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L'uomo samargantico
'''''L'uomo samargantico''''' è un film italiano del 2020 diretto da Luca Martinelli che vede protagonisti Fulvio Fuina, Clara Mallegni, Giancarlo De Biasi, Daniela Airoldi e Raffaele Totaro. La colonna sonora originale è stata composta da Hunterwolf. Nella pellicola è presente un cameo dell'ex attrice pornografica Manuela Falorni. Il film è distribuito da Chili in Italia e da Amazon Prime Video in Giappone, Stati Uniti e Regno Unito.
Amadeo Rossi vive in un mondo di apparenze e cerca di dare un senso alla propria esistenza, inetta e deludente su tutti i fronti. Innamorato perdutamente di Jennifer, sogna una storia con lei la quale sembra non notarlo nemmeno. Preso dall'esasperazione, dopo essere stato definito "un omuncolo" dalla sua stessa guida spirituale, il maestro Sunny, e dopo aver visto la Madonna camminare totalmente ignorata nel mezzo di una folla attratta solo dai propri smartphone, tenta l'approccio della psicoterapia, senza risultati. Inizia così a dedicarsi in modo piuttosto fallimentare alla poesia e si converte al movimento acquano, una sorta di culto centrato sul nutrirsi di semplice acqua, promosso dalla torbida dottoressa Ilde Panzerotti. Un giorno, guardando alla televisione un documentario del divulgatore Angelo Alberta, famoso per la sua ossessiva ricerca della "Porta" per il fantomatico mondo samargantico, ha un'altra visione e qualcosa attorno a lui sembra cambiare. Scopre così che l'accesso a quel misterioso universo parallelo risiede proprio nel suo water e senza esitazione decide di entrarci. Una volta giunto dall'altra parte nota che in quel luogo le persone anziché essere perse nell'uso patologico del cellulare si salutano e comunicano di persona. Inizia così la scoperta di questo mondo samargantico, una realtà alternativa dove tutti i suoi sogni sembrano realizzati da anni. Scopre così di essere una persona stimata da tutti, e che perfino Jennifer non solo è follemente innamorata di lui, ma è la sua fidanzata da tre anni. La situazione inizia a complicarsi quando si comprende che l'intero mondo samargantico altro non è che una simulazione creata dal malvagio ministro Xavier Ovitac, un politico megalomane e narcisista che ha creato questa dimensione per appagare le proprie manie di potere, attraendo le persone con la promessa di una vita ideale. Il bieco ministro mal sopporta la diffusione della voce riguardante l'imminente arrivo del prescelto, l'uomo samargantico, che avrebbe sconvolto questo sua creazione e decide così di dargli la caccia. Presto Amadeo, dopo una breve permanenza nel mondo samargantico inizierà a scoprire che questo luogo apparentemente così seducente è in realtà noioso, contraddittorio e folle anche più di quello dal quale proviene. Dopo alcuni fallimentari tentativi di riportare Jennifer nel mondo reale comprende che ella è bloccata nella simulazione dallo stesso Ovitac, che altri non è che il fratello di lei, e che ciò che rimane della donna nel mondo reale non è altro che un'ombra. Questi tentativi mandano su tutte le furie il ministro che decide così di arrestare Angelo Alberta e corrompere la dottoressa Panzerotti, con la quale era già in combutta, per avvelenare l'acqua acquana destinata al malcapitato Amadeo, da lui identificato come l'uomo samargantico, in modo da liberarsene definitivamente. Purtroppo tutte queste azioni non andranno a buon fine ma al contrario distrarranno il ministro dall'imminente tradimento da parte di una delle persone a lui più vicine, la giornalista Martini, pronta a dare in pasto alla stampa tutta la verità celata dietro a questo distopico progetto. Il segreto di questo mondo artificiale è di pubblico dominio, e Ovitac non può fare altro che avviare l'autodistruzione di tale universo, cancellandone ogni ricordo. Nel collasso completo del mondo samargantico, un logorroico ministro si allontana bofonchiando leggi e pratiche burocratiche, mentre Amadeo e Jennifer si incontrano e si parlano nel mondo reale per la prima volta, immemori della loro storia passata. Il film, prodotto da Black Cat, è il secondo lungometraggio del regista Luca Martinelli che ha scritto la sceneggiatura insieme a Fulvio Fuina presso il Carrefour di Massa. La maggior parte delle scene sono girate a Seravezza, Bologna e Fivizzano. Pur trattandosi di un film in live action sono presenti scene d'animazione 2D realizzate dallo stesso regista. La colonna sonora originale è stata composta e prodotta dal compositore e disc jockey parmigiano Hunterwolf con la partecipazione del mezzosoprano Carling Chiu e del chitarrista Jacopo Mack Rosa. Lo stile unisce elementi sinfonici a strumenti esotici ed elettronica. Oltre ai brani originali sono presenti quattro canzoni del Paperoga Quartet, una delle quali inedita. * 2020 - '''Festival del cinema di Salerno''' ** Selezione ufficiale * 2020 - '''Indiecinema Film Festival''' ** Selezione ufficiale * 2021 - '''Golden Smile International Film Festival''' ** Selezione ufficiale * 2021 - '''Cannes World Film Festival''' ** Selezione ufficiale * 2021 - '''Under the Stars International Film Festival''' ** Selezione ufficiale ** Semifinalista ''Miglior Film Straniero'' * 2021 - '''Villammare Film Festival''' ** Selezione ufficiale ** Finalista * 2021 - '''David di Donatello''' ** Partecipazione
Chiesa di Sant'Elisabetta (Fogliano Redipuglia)
La '''chiesa di Sant'Elisabetta''' è la parrocchiale di Fogliano, frazione-capoluogo del comune sparso di Fogliano Redipuglia, in provincia ed arcidiocesi di Gorizia; fa parte del decanato di Ronchi dei Legionari.
Alla fine del XIX secolo l'antica chiesetta di Santa Maria in Monte, situata fuori dal paese, alle pendici dei rilievi carsici, non era più sufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli; così, don Giovanni Battista Bressan decise di realizzarne una nuova nel borgo.Il terreno venne donato da tale Pirro Cosolo e l'ingegner Giovanni Calzoni fu incaricato di redigere i disegni; la prima pietra venne posta il 22 novembre 1896 alla presenza di don Luigi Faidutti, delegato dell'arcivescovo di Gorizia e Gradisca Luigi Mattia Zorn. Tuttavia, già l'anno successivo i lavori s'interruppero per mancanza di fondi, per poi venir ripresi nel 1898 con un nuovo progetto, più contenuto, redatto dal cervignanese Sebastiano Bradaschia; la chiesa fu benedetta da don Faidutti e aperta al culto l'8 luglio 1900. Negli anni successivi si provvide a posare il pavimento e ad eseguire le decorazioni dell'interno; il campanile venne costruito tra il 1924 e il 1925 su imitazione di quello della già citata chiesa di Santa Maria in Monte, demolito nel 1915, anche se i progetti originali prevedevano una torre con copertura a cipolla sull'altro lato della parrocchiale. La consacrazione fu impartita il 19 novembre 1960 dall'arcivescovo Giacinto Giovanni Ambrosi; la chiesa venne poi restaurata nel 1987. ===Esterno=== La facciata a capanna della chiesa, rivolta ad oriente e scandita da quattro lesene tuscaniche sorreggenti il fregio liscio e il frontone, nel quale s'apre un oculo, presenta al centro il portale timpanato e una finestra di forma semicircolare inscritta in un arco a tutto sesto. Il Leone di San Marco affiancato dall'alabarda e dalla bilancia A circa un metro e mezzo dalla parrocchiale si erge il campanile in pietra a base quadrata, la cui cella, in mattoni, presenta su ogni lato una bifora sormontata da archetti pensili ed è coperta dal tetto a quattro falde; sopra la porticina d'ingresso è presente una lapide raffigurante il ''Leone di San Marco affiancato dall'alabarda e dalla bilancia''. L'interno ===Interno=== L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, suddivisa in cinque campate da lesene doriche, abbellite da scanalature dipinte e sorreggenti la trabeazione sopra la quale si imposta il soffitto piano; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, introdotto dall'arco santo, rialzato di tre gradini e chiuso dalla parete di fondo piatta. Qui sono conservate numerose opere di pregio, tra le quali l'altare maggiore, costruito nel 1959 e abbellito da due tondi in cui sono rappresentati l''Agnello di Dio'' e la ''Vittoria Eucaristica'', l'organo, realizzato nel XVIII secolo da Pietro Nacchini e originariamente collocato nella chiesa parrocchiale di Romans, e il marmoreo altare laterale della Madonna della Salute, impreziosito da una statua raffigurante la ''Madonna con il Bambino''.
Coppa Titano 2021-2022
La '''Coppa Titano 2021-2022''' sarà la 64ª edizione della coppa nazionale Sanmarinese, inizierà il 29 settembre 2021 e terminerà a maggio 2022. La squadra è la squadra campione in carica.
Le quindici squadre del campionato sammarinese sono state sorteggiate in un tabellone che parte dagli ottavi di finale. Le gare degli ottavi di finale, dei quarti di finale e delle semifinali sono giocate in doppio turno con gare di andata e ritorno, con eventuali tempi supplementari e calci di rigore in caso di pareggio nel doppio turno. La finale si gioca in unico turno. Tutte le squadre partecipanti entrano a partire dagli ottavi di finale, ad esclusione de , vincitrice della scorsa edizione, che entra direttamente ai quarti di finale. Il sorteggio del tabellone è stato effettuato il 31 agosto 2021.                                              ''''''                                                                                                                               Ottavi andata e ritorno
Glass Swords
'''''Glass Swords''''' è un album in studio di Rustie pubblicato il 10 ottobre del 2011.
