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http://it.wikipedia.org/wiki/Acquacoltura
Acquacoltura.L'acquacoltura o acquicoltura, è la produzione di organismi acquatici, principalmente pesci, crostacei e molluschi, ma anche alghe, in ambienti confinati e controllati dall'uomo. A seconda del tipo di allevamento, questi ambienti vengono denominati: peschiere, vivai, valli da pesca o stagni.Il termine "acquacoltura" si contrappone generalmente alla pesca, nella quale l'uomo si limita a prelevare dall'ambiente naturale i prodotti di cui ha bisogno, tuttavia è considerata forma di acquacoltura anche la "bivalvicoltura" nella quale l'intervento dell'uomo è solitamente limitato a fornire un supporto meccanico adatto all'attecchimento degli organismi acquatici, per facilitarne lo sviluppo ed il prelievo finale.Tipi di acquacolturaIn base al tipo di gestione e all'intensità dei flussi energetici coinvolti, l'acquacoltura viene principalmente suddivisa in acquacoltura estensiva, intensiva e iperintensiva.Dell'acquacoltura estensiva tipicamente fanno parte la vallicoltura marina e la stagnicoltura (principalmente d'acqua dolce). In questo tipo di allevamento l'operatore si limita alla preparazione ottimale dei bacini destinati all'allevamento, controllando la natura e lo stato del loro fondo e degli argini, spesso aumentando la produttività naturale degli stessi attraverso la concimazione preventiva. La semina del novellame, la pesca, la selezione e il controllo dello stato sanitario del pesce fanno parte della gestione, ma il pesce cresce in funzione della densità di allevamento (kg di pesce per ettaro di superficie del bacino) e delle condizioni ambientali (natura del fondale, latitudine e quindi temperatura).Sono questi i parametri che determinano la produttività primaria (produzione di biomassa vegetale fotosintetizzante, principalmente costituita da fitoplancton) e conseguentemente, tutta la catena trofica successiva (zooplancton e piccoli invertebrati). La fotosintesi delle microalghe, oltre a fornire indirettamente l'energia per la crescita degli animali allevati, produce l'ossigeno necessario alla respirazione dei pesci, riducendo contestualmente il biossido di carbonio e l'ammoniaca prodotti dagli stessi. Si tratta quindi di un sistema ambientale chiuso, con un minimo apporto di acqua necessario a compensare l'evaporazione e totalmente privo di impatti sull'ambiente (se si esclude l'intervento necessario alla creazione dei bacini).Nell'acquacoltura intensiva, la densità di allevamento viene incrementata oltre la naturale produttività del bacino di allevamento, in questo caso l'alimentazione viene integrata artificialmente mediante somministrazione di alimenti naturali (pesce o cereali) o di mangimi formulati.Nell'acquacoltura iperintensiva l'acqua all'interno dei bacini viene continuamente rinnovata, ma nonostante questo, è necessario fornire ulteriore ossigeno indispensabile alla respirazione del pesce. Spesso in questo tipo di allevamento vengono controllati molti parametri ambientali (temperatura, ossigeno, illuminazione, pH, salinità, ammoniaca) ed i mangimi sono sempre formulati. L'impatto ambientale di questo tipo di allevamento dipende da molte variabili tra le quali il tipo di gestione, la specie allevata e la tecnologia dell'impianto produttivo.StoriaLa pratica dell'acquacoltura è stata accertata fin da tempi molto antichi nell'economia di differenti civiltà; in un bassorilievo ritrovato nella tomba egizia di Aktihetep, risalente al 2500 a.C., è ritratto un uomo intento a raccogliere tilapie da uno stagno. Nello stesso periodo fu praticata in Cina e Fan Li, nel 500 a.C., scrisse il primo trattato conosciuto riguardo questa tipologia d'allevamento. In seguito Fenici, Etruschi e Romani si interessarono all'allevamento dei pesci; i Romani in particolare allevavano le murene e le anguille in apposite vasche sulla costa laziale e sulle isole dell'arcipelago Toscano (come l'Isola del Giglio, o Ponza); nel I secolo a.C. Sergio Orata avviò un allevamento di ostriche nella località di Baia, in Campania. In Europa divenne un fenomeno importante a partire dal medioevo, per poi essere approfondito da Stephen Ludwig Jacobi nel 1741 che effettuò la prima fecondazione artificiale su delle trote di fiume.OggiL'acquacoltura costituisce oggi un settore economico molto importante della produzione alimentare: nel 2003 ha contribuito per circa il 31% (41,9 milioni di tonnellate) su un totale di circa 132,2 milioni di tonnellate di pesce pescato. La sua crescita nel mondo è molto rapida, per molte specie oltre il 10% annuo, mentre al contrario il contributo della pesca tradizionale è rimasto costante, se non in diminuzione nell'ultimo decennio.Tra i prodotti da acquacoltura più diffusi, troviamo: il salmone, la carpa, il pesce latte, il pangasio, l'orata, il branzino o spigola, la trota iridea, i peneidi o mazzancolle (Peneus spp.).Alcuni scienziati e organizzazioni no-profit (quali Slowfood e Greenpeace) hanno contestato alcuni aspetti dell'acquacoltura, soprattutto di quella iperintensiva, sia per alcuni danni ambientali che questa può comportare, sia per il rispetto dei diritti degli animali.Tuttavia, proprio per motivi ambientali e di sostenibilità, la FAO indica l'acquacoltura come una fondamentale opportunità per fornire risorse alimentari alla popolazione mondiale, soprattutto per una maggiore diversificazione della dieta, non solo a beneficio dei paesi più poveri, ma anche per sostenere i consumi dei paesi occidentali, in considerazione della costante riduzione degli stock ittici naturali.Altri aspetti interessanti del prodotto proveniente da acquacoltura sono la rintracciabilità e la sua sicurezza alimentare, soprattutto per quanto riguarda il rischio di bioaccumulo di alcuni contaminanti ambientali quali i metalli pesanti, i PCB e le diossine, che tendono a concentrarsi attraverso la catena alimentare acquatica, particolarmente nelle specie ittiche bentoniche e pelagiche di grandi dimensioni quali ad esempio i tonni, i pesci spada, la rana pescatrice, alcuni squali e razze.NoteAltri progettiCollegamenti esterniAcquacoltura|Aquaculture
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http://it.wikipedia.org/wiki/Churchill_Cup_2006
Churchill Cup 2006.La Churchill Cup'" è una competizione internazionale di Rugby, nata nel 2003 con lo scopo di favorire la crescita rugbystica delle squadre dei paesi nordamericani, offrendo la possibilità al tempo stesso alle nazioni europee di testare nuovi giocatri con le proprie seconde selezioni, le cosiddette Squadre "A".Il torneo venne istituito con lo scopo di migliorare la fama del rugby a XV nel Nord America, pertanto tutte le partite vennero giocate in Canada, a Vancouver. La formula prevedeva un girone eliminatorio e una finale tra le prime due.Nel 2006 la competizione subì alcune modifiche. Vi fu il ritorno dei Māori che, insieme all'aggiunta di altre due Nazionali, l'Irlanda A e la Scozia A portò il numero di partecipanti a 6. Pertanto cambiò anche il formato, che ora prevedeva due gironi eliminatori da tre squadre ciascuno seguiti da tre finali: quella per il 5° posto fra le ultime 2; quella per il 3° posto fra le seconde classificate nei gironi e quella per il 1° posto fra le prime classificate nei gironi. La vittoria andò ai Māori che sconfissero in finale i Saxons.Churchill Cup2006 nel rugby a 15
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http://www.ecoblog.it/post/9719/eating-animals-quando-la-letteratura-incontra-letica
La sofferenza ingiusta degli animali, più redditizi se malati, è certamente il tema principe ma non l’unico: schiere di antibiotici assunti inconsapevolmente, riscaldamento globale, fame nel mondo… Tutte questioni strettamente connesse al consumo di carne nel mondo. Sollevando le quali, Safran Foer si aspettava una reazione fortissima da parte delle aziende zootecniche che, invece, sono rimaste mute avvallando l’ipotesi che o le medesime non abbiano argomenti a proprio favore oppure che non vogliano aprire un dibattito troppo sfavorevole all’industria della carne. L’autore sarà a Roma il 3 marzo, all’Auditorium, e a Milano il 4 marzo alla Libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte.
7,302,088
http://www.autoblog.it/post/21974/assicurazioni-auto-ancora-poche-le-polizze-stipulate-contro-furto-e-incendio
In uno studio condotto dal sito “Assicurazione.it” ed effettuato da febbraio a luglio 2009 su un campione di circa 100.000 persone, è emerso che soltanto il 32,9% di coloro che assicurano la propria auto ha sottoscritto anche la garanzia opzionale su furto e incendio, nonostante gli ultimi dati a riguardo diffusi dal Ministero degli Interni non siano proprio confortanti: nel 2008, sono state circa 144.472 le automobili rubate ogni mese, vale a dire 480 furti d’auto al giorno. Anche se, rispetto all’anno precedente, il fenomeno è diminuito nell’ordine del 16,6%, il dato resta comunque allarmante.La regione in cui vengono sottoscritte il maggior numero di polizze accessorie contro furto e incendio è la Lombardia, con il 48,8%. Seguono la regione Lazio con il 44,1% e il Piemonte con il 39,6%. Inoltre, Lombardia e Lazio sono anche le prime due regioni con il più alto numero di furti d’auto, rispettivamente 27.452 e 25.069. Invece, Campania e Puglia si trovano al terzo e al quarto posto, rispettivamente con 24.396 e 16.567 furti d’auto nel corso del 2008. Però, solo l’11,6% degli automobilisti pugliesi e solamente il 9,9% di quelli campani sottoscrive una polizza contro il furto e l’incendio della propria auto.Per contrastare il fenomeno dei furti d’auto, ogni automobilista sfodera le proprie “armi di difesa”. Infatti, il 65% degli italiani sceglie il garage per tenere al sicuro la propria vettura. Questa soluzione va per la maggiore soprattutto in Veneto, scelta dal 77% degli automobilisti di questa regione. Seguono Valle D’Aosta con il 73% e Campania con il 72%. Inoltre, il 72,15% dei guidatori ha installato un antifurto, di cui il 20,6% di tipo meccanico, il 15,85% di tipo elettronico e l’11,34% dotato di allarme.Alberto Genovese, ad di Assicurazione.it, spiega i motivi per cui molti automobilisti italiani non sottoscrivano una polizza che protegga loro dal furto d’auto: “Molti automobilisti scelgono di non includere la garanzia contro il furto e incendio perché pensano basti custodire l’autovettura in garage o affidarsi a un buon antifurto. E’ bene ricordare, però, che questa garanzia tutela l’auto anche da tutti gli eventi legati al fuoco, inclusi fulmini, corto circuiti o surriscaldamento del motore. Non solo: essa copre anche i danni derivanti dal furto di singole parti dell’auto e dai tentativi di furto e scasso. Infine, non va sottovalutato il fatto che, spesso, le compagnie assicurative fanno promozioni molto interessanti, se si inserisce anche questa copertura aggiuntiva”.Infine, dallo studio è emerso il profilo dell’automobilista previdente: è maschio, ha circa 40 anni, nel 34,9% dei casi è impiegato, mentre nel 51,9% dei casi è coniugato. Invece, i meno interessati alla copertura assicurativa contro furto e incendio sono le seguenti categorie: gli ecclesiastici per lo 0,1%, seguiti da studenti per l’1,3% e dalle persone in cerca di occupazione per il 2%.
254,718
http://it.wikipedia.org/wiki/Tutti_gli_uomini_del_deficiente
Tutti gli uomini del deficiente."'Tutti gli uomini del deficiente"' è un film comico diretto da Paolo Costella e prodotto in Italia nel 1999 che segnò l'esordio cinematografico della Gialappa's Band, il famoso trio della radio e della televisione: l'intento umoristico della pellicola è palese fin dalla lettura del titolo, che rappresenta una parodia del ben più famoso "Tutti gli uomini del presidente".Moltissimi furono i comici, lanciati proprio dalla Gialappa's, che presero parte al film: oltre ai protagonisti, apparvero Gioele Dix, Walter Fontana, Bebo Storti e Marina Massironi. Presenti anche quattro giornalisti (Lamberto Sposini, Cristina Parodi, Benedetta Corbi ed Enrico Mentana) nella parte di se stessi e gli stessi membri della Gialappa's, ma solo come voci fuori campo.TramaLeone Stella è il proprietario e presidente della "Totem Arts", una multinazionale specializzata in videogiochi con sede nel castello di Monasterolo, nell'omonimo comune in provincia di Bergamo. Ormai settantenne decide di lasciare le redini dell'azienda a chiunque si chiami come lui (o Stella Leone, nel caso siano delle donne) perché tanti anni prima uno sciamano gli aveva insegnato che il destino di una persona si cela nel nome ("nomen omen" in latino).Essendo i suoi omonimi sparsi per l'Italia molto numerosi, egli decide di far svolgere ai candidati varie prove, ispirate alla sua vita e al videogioco a lui dedicato, "Doctor Leo Star". Ogni singola prova, da svolgersi nel mondo reale, dovrà essere superata prima del Presidente che però opererà sul videogioco.La prima prova vedrà i candidati obbligati a recarsi a La California (una frazione di Bibbona in Toscana) facendosi aiutare solo da sconosciuti. Questa prova è una parodia del viaggio di Leone Stella in California.La seconda prova consiste nel trasportare marijuana in Svizzera senza farsi scoprire dalla dogana, esattamente come il Presidente fece in America in gioventù; tuttavia questa prova è solo una burla del Presidente, che in realtà ha consegnato loro dell'innocua cicoria.La terza prova consiste nel passare una notte in prigione, sempre come fece il Presidente in gioventù.La quarta consiste nel baciare la prima persona che si incontra appena fuori dalla prigione, sempre come accadde al Presidente da giovane.La quinta prova consiste nel trovare il camion in cui è nascosto il Presidente (parodia del "ritrovare se stessi").La sesta e ultima prova vede i concorrenti impegnati a disinnescare una bomba, anche in questo caso finta.Ogni singola prova è accompagnata dal commento fuori campo della Gialappa's che così ripropone il formato dei programmi TV che l'hanno resa famosa.Dopo una lotta serratissima in cui non mancano morti e feriti (L.S. DJ viene ucciso da Leon, un killer professionista; Leon stesso, a sua volta, viene ferito da un'anziana ammiratrice a cui aveva scippato la borsa; il maratoneta viene colpito da una pallonata e non si rialzerà più; la cavia umana finirà in un covo di nazisti) restano in lizza un prete (Don Leone), un uomo super-fortunato legato alla Yakuza che gli regala un medaglione sacro chiamato Sacro Wok (egli verrà ribattezzato subito Mister Sacro Wok), ed una maestra elementare divorziata il cui marito, medico inetto ed irresponsabile, la disturba durante tutte le prove.Mister Sacro Wok, tuttavia, perde il medaglione che gli assicurava buona sorte e viene schiacciato da un meteorite caduto sulla Terra per caso; Don Leone viene drogato da alcuni membri di un'organizzazione anticlericale composta da Guardie Svizzere ed alla fine è la maestra elementare a vincere, diventando in tal modo la nuova proprietaria dell'azienda.Cronologia dei concorrenti eliminati nel corso delle varie proveCuriositàColonna sonoraAltri progettiCollegamenti esterniFilm comici
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http://it.wikipedia.org/wiki/Distretto_di_Wayanad
Distretto di Wayanad.Il Distretto di Wayanad'" è situato nella parte nord-orientale dello stato federale indiano del Kerala; fu formato nel 1980, dalla scissione dei distretti di Kozhikode e Kannur.La parola Wayanad deriverebbe dalla fusione delle parole "Vayal" (risaia) e "Naad" (terra); alcuni studiosi tuttavia sostengono anche un'altra ipotesi: la regione era conosciuta in antichità col nome di "Mayakshetra" (la terra di Maya). Questo nome si sarebbe successivamente contratto in Mayanad e infine sarebbe mutato in Wayanad.Il distretto occupa una regione a cavallo dei monti Ghati Occidentali, ed è l'unica terra del Kerala a trovarsi interamente sul versante opposto della catena, sopra l'estremo lembo meridionale dell'altopiano del Deccan. Il distretto sta attraversando negli ultimi anni una grave crisi agraria.GeografiaIl distretto confina ad ovest col distretto di Kozhikode, a nord con quello di Kannur e a sud con quello di Malappuram; la parte ad est confina co Karnataka e col Tamil Nadu, due altri stati federali. Occupa una delle parti più elevate dell'altopiano del Deccan ed è attraversato da numerosi fiumi, tra i quali il "Kabini", il "Panamaram Puzha" ed il "Noolpuzha"; il settore di sud-ovest è caratterizzato dalla presenza di cime elevate, anche sopra i 2000 metri (il "Chembra Peak" arriva a 2345 metri), sui cui fianchi si trovano numerose cascate e grotte, come le famose "Edakkal Caves". L'intenso sfruttamento delle aree boschive, ancora molto estese nel settore montuoso, sta mettendo in forte repentaglio il delicato equilibrio naturale dell'area, soggetta a forti piogge durante la stagione monsonica e a lunghi periodi di siccità. Gran parte dell'altopiano è invece occupata da distese di risaie, favorite dalla presenza dei fiumi, che la rendono una delle zone più fertili del Deccan. L'area riceve ogni anno una media di 2.500mm di pioggia, concentrata nei mesi da giugno ad ottobre.StoriaIn epoche remote l'are era dominata dai Maharaja di Vedar; in seguito, nel Settecento, cadde sotto l'influenza del maharaja Pazhassi, sotto il dominio di Kannur. Durante l'Ottocento, con l'avanzata dell'impero britannico in India, tutta l'area del Mysore, compresa Wayanad, finì sotto il controllo degli inglesi, fino all'indipendenza dell'India, avvenuta nel 1947. All'epoca, il distretto era accorpato a quello di Cannanore, nel Karnataka. Quando, nel 1956, fu istituito lo stato del Kerala, il distretto di Cannanore fu scisso in due parti, e quella meridionale fu aggiunta al distretto di Kozhikode; il 1º novembre 1980, sia questo distretto che quello di cannanore cedettero parte dei loro "talukas" per la creazione dell'attuale distretto di Wayanad.DemografiaLa principale caratteristica della popolazione del distretto è la presenza dell'etnia Adivasi, un'antica popolazione dell'India del sud; la gran parte degli abitanti però non sono originari della regione: fin dal Trecento infatti, si stanziarono i Jains, provenienti dall'interno dell'attuale Karnataka, cui seguirono i Nairs, provenienti dalla costa del Malabar; altre importanti famiglie dell'attuale Kerala giunsero qui nel Quattrocento, fino ad arrivare alla pacifica invasione dei Musulmani,il cui lavoro, congiunto a quello di altri lavoratori, fece prosperare la regione.Nel 2001, il numero degli uomini qua è pari a quello delle donne; il tasso di alfabetizzazione, il più basso del Kerala, è dell' 81% tra gli uomini e del 73% tra le donne. Il 12% della popolazione è costituita da individui al di sotto dei 12 anni.EconomiaIl distretto di Wayanad è il meno progredito dello stato del Kerala. L'economia è fortemente incentrata sull'agricoltura; vengono coltivati, oltre al riso, il tè, il caffè, il cacao, il pepe e, ultimamente, la vaniglia. Per favorire l'irrigazione, sono state costruite numerose dighe, consentendo di irrigare anche aree lontane dai fiuni, aride durante la stagione secca.La crisi agrariaLa riforma agraria ha causato in questa regione una gravissima depressione economica; il libero sacmbio commerciale con lo Sri Lanka, il "Free Trade Agreement", è alla base della crisi. Per aumentare la produzione, nel distretto si fa largo uso di fertilizzanti chimici ed insetticidi, rendendo alla lunga improduttive vaste aree coltivabili.BibliografiaCollegamenti esterniDistretti del Kerala|WayanadWayanad district
2,733,628
http://it.wikipedia.org/wiki/Castelletto_Zeglo
Castelletto Zeglo.Castelletto Zeglo'" (in sloveno "'Ceglo'", in tedesco "Castelletto") è un paese della Slovenia, nel comune di Còllio.La località è situata a 2,7 km a sud del capoluogo comunale ed a 0,4 km dall’Italia con cui confina direttamente con l'omonimo valico confinario agricolo (in sloveno "Kmetjisko prehodno mesto Medana").L'insediamento ("naselje") comprende gli agglomerati di "Berjač", Castelletto ("Gradič") e "Poddob".StoriaCon alterne vicende, soprattutto dopo il 1420 quando fu soggetta alle mire espansionistiche veneziane, fece parte della Contea di Gorizia e Gradisca.Con la Convenzione di Fontainebleau del 1807, passò, per un breve periodo fino al 1814, assieme a tutti i territori sulla sponda destra del fiume Isonzo, nel Regno d’Italia napoleonico sotto il Dipartimento di Passariano.Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849.Tra le due guerre mondiali fu frazione del comune di Medana della Provincia del Friuli per poi passare, nel 1927, alla ricostituita Provincia di Gorizia nel comune di Castel Dobra.Passò poi alla Jugoslavia ed quindi alla Slovenia.GeografiaRappresentato nella carta IGM al 25.000: 40A-IV-NOCorsi d’acquaNoteInsediamenti della SloveniaCeglo
2,499,705
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Leech
John Leech.BiografiaJohn Leech nacque a Londra. Suo padre, nativo dell‘Irlanda, era il proprietario del London Coffee House a Ludgate Hill, "un uomo", secondo quanto riferito da chi lo conobbe, "di cultura raffinata, profondo studioso di Shakespeare, e un assoluto gentleman." Sua madre era una discendente della famiglia di Richard Bentley. Fu proprio dal padre che Leech ereditò il suo talento per il disegno, che iniziò a sviluppare sin da bambino. Quando aveva solo tre anni, fu visto da John Flaxman, in visita di cortesia, seduto sulle ginocchia della madre, intento a disegnare con impegno e dedizione. Lo scultore ammirò i suoi schizzi, affermando: "«Non lasciate che il bambino si guasti con delle lezioni di disegno; lasciate libero di fluire il suo genio come più gli pare; strabilierà il mondo con le sue opere!»"; consiglio che fu seguito dalla famiglia del bimbo. Leech venne educato alla Charterhouse School, dove William Makepeace Thackeray, suo amico di vecchia data, era stato un ex allievo, e all’età di sedici anni iniziò a studiare per intraprendere la professione di medico presso il St Bartholomew's Hospital, dove vinse una borsa di studio per l’accuratezza e la bellezza dei suoi disegni di anatomia. Successivamente però, Leech decise di abbandonare gli studi di medicina per dedicarsi totalmente e in maniera professionale alla sua arte. In quel periodo iniziò a usare il soprannome "Blicky" per firmare le sue opere.Carriera artisticaA diciotto anni vide pubblicato il suo primo lavoro. In seguito fece molti ritratti satirici di uomini politici, fece qualche schizzo per "Bell's Life", produsse una popolare parodia dello sviluppo postale di Mulready, e, alla morte di Robert Seymour (il precedente illustratore dell'opera), si applicò, senza successo, ad illustrare "Il Circolo Pickwick" del giovane Dickens.Nel1840 Leech iniziò la sua collaborazione con i giornali con una serie di illustrazioni per il "Bentley's Miscellany", dove George Cruikshank aveva pubblicato i suoi lavori per "Jack Sheppard" e "Oliver Twist", e stava illustrando "Guy Fawkes".Collaborando con l’anziano maestro, Leech disegnò illustrazioni per le "Ingoldsby Legends" e per Stanley Thorn, e fino al 1847 produsse altri lavori di vario genere. Queste non furono le sue opere migliori; la tecnica non è impeccabile e i disegni non esprimono le reali capacità espressive dell‘artista, per esempio, le illustrazioni per Richard Savage, sono fortemente influenzate dallo stile di Cruikshank, e quelli per "The Dance at Stamford Hall", dal lavoro svolto precedentemente da Hablot Browne.Nel 1845 Leech illustrò il nuovo "Shilling Magazine" di Douglas William Jerrold, con disegni maggiormente riusciti e rifiniti rispetto a quelli di Bentley, ma è soprattutto nei lavori più tardi, e specialmente in quelli concepiti per essere stampati a colori, che possiamo vedere l’artista al massimo delle sue potenzialità artistiche.Alcuni dei suoi lavori più riusciti sono quattro magnifiche illustrazioni per il racconto "A Christmas Carol" (1843) di Charles Dickens, i disegni per la "Comic History of England" (1847-1848), e quelli per "Comic History of Rome" (1852).Poi, dal 1850 iniziò la produzione dei numerosi disegni di scene sportive, che contribuirono, insieme alle sue incisioni su legno, a donargli il successo e la fama.Punch MagazineNel 1841 Leech iniziò a collaborare con "Punch Magazine", collaborazione che portò avanti fino alla morte, e che dette come risultato la produzione dei suoi disegni più celebri e ammirati. Il suo primo contributo apparve sul numero del 7 agosto, una illustrazione a tutta pagina intitolata "Foreign Affairs", uno studio sui personaggi gravitanti attorno a Leicester Square.In aggiunta ai suoi lavori per le uscite settimanali di "Punch Magazine", Leech contribuì in larga scala all’almanacco "Punch" e ai tascabili della rivista, dove apparvero alcune delle sue migliori illustrazioni di carattere sportivo, infine illustrò anche innumerevoli racconti e svariati volumi, dei quali è necessario citare almeno "A Little Tour in Ireland" (1859). Quest’ultimo lavoro è notevole poiché contiene alcuni dei suoi disegni più riusciti e ispirati.Esibizioni pubblicheNel 1862 Leech presentò con successo in pubblico una mostra delle sue opere per la rivista "Punch Magazine". I disegni erano stati ingranditi con un processo meccanico, e colorati ad olio dallo stesso artista, con l’aiuto e l’assistenza del suo amico John Everett Millais.NoteBibliografiaBiografie di Leech sono state scritte da:Collegamenti esterniIllustratori di opere di Charles DickensJohn Leech (caricaturist)
1,255,547
http://it.wikipedia.org/wiki/Pok%C3%A9mon_2_-_La_forza_di_uno
Pokémon 2 - La forza di uno.Pokémon 2 - La forza di uno'", noto anche con il nome "'Pokémon 2000'" (in inglese "Pokémon: The Movie 2000", in giapponese 劇場版ポケットモンスター 幻のポケモン ルギア爆誕 "Gekijōban Poketto Monsutā Maboroshi no Pokemon Rugia Bakutan") è il secondo film ispirato alla serie animata Pokémon. Il film, diretto da Kunihiko Yuyama, è stato prodotto nel 1999.Il film è preceduto dal cortometraggio "Pikachu: Il salvataggio" ("Pikachu’s Rescue Adventure") il cui protagonista è il Pokémon Pikachu.TramaUn collezionista di Pokémon, Lawrence III, decide di catturare il Pokémon leggendario Lugia intrappolandolo nella sua nave da guerra volante. Per svolgere la sua missione deve prima catturare i tre uccelli leggendari: Articuno, Zapdos e Moltres. Inizia proprio da quest'ultimo, disturbando l'equilibrio meteorologico del pianeta.A causa dell'imprigionamento del Pokémon di Fuoco, Ash, Misty e Tracey, in viaggio attraverso le Isole Orange, sono costretti a causa del maltempo a rifugiarsi sull'isola Shamuti, proprio nel giorno dedicato ad una tradizionale cerimonia del luogo. Nel corso del banchetto una ragazza di nome Melody, suonando l'ocarina racconta la seguente leggenda:Ash prende troppo seriamente la poesia di Melody e, convinto di essere il prescelto che raccoglierà le tre sfere per placare i titani del Fuoco, del Ghiaccio e del Fulmine e parte alla ricerca della prima sfera con l'imbarcazione che lo ha spinto fino a Shamuti.Mentre a Pallet Town il Professor Oak scopre che il cambiamento climatico è dovute alla presenza di fiume subacqueo composto da forze di fuoco, ghiaccio e fulmine che alterano le direzioni delle correnti marine, Ash raggiunge l'Isola del Fuoco dove è scoppiata una nuova tempesta. Con l'aiuto di Pikachu tuttavia il ragazzo riesce a trovare la sfera. Misty e Tracey, con l'aiuto di Melody e della sorella di quest'ultima, corrono in aiuto di Ash.Quando Ash ottiene l'oggetto arriva Zapdos che scaglia i suoi fulmini sull'isola, che difende da quando Moltres è scomparso. Tuttavia viene attirato dalla nave di Lawrence che indebolisce il Pokémon e lo cattura, insieme ad Ash, Misty, Tracey, Melody e il Team Rocket. Con l'aiuto dei Pokémon Ash riesce a liberare Moltres, che rompe a sua volta la gabbia di Zapdos, mentre Lawrence è impegnato a catturare Articuno.I tre Pokémon però, nonostante la distruzione del vascello, iniziano a lottare l'uno contro l'altro. Ash e compagni precipitano con il veicolo sull'Isola del Fulmine dove il ragazzo raccoglie la sfera omonima. Grazie ad un ciclone acquatico, da cui subito dopo emergerà Lugia per combattere contro i tre uccelli, i ragazzi vengono trasportati sull'isola in cui si trova il santuario, abitato da uno Slowking.Lugia tuttavia, essendo in minoranza, viene sconfitto e precipita nell'oceano. Melody a questo punto intona con l'ocarina la canzone della leggenda, permettendo al Pokémon leggendario di curarsi e di tornare a combattere. Ash decide quindi di andare a prendere la terza ed ultima sfera costruendo una specie di slitta usando i resti della nave e si fa trainare dal suo Charizard per raggiungere l'Isola del Ghiaccio. I tre Pokémon attaccano quindi la slitta ma Charizard schiva tutti gli attacchi fino a quando Articuno non erige un muro di ghiaccio. A questo punto Jessie, James e Meowth forniscono il loro gommone ad Ash per permettergli di salvare il mondo ottenendo la sfera di ghiaccio.Lugia si offre di trasportare in groppa Ash per permettergli di tornare al santuario ma viene colpito da Lawrence e decide di contrattaccare con i suoi raggi. Ma sfinito per la lotta finisce sott'acqua, trascinando anche Ash. Misty riesce a salvare Ash e, dopo aver ripreso conoscenza dall'ipotermia, si dirige verso il santuario e colloca l'ultima sfera nell'apposito luogo. A questo punto un liquido verde sgorga dal santuario e riporta il clima alla normalità in tutto il mondo e i Pokémon leggendari possono tornare a riposare nelle rispettive dimore.ErroriIl lungometraggio presenta alcuni errori sia nella trama che nella traduzione dalla lingua giapponese a quella inglese o da quest'ultima all'italiano:DoppiaggioIncassoNegli Stati Uniti, il secondo film dei Pokémon ha incassato meno del primo: 43.758.684 dollari, mentre internazionalmente 133.949.270 dollari (circa 86.491.425 euro).Colonna sonoraNel 2000 l'Atlantic Records ha messo in commercio l'album contenente le canzoni del film, cantate da vari artisti. La prima traccia del disco è la sigla finale del film, "The Power of One", cantata da Donna Summer. Seguono i pezzi, tra gli altri, di Laura Pausini ("The Extra Mile"), di Weird Al Yankovic ("Polkamon", una polka che elenca i nomi di alcuni dei Pokémon della prima generazione) e dei Westlife ("Flying Without Wings").NoteVoci correlateCollegamenti esterniFilm dei PokémonPokémon: The Movie 2000
74,220
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_I_di_Castiglia
Giovanni I di Castiglia.Era figlio del re di Castiglia e León, Enrico II, e di Giovanna Manuele di Castiglia.BiografiaNacque durante la guerra civile di Castiglia, tra suo padre, all'epoca non ancora re ed il re, suo zio, Pietro I di Castiglia, quando suo padre era in esilio in Aragona.Nel 1375 sposò, nella cattedrale di Soria, Eleonora d'Aragona (1358 – 1382) (figlia del re d'Aragona, Pietro IV e della regina, Eleonora di Sicilia), da cui ebbe sia il suo erede Enrico, che il futuro re della corona d'Aragona, Ferdinando d'Antequera.Nel 1379, alla morte del padre, Giovanni gli subentrò sul trono di Castiglia, che in quel periodo doveva pronunciarsi sul grande scisma, aperto dalla doppia elezione di papa Urbano IV e antipapa Clemente VII, entrambi eletti nel corso del 1378. Benché la Francia si fosse pronunciata per Clemente nel novembre del 1378, la Castiglia, sua alleata, era ancora neutrale. Nel maggio del 1380, Giovanni inviò un'ambasceria a Avignone, Roma e Napoli, per ascoltare tutte le testimonianze dei cardinali presenti all'elezione di Urbano IV e i risultati dell'inchiesta furono noti in novembre in un'assemblea ecclesiastica a Medina del Campo.Il 19 maggio del 1381 fu pronunciato il consenso a Clemente VII.Nello stesso periodo, fu attaccato dal re del Portogallo, Ferdinando I; in aiuto dei portoghesi arrivarono delle truppe inglesi comandate da Edmondo di Langley, conte di Cambridge e zio del re d'Inghilterra, Riccardo II; Giovanni inviò la flotta castigliana alla foce del Tago e, nel marzo del 1382, pose l'assedio a Lisbona. La città resistette e, nell'agosto dello stesso anno, a Salvaterra de Magos, fu siglata la pace all'insaputa di Edmondo che, in settembre, dovette rientrare in Inghilterra.Dato che Giovanni era rimasto vedovo di Eleonora, fu concordato un matrimonio tra Giovanni e l'erede al trono del Portogallo, Beatrice del Portogallo (figlia del re del Portogallo Ferdinando I e della regina, Eleonora Telles de Menezes), con la clausola che sino a che un figlio di Beatrice non avesse raggiunto l'età di 14 anni, in caso di morte di Ferdinando la reggenza sarebbe stata della regina, Eleonora Telles Menendez. Giovanni si sposò, in seconde nozze, nell'aprile del 1383, nella cattedrale di Badajoz, con la futura regina del Portogallo, da cui ebbe l'erede al trono del Portogallo, Michele di Castiglia (1384-1385).Nell'ottobre del 1383, alla morte di Ferdinando del Portogallo, come da accordi prematrimoniali, la regina Eleonora assume la reggenza del regno del Portogallo per conto della figlia, Beatrice. Ma in Portogallo non tutti accettarono la situazione in quanto la reggente aveva fama di adultera (con il conte di Ourém, Giovanni Fernandez Andeiro) ed inoltre se Beatrice fosse premorta a Giovanni di Castiglia, si sarebbero trovati un re straniero.Un gruppo di nobili, tra cui Nuno Álvares Pereira, nel dicembre del 1383, proclamò Giovanni di Aviz, un figlio illegittimo del re Pietro il Giustiziere, quindi fratellastro di Ferdinando, "difensore del regno", che, decretata l'esecuzione, assassinò il filocastigliano Andeiro, anche per la sua scandalosa condotta con la reggente.Giovanni di Castiglia, chiamato da Eleonora, nel gennaio del 1384, invase il Portogallo e a Santarem subentrò ad Eleonora Telles de Menezes nel governo del Portogallo. Mise l'assedio a Lisbona, che era autonomista come Oporto, che sconfitti i galiziani dell'arcivescovo di Compostela, corsero in aiuto di Lisbona, rompendo l'assedio. Tra gli assedianti si era diffusa la peste e quando la moglie Beatrice si ammalò Giovanni rientrò in Castiglia, però la guerra civile in Portogallo (conosciuta come "Crisi 1383-1385" o come "Interregnum") proseguì.Nell'aprile del 1385, le "Cortes" portoghesi furono convocate a Coimbra, per decidere della successione alla corona: gli autonomisti erano divisi tra il "difensore del regno", Giovanni di Aviz ed un altro Giovanni, duca di Valencia de Campos (un feudo leonese), suo fratellastro, figlio sempre di Pietro il Giustiziere e di Inés de Castro. Fu scelto Giovanni di Aviz, che aveva l'appoggio di Nuno Álvares Pereira col nome di Giovanni I del Portogallo.Il genio militare di Nuno Álvares Pereira fu decisivo nella battaglia di Aljubarrota.Nella primavera del 1385, Giovanni I di Castiglia inviò la flotta alla foce del Tago che pose il blocco a Lisbona, mentre lui invase il Portogallo, a giugno con un esercito di 32.000 uomini, tra castigliani e francesi. Il re del Portogallo poteva opporre solo 6500 uomini (inclusi 200 arcieri inglesi), tutti appiedati, condotti da Nuno Álvares Pereira; lo scontro avvenne il 14 agosto del 1385 ad Aljubarrota, Alcobaça (Portogallo) e la vittoria fu così netta che i portoghesi entrarono in Castiglia ed, il 15 ottobre, sconfissero i castigliani anche a Valverde.Giovanni di Gand, duca di Lancaster, figlio di Edoardo III d'Inghilterra e zio del re d'Inghilterra, Riccardo II, aspirante al trono di Castiglia perché marito della figlia di Pietro I di Castiglia, Costanza, alla notizia della battaglia di Aljubarrota, decise di difendere con le armi le sue rivendicazioni al trono di Castiglia; dopo che, il 9 maggio 1386, fu firmato il trattato di Windsor tra Giovanni I del Portogallo e Riccardo II d'Inghilterra, il duca di Lancaster, a luglio sbarcò a La Coruña e invase la Galizia e si incontrò col re del Portogallo.La campagna anglo-portoghese fu poco proficua e alla fine fu accettata la proposta di pace dei castigliani: il trattato di pace siglato nel 1387 stabiliva, oltre a una tregua col Portogallo della durata di tre anni, un cospicuo indennizzo al duca, per le spese sostenute, ed il matrimonio tra sua figlia Caterina (nipote di Pietro I di Castiglia), e l'erede al trono di Castiglia, Enrico, ristabilendo così la legittimità della dinastia dei Trastamara, sul trono di Castiglia.Giovanni I dovette mediare sia con i nobili, per guadagnarsene il consenso, sia con le città, per essere finanziato nella difficile guerra contro i portoghesi e dovette cedere parte delle proprie prerogative al loro organo rappresentativo, "las Cortes de Castilla".Giovanni I fondò la prioria di San Benito (Benedetto) el Real a Valladolid, che fu l'inizio della congregazione benedettina in Castiglia; circa un secolo dopo, la congregazione fu riconosciuta da papa Innocenzo VIII e il priore di Valladolid fu nominato abate da papa Alessandro VI.Morì improvvisamente nel 1390 a causa di una caduta da cavallo, lasciando il regno nelle mani del figlio appena undicenne, Enrico III di Castiglia.DiscendenzaGiovanni ed Eleonora ebbero tre figli:Giovanni e Beatrice ebbero un figlio:NoteBibliografiaRe di CastigliaRe di León|Giovanni 01Trastamara|Giovanni 01John I of Castile
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http://guide.supereva.it/sceneggiatura/interventi/2006/06/260015.shtml
Se non credi al Natale, potrebbe capitare che la notte del 24 un grande treno si fermi davanti a casa tua. Ne scenderà un controllore simpatico e baffuto che ti inviterà a prendere posto, ma solo dopo aver timbrato il biglietto con la grazia di un artista. Succede proprio questo al piccolo protagonista di Polar Express. Che, a bordo dell’ “espresso polare”, attraversa le lande desolate che lo separano dal Polo Nord in compagnia di amichetti ben più disposti di lui a farsi trasportare dalla magia del momento. Una volta giunto a destinazione, il ragazzino avrà l’onore di parlare al “grande vecchio” e finalmente capirà quanto sia importante lasciare che cuore e fantasia, almeno una volta all’anno, prendano il sopravvento sulla ragione.E invece non è né l’uno né l’altro. Certo la trama in sé è esile, poiché trattasi della trasposizione su grande schermo di una breve fiaba di Chris Van Allsburg. Ma è talmente impreziosita dal punto di vista estetico ed emotivo da “reggere” per quasi due ore. E non è neppure un cartoon, almeno nel senso tradizionale del termine: grazie ad una tecnica avveniristica (la “performance capture”), i cinque personaggi principali (il ragazzino, suo padre, il controllore, Babbo Natale ed un vagabondo che appare sul treno) sono interpretati da un attore vero, l’ottimo Tom Hanks. Corpo e viso sono stati ricoperti di sensori, che hanno permesso la registrazione su computer di ogni sua minimo movimento. Una volta digitalizzate, espressioni facciali e movenze sono state utilizzate per animare i personaggi in 3D, poi inseriti all’interno di scenari virtuali. Si tratta dunque di un lavoro sperimentale, a metà tra l’animazione e l’opera “dal vivo”.Regista (in ogni senso) dell’intera operazione è Robert Zemeckis, interessato da sempre all’uso delle tecnologie più innovative. Già ai (lontani) tempi di Chi ha incastrato Roger Rabbit? ci aveva abituati con naturalezza alla coabitazione di esseri viventi e animati sullo schermo, per poi stupirci con gli inserti digitali dell’indimenticabile Forrest Gump. Qui Zemeckis, oltre al sapiente utilizzo degli ultimi ritrovati digitali, sa coniugare con inconfondibile tocco da maestro l’eleganza fiabesca dei paesaggi innevati e delle mille luci scintillanti a scene degne di un thriller mozzafiato (vedi lo sbandamento del treno sul lago ghiacciato o la corsa sul tetto durante la tempesta di neve), sottolineate da inquadrature ardite e prospettive originali. Una capacità di mantenere il ritmo, che non viene meno neppure nelle scene di omaggio al musical: l’ora della merenda scandita dalla danza dei camerieri e il ballo finale degli Elfi. Durante il quale compare anche la versione elfica di Steven Tyler, leader degli Aerosmith, tanto per confermare la simpatia che il cinema d’animazione, da Shreck in poi, ha mostrato nei confronti del pop contemporaneo. Incredibile il realismo dei personaggi, tale da riuscire a ingannare, almeno per i primi dieci minuti, lo spettatore poco preparato. Poi la luce fredda degli occhi e qualche smorfia non troppo naturale ci ricordano che tutto è stato costruito al computer. E’ a quel punto che può subentrare una sensazione “metallica”, un senso di freddezza. Lo stesso che ci assale quando finalmente scopriamo la città di Babbo Natale: enorme, semideserta e, in verità, piuttosto asettica. Per tutto il resto, sentiti auguri di buon Natale a Robert Zemeckis!
