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»; | | 2) al comma 2, le parole « al comma | 1 » sono sostituite dalle seguenti: « ai commi | 1 e 1-bis »; | | 3) al comma 3, le parole « al comma | 1 » sono sostituite dalle seguenti: « ai commi | 1 e 1-bis »; | | 4) al comma 4, le parole « dal comma | 1 » sono sostituite dalle seguenti: « dai commi | 1 e 1-bis »; | | 5) al comma 6, le parole « del di- | vieto » sono sostituite dalle seguenti: « dei | divieti e delle prescrizioni » e le parole « da | sei mesi ad un anno e con la multa da 5.000 | a 20.000 euro » sono sostituite dalle se- | guenti: « da sei mesi a due anni e con la | multa da 8.000 a 20.000 euro ». | | Articolo 12. | | (Ulteriori modalità per il contrasto al traf- | fico di stupefacenti via internet) | | 1. Al fine di implementare le misure di | prevenzione e contrasto dei reati di cui al | Titolo VIII del testo unico di cui al decreto | del Presidente della Repubblica 9 ottobre | 1990, n.
309, commessi mediante l’impiego | | -- Pagina 63 -- di sistemi informatici o mezzi di comuni- | di sistemi informatici o mezzi di comuni- cazione telematica ovvero utilizzando reti | cazione telematica ovvero utilizzando reti di telecomunicazione disponibili al pub- | di telecomunicazione disponibili al pub- blico, l’organo del Ministero dell’interno | blico, l’organo del Ministero dell’interno per la sicurezza delle telecomunicazioni, di | per la sicurezza delle telecomunicazioni, di cui all’articolo 14, comma 2, della legge 3 | cui all’articolo 14, comma 2, della legge 3 agosto 1998, n. 269, forma un elenco co- | agosto 1998, n. 269, forma un elenco co- stantemente aggiornato dei siti web che, | stantemente aggiornato dei siti web che, sulla base di elementi oggettivi, devono | sulla base di elementi oggettivi, devono ritenersi utilizzati per l’effettuazione sulla | ritenersi utilizzati per l’effettuazione sulla rete internet di uno o più reati di cui al | rete internet di uno o più reati di cui al presente comma. A tal fine, ferme restando | presente comma.
A tal fine, ferme restando | presente comma. A tal fine, ferme restando le iniziative e le determinazioni dell’auto- | le iniziative e le determinazioni dell’auto- rità giudiziaria, l’organo per la sicurezza | rità giudiziaria, l’organo per la sicurezza delle telecomunicazioni, su richiesta del- | delle telecomunicazioni, su richiesta del- l’articolazione del Dipartimento della pub- | l’articolazione del Dipartimento della pub- blica sicurezza di cui all’articolo 1, della | blica sicurezza di cui all’articolo 1 della legge 15 gennaio 1991, n. 16, provvede al- | legge 15 gennaio 1991, n. 16, provvede al- l’inserimento nell’elenco ed a notificare ai | l’inserimento nell’elenco ed a notificare ai fornitori di connettività alla rete internet i | fornitori di connettività alla rete internet i siti web per i quali deve essere inibito | siti web per i quali deve essere inibito l’accesso. | l’accesso. | 2. I fornitori di connettività alla rete | 2. Identico. internet provvedono, entro il termine di | sette giorni, a impedire l’accesso ai siti | 3.
La violazione degli obblighi di cui al segnalati, avvalendosi degli strumenti di | comma 2, salvo che il fatto costituisca filtraggio e delle relative soluzioni tecnolo- | reato, è punita con una sanzione ammini- giche conformi ai requisiti individuati dal | strativa pecuniaria da euro 50.000 a euro decreto del Ministro delle comunicazioni 8 | 250.000. All’irrogazione della sanzione prov- gennaio 2007, recante requisiti tecnici degli | vedono gli Ispettorati territoriali dello Mi- strumenti di filtraggio che i fornitori di | nistero dello sviluppo economico, a seguito connettività alla rete Internet devono uti- | delle comunicazioni da parte dell’organo lizzare, al fine di impedire, con le modalità | del Ministero dell’interno per la sicurezza previste dalle leggi vigenti, l’accesso ai siti | delle telecomunicazioni di cui al comma 1, segnalati dal Centro nazionale per il con- | che ha accertato la violazione. Non si ap- trasto alla pedopornografia, pubblicato nella | plica il pagamento in misura ridotta di cui Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2007. | all’articolo 16 della legge 24 novembre 1981, 3. La violazione degli obblighi di cui al | n.
689. comma 2, salvo che il fatto costituisca | reato, è punita con una sanzione ammini- | strativa pecuniaria da euro 50.000 a euro | 250.000. All’irrogazione della sanzione prov- | vedono gli Ispettorati territoriali dello Mi- | nistero dello sviluppo economico, a seguito | delle comunicazioni da parte dell’organo | del Ministero dell’interno per la sicurezza | delle telecomunicazioni di cui al comma 1, | che ha accertato la violazione. Non si ap- | plica il pagamento in misura ridotta di cui | all’articolo 16, della legge 24 novembre | 1981, n. 689. | | -- Pagina 64 -- 4. I proventi derivanti dalle sanzioni | 4.
I proventi derivanti dalle sanzioni | 4. I proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie sono versati ad | amministrative pecuniarie irrogate ai sensi apposito capitolo dell’entrata del bilancio | del comma 3 sono versati ad apposito ca- dello Stato, per essere riassegnate, in egual | pitolo dell’entrata del bilancio dello Stato, misura, con decreto del Ministero dell’eco- | per essere riassegnati, in egual misura, con nomia e delle finanze, ai pertinenti capitoli | decreto del Ministero dell’economia e delle dello stato di previsione del Ministero del- | finanze, ai pertinenti capitoli dello stato di l’interno e del Ministero dello sviluppo eco- | previsione del Ministero dell’interno e del nomico destinati al finanziamento delle spese | Ministero dello sviluppo economico desti- connesse all’acquisizione dei beni e servizi | nati al finanziamento delle spese connesse necessari all’attuazione delle disposizioni | all’acquisizione dei beni e servizi necessari di cui al comma 1 e al comma 3. | all’attuazione delle disposizioni di cui al | comma 1 e al comma 3. Articolo 13. | | Articolo 13.
| | Articolo 13. (Modifiche urgenti alla disciplina sul Ga- | rante nazionale dei diritti delle persone pri- | (Modifiche urgenti alla disciplina sul Ga- vate della libertà personale) | rante nazionale dei diritti delle persone pri- | vate della libertà personale) 1. All’articolo 7 del decreto-legge 23 | dicembre 2013, n. 146, convertito, con mo- | 1. Identico: dificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, | n. 10, sono apportate le seguenti modifica- | a) identica; zioni: | | b) dopo il comma 1 è aggiunto il a) alla rubrica e al comma 1 le parole | seguente: « 1-bis. Il Garante nazionale opera | quale meccanismo nazionale di preven- « detenute o » sono soppresse; | zione ai sensi dell’articolo 3 del Protocollo | opzionale alla Convenzione contro la tor- b) dopo il comma 1 è aggiunto il | tura e altre pene o trattamenti crudeli, seguente: « 1-bis.
Il Garante nazionale opera | inumani o degradanti, adottato il 18 dicem- quale meccanismo nazionale di preven- | bre 2002 con Risoluzione A/RES/57/199 zione ai sensi dell’articolo 3 del Protocollo | dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite opzionale alla Convenzione contro tortura | e ratificato ai sensi della legge 9 novembre e altre pene o trattamenti crudeli, inumani | 2012, n. 195, ed esercita i poteri, gode delle o degradanti, adottato il 18 dicembre 2002 | garanzie e adempie gli obblighi di cui agli con Risoluzione A/RES/57/199 dall’Assem- | articoli 4 e da 17 a 23 del predetto Proto- blea Generale delle Nazioni Unite e ratifi- | collo. »; cato con legge 9 novembre 2012, n. 195, ed | esercita i poteri, gode delle garanzie e adem- | c) dopo il comma 5 è aggiunto il pie gli obblighi di cui agli articoli 4 e da 17 | seguente: « 5.1. Il Garante nazionale può a 23 del predetto Protocollo.
»; | delegare i garanti territoriali per l’esercizio | delle proprie funzioni relativamente alle c) dopo il comma 5 è aggiunto il | strutture sanitarie, socio-sanitarie e assi- seguente: « 5.1 Il Garante nazionale può | stenziali, alle comunità terapeutiche e di delegare i garanti territoriali per lo svolgi- | accoglienza, per adulti e per minori, non- mento di specifici compiti nelle materie di | ché alle strutture di cui alla lettera e) del cui al comma 5, con esclusione di quella di | comma 5, quando particolari circostanze lo cui alla lettera g), quando ricorrano parti- | colari circostanze. La delega ha una durata | massima di sei mesi. ». | | -- Pagina 65 -- 2. In deroga a quanto previsto dall’ar- | richiedano. La delega ha una durata mas- ticolo 7, comma 2, primo periodo, del de- | sima di sei mesi »; creto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, con- | vertito, con modificazioni, dalla legge 21 | c-bis) al comma 5-bis è aggiunto, in febbraio 2014, n.
10, il Garante nazionale | fine, il seguente periodo: « Nell’ambito delle in carica alla data di entrata in vigore del | funzioni attribuite dall’articolo 4 del rego- presente decreto è prorogato per un pe- | lamento di cui al decreto del Presidente del riodo di due anni oltre la scadenza natu- | Consiglio dei ministri 10 aprile 2019, n. 89, rale. | e con le modalità ivi previste, il Garante | nazionale adotta i piani annuali di spesa, Articolo 14. | in coerenza e nei limiti dell’autorizzazione | di spesa di cui al presente comma, modu- (Clausola di invarianza finanziaria) | lando le voci di spesa in base a criteri | oggettivi e funzionali alle necessità dell’uf- 1. Dal presente decreto non devono de- | ficio, nell’ambito delle determinazioni adot- rivare nuovi o maggiori oneri a carico della | tate ai sensi dei commi 3, 4 e 5 del presente finanza pubblica. Le amministrazioni inte- | articolo ». ressate provvedono all’attuazione delle at- | tività previste dal presente decreto con l’u- | 2. Identico. tilizzo delle risorse umane, strumentali e | finanziarie disponibili a legislazione vi- | Articolo 14. gente.
| | (Clausola di invarianza finanziaria) 2. Nell’ambito del Sistema di cui all’ar- | ticolo 1-sexies del decreto-legge 30 dicem- | 1. Identico. bre 1989, n. 416, convertito con modifica- | zioni dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, | 2. Identico. l’eventuale rideterminazione del numero | dei posti a disposizione è disposta d’intesa | con il Ministero dell’economia e delle fi- | nanze relativamente alla conseguente veri- | fica della necessaria sussistenza delle di- | sponibilità finanziarie a legislazione vi- | gente, nel rispetto delle previsioni di cui al | comma 1. | | -- Pagina 66 -- 3. L’invarianza della spesa è assicurata, | 3.
L’invarianza della spesa è assicurata, ove necessario, anche mediante variazioni | ove necessario, anche mediante variazioni compensative tra gli stanziamenti dei ca- | compensative tra gli stanziamenti dei ca- pitoli di bilancio iscritti nello stato di pre- | pitoli di bilancio iscritti nello stato di pre- visione del Ministero dell’interno, nell’am- | visione del Ministero dell’interno, nell’am- bito del pertinente Programma relativo alle | bito del pertinente Programma relativo alle spese per la gestione dei flussi migratori di | spese per la gestione dei flussi migratori di cui all’U.d.V. 5.1, da adottare con le ordi- | cui all’unità di voto 5.1, da adottare ai sensi narie procedure contabili previste a legi- | dell’articolo 33, comma 4, della legge 31 slazione vigente. | dicembre 2009, n. 196. | Articolo 15. | Articolo 15. | (Disposizioni transitorie) | (Disposizioni transitorie) | 1. Le disposizioni di cui all’articolo 1, | 1.