Brad LaBonte di ''Dusted Magazine'' riportò che ''Glass Swords'' "contiene la musica dance elettronica più fresca ed emozionante che abbia mai ascoltato quest'anno. In parole povere, niente suona come questo disco". A ''Glass Swords'' venne conferita la ''First Album Award'' della rivista ''The Guardian''. * Rustie – apparecchiature elettroniche, ingegnere del suono, produzione * Mike Marsh – mastering * Nightwave – voce
Theodore N183
La '''Theodore N183''' è una monoposto di Formula 1, l'ultima costruita dalla scuderia Theodore Racing, per partecipare al Campionato mondiale di Formula Uno del 1983. Progettata da Tony Southgate, era alimentata da un motore Cosworth DFV V8.
All'inizio del 1983 vi fu la fusione con la Ensign; la Ensign N181 divenne quindi la Theodore MN183, adattata però ai nuovi regolamenti. La Theodore confermò il pilota Roberto Guerrero e ingaggiò l'esordiente venezuelano Johnny Cecotto, campione mondiale di motociclismo nella classe 350 del 1975. La vettura ottenne come miglior risultato in gara un 6° posto con Cecotto al Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1983. La Theodore, che versava in gravi condizioni economiche, iscrisse il solo Guerrero al Gran Premio d'Europa, che fu anche l'ultimo Gran Premio disputato dalla Theodore Racing che, non avendo più i finanziamenti necessari per portare avanti l'attività agonistica, fallì prima della fine della stagione.
Vinyl Confessions Tour
'''''Vinyl Confessions Tour''''' è il nono tour ufficiale della band statunitense Kansas.
Fu un tour molto lungo, durato complessivamente oltre un anno. * Kerry Livgren - chitarra solista, chitarra ritmica, chitarra acustica, piano, clavinet, sintetizzatore moog, sintetizzatore ARP * Rich Williams - chitarra solista, chitarra ritmica * Steve Walsh - organo, piano, clavinet, sintetizzatore moog, congas, voce * Robby Steinhardt - violino, voce * Dave Hope - basso * Phil Ehart - batteria, percussioni varie Calendario completo del tour: '''Prima Leg''' (Grace Under Pressure Warm up Tour) Data Città Paese Luogo Note 19 settembre 1982 Indianapolis USA 2 ottobre 1982 Philadelphia USA 9 ottobre 1982 Philadelphia USA 19 ottobre 1982 Studio City USA Radio City Music Hall 31 ottobre 1982 New York USA Radio City Music Hall '''Seconda Leg''' (Grace Under Pressure Tour) Data Città Paese Luogo Note 24 giugno 1983 Atlanta USA 25 giugno 1983 Atlanta USA Community Center 16 luglio 1983 Houston USA 3 settembre 1983 Columbia USA Lawlor Events Center 9 settembre 1983 Hutchinson USA Salt Palace Center 13 settembre 1983 Thibodaux USA 24 settembre 1983 Kansas City USA Memorial Coliseum 1 ottobre 1983 Tacoma USA Tacoma Dome 2 ottobre 1983 Santa Monica Canada Pacific Coliseum 7 ottobre 1983 New York USA Cow Palace Categoria:Tour musicali del 1982 Categoria:Tour musicali del 1983 Categoria:Tour dei Kansas
US Open 2021 - Doppio misto
Bethanie Mattek-Sands e Jamie Murray sono i detentori del titolo delle ultime due edizioni disputate.
# '''Nicole Melichar-Martinez / Ivan Dodig''' # '''Desirae Krawczyk / Joe Salisbury''' # '''Alexa Guarachi / Neal Skupski''' # '''Luisa Stefani / Marcelo Melo''' '''Bethanie Mattek-Sands / Jamie Murray''' '''Ena Shibahara / Ben McLachlan''' '''Chan Hao-ching / Michael Venus''' '''Demi Schuurs / Sander Gillé''' # '''Jaroslava Švedova''' / '''Fabrice Martin''' '''Galina Voskoboeva''' / '''Nikola Ćaćić''' # '''Reese Brantmeier''' / '''Nicholas Monroe''' # '''Elvina Kalieva''' / '''Bruno Kuzuhara''' # '''Madison Keys''' / '''Bjorn Fratangelo''' # '''Jamie Loeb''' / '''Mitchell Krueger''' '''Sania Mirza''' / '''Rajeev Ram''' '''Asia Muhammad''' / '''Jackson Withrow''' '''Sabrina Santamaria''' / '''Nathaniel Lammons''' '''Sachia Vickery''' / '''Nathan Pasha''' === Parte finale === === Parte alta === === Parte bassa ===
Castello di Florac
Il '''Castello di Florac''' si trova nella città di Florac, nel Lozère, nel centro-sud della Francia.
Originariamente costruito nel XIII secolo e poi ricostruito nel XVII secolo, inizialmente apparteneva alla Baronia di Anduze e durante la sua storia passò di proprietà attraverso diverse famiglie feudali. Il castello fu interamente ricostruito nel 1652 dopo le guerre di religione. Durante la Rivoluzione francese, il castello fu trasformato in "salina" per la conservazione del sale. Fu poi utilizzato come prigione nel XIX secolo. Dal 1976, il castello è la sede del Parco Nazionale delle Cevenne, che lo ha restaurato. Il piano terra e il primo piano ospitano una mostra sul Parco Nazionale (paesaggio, flora, fauna e attività legate al parco).
Voestalpine
'''Voestalpine AG''' è un'azienda austriaca nel ramo della siderurgia e impianti con sede a Linz. Nel 2017 è stat una delle società più profittevoli d'Europa. Il 47% della produzione è in Austria. Le sedi inoltre sono a Leoben in Stiria e a Krems an der Donau. Il nome deriva da VÖEST e ÖAMG nata nel 1881.
===Alpine Montan (1881-1945)=== La Alpine Montangesellschaft nasce a Vienna nel 1881, produttore di acciaio. Il nocciolo delle attività rimase nei decenni in Stiria. Nel 1912 il presidente fu Karl Wittgenstein. Nel 1922 il 56% della Alpine Montangesellshaft era della Fiat (Camillo Castiglioni), e fu venduto a Hugo Stinnes della Vereinigte Stahlwerke AG (VS). ===Privatizzazione (1990-2001)=== Nel 1990, Österreichische Industrieholding AG diventa Austrian Industries AG. Nel 1993, tre aziende si formarono da Austrian Industries AG--Voest-Alpine Technologie AG, e Voest-Alpine Stahl AG, e Böhler-Uddeholm. Nel 1995, Voest-Alpine venne messa in Borsa alla Wiener Börse. e il Governo austriaco vendette le sue azioni nel 2003. Voest-Alpine Stahl detiene il 21,25% di Voest-Alpine Technologie, che nasce dalla Voest-Alpine Industrieanlagenbau, separata nel 1956. ===voestalpine AG (2001-presente)=== Nel 2001, il nome cambia da Voest-Alpine Stahl Group in voestalpine AG Nel 2006, voestalpine decide di vendere gruppo vendite acciaio. Voestalpine Stahlhandel diventa Cognor Stahlhandel, sempre a Linz e parte di Cognor Group, Zlomrex S.A. Capital Group. Nel 2007 acquisisce il 20,95% di Böhler-Uddeholm, nata dalla fusione di Böhler Group e Uddeholm Group. By June, voestalpine held 55 percent of voting stock after "the largest acquisition in Austria’s industrial history", worth 2 billion Euros. Nel 2008 acquisisce il 90,24% di Böhler-Uddehom.
Collegio elettorale di Albino (Camera dei deputati)
Il '''collegio di Albino''' fu un collegio elettorale uninominale della Repubblica Italiana per l'elezione della Camera dei deputati. Apparteneva alla circoscrizione Lombardia 2 e fu utilizzato per eleggere un deputato nella XII, XIII e XIV legislatura. Venne istituito nel 1993 con la cosiddetta Legge Mattarella , attuata in seguito al referendum abrogativo del 1993. La legge istituì per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica un sistema di elezione misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale. Il 75% dei parlamentari dell'assemblea veniva eletto in collegi uninominali tramite sistema maggioritario a turno unico; il restante 25% alla Camera veniva eletto tramite sistema proporzionale con liste bloccate. Il collegio venne abolito insieme a tutti gli altri che costituivano la Camera con la promulgazione della legge elettorale successiva, la cosiddetta Legge Calderoli. Questa prevedeva un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che alla Camera veniva attribuito a livello nazionale.
