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b"\n\nTeatro romano di Cartagena\n\nStoria\n\nLe iscrizioni dedicatorie del teatro a Gaio e Lucio Cesare, nipoti di Augusto designati alla successione, e la menzione di Gaio come console designato in uno degli altari rinvenuti nell'area della scena, permettono di collocare cronologicamente l'inaugurazione dell'edificio negli anni tra il 5 e l'1 a.C.Nel III secolo sopra il teatro e riutilizzandone i materiali fu costruito un mercato colonnato, con uno spazio semicircolare scoperto che riprendeva la forma dell'orchestra. Il mercato venne probabilmente abbandonato dopo un incendio per il saccheggio dei Vandali nel 425. Un quartiere commerciale bizantino si install\xc3\xb2 nell'area nel VI secoloNel XIII secolo sulla parte superiore della cavea si sovrappose parzialmente la chiesa della Cattedrale vecchia (Catedral Vieja).Nel 1988 ne vennero alla luce i primi resti, in occasione della costruzione del Centro regional de artesan\xc3\xada nella piazza della Condesa de Peralta. Gli scavi archeologici e la messa in luce del monumento furono completati nel 2003. Il suo restauro si concluse nel 2008.Il monumento \xc3\xa8 stato integrato in un museo, inaugurato nel 2008, che incorpora inoltre il Palazzo consistorial, il palazzo di Riquelme e la chiesa di Santa Maria la Vieja. Il museo, progettato dall'architetto Rafael Moneo, si articola in due distinti edifici collegati da un corridoio sotterraneo.\n\nDescrizione\n\nLa cavea \xc3\xa8 scavata nella roccia nella sua parte centrale e si appoggia su gallerie a volta lateralmente. Aveva una capacit\xc3\xa0 di circa 6.000 spettatori. La cavea era divisa orizzontalmente in tre parti (ima, media e summa cavea), a loro volta suddivisi in settori dalle scale radiali: cinque nella parte inferiore e sette in quella media e superiore.L'accesso del pubblico avveniva per mezzo di due passaggi laterali (aditus), dove si trovavano le iscrizioni dedicatorie.L'orchestra aveva pianta semicircolare e ospitava tre file di seggi in legno per le autorit\xc3\xa0 (proedria). Il palcoscenico (proscaenium) aveva una lunghezza di 43,60 m. La scaenae frons era articolata in tre esedre semicircolari e ornata da due ordini di colonne, con basi e capitelli in marmo lunense importato e fusti in travertino rosa di Mula; l'edificio scenico raggiungeva complessivamente i 14,60 m di altezza.Vi sono stati ritrovati tre altari rotondi dedicati alla triade capitolina e alle divinit\xc3\xa0 del corteggio del dio Apollo (Grazie, Muse e Ore), oltre ad una statua di Apollo con la lira e di Rea Silvia.Dietro l'edificio scenico si trovava una porticus post scaenam con doppia galleria porticata intorno ad uno spazio centrale sistemato a giardino."
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b'Q3697742'
b'\n\nCrisula Stafida\n\nCrisula Stafida, vero nome Crisula Secco (Stafida \xc3\xa8 il cognome materno) (Roma, 16 novembre 1981), \xc3\xa8 un\'attrice italiana.\n\nBiografia\n\nCrisula Stafida nasce a Roma da madre italo-greca e da padre italiano. Trascorre l\'infanzia nella Capitale e a undici anni si trasferisce con la madre a Rovereto, in Trentino-Alto Adige, ove passa gli anni dell\'adolescenza e completa parte degli studi.A diciotto anni lascia il Trentino per trasferirsi a Milano; qui studia teatro con l\'attore e doppiatore Enrico Maggi presso l\'\xc2\xabAccademia Biosofica\xc2\xbb e prende parte ad alcuni spettacoli teatrali e ad un corso di doppiaggio presso la DEA Digital. In seguito, fatto ritorno a Roma con l\'obiettivo di perfezionarsi negli studi di attrice, frequenta alcuni seminari e stage di recitazione (Teatro Blu con Beatrice Bracco), partecipando al contempo a film indipendenti e ad alcuni cortometraggi sia in Italia che in Francia. All\'\xc3\x89cole Sup\xc3\xa9rieure d\'Audiovisuel (ESAV) di Tolosa e presso l\'Ecole Superieure d\'Etudes Cinematographiques (ESEC) di Parigi studia creazione ed interpretazione dei personaggi.Nel 2006 esordisce sul grande schermo con un cameo nel film Nero bifamiliare di Federico Zampaglione e partecipa ad alcuni episodi delle fiction televisive R.I.S. - Delitti imperfetti e Distretto di Polizia 6.Nel 2007 \xc3\xa8 nel cast dei film Il soffio dell\'anima di Vittorio Rambaldi e Il peso dell\'aria di Stefano Calvagna. In quest\'ultimo interpreta il ruolo di "Nikita", guardia del corpo di un usuraio senza scrupoli.Nel 2008 \xc3\xa8 la protagonista femminile del film fantasy Arachnicide di Paolo Bertola e del videoclip musicale Superamore di Gigi D\'Alessio, quest\'ultimo insieme ad Andrea De Rosa, con cui viene premiata al Roma Videoclip 2008 (VI edizione).Nel 2010 \xc3\xa8 tra i protagonisti della commedia pulp Ganja Fiction, per la regia di Mirko Virgili, mentre l\'anno seguente lo \xc3\xa8 ne Il marito perfetto di Lucas Pavetto, in cui interpreta il ruolo di "Viola", personaggio noir e controverso. Quest\'ultimo film viene premiato come miglior mediometraggio al \xc2\xabBuffalo Screams Horror Film Festival 2011\xc2\xbb di New York, ove l\'attrice riceve una Nomination come migliore attrice protagonista, e al \xc2\xabMexico International Film Festival 2012\xc2\xbb.Nel luglio 2012 la rivista For Him Magazine la sceglie come unica attrice italiana, dedicandole un servizio di sei pagine nel primo numero italiano.Nel 2013 \xc3\xa8 scritturata da Federico Zampaglione nel cast del film Tulpa - Perdizioni mortali, dove interpreta il ruolo di "Giulia Silenzi", accanto a Claudia Gerini, Michele Placido, Michela Cescon e Ivan Franek. Nel film, ove appare per la prima volta senza veli, crea molto scalpore la scena saffica di cui \xc3\xa8 protagonista con Claudia Gerini.Nel dicembre 2013 ha ricevuto il premio Regina del Noir italiano al cinema nell\'ambito del XXIII Courmayeur Noir in festival.Nel 2014 \xc3\xa8 la protagonista del cortometraggio Angelika, regia di Federico Greco, un revenge movie fumettistico che ha vinto il TOFF (The Online Film Festival) ed \xc3\xa8 stato selezionato, tra gli altri, al Fantafestival. Inoltre sempre nello stesso anno interpreta il ruolo di "Pamela" nel film Short Skin, diretto da Duccio Chiarini, che viene presentato in anteprima nazionale al Festival di Venezia 2014 nella sezione "Biennale College" e in seguito vince il Ciak d\'oro 2015 come migliore opera prima.Nel 2016 partecipa alla fiction per Canale 5 Matrimoni e altre follie in cui veste i panni di "Lavinia", ex compagna di scuola di Chiara Francini, mentre nel 2017 \xc3\xa8 la protagonista del film The Antithesis, in cui interpreta il ruolo della geologa "Sophi Vaiani". Nel novembre 2017 il film vince il Premio Mario Bava come migliore opera prima italiana alla XXXVII edizione del Fantafestival di Roma. Nello stesso anno partecipa alla serie tv I delitti del BarLume diretta da Roan Johnson interpretando il ruolo della conturbante ballerina "Penelope", recitando tra gli altri accanto ad Alessandro Benvenuti e Filippo Timi. Nel 2019 \xc3\xa8 tra i protagonisti della sit com Ricci & Capricci e del film TV per Italia Uno Din Don 2'
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b'Q2063412'
b"\n\nSerra ad acqua marina\n\nLa serra ad acqua marina \xc3\xa8 una tecnologia che consente la crescita di colture in zone aride, utilizzando una serra, acqua marina ed energia solare. La tecnica prevede il pompaggio di acqua di mare (o il suo flusso per gravitazione se sotto il livello del mare) in una localit\xc3\xa0 arida ed il suo utilizzo per raffreddare ed umidificare l'aria. Il vapore acqueo prodotto tramite riscaldamento solare viene quindi distillato per la produzione di acqua. Infine, l'aria umidificata restante viene espulsa dalla serra e utilizzata per migliorare le condizioni di coltivazione di piante per esterno. L'acqua salata pi\xc3\xb9 concentrata pu\xc3\xb2 essere ulteriormente evaporata per la produzione di sale e di altre sostanze, oppure scaricata in mare.La tecnologia \xc3\xa8 stata introdotta dall'inventore britannico Charlie Paton nei primi anni novanta ed \xc3\xa8 stata sviluppata dalla sua societ\xc3\xa0 in Inghilterra, la Seawater Greenhouse Ltd.\n\nApplicabilit\xc3\xa0\n\nLa tecnica \xc3\xa8 applicabile a luoghi situati in regioni aride vicino al mare. Distanza e altezza sul mare devono essere valutate considerando l'energia necessaria per pompare l'acqua al sito. Ci sono numerosi luoghi adatti sulle coste, altri sono al di sotto del livello del mare, come il Mar Morto e la Depressione di Qattara dove sono stati proposti impianti idroelettrici per sfruttare la pressione idraulica per generare energia, come ad esempio per il Canale Mar Rosso - Mar Morto.\n\nStoria\n\nIl progetto serra ad acqua di mare risale al 1991 quando il concetto \xc3\xa8 stato studiato esviluppato dalla societ\xc3\xa0 di Charlie Paton Light Works Ltd, ora Seawater Greenhouse Ltd.Il primo progetto pilota \xc3\xa8 iniziato nel 1992 con la ricerca di un sito pilota che finalmente \xc3\xa8 stato identificato sull'isola di Tenerife nelle Canarie.Un prototipo di serra ad acqua di mare \xc3\xa8 stato assemblato nel Regno Unito e costruito sul sito di Tenerife.Il progetto pilota originale \xc3\xa8 si poi evoluto in una soluzione a basso costo con una struttura leggera in acciaio simile a un multi-span polytunnel, studiata per essere adatta alle esigenze locali.Una seconda serra ad acqua marina \xc3\xa8 stata costruita sull'isola di Al-Aryam, Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti nel 2000.Una terza serra sperimentale \xc3\xa8 stata completata nel 2004 vicino a Mascate, in Oman, realizzata in collaborazione con Sultan Qaboos University, con lo scopo di sviluppare un settore orticolo sostenibile sulla costa del Batinah.Questi progetti hanno permesso la validazione di un modello di simulazione termodinamica, che fornendo appropriati dati meteorologici, prevede e quantifica con precisione il funzionamento della serra in altre parti del mondo.Nel 2010 Seawater Greenhouse ha costruito un nuovo impianto commerciale in Australia. L'impresa \xc3\xa8 ora operativa in modo indipendente come Sundrop Farms Pty Ltd.\n\nAltri vantaggi\n\nLa serra ad acqua di mare non produce anidride carbonica (CO2) durante il suo funzionamento. L'energia elettrica che richiede per attivare pompe e ventilatori \xc3\xa8 prodotta in modo pi\xc3\xb9 efficiente con pannelli solari essendo la richiesta di energia proporzionale alla luce solare.L'uso di pesticidi \xc3\xa8 ridotto o eliminato poich\xc3\xa9 gli evaporatori d'acqua hanno un effetto biocida sull'aria che li attraversa.\n\nProduzione di combustibili\n\nLa serra ad acqua marina produce residui biologici. Questa biomassa pu\xc3\xb2 essere usato per aiutare a creare e arricchire il suolo circostante, o, in alternativa pu\xc3\xb2 essere usato per produrre metano con biodigestione.\n\nProgetti associati\n\nIl Sahara Forest Project \xc3\xa8 uno schema che mira a fornire acqua potabile, cibo e energia rinnovabile in regioni calde e aride oltre a ri-vegetare aree di deserto disabitato. Questa proposta mette insieme la tecnologia della serra ad acqua di mare con quella degli specchi solari (CSP, una forma di energia rinnovabile che produce elettricit\xc3\xa0 dalla luce solare utilizzando l'energia termica necessaria al funzionamento di turbine a vapore convenzionali).Il team che costituisce il Sahara Forest Project \xc3\xa8 composto da esperti provenienti dalla societ\xc3\xa0 Seawater Greenhouse Ltd, Exploration Architecture, Max Fordham Consulting Engineers e dalla Bellona Foundation.La scala del sistema proposto \xc3\xa8 tale che grandi quantit\xc3\xa0 di acqua di mare saranno evaporate. Utilizzando posizioni sotto il livello del mare, verrebbero eliminati i costi di pompaggio.Tra le attivit\xc3\xa0 previste sono un progetto pilota in Giordania e uno in Qatar."
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b'Q457977'
b"\n\nUomini e topi (romanzo)\n\nTrama\n\nI due protagonisti (classici girovaghi, o tramp, americani degli anni Trenta) sono George Milton e Lennie Small, braccianti stagionali che si guadagnano da vivere vagando per il paese di fattoria in fattoria. Lennie, sebbene dotato di una stazza imponente e di una straordinaria forza fisica (il suo cognome \xc3\xa8 quindi un ossimoro), caratteristiche che lo rendono un manovale eccezionale, \xc3\xa8 affetto da ritardo mentale: \xc3\xa8 un omone con la mente di bambino che non \xc3\xa8 in grado controllare la propria forza, tanto che, spesso, finisce per uccidere inavvertitamente piccoli animali che ama accarezzare, come topi o cagnolini. Incapace di condurre una vita autonoma e indipendente, Lennie trova in George il proprio punto di riferimento, affidandosi completamente a lui. George, in antitesi con le caratteristiche del compagno di avventure, \xc3\xa8 descritto come piccolo e minuto nel fisico, ma scaltro e acuto di mente.Inoltre, nonostante si lamenti pi\xc3\xb9 di una volta del peso che Lennie rappresenta per lui, senza il quale sarebbe libero di godersi la vita, prova un forte affetto nei suoi confronti, poich\xc3\xa9 \xc3\xa8 consapevole che affrontare le difficolt\xc3\xa0 della vita assieme ad un amico sia molto meglio che doversele sobbarcare in solitudine. Con Lennie condivide anche il sogno di comprarsi, un giorno, un piccolo pezzo di terra dove condurre una vita finalmente serena, lontana dalle umiliazioni del lavoro del bracciante, vivendo dei frutti della terra e in armonia con i tanti animali di cui Lennie sogna di prendersi cura. Questo progetto, di cui soprattutto Lennie pare essere convinto, ma che anche George spera di poter realizzare, \xc3\xa8 l'illusione che permette loro di sopportare la durezza della vita quotidiana.Giunti al ranch, i due protagonisti fanno via via conoscenza di tutti gli altri personaggi, a partire dallo scopino Candy, poi il padrone della fattoria, Curley (il rissoso figlio del padrone), Carlson, Whit, Slim (l'autorevole capo-mulattiere), Crooks (lo stalliere di colore) e la sensuale moglie di Curley. Nel finale del romanzo, dopo una serie di avvenimenti che via via aumentano la tensione e che chiaramente preludono ad una fine tragica, Lennie si trova nella stalla ad accudire dei cagnolini di pochi giorni quando gli si avvicina la provocante moglie di Curley, che lo invita ad accarezzarle i capelli; Lennie, con i suoi modi inconsapevolmente rudi, finisce per spaventare la ragazza, che inizia a strillare per indurre Lennie a mollare la presa. Lennie, tuttavia, terrorizzato dal fatto che le grida possano attirare le attenzioni degli altri lavoratori, in particolare di George, impulsivamente inizia a strattonare con forza la donna per farla smettere, finendo per spezzarle l'osso del collo, uccidendola.Resosi conto di aver combinato un grosso guaio, Lennie fugge fra i boschi, nel luogo in cui George gli aveva indicato di nascondersi proprio in occasione di evenienze di quel tipo. Nel frattempo, gli altri lavoratori, capeggiati da Curley, dopo aver rinvenuto il corpo senza vita della donna, si organizzano per catturare Lennie (con la probabile volont\xc3\xa0 di ucciderlo). Tuttavia George, avendo colto al volo dove si sarebbe rifugiato Lennie, decide di recarvisi da solo: raggiunto l'amico, sceglie di ucciderlo, in un estremo atto d'amore fraterno, per sottrarlo alla violenza e alla furia omicida di Curley e degli altri braccianti."
b'11513761351265231894'
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b'Q50143'
b'\n\nSan Vincenzo Valle Roveto\n\nGeografia fisica\n\nIl paese situato a 388 metri m\xc2\xa0s.l.m. lungo la valle Roveto, accanto al corso del fiume Liri, \xc3\xa8 dominato dal Pizzo Deta e dai monti Ernici. Confina a sud con Balsorano, a nord con Civita d\'Antino, ad est con Collelongo e ad ovest con Veroli e la provincia di Frosinone. Insieme a Balsorano segna a sud i confini dell\'Abruzzo con il Basso Lazio.Dista circa 23 chilometri da Sora, 30 chilometri da Avezzano, 83 dall\'Aquila e circa 133 dalla capitale.\n\nStoria\n\nIl borgo medioevale, databile intorno all\'anno mille, si \xc3\xa8 sviluppato nei pressi della chiesa dedicata a san Vincenzo martire, patrono del paese. La chiesa dipendeva gi\xc3\xa0 nei secoli XI-XII dall\'abbazia di Casamari, nella limitrofa provincia di Frosinone. La storia del paese \xc3\xa8 stata sempre legata a quella del vicino e pi\xc3\xb9 importante castello medievale di Morrea, molto probabilmente gi\xc3\xa0 presente in antichi documenti risalenti all\'anno 702 con il toponimo di Horrea.Il territorio di San Vincenzo appartenne ai conti di Albe, di Celano e ai baroni del confinante centro di Balsorano. Il periodo di maggior sviluppo del paese si ebbe durante il Settecento, periodo in cui il centro divenne un comune autonomo fino all\'eversione feudale del 1806. Inglobato dal comune centrale di Civita d\'Antino, riconquist\xc3\xb2 l\'autonomia amministrativa nel 1816 assumendo la denominazione di San Vincenzo Valle Roveto e includendo nel suo territorio comunale i centri di Castronovo, Morrea, e Roccavivi e San Giovanni.Come tutto il territorio rovetano anche San Vincenzo sub\xc3\xac gravissimi danni a causa del Terremoto della Marsica del 1915. Dopo tale drammatico evento una parte del paese venne delocalizzato pi\xc3\xb9 a valle lungo la strada statale 82 della Valle del Liri dove nel nuovo borgo, chiamato San Vincenzo Inferiore, venne trasferita la sede comunale.Nel 1952 si verific\xc3\xb2 a Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, la tragedia di Cannavinelle, una delle pi\xc3\xb9 gravi sciagure del secondo dopoguerra. All\'interno di una galleria di derivazione di una centrale dell\'Enel morirono a causa di un\'esplosione 42 persone, molte delle quali provenienti da San Vincenzo e da altri comuni della valle Roveto.\n\nEvoluzione demografica\n\nAbitanti censiti\n\nReligione\n\nLa popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell\'ambito della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.\n\nTradizioni e folclore\n\nIl 22 gennaio di ogni anno si svolge la festa del santo patrono san Vincenzo di Saragozza.Nel mese di novembre si svolge "Frantoi Aperti", evento enogastronomico finalizzato alla valorizzazione degli olii extra vergine di oliva Alvia e Monicella prodotti localmente.\n\nFrazioni\n\nIl borgo di Morrea situato in posizione di altura rispetto a San Vincenzo capoluogo \xc3\xa8 caratterizzato dalle antiche case e da una porta urbica medievale con arco a tutto sesto. Caratteristiche le sue due chiese e l\'antica fortezza Piccolomini.I centri di San Vincenzo Superiore e San Giovanni Vecchio sono stati distrutti dal terremoto del 1915. I borghi semi disabitati sono stati lentamente ricostruiti e ripopolati, diventando meta di villeggiatura specie nei periodi estivi, come Roccavivi, la frazione pi\xc3\xb9 popolosa, che richiama numerosi visitatori in occasione delle tradizionali feste. Il borgo, situato sul versante occidentale della valle Roveto, conserva il suo fascino antico, avendo subito meno danni dal terremoto della Marsica del 1915.Altre frazioni sono Castronovo, Le Rosce - Santa Restituta (localit\xc3\xa0 detta anche Morrea Inferiore), San Giovanni Valle Roveto, San Giovanni Vecchio, San Vincenzo Superiore e Velarde.\n\nArtigianato\n\nTra le attivit\xc3\xa0 economiche pi\xc3\xb9 tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la produzione di canestri dovuta alla maestria degli intrecciatori locali.\n\nStrade\n\nLa strada statale 690 Avezzano-Sora, detta anche "Superstrada del Liri", attraversa il territorio comunale servendolo con due svincoli San Vincenzo Valle Roveto e Le Rosce (Santa Restituta).La strada Statale 82 della Valle del Liri attraversa il comune di San Vincenzo Valle Roveto collegandolo con Avezzano, in direzione nord e Sora e Cassino, in direzione sud.\n\nFerrovie\n\nLa ferrovia Avezzano-Roccasecca attraversa il comune di San Vincenzo servendo con la stazione del capoluogo comunale e quelle di Morrea, Castronovo, Rendinara e Roccavivi.'
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b'Q389078'
b"\n\nDune (gioco da tavolo)\n\nStoria editoriale\n\nGli autori che sono dietro il gioco si riconoscono nel gruppo di game designer Future Pastimes, il medesimo laboratorio che aveva precedentemente ideato e pubblicato Cosmic Encounter nel 1977, produzione indipendente di enorme successo. Forti del riconoscimento che questo titolo gli aveva procurato, presentarono alla Avalon Hill, casa editrice specializzata in wargame e giochi di strategia, Tribute, un gioco di strategia ambientato durante l'impero romano; la casa di produzione aveva, per\xc3\xb2, acquisito precedentemente i diritti di Dune ed era intenzionata a far uscire un gioco con quel titolo: fu deciso, quindi, di riadattare Tribute al romanzo di Frank Herbert.Nel 1979 usc\xc3\xac quindi la prima edizione del gioco, le cui immagini della scatola (la wurm box), del regolamento e della componentistica erano state disegnate da Chris White basandosi sul solo romanzo, non essendo all'epoca ancora uscito il film.Nel 1984 usc\xc3\xac una seconda edizione: l'arrivo del film kolossal Dune di David Lynch di quell'anno sugger\xc3\xac alla Avalon Hill di proporre il medesimo gioco, ma in una nuova scatola che ricordasse maggiormente il film appena uscito nelle sale (definita The Sting Cover a causa della decisione di porre in copertina un Feyd Rautha molto somigliante al suo interprete cinematografico). Dello stesso anno l'uscita di due espansioni inedite, Spice Harvest e The Duel, distribuite dalla stessa Avalon Hill.\n\nEspansioni\n\nSpice Harvest venne distribuito nel 1984. Per 3-6 giocatori, \xc3\xa8 in realt\xc3\xa0 un pre-gioco nel quale differenti fazioni lottano per il controllo del mercato della Spezia. Il risultato di questa pre-partita influisce sulla configurazione iniziale del gioco vero e proprio, ovvero sul controllo del pianeta Arrakis. Include nuove Carte Tradimento.The Duel uscito nel 1984, aggiunge gettoni leader alle varie fazioni e una plancetta circolare secondaria dove svolgere combattimenti individuali. Questi si svolgono anche con nuove carte per il movimento e l'attacco. Include nuove Carte Tradimento.La rivista specialistica The General, voce della stessa Avalon Hill, ha inoltre ospitato nelle sue pagine dagli anni ottanta in poi alcune varianti del regolamento: Dual Player Dune (nel volume 18, numero 1, maggio-giugno 1981), Reviving the Ghola. A variant on the Bene Tleilaxu in Dune (nel volume 18, numero 5, gennaio-febbraio 1982), The Lansraad Manuever (nel volume 26, numero 1, maggio-giugno 1989), Grand Dune. The 9-Player Variant e Contracting the expansion (entrambe nel volume 32, numero 1, maggio-giugno 1995). Altre riviste han fatto altrettanto, tra cui The VIP of Gaming Magazine e il suo Dune Variant Card (sul numero di febbraio-marzo 1986).\n\nAltri giochi\n\nNel 1993 la casa editrice Jeux Descartes pubblic\xc3\xb2 una versione in francese del gioco con entrambe le espansioni contenute all'interno e una nuova grafica. Nello stesso anno il gioco ottenne la nomina al Golden Ace, il premio del Cannes Festival International des Jeux. Costituisce l'unica traduzione del gioco.In anni pi\xc3\xb9 recenti la casa editrice statunitense Fantasy Flight Games tent\xc3\xb2 di rilanciare il gioco, annunciando la ristampa di Dune prevista per l'inverno 2008. In realt\xc3\xa0 riusc\xc3\xac ad acquistare la sola licenza del sistema di gioco e non quella del romanzo: Brian Herbert, figlio di Frank Herbert, rifiut\xc3\xb2 di concedere i diritti; rimase inamovibile anche a una petizione del 2007 a lui indirizzata perch\xc3\xa9 cambiasse idea (i fan avevano raccolto 3300 firme). La Fantasy Flight decise comunque di portare avanti la pubblicazione del gioco, il quale fu quindi riadattato all'ambientazione di Twilight Imperium, un altro suo gioco di punta: nacque cos\xc3\xac Rex: Final Days of an Empire."
b'18085337474268785280'
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b'Q3038042'
b'\n\nDouglas T2D\n\nStoria del progetto\n\nNel 1925 il Bureau of Aeronautics dell\'United States Navy design\xc3\xb2 il progetto di un aerosilurante-bombardiere bimotore, dotato di migliori prestazioni rispetto ai contemporanei velivoli monomotore. Un solo prototipo fu costruito dalla Naval Aircraft Factory di Philadelphia, con la designazione XTN-1. Al primo prototipo ne seguirono rapidamente altri tre, costruiti dalla Douglas di Santa Monica (California) come T2D-1.\n\nTecnica\n\nIl Douglas T2D-1 era un bombardiere/aerosilurante bimotore. Le ali avevano uguale apertura ed erano collegate tra loro da un sistema di montanti.Il carrello di atterraggio era triciclo posteriore fisso, con pattino di coda. In caso di impiego come idrovolante le gambe principali venivano sostituite da due galleggianti a scarponi. Il carrello d\'atterraggio era di tipo classico, con due elementi monoruota tra loro collegati da un assale rigido, congiunti alla fusoliera da una struttura ad "V", in tubi metallici.I propulsori erano due radiali Wright R-1750 Cyclone a 9 cilindri, raffreddati ad aria, eroganti la potenza di 525 hp (391\xc2\xa0kW), ed azionanti eliche bi/tripala Hamilton Standard a passo fisso.L\'equipaggio era formato da tre/quattro persone: due piloti disposti in tandem e un mitragliere/operatore radio, ospitati in postazioni aperte. Una quarta postazione, anch\'essa aperta, era posizionata sul muso ed ospitava una mitragliatrice difensiva collocata su un anello girevole. Nella parte inferiore del muso vi era la postazione del puntatore, dotata di un pannello di plexiglas trasparente.L\'armamento si basava su due mitragliatrici Browning M1919 calibro 7,62\xc2\xa0mm, una in postazione a prua, ed una in postazione centrale, tutte e due aperte. La capacit\xc3\xa0 di trasporto bombe era pari a 734\xc2\xa0kg.\n\nImpiego operativo\n\nIl primo esemplare entr\xc3\xb2 in servizio presso il Torpedo Bomber Squadron VT-2 di San Diego il 25 maggio 1927, e venne usato per compiere le valutazioni operative a bordo della portaerei USS Langley. Ulteriori nove esemplari di T2D-1 furono ordinati nello stesso anno, operando fin dall\'inizio come normali idrovolanti. Questa scelta fu dovuta al parere contrario espresso dall\'United States Army Air Corps sulla scelta dell\'US Navy di dotarsi di grandi velivoli basati a terra, e al fatto che le loro grandi dimensioni rendevano quasi impossibile il loro impiego dal ponte di volo della piccola portaerei Langley. Nel 1928 gli idrovolanti T2D-1 vennero trasferiti presso il comando aeronavale della Isole Hawaii, equipaggiando lo Squadron VP-1 con base a Pearl Harbor. Durante l\'impiego operativo i T2D-1 si dimostrarono aerei di facile pilotaggio, oltre che dotati di eccellente visibilit\xc3\xa0, cosa particolarmente utile per la ricognizione marittima. Tali velivoli divennero rapidamente tra i favoriti dei piloti dell\'US NAvy impegnati in tali missioni.Un ulteriore lotto di 18 aerei, dotati di propulsori pi\xc3\xb9 potenti ed impennaggio bideriva, fu ordinato nel giugno 1930 per l\'impiego come velivoli da pattugliamento marittimo. Questi aerei, di costruzione Boeing, assunsero la designazione di P2D-1. Le consegne dei velivoli iniziarono nel 1932, ed andarono ad equipaggiare lo Squadron da ricognizione marittima VP-3 operante da Coco Solo, nella zona del Canale di Panama, rimanendo in servizio finch\xc3\xa9 non furono sostituiti dai successivi Consolidated PBY Catalina nel 1937.'
b'287073164582719341'
1,042
b'Q3749564'
b'\n\nFrancesco Aracri\n\nBiografia\n\nDopo la maturit\xc3\xa0 classica conseguita presso la Scuola Santa Maria di Roma si laurea in Giurisprudenza all\'Universit\xc3\xa0 Sapienza di Roma e si specializza in diritto amministrativo.Nel 1976 entra a far parte dell\'ufficio legale del Cip (Comitato Interministeriale Prezzi) organismo inizialmente sotto Presidenza del Consiglio dei ministri.Nel 1980 diviene Dirigente del Ministero dell\'Industria, del Commercio e dell\'Artigianato presso le direzioni finanziamenti all\'industria e direzione del personale mentre nel 1981 ricopre il ruolo di Capo segreteria del Sottosegretario alla Difesa, Americo Petrucci.\n\nAttivit\xc3\xa0 politica\n\nNel 1994, a 42 anni, intraprende la carriera politica nelle file di Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini. Diviene componente del Comitato promotore del partito, responsabile per il Lazio dei circoli di Alleanza Nazionale, componente della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale e Segretario Regionale.Nel 1995 si candida e viene eletto, ottenendo 8mila voti di preferenza, al Consiglio regionale del Lazio sotto il governo di Piero Badaloni. Nel corso del mandato ricopre il ruolo di componente della Commissione Lotta alla criminalit\xc3\xa0 e di Vicepresidente della Commissione Trasporti e Lavori Pubblici.Nel 2000 si candida nuovamente al consiglio della Regione Lazio. Viene eletto ottenendo 18mila voti di preferenza e viene nominato, sotto il governo di Francesco Storace, Assessore ai Trasporti e ai Lavori Pubblici della Giunta regionale (2003) e Presidente della commissione Problematiche Sociali (2003-2005).Nel 2005 si candida per la terza volta al consiglio regionale del Lazio. Viene eletto con 24.000 voti di preferenza sotto il governo di Piero Marrazzo e lavora nella Commissione Trasporto e Lavori Pubblici. Nel 2008 aderisce al Popolo della Libert\xc3\xa0.Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto deputato nella XVI Legislatura nelle liste del Popolo della Libert\xc3\xa0 nella circoscrizione Lazio 2. Alla Camera dei Deputati \xc3\xa8 membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e della Commissione Finanze.Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto senatore nella XVII Legislatura sempre nelle liste del Popolo della Libert\xc3\xa0. Ricopre l\'incarico di membro della Commissione Lavori pubblici e comunicazione e della Commissione Agricoltura . Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attivit\xc3\xa0 del Popolo della Libert\xc3\xa0, aderisce a Forza Italia.Il 25 maggio 2017 abbandona il gruppo di Forza Italia al Senato (pur rimanendo nel partito) ed aderisce al neonato gruppo parlamentare di centro-destra Federazione della Libert\xc3\xa0.Non \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 ricandidato in Parlamento alle elezioni politiche del 2018.\n\nControversie\n\nSi definisce "un originale interprete della Rivoluzione liberale", ma il 23 dicembre 2013 propone e fa approvare l\'emendamento che d\xc3\xa0 ai sindacati il potere di veto sui licenziamenti nelle municipalizzate di Roma.Ha fatto scalpore l\'assunzione della moglie Serenella Ferrantini come dirigente dell\'azienda Astral Spa controllata dalla Regione Lazio assieme alla figlia Antonella Aracri, e l\'assunzione dell\'altra figlia Diletta Aracri in una municipalizzata del Comune di Roma (Roma servizi per la mobilit\xc3\xa0). Assunto in ATAC anche l\'ex compagno di quest\'ultima, Nicola Valeriani, all\'epoca genero del deputato Aracri, finito nello scandalo Parentopoli.Nel gennaio del 2015 viene sorpreso, durante la votazione al Senato riguardante l\'Italicum, a votare al posto di un altro senatore quel giorno assente, tra l\'altro esprimendo un voto sbagliato.'
b'8485335187181240829'
1,098
b'Q736276'
b'\n\nCernavod\xc4\x83\n\nEtimologia\n\nUna leggenda narra che la citt\xc3\xa0 sia stata ricostruita dal leggendario signore valacco Negru Vod\xc4\x83, da cui deriverebbe il suo nome cerna (cern\xc3\xaei) che nelle lingue slave significa nero. Un\'altra versione, pi\xc3\xb9 accreditata dai linguisti, \xc3\xa8 che il nome derivi direttamente dal bulgaro \xd1\x87\xd0\xb5\xd1\x80\xd0\xbd\xd0\xb0 \xd0\xb2\xd0\xbe\xd0\xb4\xd0\xb0 (\xc4\x8derna voda) che ha il significato di "acqua nera". Questo si pu\xc3\xb2 anche correlare con il nome del vicino torrente Carasu, che in lingua turca ha lo stesso significato di "acqua nera". Potrebbe anche essere un calco del tracico Ax\xc3\xadopa, (da *n.ksei, "scuro" e up\xc4\x81, "acqua").\n\nPreistoria\n\nLe prime scoperte appartengono alla cultura di Cernavod\xc4\x83 (periodo neolitico) \xe2\x80\x93 diverse abitazioni e una necropoli (circa 400 tombe). Nel 1945 sono state scoperte le statue del "pensatore di Hamangia", accanto alla sua compagna datate nella seconda met\xc3\xa0 del V millennio\xc2\xa0\xe2\x80\x93 inizio del IV millennio a.C.\n\nAntichit\xc3\xa0\n\nLa citt\xc3\xa0 fu fondata da coloni greci con il nome di Assiupoli nel IV secolo a.C. come punto di commercio con i Daci. In seguito, nel I secolo d.C., fu ricostruita dai Romani, condotti da Costantino I, che vi costru\xc3\xac una cittadella. Oggi le rovine della cittadella sono un punto di attrazione turistica sul Danubio.\n\nMedioevo\n\nNel 1389 Mircea I cel B\xc4\x83tr\xc3\xa2n (Mircea il Vecchio) annesse la Dobrugia, inclusa Cernavod\xc4\x83, alla Valacchia, ma questa entr\xc3\xb2 sotto il controllo dell\'Impero ottomano nel 1420. Per oltre quattro secoli la citt\xc3\xa0 porter\xc3\xa0 il nome di Bo\xc4\x9fazk\xc3\xb6y, essendo in questo periodo un piccolo villaggio.\n\nDopo il Congresso di Berlino (1878)\n\nIn seguito alla Guerra di indipendenza rumena e al Congresso di Berlino, Cernavod\xc4\x83 torn\xc3\xb2 sotto il Regno di Romania. Al termine del 1878, la localit\xc3\xa0 ottenne il rango di capoluogo della provincia Silistra Nou\xc4\x83. L\'integrazione della Dobrugia nel Regno di Romania aument\xc3\xb2 l\'importanza della citt\xc3\xa0 di Cernavod\xc4\x83, poich\xc3\xa9 la Dobrugia assicurava lo sbocco sul mare per lo stato romeno. Per questo si costrui il ponte di per assicurare collegamenti ferroviari diretti con il resto del Paese, mentre la citt\xc3\xa0 divenne un importante luogo di transito sulla strada per Costanza, che diverr\xc3\xa0 a sua volta il principale porto sul Mar Nero.'
b'13517212868576680543'
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b'Q2871485'
b"\n\nAugust de Maere d'Aertrycke\n\nCamille Charles Auguste De Maere (Sint-Niklaas, 30 gennaio 1826 \xe2\x80\x93 Aertrycke, 7 ottobre 1900) \xc3\xa8 stato un ingegnere e politico belga.\n\nOrigini\n\nAuguste De Maere era il figlio di Charles Louis de Maere (Saint-Nicolas Gand 1802- 1885), poeta, compositore e industriale del cotone. Amico personale del principe ereditario dei Paesi Bassi che nel 1830 Maere si era trasferito nel nord dei Paesi Bassi dove aveva fondato una fabbrica a Twente e a Enschede. Nel 1839 ottenne la nazionalit\xc3\xa0 olandese e nel 1842 fu ammesso alla nobilt\xc3\xa0. Il suo motto \xc3\xa8 Onore e del Lavoro. Nel 1856 ritorn\xc3\xb2 in Belgio dove nel 1871 ottenne anche qui l'inserimento nella nobilt\xc3\xa0 belga, con il titolo ereditario di barone.Si spos\xc3\xb2 con Cecile Van Remoortere (1802-1883), figlia del barone e senatore Pierre-Jean Van Remoortere che trasmise poi il suo titolo al figlio maggiore, Emile de Maere (1825-1898).Charles de Maere compose molte opere per coro tutte stampate a Gand.August Maere si spos\xc3\xb2 in prime nozze nel 1850 con Coralie Limnander Zulte (1810-1893) senza avere figli. Si rispos\xc3\xb2 nel 1894 con la nipote Leonie Heynderickx (1836-1908), vedova di Ferdinando Janssens Bisthoven (1827-1885). Dopo il suo matrimonio de Maere si stabil\xc3\xac a Gand. Essendo ricco di famiglia de Maere, non ambiva a una carriera nel settore industriale o ingegneristico per cui nei primi anni fu attivo nel settore culturale come suo padre.Nel 1855 fu direttore della Royal Society Choir, dove suonava il violoncello e componeva musiche per il coro e l'orchestra. Nel 1857 entr\xc3\xb2 nel comitato dell'Associazione liberale, composto da quindici membri e lo stesso anno fu eletto consigliere comunale della citt\xc3\xa0 di Gand fino al 1871 e fino al 1866 ricopr\xc3\xac anche la carica di assessore per le opere pubbliche.Per sua iniziativa fu organizzata l'igiene pubblica in citt\xc3\xa0, realizzata la diga all'ingresso della citt\xc3\xa0 che rese superflue le innumerevoli chiuse del centro della citt\xc3\xa0 e ha progettato le tangenziali intorno al centro storico della citt\xc3\xa0. Nel 1865 de Maere acquist\xc3\xb2 una vasta propriet\xc3\xa0 in Aertrycke dove nel 1870 fece costruire il castello di Aertrycke, un edificio neo-gotico progettato dall'architetto Giuseppe Schadde (1818-1894).Ha conseguito nel 1867 il suo riconoscimento nella nobilt\xc3\xa0 belga e nel 1896 il titolo ereditario di barone. Con regio decreto del 30 gennaio 1897 gli fu consentito, come al suo cugino Massimiliano Maere (1870-1931) e ai suoi discendenti, di aggiungere al proprio cognome il suffisso di Aertrycke.Nel corso di una elezione suppletiva fu eletto deputato, ma non fu riconfermato nelle successive elezioni che si svolsero solo due mesi dopo. Nel giugno 1866 fu nuovamente eletto deputato mantenendo l'incarico fino al 1870.Lasci\xc3\xb2 poco a poco l'attivit\xc3\xa0 politica anche se nel 1872 guid\xc3\xb2 le forze d'opposizione impedendo la demolizione del Castello dei Conti di Fiandra.\n\nIl porto di Bruges\n\nNel 1877 Maere pubblic\xc3\xb2 un opuscolo in cui proponeva la realizzazione di un porto che collegasse Bruges e il mare. Immediatamente in citt\xc3\xa0 si svilupp\xc3\xb2 un movimento popolare per sostenere la realizzazione di un porto a Bruges, progetto di cui Maere divenne il portabandiera. I principali sostenitori furono il sindaco Amed\xc3\xa9e Visart Bocarm\xc3\xa9.Nel 1895 fu approvata una legge che spian\xc3\xb2 la strada per la costruzione del porto anche se con un imbocco differente rispetto a quello previsto da Auguste de Maere. Tuttavia, fu nominato cavaliere per il ruolo giocato nella realizzazione di quest'ultimo. La realizzazione fu affidata ad ingegneri provenienti dal Belgio tra cui Julien Nyssens, direttore degli impianti delle Compagnie Maritime. De Maere ha aspramente criticato i progetti che non si adattavano alla sua visione. Nel 1900 Auguste de Maere mor\xc3\xac prima dell'inaugurazione del porto che avvenne nel 1907. Tuttavia, la mattina dell'apertura ufficiale, una delegazione di Bruges guidata dal sindaco Visart si rec\xc3\xb2 a Aertrycke per rendere omaggio alla tomba del padre del Porto di Bruges.Alla sua morte il titolo pass\xc3\xb2 al nipote Maurice de Maere d'Aertrycke."
b'16914907776089694804'
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b'Q3935900'
b"\n\nRina Giachetti\n\nRina Giachetti (Firenze, 25 agosto 1880 \xe2\x80\x93 Cerreto Guidi, 1\xc2\xba giugno 1959) \xc3\xa8 stata un soprano italiano.\n\nBiografia\n\nRina Giachetti, figlia di Guido e di Giuseppina Guidalotti, all'et\xc3\xa0 di quindici anni inizi\xc3\xb2 lo studio del canto, a Firenze, sotto la guida del maestro C. Carignani. Esord\xc3\xac a 19 anni, nel 1899, al teatro Verdi di Zara, nel ruolo di Micaela della Carmen di Georges Bizet. Al Teatro Liceo di Barcellona, nel 1900, interpret\xc3\xb2 ancora Micaela e debutt\xc3\xb2 nel ruolo di Musetta de La Boh\xc3\xa8me di Giacomo Puccini. Al Teatro San Carlo di Napoli cant\xc3\xb2 nell'opera Le Maschere di Pietro Mascagni, accanto ad Angelica Pandolfini e interpretando il personaggio di Colombina. Ricopr\xc3\xac il ruolo di Musetta, nella prima esecuzione napoletana de La Boh\xc3\xa8me di Ruggero Leoncavallo (3 marzo 1902).Ebbe il ruolo di Olga Sukareff, nella Fedora di Umberto Giordano e, a fianco di Enrico Caruso, cant\xc3\xb2 nella Manon di Jules Massenet, il 16 gennaio 1902. Enrico Caruso ebbe una lunga relazione amorosa con Ada Botti Giachetti, sorella di Rina, da cui ebbe due figli.La sua voce era fresca e ben timbrata, calda e limpida, duttile e raffinata, ed era considerata particolarmente adatta in ruoli in francese. Tra i personaggi di Jules Massenet, interpret\xc3\xb2 Myriam, nell'oratorio Maria Maddalena, insieme a Edvige Ghibaudo e a Francisco Vi\xc3\xb1as (26 marzo 1902), e Cendrillon, nell'opera omonima (aprile 1902). A maggio 1902 sostenne entrambe le parti di Margherita e di Elena, nel Mefistofele di Arrigo Boito. Si esib\xc3\xac nel 1903 in ruoli drammatici: vest\xc3\xac i panni di Aida, al teatro Massimo di Palermo e al teatro Pagliano di Firenze, e quelli di Tosca al teatro Dal Verme di Milano.Al Teatro San Carlo, nel 1904 fu Valentina di Valois ne Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer; nel 1905 interpret\xc3\xb2 Amelia in Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, Adriana Lecouvreur nell'opera omonima di Francesco Cilea e Alda nella prima esecuzione italiana di Rolando di Berlino di Leoncavallo. Nel 1905 fu la protagonista nella Madama Butterfly di Giacomo Puccini: un ruolo in cui si calava perfettamente.Tra il 1906 e il 1908 cant\xc3\xb2 a Londra. A febbraio 1909 debutt\xc3\xb2 al Teatro Costanzi di Roma, nel ruolo di Maddalena di Coigny nell'Andrea Ch\xc3\xa9nier di Giordano, cant\xc3\xb2 in Madama Butterfly, ne La Boh\xc3\xa8me di Puccini e nel Mefistofele di Arrigo Boito: tutte opere dirette da Pietro Mascagni.Quando abbandon\xc3\xb2 le scene si dedic\xc3\xb2 all'insegnamento. Visse gli ultimi anni a Cerreto Guidi, presso Firenze.\n\nFilmografia\n\nAlla vita di Enrico Caruso \xc3\xa8 ispirata la fiction Caruso, la voce dell'amore, trasmessa in prima serata su RaiUno, il 23 e il 24 settembre 2012. Vanessa Incontrada e Martina Stella hanno interpretato le due sorelle fiorentine che hanno segnato la vita del grande tenore: Ada e Rina Giachetti."
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b'Q18685547'
b'\n\nRosalie Craig\n\nRosalie Craig (Nottingham, 30 maggio 1981) \xc3\xa8 un\'attrice e cantante inglese, nota soprattutto come interprete di musical nel West End londinese.\n\nBiografia\n\nSubito dopo la laurea in recitazione conseguita al Rose Bruford College, Rosalie Craig si un\xc3\xac alla Royal Shakespeare Company per recitare in un adattamento teatrale de Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie ad opera di Adrian Mitchell, andato in scena a Stratford-upon-Avon nel 2001. Dopo una serie di ruoli minori in produzioni regionali, debutt\xc3\xb2 nel West End nel 2007, nel musical de Il Signore degli Anelli in scena al Theatre Royal Drury Lane; Craig interpretava l\'elfa Arwen. Il musical rimase in scena un anno nonostante le recensioni negative e al termine delle repliche Rosalie Craig torn\xc3\xb2 a recitare in altri musical, tra cui Anyone Can Whistle al Jeremy Street Theatre di Londra con Issy van Randwyck. Nello stesso anno fu diretta da Trevor Nunn nel primo revival londinese del musical di Andrew Lloyd Webber Aspects of Love, in scena alla Menier Chocolate Factory con Michael Arden nel ruolo del protagonista.Nel 2011 fece il suo debutto al National Theatre di Londra nel musical corale London Road e alcuni mesi dopo interpret\xc3\xb2 Susan in un allestimento di Company al Crucible Theatre di Sheffield con Francesca Annis. Nell\'estate 2012 ricopr\xc3\xac i ruoli principali di "Mother" nel revival di Ragtime in scena a Regent\'s Park e di Sylvia Llewelyn Davies nell\'adattamento musicale di Neverland - Un sogno per la vita in scena al Curve Theatre di Leicester. Nel 2013 torn\xc3\xb2 a recitare al National Theatre di Londra nel musical The Light Princess, in cui interpretava la protagonista Althea D\'Arcy: per la sua performance ottenne recensioni molto positive, vinse l\'Evening Standard Theatre Award e fu candidata al prestigioso Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical. Nello stesso anno interpreta Lady MacDuff in una produzione di Macbeth in scena a Manchester con Kenneth Branagh nel ruolo dell\'eponimo protagonista.Nel 2014 recit\xc3\xb2 nel duplice ruolo di Gabby e Bobby nel musical City of Angels alla Donmar Warehouse con Tam Mutu e Samantha Barks, per cui fu nuovamente candidata all\'Evening Standard Theatre Award per la migliore performance in un musical. Nella privamera del 2015 recit\xc3\xb2 in un allestimento semiscenico del musical Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street al London Coliseum; Craig interpretava Lucy Barker e accanto a lei nel cast comparivano anche Bryn Terfel ed Emma Thompson nel ruolo dei protagonisti. Nel 2015 recit\xc3\xb2 in un altro adattamento musicale di Alice nel Paese delle Meraviglie, questa volta il musical wonder.land in scena a Manchester, a cui segu\xc3\xac il ruolo della protagonista Rosalind in Come vi piace al National Theatre. Pochi mesi dopo torn\xc3\xb2 a recitare al National Theatre in un revival dell\'Opera da tre soldi con Rory Kinnear, in cui interpretava la giovane Lucy, un ruolo che aveva precedentemente ricoperto in una versione radiofonica del dramma per la BBC nel 2009.Nel 2018 torn\xc3\xb2 sulle scene londinesi per la prima volta in due anni per interpretare la protagonista Caitlin del dramma di Jez Butterworth The Ferryman, in scena al Gielgud Theatre per la regia di Sam Mendes. Nel settembre dello stesso anno torna a recitare al Gielgud Theatre nel musical Company, precedentemente interpretato a Sheffield nel 2011: la nuova produzione, diretta da Marianne Elliott, ha visto un cambio di genere del protagonista Robert, ora un personaggio femminile di nome Bobbie e interpretato dalla Craig. Per la sua interpretazione vince nuovamente l\'Evening Standard Theatre Award alla migliore interpretazione in un musical ed \xc3\xa8 candidata al Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical.\n\nVita privata\n\n\xc3\x88 sposata con l\'attore e cantante Hadley Fraser, da cui ha avuto la figlia Elvie nel novembre 2016.'
