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Sul fondo degli oceani e dei mari di tutto il mondo sono depositati oltre 14 milioni di tonnellate di microplastiche, una quantità enorme che riflette il catastrofico impatto delle attività umane sui delicatissimi ecosistemi marini. Sarebbero almeno 35 volte più abbondanti delle microplastiche che fluttuano negli strati più superficiali della colonna d'acqua; hanno raggiunto praticamente ogni angolo del mare, compresi i remoti abissi come la Fossa delle Marianne, il punto più profondo in assoluto. A stimare la concentrazione di rifiuti plastici è stato un team di ricerca australiano guidato da scienziati dell'Organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth (CSIRO), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto per gli Studi Antartici e Marini dell'Università della Tasmania e del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'Università Monash. Gli scienziati, coordinati dal dottor Justine Barrett della sezione Oceans and Atmosphere dello CSIRO, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver raccolto campioni di sedimenti marini in diversi fondali della Great Australian Bight; erano tutti profondi e in aree distanti tra i 288 e i 356 chilometri dalla costa. Tra marzo e aprile del 2017 Barrett e colleghi hanno prelevato carote da fondali marini con una profondità compresa tra i 1.655 metri e i 3.062 metri, e hanno analizzato la concentrazione di microplastiche con tecniche basate su densità e fluorescenza. Nei 16 campioni raccolti, il numero di microplastiche per ogni grammo di sedimento secco variava da 0 a 13,6 frammenti. Incrociando i dati con i rilievi costieri e tenendo presenti altri fattori, è stato possibile stimare che nei fondali marini di tutto il mondo si trovano 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche. Ricordiamo che gli scienziati considerano microplastica tutti i frammenti di materiale plastico con un diametro inferiore ai 5 millimetri.
Analizzando le concentrazioni di microplastiche in alcune carote raccolte da fondali remoti e profondi, un team di ricerca australiano ha stimato che sul fondo di mari e oceani di tutto il mondo si trovano oltre 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche. Sono 35 volte più numerose di quelle presenti negli strati superficiali.
Lady Gaga da sempre si batte contro il bullismo e la discriminazione e la sua ultima fatica musicale, il singolo Born This Way è la prova lampante dell'impegno della grande popstar contro ogni forma di violenza nei confronti delle minoranze e di quanti non riescano o non vogliano omologarsi alla massa. A quanti si chiedono perchè una star del calibro di Lady Gaga debba occuparsi dei problemi degli adolescenti che non riescono a vivere in modo tranquillo questa tappa della loro vita, la risposta viene dalla stessa Lady Gaga. Non si tratta di semplice opportunismo da parte della star dal momento che negli ultimi anni la lotta per l'uguaglianza ha fatto parte integrante della carriera di Lady Gaga esattamente quanto la sua stravaganza. Lady Gaga stessa ai tempi della scuola è stata vittima di bullismo e discriminazione da parte dei suoi insegnanti alla scuola di teatro. Secondo i professori di Lady Gaga, infatti, la star di Born This Way – qui il live ai Grammy Awards – sarebbe stata troppo "etnica" a causa delle sue origini italiane per poter diventare una vera star nel mondo dello spettacolo statunitense a maggioranza WASP ovvero dove l'eroina ha la pelle chiara, gli occhi azzurri e i capelli biondissimi.
Lady Gaga è stata scoraggiata dagli insegnanti a causa del suo aspetto troppo poco anglosassone ed eccessivamente esotico.
Chiara Ferragni è diventata mamma lo scorso 23 marzo, ha messo al mondo la piccola Baby Vittoria, la seconda figlia nata dal matrimonio con Fedez, e non potrebbe essere più felice. Ha documentato la nascita della bimba nei minimi dettagli, dal primo look "mini-me" che le ha fatto sfoggiare ai numerosi regali di lusso che ha ricevuto, fino ad arrivare ai dolcissimi baci che il fratellino Leone le dà ogni giorno prima di andare a dormire. Dopo aver "normalizzato" la maternità tra foto in cui si è mostrata alle prese con l'allattamento e outfit che lasciavano la pancera post-parto in bella vista, ora per l'influencer è arrivato il momento di riprendersi la sua "normalità": due settimane dopo il parto ha ricominciato ad allenarsi ed è tornata in ufficio. Sebbene qualche mese fa, ovvero in piena gravidanza, la Ferragni aveva annunciato che si sarebbe concessa qualche mese lontana dal lavoro, nelle ultime ore pare che abbia stravolto i suoi piani. Dopo aver comunicato di aver ricominciato gli allenamenti a due settimane dal parto di Vittoria, così da tornare in splendida forma il prima possibile, si è immortalata allo specchio pronta per recarsi in ufficio. Pare dunque che si sia presa una "pausa" dal congedo di maternità, anche se ci ha tenuto a precisare che si dedicherà ai suoi progetti professionali solo per qualche ora nel pomeriggio, in maniera tale da tornare a casa in tempo per poter allattare Baby V. Insomma, Chiara ama così tanto il suo lavoro da non riuscire a starci lontana neppure durante la maternità.
Chiara Ferragni ha partorito Baby Vittoria esattamente due settimane fa ma sembra non averne risentito affatto. È più attiva che mai, tanto che sui social ha annunciato di aver ricominciato ad allenarsi e di essere tornata al lavoro (anche solo per qualche ora).
Dopo i mille rumor, le smentite e le conferme, ecco che finalmente è arrivato il momento decisivo che tutti i Gleek e i fan di Britney Spears attendevano da tempo: la reginetta del pop è impegnata, infatti, da alcuni giorni sul set della celebre serie televisiva Glee per girare un episodio interamente dedicato a lei e alla sua carriera. Come era già stato anticipato, l'episodio Britney-centrico sarà reso ancora più speciale da alcune esibizioni di Heather Morris, per una volta in veste di cantante e non solo di ballerina o cheerleader oca dall'incredibile talento comico. L'ex-ballerina di Beyoncé, che in Glee interpreta la cheerleader Brittany, infatti, si troverà per la prima volta dall'inizio della serie ad interpretare alcuni dei successi della sua quasi-omonima Britney. A giudicare dalle fotografie scattate sul set di Glee con cui la reginetta del pop sta intasando il suo account Twitter in queste ore è decisamente facile intuire che l'episodio in questione sarà un vero successo. Vi riportiamo di seguito le foto che sembrano anticipare una possibile interpretazione da parte delle due BritBrit del brano Me Against The Music. Nelle settimane precedenti era, inoltre, emerso che Lea Michele, vera star dello show, interpreterà il primo grande successo di Britney Baby One More Time. Per ora non ci resta che attendere, anche perchè se negli Stati Uniti lo show riprenderà a settembre con la seconda stagione, in Italia per quella data è prevista la messa in onda su Fox della seconda parte della prima stagione.
Britney Spears è impegnata in questi giorni a girare l’episodio di Glee interamente dedicato a lei e alla sua carriera.
Il primo TV di Apple potrebbe essere presentato entro la fine del 2014. Continua a slittare la data del debutto del tanto chiacchierato iTV dell'azienda di Cupertino a distanza ormai di più di due anni dalle affermazioni dell'ex CEO Steve Jobs contenute nelle pagine della sua biografia ufficiale firmata da Walter Isaacson. Se, infatti, in un primo momento la maggior parte delle fonti vicine ad Apple avevano previsto il debutto del nuovo TV entro la fine del 2013, nelle ultime ore l'analista Masahiko Ishino di Advanced Research Japan ha fornito una nuova ipotesi che rimanda direttamente alla fine del 2014. Secondo Ishino, l'azienda di Cupertino starebbe lavorando a ben due televisori, entrambi dotati di pannelli compatibili con il nuovo standard 4K (o UltraHD), con display da 55″ e 65″. L'ipotesi sembrerebbe essere piuttosto verosimile in quanto, anche se già quest'anno sono stati molti i produttori ad offrire prodotti compatibili con tale standard, è anche vero che i prezzi restano al momento piuttosto proibitivi (mentre l'iTV dovrebbe essere destinata ad un pubblico più ampio).
Secondo le previsioni di Advanced Research Japan, l’azienda di Cupertino potrebbe posticipare il lancio del suo iTV fino alla fine del 2014 per omologarsi agli standard video più recenti.
Per un periodo nel rap game internazionale, il soprannome "Tocco di Re Mida" veniva affibbiato ai producer in grado di esaltare le caratteristiche dell'artista che produceva, coloro che riuscivano a cucire addosso ai rapper il vestito migliore. Da un paio di settimane, questo soprannome, più in particolare quello di "Re Mida" è stato utilizzato per descrivere la scelta originale quanto irriverente, del 23enne rapper messicano Dan Sur. Il giovane cantante, ancora lontano dai numeri registrati dai grandi del latin hip hop, ha scelto un'altra strada per ampliare il suo pubblico, una decisione che, come in molti hanno preteso di fare a livello internazionale, riguarda il suo aspetto estetico. E allora, in una delle peggiori riproposizioni de "il primo rapper a", Dan Sur ha deciso di impiantare delle collane d'oro nel cuoio capelluto, con un complicato sistema di ganci che potrebbe danneggiare la solidità del suo cranio. "La verità è che volevo fare qualcosa di diverso perché vedo che tutti si tingono i capelli. Spero che non tutti mi copino ora". Una delle prime dichiarazioni sul suo cambiamento estetico, il rapper messicano Dan Sur, le ha pubblicate su Instagram, con la foto del suo nuovo taglio di capelli che ha girato mezzo mondo, finendo anche sull'edizione quotidiana del programma di informazione Fox News. La particolarità? Il 23enne giovane cantante ha deciso di impiantare delle collane d'oro nel suo cuoio capelluto, una scelta estetica che ha portato Dan Sur a un'operazione molto rischiosa, che consiste nell'apporre dei ganci all'interno del cranio, permettendo alle clip delle collane di legarsi e apparire dondolanti sulla sua testa: "Ho come un uncino che viene impiantato nella mia testa e quell'uncino ha dei ganci e sono tutti agganciati nel mio cranio, sotto la mia pelle. Questi sono i miei capelli. Capelli dorati. Il primo rapper ad avere i capelli d'oro impiantati nella storia umana". Il rapper ha voluto presentare il suo nuovo taglio nel brano uscito la scorsa settimana dal titolo "Oro". Una scelta che sembra legare Dan Sur alla star dell'hip hop americano Lil Uzi Vert, virale negli ultimi mesi a causa dell'incredibile diamante incastonato nella sua fronte. I due artisti sembrano essere legati anche dalla pericolosità dell'operazione al cranio per l'installazione dei gioielli. Basti pensare alla scelta, dopo poco tempo dall'installazione, da parte di Lil Uzi Vert di togliere il diamante rosa da 24 milioni di dollari, non solo in merito alla paura di perdere un gioiello dal valore enorme durante i concerti, ma anche per le continue ferite sanguinanti registrate dal rapper americano sui social. Se però la missione era aprire un varco nell'informazione musicale, ma soprattutto la viralità sui social network, Dan Sur sembra esserci riuscito perfettamente: il suo profilo TikTok ha avuto un incredibile aumento, arrivando quasi ai due milioni di follower, mentre su Instagram il suo seguito è cresciuto anche in merito alla polemica con alcuni youtuber che hanno predetto un furto e una violenza ai suoi danni. La risposta? "Ho più guardie del corpo di 6ix9ine".
Se negli ultimi mesi vi hanno sorpreso le storie del diamante rosa da 24 milioni di dollari di Lil Uzi Vert e il dente da un milione di Post Malone, non potrete perdervi la trovata del rapper messicano Dan Sur: il cantante ha deciso di impiantare delle collane d’oro nel suo cuoio capelluto, che andranno a sostituire i capelli.
Gravina di Puglia è un paese molto interessante da visitare soprattutto per quello che nasconde sotto l'abitato. Sotto la cittadina si cela un mondo fatto di cunicoli e chiese rupestri. Ecco cosa vedere e cosa fare nel borgo pugliese. Gravina di Puglia si trova al confine tra Puglia e Basilicata e rientra nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. La principale attrazione turistica della città è il canyon della Gravina. Le gravine sono formazioni create dall'erosione dei corsi d'acqua ed a Gravina di Puglia il fiume ha costituito un punto importantissimo per la città per l'approvvigionamento dell'acqua. Proprio intorno al fiume ha iniziato a formarsi la città. A Gravina di Puglia ci sono circa ottanta siti rupestri, alcuni con ambienti molto ampi. La maggior parte di questi siti sono chiese, tra le quali ricordiamo la cripta di San Vito Vecchio, il santuario della Madonna della Stella e la chiesa di San Michele delle grotte. Quest'ultima costituiva in passato la chiesa madre dei profughi, intorno alla quale costruirono le prime case dell'abitato. Nella chiesa rupestre sono ancora visibili gli affreschi nella zona dell'altare e in una stanza ci sono cumuli di scheletri ed ossa che secondo la leggenda risalgono ai martiri dell'attacco saraceno avvenuto intorno all'anno 1000. A congiungere le due parti della città c'è un ponte acquedotto che crollò intorno al 1722 e fu ricostruito grazie agli Orsini. Sul versante est del ponte si trova l'antico bastione, l'unico elemento ancora in piedi della cinta muraria. Dal bastione una strada acciottolata conduce al centro storico, diviso in quartieri che si snodano tra stretti vicoli. I Rioni Piaggio e Fondovico sono il cuore del centro storico, dove si trovano le attrazioni principali della città. Nel rione Piaggio si trova la Chiesa di San Basilio Magno, scavata nella pietra, con un alto campanile in tufo. Da Fondovico si può osservare il complesso rupestre delle sette camere formato da cunicoli scavati nel tufo. Girando tra le vie del centro storico ci si imbatte in diversi Palazzi ed edifici storici. Un dei più significativi è il Palazzo Ducale Orsini, situato in Piazza della Repubblica. Altro palazzo da segnalare è quello vescovile, situato in Piazza Benedetto XIII, dove insiste anche una statua dedicata al papa. Il paese di Gravina di Puglia ospita ben quattro musei. Il Museo e Biblioteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi che conserva importanti reperti provenienti dalle zone archeologiche di Gravina e una collezione di circa ottomila libri donati da famiglie nobili. Gli altri tre musei di Gravina di Puglia sono: il Museo Laboratorio della Civiltà Contadina e degli Antichi Mestieri, il Museo Civico Archeologico e il Museo Capitolare di Arte Sacra.
Adagiata nelle vicinanze di un burrone, al confine fra Puglia e Basilicata, sorge Gravina di Puglia. Il suo nome deriva dalle gravine che si trovano nella zona circostante. La città è ricca di storia, di bellezze nascose e regala paesaggi incredibili. Ecco cosa vedere e cosa fare a Gravina di Puglia.
Passerà anche questo per Fabio Rovazzi, ovvero il periodo delle domande sulla sua lite con Fedez, che da settimane, ormai, fa capolino nelle interviste con cui il videomaker, autore di alcune delle principali hit radiofoniche di questi ultimi due anni ("Andiamo a comandare", "Tutto molto interessante" e "Volare"), sta presentando il nuovo singolo "Faccio quello che voglio" a cui hanno partecipato tanti volti noti della musica e non solo, dal fidatissimo Gianni Morandi ad Al Bano, passando per Diletta Leotta, Nek ed Emma tra gli altri. Da sempre Rovazzi ha spiegato che la musica era una delle sue passioni, non la principale, dal momento che nascendo come videomaker ha sempre visto lo schermo come obiettivo finale. Un paradosso che è stato, però, anche uno dei motivi che lo ha spinto a lasciare la Newtopia, etichetta fondata da Fedez e J-Ax (e da quest'ultimo abbandonata pochi giorni fa), che gli ha dato la spinta iniziale ma che è troppo appiattita sul versante musicale, appunto. Lo aveva spiegato a Fanpage.it durante l'intervista quando, parlando del rapporto con il rapper, spiegò: "Abbiamo due personalità completamente diverse, due velleità artistiche completamente differenti e chiaramente unendo l'amicizia al lavoro c'è stato anche un divario a livello di amicizia, tutto qua" e confermandolo ancora una volta a che in un'intervista al Corriere della Sera in cui, appunto parla del singolo, ma anche un po' della sua vita privata, della compagna Karina Bezhenar, dell'amicizia con Al Bano, del successo e, appunto della sua voglia di Cinema.
Fabio Rovazzi ha pubblicato pochi giorni fa il video del suo nuovo singolo “Faccio quello che voglio” e in un’intervista al Corriere della Sera torna a parlare della sua vita privata, della voglia di fare Cinema e, ovviamente, anche della lite con Fedez, ribadendo i motivi, spiegando che non c’entra la Ferragni e parlando del dispiacere di un’amicizia che si rompe.
"Black Swan" (Il cigno nero), il nuovo film diretto dal regista Darren Aronofsky con la bravissima Natalie Portman e Mila Kunis, approderà nelle sale cinematografiche italiane il 18 Febbraio 2011. Ma in attesa di vederlo al cinema, vi proponiamo in galleria alcune foto del film in uscita. La trama di Black Swan, scritta da John McLaughlin e Mark Heyman, è incentrata sulla figura di Nina (Natalie Portman), una ballerina di danza classica della compagnia di New York completamente assorbita dall'amore per il ballo. La ragazza, pur di ricoprire il ruolo di prima ballerina nello spettacolo de "Il lago dei cigni", sarà disposta a subire la rivalità di un'altra e competitiva ballerina interpretata da Mila Kunis.
Black Swan, Il cigno Nero è il nuovo film in uscita al cinema di Darren Aronofsky. Vi presentiamo in galleria le foto di Natalie Portman in Black swan.
Nel corso della giornata di oggi i vertici del colosso di Mountain View hanno reso disponibile per l'acquisto su Google Store i nuovi dispositivi presentati ad inizio mese insieme agli smartphone Pixel e Pixel XL. Nel dettaglio lo store online dell'azienda del noto motore di ricerca ha introdotto nel catalogo il nuovo visore per la realtà virtuale Daydream View che può essere acquistato negli Stati Uniti al prezzo di 79 dollari mentre il Chromecast Ultra è disponibile a 69 dollari. Al momento dal team di Big G non è giunta alcuna informazione per quanto riguarda la data di uscita di questi device in Italia, con buona probabilità però sarà necessario attendere ancora qualche settimana. Ricordiamo che il visore Daydream View di Google è al momento compatibile solo con i nuovi smartphone Pixel e con lo ZTE Axon 7. Il Chromecast Ultra invece si contraddistingue dal modello precedente per il supporto alla risoluzione 4K e alla modalità HDR. Chromecast Ultra può essere collegata alla televisione tramite l'ingresso HDMI ed offre un design analogo al modello già disponibile in commercio.
Nel corso della giornata di oggi i vertici del colosso di Mountain View hanno reso disponibile per l’acquisto su Google Store i nuovi dispositivi presentati ad inizio mese insieme agli smartphone Pixel e Pixel XL.
Robbie Williams non mangerà, almeno per un po' di tempo, aragoste alla griglia. Il cantante britannico è stato infatti male a seguito di una violenta intossicazione alimentare dopo un menù a base di gustosi crostacei. In realtà quelli mangiati dal musicista 37enne dovevano essere non proprio freschissimi, tanto da costringerlo a saltare il concerto previsto sabato sera al Parken Stadium di Copenaghen, in Danimarca, insieme ai redivivi Take That. "Si sono tutti molto spaventati, perché ha perso molti liquidi e in ospedale sono stati costretti a reidratarlo con una flebo", ha rivelato una fonte vicina al gruppo. Spettacolo annullato, ma in realtà alcuni compagni di band avrebbero voluto comunque salire sul palco ed esibirsi, considerato che, come abbiamo avuto modo di vedere anche in occasione del concerto di Milano, gli show del Progress Tour sono caratterizzati da vari set, dei quali solo pochi vedono in scena tutte e cinque membri della "boyband" inglese. "Mark e Jason volevano andare in scena lo stesso, per non deludere i fan, ma poi si è deciso di annullare del tutto il concerto", ha aggiunto la fonte.
Una forte intossicazione alimentare blocca il cantante britannico. Con lui si ferma anche il resto della band per lo show a Copenhagen, anche se alcuni inizialmente volevano esibirsi.
Doveva essere il giorno più bello della sua vita, ma si è rivelato uno dei più dolorosi. Jessica Padgett ha voluto comunque celebrarlo a modo suo. Kendall James Murphy era il suo fidanzato. Era un vigile del fuoco, ma durante un intervento, lo scorso novembre, è rimasto vittima di un incidente stradale mentre il suo collega si trovava alla guida del camion dei pompieri. Aveva solo 27 anni. Sarebbe dovuto convolare a nozze il 29 settembre con la sua Jessica. Quel giorno la ragazza ha deciso di far visita alla sua tomba dove ha posato per alcune foto dell’agenzia Loving Life Photography accanto alla sua lapide, vestita con l’abito che avrebbe dovuto indossare al matrimonio. "Ha voluto far sembrare il suo look come spaccato, ma il suo aspetto era forte, davvero invincibile. Camminava come se l'Universo fosse alle spalle, sembrava avere un paio di ali” ha detto il fotografo. Jessica è stata sostenuta dalle persone che avrebbe dovuto partecipare al matrimonio come invitati, tra cui la sua damigella d'onore e il miglior amico di Kendall, che hanno entrambi tenuto un discorso. Kendall è stato descritto dalla National Fallen Firefighters ‘Association come un "altruista, un uomo di Dio che amava passare il tempo con la famiglia e gli amici”. E ancora: "Aveva il cuore di un vero servitore e una personalità accattivante che illuminerebbe ogni stanza. La sua arguzia faceva ridere chiunque e gli faceva fare amicizia in poco tempo con tutti”.
Kendall James Murphy, vigile del fuoco del Maryland, aveva 27 anni quando è rimasto ucciso nel novembre del 2017 in un incidente mentre rispondeva ad una chiamata d’emergenza. Lo scorso 29 settembre avrebbe dovuto sposare Jessica. Quel giorno la donna si è messa l’abito da sposa e ha voluto celebrarlo così.
La liquidazione della società Anche le società hanno un inizio e una fine, le norme che regolano il procedimento con cui si giunge all'estinzione della società sono previste dagli articoli 2484 cc. La liquidazione consiste a) nel dismettere i beni societari, b) chiuderei i rapporti pendenti, c) recuperare tutti i crediti e, infine, d) pagare tutti i debiti. Per raggiungere tale risultato l'organo preposto è il liquidatore e semplificando il disposto dell'art. 2487 cc si può dire che gli amministratori, contestualmente all'accertamento della causa di scioglimento, debbono convocare l'assemblea dei soci perché nomini i liquidatori, con indicazione di quelli cui spetta la rappresentanza della società; i poteri dei liquidatori. In base all'art. 2489 cc salvo diversa disposizione statutaria, ovvero adottata in sede di nomina, i liquidatori hanno il potere di compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della società. Quindi, se nulla è detto (in modo espresso) al momento della nomina i liquidatori hanno tutti i poteri per giungere alla liquidazione della società. Può accadere che anche durante la liquidazione della società maturino (oppure erano già presenti) i presupposti per chiedere il fallimento della società in liquidazione. In questa situazione occorre chiedersi a) se il fallimento può essere visto come una altra strada con cui giungere alla liquidazione, b) se i liquidatori possono chiedere il fallimento della società che stanno liquidando. Anche durante la liquidazione è possibile chiedere il fallimento della società, e non c'è contrasto tra le due fasi, in quanto, a grandi linee, si può dire che la liquidazione e il fallimento tendono entrambe al mendesimo risultato (la liquidazione della società) cambiano solo i protagonisti, la liquidazione è una attivittà svolta da privati (liquidatori) nominati da privati (assemblea), il fallimento è un procedimento controllato da organi (curatore) di nominati in sede giurisdizionale e sotto il controllo di organi pubblici (giudice delegato).
Cassazione 15.4.2019 n 10523 il liquidatore non può essere privato, ad opera dei soci, del potere-dovere di richiedere il fallimento della società che versi in stato di insolvenza. Può solo dibattersi, come è naturale, di una responsabilità del detto soggetto per aver domandato l’apertura della procedura concorsuale in una situazione in cui ne difettavano le condizioni.
Edoardo Bennato e Rocco Hunt insieme per la prima volta in quest'anteprima live e in esclusiva per fanpage.it. "Non so darti torno ragazzino" è il singolo che celebra il sodalizio tra il cantautore rock e il rapper rivelazione del 2013 con "Poeta Urbano" (Sony BMG, 2013). Il brano, già incluso nel sedicesimo album di inediti di Edoardo Bennato, "L'uomo occidentale" (Warner Music Italia, 2003), è stato per l'occasione riproposto in una chiave totalmente nuova, a metà strada tra rock e hip hop e si avvale della partecipazione di Patricks Duenas (voce) e Giuseppe Scarpato (chitarra).
Edoardo Bennato e Rocco Hunt, il cantautore rock e il rapper rivelazione del 2013 insieme per la prima volta, live e in esclusiva, su fanpage.it.
Ha fatto la sua comparsa ufficiale in Italia in occasione del matrimonio di Petra Ecclestone, sua sorella, e adesso gli occhi sono tutti puntati su di lei. Quest’avvenente mora che minaccia di rubare il primato conquistato da Pippa Middleton, si chiama Tamara ed è la primogenita di Bernie Ecclestone. Voluta da sua sorella come testimone alle sue nozze faraoniche, questa bellissima modella ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo sex symbol. Diversamente dalla sorella che, sebbene molto bella mostra di aver qualche normale imperfezione, i tratti di Tamara hanno lasciato tutti di sasso. Occhi verdi dal taglio allungato, capelli scuri e fisico statuario, Tamara è a dir poco perfetta. La maggiore tra le sorelle Ecclestone ha mandato in visibilio i maschietti di tutto il mondo, rimasti folgorati dalla sua avvenenza. Unico punto dolente nella sua storia riguarda il fatto che a differenza della single Pippa, che in occasione delle nozze di William e Kate raccolse lo stesso successo, Tamara è fidanzata con il designer di abbigliamento intimo Omar Khyami che, da quando è riuscito a conquistarla, non le toglie gli occhi di dosso, spaventato dalla possibilità di perdere questo gioiello dall’innegabile valore, considerata al momento la single più ambita al mondo.
E’ Tamara Ecclestone la nuova erede di Pippa Middleton. La splendida sorella di Petra sta monopolizzando l’attenzione dei media grazie a un’avvenenza fuori dal comune. Testimone alle nozze della sorella, la 27enne figlia di Bernie promette di diventare un nuovo sex symbol anche in Italia. Ecco le sue foto.