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Il rapporto con l'argomento può essere un tema collegato storicamente con il soggetto principale o con soggetti affini, o essere costituito da argomentazioni legali, commerciali, filosofiche, etiche o politiche pertinenti.Una copia “trasparente” del documento indica una copia leggibile da un calcolatore, codificata in un formato le cui specifiche sono disponibili pubblicamente, i cui contenuti possono essere visti e modificati direttamente, ora e in futuro, con generici editor di testi o (per immagini composte da pixel) con generici editor di immagini o (per i disegni) con qualche editor di disegni ampiamente diffuso, e la copia deve essere adatta al trattamento per la formattazione o per la conversione in una varietà di formati atti alla successiva formattazione. Una copia fatta in un altro formato di file trasparente il cui markup è stato progettato per intralciare o scoraggiare modifiche future da parte dei lettori non è trasparente. Una copia che non è trasparente è “opaca”.La “pagina del titolo” di un libro stampato indica la pagina del titolo stessa, più qualche pagina seguente per quanto necessario a contenere in modo leggibile, il materiale che la licenza prevede che compaia nella pagina del titolo. Per opere in formati in cui non sia contemplata esplicitamente la pagina del titolo, con “pagina del titolo” si intende il testo prossimo al titolo dell'opera, precedente l'inizio del corpo del testoSi può copiare e distribuire il documento con l'ausilio di qualsiasi mezzo, per fini di lucro e non, fornendo per tutte le copie questa licenza, le note sul copyright e l'avviso che questa licenza si applica al documento, e che non si aggiungono altre condizioni al di fuori di quelle della licenza stessa. Non si possono usare misure tecniche per impedire o controllare la lettura o la produzione di copie successive alle copie che si producono o distribuiscono. Però si possono ricavare compensi per le copie fornite. Se si distribuiscono un numero sufficiente di copie si devono seguire anche le condizioni della sezione 3.Se si pubblicano a mezzo stampa più di 100 copie del documento, e la nota della licenza indica che esistono uno o più testi copertina, si devono includere nelle copie, in modo chiaro e leggibile, tutti i testi copertina indicati: il testo della prima di copertina in prima di copertina e il testo di quarta di copertina in quarta di copertina. Ambedue devono identificare l'editore che pubblica il documento. La prima di copertina deve presentare il titolo completo con tutte le parole che lo compongono egualmente visibili ed evidenti. Si può aggiungere altro materiale alle copertine. Il copiare con modifiche limitate alle sole copertine, purché si preservino il titolo e le altre condizioni viste in precedenza, è considerato alla stregua di copiare alla lettera.Se si pubblicano o distribuiscono copie opache del documento in numero superiore a 100, si deve anche includere una copia trasparente leggibile da un calcolatore per ogni copia o menzionare per ogni copia opaca un indirizzo di una rete di calcolatori pubblicamente accessibile in cui vi sia una copia trasparente completa del documento, spogliato di materiale aggiuntivo, e a cui si possa accedere anonimamente e gratuitamente per scaricare il documento usando i protocolli standard e pubblici generalmente usati. Se si adotta l'ultima opzione, si deve prestare la giusta attenzione, nel momento in cui si inizia la distribuzione in quantità elevata di copie opache, ad assicurarsi che la copia trasparente rimanga accessibile all'indirizzo stabilito fino ad almeno un anno di distanza dall'ultima distribuzione (direttamente o attraverso rivenditori) di quell'edizione al pubblico.Si possono copiare e distribuire versioni modificate del documento rispettando le condizioni delle precedenti sezioni 2 e 3, purché la versione modificata sia realizzata seguendo scrupolosamente questa stessa licenza, con la versione modificata che svolga il ruolo del “documento”, così da estendere la licenza sulla distribuzione e la modifica a chiunque ne possieda una copia. Inoltre nelle versioni modificate si deve:Usare nella pagina del titolo (e nelle copertine se ce ne sono) un titolo diverso da quello del documento, e da quelli di versioni precedenti (che devono essere elencati nella sezione storia del documento ove presenti). Si può usare lo stesso titolo di una versione precedente se l'editore di quella versione originale ne ha dato il permesso.Conservare la sezione intitolata “Storia”, e il suo titolo, e aggiungere a questa un elemento che riporti al minimo il titolo, l'anno, i nuovi autori, e gli editori della versione modificata come figurano nella pagina del titolo. Se non ci sono sezioni intitolate “Storia” nel documento, createne una che riporti il titolo, gli autori, gli editori del documento come figurano nella pagina del titolo, quindi aggiungete un elemento che descriva la versione modificata come detto in precedenza.Conservare l'indirizzo in rete riportato nel documento, se c'è, al fine del pubblico accesso ad una copia trasparente, e possibilmente l'indirizzo in rete per le precedenti versioni su cui ci si è basati. Questi possono essere collocati nella sezione “Storia”. Si può omettere un indirizzo di rete per un'opera pubblicata almeno quattro anni prima del documento stesso, o se l'originario editore della versione cui ci si riferisce ne dà il permesso.Se la versione modificata comprende nuove sezioni di primaria importanza o appendici che ricadono in “sezioni secondarie”, e non contengono materiale copiato dal documento, si ha facoltà di rendere non modificabili quante sezioni si voglia. Per fare ciò si aggiunga il loro titolo alla lista delle sezioni immutabili nella nota di copyright della versione modificata. Questi titoli devono essere diversi dai titoli di ogni altra sezione.Si può aggiungere un brano fino a cinque parole come Testo Copertina, e un brano fino a 25 parole come Testo di Retro Copertina, alla fine dell'elenco dei Testi Copertina nella versione modificata. Solamente un brano del Testo Copertina e uno del Testo di Retro Copertina possono essere aggiunti (anche con adattamenti) da ciascuna persona o organizzazione. Se il documento include già un testo copertina per la stessa copertina, precedentemente aggiunto o adattato da voi o dalla stessa organizzazione nel nome della quale si agisce, non se ne può aggiungere un altro, ma si può rimpiazzare il vecchio ottenendo l'esplicita autorizzazione dall'editore precedente che aveva aggiunto il testo copertina.
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http://blog.debiase.com/2010/03/psicopatia-al-potere.html
Televisione, radio, giornali. Posta elettronica, social network, blog. Messaggi sonori nelle stazioni, cartelloni pubblicitari nelle vie della città, telecamere per la sicurezza degli uffici. La presenza capillare dell'informazione nella vita quotidiana delle persone nei paesi occidentali è un'esperienza generalizzata. Ciascuno ne fruisce e ne genera in continuazione. La quantità di messaggi cresce inesorabilmente, senza un ordine apparente. Cresce e basta. Il crollo del costo delle comunicazioni è anche l'inflazione dei messaggi. Mai come in questa epoca il concetto di "information overload", il sovraccarico di informazioni che si contendono l'attenzione della gente, è una condizione con la quale ogni ricerca sulla vita sociale deve fare i conti. C'è evidentemente una ricchezza straordinaria nell'abbondanza di informazioni. Ma c'è anche il rischio di una paralisi delle idee, di fronte all'eventuale ingestibilità dell'inflazione di informazioni.E' un problema che ne contiene molti. E che si rivela strategico per tutta l'industria editoriale, per le piattaforme mediatiche, per gli autori e, naturalmente, soprattutto per il pubblico. Richiede una ridefinizione dei ruoli per tutti gli attori coinvolti, nel complesso passaggio storico che attraversano le società post-industriali. E si comprende solo nella consapevolezza del fatto che l'information overload non è solo l'effetto della moltiplicazione dei messaggi, ma anche la conseguenza del fallimento dei sistemi che dovrebbero filtrare l'informazione, come per esempio suggerisce l'internettologo Clay Shirky. Nel caos creativo cui assistiamo in questa fase di passaggio, si sperimentano strategie più o meno sostenibili. Quali sono i percorsi che ci possono condurre a costruire un ecosistema dell'informazione più sano e vivibile? continua...I quotidiani cartacei tradizionali sono una tra le numerose specie che vivono nell'ecosistema dell'informazione. Il loro ambiente si è radicalmente trasformato nell'ultima dozzina d'anni. Molte delle risorse sulle quali avevano a lungo prosperato scarseggiano, assorbite dall'espansione di altri media: l'onnivora, insaziabile televisione commerciale, l'innovativa televisione digitale a pagamento, la rivoluzionaria internet a banda larga, gli infinitamente attraenti telefoni cellulari. Milioni di persone, miliardi di euro, trilioni di minuti si sono spostati verso nuove abitudini mediatiche. E nel corso di un terremoto nei mezzi di comunicazione di tale portata è già sorprendente che molti castelli dei giornali di carta stiano ancora in piedi. E se lo sono è perché evidentemente hanno un valore e una resistenza importanti. Ma è tempo di restauri.I sintomi della difficoltà economiche dei giornali di carta sono evidenziati dalla crisi generale del 2007-2009: la pubblicità diminuisce drasticamente, il numero di lettori paganti si erode, i collaterali non danno più le soddisfazioni di una volta e le entrate provenienti dalle versioni online non sono sufficienti a riparare alle perdite. L'urgenza congiunturale può essere cattiva consigliera, ma impone delle scelte. Che in ogni caso erano dovute da tempo. E' evidente, infatti, che il taglio dei costi pur necessario non sarà sufficiente a rigenerare un equilibrio sostenibile. Meglio dunque cogliere l'occasione per un ripensamento profondo.E a questo ripensamento, gli editori e i giornalisti hanno cominciato a dedicarsi, ciascuno dal suo punto di vista. Mentre il pubblico si trasforma, partecipa, pone problemi, offre risposte: tutte da interpretare. Le domande si moltiplicano. Quanto dureranno i giornali di carta? Si possono far pagare i giornali online? Come evolve la pubblicità? Qual è il ruolo del giornalismo professionale in un contesto nel quale i cittadini possono produrre informazione in modo sempre più facile ed efficace? Come si informano i giovani? C'è una crisi di credibilità nei giornali? Quali sono le visioni innovative emergenti? L'enorme complessità del compito di rispondere a queste questioni intimidisce. Ma può essere affrontata solo con un'umiltà appassionata, generata dalla consapevolezza che di informazione c'è e ci sarà sempre più bisogno, nell'economia della conoscenza. Per i giornalisti, questa consapevolezza è necessaria per affrontare il grande adattamento che la professione è destinata ad affrontare. continua...Ed ecco dunque l'ennesima nuova parola: "innovage", innovazione e vintage. Non per nulla nascono tante parole nuove, in questo periodo storico che da molti punti di vista - ambientali, sociali, economici, culturali - appare come una grande trasformazione epocale: forse abbiamo l'impressione che, in mezzo a tanta innovazione, stiano effettivamente nascendo angoli di realtà che hanno bisogno di essere nominati; in qualche caso, peraltro, tentiamo di forzare questa impressione, producendo nuove parole prima che esistano le realtà che dovrebbero designare. E dunque, che cos'è l'"innovage": una nuova realtà o semplicemente una nuova parola? E' già un fatto economico o ancora una visione? Avrà successo?Il tema non è di poco conto: il racconto dell'innovazione è parte integrante dell'innovazione stessa. Nell'economia della conoscenza, una locuzione che usiamo in mancanza di meglio per definire quest'epoca post-industriale, il valore si concentra sulle idee. Il prodotto vale se contiene gusto, informazione, senso. Dunque, anche, se contiene memoria. E se quel contenuto viene compreso dal pubblico che dovrebbe farlo proprio. Perché la dinamica delle idee è, soprattutto, nella relazione tra le persone che le esprimono e le connettono a quelle degli altri, i quali a loro volta le riconoscono come affini o confrontabili alle proprie. Per questo, esiste un rapporto estetizzante, e di grande valore, tra gli oggetti che vengono declinati al futuro e quelli che ricordano le esperienze passate di gruppi di persone che vi si riconoscono. continua...
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http://it.wikipedia.org/wiki/Drunken_Master
Drunken Master."Drunken Master" ("Jui kuen" o "Zuì Quán", letteralmente "Il pugno dell'ubriaco") è un film diretto da Yuen Wo Ping (Matrix, La Tigre e il Dragone, ecc.), con Jackie Chan, Yuen Siu Tien, e Hwang Jang-Lee, uscito nelle sale cinematografiche orientali nel 1978.È stato il film che ha definitivamente consacrato Jackie Chan una star, dopo essersi spianato la strada con "Snake in the eagle's shadow - Il serpente all'ombra dell'aquila", ed è una delle primissime pellicole in cui appaiono assieme commedia e arti marziali, con il caratteristico stile che lo renderà famoso.TramaLa trama principale parla di Wong Fei Hung (Jackie Chan), figlio di una persona distinta e rispettata in città, che si caccia in mille guai dopo aver picchiato il figlio di un uomo importante, aver fatto delle avances a sua cugina (a sua insaputa) e altre bricconate, che porteranno suo padre a volerlo affidare al maestro Su Hua Chi, interpretato da Simon yuen (Yuen Siu Tien), in modo che questi lo possa educare.Wong Fei Hung fugge per non essere allenato dal maestro famoso per essere estremamente severo, ma durante la fuga, per puro caso, questo incontra un vecchio ubriaco che lo aiuta durante uno scontro senza sapere chi fosse. Ben presto lo scopre, lui è proprio Su Hua Chi, e con molta riluttanza è costretto a iniziare il durissimo allenamento a cui lo sottopone. Per la seconda volta il ragazzo scappa e si imbatte in Thunderleg, interpretato da Hwang Jang-Lee, un assassino su commissione che lo umilia e lo picchia, così Fei Hung decide di tornare ad allenarsi.L'allenamento continua e Fei Hung viene a conoscenza dello stile segreto del vecchio, chiamato "gli otto dei ubriachi" (Zui Quan - Lo stile dell'ubriaco). Fei Hung impara lo stile di sette degli otto dei, ma lascia da parte l'ottavo: "Miss Ho" - la "Dea signora" (nella versione italiana), che gli appare uno stile da donna, non adatto ad un uomo. Durante l'allenamento viene sfidato da altri avversari e, sotto la guida di Su Hua Chi, li sconfigge tutti. Tornando un giorno a casa del maestro dopo un combattimento, scopre che questo ha lasciato una lettera di addio in cui gli dice di comportarsi da buon figlio e lo che l'allenamento è finito, dunque può tornare a casa.Nel frattempo Thunderleg è stato commissionato da un rivale dei Wong di assassinare il padre di Fei Hung. Questo arriva a casa ma trova il padre ferito dopo un breve scontro con Thunderleg, così decide di sfidarlo a un duello all'ultimo sangue, in presenza anche del suo maestro che è appena arrivato. Dopo un efferato e lungo combattimento e dopo aver usato lo stile del vecchio, è costretto a improvvisare l'ultimo degli dei, "Miss Ho", e così riesce a sconfiggere l'imbattibile Thunderleg.CuriositàVoci correlateCollegamenti esterniFilm di arti marzialiFilm comiciDrunken Master
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http://it.wikipedia.org/wiki/San_Giovanni_di_Medua
San Giovanni di Medua.San Giovanni di Medua'" (in albanese "'Shëngjin'" o "'Shëngjini'") è una città dell'Albania settentrionale sulle coste del Mare Adriatico. Il relativo comune, che conta circa 3.000 abitanti, fa parte del distretto di Alessio.GeografiaSan Giovanni di Medua si trova all'estremità settentrionale di un ampio golfo situato a 7 km dal capoluogo provinciale Alessio. A sud della città si trova la zona lagunare del delta del fiume Drin, che forma l'oasi naturalistica protetta Kuna-Vaini. Qui si trova un porto aperto dal 2009, che collega Bari-Shengjin-Bari. Questo luogo ha una bella vista con un fantastico mare che e circondata da delle montagne non molto alte ma con una roccia particolare. Si può vedere che nei ultimi anni la città a avuto una grande evoluzione dove ci e stato molto lavoro di edilizia che a portato ad enormi costruzioni. La città e ancora in via di sviluppo ma ben pesto sara un centro molto importante dell'Albania del nord ma anche dell'intera Albania.StoriaSecondo la tradizione, Giulio Cesare sarebbe sbarcato qui nella guerra contro Pompeo. Nel 1313 venne attestata per la prima volta col nome "San Giovanni di Medua", ma nel periodo ottomano perse sempre più importanza al pari della vicina Alessio, essendosi il centro dei commerci trasferitosi a Scutari e Dulcigno. A partire dagli anni Novanta del XX secolo il porto (l'unico dell'Albania a nord di Durazzo) ha conosciuto una ripresa dei commerci e le spiagge cittadine hanno visto un crescente afflusso di turisti.Comuni della prefettura di AlessioShëngjin
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http://it.wikipedia.org/wiki/Cellule_comuniste_combattenti
Cellule comuniste combattenti.Le Cellule Comuniste Combattenti erano un'organizzazione rivoluzionaria armata marxista-leniniste belga. Tutta la loro attività politica e militare era tesa a far emergere e a far sviluppare un potente movimento proletario organizzato, per la liquidazione del sistema capitalistico e per la costruzione del socialismo. Ogni parola e ogni azione erano volte a questo obiettivo.Il nucleo di militanti che darà vita all'organizzazione nasce nel 1983 a Bruxelles, grazie anche all'apporto di alcuni militanti della francese Action Directe, durante un processo di riflessione sulle forze combattenti presenti in Belgio; sono persone che avevano avuto percorsi di vita differenti e avevano esperienze politiche molto diverse tra loro: alcuni erano semplicemente dei marxisti-leninisti che non avevano ancora preso coscienza della lotta armata; altri erano contrari alla pratica rivoluzionaria; molti la accettavano ma solo su lotte parziali, quali l'antifascismo, l'antimilitarismo e l'antimperialismo; altri ancora erano reduci da un lungo cammino politico ai limiti del riformismo. Tutte queste componenti, insieme, si convincono della bontà delle idee marxiste-leniniste accostate alla pratica della lotta armata. E così decidono di dare vita ad una nuova organizzazione rivoluzionaria in Belgio: le Cellule Comuniste Combattenti per la Costruzione dell'Organizzazione Combattente dei Proletari, che nelle intenzioni dei fondatori dovrebbe essere il trampolino di lancio per la fondazione del Partito comunista combattente belga. Il programma politico dell'organizzazione è piuttosto semplice, almeno all'inizio: nazionalizzazione senza indennizzo di tutte le industrie presenti sul suolo belga, lavoro e benessere per tutti, diminuzione dell'orario di lavoro a parità di salario, gratuità di tutti i servizi pubblici. Insomma la pianificazione socialista.Organizzazioni terroristiche
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http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2004/03/152699.shtml
Luigi Geninazzi - Tratto da Avvenire Ci sono anniversari che non si vorrebbero celebrare ma che purtroppo non si possono dimenticare. Un anno fa, la notte tra il 19 e il 20 marzo, aveva inizio la guerra all'Iraq culminata nel giro di tre settimane nella conquista di Baghdad e nella caduta di Saddam Hussein. Quasi una guerra lampo, soprattutto se confrontata con i lunghi mesi di estenuanti trattative, di ultimatum e di rinvii che l'avevano preceduta. In realtà, oggi si sta rivelando una guerra infinita che ogni giorno vede cadere vittime non solo tra le forze d'occupazione ma sempre più tra la popolazione civile. Doveva essere "l'ora della verità", come disse George W. Bush alla vigilia dei bombardamenti. E invece fu l'ora delle ambiguità se non di vere e proprie "bugie" (come ha riconosciuto ieri il presidente polacco Kwasniewski che fin dall'inizio ha appoggiato la scelta di Bush), o perlomeno delle ipotesi infondate, perché le armi di distruzione di massa che in mano al dittatore iracheno costituivano "un pericolo imminente per la sicurezza degli Stati Uniti e per la pace nel mondo" (parole del presidente americano) non sono state trovate. Fu l'ora della sordità e del muro contro muro, e infatti l'intervento militare contro l'Iraq venne deciso unilateralmente dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna senza il sigillo dell'Onu. Fu infine un'ora di sconfinata amarezza per tutti coloro che speravano in una soluzione «altra» della crisi irachena, nutrivano riserve sulla teoria della cosiddetta "guerra preventiva", e trovavano nei continui e accorati appelli di Giovanni Paolo II alla pace un punto autorevole di riferimento. (segue)La guerra in Iraq poteva essere evitata. Lo dicevamo allora e lo ribadiamo oggi. Ma tutto questo non ci impedisce di guardare in faccia alla realtà che si è andata creando quest’anno. C’è una situazione nuova in Iraq, il dittatore è stato cat turato e la democrazia inizia a fare i suoi primi passi. Nonostante gli attentati vigliacchi e sanguinosi dei terroristi ed i problemi drammatici di sicurezza, gli iracheni vivono meglio oggi rispetto ad un anno fa e la grande maggioranza, secondo un recente sondaggio, appoggia le forze internazionali d’occupazione ed ha fiducia nel futuro. Se Bush avesse dichiarato apertamente che l’unica certa arma di distruzione di massa presente in Iraq era il dittatore sanguinario Saddam Hussein, avrebbe detto una verità inconfutabile e non si sarebbe imbattuto nelle ironie e nelle resistenze registrate a livello di opinione pubblica internazionale. Ma è con la realtà di oggi che dobbiamo fare i conti, con un terrorismo che alzando il livello dello scontro rivela pretese che forse già aveva, dettare cioè le scelte alle nostre democrazie a colpi di bombe.Ad un anno di distanza dalla guerra è l’ora dell’umiltà e del coraggio: occorre aiutare gli iracheni a costruire la democrazia. Richiamare a casa i nostri soldati sarebbe un gesto irresponsabile di viltà e di cedimento ad un nemico che è lo stesso a Baghdad, a Nasiriyah e a Madrid. È l’ora del ripristino della legalità internazionale con l’Onu che deve tornare ad essere il regista nella pacificazione dell’Iraq. Per questo, un anno dopo la guerra, vale la pena tornare in piazza a manifestare per la pace: non serve rinfacciarsi oggi le ragioni e i torti di ieri, occorre affrontare insieme, senza più le divisioni fasulle tra vecchia e nuova Europa, le nuove tremende sfide di oggi.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Vacanze_matte
Vacanze matte."'Vacanze matte"' ("Pioneer, Go Home!") è un romanzo di Richard Powell del 1959.Narra la storia di una famiglia anticonformista americana del New Jersey composta da padre, figlio maggiore (Toby), due gemelli di circa 8 anni (Eddy e Teddy) ed una babysitter. Mentre stanno tornando a casa in auto i Kwimper trovano una strada in costruzione dove è vietato l'accesso al pubblico ma proprio perché il pubblico non può accedervi il padre si sente autorizzato a percorrerla.Dopo una settantina di chilometri rimangono senza benzina e sono costretti ad accamparsi per alcuni giorni fino a che un burbero funzionario li caccia.Il fatto di essere stati trattati male unito al fatto che l'ente che ha costruito la strada ha richiesto solo 15 metri tra laghi e isolette permette alla famiglia di tornare indietro ed accamparsi definitivamente nello spazio di nessuno oltre la strada.Questa terra di nessuno diventa quindi il fulcro del libro ed attrae anche un gruppo di mafiosi che pretendono di intimorire la famiglia ma ne usciranno malconci, sconfitti da Toby che, ingenuo, onesto ed ottimista come Candido vede sempre tutto rosa.Tutto il romanzo si svolge in chiave umoristica e ne è stato tratto un film con Elvis Presley dal titolo "Lo sceriffo scalzo".Sulla prima edizione americana la recensione richiamava sia ai valori dei primi pionieri sia alla lotta del singolo contro il governo.Romanzi statunitensiPioneer, Go Home!
2,298,673
http://it.wikipedia.org/wiki/Sidi_Mohamed_Ould_Cheikh_Abdallahi
Sidi Mohamed Ould Cheikh Abdallahi.Divenuto presidente della Mauritania il 19 aprile 2007 le elezioni di marzo, fu rovesciato con un colpo di stato nell'agosto del 2008.BiografiaNato ad Aleg, una cittadina del sud della Mauritania, studiò prima a Dakar, in Senegal, per poi ottenere un master in economia a Grenoble, in Francia. Tornato in Mauritania nel 1968, fu nominato nel 1971 ministro dello sviluppo industriale dal primo presidente mauritano democraticamente eletto, Moktar Ould Daddah. Nei sette anni seguenti ricoprì diversi incarichi di governo: fu ministro dell'economia e ministro per le miniere, e in quest'ultimo ruolo fu coinvolto nella nazionalizzazione delle miniere di ferro e nell'introduzione dell'attuale valuta del paese, l'ouguiya.Arrestato nel 1979 durante il colpo di stato che destituì Moktar Ould Daddah, visse in Kuwait dal 1982 al 1985, per poi tornare in Mauritania nel 1986, servendo come ministro per l'energia e poi come ministro per la pesca nel governo di Maaouya Ould Sid'Ahmed Taya. Rimosso nel 1989, visse in Niger fino al 2003.Candidatosi da indipendente per le elezioni del 2007 (pur essendo visto da alcuni come uomo della giunta militare al potere), ottenne al primo turno la maggioranza relativa dei voti (24.80%), vincendo poi il ballottaggio contro Ahmed Ould Daddah con il 52,85% dei voti.Abdallahi fu proclamato presidente il 19 aprile; il 6 agosto 2008, dopo aver tentato di rimuovere alcuni alti ufficiali dai loro comandi, fu rovesciato da un colpo di stato militare guidato da Mohamed Ould Abdel Aziz, e arrestato, per essere poi rilasciato soltanto in dicembre dopo essere stato tenuto agli arresti domiciliari sia a Lemden che a Nouakchott. Il 22 gennaio 2009, le forze di sicurezza gli impedirono di entrare a Nouakchott con un corteo di auto, dove si stava recando per tenere un discorso; Abdallahi conseguentemente ritornare a Lemden.NoteCollegamenti esterniPresidenti della MauritaniaSidi Ould Cheikh Abdallahi
7,524,266
http://www.italos.it/italia/miti-e-leggende/poveglia-l%E2%80%99isola-maledetta.html
Poveglia è un’isola del sud della laguna, che collega la bocca di porto di Malamocco con Venezia.
744,215
http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_del_Col_Lopic
Complesso del Col Lopic.Il Complesso del Col Lopic è un sistema di grotte che si estende all'interno del piccolo rilievo omonimo, parte del massiccio del Monte Canin.Le cavità attualmente esplorate nell'area del Col Lopic sono 34, attualmente sono conosciuti e percorribili i collegamenti fra l'Abisso Modonutti Savoia, CL7 e Grotta di Fiume Vento. Una cavità importante del Col Lopic, di cui non è ancora noto il collegamento con le altre, è l'Abisso Città di Udine.L'imbocco più alto conosciuto del sistema si trova sui pianori calcarei del Col Lopic ed il dislivello massimo finora raggiunto è pari a circa 770 metri. L'estensione totale planimetrica dei condotti esplorati è oggi pari a circa 2.800 metri.Nel corso degli anni hanno contribuito all'esplorazione di questo complesso speleologi di diverse associazioni, fra cui il Circolo Speleologico ed Idrologico Friulano, la Commissione Grotte Eugenio Boegan della Società Alpina delle Giulie, il Gruppo Grotte Pradis.Abisso Modonutti SavoiaQuesta cavità costituisce l'asse principale del complesso del Col Lopic.L'abisso venne scoperto ed esplorato nei primi anni ottanta del XX secolo da speleologi del Circolo Speleologico ed Idrologico Friulano di Udine. È stato dedicato alla memoria di Stefano Modonutti e Luigi Savoia, speleologi udinesi periti durante un'esplorazione subacquea in una grotta della Campania.Collegamenti esterniGrotte della Provincia di Udine|Col LopicGrotte del Friuli-Venezia Giulia
2,582,495
http://it.wikipedia.org/wiki/Franca_Batich
Franca Batich.FormazioneFranca Batich inizia da giovanissima a provare un profondo interesse verso le arti figurative e a dipingere, seguendo gli insegnamenti di maestri tra cui Giovanni Giordani, Frida de Reya, Alice Psaconopulo, incamminandosi su un proprio originale percorso nella pittura contemporanea.AttivitàCon le prime mostre in ambito universitario negli anni Sessanta avvia la sua partecipazione alla vita culturale e artistica della sua città, Trieste, tra l'altro dirigendo per 15 anni la galleria d'arte Malcanton. L'apprezzamento di pubblico e critici la spinge ad intensificare l'attività espositiva; dopo numerose collettive in Italia e all'estero, a partire dal 1993 sviluppa così una serie di mostre personali, in cui si delineano sempre più i contenuti formali ed esistenziali che costituiscono il filo conduttore e la base della sua ricerca, che si richiama spesso a poeti come Eugenio Montale e il concittadino Umberto Saba.Opere e tecnicaOli, collage, materia, tecniche miste per rappresentare spazio e tempo catturati nell’istante e proiettati in una dimensione astratta, con grandi campiture di colore e pennellate materiche che creano luoghi irreali e deserti infiniti. I suoi quadri nascono da sensazioni interiori e spirituali, da un lavorio istintivo in continua antitesi con la materia a tal punto di creare qualcosa di “bizzarro perché è il quadro stesso a dettare le sue leggi, a voler essere una cosa invece di un’altra”.I lavori della Batich sono un insieme di colori accesi e di tinte più sobrie, da rossi intensi con vibrazioni solari accanto a gradazioni di grigio e nero che rendono uno stato tonale; colori usati con pienezza, che a seconda della densità dei materiali e dei supporti possono creare movimento e consistenza fisica o fissità contemplativa. Claudio Magris conia la definizione "rosso Batich" per la particolare tonalità di colore che la contraddistingue.Nel suo naturalismo astratto Batich ha recentemente introdotto il filone di quelli che chiama "i teatri", popolati di "marionette emancipate", assemblate in caotici equilibri in cui i fili conservano una loro autonomia geometrica.Alcune CriticheMarianna Accerboni scrive che "Franca Batich rappresenta una delle artiste più significative del secondo Novecento triestino, poiché attraverso un'inesausta ricerca ha saputo interpretare con nitida delicatezza e intensità, con tecnica ineccepibile e raffinata originalità le pulsioni di un'epoca, i suoi problemi e le sue emozioni.". Barbara Romani parla di "Un naturalismo astratto, quello di Batich, che non è rappresentazione del mondo esteriore ma solamente di quello intimo attraverso la visualizzazione di forme, linee e colori. Le grandi e dense distese di colore sono attraversate da linee che si intersecano, formano triangoli, spazi metafisici, conducono a un punto focale che sta al di là del quadro, appunto altrove. Questi sottili fili si perdono nella lontananza, nello spazio e nel tempo, ma contemporaneamente danno il senso dell’orizzonte, della misura fra il cui e ciò che sta al di là".Per Aldo Castelpietra, "Il teatro che vuol dire guardare, contrapposto al dramma che vuol dire agire, è la grande passione di Franca Batich. Ed è così che le vuote tele di iuta si riempiono progressivamente delle spazialità di grandi teatri deserti e polverosi, di massicce ma contemporaneamente eleganti oscurità che incombono su nude lampadine eroiche e striminzite. I suoi quadri, diventati palcoscenici per le capriole dei ruoli così come dei saltimbanchi, anche quando si popolano di figure, trattano pur sempre di figure malinconicamente vuote. E il Vuoto continua così a essere, dietro i colori della ribalta, il vero motivo ispiratore".Alcune mostreBibliografiaNoteCollegamenti esterniPittori legati a Trieste|Batich, FrancaFranca Batich
375,418
http://it.wikipedia.org/wiki/Cohousing
Cohousing.Il termine cohousing'" è utilizzato per definire degli insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da ampi spazi (coperti e scoperti) destinati all'uso comune e alla condivisione tra i cohousers. Tra i servizi di uso comune vi possono essere ampie cucine, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet-cafè, biblioteca e altro.Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi economici e benefici di natura ecologica e sociale.Il cohousing nacque in Danimarca verso la fine degli anni sessanta, da allora vi è stata una progressiva diffusione negli Stati Uniti e nel resto dell'Europa.Il cohousing si sta affermando come strategia di sostenibilità: se da un lato, infatti, la progettazione partecipata e la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la mutualità tra gli individui, dall'altro questa pratica, unitamente ad altri "approcci" quali ad esempio la costituzione di gruppi d'acquisto solidale, il car-sharing o la localizzazione di diversi servizi, favoriscono il risparmio energetico e diminuiscono l'impatto ambientale di queste comunità.LibriCollegamenti esterniVoci correlateTipologie di abitazioniCohousing
2,125,841
http://it.wikipedia.org/wiki/KMD_%28gruppo_musicale%29
KMD (gruppo musicale).La KMD'" ("Kausing Much Damage", o "A Positive Kause in a Much Damaged Society") era una formazione hip hop attiva negli anni 90, conosciuta per avere lanciato il rapper e produttore MF DOOM, al tempo conosciuto come Zev Love X. Gli altri membri del gruppo erano il fratello minore di Zev Love X, DJ Subroc e Rodan, che venne però presto sostituito da Onyx the Birthstone Kid, avendo deciso di lasciare il gruppo per completare la sua educazione scolastica.BiografiaDopo un cameo sulla canzone "The Gas Face", dei 3rd Bass, il trio realizza l'acclamato debutto, "Mr. Hood". L'orientamento politico delle tracce li colloca nel solco di artisti come i Brand Nubian, che compaiono anche nell'album stesso; nonostante questo, l'approccio è certamente più ironico e rilassato ed il disco è pieno di riferimento a ricordi di infanzia, come nel singolo "Humrush", che contiene una registrazione vocale di Bert di "Sesame Street".Il gruppo registrò in seguito un secondo album, intitolato "Black Bastards" nel 1993. L'album viene archiviato per anni a causa di una controversia riguardante la grafica di copertina. Dopo la scomparsa prematura di Subroc, a causa di un incidente stradale di cui rimase vittima, Zev scomparve dalle scene, per ricomparirvi solo anni dopo, con la nuova identità di MF DOOM.DiscografiaAlbumEPCompilationSingoliVideo musicaliKMD
1,472,367
http://it.wikipedia.org/wiki/What_I_Am
What I Am."What I Am" è il titolo di una canzone scritta da Edie Brickell e Kenny Withrow e registrata da Edie Brickell & New Bohemians per il loro album di debutto del 1988, Shooting Rubberbands at the Stars. Ha raggiunto la posizione numero 31 della classifica dei singoli inglese e la top10 in quella americana. La canzone è stata oggetto di numerose cover e svariati sample.Attualmente è utilizzata da Canale 5 per la sua sigla dei film ("Cinema 5")Versione dei Tin Tin Out featuring Emma BuntonÈ stata fatta una cover della canzone dai Tin Tin Out insieme a Emma Bunton, realizzata come secondo singolo dell'album del gruppo, "Eleven to Fly" e in seguito inserita nel primo album della cantautrice inglese, "A Girl Like Me".Il singolo è stato pubblicato in Inghilterra nell'autunno del 1999 e ha debuttato alla posizione numero due della classifica britannica, vendendo circa 106.000 copie nella prima settimana di vendite e 220.023 copie totali. È stato l'ottantottesimo singolo più venduto in Inghilterra quell'anno.TracceClassificheNoteSingoli di Emma BuntonWhat I Am
7,016,234
http://guide.supereva.it/cartoni_animati/interventi/2008/02/323708.shtml
Pubblicato il 28 febbraio 2008 in: News
2,030,835
http://it.wikipedia.org/wiki/Ricky_Sinz
Ricky Sinz.BiografiaNato e cresciuto nell'Illinois, ha trascorso otto anni della sua vita come sergente delle forze speciali nell'esercito statunitense, anni in cui è stato responsabile di 28 omicidi confermati. Dopo l'esperienza nelle forze armate, diventa un professionista di arti marziali miste, partecipando a svariati tornei tra la California e la Thailandia. Attualmente Sinz detiene il record di imbattibilità con 87 vittorie, 6 pareggi e 0 sconfitte.Ha i primi approci con la pornografia come co-fondatore della società di film porno eteresessuali "Hole and a Heartbeat Studios", in cui lavora come regista, produttore ed interprete di alcune pellicole hard. Il suo debutto nella pornografia gay avviene nel 2007 dopo aver firmato un contratto di un anno con i Raging Stallion Studios, per i quali aveva già lavorato come direttore tecnico.Il suo debutto avviene nel film "Ink Storm", diretto da Jake Deckard, ma conosce la popolarità grazie al film "Grunts", film della durata di 12 ore e diviso in tre parti, per quale vince vari premi. Sinz si definisce bisessuale e si esibisce principalmente come attivo, solo nel film "Big Bigger Biggest: Part 1" ha interpretato una scena come passivo. Sinz, che è noto anche per i numerosi tatuaggi sparsi per il corpo, ha partecipato anche a video estremi, come bareback e fist-fucking.Nel 2008, dopo che il suo contratto in esclusiva con i Raging Stallion Studios scade, ottiene un rinnovo, divenendo il primo attore ad aver un contratto a vita con Raging Stallion. Nel 2009 vince 4 GayVN Award per il film "To the Last Man", tra cui miglior attore e miglior attivo.PremiVintiFilmografiaNoteCollegamenti esterniAttori apparsi in film pornografici di genere gayRicky Sinz
7,120,622
http://italy.indymedia.org/news/2005/02/732649_comment.php?theme=1