Il collegio di Albino era uno dei 74 collegi uninominali in cui era suddivisa la Lombardia e, come previsto dal D.Lgs. del 20 dicembre 1993 n. 536, era interamente compreso nella provincia di Bergamo e comprendeva i seguenti comuni: Albino, Alzano Lombardo, Ardesio, Aviatico, Azzone, Casnigo, Castione della Presolana, Cazzano Sant'Andrea, Cene, Cerete, Clusone, Colere, Colzate, Fino del Monte, Fiorano al Serio, Gandellino, Gandino, Gazzaniga, Gorno, Gromo, Leffe, Nembro, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Parre, Peia, Piario, Ponte Nossa, Pradalunga, Premolo, Rovetta, Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valbondione, Valgoglio, Vertova, Villa di Serio, Villa d'Ogna e Vilminore di Scalve. Elezione Deputato Partito 1994 Giovanni Ongaro Polo delle Libertà (LN) 1996 Roberto Calderoli Lega Nord 2001 Carolina Lussana Casa delle Libertà (LN) === XII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Polo delle Libertà Lega Nord 33.025 35,36 Forza Italia 19.027 20,37 '''Totale Coalizione''' '''52.052''' '''55,73''' Patto per l'Italia Partito Popolare Italiano 15.617 16,72 Patto Segni 5.479 5,87 '''Totale coalizione''' '''21.096''' '''22,59''' Progressisti Partito Democratico della Sinistra 4.627 4,95 Rifondazione Comunista 2.021 2,16 Federazione dei Verdi 1.896 2,03 Partito Socialista Italiano 928 0,99 La Rete - Movimento Democratico 861 0,92 '''Totale coalizione''' '''10.333''' '''11,05''' Lega Alpina Lumbarda 4.060 4,35 Alleanza Nazionale 3.289 3,52 Lista Pannella 2.570 2,75 '''Totale''' '''93.400''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Giovanni Ongaro'''(eletto) Lega Nord '''58.334''' '''63,05''' Unione di Centro Forza Italia Centro Cristiano Democratico Eliana Brissoni Imberti Patto per l'Italia 18.548 20,05 Liliana Bozzetto Progressisti 11.401 12,32 Damiano Carrara Alleanza Nazionale 4.239 4,58 '''Totale''' '''92.522''' === XIII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Lega Nord 46.574 50,85 Polo per le Libertà Forza Italia 12.371 13,51 CCD-CDU 5.246 5,73 Alleanza Nazionale 4.660 5,09 '''Totale coalizione''' '''22.277''' '''24,33''' L'Ulivo Popolari per Prodi (PPI-SVP-PRI-UD-Prodi) 6.865 7,50 Partito Democratico della Sinistra 5.633 6,15 Rinnovamento Italiano 4.316 4,71 Federazione dei Verdi 1.681 1,84 '''Totale coalizione''' '''18.495''' '''20,20''' Progressisti Rifondazione Comunista 2.854 3,12 Lista Pannella - Sgarbi 1.071 1,17 Movimento Sociale Fiamma Tricolore 315 0,34 '''Totale''' '''91.586''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Roberto Calderoli'''(eletto) Lega Nord '''47.697''' '''51,92''' Giuseppe Rino Imberti L'Ulivo 24.461 26,63 Carlo Fatuzzo Polo per le Libertà 19.708 21,45 '''Totale''' '''91.866''' === XIV legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Casa delle Libertà Lega Nord 23.645 26,72 Forza Italia 21.633 24,44 Alleanza Nazionale 4.783 5,40 CCD-CDU 2.125 2,40 Nuovo PSI 326 0,37 '''Totale coalizione''' '''45.450''' '''58,16''' L'Ulivo La Margherita (Dem - PPI - RI- UDEUR) 15.359 17,35 Democratici di Sinistra 4.413 4,99 Il Girasole (FdV - SDI) 1.248 1,41 Comunisti Italiani 733 0,83 '''Totale coalizione''' '''20.349''' '''25,48''' Lista Di Pietro 5.143 5,81 Rifondazione Comunista 2.593 2,93 Democrazia Europea 2.533 2,86 Lista Pannella - Bonino 1.869 2,11 Partito Pensionati 1.518 1,72 Fiamma Tricolore 387 0,44 Libdem. Basta 166 0,19 Abolizione scorporo 32 0,04 '''Totale''' '''88.506''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Carolina Lussana'''(eletta) Casa delle Libertà '''45.681''' '''51,90''' Francesco Cornolti L'Ulivo 30.308 34,43 Giorgio Zanchi Lista Di Pietro 7.066 8,03 Flora Fiorina Democrazia Europea 4.962 5,64 '''Totale''' '''88.017'''
Risoluzione 1113 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
La '''Risoluzione 1113 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''', venne adottata all'unanimità, il 12 giugno 1997, dopo aver ricordato tutte le risoluzioni sulla situazione in Tagikistan e al confine tagiko-afghano. Il Consiglio prorogò, per un periodo di tre mesi, il mandato della Missione di osservatori delle Nazioni Unite in Tagikistan fino al 15 settembre 1997.
La risoluzione riaffermò la sovranità, l'integrità territoriale del Tagikistan e l'inviolabilità dei suoi confini. L'8 marzo 1997 il governo del Tagikistan e l'opposizione tagika unita (UTO) firmarono un protocollo su questioni militari. A ciò seguirono, il 18 e il 28 maggio 1997, i protocolli su questioni politiche che garantivano l'attuazione dell'accordo di pace. Allo stesso tempo venne osservato che i suddetti accordi prevedevano l'assistenza della comunità internazionale e delle Nazioni Unite, mentre veniva espressa preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria e della sicurezza in Tagikistan. Il personale delle Nazioni Unite e gli osservatori militari tornarono in Tagikistan il 12 maggio 1997 dopo essere stati precedentemente evacuati. Entrambe le parti vennero invitate a dare piena attuazione agli accordi di pace e a firmare l'Accordo generale sull'instaurazione della pace e l'accordo nazionale in Tagikistan. Ciò avrebbe richiesto l'impegno di entrambe le parti e il sostegno delle Nazioni Unite e della comunità internazionale. Le parti vennero inoltre esortate a garantire la libertà di movimento e la sicurezza dell'UNMOT, della forza di mantenimento della pace del Commonwealth degli Stati indipendenti (CIS) e di altro personale internazionale. Infine, venne chiesto, al segretario generale, Kofi Annan, di informare quanto prima il Consiglio sugli sviluppi nel paese, in particolare sul ruolo della presenza delle Nazioni Unite e sull'adeguamento del mandato dell'UNMOT.
Ca' d'Zan
Veduta di Ca' d'Zan Un'ala di Ca' d'Zan La torre di Ca' d'Zan Una facciata di Ca' d'Zan La sala d'ingresso di Ca' d'Zan Camera da letto a Ca' d'Zan Ca' d'Zan: il soffitto della sala da ballo '''Ca' d'Zan''' è una storica residenza in stile revival mediterraneo e gotico veneziano della città statunitense di Sarasota, in Florida, costruita tra il 1924 e il 1926 su progetto dell'architetto Dwight James Baum e appartenuta al magnate circense John Ringling e alla moglie Mable Burton Ringling. L'edificio è incluso nell'area del John and Mable Ringling Museum.
John e Mable Ringling affidarono il progetto di costruire una propria residenza invernale a Sarasota all'architetto di New York Dwight James Baum (1886-1939) nel 1924. I coniugi Ringling, che nel corso della loro vita avevano intrapreso numerosi viaggi all'estero, erano particolarmente amanti dell'archittetura veneziana e il palazzo doveva ispirarsi a palazzi veneziani quali Palazzo Ducale, Ca' d'Oro e l'Hotel Grunwald: a curare i singoli dettagli del progetto fu la stessa Mable Ringling. I costi per la costruzione della villa, che terminò poco prima del Natale del 1926, ammontarono a circa 1,5 milioni di dollari (il corrispondente di circa 22 milioni di dollari degli anni venti del XXI secolo) . Per la realizzazione del tetto, furono impiegate delle piastrelle spagnole del XVI secolo. Nel progetto la villa era denominata "The Residence of Mr. and Mrs. Ringling", ma Ringling chiamò la casa con un nome in dialetto veneziano, Ca' d'Zan, che significa "Casa di John". Nella villa, i Ringling ospitavano sovente alcune celebrità, quali il comico Will Rogers, il produttore teatrale Florenz Ziegfeld e il sindaco di New York Jimmy Walker. Di fronte alla villa, veniva spesso ormeggiato lo yacht dei Ringling "Zalophus". Dopo la morte di John Ringling, avvenuta nel dicembre 1936, la tenuta fu lasciata in eredità allo Stato. Tuttavia a causa delle pretese dei creditori, lo Stato della Florida dovette tuttavia attendere prima di entrare in possesso della residenza, che rimase così chiusa al pubblico per 10 anni. La residenza entrò quindi a far parte dell'area del Museo Ringling nel 1980. Negli anni novanta, la villa si trovava ancora in stato di rovina, ma dopo un servizio sulla villa in un episodio del programma ''America's Castles'' trasmesso nel 1995, ci rese conto che era necessaria un'ampia opera di restauro. L'opera di restauro intrapresa tra il 1996 2002 e costò 15 milioni di dollari; per restituire alla villa l'aspetto originario, furono confrontate le foto d'epoca. La tenuta si trova al nr. 5401 di Bay Shore Roade si affaccia sulla baia di Sarasota. La villa occupa un'area di 36000 metri quadrati, ha cinque piani e al suo interno si trovano 56 stanze. L'edificio ricorda un palazzo veneziano a cui sono stati aggiunti dei motivi rinascimentali italiani e francesi. L'edificio è fornito di una torre e la facciata è circondata da una terrazza in marmo della lunghezza di 60 metri. Gli interni sono decorati, tra gli altri, con dipinti di Devouge, Pogany, Sorine, De Wit e Zanchi. === Punti d'interesse === ==== Esterni ==== ===== Torre del Belvedere ===== La Torre del Belvedere è stata realizzata su modello del campanile della cattedrale di Siviglia. ===== Piscina ===== Nei giardini della villa si trova una piscina, realizzata da Dwight John Baum nel 1925. La piscina è decorata con una scultura, al centro della quale è raffigurata la dea Afrodite. ==== Interni ==== ===== Camera da letto di John Ringling ===== La camera da letto di John Ringling è arredata con mobili in mogano in stile Impero. Il soffitto è decorato con un dipinto di Jacob de Wit del 1735 L'alba che respinge il buio. ===== Camera da letto di Mable Ringling ===== La camera da letto di Mable Ringling è decorata con mobili in stile Luigi XV risalenti al XX secolo. I letti sono forniti di cuscini realizzati dalla stessa Mable Ringling. ===== Sala da ballo ===== La sala da ballo è decorata con un affresco del costumista e scenografo di Hollywood Willy Pogany Danzatori delle nazioni, dove sono rappresentate 22 coppie di danzatori nei costumi da ballo di varie nazionalità. ===== Bar ===== La residenza è fornita anche di un bar, che venne acquistato da John Ringling dal Cicardi's Restaurant di St Louis. ===== Bagno privato di John Ringling ===== Il bagno privato di John Ringling è realizzato in marmo giallo di Siena. * Nel 1998, Ca' d'Zan venne utilizzata come location per il film, diretto da Alfonso Cuarón ''Paradiso perduto'' (''Great Expectations''), film con protagonisti Ethan Hawke e Gwyneth Paltrow e basato sul romanzo di di Charles Dickens ''Grandi speranze''
Collegio elettorale di Costa Volpino (Camera dei deputati)
Il '''collegio di Costa Volpino''' fu un collegio elettorale uninominale della Repubblica Italiana per l'elezione della Camera dei deputati. Apparteneva alla circoscrizione Lombardia 2 e fu utilizzato per eleggere un deputato nella XII, XIII e XIV legislatura. Venne istituito nel 1993 con la cosiddetta Legge Mattarella , attuata in seguito al referendum abrogativo del 1993. La legge istituì per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica un sistema di elezione misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale. Il 75% dei parlamentari dell'assemblea veniva eletto in collegi uninominali tramite sistema maggioritario a turno unico; il restante 25% alla Camera veniva eletto tramite sistema proporzionale con liste bloccate. Il collegio venne abolito insieme a tutti gli altri che costituivano la Camera con la promulgazione della legge elettorale successiva, la cosiddetta Legge Calderoli. Questa prevedeva un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che alla Camera veniva attribuito a livello nazionale.
