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Si chiama “Regalecus glesne” ma in tanti lo conoscono più semplicemente come "pesce remo". Si tratta di una sorta di grosso serpente marino che vive nelle profondità oceaniche, anche oltre i 900 metri. L’animale, il più lungo dei pesci ossei, misurava 5 metri e 50 centimetri: secondo gli esperti un adulto potrebbe raggiungere però anche i 15 metri. A trovarlo a largo dell’Isola di Santa Catalina, in California, è stato un poliziotto portuale: l’animale era morto e i gabbiani avevano già cominciato a divorarne le carni. La carcassa del pesce, pressoché integra, è stata trascinata a riva grazie alla collaborazione di tanti volontari che si trovavano in quel momento nella Sandy Beach. Secondo i ricercatori dell'Università della California, che hanno ricevuto diversi campioni di tessuto, l’animale sarebbe morto per cause naturali.
Anche noto come il “re degli abissi” vive di solito a profondità superiori anche ai 900 metri. L’animale, trovato morto, era lungo 5 metri e 50 centimetri. Per portarlo a riva è stato necessario l’aiuto di 15 persone.
Per viaggiare sereni e in sicurezza insieme ai propri amici e ai propri cari è necessario seguire delle semplici regole di comportamento alla guida che permettano la condivisione di momenti felici e spensierati. La tecnologia Nissan aiuta le famiglie a vivere al meglio l'esperienza sulle proprie vetture permettendo a chi è al volante di potersi concentrare sulla guida nel massimo del comfort e sicurezza di tutti. E' fondamentale non solo limitare al minimo le distrazioni ma anche permettere a tutti i componenti di poter vivere senza stress i viaggi, che siano per vacanze, lavoro o semplicemente di spostamento. Nissan JUKE ha sfruttato la propria conoscenza tecnologica e la propria esperienza garantendo tutto questo in modo semplice e naturale. E senza privarsi di nessun piacere, come la buona musica o una telefonata. Come? Adoperando accortezze tecnologiche che hanno creato un filo conduttore diretto tra guidare e vivere l'ambiente che ci circonda mentre si è alla guida. Sul fronte sicurezza, il sistema ProPILOT assiste sia in fase di accelerazione che in quelle di frenata e sterzata, mantenendo la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. In caso di necessità, rallenta la vettura fino a fermarla per poi farla ripartire. Una assistenza fondamentale in caso di traffico lento o di tragitti cittadini. Così come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco di JUKE che in fase di sorpasso avvisa con un segnale sonoro il conducente se rileva un veicolo sulla corsia adiacente. Non solo: Nissan JUKE assiste alla guida grazie all'Intelligent Driver Alertness che controlla le manovre effettuate dal conducente e lo avvisa, in caso di stanchezza alla guida, con un allarme sonoro e l’icona di una tazza di caffè, invitandolo a fermarsi e riposare.
Non è difficile viaggiare all’insegna dell’armonia e della sicurezza grazie alla tecnologia messa a disposizione da Nissan JUKE: In-Car Wi-Fi e NissanConnect per l’integrazione degli smartphone tra chiamate e gestione della musica, i sistemi ProPilot e Intelligent Driver Alertness per garantire totale e costante assistenza al guidatore.
Con il ritorno in "Tutta n'ata storia – Live", già sold out da settimane, il musicista ha presentato alla stampa il cd/dvd di "Tutta n'ata storia – Vai mo' – Live in Napoli" che riprende un fortunato concerto a Napoli del 2008. In quell'anno festeggiava i 30 anni di onorata carriera durante la quale non ha mai avuto peli sulla lingua e oggi ha confermato la sua indole di artista sincero. Durante la conferenza stampa di stamane Pino Daniele ha polemizzato contro il Festival di Sanremo, ritenuta una kermesse in cui l'aspetto televisivo ha preso il sopravvento su quello musicale: Il festival di Sanremo è principalmente un palinsesto televisivo, contornato dalla musica, perché la musica non ha più l'importanza di una volta. I Talent Show sono la nuova frontiera della musica – In sala stampa Pino Daniele è stato incalzato dalle domande dei giornalisti presenti, curiosi di capire se si riferisse direttamente alle scelte di Fazio e dei direttori musicali di puntare su giovani vincitori e non di Talent Show. Il musicista non ha critica questo tipo di programmi televisivi ma ha fatto sapere di avere la stoffa per fare il giudice: In Italia e all'estero sono la nuova frontiera per chi vuole fare musica. Ma non farei mai il giudice. Non ho niente da insegnare: sono come sono e cerco di captare insegnamenti dagli altri, mi ispiro alla napoletanità edoardiana
Durante la conferenza stampa in cui ha presentato il cd / dvd “Tutta n’ata storia – Vai mo’ – Live in Napoli” il musicista ha criticato il Festival di Sanremo, reo di essere diventato nient’altro che un palinsesto televisivo in cui la musica fa da contorno. Pino Daniele ha anche detto la sua sui talent show.
In tante occasioni li avevamo visti litigare, ma questa probabilmente sarà l’ultima. Rosa Baiano e Davide Baroncini hanno deciso di lasciarsi. Anzi, per l’esattezza, è stato lui a prendere atto che le cose non vanno per il verso giusto, e a lasciare di conseguenza la bella napoletana. Il nostro video gf11 testimonia il momento in cui Davide riferisce a Rosa la propria insindacabile decisione, ma prima e dopo quel momento ne son successe diverse. Ve ne diamo un rapido racconto. Il tutto comincia con un semplice fastidio di poco conto: Davide Baroncini vorrebbe dormire, ma Rosa, reduce dalla vacanza rigenerante, non è dello stesso parere, e ancora arzilla, prova a manifestargli la propria gioia. Inevitabile conseguenza, lui se ne risente e abbandona il talamo. Dopo rientra in camera, ma la situazione è destinata a deflagrare, tanto che alle prime parole di Rosa, Davide comincia ad alzare la voce, dicendole di non rivolgersi a lui usando certi toni. Prosegue dandole della “rinc……ta” che si sveglia all’improvviso, suscitando le ire di lei, che ribatte a tono, per ritrovarsi poi Davide a due centimetri dalla faccia, che riprende ad intimarle il silenzio. Qua e là spuntano le prime affermazioni di incompatibilità, ma entrambi si mettono a dormire, girati dandosi reciprocamente le spalle. Ciò che segue a questa litigata è la ovvia discussione in casa del Grande Fratello 11. Rosa si lamenterà per prima con Margherita dell’atteggiamento di Davide, si rimprovera di essere stata una “cretina” a consegnargli il suo cuore, e lo definisce il primo insicuro della coppia. Margherita le ricorda che in molti, uscendo dalla casa e guardando le cose da fuori, l’hanno avvisata via videomessaggio di stare molto attenta. Dopodichè è la volta del pronto intervento adulti, e così dicono la loro anche Matteo e Francesca. Il primo si alza decisamente contrariato per aver assistito a quella scena, e lo scontro che arriverà è già nell’aria. Francesca Giaccari, da parte sua, consola Rosa e le consiglia di ostentare dolcezza anziché astio, perché sarebbe la maniera migliore per far friggere Davide nelle proprie insicurezze: si domanderebbe infatti il perché Rosa, dopo una litigata simile, è tanto serena, rispondendosi che potrebbe essere perché comincia a tenerci sempre meno. Matteo Casnici è meno strategico della sua consorte, e quello scontro che era nell’aria, si manifesta in tutta la sua portata: “se assisto ancora ad una scena simile, ti spacco la faccia”. Questa è la minaccia che piove sul collo di Davide in seguito alla sua sparata notturna su Rosa, e di lì Matteo dà fuoco a tutte le polveri finora bagnate, per cui definisce Davide un ragazzino che vuol essere uomo ma non lo è, perché un uomo sa come parlare alla propria donna, senza inveire contro di lei con violenza: “se fossi davvero uomo come ti piacerebbe essere, non avresti fatto così. […] un uomo pensa al tipo di relazione che avete. […] mi avete dimostrato che non siete fatti l'uno per l'altra. […] un uomo che s'è comportato così per me non vale un c..zo, e non ho da esserci amico. […] devi fare l'uomo, non il ragazzino. Lei è una ragazzina, e non fa la donna, tu sei ragazzino e vuoi fare l'uomo. […] ti tolgo la mia amicizia, perchè sbagli troppo spesso.”. Davide inizialmente risponde dicendo che aveva i suoi 5 minuti, altrimenti usava altri toni, e poi, spostandosi la discussione in salotto, e cioè in pubblico, cambia maniera di esprimersi, e torna a recitare l’adulto orgoglioso: “Non ti devo nè scuse nè spiegazioni. Non cambio il mio atteggiamento con la mia donna se a te dà fastidio”. Matteo prende atto dell’immaturità del siciliano, e conferma quanto detto prima, moderando solo le minacce fisiche, ribadite più volte. Poi toccherà a Francesca tentare di far ragionare Davide: “ti giri, le dai una carezza, e te ne vai. Questo è l'uomo.”. Ma ormai tutto è compromesso, e Davide decide di farla finita con Rosa, sigillando la sua scelta con un discorso molto scenografico: “reciprocamente non siamo adatti a crescere insieme. Per quanto grande stima ho per te, e provi un sentimento, e ti ritenga speciale, trovarmi in queste circostanze mi fa pensare che io e te non siamo persone che possono stare insieme. Non siamo compatibili […]troppo scomposta, teatrale, eccessiva, lunatica. Come comportamento non ti tollero, x' sennò arrivo come ieri altre 10 volte. […] A volte ho fastidio anche a sentirti ridere.”. Rosa Baiano abbandona ogni remora, a questo punto, e gli risponde a tono qualcosa che lo ammutolisce come raramente gli capita: “per 60 giorni mi hai pigliato per il c..o. Ste cose le dici ora. Lo capisci solo ora che siamo diversi?”. Finisce così tra i due. Si consuma mestamente il rituale del trasferimento di letti, tramite un nuovo sussulto di acrimonia, e ritroveremo Davide a parlare dell’accaduto sia con Guenda che con Pietro e Giuliano, e in entrambi i casi il ragazzo afferma che se, come dice Matteo, lui non è un uomo, ha bisogno di crescere per diventarlo, e di esser libero di trovare la sua strada. Giuliano lo ammonisce: “L’intelligenza ce l’hai”, invitandolo ad usarla presto.
Davide Baroncini mette la parola fine sul suo rapporto d’amore con Rosa Baiano, in seguito ad un litigio che lo porta a pensare i due caratteri siano del tutto inconciliabi, cosa comprovata dai diversi tentativi che puntualmente finiscono per naufragare.
Nonostante il 3D fosse un semplice effetto aggiunto dopo le riprese, nonostante la mediocrità del film, Scontro tra titani, il fantasioso peplum con Sam Worthington, raggiunge la vetta dei film più visti nel weekend, incassando l’interessante cifra di più di 3 milioni di euro e una media per sala di circa 6.000 euro. Certo, nettamente dietro a film come Avatar o Alice in Wonderland, ma molto più in alto rispetto alle medie del periodo. Sul podio restano i film in cima settimana scorsa, ossia L’uomo nell’ombra di Polanski, che guadagna più di 700 mila euro arrivando a quota 2 milioni, e Green Zone con Matt Damon, che aggiunge mezzo milione e raggiunge il milione e 900 mila euro. Straordinaria, per il tipo di film e il numero di sale, Basilicata Coast to Coast, il road-movie canterino di Rocco Papaleo, che con altri 500 mila euro arriva alla ragguardevole quota di un milione e 300 mila euro, superando nella regione lucana anche gli incassi di Avatar. Va piuttosto male invece per le nuove entrate: From Paris with Love, il rozzo action con John Travolta, è solo quinto con un incasso che non arriva nemmeno a 500 mila euro – e una pessima media per sala, Cella 211 ha ottenuto poco più di 200 mila euro ed è fuori dalla top ten, così come tutte le altre new entries che fanno flop, da Fantastic Mr.Fox di Anderson (128 mila euro) a I gatti persianidi Ghobadi (51 mila euro) da Perdona e dimentica di Solondz (34 mila) a Oltre le regole di Moverman (33 mila). Il tutto a vantaggio dei film in top ten, tra cui segnaliamo l’ottima tenuta della Vita è una cosa meravigliosa, che arriva a più di 4 milioni, pareggiando il totale di Happy Family (sbarcato da poco a Londra), e di Departures, bellissimo film di Takita che in pochissime copie ha raggiunto più di 200 mila euro. A riprova che il passa parola conta più degli spot sui quotidiani.
Come prevedibile, il film più visto nel weekend è Scontro tra titani, il mitologico in 3D che sbaraglia la concorrenza di Polanski e Matt Damon.
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Il dj francese torna nella Penisola: si esibirà della serata di domani, sabato 11 giugno, nel corso del primo evento nella Capitale interamente dedicato alla musica elettronica.
Definisce Raffaella Fico di una “bellezza imbarazzante” Monica Michelotto, moglie di Umberto Tozzi e madre di Gianluca. Con un’intervista rilasciata a Novella 2000, l’ex top model arriva a sedare le voci di crisi che volevano l’ex fidanzata di SuperMario e il suo nuovo compagno irrimediabilmente lontani. Quest’estate si è parlato molto di questa nuova coppia. Raffaella e Gianluca avevano annunciato il matrimonio ma l’evento, purtroppo per loro, si è rivelato essere momentaneamente irrealizzabile. Tozzi sarebbe già legalmente sposato e ancora in attesa della sentenza di divorzio. C’è stato parecchio chiacchiericcio intorno a questa notizia che avrebbe finito per allontanare i due. La Michelotto, madre di Gianluca, smentisce che tra Raffaella e sua figlio la relazione sia finita. I due stanno ancora insieme e la Fico, insieme alla figlia Pia, sarebbe già riuscita a conquistare anche la famiglia del suo fidanzato: Cosa vuole che le dica. Noi madri possiamo solo prendere atto delle decisioni dei figli ed essere felici se per primi lo sono loro. E sia Gianluca sia Natasha lo sono. Di Raffaella avevo sentito parlare molto ma solo conoscendola ho capito che è una brava ragazza e non è per niente montata. E poi è di una bellezza imbarazzante. Ora sta dimostrando in Tv, a Tale e quale show, di essere anche brava. Ha talento, voglia di imparare, e non ha paura di mettersi in gioco. E poi ha quella bambina stupenda. In effetti, basta dare un’occhiata al profilo Instagram di Gianluca per capire che la relazione con Raffaella non si sarebbe mai interrotta. La Fico è la protagonista di tutti gli scatti che Tozzi posta sui social, con tanto di dediche dolcissime attraverso le quali lui esprime tutto l’amore nei suoi confronti. Rafaella sarebbe la “sua regina”, il “suo angelo” e così via. Caricamento Vedi su Instagram @-webkit-keyframes"dkaXkpbBxI"{ 0%{opacity:0.5;} 50%{opacity:1;} 100%{opacity:0.5;} } @keyframes"dkaXkpbBxI"{ 0%{opacity:0.5;} 50%{opacity:1;} 100%{opacity:0.5;} }
Monica Michelotto, madre di Gianluca Tozzi, parla per la prima volta del rapporto tra suo figlio e Raffaella Fico, la futura nuora che sembrerebbe averla già conquistata.
Erano una della coppie più belle nate nello studio di Uomini e Donne, ma dopo pochi mesi, senza alcun preavviso, Giuseppe Mazzitelli e Roberta Pontesilli si sono lasciati. Sulle pagine di Evatremila, Giuseppe spiega i motivi di questa separazione. "E' arrivata naturalmente questa fine. Non ce lo siamo detti, siamo arrivati ad un punto in cui era impossibile proseguire la storia: non era nato un sentimento da nessuna delle due parti". Riguardo alle dure parole dell'ex corteggiatrice Valentina di Stefano sulla rottura tra Giuseppe e Roberta, il tronista non ha molto da dire: "E' brutto definire la nostra una' storia da copertina'. Io non ho mi detto di essere follemente innamorato di Roberta, ma lei era comunque la ragazza che avevo maggiore interesse a conoscere fuori dagli studi". Giuseppe Mazzitelli si definisce comunque "felicemente single" e, anche se ammette che in caso di ripensamenti non avrebbe problemi a tornare sui suoi passi, assicura che per il momento ha ben altro per la testa. Tanto che il tronista arriva a dire di considerare questa storia definitivamente chiusa, e che se proprio dovesse cambiare idea un giorno non avrebbe nessun problema ad ammetterlo. Insomma le chiacchiere sulla fine della loro storia sono davvero tante (di dice per esempio che Giuseppe abbia lasciato Roberta per la sua ex di Miami). Perché invece non cominciare a credere ai diretti interessati, che da settimane cercano di dirci che tra loro è semplicemente finita? Ci deve per forza essere di mezzo una terza incomoda, un problema di droga, una tragica fatalità o uno scandalo politico? A volte l'amore finisce (o, come nel loro caso, non riesce proprio a nascere). Semplicemente.
Giuseppe Mazzitelli racconta i motivi della rottura con Roberta Pontesilli.
Maggie e Bianca tornano in tour per un nuovo spettacolo dal vivo che da novembre le porterà sui palchi dei Teatri e dei Palazzetti italiani. Il “Maggie & Bianca Fashion Friends – Insieme Live Tour”, quindi, porterà le due protagoniste di una delle serie più amate dalle adolescenti italiane e non solo, dalla tv, ancora una volta, al confronto diretto col pubblico, forti anche del successo dell'ultimo tour che, partito da Firenze l'1 ottobre 2017 e conclusosi a Cremona il 25 marzo 2018, ha contato oltre 50.000 biglietti venduti e sold out nelle 14 città visitate. Forti di un incredibile successo televisivo, cresciuto negli anni, Maggie e Bianca, "accompagnate da un’energica crew di ballerini, tra una canzone e l’altra affronteranno una serie di avventure e di sfide, che il pubblico potrà vivere e condividere con loro", come si legge nella nota stampa che accompagna questa nuova avventura. Le prime date confermate dell'Insieme Live Tour le vedranno protagoniste sul palco del Palapartenope di napoli il 4 novembre prima di proseguire il 2 dicembre a Bari (Teatro Team), il 16 dicembre a Milano (Teatro della Luna), il 27 dicembre a Firenze (Teatro ObiHall), il 12 e 13 gennaio a Roma (Teatro Olimpico), il 26 gennaio a Torino (Teatro Alfieri). Per quanto riguarda i biglietti, questi saranno disponibili sul circuito TicketOne e presso le biglietterie dei teatri.
Dalla tv ai teatri d’Italia, Maggie e Bianca tornano in tour con un nuovo spettacolo che le vedrà girare in tutta Italia con lo show “Maggie & Bianca Fashion Friends – Insieme Live Tour” che partirà il 4 novembre da Napoli e le vedrà protagoniste fino alla fine di gennaio, quando si esibiranno a Torino.
Nelle partite valide per le Qualificazioni ai Mondiali in Qatar 2022 molte nazionali favorite hanno mancato l'appuntamento con la vittoria e prestazioni convincenti. Le ‘vittime' del ritorno sul campo sono illustri, come i campioni del Mondo della Francia che sbatte sulla porta della Bosnia Erzegovina. Anche l'Olanda non va oltre un pareggio in ripartenza, mentre svolgono il loro pieno dovere Danimarca e, soprattutto Portogallo, con le classifiche che si rimescolano e riaprono i giochi per l'appuntamento al Mondiale. Il tonfo più rumoroso lo ha rischiato il Portogallo che in 90 minuti ha comunque perso l'occasione di involarsi da solo in vetta al proprio gruppo prendendo le distanze dalle avversarie, rischiando di subire la prima sconfitta alle Qualificazioni dopo tre gare. Ma ciò che più ha rischiato la nazionale lusitana è stato non poter festeggiare anche l'ennesimo record che attendeva Cristiano Ronaldo. La sfida con l'Irlanda finisce 2-1 con gli ospiti che sfruttano fino al 90′ la rete di Egan siglata al 45′. Poco prima, però, proprio Cr7 aveva avuto la palla del vantaggio e del primato personale. Dal dischetto Ronaldo si è fatto parare il tiro dal diciannovenne Bazunu e da quel momento è cambiato l'umore del fuoriclasse portoghese e il destino della sua Nazionale. Una serata da dimenticare in fretta e da archiviare fino a tempo scaduto quando l'orgoglio e la classe hanno avuto ancora il sopravvento con Cr7 che stacca di testa e infila la porta irlandese per il pari e il suo 110° gol con la propria nazionale. Per poi al 96′ siglare la rete del 2-1, il 111° sigillo complessivo, ribaltando una partita che sembrava stregata e prendendosi l'intero palcoscenico internazionale. Il freno, invece, l'ha dovuto tirare la Francia mondiale di Deschamps che ha impattato in casa contro la Bosnia Erzegovina. Se Griezman accende gli entusiasmi è Dzeko a spegnerli quasi subito, costringendo i Bleus al pareggio interno con i' Galletti' che chiudono in 10 contro 11 per il rosso a Kounde nella ripresa, con un Mbappè che resta 90 minuti in campo ma mai riesce a incidere e lasciare il proprio segno nel match.
Nella notte di Cristiano Ronaldo che prima sbaglia un rigore e poi si prende la scena con una doppietta da record nel recupero di Portogallo-Irlanda, si spegne la stella di Mbappè con la Francia stoppata in casa dalla Bosnia. Bene la Danimarca, incolore l’Olanda. Goleade delle ‘piccole’: Malta e Israele vincono e si divertono.
Il modernariato è la base su cui ormai si fonda metà dell’industria cinematografica hollywoodiana, fatta di revival, mode, idee riciclate. Oltre a rifacimenti e ripartenze, le serie tv offrono non poco materiale di facile impatto per il cinema d’azione, spesso boccheggiante. Così A-Team, serie tv cialtronesca si Frank Lupo e Stephen J.Cannell, diventa un film per la regia di Joe Carnahan che mantiene ciò che promette. Un gruppo di quattro militari delle forze speciali si trovano incastrati in un gioco di potere per il traffico di matrici per fabbricare denaro falso: non sapendo di chi fidarsi si fideranno solo di loro stessi. Azione pura con qualche fronzolo da thriller cospirativo, sceneggiata dal regista con Brian Bloom e Skip Woods e prodotta dai fratelli Scott (alle prese con Fincher e il capitano Nemo) all’insegna del divertimento grasso. Una trasposizione in un certo senso contraddittoria che da una parte cerca di giocare col mito dell’A-Team, pronunciando la parola piano (che porterà al tormentone “amo i piani ben riusciti”) ogni 3 minuti e reiterando le dinamiche comiche dei personaggi, ma dall’altra cerca di staccarsene adattandosi a una complessa realtà politica dove agenzie, forze armate e corpi speciali non riescono più a capire gli obiettivi e l’identità nazionale. Forse è proprio qui il vero limite del film di Joe Carnahan, nell’aver complicato trame e atmosfere non riuscendo a integrare lo spirito scanzonato dei personaggi con quello cupo e moderno della narrazione. Fin dal prologo, lungo quasi 20 minuti come fosse un film di 007, la sceneggiatura manca di semplice compattezza sostituita da cospirazioni e un ambiguo senso di solidarietà militarista, costringendo Carnahan a sbrodolarsi addosso e a dare il meglio nel finale, non a caso segnato dalla frase chiave “L’esagerazione è sottovalutata”, e quindi via libera a esplosioni, fuochi d’artificio, voli e botte, persino un gioco delle tre carte fatto con tre container. Film per appassionati del cinema “tamarro”, o almeno di un cinema che nega la realtà e costruisce leggi fisiche proprie: tra cui quella che Liam Neeson debba solo fare divertissement senza logica (come Scontro tra titani) o che il P.E.Baracus di Mr.T è irripetibile, di sicuro non dal blando Quinton Jackson.
Adattamento simpatico e cialtrone di una clownesca serie tv, che ha il limite di non seguirne lo spirito fino in fondo.
Sono tornati gli Avenged Sevenfold, una delle band più influenti del panorama heavy metal internazionale. "Hail to the King", il nuovo album uscirà nei negozi il 27 agosto ma, in anteprima esclusiva su Deezer, sarà possibile ascoltarlo in streaming a partire da oggi. Il disco è prodotto da Mike Elizondo, che ha già lavorato con gli AS nel precedente "Nightmare" (Warner Bros, 2010), disco che ha avuto il più alto debutto nella carriera della band, toccando la numero 1 della Billboard Top 200 Album Chart, Hard Rock Chart e Digital Chart. Il nome degli Avenged Sevenfold deriva da un riferimento biblico: nel libro della Genesi, capitolo 4, Caino è condannato a vivere in esilio dopo aver ucciso il fratello Abele, e chiunque tenti di ucciderlo sarà a sua volta "punito sette volte tanto" (“Avenged sevenfold”, appunto).
Dopo l’ultimo disco, “Nightmare”, torna una delle band più importanti della scena heavy metal internazionale. In esclusiva per Deezer, ecco “Hail to the king”, il nuovo album degli Avenged Sevenfold.
Si chiama Alica Schmidt, ha 18 anni e, anche se sembra una modella, nella vita fa tutt'altro. E' infatti una delle più grandi promesse dell'atletica leggera e, secondo gli esperti, presto raggiungerà dei risultati invidiabili. Viene dalla Germania ma ha fatto il giro del mondo grazie al suo sport preferito. Ha vinto la medaglia d'argento nella 4 × 400 agli ultimi campionati europei under 20 di atletica leggera, tenutisi a Grosseto a luglio, e i suoi tempi sono impressionanti, ha infatti corso i 200 metri in 24′ 83" e i 400 in 54'23". Non ha ancora conquistato nessuna medaglia d'oro ma, nonostante ciò, vive un momento di estrema gioia, visto il successo raggiunto sui social, dove conta più di 24.000 followers. Ha dei lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri, il seno prorompente e un corpo da urlo, sono moltissimi coloro che la seguono solo per ammirarla in tutto il suo splendore in selfie e scatti sexy. Quando corre è impossibile non notare la sua bellezza, tanto che la rivista australiana "Busted Coverage" le ha assegnato il titolo di atleta più bella del mondo.
Alica Schmidt ha 18 anni ed è una delle più grandi promesse dell’atletica leggera. Ha dei lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri, un corpo da urlo ed è così bella che sono molti quelli che la scambiano per una modella.
Come avviene su ogni social network, anche su TikTok succede spesso che fenomeni provenienti dalla cultura popolare monopolizzino le conversazioni che avvengono all'interno della piattaforma. Sull'app di origine cinese questo vuol dire imbattersi in un numero spropositato di video relativi allo stesso argomento, e l'ultimo caso in questione è quello di Squid Game, una serie TV sud coreana che sta riscuotendo parecchio successo su Netflix e ha già dato vita ad almeno due sfide differenti: quella del biscotto e quella di un, due, tre stella. Squid Game ha fatto breccia nel cuore degli abbonati Netflix per diversi motivi, tra i quali spicca ovviamente la trama. Nella serie, centinaia di partecipanti con difficoltà economiche si cimentano in un concorso di abilità dal premio milionario; le prove che devono sostenere per vincere sono ispirate a giochi e passatempi per bambini, ma modificate nei modi più atroci per risultare letali a coloro che ne escono sconfitti. Nel passaggio da Netflix a TikTok l'interesse per l'opera si è trasformato in una sorta di emulazione delle prove alle quali i concorrenti della fiction vengono sottoposti; alcuni giochi si sono così trasformati in sfide o trend, ovviamente privati della componente violenta e riportati alla loro dimensione ludica.