Le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 1, lettere a), e) ed f) si applicano | comma 1, lettere a), e) ed f) si applicano anche ai procedimenti pendenti alla data di | anche ai procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore del presente decreto avanti | entrata in vigore del presente decreto avanti alle commissioni territoriali, al questore e | alle commissioni territoriali, al questore e alle sezioni specializzate dei tribunali, con | alle sezioni specializzate dei tribunali, con esclusione dell’ipotesi prevista dall’articolo | esclusione dell’ipotesi prevista dall’articolo 384, comma 2 del codice di procedura | 384, secondo comma, del codice di proce- civile; | dura civile. | 2. Le disposizioni di cui all’articolo 2, | 2. Identico. comma 1, lettere a), b, c), d) ed e) si | applicano anche ai procedimenti pendenti | alla data di entrata in vigore del presente | decreto avanti alle commissioni territoriali. | | Articolo 16. | | (Entrata in vigore) | | 1.
Il presente decreto entra in vigore il | giorno successivo a quello della sua pub- | blicazione nella Gazzetta Ufficiale della Re- | pubblica italiana e sarà presentato alle | Camere per la conversione in legge. | | Il presente decreto, munito del sigillo | dello Stato, sarà inserito nella Raccolta | ufficiale degli atti normativi della Repub- | blica italiana. È fatto obbligo a chiunque | spetti di osservarlo e di farlo osservare. | | Dato a Roma, addì 21 ottobre 2020 | | MATTARELLA | | CONTE, Presidente del Consiglio dei | | ministri | | LAMORGESE, Ministro dell’interno | | -- Pagina 67 -- BONAFEDE, Ministro della giustizia | DI MAIO, Ministro degli affari esteri | e della cooperazione internazio- | nale | | GUERINI, Ministro della difesa | SPERANZA, Ministro della salute | PATUANELLI, Ministro dello sviluppo | | economico | | GUALTIERI, Ministro dell’economia e | | delle finanze | | VISTO, il Guardasigilli: BONAFEDE | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: ASCARI ed altri: Modifica all’articolo 18-<em>bis</em> del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio (3200) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2021-07-07 Data di approvazione: 2022-04-05 -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI ASCARI, MARTINCIGLIO, NAPPI, CATALDI, SURIANO, BALDINO, MAU- RIZIO CATTOI, AZZOLINA, ELISA TRIPODI, BRESCIA, BERTI, EHM, PALMISANO, PIERA AIELLO, VILLANI, EMILIOZZI, PAPIRO, DEL MONACO, MARIANI, GRIPPA, BARBUTO, ANNIBALI, CORNELI Modifica all’articolo 18-bis del testo unico delle disposizioni con- cernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio Presentata il 7 luglio 2021 ONOREVOLI COLLEGHI !
– La vicenda di Sa- man Abbas ha scosso tutti noi e ha aperto molti interrogativi sulla questione della tu- tela delle donne che sono costrette o in- dotte ai matrimoni forzati. La diciottenne, di origine pakistana, abitante a Novellara, è scomparsa dalla fine di aprile e gli inqui- renti, che stanno indagando per omicidio e per occultamento di cadavere il padre e la madre della ragazza, sospettano che sia stata la famiglia a ucciderla e a farla scom- parire. La ragazza sarebbe stata uccisa perché si era ribellata a un matrimonio combinato e perché avrebbe voluto vivere « all’occidentale ». La cultura dei matrimoni forzati fa parte di quelle tradizioni arcaiche e patriarcali che non ci appartengono e che un Paese civile non può e non deve accettare. Spesso i ragazzi stranieri che crescono nel Paese ospitante si scontrano con la cultura d’o- rigine, innescando uno scontro generazio- nale che può portare anche a epiloghi tra- gici come quello di Saman. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ce- lebra l’11 ottobre di ogni anno la Giornata internazionale delle bambine e delle ra- gazze (International Day of the Girl) per accendere i riflettori sulle numerose viola- -- Pagina 2 -- zioni dei diritti delle ragazze, come quella | tina.
Nelle stesse aree si concentra preva- dei matrimoni forzati. | lentemente anche il fenomeno delle gravi- | danze precoci. Queste sono solo alcune Per matrimonio precoce si intende, co- | delle tendenze riportate nel rapporto « The munemente, un’unione formale in cui sia | Global Girlhood Report 2020 » dell’organiz- coinvolto un minorenne e il matrimonio è | zazione Save the Children, presentato in considerato forzato se il minore non è in | occasione del venticinquesimo anniversario grado di esprimere compiutamente e con- | della Conferenza sulle donne di Pechino sapevolmente il proprio consenso, non solo | del 1995. per le importanti responsabilità che si as- | sume con tale atto, ma anche per il fatto | Tale fenomeno, diffuso a livello mon- che la sua età gli impedisce il raggiungi- | diale, ha portato anche il legislatore ita- mento della piena maturità e capacità di | liano a introdurre, con la cosiddetta legge agire. Il paragrafo 2 dell’articolo 16 della | « codice rosso » (legge 19 luglio 2019, n.
69), Convenzione sull’eliminazione di ogni forma | il reato di costrizione o induzione al ma- di discriminazione nei confronti della donna | trimonio, proprio per contrastare il feno- (CEDAW), adottata a New York il 18 di- | meno dei matrimoni forzati e delle spose cembre 1979 e resa esecutiva in Italia ai | bambine. La nuova fattispecie, prevista dal- sensi della legge 14 marzo 1985, n. 132, | l’articolo 558-bis del codice penale, punisce stabilisce che « I fidanzamenti e i matri- | con la reclusione da uno a cinque anni moni tra fanciulli non avranno effetti giu- | chiunque, con violenza o minaccia, co- ridici e tutte le misure necessarie, com- | stringe una persona a contrarre matrimo- prese le disposizioni legislative, saranno | nio o unione civile e, approfittando delle prese al fine di fissare un’età minima per il | condizioni di vulnerabilità o di inferiorità matrimonio, rendendo obbligatoria l’iscri- | psichica o di necessità di una persona, con zione del matrimonio su un registro uffi- | abuso delle relazioni familiari, domestiche, ciale ».
La maggior parte delle nazioni, a | lavorative o dell’autorità derivante dall’af- seguito della Convenzione sui diritti del | fidamento della persona per ragioni di cura, fanciullo, fatta a New York il 20 novembre | istruzione o educazione, vigilanza o custo- 1989 e resa esecutiva in Italia ai sensi della | dia, la induce a contrarre matrimonio o legge 27 maggio 1991, n. 176, ha fissato a | unione civile. diciotto anni l’età minima per il consenso | al matrimonio, sebbene in alcuni contesti | Data la possibile dimensione ultranazio- sia prevista un’età inferiore. Il matrimonio | nale del fenomeno, il reato è punito anche precoce attraversa Paesi, culture, religioni | quando è commesso all’estero da un citta- ed etnie.
Povertà, insicurezza e accesso | dino italiano o da uno straniero residente limitato a un’istruzione di qualità e a valide | in Italia ovvero in danno di un cittadino opportunità di lavoro fanno sì che il ma- | italiano o di uno straniero residente in trimonio sia visto come una scelta vantag- | Italia, e la pena è aumentata se i fatti sono giosa per le ragazze o come un modo per i | commessi in danno di un minore di anni genitori di mitigare le difficoltà economi- | diciotto, con un ulteriore inasprimento se i che della famiglia. Quello appena descritto | fatti sono commessi in danno di un minore è il quadro globale del fenomeno che emerge | di anni quattordici. La condotta incrimi- dal report « La condizione delle bambine e | nata consiste nel costringere « altri », senza delle ragazze nel mondo 2020 » dell’orga- | alcun requisito di età, a sposarsi o a con- nizzazione Terre des Hommes. | trarre un’unione civile. La ratio della norma | è quella di tutelare il libero consenso delle Nel 2020, per effetto delle conseguenze | parti all’unione, evitando pressioni fisiche o economiche della pandemia di COVID-19, | psicologiche.
si è registrata, dopo anni di progressi, un’in- | versione di tendenza del fenomeno, che sta | Prevenire e perseguire questo tipo di indirizzando molte adolescenti al matrimo- | reato risulta particolarmente complesso, po- nio forzato soprattutto nell’Asia meridio- | sto che, nella maggior parte dei casi, lo nale, nell’Africa centrale e nell’America la- | stesso si consuma tra le mura domestiche, | spesso con la contestuale commissione di | -- Pagina 3 -- altre condotte lesive, anche reiterate, quali | presa tra venticinque e trentaquattro anni. violenze, maltrattamenti, lesioni e segrega- | Il medesimo report getta anche uno sguardo zioni.
| globale su questo fenomeno ricordando che, | nel 2020, per effetto delle conseguenze eco- Le vittime sono quasi sempre ragazze | nomiche della pandemia di COVID-19, per giovani, nate in famiglie connotate da una | la prima volta, dopo anni di progressi, si è forte cultura patriarcale, costrette ad ab- | registrato un peggioramento dell’incidenza bandonare la scuola, a vedersi negato il | dei matrimoni forzati che stanno coinvol- diritto alla salute e all’infanzia, o quello di | gendo molte adolescenti, soprattutto nel- poter costruire il proprio futuro; ragazze | l’Asia meridionale, nell’Africa centrale e che hanno timore di denunciare quanto | nell’America latina. loro accaduto per paura di ritorsioni, per | mancanza di consapevolezza o perché lo | Il terribile caso di Saman dimostra come stato di controllo in cui vivono impedisce | gli strumenti posti in essere dalla norma- loro di poterlo fare.
| tiva vigente non siano del tutto sufficienti | nella prevenzione e nel contrasto della vio- Secondo il primo « Report sulla costri- | lenza contro le donne e, in particolare, zione o induzione al matrimonio in Italia », | nella prevenzione e nel contrasto della vio- predisposto dal Ministero dell’interno e pub- | lenza intra-familiare. blicato nel mese di giugno 2021, dal 9 | agosto 2019 (data di entrata in vigore del | Nel nostro ordinamento giuridico sussi- codice rosso) al 31 maggio 2021, nel nostro | ste una lacuna normativa, ossia l’assenza di Paese si sono registrati ventiquattro casi di | riferimenti al reato di matrimonio forzato matrimoni forzati, nove dei quali nei soli | di cui all’articolo 558-bis del codice penale primi cinque mesi di quest’anno. Lo stesso | nel testo unico delle disposizioni concer- report ammette che « I dati, inevitabil- | nenti la disciplina dell’immigrazione e norme mente, fotografano una situazione sottodi- | sulla condizione dello straniero, di cui al mensionata rispetto a quella reale ». | decreto legislativo 25 luglio 1998, n.
| decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e, | in particolare, nell’articolo 18-bis, intro- Il report, che è stato curato dalla Dire- | dotto proprio per contrastare la violenza zione centrale della polizia criminale del | contro le donne. Non è stato, infatti, ancora Dipartimento della pubblica sicurezza del | inserito tra le fattispecie che consentono il Ministero dell’interno, rileva una percen- | rilascio del permesso di soggiorno l’essere tuale pari all’85 per cento dei reati (veri- | vittima del reato di matrimonio forzato, un ficatisi sempre tra il mese di agosto 2019 e | fenomeno che riguarda soprattutto le gio- il mese di maggio 2021) riguardanti le donne. | vani donne che bisogna tutelare, dando In un terzo dei casi le vittime sono mino- | loro la possibilità di emanciparsi dalla fa- renni (il 9 per cento ha un’età inferiore a | miglia e dalla situazione in cui vertono. quattordici anni e il 27 per cento ha un’età | compresa tra quattordici e diciassette anni).
| Per quanto concerne Saman, essa era Ci sono poi le donne straniere, che rappre- | stata accolta in una casa rifugio e, secondo sentano il 59 per cento, in maggioranza | le nuove disposizioni di legge per i casi di pachistane, seguite dalle donne albanesi, | violenza contro le donne avrebbe avuto mentre per Romania, Nigeria, Croazia, In- | diritto al rilascio del permesso di sog- dia, Polonia e Bangladesh si registra una | giorno, ma questo non è stato possibile a sola vittima. Nel 73 per cento dei casi gli | causa della già osservata mancanza di un autori del reato sono stati uomini, anche in | richiamo al reato di matrimonio forzato questo caso più frequentemente pachistani, | nel citato articolo 18-bis del testo unico. seguiti da albanesi, bengalesi e bosniaci.