Affare per il quale verrà inquisito dalle autorità americane che comunque non lo arresteranno, né molesteranno; tanto che fino al 2001 ha potuto far prosperare una società di import-export di armi a Miami, società con un francese; da allora ricercato e in fuga. Il sito internet della società è però ancora attivo, e se volete ordinare on-line un missile Scud o qualsiasi armamento vi servirà con solerzia. La cosa non è strana, al Kassar gestiva sui suoi conti le triangolazioni tra i paesi coinvolti nello scandalo e ha le chiavi dei movimenti di denaro che beneficiarono principalmente la cosca americana raccolta attorno a Bush e North; la sua testimonianza sarebbe ancora imbarazzante per questa amministrazione Bush, madrina del traffico.Nel 1988 rispunta un suo coinvolgimento nell'esplosione del volo Pan Am nei cieli della Scozia. L'attentato, compiuto dai due libici su ordine di Gheddafi lo avrebbe visto nella consueta veste di regista-organizzatore con ampia facoltà di movimento. Ancora una volta una coincidenza gioca contro di lui, sul volo scelto per l'attentato ci sono proprio due americani: McKee e Gannon, due agenti americani che avrebbero dovuto testimoniare su un incontro avuto da Bush I in medioriente nel quadro dello scandalo Iran-Contras, loro erano con Bush. L'assicurazione della Pan-Am ne è convinta, i parenti delle vittime anche.Il 10 gennaio 1995 il Pentagono annuncerà l'operazione United Shield, destinata a proteggere il ritiro definitivo delle truppe internazionali dal paese. Sul campo restano vittoriosi i signori della guerra ed i loro fornitori, tra i quali al Kassar. Sul naufragio dell'Achille Lauro si aprirà una strana inchiesta, conclusa con il rinvio a giudizio per incendio colposo del comandante e di due membri dell'equipaggio. La perizia, se così vogliamo chiamarla, ha stabilito che non è possibile indicare le cause dell'incidente. Due interrogazioni parlamentari tra il 2002 ed il 2003, una di G. Russo Spena e una di Nello Formisano sono finite senza alcuna risposta.Al Kassar intanto prospera, gode del crack della Imperial di Grenada e gode a rifornire di armi i palestinesi, la guerriglia Liberiana, e almeno altri sette paesi coinvolti nella guerra africana che culminerà con il massacro tra Hutu e Tutsi. Nel 1999 muore bruciato nella sua casa-fortezza di Montecarlo Edmond Safra, banchiere coinvolto nell'affare Iran-Contras e nelle truffe argentine. Anche in questo caso il colpevole è il maggiordomo, una inchiesta stabilirà infatti che il suo infermiere avrebbe millantato l'assalto di uomini armati e vestiti di nero, e avrebbe dato fuoco all'appartamento da solo per apparire come salvatore. Versione che, per esempio, non ha accontentato per nulla la vedova di Safra. L'infermiere sostiene di aver firmato una confessione in francese che non era capace di leggere; alla magistratura di Montecarlo va bene così.Sempre nel 2001 lo raggiunge in Svizzera un ordine di cattura internazionale, proveniente dall'Argentina. Stranamente le autorità svizzere respingono l'atto dicendo che non è corredato di prove sufficienti; normalmente tali ordini -non- portano alcuna prova in allegato. In questi giorni gli uffici di al Kassar rispondono dicendo che è in viaggio per affari. Una condizione difficile da immaginare per chi sia colpito, ormai, da numerosi ordini di cattura internazionale, ma realistica; al Kassar è impegnato a spedire armi in Iraq, usando gli aerei di Viktor Bout, mentre sogna i guadagni che gli porterà il recente boom della produzione del papavero afghano.E' strano, se si leggono le storie di persone mediorientali catturate in esecuzione del Patriot Act, o quelle dei poveri cristi deportati a Guantanamo, o delle altre vittime qualunque della "war on terror" ci si fa l'idea che gli americani nel perseguire i loro nemici, o meglio i "terroristi", siano spietati e senza alcun riguardo. Poi si incontrano questi personaggi, capaci di essere allo stesso tempo mediorientali, nonché terroristi, nemici, trafficanti spietati e potentissimi inflazionatori di conflitti e disastri ambientali. Si incontrano sui giornali, ma si incontrano anche in un albergo a Ginevra, o sul paseo de mar di Marbella, o seduti sulla banchina di Puerto Banus a parlare del tempo con gli amici del bel mondo.Known as either "the Drug Prince of Marbella" because he maintains several lavish villas in Spain financed by his extensive international narcotics network, or "the Godfather of Terrorists" because of his considerable associations with leaders of name terrorist groups, the 45-year-old Monser is "one of the most watched individuals by the DEA and CIA."All available evidence indicates that Monser is a very dangerous man: He is known to have effected heroin deals regularly exceeding 100 kilograms (220 pounds), and is known as "the banker of the PLO. "In addition to his family's ties with the Assad regime, Monser himself, is closely allied with the most powerful figures in the Syrian Government. He is married to the sister of General Ali Dubah, the Chief of Syrian Military Intelligence, and has been romantically linked with a niece of Hafez Assad.Monser is also known to have been associated with Abul Abbas, the former head of the Palestinian Liberation Front, who was implicated in the high-jacking of the Achille Lauro and the murder of American Leon Klinghoffer. In fact, more than one Western intelligence agency has concluded that Abbas escaped from Italy with the assistance of Monser, who flew Abbas out of Split, Yugoslavia to safety in South Yemen aboard one of his private jets.Although published accounts are plentiful with respect to Monser's convictions, a quick review of publicly available information indicates that Monser rarely served time for his various convictions.In 1972, Monser was convicted in a Danish court of importing hashish from Syria. After being subsequently charged with illegal arms and drug trafficking,Monser was banned from Great Britain during much of the 1980s. During that time he was also sentenced in absentia by a French court to serve eight years for operating a "criminal terrorist organization." In 1988, he was allowed to re-enter France without being taken into custody, reportedly because he played a key role in France's alleged exchange of arms for its hostages held in Lebanon. In 1988, Monser was also expelled from Spain for selling arms to countries in conflict and for his links with armed Palestinian groups. He wasPrior to his arrest, he had been linked to the bombing of the Israeli Embassy in Buenos Aires earlier this year. After Monser's most recent arrest, Syrian Foreign Minister Farouq al-Shara denied that Syria had any connection with Monser al-Kassar. Yet, for all the reasons outlined above, it is clear that he has enjoyed a close working relationship with many leading figures of the Syrian Government. Unfortunately, the Syrian Government is not alone in dealing with the Monser al-Kassars of the world.forwarded to the Subcommittee staff, there is strong reason to believe that al-Kassar also helped to arrange shipments of either U.S. or Eastern Bloc arms to Iran in September 1985, presumably as part of North's effort to persuade the Iranians to release the American hostages.In testimony before Congress explaining the National Security Council's (NSC) dealings with al-Kassar, an associate of known terrorists, Admiral Poindexter uttered his infamous line that "when you're buying arms on the world arms market . . . you often have to deal with people you might not want to go to dinner with."NEW YORK — In una delle sue rarissime interviste, Edmond Safra riassunse in pochi tratti la relazione con Republic National Bank e Safra Republic, le due aziende che lo avevano portato ai vertici del turbolento mondo della finanza internazionale. Interrompendo il suo pasto strettamente kasher, offerto a pochi intimi nell'appartamento di Manhattan in cima al quartier generale di Republic, l'anziano banchiere aggrottò le sopracciglia e diede sfogo all'emozione: «Sono i miei figli, sono tutta la mia vita». Non era una metafora, era un fatto. Ma le due banche «figlie» di Safra, che era il numero 199 nella lista '99 di Forbes dei più ricchi del mondo, si trovano in una fase di transizione molto delicata. La Republic National Bank, detta anche Republic Bank, «figlia primogenita» inaugurata nel 1966 dal senatore Robert Kennedy, e la Safra Republic, una holding che controlla una serie di banche sparse in giro per l'Europa, «figlia cadetta» nata nell'83 dopo una battaglia all'ultimo sangue con l'American Express, sono appena state cedute al gruppo anglo-cinese Hsbc, una holding quotata sui mercati di Londra e Hong Kong con un giro d'affari annuale che sfiora i cinquecento miliardi di dollari, dopo due brutte avventure in Russia e in Giappone. In Russia Safra, noto come uno dei più generosi finanziatori per gli aerei pieni di dollari che usava mandare ai suoi clienti, aveva perso l'anno scorso quasi duecento milioni di dollari quando Mosca aveva dato un taglio unilaterale al debito estero. Non era la prima volta che Safra veniva danneggiato dall'insolvenza dei Paesi più poveri: negli anni Ottanta aveva avuto un'esperienza analoga con il Brasile e l'Argentina, ma stavolta gli osservatori cominciarono ad avere qualche dubbio sulle sue facoltà mentali, perché un errore tattico di queste dimensioni non gli era ancora mai capitato. Proprio nello stesso periodo, infatti, il banchiere annunciò di avere il morbo di Parkinson. Qualche mese dopo il nome della Republic Bank figurava insieme a quello della Bank of New York nelle indagini sul Russiagate. Lo scandalo giapponese invece è scoppiato in settembre, quando le trattative per la vendita delle due aziende alla Hsbc Holdings, un affare da dieci miliardi di dollari, erano già in fase avanzatissima. Uno dei clienti della Republic Bank, la Princeton Economics International, azienda leader sul mercato delle materie prime e soprattutto dell'argento, veniva accusata di frode dalle autorità giapponesi, bloccando così l'affare tra Safra e il gruppo Hsbc. Per facilitare la vendita, il mese scorso Safra ha offerto ai compratori uno «sconto» di 450 milioni di dollari, sbloccando la transazione. Sir John Bond, presidente del gruppo, ha manifestato ieri da Londra il suo profondo cordoglio: «La Hsbc è devastata dalla morte di Safra», che avrebbe dovuto rimanere presidente onorario delle sue aziende per garantire la continuità della tradizione di straordinaria integrità e discrezione ben nota ai suoi trentamila clienti privati. «Hsbc manterrà lo stile - ha assicurato Sir Bond - che ha contraddistinto tutta la vita di Edmond”. Ma chissà come finiranno le figlie del re Mida libanese ora che sono rimaste orfane. Nella foto: Edmond Safra
500,612
http://it.wikipedia.org/wiki/Arcidiocesi_di_Bamako
Arcidiocesi di Bamako.L'arcidiocesi di Bamako (in latino: "Archidioecesis Bamakoënsis") è una sede metropolitana della Chiesa cattolica. Nel 2006 contava 128.791 battezzati su 3.600.000 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Jean Zerbo.TerritorioL'arcidiocesi comprende la città di Bamako.Il territorio è suddiviso in 10 parrocchie.StoriaLa prefettura apostolica di Sahara e Sudan fu eretta nel 1868.Fu elevata a vicariato apostolico nel 1891.Il 19 luglio 1901 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Ghardaïa (oggi diocesi di Laghouat) e contestualmente assunse il nome di vicariato apostolico del Sahara nel Sudan francese.Il 2 luglio 1921 il vicariato si divise originando i vicariati apostolici di Ouagadougou (oggi arcidiocesi) e di Bamako.Il 15 dicembre 1927, il 9 marzo 1937, il 9 giugno 1942 e il 12 giugno 1947 il vicariato apostolico di Bamako cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle prefetture apostoliche di Bobo-Dioulasso (oggi arcidiocesi), di N'Zérékoré (oggi diocesi), di Gao (oggi diocesi di Mopti) e di Kayes (oggi diocesi).Il 14 settembre 1955 il vicariato è stato elevato al rango di arcidiocesi metropolitana.Il 10 marzo 1962 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Ségou.Cronotassi dei vescoviStatisticheL'arcidiocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 3.600.000 persone contava 128.791 battezzati, corrispondenti al 3,6% del totale.FontiBamakoDiocesi cattoliche in Mali|BamakoRoman Catholic Archdiocese of Bamako
7,321,317
http://www.businessonline.it/news/1034/Novo_fondo_per_l&%2339high_tech_di_cento_milioni_di_euro_per_le_piccole-medie_imprese_italiane.html
Tratto da http://www.smaunews.itpubblicato il 21/10/2005 alle ore 8:37:38
1,750,058
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Assunta_%28Capriasca-Bigorio%29
Chiesa di Santa Maria Assunta (Capriasca-Bigorio).Sopra la frazione di Bigorio'", nel Comune di Capriasca la "'chiesa monastica di Santa Maria Assunta'" è attestata dal secolo XIII e consacrata nel 1577. La costruzione rettangolare con coro, risalente forse, nel nucleo, al secolo XVI ha una navata di tre campate coperte da volta a botte lunettata, sul coro volta a vela, impostate nel 1769 e decorate nel 1922 da Silvio Gilardi. Il caratteristico campanile triangolare è simile a quello del non lontano Oratorio di Santa Liberata eretto più in basso nell'ex Comune di Sala Capriasca.Sull’"altare rococò" del 1743, in legno di noce: "pala rinascimentale" del secondo quarto del secolo XVI, forse opera del pittore fiammingo Lambert Lombard, di notevole qualità raffigurante la "Madonna col Bambino su uno sfondo paesaggistico", donata secondo la tradizione dal re di Sardegna a un suo cortigiano, fattosi frate del convento. Nel coro dei frati: "croce" dipinta del secolo XIII, attribuita alla scuola di Giunta Pisano.Nella cappella laterale destra, edificata nel 1769: "pala" raffigurante "Cristo con la croce, la Vergine e cinque Santi cappuccini", del secolo XVIII, inserita in una "quadratura" dipinta; un "olio su tela" con il "Martirio di Sant'Eurosia di Jaca", firmata «Dionisius Ca[resa]na 1704», pittore di Cureglia; in quella di sinistra: "olio su tela" della "Madonna Assunta con gli apostoli", di fine secolo XVI-inizio secolo XVII. In chiesa si conservano inoltre tre "paliotti in cuoio" della prima metà del secolo XVIII, e numerose "tele" di buona qualità raffiguranti "Santi francescani".BibliografiaChiese del Luganese|Maria AssuntaChiese dedicate a Maria assunta in cielo|Capriasca
610,420
http://it.wikipedia.org/wiki/Celtas_Cortos
Celtas Cortos.Celtas Cortos'" è un gruppo musicale spagnolo di rock celtico (rock celta), non molto conosciuto in Italia. Il loro rock celtico è combinato con testi di protesta, di attualità al fianco di testi più romantici e malinconici. Negli anni la loro musica si è evoluta combinando musica caraibica, flamenco, musica elettronica, reggae, metal e ska.BiografiaI Celtas Cortos sono fondati a Valladolid (Castilla-León) nel 1986. Otto amici, 4 dei quali provengono dal gruppo "'Almenara'", decidono di partecipare ad un festival con il nome "'Colectivo Eurofolk'", che ruota intorno all'Instituto Delicias di Valladolid. Vincono il primo premio e continuano a suonare insieme cambiando il loro nome in Celtas Cortos, nome di un famoso tabacco per sigarette dell'epoca.Vincono un altro festival nell'aprile 1987, il premio è la produzione di un album, ma dividono il premio con altri due vincitori, così contribuiscono con tre canzoni all'album "Il produttore esecutivo Paco Martín li aiuta nel 1990 nella realizzazione del loro primo album, "Salida de emergencia", contenente solo brani strumentali. L'album successivo, anch'esso del 1990, "Gente Impresentable" aggiunge la voce e le parole di Jesús H. Cifuentes (Cifu) agli strumenti, c'è la necessità nel gruppo di trasmettere messaggi che vadano oltre la musica. Compaiono in questo disco già brani mitici dei Celtas come "La Senda del Tiempo" o "¿Qué voy a hacer yo?", tutt'ora eseguiti dal vivo. All'uscita del disco seguono più di 250 concerti.Nel 1991 esce "Cuentame un cuento", tra i temi, quello che da il titolo al disco, e "20 de abril".Nel 1992 Alberto Garcìa ha un incidente, avendo difficoltà a muovere il braccio, abbandona temporaneamente il violino per suonare il trombone, questo influenza notevolmente il suond dei Celtas. In inverno si ritirano quindi per le registrazioni del quarto album "Tranquilo majete" che esce nel 1993. Iniziano le prime esperienze all'estero dei Celtas Cortos, in Francia e Germania, per il mercato estero esce nel 1995 "Vamos!" nel quale figura "Cuentame un cuento" cantata in sapgnolo e in inglese. Sempre nel 1995 Jesus Cifuente incide il primo disco solista "El caiman verde".Nel 1996 esce "En estos días inciertos", un disco decisamente più rock e con una grande carica di denuncia sociale, con temi come "El migrante" o "Skaparate nacional".Il 6 e 7 febbraio 1997 viene registrato "Nos vemos en los bares", l'unico disco dal vivo dei Celtas, che vede 2 brani inediti: "Blues del Rosario" e una versione reggae de "Le strade" dei Nomadi, più "Que dira la gente" dal disco solista di Cifuentes. Oltre ai Nomadi partecipano numerosi ospiti Jota degli Ixo Rai, Javier Rubial, Taba dei Ke no falte, la Bagad Quimperlé Bretagne. I Celtas Cortos ricambieranno il favore ai Nomadi, suonando e cantando metà in italiano e metà in spagnolo "20 de abril" nel loro live "Le strade, gli amici, il concerto". (I Nomadi la reincideranno poi in italiano in "SOS con rabbia e con amore").Nel 1998 lavorano ad un progetto solo strumentale senza Cifuentes "El Alquimista Loco", per poterlo registrare dal vivo in teatro, ciò avviene a Las Landas (Francia) nel 1999. Sempre nel 1999 esce il disco "Tienes la puerta abierta", un disco in cui quasi non si sentno più le influenze folk rock del gruppo, ma compaiono programmazioni ed elettronica. I testi sono sempre più impegnati politicamente e socialmente.Nel 2001 esce la raccolta "Grandes éxitos, pequeños regalos". Nel 2002 Jesus Cifuentes annuncia di voler abbandonare il gruppo, è un periodo di crisi in cui si pensa anche di sciogliere definitivamente il gruppo, ma viene poi trovata una nuova voce, Antuàn, e viene inciso "C'est la vie", un disco dalle sonorità decisamente più latinoamericane.Nel 2004, un altro fondatore, Carlos Soto, abbandona il guppo per dedicarsi al nuovo progetto, mentre il resto del gruppo si dedica a riarrangiare vecchi brani con il nuovo cantante.Alla fine del 2005 Jesus Cifuentes torna nel gruppo, in appena quattro settimane viene registrato il disco del ventennale "20º Soplando Versos", con riarrangiamenti dei maggiori successi del gruppo.Nel settembre 2008 i Celtas Cortos pubblicano un nuovo disco di inediti 40 de abril.ComponentiDiscografiaCollegamenti esterniCeltas Cortos
2,331,931
http://it.wikipedia.org/wiki/Castagnevizza_del_Carso
Castagnevizza del Carso.Castagnevizza del Carso'", già Castagnavizza (in sloveno "'Kostanjevica na Krasu'", in tedesco "Castagnavizza") è un paese della Slovenia, frazione del comune di Merna-Castagnevizza.La località si trova sul Carso a 269,7 metri s.l.m. ed a 6,8 kilometri dal confine italiano.L’insediamento ("naselja") è costituito anche dagli agglomerati di: "Bellence", "Bresc" e "Briščeče".Durante il dominio asburgico Castagnevizza del Carso fu comune autonomo.Durante la Prima Guerra Mondiale il suo territorio fu teatro della, Nona e Decima battaglia dell’Isonzo; il villaggio segnò il limite massimo dell’avanzata delle truppe italiane verso oriente sull’altopiano carsico.GeografiaRappresentato nella carta IGM al 25.000: 40A-IV-SE e 40A-III-NEAlture principaliDosso Fáiti ("Fajtji hrib"), mt 434; M.te Grande ("Veliki Vrh"), mt 463; Pecinca ("Pečinka"), mt 291; Pecina ("Pečina"), mt 308; Nacusnie ("Žibernik"), mt 293; Colle nudo ("Renški vrh"/"Golnek"), mt 452; "Podnakušnik", mt 362; "Grmača", mt 367; "Veliki Medvejšče", mt 376; "Bršljanovec"/"Varda", mt 277NoteInsediamenti della SloveniaKostanjevica na Krasu
2,653,372
http://it.wikipedia.org/wiki/Fondazione_Maimeri
Fondazione Maimeri.La fondazione Maimeri'" è nata nel 1997 in nome di Gianni Maimeri (1884-1951), artista lombardo, con l'obbiettivo di promuovere l'arte e la cultura in ogni sua espressione.La fondazione organizza mostre con lo scopo di mettere nella giusta luce la personalità, lo stile e la ricerca di Gianni Maimeri.Per proseguire l'esplorazione intrapresa da Gianni Maimeri, nei percorsi e incroci tra arte e musica la Fondazione ha ideato e promosso la manifestazione "II Colore della Musica", giunta alla settima edizione. L'iniziativa unisce l'opera di un artista visivo con quella di un musicista in un incontro inedito e multidisciplinare. Ogni anno l'evento è accompagnato dalla pubblicazione di una monografia.I protagonisti uniti da "II Colore della Musica" sono:Uno degli obiettivi della fondazione è quello di divulgare l'opera di giovani talenti, come avvenuto nella mostra "Dalla parte del colore", che nel 2002 ha presentato le opere di 16 promettenti artisti sudamericani. Dal maggio 2007 la fondazione collabora con il Progetto Musae (Museo Urbano Sperimentale d'Arte emergente). Il primo Museo Urbano itinerante per l'Italia con il fine di ospitare in ogni tappa un centinaio di opere di artisti emergenti.II 15 marzo 2005 la Fondazione Maimeri inaugura la sua sede ufficiale: lo Spazio Fondazione Maimeri 250 mt quadrati di open space, in corso Cristoforo Colombo 15 Milano.Collegamenti esterniFondazioni
317,473
http://it.wikipedia.org/wiki/Dermatologia
Dermatologia.La dermatologia'" (dal greco "derma", pelle) è la branca della medicina che si occupa della pelle e dei tessuti connessi (peli e capelli, unghie, ghiandole sudorifere ecc.). Un medico specializzato in dermatologia è un "dermatologo". I dermatologi sono medici specializzati nella diagnosi e trattamento di malattie e tumori della pelle e dei suoi annessi. Il primo trattato di dermatologia, "De morbis cutaneis", è attribuito al medico forlivese Girolamo Mercuriali.La pelle costituisce l'organo più esteso del corpo e ovviamente il più visibile. Sebbene alcune malattie dermatologiche riguardino esclusivamente la pelle, molte altre sono la manifestazione di un disturbo sistemico, ovvero che interessa diversi tessuti o organi del corpo. Di conseguenza la formazione del dermatologo deve comprendere reumatologia (molti disturbi reumatici possono manifestarsi con segni e sintomi a livello della cute), immunologia, neurologia (es. le "sindromi neurocutanee", come la neurofibromatosi e la sclerosi tuberosa), infettivologia ed endocrinologia. Lo studio della genetica sta assumendo progressivamente maggior rilevanza.Storicamente la venereologia, che si occupa di diagnosticare e trattare le malattie sessualmente trasmissibili, è nata e si è affinata come branca della dermatologia.La dermatologia comprende molti aspetti sia medici che chirurgici; ad esempio la terapia chirurgica dei tumori cutanei (compresa la chirurgia micrografica di Mohs), la chirurgia laser, la terapia fotodinamica, i trattamenti estetici basati sull'impiego di tossina botulinica e sui riempitivi a base di acido jaluronico (filler), la scleroterapia e la liposuzione, i peeling chimici. Tra i dermatologi, ve ne sono alcuni particolarmente esperti in alcuni specifici aspetti della branca specialistica:Il dermopatologo è un dermatologo esperto nella lettura ed interpretazione dei preparati istologici.Il dermatologo pediatrico è esperto nella diagnosi e nella cura delle malattie dermatologiche dei bambini.L'immunodermatologo è esperto nella diagnosi e nella cura delle malattie della pelle ad eziopatogenesi immunopatologica, come ad esempio le malattie bollose (pemfigo), il lupus eritematoso etc.Anche l'angiologia e la flebologia fanno parte del bagaglio culturale del dermatologo.Chirurgia dermatologicaUn altro ramo della dermatologia è la chirurgia dermatologica, fatta da un medico competente. I chirurghi dermatologi sono dottori che esercitano il loro lavoro in tutti i centri specializzati in dermatologia. Negli Stati Uniti dopo l'assistenza certificata di alcuni istituti (come l'American Board of Dermatology), possono applicare la loro assistenza anche su alcuni siti internet.Collegamenti esterniVoci correlateDermatologia|Dermatology
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http://www.ecowebnews.it/spi
Temi: promozioni - elettrodomestici - frigoriferi - Frigorifero - Ardes - TK45 - Artico - spiTemi: isole - Grecia - vacanze - Isola di Evia - Isola - Evia - spiTemi: abbigliamento - moda - consigli - Abbigliamento palestra - Abbigliamento - palestra - spiTemi: basket - Coppa Italia B dilettanti - Mens Sana Campobasso - Coppa - Italia - dilettanti - noti - orari - spiTemi: Campobasso - festa della birra - Lega Sannita - Festa - della - Birra - Campobasso - grazie - spiTemi: Isernia - Rotaract Club di Isernia - II Assemblea Distrettuale - Assemblea - Distrettuale - Rotaract - 2090 - spiTemi: Assemini - Definizione Assemini - Definizione - Assemini - spiTemi: isole - Grecia - vacanze - Isola di Skiathos - Isola - Skiathos - spiTemi: elenco campeggi - Campeggi Lido Di Spina Ferrara - Campeggi Lido Di Spina ( FE ) - Campeggi - Lido - Spina - spiTemi: dieta - principi nutritivi - salute - Alga spirulina - Alga - spirulina - spiTemi: Campobasso - mammografie - U.O.C. Radiodiagnostica - mammografie - Cattolica - spiTemi: FESTIVAL DI VENEZIA 2010 - Notizie - Venezia - Cinema - tradizione - dura - spiTemi: cronaca - ragusa - Modica - gala - lirico - seduzione - spiTemi: Narducci Commissione Esteri - Sakineh Mohammadi Ashatinai - mina cappussi italiani nel - NARDUCCI - SIANO - ATTIVATI - TUTTI - CANALI - DIPLOMATICI - spiTemi: musica - jazz - enzo favata - Festival Regnos Altos - Festival - Regnos - Altos - spiTemi: mitologia greca - storia - cultura - Ermes - Ermes - spiTemi: cronaca - palermo - Termini - Imerese - DAlia - solidale - spiTemi: mitologia greca - storia - società - Divinita' - Divinita - spiTemi: occulto - scienza - società - Oltretomba - Oltretomba - spiTemi: occulto - scienza - società - Oracolo - Oracolo - spiTemi: occulto - scienza - società - Visione - Visione - spiTemi: isole - Grecia - vacanze - Isola di Poros - Isola - Poros - spiTemi: libri - Carta - celeste - cielo - destate - Nord - spiTemi: News Produzioni - Bob Hoskins contro gli alieni - Hoskins - contro - alieni - spiTemi: libri - binocolo - astronomia - Guida - alla - conoscenza - spiTemi: reddito - debito - economia - ANCORA - VOGLIA - VACANZE - spiTemi: pulizia - elettrodomestici - casa - Aspirapolvere robot - Aspirapolvere - robot - spiTemi: video - Antartide - vita - Video - Antartide - gamberetti - meduse - spiTemi: Campobasso - Università Cattolica di - corsi di laurea per le - Boom - preiscrizioni - corsi - laurea - spi0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |(fonte video You Tube) Note: la presente visualizzazione del video e dei titoli in questa pagina è automatica da YouTube. Il file video è residente su YouTube, i titoli sono messi a disposizione tramite RSS automatici. L'automaticità impedisce qualsiasi controllo da parte nostra sui contenuti degli stessi. Decliniamo ogni responsabilità sui contenuti video e testuali (titolo, tags). Per eventuali richieste di chiarimenti o per richiedere la rimozione del video invitiamo a contattare direttamente YouTube.
2,270,068
http://it.wikipedia.org/wiki/Trematopsidae
Trematopsidae.TrematopidaeI trematopsidi'" ("'Trematopsidae'") sono una famiglia di anfibi estinti, appartenenti ai temnospondili. I loro resti fossili sono stati rinvenuti esclusivamente in terreni del Permiano inferiore (290 – 275 milioni di anni fa) in Nordamerica.DescrizioneIl corpo dei trematopsidi era generalmente corto e compatto, con quattro robuste zampe adatte alla locomozione terrestre. L'aspetto generale era assai simile a quello degli affini dissorofidi (Dissorophidae), ma la differenza principale riguardava il cranio. Questo era dotato, caso unico tra i temnospondili, di una narice esterna molto allungata, dalle funzioni non ancora chiarite. Il cranio, per il resto, era piuttosto simile a quello dei dissorofidi e possedeva una notevole incisura otica, simile a quella presente negli anfibi attuali.ClassificazioneLa famiglia dei trematopsidi fa parte del gruppo dei dissorofoidi, anfibi temnospondili caratteristici del Permiano dalle spiccate abitudini terrestri. Numerosi scienziati ritengono che gli attuali anfibi si siano evoluto da un antenato dissorofoide, ma non sembra che questo “anello mancante” possa essere cercato fra i trematopsidi, a causa delle notevoli specializzazioni craniche. Il genere più noto della famiglia è "Acheloma".Stile di vitaLe caratteristiche narici esterne, così grandi e allungate, hanno fatto supporre ad alcuni paleontologi che fosse presente una ghiandola del sale, e che vi fosse un tipo di muscolatura cranica molto particolare. In ogni caso, i trematopsidi rappresentavano con tutta probabilità una nicchia ecologica di piccoli predatori terrestri.BibliografiaAnfibi estintiTrematopidae
1,087,944
http://it.wikipedia.org/wiki/Sanctity
Sanctity.I Sanctity'" sono una band thrash metal di Asheville, Nord Carolina, USA.I membri del gruppo citano tra le proprie influenze In Flames, Megadeth, Arch Enemy, Dokken, Killswitch Engage, Testament, Children of Bodom, Heathen, Racer X, Sevendust, Sentenced, At the Gates e Dark Tranquillity.StoriaLa band si è formata nel 2000 ed ha militato nell'underground fino al 2005 quando, durante un lungo tour in Nord Carolina, Tennessee e Sud Carolina, vengono notati dai Trivium e Matt Heafy, positivamente impressionato, passa il loro materiale a Monte Conner, noto A&R della Roadrunner Records capace di scovare band come Slipknot, Fear Factory, Sepultura e gli stessi Trivium.Ad inizio 2006 la band autofinanzia e produce, insieme al produttore Ramon Boutviseth, un video musicale per la canzone "Zeppo" che, insieme all'appoggio di Matt Heafy, frutta loro un contratto.Dopo la partecipazione al Gigantour 2006, nell'aprile 2007 la band ha pubblicato il primo album dal titolo "Road to Bloodshed", e, per promuoverlo, si è imbarcata in un tour europeo a supporto dei Trivium, insieme a Gojira e Annihilator e in numerosi tour statunitensi.Nel febbraio 2008 il cantante/chitarrista e frontman Jared MacEachern e il bassista Derek Anderson lasciano la band per motivi personali, al loro posto, per la restante parte del tour con i Sonata Arctica, vengono reclutati Zach Jordan, Scott Smith e l'ex Annihilator Brian Stephenson nelle vesti rispettivamente di chitarrista, bassista e cantante.FormazioneEx membriDiscografiaNoteAltri progettiCollegamenti esterniSanctity (band)
2,233,398
http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_LXVII_di_Reuss-Gera
Enrico LXVII di Reuss-Gera.BiografiaEgli era il figlio secondogenito del Principe Enrico XLII di Reuss-Schleiz (1752-1818) e di sua moglie, la Principessa Carolina di Hohenlohe-Kirchberg (1761-1849), nonché fratello del suo predecessore Enrico XLII di Reuss-Gera, il quale era morto senza eredi.Enrico LXVII sposò nel 1820 la Principessa Adelaide di Reuss-Ebersdorf (1800-1880). Nel 1848, quando il fratello reggente riuscì ad unificare tutti i piccoli principati della regione di Reuss nell'unico Principato di Reuss-Gera, egli divenne erede di tutti questi territori combinati. Malgrado la sua unione, di lui si sa che ebbe una relazione con Lola Montez.Ottenuto il governo del principato alla morte del fratello nel 1854, egli spostò la residenza da Schleiz a Gera e ristrutturò il Castello di Osterstein.Il Principe inaugurò una politica di grande vicinanza alla Prussia, venendo promosso Generale di Cavalleria dell'esercito prussiano.DiscendenzaEnrico LXVII ebbe i seguenti figli dal proprio matrimonio:Principi di Reuss-GeraReuss-Gera
2,408,902
http://it.wikipedia.org/wiki/Lapide_di_Enrico_VI
Lapide di Enrico VI.Enrico VI e Costanza d'Altavilla, miniatura dal "Liber ad honorem Augusti", 1196Le lapidi di Enrico VI e Costanza d'Altavilla sono due antichi monumenti risalenti al XII secolo, attualmente conservati presso i depositi del Museo Regionale di Messina.Realizzate in marmo di Paros (isola della Grecia, nell'arcipelago delle Cicladi), si riferiscono entrambe al privilegio del Porto Franco, concesso alla città di Messina dall'imperatore Enrico VI del Sacro Romano Impero nel maggio 1197.StoriaNel 1197, anno cruciale per Messina, l’imperatore Enrico VI del Sacro Romano Impero (1165-1197) concesse alla città un privilegio importante, il Porto Franco. Tale disposizione, vera e propria garanzia per i traffici del porto, conteneva molteplici immunità, di natura sia economica che giuridica.In particolare, essa concedeva al porto la libera importazione ed esportazione di merci di qualsivoglia genere, senza obbligo di tasse; a ciò si univa l’inappellabilità nei confronti delle sentenze dello stratigoto, il quale aveva la duplice funzione di magistrato cittadino e di capitano d’armi. Lo stratigoto, figura centrale nel panorama giuridico dell’epoca, veniva eletto direttamente dal sovrano.Alla morte di Enrico VI, avvenuta improvvisamente il 28 settembre dello stesso anno presso il Palazzo Reale di Messina, l’imperatrice Costanza d'Altavilla (1154-1198), in qualità di regnante superstite, decise di riconfermare il proclama regale, senza peraltro inserirvi novità di rilievo.Al fine di conferire un giusto riconoscimento allo scomparso imperatore e all’intera famiglia imperiale, la cittadinanza messinese decise di realizzare due lapidi che, per l’occasione, furono solennemente trasferite nella cattedrale della città, allora dedicata a "Santa Maria La Nova".Collocate per secoli nei pressi del trono del legato apostolico (o reale), furono rimosse da tale sede nel 1894 quando, a causa della fine in Sicilia della Legazia Apostolica (13 maggio 1871), il cardinale Giuseppe Guarino ne ordinò la rimozione. Nell’area iniziarono ben presto i lavori per la costruzione dell’attuale soglio arcivescovile. I due monumenti, così rimossi, trovarono comunque posto e visibilità sempre all’interno della cattedrale. Per effettuare tale, radicale cambiamento si dovette interpellare la Commissione Conservatrice di Antichità e Belle Arti (Mandalari).Il terremoto del 28 dicembre 1908 provocò anche la distruzione del duomo: le lapidi, già danneggiate dal tempo, vennero così ridotte in frammenti. Fortunatamente, pochi giorni dopo il sisma, su richiesta di alcuni cittadini si provvide al recupero delle storiche lastre marmoree, le quali furono trasferite nei locali del Museo Nazionale (ora Regionale).Stato attualeLe lapidi di Enrico VI e Costanza d'Altavilla (non visibili) sono attualmente custodite presso i depositi del Museo Regionale di Messina, ancora in attesa di un loro doveroso restauro.Il giorno 9 settembre 2009 la Giunta di Palazzo Zanca, con a capo il sindaco Giuseppe Buzzanca, ha approvato il restauro definitivo della lapide di Costanza d'Altavilla, che sarà restaurata dal prof. Ernesto Geraci del Museo Regionale di Messina. Il tutto è stato possibile grazie ad un protocollo d'intesa disposto tra le due istituzioni.BibliografiaMonumenti della Sicilia
7,004,981
http://blog.debiase.com/2010/07/loccasione-delle-coop.html
Televisione, radio, giornali. Posta elettronica, social network, blog. Messaggi sonori nelle stazioni, cartelloni pubblicitari nelle vie della città, telecamere per la sicurezza degli uffici. La presenza capillare dell'informazione nella vita quotidiana delle persone nei paesi occidentali è un'esperienza generalizzata. Ciascuno ne fruisce e ne genera in continuazione. La quantità di messaggi cresce inesorabilmente, senza un ordine apparente. Cresce e basta. Il crollo del costo delle comunicazioni è anche l'inflazione dei messaggi. Mai come in questa epoca il concetto di "information overload", il sovraccarico di informazioni che si contendono l'attenzione della gente, è una condizione con la quale ogni ricerca sulla vita sociale deve fare i conti. C'è evidentemente una ricchezza straordinaria nell'abbondanza di informazioni. Ma c'è anche il rischio di una paralisi delle idee, di fronte all'eventuale ingestibilità dell'inflazione di informazioni.E' un problema che ne contiene molti. E che si rivela strategico per tutta l'industria editoriale, per le piattaforme mediatiche, per gli autori e, naturalmente, soprattutto per il pubblico. Richiede una ridefinizione dei ruoli per tutti gli attori coinvolti, nel complesso passaggio storico che attraversano le società post-industriali. E si comprende solo nella consapevolezza del fatto che l'information overload non è solo l'effetto della moltiplicazione dei messaggi, ma anche la conseguenza del fallimento dei sistemi che dovrebbero filtrare l'informazione, come per esempio suggerisce l'internettologo Clay Shirky. Nel caos creativo cui assistiamo in questa fase di passaggio, si sperimentano strategie più o meno sostenibili. Quali sono i percorsi che ci possono condurre a costruire un ecosistema dell'informazione più sano e vivibile? continua...I quotidiani cartacei tradizionali sono una tra le numerose specie che vivono nell'ecosistema dell'informazione. Il loro ambiente si è radicalmente trasformato nell'ultima dozzina d'anni. Molte delle risorse sulle quali avevano a lungo prosperato scarseggiano, assorbite dall'espansione di altri media: l'onnivora, insaziabile televisione commerciale, l'innovativa televisione digitale a pagamento, la rivoluzionaria internet a banda larga, gli infinitamente attraenti telefoni cellulari. Milioni di persone, miliardi di euro, trilioni di minuti si sono spostati verso nuove abitudini mediatiche. E nel corso di un terremoto nei mezzi di comunicazione di tale portata è già sorprendente che molti castelli dei giornali di carta stiano ancora in piedi. E se lo sono è perché evidentemente hanno un valore e una resistenza importanti. Ma è tempo di restauri.I sintomi della difficoltà economiche dei giornali di carta sono evidenziati dalla crisi generale del 2007-2009: la pubblicità diminuisce drasticamente, il numero di lettori paganti si erode, i collaterali non danno più le soddisfazioni di una volta e le entrate provenienti dalle versioni online non sono sufficienti a riparare alle perdite. L'urgenza congiunturale può essere cattiva consigliera, ma impone delle scelte. Che in ogni caso erano dovute da tempo. E' evidente, infatti, che il taglio dei costi pur necessario non sarà sufficiente a rigenerare un equilibrio sostenibile. Meglio dunque cogliere l'occasione per un ripensamento profondo.E a questo ripensamento, gli editori e i giornalisti hanno cominciato a dedicarsi, ciascuno dal suo punto di vista. Mentre il pubblico si trasforma, partecipa, pone problemi, offre risposte: tutte da interpretare. Le domande si moltiplicano. Quanto dureranno i giornali di carta? Si possono far pagare i giornali online? Come evolve la pubblicità? Qual è il ruolo del giornalismo professionale in un contesto nel quale i cittadini possono produrre informazione in modo sempre più facile ed efficace? Come si informano i giovani? C'è una crisi di credibilità nei giornali? Quali sono le visioni innovative emergenti? L'enorme complessità del compito di rispondere a queste questioni intimidisce. Ma può essere affrontata solo con un'umiltà appassionata, generata dalla consapevolezza che di informazione c'è e ci sarà sempre più bisogno, nell'economia della conoscenza. Per i giornalisti, questa consapevolezza è necessaria per affrontare il grande adattamento che la professione è destinata ad affrontare. continua...Ed ecco dunque l'ennesima nuova parola: "innovage", innovazione e vintage. Non per nulla nascono tante parole nuove, in questo periodo storico che da molti punti di vista - ambientali, sociali, economici, culturali - appare come una grande trasformazione epocale: forse abbiamo l'impressione che, in mezzo a tanta innovazione, stiano effettivamente nascendo angoli di realtà che hanno bisogno di essere nominati; in qualche caso, peraltro, tentiamo di forzare questa impressione, producendo nuove parole prima che esistano le realtà che dovrebbero designare. E dunque, che cos'è l'"innovage": una nuova realtà o semplicemente una nuova parola? E' già un fatto economico o ancora una visione? Avrà successo?Il tema non è di poco conto: il racconto dell'innovazione è parte integrante dell'innovazione stessa. Nell'economia della conoscenza, una locuzione che usiamo in mancanza di meglio per definire quest'epoca post-industriale, il valore si concentra sulle idee. Il prodotto vale se contiene gusto, informazione, senso. Dunque, anche, se contiene memoria. E se quel contenuto viene compreso dal pubblico che dovrebbe farlo proprio. Perché la dinamica delle idee è, soprattutto, nella relazione tra le persone che le esprimono e le connettono a quelle degli altri, i quali a loro volta le riconoscono come affini o confrontabili alle proprie. Per questo, esiste un rapporto estetizzante, e di grande valore, tra gli oggetti che vengono declinati al futuro e quelli che ricordano le esperienze passate di gruppi di persone che vi si riconoscono. continua...
