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http://it.wikipedia.org/wiki/Pterois_miles
Pterois miles.Il pesce scorpione'" ("Pterois miles"' Bennet, 1828) è un pesce appartenente alla famiglia degli Scorpaenidae.DescrizioneSpesso confuso con lo "Pterois volitans" (anch'esso noto comunemente con l'appellativo di pesce scorpione), è fisicamente molto simile: il corpo è tozzo, con testa prominente e occhi sporgenti, sopra a ognuno dei quali è presente un'escrescenza simile a un piccolo corno. Le pinne presentano raggi molto lunghi, uniti tra loro da lembi di pelle. La livrea è bianca striata di rosso mattone-bruno, sul corpo e sulle pinne.Diffusione e habitatQesto pesce è diffuso nell'Oceano Indiano, dal Sudafrica all'Indonesia e nel Mar Rosso. Negli ultimi anni da qui si è diffuso nel mar Mediterraneo orientale. Abita le coste coralline e i fondali fangosi.VelenoLe ghiandole velenifere sul dorso sono collegate ai raggi cavi (aculei) della pinna dorsale. Tra i Pesci scorpioni è il più pericoloso, il veleno è mortale.AcquariofiliaNonostante la pericolosità, il Pesce diavolo di fuoco è oggetto di pesca a scopo commerciale, poiché è di particolare interesse acquariofilo, per lo splendido aspetto e per le spiccate caratteristiche predatorie e comportamentali.Voci correlateAltri progettiCollegamenti esterniScorpaenidaePesci d'acquario d'acqua salataDevil firefish
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http://www.02blog.it/tag/traffico
Eccolo il Super governatore della Lombardia che promuove l’uso della bicicletta, dando il buon esempio. Emula il sindaco di Londra, Brown, che al lavoro ci va usando la Tube, la metropolitana londinese. Formigoni invece ammette, candidamente, che usa la bici “quando può” e che “andare in giro con simili fantastici piccoli mostri e assolutamente divertente”. Ci crediamo? Il fatto che questo video “promozionale” sia stato girato dietro le vie del “Formigone” non è casuale. E’ più che altro comodo. Detto poi da uno che in un altro video ha declamato la sua viscerale passione per le auto fa riflettere, anzi fa ridere.Ieri, in occasione del primo blocco domenicale del traffico da un bel po’ di tempo a questa parte, decido di passare un pomeriggio un po’ particolare: parto a piedi da via Murat, diretto verso Piazzale Loreto, con un prudente anticipo di un paio d’ore sul mio appuntamento, previsto per le 19:00.L’obiettivo è godere della città per una volta sgombra dalle automobili, e scattare qualche foto inconsueta. La prima cosa che colpisce è in realtà il fatto che di auto ce ne siano in giro un bel po’ : la conseguenza di deroghe troppo generose da parte del Comune?Nonostante la presenza di più di una vettura, non si può non rimanere colpiti dai momenti di inconsueto silenzio che, a tratti, fa pensare di non essere in una città con circa 2 auto ogni 3 abitanti. Perfino in prossimità della circonvallazione riesco a scattare qualche foto senza quattroruote all’orizzonte.Ok, ogni amministratore che vuole farsi bello intona il mantra della sostenibilità, a cui non sfugge neanche la mobilità. In sostanza: tanti mezzi pubblici efficienti e soluzioni innovative per diminuire il traffico. Bologna continua ad essere la più colta in materia. La nostra città, Milano, guadagna ben nove posizioni rispetto al 2008, e si piazza al quinto posto. Prima ci sono Firenze, Parma e Trento. La graduatoria è contenuta nel terzo rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato da Euromobility .Gli indicatori di cui si è tenuto conto per stilare la classifica sono stati in particolare le innovazioni per la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, piattaforme logistiche per le merci, car pooling, mobility manager, ecc) e la loro efficacia; il numero di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (Gpl, metano); l’ offerta di trasporto pubblico, le piste ciclabili, l’ adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico.Il capoluogo lombardo ha la migliore offerta di trasporto pubblico locale (vetture per chilometro in proporzione agli abitanti), ed è poi la città più attiva nell’adottare misure di mobilità alternativa come il bike sharing. Anche il car-sharing, l’ auto condivisa, trova sempre più fan con un aumento degli utenti del 15,14% rispetto all’anno precedente. Milano è in testa per numero di utenti, 4.097, rispetto ai circa 2.800 dell’anno precedente. Per concludere, Roma continua ad essere la città più trafficata d’Italia, e quella con l’indice di motorizzazione più alto.Penso che i filtri nasali siano insufficienti per fermare gas e polveri sottili che ci assediano nelle metropoli. Io in particolare sono affetta da una rinite cronica e quindi vorrei che il mio naso avesse maggiori difese immunitarie. Ogni volta che soggiorno in grandi citta’ inquinate come Los Angeles, Milano, Mosca o Pechino non riesco proprio a respirare e comincio a tossire come una tisicaMezzo milione di milanesi in viaggio per il ponte dell’Immacolata. Telefono Blu, l’associazione senza scopo di lucro nata per tutelare i turisti, ha stimato che saranno otto milioni gli italiani che si sposteranno per il ponte dell’8 dicembre. Nel 2008, nonostante i dati “strani” diffusi dal Corriere che parlavano di 4500 milanesi in viaggio (!), c’era stato un discreto movimento su autostrade e ferrovie, vi rimando al post di Gabriele di un anno fa.Il 2009 registra un milione d’italiani in più “in giro” rispetto ai sette del 2008 quindi attenzione a prendere biglietti in tempo e alle code in tangenziale. Secondo il Gazzettino saranno ben 500mila i milanesi che abbandoneranno la città. Quanti di voi invece si godranno Milano da domani fino all’Immacolata? Come avete intenzione di passare questi giorni di festa nel capoluogo? Raccontatecelo nei commenti.Il nuovo assessore al traffico De Corato ci aveva avvertito: via le auto dalla doppia fila. Ora la minaccia che fece eco a suo tempo diventa realtà: da domani l’esercito composto dai 168 ausiliari possono multare i “doppi filisti”.La sentenza della Corte di Cassazione del 26 ottobre scorso dice chiaramente che l’ausiliare della sosta che dipende dalla società di parcheggi del Comune, possa fare multe anche sulla sede stradale per motivi diversi dalle infrazioni sulle strisce blu.Chi sta scrivendo è incappato in uno dei varchi trappola, più di una volta, multato per aver oltrepassato il varco Ecopass con la moto. Si viaggia sulle 800 multe al giorno. I varchi maledetti dai motociclisti e scooteristi sono quelli di Corso Magenta, corso di porta Vigentina, via degli Olivetani e via Lamarmora. A suo tempo avevamo fatto un appello per la rimozione. Picche: “motivi di sicurezza” la motivazione. A cosa si riferissero rimane mistero.La notizia è che il neo Assessore al traffico de Corato vuole toglierle: “chi si muove in città su due ruote va agevolato perchè ogni moto in più corrisponde un’auto in meno”. Non c’è ancora una data, ma tutti i centauri si augurano che avvenga quanto prima. Dunque la rivoluzione De Corato prosegue: dopo il congelamento delle preferenziale in Foro Bonaparte a causa di un cordolo “troppo pericoloso”, quella in via Solari promessa da Croci non partirà.Dieci giorni, si. Credete siano pochi? Ricredetevi, sono 260 ore. Roma ci batte di poco, 11 giorni. Non c’è da gioire. Il calcolo è stato fatto dal Codacons, che nella sua ultima indagine fa riferimento al tempo perso viaggiando alla velocità di 30 km orari, incolonnati ai semafori e in fila. Si parla di conseguenza di enormi sprechi. In termini di tempo, soldi e inquinamento. Tempo che potrebbe essere speso molto meglio, che so, facendo l’amore. Meglio Milano, Genova e Nopoli.Nessuno parla della nuova manovra di riassetto degli ambiti di parcheggio residenti. Forse non è così importante ma comunque è un cambiamento che coinvolge moltissimi cittadini in questi giorni. Nel mese di ottobre tutti i residenti sulla circonvallazione interna (e sull’adiacente viale con i tram) hanno ricevuto una comunicazione dall’ufficio pass del comune che informava la decisione unilaterale del comune di restringere gli ambiti - strisce gialle - “bastioni” per farli coincidere con l’area Ecopass. Per esempio chi abita in Viale Premuda apparteneva fino a pochi giorni fa all’ambito Bastioni 4, a fine ottobre ha ricevuto in nuovo pass della zona “filoviaria 17″ e l’invito a gettare il vecchio pass, lo stesso per i residenti nell’adiacente viale Regina Margherita.
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http://www.lucacoscioni.it/radicale-fino-allultimo
C'è una lettera di Luca Coscioni datata febbraio 2001. Cinque anni fa. Il presidente dei Radicali italiani è già affetto da sclerosi laterale amiotrofica, una malattia terribile. La chiamano anche "Sla", acronimo asettico, o morbo di Lou Gehrig, quello che ha colpito Steven Hawking, professore e fisico inglese. La scienza è impotente. Non conosce la cura, non conosce neppure le cause della sclerosi. Sa solo che il morbo, in futuro, si potrà forse curare utilizzando le cellule staminali, e che non tutti sono d'accordo, che c'è chi vorrebbe imporre limiti alla ricerca, chi non considera eticamente corretto il ricorso agli embrioni per reperire e studiare le staminali, chi suggerisce altre strade.A Coscioni la malattia è stata diagnosticata negli anni Novanta, quando insegnava Economia ambientale all'Università di Viterbo. Si stava allenando per partecipare alla maratona di New York. Poco dopo è già in sedia a rotelle, completamente paralizzato. Non può neppure parlare. Per comunicare utilizza un computer, un sintetizzatore vocale. Il computer scrive, mediamente una parola ogni trenta secondi, il sintetizzatore legge e parla. Nella lettera, inviata a sostegno della propria candidatura alle elezioni, Coscioni si rivolge ai Premi Nobel e agli uomini di scienza. Spiega che ha deciso di presentarsi “per difendere la libertà di ricerca e di cura”. Chiede di sostenere la sua causa e quella degli altri ammalati di battersi per la ricerca sulle cellule staminali, di appoggiare la proposta di legge della lista Bonino, legge di iniziativa popolare sulla procreazione assistita. Lui è il primo firmatario. Scrive: “Lottare anno dopo anno, mesi dopo mese, giorno dopo giorno, ora dopo ora, contro la malattia che mi ha colpito, non ha dato un senso alla mia vita. Una malattia, e la sofferenza che ne deriva, non hanno mai un senso.Il senso, alla mia vita, lo sto dando io, vivendola, come mi è consentito di viverla. Amando, odiando, facendo politica, una delle mie passioni». Luca Coscioni, leader dell'Associazione che porta il suo nome e prossimo capolista alle Politiche per la "Rosa nel pugno", si è spento ieri, a 39 anni dieci dopo l'insorgere della malattia. Si può essere d'accordo o meno con quella frase. I cattolici diranno di no, assolutamente no. C'è la sofferenza di Cristo in croce a spiegarci che anche la malattia ha un senso, anche e forse soprattutto la malattia, il calvario, e che l'embrione è vita, sacra e inviolabile, che c’è un limite al di là del quale la scienza non può andare, che non è lecito curare uccidendo. I laici stanno inorridendo. Marco Pannella, da Radio Radicale, ha da poco detto che Luca è stato ammazzato “ammazzato anche dalla qualità di questo Paese, dalla sua oligarchia, che lo corrompe e lo distrugge”. Discutono, laici e cattolici discutono animamente, litigano anche, e quella frase resta: ”vivendo la vita come mi è consentito di viverla. Amando, odiando, facendo politica”.Resta l'insegnamento di un uomo coraggioso, che non si è mai dato per vinto, che ha colloquiato per anni, lui che non poteva parlare, a viso aperto con la morte, in modo schietto, senza neppure il conforto consolatorio della fede, e senza mai perdere la speranza, un uomo che ha partecipato a sit-in di protesta ed è arrivato ad autoridursi i farmaci per denunciare la carenza di informazione da parte della tv sulla libertà della ricerca scientifica. Si può essere d'accordo o meno, ma bisogna togliersi tanto di cappello, e bisogna anche ringraziare Luca Coscioni, se non altro perchè ha restituito alla politica -la politica che è troppo spesso solo poltrone, potere, equilibrio di forze, convenienza - un senso, un obiettivo. Perchè ha lottato ed ha vissuto la sua malattia come testimonianza delle idee e dei valori nei quali credeva. E perchè, comunque, ci ha fatto ragionare. Ha scritto Josè Saramago, portoghese, uno dei cinquanta Premi Nobel che firmarono nel 2001 l'appello a sostegno della candidatura di Luca Coscioni alle elezioni: “Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall'attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza».Quella volta, Luca Coscioni non ce la fece: candidato capolista non fu eletto. Pochi mesi dopo già lottava per entrare a far parte del Comitato nazionale di Bioetica. L'anno successivo fondò la sua associazione per la libertà di ricerca scientifica. Instancabile. Luca Coscioni era questo, al di là della clonazione terapeutica, della candidatura come capolista accanto ad Emma Bonino e dell'associazione che è stata nel 2005 promotrice della campagna referendaria contro la legge 40, quella che vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Era il testimone laico della scienza, quella stessa scienza - ha scritto - che è ”anche tecnologia informatica mediante la quale l'oceano di conoscenza e di ignoranza, di disperazione e di speranza, di amore e di odio, oceano che è in me, che è me,e che il caso avrebbe voluto costringere al silenzio, nello spazio angusto di una bottiglia, può rifluire, seppur lentamente, verso voi tutti».Paradossalmente viene in mente Pascal, che pure considerava la scienza sovrana nel suo ambito e del tutto inutile per capire il senso della vita: ”L’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma è una canna che pensa. Quand'anche l'universo lo schiacciasse l'uomo sarebbe pur sempre più nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire e conosce la superiorità che l'universo ha su di lui, mentre l’universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità sta, dunque, nel pensiero». Con un uomo così si può non condividere nulla, e in tanti non hanno condiviso nulla, ma ce ne fossero altri come lui sarebbe solo un bene.
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http://it.wikipedia.org/wiki/FCM_2C
FCM 2C.Il Char 2C'" (conosciuto anche come anche "'FCM 2C'") fu un carro armato progettato in Francia e prodotto a partire dal 1917. Per tale motivo non riuscì ad entrare in servizio in tempo utile per partecipare al primo conflitto mondiale (1914-18). Di notevoli dimensioni e massa, ben 69 tonnellate, era equipaggiato con una torretta rotante dotata di un cannone da 75mm ed aveva un equipaggio di 12 di uomini. Venne prodotto in solo 10 esemplari fino al 1921.DescrizioneIl carro Char 2C risultò avere un peso di ben 69 tonnellate sia a causa della sua corazzatura - 45mm frontale e 22mm sui lati - ma anche a causa delle sue dimensioni. Con le code in posizione la sua lunghezza risultava di circa 12 metri.Lo spazio interno era suddiviso in due "camere di combattimento". Quella anteriore sormontata da una torretta, la prima della storia, dotata di un equipaggio di tre uomini ed armata con un cannone da 75 mm e quella posteriore, sormontata da una cupoletta, armata con mitragliatrici. Tre mitragliatrici posizionate frontalmente fornivano la protezione contro l'assalto della fanteria.Le camere di combattimento erano collegate dalla sala motori. Ciascun cingolo era propulso da un motore da 200/250 HP attraverso una trasmissiome di tipo elettrico. La massima velocità raggiumgibile era di 15 km/h. Sette serbatoi per il combustibile, contenenti nel complesso 1260 litri, garantivano una autonomia di 150 km.L'equipaggio era costituito da 12 uomini: pilota, comandante, cannoniere, caricatore, quattro mitraglieri, meccanico, elettricista, assistente elettricista/meccanico e operatore radio. Alcune fonti riportano, forse riferendosi ad immagini, che l'equipaggio fosse di tredici uomini a causa dell'inclusione del comandante di compagnia carri.Storia operativaI dieci esemplari prodotti vennero inquadrati in varie unità, benché il numero di veicoli operativi si ridusse rapidamente a tre. Il loro valore bellico diminuì tra gli anni venti e trenta via via che nuovi carri, di concezione più avanzata, venivano messi in produzione e i 2C divennero ben presto obsoleti a causa della loro scarsa velocità e del loro massiccio profilo che li rendeva facili bersagli per le armi anticarro.Comunque nel 1939 in occasione della mobilitazione francese tutti dieci i veicoli furono riportati in servizio ed inquadrati nel 51° battaglione carri da combattimento. Per motivi di propaganda ciascun carro venne battezzato con il nome di una regione della Francia: Poitou, Provence, Picardie, Alsace, Bretagne, Touraine, Anjou, Normandie, Berry, Champagne. Nel 1939 il "Normandie" venne subito ribattezzato Lorainne. Essendo il loro valore prettamente propagandistico i mezzi non vennero utilizzati per gli attacchi contro la linea Sigfrido, ma vennero ripresi in numerosi documentari di propaganda mentre scavalcavano vecchie fortificazioni francesi. Presso l'opinione pubblica vennero quindi visti come dei mezzi invincibili dalle dimensioni ancora maggiori che nella realtà.I comandi francesi erano perfettamente al corrente di come questa reputazione fosse assolutamente falsa. Quando le "Panzerdivisionen" tedesche sfondarono le linee francesi durante l'offensiva del giugno 1940 venne presa la decisione di impedire la cattura inviandoli verso sud su un treno. Il 15 giugno il convoglio fu bloccato da un incendio nel vagone del combustibile e divenne quindi inevitabile distruggere i mezzi attraverso l'utilizzo di cariche esplosive. In seguito Goebbels e Göring affermarono che i carri erano stati colpiti dai bombardieri in picchiata tedeschi. Un mezzo, quello denominato "Champagne" venne catturato più o meno intatto e trasportato a Berlino dove venne esibito come trofeo di guerra. Nel 1948 questo carro scomparve dalla città tedesca generando molte speculazioni su un ipotetico suo trasporto nel museo dei carri di Kubinka, in Russia.VersioniNel 1926 il carro che poi verrà battezzato "Champagne" venne modoficato nel "Char 2C bis" una versione sperimentale armata con un obice da 155 mm montato in casamatta. Il mezzo fu dotato di nuovi motori e vennero abolite le postazioni delle mitragliatrici. In questa configurazione il carro raggiunse il peso di 74 t. I cambiamenti furono solamente temporanei e nello stesso anno il carro venne riportato alle dotazioni originali.Nel 1939 il "Lorainne", adibito a carro-comando, venne ulteriormente corazzato allo scopo di renderlo "immune" ai proiettili anticarro tedeschi. La corazzatura frontale venne portata a 90 mm e quella laterale a 65 mm. In questa configurazione il peso del veicolo raggiunse le 75 t rendendolo, probabilmente, il più pesante carro armato mai utilizzato.Nel 1940 vennero ordinati 12 nuovi carri FCM M1 con doppia torretta allo scopo di rimpiazzate i 2C ma il tracollo della Francia non permise a questi di entrare in servizio.Sviluppo e storiaLe origini di questo carro sono avvolte dal mistero. Nell'estate del 1918, meno di tre anni dopo l'inizio degli studi per sviluppare il 2C, una commissione del Parlamento francese cercò di investigare sulla vicenda ma non riuscì ad ottenere alcuna documentazione. Divenne presto chiaro che molti dati erano stati deliberatamente distrutti allo scopo di nascondere il primo "scandalo corazzato" della storia comparabile con quello che avvenne tra Stati Uniti e Gran Bretagna nel 1944. Alcune recenti ricerche sono comunque riuscite a rivelare alcuni particolari della vicenda.Nell'estate del 1916 il generale Mouret, sottosegretario alle artiglierie fornì alla FCM ("Forges et Chantiers de la Mediterranée") una ditta di cantieri navali situata nel sud della Francia vicino a Tolone un contratto per lo sviluppo di un nuovo carro di sfondamento, come erano allora definiti. Allo stesso tempo nell'industria francese degli armamenti era molto attiva una "lobby" per il controllo degli ordini delle forniture militari, lobby che utilizzava collegamenti con alti ufficiali allo scopo ottenere commissioni alle condizioni più vantaggiose; molti contratti di sviluppo venivano così completamente pagati dallo stato anche quando non portavano a nessuna reale produzione. L'iniziativa di Mouret mostra come l'esercito francese non avesse fissato delle precise direttive di sviluppo per un carro pesante. La FCM in pratica, pur traendo dal contratto tutti ivantaggi economici possibili, non portò avanti con celerità lo sviluppo del prototipo. In quel periodo tutti i progetti e gli studi sui carri armati erano coperti dal massimo segreto e questo rese facile tale gestione dello sviluppo dei progetti.Veicoli militari francesi della prima guerra mondialeCarri armatiChar 2C
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http://it.wikipedia.org/wiki/Postumo_%28Lucio_Battisti%29
Postumo (Lucio Battisti).Il postumo'", come viene chiamato dagli appassionati, è un termine con cui si indica un fantomatico album di Lucio Battisti non ancora pubblicato, su cui sono più volte circolati dei rumor riguardanti un'imminente pubblicazione, ma che finora si sono dimostrati infondati.StoriaIntorno al 1996 (anno in cui molti si aspettavano la pubblicazione di un nuovo album di Battisti, data la regolarità biennale seguita a partire da Don Giovanni) si incominciò a vociferare riguardo a difficoltà da parte di Battisti a trovare un accordo con le case discografiche, che non avevano accettato le richieste troppo alte di Battisti.La circolazione di questi rumor venne sfruttata da Franco Zannetti ad inizio aprile 1998 per la preparazione di un riuscitissimo pesce d'aprile, secondo il quale Battisti avrebbe venduto di lì a poco il suo nuovo album sul sito internet www.luciobattisti.com.Settembre 1998Nel periodo immediatamente successivo alla morte di Lucio Battisti la notizia del postumo fu messa in rilievo dai mass media: secondo il Corriere della Sera, l'album sarebbe stato composto e registrato, ma non venne pubblicato a causa del rifiuto dei discografici, che giudicarono eccessive le richieste economiche di Battisti (400 - 500.000 copie di guadagno). Dalle case discografiche per cui aveva lavorato Battisti, però, non arrivò alcuna conferma.Un altro passaggio importante nella vicenda si ebbe alla pubblicazione (avvenuta nel dicembre 1998) di "LB - Lucio Battisti", un cofanetto a tiratura limitata che conteneva la sua intera discografia (19 album e 2 singoli). Nel cofanetto però c'era spazio per 22 box: il misterioso spazio vuoto, la cui pubblicazione sembrava imminente a tal punto che Mario Luzzatto Fegiz, sul Corriere, diede per certa la pubblicazione tra il natale 1998 e il 2000.Il postumo oggiCon il passare degli anni il significato della parola "postumo" è radicalmente cambiato: sono molti oggi a dubitare della reale esistenza di un album postumo nell'accezione iniziale del termine.Teorie più recenti parlano della possibilità che le canzoni siano state scritte ma non registrate, con la possibilità di far interpretare questi brani dal figlio Luca Battisti.Più semplicemente altri credono che il postumo non esista e che chi mise in circolazione tali voci facesse riferimento non ad un disco realizzato da Battisti, ma alla possibilità di realizzare una raccolta con i numerosi brani inediti di cui invece esistono prove sicure della loro esistenza.IpotesiI mass media si sono spesso interrogati su chi potessero essere i collaboratori scelti da Battisti per la realizzazione del disco.Il paroliereNoteVoci correlateLucio BattistiLeggende urbane
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http://it.wikipedia.org/wiki/Emy_Coligado
Emy Coligado.Intepreta il ruolo di Piama nella sitcom "Malcolm".BiografiaColigado, di origini filippine, è nata a Geneva, in Ohio ed è cresciuta a Borger, in Texas.Ha frequentato la Texas Christian University, dove ha studiato psicologia. Sebbene non avesse avuto nessuna formazione teatrale significativa, vide una produzione di Broadway del musical Miss Saigon poco prima della sua laurea nel 1993 e, dopo aver guadagnato il suo titolo, viaggiò a New York City per proseguire con la recitazione e la musica.Trovò un ruolo in una produzione regionale di "Miss Saigon" a Galveston, in Texas, dopo si unì a una compagnia teatrale prima di unirsi al cast dello show di Broadway; ha anche recitato in una produzione tedesca del musical situata a Stoccarda.Coligado si trasferì a Los Angeles nel 2000 per proseguire una carriera di recitazione ed è apparsa in ruoli minori in piccoli film e dramma televisivi. Nel 2001 trovò un ruolo ricorrente come Emmy, l'assistente dell'esaminatore medico, nel dramma Crossing Jordan e, nel 2002, le è stata assegnata una parte in un ruolo di supporto regolare (come Piama Tananahaakna, la moglie di Francis) nella sitcom della FOX Malcolm.Nel 2007 è apparsa in una pubblicità di Soyjoy.Collegamenti esterniEmy Coligado
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http://it.wikipedia.org/wiki/Solothurn_S-18/1000
Solothurn S-18/1000.L'arma anticarro S-18/1000 Solothurn da 20 mm, era un fucile anticarro svizzero utilizzato durante la Seconda guerra mondiale. Esso fu una variante del precedente S-18/100 con alcune modifiche per una maggiore celerità di tiro, così come una cartuccia di misura superiore (20 x 138). Tuttavia l'uso di munizioni più potenti generava un rinculo eccessivo e le sue dimensioni ed il suo peso ne resero difficile la mobilità.Le armi da fuoco Solothurn erano di proprietà della ditta tedesca Rheinmetall-Borsig e impiegata dalla popolazione svizzera per la fabbricazione di armi che erano state vietate per l'esercito tedesco per aggirare le limitazioni sulle armi imposto alla fine della Prima guerra mondiale dal Trattato di Versailles.Nel 1940-1941 l'esercito americano ritenne di adottare il S-18/1000 Soletta. L'arma è stata chiamata arma automatica da 20 mm. T3. Nella primavera del 1941 la Solothurn è stata provata contro l'arma automatica.90in. T4. Anche se meno potente, la Solothurn si è rivelata anche meno ingombrante e complicata della.90in. T4 ed è stata ritenuta più adatta per l'uso dell'Esercito. I piani prevedevano un ordine iniziale di 50 pezzi e in seguito la produzione negli Stati Uniti.
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http://it.wikipedia.org/wiki/New_York_Philharmonic
New York Philharmonic.La New York Philharmonic'" (Orchestra filarmonica di New York), fondata nel 1842, è la più antica orchestra attiva negli Stati Uniti. Ha sede a New York, tiene la maggior parte dei suoi concerti presso la "Avery Fisher Hall" (nel "Lincoln Center for the Performing Arts") ed è sempre stata considerata una della migliori orchestre sinfoniche del mondo.Da più di quattro decadi è la più antica tra le altre istituzioni sinfoniche statunitensi in attività ed è una delle più antiche del mondo (in Europa almeno due orchestre sono più antiche); ha dato il suo concerto numero 14.000 nel dicembre del 2004 e ha partecipato all'incisione di quasi duemila album discografici.Storia dell'orchestra.Fondazione e primo concerto, 1842L'orchestra fu fondata nel 1842 dal direttore e violinista statunitense Ureli Corelli Hill (1802-1875) come Philharmonic Society'" - la terza filarmonica sul suolo statunitense a partire dal 1799 - con il dichiarato proposito di contribuire "al progresso della musica strumentale". Il primo concerto della filarmonica, il 7 dicembre 1842, ebbe luogo nella "Apollo Rooms", nella zona bassa di Broadway, davanti ad un pubblico di seicento persone. Il concerto iniziò con la sinfonia n.5 di Ludwig Van Beethoven (la seconda esecuzione di quest'opera a New York), diretta dallo stesso Ureli Corelli Hill. Altri due direttori, il tedesco Herny Christian Timm e il francese Denis Etienne, si alternarono nell'esecuzione del restante lungo (tre ore) e vario programma, che includeva brani di Hummel e Weber, musica da camera e varie selezioni da opere liriche, affidate alla principale cantante del momento, com'era prassi all'epoca. I musicisti operavano come una società a livello di cooperativa, decidendo tramite votazioni a maggioranza questioni come chi ammettere come membro, quale musica suonare e chi tra loro avrebbe diretto. Alla fine della stagione, i proventi dell'attività venivano ripartiti tra i membri. Ureli Corelli Hill fu il primo presidente della società.La "Nona" di Beethoven, per una nuova sede, 1846Dopo solo una dozzina di esecuzioni pubbliche e appena quattro anni di vita, la New York Philharmonic organizzò un concerto con lo scopo di raccogliere fondi per una nuova sala da concerto. Il pezzo forte della serata fu la prima esecuzione statunitense della nona sinfonia di Beethoven, presso il Castle Garden, nell'angolo sud di Manhattan. Più di quattrocento strumentisti e coristi furono messi insieme per questa prima. Le parti corali furono tradotte in inglese (fu la prima del mondo in quella lingua). Sfortunatamente, l'alto costo del biglietto (due dollari) e manifestazione contro la leva militare nei quartieri alti della città tennero lontani molti potenziali spettatori e la costruzione della nuova sala dovette attendere. Sebbene fosse giudicata da alcuni un lavoro disomogeneo, con tutta quella massa corale tenuta a bada e utilizzata solo alla fine, la "nona" divenne presto l'opera più eseguita durante occasioni solenni. Nel 1865, Theodore Eisfeld diresse il concerto di commemorazione del presidente Abramo Lincoln, recentemente assassinato, ma per una serie di circostanze (poi criticate dalla stampa newyorkese) la filarmonica omise l'ultimo movimento (l' "inno alla gioia"), considerato "inappropriato" per l'occasione.In competizione con un'altra orchestra, 1878Leopold Damrosch, già "primo violino" di Franz Liszt a Weimar, diresse la New York Philharmonic durante la stagione 1876-1877, ma non avendo instaurato un buon rapporto col suo pubblico, nel 1878 la lasciò e fondò un'orchestra rivale, la Symphony Society of New York (che nel 1903 assunse il nome di New York Symphony Orchestra). Dopo la sua morte, nel 1885, suo figlio ventitreenne Walter Damrosch ne assunse la direzione, continuando la competizione con la vecchia filarmonica. Fu lui, colui che convinse l'industriale e filantropo Andrew Carnegie che New York aveva bisogno di una sala da concerto di prima livello, e il 5 maggio 1891 Walter Damrosch e il compositore russo Cajkovskij diressero il concerto inaugurale della nuova grande sala della città, che dopo alcuni anni fu rinominata Carnegie Hall, in onore del suo originario promotore e finanziatore.Il raggiungimento dell'eccellenza musicale, 1878-1900Il tedesco di nascita e statunitense di formazione Theodore Thomas, che aveva guadagnato fama e successo diregendo la sua personale orchestra ("The Thomas Orchestra", in competizione con la New York Philharmonic stessa per più di una decade), divenne direttore della New York Philharmonic alla fine del 1877 e la innalzò ad un livello di eccellenza. Nel 1891 Thomas lasciò New York per fondare la Chicago Symphony, portando via con sé tredici musicisti della filarmonica.Un altro celebrato direttore, Anton Seidl, succedette a Thomas sul podio della filarmonica, rimanendo sino al 1898. Seidl, che era stato assistente di Wagner, era un rinomato direttore delle opere di questo compositore; le romantiche interpretazioni di Seidl suscitarono sia ammirazione sia polemiche. Durante la sua gestione, la New York Philharmonic incontrò un periodo di successo e prosperità mai raggiunto sino a quel momento ed eseguì in prima mondiale la sinfonia n. 9 "Dal Nuovo Mondo", scritta dal celeberrimo compositore boemo Antonín Dvořák proprio negli Stati Uniti. L'improvvisa morte di Seidl nel 1898 per intossicazione alimentare all'età di quarantasette anni suscitò grande impressione e costernazione. Ventimila persone si misero in fila per il suo funerale, alla Metropolitan Opera House, sulla 39a strada, e Broadway e le strade furono instasate dalla sempre più crescente massa dei suoi ammiratori.Una nuova gestione societaria e l'arrivo di Mahler, 1909Nel 1909, per assicurare stabilità finanziaria alla filarmonica, un gruppo di facoltosi newyorkesi guidati da due donne, Mary Seney Sheldon e Minnie Untermyer, costituirono il cosiddetto "Guarantors Committee" ("comitato dei garanti") e cambiarono la struttura organizzativa dell'orchestra da cooperativa di musicisti a società amministrata aziendalmente. I "garanti" riuscirono ad assumere Gustav Mahler come direttore principale ed allargarono la stagione dagli iniziali diciotto concerti a cinquantaquattro, inlcusa una tournée nel New England. La New York Philharmonic fu l'unica orchestra sinfonica nella quale Mahler fu direttore musicale senza la responsabilità della lirica, incarico che lo rese quindi libero di esplorare più profondamente il repertorio sinfonico. A New York, poté dirigere molte composizioni per la prima volta nella sua carriera e fece conoscere al pubblico statunitense le sue stesse composizioni. Sotto la direzione di Mahler, controversa figura di compositore e insieme direttore, la stagione sinfonica si ampliò, i salari dei musicisti furono garantiti, le finalità dell'organizzazione si allargarono: nacque insomma una vera orchestra del XX secolo.Un'età di fusioni e di traguardi raggiunti e superati, 1921Nel 1921 la New York Philharmonic si fuse con la "National Symphony" e assunse l'autorevole direttore olandese Willem Mengelberg. Per nove anni, questi dominò la scena, sebbene anche altri grandi direttori (tra essi Bruno Walter, Wilhelm Furtwängler, Igor Stravinskij e Arturo Toscanini) avessero diretto almeno la metà di ogni stagione sinfonica. Durante questo periodo, la filarmonica fu una delle prime orchestre statunitensi a poter vantare cicli di concerti all'aperto, allorché cominciò a dare concerti estivi a basso prezzo nel "Lewisohn Stadium", nella Manhattan alta. Nel 1924, i concerti per giovani e bambini ("Young People's Concerts") divennero un vero e proprio ciclo regolare, sotto la direzione del pianista, direttore e compositore statunitense Ernest Schelling. Questi spettacoli divennero il prototipo dei concerti di questo tipo in giro per la nazione e crebbero, grazie all'alta richiesta, sino a quindici per stagione, verso la fine del decennio.Il 1928 fu caratterizzato dall'ultima e più importante fusione: quella con gli antichi rivali della la New York Symphony Society, nel frattempo diventati New York Symphony Orchestra. Quest'orchestra, nei suoi cinquant'anni di vita, era stata attiva e innovativa. Aveva fatto la sua prima tournée interna nel 1882, aveva introdotto concerti con valenza didattica per i giovani nel 1891, aveva tenuto a battesimo importanti composizioni, per esempio il "Concerto in Fa" di George Gershwin e "Egdon Heath" di Gustav Holst. La fusione di queste due ormai venerabili istituzioni consolidò straordinariamente le risorse economiche e musicali della nuova risultante filarmonica. Durante la prima seduta del comitato che organizzò tale fusione societaria, il presidente dell'assemblea, Clarence Mackay, espresse l'opinione che «con le forze delle due società ora unite [...] la "Philharmonic-Symphony Society" potrà diventare la più importante orchestra in questo paese, se non del mondo intero».Toscanini, "The Maestro", 1930Naturalmente, la fusione ebbe conseguenze per i musicisti di entrambe le orchestre. Winthrop Sargeant, violinista della Symphony Society e più tardi critico musicale per il "The New Yorker", ricordò la fusione come «una sorta di operazione chirurgica, nella quale furono rimossi venti musicisti dalla New York Philharmonic e al loro posto fu innestata una piccola compagnia superstite di venti "legionari" della New York Symphony. Quest'operazione fu eseguita da Arturo Toscanini in persona, mentre cinquantanove strade si torcevano nel panico e nel rimpianto». Toscanini, che aveva diretto l'orchestra come ospite in numerose occasioni, divenne l'unico direttore e nel 1930 condusse la filarmonica in una tournée europea che le conferì immediata fama internazionale. Nello stesso anno ebbe inizio la radiodiffusione nazionale dei suoi concerti, che proseguì senza interruzione per trentotto anni. Leggenda vivente del suo tempo, Toscanini volle dimostrare di essere troppo bravo per essere sostituito, un tipo difficile da stargli dietro.Gli anni durante la guerra, 1940Dopo un fallito tentativo di assumere il direttore tedesco Wilhelm Furtwängler, nel 1936 l'inglese John Barbirolli e il polacco Artur Rodziński furono chiamati a sostituire Toscanini. Nell'anno seguente, Barbirolli fu nominato direttore principale, posto che mantenne sino alla primavera del 1941. Nel 1943, Rodziński, che l'anno prima aveva diretto alla Carnegie Hall il concerto per il centenario della fondazione dell'orchestra, fu nominato direttore musicale. Era inoltre lui che dirigeva l'orchestra nella trasmissione radiofonica della domenica pomeriggio, quando i radioascoltatori di tutta l'America udirono l'annunciatore interrompere il concerto n. 2 di Brahms suonato da Arthur Rubinstein per dare la notizia dell'attacco di Pearl Harbor. Poco dopo che gli Stati Uniti furono entrati in guerra, Aaron Copland scrisse il "Lincoln Portrait", richiesto dal direttore Andre Kostelanetz come tributo ed espressione del "glorioso spirito della nazione".L'era della lusinga televisiva, 1950Leopold Stokowski e Dimitri Mitropoulos furono nominati entrambi direttori principali nel 1949 e Mitropoulos divenne direttore musicale nel 1951. Mitropoulos, noto per la sua strenua difesa dei compositori contemporanei e per le versioni concertistiche di opere poco eseguite, fu un pioniere nelle nuove vie d'espressione, introducendo esecuzioni dal vivo della filarmonica tra un film e l'altro al Roxy Theatre e portando il giornalista Edward R. Murrow e il pubblico dello show televisivo "See it Now" dietro le quinte dell'orchestra.L'era di Bernstein, 1958Nel 1957, Mitropulos e Leonard Bernstein ricoprirono insieme il ruolo di direttore principale sino a che, durante la stagione, Bernstein fu nominato direttore musicale, diventando così il primo direttore statunitense sia di nascita e che di formazione a guidare la filarmonica. Bernstein, che aveva già fatto il suo debutto "da titoli a nove colonne" con la filarmonica nel 1943, fu direttore musicale per undici stagioni, epoca di crescita e cambiamenti significativi. Furono inaugurate due serie televisive della CBS: "the Young People’s Concerts" e "Leonard Bernstein and the New York Philharmonic". Il precedente programma, lanciato nel 1958, aveva già fatto la storia della televisione, ottenendo ogni possibile riconoscimento nel campo della televisione culturale.La musica contemporanea, 1962Bernstein, per tutta la vita accanito sostenitore dei compositori contemporanei, avviò un grande progetto di commissioni di opere a compositori viventi, che sfociò in centonove nuovi pezzi per orchestra. Nel settembre del 1962, la filarmonica commissionò ad Aaron Copland un nuovo lavoro, "Connotations for Orchestra", per il concerto inaugurale di una nuova grande struttura della città di New York, il "Lincoln Center fort the Performing Arts". Lo spostamento presso il Lincoln Center portò ad un incremento dei concerti in primavera e in estate. Tra i numerosi cicli di concerti che ebbero luogo dopo il termine della stagione sinfonica ufficiale, si possono citare i festival francese-Americano e il festival in onore di Stravinskij (negli anni sessanta), i "rug concerts' di Pierre Boulez negli anni settanta e i "Jacob Druckman's Horizon's Festivals" negli anni ottanta.Nel 1971 Pierre Boulez divenne il primo francese ad occupare il posto di direttore musicale della filarmonica. Gli anni di Boulez con l'orchestra furono notevoli per l'espansione del repertorio ed un innovativo approccio ai concerti, come i "prospective encounters" che esploravano nuove opere assieme al compositore stesso, che sul palco ne illustrava i dettagli. Durante la sua gestione, la filarmonica inaugurò nel 1976 la serie televisiva "Live from Lincoln Center"; l'orchestra continua tuttora ad apparire tra i vincitori di Emmy Award.Ambasciatori di musica all'esteroZubin Mehta, uno dei più giovani tra i nuovi direttori di rilievo internazionale, divenne direttore musicale nel 1978. Durante tutta la sua carriera, Mehta ha mostrato un forte interesse per la diffusione della musica contemporanea, e durante la sua direzione della New York Philharmonic furono eseguite per la prima volta cinquantadue nuove composizioni. Nel 1980 l'orchestra fece una tournée europea, esattamente cinquant'anni dopo quella guidata da Toscanini, questa volta con Mehta sul podio.Il 5 luglio 1986, durante le celebrazioni per il centenario della Statua della Libertà, la New York Philharmonic suonò al Central Park di New York davanti ad una folla di circa 800.000 persone, il più grande pubblico di musica classica di tutti i tempi.Kurt Masur, che già aveva diretto la filarmonica abbastanza spesso sin dal suo debutto nel 1981, divenne direttore musicale nel 1991. Oltre ad aver portato l'orchestra a nuove vette di eccellenza musicale, note importanti della sua direzione sono state le serie di concerti gratuiti, i "Memorial Day Concerts" presso la cattedrale di "St. John the Divine", e le tournée annuali all'estero, inclusa la prima sul suolo cinese. La sua gestione si concluse nel 2002 e fu nominato "direttore musicale emerito" della filarmonica.Il terzo secolo, 2000Nel settembre 2002, sessant'anni dopo aver fatto il suo debutto con l'orchestra all'età di dodici anni nel Lewisohn Stadium, Lorin Maazel divenne direttore musicale della New York Philharmonic. Durante la prima settimana del suo mandato, diresse la prima mondiale di "On the Transmigration of Souls" del compositore John Adams, commissionata in memoria delle vittime dell'11 settembre 2001. Come da tradizione, anche egli continuò a stimolare il pubblico della filarmonica con l'esecuzione di musica moderna scritta per l'occasione, pur continuando naturalmente a presentare il repertorio classico. Il 18 dicembre 2004 la New York Philharmonic diede il suo concerto numero 14.000, una pietra miliare mai segnata da nessun'altra orchestra sinfonica del mondo, record entrato nel Guinness dei Primati. L'attuale direttore assistente è Xian Zhang. Maazel ha programmato di lasciare la guida della filarmonica alla fine della stagione 2008-2009.Incisioni discograficheLa sterminata discografia della New York Philharmonic vanta quasi duemila titoli, editi dalle maggiori etichette di musica classica, tra cui Deutsche Grammophon, Decca Records, RCA, Sony Classical, Teldec. Nel 1997 ha fondato una propria casa discografica, la "New York Philharmonic Special Editions" e dallo stesso anno è la sola orchestra statunitense ad essere trasmessa regolarmente via cavo a diffusione nazionale.Lista dei direttori musicaliPremi e riconoscimentiFontiCollegamenti esterniOrchestre sinfoniche statunitensiNew York Philharmonic