Nella serie TV del momento i concorrenti di un concorso fittizio sono costretti a partecipare a giochi potenzialmente fatali, ma in realtà le versioni che stanno spopolando su TikTok non hanno nulla di pericoloso. Gli omaggi a Squid Game sono diventati virali e in alcuni casi hanno superato le 100 milioni di visualizzazioni.
La fratturazione idraulica – nota ai più con l'equivalente anglofono fracking – potrebbe essere causa di terremoti di alta intensità più di quanto si sia sospettato finora. Il collegamento tra fracking e movimenti tellurici sembra uscire sempre più dall'ambiente circoscritto dell'attivismo civile, per giungere a riviste scientifiche di settore, quali Geology. La comunità scientifica si mostra comunque scettica rispetto alla possibilità che la fratturazione idraulica possa creare veri e propri terremoti. Precisiamo brevemente cosa è il fracking procurato dall'uomo. Si tratta di una pratica finalizzata a massimizzare il recupero di idrocarburi quali petrolio e gas da argille creando fratture attraverso trivellazione, allargandole con immissione di liquidi e rendendole permanenti con inserimento di sabbia, ghiaia o granuli di ceramica. Le trivellazioni raggiungono grandi profondità, ma in America la posizione ufficiale degli scienziati esclude collegamenti con terremoti di rilievo, pur ammettendo la possibilità di micro-sismi impercettibili e privi di conseguenze. La possibilità che questa pratica possa invece causare contaminazione delle acque sotterraneo ha portato diversi paesi a vietarne la pratica.
Il terremoto dell’Oklahoma del 2011 di magnitudo 5.7 potrebbe essere stato causato, secondo la rivista di settore Geology, dalle fratturazioni idrauliche praticate nella zona.
Benché la stragrande maggioranza delle persone contagiate dal coronavirus manifesta sintomi lievi o assimilabili a quelli di un'influenza stagionale, una parte sviluppa una grave polmonite bilaterale interstiziale con possibile insufficienza respiratoria. Il 10 percento dei pazienti, infatti, necessita del ricovero in terapia intensiva e il trattamento con un ventilatore polmonare, un dispositivo medico progettato per integrare o sostituire la respirazione compromessa da malattie, traumi e delicati interventi chirurgici. Ma quali sono i danni ai polmoni scatenati dall'infezione? Come indicato in un recente studio guidato da scienziati del Department of Pulmonary and Critical Care Medicine presso il China-Japan Friendship Hospital di Pechino e pubblicato su The Lancet, dall'analisi delle radiografie di un centinaio di pazienti COVID-19 è emerso che il 75 percento di essi mostrava una seria infezione ai polmoni (polmonite bilaterale interstiziale) e il 14 percento aveva opacità a vetro smerigliato e chiazze, che comportano una ridotta trasparenza polmonare. Uno dei pazienti aveva invece sviluppato lo pneumotorace, una patologia caratterizzata dall'accumulo di aria tra le pleure (membrane che avvolgono i polmoni) che determina un collasso parziale o totale dell'organo. Il 17 percento ha sviluppato la grave sindrome da distress respiratorio acuto o ARDS (Acute respiratory distress syndrome), una condizione che compromette il funzionamento dei polmoni a causa di lesioni alle parete capillare con versamento di fluidi. Opacità a vetro smerigliato e ARDS sono state riscontrate anche nella coppia di coniugi cinesi ricoverata allo Spallanzani di Roma, le prime due persone con diagnosi da coronavirus in Italia. La grave forma di insufficienza respiratoria è stata sviluppata da entrambi al quarto giorno del ricovero, una condizione che ha richiesto la ventilazione artificiale in terapia intensiva. “Coerentemente con una precedente relazione – si legge nelle conclusioni dei medici dello Spallanzani pubblicate sulla rivista scientifica International Journal of Infectious Diseases – in entrambi i pazienti sono stati segnalati versamento pleurico e linfoadenopatia”. I medici hanno osservato liquido, pus e sangue negli spazi aerei dei loro polmoni. “I modelli polmonari in entrambi i pazienti sono caratterizzati da ipertrofia dei vasi polmonari, che sono aumentati di dimensioni, in particolare nelle aree con danno interstiziale più pronunciato”, hanno inoltre aggiunto i medici.
Quando il coronavirus aggredisce le vie aree, in una parte dei pazienti colpiti si manifesta una grave polmonite bilaterale interstiziale che determina insufficienza respiratoria. La COVID-19, l’infezione scatenata dal patogeno, può portare al versamento di fluidi infiammatori nei polmoni e la conseguente difficoltà negli scambi gassosi, una condizione che può sfociare nella morte del paziente.
Guardandovi allo specchio avete notato delle antiestetiche rughe sul collo? Potrebbe essere tutta colpa dello smartphone e del tablet. A dimostrarlo è una ricerca condotta da un gruppo di dermatologi del “The London Clinic”, secondo cui avere costantemente lo sguardo rivolto allo schermo provocherebbe il cosiddetto “tech neck”. Le più colpite dal problema sarebbero le donne tra i 18 e i 39 anni, che, in media, piegano il collo per guardare il cellulare almeno 150 volte al giorno. Questa particolare postura porterebbe ad un rilassamento cutaneo nella zona del collo e delle guance, provocando le tanto odiate rughe, che solitamente cominciano ad apparire dopo i 30 anni.
Avete delle antiestetiche rughe sul collo, ma siete ancora giovani? Il problema viene chiamato “tech neck” e sarebbe causato dalla postura che assumiamo nel momento in cui utilizziamo uno smartphone o un tablet.
L'11 dicembre arriverà nelle nostre sale la nuova commedia di Aldo, Giovanni e Giacomo, il trio comico che da anni fa impazzire l’Italia. Il titolo è “Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo” e si tratta della nona pellicola, a quattro anni da “La banda dei Babbi Natale”, del 2010. Strizzando l’occhio alle tematiche toccate già da Paolo Virzì col suo pluripremiato “Il capitale umano”, il film del trio, ovviamente, le tratta in maniera sempre molto ironica, la crisi e le differenze tra ricchi e poveri sono affrontate con quella tipica leggerezza che, magari a fine film, fa anche riflettere. Insomma, a giudicare dal trailer, gli ingredienti per un ennesimo successo ci sono davvero tutti ed è da segnalare anche la maggiore presenza dei personaggi femminili, cosa alquanto anomala nei film precedenti del trio, il che porterà quel valore aggiunto che, probabilmente finora mancava. Un ricco finanziere, Giacomo, ha un maggiordomo stupendo che è Giovanni e un bel giorno entrano in contatto con Aldo che invece è un ambulante aspirante bancarellaro. Lui nella vita ha il sogno di aprire, prima o poi, una bancarella tutta sua. Non tutto, però, gira per il verso giusto e, un giorno, Giacomo subisce un improvviso tracollo del suo impero finanziario. Da quel momento in avanti, lui e il suo maggiordomo si ritroveranno a vivere a casa di Aldo, che abita con la madre, perché ha perso l'abitazione in cui viveva precedentemente. Nonostante la diversità di casta, in un certo senso, riusciranno a sopravvivere tutti insieme in nome di una redenzione finale in cui realizzeranno i loro sogni, forse.
Il famoso trio comico torna nelle sale con una commedia che affronta i temi della crisi e delle eterne differenze tra ricchi e poveri, ma sempre con la loro estrema e riconoscibile ironia e godibile leggerezza.
Dormire è una delle attività che più ci piace intraprendere durante la giornata, che siano le otto ore notturne (otto? Magari!) o la pennichella pomeridiana, chiudere gli occhi e abbandonarci tra la braccia di Morfeo non solo è piacevole, ma è anche fondamentale per il nostro benessere fisico e mentale. Ecco perché dare il giusto spazio al sonno è così importante. Dormire ‘ricarica' il cervello e permette di avere nuovi ricordi: come ci riesce Proprio come il nostro smartphone, anche il nostro cervello ha bisogno di un tempo di ricarica. Durante il giorno sono migliaia le informazioni che processa, per questo è necessario un periodo di recupero per immagazzinarle nei punti giusti e ripartire per un nuovo giorno. Dormire poco ci fa ingrassare: 385 calorie in più per ogni notte persa Dormire poco, fa ingrassare. I ricercatori ci spiegano infatti che quando dedichiamo poche ore al sonno, tendiamo a mangiare di più: immagazziniamo circa 385 kcalorie in più al giorno. Tutti a nanna! via GIPHY
La giornata mondiale del sonno ci ricorda quanto sia fondamentale dormire le giuste ore al giorno: ecco quali sono i benefici di questa attività che tanto ci piace, ma non sempre riusciamo a praticare come vorremmo. Dalla temperatura nella stanza, alle ore necessarie di sonno, vediamo insieme quello che c’è da sapere.
Un semplice software può essere utilizzato dagli hacker per bypassare le impostazioni di sicurezza di WhatsApp. Il programma sfrutta una falla dell'applicazione legata al messaggio di stato degli utenti, personalizzabile o selezionabile tra alcuni preimpostati. Grazie a questo stratagemma, gli hacker sono in grado di tracciare le modifiche effettuate da ogni utente: il cambio dell'immagine di profilo, le impostazioni della privacy e gli stati, anche se i profili risultano essere privati e visibili solo dagli amici. Per esempio, la falla permette di vedere se un utente è online anche quando questo ha disattivato l'opzione che mostra l'orario dell'ultimo accesso effettuato. Il software, creato dallo svoluppatore olandese Maikel Zweerink, è stato pubblicato per mettere in evidenza questo grave problema di sicurezza. "Le opzioni sulla privacy di WhatsApp danno l'impressione di permettere agli utenti di controllare completamente il proprio stato all'interno dell'applicazione, ma in realtà riguardano solo una piccola parte del servizio" ha spiegato Zweerink sul suo blog "La possibilità che un estraneo possa conoscere il nostro stato su WhatsApp è abbastanza inquietante".
Un semplice software può essere utilizzato dagli hacker per bypassare le impostazioni di sicurezza di WhatsApp. Il programma sfrutta una falla dell’applicazione legata al messaggio di stato degli utenti e permette di conoscere lo stato di chiunque, indipendentemente dalle impostazioni della privacy.
Sul sito della Ministero della Salute è stata resa nota un'altra allerta alimentare: richiamato dai supermercati un lotto della Conserva fermentata spalmabile di pesce stagionato Pizzicata di Offishina a causa di un rischio chimico. La data di pubblicazione del ritiro pubblicata nell'apposita sezione del sito ufficiale del dicastero è quella del 17 aprile 2021. Sull’avviso di richiamo vero e proprio, invece, non viene riportata la data precisa dei controlli. La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Pizzicata – Conserva fermentata spalmabile di pesce stagionato, mentre il marchio commerciale è Offishina e la ditta produttrice è Officina Ittica Srl. La sede dello stabilimento è in via Extramurale Levante 26 a Matino, provincia di Lecce. Il numero del lotto di produzione coinvolto nel richiamo è Piz 20/05, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 5 gennaio 2022. L’unità di vendita è rappresentata dai barattoli in vetro da 500 grammi, contenenti la conserva di pesce con peperoncino pugliese aggiunto. Il motivo del richiamo è un rischio chimico, cioè la presenza di istamina che supera i limiti massimi consentiti dalla legge. L'ultimo richiamo di questo tipo aveva riguardato un paio di mesi fa dei filetti di Alici in olio prodotte, confezionate e vendute a marchio "le Delizie italiane".
Richiamo alimentare sul sito ufficiale del Ministero della Salute. L’allerta riguarda un lotto della Conserva fermentata spalmabile di pesce stagionato, con peperoncino pugliese aggiunto, di Offishina a causa di un rischio chimico, cioè la presenza di istamina che supera i limiti massimi consentiti dalla legge.
Tutto pronto all'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per ricevere i vaccini anti Covid-19. Questa mattina, venerdì 25 dicembre, l'assessore regionale alla Salute della Regione Lazio Alessio D'Amato ha infatti effettuato un sopralluogo nella zona di stoccaggio. Le dosi saranno conservate in celle frigorifere speciali, in grado di raggiungere una temperatura di meno 80 gradi centigradi. In ogni vano frigo saranno conservate 10 scatole di vaccino Pfizer di 23 centimetri di lato per 4 di altezza. Le dosi saranno poi trasportate in speciali borse termiche. "La macchina è pronta per l'avvio", ha detto l'assessore durante il sopralluogo presso l'alto biocontenimento dell'Istituto nazionale. Proprio questa mattina sono entrate sul territorio italiano le prime 9.750 dosi del vaccino Pfizer. Il furgone, proveniente dal Belgio, ha valicato il passo del Brennero ed è stato preso in consegna dai carabinieri che lo hanno scortato fino all'ospedale Spallanzani. Le fiale saranno conservate a una temperatura di meno settanta gradi e i primi pazienti saranno vaccinati il 27 dicembre, nel cosiddetto Vaccine Day.
La macchina dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani è pronta ad accogliere le prime dosi del vaccino anti-Covid. A darne notizia è l’assessore regionale alla Salute Alessio D’Amato che, nella mattinata di oggi venerdì 25 dicembre, ha effettuato un sopralluogo nella zona di stoccaggio.
Johnny Depp e Amber Heard sono più innamorati che mai. La loro relazione sembra davvero non conoscere crisi. L'attrice ha preso a tutti gli effetti, il posto che per anni è stato di Vanessa Paradis, riuscendo a conquistarsi anche la simpatia della figlia di Depp. Spesso, infatti, le due vengono immortalate mentre fanno shopping insieme.
La coppia prova a sfuggire ai flash dei paparazzi, appostati fuori dal loro hotel. Johnny Depp stringe forte la mano di Amber Heard mentre si allontanano a testa bassa. Impossibile non notare il luccichio degli anelli di fidanzamento.
La celebre applicazione di instant messaging WhatsApp per Android è stata da poche ore aggiornata con l'introduzione del backup su Google Drive. Dopo il rilascio dell'update su App Store che ha aggiunto la possibilità di contrassegnare i messaggi importanti, oggi il team di sviluppatori al lavoro sul servizio ha aggiunto l'opzione per attivare il backup su Google Drive, funzione che era già stata avvistata in qualche versione del servizio di messaggistica istantanea e che ora arriva ufficialmente su tutti i dispositivi Android grazie alla versione 2.12.303, disponibile per il download gratuito tramite Google Play Store, sul sito ufficiale di WhatsApp e su APK Mirror. L'app per smartphone WhatsApp Messenger offre già da diverso tempo la possibilità di effettuare il backup delle conversazioni sullo smartphone ed ora ha introdotto questa novità che migliora il servizio di archiviazione grazie alla possibilità di salvare su cloud tutte le chat ed i file multimediali scambiati all'interno dell'applicazione. Grazie alla collaborazione tra Google e WhatsApp sarà possibile salvare su Drive la cronologia delle chat, i messaggi vocali, le foto ed i video. Una volta attivato il servizio tramite le impostazioni sarà possibile selezionare la frequenza del backup su Google Drive tra giornaliera, settimanale e mensile e sopratutto si potrà attivare il salvataggio dei dati su cloud solo in presenza di una connessione WiFi, così da limitare il consumo di traffico dati. Negli ultimi giorni il team di sviluppatori al lavoro su WhatsApp per iOS ha rilasciato l'aggiornamento 2.12.7 che permette agli utenti che utilizzano il servizio di instant messaging di contrassegnare i messaggi importanti:
La celebre applicazione di instant messaging WhatsApp per Android è stata da poche ore aggiornata con l’introduzione del backup su Google Drive.
La dichiarazione è di quelle forti, che non ci si attende, anche se, a volerlo leggere tra le righe della sua musica, era un fatto che si poteva intuire. Così come l'ha intuito il conduttore radiofonico Edward Stern, che ospitando Lady Gaga in trasmissione ha chiesto del significato della canzone "Swine" (letteralmente traducibile in "porco") e se questa contenesse riferimenti alla sua esperienza personale. Così la cantante, oggi 28enne, si è definitivamente aperta al conduttore, raccontando la vicenda di una ragazzina di 19 anni violentata da un uomo di 20 anni più grande di lei: "Ho passato cose orribili di cui oggi posso ridere, ma solo perche' sono stata sottoposta a terapia mentale e fisica per poter guarire durante gli anni. Ero in un guscio. Non ero me stessa. Per essere onesti, avevo 19 anni. Frequentavo la scuola cattolica e poi e' successo una cosa folle ed io ho pensato: ‘Sono cosi' gli adulti?'. Ero molto ingenua". Sembra essere un trauma che la popstar, una delle più influenti al mondo, sia riuscita a superare nel corso degli anni, per quanto appunto, a volerlo individuare, quel percorso terapeutico sembra essere il minimo comune denominatore, la risultante del suo personaggio pubblico, oltre che dei contenuti delle sue canzoni. Il conduttore le ha anche chiesto se si sia mai trovata nella situazione di poter affrontare l'uomo che l'aveva violentata, supponendo possa trattarsi di un produttore discografico. Ma Lady Gaga a quel punto ammette di aver rivisto solo una volta quella persona: "Penso che mi avrebbe terrorizzato. Una volta lo vidi in un negozio e rimasi paralizzata dalla paura. Perche' e' stato solo anni dopo che mi sono resa conto di quello che mi era capitato. Lui aveva 20 anni piu' di me, io ero solo una ragazzina". Inoltre la sua reticenza non ha riguardato solo questi anni da star, perché Gaga confessa di non averne fatto parola nemmeno al tempo:
La popstar, 28 anni, confessa di essere stata vittima di una violenza quando era poco più che un adolescente, da parte di un uomo di 20 anni più grande di lei: “Non l’ho detto a nessuno, per molto tempo nemmeno a me stessa”.
Dopo essersi concessi una vacanza in Francia di circa un mese, rimanendo lontani dalla scena pubblica, William e Kate Middleton sono tornati a lavoro questa mattina. Anche se sono apparsi abbronzati e rilassati, la loro giornata nel Bedfordshire è stata ricca di impegni e di incontri ufficiali. Ancora una volta, Kate è riuscita a lasciare tutti senza fiato con il suo look. La duchessa di Cambridge è apparsa meravigliosa e perfetta nel Lasa Poppy dress, un abito bianco al ginocchio con dei fiori sulle tonalità del turchese dal valore di 245 sterline, firmato dal suo marchio britannico preferito, LK Bennett. A completare il tutto, dei décolleté color nude, una clutch bag dello stesso colore, i capelli sciolti lasciati al naturale e degli orecchini di brillanti e zaffiri. Per il suo ritorno agli impegni professionali, Kate ha dunque optato per un look incredibilmente elegante, peccato solo che avesse già proposto quell’outfit in passato.
Kate Middleton lo ha fatto ancora: in occasione del suo primo impegno ufficiale al termine delle vacanze estive, ha indossato lo stesso abito sfoggiato nel 2014. La duchessa di Cambridge ha dimostrato di non saper proprio rinunciare alla sua passione per il riciclo.
Mike Maignan non doveva nemmeno esserci allo JStadium per sfidare la Juventus: un colpo alla mano rimediato a Liverpool nella sfortunata trasferta di Champions l'avrebbe dovuto tenere fuori per precauzione. Alla fine, Stefano Pioli ha consultato lo staff e il portiere e ha deciso di non privarsi del numero 1 in una delle partite più delicate di questo inizio stagione. Mossa azzeccata: il francese è stato decisivo nel pareggio in rimonta grazie al gol di Rebic nei minuti finali. Ancora una volta Maignan si è preso parte del merito dell'ennesimo risultato utile del Milan in questo avvio di stagione con i rossoneri che si portano a 10 punti, (in attesa del Napoli) in vetta a braccetto con l'Inter, vantando solamente 2 gol subiti che significano miglior difesa del torneo in accoppiata con il Napoli. Merito dell'estremo che ha sostituito in estate Donnarumma senza al momento farlo rimpiangere: solamente Deiola in Milan-Cagliari (4-1) e Morata (Juve-Milan 1-1) sono riusciti a superarlo in campionato. All'Allianz tutti volevano capire come stesse e se davanti alla Juventus affamata di punti e in ritardo in classifica, fosse all'altezza dell'impegno. Test superato, malgrado il gol lampo di Morata che aveva spianato la via del successo alla Juve di Allegri. Maignan non si è scomposto, ha reagito e tenuto in bolla il Milan, fino al colpo del pareggio di Rebic. Poi, dopo lo scampato pericolo e la soddisfazione di aver tenuto la Juve a -8, anche lo sfizio di replicare via social a Rabiot che ad inizio di ripresa ha provato ad impensierirlo per il colpo del possibile ko. Lancio millimetrico da parte di Bonucci che imbecca sulla corsa il francese della Juventus, ma il connazionale rossonero prende il giusto tempo e anticipa il bianconero. "Che ca**o vuoi?" scriverà nella notte sulle storie del suo account Instagram, ironicamente all'amico e compagno di Nazionale, ironizzando sul suo tentativo di superarlo. Nessun post al veleno ma solo semplice sfottò: Rabiot era stato tra i primi a complimentarsi col Milan per l'acquisto di Maignan a riprova di una grande amicizia nata tra le fila giovanili del Psg e cresciuta anche fuori dal campo.
Mike Maignan si è confermato tra i protagonisti del pareggio del Milan a Torino contro la Juventus. Sull’1-0 per i bianconeri è stato decisivo in un paio d’occasioni (su Morata e Dybala) tenendo in partita i rossoneri. Anche sul connazionale e amico Rabiot non ha sbagliato l’uscita, ironizzando poi sui social nella notte a festeggiare l’1-1 che ha tenuto la Juve a-8 in classifica.
Shablo è tornato con "M' Manc" e lo ha fatto con il Re Mida della trap italiana, ovvero Sfera Ebbasta, che assieme a Geolier chiude il terzetto che si è preso la testa della classifica degli singoli più venduti della settimana. Il primo video/audio della canzone conta quasi 5 milioni di visualizzazioni e il video ufficiale, uscito da poco, pure macina visite e conferma Shablo come uno dei produttori di punta della nuova scena italiana. Questa volta punta principalmente su Geolier, stella nascente della scena napoletana – che canta il brano in napoletano (il titolo significa "Mi manchi"), oltre che sul fidatissimo Sfera di cui cura anche il management. Il brano gira attorno ai cliché romantici, la mancanza della donna amata ("Non mi stanco mai a dirti che mi manchi Anche quando è tarda notte e io mi sveglio per pensarti, yeah, yeah Basta, che non mi dici: "Basta" E che quando ti chiamo, non stacchi, rispondi"), l'idea di non innamorarsi più ("Mità de femmene ’ncopp' ‘o munno nun so' pe' me nun m'annammoro cchiù ‘e nisciuna, ammò, ma nun saccio ‘o pecché") e dello stare lontani come soluzione per entrambi ("Vabbè, comunque lascia stare Dice sempe ‘e stesse ccose, ca te manco e po' nun è overo Ca nun c"a faje a sta' senza ‘e me, ma je veco ca senza ‘e me staje meglio Forse je e tte simmo fatte pe' sta luntano, no ‘nzieme"). Nun me stanco ‘e dicere ca me manche E quanno te penso ’a notte, m'affogo si sto sunnano, yeah, yeah Basta ca nun me dice: "Basta" E ca quanno po' te chiammo, nun stacche, rispunne e me parle Mità de femmene ’ncopp' ‘o munno nun so' pe' me Nun m'annammoro cchiù ‘e nisciuna, ammò, ma nun saccio ‘o pecché Si ce rifliette ’e ccose giuste ca po’ nun fanno pe' me Popo pecché sî troppo giusta quindi nun puo' sta cu'mme No no, pure je ‘nu juorno aggia murì, ma no’ mo Già da criaturo ‘e ccose giuste nun erano giuste Quanno m'abbracce metto ‘o tiempo a slo-mo (‘O tiempo a slo-mo) L'ammore buono è pe' ‘e persone assaje bone all'interno No' pe' persone che buono nun teneno niente e a into teneno l'inferno Si tu a m'aizà si cado ‘nterra Pure senza trucco sî ‘a cchiù bella Basta ca m'abbracce e si m'abbracce Sento friddo pure si non è vierno Nun me stanco ‘e dicere ca me manche E quanno te penso ‘a notte, m'affogo si sto sunnano, yeah, yeah Basta ca nun me dice: "Basta" E ca quanno po' te chiammo, nun stacche, rispunne e me parle Non mi stanco mai a dirti che mi manchi Anche quando è tarda notte e io mi sveglio per pensarti, yeah, yeah Basta, che non mi dici: "Basta" E che quando ti chiamo, non stacchi, rispondi (Brr, brr) Fai una canna, che così ci passa (Mhm-mhm) Questa incazzatura non ci fa parlare (No-no) Tu mi guardi senza dire nulla (Ah-ah) Ce l'hai scritto in faccia che sei presa male Ma io per te morirei (Uh, per te morirei) Senza pensarci due volte, tu lo sai che lo farei E non so stare tranquillo quando non so dove sei (No, no) Baby, giuro che non era la stessa cosa con lei (No-no) Anche se ti dico: "Vai via" (Vai via) Per la mancanza lascia un messaggio in segreteria (Brr, brr) Dimmi che sono un bastardo e che, no, non sei più mia Siccome tutte le volte io esco e sbatto le porte Dopo ti sbatto più forte perché Nun me stanco ‘e dicere ca me manche E quanno te penso ‘a notte, m'affogo si sto sunnano, yeah, yeah Basta ca nun me dice: "Basta" E ca quanno po' te chiammo nun stacche, rispunne e me parle Non mi stanco mai a dirti che mi manchi Anche quando è tarda notte e io mi sveglio per pensarti, yeah, yeah Basta che non mi dici: "Basta" E che quando ti chiamo, non stacchi, rispondi (Brr, brr)
Shablo è tornato con “M’ Manc” e lo ha fatto con il Re Mida della trap italiana, ovvero Sfera Ebbasta, che assieme a Geolier chiude il terzetto che si è preso la testa della classifica degli singoli più venduti della settimana nella classifica FIMI e ottimi risultati sia in streaming che su Youtube.