| Questa lacuna normativa ha impedito, per- Nel 40 per cento dei casi i responsabili | tanto, che le venisse rilasciato un permesso avevano un’età compresa tra trentacinque | di soggiorno che le avrebbe consentito di e quarantaquattro anni, nel 27 per cento | sottrarsi alla violenza ai sensi del menzio- dei casi avevano un’età compresa tra qua- | nato articolo 18-bis: Saman non ha potuto rantacinque e cinquantaquattro anni e nel | avere i documenti necessari ed è stata 15 per cento dei casi avevano un’età com- | costretta a tornare a casa per recuperarli. | -- Pagina 4 -- Non avere i documenti è un doppio colpo | forzato], commessi in ambito di violenza per queste donne: da una parte si sentono | domestica, poss[a]no essere disposte la re- abbandonate dallo Stato in cui vivono e | voca del permesso di soggiorno e l’espul- dall’altra hanno il timore di essere riman- | sione ai sensi dell’articolo 13 del presente date nel loro Paese, ritrovandosi così sot- | testo unico ». Tali disposizioni, prevedendo tomesse e senza via di fuga.
| che chi è condannato per aver commesso il | reato di matrimonio forzato possa incor- La lacuna normativa in esame deve es- | rere anche nella revoca del permesso di sere immediatamente colmata in quanto | soggiorno e nell’espulsione, potrebbero avere non si può tollerare che si ripeta un altro | una funzione deterrente nei confronti della caso simile, ossia quello di rischiare ancora | commissione del citato reato. Non abbiamo una volta la vita di una giovane donna che | potuto salvare Saman, ma siamo ancora in pur di essere libera ha scelto di esporsi al | tempo per porre in essere dei rimedi a pericolo tornando a casa per recuperare i | tutela di altre donne che si trovano a vivere propri documenti. | una situazione simile così difficile. Occorre | intervenire con fermezza colmando tale Da qui la necessità di presentare questa | grave vuoto normativo e dando sostegno a proposta di legge, che intende colmare tale | questa battaglia, che è una battaglia di lacuna normativa attraverso l’inserimento | civiltà per i diritti di tutti.
Dobbiamo di- della fattispecie del reato di matrimonio | mostrare di essere al fianco di tutte le forzato di cui all’articolo 558-bis del codice | donne che sono costrette o indotte ai ma- penale all’interno dell’articolo 18-bis del | trimoni forzati. testo unico, concernente il rilascio del per- | messo di soggiorno alle vittime di partico- | La presente proposta di legge si com- lari reati. L’intervento comporterà inoltre | pone di un solo articolo che modifica l’ar- che, come disposto dal comma 4-bis dello | ticolo 18-bis del testo unico inserendo il stesso articolo 18-bis, « Nei confronti dello | reato di costrizione o induzione al matri- straniero condannato, anche con sentenza | monio di cui all’articolo 558-bis del codice non definitiva, compresa quella adottata a | penale nell’elenco delle fattispecie di reato seguito di applicazione della pena su ri- | previste dallo stesso articolo 18-bis in ma- chiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice | teria di permesso di soggiorno per le vit- di procedura penale, per uno dei delitti di | time di violenza domestica.
cui al comma 1 del presente articolo [tra | cui rientrerà il reato di matrimonio di | | -- Pagina 5 -- 1. Al comma 1 dell’articolo 18-bis del | PROPOSTA DI LEGGE testo unico delle disposizioni concernenti | __ la disciplina dell’immigrazione e norme sulla | condizione dello straniero, di cui al decreto | Art. 1. legislativo 25 luglio 1998, n. 286, dopo le | parole: « per taluno dei delitti previsti dagli | articoli » è inserita la seguente: « 558-bis, ». | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: CARABETTA: Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, per favorire l’ingresso e il soggiorno dei lavoratori stranieri il cui reddito prevalente derivi da attività estere (3445) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2022-04-22 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE d’iniziativa del deputato CARABETTA Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disci- plina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, per favorire l’ingresso e il soggiorno dei lavoratori stranieri il cui reddito prevalente derivi da attività estere Presentata il 14 gennaio 2022 ONOREVOLI COLLEGHI !
— La presente pro- posta di legge intende contribuire allo svi- luppo economico e sociale nazionale disci- plinando un fenomeno reso possibile dalle nuove tecnologie informatiche, ossia lo svol- gimento di attività all’estero, attraverso col- legamenti telematici, da parte di lavoratori stranieri (che convenzionalmente si deno- mineranno di seguito « remote worker ») stabilitisi in Italia, adottando un’iniziativa specifica per attrarli nel territorio italiano, in vista della prevedibile diffusione di que- sta forma di prestazione dell’attività lavo- rativa e della sua potenziale utilità per lo sviluppo del sistema economico italiano. In quanto professionisti in movimento, i re- mote worker portano con sé conoscenze e competenze digitali; inoltre, la loro pre- senza sul territorio può avere un impatto positivo sull’incremento dei consumi locali, può contribuire alla valorizzazione e al ripopolamento dei borghi italiani e favorire la destagionalizzazione del turismo.
Per una parte di questi professionisti, che van- tano per lo più un’alta qualificazione, l’op- zione di allacciare relazioni professionali con l’Italia può costituire un corridoio di ingresso per l’instaurazione di rapporti eco- nomici e in alcuni casi anche personali e familiari più duraturi con l’Italia, che in tal caso non saranno più regolati dalle dispo- sizioni previste dalla presente proposta di legge, ma comunque atti a generare, in prospettiva, valore nel nostro Paese. La presente proposta di legge introduce nel testo unico delle disposizioni concer- nenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, la nozione di remote worker, definiti come -- Pagina 2 -- lavoratori stranieri aventi temporanea re- | ritenuta d’acconto per lavoro autonomo sui sidenza nel territorio della Repubblica, il | relativi pagamenti. cui reddito prevalente provenga da attività | svolte all’estero.
| A questo fine, si ritiene necessario che | al remote worker sia assegnato un codice È richiesto al remote worker, al fine di | fiscale italiano e sia consentito di aprire un poter soggiornare in Italia, di dimostrare di | proprio conto corrente, in qualità di resi- disporre di un’idonea sistemazione allog- | dente temporaneo, presso una banca ope- giativa, di un reddito annuo di importo | rante in Italia. superiore al livello minimo previsto dalla | legge per l’esenzione dalla partecipazione | La proposta di legge disciplina altresì il alla spesa sanitaria e di un’assicurazione | rilascio del visto di ingresso, cui provvede sanitaria privata valida per tutto il periodo | la competente rappresentanza diplomatica di soggiorno, nonché di non avere riportato | o consolare previo accertamento dei requi- condanne penali in Italia, nello Stato di | siti; su questa base, al lavoratore è concesso origine e in quello in cui risieda da almeno | il permesso di soggiorno. Il permesso di un anno alla data di presentazione della | soggiorno può essere altresì accordato ai domanda del visto di ingresso. | componenti del nucleo familiare del remote | worker che ne fanno richiesta.
Ai remote worker è concessa la possibi- | lità di instaurare collaborazioni professio- | Il visto di ingresso deve essere rilasciato nali con soggetti operanti in Italia. I redditi | o rifiutato entro trenta giorni dalla data di derivanti da queste collaborazioni sono sog- | presentazione della domanda e deve essere getti al regime tributario previsto per i | utilizzato entro centottanta giorni dalla data lavoratori impatriati, con applicazione della | del rilascio. | -- Pagina 3 -- PROPOSTA DI LEGGE | __ | | Art. 1. | | 1. Al testo unico delle disposizioni con- | cernenti la disciplina dell’immigrazione e | norme sulla condizione dello straniero, di | cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, | n. 286, sono apportate le seguenti modifi- | cazioni: | | a) all’articolo 5, comma 3, dopo la | | lettera e) è aggiunta la seguente: | | « e-bis) superiore a un anno, in caso di | permesso di soggiorno per i remote worker | di cui all’articolo 27-septies »; | | b) al titolo III, dopo l’articolo 27-sexies | | è aggiunto il seguente: | | « Art. 27-septies. – (Ingresso e soggiorno | per remote worker) – 1.
Ai fini del presente | testo unico, si definisce “remote worker” il | lavoratore straniero, temporaneamente re- | sidente nel territorio dello Stato, il cui | reddito prevalente deriva da attività svolte | all’estero. | | 2. L’ingresso dello straniero in Italia in | qualità di remote worker è consentito, al di | fuori delle quote di cui all’articolo 3, comma | 4, a condizione che il soggetto: | | a) disponga di idonea sistemazione | | alloggiativa nel territorio nazionale; | | b) disponga di un reddito annuo, pro- | veniente da fonti lecite, di importo supe- | riore al livello minimo previsto dalla legge | per l’esenzione dalla partecipazione alla | spesa sanitaria; | | c) sia provvisto di un’assicurazione | sanitaria privata valida per tutta la durata | del permesso di soggiorno; | | d) non abbia riportato condanne pe- | nali in Italia, nello Stato di origine e nello | Stato in cui risieda da almeno un anno alla | data di richiesta del visto di ingresso. | | 3.
| | 3. Il remote worker deve allegare alla | richiesta del visto di ingresso la documen- | | -- Pagina 4 -- tazione idonea a dimostrare il possesso dei | requisiti previsti dai commi 1 e 2. | | 4. La rappresentanza diplomatica o con- | solare, accertato il possesso dei requisiti | indicati ai commi 1 e 2, rilascia il visto di | ingresso. La rappresentanza diplomatica o | consolare rilascia altresì allo straniero la | certificazione dell’esistenza dei requisiti pre- | visti dai commi 1 e 2 ai fini degli adempi- | menti necessari per la concessione del per- | messo di soggiorno. | | 5. Il visto di ingresso per il remote wor- | ker e per gli eventuali componenti del suo | nucleo familiare è rilasciato o negato entro | trenta giorni dalla data di presentazione | della domanda e della relativa documenta- | zione e deve essere utilizzato entro centot- | tanta giorni dalla data del rilascio. | | 6.
| | 6. Il permesso di soggiorno per il remote | worker e per gli eventuali componenti del | suo nucleo familiare è rilasciato ai sensi del | presente testo unico nel limite della durata | prevista dall’articolo 5, comma 3, lettera | e-bis), ed è rinnovabile per un periodo di | un ulteriore anno, a condizione che per- | mangano i requisiti di cui ai commi 1 e 2. | 7. All’atto del rilascio del permesso di | soggiorno per remote worker di cui al comma | 6, al remote worker e agli eventuali com- | ponenti del suo nucleo familiare è asse- | gnato un codice fiscale italiano ed è con- | sentito di aprire, in qualità di residente | temporaneo, un proprio conto corrente | presso le banche italiane o le succursali di | banche extracomunitarie o di banche co- | munitarie stabilite nel territorio della Re- | pubblica e iscritte nell’Albo di cui all’arti- | colo 13 del testo unico delle leggi in mate- | ria bancaria e creditizia, di cui al decreto | legislativo 1° settembre 1993, n. 385. | | 8.
385. | | 8. Il remote worker può collaborare con | soggetti economici registrati od operanti | nel territorio dello Stato, purché sia co- | munque rispettato il requisito di cui al | comma 1. Il reddito derivante da tali col- | laborazioni è assoggettato, per quanto com- | patibile e salvo quanto previsto da conven- | zioni contro le doppie imposizioni sui red- | diti eventualmente ratificate dall’Italia, al | regime di cui all’articolo 16, comma 1, del | decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147. | Al medesimo reddito si applicano le dispo- | | -- Pagina 5 -- sizioni in materia di ritenuta d’acconto per | lavoro autonomo di cui all’articolo 25 del | decreto del Presidente della Repubblica 29 | settembre 1973, n. 600 ». | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: IEZZI ed altri: Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di permesso di soggiorno per motivi umanitari, di disciplina dei casi speciali di permesso di soggiorno temporaneo per esigenze di carattere umanitario, nonché di divieti di espulsione e respingimento (3317) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2021-11-16 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI IEZZI, MOLINARI, BORDONALI, DI MURO, FOGLIANI, INVERNIZZI, RAVETTO, STEFANI, TONELLI, ZIELLO, ANDREUZZA, BAZZARO, BELOTTI, BIANCHI, BILLI, BISA, BONIARDI, CANTALAMESSA, CA- PARVI, CAPITANIO, CAVANDOLI, COLLA, COMENCINI, COVOLO, AN- DREA CRIPPA, DE ANGELIS, DONINA, FERRARI, FIORINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GIACOMETTI, GOLINELLI, GRI- MOLDI, LEGNAIOLI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MAGGIONI, MOR- RONE, MOSCHIONI, PAOLIN, PATASSINI, PATELLI, PICCHI, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RIBOLLA, TARANTINO, TATEO,
RIBOLLA, TARANTINO, TATEO, TOCCALINI, VALBUSA, VALLOTTO, ZANELLA, ZOFFILI, ZORDAN Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disci- plina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di permesso di soggiorno per motivi umanitari, di disciplina dei casi speciali di permesso di soggiorno temporaneo per esigenze di carattere umanitario, nonché di divieti di espulsione e respingi- mento Presentata il 13 ottobre 2021 ONOREVOLI COLLEGHI ! – Con il decreto- legge 4 ottobre 2018, n. 113 (primo « de- creto-sicurezza »), convertito, con modifi- cazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n.