Ilenia Fabbri ogni sera chiudeva i ‘ganci' di sicurezza della porta d'ingresso e la porta interna ‘tagliafuoco' a fuoco. Chiunque fosse in possesso delle chiavi del garage, per entrare avrebbe avuto bisogno dunque di qualcuno che dall'interno sbloccasse i dispositivi di sicurezza della porta. Si tratta di una delle ‘anomalie' messe in luce dalla Procura di Ravenna e recepite nell'ordinanza del Gip Corrado Schiaretti nell'ambito delle indagini per l'omicidio della donna di Faenza. La magistratura ha già disposto l'arresto per l'ex marito della donna, Claudio Nanni, e di un suo conoscente, appassionato di moto come lui, Pierluigi Barbieri, 53enne pregiudicato residente a Reggio Emilia, con il quale l'uomo aveva avuto contatti nei giorni precedenti al delitto. Per l'accusa si tratterebbe dell'esecutore materiale dell'omicidio. "I dispositivi potevano essere disattivati solo dall'interno, per cui entrare da quella porta, anche disponendo delle chiavi, sarebbe stato impossibile in qualsiasi altro giorno, perché Arianna doveva uscire, per andare a Lecco con il padre e, alle sei del mattino, nessuno avrebbe comunque richiuso i chiavistelli e la porta tagliafuoco". Gli inquirenti hanno evidenziato dunque come la presenza di Arianna, la figlia della coppia, la mattina dell'omicidio, serviva proprio a sbloccare quei chiavistelli prima di uscire dalla porta del seminterrato. Da qui, si legge ancora nell'ordinanza, si deduce "che per chi avesse deciso di uccidere Ilenia la scelta della giornata, quella giornata, sarebbe stata obbligata, anche avendo la chiave". Per anni e in diverse occasioni Claudio Nanni avrebbe minacciato di morte, direttamente o indirettamente, la moglie Ilenia. Lo ha fatto non solo in sua presenza lei, ma anche indirettamente, comunicando a terzi la sua intenzione di "uccidere la moglie"."Le controversie" tra la coppia sono proseguite fino alla morte della donna, "che le ha tragicamente risolte", scrive il Gip Corrado Schiaretti. Ilenia aveva denunciato tutto, ne aveva parlato con le amiche già nel 2017, e con il suo avvocato, poco prima dello scorso Natale: a quest'ultimo aveva riferito chiaramente che qualora avesse vinto la causa di lavoro nei sui confronti, lui l'avrebbe ammazzata. La 46enne di Faenza aveva già denunciato Nanni tre anni fa dopo averla aggredita, "facendole sbattere la testa nel muro, spingendola verso un mobile, tenendole la testa abbassata e stringendole il polso", come da referto dall'epoca.
Il 6 febbraio, giorno del delitto di Faenza, sarebbe stato scelto perché una volta uscita di casa la figlia Arianna nessuno avrebbe richiuso i chiavistelli. Così il killer avrebbe avuto via libera. Intanto emerge che le minacce e le botte andavano avanti da anni: nel 2017 Ilenia Fabbri aveva già denunciato il marito – ora in carcere – poi c’erano state altre cause.
Non tutti conoscono il segreto per creare un rapporto perfetto, ma Murad Osmann e Natalia Zakharova fanno sembrare l'amore una cosa semplice e romantica. A primo impatto questi due nomi sembreranno anonimi, ma sicuramente tutti ricorderanno la serie di foto della ragazza di spalle che stringeva la mano del suo fidanzato. In ogni immagine sullo sfondo appariva una città del mondo diversa. La coppia è infatti diventata celebre grazie ai numerosi scatti condivisi su Instragram con l’hashtag #FollowMeTo. Murad è un fotografo professionista ed ha cominciato quel progetto nel 2013. Da allora è riuscito a raggiungere oltre 2,5 milioni di seguaci ed innumerevoli condivisioni su tutti i social. L’ultima volta che la coppia si era fatta vedere in giro per il mondo si trovava in India, tra Delhi e Udaipur. Oggi i due sono tornati con una sorpresa incredibile. Si sono sposati e naturalmente anche al loro matrimonio non potevano fare a meno della nota fotografia in cui si tengono per mano. Natalia indossa un meraviglioso abito bianco, con una mano tiene il bouquet e con l’altra il suo attuale marito.
Murad Osmann e Natalia Zakharova sono la coppia diventata celebre sui social grazie alle foto scattate in giro per il mondo mentre si tengono per mano. Di recente, i due si sono sposati e non hanno potuto fare a meno di condividere lo scatto del loro matrimonio. Come sempre, Natalia è di spalle e tiene la mano di suo marito, ma questa volta mostra la fede nuziale.
Eleonora Giorgi è al settimo cielo dopo avere appreso che presto diventerà nonna. Il figlio Paolo Ciavarro, infatti, aspetta un figlio dalla fidanzata Clizia Incorvaia. 29 anni lui e 40 lei, si sono conosciuti e innamorati nella casa del Grande Fratello Vip. Il bebè nascerà tra febbraio e marzo del prossimo anno. L'attrice si è raccontata sulle pagine del settimanale DiPiù. L'unico suo dispiacere è non avere ancora ricevuto una chiamata dall'ex marito Massimo Ciavarro. Eleonora Giorgi ha spiegato che le sarebbe piaciuto ricevere una telefonata da Massimo Ciavarro, per condividere la gioia del nipotino in arrivo. Tuttavia, ritiene che l'attore non abbia fatto questo gesto per via del suo carattere burbero. Non ha dubbi sul fatto che sarà anche lui un nonno dolce e presente: "Dopo aver avuto questa splendida notizia, non mi ha ancora fatto una telefonata per condividere con me la gioia di diventare nonni. Lo conosco, è fatto così: c’è ancora un grande affetto tra noi ma Massimo è burbero, un vero e proprio orso. Però sarà un nonno tenerissimo e anche molto presente, così come è stato da padre per Paolo".
Eleonora Giorgi è felicissima di diventare nonna. Il figlio Paolo Ciavarro e la fidanzata Clizia Incorvaia aspettano un bebè. L’attrice, tuttavia, lamenta di non avere ricevuto neanche una telefonata da parte dell’ex marito Massimo Ciavarro. Le sarebbe piaciuto condividere con lui questa bella notizia.
Alcuni giorni fa, Anna Tatangelo si è trovata a doversi difendere dall'attacco di alcuni utenti che affermavano che il suo viso fosse eccessivamente cambiato rispetto a quando aveva 14 anni e quindi insinuavano che ci fosse dietro l'aiuto del chirurgo. La cantante si è difesa, affermando con forza di non aver mai modificato in alcun modo i suoi lineamenti naturali. Il cambiamento è dovuto alla semplice crescita. Messa da parte la polemica, è arrivato il momento dei festeggiamenti. Ieri era il compleanno di Gigi D'Alessio e da perfetta compagna di vita, Anna Tatangelo ha fatto il possibile per coccolarlo e viziarlo. Sulla sua pagina ufficiale ha pubblicato una foto che ritraeva una tavolata piena di dolci, preparati con le sue stesse mani. In un altro scatto, invece, il piccolo Andrea abbracciava forte la sua mamma e il suo papà. La didascalia riassumeva il mood della giornata:
Anna Tatangelo è una perfetta compagna di vita. Ha viziato e coccolato Gigi D’Alessio, regalandogli un compleanno ricco di dolci e soprattutto di affetto.
Oggi è iniziato il Roland Garros, che a causa del Covid ha cambiato collocazione spostandosi dalla tarda primavera all’autunno. Il primo tennista a superare il primo turno nel torneo maschile è stato Jannik Sinner, talentuoso e giovane tennista italiano, che si è tolto un grande sfizio perché ha sconfitto la testa di serie numero 11 il belga David Goffin, un successo netto ottenuto per tre set a zero. L’Italia del tennis può iniziare a sognare. La grande impresa l’aveva già sfiorata in uno Slam tre settimane fa quando aveva messo sotto Khachanov, altro giocatore posizionato tra i primi 15 al mondo, poi i crampi lo frenarono. Questa volta Sinner ha spazzato via Goffin, finalista al Masters qualche anno fa che sulla terra se la cava bene. Partita equilibrata fino al 6-5 del primo set, il belga sembra in controllo e pronto a giocare il tie-break ma va in difficoltà e viene brekkato da Sinner, che porta a casa il primo set 7-5. Lì si chiude l’incontro. Il secondo set è rapidissimo: 6-0. Goffin non vive una grande giornata, è sfiduciato e dall’altra parte della rete trova un Sinner indiavolato che non gli ha concesso nulla. Sinner mercoledì affronterà nel prossimo turno il qualificato francese Bonzi. Eliminato invece subito Andreas Seppi, trentaseienne tennista azzurro, finito ko in quattro set contro Sebastian Korda, figlio di Petr, giocatore ceco campione slam e finalista a Parigi nel 1992, che sta crescendo moltissimo e si è imposto in quattro set. 1° turno maschile: Sinner b Goffin 7-5 6-0 6-3, Korda b Seppi 6-2 4-6 6-3 6-3, Bonzi b Ruusovori 6-2 6-4 4-6 6-4.
Inizia alla grande il Roland Garros del tennis italiano e in particolare di Jannik Sinner, che è il primo tennista in assoluto a superare il turno a Parigi. Sinner, talento giovane e dal futuro assicurato, ha sconfitto in tre set, con il punteggio di 7-5 6-0 6-3, il belga David Goffin, testa di serie numero 11.
Più di un acquisto al mese, 200 milioni di transazioni totali e 9,9 milioni di consegne medie mensili. Sono i dati (italiani) rivelati da "Net Retail: Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani", un'indagine condotta da Netcomm e Human Highway su un campione di 2.988 casi. Un rapporto che svela anche un elemento importante: 22,2 milioni di individui hanno effettuato almeno un acquisto online nella loro vita. Quello degli acquisti sul web è un mercato in forte crescita anche in Italia. Superato il tabù dello shopping a distanza, gli italiani si sono rivelati dei grandi fruitori dei negozi digitali, anche quando si parla di prodotti virtuali. Tanto che il 40% degli acquisti del quarto trimestre riguarda beni non materiali, mentre il 60% degli acquisti online mette in movimento un bene fisico. Negli ultimi sei mesi, inoltre, tre acquirenti online su quattro hanno acquistato in rete utilizzando esclusivamente un portale, ma tra i 16 milioni di acquirenti online che hanno caratterizzato questo periodo si rileva che il 18,3% di essi ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’applicazione su smartphone e l’11,5% di essi almeno un acquisto utilizzando il proprio tablet. “L’acquisto online continua ad essere per chi compra un’esperienza convincente" ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm "La soddisfazione espressa dagli acquirenti in merito a tutto l’iter di acquisto online si attesta sulla votazione 8,5, in costante crescita da quando rileviamo questo parametro (aprile 2011 in cui era 8 il voto medio). Questo indicatore riassume il successo della modalità di acquisto a distanza attraverso la rete: chi inizia ad acquistare online non smette più e, anzi, compra progressivamente in categorie di prodotti sempre diverse e diventa egli stesso promotore del nuovo stile di acquisto presso le persone che non hanno ancora fatto l’esperienza". E così ecco arrivare quello che viene già definito come il Superconsumatore, un utente sempre connesso e pronto ad effettuare acquisti in ogni momento. La frequenza media di acquisto nell’ultimo trimestre è stata pari a 3,4 transazioni per acquirente nei tre mesi; una diversa frequenza di acquisto che consente di distinguere tra acquirenti abituali (almeno una volta al mese) e acquirenti sporadici (uno o due acquisti nel trimestre). In questo modo diventa chiaro il fatto che il mercato sia sostanzialmente guidato dal segmento degli acquirenti abituali: 11 milioni di individui che generano la quasi totalità del valore del commercio online. Il valore di questo settore, nonostante la crescita impetuosa e i volumi significativi, è ancora un piccolo fenomeno, confinato a poco più del 2% del valore complessivo dei consumi delle famiglie italiane. Il forte interesse verso gli acquisti a distanza fa però ben sperare per il futuro: nel 2020 il commercio online in Italia varrà 50 miliardi di euro, il 7% dei consumi al dettaglio.
Più di un acquisto al mese, 200 milioni di transazioni totali e 9,9 milioni di consegne medie mensili. Sono i dati (italiani) rivelati da “Net Retail: Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani”, un’indagine condotta da Netcomm e Human Highway su un campione di 2.988 casi.
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La più famosa band reggae italiana è partita il 18 giugno con la tournée estiva. In programma tanti concerti fino a fine agosto.
"Prima l'ho incoraggiato, poi minacciato e tormentato più volte perché si facesse vaccinare ma lui temeva le conseguenze del vaccino anti covid e pensava che la sua giovane età lo proteggesse dal coronavirus", è l'angoscioso racconto della madre di Tyler Gilreath, un ragazzo statunitense della Carolina del Nord morto a soli 20 anni per le conseguenze del covid e di una conseguente infezione dopo aver rifiutato di farsi vaccinare. Tyler è morto martedì mattina, dopo essere risultato positivo al virus appena due giorni dopo essere tornato a scuola ad agosto. Durante tuta l'estate la madre aveva cercato di convincerlo a vaccinarsi ma lui temeva il vaccino e non lo ha fatto. Dopo varie insistenze, la donna, la signora Tamra Demello, sembrava aver convinto il giovane che le aveva promesso che si sarebbe fatto vaccinato nelle prossime settimane una volta avvisato il nuovo anno scolastico. Purtroppo però appena due giorni dopo il ritorno in classe è stato contagiato dal virus. Le sue condizioni, che inizialmente non sembravano gravi, si sono repentinamente aggravate a causa di una infezione che lo ha costretto al ricovero portandolo infine alla morte cerebrale. Dal dormitorio del college, dove era in quarantena, il ventenne è stato trasferito direttamente in ospedale. Qui i medici hanno riscontrato una grave infezione che si era estesa al cervello e che in pochi giorni lo ha portato alla morte.
“Tyler era convinto che un ventenne in buona salute non potesse ammalarsi di covid, ho provato di tutto: l’ho incoraggiato, minacciato e assillato perché si facesse vaccinare. Era preoccupato per i possibili problemi cardiaci a lungo termine” ha raccontato la madre che ora incoraggia i genitori a fare tutto il necessario per convincere i propri figli a farsi vaccinare.
Una soluzione non convenzionale per siti non convenzionali, è questo il mantra di FUGU che ha ideato una serie di cabine geodetiche perfette come camere d'albergo per vivere esperienze a stretto contatto con la natura. Le cabine geodetiche di FUGU offrono sistemazioni modulari che si adattano ai paesaggi più esigenti della natura. Che si tratti di colline, montagne o incantevoli spiagge, FUGU la soluzione perfetta per ogni tipo di condizione naturale. Le cabine geodetiche sono perfette per ogni tipo di paesaggio, anche il più esigente della natura. Ogni cupola è stata testata per resistere a climi rigidi e può essere personalizzata in base alle esigenze. C'è quindi la cabina con una sola camera da letto per una vita immersi nella natura, fino alla struttura che comprende un vero e proprio appartamento su due livelli. La struttura geodetica consente di ripararsi dalle condizioni climatiche più assurde. I telai delle cabine FUGU realizzati in legno ingegnerizzato (CLT, LVL o legno lamellare incollato), il che significa meno emissioni di CO2 rispetto a un edificio convenzionale.
Che siano montagne innevate o spiagge paradisiache, colline o ripidi burroni, le cabine geodetiche di FUGU offrono soluzioni non convenzionali per soggiorni in luoghi naturali unici al mondo. Pensate per una vita off grid e per integrarsi perfettamente nel paesaggio, le cabine FUGU sono camere d’albergo d’eccezioni per viaggi fuori dal tempo.
Una troupe televisiva del Corriere della Sera è stata aggredita oggi in Val di Susa intono alle 12 nei pressi di Chianocco, come riferisce lo stesso giornale. I due operatori, che trasmettono in diretta gli avvenimenti della zona e le proteste del movimento no tav contro la ferrovia alta velocità Torino Lione, secondo la ricostruzione fatta da quotidiano, sono stati circondati e minacciati da un gruppo di qualche decina di persone. L'auto su cui viaggiavano i due giornalisti è stata fermata e, sotto minaccia, ai due è stato intimato di consegnare tutta la strumentazione video e i telefoni, che poi sono stati danneggiati, e infine prima di allontanarsi il gruppo ha tagliato le ruote dell'auto. I due operatori aggrediti sono gli stessi che hanno girato il video diffuso ieri – Non si capisce se l'aggressione sia un'intimidazione dopo la diffusione del video in cui un manifestante affrontava con ingiurie un Carabiniere in assetto antisommossa, oppure uno scambio di persona. I due aggrediti, infatti, sono proprio gli autori del filmato diffuso ieri e che ha scatenato molte polemiche. La tensione nella zona resta comunque altissima con blocchi stradali che ormai vanno avanti da giorni e il continuo movimento di gruppi di manifestanti e Forze dell'ordine che si spostano da un punto all'altro della valle. Lo svincolo di Chianocco dell'autostrada Torino-Bardonecchia resta ancora bloccato mentre altri presidi stanno bloccando altre arterie stradali della zona e alcune fermate ferroviarie. Anche altri giornalisti sono stati minacciati – La giornata non è iniziata nel migliore dei modi con le notizie di alcuni incendi ai danni di auto dei manifestanti nella notte, che hanno esasperato ancora di più gli animi e che inevitabilmente si ripercuote anche sul lavoro dei giornalisti. Nella tensione generale e nella confusione che regna sul posto, infatti, ne hanno fatto le spese diversi giornalisti che stanno documentando gli accadimenti e che hanno subito minacce. Per quanto riguarda i due operatori del Corriere tv è in programma un loro incontro con uno dei leader del movimento no tav, Alberto Perino, per tentare di ricostruire i fatti e trovare i responsabili. Encomio solenne al Carabiniere del video – Intanto solidarietà da gran parte del mondo politico è arrivata al Carabiniere protagonista del video girato dai due operatori del Corriere. La capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro ha chiesto di "poter stringere la mano in segno di solidarietà e di ringraziamento al carabiniere", mentre il segretario del Pdl Alfano ha elogiato il gesto del militare che "ha fatto il proprio dovere fino in fondo per tenere alto l'onore e la dignità del popolo italiano e delle sue istituzioni". Il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, ha conferito al giovane carabiniere un formale encomio solenne "per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate" annunciando la decisione direttamente al militare in una telefonata.
I due operatori di Corriere Tv che ieri hanno diffuso il video in cui un manifestante affrontava un carabiniere sono stati minacciati e aggrediti da un gruppo di persone che hanno bloccato la loro auto e hanno distrutto i loro strumenti. Al militare intanto è stato conferito un encomio solenne per la professionalità con cui ha affrontato la situazione.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } Oggi Panama City, la capitale tra due oceani, è un'esplosione di grattacieli, nuove architetture ed elevato standard di offerta turistica e culturale. Ne è passato di tempo da quando regnava Noriega nel Canale, che inaugurato nel 1914 festeggia il secolo di storia, e il fascino della città, crocevia di intrighi internazionali, ispirava cinema e autori. Ma presto tutte le navi in arrivo a Panama saranno accolte da una nuova incredibile opera situata sulle rive all'ingresso del canale: il Biomuseo progettato da Frank O.Ghery. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } photo © victoria murillo / istmophoto.com var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } La composizione a volumi asimmetrici dai colori accesi, cifra stilistica dell'architetto, è già diventata un'icona come l'Opera House per Sydney. L'edificio si sviluppa su tre livelli, occupando una superficie di quattromila metri quadrati.Il tetto colorato è visibile per chilometri e pare che le sue tinte siano state ispirate dal piumaggio di molti uccelli tropicali del paese. La zona in cui sorge il Museo, infatti, è conosciuta a livello internazionale per essere una foresta tropicale, ricca di flora e fauna, con oltre 1.300 piante e 100 specie di animali, soprattutto uccelli. E la struttura di Ghery presenta un design aperto e frastagliato che richiama appunto le foreste pluviali dell'America Centrale. Leggi anche Questo veicolo a una ruota è il futuro della mobilità urbana? photo © victoria murillo / istmophoto.com photo © victoria murillo / istmophoto.com L'edificio è stato progettato per raccontare la storia di come l'istmo di Panama è salito dal mare, unendo due continenti, un tempo separati da un vasto oceano, cambiando per sempre la biodiversità del pianeta. La nuova struttura ospiterà il ‘panamarama’, un’area coperta dotata di sedici schermi che proiettano la storia del luogo in digitale, offrendo ai visitatori anche un racconto audiovisivo. photo © victoria murillo / istmophoto.com photo © victoria murillo / istmophoto.com photo © victoria murillo / istmophoto.com Il progetto si sviluppa lungo otto gallerie permanenti, uno spazio per allestimenti temporanei, una caffetteria, negozi e un giardino botanico disegnato da Edwina Von Gal, alternando sale espositive ad ambienti naturali, al fine di creare un percorso emozionale all’interno e all’esterno del museo. Due grandi acquari accoglieranno inoltre le diverse specie acquatiche dei Caraibi e del Pacifico. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } Costato 60 milioni di dollari, prossima è l'apertura del Biomuseo che secondo le previsioni non solo è destinato a diventare nuova polarità attrattiva per il Paese ma servirà da richiamo per 600 mila visitatori internazionali l'anno. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Architettura Eventi 46 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Oggi Panama City, la capitale tra due oceani, è un'esplosione di grattacieli, nuove architetture ed elevato standard di offerta turistica e culturale. Ne è passato di tempo da quando regnava Noriega nel Canale, che inaugurato nel 1914 festeggia il secolo di storia, e il fascino della città, crocevia di intrighi internazionali, ispirava cinema e autori. Ma presto tutte le navi in arrivo a Panama saranno accolte da una nuova incredibile opera situata sulle rive all'ingresso del canale: il Biomuseo progettato da Frank O.Ghery. La composizione a volumi asimmetrici dai colori accesi, cifra stilistica dell'architetto, è già diventata un'icona come l'Opera House per Sydney. L'edificio si sviluppa su tre livelli, occupando una superficie di quattromila metri quadrati.Il tetto colorato è visibile per chilometri e pare che le sue tinte siano state ispirate dal piumaggio di molti uccelli tropicali del paese. La zona in cui sorge il Museo, infatti, è conosciuta a livello internazionale per essere una foresta tropicale, ricca di flora e fauna, con oltre 1.300 piante e 100 specie di animali, soprattutto uccelli. E la struttura di Ghery presenta un design aperto e frastagliato che richiama appunto le foreste pluviali dell'America Centrale. L'edificio è stato progettato per raccontare la storia di come l'istmo di Panama è salito dal mare, unendo due continenti, un tempo separati da un vasto oceano, cambiando per sempre la biodiversità del pianeta. La nuova struttura ospiterà il ‘panamarama’, un’area coperta dotata di sedici schermi che proiettano la storia del luogo in digitale, offrendo ai visitatori anche un racconto audiovisivo. Il progetto si sviluppa lungo otto gallerie permanenti, uno spazio per allestimenti temporanei, una caffetteria, negozi e un giardino botanico disegnato da Edwina Von Gal, alternando sale espositive ad ambienti naturali, al fine di creare un percorso emozionale all’interno e all’esterno del museo. Due grandi acquari accoglieranno inoltre le diverse specie acquatiche dei Caraibi e del Pacifico.
Inaugura il Museo de la Biodiversidad che celebra l’unicità dell’istmo di Panama.
In fase di prenotazione del vaccino anti Covid sul sito Salute Lazio non è possibile conoscere a priori quale vaccino verrà somministrato. Soltanto guardando la data del secondo appuntamento è possibile risalire al tipo di siero che verrà inoculato: come noto il richiamo Pfizer viene somministrato dopo almeno 21 giorni, dopo 28 giorni il Moderna e dopo tre mesi AstraZeneca. Per quanto riguarda l'ultimo vaccino Johnson & Johnson, esso è monodose, quindi non necessita di richiamo. Ma ogni centro vaccinale allestito dalla Regione Lazio somministra quasi esclusivamente un solo tipo di vaccino ed ecco un elenco riassuntivo diviso per Asl di Roma e provincia. In provincia di Roma aprono 5 nuovi hub vaccinali: si tratta del drive in di Valmontone e della Vela di Calatrava a Tor Vergata (gli unici due nel Lazio dove viene somministrato Johnson & Johnson), del centro di via Quirino Majorana, del centro commerciale Porta di Roma e degli studios di Cinecittà. Ad oggi, giovedì 22 aprile, nel Lazio sono aperte le prenotazioni online per le persone estremamente fragili, per i cittadini over 80 e per coloro che hanno un'età uguale o superiore a 60 anni (coloro che cioè sono nati a partire dal 1961). Dalla mezzanotte di lunedì 26 partiranno le prenotazioni per i 58enni e 59enni. Attualmente negli studi dei medici di famiglia si somministrano dosi di vaccino Pfizer, ma la vaccinazione entrerà a pieno regime a partire da maggio. Sempre da maggio probabilmente partiranno anche le vaccinazioni nelle farmacie che hanno aderito alla campagna. Ricordiamo che i vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson sono raccomandati in Italia ai cittadini con età superiore a 60 anni. (in grassetto quelli di recente apertura) Auditorium Parco della Musica: Moderna Santa Maria della Pietà: Pfizer Casa della Salute Prati-Trionfale: Pfizer
All’interno un elenco dei centri vaccinali di Roma e provincia divisi a seconda del vaccino che viene somministrato ai cittadini: i punti vaccinali dove viene inoculato il siero Pfizer, quelli in cui viene somministrato Moderna, quelli in cui viene somministrato il vaccino AstraZeneca e quelli in cui viene somministrato il vaccino monodose di Johnson & Johnson.
La moda la detta Instagram, il social per eccellenza quando si parla di foto. E questa volta i trend riguardano i capelli. Prima di andare dal parrucchiere, navigate un po' tra i tag #hair e #hairstyle e vedrete che scoprirete un nuovo mondo. Quest'anno i capelli sono raccolti, c'è chi preferisce lo chignon e chi condivide il tutorial per realizzarlo in 6 mosse, chi invece propone trecce, che siano laterali, fishtail braid o in stile francese, e chi invece punta sulla classica e intramontabile coda di cavallo, ma anche il raccolto semplice e disordinato non passa mai di moda. Se invece si preferisce un look morbido e sciolto, le parole d'ordine sono volume e onde: capelli mossi, boccoli appena accennati sulle lunghezze e cotonature spopolano tra gli scatti (e autoscatti) del social. Avete visto i bellissimi capelli di Lauren Conrad? Per ottenere onde morbide e naturali, attorcigliate le ciocche attorno a una piastra per capelli per qualche secondo, poi aprite i boccoli che si sono creati con le dita: avrete un effetto super naturale ma allo stesso tempo sofisticato! E il colore? Il trend è uno solo e si chiama Shatush. E' l'effetto del momento, quello che spopola anche tra le star, radice scura e punte chiarissime, un effetto sfumato e degradè ma naturale. Se sei indecisa e vuoi cambiare la tonalità dei tuoi capelli, troverai un'infinità di idee e di accostamenti.
Quando i trend incontrano i social, nascono dei veri e propri tormentoni. Oggi su Instagram troviamo proprio tutto, dagli outfit, ai make up alle idee per decorare le unghie. Ma oggi parliamo di capelli, ecco le ultime tendenze.
Nonostante tempo fa ci fosse chi si preoccupava per una sospetta anoressia da parte di Rihanna, che addirittura affermava di saltare spesso almeno un pasto al giorno, ora la star lascia sorpreso lo staff che si occupa del catering chiedendo cibo normalissimo e soprattutto non esattamente salutare. Gli organizzatori del concerto londinese di Rihanna hanno, infatti, dichiarato di aspettarsi delle richieste strampalate come quelle che le star statunitensi sono solite fare, ossession ate dalla linea come solo loro sanno essere. La sorpresa è stata grande quando invece la giovane cantante originaria delle Barbados ha chiesto di poter consumare tra le altre cose patatine fritte, lasagne scaldate al micro-onde, bastoncini di pollo e ciambelle. Rihanna, però, sa che tutto questo non va affatto contro la sua linea perfetta dal momento che in un'ora e mezzo di concerto, esibendosi sul palco, con tutto il movimento che fa, smaltisce tutto in un attimo. Con tutti i problemi che la giovane star ha avuto negli ultimi tempi fa sicuramente bene a concedersi qualche trasgressione alimentare e non lasciare che il suo aspetto diventi un'ossessione, dal momento che poi tutto ciò andrebbe ad influire anche sulle sue giovani fan. Intanto per celebrare la sua recente nomina a donna dell'anno per la rivista Glamour, Rihanna avrebbe sborsato ben 50 mila dollari per far sì che la sua famiglia potesse andarla a trovare a New York dalle Barbados, luogo di cui è originaria.