1,076,089
http://it.wikipedia.org/wiki/Ninja_Gaiden_%28Xbox%29
Ninja Gaiden (Xbox).Ninja Gaiden'" è un videogioco di azione e avventura in 3D, pubblicato in esclusiva per Xbox nel 2004. Insieme a svariati altri titoli, il gioco fa parte della serie di Ninja Gaiden, che vede come protagonista il ninja Ryu Hayabusa.Approfittando delle enormi potenzialità tecniche di Xbox, il Team Ninja decise di riproporre una delle classiche formule dei giochi d'azione anni novanta in versione completamente rinnovata, arrivando a rilasciare questo titolo, che viene tutt'ora considerato uno dei migliori action-game di tutti i tempi. All'epoca dell'uscita, "Ninja Gaiden" venne acclamato per la sua realizzazione grafica stupefacente, oltre che per una giocabilità ai limiti della perfezione. Il gioco ottenne recensioni entusiastiche in tutti i paesi del mondo ed il suo successo fu tale da indurre il Team Ninja a realizzarne un sequel e ben due remake.AmbientazionePersonaggiIl protagonista della serie è il giovane ninja Ryu Hayabusa, ragazzo di poche parole ma vasta saggezza, dotato di incommensurabile talento per le arti marziali. Durante la sua avventura, Ryu viene occasionalmente affiancato da Ayane, allieva di suo zio Murai, che agisce in qualità di spia, inseguendolo di nascosto e comparendo in limitate circostanze per fornirgli aiuto ed informazioni. Inoltre, il protagonista finisce per imbattersi nella cacciatrice di demoni Rachel, in cerca di sua sorella Alma. Un ulteriore personaggio secondario è Muramasa, un vecchio fabbro che si offre di aiutare Ryu, vendendogli armi ed altri oggetti.I principale avversari di Ryu sono i demoni, persone trasformate in creature mostruose a causa di un maleficio. Uno di loro, Doku, ricopre un ruolo maggiore nella storia, essendo colui che mette in moto l'intera vicenda.TramaLa storia del gioco ruota attorno alla Spada del Drago Nero'", una antica spada forgiata dalle ossa di un drago nero. Secondo le leggende, questa spada incantata sarebbe stata in grado di assorbire il male, trasformando chiunque osasse impugnarla in una incarnazione del male stesso. Per questa ragione, la spada era stata custodita per secoli dai Guerrieri del Drago, i cui discendenti fanno parte del clan ninja Hayabusa, il cui solenne compito è quello di impedire che la spada possa cadere nelle mani sbagliate.Un giorno il giovane ninja "'Ryu Hayabusa'" ricevette in custodia la spada mentre suo padre Joe, il capo del clan, era fuori in missione. Purtroppo però, durante una visita al quartier generale del clan delle Ombre, Ryu venne a sapere da Ayane che il suo villaggio era stato messo a ferro e fuoco da una legione di misteriosi samurai malvagi. Precipitatosi al villaggio, e dopo aver sconfitto numerosi avversari, Ryu finì col trovarsi al cospetto di Doku, un potentissimo demone dalle sembianze di samurai dalla nera armatura. In un breve duello, Doku passò il giovane Ryu a fil di spada, lasciandolo morente sul campo di battaglia e portando via con sè la Spada del Drago Nero.Resuscitato dal potere soprannaturale di un falco, simbolo spirituale del clan Hayabusa, il giovane Ryu decise quindi di imbarcarsi in un viaggio all'inseguimento del demone che aveva osato infangare il suo nome.Modalità di giocoEssendo un gioco improntato soprattutto sul genere avventura dinamica e combattimento non esistono modalità multiplayer, né offline, né online. La modalità di gioco selezionabile dal giocatore è perciò solo "Story Mode" su cui è sviluppata tutta la trama del videogioco. In seguito all'uscita del titolo Microsoft rilasciò, a pagamento, sul circuito Xbox Live, l'Hurricane Pack, che aggiungeva una seconda modalità di gioco, sempre single player, denominata "Mission Mode". Caratteristica peculiare di questa nuova modalità era che il giocatore si trovava ad affrontare (in arene delimitate), un finito numero di ondate di avversari. Se il giocatore riusciva a sopravvivere alla prima arena poteva accedere alla seconda (con un maggiore livello di difficoltà, e così via...) e sbloccare ulteriori contenuti speciali del gioco. Le cosiddette "missioni" (ovvero le arene) sono di diverse tipologie a seconda degli avversari che vi si trovano e dell'ambiente da cui sono ricavate (quasi sempre ambienti visitati durante lo Story Mode).In seguito al grande successo riscosso dal titolo Microsoft rilasciò, nell'ottobre 2005, un'edizione speciale del titolo chiamata Ninja Gaiden Black, la quale, oltre a due nuovi livelli di difficoltà dello Story Mode, incorporava anche i due Hurricane Pack, comprensivi del Mission Mode e dei contenuti speciali sbloccabili con esso.Entrambe le modalità, Story e Mission, hanno il medesimo controllo del personaggio, con visuale in terza persona e gestione automatica della telecamera e, proprio a causa di questo aspetto, quest'ultima ha ricevuto diverse critiche causa la poca intuitività che assume la visuale in certi momenti di gioco aumentando la difficoltà sotto molti aspetti.SviluppoIl "Next-Generation Ninja Gaiden Project" ("Progetto per il Ninja Gaiden della prossima generazione") ha avuto inizio nel 1999 ed era pianificato il suo rilascio per le schede da bar SEGA Naomi. Il gioco fu rinviato diverse volte, prima per il Dreamcast e successivamente per la PlayStation 2. Nel 2001 la Tecmo ha annunciato l'esclusività del lancio del gioco sulla Xbox. Il gioco venne quindi ottimizzato per la console della Microsoft e pubblicato all'inizio del 2004.Successivamente sono stati rilasciati due "Hurricane Packs", degli aggiornamenti disponibili online sul servizio Xbox Live. Il primo rende il gioco ancora più difficile e contiene diversi cambiamenti riguardanti gli oggetti presenti nel gioco, i nemici e i costumi sbloccabili una volta terminato il gioco. Il secondo fa invece parte del "Master Ninja Tournament", un torneo online dove i giocatori affrontano vari livelli di difficoltà crescente in modo da acquisire un punteggio tale da permettergli di scalare la classifica di "migliori giocatori mondiali di Ninja Gaiden".VersioniCollegamenti esterniNinja GaidenNinja Gaiden (2004 video game)
1,917,193
http://it.wikipedia.org/wiki/Shadowing
Shadowing.In informatica e in particolare in programmazione, lo shadowing'" è la regola di visibilità secondo la quale una variabile locale “nasconde”, all’interno di un blocco, una variabile con lo stesso nome definita nel blocco superiore.I programmi possono essere strutturati in blocchi, e i blocchi possono essere tra loro annidati (contenuti uno nell’altro). Ciascun blocco può contenere delle dichiarazioni di variabili, definite tramite i propri identificatori. Se una variabile di un blocco più interno ha lo stesso nome (stesso identificatore) di una variabile in un blocco più esterno, quest’ultima viene tenuta "nascosta" dall’omonima variabile del blocco più interno fino a quando questo non ha terminato la propria esecuzione.Si veda il seguente esempio scritto in pseudocodice:2 var x←11 /* qui la variabile x vale 11 */4 var x←22 /* qui la variabile x vale 22 */5 var x←(x + 1) /* qui la variabile x vale 23 */7 var x←33 /* qui la variabile x vale 33 */9 stampa x /* qui la variabile x vale 23 */11 stampa x /* qui la variabile x vale 11 */Tutte le variabili dei 3 blocchi hanno lo stesso nome (stesso identificatore), ovvero "x".La variabile definita nel blocco più esterno (blocco 1) ha valore 11. Appena viene creato il blocco 1.1, quando al suo interno viene definita una nuova variabile "x" (variabile locale rispetto al blocco 1.1) il valore della variabile x esterna appartenente al blocco 1 viene "offuscato" dal valore 22 della nuova variabile locale, secondo la regola dello shadowing. Ecco, quindi, che x assume il valore 22 in riga 4 e il valore 23 in riga 5. Il valore della variabile x del blocco 1, però, rimane 11, in quanto i cambiamenti vengono effettuati unicamente sulla variabile interna al blocco 1.1.Con la stessa regola dello shadowing, nel blocco 1.1.1 una nuova variabile locale con lo stesso identificatore "x" va ad offuscare le variabili "x" più esterne. In riga 7, il valore 33 è riferito alla variabile locale del blocco 1.1.1.In riga 9, la regola dello shadowing fa in modo che x assuma il valore 23, perché è la "x" interna al blocco 1.1 (il blocco 1.1.1 è stato chiuso alla riga precedente).Per concludere, in riga 11 viene stampato il valore 11, perché riferito alla x più esterna, ovvero quella creata nel blocco 1.BibliografiaVoci correlateTeorie della programmazione
864,180
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_di_Lannoy
Carlo di Lannoy.Fu viceré del Regno di Napoli dal 16 luglio 1522 al 20 ottobre 1523.Figlio minore di Giovanni de Lannoy, signore di Mongoval e di Philippotte de Lalaing, prese servizio presso l'imperatore Massimiliano distinguendosi per il suo coraggio e le sue doti di condottiero.Nel 1515 fu nominato membro del consiglio di Carlo di Borgogna (il futuro Carlo V) mentre l'anno seguente divenne Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro e nel 1521 governatore di Tournai.Fu il comandante in capo delle armate imperiali dopo la morte di Prospero Colonna, avvenuta nel 1523.Viceré di NapoliNel 1522 divenne viceré di Napoli, per volere di Carlo V che volle insediare nel Regno italiano un fiammingo come lui, dopo l'ultimo viceré spagnolo Raimondo de Cardona.Già il giorno in cui prese possesso della carica, il 16 luglio, stabilì le nuove direttive per il governo del viceregno fissando due udienze settimanali, una con la nobiltà ed una con i rappresentanti del popolo, chiamando anche a raccolta coloro che avevano parteggiato per il sovrano aragonese Ferrante II.L'improvvisa partenza per la "Guerra di Lombardia" (combatterà nella Battaglia di Pavia), nell'ottobre 1523, fece sì che un sostituto fosse nominato in sua vece: Andrea Carafa, conte di Santa Severina, il quale diede al popolo la custodia delle porte della città; alla morte di quest'ultimo il governo del viceregno passò nelle mani del "Consiglio Collaterale" retto da Giovanni Carafa, conte di Policastro.Il tentativo di invasione francese spinse il Lannoy a rientrare a Napoli e il viceré si distinse per respingere gli attaccanti con la sua flotta prima di recarsi a Roma per trattare con Papa Clemente VII.Morì a Gaeta (secondo alcuni autori ad Aversa) nel 1527 e fu sepolto a Napoli nella cappella di famiglia a Monteoliveto.Militari spagnoli|Carlo di LannoyPersonalità legate a Napoli|Carlo di LannoyViceré di Napoli e Sicilia|Carlo di LannoyCharles de Lannoy
2,444,435
http://it.wikipedia.org/wiki/Leopoldina_del_Brasile
Leopoldina del Brasile.Leopoldina di Braganza, principessa del BrasileFamiglia d'origineSuo padre era l'imperatore Pietro II del Brasile (1825-1891) della casa di Braganza, figlio dell'imperatore Pietro I (1798-1834) e dell'imperatrice Maria Leopoldina (1797-1826), nata arciduchessa d'Austria; sua madre era l'imperatrice Maria Teresa Cristina di Borbone-Due Sicilie (1822-1889), a sua volta figlia del re Francesco I delle Due Sicilie (1777-1830) e della reginaMaria Isabella (1789-1848), nata infanta di Spagna.La principessa Leopoldina nella sua infaziaNata nel Palazzo de São Cristóvão, Quinta de Boa Vista, Rio de Janeiro, la principessa Leopoldina e la sorella maggiore Isabella, trascorsero la maggior parte della loro infanzia nella città di Petrópolis. Numerosi insegnanti vennero incaricati di educare le due giovani principesse e fu elaborato un rigoroso e vastissimo programma di studi vigilato costantemente dall'Imperatore, che comprendeva, oltre al portoghese e la sua letteratura, il francese, l'inglese, l'italiano, il tedesco, il latino e il greco, la storia, tutte le meterie scientifiche, come algebra, geometria, chimica, fisica e, ancora, geografia, cosmografia, botanica, zoologia, mineralogia, geologia, economia, retorica, disegno, pittura e musica. Le principesse seguivano le lezioni per sei giorni alla settimana, dalle sette del mattino alle nove e mezzo della sera. Potevano ricevere visite solo nei giorni festivi o in altre occasioni, solo se permesse dall'Imperatore. Alternavano lo studio con alcuni momenti di svago, tra i quali le preferite erano le passeggiate a cavallo.MatrimonioIl 15 dicembre del 1864, Leopoldina sposò il principe Luigi Augusto di Sassonia-Coburgo-Kohary (1842-1922), figlio secondogenito del principe Augusto di Sassonia-Coburgo-Kohary (1818-1881) e della principessa Clementina d'Orléans (1817-1907).Luigi Augusto era nipote del re dei francesi Luigi Filippo d'Orléans e cugino di Gastone d’Orléans, conte d’Eu, marito di sua cognata Isabella.Leopoldina morì a Vienna di febbre tifoide all'età di ventitre anni. Fu sepolta nella città di Coburgo in Germania.AscendenzaNoteBibliografiaCollegamenti esterniAltri progettiCasa di Braganza|LeopoldinaPrincess Leopoldina of Brazil
7,517,852
http://www.gustoblog.it/categoria/nuovi-prodotti
La notizia è di quelle che, personalmente, considero raccapriccianti: Burger King lancia NY Pizza Burger, vale a dire un panino alto 15 centimetri, imbottito con peperoni, mozzarella, quattro fette di carne di manzo e due tipi di salsa. Questo per la parte “burger”. Essendo poi diviso in sei parti allora ecco il nome “Pizza”. Costo: 12,99 dollari (poco più di 10 euro). Calorie stimate: 2.520. Curiosità: il NY Pizza Burger è diviso in sei perché alla base ha l’idea della condivisione. Non è fatto per essere mangiato da una sola persona, ma per essere divorato da più avventori.Degustazione nella cantina, acquisti al piano terra dove due mesi fa ha aperto al pubblico Pur Suedtirol, una rivendita molto curata ma semplice, con centinaia di prodotti tipici a chilometro zero, provenienti da un numero impressionante di contadini delle valli vicine, e spesso marchiati col galletto che assicura una produzione locale del maso. Dal prossimo autunno è prevista anche la vendita online di tutto quello che non è strettamente fresco o di giornata (ci spiegavano che ad esempio si potrà comperare il pane online, perchè diverse qualità tradizionali non seccano se non dopo mesi, essendo nate per passare l’inverno sulla tavola).
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http://www.polisblog.it/post/3167/annozero-la-diretta-di-polisblog-3/3
Ore 21.15 Travaglio apre sul governatore amico di Obama, sottolineando però che negli Usa le intercettazioni sono consentite. Da qui al confronto con l’Italia il passo è breve; tutti hanno parlato di presunzione d’innocenza per Del Turco, e ora? Paragone piuttosto azzeccato tra il suddetto Blagojevic e Totò Cuffaro. Nel complesso un po’ fiacca l’invettiva di Travaglio; sappiamo tutti che il confronto tra la magistratura americana e quella italiana - una delle più politicizzate al mondo - è pressoché inattuabile. Del Pd poi si è parlato pochissimo, quasi niente (solo un accenno nel finale all’Abruzzo). Siamo tutti d’accordo che Cuffaro è impresentabile, ma perché non citare neanche uno dei protagonisti dello scandalo napoletano? Era l’occasione per dimostrare di saper denunciare tutti con equidistanza, e questa occasione Travaglio l’ha immancabilmente persa. Delusione.Ore 21.21 Al ritorno in studio la parola a Di Pietro (febbricitante) che affronta di petto il caso Margiotta. L’Idv è stato l’unico partito a votare a favore dell’autorizzazione a procedere per il deputato Pd, e il suo leader giustamente lo fa notare, sottolineando che non c’era alcuna ragione per votare contro. Difficile dargli torto e fin dall’inizio si ha l’impressione che sarà la sua trasmissione. Ghedini (Pdl) risponde che avrebbe votato anche lui no se fosse stato presente, ma fa notare che il voto negativo blocca solo l’arresto non le indagini, che possono comunque proseguire. Certo, risulta difficile inquadrare il suo intervento in qualcosa di diverso di una difesa d’ufficio della “casta”, e facciamo anche rilevare che il governo ha ritenuto di mandare un esponente del tutto secondario per sostenere le sue posizioni.Ore 21.28 Altro punto a favore di Di Pietro, che afferma giustamente come sia incredibile che lo stesso deputato coinvolto possa votare a favore o contro la propria autorizzazione a procedere. Ghedini accorcia le distanze facendo notare che gli uomini dell’Idv facevano parte di tutte le giunte indagate e che anche se Di Pietro ha annunciato che usciranno, primo la cosa non è ancora avvenuta; secondo, appare difficile pensare che non si fossero accorti di nulla.Ore 21.41 Si parla del caso De Magistris, che viene interpretato da attori. Viene citato Chiaravalloti (ex-presidente della Regione Calabria su cui il magistrato indagava, NdR) e poi si passa all’inchiesta Why Not. La ricostruzione è fin troppo dettagliata, e si perde un po’ il filo della vicenda. Alla fine si fa comunque notare che i filoni Prodi e Mastella sono stati stralciati per motivi (lo si lascia intendere) politici.Ore 21.50 Massimo Giannini (vicedirettore di Repubblica) chiede a Veltroni di azzerare la giunta Iervolino e di interrogarsi sulla situazione morale del Pd, ricordando che domani si riunisce la direzione del partito. Di nuovo la parola a Di Pietro, che centra un’altra volta il segno, rimarcando che nella guerra tra procure c’è un chiaro abuso di potere da parte di magistrati che vistosi ispezionati invece di difendersi optano per una contro-ispezione. Ghedini, uomo di rara antipatia, gli dà contro, ma gli argomenti sono pochini e non gli resta che ripetere il rilievo sulla presenza Idv nelle giunte sotto inchiesta, tra i brusii di disapprovazione del pubblico.Ore 22.04 Al rientro dalla pubblicità parla Travaglio, tornando a botta sul tema base. L’accusa all’ufficio giudiziario di Catanzaro (da parte della Procura di Salerno) è di essersi venduti l’indagine di De Magistris per denaro o altro, oltre che di omissione per non aver mai inviato gli atti richiesti dalla Procura stessa per 7 mesi. Ma il Csm, che era stato informato dei fatti, non poteva fare qualcosa, chiede Santoro?Ore 22.09 Risponde il professore Vittorio Grevi. Non sa se il Csm fosse davvero informato, ma sottolinea che Salerno ha proceduto in maniera anomala. Mah… finalmente interviene Vulpio, il famoso giornalista mandato via dal Corriere per i suoi articoli su Why Not, che ricorda come la contro-ispezione di Catanzaro abbia un precedente nella vecchia querelle Salerno-Matera. Grevi fa segno di no con la penna, ma alla fine non lo smentisce.Ore 22.22 Sempre col sistema degli attori, si ricostruisce l’Inchiesta Poseidon, sempre in mano a De Magistris. Ne esce un affresco davvero inquietante sugli intrecci affaristici che hanno coinvolto personaggi di spicco della politica nazionale, sempre stando alle teorie accusatorie. Ghidini gioca a fare l’avvocato del diavolo, ma ancora una volta è difficile dare torto a Di Pietro quando lamenta che togliendo l’indagine al magistrato incaricato la si è distrutta di fatto.Ore 22.39 Cascini fa un discorso fumoso, e Di Pietro lo attacca a testa bassa accusandolo di guardare alla forma invece che alla sostanza. Il clima si scalda, ma per breve tempo, consentendoci di ammirare la Grambassi. Dopo la testimonianza allucinante di un blogger perseguitato che ci fa capire come viviamo in un paese in cui i potenti fanno il bello e il cattivo tempo, si torna agli ospiti. Siamo sempre in attesa che si parli di Napoli, ma ahimè si continua a traccheggiare.Ore 22.51 C’è poco da fare, chiunque abbia ragione, stasera Ghedini risulta insopportabile mentre Di Pietro fa oggettivamente simpatia. Ne nasce una gazzarra ai limiti del grottesco, basata sul solito problema se abolire o meno le intercettazioni per i reati dalle pene inferiori ai 15 anni. Le voci si accavallano al punto da risultare incomprensibili, ma forse stiamo finalmente entrando nel vivo.Ore 23.13 Al rientro si sente Di Pietro che ride di gusto… che sarà successo? In ogni caso gli attori interpretano il caso Saladino di cui sopra. Certo che i testi delle intercettazioni sono veramente agghiaccianti, e lasciano intendere che Comunione e Liberazione in Calabria controllasse una rete di aiuti reciproci in alto loco in puro stile massonico. Al rientro in studio Cascini sbrocca; che sia di CL anche lui? Travaglio e Cascini ormai sono in rotta totale.Ore 23.23 Arriva finalmente la bomba Prodi-Mastella. La magistratura aveva scoperto che Mastella rigirava i fondi pubblici erogati al Campanile (il suo partito-associazione) allo studio privato del figlio. L’allora Guardasigilli chiese il trasferimento del magistrato che indagava su lui e Prodi, un fatto di gravità inaudita che, come sappiamo, alla lunga finì per causare la caduta del governo Prodi.Ore 23.35 Non c’è alcun dubbio, Vauro è la geniale star della serata. Le sue vignette del giorno sono fan-ta-sti-che. Memorabili quelle sulla bicamerale e su Veltroni che non riconosce il Pci ma neanche il Pd. Una grassa risata che proprio ci voleva dopo una tramissione dall’atmosfera plumbea. Alla fine di Napoli non si è parlato, forse perché la notizia era troppo fresca, ma potete scommetterci che presto faremo il pieno sull’argomento. La questione è troppo grossa per passare sotto silenzio grazie alle pause festive.
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http://www.02blog.it/tag/sicurezza
Era da un anno che si parlava della possibile riduzione o soppresione dei corsi per quartierista. “Già oggi - lamenta il segretario del Csa Roberto Miglio - non sappiamo un giorno cosa faremo il giorno dopo e apprendiamo di questa decisione con molto rammarico”. Questo è solo uno dei motivi che ieri hanno portato i sindacati dei vigili a colloquio con il direttore generale di Palazzo Marino Giuseppe Sala. “Mancano le divise, ci dobbiamo risuolare da soli gli stivali, se una donna ingrassa resta per mesi senza pantaloni” protesta Miglio.Che l’aria sia malsana lo compravano i 73 accessi nei pronto soccorso che hanno come causa disturbi potenzialmente correlabili all’inquinamento; in due anni i casi sono stati 53.514. Spiegano i medici che per il 50% questi problemi riguardano gli under 18; e tra gli under 18 ci sono vagonate di bambini, i soggetti più esposti. Ma c’è anche lo spettro della leucemia come racconta Giuseppe Masera, che da più di trent’anni si occupa di leucemie infantili alla clinica pediatrica del San Gerardo di Monza, in un articolo al Corriere:
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http://it.wikipedia.org/wiki/Scoffie
Scoffie.Scoffie'" (fino al 1945 "Albaro Vescovà", in sloveno Škofije'") è un paese dell'Istria slovena, frazione del comune di Capodistria.La località è situata a sudest della penisola muggesana quasi a ridosso del confine italiano.A livello amministrativo è diviso in due insediamenti ("naselja"): Scoffie di sotto ("Spodnje Škofije") e Scoffie superiore ("Zgornje Škofije").StoriaIl toponimo "Scoffie" è di origine medievale (dallo sloveno "Škof", vescovado).La frazione inferiore, Scoffie di sotto, in passato nota come Villa degli Alberi dopo il 1500 (come risulta negli atti della chiesa e dei notai), è interessata da un notevole flusso di traffico internazionale proveniente dall’Italia; di qui passava la ferrovia “Parenzana”, che salendo la sella di Rabuiese, scendeva l’erto pendio di Fortezza ("Forteca") e attraverso Valmarin arrivava a Villa Decani ("Dekani").Vicino a Valmarin, ove scorre il torrente de Ciozi ("Čocev potok"), vi sono ancora un gruppo di case dette Cortivo del vescovo ("Škofljeva kortina"), mentre ad ovest verso Ancarano si trovano le case di Morettini ("Moretini"), dal nome dell’omonimo conte che qui aveva in passato il suo maniero.Più a monte verso est si trova invece l’insediamento di Scoffie superiore ("Zgornje Škofije"), a sua volta suddiviso in Scoffie di mezzo ("Druga Škofija") e Scoffie di sopra ("Tretja Škofija", letteralmete Scoffie terza); il primo venne anticamente denominato Mondelvèscu (monte del vescovo), mentre il secondo venne semplicemente chiamato Vescovà.Più a est verso Antignano d’Istria ("Tinjan") si trovano le case di Rombi e "Četrta Škofija" (letteralmente Scoffie quarta).Dopo la seconda guerra mondiale, tra il giugno 1945 e il settembre 1947, la frazione venne attraversata e quindi divisa dalla Linea Morgan, che in seguito, in questa parte dell’Istria venne a coincidere fino all’autunno 1954 con la linea di demancazione tra zona A e B del Territorio Libero di Trieste. La parte del territorio di Scoffie rientrante nella Zona A, venne da questa separata e posta sotto amministrazione jugoslava a seguito della modifica confinaria imposta dal Memorandum di Londra del 1954, che tolse al comune di Muggia una striscia di territorio di ca. 10 km² da Scoffie fino al mare. Questo atto provocò l'esodo in Italia di oltre 3500 persone, gran parte dei locali residenti, sia italofoni sia numerosi slovenofoni.Corsi d’acquafiume Risano, torrente Rabuiese ("Škofijski potok"), torrente de Ciozi ("Čocev potok")BibliografiaNoteInsediamenti di CapodistriaSpodnje Škofije
501,475
http://it.wikipedia.org/wiki/Ippolito_d%27Este
Ippolito d'Este.BiografiaCome quartogenito del duca Ercole, venne immediatamente avviato alla carriera ecclesiastica. Sfruttando le parentele e le conoscenze di famiglia, nel 1485, a sei anni di età, fu già affidatario di un'abbazia. Grazie all'intercessione della zia Beatrice d'Aragona, moglie di Mattia Corvino, re d'Ungheria, nel 1487, ad otto anni, fu nominato arcivescovo di Strigonio e quindi primate d'Ungheria.Papa Innocenzo VII non volle confermare la sua consacrazione fino al compimento del diciottesimo anno di età, quindi gli affiancò nell'amministrazione Beltramo Costabile, chierico di Ferrara. Studiò per 7 anni alla corte del re ungherese. Dopo la sua morte (1490), tornò sempre più spesso in Italia. In occasione di uno di questi viaggi, dietro insistenza del Duca di Ferrara, fu creato cardinale diacono, nel concistoro del 20 settembre 1493, da papa Alessandro VI.Nel 1496, incalzato dalla peste, tornò stabilmente in Italia, anche grazie allo scambio di vescovato con Agria (che non prevedeva la residenza obbligatoria) autorizzato dal papa. A questo titolo ecclesiastico ungherese aggiunge a quello civico di "főispán" della contea ungherese di Heves.Il 28 settembre 1497, dopo aver a lungo rimandato, scrisse al papa notificandogli che si stava dirigendo a Roma dove era stato convocato. Arrivò a Roma l'11 dicembre con un seguito di 250 persone. Ricevette la berretta rossa l'8 gennaio 1498.La potenza economica della famiglia è documentata anche dalla imposte pagate nel 1500 dal cardinale, che risultò il quinto per censo della Curia Romana.La sua influenza crebbe nel 1501 in occasione del matrimonio tra il fratello Alfonso I e Lucrezia Borgia. Questo matrimonio gli fruttò la nomina ad arciprete di San Pietro.Il 9 dicembre 1501, il cardinale partì da Ferrara con un seguito di 500 persone per accompagnare Lucrezia nel suo viaggio verso Roma, dove arrivarono il 23 dicembre; il matrimonio fu celebrato in Vaticano il 30 dicembre. Ippolito si trattenne a Roma fino al concistoro del 15 febbraio 1503.L'anno successivo i suoi rapporti con il Papa si deteriorarono a causa della politica filofrancese del padre Ercole I. Morto il Borgia, il suo successore Pio III lo nominò vescovo di Ferrara, ma con l'avvento di Giulio II i rapporti col Pontefice tornarono ad essere tesi. A causa di contrasti politici con il pontefice, nel 1507, Ippolito lasciò la Curia, tuttavia l'anno successivo il papa stesso si dovette congratulare con lui per la gestione della congiura dei Bentivogli. Durante la guerra tra il Papa e Venezia contro la famiglia estense, si comportò in maniera egregia spalleggiando il fratello Alfonso I. Il 22 dicembre 1509, alla guida della famosa artiglieria ferrarese, affondò nel Po la flotta della Repubblica di Venezia nella battaglia di Polesella e bloccò l'avanzata delle armate della Serenissima, che erano giunte a minacciare la stessa Ferrara dopo aver riconquistato il Polesine di Rovigo.Il 27 luglio dell'anno successivo il Papa lo richiamò a Roma, ma sentendosi poco sicuro in Italia, Ippolito si rifugiò in Ungheria.Il 16 maggio 1511 fu uno dei cardinali firmatari della citazione ad apparire per il Papa al Concilio di Pisa (scismatico), ma ad ottobre, su suggerimento del fratello, lasciò le posizioni scismatiche e fu autorizzato dal pontefice a tornare a Ferrara.Nel 1513, a causa dei cattivi rapporti con il Papa, tornò in Ungheria, ma due mesi dopo, senza aver partecipato al conclave, con l'elezione di papa Leone X rientrò a Ferrara. Il 22 aprile 1514 il cardinale ed i suoi parenti furono perdonati da tutte le censure in cui erano incorsi per aver partecipato alle guerre in Italia. Dopo una parentesi di quattro anni, alla morte di Ulászló II, temendo di perdere la sede arcivescovile di Agria, tornò per l'ultima volta in Ungheria.Il 29 gennaio 1518 fu autorizzato dal Papa ad accettare dal fratello, per sé e per i suoi eredi e successori, chiese e proprietà.Nell'agosto 1517 Ippolito intendeva recarsi ad Eger (Ungheria) in compagnia dei fratelli Alessandro e Ludovico Ariosto e del suo segretario Ludovico da Bagno. Ma Ludovico Ariosto si rifiutò adducendo motivi di salute e familiari. Il cardinale minacciò il poeta di privarlo di tutti i benefici e rendite che gli aveva in precedenza concesso. L'Ariosto scrisse per questo evento una satira, indirizzata ai due che si erano recati con Ippolito ad Eger:Ippolito d'Este non fu però l'unico vescovo italiano di Eger. Tra 1475 e 1486 Eger ebbe come vescovo il francescano veronese Gabriele Rangoni (1420-1486), una delle più importanti personalità della corte di Mattia Corvino, nonché noto inquisitore degli ussiti.Nel 1519, lasciò l'arcidiocesi di Milano in favore del nipote Ippolito II d'Este.Morì nella sua città in occasione del suo ultimo rientro in Italia, il 3 settembre 1520, per un'indigestione di gamberoni. Fu sepolto nella cattedrale di Ferrara. Nel 1607, i suoi resti furono spostati ai piedi del sepolcro di Papa Urbano III, insieme a quelli del cardinale Giovanni Salvati, e posti in un'urna di marmo.Lasciò in eredità al fratello un patrimonio stimato in duecentomila ducati.Dalla sua amante Dalida de' Puti ebbe due figli illegittimi: Ludovico d'Este (legittimato nel 1551 dal conte palatino Antonio Campeggi di Bologna) ed Elisabetta d'Este che sposò Gilberto Pio, signore di SassuoloIncarichi ricopertiBibliografiaCardinali nominati da Alessandro VIEstensi|Ippolito 01 d'EstePersonalità legate a FerraraIppolito d'Este
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http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Canepa
Giovanni Battista Canepa.BiografiaGiovanni Battista Canepa, nacque a Chiavari (GE) in via delle Vecchie Mura da Giovanni Battista Canepa d'Abramo, impiegato comunale e Vincenzina Guerra, commerciante. Finiti gli studi a Genova partì come combattente nella Prima Guerra Mondiale e ferito a Battaglia di Caporetto dove ricevette la croce al valore, venne poi catturato dagli austriaci e portato nel carcere di Braunau am Inn al confine con l'Impero tedesco. Nel primo dopoguerra si iscrisse alla facoltà di legge dell'Università di Genova e giornalista del quotidiano del socialista genovese "Il Lavoro" venne condannato dal Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato fascista al confino a Ponza dove conobbe la futura moglie, Maria Vitiello, figlia di un farmacista che aveva affitato il retrobottega a degli antifascisti. Poi venne lui venne trasferito a Poggioreale e finito il primo periodo di confino si sposarono con rito civile il 30 maggio 1931. Nel giugno 1933 tornano a Genova con la figlia, ma poco venne condannato a scontare al carcere di Marassi fino al 1936. Nel 1936 raggiunse Sandro Pertini a Savona e poi da lì partì per entrare nelle Brigate Internazionali durante la Guerra civile spagnola. Ferito nella battaglia di Guadalajara venne trasferito a Madrid dove una volta guarito, diresse un quotidiano delle Brigate Internazionali. Venne arrestato in Francia nel 1940 dove scontò la pena nel carcere di Modane. Con la caduta del regime nel 1943 rientra in Italia e si unisce nella resistenza nelle file della Divisione Cichero (poi Divisione Pinan Cichero) combattendo nell'Appennino Ligure e aderendo al Partito Comunista Italiano. Nel dopoguerra diventa vicesindaco di Chiavari e divenne cronista sportivo de L'Unità, poi si iscrisse al Partito Democratico della Sinistra nel 1991. Fondò un periodico a Milazzo, dove morì quasi centenario nel 1994. Venne sepolto con la moglie nel cimitero di Chiavari.OnorificenzeCollegamenti esterniFonte"La Repubblica di Torriglia, Giovanni Battista Canepa, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2009"Personalità legate a Genova|Canepa, Giovanni BattistaGiornalisti italiani del XX secolo|Canepa, Giovanni Battista
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http://it.wikipedia.org/wiki/Kurt_Zeitzler
Kurt Zeitzler.Prima guerra mondiale e dopoguerraFiglio di un pastore protestante, entrò nell'esercito imperiale il 23 marzo 1914; combatté durante la prima guerra mondiale durante la quale fu promosso ufficiale per meriti sul campo ed ebbe il comando di un battaglione di fanteria. Fra il 1919 ed il 1937 restò in servizio nella Reichswehr e nel 1937 nello stato maggiore dell'esercito (Oberkommando des Heeres).Nel settembre del 1939 Zeitzler divenne capo di Stato Maggiore del XXII Corpo d'armata della 14a Armata, lavorando nello staff del generale Siegmund List durante la campagna di Polonia. A marzo del 1940 divenne comandante di stato maggiore del "Panzergruppe" A, nello staff del generale von Kleist durante la campagna di Francia. Zeitzler rimase alle dipendenze di von Kleist anche nelle successive campagne di Jugoslavia, Grecia e durante l'invasione dell'Unione Sovietica. Il 18 maggio 1941 ricevette la croce di cavaliere.Durante il suo servizio presso lo stato maggiore del Gruppo d'armate D in Francia nel 1942 partecipò alla resistenza al raid di Dieppe, il 19 agosto 1942.Capo di stato maggioreDopo un breve periodo come capo di stato maggiore del Gruppo d'armate D alle sotto il generale von Rundstedt, Zeitler fu promosso generale di fanteria e simultaneamente capo dell'OKH, lo stato maggiore dell'esercito tedesco, il 24 settembre 1942 al posto di Franz Halder. Hitler in persona era rimasto impressionato dal suo ottimismo, e probabilmente pensava che potesse essere più malleabile del suo predecessore; Zeitzler era anche conosciuto per le sue ottime capacità in fatto di logistica.L'azione di Zeitzler fu alla fine paralizzata dagli ordini di Hitler, come ad esempio a Stalingrado, dove Hitler condannò, impedendone la ritirata, la 6^ armata di Von Paulus alla distruzione, dopo la guerra Zeitzler affermò che lui aveva chiesto ad Hitler di far ritirare l'armata sino al Don e pare che Hitler abbia urlato: «Non lascerò il Volga! Non tornerò indietro dal Volga» Il Fuehrer ordinò alla 6a Armata di restare a Stalingrado: «Stalingrado semplicemente deve essere tenuta. Deve esserlo; è una posizione chiave. Interrompendo i traffici sul Volga noi causiamo un grosso danno ai russi».Zeitzler subiva pressioni dai suoi colleghi affinché desse lui stesso l'ordine di ritirata, ma rifiutò di farlo sottomettendosi all'autorità di Hitler come comandante in capo. Venuto a conoscenza di ciò Goering disse ad Hitler che la situazione degli approvvigionamenti a Stalingrado era «non così grave»; Zeitzler scrisse nel suo diario: «posso solo pensare che i miei rapporti non vengano nemmeno letti o non gli venga dato credito». Zeitzler, in un gesto di solidarietà verso le truppe accerchiate a Stalingrado, ridusse la propria razione alimentare al livello delle loro, perdendo 12 kg in due settimane; Hitler (messo al corrente da Martin Bormann della dieta) ordinò a Zeitzler di interrompere la dieta e di tornare alle normali razioni, malgrado ciò Hitler continuò a non considerare l'idea di una ritirata della 6a Armata, condannandola alla distruzione.DimissioniDopo la distruzione della 6a Armata, i rapporti fra Zeitzler ed Hitler divennero sempre più tesi. Dopo una serie di violente liti con Hitler, Zeitzler lasciò improvvisamente il Berghof il 1º luglio 1944. Aveva avuto un crollo nervoso. Hitler non lo incontrò mai più e a gennaio 1945 lo cacciò dall'esercito, rifiutandogli il diritto di vestire l'uniforme.Alla fine della guerra Zeitzler fu tenuto come prigioniero di guerra dagli inglesi fino al febbraio del 1947. Morì nel 1963 a Hohenaschau nell'Alta Baviera.Gradi durante la seconda guerra mondialeNoteKurt Zeitzler
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http://guide.supereva.it/romanzo_epistolare/interventi/2010/06/concorso-letterario-generazione-made-in-europe
I racconti / le poesie dovranno essere originali, inediti e firmati. I materiali dovranno essere corredati dalle informazioni anagrafiche di ciascun partecipante (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza/domicilio, recapito telefonico e possibilmente e-mail) oltre che dell’autorizzazione – sua se maggiorenne, o di chi esercita la patria potestà - alla partecipazione, alla pubblicazione degli elaborati, nonché liberatoria per il trattamento dei dati personali ai sensi della legge 196/03. Sarà possibile scaricare dal sito www.comunitagiovanile.com un’apposita scheda di partecipazione. Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 20 giugno 2010.