Il collegio di Costa Volpino era uno dei 74 collegi uninominali in cui era suddivisa la Lombardia e, come previsto dal D.Lgs. del 20 dicembre 1993 n. 536, era interamente compreso nella provincia di Bergamo e comprendeva i seguenti comuni: Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Berzo San Fermo, Bianzano, Borgo di Terzo, Bossico, Casazza, Castro, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Costa Volpino, Credaro, Endine Gaiano, Entratico, Fonteno, Foresto Sparso, Gandosso, Gaverina Terme, Gorle, Grone, Lovere, Luzzana, Monasterolo del Castello, Parzanica, Pianico, Predore, Ranica, Ranzanico, Riva di Solto, Rogno, Sarnico, Scanzorosciate, Solto Collina, Sovere, Spinone al Lago, Tavernola Bergamasca, Torre Boldone, Torre de' Roveri, Trescore Balneario, Viadanica, Vigano San Martino, Vigolo, Villongo e Zandobbio. Elezione Deputato Partito 1994 Piergiorgio Martinelli Polo delle Libertà (LN) 1996 Silvestro Terzi Lega Nord 2001 Giorgio Jannone Casa delle Libertà (FI) === XII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Polo delle Libertà Lega Nord 24.839 30,51 Forza Italia 17.956 22,06 '''Totale Coalizione''' '''42.795''' '''52,57''' Patto per l'Italia Partito Popolare Italiano 12.311 15,12 Patto Segni 4.500 5,53 '''Totale coalizione''' '''16.811''' '''20,68''' Progressisti Partito Democratico della Sinistra 5.943 7,30 Rifondazione Comunista 3.006 3,69 Federazione dei Verdi 1.547 1,90 La Rete - Movimento Democratico 966 1,19 Partito Socialista Italiano 957 1,18 '''Totale coalizione''' '''12.419''' '''15,26''' Lega Alpina Lumbarda 3.415 4,20 Alleanza Nazionale 3.388 4,16 Lista Pannella 2.577 3,17 '''Totale''' '''81.405''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Piergiorgio Martinelli'''(eletto) Lega Nord '''47.587''' '''58,86''' Unione di Centro Forza Italia Centro Cristiano Democratico Valerio Bettoni Patto per l'Italia 16.382 20,26 Clementina Gabanelli Progressisti 12.870 15,92 Giuseppe Bettera Alleanza Nazionale 4.009 4,96 '''Totale''' '''80.848''' === XIII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Lega Nord 34.333 42,54 Polo per le Libertà Forza Italia 14.047 17,41 Alleanza Nazionale 5.122 6,35 CCD-CDU 4.597 5,70 '''Totale coalizione''' '''22.277''' '''24,33''' L'Ulivo Partito Democratico della Sinistra 6.785 8,41 Popolari per Prodi (PPI-SVP-PRI-UD-Prodi) 5.223 6,47 Rinnovamento Italiano 3.780 4,68 Federazione dei Verdi 1.490 1,85 '''Totale coalizione''' '''18.495''' '''20,20''' Progressisti Rifondazione Comunista 3.695 4,58 Lista Pannella - Sgarbi 1.354 1,68 Movimento Sociale Fiamma Tricolore 277 0,34 '''Totale''' '''80.703''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Silvestro Terzi'''(eletto) Lega Nord '''35.576''' '''44,12''' Letterio Di Mauro L'Ulivo 22.559 27,98 Massimo Collarini Polo per le Libertà 22.496 27,90 '''Totale''' '''80.631''' === XIV legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Casa delle Libertà Forza Italia 23.194 29,15 Lega Nord 17.454 21,93 Alleanza Nazionale 5.219 6,56 CCD-CDU 1.954 2,46 Nuovo PSI 359 0,45 '''Totale coalizione''' '''45.450''' '''58,16''' L'Ulivo La Margherita (Dem - PPI - RI- UDEUR) 12.245 15,39 Democratici di Sinistra 4.851 6,10 Il Girasole (FdV - SDI) 1.271 1,60 Comunisti Italiani 901 1,13 '''Totale coalizione''' '''20.349''' '''25,48''' Lista Di Pietro 3.409 4,28 Rifondazione Comunista 3.334 4,19 Lista Pannella - Bonino 1.880 2,36 Democrazia Europea 1.669 2,10 Partito Pensionati 1.269 1,51 Fiamma Tricolore 349 0,44 Libdem. Basta 177 0,22 Abolizione scorporo 37 0,05 '''Totale''' '''79.572''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Giorgio Jannone'''(eletto) Casa delle Libertà '''42.825''' '''54,01''' Mario Barboni L'Ulivo 27.025 34,08 Giuseppe Bonadei Lista Di Pietro 4.332 5,46 Mario Galizia Lista Pannella - Bonino 2.586 3,26 Corrado Fumagalli Democrazia Europea 2.525 3,18 '''Totale''' '''79.293'''
Amsterdamsche Football Club Ajax 2020-2021
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l''''Amsterdamsche Football Club Ajax''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''2020-2021'''.
Sponsor ufficiale: ''Ziggo''Fornitore tecnico: Adidas Competizione Punti Totale G V N P Gf Gs DR Eredivisie 88 34 28 4 2 102 23 79 KNVB beker - 5 5 0 0 13 6 7 Champions League 7 6 2 1 3 7 7 0 Europa League - 6 4 1 1 11 5 6 Totale 51 39 6 6 133 41 92 2020 Ajax
Transessualità nello sport
La '''transessualità nello sport''' è un argomento molto dibattuto, specialmente quando si parla di stabilire in quale categoria dovrebbero competere gli atleti transessuali o con identità non binarie. Ogni federazione o organizzazione sportiva adotta le proprie regole; oggi spesso la distinzione tra la categoria maschile e quella femminile si basa sul livello di testosterone per litro degli sportivi, mentre in passato un requisito comune era l'aver effettuato un'operazione per la riassegnazione di genere.
=== Olimpiadi === Nel 2003, il Comitato Olimpico Internazionale ha introdotto delle prime regole per la partecipazione degli atleti transessuali nelle sue competizioni, decidendo che per partecipare nella categoria corrispondente al loro genere eletto avrebbero dovuto essersi sottoposti ad un intervento chirurgico ed iniziato almeno due anni prima dell'evento una terapia ormonale per la transizione di genere. Nel 2015 il CIO ha modificato le sue precedenti regolamentazioni, stabilendo che la categoria, maschile o femminile che sia, viene determinata in base al livello di testosterone per litro presente nell'organismo dell'atleta: se livello non supera i 10 nanogrammi per litro, l'atleta gareggerà nella categoria femminile, altrimenti in quella maschile. Per partecipare in una categoria differente da quella corrispondente al loro sesso, gli atleti devono dichiarare il loro genere eletto, con il vincolo di mantenere tale dichiarazione per 4 anni, e devono dimostrare di avere l'adeguato livello di testosterone almeno un anno prima che la competizione inizi. Le prima donna transgender a partecipare alle olimpiadi è stata Laurel Hubbard. === Paralimpiadi === Robyn Lambird Il Comitato Paralimpico Internazionale non ha ancora stilato delle linee guida sulla partecipazione delle persone transgender nelle sue competizioni, delegando dunque la scelta delle regolamentazioni ad ogni federazione sportiva internazionale. Robyn Lambird è stata la prima atleta paralimpica di genere non-binario a vincere una medaglia paralimpica. === Altro === World Athletics, seppur in passato avesse adottato lo stesso livello di testosterone adottato da COI e CPI, nel 2019 ha spostato la soglia per passare dalla categoria femminile a quella maschile a 5 nanogrammi per litro. Questa differenza è dovuta al fatto che, mentre i controlli del CIO si basano su test immunologici, quelli dell'atletica mondiale si basano sulla spettrometria di massa con cromatografia liquida, che portano a risultati con livelli leggermente inferiori. Il Comitato Italiano Paralimpico è la prima federazione sportiva locale ad aver ammesso un'atleta transessuale alle sue competizioni, rendendo Valentina Petrillo la prima atleta paralimpica a partecipare ad una competizione paralimpica nella categoria corrispondente al suo genere eletto. Gli atleti transgender, specialmente se MtF, vengono spesso criticati quando competono nella categoria non corrispondente al loro sesso biologico, perché sarebbero avvantaggiati rispetto agli altri: secondo alcuni studi infatti avrebbero forza e caratteristiche muscolari superiori rispetto alle donne biologiche. Negli Stati Uniti d'America, delle atlete hanno intentato una causa contro un'atleta transgender, dichiarando che ammettere le persone transessuali nelle competizioni sarebbe "un'ingiustizia biologica". Altri studi, forniti durante alcune consulenze del Comitato Olimpico Internazionale, dimostrano che seppur gli uomini siano effettivamente avvantaggiati rispetto alle donne, molti di questi vantaggi siano legati al testosterone, e dunque diminuiscono assieme alla diminuzione del livello di tale ormone nel corpo dell'atleta.