Patatine fritte e lasagne prima del tour: sembra che Rihanna sia decisamente fuori dal rischio anoressia che si temeva qualche tempo fa.
Tra i film più attesi dell'anno c'è, senza ombra di dubbio, il sequel della pellicola prodotta dalla Disney Pixar: Frozen 2-Il segreto di Arendelle. Il film, che nel suo primo capitolo del 2013 aveva registrato degli incassi strepitosi, arriverà nelle sale italiane a novembre, nel frattempo la nota casa di produzione cinematografica ha diffuso da qualche ora il secondo trailer italiano. Le avventure di Elsa, la principessa di ghiaccio, sua sorella Anna, Kristoff e il piccolo Olaf continuano alla scoperta di segreti e luoghi nascosti nel magico regno di Arendelle. Se nel primo film, la dolce e timida Elsa era stata costretta a reprimere i suoi poteri, pensando di arrecare danno a le persone a cui era più legata, in questo nuovo capitolo è più consapevole della sue capacità e, anzi, scoprirà di avere una forza ancor più grande di quella sfoggiata nei momenti difficoltà affrontati nello scorso episodio. Eppure, la curiosità e la necessità di scoprire da dove provengano questi poteri magici, spingerà Anna ed Elsa ad interrogare GranPapà, il re dei troll, affinché possa indicargli la strada da seguire per trovare le risposte che stanno cercando. Le due inseparabili e impavide sorelle si ritroveranno in una foresta incantata, avvolta da una fitta nebbia che l'aveva nascosta agli abitanti di Arendelle. Le due principesse diventeranno delle vere e proprie eroine che, combattendo coloro che credono siano dei nemici, riusciranno a scoprire qualcosa in più sul loro passato, sui loro genitori e sulle origini del regno in cui vivono. Il trailer diffuso dalla Disney mostra alcune tappe del viaggio che Anna ed Elsa dovranno affrontare, dimostrando di essere sempre l'una il supporto dell'altra.
Arriverà nelle sale italiane a novembre, il secondo capitolo di uno dei film più attesi della Disney-Pixar, stiamo parlando di Frozen 2-Il segreto di Arendelle. La Disney ha diffuso il secondo trailer ufficiale italiano, nel quale già si intravedono le avventure della principessa Elsa e di sua sorella Anna che in un lungo viaggio nei meandri del loro regno capiranno qualcosa di più sul loro passato e sull’origine dei poteri della “principessa di ghiaccio”.
Handclapping selvaggio, ritornello che ti si pianta in testa e non se ne va più e una freschezza che lo getta già nel frullatore dei probabili (ormai possibili) tormentoni estivi: lei è Levante e la canzone è "Alfonso". Pubblicata dall'etichetta torinese indipendente Inri (e fortemente voluta dal fondatore dell'etichetta Davide “Anti Anti” Pavanello) che ha nel suo rooster anche il cantautore Bianco (uscito qualche mese fa con la bella "La solitudine perché c'è") il quale ha contribuito in prima persona all'album, Levante è la prima cantautrice dell'etichetta e da esordiente sta già dando non poche soddisfazioni. In attesa dell'album che uscirà a ottobre e si chiamerà "Manuela distruzione", la cantautrice siciliana ha conquistato il pubblico al grido di "che vita di merda" ("Corre l’anno 2013, in mano alcolici… e niente più / Che vita di merda / Ma che cosa c’entra il bon ton? / Ho riso per forza ho rischiato di dormirti addosso / Stronzo, tanti auguri ma non ti conosco") e si è meritata anche l'apertura del tour di Max Gazzè, un altro che è riuscito a piazzare per tanto tempo un singolo nei primi posti delle classifiche di vendite grazie alla sanremese "Sotto casa", in heavy rotation sulle maggiori radio italiane. Levante rientra in quell'onda indipendente che dalla Sicilia sta montando in tutta Italia e si caratterizza per il cantautorato: da Colapesce a Dimartino, passando per Paletti. Una Sicilia lasciata nell'adolescenza per trasferirsi a Torino, dove ha continuato a scrivere canzoni che aveva cominciato a comporre già a 11 anni. E intanto "Alfonso" rientra in quella serie di canzoni che improvvisamente diventano famose e tutti cantano senza rendersi conto, a volte, che nel testo di allegro c'è ben poco (da "Fuori dal tunnel" di Caparezza a "La guerra è finita" dei Baustelle): una festa alla quale non si vorrebbe stare e di cui non si conosce il festeggiato, gente che ti pesta i piedi e trenini forzati ai quali non si ha minimamente voglia di partecipare. Questo è il pezzo, nel caso in cui ve lo foste perso:
Il fenomeno Levante sta invadendo tutta Italia, grazie a sonorità allegre e a un brano “Alfonso” che tutti ormai cantano a memoria. Prodotta da un’etichetta torinese indipendente il singolo della cantante siciliana si candida ad essere uno dei tormentoni dell’estate.
Dimmi che zerbino hai e ti dirò chi sei. Il tipo di stuoino che usiamo davanti alla nostra porta può raccontare molto di noi e dei nostri gusti, del modo di pensare e di relazionarci con il mondo. Lo zerbino è l'unico nostro arredo privato in un luogo pubblico ed è lo specchio della nostra accoglienza. C'è chi decide di non usare affatto lo stuoino, forse per non marcare il confine tra uno spazio pubblico ad uno privato, o c'è chi sceglie di non mettere alcun marcatore per superficialità o perché sa che non riceverà alcuna visita. C'è chi invece dello zerbino ne fa una propria bandiera, quasi una foto identificativa degli abitanti della casa. Così, da semplice elemento su cui pulirsi i piedi prima di entrare in una casa, lo zerbino è diventato sempre più un simbolo di creatività e personalizzazione e in giro se ne trovano davvero di divertenti. Da Nord a Sud Italia il mondo degli zerbini è sempre più originale. Che siano di materiali naturali o sintetici, di nylon, gomma o corda, llo stuoino è un marcatore di soglia che dice all'ospite di soffermarsi un attimo prima di entrare, di pulirsi le scarpe (o togliersele) prima di varcare la soglia ma non solo: sono sempre più usati in Italia, come nel resto del mondo, gli zerbini personalizzati con scritte e disegni scelti dai proprietari di casa. Ci sono zerbini che subito di danno la sensazione di poter accedere ad una casa calda ed accogliente; altri invece, semmai dove lo stuoino non c'è affatto, possono trasmettere il senso di una casa fredda e inospitale.
Dimenticate i banali “Ciao” o “Benvenuti”, gli stuoini davanti alle porte delle case degli italiani stanno diventando sempre più creativi, con battute e frasi esilaranti che dicono tanto su chi state andando a visitare.
È arrivato il tanto atteso report ufficiale sull'infortunio di Ciro Immobile. La Lazio in una nota ha fatto il punto sulle condizioni del centravanti, uscito malconcio dall'ultimo match di Europa League. Confermata la lesione muscolare alla coscia destra per Immobile che dunque salterà il match contro il Bologna e la convocazione in Nazionale per la Nations League. Cosa si è fatto Ciro Immobile? In una nota la Lazio ha annunciato: "Lo Staff Medico comunica che il calciatore Ciro Immobile durante l’ultima partita di Europa League ha riportato una lesione di basso grado a carico del muscolo semimembranoso della coscia destra". A questo punto l'attaccante è fuori gioco sia per la prossima partita di campionato contro il Bologna, e sia per la Final Four di Nations League. Infatti per conoscere nel dettaglio i tempi di recupero sarà necessario qualche giorno, e nuovi esami: "È stato da subito sottoposto agli accertamenti ed alle cure del caso. Nei prossimi giorni verrà effettuato monitoraggio clinico e strumentale per quantificare la ripresa dell’attività".
La Lazio in una nota ufficiale ha confermato le indiscrezioni della vigilia sulle condizioni di Ciro Immobile, infortunatosi durante l’ultimo match di Europa League. Lesione alla coscia destra per il bomber.
La pandemia di Covid-19 rappresenta una potenziale minaccia per i pazienti colpiti da neoplasie ematiche. Oltre 33mila persone ricevono ogni anno una diagnosi di un tumore del sangue, una popolazione nel complesso ad più alto rischio a causa della fragilità intrinseca, delle terapie immunosoppressive e delle frequenti visite per l’erogazione del trattamento. “Nel nostro studio – scrivono gli autori della ricerca che ha coinvolto 66 unità di ematologia in Italia – il 37% dei pazienti con neoplasie ematiche è deceduto, e coorti più piccole hanno indicato risultati altrettanto sfavorevoli in questo gruppo di pazienti, con tassi di mortalità compresi tra il 32% e 61%”. Una percentuale 2,4 volte superiore rispetto a quella della popolazione generale che ha contratto il virus, e ben 41,3 volte maggiore rispetto a quella dei malati ematologici osservata nello stesso periodo dello scorso anno, cioè in epoca pre-Covid. I risultati dello studio, pubblicati su The Lancet Hematology, indicano che “uno dei principali fattori di rischio di morte, in caso di contagio da Covid-19, risiede proprio la fase avanzata della patologia ematologica – dice Paolo Corradini, presidente Sie e Direttore del reparto di Ematologia all’istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano – . Il 70% dei cittadini colpiti da tumore del sangue guarisce. Un risultato molto importante raggiunto grazie a terapie sempre più efficaci e che devono invitare a continuare a curare questi pazienti, anche durante la pandemia”.
Lo indica la Società italiana di ematologia (Sie), promotrice di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Hematology: “I pazienti con neoplasie ematologiche hanno mostrato una progressione verso esiti clinici peggiori della malattia da coronavirus, con un tasso di mortalità 41 volte maggiore rispetto all’era pre-Covid”.
L'Inter riprende la corsa in campionato. Dopo lo scivolone in Champions con la sconfitta all'ultimo minuto contro il Real Madrid, c'è la reazione giusta con il Bologna. Pronti via, segna Lautaro che spiana la strada per il terzo successo in Serie A che significa doppia cifra in classifica, in attesa di capire quale sarà la posizione finale dopo le altre gare che seguiranno. Ma senza pensare agli altri, i nerazzurri hanno confermato di essere squadra: a segno tutti i reparti, con Skriniar, Barella e Vecino, poi la doppietta di Dzeko; fasce che funzionano sia per qualità che per quantità; cambi sempre pronti (anche quando sono costretti come nel caso di Correa). Segnali importanti, l'Inter è tornata. L'Inter domina nel primo tempo sul Bologna con una gara approcciata alla perfezione. San Siro chiedeva la reazione dopo lo scivolone Champions contro il Real Madrid ed è arrivata la risposta migliore: 3 gol in 35 minuti, con Lautaro che apre le danze, seguito da Skriniar, da Barella e da Vecino. Quattro gol, tre uomini di tre reparti diversi. E' questa l'Inter di Simone Inzaghi che non vuole appoggiarsi solamente ai singoli ma chiede al collettivo di collaborare. Anche se cambia pelle al 1′ con Dzeko e Cahlanoglu in panca a rifiatare, l'Inter non cambia gioco né motivazioni. E anche quando Simone Inzaghi deve fare a meno di Correa infortunatosi dopo soli 29 minuti richiamando il bosniaco agli straordinari, la squadra non si scompone. I due assist a Lautaro e Skriniar arrivano dalle fasce: Dumgries corre quasi quanto Hakimi, Dimarco riesce a confermarsi su ottimi livelli. Il Bologna c'è, almeno fino all'1-0 perché se non trova il pareggio è grazie a capitan Handanovic che si esalta sul primo palo su una conclusione ravvicinata di Soriano. Ma è troppo poco: Arnautovic non la vede mai per i primi 45 minuti braccato a vista da un diligente Bastoni che quando serve usa anche le maniere forti per fermare l'austriaco.
L’Inter vince in goleada a San Siro contro il Bologna: 6-1. Apre le marcature Lautaro Martinez, poi Skriniar e Barella nel primo tempo. Nella ripresa segnano Vecino e Dzeko (doppietta). Al 29′ Correa si infortuna (botta al bacino), nulla di grave. Handanovic nel finale subisce il 6-1 di Theate.
Nasce a Torre del Greco la prima clinica hi-tech specializzata in Impiantologia dell'area vesuviana: è la "Clinica Sansone". In questo centro – di 200 metri quadri con due sale chirurgiche, per l’implantologia, la chirurgia orale e maxillo facciale, e quattro unità operative per i pazienti – verranno effettuati impianti dentali interamente tramite tecnologia computerizzata. Grazie all'utilizzo di strumentazioni tecnologicamente avanzate, sarà quindi possibile impiantare protesi dentali senza utilizzo del bisturi e quindi evitando suture. Il Centro Sansone verrà inaugurato sabato 9 ottobre alle 19.30. Una serata, durante la quale si alterneranno medici e personaggi dello spettacolo. Si discuterà di tematiche importanti legate all'ambito odontoiatrico, come i problemi legati alla fuga di pazienti in cliniche di Paesi che promettono operazioni a prezzi molto ridotti, con il chirurgo implantologo Giovanni Sansone. «Il turismo dentale con la fuga all’estero per ottenere interventi di Implantologia a prezzi sempre più stracciati- spiega il dottor Sansone – è un vero è proprio allarme. Con la crisi del Covid, poi, sempre più persone si affidano a queste cliniche per risparmiare, ma può essere molto pericoloso. In primis per l’utilizzo dei materiali di non nota provenienza, poi perché dopo l’intervento c’è bisogno di controlli e assistenza periodica che i medici italiani non garantiscono a chi si è affidato a queste cliniche».
La “Clinica Sansone” a Torre del Greco è la prima clinica hi-tech specializzata in Impiantologia dell’area vesuviana. In questa clinica, grazie all’utilizzo di strumentazioni tecnologicamente avanzate, sarà possibile impiantare protesi dentali senza utilizzo del bisturi e quindi evitando suture.
Resta in carcere Younes El Yassire, il 35enne che lo scorso giovedì ha ucciso a coltellate la madre Fatna Moukhrif a Cremona. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Beluzzi, ravvisando nel 35enne un "grave pericolo per l'incolumità delle persone" se dovesse essere lasciato in libertà. Younes era stato arrestato nella serata di giovedì, mentre vagava in stato confusionale alla periferia di Cremona. Al mattino il 35enne aveva prima picchiato e poi accoltellato al collo la madre nell'appartamento in cui i due vivevano assieme al resto della famiglia, in via Panfilo Nuvolone. Per Fatna Moukhrif, il cui corpo riverso in una pozza di sangue era stato trovato dal marito, non c'era stato niente da fare. El Yassire è in Italia dal 2001 ed era in cura nel centro psicosociale di Cremona, che lo seguiva da quando, nel 2018, dopo essere stato lasciato dalla moglie con la quale aveva avuto anche un figlio l'uomo era caduto in depressione. Le sue condizioni psichiche sono comunque in fase di valutazione: bisognerà ovviamente capire, e saranno necessarie probabilmente perizie e un processo per accertarlo, se al momento dell'omicidio l'uomo era incapace di intendere e di volere oppure lucido. Di certo dopo il delitto, avvenuto a quanto scritto dal gip per richieste di denaro non soddisfatte, El Yassire ha mostrato freddezza: si è cambiato gli abiti, ha spento il telefonino ed è scappato con soldi e documenti. Per il giudice c'è dunque il concreto pericolo di fuga, oltre che quello che El Yassire possa uccidere ancora.
Younes El Yassire, il 35enne che lo scorso giovedì ha ucciso a coltellate la madre Fatna Moukhrif a Cremona, resta in carcere. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Beluzzi al termine dell’interrogatorio di garanzia. Per il gip il brutale omicidio è segno “di una eccezionale pericolosità sociale” e in libertà il 35enne potrebbe costituire un “grave pericolo per l’incolumità delle persone”.
Rafael Spregelburd, classe 1970, è un drammaturgo, attore e traduttore argentino. I suoi testi, tra cui "Bizarra", "La modestia", "La paranoia", "La stupidità" – tradotti in molteplici lingue come tedesco, inglese, italiano, portoghese, russo e francese – hanno riscosso grande successo in Argentina e in Europa, vincendo numerosi premi. Oggi debutta al Piccolo di Milano "Il panico", seconda collaborazione con Luca Ronconi, dopo la messa in scena de "La modestia" nel 2011. S.P. I suoi testi in Italia stanno riscuotendo sempre più successo. Essere messi in scena da Ronconi potrebbe considerarsi una consacrazione. Quali sono stati i vostri rapporti? R.S. Ronconi è uno dei pochi maestri che la storia del teatro ci permette di vedere in azione. È ovviamente un onore raro sapere che sia interessato al mio lavoro. Quando ero a Sarazana, al "Festival della Mente", lo scorso settembre, l’ho sentito lodare le mie opere in un modo che mi ha fatto arrossire. Ho pensato: ok, quale linea sottile lega i classici (che sono da sempre il principale interesse di Ronconi) alle le mie maldestre avventure teatrali? Non ho mai pensato di avere niente a che fare con i classici, una raccolta di verità astratte che appartengono essenzialmente all'Europa. Ma allo stesso tempo ho sempre la sensazione, come autore, che se la tua opera ha davvero un po' di sostanza, saprà sopravviverti e trovare la propria strada nel tempo. Io non sono affatto bravo a prevedere cose del genere, ma per il momento questo è un inizio fantastico. Quando mi sento confuso o perso mi dico "attento, ragazzo, Ronconi si è interessato a te", e sento che non sto poi facendo le cose in modo così sbagliato. In realtà io e Ronconi abbiamo parlato molto poco, solo in due o tre occasioni. Penso che abbia scelto questo mio testo per qualche suo motivo particolare, facendomi capire che sarebbe stato molto fedele alle proprie intuizioni. Questa è la miglior garanzia che si possa ottenere da un regista. Allo stesso tempo Ronconi, a differenza di diversi registi tedeschi che ho incontrato, sembra essere molto rispettoso dello spettacolo su cui lavora. Non ha bisogno di distruggerlo e riformularlo di nuovo, si lascia guidare dalle idee e dalle immagini nel testo. Ronconi si trova ad affrontare una procedura molto complicata: le mie commedie sono state scritte come sottili piani diabolici per teatri piccoli, non le ho mai messe in scena in teatri con più di 200 spettatori. Lui è costretto a compiere alcune importanti scelte visive per far sì che lo spettacolo funzioni in un formato più grande. Un'avventura in più. S.P. Come è nato "Il panico"? R.S. È stato un processo molto particolare. Mi era stato chiesto di dirigere il lavoro di laurea di un gruppo di studenti del IUNA (Istituto Nazionale per le Arti a Buenos Aires). C’erano – come capita spesso – molte donne in questo gruppo e meno uomini. Io non li conoscevo e loro non mi conoscevano. Così ho pensato che sarebbe stato impossibile lavorare insieme. Ma poi ho suggerito al gruppo di lavorare liberamente per qualche tempo, come in un laboratorio. Ho chiesto loro di non preoccuparsi, per un po', di avere un testo finito. Abbiamo lavorato quasi esclusivamente con materiale molto personale: ogni attore è stato trasformato in un elemento insostituibile, perché la sua storia e le sue espressioni sono state realizzate partendo dal proprio bagaglio personale. A un certo punto del lavoro eravamo in forte confidenza e solo allora ho deciso di scrivere il testo. Ho usato molte cose che avevano fatto parte del laboratorio e ho completato il resto dei testi. Ho sempre pensato che "Il panico" sia uno dei miei spettacoli più "irregolari", come forma: non ha simmetria o armonia ed è composto da pezzi con stili contraddittori. Ma questa, con il passare del tempo, è diventata una regola nel mio lavoro. Ho scritto questa commedia durante il caos generale che nel 2001, in Argentina, è stato provocato dalla crisi finanziaria e sociale. Il testo è cosparso di riferimenti molto amari e strani a un paese che stava letteralmente scomparendo. Un lettore straniero potrebbe non essere in grado di riconoscere questo aspetto ed è per questo che mi ha sorpreso molto il fatto che “Il panico” sia stato prodotto in città così lontane: da New York a Milano, da Monaco a Ginevra, da Usti-Nad-Labem al Messico. Ci deve essere qualcosa in quest’opera, una cosa senza nome, che attira registi di tutto il mondo, e penso che sia proprio la sua irregolarità misteriosa: offre un vasto territorio per fare echeggiare il testo tra voci diverse. S.P. Che rapporto ha con il teatro? Ha ancora fiducia nell'idea che possa essere un mezzo di espressione comprensibile e utilizzabile?
Drammaturgo argentino autore del testo in scena al Piccolo di Milano, Rafael Spregelburd ci racconta il suo teatro.
Seatylock è l'unica sella per biciclette che si trasforma rapidamente in una serratura solida di un metro per bloccare le due ruote ed evitare ogni furto. Non serve portare con sé catene, catenacci e serrature né preoccuparsi del furto della sella perché Seatylock è l'unica sella che diventa essa stessa serratura. Basta preoccuparsi di lasciare la propria bicicletta per strada alla mercé dei malintenzionati: Seatylock rende le vostre due ruote sicure contro ogni tentativo di furto. La bici è diventato un mezzo di trasporto molto diffuso, è ecologico, comodo ed economico con un solo svantaggio: il furto. Un abile ladro di bici può riuscire praticamente a rompere qualsiasi serratura. Ma cosa succede se la serratura è parte stessa della bicicletta? Seatylock è l'unica sella che diventa serratura, impossibile da rompere o da scassinare. Grazie ad un adattatore universale, l'innovativa sella offre una facile compatibilità con qualsiasi tipo di bicicletta. Dopo una semplice installazione, è possibile regolare la posizione della sella e usarla come serratura sicura ogni volta che lo necessita. Sono disponibili inoltre due modelli diversi di Seatylock: Seatylock Trekking e Seatylock Comfort, in base alle esigenze diverse dei ciclisti urbani o sportivi.
Dimenticate catene pesanti e fastidiose serrature per proteggere la bicicletta contro i furti, Seatylock è l’unico sistema di blocco che mette al sicuro le vostre due ruote.
La passione l'ha ereditata dal padre batterista e cantautore, i primi successi da X Factor (ascoltate prima di storcere la bocca), il suo album d'esordio, invece, dal suo talento che nel 2013 ha portato Cassandra Raffaele a essere tra gli 8 vincitori di Musicultura. Il 14 gennaio è uscito "La valigia con le scarpe" (Leave Music/Universal), lanciato da video de "L'ultimo bicchiere", diretto da Paolo Lobbia, girato a Milano all’interno di “Al Less Bolliti dal mondo”, che Fanpage vi mostra in anteprima. Un brano che dà l'idea di quello che è "La valigia con le scarpe", un lavoro – interamente scritto e composto dalla Raffaele – che mescola l'indie folk e lo swing a suoni più elettrici, con testi che alternano la positività della bellezza dell’arte alle critiche a una società di finti superuomini e superdonne dove l’amore traspare in tutta la sua debolezza e insicurezza e ispirazioni ad artiste come Lisa Hannigan, Regina Spektor e Sarah Blasko. Un prodotto curato che si avvale di alcune sinergie individuali tra cui quelle di Claudia Bordin che ha curato tutte le illustrazioni del progetto e Giuseppe La Colla, autore degli scatti fotografici.
In esclusiva per Fanpage a partire da oggi il primo video della cantautrice siciliana Cassandra Raffaele – tra i vincitori di Musicultura 2013 e con un passato a X Factor – estratto dall’album “La valigia con le scarpe” uscito il 14 gennaio.
Il 14 febbraio è alle porte; qual è il modo migliore per sorprendere chi amiamo? Non è detto che per fare il regalo perfetto per lui e per lei ci vogliano molti soldi. É possibile dire "ti amo" in tanti modi semplici e originali, che sapranno colpire il vostro lui o la vostra lei dritti al cuore. Per il più classico dei San Valentino, potete scegliere qualcosa di romantico e dolce, che faccia battere il cuore; oppure potete puntare ad una sorpresa ironica e divertente, che strappi una risata. O, ancora, potreste scegliere qualcosa di sexy e piccante, che diventi un perfetto regalo di coppia. L'importante è riuscire a stupire la vostra dolce metà. Perché è vero che bisogna amarsi tutti i giorni, ma è bello anche avere la scusa per dedicarsi un'intera giornata: anche un gesto piccolo può rendere San Valentino 2021 memorabile. Se il vostro fidanzato è fissato con il suo look, un regalo sicuramente apprezzato è il kit di prodotti per la cura della barba. Il set prosto da Arlega, ad esempio, è economico e completo. Al suo interno trovate l'olio, il balsamo, lo shampoo, una spazzola, un pettine, un paio di forbici, un modellatore e un prodotto per il fissaggio. Oppure, potreste puntare ad un accessorio che completi il suo look, come una collana o un bracciale. Se non volete sbagliare, potete puntare su qualcosa in acciaio o in cuoio. Per rendere il regalo più romantico, potete scegliere un modello su cui sia possibile far incidere la data del vostro fidanzamento o una frase tratta dalla vostra canzone. Se ama la musica, potreste pensare a custodie e accessori personalizzati per il suo strumento musicale. Se, invece, è un amante della tecnologia e dei videogames, potete pensare ad un paio di cuffie o ad un gioco per la Nintendo.
Ecco 10 idee economiche per rendere speciale il giorno di San Valentino per lui e per lei, pur avendo un budget limitato. Vi proponiamo regali semplici e originali. Le novità del momento sono perfette sia per lui che per lei e permettono di festeggiare il giorno degli innamorati pur non avendo molte risorse a disposizione.
La sonda Hayabusa 2 dell'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) ha iniziato il viaggio di ritorno verso la Terra, dopo aver completato la sua straordinaria missione attorno all'asteroide potenzialmente pericoloso 162173 Ryugu. Durante i 17 mesi trascorsi in “compagnia” del sasso spaziale, raggiunto a milioni di chilometri dal nostro pianeta dopo un viaggio di oltre 3 anni, la sonda ha raccolto campioni superficiali dall'asteroide e, per la prima volta nella storia dell'esplorazione spaziale, anche materiale dal sottosuolo. Per farlo ha dovuto sparare un proiettile di rame da 2,5 chilogrammi contro l'asteroide, attraverso una sonda “figlia” chiamata SCI. Hayabusa 2 ha anche inviato i primi rover sulla superficie di uno di questi oggetti, regalandoci immagini davvero mozzafiato. Il team di astronomi e ingegneri della JAXA che sta lavorando alla missione ha annunciato che la sonda si lascerà completamente alle spalle la debole attrazione gravitazionale di Ryugu – che ha un diametro di 900 metri – il 18 novembre. La “cavalcata” verso la Terra durerà molto meno del viaggio di andata; infatti è previsto che raggiungerà l'orbita terrestre nel dicembre del 2020. Ciò è dovuto alle posizioni relative del nostro pianeta e dell'asteroide, ben differenti da quelle presenti quando Hayabusa 2 fu lanciata il 3 dicembre 2014 dal Centro spaziale di Tanegashima (Giappone). Quando la sonda sarà sufficientemente vicina rilascerà il suo preziosissimo carico all'interno di una capsula, che precipiterà da qualche parte in un punto non precitato del deserto meridionale australiano. Gli scienziati giapponesi si sono recati di recente nella “terra dei canguri” proprio per discutere su come prelevare il carico una volta rientrato sulla Terra. E la sonda? Poiché ha ancora molto carburante, gli scienziati della JAXA stanno pensando di rispedirla nello spazio subito dopo aver lanciato il suo carico, sfruttando la fionda gravitazionale della Terra. È molto probabile che verrà inviata a studiare un altro asteroide, o magari una cometa; i ricercatori stanno ancora definendo il bersaglio migliore della seconda missione. Se tutto andrà secondo i piani, Hayabusa 2 non solo regalerà conoscenze inedite sulla composizione del Sistema solare primordiale (Ryugu ha 4 miliardi di anni e il suo sottosuolo è rimasto protetto dalle radiazioni tutto questo tempo), ma potrebbe diventare una delle pochissime sonde ad aver visitato più di un oggetto celeste.