Sono online sul sito di Universitaly i risultati nominali, i punteggi e le schede anagrafiche dei partecipanti ai test di Medicina 2018. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha infatti reso noto nella mattinata di oggi, venerdì 28 settembre, la graduatoria per l'ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'anno accademico 2018/2019. Gli oltre 60mila candidati, che hanno preso parte alla prova dello scorso 4 settembre, possono accedere all'area riservata sulla piattaforma dedicata con i propri dati e visionare il proprio elaborato. In questo modo, potranno conoscere il punteggio preciso, confermando o meno quello osservato nella graduatoria anonima, già pubblicata secondo il codice etichetta il 18 settembre. Una volta verificato il punteggio, è necessario controllare quello che gli esperti pensano essere il punteggio minimo per entrare in attesa dell'uscita della graduatoria ufficiale, in programma martedì 2 ottobre. Dopo la pubblicazione dei risultati anonimi del test di Medicina 2018, secondo il codice etichetta, cioè il codice alfanumerico che i candidati hanno applicato sia sulla scheda anagrafica che sul foglio risposte al momento della prova, si sa già che il punteggio medio nazionale registrato fra coloro che sono risultati idonei è di 35,67. Il punteggio medio più alto a livello di ateneo è di 39,03 a Pavia, dove è stata registrata anche la percentuale di idonei più alta (78,47%). Il punteggio più alto (84,3) è stato conseguito a Verona. I primi 100 classificati sono concentrati in 23 atenei. Quelli che hanno avuto più candidate e candidati tra i primi 100 sono Catania, Padova, Pavia, Bologna. Tuttavia, il punteggio minimo per entrare a Medicina 2018 di 44,8. Si tratta di un punteggio molto basso, di circa 15 punti in meno rispetto a quello dello scorso anno, ma che conferma un po' le aspettative degli studenti che fin da subito hanno segnalato la difficoltà delle domande di quest'anno. Dei 67mila candidati al test d'ingresso 2018/2019 della facoltà di Medicina e Chirurgia soltanto 9.779 potranno immatricolarsi. Si ricorda che per superare la prova bisogna aver ottenuto almeno 20 punti, anche se nelle università più richieste e prestigiose questa soglia può aumentare. Il massimo del punteggio è 90. Per calcolare il voto finale dell’esame è necessario considerare 1,5 punti per una domanda esatta, 0,4 punti per una risposta errata e 0 se si è lasciato il quadratino bianco. Una volta resi noti i risultati dei quesiti del test, ci si può fare un'idea se si è passati o meno. Si ricorda che la graduatoria finale è gestita a livello nazionale. Al momento dell'iscrizione alla prova, a ciascun candidato è stato chiesto di esprimere una serie di preferenze, cioè un elenco di atenei nei quali avrebbe preferito entrare. Il prossimo 2 ottobre verrà pubblicata la graduatoria ufficiale. I candidati al test di Medicina 2018 hanno dovuto vedersela, come da protocollo, con i 60 quesiti a risposta multipla, a cui avrebbero dovuto rispondere in 100 minuti. Il Miur ha pubblicato online quesiti e risposte, specificando alla fine che la risposta esatta è sempre la A. Le domande di logica, che rappresentavano un terzo del totale, sono state, a detta dei candidati, tra le più problematiche, e in particolare quella sui biscotti. Per chimica e biologia le domande erano sul Dna, sul Ph e sugli enzimi. Ma il vero scoglio da superare quest'anno erano i quesiti di cultura generale, che hanno letteralmente mandato in tilt gli studenti, come quella sul significato del termine "frattale" e sulla costituzione più antica del mondo ancora in vigore. Data la particolare difficoltà della prova di quest'anno, sono tanti gli studenti che si preparano al ricorso in caso di mancata ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Il sospetto di irregolarità è stato lanciato nei giorni scorsi anche da uno studio legale di Palermo che, sulla base della segnalazione di un candidato siciliano che è rimasto escluso dalla prova, ha annunciato l'avvio di una indagine, affidando a un analista informatico una ricerca su alcune “parole chiave” cercate in rete fra le 11 e le 12,40 dello scorso 4 settembre, ovvero quando in tutta Italia ci sono stati i test d’ingresso di Medicina.A quanto pare, l'analisi dimostrerebbe che alcune di queste contenute nelle 60 domande che sono state sottoposte ai candidati avrebbero avuto dei picchi definiti “sospetti” rispetto alla media ricavata da Google.
Sono usciti i risultati nominali del test di Medicina 2018 sul sito di Universitaly da parte del Miur: i 60mila candidati alla prova di ammissione all’anno accademico 2018/2019 possono sapere se hanno raggiunto il punteggio minimo per l’ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, in attesa della graduatoria ufficiale, che sarà pubblicata il 2 ottobre.
È incinta e non lo nasconde più Teresanna Pugliese, ex tronista di Uomini e Donne che entro due mesi diventerà mamma per la prima volta. A confessarlo è lei stessa in un’intervista rilasciata al settimanale Di Più, la prima che abbia concesso da diversi mesi a oggi. Accanto a Giovanni, Teresanna è finalmente felice e annuncia che, come avevamo già preventivato, è in attesa di un maschietto. Non ci sarebbe ancora alcun nome per il piccolo ma l’ex tronista racconta che Giovanni assisterà al parto e che proprio in quell’occasione sceglieranno come chiamare il loro bambino: La mia è stata una gravidanza fortunata. Sono incinta di sette mesi e non ho avuto particolari problemi. Solo adesso che la pancia è diventata molto grossa ho smesso di viaggiare. Ho preso sette chili in totale e sono soddisfatta. Sono sempre stata una mangiona e temevo che in gravidanza sarei ingrassata a dismisura. Ma non ho seguito alcuna dieta, solo eliminato alimenti potenzialmente dannosi per il bambino. Giovanni e io aspettiamo un maschietto, ma non abbiamo ancora scelto alcun nome. Forse, visto che Giovanni assisterà al parto, lo faremo quando nostro figlio nascerà. Teresanna aggiunge anche che questo bambino, sebbene voluto, non sarebbe stato cercato ossessivamente: Poche settimane dopo essermi fidanzata con Giovanni, ho scelto di lasciare Roma e tornare a Napoli per stare con lui. Il nostro bambino non è stato cercato in maniera ossessiva, ma nemmeno abbiamo fatto nulla per evitare che succedesse. Confesso che, quando ho scoperto di essere incinta, sono stata presa dal panico: temevo di non essere pronta. Giovanni, però, ha saputo tranquillizzarmi. Partorirò tra fine maggio e inizio giugno e non vedo l’ora di cominciare a dedicarmi solo al mio bambino. Infine, Teresanna confessa di aver seppellito l’ascia di guerra nei confronti dell’ex fidanzato Francesco Monte. A pochi giorni dalle dichiarazioni di Cecilia Rodriguez sul suo conto, l’ex tronista dice: Non nutro più alcun rancore nei suoi confronti, anche se la nostra storia mi ha fatto soffrire. Tra noi è andata male ma, con il senno di poi, dico che è stato meglio così. Perché, dopo che io e Francesco ci siamo lasciati, ho conosciuto Giovanni che è l’uomo della mia vita.
Alla sua prima intervista dopo la gravidanza, Teresanna Pugliese confessa di essere ormai incinta di sette mesi. Il suo bambino, un maschietto, nascerà tra fine maggio e inizio giugno. E dopo il lieto evento, sposerà il fidanzato Giovanni Gentile.
La star italiane e internazionale della lirica Andrea Bocelli non si esibirà nel giorno in cui Donald Trump inaugurerà il suo mandato da presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo l'elezione dello scorso novembre infatti, trump approderà alla Casa Bianca a fine gennaio del 2017 e, come da cerimoniale, sarà prevista un evento per l'insediamento del nuovo presidente. Stando a quanto riporta Page Six, sostanzialmente la sezione di gossip e spettacolo del New York Post, nonostante molte voci volessero Bocelli presente alla manifestazione, sarebbe stato proprio il tenore italiano a scegliere di non prendere parte all'evento, essendoci stat una grande campagna sui social negli ultimi giorni fortemente contraria alla sua partecipazione. Dopo le prime voci che ipotizzavano un coinvolgimento del cantante lirico, si era subito sviluppato il movimento Boicotta Bocelli, attraverso il quale si era fatto in modo di disincentivare il tenore a presenziare all'inaugurazione del quadriennio di presidenza del discusso Trump.
Il cantante lirico italiano, amico di lunga data di Donald Trump, doveva essere alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca del prossimo 20 gennaio. Tuttavia Bocelli avrebbe rinunciato per il grande clamore suscitato dalla notizia e il boicottaggio social.
L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta sempreverde tipica delle zone mediterranee, cresce spontaneamente nei boschi ma può essere coltivato anche in giardino. Le proprietà benefiche dell'alloro sono dovute al ricco contenuto di oli essenziali presenti nelle sue bacche e nelle foglie che possono essere raccolte tutto l'anno, anche se sono particolarmente ricche di proprietà benefiche in inverno e in primavera. L'alloro è particolarmente utile in caso di disturbi allo stomaco, coliche, per curare tosse, febbre e non solo. L'alloro appartiene alle erbe aromatiche come rosmarino, timo, salvia, lavanda e basilico, le foglie sono lunghe a forma di lancia e hanno un odore caratteristico e un sapore particolare che, in cucina, viene sfruttato per insaporire molte pietanze. Nel genere Laurus ci sono molte specie ma, il Laurus nobilis è l'unica utilizzata come pianta aromatica. Nel Medioevo, le foglie di lauro, erano considerate un rimedio per regolarizzare il ciclo mestruale e, per molto tempo, è stato usato come cura contro la peste. Ma vediamo quali sono le principali proprietà dell'alloro, gli usi e se ci sono controindicazioni. Vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche dell'alloro per la nostra salute. Favorisce la digestione: le foglie di alloro contengono importanti oli essenziali tra cui eugenolo ed eucaliptolo, che stimolano l'appetito, favoriscono la digestione, e svolgono un'azione carminativa aiutando l'espulsione dei gas dall'apparato gastro-intestinale. Per questo l'alloro viene utilizzato anche per alleviare le coliche e in presenza di aerofagia e meteorismo. Antiossidante naturale: l'alloro è in grado di contrastare i radicali liberi e di stimolare il sistema immunitario, rafforzandolo grazie anche alla vitamina C (100 gr. di foglie di alloro ne contengono il 77% della dose giornaliera consigliata), che svolge un'azione antivirale favorendo anche la guarigione delle ferite. Protegge dal cancro ed è ricco di acido folico: l'alloro è anche fonte di vitamina A un vero toccasana per la vista, ma anche per il nutrimento della pelle e protegge dal cancro ai polmoni. Le foglie fresche contengono acido folico, la cui assunzione è molto importante in gravidanza in quanto previene la comparsa di malformazioni nel feto. Benefico per il sistema nervoso: le foglie di alloro vengono utilizzare anche per curare malattie del sistema nervoso, sono utili nella terapia dell'anoressia, ma anche in caso di infiammazioni della bocca e dolori di tipo reumatico. Combatte l'ipertensione: le foglie di alloro sono anche ricche di sali minerali: il potassio per esempio è utile per controllare il livello della pressione, mentre il ferro favorisce la produzione dei globuli rossi.
L’alloro è una pianta dalle tante proprietà benefiche grazie agli oli essenziali contenuti principalmente nelle sue foglie: stimola la digestione, rilassa la muscolatura ma utile anche per rinforzare il sistema immunitario. Ecco tutti i suoi benefici!
Michelle Sank, fotografa sudafricana, ha realizzato un progetto fotografico abbastanza singolare, "In my skin". Con un annuncio sulle bachece online è entrata nelle "camerette" di tanti studenti under 25 che hanno deciso di modificare il proprio corpo, o addirittura il sesso. Esercizi fisici, operazioni chirurgiche, alimentazione: tutto quanto ha potuto contribuire all'obiettivo finale di modificare se stessi, è stato tenuto in considerazione. Ecco allora che si scoprono numerosi diciottenni che hanno cambiato sesso, oppure ragazze che hanno deciso volontariamente di diventare anoressiche. Oppure uomini che hanno aumentato la loro massa muscolare in maniera quasi innaturale e donne completamente tatuate.
“In my skin”, il progetto fotografico di Michelle Sank, che è entrata nelle camerette degli studenti under 25 che hanno deciso di modificare il proprio corpo a tutti i costi, pur di piacersi.
Non è servita l’acqua della piscina a placare i bollenti spiriti di chi in casa è in cerca di qualcuno che li spenga. Ad essere assuefatti all’attrazione fatale e incontenibile, questa volta sono Fabrizio e Valentina, inattesa nuova coppia del Gf 12. Lui, il cacciatore senza armi che con il suo fascino dell’uomo che non deve chiedere mai ha mietuto vittime all’impazzata, conquistandosi il titolo di indiscusso Casanova della casa. L’ormone che cammina ha fatto strage di cuori infrangendo quello di Martina, la modella torinese nel ruolo di ragazza usa e getta, Monica, l’australiana tutto pepe che si è salvata in calcio d’angolo dal colpo fatale con un’eliminazione che l’ha messa fuori gioco, e infine Valentina, che a quanto pare vuole segnare il punto di svolta nelle avventure del tatuatore, imponendosi come dominatrice e non vittima degli ormoni pazzi che hanno invaso la casa bunker. E così Valentina con armi della sensualità che sa bene di possedere si cala nel ruolo ben riuscito della gatta morta, scegliendo come habitat naturale la piscina. I movimenti fluttuano senza lasciare spazio a dubbi, e anche se ce ne fossero c’è Enrica, fedele report dell’accaduto sotto mezzo metro d’acqua. Valentina e Fabrizio a quanto pare non se ne curano, ed inscenano un tet a tet subacqueo manco fosse la Laguna Blu. Le gambe di lei si schiudono sopra un forziere lasciato li, il riferimento al raggiungimento del tesoro nascosto è più che mai eloquente. Fabrizio ha la chiave giusta che schiude le grazie della barese, qualche palpatina, baci sfiorati, ed un pubblico attento a carpire tutti i particolari. Le comari al completo, Gaia, Floriana, Giusy e Kevin commentano con le varie battutine: “Vi siete baciati”, “Non ho parole” tuona Kevin quasi sconvolto. Hot e piccante, la camionista dal fascino selvaggio pone il sedere rigorosamente in perizoma a favor di telecamere, e Fabrizio abbocca come un pesce all’amo. Pensare che Fabrizio abbia avuto il ruolo di macho dominante in tutta la storia dello scandalo in piscina, è una conclusione azzardata. A tenere le redini del gioco è Valentina che si afferma come il sesso forte, i doppi sensi sono tutt’altro che casuali, della storia. Andare indietro di qualche giorno sarà utile a ricostruire i fatti: una notte buia come tante, ma non senza l’occhio vigile delle telecamere a infrarossi, che colgono tutto quello che vogliono. Le menti astute del trio d’oro di Mai dire Grande Fratello, che carpiscono il primo vero e proprio menage a trois della storia del reality. Sui protagonisti è presto detto Gaia, Fabrizio e, immancabile, Valentina. La biondina di Roma non ha mai fatto mistero delle sue aperture mentali, a 360° tanto che nella sua vita ha amato uomini e donne. Il bel Fabrizio emana ormoni pericolosi anche solo a guardarlo e tra le sue esperienze di Dongiovanni dei tempi nostri non poteva mancare l’acme della fantasia sessuale per un uomo: due donne tutte per se. Ma ancora una volta Valentina si erge a regina delle esperienze estreme della casa e si propone come train d’union tra i due compagni. Movimenti sospetti sotto il piumone, la barese esordisce: “Massaggino sulla gamba.. ma anche sulla tetta!” Gaia non si sottrae di certo e Fabrizio non aspettava altro. Montato a mestiere dalla Gialappa’s Band le imprese notturne alla The Dreamers si alternano con i racconti di uno spocchioso Gaetano, che si pavoneggia nella stanza a fianco con Armando e Franco: “L’ho baciata ragà, bisogna seminare.” Il fecondatore di Bari intanto non immagina, finché non lo viene a sapere, che in camera da letto Valentina ha dato libero sfogo ai giochi erotici più impensabili. La casa è piccola, la gente mormora; così dopo una notte brava a fare la storia nelle avventure sessuali più bollenti di 12 anni di Grande Fratello, l’accaduto non rimane certo tra le lenzuola dei tre protagonisti. La prima a farne parola è Gaia, che senza peli sulla lingua dice alle comari: “Io e lei ci siamo baciate, è proprio intraprendente al massimo, attivissima! Con Fabrizio… lei mi ha preso la mano e…” L’interpretazione obbligata non lascia spazio a dubbi, in una parola, commento di Enrica: “Assatanata!” Le gesta diaboliche della barese trovano conferma anche nelle parole del tatuatore, intervistato ancora una volta da Enrica, che sembra voler andare proprio a fondo con questa storia: “Io volevo vedere fino a che punto arrivava” le domande della siciliana sbaragliano il velato e si fanno più dirette, Fabrizio all’orecchio le confessa: “L’ha preso in mano” il tutto si conclude con il fare goliardico e del finto scandalizzato di Gaia e Fabrizio, che commentano per l’appunto di essere pionieri del terreno fin’ora inesplorato del gioco a tre. Le lodi reciproche del giorno dopo hanno vita breve quando nel circolo viziato dei concorrenti, le gesta notturne di Valentina arrivano all’orecchio di Gaetano. Il barese ce la stava mettendo tutta a far breccia nel cuore della conterranea, ma a quanto pare ha sbagliato armi di seduzione, forse se avesse usato un approccio meno soft… avrebbe centrato il bersaglio. Gaetano maschera la delusione ricevuta con l’immunità mancata, accusando Valentina di essere stata scorretta, bugiarda e falsa. La camionista aveva trovato spalle forti su cui piangere in Gaetano, che si è impegnato anima e corpo a consolarla mentre lei viveva il suo dramma familiare. Si aspettava una ricompensa che non è arrivata: di sicuro quella del voto a favor di gioco è una causa secondaria, mentre la beffa del mancato flirt ha bruciato più di tutte. Gaetano non ha mezzi termini e si scaglia contro Valentina con urla e strepiti selvaggi, regalando uno spettacolo in perfetto stile trash impossibile da non inserire tra i migliori della tv. Ormai la frittata è fatta, il bamboccione barese se ne va a testa bassa, mentre Valentina La Notte fa gioco forza delle accuse ricevute eleggendosi come vittima sacrificale. Dalle notti in un letto un po’ troppo affollato alla diretta tv, montata ad arte per il personaggio della pugliese bella e maledetta: schiva e quasi timida, le viene chiesto come mai non racconti mai di se ai compagni di gioco. Mai una parola al suo passato e neanche alla sua famiglia. Giù di pianto senza lacrime Valentina racconta degli ultimi tre anni difficili, per il rapporto burrascoso con il padre, che la picchiava. Commozione e messa in scena, la bella Vale non vuole certo parlare con il padre, adesso che dopo tre anni di silenzio le viene offerta la possibilità di farlo. Una considerazione arriva per logica: mandare in onda l’accaduto sarebbe stato scandaloso e oltraggioso, in tempi di Moige con i fucili spianati, ed è meglio far figurare il personaggio della La Notte con il suo esatto opposto: la vittima delle tragedie familiari. Lungi da considerazioni possibiliste sulla doppia natura della ventitreenne, i fatti parlano di per se, con una nuova scenetta hot, quella della piscina di cui sopra.
Dalle notti bollenti alle lacrime, un’approfondita cronistoria di alcuni comportamenti contraddittori dei concorrenti del Gf 12. Cosa si annida dietro tanti cambiamenti di direzione? Esibizionismo e la giusta dose di calcoli a fin di gioco.
Con scetticismo si guardava all'annuncio che Lindsay Lohan avrebbe interpretato la vita di Linda Lovelace, la pornostar del film Gola Profonda, e adesso gira anche la prima foto del set con tanto di locandina che abbiamo scovato sul sito di lightly buzzed.
Detto fatto, si è passati dagli annunci ufficiali a girare sul serio il film che racconta la vita di Linda Lovelace.
Vi spaventa l'idea di trovare il regalo giusto per la mamma o per il proprio papà ma ciò che più vi terrorizza è il cadeau per le feste da destinare alla propria fidanzata? Niente paura a tutto c'è una soluzione! Persino trovare il regalo giusto per una donna non è un impresa impossibile. Gli uomini conoscono bene quell'ansia pre natalizia, quei giorni di ricerca forsennata in cui la domanda che continua a riproporsi nel cervello è "cosa le piacerà?". Durante lo shopping natalizio sono mille i dubbi che attanagliano un uomo: cosa devo comprare alla mia lei? Sarà felice di ricevere questo o quel regalo? Meglio puntare su qualcosa di utile o sul romanticismo? Magari acquistando una crema antirughe la fidanzata potrebbe non prenderla proprio bene, meglio evitare anche elettrodomestici per la cucina o oggetti che rimandino troppo alla casa. Se la vostra fidanzata è appassionata di design puntate, ad esempio, su oggetti originali e divertenti, magari una lampada dalle forme inconsuete, se ama lo sport un paio di sneakers o capi d'abbigliamento tecnico potrebbero essere l'ideale. Se è una fashion victim, invece, puntate su vestiti ed accessori, senza dubbio una borsa griffata la farà felice, come anche un maxi pull, di grande tendenza quest'anno, oppure un cappotto caldo dai colori pastello, perfetto per le gelide giornate invernali.
Trovare il regalo perfetto per una donna non è semplicissimo, soprattutto se a dover scegliere quel regalo è un uomo. Ecco dunque tanti consigli per scegliere il dono giusto da regalare a Natale 2016 alla propria fidanzata.
Cosa c'è di meglio di due serie che vanno sul 2-2 e ci regaleranno almeno altre due avvincenti partite? Probabilmente solo l'ebbrezza di veder arrivare le quattro squadre in questione fino a gara 7, ipotesi non remota. Philadelphia sembrava aver preso il controllo delle operazioni dopo il passo falso di gara 1, ma è caduta ad Atlanta proprio quando doveva chiudere virtualmente la pratica, dimostrando quanto questo roster dipenda quasi esclusivamente da Joel Embiid. I Jazz, avanti 2-0 e apparentemente in controllo tecnico e emotivo della serie, si fanno rimontare da dei Clippers che ancora una volta iniziano a giocare sul serio una volta spalle al muro. Il rientro di Mike Conley potrebbe ridare a Utah il vantaggio per portare a casa la serie e guadagnarsi la finale contro i Phoenix Suns, che si godono la settimana di riposo. Il sogno Hawks non ne vuole sapere di finire, non ancora almeno. Gli uomini di Nate McMillan, trascinati da un Trae Young in formato superstar e autore di 25 punti, 18 assist e il floater che nel finale di partita porta gli Hawks sul 99-98 e dei 4 liberi (su 4 tentativi) che mettono il match in ghiaccio prima dell'errore sulla sirena di Seth Curry, impattano la serie sul 2-2 e riescono a fermare una Philadelphia che per molti era ormai proiettata verso la finale, forte delle due convincenti e dominanti prestazioni di gara 2 e gara 3 che non lasciavano molto spazio a dubbi su come sarebbe finito questo secondo turno. Il baby-fenomeno degli Hawks, in realtà, tira abbastanza male dal campo (8/26), ma i suoi 18 assist su 24 totali di squadra e la sua freddezza nell'ultimo minuto e mezzo si meritano la copertina della vittoria dei suoi, capaci di rimontare 18 punti di svantaggio accumulati nel secondo quarto e diventati poi 13 a metà partita. Proprio Young, complice un problema alla spalle emerso già in gara 3, ha iniziato il match sbagliando i primi 5 tiri e addirittura 2 tiri liberi (ipotesi più che rara), per poi ristabilirsi nel secondo tempo. Nel frattempo, però, è stato praticamente perfetto nel dispensare assist ai compagni, chiudendo al massimo in carriera e confermando i pazzeschi numeri di questa post-season – la sua prima in assoluto – a 28.3 punti 10.7 assist a sera. Decisivo però, nel 54-38 con cui Atlanta domina il secondo tempo, è il ginocchio di Joel Embiid che, sollecitato oltre il dovuto in questi Playoffs e già in altre occasioni fattore limitante del centro Sixers, ha creato problemi enormi al numero 21, che ha sbagliato 12 tiri su 12 negli ultimi 24 minuti e ha chiuso a 4/20 dal campo: troppo poco per una Philadelphia che ha solo Tobias Harris a quota 20 punti, raccoglie segnali positivi dalla panchina con Dwight Howard e Shake Milton, ma ancora una volta viene penalizzata dagli errori in lunetta di Ben Simmons (11 punti, 12 rimbalzi e 9 assist con 1/5 dalla lunetta) ed è in cerca delle giuste rotazioni dopo l'infortunio di Danny Green, che molto probabilmente ha chiuso anzitempo i suoi Playoffs. Danilo Gallinari segna 7 punti in uscita dalla panchina, ma con un +8 di plus/minus che testimonia la sua presenza nella rimonta Hawks. Che ora sognano in grande e con il duo Young-Bogdanovic (il serbo ha chiuso a 22 punti) sperano nello sgambetto al Fargo Center. Ormai i Clippers ci hanno preso gusto: sotto 2-0, esattamente come nel primo turno contro i Mavs, si compattano difensivamente e offensivamente grazie agli adjustements di coach Tyronn Lue e pareggiano davanti al proprio pubblico, regalandosi almeno una gara 5 e una gara 6 e prendendo il controllo della serie grazie alla vena offensiva di Kawhi Leonard e Paul George e a un supporting cast che dopo le prestazioni fondamentali nelle gare precedenti di Kennard, Mann, Batum e Jackson questa volta vede un Marcus Morris autore di 24 punti a dare manforte ai 62 equamente distribuiti tra le due superstar. La squadra di Los Angeles inizia subito mettendo le idee in chiaro, con un primo quarto da 30-13 e un secondo da 38 punti segnati, che vedono i Jazz crollare fino a quasi 30 punti di svantaggio, con tanto di punto esclamativo di Leonard che chiude il primo tempo con quella che forse è la miglior schiacciata vista finora in post-season:
Le super prestazioni delle loro star fanno volare Los Angeles e Atlanta. Utah si affida come sempre a Donovan Mitchell ma i suoi 37 punti non bastano, mentre Philadelphia viene tradita da un secondo tempo horror di Joel Embiid, che chiude a 0/12 dal campo e vede la squadra di Danilo Gallinari portarsi a casa il punto del pareggio.
È Milano la capitale europea del 5G. La città italiana è la prima del continente in cui si può già navigare utilizzando la connessione veloce a 5G, quella di ultima generazione. A lanciare questa linea è Vodafone, ad un anno di distanza dall'annuncio del progetto. L'operatore ha specificato, in una affollata conferenza a Teatro Piccolo di Milano, che la copertura è giù sull'80 percento della popolazione di Milano con rete 5G e che sono 120 i siti 5G già attivi. Con un investimento complessivo di più di 90 milioni di euro, Vodafone è capofila della sperimentazione a Milano promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e sta lavorando con 38 partner industriali e istituzionali per realizzare 41 progetti nei seguenti ambiti: sanità e benessere, sicurezza e sorveglianza, smart energy e smart city, mobilità e trasporti, manifattura e industria 4.0, education e entertainment, digital divide. "Milano da oggi è la prima città in Italia con una rete 5G e diventa a pieno titolo la capitale europea del 5G – ha dichiarato Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia – La sperimentazione di Milano, che ha catalizzato gli investimenti di importanti realtà nazionali e internazionali, ha confermato l’effetto dirompente del 5G che ridisegnerà tutte le filiere industriali, aprirà nuove opportunità di internazionalizzazione per le imprese italiane, e inciderà sul benessere delle comunità. Il 5G sarà la base essenziale per creare vera innovazione sociale nelle città: siamo partiti da Milano, da gennaio inizieremo la copertura delle principali città italiane, entro il 2019 completeremo le prime 5 città". 30 dei 41 progetti previsti, progettati per il 5G, sono stati già avviati e sono: Cittadino 4.0, Ambulanza connessa, Wearable in ambito sportivo, Sicurezza urbana e dei passeggeri nelle stazioni, Telecamere mobili per la video-sorveglianza, Droni per riprese aeree di sicurezza, Logistica dell’ultimo miglio, Servizi giornalistici di nuova generazione, Turista 4.0. Tra i progetti 5G avviati da Vodafone e già presentati figurano inoltre: Robotica riabilitativa, Internet of Things per la telemedicina, Robotica collaborativa per l’Industria 4.0, Esperienza di acquisto tramite realtà aumentata, Lezioni 4.0 e Apprendimento immersivo.