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http://www.ecowebnews.it/7
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http://it.wikipedia.org/wiki/Henry_Williamson
Henry Williamson.BiografiaNasce a Brockley, un paese a sud - est di Londra e frequenta la Colfe's School. Abitare in un simile paese, all'epoca ancora una zona semi-rurale, gli permette di familiarizzare facilmente con la campagna del Kent e favorisce in lui la nascita di un profondo amore per la natura fin dalla fanciullezza.Nel gennaio 1914 si arruola nella London Rifle Brigade e il 5 agosto entra in servizio. La tregua di Natale del 1914 lo colpisce profondamente; resta disgustato dall'inutilità della guerra e si infuria per l'avidità e il fanatismo che percepisce esserne la causa. Si convince del fatto che la Germania e il Regno Unito non dovranno mai più entrare in guerra l'una contro l'altro. Viene trasferito al Machine Gun Corps e promosso tenente quindi, dal 1917, è assegnato al Bedfordshire and Hertfordshire Regiment.Racconterà della sua esperienza di guerra in "The Wet Flanders Plain" (1929), "The Patriot's Progress" (1930) e in molti dei libri della serie semi-autobiografica in 15 volumi "A Chronicle of Ancient Sunlight" (1951-1969).Dopo la guerra legge il libro di Richard Jefferies "The Story of My Heart" che lo spinge a cominciare a dedicarsi alla scrittura seriamente. Nel 1921 si trasferisce a Georgeham, nel Devon, dove va a vivere in un piccolo cottage. Nel 1925 sposa Ida Loetitia Hibbert, con la quale ha sei figli.Nel 1927 Williamson pubblica il suo libro più famoso, "Tarka la lontra", che vince il Premio Hawthornden e rappresenta inoltre la causa della nascita della lunga amicizia tra lo scrittore e T. E. Lawrence.Nel 1935 Williamson si reca a Norimberga al congresso del partito nazionalsocialista tedesco e ne rimane molto colpito, in particolare dal movimento della Gioventù Hitleriana, che lo impressiona per il modo salutistico di affrontare la vita a paragone della fiacca e malsana gioventù dei bassifondi di Londra. Sviluppa una grande ammirazione nei confronti di Adolf Hitler, che in effetti in lui non verrà mai meno. Di conseguenza decide di iscriversi, nel 1937, all'Unione Britannica dei Fascisti guidata da Oswald Mosley.Nel 1936 acquista una fattoria a Stiffkey, nel Norfolk; "The Story of a Norfolk Farm" (1941) è il racconto dei primi anni di vita in quel luogo.Allo scoppio della seconda guerra mondiale Williamson viene arrestato per un breve periodo a causa delle sue ben note posizioni politiche in ossequio alla normativa Defence Regulation 18B, ma viene rilasciato dopo aver trascorso in guardina solo un fine settimana. Alla fine della guerra lui e la famiglia lasciano la fattoria. Nel 1946 Williamson va a vivere da solo a Ox's Cross, nel North Devon, dove fa costruire una piccola villetta dove si ritira a scrivere. Nel 1947 lui e Loetitia decidono di divorziare.Williamson si innamora di una giovane maestra, Christine Duffield, che sposa nel 1949. Inizia a scrivere la sua grande serie di quindici romanzi nota come "A Chronicle of Ancient Sunlight". Nel 1950, anno in cui nasce Harry Williamson, l'unico figlio frutto di questo nuovo matrimonio, cura la pubblicazione di una raccolta di poesie e racconti di James Farrar, un promettente giovane poeta che era morto a soli 20 anni durante la seconda guerra mondiale. Dal 1951 al 1969 Williamson scrive quasi un romanzo all'anno e nel frattempo collabora con il Sunday Express e The European, una rivista diretta da Diana Mosley. Questa iperattività logorò fortemente il suo matrimonio che finì in un nuovo divorzio nel 1968 dopo qualche anno di separazione.Nel 1974 inizia a lavorare al copione per un adattamento cinematografico di "Tarka la lontra", che viene però giudicato del tutto inadatto poiché risulta lungo circa 400.000 parole. Le riprese iniziano ugualmente, a sua insaputa, e il film, con la voce narrante di Peter Ustinov, uscirà nel 1979. Per i suoi ottant'anni Williamson si aspetta un qualche tipo di onorificenza da parte del governo britannico, che però non arriva.Dopo essere stato sottoposto ad anestesia totale per un intervento chirurgico di relativa importanza, la sua salute declina disastrosamente: il giorno precedente passeggia tranquillamente e taglia la legna, il giorno dopo è un'altra persona e ha dimenticato chi siano i suoi familiari. Gravemente ammalato di demenza senile muore, curiosa coincidenza, proprio nel giorno in cui sul set si gira la scena della morte di "Tarka". Viene sepolto nel cimitero di Georgeham.Nel 1980 è stata fondata la "Henry Williamson Society", che tuttora continua la propria attività.OpereBibliografiaNoteAltri progettiCollegamenti esterniHenry Williamson
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http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1158083.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50Intervento del Presidente della Repubblica Bolivariana, Hugo Chávez alla LXI assemblea generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), presso la sede delle Nazioni Unite, New York mercoledì 20 settembre 2006Presidente della LXI Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Sheika Haya Rashed Al-Khalifa: In nome dell’Assemblea Generale ho l’onore di dare il benvenuto alle Nazioni Unite a Sua Eccellenza il Signor Hugo Chávez Frías, presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela e di invitarlo a rivolgersi all’Assemblea.(applausi)Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez:Signora Presidente, Eccellenze, Capi di Stato ed alti rappresentanti dei Governi del mondo, buongiorno a tutte e tutti. In primo luogo, desidero invitare, con molto rispetto, coloro che non hanno potuto leggere questo libro a farlo; Noam Chomsky, uno dei più prestigiosi intellettuali di quest’America e del mondo, uno dei suoi lavori più recenti: “Egemonia o sopravvivenza, i rischi del dominio globale americano”. Eccellente lavoro per comprendere ciò che è accaduto nel mondo nel Ventesimo Secolo, ciò che sta accadendo ora e la più grande minaccia che incombe sul nostro pianeta: la pretesa egemonica dell’imperialismo nordamericano mette a rischio la sopravvivenza stessa della specie umana.Continuiamo a lanciare l’allarme per questo pericolo ed a fare appello al popolo stesso degli Stati Uniti ed a fermare questa minaccia, che è come la spada di Damocle. Pensavo di leggerne qualche capitolo ma, per rispettare i tempi, è meglio che mi limiti a raccomandarvelo. Si legge rapidamente. È molto buono, Signora Presidente. Sicuramente lei lo conosce. È sicuramente pubblicato in inglese, tedesco, russo ed arabo.(applausi)Io credo che i primi cittadini che dovrebbero leggere questo libro siano i cittadini fratelli e sorelle degli Stati Uniti, perché hanno la minaccia in casa loro; il diavolo è in casa loro, dunque. Il diavolo, il diavolo in persona è in casa loro. Ieri, il diavolo, è venuto qui.(applausi)Ieri il diavolo è stato qui, in questo stesso luogo.Si sente ancora puzza di zolfo a questo tavolo, dove mi è toccato parlare! Ieri, signore e signori, da questa stessa tribuna, il signor Presidente degli Stati Uniti, che io chiamo “il diavolo”, è venuto qui parlando come padrone del mondo, come padrone del mondo. Uno psichiatra non sarebbe fuori luogo per analizzare il discorso di ieri del Presidente degli Stati Uniti. Come portavoce dell’imperialismo, è venuto a dare le sue ricette per cercare di mantenere l’attuale schema di dominio, di sfruttamento e di saccheggio dei popoli del mondo. Per un film di Alfred Hitchcock sarebbero buone; io proporrei anche un titolo: “Le ricette del diavolo”.Vale a dire, l’imperialismo nordamericano -e qui Chomsky lo dice con una chiarezza illuminante e profonda- sta compiendo sforzi disperati per consolidare il suo sistema egemonico di dominazione.Noi non possiamo ammettere che questo accada, non possiamo permettere che si instauri la dittatura mondiale, che si consolidi la dittatura mondiale.Il discorso del Presidente-tiranno mondiale, pieno di cinismo, pieno di ipocrisia, è l’ipocrisia imperiale, il tentativo di controllare tutto. Essi vogliono imporci il modello democratico come lo concepiscono loro: la falsa democrazia delle élites. E, inoltre, un modello democratico molto originale: imposto a suon di bombe, di bombardamenti, di invasioni e di cannonate! Accidenti, che democrazia! Bisognerebbe rivedere le tesi di Aristotele, no? E dei primi che, là in Grecia, parlarono della democrazia, per vedere che modello di democrazia è questa, che si impone con i marines, con le invasioni, con le aggressioni e con le bombe.Il Presidente degli Stati Uniti, ieri, in questa sala, ha detto quanto segue: “Ovunque guardiate, sentite estremisti che dicono che si può sfuggire alla miseria e recuperare la dignità attraverso la violenza, il terrore ed il martirio”. Ovunque guardi, lui vede estremisti! Io sono sicuro che vede te, fratello, con questo colore e crede che tu sia un estremista. Con questo colore, Evo Morales -il degno Presidente della Bolivia, che è venuto ieri- è un estremista. Gli imperialisti, vedono estremisti da tutte le parti.No, non è che siamo estremisti; ciò che accade è che il mondo si sta svegliando ed ovunque i popoli insorgono.Io ho l’impressione, signor dittatore imperialista, che lei vivrà il resto della sua vita con un incubo, perché ovunque guardi appariremo noi, coloro che insorgono contro l’imperialismo nordamericano, coloro che reclamano la libertà piena del mondo, l’uguaglianza dei popoli, il rispetto della sovranità delle nazioni.Sì, ci chiamano estremisti, insorgiamo contro l’impero, insorgiamo contro il modello di dominazione.Poi, il signor Presidente, è venuto a parlarvi, dicendo: “Oggi voglio parlare direttamente alle popolazioni del Medio Oriente, il mio paese desidera la pace…”. Questo è vero. Se noi andiamo in giro per le strade del Bronx, se noi andiamo in giro per le strade di New York, di Washington, di San Diego, della California, di qualsiasi città, di San Antonio, di San Francisco e chiediamo alla gente, ai cittadini statunitensi, questo paese vuole la pace. La differenza sta nel fatto che il Governo di questo paese, degli Stati uniti, non vuole la pace, vuole imporci il suo modello di sfruttamento e di saccheggio e la sua egemonia a forza di guerre. Questa è la piccola differenza, vuole la pace e cosa sta avvenendo in Iraq? Cosa è successo in Libano ed in Palestina? E allora cosa è successo, negli ultimi cento anni, in America Latina e nel mondo? Ed ora le minacce contro il Venezuela, nuove minacce contro il Venezuela, nuove minacce contro l’Iran… Ha parlato al popolo del Libano: “Molti di voi hanno visto come le loro case sono rimaste intrappolate nel fuoco incrociato”. Che cinismo! Che capacità di mentire sfacciatamente davanti al mondo! Le bombe su Beirut, lanciate con precisione millimetrica, sono fuoco incrociato? Credo che il Presidente stia pensando ai film western, dove si spara dal cinturone e qualcuno resta preso nel fuoco incrociato. Fuoco imperialista, fuoco fascista, fuoco assassino e fuoco genocida, quello dell’impero e quello di Israele contro il popolo innocente di Palestina e contro il popolo del Libano! Questa è la verità! Ora dicono che soffrono, che stiamo soffrendo perché vediamo le loro case distrutte.Infine, il Presidente degli Stati uniti è venuto a parlare ai popoli, è venuto a dire, inoltre -ho portato, signora Presidente, alcuni documenti, perché questa mattina ho assistito ad alcuni discorsi e ho aggiornato le mie parole- ha parlato al popolo dell’Afghanistan, al popolo del Libano: “Al popolo dell’Iran dico… Al popolo del Libano dico… Al popolo dell’Afghanistan dico…” Ebbene, uno si domanda: così come il Presidente degli Stati Uniti dice “vi dico…” a questi popoli, cosa direbbero a lui, questi popoli, se potessero parlare? Cosa gli direbbero? Ve lo dirò io, poiché conosco la maggior parte dell’anima di questi popoli, i popoli del Sud, i popoli colpiti. Direbbero: “Impero yankee go home!”, questo sarebbe il grido che si innalza ovunque se i popoli del mondo potessero parlare all’unisono all’impero degli Stati Uniti.Per questo, signora Presidente, colleghi, amiche ed amici, noi l’anno scorso siamo venuti in questa stessa sala, come tutti gli ultimi otto anni, ed abbiamo detto una cosa che oggi è pienamente confermata e che io credo che qui, in questa sala, quasi nessuno possa smettere di sostenere: il sistema delle Nazioni Unite, nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, , ammettiamolo con onestà, è collassato, crollato, non è utile! Serve a venire qui a pronunciare discorsi, a vederci una volta l’anno, sì, a questo serve; ed a redigere documenti molto lunghi ed a fare buone riflessioni e ad ascoltare buoni discorsi come quello di Evo, ieri, come quello di Lula e molti altri, come quello che ascoltavamo poco fa, del Presidente dello Sri Lanka e quello del Presidente del Cile. Sì, a questo serve. Ma hanno trasformato quest’assemblea in un organo meramente deliberativo, meramente deliberativo, senza alcun potere di impattare minimamente la realtà terribile che vive il mondo.Per questo, noi torniamo a proporre, il Venezuela torna qui ed oggi, 20 settembre, a proporre di rifondare le Nazioni Unite. Noi l’anno scorso abbiamo avanzato, signora Presidente, quattro modeste proposte, che consideriamo improrogabilmente necessario siano accolte dai capi di Stato, dai capi di Governo, dai nostri ambasciatori, dai nostri rappresentanti e che le discutiamo.Primo, l’allargamento -ieri lo diceva Lula- del Consiglio di Sicurezza, sia per quanto riguarda le sue categorie permanenti, sia quelle non permanenti, concedendo l’accesso a nuovi paesi sviluppati ed a paesi sottosviluppati, al terzo mondo, come nuovi membri permanenti. Questo innanzitutto.In secondo luogo, l’applicazione di metodi efficaci per affrontare e risolvere i conflitti nel mondo, metodi trasparenti di dibattito e decisione.Terzo, ci pare fondamentale la soppressione immediata -e questa è un’esigenza di tutti- dell’antidemocratico meccanismo del veto, il veto sulle decisioni del Consiglio di Sicurezza. Ecco un esempio recente: l’immorale veto del Governo degli Stati Uniti ha liberamente permesso alle forze israeliane di distruggere il Libano, apertamente, davanti a noi tutti, evitando una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.Ed in quarto luogo, è necessario rafforzare -l’abbiamo sempre detto- il ruolo, le attribuzioni del segretario generale delle Nazioni Unite. Ieri, il segretario generale ci ha fatto un discorso, praticamente di commiato, e riconosceva che, in questi dieci anni, il mondo si è complicato e che i gravi problemi del mondo, la fame, la miseria, la violenza, la violazione dei diritti umani, si sono aggravati.Ciò è conseguenza terribile del collasso del sistema delle Nazioni Unite e della pretesa imperialista nordamericana.D’altra parte, signora presidente, il Venezuela ha deciso vari anni fa di ingaggiare questa battaglia all’interno delle Nazioni Unite, riconoscendo le Nazioni Unite quale suo membro, con la sua voce, con le sue modeste riflessioni; siamo una voce indipendente per rappresentare la dignità e la ricerca della pace, la riformulazione del sistema internazionale, per denunciare la persecuzione e le aggressioni dell’egemonismo contro i popoli del pianeta. Così il Venezuela ha presentato il suo nome, questa patria di Bolivar ha presentato il suo nome e si è proposta come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza. Lo sappia: il Governo degli Stati Uniti ha iniziato un’aggressione aperta, un’aggressione immorale nel mondo intero per cercare di impedire che il Venezuela sia eletto liberamente ad occupare un seggio nel Consiglio di Sicurezza; ha paura della verità, l’impero ha paura della verità, delle voci indipendenti, accusandoci di essere estremisti.Gli estremisti sono loro.Io voglio qui ringraziare tutti quei paesi che hanno annunciato il loro appoggio al Venezuela, pur essendo la votazione segreta e non è necessario che nessuno l’annunci. Ma credo che, data l’aggressione aperta dell’impero nordamericano, questo abbia accelerato l’appoggio di molti paesi, il che rafforza molto, moralmente, il Venezuela, il nostro popolo, il nostro Governo. Il Mercosur, per esempio, ha annunciato in blocco il suo appoggio al Venezuela, i nostri fratelli del Mercosur -il Venzuela, ora, è membro a tutti gli effetti del Mercosur, insieme a Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay- e molti altri paesi dell’America Latina, come la Bolivia; tutto il Caricom ha annunciato il suo appoggio al Venezuela; l’intera Lega Araba ha annunciato il suo appoggio al Venezuela.Ringrazio moltissimo il mondo arabo, i nostri fratelli d’Arabia, quest’Arabia profonda, i nostri fratelli del Caribe, dell’Unione Africana: quasi tutta l’Africa ha annunciato il suo appoggio al Venezuela. E paesi come la Russia, come la Cina e molti altri del pianeta.Moltissime grazie a nome del Venezuela, a nome del nostro popolo ed a nome della verità. Perché il Venezuela, occupando un posto nel Consiglio di Sicurezza, porterà la voce non solo del Venezuela, ma anche quella del terzo mondo, quella dei popoli del pianeta, saremo là a difendere la dignità e la verità.Al di là di tutto questo, signora Presidente, credo vi siano ragioni per essere ottimisti, irrinunciabilmente ottimisti, direbbe un poeta, perché al di là delle minacce, delle bombe, delle guerre, delle aggressioni, della guerra preventiva, della distruzione di interi popoli, si può percepire che sta iniziando una nuova era, come canta Silvio Rodríguez: “La era está pariendo un corazón (L’era sta partorendo un cuore, N.d.T.)”. Sorgono correnti alternative, pensieri alternativi, movimenti alternativi, gioventù dal pensiero differente; in un solo decennio, si è già dimostrato che era totalmente falsa la tesi della fine della Storia, totalmente falsa la tesi dell’instaurazione dell’impero americano, della pax americana, l’instaurazione del modello capitalista, neoliberista, che genera miseria e povertà, la tesi è totalmente falsa, è crollata ed ora bisogna definire il futuro del mondo. C’è un’alba sul pianeta e la si vede ovunque, in America Latina, in Asia, in Europa, in Oceania.Voglio evidenziare questa visione ottimista affinché rafforziamo la nostra coscienza e la nostra volontà di battaglia per salvare il mondo e costruire un mondo nuovo, un mondo migliore. Il Venezuela si impegna in questa lotta e, per questo, siamo minacciati.Gli Stati Uniti hanno già pianificato, finanziato e promosso un colpo di Stato in Venezuela e gli Stati Uniti continuano ad appoggiare movimenti golpisti in Venezuela e, contro il Venezuela, continuano ad appoggiare il terrorismo. Già la presidente Michelle Bachelet, qualche giorno fa -scusate, qualche minuto fa-, ricordava l’orribile assassinio dell’ex cancelliere cileno Orlando Letellier; io aggiungerei solo questo: i colpevoli sono liberi ed i colpevoli di quel fatto, nel quale morì anche una cittadina statunitense, sono nordamericani, della CIA, terroristi della CIA. Ma in questa sala bisogna anche ricordare che fra pochi giorni saranno anche trascorsi trent’anni da quell’orrendo episodio di terrorismo che fu l’abbattimento dell’aereo cubano, nel quale morirono settantatre innocenti, un aereo della Cubana de Aviación; e dove si trova il più grande terrorista di questo continente, colui che ha rivendicato l’abbattimento dell’aereo cubano come suo autore intellettuale? È stato detenuto in Venezuela per alcuni anni ed è fuggito con la complicità di funzionari della CIA e del Governo venezuelano di allora. Si trova qui, vive negli Stati Uniti, protetto da questo Governo e la sua colpevolezza è stata provata e confessata.Il Governo degli Stati Uniti usa due pesi e due misure e protegge il terrorismo.Queste riflessioni per dire che il Venezuela è impegnato nella lotta contro il terrorismo, contro la violenza e si unisce a tutti i popoli che lottano per la pace e per un mondo di uguali.Ho parlato dell’aereo cubano, Luis Posada Carriles è il nome del terrorista ed è protetto qui. Come protetti qui sono grandi corrotti fuggiti dal Venezuela; un gruppo di terroristi che, là, ha piazzato bombe contro ambasciate di diversi paesi, che là ha assassinato gente durante il colpo di stato, sequestrato questo umile servitore e stava per fucilarlo, solo che Dio ci ha messo una mano, insieme ad un gruppo di buoni soldati e ad un popolo che è sceso in piazza e, per miracolo, sono qui. Sono qui, protetti dal Governo degli Stati Uniti, i leader di quel colpo di stato e di quelle azioni terroriste. Io accuso il Governo degli Stati Uniti di proteggere il terrorismo e di fare un discorso totalmente cinico.Parliamo di Cuba, veniamo dall’Avana, arriviamo felici dall’Avana. Siamo stati là diversi giorni e là si può vedere la nascita di una nuova era: il vertice del G-15, il Vertice del Movimento dei Non Allineati, con una risoluzione storica:documento finale -non spaventatevi, non lo leggerò tutto-, ma qui c’è un insieme di risoluzioni decise con una discussione aperta e con trasparenza da più di cinquanta capi di Stato. L’Avana è stata la capitale del Sud per una settimana. Abbiamo rilanciato il Movimento dei Non Allineati e se c’è qualcosa che posso chiedere qui, a tutti voi, compagni, fratelli e sorelle, è di mettere molta volontà nel rafforzare il Gruppo dei Non Allineati, importantissimo per la nascita della nuova era, per evitare l’egemonia e l’imperialismo.Inoltre, voi sapete che abbiamo designato Fidel Castro presidente del Gruppo dei Non Allineati per i prossimi tre anni e siamo sicuri che il compagno Presidente Fidel Castro svolgerà l’incarico con molta efficienza.Coloro che desideravano che Fidel morisse, frustrati sono rimasti e frustrati resteranno, perché Fidel veste già di nuovo la sua uniforme verde oliva ed ora non solo è il Presidente di Cuba, ma anche il Presidente dei Non Allineati.Signora Presidente, cari colleghi, presidenti, lì è nato un movimento molto forte: quello del Sud. Noi siamo uomini e donne del Sud, noi siamo portatori, con questi documenti, con queste idee, con queste critiche, con queste riflessioni -ora chiudo la mia cartella ed il libro me lo porto via, non dimenticate che ve lo raccomando molto, con molta umiltà-, cerchiamo di fornire idee per il salvataggio di questo pianeta, per salvarlo dalla minaccia imperialista ed affinché, speriamo presto, in questo secolo, fra non molto, magari potessimo vederlo noi e viverlo meglio insieme ai nostri figli e nipoti: un mondo di pace, retto dai principi fondamentali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ma rilanciata, rilanciata e ridislocata. Credo che dovremmo ubicare le Nazioni Unite in un altro paese, in qualche città del Sud, come abbiamo proposto dal Venezuela. Voi sapete che il mio medico personale è dovuto restare rinchiuso nell’aereo, che il capo della mia sicurezza è dovuto restare rinchiuso nell’aereo: non è stato loro permesso di venire alle Nazioni Unite. Un altro abuso, un’altra prepotenza, signora Presidente, che dal Venezuela chiediamo resti registrata come prepotenza -anche personale-, del diavolo.Si sente puzza di zolfo, ma Dio è con noi. Un forte abbraccio e che Dio ci benedica tutti. Buona giornata.(applausi ed ovazione).Traduzione testo integrale di MarcoFonte: http://www.resistenze.org
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http://it.wikipedia.org/wiki/Il_diavolo_nella_cattedrale
Il diavolo nella cattedrale."'Il diavolo nella cattedrale"' è il primo romanzo di Frank Schätzing, scritto nel 1995.In Italia è stato pubblicato solo nel 2006, dopo il secondo romanzo dell'autore, di maggior successo, "Il quinto giorno" (scritto nel 2004 e pubblicato in Italia nel 2005). Ha vinto l'edizione 2007 del Premio Bancarella.Il romanzo, che si svolge nella cittadina di Colonia nel XIII secolo, tratta la storia di un ragazzo povero e senza dimora di nome Jacop la "Volpe" (Il caratteristico soprannome è dovuto alla sua ricciola capigliatura rossa). Fin dall'inizio dell'opera si può immediatamente notare una forte ironia e sarcarsmo, unita anche a un forte sentimento di compassione per il giovane.Una mattina, quando Jacop era in cerca di qualcosa per poter saziare il suo stomaco, decide di rubare le deliziose mele dell'Arcivescovo che pendono da un albero, i cui rami si affacciano su una viuzza. Salito su di esso, Jacop afferra i frutti, ma incosapevolmente e per sua sfortuna, assiste, nascosto tra i rami e le foglie del melo, quella che sarà l'inizio della sua sventura: davanti all'alberello si ergeva maestosa l'enorme cattedrale, ancora in costruzione, di Colonia. Il progetto mirabolante era del mastro costruttore Gherard, che in quel momento passeggiava da solo tranquillamente sulle impalcature per controllare eventuali problemi. Jacop assiste con orrore al suo omicidio: Gherard viene spinto giù dalla cattedrale da quella che sembrava un'ombra comparsa dal nulla. Il tutto mentre non era presente nessuno, tranne il ragazzo.Jacop, facendo un movimento involontario, spezza il ramo sul quale si trovava e cade nel cantiere della cattadrale, mettendosi in bella mostra. Il suo sguardo cerca l'ombra che pare averlo visto. Il ragazzo ha l'intenzione di fuggire e darsela a gambe, quando il mastro costruttore emette un gemito. Jacop s'avvicina e Gherard morente gli sussurra delle parole che l'altro non comprende. Il giovane alza di nuovo lo sguardo ma l'ombra è scomparsa. Da quel momento in poi il ragazzo non avrà pace: è stata un'ombra a spingere di sotto Gherard, oppure è stato addirittura il Diavolo in persona?Tra omicidi, aiuti insperati, fughe, jacop riuscirà a trovare delle persone che sono disposte ben volentieri a dargli una mano per risolvere e trovare l'assassino del delitto: sono Jaspar, un brillante erudita, Goddert, un tintore, Richmodis, la sua bella figlia e nipote di Jaspar e Rolof, il pingue servitore di Jaspar.Dopo vari colpi di scena, e grazie all'aiuto di Jaspar, Jacop e gli altri verranno a conoscenza di una trama di eventi e piani ben più profonda di quella di un semplice omicidio a un mastro costruttore e col passare dei giorni il tempo diminuirà fino a raggiungere il punto chiave del libro: la cattedrale.EdizioniRomanzi gialli|Diavolo nella cattedraleRomanzi storici|Diavolo nella cattedraleRomanzi tedeschi
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http://www.queerblog.it/tag/musica
“A testa ci voli pi cantari; no a vuci!”. Quando la vita di Giuni Russo, si spense come un lumicino, nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2004, gli amici che sapevano di quella tragedia annunciata, rimasero orfani, insieme ai tanti fans, a coloro che si erano deliziati della voce splendida ed unica di Giuni, di una interprete irripetibile, che sarebbe rimasta nell’olimpo musicale per sempre con la sua semplicità, quella spiritualità viva che la distingueva, la sicilianità che ne evocava le origini ogni volta che parlava di lei e del mondo.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Herat
Herat.Herāt'" (in persiano:"'هرات) è una città dell'Afghanistan occidentale, nella provincia omonima. È situata nella valle dello Hari Rud, un fiume che scorre dai monti dell'Afghanistan centrale al deserto del Karakum nel Turkmenistan. Con una popolazione di circa 250.000 abitanti, in maggioranza persiani, è la terza città afghana per grandezza.Da alcune fonti gli abitanti di Herāt vengono erroneamente definiti Fārsīwān, i quali sono però sciiti, mentre i primi sono in maggioranza sunniti. Oggi vi è una crescente immigrazione verso Herāt di Hazara, che sono sciiti, attirati dalla crescita economica della città e dall'influenza della vicina Repubblica Islamica dell'Iran.Herāt è una città antica con molti edifici storici, molti dei quali hanno subìto danni durante le guerre degli ultimi decenni. La città è dominata da una cittadella costruita per la prima volta da Alessandro Magno. La città si trova lungo le tradizionali vie commerciali tra India, Cina, Medio Oriente ed Europa. Ancora oggi le strade da Herāt verso l'Iran, il Turkmenistan, Mazār-e Sharīf e Kandahar sono strategicamente importanti.StoriaHerāt prende il suo nome dal principale fiume della regione, lo Hari Rud, e i suoi abitanti figurano tra i popoli tributari della dinastia achemenide. Nel 330 a.C. Alessandro Magno fondò sul luogo dell'insediamento Alessandria d'Aria e vi costruì la cittadella; la provincia divenne quindi parte dell'Impero seleucide, fino alla conquista partica nel 167 a.C.Sotto i Sasanidi la città figurava tra i dodici capoluoghi dell'impero. Intorno al 430 a Herāt era presente una comunità di cristiani con un vescovo nestoriano. Negli ultimi due secoli del dominio sasanide la città assunse un'importanza strategica a causa delle continue guerre tra l'Iran e i popoli nomadi dell'Asia centrale. Fu dopo la conquista araba comunque che Herāt conobbe il suo periodo migliore.Divenuta parte del califfato fino al 809, passò poi sotto il dominio dei Tahiridi, dei Saffaridi e dei Ghaznavidi, fino a divenire parte dell'Impero corasmio (Khwārezmshāh) nel XII secolo. In questo periodo Herāt divenne un importante centro per la produzione di oggetti in metallo, specialmente in bronzo, spesso decorati con preziosi inserti di metalli pregiati.Caduta sotto il dominio dei mongoli, la città fu distrutta due volte, prima da Gengis Khan e poi da Tamerlano. Fu comunque ricostruita da Shahrukh ed assunse grande importanza durante l'impero timuride. Alla fine del XV secolo fu costruito il grandioso insieme degli edifici della Musalla (con diversi minareti) durante il regno della regina Gowharshād, il cui complesso funerario rappresenta uno dei grandi monumenti dell'architettura timuride.Dopo la conquista da parte di Shah Ismail I, nel XVI secolo Herāt tornò a far parte dell'impero persiano sotto la dinastia safavide. Nel 1750 fu presa da Ahmad Shah Durrani e divenne parte dell'impero afghano. Durante il XIX secolo la città fu contesa da afghani e iraniani, aizzati da russi e britannici che svolgevano il loro Grande Gioco, finché Dost Mohammad Khan la pose definitivamente entro i confini afghani. È a questo periodo che risale la distruzione del complesso della Musalla da parte dei britannici, che volevano una linea di tiro pulita per la loro artiglieria nel caso di un'invasione russa (che non avvenne mai).Altri progettiCollegamenti esterniCittà dell'AfghanistanHerat
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http://it.wikipedia.org/wiki/I_quattro_dell%27Ave_Maria
I quattro dell'Ave Maria."'I quattro dell'Ave Maria"' è un film western diretto dal regista Giuseppe Colizzi, pietra miliare del genere spaghetti-western e sequel del film "Dio perdona... io no!" sempre dello stesso Colizzi.Colizzi agguanta nuovamente il successo con questo sequel che ripropone la coppia Bud Spencer e Terence Hill, alla quale si è affiancato un grandissimo attore americano, Eli Wallach, famoso per l'interpretazione di "Tuco" nel film "Il buono, il brutto, il cattivo" di "Sergio Leone" uscito nelle sale due anni prima.TramaLa trama si riallaccia perfettamente con quella del film "Dio perdona... io no!", con Hutch Bessy (Bud Spencer) e Cat Stevens (Terence Hill) che intascano la ricompensa per il ritrovamento dell'oro rubato dal bandito ucciso nel film precedente (Bill Sant'Antonio). La loro ricompensa però viene rubata da Cacopoulos (Eli Wallach), condannato a morte e liberato dal padrone della banca, che, spinto da un sentimento di vendetta verso certi "galantuomini" traditori che dovrà ammazzare, si mette in viaggio alla loro ricerca tra Stati Uniti e Messico, sperperando tutto l'oro di Hutch e Cat.Cat e Hutch saranno costretti a inseguire Cacopoulos per l'oro rubato loro, fino a quando lo catturano mentre lo stesso sta a sua volta vendicandosi di un altro pistolero, Drake. In vista di un possibile colpo, si sospendono tutte le vendette in atto e si uniscono le forze per formare un gruppo di 4 pistoleri (con un equilibrista amico di Cacopoulos) che riuscirà a sbancare la bisca truccata di Drake.Collegamenti esterniSpaghetti westernAce High (1968 film)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Kaiserhymne
Kaiserhymne.Il Kaiserhymne'", altresì detto "'Inno Imperiale'" o "'Serbi Dio l'austriaco regno'", fu composto da Franz Joseph Haydn nel 1797 su incarico dell'Imperatore Francesco II, fu l'inno della Casa d'Asburgo nonché l'inno nazionale austriaco sino alla caduta della monarchia nel 1918 e del Regno Lombardo-Veneto sino all'unità d'Italia. L'inno passò successivamente alla Germania repubblicana nel 1922 (dopo che essa aveva rigettato l'inno nazionale prussiano) che lo mantiene tutt'oggi, mentre l'Austria ha adottato un altro inno scritto da Mozart.TestoIl testo dell'Inno Imperiale venne scritto dal poeta Lorenz Leopold HaschkaTesto ufficiale per l'Impero Austro-Ungarico (in tedesco)Führt er uns mit weiser Hand!Fromm und bieder, wahr und offenLaßt für Recht und Pflicht uns stehn;Laßt, wenn's gilt, mit frohem HoffenMutvoll in den Kampf uns gehndie das Heer so oft sich wandGut und Blut für unsern Kaiser,Und sein Ruhm dem Segen gleich;in der Eintracht liegt die Macht;Heil dem Kaiser, Heil dem Lande,Ihm verwandt durch Stamm und Sinn,Reich an Reiz, der nie veraltet,Was als Glück zu höchst gepriesenStröm auf sie der Himmel aus:Testo ufficiale per il Regno Lombardo-VenetoChe Gli adorna il regio crin;Siamo al dritto ed al dover;Siam fratelli, E un sol pensieroNe congiunga e un solo cor;Versi il Cielo ogni suo don;Voci correlateCollegamenti esterniInni nazionaliAustria-UngheriaKaiserhymne
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http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/dal-cuore-dei-malati-al-corpo-della-politica
Al lettore di “Micromega” che probabilmente ha molto sentito parlare di Luca Coscioni, ma al tempo stesso pochissimo della sua vicenda umana e politica, suggerisco innanzitutto di procurarsi il suo libro “Il Maratoneta”, pubblicato da Stampa Alternativa: racconta, attraverso i suoi interventi, le sue lettere, le sue parole la storia di una persona che confinata nel “caso pietoso”, si trasforma in “caso pericoloso” (pericoloso, ovviamente per il “regime”, per i fautori dello status quo). La storia insomma di una battaglia di libertà: da lui cominciata e che – vedi le vicende di questi giorni sul cosiddetto testamento biologico) siamo chiamati ancora a combattere.Più che mai attuali le parole con cui aprì il primo Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica del febbraio 2006 a Roma; il suo testamento politico posso permettermi di dire, perché due giorni dopo morì: “…E’ proprio la democrazia ad essere messa in discussione quando l’acquisizione del sapere, risorsa inesauribile per la sopravvivenza dell’umanità, come luogo di discussione e di libertà su temi che riguardano direttamente la vita, la morte, la salute, la qualità della vita degli individui, è negata ad essa…Alla violenza di questo cinico proibizionismo sulla ricerca scientifica, sui diritti fondamentali dei cittadini ho risposto con il mio corpo che molti, forse, avrebbero voluto ridurre ad una prigionia senza speranza e rispondo oggi con la mia sete d’aria, perché è il respiro a mancarmi, che è la mia sete di verità, la mia sete di libertà”.La storia, il “caso”, comincia alla fine del 1995: è ottobre Luca si sta allenando per la grande maratona di New York. La corsa e la vela sono da sempre la sua grande passione. Ha il primo “blocco” fisico. Esami, accertamenti, visite mediche per cercare di capire cosa accade, e qualche mese dopo - Luca ha 28 anni – arriva la prima diagnosi; non c’è ancora sicurezza, però per la prima volta ci viene comunicato un nome con cui saremo chiamati a convivere dolorosamente per una decina d’anni: Sla, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Una malattia progressiva e irreversibile, perché la scienza ancora non riesce a individuare metodi di guarigione. Ancora esami, accertamenti, consulti, poi, un anno e mezzo dopo, il verdetto sicuro: è proprio SLA.Chi si ammala di questa malattia, nel nostro Paese assume immediatamente un nuovo status di “figlio di un dio minore”: perché di colpo perde tutti quei diritti che sono garantiti a una persona sana. Una privazione tanto maggiore quanto più gravi sono le condizioni in cui il malato si viene a trovare: lo affermo con assoluta certezza, la certezza di chi questa situazione l’ha dovuta vivere in prima persona a fianco di Luca: quando ti ammali di malattie neurodegenerative, ecco che emergono tutti i vuoti latenti sulla salvaguardia dei diritti della persona.Gli studi di Luca e le mie ricerche hanno mostrato che in altri Paesi, non solo europei, il trattamento di fisioterapia è considerato essenziale per i malati incurabili, perché serve, per esempio, per prevenire le tromboflebiti e le piaghe provocate dall’immobilità. Insomma, è necessario per evitare ulteriori complicazioni della malattia. Così Luca si trova costretto a rivendicare il suo inalienabile diritto alla salute e alla dignità, diritti solennemente sanciti dalla Costituzione; ma trova la porta della sanità pubblica sbarrata. Decide di denunciare la Asl di Orvieto, poiché la mancanza di trattamenti specifici non esonera la struttura sanitaria dall’affrontare i diversi sintomi nel corso della malattia, e proprio le cure palliative, tra le quali il trattamento fisioterapico, offrono approcci diversi ai diversi problemi.Luca è un anticipatore, porta alla luce realtà altrimenti escluse dalla politica, destinate al silenzio: sceglie l’area dei radicali, che diventa il suo luogo politico ideale. La sua candidatura raccoglie, è un dato che non ha precedenti e resta unico finora, il consenso e l’appoggio di cinquanta premi Nobel e di oltre cinquecento scienziati e ricercatori di tutto il mondo, e apre la strada a un confronto democratico sui temi della dignità della vita e della morte, della disabilità e della malattia, della libertà di ricerca scientifica.Il 20 maggio del 2002 Luca entra nella sala operatoria del reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, per sottoporsi a un trapianto di cellule staminali adulte autologhe. “Decidere di fare da cavia non è stata una scelta facile”, confida. “Non sapevo quale fosse la cosa migliore da fare. Lasciare che la malattia progredisse…oppure tentare la carta dell’autotrapianto”. Nel 2003 vive la prima forte invasività di un trattamento sanitario, quando sceglie di nutrirsi artificialmente con la Peg (gastrostomia endoscopica per cutanea). Si sottopone a un intervento chirurgico, i medici gli impiantano un sondino attraverso un foro all’altezza dello stomaco. Attraverso quel sondino, una nutripompa dosa durante la notte, la quantità di calorie di un composto di proteine, grassi, vitamine e via dicendo per mantenere a un determinato valore il suo peso corporeo. Dalla Peg passavano anche i farmaci per gli spasmi muscolari. Dalla sua bocca non passavano più né acqua né cibo perché potevano causargli una polmonite ab ingestis nell’albero tracheobronchiale.Nel 2006, le sue condizioni si aggravano di mese in mese: il respiro si fa sempre più affannoso, Luca sente mancare l’aria, la sua capacità di respirare diminuisce sensibilmente. La quantità di ossigeno e di anidride carbonica nel suo corpo sono costantemente monitorate. Agli esami si accompagnano le discussioni con il medico curante e, soprattutto, con il neurologo e con lo psichiatra: gli specialisti ci spiegano che, per la respirazione, è ormai necessario l’intervento di tracheotomia, che permetta di collegare Luca a un ventilatore artificiale. Per molti mesi, in pienamente cosciente, Luca ha avuto il tempo di decidere se voler respirare attaccato a una macchina, oppure no. Ancora oggi, a distanza di tanto tempo rivivo quotidianamente le telefonate di Marco Pannella, che anche alle due, alle tre della notte: parla con Luca, implorandolo di fare la tracheotomia. Lo ringrazio ancora per questo suo sostegnoAvesse deciso per il sì all’operazione Luca avrebbe avuto il massimo appoggio sia mio che di Marco, anche dopo la tracheotomia. Spesso i malati terminali hanno paura di dover dipendere dall’equipe di assistenza che ruota attorno alla loro vita: noi avevamo garantito a Luca la nostra totale disponibilità. Il suo dubbio dunque non era come vivere attaccato a una macchina; era pienamente consapevole che noi lo avremmo sempre sostenuto e aiutato. Non era questo. Il problema che lui si poneva era se vivere o no attaccato a una macchina.Luca decise liberamente. Non ha messo mai nero su bianco la sua volontà di rifiutare l’intervento: non esiste alcun suo testamento scritto. La ha detto a me, che ero la moglie, alla famiglia, ai medici che lo avevano in cura: in primo luogo al neurologo, al pneumologo, allo psichiatra. Ha discusso a lungo con loro, e la possibilità di non respirare artificialmente diventa volontà sempre più netta. Il neurologo e lo pneumologo mi avevano spiegato come la morte per sclerosi laterale amiotrofica può avvenire durante il sonno. Allora tutte le sere, prima di addormentarmi, registravo la sua volontà con il telefonino: in questo modo, era chiaro a tutti che stavamo rispettando la sua scelta.La mattina del 20 febbraio 2006, mentre un infermiere lo assiste, Luca sviene. Un attimo prima che perda i sensi riesco a dirgli di andare in ospedale. Lui risponde di no, che non vuole andarci, è consapevole che là, probabilmente gli avrebbero praticato la tracheotomia. E’ d’accordo che si chiami il medico, ma non vuole andare in ospedale. Quando arriva il rianimatore, gli comunico la volontà di Luca. Tenta di rianimarlo naturalmente, ma non è possibile. Non posso che rispettare la sua scelta: non posso imporgli quello che avrei voluto io. La sua volontà è prevalsa, com’era giusto, sulla mia e su quella dei medici.Non è stato semplice: mi è costato un’enorme sofferenza. Ma non ho potuto che chinare il capo e, con dolore, rispettare la sua richiesta. Ho poi ho rivissuto quell’esperienza nei giorni del caso di Piergiorgio Welby, quando tanto fango è stato gettato sulla moglie Mina: hanno detto che un malato sceglie di non continuare più a vivere quando attorno non a sé non ha abbastanza amore. A Luca che amava la vela, avevo anche prospettato la possibilità di andare a vivere in qualche posto in riva al mare. Lui però ha scelto diversamente. Credo che tutto ciò non aiutasse più la sua mente: chi vive un disagio simile dentro di sé scivola, a un certo punto, in una dimensione diversa. Solo la persona stessa può conoscere il limite oltre il quale è lecito o meno spingersi.Credo che prima o poi si dovrà raccogliere e conservare tutte le dichiarazioni infamanti sul caso di Eluana Englaro, affinché le future generazioni sappiano ciò che in tanti, politici e gerarchie ecclesiastiche, sono stati capaci di dire e di fare, in nome di una pretesa «difesa alla vita» che è solo condanna crudele e disumana alla sofferenza: come se per capire che cosa sia la vita si debba per forza provare l’esperienza del dolore. Mi è spontaneo sollecitare i politici e gli altri miei colleghi parlamentari a un ragionamento di buon senso: quel che conta è la vita, non il sacrificio di Luca Coscioni; è la vita, non il sacrificio di Welby; è la vita, non il sacrificio di Giovanni Nuvoli o di Eluana Englaro, che è durato diciassette lunghissimi anni. L’etica che mi anima non è sicuramente quella del sacrificio, ma quella della vita: la dignità della vita in ogni stadio della malattia terminale, dalla diagnosi alla morte.Il dibattito parlamentare che si è svolto non è stato purtroppo al livello che avrei voluto: lo affermo sia riguardo alle dichiarazioni anticipate sul testamento biologico discusse al Senato, sia riguardo al dibattito sulle cure palliative avvenuta nella Commissione Sanità di cui faccio parte, alla Camera. Anziché ascoltare fin troppi esperti – dai medici agli operatori del settore – sarebbe stato più utile raccogliere le testimonianze dei malati: il testo della proposta di legge avrebbe probabilmente avuto un altro senso e dato risposte più certe. All’estero le norme sul testamento biologico vengono tecnicamente definite «direttive anticipate di trattamento». Noi continuiamo a chiamarle «dichiarazioni anticipate di trattamento»: tra «dichiarazione» e «direttiva» c’è una sostanziale distinzione di significato. Quanto alle terapie del dolore, il governo e la maggioranza che lo sostiene ci rispondono di non avere denaro, i fondi necessari. Sia in Senato sia alla Camera, avanzano a leggi-manifesto: le richieste dei cittadini restano inevase.Ci sarà, temo, ancora bisogno di altri “casi”, di cosiddetti «eroi», per rendere il dibattito politico autentico e non, come sta avvenendo, strumento per incutere paura nella collettività. La lotta di Luca resta attualissima. La testimonianza, le indicazioni politiche che lui ci ha lasciato, noi la stiamo continuando, con l’associazione che mio marito ha voluto e creato, da vivo, nel 2002. Mi piace pensare a un giorno in cui il Palazzo sarà finalmente vicino ai bisogni di tutti i cittadini, liberi perché davvero informati. In un mondo del genere, finalmente, non ci sarà più bisogno di alcun «eroe».