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b'Q3638867'
b"\n\nBersaglieri del Po\n\nI Bersaglieri del Po furono un'unit\xc3\xa0 militare composta da volontari di Ferrara, organizzata e comandata dal conte ferrarese Tancredi Mosti Trotti Estense; partecip\xc3\xb2 alla Prima guerra di indipendenza italiana, combattendo in Veneto nelle file dell'esercito pontificio (che per\xc3\xb2 aveva disubbidito al richiamo di papa Pio IX e deciso di continuare la guerra) e poi per la Repubblica Romana, partecipando alla difesa di Ancona. La citt\xc3\xa0 di Ferrara ha dedicato loro una via del centro cittadino.\n\nStoria\n\nTancredi Mosti Trotti Estense form\xc3\xb2 i Bersaglieri del Po in vista della Prima guerra di indipendenza. L'unit\xc3\xa0, composta da 129 uomini dotati di carabine, fu inquadrata nella divisione dei Corpi franchi pontifici, comandata dal generale napoletano Andrea Ferrari, a sua volta alle dipendenze del generale pontificio Giovanni Durando.I Bersaglieri lasciarono Ferrara il 12 aprile 1848; dopo essersi fermati quattro giorni a Francolino, il 16 aprile varcarono il Po e si posero agli ordini del generale Ferrari.La campagna del Veneto inizi\xc3\xb2 con una ferale notizia. L'esercito di spedizione romano fu raggiunto dalla notizia dell'allocuzione \xc2\xabNon semel\xc2\xbb di papa Pio IX del 29 aprile, con la quale il Pontefice decise di disimpegnarsi dalla guerra, subito seguito dal granduca toscano Leopoldo II e dal re napoletano Ferdinando II di Borbone. Cionondimeno, le truppe romane di Durando, come un piccolo contingente di quelle napoletane comandate da Guglielmo Pepe, decisero di restare in Veneto a combattere e a difendere le citt\xc3\xa0 venete libere.\n\nBattaglie di Montebelluna e Cornuda\n\nI Bersaglieri del Po furono impegnati all'inizio di maggio a Montebelluna, in una serie di scontri in cui i generali romani, Giovanni Durando e Andrea Ferrari, non riuscirono a coordinarsi e permisero al generale austriaco Nugent di raggiungere Vicenza e poi Verona.All'inizio degli scontri, i Bersaglieri formarono una postazione di avanscoperta ad Onigo. Furono i primi a prendere contatto col nemico, poco prima di sera; l'attacco austriaco fu cos\xc3\xac pressante, che i Bersaglieri dovettero ripiegare su Cornuda.L'8 maggio le forze di Ferrari, tra cui i Bersaglieri del Po, combatterono nella battaglia di Cornuda (qui cadde il conte Carlo Aventi); anche in questa occasione gli austriaci ebbero la meglio a causa dello scarso coordinamento dei comandanti romani, col mancato arrivo delle truppe di Durando. Al termine della battaglia, Ferrari si ritir\xc3\xb2 su Treviso, che le sue forze dovettero difendere il 12 maggio dall'attacco degli austriaci.\n\nLe due battaglie di Vicenza\n\nRipiegati su Vicenza, con l'aiuto della guardia civica locale, il Corpo d'Operazione pontificio difese la citt\xc3\xa0 veneta il 20 maggio e poi ancora il 24 maggio (le cosiddette \xc2\xabcinque giornate di Vicenza\xc2\xbb), riuscendo a respingere gli attacchi austriaci, che infine levarono la minaccia.Il 10 giugno, i Bersaglieri parteciparono alla battaglia di Vicenza. Furono schierati sul colle Barbato, fuori citt\xc3\xa0, insieme ai soldati dei fratelli Fusinato; le truppe italiane furono costrette ad arretrare e difendere la citt\xc3\xa0. In questa occasione i Bersaglieri furono posti in riserva; intervennero tentando di recuperare, insieme alla compagnia di tirolesi italiani e a quella di svizzeri italiani, casa Nievo, occupata dagli austriaci, restando sotto il fuoco nemico per ore.A seguito della battaglia, Josef Radetzky contratt\xc3\xb2 con Durando una resa onorevole: il Corpo di Operazione romano sarebbe potuto tornare dietro il Po, ma in compenso si sarebbe astenuto dal partecipare agli scontri per tre mesi.I Bersaglieri del Po tornarono a Ferrara il 16 giugno. In totale, persero il 25% degli effettivi.\n\nDifesa di Ancona\n\nI Bersaglieri furono ricostituiti in occasione della proclamazione della Repubblica Romana (1849). Sotto il comando del maggiore C. Francia e del comandante di piazzaforte generale Livio Zambeccari, parteciparono alla difesa di Ancona dall'assedio degli austriaci del generale Franz von Wimpffen.Dal 24 maggio al 19 giugno 1849, gli assediati difesero con scarsi mezzi ma con valore la piazzaforte. I Bersaglieri del Po furono impegnati sia in sortite contro il nemico, sia nello spegnimento degli incendi. Alla fine, la citt\xc3\xa0 capitol\xc3\xb2."
b'489906328822491941'
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b'Q200986'
b"\n\nMicerino\n\nRegno\n\nLa durata del regno di Micerino \xc3\xa8 incerta. Lo storico tolemaico Manetone gli attribu\xc3\xac 63, non credibili, anni di regno: sicuramente un'esagerazione. Il Papiro dei Re, o Canone reale, conservato al Museo egizio di Torino, \xc3\xa8 danneggiato proprio nel punto su cui dovrebbe comparire il computo degli anni; \xc3\xa8 stata effettuata la seguente ricostruzione: ..?.. + 8 anni di regno. Di conseguenza, gli egittologi ritengono che vi fossero indicati 18 anni di regno - tesi generalmente accettata. La datazione pi\xc3\xb9 alta per Micerino, ossia il graffito di un artigiano contemporaneo, \xc3\xa8 il suo undicesimo censimento del bestiame (biennale, di regola, fin dai tempi di Snefru), alcuni studiosi sono propensi ad attribuirgli un regno di circa 22 anni o, tenendo conto di alcune irregolarit\xc3\xa0 nello svolgimento dei censimenti del bestiame e stando alla ricostruzione del Canone, 18 anni.Il complesso sepolcrale di Micerino si trova a Giza; la piramide, detta Menkaura \xc3\xa8 divino, pi\xc3\xb9 piccola di quella dei suoi predecessori, rimase incompleta nel rivestimento, che avrebbe dovuto essere interamente di granito rosso di Assuan; inoltre i mattoni grezzi impiegati in gran parte del corridoio sopraelevato e del tempio funerario indicano una probabile morte prematura del titolare. Non si sa nulla, comunque, delle circostanze della morte di Micerino.Nel 2013 \xc3\xa8 stata ritrovata una parte di una sfinge di Micerino nel sito archeologico di Tel Hazor, in Palestina, presso l'entrata dell'antico palazzo della citt\xc3\xa0.\n\nSarcofago\n\nNel 1837, l'ufficiale inglese Richard William Howard Vyse e l'ingegnere John Shae Perring diedero l'avvio a scavi all'interno della piramide di Micerino. Nella principale camera sepolcrale della piramide rinvennero un grande sarcofago in basalto, lungo 2 metri e 44 centimetri, largo 91 centimetri e profondo 89 centimetri. Sul sarcofago erano del tutto assenti iscrizioni in geroglifici; era per\xc3\xb2 decorato in modo da assomigliare alla facciata di un palazzo. Furono inoltre scoperti i resti di un sarcofago antropoide in legno recante il cartiglio di Micerino e uno scheletro parziale, avvolto in una stoffa di bassa qualit\xc3\xa0. Il sarcofago fu asportato dalla piramide e imbarcato per Londra, destinato al British Museum, ma la nave mercantile Beatrice affond\xc3\xb2 dopo essere salpata da Malta il 13 ottobre 1838. Gli altri materiali furono spediti con un'altra nave e si trovano nel museo britannico; il feretro ligneo in esposizione permanente.Oggi si ritiene comunemente che il feretro in legno fosse una sostituzione fabbricata durante il periodo detto saitico, coincidente con la XXVI dinastia (672 a.C. - 525 a.C.), oltre due millenni dopo la morte di Micerino. Le datazioni al radiocarbonio hanno permesso di stabilire che le ossa rinvenute al suo interno appartengono a un'epoca ancora pi\xc3\xb9 tarda, e cio\xc3\xa8 al primi secoli dopo Cristo (periodo copto)."
b'135619416511716130'
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b'Q3956150'
b'\n\nSergio Lenci\n\nBiografia\n\nNato a Napoli si laurea in Architettura nel 1950 presso la Facolt\xc3\xa0 di Architettura della Sapienza Universit\xc3\xa0 di Roma. \xc3\x88 stato Ordinario di Progettazione Architettonica all\'Universit\xc3\xa0 "La Sapienza" dal 1995 al 2000 Presidente del Corso di Laurea in Architettura. Di una sua opera la sede della Cooperativa ITER, Lugo di Romagna, (RA).Tra gli altri progetti si ricordano il quartiere Ina-Casa Tiburtino, Roma 1949-1954 (con Ludovico Quaroni e Mario Ridolfi, capigruppo, e con Carlo Aymonino, Mario Fiorentino, Carlo Melograni, Michele Valori ed altri), un edificio residenziale a torre a Ravenna, l\'autorimessa a Venezia al Tronchetto, i Palazzi di Giustizia di Brindisi e di Lecce, le Case Circondariali di Roma Rebibbia, Spoleto, Livorno, Rimini. Nal 1989 ottiene la menzione d\'Onore al concorso internazionale per Nuova Biblioteca Alessandrina, Alessandria, Egitto con: Ruggero Lenci, Nilda Valentin, Stefano Catalano e Antonino Manzone.Muore nel marzo 2001. L\'Ordine degli Architetti di Roma e l\'Istituto Nazionale di Architettura - Sezione Lazio gli hanno intitolato il premio "IN/ARCH ad un\'opera prima" nel quadro della valorizzazione dell\'architettura contemporanea nella regione Lazio.\n\nL\'attentato\n\nIl 2 maggio 1980 sub\xc3\xac un\'aggressione da parte di un gruppo di terroristi di Prima Linea che avevano deciso di giustiziarlo. Quella mattina, in numero di otto, si recarono al suo studio per ucciderlo sparandogli un colpo di pistola alla nuca. Sopravvissuto all\'attacco, ha vissuto per i restanti 21 anni con un proiettile nella nuca. Il gruppo terroristico lo aveva indicato come \xe2\x80\x9ctecnico dell\'anti-guerriglia urbana\xe2\x80\x9d, scrivendo questa motivazione su un muro del suo studio romano. La sua \xe2\x80\x9ccolpa\xe2\x80\x9d sarebbe stata quella di aver progettato il carcere di Roma-Rebibbia con criteri di rispetto dei diritti umani dei prigionieri, cos\xc3\xac da ridurre quel maggiore "potenziale rivoluzionario", tipicamente presente in una struttura detentiva, sul quale i terroristi avrebbero voluto poter contare nel momento della rivoluzione.Nel 1987 ha vinto il primo premio della terza edizione del concorso letterario \xe2\x80\x9cPieve Santo Stefano\xe2\x80\x9d (Arezzo), assegnato dall\'Archivio Diaristico Nazionale, con il libro-diario intitolato Colpo alla nuca che narra la vicenda terroristica. Il regista Mimmo Calopresti si ispir\xc3\xb2 al libro per la trama del film La seconda volta, interpretato da Valeria Bruni Tedeschi e Nanni Moretti. Originale l\'incontro in carcere della vittima con una dei terroristi che avevano tentato di ucciderlo, Giulia Borelli, condannata.\n\nProfessionalit\xc3\xa0\n\nHa contribuito da architetto in modo determinante alla costruzione dell\'Italia del secondo dopoguerra, con opere pubbliche o a servizio pubblico (tra cui Scuole, Ospedali, Palazzi di Giustizia, case per terremotati, ecc.) realizzate a Venezia, Chioggia, Torino, Rimini, Verona, Bologna, Vercelli, Livorno, Spoleto, Tuscania, Ancona, Brindisi, Lecce, Potenza, Agrigento, Matera, Assisi.Nel 2001 \xc3\xa8 stato insignito dell\'Honorary Fellowship da parte dell\'American Institute of Architects. I progettisti romani che hanno avuto tale riconoscimento sono stati: Pier Luigi Nervi (1957), Luigi Moretti (1964), Bruno Zevi (1968), Carlo Aymonino (2000), Sergio Lenci (2001), Massimiliano Fuksas (2002), Paolo Portoghesi (2002), Manfredi Nicoletti (2009).Nel 2007 il Comune di Roma gli ha intitolato un viale all\'ingresso di Villa Torlonia.'
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b'Q846316'
b'\n\nAnemia aplastica\n\nEziologia\n\nLa malattia non ha una causa unica ed in realt\xc3\xa0 si pu\xc3\xb2 parlare di una rosa di malattie diverse in cui il passaggio tra una e l\'altra \xc3\xa8 sfumato. Nel 50% dei colpiti infatti non si pu\xc3\xb2 arrivare a stabilire l\'evento scatenante, che pu\xc3\xb2 essere genetico, ambientale e misto, perch\xc3\xa9 la quantit\xc3\xa0 di sostanze di sintesi a cui oggi siamo esposti inconsapevolmente \xc3\xa8 tale da non permetterci di prevedere la loro azione mielotossica su soggetti geneticamente predisposti.In generale, si distinguono le anemie aplastiche genetiche da quelle acquisite, sia per quanto riguarda le pancitopenie sia per l\xe2\x80\x99aplasia selettiva di globuli rossi. Nell\xe2\x80\x99ambito delle aplasie genetiche sono note l\xe2\x80\x99anemia di Fanconi (pancitopenia) e l\xe2\x80\x99anemia di Blackfan-Diamond (eritroblastopenia). Nell\xe2\x80\x99ambito delle aplasie acquisite, si conoscono tutta una serie di farmaci che possono avere effetti tossici sull\'emopoiesi, primo tra tutti gli antibiotici cloramfenicolo e chinacrina, gli analgesici come il fenilbutazone e metamizolo, gli anticonvulsivanti metilfenilidantoina e Trimetadione, gli antidiabetici come la tolbutamide e gli antireumatici come i sali d\'oro e l\'acido acetilsalicilico e la lista potrebbe essere ancora lunga dopo aver incluso gli antiblastici. La tossicit\xc3\xa0 di questi farmaci di solito \xc3\xa8 dipendente dalla dose e l\'anemia che ne deriva \xc3\xa8 transitoria e dipendente dalla dose assunta, altre volte la mielotossicit\xc3\xa0 \xc3\xa8 idiosincrasica e si dimostra indipendente dalla concentrazione del farmaco nel sangue, come se avesse dato l\'avvio a dei processi che si autosostengono.L\'anemia aplastica pu\xc3\xb2 sorgere anche come conseguenza diretta o indiretta dell\'infezione da virus. Il 10% di casi risulta essersi sviluppato da 5 a 8 mesi dopo una epatite sia da virus B che da virus C. Nonostante gli sforzi non \xc3\xa8 stato possibile determinare l\'agente eziologico causa dell\'anemia.Anche radiazioni ionizzanti e infiltrazioni metastatiche del midollo possono causare anemia aplastica.Molto recentemente sono state identificate mutazioni a carico di componenti del complesso della telomerasi (TERC E TERT), l\'enzima che svolge azione costruttiva e riparatrice sui telomeri. Queste strutture fungono da "cappuccio" terminale dei cromosomi e ne promuovono la stabilit\xc3\xa0. La loro lenta erosione \xc3\xa8 parzialmente responsabile dell\'invecchiamento cui le cellule vanno incontro fisiologicamente. Si sospetta che le cellule midollari vadano incontro, in tal modo, ad un precocissimo invecchiamento che le uccide per morte cellulare programmata (apoptosi).\n\nAnatomia patologica\n\nSebbene sia gi\xc3\xa0 diagnostico il solo ago aspirato, le probabilit\xc3\xa0 di punctio sicca \xc3\xa8 elevata data la ridotta cellularit\xc3\xa0 midollare che si riscontra in questa malattia. L\'esame definitivo \xc3\xa8 quindi la biopsia midollare che dimostra una cellularit\xc3\xa0 ridotta fino al 30% e l\'assenza consensuale di tutte le filiere ematopoietiche, si possono notare dei noduli iperplastici spesso eritroidi, e una presenza diffusa di cellule della linea linfoide insieme a linfociti maturi.\n\nEsami di laboratorio\n\nSi tratta di un\'anemia normocromica lievemente macrocitica caratterizzata dalla riduzione di tutte le cellule del sangue e da una percentuale bassa di reticolociti <1% che indica una insufficienza rigenerativa della linea. \xc3\x88 aumentata la ferritina ma sono diminuiti i suoi recettori sulle cellule e questo comporta un conseguente abbassamento della captazione del ferro che quindi ha un\'alta concentrazione nel sangue (vedi in seguito).Il valore delle piastrine e dei leucociti sono di molto abbassati e vi \xc3\xa8 inversione della formula leucocitaria e quindi spiccata neutropenia.\n\nDiagnosi differenziale\n\nVa posta molta attenzione alla differenziazione da citopenie selettive e dalla anemia mieloftisica che tuttavia presenta anisopoichilocitosi e blasti circolanti, assenti nel nostro caso. Una difficile diagnosi differenziale si ha in caso di leucemie acute ipoplastiche e oligoblastiche che si differenziano per la presenza di blasti e per il fenotipo immunologico delle leucemie acute come l\'espressione di CD10.\n\nPrognosi e complicanze\n\nLa prognosi nella malattia non trattata \xc3\xa8 infausta: 50% di sopravvivenza a 3 mesi, 20% a 6 mesi. Fortunatamente l\'interruzione del contatto col tossico o la terapia riescono a risolvere l\'80-90% dei casi in via definitiva.La complicanza pi\xc3\xb9 frequente \xc3\xa8 l\'emocromatosi da trasfusione dovuto al surplus di ferro introdotto con le trasfusioni e al diminuito uptake dello ione che si accumula nei tessuti. In questo caso \xc3\xa8 fortemente consigliata la terapia con deferoxamina.'
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b'Q1002774'
b'\n\nDicrocerus\n\nDescrizione\n\nQuesto animale era simile a un cervo di piccole dimensioni, e non doveva arrivare al metro di altezza. Solitamente la taglia doveva essere simile a quella di un capriolo. Dicrocerus possedeva un cranio allungato e due corna sopra gli occhi, che si biforcavano all\'estremit\xc3\xa0. I palchi erano ancora piuttosto primitivi, ed erano dotate di una base ingrossata e simile a una rosetta. Un\'importante differenza rispetto ai cervidi pi\xc3\xb9 primitivi come Lagomeryx e Procervulus era data dal fatto che in Dicrocerus il palco vero e proprio era pi\xc3\xb9 lungo dello stelo, e raggiungeva circa 20 centimetri. Contrariamente ai cervidi attuali, anche le femmine di Dicrocerus erano dotate di corna.\n\nClassificazione\n\nDicrocerus, descritto per la prima volta nel 1837 da Lartet, \xc3\xa8 un rappresentante primitivo della famiglia dei cervidi. Si svilupp\xc3\xb2 nel corso del Miocene medio e probabilmente ebbe origine da forme ancor pi\xc3\xb9 primitive come Lagomeryx, Acteocemas o Stehlinoceros. La specie pi\xc3\xb9 conosciuta \xc3\xa8 Dicrocerus elegans, di cui sono stati ritrovati moltissimi resti fossili nel giacimento francese di Sansan. Forme come Euprox o Heteroprox, pressoch\xc3\xa9 contemporanee, portarono a un nuovo grado lo sviluppo dei palchi decidui.\n\nPaleobiologia\n\nDicrocerus \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 grande fra i cervidi del Miocene inferiore/medio e, poich\xc3\xa9 la sua morfologia ricorda quella degli attuali muntiac (con denti a corona bassa), si suppone che come questi ultimi fosse un brucatore di fogliame tenero. In ogni caso, alcuni dati riguardanti microusure dei denti nei fossili provenienti da Sansan indicano che, almeno in questa zona, Dicrocerus si fosse adattato a nutrirsi anche di altri materiali vegetali pi\xc3\xb9 duri; ci\xc3\xb2 suggerirebbe che Dicrocerus non abitava solo le foreste umide e chiuse, ma anche le praterie aperte che andavano estendendosi nel corso del Miocene (Solounias & Moelleken, 1994). La notevole abbondanza di fossili di Dicrocerus nel giacimento indica inoltre che questo animale era probabilmente gregario (DeMiguel et al., 2008) e che i branchi erano numerosi. La competizione intraspecifica doveva essere alta riguardo alle risorse di cibo.Uno studio del 2011 riguardante l\'istologia dei palchi di Dicrocerus elegans ha messo in luce notevoli differenze tra le corna dei maschi e quelli delle femmine. Nelle femmine, i margini anteriore e posteriore dell\'appendice formano un angolo pi\xc3\xb9 acuto di quello dei maschi, e sono pi\xc3\xb9 paralleli se visti lateralmente. Dopo il primo ricambio, la base dei palchi (anzi "protopalchi") \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 grande del peduncolo superiore e una struttura simile a una corona appare sviluppata solo intorno al lato mediale. Nei ricambi successivi, i peduncoli diventano pi\xc3\xb9 brevi e la loro sezione \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 circolare, mentre i protopalchi diventano molto pi\xc3\xb9 grandi, e hanno rami pi\xc3\xb9 lunghi e distinti. I rami delle femmine sono pi\xc3\xb9 brevi di quelli dei maschi, soprattutto quello anteriore, e appaiono dritti, invece di essere ricurvi. Caratteristiche istologiche indicano differenze importanti rispetto ai veri palchi e suggeriscono che la sostituzione non poteva verificarsi annualmente. Non era presente un nucleo di tessuto osseo spugnoso. Una volta completata la crescita, la mineralizzazione progrediva dal centro verso la periferia e quando il palco finale di \'velluto\' diventava completamente pietrificato, i tessuti morivano e la pelle vellutata si staccava.A causa del ciclo di crescita completo e la presenza della struttura a forma di corona, i protopalchi di Dicrocerus e i palchi dei cervidi attuali sembrano essere appendici omologhe. Le differenze istologiche potrebbero essere correlate a differenze nella regolazione del ciclo ormonale, che possono essere causate dal fatto che Dicrocerus abitava un ambiente tropicale, e che anche le femmine avevano sviluppato protopalchi. Non va trascurato che i veri palchi apparvero diversi milioni di anni pi\xc3\xb9 tardi rispetto ai protopalchi e ad altre appendici craniche dei ruminanti, in coincidenza con la Transizione Climatica del Miocene medio (Azanza et al., 2011).'
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b'Q3929201'
b"\n\nRaffaella Aleotti\n\nRaffaella Aleotti (Ferrara, prima del 22 settembre 1575 \xe2\x80\x93 dopo il 1640) \xc3\xa8 stata una compositrice, organista e monaca cristiana italiana.\n\nBiografia\n\nRaffaella Aleotti, figlia dell'architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti e della moglie Giulia, fu battezzata il 22 settembre 1575 nella chiesa di S. Maria in Vado a Ferrara. Inizi\xc3\xb2 lo studio della musica giovanissima, probabilmente con l'anziano Alessandro Milleville e Ercole Pasquini. Entr\xc3\xb2 poi nel convento ferrarese di S. Vito, rinomato per l'eccellenza della musica. Alcune notizie sulla famiglia d'origine della Aleotti si ricavano dalla dedicatoria che Giovan Battista scrisse per il libro di madrigali di Vittoria Aleotti, disponibile online.A proposito di Vittoria, in precedenza ritenuta una delle sorelle pi\xc3\xb9 piccole, un gruppo di studiosi ha avanzato l'ipotesi che Raffaella e Vittoria siano state in realt\xc3\xa0 la stessa persona (che avrebbe mutato nome al momento di prendere gli ordini), poich\xc3\xa9 nel convento di S. Vito non esistono documenti relativi a Vittoria, mentre Raffaella, badessa del convento, \xc3\xa8 chiaramente menzionata. Anche il testamento del padre nel 1631 nomina solo Raffaella e non Vittoria; tuttavia questi indizi non hanno ancora avuto conferma definitiva.Raffaella fu nota come straordinaria organista, ma soprattutto fu la prima donna a pubblicare composizioni di musica sacra. Infatti, nel 1593 furono stampate a Venezia le sue Sacrae cantiones quinque, septem, octo, & decem vocibus decantande\xe2\x80\xa6 liber primus dall'editore Ricciardo Amadino, dedicate \xe2\x80\x93 come i madrigali di Vittoria usciti lo stesso anno \xe2\x80\x93 a Ippolito Bentivoglio.Di lei scrisse Marco Antonio Guarini: \xc2\xabS\xc3\xac come soura ogn'altra singolarissima, e senza pari \xc3\xa8 in toccar d'Organo Raffaella Aleotti detta l'Argenta, la quale \xc3\xa8 anco intendentissima della musica, e di lei si veggono alle stampre pubblicati diuersi motetti, e madrigali riputati molto\xc2\xbb. Anche quest'ultima affermazione sembrerebbe avallare la tesi dell'identit\xc3\xa0 di Raffaella/Vittoria.Nel 1637 Giovanni Battista Chinelli detto l'Occhialino le dedic\xc3\xb2 Il primo libro di motetti a voce sola. Il Padre Lorenzo Agnelli, monaco olivetano, le dedic\xc3\xb2 il Secondo Libro de Motteti del 1638, rendendo omaggio alla compositrice e \xc2\xablegiadrissima organista\xc2\xbb, le cui \xc2\xabdolcissime armonie\xc2\xbb sono \xc2\xabfabbricate su l'organo ad avvivare i cuori\xc2\xbb.Sono conosciuti altri tre mottetti di Raffaella Aleotti: Angelus ad pastores ait; Ascendens Christus in altum; Facta est cum Angelo.Circa la morte della compositrice, Suzanne G. Cusick afferma che il suo nome si trova citato per l'ultima volta in un documento di S. Vito del 2 agosto 1640, anche se, secondo Gasparo Sardi, era ancora viva nel 1646."
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b'Q5281108'
b'\n\nStrategia del terrore (film)\n\nTrama\n\nIl prologo \xc3\xa8 una citazione del giugno 2003 di Eliza Manningham-Buller, direttore generale dell\'agenzia per la sicurezza interna MI5 della Gran Bretagna:"\xc3\x88 solo una questione di tempo, prima che un rozzo attacco chimico, biologico o radioattivo, sia lanciato verso una grande citt\xc3\xa0 occidentale".Sotto questo monito, il film segue le storie di un pompiere, due officiali anti-terrorismo, un ministro inglese e dei terroristi prima e dopo l\'attacco. La vita dei terroristi viene infatti esaminata, rivelando che non sono semplici sbandati, ma cittadini britannici di fede mussulmana con un lavoro ed una famiglia e che rispondono alla chiamata del jih\xc4\x81d con l\'obiettivo che di punire gli occidentali per gli interventi armati in Afghanistan ed Iraq. Tali soggetti acquistano ad Istanbul del materiale radioattivo per creare una bomba sporca ed i componenti raggiungono l\'Inghilterra attraverso la citt\xc3\xa0 Deptford, zona sud-est di Londra sul Tamigi.Da tempo l\'intelligence britannica prevede grandi attacchi terroristici, ha identificato alcune cellule terroristiche, ma non le loro relazioni e i loro obiettivi. Queste informazioni arrivano a Nicola Painswick, ministro per la citt\xc3\xa0 di Londra che si trova nella condizione di non saper come informare la popolazione. Decide di farlo in una conferenza stampa ostentando sicurezza nei mezzi dell\'intelligence e nella capacit\xc3\xa0 di reazione delle squadre d\'emergenza. Il ministro viene per\xc3\xb2 rimproverato da un ufficiale dei pompiere di stanza a Londra, che sottolinea la carenza di mezzi e le problematiche degli equipaggiamenti per fronteggiare un attacco chimico o radioattivo.Una svolta avviene con una segnalazione di una negoziante pakistana, che riferisce di aver visto dei connazionali caricare di notte su un furgone degli strani contenitori. L\'ispettore di polizia di origine e fede mussulmana Sameena Habibullah decide quindi di mettere sotto sorveglianza i sospetti. Sameena fa parte di una squadra di Scotland Yard che ha il compito di individuare eventuali cellule terroristiche, ma in breve tempo scoprono di essere in ritardo. La notizia che un carico radioattivo ha raggiunto Londra qualche settimana prima arriva in ritardo e viene deciso di intervenire sui presunti terroristi. Poco dopo l\'irruzione, due terroristi si fanno detonare assieme alla bomba presso la stazione di Liverpool Street, nel centro di Londra.Poco dopo lo scoppio si scopre che si tratta di una bomba radioattiva e viene creato un perimetro nel centro della citt\xc3\xa0 facendo intervenire le squadre di decontaminazione per fornire una prima assistenza e per evitare di allargare la contaminazione. Mentre il ministro della citt\xc3\xa0 si accorge di non poter offrire supporto nella zona colpita, la polizia londinese riesce a bloccare un secondo attacco radioattivo suicida, grazie alle informazioni recuperate da Sameena nella casa di uno dei terroristi. Il film si conclude con i pensieri di uno dei protagonisti, che guarda il centro di Londra mesi dopo, transennato ed destinato ad essere abbandonato per molti anni a causa dell\'inquinamento radioattivo.\n\nProduzione\n\nNonostante la breve durata, il film presenta un accurato ritratto di un potenziale attacco radioattivo, le indagini dell\'intelligence e le conseguenti risposte all\'emergenza. Per la sua realizzazione sono stati consultati esperti nei campi del contro-terrorismo e servizi d\'emergenza.Vengono infatti descritti il lavoro d\'intelligence e le difficili decisioni da adottare in una situazione simile: a seguito dell\'attacco radioattivo, tutti i mezzi di soccorso vengono bloccati in attesa della formazione di un perimetro e dall\'arrivo delle squadre di decontaminazione che un poco alla volta evacueranno i feriti, ma tutto ci\xc3\xb2 nel film muta a seguito dallo spostamento della nube radioattiva.Viene spiegato che le persone contaminate devono essere decontaminate prima di lasciare la zona dell\'incidente per evitare di contaminare ulteriori persone o peggio interi edifici quali ospedali. Vengono inoltre presentate istruzioni alla popolazione, per le vittime dell\'attacco viene ordinato di attendere la decontaminazione dando la precedenza a donne e bambini. Viene consigliato di non toccarsi gli occhi e la bocca, viene consigliato di tamponare ogni ferita e di evitare di fumare, mangiare o bere. Per tutti gli altri invece viene ordinato di restare chiusi negli edifici aspettando nuovi comunicati della polizia attraverso i mass media ed in generale di mantenere la calma, poich\xc3\xa9 in breve tempo verranno attivate tutte le operazioni di soccorso e risposta all\'emergenza.Il film si colloca cronologicamente dopo gli attentati di Madrid dell\'11 marzo 2004 e si inserisce nel periodo di guerra al terrorismo a seguito degli attacchi dell\'11 settembre 2001 a New York. Nove mesi dopo la messa in onda del presente film sul canale BBC One, un attacco terroristico con uso di bombe colp\xc3\xac la citt\xc3\xa0 di Londra il 7 luglio 2005.'
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b'Q47008121'
b"\n\nChiesa di Santa Maria Assunta (Bedonia)\n\nStoria\n\nIl luogo di culto originario fu edificato in epoca medievale; risale al 1369 la prima testimonianza della sua esistenza come cappella dipendente dalla vicina pieve di Calice e appartenente alla diocesi di Bobbio.Nel 1583 la chiesa assunse il titolo plebano a scapito della chiesa di Sant'Apollinare di Calice, da cui trasloc\xc3\xb2 il parroco; nel 1597 risultavano alle sue dipendenze le cappelle di Casalporino, Romezzano, Volpara, Cese, Spora, Chiesiola e Fornolo.Il tempio fu in epoca ignota completamente ricostruito e nel 1730 fu solennemente consacrato dal vescovo Carlo Cornaccioli.A partire dal 1925 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro, che interessarono anche il campanile e furono conclusi nel 1954; nel frattempo nel 1930 gli interni furono ornati con affreschi.Nel 2003 le decorazioni pittoriche furono restaurate.\n\nDescrizione\n\nLa chiesa si sviluppa su una pianta a croce latina affiancata sulla sinistra da due cappelle, con facciata a ovest e presbiterio absidato a est.La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata, \xc3\xa8 suddivisa verticalmente in tre parti da quattro lesene d'ordine gigante, coronate da capitelli dorici; nel mezzo \xc3\xa8 collocato l'ampio portale d'ingresso principale ad arco a tutto sesto, delimitato da una cornice in pietra; pi\xc3\xb9 in alto, sopra a una lampada in ferro, si apre un rosone strombato; in sommit\xc3\xa0 corre lungo gli spioventi del tetto un motivo ad archetti pensili.Il lato destro \xc3\xa8 affiancato dal campanile, che si eleva su tre ordini delimitati da lesene sugli spigoli; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso alte aperture ad arco a tutto sesto; in sommit\xc3\xa0, oltre il cornicione perimetrale in aggetto, si eleva la lanterna a base ottagonale, illuminata da monofore ad arco a tutto sesto, scandite da lesene sugli spigoli; a coronamento si staglia la copertura a cupola. Dietro alla torre, aggetta dal prospetto un porticato a due ampie arcate a tutto sesto, su cui si apre il portale d'ingresso secondario; pi\xc3\xb9 avanti \xc3\xa8 presente infine il volume della sagrestia.Il lato sinistro \xc3\xa8 affiancato dagli edifici di servizio.Sul retro si allunga il presbiterio absidato, illuminato in sommit\xc3\xa0 lateralmente da una serie di finestre rettangolari e sul fondo da un'apertura a croce greca, tutte profondamente strombate.All'interno la navata, suddivisa in tre campate e coperta da una volta a botte lunettata ornata con affreschi, \xc3\xa8 decorata sulle pareti con una serie di lesene in marmo rosso e grigio, coronate da capitelli dorici, a sostegno del cornicione perimetrale in aggetto. La prima campata accoglie sulla destra il confessionale ottocentesco in legno intarsiato, mentre sulla sinistra si affaccia l'arcata a tutto sesto della cappella del battistero, al cui interno \xc3\xa8 collocato il fonte battesimale romanico; sulla seconda campata si aprono a destra una nicchia a tutto sesto contenente la statua di un santo e a sinistra l'alta arcata a tutto sesto di una cappella; sulla terza si apre a destra il portale d'ingresso secondario, mentre dalla parete sinistra aggetta il pulpito ligneo policromo risalente alla prima met\xc3\xa0 del XIX secolo.I due bracci del transetto, coperti da volte a botte affrescate, ospitano altrettanti altari.Il presbiterio, lievemente sopraelevato, \xc3\xa8 preceduto dall'ampio arco trionfale a tutto sesto, retto da pilastri su cui si aprono, verso l'aula, due simmetriche nicchie a tutto sesto; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata, \xc3\xa8 scandito in due campate da una serie di lesene marmoree doriche. Nel mezzo si eleva l'altare maggiore monumentale in legno dorato e intagliato, realizzato tra il 1662 e il 1678; al centro \xc3\xa8 collocato il tabernacolo, affiancato da due coppie di colonnine tortili coronate da capitelli corinzi, a sostegno del frontone spezzato contenente un altorilievo rappresentante l'Eterno Padre; ai lati si aprono due nicchie ad arco delimitate da cariatidi, mentre alle estremit\xc3\xa0 si innalzano due colonnine tortili; superiormente si staglia nel mezzo un'ampia ancona policroma retta da due coppie di lesene ornate con fiori, mascheroni e cariatidi; a coronamento si erge il frontone spezzato contenente la raffigurazione del Padre Eterno benedicente tra le nuvole.Sul fondo l'abside, coperta dal catino con spicchi a vela lunettati e affrescati, accoglie il coro ligneo risalente alla fine del XVIII secolo.La chiesa conserva alcuni antichi oggetti sacri di pregio, tra cui un calice del 1488, un reliquiario, un ostensorio e un trono processionale."
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b'Q3702372'
b'\n\nDante Marmone\n\nBiografia\n\nAvviato sin da piccolo alla recitazione, al canto classico e allo studio della chitarra, dopo aver fatto parte di vari gruppi rock, nel 1972 approda definitivamente nel teatro con una compagnia teatrale semi professionista. Nel 1974, insieme ad altri attori, pittori e musicisti, fonda la compagnia teatrale Anonima G.R. (Gruppo Ricerche) cimentandosi come attore, drammaturgo e musicista. I testi degli spettacoli sono di un popolare non tradizionale e di folclore, ma si ispirano al mondo operaio e proletario, e comunque legato alla attualit\xc3\xa0 con tutte le sue contraddizioni. La critica nazionale defin\xc3\xac la sua scrittura "teatro popolare metropolitano".Nella seconda met\xc3\xa0 degli anni settanta la compagnia si trasferisce a Roma, nel teatro Alberico, in quegli anni spazio di punta del teatro sperimentale e di ricerca, frequentato da attori e registi come Leo De Berardinis, Donato Sannini, Bruno Mazzali, Roberto Benigni, Lucia Poli, Rosa de Lucia. Marmone scrive spettacoli comici pregni di satira politica e di costume, con tematiche sociali scottanti. Allarga i confini del teatro popolare aprendolo a nuove prospettive ambientali, contenutistiche e di racconto, in una visione surreale della messa in scena, tra sperimentazione e ricerca di nuove forme espressive. Le recensioni della critica nazionale ne premiano l\'audacia, con firme eccellenti come: Dacia Maraini, Italo Moscati, Nicola Garrome, Angelo Maria Ripellino e tanti altri.Nel 1984 Dante Marmone incontra il regista Nanni Loy che si impegna a realizzare un progetto teatrale tratto da un suo stesso film, Caf\xc3\xa9 Express, rielaborato in uno spettacolo dal titolo Dolce o amaro? Dopo il successo di questa operazione, Loy dirige ancora Dante Marmone ne L\'osso sacro, spettacolo ambientato nel medioevo che narra le vicende legate alla storia di Bari. \xc3\x88 lo stesso Nanni Loy che avvia Marmone nel cinema, inserendolo nel cast del film Scugnizzi. Dopo una serie di piccoli ruoli, alla fine degli anni novanta \xc3\xa8 coinvolto da Alessandro Piva in un ruolo di primo piano ne LaCapaGira, presentato al Festival di Berlino e vincitore del David di Donatello. Seguono una serie di film in cui \xc3\xa8 impegnato come protagonista e coprotagonista. Ma il suo grande amore \xc3\xa8 il teatro, e con il passare degli anni, le sue interpretazioni e i suoi copioni si raffinano sempre pi\xc3\xb9, lasciando, per\xc3\xb2, inalterato quello spirito provocatorio, irriverente e anticonvenzionale che trova grande riscontro nel pubblico, specie quello giovanile. La sua instancabile e prolifera creativit\xc3\xa0 lo porta a scrivere sit-com televisive di grande successo per importanti emittenti locali, ma anche per le reti nazionali. La sit-com pi\xc3\xb9 famosa \xc3\xa8 "Catene" della quale ha scritto ben sei serie in collaborazione con Tiziana Schiavarelli, sua compagna di vita e di lavoro. In una recensione, sul magazine Sette, del Corriere della Sera, il critico Aldo Grasso defin\xc3\xac Catene: "...la vera fiction all\'Italiana...".Come musicista e compositore ha scritto canzoni popolari, ma ha anche musicato poesie di Leopardi, di Lorenzo Stecchetti, alias Olindo Guerrini, e altri poeti, ma anche colonne sonore di spettacoli e sigle per trasmissioni televisive. A ottobre 2013 pubblica il suo quarto disco La luna all\'ammerse, un cd di canzoni popolari di cui \xc3\xa8 autore delle musiche e dei testi.Nel 2014 pubblica il suo primo romanzo: La stirpe stravagante, un racconto che parte dal Neolitico per descrivere le origini e la stravaganza del popolo pugliese.A marzo 2015 esce nei cinema il film Ameluk dove Dante Marmone \xc3\xa8 coprotagonista.'
b'4584019651948563052'
1,099
b'Q1399068'
b'\n\n\xc3\x9eurisaz\n\nOrigine\n\nL\'origine ed il significato del nome della runa \xc3\xa8 stato ampiamente dibattuto, ed ancora oggi \xc3\xa8 oggetto di discussione.Tursas \xc3\xa8 un essere poco conosciuto appartenente alla mitologia finlandese; la Finlandia era nota come la terra dei giganti (J\xc7\xabtunheimr) nella mitologia scandinava e germanica settentrionale.Per estensione, la runa fu anche associata all\'uccisore dei giganti, Thor/Donar, ed al suo martello Mj\xc7\xabllnir; nel suo aspetto pi\xc3\xb9 ristretto di portatore di sfortuna, fu collegata anche al Signore della Malizia, Loki. Tuttavia \xc3\xa8 da notare che il nome del dio Thor (\xc3\x9e\xc3\xb3rr) non ha alcuna relazione etimologica con la parola per "gigante" (\xc3\xbeurs), essendo invece legata a \xc3\x9eunor ("tuono"); ciononostante viene affermato che Loki \xc3\xa8 un gigante che si era trasferito ad \xc3\x81sgar\xc3\xb0r dalla terra dei giganti, J\xc7\xabtunheimr.Nell\'Inghilterra anglosassone, la stessa runa era chiamata \xc3\xbeorn e nell\'alfabeto latino divenne la lettera \xc3\xbe. Poich\xc3\xa9 la parola "\xc3\xbeorn" (che in italiano significa "spina") ovviamente non \xc3\xa8 etimologicamente legata a "\xc3\xbeurs" ("gigante"), si \xc3\xa8 tentato di spiegare la sostituzione della seconda con la prima considerando "spina" come un kenning (una metafora) per "gigante".\xc3\x88 oggetto di controversie se sia mai esistito un sistema distinto di rune gotiche, ma \xc3\xa8 evidente che la maggior parte dei nomi delle lettere dell\'alfabeto gotico corrisponde a quelli delle rune del Fu\xc3\xbeark antico. Nelle moderne traslitterazioni dei testi gotici, la lettera gotica viene sostituita dal relativamente recente simbolo \xc3\xbe, bench\xc3\xa9 n\xc3\xa9 il glifo "\xc3\xbeorn" n\xc3\xa9 il suo nome fossero utilizzati in gotico: i caratteri dell\'alfabeto gotico non seguono le rune per la maggior parte, ad esempio proprio nel caso della runa "\xc3\xbeorn" che \xc3\xa8 rimpiazzata dalla lettera , chiamata \xc3\xbeiu\xc3\xbe ("buono") nel Codex Vindobonensis 795.La mancanza di accordo tra i vari simboli ed i corrispondenti nomi in gotico, antico inglese ed antico norreno rende difficile ricostruire il nome proto-germanico della runa del Fu\xc3\xbeark antico. Supponendo che il nome scandinavo <\xc3\xbeurs> sia il riflesso pi\xc3\xb9 plausibile del nome del Fu\xc3\xbeark antico, e confrontandolo con l\'antico inglese \xc3\xbeyrs ("gigante", "orco") e l\'alto tedesco antico duris-es ("(del) gigante"), \xc3\xa8 stata ricostruita la forma proto-germanica *\xc3\xbeurisaz.'
b'3068617542767466144'
861
b'Q16560055'
b'\n\nGiovanni Mazzoni (presbitero)\n\nBiografia\n\nNacque alla Chiassa Superiore, una frazione del comune di Arezzo, il 17 ottobre 1886, e studi\xc3\xb2 presso il locale convento dei Carmelitani Scalzi sentendo sin da adolescente la vocazione ad abbracciare la vita religiosa. Ordinato sacerdote il 15 agosto 1909 da Monsignor Falcini, vescovo di San Miniato, nel 1911 part\xc3\xac volontario come cappellano militare per partecipare alla guerra di Libia e nel 1912 prese parte all\'occupazione dell\'isola di Rodi continuando la sua missione evangelica in Egeo. Ricevuto un encomio solenne, al termine del conflitto part\xc3\xac missionario in Siria, diventando direttore delle scuole italiane di Alessandretta.All\'entrata in guerra fece ritorno in Italia e venne assegnato come tenente cappellano alla sanit\xc3\xa0 militare, prestando dapprincipio la propria opera in un ospedale da campo. Trasferito al 226\xc2\xba Reggimento fanteria dalla Brigata "Arezzo", nel maggio del 1916 prese servizio sull\'Altopiano di Asiago nel pieno dell\'offensiva austroungarica. In seguito combatte sul Carso, dove il 30 agosto 1917, durante l\'Undicesima battaglia dell\'Isonzo, fu ferito in combattimento sul costone del Selo dopo aver assunto il comando di alcuni soldati rimasti senza guida, ricevendo per questo la Medaglia d\'oro al valor militare. Rientrato in servizio nel gennaio del 1918 come cappellano del Reggimento \xe2\x80\x9cCavalleggeri di Treviso\xe2\x80\x9d, venne congedato nel 1919. Divenuto arciprete di Lussinpiccolo, sull\'isola di Cherso, il 4 novembre del 1921 prese parte alle cerimonie per la tumulazione della salma del milite ignoto al Vittoriano.Attratto dal nascente movimento fascista nel 1923 fu nominato parroco di Loro Ciuffenna (Arezzo) Nel 1926 prese la tessera del Partito Nazionale Fascista, e nel 1927 divenne presidente dell\'Ufficio di assistenza in seno alla federazione provinciale dei fasci di combattimento. Tra il febbraio e il marzo del 1928 entro fortemente in contrasto con il prefetto Salvetti e il segretario provinciale dei fasci di combattimento Guido Bonaccini. Verso la fine dell\'anno \xc3\xa8 dapprima soggetto ad ammonizione, successivamente espulso dal Partito e nel mese di dicembre va sotto processo a causa dal fallimento della Banca di credito e risparmio di Arezzo della quale era consigliere. Condannato a tre anni di confino, nel gennaio 1929 viene inviato a Lagonegro (Potenza), ma nel 1934 viene definitivamente scagionato da ogni accusa dalla Corte d\'appello di Firenze.Una volta rientrato a Loro Ciuffenna i contrasti con i locali dirigenti del partito fascista ripresero vigore nel giugno 1940, dopo l\'entrata in guerra del Regno d\'Italia, con una nuova accusa di aver ricevuto tangenti. Recatosi a Roma per appellarsi direttamente a Mussolini o al suo segretario, non venne ricevuto e lasciato un memoriale in sua difesa si arruol\xc3\xb2 volontario nel Corpo dei Bersaglieri in partenza per l\'Unione Sovietica. Assegnato ad un ospedale da campo della 52\xc2\xaa Divisione fanteria "Torino", chiese, ed ottenne, il trasferimento al 3\xc2\xba Reggimento bersaglieri. Mor\xc3\xac in combattimento durante l\'offensiva di Natale del 1941 nei pressi di Petropawlowka colpito a morte da una raffica di mitragliatrice mentre soccorreva un soldato ferito. Insignito per questo fatto di una seconda Medaglia d\'oro al valor militare alla memoria, la sua salma, dapprima sepolta in un cimitero militare italiano in Russia, venne rimpatriata nel 1961 per essere tumulata in una tomba monumentale nel cimitero di Loro Ciuffenna.Nel 1990 gli fu intitolata la Sezione di Arezzo dell\'Istituto del Nastro Azzurro.'
b'13828215160145581031'
1,124
b'Q3662530'
b"\n\nCastello di Capraia\n\nLe origini e la famiglia Ardengheschi\n\nLe prime testimonianze del castello risalgono al 1\xc2\xba dicembre 731, quando il castaldo di re Liutprando, Warnefrido, stipul\xc3\xb2 l'atto di fondazione del monastero di S. Eugenio presso Siena e tra i beni assegnati alla nuova istituzione, figurava anche il castello di Capraia nella corte di Orgia.Il sito di Capraia, di particolare rilevanza strategica, sorse sulla fine del secolo XII ad opera dei conti Ardengheschi per difendere i loro possessi.Ci\xc3\xb2 avvenne trasgredendo all'editto del Barbarossa del 1158, secondo il quale non si dovevano erigere rocche o fortezze nel territorio senese. E proprio i senesi, forti di questa disposizione, ne chiesero la demolizione agli Ardengheschi. Questo \xc3\xa8 indice della preoccupazione del Comune di Siena di limitare il potere sempre crescente della famiglia che stava progressivamente espandendosi e poteva, potenzialmente, costituire un pericolo per la sovranit\xc3\xa0 dello Stato senese.\n\nSecoli XII - XVI\n\nL'ingiunzione pare non abbia avuto seguito, dato che alcuni documenti ne attestano l'esistenza verso la met\xc3\xa0 del Duecento.Nel 1275 il castello di Capraia e la sua corte, appartenevano ormai agli Incontri, nobile famiglia di Siena e di Volterra, mentre nel 1278 il proprietario risultava essere Andrea Tolomei.Nei giorni 20 e 21 agosto 1313, il castello, ben munito e presidiato, dovette far fronte agli attacchi delle truppe di Arrigo VII, mentre tutte le vicine rocche e castelli furono costretti a cedere alla schiacciante forza di quelle truppe inferocite. Solo Capraia e Sovicille seppero resistere agli assalti.Nel 1315 il castello fu acquistato dalla famiglia senese dei Petroni. Attraverso poi ad altri passaggi di propriet\xc3\xa0 a noi non noti, Capraia pervenne in mani della famiglia Giunti che lo possedeva alla met\xc3\xa0 del Cinquecento, all'epoca cio\xc3\xa8 della Guerra di Siena.\n\nLa guerra di Siena e la distruzione\n\nIl 20 settembre 1554, mentre Siena era stretta nel suo ultimo fatale assedio che avrebbe portato alla caduta della Repubblica, questa fortezza tutelava il trasporto di viveri alla citt\xc3\xa0 assediata che, ironia della sorte, ne aveva a suo tempo chiesta la distruzione. Venuto a conoscenza di questo, il marchese di Marignano, soprannominato il Medichino, comandante dell'esercito mediceo-spagnolo, part\xc3\xac dal suo accampamento alle porte di Siena con un esercito di 4.000 fanti e mosse verso la rocca di Capraia, cominciandola a battere con le artiglierie. Visto per\xc3\xb2 che le strutture del castello resistevano ottimamente, mand\xc3\xb2 le sue truppe all'assalto servendosi di scale e riusc\xc3\xac ad impadronirsi della fortezza. Una volta entrati nella rocca, gli imperiali misero a ferro e fuoco tutto e non risparmiarono nessuno. Soldati, civili, vecchi, donne e fanciulli vennero passati a fil di spada insieme a Giomba di Guidoccio Giunti e sua moglie, proprietari del castello. Una volta poi, tramontata per sempre la Repubblica di Siena e passati i suoi territori sotto la Signoria dei Medici, Capraia rimase completamente abbandonata.\n\nSecolo XVIII\n\nCome villaggio, assai degradato e ridotto pressoch\xc3\xa9 a rudere, fu acquistata dalla nobile famiglia Borghesi nel XVIII secolo.Ancora oggi all'interno della chiesa di Capraia \xc3\xa8 presente la lapide risalente alla fine del Settecento, del sepolcreto di Alessandro Borghesi sacerdote e patrizio senese."