E’ Milano la capitale europea del 5G, la città italiana è la prima città del continente in cui si può già navigare utilizzando la connessione veloce a 5G, quella di ultima generazione. A lanciare questa linea è Vodafone, ad un anno di stanza dall’annuncio del progetto.
La professoressa Giuseppina Pizzolante, ricercatrice all'Università di Bari "Aldo Moro" è stata condannata in via definitiva per plagio a un anno di reclusione. Secondo più di un giudice, infatti, la docente avrebbe copiato parte della tesi ‘Le adozioni nel diritto internazionale privato' che ancora oggi è in vendita. "Non mi è stata rubata solo la tesi ma quegli anni post laurea fondamentali per gettare le basi per il proprio futuro lavorativo. Anni che non mi ridarà nessuno" racconta Concetta Piscitelli, la vera autrice del saggio pubblicato. La vicenda si è conclusa con la condanna della docente che dovrà pagare le spese processuali e le spese sostenute dalle parti civili di Concetta Piscitelli e dell'Università degli studi di Bari, rispettivamente 4.500 e 3.500 euro.
Giuseppina Pizzolante è stata condannata in via definitiva ad un anno di reclusione con l’accusa di plagio.
Aspettare un bambino in un momento di grave difficoltà familiare o economica. Non sentirsi in grado di affrontare la maternità, o peggio, rimanere incinta a seguito di una violenza. Sono tanti i motivi che spingono una donna a portare avanti una gravidanza ma a non voler tenere il bimbo. Sono le madri segrete, donne che partoriscono in ospedale ma non riconoscono il proprio figlio. I ‘parti in anonimato’ sono nascite sicure, previste dalla legge per scongiurare gesti disperati come l’abbandono del neonato per strada o addirittura l’infanticidio. Secondo Ai.Bi. Amici dei Bambini, un'Ong costituita da famiglie adottive e affidatarie, in Italia ogni anno circa 400 neonati vengono salvati perché lasciati negli ospedali o al riparo nelle Culle per la vita. In Toscana, ad esempio, la stima è di circa 27-30 parti in anonimato su 27mila nati nel 2017. Nella sola Torino, nell'anno appena concluso, sono stati 12 i figli nati da madri che hanno voluto rimanere anonime. La legge italiana, attraverso il parto in anonimato, consente alla madre o ai genitori di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell'ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30) affinché sia assicurata l’assistenza e la sua tutela giuridica. La donna, al momento del parto, oppure subito dopo, dovrà comunicare ai medici e ai sanitari l’intenzione di rimanere anonima . Le madri segrete hanno 2 mesi di tempo per ripensarci, poi, non sapranno più nulla del figlio che hanno messo al mondo. Da quel momento tutti i dati sul neonato e sulla madre rimarranno anonimi: nell'atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”. Una maggiore conoscenza di questa opportunità contribuirebbe a diminuire i parti non assistiti, garantirebbe l’incolumità delle donne e dei bambini evitando gli abbandoni di neonati in luoghi non sicuri. E, soprattutto, consente al neonato di nascere ed essere accolto da un’altra famiglia. Nei parti in anonimato, infatti, i neonati vengono dichiarati adottabili in poco tempo e affidati ai nuovi genitori individuati dal Tribunale per i Minorenni di competenza. Per prevenire il fenomeno dell'abbandono traumatico del neonato, molte regioni e città italiane, hanno promosso campagne informative in proposito, potenziando i servizi a tutela della donna in difficoltà e orientando gli ospedali più specializzati a seguire il parto in anonimato. Negli ultimi anni – d'accordo con i dati diffusi da Save the Children – si è fortemente ridotto il numero di neonati non riconosciuti dalla madre al momento della nascita, con un calo di oltre il 30%. Nonostante il diritto della donna a partorire in modo anonimo, tuttavia, le cronache ci raccontano di neo mamme che ricorrono all'abbandono del neonato in un cassonetto, per strada, o persino all'infanticidio. Per scongiurare questi gesti disperati, oltre al parto anonimo in ospedale, sono sorte in tutto il territorio nazionale le Culle per la vita, una versione moderna delle ʻRuote degli Esposti’. Le Culle per la vita sono una versione moderna e tecnologicamente avanzata della medievale Ruota degli Esposti. Si tratta di una struttura, situata accanto ai grandi poli ospedalieri e ai centri maternità, dotata di una serie di dispositivi che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino. La culla per la vita, inoltre, è concepita nel pieno rispetto della privacy di chi deposita il neonato. Da metà degli anni ’90, il numero di queste culle termiche è triplicato. Il loro funzionamento è molto semplice: si preme il pulsante posto a lato della finestra da dove uscirà una culla in cui depositare il bambino. La finestra si chiuderà immediatamente mettendo al sicuro il bimbo. Il personale di sorveglianza, poi, affiderà il piccolo ai sanitari. In seguito verrà adottata la procedura prevista per il neonato non riconosciuto e verrà avviato il procedimento di adozione. Un modo, insomma, che consente le stesse garanzie del parto in anonimato in ospedale. In Italia esiste il diritto dell’adottato di accedere alle informazioni sull'identità dei genitori biologici. Ciò nonostante, la legge non prevede ancora questa possibilità per i figli nati in un parto anonimato. Il diritto alla segretezza, quindi, prevale su ogni altra considerazione o richiesta. Nel 2013, tuttavia, la Consulta ha dichiarato incostituzionale quanto previsto dal comma 7, articolo 24 della Legge sull'adozione. Dopo la decisione Corte costituzionale, ribadita anche da una sentenza della Cassazione, in commissione Giustizia al Senato è attualmente in discussione un disegno di legge (922/2018) per disciplinare il diritto dei figli non riconosciuti al momento della nascita ad interpellare la madre naturale per una eventuale revoca dell’anonimato. Il testo in esame, inoltre, dà la possibilità alla donna che voglia tornare sui suoi passi, di manifestare spontaneamente la propria disponibilità ad essere rintracciata. In attesa dell’approvazione della legge, i tribunali per i minorenni sono intervenuti sulla materia e hanno stabilito che il figlio, a certe condizioni e con determinate procedure, possa presentare un'istanza di interpello e sapere così se la madre biologica desidera continuare o meno a rimanere ignota. Ma l’iter giudiziario, in mancanza di una normativa, non è certo univoco è può variare da città a città.
Le madri segrete sono le donne che partoriscono in ospedale ma non riconoscono il proprio figlio. In Italia, ogni anno sono centinaia i bambini nati da un “parto in anonimato’” Un’eventualità prevista dalla legge per scongiurare gesti disperati come l’abbandono del neonato per strada o addirittura l’infanticidio. Oltre alle nascite sicure e anonime in ospedale, da anni funzionano anche le Culle per la vita, una versione moderna delle ʻRuote degli Esposti’.
Riuscire a diventare un influencer o un creator affermato su una piattaforma di condivisione può portare grandi soddisfazioni dal punto di vista economico, ma la formula del guadagno online non è sempre la medesima: piattaforme differenti impiegano formule diverse per compensare chi contribuisce a renderle speciali, e ognuno può decidere di far quadrare i conti con sponsorizzazioni e collaborazioni strette al di fuori del perimetro ufficiale del rapporto con i gestori dei social. Un po' di luce al riguardo l'ha proiettata Sespo, uno dei maggiori web influencer in Italia, che ha pubblicato su YouTube un video nel quale svela qualche dettaglio sui guadagni che riesce a totalizzare dai suoi video su TikTok. Sespo su TikTok si può definire un creator di livello medio-alto in Italia. Non è ai livelli di Khaby Lame – secondo al mondo – ma con 2 milioni e mezzo di seguaci si posiziona comunque nella top 50 dei creator più popolari del nostro Paese. Nel video che ha pubblicato nelle scorse ore prende in analisi le attività svolte su TikTok nel mese di aprile, durante il quale i suoi video hanno totalizzato circa 10 milioni di visualizzazioni, con 2 milioni di like ricevuti, 24.400 commenti accumulati e 22.800 ricondivisioni. Nonostante si tratti di numeri da capogiro, il guadagno diretto dalle visualizzazioni e dalle interazioni ottenute dalle clip pubblicate è stato di poco più di 110 euro. La cifra aumenta o diminuisce a seconda del successo dei singoli video pubblicati nel corso dei vari mesi, ma è tutto sommato in linea con il guadagno riferito da altre personalità di TikTok in merito al fondo per creator istituito dalla piattaforma, ovvero dal canale di remunerazione diretta che TikTok ha istituito per legare i creator alla sua piattaforma. Oltre a questo, chi riesce a ottenere un seguito entusiasta e numeroso può tentare il passo successivo: stringere collaborazioni con marchi e aziende per sponsorizzare i loro prodotti e servizi dietro pagamento oppure tentare una carriera li porti fuori dai confini di TikTok.
Con 2 milioni e mezzo di seguaci, Sespo si posiziona nella top 50 dei tiktoker più popolari del nostro Paese. Nel video che ha pubblicato nelle scorse ore prende in analisi le attività svolte sulla piattaforma nel mese di aprile, durante il quale i suoi video hanno totalizzato circa 10 milioni di visualizzazioni.
Villeroy & Boch ha lasciato un segno deciso nel design della gamma wellness anno dopo anno, proponendo linee sempre più precise e forme insolite, grazie all’impiego del brevetto Quaryl®, l’esclusiva mescola di quarzo e acrilico plasmabile in forme impensabili.
Sarà presentata al prosimo Cersaie la collezione Squaro Edge 12, le nuove vasche da bagno in Quaryl® con bordo sottile da 12 mm.
Qualche settimana fa, Facebook aveva annunciato una stretta alle regole per gli spot elettorali sulla piattaforma, una strategia d'anticipo per evitare quanto successo nelle elezioni americane del 2016. La stretta riguarderà anche l'Europa, in vista delle prossime elezioni europee di fine maggio. La società di Menlo Park, per contrastare le interferenze esterne e la diffusione di fake news, ha annunciato una serie di strumenti che verranno lanciati nel mese di marzo, per cercare di dare una risposta alle preoccupazioni espresse soprattutto dalla Commissione europea dopo gli scandali Cambridge Analytica e Russia Gate. Facebook in un lungo articolo ha rivelato la strategia che metterà in atto, in vista delle prossime elezioni europee di fine maggio, per evitare che quanto successo durante le elezioni americane del 2016 possa ripetersi anche nel vecchio continente. Una risposta alle preoccupazioni espresse in più occasioni da parte della Commissione Europea. "A fine marzo lanceremo dei nuovi tool per aiutare a evitare l'interferenza esterna nelle prossime elezioni e per rendere più trasparenti le inserzioni politiche su Facebook" ha scritto la responsabile del gruppo per le elezioni in Europa, Anika Geise. Il lancio dei nuovi strumenti è quindi previsto a partire dal prossimo mese di marzo, due mesi prima della data delle elezioni europee. Saranno inoltre rese accessibili molte più informazioni alle persone sulle inserzioni politiche. A dare l'annuncio a Bruxelles il responsabile per gli affari globali di Facebook, Nick Clegg, che si trova nella capitale belga per un giro d'incontri in Commissione europea. Nick Clegg, ex vice premier britannico che da ottobre dello scorso anno ricopre il ruolo di responsabile degli affari globali e del team della comunicazione, ha precisato tra l'altro che chi vorrà pubblicare le inserzioni politiche su Facebook dovrà prima essere autorizzato dal gruppo per farlo. Obiettivo di Facebook è quindi quello di fare chiarezza sugli inserzionisti, per una maggiore trasparenza. Anika Geisel, responsabile del gruppo per le elezioni in Europa, ha chiarito che "per pubblicare annunci politici o relativi a tematiche di rilievo e molto dibattute legate alle elezioni del Parlamento Europeo, gli inserzionisti dovranno confermare la loro identità e includere informazioni aggiuntive su chi sia il responsabile dei loro annunci". I nuovi strumenti riguarderanno anche gli annunci relativi a "temi di interesse pubblico", cioè quelli "che non menzionano un candidato o un partito, ma che riguardano tematiche molto discusse e di rilievo".
Facebook, per contrastare le interferenze esterne e la diffusione di fake news, ha annunciato una serie di strumenti che verranno lanciati nel mese di marzo, per cercare di dare una risposta alle preoccupazioni espresse soprattutto dalla Commissione europea dopo gli scandali Cambridge Analytica e Russia Gate.
I proprietari dei gatti sanno bene che i propri mici hanno una personalità ben definita, spesso molto distante tra un esemplare e l'altro. Nonostante ciò, come specificato dalla veterinaria Salla Mikkola dell'Università di Helsinki, si conosce molto meno della personalità e del comportamento dei gatti rispetto ai cani, e questo può rappresentare un problema nella gestione di alcune situazioni problematiche. Alcuni gatti sono infatti aggressivi verso gli esseri umani, altri lo sono verso altri gatti, mentre altri ancora urinano e defecano ovunque dentro casa ma non nella lettiera. Comprendere meglio i nostri amici a quattro zampe è dunque fondamentale per migliorare il loro e il nostro benessere. Per farlo un gruppo di scienziati ha messo a punto un approfondito questionario e ha coinvolto migliaia di proprietari di gatti, giungendo alla conclusione che i mici hanno sette tratti distintivi della personalità e del comportamento, con alcune differenze significative tra le razze. A condurre lo studio è stato un team di ricerca finlandese guidato da scienziati del Dipartimento di Bioscienze Veterinarie dell'Università di Helsinki, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Genetica Medica e Clinica e del Folkhälsan Research Center. Gli scienziati, coordinati dai professori Salla Mikkola e Hannes Lohi, per studiare il comportamento e la personalità dei gatti hanno messo a punto un questionario ad hoc basato su ben 138 distinte affermazioni e domande. Fra esse erano richiesti dati su età, sesso, razza, colore del mantello, comportamento con gli altri gatti e con le persone, attività quotidiane preferite e via discorrendo. Il questionario è stato pubblicato su un sito web (Petsofi) per raggiungere il maggior numero di proprietari possibili. Inoltre gli autori dello studio hanno preferito questo approccio (pur con le sue grandi limitazioni) e non le indagini comportamentali in laboratorio, poiché i gatti possono comportarsi molto diversamente rispetto al proprio "ambiente naturale". Tra le migliaia di dati inseriti dai partecipanti, sono stati considerati idonei per l'analisi quelli di 4.316 gatti (dopo aver scartato i questionari con informazioni incomplete). I ricercatori hanno chiesto ai proprietari di compilare il questionario una seconda volta dopo un determinato intervallo di tempo, oppure di farlo compilare da un altro membro della famiglia. Questo per avere un set di dati più accurato possibile. Dall'analisi statistica gli scienziati finlandesi sono riusciti a identificare cinque tratti distintivi della personalità e due tratti comportamentali dei gatti. Essi erano: attività / giocosità; paura; aggressività verso gli umani; socievolezza verso gli umani; socievolezza verso i gatti; problemi con la lettiera (non utilizzarla o utilizzarla male); toelettatura eccessiva. “I problemi con la lettiera e l'eccessiva toelettatura non sono tratti della personalità in quanto tali, ma possono indicare qualcosa sulla sensibilità del gatto allo stress”, ha dichiarato la professoressa Mikkola in un comunicato stampa. Dall'incrocio di tutte le informazioni raccolte, com'era prevedibile, i ricercatori hanno identificato alcune caratteristiche distintive delle diverse razze, con alcune risultate più aggressive, giocose e/o timorose delle altre. “La razza più timorosa era il Blu di Russia, mentre l'Abissina era la meno timorosa”, ha affermato il professor Lohi. “Il Bengala era la razza più attiva, mentre il Persiano e l'Esotico erano le più passive. Le razze che mostravano la toelettatura più eccessiva erano il Siamese e il Balinese, mentre la razza Turco Van ha ottenuto punteggi considerevolmente più alti nell'aggressività verso l'uomo e più bassi nella socievolezza nei confronti dei gatti”, ha aggiunto l'esperto.
Attraverso un questionario online basato su circa 140 domande e affermazioni, un team di ricerca finlandese guidato da scienziati dell’Università di Helsinki ha identificato i 7 tratti della personalità e del comportamento dei gatti. Ecco quali sono le razze più aggressive con l’uomo, le più timorose e quelle “problematiche” con la lettiera.
Arriva anche a Napoli l'Adesso Tour di Emma Marrone. I fan partenopei potranno ascoltare dal vivo la vincitrice 2010 di "Amici di Maria De Filippi" lunedì 10 ottobre a partire dalle ore 21:00 al Palapartenope, in zona Agnano. Dopo il successo di Roccaraso, Milano, Genova, Firenze e Roma, la cantante di origine salentina fa tappa anche nella città all'ombra del Vesuvio, per deliziare il pubblico con i grandi brani del passato e le hit dell'ultimo album "Adesso", che dà il nome alla tournée. Se non lo avete ancora fatto, affrettatevi ad acquistare i biglietti per uno degli eventi musicali più attesi dell'anno, per il quale si preannuncia il sold-out.
Fa tappa a Napoli l’Adesso Tour di Emma Marrone. Il concerto è in programma lunedì 10 ottobre 2016: ecco tutte le info sull’acquisto dei biglietti e su come arrivare al Palapartenope.
A trent'anni esatti di distanza dal conflitto che vide protagoniste la Gran Bretagna della vergine di ferro Margaret Thatcher e l'Argentina post peronista delle stragi politiche, dei costanti cambi di guardia al potere e dei desaparecidos, la questione Falkland/Malvinas torna a riaccendere gli animi; ma questa volta le parti sembrano essersi invertite. A rappresentare i due contendenti ci sono, come allora, un uomo e una donna, ma stavolta la donna – Cristina Fernandez de Kirchner – è al timone del governo argentino, mentre l'uomo – David William Donald Cameron – guida l'impero britannico. Ma l'Argentina non è più debole, lacera e disorientata come nel 1982 e la Gran Bretagna non può certo contare sulla solidità economica degli anni thatcheriani. Inoltre, tutto il Sud America – come raramente era accaduto prima d'ora – va compattandosi nella lotta contro i "colonizzatori britannici" e l'anacronistica occupazione delle Isole Malvinas (nome argentino dell'arcipelago). Negli ultimi mesi, la presidente Cristina Fernandez de Kirchner è riuscita a sensibilizzare a tal punto i governi di Uruguay e Brasile da ottenere che chiudessero i loro porti alle navi britanniche in rotta verso le Falkland/Malvinas; ha incassato il sostegno pubblico dell'attore Sean Penn (che ha condannato il colonialismo britannico definendolo "ridicolo e arcaico") e si è appellata alle risoluzioni ONU per chiedere l'apertura di un tavolo in cui si discuta di sovranità nazionale e – soprattutto – di affari. Il Regno Unito è stato perciò costretto ad affrontare il fatto che l'Argentina non consideri affatto chiusa la questione Malvinas e Cameron non ha più potuto ignorare le costanti richieste di confronto provenienti dal governo argentino. Pare, infatti, che la difesa britannica abbia deciso di fronteggiare la determinazione della Kirchner a fare "tutto il possibile salvo la guerra" per restituire le isole alla sua nazione inviando alle Falkland il principe William in uniforme da conquistatore e l'incrociatore Hms Dauntless (gigante marino della Royal del valore di un miliardo e mezzo di dollari, dotato di radar e missili antiaerei in grado di colpire a 400 chilometri, ovvero di coprire la distanza che separa le isole Malvinas dalle coste patagoniche argentine). Le due mosse sono state interpretate dalla Kirchner come una sfrontata ed evidente provocazione e hanno suscitato reazioni sdegnate sia tra la popolazione argentina che in molte altre parti del mondo, Sud America in primis. Cameron, da parte sua, parla dell'invio dell'incrociatore come di un "normale rimpiazzo", accusa l'Argentina di avere mire colonialistiche sulle Falkland e afferma che fino a quando gli abitanti delle isole chiederanno di rimanere sotto la sovranità del Regno Unito non intende abbandonare l'arcipelago. La presidente argentina commenta le dichiarazioni del primo ministro britannico accusandolo di una "mediocrità che confina con la stupidità" e il clima si appesantisce ulteriormente. Ma davvero le isole Malvinas sono così importanti? Possibile che un piccolo arcipelago al largo della Patagonia sia ancora una volta – e a distanza di trent'anni – al centro degli interessi di tanti? Naturalmente, i problemi non sono affatto di natura sentimentale né sono tanto meno ascrivibili a vaghe "questioni di principio", si tratta – come sempre – di affari, e per la precisione del casus belli più frequente dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: l'oro nero. La presenza di ricchi giacimenti petroliferi nel sottosuolo delle Malvinas è, infatti, acclarata (parliamo di quattro pozzi attivi che, secondo le stime britanniche, potrebbero arrivare a produrre otto miliardi di barili, ovvero centoventi miliardi di euro nell'arco del prossimo ventennio). Se poi si considera che la pesca è florida, la posizione strategicamente rilevante sia dal punto di vista militare che commerciale e che il possesso delle isole potrebbe rivelarsi determinante per avanzare pretese sul territorio antartico, ecco che appare evidente come nessuno dei due stati sarà mai disposto a mollare la presa sull'arcipelago. Il Regno Unito ha dalla sua la popolazione (quasi tutti di origine britannica), l'Argentina la geografia e il popolo che – complice il martellamento mediatico – sta di nuovo infervorandosi intorno alla questione. Eppure, appare assai difficile che il tutto si risolva in un nuovo conflitto. La guerra, a differenza di quanto accadde trent'anni fa, al momento non farebbe gli interessi di nessuno: il Regno Unito ha un'economia troppo debole e l'attivo coinvolgimento in Afghanistan ne sta già provando le risorse; l'Argentina – dal canto suo – ha già subito un rallentamento della crescita per via della crisi globale e le sue alleanze con gli stati sudamericani (Brasile su tutti) sono tutt'altro che solide. Le condizioni che diedero vita al conflitto del 1982, inoltre, non poggiavano esclusivamente su questioni economiche e quelle condizioni, oggi, non ci sono più. All'epoca la Thatcher aveva bisogno del conflitto per riconquistare i favori del popolo britannico e l'allora dittatore del governo argentino, Leopoldo Galtieri, necessitava di un successo plateale per dare stabilità a un regime in cui i capovolgimenti erano all'ordine del giorno, i consensi precipitavano e l'economia andava a rotoli. La guerra delle Falkland, con i suoi mille morti in quasi due mesi, riuscì a ridare lustro al thatcherismo e favorì le condizioni per la svolta democratica argentina, screditando la dittatura militare post-peroniana. Oggi, a differenza di allora, il Regno Unito vive una condizione di forte crisi economica e l'Argentina ha troppo da perdere. Appare dunque realistico che se la Kirchner continuerà a spingere sul fronte del boicottaggio e della pressione diplomatica, Cameron potrebbe essere costretto a prendere in considerazione l'ipotesi di negoziare. In ogni caso è pur vero che se, da un lato, il Sud America delle economie emergenti è schierato al fianco dell'Argentina, gli Stati Uniti – che per il momento mantengono una posizione neutrale e auspicano un "sereno accordo tra le parti" – difficilmente volteranno le spalle all'alleato storico, valutazione tanto più realistica se si considerano almeno due fattori: innanzitutto la presidente Kirchner non è esattamente un'amica degli Stati Uniti e il suo elettorato è costituito da movimenti i cui sentimenti sono decisamente anti-statunitensi, inoltre c'è un'azienda texana tra quelle che si occupano di trivellare il sottosuolo dell'arcipelago oggetto della discordia che, se la sovranità delle isole dovesse passare di mano, potrebbe dire addio a diversi miliardi di dollari.
Dopo trent’anni dal conflitto che uccise mille persone in quaranta giorni, l’Argentina rivendica le Isole Falkland/Malvinas e accusa il Regno Unito di perseverare in un atteggiamento colonialista che contraddirebbe le risoluzioni ONU. Il Primo Ministro inglese rivolge all’Argentina la medesima accusa e prova a tenersi ben stretti i giacimenti di petrolio che potrebbero fruttare 120 miliardi di euro nei prossimi vent’anni.
Il successo ha cambiato la vita a Rihanna, rendendola molto più ricca di quanto sperasse. L'artista, però, non dimentica coloro che non hanno avuto la sua stessa fortuna. Anche quest'anno, infatti, con l'arrivo del Natale ha messo all'asta alcuni oggetti che le appartengono. I fondi saranno raccolti a favore di "The Clara Lionel Foundation", una fondazione che si occupa della salute, educazione, arte e cultura alle Barbados. Tra gli oggetti che la cantante ha messo all'asta, spicca il preziosissimo albero di Natale. Dimenticate gli addobbi in plastica e le luci intermittenti. Quello di Rihanna è un'opera d'arte che vale 15 mila dollari. Lo ha usato lo scorso anno diffondendo alcuni scatti sui social. Si tratta di una creazione dell'artista Jorge Morfin. Le sue dimensioni sono decisamente imponenti (274.32 x 152.4 x 152.4 cm) e pesa 200 kg. Si compone di cinque unità separate, coperte interamente di cristalli. L'asta parte da seimila dollari. Oltre all'albero di Natale di Rihanna, sul sito Paddle8.com è possibile acquistare oggetti appartenenti anche ad altri artisti come Mick Jagger. Inoltre, per cifre da capogiro, ci si può aggiudicare la possibilità di conoscere Rihanna durante una tappa del suo tour, oppure fare una chiacchierata a Las Vegas con Lionel Ritchie, Jennifer Lopez o Britney Spears. Insomma, privilegi che possono permettersi le persone che hanno una certa disponibilità economica, ma che – grazie all'iniziativa benefica – possono giovare a chi versa in difficili condizioni.
Rihanna ha messo all’asta l’esclusivo albero di Natale ricoperto di cristalli usato lo scorso anno. Pesa 200 kg e vale 15 mila dollari. L’asta benefica, però, partirà da 6 mila dollari.
Per comprendere il fenomeno generato da Pokémon Go basta analizzare il cambio di location della conferenza di Niantic – gli sviluppatori del gioco – all'interno del Comic-Con di San Diego. Da una piccola stanza dedicata ad un evento secondario, il panel si è trasformato in uno dei più attesi che ha costretto l'organizzazione a ricollocarlo all'interno dell'Hall H, la principale e più grande sala conferenze dell'edificio in cui si svolge la manifestazione. Così gli sviluppatori dell'applicazione ormai utilizzatissima a livello internazionale hanno svelato quelli che saranno i prossimi passi del gioco davanti ad oltre 6.000 persone. Tra le novità più attese e confermate dal CEO di Niantic, John Hanke, si trova sicuramente l'introduzione delle successive generazioni di Pokémon, il cui rilascio è previsto nel corso dei prossimi mesi o anni. "Oltre alla prima generazione ce ne sono altre che potrebbero arrivare nel nostro gioco" ha spiegato Hanke. "Stiamo pensando a come inserirle in Pokémon Go". Nuovi mostriciattoli arriveranno quasi sicuramente, quindi, ma non sappiamo ancora quando. Una mossa che punta a catturare l'attenzione delle fasce più giovani che potrebbero conoscere meglio i Pokémon usciti dopo la prima leggendaria generazione.