La sonda Hayabusa 2 dell’Agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha iniziato il viaggio di ritorno verso la Terra. Nel dicembre 2020 scaricherà una capsula sul deserto australiano contenente campioni dell’asteroide Ryugu, attorno al quale ha orbitato negli ultimi 17 mesi. Per la prima volta potremo analizzare campioni del sottosuolo di un “sasso spaziale”, ottenuti dopo averlo bombardato con un proiettile di rame da 2,5 chilogrammi.
"Dimentico Tutto' cantata da Emma Marrone è una stronzata". Questo è il concetto base che si riesce ad estrapolare dall'ultimo tweet di Neffa. Entrando nel dettaglio della vicenda leggiamo che il rapper contesta il testo della canzone quando recita: "la storia non è la memoria, ma la parola". E' un pensiero che non riesce proprio a mandare giù il cantautore di Scafati, a favore della sua tesi spiega che "Uno che nega l'olocausto è la PAROLA, l'ingresso di Auschwitz è la MEMORIA. La storia è la memoria". La canzone, oggetto della discordia, è scritta dal rapper marchigiano, Nesli, ma vediamo i tweet in questione: Puntuale la replica di Emma Marrone che, sempre a mezzo twitter, replica che "invece con la canzone che mi ha scritto Neffa, ‘L'amore che ho', ho vinto il Premio Pulitzer". Neffa non si perde d'animo e ribatte: "Solo un parere personale, ma secondo me ‘l'amore che ho' è una canzone d'amore semplice, bella e l'hai cantata bene".
Neffa su twitter: “Avete sentito la canzone di Emma? E’ una stronzata”. La cantante salentina risponde: “E invece con ‘L’amore che ho’ che mi hai scritto tu, ci ho vinto il Premio Pulitzer”. Probabilmente Neffa ha voluto attaccare Nesli, autore di “Dimentico Tutto”.
Achille Lauro sposta il tour previsto per maggio a ottobre a seguito di quello che è avvenuto in questi ultimi due mesi, come ha annunciato lui stesso con un messaggio sui suoi social in cui spiega le motivazioni: "Quando avevamo comunicato le date del tour sapevamo che avrei partecipato a Sanremo ma mai avrei immaginato che quell’esperienza sarebbe stata per me un successo così importante. Appena terminato il Festival abbiamo passato giorni e notti in studio per chiudere il nuovo album" ha detto Lauro De Marinis, trapper che si è distinto nel 2018, anche grazie al successo di "Thpiry" e che, appunto, è salito sul palco del Festival di Sanremo lo scorso febbraio con la canzone "Rolls Royce" che ha cambiato un po' le coordinate della sua musica, virando più verso sonorità rock; cambiamenti che, come promette da settimane, contraddistingueranno anche il suo prossimo album, come dice sempre nella nota. "Sarà un album unico, rivoluzionario e abbiamo deciso di spostare le date del tour ad ottobre perché io possa incontrare tutti agli instore e al tempo stesso preparare e portare sul palco lo show più imponente che io abbia mai fatto. Ringrazio quanti di voi, tantissimi, avevano già acquistato i biglietti in prevendita mostrandomi un affetto e una presenza che davvero non mi aspettavo così massiccia. L’organizzazione del tour vi fornirà tutte le informazioni utili per la gestione dei biglietti, che in ogni caso restano validi per le nuove date. Grazie. Ci vediamo agli instore, questa estate in giro nei Festival più importanti e poi al ROLLS ROYCE TOUR”. Lauro, infatti, ha spostato solo le date previste a maggio mentre restano confermate quelle del 7 giugno al Nameless Music Festival di Barzio, dell'8 giugno al Core Festival – Zona Dogana di Treviso, del 25 luglio all’Udine Vola – Piazza Castello di Udine e del 14 agosto al SottoSopra Fest – Pala Live di Lecce. Il nuovo calendario, quindi prevede che il cantante si esibirà il 3 ottobre al Tuscany Hall di Firenze (recupero del 23 maggio), il 4 ottobre all’Atlantico Live di Roma (recupero dell’11 maggio), il 7 ottobre al Fabrique di Milano (recupero del 19 maggio), il 10 ottobre al PalaEstragon di Bologna (recupero del 24 maggio), l'11 ottobre al Teatro della Concordia di Venaria Reale (TO) (recupero del 18 maggio) e il 13 ottobre alla Casa della Musica di Napoli (recupero del 10 maggio).
Il rapper Achille Lauro protagonista dell’ultimo Festival di Sanremo con la canzone “Rolls Royce” ha annunciato lo spostamento del tour la cui partenza era prevista per il prossimo maggio. Il cantante, che tra poco uscirà con il suo nuovo album “1969”, tornerà tra qualche mese: “Non mi aspettavo questo successo”
Bisogna ringraziare i millenials se presto potremo trovare il bidet nelle case e negli hotel degli Stati Uniti d'America. Negli ultimi anni le vendite di bidet sono aumentate fino al 30% del 2016. Sembra che la recente diffusione sia dovuta proprio ai millenials che ne hanno scoperto l'utilità nei propri viaggi in Europa. E gli italiani, soprattutto, finalmente potranno gioire nel ritrovare il bidet (questo sconosciuto per il resto del mondo) anche negli USA. Negli Stati Uniti non era usato il bidet perché ritenuto immorale. Durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati americani notarono il bidet in molti bordelli francesi e italiani, per questo motivo gli avevano conferito un'accezione contraria alla morale. Grazie ai millenials che viaggiano di più in Europa, molti americani hanno riscoperto il bidet non solo per motivi pratici ma anche ambientali e igienici. Molti medici americani hanno denunciato la scarsa igiene del paese, causa di malattie batteriche e infezioni urinarie. Inoltre gli Americani fanno un uso eccessivo di carta e di acqua in bagno: l'uso del bidet limiterebbe gli sprechi in rispetto dell'ambiente. È da Napoli che il bidet si è diffuso in tutta Italia. Non si conosce la data né il nome dell'inventore del bidet: si sa che era conosciuto presso la corte dei Medici a Firenze e pare che fu proprio Maria de' Medici ad introdurre il bidet in Francia. La prima testimonianza certa risale al 1710 quando fu introdotto nell'abitazione reale francese ma nel paese il bidet fu poco utilizzato. In Italia la sua diffusione è invece merito della Regina di Napoli Maria Carolina d'Asburgo-Lorena che volle un bidet nel suo bagno personale alla Reggia di Caserta, dopo averlo visto a Versailles. Quando i Savoia arrivarono a Napoli e videro il bidet alla Reggia di Caserta, non sapevano di cosa si trattasse tanto da catalogarlo come "oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra". Nel 1900, con la trasformazione delle tubazioni nelle case, fu possibile introdurre il bidet non più in camera da letto ma in bagno. Nel 1975 il decreto ministeriale della Sanità del 5 luglio ha dichiarato il bidet obbligatorio nei bagni delle case italiane.
Tutti pazzi per il bidet negli Stati Uniti d’America dove ormai non si bada a spese per introdurlo nelle case e negli alberghi. Gli italiani in viaggio oltre Oceano potranno finalmente gioire.
“Le lesioni neurologiche sono il danno peggiore che ci sia. Questo appello è l’ultima mia prova: dopodiché vorrò andare in una clinica svizzera per farmi accompagnare nell’altra vita". Mi scrive dalla sua camera di casa Mariano Pietraforte. Lo fa utilizzando l’unica finestra che ha per affacciarsi sul mondo: un computer. Da quello schermo ha dovuto ricominciare a vivere da capo, se di vita possiamo parlare, riscoprendo letteralmente ciò che oggi gli si para davanti. “Al mio risveglio non solo mi si erano cancellati 15 anni di vita, ma non riconoscevo più nessuno!” Era il 2 Dicembre 2016 ed erano le 17:45 quando a Rieti, in quella maledetta curva di San Vincenzo, la sua vita si è stravolta in un modo ancora da accertare. L’uomo che fino a un anno fa era un infermiere palestrato con la passione per la cura del corpo ma anche dell’anima delle altre persone, oggi è segnato da 42 giorni di coma in seguito ad un incidente stradale che, oltre a lui in motorino, ha coinvolto tre persone (illese) su due auto distinte. Dopo otto mesi Mariano è tornato a casa in condizioni gravissime e non solo dal punto di vista ortopedico, con una gamba completamente ricostruita in titanio e le ossa sbriciolate un po’ dappertutto. I danni neurologici in seguito all’ematoma cerebrale gli rendono impossibile camminare ma anche coordinare ogni piccolo movimento. “Penso a stendere la gamba per appoggiarla a terra ma lei non vuole farlo…”, mi racconta al telefono prendendo qualche faticosa pausa tra una frase e l’altra. Colpa soprattutto della lesione del quinto e del settimo nervo cranico, chiariscono i referti medici che mi ha spedito per mail. Ma in seguito all’incidente l’ex infermiere ha riportato anche una paralisi alla parte destra del viso, con problemi all’udito e alla vista dal momento che il rispettivo occhio si è spostato, non riuscendo più a mettere a fuoco le immagini. Il tutto accompagnato da bagliori e fischi che lo tormentano notte e giorno, in continuazione, e da una deglutizione inefficace, costringendolo a mangiare cibo frullato e liquido per non affogare. “Un anno fa mi sentivo il numero uno nello sport e nella vita, oggi non riesco neanche a mangiare da solo.” continua. “La cosa peggiore è che mi è rimasta la lucidità per comprendere tutto, a partire dalle mie condizioni.”. Ed è di questa comprensione che, in modo intimo e tenero come tra due amici di sempre, mi confessa: “Ero fidanzato, ma la nostra relazione si era già incrinata, così l’incidente ha dato il colpo finale. Ho preferito che scegliesse se stessa, perché già vedo quanto soffrono i miei genitori di 70 anni nel vedermi in queste condizioni. Non avrei mai tolto la libertà ad una persona di 30 anni.” Oggi Mariano vive coi genitori anziani, appunto, con tutte le fatiche del caso e non solo collegate all’età. L’unica risorsa economica che ha a disposizione per pagarsi le medicine e le cure (che effettua tre volte a settimana presso l’ospedale S. Andrea e il policlinico Gemelli) è la minima pensione del padre, in attesa della fatidica visita per ottenere il riconoscimento di invalidità (ad anno nuovo, però). “Sto provando a raccogliere soldi per andare in una clinica neurologica ad Innsbruk, in Austria. So già che non camminerò più, ma almeno vorrei provare a recuperare le mie funzioni neurologiche e far scomparire il dolore alla testa. Ad oggi nessun medico è stato in grado di aiutarmi, figuriamoci le Istituzioni. E nonostante tutto non ti permettono neanche di decidere se vivere o no, togliendoti così ogni forma di dignità”. Mentre parla rassegnato in viva-voce le mie dita prendono appunti, la testa pensa a strade, collegamenti, incroci di storie e possibilità. Ho scelto di raccontare la sua storia nella speranza che un bravo neurologo lo contatti e dia risposte, tentativi e magari soluzioni misurabili in dignità e speranza. Perché disabili si può diventare, basta un'auto che ti taglia la strada e ti spara oltre il ciglio di una fossa, e la gente questo deve metterselo in testa una volta per tutte. Ho scelto di raccontarla perché nessuno dovrebbe arrivare a dire "questo è l'ultimo tentativo”. E l’ho fatto anche perché, in ogni caso, chiunque si merita ogni alternativa possibile, nella propria lucida e consapevole libertà di scelta.
L’incidente, il coma e i danni neurologici. L’appello alla medicina e alle istituzioni di Mariano Pietraforte, ex infermiere, in cerca di una terapia. “Se non riuscissi a migliorare farò di tutto per andare in Svizzera e trovare la mia pace.”
Quest'anno Ilary Blasi ha salutato i fan del Grande Fratello Vip 2018 esibendo un look del tutto nuovo, è infatti apparsa sul palco della prima puntata del reality di Canale 5 con un lungo abito nero dalla profonda scollatura sul seno e, soprattutto, con un taglio di capelli tutto nuovo, con capelli corti, biondissimi e cotonati. taglio che ha creato grande scalpore sui social, in molti infatti pensavano si trattasse di una semplice parrucca a causa del capello cotonato che poteva apparire artificiale. Ora, forse dopo le critiche ricevute dal pubblico, la Blasi nasconde il taglio a caschetto raccogliendo i capelli in uno chignon spettinato, e dice addio ai vestiti da sera super sexy con spacchi sexy e fantasie vistose per indossare un completo maschile firmato Dsquared2 lineare e pulito. Il total black della prima puntata è stato sostituito da Ilary Blasi con un lungo abito animalier dalla stampa maculata, nella seconda puntata del Grande Fratello Vip. Per le prime dirette la conduttrice ha scelto dunque uno stile iper femminile, sexy ma non estremo, vistoso ma essenziale, in cui gli accessori sono ridotti al minimo per dare risalto al taglio con capelli platino, agli abiti da diva e ai tacchi chilometrici. Per la terza puntata del GF Vip Ilary Blasi cambia del tutto stile lasciando in camerino i longdress da sera per salire sul palco del reality con un completo maschile, di gran moda tra le star hollywoodiane e nostrane dopo che diversi designer hanno proposto outfit simili sulle passerelle invernali. Raramente la conduttrice aveva scelto in passato completi sartoriali in stile "mannish" ma durante la terza diretta del reality di canale 5 stupisce il pubblico con un outfit da uomo firmato Dsquared2, lo stesso brand che aveva firmato il primo abito nero di questa edizione. Si tratta di un abito in fresco lana grigio antracite a tre pezzi, con giacca avvitata dai doppi bottoni e spacchi posteriori, una sorta di cintura che sembra un panciotto in tessuto con bottoni in coordinato e pantaloni slim a vita alta. Dalla giacca spunta un top color carne a effetto nudo.
Oltre a sfoggiare il nuovo taglio con capelli corti ilary Blasi, nella terza puntata del Grande Fratello Vip, dice addio agli abiti scollati da diva e sale sul palco indossando un completo maschile con giacca e pantaloni ma non rinuncia agli immancabili tacchi a spillo (che solitamente a fine serata le rendono la vita “impossibile”). Ecco chi ha firmato l’abito e tutti i dettagli del look di Ilary Blasi per il GF Vip 2018.
La dieta senza glutine prevede l'esclusione di alcuni cereali come orzo, farro, segale e frumento, oltre ai loro derivati come pasta e pane, tutti prodotti che contengono questa sostanza proteica. Il glutine, infatti, è una proteina dei cereali ma viene utilizzata anche nell'industria alimentare per legare gli ingredienti: lo troviamo quindi anche nei sughi pronti, nelle zuppe, nei budini. Nei soggetti sani il glutine non causa alcun problema mentre nei celiaci provoca danni alla mucosa intestinale con sintomi come: vomito, diarrea, nausea, gonfiore addominale. In questi casi eliminare gli alimenti che contengono glutine è l'unica soluzione per guarire. La dieta gluten free è obbligatoria, quindi, per tutte le persone che soffrono di celiachia, una forma di allergia al glutine molto diffusa, ma può essere consigliata dal nutrizionista in caso di intolleranza al glutine. Infine, negli ultimi anni, la dieta senza glutine si sta diffondendo anche tra le persone non celiache, che provano questo regime alimentare per dimagrire considerandolo a tutti gli effetti come una dieta dimagrante per perdere peso. Ma come funziona la dieta gluten free? Fa davvero dimagrire? E quali sono i benefici e le controindicazioni? Scopriamolo insieme. Come abbiamo già detto la dieta senza glutine è l'unica terapia valida per i soggetti celiaci: l'eliminazione di questa sostanza proteica migliora la sintomatologia che comincia a regredire in poco tempo ma, quali sono i cibi consigliati e quelli da evitare? Cibi consigliati: non è difficile trovare dei sostituti privi di glutine, tra questi troviamo: mais, riso, sorgo, amaranto, miglio, quinoa, avena, grano saraceno. Oltre a questi ci sono alimenti privi di glutine prodotti a livello industriale e che troviamo nei supermercati e nelle farmacia con il simbolo della spiga di grano barrata o con la scritta "gluten free": pasta, pane e altri prodotti da forno. Inoltre sì a carne, pesce, legumi, frutta, formaggi, yogurt, uova. Cibi da evitare: in una dieta priva di glutine bisogna escludere alimenti come: orzo, segale, frumento, kamut, malto ma anche tutte le farine e i prodotti che derivano da questi cereali. No anche a carne e pesce impanati, salsa di soia, salumi e insaccati. Una dieta priva di glutine non aiuta necessariamente a dimagrire e perdere peso, non tutti i cibi gluten free sono dietetici e sani: se mangiate una dolce senza glutine ha le stesse calorie di un dolce normale. Di sicuro c'è il vantaggio di eliminare alcuni cibi che contengono molti zuccheri, necessario per avere una pancia piatta. Gli alimenti senza glutine, però, non hanno lo scopo di far perdere peso. Anche dall'Aic (Associazione italiana celiachia) ci tengono a precisare che: "A giudicare dai volumi e dalla natura dei consumi del mercato del “senza glutine” in Italia, pare che molti siano realmente convinti del potere dimagrante di un regime gluten free, sfatiamo un falso mito: la dieta gluten free non ha uno specifico effetto nel dimagrimento anzi, secondo alcuni, fa ingrassare. Come per gli altri alimenti, a influenzare il peso sono la quantità e la qualità nutrizionale dei prodotti normalmente consumati". Sotto il mirino ci sono i cibi confezionati gluten free: merendine, biscotti, grissini, tutti prodotti che sono sì privi di glutine ma che contengono grassi saturi, conservanti e additivi. Le persone non celiache che acquistano prodotti industriali senza glutine pensano si tratti di prodotti più salutari ma non sempre è così: è importante leggere sempre l'etichetta per una attenta valutazione degli ingredienti e non pensare che "gluten free" significhi per forza più sano.
La dieta senza glutine è una scelta obbligata per chi soffre di celiachia ma viene preferita anche da molte persone che vogliono perdere peso e stare in forma. Scopriamo come funziona la dieta senza glutine e se è vero che fa dimagrire.
Parte il bonus rottamazione tv: dal 23 agosto sarà possibile richiedere il bonus per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terrestre Dvbt-2/Hevc Main 10. A comunicarlo è il Mise, dopo la firma del decreto da parte del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgelli: il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Al suo interno è contenuto anche il modulo per richiedere l’incentivo: va consegnato al rivenditore o in un’isola ecologica autorizzata. Con il bonus si applica uno sconto del 20% sull’acquisto, per un massimo di 100 euro in caso di rottamazione di un vecchio televisore: non sono previsti limiti di Isee e l’incentivo è cumulabile con il precedente bonus per l’acquisto di nuovi televisori. Possono accedere al bonus tv tutti i cittadini: non sono previsti limite legati all’Isee e al reddito. Ogni persona ha diritto a un solo bonus, che viene abbinato al codice fiscale dell’utente. Per ottenere il bonus bisogna essere residenti in Italia, essere in regola con il pagamento del canone Rai ed è necessario rottamare un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 e per questo incompatibile con i nuovi standard di trasmissione. Per accedere, inoltre, è necessario che il nuovo televisore rientri nell’elenco pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico. A ogni utente spetta un solo bonus, quindi equivalente a un solo apparecchio.
Partirà dal 23 agosto il bonus tv, a cui si può accedere rottamando un vecchio apparecchio e acquistando una nuova televisione, compatibile con gli standard di trasmissione del nuovo digitale terrestre. Vediamo chi può accedere al bonus, qual è il suo importo e come si può ottenere rottamando i vecchi apparecchi.
Dopo una traversata del Mediterraneo e otto mesi lontani, finalmente una mamma e suo figlio di appena cinque anni si sono potuti riabbracciare. La loro storia è stata raccontata dal Comune di Reggio Emilia: "Una mamma che riabbraccia il suo bambino, “disperso” in un naufragio diversi mesi fa. Si sono rincontrati ieri, grazie al lavoro dei Servizi Sociali di Reggio Emilia, che ringrazio di cuore per il loro impegno, costante e silenzioso. In questo 2020 così difficile, questo abbraccio è uno dei regali di Natale più belli per tutti noi", ha scritto il primo cittadino Luca Vecchi, pubblicando la foto dell'emozionante incontro. Tutto ha inizio lo scorso giugno, quando una giovane donna si presenta insieme al figlio presso il pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria. Dice di venire dalla Costa d'Avorio e che il suo bambino non sta bene. La ragazza poco dopo ammette di non essere la madre del piccolo: prima dice di essere la zia e infine racconta che si tratta del figlio di un'altra donna, conosciuta durante il lungo viaggio dalla Costa d'Avorio alla Tunisia, alla ricerca di un futuro migliore. Dalla Tunisia le due donne avrebbero dovuto prendere una barca per l'Italia, ma nella folla, madre e figlio sono stati separati e si sono ritrovati su imbarcazioni diverse. Il bambino era stato affidato alla giovane donna, chiedendole di rimanere con lui sino all'arrivo in Europa. E così la ragazza era sbarcata a Reggio Emilia insieme a un bimbo non suo. I due erano stati subito condotti in una struttura di accoglienza che ospita donne e bambini, mentre la vera madre del piccolo, sbarcata in Italia ad agosto, era finita in un centro ad Agrigento.
Un viaggio attraverso il Mediterraneo e otto mesi lontani: dopo numerose peripezie una madre e il figlio di cinque anni sono riusciti a riabbracciarsi. È una storia commovente, ma a lieto fine, quella raccontata dal Comune di Reggio Emilia, che ha permesso a una mamma di ritrovare il suo bambino dopo che i due erano stati separati in Tunisia finendo su due barconi diversi.
Il WBF 2013 parla italiano e lo fa attraverso tre startup che mirano a distinguersi per il sostegno al Made In Italy. Un'idea di business tricolore per il tricolore: Marco Vismara, Silvia Lamacchia e Gianluca Mei, rappresentanti rispettivamente di Lookals, Customizeday e Neronote, rispondono alle nostre domande per conoscere meglio cosa hanno ideato e come e perchè il loro business può far parlare di sè e dare valore aggiunto al Made in Italy, dal turismo al tessile. Sia Customizeday che Lookals intendono inserirsi nella filiera turistica, difendendo il Made in Italy a partire dal territorio che lo custodisce. Customizeday è un sito internet di booking online che permette di personalizzare le proprie prenotazioni, aggiungendo al pernottamento attività e servizi aggiuntivi: colazione in camera, late check-out, cena a lume di candela, visite guidate, escursioni, ecc. L’utente può customizzare il suo soggiorno, prenotando online ogni servizio con aggiornamento del prezzo in tempo reale. Selezione delle strutture partner è il must come garanzia di qualità per il turista; sito internet intuitivo e semplice è l’agevolazione per parlare anche al mercato estero ed attrarre flussi senza filtri linguistici o di intermediazione tra turista e albergatore. Lookals agisce sempre all’atto della prenotazione del soggiorno, focalizzandosi sull’interazione tra il turista e la comunità locale: dall’unione delle parole “looking for” e “locals”, si tratta di una piattaforma di incontro intuitiva tra i viaggiatori e gli attori del luogo: le guide turistiche, le associazioni culturali, gli organizzatori di eventi gastronomici, etc. Da una parte Lookals si pone come obiettivo di riunire in un unico luogo virtuale tutte le numerose offerte presenti sul nostro territorio e di renderle facilmente fruibili, soprattutto per il turista straniero; dall’altra mira alla promozione di tradizioni, luoghi ed esperienze fuori dall’ordinario, che solo i locali che sono dentro ai percorsi meno massificati possono far apprezzare al forestiero. Idee simili si sono intraviste in occasione di altre competition – ClapTrip che fine ha fatto? – ma Lookals appare una realtà, non solo un'idea. Il turismo è un comparto su cui si può intervenire per ideare un prodotto/servizio nuovo che attragga flussi turistici e dia ossigeno ad un settore del made in italy dalle grandi potenzialità ma dalle performance zoppicanti. Occorre prestare attenzione a fare la differenza, distinguendosi per il servizio, insieme alla per la tecnologia utilizzata e la comunicazione social attivata. Neronote promuove, invece, il comparto tessile attraverso il canale più attuale, quello web. Si tratta di un e-commerce che coniuga la filiera del tessile e la capacità manifatturiera del made in italy con i trend economici della mass customization e della coda lunga, permettendo di personalizzare un prodotto della tradizione tessile italiana: la camicia. Il sito organizza e rende accessibili 150 proposte pre-disegnate e modificabili dall’utente, organizzate per collezioni, stili e ambiti d'uso; 2000 tessuti di elevata qualità; 20 miliardi di possibili camicie. Il modello di business è sostenibile? Neronote integra la filiera del tessile, acquistando tessuti direttamente dai produttori per ogni singolo ordine e commissionando la produzione ad un network di aziende faconiste. Lookals conta sulle revenue derivanti dalle prenotazioni effettuate tramite il portale, con una commissione del 10% a carico delle strutture. Sarà sostenibile il business con le sole commissioni sulle transazioni concluse? Forse occorrerebbe valutare una fee d’ingresso per le strutture che sono in partnership per il solo fatto di essere in “promozione” sulla piattaforma, insieme ad addizionali forme di ricavo, che rendano sostenibile il business quando i volumi non lo permettono.
Dal turismo al tessile: il Made in Italy attraverso due dei suoi comparti più forti è rappresentato al WBF 2013. Conosciamo meglio tre startup – Lookals, Neronote e Customizeday – attraverso i loro founder.
Charles Leclerc ha reso omaggio alla memoria di Charaf-Eddin Ait-Tales, uno dei più grandi tifosi della Formula 1 negli ultimi anni. Cieco dall'età di 20 anni, di origini francesi, che svolgeva la professione di fisioterapista nella regione di Parigi, Charaf-Eddin ha viaggiato in giro per il mondo per partecipare ai Gran Premi e incontrare i suoi idoli della F1. Purtroppo, è morto di cancro questa settimana. Lo conoscevano tutti; piloti, meccanici, giornalisti. Era sempre presente nel paddock, una presenza costante cui ci si era affezionati: "Charaf eri una persona fantastica. Hai sempre avuto un grande sorriso sul tuo viso ogni volta che parlavamo insieme – lo ha voluto omaggiare sui social Charles Leclerc. "Sei sempre stato positivo utilizzando sempre le parole giuste quando non stavo bene. Mi mancherai come mancherai in tutto il paddock. Riposa in pace amico mio ". Sui suoi profili social ufficiali, Charaf-Eddin malgrado fosse non vedente non perdeva un Gran Premio e amava farsi fotografare con i suoi idoli, ovunque e sempre: Hamilton, Ricciardo, Sainz, Rosberg, Ocon, Kubica. Tutti i protagonisti della Formula 1 sono stati immortalati con lui almeno una volta sui suoi account. "Quando assisto alla Formula 1, dimentico completamente di essere cieco perché conosco tutti i dettagli, è come se vedessi. La F1 è il mio mondo. Le settimane del Gran Premio, – aveva raccontato tempo fa in una intervista al portale della Forumla 1 – chiudo il mio ufficio giovedì a mezzogiorno per assistere alla conferenza stampa e non lo apro fino al lunedì successivo" Per ricordare Charaf-Eddin Ait-Tales, Leclerc ha voluto anche inserire una dedica speciale sul proprio casco, per rendergli omaggio. Il tifoso francese aveva come idolo principale Michael Schumacher seguiva tutti, quasi in modo indistinto. Nel 2018, il mondo della Formula 1 gli rese l'omaggio più bello trasformando il suo sogno in realtà: sul circuito di Montmelò gli permisero di salire a bordo di una biposto di F1 e fare un giro di pista. Ripreso dalle telecamere ufficiali, mentre la macchina percorreva il tracciato, Charaf-Eddin anticipava ogni curva, ogni frenata e ongi accelerata.