b'10766031081028408418'
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b'Q3561344'
b'\n\nVittoria Accoramboni (Stendhal)\n\nGenesi dell\'opera\n\nIl testo fa parte della raccolta delle Cronache italiane, basate sui manoscritti del fondo Caetani, scoperti e copiati da Stendhal nel 1833. Come le altre storie di questa serie (Les Cenci, La Duchesse de Palliano, L\'Abbesse de Castro, Trop de faveur tue et Suora Scolastica), Stendhal si limita a tradurre liberamente il testo del manoscritto, dall\'italiano al francese.Vittoria Accoramboni inizia con un avvertimento: "Purtroppo per me e per il lettore, questo non \xc3\xa8 un romanzo, ma una traduzione fedele di una storia molto seria, scritta a Padova nel dicembre 1585".Questa civetteria \xc3\xa8 del tutto credibile nel caso di \'Vittoria Accoramboni\' dato che, a un controllo letterale, la traduzione del manoscritto e le frasi di Stendhal differiscono di poco. La punteggiatura viene riorganizzata e il periodo disteso ma nulla del significato originale \xc3\xa8 perso o troppo modificato. Tanto che S. quasi si scusa dichiarando che - "George Sand avrebbe fatto un capolavoro della vita e delle sciagure di Vittoria Accoramboni".\n\nTrama\n\nVittoria Accoramboni nacque da Tarquinia Paluzzi Albertoni e da Claudio Accoramboni, appartenente ad un\'antica famiglia della piccola nobilt\xc3\xa0 di origine marchigiana che si era insediata a Gubbio, cittadina del Ducato di Urbino, nel XIV secolo. Trasferitasi a Roma durante l\'infanzia, si fece presto notare per la sua bellezza e a sedici anni, nel 1573, spos\xc3\xb2 Francesco Peretti, nipote del cardinale di Montalto Felice, futuro papa Sisto V. Fra i pi\xc3\xb9 ferventi ammiratori di Vittoria vi era Paolo Giordano I Orsini, primo duca di Bracciano, uno degli uomini pi\xc3\xb9 potenti di Roma, del quale divenne amante.La bella donna dimorava a Palazzo Peretti, residenza romana del cardinale di Montalto. I sicari dell\'Orsini, tra i quali Marcello Accoramboni, che sperava che la sorella potesse diventare moglie del duca, la notte del 17 aprile 1581 assassinarono per strada Francesco Peretti. L\'Orsini fu subito sospettato di essere il mandante del delitto, perch\xc3\xa9 gi\xc3\xa0 responsabile dell\'assassinio della prima moglie, Isabella de\' Medici, strangolata in un accesso d\'ira sotto ipotetiche accuse di adulterio, nella loro villa di Cerreto Guidi nel 1576.Una volta che Vittoria fu libera dal vincolo matrimoniale, alla morte di Gregorio XIII, che aveva pubblicamente preso posizione contro la loro unione, Vittoria e Paolo Orsini si sposarono nel giorno dell\'elezione del nuovo Papa Sisto V, zio di Francesco Peretti. Temendo per la propria vita i due sposi fuggirono a Venezia e successivamente a Sal\xc3\xb2, sempre in territorio veneziano. Qui il duca mor\xc3\xac improvvisamente il 13 novembre 1585 - si dice che fu fatto avvelenare da Francesco de\' Medici - lasciando in eredit\xc3\xa0 il ducato al figlio di primo letto Virginio e i rimanenti beni alla vedova Vittoria.Vittoria si stabil\xc3\xac temporaneamente a Padova, dove fu raggiunta da Lodovico Orsini, parente del defunto marito, che intendeva procedere alla nuova divisione dell\'eredit\xc3\xa0. Ma il 22 dicembre Lodovico fece trucidare Vittoria e il fratello Flaminio Accoramboni da alcuni sicari. Dopo una battaglia che si svolse in una delle piazze centrali di Padova (Prato della Valle), gli uomini del Podest\xc3\xa0 e altre truppe reclutate al momento tra i cittadini, con la promessa di una cospicua taglia, ebbero ragione delle difese del duca che si era asserragliato in Palazzo Foscarini. Tradotto al cospetto dei magistrati della Serenissima, Lodovico fu giustiziato per strangolamento assieme a pi\xc3\xb9 di 30 sui accoliti.'
b'8017933292727277538'
1,109
b'Q34904'
b'\n\nChalland-Saint-Victor\n\nStoria\n\nLa zona era abitata fin dalla preistoria, come testimonia la presenza di un dolmen presso il col d\'Arlaz, a 1029 m s.l.m., che collega la bassa val d\'Ayas alla valle centrale nel comune di Montjovet.\n\nEt\xc3\xa0 moderna\n\nIl 26 giugno 1928, col regio decreto n. 1088, il comune era stato unito a quello di Challand-Saint-Anselme, sotto il nome unico di Challant, in seguito italianizzato in Villa Sant\'Anselmo (Ville \xc3\xa8 il nome del capoluogo di Challand-Saint-Victor, mentre Sant\'Anselmo \xc3\xa8 il santo patrono della parrocchia del comune di Challand-Saint-Anselme); il 12 settembre 1946, col decreto n. 9469 del Presidente del Consiglio della Valle, l\'illustre storico Federico Chabod, il comune \xc3\xa8 stato nuovamente ricostituito con il nome di Challant-Saint-Victor (con la "t" finale).L\'attuale denominazione (con la "d" finale) \xc3\xa8 del 1976.Occorre precisare che i due toponimi "Challant" et "Challand" sono omofoni secondo le regole di pronuncia della lingua francese.\n\nArchitetture religiose\n\nLa chiesa parrocchiale, che conserva al proprio interno un crocefisso del XV secolo.\n\nAree naturali\n\nIl territorio comunale \xc3\xa8 percorso da interessanti sentieri naturalistici: il comune \xc3\xa8 attraversato dal torrente Evan\xc3\xa7on, che forma una cascata spettacolare presso Isollaz, la cascata di Isollaz (pron. "Is\xc3\xb2lla").Una seconda cascata, chiamata cascata di Orbeillaz, si trova lungo il percorso naturalistico del Ru d\'Arlaz, al confine con Challand-Saint-Anselme, percorrendo il quale si arriva ad un curioso monolite naturale detto Flambeau d\'Arlaz.Sul territorio \xc3\xa8 presente una delle pi\xc3\xb9 importanti aree protette valdostane, la Riserva naturale Lago di Villa (in francese, R\xc3\xa9serve naturelle du lac de Ville), unico luogo in Valle d\'Aosta in cui \xc3\xa8 presente la Ninfea ed \xc3\xa8 stato riconosciuto in data 20 dicembre 2012 "Meraviglia Italiana".Le Brenghe de Builey (Bringues de Builey) sono un monumento naturale riconosciuto con legge regionale e Formazioni Boschive di Protezione, nella frazione omonima.\n\nEvoluzione demografica\n\nAbitanti censiti\n\nEconomia\n\nCome in molti comuni valdostani anche nel comune di Challand-Saint-Victor si produce energia idroelettrica. La Centrale idroelettrica di Isollaz, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Evan\xc3\xa7on, Lavasey e Graine.Importante \xc3\xa8 la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali gli zoccoli tipici denominati sabot.\n\nSport\n\nSul col d\'Arlaz \xc3\xa8 presente un campo per giocare a tzan e rebatta, caratteristici sport tradizionale valdostano.In particolare, in questo comune \xc3\xa8 presente una sezione di tsan.'
b'13266103532300850247'
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b'Q1315386'
b'\n\nLouis-Philippe Dalembert\n\nLouis-Philippe Dalembert (Port-au-Prince, 8 dicembre 1962) \xc3\xa8 uno scrittore haitiano, di lingua francese e lingua creola haitiana.La sua opera, romanzi, racconti e poesie, \xc3\xa8 tradotta in varie lingue tra cui l\'italiano.\n\nBiografia\n\nFiglio di due maestri elementari, Louis-Philippe Dalembert \xc3\xa8 nato a Port-au-Prince l\'8 dicembre 1962. La morte del padre, pochi mesi dopo la sua nascita, ha conseguenze drammatiche sulla situazione economica della famiglia. Egli trascorre i primi anni della sua infanzia a Bel-Air, un quartiere popolare della capitale, immerso in un universo femminile: le cugine della madre, che durante la settimana va ad insegnare in provincia, la sorella maggiore, le prozie e la nonna materna. Quest\'ultima comanda il suo piccolo mondo a bacchetta, in una Port-au-Prince governata col pugno di ferro da Fran\xc3\xa7ois Duvalier, per tutti "Papa Doc". All\'et\xc3\xa0 di sei anni vive la prima traumatica separazione della sua vita: la famiglia lascia, infatti, il quartiere per andare ad abitare altrove. Da questa esperienza nascer\xc3\xa0 un romanzo intitolato Le crayon du bon Dieu n\'a pas de gomme (La matita del buon Dio non ha la gomma), testimonianza di un\'infanzia molto religiosa vissuta all\'insegna del sabbat.Port-au-Prince, negli anni 1960-1970, \xc3\xa8 anche i cinema all\'aria aperta, i famosi drive in, uno dei quali si trova dietro la nuova casa, al di l\xc3\xa0 di un burrone. La sera tutto il quartiere si ritrova in un terreno mezzo abbandonato per assistere alla proiezione dei film. L\xc3\xac Dalembert vede i western, di cui va pazzo, i primi kung fu e Ultimo tango a Parigi. Certo, bisogna ovviare alla pessima acustica, immaginando da soli i dialoghi o aspettando che sia uno spettatore ad improvvisarli. Da questo momento, per Dalembert raccontare significa innanzitutto far vedere.Di formazione letteraria e giornalistica, Dalembert lavora come giornalista nel suo paese natale prima di partire, nel 1986, in Francia dove completa i suoi studi alla Sorbona con un dottorato di ricerca in letteratura comparata sullo scrittore cubano Alejo Carpentier. Dopo la sua partenza da Ha\xc3\xafti, questo vagabondo poliglotta (maneggia, infatti, con disinvoltura sette lingue) ha vissuto a Nancy, Parigi, Roma, Gerusalemme, Brazzaville, Kinshasa, Firenze.La sua opera porta le tracce del suo vagabondaggio, concetto che egli preferisce a quello di erranza, e della tensione permanente tra due et\xc3\xa0 (l\'infanzia, da cui deriva il suo sguardo sul mondo, e l\'et\xc3\xa0 adulta), tra due o pi\xc3\xb9 luoghi.Dopo aver vissuto a Roma, oggi vive tra Berlino, Parigi e Port-au-Prince.'
b'15583686807016116445'
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b'Q3762705'
b"\n\nGian Maria Lepscky\n\nBiografia\n\nFiglio di Cesare e Maria Garizzo. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 1915 consegue la licenza per il Corso Speciale di Disegno.Chiamato alle armi come ufficiale dei bombardieri dal 1917 al 1918.Al ritorno dalla guerra passa un periodo di riposo a Buttrio, presso i cugini Deganutti. A Buttrio in particolare, e nel Friuli in generale, torner\xc3\xa0 molto spesso al punto di fondare un cenacolo di artisti. Molte delle sue opere sono dedicate al Friuli come evidenziato in particolare dal catalogo \xe2\x80\x9cGian Maria Lepscky \xe2\x80\x93 innamorato del Friuli\xe2\x80\x9d realizzato in occasione della mostra tenuta a Cividale del Friuli dal 22 giugno al 28 ottobre 2012, mostra che ha avuto oltre 10.000 visitatori.Nel 1920 si diploma all'Accademia con il massimo dei voti, subito dopo partecipa alla 10. collettiva della Bevilacqua La Masa, la partecipazione si ripeter\xc3\xa0 praticamente ogni anno. Nel 1922 consegue l'abilitazione all'insegnamento del disegno, e quindi nel 1924 ottiene la supplenza della cattedra di figura disegnata all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nello stesso anno viene selezionato per partecipare alla XIV Biennale Internazionale di Venezia con l'opera Pettegolezzi.Avendo criticato a pi\xc3\xb9 riprese atti e fatti illegali (in quest'anno si situa anche l'omicidio di Giacomo Matteotti) compiuti dai fascisti viene prima \xe2\x80\x9cavvisato\xe2\x80\x9d e poi bastonato; denuncia il fatto ma viene \xe2\x80\x9cconsigliato\xe2\x80\x9d di ritirare la denuncia. Attorno a lui viene a crearsi una situazione persecutoria ed una forma di isolamento che lo porter\xc3\xa0, pochi anni dopo, ad abbandonare l'Italia.Nel 1925, in occasione di una mostra a Palazzo Reale a Venezia il re acquista il dipinto Mercato a Chioggia, il dipinto \xc3\xa8 stato conservato per molto tempo a villa Italia in Monselice.\xc3\x88 del 1927 il primo lavoro a soggetto religioso di grande impegno: dipinge la pala d'altare Il Battesimo per la chiesa parrocchiale di Camporovere di Asiago (Vicenza). A questo lavoro seguiranno molti altri cicli di affreschi (soffitto della chiesa di San Martino di Sambugh\xc3\xa8 (Treviso); facciata per la chiesa di San Leonardo di Treviso; affresco Glorificazione dell'eroe per la cappella dei decorati al valore nell'Ossario di Schio (Vicenza); l'affresco La resurrezione della figlia di Giairo per la Cappella Giol di San Polo di Piave (Treviso); affresco nella cappella dei Caduti in guerra di Ronchis di Latisana (Udine); affresco Il trionfo dell'Immacolata per la chiesa di Fossalta di Piave (Venezia); affresca le lunette con L'Annunciazione e La cena di Emmaus nella chiesa di Paese (Treviso); l'affresco Il martirio di San Bartolomeo per la chiesa di Resana (Treviso); affresco Il miracolo dell'eucaristia per la chiesa arcipretale di Salzano (Venezia)).Sempre nel 1927 ottiene la cattedra al Liceo Artistico di Venezia.Nel 1928 \xc3\xa8 costretto, per motivi politici, a rinunciare all'insegnamento presso il Liceo Artistico di Venezia, ed a causa delle continue persecuzioni si trasferisce prima in Francia per un anno, e quindi nel 1934 in Spagna, a Barcellona, presso la sorella Rosina. In Spagna continua con grande successo l'attivit\xc3\xa0 artistica, con esaltanti articoli sulla stampa locale.Nel 1935 partecipa alla Mostra Commemorativa della Fondazione della Biennale.Nel 1936, a causa della guerra civile spagnola, \xc3\xa8 costretto a ritornare in Italia.Richiamato alle armi, partecipa negli anni 1941-43 alle campagne di guerra in Libia e Tunisia. Il 10 settembre 1944 viene catturato dai tedeschi a Udine, ma riesce a fuggire e vive pi\xc3\xb9 o meno clandestinamente fino alla Liberazione, riuscendo anche a partecipare ad alcune mostre.Nel 1947 partecipa alla I Biennale Mediterranea d'Arte.Negli anni dal 1950 al 1954 \xc3\xa8 assistente di anatomia artistica alla cattedra di Carlo Lotti all'Accademia di Venezia, e compone a mano un trattato con le illustrazioni delle varie parti del corpo umano. Nel 1954 lascia l'insegnamento all'Accademia, e viene trasferito ad insegnare alla Scuola d'Arte Pietro Selvatico di Padova. Nel 1963 torna ad insegnare a Venezia, all'Istituto d'Arte dei CarminiA causa di un tumore muore il 12 luglio del 1965."
b'13073454492080668977'
1,351
b'Q1451214'
b'\n\nCongresso fascista di Montreux\n\nContesto\n\nI Comitati d\'Azione per l\'Universalit\xc3\xa0 di Roma sono stati una rete fondata nel 1933 da Benito Mussolini, fondatore e capo del fascismo italiano. Direttore dei CAUR era Eugenio Coselschi ed il suo obiettivo dichiarato era quello di agire come una rete per un "fascismo internazionale". I maggiori ostacoli sorsero in materia di organizzazione del tentativo di individuare un "fascismo universale", nonch\xc3\xa9 i criteri che un organismo avrebbe dovuto soddisfare al fine di qualificarsi come "fascista". Tuttavia, ancor prima l\'aprile 1934, la rete individu\xc3\xb2 movimenti "fascisti" sparsi in 39 paesi, compresi tutti i paesi europei (ad eccezione della Jugoslavia), gli Stati Uniti, Canada, Australia, Sudafrica, cinque paesi in Asia e sei nell\'America Latina. Non tutti i diversi gruppi erano in accordo su alcuni temi e cercarono di mostrare i propri punti di vista sui conflitti sorti su questioni come razzismo, antisemitismo, corporativismo e la struttura statale da impiantare.\n\nI partecipanti\n\nLa prima conferenza mondiale del CAUR fu convocata a Montreux il 16 dicembre 1934. Parteciparono a questa conferenza rappresentanti provenienti da organizzazioni fasciste di 13 paesi europei tra cui Ion Mo\xc8\x9ba della Romena Guardia di Ferro, Vidkun Quisling della Norvegese Nasjonal Samling, Gimenez Caballero della Falange Spagnola, Eoin O\'Duffy delle irlandesi Blueshirts, Marcel Bucard della Partito Francista, alcuni rappresentanti del lituano Tautininkai, la portoghese Ac\xc3\xa7\xc3\xa3o Escolar Vanguarda (Avanguardia Scuola d\'azione avanguardista, con lo status di osservatore), diretta da Ant\xc3\xb3nio de Queiroz, futuro capo del Emissora Nacional, la stazione radio nazionale del Portogallo), cos\xc3\xac come delegati provenienti da Austria, Belgio, Danimarca, Grecia, Paesi Bassi, e Svizzera.Clamorosa fu l\'assenza di rappresentanti della Germania nazista. Difatti la conferenza di Montreux si svolse solo sei mesi dopo l\'assassinio dell\'austrofascista Cancelliere austriaco Engelbert Dollfuss da parte di agenti nazisti e la conseguente crisi diplomatica tra Italia e Germania. Allo stesso modo Mussolini non consent\xc3\xac ad alcun rappresentante ufficiale del governo italiano di partecipare alla riunione, apparentemente, in modo che la conferenza non sembrasse totalmente manovrata dall\'Italia. Jos\xc3\xa9 Antonio Primo de Rivera, permettendo ai membri della Falange di partecipare, afferm\xc3\xb2 che la Falange come organizzazione non sarebbe stata rappresentata nel CAUR in quanto "non era un Movimento fascista". Altri notevoli assenze inclusero l\'austriaco Ernst R\xc3\xbcdiger Starhemberg e Oswald Mosley della Gran Bretagna.\n\nLa seconda conferenza\n\nUna seconda e ultima conferenza si svolse a Montreux nell\'aprile del 1935. Jos\xc3\xa8 Antonio Primo de Rivera fece una breve apparizione alla conferenza, utilizzando l\'opportunit\xc3\xa0 di esprimere solidariet\xc3\xa0 con il movimento pur affermando che la Spagna non era pronta a partecipare a qualsiasi impresa del fascismo internazionale.La conferenza, in sintesi, non fu in grado di colmare il divario tra i partecipanti che proposero la realizzazione di un\'integrazione dei cittadini in un sistema corporativo socio-politico-economico e quelli che invece propesero per un sistema basato principalmente su caratteri etnico-razziali.La pretesa di trovare un "fascismo universale" non pot\xc3\xa9 sopravvivere a questa frattura ed il movimento non raggiunse il suo obiettivo di agire come contrappeso al comunismo internazionale.Il CAUR non ricevette mai l\'approvazione ufficiale n\xc3\xa9 dal Partito Fascista Italiano n\xc3\xa9 dalla Falange Spagnola. Esso non riusc\xc3\xac a presentare una comune definizione di ci\xc3\xb2 che \xc3\xa8 il "fascismo" e non riusc\xc3\xac a federare la maggior parte dei partiti fascisti in un unico movimento internazionale.Gli eventi della seconda guerra mondiale confermeranno le invalicabili divergenze nell\'applicazione del fascismo in paesi tanto diversi culturalmente.'
b'12431387713956525833'
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b'Q239771'
b'\n\nEcheneidae\n\nDistribuzione e habitat\n\nLe remore sono diffuse in tutti gli oceani, dalle zone tropicali a quelle temperate. Abitano il mare aperto quanto le acque costiere, ovunque ci siano grossi animali a cui attaccarsi.\n\nDescrizione\n\nIl corpo \xc3\xa8 allungato, sottile, con testa appuntita. La pinna dorsale e quella anale sono simmetriche e opposte, posizionate verso la parte terminale del corpo. La coda \xc3\xa8 allungata, poco lobata. La caratteristica principale di queste specie \xc3\xa8 una grossa porzione di tessuto piatto, di forma ovaloide, sulla fronte e sul dorso. Grazie a delle contrazioni muscolari il disco aderisce esattamente come una ventosa alle superfici piatte. In questo modo la remora si attacca alla pelle di grandi mammiferi marini, squali, tartarughe marine e pesci luna, facendosi trasportare velocemente.\n\nBiologia\n\nSebbene gli squali siano i preferiti, le remore si attaccano anche ad altri animali, come mante, tartarughe marine, delfini e spesso anche alle imbarcazioni, e in antichit\xc3\xa0 si credeva che questi pesci potessero impedire alle imbarcazioni di procedere.A lungo si \xc3\xa8 creduto che la remora fosse uno sciacallo del mare, e che si cibasse dei rimasugli del pasto del suo ospite. Questo non \xc3\xa8 del tutto vero. Certo la remora pu\xc3\xb2, occasionalmente, approfittare dei resti della caccia dello squalo, ma certo non pu\xc3\xb2 ottenere lo stesso dalle tartarughe marine o addirittura dalle imbarcazioni, su cui pure si fissa di frequente. La remora infatti \xc3\xa8 un cacciatore attivo, e si separa periodicamente dal suo ospite per andare in cerca dei pesci pi\xc3\xb9 piccoli di cui si nutre, e dipende dal suo ospite solo per un trasporto pi\xc3\xb9 agevole.La forza della ventosa \xc3\xa8 sproporzionata rispetto alle dimensioni dell\'animale, e pu\xc3\xb2 sostenere un peso molte volte superiore a quello della remora senza staccarsi n\xc3\xa9 spostarsi.\n\nLa pesca con la remora\n\nLa remora non ha valore commerciale, ma alcune popolazioni della fascia tropicale hanno trovato un loro valido impiego nella pesca alle tartarughe marine, che al contrario sono un valido supporto dell\'economia di alcuni villaggi costieri.Le remore vengono catturate e mantenute vive in acqua, e alla coda del pesce viene fissato un anello metallico collegato ad una lunga lenza. Il pesce viene dunque liberato e lasciato vagare, nella speranza che si attacchi ad una tartaruga. Sfruttando la grande forza della ventosa i pescatori possono dunque recuperare la tartaruga mediante la lenza e issarla in barca, impresa altrimenti impossibile per un sommozzatore.\n\nCuriosit\xc3\xa0\n\nGli antichi Romani attribuivano alle remore il potere di bloccare, con la forza della ventosa, le navi. Si narra che durante la battaglia di Azio abbiano trattenuto la nave ammiraglia di Antonio, permettendo ad Ottaviano Augusto di sorprenderlo. Il "bloccanavi" veniva anche considerato mortale se mangiato.'
b'9971076250703040106'
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b'Q3063210'
b'\n\nBlancpain GT World Challenge Europe\n\nStoria\n\nNel 2013, in seguito alla fusione tra il campionato del mondo FIA GT1 e il campionato europeo FIA GT3, sono nate le FIA GT Series. Originariamente il campionato avrebbe dovuto formare le FIA GT World Series insieme alle Blancpain Endurance Series, ma il progetto \xc3\xa8 stato abbandonato prima dell\'inizio della stagione 2013. Il nome \xc3\xa8 un chiaro riferimento al campionato FIA GT, competizione internazionale tenutasi dal 1997 al 2009 che all\'epoca era il pi\xc3\xb9 importante campionato per vetture Gran Turismo. I due campionati, tuttavia, ad eccezione del cambio obbligatorio del pilota durante la gara, avevano regolamenti sportivi e tecnici profondamente diversi.Nel 2014 l\'organizzazione del campionato, precedentemente di competenza della FIA, \xc3\xa8 passata alla St\xc3\xa9phane Ratel Organisation. Poco dopo il nuovo organizzatore ha stretto un accordo di sponsorizzazione con l\'azienda svizzera Blancpain e ha rinominato il campionato "Blancpain Sprint Series". Nello stesso anno sono state inoltre fondate le Blancpain GT Series, un campionato che riunisce al suo interno tutte le gare delle Blancpain Sprint Series e delle Blancpain Endurance Series. I titoli di questo nuovo campionato sarebbero quindi andati ai piloti con i migliori risultati combinati nei due precedenti campionati, che hanno comunque continuato a disputarsi anche separatamente.Nel 2016, per sottolineare la relazione con le Blancpain GT Series, la SRO ha scelto di rinominare il campionato, che \xc3\xa8 diventato "Blancpain GT Series Sprint Cup". Stessa sorte \xc3\xa8 toccata alle Blancpain Endurance Series, che sono state rinominate Blancpain GT Series Endurance Cup.Il 25 maggio 2018 la SRO ha assunto l\'organizzazione della Pirelli World Challenge, campionato nordamericano omologato dallo United States Auto Club. In seguito a questa acquisizione la SRO ha optato per una riorganizzazione dei campionati, rinominando la Pirelli World Challenge in Blancpain GT World Challenge North America, le Blancpain GT Series Asia in Blancpain GT World Challenge Asia e le Blancpain GT Series Sprint Cup in Blancpain GT World Challenge Europe.\n\nFormato delle gare\n\nIl weekend di gara prevede al venerd\xc3\xac due turni da 80 minuti per le prove libere.Il sabato ci sono, innanzitutto, tre turni da 15 minuti di qualifiche per determinare l\'ordine di partenza della gara del sabato stesso. Nei turni di qualifica Q1, riservato ai piloti individuati come primo pilota, e Q2, riservata ai piloti individuati come secondo pilota, non ci sono limiti ai giri che si possono compiere nei 15 minuti. Alla Q3, accedono i primi 10 piloti della classifica che si ottiene unendo i tempi della Q1 ai tempi della Q2; anche in questo caso non c\'\xc3\xa8 limite al numero di giri che si possono effettuare.I risultati della Q3 determineranno l\'ordine della gara del sabato. L\'ordine di arrivo di quest\'ultima contribuir\xc3\xa0 a determinare l\'ordine della partenza della gara della domenica.La domenica \xc3\xa8 previsto un iniziale warm-up di 20 minuti, per poi dare il via ad un\'unica gara, la cui durata non pu\xc3\xb2 superare i 60 minuti.'
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b'Q1395752'
b'\n\nTeutrante\n\nNella mitologia greca, Teutrante o Teutra, figlio di Lisippe, chiamata anche Leucippe, era il re di Teutrania, in Misia.Il suo regno era tanto grande da arrivare a toccare la foce del Caico.\n\nIl cinghiale\n\nTeutrante, da giovane, partecipando ad una battuta di caccia, insegu\xc3\xac un enorme cinghiale. Alla fine, il re stava per ucciderlo quando l\'animale inizi\xc3\xb2 a parlare, implorando piet\xc3\xa0 in nome di Artemide e poi trovando riparo proprio in un tempio della dea. Teutrante non esit\xc3\xb2 a finire la bestia.Artemide, allora, infuriata, lo fece ammalare di lebbra e lo costrinse a vagare in solitudine. Teutrante guar\xc3\xac solo grazie alla madre, Leucippe, che plac\xc3\xb2 la divinit\xc3\xa0 portando con s\xc3\xa9 il veggente Polido. Egli riusc\xc3\xac a medicare il re grazie alle pietre "antipate" che si trovavano su quel monte.La madre, in segno di gratitudine, non solo fece erigere una statua, ma ordin\xc3\xb2 la creazione di un gigantesco toro d\'oro, capace di emulare il suo predecessore, e gridando di essere risparmiato.\n\nAuge e Telefo\n\nAuge, figlia di Aleo e di Neera, fu desiderata da Eracle che la violent\xc3\xb2. Da tale unione nacque un bambino, che la madre nascose intimorita nel tempio di Atena. Eracle subito riusc\xc3\xac a trovarlo e lo abbandon\xc3\xb2 sul monte Partenio, dove fu allattato da una cerva e poi raccolto da alcuni mandriani, che decisero di chiamarlo Telefo, proprio per via dell\'insolita balia. Essi, non sapendo cosa fare del pargolo, lo portarono al loro signore che era Corito il re di Tegea.La donna fu venduta come schiava grazie a Nauplio a Teutra.Una volta che Telefo divent\xc3\xb2 adulto, chiese all\'oracolo di Delfi notizie sui suoi genitori: il responso fu di andare a cercare Teutrante in Misia. Quando Telefo venne a corte, Auge era diventata la regina di Teutrania: ella gli rivel\xc3\xb2 l\'identit\xc3\xa0 del padre (Eracle), mentre Teutrante gli diede in sposa la figlia Argiope, rendendolo il proprio erede, anche perch\xc3\xa9 non aveva figli maschi.\n\nAltre versioni del mito\n\nSecondo un\'altra versione, Teutra aveva adottato, e non sposato, Auge che cercava rifugio nel suo regno. A Telefo, giuntovi con il suo amico Partenopeo, alla ricerca della madre, furono offerti il regno e Auge come promessa sposa, purch\xc3\xa9 prima sconfiggesse Ida, il figlio di Afareo, uno degli Argonauti, il quale stava preparando un assalto al regno della Misia.Si racconta anche che Auge fu gettata in mare insieme al figlio: secondo questa versione fu lo stesso Teutra a ritrovare i due e a sposare la donna, adottando il bambino. Anche il luogo di nascita di Telefo \xc3\xa8 dibattuto.Teutrante, in seguito partecip\xc3\xb2 alla guerra di Troia, trovando la morte per mano di Ettore.'
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b'Q7237561'
b"\n\nIl pretoriano\n\nTrama\n\n\xc3\x88 il 51 d.C., undicesimo anno del regno dell'Imperatore Claudio, e Catone e Macrone sono, ormai da due mesi, ad Ostia sotto copertura, in attesa che il segretario imperiale Narciso si faccia vivo per assegnargli una nuova missione.Finalmente Narciso giunge ad Ostia per incontrare i due amici, e gli comunica che la loro missione sar\xc3\xa0 quella di smascherare ed eliminare i membri della setta dei Liberatores, che minacciano di ordire una congiura ai danni dell'imperatore.Per non destare sospetti verranno arruolati nel corpo della Guardia pretoriana, sotto falsa identit\xc3\xa0 e con un falso curriculum, e avranno come unico contatto Settimo, un agente spia di Narciso.Durante una cerimonia, alla quale partecipa tutto il corpo dei pretoriani e l'Imperatore con i familiari ed il suo seguito, scoppia una rivolta. A rischio di far scoprire la propria identit\xc3\xa0, Macrone e Catone si danno da fare per salvare la vita all'imperatore e la sua famiglia; in particolare, Catone, con un gesto eroico, salva la vita al giovane Nerone frapponendosi tra lui e la lama di un coltello procurandosi una ferita al braccio. Nerone, preso da parte Catone, gli manifesta tutta la sua gratitudine affermando che se un giorno dovesse diventare imperatore gli potr\xc3\xa0 chiedere qualsiasi cosa.Dopo alcuni giorni, il centurione Sinio convoca Catone, con la scusa di complimentarsi del suo operato durante la rivolta, e gli affida il compito di eliminare il centurione Lurco quale prova di fedelt\xc3\xa0. I due amici confidano il tutto a Narciso ed assieme decidono di inscenare l'eliminazione di Lurco per tentare di entrare nelle grazie di Sinio. La finta uccisione del centurione viene avvalorata dalla presentazione a Sinio di un dito tagliato, che apparteneva ad un cadavere, con l'anello di Lurco.Macrone e Catone, durante lo svolgimento delle loro indagini, scoprono che tutto il grano conservato nei magazzini sulle rive del Tevere \xc3\xa8 misteriosamente scomparso, e di conseguenza, se entro pochi giorni non giunger\xc3\xa0 a Roma la flotta dall'Egitto, la plebe soffrir\xc3\xa0 la fame, con un alto rischio di sommossa. L'imperatore, per tenere calma la popolazione, organizza una grandiosa naumachia nel lago del Fucino, con annesso un immenso banchetto per tutti gli spettatori. Mentre sono in corso i lavori per ultimare la bonifica del lago, un incidente, che provoca l'esondazione di parte del lago in un canale in costruzione, mette a rischio la vita di Claudio, che si salva grazie all'intervento di Catone. Proprio durante questo incidente, che si scoprir\xc3\xa0 provocato da un sabotaggio, i due amici scoprono che il centurione Tigellino fa parte dei cospiratori e ha dunque anche provato ad attentare alla vita dell'imperatore durante l'incidente.Giunto il giorno del grande spettacolo della naumachia, l'imperatore viene informato che la flotta di rifornimento di grano, che stava aspettando, \xc3\xa8 naufragata, e pertanto entro due giorni la citt\xc3\xa0 rimarr\xc3\xa0 senza viveri. Claudio lascia, senza farsene accorgere, il palco dal quale sta assistendo allo spettacolo, e si rifugia nel palazzo imperiale protetto dalle sue guardie germaniche e dai pretoriani.Nel frattempo Catone e Macrone, esplorando la Cloaca Massima scoprono il nascondiglio dove sono state ammassate le riserve di grano e tornati al palazzo, per comunicare a Claudio la notizia, giungono in tempo per sventare un complotto che, guidato da alcuni ufficiali della guardia pretoriana, \xc3\xa8 giunto fin nelle stanze di Claudio per assassinarlo."
b'8230594563476098745'
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b'Q2577'
b"\n\nM86 (astronomia)\n\nOsservazione\n\nM86 si trova in una regione di cielo priva di stelle di riferimento, fra le costellazioni della Vergine e della Chioma di Berenice; si pu\xc3\xb2 individuare quasi a met\xc3\xa0 via partendo dalla stella Denebola e raggiungendo Vindemiatrix. Fa coppia con M84, con cui appare visibile in quasi tutti gli oculari a medio campo montati su un telescopio amatoriale fino a 150mm di apertura; al binocolo invece \xc3\xa8 osservabile solo in casi di cieli perfettamente nitidi e in condizioni atmosferiche ottimali, sebbene sia leggermente pi\xc3\xb9 luminosa della compagna. L'alone diventa ben visibile con strumenti da 200mm di apertura, in cui si mostra come una macchia chiara che sfuma gradualmente sul fondo cielo; il nucleo appare invece brillante. Nei dintorni \xc3\xa8 possibile osservare anche numerose altre galassie, come NGC 4388 e NGC 4402.M86 pu\xc3\xb2 essere osservata con facilit\xc3\xa0 da entrambi gli emisferi terrestri e da tutte le aree abitate della Terra, grazie al fatto che la sua declinazione non \xc3\xa8 eccessivamente settentrionale; dalle regioni boreali \xc3\xa8 maggiormente osservabile e si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti di primavera, mentre dall'emisfero australe appare mediamente pi\xc3\xb9 basso, ad eccezione delle aree prossime all'equatore. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale \xc3\xa8 quello compreso fra marzo e agosto.\n\nStoria delle osservazioni\n\nCharles Messier fu il primo ad osservare questa galassia, che la descrisse come una nebulosa tonda e senza stelle, con un centro brillante e circondato da un alone debole; la inser\xc3\xac nel suo catalogo col numero 86; John Herschel la descrisse assieme alla vicina M84 come una nube molto brillante larga e di forma rotondeggiante, molto luminosa al centro e non risolvibile.\n\nCaratteristiche\n\nLa distanza di questa galassia \xc3\xa8 stata in dubbio per lungo tempo, dato che mostra una velocit\xc3\xa0 radiale in avvicinamento a noi di 419 km/s, in forte contrasto con quello medio dell'Ammasso della Vergine, che \xc3\xa8 in via di allontanamento: si \xc3\xa8 infatti sospettato che si trattasse di un membro fuoriuscito dall'ammasso e visibile dunque in primo piano; il suo moto nello spazio la sta portando esattamente nella nostra direzione. Probabilmente ci\xc3\xb2 \xc3\xa8 dovuto alla forte azione gravitazionale dello stesso ammasso di galassie, che le avrebbe conferito una direzione anomala a seguito di un transito ravvicinato presso il suo centro. Secondo la sequenza di Hubble si tratta di una galassia ellittica o probabilmente lenticolare, esattamente come la vicina M84, con la quale condivide pure la caratteristica di possedere un gran numero di ammassi globulari."
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b'Q15210443'
b'\n\nJulija Nikolaevna Sedova\n\nJulija Nikolaevna Sedova (in russo: \xd0\xae\xd0\xbb\xd0\xb8\xd1\x8f \xd0\x9d\xd0\xb8\xd0\xba\xd0\xbe\xd0\xbb\xd0\xb0\xd0\xb5\xd0\xb2\xd0\xbd\xd0\xb0 \xd0\xa1\xd0\xb5\xd0\xb4\xd0\xbe\xd0\xb2\xd0\xb0; San Pietroburgo, 1880 \xe2\x80\x93 Cannes, 1969) \xc3\xa8 stata una ballerina russa del Teatro Mariinskij, coreografa e insegnante di danza.\n\nInizi\n\nSi diploma alla scuola di balletto di San Pietroburgo nel 1898 con il M\xc2\xb0 Emilio Cecchetti.Dopo il diploma viene reclutata dalla compagnia di balletto del Teatro Mariinskij, diretta da Matilda Krzesinska, ma nonostante critiche iniziali molto favorevoli la sua carriera procede all\'inizio in modo insoddisfacente: a fronte della sua ottima preparazione tecnica, la sua espressivit\xc3\xa0 \xc3\xa8 giudicata povera e insufficiente.Il suo primo ruolo importante \xc3\xa8 nel balletto "La Halte de Cavalerie" di Marius Petipa, dove interpreta Teresa a fianco di Michail Fokin, nel 1899. Si susseguono diversi ruoli in cui si esprime la sua tecnica brillante, il suo virtuosismo soprattutto in salti e piroette in cui sembra bloccarsi in aria, ma la sua qualit\xc3\xa0 artistica rimane oggetto di critiche.\n\nSuccesso\n\nNel novembre 1904 Sedova debutta al Teatro Bol\'\xc5\xa1oj di Mosca nel balletto "Le petit cheval bossu", nel ruolo della figlia dello Zar, e a dicembre interpreta Odile-Odette ne Il lago dei cigni. In entrambi i casi la coreografia \xc3\xa8 di Aleksandr Alekseevi\xc4\x8d Gorskij. La critica moscovita le \xc3\xa8 molto favorevole e nel 1905, quando torna a San Pietroburgo, la sua fama \xc3\xa8 migliorata. Nel 1908 inizia un tour in Russia: Char\'kov, Jaroslavl\', Baku, Tbilisi, Rostov sul Don, Odessa. Nel 1909 \xc3\xa8 a Berlino e nel 1910 a Parigi, dove danza con Nikolaj Legat e F\xc3\xabdor Lopuchov. Nel 1911 il repertorio del Teatro Mariinskij ha in lei uno dei suoi pilastri, ma lei d\xc3\xa0 le dimissioni e parte per una tourn\xc3\xa9e negli Stati Uniti, insieme a una troupe in cui ha come partner Michail Mordkin. Il calendario della tourn\xc3\xa9e \xc3\xa8 serrato, con spettacoli in 52 citt\xc3\xa0 e un repertorio che include Il lago dei cigni, Copp\xc3\xa9lia e Giselle. Il pubblico americano accoglie la troupe russa con meraviglia e entusiasmo, ma al ritorno a San Pietroburgo il Teatro Mariinskij non le offre condizioni accettabili, e di conseguenza Julija Sedova riparte per una tourn\xc3\xa9e in Europa da cui rientra nel 1914. Nel 1916, a 36 anni, si ritira dalle scene.\n\nEsule in Francia\n\nNel 1918 fugge la rivoluzione e si stabilisce in Francia, in Costa Azzurra, dove lavora come coreografa ai Ballets Russes. Partecipa a diversi progetti a Parigi, in Italia e in Sudamerica. A Cannes e a Nizza apre una scuola di balletto dove insegna fino alla sua morte. Avr\xc3\xa0 come allievi, tra gli altri, George Skibin, Sergej Trailin, Marika Bezobrazova.Muore nel 1969 all\'et\xc3\xa0 di 89 anni.'
b'7429982096616981840'
1,002
b'Q3891523'
b'\n\nPalazzo delle Poste (Latina)\n\nStoria\n\nProgettato nel 1932 dall\'architetto e ingegnere Angiolo Mazzoni su commissione del Ministero delle comunicazioni, fu costruito in occasione della fondazione dell\'allora Littoria e inaugurato, assieme alla citt\xc3\xa0, il 18 dicembre 1932 alla presenza di Benito Mussolini.Il sopralluogo per scegliere l\'area su cui costruire il palazzo fu effettuato il 17 aprile 1932 dall\'architetto Mazzoni, dal commissario Cozzolini dell\'amministrazione delle Poste e Telegrafi e dall\'ingegner Pappalardo dell\'Associazione Nazionale Combattenti.In questo frangente Oriolo Frezzotti invi\xc3\xb2 a Mazzoni i disegni del suo Piano Regolatore per Littoria e in particolare uno schizzo dell\'area in cui si prevedeva l\'insediamento del nuovo edificio postale.Per l\'esecuzione dei lavori fu messa a disposizione dal Ministero la somma di 890.000 Lire.Il giorno dopo l\'inaugurazione, sulla "Gazzetta del Popolo", Filippo Tommaso Marinetti scrisse che "tra i valori artistici ideati dall\'Architetto Mazzoni in questo edificio noi ammiriamo specialmente le grandi alte grate semicilindriche di difesa conto le zanzare malariche. Si tratta di una di quelle bellezze sorprendenti originali che risultano da una trovata costruttiva con scopo funzionale. [...] Cos\xc3\xac Mazzoni, avendo il compito di difendere una casa dalle zanzare malariche, sostituisce alle solite, piccole grate malariche, dei forti motivi architettonici di rete metallica. Esempio questo di una utilit\xc3\xa0 che diventa bellezza, trovata, lirismo. In altri termini, superamento futurista del semplice razionalismo".Tuttavia, nel 1934, le grate antimalariche vennero smantellate su ordine diretto del Duce perch\xc3\xa9 offendevano la vittoria con cui si riteneva ormai conclusa, per il regime, la battaglia ecologica contro la malattia, anche se i censimenti dell\'epoca registravano ancora un alto tasso di mortalit\xc3\xa0 proprio a causa della malaria.Sempre nel 1934 Littoria venne promossa a capoluogo di provincia e, di conseguenza, anche l\'edificio postale dovette assolvere nuove mansioni; fu cos\xc3\xac che l\'architetto Mazzoni cur\xc3\xb2 il progetto per il suo ampliamento.Il disegno che ne scatur\xc3\xac era di grande qualit\xc3\xa0 architettonica, ma fu bocciato dal neoministro Puppini che, ravvisando un contrasto tra l\'ubicazione del nuovo edificio e l\'assetto urbanistico previsto dal Piano Regolatore vigente, consigli\xc3\xb2 come possibile soluzione l\'ubicazione in asse col viale Principessa di Piemonte (oggi viale Italia).Mazzoni studi\xc3\xb2 pertanto una soluzione conforme al volere delle amministrazioni.Dopo l\'intervento di ampliamento del 1934 non si registrano altri interventi significativi sino al 1960 quando venne ritenuto indispensabile un ulteriore ampliamento dell\'immobile, probabilmente in vista dell\'espansione demografica a cui era soggetta la citt\xc3\xa0 in quel periodo. Si susseguirono svariati progetti che progressivamente modificarono il palazzo preesistente sino alla soluzione definitiva nel 1963.Venne quindi realizzato un edificio con struttura portante in calcestruzzo armato dopo la demolizione quasi totale della parte costruita nel 1932.Dopo questo grande intervento, che per\xc3\xb2 snatur\xc3\xb2 radicalmente l\'opera originaria concepita da Mazzoni, si susseguirono interventi di manutenzione straordinaria interna.'
b'1885003407578325300'
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b'Q750232'
b'\n\nElezioni parlamentari in Russia del 2007\n\nLe elezioni parlamentari in Russia del 2007 si sono tenute il 2 dicembre 2007. Si \xc3\xa8 votato per l\'elezione dei 450 deputati alla Duma di Stato (Gosudarstvennaja Duma), la camera bassa dell\'Assemblea Federale della Federazione Russa (il Parlamento).\n\nSistema di voto\n\nL\'elezione del 2007 si \xc3\xa8 svolta con il sistema proporzionale adottato con una legge del 2005 su iniziativa del Presidente Vladimir Putin, che mira al rafforzamento del sistema politico russo ed alla riduzione dei partiti rappresentati. Nelle precedenti elezioni, met\xc3\xa0 dei seggi furono assegnati con il sistema proporzionale, la met\xc3\xa0 con il sistema maggioritario uninominale.Nel 2007, i 225 distretti a singolo membro sono stati aboliti. Nelle elezioni del 2003, 100 di questi seggi furono vinti da indipendenti o candidati di partiti minori. Tutti i seggi saranno assegnati con rappresentanza proporzionale. La soglia per l\'accesso al Parlamento \xc3\xa8 stata innalzata dal 5% al 7%; nel 2003, quattro partiti andarono oltre il 7% dei voti e conquistarono il 70,7% della Duma.Solo i partiti registrati ufficialmente, per legge, possono competere alle elezioni, e i partiti registrati non possono formare una coalizione per sommare i propri voti (e cos\xc3\xac aggirare la soglia del 7%); i partiti nella Duma devono rappresentare almeno il 60% dei cittadini partecipanti al voto. I seggi alla Duma sono assegnati alle persone facenti parte delle liste a seconda della posizione nella lista stessa. Ogni membro che si dimette dal partito, rinuncia automaticamente al seggio.In Cecenia, nello stesso giorno, si \xc3\xa8 tenuto un referendum costituzionale.\n\nRisultati preliminari ed exit-poll\n\nAlle 2:00 del 3 dicembre (MSK) sono stati conteggiati circa il 47,14% dei voti. Quattro partiti hanno oltrepassato la soglia del 7%: Russia Unita, con il 63,2%, PCRF con l\'11,5%, Partito Liberal-Democratico con il 9,1%, Russia Giusta con il 7,8%; il Partito Agrario ha ottenuto il 2,5% dei voti, Partito Democratico Unificato Russo "Jabloko" l\'1,5%, l\'Unione delle Forze di Destra l\'1,1%, la Forza dei Cittadini l\'1,0%, i Patrioti lo 0,9%, Giustizia Sociale lo 0,2% e il Partito Democratico lo 0,1%.I risultati sono in accordo con gli exit-polls condotti da VTsIOM, che hanno predetto rispettivamente 61%, 11,5%, 8,8%, 8,4%.Secondo la BBC, Russia Unita ha ottenuto pi\xc3\xb9 del 60% dei voti, tenendo conto dei primi risultati.\n\nConseguenze\n\nI risultati mostrano una tendenza pari a quella delle elezioni precedenti. Il partito centrista al governo, Russia Unita, il PCFR e il PLDR hanno superato la barriera del 7%, e i socialisti moderati di Russia Giusta hanno preso il posto di Rodina, assorbendo molti dei suoi membri e gran parte del suo elettorato. Russia Unita ha mantenuto la sua posizione al comando, ottenendo ancora una supermaggioranza di pi\xc3\xb9 dei 2/3 dei seggi, il che gli d\xc3\xa0 l\'opportunit\xc3\xa0 di poter modificare la Costituzione. Secondo i risultati ufficiali, l\'affluenza in Cecenia \xc3\xa8 stata del 99,5%, di cui il 99,36% sono andati a favore di Russia Unita (l\'affluenza complessiva in Russia \xc3\xa8 stata del 64% e solo pi\xc3\xb9 del 64% dei voti sono andati a Russia Unita); il leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva pubblicamente promesso di consegnare il 100 percento dei voti della sua repubblica a Putin.).\n\nCritiche alle elezioni\n\nSecondo un giudizio comune dell\'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e del Consiglio d\'Europa, le elezioni del 2 dicembre "non sono state libere e non hanno mostrato gli elementi tipici delle elezioni democratiche stabiliti dall\'OSCE e dal Consiglio d\'Europa". Secondo il giudizio, "In generale, le elezioni sono state ben organizzate e gli osservatori hanno notato miglioramenti tecnici significativi. Tuttavia, le modifiche hanno avuto luogo in un\'atmosfera che ha gravemente limitato la competizione politica con frequenti abuso di risorse amministrative, utilizzo dei media in favore al partito al governo, e un mancato pluralismo politico. Non vi \xc3\xa8 stato un territorio di scontro vero e proprio in Russia nel 2007."Secondo l\'agenzia russa RIA Novosti, "Igor Borisov della Commissione Elettorale Centrale della Russia, ha affermato che l\'OSCE e il Consiglio d\'Europa hanno formulato giudizi senza basi e che la commissione non ha ricevuto alcun rapporto ufficiale da tali organizzazioni."Come capo della missione PACE, Luc Van den Brande ha affermato a una conferenza tenutasi a Mosca il 3 dicembre che le elezioni non sono state libere e democratiche, anche se nella preparazione del voto per la Duma si \xc3\xa8 assistito a momenti positivi. Il Cancelliere della Germania Angela Merkel ha fermamente criticato la mancanza di democrazia in Russia.'