132, emanato durante il cosiddetto « Governo giallo-verde », si era tentato di riformare il complesso sistema dell’accoglienza dei mi- granti, per coniugare – bilanciandoli – due interessi primari di base: da una parte, l’adeguata tutela da garantire alle persone realmente in stato di bisogno; dall’altra, l’interesse nazionale al controllo delle fron- -- Pagina 2 -- tiere, un valore, quest’ultimo, immancabil- | obbligo ad assicurarsi contro il rischio di mente connesso al principio di sovranità | malattia, infortunio o maternità, così come statale. | la subordinazione del rinnovo del per- | messo di studio dei minori stranieri non A tale fine, tra gli strumenti che la | accompagnati al parere favorevole del Co- normativa del 2018 ha inteso riformare, | mitato per i minori stranieri. c’era anche quello della protezione umani- | taria. Quest’ultima costituiva un elemento | La dimostrazione del fallimento dell’at- poco chiaro tramite il quale si finiva per | tuale strategia di accoglienza si evince in- concedere a un numero sempre più alto di | nanzitutto dagli stessi dati degli ingressi migranti la possibilità di rimanere in Italia, | irregolari. Secondo il cruscotto statistico senza una vera ragione che la giustificasse.
| del Ministero dell’interno del 13 ottobre Al posto della protezione umanitaria, abo- | 2021 il numero di migranti sbarcati dal 1° lita dal decreto-legge, è stata così intro- | gennaio 2021 al 13 ottobre 2021 è pari a dotta la cosiddetta « protezione speciale », | 48.987, a fronte di 25.920 e di 8.154 riferiti grazie alla quale si è giunti a specificare | rispettivamente allo stesso periodo degli espressamente i motivi per i quali è possi- | anni 2020 e 2019. Il risultato di queste bile accedere ai piani di accoglienza. Se- | scelte è quello di aver portato un rapido condo l’impianto originario del menzionato | aumento dei flussi migratori verso il nostro decreto-legge, poteva richiedere la prote- | Paese, mettendo così ancora più in diffi- zione speciale chi fosse affetto da critiche | coltà il sistema di accoglienza e di integra- condizioni di salute, chi si fosse distinto per | zione. atti di particolare valore civile e chi fosse | stato vittima di violenza, di sfruttamento | Le persone che hanno ottenuto lo status ovvero di calamità naturali.
| di protezione sussidiaria nel 2019 e nel | 2020 sono state circa l’1-2 per cento, ma Il decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, | tutto fa pensare che, con l’allargamento convertito, con modificazioni, dalla legge | delle opzioni a seguito dell’entrata in vigore 18 dicembre 2020, n. 173, ha però parzial- | del decreto-legge n. 130 del 2020, la per- mente stravolto l’impianto originario della | centuale di persone a cui sarà concesso tale normativa in materia di immigrazione ema- | status sarà sensibilmente maggiore. nata nel 2018 sotto vari aspetti. Infatti, si è, | innanzitutto, proceduto a un allargamento | Un sistema di accoglienza come quello dell’elenco delle condizioni per richiedere | attuale, pieno di falle e sbilanciato verso la la protezione speciale. | distribuzione « a pioggia » di titoli di sog- | giorno, non è in grado di reggere nel medio In secondo luogo, la soglia di pericolo in | e lungo termine le sfide che i numeri del- caso di ritorno nel Paese d’origine a cui era | l’immigrazione pongono al nostro Paese. condizionato il rilascio di molti permessi di | soggiorno è stata irragionevolmente stem- | La presente proposta di legge, composta perata.
| da un solo articolo, intende porre rimedio | a questi problemi attraverso la reintrodu- In terzo luogo, si è disposta la conver- | zione, nel testo unico delle disposizioni tibilità in permessi di soggiorno per motivi | concernenti la disciplina dell’immigrazione di lavoro di un ampio novero di permessi di | e norme sulla condizione dello straniero, di soggiorno, tra cui quello per protezione | cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, speciale. | n. 286, delle disposizioni previste dall’as- | setto concettuale originario del decreto- In quarto luogo, si sono limitate molte | legge n. 113 del 2018, successivamente abro- | gate. ipotesi di respingimento e di espulsione. | | Infine, si sono eliminati il requisito red- | dituale per gli studenti stranieri, il loro | | -- Pagina 3 -- PROPOSTA DI LEGGE | __ | | Art. 1. | | 1. Al testo unico delle disposizioni con- | cernenti la disciplina dell’immigrazione e | norme sulla condizione dello straniero, di | cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, | n. 286,
286, sono apportate le seguenti modifi- | cazioni: | | a) all’articolo 5: | | 1) il comma 1-bis è abrogato; | | 2) al comma 6, le parole: « , fatto | salvo il rispetto degli obblighi costituzionali | e internazionali dello Stato italiano » sono | soppresse; | | b) all’articolo 6, il comma 1-bis è | | abrogato; | | c) all’articolo 19: | | 1) al comma 1, le parole: « di orien- | tamento sessuale, di identità di genere, » | sono soppresse; | | 2) al comma 1.1: | | 2.1) le parole: « o qualora ricor- | rano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma | 6 » sono soppresse; | | 2.2) le parole: « Non sono altresì | ammessi il respingimento o l’espulsione di | una persona verso uno Stato qualora esi- | stano fondati motivi di ritenere che l’allon- | tanamento dal territorio nazionale com- | porti una violazione del diritto al rispetto | della sua vita privata e familiare,
a meno | che esso sia necessario per ragioni di sicu- | rezza nazionale, di ordine e sicurezza pub- | blica nonché di protezione della salute nel | rispetto della Convenzione relativa allo sta- | tuto dei rifugiati, firmata a Ginevra il 28 | luglio 1951, resa esecutiva dalla legge 24 | luglio 1954, n. 722, e della Carta dei diritti | fondamentali dell’Unione europea. Ai fini | della valutazione del rischio di violazione | di cui al periodo precedente, si tiene conto | della natura e della effettività dei vincoli | | -- Pagina 4 -- familiari dell’interessato, del suo effettivo | inserimento sociale in Italia, della durata | del suo soggiorno nel territorio nazionale | nonché dell’esistenza di legami familiari, | culturali o sociali con il suo Paese d’ori- | gine » sono soppresse; | | 3) il comma 1.2 è soppresso; | | 4) al comma 2, lettera d-bis): | | 4.1) le parole: « gravi condizioni | psicofisiche o derivanti da gravi patologie » | sono sostituite dalle seguenti: « condizioni | di salute di particolare gravità »; | | 4,
| | 4,2) le parole: « e convertibile in | permesso di soggiorno per motivi di la- | voro » sono soppresse; | | d) all’articolo 20-bis: | | 1) al comma 1, la parola: « grave » è | sostituita dalle seguenti: « contingente ed | eccezionale »; | | 2) al comma 2: | | 2.1) dopo la parola: « rinnova- | bile » sono inserite le seguenti: « per un | periodo ulteriore di sei mesi »; | | 2.2) la parola: « grave » è sosti- | | tuita dalla seguente: « eccezionale »; | | 2.3) sono aggiunte, in fine, le se- | guenti parole: « , ma non può essere con- | vertito in permesso di soggiorno per motivi | di lavoro »; | | e) all’articolo 27-ter: | | 1) al comma 9-bis, primo periodo: | | 1.1) sono premesse le seguenti pa- | role: « In presenza dei requisiti reddituali | di cui all’articolo 29, comma 3, lettera b), e | fermo restando il rispetto dell’obbligo di | cui all’articolo 34, comma 3, »;
comma 3, »; | | 1.2) dopo le parole: « di cui al | comma 7 » sono inserite le seguenti: « del | presente articolo »; | | 2) al comma 9-ter, le parole: « per- | messo di soggiorno di cui al comma 9-bis, | lo straniero » sono sostituite dalle seguenti: | « permesso di soggiorno di cui al comma | 9-bis del presente articolo, lo straniero, | oltre alla documentazione relativa al pos- | | -- Pagina 5 -- sesso dei requisiti reddituali di cui all’ar- | ticolo 29, comma 3, lettera b), e al rispetto | dell’obbligo di cui all’articolo 34, comma | 3, »; | | f) all’articolo 32, comma 1-bis, i pe- | | riodi secondo e terzo sono soppressi. | |
-- Atto parlamentare della Camera dei Deputati -- Titolo: QUARTAPELLE PROCOPIO: Modifiche alla disciplina in materia di immigrazione e condizione dello straniero. Ratifica ed esecuzione del capitolo C della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo il 5 febbraio 1992 (1076) Iniziativa: Parlamentare Legislaura: 18 Data di proposta: 2018-08-06 Data di approvazione: Non ancora approvato -- Pagina 1 -- PROPOSTA DI LEGGE d’iniziativa della deputata QUARTAPELLE PROCOPIO Modifiche alla disciplina in materia di immigrazione e condizione dello straniero. Ratifica ed esecuzione del capitolo C della Conven- zione del Consiglio d’Europa sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo il 5 febbraio 1992 Presentata il 6 agosto 2018 ONOREVOLI COLLEGHI ! — La presente pro- posta di legge riproduce le idee e le dispo- sizioni normative elaborate da un gruppo di lavoro per una nuova legge sulle immi- grazioni.
Il gruppo di lavoro è stato promosso e coordinato dall’onorevole Andrea Maestri e ad esso hanno apportato contributi l’Asso- ciazione per gli studi giuridici sull’immi- grazione (ASGI), la CGIL nazionale, la CISL nazionale, la UIL nazionale, la Società ita- liana della medicina delle migrazioni (SIMM), il Centro interdisciplinare scienze per la pace dell’università degli studi di Pisa e il Centro studi sull’immigrazione (CESTIM) di Verona.
Alle riunioni del gruppo, svoltesi a Roma nei giorni 5 aprile, 17 maggio, 27 ottobre e 15 dicembre 2016, 16 gennaio, 9 febbraio e 24 maggio 2017, hanno partecipato attiva- mente: Paolo Bonetti (professore associato con- fermato di diritto costituzionale nell’uni- versità degli studi di Milano-Bicocca e de- legato per le riforme legislative dell’ASGI); Selly Kane e Kurosh Danesh (responsa- bili delle politiche sull’immigrazione della CGIL nazionale); Liliana Ocmin (responsabile del Dipar- timento politiche migratorie, donne e gio- vani della CISL nazionale); Giuseppe Casucci (responsabile del Di- partimento politiche migratorie della UIL nazionale); Pierfranco Olivani (delegato dalla SIMM); Federico Oliveri (ricercatore aggregato del Centro interdisciplinare scienze per la pace dell’università degli studi di Pisa); Carlo Melegari (CESTIM); -- Pagina 2 -- Enrico Varali e Beatrice Rigotti (avvo- | l’anacronistico sistema dell’incontro a di- | stanza tra domanda e offerta di lavoro. cati del CESTIM e dell’ASGI); | | Nel contempo è mancata una serena e Stefano Catone. | approfondita riflessione sociale sulla realtà | migratoria in Italia e sulle cause stesse I. INTRODUZIONE GENERALE SULL’IM- | delle immigrazioni.