Collegio elettorale di Dalmine (Camera dei deputati)
Il '''collegio di Dalmine''' fu un collegio elettorale uninominale della Repubblica Italiana per l'elezione della Camera dei deputati. Apparteneva alla circoscrizione Lombardia 2 e fu utilizzato per eleggere un deputato nella XII, XIII e XIV legislatura. Venne istituito nel 1993 con la cosiddetta Legge Mattarella , attuata in seguito al referendum abrogativo del 1993. La legge istituì per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica un sistema di elezione misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale. Il 75% dei parlamentari dell'assemblea veniva eletto in collegi uninominali tramite sistema maggioritario a turno unico; il restante 25% alla Camera veniva eletto tramite sistema proporzionale con liste bloccate. Il collegio venne abolito insieme a tutti gli altri che costituivano la Camera con la promulgazione della legge elettorale successiva, la cosiddetta Legge Calderoli. Questa prevedeva un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che alla Camera veniva attribuito a livello nazionale.
Il collegio di Dalmine era uno dei 74 collegi uninominali in cui era suddivisa la Lombardia e, come previsto dal D.Lgs. del 20 dicembre 1993 n. 536, era interamente compreso nella provincia di Bergamo e comprendeva i seguenti comuni: Arcene, Azzano San Paolo, Boltiere, Canonica d'Adda, Ciserano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Dalmine, Lallio, Levate, Lurano, Osio Sopra, Osio Sotto, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello e Zanica. Elezione Deputato Partito 1994 Antonio Magri Polo delle Libertà (LN) 1996 Giacomo Stucchi Lega Nord 2001 Gregorio Fontana Casa delle Libertà (FI) === XII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Polo delle Libertà Lega Nord 24.417 26,39 Forza Italia 22.903 24,76 '''Totale Coalizione''' '''47.320''' '''51,15''' Patto per l'Italia Partito Popolare Italiano 12.998 14,05 Patto Segni 4.607 4,98 '''Totale coalizione''' '''17.605''' '''19,03''' Progressisti Partito Democratico della Sinistra 8.108 8,76 Rifondazione Comunista 3.601 3,89 Federazione dei Verdi 2.732 2,95 Partito Socialista Italiano 1.206 1,30 La Rete - Movimento Democratico 748 0,81 '''Totale coalizione''' '''16.395''' '''17,71''' Alleanza Nazionale 4.212 4,55 Lista Pannella 3.620 3,91 Lega Alpina Lumbarda 3.357 3,63 '''Totale''' '''92.509''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Antonio Magri'''(eletto) Lega Nord '''53.924''' '''58,83''' Unione di Centro Forza Italia Centro Cristiano Democratico Luciano Avogadri Progressisti 17.161 18,72 Ennio Bucci Patto per l'Italia 15.589 17,01 Paolo Pilenga Alleanza Nazionale 4.987 5,44 '''Totale''' '''91.661''' === XIII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Lega Nord 36.713 39,82 Polo per le Libertà Forza Italia 16.501 17,90 Alleanza Nazionale 6.051 6,56 CCD-CDU 4.498 4,88 '''Totale coalizione''' '''27.050''' '''29,34''' L'Ulivo Partito Democratico della Sinistra 9.256 10,04 Popolari per Prodi (PPI-SVP-PRI-UD-Prodi) 6.146 6,67 Rinnovamento Italiano 3.791 4,11 Federazione dei Verdi 2.306 2,50 '''Totale coalizione''' '''21.499''' '''23,32''' Progressisti Rifondazione Comunista 4.745 5,15 Lista Pannella - Sgarbi 1.789 1,94 Movimento Sociale Fiamma Tricolore 399 0,43 '''Totale''' '''92.195''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Giacomo Stucchi'''(eletto) Lega Nord '''37.992''' '''41,17''' Vincenzo Marchetti L'Ulivo 28.944 31,36 Fabrizio Fabrizi Polo per le Libertà 25.350 27,47 '''Totale''' '''92.286''' === XIV legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Casa delle Libertà Forza Italia 26.175 27,79 Lega Nord 18.778 19,94 Alleanza Nazionale 6.370 6,76 CCD-CDU 1.754 1,86 Nuovo PSI 411 0,44 '''Totale coalizione''' '''45.450''' '''58,16''' L'Ulivo La Margherita (Dem - PPI - RI- UDEUR) 14.66 15,57 Democratici di Sinistra 7.197 7,64 Il Girasole (FdV - SDI) 1.751 1,86 Comunisti Italiani 1.186 1,24 '''Totale coalizione''' '''20.349''' '''25,48''' Lista Di Pietro 4.115 4,37 Rifondazione Comunista 3.879 4,12 Partito Pensionati 3.087 3,28 Lista Pannella - Bonino 2.288 2,43 Democrazia Europea 1.795 1,91 Fiamma Tricolore 540 0,57 Libdem. Basta 167 0,18 Abolizione scorporo 39 0,04 '''Totale''' '''94.180''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Gregorio Fontana'''(eletto) Casa delle Libertà '''48.705''' '''52,57''' Giovanni Barbieri L'Ulivo 33.869 36,56 Vincenzo Ravanelli Lista Di Pietro 6.352 6,86 Antonio Giovanni Marrone Democrazia Europea 3.718 4,01 '''Totale''' '''92.644'''
Maxime Lagarde
È stato campione di Francia nel 2019. Tra il settembre del 2019 e il luglio del 2021 è stato nei primi 100 del ranking mondiale.
Nel periodo giovanile nell'aprile 2008 vince il campionato francese giovanile di La Roche-sur-Yon nella categoria "benjamins", ovvero under 14 assoluta, totalizzando 8 punti su 9. Nel 2009 in aprile arriva secondo al campionato francese juniores di Aix-les-Bains realizzando 6,5 punti su 9 turni e a un punto dal primo classificato. In novembre arriva terzo al Mondiali giovanili di Kemer nella categoria under 16 assoluta, totalizzando 8 punti su 11 turni, a un punto da Panayappan Sethuraman (secondo classificato) e Vidit Gujrathi (vincitore del torneo). Nel 2018 in marzo arriva secondo al Reykjavík Open, realizzando 7 punti su 9 turni, dietro di solo mezzo punto dal vincitore Baskaran Adhiban. Nel 2019 in agosto vince il campionato francese assoluto, battendo Laurent Fressinet agli spareggi. Entrambi i giocatori avevano totalizzato 6 punti in 9 turni alla fine del campionato regolare. Dopo che il mini-match a tempo rapid era finito 1-1 con una vittoria per parte, Lagarde riesce a vincere la seconda partita del mini-match a tempo blitz, dopo una patta con il nero nella prima partita. Nel 2021 a maggio partecipa al torneo di qualificazione europeo valido per l'accesso alla Coppa del Mondo 2021, svoltosi in forma ibrida. Dopo aver passato i quarti di finale, vincendo il mini-match con il maestro FIDE ceco Vaclav Finek, si ferma alle semifinali, perdendo all'armageddon contro il grande maestro norvegese Simen Agdestein.
The Trilogy
'''''The Trilogy''''' è la prima raccolta del cantante statunitense Luke Combs, pubblicato nel 2021.
Uscita esclusivamente in un vinile 10", contiene le tre canzoni dedicate alla moglie, Nicole Hocking, inerenti le loro tre fasi della relazione (rispettivamente: innamoramento, fidanzamento, matrimonio). ; 10" * Lato A # ''Beautiful Crazy'' # ''Better Together'' * Lato B # ''Forever After All''
Collegio elettorale di Zogno (Camera dei deputati)
Il '''collegio di Zogno''' fu un collegio elettorale uninominale della Repubblica Italiana per l'elezione della Camera dei deputati. Apparteneva alla circoscrizione Lombardia 2 e fu utilizzato per eleggere un deputato nella XII, XIII e XIV legislatura. Venne istituito nel 1993 con la cosiddetta Legge Mattarella , attuata in seguito al referendum abrogativo del 1993. La legge istituì per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica un sistema di elezione misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale. Il 75% dei parlamentari dell'assemblea veniva eletto in collegi uninominali tramite sistema maggioritario a turno unico; il restante 25% alla Camera veniva eletto tramite sistema proporzionale con liste bloccate. Il collegio venne abolito insieme a tutti gli altri che costituivano la Camera con la promulgazione della legge elettorale successiva, la cosiddetta Legge Calderoli. Questa prevedeva un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che alla Camera veniva attribuito a livello nazionale.