b'11183193539848675426'
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b'Q18419580'
b"\n\nOnani Master Kurosawa\n\nTrama\n\nKakeru Kurosawa frequenta le medie e si trascina con insofferenza giorno dopo giorno a scuola, non sopportando la compagnia n\xc3\xa9 dei professori n\xc3\xa9 dei compagni. Unica consolazione il passatempo pomeridiano divenuto ormai routine per lui: recarsi nel doposcuola nell'unico edificio scolastico privo di attivit\xc3\xa0 studentesche e masturbarsi nel bagno delle ragazze, immaginando di volta in volta di possedere una compagna di classe.Sicuro della propria impunit\xc3\xa0, un giorno Kakeru viene sorpreso da una timida studentessa. Questa si rivela essere la sua compagna di classe Aya Kitahara, da sempre pesantemente vessata da un gruppo di bulle. Quando per vendicare la ragazza delle persecuzioni e delle umiliazioni subite, Kurosawa si impadronisce delle divise delle bulle e vi eiacula sopra, certo non si immagina che proprio Kitahara torni da lui per ricattarlo.Aya gli chiede, infatti, di poter infliggere la stessa vendetta anche ad altri bersagli pena la denuncia delle sue attivit\xc3\xa0 pomeridiane all'autorit\xc3\xa0 scolastica. A Kakeru non rimane che piegarsi e arginare la sete di vendetta della sua ricattatrice. Nel frattempo Kurosawa finisce per avvicinarsi inaspettatamente ad alcuni compagni, il re degli otaku Nagaoka e Takigawa, popolare ed amichevole. Assieme a loro, a Kitahara e al nerd Pizzata, Kurosawa trascorre la gita scolastica dell'ultimo anno, riuscendo persino a sciogliere il patto-ricatto con Kitahara.Quando per\xc3\xb2 si scopre che Nagaoka e Takigawa si sono fidanzati ufficialmente, le gelosie dei due esplodono: Kitahara chiede al compagno di poter rovinare l'armonia della coppietta ed egli acconsente.Colto per\xc3\xb2 dal senso di colpa, il ragazzo finisce per autodenunciarsi, guadagnandosi le antipatie della classe e il soprannome di Onani Master. Costantemente vittima di bullismo ed ostracismo, Kurosawa sopporta tutto stoicamente, finalmente in pace con se stesso per aver detto la verit\xc3\xa0. Col tempo riesce persino a riavvicinarsi ai vecchi amici e a stringere amicizia con Sugawa, una delle bulle che vessavano Aya, delle quali scopre i lati nascosti.Anni dopo, ormai iniziato il liceo, la classe organizza un incontro. Tutti partecipano con gioia, l'unica a mancare \xc3\xa8 Kitahara. Si scopre che \xc3\xa8 divenuta una neet ed un'hikikomori. Kurosawa, sebbene ormai finalmente reintegrato tra i compagni, non riesce ad abbandonare la compagna sofferente e la convince testardamente a partecipare all'incontro. Finalmente, anche per Kitahara inizia una nuova vita al liceo.\n\nAfter the juvenile\n\nQualche anno dopo, il gruppo che aveva trascorso una piacevole gita scolastica, al tempo battezzatosi il gruppo SOS (riferimento alla serie La malinconia di Haruhi Suzumiya), si reincontra per tornare ad Kyoto e rifare l'itinerario precedente. Kurosawa, nonostante le richieste insistenti di Sugawa, con la quale esce regolarmente, ha preferito non invitare la ragazza ed il gruppo, stavolta chiamato l'Ordine dei Cavalieri Neri (riferimento alla serie animata Code Geass), \xc3\xa8 composto dei soliti membri: Kurosawa, Kitahara, Nagaoka, Takigawa e Pizzata.L'atmosfera per\xc3\xb2 non \xc3\xa8 la stessa della volta precedente e nel gruppo inizia presto a serpeggiare sotterranei malumori ed insofferenze: causa di ci\xc3\xb2 i litigi e le confidenze fra i Cavalieri Neri. Nagaoka e Takigawa, sebbene ancora fidanzati, si dovranno presto separare perch\xc3\xa9 la ragazza desidera entrare nel mondo della moda e perci\xc3\xb2 ha gi\xc3\xa0 deciso di studiare in un'altra citt\xc3\xa0. Inoltre anche il nerd Pizzata ha intenzione di trasferirsi, a Kyoto, per iniziare a lavorare al famoso studio d'animazione presente in quella citt\xc3\xa0.Kakeru assiste impotente al disastro della gita. Tutte le attrazioni che rivedono non sembrano mitigare l'irritazione del gruppo. Giunto ormai al giorno della partenza, Kakeru si dedica all'acquisto dei souvenir e, imbattutosi in Magister, si confidano i rispettivi pesi emotivi, come facevano un tempo nell'intimit\xc3\xa0 della biblioteca.Rasserenatosi grazie al colloquio con la ragazza, Kurosawa sale sul treno col cuore pi\xc3\xb9 leggero, pronto ad accettare con filosofia i cambiamenti e la sfida del diventare adulti. Giunti alla stazione i Cavalieri Neri man mano si congedano. Kurosawa, che si aspettava una telefonata di Sugawa, si interroga sul fatto se la ragazza sia ancora arrabbiata con lui. Poi, a sorpresa, appare Sugawa, venuta appositamente in stazione a prenderlo."
b'4550329370207201315'
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b'Q16617424'
b"\n\nTranvia Pisa-Marina di Pisa\n\nStoria\n\nIl 12 gennaio 1891 la Societ\xc3\xa0 Italiana per le Ferrovie Economiche e Tramvie a Vapore della Provincia di Pisa (PPC) present\xc3\xb2 domanda al comune di Pisa per la costruzione e l'esercizio di una linea tranviaria che, come prolungamento della Pisa-Pontedera/Calci gi\xc3\xa0 in esercizio, avrebbe consentito un collegamento veloce con la frazione di Marina di Pisa. Tale progetto si sarebbe finanziato attraverso l'incremento di valore dei terreni interessati dal nuovo servizio. La relativa convenzione con la PPC, rappresentata dall'ing. Francesco Benedetto Rognetta, fu stipulata il successivo 15 marzo.L'avvio dell'esercizio sul nuovo impianto, costruito in tempi molto brevi, avvenne il 18 giugno 1892, in tempo per l'avvio della stagione balneare. Il traffico crebbe in maniera significativa negli anni seguenti, portando ad un'espansione significativa dell'abitato di Marina.Il traffico si attest\xc3\xb2 ben presto su livelli molto elevati, tanto da suscitare sulla stampa locale critiche all'indirizzo della PPC, il cui parco trazione era costituito solo da 6 locomotive impiegate anche sulla linea per Pontedera/Calci suscitando qualche problema di disponibilit\xc3\xa0.Il 5 maggio 1922 la tranvia fin\xc3\xac tristemente sui giornali: una travata del ponte metallico descritto in seguito croll\xc3\xb2 sul sottostante canale di Navicelli durante il passaggio di un treno misto che recava in composizione 4 carri merci carichi di pietrisco. Il crollo caus\xc3\xb2 sfortunatamente una vittima, il frenatore Benedetto Demi.Attivata ormai la parallela ferrovia elettrica per Tirrenia e Livorno, l'esercizio sulla tranvia cess\xc3\xb2 nel novembre 1932.\n\nCaratteristiche tecniche\n\nL'opera pi\xc3\xb9 significativa della tranvia era senza dubbio il lungo viadotto in ferro che consentiva di superare tanto la darsena del canale dei Navicelli, quanto la ferrovia Genova-Pisa. Tale opera, che caratterizzava fortemente il panorama urbano nella tratta attraversata, era costituita da 10 campate metalliche realizzate dalle Officine Meccaniche di Savigliano. La pi\xc3\xb9 lunga di tali campate, che appoggiava direttamente sul bastione Stampace, misurava 30,60\xc2\xa0m. L'intera opera di scavalco, che comprendeva anche un tratto di viadotto in muratura con 7 arcate da 10\xc2\xa0m ciascuna, aveva una lunghezza di 727,60\xc2\xa0m.Il tracciato della tranvia, fatta eccezione per il suo percorso iniziale, era prevalentemente pianeggiante snodandosi quasi per intero lungo la strada d'argine. Lunga 13,024\xc2\xa0km, la sede promiscua risultava di 11,624\xc2\xa0km, con curva di raggio minimo di 100\xc2\xa0m. Il binario era costituito da rotaie Vignoles da 21\xc2\xa0kg/m, sostituite nel 1920 per un breve tratto con altre da 25,4\xc2\xa0kg/m.Presso la stazione capolinea di Marina di Pisa, che veniva raggiunta attraverso un'ampia e caratteristica curva all'interno dell'abitato, era ubicata una piattaforma per la giratura delle locomotive un serbatoio d'acqua per il loro rifornimento.\n\nMateriale rotabile\n\nIl materiale motore delle tranvie Pisa-Marina di Pisa e Pisa-Pontedera/Calci era inizialmente costituito da un gruppo di 6 locomotive tranviarie a vapore da 106\xc2\xa0kW ordinate appositamente ad Henschel di Kassel e battezzate, come d'uso ai tempi, ciascuna con un nome: in questo caso si trattava di personaggi della storia di Pisa. Una settima unit\xc3\xa0 successivamente prest\xc3\xb2 servizio sulla Ferrovia Marmifera di Carrara). Notizie non certe portano a valutare la consistenza del parco locomotive, negli anni a cavallo fra i due secoli, a 10 unit\xc3\xa0.Un'undicesima locomotiva, costruita per le Tranvie provinciali di Napoli e successivamente passata alle Ferrovie e Tramvie Vicentine (FTV), prest\xc3\xb2 in servizio sulle tranvie pisane negli anni venti. Le ultime locomotive a vapore in servizio furono demolite fra il 1953 e il 1957 ad eccezione della n. 3 Dante Alighieri; quest'ultima, immessa in servizio il 19 settembre 1883, fu ceduta alla tranvia Bologna-Pieve di Cento/Malalbergo (TBPM) ed in seguito, alla chiusura della stessa, prest\xc3\xb2 servizio presso uno zuccherificio per poi venire acquistata da un gruppo di privati bolognesi.Completavano la dotazione delle tranvie del parco numerose carrozze e carri merci di vario tipo."
b'4318564070978194224'
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b'Q3511748'
b'\n\nSuore di San Giuseppe dell\'Apparizione\n\nLe Suore di San Giuseppe dell\'Apparizione (in francese S\xc5\x93urs de Saint Joseph de l\'Apparition) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.J.A.\n\nCenni storici\n\nLa congregazione venne fondata da Emilia de Vialar (1797-1856). Di nobile famiglia, nel 1816 decise di abbandonare la vita mondana e dedicarsi all\'aiuto ai poveri: morto il nonno materno, il barone de Portal, impieg\xc3\xb2 l\'eredit\xc3\xa0 per acquistare un edificio a Gaillac e vi si insedi\xc3\xb2 con alcune compagne il 25 dicembre 1832, dando inizio all\'istituto.La congregazione venne dedicata a san Giuseppe, "primo conoscitore del mistero dell\'Incarnazione". Il titolo, infatti, si riferisce a un episodio della vita di Giuseppe narrato nel vangelo di Matteo: accortosi della prossima maternit\xc3\xa0 di Maria, pens\xc3\xb2 di ridarle la sua libert\xc3\xa0, ma un angelo gli apparve avvisandolo del concepimento verginale.Emilia de Vialar venne assistita per l\'organizzazione della sua comunit\xc3\xa0 dal sacerdote Louis Mercier, curato della parrocchia di Saint-Pierre. Le attivit\xc3\xa0 delle suore di San Giuseppe si estesero presto dall\'assistenza ai poveri all\'apostolato in terra di missione, alla cura dei malati e all\'educazione della giovent\xc3\xb9.Su invito di Augustin de Vialar, fratello di Emilia e consigliere municipale ad Algeri, nel 1835 le suore aprirono la prima filiale nel Nord Africa: nel 1856, alla morte della fondatrice, le religiose erano gi\xc3\xa0 presenti in Francia, Italia, Malta, Grecia, Cipro, Turchia, Palestina, Libano, Birmania e Australia.Nel 1835 la casa generalizia venne trasferita a Marsiglia e il vescovo Eug\xc3\xa8ne de Mazenod approv\xc3\xb2 gli statuti della congregazione il 6 dicembre 1853; le religiose ricevettero il pontificio decreto di lode il 6 maggio 1842.Emilia de Vialar, beatificata nel 1939, venne proclamata santa da papa Pio XII il 24 giugno 1951.\n\nAttivit\xc3\xa0 e diffusione\n\nLe Suore di San Giuseppe dell\'Apparizione si dedicano a vari generi di opere (educative, sanitarie, pastorali).Sono presenti in Europa (Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Malta, Regno Unito, Romania), nelle Americhe (Argentina, Guatemala, Haiti, Panama, Per\xc3\xb9), in Australia, in Africa (Mauritania, Tunisia), nel Medio Oriente (Giordania, Israele, Libano, Palestina) e in altri paesi asiatici (Birmania, Filippine, India, Thailandia); la sede generalizia \xc3\xa8 a Parigi.Al 31 dicembre 2005 l\'istituto contava 940 religiose in 154 case.'
b'5417126807542232347'
838
b'Q2918240'
b"\n\nDecadimento orbitale\n\nIn astrodinamica, il decadimento orbitale \xc3\xa8 un processo che conduce nel tempo alla graduale diminuzione della distanza fra due corpi orbitanti nel loro punto di massima vicinanza (periapside) man mano che vengono descritte le orbite. I corpi orbitanti possono essere un pianeta e un suo satellite, una stella e un qualunque corpo che le orbita intorno o i componenti di un sistema binario. Il decadimento orbitale pu\xc3\xb2 essere causato da una moltitudine di effetti meccanici, gravitazionali ed elettromagnetici. Per i corpi in un'orbita terrestre bassa, l'effetto pi\xc3\xb9 importante \xc3\xa8 costituito dall'attrito atmosferico.Se incontrollato, il decadimento si conclude con la fine dell'orbita nel punto in cui il corpo pi\xc3\xb9 piccolo urta la superficie del corpo primario oppure, se quest'ultimo \xc3\xa8 dotato di atmosfera, con la sua disintegrazione, esplosione o divisione in pezzi nell'atmosfera del primario oppure, nel caso in cui il primario sia una stella, con il suo incenerimento a causa della radiazione stellare (come succede per le comete) e cos\xc3\xac via.\n\nEffetti di marea\n\nUn'orbita pu\xc3\xb2 anche decadere a causa del fenomeno della marea quando il corpo orbitante \xc3\xa8 sufficientemente grande da produrre una significativa forza di marea sul corpo primario e si trova o su un'orbita retrograda o sotto l'orbita sincrona. La risultante interazione di marea riduce la quantit\xc3\xa0 di moto del corpo orbitante trasferendola alla rotazione del corpo primario e abbassa l'altitudine dell'orbita fino all'entrata in gioco dei fenomeni di attrito.Esempi di corpi soggetti a decadimenti orbitali di marea sono i satelliti di Marte, Phobos e di Nettuno, Triton, e l'esopianeta TrES-3b.\n\nOnde gravitazionali\n\nLe onde gravitazionali sono un altro meccanismo che provoca il decadimento orbitale. \xc3\x88 trascurabile nelle orbite dei pianeti e dei satelliti planetari ma \xc3\xa8 apprezzabile nei sistemi di stelle degeneri come si \xc3\xa8 potuto constatare osservando le orbite delle stelle di neutroni.\n\nCollisioni stellari\n\nLe collisioni stellari consistono nell'avvicinamento di un sistema di stelle binarie quando perdono energia. Diverse cause provocano tale perdita di energia tra cui le forze di marea, il trasferimento di massa e le onde gravitazionali. Man mano che si avvicinano, le stelle descrivono un percorso a spirale. Ci\xc3\xb2 provoca talvolta la fusione delle due stelle oppure la creazione di un buco nero. In quest'ultimo caso le ultime rivoluzioni delle stelle l'una intorno all'altra durano solo pochi secondi.\n\nConcentrazione della massa\n\nAnche se non si tratta di una causa diretta del decadimento orbitale, una disomogenea distribuzione delle masse (nota con il termine di mascon) del corpo primario pu\xc3\xb2 nel tempo perturbare l'orbita e in casi estremi renderla fortemente instabile. La sua instabilit\xc3\xa0 pu\xc3\xb2 dar vita a un'orbita alla quale \xc3\xa8 applicabile una delle cause dirette del decadimento orbitale."
b'3634580784540415850'
884
b'Q1826038'
b'\n\nPatto franco-sovietico\n\nContenuto dell\'accordo\n\nL\'obiettivo del patto, che non specificava l\'identit\xc3\xa0 dell\'aggressore, era essenzialmente quello di garantirsi contro un attacco da parte della Germania nazista. Questa aveva infatti annunciato il 16 marzo precedente il ripristino della coscrizione obbligatoria, violando cos\xc3\xac parte del Trattato di Versailles.In particolare, il patto prevedeva che:- in caso di minaccia di aggressione contro l\'URSS o la Francia, i due Paesi firmatari si sarebbero consultati per riaffermare il valore dell\'art. 10 del Patto della Societ\xc3\xa0 delle Nazioni, facilitando cos\xc3\xac l\'azione del Consiglio della Societ\xc3\xa0 stessa;- se il Consiglio avesse deciso delle sanzioni contro un Paese europeo colpevole di aggressione contro una delle due Parti, l\'altra le avrebbe fornito tutto il suo aiuto;- se una di esse fosse stata attaccata senza provocazione da uno Stato europeo e se il Consiglio della Societ\xc3\xa0 delle Nazioni non fosse riuscito a prendere una decisione, l\'altra potenza le avrebbe prestato "immediatamente aiuto ed assistenza".Un protocollo speciale, infine, garantiva che, in caso di aggressione proveniente dalla Germania, il patto non sarebbe stato applicato se non fosse stata riconosciuta tale anche da Gran Bretagna ed Italia, che erano le garanti del Patto di Locarno.Al patto franco-sovietico fece seguito un patto ceco-sovietico di analogo contenuto, firmato a Praga il 16 maggio seguente da Bene\xc5\xa1 e Alexandrovsky. Tuttavia, un protocollo annesso all\'accordo subordinava l\'applicazione delle misure di mutua assistenza previste in caso di aggressione all\'aiuto prestato dalla Francia al Paese attaccato. In tal modo, se la Germania avesse attaccato la Cecoslovacchia, la Francia avrebbe avuto nei confronti di quest\'ultima una doppia responsabilit\xc3\xa0, dal momento che era legata ad essa anche dal trattato di alleanza stipulato nel 1924 e rinnovato con gli accordi di Locarno: una mancata reazione francese avrebbe reso vano anche il trattato ceco-sovietico. Ci\xc3\xb2 si verific\xc3\xb2 puntualmente alla dissoluzione della Cecoslovacchia nel marzo del 1939.\n\nPortata e significato dell\'accordo\n\nL\'accordo franco-sovietico - e del pari quello ceco-sovietico, in quanto la sua applicazione era subordinata all\'azione politica francese - rientrava in quella prassi di tessere alleanze con i vicini orientali della Germania che contraddistinse la politica della Francia degli anni venti e trenta al fine di creare un proprio "sistema" in funzione anti-tedesca.\n\nReazione tedesca e sue conseguenze\n\nIl patto franco-sovietico, prevedendo un intervento militare francese a favore dell\'Unione Sovietica, introduceva una terza eccezione al Patto di Locarno di mutua garanzia delle frontiere occidentali della Germania, eccezione non prevista dal Patto stesso. Hitler proclam\xc3\xb2 l\'incompatibilit\xc3\xa0 dell\'alleanza franco-sovietica con gli impegni di Locarno e - perfettamente in linea con quanto previsto dal diritto internazionale - denunci\xc3\xb2 che questi ultimi erano decaduti e provvide a rimilitarizzare la Renania il 7 marzo 1936.\n\nReazione italiana e sue conseguenze\n\nLa firma del patto franco-sovietico, assieme alla seguente stipula dell\'accordo navale anglo-tedesco del 18 giugno, instill\xc3\xb2 in Mussolini il dubbio che Francia e Gran Bretagna cercassero la loro sicurezza nei confronti della riarmata Germania in accordi bilaterali con quest\'ultima o con altre potenze, piuttosto che nel Fronte di Stresa con l\'Italia costituitosi nell\'aprile dello stesso anno. Questi sospetti nei confronti della Francia vennero confermati allorch\xc3\xa9 quest\'ultima, nonostante gli impegni presi con l\'Accordo Mussolini-Laval del gennaio 1935 che avallava le mire italiane in Etiopia, si alline\xc3\xb2 con la Gran Bretagna nel condannare l\'aggressione italiana all\'Etiopia dell\'ottobre 1935 votando in sede di Societ\xc3\xa0 delle Nazioni le sanzioni contro l\'Italia. Questo "tradimento" francese affoss\xc3\xb2 definitivamente la possibilit\xc3\xa0 di una linea comune anglo-franco-italiano nei confronti della Germania nazista, provocando una crisi della politica estera italiana, preludio al riavvicinamento dell\'Italia alla Germania. Tale crisi dei rapporti fra Italia e Francia spiega la mancata reazione italiana di fronte alla rimilitarizzazione della Renania operata da Hitler nel marzo del 1936; associata alla mancata reazione britannica, il sistema di Locarno, che aveva proprio nell\'Italia e la Gran Bretagna i suoi garanti, and\xc3\xb2 definitivamente in pezzi.'
b'12549397517713086995'
1,337
b'Q3603230'
b'\n\nAbbazia di San Martino in Campo\n\nStoria\n\nNasce come struttura conventuale e potrebbe essere messa in relazione ad un\'antica viabilit\xc3\xa0 alto-medievale di crinale, che dall\'Arno, attraversato nel punto pi\xc3\xb9 stretto (area della Gonfolina), giungeva nel pistoiese. Si sarebbe quindi trattato di un antico "ospedale", punto di sosta per i pellegrini, verso la chiesa di San Giusto, la torre di Sant\'Alluccio (rimasto solo come toponimo) ed il successivo ospizio di San Baronto.Il primo documento storico certo \xc3\xa8 databile al 1057 anno in cui il vescovo di Pistoia Martino istitu\xc3\xac il monasterium S. Martini situm Casa Nova.Nel secolo XIII il cenobio risulta sottoposto alla pieve di Artimino e faceva da riferimento ad una piccola comunit\xc3\xa0 ("popolo") con "5 fuochi". Secondo alcuni studiosi, il monastero fu abitato dai benedettini tra il XII secolo e il 1464, quando il complesso venne danneggiato o distrutto, presumibilmente dall\'esercito lucchese.Nel resoconto della visita pastorale del 1535 il monastero \xc3\xa8 indicato come abbatia S. Martini in Campo Ordini S. Augustini, denominazione che contrasterebbe con la sua corrente identificazione come monastero benedettino o vallombrosano.Nel XVI secolo il monastero fu soppresso e i beni furono dati in commenda alla famiglia Frescobaldi di Firenze, cos\xc3\xac come anche la pieve di Artimino.Dal XVII secolo mantenne solo la funzione di parrocchia, appartenente, appartenente al comune di Carmignano ed alla diocesi di Pistoia.Nel XIX secolo, in seguito alla rettifica dei confini comunali, la chiesa venne a ricadere, per poche decine di metri, nel territorio del comune di Capraia e Limite.I restauri degli anni cinquanta del Novecento, resi urgenti dai danni di guerra, furono condotti dalla Soprintendenza sotto la direzione dell\'architetto Morozzi il quale distrusse l\'impianto barocchetto della chiesa oltre al pregevole affresco seicentesco nell\'abside di Cosimo Ulivelli, inoltre riport\xc3\xb2 la chiesa all\'impianto romanico, evidenziando una primitiva fase costruttiva, datata probabilmente al X secolo.\n\nArchitettura e patrimonio artistico\n\nLa chiesa, originariamente a tre navate, fu riparata o ricostruita mantenendo due sole delle tre navate originarie, e da allora risulta asimmetrica. I lavori di restauro iniziati nel 2001 hanno rilevato come non siano da escludere cause geologiche all\'origine del crollo della navata sinistra.Sono ancora visibili all\'esterno dell\'attuale chiesa le fondamenta del precedente campanile rotondo di stile ravennate, e le tre absidi dello stesso stile della vicina chiesa di San Leonardo ad Artimino. A questo periodo risale l\'architrave sul lato destro, decorato al centro con un Cristo entro una mandorla e ai lati motivi a intrecci e figure animali.All\'interno \xc3\xa8 un affresco rappresentante la Madonna col Bambino tra i santi Antonio abate, Martino, Nicola e Lucia di un pittore toscano di tradizione tardo - gotica del XV secolo.'
b'14437603291755449520'
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b'Q54930353'
b'\n\nAttilio De Marchi\n\nAttilio De Marchi (Milano, 18 marzo 1855 \xe2\x80\x93 Milano, 29 dicembre 1915) \xc3\xa8 stato uno storico, scrittore e filologo italiano.\n\nBiografia\n\nAttilio De Marchi era figlio di Giovanni e Caterina Perego e fratello di Luigi e Odoardo nonch\xc3\xa9 del pi\xc3\xb9 famoso Emilio, famiglia dalle condizioni economiche modeste ma che riusc\xc3\xac a dare ai propri figli una buona istruzione scolastica e universitaria.Dai genitori ebbe un indirizzo cattolico liberale. Spos\xc3\xb2 Angela Milesi dalla quale ebbe cinque figli, quattro femmine: Rina che mor\xc3\xac in tenera et\xc3\xa0, Valeria, Maria e Anna, Rita sposata Calderini, e Augusto l\'unico figlio maschio. Studi\xc3\xb2 all\'Accademia scientifico-letteraria dove ebbe come docenti Graziadio Isaia Ascoli, Vigilio Inama e Achille Coen, laureandosi nel 1879. I primi anni da tirocinante li trascorse in varie scuole minori e dal 1883 in quelle militari. Fu l\'editore Francesco Vallardi a fargli conoscere il mondo dell\'editoria nominandolo responsabile dell\'edizione di una collana di libri in lingua latina per le scuole. Questa attivit\xc3\xa0 lo avvicin\xc3\xb2 allo studio dell\'antica civilt\xc3\xa0 romana diventando prima, libero docente, e successivamente docente straordinario e ordinario alla Regia Accademia scentifico -Letteraria di Milano in Antichit\xc3\xa0 Romane. Cur\xc3\xb2 particolarmente lo studio della societ\xc3\xa0 romana facendone un\'analisi socio-politica, pubblicando testi che restarono per molto tempo le ricerche pi\xc3\xb9 approfondite sull\'argomento.Si interess\xc3\xb2 inoltre alle ricerche archeologiche cittadine, pubblicandone le analisi e i risultati, nonch\xc3\xa9 diventando fautore di visite guidate nei diversi siti e musei. Fu quindi fatto presidente della societ\xc3\xa0 Atene e Roma con il progetto: "Per la diffusione e l\'incoraggiamento degli studi classici", ruolo che ricopr\xc3\xac con operosit\xc3\xa0 e devozione.La sua volont\xc3\xa0 di diffondere i valori civili e culturali dell\'antichit\xc3\xa0 confrontandoli con la Milano che stava vivendo gli ultimi anni del XX secolo lo condusse ad approfondire e divulgare le sue ricerche per tutto l\'arco della vita senza mai spostarsi dal capoluogo lombardo. Fu quindi nominato socio corrispondente dell\'accademia dal 1896 e membro dal 1912.Mor\xc3\xac a Milano, citt\xc3\xa0 che non lasci\xc3\xb2 mai.L\'amministrazione di Gromo, paese originario della moglie e rifugio per le figlie durante i bombardamenti su Milano durante la Seconda guerra mondiale, gli ha dedicato una via dove si trova l\'Istituto scolastico intitolato alle sue figlie.'
b'13510546834406474137'
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b'Q729983'
b'\n\nRoj Aleksandrovi\xc4\x8d Medvedev\n\nRoj Aleksandrovi\xc4\x8d Medvedev (in russo: \xd0\xa0\xd0\xbe\xd0\xb9 \xd0\x90\xd0\xbb\xd0\xb5\xd0\xba\xd1\x81\xd0\xb0\xd0\xbd\xd0\xb4\xd1\x80\xd0\xbe\xd0\xb2\xd0\xb8\xd1\x87 \xd0\x9c\xd0\xb5\xd0\xb4\xd0\xb2\xd0\xb5\xd0\xb4\xd0\xb5\xd0\xb2, traslitterazione anglosassone Roy Aleksandrovich Medvedev) (Tbilisi, 14 novembre 1925) \xc3\xa8 uno storico e politologo russo, esponente della dissidenza in Unione Sovietica.\n\nBiografia\n\nRoj Medvedev \xc3\xa8 figlio di Aleksandr Romanovi\xc4\x8d Medvedev, professore dell\'Accademia Militare Sovietica, e ha un fratello gemello, il biologo \xc5\xbdores Medvedev. Suo padre fu arrestato nel 1937 durante le purghe staliniste, morendo in un campo di lavoro nel 1941. Laureatosi all\'Universit\xc3\xa0 di Leningrado, ader\xc3\xac nel 1956 al Partito Comunista dell\'Unione Sovietica e inizi\xc3\xb2 la carriera di docente.La formazione di Medvedev \xc3\xa8 marxista, e da queste posizioni part\xc3\xac per sviluppare, a partire dalla met\xc3\xa0 degli anni sessanta, una critica di tutto il sistema stalinista, inserendosi nella corrente del samizdat. Nel 1969 fu espulso dal Partito Comunista dell\'Unione Sovietica, perch\xc3\xa9 con le sue pubblicazioni criticava Stalin in un periodo in cui il dittatore era stato parzialmente riabilitato dalla propaganda ufficiale e da Leonid Il\'i\xc4\x8d Bre\xc5\xbenev.Nel 1970, assieme ad Andrej Sacharov e altri, sostenne pubblicamente la necessit\xc3\xa0 di una riforma del sistema sovietico e di un ritorno alla democrazia socialista e ai valori del leninismo. In questi anni, Roj Medvedev fu sottoposto a costanti attenzioni e controlli da parte del Kgb, anche se concretamente non venne mai arrestato.Nei suoi scritti di questi anni approfondisce la critica dello stalinismo e sviluppa un\'analisi originale sulla storia della Rivoluzione d\'Ottobre, in testi come Le Rivoluzione d\'Ottobre era ineluttabile? e Lo stalinismo.Con questi testi Medvedev si ricollega in qualche modo al "dissenso di sinistra", ponendosi all\'interno di un dibattito fra intellettuali che vogliono modificare lo Stato sovietico in senso democratico socialista.Nei suoi testi, Medvedev si richiama molto spesso a Lenin e alla sua concezione di democrazia socialista, individuando nella morte di Lenin un momento di cesura, attraverso il quale passa la vera e propria "presa del potere" da parte della casta burocratica e da Iosif Stalin, che la rappresenta.\n\nMedvedev e l\'epoca di Chru\xc5\xa1\xc4\x8d\xc3\xabv\n\nL\'opera e l\'analisi di Medvedev si sviluppano mentre a capo dell\'Urss si trova Leonid Il\'i\xc4\x8d Bre\xc5\xbenev. Nei testi di Medvedev si trovano frequenti richiami all\'epoca del disgelo e a Nikita Sergeevi\xc4\x8d Chru\xc5\xa1\xc4\x8d\xc3\xabv, la cui operazione di denuncia dei peggiori crimini dello stalinismo viene evidenziata in una specifica biografia dello statista, anche se altrove, in coerenza con le posizioni espresse in pi\xc3\xb9 sedi, Medvedev sostiene che "Chru\xc5\xa1\xc4\x8d\xc3\xabv e i suoi erano sicuri di riuscire a mantenere le critiche allo stalinismo entro i limiti che a loro facevano pi\xc3\xb9 comodo. Ma quando videro che queste si spingevano troppo lontano e toccavano problemi troppo profondi della stessa struttura del potere, cercarono essi stessi di smorzarle".\n\nLa perestrojka\n\nVerso la fine degli anni \'80 Roj Medvedev si riavvicina alla politica ufficiale, e nel 1989 viene reintegrato nel Partito Comunista dell\'Unione Sovietica, diventando un convinto sostenitore dell\'opera di riforma di Michail Sergeevi\xc4\x8d Gorba\xc4\x8d\xc3\xabv.\n\nMedvedev e l\'attualit\xc3\xa0\n\nNegli ultimi anni il pensiero di Medvedev ha conosciuto un\'ulteriore evoluzione e, anche se l\'anziano storico \xc3\xa8 sempre meno presente nel dibattito pubblico, ora \xc3\xa8 un sostenitore della presidenza di Vladimir Putin.'
b'4361633398693948714'
1,287
b'Q236774'
b"\n\nCaterina di Sassonia-Lauenburg\n\nBiografia\n\nCaterina era la figlia di Magnus I, duca di Sassonia-Lauenburg, e di sua moglie Caterina, figlia di Enrico IV, duca di Brunswick-L\xc3\xbcneburg.\n\nMatrimonio\n\nIl suo matrimonio con Gustavo I di Svezia fu organizzato per ragioni politiche. Gustavo desidera sposarsi poco dopo aver conquistato il trono svedese, e dopo aver fallito nelle sue trattative per sposare Dorotea di Danimarca, Sofia di Meclemburgo-G\xc3\xbcstrow e Anna di Pomerania, i cui genitori consideravano il suo dominio troppo instabile; e Edvige di Polonia, i cui genitori interruppero i negoziati a causa della Riforma svedese, gli fu consigliato di considerare il ducato di Sassonia-Lauenburg.Sebbene il ducato fosse piccolo e povero, aveva molti vantaggi: la sua dinastia era legata a molte delle pi\xc3\xb9 potenti dinastie d'Europa, il che avrebbe dato preziose alleanze con i principi tedeschi; era protestante, che era importante per la Riforma svedese in corso, ma poteva anche allearsi con l'impero attraverso la madre di Caterina; avrebbe avuto un legame prezioso con la Danimarca, poich\xc3\xa9 la sorella maggiore di Caterina, Dorotea era sposata con Cristiano, il principe ereditario di Danimarca; e infine, il ducato era a quel punto conosciuto come un centro per mercenari, che era importante per Gustavo come governante appena costituito. I negoziati iniziarono nel 1528, ma furono ritardati di diversi anni dal momento che il padre della sposa dubitava della stabilit\xc3\xa0 del trono, parzialmente confermata da eventi come le Ribellioni di Dalarna. Finalmente, dopo la mediazione di Lubecca, furono completati dopo quasi tre anni e Caterina ricevette le contee di Korsholm, Kalmar e \xc3\x96land.Nel settembre del 1531, Caterina fu scortata in Svezia da una flotta guidata dalla sua futura cognata Margareta e dal marito il conte Johann VII di Hoya, e dove Gustavo incontr\xc3\xb2 la sua futura moglie per la prima volta. Il loro matrimonio fu celebrato a Stoccolma nel giorno del suo diciottesimo compleanno, il 24 settembre 1531. Poco dopo il matrimonio reale, Brita Leijonhufvud, figlia del cugina di secondo grado Ebba Eriksdotter Vasa, spos\xc3\xb2 Gustav Olsson Stenbock e la nipote del re Brita Joakimsdotter Brahe si fidanz\xc3\xb2 con Birger Nilsson Grip: entrambi questi eventi furono ospitati dalla coppia reale e furono i primi a ospitare Caterina come regina di Svezia.Si sa molto poco sulla regina Caterina come persona e sul suo ruolo di regina. Non ci sono informazioni sui suoi cortigiani, anche se si presume che abbia portato dame tedesche in aggiunta a quelle svedesi, tra le quali \xc3\xa8 probabile che ci fosse Margherita Leijonhufvud. La storia tradizionale descrive Caterina come capricciosa, fredda, malinconica e insoddisfatta, e il matrimonio fu segnato da continui litigi e scontri, nonostante il fatto che non ci siano informazioni contemporanee su questo. Il 13 dicembre 1533, svolse il suo compito pi\xc3\xb9 importante come regina consorte dando alla luce un erede al trono: il futuro Erik XIV.\n\nMorte\n\nNel settembre del 1535, durante un ballo in onore di suo cognato, re Cristiano III di Danimarca, che visitava la corte reale svedese, la regina Caterina scivolo durante una danza con Cristiano III, mentre era incita per la seconda volta. La caduta la costrinse a letto e port\xc3\xb2 a delle complicazioni. Mor\xc3\xac il 23 settembre con il suo bambino non ancora nato.Al momento della sua morte, il re Gustavo era impegnato nella guerra del conte, e i suoi avversari in questo conflitto, Lubecca e Rostock, diffonderono la voce che aveva assassinato la sua regina picchiandola in testa con un bastone d'argento dopo un rapporto di una spia che lei lo aveva calunniato con Cristiano III mentre ballava. L'esumazione dello scheletro di Caterina realizzato negli anni '40 non mostra alcun segno di tali lesioni e la famiglia di Caterina non accus\xc3\xb2 mai apertamente Gustavo. Inoltre, lo stesso Cristiano III conferma la grave caduta della regina Caterina nelle sue lettere private, anche se non era amico di Gustavo Vasa.Negli scritti di storia, alla regina Caterina fu attribuita una cattiva reputazione e spesso rappresentata come un cattivo esempio e in contrasto con la seconda regina di Gustavo I, la regina Margherita Leijonhufvud, che fu il perfetto stereotipo di regina.\xc3\x88 sepolta nella cattedrale di Uppsala con il marito e le altre due mogli di lui."
b'7934055923514063173'
1,324
b'Q3209'
b'\n\nCalendario di Coligny\n\nIl calendario di Coligny \xc3\xa8 un\'epigrafe in lingua gallica incisa in caratteri latini su tavola in bronzo, risalente alla fine del II secolo d.C, contenente un antico calendario gallico rinvenuto nel 1897 a Coligny, nei pressi di Lione. Il reperto \xc3\xa8 conservato al museo della civilt\xc3\xa0 gallo-romana di Lione.\n\nDescrizione\n\n\xc3\x88 costituito da una lastra di bronzo lunga 148\xc2\xa0cm e alta 90\xc2\xa0cm di cui si conservano 73 frammenti. Risale al II secolo d.C. ed \xc3\xa8 scritto in caratteri latini ma in lingua gallica; presenta sedici colonne con i mesi per un arco di tempo di cinque anni. Il calendario di Coligny, con le sue 2021 righe distribuite su 16 colonne, \xc3\xa8 il documento pi\xc3\xb9 cospicuo, per estensione del testo, tra le peraltro rare testimonianze scritte delle lingue celtiche continentali.\n\nSistema\n\nIl calendario rappresenta tutti i mesi dell\'anno celtico, di 30 o 29 giorni, divise in due quindicine numerati in cifre romane (15+15 o 15+14) con annotazioni relative alle feste o all\'indicazione dei mesi buoni (nel senso di "completi", indicati dalla parola MAT(U) sul calendario per i mesi pari) e cattivi (nel senso di "incompleti", indicati dalla parola ANM (ATU), per i mesi dispari).Ciascun giorno, corrispondente a una riga, \xc3\xa8 preceduto da un foro in cui inserire il segnacolo e seguito dalle varie annotazione relative a quel giorno: possono distinguersi alcune pi\xc3\xb9 frequenti come D MB e D AMB. In un solo caso l\'annotazione \xc3\xa8 esplicita: Atenoux (v. infra). Le annotazioni si fanno pi\xc3\xb9 fitte nei due mesi intercalari, andando a occupare pi\xc3\xb9 righe.La sua impostazione \xc2\xabcorrisponde a un sistema lunisolare molto complesso, che presuppone una conoscenza secolare dei moti degli astri, come pure la capacit\xc3\xa0 di costruire modelli matematici che ne descrivano le regole\xc2\xbb. Segue, come dice Cesare a proposito della misurazione del tempo presso i Galli, un corso lunare e perci\xc3\xb2 ha solo 355 o 385 giorni, il che spiega perch\xc3\xa9 ci siano cinque anni: ogni 30 mesi si rendeva necessario l\'inserimento di un mese intercalare (Sonnocingos), di cui bisognava tener conto, portando il computo dei giorni a 385. I mesi intercalari, sull\'arco di 5 anni, erano quindi due: essi si inserivano all\'inizio del lustro e a met\xc3\xa0 del terzo anno.Grazie a esso ci sono pervenuti i nomi dei 12 mesi ordinari celtici, indicati per esteso o in abbreviazione all\'inizio di ciascun periodo: Samonios (estivo, probabilmente il primo di ogni anno ogni lustro), Dumannios, Riuros, Anagantios, Ogronios, Cutios, Giamonios (invernale, settimo mese dell\'anno), Simiuisonna, Equos, Elembiu, Aedrinios, Cantlos.Ci fornisce inoltre e la sola menzione esplicita di una festivit\xc3\xa0 celtica, il trinox samoni (che cadeva nel mese di Samonios), equivalente alle tre notti di Samhain del calendario irlandese; il quindicesimo giorno del mese era chiamato Atenoux (col significato, forse, di ritorno al periodo buio), e divideva il mese in due quindicine, la prima chiara (segnata dal plenilunio) e la seconda scura (novilunio), di 14 o 15 giorni.'
b'9030506416853487217'
1,035
b'Q7911420'
b'\n\nValeriu Turcan\n\nBiografia\n\nDal 1994 al 1998, ha studiato Scienze della comunicazione e Giornalismo all\'Universit\xc3\xa0 di Bucarest, specializzandosi in giornalismo. Nel 2003 ha conseguito un MA all\'Universit\xc3\xa0 di Leeds (in Inghilterra), e dal 2007 \xc3\xa8 lettore associato presso questo ateneo, oltrech\xc3\xa9 a Bucarest.Dal 1996 al 1999 \xc3\xa8 stato editorialista e corrispondente politico della radio KISS FM (ex Radio Contact), una delle 40 emittenti radiofoniche pi\xc3\xb9 ascoltate in Romania. Dal 1999 al 2002 si trasferisce a Londra per lavorare alla BBC come curatore dell\'edizione dei programmi in lingua rumena, e produttore di servizi giornalistici sulla politica rumena ed internazionale.Dal 2003 al 2005 \xc3\xa8 stato consulente d\'immagine e per le pubbliche relazioni, durante le elezioni locali e parlamentari della Romania. Uno dei politici da lui assistiti fu il deputato liberale Cristian Boureanu.Tornato in Romania nel 2003, diviene responsabile per le pubbliche relazioni e consulente politico di Theodor Stolojan. Nel gennaio 2005 il primo ministro C\xc4\x83lin Popescu T\xc4\x83riceanu lo chiama a ricoprire la carica di Consigliere di Stato e di presidente dell\'Agenzia per le Strategie di Sviluppo, finch\xc3\xa9 questi non lo ha allontanato nel marzo 2006 per divergenze fra la moglie, Dorel \xc8\x98andor e il Capo del Governo sulla leadership del Partito Nazionale Liberale.Nel 2005 consegue il dottorato di ricerca all\'universit\xc3\xa0 di Bucarest, e nel 2006 si reca negli Stati Uniti usufruendo di una borsa di studio del German Marshall Fund. Dal 2007 nella stessa universit\xc3\xa0 tiene ogni anno un corso sulle tendenze e processi della comunicazione politica nel proframma di Master della stessa facolt\xc3\xa0.Nell\'Aprile 2007, a seguito delle dimissioni di Adriana S\xc4\x83ftoiu (giornalista laureatasi a Bucarest, e deputata del PNL), \xc3\xa8 stato nominato portavoce del presidente B\xc4\x83sescu, che pochi mesi dopo fu messo in stato di accusa a seguito del referendum del 2007. Turcan rassegn\xc3\xb2 le proprie dimissioni il 23 Aprile 2007, e dopo l\'esito negativo del voto fu subito riconfermato a Maggio come consigliere di stato del Dipartimento della Comunicazione, e dal 1\xc2\xba Gennaio 2011 sempre per decreto \xc3\xa8 stato nominato consigliere del Presidente.Rimase quindi consulente personale di B\xc4\x83sescu durante la sua seconda campagna elettorale, finch\xc3\xa9 dopo la rielezione del 2012 manifest\xc3\xb2 la propria intenzione di tornare a impegnarsi per una clientela privata.Dopo il referendum del 2007, la Corte Costituzionale si pronunci\xc3\xb2 a favore della revoca del mandato presidenziale. Portavoce e ufficio legale del Presidente ribadirono che dopo tale esito il Parlamento aveva il legittimo diritto di revocare il Presidente, ma nel merito non si ravvisavano le "gravi violazioni" richieste dalla Carta poich\xc3\xa9 la rimozione dei ministri (come Monica Macovei) \xc3\xa8 una prerogativa del Presidente.\n\nVita privata\n\n\xc3\x88 sposato con Raluca Turcan, membro della Camera dei Deputati dal 2004. La coppia ha un figlio, Eric Octavian, nato nel 2007. Il padrino di battesimo per entrambi \xc3\xa8 stato Theodor Stolojan.'
b'10809413308869265986'
1,006
b'Q22112109'
b'\n\nLivyatan melvillei\n\nScoperta\n\nI resti fossili di questa specie sono stati trovati nel 2008 a Cerro Colorado, nel deserto di Pisco-Ica, in Per\xc3\xb9, da Klaas Post, del Museo di storia naturale di Rotterdam, durante una spedizione a cui hanno partecipato Giovanni Bianucci (Universit\xc3\xa0 di Pisa), Olivier Lambert (Museo di storia naturale di Bruxelles) e Mario Urbina (Museo di storia naturale di Lima) . \xc3\x88 stata rinvenuta parte del cranio, con mandibola e denti.La descrizione scientifica dell\'animale, firmata da Olivier Lambert, Giovanni Bianucci, Klaas Post, Christian de Muizon, Rodolfo Salas-Gismondi, Mario Urbina e Jelle Reumer, \xc3\xa8 stata pubblicata su "Nature" nel luglio del 2010.\n\nNome\n\nIl nome del genere, per le straordinarie dimensioni dell\'animale, \xc3\xa8 legato a quello del leviatano, noto mostro marino citato nella Bibbia. Il nome della specie \xc3\xa8 un omaggio allo scrittore Herman Melville, creatore del celebre romanzo sul terribile capodoglio bianco Moby Dick. Istituito ufficialmente con il binomio Leviathan melvillei, questo \xc3\xa8 stato cambiato per questioni di sinonimia con una successiva nota Ad Corrigendum, sulla rivista scientifica Nature. Il nome generico Leviathan, proposto dagli autori per questo nuovo fossile di physiteridae del Miocene del Peru, era gi\xc3\xa0 usato per un altro genere: Leviathan Koch, 1841, un "junior subjective synonym" del genere Mammut Blumenbach, 1799. \xc3\x88 stato cos\xc3\xac proposto da M. P. Taylor and D. Yanega di sostituire il nome con Livyatan (gen. nov.). La specie tipo \xc3\xa8 quindi stata attribuita a questo genere formando il binomio Livyatan melvillei. "Livyatan" \xc3\xa8 il nome in ebraico del grande mostro marino citato nella Bibbia e in storie popolari e mitologiche.\n\nDescrizione fisica\n\nIn base alle dimensioni del cranio trovato, lungo circa 3 metri, si suppone una lunghezza totale compresa tra i 13,5 e i 17,5 metri. I denti pi\xc3\xb9 grossi sono lunghi 36 centimetri, una misura notevolmente maggiore rispetto ai denti dei capodogli e sono presenti sia nella mandibola che nella mascella, a differenza dei capodogli, che li hanno solo nella mandibola.\n\nAbitudini\n\nI denti e la forma del cranio, che fa presupporre la presenza di potenti muscoli per le fauci, fanno pensare che il Livyatan melvillei attaccasse le sue prede in modo simile alle moderne orche, strappando a morsi la carne. Le sue prede potevano essere altri cetacei, come balene franche, iperodonti, delfinidi e focene, squali, tartarughe marine, foche e uccelli marini, oltre a una vasta variet\xc3\xa0 di pesci ossei. Il Livyatan era in cima alla catena alimentare assieme al gigantesco squalo Carcharocles megalodon.'
b'16299652235281498684'
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b'Q28064459'
b'\n\nLa figlia di Iorio (film 1911)\n\nTrama\n\nMila, figlia di Jorio, ha fama di strega ed \xc3\xa8 allontanata dal paese in cui vive. Lazzaro, per\xc3\xb2, \xc3\xa8 attratto dalla giovane e la difende e per questo arriva ad uno scontro con un compaesano, ferendolo. Mila viene incolpata anche di ci\xc3\xb2 e tutti la cercano per fare giustizia sommaria. Lei riesce a scampare trovano riparo in un casolare nel quale abitano Aligi, figlio di Lazzaro, ed Alicia, che si sono appena sposati.Aligi d\xc3\xa0 protezione alla donna, ma finisce per restarne anche lui soggiogato. Abbandona la moglie per andare a vivere assieme a lei in un antro su una collina. Lazzaro va anche lui alla ricerca di Mila, di cui \xc3\xa8 ancora innamorato, la trova e l\'abbraccia, anche se lei si rifiuta. In quel momento arriva Aligi che, senza accorgersi che l\'uomo \xc3\xa8 suo padre, lo aggredisce e lo uccide. Quando in paese si viene a sapere del delitto, tutti vogliono condannare Aligi al rogo. Ma mentre il fuoco sta gi\xc3\xa0 ardendo, Mila si addossa la colpa di tutto e si getta nelle fiamme.\n\nRealizzazione del film\n\nNel maggio 1911 il produttore cinematografico torinese Arturo Ambrosio fu invitato a Parigi, dove veniva rappresentata al teatro "Chatelet" Le Martyre de Saint S\xc3\xa9bastien di Gabriele D\'Annunzio. Era stata la danzatrice Ida Rubinstein, interprete del dramma, a rendere possibile un incontro che Ambrosio aveva gi\xc3\xa0 in precedenza, ma invano, richiesto all\'autore, dal 1910 trasferitosi in Francia anche per sfuggire ai creditori. Ambrosio era tra i precursori dell\'impiego dei letterati nella nascente industria cinematografica, che avvenne non senza resistenza e sensi di colpa da parte di costoro. Dall\'incontro parigino scatur\xc3\xac un contratto con cui D\'Annunzio autorizzava in esclusiva la "Ambrosio film" a trasferire sullo schermo sei tra le sue opere sino ad allora scritte, contro un pagamento di 4.000 lire dell\'epoca per ognuna di esse. Egli avrebbe anche dovuto predisporne le sceneggiature, ma in realt\xc3\xa0 fu poi Arrigo Frusta, abituale collaboratore della "Ambrosio" e scriverle.La figlia di Jorio fu appunto una delle opere (tra le altre L\'innocente e La nave) a far parte di questo "pacchetto" che la "Ambrosio", per l\'importanza degli autori o dei soggetti, denomin\xc3\xb2 "Serie oro". Il film, presentato al pubblico con la definizione di "tragedia pastorale", fu il primo ad essere realizzato tra i 6 soggetti prescelti. Non ne viene indicato un vero e proprio regista, ma solo il nome dello stesso Frusta come "riduttore". Come era normale per le pellicole italiane di quegli anni, considerati una "et\xc3\xa0 aurea" del cinema italiano dato il vasto successo che le sue pellicole avevano all\'estero, La figlia di Jorio, venne esportata in molti paesi, tra cui la Francia e gli USA.La "Ambrosio film" in collaborazione con la ""Caesar" produsse nel 1916 una seconda versione dell\'opera. Questa decisione fu per\xc3\xb2 contestata da D\'Annunzio che riteneva il contratto del 1911 valido per una sola riduzione. La causa legale che ne segu\xc3\xac fu comunque poi risolta extra giudizialmente, dato che la "Caesar" pot\xc3\xa9 poi nel 1917 produrne una versione per la regia di Edoardo Bencivenga. Un ulteriore tentativo di riduzione cinematografica con la regia del figlio Gabriellino fu fatto nel 1933, ormai in epoca del sonoro, ma questo progetto non and\xc3\xb2 in porto.\n\nAccoglienza\n\nCritica. I commenti italiani rispetto al primo film "d\'annunziano" arrivato sugli schermi furono alterni tra entusiasmo e delusione. Se, infatti su Cinema l\'opera fu definita \xc2\xabuna magica evocazione, che consola gli occhi e lo spirito e che lascia nello spettatore un ricordo indelebile ed il desiderio di far punto e da capo e di chiedere a gran voce il bis\xc2\xbb, in un altro articolo si proclam\xc3\xb2 \xc2\xabquale delusione! Quando si ha la fortuna di riprodurre un capolavoro del nostro massimo poeta non si ha cura di inquadrarlo prima di tutto come si dovrebbe? Troppe cose mancano in questo lavoro che pare fatto in fretta e furia, tanto per togliersi una seccatura\xc2\xbb.Pi\xc3\xb9 positivi furono invece i giudizi stranieri, in Francia (\xc2\xabun ottimo film\xc2\xbb lo defin\xc3\xac il Courier Cin\xc3\xa9matographique di Parigi) e negli Stati Uniti dove la pellicola fu ritenuta \xc2\xabuna produzione molto artistica ed importante, recitata e realizzata in modo lodevolissimo\xc2\xbb.Conservazione. Questa edizione de La figlia di Iorio non risulta attualmente reperibile tra quelle prodotte dalla "Ambrosio" ed \xc3\xa8 pertanto da considerarsi un film perduto.'