1,655,805
http://it.wikipedia.org/wiki/Oregon_Electric_Railroad
Oregon Electric Railroad.Oregon Electric Railroad'" è una ferrovia a carattere interurbano, oggi non più esistente, che operava in Oregon nella zona di Portland e Willamette Valley.StoriaLa "Oregon Electric Railroad" era una ferrovia interurbana del nord-ovest degli USA che collegava Portland ad Eugene nello stato di Oregon. Il servizio tra Portland e Salem ebbe inizio nel 1907. Secondo lo "Jim Hill's Spokane", il servizio tra Portland e Seattle ebbe inizio nel 1910, raggiungendo Eugene nel 1912.Affiliata alla Southern Pacific fu una delle prime ferrovie negli Stati Uniti ad utilizzare vetture con cassa in metallo. Il servizio viaggiatori venne ridimensionato già nel 1929 e il materiale rotabile di più recente introduzione fu dirottato su altre ferrovie elettriche interurbane affiliate alla Southern Pacific.Il servizio passeggeri attraverso la "Willamette Valley" ebbe ufficialmente termine il 30 giugno 1933 sebbene il servizio merci continuasse ad esistere fino agli anni 90 attraverso il vettore della Burlington Northern Railroad ma a trazione diesel dato che il servizio a trazione elettrica aveva avuto termine il 10 luglio 1945. L'ultimo treno merci della Burlington Northern venne effettuato sulla tratta Portland-Beaverton il 31 dicembre 1994.Su tale tratta dovrebbe realizzarsi una ferrovia suburbana (light rail).Bibliografia
1,379,679
http://it.wikipedia.org/wiki/Divisione_italiana_partigiana_Garibaldi_%28Montenegro%29
Divisione italiana partigiana Garibaldi (Montenegro).La Divisione italiana partigiana Garibaldi'" fu una formazione partigiana, che si costituì il 3 dicembre 1943 dalla volontaria adesione degli ex-militari del Regio Esercito Italiano appartenenti alla Divisione di fanteria "Venezia", alla Divisione alpina "Taurinense", al Gruppo artiglieria alpina "Aosta" e ai superstiti della Divisione Emilia, raggruppati nel Battaglione Biela Gora che si trovavano dopo l'8 settembre 1943 nei Balcani, a seguito delle complesse vicissitudini della occupazione italiana del Montenegro.I comandantiLa denominazione a "Garibaldi" fu imposta dai comandanti del II Corpus dell'Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo ai quali dovettero affiancandosi alle scelte strategiche ai comandanti partigiani nella lotta contro l'esercito tedesco.Per richiamarsi a Garibaldi fu adottata una cravatta rossa. La divisione partigiana collaborò con i partigiani slavi. In particolare nell'agosto del 1944 la divisione ruppe l'assedio tedesco sul monte Durmitor (2.522 m) in Montenegro coprendo così la ritirata delle formazioni partigiane, le loro strutture ospedaliere e i feriti.Alcuni numeriSecondo fonti degli anni 1970-76 del 182° Reggimento Garibaldi di Sacile il contributo di questa Divisione fu:PerditeMedaglie d’Argento al V.M..Medaglie individualiAltre medaglie individualiLa Divisione fu inolte insignita dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dell'Ordine al merito della Fratellanza e Unità.Il ritorno in ItaliaL'8 marzo 1945 la divisione rientrò in Italia e il 25 aprile 1945 diventò, a Viterbo, il 182º Reggimento Fanteria Garibaldi con 3 battaglioni: "Aosta"; "Venezia"; "Torino”Il 5 settembre 1945 fu assegnata alla futura Divisione Folgore dell'Esercito Italiano.1947- La "Garibaldi" a ParigiAlla conferenza di pace di Parigi nel 1947, dove furono trattati anche i difficili problemi dei confini orientali e la questione triestina ed istriana, con la nuova Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia di Tito, si parlò del grande contributo della "Garibaldi". Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio italiano, durante le trattative italo-slave nel contesto della Conferenza di pace, cercò di far capire a Edvard Kardelj, Ministro degli Esteri jugoslavo, l'importante contributo che la Garibaldi aveva dato ai popoli degli "slavi del sud" dopo l'8 settembre 1943 perché ne tenessero conto. Kardelj rispose in modo sprezzante "Ma quelli erano i partigiani del Re".L'evoluzioneIl 182º Reggimento Fanteria Corazzata Garibaldi fu la formazione che proseguì, fino al 1976, la tradizione garibaldina nell'Esercito Italiano.NoteBibliografiaCollegamenti esterniCorpo italiano di liberazioneForze armate della seconda guerra mondialeStoria dell'Italia nella Seconda guerra mondialeStoria della Bosnia-ErzegovinaStoria della CroaziaStoria della MacedoniaStoria del MontenegroStoria della SloveniaStoria della SerbiaStoria della JugoslaviaStoria contemporanea europeaBrigate partigiane
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http://www.solopallone.it/14012008/pato-un-fenomeno-che-rompera-gli-equilibri-del-milan/
Ecco, il Milan ha trovato un giocatore formidabile: Pato. Ma come inserirlo in squadra senza turbare gli equilibri di cui sopra? Ieri sera non c’era Gattuso, per squalifica. Però ora torna. Dunque, sono in sette (Gattuso, Ambrosini, Seedorf, Pirlo, Kakà, Ronaldo e Pato) per sei posti. Visto che gli altri quattro sono difensori, e uno è il portiere. E chi togli di quei sette? Seedorf? Non scherziamo. Forse Ambrosini. Il meno dotato tecnicamente. Ma se togli quello, il Milan diventa – appunto – come il Brasile 1982…Ti stiamo cercando. Mandaci un messaggio.
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http://switzerland.indymedia.org/frmix/2008/11/64301.shtml
La miseria della classe proletaria è destinata ad aumentare a causa della crisi di sovrapproduzione capitalistica che ha colpito ripetutamente gli Stati Uniti e tutti i paesi capitalisti del mondo: contro questo fenomeno connaturato allo sviluppo dell’economia capitalistica, la borghesia dominante non ha soluzioni che prevedano un generale miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro proletarie, ma soltanto interventi che difendano i profitti capitalistici contro ogni interesse delle classi lavoratrici. Quando i profitti scarseggiano a cause delle grandi masse di merci invendute, i capitalisti tagliano sul costo del lavoro, sul monte salari generale, gettando sul lastrico i lavoratori «in esubero», diminuendo il salario ai lavoratori rimasti occupati! E i disoccupati non si contano soltanto nel settore bancario, ma in tutti i settori produttivi, dall’automobile all’edilizia, dall’informatica all’aeronautica e al petrolifero.Il democratico Barak Obama, nuovo presidente USA, è voce della classe borghese dominante col compito di difendere innanzitutto i propri interessi capitalistici e di classe.Che la lotta di classe proletaria anticapitalistica rinasca potente e travolgente ricollegandosi alla tradizione storica delle magnifiche lotte del proletariato americano!La situazione internazionale di estrema concorrenza tra le potenze imperialistiche maggiori obbligherà anche Barak Obama, come ha obbligato i suoi predecessori, a trasformare il cosiddetto «sogno americano» in una gigantesca macchina da guerra. Gli urti interimperialistici sono destinati ad acutizzarsi ancor di più su tutte le aree del mondo: in Medio Oriente, per il suo fastidioso semimonopolio petrolifero; in Africa, per le sue enormi riserve minerarie; in Asia per il controllo strategico delle vie di comunicazione dei futuri nemici potenziali a partire dalla Cina e dalla Russia per tornare al vecchio Giappone; in America Latina, il «giardino di casa» dove, tra gli altri, Messico, Venezuela, Bolivia e, non ultimo, il Brasile, tentano da tempo di allentare la morsa soffocante del capitalismo yankee. E l’Europa, la vecchia matrigna, culla del capitalismo mondiale e dei conflitti interimperialistici, dove si annidano i più insidiosi fattori di crisi interimperialistica sia per l’accrescere dei contrasti fra le stesse potenze di un’Europa «unita» solo sulla carta, sia per la spinta concorrenziale sempre più prepotente fra le storiche potenze europee: Germania, Francia, Gran Bretagna. Un’Europa che oggi, di fronte alla grave crisi finanziaria tuttora in essere e della crisi economica in arrivo, tenta di unire le forze per fronteggiare «in comune» gli effetti di queste crisi, ma che domani non potrà non liberare le forze centrifughe degli imperialismi nazionali tesi a salvare i propri e predominanti interessi contro ogni concorrente.Il nuovo presidente americano viene presentato come più democratico degli altri, e come simbolo di una nuova epoca negli Stati Uniti e nel mondo. E’ afroamericano; solo vent’anni fa mai i borghesi americani avrebbero pensato di dover consegnare ad un nero il compito di scalzare la lunga serie di presidenti di pelle bianca. Fino a qualche mese fa la bionda Hillary Clinton sembrava avere tutti i numeri per raccogliere, con probabilità di vittoria, la sfida elettorale contro i repubblicani che, in perfetta coerenza con la progressione militarista dei governi Bush, si facevano rappresentare dal soldato McCain, per di più reduce del Vietnam. Una cosiddetta nuova epoca sarebbe stata avviata anche nel caso di elezione di Hillary Clinton, che sarebbe stata la prima donna-presidente degli USA. Quel che «sorprende» il mondo borghese e piccolo-borghese sono esattamente questi aspetti: una donna, un nero, al posto di un maschio bianco. Ma i programmi politici dei candidati presidenti che cosa dicevano? Salvaguardia dell’economia americana, del sistema bancario e finanziario americano, dei profitti del capitalismo americano. McCain propagandava la volontà di «creare ricchezza», mentre Obama propagandava la volontà di «distribuire la ricchezza» in modo più «equo». Dov’è la differenza?L’uno, con la sua ruvidezza di ex soldato, l’altro con la sua affabile temperanza religiosa, in realtà rappresentavano e rappresentano frazioni diverse della stessa classe dominante. La demagogia li accomunava ieri come oggi: la ricchezza di cui parlano, è la ricchezza prodotta col lavoro salariato dei proletari che il capitalismo sfrutta non solo «in casa» ma, grazie alla globalizzazione, in ogni paese del mondo.Per la società borghese americana, nata e rimasta nel profondo schiavista e che fino a qualche decennio fa – pur osannata come esempio di più ampia democrazia esistente al mondo – discriminava i neri d’America non solo nelle abitudini e negli atteggiamenti ma anche per legge, l’aver indicato in un candidato nero la sua migliore scelta nella corsa alla Casa Bianca, rappresenta effettivamente un cambiamento che appare radicale e che abbacina tutti i democratici del mondo. In realtà, come già in passato – e forse anche in futuro – la borghesia dominante, in situazione di crisi economica e sociale, si è dimostrata capace di consegnare la difesa del proprio potere politico e del capitalismo come sistema sociale nelle mani perfino degli ex nemici «comunisti» (la socialdemocrazia nel periodo a cavallo della prima guerra mondiale, il nazionalcomunismo nel periodo a cavallo della seconda guerra mondiale), così è perfettamente in grado di scovare, per le alternanze governative, il personale politico che nella situazione data risulti più «trascinatore», capace di raccogliere ampi consensi in tutti gli strati della popolazione e, quindi, anche fra i proletari e di levare le castagne dal fuoco meglio di altri; se poi, questo personale politico esprime, come nel caso americano odierno, un leader di pelle nera, ben venga!, l’importante che tiri fuori dai guai una borghesia predona, brigante e assassina che ha estremo bisogno di riconquistare un prestigio mondiale caduto ai minimi storici. L’ipocrisia democratica ne risulta perciò rafforzata anche nel caso avessero ragione taluni commentatori che hanno avanzato il timore che il nuovo presidente Obama possa finire ammazzato come Martin Luther King.Tutti i commentatori del mondo affermano che l’America, con queste elezioni, e per il risultato elettorale raggiunto, ha dimostrato di essere il paese più democratico del mondo! Tutti i governanti del mondo si inchinano di fronte alla democrazia americana, e promettono un lungo periodo di solidale collaborazione…per il benessere e la pace nel mondo!… fino alla prossima guerra… Non è secondario il fatto che Obama, nella prima dichiarazione dopo la vittoria elettorale, abbia calcato sul concetto di unità nazionale. Questo concetto di «unità nazionale» è il leif motive della politica borghese in generale, ma d’ora in avanti, proprio perché molte tempeste si annunciano all’orizzonte – in termini di crisi economiche e di crisi di guerra – diventerà sempre più il grande valore storico e patriottico cui si rifaranno tutte le classi dominanti borghesi, ognuna per la propria patria. Più la borghesia imperialista parla di «unità nazionale», più prepara il terreno alla guerra mondiale!Noi, comunisti rivoluzionari, non vediamo nella democrazia americana nessuno beneficio per il benessere generale e per la pace nel mondo, tanto meno per il proletariato, né all’immediato né per il futuro!Il capitalismo americano sarà anche il «più democratico», ma è, nello stesso tempo, il più aggressivo al mondo; e questo non da oggi, e in modo particolare dalla sua vittoria nella seconda guerra mondiale. Da allora non c’è stato conflitto al mondo che non vedesse il capitalismo americano coinvolto, direttamente o indirettamente, tanto da poter affermare che non si muoveva foglia al mondo senza che Washington non lo volesse. Il lungo periodo di condominio russo-americano sul mondo, seguito alla fine del secondo macello imperialistico, non ha cancellato le guerre, ma ne ha giustificato di volta in volta lo scoppio e lo svolgimento, a partire dalla guerra di Corea del 1950. Che cosa è stata la guerra contro il Vietnam, iniziata dai francesi e continuata dagli americani fino alla loro disfatta, portata avanti indifferentemente da presidenti repubblicani e democratici? E le più recenti guerre nei Balcani, nel Golfo, in Afghanistan, per non parlare delle guerre fatte «per procura» come quella dell’Iraq contro l’Iran, o dei veri e propri mattatoi come in Cile, in Argentina e prima ancora in Grecia? Si trattava sempre degli Stati Uniti d’America e dei loro interessi imperialistici, aldilà di chi fosse seduto sulla poltrona della presidenza!Di democrazia americana ha sofferto da sempre il proletariato mondiale, e non solo il proletariato americano; d’altra parte non poteva essere diverso da quel che succedeva prima in Europa. Gli Stati Uniti d’America non sono stati che il prolungamento e il concentrato all’ennesima potenza del capitalismo europeo e delle sue caratteristiche di spietatezza, di aggressività e di terrorismo. Ciò che i vecchi capitalismi europei fecero attraverso la loro epoca del colonialismo ottocentesco, lo ha fatto il capitalismo americano attraverso la sua epoca novecentesca di massimo splendore: colonizzando il mondo intero con il dollaro e le proprie merci, e sottoponendo alla propria forza dominante, con la vittoria nella seconda guerra mondiale, anche i paesi a capitalismo sviluppato della vecchia Europa!Oggi, il presidente Obama dichiara che il suo obiettivo è di collaborare con tutti i paesi del mondo per cercare la pace e perché la democrazia vinca sul terrorismo e sulle dittature.Continua in questo modo il grande inganno: il terrorismo, come metodo sistematico di pressione per piegare ai propri interessi coloro che non intendono piegarsi, è esattamente la politica di tutti i paesi imperialisti, primo fra tutti gli Stati Uniti d’America. Non sempre il terrorismo prende la forma della brutalità evidente; molto più spesso, il terrorismo prende la forma dell’intimidazione, del ricatto, del lento strangolamento economico, dell’isolamento. E non c’è Stato borghese al mondo che non abbia usato, e che usi, una politica che contenga anche il metodo terroristico. Nei confronti del proletariato, soprattutto se accenna a reagire con la forza ai continui attacchi alle sue condizioni di vita e di lavoro, e all’aumentato dispotismo in fabbrica e nella vita quotidiana, il terrorismo borghese è metodo usuale anche se, soprattutto nelle cosiddette «democrazie moderne», è mascherato normalmente con parole e atteggiamenti di conciliazione.D’altra parte, sotto il velo della democrazia parlamentare ed elettoralistica c’è la ben più consistente e armata dittatura del capitale. Perché mai, di fronte alla crisi finanziaria e bancaria che ha sconvolto i mercati di tutto il mondo e che sta avendo i suoi effetti negativi sull’economia produttiva di ogni paese, ogni Stato borghese, a partire da quello americano, è intervenuto – e continua ad intervenire – prima di ogni altra cosa per salvare dal crollo il sistema bancario e finanziario del proprio paese e, di converso, di tutti i paesi collegati? E’ evidente a tutti che i milioni di miliardi di dollari e di euro sborsati finora, e che sborseranno ancora, per tappare i continui buchi che si aprono nel sistema bancario vanno a ridurre enormemente le risorse utilizzabili a sostegno degli strati più poveri della popolazione.E’ la legge del profitto capitalistico che detta le regole, e le decisioni, non il «buon cuore». La dittatura del capitale agisce in pieno, con tutta la sua carica di spietato cinismo, pur sotto le vesti del regime democratico, anche perché, come la storia dello sviluppo del capitalismo e della politica borghese dimostra, ha ottenuto più duraturi consensi dal proletariato utilizzando il metodo democratico che non quello fascista. La democrazia è il guanto di velluto che nasconde il pugno di ferro del capitale!La ventata di cosiddetta novità che soffia da Chicago avrà con sé forse qualche briciola da far cadere dal tavolo dell’opulenza capitalistica, ma non traghetterà mai il proletariato verso sostanziosi miglioramenti nelle sue condizioni di vita e di lavoro. E’ certo, però, che porterà con sé una forte pressione patriottica utilizzando tutte le aspirazioni che i neri, gli afroamericani, gli ispanici, gli asiatici e i nativi americani hanno da molto tempo per una vita meno tormentata, meno vessata, meno discriminata. E in quella pressione patriottica ci sarà tutta la demagogia borghese che richiama un popolo ad un preteso compito storico: quello di diffondere la «democrazia americana», anche con i cannoni e i bombardamenti, in tutti i paesi del mondo.Ma la «democrazia americana» non è altro che la veste pulita della spietata dittatura del capitalismo americano, capace di bombardare eroicamente villaggi afghani, quartieri di Belgrado o di Bagdad come in tempi più lontani diffondeva a piene mani napalm e diossina in Vietnam o radeva a zero città come Dresda. La guerra superdistruttrice di merci e di uomini è nel dna del capitalismo, il militarismo con la sua corte di terrorismo e di orrore è nel dna della classe dominante borghese, e nessuna proclamazione di diritti, di pace, di benessere fatta in tempo di pace può nascondere questa realtà. La pace borghese non è che un intervallo tra una guerra e la successiva, sempre di rapina e di sfrenata accumulazione di profitti capitalistici.I proletari continueranno a morire sui posti di lavoro, continueranno a subire il tormento di uno sfruttamento sempre più bestiale per poter sopravvivere, continueranno a scappare dalla repressione, dal terrorismo e dalle guerre che fazioni borghesi somministrano a popoli interi, come in Africa, in Medio Oriente, in Asia, in una specie di anticipazione di quello che sarà un futuro teatro di crisi e di guerra anche nel cuore dell’Europa.La classe borghese dominante americana condensa all’ennesima potenza tutta l’esperienza storica di dominio che ha accumulato nel tempo la borghesia in Europa, forte anche di un’impressionante sviluppo capitalistico che ha sostenuto, e difeso, il capitalismo a livello mondiale in un secolo e mezzo di storia. Per il proletariato americano e per il proletariato mondiale il capitalismo americano resta il nemico più potente, anche se vestito di democrazia e se presieduto da un leader nero.La prospettiva di classe, sebbene oggi ancora appaia una cosa lontana e fumosa agli occhi di tutti i proletariati del mondo, è l’unica prospettiva per la quale vale lottare: ogni proletario vive la condizione di schiavo salariato, nel tempo del suo impiego o della sua disoccupazione, della sua malattia o della sua vecchiaia. Questa condizione sociale non è passeggera, è condizione storica che lo riduce ad un semplice prolungamento della macchina produttiva capitalistica: finché funziona a pieno ritmo e risponde alle esigenze della produzione con il minor costo possibile (in termini di manutenzione giornaliera e di riparazione) per il capitale ha motivo di essere sfruttata, ma quando il mercato rifiuta di assorbire tutte la produzione realizzata, quella macchina viene fermata e magari distrutta e, prima o poi, sostituita con un’altra meno costosa e più produttiva! E’ la stessa cosa che capita alla forza lavoro, ai lavoratori salariati: spremuti fino all’estremo quando sono impiegati nella produzione di profitto, gettati nei rifiuti quando non “rendono” più lo stesso tasso di profitto.Ma per tenere sotto controllo la massa proletaria, che è la stragrande maggioranza della popolazione nei paesi capitalistici avanzati, e per scoraggiarne ogni forma di resistenza attiva e classista alla pressione capitalistica, entra in campo la propaganda della democrazia, dei diritti, della pace sociale, della conciliazione fra le classi, e l’opera delle forze opportuniste col compito di stemperare le tensioni, di disorganizzare le frange più avanzate e combattive della classe operaia, di deviare la massa proletaria dallo spontaneo terreno di scontro con il padronato al terreno del negoziato e della conciliazione degli interessi, di alimentare la concorrenza fra proletari e di dividere concretamente i proletari tra indigeni e immigrati, giovani e anziani, uomini e donne, e tra quelli che abbassano la testa e si sottopongono alle esigenze del padrone e quelli che non abbassano la testa e si difendono magari organizzando anche i compagni di lavoro sul terreno immediato dell’aperto antagonismo di interessi.Per quanto difficile, ostica e “impossibile” appaia la strada della ripresa della lotta di classe, è questa strada che i proletari devono imboccare, e imboccheranno perché non avranno altre alternative: anche gli schiavi si sono ribellati nel lungo corso storico della loro specifica oppressione, verrà il momento anche per i moderni schiavi, i proletari salariati!Nessuna fiducia nella democrazia borghese, che ha ingannato sistematicamente il proletariato portandolo al massacro in due orrende guerre mondiali e in continue guerre locali!Nessuna fiducia in un cambiamento di politica che si basa soltanto nel cambio della guardia al tempio di Sua Maestà il Capitale, nemmeno se quella politica viene pronunciata e applicata da un presidente nero!Nessuna fiducia nel clima internazionale di solidarietà e di concordia tra tutti i maggiori paesi del mondo, perché quella solidarietà e quella concordia sono dettate dalla cruda e bieca convenienza da parte di tutti gli Stati capitalisti di rimediare ad una crisi che si presenta persistente e dagli effetti incontrollabili!Nessuna fiducia nelle forze politiche collaborazioniste che si dichiarano attente alle esigenze delle grandi masse proletarie e povere, colpite ancor più duramente dall’attuale crisi capitalistica, e nei confronti delle quali operano con la abituale demagogia della propaganda democratica al solo fine di controllarle più efficacemente e di individuarne le avanguardie di lotta per isolarle e darle in pasto alla repressione statale!Nessuna fiducia nelle forze politiche «proletarie» che si riempiono la bocca, oggi, di terminologia «socialista» e «comunista» e che parlano di «proletariato» e di «classe» dopo che per decenni hanno tradito anche le più elementari rivendicazioni di classe del proletariato, forze politiche che tentano di recuperare una base elettorale che dia loro quella forza numerica in termini di voti per tornare a calpestare i tappeti del parlamento nazionale e dei parlamentini locali!Fiducia nella forza che il proletariato sa esprimere ogni volta che abbandona i condizionamenti interclassisti e conciliatori causati da decenni di politica collaborazionista con la borghesia sia sul terreno politico generale che sul terreno più strettamente sindacale e rivendicativo!Fiducia nelle capacità di autorganizzazione che il proletariato sa esprimere ogni volta che prende in mano direttamente le sorti della propria lotta di difesa esclusiva delle proprie condizioni di vita e di lavoro!Fiducia nella solidarietà di classe generata sempre dalla stessa lotta proletaria sul terreno classista, solidarietà che si esprime soprattutto attraverso la lotta contro il nemico più insidioso della causa proletaria: la concorrenza fra proletari!Fiducia nella ripresa della lotta di classe perché il proletariato, spinto sempre più nelle condizioni di miseria crescente e di oppressione sistematica nella stessa vita quotidiana, reagendo alla sempre più pesante pressione del capitalismo e alla repressione dello Stato borghese, comprenderà che l’unica possibilità pratica e reale di difendersi, e di difendere la propria stessa vita e la vita della sua famiglia, sarà quella di organizzare con i propri fratelli di classe la lotta di resistenza al capitale che duri nel tempo e che si allarghi al massimo di strati proletari possibile.Fiducia nella ripresa della lotta di classe attraverso la quale i proletari cominceranno finalmente a riconoscere gli autentici sostenitori della loro lotta anticapitalistica dai falsi amici, da coloro che mimetizzeranno in tutti i modi – magari anche barricadieri – la propria servitù al capitale, alle sue esigenze, alle sue leggi, ai suoi poteri.Fiducia nella prospettiva storica che il marxismo ha affermato 150 anni fa, cioè che è lo stesso capitalismo nel suo sviluppo economico forsennato a generare crisi sempre più acute e terribili fino a bloccare completamente la sua mastodontica macchina produttrice di profitti; è lo stesso sviluppo capitalistico che porta inevitabilmente l’umanità verso guerre guerreggiate sempre più ampie e orribili. Fiducia nella prospettiva storica che il marxismo ha affermato 150 anni fa, cioè che il proletariato, l’unica classe produttrice di ricchezza sociale ma espropriata di qualsiasi riserva di vita, sarà la classe che seppellirà definitivamente la società borghese e con essa, il capitalismo e ogni società divisa in classi!Fiducia nella prospettiva storica che il marxismo ha affermato 150 anni, cioè che il proletariato guidato dal suo partito di classe rivoluzionerà da cima a fondo la società presente ed ogni residuo di società passate, prenderà il potere politico con la necessaria violenza rivoluzionaria per instaurare la sua dittatura di classe e per intervenire sul tessuto economico e sociale al fine di distruggere il modo di produzione capitalistico perché finalizzato esclusivamente alla produzione e riproduzione del capitale, per liberare il genere umano nel corso storico successivo da ogni forma di oppressione e di sfruttamento!7 novembre 2008Partitocomunista internazionale(il comunista – le prolétaire – programme comuniste – el programma comunista – proletarian)www.pcint.orgIl Comunista cas.post. 10835 - 20110 Milano
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http://it.wikipedia.org/wiki/Classe_Bester
Classe Bester.I sommergibili classe Bester'" ("'progetto 18270'" secondo la classificazione russa) sono DSRV progettati per recuperare gli equipaggi dei sottomarini in difficoltà, effettuare lavori subacquei, operazioni di ricerca e recupero oggetti. In tutto, pare ne sia stato costruito solo uno, la cui designazione non è conosciuta. Ne risulta un altro in costruzione, ma lo stato dei lavori (nonché la volontà di portarli avanti) è ignoto.L’esemplare operativo comparve il 14 agosto 2000, appeso alla gru galleggiante "'PK-7500'", sulla scena del disastro del "Kursk".TecnicaIl "Bester" ha un singolo scafo in titanio, e delle dimensioni piuttosto ridotte. La presenza di manipolatori consente a questo battello di essere utilizzato anche per la ricerca ed il recupero di oggetti sul fondale. Come nave madre, può utilizzare piattaforme sia subacquee, sia sottomarine. Nelle operazioni di recupero di equipaggi, può trasportare fino a 18 uomini, con un’autonomia di ossigeno di 10 ore. Se l’equipaggio è invece quello normale, l’autonomia è di 72 ore.Il servizioI sommergibili classe Bester'" sono stati progettati per il recupero degli equipaggi dei sottomarini in difficoltà. Inoltre, grazie ai manipolatori, sono in grado di effettuare lavori di “ingegneria subacquea”. Sono in grado anche di individuare e recuperare oggetti, grazie alle sofisticate apparecchiature idroacustiche.Le caratteristiche dei sommergibili "'classe Bester sono complessivamente inferiori ai DSRV classe Priz: infatti, il numero di membri evacuati che possono trasportare è leggermente inferiore, la profondità massima operativa raggiunge appena i 720 metri (contro i 1.000 dei Priz), e le scorte d’aria sono inferiori. Inoltre, non risulta che possa operare anche senza equipaggio. Tuttavia, questo mezzo è probabilmente più versatile, visto che può essere trasportato anche con mezzi terrestri ed aerei. Inoltre, ha la capacità di utilizzare, come nave madre, anche sommergibili (i Priz invece operano solo dalle navi classe Pionier Moskvyy).Collegamenti esterniClassi di sottomarini russi|Bester
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http://it.wikipedia.org/wiki/Andrei_Kolkoutine
Andrei Kolkoutine.Diplomatosi nel 1982 alla "Academia de Arte Repin", a San Pietroburgo, attualmente abita e lavora a Naltjik, nella Repubblica di Kabardino-Balkària della Federazione Russa.I soggetti che preferisce raffigurare sono i lavoratori della sua terra d'origine, che hanno un carattere indefinibile, con umorismo e gentilezza. Qualche volta elementi suprematisti si combinano con elementi figurativi. Nella parte inferiore delle pitture possono apparire edifici distorti oppure carte che completano la composizione.Kolkoutine ha sviluppato una tecnica che deriva dalla tradizione russa: il suprematismo di Kazimir Malevic, il cubismo e l'arte naïf. Il medium preferito solitamente è l'olio, ma l'artista si è cimentato anche in scultura e grafica.Secondo quanto afferma egli stesso, ricerca le sfumature caratteristiche delle antiche icone russe, tramite un fondo preparatorio grigio, che dà ai colori stesi successivamente una calda chiarezza.Le opere de Kolkoutine sono esposte in musei, istituzioni e collezioni di tutto il mondo: Russia, Francia, USA, Germania, Danimarca e Svizzera.CollezioneBibliografiaCollegamenti esterniAndrei Kolkoutine
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http://www.tvblog.it/post/9639/90210-il-ritorno-di-brandon-alla-regia
90210: il ritorno di Brandon (alla regia)pubblicato: sabato 14 giugno 2008 da PaolinoAncora novità su “90210″, il cui debutto è previsto su The Cw il prossimo 2 settembre. La tanto attesa reunion dei vecchi interpreti potrebbe anche non passare necessariamente davanti alle telecamere, ma potrebbe svolgersi nel cosiddetto backstage del telefilm.E’ quello che, per ora, fa intendere Jason Priestley, alias Brandon Walsh, che in un’intervista ha espresso il suo interesse a far parte dello show ma sotto una veste diversa, quella del regista:Un passo indietro che potrebbe indurre a pensare che l’attore abbia scarsa fiducia nel progetto: onde evitare critiche e stroncature, meglio stare dietro la telecamere, e godersi la reunion con i membri storici del cast di “Beverly Hills” -per ora Jennie Garth e Tori Spelling- in maniera più “intima”. Ma è lo stesso Priestley a smentire questa supposizioni:“Sono sicuro che andrà alla grande, e che gli attori scelti si divertiranno moltissimo, proprio come abbiamo fatto noi”.Che l’offerta fatta dai produttori non sia stata sufficientemente interessante? Staremo a vedere. Ad ogni modo, non è la prima volta che Jason si dà alla regia: è stato dietro la macchina da presa per 16 episodi di “Beverly Hills”, mentre più di recente ha diretto una puntata di “Settimo cielo” ed il documentario “The Road Hammers”. Come attore, dopo “Tru Calling” , è apparso come regular nella serie “Love Monkey” (Cbs) ed in “Side order of life” (Lifetime).Ora, la scelta di dirigere il nuovo teen drama sembrerebbe escludere una sua presenza davanti alla telecamera, ma mai dire mai: le vie degli sceneggiatori sono infinite e, se lo show dovesse andare bene, Brandon potrebbe ripensarci e fare salto a Beverly Hills.[Via New York Daily News]Chiambretti Show: il promo prende in giro Vespa (e Sky) del 04 set 2010L'Italia segna, ma la Rai è in pubblicità del 03 set 2010Nuovi telefilm: The River, I, P.I ed un drama politico per Abc, Lancaster di Sam Raimi per Cbs e (forse) Sandman del 03 set 2010Buffy: la Oceanic Airlines compare nel fumetto, Nicholas Brendon in Private Practice 4 del 03 set 2010Distretto di Polizia 10, il ritorno di Claudia Pandolfi "celebrato" con il diario online di Giulia Corsi del 03 set 201090210, beverly hills 90210, beverly hills spin-off, cw, jason priestley, the cw14 giu 2008 - 19:44 - #114 giu 2008 - 20:01 - #2io snn troppo curioso! speriamo che arrivi presto anche in italia… io nel frattempo mi sto riguardando (con immenso piacere e rinnovato coivolgimeto) le vecchie serie, x ora sn alla quarta… e devo dire che tt i vari telefilm sul geere nn reggono il confronto, x quanto alcuni siano davvero belli e io ne sia un fan (One Tree Hill, Dawson’s Creek, The O.C. in primis, ma mi ha conquistato anche Gossip Girl)14 giu 2008 - 21:25 - #415 giu 2008 - 14:04 - #5L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.Anteprima del commentoGrande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei FamosiL'Isola dei Famosi 7L'onore e il rispettoLa Pupa e il Secchione 2tvblog è un supplemento alla testata Blogo.it registrata presso il Tribunale di Milano n. 487/06, P. IVA 04699900967. Contatti, chi siamo© 2004-2010 Blogo.it, alcuni diritti riservati sotto licenza Creative Commons.