Il collegio di Zogno era uno dei 74 collegi uninominali in cui era suddivisa la Lombardia e, come previsto dal D.Lgs. del 20 dicembre 1993 n. 536, era interamente compreso nella provincia di Bergamo e comprendeva i seguenti comuni: Algua, Almè, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Averara, Barzana, Bedulita, Berbenno, Blello, Bracca, Branzi, Brembate di Sopra, Brembilla, Brumano, Camerata Cornello, Capizzone, Caprino Bergamasco, Carona, Cassiglio, Corna Imagna, Cornalba, Costa Serina, Costa Valle Imagna, Cusio, Dossena, Foppolo, Fuipiano Valle Imagna, Gerosa, Isola di Fondra, Lenna, Locatello, Mezzoldo, Moio de' Calvi, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Ornica, Paladina, Palazzago, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Ponteranica, Roncobello, Roncola, Rota d'Imagna, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Santa Brigida, Sant'Omobono Terme, Sedrina, Serina, Sorisole, Strozza, Taleggio, Ubiale Clanezzo, Valbrembo, Valleve, Valnegra, Valsecca, Valtorta, Vedeseta, Villa d'Almè e Zogno. Elezione Deputato Partito 1994 Paolo Devecchi Polo delle Libertà (LN) 1996 Diego Antonio Alborghetti Lega Nord 2001 Sergio Rossi Casa delle Libertà (LN) === XII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Polo delle Libertà Lega Nord 28.877 35,80 Forza Italia 16.558 20,53 '''Totale Coalizione''' '''45.435''' '''56,33''' Patto per l'Italia Partito Popolare Italiano 12.341 15,30 Patto Segni 4.671 5,79 '''Totale coalizione''' '''17.012''' '''21,09''' Progressisti Partito Democratico della Sinistra 4.251 5,27 Rifondazione Comunista 2.033 2,52 Federazione dei Verdi 1.632 2,02 Partito Socialista Italiano 860 1,07 La Rete - Movimento Democratico 567 0,70 '''Totale coalizione''' '''9.343''' '''11,58''' Lega Alpina Lumbarda 3.355 4,16 Alleanza Nazionale 3.345 4,15 Lista Pannella 2.176 2,70 '''Totale''' '''80.666''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Paolo Devecchi'''(eletto) Lega Nord '''50.864''' '''63,57''' Unione di Centro Forza Italia Centro Cristiano Democratico Silvio Troilo Patto per l'Italia 13.582 16,98 Benigno Carrara Progressisti 11.348 14,18 Giorgio Goggia Alleanza Nazionale 4.217 5,27 '''Totale''' '''80.011''' === XIII legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Lega Nord 40.311 50,63 Polo per le Libertà Forza Italia 11.008 13,83 CCD-CDU 4.397 5,52 Alleanza Nazionale 4.379 5,50 '''Totale coalizione''' '''19.784''' '''24,85''' L'Ulivo Popolari per Prodi (PPI-SVP-PRI-UD-Prodi) 5.343 6,71 Partito Democratico della Sinistra 5.004 6,29 Rinnovamento Italiano 3.712 4,66 Federazione dei Verdi 1.416 1,78 '''Totale coalizione''' '''15.475''' '''19,44''' Progressisti Rifondazione Comunista 2.799 3,52 Lista Pannella - Sgarbi 958 1,20 Movimento Sociale Fiamma Tricolore 288 0,36 '''Totale''' '''79.615''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Diego Antonio Alborghetti'''(eletto) Lega Nord '''41.798''' '''52,43''' Gian Pietro Galizzi L'Ulivo 20.390 25,58 Giovanni Michiara Polo per le Libertà 17.530 21,99 '''Totale''' '''79.718''' === XIV legislatura === ==== Risultati proporzionale ==== Coalizioni Liste Voti % Casa delle Libertà Lega Nord 22.600 29,20 Forza Italia 18.036 23,30 Alleanza Nazionale 4.547 5,87 CCD-CDU 1.709 2,21 Nuovo PSI 281 0,36 '''Totale coalizione''' '''47.173''' '''60,94''' L'Ulivo La Margherita (Dem - PPI - RI- UDEUR) 12.153 15,70 Democratici di Sinistra 3.703 4,78 Il Girasole (FdV - SDI) 1.175 1,52 Comunisti Italiani 711 0,92 '''Totale coalizione''' '''17.742''' '''22,92''' Lista Di Pietro 4.567 5,90 Rifondazione Comunista 2.553 3,30 Democrazia Europea 1.720 2,22 Partito Pensionati 1.651 2,13 Lista Pannella - Bonino 1.480 1,91 Fiamma Tricolore 360 0,47 Libdem. Basta 130 0,17 Abolizione scorporo 32 0,04 '''Totale''' '''77.408''' ==== Risultati uninominale ==== Candidato Liste Voti % '''Sergio Rossi'''(eletto) Casa delle Libertà '''41.072''' '''53,85''' Yvonne Carla Messi L'Ulivo 25.074 32,87 Giovanna Ceribelli Lista Di Pietro 6.760 8,86 Patrizia Gamba Invernizzi Democrazia Europea 3.368 4,42 '''Totale''' '''76.274'''
Suore missionarie eucaristiche di Maria Immacolata
Le '''Suore Missionarie Eucaristiche di Maria Immacolata''' sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.
La congregazione fu fondata l'8 dicembre 1947 a Colima, in Messico, da Ignacio de Alba y Hernández, vescovo coadiutore della città, insieme con María del Carmen Ahumada Orozco. Il 24 dicembre 1956 l'istituto ottenne l'approvazione diocesana. Le suore si dedicano all'evangelizzazione e alla catechesi. Oltre che in Messico, sono presenti in Cile, Perù e Stati Uniti d'America; la sede generalizia è a Colima. Alla fine del 2015 l'istituto contava 104 religiose in 22 case.
Brentford Football Club 2021-2022
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il '''Brentford Football Club''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''2021-2022'''.
''Rosa aggiornata al 31 agosto 2021.'' === Premier League === === Statistiche di squadra === ''Statistiche aggiornate al 28 agosto 2021.'' Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR Premier League 5 1 1 0 0 2 0 2 0 2 0 1 1 3 1 2 0 3 1 2 FA Cup - 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 League Cup - 1 1 0 0 3 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 3 1 2 Totale - 2 2 0 0 5 1 2 0 2 0 1 1 4 2 2 0 6 2 4 === Andamento in campionato ===
Metropolia di Lero, Calimno e Stampalia
La cattedrale di Lero. La cattedrale della Trasfigurazione di Calimno. La '''metropolia di Lero, Calimno e Stampalia''' è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli nel Dodecaneso. Dal 21 maggio 2005 il metropolita è Paisio Aravantinos.
La metropolia comprende le isole di Lero, Calimno, Stampalia, Pserimos, Telendos e altre isole minori, alcune disabitate, nel Dodecaneso. Sede del metropolita è la località di Aghia Marina (comune di Lero), sulla costa orientale dell'isola, dove si trova la cattedrale della Trasfigurazione. Nel 2004 la metropolia comprendeva 40 parrocchie, 20 chiese monastiche e più di 700 cappelle e altri luoghi di culto. Lero è un'antica sede vescovile della Grecia, suffraganea dell'arcidiocesi di Rodi nel patriarcato di Costantinopoli. È probabile che il cristianesimo sia arrivato ben presto su Lero e le altre isole del Dodecaneso. La sede episcopale tuttavia è attestata per la prima volta solo verso la metà del VI secolo con il vescovo Giovanni, presente al secondo concilio di Costantinopoli del 553. Sono pochi gli altri vescovi noti nel primo millennio cristiano: due di questi, Sergio e Giuseppe, presero parte ai concili ecumenici di Nicea (787) e di Costantinopoli (870). Il resto della serie episcopale di Lero è molto deficitaria. Nel secondo millennio si conosce solo una decina di nomi di vescovi dall'XI secolo fino a metà del XVIII secolo e solamente dal vescovo Ignazio I (1756-1800) la cronotassi di Lero è completa fino ai giorni nostri. Probabilmente durante l'occupazione latina delle isole del Dodecaneso (XIII secolo - 1527/1528) i vescovo greci delle isole furono sostituiti da prelati di rito latino. La diocesi di Lero è documentata in tutte le ''Notitiae Episcopatuum'' del patriarcato di Costantinopoli fino al XV secolo, suffraganea di Rodi. Nell'ultima ''Notitia'' conosciuta, che risale ai primi decenni