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1,438
b'Q1061556'
b"\n\nColle del Nivolet\n\nStoria\n\nLa strada che, partendo dai 1580\xc2\xa0m s.l.m. di Ceresole Reale si inerpica per 18,5\xc2\xa0km sino al colle del Nivolet, \xc3\xa8 stata costruita nel 1931, con la funzione principale di permettere un facile raggiungimento degli invasi artificiali (lago Serr\xc3\xb9 e Agnel) situati a quota 2200\xc2\xa0m circa.Renzo Videsott, il primo presidente dell'ente parco, volle che il tracciato d'asfalto proseguisse fino ai 2612\xc2\xa0m del colle intravedendo la possibilit\xc3\xa0 di portare nel cuore del neonato Parco Nazionale del Gran Paradiso una prima forma di turismo naturalistico. Tuttavia, col passare degli anni, lo sviluppo della motorizzazione di massa ha portato al colle orde di turisti che trasformano la zona, soprattutto nelle domeniche estive, in un immenso parcheggio.Negli anni settanta era stato progettato il collegamento con il paese di Pont nel comune di Valsavarenche, ma le incomprensioni tra la regione autonoma Valle d'Aosta e la regione Piemonte hanno impedito la realizzazione del progetto. La strada sterrata \xc3\xa8 stata iniziata, scende dal colle e prosegue per alcuni chilometri sul lato sinistro orografico dell'altopiano del Nivolet per poi terminare, presso la croce dell'Arolley, 300\xc2\xa0m sopra l'abitato di Pont, per la soddisfazione degli ambientalisti, i quali sottolinearono il disastroso impatto ambientale di una tale opera.Attualmente l'ultimo tratto della SS 460 (ora SP 50) resta chiuso al traffico automobilistico dal 15 ottobre al 15 giugno, la sbarra si trova dopo Chiapili di Sopra, la borgata pi\xc3\xb9 alta di Ceresole. Negli ultimi anni si \xc3\xa8 cercato di porre un rimedio all'eccessiva affluenza di autoveicoli in una zona di cos\xc3\xac alto pregio naturalistico bloccando le vetture, durante le domeniche, al lago Serr\xc3\xb9. Gli ultimi sei chilometri possono essere percorsi a piedi, in bici oppure usufruendo del servizio di bus navetta in partenza ogni mezz'ora dal piazzale antistante la diga.\n\nCiclismo\n\nLa salita del Colle del Nivolet, classificabile come salita alpina lunga, dall'importante dislivello,, dall'elevata quota altimetrica raggiunta e con pendenze di media difficolt\xc3\xa0, \xc3\xa8 meta frequente di cicloamatori d'estate. Non \xc3\xa8 mai stata interessata per la sua totalit\xc3\xa0 da grandi competizioni in quanto implica l'arrivo di tappa in cima al colle al termine della strada con qualche problema logistico-organizzativo e per la presenza di scenari montani incontaminati del parco nazionale del Gran Paradiso. Nel 2019, per la prima volta, il Giro d'Italia ha affrontato parte della salita fermandosi al Lago Serr\xc3\xb9 a circa 2243 m di quota con vittoria del russo Ilnur Zakarin e Jan Polanc in maglia rosa.\n\nAstrofili\n\nEssendo uno dei posti pi\xc3\xb9 bui d'Italia, perch\xc3\xa9 gode di schermature da parte delle montagne verso la pianura e le grandi citt\xc3\xa0, oltre che ad una discreta altitudine, viene frequentemente usato dagli astrofili per nottate osservative. I soci del Circolo Astrofili di Milano sono tra i pi\xc3\xb9 assidui frequentatori, ma molti altri astrofili di altre origini si incontrano nelle nottate al passo.\n\nCuriosit\xc3\xa0\n\nLa strada che dal Nivolet scende verso il lago Agnel e il lago Serr\xc3\xb9 \xc3\xa8 stata utilizzata nelle riprese del film The Italian Job. La scena iniziale del film vede il pullman in bilico sul costone a strapiombo sul lago Agnel e nella ripresa panoramica si nota in lontananza anche il lago Serr\xc3\xb9."
b'11970824549023012827'
1,080
b'Q3733384'
b"\n\nEsteban Guti\xc3\xa9rrez Fern\xc3\xa1ndez\n\nSporting Gij\xc3\xb3n\n\nIl 4 settembre 1982 debutta nella massima serie spagnola in una partita pareggiata 1-1 in casa del M\xc3\xa1laga. Conclude la prima stagione tra i professionisti con 24 presenze, delle quali 19 da titolare, e un'ammonizione. Nella stagione successiva, sotto la guida di Vujadin Bo\xc5\xa1kov, gioca 31 partite, tutte da titolare.A causa di un infortunio salta la maggior parte della stagione 1984-1985 e scende in campo nove volte. Lo Sporting de Gij\xc3\xb3n conclude il campionato al quarto posto.Nella stagione 1985-86 gioca 34 partite da titolare senza mai essere sostituito e segna i primi gol da professionista. In totale nella stagione segna 6 gol (4 su rigore), il primo dei quali alla terza giornata contro il Betis. Viene schierato anche in due partite di Coppa UEFA contro il Colonia, dove gli spagnoli vengono eliminati dai tedeschi ai Trentaduesimi di finale. Il Colonia raggiunse la finale ma perse contro il Real Madrid.Nella stagione successiva gioca per 3556 minuti, collezionando 40 presenze e segna due gol su rigore.Nella sua ultima stagione a Gij\xc3\xb3n l'asturiano scende in campo 30 volte, prima di passare al Real Madrid nell'estate del 1988.\n\nReal Madrid\n\nNella prima stagione a Madrid vince il campionato, la Coppa del Re e la Supercoppa spagnola, scendendo in campo 27 volte. Nella stagione successiva vince nuovamente il campionato e la Supercoppa ma gioca sette partite.Con la squadra della capitale colleziona anche 7 presenze e un gol in Coppa dei Campioni.\n\nReal Saragozza e ultimi anni\n\nNel 1990 si trasferisce al Real Saragozza. Esordisce il 9 settembre in una partita persa per 1-0 in casa del Logro\xc3\xb1\xc3\xa9s. Con gli aragonesi colleziona anche 4 presenze senza gol in Coppa UEFA nella stagione 1992-1993. Lascia il club nel 1994, dopo una stagione in cui deve fare i conti con un infortunio che lo tiene lontano dal campo dalla prima alle ultime sei giornate di campionato. Aggiunge comunque al suo palmar\xc3\xa8s la sua seconda Coppa del Re. La sua ultima partita giocata con la maglia del Real Saragozza \xc3\xa8 una vittoria per 4-1 in casa del Real Madrid, sua ex squadra.Nella stagione 1994-1995 gioca con il Racing Club de Ferrol, squadra della Galizia che milita in Segunda Divisi\xc3\xb3n B. La stagione di Guti\xc3\xa9rrez \xc3\xa8 al di sotto delle aspettative, infatti scende in campo nove volte.Nel 1996 torna nel Principato delle Asturie, con il modesto Caudal Deportivo de Mieres.Gioca a Mieres fino al 1998, anno in cui si ritira."
b'17308966871489736906'
810
b'Q3989186'
b'\n\nThe Secret Tournament\n\nThe Secret Tournament (conosciuto anche come Scorpion KO) \xc3\xa8 una campagna pubblicitaria che la Nike ha messo in atto in vista dei Mondiali di Calcio del 2002, che si sono svolti in Giappone e Corea del Sud. L\'intera campagna ha avuto un budget stimato di 100 milioni di dollari, il copywriter \xc3\xa8 stato Tim Wolfe e l\'art director Frank HahnLo spot, che vedeva la partecipazione di 24 fra i pi\xc3\xb9 famosi calciatori dell\'epoca e di \xc3\x89ric Cantona nella parte dell\'arbitro, \xc3\xa8 stato diretto dal pluripremiato regista ed ex membro dei Monty Python Terry Gilliam, ha come direttore della fotografia Nicola Pecorini e come scenografo Stefano Maria Ortolani. Le riprese sono avvenute nel dicembre 2001.\n\nLe fasi della campagna\n\nLa prima fase della campagna, definita tease o anticipazione, ha preso il via nel marzo 2002 e consisteva in cartelloni e brevi filmati in cui comparivano solo un paio di scarpe da calcio e uno scorpione. Questi prime inserzioni invitavano il pubblico a visitare un sito web recante informazioni riguardo al Secret Tournament: in questo stesso sito era anche possibile divertirsi con giochi interattivi prodotti per l\'occasione. La seconda fase, definita excite o eccitazione, \xc3\xa8 partita in aprile con il lancio dello spot vero e proprio; infine \xc3\xa8 seguita la fase involve o coinvolgimento (vedi L\'impatto della campagna).\n\nTrama\n\nLo spot, della durata di tre minuti, segue lo svolgimento di un torneo di calcio cui partecipano otto squadre composte ciascuna di tre fra i migliori giocatori del mondo. Le partite si svolgono in una gabbia metallica all\'interno di una nave al largo, e prevedono la vittoria della squadra che per prima riesce a segnare un gol. Arbitro, commentatore e padrone di casa \xc3\xa8 l\'ex campione \xc3\x89ric Cantona. Come si evince dal finale, la sorte per i perdenti prevede il ritorno a riva a nuoto, al grido di "All losers go home".Colonna sonora dello spot \xc3\xa8 "A Little Less Conversation", un classico di Elvis Presley nella versione remixata da Junkie XL, che grazie anche allo spot diventa un vero e proprio tormentone dell\'estate.\n\nThe Rematch\n\nLo spot principale \xc3\xa8 stato seguito, a distanza di qualche tempo, da quello che pu\xc3\xb2 essere definito un vero e proprio sequel. The Rematch vede infatti le due squadre che avevano giocato la finale del Secret Tournament disputarsi una rivincita, seppur con regole diverse: in particolare la partita si svolge nello spazio vuoto all\'interno dello scafo, libero dalla gabbia, e le porte sono disegnate direttamente sulle paratie esterne; inoltre lo scopo non \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 quello di segnare un solo gol, bens\xc3\xac di arrivare a 100. Le due squadre dimostrano le loro capacit\xc3\xa0 rispondendosi punto su punto fino ad arrivare al punteggio di 99 a 99: la pallonate per\xc3\xb2 indeboliscono la parte di scafo su cui le porte sono disegnate, tanto che il gol della vittoria, segnato da Lu\xc3\xads Figo per la squadra Os Tornados, fa s\xc3\xac che si formi una falla. Lo spot termina con i sei giocatori ed \xc3\x89ric Cantona che nuotano verso riva mentre la nave affonda.Anche questo secondo spot, della durata di un minuto, \xc3\xa8 diretto da Terry Gilliam, ma vede un avvicendamento alla fotografia, la cui direzione \xc3\xa8 affidata a Fraser Taggart: le riprese sono avvenute nei giorni 28 e 29 gennaio 2002. Anche la colonna sonora rimane invariata rispetto al primo spot.\n\nL\'impatto della campagna\n\nCome fase finale della campagna, nel giugno 2002 Nike ha organizzato in una dozzina fra le maggiori citt\xc3\xa0 del mondo (fra cui Londra, Pechino, Tokio, Buenos Aires e, in Italia, Roma) dei tornei con le stesse regole del Secret Tournament, cui si stima abbiano partecipato almeno un milione di bambini.La Nike non ha potuto che considerare la campagna un successo, tanto che il presidente della compagnia ha commentato This spring\'s integrated football marketing initiative was the most comprehensive and successful global campaign ever executed by Nike.'
b'2530891088484691818'
1,179
b'Q2920852'
b"\n\nPavao Tekav\xc4\x8di\xc4\x87\n\nPavao Tekav\xc4\x8di\xc4\x87 (Zagabria, 23 agosto 1931 \xe2\x80\x93 Zagabria, 19 marzo 2007) \xc3\xa8 stato un linguista croato, specialista della linguistica romanza, noto, in particolare, per una fondamentale opera sulla grammatica storica della lingua italiana.\n\nBiografia\n\nTekav\xc4\x8di\xc4\x87 comp\xc3\xac la sua formazione interamente a Zagabria, sua citt\xc3\xa0 natale, nel campo della linguistica romanza, con studi vertenti soprattutto sul latino, l'italiano e il francese. Si laure\xc3\xb2 discutendo una tesi sull'istroromanzo di Dignano/Vodnjan.Tutta la sua successiva carriera accademica si svolse all'Universit\xc3\xa0 di Zagabria, dove fu assistente dal 1956 e professore dal 1965. Dal 1970 vi insegn\xc3\xb2 linguistica italiana. La sua carriera universitaria si interruppe nel 1980, con un precoce ritiro dall'insegnamento dovuto alle precarie condizioni di salute.Libero da impegni di insegnamento, Tekav\xc4\x8di\xc4\x87 continu\xc3\xb2 comunque i suoi studi linguistici, i cui risultati si sono espressi in una nutrita serie di titoli scientifici.\xc3\x88 stato socio della Societ\xc3\xa0 filologica Croata, della Soci\xc3\xa9t\xc3\xa9 de Linguistique de Paris e della Soci\xc3\xa9t\xc3\xa9 de Linguistique Roumaine.La sua preziosa biblioteca \xc3\xa8 stata donata, da sua moglie Zorica \xc5\xbdivkovi\xc4\x87 Tekav\xc4\x8di\xc4\x87, al Dipartimento di italianistica dell'Universit\xc3\xa0 di Zara (Croazia) il 14 novembre 2007.Nel 2004, il Presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, gli ha conferito il titolo onorifico di Commendatore dell'Ordine della Stella della Solidariet\xc3\xa0 Italiana.\n\nOpera\n\nPavao Tekav\xc4\x8di\xc4\x87 ha all'attivo circa 400 pubblicazioni scientifiche, l'ultima delle quali risale ai giorni immediatamente precedenti la sua morte.Tra le sue opere principali vi \xc3\xa8 Uvod u vulgarni latinitet (s izborom tekstova), un manuale d'introduzione alla latinit\xc3\xa0 volgare con scelta di testi, pubblicato a Zagabria nel 1970, e Uvod u lingvistiku za studente talijanskog jezika (Introduzione alla linguistica per gli studenti di lingua italiana), edito a Zagabria nel 1979.\n\nGrammatica storica dell'italiano\n\nIl suo magnum opus, a cui \xc3\xa8 legata molta parte della sua fama \xc3\xa8 la fondamentale Grammatica storica dell'italiano, uscita nel 1972, pubblicata in tre volumi: (I. Fonematica, II. Morfosintassi, III. Lessico).Il naturale accostamento di questa opera rimanda alla Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti di Gerhard Rohlfs, analoga monumentale trattazione, anch'essa tripartita. A differenza di Rohlfs, che adottava soprattutto un punto di vista geolinguistico, considerando l'evoluzione dell'italiano standard, ma anche delle forme dialettali di ogni regione d'Italia, Pavao Tekav\xc4\x8di\xc4\x87 adotta invece un'ottica strutturalista, con cui analizza i processi che portano ai mutamenti linguistici, soffermandosi sulle cause che trasformano la normale variazione linguistica, sempre presente in ogni lingua viva, in una modifica permanente della struttura dell'italiano.Dell'opera fu data una seconda edizione aggiornata nel 1980, ridotta nei contenuti ma \xc2\xabnel contempo ammodernata\xc2\xbb. Questa edizione, per\xc3\xb2, si rivel\xc3\xb2 afflitta da numerosi refusi editoriali e di stampa, per errori non imputabili a Tekav\xc4\x8di\xc4\x87, che costituirono sempre un cruccio per il suo autore. Tekav\xc4\x8di\xc4\x87 auspic\xc3\xb2 a lungo la pubblicazione di una errata corrige, da lui stesso preparata e presentata nel 2000. Il suo desiderio si \xc3\xa8 realizzato solo dopo la sua morte, con l'avvenuta pubblicazione degli errata corrige sulla Zeitschrift f\xc3\xbcr romanische Philologie, nel marzo 2012, a cura di Roland Bauer dell'Universit\xc3\xa0 di Salisburgo."
b'5041203649675340664'
1,212
b'Q312446'
b"\n\nVologase I\n\nBiografia\n\nFiglio di Vonone e di una concubina greca, successe al padre nel 51. Diede il regno di Media Atropatene al fratello Pacoro II, occupando il Regno d'Armenia per un altro fratello, Tiridate I: questo atto diede l'inizio a una lunga guerra contro l'Impero romano (54-63), protettore del Regno d'Armenia, che termin\xc3\xb2 con la vittoria del generale romano Gneo Domizio Corbulone.Indebolito dall'usurpazione del figlio Vardane II e da una invasione di nomadi orientali, Vologase accett\xc3\xb2 la pace firmata con Nerone, il quale riconobbe Tiridate re vassallo, dando inizio al dominio della dinastia arsacide su di una Armenia vassalla romana.Vologase sostenne sia Nerone che il suo successore Tito Flavio Vespasiano, cui offr\xc3\xac 40.000 arcieri in occasione della sua lotta contro Vitellio. Sappiamo anche dal racconto di Giuseppe Flavio che nel 72 Vologase I sub\xc3\xac una cocente sconfitta ad opera degli Alani, che rese indipendente l'Ircania. Questo popolo di origine scitica, abitavano la regione del Tanai ed il lago Meotide e maturarono la decisione d'invadere e saccheggiare la Media e le regioni confinanti. Intavolarono, quindi, trattative col re degli Ircani, il quale possedeva i passi caucasici che Alessandro Magno sbarr\xc3\xb2 con porte di ferro.Una volta ottenuto il permesso di transitare, piombarono in massa sui Medi che non se l'aspettavano, e saccheggiarono quei territori assai popolosi, ricchi di bestiame d'ogni specie senza alcuno opponesse la bench\xc3\xa9 minima resistenza. Il re di questo regno, Pacoro II, era infatti fuggito per la gran paura, abbandonando buona parte dei suoi beni. A stento poi era riuscito a farsi restituire dagli Alani, sia la moglie, sia le concubine, che erano state fatte prigioniere, a fronte per\xc3\xb2 di un riscatto di cento talenti. Gli Alani cos\xc3\xac, senza combattere, continuarono a saccheggiare quei territori, avanzando fino all'Armenia dove regnava Tiridate. Quest'ultimo, ingaggiata battaglia contro di loro, per poco non venne preso vivo. Poi finalmente gli Alani decisero di far ritorno nei loro territori, portandosi dietro una moltitudine di prigionieri e una grande quantit\xc3\xa0 di bottino d'ogni genere.Il re mor\xc3\xac a 78 anni, succeduto dal figlio Vologase II. Il suo regno fu caratterizzato da una reazione contro l'ellenismo: ad esempio, costru\xc3\xac la citt\xc3\xa0 di Vologesocerta (Balashkert) nelle vicinanze di Ctesifonte per attirarvi gli abitanti di Seleucia sul Tigri."
b'15717147569078751882'
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b'Q230551'
b"\n\nSarah Chang\n\nBiografia\n\nSarah Chang \xc3\xa8 nata a Filadelfia, Pennsylvania da genitori coreani. Min-Soo Chang, suo padre \xc3\xa8 un violinista, e Myoung Jun Chang, sua madre, \xc3\xa8 una compositrice. I genitori di Sarah si sono trasferiti negli Stati Uniti nel 1979 affinch\xc3\xa9 il padre potesse perfezionare i propri studi alla Temple University e la madre insegnare composizione all'Universit\xc3\xa0 della Pennsylvania. Ha un fratello pi\xc3\xb9 piccolo chiamato Michael.All'et\xc3\xa0 di tre anni, Sarah si dilettava a suonare semplici melodie al pianoforte, ma in seguito chiese al padre di poter intraprendere lo studio del violino. All'et\xc3\xa0 di quattro anni sostenne delle audizioni per entrare alla prestigiosa Juilliard School e due anni dopo, gi\xc3\xa0 era in grado di suonare il primo concerto per violino di Bruch. Fu seguita da Dorothy DeLay, insegnante di alcuni tra i pi\xc3\xb9 grandi violinisti al mondo tra cui Itzhak Perlman, Midori Got\xc5\x8d, Anne Akiko Meyers, Gil Shaham, Shlomo Mintz e molti altri incluso suo padre. \xc3\x88 stata seguita anche da Hyo Kang, assistente di DeLay. Sarah Chang \xc3\xa8 stata considerata una bambina prodigio e all'et\xc3\xa0 di 8 anni le \xc3\xa8 stata data l'opportunit\xc3\xa0 di avere delle audizioni con Zubin Mehta e Riccardo Muti, che in quel periodo stavano lavorando rispettivamente con i New York Philharmonic e l'Orchestra di Filadelfia.Ha registrato il suo primo Cd, Debut, all'et\xc3\xa0 di 10 anni. \xc3\x88 stato pubblicato dalla EMI Classics il 18 agosto 1992 ed ha scalato velocemente la classifica Billboard. Il suo insegnante in un'intervista ha affermato che nessuno ha mai visto qualcosa del genere.\n\nCarriera\n\nHa collaborato con le orchestre pi\xc3\xb9 importanti ed illustri al mondo: New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, Boston Symphony Orchestra, Cleveland Orchestra, Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, e le principali orchestre di Londra.Tra i direttori con cui ha collaborato figurano Mariss Jansons, Daniel Barenboim, Colin Davis, Charles Dutoit, Bernard Haitink, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Andr\xc3\xa9 Previn, Simon Rattle, Wolfgang Sawallisch, Leonard Slatkin, Michael Tilson-Thomas, David Lockington e David Zinman.Ha lavorato anche in formazioni da camera con artisti come Pinchas Zukerman, Wolfgang Sawallisch, Vladimir Ashkenazy, Yefim Bronfman, Martha Argerich, Leif Ove Andsnes, Stephen Kovacevich, Yo-Yo Ma, Lynn Harrell, Lars Vogt, e Isaac Stern. Attualmente suona un Guarneri del Ges\xc3\xb9 del 1717 e usa diversi archi. In occasione delle Olimpiadi del 2004 le \xc3\xa8 stato dato l'onore di correre con la torcia olimpica a New York."
b'3869714698487260569'
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b'Q3225870'
b'\n\nIl primo maestro\n\nLa trama\n\nNel 1924, primo anno del potere dei Soviet (come recita una scritta all\'inizio del film), in un remoto paesino del Kirghi\xc5\xbeistan, facente parte dell\'esteso impero sovietico, arriva Djuj\xc5\xa1en, un maestro scolastico fermamente intenzionato a costruire una scuola dove insegnare ai bambini del villaggio.Trovandosi subito di fronte ad una ostile intolleranza da parte dei paesani, sottolinea come il Partito abbia legiferato in proposito: dei bambini istruiti saranno il futuro della nazione.Otterr\xc3\xa0 la scuola ed i bambini, ma sar\xc3\xa0 dura lottare contro le vecchie usanze e superstizioni, cos\xc3\xac come sar\xc3\xa0 dura difendere Altynaj, una giovane ragazza promessa sposa ad un ricco pastore, condannata cos\xc3\xac ad essere una concubina all\'ombra del marito.Sar\xc3\xa0 una lotta impari, ma il giovane maestro far\xc3\xa0 di tutto per affermare i valori della rivoluzione, anche dove non sembra che abbiano motivo di esistere.\n\nIl film\n\nIl film \xc3\xa8 tratto dall\'omonimo romanzo del 1961 di \xc4\x8cinghiz Ajtmatov, ed \xc3\xa8 interamente girato in Kirghi\xc5\xbeistan (ex stato sovietico, oggi facente parte della Comunit\xc3\xa0 degli Stati Indipendenti), dov\'\xc3\xa8 appunto ambientato il romanzo.I volti sono scandagliati ed analizzati: ogni ruga, in un volto di contadino, ha una sua storia, ed il regista sembra volerla raccontare.In un film che Kon\xc4\x8dalovskij girer\xc3\xa0 molto tempo dopo (Asja e la gallina dalle uova d\'oro, 1994), un personaggio far\xc3\xa0 notare come passino i secoli, passino i governi, ma la gente di campagna resti sempre uguale. Questo concetto \xc3\xa8 gi\xc3\xa0 illustrato, anche se non dichiaratamente, gi\xc3\xa0 nel presente film.C\'\xc3\xa8 appena stata una rivoluzione, Lenin \xc3\xa8 al potere, il mondo \xc3\xa8 cambiato, ma niente di questo sembra turbare il villaggio kirghiso, dove niente \xc3\xa8 cambiato. Le parole del giovane maestro ("liberazione", "istruzione", "futuro") suonano vuote ed inutili. Il bestiame ed un buon cavallo, questo solo conta al villaggio: tutto il resto \xc3\xa8 spreco di tempo.Ma d\'altronde non \xc3\xa8 contro le usanze millenarie del villaggio che il giovane maestro vuole lottare, bens\xc3\xac contro l\'analfabetismo dei giovani: solo un giovane istruito potr\xc3\xa0 costruire un mondo migliore e portare avanti gli ideali della rivoluzione.Il tenero amore platonico che il maestro Djuj\xc5\xa1en prova per la fanciulla Altynaj, e la rabbia per il suo destino da concubina, rendono molto vivo e reale il personaggio, combattuto fra la propria accesa fede nel Partito e la rassegnata constatazione di non essere capace di adempiere al suo compito.Il regista Kon\xc4\x8dalovskij \xc3\xa8 sempre stato molto attento alle realt\xc3\xa0 "invisibili", a quei popoli di cui la Storia (con la "S" maiuscola) non tiene conto, ed i quali non tengono conto della Storia! Il villaggio kirghiso, come i kolchoz russi che il regista descriver\xc3\xa0 in seguito, \xc3\xa8 visto con occhio amorevole, con tutti i suoi difetti. Il giovane maestro vuole cambiare troppe cose e troppo in fretta, mentre i paesani non vogliono cambiare niente: nell\'equilibrio sar\xc3\xa0 la chiave per il futuro.'
b'1783969726032079362'
1,035
b'Q25410947'
b"\n\nAntonio Gonzales (musicista)\n\nBiografia\n\nAntonio Gonzales nacque a Gromo alta Val Seriana da Giuseppe, chirurgo e farmacista e da Maria Caterina Piavani. Il padre, oltre la professione medica, era organista presso la parrocchiale di Gromo e si dilettava nel suonare il violino, questo avvicin\xc3\xb2 presto i suoi figli alla musica. Antonio venne per\xc3\xb2 mandato molto piccolo a Bergamo per approfondire gli studi in farmacia, presso lo speziale Sartorio, riuscendo ad ottenere dal padre anche il permesso di studiare il cembalo da quello che era considerato al tempo il miglior maestro Fogaccia.La sua capacit\xc3\xa0 musicale prese presto il sopravvento, continu\xc3\xb2 quindi i suoi studi musicali presso Agostino Quaglia, maestro di cappella della cattedrale di Milano.I suoi progressi musicali, non passarono inosservati, furono anche fonte di invidia di una certa parte di musici, tanto che venne mandato a Breno in Val Camonica come maestro di musica. E qui lui oltre a comporre alcuni brani, riusc\xc3\xac a formare un corpo bandistico di strumenti a fiato, suonando in questo gruppo egli stesso il flauto.Venne richiamato a Bergamo a sostituire Lanzi maestro e organista nella cappella della basilica di Santa Maria Maggiore quando questi perse la vista. Quando nel 1802 Simone Mayr istitu\xc3\xac in Bergamo, dopo la soppressione del Collegio Mariano nel 1802 da parte di Napoleone, l'Istituto Musicale di Bergamo che aveva il compito di istruire musicalmente i giovani pi\xc3\xb9 bisognosi della citt\xc3\xa0 a scopo di sostentamento, chiam\xc3\xb2 proprio il Gonzales come maestro e istruttore di cembalo. I due musicisti ebbero molteplici rapporti motivati dalle richieste scritte alla Misericordia Maggiore per il restauro dell'organo della basilica, che si trovava in grave stato di deperimento, , diventandone cos\xc3\xac tra i fondatori. Tra i suoi alunni si annovera Gaetano Donizetti, che entr\xc3\xb2 nella scuola nel 1806 restandovi per ben otto anni, e padre Davide.Nel 1804, su invito di Venezia, scrisse l'opera L'avventuriere fortunato.Spos\xc3\xb2 Marietta Crotti, cantante, dalla quale ebbe una sola figlia che mor\xc3\xac in tenera et\xc3\xa0, per questo motivo non accett\xc3\xb2 l'incarico come maestro e organista a Pavia, rimanendo sempre a Bergamo.Compose molte musiche ecclesiastiche per organo e piano-forte, e alcune operette, musiche che servirono per i saggi finali dell'Accademia.I suoi funerali si svolsero nella chiesa di Santa Maria Maggiore in Bergamo. Alla funzione fu suonata la Messa da Requiem da lui composta, con il necrologio scritto dal Mayr esposto sulla porta della basilica e pubblicato sul Giornale della provincia di Bergamo in data 8 gennaio 1831, e conservato presso la Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo."
b'17398832276622543529'
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b'Q17639534'
b'\n\nVilla di Galceto\n\nLa Villa di Galceto, o Focanti o Druzkoj, \xc3\xa8 un edificio storico di Montemurlo in provincia di Prato, situato in via Montalese 55, localit\xc3\xa0 Bagnolo.\n\nStoria\n\nIn questo sito la famiglia Temperani possedeva almeno dalla fine del XV secolo una casa "da signore" dotata di torre, che ai primi del Settecento pass\xc3\xb2 ai Buondelmonti. Entro il 1740 furono condotti ampi lavori di ammodernamento, e nel 1809, quando la possedevano i Doupouny, ottenne l\'aspetto attuale.Dal 1863 la villa fu abitata dal principe Demetrio Droutskoy Sokolinskoy, accompagnato dal conte Arsenij Zakrevskij, che fu governatore di Mosca e di Finlandia, oltre che ministro dell\'Interno dell\'Impero Russo e generale aiutante militare dello zar durante le guerre napoleoniche (alla sua morte fu sepolto nell\'attigua chiesa di Santa Maria Maddalena de\' Pazzi).Nel 1877 la villa fu visitata da Giosu\xc3\xa8 Carducci.Si alternarono poi i San Giorgio, i Calamai e, ai giorni nostri, i Focanti, con una parentesi nel 1944 quando ospit\xc3\xb2 temporaneamente l\'ospedale della Misericordia.\n\nDescrizione\n\nLa villa \xc3\xa8 scenograficamente arretrata rispetto al passaggio della strada, collocata in posizione leggermente rialzata alle pendici del Monte Chiesino, in fondo a un vialone fiancheggiato da siepi di bosso e ulivi.La facciata, attribuita a Giuseppe Valentini, dovrebbe risalire al primo quarto dell\'Ottocento. Aperture si aprono simmetriche sui tre livelli, con maggior risalto al centro, dove una scala doppia rampa porta a prospetto al piano nobile scandito da tre arcate con lesene ioniche, trabeazione e finto bugnato, in uno stile neocinquecentesco che in passato fece anche favoleggiare un disegno dovuto a Michelangelo. Al piano superiore le tre finestre ripropongono un\'analoga scansione in forme pi\xc3\xb9 leggere. Oltre la gronda l\'edificio \xc3\xa8 coronato da una terrazza con attico al centro, e balaustra su cui si intervallano vasi e statue di gusto tardobarocco. Gli interni conservano la struttura settecentesca, con un grande salone a doppio volume, dotato di ballatoio che era usato dai musicisti durante le feste da ballo, e di un camino neorinascimentale. Attorno al salone si articolano i vari ambienti, tra cui un saloncino con pitture settecentesche inquadrate da stucchi.Nel parco si trovano una limonaia e un granaio settecenteschi, oltre a una fattoria che ha un fastigio ornato da una maiolica con l\'Adorazione della Vergine, che si ricorda come copia ottocentesca di un originale di Andrea della Robbia trafugato in quegli anni.'
b'650691164571534908'
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b'Q2519475'
b'\n\nHEN (manga)\n\nTrama\n\nHen presenta sostanzialmente due storie intrecciate fra di loro, entrambe focalizzate sui sentimenti e sulle relazioni dei personaggi ed entrambe caratterizzate dalla presenza di un fattore comune: la scoperta della propria omosessualit\xc3\xa0 latente da parte dei due protagonisti del manga, Chizuru Yoshida e Ichir\xc5\x8d Suzuki.Chizuru Yoshida \xc3\xa8 una normalissima ragazza che frequenta il liceo, dalla spiccata sensualit\xc3\xa0 ed enorme popolarit\xc3\xa0 fra gli studenti della sua et\xc3\xa0 (data anche dall\'estrema generosit\xc3\xa0 del suo seno), che tuttavia si ritrova innamorata in maniera del tutto inattesa e non preventivata di una ragazzina appena trasferitasi con la madre da Fukuoka: l\'innocente Azumi Yamada.Di per contro, la situazione di Suzuki sembra essere lo specchio al maschile della situazione di Chizuru. Egli \xc3\xa8 infatti un ragazzo eterosessuale, piuttosto popolare fra gli studenti della sua scuola e con un nutrito gruppo di ammiratrici, che tuttavia si ritrova a sua volta innamorato di un altro ragazzo, Y\xc5\xabki Sato, un perfetto bish\xc5\x8dnen, al punto da arrivare a convincersi che in realt\xc3\xa0 l\'effeminato Sato sia una ragazza intrappolata in un corpo maschile. L\'autore si presenta all\'interno della storia come il miglior amico di Sato.\n\nLive action\n\nNel 1996 ne \xc3\xa8 stato prodotto un adattamento live action per la televisione suddiviso in due parti: la prima tratta la relazione fra Suzuki e Sato, interpretati da Shinsuke Aoki e Aiko Sato; tra gli altri personaggi vi \xc3\xa8 anche Erika Oda, Takashi Ito e lo stesso creatore del manga Hiroya Oku, nel ruolo di Shigaya Kazuma.La seconda invece approfondisce la relazione fra Chizuru e Azumi, interpretate da Asami Jo e Miho Kiuchi. La distribuzione in VHS venne massicciamente censurato a causa delle scene sessuali esplicite, tuttavia nel novembre del 2006, la versione integrale \xc3\xa8 stata distribuita in 2 DVD.\n\nOAV\n\nAl 1997 risale invece l\'adattamento in anime, composto da due OAV, del regista Daiji Suzuki. Commercializzato originariamente negli Stati Uniti dalla Central Park Media col titolo inglese Strange Love, in Italia \xc3\xa8 arrivato nel febbraio del 1998 col titolo Hen - Bizzarro distribuito dalla Yamato Video per conto della Doki Doki Collection.La storia prende in esame solamente la vicenda "Chizuru & Azumi" e nonostante lo stile del disegno dei personaggi fosse fedelissimo a quello del manga, rivelandosi addirittura superiore, Hiroya Oku non ha approvato questo OAV, in quanto la storia d\'amore tra le due viene ridotta ad una semplice amicizia.Come ha dichiarato Naoko Takahashi, sceneggiatore dell\'OAV, questa scelta di censura \xc3\xa8 stata voluta dalla Group TAC, lo studio d\'animazione dove \xc3\xa8 stato disegnato l\'anime.'
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b'Q18288440'
b'\n\nLorenzo Isnardi\n\nLorenzo Isnardi (Savona, 28 ottobre 1802 \xe2\x80\x93 Genova, 18 dicembre 1863) \xc3\xa8 stato un religioso, insegnante e storico italiano.\n\nBiografia\n\nStudi\xc3\xb2 nel Collegio della citt\xc3\xa0 natale, dove si distinse soprattutto nella matematica. Volendo diventare Scolopio si trasfer\xc3\xac a Firenze nel 1819, ma una grave malattia lo costrinse al ritorno a Savona. Vest\xc3\xac l\'abito dell\'Ordine a Genova e venne destinato ai Collegi di Chiavari e poi di Savona, come insegnante di matematica e filosofia. La fama di buon docente che riusc\xc3\xac a crearsi e la pubblicazione delle Tre lettere sulla formola di Gauss pel calcolo della Pasqua gli valsero, non senza alcune difficolt\xc3\xa0 legali, la nomina al ruolo di "ripetitore interno" presso l\'Accademia Reale di Torino, sempre per le materie di matematica e filosofia.Nel 1830 fu nominato da Carlo Alberto viceprecettore di principe Vittorio Emanuele II e di suo fratello Ferdinando, affiancando cos\xc3\xac il precettore Andrea Charvaz nell\'insegnamento, oltre che della matematica, anche dell\'italiano e del latino. Nel 1833 soppiant\xc3\xb2 il Charvaz, nominato Vescovo di Pinerolo, nel ruolo di precettore unico. L\'Isnardi matur\xc3\xb2 sui due allievi giudizi netti: mentre in Ferdinando scorse una mente brillante e ricettiva, in Vittorio Emanuele ravvis\xc3\xb2 scarso impegno e notevoli difficolt\xc3\xa0 d\'apprendimento. L\'apprezzamento delle sue qualit\xc3\xa0 da parte di Carlo Alberto gli valse nel 1836 il conferimento della croce di Cavaliere dell\'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e nel 1835 la nomina a capo per la Provincia di Savona del suo Ordine. Nel 1837 entr\xc3\xb2 tuttavia in contrasto con la Casa regnante, dalla quale venne infatti licenziato. Non gli fu infatti offerta la promozione a titolo di Vescovo, come era di prassi per gli ex precettori di Casa Savoia, ma solo l\'incarico, da lui rifiutato, di scrivere una storia della famiglia reale.Si dedic\xc3\xb2 quindi fino al 1845 al governo provinciale dell\'Ordine, creando forti contrasti interni ma distinguendosi per un\'incisiva politica di promozione dell\'istruzione nel territorio, soprattutto a vantaggio dei ceti pi\xc3\xb9 deboli. Nel 1848 fu chiamato dal Governo a dirigere il Convitto nazionale di Genova, carica che resse fino al 1853, quando fu nominato Preside del Consiglio universitario dell\'Universit\xc3\xa0 di Genova, carica che si trasform\xc3\xb2 in quella di Rettore a seguito della modifica dello statuto universitario nel 1857. L\'anno precedente, la croce di Cavaliere dell\'Ordine mauriziano gli era stata trasformata in quella di Commendatore.\n\nOpere\n\nScrisse alcune opere scientifiche e storiche, fra le quali si ricordano: Vita di Ferdinando di Savoia duca di Genova, pubblicata a Genova nel 1857 per ricordare l\'allievo morto due anni prima, e Storia della Universit\xc3\xa0 di Genova, scritta tra il 1861 e il 1863, anno della sua morte, e pubblicata interamente solo nel 1867. In quest\'ultima pare avesse falsificato la data di istituzione dell\'ateneo, anticipandola dal 1670 al 1471. In quella data Papa Sisto IV concesse infatti alla citt\xc3\xa0 il privilegio di aprire un\'universit\xc3\xa0, ma questa sarebbe stata istituita dai Gesuiti solo nel 1670. La mistificazione storica sarebbe stata volta a nobilitare l\'ateneo ed evitare che rientrasse in un piano di tagli finanziari previsto dal neonato Regno d\'Italia, tagli che, nel caso avessero causato la chiusura dell\'universit\xc3\xa0 o di alcuni suoi corsi, avrebbero costretto molti studenti a effettuare gli studi all\'Universit\xc3\xa0 di Torino. Tuttavia il probabile espediente, per quanto messo in luce solo da alcune ricerche effettuate nel 1994, non sarebbe riuscito nell\'intento, dato che l\'universit\xc3\xa0 conobbe comunque qualche decennio di declino.'
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b'Q17333264'
b'\n\nCompianto sul Cristo morto (Cairano)\n\nStoria\n\nL\'opera, ben conservata ma incompiuta nella definizione delle figure in secondo piano, entra a far parte della collezione del museo milanese nel 1883 per acquisto a Bergamo. Sono tuttavia ignote le vicende precedenti.\n\nDescrizione e stile\n\nLa prima trattazione critica della scultura \xc3\xa8 fornita da Maria Luisa Perer nel 1953, che la attribuisce a Tommaso Rodari. Mercedes Garberi, nel 1974, la colloca invece pi\xc3\xb9 prudentemente nel generico ambito della scuola lombarda, con influssi da Antonio Mantegazza e chiare affinit\xc3\xa0 con i modelli di Donatello e Mantegna. Nel 2006, anche Vittorio Sgarbi la assegna a un anonimo scultore di scuola lombarda o veneta.Lo schema compositivo dell\'opera sembra mutuato dall\'analogo soggetto su una placchetta bronzea di Galeazzo Mondella, nota in pi\xc3\xb9 esemplari, di cui uno conservato al museo di Santa Giulia a Brescia dove giunse nel 1884 per legato dei Martinengo. La medesima rappresentazione \xc3\xa8 riprodotta anche su un bottone da piviale conservato al Victoria and Albert Museum di Londra e probabilmente proveniente dal reliquiario di Sant\'Antigio, conservato nello stesso museo e proveniente dalla chiesa dei Santi Faustino e Giovita di Brescia, opera di Bernardino delle Croci con datazione al 1505-1510 circa.Notevole, tuttavia, il dettaglio della gamba sinistra di San Giovanni Evangelista, piegata e appoggiata sul bordo del sepolcro, egualmente alla soluzione adottata da Giovanni Bellini per il Compianto sul Cristo morto agli Uffizi, databile al 1500 circa e giudicata una delle migliori versioni del pittore sul tema del Compianto.L\'attribuzione a Gasparo Cairano, principale esponente della scultura rinascimentale bresciana, \xc3\xa8 stata avanzata da Vito Zani nel 2010 in ragione dei numerosi riscontri stilistici da lui individuati, affini con l\'attivit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 avanzata dello scultore e con il subentro della bottega, forse nella figura del figlio primogenito Simone. La figura del San Giovanni Evangelista presenta immediati riscontri con il Santo aggiunto al ciclo degli Apostoli per la chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Brescia. Lo svolazzo del panno accanto alla spalla, invece, \xc3\xa8 praticamente ricalcato da quello che caratterizza il Padre Eterno sul portale del duomo di Sal\xc3\xb2. Lo stesso dettaglio, incompiuto, si trova anche sulla Deposizione di Cristo nei depositi del museo di Santa Giulia, egualmente attribuita a Cairano e bottega.Questo Compianto potrebbe essere il coronamento perduto, e in tal caso mai neppure portato a termine, del mausoleo Martinengo, massima opera scultorea del Rinascimento bresciano riportata sotto lo scalpello di Gasparo Cairano sempre da Vito Zani in una serie di studi organici sulla scultura rinascimentale bresciana condotti negli anni 2000. La questione del perduto coronamento centrale del mausoleo, collocato tra le due statue apicali di San Pietro e San Paolo, ha sollevato le domande della critica per anni, almeno a partire dalla trattazione di Antonio Morassi negli anni 1930. Il problema ha trovato ulteriore conferma dopo il rinvenimento del contratto originale del 1503 da parte di Camillo Boselli nel 1977, nel quale la presenza di un fastigio superiore \xc3\xa8 addirittura compresa tra i dettagli che, secondo il documento, il sepolcro avrebbe dovuto avere. Il contratto specifica anche il soggetto, ossia una "imagibus [...] in forma pietatis", ossia una Piet\xc3\xa0, coerentemente con la destinazione dell\'opera a monumento funebre. L\'attribuzione del monumento a Cairano ha quindi portato alla ricerca, tra le opere a lui attribuite, quelle che, verosimilmente, avrebbero potuto far parte del mausoleo Martinengo. Due sono le sculture che rispondono alle caratteristiche: il Compianto di Milano e la Deposizione di Brescia, prima citata.Singolare, inoltre, come tra i riferimenti per questo Compianto vi sia proprio un bronzetto di Bernardino Delle Croci, responsabile della commessa del mausoleo Martinengo, e realizzato nello stesso periodo a cui \xc3\xa8 riconducibile la parte lapidea del monumento, cio\xc3\xa8 al 1505-1510 circa. L\'analisi stilistica critica degli inserti marmorei sul mausoleo, infatti, lascia intendere come il mondo della bronzistica ebbe una profonda influenza sull\'arte di Gasparo Cairano, influenza maturata proprio negli anni della realizzazione del sepolcro e causata molto probabilmente dall\'ambito culturale che permeava la bottega del Delle Croci, dal quale il Cairano non dovette estraniarsi.'
b'5987167802105344544'
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b'Q28857066'
b'\n\nGiorgio de Mitri\n\nBiografia\n\nCresciuto a Modena tra libri e sport (poeta il padre, la madre insegnante di ginnastica), negli anni Ottanta \xc3\xa8 a Bologna, dove frequenta Scienze politiche . Nello stesso periodo partecipa all\'organizzazione della Biennale per giovani artisti, vince un concorso per l\'ammissione a un corso di regia e montaggio organizzato a Modena da Piera Detassis e coordinato da Nanni Moretti, e contribuisce come aiuto alla regia al film di Stefano Benni Musica per vecchi animali .L\'interesse per il teatro e il cinema cede presto il passo a quello per la comunicazione. Seminali sono riviste come Interview, TheFace, Arena, Actuel, El Vibora, Frigidaire, Wiener, i-D, che scopre nello studio di grafica di Partesotti e Manfredini, dove lavora la sua compagna di allora Patty Di Gioia . Nel 1989 fonda su invito dell\'editore Ettore Zanfi la rivista MenteLocale, prima in Italia a occuparsi della cosiddetta club culture, tra discoteche, moda e musica, e particolarmente attenta alle culture giovanili emergenti come l\'hip hop . Nel 1990 nasce Cube, periodico di arte, musica e moda, che produce in proprio e che otto anni pi\xc3\xb9 tardi rilancer\xc3\xa0 in forma di bookzine: una rivista-oggetto, in tiratura limitata, diffusa per via informale nella cerchia internazionale di amici e divenuta oggetto da collezione . Sviluppa la comunicazione per alcune discoteche, tra le quali Spirity, Paradiso, Peter Pan, Matis ed Echoes , quindi per alcuni marchi di abbigliamento sportivo. Si avvalgono della sua consulenza sia distributori in Italia di marchi americani che guardano a pratiche come il surf o lo skateboard, sia produttori italiani che a questi si ispirano . \xc3\x88 una scena vivace, che consente di sperimentare anche nella comunicazione . Cos\xc3\xac attira l\'attenzione dell\'ambiente ufficiale della moda: nel 1993 \xc3\xa8 a Firenze per Pitti Immagine, dove insieme a Renzo Cognini e a Luca Benini di Slam Jam, e con il coinvolgimento di writer e musicisti, lancia lo streetstyle . All\'incrocio tra sport e culture di strada, e alla moda che ad esso si ispira, \xc3\xa8 inoltre dedicata la rivista "Sport&Street", che realizza per conto dell\'editore Celestino Zanfi . Dal 1996 \xc3\xa8 consulente per Nike , una collaborazione proseguita quindi attraverso Sartoria Comunicazione, lo studio che fonda a Modena nel 1998. Sartoria Comunicazione, tra i cui clienti figurano anche, tra gli altri, Slam Jam , Mandarina Duck, Telecom Italia, Microsoft, Johnson&Johnson, Lee, Ray-ban, Fendi , Absolut Vodka, Redbull, Philip Morris , Ferrari e Converse, ripropone in sintesi il percorso professionale di de Mitri: innanzitutto facendo dialogare il mondo imprenditoriale con quello dell\'arte contemporanea; in secondo luogo nella propensione a sfruttare canali di comunicazione informali, per esempio con operazioni di marketing virale negli spazi pubblici e nei social network . La passione per l\'arte e per la fotografia \xc3\xa8 documentata anche dall\'attivit\xc3\xa0 della Fondazione de Mitri, ente dedicato all\'arte e alla cultura costituito a Modena nel 2006 , di cui \xc3\xa8 presidente, nonch\xc3\xa9 dai contributi editoriali e dalle iniziative curatoriali, che hanno visto protagonisti registi e coreografi come Constanza Macras e Robert Wilson, fotografi come Boogie, Harri Peccinotti e Antoine Le Grand, artisti come Delta, Futura, Mode 2, Tom Sachs e il duo OSGEMEOS, e fumettisti come Danijel \xc5\xbde\xc5\xbeelj. Oltre ad aver personalmente curato numerose mostre, tra le quali Search for Art a Milano, White Dunk a Parigi, Tokyo e Los Angeles, Kindergarten a Modena e The Bridges of Graffiti a Venezia, ha portato in Italia la mostra Beautiful Losers, curata da Aaron Rose e Christian Strike .'
b'10352558638136931760'
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b'Q3108551'
b'\n\nGlasgow Rocks\n\nStoria\n\nI Glasgow Rocks sono l\'unica societ\xc3\xa0 professionistica di basket presente in Scozia e nella lega del Regno Unito, la British Basketball League. Vennero fondati nell\'estate del 1998 ed originariamente la sede si trovava ad Edimburgo da li\' il nome Edimburgo Rocks. In precedenza vi erano altre due squadre i Rangers Glasgow ed i Murray Livingston, ma ebbero breve vita.La stagione di debutto dei Rocks, 1998\xe2\x80\x9399, con le partite giocate a Meadowbank a Edimburgo, con la guida del coach americano Jim Brandon vede la formazione scozzese con un record di 12 partive vinte e 24 perse.La stagione seguente vide la divisione della BBL in due gironi, e i Rocks nel girone nord fin\xc3\xac terzo qualificandosi per i play-off. Dopo essere riusciti a sconfiggere la Thames Valley Tigers 68-64 nei quarti di finale, furono fermati dal Manchester Magic in semifinale per 88-84.Jim Brandon venne sostituito da Greg Lockeridge la stagione successiva, 2000\xe2\x80\x932001, che fu povera di soddisfazioni con la sostituzione dello stesso Lockeridge con il giocatore veterano Iain MacLean come giocatore-allenatore.Un passaggio significativo si verifico\' 12 mesi pi\xc3\xb9 tardi quando la societ\xc3\xa0 venne rinominata Scottish Rocks e si trasfer\xc3\xac alla Braehead Arena di Glasgow per la stagione 2002-2003. Fu la stagione della vittoria in BBL sconfiggendo i Brighton Bears 83-76.Con la partenza di Wall Coach arrivo\' dai Bears Steve Swanson che guid\xc3\xb2 il club a tre finali importanti. Nel 2005-06 ha visto i Rocks arrivare al secondo posto in campionato dietro il Newcastle Eagles ed in finale ha visto i Rocks e Eagles con questi ultimi vincitori per 83-68.Le due formazioni si sono nuovamente incontrate nelle stagione successiva in finale, con il Newcastle che s\'impose sui Rocks per 95-82. Lo stesso anno perse la finale di Coppa della BBL contro i Guildford Heat per 81-78. Con la partenza Swanson arriv\xc3\xb2 l\'allenatore tedesco Thorsten Leibenath che rimase con il club solo un anno prima di tornare in Germania per diventare head coach dei Gie\xc3\x9fen 46ers. Questo ha spianato la strada per il giocatore Rocks Sterling Davis.Davis ha portato il club a un quinto posto nella stagione 2007-08, con un record di 18-15 e un posto nella finale della Coppa della BBL. La stagione 2008/09 ha visto le "Rocce" arrivare al settimo posto in classifica ed uscendo al primo turno del play-off.La stagione 2009-10 vide Sterling portare la squadra al terzo posto in campionato con un record di 23-13. I Rocks persero le finali con gli Everton Tigers per 80-72.Davis resta al timone delle "Rocce" per la sua quinta stagione come giocatore/allenatore, sperando di mettere fine alla "siccit\xc3\xa0" che dura da 7 anni.\n\nImpianto sportivo\n\nL\'impianto di gioco dei Glasgow Rocks \xc3\xa8 la Commonwealth Arena and Sir Chris Hoy Velodrome, denominata anche Emirates Arena, realizzato nel 2009 con una capienza per 6.500 spettatori.'