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http://www.vogliaditerra.com/archivio/2010/01/citazioni-a-proposito-di-haiti/
Haiti nasce col capitalismo, proprio nella sua fase più ruggente e globalizzata: il Commercio Triangolare. Prima Haiti era una costa tropicale, popolata da indigeni che l’economia globale del Seicento estinse rapidamente. Gli haitiani di oggi non sono un popolo autoctono: arrivarono sull’isola come merce, o se preferite forza lavoro a prezzi supervantaggiosi (un terzo moriva nel giro di pochi anni). Nel Settecento Haiti diventa una delle piantagioni meglio organizzate del mondo: un modello per le emergenti potenze coloniali. Poi gli schiavi si ribellano, è vero (ed è una storia appassionante, per chi è curioso); ma non cessano per un istante di essere inseriti nel mercato mondiale, e di creare profitto per le multinazionali dello zucchero e del caffè.Dal 1957 al 1971 gli haitiani hanno vissuto sotto l’ombra oscura di “Papa Doc” Duvalier, un dittatore brutale che ha goduto del sostegno degli Stati Uniti, perché è stato considerato dagli americani come un affidabile anticomunista. Dopo la sua morte il figlio di Duvalier, Jean-Claude soprannominato “Baby Doc”, è diventato presidente a vita all’età di diciannove anni ed ha regnato su Haiti fino a quando non è stato rovesciato nel 1986. E’ stato nel corso degli anni ‘70 ed ‘80 che Baby Doc, il governo degli Stati Uniti e la comunità degli uomini d’affari hanno lavorato di concerto per mettere Haiti e la sua capitale sulla buona strada per diventare quello che erano il 12 gennaio 2010.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Libano_%281978%29
Guerra del Libano (1978).La Prima invasione israeliana del Libano'", avvenuta il 14 marzo 1978, è nota in ambito militare israeliano come "operazione Litani", nome in codice datole da "Tzahal" (le Forze di Difesa Israeliane).Il Governo israeliano motivò questo intervento con la necessità di creare una fascia di sicurezza ben all'interno del territorio libanese (sino al fiume Litani appunto), così da tenere i suoi villaggi frontalieri fuori dal raggio d'azione dell'artiglieria, che con attacchi ripetuti causava molte perdite fra i civili.AntefattiBenché abbia preso la forma di un'incursione militare israeliana nel Libano meridionale, l'Operazione Litani prendeva piede dal conflitto arabo-israeliano di lungo corso. Dal 1968 l'OLP, Organizzazione per la Liberazione della Palestina, e altri gruppo palestinesi avevano creato un semi-stato nel Libano meridionale, usandolo come base per raid nella zona settentrionale di Israele. Questa situazione era stata esasperata dall'afflusso di 3.000 militanti dell'OLP in fuga dopo la disfatta della guerra civile in Giordania che si raggrupparono nel Libano meridionale. Israele rispose con attacchi contro villaggi libanesi e basi dell'OLP. La violenza salì, culminando infine nella guerra del 1982 e l'espulsione dell'OLP dalla nazione. Diversi fatti importanti precedettero l'Operazione Litani del 1978:Il conflitto fra Israele e l'OLP accrebbe le tensioni politiche fra i cristiani maroniti e mussulmani e drusi, cosa che si andò ad aggiungere alle questioni dietro la Guerra civile libanese del 1975-1990.Corso dei combattimentiIl 14 marzo 1978 Israele lanciò l'Operazione Litani, occupando l'area a sud del fiume Litani, eccetto Tiro, con più di 25.000 soldati. Gli obiettivi fissati erano di spingere i gruppi militanti palestinesi, in particolare l'OLP, lontano dal confine con Israele e di aiutare quello che al tempo era un alleato di Israele, l'Esercito del Libano del Sud. Durante l'offensiva di sette giorni, le Forze di Difesa Israeliane prima conquistarono una fascia di terra grande approssimativamente 10 km, ma in seguito proseguirono a nord del fiume Litani. Il governo libanese stimò che ciò aveva causato all'incirca 285.000 profughi (Fisk, p. 130). Si ritiene che 1.100-2.000 Libanesi furono uccisi, quasi tutti civili (Fisk, p. 124). Soldati israeliani furono sottoposti al giudizio della corte marziale dopo che diversi contadini libanesi furono strangolati e dei prigionieri uccisi (Fisk, 131). 20 Israeliani furono uccisi. L'OLP si ritirò a nord del Litani, continuando a sparare sugli Israeliani.Risultato della guerraIn risposta all'invasione, il Consiglio di sicurezza ONU passò la Risoluzione 425 e la Risoluzione 426 invocando la ritirata delle forze israeliane dal Libano. Fu creata la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (UNIFIL) per rafforzare il mandato e riportare pace e sovranità al Libano. Le forze UNIFIL arrivarono in Libano il 23 marzo 1978, stabilendo il quartier generale a Naqoura.Le forze israeliane si ritirarono più tardi nel 1978, lasciando le posizioni dentro il Libano al loro alleato, la milizia dell'Esercito del Libano del Sud (ELS) sotto il comando del Maggiore Saad Haddad. Il 19 aprile 1978 l'ELS bombardò il quartier generale dell'UNIFIL, uccidendo 8 soldati dell'ONU (Fisk, 138). Nell'aprile del 1980 due soldati irlandesi dell'ONU furono rapiti e uccisi da killer cristiani nel territorio dell'ELS e un soldato israeliano fu ucciso a colpi di arma da fuoco da uomini di Haddad. La stampa israeliana all'epoca, in particolare il Jerusalem Post, accusò gli Irlandesi di inclinazioni pro-OLP. (Fisk, 152-154). Comunque, anche fazioni palestinesi attaccarono l'UNIFIL, rapendo un soldato irlandese dell'UNIFIL nel 1981 e continuando a occupare aree nel Libano meridionale.Risoluzione 425Nel 2000 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, al 16 giugno 2000, Israele aveva ritirato le proprie forze dal Libano in accordo con la Risoluzione 425.Il Libano non estese il controllo su Libano meridionale, benché fosse stato chiamato a farlo dalla risoluzione ONU 1391 del 2002 e sollecitato dalla Risoluzione ONU. Israele mosse diverse lamentele riguardo.L'affermazione libanese che Israele non si fosse completamente ritirato (vedi anche Fattorie di Sheb'a) fu esplicitamente negata dal rapporto del Segretario generale dell'ONU che portò alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU 1583. L'Occupazione siriana del Libano portò alla Risoluzione ONU 1559 che chiedeva il ritiro delle rimanenti 14.000 (dalle originali 50.000) truppe siriane e lo smantellamento di Hezbollah e delle milizie palestinesi. Il 26 aprile 2005, dopo 29 anni di presenza militare siriana in Libano, l'ultima delle truppe siriane si ritirò in accordo con la risoluzione.NoteBibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniConflitti arabo-israelianiStoria d'IsraeleStoria del Libano1978 South Lebanon conflict
1,077,848
http://it.wikipedia.org/wiki/Valerio_Spinelli
Valerio Spinelli.CarrieraÈ proprio tra le mura di casa che Valerio riesce a mettersi in luce, comparendo in “prima squadra” tra le file del Serapide Pozzuoli. Nel 1999 iniziano le esperienze lontano da casa: dapprima a Teramo in B1, poi nel 2000 e nel 2001 due stagioni in Campania, una con la maglia di Scafati in Legadue ed un'altra tra le file di Caserta in serie B1.Nel 2002 inizia un fantastico biennio con Montecatini in Legadue, in entrambe le stagione viaggia con quasi 18 punti a partita, riuscendo così ad imporsi all'attenzione del grande basket italiano. Tra le varie squadre che lo cercano, è il Basket Napoli che gli permette di giocare in Lega A.Il primo anno nel massimo campionato è contraddistinto da un ottimo rendimento che gli vale anche la convocazione i Nazionale. Nell'ultima stagione, Valerio contribuisce a portare il basket partenopeo ai massimi livelli italiani: semifinali scudetto, Coppa Italia e accesso diretto in Eurolega.Nel 2007 passa alla Legea Scafati. Nel novembre 2007 rescinde il suo contratto con la Legea Scafati e firma un biennale con Pallacanestro Biella.Nel Novembre 2009 firma un contratto con il basket club Ferrara...Collegamenti esterniPersonalità legate a Pozzuoli
757,786
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_marchesi_di_Provenza
Elenco dei marchesi di Provenza.Breve storia del marchesato con elenco dei marchesi di Provenza.Il re di Arles o delle due Borgogne, Corrado il Pacifico, assegnò alcuni feudi della Provenza a Bosone II, figlio di Rotboldo I di Provenza, considerato il capostipitite della casa di Provenza.Nel 968, il figlio di Bosone, Guglielmo, gli successe assieme al fratello, Rotboldo II di Provenza, si divisero i feudi ed assunsero il titolo di conte di Provenza e, nel 979, assunsero anche il titolo di marchese di Provenza. Il territorio del marchesato, si estendeva nella parte orientale della Provenza a nord di Avignone, sulla riva sinistra del Rodano sino a dove l'Isère si getta nel Rodano.Poi nel 1054, dalla contea di Provenza si staccò la contea di Forcalquier, un'altra parte dei territori che con il marchesato di Provenza costituivano il vecchio regno di Provenza.I marchesi di Provenza appartennero prima alla casa di Provenza:"Già Bertrando era della famiglia Rouergue, ma governò assieme alla madre, mentre con Guglielmo IV, nipote di Emma (nonna) e di Bertrando (zio) il titolo di Marchese di Provenza fu appannaggio del ramo dei conti di Tolosa della famiglia Rouergue, per cui i marcchesi di Provenza furono anche conti di Tolosa:""Giovanna sposò il fratello del re Luigi IX di Francia che assunse il titolo di conte assieme alla moglie."Dinastia di Poitiers"Alla morte di Alfonso, senza eredi il marchesato fu incamerato dalla corona di Francia, da Filippo III."NoteVoci correlateBibliografiaMarchesi di Provenza|liste di sovrani|PList of rulers of Provence
1,810,791
http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_Sacra
Isola Sacra.L'Isola Sacra, intesa come isola, è un'isola artificiale sita presso la foce del Tevere formatasi per l'allungamento della Fossa Traiana, il canale navigabile scavato per collegare al fiume il porto Imperiale.L'Isola Sacra, intesa come quartiere di Fiumicino (già trentaseiesima zona del comune di Roma nell'Agro Romano, indicata con Z.XXXVI'"), è l'abitato che occupa circa i 2/3 dell'omonima isola presso il Tevere.La parte orientale dell'isola è occupata dagli scavi archeologici della Necropoli di Porto.StoriaIn età romana si chiamava "Insula Portus" o "Insula Portuensis". Il nome attuale appare in epoca medievale, forse in riferimento alla presenza della Basilica di Sant'Ippolito e dell'area cimiteriale vicina al santo.L'asse viario della "bia Flabia" costruita nel I secolo per unire il Porto di Ostia a quello di Claudio, percorre parallela l'antica linea di costa ed è affiancata da una necropoli romana.Sono attualmente visibili un centinaio di tombe, ed il percorso tra di esse è accessibile anche a persone in carrozzella. Le tombe monumentali sono generalmente a cella, con o senza recinto, per sepolture a rito misto (incinerazione e inumazione).Nel cosiddetto "campo dei poveri" sono stati effettuati i primi ritrovamenti di tombe non monumentali; l'area ha mantenuto il nome anche dopo la scoperta che le sepolture più semplici (in tutto oltre 600 a cappuccina, in sarcofagi di terracotta, in fosse, in olle ecc.) sono state ritrovate per tutta l'area occupata dal sepolcreto.Le tombe assolvono a quelli che erano gli intenti dell'epoca, cioè l'esplicitazione della posizione della famiglia in seno alla società.È per questo motivo che le costruzioni offrono il fronte alla strada ed hanno un programma decorativo - soprattutto pittorico e musivo - ricco e di buon livello artigianale.La particolarità della Necropoli di Portus è nell'essere rappresentanza di un ceto sociale produttivo, e le formelle apposte sulle tombe ne testimoniano l'attività.Notevoli, sulla tomba n. 100, le formelle che mostrano i proprietari al lavoro; Marco Ulpio Amerimno, chirurgo, pratica un salasso alla gamba di un paziente. All'altro lato della porta Scribonia Attice, ostetrica, è china davanti alla sedia ostetricia e aiuta la partoriente seduta mentre una terza donna la sostiene per le spalle.Altrove descrivono le attività dei proprietari ancora formelle (acquaiolo, fabbro), mosaici (fabbro, tomba della mietitura), mentre iscrizioni recitano esattamente dimensioni e proprietà, testimoniando a volte la volontà di mantenere usanze più antiche (ad esempio vientando le inumazioni), altre l'andamento di eredità e successioni che dividono in due parti (le n. 75 e 76) una grande tomba monumentale.Interessante il mosaico della tomba n. 43: posto all'ingresso, mostra un faro con due navi e, in greco, la scritta "qui cessa ogni affanno", con il duplice riferimento sia al raggiungimento del porto nautico che dell'aldilà.In linea diretta con il proseguimento della strada, intorno alla Basilica di Sant'Ippolito, sono emerse le evidenze di un'area forse attrezzata a "statio" di pertinenza al porto. Su molte di queste preesistenze romane insistono edifici dovuti al riuso in epoche successive, compresa la bonifica agraria.La suddivisione agricola voluta dall'ex Opera Nazionale Combattenti dopo la fine della Grande Guerra, ha regalato una topografia particolare all'area dell'Isola Sacra. Infatti gli assegnatari hanno dato ai loro poderi nomi legati ai luoghi delle battaglie, che si sono tramandati all'odierno sistema viario (Cima Cristallo, Coni Zugna, Monte Sisemol, Trincea delle Frasche, oltre al sacrario di Redipuglia, ecc.)A partire dagli anni '70, e con fasi più o meno altalenanti, l'abitato ha subito diverse impennate edilizie, legate soprattutto alla costruzione e allo sviluppo dell'Aeroporto di Fiumicino.EconomiaMonumenti e luoghi d'interesseBibliografiaCollegamenti esterniQuartieri di FiumicinoIsole del Lazio|SacraIsole fluviali|SacraIsola Sacra
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http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Cambosu
Salvatore Cambosu.E' considerato come uno dei maggiori elementi della corrente letteraria "neorealista" sarda, sviluppatasi in Sardegna negli anni Cinquanta del secolo scorso, insieme ad altri scrittori come Giuseppe Fiori, Maria Giacobbe, Paride Rombi, Albino Berardini.BiografiaA Nuoro conseguì il diploma di maturità classica ed il diploma di maestro elementare. Successivamente frequentò le Università di Padova e di Roma, senza mai laurearsi.Rientrato in Sardegna si stabili Cagliari, dove iniziò a collaborare con giornali e riviste come "Il Politecnico (rivista)" di Milano, "Il Mondo (rivista)", "Nord e Sud (rivista)", "Ichnusa (rivista)", l'Unione Sarda, con quest'ultimo pubblicherà il suo romanzo a puntate "Il carro". Nella città capoluogo si inserì attivamente nella vita culturale e politica, animata in quegli anni da intellettuali come Sebastiano Dessanay, Michelangelo Pira, Francesco Masala. Fu un giornalista molto produttivo ed impegnato, attento osservatore della realtà isolana e profondo conoscitore delle tradizioni della sua terra.OpereNel 1954 pubblicò la sua opera più importante, "Miele amaro", composita raccolta di materiale storico, etnologico e poetico sulla Sardegna e definita dagli intellettuali del tempo come "il fatto più importante della cronaca letteraria sarda degli ultimi dieci anni" (Antonio Pigliaru).Ė del 1955 "Reportage Supramonte di Orgosolo" inchiesta giornalistica sul banditismo sardo.Nel 1957 esce "Una stagione ad Orolai", segnalato dalla giuria nel Premio Grazia Deledda nel 1954.Usciranno postumi "Una stagione a Tharros" (1992) e "I racconti" (1996)Bibliografiabiografie|Cambosu, SalvatoreLetteratura|Cambosu, Salvatore
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ibex_%28gruppo%29
Ibex (gruppo).Gli Ibex'" sono stati un gruppo rock di Liverpool dalla breve vita ma noto per aver avuto tra i suoi membri la futura voce dei Queen Freddie Mercury, allora noto come "Freddie Bulsara". Gli altri componenti furono Mike Bersin, alla chitarra, Mick Smith alla batteria e John 'Tupp' Taylor (in seguito manager di Jim Capaldi) al basso. Fondati nel 1969, ad ottobre dello stesso anno cambiavano nome in Wreckage'" per poi sciogliersi definitivamente a novembre.Durante l'esibizione del 9 settembre 1969 al "The Sink" di Liverpool, avvenne il primo incontro tra Freddie e i futuri compagni nei Queen Roger Taylor e Brian May. Dopo gli Ibex, Mercury fece parte dei Sour Milk Sea e quindi si unì a Taylor e May negli Smile.Nel box-set postumo del 2000 "Freddie Mercury Solo Collection" sono contenute una demo dei Wreckage intitolata "Green" e una versione live degli Ibex della cover dei Beatles' "Rain". Esistono altri live di "Crossroads", "Communication Breakdown", "Jailhouse Rock" e "We're Going Wrong", ma non sono mai stati ufficialmente distribuiti.Il gruppo si è riunito nel 2005 per esibirisi all'evento dell'"Official Queen Fan Club" con Harry Hamilton dei "Flash Harry" nel ruolo di cantante al posto di Mercury. Sono anche apparsi in appoggio ai "Flash Harry" nel loro concerto del 2006 alla Royal Albert Hall.QueenFreddie MercuryIbex (band)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mesozoico
Mesozoico.Il Mesozoico'" o "era mesozoica" o "era secondaria", è la seconda era dell' Eone Fanerozoico, compresa tra il Paleozoico e il Cenozoico. Iniziò circa 251,0 ± 0,4 milioni di anni fa e si concluse 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa, con una durata quindi di circa 186 milioni di anni.EtimologiaIl termine "Mesozoico" deriva dal greco antico μὲσος (mesos) che significa "intermedio" e ζωὴ (zoè) che significa "vita", a indicare il periodo di fauna intermedia tra il Paleozoico e il Cenozoico.SuddivisioneLa Commissione Internazionale di Stratigrafia riconosce per il Mesozoico la suddivisione in tre periodi, ordinati dal più recente al più antico secondo il seguente schema:Il limite inferiore è determinato dal grande evento della catastrofica estinzione di massa Permiano-Triassica, durante la quale scomparvero tra il 90% e il 96% di tutte le specie marine e il 70% dei vertebrati terrestri. È considerata la più grande estinzione di massa nella storia della Terra.Il limite superiore è fissato dall' estinzione del Cretaceo-Terziario, oggi indicata come Cretaceo-Paleogene, che potrebbe essere stata causata dall'impatto che ha dato luogo al cratere di Chicxulub nella penisola dello Yucatán in Mexico. Si estinsero circa il 50% di tutte le specie viventi e in particolare tutti i dinosauri.Paleogeografia e tettonicaLe deformazioni tettoniche del Mesozoico furono meno accentuate di quelle del precedente Paleozoico superiore, tuttavia questa fu l'era della spaccatura del supercontinente Pangea che diede origine a nord alla Laurasia e a sud al Gondwana. Si formò in questo periodo il margine continentale Atlantico presente ancora oggi.Successivamente la Laurasia si scisse in Nord America e Eurasia, mentre il Gondwana si fratturò in più parti dando luogo al Sud America, all' Africa, all' Antartico e al subcontinente indiano, il quale andò a collidere con l'Asia durante il Cenozoico facendo sorgere la catena montuosa dell' Himalaya.Verso la fine dell'era i continenti si erano pressoché disposti nella posizione attuale.CaratteristicheSi ritiene che durante il Mesozoico il clima fosse più caldo di quello attuale e soggetto a forti monsoni, che assumevano a volte la caratteristica di megamonsoni per l'imponente estensione areale dei loro effetti.La temperatura elevata favorì una importante speciazione che diede vita a nuove forme animali.Scomparvero dapprima le Trilobiti, le graptoliti e i pesci ossei, mentre gli invertebrati caratteristici del periodo divennero le ammoniti, che sono il fossile guida per riconoscere il periodo. Comparvero anche le belemniti, gli echinodermi, i brachiopodi e i cefalopodi.Tra i vertebrati ebbero uno sviluppo notevole i rettili, soprattutto quelli di grandi dimensioni noti come dinosauri, tanto che il Mesozoico è anche comunemente indicato come l' "Era dei rettili" o "Era dei dinosauri".Accanto a questa specie dominante fecero la loro comparsa anche i più piccoli mammiferi e gli uccelli.Tra le piante spuntarono le prime angiosperme, cioè le piante con il fiore.SchemiNoteCollegamenti esterniVoci correlateMesozoicoPaleontologiaMesozoic
1,969,738
http://it.wikipedia.org/wiki/Patrick_Jumpen
Patrick Jumpen.Patrick Jumpen'" è il nome di un famoso jumper olandese,il suo gruppo è composto da Patrick Mantizz & Dion Teurlings. Il gruppo è famoso in particolare in Olanda e Belgio.Nel 2005, ancora diciassettenne, Patrick Mantizz (nato a Hamburg, presso Eindhoven, il 24 aprile 1988) mise su internet un video tutorial di Jumpstyle. Su Google Video e YouTube il filmato ebbe grande successo e Mantizz formò insieme ai compagni "Dio" (Dion Teurlings), "The Epic One" (Antwan Marcelis) e MC Monus il gruppo che,tutt'ora esistente,ebbe grande successo.Con il suo nome d'arte "Patrick Jumpen",Patrick Mantizz presto divenne popolare anche nel Benelux. Nel 2007 il gruppo fu "scoperto" da Jeroen Flamman che nel 2007 produsse il primo singolo, "Holiday" che raggiunse la top ten in Olanda. Uscì anche il DVD "Jump, How To".Oltre a "Holiday", anche "The Secret" (2007) ebbe grande successo.La musica del gruppo è influenzata da Techno, Chicago house, Dance e Hardcore.DiscografiaAlbumSingoliDVD"One man army""One man army" è stato il CD più venduto da Patrick Jumpen.Nel luglio del 2009 ha fatto un nuovo singolo:CuriositàTale segno è stato ripreso dalla famosa figura del calciatore della marca Bikkembergs.Collegamenti esterniGruppi musicali olandesi
739,265
http://it.wikipedia.org/wiki/Baccara
Baccara.Baccara è un duo musicale femminile che ebbe molto successo nelle decadi di 1970 e di 1980. È conosciuto per canzoni mondialmente famose come "Yes Sir, I Can Boogie" e "Sorry, I'm A Lady." I suoi membri originali, Mayte Mateos (7 febbraio, 1951) e María Mendiola (4 aprile, 1952), nacquero in Spagna. La loro musica è un mix degli stili disco e pop, con testi in inglese, cantate col peculiare accento spagnolo dei suoi due membri.StoriaNel 1976, dopo la loro uscita dal Balletto della Televisione Spagnola, Mayte Mateos e María Mendiola formarono il duo Venus. Mayte e María fecero la loro prima apparizione televisiva come duo nel programma Palmarès, dove agivano evocando le sorelle Kessler. Il contratto che avevano firmato con una sala di spettacoli di Saragozza arrivò alla sua fine ma, grazie ai suoi contatti personali, María gestì alcune presentazioni nelle Isole Canarie.Presso l'Hotel Tres Islas, a Fuerteventura, avvenne il provvidenziale incontro con Leone Deane, direttore della RCA tedesca, Patrick Krevitz e Fred Dieckmann, anche relazionati con la musica, che si cristallizzò con la registrazione di un album col nuovo nome di Baccara. L'album, scritto e prodotto per Rolf Soja e Frank Dostal, sorpassò le aspettative della casa discografica e dei propri artisti.Nel 1977, le Baccara vendettero più di 16 milioni di esemplari del singolo "Yes Sir, I Can Boogie", finendo registrate nelle pagine del Libro Guinness dei Records come il gruppo musicale femminile che aveva venduto più dischi fino a quella data. "Yes Sir, I Can Boogie" fu il primo singolo, interpretato da un duo femminile, che arrivò ad essere numero uno nel Regno Unito, ed il primo per un artista spagnolo fino a Julio Iglesias, quattro anni più tardi.Le Baccara divennero uno dei gruppi spagnoli di maggiore riconoscimento internazionale, pur raccogliendo il maggior successo al di fuori della Spagna. Sono state le numero uno praticamente in tutti i paesi europei, sottolineando il loro gran successo in Germania, dove i loro dischi venivano prodotti, Norvegia, Russia, Svezia e, in grado minore, nel Regno Unito. Il pubblico scoprì due donne eleganti e affascinanti, con un abbigliamento sexy, sempre in bianco e nero, interpretanti canzoni sensuali.Le Baccara rappresentarono la Germania Occidentale con la canzone "Mad In Madrid" nell'ottava edizione del Festival Mondiale della Canzone Popolare, celebrato nel novembre 1977. Mayte e María erano le grandi favorite del Festival ma ottennero solo il quattordicesimo posto. Questo Festival era il concorso musicale più grande del mondo e si basava sulla filosofia in base alla quale la musica è la lingua comune di tutta l'umanità, senza tenere conto dei limiti politici ed economici. Fu organizzato dal 1970 fino al 1989 per la Fondazione Musicale Yamaha nella città di Tokyo, Giappone e vi prendevano parte paesi di tutti i continenti.Le Baccara parteciparono all'Euro Festival di 1978, rappresentando il Lussemburgo con la canzone "Parlez-Vous Français?". Ricevettero il massimo punteggio da parte dell'Italia, Portogallo e Spagna, ma finirono settime. Nonostante questo, il brano fu il più venduto tra tutti quelli che parteciparono a quell'edizione del Festival.Nel 1978, le Baccara ricevettero il Premio Bambi che concede il Gruppo Editoriale Burda, e che è il premio più importante che danno i mezzi di comunicazione in Germania. Questo Premio lo ricevono personalità prominenti che riescono a situarsi nel centro dell'attenzione pubblica, la cui attuazione apporta alla gente valore per affrontare il futuro.Nel 1979, in occasione dell'Anno Internazionale del Bambino (dichiarato così dall'O.N.U.), le Baccara registrarono la canzone "Eins Plus Eins Ist Eins" per celebrare il ventesimo anniversario della Dichiarazione dei Diritti del Bambino ed incoraggiare la sua applicazione.Dopo una serie di grandi successi come "Sorry, I'm A Lady", "Darling", "The Devil Sent You To Laredo", "Body-Talk" e "Ay, Ay Sailor", il duo si disintegrò in seguito ad una gran polemica che sorse col lancio dal singolo "Sleepy-Time-Toy". Nel 1981, dopo avere registrato il loro quarto album, entrambi i membri decisero di iniziare carriere separate. Né Mayte né María ottennero molto successo come soliste e, dopo alcuni anni, si cercarono nuove compagne e rifecero il duo. A partire da quel momento, ci furono due formazioni con lo stesso nome: Baccara. Attualmente, María ha come compagna Marisa Pérez (dal 1985), e Mayte fa coppia con Paloma Blanco. Baccara continua presentandosi in tutta l'Europa e non ha smesso di lanciare nuovi dischi sul mercato nelle sue due formazioni.Nel 2004, Baccara (la formazione di Mayte Mateos) tornò a cercare fortuna all'Eurofestival. Partecipò al concorso di preselezione per rappresentare la Svezia con la canzone "Soy Tu Venus", ma non fu scelta poiché la stella svedese, Lena Philipsson, ottenne il trionfo tanto locale quanto a livello internazionale. Christer Björkman, direttore del concorso, dichiarò che Baccara rappresentò un elemento rinnovatore ed esotico nell'edizione 2004 della competizione per scegliere la canzone svedese.Nell'agosto del 2005, Baccara (la formazione di María Mendiola) ebbe l'onore di plasmare le orme delle loro mani nella Passeggiata delle Stelle del centro commerciale Gasometer City, nella città di Vienna, Austria, davanti ad una moltitudine di reporter e di fans che celebrarono l'immortalità del famoso duo.Nel dicembre 2009, lo spot pubblicitario dello stilista Cesare Paciotti ebbe come colonna sonora la canzone di Baccara "Yes Sir, I Can Boogie.".La canzone "Sorry, I'm A Lady" di Baccara fa parte della colonna sonora originale del film Mine Vaganti (2010) del regista turco Ferzan Ozpetek: il brano fa da sottofondo ad una delle scene più esilaranti della pellicola, in cui i protagonisti improvvisano un balletto in mare.Discografia (Formazione originale)AlbumSingoli7"12"Discografia (Formazione di María Mendiola)AlbumMaxi SingoliSingoliDiscografia (Formazione di Mayte Mateos)AlbumMaxi SingoliSingoliNoteGirl groupBaccara
3,002,679
http://it.wikibooks.org/wiki/Esercitazioni_pratiche_di_elettronica/Differenza_fra_segnali_analogici_e_segnali_digitali
Esercitazioni pratiche di elettronica/Differenza fra segnali analogici e segnali digitali.È un segnale continuo nel tempo che può assumere tutti gli infiniti valoricontenuti all'interno di un determinato range,ovvero tra un minimo relativo ed un massimo relativo.È un segnale che all'interno di un determinato range può assumeresolo un numero discreto (numerabile) di valori; ad esempio un'onda quadrache assume i valori logici ALTO (HIGH, 1 logico) e BASSO (LOW, 0 logico).i quali possono solo assumere i valori ALTO oppure BASSO, ed in cui le transizioni tra i due stati logici avvengono in un tempo infinitamente piccolo ovvero nullo, creando dunqueall'interno di queste transizioni dei punti di discontinuità tra i due valori limite,(differenza questa importante nei riguardi dei segnali analogici che non presentanonei quali le transizioni da ALTO a BASSO oppure da BASSO ad ALTO non avvengono in tempi nullie che quindi presentano dei tempi di salita e tempi di discesa dell'onda quadrache non sono nulli ma finiti (avvengono cioè in un tempo finito o meglio ben definito).
637,556
http://it.wikipedia.org/wiki/Liceo_Ginnasio_Statale_Leonardo_Ximenes
Liceo Ginnasio Statale Leonardo Ximenes.Il Liceo Ginnasio Statale "L. Ximenes" di Trapani è una delle istituzioni scolastiche più antiche, prestigiose e ricche di tradizioni di Sicilia.Dal Collegio Massimo dei Gesuiti al "Real Liceo"Il liceo è l'erede dell'antico collegio massimo di studi fondato dai Gesuiti nella seconda metà del XVI secolo. Com'è possibile evincere dal fondo gesuitico conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi, l'edificio fu progettato nel 1613 dall'architetto gesuita messinese Natale Masuccio in un ricco, ma sobrio, stile barocco d'ispirazione romana. Quindi fu ubicato in un intero isolato dello storico quartiere di Palazzo.I Gesuiti vi si trasferirono nel 1616, avviando subito l'attività pedagogica ignaziana.Negli anni della gestione gesuitica, il Collegio ospitò tra le sue aule e i suoi corridoi quello Ximenes, famoso scienziato che operò nella Toscana lorenese, a cui poi fu intitolato.Quando, nel 1767, l'ordine fu sciolto, il Collegio divenne sede delle scuole borboniche e nel 1834 divenne "Real Liceo". Conseguenzialmente alla cacciata dell'ordine gesuitico, la vasta biblioteca del Collegio fu trasferita a Palermo e poi è andata dispersa: oggi i libri e i documenti in essa contenuti si trovano sparsi tra la Biblioteca centrale della Regione Siciliana, il fondo gesuitico della Biblioteca Nazionale di Parigi, l'archivio storico dei Gesuiti di Roma, la Biblioteca Fardelliana di Trapani, ragion per cui non è stata ereditata dal Liceo.Il "Regio Liceo Leonardo Ximenes"In seguito all'Unità d'Italia e alla legge Casati venne soppresso il "Real Liceo" borbonico e, con il R.D. 4/3/1865, nella stessa sede furono istituiti il "Regio Liceo" ed il "Regio Ginnasio", che al tempo erano due istituzioni scolastiche separate, e vennero entrambi intitolati, appunto, a Leonardo Ximenes.Unico Liceo della Provincia di Trapani, divenne l'istituto preparatorio per l'università di riferimento di tutta l'area ad ovest di Palermo. Il Liceo si caratterizzava per essere una scuola dura e selettiva ma, al contempo, molto formativa e si distingueva per uno spirito e un corpo docente liberale e patriottico, che gli valse la nomea di centro Garibaldino.L'anno scolastico 1890/91 registra l'immatricolazione delle prime alunne dell'istituto che, da allora, sono andate crescendo di numero fino a superare la presenza maschile.Il Liceo oggiIl Liceo è tuttora ospitato nell'edificio suddetto che già ospitò il Collegio dei Gesuiti sito nel cuore del centro storico cittadino, in un sito prestigioso sia dal punto di vista artistico che storico.Un attento restauro negli anni '90 lo ha reso una buona parte del palazzo funzionale alle esigenze di una scuola moderna, senza, tuttavia, stravolgerne la natura. Attualmente un'ala risulta inagibile in attesa di lavori di consolidamento.L' archivio storico del liceo contiene circa 200 registri, a partire dall'anno 1861, oggi oggetto di uno studio volto alla pubblicazione di tutti i dati riguardanti la scuola nell'Ottocento.Sono state ricostituite due Biblioteche, una ad opera dei fondi del Liceo e l'altra grazie alla donazione privata del De Rosa, poi unificate.Nel 2008 la sede storica del Liceo è stata chiusa per un lungo e complesso lavoro di restauro e l'istituto trasferito in altri locali.Docenti celebriAllievi celebriFontiCollegamenti esterniScuole della Sicilia|XimenesTrapani
276,219
http://it.wikipedia.org/wiki/Loki_%28fumetto%29
Loki (fumetto).Loki'", il cui vero nome è "'Loki Laufeyson'", è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee, Larry Lieber (testi) e Jack Kirby (disegni) nel 1962, pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in "Journey into Mistery" (prima serie) n. 85.Ispirato all'omonima figura della mitologia norrena, è uno dei più temibili supercriminali dell'universo Marvel Comics.Biografia del personaggioFiglio adottivo di Odino, che lo accoglie nella sua casa dopo averne ucciso il padre, Loki ben presto comincia a mostrare invidia e risentimento nei confronti del figlio prediletto di Odino, Thor, che aumenta notevolmente quando quest'ultimo riceve in dono il magico Mjolnir.Fu a causa sua se vennero fondati i Vendicatori: difatti Loki usò la sua magia in modo da poter usare l'immensa forza dell'incredibile Hulk contro il suo odiato fratellastro; in suo soccorso arrivarono, grazie alla richiesta d'aiuto di Rick Jones e i suoi membri di Brigata Giovanile, anche Iron Man, Ant-Man e Wasp.Quel giorno Loki fu sconfitto solo grazie agli sforzi congiunti di tutti e cinque gli eroi, che decisero di formare una squadra: per questo motivo Loki non riesce a darsi pace, ritenedosi responsabile per la creazione del gruppo.Durante gli anni, oltre a scontrarsi coi Vendicatori e Thor, affronterà molte volte il Dottor Strange, con lo scopo di batterlo e diventare il mago supremo. Una volta alleatosi con Dormammu riuscì a far scontrare i Vendicatori e i Difensori nella speranza che gli eroi si annientassero a vicenda, ma Loki aiutò gli eroi a sconfiggere il mostro terrorizzato dalla forza di quest'ultimo.Loki venne apparentemente ucciso dal fratellastro, e per questo motivo Odino esiliò il dio del tuono, dando Mjorlin e i poteri del tonante all'architetto terrestre Eric Masterson. In realtà Loki era riuscito a sostituirsi al padre degli dei, esiliandone l'anima nel regno di Mefisto e quella del fratello nell'inconscio proprio di Masterson. Ma quest'ultimo riusci a rivelare infine l'inganno, liberandoli entrambi e mandando a monte i piani di Loki.Prima della fine di Asgard, Morwen una potentissima maga del Caos s'impossesso del corpo di Tess Black, una figlia di Loki. Morwen ritornata sulla terra, grazie a un errore dell'Uomo Ragno durante una battaglia, decise di ringraziare l'arrampicamuri dandogli potere e salvandolo dalla distruzione che lei avrebbe arrecato al mondo materiale.Loki attratto dall'energia caotica riuscì a intercettare il supereroe e quando scoprì che Morwen aveva posseduto sua figlia si alleò con l'eroe nell'intento di liberarla. Assieme liberarono Tess e Loki diede all'Uomo Ragno una runa nel caso che Tess fosse di nuovo minacciata o che volesse riscuotere il debito che Loki aveva nei suoi confronti.Durante la saga Ragnarok, Loki riuscì a ritrovare lo stampo di Mjöllnir, il nucleo di una stella,e grazie a quello fabbricò altri martelli magici. Con queste armi e degli alleati, riuscì a distruggere Mjöllnir e la terra degli gnomi. Loki conquistò Asgard ma Thor lo affrontò assieme a Capitan America e Iron Man, alla fine Loki si ritirò. Ma riuscì a radunare un esercito ed entrò in possesso di un potere immenso fornitogli da Surtur, re dei demoni. Con le sue armate riuscì a distruggere molte parti della terra di Asgard, ma nello scontro finale con suo fratello sullo Yggdrasill, l'albero che collega i mondi, venne sconfitto e ucciso poiché suo fratello aveva acquisito il Potere di Odino, che lo rendeva anche più potente del padre.La rinascita di LokiCome tutti gli asgardiani, Loki morì durante il Ragnarok, ma oggi, dopo il ritorno alla vita di Thor e di tutti gli dei, anche lui è risorto, reincarnandosi però in una donna: secondo la spiegazione da lui fornita, questa trasformazione è dovuto al fatto che, con l'avvento del Ragnarok, Loki ha esaudito lo scopo della sua esistenza, e ora per lui comincia un nuovo ciclo vitale.Loki, a insaputa di Thor, ha stretto un'alleanza col Dottor Destino; inoltre, il dio (ora "dea") dell'inganno sta insinuando alcuni dubbi nel cuore di Balder, amico fraterno di Thor, che sta cominciando a mettere in discussione molte delle decisioni prese dal dio del Tuono.Dark ReignDopo l'ascesa di Norman Osborn a capo dell'Iniziativa dei 50 stati, Loki è stato coinvolto nella Cabala, una sorta di versione malvagia degli Illuminati, di cui fanno parte anche Hood, Namor il Sub-Mariner il Dottor Destino ed Emma Frost.Dopo esser riuscito, grazie all'ennesimo inganno, a far esiliare Thor da Asgard, Loki ha fatto si che l'intera "Dimora degli dei" fosse trasportata nello stato di Latveria, patria del suo "socio" il Dottor Destino.La miniserie "Loki"Notevole importanza ricopre la miniserie "Loki" dove quest'ultimo riesce a diventare signore di Asgard. La novità sta nel presentarlo non come un tiranno assetato del sangue del fratello, ma piuttosto come un uomo desideroso di essere accettato e amato nonostante la sua estraneità alla stirpe di Odino, vittima di un destino che lo vuole sempre perdente. Dai suoi ricordi emerge che Thor era spesso messo in condizione di odiarlo da coloro che gli erano intorno e da ciò nasce il suo desiderio inconfessato di riappacificarsi con il fratello. Ma poco prima che Loki potesse confidargli tale risentimento, Thor si liberò dalla sua prigionia e tornò a combatterlo come sempre.Altre versioniUltimatesLa sua versione Ultimate è sempre il Dio norreno, ma qui si dichiara norvegese. Si è unito al gruppo dei Liberatori per uccidere il fratellastro Thor, ma anche per evitare che scoppiasse «la guerra che avrebbe messo fine a tutte le guerre». Per molto tempo non si è capito se si trattasse dell'umano Gunnar Golmen, fratello del pazzo Thorlief e scienziato creatore dei capitani, o se fosse davvero il fratellastro di Thor. Con l'attacco di New York rivela incredibili poteri di alterazione della realtà, che gli permettono di modificare le circostanza per far apparire Thor pazzo.Poteri e abilitàCome ogni Asgardiano ha una resistenza e una forza sovrumana, inoltre è un mago abilissimo che riesce a leggere le rune e ad formulare incantesimi capaci di sconfiggere il Dottor Strange, poiché conosciuti solo da lui e suo padre Odino. Loki è anche riuscito a fabbricare un martello magico simile a Mjolnir, che gli dava la capacità di emettere raffiche magiche e di volare più velocemente.Altri mediaLoki è uno dei principali boss del videogioco ', secondo per importanza solo al Dottor Destino.Personaggi Marvel ComicsLoki (comics)
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http://italy.indymedia.org/news/2004/11/677544.php
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http://www.tvblog.it/post/14417/one-tree-hill-la-quinta-stagione-4-anni-dopo-da-oggi-su-raidue-e-a-seguire-la-sesta
One Tree Hill: la quinta e sesta stagione "4 anni dopo" da lunedì su Raidue, non oggipubblicato: mercoledì 10 giugno 2009 da PaolinoUPDATE: In quel della Rai evidentemente non sanno cosa sia l’aggiornamento dei propri palinsesti sul web. E’ successo, infatti, che l’annunciata partenza della quinta stagione di “Oth” sia slittata da oggi a lunedì 15 giugno. I siti ufficiali di Rai e Raidue, però, riportano ancora oggi come data d’inizio, con conseguente pubblicazione in questi giorni di palinsesti non corretti. Ci scusiamo per essere incappati anche noi nell’errore e ringraziamo i lettori per la segnalazione tempestiva.La crescita è una cosa inevitabile, anche in tv. Quelli di “One tree hill”, però sono cresciuti più in fretta degli altri. Negli episodi inediti della quinta stagione che vedremo da oggi lunedì su Raidue dalle 14:25 -perfetto per anticipare “Dawson’s creek” su Italia 1, di cui “Oth” è degna erede-, la linea temporale subirà un notevole balzo nel futuro.“Quattro anni, sei mesi, due giorni”: oltre ad essere il titolo della prima puntata di “Oth 5″, è anche il tempo che passa dall’ultima volta che Lucas, Nathan, Payton, Haley e Brooke si sono incontrati, promettendosi di non perdersi di vista. Ci sono state disgrazie, momenti di gioia ed allontanamenti, ma per ognuno di loro il destino ha in serbo il ritorno ancora una volta il ritorno a Tree Hill.Parte così la stagione trasmessa da The Cw nel 2008 e composta da 18 episodi. Vi sembrano pochi? Non temete: alla sua conclusione, Raidue manderà subito in onda i 24 episodi della sesta stagione, quella appena conclusa in America e che segna nel finale l’uscita di scena di Chad Michael Murray e Hilarie Burton. Dopo il salto, maggiori informazioni spoiler sui nuovi episodi.(attenzione: la gallery contiene immagini spoiler)Ecco come ritroveremo i quattro protagonisti di “One Tree Hill” da oggi. Nathan (James Lafferty) è su una sedia a rotelle, dopo aver partecipato ad un rissa in cui è stato scaraventato contro una vetrata. Depresso, dedito all’alcool, la sua situazione non è irreversibile ma Nathan non riesce a reagire, nonostante la presenza di un figlio, Jamie, che adora e di una moglie, Haley (Bethany Joy Galeotti) che ha inseguito il suo sogno di diventare insegnante senza abbandonarlo.Lucas (Murray) è diventanto uno scrittore di successo, ma viene preso dal “blocco dello scrittore”, che gli impedisce di portare avanti il suo nuovo libro, sebbene la sua nuova compagna nonchè editrice cerchi di spronarlo a scrivere qualcosa. Sarà proprio lui la prima persona che Peyton (la Burton), nel frattempo diventata l’assistente di un manager musicale molto materialista, incontrerà proprio su quel campetto in cui i cinque ragazzi si erano salutati quattro anni prima. I due non stanno più insieme, ma evidentemente tra di loro molte cose devono ancora essere chiarite.Brooke (Sophia Bush), invece, è riuscita a coronare il suo sogno di aprire una propria linea d’abbigliamento. Gira per il mondo, è indaffarata tra mille impegni, ma dentro di sè sa che dovrà tornare a casa per poter assaporare di nuovo i valori che ha accantonato per il successo.La cittadina di Tree Hill diventa quindi una sorta di trait d’union per le vicende di ogni ragazzo protagonista, che li richiama all’ordine dopo averli fatti andare (chi verso il successo, chi verso la deriva). Oltre ai sopra citati, capiremo anche che fine hanno fatto altri personaggi minori della serie, come Mouth (Lee Norris) e Skills (Antwon Tanner).Ed a proposito di Tanner, la sesta stagione sarà l’ultima anche per lui. Dopo essere stato arrestato a New York ed accusato di frode con le carte di credito, il suo personaggio non dovrebbe tornare nella settima stagione, che quindi sarà ancora più rivoluzionaria della quinta.Come rimediare all’uscita di Murray e della Burton? Se lo staranno ancora chiedendo gli autori, che stanno ultimando la sceneggiatura della nuova stagione. Tra le novità che cercheranno di mantenere incollati alla tv gli stessi fan di Lucas e Peyton, ci saranno tre nuovi personaggi. Di questi, uno dovrebbe essere interpretato da Brian Austin Green, che tornerebbe al teen drama dopo gli anni passati a Beverly Hills.Non possiamo ancora dire quanto e se verrà snaturata la serie, ma a detta di molti “One Tree Hill” dopo la sesta stagione non sarà più come prima, ed i telespettatori potrebbero andarsene proprio come Lucas e Peyton.Nuovi telefilm: The River, I, P.I ed un drama politico per Abc, Lancaster di Sam Raimi per Cbs e (forse) Sandman del 03 set 2010Buffy: la Oceanic Airlines compare nel fumetto, Nicholas Brendon in Private Practice 4 del 03 set 2010Distretto di Polizia 10, il ritorno di Claudia Pandolfi "celebrato" con il diario online di Giulia Corsi del 03 set 201024, l'ultima stagione da stasera su Fx del 03 set 2010Mercy, il medical drama delle infermiere da stasera su Mya del 03 set 2010antwon tanner, bethany joy galeotti, chad michael murray, hilarie burton, james lafferty, lee norris, lucas scott, nathan scott, one tree hill 5, one tree hill 5 stagione, one tree hill 6, one tree hill 6 stagione, one tree hill quinta stagione, one tree hill sesta stagione, payton one tree hill, sophia bush, teen drama, the cw(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)10 giu 2009 - 11:36 - #210 giu 2009 - 11:45 - #410 giu 2009 - 11:45 - #510 giu 2009 - 11:45 - #6qui c’è.10 giu 2009 - 11:49 - #710 giu 2009 - 11:49 - #810 giu 2009 - 11:50 - #910 giu 2009 - 11:52 - #1010 giu 2009 - 11:56 - #1110 giu 2009 - 12:03 - #1210 giu 2009 - 12:14 - #1310 giu 2009 - 12:14 - #1410 giu 2009 - 12:58 - #1510 giu 2009 - 13:01 - #1610 giu 2009 - 13:17 - #1710 giu 2009 - 13:20 - #18Poi oh, va tutto a gusti :D10 giu 2009 - 13:31 - #1910 giu 2009 - 14:13 - #2010 giu 2009 - 14:21 - #2110 giu 2009 - 14:42 - #22x supervicky: ciò che rende One Tree Hill semplicemente unico è la narrazione di problematiche comuni tra gli adolescenti del mondo d’oggi in modo assolutamente originale: non cadendo nè nella superficialità, nè nel buonismo…Inoltre i personaggi sn davvero UNICI e delineati in modo perfetto…hanno una loro anima, non sono semplici stereotipi, non sono i filosofi disperati di Dawson’s Creek nè i ricconi annoiati di Oc…sn dei ragazzi normali, ma contemporaneamente speciali, in cui ciascuno si può riconoscere…ciascuno può rivedere un pò di se stesso nella profondità d’animo di Lucas, nelle inquietudini di Peyton, nella maturazione di Brooke, nella serietà di Haley e nella personalità di Nathan…per non parlare del fatto che le locations sn uniche, idem per le musiche, e le trame sn sempre avvincenti e coinvolgenti…idem per le storie d’amore e d’amicizia…che non sono nè sdolcinate nè esasperate…Per me è il migliori teen drama in assoluto, supera sia Dawson’s Creek (bello..ma spesso ripetitivo e un pò irrealistico…background di ogni personaggio esageratamente “disperato”…ragazzini che ragionano da cinquantenni…e Dawson e Joey che sono davvero lagnosi e monotoni) che The OC (love story bullo-perfettina ormai è un topos usato e riusato…e poi le storie di ricconi annoiati non mi hanno mai coinvolto più di tanto…) che pur essendo belli, hanno molti difetti…One Tree Hill è il MEGLIO, e spero tanto che le ultime due seasons non mi deluderanno!!!! Baci10 giu 2009 - 14:46 - #2310 giu 2009 - 14:49 - #2410 giu 2009 - 14:56 - #2510 giu 2009 - 15:22 - #2610 giu 2009 - 15:38 - #2710 giu 2009 - 16:02 - #2810 giu 2009 - 17:47 - #2910 giu 2009 - 18:07 - #3015 giu 2009 - 19:07 - #3103 lug 2009 - 20:41 - #3205 lug 2009 - 10:56 - #3313 lug 2009 - 12:46 - #34L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.Cos'hai visto ieri sera?Game/Quiz ShowGrande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei FamosiL'Isola dei Famosi 7L'onore e il rispettoLa Pupa e il Secchione 2La Pupa e il Secchione Il Ritorno
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http://it.wikipedia.org/wiki/Geografia_di_Singapore
Geografia di Singapore.Singapore è un'isola ed uno stato indipendente dell’Asia sudorientale nell’ambito del Commonwealth Britannico.ConfiniSituato all'estremità meridionale della penisola malese, è separato da quest'ultima dallo stretto di Johore, mentre quello di Singapore lo separa dall’Indonesia; l’isola ha un territorio generalmente pianeggiante e per oltre un decimo della sua superficie è occupata dall’area della città di Singapore, che è anche la capitale.Lo stato, oltre all’isola principale, Singapore, è formato da oltre 58 isole. Il monte principale è Bukit Timah con 177 m di altezza e il fiume principale è Seletar con 15 km di lunghezza.ClimaIl clima è di tipo equatoriale; la temperature media annua si aggira sui 26 °C.Le precipitazioni sono copiose e costanti per tutto l'anno, al contempo anche il tasso di umidità è elevato. L'umidità è maggiore da novembre a gennaio, mentre i mesi più secchi vanno da maggio a luglio, c'è il sole tutto l'anno.Flora e faunaUn tempo l’isola era ricoperta dalla giungla, che è stata ampiamente disboscata per lasciare posto alle coltivazioni di cocco, ananas, tabacco, heava e ortaggi; nei luoghi rimasti intatti proliferano i serpenti. Le aree urbane occupano circa il 50% della terraferma, mentre parchi, riserve naturali, piantagioni e zone militari ne occupano il 40%.Luoghi di interesseLa parte più popolosa è quella sulle rive del fiume Singapore.Il centro degli affari (CBD) è sulla sponda meridionale della foce del fiume.Fra le altre cose da vedere:Sono in corso opere di bonifica e sviluppo edilizio, un frutto tipico di Singapore è il durian.Geografia di Singapore|Geography of Singapore
7,815,865
http://www.webmasterpoint.org/news/Bancomat-addio-codice-pin-in-arrivo-scanner-per-le-vene_p18510.html
Per prelevare denaro contante da uno sportello in futuro potrebbe essere sufficiente un dito. E' questa l'innovativa visione del colosso dell'elettronica Hitachi che, entro la fine del 2006, installerà in Giappone alcuni speciali lettori ottici in grado di sostituire definitivamente i codici segreti dei bancomat con il riconoscimento delle vene di un dito.Per evitare ogni problema spesso è sufficiente prestare attenzione allo sportello e controllare che gli elementi in plastica del lettore e della tastiera non presentino sporgenze strane o non siano ben saldi, ma nel frattempo le banche e gli orgniasmi preposti stanno ricorrendo ai ripari. Al vaglio degli esperti, oltre alla soluzione già citata delle impornte digitali al posto dei PIN, ci sarebbero molte altre idee che vanno dal più semplice invio di un Sms ad ogni prelievo al più complesso riconoscimento facciale per accedere al conto corrente. Vecchio PIN addio, in futuro per prelevare in sicurezza potrebbe essere sufficiente solo il nostro corpo. A patto che qualche malintenzionato non decida di clonare anche quello.