2,216,219
http://it.wikipedia.org/wiki/Dykh-Tau
Dykh-Tau.Il monte Dykh-Tau'" o "'Dykhtau'" ("'Дыхтау in russo) è una vetta di 5205 metri nella catena del Caucaso.Appartiene politicamente alla repubblica di Cabardino-Balcaria, nella Federazione Russa, a circa 55 chilometri dal confine con la Georgia. Rappresenta la seconda vetta più elevata del Caucaso, dopo il Monte Elbrus, e la più alta montagna della catena che non abbia origine vulcanica.AlpinismoL'avvicinamento alla montagna è normalmente effettuato da nord. Il villaggio di Bezingi, base per la salita alla vetta, è collegato alla città di Nal'čik da linee di autobus, che però non sono effettuate con regolarità. Dal villaggio di Bezingi si raggiunge il campo base, situato a 2180 metri sul livello del mare, dal quale occorrono altri 2 giorni di cammino per giungere alla base vera e propria della montagna.Fu il celebre alpinista inglese Albert Frederick Mummery, assieme alla guida russa Zarfluh, a raggiungere la vetta per primo, nell'estate del 1888. Essi salirono lungo lo spigolo sud-ovest della montagna, tuttavia tale itinerario non è più considerato la via normale per raggiungere la cima. La via normale moderna, infatti, sale lungo la parete nord e richiede circa due giorni.BibliografiaCollegamenti esterniMontagne della Russia|DykhtauCatena del Caucaso|DykhtauDykh-Tau
2,005,804
http://it.wikipedia.org/wiki/Burgessochaeta_setigera
Burgessochaeta setigera.La burgessocheta'" ("Burgessochaeta setigera"') è un anellide estinto appartenente ai policheti. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in strati del Cambriano medio (circa 505 milioni di anni fa), nel famoso giacimento di Burgess Shales (Canada).DescrizioneDi piccole dimensioni (era lungo meno di cinque centimetri), questo anellide era dotato di un corpo allungato suddiviso in una serie di segmenti, che nell'animale adulto potevano essere una ventina. Ognuno di questi segmenti era dotato di una coppia di parapodi (appendici con funzioni locomotorie) su ciascun lato. I parapodi erano divisi in una parte superiore (notopodio) e in una inferiore (neuropodio), ciascuna dotata di un ciuffo di setole allungate. Il primo segmento, invece, portava solo una coppia di ciuffi anziché due. Nella parte anteriore dell'animale era presente un paio di tentacoli flessibili e allungati, così come una proboscide estroflettibile.Possibile stile di vitaLa burgessocheta, probabilmente, era un organismo che viveva appena al di sotto del fondale marino, all'interno del sedimento. Questo anellide si spostava attraverso le lunghe gallerie che costituivano la sua tana per mezzo delle setole; per nutrirsi utilizzava i due tentacoli allungati, facendoli sporgere al di fuori della superficie e catturando le piccole prede presenti nella zona. Altri anellidi presenti nel giacimento di Burgess Shales erano "Canadia" e "Peronochaeta".BibliografiaAnellidi estinti
1,210,672
http://it.wikipedia.org/wiki/Earl_Scruggs
Earl Scruggs.BiografiaSuonatore di banjo e chitarra (iniziò a soli cinque anni, arrangiando il tradizionale "Lonesome Ruben") e dotato di un particolare stile - poi definito all'interno del bluegrass "Scruggs Style" - è nato da Georgia Lula Ruppe e George Elam Scruggs in un sobborgo di Flint Hill, presso Shelby, nella Carolina del Nord.È considerato una leggenda vivente della musica bluegrass e country ("the king of the banjo" è uno dei tanti soprannomi che gli sono stati assegnati da "fan" e stampa specializzata) ed è in attività dai primissimi anni 1930, anni nei quali si fa strada tra le band della sua regione, tra le quali i Morris Brothers e i Lost John Miller's Moutnaineers. Ma la consacrazione avviene nel 1946, anno in cui si unì al gruppo musicale di Bill Monroe, i "Blue Grass Boys". Monroe apprezzò di lui il particolare stile adottato, definito "three-finger style" in grado di garantire un determinato ritmo sincopato alla musica eseguita. Questo stile trova le sue origini nella Carolina del Nord ed è opera di banjoisti quali Snuffy Jenkins e Smith Hammeth. Questi musicisti furono le principali influenze del giovane Earl.Nel 1948, Scruggs e il chitarrista Lester Flatt lasciarono il gruppo di Monroe per fondare un proprio gruppo chiamato "Lester Flatt, Earl Scruggs and the Foggy Mountain Boys" (o, più semplicemente, "The Foggy Mountain Boys").Una ventina di anni dopo, nel 1969, il sodalizio artistico si ruppe e quest'ultimo proseguì la sua attività con un nuovo complesso musicale, la "Earl Scruggs Revue", nel cui organico furono assimilati i suoi figli Randy e Gary.Poco prima di sciogliere il gruppo dei "Foggy Mountain Boys", Flatt e Scruggs vinsero un Grammy Award per il brano strumentale composto da Scruggs "Foggy Mountain Breakdown".Nel 1991 lo stesso Scruggs ha avuto il privilegio di inaugurare l'International Bluegrass Music Hall of Honor, mentre il 13 febbraio 2003 il suo nome è stato inserito nella Hollywood Walk of Fame.Nello stesso anno, il nome di Scruggs compariva - assieme a quello di Lester Flatt - al ventiquattresimo posto nel "ranking" CMT, la speciale "chart" delle quaranta più importanti personalità della musica country.Scruggs è stato sposato con Louise Certain, da cui ha avuto numerosi figli e che gli ha fatto da manager fino alla sua morte avvenuta il 2 febbraio 2006.CuriositàDiscografiaNoteBibliografiaVideoCollegamenti esterniEarl Scruggs
7,514,927
http://www.gamesblog.it/post/4871/master-chief-da-madame-tussauds/1
Dal comunicato stampa Microsoft: «La statua è stata realizzata presso gli studios di Madame Tussauds di Londra appositamente per Las Vegas. Master Chief si erge all’impressionante altezza di circa 2 metri e 80, per un peso finale di circa 125 kg. 10 artisti dello studio hanno lavorato alla imponente statua, dedicando circa 892 ore di lavoro al completamento dello stoico soldato. Il monte ore totale comprende 687 ore per scolpire, 168 ore per modellare, e 37 ore per dipingere. I materiali comprendono 1000 sterline di creta».
2,214,953
http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_Cibrario
Commissione Cibrario.Passata alla storia come "Cibrario" dal nome di chi la presiedeva, Luigi Cibrario, allora Ministro di Stato e Senatore del Regno nonché noto studioso, questa commissione fu istituita nel 1869 per risolvere alcuni problemi riguardanti gli archivi italiani e per formulare un regolamento delle biblioteche governative.Partendo dall'affermazione che "l'achivio deve rappresentare per quanto è possibile la costituzione dello Stato e gli elementi della vita civile", la commissione fu concorde nel definire il metodo storico come unica metodologia da utilizzare per l'ordinamento archivistico.La commissione stabilì la distinzione degli archivi tra "parte antica" e "parte moderna": la prima per designare quella parte di documentazione che, a seguito del decorso del tempo, può essere data in libera consultazione agli studiosi, la seconda per indicare la documentazione da tenere ancora riservata. Si divise invece sulla scelta del Ministero cui attribuire la competenza in materia di archivi, sia per la parte antica che per la moderna: Ministero dell'Istruzione o Ministero dell'Interno. Da sottolineare il fatto che la stessa commissione indicò un termine brevissimo per il versamento in Archivio di Stato, tra i cinque e i dieci anni, con il risultato che l'Archivio di Stato fungeva anche, per così dire, da archivio di deposito perché quella documentazione "recentissima" non era ancora liberamente consultabile.Posta così la questione, gli aspetti "amministrativi" andavano a prevalere su quelli "storici" e ciò fu confermato dalla scelta del Ministero, quello dell'Interno.NoteArchivistica
2,455,578
http://it.wikipedia.org/wiki/Potter_%28famiglia%29
Potter (famiglia).La famiglia Potter'" è una famiglia creata da J. K. Rowling per la saga di Harry Potter.Quest'ultimo è il personaggi principale di tutti i film della saga e sarà lui che distruggerà, una volta per tutte, Lord Voldemort.James Potter"'James Potter'" nasce il 27 marzo 1960. Frequenterà la scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts nella casa dei Grifondoro. Lì conoscerà i suoi tre migliori amici: Sirius Black, Remus J.Lupin e Peter Minus. È un abile Cercatore, ma anche un prepotente e non rispetta mai le regole. Cambia il suo comportamento solo l'ultimo anno a Hogwarts, dove salva la vita a Severus Piton da uno scherzo fatto da Black. Si sposerà con Lily Evans e Sirius Black sarà il loro testimone e diventerà padrino di Harry.Lily Evans"'Lily Evans'" nasce il 30 gennaio 1960 da una famiglia Babbana. Anche lei come James è nella Casa dei Grifondoro. È innamorata di James fin dal primo anno, ma anche Piton è innamorato di lei. Lei e Severus erano i migliori a Pozioni (la materia di cui diventerà professore Piton negli anni in cui va a scuola Harry).La notte del 31 ottobre 1981 si sacrifica per salvare Harry e muore insieme a suo marito. Voldemort lascia un po' dei suoi poteri in Harry attraverso la cicatrice che gli ha provocato l'incantesimo.Harry Potter"'Harry Potter è il loro unico figlio. È il personaggio principale di tutti i film della saga.Inizierà a frequentare Hogwarts il 1 settembre 1991. Sull'Espresso per Hogwarts conosce Ron Weasley e Hermione Granger, che diventeranno i suoi migliori amici e lo accompagneranno in tutte le sue avventure.Combatte molte volte con Voldemort: il primo anno, in cui il nemico è dietro la testa del professor Raptor (professore di Difesa contro le Arti Oscure); il secondo anno, nella Camera dei segreti (dove salva la vita a Ginny Weasley); il quarto anno, dopo la terza prova del Torneo Tremaghi; il quinto anno nell'Ufficio Misteri a Londra (in realtà però lo affronta Albus Silente); infine il settimo anno, quando Voldemort finalmente muore.Nell'epilogo del settimo libro Harry si sposa con Ginny Weasley e ha tre figli: Albus Severus (in onore di Piton e di Silente), James Sirius (in onore di suo padre e del suo padrino) e Luna Lily (per la sua amica Luna Lovegood e per sua madre).
444,965
http://it.wikipedia.org/wiki/Beaufort_West
Beaufort West.Beaufort West'" è una città del Sudafrica nella Provincia del Capo Occidentale. È la più antica e più grande città della zona del Grande Karoo, e fa parte della Municipalità locale di Beaufort West, che conta 37.000 abitanti (dato del 2001).CollocazioneLa città sorge fra i fiumi Gamka e Kuils, a nord delle montagne Nuweveld e nei pressi delle Swartberg. È il cuore di un distretto agricolo in cui predomina l'allevamento di pecore, ed è una tappa importante lungo la strada nazionale N1, che collega Città del Capo con Johannesburg. La città sorge nei pressi del Karoo National Park.StoriaL'area di Beaufort West conserva le tracce di antichi insediamenti boscimani; i loro graffiti sono ancora visibili in molte zone rurali all'interno del territorio cittadino, e nella vicina Nelspoort, e sono stati ritrovati anche i cosiddetti gong di roccia (o "pianoforti dei boscimani"), curiosi strumenti musicali a percussione in pietra.L'area di Beaufort West fu raggiunta a metà del XVIII secolo dai primi voortrekker, che crearono fattorie e piccoli insediamenti ai piedi dei monti Nuweveld. La zona era particolarmente gradita ai cacciatori, che vi trovavano grandi mandrie di selvaggina.Nel 1818, il governatore della Colonia del Capo, Charles Henry Somerset, decise di fondare la cittadina di Beaufort, partendo da un nucleo costituito da una grande fattoria chiamata Hooyvlakte. Il nome "Beaufort" fu scelto in onore di Henry Somerset, Duca di Beaufort, padre di Charles.Nel 1827, fu proprio nei pressi di Beaufort che David Baird trovò i primi fossili del Karoo. L'importanza scientifica di questi fossili (descritti da diversi studiosi come una delle "meraviglie del mondo") attirò a Beaufort numerosi ricercatori. Nel 1869, la cittadina prese il proprio nome attuale.La municipalità di Beaufort West venne proclamata nel 1837, ed è la più antica dell'intero Sudafrica.ArchitetturaLa lunga storia della città si riflette nella varietà degli stili architettonici degli edifici: si sono esempi di architettura vittoriana, giorgiana, edoardiana, "Cape Dutch", neogotica, neoclassica e contemporanea. Numerosi edifici storici sono monumenti nazionali: tra gli altri, il vecchio municipio, la chiesa missionaria, la chiesa calvinista neogotica, e diversi edifici privati, come la Barnard House, la Matoppo House e la Clyde House.Cittadini celebriChristiaan Barnard, pioniere della chirurgia vascolare, nacque e visse a Beaufort West.Collegamenti esterniCittà del SudafricaBeaufort West
7,108,221
http://guide.supereva.it/psicoterapia_ericksoniana/interventi/2005/10/230415.shtml
Innanzitutto ha la responsabilità di far fruttare alcuni importanti doni che ha ricevuto: utilizzare la mente come uno strumento per pensare l’impensabile; percorrere rotte mai affrontate in precedenza. Ma soprattutto riscoprire il desiderio di volere. L’uomo manager contemporaneo ha bisogno di aprirsi ad un nuovo umanesimo nel quale trovino ospitalità nuove e convincenti visioni che lo aiutino, ancor prima di raggiungere obiettivi, a desiderare “il raggiungere”. Perchè come ammonisce Paul Arden nel suo recente best seller: Non conta volere, ma volere contare.Il talento aiuta ad andare lontano, ma mai quanto l’ambizione e la volontà. La maggior parte dei manager vuole scoprire il segreto del successo e della affermazione. Ma non vi è alcun segreto particolare: si procede per prove e per errori. Solo chi cade può rialzarsi! E alla fine arriva dove vuole arrivare. Ma ancor più del pensare(in modo motivato) è indispensabile il fare (in modo proattivo). La più piccola azione è meglio della più grande intenzione.Pubblicato il 25 ottobre 2005 in: Psiche News
7,520,262
http://www.happyblog.it/post/3891/barzelletta-del-giorno-quando-scappa-scappa/1
- Il gabinetto, certo. Dunque, faccia attenzione. Esca dalla sala e giri nel corridoio a destra; lo percorra fino in fondo e prenda la porta a sinistra, salga i quattro scalini che ci sono e poi entri nella prima porta a sinistra, faccia il corridoio a destra e quindi prenda la terza porta a sinistra. Li’ c’e’ il gabinetto.L’uomo, oramai sull’orlo di un plateale cedimento intestinale, ringrazia frettolosamente, si precipita fuori dalla sala e comincia a percorrere la strada indicatagli dalla maschera. Tuttavia dopo due o tre porte e qualche corridoio l’uomo si rende conto di essersi perso nei meandri del teatro. Nessuno in vista, autonomia di circa un minuto. L’uomo, disperato, oramai piegato in due, gorgogliando in maniera pietosa, cerca un angolino appartato dove espletare i suoi bisogni, quando vede di fronte a se’ una porta. Si avvicina e la apre. Entra in una stanza quasi completamente buia. L’ideale per dare sfogo al proprio intestino. Si guarda attorno in cerca di un contenitore dove depositare il tutto ed ecco che vede un vaso di fiori. Lo prende con movimenti concitati, sfila i fiori, si tira giu’ i calzoni, ci si siede sopra e con immenso sollievo, fra rumori roboanti da’ pieno sfogo ai propri bisogni, riempiendo quasi completamente il vaso.
2,049,465
http://it.wikipedia.org/wiki/H%C3%A5kon_Opdal
Håkon Opdal.CarrieraClubDopo essere stato la riserva di Ivar Rønningen per un paio di stagioni, è diventato titolare quando Rønningen è stato ceduto, a metà del 2004, lasciando ad Opdal il posto in squadra. Da quel momento, soltanto gli infortuni hanno tenuto lontano Opdal dalla formazione tipo della squadra.Opdal è diventato un idolo già da una delle sue prime uscite in squadra. In una partita di Coppa di Norvegia, contro il Glimt, al termine della partita il punteggio era sul tre a tre. Si è quindi andati ai calci di rigore, con Opdal che ne ha parato uno e, soprattutto, ne ha realizzato un altro, garantendo il passaggio del turno alla sua squadra. Il Brann, in quella stagione, ha vinto la coppa.NazionaleOpdal fa parte stabilmente della Nazionale norvegese: è stato convocato per la prima volta a maggio 2006, ma il debutto è arrivato soltanto il 15 novembre dello stesso anno, nella partita contro la.PalmarèsGiocatoreClubCompetizioni nazionaliIndividualeHåkon Opdal
7,018,506
http://guide.supereva.it/creativita/interventi/2005/09/226019.shtml
Una giovane donna vestita di bianco appare come in un sogno, cantando una canzone dolcissima che ricorda luoghi lontani: così inizia un viaggio dentro un mondo grottesco ed evocativo, dove la realtà si nutre di una continua ricerca di desideri, materiali o eterei che siano. In questo mondo surreale a volte si può cogliere qualcosa in più della realtà, perché le menzogne e le gerarchie sono ingigantite come sotto un invisibile microscopio. Tutti i personaggi si muovono cercando un desiderio da realizzare, ognuno con le proprie capacità. Che cosa accade, quando il desiderio incontra la società? Nasce la paura, l’insicurezza di fronte alle proprie scelte, la voglia di tornare a casa o semplicemente rinunciare.…E se fosse che morirò domani prende forma da una ricerca sul tempo ed il viaggio in relazione alla produzione e al consumo. Nato nel sud Italia, lo spettacolo porta con sè le domande, le aspettative e le storie dei sud, dalle province alle periferie, come il precariato, l’emigrazione e i ricatti quotidiani subiti dai lavoratori. I temi sviluppati sono il frutto di un’analisi di testi di Bukowski, Cortàzar, Voltarelli, Calvino, Fernàndez de Juan, Neruda: un processo di lavoro drammaturgico originale a cui hanno partecipato gli stessi attori.Pubblicato il 23 settembre 2005 in: Spettacoli Teatrali
7,119,491
http://italy.indymedia.org/news/2004/09/615142.php
Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50Napoli, la Iervolino non ci sta: "De Laurentiis non può dare ultimatum" Ven 03 Set, 4:23 PM Il sindaco di Napoli non ci sta. L'ultimatum lanciato dal produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis sulla vicenda Napoli non é piaciuto a Rosa Russo Iervolino. "De Laurentiis può dare gli ultimatum che vuole - ha detto il primo cittadino partenopeo - ma siamo in uno Stato di diritto". Il sindaco ha invitato anche alla calma i tifosi sottolineando soprattutto che bisogna avere fiducia nella magistratura: "Non bisogna immaginare che i tribunali aiutino qualcuno, la magistratura é libera e non accetta ultimatum".
7,300,215
http://www.autoblog.it/post/16147/internet-auto-award-2008-di-autoscout24-i-risultati/2
Per quanto riguarda in particolare le preferenze inviate dal nostro paese, gli italiani hanno premiato più di tutti i marchi Mercedes e Audi, rispettivamente con tre e due vittorie di categoria . La prima si è aggiudicata la “medio-superiori” con la CLS, la “monovolume” con la Classe B e la “scoperte” con la SL. Audi invece ha avuto successo nella classe “coupé e sportive” con la R8 e con la A4 tra le “medie”.