Si chiamava Charaf-Eddin Ait-Tales ed è scomparso la scorsa settimana ucciso dal cancro. Cieco dall’età di 20 anni, era il più grande fan della Formula 1, di cui non mancava un appuntamento. Conosciuto in tutto il paddock sui suoi profili social, tutti almeno una volta hanno posato con lui. “Quando seguo la Formula1 mi dimentico essere cieco”
Un ragazzo di quindici anni è stato arrestato dalla polizia in Pakistan con la pesante accusa di aver violentato e ucciso la piccola Asma, una bambina di quattro anni che viveva nella provincia nord-occidentale di Kyber Pakhtunkhwa. Il delitto, avvenuto nel mese di gennaio, aveva sollevato forte commozione nell'opinione pubblica anche perché si trattava del secondo episodio simile registrato in pochi giorni. Prima di Asma, per mano di un serial killer era morta un'altra bambina di sette anni di nome Zainab: la piccola è stata stuprata, uccisa e il corpo gettato tra i rifiuti di una discarica. Il ragazzo avrebbe confessato l’omicidio – L'ispettore generale della polizia provinciale, Salahuddin Mehsud, ha detto che l’adolescente arrestato per la morte di Asma è stato inchiodato da un test del Dna realizzato su una goccia di sangue caduta su una foglia vicino al luogo del delitto alla periferia di Mardan. Messo alle strette dagli inquirenti, il quindicenne avrebbe ammesso di aver violentato la bambina e, dato che lei urlava e piangeva, avrebbe tentato di chiuderle la bocca con le mani finendo per soffocarla.
L’omicidio della piccola Asma aveva sollevato forte commozione nel Paese anche perché si trattava del secondo episodio simile in pochi giorni. Il ragazzo arrestato, un 15enne, è stato incastrato dal Dna.
Non sempre le coppie innamorate si scattano romantici selfie in riva al mare o dinanzi ad uno splendido paesaggio. C'è chi per celebrare il proprio amore ha una serie di strane idee e decide di stamarle su carta fotografica. E' questo il caso degli innamorati kitsch che usano Potoshop per modificare i propri scatti con decori di poco gusto o che scelgono location in cui posare davvero inconsuete.
Fotomontaggi ai limiti dell’assurdo, location decisamente fuori luogo e pose davvero strane, ecco le foto degli innamorati più ridicole che ci siano.
Per la prima volta dall'inizio della pandemia di COVID-19 è stato osservato il contagio da coronavirus SARS-CoV-2 negli animali selvatici. Un'indagine sierologica condotta da scienziati dello U.S. Department of Agriculture’s Animal and Plant Health Inspection Service (USDA/APHIS) – National Wildlife Research Center ha infatti rilevato anticorpi del patogeno pandemico nei campioni biologici dei cervi della coda bianca o cervi della Virginia (Odocoileus virginianus), una specie largamente diffusa in Nord America. Nello specifico, le immunoglobuline sono state rilevate nel 40 percento degli animali analizzati nel 2021. Gli scienziati ritengono che i cervi siano stati esposti al virus entrando in contatto con l'uomo e che probabilmente si sono infettati fra di essi, ma fortunatamente gli ungulati non sembrano soffrire della forma severa della malattia. Sebbene non si ammalino, tuttavia, il fatto che il virus sia così largamente diffuso nella fauna selvatica rappresenta un pericolo da non sottovalutare nel controllo e nella gestione della pandemia. Circolando in questo modo, infatti, il virus potrebbe dar vita a nuove varianti del SARS-CoV-2 in grado di ripassare all'uomo (spillback), esattamente come avvenuto in un allevamento di visoni in Danimarca, che ha spinto le autorità locali a sterminare oltre 15 milioni di questi mustelidi, tutti quelli ospitati negli allevamenti del Paese. Una vera e propria carneficina, perpetrata ai danni di animali costretti a una vita di sofferenza e privazioni, rinchiusi in gabbie anguste e sovraffollate fino all'uccisione – con una scarica elettrica – per farne pellicce. Il rischio peggiore del virus fuori controllo nella fauna selvatica, come sottolineato dalla virologa Ilaria Capua del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, è quello che la pandemia possa trasformarsi in una panzoozia, col patogeno che continua a diffondersi in più specie saltando dall'una all'altra, continuando a mutare in forme sempre più resistenti e aggressive. È noto sin dall'inizio della pandemia che il virus è in grado infettare diverse specie animali, come i già citati visoni, altri mustelidi, i cani, i gatti, i gorilla, gli scimpanzé e grandi felini come leoni, tigri e leopardi delle nevi; sono infatti oltre 400 le specie di vertebrati suscettibili al contagio secondo un'indagine genomica condotta dall'Università della California di Davis, ma come indicato, è la prima volta che viene rilevata in animali selvatici come i cervi dalla coda bianca. Delle centinaia di campioni raccolti dal team della dottoressa Susan A. Shriner, in 152 (il 40 percento circa) di quelli prelevati nel 2021 sembrava contenere anticorpi contro il SARS-CoV-2. Sono stati trovati anche in diversi del 2020 e in uno addirittura del 2019; è molto probabile che alcuni siano falsi positivi, ma visti i numeri coinvolti è improbabile che si tratti di un errore così esteso.
Analizzando centinaia di campioni biologici prelevati da cervi della coda bianca o cervi della Virginia (Odocoileus virginianus), un team di ricerca dello dello U.S. Department of Agriculture’s Animal and Plant Health Inspection Service (USDA/APHIS) ha rilevato anticorpi contro il coronavirus SARS-CoV-2 nel 40 percento degli animali. È la prima volta che l’esposizione al patogeno pandemico viene determinata nella fauna selvatica.
Fuori la camera ardente al Centro Anthea, rete di cure palliative di Roma, Renato Zero non è riuscito a farsi uscire più di qualche parola per commentare la morte di Mariangela Melato, amica e collega che lo ha lasciato troppo presto. Un commiato doloroso e, per quanto prevedibile vista la brutta malattia della quale soffriva da tempo, del tutto inaspettato, forse perchè non lo si voleva accettare, si cercava di non vederlo, di andare avanti comunque. Fermato a volo dai giornalisti, è riuscito ad esprimere la sua enorme sofferenza solo con queste parole:
Non ce la fa a commentare la morte di Mariangela Melato e prima di entrare nella camera ardente riesce solo a lasciare un breve ma intenso ricordo, invitando tutti a ricordarla sempre nella sua infinita grandezza.
Il trono blu di Uomini e Donne è entrato nel vivo con le vicende dei tre ragazzi protagonisti, che, dopo una prima scrematura delle corteggiatrici approfondiscono la conoscenza in esterna con le ragazze che preferiscono. Le scintille tra Diego e Martina hanno fatto discutere in studio le opinioniste Daniela e Tina; il tronista napoletano è stato accusato subito di esibizionismo ma la padrona di casa Maria De Filippi ha preso subito le sue difese. In studio l'attenzione è dapprima focalizzata sulle esterne di Andrea, che ha scelto Elisa e Roberta per un invito a cena. Le due corteggiatrici dovranno scegliere l'abito più adatto all'occasione, e questa scelta sarà il metro di valutazione di Andrea per conoscerle meglio. Mentre viene attaccato in studio da Rosy e Eugenio di superficialità, una ragazza arriva per una segnalazione su Roberta, che è fidanzata. Roberta fidanzata e convivente – La corteggiatrice di Desenzano viene accusata di essere non solo fidanzata ma anche convivente con il presunto ragazzo. Lei nega tutto e chiede ad Andrea di mandarla via se non le crede, dicendosi sdegnata. Dopo Andrea è il momento delle esterne di Eugenio con Ludovica e Francesca. Con la prima un incontro soft all'aria aperta, lei sembra coinvolta al punto da voler precisare che se ci tiene a lei non deve stabilire nessun altro contatto fisico con le altre. Detto fatto nell'esterna successiva con Francesca, Eugenio si lascia andare a una passione travolgente.
E’ arrivato il primo bacio per Eugenio Colombo e la sua corteggiatrice Francesca a Uomini e Donne. Atmosfera fiabesca e la cornice romantica di una notte romana per lasciarsi andare a una grande emozione.
Valeria Bruni Tedeschi ha trionfato ai David di Donatello 2017 per il suo ruolo, interpretato straordinariamente, nel film La Pazza Gioia, diretto da Paolo Virzì. Acclamata da pubblico e critica, la sua vittoria è stata celebrata con un discorso molto bello, dedicato ai suoi amici più cari, oltre che alla sua psicanalista. A farle i complimenti, a qualche ora di distanza dalle premiazioni, è stata la sorella di Valeria, l'ex top model e première dame Carla Bruni. Sull'account ufficiale Instagram della cantate è comparsa una dedica, con la foto dell'attrice premiata ieri sera, in cui le rivolge grandi e sentiti complimenti in doppia lingua, italiano e francese: Bravissima Vale per il David di Donatello ricevuto ieri per "la pazza gioia" il tuo talento e la tua bellezza non fanno che crescere con il tempo 🌺❤ sono fiera di essere tua sorella …bravo a ma sœur Vale pour le prestigieux prix David di Donatello reçu hier soir pour son rôle dans le merveilleux film de Paolo Virzi "Folles de joie" . Fière de ma grande sœur dont le talent et la beauté ne font que croître avec le temps Bravissima Vale per il David di Donatello ricevuto ieri per "la pazza gioia" il tuo talento e la tua bellezza non fanno che crescere con il tempo 🌺❤ sono fiera di essere tua sorella …bravo a ma sœur Vale pour le prestigieux prix David di Donatello reçu hier soir pour son rôle dans le merveilleux film de Paolo Virzi "Folles de joie" . Fière de ma grande sœur dont le talent et la beauté ne font que croître avec le temps ✨🌺 A post shared by Carla Bruni (@carlabruniofficial) on Mar 28, 2017 at 8:45am PDT Valeria Bruni Tedeschi, splendida Beatrice Morandini Valdirana nel film, si è commossa durante il discorso post premiazione e si è fatta assistere sul palco dall'amica e collega Micaela Ramazzotti, moglie di Paolo Virzì che l'ha affiancata ne La Pazza Gioia. Infischiandosene del cerimoniale, che prevedeva una durata massima del discorso, la Bruni Tedeschi ha detto:
L’ex top model si complimenta con la sorella, vincitrice del David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista ne La Pazza Gioia di Virzì: “Il tuo talento e la tua bellezza crescono nel tempo”.
Continua a soffiare il vento di cambiamento sul mondo arabo, un vento rivoluzionario e di libertà che ha scosso già Tunisia ed Egitto e che minaccia molti altri paesi del mondo arabo. Oggi si sono registrati degli scontri tra i manifestanti e le forze di sicurezza iraniane che si sono affrontati oggi in diversi punti della capitali iraniana, Teheran, dove l'opposizione aveva convocato una manifestazione che successivamente è stata proibita dal regime degli ayatollah. Secondo quanto riferiscono diversi testimoni, la polizia ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere lafolla che silenziosamente e pacificamente aveva occupato piazza Azadì, nel sud-est dela cità. Alcuni manifestanti, molti dei quali uomini adulti hiunti in piazza con mogli e figli, hanno urlato il loro disprezzo verso Ahmadineyad con frasi del tipo: "Morte al dittatore". Teheran aveva già minacciato l'uso della forza in risposta alla decisione dell'opposizione iraniana di manifestare a favore delle proteste del nord africa nonostante le autorità avessero proibito categoricamente la marcia. Dalle prime ore di questa mattina, agenti e volontari islamici (basiyi) vestiti da civili, pattugliavano gli accessi viali Enguelab e Vali-e Asr, scenari nl giugno del 2009 di gigantesche marce popolari contro la rielezione del presidente Ahmadineyad che l'opposizione giudicò fraudolenta. La repressione, come prevedibile, è dura ed ha provocato la morte di almeno 2 persone e l'arresto di altre 200: sono in corso scontri, bruciano i cassonetti della spazzatura e sono già numerosi gli arresti di attivisti politici dell’opposizione e di diversi giornalisti. Secondo quanto riferisce l'Ansa almeno dieci attivisti dell'Onda Verde (gli oppositori del regime) sarebbero stati arrestati e secondo la radio d'opposizione e-Persian, alcuni basiyi avrebbero attaccato i manifestanti con manganelli e gas lacrimogeni per impedire loro di raggiungere i luoghi da dove dovrebbe prendere il via la manifestazione antigovernativa dell'Onda Verde. Altre fonti hanno riferito che il servizio di telefonia mobile è fuori uso in molte aree di Teheran e che altre manifestazioni sarebbero state disperse dalla polizia stamane nelle città di Isfahan e Shiraz. Si allargano a macchia d'olio, dunque, le proteste contro i dittatori arabi in un'ondata di contestazione che evidenzia l'esasperazione delle popolazioni conto la mancanza dei diritti fondamentali dell'uomo che devono sopportare da ormai troppi anni. Poco fa, forse preoccupato da quanto sta accadendo ai dittatori dei paesi arabi, il leader libico Muammar Gheddafi, in risposta alle rivolte, tramite la tv di Stato, ha lanciato un appello a tutti i Paesi musulmani, affinchè uniscano le loro forze contro i poteri occidentali: "Il mondo è diviso in bianco", riferendosi agli Stati Uniti ed ai paesi occidentali, "e in verde" intendendo il mondo musulmano. "Il colore bianco ha deciso di sbarazzarsi del colore verde. Questi Paesi dovrebbero essere uniti contro il bianco, perchè tutti questi Paesi bianchi sono nemici dell’Islam".
Dopo Tunisia ed Egitto, scendono in piazza per la libertà e contro la dittatura anche gli iraniani. Dura la repressione da parte del regime degli ayatollah.
Hailey Baldwin è un'indiscussa icona di bellezza e di stile e, anche se appare solo nelle campagne pubblicitarie dei più grandi brand fashion e non in passerella, riesce a imporre mode e tendenze in tutto il mondo. Lo ha fatto di recente, presentandosi alle sfilate della Milano Fashion Week in una versione davvero inedita. La top è apparsa irriconoscibile in total black ma la cosa particolare è che ha detto addio ai capelli biondi e alle sopracciglia scure che l'hanno sempre contraddistinta. Ora sfoggia un beauty look sopra le righe che probabilmente diventerà super gettonato durante l'autunno 2020.
Hailey Baldwin ha cambiato look e ha rivelato la sua nuova immagine alle sfilate milanesi. La modella, in total black con tanto di mascherina e occhiali da sole, è apparsa irriconoscibile con i capelli più scuri del solito e le sopracciglia decolorate. Queste ultime diventeranno il trend dell’autunno 2020?
Una collezione di scarpe creata da una feticista dei tacchi alti, una collection ispirata allo stile di Carrie Bradshaw e all'eleganza dei grandi shoe designers. Dopo l'annuncio della collaborazione con Nordstrom, arrivano finalmente le scarpe disegnate da Sarah Jessica Parker. "Ho preso ispirazione dalla mia vita – afferma l'attrice – dal nastro di gros grain con cui mi legavo i capelli da ragazzina ai tanti fiori che ho indossato durante le riprese di Sex and the City, fino ai classici degli anni Settanta e Ottanta che ho adorato". La collezione con il marchio SJP comprende 25 pezzi che saranno messi in vendita a partire dal 28 febbraio sull e-shop di Nordstrom. Ogni modello ha il nome di un personaggio o di un designer che ha ifluenzato lo stile dell'attrice, tra questi Manolo Blahnik, e sarà in vendita ad un costo che va dai 200 ai 500 dollari.
Dopo l’annuncio dello scorso giugno arrivano finalmente le scarpe disegnate dall’icona fashion Sarah Jessica Parker. Ecco i modelli della prima collezione firmata dall’attrice.
Quasi novanta milioni di deficit e un mercato che risente di questa mazzata. La Juventus ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2020 con perdite per 89,7 milioni, complice la separazione da Higuain (che ha peggiorato l’iniziale previsione di -71,4 milioni) e complice la situazione critica vissuta dal calcio internazionale a seguito della pandemia di Covid-19. Gli effetti del lockdown e delle misure adottate dal Governo per contenere la diffusione del contagio, però, non bastano da sole a spiegare un trend che in realtà va avanti da ormai tre anni. La Juventus, infatti, dal 2017 chiude il proprio bilancio in rosso e solo l’emergenza sanitaria ha fatto sì che il 2020 non fosse l’anno di chiusura del periodo di monitoraggio per il fair play finanziario. La Uefa ha allargato il triennio fino al 2021 e concederà ai club delle attenuanti proprio a causa del Covid-19, ma la Juventus sta comunque cercando di liberarsi di alcuni dei contratti più onerosi della rosa. L’effetto Covid-19 c'è, ma non è solo quello a incidere nei conti della Juventus. La pandemia ha indubbiamente causato problemi, specialmente per ciò che riguarda i proventi dal botteghino, che nel caso del club campione d’Italia hanno subito una variazione in negativo di circa 21,5 milioni di euro rispetto all’anno passato (da 70,7 a 49,2 milioni di euro). L’intero monte ricavi, però, è crollato di 48 milioni nel giro di un anno, più del doppio rispetto al passo indietro fatto sul fronte della biglietteria. La maggiore perdita, infatti, è legata ai 40,2 milioni di diritti televisivi lasciati per strada (dal 206,6 a 166,4 milioni): in questo caso, l’effetto Covid-19 è solo parziale, dato che parte del ribasso è dovuta anche all’eliminazione prematura in Champions League. Il k.o. agli ottavi di finale contro il Lione ha comportato una riduzione della quota di market pool per i bianconeri, che di base hanno 10 milioni assicurati dalla vittoria dello scorso campionato, ma che per il percorso in Champions hanno aggiunto tra i 6 e i 6,5 milioni (contro gli oltre 7 milioni dell’Atalanta, ultima delle italiane ad essere eliminata dal torneo). Eppure, nonostante la pandemia, la Juventus è riuscita ad alzare l’asticella per quanto riguarda i ricavi da sponsorizzazioni, portati da 108,8 a 129,6 milioni di euro, grazie anche ad accordi pluriennali che permetteranno ai bianconeri di metter dentro proventi da top club europeo anche nelle prossime stagioni (mentre chi ha degli accordi in scadenza dovrà rinegoziare a cifre probabilmente inferiori). Inoltre, i ricavi hanno visto aumentare anche la voce relativa alla gestione dei diritti dei calciatori, ovvero alle cessioni in sede di mercato: 172 milioni contro gli oltre 157 milioni messi a bilancio nell’anno precedente, con plusvalenze per 166,6 milioni di euro. Un traguardo raggiunto grazie allo scambio col Barcellona tra Arthur e Pjanic, ma altre operazioni effettuate successivamente hanno aggravato i risultati dell’esercizio. Come la risoluzione del contratto di Gonzalo Higuain con annessa minusvalenza da 18,3 milioni di euro, che ha portato il rosso a sfiorare i 90 milioni. Il peso della separazione con Higuain si sente sin da subito ed è mitigato parzialmente dal risparmio sul monte ingaggi (7,5 milioni netti, circa 15 milioni lordi), che compenserà solo minimamente la minusvalenza realizzata, tanto più se al suo posto viene inserito un altro contratto oneroso come quello di Morata. Ma Higuain non è il solo ad aver zavorrato i conti della Juventus negli ultimi anni, al di là di quello che è stato il rendimento sul terreno di gioco. L’argentino, una volta lasciata Torino, si è diretto a Miami per approdare nella Mls, stessa destinazione di Blaise Matuidi, altro giocatore liberato dalla Juventus. I bianconeri hanno concordato la risoluzione del contratto anche col francese, ma a differenza di Higuain, il suo addio ha generato un effetto economico positivo per 11,2 milioni nel prossimo bilancio: da un lato per lo stipendio risparmiato, dall’altro per la risoluzione, giunta a pochi mesi dal rinnovo del contratto. L’accordo con Matuidi sarebbe dovuto scadere infatti a giugno 2020, ma nel mese di gennaio la Juventus ha esercitato il diritto d’opzione per il prolungamento di un anno. Prolungamento che, di fatto, è come se non fosse mai stato realizzato. In casa bianconera, però, gli esuberi non sono mancati di certo e non si limitano ai soli Higuain e Matuidi. Il caso esemplare è quello di Khedira: nel 2018, dopo tre stagioni in cui non sono mancati gli infortuni (che lo avevano già limitato parecchio al Real Madrid), il centrocampista tedesco firma il rinnovo con i bianconeri fino al 2021. Nelle due stagioni successive gioca in totale 35 partite e oggi è un peso per il bilancio juventino. Non tanto per quanto riguarda l’ammortamento (la Juventus lo prese da svincolato, pagando solo oneri accessori), ma per l’ingaggio da 4 milioni netti a stagione, quasi 8 milioni lordi. Pesa parecchio anche Douglas Costa, che di stipendio prende 6 milioni netti a stagione e ha ancora due anni di contratto (con un valore residuo di quasi 22 milioni a bilancio). Giocatori che la Juventus sta cercando di vendere per rendere più flessibile il proprio monte ingaggi e avere maggiore margine di manovra sul mercato. I primi dubbi sull’effettivo peso della massa salariale della Juventus sono emersi già a gennaio, ovvero da quando è stato pubblicato il report di KPMG – Football Benchmark, secondo cui il rapporto tra gli stipendi di area sportiva e i ricavi operativi superava di poco il 70%, soglia posta dalla Uefa nei regolamenti sul fair play finanziario. Il report si basa però sul bilancio chiuso al 30 giugno 2019 e prende in considerazione tre sole tipologie di ricavo (botteghino, tv e commerciale). La Uefa, per ciò che concerne il fair play finanziario, fa riferimento invece ai cosiddetti «ricavi rilevanti» (botteghino, diritti tv, attività commerciali, sponsorizzazioni, pubblicità, plusvalenze e operazioni di calciomercato, proventi finanziari e altri ricavi operativi) e l’attuale spesa salariale della Juventus (ridotta a 259,3 milioni grazie all’accordo per il taglio degli stipendi in pieno lockdown) è ben al di sotto della soglia del 70%. Nel 2021, però, la parte di stipendio “saltata” a causa del Covid-19 verrà nuovamente messa in conto, con un prevedibile aumento dei costi salariali. Non dovrebbe trattarsi di un aumento tale da far scattare campanelli d’allarme (persino con i ricavi in calo del 2020 la Juventus potrebbe permettersi ingaggi per circa 400 milioni senza infrangere i regolamenti), ma i bianconeri hanno sempre avuto un occhio di riguardo per il fair play finanziario e i risultati dell’ultimo triennio non sono certo ottimistici. La Uefa, per far fronte all’inevitabile tracollo dei ricavi causato dalla pandemia, ha deciso di accorpare i risultati del 2020 e del 2021 nel periodo che comprende 2018 e 2019: i risultati dei primi due anni vengono presi per intero, mentre per quelli degli ultimi due viene presa in considerazione la media. Il problema, per la Juventus, è che finora tutti i risultati sono negativi: -19,2 milioni nel 2018, -39,9 milioni nel 2019 e -89,7 milioni nel progetto di bilancio del 2020. Se da un lato è vero che la Uefa non prende in considerazione esattamente queste cifre (perché esclude dal conto i cosiddetti «costi virtuosi»), dall’altro è evidente che questo trend non sia una garanzia di permanenza sotto i 30 milioni di deficit consentiti.
Il progetto di bilancio del club campione d’Italia prevede per il terzo anno consecutivo una chiusura in perdita, ma non è soltanto la pandemia ad aver peggiorato i conti della Juventus. In ottica fair play finanziario, però, l’accorpamento dei risultati del 2020 e del 2021 dovrebbe evitare conseguenze.
Le porte del Parco di Modena, dove questa sera si terrà il Modena Park, concerto evento di Vasco Rossi che porterà sotto al palco del cantante circa 220 mila persone, sono state aperte con qualche ora di anticipo, permettendo ai fan che da giorni attendono fuori le porte di entrare e posizionarsi nelle posizioni migliori: il primo a entrare è stato Emanuele Zappa di Domodossola, come riportano le agenzie, che spiegano anche che il ragazzo sia al suo 42° concerto del Komandante. L'accesso al concerto è stato anticipato di qualche ora, essendo previsto alle 5 del mattino, ma gli organizzatori hanno deciso di anticipare a causa a causa delle basse temperature e la mancanza di abbigliamento adeguato, senza contare che il regolamento prevede che i sacchi a pelo non potessero essere portati all’interno dell’area concerto, costringendo anche alcuni sanitari a intervenire per soccorrere alcune persone del pubblico a rischio ipotermia. Subito 1500 persone, quindi, si sono riversate sotto al palco, arrivate a circa 75 mila alle 13, stando a quanto comunicato dal Comune di Modena che sta monitorando da vicino e con un sito ad hoc la situazione. Proprio sul sito è possibile trovare tutte le info utili per poter godere al meglio del concerto, con aggiornamenti in tempo reale della disponibilità dei parcheggi e sono consultabili, oltre alle mappe delle aree di sosta, le informazioni sui percorsi consigliati dai 14 caselli autostradali interessati dall’evento e sui percorsi pedonali per accedere all’area concerto. Disponibile anche il vademecum sui consigli per arrivare in città in auto, in treno o in bicicletta. E se in molti, tra coloro che non sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto per il concerto di questa sera – quando Vasco canterà per oltre tre ore i suoi maggiori successi, compresa quella "Colpa d'Alfredo" da cui prende il nome l'evento -, potranno godere sia della diretta da oltre 140 cinema sparsi in tutta la Penisola, che di quella in due piazze di Modena: in piazza Grande (si potrà entrare da via Castellaro e da corso Canalchiaro) e in piazza Roma (l’ingresso sarà da via Accademia e da via 3 Febbraio) con l'accesso limitato a 5.700 persone in piazza Roma e 3.900 in piazza Grande.
Cancelli aperti in anticipo e migliaia di persone che alle 7 del mattino erano già entrate al Parco di Modena, dove questa sera si terrà Modena Park, il concerto evento di Vasco Rossi.