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b'Q26204'
b'\n\nDionigi di Alicarnasso\n\nDionigi d\'Alicarnasso, o Dionisio (Alicarnasso, 60 a.C. circa \xe2\x80\x93 7 a.C.), \xc3\xa8 stato uno storico e insegnante di retorica greco antico, vissuto durante il principato di Augusto. La sua opera principale \xc3\xa8 Antichit\xc3\xa0 romane.\n\nBiografia\n\nNato ad Alicarnasso, come altri intellettuali greci del suo tempo si trasfer\xc3\xac a Roma dove svilupp\xc3\xb2 i suoi molteplici interessi culturali grazie alla frequentazione di personaggi come Quinto Elio Tuberone, membro di una famiglia in cui erano ben vivi gli interessi giuridici. Dionigi divenne ben presto un capofila dell\'atticismo, la corrente che intendeva porre un argine allo stile oratorio pomposo che si era affermato in epoca ellenistica nell\'ambito del cosiddetto "asianesimo": Dionigi, in contrapposizione a tale stile misto di prosa e poesia, sostenne i modelli oratori dell\'et\xc3\xa0 classica.Dopo la fine delle guerre civili spese ventidue anni a studiare la lingua e la letteratura latina nonch\xc3\xa9 a preparare i materiali per la sua storia. In questo periodo diede lezioni di retorica. La data della sua morte non \xc3\xa8 nota, si suppone poco dopo il 7 a.C., anno di pubblicazione delle "Antichit\xc3\xa0 romane".\n\nOpere storiche\n\nLa sua opera maggiore, intitolata \xe1\xbf\xac\xcf\x89\xce\xbc\xce\xb1\xce\xb9\xce\xba\xce\xae \xe1\xbc\x80\xcf\x81\xcf\x87\xce\xb1\xce\xb9\xce\xbf\xce\xbb\xce\xbf\xce\xb3\xce\xaf\xce\xb1 (Rhomaik\xc3\xa8 archaiolog\xc3\xada, Antichit\xc3\xa0 romane), abbraccia la storia romana dal periodo mitico fino all\'inizio della Prima guerra punica. L\'opera era divisa in venti libri, di cui rimangono interi i primi nove; il decimo e l\'undicesimo sono quasi completi e degli altri libri rimangono frammenti negli estratti di Costantino Porfirogenito ed una epitome scoperta in un palinsesto da Angelo Mai a Milano.I primi tre libri di Appiano di Alessandria e la Vita di Camillo di Plutarco incorporano molto del lavoro di Dionigi. Dionigi vuole far conoscere in modo dettagliato ai Greci la storia di Roma, citt\xc3\xa0 che ha conquistato il mondo e che da pi\xc3\xb9 di un secolo controlla la Grecia, perch\xc3\xa9 gli storici greci, pur interessandosi della storia romana, non l\'hanno mai trattata in maniera particolareggiata. Pone l\'accento sul fatto che i Romani discendano dai Greci: 17 secoli prima della guerra di Troia, il popolo da cui derivano, gli Aborigeni, sarebbero emigrati dall\'Arcadia e si sarebbero stabiliti in Italia. Seguirono a questa prima ondata migratoria altre migrazioni di popoli greci, i Pelasgi e gli \xc3\x80rcadi.Sottolineare la comune origine di Greci e Romani ha un significato ben preciso: vuole appianare le diversit\xc3\xa0 tra i due popoli e auspicare una partecipazione diretta delle classi dirigenti greche al governo di Roma. Secondo lui, la storia \xc3\xa8 un insegnamento filosofico che procede per esempi, concetto preso dalla visione dei retori Greci. Tuttavia Dionigi ha consultato accuratamente le migliori autorit\xc3\xa0: la sua opera e quella di Livio sono gli unici resoconti ancora esistenti che siano coerenti e dettagliati.'
b'8218816131164164942'
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b'Q1558864'
b"\n\nLinea 12 (metropolitana di Madrid)\n\nL'inaugurazione\n\nLa linea fu inaugurata il 11 aprile 2003 insieme alle stazioni tra Colonia Jard\xc3\xadn e Puerta del Sur sulla linea 10. La costruzione della linea ha comportato l'inizio di una rete di trasporto non concentrico intorno a Madrid. Per la prima volta i cinque comuni pi\xc3\xb9 importanti del sud della Comunit\xc3\xa0 di Madrid sono stati raggiunti tramite ferrovia senza la necessit\xc3\xa0 di passare attraverso Madrid.\n\nGli anni 2010: i lavori di miglioramento della linea\n\nA seguito di lavori parti della linea rimasero chiuse nel 2014 e il 2015. La ragione di questi lavori \xc3\xa8 stata la sostituzione delle rotaie e della massicciata. I miglioramenti, che hanno avuto un costo di 12,5 milione di euro, hanno permesso ai treni di circolare a pi\xc3\xb9 di 70 chilometri all'ora rispetto ai 30 chilometri con cui circolavano prima dei lavori.La linea ha subito altri lavori nel corso del 2018 che ha portato la chiusura della linea tra le stazioni di M\xc3\xb3stoles Central e Juan de la Cierva.\n\nDescrizione\n\nSi compone di 28 stazioni con banchine di 115 metri e una lunghezza pari a 40,96 km, che la rende la pi\xc3\xb9 lunga della rete. Il servizio della rete viene realizzato utilizzando 3 treni composti tra sei carrozze in quanto non c'\xc3\xa8 molta richiesta. Nelle ore di punta del mattino (dalle 07.00 alle 10.00) il servizio viene garantito con una frequenza di 5-6 minuti. La linea unisce i comuni di Alcorc\xc3\xb3n, Fuenlabrada, Getafe, Legan\xc3\xa9s e M\xc3\xb3stoles tra loro, cos\xc3\xac come tali comuni con la capitale grazie al collegamento con la linea 10. Presso la stazione di Puerta del Sur si interscambia con linea 10. Presso le stazioni di M\xc3\xb3stoles Central, Fuenlabrada Central, Alcorc\xc3\xb3n Central, Legan\xc3\xa9s Central, Getafe Central, e El Casar si intescarmbia con varie linee della Cercan\xc3\xadas. Inoltre si interscambia con differenti linee urbane e interurbane in varie stazioni.\xc3\x88 l'unica linea della metropolitana il cui tracciato \xc3\xa8 interamente all'esterno della citt\xc3\xa0, nelle zone tariffarie B1 e B2, con l'eccezione della stazione di Puerta del Sur che \xc3\xa8 l'unico punto di interconnessione con la zona tariffaria A (centro cittadino) e anche l'unico interscambio con il resto della rete metropolitana.Essendo circolare, non \xc3\xa8 possibile fare riferimento a un capolinea per individuare la direzione verso cui il treno \xc3\xa8 diretto. Pertanto, quando si prende la linea bisogna recarsi al binario 1 o al binario 2 a seconda del senso di circolazione orario o antiorario. Lo stesso vale per la linea 6, anch'essa circolare.\n\nProgetti futuri\n\nNel comune di Legan\xc3\xa9s \xc3\xa8 prevista la costruzione di una nuova stazione che si collocherebbe tra le stazioni di San Nicasio e di Puerta del Sur a circa un 1 km dal centro citt\xc3\xa0. Nel comune di Fuenlabrada sono previste due stazioni: una nel quartiere El Vivero che verrebbe costruita tra le stazioni Hospital de Fuenlabrada e Loranca; e un'altra nel quartiere La Pollina che verrebbe costruita tra le stazioni Arroyo Culebro e Parque de los Estados."
b'11993540903421931134'
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b'Q1764531'
b"\n\nThe Wayward Girl\n\nTrama\n\nL'irrequieta Gerd, quasi diciottenne, e che non ha mai conosciuto suo padre, \xc3\xa8 la fidanzata del coetaneo Anders, con disappunto particolarmente della madre del giovane, che lamenta della ragazza, probabilmente a ragione, un comportamento non del tutto irreprensibile. Anders sottrae l'auto di suo padre, senza avvertirlo, e si reca con Gerd in un casotto da caccia apparentemente abbandonato, sperduto nella foresta.Dopo qualche giorno il padre di Anders e la madre di Gerd rintracciano e fanno visita ai due giovani, che, una volta ripartiti i genitori, si soffermano indefinitivamente nella localit\xc3\xa0. La madre di Anders si aspettava che il marito riconducesse a casa il figlio, e, preoccupata, si rivolge alla madre di Gerd, che si rivela una donna dal carattere sbarazzino.Intanto Gerd sottrae una pecora da un gregge che pascola nelle vicinanze, e vuole macellarla; operazione nella quale \xc3\xa8 aiutata dal sopraggiunto Bendik, un uomo che risulta essere il proprietario del casolare e che fa continuamente delle avances alla ragazza, che peraltro le respinge puntualmente. Una notte Bendik, che si trattiene assieme ai giovani per qualche giorno, li guida in un'effrazione in un negozio del villaggio vicino, rubando alcuni generi alimentari, con gran disapprovazione da parte di Anders.Un giorno la madre di Gerd va a trovare la figlia e Anders nella casupolla foresta, e fa la conoscenza di Bendik, rimanendone positivamente colpita. Di notte Gerd si reca di nascosto nel vicino granaio, dove Bendik dorme, e gli chiede, quando partir\xc3\xa0, di portarla via con s\xc3\xa9. La mattina dopo la polizia irrompe e convoca in commissariato, per il furto al negozio e per la pecora, Anders e la madre di Gerd, mentre sua figlia e Bendik riescono a nascondersi ed a sottrarsi all'arresto.Dopo essere stato rilasciato dagli uffici della polizia, che gi\xc3\xa0 conosceva Bendik per alcuni suoi trascorsi, Anders va al casotto della foresta: ne nasce una colluttazione fra i due uomini, al termine della quale Anders e Gerd estraggono Bendik, tramortito, dal granaio in fiamme, e aspettano finch\xc3\xa9 non si riprende. Bendik afferma che Gerd, che si \xc3\xa8 confidata con lui, aspetta un figlio da Anders, e i due ragazzi lasciano il casolare.\n\nProduzione\n\nIl film affronta temi come la sessualit\xc3\xa0, la fuga dal quotidiano e le diseguaglianze sociali: basato sul romanzo del 1958 Etters\xc3\xb8kte er 18 \xc3\xa5r di Nils Johan Rud \xc3\xa8 stato l'ultimo realizzato dalla regista Edith Carlmar ed il primo in cui Liv Ullmann ha ricoperto il ruolo di protagonista.\n\nColonna sonora\n\nNel film si cita la canzone G\xc3\xb6r inte det du \xc3\xa5ngrar, di Bjarne Amdahl e Alf Pr\xc3\xb8ysen; se ne trova un'incisione contemporanea al film realizzata da Rolf S\xc3\xb8der nel singolo 353144 PF della Philips .\n\nDistribuzione\n\nIl film \xc3\xa8 stato edito in DVD nel 2004 nella serie Norske klassikere della Nordisk Film ."
b'10977833887358372242'
917
b'Q317421'
b"\n\nAbd al-Rahman bin Faysal Al Sa'ud\n\nGuerra civile reale\n\nQuando i fratelli di \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n - Sa\xca\xbf\xc5\xabd e \xca\xbfAbd All\xc4\x81h - entrarono in lotta per il potere nel 1865, il futuro emiro e suo fratello Mu\xe1\xb8\xa5ammad tesero ad allinearsi con Sa\xca\xbf\xc5\xabd, soprattutto dopo il 1871, quando quest'ultimo conquist\xc3\xb2 la capitale Riad. \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n fu inviato a Baghdad per negoziare con l'Impero ottomano una richiesta di aiuto. Non essendoci riuscito, dopo due anni cerc\xc3\xb2 di prendere Al-Hasa, oasi della parte orientale della Penisola arabica, che fungeva da base per \xca\xbfAbd All\xc4\x81h, senza successo. Alla fine torn\xc3\xb2 a Riad. Dopo la morte di Sa\xca\xbf\xc5\xabd nel 1875, \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n fu riconosciuto come suo successore, ma entro un anno la capitale venne riconquistata dal rivale \xca\xbfAbd All\xc4\x81h e fu quindi costretto ad abdicare.Nel 1887 i figli di Sa\xca\xbf\xc5\xabd bin Fay\xe1\xb9\xa3al, che avevano proseguito le ostilit\xc3\xa0 contro i loro zii, riuscirono a catturare \xca\xbfAbd All\xc4\x81h. Gli emiri \xc4\x80l Rash\xc4\xabd di Ha'il furono in grado di ottenere la liberazione di \xca\xbfAbd All\xc4\x81h, in cambio di \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n. \xca\xbfAbd All\xc4\x81h fu ricevuto ad Ha'il e l'emiro lo chiam\xc3\xb2 a governare Riyad. \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n fu in grado di scatenare una rivolta nel 1887, di prendere e difendere la capitale, ma i suoi tentativi di espandere il controllo finirono in un disastro. Quando \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n divent\xc3\xb2 il leader indiscusso del Casato dei Sa\xca\xbf\xc5\xabd nel 1889, attacc\xc3\xb2 e riprese Riyad. Tuttavia, le forze saudite furono sconfitte nella battaglia di Mulayda e \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n e la sua famiglia furono costretti a fuggire.\n\nAnni successivi e morte\n\nLa famiglia scapp\xc3\xb2 nel deserto del Rub' al-Khali, nel sud-est tra i beduini, prima di trovare rifugio presso la famiglia Al Khalifa in Bahrain e infine presso gli Al Sabah del Kuwait. Mentre era in Kuwait, \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n cerc\xc3\xb2 di diffondere l'Islam di tipo wahhabita e di far rinascere la dinastia saudita.Dopo la sconfitta nella battaglia di Sarif nel 1900, impegn\xc3\xb2 tutte le azione nel recupero del patrimonio famigliare. Negli anni successivi, il figlio \xca\xbfAbd al-\xca\xbfAz\xc4\xabz riconquist\xc3\xb2 il regno. \xca\xbfAbd al-Ra\xe1\xb8\xa5m\xc4\x81n fu designato imam e venne considerato il leader spirituale della comunit\xc3\xa0, mentre il figlio deteneva l'autorit\xc3\xa0 secolare e militare. Mor\xc3\xac a Riyad nel 1928."
b'14375845325788299333'
1,010
b'Q235721'
b"\n\nJennifer Ehle\n\nJennifer Anne Ehle (Winston-Salem, 29 dicembre 1969) \xc3\xa8 un'attrice statunitense, meglio nota per il ruolo di Elizabeth Bennet nella fiction televisiva del 1995 Orgoglio e pregiudizio.\n\nInfanzia\n\nNata a Winston-Salem nella Carolina del Nord, figlia unica dall'attrice inglese Rosemary Harris e dall'autore americano John Ehle, la Ehle ha debuttato sul palcoscenico da bambina in un revival di Broadway del 1973 di Un tram che si chiama Desiderio, in cui sua madre interpretava Blanche Dubois. Ha trascorso la sua infanzia tra il Regno Unito e gli Stati Uniti, frequentando 18 scuole diverse inclusa la Interlochen Arts Academy. La sua formazione teatrale si \xc3\xa8 divisa tra la North Carolina School of the Arts e la Central School of Speech and Drama di Londra.\n\nCarriera\n\nNel 1992, Peter Hall l'ha lanciata nel ruolo di Calypso in un adattamento televisivo del romanzo di Mary Wesley The Camomile Lawn, in cui lei e la madre hanno interpretato lo stesso personaggio in et\xc3\xa0 diverse. Questa storia, prodotta dall'emittente Channel 4 \xc3\xa8 una miniserie televisiva in cinque parti in cui si narrano la vita e gli amori di una famiglia di cugini dal 1939 ad oggi. Le due in seguito hanno interpretato nuovamente lo stesso personaggio in et\xc3\xa0 diverse nel film di Istv\xc3\xa1n Szab\xc3\xb3 del 1999 Sunshine con il personaggio di Valerie.La sua interpretazione di Elizabeth Bennet nell'adattamento televisivo del 1995 della BBC, con la collaborazione della Arts & Entertainment Network, del classico di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio le ha fatto guadagnare un British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) come miglior attrice televisiva. Dopo un periodo con la Royal Shakespeare Company, ha ottenuto il suo primo grande ruolo nel film Paradise Road. Ha portato avanti la sua carriera sia a teatro che al cinema. Nel 2000, ha riscosso un ulteriore successo di critica a Broadway nel ruolo di Annie ne La cosa reale di Tom Stoppard, vincendo sia un Theatre World Award che il Tony Award alla miglior attrice protagonista in uno spettacolo. Anche la madre \xc3\xa8 stata nominata per lo stesso premio quell'anno per Waiting in the Wings. Dopo un'interruzione, \xc3\xa8 tornata sul palcoscenico nel 2005 in Scandalo a Filadelfia all'Old Vic al fianco di Kevin Spacey. L'anno successivo, ha interpretato Lady Macbeth in Macbeth. Nel 2007 ha vinto il secondo premio Tony per l'interpretazione di tre personaggi nel trittico di Stoppard The Coast of Utopia, in scena da ottobre 2006 a maggio 2007.Al cinema ha recitato in Before the Rains, una co-produzione India-USA diretta da Santosh Sivan, e in Pride and Glory - Il prezzo dell'onore con Edward Norton e Colin Farrell. Nel 2008, ha recitato in un telefilm della CBS, The Russell Girl.Nel mese di agosto del 2009, fu annunciato che la Ehle avrebbe interpretato il personaggio di Catelyn Stark nell'episodio pilota della HBO Il Trono di Spade, un adattamento di Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin, una serie di romanzi fantasy epici, ma, nel 2010, \xc3\xa8 stato annunciato che sarebbe stata sostituita dall'attrice irlandese Michelle Fairley.Nel 2010, la Ehle ha recitato a fianco di John Lithgow nella produzione di Mr.& Mrs. Fitch presentato dalla compagnia teatrale britannica Second Stage Theatre. Nel 2010 ha interpretato Myrtle Logue, moglie del terapeuta di Giorgio VI, Lionel Logue, nel film Il discorso del re. Giorgio VI \xc3\xa8 interpretato dal suo co-protagonista in Orgoglio e Pregiudizio, Colin Firth.Tra il 2011 e il 2012 ha recitato nella serie TV della CBS A Gifted Man.\n\nVita privata\n\nDurante le riprese di Orgoglio e pregiudizio, la Ehle inizi\xc3\xb2 una breve relazione con il co-interprete Colin Firth. Ha sposato lo scrittore Michael Scott Ryan nel dicembre 2001 da cui ha avuto due figli, un maschio, George, nato nel 2003 e una femmina, Talulah, nata nel 2009. Attualmente risiedono nella zona settentrionale di New York"
b'16089514521532540657'
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b'Q2834426'
b'\n\nAlexis-Joseph Mazerolle\n\nAlexis-Joseph Mazerolle (Parigi, 29 giugno 1826 \xe2\x80\x93 Parigi, 29 maggio 1889) \xc3\xa8 stato un pittore francese, grande decoratore d\'interni di scuola accademica.\n\nBiografia\n\nAlexis-Joseph Mazerolle fu un artista accademico assai noto ai suoi tempi. Suo padre, originario di Bl\xc3\xa9nod-l\xc3\xa8s-Pont-\xc3\xa0-Mousson, era un ebanista e sua madre, Marie-Madeleine Vitry, faceva la lavandaia. Alexis era il loro terzo figlio. Ben presto il maestro di scuola not\xc3\xb2 quanto Alexis fosse dotato nel disegno, e gli procur\xc3\xb2 una borsa di studio affinch\xc3\xa9 intraprendesse la strada dell\'arte. Alexis segu\xc3\xac dapprima un breve apprendistato in ebanisteria, poi nel settembre del 1843, sostenne la prova di ammissione all\'\xc3\x89cole des beaux-arts, e la super\xc3\xb2. Studi\xc3\xb2 quindi nell\'atelier di Pierre Dupuis (1833-1915), per poi passare in quello di Charles Gleyre. Durante gli anni della Scuola d\'arte fece amicizia con Charles Perrin, futuro amministratore della Com\xc3\xa9die-Fran\xc3\xa7aise.Terminati gli studi, il giovane Mazerolle inizi\xc3\xb2 la sua carriera ed esord\xc3\xac nel 1847 esponendo al "Salon di pittura e scultura" il quadro "La vieille et les deux servantes en 1789". Da quella prima volta egli invi\xc3\xb2 al Salon i suoi lavori quasi ogni anno e ci\xc3\xb2 gli valse numerosi riconoscimenti. Le sue prime tele rappresentavano soprattutto episodi storici relativi al periodo del basso impero romano, ma in seguito Mazerolle prefer\xc3\xac dedicarsi a composizioni allegoriche e mitologiche. Nell\'aprile del 1861 Mazerolle spos\xc3\xb2 Agla\xc3\xab Hourdou, figlia di un impiegato di banca, dalla quale ebbe due figli, Louis e Fernand.Il matrimonio gli port\xc3\xb2 fortuna, poich\xc3\xa9 proprio in quei giorni la cantante lirica Rosine Stoltz gli commission\xc3\xb2 la decorazione completa della sua villa a Le V\xc3\xa9sinet. Di conseguenza numerose personalit\xc3\xa0 del Secondo impero nonch\xc3\xa9 della Terza repubblica divennero sue clienti.Negli anni dal 1865 al 1870 Mazerolle port\xc3\xb2 a compimento diverse decorazioni per sale di spettacolo: il teatro di Vaudeville di Parigi (oggi demolito), il Teatro di Angers, quello di Baden Baden in Germania, il Conservatorio di musica di Parigi, e infine, nel 1879, il soffitto della Com\xc3\xa9die-Fran\xc3\xa7aise che riscosse l\'ammirazione dei suoi contemporanei.Nel 1868 lavor\xc3\xb2 anche per l\'Op\xc3\xa9ra Garnier a Parigi, per la quale dipinse i cartoni di otto grandi arazzi che la Manifattura dei Gobelins avrebbe realizzato. Ide\xc3\xb2 anche altri cartoni per i Gobelins e per la "Tapisserie d\'Aubussondont", che ne ricav\xc3\xb2 l\'arazzo "La Filleule des f\xc3\xa9es," offerto dalla Francia allo Zar di Russia e che \xc3\xa8 oggi conservato a San Pietroburgo nel Museo de L\'Hermitage.Dal 1870 in poi la committenza aument\xc3\xb2, e da pubblica divenne privata. Mazerolle lavor\xc3\xb2 alle decorazioni di oltre venti palazzi privati di Parigi e numerosi locali di pubblica frequentazione, come il Caf\xc3\xa9 Ledoyen sugli Champs \xc3\x89lys\xc3\xa9es o l\'Hotel Intercontinental, tuttora visibili. E ancora fregi, pannelli decorativi e sovrapporte, richiestigli dal principe Sturdza, dal conte Masewski, dalla marchesa Landolfo-Carcano e da molte altre personalit\xc3\xa0 che in quegli anni costituivano l\'\xc3\xa9lite del bel mondo parigino. Ebbe clienti a Napoli e persino a New York, sicch\xc3\xa9 la sua fama varc\xc3\xb2 le frontiere. Nel 1879 fu infine promosso Ufficiale della Legion d\'onore.Ma nel 1889 l\'asma di cui soffriva da tempo and\xc3\xb2 peggiorando e gli attacchi si fecero frequenti e acuti. Alexis Mazerolle mor\xc3\xac nella sua Parigi all\'et\xc3\xa0 di 63 anni.Mazerolle ebbe alcuni allievi, fra cui Guillaume Dubufe e Paul Mathey.'
b'18278702209444210940'
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b'Q165249'
b"\n\nIngrid Alexandra di Norvegia\n\nNascita e battesimo\n\nNata il 21 gennaio 2004 alle ore 9:13 al Rikshospitalet di Oslo, \xc3\xa8 la figlia primogenita del principe ereditario Haakon di Norvegia e della principessa Mette-Marit di Norvegia.Ingrid Alexandra \xc3\xa8 stata battezzata dal vescovo di Oslo, Gunnar St\xc3\xa5lsett, il 17 aprile 2004, presso la cappella del Palazzo Reale. I suoi padrini sono suo nonno paterno il Re Harald V di Norvegia, il Principe ereditario di Danimarca Federico e l'allora Principe delle Asturie Filippo VI di Spagna. Sue madrine sono sua zia paterna Marta Luisa di Norvegia, la principessa ereditaria di Svezia Vittoria e la nonna materna Marit Tjessem.\n\nLegge salica\n\nLa Costituzione della Norvegia \xc3\xa8 stata modificata nel 1990 per introdurre la primogenitura assoluta, criterio di successione mediante il quale il figlio maggiore del sovrano succede al trono, indipendentemente dal sesso. Grazie a questa riforma la sua posizione \xc3\xa8 rimasta invariata dopo la nascita nel fratello Sverre Magnus, nato il 3 dicembre 2005.La principessa diventer\xc3\xa0 la prima regina regnante di Norvegia da Margherita I di Danimarca, che regn\xc3\xb2 sulla Norvegia, sulla Danimarca e sulla Svezia dal 1388 fino alla sua morte nel 1412. Fa parte della nuova generazione in cambiamento: Vittoria di Svezia, Estelle di Svezia, Caterina Amalia dei Paesi Bassi ed Elisabetta del Belgio. Con Leonor di Spagna (se i suoi genitori non partoriranno un altro discendente di sesso maschile, di fatto la costituzione spagnola non \xc3\xa8 cambiata), sono le sei principesse che saranno chiamate a regnare in Europa.\n\nEducazione\n\nLa principessa ha iniziato a frequentare un asilo in Asker il 4 novembre 2006, \xc3\xa8 poi passata alla scuola primaria presso la Jansl\xc3\xb8kka elementary school il 19 agosto 2010, scuola pubblica precedentemente frequentata anche dal suo fratellastro, Marius Borg H\xc3\xb8iby. Il 19 agosto 2014 la Principessa Ingrid Alexandra si \xc3\xa8 trasferita alla Oslo International School a B\xc3\xa6rum, scuola privata in lingua inglese.\n\nPrimi impegni ufficiali\n\nLa principessa ha gi\xc3\xa0 partecipato a numerose rappresentazioni ufficiali. Normalmente si unisce alla famiglia reale sul balcone del Palazzo Reale il 17 maggio, Giorno della Costituzione norvegese.Il 19 giugno 2010, ha fatto da damigella al matrimonio della sua madrina, la Principessa Ereditaria di Svezia con Daniel Westling. Nel dicembre 2012, la Principessa ha partecipato ad un'intervista con il padre per una trasmissione norvegese in aiuto di Environmental Agents, organizzazione ambientalista per bambini. Avrebbe dovuto partecipare la madre della principessa, ma a causa di una malattia \xc3\xa8 stata sostitutita dal marito. Il 4 maggio 2015 la Principessa ha battezzato ufficialmente un battello di soccorso della Redningsselskapet, chiamato Elias. Il 12 febbraio 2016 la Principessa si \xc3\xa8 prestata come ultima tedofora ai II Giochi olimpici giovanili invernali disputati a Lillehammer. Suo padre aveva fatto la stessa cosa 22 anni prima ai Giochi olimpici invernali di Lillehammer del 1994. Nello stesso modo, la principessa ha acceso la fiamma olimpica, mentre il nonno, re Harald V di Norvegia, ha aperto i giochi."
b'17170199157844173375'
1,012
b'Q1285178'
b'\n\nMiroslav Zavidovi\xc4\x87\n\nMiroslav Zavidovi\xc4\x87, in serbo \xd0\x9c\xd0\xb8\xd1\x80\xd0\xbe\xd1\x81\xd0\xbb\xd0\xb0\xd0\xb2 \xd0\x97\xd0\xb0\xd0\xb2\xd0\xb8\xd0\xb4\xd0\xbe\xd0\xb2\xd0\xb8\xd1\x9b (... \xe2\x80\x93 1190),, figlio di Zavida Vukanovi\xc4\x87 principe di Zahumlje, nel 1163 divenne \xc5\xbeupan (\xd0\xb6\xd1\x83\xd0\xbf\xd0\xb0\xd0\xbd, "principe") delle terre del padre, come feudatario di suo fratello Tihomir, gran principe di Rascia.\n\nIl primo regno\n\nUn altro suo fratello, Nemanja governava la regione di Toplica e del fiume Ibar, sempre come feudatario di Tihomir. Nemanja, per\xc3\xb2 non sopportava di essere suddito del gran principe di Rascia poich\xc3\xa9 aspirava egli stesso a quel titolo. Inizi\xc3\xb2, quindi, a governare le sue terre in completa autonomia, senza tener conto della volont\xc3\xa0 di Tihomir, n\xc3\xa9 di quella dello stesso Miroslav o dell\'atro fratello, Stracimir che regnava sulla zona intorno alla Morava Occidentale. I tre fratelli, adirati per il poco rispetto che Nemanja portava loro, decisero di convocarlo a Ras, capitale della Rascia, e lo fecero arrestare. Nemanja, per\xc3\xb2, fugg\xc3\xac di prigione e nel 1166 raccolse un esercito con cui attacc\xc3\xb2 i suoi fratelli vincendoli. Si proclam\xc3\xb2 gran principe di Rascia e esili\xc3\xb2 Tihomir, Stracimir e Miroslav. Tihomir mor\xc3\xac, Miroslav e Stracimir chiesero aiuto all\'imperatore bizantino Manuele I Comneno.\n\nIl secondo regno\n\nNel 1172, Nemanja si alle\xc3\xb2 con la Repubblica di Venezia, il Regno d\'Ungheria e il Sacro Romano Impero contro l\'Impero bizantino di cui era vassallo. L\'alleanza sub\xc3\xac una pesante sconfitta e Nemanja fu fatto prigioniero e condotto a Costantinopoli. Nel 1176 ottenne il perdono imperiale e fu posto nuovamente sul trono di Rascia a patto che riaccogliesse i suoi fratelli restituendo loro i rispettivi domini. Cos\xc3\xac Miroslav ebbe la corona di gran principe di Zahumlje e si insedi\xc3\xb2 nella citt\xc3\xa0 di Stagno.Riacquistato il potere, Miroslav fece costruire un importante monastero, quello di San Pietro (Sveti Petar, \xd0\xa1\xd0\xb2\xd0\xb5\xd1\x82\xd0\xb8 \xd0\x9f\xd0\xb5\xd1\x82\xd0\xb0\xd1\x80), lungo il corso del fiume Lim dove fece redigere la prima edizione del Vangelo in lingua serba, il Vangelo di Miroslav. In linea con la politica di Nemanja nel resto della Serbia, favor\xc3\xac nei suoi domini la chiesa ortodossa a scapito di quella cattolica. Accolse e diede protezione ai membri della famiglia Ka\xc4\x8di\xc4\x87 che avevano organizzato l\'omicidio del vescovo di Spalato, s\'impossess\xc3\xb2 dei beni della diocesi di Stagno, stabil\xc3\xac il divieto di costruire nuove chiese cattoliche e di formare nuovo clero latino nelle sue terre. Per questo motivo, nel 1181 fu scomunicato da papa Alessandro III, e il vescovo di Stagno abbandon\xc3\xb2 la sede episcopale che da allora rest\xc3\xb2 vacante.Si adoper\xc3\xb2 anche nelle relazioni dipolomatiche con i vicini: in quest\'ottica spos\xc3\xb2 la figlia del ban bosniaco Kulin creando una forte alleanza con la Bosnia. Ader\xc3\xac alla ripresa delle ostilit\xc3\xa0 di Nemanja nei confronti dell\'Impero bizantino, seguita alla morte di Manuele I Comneno, e intraprese, in questo frangente, alcune incursioni nelle terre slave confinanti non sottomesse al gran principato di Rascia. Cos\xc3\xac, nel 1184 decise di riprendere l\'isola di Curzola alla Repubblica di Ragusa, ma la sua flotta fu devastata, e fu costretto a siglare una pace.Nel 1189 il figlio di Miroslav, Toljen fu fatto sposare alla figlia di Barthold Andex, l\'emissario di Federico Barbarossa che stava portando le sue truppe in Terra santa per combattere la terza crociata, passando attraverso la Serbia. Questo matrimonio serviva a rinsaldare i rapporti con l\'Imperatore tedesco al quale Nemanja aveva chiesto di tralasciare la liberazione di Gerusalemme per attaccare l\'Impero bizantino. Miroslav mor\xc3\xac nel 1190 e Nemanja pose sul trono di Zahumlje il proprio figlio Ratsko.'
b'11505411934744037169'
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b'Q3610214'
b'\n\nAlessandro Politi\n\nCarriera\n\n\xc3\x88 laureato in ingegneria informatica. Dopo aver presentato molti concorsi di cabaret (tra tutti quello nel 2000/2001 al Gran Pavese di Bologna), recita una parte nel film Un amore perfetto (2001), commedia romantica diretta da Valerio Andrei. Nello stesso anno collabora con Alessandro Greco e Federica Panicucci alla produzione del programma televisivo Una canzone per te e ancora con Greco e con Laura Freddi nella produzione di Portami al mare e fammi sognare.Dopo una serie di Premi vinti come comico, Premio Walter Chiari Comico dell\xe2\x80\x99Anno. (2006/2007)Premio Attore comico \xe2\x80\x9c Massimo Troisi \xe2\x80\x9d Premio critica. (Napoli 2003)Premio Critica Concorso Nazionale Cabaret \xe2\x80\x9cLoComix\xe2\x80\x9d (Rsm 2003)Premio Concorso Nazionale Cabaret Champoluc Val D\xe2\x80\x99aosta. (2003)Premio Rivelazione Comico Sganasao. (2007/2008)nel 2003 entra a far parte del Laboratorio Artistico di Zelig, apparendo in Zelig Off nella stagione 2003/2004/2005 e l\'anno dopo a Zelig Circus, dove presenta il personaggio del mago Martin Scozzese, strampalato illusionista che si definisce Grande Mago per le sue capacit\xc3\xa0. Di poche parole, con un maldestro accento anglosassone e accolto dalle note di "Scotland the Brave", accompagna le sue magie sotto gli occhi divertiti di Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, allontanando questi ultimi dalla scena "for cortesy".Il suo personaggio \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 amati tra le new entry del programma, tanto da essere elogiato dal famoso critico tv Aldo Grasso del Corriere della Sera. e facendo registrare anche il record di ascolti proprio per il programma Zelig Circus.Rimane sul programma Zelig Mediaset fino al 2008/2009 , per poi passare in Rai.Nel 2007 intraprende la via del cinema iscrivendosi all\'Accademia del Cinema di Deaurentiis a Roma. E nel 2008 il suo primo cortometraggio come protagonista, cortometraggio drammatico "Diario di un Serial Killer" diretto dal regista Antonio Bonifacio.Un anno dopo, a maggio, consegue il Guinness dei primati per aver eseguito 13 giochi di prestigio sott\'acqua.Dal 2009 passa in Rai peri un serie di programmi in prima serata che lo vedr\xc3\xa0 protagonista.Voglia d\xe2\x80\x99Aria Fresca con Carlo Conti (Raiuno)Nel nome del Cuore con Carlo Conti (Raiuno)Miss Italia nel Mondo (Raiuno 2010 Jesolo)Premio del Cinema Internazionale Rodolfo Valentino (diretta Raiuno 2010 Sardegna)Lo Zecchino D\xe2\x80\x99ORO (Raiuno 2010 / Raiuno 2011/Raiuno2012 Raiuno 2013)A casa di Paola (Perego) (Raiuno 2011)Quelli che il Calcio Rai2 con Nicola Savino (2014/2015) (28 puntate)Tu si que Vales (2016) MediasetZecchino d\'oro Rai UNO 2016 e 2017Nel 2014 il suo personaggio diventa famoso anche in Asia e i suoi video divertenti da scozzese vengono trasmetti sulle tv Giapponesi, Video Guinness World in onda sulle reti Giapponesi per la produzione Media Research by Haruna Takanosu.'
b'2129541103405283948'
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b'Q5061200'
b'\n\nSaint Paul Central High School\n\nLa Saint Paul Central High School \xc3\xa8 un istituto scolastico della citt\xc3\xa0 di Saint Paul, Minnesota, Stati Uniti. \xc3\x88 la pi\xc3\xb9 antica scuola superiore dello stato del Minnesota: fondata nel 1866 nel centro di Saint Paul, ha istruito molti leader nel mondo degli affari, del governo, della letteratura, delle arti, delle scienze e dell\'istruzione in tutto lo stato del Minnesota e degli Stati Uniti. \xc3\x88 anche una delle pi\xc3\xb9 grandi scuole superiori dello stato e, dal 2011, la seconda pi\xc3\xb9 grande nella citt\xc3\xa0 di Saint Paul, accanto alla Harding Senior High School nella parte est della citt\xc3\xa0.\n\nStoria\n\nCentral High School \xc3\xa8 stata ubicata in quattro sedi, a cominciare dal primo edificio nel 1866. Fondata nel 1866 in risposta alle richieste degli studenti. Fino ad allora non c\'erano opportunit\xc3\xa0 educative a Saint Paul oltre la scuola elementare. Una dozzina di studenti desideravano continuare la scuola cos\xc3\xac, nel 1866, due stanze sono state assegnate alla "High School" al terzo piano dell\'edificio della Franklin School, situato nel centro di Saint Paul. Alcune persone pensavano che la scuola fosse uno spreco di spazio. Eugene Foster (noto come il "padre della scuola superiore") era il preside e la signora HM Haynes l\'unica insegnante. I primi due studenti diplomati nel 1870: Fannie Haynes (la figlia dell\'insegnante) e AP Warren. I due diplomi sono stati stampati a mano su pelle di pecora. Gradualmente gli studenti sono aumentati e le due stanze sono diventate troppo piccole per ospitarli. Nel 1972 la Saint Paul High School si \xc3\xa8 trasferita al Lindeke Building dove occupava il secondo piano. Quell\'anno i diplomati sono stati 12 studenti: cinque ragazzi e sette ragazze. Le esercitazioni per il diploma si tenevano nell\'Opera Civica della citt\xc3\xa0, fino a quando non \xc3\xa8 stata distrutta da un incendio nel 1899. Le esercitazioni si sono poi tenute nell\'Auditorium Saint Paul.Un nuovo edificio \xc3\xa8 stato inaugurato nel 1883 sulla decima e Minnesota Street. Era la prima scuola superiore costruita a Saint Paul. Nel 1888 \xc3\xa8 stata aggiunta un\'ala di 14 stanze per i laboratori. \xc3\x88 stata a lungo l\'unica scuola superiore negli Stati Uniti ad avere un telescopio fisso con una lente a terra e lucidato da Alvan Clark (1804-1887), la cui societ\xc3\xa0 ha costruito costru\xc3\xac alcuni dei pi\xc3\xb9 grandi telescopi del mondo, compreso il telescopio per l\'Osservatorio Lowell a Flagstaff, in Arizona. Nel seminterrato \xc3\xa8 stata ospitata per la prima volta la Mechanics Arts High School, allora conosciuta come Manual Training High Schoo. Nel 1888 \xc3\xa8 stata ribattezzata Central High School. Ben presto anche questo edificio \xc3\xa8 diventato troppo piccolo ed \xc3\xa8 stato deciso di costruire una nuova sede all\'angolo tra Marshall e Lexington Avenue.Il nuovo edificio, progettato da Clarence H. Johnston sr, ha corso il rischio di cambiare nome. C\'era chi voleva mantenere il vecchio e chi lo voleva chiamare Lexington High School. Ha mantenuto poi quello di Central High School grazie ad un compromesso: la scuola ha adottato il logo e la mascotte con il nome di Minutemen, cio\xc3\xa8 il nome delle milizie coloniali che nel 1775 hanno combattuto a Lexington, nel Massachusetts, contro gli inglesi nelle prime schermaglie della Guerra d\'Indipendenza e dovevano essere pronti con un minuto di preavviso.'
b'359620856393795401'
1,014
b'Q1360040'
b"\n\nStefano Vojislav\n\nStefano Vojislav (... \xe2\x80\x93 1043) in cirillico serbo \xd0\xa1\xd1\x82\xd0\xb5\xd1\x84\xd0\xb0\xd0\xbd \xd0\x92\xd0\xbe\xd1\x98\xd0\xb8\xd1\x81\xd0\xbb\xd0\xb0\xd0\xb2, in greco \xce\xa3\xcf\x84\xce\xad\xcf\x86\xce\xb1\xce\xbd\xce\xbf\xcf\x82 \xce\x92\xce\xbf\xcf\x8a\xcf\x83\xce\xb8\xce\xbb\xce\xac\xce\xb2\xce\xbf\xcf\x82. Fu Principe di Doclea dal 1040 al 1043. Sin dal 1018 Stefano aveva agito quale governatore bizantino fino a che non aveva capeggiato una fallimentare rivolta che lo aveva portato nelle prigioni di Costantinopoli. Riuscito a scappare gli riusc\xc3\xac anche di ottenere l'indipendenza per il proprio piccolo stato arrivando ad espandersi fino a prendere sotto il proprio controllo la Dalmazia e i dintorni, cosa che gli valse il titolo di Re di Serbia che allora indicava il capo supremo dei Serbi. Stefano fu il fondatore della Dinastia Vojislavljevi\xc4\x87.\n\nVerso la conquista\n\nStefan Vojislav nacque in data ignota da famiglia ignota. Le fonti coeve lo chiamano serbo senza per\xc3\xb2 fare menzione della sua ascendenza, la Cronaca del Prete di Doclea, una fonte pi\xc3\xb9 tarda, e quindi meno affidabile, afferma che Stefano fosse cugino del precedente principe di Doclea, Jovan Vladimir. Questa Cronaca vuole che Stefano fosse figlio di Dragimir di Travunia (morto 1018), zio di Jovan e, alla morte del padre, venne allevato dalla madre in Bosnia.Nel frattempo l'Impero bizantino aveva raggiunto il suo apice sotto il regno di Basilio II Bulgaroctono e dal momento della sua morte nel 1025 era iniziato un lento declino visibile soprattutto nei Balcani dove l'eliminazione della sempre presente minaccia del Primo impero bulgaro, caduto nel 1018, unita alla crescente tassazione diede luogo a piccoli focolai indipendentisti.Stefano, che troviamo a lavorare per i bizantini proprio dal 1018, ricevette le cariche di Arconte e Toparca per i Kastra dalmati di Zeta e Stagno.Tutto quel che concerneva la Dalmazia, la Serbia e la Croazia era nelle mani degli strateghi di Ni\xc5\xa1, Skopje, Dubrovnik e Durazzo, Stefano s'incontrava regolarmente con lo Stratega di Dubrovnik e in un'occasione lo rap\xc3\xac perch\xc3\xa9 voleva essere il padrino di uno dei suoi figli, Katakalon, in occasione del battesimo. Questo mostra come potessero essere stretti i legami fra i capi locali e gli ufficiali bizantini, almeno in periferia, dopo la Conquista bizantina della Bulgaria.Secondo il cronista Giovanni Scilitze nel 1034 i serbi iniziarono ad alzare la testa contro i bizantini, Stefano, presentato come il cugino dell'assassinato Jovav Vladimir, organizz\xc3\xb2 una rivolta approfittando della morte dell'imperatore Romano III Argiro. Stefano venne sconfitto e fra il 1035 e il 1036 fu portato nelle carceri di Costantinopoli mentre la Doclea fin\xc3\xac nella mani dello stratega Theophilos Erotikos. Fra il tardo 1037 e i primi mesi del 1038 riusc\xc3\xac a scappare e a tornare in Doclea dove non si limit\xc3\xb2 a combattere i bizantini, ma anche i locali che li sostenevano.Grazie alle tattiche di Guerriglia e approfittando del fatto che in corso vi fossero altre rivolte egli riusc\xc3\xac ad evitare rappresaglie e riusc\xc3\xac a prendere il controllo parziale dei principati di Travunia e Zaclumia. In questo modo dal 1040 il suo stato si estendeva dalla costiera Stagno fino a Scutari comprese quindi le propaggini meridionali del Lago di Scutari con le cittadine di Trebigne, Cattaro e Antivari."
b'2125813426306480319'
1,134
b'Q2871689'
b"\n\nAugusto Fantozzi\n\nBiografia\n\nOriginario di Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo Augusto Fantozzi si \xc3\xa8 laureato in giurisprudenza presso l'Universit\xc3\xa0 La Sapienza di Roma nel 1963. \xc3\x88 stato professore ordinario di diritto tributario presso la Luiss oltrech\xc3\xa9 nell'ateneo di provenienza. Numerosi comunque sono i suoi incarichi accademici: docente straordinario di diritto tributario a Perugia dal 1971 e sempre a Roma (ma nella facolt\xc3\xa0 di scienze politiche) dal 1974.Dal 1979 \xc3\xa8 ordinario di diritto tributario presso la Facolt\xc3\xa0 di Economia e Commercio e dal 1980 presso la Facolt\xc3\xa0 di Giurisprudenza della stessa Universit\xc3\xa0. Avvocato cassazionista, \xc3\xa8 stato membro della Consulta della Citt\xc3\xa0 del Vaticano e Presidente del Comitato scientifico permanente dell'International Fiscal Association fino al 1995.In occasione delle elezioni politiche del 1994 si candida con il Patto per l'Italia di Mario Segni (Patto Segni) e Mino Martinazzoli (PPI) contribuendo in modo determinante alla stesura del programma economico della coalizione di centro. Tuttavia non risulta eletto.Dal 17 gennaio 1995 al 17 maggio 1996 \xc3\xa8 Ministro delle finanze del governo Dini e, dal 12 gennaio al 16 febbraio 1996 \xc3\xa8 anche Ministro del bilancio e della programmazione economica ad interim.Alle elezioni politiche del 1996 si schiera al fianco di Lamberto Dini e viene eletto deputato con il centrosinistra aderendo al gruppo di Rinnovamento Italiano.Dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998 \xc3\xa8 stato Ministro del commercio con l'estero del primo governo Prodi. \xc3\x88 stato, inoltre, Presidente della V Commissione (Bilancio) della Camera dei deputati durante la XIII legislatura.Nel 1999 aderisce a I Democratici, il partito di Romano Prodi, lasciando cos\xc3\xac Rinnovamento Italiano ma rimanendo nell'ambito del centrosinistra.Nel 2001 si ricandida come deputato, ma viene sconfitto dal candidato della Casa delle Libert\xc3\xa0, Gianfranco Fini.Il 29 agosto 2008 diventa, su indicazione del governo Berlusconi IV, commissario straordinario di Alitalia \xe2\x80\x93 Linee Aeree Italiane. Si dimette dalla carica il 19 luglio 2011, ritenendo che fosse venuta meno la fiducia dello stesso Governo nei suoi confronti.\xc3\x88 stato rettore dell'Universit\xc3\xa0 degli Studi Giustino Fortunato di Benevento.Dal 26 maggio 2010 \xc3\xa8 presidente di Sisal Holding Finanziaria e di SISAL S.p.A.In un documento sulle dichiarazioni patrimoniali e reddituali rese dai titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 12 della legge 5 luglio 1982 n. 441, risulta che il manager vanti per il 2010, redditi annui pari a 3.686.272 \xe2\x82\xac.Il suo nome torna alla ribalta delle cronache nel settembre 2017, in occasione di alcune indagini condotte dalla procura della Repubblica di Firenze relative a presunti concorsi truccati nelle universit\xc3\xa0 italiane.Muore a Roma il 13 luglio 2019 all'et\xc3\xa0 di 79 anni."