1,009,837
http://it.wikipedia.org/wiki/Callistene
Callistene.Callistene'" (Καλλισθένης; Olinto, 370 a.C.-327 a.C.) era nipote di quel Prosseno di Atarneo che era stato il tutore di Aristotele dopo la morte dei suoi genitori e ne aveva sposato la sorella Arimneste. Nel 336 a.C. seguì Alessandro Magno nella sua spedizione contro l'Impero persiano, come storico e segretario del sovrano macedone, posizione raggiunta grazie anche all'influenza di Aristotele stesso.Rifiutatosi di prostrarsi davanti al sovrano (come prevedeva l'usanza persiana della proskynesis adottata dal re macedone), nel 327 a.C. divenne l'ispiratore morale dell'opposizione macedone alla politica cosmopolita di Alessandro. Intanto veniva sventata la "Congiura dei paggi", che mirava a eliminare Alessandro. Accusato da alcuni dei congiurati, Callistene venne messo in prigione dove morì per gli stenti e i supplizi come descrisse in una sua opera, l'amico e filosofo Teofrasto successore di Aristotele alla scuola peripatetica.OpereSono molteplici le opere attribuite a Callistene di Olinto, ma non tutte sono riconosciute come riferibili allo stesso personaggio.NoteVoci correlateStorici greci antichiCallisthenes
2,766,165
http://it.wikipedia.org/wiki/Boris_Andreevic_Uspenskij
Boris Andreevic Uspenskij.Boris Uspenskij si è laureato all'Università di Mosca nel 1960. Ha tenuto conferenze a Mosca fino al 1982, quando ha iniziato a frequentare università prestigiose come la Harvard University, la Cornell University, l'Università di Vienna e l'Università di Graz come docente invitato ("visitor professor"). Il suo lavoro è riconosciuto a livello internazionale, ed è membro di numerose accademie e scuole europee.Uspenskij ha lavorato con Juri Lotman e ne ha condiviso l'approccio e alcune idee.Tra le sue opere principali ricordiamo "Linguistic Situation in Kievan Rus and Its Importance for the Study of the Russian Literary Language" (trad. it.: "La situazione linguistica della Rus' di Kiev: il suo significato per la storia della lingua letteraria russa", a cura di Nicoletta Marcialis, Roma, Università di Roma Tor Vergata, 1990), "Philological Studies in the Sphere of Slavonic Antiquities", and "The Principles of Structural Topology". Sono piuttosto noti i suoi studi sulle icone russe, approfonditi in "The Semiotics of the Russian Icon".Collegamenti esterniBoris Uspensky
2,699,617
http://it.wikipedia.org/wiki/Ryan_Tedder
Ryan Tedder.Ha scritto e prodotto per vari artisti ed è un ricercato autore, inoltre è il frontman del gruppo pop rock OneRepublic.BiografiaNato a Tulsa, Oklahoma, Tedder è cresciuto in una numerosa famiglia di missionari e pastori. Ha iniziato ad imparare a suonare il pianoforte all'età di tre anni con il metodo Suzuki, metodo che permette di suonare uno strumento ad "orecchio" piuttosto che con la lettura delle note. Il suo interesse per la musica fu spinto dal padre musicista e dalla madre insegnante. Ha iniziato a cantare come cantante autodidatta attorno ai sette anni, verso i dodici anni invece inizia a formare la sua voce imitando i suoi artisti preferiti, Sting, Stevie Wonder, Peter Gabriel e i Beatles.Trascorre la sua adolescenza tra la chiesa, la scuola e piccoli gruppi musicali, ancora adolescente si trasferisce in Colorado, più precisamente a Colorado Springs, dove alla Colorado Springs Christian School incontra l'amico e collega dei OneRepublic Zach Filkins, assieme fanno parte anche della squadra di calcio della scuola. Successivamente studia Oral Roberts University in Oklahoma, dove nel 2001 si laurea in pubbliche relazioni e pubblicità.Gli iniziTedder per anni ha lavorato come cameriere e come commesso in un negozio, prima di assicurarsi uno stage presso la DreamWorks SKG di Nashville, dove ha avuto modo di presentare alcuni demo. Durante lo stage ha scritto demo per diversi cantanti ed etichette, guadagnando dai 300 a 400 dollari a brano. All'età di ventun'anni, Tedder ha partecipato ad un concorso per cantanti/cantautori dove è stato scelto dall'ex cantante degli 'N Sync, Lance Bass, come uno dei cinque finalisti, permettendogli di partecipare ad un speciale di un'ora su MTV, dove Tedder ha avuto modo di presentare di fronte a milioni di telespettatori il suo materiale.Il premio per il vincitore consisteva in un contratto discografico con l'ormai defunta società di Bass, la Free Lance Entertainment. Ricevendo il maggior numero di voti, sia dei giudici che del pubblico, Tedder vinse il concorso e si aggiudica il contratto discografico, contratto che però non portò mai alla pubblicazione di un album.L'apparizione televisiva di Tedder cattura l'attenzione del produttore hip-hop Timbaland, che lo prese sotto la sua ala come suo protegè.Per un po' di tempo, ha lavorato sotto lo pseudonimo 'Alias', facendosi un nome come produttore ed autore di canzoni per vari artisti, ricevendo una candidatura ai Grammy per il suo contributo su "A Lively Mind" di Paul Oakenfold.AutoreNel giugno del 2007, Tedder ha firmato un contratto a livello mondiale con la casa discografica Kobalt Music Publishing. L'accordo con la Kobalt incluse le nuove composizioni di Tedder e tutti i brani non eseguiti dai OneRepublic.Dopo alcuni anni sotto la tutela di Timbaland, con la sua approvazione, Tedder ha spostato la sua attenzione nel diventare un affermato artista. Tedder è l'autore della hit "Apologize", eseguita con il suo gruppo OneRepublic, diventata uno dei maggiori successi del 2008. Il brano ha scalato le classifiche di mezzo mondo ed è diventato per molte settimane il brano più trasmesso dalle radio, solo "Bleeding Love" di Leona Lewis (brano tra l'altro scritto dallo stesso Tedder assieme a Jesse McCartney), è riuscito a battere il record stabilito precedentemente da "Apologize". "Bleeding Love" è stato il singolo più venduto nel Regno Unito, stabilendosi per oltre sette settimane alla posizione #1.Tedder ha scritto e prodotto i singoli numerosi artisti; come Leona Lewis, Alexandra Burke, Backstreet Boys, AJ McLean, Chris Cornell, Ashley Tisdale, Ludacris, Lupe Fiasco, Hilary Duff, Timbaland, Christina Milian, Bubba Sparxxx, Jennifer Hudson, Menudo, Ashanti, Natasha Bedingfield, Michael Bolton, Whitney Houston, Westlife, Rihanna, Mario, è molti altri artisti della scena nazionale ed internazionale. Ha lavorato con Kelly Clarkson per il suo album "All I Ever Wanted", scrivendo le canzoni "If I Can't Have You", "Impossible", "Save You" e "Already Gone", ha inoltre scritto per Beyoncé firmando il singolo "Halo", inserito nell'album "I Am... Sasha Fierce".Tedder ha scritto gran parte del materiale inserito nel secondo album di Leona Lewis "Echo", tra cui il primo singolo "Happy". Tedder ha è co-autore e produttore del singolo di Jordin Sparks "Battlefield", inserito nel suo secondo ed omonimo album, inoltre Tedder ha collaborato, con un brano, a "For Your Entertainment", album di debutto di Adam Lambert, secondo classifica dell'ottava edizione di "American Idol".OneRepublicTedder canta come voce solista, suona la chitarra e pianoforte per il gruppo pop rock OneRepublic. La band è composta da cinque membri (Tedder, Filkins, Eddie Fisher, Drew Brown e Brent Kutzle) ed è stata costituita a Colorado Springs nel 2002 da Tedder e dal suo compagno di liceo Zach Filkins. Con sede a Los Angeles, i OneRepublic hanno iniziato il loro cammino artistico grazie all'apporto del sito web MySpace. Dal giugno 2004 hanno accumulato più di trenta milioni di ascolti per la loro musica attraverso il sito, diventando in pochi anni una delle band più conosciute del social network.La canzone dei OneRepublic "Apologize", scritta da Ryan Tedder, è stata inizialmente pubblicata nella versione originale e inclusa nell'album di debutto "Dreaming Out Loud", successivamente la canzone è stata remixata da Timbaland ed inclusa nell'album del 2007 "Shock Value ". Il singolo è stato un successo mondiale, guadagnando tre dischi di platino e cinque milioni di copie vendute in tutto il mondo.Tedder suona uno svariato numero di strumenti. Durante le esibizioni dei OneRepublic, egli canta e suona la chitarra, il basso, il glockenspiel e il pianoforte per il solo canto. In rare occasioni, egli suona la batteria a fianco del percussionista principale della band, Eddie Fisher. Per scrivere e comporre canzoni Tedder si avvale del pianoforte.DiscografiaOneRepublicNoteAltri porgettiCollegamenti esterniPianisti statunitensiRyan Tedder
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http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%87anakkale
Çanakkale.Çanakkale'" (pron: ʧɑˈnɑkːɑle) è una città ed un porto turco, nella provincia di Çanakkale, situata sullo Stretto dei Dardanelli. Può essere definita come una città a cavallo di due continenti: l'Europa e l'Asia. La provincia di cui è capoluogo, infatti, ha territorio sia europeo che asiatico.Çanakkale è una delle città in cui si pensa possa essersi trovata l'antica città di Troia. Proprio per questo, il film Troy, diretto dal tedesco Wolfgang Petersen, ha delle scene ambientate nel suo porto, dove viene tuttora esposto il cavallo in legno utilizzato nella pellicola.NomeIn epoca greca la citta si chiamava "Dardanus" dal nome del dio Dardano, considerato il capostipite della dinastia troiana. L'Impero bizantino aveva in origine assegnato il nome "Dardanellia", da cui deriva appunto il nome dello stretto su cui Çanakkale si affaccia, alla città. Questo fu modificato durante il periodo dell'Impero ottomano: Çanakkale era una fortezza chiamata "Kale-i Sultaniye" o "Sultaniye kalesi" (Fortezza del Sultano). Più avanti, quando diventò conosciuta per le sue meraviglie artistiche nel campo della ceramica, Çanakkale venne denominata "Çanak kalesi" (Fortezza delle Pentole) o, più semplicemente, "Çanakkale".StoriaÇanakkale ha ospitato con il passare degli anni molte civiltà; già 6000 anni fa, la città è stata abitata dai residenti della Penisola di Biga nell'età calcolitica. Tuttavia, gli abitanti del luogo sono ancora sconosciuti. Dopo scavi e ricerche, sono state trovate le sistemazioni più vicine, realizzate a Kumpete. È stato supposto che Kumkale sia stata realizzata nel 4000 a.C. e Troia sia stata costruita tra il 3500 e il 3000 a.C.. Çanakkale era comunque il più importante centro culturale del suo tempo durante il 3000-2000 a.C.Più tardi gli Eoli scelsero su quella terra importante molte colonie di commercio, nell'VIII secolo a.C., nella regione chiamata Eolide. La regione è andata poi sotto il controllo dei Lidi, nel VII secolo a.C., e successivamente fu conquistata dai Persiani, nel IV secolo a.C. L'Eolide è andata sotto il controllo dei Macedoni, guidati da Alessandro Magno, che aveva già sconfitto i Persiani sul fiume Granico, nella Battaglia del Granico, sulla strada per l'Asia. La regione è passata sotto il controllo del Regno di Pergamo nel II secolo a.C.La parte occidentale della penisola Biga dove era situata Troia, si chiamava Troade. Alessandria Troade, un'importante sistemazione della regione, era un porto di commercio libero ed un ricco centro commerciale durante l'epoca romana. Nel II secolo, la regione è stata attaccata dai Goti della Tracia. I Dardanelli hanno costituito un'importanza strategica. La penisola di Gallipoli è stata attaccata nel V secolo e nella metà del VI secolo. Durante i due secoli successivi, per attaccare Costantinopoli, gli Arabi hanno navigato per i Dardanelli diverse volte, salendo infine a Sestos. Agli inizi del XIV secolo, i Cathons diventano i dominatori della parte di Gallipoli, mentre i Karesioğullari controllano la parte dell'Anatolia. Durante la prima metà del secolo Demirhan Bey da Aydinoğullari tentò di dominare la regione. Gli Ottomani, nel 1367, prendono il controllo di Gallipoli.La crisi di Chanak del 1922 si è basata su una forza britannica e francese collocata a Çanakkale dopo la sconfitta dell'Impero Ottomano. La nuova Repubblica Turca ha richiesto il loro prelievo, ma Lloyd George ha voluto combattere i Turchi, a causa del loro leader a Chanak, Kemal Ataturk, aveva sfidato un trattato firmato e legale per mezzo di armamento e di aggressività militare. Infine, i gruppi britannici e turchi sono finiti ad un vicolo cieco: invece di impegnarsi in un'altra guerra ai talloni della Prima Guerra Mondiale, è stata trattata la pace.Città gemellateBibliografiaVoci correlateCollegamenti esternicittà della TurchiaÇanakkale
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fimbles
Fimbles.I Fimbles'" sono i protagonisti di un programma televisivo della BBC, a loro intitolato, adatto per i bambini in età prescolare.I Fimbles, ovvero Fimbo, Florrie e Baby Pom, sono tre simpatici puppazzoni che rappresentano dei cucciolotti a righe dai colori sgargianti. Vivono in una valle magica, la Valle dei Fimbles, in compagnia di un gruppo di amici: Bessie, un simpatico uccellino, Ribble, il figlio di Bessie, Roly Mo, una talpa che vive in un cunicolo pieno di libri, e la rana Rockit. I Fimbles sono molto curiosi, e scoprono in ogni episodio qualcosa di nuovo: gesti molto semplici come fare un collage, soffiare le bolle di sapone, conoscere nuovi oggetti, parole, colori, emozioni.I "Fimbles" nascono nel 2002 grazie al lavoro della Novel Entertainment e sono basati sul design originale di Sarah Hayes. Sono stati prodotti 200 episodi della serie, la maggior parte dei quali scritti dalla produttrice del programma Lucinda Whiteley.Ogni episodio ha una struttura ben definita: i Fimbles sono alle prese con nuove situazioni, e per aiutarli la talpa Roly Mo, grazie alla sua vasta biblioteca, racconta loro una storia esplicativa. All'interno della puntata, sono presenti filmati di bambini reali che giocano, e alla fine della puntata, Bessie fa un riassunto di ciò che è accaduto ai Fimbles quel giorno.In Italia la trasmissione va in onda sul canale JimJam, 603 della piattaforma Sky.Televisione dei ragazziFimbles
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ubaldo_Baldassini
Ubaldo Baldassini.BiografiaIl capostipite dei Baldassini nacque nel 1002 ed era il bisnonno di Ubaldo; il nonno si chiamava Pace e la nonna Prudenza. Ubaldo aveva una sorella, Sperandia.Non è nota con esattezza la data di nascita di Ubaldo, che si presume essere intorno al 1085, in quanto il suo biografo Teobaldo afferma che nel 1105 era "adolescens", ossia di età compresa tra i 15 e i 25 anni.Alla morte del padre Rovaldo il giovane Ubaldo fu affidato allo zio, Ubaldo, che lo avviò alla vita religiosa. I suoi biografi descrivono la sua disponibilità all'amicizia "societate delectabilis", la sua benevolenza "paciens super omnes". Non sono noti miracoli da lui compiuti durante la fanciullezza e la gioventù.Studiò coi canonici di San Secondo e poi a San Mariano, ove non si trovò bene, a causa della corruzione del clero (concubinaggio) e tornò a vivere a San Secondo.Era mite ma determinato e riuscì a non farsi nominare vescovo di Perugia, ma non poté tirarsi indietro quando il papa Onorio II lo nominò vescovo di Gubbio.Come vescovo, a differenza di altri suoi pari medievali, evitava le pompe cerimoniose e i ricchi ornamenti, era parco in tutte le cose e non facilitò i suoi parenti affidando loro cariche e vantaggi. Perdonò tutti i torti che subì, fresco di nomina, dagli eugubini non abituati ad un ecclesiastico un po' "sui generis". Aiutò la cittadinanza durante l'assedio a Gubbio portato da 11 città rivali (Perugia, Spoleto, Foligno, Assisi, Nocera Umbra, Cagli, Città di Castello e i feudatari di Coccorano, Fossato, Val Marcola) e trattò personalmente con Federico Barbarossa per evitare che la città fosse incendiata.Ubaldo venne colpito da una malattia strana e repellente: il corpo si ricoprì di pustole dolorose che emettevano in continuazione un liquido sieroso, biancastro e maleodorante. In quello stato celebrò la sua ultima messa, continuò fino alla fine i suoi doveri di vescovo, nella Pasqua del 1160. Domenica 15 maggio chiese l'Estrema Unzione e morì all'alba del 16 maggio 1160.Dal grande afflusso di fedeli, soltanto al quarto giorno dopo la sua morte furono celebrati i funerali e si moltiplicarono i pellegrinaggi che tutt'oggi continuano con devozione.AgiografiaDon Filippo Maria Certani o Cerretani, Canonico Regolare Lateranense, narrò le vicende di sant'Ubaldo in un'opera intitolata "Idea del buon vivere, Azioni più considerabili di S. Ubaldo, Canonico Regolare Lateranense, e Vescovo di Gubbio" (Milano, nella stamperia Archiepiscopale 1666, in 4°). L'opera di Certani è divenuta materia di studio nell'ambito dei corsi di agiografia ed è stata trattata dalla saggistica specializzata.Il cultoSant'Ubaldo è particolarmente venerato e festeggiato (curiosamente con una manifestazione che prevede il rogo finale di tre pini, come tre sono i "ceri" che corrono in suo onore a Gubbio) anche nella città francese di Thann, in Alsazia, nel cui duomo gotico è custodita una reliquia del santo.Sono diversi i presunti miracoli che altrettante leggende devozionali attribuiscono ad Ubaldo Baldassini:Chiese, monasteri e statue in onore del santoNoteCollegamenti esterniBiografie di santi|Ubaldo di GubbioSanti italiani|Ubaldo di GubbioUbald
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http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Southwark
Cattedrale di Southwark.La Cattedrale e Chiesa Collegiata del Santo Salvatore e di Santa Maria Overie'" "(The Cathedral and Collegiate Church of St Saviour and St Mary Overie)", nota come Southwark Cathedral'" è la chiesa madre della diocesi anglicana di Southwark. È ubicata a Southwark, Londra, ed è una delle più belle chiese gotiche della città.Cenni storiciNel 1106 il sito dove sorge l'attuale cattedrale era occupato da un convento degli Agostiniani; in questo anno venne edificata anche la chiesa normanna dedicata a "St Mary Overie (over the river)", sopra una chiesa più antica.Nel 1212 la chiesa normanna, il monastero e l'annesso ospedale vennero danneggiati da un incendio. Per volontà di Peter des Roches, vescovo di Winchester, si procedette ai lavori di restauro. La chiesa, completata nel 1273, fu uno dei primi edifici in stile gotico di Londra. Ulteriori lavori vennero eseguiti tra il XIV e il XV secolo e nel XIX secolo.Nel 1905 viene creata la diocesi di Southwark e l'antica chiesa di St Mary ne diventa cattedrale, assumendo l'attuale titolo.Descrizione"Southwark Cathedral" ha pianta a croce latina, con tre navate, transetto e coro dotato di deambulatorio. Le navate sono divise da pilastri compositi e da arcate ogivali; le volte sono a crociera. Il perimetro di navata, transetto e coro è percorso nella parte superiore dal triforio.Ciascuna parte dell'edificio è testimonianza di una delle diverse fasi del lungo iter costruttivo della Cattedrale. La navata centrale venne completata alla fine del XIX secolo in stile neogotico; nella navata nord si conserva il "Norman door", un arco risalente alla chiesa di epoca normanna. Poco più avanti si trova "Gower tomb" ovvero il mausoleo ligneo del poeta John Gower, morto nel 1408, qui raffigurato supino, con le mani giunte e il capo poggiato sui tre tomi che rappresentano le sue tre opere principali: "Confessio Amantis", "Speculum Meditantis" e "Vox Clamantis". La navata sud ospita un monumento in memoria di Shakespeare, eretto nel 1912.Il transetto nord ospita l' "Austin monument", monumento alla famiglia Austin, opera del XVII secolo dello scultore Nicholas Stone, e un monumento al fisico Lionel Lockyer. Dal transetto nord si accede all' "Harvard Chapel", cappella in memoria di John Harvard, principale finanziatore della "Harvard University", nato a Southwark nel 1607 e battezzato nella cattedrale.Il braccio sud del transetto venne restaurato per volere del cardinale Henry Beaufort nel 1420, come testimonia il suo stemma, che campeggia sul lato sinistro. All'incrocio dei bracci si eleva l'imponente torre, le cui fondamenta risalgono all'epoca normanna.Il coro "(The Choir)" è un esempio di "Early english" (la prima fase del gotico inglese). L'altare maggiore, che separa il coro dal retro - coro, venne eretto nel 1520, ma non tutte le sue parti sono originali dell'epoca. Il pulpito, il seggio vescovile e gli stalli risalgono invece al XIX e XX secolo.Nel deambulatorio nord e sud si trovano diversi monumenti funebri, tra cui la tomba di uno sconosciuto cavaliere, risalente alla fine del XIII secolo, con la sua effige scolpita nel legno, e le tombe di Lancelot Andrewes (morto nel 1626) e di Talbot, entrambi vescovi di Winchester. Nel retro - coro si aprono quattro cappelle: "St Andrew’s Chapel" (cappella di Sant'Andrea), "St Christopher's Chapel" (cappella di San Cristoforo), "Lady Chapel" (cappella dedicata a Maria) e "St Francis and St Elizabeth of Hungar Chapel" (cappella di San Francesco e Santa Elisabetta d'Ungheria).Voci correlateAltri progettiCattedrali di Londra|SouthwarkCattedrali anglicane del Regno Unito|SouthwarkChiese dedicate a Gesù Salvatore|SouthwarkCattedrali dedicate a Maria|SouthwarkSouthwark Cathedral
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http://www.tvblog.it/post/8796/platinette-preferiva-i-vecchi-amici-voi/16
pubblicato: domenica 06 aprile 2008 da Lord LucasIl ruolo di Platinette come opinionista di Amici è diventato a detta di molti deludente. Sembrano passati secoli dai tempi in cui attendevamo con ansia i suoi imprevedibili commenti, in grado di accendere la miccia della polemica o di dare a Cesare quel che è di Cesare in modo del tutto imparziale. Quest’anno il coinvolgimento di parte con la Fascino, che l’ha portata in teatro nella versione Mauro Coruzzi, inizia a farsi sentire. Platinette è stata blandita dal sistema, diventando una fan sfegatata più che un’opinionista vigile.I suoi interventi, ormai, si perdono nel marasma del politicamente corretto, senza più lasciare il segno come un tempo. E, soprattutto, iniziano a sortire pesanti critiche, per il suo evidente schieramento (assieme ad altri componenti della produzione) con la squadra bianca. Al pubblico non va giù che Platinette critichi costantemente Marco, ragion per cui la diretta interessata replica sul suo blog chiarendo ogni equivoco sul suo ruolo nella trasmissione: gli Amici di quest’anno non l’hanno conquistata.Oltre a non essere stata tramortita dal talento di Marco Carta, di cui non ama né il timbro né la supponenza, Platinette ammette che Roberta Bonanno non le suscita le stesse emozioni di Karima Ammar o di Giulia Franceschini dell’anno scorso e che ballerini come Ivan e Rossella resteranno insostituibili nel suo cuore di carampana. Insomma, la sua è una sentenza ben precisa sul futuro artistico di questi ragazzi, maturata sulla scorta della tournée con i partecipanti delle passate edizioni:Voi la pensate come Platinette o dissentite dalla sua opinione?Articoli similiMiss Italia - Milly Carlucci si ispira ad Amici e X Factor. Chorus? "Né Corrida né talent show" del 30 ago 2010Emma:"Meglio partecipare ai talent show che buttare via la propria vita" del 30 ago 2010Amici 10: Steve La Chance fuori perché... vendeva Amici? del 28 ago 2010X Factor 4 - Conto alla rovescia, e i giudici con l'X Factor del 27 ago 2010Pupo, in Tv (forse) in autunno con un nuovo quiz. E sui talent show dice che... del 25 ago 2010CategorieGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)07 apr 2008 - 11:07 - #751@cristina07 apr 2008 - 11:09 - #752Guardo Amici fin dalla prima edizione e con il tempo mi sono “disamorata” alla trasmissione. L’idea di partenza l’ho sempre trovata originale e incoraggiante per quanti desiderano fare gli artisti, ma purtroppo il marchio di fabbrica della Fascino è ormai solo la polemica gratuita, la violenza verbale (vd. Uomini e Donne; Stella; Buona Domenica). Tutto questo ha fatto passare in secondo piano lo spirito originario del programma: promuovere talenti veri in contrapposizione a reality che promuovono il nulla. Il risultato è che i ragazzi di Amici, negli anni, hanno cominciato subito a credersi chissà chi e hanno imparato che paga più una sana litigata che una bella esibizione. Rimpiango l’umiltà dei ragazzi delle prime 3 edizioni. E’ per questo che apprrezzo di più format americani come “XFactor” o “So you think you can dance” dove ciò che conta è la sola esibizione. In attesa di un’inversione di marcia della squadra della De Filippi (a cui piace attizzare la polemica, diciamocelo), mi e vi chiedo: guardando X Factor non vi siete detti “ma tutti questi fior fiori di talenti dov’erano nascosti finora e durante le ultime 7 edizioni di provini di Amici?!”07 apr 2008 - 11:29 - #75307 apr 2008 - 11:43 - #75407 apr 2008 - 11:45 - #75507 apr 2008 - 11:52 - #75607 apr 2008 - 12:02 - #75707 apr 2008 - 12:03 - #75807 apr 2008 - 12:08 - #75907 apr 2008 - 12:11 - #76007 apr 2008 - 12:11 - #76107 apr 2008 - 12:14 - #76207 apr 2008 - 12:16 - #76307 apr 2008 - 12:18 - #76407 apr 2008 - 12:18 - #76507 apr 2008 - 12:20 - #76607 apr 2008 - 12:20 - #76707 apr 2008 - 12:20 - #76807 apr 2008 - 12:21 - #76907 apr 2008 - 12:29 - #77007 apr 2008 - 12:32 - #77107 apr 2008 - 12:32 - #77207 apr 2008 - 12:42 - #77307 apr 2008 - 12:45 - #77407 apr 2008 - 12:46 - #77507 apr 2008 - 12:49 - #77607 apr 2008 - 12:54 - #77707 apr 2008 - 12:59 - #77807 apr 2008 - 13:01 - #779vi diro se arriva in finale appena esce spengo!!!07 apr 2008 - 13:03 - #78007 apr 2008 - 13:04 - #78107 apr 2008 - 13:04 - #78207 apr 2008 - 13:05 - #78307 apr 2008 - 13:09 - #78407 apr 2008 - 13:12 - #78507 apr 2008 - 13:13 - #78607 apr 2008 - 13:17 - #78707 apr 2008 - 13:23 - #788Pagina 16 di 45 - Totale commenti: 2241« Precedenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 Successivi »Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si No
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ipratropio
Ipratropio.L' "'Ipratropio"' è un farmaco anticolinergico.UsiÈ somministrato, per inalazione, per il trattamento della bronchite cronica.Associato al salbutamolo è usato per il trattamento, oltre che della bronchite cronica, dell'asma.Associato al fenoterolo è usato per il trattamento dell'asma.FarmacologiaAgisce bloccando i recettori muscarinici dei polmoni, inibendo la broncocostrizione e la secrezione di muco. È un antagonista muscarinico non selettivo e, non diffondendosi nel sangue, non può avere effetti collaterali a livello sistemico. L'ipratropio è un derivato dell'atropina, ma essendo una amina quaternaria non valica la barriera emato-encefalica. Ciò comporta l'assenza di effetti collaterali sul sistema nervoso centrale quali la sindrome anticolinergica. È considerato un broncodilatatore ad effetto rapido.Effetti collateraliSe inalato, gli effetti collaterali, simili a quelli degli altri anticolinergici, sono minimi. Tuttavia, sono riportati secchezza della fauci e sedazione.Nomi commercialiNegli Stati Uniti d'America l'ipratropio bromuro è conosciuto coi nomi commerciali Atrovent e Apovent. In associazione al salbutamolo, è venduto in Italia col nome di Breva, negli USA coi nomi Combivent e Duoneb. In associazione al fenoterolo è venduto negli USA sotto i nomi di Duovent e Berodual N.NoteAnticolinergiciIpratropium
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http://www.laleva.org/it/2007/06/intervista_al_dottor_russel_blaylock_su_aspartame_e_glutammato.html
B: Sì. Quello studio italiano (realizzato dal centro di ricerca Istituto B.Ramazzini di Bologna, ndr) è stato fatto davvero bene. Era uno studio di un intero periodo di vita, cosa molto importante con questo tipo di tossine. I ricercatori hanno alimentato le cavie con aspartame per tutta la loro vita, e le hanno fatte morire naturalmente.Hanno rilevato un significativo aumento statistico di linfomi e leucemia, tra i vari tipi di linfomi istologici, cosa interessante perché H.J.Roberts aveva scritto un articolo che sosteneva che esisteva un significativo aumento del principale linfoma che colpisce il cervello. Se dai uno sguardo alla letteratura neuro-chirurgica, c’è un aumento incredibile di un certo raro tipo di tumore che colpisce più organi. Tutto questo dimostra che abbiamo a che fare con una potente sostanza cancerogena. Agisce anche come co-cancerogeno o cancerogeno primario. Molto probabilmente, è un effetto della formaldeide.Questo significa che se tu bevi una sola Diet Coke o una qualsiasi cosa dolcificata col Nutra Sweet oggi, accumuli giorno dopo giorno una sostanza dannosa. Stai eventualmente mettendo su questa base per la formazione del cancro e una volta che lo scopri, l’acido aspartico fa sì che il cancro si sviluppi molto più rapidamente. Hai un doppio effetto: causa il cancro e lo fa sviluppare più velocemente.B: Donald Rumsfeld è uno di quelli che ha fatto molta pressione, quando era tra i dirigenti della G.D. Searle, una divisione della NutraSweet. L’ha fatto approvare con un procedimenti regolari, ma una volta approvato, il governo non voleva ammettere di aver sbagliato. E continua a insabbiare, come per il fluoro e il latte.Questa è la pressione alla quale è sottoposta la gente. Se anche tu avessi un bravo giornalista che vuole scrivere la storia, il suo editore si imporrà e lo bloccherà. Vedi questo in giornali tipo il Journal of Clinical Nutrition o il giornale americano College of Nutrition. Vai a vedere chi li sostiene: la Monsanto , che è sponsorizzata dalla Searle. Loro non vogliono pubblicare articoli che facciano infuriare la loro principale fonte di sostentamento. Anche le riviste di medicina e nutrizione sono controllate da queste persone.B: Vero. Un altro grande scandalo che riguarda la ricerca è una cosa nuova che abbiamo scoperto. Abbiamo scoperto che fuori dal cervello ci sono numerosi ricettori del glutammato in tutti gli organi e i tessuti. L’intero tratto gastro-intestinale, dall’esofago al colon, ha numerosi ricettori del glutammato.Quando assumi del glutammato, i livelli di glutammato nel sangue salgono fino a 20 volte tanto… dopo aver mangiato un cibo contenente glutammato i livelli di questo schizzano in alto. Stai stimolando tutti i ricettori. Ecco perché certe persone hanno subito dispepsia o diarrea esplosiva, perché (i glutammati, ndr) stimolano i ricettori dell’esofago e dell’intestino. Altri possono sviluppare colon irritabile o, se già le persone sono affette da questa patologia, peggiorano. Se soffrono di reflusso esofageo, questo peggiora. Il fenomeno, quando coinvolge il sistema cardiocircolatorio, potrebbe invece spiegare l’aumento di infarti letali.Quando il magnesio è basso, i ricettori del glutammato diventano ipersensibili e la gente – specie gli atleti, se non compensano il magnesio perso – possono avere infarti improvvisi. Se mangiano o bevono qualcosa che contiene glutammato, se bevono una diet coke prima di allenarsi, si produce una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. Sappiamo che l’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e gli spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato.B: No, e non lo farà, perché il medico non conosce neanche una cosa di tutte queste ricerche. Non ne ha mai sentito parlare. Molti cardiologi con i quali ho parlato non ne hanno mai sentito parlare. Non sapevano dei ricettori del glutammato lungo il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo. Ci sono milioni di pazienti in questo Paese che soffrono di aritmia e hanno cambiato stile di vita; ma nessuno ha mai detto loro di evitare glutammato e aspartame, che è la maggior fonte di sovraccarico cardiaco.B: Il governo ha tutti questi bei piani per controllare l’assunzione dei carboidrati e dei cereali, zucchero e quant’altro… queste cose si aggiungono al problema, perché quello che abbiamo scoperto nelle cavie esposte al glutammato è che preferiscono carboidrati, zuccheri e cibi altamente proteici. Questa è una caratteristica di questo tipo di obesità. E’ molto difficile risolverla con lo sport e la dieta. L’appetito è fuori controllo, ma lo è anche il metabolismo. I soggetti soffrono di una sindrome metabolica che si aggiunge alla loro obesità; così si ha uno stato di insensibilità alla leptina, che è una cosa che si ottiene molto facilmente dal glutammato.Questa gente si distrugge il sistema nervoso, io ho parlato con molte di queste persone che soffrivano di forti emicranie. Ho detto loro: “Via la soia”, e loro l’hanno fatto: le emicranie sono sparite! In più c’è un alto livello di manganese, che è tossico per la stessa porzione di cervello che produce il Parkinson. Assimili un mix di tossine con la soia, ma la gente pensa di consumare un prodotto altamente salutare. Ma sta distruggendo il suo sistema nervoso, così come gli altri organi.Si parla di dieci milioni di persone affette da indebolimento della barriera emato-encefalica, e sono là fuori che trangugiano aspartame, glutammato e altre eccitotossine, e nessuno dice loro che così facendo si stanno danneggiando ancora di più il loro apparato neurologico. Ho perso il conto dei pazienti affetti da colpi apoplettici a cui sono riuscito a non fare prendere più farmaci, semplicemente eliminando il glutammato e dando loro magnesio. Hanno smesso di stare male. E prendevano il dosaggio più alto di farmaci, pur continuando ad avere colpi apoplettici! Molti neurologi e neurochirurghi non sono messi sull’avviso su questo.M: E le compagnie che producono alimenti? Ho avuto una discussione con un produttore di polpette vegetariane, perché ho scritto un articolo nel quale dicevo che contenevano estratti di lieviti, mentre l’etichetta diceva: “100% ingredienti naturali”. Hanno risposto: “ma il glutammato c’è naturalmente in altri alimenti, tipo i pomodori e le alghe”. Cosa risponderebbe lei a questo?B: Certo, è così, ma vede, tutti questi tipi di glutammato sono legati. Si trovano negli oligo-peptidi e nei poli-peptidi. Sono legati agli amino-acidi. Non sono amino-acidi liberi. Se li si prende in un unico gruppo proteico complesso, li si assorbe nel tratto gastro-intestinale molto lentamente. E nel tratto gastro-intestinale non ci sono amino-acidi liberi se si mangiano i pomodori. Il livello di amino-acidi liberi è zero; è stato tutto assorbito come amino-acidi combinati, e viene scomposto solo nel fegato, quando vengono rilasciati in concentrazioni molto piccole e che l’organismo è in grado di gestire.Il nostro corpo non è mai stato concepito per avere alte concentrazioni di amino-acidi liberi. Ma quando si idrolizzano tali proteine – o si usano estratti di lievito o enzimi per scomporre le diverse proteine, si rilasciano amino-acidi in un modo che non è più naturale. Quello che si fa è rilasciare artificialmente gli amino-acidi, e quando entrano nel tratto gastro-intestinale vengono assorbiti come amino-acidi liberi: ed è allora che il livello di acido glutammatico nel sangue sale considerevolmente. Come ho detto prima, può diventare 20 volte più alto, in certi casi anche 40 volte. La barriera emato-encefalica non è costruita per gestire così alti livelli di glutammato, perché non succede mai così in modo naturale. Può gestire livelli più bassi, non così alti. Dunque, la risposta tipo “oh, ma è una cosa naturale!” è solo senza senso.B: La leucina, l’isoleucina e la lisina. Potrebbero competere nello stesso sistema di trasporto e questo potrebbe rallentare l’assorbimento. Ci sono un sacco di cose che agiscono come bloccanti dei ricettori del glutammato. Ad esempio, il silicato, la curcumina, il ginko biloba. Queste cose sono note come capaci di bloccare per via diretta i ricettori del glutammato e ridurre l’eccitotossicità. La curcumina è molto potente. Molti flavonoidi riducono le eccitotossine.B: Sono andato a parlare con loro e mi hanno risposto: “Prendiamo gli alimenti da queste grandi casse, e gli ingredienti non sono elencati.” E’ la stessa cosa che succede negli ospedali. Ho parlato ad un dietologo che lavorava in un ospedale, che mi ha detto: “Non siamo in grado di dirlo, il cibo arriva in una cassa, e non ci mettono sopra gli ingredienti scritti… sappiamo solo che è roba di Salisbury o cose simili.”Mi trovavo in una libreria di Oxford, Miss. C’era questo ragazzo lì, e ad un certo punto è caduto ed è morto. Lo abbiamo portato in ospedale e abbiamo cercato di rianimarlo, ma non ci siamo riusciti. Aveva solo ventisei anni, e aveva appena mangiato una enorme piatto di minestra al ristorante. Ho parlato con la gente che si trovava lì, hanno risposto che usavano un sacco di proteine idrolizzate e di glutammato. La gente pranza, inizia con una minestra, assume subito un alto livello di glutammato, e poi cade a terra, stroncata dall’aritmia.B: Il mio sito è www.russellblaylockmd.com. Ho anche una newsletter, www.BlaylockReport.com. Ci si deve abbonare, ma puoi anche acquistare singole newsletter, senza abbonarti ad un anno intero. Costano 3.98 dollari ciascuna. Si parla anche di altre cose sulla salute, non solo di glutammato. Cerco di occuparmi di molti argomenti comuni e di portare la gente a contatto con la ricerca e un nuovo modo di pensare. Passo in rassegna tutte le ricerche medico-scientifiche. In genere guardo tutto ciò che la medicina convenzionale può offrire. Tante volte possiede una buona fisiologia e una buona pato-fisiologia, ma poi passa oltre a parlare di farmaci. Io esaminerò tutta la buona pato-fisiologia che c’è e poi tutta la ricerca nutrizionale che può correggere tali problemi.B: Credo un calo significativo dell’obesità infantile e delle sindromi metaboliche. Si vedrebbe un calo enorme di un certo tipo di tumori; si vedrebbe un significativo calo di malattie neuro-degenerative, e di tutte quelle malattie che sono ora in continua ascesa. Le malattie neuro-degenerative stanno letteralmente impazzando. Non facciamo che vedere cose che un tempo erano rare. Fa paura. E se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si trovano spiegazioni. Non si sa perché stanno aumentando così rapidamente, ma succede perché abbiamo una così grande combinazione di sostanze tossiche. Ad esempio, sappiamo che le malattie neuro-degenerative sono collegate al mercurio, alluminio, pesticidi e erbicidi, e il modo nel quale danneggiano il cervello è il meccanismo delle eccitotossine.Questa è una cosa che nessuno è stato in grado di spiegare. Se guardi la ricerca di una persona uno dirà: “L’Alzheimer è legato all’esposizione al mercurio” e un altro invece dirà: “No, è legato ai pesticidi” e un altro ancora dirà un’altra cosa, ma sono tutte cose che agiscono attraverso lo stesso meccanismo. Tutte queste cose agiscono aumentando l’attività immunitaria del cervello e questo attiva le eccitotossine. Ecco perché tutte queste malattie sembrano essere collegate, perché fanno la stessa cosa al cervello.B: L’abbiamo fatto anche col piombo. Quando si misero per la prima volta il problema della sicurezza del piombo i livelli definiti “sicuri” erano incredibilmente alti, e dopo ben 10 anni abbiamo scoperto che il piombo è tossico a 10 microgrammi/L. Negli anni sessanta si combatteva per la stessa questione. I difensori della benzina al piombo dicevano che il piombo non era tossico, se non a dosaggi estremamente alti. Poi la letteratura neuro-scientifica li contraddisse, ma nessuno volle ascoltarla. Alla fine il peso dell’evidenza era talmente soverchiante da scoprire che anche piccole quantità di piombo erano tossiche e si accumulavano nel cervello.B: La pressione esercitata sui ricercatori è enorme. Il dottor Trocho si è affermato con il suo studio sui danni sul DNA provocati dall’aspartame. Poi la sua carriera è stata stroncata dai produttori di aspartame. Ha detto che non avrebbe mai più fatto ricerche sull’aspartame. Ebbene, un certo numero di ricercatori ha fatto la stessa cosa. Una volta pubblicati i loro risultati, queste compagnie sono piombate loro addosso con tutto il loro peso. La NutraSweet avrebbe sostenuto con milioni di dollari la ricerca universitaria e minacciò di cessare le donazioni se qualcuno non fosse stato messo a tacere.Anche mio cuggino a 97 anni fumava 20 sigarette al giorno ed è morto in un incidente stradale ... E con questo devo pensare che le sigarette fanno bene? Questo articolo è un arnese di aiuto per smontare un motore complesso, una sorta di cacciavite. Va intepretato usando un poco di buon senso (non credo che se vado una volta la cinese dove il glutammato è abbondante starò malissimo, ma se vado ogni giorno, aumenti i rischi).