del XV secolo, la diocesi è rimasta l'unica suffraganea di Rodi ed è nota con il nome di ''Lerne'', che avrà fino alla seconda metà dell'Ottocento. In alcune ''Notitiae'' del IX e X secolo è documentata, tra le suffraganee di Rodi, anche la diocesi di Stampalia, di cui tuttavia non è noto alcun vescovo. Non si conosce la sorte di questa sede fino al 1580/1584, quando Stampalia, che forse all'epoca faceva parte della diocesi di Lero, entrò a far parte di un esarcato patriarcale assieme alle isole di Samo, Icaria e Psara. Negli anni 1610-1621 Stampalia fu annessa nuovamente alla diocesi di Lero, ma in seguito fece ancora parte di esarcato patriarcale assieme ad altre isole fino al 1746, quando fu ceduta alla diocesi e poi metropolia di Sifanto; nel 1838 l'isola ritornò definitivamente alla diocesi di Lero. Nel 1602 un atto patriarcale decise la cessione alla diocesi di Lero delle isole di Calimno, Amorgo e Serfanto, a cui si aggiunse, come abbiamo visto, anche l'isola di Stampalia nel 1610. Di queste isole rimase unita alla diocesi di Lero solo quella di Calimno e, dal 1838, quella di Stampalia. Il 24 novembre 1888 la sede di Lero fu elevata al rango di metropolia con il nome di «metropolia di Lero e Calimno». Nel 1907 la metropolia occupava il 73º posto sulle 84 metropolie del patriarcato di Costantinopoli. Nel 1912 il Dodecaneso divenne colonia italiana, e il governo spinse per una autonomia ecclesiastica dell'intero arcipelago da Costantinopoli. Diversi tentativi furono messi in atto, soprattutto da parte del metropolita Apostolo di Rodi e dell'omonimo metropolita di Lero e Calimno, Apostolo Kabakopoulos. Gli abitanti di Calimno colsero l'opportunità del momento per chiedere a gran voce l'autonomia ecclesiastica da Lero e l'erezione della loro isola a metropolia indipendente. Queste iniziative fallirono e portarono alle dimissioni di tutti i vescovi delle isole del Dodecaneso, le cui diocesi rimasero vacanti dal 1946 circa al 1951. Nel 1951 il titolo di Stampalia fu aggiunto a quello della metropolia di Lero e Calimno, e la sede ha mutato il proprio in quello attuale. I metropoli portano il titolo di «ipertimo e esarca delle isole Sporadi». Sono pochi i vescovi conosciuti di questa metropolia greca. La serie episcopale è completa solo a partire da Ignazio I (1756-1800). * Giovanni I † (menzionato nel 553) * Epitimeto ? † (V/VI secolo) * Eusebio ? † (V/VI secolo) * Giovanni II † (V/VI secolo) * Sergio † (menzionato nel 787) * Giuseppe † (menzionato nell'870) * Costantino I † (prima del 1157 - dopo il 1158) * Costantino II † (menzionato nel 1187) * Nilo † (documentato tra il 1258 e il 1272) * Gerasimo † (menzionato nel 1273) * Callisto † (prima del 1576 circa - 1º gennaio 1584 deceduto) * Simeone I † (? - 24 dicembre 1603 deceduto) * Filoteo † (? - 8 maggio 1635 deceduto) * Pacomio † (menzionato nel 1643) * Simeone II † (prima del 1717 - dopo il 1720/1730) * Ignazio I † (19 maggio 1756 ordinato - gennaio 1800 deceduto o dimesso) * Ignazio II Karlabas † (gennaio 1800 - dicembre 1818 deceduto) * Geremia † (gennaio ? 1819 - prima di luglio 1844 deceduto) * Dionisio † (luglio 1844 - 1863 deceduto) * Ignazio III Oikonomides † (22 maggio 1863 - 1870 deceduto) * Macario † (2 aprile 1870 - 1875 dimesso) * Daniele Kephalianos † (7 marzo 1875 - 3 luglio 1888 deceduto) * Crisante † (20 ottobre 1888 - luglio 1894 dimesso) * Antimo Tsatsos † (21 luglio 1894 - 1º febbraio 1895 eletto patriarca di Costantinopoli) * Sofronio Crestidis † (23 febbraio 1895 - 29 maggio 1897 eletto metropolita di Nicea) * Giovanni Chatzeapostolou † (29 maggio 1897 - 8 agosto 1903 eletto metropolita di Kassandra) * Germano Theotokas † (8 agosto 1903 - 1918 deceduto) * Apostolo Kabakopoulos † (6 settembre 1918 - 1946 dimesso) ** ''Sede vacante (1946-1950)'' * Isidoro Aedonopoulos † (23 novembre 1950 - 19 maggio 1983 deceduto) * Nectario Emmanuele Chatzemichalis † (24 maggio 1983 - 16 maggio 2005 dimesso) * Paisio Aravantinos, dal 21 maggio 2005
Suore missionarie francescane di Guadalupe
Le '''Suore Missionarie Francescane di Guadalupe''' sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.
La congregazione fu fondata il 12 novembre 1953 a Culiacán, in Messico, dal vescovo del luogo, Lino Aguirre García, insieme con María Guadalupe Martínez Orozco. L'erezione canonica della comunità in congregazione religiosa di diritto diocesano ebbe luogo il 12 marzo 1965. Le suore si dedicano all'aiuto al clero diocesano nel suo ministero pastorale, all'insegnamento del catechismo, al lavoro in scuole, orfanotrofi e ricoveri per anziani. Oltre che in Messico, sono presenti in Venezuela; la sede generalizia è a Culiacán. Nel 2014 l'istituto contava 92 religiose in 14 case.
Sul tetto del mondo (documentario)
'''''Sul tetto del mondo''''' è un docu-drama italiano del 2021 incentrato sulla vita dell'alpinista ed esploratore Walter Bonatti. La regia è di Stefano Vicario, figlio dell'attrice Rossana Podestà, compagna di Bonatti dal 1981 fino alla morte di lui nel 2011.
Attraverso materiale d'archivio, ricostruzioni recitate e interviste esclusive, il documentario ricostruisce la vita del celebre alpinista ed esploratore Walter Bonatti (soprannominato ''Re delle Alpi'') dando risalto sia alla sfera privata (partendo dal suo primo incontro a Roma il 2 giugno 1981 con l'attrice Rossana Podestà) che a quella lavorativa, proseguendo fino alla morte di Walter avvenuta il 13 settembre 2011 a 81 anni. La parte documentaristica è stata resa possibile grazie al contributo del Club Alpino Italiano (CAI), che ha messo a disposizione tramite la propria Cineteca le immagini di ''Italia K2'', il film che documenta la spedizione organizzata nel 1954, e grazie al contributo del Museo nazionale della montagna ''Duca degli Abruzzi'' di Torino, che ha messo a disposizione l'Archivio Walter Bonatti. * Giovanna Canton * Arnaud Clavel * Piera Detassis * Valeria Fabrizi * Fabio Fazio * Roberto Mantovani * Reinhold Messner * Simone Moro * Nando Nusdeo * Angelo Ponta * Michele Serra * Vincenzo Torti * Alice Vicario * Margherita Vicario
Suore missionarie guadalupane
Le '''Suore Missionarie Guadalupane''' sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.
La congregazione fu fondata il 16 dicembre 1916 a Guadalajara dal canonico Manuel Escanes Torres con l'aiuto di Mercedes Jiménez Urzúa. L'arcivescovo di Guadalajara concesse alla comunità l'approvazione come congregazione religiosa di diritto diocesano il 27 aprile 1963. Le suore si dedicano all'educazione della gioventù. Oltre che in Messico, sono presenti in Perù; la sede generalizia è a Guadalajara. Alla fine del 2015 l'istituto contava 129 religiose in 26 case.
La Veneno
È nota per essere stata una delle prime donne transgender a dare visibilità alla comunità trans in Spagna ed è riconosciuta come una delle icone LGBT più importanti del suo paese natale. Raggiunse la popolarità a partire dalle sue collaborazioni nei programmi di intrattenimento notturno ''Esta noche cruzamos el Mississippi'' e ''La sonrisa del pelícano'', andati in onda in Spagna tra il 1995 e il 1997, condotti entrambi dal giornalista Pepe Navarro. Successivamente, per una breve fase, è stata cantante e ''vedette'' e ha partecipato a numerosi programmi televisivi, in particolare quelli dedicati alla cronaca rosa.