MIGRAZIONE STRANIERA IN ITALIA E | SULLE POLITICHE MIGRATORIE ITA- | È indubbiamente lungo l’elenco delle LIANE ED EUROPEE A LIVELLO NOR- | ragioni, ulteriori o che si aggiungono al MATIVO E AMMINISTRATIVO. | desiderio individuale, per cui le persone | decidono di dare corso a un progetto mi- In Italia, Paese di grande emigrazione | gratorio muovendosi da un territorio. Tra per centoventi anni, l’immigrazione stra- | esse ritroviamo certamente conflitti bellici, niera è iniziata almeno dal 1974, ma è | la grave destabilizzazione sociale in molti cresciuta intensamente, arrivando al 1° gen- | Stati caratterizzati da regimi dittatoriali o naio 2016 a 5.026.153 stranieri residenti, di | fortemente repressivi o nei quali il sistema cui 3.931.133 cittadini di Stati non appar- | formalmente democratico non è in grado di tenenti all’Unione europea (UE), dei quali | garantire effettivamente le libertà primarie 2.338.435 (oltre il 59,5 per cento) sono | e sociali, le conseguenze delle politiche lungo soggiornanti da più di cinque anni e | coloniali degli Stati europei dei secoli scorsi, ben il 24 per cento sono minori.
| la spoliazione delle risorse naturali del | continente africano, la crescita demogra- L’immigrazione straniera in Italia è già | fica, i fattori climatici e quelli ambientali. dal 1974 un fenomeno strutturale e ordi- | In questo contesto è particolarmente nario che ha profondamente modificato il | difficile individuare « la causa » della scelta sistema sociale ed economico nazionale, | di migrare, perché sempre più spesso sono ma che non è stato previsto e governato | fattori multipli nella vita di un individuo o perché la maggioranza della popolazione, | di un gruppo sociale a determinare tale dei poteri pubblici e delle varie forze po- | scelta.
È, per questo, impossibile oggi trac- litiche non ha saputo né voluto attuare | ciare un confine netto tra migrazioni per un’effettiva politica di governo della realtà, | motivi economici e migrazioni per motivi continuando a trattarla come un fenomeno | legati alla ricerca di una forma di prote- momentaneo da gestire con provvedimenti | zione, perché molto spesso le cause della di carattere episodico o emergenziale o con | povertà individuale o sociale da cui si fugge periodiche « sanatorie » degli ingressi irre- | si fondano a loro volta su forme di perse- golari (ma sempre ostacolando un regolare | cuzione in danno di individui o gruppi ingresso per lavoro), o come una minaccia | sociali.
alla sicurezza (con poche eccezioni dovute | all’obbligatoria attuazione di direttive del- | È evidente, tuttavia, che sempre più l’UE e alla libertà di circolazione e sog- | marcata si fa la sproporzione tra lo svi- giorno spettante ai cittadini degli altri Stati | luppo economico del mondo occidentale e membri dell’UE), in ogni caso negando un | l’aggravarsi della povertà in molte altre adeguato finanziamento alle politiche di | parti della terra, ciò che determina (come interazione sociale dei cittadini stranieri. | storicamente sempre avvenuto nella storia | dell’essere umano) il movimento di persone La stessa disciplina organica della con- | da zone con minori prospettive di crescita dizione dei cittadini stranieri non dell’UE, | individuale e sociale a zone ove può appa- disposta soltanto nel 1998 con il testo unico | rire possibile la realizzazione di una con- di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, | dizione migliorativa.
286 del 1998, | dizione migliorativa. è stata attuata dai vari Governi in modo | inadeguato, poi più volte modificata a par- | La globalizzazione delle merci e delle tire dal 2002 al solo fine di reprimere gli | produzioni, che è tanto necessaria al si- ingressi e i soggiorni irregolari, ma senza | stema economico dei Paesi ricchi, in co- meccanismi che consentano l’ingresso re- | stante ricerca di mercati nei quali vendere golare degli immigrati, essendo fondata sul- | i prodotti e nei quali creare consumatori, | -- Pagina 3 -- non va di pari passo con il diritto al mo- | ambientali conseguenti a uno sconsiderato vimento delle persone. | sfruttamento delle risorse da parte di im- | prese multinazionali. Alla libertà della migrazione delle merci | non corrisponde il riconoscimento di un | L’Italia, nei limiti di autonomia consen- analogo diritto di movimento delle persone, | titi dal diritto europeo, può e deve rappre- neppure quando la guerra per il potere | sentare uno stimolo per l’intera UE nella economico o politico in un dato territorio | direzione descritta. avviene nelle forme più tradizionali: con le | armi.
| In Italia dal 2007 soggiorna anche una | cospicua quota di cittadini di altri Stati A queste scelte, di natura politica, cor- | membri dell’UE, che devono ricevere un rispondono chiari indirizzi legislativi e po- | trattamento sostanzialmente identico ri- litiche del diritto in materia di immigra- | spetto ai cittadini italiani e che possono zione e di asilo in Europa e in Italia. | essere allontanati dal territorio italiano sol- | tanto in casi eccezionali.
Tuttora, malgrado Perciò non è assolutamente un caso se, | la progressiva attuazione delle norme del- all’interno dell’UE, la questione dei movi- | l’UE e importanti sentenze delle corti ita- menti migratori sia esplosa negli ultimi | liane ed europee, molte norme italiane sulla anni in maniera dirompente: i fattori cau- | condizione dello straniero sono illegittime sali che hanno comportato il dirigersi dei | per la violazione di norme costituzionali, flussi migratori verso l’Europa sono stati | internazionali e dell’UE e spesso il linguag- accompagnati da una politica europea proi- | gio politico sembra considerare l’immigra- bizionistica nei confronti degli ingressi re- | zione come uno strumento di polemica golari per lavoro. | politico-elettorale o di contrapposizione so- | ciale, talvolta con accenti xenofobi o raz- È indispensabile aspirare a un modello | zisti. basato sulla libera circolazione delle per- | sone, che rappresenta la giusta risposta alle | Pari inefficacia e disattenzione hanno istanze democratiche egualitarie su cui si | avuto le norme concernenti il diritto di fondano tutte le moderne democrazie del | asilo, riconosciuto direttamente dalla Co- mondo.
| stituzione (articolo 10, terzo comma) ed è | solo dal 2008, per effetto di direttive del- L’UE deve abbandonare l’attuale politica | l’UE, che l’Italia si è dotata di un corpo di chiusura nei confronti delle migrazioni | normativo specifico, mentre le misure di economiche, così come da ultimo sintetiz- | accoglienza dei richiedenti asilo restano zata nell’Agenda europea sulle migrazioni | inadeguate in quantità e qualità rispetto del maggio 2015. | agli obblighi europei e al crescente numero | delle persone in fuga da conflitti e perse- Al contempo, l’UE e ogni singolo Stato | cuzioni, il che ha ripetutamente compor- devono interrompere le politiche di finan- | tato drammatiche situazioni emergenziali ziamento di quei Paesi nei quali vi sono | durante gli esodi di massa di persone in seri indizi di violazione delle libertà e dei | fuga dai conflitti e dalle persecuzioni pro- diritti umani, secondo i princìpi costituzio- | venienti dal nord Africa e dal Medio oriente, nali.
| dapprima fronteggiati dall’Italia con illegit- | timi respingimenti in mare (come tali con- Il progressivo raggiungimento di un mo- | dannati dalla Corte europea dei diritti del- dello basato sulla libera circolazione con- | l’uomo nel 2012), poi lasciati al traffico di sentirebbe, tra l’altro, la naturale contra- | persone che ha causato migliaia di morti in zione della richiesta di protezione interna- | mare, cessate soltanto dopo l’intervento mi- zionale. Ma soprattutto gradualmente con- | litare umanitario italiano dell’operazione tribuirebbe | Mare nostrum che dal 18 ottobre 2013 al determinante | 30 ottobre 2014 ha salvato 150.000 per- in modo | sone, delle quali poi però molte decine di all’affermazione di politiche economiche | migliaia sono state scoraggiate dal chiedere internazionali più eque che circoscrivano il | perpetrarsi delle cause principali dei grandi | flussi migratori: radicali impoverimenti di | Paesi politicamente più fragili, conflitti na- | zionali e internazionali etero-determinati | da forze economiche straniere e catastrofi | | -- Pagina 4 -- asilo all’Italia dall’inadeguatezza del si- stema generale di accoglienza, riformato soltanto dall’ottobre 2015.
In ogni caso nel 2014 e fino all’ottobre 2015 le domande di asilo presentate in Italia hanno superato le 64.000 annue, il che ha confermato l’ina- deguatezza del sistema di protezione per richiedente asilo e rifugiati, i cui posti di accoglienza alla fine del 2015 erano sol- tanto 32.000, a cui si sopperisce tuttora con quasi 70.000 posti in strutture emergenziali inadeguate. Occorre ricordare che questa imprevidenza fu il pretesto fino al 2012 per attivare procedure emergenziali con cui si è derogato alle normali procedure di ap- palto per la gestione delle strutture di ac- coglienza, il che ha consentito alla crimi- nalità organizzata di infiltrarsi nella loro gestione, togliendo preziose risorse utili ad assistere la condizione di queste persone più vulnerabili ed indifese.
Nonostante tali carenze politiche e le- gislative gli stranieri rappresentano una realtà strutturale della società italiana: sono inseriti nel mondo del lavoro (malgrado la crisi nel 2013 i cittadini non appartenenti all’UE impiegati regolarmente erano giunti a circa 2,5 milioni, pari a un decimo del- l’occupazione totale), nel settore imprendi- toriale (9,1 per cento), nelle scuole (gli alunni stranieri sono il 4,1 per cento degli alunni e quasi metà di loro sono nati in Italia) e contribuiscono allo sviluppo eco- nomico e sociale, tanto che soltanto grazie a loro è cresciuta la popolazione italiana (tra il censimento del 2001 e quello del 2011 i cittadini italiani sono diminuiti di oltre 250.000, mentre i cittadini stranieri sono aumentati di 2.694.256 unità). Perciò gli stranieri in Italia sono soprattutto i milioni di persone regolarmente soggior- nanti da lungo tempo, delle quali però si parla meno nel dibattito pubblico rispetto alle decine di migliaia di nuovi immigrati.
Ciò significa che oggi il primo tipo di nuove norme deve occuparsi del tratta- mento dei 5 milioni di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia favoren- done l’interazione sociale. Inoltre è prevedibile nei prossimi de- cenni l’ingresso in Italia di un ulteriore notevole numero di cittadini stranieri, sia a causa della possibilità di occupare nuovi posti di lavoro, sia a causa del crescente flusso di fughe da situazioni di persecu- zione o di violenza generalizzata derivante da conflitti interni e internazionali e tali ingressi sono favoriti dall’invecchiamento e dal drastico calo delle nascite in Italia e dalla facilità oggettiva di ingresso (l’Italia ha 8.000 chilometri di coste su un mare navigabile e vicino a Stati in grave crisi politica ed economica). Perciò il secondo tipo di nuove norme deve consentire di governare in modo effi- cace e lungimirante i nuovi ingressi e sog- giorni dei cittadini stranieri evitando re- strizioni illegittime, in ogni caso inumane o illusorie, e prevenendo impreparazioni e tensioni.
La legislazione italiana e le conseguenti azioni amministrative dovranno essere per- tanto adeguate sia per garantire effettiva- mente gli ingressi per chiedere e ottenere il diritto di asilo o per esercitare il diritto al riacquisto dell’unità familiare, sia per re- golare gli ingressi per motivi di lavoro o di studio. L’alternativa attuale non è perciò quella tra fare cessare l’immigrazione straniera (che, oltre che materialmente impossibile, violerebbe i diritti fondamentali garantiti a livello costituzionale, internazionale ed eu- ropeo all’asilo, all’unità familiare degli stra- nieri regolarmente soggiornanti e alle ga- ranzie della libertà personale operando re- spingimenti o espulsioni indiscriminati e sarebbe contraria agli interessi economici e sociali dell’Italia e degli Stati europei in forte crisi demografica) ed eliminare ogni controllo ai confini (che tenderebbe più inefficace la prevenzione dei rischi per la sicurezza di tutti, violerebbe gli obblighi derivanti dall’appartenenza all’UE e non consentirebbe di programmare e redistri- buire le risorse anche a tutti gli stranieri per assicurare loro un trattamento digni- toso e possibilmente egualitario).