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sonic_3D_Blast
Sonic 3D Blast."Sonic 3D Blast" (o "Sonic 3D: Flickies' Island" o "Sonic 3D Blast: Flickies' Island") è un platform della serie di videogiochi "Sonic". Fu sviluppato da Traveller's Tales e pubblicato da SEGA. Il gioco uscì originalmente in Europa per il Sega Mega Drive nel Novembre 1996. La versione Sega Genesis uscì in Nord America dopo quel mese.TramaI Flicky (Motivo anche per la quale il gioco si chiama su PC Sonic 3D:Flickies'Island'"), uccelli che si muovono in un’altra dimensione tramite degli anelli dimensionali, suscitano l’interesse del Dr.Robotnik che vuole trasformarli in robot ed usare gli anelli dimensionali affinché raccolga tutti gli Smeraldi del Chaos. Ovviamente Sonic dovrà impedirlo.Schema di giocoViene realizzato in un "“finto 3D”". Finto perché nonostante il personaggio dia l’idea di qualcosa in 3D non è stato adottato l’uso della grafica vettoriale (a quei tempi c’era quella) che verrà invece usata successivamente per Sonic R e per un extra presente in Sonic Jam; Sonic deve collezionare i Flickies e portarli al grande anello trasportatore per avanzare di livello. Ogni zona è formata da atti. Ci sono 10 o 15 Flickies da recuperare nell'atto 1 e 2. Nell'atto 3 di ogni zona, incontrerete il Dr Eggman in una delle sue macchine. Per quanto riguarda la parte sonora, la versione Saturn differisce proprio in questo, usando il supporto cd, non vennero utilizzate tracce MIDI ma vennero inserite vere e proprie canzoni, definite le migliori in un titolo Sonic.La ROM usata su entrambi i lati di Atlantic Ocean è esattamente la stessa. Il titolo cambia a seconda del paese in cui viene giocato. In Nord America il titolo è "Sonic 3D Blast". In Europa, il titolo è "Sonic 3D: Flickies' Island". Il titolo europeo veniva usato anche in Giappone. La versione per PC se minimizzata (o veniva premuto Alt+Tab) usava invece una combinazione di entrambe i nomi, pensiamo che il nome combinato venga usato, raramente, per delle versioni generiche senza favorire una regione piuttosto che un'altra.ZoneCuriositàCollegamenti esterniSonic 3D
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gianchetti
Gianchetti."'Gianchetti" (o "bianchetti"') è il nome attribuito in lingua ligure al "novellame" del pesce azzurro pescato nel Mar Mediterraneo (in particolare sardine e acciughe).Tale tipo di pesce viene pescato con speciali reti, chiamate nel gergo ligure "sciabegottu" (simili alla rete a sciabica, ma con dimensioni più piccole), nei primi mesi dell'anno.Nella cucina napoletana prendono il nome di "cicenielli".LegislazioneIn Italia la pesca commerciale è regolamentata da appositi decreti ministeriali, in particolare il D.M. del 1º dicembre 1989 e il successivo D.M. del 3 ottobre 1994, i quali permettono una sola raccolta annuale dal 1º dicembre al 30 aprile per un periodo non superiore ai due mesi consecutivi. La pesca in ambito professionale è invece permessa, anch'essa annualmente, in un periodo tra il 15 gennaio e il 15 marzo.A causa della prevalente scarsità di prodotto pescato e delle restrizioni ritenute necessarie, il suo prezzo al mercato ittico è sempre piuttosto elevato.Dagli anni novanta, la vendita dei bianchetti avviene anche sotto forma di prodotto congelato.Nella cucina ligure i "gianchetti" si consumano prevalentemente scottati nell'acqua salata e serviti caldi conditi con olio e limone; un'altra versione prevede il confezionamento di frittelle preparate con pastella di uova e farina o in frittate insaporite dal limone (piatto, quest'ultimo, particolarmente popolare nel ponente ligure); si possono anche semplicemente infarinare e friggere.La varietà di colore rosso (detti "ruscetti", "rossetti"), risulta più tenace e scagliosa al palato: pur somigliandogli moltissimo, a differenza dei bianchetti si tratta di pesci già adulti di "rossetto" "Aphia minuta" una specie del tutto diversa di dimensione molto piccola. Il colore rosato è molto leggero e visibile solo guardando un branco. Sono in genere più saporiti, sono sottoposti a meno limitazioni di pesca rispetto ai bianchetti e vengono utilizzati per insaporire sughi a base di pesce, ma anche per altri usi dei bianchetti (frittelle, zuppa, farinata (con farina di ceci), ecc).NoteVoci correlateCollegamenti esterniCucina ligureSecondi piattiGianchetti
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http://it.wikipedia.org/wiki/Formula_5000
Formula 5000.La Formula 5000'" (o F5000) fu una formula motoristica che si disputò in vari paesi tra il 1968 e il 1982. Intesa come una formula a basso costo era aperta a quelle vetture a ruote scoperte che non rientravano nei parametri richiesti da qualche altra categoria particolare. La denominazione deriva dal fatto che la cilindrata massima acconsentita era appunto di 5 litri, sebbene molte vetture adottassero cilindrate diverse da quella massima.La Formula 5000 nel mondoNord AmericaLa Formula 5000 fu introdotta nel 1968 al fine di creare una categoria dove monoposto di diversa origine potessero gareggiare assieme. Il concetto fu ispirato dal successo della categoria Can-Am, che prevedeva gare con vetture sport non limitate da particolari regolamenti equipaggiate col potente motore V8; L'idea era in sotanza quella di trasportare tale concetto anche nelle vetture a ruote scoperte. La F5000 godette di buona popolarità soprattutto all'inizio degli anni settanta tanto che vi si cimentarono piloti molto validi come Mario Andretti, Jody Scheckter, Brian Redman, David Hobbs, John Cannon e Eppie Weitzes.Costi crescenti e il dominio delle vetture Lola fece perdere di interesse il campionato dalla metà degli anni settanta. Le vecchie vetture furono quindi utilizzate nel campionato nazionale SCCA, mentre le vetture più competitive furono riconvertite in vetture sport al fine di partecipare al risorto Campionato CanAm nel 1977. La formula funzionò all'inizio, tanto che un certo drappello di piloti europei corse nel campionato, ma quando l'IMSA introdusse il Gruppo C nei propri campionati per vetture sport, le vecchie F5000 furono immediatamente giudicate lente e poco performanti rispetto alle nuove vetture.Albo d'oroMonoposto Can-Am.EuropaL'arrivo del motore Cosworth DFV segnò per molti costruttori britannici la necessità di concentrarsi sulla costruzione di telai che si adattassero nel migliore dei modi al nuovo propuslore. Per tale ragione Cooper, Lotus e Brabham decisero di porre termine alla produzione di vetture clienti per la Formula 1. Sfortunatamente questo avrebbe impedito a molti piccoli team privati di partecipare alla massima serie motoristica. A loro venne incontro il RAC, che decise di introdurre anche nel Regno Unito la F5000.A differenza del campionato americano, il campionato britannico non attrasse i grandi piloti della formula 1 ne i grandi team, tanto che spesso venne dominato da piloti di seconda fascia, di solito impegnati in Formula 2 o destinati ad apparizioni poco significative in Formula 1. Unica eccezione Peter Gethin che riuscì a lanciarsi in Formula 1 proprio grazie ai risultati ottenuti in F5000. Pur essendo un campionato di origine britannica la F5000 (chiamato "Guards F5000", "Rothmans F5000" o "Shellsport F5000", a seconda dello sponsor della stagione) disputò delle corse nei principali autodromi d'Europa, tra cui Monza, Hockenheim e Zandvoort.La crisi energetica e l'innalzamento dei costi per l'importanzione dei motori Chevrolet V8 portarono ad alcune revisioni delle vetture al fine di consentire di utilizzare altri propulsori come il Cosworth GA V6 (basato su una unità usata nel Gruppo 2 Capris preparata con una capacità di 3500cc). Voci di un'entrata della BMW con un motore di 4000cc non trovarono seguito.La March 75A e, in particolare, la Chevron B30 furono le vetture di maggiore "performance" col V6; la March di fatto era molto simile al modello 751 per la Formula 1.Tuttavia, gli stessi problemi che aveva segnato la fine della categoria in Nord America si verificarono anche in Europa; nel 1976, il campionato fu aperto anche a vetture di Formula 1, Formula 2 e Formula Atlantic e trasformato nella Formula Shellsport G8 International, che a sua volta formò la base per la Formula Aurora. Le vetture F5000 continuarono ad essere usate, ma divennero poco competitive rispetto a quelle motorizzate con il Cosworth DVF 3.000 (anche se nella prima stagione della Shellsport si impose una F5000). Le vecchie F5000 vennero poi a essere usate nel campionato britannico Sprint.Albo d'oroF5000 Britannica.OceaniaIn Australia e Nuova Zelanda, la F5000 rimpiazzò la Formula 1 quale vettura di riferimento per la Formula Tasman, a partire dal 1970. Tale campionato aveva assunto una certa importanza in quanto si correva d'inverno, quindi in un periodo in cui la Formula 1 era ferma. La categoria, oltre a permettere a campioni locali come Bruce McLaren e Jack Brabham di mettersi in luce, aveva attratto l'interesse di campioni europei come Graham Hill, Jim Clark o Jackie Stewart.Dagli anni settanta con l'arrivo di vetture F5000, pur rimanendo competitivo, non attrarrà più piloti europei di livello e rimarrà questione fra piloti locali.Albo d'oroTasman Series F5000Sud AfricaIn Sud Africa, le F5000 corsero assieme a vecchie vetture di Formula 1.Formula 5000|Formula 5000
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_d%27Europa_2003
Gran Premio d'Europa 2003.Il Gran Premio d'Europa 2003'" è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 29 giugno 2003 al circuito del Nürburgring, in Germania. La gara è stata vinta da Ralf Schumacher su Williams.QualificheRaikkonen si dimostra particolarmente a suo agio sul circuito tedesco, dominando sia le prove del venerdì a serbatoi scarichi che quelle del sabato con il carico di carburante per la prima parte di gara. Il finlandese precede sulla griglia di partenza Michael Schumacher, Ralf Schumacher, Montoya, Barrichello e Trulli. Buona prestazione per Panis, settimo davanti ad Alonso ed al deludente Coulthard, staccato di oltre un secondo dal compagno di squadra. Pessima prestazione anche per Villeneuve, davanti solo alle Minardi; Heidfeld non compie nessun giro cronometrato per problemi tecnici.GaraAl via Raikkonen mantiene agevolmente la testa della corsa; alle sue spalle, Ralf Schumacher infila il fratello Michael, portandosi in seconda posizione. Quarto è Barrichello, seguito da Montoya, Trulli ed Alonso. Il pilota finlandese allunga rapidamente nei primi giri, mentre Ralf Schumacher fatica a contenere il fratello, riuscendo a staccarlo solo dopo qualche passaggio. Barrichello perde terreno nei confronti del compagno di squadra, tenendosi però dietro senza difficoltà Montoya. La situazione rimane stabile fino alla prima serie di pit stop, iniziata da Firman al decimo giro. I piloti nelle prime posizioni riforniscono tra il 15° ed il 17° passaggio; non ci sono sorpassi, ad eccezione di Trulli, che perde il sesto posto a vantaggio del compagno di squadra. Raikkonen mantiene un buon vantaggio su Ralf Schumacher e sembra comodamente avviato alla seconda vittoria stagionale quando, nel corso della ventiseiesima tornata, il motore della sua McLaren si rompe improvvisamente, costringendolo al ritiro. Ralf Schumacher si trova così in testa davanti al fratello, seguito da Barrichello, Montoya, Alonso, Trulli e Coulthard.Il primo pilota del gruppo di testa ad effettuare la seconda sosta è Michael Schumacher, nel corso della trentaseiesima tornata; il pilota tedesco è imitato un giro più tardi dal compagno di squadra. Nel frattempo si ritira Trulli per un problema al motore: l'abruzzese si trovava in settima posizione. I due piloti della Williams effettuano il secondo pit stop tra il 40° ed il 41° passaggio; Ralf Schumacher torna in pista al comando, mentre Montoya rientra alle spalle di Michael Schumacher e di Coulthard, unico a non avere ancora rifornito, ma davanti a Barrichello. Dopo la sosta, Montoya è nettamente più veloce di Schumacher, a cui recupera quasi due secondi in un giro: al 43° giro il colombiano attacca il rivale all'esterno, ma i due vengono a contatto. Schumacher ha la peggio e finisce fuori pista, fermandosi a cavallo del cordolo con il motore ancora acceso: rientra in pista con l'aiuto dei commissari, inserendosi in sesta posizione, alle spalle di Alonso e Coulthard. Questi ultimi sono protagonisti, negli ultimi giri, di una lotta serrata per il quarto posto, con il pilota della McLaren che attacca il giovane spagnolo praticamente ad ogni curva. Questo duello si risolve a quattro passaggi dalla conclusione, con Coulthard che, dopo un disperato tentativo, manca la frenata in una chicane ed esce di pista, dovendosi ritirare. Ralf Schumacher e Montoya portano alla Williams la prima doppietta stagionale, chiudendo davanti a Barrichello, Alonso e Michael Schumacher, che limita i danni ed anzi incrementa il proprio vantaggio sul secondo in classifica. Chiudono la zona punti Webber, Button e Heidfeld, autore di una bella rimonta dal fondo della griglia.ClassifichePilotiCostruttoriFontiSalvo diverse indicazioni, tutti i dati statistici sono tratti da "'Autosprint n.26/2003Gran Premi di Formula 1 2003| 92003 European Grand Prix
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http://www.calcioblog.it/post/5707/sampdoria-roma-0-3-blucerchiati-spreconi-e-sfortunati-giallorossi-a-3
Oggi era la giornata di Inter-Milan, i riflettori erano giustamente puntati su San Siro, ma anche Marassi offriva una partita molto importante. Sampdoria e Roma avevano entrambe buoni motivi per doverla vincere questa partita: i blucerchiati per restare agganciati al treno Champions League, i giallorossi per continuare a sognare lo scudetto ma anche per tenere lontana la Juve che avrebbe provato a insidiarle la piazza d’onore (Fotogallery - Video).Alla fine alla Samp restano solo i complimenti per la bella partita ma una Roma fortunata e cinica porta a casa tutta la posta in palio lasciando accesso il lumicino della speranza per lo scudetto. Per i doriani il sogno da Europa che conta sembra essere svanito. Ora Spalletti dovrà provare a motivare i suoi ragazzi per provarci fino alla fine anche se all’Inter basterà vincere domenica prossima contro il Siena in casa per fare suo il tricolore.SAMPDORIA: Mirante; Gastaldello, Sala, Accardi; C. Zenoni (29′ st Delvecchio), Sammarco (40′ st Montella), Palombo, Franceschini, Pieri; Cassano (35′ st Bonazzoli), Bellucci. All. Mazzarri.ROMA: Doni; Cassetti (23′ st Brighi), Mexes, Panucci, Tonetto; De Rossi, Pizarro (39′ st Aquilani); Cicinho, Perrotta, Mancini (9′ st Giuly); Vucinic. All. Spalletti
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http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_conti_di_Blois
Elenco dei conti di Blois.Visconti di Blois.?-906: Garnegaud'" († 906), visconte di Blois."'906-943: Tebaldo il Vecchio'" (890 † 943), visconte di Blois; sposò una certa Richilde."'943-960: Tebaldo "il Truffatore" († 975), figlio di Tebaldo il Vecchio.Conti di BloisCasato di Blois (Tebaldingi)960-975: Tebaldo I "il Truffatore" († 975), conte di Blois e di Chartres; sposò Liutgarda di Vermandois, figlia di Erberto II di Vermandois.975-995: Oddone I'", († 995), conte di Blois, Chartres, Tours, Châteaudun, Provins e Reims (982-995), figlio di Tebaldo I; sposò Berta di Borgogna, figlia di Corrado III di Borgogna e futura regina di Francia."'995-1004: Tebaldo II'", († 1004), conte di Blois, Chartres, Tours, Chateaudun, Provins e Reims, figlio di Oddone I."'1004-1037: Oddone II'", († 1037), conte di Blois, Chartres, ecc., di Meaux e Troyes, fratello di Tebaldo II; sposò nel 1103 Matilde di Normandia († 1006), poi in seconde nozze Ermengearda d'Alvernia.Blasone dei primi conti di Blois"'1037-1089: Tebaldo III'" (1019-1089), conte di Blois, de Chartres, ecc., figlio di Oddone II e Ermengarda; sposò prima Gersende del Maine, poi Guntrada e infine Alix de Crépy."'1089-1102: Stefano II Enrico'", († 1102), conte di Blois, Chartres e Meaux, figlio di Tebaldo III e Gersende del Maine; sposò Adele d'Inghilterra."'1102-1151: Tebaldo IV "il Grande", († 1152), conte di Blois, Chartres e Meaux, dal 1125 anche conte di Champagne (Tebaldo II'") figlio di Stefano; sposò Matilde di Carinzia († 1161) nel 1123."'1151-1191: Tebaldo V "il Buono", († 1191), conte di Blois e Chartres, figlio cadetto di Tebaldo IV; sposò prima Sibylle de Châteaurenard, poi Alice di Francia, figlia di re Luigi VII (1150-1195).1191-1205: Luigi'", conte di Blois, di Chartres e di Clermont, figlio di Tebaldo V e Alice di Francia; sposò Caterina, contessa di Clermont, nel 1184."'1205-1218: Tebaldo VI'", († 22 aprile 1218), figlio di Luigi, sposò prima Mahaut d'Alençon, poi Clemence des Roches."'1218-1230: Margherita'" (circa 1170-1230), contessa di Blois e Châteaudun, figlia di Tebaldo V e Alice di Francia, sorella di Tebaldo VI; sposò: nel 1183 Ugo III d'Oisy, visconte di Cambrai († 1189/90); verso il 1190 Ottone I di Borgogna († 1200); Gualtiero II d'Avesnes, conte di Guisa († v.1246).Casato d'Avesnes"'1230-1241: Maria d'Avesnes'" († 1241), contesse di Blois e Chartres, figlia di Gualtiero d'Avesnes e Margherita di Blois; sposò Ugo V di Châtillon (v.1196-1248).Casato di Blois-Châtillon"'1241-1280: Giovanni I di Blois-Châtillon'" († 1280), figlio di Maria e Ugo; sposò nel 1254 Alice, figlia di Giovanni I di Bretagna."'1280-1292: Giovanna di Blois-Châtillon'" († 1292), figlia di Giovanni I; sposò nel 1272 Pietro di Francia († 1283), conte d'Alençon e di Valois, figlio di re Luigi IX il Santo."'1292-1307: Ugo II di Blois-Châtillon'" († 1307), conte di Saint-Pol, cugino di Giovanna, figlio di Isabella di Lussemburgo e Guido, a sua volta nato da Ugo V di Chatillon e Maria d'Avesness, cousin de la précédente, fils de Guy, comte de Saint-Pol (fils de Hugues de Châtillon et Marie d'Avesnes) et d'Isabelle de Luxembourg; sposò nel 1287 Beatrice delle Fiandre."'1307-1342: Guido I di Blois-Châtillon'" († 1342), conte di Blois e Dunois, figlio di Ugo II; sposò nel 1310 Margherita, figlia di Carlo di Valois."'1342-1346: Luigi I di Blois-Châtillon'" († 1346), conte di Blois e Dunois, figlio di Guido; sposò nel 1340 Jeanne de Hainaut, contessa di Soissons e dama di Chimay."'1346-1372: Luigi II di Blois-Châtillon'" († 1372), conte di Blois e Dunois, figlio di Luigi e Jeanne."'1372-1381: Giovanni II di Blois-Châtillon'" († 1381), conte di Blois e Dunois, fratello di Luigi II; sposò nel 1372 Mathilde de Gueldre (1325-1384)."'1381-1397: Guido II di Blois-Châtillon († 1397), conte di Blois e Dunois, fratello di Giovann II e Luigi II; sposò Maria di Namur.Nobiltà franceseConti di Blois|Counts of Blois
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Arona-Alessandria
Ferrovia Arona-Alessandria.La ferrovia Arona – Alessandria'" è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collega la città di Alessandria a quella di Arona, sul Lago Maggiore.La gestione dell'infrastruttura e degli impianti ferroviari è affidata a RFI SpA, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che qualifica la linea come complementare.StoriaIl progetto di una strada ferrata tra Alessandria, Novara e il Lago Maggiore fu concepito nel periodo di massimo fervore costruttivo da parte del Regno di Sardegna che sotto il Ministero Cavour realizzò in poco tempo la una linea tra Torino e Genova e quella dalla capitale piemontese a Cuneo. La linea stessa fu pensata come lunga diramazione della Torino – Genova allo scopo di migliorare i collegamenti fra il porto ligure e la Svizzera in concorrenza alla via naturale, di tipo fluviale, garantita dal Ticino.Le Regie Patenti del 1845, con le quali si posero le basi per la costruzione delle strade ferrate degli Stati Sardi, avevano stabilito la possibilità di una linea che si diramasse dalla stazione di Alessandria per giungere in riva al Lago Maggiore. I lavori, di competenza della compagnia statale, iniziarono sul finire degli anni quaranta e procedettero a rilento, in quanto il Piemonte attese per molto tempo una risposta dai cantoni svizzeri per quanto riguardava la costruzione di una galleria sotto il passo del Lucomagno. Da essa sarebbero dipese le future decisioni sull'attestamento della strada ferrata presso il porto di Arona o su un collegamento alternativo diretto a Locarno. Nel 1853, in mancanza di certezze sullo sviluppo della rete svizzera, si optò per terminare la linea presso la città lacuale novarese e di organizzare dei traghetti con la località svizzera.Le prime aperture avvennero nel 1854: il 5 giugno fu la volta del tratto tra stazione di Alessandria e Mortara, Novara fu raggiunta il mese successivo (3 luglio), mentre il tronco fino ad Arona, presso la vecchia stazione lacuale, fu aperto il 14 giugno 1855.Con la legge 14 maggio 1865, n. 2279, la proprietà delle linee delle Ferrovie dello Stato piemontese, tra cui la Arona – Alessandria fu ceduta alla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia (SFAI) del gruppo Südbahn. Dieci anni dopo, con il riscatto delle linee di proprietà SFAI stabilito dagli accordi di Basilea, la linea ritornò di proprietà dello stato italiano, mentre l'esercizio rimase affidato a titolo provvisorio alla società ferroviaria privata. Le Convenzioni del 1885 risolsero la situazione provvisoria riunendo le linee statali ad ovest di Milano all'interno della Rete Mediterranea, affidata in concessione sessantennale alla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo.A seguito della statizzazione delle ferrovie (1905) la linea fu poi esercita dalle Ferrovie dello Stato.CaratteristicheLa linea è una ferrovia a binario singolo nel tratto tra Arona e Vignale e doppio binario tra quest'ultimo scalo e Alessandria. Lo scartamento ferroviario adottato è quello ordinario da 1435 mm.La linea è elettrificata con tensione da 3000 volt in corrente continua.PercorsoTrafficoDal punto di vista del servizio passeggeri, la linea è separata in due direttrici, entrambe espletate da coppie di corse di tipo regionale: Arona – Novara e Novara – Alessandria.NoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiLinee ferroviarie in Piemonte|Arona-AlessandriaLinee ferroviarie in Lombardia|Arona-Alessandria
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http://www.wikivoyage.org/it/Falcade
Lo ski bus collega Falcade con gli impianti di risalita di Molino. Per raggiungere le località non servite dagli autobus e soprattutto negli orari serali potete usufruire degli autonoleggi con conducente (pulmini fino a 9 posti).Museo Murer sculture dell'artista falcadino Augusto Murer. Via Scola 13, tel. +39 0437 599059. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Ingresso: 2.10 € (ridotto 1.10 €).Papa Giovanni Paolo I mostra dedicata al Papa Luciani (papa solo per 1 mese) nato a Canale d'Agordo. Orario: a luglio e agosto dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00, o su appuntamento (tel. +39 0437 590280).Nel comprensorio delle Tre Valli (Falcade, Passo San Pellegrino e Moena) si estendono 100 km di piste da sci, con 27 impianti di risalita. Inoltre Falcade offre anche 10 km di piste per lo sci nordico sia per i principianti che per i professionisti, e 2 km di piste illuminate il martedì e giovedì dalle 18.00 alle 21.00 (costo 4 €).Scuola sci & snowboard Falcade via Scola 22, tel. +39 0437 599415Scuola sci & snowboard Equipe Corso Roma 27, tel. +39 0437 866299Snow tubing discesa con i ciambelloni. Rifugio Flora Alpina, Passo San Pellegrino, tel. +39 0437 599150. Costo: 5€ all'ora.Pattinaggio sul ghiaccio nella pista di ghiaccio naturale in centro a Falcade. Orario: 10.00-12.30, 14.30-18.30 e 20.00-23.00. Ingresso: 3 €, con noleggio pattini 6 €, tel. +39 0437 507147Snow kinder parco giochi sulla neve a Cima Uomo, tel. +39 3471609670. Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 16.30. Costo: bambino + 1 accompagnatore 7 €, baby sitting 8 € all'ora.Slitta trainata da cavalli sulla piana di Falcade. Tel. +39 3288220720. Costo: giro corto 3 €, giro lungo 5€.Ski-bar Caverson Via Caverson 1, tel. +39 0437 599060Albergo al Pino Via Garibaldi 14, Falcade, tel/fax +39 0437 507298Hotel Garnì Il Dollaro via Focobon 25, tel. +39 0437 507290, fax +39 0437 599330Hotel Ombrettola via Venezia 9/b, tel. +39 0437 599464, fax +39 0437 509098Garnì Mariolina Via Pineta 25/a, Caviola, tel/fax +39 0437 590517Albergo Felice Via Lungo Tegosa 34, Caviola, tel. +39 0437 590112, fax +39 0437 501236Bed&Breakfast Casa Eleonora Somor, tel. +39 0437 509356Bed&Breakfast Canale D'Agordo Piazza Papa Luciani 51, tel. +39 0437 501259, fax +39 0437 503098Hotel Belvedere via Garibaldi 28, Falcade, tel. +39 0437 599021, fax +39 0437 599081Sport Hotel Cristal Corso Roma 10, Falcade, tel. +39 0437 507356, fax +39 0437 509119Hotel Stella Alpina Piazza Municipio 10, Falcade, tel. +39 0437 599046, fax +39 0437 599048Hotel Focobon via Veneto 11, Falcade, tel. +39 0437 599243, fax +39 0437 599758Hotel San Giusto Via Fioita 16, Falcade, tel. +39 0437 507311, fax +39 0437 507304Hotel Orsa Maggiore C.so Italia 14, Falcade, tel. +39 0437 503070, fax +39 0437 501368Hotel Alle Codole Canale d'Agordo, tel. +39 0437 590396, fax +39 0437 503112Hotel Garnì Costa P.za Papa Luciani, Canale d'Agordo, tel. +39 0437 501082, fax +39 0437 590226Hotel Val Gares Via G. Xaiz 15, Canale d'Agordo, tel. +39 0437 501238, fax +39 0437 590766Sussy Residence 1900 mt a 8 km da Falcade, Pian della Sussistenza, tel. +39 0437 599082, fax +39 0437 599456
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http://it.wikipedia.org/wiki/Henry_Hill
Henry Hill.Fu associato alla famiglia criminale dei Lucchese e informatore dell' FBI. La sua vita è stata raccontata nel libro "Il delitto paga bene" scritto dal reporter criminale Nicholas Pileggi e nel film di Martin Scorsese del 1990 "Quei bravi ragazzi", nel quale Hill è interpretato da Ray Liotta.Fu anche il proprietario del ristorante chiamato "The Suite".VitaHenry Hill crebbe in una povera famiglia di lavoratori a Brooklyn (New York Est),che allora era un quartiere popolato prevalentemente da italiani. Suo padre era un elettricista di discendenza irlandese, sua moglie era di discendenza siciliana. Henry e i suoi sette fratelli abitavano in una piccola casa. Fin da piccolo lui ammirava i mafiosi locali che s’incontravano all’altro lato della strada in cui c’era la sua casa; tra questi c’era Paul Vario, un capo nella figlia criminale dei Lucchese. Verso i 10 anni cominciò a fare delle commissioni verso la casa di Vario, punto di lucidatura delle scarpe e alla pizzeria. Il primo arresto di Hill è venuto quando ha tentato di utilizzare una carta di credito rubata per acquistare pneumatici presso un distributore di benzina. Rifiutando di dire nulla alla polizia, ha guadagnato il rispetto dell’associato alla Famiglia Lucchese Jimmy Burke, che vide grandi potenzialità nel giovane Henry.Hill mollò la scuola per dedicare tutto il suo tempo al lavoro per i gangster. Burke, come Hill, non poteva diventare un affiliato della Mafia per la sua origine irlandese.Tuttavia la Mafia era contenta di avere degli associati di ogni origine etnica fintanto che facevano soldi (pagando loro una percentuale) e non collaborano con le autorità.Nel 1960 Hill entrò nell’esercito e fu di stanza a Fort Bragg vicino Fayetteville in Nord Carolina, per 3 anni. Fu un membro del 82° unità truppe paracadutiste ‘’Airborne’’, ma mantenne per tutto il tempo i contatti con Vario e suoi amici a New York. Hill ha continuato a ‘’fare affari‘’ durante il servizio militare comprando cibo extra, facendo prestiti sui salari ai suoi commilitoni e comprando sigarette esentasse. Prima di essere congedato, Hill ha passato 2 mesi in un carcere militare per rissa e furto dell’auto dello sceriffo.Nel 1963, tornò a New York, iniziando la fase più nota della sua carriera criminale.Hill con gli amici intimi Burke e Tommy de Simone e altri nella banda incominciarono a dirottare camion, vendere merci rubate, importare e vendere sigarette senza tasse, impegnati nel prestito a usura e nel bookmaking, e pianificarono la rapina all’Air France del 1967 e il grande colpo alla Lufthansa nel 1978, così come furono implicati in molti omicidi connessi alla Mafia (l’eliminazione dei complici scomodi o inaffidabili dei vari colpi).Nel 1965, Hill conobbe sua moglie, Karen.I due volarono in Nord Carolina, dove fu celebrato un grande matrimonio ebraico, dove molti degli amici gangster di Hill furono invitati. Dopo la nascita dei loro 2 figli, affittarono un appartamento in casa bifamiliare a Island Park, New York, nel 1968.Rottura tra Hill, Vario e BurkeHill fu rilasciato sulla parola insieme ai dirottatori di camion Verdetto e Salvateri dopo aver scontato 6 anni su 10 di una condanna per estorsione. Hill e Burke hanno seriamente picchiato e colpito con la pistola un gambler (giocatore d’azzardo) a Tampa in Florida (Gaspar Ciacco), che aveva nei confronti di alcuni loro amici (Luis e Raul Charbonier) un importante debito di gioco. Anche Burke fu rilasciato sulla parola, più o meno nello stesso periodo in cui fu rilasciato Hill.Quando era in prigione, Hill prese contatto con uno spacciatore di droga di Pittsburgh tale Paul Mazzei.Hill ha venduto droga quando era in prigione per aiutare la moglie e i suoi 2 bambini che era fuori. Dopo la libertà sulla parola Vario disse a Hill che lui sapeva che vendeva droga quando era in prigione, dicendogli anche che comprendeva perché lo aveva fatto, ma intimandogli di smetterla ora che era fuori. Vario si oppose fermamente al traffico di droga nella sua banda, questo perché le pene per il traffico di droga erano così lunghe che spesso il condannato diventava informatore pur di avere una condanna più lieve. Hill aveva iniziato un traffico interstatale di droga con Mazzei e la possibilità di guadagnare grandi somme di denaro era troppo forte per resistere.Hill incominciò la vendita all’ingrosso di marijuana, cocaina, eroina e quaaludes guadagnando enormi quantità di denaro. Dopo l’assassinio di molti suoi amici da parte di Burke a seguito del Colpo alla Lufthansa e la scomparsa del suo migliore amico Tommy De Simone, che Hill credeva ordinata da Vario ed eseguita dalla famiglia Gambino perché De Simone aveva ucciso senza autorizzazione 2 loro affiliati, Hill divenne incredibilmente paranoico.Hill e Mazzei impostarono inoltre uno schema di punto di lavaggio, che fu posto in atto quando Mazzei convinse Rick Kuhn del Boston College Center a partecipare.Kuhn incoraggiò la squadra a partecipare allo schema, il che divenne uno scandalo.Hill pretese inoltre di avere un arbitro del NBA sul suo conto che truccasse i giochi durante gli anni '70 perché il debito dell'arbitro maturò con il gioco d'azzardo e corse dei cavalli.Nel 1980 Hill fu arrestato a causa del traffico di droga, fu scarcerato e dopo poco riarrestato come testimone materiale della rapina alla Lufthansa. Fu convinto che la sua precedente associazione avesse pianificato di ucciderlo: Vario per la vendita di droga e Burke per impedirgli di implicarlo nel colpo alla Lufthansa. Questo fu confermato da un video della sorveglianza mostrato a Hill dagli investigatori federali, in questo video Burke dice a Vario del suo bisogno di avere Hill "whacked" = sfinito, ossia morto.La vita da informatoreHill scelse di diventare un informatore per evitare una possibile esecuzione da parte della Mafia. La testimonianza di Henry Hill condusse a 50 condanne.Jimmy Burke ebbe 20 anni di prigione per il fixing Boston College basketball games e un'altra sentenza gli diede l'ergastolo per l'omicidio dell'artista delle truffa Richard Eaton. Burke morì per un cancro mentre scontava l'ergastolo, il 13 aprile del 1996. Aveva 64 anni.Paul Vario ebbe 4 anni per avere aiutato Henry Hill a trovare lavoro per farlo uscire sulla parola, fu inoltre condannato a 10 anni per estorsione delle merci alle compagnie aeree all' aeroporto JFK. Mori' a 73 anni il 22 novembre del 1988 in una prigione del Texas, di collasso respiratorio.Hill, sua moglie Karen e i loro 2 bambini entrarono nel Programma di Protezione Testimoni, cambiando i loro nomi e muovendosi verso località segrete come Omaha, Nebraska quindi Indipendence, Kentucky ed eventualmente Redmond, Washington.Hill fu arrestato nel 1987 a Seattle, Washington, per spaccio di narcotici. Nel 1989, Hill e sua moglie Karen divorziarono dopo 24 anni di matrimonio.Hill insieme a sua moglie fu espulso dal programma di protezione testimoni agli inizi del 1990.Dopo l'incidente di Seattle, Hill disse di essere pulito fino a quando fu arrestato a North Platte in Nebraska nel marzo 2005. Hill aveva lasciato il suo bagaglio all'aeroporto Lee Bird Field di North Platte in Nebraska contenente l'armamentario per la droga, tubi di vetro con residui di cocaina e metanfetamina.Hill lavorò per un certo tempo come chef in un ristorante italiano nel Nebraska e il suo sugo per spaghetti "Sunday Gravy" = "Sugo della Domenica", fu commercializzato su internet.Hill combattè l'alcolismo per anni, dicendo che è l'unico punto in cui la prigione gli ha salvato la vita. Nel autunno 2006, apparve in una foto con Ray Liotta per Entertainment Weekly. Secondo quanto dice l'articolo, Liotta convinse Hill ad entrare in un centro per la riabilitazione dall'alcool.Hill vive a Malibu in California con la sua fidanzata Lisa Caserta. Ha inoltre aperto un altro ristorante "Wiseguys", a West Haven nel Connecticut nell' ottobre 2007. Sta attualmente vendendo il suo materiale su eBay.Mafiosi italoamericaniHenry Hill
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lockheed_Martin-Boeing_F-22_Raptor
Lockheed Martin-Boeing F-22 Raptor.Il Lockheed-Boeing F-22 Raptor'" è un caccia da superiorità aerea, con caratteristiche stealth, di costruzione statunitense, talvolta classificato dallo stesso Dipartimento della Difesa americano come velivolo da supremazia aerea. Era destinato originariamente ad entrare in servizio come "'F/A-22'", ma quando i primi esemplari sono stati consegnati all'USAF il 15 dicembre 2005, sono stati ridenominati "'F-22A'". L'USAF considera l'F-22A un elemento critico della sua forza d'attacco, e afferma che le sue prestazioni non sono comparabili a nessun velivolo attualmente operativo o in fase di progettazione.Il primo test in volo avvenne il 7 settembre 1997, mentre i primi esemplari prodotti in serie furono consegnati alla base aerea di Nellis, Nevada, il 4 gennaio 2003. La prima unità operativa è stata consegnata al "'27th Fighter Squadron'".L'F-22 è considerato l'erede dell'F-15 come caccia da superiorità aerea.SviluppoNel 1981 l'USAF sviluppò una specifica per un "'Advanced Tactical Fighter'" (ATF) in grado di sostituire l'F-15 Eagle. Era richiesto che l'ATF avesse incorporate le tecnologie emergenti, l'uso di materiale composito, gli avanzati sistemi di controllo fly-by-wire, i motori più potenti e le capacità stealth già utilizzate nell'F-117. La richiesta fu emessa per sviluppare un caccia di 5° generazione da superiorità aerea in grado di contrastare la nuova minaccia del Su-27 e della nuova famiglia dei "Flanker".Un "request for proposal" fu pubblicato nel luglio 1986, e i progetti della Lockheed-Boeing e della Northrop-McDonnell Douglas furono selezionati nell'ottobre 1986 per intraprendere una dimostrazione nel giro di 50 mesi, portando al confronto di due prototipi, l'YF-22 "Lightning II" e l'YF-23 Black Widow II.Il prototipo YF-22 volò per la prima volta il 27 settembre 1990, con il capo collaudatore Dave Ferguson ai comandi. Nell'aprile del 1991 l'YF-22 fu dichiarato vincitore ed il consorzio Lockheed-Boeing divenne il costruttore del nuovo caccia stealth.Il primo esemplare di pre-serie fu portato in volo il 7 settembre 1997 da Paul Metz, che, ironicamente, era stato il pilota collaudatore dell'YF-23.YF-22 "Lightning II"All'YF-22 fu originariamente dato il nome non ufficiale di "Lightning II", nome che poi è stato scelto per l'F-35 il 7 novembre 2006.Nell'aprile 1992, in occasione di un volo di test dopo l'assegnazione del contratto di fornitura, il primo prototipo ebbe un incidente mentre atterrava alla Edwards Air Force Base, in California. Il pilota collaudatore, Tom Morgenfeld, non rimase ferito e la causa dell'incidente fu attribuita ad un errore del software del sistema di stabilizzazione longitudinale che consentiva, in certe condizioni, l'instaurarsi di oscillazioni non smorzate lungo l'asse di beccheggio. L'altro prototipo era già stato messo a terra per cui l'YF-22 concluse il giorno dell'incidente la sua attività di volo. L'aereo superstite è oggi esposto al National Museum of the United States Air Force presso la Wright-Patterson Air Force Base, a Riverside, vicino a Dayton (Ohio).Tra il prototipo YF-22 e l'F-22 di serie sono presenti diverse differenze nella linea. Nell'F-22 la parte anteriore è stata completamente ridisegnata, spostando la carlinga in avanti e le prese d'aria indietro per migliorare aerodinamica e visibilità per il pilota.Le ali hanno una freccia meno marcata ed un allungamento maggiore, con estremità tronche. Le derive sono più piccole e i piani di coda sono stati risagomati e ingranditi dopo diversi test nel tunnel del vento, test che hanno anche portato all'eliminazione del freno aerodinamico dorsale. La retrazione del carrello principale avviene lateralmente nell'F-22 mentre nell'YF-22 avveniva frontalmente.ProduzioneIl primo F-22 operativo viene verniciato nella fabbrica di assemblaggio della Lockheed Martin a Marietta, in GeorgiaIl 14 gennaio 2003 venne assegnata alla Nellis Air Force Base, Nevada, la costruzione degli esemplari di pre-produzione dell'F-22, mentre il 27 ottobre 2004 cominciarono i test di valutazione ("Dedicated Initial Operational Test and Evaluation").L'aeronautica statunitense pianificò inizialmente di ordinare 750 esemplari di ATF, la cui produzione sarebbe iniziata nel 1994; tuttavia, il piano venne modificato e gli ordini scesero a 648 esemplari da produrre a partire dal 1996. Nel 1994 venne deciso di produrre 442 esemplari, che sarebbero entrati in servizio nel 2003-2004, ma un rapporto del dipartimento della difesa del 1997 ritoccò gli ordinativi a 339 esemplari. Infine, nel 2006 il Pentagono affermò di essere intenzionato ad acquistare 183 esemplari. Il piano fu approvato dal congresso sotto forma di piano di fornitura pluriennale, che permetteva il piazzamento di ulteriori ordini. Il costo totale del programma nel 2006 era di 62 miliardi di $, mentre il costo unitario venne stimato dal "Government Accountability Office" in 361 milioni di $.Al termine dell'acquisto dei 183 esemplari, il costo di produzione sarà pari a 34 miliardi, con un costo totale del programma di 62 miliardi e 339 milioni per esemplare. Il costo incrementale per ogni esemplare in più è attorno ai 138 milioni di dollari, in diminuzione con l'aumentare dei velivoli ordinati.L'F-22 tuttavia non è l'aereo più costoso mai prodotto, essendo stato superato dal bombardiere strategico stealth B-2 Spirit, che vanta un valore di circa 1,157 miliardi di dollari, valuta del 1998, per esemplare.Il primo incidente in cui venne coinvolto il nuovo aereo, si verificò durante il decollo di un esemplare di pre-serie dalla Nellis AFB il 20 dicembre 2004. Il pilota riuscì ad eiettarsi in tempo uscendone illeso.Le indagini rivelarono che l'incidente era stato provocato da un'interruzione imprevista della spinta del propulsore dovuta ad un malfunzionamento del sistema di volo. Per risolvere il problema vennero modificati i dati utilizzati dal software del sistema di volo.Il 31 luglio 2007 la United States Air Force firmò con la Lockheed Martin un contratto pluriennale per la produzione di 60 esemplari ad un costo totale di 7,3 miliardi di dollari. Rispettando la consegna di 20 velivoli all'anno, gli esemplari destinati all'USAF sarebbero 183 e la linea di produzione rimarrebbe in funzione fino al 2011.Il 29 agosto la Lockheed Martin poté festeggiare il traguardo del "100° F-22 Raptor" realizzato, avente numero di serie 05-4100'".EsportazioneLe opportunità di esportazione dell'F-22 Raptor, al contrario di molti altri caccia statunitensi come l'F-15 e l'F-16 ordinati anche all'estero in grande quantità, sono attualmente inesistenti, poiché l'estrema sofisticazione delle tecnologie adottate può rappresentare una seria minaccia per gli stessi Stati Uniti se ne fosse stato concesso l'utilizzo a forze aeree straniere.F-22 in touchdown sulla pista della Langley AFB in Virginia.Dal 27 settembre 2006, infatti, il Congresso statunitense, con voto unanime, vietò l'esportazione dell'F-22 e delle relative tecnologie anche in versioni depotenziate.A causa delle severe restrizioni, molti paesi alleati degli Stati Uniti che avevano considerato l'acquisto del nuovo velivolo, pur dovendo affrontare costi di produzione molto elevati, sono ora in attesa di consegna dell'F-35 Lightning II che racchiude molte delle tecnologie dell'F-22, ma progettato per essere più economico e flessibile di quest'ultimo.Il governo giapponese mostrò grande interesse nell'acquisto di alcuni esemplari dell'F-22A da consegnare alla sua Air Self-Defense Force (JASDF).Questa richiesta, comunque, aveva bisogno dell'approvazione del Pentagono, del Dipartimento della Difesa e del Congresso degli Stati Uniti, per cui fu disattesa.Il generale Ze'ev Snir, comandante dell'Heyl Ha'Avir, l'aeronautica militare israeliana (IAF), disse: "L'IAF sarebbe felice di schierare nelle proprie linee 24 F-22A, ma il problema a questo punto è il rifiuto degli USA di vendere il velivolo, ed il prezzo di 200 milioni di dollari ciascuno".Due F-22 durante i voli di test. Quello in alto è il primo F-22 prodotto, il "Raptor 01"Anche l'Australia avrebbe espresso il desiderio di voler acquistare un certo numero di F-22, invece dell'F-35 inizialmente ordinato, ma si scontrò col rifiuto del governo americano. Questo provocò un certo risentimento nell'opinione pubblica australiana per cui in molti sostennero che l'F-35 