=== Infanzia === Nacque il 19 di marzo del 1964 nella località almeriense di Adra, in Andalusia. Era una dei sei figli di José María Ortiz López (Cherín, 1932-Adra, 14 di gennaio di 2020) e María Gesù Rodríguez Rivera (Adra, 1936-). I suoi fratelli erano María José, Rafael, María Trinidad, Francisco e María Belén. Facendo riferimento alle sue stesse parole, fin da molto piccola, Cristina Ortiz si è sempre sentita una donna. Durante l'infanzia e l'adolescenza soffrì per le numerose aggressioni e i maltrattamenti da parte dei familiari e degli abitanti della cittadina, che si rifiutavano di rispettare la sua identità di genere. All'età di ventisei anni, si fece notare per la sua avvenenza e, prima della transizione, fu premiata nel 1989 con il titolo ''Míster Andalucía.'' Nel 1990, iniziò a vestirsi di nascosto con abiti femminili e a lavorare in un night club, in uno spettacolo di ''drag queen''. In quel periodo, conobbe la ''vedette'' transgender Paca La Piraña, con la quale iniziò una lunga amicizia. Un anno dopo, decise di trasferirsi a Madrid, dove iniziò a lavorare nella cucina di un ospedale. La sua prima apparizione televisiva avvenne nel 1991 quando ancora si faceva chiamare José Antonio, nel programma ''Vivan los novios'' di Telecinco, dove vinse un viaggio in Thailandia. Fu proprio al ritorno dalla Thailandia che diede inizio alla sua transizione. Da allora esercitò la prostituzione frequentando le zone del parque del Oeste. All'inizio usò lo pseudonimo di Tanya ma in seguito decise di farsi chiamare Cristina, in onore a una collega deceduta. Il soprannome La Veneno le fu dato dall'amica Paca La Piraña, dopo uno scontro tra Cristina e uno dei suoi partner. === Raggiungimento della fama === Nell'aprile del 1995, La Veneno fu scoperta in un reportage sui "travestiti" (nonostante Cristina Ortiz, secondo le definizioni LGBT, si dovrebbe considerare come transessuale), realizzato dalla giornalista Faela Sainz, collaboratrice di Pepe Navarro nel programma notturno ''Esta noche cruzamos el Mississippi'', della catena Telecinco. Il raggiungimento della fama fu quasi immediato. Il suo carisma, la sua bellezza, la disinvoltura e la sfacciataggine con cui si esprimeva fecero crescere l'audience del programma fino a quasi otto milioni di telespettatori. A partire da quel momento, diventò una collaboratrice abituale del programma. Successivamente, partecipò di nuovo al fianco di Pepe Navarro e il suo team a ''La sonrisa del pelícano'' (1997), un altro programma in onda su Antena 3. Durante il suo periodo in tv, La Veneno si esibì anche come cantante pubblicando il singolo ''Veneno pa tu piel'', che conteneva due canzoni: ''Veneno pa tu piel'' e ''El rap de La Veneno''. Sempre in quel periodo sfilò come modella per il designer Antonio Alvarado. Nel dicembre del 1997, il programma di Pepe Navarro si concluse e La Veneno trascorse un periodo a Buenos Aries, dove lavorò per il canale Telefé. Successivamente, fece ritorno in Spagna per partecipare, tra gli altri, ai programmi tv ''Todo depende'' (con Jordi González) di Telemadrid e ''Mírame'', di Antena 3. In quest'epoca si iniziò a parlare di un progetto per realizzare un film sulla sua vita, con lei stessa come protagonista, progetto che però si interruppe poco dopo. Ciò nonostante, il suo percorso cinematografico si esplicitò in due film porno: ''El secreto de la Veneno'' e ''La venganza de la Veneno''. === Detenzione in carcere === Cristina Ortiz partecipò a una truffa ai danni di una compagnia di assicurazioni che deteneva la polizza per l'appartamento dove viveva. Venne denunciata dal suo complice e fidanzato di allora, Andrea Petruzzelli. Accusata di aver dato volontariamente fuoco all'alloggio con l'intenzione di riscuoterne il risarcimento, venne condannata a tre anni di carcere. Fu detenuta nella sezione maschile del Centro Penitenciario Madrid VI-Aranjuez nell'aprile del 2003 all'età di trentanove anni, dove vi rimase fino al 2006. Come racconterà negli anni a seguire, la sua permanenza in una prigione maschile ha rappresentato uno dei capitoli più duri della sua vita, lasciandole dei segni sia fisici che psicologici. Nel 2014 tornò in carcere, sebbene questa volta in una sezione femminile, dove rimase per otto mesi. In un'intervista, Cristina Ortiz affermò che la sua seconda incarcerazione non fu così traumatica come la prima e che sotto alcuni punti di vista trascorse anche dei momenti piacevoli. === Ritorno al mondo dello spettacolo === Nel 2006, dopo essere uscita di prigione a quarantun anni, con 122 chili di peso e un notevole deterioramento fisico, Cristina tornò ad apparire in tv raccontando l'infernale periodo trascorso in carcere dove fu vittima di stupri e maltrattamenti da parte degli altri carcerati e dei funzionari di polizia penitenziaria. Tornò ad essere un personaggio televisivo, partecipando in vari programmi di cronaca rosa e suscitando nuove polemiche. Nell'ottobre del 2010, un programma televisivo le propose la sfida di dimagrire, per cui nel marzo del 2011, La Veneno riapparve in tv con 35 chili in meno, lasciando tutti di stucco. Ciò nonostante, questa brusca perdita di peso le portò svariati problemi di bulimia che ne aggravarono la depressione e le crisi di ansia. Il 10 maggio del 2013 annunciò la sua guarigione e nel programma televisivo ''Sálvame Deluxe'' di Telecinco, dove mostrò al pubblico il suo ultimo fidanzato di 23 anni. Inoltre annunciò che il suo libro ''Ni puta, ni santa: Las memorias de La Veneno'' sarebbe stato pubblicato di lì a poco. Nell'agosto dello stesso anno, però, Cristina Ortiz confessò di trovarsi nel peggior momento della sua vita. Il suo ultimo fidanzato, dopo tre anni di relazione, scappò con tutti i suoi risparmi, che superavano i sessantamila euro, lasciandola con una pensione di 300 euro per esclusione sociale e il suo appartamento di proprietà nelle vicinanze di piazza Cuzco a Madrid. === Memorie === Nell'ottobre del 2016, otto anni dopo essere stata annunciata, La Veneno mise in vendita la sua autobiografia intitolata ''¡Digo! ni puta ni santa: Las memorias de La Veneno'', scritta dalla giornalista Valeria Vegas. Le copie del libro, uscito in quattro edizioni, furono esaurite prima ancora di arrivare in vendita. Nell'opera, pubblicata il 3 di ottobre 2016 e presentata a Madrid, La Veneno racconta di avere avuto relazioni sessuali con personaggi famosi, politici e calciatori. === Morte === «In memoria di Cristina Ortiz "La Veneno", coraggiosa donna transessuale visibile negli anni 90». Targa che il Comune di Madrid collocò nell'aprile del 2019 al parque del Oeste. Il 9 novembre del 2016, approssimativamente un mese dopo aver pubblicato la sua biografia, la stampa comunicò il suo improvviso decesso. Quattro giorni prima, Cristina era stata trovata dal suo fidanzato stesa sul divano di casa, al numero 12 di Calle Tablada nel distretto madrileno di Tetuán, in pessimo stato, "semi-incosciente, con il corpo pieno di lividi e una grave ferita alla testa" per la quale si rese necessario un intervento chirurgico. Furono inoltre trovate numerose macchie di sangue nel bagno. Operata d'urgenza fu messa in coma farmacologico per evitare danni ulteriori. Mentre le sue condizioni peggioravano, fonti del mondo dello spettacolo insinuarono che "la causa dell'incidente potrebbe essere stata un regolamento di conti" dovuto alle informazioni presenti nella sua biografia dove comparivano le iniziali J.B e M.M riferite probabilmente ad importanti personalità spagnole, con le quali affermava di avere avuto relazioni sessuali durante il suo passato come prostituta. ll 14 ottobre del 2016, durante il suo ultimo intervento televisivo nel programma ''Sálvame Delux''e affermò di aver ricevuto minacce di morte per la pubblicazione della biografia. L'11 novembre del 2016 si sarebbe inoltre dovuta sottoporre a una macchina della verità nello stesso programma di Telecinco. Le prime indagini della polizia ipotizzarono che si trattasse di un incidente domestico, sebbene non fu esclusa la possibilità di un suicidio, dato che secondo il partner di Cristina Ortiz, la stessa fu trovata accanto a bevande alcoliche e pillole di ansiolitici. Il giorno dopo la morte, le fu realizzata una prima autopsia nel Instituto Anatómico Forense di Madrid e si certificò che il decesso era avvenuto a causa di una caduta nel bagno provocata per l'ingestione massiccia di pillole (Xanax) e alcool. Furono trovate cinque scatole di pillole e una bottiglia da un litro di whisky. Il 12 novembre fu però sospeso il suo funerale ad Adra al fine di realizzare una seconda autopsia per cercare in questo modo di chiarire le cause della morte. Anche la seconda autopsia confermò che la morte era stata accidentale. Un mese dopo il decesso, il corpo di Cristina si trovava ancora nell'obitorio dell'Istituto Anatomico Forense aspettando che fosse ritirato dalla famiglia, che aveva accumulato un debito di oltre 10.000 euro per la conservazione del corpo. Il cadavere fu infine cremato nel cimitero dell'Almudena il giorno 21 dicembre del 2016, dopo aver ricevuto l'autorizzazione della madre, María Jesús, e di due dei suoi fratelli. La metà delle sue ceneri riposano nel parque del Oeste e l'altra metà nella casa dei suoi genitori nel suo popolo natale, Adra. Nel 2017, la famiglia cercò di riaprire il caso per cercare di dimostrare che Cristina Ortiz era stata assassinata. Quello stesso anno, un'associazione LGBT diede vita a una campagna affinché una strada del quartiere madrileno di Chueca fosse intitolata a Cristina La Veneno. Alla fine, La Veneno ottenne una targa in sua memoria nel parque del Oeste. Nel gennaio del 2019, Mari Pepa Ortiz (sorella di Cristina) cercò nuovamente di riaprire il caso con il sostegno del dottore e forense Luis Frontela a fronte di presunte irregolarità nell'autopsia della vedette. Ciò nonostante, il Tribunale di Madrid rifiutò la riapertura del caso. Anche l'investigatore privato Óscar Tarruella, ex marito di Mónica Naranjo, continua a tenere accesi i riflettori sul caso della morte di Cristina Ortiz. * Nel 2020, Atresmedia lanciò una serie biografica che racconta tre tappe diverse della vita di Cristina. Intitolata ''Veneno,'' la serie è stato diretta da Javier Calvo e Javier Ambrossi. La serie è stata interpretata da Guille Márquez, Marcos Sotkovszki, e soprattutto da Daniela Santiago, Isabel Torres e Jedet, tre donne trans che hanno recitato nel ruolo di Cristina durante le diverse tappe della sua vita. * ''El secreto de La Veneno'' (1997) * ''La venganza de La Veneno'' (1997) * ''En plena forma'' - serie TV (1997) * ''Vivan los novios'' (Telecinco, 1991) * ''Testigo directo'' (TVE, 1994) * ''Esta noche cruzamos el Mississippi'' (Telecinco, 1996-1997) * ''La sonrisa del pelícano'' (Antena 3, 1997) * ''De tarde en tarde'' (Canal Sur, 1997) * ''Parle vosté, calle vosté'' (Canal Nou, 1997) * ''Susana Giménez Show'' (Telefe, 1998) * ''Todo depende'' (Telemadrid, 1998-1999) * ''Tiempo al tiempo'' (TVE, 2001) * ''Mírame'' (Antena 3, 2000-2001) * ''Crónicas marcianas'' (Telecinco, 2001-2003) * ''Salsa rosa'' (Telecinco, 2006) * ''TNT'' (Telecinco, 2006) * ''Aquí hay tomate'' (Telecinco, 2006-2007) * ''En Antena'' (Antena 3, 2006-2007) * ''DEC'' (Antena 3, 2006-2011) * ''Sálvame'' (Telecinco, 2009-2013) * ''El Caldero de Nacha'' (Iberoamerica TV, 2014) * ''Sálvame Deluxe'' (Telecinco, 2009-2016) ;Singoli * 1996 - ''Veneno pa tu piel'' *