Nel corso del Comic-Con di San Diego gli sviluppatori di Pokémon Go, Niantic, hanno annunciato quelle che saranno le novità introdotte nell’applicazione nel corso delle prossime settimane.
I misuratori laser sono gli strumenti perfetti per misurare la distanza tra due punti con una precisione al millimetro e senza perdere tempo. Questi attrezzi sono molto apprezzati da chi lavora in campo edile, perché accelerano di molto i lavori, ma non solo. Sono perfetti anche per chi è amante del bricolage. Ovviamente, trattandosi di uno strumento di misura, è fondamentale che sia preciso. Ma non solo. Ogni modello, infatti, copre distanze diverse: non possiamo non tenere conto di questo aspetto al momento dell'acquisto. Inoltre, deve essere maneggevole e pratico da portare in giro. E se consente di fare diversi tipi di misurazioni, allora è proprio il top della gamma. Analizziamo meglio insieme questi e altri aspetti che riguardano questi strumenti, per essere sicuri di procedere all'acquisto giusto. A tal proposito, vi presenteremo anche alcuni modelli, per permettervi di farvi una prima idea della scelta a vostra disposizione, nel catalogo dei misuratori laser su Amazon o nei siti specializzati. Il misuratore laser è uno strumento tecnologico che serve ad ottenere misurazioni precise in poco tempo e senza fatica. Grazie a questo strumento, potrete dire addio al metro tradizionale e misurare un armadio a muro o le pareti di una stanza non sarà più così complicato. Ma non solo. In base al livello di tecnologia del modello a disposizione, si potranno ottenere anche misurazioni più complesse, come quella del volume e dell'area. Una volta salvate, inoltre, si ha la possibilità di recuperarle e confrontarle con altre, per avere un quadro più completo. Capite bene, dunque, che acquistare il misuratore laser può aiutarvi a velocizzare il vostro lavoro, ma anche esservi di supporto per lavori di fai da te per i quali non volete chiamare un professionista. In questo modo, riuscirete a risparmiare tempo, ma anche denaro, ottenendo comunque un risultato perfetto e preciso. Inoltre, questo strumento può essere maneggiato con una mano sola, consentendovi di lavorare da soli, senza dovervi avvalere di un valido aiutante che vi regga il metro o vi aiuti a tenerlo dritto. A proposito dei modelli di misuratori laser che abbiamo scelto di presentarvi, la nostra scrematura comprende i modelli con il miglior rapporto qualità/prezzo, quelli più ricercati dagli amanti del fai da te e quelli con le recensioni più significative sul web. Bosch Professional GLM 50 C è un distanziometro laser utilizzato anche in campo professionale; è dotato di schermo illuminato a colori. Permette misurazioni continue, tra cui quella dell'area delle pareti multiple ed è provvisto di funzioni pitagora. Si collega agli smartphone tramite bluetooth e funziona fino a 50 metri. Ha dimensioni 10,6 x 4,5 x 2,4 centimetri. Se non utilizzato per più di 5 minuti, si spegne automaticamente, per consentirvi di risparmiare energia. Permette il montaggio del treppiedi. Pro: questo dispositivo viene definito il top della gamma, perché garantisce misurazioni precise anche a lunga distanza. Contro: fino a questo momento, nessun utente ha esposto lamentele sul prodotto, perfettamente conforme alla descrizione sulla scheda tecnica. Il misuratore laser di Floureon ha un margine d'errore di 2 millimetri. Il display è retroilluminato e consente . Riesce a rilevare anche le bolle d'aria. Riesce a misurare il perimetro, la distanza, l'area e i dati trigonometrici. Funziona fino a 100 metri di distanza. Misura 16 x 9 x 5 centimetri ed è molto leggero. Riesce ad essere preciso e funzionante anche con una misurazione non diretta. Ha una memoria molto grande, che permette di salvare fino a 100 misurazioni. Viene raccomandato in particolare dagli architetti.
I misuratori laser sono gli strumenti perfetti per misurare la distanza tra due punti in modo rapido, ma al tempo stesso preciso. Sono ideali per accelerare i lavori edili, ma sono perfetti anche per il fai da te e i lavori di bricolage. In commercio se ne trovano tanti, diversi non solo per fasce di prezzo, ma anche per distanze misurabili, precisione e prestazioni. Proviamo, quindi, a mettere a confronto alcuni modelli e a capire quali sono i dettagli che possono fare la differenza.
Gli sviluppatori di WhatsApp hanno lanciato in questi giorni una novità attesa da tempo all'interno dell'app: la possibilità di inviare foto e video che si autodistruggono subito dopo essere stati visti. La novità ricalca quanto è già possibile fare da tempo all'interno di app come Snapchat e Instagram, ma in realtà funziona in modo leggermente diverso: i destinatari di questi messaggi possono infatti registrare il contenuto di quanto viene loro inviato utilizzando la funzione di screenshot e di registrazione dello schermo — il tutto senza che il mittente non riceva alcuna notifica al riguardo. Alcuni mesi dopo aver lanciato le chat temporanee che si cancellano da sole, i gestori di WhatsApp hanno introdotto all'interno dell'app un'altra funzionalità mutuata da piattaforme avversarie come Telegram: foto e video che si cancellano dalla memoria del telefono dei destinatari dopo essere stati visualizzati. La novità ha debuttato pochi giorni fa e per utilizzarla basta premere il tasto con il simbolo di un timer che gli sviluppatori hanno aggiunto nell'interfaccia di WhatsApp che si presenta nel momento di spedire uno di questi contenuti. I contenuti multimediali inviati in questo modo hanno la peculiarità di cancellarsi da soli dalla memoria del telefono dei destinatari dopo essere stati fruiti, ma questo non li rende intrinsecamente a prova di violazione. I destinatari possono sempre memorizzare foto e video con strumenti secondari ma molto semplici da usare, come quelli che i sistemi operativi Android e iOS offrono ormai di serie: dalla cattura degli screenshot alla registrazione video di quel che appare sullo schermo. A discolpa di WhatsApp va detto che la schermata introduttiva che spiega il funzionamento dei contenuti ad autodistruzione spiega chiaramente che screenshot e registrazioni secondarie sono permessi e non inviano notifiche ai destinatari, ma l'avviso può facilmente finire ignorato dagli utenti meno scrupolosi. D'altro canto inoltre non è chiaro perché gli sviluppatori non si siano sforzati di implementare un sistema di notifica rudimentale che avvisa per lo meno i mittenti quando i destinatari duplicano un contenuto ricevuto, scoraggiando questi ultimi dall'intraprendere azioni simili.
La novità lanciata negli scorsi giorni ricalca quanto è già possibile fare da tempo all’interno di app come Snapchat e Instagram ma funziona in modo leggermente diverso: i destinatari di questi messaggi possono infatti registrare il contenuto di quanto viene loro inviato senza che i destinatari ricevano alcuna notifica.
Tra le numerose tendenze che nascono e si sviluppano all'interno della piattaforma di condivisione video TikTok, una in particolare sta destando l'attenzione di molti utenti in tutto il mondo: l'esibizione di ragazze e ragazzi cinesi in abiti di moda che passeggiano per le strade come se niente fosse, ma di fatto dando in un certo senso l'impressione di essere intenti un una vera e propria sfilata. Le clip in molti casi vengono radunate in compilation che diventano virali e accumulano milioni di visualizzazioni l'una ma la loro origine è un fenomeno molto particolare. Innanzitutto le clip non provengono dalla versione di TikTok che conosciamo, ma da Douyin — la variante cinese della piattaforma di condivisione che però negli store digitali occidentali non è reperibile. I filmati in questione vengono scaricati da Douyin da parte di utenti che hanno fatto lo sforzo di procurarsi l'app da canali non ufficiali, e poi ripubblicati su TikTok dal loro profilo per accumulare visualizzazioni. Le ragazze e i ragazzi che compaiono nei video inoltre non ne sono gli autori, anzi le clip vengono registrate in un certo senso a loro insaputa. I protagonisti delle immagini sono effettivamente a passeggio per conto proprio e vengono fotografati o ripresi da terzi, che poi pubblicano il materiale su Douyin; questo spiega come mai di quando in quando i giovani sembrano accorgersi distrattamente del fatto che qualcuno li stia riprendendo, per poi però continuare a passeggiare come se niente fosse. Come hanno spiegato alcuni utenti di TikTok sulla stessa piattaforma, quelli ripresi non sono necessariamente modelli o modelle, ma possono essere persone comuni, influencer o aspiranti tali. Gli osservatori più attenti avranno infatti notato che le location che fanno da sfondo a questi video è sempre le medesime: si tratta di zone particolarmente alla moda di Pechino, Chengdu, Shanghai e altre città dove è più facile incontrare persone vestite alla moda. Aggirarsi per le vie e i locali di questi distretti vuol dire farsi potenzialmente riprendere in video da fotografi e appassionati di moda, motivo per cui molti frequentano queste zone proprio nella speranza di essere immortalati e finire al centro di un video virale. Gli influencer e le modelle con più esperienza sanno esattamente quali siano i punti più scenografici in cui si appostano fotografi e videomaker e si esibiscono in vere e proprie passerelle che non hanno nulla di ufficialmente organizzato, ma rappresentano comunque un tentativo deliberato di apparire sui social. Cenni di saluto, sorrisi, brevi sguardi diretti in camera e le altre espressioni che caratterizzano i protagonisti di questi video sono dunque autentici, ma fino a un certo punto: la raffica di foto o il passante con lo smartphone alla mano non sono sicuramente delle sorprese.
Sulla piattaforma di condivisione stanno diventando sempre più popolari i video di giovani ragazze e ragazzi cinesi vestiti alla moda che si aggirano in città come divi. Le clip provengono in realtà dalla versione cinese di TikTok e non ritraggono necessariamente modelli, ma anche aspiranti influencer in cerca di visibilità.
Il bel tempo, la finale di Champions League vinta dall’Inter, i film del Festival di Cannes ancora non distribuiti: ecco gli indizi che avevano fatto prevedere un weekend fiacco ai botteghini cinematografici. Previsioni azzeccate: nel testa a testa per la vetta vince Prince of Persia, il cine-videogioco con Jake Gyllenhall che – uscito mercoledì – incassa “solo” 2 milioni di euro con una quasi deludente media per sala di 2700 euro. Segue Robin Hood, che perde moltissimo terreno rispetto all’esordio ma guadagna altri 1 milione e 200 mila euro arrivando a un totale di poco meno di 8 milioni; al terzo posto The Final Destination 3D, discreto con i suoi 960 mila euro d’incasso. Parte al di sotto delle attese La nostra vita di Daniele Luchetti, che incassa 600 mila euro ed è quarto, ma sicuramente godrà della Palma d’oro vinta da Elio Germano come miglior attore. Il resto è polvere e desolazione, se si pensa che in top ten entra il pessimo La bella società con Bova e Cucinotta, ottavo con un miserevole incasso di 78 mila euro e una ridicola media per sala di 500 euro. Per il resto da segnalare l’ottima tenuta di Piacere, sono un po’ incinta (quinto), che aggiunge 250 mila euro e arriva a un milione e 100 mila di totale, e Draquila, applaudito a Cannes (settimo), che con 160 mila euro arriva a un totale di un milione e 200 mila. Mentre crolla pesantemente Iron Man 2, ottavo con 160 mila euro e un totale che sfiora gli 8 milioni. Le briciole per gli altri, specialmente l’ottimo Copia conforme, a cui speriamo possa giovare la Palma d’oro a Juliette Binoche: ma sappiamo che il cinema di Kiarostami non è fatto per il grande pubblico.
Il fantasy Disny ispirato al celebre videogioco è il film più visto, seguito a ruota dall’arciere di Sherwood, in un weekend piuttosto fiacco.
Un’altra rissa per Fabrizio Corona, stando a quanto riporta il sito Dagospia. Pare che l’imprenditore ed ex re dei paparazzi si trovasse all’interno di un ristorante milanese insieme a un capo ultrà dell’Inter quando un imprenditore vinicolo avrebbe pubblicamente insultato il figlio Carlos Maria e l’ex moglie Nina Moric. Corona e l’uomo avrebbero fatto a botte, al punto che per sedare la lite sarebbero intervenutele forze dell’ordine. nella serata di sabato, Corona ha confermato l'accaduto sul suo profilo Instagram: "No comment e che nessuno parli di mio figlio". No comment e che NESSUNO parli di mio figlio. A post shared by Fabrizio Corona (@fabriziocoronareal) on Sep 15, 2018 at 1:23pm PDT Corona e l’ex moglie hanno ritrovato da poco un rapporto. I due si sono riappacificati per il bene del figlio Carlos, che avrebbe beneficiato della pace ritrovata tra i suoi genitori. Nel periodo in cui Fabrizio si trovava in carcere, il giovane era stato affidato alla custodia della nonna paterna, Gabriella Corona, una situazione che la Moric ha denunciato a più riprese, raccontando che non le sarebbe stato permesso di vedere suo figlio. Adesso, con l’uscita dell’ex marito dal carcere, la crisi sarebbe rientrata.
Fabrizio Corona sarebbe rimasto coinvolto in una rissa a Milano. Secondo quanto riporta il sito Dagospia, l’imprenditore avrebbe fatto a botte con un uomo dopo questi avrebbe insultato pubblicamente il figlio Carlos e l’ex moglie Nina Moric. Per sedare la lite sul posto sarebbe intervenuta la polizia.
Netflix potrà costare solamente 3 euro al mese, ma solo se decidete di utilizzare il servizio esclusivamente dall'app per smartphone. È la decisione del colosso dello streaming che inizierà a testare la novità in alcuni paesi selezionati, come l'India. In breve, il servizio avrà un costo più che dimezzato se gli utenti sceglieranno un piano che gli consentirà di guardare serie TV e film esclusivamente dallo smartphone e non dal PC o dalla televisione. Attualmente si tratta di una fase di test pubblicata in India e in altri paesi che Netflix non ha rivelato, quindi non è detto che arrivi in tutto il mondo in futuro. "Cerchiamo sempre modalità per rendere Netflix più accessibile" ha spiegato l'azienda in una nota. "Metteremo alla prova diverse opzioni in alcuni paesi selezionati, dove i membri potranno per esempio guardare Netflix sul proprio smartphone ad un prezzo più basso e abbonarsi per periodi di tempo più brevi". Quest'ultima parte è anch'essa una novità e potrebbe indicare un interesse da parte dell'azienda di proporre dei piani dalla durata più corta di quella mensile, per esempio consentendo agli utenti di abbonarsi per una o due settimane. Ovviamente ad un costo più basso.
Guardereste Netflix solo dallo smartphone per pagare l’abbonamento solamente 3 euro al mese? È questa la proposta che il servizio di streaming sta facendo in alcuni paesi selezionati, dove gli utenti possono abbonarsi ad un costo contenuto ma con la limitazione di poter guardare serie TV e film solo dallo smartphone.
Il lancio dell'Apple Watch è avvenuto lo scorso venerdì: a partire dal 24 aprile, infatti, i primi smartwatch sono stati recapitati a casa dei fortunati acquirenti che, un paio di settimane prima, si erano affrettati ad ordinarne uno tramite l'Apple Store online. Niente fila davanti ai negozi, quindi, per un lancio in tutto e per tutto "digitale" – a parte poche eccezioni – che però sta innervosendo parecchi utenti a causa delle nuove tempistiche di consegna. In pochi minuti, infatti, gli ordini davano come data stimata giugno o, in alcuni casi, agosto: l'Apple Watch ha registrato un sold out mondiale in meno di un'ora. Nelle ultime settimane alcuni utenti hanno confermato che Apple sta inviando il dispositivo più velocemente rispetto a quanto preventivato; nonostante ciò, però, i tempi d'attesa sono comunque molto lunghi. Un'aspettativa che inizialmente sembrava essere dovuta alla difficile produzione delle varie edizioni dell'Apple Watch, ognuna dotata di diversi materiali e cinturini. Eppure, secondo le ultime indiscrezioni, sono proprio questi ultimi a rappresentare il collo di bottiglia in grado di rallentare la spedizione dei device. In particolare, il cinturino più difficile da produrre – e di conseguenza responsabile dello slittamento a data da destinarsi – sembrerebbe essere quello moderno in pelle colorata.
Secondo le ultime indiscrezioni, sono i cinturini a rappresentare il collo di bottiglia in grado di rallentare la spedizione degli Apple Watch. In particolare, il cinturino più difficile da produrre sembrerebbe essere quello moderno in pelle colorata.
La notizia, prima di tutto: oggi, sabato 5 giugno 2021, i Paesi del G7 – Usa, Regno Unito, Canada, Germania, Francia, Giappone e Italia – hanno raggiunto un accordo che mira a impedire alle grandi multinazionali di insediare il loro quartier generale in un paradiso fiscale e costringerle a pagare una parte maggiore del loro reddito ai Paesi dove fanno i loro ricavi e i loro profitti. In soldoni, si parla di una tassa del 15% sui profitti, che si applicherà in qualunque Paese in cui le imprese decideranno di insediare il loro quartier generale. E di un aggiuntiva tassa del 20% sui profitti che eccedono il 10%. Anch’essa, stando alle speranze dei firmatari, si pagherà in qualunque Paese al mondo. Questo è l’auspicio, almeno. Perché, per quanto pesante, questo accordo è stato firmato da soli sette Paesi. E poco importa che siano i più ricchi al mondo, in fondo: nessuno tra loro – se si eccettuano Londra e lo stato americano del Delaware – è definibile come un paradiso fiscale. E anche nei Paesi del G20, che si spera accetteranno e ratificheranno anch’essi la medesima proposta il prossimo ottobre in Italia, non c’è nemmeno un paradiso fiscale, a dire il vero. Ancora: sarà dura, anche solo in Europa, convincere Paesi Bassi, Irlanda, Lussemburgo, Svizzera, giusto per dirne quattro, a controfirmare una proposta che potrebbe far volare via le tantissime multinazionali che hanno issato una delle loro bandiere, per pagare meno tasse, o non pagarne proprio. Sarà difficile, ma da oggi è un po’ meno impossibile. Perché l’accordo di oggi al G7 e ancor di più quello del G20 di ottobre sarà un segnale molto forte sia per le multinazionali sia per i paradisi fiscali. Per le multinazionali, che qualora decidessero di porsi al di fuori di questo quadro rischierebbero un danno reputazionale enorme, tanto più dopo una crisi economica e sociale devastante come quella legata alla pandemia di Covid 19. Per gli Stati, perché se non dovessero accettare di imporre una tassa globale alle multinazionali si porrebbero al di fuori di un consesso economico che comprende gli Usa, la Cina e le principali economie europee. Non si vive di sola fiscalità agevolata, e il messaggio forte e chiaro dei potenti della Terra è che nell’era post Covid non si può lasciare nemmeno un centesimo a terra. Intendiamoci: il 15% sui profitti è ancora poco, se si pensa che la pressione fiscale in Italia oscilla tra il 40% del 20219 e il 59,1% del 2020. E che qualunque lavoratore dipendente lascia allo Stato ben più del 15% di quel che guadagna, rigorosamente trattenuto alla fonte, perché l’evasione e l’elusione fiscale sono troppo alte per permettersi di fidarsi. Però, se non altro, è qualcosa. Soprattutto se si pensa che le imprese con sede legale in Irlanda pagano lo 0,05% sui profitti. O che, come ha stimato l'economista francese Gabriel Zucman, le piazze offshore sottraggono all’Italia circa 7 miliardi di euro all'anno, gran parte dei quali (quasi il 90%) a causa delle politiche fiscali di altri Paesi europei come Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Belgio, Malta e Cipro. Non abbiamo sfere di cristallo, ma questo piccolo accordo può dare davvero inizio a una nuova storia. Secondo uno studio dell’International Centre for Tax and Development, nel solo 2019 le multinazionali hanno spostato circa mille di miliardi di dollari in profitti nei paradisi fiscali. Mettiamo un imposta al 15% e sono 150 miliardi l’anno di extragettito che ogni anno potrebbero tornare là dove sono stati prodotti, permettendo ai governi di ridurre le tasse sulle piccole imprese o sui redditi da lavoro, o di aumentare la spesa per servizi cruciali come scuola e sanità. In entrambi i casi, migliorando il benessere delle persone sacrificato sull’altare dei profitti delle grandi imprese, tecnologiche e non.
L’accordo raggiunto dai Paesi del G7 per un’imposta globale sui profitti del 15% è un passo da giganti nella direzione di una maggiore equità fiscale. E in una fase in cui è necessario spendere per ripartire, senza far pagare a debito alle generazioni future, chiedere a chi ha di più diventa necessario. Ora bisogna solo sperare che gli Stati non si scoprano divisi e deboli di fronte ai colossi economici e finanziari, però.
Si tratta di una delle malattie più diffuse a livello mondiale, ma molto, troppo, spesso è bollata soltanto come un inestetismo e per questo sottovalutata. Le vene varicose o varici come si legge sul sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono delle "dilatazioni abnormi e sacculari delle vene, soprattutto degli arti inferiori, che spesso assumono un andamento tortuoso". In Italia circa 7 milioni di persone soffrono di questa patologia e nella maggior parte dei casi si tratta di donne. Le varici interessano prevalentemente le gambe e quasi sempre all'inizio sono completamente asintomatiche. In estate l'aumento delle temperature comporta una vasodilatazione e questo può provocare un peggioramento delle varici. Di colore blu o viola scuro queste vene dilatate, come si legge sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, possono avere diverse cause come sovrappeso, gravidanza, predisposizione genetica, ma quella forse più comune è la postura: questa patologia solitamente colpisce infatti chi si trova a passare molte ore della giornata in piedi o con le gambe accavallate. Ma se non sono solo un inestetismo che problemi portano le vene varicose? Dato il loro esordio asintomatico, spesso le persone che ne soffrono non si rivolgono subito ad un medico per curarle, mentre un loro trattamento tempestivo è in grado di prevenire l'insorgere di complicazioni come flebiti, trombosi, embolie polmonari, emorragie, infezioni, eczema da stasi e ulcere alle gambe. Oggi esistono diversi rimedi per trattare le varici, alcuni per trattare la malattia allo stadio iniziale, come le calze a compressione graduata, gli integratori o il semplice riposo, altri invece eliminano il problema, come l’intervento chirurgico. Vediamo quali sono i sintomi e quali sono i trattamenti per eliminare e curare le vene varicose. "Le vene sono i vasi che portano il sangue al cuore e sono dotate di valvole, se queste valvole funzionano male, si ha un reflusso del sangue che torna e ristagna nelle zone più declive, provocando quindi una dilatazione delle vene degli arti inferiori" ha spiegato a Fanpage.it il dottor Domenico Baccellieri, chirurgo vascolare a capo del Vein Center dell'IRCCS San Raffaele di Milano. I primi sintomi che dovrebbero far scattare il campanello d'allarme sono gambe doloranti e pesanti, piedi e caviglie gonfi, bruciore o pulsazioni nelle gambe, crampo muscolari soprattutto di notte, secchezza, prurito e pelle sottile nella zona della vena interessata. "L'insufficienza venosa ha vari stadi sintomatologici che vanno da una sensazione di pesantezza diffusa all'arto a una sintomatologia più precisa, come dolore localizzato nella zona e a volte anche formicolii. Se le varici crescono e peggiorano è possibile anche che si inneschino dei fenomeni infiammatori come flebiti o tromboflebiti e in casi estremi il ristagno cronico di sangue nei tessuti vicino alle caviglie può anche provocare la formazione di ulcere". Quando le temperature si alzano molti notano un peggioramento della sintomatologia. "È vero perché con il caldo, quindi soprattutto in estate, aumenta la vasodilatazione e questo può peggiorare alcuni sintomi come edema, dolori e crampi". La diagnosi inizia con una valutazione clinica da parte del medico. "Poi si utilizzano tecnologie come l'ecocolor doppler che ci consente di valutare l'origine del problema e quali e quanti segmenti venosi sono interessati. Ma è molto importante una volta identificate tutte le zone di incontinenza andare a studiare sia il sistema venoso profondo che quello superficiale". Una valutazione completa della patologia comprende anche lo studio dell'addome: "Al suo interno infatti si trovano le vene iliache (dove confluisce il sangue proveniente dagli arti inferiori) che possono essere blandamente o severamente connesse alle arterie venose e in alcuni casi possono anche provocare un edema cronico". Nelle donne che hanno avuto una o più gravidanza il rischio di andare incontro a vene varicose aumenta: "La gravidanza infatti può incrementare la pressione a livello addominale e aumentare di conseguenza il sovraccarico di sangue a livello degli arti inferiori. Si tratta di una grossa messa alla prova del sistema venoso per una durata – 9 mesi – non proprio breve". A disposizione di chi soffre di varici ci sono diversi tipi di trattamenti. "All'inizio si agisce sui sintomi con norme comportamentali o farmaci e poi, se le varici peggiorano o se i primi tentativi non sono stati sufficienti si può scegliere di intervenire chirurgicamente, attraverso diversi tipi di operazioni, alcune anche mini-invasive". Se il paziente è fortemente dolorante, se oltre alle varici sono presenti anche alcuni sintomi correlati si può scegliere tra diversi tipi di interventi. "Accanto alla tecnica tradizionale, ovvero lo stripping, che consiste nell'asportazione chirurgica della piccola o grande vena safena, oggi abbiamo anche delle tecniche decisamente più nuove". Tra queste c'è ad esempio l'ablazione termica. "Questo tipo di intervento è finalizzato alla chiusura della piccola o grande safena, attraverso il calore. Si può effettuare attraverso la radiofrequenza oppure con il laser, il trauma è ridotto, l'invasività anche (non ci sono tagli chirurgici ma soltanto i ‘buchi' per far passare la sonda e si riduce anche il post operatorio)". Altre terapie a disposizione di chi soffre di vene varicose sono le ablazioni non termiche. "Ci sono le ablazioni con cianoacrilato: si tratta di un intervento non invasivo che incolla le pareti della vena grande safena. Si tratta di un intervento minii-nvasivo che non comporta incisioni e punti di sutura e che consente una ripresa praticamente immediata". Di ultimissima generazione è invece l'ablazione meccanochimica. "Viene inserito all'interno della vena un particolare dispositivo che prima la danneggia e poi somministra una sostanza sclerosante che occlude immediatamente la vena". Prima di ricorrere a un intervento è possibile sicuramente mettere in atto dei comportamenti e dei rimedi per alleviare almeno i sintomi. "La prima cosa da fare è ridurre il periodo di tempo in ortostatismo prolungato (ovvero in piedi)". Poi è utilissimo indossare delle calze elastiche dedicate: "La compressione graduata – maggiore a livello della caviglia e minore al polpaccio – aiuta infatti il reflusso del sangue e offre un supporto esterno all'insufficienza venosa. Riducendo il volume dell'arto le vene si comprimono e si favorisce un ritorno venoso e la riduzione dell'edema. Attenzione però a scegliere quelle che abbiano una certificazione europea". È molto utile, alla fine di una giornata passata in piedi, utilizzare dei cuscini sotto le gambe per sollevarle: "È consigliabile fare delle manovre di scarico degli arti quando siamo a riposo o dei blandi massaggi". Infine, prima ancora di ricorrere ai farmaci si può provare ad assumere degli integratori. "Prodotti naturali come gli estratti di frutti rossi o a base di sostanze come centella e rusco, possono migliorare il drenaggio degli arti inferiori. Poi ci sono altri integratori a base di diosmina o farmaci come la frazione flavnoica purificata che migliorano il funzionamento del microcircolo e la circolazione locale e riducono l'edema dei tessuti".