233,690
http://it.wikipedia.org/wiki/Nut_%28alpinismo%29
Nut (alpinismo).I nuts'" (o dadi) sono blocchetti di metallo di varie forme e dimensioni, che vengono utilizzati come mezzi di assicurazione e/o progressione durante l'ascensione di una parete di roccia.Possono essere muniti di cavetto metallico o di un anello di cordino, entrambi di adeguato carico di rottura.Rispetto ai chiodi, sono di utilizzo più rapido e vengono rimossi più facilmente dal secondo di cordata; non richiedono l'uso del martello in quanto vengono semplicemente incastrati in fessure/buchi e sono più rispettosi dell'integrità della parete ascesa. Il loro posizionamento deve essere attentamente valutato per impedire lo sfilarsi del nut dalla cavità utilizzata. A questo scopo, spesso può rivelarsi utile un secondo nut, anche di minima tenuta, ma contrapposto e che mantenga in trazione il primo per mantenerlo fisso in posizione corretta.I più usati sono in lega leggera, di forma tronco conica, regolare o spesso lievemente asimmetrica, per rafforzare la tenuta alla trazione, e allo sfilarsi dalla parete, con una componente di rotazione, durante un eventuale strappo.I nuts furono introdotti dagli alpinisti americani negli anni sessanta che li utilizzavano nelle fessure regolari del granito delle Montagne Rocciose. Infatti l' utilizzo ottimale dei nuts sono appunto le fessure profonde e regolari. Devono il loro nome di "dadi" alle prime forme artigianali realizzate per l'appunto passando un cordino all'interno dei dadi normalmente utilizzati per bloccare le traversine dei binari ferroviari.Materiali d'alpinismoNut (climbing)
1,594,878
http://it.wikipedia.org/wiki/Pristella_maxillaris
Pristella maxillaris."Pristella maxillaris" è un piccolo pesce d'acqua dolce (da taluni conosciuto come Cardellino acquatico'" o come "'Tetra raggi x'") appartenente alla famiglia Characidae, unico rappresentante del genere "Pristella.Diffusione e habitatQuesta specie è diffusa nel bacino del Rio delle Amazzoni e dell'Orinoco (Brasile, Guyana e Venezuela). Abita le acque calme, ricche di vegetazione.DescrizioneIl corpo è a forma di rombo allungato, con ventre pronunciato. La pinna dorsale è alta, l'anale lunga e alta nella parte iniziale. La coda è bilobata. La livrea è interessante, con il corpo semitrasparente e traslucido con innumerevoli riflessi cangianti, dove è visibile la colonna vertebrale e il sacco argenteo contenente tutti gli organi interni. Una macchia nera compare dopo l'opercolo branchiale. Le pinne ventrali, la dorsale e l'anale presentano parte della radice gialla, sormontata da una macchia circolare nera e hanno i vertici bianchi. Le pinne pettorali sono trasparenti mentre la coda è rossa. Colori simili a quelli del Cardellino, tanto da far conoscere questa specie talvolta come Pesce cardellino. Raggiunge una lunghezza di 4,5 cm.ComportamentoÈ una specie pacifica, che vive in gruppo.RiproduzioneLa fecondazione è esterna: la femmina depone 300-400 piccole uova fecondate immediatamente dal maschio.AlimentazioneSi nutre di crostacei, insetti e vermi.AcquariofiliaPer la sua robustezza, la sua livrea interessante e il carattere pacifico è molto richiesto negli acquari. Poiché la riproduzione avviene facilmente anche in allevamento è molto conveniente anche l'allevamento a scopo commerciale, a differenza di altri Caracidi.CharacidaePesci d'acquario d'acqua dolcePristella maxillaris
688,715
http://it.wikipedia.org/wiki/Renault_7
Renault 7.La 7 era una versione a 3 volumi e 4 porte, prodotta dalla Renault tra il 1974 ed il 1984.Riservata alla Spagna, dove veniva anche costruita (vicino a Valladolid), fu prodotta in poco meno di 140.000 esemplari.La meccanica era la stessa della 5, salvo la cilindrata del motore portata da 956 a 1037cc (50cv), mentre le differenze estetiche, oltre alla coda, riguardavano i paraurti (in metallo anziché in plastica) e gli interni (rivisti in vari particolari). Disponibile negli allestimenti L e TL, venne ristilizzata (nuovi interni, paraurti in plastica) nel 1980, anno in cui adottò anche il motore di 1108cc (sempre da 50cv) comune alla gamma R5. La nuova versione comprendeva gli allestimenti TL e GTL.Uscì di listino nel 1984 e non fu riproposta con la nuova serie Super 5. Può essere considerata sua vera erede la Renault Thalia derivata dalla seconda generazione della Renault Clio e proposta sui mercati (Spagna, Grecia, Portogallo, Eire, Turchia, Egitto) in cui le vetture a 3 volumi erano (e sono) molto apprezzate.Anche se il concetto di tre volumi dalle dimensioni relativamente contenute fu ripreso anche Renault 9 del 1980, questa si rivolgeva ad un segmento superiore. Infatti affiancò e poi, assieme alla sua variante 2 volumi Renault 11, sostituì la poco fortunata Renault 14.Voci correlateCollegamenti esterniAutomobili Renault|7Renault 7
1,309,596
http://it.wikipedia.org/wiki/Sala_del_Regno
Sala del Regno.Sala del Regno'" è il nome del luogo di culto usato dai testimoni di Geova. Le Sale del Regno (che possono contenere varie congregazioni) sono caratterizzate dalla semplicità e dall'assenza di icone e immagini religiose. Le funzioni religiose settimanali sono chiamate "adunanze" e non hanno alcuna ritualità liturgica consistendo in discorsi, trattazioni a sfondo biblico e studio della rivista ufficiale della congregazione "La Torre di Guardia", mentre il cantico e la preghiera aprono e chiudono dette riunioni. Tutte queste adunanze sono aperte al pubblico e non vengono fatte collette.I locali di proprietà dei testimoni di Geova (comprese le sale di assemblee) vengono acquistati o costruiti principalmente con il lavoro volontario e non retribuito, unito alle contribuzioni volontarie dei membri della zona. Negli ultimi decenni, sono sempre più frequenti gli acquisti di locali o terreni per l'edificazione di stabili idonei al culto. Con l'apporto di squadre di volontari, specializzate e non, tali edifici possono essere costruiti in tempi rapidissimi.StoriaIl nome Sala del Regno fu suggerito nel 1935 da J. F. Rutherford, che allora era presidente dell'associazione dei testimoni di Geova (Watch Tower Society). Era stato disposto che venisse costruita una sala in cui tenere le adunanze, a Honolulu, nelle Hawaii. Secondo la testimonianza di James Harrub, Rutherford in risposta al come avrebbe chiamato l’edificio, questi rispose: “Che ne dici, non dovremmo chiamarlo ‘Sala del Regno’, dal momento che è questo ciò che facciamo, predicare la buona notizia del Regno?”. Da quella data in poi le sale usate regolarmente dai Testimoni cominciarono un po’ alla volta a essere contraddistinte dall’insegna “Sala del Regno”.NoteVoci correlateCollegamenti esterniBibbiaTestimoni di GeovaKingdom Hall of Jehovah's Witnesses
1,452,529
http://it.wikipedia.org/wiki/Victoria_Bitter
Victoria Bitter.Victoria Bitter'" o "'VB'" è una birra australiana prodotta dalla Carlton & United Beverages che appartiene al gruppo "Foster's". Anche se Foster's è la birra australiana più conosciuta all'estero, la sua quota di mercato in Australia resta debole a confronto con Victoria Bitter che è la birra più venduta, allo stesso tempo nelle vendite all'ingrosso o al dettaglio.Nonostante il suo nome, Victoria Bitter è una birra commerciale standard di tipo lager, anche se è forse leggermente più amara.Victoria Bitter e TooheysFino al 1999, un accordo tacito tra Carlton & United Beverages e Lion Nathan (fabbricante della birra Tooheys), li impediva di penetrare in concorrenza nel mercato, nello stato di Victoria e del Nuovo Galles del Sud. Con quest'accordo mise fine alla cosiddetta "guerra della birra di Melbourne" (Melbourne Beer War) una guerra commerciale aggressiva per il controllo del mercato.Cambi nel contenuto d'alcoolNel 2007 la Foster's Group, che produce la Victoria Bitter, ha progettato di calare la quantità di alcool da 4,9% a 4,8% per tagliare la quantità di Excise (a volte ha chiamata imposta di fabbricazione, è un tipo di tassa caricata sulle merci prodotte all'interno del paese).Il The Age (un quotidiano austrialiano), ha segnalato il 4 luglio 2007 che questo movimento che salverà fino a $20 milioni all'anno nei pagamenti di imposta.. Il portavoce della Foster's, Ben Wicks, ha detto che questa manovra non cambierebbe il gusto della birra.La birra VB MidstrengthNel 2007, è stata lanciata una nuova versione di VB chiamata VB Midstrength'" con un volume dell'alcool di 3.5%, è stata studiata per capitalizzare di più sul mercato crescente delle birre, attualmente dominato XXXX (è una marca delle birre prodotta dalla Castlemaine Perkins a Milton, in Brisbane nel Queensland), da Gold.La TV Scott Cam, ha confessato di essere fan di VB, così ha creato il VB Mid Ambassador.Il 24 luglio 2007, il The Australian (chiamato The Oz in modo meno formale, è un giornale quotidiano nazionale australiano fondato nel 1964 e pubblicato dalla News Corporation da Rupert Murdoch), ha segnalato che entro tre mesi ci sarà la promozione del lancio di "'VB Midstrength'". Dopo aver promosso direttore regionale "Anthony Heraghty" ha suggerito delle ulteriori estensioni della marca di VB, la Foster's a detto "trying to see past the big green giant" ("sta provando a vedere oltre il grande gigante verde").NoteCollegamenti esterniBirre australianeVictoria Bitter
502,690
http://it.wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_Quimper
Diocesi di Quimper.La diocesi di Quimper'" (in latino: "Dioecesis Corisopitensis (-Leonensis)") è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Rennes appartenente alla regione ecclesiastica Ouest. Nel 2004 contava 750.000 battezzati su 852.685 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Jean-Marie Le Vert.TerritorioLa diocesi è situata all'estremo occidentale della Bretagna e comprende il dipartimento francese di Finistère.Sede vescovile è la città di Quimper, dove si trova la cattedrale di San Corentino. A Saint-Pol-de-Léon sorge l'ex cattedrale di San Paolo Aureliano.Il territorio si estende su 6.733 km² ed è suddiviso in 337 parrocchie, raggruppate in 14 decanati, a loro volta raggruppati in 3 arcidiaconati.StoriaLa diocesi fu eretta nel V secolo. Il primo vescovo noto è san Corentino. Originariamente la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Tours ed era chiamata anche diocesi di Cornovaglia. La successione episcopale fino al IX secolo non è certa e presenta lacune.Nel Medioevo il capitolo di Quimper era costituito da due arcidiaconi, un cantore, un tesoriere, un teologo e dodici canonici.La cattedrale fu costruita a partire dal 1424, ma i lavori si protrassero per tutto il XV secolo e furono conclusi all'inizio del XVI secolo.Il 29 novembre 1801, in seguito al Concordato, la diocesi di Quimper si è ampliata, incorporando il territorio della diocesi di Saint-Pol de Léon, che fu soppressa, nonché porzioni delle diocesi di Tréguier, di Dol (pure soppresse) e di Vannes. In compenso cedette alcune porzioni del suo territorio alle diocesi di Saint-Brieuc e di Vannes.Il 23 novembre 1853 ai vescovi di Quimper fu concesso di aggiungere al proprio titolo quello della sede soppressa di Saint-Pol de Léon.Il 3 gennaio 1859 è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Rennes.Cronotassi dei vescoviStatisticheLa diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 852.685 persone contava 750.000 battezzati, corrispondenti all'88,0% del totale.FontiDiocesi cattoliche in Francia|Quimper-LeonRoman Catholic Diocese of Quimper
7,719,388
http://www.solospettacolo.it/24082009/fabri-fibra-batte-de-andre-domani-tocca-a-britney-spears/
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7,817,383
http://www.webmasterpoint.org/news/news_stampa.asp?id=16409
Connecting-Managers dal 1° settembre si trasferisce in una nuova sede per meglio rispondere alle esigenze di un organico in continua crescita. Nell’ottica di evoluzione costante che contraddistingue il Network, la redazione si dota di una struttura più adeguata e funzionale, attiva nel centro di Mogliano Veneto (TV), al fine di offrire servizi e prodotti di qualità sempre più elevata.La progettazione del nuovo locale è stata affidata allo studio dell"architetto giapponese Arata Yamashita che vanta una lunga esperienza nella ristrutturazione e recupero di uffici. L’architetto ha voluto che fosse proprio la storia e la filosofia di Connecting-Managers® protagonista della nuova vita del locale in colloquio continuo con i nuovi arredi e con le nuove sofisticate tecnologie impiantistiche. Yamashita ha espresso soddisfazione affermando che "Durante i lavori della redazione di Connecting-Managers® abbiamo mantenuto un quotidiano contatto tra il nostro studio di architettura e Luigi Fusco, una specie di "work in progress" permanente che dava continuamente notizie sulla realizzazione del progetto. Non che non avessimo le idee chiare su cosa volevamo ottenere, ma eravamo pur sempre anche disponibili a sentire e ad ascoltare eventuali suggerimenti. Credo che la forza di questo progetto stia proprio in questo: far continuare la storia del Network senza sovrapporsi, senza cercare vanesi protagonismi".
2,653,953
http://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_Civica_A._Tiraboschi
Biblioteca Civica A. Tiraboschi.La Biblioteca Antonio Tiraboschi'" di Bergamo è una biblioteca situata nel centro di Bergamo.Inaugurata inizialmente nel 1975 come piccola biblioteca del quartiere "San Tomaso", in un edificio dell'inizio del XX secolo, venne intitolata al linguista e storico bergamasco Antonio Tiraboschi a partire dal 1986.Al centro di un progetto di ampliamento e rivalutazione, nel 2004 il progetto architettonico venne affidato all'architetto ticinese Mario Botta che sviluppò un edificio dal forte carattere moderno e del tutto calato sui tratti distintivi del proprio stile come l'utilizzo di rivestimenti in mattoni e l'alternanza di queste superifici piene con ampie vetrate dalle forme stilizzate, ravvisabili anche in altri suoi progetti.L'inaugurazione avvenne in data 1 giugno 2004: la superficie totale usufruibile dal pubblico è pari a 2.500 metri quadrati disposti su cinque piani, con circa 500 posti a sedere.La biblioteca raccoglie un totale di 152.820 libri (dei quali 45.000 a "scaffale aperto").Collegamenti esterniVoci correlateNoteArchitetture di BergamoBergamoBiblioteche della Lombardia
1,285,154
http://it.wikipedia.org/wiki/Ogre_%28Tekken%29
Ogre (Tekken).Ogre è un personaggio immaginario della serie di videogiochi picchiaduro Tekken, apparso sotto forma di personaggio giocabile in Tekken 3 e Tekken Tag Tournament.StoriaOgre è il Dio della Lotta, risvegliato dagli scavi della Mishima Zaibatsu. Heihachi Mishima, capo dell'azienda, scopre questa creatura e vuole usarla per i suoi fini. Ogre ha il compito di assorbire le anime dei combattenti più forti della Terra, quali Bruce Irvin, Lee Chaolan, Wang Jinrei, Heihachi Mishima e Jin Kazama.Quattro anni più tardi, Heihachi organizza il "The King of Iron Fist Tournament 3", o Tekken 3, con lo scopo di far uccidere Ogre da suo nipote, Jin Kazama, per poi ucciderlo.Una volta sconfitto Heihachi, Paul Phoenix s'imbatte in Ogre con cui dà vita a un altro scontro. Paul, credendosi vincitore, va a casa vittorioso. Ma Ogre, ripresosi, prese energia da Heihachi mutando forma in True Ogre. Solo Jin riuscirà a sconfiggerlo.CuriositàVoci correlatePersonaggi di TekkenList of characters in the Tekken series#Ogre
7,120,066
http://italy.indymedia.org/news/2004/12/689010_comment.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50Arriva una notizia sconfortante dalla Germania, come tutti sapete governata da una coalizione rosso-verde, i consumi vanno aumentati e allora si decide di aumentare l’orario di lavoro a quaranta ore settimanali, con eguale retribuzione, e con l’eliminazione delle retribuzioni aggiuntive in pratica viene tolta quella che noi chiamiamo tredicesima. Questa “politica” ha origine da un certo tipo di contrattazioni sindacali attuate per salvare alcuni posti di lavoro in passato, oggi invece diventa una strategia di Governo per far “girare l’economia”.Vista questa notizia possiamo affermare, per una volta, che c’è andata un po’ meglio a confronto di una potenza europea. Anche in Italia, ormai da parecchio tempo, si vuole far ripartire l’economia, si vogliono aumentare i consumi e per far ciò il Presidente del Consiglio e il suo partito vogliono abbassare le tasse a tutti: non in modo “virtuoso” [espressione cara al Presidente Casini], ma in misura maggiore a chi guadagna di più. Non c’è da scandalizzarsi perché dal punto di vista del Premier è facile capire che: se una famiglia meno abbiente si troverà dei soldi in più li risparmierà, mentre se sarà un benestante pagare meno tasse investirà quei soldi e così l’economia girerà. Quello di cui non tiene conto è che la famiglia benestante ha già tot soldi a disposizione, tot soldi a risparmio e tot soldi investiti e riceverà dal taglio delle tasse un vantaggio maggiore della famiglia più in difficoltà, perché con un euro in più al giorno quest’ultima rimarrà nelle attuali condizioni; che per alcuni significa stentare ad arrivare a fine mese o non arrivarci del tutto.“L’abbassamento delle tasse” non ha trovato concorde tutto il Governo dal principio, perché la riduzione delle aliquote, attuata in questo modo, non era un obiettivo che tutti nella maggioranza e nel Governo ritenevano primario oggi. Si è assistito anche ad una diatriba tra Presidente della Camera, contrario a manovre imprudenti, e Presidente del Senato, pro-manovre imprudenti pur di “rispettare il programma”. Lo scenario si è ripetuto e come in altri momenti di crisi del Governo Berlusconi abbiamo Forza Italia e Lega da una parte, Udc e Alleanza Nazionale dall’altra. Ma questa volta vi è stata una particolarità: nonostante la crisi in atto il Premier di An è diventato da Vice Presidente del Consiglio a Ministro degli esteri, e Follini potrebbe ancora entrare nel Governo e occupare la poltrona di Vice Premier, tutto ciò con il consenso di Bossi, che pare aver ottenuto ciò che voleva [il federalismo], perciò è ora disposto a concedere dei favori a Berlusconi da fedele alleato.Nonostante la fedeltà della Lega le ferite nel Governo non si rimarginano immediatamente, An chiarisce che non è possibile mettere in discussione i parametri europei [come Berlusconi voleva fare immediatamente] per gli interessi nazionali italiani, lo stesso fa l’Udc. Il Premier allora si rivolge direttamente al Parlamento di Bruxelles, e chiede di discutere dei limiti imposti dall’Europa e della possibilità che questi vengano modificati in futuro.Nel momento più acuto della crisi si è dato il via alla campagna elettorale: “O si riducono le tasse, o si va alle urne” - sbotta il Premier. Questa è stata una chiara mossa per racimolare voti, per far credere che se le tasse non si abbassavano, non sarebbe stata colpa sua, ma non avrebbe potuto farlo perché non possiede la maggioranza assoluta. Il 25 novembre arriva però l’accordo, si annuncia il taglio delle tasse; proprio come lo voleva FI:, con le tre aliquote, con un risparmio maggiore per i redditi alti e con uno minore per i redditi bassi, con tagli nel sociale e nel pubblico impiego [gli sprechi naturalmente]. Anche dopo l’annuncio qualche ostacolo nel Governo rimane, poi c’è la Confindustria che senza Amato non è più la stessa.Ora possiamo affermare che dopo i risultati delle elezioni europee e delle suppletive Berlusconi si sia fatto due conti in tasca, e in base a questi abbia voluto dare un segnale forte ai suoi elettori, anche a scapito dell’intera Cdl, per rimanere ad essere il primo partito in Italia. Se da sinistra non inizieranno ad arrivare segnali di attività concrete potrebbe anche riuscirci.
562,160
http://it.wikipedia.org/wiki/Carico_limite
Carico limite.Un carico'" nell'ingegneria strutturale è un sistema di forze applicate che possono originare una deformazione e conseguente stato di sollecitazione in una struttura.Un "'carico limite comporta il raggiungimento di una situazione particolarmente critica per l'opera intera o parte di essa.Una consapevole ed attenta analisi strutturale ha proprio la funzione di evitare il verificarsi di questi inconvenienti.Secondo il metodo degli stati limite, il carico limite si distingue fondamentalmente in due tipologie:In entrambi i casi si studia il carico concentrato oppure distribuito che, secondo le previsioni progettuali,porterebbe la struttura ad una condizione indesiderata, che va dalla semplice deformazione eccessiva (con pregiudizio all'accessibilità e vivibilità, o anche solo con problemi estetici) al danno pericoloso per la resistenza e stabilità della struttura e per l'incolumità delle persone che vi sono all'interno.Le entità calcolate hanno un valore spesso ipotetico, soggetto a margini ampi di errore, soprattutto se la struttura presenta particolari complessità. La cautela nei confronti di tali eventualità è affidata a vari coefficienti di sicurezza, che trasformano il carico limite in carico di progetto.Questo termine fa riferimento al metodo degli stati limite,attualmente in vigore e contenuto nell'eurocodice.Si misura, a seconda dei casi, in Newton o in Pascal, e relativi multipli e sottomultipli.Voci correlateAnalisi strutturaleGeotecnicaLimit loads
2,036,962
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cattolica_in_Iraq
Chiesa cattolica in Iraq.La Chiesa cattolica irachena'" è parte della Chiesa Cattolica universale, sotto la guida spirituale del Papa e della Santa Sede.È formata da Chiese sia di rito latino sia di rito orientale. Il gruppo più rappresentativo, che raccoglie i tre quarti di tutti i cristiani iracheni, è costituito dalla Chiesa cattolica caldea, il cui capo ha il titolo di Patriarca di Babilonia dei Caldei. Tale Chiesa utilizza una lingua liturgica simile all'aramaico, la lingua che si parlava in Palestina ai tempi di Gesù Cristo.Esistono inoltre comunità siro-cattoliche, armeno-cattoliche, greco-cattoliche e latine.Attualmente nella capitale Baghdad ci sono sessanta chiese, oltre ai conventi. Circa metà delle chiese sono cattoliche.Il 9 febbraio 2010 i capi religiosi di tutte le Chiese cristiane presenti nel Paese hanno istituito il «Consiglio dei capi delle comunità cristiane in Iraq». Scopo dell'iniziativa è creare una linea unitaria di dialogo col paese. Il Consiglio, quindi, parlerà a nome di tutti i cristiani dell'Iraq. Primo segreterio generale è stato eletto mons. Avak Asadorian, vescovo della Chiesa armena; il suo vice è mons. George Casmoussa, vescovo siro-cattolico di Mosul.I temi principali che affronterà il Consiglio sono la diaspora cristiana e il dialogo coi musulmani.DiocesiCi sono 15 diocesi ed eparchie cattoliche in Iraq, suddivise fra quattro chiese di diverso rito:Chiesa latinaChiesa cattolica caldeaChiesa armeno-cattolicaChiesa cattolica siraIn Iraq il numero di fedeli siro-cattolici si aggira sulle 90.000 unità (2010).Chiesa greco-cattolicaStoriaLa storia del Cristianesimo in Iraq ha tradizioni antichissime. Secondo la tradizione, la presenza dei cristiani in Iraq trae origine dalla predicazione di san Tommaso che giunse in Mesopotamia dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.).Le più antiche testimonianze certe (storiche ed archeologiche) della presenza di seguaci di Gesù risalgono ai primi decenni del II secolo.Durante il III secolo la Chiesa della Mesopotamia perse i collegamenti con le Chiese dell'Impero romano e passò definitivamente sotto la dominazione persiana. Nel IV secolo venne organizzato il primo concilio interno alla Chiesa di Mesopotamia (oggi definita "Assira").I cristiani in Iraq hanno vissuto soprattutto nelle maggiori città: Baghdad, Kirkuk, Mossul e Bassora.Il regime di Saddam Hussein diede un duro colpo alla libertà dei cristiani nazionalizzando le loro scuole. Saddam ebbe un cristiano nel suo governo, Mikhail Yuhanna, ma egli tenne sempre nascosta la sua fede, islamizzando persino il suo nome in Tariq Aziz.Oggi ci sono circa 300.000 cattolici in Iraq, meno dell'1% della popolazione.Dal 2003 ad oggiDopo il crollo della dittatura, nel 2003, ed il ritorno alla democrazia è caduto il divieto di stampare opere religiose non musulmane. Si possono stampare di nuovo libri cristiani in Iraq. Ma nello stesso tempo si è accresciuto in tutto il Paese il radicalismo islamico e, con esso, l'intolleranza religiosa. Sono stati soprattutto gli sciiti a colpire i cristiani. Gli attacchi, inizialmente isolati, si sono trasformati in una persecuzione. Sono state stilate vere e proprie liste di proscrizione.In soli cinque anni (2003-2008) la popolazione cristiana dell'Iraq è passata da 800mila a 450mila fedeli.. Chi è uscito dal Paese si è recato in Europa o nell'America del Nord, o in paesi vicini, come Giordania e Siria.Dopo i delitti accaduti nel 2008, oltre 15.000 cristiani hanno lasciato il Paese per la Siria, il Libano, la TurchiaOggi in Iraq di fronte alle chiese non si possono parcheggiare né possono transitare automobili.Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk, ha affermato che, da quando il fondamentalismo ha rialzato la testa nel 2003, si sono contati 710 martiri cristiani in tutto il Paese. Milizie fondamentaliste hanno preso a imporre la tassa che, per il Corano, devono pagare i fedeli di altre religioni.Nel giro di quattro anni (2005-2009), i cristiani fuggiti da Baghdad, Bassora e Mossul si sono rifugiati in Kurdistan, nella capitale Erbil. Il sobborgo di Ankawa, cittadella cristiana di Erbil, è passato da 8.000 a oltre 35.000 abitanti cristiani. Ad Ankawa si sono trasferiti anche il seminario di Baghdad e la facoltà teologica della capitale.Alle elezioni locali del 2009, sono stati riservati ai cristiani solo un seggio nel distretto di Baghdad, uno a Mossul ed uno a Bassora. La Costituzione vigente garantisce il rispetto della libertà religiosa, ma nello stesso tempo afferma che non si possono promulgare leggi contrarie alla religione musulmana.NoteBibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniChiesa cattolica in Iraq|Roman Catholicism in Iraq
2,221,346
http://it.wikipedia.org/wiki/Promozione_1969-1970
Promozione 1969-1970.Nella stagione 1969-70 la Promozione era il quinto livello del calcio italiano. Il campionato è strutturato su vari gironi all'italiana su base regionale.Piemonte e Val d'AostaGirone unicoLiguriaGirone unicoLombardiaIl campionato di Promozione Lombarda 1969-70 è stato il 14° campionato di Promozione organizzato in Italia nel dopo guerra dal Comitato Regionale Lombardo (C.R.L.).Alla compilazione dei quadri stagionali il C.R.L. ammise a completamento degli organici le seguenti società:Gli organici furono compilati tenendo conto delle seguenti squadre retrocesse dalla Serie D:e delle seguenti squadre promosse dal campionato di 1.a Categoria:Girone AGirone BVenetoIn Veneto furono disputati 4 gironi di campionato di Prima Categoria quale qualificazione al nuovo campionato di Promozione 1970-71.Friuli-Venezia GiuliaGirone unicoTrentino-Alto AdigeEmilia-RomagnaIl C.R. Emilia-Romagna inaugurò il campionato di Promozione nella stagione 1970-71.ToscanaGirone unicoMarcheGirone unicoLazioUmbriaMoliseLe squadre molisane erano aggregate al C.R. Campano.AbruzzoCampaniaGirone AGirone BPugliaIl C.R. Puglia inaugurò il campionato di Promozione nella stagione 1970-71.BasilicataCalabriaSiciliaIl C.R. Sicilia inaugurò il campionato di Promozione nella stagione 1970-71.SardegnaNoteAll'inizio di questa stagione entra in vigore una nuova normativa F.I.G.C..Questa stabiliva che, "'in caso di assegnazione di un titolo sportivo'" (promozione o retrocessione), alla fine del campionato si sarebbe dovuto:"'1) disputare una gara di spareggio in campo neutro in caso di attribuzione del primo posto in classifica'";"'2) non disputare una gara di spareggio ma prendere in considerazione la differenza reti generale'" in caso di una o più società da classificare per stabilire una o più società "'retrocedente(i) in categoria inferiore'"."'Tutti i pari merito'" in cui "'non si doveva attribuire'" un titolo sportivo "'non sono da regolarsi con la differenza reti generale'" ovvero: tutte le altre squadre a pari punti vanno considerate classificate "'a pari merito con la posizione di classifica più alta'" senza considerare la differenza reti anche se i giornali la prendono in considerazione e la evidenziano.BibliografiaVoci correlateCampionato di calcio italiano Promozione
1,223,632
http://it.wikipedia.org/wiki/Distretto_Militare_di_Washington
Distretto Militare di Washington.United States Army Military District of WashingtonIl Distretto militare di Washington'" (brevemente "'MDW) è uno dei maggiori comandi dell’Esercito degli Stati Uniti.Il suo quartier generale è a Fort McNair in Washington D.C.. Le missioni delle unità includono incombenze cerimoniali come ruoli di combattimento nella difesa della regione della Capitale.Oltre Fort McNair, vi sono altre installazioni sotto la giurisdizione del comando MDW:Il distretto militare rappresenta anche l’esercito degli U.S. nella Squadra "Joint Force Headquarters National Capital Region" (JFHQ-NCR), come quella di sorveglianza dei cerimoniali che si svolgono nel cimitero di Arlington.Attualmente il comandante generale del distretto militare è il Maggiore Generale Richard J.Rowe, Jr.Il comandante dello staff del distretto e del JFHQ-NCR è il Colonnello Arnaldo Claudio.Il comandante generale, il comandante dello staff e il comandante sergente maggiore del distretto hanno le stesse posizioni nel JFHQ-NCR.United States ArmyWashington D.C.United States Army Military District of Washington
680,558
http://it.wikipedia.org/wiki/Hans_Haas
Hans Haas.Hans Haas'" (Vienna, 23 gennaio 1919) è un subacqueo, pioniere nella ripresa e nella fotografia subacquea, biologo e documentarista.È in modo particolare noto per le sue fotografie subacquee del Mar Rosso, che hanno contribuito a renderlo una rinomata meta turistica tra i praticanti della subacquea. Si ricordano inoltre le sue sperimentazioni con la "Rolleiflex" (la stessa macchina usata da Luis Marden). È conosciuto anche per i suoi documentari sugli squali e per il suo impegno ambientalistico.Scrive il suo primo articolo da professionista dopo una spedizione nei Caraibi, nel 1940 lascia gli studi di legge e, nel 1943, si laurea in zoologia. Nelle sue prime immersioni utilizza il rebreather. Nel 1947 il suo film "Menschen unter Haien" ("Un uomo tra gli squali") viene proiettato a Zurigo, e nel 1948 viene pubblicato il libro omonimo. In seguito ottiene contratti con alcune case di produzione di Monaco e Vienna.PubblicazioniLibriCollegamenti esterniPersonalità legate alla subacqueaFotografi austriaciHans Hass
710,246
http://it.wikipedia.org/wiki/Punta_d%27Ostro
Punta d'Ostro.La Punta d'Ostro'" (in croato: "'Oštri Rt) è un capo della Dalmazia e il punto più a sud della Croazia.La Punta d'Ostro è uno dei due promontori che delimitano le bocche di Cattaro; di fronte, in territorio montenegrino, è situata la Punta d'Arza, mentre tra le due si trova l'Isolotto delle rondini, su cui sorge il Forte Mamula. Il nome del capo deriva dall'omonimo vento, l'ostro.Per la sua importanza strategica, la zona della Punta d'Ostro è sempre stata contesa. Per molti secoli limite meridionale della Repubblica di Ragusa, la punta venne poi fortificata prima della prima guerra mondiale dagli austriaci.La zona della Punta d'Ostro è salita alla ribalta delle cronache per essere stata al centro - assieme alla penisola di Prevlaka, di cui fa parte - di una disputa tra la Croazia e l'ex Serbia e Montenegro per la demilitarizzazione della penisola. Le parti sono poi addivenute a un accordo nel 2002.Capi e promontori della Croazia|Ostro, punta d'
2,205,263
http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Bossi
Umberto Bossi.È stato eletto per la prima volta al Senato nel 1987 (X legislatura), fatto per il quale ancora oggi è soprannominato, con voce lombarda, il "Senatùr". Dal 1992 al 2001 ha ricoperto per quattro volte la carica di deputato (XI, XII, XIII e XIV legislatura) e per altrettante quella di parlamentare europeo.È entrato nel governo per la prima volta nel 2001, quando fu nominato Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione nel Governo Berlusconi II.BiografiaNasce da Ambrogio e Ida Valentina Mauri. Il padre era operaio, la madre portinaia.Gli anni giovaniliPer aiutare la famiglia, deve lasciare la scuola per andare a lavorare: trova un impiego all'ACI di Varese. In quegli anni ottiene il diploma di perito tecnico elettronico presso la scuola per corrispondenza «Radio Elettra». Cambia mestiere più volte: «Ho fatto l'operaio, il perito tecnico, ho lavorato nell'informatica, ho studiato medicina a Pavia, ho insegnato matematica e fisica»..Umberto Bossi ebbe una breve carriera come cantante, con il nome d'arte di "Donato".Accompagnato dall'orchestra di D.U. Mazzucchelli incise un disco 45 giri (edizioni Caruso) con le canzoni "Ebbro (genere: "boogie woogie")" e "Sconforto (genere: rock-slow)", firmando anche i testi.Nel 1961 Bossi partecipò, insieme al suo complesso, al Festival di Castrocaro.Bossi è stato anche autore di poesie in dialetto. Una di queste, "Scioperu in dur baset" (Sciopero alla Bassetti), fu pubblicata nel gennaio 1982 su "Ut bartavèll", rivista politico-culturale varesina.Esistono diverse testimonianze della militanza a sinistra di Umberto Bossi negli anni giovanili, anche se non fu un sessantottino. Sul movimento studentesco scrisse: "Ha distrutto il radicamento nel territorio, nel gruppo sociale, tra i figli".Nei primi anni settanta ha militato in rapida successione: nel gruppo comunista de "il manifesto", nel partito di estrema sinistra PdUP, nell’associazione dei lavoratori cattolici di sinistra Arci e nei Verdi».Per alcuni mesi fra il 1974 e 1975 Bossi fu impegnato in un'iniziativa di solidarietà del Partito Comunista Italiano di Verghera, frazione di Samarate (VA); partecipò all'organizzazione di un'esposizione di quadri per una raccolta fondi a sostegno dei dissidenti di Augusto Pinochet, il generale cileno che aveva instaurato nel Paese una dittatura militare. Gli venne data la tessera della sezione locale.In questo periodo conosce Gigliola Guidali, di Gallarate. I due si sposano il 31 agosto 1975. Bossi ha 34 anni e non ha, al momento, un lavoro fisso.È iscritto all'università nella Facoltà di medicina a Pavia.Gli inizi dell'impegno in politicaIl suo incontro con le idee autonomiste e federaliste avviene per caso, nel 1979: un giorno, entrando in facoltà a Pavia, nota un avviso dell'Union Valdôtaine, movimento autonomista della Valle d'Aosta. Conosce il leader Bruno Salvadori. Bossi decide immediatamente di unirsi alla sua causa: «Mi misi con lui a fare il giornale, però non avevo ancora deciso di dedicarmi solo al federalismo». L’8 giugno 1980 Salvadori muore in un incidente automobilistico, lasciando Bossi a ripianare da solo i debiti del giornale. «Mi mancavano sei esami alla laurea, ma decisi di buttare tutta la mia vita per togliermi quel chiodo».Nel 1980 Bossi fonda un gruppo che chiama «Unione Nord Occidentale Lombarda per l'Autonomia» mentre due anni dopo crea assieme ai varesini Roberto Maroni e Giuseppe Leoni la «Lega Autonomista Lombarda» (Unolpa), di cui viene eletto segretario nazionale.Nel 1979 i coniugi Bossi hanno avuto un figlio, Riccardo. La moglie dà al marito un ultimatum: un lavoro fisso è necessario per portare avanti la famiglia. Nel 1982, Gigliola Guidali chiede e ottiene la separazione. Al marito mancano infatti 11 esami.Per diffondere le idee autonomiste Bossi crea un giornale, che nasce con il nome "Lombardia Autonomista". Il primo numero esce nel marzo 1982 come supplemento di "Rinascita Piemontese".Bossi si presenta alle elezioni politiche del 1983 in alcune circoscrizioni della Lombardia insieme ad altri autonomisti sotto il simbolo della Lista per Trieste, senza essere eletto (nella circoscrizione Varese-Como-Sondrio ottiene 157 preferenze: «Sapevo che lo facevo solo per portare la valigia e fare esperienza.»).Il 12 aprile 1984 Bossi fonda la Lega Lombarda. Firmano l'atto di fondazione, davanti a un notaio di Varese: Umberto Bossi («di professione editore»), la sua compagna Manuela Marrone, Giuseppe Leoni, Marino Moroni ed Enrico Sogliano. La neonata formazione partecipa alle elezioni europee che si tengono in quell'anno in alleanza con Liga veneta e Movimento Piemont. Bossi ottiene 1.630 preferenze.Alle elezioni amministrative del 1985 la Lega elegge i primi rappresentanti nei comuni di Varese e Gallarate e nella provincia di Varese. Non ha successo invece alle elezioni regionali.Alle elezioni politiche del 1987 Bossi viene eletto per la prima volta senatore.La Lega NordAlla fine degli anni ottanta, visto anche il progressivo successo della Lega a livello regionale, porta avanti il suo progetto politico di unire i vari movimenti politici autonomisti dell'Italia settentrionale (Lega Lombarda, Liga Veneta, Arnassita Piemonteisa, Partito Popolare Trentino Tirolese, Union Ligure, Lega Padana Emilia, Alleanza Toscana), tradottosi quindi nella fondazione dell'Alleanza Nord, divenuta poi Lega Nord, di cui è stato nominato Segretario federale durante uno dei raduni di Pontida (BG), chiamate dal partito "Giuramenti" a ricordo del più celebre Giuramento di Pontida tenutosi nel 1167 presso la locale Abbazia di San Giacomo fra le venti città della Lega Lombarda storica.Alle elezioni politiche del 1992 Bossi viene rieletto, questa volta alla Camera, con 240.523 preferenze, una delle cifre più alte di tutta Italia. Il 1992 è anche l'anno in cui esplode Tangentopoli, un evento epocale che vede Bossi inizialmente fra i più convinti sostenitori del "pool di Milano", cioè dei magistrati della Procura meneghina intenti ad indagare sui fenomeni di corruzione. Ma anche il "Senatùr" in persona e la sua Lega vengono coinvolti nel 1993 per una questione legata a un finanziamento illecito di duecento milioni di lire, ricevuti dagli allora dirigenti del colosso chimico Montedison.Fino ad allora Bossi sostenne la linea del Pool di Milano, partecipando a una manifestazione con MSI, PDS e Verdi. Emblematica fu, alla Camera dei deputati, l'agitazione di una corda a forma di cappio da parte di Luca Leoni Orsenigo.Il 5 gennaio 1994, al processo Enimont, Bossi ammette il finanziamento illecito tramite una tangente ricevuta dalla Montedison. Viene condannato successivamente in via definitiva dalla Cassazione a 8 mesi per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.L'Alleanza con Forza ItaliaNello stesso anno crea al Nord con Forza Italia (partito politico fondato nel 1994 dall'imprenditore milanese Silvio Berlusconi) la coalizione elettorale denominata Polo delle Libertà, che assieme ad Alleanza Nazionale vince le elezioni e governa il paese sino al 22 dicembre 1994. In quell'occasione Bossi stacca il suo partito dalla coalizione presentando una mozione di sfiducia contro il primo governo Berlusconi (attuando il cosiddetto ribaltone).A questa azione segue una dura presa di posizione contro l'ex capo del governo Silvio Berlusconi, che dalle pagine della "Padania", viene più volte accusato di collusione con la mafia: «La Fininvest è nata da Cosa Nostra», in un articolo pubblicato sull'organo ufficiale della Lega Nord il 27 ottobre del 1998.La fase secessionistaIl 15 settembre 1996, forte del consenso elettorale ottenuto dalla Lega pari al 10,8% a livello nazionale (30% in Veneto, 25% in Lombardia, 20% in Piemonte), radicalizzando la propria politica, annuncia di voler perseguire il progetto della secessione delle regioni dell'Italia settentrionale (indipendenza della Padania). A tal fine organizza una manifestazione lungo il fiume Po, partendo dalla sua sorgente in Piemonte ed arrivando a Venezia, in Riva degli Schiavoni, dove dopo aver ammainato la bandiera tricolore italiana, fa issare quella col Sole delle Alpi verde in campo bianco, e proclama provocatoriamente l'indipendenza della "Repubblica Federale della Padania" leggendo una dichiarazione che affermava «Noi Popoli della Padania, solennemente proclamiamo: la Padania è una Repubblica federale, indipendente e sovrana...».Nello stesso periodo crea un'assise politica a Mantova denominata "Parlamento del Nord" (e successivamente Parlamento della Padania) e l'anno successivo porta oltre 6 milioni di persone (cifra dichiarata da organi leghisti) a votare sotto i gazebo per il primo "Governo della Padania".Durante questa fase, ritenendo opportuno dar voce e spazio alla cultura padana, fonda alcuni mezzi di comunicazione, come il quotidiano "La Padania", Radio Padania e TelePadania. Attualmente ricopre l'incarico di direttore politico del quotidiano.All'opposizione durante il governo di centro-sinistra (Prodi 1996-98; D'Alema I e bis 1998-2000 e Amato 2000-2001), riallaccia i rapporti col Polo di centro-destra in occasione delle elezioni regionali del 2000, costituendo l'anno successivo una nuova coalizione chiamata Casa delle Libertà, vittoriosa alle elezioni del 13 maggio (nella parte proporzionale passa però dal 10% al 3,9%). Dal 2001 al 2004 ricopre l'incarico di Ministro per le Riforme e alla Devolution.La malattia e il rientro in politicaLa mattina dell'11 marzo 2004 è ricoverato in ospedale in gravi condizioni, colpito da un ictus cerebrale; la riabilitazione lo ha costretto ad una lunga degenza ospedaliera in Svizzera e ad una faticosa convalescenza, poi conseguentemente a una lunga interruzione dell'attività politica.Nonostante le condizioni di salute (la malattia gli ha lasciato un braccio indebolito, difficoltà a camminare e parlare da cui si è successivamente ripreso, anche se non completamente) è candidato come capolista al Parlamento europeo alle elezioni di giugno, risultando eletto nelle due circoscrizioni del nord, con circa 285.000 voti. Per il seggio di Strasburgo ha lasciato la carica di deputato italiano.Lo si rivedrà solo il 19 settembre nella sua casa a Gemonio e tornerà in pubblico gradualmente prima partecipando il 28 febbraio 2005 nella sede della Lega in via Bellerio a Milano all'inaugurazione dell'asilo nido interno, poi il 6 marzo tiene il suo primo comizio dopo l'ictus nella casa dell'esilio di Carlo Cattaneo a Castagnola, quindi il 19 giugno 2005 è in uno dei tradizionali raduni di Pontida, ma solo dal 15 novembre ritornerà a far politica a Roma ripresentandosi al Senato.Alla manifestazione di Castagnola (che ha fatto discutere nell'ambiente ticinese) prende parte anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti (legato a Bossi da un patto di leale collaborazione chiamato dai media «asse del Nord»), il ministro Roberto Calderoli, il Ministro della Giustizia Roberto Castelli, il Ministro del Lavoro e politiche sociali Roberto Maroni e una delegazione della Lega dei Ticinesi, movimento politico localista ad ispirazione cantonale elvetico guidato dall'imprenditore luganese Giuliano Bignasca. Bossi parlerà tre volte per un totale di 15 minuti. Alla fine del comizio un gruppo di militanti leghisti venuti in trasferta per sentire il senatùr ha iniziato a cantare: "E noi siamo padani, abbiamo un sogno nel cuore: bruciare il tricolore" registrato dalla radio svizzera.Nella primavera 2006, in occasione delle elezioni politiche, interviene personalmente a comizi e incontri pubblici a sostegno dei candidati leghisti al Parlamento e alle successive elezioni amministrative. Eletto deputato quale capolista della Lega Nord Padania-Movimento per l'Autonomia, rifiuta il posto per rimanere al Parlamento europeo.Manifestazioni leghiste recentiIl 17 settembre del 2006, in occasione del decennale della dichiarazione d'indipendenza della Padania, dal palco galleggiante in Riva degli Schiavoni a Venezia, lancia l'idea di riaprire il Parlamento del Nord, quale punto di contatto fra il cittadino e le istituzioni centrali, e della necessità di un rinnovamento della classe dirigente leghista nella direzione dei giovani.Il 2 febbraio del 2007 partecipa ai lavori di riapertura del Parlamento del Nord a Vicenza. L'assise padana è tornata a riunirsi mensilmente nella città veneta. Verso la fine dell'agosto 2007, è tornato a far parlare di sé a causa di una esternazione relativa alla protesta fiscale da lui stesso ideata per far cadere il governo Prodi, affermando: "C'è sempre una prima volta per prendere in mano i fucili", ma anche: "Se la Lombardia non paga, l'Italia muore in 5 giorni"."Il 5 gennaio del 2008, Bossi coglie l'occasione d'incontrare il presidente cantonale della Lega dei Ticinesi Giuliano Bignasca, dopo una visita al cardiocentro di Lugano, al fine di discutere delle problematiche politiche dell'area insubre. La riunione si tiene presso il Grott dal Prévat di Bosco Luganese. Alla riunione partecipano anche il Consigliere di Stato ticinese Marco Borradori ed il deputato Norman Gobbi. Per la Lega Nord è presente il Presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni.Si parla soprattutto di trasporti ed in particolare del prolungamento della NTFA oltre la frontiera e dei progetti per l'aeroporto lombardo della Malpensa. Gli Svizzeri decidono di partecipare con una delegazione della loro Lega alla manifestazione federale dei Lumbard programmata per il 10 febbraio contra la possibilità di declassamento dell'aeroporto e la vendita dell'Alitalia alla compagnia di bandiera francese Air France.Il 20 luglio 2008, parlando al congresso della "Liga Veneta" a Padova, citando una traccia dell'inno di Mameli - dove si dice "Ché schiava di Roma" - punta a tal proposito il dito medio esprimendo il suo dissenso alla schiavitù della Padania. Inoltre, in riferimento anche alla bocciatura del figlio Renzo agli esami di maturità per il secondo anno consecutivo, esorta ad una riforma scolastica, da fare dopo quella federalista, dove non sia previsto l'insegnamento da "Gente ("gli insegnanti") non dal nord", accusata di "martoriare" gli studenti settentrionali.Il 13 settembre 2009 a Venezia, durante la festa dei popoli padani, annuale festa della Lega Nord, durante il comizio davanti a decine di migliaia di militanti, sostenitori e simpatizzanti, dice: "il federalismo non basta più, la Padania un giorno sarà uno stato libero, indipendente e sovrano; saremo liberi con le buone o con le meno buone. I padani non hanno paura del carcere per ottenere la loro libertà!"Procedimenti giudiziariIl 5 gennaio 1994, al processo ENIMONT Umberto Bossi ha riconosciuto la colpevolezza dell'amministratore del movimento Alessandro Patelli relativamente ad un finanziamento illecito ricevuto dallo stesso da parte di Carlo Sama della Montedison. Dopo aver restituito integralmente la somma di 200 milioni di lire, raccolta dagli stessi militanti leghisti, e dopo l'allontanamento dal partito di Patelli, è stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.Bossi è stato in seguito condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora", nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore".Per la prima affermazione, Bossi è stato condannato il 23 maggio 2001 ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena; il 15 giugno 2007 la Prima sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa, lo ha condannato in via definitiva. Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi (allora ministro delle Riforme) per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006.All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva (che prevedeva fino a tre anni di reclusione), ad una pecuniaria (multa fino al massimo di 5000 euro). Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa.Vita privataDalla prima moglie Gigliola Guidali, sposata nel 1975, ha avuto il primogenito Riccardo.È attualmente sposato con Manuela Marrone, di origini siciliane, cofondatrice della Lega Lombarda, dalla quale ha avuto tre figli: Eridano Sirio, Roberto Libertà e Renzo.Il fratello Franco Bossi'" ha lavorato dal 2004 al 2009 come assistente parlamentare dell'eurodeputato leghista Matteo Salvini."'Riccardo Bossi'" (1981) è stato ugualmente dal 2004 al 2009 assistente parlamentare dell'eurodeputato leghista Francesco Speroni."'Renzo Bossi'" (1988) a gennaio 2009 è stato nominato membro dell'Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo, organismo tutto composto da leghisti. La nomina ha attirato accuse di nepotismo.In agosto 2009 Renzo Bossi è stato criticato, assieme a Roberto Cota e al padre Umberto, per essersi iscritto come amico al profilo di Facebook Lega Nord Mirano in cui compariva un falso manifesto della Lega Nord dove vi era scritto "legittimo torturare i clandestini".In settembre 2009 Renzo Bossi è stato denunciato dall'Arci per aver messo online sempre su Facebook il gioco "rimbalza il clandestino".NoteBibliografiaOpere scritte da BossiOpere su BossiVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniDeputati italianiEuroparlamentari italianiMinistri della Repubblica ItalianaPolitici della Lega NordSenatori italianiUmberto Bossi
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@ 6 Non pesare troppo le mie parole ma comunque per i piloti che lo fanno di mestiere so che è difficile abituarsi ai catini e alle velocità e ti do ragione che non sia facile entrare in quella mentalità o accettare il rischio al "pelo" del muretto io la Indycar la guardo e vedo che gente come Castroneves che in F1 non sarebbe vincente, che vince le gare e rischia anche di vincere i campionati, io capisco che ci sia da avere talento e coraggio ma non sono quelli richiesti per la F1, forse non mi sono spiegato, e la pagliacciata era per gonfiare un pò i toni della polemica, visto che ecclestone ci sta rubando la F1.