La vera alternativa è quella tra la pro- secuzione dell’attuale politica italiana ed europea di deterrenza e contenimento dei flussi migratori illegali in un contesto di drastica limitazione degli ingressi regolari (opzione finora attuata che è però poco -- Pagina 5 -- efficace ed economicamente costosa, anche se forse appare talora politicamente meno costosa nel breve periodo) e l’avvio di una nuova politica di stabilizzazione dei canali di accesso regolari all’Italia e all’Europa (presupposto necessario per una gestione ordinata e sostenibile di tutti i tipi di flussi di migranti, economici, familiari, politici e umanitari). Pertanto, è a partire da questi dati og- gettivi che occorre una profonda riforma della disciplina in materia di immigrazione, di asilo e di cittadinanza. A) In relazione al governo delle migra- zioni, è indispensabile – da parte dell’UE e ancora prima da parte dello Stato italiano – l’immediata introduzione di: canali di libero ingresso per ricerca di lavoro, basati sulle garanzie economiche rese da singoli o da imprese o comunque individuando misure economiche effettive e adeguate di rimpatrio assistito nel caso che, decorso un determinato periodo di tempo, la persona non abbia reperito un’attività lavorativa; forme di regolarizzazione permanente,
forme di regolarizzazione permanente, in modo da garantire in via ordinaria agli stranieri non regolarmente presenti sul ter- ritorio nazionale il rilascio di un permesso di soggiorno in tutti i casi in cui, in assenza di pericolosità sociale, dimostri di avere solidi legami familiari o socio-economici con il territorio, quali ad esempio lo svol- gimento di attività lavorativa, oppure che siano privi di legami con i propri Paesi di origine; più ampi meccanismi di ricongiungi- mento familiare, quanto meno nei casi in cui vi sia una comprovata capacità econo- mica di primo sostegno da parte dei sog- getti residenti in Italia; meccanismi che effettivamente privi- legino al rimpatrio coercitivo l’uso del rim- patrio volontario o altre misure alternative; norme che conducano a una progres- siva e tendenziale parità di trattamento con i cittadini, in tutti i diritti civili e sociali, con l’attribuzione dell’elettorato alle ele- zioni amministrative ai cittadini stranieri non appartenenti all’UE alle medesime con- dizioni dei cittadini dell’UE e un amplia- mento dei casi di acquisto della cittadi- nanza; un’autorità indipendente per la tutela dei diritti umani competente anche a con- trastare le discriminazioni;
norme volte a rafforzare la tutela dei minori stranieri non accompagnati e il con- trasto della tratta di esseri umani privile- giando un approccio di tutela e rafforza- mento della condizione socio-giuridica delle vittime e non solo meramente repressivo. B) In relazione al diritto di asilo, l’UE deve, anzitutto, desistere dalle più recenti politiche di ostilità intraprese nel corso degli ultimi due anni e che, da ultimo, hanno condotto al cosiddetto Accordo UE- Turchia del 18 marzo 2016, e a sostenere inqualificabili scenari di collaborazione con Paesi dittatoriali e violenti come la Libia.
L’UE deve: rafforzare in modo consistente le ope- razioni di soccorso in tutte le frontiere esterne all’UE; prevedere la possibilità di rilascio di un visto di ingresso nei Paesi di origine o di transito in relazione a conflitti armati o a gravi violazioni dei diritti fondamentali per aver accesso alla procedura di riconosci- mento della protezione internazionale; predisporre un ampio piano di rein- sediamento, vincolante per tutti i Paesi dell’UE, delle persone in fuga dai luoghi nei quali sono in corso conflitti armati o diffusi ovvero gravissime violazioni dei diritti fon- damentali; modificare il cosiddetto Regolamento di Dublino, ristrutturandolo sulla base del principio del diritto di asilo europeo, se- condo cui il richiedente asilo rivolge la sua domanda di protezione all’UE (asilo euro- peo) e non a un singolo Stato. In quest’ot- tica, al fine di determinare il Paese com- petente, la distribuzione dei richiedenti se- condo quote vincolanti va realizzata te- nendo prioritariamente conto della volontà del richiedente, della presenza di familiari -- Pagina 6 -- o di legami culturali con uno Stato membro | successiva al riconoscimento giuridico della e dell’esistenza di ragioni umanitarie; | protezione stessa;
| protezione stessa; | nel riformare la direttiva dell’UE sul- | nell’adottare il nuovo regolamento del- l’accoglienza dei richiedenti asilo occorre | l’UE sulle procedure di esame delle do- introdurre disposizioni volte ad accelerare | mande di protezione internazionale oc- i processi di integrazione sociale effettiva | corre: dei richiedenti asilo e vincolare gli Stati ad | adottare standard di accoglienza più rigo- | a) rafforzare i diritti del richiedente rosi che evitino quanto più possibile il | protezione internazionale, anche preve- ricorso a misure di trattenimento nonché a | dendo il diritto all’assistenza e alla rappre- strutture di accoglienza le quali, anche per | sentanza legale gratuite già nel corso della la loro ubicazione e dimensione, isolino i | procedura amministrativa; richiedenti asilo dalla popolazione locale; | | b) restringere la portata di istituti nell’adottare il nuovo regolamento del- | giuridici quali la nozione di Paese terzo l’UE sulle qualifiche degli stranieri desti- | sicuro e quella di Paese di origine sicuro, natari di protezione internazionale oc- | che possono violare assai seriamente il di- corre: | ritto del richiedente asilo di accedere a una | protezione effettiva nell’UE.
a) uniformare non al ribasso i tempi | di durata dei permessi di soggiorno conse- | C) È inoltre indispensabile da parte del- guenti al riconoscimento dello status di | l’UE e ancora prima da parte dello Stato rifugiato o di beneficiario di protezione | italiano: sussidiaria, prevedendo un diritto di sog- | giorno di durata ampia; ciò al fine di non | garantire a chiunque giunga in Eu- dovere rivedere la posizione giuridica del- | ropa un accesso effettivo e non discrimi- l’interessato con tempi irragionevolmente | natorio alla procedura di asilo, abbando- brevi rispetto agli eventuali cambiamenti | nando l’illegittimo approccio caratterizzato avvenuti nel Paese di origine, appesantendo | dal sistema degli hotspot; inutilmente le procedure amministrative, | nonché di consentire al titolare di prote- | ampliare le possibilità di ricongiungi- zione di godere di un tempo congruo per | mento familiare per tutti i cittadini stra- realizzare un percorso di autonomia so- | nieri provenienti da un Paese che versa in ciale, abitativa e lavorativa; | una situazione di conflitto armato o di | conflitto diffuso;
b) stralciare del tutto o comunque | rivedere in profondità, restringendone la | cancellare qualsiasi accordo teso a portata, la nozione di « protezione interna » | dichiarare Paese terzo sicuro o Paese di finora positivamente non presente in alcuni | primo asilo la Turchia o altri Paesi dove ordinamenti nazionali come quello ita- | non sono garantiti i diritti fondamentali e liano, dal momento che detta nozione, come | il diritto a non essere respinto in Paesi dove attualmente formulata, si presta a gravi e | esista pericolo di essere sottoposti a trat- irragionevoli restrizioni dell’esercizio del | tamenti disumani. diritto alla protezione internazionale e la | sua applicazione si traduce concretamente | In particolare nella legislazione italiana nel rischio di rimpatrio del richiedente | occorre una strategia complessiva che com- senza che sussistano adeguate condizioni di | porti la revisione e l’accorpamento delle dignità e sicurezza; | norme in materia di diritto degli stranieri, | asilo, cittadinanza e apolidia per renderle c) introdurre l’obbligo per gli Stati | conformi con le norme costituzionali,
in- di assicurare misure di accoglienza (o in- | ternazionali e dell’UE e mirare a tre obiet- terventi economici di supporto aventi fina- | tivi collegati: lità analoghe) per i titolari di protezione | internazionale nella fase immediatamente | 1) l’inclusione sociale dei 5 milioni di | cittadini stranieri già regolarmente soggior- | -- Pagina 7 -- nanti in Italia, con una progressiva e ten- denziale parità di trattamento con i citta- dini, in tutti i diritti civili e sociali, con il rafforzamento delle azioni di prevenzione e di tutela contro lo sfruttamento lavorativo, con l’attribuzione dell’elettorato alle ele- zioni amministrative ai cittadini stranieri non appartenenti all’UE alle medesime con- dizioni dei cittadini dell’UE, con un am- pliamento dei casi di acquisto della citta- dinanza italiana che consenta un pieno riconoscimento delle aspirazioni dei nuovi cittadini e con l’istituzione di un’autorità indipendente per i diritti umani compe- tente anche a contrastare le discrimina- zioni; 2) l’effettiva garanzia del diritto a un regolare ingresso e soggiorno nel territorio italiano, diritto di cui sono titolari tanti cittadini stranieri (cittadini dell’UE e loro familiari,
titolari del diritto d’asilo e del diritto all’unità familiare e titolari di per- messi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo), con particolare riguardo all’effettiva tutela dei minori stranieri, per il concreto esercizio del diritto all’unità familiare e per l’effettiva realizzazione di un nuovo sistema di accoglienza dei richie- denti asilo, nonché una nuova disciplina degli ingressi e soggiorni in Italia che sia realistica rispetto agli effettivi flussi migra- tori per lavoro e riformi il sistema dei titoli di soggiorno, il cui rilascio e rinnovo de- vono essere trasferiti ai comuni, e abroghi l’Accordo di integrazione; 3) la riduzione al minimo degli in- gressi e soggiorni irregolari, con il contra- sto effettivo di ogni forma di lavoro irre- golare e di tratta delle persone, con forme di regolarizzazione permanente e con prov- vedimenti di rimpatrio volontario, con una riforma dell’intera disciplina degli allonta- namenti, privilegiando forme alternative al rimpatrio coercitivo, che pregiudica la di- gnità umana oltre a essere inutilmente di- spendioso, in attuazione del diritto euro- peo, in modo che si rendano residuali prov- vedimenti coercitivi, da adottare soltanto nei limiti consentiti dalla Costituzione,
dalle norme dell’UE e dalle norme internazio- nali. II. SINTESI DELLA RIFORMA LEGISLA- TIVA PROPOSTA. Nell’ambito di questi tre obiettivi colle- gati, le specifiche modifiche proposte ri- guardano alcune aree della condizione giu- ridica dei cittadini degli Stati non appar- tenenti all’UE: I) ingressi; II) titoli di soggiorno; III) unità familiare e minori; IV) allontanamenti; V) discriminazione; VI) pari opportunità e diritti sociali; VII) tutela delle vittime di tratta, di violenza e di grave sfruttamento (lavorativo o sessuale); VIII) equa procedura e omogeneità della competenza giurisdizionale; IX) elettorato amministrativo. Invece i temi del diritto di asilo, della cittadinanza e delle minoranze rom e sinti non fanno parte della presente proposta di legge, perché già sono oggetto di distinti testi di riforma legislativa rispettivamente nell’ambito delle proposte di decreti legi- slativi correttivi del decreto legislativo n. 142 del 2015 in materia di asilo inviate nel novembre 2016 al Ministero dell’interno dalle associazioni aderenti al Tavolo nazio- nale asilo e nell’ambito dei disegni di legge già all’esame del Parlamento in materia di cittadinanza italiana (Atto Senato n. 2092) e di rom e sinti.
2092) e di rom e sinti. Si precisa che le disposizioni della pro- posta di legge prevedono in grande mag- gioranza modifiche al testo unico delle di- sposizioni concernenti la disciplina dell’im- migrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, di seguito « testo unico », ma anche modifiche di altre norme, incluso il codice penale. Pertanto la presente proposta di legge prevede la riforma delle norme italiane in materia di immigrazione e diritto degli -- Pagina 8 -- stranieri per raggiungere gli scopi generali | buti versati in Italia in caso di definitivo di seguito elencati. | rientro in patria senza diritto a pensione. | 1. Diversificare e semplificare gli ingressi. | 2. Semplificare i titoli di soggiorno e intro- | durre un meccanismo di regolarizzazione Occorre anzitutto modificare le norme | ordinaria.
sugli ingressi regolari per lavoro attraverso | l’introduzione del visto di ingresso per ri- | Tale semplificazione deve essere previ- cerca lavoro e del corrispondente permesso | sta per ogni singolo straniero già presente di soggiorno che consenta la permanenza | in Italia che dimostri lo svolgimento di in Italia per un periodo annuale e possa | un’attività lavorativa o importanti legami essere convertito alla sua scadenza in per- | familiari o affettivi. Inoltre è necessario messo per lavoro. Tale nuovo sistema va | assicurare la convertibilità di tutti i tipi di accompagnato da adeguate forme di incen- | permessi di soggiorno, trasferire ai comuni tivo al rimpatrio assistito nel caso in cui il | la competenza in materia di rinnovo del progetto migratorio individuale non si tra- | titolo di soggiorno, abolire l’accordo di in- duca in inserimento socio-lavorativo. | tegrazione, la tassa sul permesso di sog- | giorno e ogni automatismo preclusivo al Accanto all’ingresso per ricerca lavoro | mantenimento del titolo di soggiorno. (eventualmente limitato quantitativamente), | andrà ripristinato il sistema di ingresso per | 3.