Le varici colpiscono oltre sette milioni di italiani e per lo più donne. Si tratta di una dilatazione delle vene degli arti inferiori provocata da un ristagno del sangue e da un cattivo funzionamento del sistema circolatorio. Quali sono i sintomi e soprattutto come si curano e quando è necessario l’intervento chirurgico lo abbiamo chiesto al dottor Domenico Baccellieri.
Saltare la colazione e mangiare a poco prima di andare a dormire può incrementare i rischi per il cuore, soprattutto in persone che hanno già avuto attacchi cardiaci. Questo è questo sostengono i ricercatori che per la prima volta ha valutato gli effetti di queste abitudini alimentari in soggetti non sani e con sindromi coronarie acute. Vediamo nel dettaglio quali sono i rischi. Lo studio. Gli esperti hanno analizzato 113 pazienti di età media 60 anni che hanno sofferto di infarti e problemi cardiaci, in particolare che hanno avuto un infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST (STEMI), una condizione che porta alla morte un paziente su 10 nel giro di un anno e per la quale l’aspetto nutrizionale è importante. Tra i partecipanti allo studio, il 58% era abituato a saltare la colazione, il 51% era abituato a mangiare poco prima di andare a dormire e il 41% aveva entrambe questa abitudini alimentari. I risultati. I dati raccolti hanno portato alla scoperta secondo cui i soggetti che saltavano la colazione e che andavano a dormire poco dopo aver mangiato la sera rischiavo dalle quattro alle cinque volte di più di morire, di aver un altro attacco cardiaco o di soffrire di angina, una malattia coronarica, già 30 giorni dopo essere usciti dall’ospedale in seguito al precedente attacco di cuore.
Gli scienziati hanno scoperto che avere la cattiva abitudine di saltare la colazione e di cenare poco prima di andare a dormire può rivelarsi pericoloso per la salute del cuore e nel dettagli ci spiegano come questi momenti della giornata incrementino il rischio di problemi al cuore: ecco cosa c’è da sapere e come dovremmo mangiare.
In attesa dei duetti della terza puntata del serale di Amici, che andrà in onda questa sera al posto della D'Urso, vi presentiamo il video dell'esibizione dell'ospite della puntata di ieri pomeriggio. Nonostante l'appuntamento domenicale, infatti, ieri pomeriggio si è svolta la puntata speciale di Amici che ha visto protagonista tra le altre Diana in versione Jessica Rabbit per Zerbi. Ma prima dell'inizio della puntata, come è consuetudine, Maria de Filippi ha accolto nel suo studio un ospite internazionale di tutto rispetto. Si tratta di Bruno Mars, il giovane cantante statunitense che negli ultimi mesi ha tenuto testa a tutte le popstar del momento, riuscendo a piazzare i propri singoli e il suo album in cima alle classifiche mondiali. Ad Amici, Bruno Mars ha presentato la sua Just The Way You Are, un brano romantico che ha conquistato i cuori delle ragazze di tutto il mondo. Per assicurarsi l'apprezzamento del pubblico italiano, Bruno Mars ha ben pensato di servirsi anche della nostra lingua per la sua interpretazione ad Amici sostituendo "beautiful" con "bellissima" proprio all'inizio della canzone. Maria De Filippi ha poi tenuto a ricordare come Bruno Mars non sia solo un affermato cantante di fama internazionale ma di come abbia anche conosciuto uno degli uomini politici più importanti dei nostri tempi: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Bruno Mars e il Presidente, infatti, sono cresciuti entrambi nello stesso quartiere e hanno frequentato addirittura la stessa palestra.
Anche Bruno Mars con la sua romanticissima Just The Way You Are è stato accolto come ospite da Maria de Filippi nello studio di Amici.
Come noto, dal prossimo gennaio il canone Rai cambierà radicalmente. L’esecutivo ha scelto di intervenire sul canone Rai in sede di legge di stabilità. L’importo della tassa è passato da 113,50 euro a 100 euro, che saranno pagabili in rate da 10 euro ciascuna e allegate alla bolletta dell’energia elettrica. Il discrimine resta sempre il possesso dell’apparecchio televisivo, anche se la tassa verrà pagata “solo” sull’abitazione principale. L’idea nasce, come spiegano fonti del Governo, dalla volontà di abbattere il peso dell’evasione fiscale. “Non si può continuare, da paese civile, ad affermare astrattamente un obbligo e tollerare che il 30% non lo rispetti, questa è una cosa da paese incivile”, ha spiegato in Commissione Bilancio il viceministro Morando. Dunque la tassa, che lo ricordiamo, è legata alla detenzione di uno o più apparecchi abilitati o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive (come disposto dall’articolo 1 del Regio Decreto numero 246 del 21 febbraio 1938), subirà una prima “ristrutturazione”, in attesa che il Governo ottenga il via libera per ridefinirla in maniera complessiva (ricordiamo che, in sede di discussione della riforma della Rai, il Governo non ha avuto il via libera alla delega sul canone). La riforma del canone Rai è stata presentata come rivoluzionaria anche perché introduce una rateizzazione dell’importo dovuto, allegata appunto alla bolletta dell’energia elettrica. In realtà, anche nella sua versione “attuale”, il canone Rai è rateizzabile, come indicato dal ministero dello Sviluppo Economico. La somma di 113,50 euro può infatti essere rateizzata in due modalità diverse: 2 rate di 57,92 euro da pagare rispettivamente entro il 31/1 e il 31/7; 4 rate da 30,16 euro da pagare entro il 31/1, 30/4, 31/7 e 31/10. Per i pensionati, a certe condizioni, è poi in vigore una rateizzazione personalizzata. La nuova normativa andrà sostanzialmente ad ampliare la platea di coloro che devono corrispondere il canone Rai. Come detto, la somma sarà aggiunta (come voce a parte) sulla bolletta elettrica per le “sole case principali”, mentre permarranno i criteri di esenzione precedenti per quel che concerne il pagamento del canone Rai. Sono già esonerati dal pagamento i militari delle Forze Armate Italiane (ovviamente solo per quel che riguarda “ospedali militari, case del soldato, sale convegni e circoli ricreativi, mentre per gli alloggi privati non vale l’esenzione), i militari della NATO, gli agenti diplomatici e consolari e i rivenditori o riparatori di apparecchi televisivi. La questione è piuttosto controversa, anche considerando che per le modalità di riscossione e tutte le altre specifiche, anche dopo l’approvazione definitiva della legge di stabilità, bisognerà attendere il decreto attuativo da parte del ministero dello Sviluppo Economico. Decreto che dovrà peraltro essere emanato entro 45 giorni dall’entrata in vigore della legge di stabilità. Cominciamo col dire che, come anticipato da membri dell’esecutivo, spetterà all’utente segnalare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di esenzione dal canone Rai, dichiarando tramite una apposita autocertificazione, di non essere in possesso di un apparecchio televisivo. Ricordiamo che il pagamento di canoni per abbonamenti a pay-tv satellitari o digitali non esonera l’utente dal versamento del canone Rai e che non è possibile “sospendere” temporaneamente il pagamento del canone.
Da gennaio 2016 il canone Rai si pagherà assieme alla bolletta dell’energia elettrica, in dieci rate da 10 euro. Ecco cosa fare per (provare a) non pagarlo (nel caso se ne abbia diritto, ovviamente).
Notte di paura a Lentate sul Seveso, paese in provincia di Monza e Brianza. Qui un violento temporale ha distrutto alberi e tetti delle case: molti cittadini così sono stati costretti a chiamare i vigili del fuoco per i danni causati anche dalla forte grandine. L'acquazzone si è verificato attorno alle 5.30 di mattina ed è durato per qualche minuto. Tra i danni maggiori ci sono i tetti scoperchiati di alcune case e alberi, soprattutto quelli nei parchi pubblici, completamente spezzati. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco di Desio, Seregno e Lazzate: molte strade sono state chiuse per permettere agli operatori di sgombrarle il prima possibile da rami e alberi finiti sulla carreggiata. Non risultano feriti al momento.
Torna il maltempo in Brianza e provoca danni. A Lentate sul Seveso nella notte una forte grandinata ha scoperchiato i tetti delle case e spazzato gli alberi dei parchi pubblici: tante le chiamate ai vigili del fuoco intervenuti con più mezzi in più punti del paese brianzolo. Ora si sta lavorando per togliere rami e alberi dalle strade.
Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi hanno talmente gioito all'arrivo della piccola Maria, che già pensano a mettere in cantiere un altro figlio. In realtà loro starebbero anche bene così, ma l'idea di non dare una compagnia alla loro primogenita li spaventa. Al settimanale Nuovo la nota showgirl ha dichiarato l'intenzione di allargare la famiglia, basata stavolta sulla possibilità di adottare un bambino: “L'amore per un figlio non ha età. Io lo dico sempre: per tanto tempo non ho voluto mettete al mondo una creatura, poi quando mi sono decisa era già troppo tardi. Ecco perché ho sudato tanto per avere questa piccolina”.
Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi sono pronti per diventare nuovamente genitori per il piacere di dare una compagnia alla loro primogenita Maria. Non una gravidanza naturale, bensì forse l’idea di un’adozione.
Terra di ghiacci e vulcani, l’Islanda costituisce anche un interessante territorio dal punto di vista genetico dal momento che la sua storia ha provveduto a creare una notevole omogeneità nel corredo genetico dei suoi abitanti. Dopo l’arrivo dei colonizzatori vichinghi intorno al IX secolo, infatti, l’Islanda ha goduto di un relativo isolamento: ciò implica che gli isolani odierni siano praticamente i diretti discendenti di quegli uomini del mare stanziatisi nel territorio dodici secoli fa. Per questa ragione, fin dal 1996, gli studiosi lavorano raccogliendo il DNA degli isolani per costruire un vasto archivio: un progetto ampio ed ambizioso che ha beneficiato dell’appoggio del Governo e della collaborazione di molti cittadini ma che è incappato anche in notevoli controversie legate alla raccolta di dati che possono essere definiti “sensibili”. In ogni caso, tra un problema e l’altro, la DeCode Genetics, che ha sede a Reykjavík, ha annunciato di essere in possesso del DNA completo di 10.000 individui donatori; e poiché la popolazione islandese è strettamente imparentata, in realtà si può giungere ad ottenere una panoramica di insieme che contenga tutti (o quasi) i circa 320.000 cittadini dello Stato, inclusi quelli che non hanno preso parte allo studio. Al momento la DeCode ha raccolto oltre 100.000 genotipi e ottenuto il DNA di 10.000 persone (un cittadino islandese ogni 30, in pratica): i risultati del lavoro più approfondito sul genoma di 2.636 persone sono stati recentemente resi noti attraverso quattro articoli di Nature Genetics. Ed hanno molto da dire, non soltanto a proposito della popolazione islandese ma dell'umanità intera. In un primo lavoro, i ricercatori hanno utilizzato i dati per identificare oltre 20 milioni di mutazioni genetiche che potranno essere importanti per la comprensione della base genetica di alcune malattie: una di queste, ad esempio, aumenta il rischio di sviluppare patologie a carico del fegato; un’altra è associata a problemi tiroidei. Fondamentale è stato incrociare i dati con le altre informazioni genetiche provenienti dai 104.000 genotipi raccolti. Il secondo studio ha indagato nelle mutazioni a carico del gene ABCA7 che sembrerebbero associate all'incremento del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Sei delle otto mutazioni in questione sono state riscontrate in altre popolazioni che discendono da antenati europei, incluse quelle attualmente presenti sul territorio nordamericano. Un altro lavoro ha consentito ai ricercatori di identificare 8.041 persone che, pur essendo in buona salute, avevano perso la funzionalità di almeno un gene a causa di mutazioni: sono stati identificati 1.171 geni silenziati nei diversi genotipi disponibili. Pare che con maggiore frequenza vengano “spenti” i geni responsabili dell’olfatto, che consentono di distinguere i differenti odori, mentre casi molto più rari sono quelli a carico di geni fortemente espressi nel cervello, presumibilmente perché la loro perdita sarebbe molto dannosa.
Oltre 100.000 genotipi individuati e più di 2.600 individui dei quali si è sequenziato l’intero DNA: il ritratto genetico del popolo islandese che può raccontarci molto a proposito dell’umanità intera.
La guerra è iniziata. E quando una diva dichiara guerra a un’altra c’è ben poco da fare per noi comuni mortali se non stare a guardare e godersi la rappresaglia. Se poi le dive coinvolte sono due donzelle agguerrite e completamente fuori di testa come Christina Aguilera e Lady Gaga, bhe non possiamo che aspettarci i fuochi d’artificio, non solo le scintille. Il problema, però, è che in questo caso la guerra sembra svolgersi solo su un fronte: quello di Christina Aguilera. Sono ormai settimane, infatti, che Xtina continua a lanciare attacchi diretti all’ormai acerrima rivale Lady Gaga senza che questa si degni di batter ciglio al riguardo. In effetti la guerra è stata iniziata dai fan di Lady Gaga e da chiunque sia dotato di un paio di occhi: tutti si sono, infatti, resi conto delle somiglianze tra il nuovo video della Aguilera e qualunque altro video di Lady Gaga. Non solo ma in questo periodo Xtina si sta presentando al pubblico e nei vari servizi fotografici con dei look che sanno terribilmente di già visto…addosso a Lady Gaga ovviamente. Certo Xtina è in giro da più tempo, come la star stessa ama ripetere. Ma è anche vero che in questo periodo presentarsi in un certo modo non può far altro che pensare ad un disperato canto del cigno di una diva che ormai è stata messa in secondo piano da qualcuno di più giovane ed eccentrico. E così ecco che l’ultima battaglia, combattuta ancora una volta solo dalla Aguilera, vede la star di Dirrty parlare di Lady Gaga definendola “una principiante buffa da vedersi” e scusarsi immediatamente dopo con i fan per le sue parole prese “fuori contesto”.
Lady Gaga nuovamente attaccata dalla Aguilera che non ha arma migliore per difendersi dalle accuse di plagio se non dare della novellina alla star che ormai da due anni raccoglie successi in tutto il mondo.
Dietrofront: Val Kilmer non ha più il cancro, in realtà non ce l'ha mai avuto e lo rivela lui stesso da Facebook smentendo l'allarme lanciato da Michael Douglas. L'attore scrive: "Voglio bene a Michael Douglas ma è male informato". L'ultima volta che ho parlato con lui è stato quasi due anni fa, quando gli ho chiesto l'indicazione di uno specialista per la diagnosi di un ottenere una diagnosi per un disturbo alla gola che mi ha impedito di continuare un tour. Ho finito per ricorrere a un team medico della Ucla, e non hanno trovato nessun cancro. Val Kilmer ha però voluto rivolgere parole concilianti su Michael Douglas rivolgendosi a lui come di "un amico affettuoso" che "non voleva dire nulla di male". Michael Douglas aveva dichiarato, nel corso di una intervista al magazine "People", di come Val Kilmer stesse combattendo contro un cancro alla lingua: Il film in cui ci conoscemmo non andò bene come speravo, ma è stato un periodo bellissimo. Val era una persona meravigliosa che adesso sta affrontando quello che ho dovuto affrontare anch’io contro un cancro alla lingua, e le cose per lui non stanno andando troppo bene. È per questo che di recente non si vede molto in giro. Sto pregando per lui.
Smentite le parole di Michael Douglas dallo stesso Val Kilmer: “Avevo chiesto solo l’indicazione di uno specialista, in realtà non ho nulla di male, non ho nessun cancro”.
Alle 13:05 ora italiana di venerdì 15 novembre Luca Parmitano sarà impegnato nella sua prima “passeggiata spaziale” in seno alla missione Beyond, la terza in assoluto, dopo le due del 2013 effettuate durante il programma di Volare. Si tratterà di una delle EVA (Extra Vehicular Activity) più complesse mai tentate, la prima di una serie di quattro o cinque che verrà completata entro le prossime settimane. L'obiettivo principale è la riparazione del rilevatore di particelle AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer – Spettrometro Magnetico Alfa) posizionato all'esterno del laboratorio orbitante; nello specifico, dovrà essere sostituito il sistema di raffreddamento del cosiddetto “cacciatore di materia oscura e antimateria”. L'astronauta italiano, comandante della Stazione Spaziale Internazionale dall'inizio di ottobre, uscirà in compagnia dell'ingegnere di volo della NASA Andrew Morgan, e dovrebbe fluttuare nello spazio per circa 6 ore, in base a quanto stimato dall'Agenzia Spaziale Europea. Il rilevatore di particelle è posizionato al di sopra del traliccio (Truss) S3 della ISS, e ha le dimensioni di una grossa automobile. Per raggiungerlo, AstroLuca e Morgan dovranno essere portati in posizione dal braccio robotico Canadarm 2, che sarà manovrato dall'interno della ISS dalle astronaute della NASA Christina Koch e Jessica Meir, protagoniste lo scorso 18 ottobre della prima, storica passeggiata spaziale tutta al femminile. Come indicato, si tratterà di una delle più complesse EVA mai effettuate, da quando gli astronauti dovettero riparare il celebre Telescopio Spaziale Hubble. La ragione principale risiede nel fatto che, a differenza di Hubble, l'AMS-02 non è progettato per riparazioni e modifiche in orbita. Tuttavia, poiché ha ottenuto dati straordinari dalle 140 miliardi di particelle analizzate, scienziati e ingegneri hanno deciso di prolungarne la vita operativa fino alla dismissione della stazione spaziale (attualmente prevista tra il 2024 e il 2028). Il problema è che non ha maniglie e “appoggi” per gli astronauti come le altre strutture della ISS, dunque Parmitano e Morgan, supportati dal braccio robotico, dovranno fluttuare costantemente mentre agiscono sul rilevatore di particelle. Come indicato, dovranno sostituire il sistema di raffreddamento che si è deteriorato nel corso del tempo, oltre a dover tappare una perdita di liquido refrigerante. Ciò richiederà l'utilizzo di strumenti espressamente progettati per questo intervento, che i due astronauti hanno testato in piscina durante oltre un anno di addestramento. Dovranno tagliare e riconnettere otto tubi del sistema, oltre a scollegare e ripristinare alimentazione, cavi dati e altro ancora. Si tratterà di operazioni estremamente complesse, tenendo presente l'ambiente e l'utilizzo dei guanti pressurizzati.
L’astronauta italiano Luca Parmitano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e il collega Andrew Morgan della NASA oggi saranno impegnati in una complessa passeggiata spaziale, una delle più impegnative mai tentate. I due dovranno riparare il sistema di raffreddamento del rilevatore di particelle AMS-02, non progettato per interventi in orbita. L’uscita dovrebbe durare 6 ore, a partire dalle 13:05; ecco tutto quello che c’è da sapere e come seguirla in diretta.
Il 2020 sarebbe dovuto essere l'anno della principessa Beatrice di York che, a un anno di distanza dal fidanzamento con Edoardo Mapelli Mozzi, aspettava con ansia le nozze, il giorno in cui avrebbe potuto calcata la navata in un meraviglioso abito bianco. Avrebbe dovuto pronunciare il fatidico sì il prossimo 29 maggio a Buckingham Palace, un privilegio che la regina fino ad ora aveva concesso solo a pochissimi Royals, ma a quanto pare dovrà rinunciare al suo più grande sogno. Se fino a qualche mese fa l'unica preoccupazione della principessa era evitare che Meghan Markle le rovinasse il ricevimento come successo alla sorella Eugenie qualche anno fa, ora è arrivato il Coronavirus a stravolgerle piani.
Beatrice di York ha dovuto dire addio al suo può grande sogno, quello di sposare il fidanzato Edoardo Mapelli Mozzi. I due sono stati costretti a rimandare il matrimonio previsto per il 29 maggio a causa dell’emergenza Coronavirus e non conoscono ancora la data in cui potranno pronunciare il fatidico sì.
Oltre al trionfo di alcuni cantanti come Justin Timberlake e al di là dell'esibizione hot di Miley Cyrus che ha fatto il twerk a Robin Thicke, durante gli ultimi VMA c'è stato anche un episodio "a sorpresa": i One Direction erano sul palco e indovinate chi era seduta in prima fila? L'ex di Harry Styles, Taylor Swift: i due sono stati protagonisti indiscussi del gossip internazionale fino a qualche mese fa e si sono lasciati sembra non nel migliori dei modi. Non è un mistero che tra le due popstar i rapporti siano più che freddi dopo la chiacchierata rottura e mentre Styles era sul palco con i suoi compagni, le telecamere hanno pensato bene di inquadrare la ex fidanzatina dell'inglese playboy dei 1D, beccandola sul fatto. Seduta accanto ad un'altra ex celebre, Selena Gomez, Taylor Swift è stata inquadrata dalle telecamere, che l'hanno beccata mentre insultava il suo ex: "Shut the fu*k up", ovvero "Chiudi quella boccaccia". In mondovisione la cantante di "We are never ever getting back together" ha dato prova di non aver del tutto superato la delusione per la fine della storia con Harry Styles. Nessun commento da parte della biondina protagonista dell'insulto, mentre è arrivata la difesa da parte della sua amica Selena, ex di Justin Bieber che meglio di tutti conosce il meccanismo del gossip in una situazione del genere. "Taylor è una persona forte e che non dà peso a quello che le persone dicono", ecco la frase con cui la Gomez si è chiamata fuori dalla faccenda, rifiutandosi di commentare quanto accaduto in diretta tv.
La biondina Taylor Swift è stata inquadrata durante l’esibizione del suo ex fidanzato Harry Styles durante gli ultimi VMA ed è stata beccata mentre lo insultava. Accanto alla diva della musica country c’era la sua amica Selena Gomez.
Classe 1992, la bella Selena Gomez è una delle attrici più promettenti di Hollywood. Amatissima e con l'occhio dei paparazzi puntato su ogni sua mossa, merito della sua chiacchieratissima storia con Justin BiebeR giunta al capolinea, insieme al gruppo di sexy star ha creato "scompiglio" alla prima del film Spring Breakers a Parigi. Con le sue amiche e colleghe di set Vanessa Hudgens, Rachel Korine e Ashley Benson, Selena è giunta nella città più romantica del mondo, rigorosamente senza accompagnatore, mandando in estasi i fotografi. Il film racconta delle bravate di quattro bad girls viziate e costantemente alla ricerca di soldi facili: rapineranno un fast food e finiranno in cella. E' qui che conosceranno lo spacciatore Alien, interpretato da James Franco, che con una frase rivolta a Bieber finì nell'occhio del gossip non molto tempo fa.
Alla prima parigina di “Spring Breakers” le protagoniste Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Rachel Korine e Ashley Benson hanno sfilato sul red carpet salutando i migliaia di fan intervenuti. In Italia le giovani star del film diretto da Harmony Korine arriveranno il 22 febbraio prossimo a Roma e c’è da scommettere che la loro presenza non passerà inosservata.
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Dopo il successo all’Eurofestival e ai WMA 2011, l’artista urbinate darà inizio, il 4 giugno, alla tournée estiva nella Penisola.
I Millenials sono i "figli di" e i giovanissimi che hanno raggiunto il successo internazionale attraverso i social e sono ormai considerati delle vere e proprie celebrità. Rafferty Law, Presley Gerber, Lucky Blue Smith, Cameron Dallas, Sophia e Sistine Stallone, Sofia Ritchie, sono solo alcuni dei modelli ventenni che hanno letteralmente conquistato il mondo della moda, tanto da arrivare sulle passerelle Dolce&Gabbana durante l'ultima Milano Fashion Week. E' proprio la Maison italiana che li ha scelti per la nuova campagna pubblicitaria della collezione Primavera/Estate 2017. I Millenials erano già stati avvistati qualche mese fa tra le strade di Capri per lo shooting fotografico realizzato da Franco Pagetti ma solo oggi sono stati rivelati i primi scatti ufficiali. La campagna, naturalmente, non poteva che prendere il nome di "DG Millenials". Tra i vicoli, i Faragnoni, le meravigliose terrazze e la celebre piazzetta, i "figli di" sono stati trasformati in veri e propri top model. Zendaya, Sonia Ben Ammar, Thylane Blondeau, Cameron Dallas, , Luka Sabbat, Rafferty Law, Gabriel Kane appaiono bellissimi e sorridenti con indosso gli originali capi d'abbigliamento Dolce&Gabbana, caratterizzati da stampe che riproducono le specialità culinarie partenopee, come pasta, pomodori, spaghetti, pizza o, ancora, la Madonna, che fa riferimento alla profonda spiritualità del popolo partenopeo.
Si chiama “DG Millenials” ed è la nuova campagna pubblicitaria realizzata da Dolce&Gabbana tra le stradine dell’isola di Capri. Protagonisti degli scatti sono i “figli di”, i giovanissimi modelli che stanno spopolando nel fashion system grazie al loro cognome “famoso”. Rafferty Law, Presley Gerber, Brandon Thomas Lee: anche se alcuni di loro non hanno raggiunto neppure la maggiore età, sembrano essere già dei professionisti.
Continua a soffiare il vento di rivolta nel mondo arabo. E in queste ore una leggera brezza è arrivata anche in Arabia Saudita: per l'11 marzo, infatti, un gruppo di attivisti ha convocato la "Giornata della rabbia" allo scopo di chiedere un governo eletto dal popolo e la scarcerazione dei detenuti politici. La rete, come nelle rivolte degli altri paese nordafricani, è il posto in cui ci si confronta e in cui si decidono luoghi e modalità della protesta. Domenica scorsa, come riporta La Repubblica, un centinaio di intellettuali ha lanciato un appello affinché nel paese vengano varate le dovute riforme politiche, economiche e sociale. In particolare vengono chieste una monarchia costituzionale, una costituzione e la separazione dei poteri. I violenti scontri già visti in Egitto (cui sono seguite le dimissioni di Mubarak) e guerra civile che in Libia vede contrapposti i ribelli a Mu'ammar Gheddafi hanno senza dubbio fatto riflettere il re saudita Abdullah, il quale, fiutata la brutta aria che tira, pare voglia fare un passo verso il popolo. Come? Concedendo alle donne il diritto di voto. La condizione della donna in Arabia Saudita può facilmente essere riassunta nel proverbio arabo "Una ragazza non possiede altro che il suo velo e la sua tomba". Sono molte infatti le discriminazioni che le donne arabe subiscono quotidianamente: non possono percorrere le strade pubbliche a bordo di una bicicletta, non possono guidare automobili, non possono lavorare nel settore petrolifero, non possono fare shopping se non accompagnate da un membro della famiglia. Ma la lista dei divieti per il gentil sesso è ben più lunga.