b'5926321389068402897'
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b'Q3022141'
b'\n\nDemis Hassabis\n\nDemis Hassabis (Londra, 27 luglio 1976) \xc3\xa8 un neuroscienziato, imprenditore, scacchista, ricercatore di intelligenza artificiale e designer di videogiochi britannico.Enfant prodige degli scacchi, raggiungendo il suo massimo a 13 anni con un punteggio Elo di 2300, e imprenditore, conosciuto soprattutto per aver co-fondato e per essere amministratore delegato di DeepMind, di propriet\xc3\xa0 del gruppo Alphabet.\n\nBiografia\n\nDemis Hassabis nasce a Londra il 27 luglio 1976 da padre greco-cipriota e madre cinese singaporiana. Bambino prodigio negli scacchi, rappresenter\xc3\xa0 molte squadre giovanili di scacchi inglesi.Dopo una breve esperienza presso un\'azienda inglese di videogiochi come video game disegner, si iscriver\xc3\xa0 alla facolt\xc3\xa0 di informatica dell\'universit\xc3\xa0 di Cambridge, dove si diplomer\xc3\xa0 nel 1997.Nel 2009 ottiene il dottorato in neuroscienza cognitiva presso l\'University College di Londra, concentrando il suo lavoro sul come migliorare lo sviluppo dell\'intelligenza artificiale tramite i meccanismi del cervello umano. Continuer\xc3\xa0 la ricerca al MIT e a Harvard.\n\nElixir Studios\n\nNel 1998 fonda Elixir Studios, una societ\xc3\xa0 di videogiochi che firmer\xc3\xa0 accordi di pubblicazione con Eidos Interactive, Vivendi Universal e Microsoft. La societ\xc3\xa0 \xc3\xa8 famosa principalmente per Republic: The Revolution, un videogioco strategico del 2003 per Microsoft Windows ambientato in un\'immaginaria repubblica ex-sovietica. La societ\xc3\xa0 fu venduta a compratori vari nel 2005.\n\nDeepMind\n\nNel 2010, con Shane Legg e Mustafa Suleyman, fonda DeepMind, una societ\xc3\xa0 che mira a fondere intuizioni dalla neuroscienza e dall\'apprendimento automatico con nuovi sviluppi nell\'hardware informatico per sbloccare algoritmi di apprendimento general-purpose sempre pi\xc3\xb9 potenti che lavoreranno verso la creazione di un\'intelligenza artificiale generale (AGI).La societ\xc3\xa0 si \xc3\xa8 concentrata sull\'addestramento di algoritmi di apprendimento per padroneggiare i giochi e nel dicembre 2013 ha annunciato di aver fatto una svolta pionieristica addestrando un algoritmo chiamato Deep Q-Network (DQN) per giocare ai giochi Atari a livello extra umano usando solo i pixel grezzi sullo schermo come input. Dall\'acquisizione di Google, la societ\xc3\xa0 ha registrato una serie di risultati significativi, forse la pi\xc3\xb9 importante \xc3\xa8 stata la creazione di AlphaGo, un programma che sconfisse il campione del mondo Lee Sedol nel complesso gioco di Go. Go era considerato una grande sfida per l\'IA, per il suo alto numero di possibili posizioni di bordo e a causa della difficolt\xc3\xa0 di mettere in pratica le tecniche di programmazione esistenti al momento. AlphaGo ha battuto il campione europeo Fan Hui 5-0 nell\'ottobre 2015, prima di vincere 4-1 contro l\'ex campione del mondo Lee Sedol nel marzo 2016. Altri traguardi di DeepMind includono la creazione di una macchina Neural Turing, l\'avanzamento nella ricerca sulla sicurezza dell\'IA, e la creazione di una partnership con il National Health Service (NHS) del Regno Unito e con il Moorfields Eye Hospital per migliorare il servizio medico e identificare l\'insorgenza di condizioni degenerative degli occhi.Nel dicembre 2018, lo strumento DeepFind AlphaFold ha vinto la 13\xc2\xaa valutazione critica delle tecniche per la determinazione delle proteine (CASP) predittivo con il successo della struttura pi\xc3\xb9 accurata per 25 su 43 proteine.DeepMind \xc3\xa8 stata anche responsabile dei progressi tecnici nell\'apprendimento automatico, avendo prodotto una serie di articoli premiati. In particolare, l\'azienda ha compiuto progressi significativi nel deep learning e nel reinforcement learning e ha aperto la strada al campo del deep reinforcement learning che combina questi due metodi. Hassabis ha predetto che l\'intelligenza artificiale sar\xc3\xa0 "una delle tecnologie pi\xc3\xb9 vantaggiose del genere umano",ma permangono importanti questioni etiche.'
b'9671582250571907370'
1,170
b'Q101187'
b'\n\nLallio\n\nStoria\n\nL\'origine di Lallio risale all\'epoca della dominazione romana, come si evince dal toponimo stesso che deriva dal latino alea, traducibile con il termine di dado. Si racconta infatti che sul territorio erano presenti piccoli insediamenti adibiti a luoghi di divertimento (tra cui si praticava appunto il gioco dei dadi) in cui i legionari si radunavano durante il periodo invernale: a tal riguardo anche oggi lo stemma comunale raffigura una scacchiera da gioco. In quel periodo si pensa che vi fosse anche un castrum adibito a luogo di avvistamento e ad avamposto difensivo della citt\xc3\xa0 di Bergamo.In epoca medievale, nel paese si verific\xc3\xb2 un elevato aumento della popolazione ed un conseguente sviluppo delle unit\xc3\xa0 abitative. Ed \xc3\xa8 a quegli anni che risale il primo documento scritto che ne attesta l\'esistenza: nell\'875 viene menzionato il territorio di Lalio in un atto contenente il testamento di un abitante del vicino borgo di Stezzano che qui aveva possedimenti territoriali. In quel periodo il potere era detenuto dal Sacro Romano Impero che, istituendo il feudalesimo, affid\xc3\xb2 la gestione del territorio alla diocesi di Bergamo. Tuttavia la situazione politica divenne parecchio instabile dal momento in cui cominciarono ad imperversare le battaglie tra guelfi e ghibellini, tanto che su tutto il territorio comunale cominciarono a sorgere numerosi edifici fortificati ed a scopo difensivo, tra cui un castello. La posizione strategica del paese, considerato una sorta di porta d\'accesso al capoluogo orobico, lo rese molto ambito dalle potenze del tempo, tra cui i Suardi, con conseguenti attacchi e battaglie. In una di queste vennero addirittura incendiati sia il castello che la chiesa (situata all\'interno del maniero stesso), che allora ricopriva un ruolo molto importante in ambito religioso e giuridico sulle parrocchie vicine, essendo sede plebana ed arcipresbiteriale. La situazione ritorn\xc3\xb2 alla normalit\xc3\xa0 quando, nel corso del XV secolo, il paese venne posto sotto la dominazione della Repubblica di Venezia che, con una serie di importanti decisioni, riusc\xc3\xac a migliorare la condizione sociale ed economica. A tal riguardo, il territorio venne interessato dalla costruzione di canali irrigui, su tutti la roggia Colleonesca, che permisero di incrementare la produzione agricola.Da quel momento non si verificarono pi\xc3\xb9 episodi rilevanti sul territorio di Lallio, che segu\xc3\xac le sorti politiche della citt\xc3\xa0 di Bergamo.Soltanto durante la Seconda guerra mondiale nel paese accaddero situazioni che, suo malgrado, lo riportarono al centro delle cronache del tempo: qui venne infatti creato un campo di concentramento tedesco per i soldati catturati.Nel dopoguerra invece il paese vide un progressivo abbandono dell\'attivit\xc3\xa0 rurale, che aveva sempre caratterizzato l\'economia locale, a favore di un sempre crescente sviluppo industriale, che ha portato anche un consistente incremento demografico.\n\nMonumenti e luoghi d\'interesse\n\nUno dei luoghi di maggior richiamo \xc3\xa8 indubbiamente la chiesa di san Bernardino. Edificata nel corso del XV secolo, presenta un gran numero di opere tra le quali spiccano numerosi episodi della vita di Maria e affreschi opera di Gerolamo Colleoni e da Cristoforo Baschenis il vecchio. Restaurata nel XX secolo, \xc3\xa8 stata considerata monumento nazionale.\xc3\x88 inoltre presente la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e Santo Stefano, costruita su progetto di Elia Fornoni nella prima parte del XX secolo in luogo di un altro edificio di culto risalente al XVIII secolo. Quest\'ultimo era stato a sua volta edificato per sostituire la precedente parrocchiale del XIV secolo, posta in una posizione troppo decentrata rispetto al principale nucleo abitativo e per questo abbandonata. Successivamente sulle sue rovine venne edificata una cappelletta, denominata "dei mortini", a ricordo delle numerose sepolture avvenute in quel luogo.\n\nEvoluzione demografica\n\nAbitanti censiti\n\nCalcio\n\nLa squadra principale di calcio della citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 il Lallio Calcio che milita in Seconda Categoria.'
b'9970609122571169207'
1,212
b'Q3694075'
b"\n\nCorpo di Spedizione Sardo in Crimea\n\nIl Corpo di Spedizione Sardo in Crimea fu il contingente militare inviato dal Regno di Sardegna contro l'Impero russo nel corso della guerra di Crimea.\n\nI preparativi, la partenza e lo sbarco\n\nIl 26 gennaio 1855 Re Vittorio Emanuele II firm\xc3\xb2 la convenzione militare che obbligava il governo piemontese a mandare in Crimea un numero di soldati pari alla forza di un contingente militare mantenendone invariata la forza con l'invio di successivi rinforzi. e il 4 marzo fu dichiarata guerra all'Impero russo. In quello stesso mese l'Intendente generale dell'Armata Sarda, generale De Cavero, and\xc3\xb2 a Costantinopoli per individuare gli edifici che avrebbero dovuto ospitare le truppe, ed altri da trasformare in uffici, ospedali, e magazzini.Le truppe si imbarcarono a Genova tra il 25 aprile e il 20 maggio, suddivise su 45 navi britanniche mentre i rifornimenti e le merci viaggiarono a bordo di navi piemontesi. Primo a partire fu La Marmora con il suo Stato maggiore salpato da Genova il per Costantinopoli il 28 aprile a bordo della pirofregata Governolo. Appena arrivato nella capitale turca La Marmora trov\xc3\xb2 istruzioni di Lord Raglan, di far arrivare le truppe piemontesi a Balaklava, in Crimea, per prendere parte alle operazioni belliche. dove egli arriv\xc3\xb2 la sera dell'8 maggio sul Governolo, insieme ad altre sei navi cariche di soldati. Le operazioni di sbarco iniziarono dopo quattro giorni, e le truppe andarono a posizionarsi sulle alture del Karani, una serie di colline appiattite situate a circa 3\xc2\xa0km ad ovest del villaggio di Balaklava.\n\nLa fine delle ostilit\xc3\xa0 ed il ritiro\n\nIl 14 marzo fu firmato l'armistizio, e il giorno 16 dello stesso mese La Marmora rientr\xc3\xb2 in Crimea dando inizio alle operazioni di rientr\xc3\xb2 in Patria delle truppe. Alla data del mese di febbraio il Corpo di spedizione raggiungeva la forza di 17.231 uomini. La pace fu siglata nel Congresso di Parigi e il 15 aprile le prime truppe piemontesi lasciarono il porto di Kamesh. Il comando del corpo di spedizione, con Alfonso La Marmora, part\xc3\xac il 19 maggio, e dopo una sosta a Costantinopoli arriv\xc3\xb2 nel porto di La Spezia il 29 dello stesso mese. Il 15 giugno tutto il corpo di spedizione fu riunito a Torino per la restituzione della bandiera e la consegna delle medaglie, e il 20 giugno fu sciolto ufficialmente.\n\nLe perdite\n\nMolto alte furono alla fine le perdite italiane, dovute soprattutto a malattie, 2.278 per colera, 1.340 per tifo, 452 per malattie comuni, 350 per scorbuto, 52 per incidenti, 38 per febbri tifoidee, 3 per suicidio e 32 caduti in combattimento."
b'10996887100921592477'
860
b'Q969726'
b'\n\nMassimiliano Fuksas\n\nMassimiliano Fuksas (Roma, 9 gennaio 1944) \xc3\xa8 un architetto italiano.Dirige lo Studio Fuksas con sedi a Roma, Parigi e Shenzhen.\xc3\x88 stato inoltre visiting professor presso l\'\xc3\x89cole Sp\xc3\xa9ciale d\'Architecture di Parigi, l\'Accademia di belle arti di Vienna, la Staatliche Akademie der Bildenden K\xc3\xbcnste di Stoccarda e la Columbia University di New York. Nel 2006 riceve la Honorary Fellowship del Royal Institute of British Architects.Vicino, gi\xc3\xa0 negli anni Settanta-Ottanta, alle posizioni d\'avanguardia (palestra di Paliano, 1976; Palazzo dello Sport e Complesso scolastico di San Giorgetto ad Anagni, 1979-86), il suo stile si \xc3\xa8 orientato nel corso degli anni Novanta verso i linguaggi dell\'architettura internazionale.\n\nLa formazione\n\nNato a Roma il 9 gennaio 1944 figlio di un medico lituano di religione ebraica emigrato dal proprio paese dopo l\'annessione alla Russia sovietica e di una italiana cattolica di origini francesi ed austriache, dopo la morte prematura del padre si trasferisce a Graz presso la nonna materna. Torna a Roma per frequentare il liceo. Siamo alla fine degli anni cinquanta e Fuksas ha modo di conoscere importanti esponenti della cultura italiana dell\'epoca, tra cui Asor Rosa (suo professore di italiano al Liceo), Pasolini, Caproni, Bruno Zevi. Conosce anche Giorgio De Chirico, e lavorer\xc3\xa0 presso il suo studio di Piazza di Spagna, appassionandosi all\'arte e decidendo di iscriversi alla Facolt\xc3\xa0 di Architettura della Sapienza. Partecipa attivamente ai moti sessantottini che proprio presso la Facolt\xc3\xa0 di Architettura raggiunsero il culmine nella battaglia di Valle Giulia. Si laurea nel 1969 con Ludovico Quaroni e per qualche anno rimane all\'universit\xc3\xa0 facendo da assistente ad Arnaldo Bruschi.Massimiliano Fuksas \xc3\xa8 ateo.\n\nAccusa per doppio incarico per il progetto de "La Nuvola"\n\nNel 2017 la Corte dei conti condanna Masimiliano Fuksas alla restituzione, insieme agli amministratori di EUR Spa, di 5 milioni di euro. La Corte stabil\xc3\xac che Fuksas aveva sdoppiato un incarico (direzione dei lavori) in due differenti incarichi totalmente sovrapponibili, direzione dei lavori e direzione artistica (quest\'ultima non prevista nell\'ordinamento italiano). Come direttore dei lavori, Studio Fuksas rimand\xc3\xb2 alcune scelte, come quelle relative ai rivestimenti, al direttore artistico, ossia a se stesso, facendo lievitare i compensi. L\'accusa della Corte recita: "L\'architetto ha pi\xc3\xb9 volte rimandato al direttore artistico, dunque a se stesso, in maniera assolutamente ingiustificata alcune scelte formali come il tipo di rivestimento esterno per la Nuvola, il colore delle pavimentazioni, la tipologia di lavabi e portoni".\n\nDanni erariali per progetto della Torre della Regione Piemonte\n\nNel Novembre 2015 la Corte dei Conti del Piemonte stabil\xc3\xac che affidare in maniera diretta al raggruppamento Fuksas & Associati, guidato dall\xe2\x80\x99archistar Massimiliano Fuksas, la redazione della variante urbanistica e il progetto esecutivo del grattacielo della Regione Piemonte aveva provocato danni erariali, sia al patrimonio, sia alla concorrenza. Nel 2018 vengono per\xc3\xb2 condannati al risarcimento solo dirigenti e funzionari: l\xe2\x80\x99ex direttrice del settore Patrimonio Maria Grazia Ferreri, il suo collaboratore Carlo Savasta e la funzionaria Chiara Candiollo.\n\nRissa con Guido Bertolaso\n\nNel marzo 2010 Massimiliano e Doriana Fuksas furono protagonisti di una rissa in un ristorante romano con Guido Bertolaso, allora capo della Protezione civile, che richiese l\'intervento della Polizia. Il verbale della polizia parla di insulti di Fuksas verso Bertolaso. Alla reazione di questo, l\'architetto avrebbe lanciato una formaggiera in direzione di un cliente del ristorante che era intervenuto in difesa di Bertolaso.'
b'8248298270682249241'
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b'Q3876096'
b"\n\nNicodemo Oliverio\n\nBiografia\n\nGi\xc3\xa0 esponente della Democrazia Cristiana, segretario organizzativo della Margherita, aderisce al Partito Democratico.Originario di Cir\xc3\xb2, in provincia di Crotone, dopo il diploma si trasferisce a Roma per frequentare l'universit\xc3\xa0, sperimentando, nella capitale, i primi contatti con il mondo politico studentesco, di estrazione cattolica, stringendo contatti con Aldo Moro, di cui diventa allievo.Lo stesso Moro \xc3\xa8 il curatore della sua tesi di laurea e la tragica scomparsa dello statista democristiano lo spinge ad assumere l'impegno politico nella DC, che si intensifica al momento della nomina di Franco Marini a responsabile organizzativo del partito.Dopo lo scioglimento della DC, Oliverio decide di aderire al Partito Popolare Italiano (PPI) e, nel 1995, si oppone al tentativo di Buttiglione di portare a destra il PPI, assumendo invece un impegno convinto nella fondazione della coalizione de L'Ulivo. Viene nominato dirigente della struttura organizzativa del PPI.Nel 2002 partecipa alla costituzione della Margherita, specializzandosi prevalentemente nell'organizzazione strutturale e tecnica di partito e nella cura delle campagne elettorali.Nell'aprile 2005 coordina la campagna elettorale di Agazio Loiero, che viene eletto presidente della Regione Calabria, e nel mese di giugno viene eletto deputato, in rappresentanza dell'Unione, alle elezioni suppletive del collegio calabrese n. 9, comprendente comuni del crotonese e del catanzarese.A luglio 2005 viene nominato direttore dell'ufficio tecnico amministrativo per l'organizzazione delle elezioni primarie dell'Unione.Alle elezioni politiche del 2006 \xc3\xa8 candidato al terzo posto nella lista dell'Ulivo alla Camera, capofila della Margherita.Viene, dunque, riconfermato deputato della circoscrizione Calabria ed entra a far parte della Giunta per le elezioni, della quale viene eletto Segretario dai colleghi.A giugno 2006 diventa responsabile organizzativo nazionale della Margherita, prendendo il posto di Franco Marini, gi\xc3\xa0 eletto presidente del Senato.Il 17 luglio 2007 viene nominato componente dell'Ufficio Tecnico - Amministrativo che curer\xc3\xa0 l'organizzazione delle primarie del 14 ottobre 2007 per l'elezione del segretario del nascente Partito Democratico: poco dopo \xc3\xa8 stato eletto alle primarie del PD in una lista che sostiene Walter Veltroni.Dopo la nascita del Partito Democratico entra a far parte della Commissione Statuto all'interno dell'assemblea nazionale costituente e viene nominato dal segretario Veltroni nel coordinamento nazionale del PD. Alle elezioni politiche del 2008 viene rieletto deputato per le liste del PD in Calabria.Nel dicembre 2012 si candida, nel collegio provinciale di Crotone, alle primarie per la carica di parlamentare del PD, ottenendo 8.257 preferenze su un totale di 8.547 voti validi. L'8 gennaio 2013 la direzione nazionale del PD candida l'On. Oliverio alla Camera dei deputati nella posizione numero otto della lista PD nella circoscrizione Calabria in vista delle Elezioni politiche italiane del 2013.Il 24 e 25 febbraio 2013 l'On. Oliverio viene rieletto alla Camera dei Deputati."
b'16836926046701414295'
913
b'Q888012'
b'\n\nBob James\n\nPrimi anni\n\nI suoi genitori si chiamavano Albert Lamkin "Buddy" James e Alice McElhiney; Bob ha anche una sorella maggiore, Katherine.James inizi\xc3\xb2 a suonare il piano all\'et\xc3\xa0 di 4 anni. La sua prima insegnante, Sorella Mary Elizabeth (insegnante alla Mercy Academy, una scuola cattolica locale), scopr\xc3\xac che possedeva l\'orecchio assoluto. A 7 anni cominci\xc3\xb2 a studiare con R. T. Dufford, un\'insegnante del Missouri Valley College; James la descrisse come un\'insegnante eccellente che gli insegn\xc3\xb2 i fondamenti di teoria ed armonia.Il suo primo lavoro musicale fu a circa 8 anni, quando suon\xc3\xb2 per una lezione di tip-tap alla Mercy."Se non ricordo male, fui pagato 25 centesimi, ma lasciammo perdere perch\xc3\xa9, confuso dal rumore del tapping, non riuscivo a tenere il tempo".Dai 15 anni James continu\xc3\xb2 gli studi con Franklin Launer, un professore del Christian College di Columbia, Missouri, con altre lezioni da Harold Lickey, il direttore dell\'orchestra della scuola superiore di Marshall.Oltre al piano, Bob James sa suonare la tromba, i timpano e le percussioni.Dal 1950 al 1956, Bob prese parte al concorso pianistico della Missouri State Fair, riportandone diversi "Nastri Blu".In questi anni scrisse il primo arrangiamento per un\'orchestra da ballo, "Once in a While".Durante l\'estate del 1955, al Lago degli Ozarks, James suon\xc3\xb2 sulla nave Governor McClurg Excursion Boat con il quartetto di Bob Falkenhainer.Bob James afferma che durante quelle giornate aveva tempo libero e divenne un buon surfista!A 16 anni, durante l\'estate, and\xc3\xb2 in Colorado con l\'amico Ben Swinger, trovando un lavoro in un piano bar. L\'anno successivo frequent\xc3\xb2 l\'Universit\xc3\xa0 del Michigan, conseguendo la laurea e un master in musica.Durante il primo semestre, Bob si trasfer\xc3\xac al Berklee, a Boston.Il suo compagno di stanza era Nick Brignola, che diventer\xc3\xa0 uno dei pi\xc3\xb9 grandi sassofonisti baritono (l\'anno seguente Bob si unir\xc3\xa0 al quartetto di Nick, lavorando insieme in un jazz club ad Albany, New York).Per il secondo semestre ritorn\xc3\xb2 in Michigan.Suonando il piano nell\'orchestra di una rappresentazione universitaria di "Carosello", Bob incontr\xc3\xb2 persone molto importanti nella sua vita, tra cui Jack O\'Brien (nel ruolo di Mr. Snow) e Judy Heric (nel ruolo di Carrie Pipperidge), con cui si sposer\xc3\xa0 nel Settembre del 1963.Nel 1962, James suon\xc3\xb2 in un trio bop e, dopo un periodo con Sarah Vaughan (1965-1968), Bob si avvi\xc3\xb2 alla registrazione in studio.\n\nSuccessi commerciali\n\nDurante gli anni \'70, Bob James ebbe un ruolo importante nell\'affermazione dello smooth jazz, apparendo con Stanley Turrentine e Milt Jackson nell\'album del 1972 Cherry e nel successivo Don\'t Mess with Mister T. (1973).Durante lo stesso anno lavorava anche come produttore e arrangiatore per la CTI Records, partecipando a lavori di Grover Washington Jr. quali Inner City Blues (1972), All the King\'s Horses (1972), Soul Box (1973), Mister Magic (1975), and Feels So Good (1975).Nel 1974, James registr\xc3\xb2 One, il suo primo lavoro commerciale da leader. Successivamente pubblic\xc3\xb2 album best seller presso la sua etichetta Tappan Zee, la Warner Bros. e la Columbia, includendo collaborazioni con Earl Klugh e David Sanborn.James produsse Primal Scream di Maynard Ferguson (1975), e fu il produttore esecutivo del successo Conquistator di Ferguson."Angela" (1978), il tema strumentale per la serie Taxi \xc3\xa8 probabilmente il suo lavoro pi\xc3\xb9 conosciuto, prima dei classici Nautilus e Wetchester Lady, estratti dall\'album Three.James e Klugh vinsero nel 1980 il Grammy per la miglior performance strumentale pop, con l\'album One on One (Bob James e Earl Klugh).Bob James fond\xc3\xb2 il supergruppo smooth jazz Fourplay.James ricevette un Grammy anche per la sua collaborazione a Double Vision di David Sanborn (1986).\n\nEredit\xc3\xa0\n\nBob James \xc3\xa8 identificato come il progenitore dello smooth jazz. La sua musica \xc3\xa8 spesso campionata in pezzi Hip Hop.Nautilus and Take Me to the Mardi Gras, sono le pi\xc3\xb9 campionate nella storia dell\'Hip Hop.'
b'16647598193831112560'
1,229
b'Q2261293'
b'\n\nChaim Michael Dov Weissmandl\n\nChaim Michael Dov Weissmandel (Debrecen, 25 ottobre 1903 \xe2\x80\x93 1957) \xc3\xa8 stato un rabbino ungherese.In Italia piuttosto noto come il rabbino Weissmandel, attualmente \xc3\xa8 conosciuto grazie a Codice Genesi, libro scritto da Michael Drosnin, che proclama la scoperta di vari tipi di codici nella Bibbia. In vita divenne famoso nel mondo ebraico per i suoi infaticabili sforzi tesi a salvare gli ebrei della Slovacchia dallo sterminio nazista durante l\'Olocausto europeo.\n\nGiovinezza\n\nMichael Dov Weissmandel nacque a Debrecen in Ungheria ma ben presto si trasfer\xc3\xac nel territorio che corrisponde all\'odierna Slovacchia. Nel 1931 si trasfer\xc3\xac a Nitra per studiare nella scuola del rabbino Samuel David Ungar, avendone poco prima sposato la figlia. Molto atipico, era anche considerato un "ebreo oberlander" (proveniente dalle regioni centrali dell\'Europa), un non-chassidico, ma comunque un ebreo con un forte senso religioso.\n\nSeconda guerra mondiale e Olocausto degli ebrei\n\nDurante il periodo della seconda guerra mondiale, Weissmandl fu il leader non ufficiale del "Working Group" di Bratislava (vedere la prossima sezione). Nel 1944, Weissmandl e la sua famiglia vennero messi su un treno destinato ad Auschwitz, ma riusc\xc3\xac a fuggire dal treno ed a nascondersi in un bunker segreto in una zona suburbana di Bratislava. Negli ultimi giorni della guerra venne evacuato da un sistema di trasporto organizzato da Rudolf Kastner con il permesso dei tedeschi.In seguito si trasfer\xc3\xac negli Stati Uniti, dove assieme a quegli studenti della Nitra Yeshiva originale che furono cos\xc3\xac fortunati da sopravvivere all\'Olocausto, si stabil\xc3\xac allo "Yeshiva Farm Settlement" nel Mount Kisco, stato di New York. La fattoria Yeshiva era modellata in base ai racconti talmudici degli insediamenti agricoli, dove ci si aspettava che l\'uomo studiasse la Torah in continuazione fino ad arrivare a una et\xc3\xa0 consona per il matrimonio, e che dopo essersi sposato ed aver formato una famiglia, avrebbe assistito la sua comunit\xc3\xa0, coltivando la terra durante il giorno e riservando la tarda serata e la notte per i suoi studi.\n\nIl "Gruppo di Lavoro"\n\nQuando i nazisti, aiutati da membri del governo fantoccio slovacco, cominciarono le loro azioni contro i giudei slovacchi nel 1942, i membri dello Judenrat slovacco formarono un\'organizzazione sotterranea chiamata il "Gruppo di Lavoro". La loro principale attivit\xc3\xa0 era quella di pagare grosse tangenti agli ufficiali tedeschi e slovacchi. Il percorso di fuga degli ebrei era di fatto stato fermato per un lungo tempo dopo che loro cominciarono a corrompere l\'ufficiale nazista Dieter Wisliceny. Nonostante tutto, molti storici di accademia, in particolare Yehuda Bauer, credono che il trasporto sia stato dilazionato per altri motivi e che le somme di denaro spese in riscatti, in effetto abbiano avuto poca efficacia. Il Gruppo di Lavoro era anche responsabile dell\'ambizioso ma sfortunato Europa Plan, che prevedeva l\'acquisto di grandi numeri di giudei europei "comprati" ai loro carcerieri nazisti.\n\nControversie\n\nDato che gli affari del Gruppo di Lavoro richiedevano un continuo rifornimento di grosse somme di denaro, questo si rivolse alle organizzazioni ebraiche internazionali in cerca di aiuto, tramite i suoi rappresentanti in Svizzera. Ed \xc3\xa8 qui che risiedono le radici di un aspro e continuato dibattito. Weissmandl sostenne che vennero forniti troppo pochi soldi e troppo in ritardo, e questo a causa dell\'indifferenza di coloro ai quali erano stati chiesti. In particolare, egli accus\xc3\xb2 le organizzazioni sioniste di essersi rifiutate di aiutare nel salvataggio degli ebrei, a meno che questi non si trasferissero in Palestina (una condizione che i nazisti non erano disposti ad accettare). Weissmandl corrobor\xc3\xb2 le sue accuse citando a memoria delle lettere, i cui originali in gran parte non sono mai stati trovati, e alcuni storici come Bauer dubitano dell\'accuratezza dei suoi ricordi. Altri storici, come Fuchs a Kranzler, riconoscono la plausibilit\xc3\xa0 delle parole di Weissmandl. Comunque alcune di queste lettere sono state trovate in seguito, e quando confrontate con le citazioni di Weissmandl, sono molto simili nei contenuti, anche se non identiche lettera per lettera.'
b'17534352940366718489'
1,315
b'Q48805703'
b"\n\n122\xc2\xaa Squadriglia\n\nPrima guerra mondiale\n\nIl 20 settembre 1917 la 74\xc2\xaa Squadriglia diventa 122\xc2\xaa Squadriglia con 2 Sezioni SAML all'Aeroporto di Udine-Campoformido con il comandante Capitano Ercole Ercole, che comanda il Gruppo Difesa e 2 Sezioni SAML e Savoia Pomilio al campo volo di Trenno (oggi Parco Aldo Aniasi) dove c'\xc3\xa8 il Capitano Clemente Giorelli come comandante di Squadriglia inquadrata ne IX Gruppo (poi 9\xc2\xba Gruppo Caccia).Il 24 settembre il comando passa al Tenente Luigi Bonomi ed il 12 ottobre rientrano le sezioni di Campoformido dotate di 4 SAML S.2.Dal 20 ottobre passa sotto il Comando Difesa Aerea della Direzione Generale di Aeronautica ed il 26 ottobre manda una sezione SAML a Ponte San Pietro con 3 piloti e 3 mitraglieri.Nel mese di novembre passa sui Nieuport 11 80 hp ed il comando passa al Ten. Pier Fausto Barelli.Il reparto ha una Sezione con 2 Caproni Ca.33 con cannoncino e riceve diversi Neuport Beb\xc3\xa8.Il 1\xc2\xba gennaio 1918 dispone di 9 piloti a Trenno e 5 piloti tra cui Arturo Ferrarin e 4 mitraglieri a Ponte San Pietro.Nel mese di febbraio ci sono 7 piloti per 7 Ni 11 ed il 17 febbraio passa sotto il Comando supremo militare italiano.Nel mese di giugno arrivano 14 Hanriot HD.1 ed un Nieuport 27 ed in luglio dispone di 8 piloti a Trenno e 5 a Ponte San Pietro.Il 19 agosto arriva il Ten. Ludovico Censi ed a settembre dispone di 8 piloti tra cui il Sottotenente Alvaro Leonardi a Trenno e 4 piloti a Ponte San Pietro.Il 30 novembre 1918 viene sciolta.\n\nIl dopoguerra\n\nNel luglio 1939 rinasce all'Aeroporto di Jesi sugli IMAM Ro.37bis della Regia Aeronautica nel 21\xc2\xba Stormo ma destinata alla Libia italiana.\n\nSeconda guerra mondiale\n\nAl 10 gennaio 1940 la 122\xc2\xaa Squadriglia Osservazione Aerea del 64\xc2\xba Gruppo Osservazione Aerea volava con 4 Ro.37bis a Mellaha (oggi Aeroporto militare di Mitiga) per l'Aeronautica della Libia - Ovest ed agiva anche a supporto della 5\xc2\xaa Armata (Regio Esercito) nell'Aviazione Ausiliaria per l'Esercito.Il 21 maggio 1941 rientra con il 64\xc2\xba Gruppo O.A. all'aeroporto di Milano-Bresso sui Caproni Ca.311 nel 21\xc2\xba Stormo.L'esordio bellico del Caproni Ca.313 avvenne con il 64\xc2\xba Gruppo Osservazione Aerea (122\xc2\xaa Squadriglia e 136\xc2\xaa Squadriglia) che ricevette i primi esemplari sull'aeroporto di Milano-Bresso, partendo nel settembre 1942 per il fronte nordafricano. Il rischieramento delle due squadriglie del gruppo sull'aeroporto libico di Castelbenito (Aeroporto di Tripoli) fu completato il 13 novembre, e la settimana successiva il gruppo si trasfer\xc3\xac sul campo d'aviazione di Zuara. La situazione per le forze italiane in Africa Settentrionale Italiana era oramai senza speranza, e il gruppo fu fatto rientrare in Italia alla met\xc3\xa0 del gennaio 1943.Ai primi di settembre 1943 la Squadriglia \xc3\xa8 all'Aerodromo di Cuers-Pierrefeu con 5 CA 313 nel 64\xc2\xba Gruppo del 19\xc2\xba Stormo da Osservazione Aerea nell'ambito dell'Occupazione italiana della Francia meridionale."
b'2666638236948273972'
1,051
b'Q741525'
b"\n\nMatfrid I\n\nOrigine\n\nDei suoi ascendenti non si hanno notizie.\n\nBiografia\n\nSecondo il Diplomata Ludovici Pii Imperatoris, con un documento dell'815, l'imperatore, Ludovico il Pio, conferm\xc3\xb2 Matfrid, definito fedele (Madephrido fideli nostro), in una propriet\xc3\xa0 nella zona di Gorze, il re dei Franchi occidentali.Quando nell'827, fu inviato in Aquitania era gi\xc3\xa0 conte d'Orleans. Infatti secondo la Vita Hludowici Imperatoris, in quell'anno, Matfrid, conte d'Orleans, assieme a Ugo conte di Tours, furono inviato ad unirsi al re d'Aquitania, Pipino I, per portare aiuto alla citt\xc3\xa0 di Barcellona, assediata dai Mori, guidati dal generale Ubayd Allah, detto Abu Marwan. Ma al loro arrivo il conte di Barcellona, Bernardo di Settimania aveva gi\xc3\xa0 sconfitto gli assedianti e respinto i Mori fuori dalla contea.Presumibilmente, tra l'828 e l'829, per la sua inerzia all'assedio di Barcellona, secondo il cronista Adrevaldo (Adrevaldo Monacho Floriacensi), nel suo Miracula Sancti Benedicti Matfrid fu privato della contea a favore di Oddone d'Orl\xc3\xa9ans.Nell'830, ancora secondo la Vita Hludowici Imperatoris, Matfrid fu reinvestito della contea di Orleans a scapito do OddoneAncora nell'830, secondo la Thegani Vita Hludowici Imperatoris fu tra coloro che lanciarono l'accusa di adulterio contro Bernardo di Settimania e Giuditta di Baviera, la moglie dell'imperatore Ludovico il Pio. Ed in seguito, dopo la fuga di Bernardo di Settimania partecip\xc3\xb2 alla cattura dell'imperatore a Compi\xc3\xa8gne e all'allontanamento di Giuditta dalla corte.Secondo gli Annales Bertiniani, nell'832, Matfrid fu tra coloro che appoggiarono la ribellione di Pipino I contro suo padre, l'imperatore Ludovico.L'anno seguente (833 ), Matfrid fu tra coloro che appoggiarono la ribellione dei tre figli, Lotario I, Ludovico II il Germanico e Pipino I, contro l'imperatore. Poi l'anno successivo si schier\xc3\xb2 a fianco del co-imperatore, Lotario, ma fu sconfitto dai fedeli di Ludovico il Pio in Bretagna, e, dopo che l'imperatore Ludovico il Pio, nell'834, era ritornato al potere, Matfrid si gett\xc3\xb2 ai piedi di Ludovico, come aveva gi\xc3\xa0 fatto Lotario, giurandogli fedelt\xc3\xa0.Secondo gli Annales Xantenses, nell'834, dopo la vittoria di Ludovico il Pio e la liberazione dell'imperatrice, Giuditta, i fedeli dell'imperatore attaccarono Matfrid e Lamberto, che erano sostenitori di Lotario I, li sconfissero e li uccisero,Anche gli Annales Fuldenses rammentano la ribellione di Matfrid e del conte Lanberto a fianco di Lotario I ed i combattimenti che seguirono in cui trovo la morte oltre ad altri il conte d'Orleans, Oddone I (molto probabilmente a seguito delle ribellioni a favore di Lotario I, a Matfrid era stata nuovamente revocata la contea).Secondo la Thegani Vita Hludowici Imperatoris, dopo che l'imperatore e Lotario I si erano rappacificati, Manfrid, definito l'ispiratore delle ribellioni di Lotario, segu\xc3\xac quest'ultimo in Italia dove mor\xc3\xac.Infine un'ultima versione della morte di Matfrid ci viene data dalla Vita Hludowici Imperatoris, che sostiene che il conte d'Orleans ed altri nobili, tra cui Ugo di Tours, morirono negli ultimi mesi dell'836."
b'18300452502589981460'
1,028
b'Q374393'
b"\n\nAleksandr Sergeevi\xc4\x8d Men\xc5\xa1ikov\n\nBiografia\n\nEra il figlio di Sergej Aleksandrovi\xc4\x8d Men\xc5\xa1ikov, e di sua moglie, Ekaterina Nikolaevna Golycina. Secondo i pettegolezzi, il padre biologico fosse il conte Armfeldt. Studi\xc3\xb2 a casa e a Dresda.\n\nCarriera\n\nNel 1805 entr\xc3\xb2 come cadetto presso il Collegio degli Affari Esteri. L'anno successivo venne nominato Lord of the Bedchamber. In un primo momento, era in missione a Berlino, e poi, nel 1807, a Londra. Nel 1809 divenne diplomatico presso l'ambasciata russa di Vienna.\n\nGuerra russo-turca\n\nIl 15 luglio 1809 inizi\xc3\xb2 il suo servizio militare come sottotenente nel battaglione d'artiglieria.Partecip\xc3\xb2 alla guerra russo-turca, come aiutante generale di Nikolaj Michajlovi\xc4\x8d Kamenskij, comandante dell'esercito moldavo. Il 20 maggio 1810 prese parte alla battaglia di Charez e alla conquista delle fortificazioni Turtukaj, durante l'assedio di Silistra. Nel 1811 divenne aiutante di campo di Alessandro I, entrando nella cerchia dell'imperatore.\n\nGuerra del 1812 e viaggi all'estero\n\nDurante la guerra del 1812, partecip\xc3\xb2 alla Battaglia di Borodino, grazie alla quale venne promosso al grado di capitano. Alla fine del 1812 venne trasferito nel Reggimento Preobra\xc5\xbeenskij con il grado di tenente. Tra il 1813 e il 1814 partecip\xc3\xb2 alle guerra della sesta coalizione.Il 16 gennaio 1814 venne promosso al grado di capitano del Reggimento Preobra\xc5\xbeenskij. Si distinse nelle battaglie di Kulm, Lipsia. Il 20 settembre 1813 venne promosso a colonnello. Nel marzo 1814 alla conquista di Parigi, fu ferito nuovamente a una gamba.Nel 1816 venne promosso al grado di maggiore generale e fu nominato aiutante di campo di P\xc3\xabtr Petrovi\xc4\x8d Volkonskij.Nel 1817, Men\xc5\xa1ikov venne nominato generale dello Stato maggiore. Nel 1823, venne trasferito al Ministero degli affari esteri e nel 1824 lasci\xc3\xb2 la vita militare.\n\nGuerra di Crimea\n\nNel gennaio 1826 sal\xc3\xac al trono Nicola I. Egli rientr\xc3\xb2 al servizio pubblico e fu mandato da Nicola I in una missione di emergenza in Persia. Nel 1827 venne arrestato e imprigionato. Nella campagna turca nel 1828, al comando di una squadra di sbarco inviato alle coste orientali del Mar Nero, conquist\xc3\xb2 la fortezza di Anapa, dopo di che fu nominato comandante delle truppe russe. Durante l'assedio della fortezza fu ferito ad entrambe le gambe e fu costretto a lasciare l'esercito.Nel 1829 divenne ministro della Marina e nel 1830 divenne Governatore della Finlandia e divenne membro del Consiglio di Stato. Nel 1833 venne promosso al grado di ammiraglio.Nel 1853 venne inviato in missione a Costantinopoli, e quando scoppi\xc3\xb2 la Guerra di Crimea, venne nominato comandante in capo delle armate russe di terra e di mare. Fu il comandante supremo russo alla battaglia di Alma ed a quella di Inkerman, dove rivel\xc3\xb2 la sua incompetenza e mancanza di talento militare. Il 15 febbraio 1855, lo zar gli ritir\xc3\xb2 il comando affidandolo al principe Gor\xc4\x8dakov. Dal dicembre 1855 ad aprile 1856, fu governatore di Kron\xc5\xa1tadt prima di ritirarsi a vita privata."
b'3242721835025859067'
1,052
b'Q1048421'
b'\n\nRonon Dex\n\nPrima di Atlantide\n\nRonon Dex nasce sul pianeta Sateda dove cresce diventando un soldato. Durante la guerra contro i Wraith fugge poco prima della distruzione del suo pianeta, ma viene presto catturato dai Wraith stessi. Dopo essersi accorti di non essere in grado di nutrirsi di lui, lo rilasciano, ma non prima di avergli impiantato un segnalatore subspaziale, per poter essere utilizzato come preda vivente in continua fuga a cui viene data la caccia. Queste persone, utilizzate dai Wraith per mantenersi in forma, sono chiamate Runner; sono temuti dagli altri umani della galassia, perch\xc3\xa9 i Wraith, per mettere in difficolt\xc3\xa0 la "preda", uccidono ogni umano con cui i Runner entrano in contatto.Per questo motivo passano la loro vita come solitari.\n\nAtlantide\n\nDurante una di queste battute di caccia Ronon, in fuga, si imbatte nella prima squadra in perlustrazione di Atlantis. Qui cattura un membro della squadra e ne negozia la restituzione con la rimozione del dispositivo di tracciamento, riuscendo cos\xc3\xac a liberarsi del giogo dei Wraith.Scopre poi che il suo pianeta \xc3\xa8 stato completamente distrutto e cos\xc3\xac senza casa e amici decide di sistemarsi temporaneamente ad Atlantide. Attualmente risiede ancora l\xc3\xac, da dove parte come membro ufficiale della prima squadra di Atlantide alla scoperta di nuovi pianeti diventando la spalla del colonnello Sheppard.In seguito Ronon avr\xc3\xa0 la possibilit\xc3\xa0 di vendicarsi uccidendo il Wraith che lo ha reso un Runner. Incontrer\xc3\xa0 anche dei Satedani sopravvissuti che scoprir\xc3\xa0 in seguito essere dei seguaci dei Wraith.Ronon si dimostrer\xc3\xa0 un guerriero alla pari di Teal\'c scontrandosi con quest\'ultimo in preparazione all\'incontro che Ronon far\xc3\xa0 con l\'IOA. Prima di ci\xc3\xb2 i due si scontreranno con diversi Wraith eliminandoli tutti.\n\nPersonalit\xc3\xa0\n\nDi poche parole, ma sempre pronto all\'azione. La vita lo ha forgiato come guerriero, un duro, non si apre alle confidenze ma non ha problemi a confrontarsi su campi a lui pi\xc3\xb9 congeniali come il combattimento. \xc3\x88 rapido nelle decisioni sul campo e fornisce un supporto essenziale al colonnello Sheppard. Spesso gli capita di dover fare da tutore a McKay salvandolo dalle situazioni in cui va a cacciarsi.Per un breve periodo prov\xc3\xb2 dei sentimenti per la dottoressa Keller dei quali nessuno dei due parla e in seguito la dottoressa si interessa a McKay.\n\nCapacit\xc3\xa0\n\nA causa dell\'addestramento ottenuto sul suo pianeta di nascita, nonch\xc3\xa9 alla sua grande determinazione che lo ha portato a sopravvivere per anni nonostante fosse continuamente braccato, Ronon \xc3\xa8 divenuto un guerriero imbattibile, con delle capacit\xc3\xa0 fisiche ai limiti dell\'umano. \xc3\x88 esperto nell\'uso di qualsiasi arma, nel combattimento corpo a corpo e nelle tecniche di sopravvivenza. \xc3\x88 uno dei pochi in grado di affrontare un Wraith in un combattimento a mani nude e di sconfiggerlo.'
b'17603758076268404871'
902
b'Q369790'
b'\n\nGeorge Gissing\n\nGeorge Robert Gissing (Wakefield, 22 novembre 1857 \xe2\x80\x93 Ispoure, 28 dicembre 1903) \xc3\xa8 stato uno scrittore inglese.\n\nBiografia\n\nNasce da una famiglia della classe media. Vince una borsa di studi presso l\'Owens College (odierna Universit\xc3\xa0 di Manchester) ed ha una carriera universitaria assai brillante, vincendo numerosi premi. Quando sembra diventare sempre pi\xc3\xb9 illustre come accademico, si innamora di una prostituta, Marianne Helen Harrison. Gissing intende redimerla comprandole una macchina per cucire e procurandole un lavoro onesto, a tal scopo sottrae denaro ai suoi compagni. Viene scoperto ed espulso, si fa anche un mese di lavori forzati e dal 1876 si trasferisce per sei mesi negli Stati Uniti, tra Boston e Chicago, dove si guadagna da vivere scrivendo racconti brevi su quotidiani.Tornato in Inghilterra, sposa la sua Marianne e si trasferisce a Londra a scrivere romanzi. Quando per\xc3\xb2 nel 1880 il suo scritto d\'esordio, Workers in the Dawn, si rivela un clamoroso fiasco, Gissing deve lavorare anche come insegnante privato per scacciare i fantasmi della povert\xc3\xa0. Nel 1883 divorzia dalla moglie, divenuta nel frattempo alcolista, ma la mantiene per cinque anni fino alla morte di lei. Nettamente migliore per stile e caratterizzazione, nel 1884 il suo secondo romanzo, The Unclassed, incontra un moderato successo di critica. Dopo questo Gissing continua a pubblicare all\'incirca un romanzo all\'anno, ma per gli scarsi guadagni deve continuare a lavorare anche come precettore. Sebbene molto sfruttato dai suoi editori, nel 1889 riesce a recarsi in Italia per cedere i diritti di The Nether World.Tra il 1891 ed il 1897 produce quelle che sono stimate come le sue opere migliori, tra cui New Grub Street, Nato in esilio e The Odd Woman. Contemporaneamente scrive una settantina di racconti brevi per la stampa, con i cui proventi pu\xc3\xb2 permettersi di abbandonare il secondo lavoro di insegnante. Nel 1891 sposa Edith Underwood e si trasferisce ad Exeter. Nonostante le difficolt\xc3\xa0 matrimoniali (la donna tendeva ad avere attacchi di violenza e soffriva di instabilit\xc3\xa0 mentale), la coppia mette al mondo due figli. Nel 1897 tuttavia i due si separano: Gissing affida i suoi figli alle sorelle, poco dopo la donna viene dichiarata insana di mente. Sempre nel 1897 visita l\'Italia meridionale e, in particolare, Crotone dove conosce Giulio Marino che descriver\xc3\xa0 nelle pagine di By the Ionian Sea.La reputazione di Gissing pare crescere sempre pi\xc3\xb9: con George Meredith e Thomas Hardy viene messo da alcuni critici tra i tre migliori romanzieri dell\'epoca. Inoltre, diviene amico di colleghi come Henry James e Herbert George Wells. Torna in Italia e visita anche la Grecia, ma comincia ad accusare problemi di salute (alla fine gli viene diagnosticato un enfisema). Incontra Gabrielle Fleury, francese traduttrice delle sue opere, e si sposa per la terza volta (a Rouen, clandestinamente, non avendo ottenuto il divorzio da Edith), restando in Francia.Nel 1901 pubblica Il giornale intimo di Henry Ryecroft, la sua opera pi\xc3\xb9 autobiografica. Gissing muore nel 1903 per gli effetti dell\'enfisema, dopo aver contratto un raffreddore durante una passeggiata. Viene sepolto nel cimitero inglese a Saint Jean de Luz.L\'opera di Gissing \xc3\xa8 incentrata sull\'esperienza della sua stessa vita ossia quella dell\'intellettuale che la povert\xc3\xa0 ha condannato alla degradazione e alla corruzione degli ideali. Ideatore di personaggi tormentati dall\'orgoglio e dal rancore nei confronti della propria sorte, ha anche fornito descrizioni molto amare della Londra proletaria. Particolarmente interessante \xc3\xa8 l\'espressione "Extracts from my reading" , utilizzata da Gissing e recante la data 1\xc2\xba aprile 1880, la quale ci induce a ritenere che egli si appuntasse con grande passione e interesse i passaggi dei testi che lo colpivano particolarmente per la loro rilevanza. Motivo scatenante quest\' abitudine era la piacevole soddisfazione che scaturiva nell\'aver avuto per puro caso la fortuna di incappare in un pensiero elaborato e scritto anni prima in circostanze del tutto diverse da quelle nelle quali si trovava egli stesso. Tra le citazioni di autori antichi ritroviamo anche Omero. Gissing, infatti, durante la sua carriera artistica, ha colto in Omero l\'esempio di eccellenza letteraria, ne \xc3\xa8 venuto in contatto con entusiasmo fin da studente leggendolo di sua libera volont\xc3\xa0 mentre soggiornava in America, e continuando fino alla morte.'
b'3061802698602951122'
1,343
b'Q68032'
b"\n\nHermann Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe\n\nHermann Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe (Zweibr\xc3\xbccken, 3 ottobre 1872 \xe2\x80\x93 Monaco, 6 maggio 1931) \xc3\xa8 stato un inventore tedesco, invent\xc3\xb2 la girobussola.\n\nBiografia\n\nHermann Franz Joseph Hubertus Maria Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe era figlio del matematico e docente di fisica Friedrich Wilhelm Ansch\xc3\xbctz e di Maria Johanna Schuler, di una famiglia di industriali a Zweibr\xc3\xbccken. Il nonno fu il pittore Professor Hermann Franz Ansch\xc3\xbctz. Dopo la morte del padre adott\xc3\xb2 il cognome austriaco storico Kaempfe.Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe studi\xc3\xb2 alla Universit\xc3\xa4t Innsbruck medicina, senza completare gli studi, poi storia dell'arte e promosso come Dr.phil.; fece parte della AKV Tirolia, oggi \xc3\x96KV.Dopo viaggi nel Mittelmeergebiet e l'artico, ritorna a Vienna come ricercatore. Pensa ad un viaggio in U-Boot ne mare artico, ma le tecniche di allora non lo permettevano. Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe idea e costruisce nel 1907 (il primo prototipo nel 1902) la girobussola, utilizzata nel 1908 sulla SMS Deutschland. Nel 1912 viene utilizzata sulla SMS Moltke. Nel 1913 sulla Imperator.Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe vinse una battaglia legale nel 1915 per il brevetto della girobussola contro Elmer Ambrose Sperry, ove si legge scritto da Albert Einstein, una consulenza del 1914 come perito incaricato.Inizi\xc3\xb2 una lunga amicizia con Einstein, con visite durante le ferie estive a Kiel. Einstein insegn\xc3\xb2 alla Kieler Christian-Albrechts-Universit\xc3\xa4t ove insegn\xc3\xb2 fino all'epoca delle leggi razziali. Nel 1927 denomina la girobussola \xe2\x80\x9eAnsch\xc3\xbctz-Zweikreisel-Kugelkompass\xe2\x80\x9c. La Dreikreisel-Kompass fu il lavoro anche di Maximilian Schuler.A Kiel fonda il 23 settembre 1905 la Ansch\xc3\xbctz & Co, che diventa poi parte della Carl-Zeiss-Stiftung.Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe si spos\xc3\xb2 tre volte senza avere figli. Nel 1919 crea una fondazione con un 1 milione di marchi per la fisica, chimica e scienze naturali. Nel 1922 compra il castello Schloss Lautrach a Lautrach/Unterallg\xc3\xa4u. Vi ospita tra gli altri come \xe2\x80\x9eFakult\xc3\xa4tssitzungen\xe2\x80\x9c: Karl von Frisch, Wilhelm Wien, Richard Willst\xc3\xa4tter, Albrecht Kossel, Arnold Sommerfeld e Albert Einstein.Ansch\xc3\xbctz-Kaempfe si appassion\xc3\xb2 di pittura, acquarelli. \xc3\x88 sepolto al Waldfriedhof Alter Teil 178 - W - 23."
b'7946644048509344487'
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b'Q3626358'
b'\n\nAssociazione Calcio Siena 2005-2006\n\nStagione\n\nLa stagione 2005-2006 \xc3\xa8 stata la 3\xc2\xaa stagione in Serie A della Robur, l\'allenatore \xc3\xa8 Luigi De Canio, il quale ha guidato la squadra anche nella stagione precedente.In campionato il Siena parte con una vittoria per 2-1 contro il Cagliari a cui seguono 2 sconfitte, una per 1-3 e l\'altra per 1-2 rispettivamente contro Milan e Palermo. a ci\xc3\xb2 succede un pareggio per 1-1 contro l\'Ascoli e quindi 2 vittorie consecutive contro Roma (3-2) e Messina (4-2); i risultati utili consecutivi si arrestano in seguito a una sconfitta per 3-2 contro l\'Udinese, un pareggio per 2-2 contro la Sampdoria e quindi un\'ulteriore sconfitta, 0-2 contro la Fiorentina. Contro il Treviso i bianconeri riescono a strappare una vittoria per 1-0, per\xc3\xb2 sono nuovamente battuti da ChievoVerona )0-1) e Lecce (0-3); dopo un pari senza reti contro la Reggina il Siena viene sconfitto dalla Lazio per 2-3, a ci\xc3\xb2 seguono una vittoria (1-0 contro l\'Empoli) e un nuovo pareggio (2-2 contro il Parma). Il girone di andata termina con una sconfitta contro la Juventus per 0-2 e 2 pareggi, 0-0 contro l\'Inter, 2-2 contro il Livorno. Quello di ritorno inizia con 2 sconfitte consecutive (0-1 contro il Cagliari, 0-3 contro il Milan), a cui per\xc3\xb2 segue una vittoria per 3-1 contro il Palermo. Dopo 2 pari (1-1 contro l\'Ascoli, 0-0 contro il Messina), la Robur viene sconfitta per 0-2 dalla Roma alla quale per\xc3\xb2 reagisce battendo 2-1 l\'Udinese 1-0 la Samp; a ci\xc3\xb2 segue una sconfitta per 1-2 dalla Fiorentina, una vittoria per 1-0 dal Treviso e quindi 2 ulteriori sconfitte consecutive (1-4 contro il Chievo, 1-2 contro il Lecce). Dopo un pari contro la Reggina per 1-1, il Siena viene nuovamente battuto dai biancocelesti (2-3) e poi dall\'Empoli (1-2), a cui seguono 2 pareggi entrambi per 1-1 (contro Parma e Inter) e un\'altra sconfitta contro la Juventus (0-3). Il Siena termina il campionato pareggiando 0-0 contro il Livorno e riuscendo a rimanere nella "zona salvezza".In Coppa Italia il Siena parte dal primo turno eliminatorio dove sconfigge 2-1 la Juve Stabia e passando quindi al secondo dove invece batte l\'Avellino per 1-0. Al terzo turno viene per\xc3\xb2 battuta per 0-4 dall\'Atalanta e quindi eliminata dal torneo.'