Rafforzare la tutela dei diritti dei minori lavoro a seguito di chiamata nominativa da | e il diritto al ricongiungimento familiare. parte di un datore di lavoro residente in | Italia. Tale ipotesi, ovviamente scollegata | Questo può essere realizzato consen- da limiti quantitativi, accompagnata a quella | tendo delle parziali deroghe ai requisiti dell’ingresso per ricerca di lavoro, contra- | reddituali e abitativi, stabilendo per i ge- sterebbe l’irregolarità del soggiorno e le | nitori gli stessi requisiti previsti per il co- principali distorsioni che ne derivano (sfrut- | niuge e favorendo la regolarizzazione dei tamento lavorativo, incapacità contrat- | familiari che vivono già in Italia senza tuale, evasione fiscale e contributiva, vul- | titolo di soggiorno. Inoltre è necessario nerabilità e « invisibilità » delle persone ec- | garantire a tutti i minori parità di diritti a cetera).
| prescindere dalla nazionalità e dalla con- | dizione giuridica dei genitori, assicurare Il contesto citato è volto al superamento | anche ai minori con genitori non autoriz- complessivo dell’anacronistico e inefficace | zati il rilascio di un titolo di soggiorno, sistema di ingressi legato alla programma- | stabilire un sistema uniforme e scientifica- zione di flussi annuali, attualmente in uso, | mente rigoroso per l’accertamento della ma privo di alcuna effettiva capacità rego- | minore età e un sistema di accoglienza dei lativa dei flussi migratori. Nell’eventuale | minori stranieri non accompagnati ade- fase di transizione l’attuale sistema di in- | guato a garantire i loro diritti, assicurare il gressi dovrebbe comunque essere caratte- | diritto al rilascio del titolo di soggiorno al rizzato dall’obbligatorietà, in capo al Go- | raggiungimento della maggiore età in pre- verno, di emanare annualmente il decreto | senza dei soli requisiti lavorativi e abitativi flussi in misura effettivamente corrispon- | o per studio. dente alle esigenze occupazionali delle sin- | gole regioni, basato su differenti criteri di | 4.
Limitare l’uso delle espulsioni solo per le attribuzione delle quote e in grado di as- | violazioni più gravi e incentivare il rimpa- sicurare in tempi rapidi l’ingresso del la- | trio volontario e chiudere i centri di perma- voratore straniero (anche grazie all’inseri- | nenza temporanea per il rimpatrio attual- mento di meccanismi di silenzio-assenso). | mente esistenti. Occorre, poi, semplificare le procedure | per il riconoscimento dei titoli di studio e | Ciò è necessario perché l’attuale disci- delle qualifiche conseguiti all’estero e ga- | plina del trattenimento viola le norme co- rantire sempre la restituzione dei contri- | | -- Pagina 9 -- stituzionali, internazionali ed europee. Si | 6. Contrastare ogni forma di razzismo e di deve pertanto garantire che ogni forma di | hate speech.
limitazione della libertà personale sia di- | sposta da un giudice professionale (e non | Ciò deve essere realizzato respingendo più dai giudici di pace) al pari di quanto | ogni proposta volta a ridurre la portata previsto per tutti i cittadini italiani e che | della legge Mancino e garantendo la possi- l’identificazione delle persone socialmente | bilità di agire in giudizio, anche in sede pericolose avvenga durante la detenzione | civile e con procedura semplificata, contro in carcere e non più disponendo un nuovo | ogni forma di molestia basata su pregiudizi e ulteriore trattenimento amministrativo, | razziali e xenofobi. nonché sottoporre sempre alla previa ap- | provazione del Parlamento gli accordi di | 7. Tutelare le vittime di tratta, violenza e riammissione con i Paesi terzi e abolire i | grave sfruttamento. reati che puniscono l’ingresso o il soggiorno | non autorizzati. | Questo è assicurato garantendo effettive | forme di indennizzo, un iniziale « periodo 5. Assicurare il rispetto del principio di non | di riflessione », il rilascio del permesso di discriminazione e parità di trattamento.
| soggiorno indipendentemente dalla colla- | borazione con l’autorità giudiziaria e la Occorre completare il riordino delle va- | non imputabilità per i reati commessi du- rie tipologie di procedimento giudiziario | rante la fase di sfruttamento. Occorre ren- antidiscriminatorio, istituire un’Agenzia na- | dere più chiari ed efficaci i meccanismi di zionale antidiscriminazione autonoma e in- | accesso e fruizione dei programmi previsti dipendente con effettivi poteri di indagine e | dall’articolo 18 del testo unico da parte sanzionatori, garantire l’accesso alla pro- | delle vittime di tratta richiedenti asilo. Oc- cedura per il riconoscimento dello status di | corre ampliare le ipotesi in cui è rilasciato apolide, anche in via amministrativa, non- | un permesso per motivi umanitari ai cit- ché per il rilascio di un titolo di soggiorno | tadini stranieri che hanno subìto uno sfrut- a partire dal momento in cui la richiesta è | tamento lavorativo, dando così corretta at- avanzata, a prescindere dalla pregressa re- | tuazione alla direttiva 2009/52/CE del Par- sidenza o regolarità del soggiorno.
| lamento europeo e del Consiglio, del 18 | giugno 2009, e introdurre una norma che, Occorre inoltre garantire pari accesso | in recepimento della direttiva 2004/81/CE alle prestazioni sociali per i cittadini stra- | del Consiglio, del 29 aprile 2004, preveda il nieri, eliminando condizioni e requisiti di- | rilascio di un permesso di soggiorno in scriminatori che ostacolano l’accesso a pre- | favore di cittadini di Paesi terzi che siano stazioni sociali per i cittadini stranieri, in | stati vittime del reato di favoreggiamento coerenza con l’ordinamento internazionale | dell’ingresso illegale in alcune determinate e europeo, eliminando condizioni e requi- | circostanze, tenendo conto degli indicatori siti discriminatori che ostacolano la mobi- | di lavoro forzato, tratta e sfruttamento lità dei lavoratori e la coesione sociale e | lavorativo già elaborati dall’Organizzazione che trascurano proprio le più rilevanti esi- | internazionale del lavoro (OIL). Occorre genze di aiuto.
Occorre genze di aiuto. Si deve poi riconoscere e | inoltre attuare le norme che prevedono la rendere effettiva per tutti i cittadini stra- | protezione delle donne migranti vittime di nieri regolarmente soggiornanti in possesso | violenza previste dalla Convenzione di Istan- di un titolo di soggiorno che consente di | bul sulla prevenzione e il contrasto della lavorare la parità di accesso al pubblico | violenza nei confronti delle donne e la impiego, alle medesime condizioni previste | violenza domestica. per i cittadini dell’UE, rimuovendo le di- | sposizioni che attualmente limitano l’ac- | 8. Garantire processi equi e unitari a tutti gli cesso a lungosoggiornanti, titolari di pro- | stranieri. tezione internazionale e familiari di citta- | dini dell’UE.
| Questo è possibile attribuendo esclusi- | vamente al giudice ordinario la compe- | -- Pagina 10 -- tenza di tutti i procedimenti relativi alla | subordinato, ha prodotto un’ampia schiera condizione giuridica del cittadino straniero | di persone irregolarmente presenti sul ter- (escludendo sia il giudice amministrativo, | ritorio nazionale senza alcuna possibilità di sia il giudice di pace) e assicurando sempre | regolarizzare la propria posizione e con- al cittadino straniero il diritto ad esporre | dannata a vivere una condizione di preca- realmente le proprie ragioni. Occorre inol- | rietà determinata dalla mancanza di potere tre migliorare la condizione giuridica e le | contrattuale sul mercato del lavoro. prospettive di stabilizzazione del soggiorno | dei cittadini stranieri detenuti in carcere o | Occorre, dunque, fare tesoro dell’espe- ammessi a misure alternative alla deten- | rienza maturata e tradurre le nuove acqui- zione. | site consapevolezze in una modifica legi- | slativa che consenta l’incontro tra do- 9. Prevedere l’elettorato alle elezioni comu- | manda e offerta sul territorio nazionale nali per gli stranieri regolarmente residenti | mediante l’ingresso per ricerca di occupa- in Italia da almeno cinque anni.
| zione, che deve essere il sistema prioritario | per permettere gli ingressi per lavoro, gra- ILLUSTRAZIONE DELL’ARTICOLATO | zie alla sua maggiore aderenza alla realtà | della catena migratoria e delle dinamiche CAPO I – NUOVA DISCIPLINA DEGLI | del mercato del lavoro. INGRESSI DEGLI STRANIERI: DIVERSI- | FICAZIONE, SEMPLIFICAZIONE, INFOR- | A tale radicale innovazione occorre, tut- MAZIONE, LIBERALIZZAZIONE. | tavia, aggiungere ulteriori riforme volte a | rendere complessivamente più flessibile il La vigente disciplina italiana degli in- | sistema e a migliorare il raccordo tra do- gressi degli stranieri non appartenenti al- | manda e offerta di lavoro. l’UE per soggiorni superiori a tre mesi, | specie dopo le modifiche introdotte al testo | L’articolo 10 della proposta di legge pre- unico dalla legge n. 189 del 2002, è orien- | vede perciò l’introduzione nel testo unico tata soprattutto all’ingresso condizionato al | di un nuovo articolo 27-quinquies dedicato lavoro, ma in un Paese con elevati tassi di | agli ingressi per ricerca di lavoro.
immigrazione (per quanto in linea con la | media europea) cresce anche il flusso mi- | Gli ingressi per lavoro subordinato di gratorio volto a rispondere a esigenze di- | lavoratori devono avvenire non tanto attra- verse quali l’unità familiare, la protezione | verso il sistema della chiamata nominativa umanitaria e la domanda di studio. | da parte di un datore di lavoro che già si | trova in Italia, quanto piuttosto soprattutto A tali diverse esigenze dovranno essere | mediante un nuovo tipo di ingresso « per fornite specifiche risposte migliorando i | ricerca di lavoro »: occorre che venga pre- relativi sistemi di ingresso al fine di fornire | visto e garantito in maniera efficace – una risposta articolata alla domanda mi- | eventualmente nell’ambito delle quote di gratoria.
| ingresso per lavoro – l’ingresso per ricerca | di occupazione a chiunque possa offrire Quanto all’ingresso per lavoro è ormai | garanzie minime di sostentamento per un ampio il consenso sull’irragionevolezza e | periodo ragionevole (un anno) al fine di sulla pratica irrealizzabilità di un incontro | poter realizzare un libero ed effettivo in- tra domanda e offerta di lavoro che do- | contro tra domanda e offerta di lavoro sul vrebbe avvenire (e non avviene) prima del- | territorio nazionale. l’ingresso in Italia, nell’ambito di quote | predeterminate attraverso i cosiddetti de- | La richiesta di garanzie economiche per creti flussi che, non a caso, negli ultimi | il viaggio e per il sostentamento nel periodo anni di fatto non sono stati emanati.
| iniziale di soggiorno (la disponibilità di | risorse economiche per ogni mese di sog- D’altra parte, l’attuale politica di chiu- | giorno pari all’importo mensile dell’asse- sura delle frontiere, unitamente alla disci- | gno sociale), inclusa la disponibilità di un plina degli ingressi per motivo di lavoro | alloggio, fornite dal migrante o da terzi in | Italia o all’estero (inclusi enti preposti al- | l’intermediazione di lavoratori, effettiva- | -- Pagina 11 -- mente operanti e debitamente autorizzati e | in Italia o abbiano frequentato corsi di vigilati dal Ministero del lavoro e delle | lingua italiana o di formazione professio- politiche sociali), corrisponde alla realtà | nale.