fosse un velivolo stealth di serie "B", avente caratteristiche di volo inferiori all'F-18 Hornet, già in servizio con le forze aeree australiane, e all'F Super Hornet.A sostenere la causa dell'F-22 era soprattutto il Partito Laburista australiano. Tuttavia, il governo Howard cancellò la decisione dell'acquisto degli F-22, spiegando che per quel tipo di aereo non sarebbe stata probabilmente rilasciata un'autorizzazione e non possedeva sufficienti capacità di attacco terrestre e marittimo. Questa valutazione era sostenuta dall"'Australian Strategic Policy Institute", il quale affermò che l'F-22 "possedeva capacità multiruolo insufficienti ed un prezzo troppo elevato", un'analisi che venne criticata dall'aeronautica australiana.In seguito alla vittoria alle elezioni, nel 2007, del partito laburista, il nuovo governo ordinò di rivedere i piani per l'acquisizione dell'F-35 e dell'F Super Hornet per fare spazio ad una valutazione per l'acquisto degli F-22. Il Ministro della Difesa Joel Fitzgibbon infatti ammise: "Intendo persuadere gli Americani per rendere accessibile il Raptor alla Royal Australian Air Force". Nel febbraio 2008, il segretario alla difesa Robert Gates dichiarò che non erano presenti obiezioni per la vendita dei Raptor all'Australia, ma il Congresso avrebbe dovuto modificare la legge.Successive fornitureA novembre e dicembre 2007 vennero tenuti a terra circa 700 esemplari di F-15 A-D, e alcuni senatori statunitensi stilarono tre rapporti per l'acquisto di ulteriori esemplari di F-22. L'aeronautica richiese che l'F-22 fosse mantenuto in produzione dopo i 183 esemplari pianificati.Nel gennaio 2008 il Pentagono annunciò la richiesta al Congresso di finanziare l'acquisto di ulteriori velivoli ed impiegare i 497 milioni di dollari richiesti per terminare la produzione per acquistare quattro ulteriori esemplari, tenendo aperta la linea di produzione oltre al 2011 e fornendo alla successiva amministrazione l'opzione di acquistare ulteriori esemplari. I fondi per il termine della produzione vennero impiegati dal Pentagono per finanziare la riparazione della flotta di F-15, e la decisione di terminare la produzione venne rinviata al 2009. Il 12 novembre 2008 il Congresso approvò un finanziamento iniziale per l'acquisto di quattro ulteriori esemplari, da completare in futuro.Il 6 aprile 2009, nell'annuncio del budget del Pentagono per il 2010, il segretario della difesa Gates richiese il termine della produzione dell'F-22 per il 2011, congelando a 187 gli esemplari in servizio nell'USAF;. In compenso sarebbero stati aumentati i fondi per l'acquisizione di ulteriori esemplari del Lockheed Martin F-35. Gates osservò che gli Stati Uniti erano coinvolti in due guerre e il Raptor non aveva ancora compiuto una singola missione in entrambe. Per questo motivo, non erano presenti necessità militari per aumentare il numero di esemplari oltre a quello stabilito.Il segretario dell'aeronautica statunitense Michael Donley affermò di sostenere la decisione di Gates: "L'F-22 è uno strumento vitale nell'arsenale militare e resterà a nostra disposizione per decenni. Ma è giunto il momento di guardare avanti".Controversie sul nomeIl modello di produzione fu chiamato formalmente F-22 Raptor in occasione della presentazione del primo esemplare di serie ("roll out") del 9 aprile 1997 presso lo stabilimento di Marietta, Georgia, della Lockheed-Georgia & Co.Nel settembre 2002, i vertici della aeronautica USA cambiarono la designazione del Raptor da F-22'" a "'F/A-22'". La nuova designazione, simile a quella dell'A-18 Hornet dell'U.S. Navy, serviva a indicare il fatto che poteva essere usato anche come aereo da attacco al suolo. Il 12 dicembre dello stesso anno, il nome fu cambiato di nuovo in "'F-22'".TecnicaUn F-22 Raptor con i propulsori Pratt & Whitney F119-PW-100 con i post-bruciatori attivati durante un volo di testL'F-22 è un aereo da combattimento di 5° generazione con capacità stealth di 4° generazione. Possiede due propulsori a turboventola con postbruciatore Pratt & Whitney F119-PW-100 capaci di spinta vettoriale. La spinta massima è una informazione classificata, anche se la maggior parte delle fonti riporta il valore di per propulsore. Si stima una velocità massima attorno a Mach 1,82 in modalità supercruise (ovvero senza l'uso di postbruciatori), come dimostrò il Generale John P. Jumper, ex Chief of Staff dell'USAF, quando il 13 gennaio 2005 con un Raptor superò Mach 1,7. Paul Metz, pilota a capo dei test dell'F-22 alla Lockheed, affermò che il velivolo possiede una presa d'aria fissa con cui riesce a raggiungere velocità superiori a Mach 2.0 senza avvalersi dell'impiego di labbra variabili al suo interno, soluzione adottata in altri aerei da combattimento per impedire lo stallo del compressore. Le performance sono superiori a quelle dell'F-15 Eagle, nonostante il rapporto spinta-peso di quest'ultimo sia superiore (1,2:1) rispetto a quello dell'F-22 (prossimo al 1:1)I dati sulla vera velocità massima dell'F-22 non sono disponibili pubblicamente, ma la caratteristica di poter contenere tutte le armi al suo interno costituisce un vantaggio rispetto ad altri aerei, poiché se montate esternamente aumentano il carico aerodinamico. Un altro punto di forza del velivolo è la capacità di affrontare situazioni di forte stress meccanico e termico, in cui può mantenere un'ottima manovrabilità rimanendo controllabile anche a seguito di manovre ad un costante angolo di attacco superiore a 60°. Il sistema propulsivo permette di compiere strette virate ad elevatissimi angoli di attacco, tra queste la manovra di Herbst (detta J-turn), il Cobra di Pugačëv e il Kulbit. Durante le esercitazioni effettuate nei cieli dell'Alaska nel giugno 2006, i piloti del Raptor dimostrarono che l'altitudine di crociera, cioè mantenuta costante in una missione, ha un effetto positivamente significativo nelle performance di combattimento costituendo un fattore chiave per il raggiungimento di un tasso di uccisioni elevatissimo contro altri aerei di 4° e 4,5° generazione.AvionicaUn Lockheed-Boeing F-22 Raptor in volo presso la Kadena Air Force Base in Giappone.L'avionica dell'F-22 è tecnologicamente molto avanzata.Questa include il BAE Systems E&IS "Radar Warning Receiver" (RWR)ALR-94,[37] ed il radar Northrop Grumman APG-77 "Active Electronically Scanned Array" (AESA).L'APG-77 è caratterizzato dalla sua capacità di acquisizione bersagli a lunga distanza, con una bassa probabilità d'intercettazione.L'ALR-94, è invece un sistema di ricezione passivo capace di localizzare i segnali radar nemici.È composto da più di 30 antenne affogate nella fusoliera, e viene descritto dall'ideatore principale del progetto dell'F-22, Tom Burbage, come "il sistema più tecnologicamente complesso imbarcato sul velivolo".Grazie ad un ottimo range operativo (250+ miglia), permette al Raptor di limitare le proprie emissioni radar senza compromettere la sua invisibilità (stealthness).L'APG-77 AESA, progettato per il ruolo da superiorità aerea e missioni d'attacco al suolo, rimanendo in configurazione di bassa visibilità può intercettare e seguire bersagli multipli con ogni condizione atmosferica.Il radar cambia la propria frequenza operativa circa 1000 volte al secondo minimizzando la possibilità di essere intercettati.Può inoltre aumentare le sue emissioni radar per sovraccaricare i sensori nemici, dando all'aereo la capacità di intraprendere azioni di guerra elettronica.Le informazioni raccolte dal sistema radar vengono elaborate da due Raytheon "Common Integrated Processor" (CIP). Ciascun CIP opera ad una velocità di circa 10,5 miliardi di istruzioni al secondo e ha 300 MB di memoria. Le informazioni possono essere ricevute dal radar o altri sistemi di bordo o esterni.I dati ricevuti vengono quindi elaborati e visualizzati in modo intuitivo sui display del cockpit.Il software del Raptor è composto da oltre 1,7 milioni di linee di codice, la maggior parte di queste per l'elaborazione dei dati provenienti dal radar. La distanza massima d'operazione dell'AN/APG-77 è stimata attorno le 125-150 miglia, estendibili attraverso aggiornamenti, a circa.L'F-22 è in grado di agire come un "mini-AWACS", grazie alle capacità di identificazione delle minacce di cui possono beneficiare anche gli altri aerei. Il sistema permette di designare dei bersagli per velivoli come F-15 ed F-16, e anche determinare se due aerei alleati stanno puntando lo stesso bersaglio, permettendo ad uno di essi di scegliere un bersaglio diverso. Pur non avendo le capacità di un vero AWACS, come l'E-3 Sentry, grazie ai sistemi informatici più moderni è in grado di identificare gli obiettivi molto più velocemente.Il radar a bassa probabilità di intercettazione ha ricevuto la capacità di trasmissione dati a banda larga, permettendo all'aereo di fungere come un ripetitore dati verso e da i trasmettitori e i ricevitori dati alleati nell'area di operazioni.Il bus dati IEEE-1394B, sviluppato appositamente per questo velivolo, è derivato dal sistema commerciale IEEE-1394 FireWire. Lo stesso bus è stato impiegato anche nell'F-35 Lightning II.ArmamentoIl Raptor è stato progettato per operare in diversificate missioni, stivando i suoi missili aria-aria all'interno della fusoliera in modo da minimizzare il riflesso intercettato dai radar.I missili vengono lanciati con l'ausilio di braccia idrauliche che li lasciano cadere al di fuori dell'aereo in modo da poter richiudere tempestivamente i portelli d'apertura della stiva. Può trasportare bombe come le JDAM, in particolare la LMTAS/Boeing GBU-32, e le "Small Diameter Bomb" (SDB) con guida GPS, come le GBU-39, utilizzate principalmente per neutralizzare i radar e i sistemi di difesa aerea nemici.Il velivolo, inoltre imbarca un cannone rotante M61A2 Vulcan da 20 mm con 480 colpi, scaricabili in approssimativamente 5 secondi di fuoco continuo.La capacità del Raptor di poter sostenere una velocità di crociera supersonica e una tangenza operativa molto elevata, aumenta significativamente la gittata effettiva degli armamenti aria-aria e aria-suolo. Questi fattori hanno inciso molto sulla decisione dell'USAF di non equipaggiare l'F-22 con un armamento a lungo raggio.All'AIM-120C, è stato infatti preferito il MBDA Meteor, anche se l'USAF ha comunque intenzione di dotare i suoi aeromobili con il prossimo AIM-120D AMRAAM, che a breve rappresenterà l'ultima versione dell' AIM-120.Altra arma a corto e medio raggio è rappresentata dal Raytheon AIM-9X, missile a corto raggio a guida IR, equipaggiato col sensore all-aspect cioè con capacità di ingaggio bersagli non in asse fino a 90 gradi rispetto alla direzione di volo dell’aereo lanciatore.Il Raptor, quindi, è in grado di raddoppiare l'effettivo range dei suoi armamenti fornendogli una velocità ed un'altezza addizionale rispetto ad un velivolo utilizzato come piattaforma di lancio convenzionale.Nei test effettuati con una JDAM da 1.000 lb a 15.000 m di altitudine, è stata rilevata una velocità media di quest'ultima di circa 1.5 Mach, colpendo l'obbiettivo a circa 39 km di distanza.In altre configurazioni è possibile trasportare ulteriori carichi esterni utilizzando i quattro agganci subalari in grado di sostenere un peso di 5000 lb ciascuno, con un pilone su cui può essere collocato un serbatoio esterno sganciabile da 600 galloni (2 268 l) o un pod in grado di ospitare due missili aria-aria.Aggiungendo armi o componenti esterni, queste possono compromettere le capacità stealth dell'aereo e diminuire la manovrabilità, la velocità e il raggio d'azione (tranne nel caso in cui si usino serbatoi esterni).I due punti d'aggancio interni sono dedicati ai serbatoi esterni di carburante che ne permettono anche lo sgancio in volo, riacquistando le capacità stealth e le performance in seguito all'esaurimento delle riserve esterne.Attualmente sono in corso ricerche per sviluppare piloni ed armamenti stealth che non comprometterebbero l'invisibilità del velivolo aumentando così il carico utile.Capacità StealthAnche se recentemente alcuni aerei di produzione occidentale hanno una minore osservabilità radar rispetto all'F-22, tramite profili aerodinamici e tecniche all'avanguardia, come materiali radar assorbenti, prese d'aria a forma di "S", parti e condotti che riflettono le onde radar sul motore e che tendono a raffreddare i gas di scarico per una low-observance anche ai sensori infrarosso, il progetto dell'F-22 ha posto maggiore importanza a diminuire la rilevabilità non solo al radar, ma in tutto lo spettro dei sensori, tra cui trasmissioni radio, emissioni infrarosse ed acustiche.L'F-22 pare che non necessiti di un'intensiva manutenzione della pellicola RAM (Radar Absorbent Material) a differenza dell'F-117 Nighthawk,il quale necessitava di un design a sfaccettature multiple più accentuato per aumentare la sua "stealthness".Questi materiali, però, possono causare problemi di assorbimento magnetico in caso di avverse condizioni meteorologiche.Con i dati disponibili oggi sul grado d'invisibilità ai radar dell'F-22, poiché quelli ufficiali sono segreto militare, si potrebbe ipotizzare una "Radar Cross Section" (RCS), che rappresenta l’unità di misura della riflettività radar di un oggetto, pari a 0,008 m² cioè la grandezza di una palla da tennis.Sistema PropulsivoL'F-22 Raptor è propulso da due motori Pratt & Whitney F119-PW-100, ciascuno dei quali è in grado di sviluppare circa 35 000 libbre di spinta, sufficienti a garantire un rapporto spinta/peso superiore a 1,1 con l'aereo in configurazione standard.L'F-119 è un motore turboventola a basso rapporto di diluizione, estremamente avanzato ma di concezione abbastanza tradizionale.Nel Raptor l'F119 è dotato di un sistema di controllo vettoriale della spinta, ottenuto mediante il movimento verticale degli ugelli di scarico che possono ruotare di 40 gradi lungo l’asse verticale.Il controllo vettoriale è governato dal sistema di volo in maniera automatica, mentre i motori sono controllati da un sistema FADEC di 4ª generazione.L'F119 non emette fumi, ed è stato costruito con il 40% di parti in meno rispetto agli altri turboventola destinati ai caccia, il tutto a vantaggio di una minore manutenzione (circa il 75% in meno).CockpitIl cockpit dell'F-22 è uno dei più avanzati glass cockpit in circolazione, totalmente elettronico e senza nessun tipo di strumentazione analogica. Gli strumenti principali del cockpit sono sei grandi display multifunzionali LCD a colori che si suddividono in:Infine, un casco, anche questo multifunzionale, completa l'interfacciabilità del binomio uomo-macchina.Il canopy è costituito da una singola struttura in policarbonato, il più grande finora costruito impiegando questo materiale, che offre un'ottima trasparenza e visibilità, oltre che garantire una bassa segnatura radar. È anche in grado di garantire sicurezza al pilota in ambienti in cui sono presenti agenti NBC, e ha dato risultati positivi nei test di bird strike ad oltre 700 km/h.Human-Machine Interface HMIDurante la progettazione di questo velivolo si è cercato di perfezionare l'interfaccia utente che mette in comunicazione tra loro aereo e pilota. Strumento standard per raggiunere tale scopo è l' "Head-Up Display" (HUD) dove vengono visualizzati i dati più importanti (altitudine, velocità, frequenza radio, angolo d'attacco, reticolo di tiro) l'inclinazione e la forma di questo HUD sono state disegnate anche per fornire uno scudo al pilota in caso di frantumazione del cupolino, ad esempio, per il sopra citato bird strike.L' "Integrated Control Panel" (ICP) è l'interfaccia principale per gestire le comunicazioni, i dati per l'autopilota, e i piani per la navigazione aerea ed è posizionato sotto l' HUD, al centro della fascia più alta del cokpit. Costituito da un pannello comandi è molto simile ad un mouse, per facilitarne l'uso al pilota.Lo "Stand-by Flight Group" e l' "Instrument Meteorological Conditions", rappresentano il sistema di navigazione aerea di emergenza, che viene attivato in caso di malfunzionamento generale dei sistemi di bordo, permettendo al pilota di continuare il volo.Per ridurre la mole di lavoro del pilota nel corso di un volo, il sistema ICAW può visualizzare un totale di 12 messaggi di allarme.Tutti i messaggi ICAW vengono filtrati per eliminare quelli imprecisi, in modo da informare il pilota di quale sia precisamente il problema riscontrato.Ad esempio, in caso di perdita di potenza al motore, gli allarmi del generatore e dell'impianto idraulico, che solitamente vengono associati a questo tipo di problema, vengono soppressi ed il pilota può disporre dei dati relativi alla vera natura del problema.L'ICAW inoltre, dispone di una checklist elettronica per le procedure di volo.HOTASL'F-22 dispone di un joystick laterale, posizionato alla destra della console e di due controller di spinta motore sulla sinistra.Il joystick è molto sensibile e si muove solo in un quarto di pollice.Simbologia dei DisplaySui display del Raptor, in cui il pilota può navigare con un cursore ottenendo maggiori informazioni su obbiettivi o minacce, i velivoli intercettati vengono rappresentati in base alla loro tipologia con specifici colori e figure geometriche:L"'Inter/Intra Flight Data Link" (IFDL) permette di far collegare tra loro un numero imprecisato di F-22 durante il volo, in modo da comunicare e scambiarsi informazioni senza l'utilizzo di apparecchiature radio che potrebbero tradire la loro presenza.Standard di SicurezzaACES IIIl seggiolino eiettabile scelto dall'USAF per l'F-22, è una nuova versione dell'ACES II (Advanced Concept Ejection Seat) di costruzione russa ed adottato precedentemente anche sul caccia multiruolo della General Dynamics F-16 Fighting Falcon.I miglioramenti effettuati rispetto al precedente modello includono:Life SupportIl Life Support System'" del Raptor, integra tutti i componenti principali del vestiario e dell'equipaggiamento necessario per ovviare al sostentamento del pilota durante il volo o una volta eiettatosi.Nel Life Support vengono quindi inclusi:L'P grazie al suo peso contenuto riduce lo stress del collo del 20% durante le eiezioni rispetto al casco attualmente in servizio, P. Il futuro casco che verrà dato in dotazione ai piloti degli F-22, garantirà una protezione sia passiva che attiva al rumore grazie all' "Active Noise Reduction System".VariantiPer il programma NATF'" ("Navalized Advanced Tactical Fighter"), venne presentata all'U.S. Navy una versione imbarcata dell'F-22 per rimpiazzare l'F-14 Tomcat, ma il progetto venne cancellato nel 1993.Fu pianificata anche la costruzione di un addestratore biposto, denominato F-22B, anche questa interrotta, nel 1996, per gli eccessivi costi di sviluppo.Altra versione fu l'FB-22, con cui si voleva fornire all'USAF un bombardiere strategico, di cui ancora non è chiaro il destino.Altro tentativo fu l'X-44 MANTA (acronimo per "M'"ulti-"'A'"xis "'N'"o-"'T'"ail "'A'"ircraft"), velivolo senza piani di coda né verticali, né orizzontali derivato sempre dall'F-22, che utilizzava gli ugelli orientabili sui 4 assi per determinare l'assetto di volo.Il progetto, per mancanza di fondi, venne congelato nel 2000.CostiProgettato per essere il nuovo caccia da difesa degli Stati Uniti per la prima parte del XXI secolo, il Raptor è il caccia più costoso al mondo: il suo prezzo si aggira infatti intorno a 120 milioni di dollari per unità, o 361 milioni per unità se vengono aggiunti anche i costi di sviluppo.Fino all'aprile 2005 il programma è costato 70 miliardi di dollari, ed il numero di aerei che doveva essere costruito è passato da 438 a 381 ed ora a 180, mentre il requisito iniziale era di 750. Una ragione del calo di esemplari richiesti è che il futuro F-35 usa molta della tecnologia usata sull'F-22, ma è molto più economico. Inoltre il costo di queste tecnologie è più basso per l' F-35 anche perché sono già state sviluppate per l'F-22.OperatoreUn F-22A del 27th Fighter Squadron dislocato alla Langley Air Force Base.IncidentiCuriositàNoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniAeromobili stealthAerei militari statunitensiAerei militari dal 1992 ad oggiUnited States Air ForceF-22 Raptor
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http://it.wikipedia.org/wiki/Interpretatio_Prudentium
Interpretatio Prudentium.Anche nell'antica Roma si discuteva di scienza del diritto come di interpretatio prudentium'". Con essa si faceva riferimento ai pareri ("consulta") che erano soliti esprimere i giureconsulti. Ciò che desta sorpresa è che la giurisprudenza si trovava allora tra le fonti del diritto oggettivo (ovvero del complesso organico delle norme).I primi giuristi a Roma furono i pontefici'", ai quali i cives si rivolgevano per conoscere quale fosse il "ius". Il responso pontificale, la cui interpretazione rimase aderente alla lettera del precetto o dell'atto negoziale considerati, era vincolante. Essi tuttavia accrebbero il "ius civile" e ne consolidarono le strutture perché diedero tante volte di "mores et leges" un'interpretazione in senso diverso da quello comune di spiegazione della portata di un frase. Quella pontificale fu la prima interpretazione creativa tutte le volte in cui da istituti e precetti esistenti essi ricavavano nuovi istituti.Con la fine dell'età arcaica si spezza il monopolio pontificale del diritto. La giurisprudenza laica che comincia ad operare all'attività consultiva ("responsa") aggiunge l'insegnamento e la composizione di opere giuridiche. Anch'essi, certo, davano gratuitamente pareri che, se se emessi da giuristi qualificati, godevano di estrema considerazione tale da andare ad incidere sulla risoluzione di una controversia. Con Augusto venne loro conferito il "ius respondendi ex auctoritate principis", sicché il responsanso del giurista aveva una sua particolare "auctoritas", come se a risolvere la qustione fosse stato lo stesso principo. Come detto i giuristi si manifestarono anche scienziati del diritto, costruendo e proponendo sistemi. Il riconoscimento dei giudizi di buona fede avevano fatto venire meno i problemi legati alla povertà di strutture dell'antico "ius civile" sicché non si avvertì più la necessità di un'interpretazione creativa. avvenne così che la giurisprudenza laica si indirizzò verso una interpretazione del ius che tenesse conto della ratio e della potenzialità delle norme, di frequente ricorrendo ad interpretazione analogica. Ma i maggiori giuristi svolsero anche opera creativa, benché in maniera diversa da quanto fatto dai pontefici. Essi infatti ebbero l'autorità di affermare sì che valessero come ius nuovi principi giuridici non ancorati al precedente ius. In età classica ci fu così un'equiparazione tra ius civile e senatoconsulti, costituzioni imperiali e consuetudine.Diritto romano
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http://it.wikipedia.org/wiki/Manfred_Moelgg
Manfred Moelgg.BiografiaOriginario di San Vigilio di Marebbe e specialista delle discipline tecniche, gareggia per il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle ed è stato vicecampione del mondo dello slalom speciale.Ha esordito in Coppa del Mondo di sci alpino il 12 gennaio 2003 nello slalom speciale di Bormio. Ha conquistato il suo primo podio in coppa del mondo il 27 gennaio 2004 nello slalom di Schladming, classificandosi al secondo posto.Tra i suoi risultati di maggior rilievo vanta un terzo posto nella classifica finale di Coppa Europa di sci alpino nel 2004. Ha partecipato ai XX Giochi olimpici invernali non riuscendo però a terminare le prove di slalom gigante e di slalom speciale.Nel 2007, in occasione dei Mondiali di Åre (Svezia), ha conquistato la medaglia d'argento nello slalom, recuperando quattro posizioni tra una manche e l'altra.In Coppa del Mondo, dopo il podio ottenuto nella stagione 2003-2004, ha avuto un periodo di flessione, dovuto anche a infortuni. È tornato a imporsi nel 2006-2007, giungendo per tre volte terzo (sempre in slalom).I migliori risultati sono venuti nella stagione 2007-2008, durante la quale è salito sul podio sei volte (quattro in slalom e due in gigante) prima di conquistare finalmente la prima vittoria, il 9 marzo nello slalom di Kranjska Gora.Grazie all'ottima continuità mostrata durante tutta la stagione Moelgg si è classificato terzo nella coppa di gigante e il 15 marzo ha conquistato, superando all'ultima gara il francese Jean-Baptiste Grange, quella dello slalom speciale, sesto italiano a conquistare una Coppa di specialità dopo Thoeni, Gros, Tomba, Runggaldier e Rocca. Ha inoltre ottenuto il quarto posto assoluto nella classifica generale, a 8 anni dall'ultimo piazzamento di un italiano nei primi 5 (Kristian Ghedina quarto nel 2000).L'8 febbraio 2009, a Garmisch-Partenkirchen, ha conquistato la sua seconda vittoria nel circuito mondiale.Testimonial dell'associazione benefica SOS Villaggi dei Bambini, è fratello della sciatrice Manuela Moelgg.PalmarèsCampionati del mondoCoppa del MondoCoppa del mondo - vittorieNoteCollegamenti esterniVincitori della Coppa del Mondo di slalom specialeManfred Mölgg
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http://it.wikipedia.org/wiki/Povia
Povia.BiografiaNato a Milano il 19 novembre 1972, da padre originario di Bisceglie e madre dell'Isola d'Elba, i genitori gestivano un negozio di frutta e verdura. Ha studiato fino alle scuole medie frequentate presso la scuola media C. Manara, non molto avvezzo agli studi ma molto portato per la musica, ha iniziato a suonare la chitarra e a scrivere testi all'età di 14 anni. Ha composto le sue prime canzoni a diciassette anni, studiando musica e lavorando nel contempo come cameriere dapprima a Milano e poi a Roma e Bergamo.Dopo aver partecipato a varie manifestazioni canore, ha conosciuto l'autore Giancarlo Bigazzi che, insieme ad Angelo Carrara (il "talent-scout" che ha lanciato Franco Battiato, Alice e Luciano Ligabue), ha prodotto il suo primo disco singolo dal titolo "È vero" (etichetta "Target"). Sono stati in seguito pubblicati altri due singoli, "Zanzare" e "Intanto tu non mi cambi".Queste prime incisioni non hanno avuto grande risonanza, ma nel 2003 il cantautore ha vinto la quattordicesima edizione del Premio Recanati con la canzone "Mia sorella", in cui affrontava il tema della bulimia. Due anni dopo, nel 2005, non è stato ammesso al Festival di Sanremo per aver già eseguito in pubblico la canzone che avrebbe voluto portare in gara ("I bambini fanno "ooh...").La canzone è divenuta un vero e proprio tormentone, tanto da rimanere al n. 1 nella hit parade italiana per ben 20 settimane (di cui 19 consecutive) e da vincere sette dischi di platino. "Deltadischi" e "Target" gli hanno assegnato il riconoscimento per avere superato le 180.000 copie vendute del singolo "I bambini fanno "ooh...". Un altro riconoscimento speciale lo ha ricevuto da BMG Sony per il record di "download" digitali (350.000) e come brano più scaricato dai cellulari (500.000 "download", equivalenti a oltre 12 dischi di platino).Il brano "I bambini fanno "ooh..." è stato tradotto in lingua spagnola ed è divenuto il "leit-motiv" di uno spot pubblicitario trasmesso da Telecinco nel settembre 2005 a favore della campagna di sensibilizzazione per "Il diritto del bambino ad essere bambino", contro lo sfruttamento e l'abuso infantile. Il pezzo è stato pubblicato inoltre in rotazione sui maggiori network tedeschi e il singolo e l'album sono stati commercializzati anche sul mercato tedesco.A marzo 2005 Povia ha pubblicato il suo primo album "Evviva i pazzi... che hanno capito cos'è l'amore" che, con oltre 60.000 copie vendute, gli ha fruttato il disco d'oro. Dall'album sono stati pubblicati anche i singoli "Fiori", "Chi ha peccato" e "Non è il momento". A settembre dello stesso anno, all'album discografico si è accompagnato un libro edito da Salani con illustrazioni inerenti il testo della canzone "I bambini fanno "ooh..." (che accenna, nel testo, a "un fumetto di strane parole").Dopo aver partecipato, il 17 agosto 2005, alla Festa degli Italiani organizzata al RheinEnergieStadion di Colonia (Germania) in occasione della XXII Giornata Mondiale della Gioventù.Nel 2006 torna al Festival, questa volta in gara e tra i big dato il successo del brano "I bambini fanno "ooh..." dell'anno prima. A Sanremo canta il brano "Vorrei avere il becco" e vince il festival piazzandosi primo davanti ai Nomadi.Il 12 maggio 2007 il cantautore ha partecipato alla manifestazione chiamata "Family Day", svoltasi in piazza di Porta San Giovanni a Roma, affermando in quell'occasione che l'approvazione dei DICO avrebbe sottratto fondi alle famiglie tradizionali. Il 19 maggio successivo è stato premiato con la "Lira Battistiana 2007" al Teatro Cavour di Imperia. Il 4 ottobre 2007 ha pubblicato l'album "La storia continua... la tavola rotonda", dal quale viene estratto come primo singolo il brano "È meglio vivere una spiritualità".Il 2008 si apre con l'esclusione al Festival di Sanremo: la canzone "Uniti", proposta in coppia con Francesco Baccini, viene bocciata dalla commissione selezionatrice. Adirato per l'esclusione, Povia fa partire dal suo blog di MySpace una dura polemica contro il festival di Pippo Baudo, definito "tornacontocratico", e comincia ad organizzare, insieme al collega Baccini, una "contromanifestazione" musicale, denominata "Independent Music Day", che si è svolta in piazza a Sanremo il 27 febbraio, giorno in cui il festival si era fermato per lasciare lo spazio al campionato di calcio. Nello stesso anno riceve il Leone d’Argento alla carriera per la musica. Ha aderito come "testimonial" alla Campagna Giù le mani dai bambini contro la somministrazione disinvolta di psicofarmaci ai minori.Nel 2009 si classifica al secondo posto 59° edizione del Festival di Sanremo con la canzone "Luca era gay", vincendo anche il premio "Premio Sala Stampa RadioTV".L'anno dopo è nuovamente al centro delle polemiche per la scelta di portare al Festival di Sanremo 2010 il brano "La verità" ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. Il brano si rivela di segno opposto a quanto da molti ipotizzato, tanto da suscitare aspre critiche dal Cardinale José Saraiva Martins. Prima che il testo venisse diffuso, Povia ha spiegato di aver chiesto al padre di Eluana il consenso per cantare il brano."I bambini fanno ooh" e il DarfurIl brano, pur non partecipando alla gara canora, nel 2005 è stato scelto come colonna sonora per la campagna di solidarietà a favore dei bambini del Darfur "Avamposto 55", presentata al Teatro Ariston di Sanremo proprio durante le serate del Festival.Fece scalpore l'intervista rilasciata al settimanale "Io donna" dall'ex manager del cantante, Angelo Carrara, secondo il quale a favore di questa iniziativa il cantautore, avrebbe dovuto devolvere per un anno i proventi derivanti dai diritti d'autore e cioè circa 78.000 €, mentre invece ha devoluto circa 35.000 euro (direttamente detratti all'artista dai proventi a lui spettanti e quindi versati dalla casa discografica). Da lì a qualche giorno, nel febbraio 2009 l'inviato di "Striscia la notizia" Valerio Staffelli consegna a Povia un tapiro d'oro durante la quale il cantante dichiara di avere la coscienza pulita. L'intervista di Carrara, tuttavia era già stata smentita dallo stesso Carrara qualche giorno prima, infatti il 29 gennaio 2009 l'ex manager del cantante aveva inviato un comunicato stampa a mezzo ANSA, anche in riferimento a queste successive puntualizzazioni del suo manager (che Povia faceva vedere all'inviato di "Striscia" facendole leggere direttamente dal computer portatile che aveva nel bagagliaio della sua station wagon), il cantautore precisava che il suo impegno era specificatamente quello di versare la sua quota (circa il 6%) dei diritti fonomeccanici del brano, appunto i 35.000 Euro.In sintesi, secondo l'ex manager Carrara (si veda, comunque, la nota per il testo integrale), il cantautore avrebbe regolarmente devoluto in beneficenza la sua quota (circa il 6%) sui proventi delle vendite della canzone, come esattamente era stato il suo impegno. Impegno a devolvere somme in beneficenza all'iniziativa era stato preso anche da altri artisti intervistati in quella edizione del Festival, impegno invero onorato dal solo presentatore della manifestazione Paolo Bonolis che ha devoluto in beneficenza personalmente la somma di € 50.000. Oltre agli 85.000 Euro devoluti dal presentatore e dal cantautore solo la Fiat di Torino si aggiunse alle donazioni con la somma di € 5.000. Giova, in ultimo, precisare che comunque l'iniziativa si è conclusa positivamente perché queste somme hanno contribuito alla effettiva realizzazione di un ospedale per i bambini in Darfur.Vittoria al "Festival di Sanremo 2006"Povia il 4 marzo 2006 ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone "Vorrei avere il becco". Contestualmente ha pubblicato il suo secondo album "I bambini fanno "ooh"... la storia continua...". Da questo disco sono stati messi in commercio i singoli "Ma tu sei scemo" (5 maggio 2006), "Irrequieta" (7 luglio 2006) e "T'insegnerò" (scritto per la figlia Emma, con citazione da Luis Sepulveda nel verso "Vola solo chi osa").Polemiche per la canzone "Luca era gay"All'annuncio nel dicembre 2008 del titolo della canzone "Luca era gay" arrivano le prime polemiche dal mondo omosessuale, temendo che al festival di Sanremo avrebbe partecipato una canzone sugli ex gay e inneggiante alla conversione di orientamento sessuale.Gli indizi che hanno fatto pensare ciò sono stati:Nel periodo precedente il festival le polemiche continuarono, in parte alimentato anche dalla decisione del cantante, assieme alla casa discografica ed al suo ufficio stampa, di segretare il testo della canzone fino alla prima esibizione ufficiale sul palco dell'Ariston, ma alcune indiscrezioni trapelano dalla stampa, dalla quale si apprende che il brano effettivamente tratterà di un processo di cambiamento sessuale, ma non attraverso alcun percorso terapico. Le anticipazioni, però, chiariscono già che la storia parlerà anche delle "cause" dell'omosessualità del protagonista, addebitata ad una madre oppressiva ed un padre assente, nonché all'iniziazione ai rapporti omosessuali da parte di un uomo adulto; "cliché" abbondantemente presenti nella letteratura psicologica che danno un taglio generalmente patologizzato dell'omosessualità, anche se la canzone contiene il verso "nessuna malattia, nessuna guarigione".Il titolo del brano e le indiscrezioni di stampa hanno suscitato le proteste dell'Arcigay e delle principali associazioni LGBT, e lo stesso è stato oggetto di un'interrogazione parlamentare presentata all'Unione Europea da Vittorio Agnoletto, in quanto presunta violazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.Povia si è comunque esibito al Festival, nonostante avesse dichiarato di avere ricevuto anche minacce di morte. La sua partecipazione alla gara è stata accompagnata da numerose manifestazioni di protesta ed inviti al boicottaggio. Il cantante ha accompagnato le esecuzioni con l'esibizione di cartelli in risposta alle contestazioni, e nella rivisitazione del brano sono comparsi sul palco due attori mascherati da coppia di sposi e delle vignette che illustravano alcuni versi del brano.Durante la puntata n.133 di Striscia la notizia del 24 febbraio 2009 è stato trasmesso un servizio di repertorio del 2007, nel quale un certo "Luca" dichiarava di avere mutato gusti sessuali dopo essere stato ospite di una setta denominata "Arkeon", e le immagini si alternavano con l'esecuzione della canzone di Povia, ipotizzando che il Luca cui si riferisce il testo fosse stato suggerito al cantante proprio dal datato servizio della trasmissione satirica.Il giorno seguente il cantautore milanese, ospite di Caterina Balivo alla trasmissione di Rai Uno "Festa italiana", ha affermato, in risposta a questo servizio, di avere conosciuto nel 2004, su un treno diretto da Roma a Milano, il personaggio a cui si è ispirato, che in realtà non si chiama Luca, ed in seguito all'ascolto del brano gli avrebbe scritto una lettera, che Povia ha letto nell'occasione.FormazioneDiscografiaPremiBrani presentati al Festival di SanremoNoteAltri progettiVoci correlateCollegamenti esterniVincitori del Festival di SanremoGruppi e musicisti della LombardiaGiuseppe Povia
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http://it.wikipedia.org/wiki/Saved_%28album%29
Saved (album)."'Saved"' è il ventesimo album in studio di Bob Dylan, pubblicato dalla Columbia Records nel 1980.Saved è stato il secondo album di Dylan dopo la sua conversione alla religione cristiana, (dopo il buon successo di "Slow Train Coming" nel 1979). Ogni canzone dell'album riguarda la sua forte fede personale e presenta significative influenze gospel; al contrario del suo predecessore, molte critiche colpirono "Saved" per le sue canzoni dogmatiche e per gli arrangiamenti ampollosi. Mentre nel Regno Unito ottenne un buon #3, raggiunse soltanto la posizione #24 durante una breve permanenza in classifica negli Stati Uniti e non divenne mai disco d'oro.CopertinaLa copertina di "Saved" originariamente rappresentava un dipinto di Tony Wright raffigurante la mano di Dio che si abbassava per toccare le mani dei suoi fedeli. Tuttavia, questa copertina fu in seguito sostituita da un dipinto di Dylan sul palco durante un'esibizione, allo scopo di minimizzare la natura apertamente religiosa della copertina originale, che è comunque ricomparsa in alcune pubblicazioni successive e per l'edizione in CD dell'album.Una citazione all'interno recita, "Verrà il giorno, disse il Signore, in cui creerò una nuova alleanza con la casata di Israele, e con la casata di Giuda (Geremia 31:31)".TracceTutte le canzoni sono di Bob Dylan, eccetto dove specificato.PersonaleSaved (album)
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http://guide.supereva.it/carceri/interventi/2005/02/199340.shtml
Io definirei semplicemente necessario, ma il contraccolpo è stato molto grande. Le persone che si uniscono in matrimonio non sanno mediamente perchè stanno insieme.Vedo intorno a me unioni che si frantumano nell’arco di pochi mesi. Tanto che ho deciso di fare i regali di matrimonio solo dopo cinque anni. Eppure tante coppie, tante famiglie, hanno facce belle, insospettabili…e magari dietro quelle facce belle si annida già il delitto. Non teniamo già abbastanza conto della spazzatura che i mass media ci riversano addosso continuamente. Lo dico da praticante yoga, da conoscitrice degli strati più sottili della coscenza: non è moralismo. La mente è fragile ed impressionabile, fatta alla fine anche di neuroni. A furia di essere seppelliti da tanta spazzatura la mente stessa diventa spazzatura. Ripeto, è un fatto fisiologico, non moralistico. Ma hai mai pensato quante schifezze subiscono i bambini, quante ne respirano, quante ne bevono dai 3 anni in su?Indubbiamente alcune famiglie di oggi sono una camera a gas, come si diceva negli anni settanta, una prigione dove l’aspettativa dei genitori è l’unico, asfittico orizzonte. Per sopravvivere oggi la famiglia deve aprirsi all’esterno, deve cercare nutrimenti. L’alternativa è una patologia gravissima senza arrivare alla violenza abbaccinante di questi giorni. Per crescere oggi ci vogliono ben altri legami che quelli del sangue. Non bastano sono una realtà solo animalesca: noi abbiamo bisogno di altro. Poi c’è un problema di libertà, di sangue vissuto spesso come possesso, come diritto di proprietà.. E accanto a questa pretesa la crisi della capacità di comunicare, il dilagare dei gadget per adolescenti, dei “tvb” da sms. E’ (incapacità di fare un discorso, di parlare, di ascoltare. Ma se non comunico, se non dico quello che sono, resta solo la sopraffazione dell’altro da me. E qui la crisi paurosa dell’educazione, qui la religione dell’incapacità a insegnare rispetto). Certo che esistono ancora famiglie bellissime, ma la media non è consapevole del disastro”Per il mio 5 compleanno, nessuna bambola, nessun giocattolo… I miei primi libri… 3 libri interattivi con le fiabe, da riassumere per iscritto con le scadenze fissate… Fin da 5 anni mi sono state imposte delle date entro cui consegnare i compiti, da brava, diligente, ineccepibile bambina modello… La scuola, i compiti extra assegnati da mio padre persino in estate… In pochi anni tutto questo è divenuto il mio calvario. Calvario che si è dipanato attraverso gli anni delle liti familiari, attraverso lo spettro della separazione dei miei, giunta finalmente come una liberazione appena due anni fa, dopo 18 anni di sofferenza.La bambina si dimenava, eppure a 14 anni trovò al suo fianco un ragazzo molto più grande, immerso ormai nella vita adulta. E la bambina vestita da adulta, si tuffò ciecamente dentro l’ennesimo mondo adulto, lasciandosi alle spalle la vita da teen ager, i coetanei, i cartoni animati, la dorata ingenuità che ancora a quell’età ci si può concedere. Una storia d’amore durata per tutta la mia adolescenza, sino ai 18 anni. Dibattendomi tra la mia voglia di essere bambina, ed il bisogno di essere grande per non deludere tutti quelli che da me si aspettavano la forza di un’adulta.In sei mesi il mio peso scese drasticamente a 44 kg, poi a 42, infine a 40. Insieme alla perdita di peso, ebbe inizio il declino del mio organismo, perdevo i capelli, svenivo sempre più spesso, le mestruazioni divennero irregolari. Sentivo che qualcosa non andava bene, e ne ero inspiegabilmente soddisfatta. Non volevo star bene, volevo andar via pezzo per pezzo, volevo vedere il mio corpo sparire lentamente ma progressivamente, incessantemente. Volevo assolutamente andar via con il mio peso, selvaggiamente accanita nel mio proposito, assalita dal senso di colpa tutte le volte che mangiavo qualcosa, assalita dal senso di colpa tutte le volte che incontravo lo sguardo preoccupato di mio padre, che iniziava a rendersi conto di quello che mi accadeva. Ed ogni senso di colpa che sbocciava in me, era un digiuno in più.