Vi ricordate la bellissima Francesca Testasecca? Ebbene, dopo aver vinto il concorso di bellezza per antonomasia "Miss Italia" e dopo essersi aggiudicata la terza posizione nel talent show condotto da Milly Carlucci "Ballando con le stelle", ha deciso di rifarsi il seno poiché sarebbe potuto diventare un vero e proprio problema. Non le piaceva, forse non lo aveva mai accettato: così ha deciso di prendere una decisione drastica, di ridurselo una volta per tutte. Lo scorso 16 Aprile, infatti, si è ridotta il seno di una taglia e mezza, passando di fatto da una quinta ad una terza abbondante. A confermarlo è lei stessa in un'intervista alla rivista "Nuovo": "Non ho nulla contro i décolleté esplosivi, che fanno la gioia degli uomini, ma sono felice che i "balconcini" siano per me solo un lontano ricordo". Per lei, infatti, il problema è nato molti anni fa, quando era ancora ragazzina. Francesca Testasecca, dalla bellezza folgorante e dal fascino indiscutibile, non ha mai accettato le sue forme "generose" e infatti "si è sempre lamentata del suo grande seno": L'ho ereditato da mia madre: ero ancora piccola e già per me rappresentava un problema. Nella fase adolescenziale ero arrivata alla quarta taglia. Poi, crescendo, i miei seni sono aumentati a dismisura: rispetto alle mie coetanee, io sono stata sempre più appariscente, il che mi faceva soffrire. Non parliamo poi di quando praticavo sport. Mi vergognavo a farmi vedere con quelle forme così generose e, secondo me, anche sproporzionate. Poi è arrivata la vittoria a Miss Italia e il problema è passato in secondo piano. Partecipando a "Ballando con le stelle" è riemerso il problema relativo al suo seno prosperoso, visto che "tutto quel movimento in pista le ha fatto capire che era giunta l'ora di risolvere la questione una volta per tutte". Un'idea che è maturata nel tempo: un seno che la metteva a disagio al punto che "quando indossava una maglietta attillata, le pareva di essere volgare". Da qui nasce l'idea di operarsi. Aveva paura dell'intervento poiché c'era il rischio che potessero rimanere sul suo corpo alcune cicatrici ma, ora, trascorso qualche mese, "non si vedono affatto", ha dichiarato entusiasta alla rivista "Vero". Adesso, dunque, la situazione è migliorata; queste le sue parole: Ero partita dalla quinta, ora indosso una quarta precisa perché il seno è ancora gonfio. Bisognerà aspettare altri quattro mesi e arriverò alla terza abbondante. Mi sembra un sogno. Lo so che ci sono tante ragazze che fanno di tutto per ingrandirsi il seno e comprendo anche il loro desiderio, ma per me le forme generose sono state un tormento. Per fortuna la quinta oggi è solo un lontano ricordo.
L’ex Miss Italia Francesca Testasecca ha realizzato il suo sogno, ovvero quello di ridurre il seno prosperoso “ereditato dalla madre”. Una circostanza che le aveva causato parecchi disagi, anzi era diventato un vero e proprio tormento…
Questa mattina cominciano ufficialmente le trattative per la riforma del mercato del lavoro, il Governo ha convocato per le 10 a Palazzo Chigi i rappresentanti di lavoratori ed imprese per dare vita ad un'altra importante fase della manovra, quella che riguarda il lavoro e gli ammortizzatori sociali. Monti, intervistato ieri nella trasmissione della Annunziata, ha confermato che il Governo chiederà alle parti sociali di sedersi al tavolo delle trattative "senza alcun tabù " neanche sul tanto discusso articolo 18 dello statuto dei lavoratori. In realtà dell'art.18 probabilmente questa mattina non si parlerà, per non iniziare in salita un confronto che si prospetta moto duro visto le posizioni molto distanti tra le parti. Il lavoro del Governo dunque prosegue come ha confermato Passera e, dopo la fase due con il pacchetto liberalizzazioni, l'Esecutivo punta ad approvare nel più breve tempo possibile anche la nuova riforma del lavoro a cui da tempo si dedica il Ministro Fornero. Oggi insieme a Monti e allo stesso Ministro del welfare, ci saranno i Ministri Passera e Profumo e i sottosegretari Catricalà e Grilli che probabilmente presenteranno le linee guida dell'azione di Governo, recependo al contempo le richieste dei sindacati e delle associazioni degli industriali. Nel piano Fornero in discussione si va dalla ridefinizione totale dei contratti di lavoro alla maggiore flessibilità sia in entrata che in uscita dei lavoratori, fino ad un nuovo progetto di riforma degli ammortizzatori sociali. Come ha chiarito lo stesso Monti il progetto di riforma del lavoro si va a collocare nel più ampio discorso sulla semplificazione normativa e burocratica "con la riduzione delle segmentazioni" tra le varie categorie, sopratutto a favore dei giovani.
Oggi il Governo incontrerà le parti sociali a Palazzo Chigi per avviare la discussione sulla riforma del mercato del lavoro. Il Premier ha chiesto un confronto senza alcuna preclusione ma i sindacati si preparano a dare battaglia, soprattutto sull’art.18.
I migranti a bordo della Sea Watch 3 sono ormai stremati, dopo il salvataggio, avvenuto ormai 10 giorni fa. Adesso si trovano in mare di fronte alla coste siciliane, vicino al porto di Siracusa. Ma il governo italiano non vuole farli sbarcare. Ieri sera Luigi Di Maio ha detto che l'Italia è in contatto con il governo olandese, dal momento che la nave batte bandiera di quel Paese: "Siamo anche impegnati a far arrivare in Olanda queste persone. Io non sono per registrare coloro che sbarcano in Italia, se le registra il governo olandese. Se poi la nave non è olandese, il governo ce lo deve dire ma su questo sta avendo un atteggiamento ambiguo". La questione è complessa, e all'ong è stato contestato il mancato attracco in Tunisia, come sbarco di sicurezza, viste le condizioni meteo in peggioramento. Sul Blog delle Stelle è stato pubblicato questo post: Il 19 gennaio, come spesso accade, la SeaWatch 3 si è mossa in totale autonomia in mare Sar libico, senza attendere la Guardia Costiera di Tripoli. Avrebbe poi potuto puntare da subito verso la Tunisia per cercare riparo dal maltempo incombente, ma ha preferito girare la prua in direzione Lampedusa. Il 23 gennaio la nave Ong, già giunta nei pressi dell’isola, avrebbe ancora una volta dovuto riparare in Tunisia, come peraltro fecero i pescherecci vicini in quelle ore di atteso peggioramento meteo. Poteva ad esempio dirigersi verso l’area di Zarzis, a poco più di 70 miglia nautiche di distanza. La SeaWatch invece ha deciso di sfidare il mare, puntando verso le coste siciliane che si trovano a oltre 100 miglia da Lampedusa. E dunque mettendo irresponsabilmente a repentaglio la salute e la vita dei naufraghi. Siamo di fronte a una violazione della legge del mare, secondo cui chi naviga in quelle condizioni dovrebbe fare rotta verso le acque più vicine dove trovare ridosso. Ripeto, più vicine. Ma secondo quanto ha detto all'Ansa il procuratore Fabio Scavone, il comandante della Sea Watch 3 non risulta indagato per i suoi spostamenti in mare dalla Procura di Siracusa, dove sono state depositate relazioni sulle indicazioni avute dalla nave della ong anche dall'Olanda. Indicazioni che sono state pubblicate su Twitter dalla stessa organizzazione. Il procuratore Fabio Scavone ha aperto un'inchiesta, come atto dovuto, a ‘modello 45': un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati in cui vengono acquisiti atti di indagini. Secondo quanto ha spiegato Fabio Scavone, che prima di entrare in magistratura è stato un ufficiale della Marina militare italiana, con la decisione di non attraccare in Tunisia, viste le condizioni meteo marine, il comandante della Sea Watch 3 non avrebbe commesso alcun reato, scegliendo una rotta che riteneva più sicura. Nei giorni successivi, secondo gli atti acquisiti, la nave dell'Ong tedesca battente bandiera Olandese sarebbe rimasta in acque internazionali fino ad entrare in quelle italiane per motivi di sicurezza nei confronti delle persone a bordo. Anche in questo caso senza commettere reati. L'ong ha spiegato sul suo profilo Twitter, ricostruendo la vicenda: lo scorso 23 gennaio, dopo aver previsto l'arrivo di una forte perturbazione da Nord-Ovest, ha avvisato il JRCC olandese e la Capitaneria di porto di Lampedusa. Una volta appresa l'impossibilità di attraccare sull'isola siciliana il centro di coordinamento marittimo olandese ha ritenuto l'attracco in Tunisia l'unica strada percorribile. A quel punto il governo olandese ha cercato di mettersi in contatto con quello tunisino, ma senza successo. Sea Watch ha sottolineato poi di non aver mai ricevuto dall'Olanda alcuna risposta in merito alla richiesta di un porto rifugio (Por) in Tunisia. C'era stato un precedente: a novembre alla nave di Sea Watch era stato negato l'attracco in Tunisia per fare rifornimento e per ripararsi da una tempesta. Si era così ritrovata per oltre 5 giorni al largo di Zarzis, in balia delle onde. Per questo il comandante in questo caso ha deciso di fare rotta verso Nord, verso l'Italia.
Secondo la Procura di Siracusa, che ha acquisito gli atti e ha aperto un’inchiesta, come atto dovuto, nella decisione di non attraccare in Tunisia nonostante le indicazioni giunte dall’Olanda, viste le condizioni meteo marine, il comandante della Sea Watch 3 non avrebbe commesso alcun reato, scegliendo una rotta che riteneva più sicura.
Nel mondo della TV sta arrivando una nuova rivoluzione: il 30 giugno 2022 il digitale terrestre, già protagonista della grande trasformazione del panorama televisivo nel 2012, verrà trasmesso solo con il nuovo standard DVB-T2. E per consentire il passaggio (già iniziato il 1° gennaio 2020 con la liberazione, a favore delle reti 5G, della banda a 700 MHz prima occupata da alcuni canali), tutti gli apparecchi televisivi del Paese dovranno supportare il nuovo formato: ciò significa che i televisori obsoleti non pronti per il DVB-T2 andranno cambiati, oppure adeguati attraverso un decoder. La rivoluzione del panorama TV non riguarda però solo il digitale terrestre ma anche quello satellitare, per il quale l’attuale standard, il DVB-S, sarà rimpiazzato dal DVB-S2 (Digital Video Broadcasting Satellite 2), con trasmissioni solo in HD e in 4K: gli utenti di tivùsat dovranno quindi verificare che il loro decoder satellitare sia compatibile con le trasmissioni digitali di seconda generazione. Anche perché il calendario della transizione al nuovo standard sarà più veloce di quella del digitale terrestre: già nel 2021 quasi tutti i canali satellitari saranno visibili solo su dispositivi HD o 4K. Già tra fine novembre e il 1° dicembre cinque canali (Nove, DMAX, Real Time, Cielo e Tv8) trasmetteranno solo in HD, mentre altri due (K2 e Frisbee) saranno visibili solo con un dispositivo HD o 4K. Dal 18 dicembre sarà la volta dei 22 canali del TG Regionale Rai, che saranno visibili su tivùsat solo con un dispositivo satellitare HD o 4K. E la transizione proseguirà il 31 dicembre, quando sarà Mediaset a trasmettere tutti i suoi canali digitali via satellite (Iris, La5, Mediaset Extra, Mediaset Italia 2, Tgcom24, 20 Mediaset, TopCrime, Focus, Cine34 e Boing) solo in alta qualità. E il 31 dicembre è fissato lo switch anche per Cartoonito e LA7d. Infine, entro il 2021 quasi tutte le altre altre emittenti trasmetteranno su tivùsat i loro canali solo in alta qualità. Per continuare a vedere su tivùsat i canali transitati allo standard DVB-S2, che garantisce trasmissioni televisive con una qualità maggiore, sarà necessario avere un dispositivo che lo supporta: un decoder satellitare HD o 4K o un televisore certificato “la tivù” o “la tivù4K” con CAM tivùsat. Per non trovarsi all’improvviso senza i propri canali tivùsat preferiti, è quindi necessario accertarsi che il proprio decoder o il proprio apparecchio televisivo sono abilitati a ricevere il nuovo standard DVB-S2. La verifica è semplicissima: se già si ricevono Rai Uno HD o Cine34 (o altri canali in HD) tramite il satellite tivùsat, non bisogna fare nulla, significa che il proprio dispositivo è già adeguato al DVB-S2. Altrimenti basterà sostituire il decoder con uno HD o 4K, oppure scegliere l’opzione CAM da inserire in un TV HD (o Ultra HD 4K) certificato “lativù” o “lativù4k”.
Del passaggio del digitale terrestre al DVB-T2 nel 2022 si è parlato molto, ma anche nel panorama satellitare cambia tutto: già da fine novembre molti canali tivùsat saranno trasmessi solo in alta qualità con lo standard DVB-S2, ed entro il 2021 quasi tutti saranno visibili solo in HD o in 4K.
I social hanno ormai travolto ogni aspetto della nostra vita, tanto che per molti sarebbe impossibile stare un'intera giornata senza smartphone. Fotografare e documentare ogni attimo della propria vita è diventata una vera e propria mania anche per le star, che non possono fare a meno di condividere ogni aspetto della loro quotidianità con le centinaia di followers. Quale migliore occasione della gravidanza per arricchire il proprio profilo social? Sono moltissime le mamme e future mamme "famose" che approfittano di un momento tanto magico della loro vita per caricare foto e selfie in continuazione. I protagonisti degli scatti? Naturalmente i loro pancioni. Blake Lively, Bar Refaeli, Candice Swanepoel, sono solo alcune delle celebrities che hanno partorito da poco e che per 9 mesi hanno invaso le loro pagine Instagram con le foto delle loro forme modificate dalla gravidanza, tanto che i bebè che portavano in grembo sono diventati "famosi" prima ancora di nascere. Come non nominare Beyoncé, che è stata capace di trasformare la dolce attesa in un evento mediatico? Lo scatto con il quale ha comunicato a tutti di essere incinta di due gemelli, nel quale è apparsa solo con della lingerie e un velo sul capo, ha superato i 10 milioni di like, superando ogni record mai raggiunto su Instagram.
Beyoncé, Blake Lively, Hilaria Baldwin, sono solo alcune delle star che hanno deciso di documentare la gravidanza su Instagram. Tra foto al pancione e scatti in lingerie che mostrano le forme modificate dalla gravidanza, la loro dolce attesa è diventata social.
Un padre che cerca la verità. Daniele Mondello, il compagno della dj scomparsa Viviana Parisi e padre del piccolo Gioele, non si da pace. Un giallo irrisolto, quello della morte della moglie Viviana Parisi e del piccolo Gioele, avvenute lo scorso agosto nelle campagne di Caronia. Un racconto straziante quello di Daniele, che cerca la verità sulla tragica morte della sua famiglia, ancora irrisolta. "Ogni notte mi sveglio e penso a loro, cerco la verità" Forte è il ricordo di quel 3 agosto scorso quando arriva la chiamata dalla polizia. "Mi ha chiamato la polizia e pensavo era uno scherzo – racconta Daniele – poi mi hanno detto la targa e lì mi sono preoccupato". Poi, la ricerca dei corpi e il loro ritrovamento. Uno strazio, un dolore atroce per papà Daniele che, ricorda la sua famiglia, con gli occhi lucidi e la speranza nel cuore. "Sono sempre le 3 di notte – ha raccontato Daniele – e mi sveglio ogni notte a quell'ora come se fosse un presentimento, come l'orario della loro morte – aggiunge". In questi mesi diverse sono state le perizie che i consulenti della famiglia e della Procura di Patti, che segue le indagini, hanno effettuato sui resti trovati a distanza di giorni. Ma ancora, nessuna certezza e nessuna verità. "Sto facendo di tutto per trovare la verità" – ha detto Daniele. "Viviana? Un leone con il cuore grande" Sono mesi di dolore per Daniele che ricorda la compagna Viviana e il figlio Gioele. Due occhi lucenti e un sorriso smagliante quello di Viviana, una forza della natura – dice Daniele – una ragazza solare che aveva sempre voglia di divertirsi – aggiunge – amava la musica e grazie a lei che ci siamo conosciuti". Daniele ricorda quel momento d'amore che, durante una serata musicale, ha avuto inizio l'incontro tra la sua compagna e il loro colpo di fulmine."Con Viviana ci siamo conosciuti a Torino nella discoteca dove lavorava e lì ci siamo innamorati, è stato un colpo di fulmine.Viviana racconta Daniele – era una ragazza che non si fermava mai, sempre sorridente e con la voglia di divertirsi. Una ragazza semplice ma con il cuore grande". "Gioele era un bambino coraggioso"
Non c’è pace per Daniele Mondello, compagno di Viviana Parisi e padre del piccolo Gioele che cerca la verità sulla tragica morte della sua famiglia. “Ogni notte, alla stessa ora, mi sveglio e penso a loro”. Come se fosse un presentimento sull’orario della loro morte. Strazianti sono le parole di Daniele.
La triste vicenda di Cathriona White, la ex compagna di Jim Carrey morta suicida giovanissima, è ancora al centro dell'attenzione mediatica a diversi mesi dalla tragedia. Ora fa discutere una lettera inviata dalla ragazza a Carrey solo poche settimane prima di morire, pubblicata integralmente dal Daily Mail in queste ore, nella quale la giovane si descrive come "schifata" da se stessa e "ferita", oltre a essersi sentita insultata, probabilmente dallo stesso Carrey e da persone vicine a lui. Recentemente, Carrey è stato denunciato per la morte di Cathriona dall'ex marito di lei Mark Burton e potrebbe essere accusato di violazione delle leggi sullo spaccio di droga e omissione di soccorso (la White si sarebbe uccisa nel settembre 2015 con un'overdose di farmaci prescritta all'attore, sotto falso nome). Inoltre, alcuni sms diffusi dallo stesso Burton hanno rivelato come Carrey avrebbe lasciato la White dopo che la ragazza gli aveva rivelato di essere affetta da tre diversi tipi di malattie sessuali. Proprio la rottura sarebbe stata la causa del suicidio. Mentre Carrey nega le accuse, ecco che ulteriori drammatici dettagli arrivano dalla lettera scritta da Cathriona (messaggio precedente, dunque, all'ultimo biglietto lasciato prima di togliersi la vita). La lettera, presente tra le carte della causa contro l'attore, sembra proprio fare riferimento alle patologie contratte dalla ragazza.
Mentre l’attore deve affrontare le accuse di omissione di soccorso per la morte della fidanzata Cathriona White, suicida nel 2015, spunta ora una devastante lettera scritta da lei poche settimane prima del suicidio: la White si dice “rovinata per sempre” dopo la scoperta di aver contratto alcune malattie veneree e accusa l’entourage dell’attore di averla “insultata e offesa”.
La famiglia Trump è volata a Londra per la visita ufficiale alla regina Elisabetta II e, oltre agli impegni politici del Presidente americano, ad aver attirato le attenzioni non poteva che essere Melania Trump. Come al solito la First Lady ha sfoggiato un elegante look con cui ha reso omaggio al paese che l'ha ospitata ma la cosa particolare è che ha fatto concorrenza alla "padrona di casa" Kate Middleton, considerata una vera e propria icona di stile in Inghilterra. Ecco cosa ha indossato la moglie di Donald per il suo primo impegno ufficiale in Gran Bretagna.
Melania Trump è volata a Londra con il marito Donald e per fare visita a Buckingham Palace ha deciso di cambiare stile. La First Lady è apparsa in versione british con un cappellino che ricorda quelli indossati spesso da Kate Middleton e dalla regina.
Valeria Marini crede di essere la reincarnazione vivente di Marilyn Monroe (sigh!), forse per questo quando sa di essere ripresa da una telecamera ammicca e manda "baci stellari", si comporta come una diva d'altri tempi, convinta di dover indossare lunghi abiti coperti di cristalli, paillettes, glitter, decori lucenti, veli, trasparenze, pizzi e chi più ne ha più ne metta. Il problema è che Valeriona Nazionale è rimasta prigioniera degli anni del Varietà, quelli in cui sgambettava con i suoi costumi ricchi di lustrini sul palco del Bagaglino, nelle trasmissioni che popolavano il sabato sera di Canale 5 ormai più di vent'anni fa. Il tempo è passato, le mode sono cambiate, la società si è evoluta ma, a ben vedere, gli abiti che oggi indossa la Marini sono simili, se non uguali, ai costumi di allora. Durante le dirette del Grande Fratello Vip la Marini ha dato sfoggio del suo intero repertorio da soubrette anni '90: mini dress incrostati di paillettes rosso fuoco, abiti nude con applicazioni argentate, coroncine in testa, stelle fra i capelli e sandaletti dal tacco alto coperti di decori accecanti. Che dire poi dei look "casual", che casual proprio non sono… Nella Casa Valeria, infatti, anche di giorno, non ha perso occasione per mostrare le curve indossando abiti corti e attillati, t-shirt con stampe "sexy star", eccetera, eccetera, eccetera… Per la finale, poi, ha dato il meglio di sé indossando un vestito dal profondo spacco centrale, scollato sulla schiena e con il corpetto dalla coppa prorompente ricoperto di Swarovski. In testa la solita coroncina e la solita stella. Perché nei look di Valeria vale la regola "del più è meglio", la sottrazione non è contemplata, l'eccesso è il benvenuto, dal trucco ai capelli, dagli accessori ai decori. La sobrietà Valeria non la conosce affatto! I lustrini, insieme alle extension e alla pochette del trucco, sono gli amici del cuore, dai quali non si separa mai, ma proprio mai, neanche quando incalzata da un'urlante Ilary Blasi è costretta ad uscire dalla Casa del GF Vip per correre in studio rispettando i tempi stretti della diretta. Il minimal style, di gran moda in questi ultimi anni – persino Ilary Blasi ha scelto di adottare un mood più sobrio – non è un trend che ha contagiato la Valeriona Nazionale, il che forse non è neanche tanto male. Voi direte: almeno lei è riuscita a mantenere il suo stile senza voler seguire pedissequamente le mode del momento. Vero, verissimo. La Marini è riuscita a costruire e mantenere in vita il suo personaggio da "diva" senza farsi scalfire dal tempo che passa e dai cambiamenti della modernità. E' pur vero che qualsiasi cosa prima o poi deve cambiare, il mutamento è necessario, sempre, soprattutto per evitare di restare imprigionati in un personaggio che facilmente potrebbe tramutarsi in una macchietta di cui tutti ridono. Hey Valeria, siamo nel 2016 sai che oltre le paillettes c'è di più? Magari potresti indossare un bell'abito scuro in velluto, come ha fatto Ilary Blasi durante la finale. Il che non vorrebbe dire rinunciare alla sensualità o azzerare il tasso di glamour dell'outfit in questione. C'è tanto oltre ai cristalli e le scollature sulla schiena! Molto oltre le stelle tra i capelli… Perché non provare con qualcosa di nuovo? Perché non aggiornare il look con un dettaglio di più moderno? Perché non dire addio alla diva anni '90 per sperimentare una via nuova?
L’ultima Diva, la “donna stellare”, la showgirl divenuta un tutt’uno con le sue extension e le sue paillettes… Al Grande Fratello Vip la Marini ci ha “allietato” con abiti incrostati di cristalli e glitter, purtroppo però, cara Valeria, il Bagaglino non va più in onda da un pezzo, il cabaret è finito e i lustrini non sempre bastano per creare un look da Diva.
Lo scorso novembre, Harry d'Inghilterra ha confermato la relazione con l'attrice Meghan Markle. Tramite una nota diffusa dal suo ufficio stampa, ha tuonato contro i social media che – a suo dire – avrebbero avuto parole sessiste e razziste contro la sua fidanzata. Inoltre, ha puntato il dito contro la pressione che i giornali stavano esercitando sui conoscenti della Markle allo scopo di estorcere informazioni sulla relazione dell'attrice con Harry. Mentre il principe chiede il rispetto della sua privacy, il Daily Mail si affanna a ricostruire la vita sentimentale di Meghan prima di conoscere Harry. Nel 2004, Meghan Markle ha conosciuto Trevor Engelson. Tra loro, è iniziata una lunga relazione che nel 2011 ha portato al matrimonio. Si sono sposati davanti a un centinaio di invitati e hanno festeggiato per tre giorni. Dopo le nozze si sono trasferiti a Los Angeles, entrambi sognavano di sfondare nel mondo del cinema. Dopo poco, Meghan ha deciso di andare a vivere a Toronto, ma il marito non ha voluto seguirla perché preferiva rimanere vicino a Hollywood dove stava costruendo la sua carriera di produttore e manager. Così, il loro rapporto ha iniziato a vacillare. Nell'agosto del 2013 si sono separati per "differenze inconciliabili" e nel 2014 è arrivato anche il divorzio. Nel 2014, poco dopo il divorzio da Trevor Engelson, Meghan Markle ha iniziato una relazione con lo chef Cory Vitiello. Quest'ultimo era abbastanza noto, grazie alla catena di ristoranti e – soprattutto – alle frequenti apparizioni televisive. Il canadese sui social rimarcava spesso con orgoglio, i successi della sua compagna. La loro relazione è durata due anni e, secondo il Daily Mail, tra i due si parlava di matrimonio. La scorsa primavera, però, si sono lasciati all'improvviso. Secondo alcuni insider contattati dal tabloid, la rottura sarebbe avvenuta perché Meghan si era innamorata di Harry. Poco dopo, è scoppiato il gossip che la vedeva al fianco del principe. L'attore Max Topplin, che recitava nella serie ‘Suits' insieme a lei, ha dichiarato:
Lo scorso novembre, il principe Harry ha ammesso di avere una relazione con Meghan Markle. Alle spalle dell’attrice, un matrimonio finito con Trevor Engelson e una storia d’amore durata due anni con lo chef Cory Vitiello.
Un luogo immerso nel silenzio, dove respirare la quiete delle alte vette e ritrovare il contatto con se stessi e con la natura. Questo è Elcito, un paesino di appena sette anime arroccato alle pendici del Monte San Vicino. Definito "il Tibet delle Marche", sorge su uno sperone di roccia a 821 metri di altitudine. Meta privilegiata dagli amanti del trekking, Elcito è una frazione di San Severino Marche, affascinante cittadina in provincia di Macerata. Il nome deriva da elce, ovvero leccio (Quercus ilex), per la diffusione di questi alberi in zona nell'antichità. Nel luogo si respira un silenzio soprannaturale, rotto solo dal sibilare del vento. Tutto contribuisce a creare un'atmosfera fatata e irreale: i vicoli stretti dove si affacciano casette in pietra, la piazza dominata dalla piccola chiesa, i punti panoramici. Lo spettacolo è particolarmente suggestivo in inverno quando la neve ricopre il borgo con il suo manto: effetto presepe assicurato. Il borgo, in origine fortificato, conobbe un periodo di fioritura e massima espansione nel Medioevo, grazie alla comunità benedettina che nel XIII secolo possedeva oltre 40 tra chiese ed eremi. Il nucleo di Elcito, concentrato attorno alla chiesa cinquecentesca di San Rocco, include l’antico castello e un agglomerato di casette in pietra. Del castello si conservano la porta, alcune porzioni delle mura, una chiesa parrocchiale. Si tratta dell'antica fortezza medievale eretta a scopo difensivo per l'abbazia benedettina di Valfucina, che si trova più a valle. Oggi di questo antico monastero, distrutto da un terremoto nel 1799, rimangono solo i capitelli della cripta a motivi geometrici e zoomorfi, con i simboli dei quattro evangelisti. Abitato da appena sette persone, il paesino si ripopola in estate, quando gli abitanti di San Severino Marche vengono a soggiornare nelle loro seconde case o quando il 16 agosto prendono parte ai festeggiamenti per San Rocco, patrono del borgo. Fino agli anni Settanta i residenti erano circa duecento e avevano un rapporto a dir poco simbiotico con la terra, fonte primaria di sussistenza: a Elcito infatti non c'è mai stato un negozio di nessun tipo, gli abitanti hanno sempre vissuto di agricoltura e pastorizia. Oggi i sette anziani che non hanno voluto abbandonare il luogo natio sono riforniti settimanalmente da un furgone frigorifero. Inoltre, lungo la strada che porta al borgo si trova un bar che funge anche da negozietto di alimentari. Ma Elcito non è abbandonato a se stesso: la maggior parte delle case sono state restaurate dai proprietari; inoltre nel borgo si tengono diverse manifestazioni a tema medievale, soprattutto nel periodo estivo.
Con soli 7 abitanti, Elcito è una piccola frazione di San Severino Marche. Arroccato su una roccia a 827 metri di altitudine, questo paesino quasi disabitato regala attimi di pura tranquillità nella contemplazione della natura. Un luogo immerso nel silenzio per ritrovare se stessi e respirare aria genuina.