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Anche io quoto Dario, sebbene penso che Schumacher sia un pilota competitivo (sottolineo competitivo, magari non vincente…) con qualsiasi mezzo… a parte questo penso che se un giorno la Ferrari decida di entrare in P1 sicuramente dovrebbe fare la classica “gavetta” ma anche gli avversari non dovrebbero sottovalutarla a priori, prendiamo ad esempio la classe GT2, sono entrati in punta di piedi e non ufficialmente con la 360, hanno fatto qualche anno di gavetta e poi (prima con la 360 poi con la 430) hanno infastidito non poco un pilastro delle gare endurance come la Porsche (996 e 997), la stessa cosa potrebbe fare coi prototipi, accettando (anche se non mi piace l’idea) che per questioni di marketing non debbano assolutamente rimetterci la faccia potrebbero progettare e costruire un prototipo (333 SP vi dice niente? che macchina…) e poi farlo gestire a team satellite, poi quando la macchina sarà pronta e affidabile per il “risultato grosso” entreranno in campo ufficialmente… Ovviamente il mio è puro delirio :-)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Pteroplatytrygon_violacea
Pteroplatytrygon violacea.La pastinaca pelagica'", "Pteroplatytrygon violacea", è una razza della famiglia Dasyatidae distribuita nelle acque temperate e subtropicali di tutto il mondo. Predilige un habitat pelagico, esclusivamente al largo della piattaforma continentale e lontano dal fondo marino.TassonomiaQuesta specie venne classificata da Bonaparte nel 1832 come "Trygon violacea". Il nome specifico "violacea" deriva dal latino "viola" e sta ad indicare il colore dorsale, che varia dall'azzurro al violaceo. Altri nomi comuni sono "pastinaca blu" e "pastinaca viola".DescrizioneGli esemplari adulti possono raggiungere i 160 cm di lunghezza (coda compresa) e gli 80 cm di larghezza. È caratterizzata da un corpo di forma discoidale molto affusolato, con delle large pinne pettorali. Gli occhi, a differenza delle altre pastinache, non sono sporgenti. La bocca, situata in posizione ventrale, è dotata di 25-34 file di denti sulla mandibola superiore e 25-31 file sulla mandibola inferiore. I denti sono formati da una cuspide appuntita e sono adatti per il taglio (contrariamente a quelli delle altre razze, adatti a schiacciare). La coda, lunga e simile ad una frusta, è dotata di uno o due aculei veleniferi. La colorazione dorsale varia dal grigio-violetto all'azzurro-verdastro. La pastinaca violacea è agilissima nel nuoto e si nutre di piccoli pesci, calamari, meduse e crostacei pelagici, che spinge verso la bocca servendosi delle pinne pettorali. Sebbene venga talvolta catturata dai pescherecci d'alto mare, non sembra minacciata dalle attività umane. È una specie ovovivipara.I piccoli pesci sono parte integrante della dieta delle pastinache pelagiche.Dasyatidae
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http://it.wikipedia.org/wiki/Bobby_Evans
Bobby Evans.Morì nel 2001 di polmonite, dopo aver sofferto alcuni anni del Morbo di Parkinson.Nel 2008 venne inserito nella "Scottish Football Hall of Fame".CarrieraClubCresciuto nel settore giovanile del Celtic, giocò poi per gran parte della sua carriera nel club biancoverde di Glasgow. Scese sul terreno di gioco 384 volte, segnando 9 reti.Nel 1960 si trasferì in Inghilterra al Chelsea, dove rimase una sola stagione, prima di trasferirsi, nella doppia veste di calciatore-allenatore, nel club gallese del Newport County. Anche in questa formazione restò una sola stagione; nel 1962 tornò infatti in Scozia, per giocare nel Greenock Morton. Dopo un solo anno di permanenza nel club di Greenock, nel 1963 passò al Third Lanark. Qui rimase due stagioni: nella seconda ricoprì anche la carica di allenatore. Nel 1965 l'ultimo trasferimento della carriera, al Raith Rovers, dove giocò fino al suo ritiro.NazionaleCon la Nazionale scozzese disputò 48 incontri, partecipando anche al Campionato mondiale di calcio 1954 in Svizzera ed a quello del 1958 in Svezia.PalmarèsNoteCollegamenti esterniAllenatori di calcio scozzesiCalciatori scozzesiPersonalità legate a GlasgowBobby Evans
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http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Valpiana
Massimo Valpiana.Vive e lavora assistente sociale a Verona, dove opera anche come animatore e responsabile dal 1988 della Casa per la Nonviolenza, sede nazionale del Movimento Nonviolento.Egli ha partecipato nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui è stato segretario nazionale. Impegnato dal 1974 nel Movimento Nonviolento è attualmente membro del Comitato di coordinamento nazionale, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini.È anche membro del comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer, della War Resisters International (l'internazione dei Resistenti alla Guerra con sede a Londra) e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza con sede a Bruxelles).Dopo l'incidente Nucleare di Three Mile Island, Valpiana, assieme a Giorgio Ricci, ha dato vita all'edizione italiana della rivista WISE (Word Information Service on Energy) che in breve tempo ha raggiunto lusinghieri successi, ponendosi come punto di riferimento della lotta antinucleare italiana.Degna di nota, nel 1978, la creazione da parte del Valpiana, del TPSNA (Teatro Popolare Stradale Nonviolento Ambulante) che in associazione con gli amici Sergio Salzano e Giorgio Ricci, ha animato per anni le piazze d'Italia con festosi happenings teatrali sulle tematiche della Nonviolenza e dell'opposizione all'energia nucleare.Terminata la fase "di strada", Valpiana, Salzano e Ricci hanno dato vita al gruppo musico-teatrale CAN'S (Canzoniere Antimilitarista Nonviolento Stonato), apprezzato in tutta Italia per i concerti stralunati e per un cabaret ante-litteram sempre sui temi della Pace e della Noviolenza.Durante la guerra nella ex-Jugoslavia è stato fra i promotori, con Alexander Langer, del "Verona Forum", comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado del 1991. Durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi: processato per "blocco ferroviario", è stato poi assolto.Nonviolenza
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Tutti gli articoli con tag rossy de palmaCaterina e le sue figlie 3: Tutti i baci e i sorrisi del conte Pigna - La fotogallerypubblicato da Alessandra in: Foto Gallery Serie Italiane Attori Canale 5 Caterina e le sue figlieNella terza serie di Caterina e le sue figlie abbiamo avuto il piacere di ammirare Francesco Testi, concorrente del Grande Fratello 7, nei panni del bel conte Francesco Pigna, innamorato di Adele (Alessandra Martines) e disposto a tutto per conquistarla, ma con strategie alternative che la facessero innamorare dell’uomo e non del titolo di conte.Francesco e Adele si sono conosciuti in campagna e, malgrado lui l’avesse ricoperta di fango, ha capito subito che sarebbe stata la donna della sua vita e l’ha conquistata fingendosi il fattore rozzo e burino del conte, ma contemporaneamente anche un uomo misterioso che assecondava la sua golosità di cioccolato.Potete vedere la fotogallery completa dedicata al conte Pigna cliccando sulle immagini.Caterina e le sue figlie 3: Tutti i baci e i sorrisi del conte Pigna - La fotogalleryContinua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Tutti i baci e i sorrisi del conte Pigna - La fotogalleryCaterina e le sue figlie 3 - Fotogallery del gran finalepubblicato da Alessandra in: Foto Gallery Serie Italiane Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieE’ andata ieri in onda l’ultima puntata della terza serie di Caterina e le sue figlie, caratterizzata da un magnifico finale, in cui ha trionfato l’amore.Attilio (Ray Lovelock) e Caterina (Virna Lisi) hanno ritrovato la pace, grazie alle parole che lei ha regalo a Maria, che aveva soltanto bisogno di un’amica. Agostina (Valeria Milillo) ha ritrovato suo marito, che è riuscito a ritrovare se stesso. Geremia (Lorenzo De Angelis) e Rebecca (Martina Pinto) hanno deciso di sposarsi, grazie all’intervento di nonna Caterina.Adele (Alessandra Martines) ha finalmente scoperto che mistery man, il fattore del conte e il conte Pigna (Francesco Testi) sono la stessa persona, ma soprattutto ha capito di essersi innamorata di lui. In un triplo matrimonio si sono unite le nuove coppie e ritrovate quelle che si erano perse.Potete rivedere i momenti salienti della puntata cliccando sulle immagini che seguono.Caterina e le sue figlie 3 - Fotogallery del gran finaleContinua a leggere: Caterina e le sue figlie 3 - Fotogallery del gran finaleCaterina e le sue figlie 3: Riassunto ultima puntata del 3 marzo - Maria viene arrestata ed un triplo matrimonio sui generis regala il lieto fine a tutti!pubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieCaterina e le sue figlie 3: Riassunto ottava e ultima puntata. Caterina (Virna Lisi) finge di non riconoscere Attilio (Ray Lovelock) ma si tratta solo di uno scherzo e subito dopo i due si riuniscono. Intanto, Francesco (Francesco Testi) nei panni di Firmino continua a tormentare Adele (Alessandra Martines) ma questa volta attraverso Cetty (Giuliana De Sio). Quest’ultima obbliga la Parisi a trattare personalmente con il fattore.Ettore (Alessandro Benvenuti), ormai completamente in balia della sua fase rock, citofona a casa sua per riprendere i suoi effetti personali ma Agostina (Valeria Milillo) è sul piede di guerra. Nel frattempo, Rebecca (Martina Pinto) e Remo (Emanuele Ajello) continuano ad essere gelosissimi del rapporto che si è creato tra Geremia (Lorenzo De Angelis) e Selvaggia (Tamara Di Giulio).Mentre prepara le valigie di Ettore, Agostina ritrova la figurina mancante dell’album di Morena (Manuela Arcuri). Intanto, Remo e Rebecca tornano a casa, pronti a fare l’amore ma vengono interrotti da Caterina che fa una scenata alla nipote. Di fronte alle sue provocazioni, la donna le dà uno schiaffo.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto ultima puntata del 3 marzo - Maria viene arrestata ed un triplo matrimonio sui generis regala il lieto fine a tutti!Caterina e le sue figlie 3: Riassunto settima puntata del 24 febbraio - La svolta etero di Pablo e lo stalking di Mariapubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieCaterina e le sue figlie 3: Riassunto settima puntata. Dopo essere miracolosamente sopravvissuto all’esplosione, Attilio (Ray Lovelock) parla con i Carabinieri che gli rivelano che la responsabile è Maria (Angela Molina) che in passato ha già tormentato un suo ex fidanzato. Anche Caterina (Virna Lisi) viene informata della situazione e pretende che la donna venga arrestata ma gli agenti spiegano che sembra scomparsa nel nulla. Intanto, Agostina (Valeria Milillo) restituisce la borsa a Luciano (Sergio Muniz) che sembra nuovamente cotto di lei. Poco dopo, l’uomo riceve anche il biasimo da parte della professoressa Dominici (Carmela Vincenti) che minaccia di bocciare Rebecca (Martina Pinto).Eleonora (Eva Grimaldi) fa ritorno dall’ospedale accompagnata da Pablo (Quim Vila) e ad attenderla trova Estrella (Rossy De Palma) e Liliana (Iva Zanicchi). Dopo averle fatte allontanare, la donna fa esplicite avances al padre di sua figlia che si ritrae. Nel frattempo, Caterina va in azienda e ritrova Elda (Isa Gallinelli) ma soprattutto Cetty (Giuliana De Sio) che si lamenta dell’operato delle sorelle Parisi.Cetty discute con Agostina e Carlotta (Sarah Felberbaum) ma viene interrotta da Caterina che, dopo aver assistito alla sua scenata, prende in mano la situazione. Intanto, Adele (Alessandra Martines), furiosa con Cetty, medita di lasciare Roma anche perchè sua figlia sta diventando una “burina”. Emilietta lo riferisce a Francesco (Francesco Testi) che intende fermarla. Negli stessi istanti, Maria continua a spiare Attilio.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto settima puntata del 24 febbraio - La svolta etero di Pablo e lo stalking di MariaCaterina e le sue figlie 3: Riassunto sesta puntata del 17 febbraio - Michele viene sbugiardato. Attilio è morto?pubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieCaterina e le sue figlie 3: Riassunto sesta puntata. Mentre Caterina (Virna Lisi) pensa ad un modo per uscire dalla clinica, Cetty (Giuliana De Sio) tenta di spiegare a Geremia (Lorenzo De Angelis) di non avere nessuna storia con Aldo (Giorgio Musumeci) ma un biglietto lasciato dal ragazzo la sbugiarda. Una volta rimasta sola, la donna viene raggiunta proprio dal suo spasimante che decide di portarla al residence dove vive Alvaro (Stefano Santospago), ricordandole che dopo dovrà trascorrere una notte d’amore con lui.Cetty arriva al residence, scoprendo dal portiere che il marito si è liberato di tutti i suoi abiti per compiere una probabile svolta mistica. Intanto, le sorelle Parisi vengono convocate da Michele (Brando Giorgi) che con la collaborazione di Tatiana (Alessandra Barzaghi) le convince a firmare i documenti necessari all’interdizione della loro madre. Negli stessi istanti, lei si rende conto che il primario della clinica intende trattenerla fino al giorno dopo per assecondare Malimberti.Geremia vorrebbe fare la pace con Rebecca (Martina Pinto) ma scopre che la ragazza ha grande nostaglia della sua vita da single, al punto da accettare un invito da Remo (Emanuele Ajello). Nel frattempo, Agostina (Valeria Milillo) vorrebbe ricevere uno dei consigli di Morena (Manuela Arcuri) ma viene distratta dal figlio.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto sesta puntata del 17 febbraio - Michele viene sbugiardato. Attilio è morto?Caterina e le sue figlie 3: Riassunto quinta puntata del 10 febbraio - Michele e Maria mandano Caterina in manicomio. In tutti i sensi!pubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieCaterina e le sue figlie 3: Riassunto quinta puntata. Michele (Brando Giorgi) esorta le sorelle Parisi a vendere ma viene interrotto da Caterina (Virna Lisi) che lo licenzia di fronte alle sue figlie e senza lasciare spazio a dubbi. E nemmeno Agostina (Valeria Milillo) riesce a convincere la madre a ragionare. Nel frattempo, Epifania (Annamaria Torniai) ed Eufemia (Clara Bindi) spiano Liliana (Iva Zanicchi), intenta ad introdursi furtivamente in casa di Enrichetto (Attilio Fontana) e Pablo (Quim Vila) ma vengono distratte dall’arrivo della loro nipotina, Evarista.Liliana entra in casa di Enrichetto che trova in disordine e vedendo che Eleonora (Eva Grimaldi) dorme ancora decide di svegliarla bruscamente. Intanto, Elda (Isa Gallinelli) scopre che Carlotta (Sarah Felberbaum) e Adele (Alessandra Martines) pensano di far interdire Caterina. Poco dopo, le due riescono a convincere Michele a non andarsene ma lui pretende che la loro madre venga tolta di mezzo al più presto. Nel frattempo, Agostina spiega la situazione a Cetty (Giuliana De Sio) che suo malgrado è costretta a dare ragione al manager ma Suor Anselma (Pia Velsi) interrompe la loro disquisizione.Mentre Aldo (Giorgio Musumeci) torna ad importunare Cetty che viene ripresa da Suor Anselma, Epifania ed Eufemia indagano circa la castità della nipote Evarista, scoprendo che è ancora vergine. Intanto, Geremia (Lorenzo De Angelis) e Rebecca (Martina Pinto) scoprono che Selvaggia (Tamara Di Giulio) e Remo (Emanuele Ajello) diventeranno i loro nuovi vicini di casa.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto quinta puntata del 10 febbraio - Michele e Maria mandano Caterina in manicomio. In tutti i sensi!Caterina e le sue figlie 3: Riassunto quarta puntata del 3 febbraio - Michele diffonde la salmonella e Caterina giura vendetta!pubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieCaterina e le sue figlie 3: Riassunto quarta puntata. Caterina (Virna Lisi) e Elda (Isa Gallinelli) si recano in un centro benessere dove credono di incontrare Michele (Brando Giorgi) ma la Parisi si imbatte invece in Carlotta (Sarah Felberbaum) che mette al corrente della relazione del manager con Adele (Alessandra Martines). Intanto, quest’ultima viene sedotta da Malimberti che vuole impedire che si rechi dal notaio per restituire la titolarità dell’azienda a sua madre ma i due vengono interrotti dalla telefonata di Carlotta che vuole parlargli immediatamente.Spiando Carlotta, Caterina e Elda hanno la conferma che ha mentito e soprattutto che Malimberti ha davvero una tresca con entrambe. Intanto, Cetty (Giuliana De Sio) è ancora alle prese con la ricerca di Alvaro (Stefano Santospago) ma si imbatte in Aldo (Giorgio Musumeci), l’amico di Geremia (Lorenzo De Angelis) che inizia a corteggiarla spudoratamente.Mentre Elda rivela a Caterina che le sue figlie sono intenzionate a vendere l’azienda, Agostina (Valeria Milillo) si reca da Cetty che le chiede di prendere il suo posto al centro di assistenza, ingannando così Suor Anselma (Pia Velsi). Poco dopo, però la religiosa si rende conto dell’inganno e intima alla donna di tornare al più presto, minacciando di chiamare i carabinieri. Nel frattempo, Attilio (Ray Lovelock) fa visita a Liliana (Iva Zanicchi) dove trova anche Enrichetto (Attilio Fontana). L’uomo spiega all’amica di volersi riavvicinare a Caterina e lei gli suggerisce di farla innamorare nuovamente, puntando sui suoi gusti. Come sempre, Maria (Angela Molina) li spia.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto quarta puntata del 3 febbraio - Michele diffonde la salmonella e Caterina giura vendetta!Caterina e le sue figlie 3: Riassunto terza puntata del 28 gennaio - Caterina contro Michele, la guerra ha inizio!pubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieCaterina e le sue figlie 3: Riassunto terza puntata. Caterina (Virna Lisi) confida a Liliana (Iva Zanicchi) di volersi fingere smemorata anche con le sue figlie che ritiene troppo immature. Poco dopo, arriva la chiamata di Adele (Alessandra Martines) ma la donna si nega. Intanto, a casa della figlia più grande, Wendy chiama l’idraulico Giovanni (Raniero Monaco di Lapio) che sembra aver perfettamente capito il suo gioco.Agostina (Valeria Milillo) tenta di tornare alla normalità ma Ettore (Alessandro Benvenuti) continua a versare in uno stato di depressione molto forte. Nel frattempo, Cetty (Giuliana De Sio) è ancora alle prese con il servizio sociale ed anche per non rovinare la riunione del gruppo supportato da Suor Anselma (Pia Velsi) e dalla psicologa, chiama il marito Alvaro (Stefano Santospago), impegnato nel suo shopping furioso, che le ricorda che il giorno dopo sarà il compleanno di Geremia (Lorenzo De Angelis). Negli stessi istanti, Rebecca (Martina Pinto) si fa aiutare da Selvaggia (Tamara Di Giulio) a stilare la lista degli invitati al compleanno del suo ragazzo ma viene interrotta dall’arrivo del professor Poggi (Sergio Muniz) che vuole parlare ai suoi studenti di “coscienza morale”.Agostina continua ad attaccare le figurine dell’album di Morena (Manuela Arcuri) ma viene interrotta dall’arrivo di Carlotta (Sarah Felberbaum) e di Adele che deplora il suo comportamento. Poi, le tre discutono della possibile vendita e Tatiana (Alessandra Barzaghi) scopre che intendono convincere anche Cetty che al contrario non è molto convinta al riguardo. A quel punto, la segretaria ne parla con Michele (Brando Giorgi) che è come sempre alle prese con la sua mania per il gioco d’azzardo.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto terza puntata del 28 gennaio - Caterina contro Michele, la guerra ha inizio!Caterina e le sue figlie 3: Riassunto seconda puntata del 20 gennaio - Caterina si finge smemorata per punire Attilio. Brando Giorgi e Raniero Monaco di Lapio entrano nel cast, mostrando i pettoralipubblicato da Leanna Love in: Serie Italiane Riassunti Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieSecondo appuntamento con Caterina e le sue figlie 3 che ha visto l’ingresso nel cast di due interpreti piuttosto sexy, Brando Giorgi nei panni di Michele Malimberti e Raniero Monaco di Lapio in quelli dell’idraulico Giovanni, direttamente dal Grande Fratello 7 e già visto in So che ritornerai, proprio come il collega Francesco Testi.Riassunto seconda puntata. A Cuba, Liliana (Iva Zanicchi) e Agostina (Valeria Milillo) tentano di avvicinare Nunzia (Virna Lisi) e di aiutarla a ricordare, lasciandole una foto di famiglia. Intanto, Cetty (Giuliana De Sio) scopre che Le leccornie della vedova del maresciallo rischiano grosso, a causa di un uomo che sostiene di essere finito all’ospedale acquistando e mangiando uno dei prodotti. A quel punto, la donna chiede un permesso a Suor Anselma (Pia Velsi) che controlla il suo operato e si reca in azienda dove trova la polizia ma soprattutto Carlotta (Sarah Felberbaum) e Adele (Alessandra Martines) a cui spiega di essere intenzionata ad ingaggiare una manager che salvi la loro attività.Adele si occupa di trovare una buona tata per la piccola Caterina che l’ha raggiunta dall’America e la scelta ricade su Wendy, zelante governante formatasi alla scuola da cui escono le cameriere della Regina Elisabetta. Intanto, Cetty è come sempre alle prese con le stranezze di suo marito Alvaro (Stefano Santospago) che non riesce più a capire.Continua a leggere: Caterina e le sue figlie 3: Riassunto seconda puntata del 20 gennaio - Caterina si finge smemorata per punire Attilio. Brando Giorgi e Raniero Monaco di Lapio entrano nel cast, mostrando i pettoraliCaterina e le sue figlie 3 - Fotogallery della prima puntatapubblicato da Alessandra in: Foto Gallery Serie Italiane Canale 5 Manuela Arcuri Virna Lisi Caterina e le sue figlieE’ andata ieri in onda la prima puntata della terza serie di Caterina e le sue figlie. Abbiamo visto che Caterina, dopo l’imbarazzante ma divertente esperienza televisiva assieme a Liliana, ha deciso di concedersi finalmente il viaggio di nozze, facendosi promettere dalle figlie che non l’avrebbero disturbata per nessuna ragione al mondo.Così non è stato, infatti, Agostina e Carlotta litigano subito per un divano e chiamano la madre, che cade dalla barca, cercando un punto in cui la ricezione fosse migliore. Per un anno di Caterina non ci sono tracce, ma non viene neppure rinvenuto il corpo.Liliana si trova a Barcellona per fare visita a suo figlio, che la porta a cena dalla consuocera, la quale a tutti i costi le fa vedere il filmino delle sue nozze, celebrate a Cuba. Liliana non può credere ai suoi occhi: c’è una donna bionda e riccia che balla ed è Caterina!Potete cliccare sulle immagini per vedere la fotogallery completa.Caterina e le sue figlie 3 - Fotogallery della prima puntatablogapuntate è un supplemento alla testata Blogo.it registrata presso il Tribunale di Milano n. 487/06, P. IVA 04699900967. Contatti, chi siamo© 2004-2010 Blogo.it, alcuni diritti riservati sotto licenza Creative Commons.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Eurabia
Eurabia.Eurabia'" è una teoria geopolitica che si riferisce ad un ipotetico scenario futuro in cui l'Europa, a causa della continua massiccia immigrazione islamica e dello scarso tasso di natalità delle popolazioni europee autoctone rispetto a quello degli immigrati arabo-islamici, finirebbe con lo snaturare nel giro di qualche decennio la propria identità, mettendo allo stesso tempo a rischio le proprie libertà civili (in particolare quella d’espressione) oltreché la laicità dei vari Stati. Viene infatti prospettato il rischio che i musulmani, una volta divenuti "massa critica", possano pretendere l’inserimento nei vari ordinamenti giuridici nazionali di norme provenienti dalla Shari'a.Non esiste una denominazione specifica alla credenza nello scenario euràbo e nessuna ideologia ufficiale di "Eurabismo". Tra chi ritiene veritiera questa previsione, ci possono essere quindi anche alcune divergenze di opinioni, tuttavia la maggior parte di loro crede in genere che l'Islam sia almeno in parte ostile o comunque non totalmente compatibile con i valori della civiltà occidentale, che le differenze culturali potrebbero causare in futuro problemi di convivenza etnico/religiosa e che fra qualche generazione i musulmani grazie all'immigrazione costante e all' elevato tasso di fertilità rispetto alle popolazioni europee autoctone, potranno costituire una maggioranza democratica.Viene inoltre spesso rimproverato alla classe politica europea di non essere abbastanza lungimirante per affrontare questi pericoli, ed è anche per questo che molti tendono ad essere euroscettici.Successivamente il termine "Eurabia" fu ripreso e reso popolare dalla scrittrice fiorentina Oriana Fallaci.Il termine "Eurabia" è usato da qualche autore anche per denotare una cospirazione che può essere considerata una sorta di teoria del complotto: Oriana Fallaci si riferisce a quelli dietro la strategia euràba come "la più vasta cospirazione che la storia moderna abbia creato".Secondo questa teoria, il ricambio culturale in Europa è cominciato dalla crisi energetica del 1973 che avrebbe indotto i leader politici europei a fare larghe concessioni ai paesi produttori arabi. Tra queste:Origine del termineIl concetto è stato originariamente formulato dalla scrittrice di origine ebraica Bat Ye'or, la cui famiglia visse in Egitto fino al 1957. Costei prevedeva un'ostilità arabo-europea verso Israele e un sostegno della Comunità europea per la liberazione della Palestina. Da allora il suo significato si è espanso. Oggi è principalmente utilizzato per descrivere una teoria geopolitica che si figura una presunta trasformazione dell'Unione Europea, dove la cultura dominante non sarà più occidentale ma islamica e la Shari'a diventerà il sistema di valori dominanti per la moltiplicazione dei fedeli musulmani a seguito delle immigrazioni di massa.Il termine è in genere usato in concomitanza con dhimmitudine, un altro termine introdotto da Ye'or, che denota un presunto comportamento di concessione e di arrendevolezza nei riguardi delle richieste islamiche."Eurabia" fu in origine il titolo di un bollettino pubblicato dal "Comitato europeo per la coordinazione delle associazioni d'amicizia con il mondo arabo"Secondo Bat Ye'or, fu pubblicato in collaborazione con "France-Pays Arabes" (quotidiano dell' "Associazione di solidarietà franco-araba" o ASFA), con il "Middle East International" (Londra), e il Gruppo di Studi del Medio Oriente" (Ginevra).Non esistono gruppi con questo nome all' Università di Ginevra, ma c'è un "Gruppo di ricerca e di studi sul Mediterraneo e il Medio Oriente" (GREMMO) all' Università di Lione, e uno dei suoi membri è l' "Istituto universitario di studi sullo sviluppo (IUED)" all'Università di Ginevra.Durante la crisi energetica (1973), la Comunità Economica Europea (antenata dell'Unione Europea), entrò nel "Dialogo Euroarabo" con la Lega Araba. Bat Ye'or in seguito usò il titolo del quotidiano "Eurabia", per descrivere il Dialogo Euroarabo (DEA) e vi associò sviluppi politici. Il termine in origine non possedeva un proposito peggiorativo, e nemmeno alcuna connotazione simile all'uso presente: Bat Ye'or fu la prima a usarlo in questo senso, specie nel suo libro del 2005 '. (In Germania, 'Eurabia' è usato nei nomi di diverse imprese, come l' "Eurabia Schiffahrts-Agentur GmbH" e l' "Eurabia Tours").Bat Ye'or sull'EurabiaBat Ye'or vede l'Eurabia (il processo politico) come il risultato di una politica europea capeggiata dalla Francia originariamente intesa ad incrementare il potere europeo contro gli Stati Uniti attraverso un allineamento dei suoi interessi con quelli dei Paesi Arabi, e lo considera come una causa fondamentale dell'ostilità europea nei confronti di Israele.E, per gli scorsi 30 anni, stabilì le politiche culturali rilevanti nelle scuole e nelle università della CE...Gli Arabi stabilirono le condizioni per questa associazione:Bat Ye'or più tardi riassunse il processo sulla rivista National Review come segue:Uso correnteL'uso corrente del termine è più diffuso della versione data da Bat Ye'or, con minore attenzione delle relazioni franco-arabe, e maggiore per le immigrazioni e la demografia musulmana. Altri, come Bernard Lewis e Bruce Bawer hanno presentato scenari simili, per i quali il termine 'Eurabia' è usato anche oggi.Lo scettico Matt Carr descrive lo scenario come segue:Elementi a sostegno della teoriaIl termine "Eurabia" ha guadagnato credito tra vari scrittori come Fjordman, Oriana Fallaci, Robert Spencer, Daniel Pipes, Ayaan Hirsi Ali, Melanie Phillips, and Mark Steyn.In un articolo del Melbourne Age a proposito dell'appello di Raphael Israeli a favore di controlli sull'immigrazione musulmana verso l'Australia per timore di uno sviluppo "critico di massa", Waleed Aly afferma che "I commenti di Israeli sono importanti a causa del fatto che non sono tanto marginali quanto folli" Aly dichiara che l'ultimo libro di Israeli "è un'appropriazione non originale della tesi della cospirazione dell'"Eurabia" già esposta dallo scrittore ebraico Bat Ye'or: che l'Europa si stia evolvendo in una civiltà post-giudaico-cristiana soggiogata sempre più all'ideologia della Jihad dei migranti musulmani" e che la teoria ha ricevuto un "entusiastico sostegno" dagli intellettuali in Europa e da attivisti negli Sati Uniti..Implicazioni e reazioniLa teoria euràba spiega l'espansione della popolazione musulmana dell'Europa, e la risposta religiosa che ne deriva, come una minaccia sovversiva e insidiosa per la civiltà occidentale europea. Lars Hedegaard del periodico danese 'Free Press Society' considera la possibilità che l'Europa si frammenti in tante zone circondate da territori stranieri:Non tutti i sostenitori della teoria vedono l' 'Eurabia' come inevitabile. Alcuni patrocinano la proibizione dell'Islam, alcuni propongono di limitare l'immigrazione proveniente dai paesi islamici e altri ancora difendono un confronto diretto. In un articolo intitolato "Confronto, non pacificazione", Ayaan Hirsi Ali pretende una politica provocatoria a livello europeo, per affrontare la minaccia dell'Islam radicale e paragona le politiche non-aggressive con la riappacificazione di Neville Chamberlain nei confronti di Hitler. Precisamente, lei propone:Un proponente di questa visione, Dave Gaubatz, che ha attratto controversia per le sue asserzioni polemiche riguardanti l'Iraq e le armi di distruzione di massa, sta creando una lista di tutte le scuole islamiche e di tutte le moschee negli Stati Uniti.Critica alla teoria dell'EurabiaIl primo lavoro accademico dedicato alla tesi euràba è "Le sfide politiche e religiose dell'integrazione islamica nella Francia contemporanea", dagli studenti Justin Vaisse e Jonathan Laurence del Brookings Institute. Il professor Laurence inizia:Justin Vaisse afferma che il libro ha come scopo quello di riportare alle giuste proporzioni "quattro miti della scuola allarmista." Usando i musulmani in Francia come esempio, sostiene che:NoteVoci correlateEurabiaGeografia politicaEurabia
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http://it.wikibooks.org/wiki/Supercomputer/Colossus
Supercomputer/Colossus.Il Colossus è stato il primo computer in grado di forzare i codici crittografici sviluppati dall'Enigma dei Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Colossus è il primo computer prodotto dagli Inglesi, costruito in segreto per la marina militare, e uno dei primi totalmente elettronici. Infatti è il primo ad usare le valvole termoioniche (allora usate solo da amplificatori) a posto dei relè, aumentando quindi notevolmente la potenza di calcolo sfruttandone ben 1500.Colossus è stato progettato da Tommy Flowers nella Post Office Research Station a Dollis Hill. Il prototipo, Colossus Mark I, venne assembato a Bletchley Park nel febbraio del 1944. Il migliorato Colossus Mark II venne installato nel giugno del 1944, e dieci altri Colossus vennero costruiti prima della fine della guerra.Il Colossus fu sviluppato per forzare i messaggi codificati con il Lorenz SZ 40/42. La macchina comparava due flussi di dati effettuando delle comparazioni basate su operazioni boleane. Un flusso è il messaggio da decifrare mentre il secondo è un flusso generato dalla macchina che cerca di individuare la chiave di codifica effettuando delle prove e confrontando i risultati. Se una simulazione dimostra un grado di accuratezza superiore a una specificata soglia il risultato veniva stampato tramite una macchina da scrivere elettrica. Si stima che sviluppasse circa 5000 operazioni al secondo e quindi tra il 1943 e il 1946 fu il più potente computer del pianeta. Nel 1946 fu presentato l'ENIAC.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Kwaito