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b'Q12015473'
b"\n\nA letto\n\nDescrizione\n\nCresciuto in campagna, Touluose-Lautrec inizi\xc3\xb2 la propria carriera come paesaggista, fino a quando verso la fine degli anni ottanta dell'Ottocento non si trasfer\xc3\xac a Parigi. Qui, profondamente affascinato dallo sfarzo della vita notturna della grande capitale, si diede a una vita gaudente e sregolata e, divenuto un abituale frequentatore di music-halls, caff\xc3\xa8, tabarins e circhi, inizi\xc3\xb2 a catturare con i suoi pennelli la miseria e la nobilt\xc3\xa0 di quei posti tormentosi, traendovi interessantissimi stimoli artistici. La sua arte, unica nel panorama figurativo dell'epoca e pregna di interessi umani, si sofferm\xc3\xb2 soprattutto sul povero universo quotidiano delle case chiuse, dove poteva beneficiare del calore umano delle prostitute, le quali non facevano caso n\xc3\xa9 alle sue origini aristocratiche n\xc3\xa9 alla sua menomazione fisica. Vivendo a stretto contatto con le filles de maison Toulouse-Lautrec ebbe l'opportunit\xc3\xa0 di documentare gli splendori, le miserie, i vizi di queste prostitute con una sensibilit\xc3\xa0 acutissima, senza scadere n\xc3\xa9 in patetismi n\xc3\xa9 in condanne, e ricorrendo invece a un realismo asciutto e penetrante.Nel suo realistico affresco della mondanit\xc3\xa0 parigina il pittore raggiunse \xc2\xabpicchi di umanit\xc3\xa0 sconvenientemente bella\xc2\xbb (Granati) soprattutto quando coglieva i momenti di intimit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 autentici delle prostitute. Molte delle donne di piacere, infatti, erano lesbiche, eppur costrette a soddisfare i languori erotici di uomini degradati e degradanti che non volevano che avventure a pagamento. Molti dei quadri di Lautrec coglievano proprio il momento in cui queste ragazze, chiusosi i sipari, cessavano di mortificarsi davanti a clienti che le vedevano come una mera fonte di piacere erotico e si lasciavano travolgere da un amore omosessuale dolce, commovente, disinteressato, e soprattutto autentico. Con questa libera espressione figurativa dell'eros omosessuale Toulouse-Lautrec intendeva lanciare un grido di protesta contro la miopia dell'umano consesso che, per via di aberranti pregiudizi etici, religiosi e sociali, disprezzava, umiliava ed emarginava soggetti pi\xc3\xb9 fragili e deboli: di questa diffusa riprovazione soffrivano non solo le prostitute lesbiche ma lo stesso Toulouse-Lautrec, il quale - come si \xc3\xa8 gi\xc3\xa0 detto - era afflitto da una grave malformazione ossea. In una societ\xc3\xa0 dove destavano scandalo persino i nudi contemporanei - si pensi alla manetiana Colazione sull'erba - le opere a sfondo omoerotico erano dopotutto pressoch\xc3\xa9 bandite: \xc2\xabcome se l\xe2\x80\x99omosessualit\xc3\xa0 fosse propria solo delle donne di malaffare, e non certo nella Parigi perfetta e illusoria che disprezz\xc3\xb2 Toulouse-Lautrec\xc2\xbb commenta, in tal senso, Marta Merigo.Quest'audace serie \xc2\xabsaffica\xc2\xbb comprende un'ingente quantit\xc3\xa0 di dipinti. Molti di questi raffigurano le prostitute mentre stringono e si abbandonano ad un bacio intenso: \xc3\xa8 il caso, ad esempio, de Il bacio e di Il bacio a letto. A letto, tela eseguita intorno al 1892 e oggi conservata presso il museo d'Orsay di Parigi, raffigura due ragazze - presumibilmente prostitute - che appaiono sul punto di svegliarsi, appena illuminate dalla primissima luce del mattino. L'intreccio dei loro sguardi, tenero e assonnato, rivela una passione intensa e profonda: le loro teste, poggiate pigramente sui cuscini bianchi, sembrano come sospese in uno scenario celestiale, quasi come se fossero immerse nelle nuvole. Le due ragazze, sorridenti, sono perse nell'estasi del loro anelito sentimentale. Toulouse-Lautrec, in questo modo, riesce a guardare oltre le apparenze, sospendendo l'azione del normale giudizio ma soprattutto spezzando ogni pregiudizio: ci\xc3\xb2 lo si capisce soprattutto osservando A letto, dove non viene posto l'accento n\xc3\xa9 sulla professione delle due donne, n\xc3\xa9 sulla loro sessualit\xc3\xa0, bens\xc3\xac semplicemente sul loro sguardo affettuoso. Al di l\xc3\xa0 dei pionieristici contenuti, poi, notevole \xc3\xa8 anche la fattura stilistica dell'opera. L'artista, infatti, impiega un forte uso della linea, del colore e del senso della profondit\xc3\xa0, con il bianco delle lenzuola e le forme stropicciate del grande cuscino che formano un armonioso contrasto con le tonalit\xc3\xa0 densamente rosse della coperta e della carta da parati, impregnate con calde strisce di colore giallo, verde e grigio. Le influenze del post-impressionismo sono chiaramente visibili e, anzi, sembrano quasi preludere ai futuri indirizzi dell'arte espressionista."
b'6698658662632889918'
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b'Q1080161'
b'\n\nBrecciarola\n\nGeografia fisica\n\nLa frazione dista 10\xc2\xa0km dalla parte alta di Chieti e 5\xc2\xa0km dalla parte bassa della citt\xc3\xa0 (cio\xc3\xa8 Chieti Scalo) a cui \xc3\xa8 collegata dalla SS5 Via Tiburtina Valeria, che ricalca il tracciato dell\'omonima via romana che collegava Roma con Pescara; la statale taglia la frazione in due parti. Sviluppandosi lungo la Tiburtina, Brecciarola ha una forma allungata, stretta fra i vicini comuni di Manoppello e Casalincontrada. A quest\'ultimo comune la frazione \xc3\xa8 collegata da due strade perpendicolari alla Tiburtina.In questa frazione \xc3\xa8 presente la contrada Bivio Brecciarola.\n\nStoria\n\nAnticamente chiamata Villa Socceto, prende il nome attuale nel 1932. La piccola frazione era per lo pi\xc3\xb9 abitata da contadini "socci" (da "soccida" che lavoravano, cio\xc3\xa8, dei terreni non propri), da qui il suo nome.L\'attuale nome, deriva invece dalle cave di breccia che erano presenti sul fiume Pescara (che lambisce a nord la contrada) ma che attualmente non esistono pi\xc3\xb9.Il 13 aprile 1932 monsignor Giuseppe Venturi, arcivescovo dell\'Arcidiocesi di Chieti-Vasto, istitu\xc3\xac la vicaria perpetua di S. Bartolomeo Apostolo in Brecciarola, e la contrada inizi\xc3\xb2 a chiamarsi con l\'attuale nome.Il 25 dicembre 1946 l\'arcivescovo di Chieti eleva a Parrocchia la vicaria, che venne riconosciuta dallo Stato con decreto del Presidente della Repubblica n. 2189 del 14 settembre 1948.\n\nLuoghi d\'interesse\n\nDi interesse storico sono: la Fonte dell\'Augello o "Fonte Bovinum", antico lavatoio pubblico che sorge sulla s.s.5 Tiburtina, all\'ingresso lato est della frazione; il lavatoio \xc3\xa8 per\xc3\xb2 misteriosamente senz\'acqua da ormai molti anni e meriterebbe un nuovo restauro che rimuovesse un antiestetico stucco a cemento; la fontana fu restaurata una prima volta nel 1792 dal Camerario Interino Barone Marco Antonio Paini; sul fronte del lavatoio - in alto - campeggiano uno stemma e una targa in pietra ove un\'iscrizione ricorda il passaggio dei Reali nella frazione mentre erano in fuga verso la Puglia nel 1943. C\'\xc3\xa8 poi il cosiddetto Casone, un castelletto sormontato al centro da una torretta che sorge nella parte centrale della frazione, vicino alla chiesa: probabilmente si tratta di un\'antica abitazione o di una riserva di caccia di un signorotto del Settecento; attualmente vi ha sede un centro sociale con attivit\xc3\xa0 di bar.\n\nEconomia\n\nL\'economia della contrada ha aggiunto alla sua vocazione prettamente agricola quella commerciale: numerosi sono i ristoranti, le attivit\xc3\xa0 commerciali ed \xc3\xa8 presente anche un circolo del golf.\n\nIl santo patrono\n\nSan Bartolomeo Apostolo \xc3\xa8 il patrono della frazione: a lui \xc3\xa8 dedicata l\'unica chiesa di Brecciarola.La struttura della chiesa \xc3\xa8 interessante, in stile moderno, sovrastata da un campanile di altezza considerevole e con orologio: il campanile fu fatto costruire nei primi anni \'80 dal parroco di allora, quando molte famiglie - circa cinquanta - arrivarono a popolare la vicina via Saline andando ad abitare in 5 palazzine di edilizia popolare; il resto della frazione contribu\xc3\xac economicamente alla costruzione del campanile. L\'intera parrocchia \xc3\xa8 circondata da un\'area pedonale, in cui si svolge ogni anno, dal 24 al 26 agosto, la festa in onore del patrono.'
b'1416048939850479700'
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b'Q3932717'
b'\n\nRenato Mieli\n\nRenato Mieli (Alessandria d\'Egitto, 29 dicembre 1912 \xe2\x80\x93 Milano, 21 maggio 1991) \xc3\xa8 stato un giornalista italiano, primo direttore dell\'ANSA e padre del giornalista Paolo Mieli.\n\nBiografia\n\nNato in Egitto in una famiglia italiana di religione ebraica, si trasferisce in Italia, dove si laurea in fisica nucleare nel 1935 presso l\'Universit\xc3\xa0 di Padova. A seguito delle leggi razziali fasciste del 1938, abbandona l\'Italia rifugiandosi a Parigi e si unisce agli alleati nella lotta di resistenza.Durante la guerra d\xc3\xa0 vita a diverse iniziative editoriali: nel 1943 fonda un quotidiano nella Tripoli occupata dagli inglesi. Nel 1944 torna in Italia al seguito dell\'esercito inglese. \xc3\x88 nominato ufficiale dei servizi d\'intelligence inglesi; lavora nel Psychological Warfare Branch, l\'organismo che concede i permessi di pubblicazione ed assegna la carta per la stampa dei primi giornali. A Napoli fonda il quotidiano \xc2\xabIl Risorgimento\xc2\xbb. Nel 1945, grazie ai buoni uffici del comando alleato in Italia, viene scelto come primo direttore dell\'ANSA.Una parentesi significativa nella carriera giornalistica di Mieli \xc3\xa8 la sua collaborazione al Partito Comunista Italiano, durata nove anni. Nel 1947 assume, su invito di Palmiro Togliatti, la direzione milanese de \xc2\xabl\'Unit\xc3\xa0\xc2\xbb. Conosce Giangiacomo Feltrinelli, di cui diventa amico. Nel 1949 viene nominato responsabile del Pci per i rapporti con l\'estero, un incarico che permette a Mieli di entrare in contatto con i leader dell\'Est europeo. Abbandona il PCI, con altri intellettuali, dopo la rivolta ungherese del 1956.Uscito dal PCI, Mieli aderisce alle idee degli economisti liberisti Friedrich von Hayek e Ludwig von Mises, fortemente avversi a qualsiasi forma di socialismo. A Milano crea, con il finanziamento garantito dalla Confindustria, il \xc2\xabCentro ricerche economiche e sociologiche dei paesi dell\'Est\xc2\xbb (Ceses), organizzando seminari e convegni assieme ai sovietologi occidentali, e fonda la rivista \xc2\xabl\'Est\xc2\xbb, dedicata al blocco sovietico. Il Ceses era la filiale italiana di Interdoc, un istituto con sede all\'Aja creato nel 1963 dai servizi d\'intelligence della NATO per coordinare l\'offensiva anti-comunista in diversi campi (dalla propaganda alle operazioni coperte), attingendo da fonti esclusive e materiale inedito di ex quadri e dirigenti dei partiti comunisti europei. Partecipa con un intervento intitolato L\'insidia psicologica della guerra rivoluzionaria in Italia al "Convegno sulla guerra rivoluzionaria" organizzato dal 3 al 5 maggio del 1965 dall\'Istituto di studi militari Alberto Pollio e tenutosi all\'Hotel Parco dei Principi di Roma. Il convegno ebbe come tema principale La guerra rivoluzionaria, una dottrina che in quegli anni circolava soprattutto negli ambienti militari e mirata a coordinare e dare maggior vigore alla lotta contro l\'avanzata del comunismo in Italia. Negli ultimi anni \xc3\xa8 stato collaboratore del \xc2\xabGiornale\xc2\xbb e del \xc2\xabCorriere della Sera\xc2\xbb. Nel 1990 \xc3\xa8 stato nominato presidente del \xc2\xabCentro vittime dello stalinismo\xc2\xbb.'
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b'Q976183'
b"\n\nFlower Mound\n\nGeografia fisica\n\nFlower Mound \xc3\xa8 situata a 33\xc2\xb001\xe2\x80\xb254\xe2\x80\xb3N 97\xc2\xb004\xe2\x80\xb244\xe2\x80\xb3W (33.031741, -97.078818).Secondo lo United States Census Bureau, ha un'area totale di 112.3\xc2\xa0km\xc2\xb2 (43.4\xc2\xa0mi\xc2\xb2). 105.9\xc2\xa0km\xc2\xb2 (40.9\xc2\xa0mi\xc2\xb2) di terreno e 6.5\xc2\xa0km\xc2\xb2 (2.5\xc2\xa0mi\xc2\xb2, 5.76%) d'acqua.\n\n2000\n\nSecondo il censimento del 2000, c'erano 50.702 persone, 16.179 nuclei familiari e 14.269 famiglie residenti nella citt\xc3\xa0. La densit\xc3\xa0 di popolazione era di 479,0/km\xc2\xb2 (1,240.4/mi\xc2\xb2). C'erano 16.833 unit\xc3\xa0 abitative a una densit\xc3\xa0 media di 159,0/km\xc2\xb2 (411.8/mi\xc2\xb2). La composizione etnica della citt\xc3\xa0 era formata dal 90,24% di bianchi, il 2,92% di afroamericani, lo 0,35% di nativi americani, il 3,05% di asiatici, lo 0,05% di isolani del Pacifico, l'1,77% di altre razze, e l'1,61% di due o pi\xc3\xb9 etnie. Ispanici o latinos di qualunque razza erano il 5,63% della popolazione.C'erano 16.179 nuclei familiari di cui il 56,8% aveva figli di et\xc3\xa0 inferiore ai 18 anni, l'80,6% erano coppie sposate conviventi, il 5,4% aveva un capofamiglia femmina senza marito, e l'11,8% erano non-famiglie. Il 9,1% di tutti i nuclei familiari erano individuali e l'1,1% aveva componenti con un'et\xc3\xa0 di 65 anni o pi\xc3\xb9 che vivevano da soli. Il numero di componenti medio di un nucleo familiare era di 3,000 Sq. Ft. e quello di una famiglia era di 3,34. Most homes (approx. 80%) erano built during the population boom of the 1990s.La popolazione era composta dal 34,8% di persone sotto i 18 anni, il 4,2% di persone dai 18 ai 24 anni, il 39,5% di persone dai 25 ai 44 anni, il 18,8% di persone dai 45 ai 64 anni, e il 2,7% di persone di 65 anni o pi\xc3\xb9. L'et\xc3\xa0 media era di 33 anni. Per ogni 100 femmine c'erano 99,2 maschi. Per ogni 100 femmine dai 18 anni in gi\xc3\xb9, c'erano 95,9 maschi.Il reddito medio di un nucleo familiare era di 95.416 dollari, e quello di una famiglia era di 98.055 dollari. I maschi avevano un reddito medio di 69.467 dollari contro i 41.317 dollari delle femmine. Il reddito pro capite era di 34.699 dollari. Circa il 2,2% delle famiglie e il 2,5% della popolazione erano sotto la soglia di povert\xc3\xa0, incluso il 2,7% di persone sotto i 18 anni e l'1,8% di persone di 65 anni o pi\xc3\xb9.\n\n2010\n\nAl 2010 United States Census, c'erano 64.669 persone e 14.269 famiglie in 21.570 unit\xc3\xa0 abitative. La densit\xc3\xa0 di popolazione era di 1,562 persone per miglio quadrato (603 /km\xc2\xb2). La composizione etnica della citt\xc3\xa0 era formata dall'83,9% di bianchi, il 3,2% di afroamericani, lo 0,1% di nativi americani, l'8,6% di asiatici, lo 0,1% di isolani del Pacifico, e il 2,2% di due o pi\xc3\xb9 etnie. Ispanici o latinos di qualunque razza erano l'8,4% della popolazione.Il numero di componenti medio di un nucleo familiare era di 3,07 persone. Al 2011, il reddito medio per un nucleo familiare era di 118.763 dollari, e quello di una famiglia era di 126.336 dollari. I maschi avevano un reddito medio di 95.284 dollari contro i 56.692 dollari delle femmine. Il reddito pro capite era di 44.042 dollari. Circa il 2% delle famiglie e il 3,4% della popolazione erano sotto la soglia di povert\xc3\xa0, incluso il 3,5% di persone sotto i 18 anni e l'1,1% di persone di 65 anni o pi\xc3\xb9."
b'7114503548502281445'
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b'Q20751337'
b'\n\nPer amor vostro\n\nTrama\n\nNapoli. Anna Ruotolo \xc3\xa8 un\'ignava: da bambina era spigliata e coraggiosa, ma adesso no. Ha una vita grigia e, solo a volte, "a colori" come quando si affaccia sulla terrazza di casa sua che si affaccia sul mare. Inoltre ha famiglia problematica: ha tre figli adolescenti (due figlie e un figlio sordo), mentre il marito manesco Luigi, che vorrebbe tanto cacciare di casa, \xc3\xa8 invischiato nell\'usura. Il riscatto arriva quando Anna inizia a lavorare come gobbista per una fiction locale, con protagonista il vanesio Michele Migliaccio, di cui subisce il fascino fin da subito: la sua vita grigia da marionetta sempre e troppo disposta ad aiutare gli altri sta per finire.\n\nPromozione\n\nIl primo trailer del film \xc3\xa8 stato diffuso il 28 agosto 2015.\n\nDistribuzione\n\nIl film \xc3\xa8 stato distribuito in Italia il 17 settembre 2015 da Officine UBU.\n\nIncassi\n\nIl film ha riscosso un buon successo di pubblico. Nel primo weekend di programmazione nelle sale il film ha incassato pi\xc3\xb9 di 159.000 \xe2\x82\xac, arrivando alla 14\xe1\xb5\x83 settimana di programmazione consecutiva, per un incasso totale di 500.675 \xe2\x82\xac.(Dato aggiornato al 4 febbraio 2016)\n\nCritica\n\nIl film \xc3\xa8 stato generalmente accolto positivamente dalla critica italiana. Secondo Federico Pontiggia di cinematografo.it \xc2\xabil film gioca tra registri, formati e generi, ma sa sempre le carte che ha in mano, e sono buone: nessun bluff, piuttosto, una ventata di aria fresca che ci fa sussultare sulle poltrone e d\xc3\xa0 uno scossone \xe2\x80\x93 meglio, un calcio in culo \xe2\x80\x93 al cinema italiano che si vorrebbe nuovo ma non \xc3\xa8. S\xc3\xac, Per amor vostro \xc3\xa8 un titolo che mantiene la dedica. Applausi\xc2\xbb ().Secondo Massimo Bertarelli de Il Giornale si tratta di \xc2\xabmalinconico, quasi cupo, melodramma in bianco e nero\xc2\xbb, l\'interpretazione di Valeria Golino che giudica abbia meritato la Coppa Volpi, \xc2\xabspicca in un bel ritratto di donna orgogliosa e sensibile, ma di esagerato candore\xc2\xbb. Anche Paolo Mereghetti de il Corriere della Sera ha apprezzato la performance di Valeria Golino, definendo il film \xc2\xabforte e originale nel raccontare la miseria quotidiana di chi sa di non essere del tutto innocente\xc2\xbb, che per\xc3\xb2 \xc2\xabperde intensit\xc3\xa0 per un eccesso di sottolineature che non allargano lo sguardo ma finiscono per soffocare [...] quella confusione morale e sentimentale che Anna vive sulla propria pelle e da cui cerca confusamente di liberarsi\xc2\xbb ().Su L\'espresso, Emiliano Morreale ha apprezzato il film e l\'interpretazione di Valeria Golino \xc2\xabmeritatissima Coppa Volpi a Venezia\xc2\xbb (). \xc2\xabUn film libero, emozionante, unico di un regista che non ha paura di rischiare, di osare\xc2\xbb dice Cristina Piccino su Il manifesto \xc2\xabLa storia di Anna \xc3\xa8 [...] semplice e oscura come le vite di chi si mette nell\'ombra e finge di nulla\xc2\xbb. Il personaggio di Anna, definito \xc2\xabunico nel cinema italiano\xc2\xbb, ha una \xc2\xabforma che rompe\xc2\xbb: \xc2\xabsar\xc3\xa0 per questo che \xc3\xa8 stato accolto con distanza\xc2\xbb conclude.Secondo Giancarlo Zappoli di mymovies.it \xc2\xabGaudino affida alle poderose spalle interpretative di Valeria Golino le innumerevoli sfaccettature di una persona che si fa presente/passato e forse anche futuro e ne viene ripagato quasi che il nome di finzione che le attribuisce volesse, pi\xc3\xb9 o meno inconsciamente, far correre il pensiero a una \'grande\' del cinema come Anna Magnani\xc2\xbb.Concita de Gregorio :la repubblicaEsalta il ruolo di Valeria Golino che dichiara superba ma mette in risalto il ruolo della piccola Anna descrivendo gli occhi della piccola Sara Tancredi come uno specchio del mare (la bimba ha degli stupendi occhi blu)'
b'1464217633567917371'
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b'Q3779008'
b'\n\nGuglielmo Rositani\n\nBiografia\n\nHa frequentato l\'Istituto Tecnico Commerciale "Raffaele Piria" di Reggio Calabria dove ha ottenuto il diploma di Ragioniere e Perito Commerciale. Ha lavorato per circa 5 anni presso l\'Agente dell\'Alitalia e l\'Istituto Nazionale Trasporti (INT) di Reggio Calabria.\xc3\x88 laureato in Economia e Commercio presso l\'Universit\xc3\xa0 di Messina.Nel 1965 si \xc3\xa8 trasferito a Rieti, dove tuttora risiede, ed ha insegnato per diversi anni nell\'istituto tecnico commerciale, ricoprendo anche l\'incarico di vicepreside.Sin da ragazzo si \xc3\xa8 interessato di politica militando nel Movimento Sociale Italiano. Ha fatto parte della Segreteria Nazionale con Giorgio Almirante, e dell\'Esecutivo Nazionale con Gianfranco Fini.Nel 1967 \xc3\xa8 stato eletto Segretario Provinciale del Movimento Sociale Italiano a Rieti e nel 1970 Consigliere Comunale della stessa citt\xc3\xa0. Quest\'ultima carica \xc3\xa8 stata mantenuta per 32 anni.Tra il 1986 e il 1992 ha ricoperto, quale economista, l\'incarico di membro del Collegio Sindacale della Rai.Rositani \xc3\xa8 stato quattro volte deputato: nel 1992 \xc3\xa8 stato eletto alla Camera con il MSI, poi in Alleanza Nazionale nell\'XI, nella XII, nella XIV e nella XV legislatura. In quest\'ultima occasione, in particolare, \xc3\xa8 stato eletto nella circoscrizione Lazio 2 ed \xc3\xa8 stato componente della VII Commissione (Cultura, Scienze, Istruzione e Sport) ricoprendo tra l\'altro l\'incarico di Vicepresidente della stessa. Nel 1996 si era candidato alla Camera nel collegio di Rieti, ma ottenne il 47,4% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante dell\'Ulivo Pietro Carotti per una manciata di consensi.Nel 2001 \xc3\xa8 stato nuovamente eletto; lo sfidante era ancora Pietro Carotti.\xc3\x88 rimasto in parlamento fino al 2008.Come rappresentante del collegio reatino, Rositani ha legato buona parte della sua carriera politica al tentativo di realizzare la ferrovia Rieti-Roma, un\'infrastruttura attesa dal popolo Sabino da oltre un secolo. Rositani, insieme al collega del PDL Cicolani, riusc\xc3\xac nel tentativo di far inserire l\'opera nella legge obiettivo del Governo Berlusconi, ma non in quello di ottenere il finanziamento necessario a far partire i lavori.Ha collaborato con il Ministro dell\'Istruzione Letizia Moratti per le riforme della scuola media e dell\'universit\xc3\xa0.Si \xc3\xa8 interessato al mondo dello spettacolo (cinema, teatro, danza, musica), in quanto membro della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale come dirigente del settore dello Spettacolo.Alle elezioni del 28 e 29 maggio 2007 \xc3\xa8 stato eletto Sindaco di Varapodio con una lista civica, fino al 2012. \xc3\x88 stato anche Consigliere della societ\xc3\xa0 Stretto di Messina S.p.A., controllata in maggioranza dall\'ANAS.Consigliere di amministrazione della Rai per due mandati, dal 2009 al 2015.\n\nProcedimenti giudiziari\n\nAlla fine degli anni novanta \xc3\xa8 stato anche coinvolto in un presunto tentativo di corruzione da parte dell\'imprenditore Maurizio Zamparini: l\'attuale presidente del Palermo non ha negato di avergli dato soldi (500 milioni di lire), ma ha spiegato che si trattava di un prestito. Il giudice monocratico di Rieti, ad ogni modo, lo ha assolto perch\xc3\xa9 nel fatto, pur avvenuto secondo la Magistratura italiana, non ci sarebbe stata costrizione n\xc3\xa9 finalit\xc3\xa0 corruttiva. L\'accusa sosteneva che Maurizio Zamparini avrebbe ottenuto la licenza commerciale relativa al centro EMMEZETA proprio in seguito a quella dazione di denaro. La sentenza \xc3\xa8 stata confermata in Corte d\'appello e motivata "perch\xc3\xa9 il fatto non sussiste". Sulla vicenda il giornalista Massimo Cavoli ha scritto un libro, intitolato Rose rosse.\n\nCritiche\n\nCritiche sono arrivate quando si \xc3\xa8 scoperto che il figlio ha lavorato in RAI.'
b'10747432135246640526'
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b'Q6384804'
b'\n\nKeith Murdoch\n\nBiografia\n\nMurdoch, nativo di Dunedin (Otago), inizi\xc3\xb2 la carriera rappresentativa nella sua provincia rugbistica d\xe2\x80\x99origine nel 1964, per poi passare nei due anni seguenti ad Hawke\xe2\x80\x99s Bay e ad Auckland prima di ristabilirsi a Otago.Agricoltore, era dotato di un fisico rilevante per gli standard dell\xe2\x80\x99epoca: alto un metro e 83 centimetri, pesava 110 kg e presentava una circonferenza al petto di 120 centimetri, tanto che il sarto all\xe2\x80\x99epoca a servizio presso la nazionale neozelandese raccontava di dover sempre aggiungere due o tre pollici di stoffa agli abiti di Murdoch in prossimit\xc3\xa0 del petto.Murdoch esord\xc3\xac negli All Blacks a Johannesburg nel 1970 contro il Sudafrica, ma dopo tale incontro disput\xc3\xb2 solo partite senza valore di test match fino al 1972, quando fu schierato contro l\xe2\x80\x99Australia ad Auckland per un match, vinto, valido per la Bledisloe Cup di quell\xe2\x80\x99anno.Nel successivo tour nel Regno Unito fu schierato titolare a Cardiff contro il Galles: in quell\xe2\x80\x99incontro, il suo ultimo, realizz\xc3\xb2 la sua unica meta in nazionale, che per\xc3\xb2 permise agli All Blacks di vincere l\xe2\x80\x99incontro 19-16.La notte successiva al match Murdoch si rec\xc3\xb2 nelle cucine dell\xe2\x80\x99Angel Hotel di Cardiff \xe2\x80\x94 in cui la squadra alloggiava \xe2\x80\x94 per cercare una birra; le cronache pi\xc3\xb9 accreditate dei fatti precedenti all\xe2\x80\x99aggressione di Murdoch nei confronti di una guardia riferiscono che il giocatore avrebbe avuto un alterco con il personale di servizio e che la guardia privata lo avrebbe allontanato, portandolo con s\xc3\xa9.Murdoch colp\xc3\xac quindi con un pugno la guardia, il ventinovenne gallese Peter Grant, il quale subito dopo si rialz\xc3\xb2 da solo e si allontan\xc3\xb2.Il manager degli All Blacks Ernie Todd decise quindi di allontanare Murdock dal tour e di farlo imbarcare all\xe2\x80\x99aeroporto londinese di Heathrow per l\xe2\x80\x99immediato rientro in Nuova Zelanda; tuttavia, allo scalo di Singapore, Murdoch lasci\xc3\xb2 il volo e s\xe2\x80\x99imbarc\xc3\xb2 per Darwin, nel Territorio australiano del Nord.Da allora pi\xc3\xb9 quasi nulla si seppe su Keith Murdoch.Qualche anno dopo la sua scomparsa un giornalista neozelandese, Terry McLean, lo rintracci\xc3\xb2 nei pressi di un impianto petrolifero nei pressi di Perth, in Australia Occidentale, ma fu invitato dallo stesso Murdoch ad andar via, cosa che McLean fece.Nel 1990 la giornalista Margot McRae, anch\xe2\x80\x99essa neozelandese, lo riconobbe in un pub di una cittadina del Queensland e in tale occasione riusc\xc3\xac a ottenere un\xe2\x80\x99intervista senza registrazione video e audio; l\xe2\x80\x99ultima occasione in cui fu visto in pubblico fu nel 2001, quando fu chiamato a testimoniare a Tennant Creek sulla morte di un giovane aborigeno che la sera prima del suo ritrovamento aveva tentato un furto nell\xe2\x80\x99abitazione di Murdoch; all\xe2\x80\x99epoca viveva nella cittadina di Katherine, nel Territorio del Nord.Margot McRae scrisse nel 2007 una pi\xc3\xa9ce teatrale, Finding Murdoch, basata sull\xe2\x80\x99incontro che ebbe con il giocatore nel 1990; nel 2012 il regista Massimiliano Pandimiglio ne realizz\xc3\xb2 una versione in italiano che and\xc3\xb2 in scena a Roma e che vide come protagonista, nelle vesti di Murdoch, l\xe2\x80\x99ex tallonatore, e internazionale per l\xe2\x80\x99Italia, Paolo Paoletti, gi\xc3\xa0 giocatore di CUS Genova e Brescia.Il 30 marzo 2018 la federazione neozelandese comunic\xc3\xb2 di avere ricevuto la notizia della morte del settantaquattrenne Murdoch avvenuta in Australia, anche se sono imprecisati luogo e cause del decesso.'
b'10493835954030014378'
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b'Q124175'
b'\n\nGeorg Blaurock\n\nJ\xc3\xb6rg Cajacob, conosciuto anche come J\xc3\xb6rg vom Hause Jakob o J\xc3\xb6rg Blaurock o ancora Georg Blaurock o semplicemente Blaurock, ossia "abito azzurro" (Bonaduz, 1491 \xe2\x80\x93 Klausen, 6 settembre 1529), \xc3\xa8 stato un religioso svizzero, bruciato al rogo in quanto anabattista.\n\nBiografia\n\nDopo aver frequentato l\'Universit\xc3\xa0 di Lipsia egli entr\xc3\xb2 nel sacerdozio, svolgendo il compito di vicario a Trins, nella diocesi di Coira, dal 1516 al 1518. In seguito alla sua conversione, avvenuta intorno al 1523, si rec\xc3\xb2 a Zurigo, dove gli fu dato il soprannome "Blaurock", come riferisce la "Grande Cronaca" hutterita: "Qualcuno domand\xc3\xb2 chi aveva parlato, allora uno disse: quello con l\'abito azzurro (blauer Rock). Cos\xc3\xac egli ricevette quel nome, perch\xc3\xa9 indossava un abito turchino".Durante il suo soggiorno a Zurigo, J\xc3\xb6rg appoggi\xc3\xb2 la causa dei Fratelli Anabattisti guidati da Conrad Grebel.Blaurock, personalit\xc3\xa0 impetuosa, esuberante e forse un poco aggressiva (un altro soprannome che gli fu assegnato fu "der starke J\xc3\xb6rg" ossia "il forte J\xc3\xb6rg"), pu\xc3\xb2 essere a ragione definito il primo anabattista della storia: il 21 gennaio 1525, infatti, chiese a Grebel di mettere in pratica quello che finora era stato solamente teorizzato, facendosi battezzare da Grebel stesso e battezzando poi gli altri presenti.Blaurock non viene descritto come un uomo di cultura ne come un intellettuale, ma aveva doti di ottimo evangelizzatore popolare ed una grande eloquenza.In seguito alle persecuzioni degli anabattisti a Zurigo, Blaurock dopo essere stato arrestato fu processato nei giorni del 5 e del 6 marzo 1526 e condannato il giorno successivo insieme ad altri noti anabattisti come Conrad Grebel e Felix Manz e ad altre quindici persone, fra cui sei donne. La sentenza fu dura: essi furono condannati a restare in carcere a pane e acqua, senza visite, fino alla morte o alla ritrattazione. Il 21 marzo 1526 Blaurock riusc\xc3\xac per\xc3\xb2 a fuggire, insieme a tutti gli altri prigionieri da una finestra aperta della torre in cui erano stati rinchiusi. Blaurock si rec\xc3\xb2 quindi a predicare nel canton Grigioni e nel canton Appenzello insieme a Felix Manz: quest\'ultimo fu per\xc3\xb2 catturato e condannato a morte per affogamento, divenendo cos\xc3\xac il primo martire anabattista. Anche Blaurock fu arrestato, ma non essendo cittadino Zurighese, fu frustato e bandito da Zurigo, con l\'avvertimento che se fosse tornato sarebbe stato condannato a morte. Egli si rec\xc3\xb2 quindi a Berna, a Biel, nei Grigioni e ad Appenzello, dove venne espulso ed arrestato.Blaurock decise quindi di lasciare la Svizzera, per recarsi in Tirolo, dove svolge un\'intensa attivit\xc3\xa0 di predicazione e battesimo, a partire dal maggio del 1529. Il 14 agosto, su pressione delle autorit\xc3\xa0 di Innsbruck fu catturato e rinchiuso nel castello di Gufidaun, frazione di Chiusa dove venne torturato.Il 6 settembre fu arso vivo nei pressi di Chiusa.'
b'17388770345534162919'
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b'Q3808542'
b'\n\nJoan Antonio Cumis\n\nNotizie biografiche\n\nDiscendente da un\'antica e nobile famiglia di Catanzaro di origine francese, appunto i Cumis, era entrato nell\'Ordine dei Gesuiti in et\xc3\xa0 avanzata, nel 1588, avendo gi\xc3\xa0 passato la cinquantina ed era stato destinato in Per\xc3\xb9.Nei "Monumenta peruana", l\'edizione moderna in cui i Gesuiti hanno raccolto e reso pubblico, a partire dal 1954, tutti i documenti della storia peruviana dell\'Ordine, sono pochi gli accenni che lo riguardano.Apprendiamo comunque che conosceva personalmente il Generale dei Gesuiti, Claudio Acquaviva che, nel 1589, lo raccomand\xc3\xb2 al Padre Provinciale di Lima, suggerendo di aiutarlo in una bisogna che, per\xc3\xb2, non \xc3\xa8 dato di conoscere.Nel Catalogo dell\'Ordine, datato 1595, viene descritto come "coadjutor". Si tratta quindi di un confratello che aveva pronunciato i soli voti minori di castit\xc3\xa0, povert\xc3\xa0 ed obbedienza ed era perci\xc3\xb2 escluso dall\'esercizio delle funzioni sacerdotali. Solitamente questi religiosi erano utilizzati per particolari attitudini, come dipingere, costruire edifici, insegnare materie tecniche o per funzioni amministrative, ma non sappiamo quale fosse l\'attivit\xc3\xa0 in cui Cumis eccelleva.Intorno al 1590, Cumis si trov\xc3\xb2 coinvolto in qualche avvenimento contrario alle regole dell\'Ordine. Ancora una volta non sappiamo di che cosa si tratti, ma in una lettera di Aquaviva in persona e a lui indirizzata, si fa riferimento a questo suo comportamento negativo. Doveva trattarsi di una difficolt\xc3\xa0 gi\xc3\xa0 superata perch\xc3\xa9 il Generale dell\'Ordine prende atto del suo ritorno sulla retta via e lo incita a riparare il passato.Cumis matur\xc3\xb2 comunque la decisione di abbandonare il Per\xc3\xb9 e nel 1594 scrisse ad Aquaviva per chiedere di essere inviato in Cina. Non conosciamo il testo della sua lettera, ma ci \xc3\xa8 pervenuta la risposta fermamente negativa del suo superiore che lo invita all\'obbedienza.Cumis era destinato a restare in Per\xc3\xb9 dove mor\xc3\xac, a Lima, nel 1618 senza lasciare altre tracce rilevanti di s\xc3\xa9.\n\nInvestigazioni recenti\n\nQueste scarse notizie, anche piuttosto banali, non giustificano l\'interesse che si \xc3\xa8 levato, negli ultimi tempi, intorno al guesuita italiano morto quasi 400 anni fa in Per\xc3\xb9. In effetti la memoria di Cumis sarebbe stata, con ogni probabilit\xc3\xa0, destinata a rimanere sepolta nell\'oblio se la scoperta di alcuni documenti non avesse destato l\'interesse della cronaca intorno alla sua figura.Si tratta dei documenti della contestata "Collezione Miccinelli" e in particolare di uno dei manoscritti ivi conservati, quello dal titolo "Historia et rudimenta linguae piruanorum". Due gesuiti vi hanno trascritto, usando uno pseudonimo, le loro segrete riflessioni e uno dei due sembra essere proprio Joan Antonio Cumis. Dietro alla sigla "JAC" si nasconderebbe, in effetti, il gesuita catanzarese riconosciuto per alcuni accenni alla sua vita e alla riproduzione del suo stemma di famiglia.Una relazione di fatti del 500 non comporterebbe, di per s\xc3\xa9, tanta risonanza, ma quella di Cumis \xc3\xa8 sconcertante. Vi si sostiene che Francisco Pizarro, il conquistatore del Per\xc3\xb9, avrebbe avuto ragione degli Inca di Atahuallpa grazie a del vino avvelenato confezionato da due frati domenicani al suo seguito.Nello scritto figurano anche altre rivelazioni sulla figura enigmatica di Blas Valera e sul suo scontro con i Gesuiti peruviani. Infine vengono rivelate le linee guida per la transliterazione dei quipu, i misteriosi nodi degli Inca, e si trascrive una grammatica della lingua quechua, semplice ma efficace.L\'autenticit\xc3\xa0 dei documenti in questione \xc3\xa8 attualmente al centro di accese dispute nel mondo accademico per cui, \xc3\xa8 azzardoso riconoscere a Cumis la paternit\xc3\xa0 di quelle sorprendenti rivelazioni, cos\xc3\xac come \xc3\xa8 incauto sostenerne l\'autenticit\xc3\xa0.'
b'6181013217850987618'
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b'Q64576483'
b"\n\nPatrizia Di Malta\n\nBiografia\n\nNata a Milano da madre francese e padre italiano, trascorre l\xe2\x80\x99adolescenza in Brasile dove si trasferisce con i genitori. Di ritorno in Italia, studia canto con la soprano Mary Lindsey. Nel settembre del 1993 d\xc3\xa0 alla luce sua figlia Anita.\n\nCantante\n\nDebutta a 10 anni in Chiss\xc3\xa0 chi lo sa, di Cino Tortorella imitando Mina, Rita Pavone, Nada, Patty Pravo, arrivando in finale con l'imitazione di Adriano Celentano.Dal 1981 al 1986 \xc3\xa8 ai vertici delle classifiche pop come voce solista del Gruppo Italiano (che lanciarono le hit Tropicana, Anni Ruggenti), che lascia per intraprende un percorso da solista. Nel 1991, insieme a Paola Folli, partecipa come corista all'album 'Na bruta banda per il gruppo Pitura Freska. Nel 1996 incontra Fred Ventura che produce Onde, il suo primo album solista di soul elettronico, che esce nel 1997 per la casa discografica EMI, in cui oltre che interprete, \xc3\xa8 anche l'autrice dei testi. Nel 2001 esce l'album Vite possibili. Entrambi i CD non ottengono un grande successo di vendite ma sono apprezzati dalla critica. Nel 2012 torna ad esibirsi dal vivo con Atlantico Negro, privilegiando il world-jazz e la ricerca musicale antropologica, indagando nella variet\xc3\xa0 musicale del nat\xc3\xaco Brasile. Oltre all'inglese e italiano, canta in portoghese, spagnolo, francese e creolo capoverdiano.Nel 2017 produce e incide con il Patrizia Di Malta Ensemble il CD South American Ways, piccola storia della evoluzione della musica brasiliana, portando in giro per l\xe2\x80\x99Italia lo spettacolo Sarav\xc3\xa0, spettacolo presentato anche in tour in Spagna a novembre 2018. Dal gennaio 2017 collabora saltuariamente con il chitarrista brasiliano Luiz Meira, con il quale si esibisce in un duo voce e chitarra nello show SambaJazz e in quintetto nello spettacolo Il Brasile di Elis, omaggio alla cantante brasiliana di jazz Elis Regina; questo ultimo progetto viene portato avanti anche nel 2018 e 2019.Nel settembre 2018 entra in sala di registrazione con il progetto Accordeonica, registrando l\xe2\x80\x99omonimo CD, da lei prodotto e pubblicato nel novembre 2018. Il progetto viene presentato anche all'estero, con spettacoli a Londra, Parigi, Amsterdam e altre citt\xc3\xa0 del nord Europa.\n\nAltre attivit\xc3\xa0\n\nNel 1981 debutta come attrice a fianco di Diego Abatantuono ne Il Ras del Quartiere. Nel 1993, insieme all\xe2\x80\x99attore Antonio Catania e ai jazzisti Tim Berne, Tiziana Ghiglioni ed Enrico Rava, \xc3\xa8 la protagonista del film Giorgia, girato da Marco Maccaferri al Capolinea. Nel 2002 abbandona l\xe2\x80\x99attivit\xc3\xa0 discografica e per quasi dieci anni promuove e traduce in Italia testi della letteratura brasiliana. Ha tradotto in italiano opere di Jo\xc3\xa3o Gilberto Noll, Luiz Ruffato e Daniel Pellizzari e ha curato l\xe2\x80\x99antologia di racconti erotici Sex\xe2\x80\x99n\xe2\x80\x99Bossa, collezione di autori brasiliani contemporanei edita da Mondadori nel 2005."
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