L'ex compagno di Viktoriia Vovkotrub, la 42enne di origini ucraine uccisa a Brescia lo scorso novembre, ha confessato il delitto. Proprio con la sua confessione, che finora non era mai arrivata, si è aperto il processo a carico dell'ex fidanzato della vittima, il 60enne Kadrus Berisa. Davanti alla Corte d'Assise di Brescia l'uomo, di origini serbe, è imputato per omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, per occultamento di cadavere e stalking. Il delitto risale allo scorso novembre. Berisa, ora reo confesso, ha ucciso nel salotto della sua abitazione l'ex fidanzata e ne ha poi nascosto il corpo seppellendolo nel giardino di un’ex bocciofila in via Divisione Acqui a Brescia, a pochi passi dalla sua abitazione. La scomparsa di Viktoriia, che di professione faceva la badante, era stata segnalata il 5 novembre dello scorso anno. Il suo corpo era però stato trovato soltanto diversi giorni dopo, il 13 novembre.
“Ammetto di aver commesso l’omicidio”: così l’ex compagno di Viktoriia Vovkotrub, la 42enne uccisa a Brescia lo scorso novembre, ha confessato per la prima volta il delitto. La confessione è arrivata in apertura del processo che vede il 60enne Kadrus Berisa imputato per omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, occultamento di cadavere e stalking.
È Eliana Michelazzo la donna al centro dell'occhio del ciclone, in questo momento. Dopo l'annuncio da parte dell'avvocato Irene Della Rocca dell'uscita dall'agenzia Aicos Management da parte di Pamela Prati, che rinuncia così anche alla carica dirigenziale onorifica, è solo Eliana ad essere sotto tutti i riflettori, soprattutto in virtù della puntata in onda questa sera di "Live – Non è la D'Urso". Pochi minuti fa, una stories su Instagram in cui motiva il suo tatuaggio fatto anni prima in onore al marito fantasma Simone Coppi: "I tatuaggi sono indelebili come la ferita nel cuore che rimane. Avevo 29 anni. Ma non posso tornare indietro". È un forte scossone alla narrazione del caso Mark Caltagirone, forse frutto di una nuova strategia da parte delle agenti di Pamela Prati. Perché Eliana Michelazzo finisce per dissociarsi dalla sua stessa agenzia e, mentre Pamela Prati esce di scena, resterebbe nel mezzo solo "Donna" Pamela Perricciolo, la quale per adesso non è ancora uscita allo scoperto. Intanto, Eliana Michelazzo ha cancellato dalla sua bio Instagram anche il riferimento alla Aicos Management. Stando alla nuova versione fornita da Eliana, anche lei sarebbe vittima del sistema "Caltagirone" e Simone Coppi, il marito con il quale sarebbe legata da anni, non sarebbe mai esistito: "Mai visto Mark Caltagirone, sono io la prima vittima di questo sistema".
La nuova protagonista del caso “Mark Caltagirone-Pamela Prati” è ormai Eliana Michelazzo, che questa sera sarà protagonista di una nuova puntata di “Live – Non è la D’Urso”. Dopo il forte scossone in tutta la narrazione della vicenda di gossip, con Eliana che ha ammesso di non conoscere Caltagirone e di non essere sposata con Simone Coppi, perché prima vittima di questo sistema di personaggi fantasma, questa sera forse si metterà la parola fine a tutta questa vicenda.
Il suo matrimonio va in crisi perché la moglie lo tradisce e lui, oltre a perdere l’amore, perde anche il porto d’armi per andare a caccia, sua grande passione. Arriva dal Trentino e a raccontarla è il quotidiano L’Adige la vicenda di un cacciatore che, appunto, si è ritrovato senza porto d’arma dopo aver sorpreso la moglie in atteggiamenti intimi con un amico nel parcheggio dello Shop Center Valsugana di Pergine. Secondo la ricostruzione del quotidiano, tutto è iniziato il 12 ottobre del 2015 quando, si legge sulla sentenza del Tar, l’uomo ha trovato la moglie in intimità con un amico di famiglia all’interno dell’auto di quest’ultimo. Lui stava per andare via ma sarebbe stato raggiunto dalla moglie e dall’amante i quali per trattenerlo gli hanno sottratto le chiavi del veicolo. Mentre il marito tradito cercava di tornare a casa a piedi, la moglie, per fornire la propria versione dei fatti, è andata dai Carabinieri e ha sporto querela nei suoi confronti, “riportando fatti non veritieri, senza fare cenno a minacce o violenze da lei subite nell’occasione, ma rappresentando presunti episodi accaduti molti anni prima, non denunciati e non comprovati da certificazione medica”.
La vicenda in Trentino. Il Tar ha respinto il ricorso presentato da un cacciatore che, a causa delle turbolenze matrimoniali, non potrà tornare a imbracciare la doppietta.
Jennifer Lopez e Ben Affleck sono davvero tornati insieme. A dimostrarlo sono le immagini pubblicate da Page Six che ha sorpreso i due durante una romantica cena a Malibu, cena durante la quale l’attore e la popstar si sono scambiati un bacio. Il riavvicinamento in corso ha quindi una natura romantica e adesso sono le immagini a dimostrarlo. La cena durante la quale i due sono stati sorpresi mentre erano intenti a baciarsi non era una semplice uscita serale. Era stata organizzata per festeggiare il 50esimo compleanno di Linda, sorella di Jennifer Lopez, un evento familiare al quale ha partecipato Ben. Un’altra dimostrazione del fatto che i due fanno sul serio tanto da avere spinto J.Lo a coinvolgere perfino la sua famiglia. Presenti anche i piccoli Max ed Emme, i figli nati dal legame tra la cantante e l’ex marito Marc Anthony. Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Le parole scritte da Antonella Venditti nel testo di “Amici mai” si prestano perfettamente a raccontare quanto è accaduto nel rapporto tra Jennifer Lopez e Ben Affleck. La popstar e l’attore erano stati insieme nel 2002. La loro relazione era stata importante al punto da spingerli a dichiarare che si sarebbero sposati. Ma il fidanzamento ufficiale si era interrotto prima delle nozze. Ben ha poi sposato la ex moglie Jennifer Garner mentre Jennifer, dopo la relazione con l’ex marito Marc Anthony, ha avuto una serie di altre relazioni lunghe. Tornata single dopo la recente rottura con Alex Rodriguez, la diva ha ritrovato il suo ex e i sentimenti che li avevano uniti anni fa sono tornati prepotentemente ad avvicinarli. Per il momento, Jennifer e Ben non hanno ancora ufficializzato la loro storia d’amore con una foto social ma è probabile che, vista l’attenzione che il loro ritorno di fiamma ha generato, non manchi tantissimo al momento in cui i due decideranno di uscire allo scoperto.
Il ritorno di fiamma tra Jennifer Lopez e Ben Affleck è ufficiale. L’attore e la popstar sono stati filmati mentre si scambiavano un bacio durante una cena a Malibu in occasione del compleanno della sorella di J.Lo.. Sono le prime immagini che dimostrano che il riavvicinamento tra i due ha una natura romantica.
Tra i primi gossip di questa caldissima estate 2017 in arrivo dalle spiagge, ecco una novità del tutto inattesa. La procace Valeria Marini si sta godendo i più bei lidi italiani dal Salento alla Sardegna e, nel corso di un weekend in quel di Otranto, è stata paparazzata in sexy bikini da Novella 2000. È però il suo accompagnatore a destare un certo interesse da parte del gossip: si tratta infatti di Alessandro "Alex" Nuccetelli, noto soprattutto per essere l'ex marito di Antonella Mosetti nonché il padre di Asia Nuccetelli. L'incontro a Otranto è tutt'altro che casuale, dal momento che Nuccetelli è direttore di uno stabilimento balneare nella città pugliese. Nelle foto, i due scherzano in acqua e appaiono molto affiatati. Amicizia o flirt? "Loro minimizzano, ma l'attrazione è più che fatale", si sbilancia il settimanale diretto da Roberto Alessi. Curiosamente, la Marini conosce molto bene sia la Mosetti che Asia, con le quali ha condiviso l'avventura al Grande Fratello Vip. Imprenditore romano 40enne, Nuccetelli conobbe Antonella Mosetti ai tempi in cui lei era a Non è la Rai e lui un pr per personaggi dello spettacolo. I due si sposarono nel 1995 ancora giovanissimi e il loro matrimonio durò 8 anni, culminato nella nascita della figlia Asia. Nonostante il divorzio, lui e la Mosetti sono in ottimi rapporti e la giovane Nuccetelli è legatissima a entrambi i genitori. Non a caso, Alex la difese con forza dalle critiche ai tempi della partecipazione al Grande Fratello Vip.
La showgirl è stata sorpresa sulle spiagge di Otranto insieme all’imprenditore romano, padre di Asia Nuccetelli, nonchè ex marito di Antonella Mosetti.
Forse sarà davvero il canto del cigno, le ultime operazioni (come sempre più di propaganda che di sostanza) di un quasi ex ministro dell'interno che si prepara a buttarsi su ciò che sa fare meglio, la propaganda spiccia utile a infiammare i cuori e a disegnare nemici immaginari, ma che Salvini ora si sia incollato al suo ufficio del Viminale dopo averlo lasciato scoperto per mesi per lasciare fuori dalle acque territoriali italiane la nave Eleonore della ONG Mission Lifeline con i suoi 101 migranti che stavano annegando su un gommone mezzo sgarrupato al largo della Libia è sicuramente un pessimo segnale in riferimento all'auspicata discontinuità che il segretario del Partito Democratico Zingaretti continua a ripetere come un mantra. Un governo di più di un anno che ha visto Salvini impegnato solo nella sua guerra ai disperati senza mai cercare veramente una soluzione di continuità e che anche nella sua coda riesce a mostrare il suo lato peggiore pronto a rivenderlo nel caso in cui andasse all'opposizione. Ciò che stupisce però non è solo la solidarietà del centrosinistra che ora sembra impegnato in altro (come se salvare le vite umane sia qualcosa che ha a che fare con l'opportunità politica) ma che l'ordine di Salvini (in linea con quel Decreto Sicurezza bis che è una delle vergogne più vergognose dell'ultimo governo) sia stato controfirmato anche dalla ministra Trenta e dal ministro Toninelli come se qui fuori non sia accaduto nulla, come se la discontinuità sia una questione che si pratica solo a bocce ferme e non sia una reale caratteristica delle anime in campo. Sempre a proposito di sensibilità stupisce anche che il deputato PD Fiano si affretti a dirci che Toninelli e Trenta avrebbero "solo applicato la legge" ma che l'orientamento del Movimento 5 Stelle sarebbe "diverso". Come ci si potrebbe fidare di una sensibilità promessa è uno dei tanti punti oscuri di questo matrimonio che potrebbe avvenire: la sensazione è che sul tema dell'immigrazione ci sia una gran paura da parte di tutti di toccare i nervi scoperti dell'elettorato e il nome di Minniti al Viminale che è circolato nelle scorse ore sembra un'ulteriore conferma.
Toninelli e Tra controfirmano l’ordine di Salvini di tenere lontano dalle acque territoriali italiane. Come giustamente twitta il dem Pierfrancesco Majorino: «Ma i ministri #5stelle che ostacolano le #ong e i soccorsi son quelli per cui e con cui dobbiamo fare l’accordo di governo? O fan così finchè stanno con #Salvini e poi cambiano musica? E #Conte?».
Un ragazzo quasi strangolato a Ponte Sisto per qualche decina di euro. Poi la disperata fuga dei due baby rapinatori nei vicoli di Trastevere, inseguiti a piedi dai poliziotti. Si è conclusa con un arresto la notte di rapine messe a segno da due giovani residenti ad Acilia: un 20enne di origini sudamericane e un 18enne romano. L'episodio, avvenuto tra venerdì e sabato notte, è solo l'ultimo di una lunga serie nel quartiere della movida romana. Gli investigatori sarebbero su una pista ben precisa. I due giovani rapinatori hanno bloccato il loro coetaneo su Ponte Sisto. Hanno prima provato ad ottenere il denaro con le minacce, poi sono passati alla violenza. Hanno immobilizzato il ragazzo contro il muretto del ponte: il 18enne lo teneva fermo per la gola, mentre il 20enne lo ha colpito alla testa e gli ha strappato la maglietta. Tutto in pochi istanti. L'intervento immediato dei poliziotti ha evitato il peggio. Al grido delle forze di Polizia, i due rapinatori hanno immediatamente mollato la presa e cominciato a correre in direzioni opposte. Una corsa folle tra i gremiti vicoli del quartiere, che ha messo a dura prova il fiato degli agenti. L'inseguimento a piedi è durato per diverse centinaia di metri, fino a quando i ragazzi sono stati bloccati.
Due ragazzi giovanissimi colti in flagranza nella notte tra venerdì e sabato a Trastevere. Il 18enne romano e il 20enne di origine sudamericana stavano rapinando con violenza un loro coetaneo su Ponte Sisto. Bloccati dopo un lungo inseguimento a piedi, sono stati arrestati dai poliziotti. Accusati del reato di rapina, aspettano di ricevere anche il Daspo Urbano.
Rischia di essere annullato e ricominciare da capo il processo per l'omicidio di Luca Sacchi, il giovane personal trainer ucciso con un colpo di pistola alla testa la notte tra il 22 e il 23 ottobre 2019 a Roma, nel quartiere dell'Appio Latino. La richiesta di annullamento è stata avanzata dalla difesa degli imputati per l'omicidio del giovane, Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris. Base della richiesta sarebbe l'uso nel processo di intercettazioni in carcere in cui i tre ragazzi parlano della notte in cui è stato ucciso Luca. Si tratta di intercettazioni registrate prima della chiusura delle indagini e non inserite nel fascicolo messo a disposizione delle difese, perché utilizzate in un procedimento separato per droga. Motivo per cui le difese chiedono che vengano inserite nello stesso fascicolo di omicidio dato che vedono coinvolti Del Grosso, Pirino e De Propris, e vertono intorno all'omicidio. Nel caso non venga accettata la richiesta di annullamento del processo, gli avvocati della difesa chiedono che quelle intercettazioni non siano utilizzate nel processo per la morte di Luca Sacchi.
Potrebbe essere annullato il processo per l’omicidio di Luca Sacchi, il giovane personal trainer ucciso nella notte tra il 22 e il 23 ottobre nel quartiere Appio Latino a Roma. Secondo gli avvocati della difesa, ci sarebbe un vizio di forma a causa di alcune intercettazioni tra gli arrestati in carcere che non sono state fornite ai legali.
Aggiornamento: con uno status su Facebook Valerio Scanu puntualizza che non ha nulla contro Annalisa e che c'è stato un errore da parte dell'intervistatore, specificando di non essere stato parcheggiato perché ‘ancora prima che succedesse ho deciso di andar via e di aprire una mia etichetta discografica': Mi preme sottolineare, visto gli innumerevoli insulti dei fans di Annalisa, che il giornalista su Repubblica ha commesso un errore ed ha prontamente corretto… Io non ho mai dichiarato di essere stato parcheggiato per Annalisa anche perché avevamo case discografiche differenti e soprattutto io non sono mai stato parcheggiato dalla mia casa discografica perché ancora prima che succedesse ho deciso di andar via e di aprire una mia etichetta discografica perché la musica fa parte di me e vorrei continuare a farla liberamente ed orgogliosamente da indipendente… Valerio Talenti potenziali divenuti subito meteore. Li si potrebbe definire così le decine di ragazzi che ogni anno, da quasi oramai un decennio, passano per la tv e la macchina dei talent show per assaporare un po' di successo e poi, nella maggior parte dei casi, finire vittima dell'oblio. Anche per i volti più in vista delle varie edizioni di X Factor e Amici è accaduto e, come ricorda un articolo uscito su Repubblica, nomi come quello di Michele Bravi, degli Aram Quartet, ma anche di Marco Carta e Valerio Scanu, nonostante i successi estemporanei (gli ultimi due sono addirittura riusciti a vincere un Festival di Sanremo), hanno visto sgretolarsi in parte un successo che, visti i titoli conquistati, pareva oramai cosa acquisita. E in effetti di nomi che dopo aver vinto in un talent show abbiano davvero trovatouna via del successo stabile e sempre in crescita ce ne sono pochi. Si può parlare di Marco Mengoni, di Noemi, di Emma Marrone e Alessandra Amoroso. Proprio dalla bocca di Valerio Scanu, il quale non si può dire non cerchi costantemente delle strade diverse per prendersi la visibilità che meriterebbe, viste le sue doti artistiche, esce una spiegazione che descrive in toto, e con una certa semplicità, il sistema discografico italiano e i suoi meccanismi: "Dietro a un cantante che ha successo c’è un talent show che ti promuove, una casa discografica che investe su di te e un management che prende accordi con i network radiofonici. Che però non trasmettono le canzoni perché sono belle, ma perché devono garantire i diritti dei brani, visto che le radio sono diventate il management degli artisti, vedi Rtl con i Modà e The Kolors". Questo prima di rivelare il motivo sostanziale per il quale l'attenzione nei suoi confronti sia altalenante e come mai lui abbia deciso di mettersi in proprio, discograficamente parlando:
Il cantante, ex di Amici e vincitore di un festival di Sanremo, rivela quali siano state le dinamiche che determinano il destino di un giovane artistache esce dai talent show e svela come mai sia stato costretto a fondare una sua casa discografica.
Romário de Souza Faria, meglio noto solo come Romário, è stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza per rimuovere la colecisti. A riportare la notizia nella giornata di venerdì sono diversi media brasiliani, che hanno appreso i fatti da fonti ospedaliere. L'ex calciatore brasiliano e senatore di 55 anni è stato ricoverato giovedì all'ospedale Copa Star di Copacabana, nella zona sud di Río de Janeiro, e rimane sotto osservazione dell'équipe medica dopo l'intervento. L'ufficio stampa del senatore ha confermato che l'ex stella della nazionale brasiliana, capocannoniere e miglior giocatore ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti, è stato operato per rimuovere la colecisti e che la procedura "è avvenuta senza complicazioni”. Dalla stessa nota si apprende che "Romario è sotto osservazione e dovrebbe essere dimesso nei prossimi giorni". O'Baixinho nel gennaio 2017 era stato sottoposto ad un altro intervento chirurgico, denominato "interposizione ileale", che aveva portato l'ex attaccante a perdere circa 10 kg. L'ex idolo di club come Flamengo, Fluminense, Vasco da Gama, Barcellona e PSV Eindhoven ha iniziato la sua esperienza politica nel 2010 come deputato federale del Partito Socialista Brasiliano (PSB) e, quattro anni dopo, è stato il candidato senatore più votato dallo stato di Rio de Janeiro con il 63,43% dei voti. Nel 2018 è stato candidato per contendere il ruolo governatore dello stato di Rio de Janeiro ma è stato sconfitto al primo turno. Attualmente è vicepresidente del Senato brasiliano.
Romario è operato d’urgenza all’ospedale Copa Star di Copacabana, nella zona sud di Río de Janeiro, per rimuovere la colecisti. L’ex attaccante e simbolo della nazionale brasiliana degli anni’90, attuale vicepresidente del Senato brasiliano, rimane sotto osservazione dell’équipe medica dopo l’intervento.
In Italia l'uso del vaccino anti Covid Johnson&Johnson è raccomandato agli over 60. È quanto hanno dichiarato con una nota il Presidente Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il Direttore generale Aifa, Nicola Magrini e il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. "Preso atto del pronunciamento dell'EMA e del parere della CTS di AIFA, che ribadisce l'estrema rarità degli eventi di trombosi associata a trombocitopenia descritti a seguito della vaccinazione contro Covid-19 effettuata con il vaccino Janssen – Johnson & Johnson, e considerato che tale vaccino si è dimostrato sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19, si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria. Pertanto, il vaccino Janssen, il cui uso è approvato a partire dai 18 anni di età, dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria". La Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco si è riunita oggi per la valutazione del vaccino anti-Covid Janssen di Johnson & Johnson, dopo il via libera dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) che ha riconosciuto possibili legami di causa-effetto tra il vaccino e gli eventi "molto rari" di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa. L'Agenzia Ue ha però precisato che i benefici superano i rischi. Il vaccino di J&J era stato sospeso dalla stessa azienda per la campagna vaccinale in Europa in seguito alla segnalazione di eventi avversi negli Stati Uniti. Lo stesso giorno in cui dagli Usa è arrivata la notizia del possibile stop, in Italia arrivavano le prime 184.000 dosi del vaccino Johnson & Johnson, per il momento bloccate a Pratica di Mare. Come già successo per AstraZeneca, l'orientamento trapelato era quello di raccomandare anche questo vaccino per i soggetti over-60. "Come ci aspettavamo, su Johnson &Johnson l'EMA e l'FDA hanno avuto approfonditi scambi di informazioni e hanno concluso che i rari casi di trombosi sono al limite della valutabilità se non della trascurabilità. Quindi il vaccino è per tutti e l'Italia lo colloca in fascia anziana dove sicuramente i benefici sono maggiori dei rischi", così il direttore dell'Aifa Nicola Magrini a Otto e mezzo. La scelta sul vaccino J&J è competenza nazionale – “La valutazione scientifica dell'Ema è alla base dell'uso sicuro ed efficace dei vaccini Covid-19. Le raccomandazioni dell'Ema sono la base su cui i singoli Stati membri dell'Ue attueranno le loro campagne di vaccinazione nazionali. Questi possono differire da Paese a Paese a seconda delle esigenze e circostanze nazionali”, è quanto ha spiegato in una nota l'Ema al termine della revisione del farmaco. Dopo la nota dell’Ema è intervenuta con un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: "Accolgo l'annuncio dell'Ema sulla sicurezza del vaccino di Johnson&Johnson. Questa è una buona notizia per le campagne vaccinali in tutta l'Ue".
Si è riunita oggi la Commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per la valutazione del vaccino anti-Covid Johnson&Johnson, dopo che l’Ema ha riconosciuto possibili legami di causa-effetto tra il farmaco e gli eventi “molto rari” di trombosi cerebrale registrati negli Usa: “Uso raccomandato a over 60”.
Le elezioni europee 2019 si avvicinano e tutti i partiti hanno scelto i loro candidati e le liste. Tra questi c’è anche il Movimento 5 Stelle. Ma all’interno del M5s non sono mancate le polemiche. Dovute soprattutto alla scelta del suo capo politico, Luigi Di Maio, di affidare il ruolo di capilista a cinque donne che non hanno partecipato alla votazione tra tutti i candidati ma che sono state indicate direttamente da lui. E poi votate, con un semplice sì o no, sul blog delle stelle. Le prime votazioni, quelle a cui hanno partecipato tutti gli aspiranti candidati, hanno premiato gli europarlamentari uscenti e i volti noti del Movimento, anche per le loro precedenti esperienze politiche (e non solo). Tra i candidati, comunque, ci sono anche consiglieri regionali e comunali uscenti. I nomi più noti sono quelli degli europarlamentari che si sono seduti sugli scranni di Strasburgo e Bruxelles già nella precedente legislatura, appena conclusa: Massimo Castaldo, Ignazio Corrao e Laura Ferrara sono tra i volti più conosciuti. Ma ci sono anche tutti gli altri: Isabella Adinolfi, Rosa D’Amato, Tiziana Beghin, Eleonora Evi, Dario Tamburrano, Laura Agea, Piernicola Pedicini. A loro si aggiunge il sindaco uscente di Livorno, Filippo Nogarin, insieme all’ex Iena (non eletto alle politiche del 2018) Dino Giarrusso. Di Maio ha scelto cinque capilista, tutte donne, per le cinque diverse circoscrizioni in cui è divisa l’Italia per le elezioni europee 2019. In quella del Nord Ovest a capo della lista pentastellata ci sarà Maria Angela Danzì, ex segretario generale e direttore generale dei comuni di Genova e Novara e della provincia di Varese. Al Nord Est, invece, ci sarà la giornalista d’inchiesta Sabrina Pignedoli, autrice del libro ‘Operazione Aemilia’, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Nord Italia. La circoscrizione Centro viene guidata, per il M5s, da Daniela Rondinelli, membro del gabinetto di presidenza del Comitato economico e sociale europeo. Al Sud, invece, ci sarà Chiara Maria Gemma, professoressa di Didattica e Pedagogia all’università di Bari. Infine, nelle Isole la capilista sarà Alessandra Todde, amministratore delegato di Olidata. Le liste nelle cinque circoscrizioni, quindi, vedono come capilista le cinque donne scelte dal Movimento 5 Stelle. Subito dietro, nell’ordine dei nomi a cui si potranno dare le preferenze (fino a tre, ma in questo caso i candidati votati devono essere di sesso diverso) ci sono in tutte le circoscrizioni gli eurodeputati uscenti. A cui si aggiungono i volti noti come quelli di Nogarin e Giarrusso. Ecco i candidati in ogni circoscrizione. Nord Ovest: Maria Angela Danzì Eugenio Casalino
Il Movimento 5 Stelle, in vista delle elezioni europee del 26 maggio, punta su cinque capilista donne (scelte da Di Maio) nelle cinque circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio italiano. Tra gli altri candidati spiccano i nomi degli europarlamentari uscenti, a cui si aggiungono il sindaco uscente di Livorno, Filippo Nogarin, e l’ex Iena Dino Giarrusso.
C’è chi pensa che l’arrivo della fine di agosto sia un vero dramma e chi come noi aspetta ogni anno con impazienza la fine dell’estate per quello che è uno dei più interessanti appuntamenti del sud Italia. Sto parlando di Flussi. Festival, giunto quest’anno al suo primo lustro, che porta nella verde e tranquilla Irpinia un’aria di novità. Ogni anno per 5 giorni il centro storico di Avellino fa da palco alle proposte più interessanti mondiali della musica e non solo. Infatti Flussi non è solo musica. Ma anche workshop, talk e installazioni. Tre sono le location, si comincia dal pomeriggio alla Casina del Principe, per poi passare in serata al Teatro dove l’appuntamento fisso è come sempre sulla terrazza panoramica e nelle serate di venerdì e sabato si aggiunge anche il Teatro Carlo Gesualdo per due attesissimi live. La formula prevede ogni giorno un warm up esclusivo presso la Casina del principe, che quest’anno ospita l’ESP stage, il palco sperimentale del festival dove si esibiranno fra gli altri, Andy Guhl + A spirale duo, Jean-Philippe Gross, Novi_sad , Von Tesla … L’apertura del Main Stage sulla terrazza panoramica è alle 22.00 con i live set di Alberto Boccardi, OooipopoiooO e Ametsub prima di vedere sul palco l’icona della musica dance Britannica e pioniere del sound acid-house A Guy Called Gerald. Il producer inglese porterà a Flussi il sound "True School" che da 25 anni rappresenta il suo marchio di fabbrica con una inedita Analogue Live Session. Giovedì 29 agosto la serata si sposta alla terrazza panoramica del Carlo Gesualdo alle 22.00 per le performance di Gert–Jan Prins + SEC, Matter + Lino Monaco e Oscar Burnside e per ascoltare un altro straordinario artista della scena elettronica internazionale, Robert Lippok, e lasciarsi trasportare dalle sonorità IDM della sua musica. Grande attesa per l’apertura del grande palco del Teatro Carlo Gesualdo, venerdì 30 agosto alle ore 21.00, affidata alle raffinatissime architetture audio/video di Ryoichi Kurokawa: le opere di Kurokawa assumono forme molteplici a metà strada tra l’installazione e la performance live. Guru della post digital art, ossessionato dalla sinestesia e dal sincronismo di audio e video Kurokawa declina universi vibranti e raffinati nei quali il minimalismo glitch si rompe e si riassembla in strutture complesse e vertiginose; un’esperienza sensoriale unica e un’occasione da non perdere per vedere l’artista giapponese, con base a Berlino, le cui opere, negli ultimi anni, sono state esposte in festival e musei internazionali come Tate Modern [UK], Biennale di Venezia [IT], Transmediale [DE], e Sonar [ES]. Sabato 31 agosto alle 21.00, sempre sul palco del Teatro Carlo Gesualdo arrivano da Londra i Raime: il duo composto da Tom Halstead and Joe Andrews, porterà a Flussi le misteriose e cupe trame sonore e visuali che li ha resi celebri. Il loro album di debutto, Quarter Turns Over A Living Line, è stato rilasciato dall'etichetta londinese Blackest Ever Black nel novembre 2012. Ammirati da artisti quali Aphex Twin e Hype Williams, dopo tre EP andati subito sold-out e una selezionata serie di imperiose uscite dal vivo, i Raime hanno imposto una personalissima e innovativa estetica musicale. La serata continua con Stellar OM Source, il progetto artistico della producer francese Christelle Gualdi. L’artista, che fin dagli esordi ha trovato spiriti affini nella scena underground statunitense (Oneohtrix Point Never e James Ferraro) grazie a un caldo suono sintetico innestato in un telaio ritmico vibrante, animerà la serata sulla terrazza del Teatro Gesualdo.
