazioni dell'organo di indirizzo e del consiglio di amministrazione e assicura la corretta tenuta dei libri e delle scritture contabili della Fondazione.
Il consiglio di amministrazione attribuisce al direttore la rappresentanza necessaria per l'esecuzione delle deliberazioni nonché per la firma della corrispondenza ordinaria e dei documenti inerenti all'attività della fondazione.
Il consiglio di amministrazione e il presidente possono delegare il compimento di singoli atti o categorie di atti al direttore, attribuendogli la relativa rappresentanza.
Il direttore deve essere scelto fra persone di elevata qualificazione professionale, con adeguata conoscenza della lingua italiana e tedesca, con competenza specifica nel campo gestionale e amministrativo della Fondazione, che abbiano maturato una adeguata esperienza nell´ambito della libera professione ovvero in posizioni di responsabilità presso enti-imprese pubblici o privati di dimensioni adeguate.
Al direttore si applicano le disposizioni di cui al titolo terzo, capo II del presente statuto.
Il direttore, inoltre, non può assumere incarichi in altre Fondazioni di origine bancaria.
Titolo quarto
Art. 51 (Libri e scritture contabili)
La fondazione tiene il libro dei soci, il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell'organo di indirizzo, il libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione, il libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale.
Detti libri, a esclusione di quelli relativi al collegio sindacale, sono tenuti a cura del direttore.
La Fondazione, inoltre, tiene il libro generale degli inventari e tutti quegli altri libri o registri contabili che si rendano necessari per l'espletamento della propria attività e in relazione alla qualifica di persona giuridica privata.
Per la tenuta di tali libri si osservano, in quanto applicabili, le relative disposizioni del codice civile.
Qualora la Fondazione eserciti direttamente imprese strumentali, per le stesse verrà tenuta una contabilità separata e il relativo rendiconto sarà allegato al bilancio annuale.