Per placare le prime avvisaglie di rivolta, il sovrano saudita Abdullah è pronto a concedere il diritto di voto alle donne. Intanto si mobilitano il popolo della rete e gli intellettuali.
È stato avviato il procedimento per la revoca dell'incarico ad Elisabetta Palmieri, direttrice della Casa Circondariale "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Il provvedimento del Direttore generale del personale del Dap è stato formalizzato ieri, 27 luglio, in queste ore il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria sta valutando la scelta del dirigente che sostituirà la Palmieri fino alla nomina del nuovo direttore. Il carcere sammaritano è finito nella bufera per l'inchiesta sulle violenze avvenute nell'aprile 2020: dopo una protesta dei detenuti, col pretesto di "perquisizioni straordinarie", ci furono ritorsioni e pestaggi nei confronti di decine di reclusi del reparto Nilo. La scelta di cambiare il direttore non riguarda però quella vicenda, per la quale la Palmieri, in quel periodo assente per motivi di salute, non risulta nemmeno tra gli indagati. Il motivo è molto più recente e risale allo scorso 23 luglio, quando nel carcere del Casertano ci fu la visita della senatrice del Movimento 5 Stelle Cinzia Leone. In quella circostanza è stato infatti appurato che la dirigente aveva consentito al proprio compagno, estraneo all'amministrazione, di presenziare alla visita, a cui aveva preso parte anche Emanuela Belcuore, garante dei detenuti della provincia di Caserta, e di accompagnarla negli incontri dei detenuti; l'uomo risulta autorizzato a frequentare esclusivamente il laboratorio di pasticceria del carcere, che opera nella sola giornata di martedì, per finalità rieducative, ma non risulta essere stato autorizzato a partecipare ad altri incontri o iniziative. "Una vicenda incredibile, in quello che dovrebbe essere il carcere più attenzionato d'Italia dopo il violento e immotivato pestaggio a danno dei detenuti avvenuto nell'aprile del 2020 e scoperto solo recentemente – ha detto con una nota la senatrice Leone – mi auguro che sia il primo concreto passo per il ripristino pieno della legalità". Sulla questione la garante Belcuore ha scritto al provveditore reggente delle carceri campane, Carmelo Cantone (subentrato per via dell'interdizione di Antonio Fullone, indagato nell'inchiesta sulle violenze).
Il Dap ha disposto la revoca dell’incarico per Elisabetta Palmieri, direttrice del carcere “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere. La funzionaria (non indagata nell’inchiesta sulle violenze dell’aprile 2020) è accusata di avere fatto entrare il proprio compagno nella struttura senza autorizzazione e di averlo fatto presenziare alla visita della senatrice Cinzia Leone il 23 luglio scorso.
Quando il condominio I poteri e i diritti dei proprietari possono essere distinti tra poteri e diritti esercitabili tramite l'assemblea (autorizzazione e/o ratifica) della lite e diritti e poteri propri del singolo proprietario, cioè esercitabili autonomamente (es. citazione per tutelare i beni del condominio). I diritti esercitabili tramite l'assemblea sono quelli relativi al controllo della lite (autorizzazione ad iniziare la lite o a costituirsi in giudizio), in assenza di questo controllo preventivo si impedisce all'assemblea di poter gestire la lite (basta pensare anche solo alla possibilità di trovare una soluzione non giudiziaria, come una transazione). Il controllo dell'assemblea diventa ancora più importante se si considera che l'art. 70 disp. att. c.c. prevede espressamente che in mediazione l'amministratore può partecipare solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'assemblea. Quanto, invece, all'individuazione dei diritti esercitabili direttamente dal singolo proprietario, (svincolati ed indipendenti dall'assemblea), occorre prima chiedersi se il singolo proprietario ha dei diritti propri in relazione alle liti. La risposta alla domanda dipende dalla natura giuridica del condominio, infatti si potrebbe sostenere che il condominio, in quanto ente, assorbe in se stesso, tutti i diritti e i poteri relativamente alla lite, privando il singolo partecipante al condominio di ogni facoltà in merito alla gestione del contenzioso, lasciando al proprietario solo il diritto di dissociarsi dalla lite ex art. 1132 c.c. In realtà, in primo luogo, proprio il diritto di dissociarsi dalla lite ex art. 1132 c.c. non si concilia con la ricostruzione che vede il condominio come l'ente che assorbe ogni diritto e potere di gestione della lite, ed, in secondo luogo, la natura giuridica del condominio (come un ente di gestione sfornito di personalità distinta da quella dei suoi partecipanti) conferma che il condominio non è l'unico soggetto ad avere poteri e diritti relativamente alla gestione del contenzioso. Infatti, nel condominio (visto come un ente di gestione sfornito di personalità distinta da quella dei suoi partecipanti) la presenza dell'organo rappresentativo unitario (amministratore) non priva i singoli condomini del potere di agire a difesa di diritti connessi alla detta partecipazione, ne', quindi, del potere di intervenire nel giudizio per il quale tale difesa sia stata legittimamente assunta dall'amministratore e di avvalersi dei mezzi d'impugnazione per evitare gli effetti sfavorevoli della sentenza pronunziata nei confronti dell'amministratore stesso che non l'abbia impugnata. Quindi, il singolo proprietario può assumere la "difesa" del condominio sia quando il condominio è rimasto inerte (ad esempio ha deliberato di non costituirsi in giudizio o di non impugnare la sentenza), sia quando ha assunto la direzione della lite costituendosi in giudizio (intervenendo nel giudizio).
La Cassazione del 6.8.2015 n. 16562 ha stabilito che nel Condominio, l’esistenza di un organo rappresentativo unitario, non priva i singoli condomini del potere di agire a difesa di diritti connessi alla detta partecipazione, né del potere di intervenire nel giudizio per il quale la difesa sia stata legittimamente assunta dall’amministratore e di avvalersi dei mezzi d’impugnazione per evitare gli effetti sfavorevoli della sentenza pronunziata nei confronti del condominio.
La rete porta con sé un pezzo di storia musicale italiana. Il mensile Musica e Dischi, a partire da marzo del nuovo anno, non sarà più edito nel formato cartaceo ma solo in quello digitale. Lo ha annunciato, nei giorni scorsi, il direttore ed editore Mario De Luigi, al Meeting degli Indipendenti di Faenza. La rivista sarà disponibile in abbonamento, acquistando l’intero pacchetto composto dalla directory Chi & Dove – che resterà anche in edicola –, il settimanale digitale M&D on-line e i contenuti del sito web musicaedischi.it. Il cambiamento riguarderà la forma ma non il contenuto della “Billboard made in Italy”, che darà come sempre spazio all’approfondimento musicale – classifiche, nuove uscite, recensioni. In ogni caso, non si può non guardare con nostalgia a questo pezzo della cultura italiana, che, pur non scomparendo, affronta una mutazione “epocale”. È il 1945 quando la storica rivista fa la sua prima apparizione, nata dalle mani del giornalista Aldo Mario De Luigi, che la intitola semplicemente Musica. Il primo numero – quattro pagine in bianco e nero – circola quando l’unico supporto musicale esistente è il 78 giri. Da allora, Musica e Dischi testimonia mode e stili, prima ad uso esclusivo degli addetti ai lavori, poi, dall’83, aperta a tutti, con l’ingresso in edicola. Fino al nuovo cambio di direzione.
La storica rivista italiana abbandona il formato cartaceo: da marzo sarà disponibile solo on-line e in abbonamento.
Circa duemilacinquecento esemplari abbattuti negli ultimi dodici mesi, tredici i sequestri principali di zanne per una quantità di avorio che si aggira intorno alle 23 tonnellate: è questo il bilancio di sangue drammatico riguardante lo stato della caccia all'elefante africano, pratica ancora diffusissima sebbene la legge l'abbia vietata a partire dal 1989. A pesare maggiormente è l'incremento della domanda di avorio verificatasi a partire dal 2007 , fenomeno che ha fatto toccare al 2011 il record per le uccisioni dei pachidermi degli ultimi 23 anni. L'espansione della Cina sui mercati internazionali ma anche direttamente sul territorio africano è attualmente la più grave minaccia per questa magnifica specie, da sempre minacciata dalle bramosie umane a causa delle sue splendide zanne: è verso l'estremo oriente, infatti, che si indirizza maggiormente il traffico di avorio. Partendo da Sud Africa, Namibia, Botswana e Zimbawe, stati in cui l'elefante è seriamente minacciato dal rischio dell'estinzione, la materia prima prende per lo più la strada della Cina e della Thailandia, ricorrendo alla Malesia come scalo nella maggior parte dei casi. La denuncia e i dati provengono dall'organizzazione con sede in Gran Bretagna che da anni si occupa della sorveglianza dei traffici illegali che coinvolgono specie protette, Traffic, che ricorda come l'ultimo sequestro avvenuto risalga al 21 dicembre e abbia portato alla scoperta di 727 pezzi di avorio custoditi in un container nel porto di Mombasa, in Kenya, destinati all'Asia.
Si chiude con un bilancio di sangue il 2011 per i pachidermi africani: l’anno peggiore da quando, nel 1989, la caccia agli elefanti venne messa fuori legge. Dietro, come sempre, la richiesta di avorio.
Piccolo incidente per Vasco Rossi. Il rocker di Zocca ha annunciato sui suoi profili social di essersi lussato una spalla. L'incidente sarebbe avvenuto mentre il cantante era intento a girare in bicicletta, ma una caduta improvvisa gli ha procurato questo bel fastidio. "Niente di grave per fortuna" scrive Vasco che aggiunge: "un male boia però". Non poteva esserci annuncio più goliardico di questo, con tanto di sorriso stampato sul volto, immancabile cappellino e il tipico segno dei rocker nella sinistra. Così Vasco Rossi comunica ai suoi fan che, purtroppo, nei prossimi giorni non potrà soffermarsi a fare foto o firmare autografi proprio perché impossibilitato dal tutore. "Mi sono lussato una spalla cadendo dalla bicicletta" ha raccontato il rocker che non rinnega la sua innata capacità di stare sempre in movimento, perennemente attivo e con la voglia di non fermarsi mai. Presumibilmente, quindi, il cantante dovrò stare a riposo per qualche tempo e dovrà portare un tutore per alcuni giorni, finché il problema non sarà rientrato e con la dovuta accortezza potrà riprendere gradualmente le attività di tutti i giorni.
Il rocker di Zocca ha annunciato sui suoi profili social di essersi lussato una spalla cadendo dalla bicicletta, a testimonianza dell’accaduto una foto che lo ritrae con il braccio avvolto da un tutore che, presumibilmente, dovrà portare per qualche tempo. Il cantautore, però, tranquillizza immediatamente i suoi fan, sostenendo che non si nulla di grave.
Michelle Hunziker non è solo una delle conduttrici più amate e seguite nel nostro paese, da oggi è diventata anche imprenditrice. E' mamma di 3 figlie e, come tutte le donne che hanno avuto dei figli, si è ritrovata a prendersi cura di bimbi neonati, capendo che non è così semplice come si potrebbe pensare. E' proprio per andare incontro alle madri come lei che ha deciso di lanciare una linea di prodotti per il benessere dei più piccoli. Si chiama Goovi, è nata dalla collaborazione con l'azienda Artsana e si propone di prendersi cura della salute dei più figli fin dai primi anni della loro vita.
Si chiama Goovi ed è la linea di prodotti per bambini ideata da Michelle Hunziker in collaborazione con l’azienda comasca Artsana. Così facendo, la presentatrice ha raggiunto l’ennesimo traguardo della sua carriera, dandosi all’imprenditoria.
Si scaldano i motori per la prima puntata di Sanremo 2013 che andrà in onda questa sera. Nelle ultime ore circolano notizie e rumors riguardo gli abiti di ospiti e concorrenti e i nomi della moda che vestiranno le bellezze del festival. Una cosa è certa, domani, mercoledì 13 Febbraio 2013, la meravigliosa Bar Refaeli sarà ospite della seconda serata del 63° Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Per l'occasione la top model israeliana indosserà quattro outfit creati appositamente per lei dalla maison Roberto Cavalli.
Ospite della seconda serata di Sanremo 2013 sarà la splendia Bar Refaeli. La modella israelina indosserà per l’occasione abiti disegnati appositamente per lei da Roberto Cavalli. Ecco i bozzetti dei modelli creati dalla maison.
E se la storia d'amore tra Piersilvio Berlusconi e Siliva Toffanin fosse stata tutta scena? Una trama degna dal Truman Show, si direbbe di colpo. A gettare il sasso nello stagno è la terribile Selvaggia Lucarelli, in un periodo di forma straordinario, ormai inarrestabile tra critiche, litigi e querelle, dai numerosi haters sui suoi profili social fino alla lite furibonda con Asia Argento, per Morgan, ad arrivare alle recenti offese di Christian Vieri nei suoi confronti. Selvaggia, dal salottino del gossip di Celebrity Now, ha esposto la sua teoria attraverso una serie di indizi.
Stando a quanto affermato da Celebrity Now, questa foto dimostrerebbe che i servizi fotografici della coppia sarebbero realizzati ad arte, negli studi fotografici, grazie all’ausilio di un croma key.
Tramite un post sulla sua pagina Facebook, Gigi D'Alessio ha annunciato il lancio del nuovo singolo: "Lo avete scelto proprio voi sui social qualche giorno fa e come promesso da oggi in radio il nuovo singolo da #24febbraio1967: Benvenuto amore!". Il brano ‘Benvenuto amore‘ ha delle sonorità squisitamente estive. I fan dell'artista partenopeo lo hanno accolto con grande entusiasmo, eleggendolo istantaneamente a colonna sonora dell'estate che sta per cominciare. Questo singolo è il terzo estratto dall'ultimo album di Gigi D'Alessio. È stato scritto dallo stesso cantante e arrangiato da Fabrizio Ferraguzzo ed Enrico Brun. Sai perché? Non credevo sai perché? Stanco di aspettare, mi lasciavo andare. Sai perché, non volevo sai perché, Tu non puoi capire, brucia da morire. Oggi io, sono pronto e sono io. Do al passato un vero addio.
Gigi D’Alessio ha annunciato il lancio del nuovo singolo. La canzone prescelta è ‘Benvenuto amore’, terzo estratto dall’album 24.02.1967.
Si sta svolgendo la 74esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e, come al solito, il red carpet si è trasformato in una passerella grazie alle star provenienti da ogni parte del mondo che hanno preso parte alle première dei film. Anche se quest'anno non c'è la tradizionale madrina, sostituita dal padrino Alessandro Borghi, non sono mancate le bellezze mozzafiato come Isabeli Fontana e Isabel Goulart. Ieri è toccato a tre donne splendide del mondo della moda, che hanno scelto tutte degli abiti in satin, fasciando le loro curve mozzafiato: sono Tina Kunakey, Stella Maxwell e l'italianissima Marica Pellegrinelli. E' la seconda volta che Tina Kunakey fa la sua apparizione sul red carpet di Venezia e, se qualche giorno fa aveva scelto un look da "nonna" con acconciatura ottocentesca e abito ricoperto di piume, ieri sera per la première di "Mother!" ha preferito qualcosa di molto più sexy. La modella che ha stregato Vincent Cassel ha infatti indossato un vestito da sera in satin di TWINSET con una gonna lunga fino alla caviglia, svasata sulla parte finale, e una maxi scollatura che ha rivelato il décolleté prorompente e l'assenza del reggiseno. Ha poi arricchito l'outfit con dei décolleté neri dal tacco alto, anelli e bracciali argentati, tutti firmati Tiffany&Co. La Kunakey ha preferito tenere il capelli ricci sciolti, così da aggiungere un tocco "esplosivo" al suo stile. E' così bella che in pochi riuscirebbero a resisterle. Stella Maxwell ha preso parte alla prima di "Mother!", tenutasi ieri a Venezia, ed è stata capace di incantare tutti con la sua bellezza. La modella di Victoria's Secret si è presentata sul red carpet con un meraviglioso abito rosa in satin firmato TWINSET, caratterizzato da una scollatura monospalla e da una gonna lunga con lo strascico e lo spacco vertiginoso che ha rivelato le gambe perfette. Essendo aderentissimo, il vestito ha lasciato poco spazio all'immaginazione, fasciando la silhouette impeccabile della top. Per completare il tutto ha scelto dei sandali neri con il tacco alto di Salvatore Ferragamo, abbinandoli al collarino prezioso dello stesso colore. Ha poi tenuto i capelli sciolti e leggermente ondulati e ha puntato tutto su un make-up dai colori naturali. La modella, diventata nota al pubblico nel 2016 dopo aver comunicato di essere la fidanzata di Kristen Stewart, è in assoluto una delle donne più belle che ieri hanno calcato il tappeto rosso di Venezia.
Ieri sera a Venezia si è tenuta la prima del film “Mother!” e tra le star che hanno calcato il red carpet c’erano anche Tina Kunakey, Stella Maxwell e Marica Pellegrinelli. Le tre modelle si sono presentate in versione dive con degli abiti in satin, incantando tutti con la loro bellezza.
Non si placano le polemiche per la scelta del cast del film "50 sfumature di grigio", a tal punto che la petizione online aperta dai fan dell'attesissima trasposizione cinematografica della trilogia erotica di E.L. James ha raggiunto quasi le centomila adesioni. Purtroppo la scelta della coppia formata da Dakota Johnson (Anastasia Steele) e Jamie Dornan (Christian Grey) non ha convinto i fan, che da mesi ormai si stanno battendo per tentare di promuovere quella composta da Matt Bomer e Alexis Bledel. Sebbene la scrittrice pare avrebbe preferito addirittura Robert Pattinson, i fan sono convinti invece che negli occhi glaciali di Bomer e nel sorriso smaliziato della Bledel si nascondano i veri Christian e Anastasia.
I fan del film “50 sfumature di grigio” non si sono placati e hanno continuato ad alimentare nei mesi la petizione online a favore della coppia formata da Matt Bomer e Alexis Bledel, ritenuta più idonea rispetto a quella composta da Dakota Johnson (Anastasia Steele) e Jamie Dornan (Christian Grey).
Cristian Gallella è ufficialmente ammesso all'Isola dei Famosi 2016. Non è un naufrago a tutti gli effetti, essendo rientrato in una categoria a parte, una delle novità di questa edizione. È un membro del team ‘Gli Zatterati', insieme al re delle diete Gianluca Mech e contro di lui dovrà vedersela nel corso di questa settimana. Affronteranno prove dure a bordo di una zattera e solo uno di loro potrà conquistare un posto sull'Isola. Il mistero della sua partecipazione è stato magicamente risolto, a poche ore di distanza da uno dei suoi ultimi annunci sui social network, nel quale ha cercato di depistare pubblico e fan sull'ipotesi che fosse davvero in viaggio verso Cayo Paloma. Una temporanea ‘montatura' mediatica per sollevare le aspettative e la curiosità dei telespettatori, convinti che Cristian Gallella avrebbe partecipato all'Isola dei Famosi e non avendolo trovato tra i nomi del cast ai nastri di partenza. D'altronde l'annuncio della sua partenza era stato dato a Uomini e Donne proprio dall'ex tronista, sollecitato da Maria De Filippi, che si preoccupò di rassicurare anche Tara Gabrieletto, sua scelta al tempo del trono e attuale fidanzata. Per questo motivo il pubblico non era riuscito a spiegarsi come all'improvviso il suo nome fosse assente e la sua presenza messa in dubbio.
Cristian Gallella è un naufrago dell’Isola dei Famosi 2016, ma la sua prova sarà ancora più dura: dovrà contendersi il posto con il re delle diete, Gianluca Mech, a bordo di una zattera e dimostrare di essere particolarmente immune alle avversità climatiche e alle privazioni di cibo.
Tutte noi abbiamo il nostro reggiseno preferito, quello che ci regala forme perfette e che vorremmo indossare in ogni occasione senza tradirlo mai ma, sapete prendervene cura? Con le giuste attenzioni e alcuni trucchi, durerà più a lungo di quanto immaginate: basterà seguire dei semplici consigli per evitare che elastici, ganci e spalline si rovinino in fretta. Scopriamo allora come far durare un reggiseno a lungo e gli errori da evitare! Vediamo ora quali sono i preziosi consigli da seguire per donare lunga vita al nostro indumento intimo del cuore, quello che aiuta il nostro seno ad essere più alto, sodo e, nel caso dei push up, anche più grande. La prima cosa da fare per prenderci cura del nostro reggiseno preferito è quella di curare la fase del lavaggio. Ecco come. Passiamo ora alla fase successiva al lavaggio, anche questa da non sottovalutare per donare lunga vita ai reggiseni.
Come far durare a lungo un reggiseno? Ci sono una serie di trucchi e accorgimenti per regalare lunga vita al nostro reggiseno del cuore. Scopriamoli insieme!
L'oroscopo di giovedì 29 aprile ci accoglie con tante energie di cambiamento, di rivoluzione e di rottura. Il Sole si trova nel segno del Toro ma sempre più vicino a Urano. Queste congiunzioni, come anche quelle che consideriamo per l'oroscopo personalizzato, sono più forti appena prima di realizzarsi che non quando sono perfette a livello di gradi. Inoltre, non dimentichiamocelo, il Sole congiunto a Urano si quadra a Saturno, ancora più idea di rottura nei confronti delle strutture tradizionali Nell'oroscopo di oggi la Luna si trova nel segno del Sagittario che è un segno zodiacale di fuoco quindi molto attivo e deciso ma con un enorme senso civico e sociale. E' opposto ai Gemelli che sono, al contrario, un segno dove l'individualismo è molto forte. Questi cambiamenti non sono del singolo ma del gruppo! Fogli alla mano, ti informo che ci sono una marea di studi che affermano che dormire in maniera discontinua fa malissimo alla salute e alla produttività. È quindi inutile che mi dici che hai tante cose da fare e che non hai tempo per riposare! Evita di sobbarcarti di lavoro (anche se Giove e Saturno ti rendono entusiasta) e concilia in qualche modo con Marte quadrato… devi conviverci ancora per un po’! Amore: devi ripassare un po’ il manuale del perfetto adulatore. Lavoro: tentenni troppo di fronte a delle domande dirette… è solo questione di riflessi! Salute: un po’ troppo stanco per la sessione extra di cardio… vero? Il consiglio del giorno: lascia perdere, almeno per oggi, la lista immensa di cose che hai da fare! Prendere fiato è importante tanto quanto produrre! Voto 6 + Torni a parlare senza paura che qualcuno possa dirti nulla. Finalmente, con una Luna non più opposizione, nemmeno la censura di Twitch può farti qualcosa (anche se, sembra, che sia riuscita a tappare la bocca perfino a Fedez per qualche giorno!). Sei più sicuro, più determinato, più chiacchierone… più tutto! Dovresti comunque, come sempre, non esagerare troppo! Quel Giove là è pronto a farti pestare i piedi alla persona sbagliata! Amore: fascino talmente ingombrante… che esce persino dal décolleté! Lavoro: recuperi vigore anche nel tono delle mail (mai state così di fuoco!). Salute: ottimo slancio! Sarà tutto merito di Marte o dei tuoi ultimi successi nell’allenamento home made? Il consiglio del giorno: ringrana a tutta birra e recupera questi ultimi giorni un po’ sotto tono! Come sai, io sono sempre per la caloria libera! Magari un dolcetto fuori pasto aiuta anche l’umore! Voto 8 – Come la Arcuri, che non ascolta ragioni e non vuole assolutamente entrare in alcun reality, anche voi oggi non avete intenzione di scendere a compromessi! Con quella Luna storta (anzi stortissima!) è molto probabile che finiate a litigare con chiunque senza nemmeno accorgervene! Piccoli problemini sulla vostra tabella di marcia potrebbe fungere da ciliegina sulla torta e farvi esplodere come una bomba a orologeria…! Ventilate e respirate a fondo (col diaframma)! Amore: incomprensioni varie previste per tutta la giornata! Lavoro: non riuscite nemmeno a comunicare con Alexa… figurarsi coi colleghi! Salute: nervosissimi!Il consiglio del giorno: fissate a mente un mantra che vi aiuti a concentrarvi, soprattutto in ufficio! Magari potreste ripetervi “amo il mio lavoro” come la Blunt nel Diavolo Veste Prada! Dicono che funzioni… Voto 6 – Grandi soddisfazioni, come se avessi partecipato anche tu alla notte degli Oscar e ne fossi uscito con un carrello carico di statuette! Grazie a Marte, ogni possibile ostacolo viene superato con la leggiadria di una farfalla e con la forza di un’ape! Così, fra la citazione di un pugile e un’altra, affronti la giornata in modo energico… senza dimenticare che Venere, dalla tua, ti fa apparire sexy anche quando sei super preso dalle tue cose! Amore: al top! Soprattutto in camera da letto! Lavoro: geniale! Trovi il modo di concludere, in una botta sola, più pratiche aperte! Ma come fai!? Salute: e tutti quei muscoletti sexy!? Li hai allenati in gran segreto!? Il consiglio del giorno: opta per un look aggressivo. Make up deciso e un tacco sopra la media… mostra a tutti che la vita non è altro che una passerella e tu ne sei la regina! Voto 8 e mezzo Non è che tu stia facendo delle scelte proprio smart, caro Leone. Mi ricordi l'agenzia di servizi segreti inglesi che si è aperta l'account Instagram di fronte agli occhi di tutti senza pensare, probabilmente, a tutti i possibili attacchi di hacker! Con quel Mercurio opposto è facile che tu finisca per fare grossolani errori di valutazione… ricorda che puoi sempre prenderti qualche minuto in più per pensare prima di pentirti amaramente… Amore: il tuo posto nella scala di gradimento potrebbe essere sceso di qualche gradino…Lavoro: completamente stralunato… ti chiedi persino perché sei seduto alla scrivania! Salute: spingi al massimo negli allenamenti a casa… anche se un po’ di ciccia sporge dalla maglietta! Il consiglio del giorno: adotta nuove abitudini senza fretta! Non forzarti a stravolgere la tua vita in troppo poco tempo! Voto 5 Confusa e stralunata per colpa, appunto, della Luna quadrata. Ti trovi spaesata nel tuo stesso ufficio come il lupo che si è aggirato per qualche ora per le strade di Ancona… mentre l’animale cercava probabilmente del cibo, tu stavi sicuramente cercando la tua voglia di metterti al lavoro! Non temere troppo per il tuo rendimento: Mercurio è comunque vigile e, dopo un buon caffè, tornerai ad essere più efficiente di prima! Amore: questa sera ti attende sicuramente qualche coccola! Lavoro: bacchetti nervosa col dito sui fogli di bilancio con fare saccente per mostrare a tutti che “avevi ragione tu, come sempre”. Salute: allenamento?! Perché, tornare a casa con le buste della spesa piene non è già abbastanza?! Il consiglio del giorno: riconsidera l’idea di meditare profondamente per qualche minuto prima di uscire di casa: ti darà grande soddisfazione e più serenità! Voto 7 –
Nell’oroscopo giovedì 29 aprile 2021 la Luna si trova nel segno del Sagittario che è noto per il suo senso civico e per la sua capacità di mettere in atto i cambiamenti. Il Sole poi, nel segno del Toro, è congiunto a Urano, pianeta dei cambiamenti, ma anche quadrato a Saturno. Di nuovo le tradizioni sembrano essere messe in discussione. Ecco le previsioni astrali segno per segno.