Avellino diventa per 5 giorni città della musica elettronica, accogliendo per il quinto anno consecutivo artisti importanti della scena nazionale e internazionale, con una novità: si apre, infatti, per il primo anno ai bambini.
Abbandonato in una landa desolata dalla madre adolescente, sarebbe stato mangiato da un branco di cani randagi. Una fine terrificante quella di un neonato di Kaohsiung, nel sud di Taiwan. La polizia afferma di aver trovato minuscole ossa umane nascoste tra la vegetazione. Il piccolo era stato riposto in un sacchetto di plastica e abbandonato nel deserto. Sua madre, una diciannovenne conosciuta con il suo pseudonimo di Xiao Mei, soffrirebbe di problemi di salute mentale ed è seguita dai servizi sociali, secondo i media locali. L'agenzia di stampa SETN di Taiwan sostiene che l'adolescente ha partorito l'8 ottobre. Insieme al padre 28enne del nascituro ha poi presumibilmente abbandonato il bimbo nel deserto dietro un palazzone residenziale. La coppia, che si era conosciuta online, aveva gravi problemi economici e viveva insieme in un appartamento in affitto nel distretto Siaogang di Kaohsiung. Dopo quanto accaduto, i due ragazzi sarebbero fuggiti nel centro di Taiwan, nascondendosi in un internet café per quasi un mese senza mai uscirne.
La polizia di Kaohsiung, nel sud di Taiwan, ha trovato “minuscole ossa umane” nascoste tra la vegetazione. La donna, 19enne, soffrirebbe di problemi mentali. Agli agenti ha detto di averlo “gettato via lo stesso giorno in cui è nato”.
Il mondo dello spettacolo può apparire come popolato da privilegiati. Eppure sono tanti i volti noti, che svelano che al benessere materiale non corrisponde affatto quello fisico o mentale. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Devon Murray. L'attore, che il 28 ottobre festeggerà i suoi 28 anni, è particolarmente amato per aver interpretato il personaggio di Seamus Finnigan, nella famosissima saga di Harry Potter. Lunedì 10 ottobre è stato celebrato il giorno della salute mentale. Proprio servendosi di questa occasione, Devon Murray ha svelato di essersi ritrovato a pensare al suicidio. Per parlare della depressione contro la quale ha combattuto, ha scelto il suo profilo Twitter. In una serie di post ha spiegato "Sto combattendo in silenzio contro la depressione da dieci anni e solo di recente ne ho parlato. Ciò ha fatto un'enorme differenza per me. Ho pensato al suicidio quest'anno ed è stato il calcio nel c*lo di cui avevo bisogno! Apritevi, parlate con le persone. Se sospettate che un amico o un membro della famiglia stia soffrendo in silenzio. Aiutateli, fategli sapere che vi stanno a cuore". I fan di Harry Potter sono subito accorsi, con tantissimi messaggi di incoraggiamento e di affetto. L'attore li ha ringraziati: "Dopo il mio messaggio riguardo alla mia salute mentale, è incredibile la quantità di persone che mi hanno detto che ero il primo a cui confidavano il loro problema. Sono contento che la mia confessione abbia aiutato tanti di voi a trovare questa forza. Siamo tutti amati dalle persone che ci circondano. Sono anche grato per tutti i gentili messaggi di sostegno di ieri. Mi date così tanto amore".
L’attore Devon Murray è amatissimo per aver interpretato il ruolo di Seamus Finnigan nella saga di Harry Potter. Oggi ha 27 anni e confida che da 10 lotta contro la depressione. Ha ammesso che quest’anno ha addirittura pensato al suicidio.
"Floating Nest, come molte altre case a tubo a Saigon, si trova su un lotto stretto (4×12 metri) in una zona residenziale affollata della città, che è bloccata da edifici vicini su tre lati, con un solo lato rivolto verso l'esterno, ma verso l'ovest. Venendo a NgNg, la proprietaria, appassionata di giardinaggio, desiderava soprattutto uno spazio arioso e rilassante dopo una faticosa giornata di lavoro, con abbondanti aree verdi per soddisfare il suo hobby in campagna.", con queste parole gli architetti di Atelier NgNg descrivono il loro ultimo progetto nella città di Saigon in Vietnam dove hanno progettato una casa che ispirato al nido degli uccelli. Non ci sono pareti divisorie all'interno di Floating Nest il progetto è tutto un susseguirsi di zone verdi e vuoti che rendono l'ambiente più luminoso e arioso. La mancanza di separazione tra gli spazi funzionali è stata ideata per ovviare al limite dimensionale del lotto su cui sorge la casa. All'interno lo spazio è strutturato attorno a tre grandi vuoti: un giardino anteriore e uno posteriore, che si estendono su tutti e tre i piani, separando la casa dalla strada; un pozzo di luce centrale, che attraversa i due piani superiori, separa l'home office dalla zona riposo e il giardino dal luogo di culto. "I piccoli giardini sono usati in modo simile per separare l'interno e l'esterno; il bagno e la camera da letto o la cucina; le camere da letto e le scale.", spiegano gli architetti, "Questa soluzione crea una transizione spaziale fluida garantendo al contempo che tutti gli spazi funzionali siano a contatto con la natura".
Atelier NgNg ha progettato a Saigon una casa unifamiliare unica al mondo. La struttura, situata su un lotto stretto in una zona residenziale affollata della città, riesce a sfruttare al meglio lo spazio a disposizione creando un’abitazione che asseconda la passione per il giardinaggio della proprietaria e realizza un susseguirsi di ambienti ampi e giardini privati.
Come già accaduto negli Stati Uniti, anche in Brasile le autorità stanno scavando fosse comuni per far fronte all'aumento di decessi per l'epidemia di coronavirus. Una misura a cui hanno fatto ricorso le autorità di San Paolo. Bruno Covas, sindaco della città più grande e popolosa del Brasile, ha confermato che nel cimitero di Vila Formosa, il più importante della metropoli, sono state scavate centinaia di fosse. "La questione della sepoltura è una sfida, vogliamo essere preparati in modo che le persone abbiano una tomba decente", ha aggiunto il primo cittadino. Secondo i media brasiliani, la metà delle sepolture a San Paolo riguarda persone decedute a causa del Covid-19. San Paolo è la città più colpita dalla pandemia in Brasile, che è il Paese con il più alto tasso di vittime e casi confermati in America Latina, con più di 2.700 morti e e almeno 43mila contagi.
Nel cimitero di San Paolo, il più importante della metropoli, sono state scavate centinaia di fosse per far fronte all’aumento dei morti. Stessa situazione a Manaus, capitale dell’Amazzonia, dove il numero di sepolture giornaliere è più che raddoppiato a causa dell’emergenza Coronavirus.
Nel Mondiale 2022 la Mercedes potrebbe riavere la classica colorazione. La casa tedesca starebbe per abbandonare il nero e dalla prossima stagione tornerà all'argento. La notizia è nell'aria da tempo ed è stata a suo modo confermata da Lewis Hamilton, che si è detto favorevole al cambio di livrea. L'argento è sempre stato il colore della Mercedes in Formula 1, le vetture della casa di Stoccarda sono sin dagli anni '30 denominate le ‘Frecce d'Argento‘, questo colore era stato confermato negli anni '50 e poi rispolverato nel momento del grande ritorno nel circus, nel 2010. Pur usando sfumature differenti, l'argento è sempre stato il colore della Mercedes e lo è stato fino alla Primavera del 2020, quando per lanciare un messaggio contro il razzismo si decise di cambiare i tradizionali colori. Grazie a Hamilton, che è un paladino del movimento Black Lives Matter, la Mercedes quando è iniziato il campionato 2020 si è presenta con una livrea completamente nera, confermata anche nel campionato 2021.
La Mercedes nel 2020 ha deciso di cambiare la livrea passando dall’argento al nero, il cambiamento fu fortemente voluto da Lewis Hamilton, che desiderava lanciare un ulteriore messaggio contro il razzismo. Anche nel 2021 la Mercedes ha mantenuto il nero come colore ufficiale, ma dal 2022 si potrebbe cambiare ancora. Il campione inglese è d’accordo nel tornare all’antico con l’argento.
Lione è considerata la seconda città della Francia e la capitale gastronomica del paese. Sembra dunque che stuzzicare l'appetito sia una vocazione di questa città che si sviluppa alla confluenza del fiume Rodano e del Saône, ed è qui che l'Italia comincerà i suoi Europei 2016 contro il Belgio. Per chi dunque approfitterà dell'appassionante manifestazione calcistica, ormai in fase d'inaugurazione, per visitare le città dove l'Italia giocherà, essere informati su ciò che c'è da fare e vedere, oltre le partite, può essere utile. Con oltre 2000 anni di storia, Lione è una città dalle molteplici risorse. Paesaggi mozzafiato, antichità e buon cibo fanno di Lione una meta privilegiata per qualsiasi viaggio in qualsiasi momento, non solo durante gli Europei 2016. La seconda città della Francia è negli ultimi anni infatti interessata da un programma di rinnovamento che ha portato a Lione diverse celebri firme internazionali dell'architettura che qui hanno dato vita ad un vero e proprio museo di architettura a cielo aperto. Nomi come Renzo Piano, Fuksas, Coop Himmelb (l) au e Odile Decq, sono solo alcuni degli architetti che hanno partecipato alla trasformazione urbanistica di Lione negli ultimi anni. Oltre 6 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati sono stati spesi per trasformare la zona all'incrocio tra il Rodano e il Saona in un nuovo quartiere urbano, giustamente chiamato "La Confluenza", dove una moltitudine di progetti architettonici di qualità rendono quelle che erano delle ex aree industriali dismesse uno dei luoghi più di tendenza di Lione. Nuovi progetti ma anche famose architetture moderne fanno di Lione una delle città più all'avanguardia di Francia, in cui vi suggeriamo alcune tappe obbligate: – La Confluence: è il nuovo quartiere contemporaneo di Lione, sorto sulle ceneri di alcune ex aree industriali. Rappresenta il più grande progetto di rigenerazione d'Europa. Caratterizzato da architetture strabilianti, come il gigantesco Cube Orange di Jakob & Macfarlane Architects o la navicella spaziale del Museo delle Confluenze di Coop Himmelb (l) au, attribuite ad alcune delle firme internazionali più famose al mondo, La Confluence è anche il primo quartiere interamente sostenibile di Francia. – Il Cubo Arancione: questo incredibile edificio progettato da Jakob + MacFarlane spicca sulle rive dei fiumi Rodano e Saône per il suo colore arancione acceso. Il progetto è una reinterpretazione del tetto curvo del suo edificio vicino, Les Salins du Midi, che è un ex magazzino del sale. Ma ciò che colpisce di più di quest'edificio, al di là di questo esterno imponente, è lo spazio interno caratterizzato da suggestivi pozzi di luce che ritmano gli ambienti a tutti i livelli. – Il Musée des Confluences: aperto al pubblico il 20 dicembre 2014, si mostra come una sorta di "nuvola di cristallo" sulla punta della penisola definita dalla confluenza dei fiumi Rodano e Saona. Progettato dallo studio viennese Coop Himmelb (l), il Museo ha un rivestimento in cristallo fluido che associa l'edificio ad una navicella spaziale dove lo spazio espositivo si sviluppa su un podio di cemento che contiene due auditorium, le sale conferenze e le aree di servizio. – Place Nautique: è lo spazio pubblico de La Confluenza. La metà dei suoi 4 ettari è occupata da un bacino d'acqua immessa dal vicino fiume Saona e dove è possibile svolgere diverse attività acquatiche. Massimiliano Fuksas, Vincenzo Amantea, Clément Vergely e HTVS architettura firmano gli edifici residenziali che affacciano sulla Piazza, una moderna interpretazione delle piazze lionesi. Al bacino guarda anche il progetto dell'architetto Jean-Paul Viguier dedicato al tempo libero, allo sport e alle attività commerciali. La Place Nautique è una banchina di 900 metri su cui passeggiare a piedi, ma anche godere delle numerose panchine lungo l'acqua per sognare, incontrarsi, rilassarsi, parlare, leggere, scrivere. – Il Convento de La Tourette: eletto nel 1986 come il secondo più importante edificio contemporaneo, in Francia, questo convento, ad Éveux, non lontano da Lione, è uno dei massimi progetti del grande architetto Le Corbusier. Per gli appassionati di architettura è una tappa d'obbligo perché, come ultima grande opera di Le Corbusier, rappresenta la summa del suo lavoro. In questo progetto si trovano tutti gli elementi caratteristici del linguaggio lecorbuseriano con alcuni elementi innovativi, in particolare quelli progettati per controllare la luce naturale. Ma per chi non ha l'architettura come pallino, il Convento de La Tourette è un luogo che unisce l'individuo al paesaggio in un'atmosfera spirituale unica. Oggi il convento ospita anche residenze d'artista e il 2016 è l'anno di Anish Kapoor. A Lione di Le Corbusier si trova anche il complesso residenziale di Firminy, il più grande progetto del maestro dell'architettura moderna in Europa. Qui l'architetto applica i principi della modernità nel contesto di una grande area urbana. Il progetto Firminy caratterizzato da varie strutture che accolgono gli alloggi sociali di Firminy-Vert, ospita anche l'ultima delle cinque Unites d'habitation progettate da Le Corbusier. Per la prima volta Le Corbusier realizza strutture residenziali annesse a una serie di strutture culturali e sportive pubbliche di grande qualità architettonica.
Il futuro della Francia comincia da Lione che sarà anche la prima città ad ospitare l’Italia per gli Europei 2016 e accoglierà gli spettatori in una realtà contemporanea e di tendenza, tutta da scoprire.
Lidia Vella ha rilasciato una lunga intervista a Giada Di Miceli, nella trasmissione “Non succederà più” in onda su Radio Radio. L'ex gieffina ha fatto chiarezza sulla situazione tra lei e l'ex fidanzato Alessandro Calabrese. Di recente, il giovane si è presentato nello studio di ‘Uomini e Donne' per corteggiare Sonia Lorenzini, lasciando a bocca aperta Lidia Vella che, al contrario, era certa ci fosse stato un riavvicinamento tra loro. “Un giorno prima eravamo insieme e lui non ha avuto neanche il coraggio di dirmelo guardandomi in faccia, l’ho dovuto scoprire come l’avete scoperto tutti voi, tramite i social. Pensa che tristezza. Alla fine nella vita ognuno ha quel che merita, quindi sono fiduciosa. […] Ci eravamo lasciati, sì, ma da tre settimane, quindi devi avere anche il tempo di metabolizzare la cosa, non puoi passare da una convivenza ad andare in un programma per trovare l’amore. È assurdo. […] Noi non abbiamo mai smesso di sentirci! Non c’è stato giorno in cui non ci siamo sentiti! Noi stavamo insieme, avevamo preso casa assieme da due mesi. E due persone non prendono casa insieme se le cose vanno male.” Lidia Vella è molto delusa dal comportamento di Alessandro, che non si sarebbe degnato nemmeno di chiamarla, per avere un chiarimento: “Non ho ricevuto una chiamata di scuse, zero. E questa è la cosa ancora più triste, che lui non si sia preoccupato neanche di sapere io come avessi preso questa cosa, dopo tutto quello che c’è stato. È questa la delusione più grande. […] Da oggi gli toglierò anche il saluto, perché comunque è una persona che mi ha fatto talmente male, mi ha mancato talmente di rispetto e mi ha anche ingannato e preso in giro fino a un giorno prima, quindi a oggi ti dico che gli toglierò anche il saluto!”
Lidia Vella ha dichiarato di non aver ricevuto nemmeno una chiamata di scuse, da parte di Alessandro Calabrese. Secondo quanto afferma, solo un giorno prima l’ex fidanzato era con lei e poi, senza avvisarla, si è presentato a ‘Uomini e Donne’ per corteggiare Sonia Lorenzini. Lidia si sente delusa e ingannata.
Si chiama Glass Skin e arriva dalla Corea: è l'ultima tendenza beauty dedicata alla skin care che vuole un viso ad "effetto specchio". La tendenza si evolve dal trend glowy, che voleva la pelle luminosa e ad effetto bagnato. La nuova tendenza si differenzia e arriva all'estremo, rendendo il viso estremamente luminoso, a tratti specchiato, e soprattutto perfetto. Niente pori, niente discromie, tantissima luce. Le star stanno già seguendo la tendenza vista in passerella, ma come fare per ricreare il look? Il primo (e fondamentale) step riguarda proprio la beauty routine dedicata alla cura della pelle. Arriva, come sempre, dall'Asia ed è già un vero e proprio tormentone social: basta dare un'occhiata al popolarissimo hashtag su Instagram per capire di cosa si tratta. Sul social infatti si susseguono migliaia di scatti di pelli perfette, luminose e quasi riflettenti. Il trend infatti vuole una pelle effetto specchio, estremamente radiosa, che ricordi da un lato l'effetto glowy e dewy e dall'altro esasperi le due tendenze che hanno spopolato nel 2017. La pelle diventa riflettente e traslucida, proprio come quella che abbiamo visto sulle passerelle delle Fashion Week da Ungaro a Mugler, passando per Moncler e Balmain. Non è certo una novità che le star seguano le ultime tendenze, soprattutto quando si parla di beauty. Avete fatto caso a quanto si siano illuminanti recentemente i volti di alcune di loro? Chiara Ferragni prima di tutte: e sarà pur vero che in gravidanza la pelle può diventare più bella, ma qui c'è senza dubbio lo zampino di una skincare mirata. Basta poi dare un'occhiata a Instagram per vedere come i volti lucentissimi di star come Emily Ratajkowski e Miranda Kerr siano diventati virali con migliaia di like. All'appello non può ovviamente mancare Kendall Jenner, che nonostante lo sfoco acneico in corso non rinuncia ad avere un volto radioso.
Una nuova tendenza beauty arriva dalla Corea e sta già diventando virale: è il trend glass skin, che vuole una pelle effetto specchio, radiosa ed estremamente luminosa, proprio come quella di Chiara Ferragni e Emily Ratajkowski. Ecco di cosa si tratta, gli step fondamentali per ricreare la tendenza e i prodotti da utilizzare.
Questa sera potremo ammirare nei cieli d'Italia la Luna Piena del Raccolto, il plenilunio di settembre. L'effettiva pienezza della Luna sarà raggiunta alle 01:55 di martedì 21, nel cuore della notte, tuttavia, poiché ai nostri occhi il disco lunare appare pieno diverse ore prima e dopo tale momento, lo spettacolo sarà garantito sin dal sorgere del satellite della Terra. La Luna Piena di settembre 2021 è dedicata al raccolto – sulla base della tradizione dei nativi americani – poiché è quella più vicina all'equinozio d'autunno, che quest'anno si verificherà esattamente alle 21:21 del 22 settembre. Quando è il plenilunio di ottobre a essere più vicino all'equinozio di autunno, come avvenuto nel 2020, quello di settembre prende il nome di Luna Piena del Mais. Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo imperdibile evento astronomico. Come indicato, la fase effettiva di plenilunio sarà raggiunta nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 settembre, esattamente alle 01:55 di domani; ciò nonostante il disco lunare risulterà pieno per un significativo intervallo di tempo, pertanto potremo ammirare la Luna Piena del Raccolto sin da questa sera. Vedremo il disco lunare sorgere a Est, tra le 18:59 (ora di Lecce) e le 19:45 (ora di Cuneo): a Roma farà capolino alle 19:23, a Milano alle 19:39 e a Napoli alle 19:15. La Luna Piena del Raccolto si troverà “abbracciata” dalla costellazione dei Pesci (a sinistra) e dalla costellazione dell'Acquario (a destra): tutto il suo viaggio attraverso il firmamento non sarà solitario. Sarà infatti accompagnata dai due pianeti Giove e Saturno, entrambi ad alcuni gradi di distanza sulla destra, leggermente più in alto. Giove sarà facilmente riconoscibile poiché è il quarto oggetto più luminoso della volta celeste (dopo Sole, Luna e Venere), mentre Saturno, a destra di Giove, presenta un colore giallognolo e non brilla alla stregua dei astri circostanti (come tutti i pianeti, del resto) . La “cavalcata” della Luna Piena del Raccolto si concluderà a Ovest la mattina di martedì 21, attorno all'alba.
Questa sera i cieli d’Italia saranno illuminati dalla spettacolare Luna Piena del Raccolto. Il nome, legato alla tradizione dei nativi americani algonchini, è un omaggio ai raccolti abbondanti alla fine dell’estate, prima delle stagioni fredde, ed è strettamente associato all’equinozio d’autunno. Solo il plenilunio più vicino a tale evento astronomico prende il nome di Luna Piena del Raccolto. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Luna Piena di settembre.
Tenetevi forte e pronti a passare una Notte di Halloween spettacolare. Il 31 ottobre, infatti, tornerà nelle sale il cult “La notte dei morti viventi”(“Night of The Living Dead”), del 1968, diretto dal mitico George A.Romero. Pochi giorni fa, il figlio Cameron Romero aveva reso noto il fatto di voler girare il prequel di questo immortale film horror – dal titolo “Origins” – avviando una campagna di crowdfunding e, oggi, la notizia del ritorno nei cinema ha scatenato la curiosità dei fan di tutta Italia. E quando poteva tornare se non nella Notte delle Streghe? La stratosferica iniziativa è del circuito The Space Movies che ha deciso di rimasterizzare il capolavoro di Romero in HD, prendendo spunto dallo Zombie Day, evento che si tiene già in diverse capitali europee. In cosa consiste? Beh, la sera del 31 ottobre, tutti gli spettatori che si presenteranno alle casse del circuito The Space, vestiti da zombie, acquisteranno il biglietto a prezzo ridotto!
Il film cult di George A.Romero, del 1968, tornerà nelle sale in versione rimasterizzata in HD, ma solo il 31 ottobre, in occasione di Halloween. Quale notte migliore per rivivere il terrore di quest’immortale film horror?
Ha sottoposto la madre convivente a ripetuti maltrattamenti che spesso sono degenerati in aggressioni e minacce. Per questo motivo un uomo romano di 36 anni è stato arrestato dagli agenti del commissariato Colombo, ponendo fine ai soprusi nei confronti della donna. La situazione di violenza casalinga è emersa dopo che l'uomo è stato recentemente fermato dalle forze dell'ordine, che lo hanno sorpreso ad importunare i passanti in uno stato di escandescenza dopo aver assunto alcool e droghe. In quell'occasione il 36enne fu anche sottoposto al Tso: proprio per questa ragione, approfittando dell'assenza del figlio, la donna si è recata in commissariato per denunciare i soprusi che era costretta a subire, riferendo inoltre che lo stesso era in possesso di sostanze stupefacenti e che cinque giorni prima l'aveva aggredita con schiaffi poiché non aveva trovato cibo dentro casa.
Un uomo di 36 anni in più occasioni ha maltrattato fisicamente e con minacce la madre convivente. Dopo la denuncia dei soprusi alle autorità, che hanno sequestrato sostanze stupefacenti in possesso del figlio segnalate dalla donna, si è consumata l’ennesima aggressione con calci e schiaffi. Gli agenti hanno quindi eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti del 36enne, portato in carcere.
È Antonino Cacopardo l'ennesima vittima sul lavoro in Italia. L'operaio edile di 58 anni è deceduto nelle scorse ore al Policlinico di Messina dove era stato ricoverato dopo il tragico incidente sul lavoro in cui era rimasto coinvolto il 16 settembre scorso a Taormina, sulla costa etnea della Sicilia. L'operaio, residente a di Letojanni, nella città metropolitana di Messina, giovedì scorso era impegnato in un cantiere edile per la ristrutturazione di un'abitazione a Taormina quando è avvenuto il tragico incidente sul lavoro. Secondo quanto ricostruito finora, per cause ancora da accertare, il ponteggio su cui si trovava il 58enne ha ceduto improvvisamente e la carrucola utilizzata per sollevare i materiali lo ha colpito con violenza alla testa lasciandolo esanime. Immediatamente soccorso dai sanitari dopo l'allarme lanciato dai colleghi presenti sul posto, le condizioni dell'uomo erano apparse subito molto gravi. La stessa centrale del 118 aveva inviato un elisoccorso con cui l'uomo era stato trasportato d'urgenza al Policlinico di Messina. Qui, nonostante i tentativi dei medici di salvarlo, purtroppo Antonino Cacopardo è spirato nella tarda serata di mercoledì dopo sette giorni di agonia durante i quali non ha mai più ripreso conoscenza.
Il ponteggio su cui si trovava il 58enne Antonino Cacopardo ha ceduto improvvisamente e la carrucola utilizzata per sollevare i materiali lo ha colpito con violenza alla testa. Trasportato d’urgenza al Policlinico di Messina, l’operaio edile è morto nelle scorse ore dopo una settimana di agonia.
Sono 3.099 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia rispetto ai 3.525 casi registrati ieri, dato che conferma il trend dei contagi in calo. Dall'inizio della pandemia i casi positivi accertati nel nostro Paese sono ora 4.660.314. I morti per covid dell'ultima giornata sono stati invece 44, per un totale di 130.697 decessi dall’inizio dell'emergenza Covid-19 in Italia. Sono questi i dati che emergono dal bollettino di oggi, domenica 26 settembre, pubblicato dal ministero della Salute. Nell'ultima giornata sono stati eseguiti 276.221 test, tra tamponi molecolari e antigenici con il tasso di positività che si attesta all'1,1%. Calano anche gli attualmente positivi che sono ora 102.244 (-330). I guariti totali invece salgono a 4.427.373 (+3.385). La regione con il maggior numero di contagi giornalieri è la Sicilia che è l'unica in zona gialla. Sono 4.660.314 in totale i contagi registrati in Italia dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Oggi la regione con più casi è la Sicilia. Di seguito la tabella con le cifre del bollettino quotidiano e l’incremento dei casi Regione per Regione: Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati analizzati in totale 276.221 tamponi, tra test molecolari e antigenici. Il tasso di positività si attesta così all'1,1%. Ricoveri covid in calo così come i posti letto occupati in terapia intensiva. Il numero totale di pazienti Covid ricoverati in ospedale in area medica è ora di 3.435 (62 in meno rispetto a ieri). I posti letto occupati in terapia intensiva sono invece calati di 2 unità nelle ultime 24 ore, per un totale di 483 ricoverati in area critica, con 22 ingressi del giorno.
Sono 3.099 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore su 276.221 test effettuati. È quanto emerge dal bollettino di oggi, domenica 26 settembre, del Ministero della Salute. Il tasso di positività si attesta all’1,1%. I morti registrati nell’ultima giornata sono 44. La Sicilia è la regione con il maggior incremento giornaliero di contagi.