Kwaito.Il kwaito'" è un genere musicale nato in Sudafrica nei primi anni novanta, e tuttora molto popolare nel paese. Deriva da una fusione di musica house, garage music, afropop e altri generi musicali; le ultime evoluzioni del genere hanno acquisito elementi hip hop. I testi dei brani sono in genere in inglese o in lingue indigene sudafricane. Fra i principali artisti del genere si possono citare Zola, Oskido, Arthur Mafokate, Mandoza e Mzekezeke.Origine del nomeIl nome "kwaito" si riferisce non solo a un genere musicale ma anche a un'intera sottocultura diffusa presso i giovani neri del Sudafrica post-apartheid, in particolare nelle township come Soweto. Esistono due principali interpretazioni dell'etimologia del nome. Nella prima interpretazione, "kwaito" è una derivazione diretta dall'afrikaans "kwaai", che significa letteralmente "arrabbiato" ma viene anche usato con significati metaforici positivi. M'du, uno dei pionieri del kwaito, ha spiegato in questi termini il significato del nome: "quando la musica house divenne popolare, la gente del ghetto la chiamò "kwaito", dalla parola afrikaans "kwai", per dire che quei brani erano "forti", che "pestavano" ("those tracks were hot, they were kicking").Una seconda interpretazione lega "kwaito" alla parola "amakwaitosi" dell'isicamtho, lo slang delle township, che pur derivando dall'afrikaans "kwaai" ha un significato più specifico, approssimativamente equivalente a gangster. Il nome indica quindi chiaramente il rapporto fra il kwaito e la cultura dei ghetti, analogamente a quanto avviene, per esempio, per il "gangsta rap" statunitense.Queste due interpretazioni del termine "kwaito" hanno evidentemente diverse implicazioni. I musicisti sudafricani delle vecchie generazioni tendono a disprezzare questo nuovo genere come associato a una cultura degragadata e alla criminalità, mentre i giovani dimostrano di intendere più frequentemente "kwaito" secondo la prima delle due accezioni.StoriaLa nascita della musica kwaito è il prodotto di due fenomeni indipendenti: da una parte, l'avvento della musica house internazionale in Sudafrica; dall'altra, la fine dell'apartheid, con l'elezione a presidente di Nelson Mandela nel 1994.La musica house aveva iniziato a diffondersi in Sudafrica nei primi anni novanta, a partire da Cape Town, dove locali come Club Eden, Uforia e DV8 acquisirono grande popolarità fra i giovani proponendo musica house internazionale. Da Cape Town la moda si diffuse gradualmente, fino a raggiungere Johannesburg, dove divenne particolarmente popolare la musica house della scena di Chicago.Nello stesso periodo, la fine dell'apartheid fornì l'occasione per una profonda trasformazione dell'industria musicale sudafricana. Le limitazioni precedentemente imposte agli artisti neri, sia dal punto di vista economico che da quello della libertà di espressione, vennero improvvisamente a cadere. In questo scenario divenne possibile concepire una musica fatta dai neri per i neri, che parlasse direttamente al popolo delle township esprimendo quello che fino ad allora era stato censurato. Lo sviluppo della musica sudafricana fu anzi uno degli obiettivi espliciti del governo dell'African National Congress, che in una delle sue prime delibere aumentò il numero di radio private in Sudafrica, imponendo al tempo stesso la quota minima del 20% di musica sudafricana nelle trasmissioni musicali. Inoltre, ai ragazzi neri era finalmente concesso di frequentare le discoteche, e questo causò un'esplosione di interesse popolare per i generi dance.Le prime produzioni kwaito, che univano lo stile house a elementi della musica sudafricana e si rivolgevano alla gioventù urbana, furono realizzate nella zona di Johannesburg alla metà degli anni novanta. Fra gli artisti che furono pionieri del genere c'erano Arthur Mafokate (noto come Arthur), Makhendlas (fratello di Mafokate), Oskido, Boom Shaka e Mdu Masilela. Il primo brano kwaito a scalare le classifiche di vendita fu "Kaffir" (1993) di Arthur, che rappresenta molto chiaramente il rapporto fra il kwaito e l'acquisita libertà di espressione dei neri sudafricani. La canzone è infatti una burlesca condanna del termine "kaffir" usato dispregiativamente dagli afrikaner per riferirsi ai neri. Analogamente, diversi canti legati alla lotta all'apartheid furono trasformati in brani house dai primi artisti kwaito.Nel corso di circa quindici anni il kwaito si è gradualmente imposto in Sudafrica come il genere musicale preferito dai giovani e quello più trasmesso dalle emittenti radio, e si può attualmente considerare il principale filone musicale della musica leggera sudafricana. L'industria della musica kwaito è una delle più fiorenti industrie musicali in Africa, e gli artisti di successo sono moltissimi; si possono citare fra gli altri Zola, Mandoza, Mzekezeke, Brown Dash, Mahoota, Spikiri, Mzambiya, Chippa, Msawawa, Mshoza, Thembi Seite, Thandiswa Mazwai, Brikz, TKZee, Unathi e Brenda Fassie. Etichette discografiche specializzate come, Ghetto Ruff, Kalawa Jazmee e Bulldogs producono decine di album all'anno.Nonostante il vasto successo presso i giovani, il kwaito rimane un genere verso cui le vecchie generazioni sono tendenzialmente sospettose. Questa diffidenza viene sporadicamente alimentata da scelte particolarmente provocatorie dei musicisti kwaito. Nell'agosto del 2005, per esempio, Arthur portò al successo un discusso brano intitolato "Sika Lekhekhe", il cui testo, in zulu, conteneva riferimenti sessuali giudicati troppo espliciti da una parte del pubblico sudafricano; il brano fu censurato dalla South Africa Broadcasting Company e da altre emittenti del paese. Nel 1998, il gruppo musicale Boom Shaka fu pesantemente criticato per aver pubblicato una versione irriverente di "Nkosi sikelel'iAfrika".In generale, il kwaito non ha avuto sul mercato della world music un impatto paragonabile a quello dei musicisti sudafricani della precedente generazione come Miriam Makeba o Ladysmith Black Mambazo. Tuttavia, soprattutto a partire dagli anni 2000, alcuni artisti kwaito hanno cominciato ad acquisire una certa visibilità internazionale, intraprendendo tour all'estero; fra questi si possono citare Bongo Maffin, Tkzee e i già citati Boom Shaka. Nello stesso periodo hanno cominciato a emergere alcuni artisti kwaito fuori dal Sudafrica, soprattutto in Namibia (fra gli artisti namibiani si possono citare The Dogg, Gazza e Matongo Family).CaratteristicheStruttura musicaleIl kwaito è in generale una musica ballabile, simile alla musica house occidentale ma caratterizzata da un tempo più lento, un 4 scandito dalla grancassa e da forti linee di basso. Altro elemento che distingue il kwaito dai generi dance europei e statunitensi è l'uso frequente di strumenti musicali tradizionali africani. Inoltre, il kwaito fa uso di spunti presi da numerosi altri generi popolari in Sudafrica negli anni '90, inclusi disco music, hip-hop, rhythm'n'blues e reggae.Molto spesso i cantanti sono due, un uomo e una donna, che dialogano in uno schema di tipo "call and response" ("botta e risposta"). Nelle esibizioni dal vivo, lo schema "call and response" viene anche comunemente usato fra i cantanti e il pubblico. Al cantato si sostituisce spesso, soprattutto nel kwaito più moderno, un parlato ritmico che può avvicinarsi molto al rap.TestiI testi dei brani kwaito sono a volte in inglese, ma più tipicamente in una delle lingue sudafricane (xhosa, zulu o anche afrikaans). Questo è uno dei motivi per cui la musica kwaito ha difficoltà ad essere esportata sul livello internazionale.Nonostante il ruolo acquisito da questo genere all'indomani della fine dell'apartheid, il kwaito non ha le connotazioni specifiche di un genere musicale di protesta. La maggior parte dei musicisti kwaito lo intendono soprattutto come un genere musicale festoso e positivo. Lindelani Mkhize, direttore della divisione africana della Sony, ha descritto lo spirito del kwaito con queste parole:In alcuni casi, la spensieratezza del kwaito si riflette in testi sostanzialmente privi di senso, il cui unico scopo è di adeguarsi bene a un ritmo ballabile. Da questo punto di vista è paradigmatico il caso di uno dei primi singoli di successo di Mandoza, il cui testo era costituito da un'unica frase ripetuta: "Cyborg / Move your skeleton" ("cyborg, muovi il tuo scheletro"). Proprio la frivolezza dei contenuti rende difficile l'accettazione e l'apprezzamento del kwaito da parte delle vecchie generazioni, che tendono a essere critiche nei confronti di una gioventù che sembra aver dimenticato le importanti lotte del passato.Il ruolo dei DJCome nello hip hop, la figura del DJ è centrale nel kwaito. Molti dei personaggi più celebri della scena kwaito (per esempio waRona, Rudeboy Paul, Mjava, Cleo) sono DJ e produttori, e spesso i cantanti kwaito sono entrati nella scena musicale attraverso la professione di DJ.Impatto culturale ed economicoIl kwaito ha una profonda influenza sulla cultura sudafricana moderna; è onnipresente nei media, e determina in gran parte la moda e i "trend" in cui la gioventù sudafricana si riconosce. Non a caso, diversi artisti kwaito (per esempio Nhlanhla Nciza dei Mafikizolo) hanno fondato aziende nel settore della moda o in settori affini. Al look degli artisti kwaito (in gran parte derivato da quello proprio dell'hip hop e del gangsta rap statunitensi) si rifanno grandi marche di abbigliamento sudafricane come Stoned Cherrie, Sun Godd'ess e Black Coffee Label.Inoltre, poiché in gran parte definisce il linguaggio e l'atteggiamento dei giovani (che costituiscono la maggioranza della popolazione in Sudafrica), il kwaito viene anche usato dalle agenzie pubblicitarie per veicolare i loro messaggi promozionali.Il kwaito è in assoluto il genere più redditizio nella storia dell'industria discografica sudafricana. La sua rilevanza economica dipende anche dalla duplice circostanza di essere totalmente di origine sudafricana e di garantire livelli di vendite relativamente alti, che in alcuni casi superano la soglia delle 100.000 copie.NoteBibliografiaKwaito|Kwaito
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http://it.wikipedia.org/wiki/Telemarketing
Telemarketing.L'attività di telemarketing consiste nel contatto telefonico diretto, svolto mediante operatori commerciali, fra una o più aziende consociate e la clientela, attuale o potenziale, di tali aziende. La finalità di questo contatto è in ogni caso di tipo commerciale, e consiste nella vendita telefonica di beni o servizi(in questo caso si parla in modo più appropriato di teleselling)oppure, più spesso, nella pubblicizzazione commerciale delle attività e dei prodotti aziendali. In molti casi la telefonata si conclude, in caso di esito positivo, con la individuazione di un appuntamento di vendita presso il domicilio del cliente o presso gli uffici commerciali dell'azienda.TipologiaL'attività di telemarketing può essere svolta, nell'ambito del Call center, mediante due modalità principali:Nel primo caso, il contatto telefonico fra cliente e operatore avviene su iniziativa di quest'ultimo, il quale contatta uno o più clienti mediante liste di numeri di telefono usualmente fornite dall'azienda. Nel secondo caso, le telefonate giungono al Call center direttamente dal cliente, di solito mediante la composizione di un numero verde; in questo caso l'operatore, oltre a fornire le informazioni richieste dal cliente, avrà il compito di indirizzare la telefonata verso lo scopo commerciale individuato dall'azienda.StrumentiNell'ambito del loro lavoro, gli operatori di un Call center che svolge attività di telemarketing si avvalgono di alcuni strumenti principali, oltre naturalmente all'apparecchio telefonico ovvero al pc corredato di cuffie, che svolge la medesima funzione. Fra questi strumenti di lavoro, fondamentali sono:Lo scriptCon il termine script si identifica il testo della telefonata, che l'operatore è tenuto a seguire per lo più in modo cogente. Esso normalmente, in una telefonata di tipo outbound, si compone di una breve presentazione dell'azienda o dell'iniziativa commerciale; una fase di intervista, composta di domande rivolte al cliente; una successiva fase detta della "motivazione", in cui l'operatore ha il compito di individuare, sulla base dell'intervista, l'interesse potenziale del cliente per la campagna di marketing in questione; e una fase conclusiva, detta di chiusura, in cui la telefonata deve raggiungere la sua finalità prettamente commerciale, ottenendo il consenso esplicito del cliente. A quest'ultima fase in alcuni casi si fa seguire una breve responsabilizzazione, con l'obiettivo di rinforzare positivamente l'accordo appena instaurato con il cliente.L'utilizzo dello script permette all'operatore di concentrarsi esclusivamente sull'ascolto del cliente, in modo tale da personalizzare al meglio il contatto telefonico, a partire dal tono di voce usato e dal ritmo della telefonata; tuttavia molti operatori avvertono lo script come un elemento alienante e costrittivo, e tendono a ribellarsi all'uso dello stesso o ad apportarvi modifiche personali.Le liste di contatti e la normativa sulla privacyPer quanto riguarda le liste di numeri telefonici utilizzate dalle aziende di telemarketing, la normativa sulla privacy ha più volte regolamentato in senso restrittivo questo aspetto.In base alla normativa in vigore fino al 2008, le aziende che operano mediante tale sistema commerciale non possono più servirsi liberamente dell'elenco telefonico. Possono essere contattati, infatti, solo i soggetti che hanno esplicitamente fornito il loro assenso esplicito all'opportunità di essere raggiunti da chiamate telefoniche di tipo commerciale; questo assenso può riguardare la singola azienda in questione, oppure in generale tutte le attività di tipo commerciale.Ciò ha posto fine all'utilizzo indiscriminato dell'elenco telefonico finora spesso effettuato dalle aziende operanti mediante telemarketing; essa tuttavia ha causato notevoli problematiche nell'approvvigionamento di liste di contatti da parte delle aziende stesse, le quali hanno dovuto intraprendere specifiche campagne di marketing volte alle raccolta di dati personali di potenziali clienti, ad es. mediante concorsi a premi o raccolte punti. In genere i clienti da contattare sono suddivisi per età, sesso etc., in modo da suddividerli in base al target commerciale di ciascuna campagna.Nel 2008, il telemarketing ha goduto di una completa liberalizzazione tramite l'autorizzazione alle chiamate pubblicitarie anche senza il consenso dell'utente, in deroga alle norme sulla privacy, fino al 31 dicembre 2009, introdotta dal decreto milleproroghe votato dal governo Berlusconi IV. Tale liberalizzazione potrebbe essere prorogata fino al maggio 2010 dall'emendamento Malan alla legge comunitaria 2009, che introdurrebbe un regime di "silenzio-assenso" a partire dal maggio 2010, quando chi non volesse più ricevere chiamate pubblicitarie dovrà registrarsi, tramite telefonata o mail, in un apposito registro.Ruoli professionaliAll'interno di un telemarketing possiamo individuare almeno quattro differenti ruoli professionali, non necessariamente presenti in ogni Call center:L'operatore telemarketing e il team leader, in genere, si occupano attivamente delle telefonate e dell'inserimento dei dati. Nel caso del team leader, si aggiunge anche la competenza di seguire attivamente un piccolo gruppo di operatori, coordinandone l'attività durante lo svolgimento delle telefonate.Il supervisor e il responsabile hanno, al contrario, mansioni di tipo superiore, quali la selezione, gestione e formazione del personale, lo svolgimento di meeting, l'elaborazione di report statistici e il coordinamento dell'attività del telemarketing con gli altri settori dell'azienda.NoteServizi di reteTelefoniaTelemarketing
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http://it.wikipedia.org/wiki/Tell_%26_Pat_%28Pok%C3%A9mon%29
Tell & Pat (Pokémon).sono i due capopalestra di Verdeazzupoli. Sono specializzati in Pokémon di tipo Psico. La loro medaglia è la Medaglia Mente.I nomi Tell & Pat derivano dalla parola telepatia. In inglese, Tate & Liza, derivano da "Levitate" (Levitazione), nome dell'abilità dei loro Pokémon in Rubino e Zaffiro. Anche in francese, in tedesco e in spagnolo si è mantenuta questa caratteristica: rispettivamente i nomi diventano Lévy & Tatia ("lévitation"), Ben & Svenja ("Schweben") e Vito & Leti ("levitación").Pokémon di Tell & PatNel videogiocoIn Pokémon Rubino e Zaffiro utilizzano un Solrock e un Lunatone, entrambi a livello 42. In Pokémon Smeraldo i due Pokémon sono a livello 43 e vengono affiancati da Claydol e Xatu (livello 42).Nell'animeTell & Pat appaiono per la prima volta nel corso del trecentosettantacinquesimo episodio "Il Centro Spaziale" ("It's Still Rocket Roll to Me!"). Oltre a Solrock e Lunatone, nella serie animata possiedono altri quattro Baltoy.Nel mangaIn Pokémon Adventures Tell & Pat possiedono, oltre alla coppia Solrock e Lunatone, due esemplari di Spoink.
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http://www.laleva.org/it/2004/06/psichiatria_curato_come_psicotico_quando_soffriva_solo_di_intestino_pigro.html
I mesi più critici per chi soffre di stipsi sono quelli estivi. Quasi 6 pazienti su 10 (57,1%) peggiorano nei mesi caldi mentre solo il 10,4% ha più disturbi in inverno e il 32,5% sta male tutto l'anno. Per aiutare l'intestino d'estate, gli esperti consigliano di aumentare il consumo di frutta, verdura e fibre. Ma anche di bere molta acqua perché si suda di più ed è fondamentale reintegrare tutti i liquidi e i sali minerali persi. Necessario poi seguire una dieta povera di grassi animali, ma anche di zuccheri e proteine. Infine, muoversi molto e dopo lo sport bere per recuperare liquidi. No invece all'abuso di pillole e "cocktail" di erbe lassative. (News2000)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Athlon_Classic
Athlon Classic.L'Athlon originale, o "Athlon Classic", fu il primo processore della settima generazione di processori x86 di AMD denominata K7, in onore della precedente serie K6 anche se costruttivamente i processori erano differenti sotto molti aspetti. AMD ha continuato a chiamare Athlon anche l'ottava generazione (K8) dei propri processori.Athlon ClassicL'Athlon originale debuttò il 21 agosto 1999 ed il nome Athlon fu scelto da AMD come diminutivo di "decathlon" per garantire una visibilità commerciale maggiore distaccandosi dai vecchi nomi dei propri processori come "K6" o "K5" che non avevano avuto un grande successo. La prima versione del core Athlon, chiamata K7 o Argon, fu disponibile inizialmente in vendita con velocità comprese tra 500 e 700 MHz per Slot A. Più tardi fu introdotta una revisione del core "argon" chiamata K75 (Rispettivamente i core Pluto e Orion) che riuscì ad arrivare alla soglia dei 1000 MHz grazie ad un nuovo processo produttivo (0,18 micron al posto dei vecchi 0,25 µm) ed a dei voltaggi operativi leggermente aumentati. Anche questa revisione del processore era compatibile come la prima con il set di istruzioni standard x86 e veniva inserito nella scheda madre meccanicamente in uno slot simile (ma non compatibile nei pin) allo Slot 1 del Pentium II, per l'appunto lo "Slot A".Internamente i primi Athlon erano essenzialmente un core K6 reso compatibile col protocollo bus EV6 (usato per la prima volta sul DEC Alpha 21264 RISC). AMD concentrò molti sforzi nel miglioramento dell'unità floating-point del K6 e vi inserì 2x64 KB di Cache di primo livello. Come il Pentium II della Intel e il Pentium III Katmai, presentava una cache secondaria di 512KB, inserita esternamente al chip ma ancora all'interno del modulo dello Slot A e fatta funzionare ad una velocità minore del core: inizialmente alla metà (fino a 700 MHz), ma in seguito ai 2/5 (fino a 850 MHz) o anche a 1/3 (fino a 1 GHz) della velocità del core principalmente a causa dei costi e dei problemi di fornitura di una RAM di grosse dimensioni e dell'incapacità allora di integrare una grossa quantità di cache on-chip.In termini di mercato, l'Athlon Classic fu un enorme successo non solo per merito proprio, ma anche perché Intel, normalmente affidabile, incontrò in questo periodo una serie di problemi di produzione, design, e di controllo della qualità. In particolare, il passaggio di Intel al processo di produzione a 0.18 μm, che iniziò nel tardo 1999 e si svolse fino alla metà del 2000, fu caotico, e ci fu una grave insufficienza di Pentium III nel mercato. Molti commercianti di PC da tempo esclusivi Intel trovarono la combinazione delle eccellenti performance e del ragionevole prezzo dell'Athlon allettante, e la prospettiva di poterne avere in quantità abbondante. Al contrario, AMD organizzò un passaggio di produzione notevolmente intelligente, ebbe a disposizione ampie forniture e le vendite dell'Athlon andarono di bene in meglio.Athlon Thunderbird (T-Bird)La seconda generazione dell'Athlon, core Thunderbird, debuttò il 4 giugno 2000. Questa versione dell'Athlon uscì in formato PGA e non più in formato "Card" per "Slot A". Naturalmente, contemporaneamente all'uscita di questo nuovo processore, fu introdotto un nuovo socket per poterlo ospitare, il Socket 462, detto anche "Socket A". Furono prodotte, comunque, versioni del processore da 650 a 1000 Mhz per Slot A vista la richiesta di mercato. La più grande differenza rispetto ai predecessori fu la cache; come fece Intel quando sostituì il vecchio Pentium 3 core Katmai col molto più veloce P-III core Coppermine, AMD sostituì la cache esterna da 512 KB a velocità ridotta dell'Athlon Classic con 256 KB di una cache integrata sul chip a piena velocità, anche se può sembrare che metà cache possa far perdere in prestazioni la velocità molto elevata superava abbondantemente questo problema e permetteva prestazioni molto migliori rispetto alle vecchie versioni.La sua architettura dettò nuovi standard in quanto a prestazioni per ciclo di clock, era molto più efficiente di quella del Pentium 4, il quale da questo lato era a sua volta inferiore al Pentium 3. I processori Intel per avere le stesse performance del Thunderbird dovevano funzionare ad una maggiore frequenza e questo gap aumentò ulteriormente con il lancio della terza generazione dell'Athlon (l'Athlon XP). Nell'ottobre 2000 fu introdotto l'Athlon modello "C", con il front side bus della scheda madre passato a 133 MHz (FSB 266) dal precedente modello a 100 Mhz ottenendo prestazioni migliori di circa il 10% rispetto al modello "B".Il Thunderbird fu il processore di maggior successo di AMD dai tempi dell'Am386DX-40 di dieci anni prima. I design delle schede madri erano molto migliorati in questo periodo, e il piccolo cerchio di costruttori che supportavano l'Athlon crebbe fino ad includere tutti i maggiori produttori. La nuova fabbrica a Dresda cominciò a funzionare, permettendo una maggiore produzione ed un contenimento dei prezzi, e la tecnologia di produzione fu migliorata dal passaggio a collegamenti in rame.ModelliK7 (Argon)K75 (Pluto/Orion)ThunderbirdVoci correlateMicroprocessori AMD|Athlon-2Architettura x86Athlon
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http://it.wikipedia.org/wiki/Soragna
Soragna.Soragna'" è un comune di 4.672 abitanti della provincia di Parma.StoriaLe origini di Soragna risalgono all'epoca longobarda: nel 712 è citata per la prima volta in un documento del re Liutprando.Dal 1198 fu in possesso della famiglia Lupi, mentre la vicina Castellina fu in possesso della famiglia dei Pallavicino. Feudo imperiale, nel 1347 divenne marchesato (titolo conferito dall'imperatore Carlo IV) e dal 1709 fu principato, con il diritto di battere moneta (titolo conferito dall'imperatore Giuseppe I).Evoluzione demograficaLuoghi di interesseAl nucleo più antico del borgo si è affiancato nel XVIII secolo una parte nuova che s'incentra intorno ad una piazza circondata da portici, su cui si affaccia il coevo Palazzo Municipale.La chiesa parrocchiale di San Giacomo (1755), dedicata alla Sacra Famiglia, custodisce un gruppo statuario del "Cristo morto", opera di Alvise da Cà (1701) e un organo del 1803 costruito dai fratelli Serassi.Altre chiese sono la chiesa di San Rocco (XVII secolo) e quella della Beata Vergine del Carmine, eretta per ordine del marchese Diofebo Meli Lupi nel 1661. Sulla piazza principale si trova l'oratorio di Sant'Antonio, con una decorazione a stucco (1696), opera di Francesco Galli da Bibiena.Nel 1855 fu costruita la Sinagoga, detta "Casa Grande degli ebrei", in stile neoclassico con l'adiacente scuola, adesso adibita a Museo ebraico che raccoglie arredi e documenti delle scomparse comunità israelitiche del ducato di Parma.RoccaNel 1385 il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti concesse ai marchesi Lupi di costruire l'attuale Rocca, in seguito trasformata, alla fine del XVII secolo, in residenza signorile.L'edificio ha pianta quadrata ed originariamente era completamente circondato da un fossato, di cui adesso rimane solo una parte sul lato meridionale e quello orientale; aveva inoltre quattro torri angolari quadrate ed una al centro della facciata di cui si rilevano ancora le forme.Appartengono alle trasformazioni successive le decorazioni interne la "sala delle grottesche", con affreschi di Cesare Baglione (1580), la "sala del bocchirale", la "sala rossa" con ritratti di Giampaolo IV Meli Lupi e sua moglie Ottavia Rossi di San Secondo, la "sala degli stucchi" affrescata dai Bibiena, ed infine la "galleria dei poeti", con la raffigurazione di dodici tra i maggiori poeti, che si affaccia sul laghetto del parco sottostante.Al piano superiore si trovano la "sala del Trono", con pareti decorate da velluti e broccati, stuchi e intagli dorati. La cappella di famiglia custodisce le tombe di Ugolotto Lupi (1351) e di Francesco Meli Lupi (1669) con l'iscrizione funeraria: "Quivi giace a marcir entro l'avello nudo, senza vigor, vile, fetente un lupo per venir celeste agnello".Il parco fu trasformato in giardino "all'inglese" verso il 1820.AmministrazioneGemellaggiAltri progettiComuni della provincia di ParmaSoragna
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ecologia_profonda
Ecologia profonda.L'Ecologia profonda è una filosofia o ecosofia contemporanea basata su uno "smarcamento" dalle enfasi antropocentriche dell'ambientalismo costituito e degli attuali movimenti ecologisti. Questa filosofia è contraddistinta da una nuova interpretazione del "sè" derivante dalla de-enfatizzazione della dualità razionalista tra l'organismo umano ed il suo ambiente naturale, permettendo così che l'attenzione venga posta sul "valore intrinseco" delle altre specie, dei sistemi e dei processi naturali. Questa posizione porta ad un sistema di valori ecocentrico di etica ambientale. L'Ecologia profonda descrive se stessa come "profonda" poiché è interessata alle domande filosofiche "fondamentali" sul ruolo della vita umana come parte dell'ecosfera, distinguendosi dall'ecologia come branca delle scienze biologiche, così come dall'ambientalismo meramente utilitaristico basato sul benessere dei soli umani.OrigineL'espressione ecologia profonda ["deep ecology"] è stata coniata dal filosofo norvegese Arne Næss nel 1972, e sempre lui aiutò a descriverne le basi teoriche. "Næss" rigettò l'idea che gli esseri potessero essere classificati secondo il loro valore relativo. Ad esempio, affermazioni sulla presenza o meno di un'anima immortale negli animali, se siano dotati o della ragione o se possiedano o meno una coscienza sono state sempre usate per giustificare la superiorità degli animali umani rispetto agli altri animali. "Næss" afferma che "il diritto di vivere di tutte le forme (di vita) è un diritto universale che non può essere quantificato". Nessuna specie vivente può beneficiare maggiormente del particolare diritto di vivere e riprodursi più di qualsiasi altre specie". Quest' idea metafisica è esposta nella dichiarazione di Warwick Fox ove noi e tutti gli altri esseri siamo "sfaccettature di una singola realtà in svolgimento".L'Ecologia profonda offre una base filosofica per la legislazione ambientale che può, a sua volta, guidare l'attività umana contro l'autodistruzione percepita. Ecologia profonda e ambientalismo sostengono che la scienza dell'ecologia spiega come gli ecosistemi possano sopportare solo in piccola parte l'impatto degli umani o di altre influenze esterne. Inoltre, entrambi sostengono che gli effetti della moderna civilizzazione minacciano il benessero ecologico globale. Gli ecologisti hanno descritto il cambiamento e la stabilità dei sistemi ecologici in diversi modi, inclusa la omeostasi, l'equilibrio dinamico ed il "flusso di natura" ["flux of nature"]. Senza badare a quale modello sia maggiormente accurato, gli ambientalisti affermano che la massiccia attività umana ha allontanato la biosfera dal suo equilibrio naturale attraverso la riduzione della biodiversità, il cambiamento climatico ed altre influenze. Di conseguenza, la civilizzazione sta causando un'estinzione di massa. Gli "ecologisti profondi" sperano di influenzare il cambiamento sociale e politico attraverso la loro filosofia.Aspetti scientificiL'ecologia profonda trova i suoi fondamenti scientifici nell'ecologia e nella dinamica dei sistemi. "Næss" e "Fox" non usano la logica o l'induzione per dimostrare direttamente questa filosofia dall'ecologia scientifica, ma piuttosto sostengono che l'ecologia implica direttamente la metafisica dell'ecologia profonda, inclusa le relative affermazioni sul sè.Nel suo libro "Deep Ecology" del 1985, "Devall" e "Sessions" descrivono una serie di precursori dell'ecologia profonda. Includono la stessa scienza dell'ecologia, e considerano il suo maggior contributo la riscoperta nel contesto moderno che "tutto è collegato a ogni altra cosa". Precisano inoltre che alcuni ecologisti e naturalisti, in aggiunta al loro punto di vista scientifico, hanno sviluppato una profonda coscienza ecologica, comprensiva di una prospettiva oltre un punto di vista strettamente umano. Fra gli scienziati a cui fanno particolarmente riferimento troviamo Rachel Carson, Aldo Leopold, John Livingston, Paul_R._Ehrlich and Barry Commoner, insieme a Frank Fraser Darling, Charles Sutherland Elton, Eugene Odum e Paul Sears.CriticheNei confronti della "deep ecology" Murray Bookchin in particolare sottolinea la diversa visione delle relazioni tra esseri umani e mondo naturale: mentre l’ecologia profonda adotta una prospettiva biocentrica in base alla quale tutti gli organismi viventi hanno uguale valore ed importanza, Bookchin rifiuta nettamente il biocentrismo da lui accusato di negare l’unicità del ruolo degli esseri umani all’interno dell’evoluzione naturale. Inoltre secondo Bookchin l’ecologia profonda non è in grado di comprendere le autentiche radici della crisi ecologica giungendo a considerare l’umanità intera come la colpevole del disastro ecologico ed arrivando ad auspicare politiche di controllo demografico incompatibili con la visione “umanista” di Bookchin.NoteBibliografiaVoci correlateEcologiaMovimenti politiciDeep ecology
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http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Carlo_al_Corso_%28Milano%29
Chiesa di San Carlo al Corso (Milano).San Carlo al Corso'" è una chiesa neoclassica del centro di Milano, situata nell'omonima piazza, a lato del corso Vittorio Emanuele.CostruzioneCostruito in sostituzione della chiesa medievale di "Santa Maria dei Servi", sede milanese dell'ordine dei Serviti, l'edificio attuale è un bell'esempio di stile neoclassico, ispirato al Pantheon romano, con significative somiglianze con la chiesa di San Francesco da Paola a Napoli, col colonnato di piazza del Plebiscito.L'architetto fu il monzese Carlo Amati (1832), autore anche del progetto definitivo della facciata del Duomo, anche se il cantiere fu effettivamente guidato nel 1838-1847 dell’architetto Filippo Pizzigalli. Il complesso sostituisce un antico convento dei Servi di Maria, fondato fin dal 1290, soppresso da Napoleone nel 1799. La nuova chiesa fu realizzata in ringraziamento della cessazione di un'epidemia di colera, e dedicata a San Carlo Borromeo, il grande vescovo milanese, che si era occupato delle grandi epidemie di peste del XVI secolo.L'intervento, risalente agli anni tra il 1814 e il 1847, creò un edificio a pianta circolare, preceduto da una bella piazza porticata e introdotto da un pronao su colonne corinzie. Nel progetto originario, al sagrato della chiesa avrebbe dovuto corrispondere, sull'altro lato della strada, un'esedra porticata.L'esternoL'esterno risalta per un colonnato frontale, che si estende ai lati formando una piazza quadrata, aperta sul Corso Vittorio Emanuele, composta da 36 grandi colonne monolitiche in granito di Baveno, poste su un'ampia gradinata.Come nel Panthèon romano, il portico frontale d’ingresso ha otto colonne ("ottàstilo").L'enorme cupola insiste sopra una struttura cilindrica (tamburo), abbellita da un'alternanza di semicolonne, finestre e nicchie, mentre la cuspide della lanterna è scandita da cariatidi angeliche che separano le finestre.L'internoAll'interno domina la grande aula circolare contornata dal colonnato anulare in granito rosso che, come il Pantheon, sfiora le pareti, traforate da esedre che formano cappelle, di cui una appartiene all’originale antica chiesa conventuale, dedicata all’addolorata.Al centro tra le esedre, si apre un profondo presbiterio con una sua piccola cupola, colonne laterali ed una ornamentazione assai ricca.Sopra l'altar maggiore del XVIII secolo (proveniente dalla vecchia basilica), è collocato un Crocifisso ligneo di Pompeo Marchesi, allievo di Antonio Canova; sempre del neoclassico Marchesi è un bel rilievo marmoreo con "San Carlo Borromeo che dà la prima comunione a San Luigi Gonzaga".Nei locali del convento adiacente la chiesa si conservano le pale d'altare dell' "Orazione nell'orto", opera di Giovan Paolo Lomazzo, e quella dell' "Assunta" di Bernardo Zenale.Nel 1948-49 Giovanni Testori affrescò le vele. I dipinti non vennero però apprezzati per l'influenza così scoperta di Picasso e, a causa delle proteste della Sovrintendenza, Testori ritenne giusto il ricoprirle. Ancor oggi sono celate.Cappella di Giovannangelo PorroAll'interno della chiesa è sita una cappella contenente le spoglie mortali del Beato Giovannangelo Porro (1451-1505), membro della nobile famiglia milanese, monaco presso il convento dei Serviti di Santa Maria di Milano (oggi chiesa di San Carlo al Corso). La tomba si trova qui, nella chiesa oggi dedicata a San Carlo, in quanto San Carlo Borromeo sarebbe stato guarito da fanciullo per intercessione del beato ivi venerato.La chiesa oggiLa chiesa di San Carlo è tuttora officiata dai Serviti, che hanno da anni accompagnato all'impegno religioso, una intensa attività culturale e assistenziale. Nel secondo dopoguerra le personalità più importanti sono state quelle di padre David Maria Turoldo e di Camillo De Piaz che lanciarono una associazione che prese l'antico nome di Corsia dei Servi. Intorno ad essa nacque una serie di attività che catalizzarono ampi consensi anche tra la borghesia milanese ed appoggiarono fortemente le iniziative a favore degli orfani di don Zeno Saltini e della sua Nomadelfia. Il successivo intervento della Curia frenò grandemente queste iniziative.Nel portico a destra della chiesa rimane tuttora una vivace libreria, intitolata a San Carlo.BibliografiaCollegamenti esterniAltri progetti.Chiese di Milano|Carlo al CorsoChiese dedicate a San Carlo Borromeo|MilanoSan Carlo al Corso (Milan)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Peggy_Lipton
Peggy Lipton.BiogrfiaConosce una certa notorietà nel 1968 recitando il ruolo di Julie Barnes nella serie televisiva prodotta da Aaron Spelling "Mod Squad - I ragazzi di Greer", per la quale nel 1971 guadagna un Golden Globe come migliore attrice televisiva.Nel 1990 la produzione di "Twin Peaks" le affida la parte di Norma Jennings, ruolo che le fa guadagniare una nomina ai Soap Opera Digest Awards e che nel 1992 ripropone nel prequel "Fuoco cammina con me". In seguito recita il ruolo della mamma nel video di Micheal Jackson Black or White.Nel 2002 è a teatro con l'opera I monologhi della vagina. Nel 2005 esce la sua prima autobiografia dal titolo "Breathing out".Il cinema si accorge di lei nel 1968, grazie al western "Due occhi di ghiaccio". Tra i suoi altri film, "Soggetti proibiti" e "L'uomo del giorno dopo". La Lipton ha anche partecipato alla colonna sonora del film "Anche gli uccelli uccidono".Sposata dal 1974 al 1990, con il trombettista e compositore Quincy Jones, l'attrice ha due figlie, "Rishida" e "Kidanda", entrambe attriciFilmografiaSerie tvGuest Star in serie tvCollegamenti esterniPeggy Lipton