delle catene migratorie (e la rende traspa- | rente), nelle quali il progetto migratorio | La disposizione prevede altresì la disci- per lavoro almeno all’inizio ha una qual- | plina dell’attività d’intermediazione che che, almeno parziale, copertura economica, | possa essere esercitata per favorire e rea- fornita dal migrante o da amici o familiari | lizzare l’incontro tra la domanda di lavoro terzi (o da entrambi), e previene il ricorso | delle imprese italiane e l’offerta da parte di ai trafficanti irregolari di persone a cui si | lavoratori stranieri, prevedendo che pos- affidano i migranti che trovino eccessive | sano svolgerla i soggetti pubblici e privati limitazioni agli ingressi per lavoro; proprio | autorizzati a operare all’estero (agenzie pri- per tale motivo la richiesta di garanzia | vate per il lavoro, enti bilaterali, università economica non deve essere troppo onerosa | eccetera), purché dispongano di idonee strut- perché altrimenti finirebbe per favorire il | ture all’estero, i fondi interprofessionali traffico internazionale di migranti di chi ha | per la formazione, il sistema delle camere minori mezzi economici.
| di commercio, industria, artigianato e agri- | coltura e le sue aziende speciali e le camere All’ingresso in Italia andrà rilasciato uno | di commercio all’estero, le organizzazioni specifico e nuovo titolo di soggiorno, deno- | non lucrative di utilità sociale (ONLUS) e le minato permesso di soggiorno per ricerca | associazioni e gli enti che già svolgono di lavoro, il quale sarà automaticamente | attività a favore degli immigrati iscritte convertito in permesso di soggiorno per | nell’apposito registro nazionale. motivo di lavoro subordinato una volta | sussistenti i requisiti di legge. | Le norme per il rilascio del permesso | temporaneo di soggiorno per la ricerca del Sul permesso di soggiorno per ricerca di | lavoro a favore dei candidati selezionati dai lavoro non sarà inserita la dicitura « per- | servizi pubblici e privati per l’impiego sono messo unico di lavoro » e questo non darà | molto semplificate e il permesso tempora- diritto alle prestazioni di assistenza e pre- | neo ha durata massima di dodici mesi: si videnza sociale generalmente assicurate ai | prevede in particolare l’obbligo da parte titolari di tale permesso di soggiorno.
| dell’intermediario pubblico o privato di ga- | rantire la disponibilità da parte del lavo- Dato che lo scopo di tale ingresso è | ratore straniero di mezzi di sussistenza quello di tutelare la dignità delle persone, | sufficienti per la durata del soggiorno e di contrastare il traffico di esseri umani e | anche per il ritorno nel Paese di prove- di evitare la condizione di soggiorno irre- | nienza, salvo che se ne faccia carico per- golare, è necessario che le quote di in- | sonalmente; l’impegno sottoscritto dal la- gresso, eventualmente stabilite, tengano in | voratore straniero a rimpatriare in caso di considerazione sia le vicende attinenti al | mancata assunzione; l’eventuale attestato mercato del lavoro interno, sia le dinami- | della sua conoscenza della lingua italiana. che e i flussi migratori in atto. | Gli articoli 1, 2 e 4 della proposta di | legge provvedono alla riforma della disci- La disposizione dunque reintroduce an- | plina della determinazione delle quote di zitutto il sistema prestazione di garanzia | ingresso per lavoro.
per l’accesso al lavoro da parte di singoli | cittadini italiani o stranieri regolarmente | Si deve prevedere la possibilità, svinco- soggiornanti di lungo periodo (analogo a | lata dalla previsioni di « flussi governativi », quello che era stato previsto dalla legge | per i cittadini stranieri residenti all’estero italiana dal 1998 al 2002) per l’inserimento | di essere invitati a lavorare tramite chia- nel mercato del lavoro del cittadino stra- | mata individuale in Italia da parte di sog- niero con la garanzia di risorse finanziarie | getti residenti che dimostrino effettive ca- adeguate e disponibilità di un alloggio per | pacità economiche e prestino concrete ga- il periodo di permanenza sul territorio, | ranzie a favore del cittadino straniero.
Nel- agevolando in primo luogo quanti abbiano | l’ambito di un sistema del genere non già avuto precedenti esperienze lavorative | | -- Pagina 12 -- avrebbe senso inserire previsioni quantita- | nali sulla base dei quali emanare il decreto tive massime, perché l’incontro tra do- | nazionale e i loro dati devono essere resi manda e offerta di lavoro sarebbe già av- | disponibili a tutti, inclusi i potenziali mi- venuto confermando la capacità del si- | granti (così prevedono le modifiche intro- stema economico di collocare sul mercato | dotte dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del lavoro la persona. | della proposta di legge); | Nell’ambito del sistema individuato, dun- | b) sia esclusa una funzione « pre- que, solo l’ingresso per ricerca di lavoro | miale » delle quote nei confronti dei Paesi dovrebbe essere sottoposto alla predeter- | che collaborano ai progetti di rimpatrio minazione di un numero massimo e, per- | giacché tale funzione (oggi prevalente nella tanto, dovrebbe avvenire nei limiti di quote | formulazione delle quote) altera completa- massime di ingresso.
Tuttavia, la predeter- | mente il sistema (così prevedono le modi- minazione di quote massime di ingresso | fiche introdotte dall’articolo 2, comma 1, per lavoro ha senso solo in quanto costi- | lettera a), della proposta di legge); tuisca un elemento effettivo di raccordo tra | domanda migratoria e possibilità di assor- | c) il decreto abbia sempre una ca- bimento del sistema economico: dunque | denza annuale inderogabile al fine di dare deve essere effettiva, annuale e ponderata. | certezza agli operatori economici e ai mi- L’attuale sistema di ingressi determinato | granti stessi, salva la possibilità di emanare dai decreti flussi è, invece, completamente | un nuovo decreto nel medesimo anno qua- inefficace. | lora le quote siano esaurite e vi sia un | fabbisogno lavorativo non soddisfatto (così Esso si basa su una finzione (l’incontro | prevedono le modifiche introdotte dall’ar- a distanza tra domanda e offerta di lavoro) | ticolo 1 della proposta di legge); e ha come principale effetto la regolariz- | zazione della posizione di coloro che già | d) nella definizione delle quote di in- sono in Italia in maniera non regolare.
La | gresso siano preferiti i titolari di qualifiche circostanza che negli ultimi anni i decreti | professionali o di titoli di studio che ab- flussi non siano stati emanati o, qualora | biano le maggiori possibilità di inseri- emanati, siano serviti quasi esclusivamente | mento, senza che ciò diventi un incentivo a permettere la conversione di permessi di | alla « fuga dei cervelli » dai Paesi di origine, soggiorno già rilasciati, documenta l’inaffi- | che deve essere prevenuta realizzando dei dabilità della scelta legislativa che, invero, | seri programmi internazionali di coopera- sembra oggi maggiormente rivolta a per- | zione e di partenariato internazionale con mettere l’ingresso irregolare delle persone | i Paesi di provenienza. Infatti, anche per e il loro conseguente sfruttamento sul la- | errate scelte di politica normativa, in questi voro (data l’impossibilità di stipula di un | anni l’immigrazione straniera si è pur- contratto di lavoro da parte del migrante | troppo collocata spesso ai gradini più bassi irregolare e, conseguentemente, la sua man- | della scala sociale e lavorativa con evidenti canza di qualsivoglia potere contrattuale | gravi danni culturali e sociali che occorre sul mercato del lavoro).
| ora prevenire; a tale fine occorre escludere | espressamente dagli ingressi per lavoro o D’altra parte le carenze dell’attuale si- | per ricerca di lavoro sottoposti al regime stema di determinazione degli ingressi per | delle quote gli stranieri che già abbiano le motivo di lavoro attraverso i decreti flussi | qualifiche professionali e gli altri requisiti annuali potrebbero sì essere migliorate, ma | elevati per ottenere il rilascio della carta pur sempre nell’ambito di una politica di | blu UE per i lavori di elevata qualifica- generale contenimento dei flussi migratori | zione, ai quali già è consentito l’ingresso che ha dimostrato (soprattutto per l’Italia e | per lavoro al di fuori delle quote annuali, il la sua particolare morfologia) la sua falla- | che consente di lasciare il resto degli in- cia.
| gressi per lavoro a chi nel mercato del | lavoro ha qualifiche meno pregiate, ma Per fare ciò si ritiene, comunque, che: | altrettanto apprezzabili o richieste e spesso | a) le regioni siano vincolate all’effet- | tiva rilevazione dei fabbisogni occupazio- | | -- Pagina 13 -- non coperte da manodopera italiana o stra- | colato una realistica disciplina degli in- niera reperibile in Italia (così prevedono le | gressi regolari per lavoro in Italia; così modifiche introdotte dall’articolo 2, comma | prevedono le modifiche introdotte dall’ar- 1, lettera a), della proposta di legge); | ticolo 4 della proposta di legge. | e) la distribuzione dei posti nell’am- | L’articolo 5 della proposta di legge in- bito delle quote, sia per gli ingressi per | troduce modifiche nell’articolo 22 del testo ricerca di lavoro, sia per ingressi per lavoro | unico per rispondere all’esigenza che siano subordinato, deve avvenire non già in base | previsti tempi certi e brevi tra la richiesta alla priorità temporale della presentazione | di assunzione e l’effettivo ingresso per la- delle domande, criterio finora dimostratosi | voro del lavoratore immigrato, anche me- insensato e inefficiente,
anche me- insensato e inefficiente, bensì (quantomeno | diante l’introduzione di meccanismi di si- per una parte rilevante) secondo criteri | lenzio assenso (dopo sessanta giorni dalla oggettivi volti a privilegiare l’immigrazione | presentazione della domanda): una richie- stabile (per esempio qualifiche professio- | sta di assunzione che ottiene risposta solo nali e titoli di studio corrispondenti a quelli | mesi o anni dopo la sua presentazione è più richiesti nei settori, per le qualifiche e | destinata ad alimentare un sistema fittizio, le mansioni più richieste dal mercato del | volto soltanto a coprire un rapporto di lavoro italiano, conoscenza della lingua ita- | lavoro già iniziato con un immigrato irre- liana, precedenti esperienze formative o | golarmente presente.
lavorative in Italia, soggiorno regolare in | Italia di familiari o conoscenti disponibili a | Per evitare qualsiasi « zona grigia » tra fornire sostentamento o ospitalità ecce- | ingresso regolare e rilascio del titolo di tera), ma prevedendo anche un diritto di | soggiorno (che oggi si prolunga per vari prelazione per chi ha già soggiornato re- | mesi tra la firma del contratto di soggiorno golarmente in Italia, lasciando poi volon- | successiva all’ingresso e il rilascio del per- tariamente il territorio nazionale, inclusi | messo) occorre garantire che lo straniero, coloro che lasciano volontariamente il ter- | una volta entrato regolarmente in relazione ritorio nazionale al termine del periodo di | a una richiesta di lavoro, acquisisca imme- soggiorno per ricerca di lavoro (infrut- | diatamente la titolarità di un permesso di tuoso), e per lo straniero espulso che abbia | soggiorno e possa muoversi liberamente nel spontaneamente ottemperato all’obbligo di | mercato del lavoro.
In particolare, le mo- lasciare il territorio italiano per effetto di | difiche introdotte con l’articolo 6 della pro- un provvedimento di espulsione per in- | posta di legge espressamente prevedono gresso o soggiorno irregolari (anche per | che « In caso di mancata costituzione del incentivare la partenza volontaria dello stra- | rapporto dopo l’ingresso per responsabilità niero espulso per ingresso o soggiorno ir- | del datore di lavoro, lo straniero accede a regolare) (così prevedono le modifiche in- | un permesso per attesa di occupazione e a trodotte dall’articolo 2, comma 1, lettera a), | qualsiasi altra occupazione, ferme restando della proposta di legge); | le sanzioni a carico del datore di lavoro ».