Il gossip tra Italo Bocchino e Mara Carfagna sembrava finito con le scuse in diretta tv alla moglie Gabriella Buontempo del deputato del partito politico Futuro e Libertà. Dopo alcune settimane come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia, che per il settimanale Panorama è fonte sicura, che la moglie di Bocchino starebbe seriamente pensando di chiedere il divorzio. Il tradimento con il ministro per le pari opportunità non è stato mai digerito dalla Buontempo, Gabriella su Vanity Fair ha sfogato tutta la sua rabbia confessando di sapere che da tempo il marito aveva un'amante. Inoltre la cosa che più rode e che proprio non riesce a mandare giù la Buontempo, è proprio il fatto che l'amante sia la Carfagna: "Un po’ di delusione c’è stata. Anche per la scelta della persona. In politica, la Carfagna è sempre stata telecomandata da mio marito: segue tutto quello che lui dice. Se non era per Italo, mica li prendeva tutti quei voti in Campania". La Carfagna sul tradimento con Bocchino ha parlato in un video messaggio postato sul suo blog, l'onorevole ha definito le voci del gossip semplici chiacchiere al vento. Lo scoop di Panorama è di quelli davvero forti, la rivista spiega anche che a breve il deputato e la moglie: "Si vedranno dall'avvocato tra qualche giorno". Dopo l'incontro riusciremo ad avere ulteriori informazioni su questo intrigante caso di gossip politico.
Gabriella Buontempo ha chiesto il divorzio da Italo Bocchino dopo il tradimento del deputato con Mara Carfagna.
Che i cani e soprattutto i gatti possano essere infettati dal coronavirus SARS-CoV-2 è cosa nota praticamente sin dall'inizio della pandemia di COVID-19, quando iniziarono a emergere i primi casi di animali domestici positivi. Tutti gli esemplari coinvolti vivevano in famiglie con almeno un padrone contagiato. Un nuovo studio italiano basato su test sierologici – che vanno a “caccia” di anticorpi contro il coronavirus – ha determinato che i pazienti Covid hanno buone probabilità di trasmettere il patogeno pandemico al proprio amico a quattro zampe. Sono infatti risultati positivi il 20 percento dei gatti e il 3,2 percento dei cani che avevano un proprietario positivo al tampone molecolare. A determinare che gli animali domestici hanno un rischio significativo di essere contagiati dai padroni è stato un team di ricerca multidisciplinare guidato da scienziati dell'Università di Torino, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Università di Napoli, dell'AUSL Valle d'Aosta, dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università degli Studi di Bari, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna e di altri centri di ricerca e laboratori sparsi per lo Stivale. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Barbara Colitti dell'ateneo piemontese, hanno voluto indagare sul rischio di trasmissione da uomo ad animale durante la prima, catastrofica ondata della pandemia nel nostro Paese, anche alla luce del fatto che nelle case degli italiani si trovano oltre 32 animali da compagnia. In tutto la professoressa Colitti e i colleghi hanno sottoposto a test sierologici i campioni di sangue di 198 animali domestici, dei quali 130 cani e 68 gatti di famiglie in rappresentanza del Nord, del Centro e del Sud. Nel complesso, 93 cani e 54 gatti vivevano in case in cui almeno un residente era risultato positivo al tampone oro-rinofaringeo. I ricercatori hanno anche analizzato 100 campioni di sangue prelevati prima della pandemia da 65 cani e 35 gatti, utilizzati come gruppo di controllo. Incrociando tutti i dati è emerso che il 16,2 percento dei gatti e il 2,3 percento dei cani aveva sviluppato anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus SARS-CoV-2 tra marzo e giugno del 2020. La sieroprevalenza è risultata essere più elevata tra gli animali (20 percento dei gatti e 3,2 percento dei cani) che vivevano a stretto contatto con proprietari positivi al SARS-CoV-2.
Grazie a test sierologici condotti su campioni di sangue prelevati da 198 animali domestici in Italia durante la prima ondata della pandemia di COVID-19, un team di ricerca guidato da scienziati dell’Università di Torino ha dimostrato che i pazienti Covid hanno una buona probabilità di trasmettere il coronavirus SARS-CoV-2 ai propri amici a quattro zampe, soprattutto ai gatti.
Esce questo weekend nei cinema italiani Sotto il Celio azzurro, film documentario coprodotto tra Italia e Francia, e diretto da Edoardo Winspeare. Il doc tratta dell'asilo “Celio Azzurro”, situato all'interno di un parco romano, nel quale trovano possibilità di rifugio bambini provenienti da famiglie povere e/o immigrate. I soldi scarseggiano, le istituzioni snobbano la struttura, il rischio chiusura è sempre dietro l'angolo, ma la passione di chi ci lavora permette comunque di andare avanti, pur tra mille difficoltà. L'asilo accoglie i bambini, e li aiuta nel complesso processo di ambientamento e integrazione in una società che spesso non conoscono, o che li respinge, pur non dimenticando le proprie origini. Un'educazione che avviene passo passo, poco alla volta, con tanto amore e tanta pazienza. Il lavoro di Winspeare è preciso e interessante, mostra la vita quotidiana all'interno della struttura, racconta a ritroso la vita di alcuni ospiti del luogo, e mostra come spesso, una volta adulti, gli ex bambini tornino a visitare Celio Azzurro, per mostrare la loro gratitudine per l'ottima esperienza formativa vissuta in quel posto. Nato in Austria ed emigrato in Salento, Winspeare è un autore che ha già saputo farsi apprezzare da pubblico e critica, per le sue direzioni di Sangue Vivo (2002) e di Il miracolo (2003), per poi tornare alla regia nel 2008 con Galantuomini, film che vedeva nel cast attori del calibro di Donatella Finocchiaro e Fabrizio Gifuni. Questo suo nuovo lavoro, si può apparentare con il bellissimo Entre les Murs di Laurent Cantet (Palma d'Oro al Festival di Cannes, la cui edizione 2010 sta per aprirsi con Robin Hood, e vedrà l'Italia in concorso con Daniele Luchetti, il quale ha anche proposto un'idea contro lo streaming per la distribuzione dei film).
Esce nelle sale un film-documentario incentrato su un asilo romano nel quale vengono accolti ed educati bambini poveri e/o immigrati.
La collezione uomo Autunno/Inverno 2014-15 di Diesel Black Gold, presentata al Pitti con una sfilata, segna il debutto del nuovo Creative Director Andreas Mebostad. Il designer per la collection invernale si è ispirato all’attitude di un uomo irriverente, di un uomo che ogni giorno esprime con gli abiti che indossa coraggio ed energia. In passerella sfila un mix sovversivo di pezzi attentamente costruiti con studiata precisione e tessuti moderni e ricercati. Disegnata con un’essenza di iconici codici maschili, la collezione è percorsa da influenze militari e rock. L’ispirazione diventa sfacciata durezza in una silhouette maschile definita.
Sfila al Pitti 85 la collezione maschile di Diesel Black Gold. Il brand per l’Autunno/Inverno 2014-15 presenta capi “sovversivi”, perfetti per un uomo dallo stile irriverente.
Quello dela rivendita di videogiochi vintage da collezione sta diventando un mercato estremamente remunerativo, paragonabile ormai a quello di prodotti come le carte rare di Pokémon e le opere d'arte vere e proprie. A dimostrarlo c'è l'ultima spettacolare cifra sborsata per una copia intonsa di Super Mario Bros, capolavoro della giapponese Nintendo uscito sul mercato nel lontano 1985: messa a disposizione negli scorsi giorni sulla piattaforma di compravendita online Rally, la cartuccia in questione è stata acquistata per la somma record di 2 milioni di dollari. Chi segue questo peculiare settore sa che le cifre sborsate per acquistare vecchi videogiochi in buone condizioni sono da tempo in costante e vertiginoso aumento. L'ultimo record in questo senso era stato infranto solo poche settimane fa da un titolo che per protagonista ha sempre Mario, l'idraulico di origini italiane e mascotte della casa giapponese Nintendo: si tratta di Super Mario 64, titolo uscito nel 1996 per la console Nintendo 64 e venduto per poco più di un milione e mezzo di dollari. Pochi giorni prima era stato il turno di una copia di Legend of Zelda – battuta per 870.000 dollari – e prima ancora del terzo capitolo di Super Mario Bros: tutte opere prodotte dal gruppo nipponico Nintendo ma soprattutto nate dalla fantasia dello storico e più influente designer del gruppo, Shigeru Miyamoto. La fama della casa produttrice e dell'ideatore hanno naturalmente un ruolo nel valore conferito ai singoli giochi da chi intende acquistarne delle copie rare. Proprio come avviene per i pezzi d'arte, il fatto che siano l'opera di autori ben conosciuti può infatti contribuire a renderli più appetibili sul mercato. Tutti i titoli elencati hanno inoltre contribuito a vario titolo a fare la storia del settore dei videogiochi del loro tempo, e sono capolavori noti anche in sé e per sé. A questi elementi si unisce il fatto che le copie vendute sono conservate in buone o ottime condizioni, valutate da enti che prendono in considerazione numerosi parametri sullo stato e l'integrità della confezione di vendita.
Una copia del capolavoro della giapponese Nintendo del 1985 è stata mesa all’asta negli scorsi giorni ed è finita a un compratore anonimo per una cifra astronomica, che ha polverizzato l’ultimo record in materia infranto solo poche settimane fa. La cartuccia in questione era chiusa in una confezione di vendita originale e mai aperta.
Si vota anche oggi, lunedì 4 ottobre, per le elezioni comunali di Napoli: dalle 7 alle 15, i seggi resteranno aperti per consentire ai cittadini di votare per il rinnovo del consiglio comunale partenopeo e per scegliere il sindaco per i prossimi cinque anni. Dopo la giornata di ieri domenica 3 ottobre, quando i seggi sono rimasti aperti dalle 7 alle 15, ci sono dunque ancora otto ore per recarsi alle urne, sebbene il Comune di Napoli abbia invitato la cittadinanza a non attendere l'ultimo minuto per andare a votare, soprattutto a ridosso della chiusura dei seggi, anche per evitare affollamenti, caos e assembramenti all'interno dei seggi. Per votare è necessaria la scheda elettorale e un documento di identità, obbligatoria anche la mascherina ma non il green pass, ed è prevista anche la misurazione della temperatura. Se nessuno tra i sette candidati alla poltrona di Palazzo San Giacomo raggiungerà la maggioranza dei voti validi, si procederà con il secondo turno: date del ballottaggio che sono già state fissate per i giorni domenica 17 e lunedì 18 ottobre, con orari 7-23 domenica e 7-15 al lunedì. Al secondo turno la carica viene assegnata con la maggioranza semplice dei voti.
Secondo giorno per votare alle Comunali di Napoli: seggi aperti dalle 7 alle 15 di oggi lunedì 4 ottobre. Per votare servono tessera elettorale e documento di riconoscimento. Eventuale ballottaggio il 17-18 ottobre. Si vota anche per le dieci Municipalità partenopee, per le quali non è previsto ballottaggio ma solo turno unico.
L'agenzia delle Entrate con la Circolare Sono da ritenersi eliminate Sono da ritenersi ancora in vigore le agevolazioni nei seguenti casi: La mediazione civile e commerciale All’articolo 17 del decreto legislativo n. 28 del 2010il legislatore ha introdotto una specifica disciplina fiscale di carattere agevolativo. Tale disposizione stabilisce al comma 2, che “Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura”. Inoltre, il successivo comma 3 stabilisce che “il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro entro il limite di valore di 50.000 euro, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente”. Procedimenti in materia di separazione e divorzio L’articolo 19 della legge 6 marzo 1987, n. 74, dispone che “tutti gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi al procedimento di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché ai procedimenti anche esecutivi e cautelari diretti ad ottenere la corresponsione o la revisione degli assegni di cui agli artt. 5 e 6 della legge 1° dicembre 1970, n. 898, sono esenti dall'imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa”. La conciliazione giudiziale L’articolo 9, comma 9, della legge 23 dicembre 1999, n. 488 (Finanziaria 2000) ha introdotto un particolare regime di esenzione fiscale per gli atti di conciliazione, stabilendo che “Sono esenti dall’imposta di registro i processi verbali di conciliazione di valore non superiore a lire 100 milioni”(euro 51.645,69.
La Circolare del 21.02.2014 n. 2/E dell’Agenzia delle Entrate elenca le agevolazioni tributarie ancora in vigore per le vendite o per la costituzione di diritti reali immobiliari e quelle eliminate dopo la Legge di Stabilità 2014.
Gli italiani amano il vino, e sono custodi di una tradizione millenaria che è arrivata fino a noi anche grazie all'impegno di chi lavora la terra e ne rispetta i ritmi e le esigenze. È così che, da 35 anni, Tavernello arriva sulle tavole degli italiani, un vino sincero e buono, nato nelle regioni che, da nord a sud, sono le più vocate, dall'Emilia-Romagna alla Puglia, dall'Abruzzo alla Sicilia. Sono ben 12.500 i viticoltori riuniti nelle 30 cantine sociali che fanno parte del Gruppo Caviro, e che insieme conferiscono il 10% dell'uva prodotta sul territorio italiano. La più grande cantina d'Italia, che non solo è la più scelta dalle famiglie italiane, ma offre una grande varietà di vini esportati in oltre 70 paesi del mondo. A caratterizzare il Gruppo Caviro è la filiera trasparente: garanzia per i consumatori, impegno per la promozione del lavoro delle cooperative e per il rispetto dell'ambiente. I vini Caviro sono confezionati in vetro leggero e contenitori Tetra Pak, materiali riciclabili ed ecologici. La cellulosa dei contenitori Tetra Pak è certificata FSC, a garanzia di una gestione responsabile e di salvaguardia del patrimonio boschivo di provenienza. I contenitori Tetra Pak proteggono la qualità del prodotto e, oltre a essere riciclabile e a basso impatto ambientale, è efficiente sotto il profilo logistico perché ha un peso ridotto e consente di ottimizzare lo spazio al momento del trasporto. Dalla vigna alla tavola, Tavernello racchiude tanto lavoro, passione e impegno, anche quello a favore della tracciabilità. Ogni confezione di Tavernello, infatti, rispecchia le caratteristiche del suo territorio d'origine ed è tracciabile: grazie al codice presente sulla parte superiore del brik, infatti, è possibile risalire alle cantine sociali che fanno parte della filiera di Caviro, 100% italiana, garanzia di origine tracciata e qualità. Inoltre, il Gruppo Caviro ha ricevuto la certificazione SA8000 per la Responsabilità Sociale d'Impresa per il suo impegno sui fronti della sostenibilità ambientale, della qualità, della legalità e della sicurezza. Il Gruppo Caviro è un modello di economia circolare, perché mira a valorizzare al massimo tutte le risorse, preservando il valore dei beni il più a lungo possibile. Nel mondo Caviro nulla si distrugge, tutto si trasforma. Non si parla di magia ma di costante ricerca tecnologica e di innovazione applicata per rispondere a una precisa visione: i soci delle cooperative conferiscono circa 700.000 tonnellate di uve alle cantine socie, che diventano poco meno di due milioni di ettolitri di vino. I sottoprodotti della filiera vitivinicola vengono poi recuperati e trasformati in prodotti nobili come l'alcol, l'acido tartarico, l'enocianina e i vinaccioli per polifenoli.
il vino italiano più venduto al mondo è sostenibile e valorizza l’intera filiera.
Il cerchio si chiude nella storia, oramai al capolinea tra Miriana Trevisan e Pacifico Settembre, in arte Pago. Miriana sta con Guilio Cavalli, il consigliere regionale che è il suo nuovo amore, e a quanto pare anche il suo ex marito ha conosciuto un'altra donna, che sta frequentando. La notizia passerebbe quasi inosservata se non si trattasse di una vecchia conoscenza del mondo dello spettacolo, da tempo single malgrado una scelta, non andata a buon fine, a Uomini e Donne. La nuova fiamma di Pago è Serena Enardu, ex tronista e protagonista del programma di Maria De Filippi, dove concluse la sua avventura con la scelta di Giovanni Conversano. Con lui è finita da tempo, e Serena, sempre molto amata dai fan, è stata avvistata più volte in compagnia di sua sorella gemella Elga e il fidanzato Diego Daddi, ma mai accanto a un altro uomo. A quanto pare l'attesa è finita e Serena avrebbe incontrato Pacifico. Le testimonianze arrivano dagli stessi fan sicuri di aver avvistato i due insieme a Quartu Sant'Elena, città d'origine di entrambi. Serena e Pacifico hanno scherzato e riso insieme, segno che tra i due la complicità e la confidenza sono ormai stabilite. Nessuna conferma ufficiale ma parlano chiaro anche i tweet di Pago, che posta i video di un suo mini-show insieme a Elga e Diego. Il rapporto tra la bella Serena e Pago sarebbe confermato anche dagli auguri di Natale che la Enardu ha pubblicato sul suo blog. Un giro di parole che fa riferimento ai loro due nomi, accostati insieme sotto forma di augurio:
Dopo la fine dell’amore con Miriana Trevisan, Pacifico Settembre ha iniziato una nuova storia, con l’ex tronista di Uomini e Donne Serena Enardu.
Già nel 2017 la notizia di un campo da basket tutto colorato nel cuore di Parigi aveva fatto il giro del mondo. Oggi quello stesso spazio, chiamato Pigalle Duperré, viene rinnovato per il 2020 grazie alla collaborazione dell'agenzia creativa ILL-Studio con NIKE insieme Stéphane Ashpool, marchio di moda francese che aveva ideato il progetto nel 2017. I colori e i disegni scelti per il 2020 hanno a tema il gioco. Il campo da basket colorato di Pigalle Duperré sorge nel 9° arrondissement di Parigi, tra una fila di edifici austeri, dove si era creato uno spazio di risulta, un vuoto urbano. Il progetto con i suoi colori accesi e le forme vivaci contrasta completamente con il contesto ed è per questo che si nota ancora di più. I colori e i motivi sono un invito al gioco. Il tema del 2020, ideato dall'agenzia creativa ILL-Studio con NIKE insieme al progettista Stéphane Ashpool, è caratterizzato da blocchi di colore intrecciati con icone grafiche, tra cui frecce, segni + e simboli.
Nel cuore di Parigi esiste un campo da basket unico al mondo, sorge nello spazio di risulta tra due edifici del centro della città che oggi è un’esplosione di colori e forme improvvisi e inaspettati che stanno facendo il giro del mondo. Il progetto ha visto la collaborazione dell’agenzia creativa ILL-Studio con NIKE e Stéphane Ashpool.
Sono arrivate nella giornata di ieri, mercoledì 8 settembre, importanti notizie sulle sorti di Guglielmo Belmonte, il giovane studente universitario di 18 anni scomparso dallo scorso 3 settembre dalla sua casa nel centro di Salerno. Della storia del 18enne, nella puntata andata in onda ieri sera su Rai Tre, si è occupato lungamente la trasmissione "Chi l'ha visto?", che ha reso note importanti novità: proprio nel pomeriggio di ieri, 8 settembre, Guglielmo è stato avvistato a Bologna, ma le sue tracce si sono sfortunatamente perse di nuovo. Come racconta l'invitata della trasmissione a Salerno, in compagnia della madre e degli amici di una vita di Guglielmo Belmonte, che negli ultimi giorni si sono mobilitati per le sue ricerche, il 18enne intorno alle 16 di ieri si trovava nella zona dell'ospedale Maggiore a Bologna. Guglielmo sarebbe stato ospitato da due studentesse, conosciute sul treno utilizzato per raggiungere il capoluogo emiliano, che lo hanno invitato a casa per rifocillarsi e, in questo breve intervallo di tempo che ha trascorso lì, lo hanno anche fotografato, permettendo così la sua identificazione. Le due ragazze, però, non sapevano chi fosse Guglielmo: il giovane, dopo averle ringraziate per l'ospitalità, le ha salutate e ha lasciato la loro casa. Soltanto quando il giovane è andato via, insospettite da tutta la vicenda, le ragazze hanno cercato informazioni sul web e hanno appreso la storia del 18enne, allertando le forze dell'ordine. Come detto, però, le tracce di Guglielmo sembrano essersi perse anche a Bologna, dove nella serata di ieri è giunto anche il papà dello studente.
Nella giornata di ieri, mercoledì 8 settembre, il giovane studente universitario scomparso da Salerno lo scorso 3 settembre è stato avvistato a Bologna: sarebbe stato ospitato per qualche ora da due ragazze conosciute sul treno, che non conoscevano la sua storia. Dopo l’avvistamento nel capoluogo emiliano, le tracce di Guglielmo si sono perse nuovamente.
Gli ex sono come l'herpes, ritornano sempre. Ma in alcuni casi non è soltanto un fastidio passeggero, associato magari ad un ritorno di fiamma, anzi tutt'altro. Provatelo a chiederlo a Shakira, trascinata in tribunale da Antonio de La Rua, ex ragazzo, nonché figlio dell'ex presidente argentino Fernando de La Rua. Il "rampollo" si è rivolto al tribunale di Ginevra, chiedendo l'accesso ad uno dei conti corrente di Shakira, perché morosa di 250 milioni di dollari nei suoi confronti. Perché? Stando alla tesi sostenuta dai suoi avvocati, Antonio de La Rua ha lavorato per lei e c'è in ballo ancora una partnership commerciale non risolta, tra consulenze finanziarie e strategie di mercato.
Antonio de La Rua, ex di Shakira, si ha citato la cantante colombiana al tribunale di Ginevra perché, tra consulenze finanziarie e strategie di mercato, pretende 250mila euro. Avrebbe anche colloborato alla scrittura di “Waka Waka”.
Coca-Cola Life è un prodotto realizzato dalla Coca-Cola Company e lanciato per la prima volta nel 2013 in Argentina e Cile, dopo una ricerca durata 5 anni. Si tratta di una bevanda a base di aromi naturali e foglie di stevia, un edulcorante naturale, estratto da una pianta del Sud America, che contiene il 36% di zuccheri in meno rispetto alla Coca-Cola tradizionale. Nel 2014 la bibita è arrivata in Europa (anche in Francia e Gran Bretagna) mentre, in Italia, è stata distribuita il 18 febbraio 2016, prodotta dallo stabilimento di Marcianise. Non è la prima volta che Coca-Cola lancia un prodotto salutista, era già accaduto 9 anni fa con Coca-Cola Zero, una bevanda che ha avuto un successo straordinario, e ancora prima con la Diet Coke. L’Italia è il 16esimo paese in cui è arrivata l’innovativa bevanda ipocalorica, è già disponibile in tutte le regioni, in tutti i canali e con diversi formati, dalla bottiglia di 1 litro, al vetro da 330 ml, fino ad arrivare alla lattina da 150 ml. Riconoscere la nuova Coca-Cola sarà semplicissimo, visto che è caratterizzata da un distintivo packaging in verde, altro particolare che la differenzierà dalla classica Coca Cola, oltre al gusto e al basso contenuto di calorie. Gli ingredienti che troviamo sull'etichetta della Coca Cola Life sono: "acqua, zucchero, anidride carbonica, colorante E 150d, aromi naturali (inclusa caffeina), acidificante acido fosforico, edulcorante glicosidi steviolici." Non c'è quindi presenza di aspartame, sostituito dalla stevia, che ha il potere di dolcificare quasi 300 volte in più del normale zucchero. Contiene 27 Kcal per 100 ml rispetto alle 42 della versione classica ciò significa che contiene 13 cucchiaini di zucchero contro i 21 della Coca Cola, abbattendo così il contenuto di zucchero del 60%. Non contiene glutine, così come la versione classica, zero e diet. La Coca Cola Life ha un retrogusto di liquirizia che rende particolare il suo sapore. La stevia è una pianta originaria del Paraguay e, la sua dolcezza, risiede proprio nelle foglie. Per produrre la stevia le foglie vengono fatte essiccare e sottoposte a un processo simile all'infusione del tè: vengono immerse in acqua per liberare le sue sostanze dolci. Alla fine si ottiene un edulcorante che si usa in combinazione con altri zuccheri naturali per dolcificare bevande a basso contenuto calorico. Coca Cola Life nasce sia per fronteggiare il calo di vendite degli ultimi anni, sia per dare una svolta "green" all'azienda, data la maggior consapevolezza dei consumatori nel momento in cui acquistano bevande gassate. Questa propensione al "green" parte dal colore della confezione: un colore che riporta la mente alla natura. Inoltre si è scoperto che la gente acquista meno le lattine di colore rosso, colore associato al pericolo, rispetto a quelle di colore verde. Una scelta di marketing, quindi, ben studiata. L'uscita della Coca Cola Life, poi, non è stata priva di critiche:Sandra Jones, direttrice e professoressa del Centre for Health and Social Research dell’Australian Catholic University, trova che il lancio di questa bevanda sia rischioso in quanto la gente può credere che i pericoli per la salute provengano solo dalle calorie e dall'aspartame. In realtà non è così: questa nuova versione delle Coca Cola contiene comunque coloranti, caffeina e acido fosforico, inoltre copre il 19% del fabbisogno giornaliero di zuccheri.
Coca-Cola Life è la nuova bevanda prodotta dal colosso americano che contiene il 36% di zuccheri in meno rispetto alla versione tradizionale. Ecco cosa contiene!
Meghan Markle è entrata ufficialmente nella Royal Family lo scorso maggio e di recente ha comunicato di aspettare il primo figlio dal principe Harry. Nonostante sia incinta, non ha rinunciato allo stile glamour che l'ha sempre contraddistinta ma di recente ha fatto qualcosa di davvero audace, andando contro l'etichetta reale che sembra proprio starle stretta. Durante il tour della Nuova Zelanda, la principessa ha infatti indossato una gonna trasparente che ha rivelato l'intimo. Meghan Markle è incinta, aspetta il primo figlio dal principe Harry che ha sposato appena 5 mesi fa ed è più bella e raggiante che mai. Le sue forme non sono state ancora stravolte dalla gravidanza, il pancino è infatti appena visibile dagli abiti aderenti, ma a quanto pare la principessa non ha alcuna intenzione di cambiare lo stile glamour che l'ha sempre contraddistinta a causa della dolce attesa. CHE LOOK MEGHAN! 😮 La Markle durante una delle ultime tappe del tour con Harry in Australia si é presentata così: gonna trasparente e intimo in vista… E subito é partita la polemica per un outfit considerato da qualcuno inappropriato #meghanmarkle #trasparenzereali A post shared by Gossip.it (@gossipit) on Oct 31, 2018 at 5:53am PDT
Meghan Markle si è ribellata ancora una volta alle regole dell’etichetta: in occasione di una visita ufficiale in Nuova Zelanda ha infatti sfoggiato un look davvero audace. La principessa ha indossato una gonna a pieghe trasparente che lasciava intravedere l’intimo e la cosa ha fatto discutere non poco.