1,509,345
http://it.wikipedia.org/wiki/Direct_Anonymous_Attestation
Direct Anonymous Attestation.La Direct Anonymous Attestation'" (Attestazione Diretta ed Anonima) è un protocollo crittografico che permette l'autenticazione remota di un computer che rispetta le specifiche del Trusted Computing Group, preservando l'anonimato dell'utente. Il protocollo è stato adattato dal TCG dalla versione 1.2 delle specifiche del Trusted Platform Module in risposta alle critiche che i precedenti protocolli usati per l'attestazione remota avevano suscitato.FunzionamentoIl protocollo DAA prevede che, per un'autenticazione corretta, siano necessari tre dispositivi e due differenti fasi. I dispositivi sono un elaboratore dotato di Trusted Platform Module, l'abilitatore DAA e il verificatore DAA. L'abilitatore, nella prima fase, deve verificare che l'elaboratore dotato di TPM non sia stato compromesso; completato questo compito, fornisce le credenziali DAA a tale elaboratore, che userà tali credenziali durante la fase di firma. Usando una prova "zero-knowledge" il verificatore può controllare la bontà delle credenziali senza dover venire a conoscenza dell'identità del possessore delle credenziali. Il DAA fornisce inoltre delle funzionalità di revoca dell'anonimato: precedentemente alla fase di firma, si può scegliere una terza parte che successivamente, in caso di compromissione del TPM,sarà in grado di identificare il TPM. Anche se si sceglie di non usufruire della possibilità di revoca dell'anomimato, usando il protocollo DAA si è comunque in grado di identificare i TPM compromessi o inaffidabili e conseguentemente di rifiutare le loro richieste di credenziali.Tutela della privacyIl protocollo prevede diversi livelli di "privacy". Le interazioni tra i soggetti coinvolti sono sempre anonime, ma l'utente e il verificatore potrebbero accordarsi affinché tutte le interazioni tra di loro siano raggruppabili in un unico insieme. Ciò permette la creazione di un profilo utente e/o il rifuto da parte del verificatore di soddisfare le richieste di credenziali da parte di un computer che ne ha inviate troppe.Voci correlateNoteCollegamenti esterniTrusted ComputingTecniche di difesa informaticaDirect anonymous attestation
471,946
http://it.wikipedia.org/wiki/Publio_Sulpicio_Quirinio
Publio Sulpicio Quirinio.VitaNacque a Lanuvio da famiglia ricca di "homines novi" che non vantava tra gli ascendenti alcun senatore o magistrato.Nel 15 a.C. Augusto lo nominò proconsole della provincia di Creta e Cirenaica. È presumibile che in precedenza, data l'importanza dell'incarico, Publio Sulpicio Quirino avesse già svolto funzioni analoghe; non era infatti possibile ricoprire la carica di proconsole a meno che non avesse già ricoperto il ruolo di pretore, per il cui incarico era necessario aver raggiunto un’età di circa trenta anni ed essere stato tribuno militare, o questore.L'incarico in Cirenaica potrebbe essere servito a dimostrare le qualità militari contro le popolazioni berbere di Garamanti e Marmaridi, due tribù del deserto del Sahara libico che abitavano a sud di Cirene. È vero anche che, considerando improbabile l'aver potuto disporre in questa provincia di un esercito legionario, le operazioni contro queste tribù berbere potrebbero essere state condotte dallo stesso, quindici anni più tardi, in qualità di Proconsole d'Africa, come sembra suggerire lo stesso Dione per l'anno 1 a.C.-1 d.C..Nel 12 a.C. assurse al consolato e pochi anni più tardi era nominato proconsole d'Asia, in un periodo compreso tra l’11 ed il 2 a.C., ed attorno all'1 a.C.-1 d.C. ricoprì il ruolo di governatore dell'Africa proconsolare. Poco dopo era chiamato da Gaio Cesare come suo consigliere personale, in seguito alla morte prematura del precedente consigliere di Marco Lollio (si narra per suicidio).Tutore di Gaio CesareNel 4 gli erano affidati gli incarichi di legato imperiale di Galazia e Panfilia (attuale Turchia centrale), oltre a tutore di Gaio Cesare, nipote di Augusto e suo successore designato. Per l'apprendimento delle regole di governo e la conoscenza dell'impero fu deciso un viaggio nelle province orientali.Il viaggio iniziò 29 gennaio, da Roma: oltre a Sulpicio Quirinio si ricordano lo storico Velleio Patercolo, Marco Lollio e Seiano (il futuro prefetto del pretorio ed avvelenatore di Tiberio). Del viaggio sappiamo di un abboccamento con Fraate IV re dei Parti su un'isola nel fiume Eufrate e dell'invasione dell'Armenia nella quale Gaio Cesare venne ferito a morte.In seguito a questi avvenimenti combatteva contro le popolazioni montane degli Omonadensi della vicina Cilicia (4-5). E per questi successi si meritava gli ornamenta triumphalia.Ribellione in GiudeaLa situazione mediorientale (complicata dalle sommosse in Galilea e dall'inettitudine dell'etnarca Erode Archelao) e la questione della successione esigevano delle risposte immediate. Augusto provvide tempestivamente designando Tiberio come suo successore e quasi immediatamente, nominando Quirinio come legato della Siria, una delle province più importanti dell'impero, e comandante delle quattro legioni qui presenti (III "Gallica", VI "Ferrata", X "Fretensis", XII "Fulminata").Su ordine di Augusto, nel 6, Erode Archelao venne esiliato in Gallia e così la Giudea diventò così una parte autonoma della provincia romana Siria, regolata da un prefetto. La riorganizzazione amministrativa comportava un aspetto fiscale che ben presto fu causa di nuove ribellioni. Infatti se da un lato era previsto un censimento per il pagamento della capitazione dall'altro, la nuova tassa, dovette essere pagata in denaro. Se già una tassa in denaro non era bene accetta in quanto più onerosa (soprattutto quando a un cattivo raccolto seguiva il peso economico di un prestito per pagare le tasse) tra gli ebrei la questione diveniva ancora più delicata in quanto destava scandalo il fatto che sulle monete romane fossero raffigurate effigi umane.La reazione fu una rivolta capeggiata da un fariseo di nome Zadok e Giuda il Galileo. Questi era discendente di un certo Ezechia (che con la sua banda aveva infestato la Galilea ai confini della Siria) catturato e ucciso da Erode appena entrato in possesso della regione (37 a.C.). Il manifesto della rivolta era che essendo il dio d'Israele l’unico signore, avrebbe aiutato e concesso la grazia a coloro che si fossero ribellati dal rendere omaggio o adorazione (perché blasfemo) all'imperatore romano o a chi per esso.Di Giuda così riferisce Giuseppe Flavio:Sulla rivolta non ci sono testimonianze infatti essa è assente dal catalogo dei interventi registrati dai legati della Siria dello storico romano Tacito ("Historiae" V, 9); in altri termini fu un importante ma limitato fatto locale visto che non era conosciuta. Comunque la sommossa fu sedata nel sangue, Giuda e Zadok furono uccisi.Ritorno a RomaNel 14 Tiberio successe ad Augusto: Sulpicio Quirinio ritornò a Roma a godersi, ormai anziano, il potere e le ricchezze accumulate. Le sue vicende matrimoniali sono ricordate da Tacito in quanto risposatosi in tarda età con Emilia Lepida nel 20 ne ripudiò il figlio.Alla sua morte, avvenuta nel 21, la discendenza si interruppe non avendo avuto figli neppure dalla prima moglie Appia Claudia.L'imperatore Tiberio ne pronunciò l'elogio funebre, come riporta Tacito ("Annali", III, 48).Compagno d’armi di Sulpicio Quirino era Gaio Valgio Rufo, oggi conosciuto come un poeta di elegie e epigrammi.CensimentoNel 6, mentre era legato in Siria, organizzò un censimento della popolazione della Giudea, identificato da alcuni con il censimento cui si fa riferimento nel vangelo secondo Luca in occasione della nascita di Gesù (Luca, 2,1-7)NoteBibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniConsoli imperiali romaniGenerali romaniSulpicii|Quirino, PublioQuirinius
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lente_fotocromatica
Lente fotocromatica.Le lenti fotocromatiche sono lenti che, esposte a radiazioni UV o luce solare in genere, avviano una reazione chimica reversibile e si scuriscono. Una volta che l'irradiazione di luce o raggi uv scompare ritornano gradualmente allo stato iniziale di trasparenza.Queste lenti proteggono dai raggi UV e dal riverbero solare come gli occhiali da sole sebbene non possano sostituirli in tutte le situazioni.Le lenti fotocromatiche, quando non esposte a raggi UV, risultano essere molto chiare sebbene non come le lenti trasparenti classiche; la differenza tuttavia è minima e poco percettibile con le lenti delle nuove generazioni, che allo stato chiaro hanno una leggera dominante di colore residuo.StoriaLe prime lenti fotocromatiche furono sviluppate nella prima metà degli anni sessanta del XX secolo dalla Corning, che condusse i primi studi sull'applicazione di materiali reagenti alla luce nel campo delle lenti oftalmiche in vetro; la diffusione di queste lenti partì verso gli anni settanta.Per molti anni la possibilità di avere il fotocromatismo sulle lenti fu limitata alle lenti in materiale minerale (vetro), poiché il processo applicato alle lenti minerali non è compatibile con i materiali organici di cui sono composte le lenti infrangibili che nel corso degli anni ottanta hanno prevaricato le classiche lenti in vetro.Benché negli Stati Uniti già negli anni ottanta la società American optical mise in commercio Photolite, la prima lente fotocromatica in materiale sintetico infrangibile, che era ottenuta con un nuovo processo completamente diverso da quello per lenti in vetro, si dovette aspettare l'inizio degli anni novanta per vedere le prime lenti fotocromatiche in materiale infrangibile con qualità e prestazioni degne di nota e con successo e diffusione globale; tutto ciò avvenne grazie agli esperimenti della PPG e alla sua neonata società Transitions (che successivamente diventerà leader mondiale nel settore di queste lenti). Le lenti fotocromatiche infrangibili inizialmente offrivano qualità minore e non paragonabile alle lenti fotocromatiche in vetro e solo da meno di 10 anni con l'evoluzione tecnologica e il susseguirsi di nuove generazioni di lenti il fotocromatismo su lenti infrangibili ha raggiunto e ampiamente superato le prestazioni delle lenti in vetro ed eliminato i principali difetti che affliggevano le prime generazioni di queste lenti.Tecnologia e funzionamentoIl fotocromatismo si ottiene in modo molto diverso a seconda del materiale usato per le lenti.Nel caso di lenti di vetro si usa vetro borosilicato e questo viene reso fotocromatico aggiungendo alla miscela base sostanze fotocromatiche come dei sali e micro-cristalli di alogenuro d'argento e/o cloruro d'argento; dopo il raffreddamento il vetro ha una colorazione blu brillante, ma non possiede ancora proprietà fotocromatiche. Per innescare queste ultime si sottopone la miscela ad un trattamento a circa 600°C; la durata e la temperatura di questo processo influenzano il colore del vetro, la velocità della reazione fotocromatica ed il grado di oscuramento massimo della lente.Nel caso di lenti plastiche si ricorre a composti organici quali l'oxazine o naftopirani o miscele di indolino-spironafto-xazine; queste sostanze sensibili alla luce cambiano la loro struttura chimica quando sono irradiate con gli UV e con luce blu. Alla luce del sole, le molecole di queste sostanze si schiudono come un fiore e fanno cambiare colore alla lente.Per realizzare lenti fotocromatiche infrangibili standard (indice di rifrazione 1.5) non si usa il CR39, che è il materiale più conosciuto e usato per fabbricare lenti oftalmiche infrangibili, ma si usa un materiale leggermente diverso, il CR330, che pur avendo caratteristiche simili è in grado di assorbire meglio le sostanze chimiche fotocromatiche, mentre per le lenti infrangibili ad alto indice di rifrazione si usano materiali ottimizzati.Le lenti fotocromatiche infrangibili hanno il vantaggio di scurire sempre in modo omogeneo; nelle lenti in vetro il materiale fotocromatico è distribuito dentro tutta la lente e per tutto il suo spessore, e questo provoca che lenti con diverso spessore abbiano delle leggere differenze di oscuramento e velocità di reazione; questo può essere fastidioso dovendo montare su una montatura lenti di gradazione diottrica diversa e quindi di spessore diverso, e sarà tanto più evidente quanto maggiore sarà la differenza fra le due lenti. Nelle lenti fotocromatiche infrangibili, invece, i materiali fotocromatici vengono inseriti in un substrato creato dentro la parte anteriore delle lenti e quindi il grado di oscuramento e la velocità di reazione rimarranno sempre uguali in modo omogeneo indipendentemente dallo spessore e dal valore diottrico delle lenti; sebbene esistano (anche se usate in bassa percentuale) lenti fotocromatiche infrangibili colorate "in massa", per cui le sostanze fotocromatiche sono distribuite in tutto lo spessore della lente, l'oscuramento e i tempi di reazione rimangono comunque sostanzialmente omogenei anche in caso di appaiamento di lenti con diverso spessore, al contrario di quello che avviene con le fotocromatiche in vetro.Le prime fotocromatiche infrangibili avevano prestazioni inferiori alle lenti in vetro e il loro grado di oscuramento massimo era inferiore, e potevano inoltre presentare difetti come l'alterazione della colorazione e la riduzione del grado di oscuramento e delle prestazioni fino a consumarsi e rimanere sempre chiare dopo alcuni mesi o un anno.Oggi con le recenti tecnologie si sono ovviati a questi problemi e anzi i materiali infrangibili hanno prestazioni superiori ai materiali minerali.Le lenti fotocromatiche quando vengono esposte alla luce del sole e di conseguenza ai raggi uv subiscono da parte delle sostanze al loro interno una reazione chimica che fa "aprire" le molecole dei materiali fotosensibili e ciò fa scurire le lenti tanto più è forte l'energia degli uv che le colpisce, quando il livello di energia della radiazione UV diminuisce o non è presente radiazione UV, come quando il portatore degli occhiali entra in un ambiente interno, le molecole dei materiali foto-sensibili si richiudono nuovamente, La lente si de-attiva e per la reazione chimica inversa ritorna gradualmente allo stato chiaro originale.Le lenti fotocromatiche presentono una durata limitata del loro effetto che solitamente è di circa 4 anni dichiarati dopo il quale i materiali interni alle lenti perdono la loro sensibilità alla luce, sebbene negli ultimi anni le nuove lenti abbiano dimostrato una durata nettamente superiore disconfermando questa "regola".Normalmente le lenti fotocromatiche di ultima tecnologia scuriscono considerevolmente in reazione alla luce UV in meno di un minuto, e in seguito continuano a scurirsi più lentamente per altri 15 minuti circa. Allo stesso modo ritornano poi gradualmente chiare in assenza della luce ultravioletta, fino a tornare quasi completamente chiare in circa 5 minuti: ci vorranno comunque circa 15 minuti per tornare allo stato di non-esposizione.ColorazioniLe lenti fotocromatiche tecnicamente possono avere vari colori combinando le varie sostanze che le compongono, dallo storico marrone al grigio al verde ad altri colori; sebbene i colori più diffusi in commercio siano il marrone e il grigio e la maggior parte dei produttori non preveda altri colori, alcune ditte continuano a produrre colori alternativi come il verde, verde-grigio, indaco e altri; per motivi commerciali e di produzione la maggior parte dei produttori sta tendendo ad escludere colori oltre i classici marrone e grigio specie nel settore delle lenti minerali.Pregi e limitiIl pregio di questa tipologia di lenti è il fatto di avere un occhiale "tuttofare" che all'esterno è sempre colorato, ma mai troppo o troppo poco (l'oscuramento della lente è in proporzione all'intensità luminosa della luce e dei raggi UV) e poter quindi sostituire l'occhiale da sole; tuttavia queste lenti hanno anche dei limiti che non possono sempre farne un sostituto degli occhiali da sole.Ad esempio le lenti fotocromatiche generalmente non si scuriscono o si scuriscono troppo poco in automobile, in quanto il parabrezza blocca parte dei raggi UV e non permette la giusta stimolazione della lente.Inoltre, per via del fatto che la transizione allo stato chiaro è un processo termico, più alta è la temperatura ambientale meno l'effetto fotocromatico sarà evidente. Questa dipendenza dalla temperatura fa sì che queste lenti non possano essere paragonabili alle lenti da sole in ambienti molto caldi, perché le loro prestazioni si riducono temporaneamente e ci si può trovare quindi con una lente che non riesce a scurirsi abbastanza e ci mette molto a schiarirsi. Al contrario, in temperature fredde, l'effetto fotocromatico è molto efficacie e non risente del clima ambientale; sebbene questo limite sia stato molto ridotto nelle lenti infrangibili di ultimissima generazione, non è stato azzerato.NoteCollegamenti esterniLentiPhotochromic lens
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lada-Vaz_Kalina
Lada-Vaz Kalina.La Kalina'" è un'autovettura prodotta dalla Lada-Vaz a partire da 2003. Sul mercato interno è conosciuta anche coi nomi "'Lada 1118'" e "'Lada 1119'", a seconda delle versioni.Frutto di un accordo tra la Casa automobilistica russa e la General Motors, la "Kalina" altro non è che una versione ristilizzata della seconda generazione di Opel Corsa (venduta in Europa Occidentale tra il 1993 ed il 2001).Dalla "Corsa" la Kalina riprende il pianale, l'intera meccanica, la parte centrale della carrozzeria (tetto, portiere, montanti) e gli interni. Ampiamente ristilizzati, invece, frontale e coda. Proposta nelle versioni berlina tre volumi (4 porte), hatchback (5 porte) e station wagon, la piccola russa conserva integralmente le caratteristiche del modello d'origine: la trazione anteriore, il retrotreno a ruote interconnesse, il cambio manuale a 5 marce ed l'impianto frenante misto. Anche il motore, un 4 cilindri monoalbero in testa a iniezione di 1596cc da 77cv, è di origine Opel.Per assemblare questo nuovo modello la Lada-Vaz ha ampliato, con l'aiuto del partner americano, il già enorme stabilimento di Togliattigrad.Grazie alla presenza della marmitta catalitica e all'omologazione europea del modello d'origine, la Kalina viene esportata in alcuni paesi europei (Spagna, Francia e Germania).Altri progettiCollegamenti esterniAutomobili Lada|KalinaLada Kalina
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http://it.wikipedia.org/wiki/Libreria_di_DNA_complementare
Libreria di DNA complementare.La libreria di cDNA'" è una libreria composta di cloni di DNA complementare, che rappresentano il maggior numero di mRNA in un dato momento e di un dato tipo cellulare. A volte si può voler ottenere anche solo una copia da l'mRNA.La fase principale di questo processo comprende l'uso di trascrittasi inversa (enzima DNA polimerasi dipendente da RNA) e quest'ultima necessita della presenza di inneschi necessari all'inizio della sintesi. Spesso per questo tipo di processo di sintesi di cDNA, l'uso di un innesco è la fase più complessa, che viene aggirata grazie all'utilizzo di una coda Poli(A) presente all'estremità 3' dell'mRNA e alla sequenza complementare oligo(dT), utilizzata come innesco. Dopo che l'mRNA è stato copiato, dando come prodotto un DNA a singolo filamento, si usa una ribonucleasi ottenendo pezzetti ibridi DNA-RNA, i quali verranno utilizzati come inneschi per la sintesi del secondo filamento ("nick traslation").Biologia molecolareCDNA library
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http://www.motorsportblog.it/user/architetti/comments/record/200
#12: Infatti le Grandi Mercedes Silberpfeil la fanno in inghilterra. E Rolf Braun ha scoperto che i suoi nonni paterni erano di Mönchengladbach….hihi Comunque penso che oggi viviamo in Europa. E i team sono tutti multiculturali. Per fortuna. Per questo avevo fatto dell'ironia sulla Grande Mercedes….. Certo farebbe piacere vedere dei piloti italiani in F1, meglio ancora su Ferrari. Ma temo ci siano pochi talenti in giro, anche se oggi Liuzzi ha fatto una bella gara. Ma l'Italia è uno dei paesi con forte tradizione automobilisitca che negli ultimi 20anni ha prodotto meno grandi campioni…. Chi si ricorda l'ultimo Campione del Mondo italiano? (Non scherzo, chi è stato?) Ascari?#4 Non ho problemi. Michael Schumacher mi ha deluso, non come pilota, ma come persona. Poi, seguendo gli eventi sui media tedeschi e su RTL, sono rimasto disgustato dai discorsi da "Grande germania" che Mercedes ha diffuso…..basato sulla mitologia nazista del Silberpfeil (tu cosa ne sai?) e l'ho tradotto in una parodia la mia sorpresa per tanto nazionalismo gratuito. E mi sono divertito. ;-) Io ho grande stima dei tedeschi, guido un'auto tedesca (Audi A4 Avant Quattro 2.0 TFSI da 211CV) , e sono convinto della superiorità tedesca nei segmenti premium. Ho molti amici tedeschi e sono spesso invitato in Germania come membro di giurie in campo architettonico, o per tenere conferenze nelle università, o partecipare a simposi…. quindi non ho problemi. E anche a Michael Schumacher sto perdonando il suo comportamento poco coerente…con le sue parole. Come ho sempre avuto stima di Alonso per le sue capacità di guida, il suo sangue freddo, e la sua capacità di interpretare la gara, pari se non superiore perfino a quella di Schumacher (ricordiamoci che ha vinto 2 mondiali con un'auto non necessariamente superiore a quella di Schumi). Però non mi piace molto come persona, in passato lo chiamavo per scherzo "Tamarro Alfonso". Ho iniziato a provare simpatia per lui quando la McLaren non gli ha permesso di vincere un mondiale che sarebbe stato suo, trattando in modo preferenziale Hamilton.#66 La McLaren, ma anche la Force India, non hanno rispettato il regolamento per quanto rigurada il foro sullo scivolo posteriore che serve per infilare il meccanismo di avviamento. Il regolamento concede un foro di 4-6cm di diametro. La Mclaren ha un taglio largo 30-40 cm. Un altra furbata aerodinamica palesemente illegale, come il deviatore di flusso mobile consistente nella gamba del pilota. Withing ha le fette di salame sugli occhi!!!!!! E la FIA parte male. Grazie a Dio la Ferrari è partita bene!Grande Ferrari! Una classifica come l'avevo auspicata in commenti precedenti! Sono felice per Massa, che si conferma il pilota più sottovalutato, e invece ha tenuto benissimo, ed è ai livelli di Alonso, come tempi (altra cosa la gestione di gara e l'istinto assassino al momento giusto). Bravo Hamilton, ma la McLaren ha quasi 10kmh in più degli altri per un trucco illegale, che oltretutto fa risparmiare le gomme. Anche se Lauda diceva dopo la gara che presto lo avranno anche gli altri. Bravissimo Vettel, che se teneva la macchina vinceva o se giocava con Alonso negli ultimi giri…. C'è anche un nuovo pilota interessante da seguire, anche se ha un aspetto un po' grigio, tra la tuta (livrea) da pasticcere e il comportamento da voltagabbana….mi sembra si chiami Michael Schmutzmacher o qualcosa del genere…. Forza Ferrari!!!#48 Io ho detto che non mi piacciono le scorrettezze e le furbate e ho protato due esempi recenti. Avrei potuto citare anche la scorrettezza dell'incidente della Renault di Piquet, anche se in quel caso non si sa bene di chi fosse la responsabilità (Briatore?). Se Ferrari commettesse delle scorettezze sarei il primo a esserne infastidito. Anche se Ferrari vincesse grazie a una furbata aerodinamica che ti fa risparmiare anche le gomme, come quella della McLaren (toh, ancora lei!!!) 2010… Anzi ti dirò che le furbate di Alonso in regime di safety car o di schieramento, con giochi all'elastico al limite della comportamento di Hamilton nel 2009, non mi sono mai piaciute….E dimenticavo Massa. Mi auguro che riesca a scuotersi di dosso un'immagine un po' da sfigato, e che possa lottare per il titolo. Appassionarsi per una squadra come Ferrari, non vuol dire disprezzare gli altri. Sono allergico soltanto alle scorrettezze e alle furbate (come quella della Brawn nel 2009, o quelle della McLaren nel 2008 (furto di dati e plagio) e nel 2009 (scorretezze ordinate dai box). Ma anche la McLaren e Ross Brawn sono protagonisti importanti della storia della F1!
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http://it.wikipedia.org/wiki/Suddivisioni_dell%27Ucraina
Suddivisioni dell'Ucraina.L'Ucraina è suddivisa in 24 oblast' (ucr. al singolare область, "oblast';" al plurale області, "oblasti"), 1 repubblica autonoma (автономна республіка, "avtonomna respublika") e 2 "città a statuto speciale" (al singolare місто зі спеціальним статусом, "misto zi special'nym statusom").Veduta d'insiemeIl sistema di suddivisione dell'ucraina riflette la condizione di stato unitario del paese (come affermato nella costituzione ucraina) con regime legale e amministrativo uguale per ogni unità. Tuttavia molti esperti concordano sul fatto che la larga autonomia della Crimea e le differenze storiche e culturali tra le regioni, sommate alla mancanza di democrazia e ordine locali, diminuiscono in modo significativo l'unità formale dell'Ucraina. Anche le caratteristiche territoriali, demografiche e socio-economiche di alcuni oblast come quelli di Donec'k e quello di Černivci paiono indebolire l'unità dell'Ucraina. Tali fattori sembrano causare il rallentamento dell'integrazione e situazioni locali di sottosviluppo. I problemi ancora insoluti sarebbero quindi: l'integrazione di pochi oblast di piccole dimensioni, l'allargamento dell'autorità delle città e degli oblast e la restrizione dell'autonomia della penisola di Crimea.Schema generaleQuesti tre tipi di unità a livello nazionale sono ulteriormente suddivisi in raion (in ucraino al singolare "район, rajon"). Gli insediamenti urbani (in ucraino al singolare "місто, misto") sono subordinati al governo centrale, all'oblast' o al raion, a seconda della popolazione e dell'importanza socio-economica (vedi anche: Città dell'Ucraina). I raion (distretti) sono parte integrante degli oblast, ma anche di vasti insediamenti urbani (ad esempio città e megalopoli). Si può considerare il tipico "misto" come una città, non come un paese (cfr Status di city nel Regno Unito). Ciononostante bisogna tenere conto della subordinazione del misto all'oblast' o al raion, specialmente in senso politico. Ci sono anche alcune unità amministrative di livello base, che si possono generalmente chiamare villaggi (singolare село, "selo").Oblast'La maggior parte delle oblast' (regioni) dell'Ucraina assumono il nome della loro capitale, ufficialmente chiamate "centri" (in Ucraino al singolare: "обласний центр, oblasnyj centr"). Il nome di ciascun'oblast' è un aggettivo relativo, formato dall'aggiunta di un suffisso femminile al nome della rispettiva città. Es. "Poltava" è il centro della "Poltavs'ka oblast'"' (Oblast' di Poltava).La maggior parte di questi sono anche utilizzati con la forma di un sostantivo femminile, seguendo dalla regola per i tradizionali nomi di luogo regionali, che termina con il suffisso "-ščyna". Es. Poltava Oblast' è anche chiamata "Poltavščyna".Le eccezioni a questa regola sono:Il centro di un'oblast' in Ucraina è di solito la città più grande e sviluppata della provincia.Repubblica Autonoma di CrimeaLa Repubblica Autonoma di Crimea (in ucraino: "Автономна Республіка Крим, Avtonomna Respublika Krym"), ex Oblast' di Crimea della RSS Ucraina, è geograficamente la parte principale della Penisola di Crimea, nel sud dell'Ucraina. La capitale è Simferopoli.Città a statuto specialeLe città a statuto speciale, subordinate direttamente al governo centrale ucraino, sono Kiev, la capitale, e Sebastopoli. La loro condizione particolare deriva dalla suddivisione amministrativa dell'ex-RSS Ucraina. L'esatto status legale di ogni città è determinato da speciali leggi.RaionIl raion è un'entità amministrativa due livelli sotto il livello nazionale e sono quindi un'ulteriore suddivisione delle oblast'. Volendo fare un paragone con le corrispondenti entità amministrative italiane (abbastanza calzante dal punto di vista dell'estensione territoriale) le oblast' sono regioni e i raion province. Nel 2006, erano presenti 490 raion in 24 oblast'. Un raion, in media, ha una popolazione di 52.000 abitanti e un'estensione di 1.200 km².Voci correlateCollegamenti esterniSuddivisioni dell'Ucraina|Administrative divisions of Ukraine
940,144
http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Saluzzo_Bombrini
Villa Saluzzo Bombrini.Villa Saluzzo Bombrini'", conosciuta anche come "il Paradiso" è una delle principali ville genovesi. È un tipico esempio architettonico di quello che verrà successivamente definito manierismo secentesco.Situata alla confluenza delle vie Albaro e Francesco Pozzo, nel signorile quartiere di Albaro, fu edificata su progetto dell'architetto Andrea Ceresola detto il Vannone sul finire del XVI secolo per essere adibita a residenza di villeggiatura della famiglia Saluzzo.CommittenzaIl committente della villa fu Giacomo Saluzzo, capostipite di una fra le più facoltose famiglie genovesi. A metà Ottocento lo stabile è passato in proprietà ai Bombrini nelle cui mani è rimasto fino agli anni duemila quando è stata acquisito (2005) da un gruppo economico privato che l'ha destinato a sede di uffici e, in parte, a sede del Conservatorio musicale "Niccolò Paganini".Sia pure solo idealmente e limitatamente all'ubicazione urbanistica, la villa fa parte di un gruppo di tre edifici che portano il nome dei Saluzzo: oltre a "il Paradiso", infatti, nella via Albaro sono presenti anche Villa Saluzzo, oggi Mongiardino (che fu abitata dal poeta George Byron, vedi) e Villa Saluzzo Carrega Parodi, di più recente costruzione ma egualmente imponenti.Villa Saluzzo Bombrini, posta più in alto rispetto alle altre, è circondata da un ampio parco con retrostante bosco ricco particolarmente di pini marittimi e presenta, di fronte al prospetto principale, in posizione leggermente digradante, un elegante giardino all'italiana ornato da un'architettonica fontana con statue raffiguranti enormi rane.Il giardinoIl giardino è collegato al piazzale superiore attraverso rampe di scale e vialetti. L'asse di ingresso che conduce alla villa, congiunto da una stretta salita, è leggermente sfalsato rispetto al portone principale che porge sull'atrio principale.Il corpo architettonico - progettato volutamente in stile pre-alessiano - privilegia la forma allungata rispetto all'altezza, con una doppia loggia angolare aperta sul paesaggio circostante (quella di ponente, unico caso nelle ville genovesi, si estende per l'intera profondità dell'edificio). Gli interni, articolati su un piano terra, un piano nobile ed un mezzanino, sono impreziositi da affreschi e decorazioni di Gio Andrea Ansaldo, Lazzaro Tavarone e Bernardo Castello.UsoAbitata fino al 1995 dalla famiglia del cantautore Fabrizio De André che qui compose i suoi primi lavori, la villa ha sul proprio retro un analogo edificio conosciuto con il nome di "il Paradisetto", edificato per una erede Bombrini. Anche questa costruzione è stata abitata, in tempi recenti, da un esponente della scuola genovese dei cantautori, Gino Paoli.Abitualmente la villa non è aperta al pubblico. È visitabile solo in circostanze particolari, come accaduto nell'ambito della XV edizione della "Giornata FAI di Primavera" del 2007 organizzate il 24 e 25 marzo 2007 dal Fondo per l'Ambiente Italiano, sotto la cui egida l'edificio è posto.NoteImmaginiAltri progettiBibliografia
2,225,969
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindacato_giallo
Sindacato giallo.Il sindacato giallo'" ("company union" in inglese) è la denominazione con cui si indicano i sindacati creati e controllati dagli imprenditori, presenti negli Stati Uniti negli anni venti e dichiarati illegali con la legge Wagner ("National Labor Relations Act", o "Legge sui rapporti nazionali di lavoro") del 1935.In Italia lo statuto dei lavoratori (legge n.300 del 1970) nell'articolo 17 proibisce ai datori di lavoro e alle loro associazioni di costituire e finanziare associazioni sindacali dei lavoratori.Il termine viene oggi utilizzato in ambito giornalistico per indicare una organizzazione sindacale che si ritiene di fatto asservita al datore di lavoro, o ad altri soggetti i cui interessi sono contrapposti a quelli dei lavoratori. Un "sindacato giallo" viene ritenuto differenziarsi dalle legittime associazioni sindacali, le quali sono organizzate in base a regolare statuto secondo criteri democratici e trasparenti, hanno titolo a sottoscrivere i contratti nazionali, e prevedono il versamento di una quota di iscrizione.Voci correlatediritto del lavoroCompany union
344,263
http://it.wikipedia.org/wiki/Cenwulf_di_Mercia
Cenwulf di Mercia.Salì al potere dopo la morte di Ecgfrith, ucciso dopo soli cinque mesi di regno, forse dallo stessoCoenwulf. Quest'ultimo, infatti, divenne subito sovrano sebbene la sua unica credenziale per reclamare il trono fosse il fatto di discendere da Cenwalh, un ignoto fratello più giovane dei precedenti sovrani Penda ed Eowa, vissuti 150 anni prima.Il Kent, che sin dal 785 era governato come un territorio merciano, si ribellò nel 796.Nel 798 Coenwulf invase il Kent e, dopo aver deposto e catturato il re ribelle Eadbert Praen, mise sul trono suo fratello Cuthred, che regnò dal 798 all'807. Quando quest'ultimo morì, Coenwulf assunse il controllo del Kent.Fatti analoghi si verificarono nel 796 nell'Anglia orientale, da due anni sotto in mano a Mercia, dove Eadwald salì sul trono dopo una rivolta. Comunque, Coenwulf riacquistò il controllo dell'Anglia orientale nel giro di pochi anni.Durante il suo regno, Coenwulf mosse guerra ai Gallesi del Powys e del Gwynedd. Nel 798 il sovrano del Gwynedd, Caradog ap Meirion, fu ucciso, probabilmente in battaglia dai Merciani. Le fonti ricordano anche altre campagne militari contro i Gallesi nell'816 e nell'818.Nel 799 Coenwulf fece pace con il Wessex di re Beorhtric, messo sul trono da Offa nel 786. Beorhtric rimase fedele a questa alleanza fino alla sua morte, avvenuta nell'802, quando salì al potere il più bellicoso Egbert. Anche se il vero conflitto tra Wessex e Mercia ci fu solo dopo la morte di Coenwulf, è probabile che egli abbia istigato i falliti raid di Ælthelmund, "Earl" di Hwicce, contro il Wessex di Egbert.Nell'801 Mercia fu anche invasa da Eardwulf di Northumbria. I due regni, però, fecero pace.Coenwulf morì nell'821. A lui successe il fratello Ceolwulf I, che regnò fino all'823. In realtà, il vero erede al trono sarebbe dovuto essere il figlio di Coenwulf, Cenelm, che, però, morì probabilmente in battaglia contro i Gallesi. Dopo due anni di regno, Ceolwulf fu deposto da Beornwulf.Coenwulf è tornato a far parlare di sé nel 2004, quando, nel Bedfordshire, un archeologo dilettante, che perlustrava la campagna con un metal detector, ha scoperto una moneta d'oro recante la sua effige e il suo nome. Nel febbraio 2006 il British Museum ha acquistato questo conio da un collezionista privato americano, pagandolo 357.832 sterline circa 522.000 euro.Voci correlateMonarchi di MerciaCoenwulf of Mercia
508,508
http://it.wikipedia.org/wiki/Maestro_di_Arguis
Maestro di Arguis.Maestro di Arguis'" (attivo in Aragona nella prima metà del XV secolo).L'anonimo artista, esponente insieme a Juan de Leví e Bonanat Zaortiga del gotico internazionale aragonese, deve il suo nome al "Retablo di san Michele" (1440 circa, Madrid, Museo del Prado), già sull'altare maggiore della chiesa di Arguis.Nella tavola, raffigurante la "Vittoria di san Michele sull'Anticristo", la composizione dominata è dalla figura dell'Anticristo infilzato dalla lancia dell'arcangelo, mentre sta per cadere sul podio da cui aveva pronunciato false profezie. Tra la folla, che assiste alla scena, sono re, nobili e religiosi, mentre ai piedi del podio sono un triregno e uno scettro spezzato, simboli rispettivamente del credito raggiunto dall'Anticristo come nuovo Messia, che del potere conquistato e ora perduto.All'artista sono state attribuite altre due opere, entrambe dedicate a sant'Anna e rispettivamente conservate nella Collezione Junyer di Barcellona e nella chiesa collegiata di Alquezar, quest'ultima un piccolo trittico di gusto più arcaico.Master of Arguis
7,501,479
http://www.ecoblog.it/tag/dighe
Il lago di Scutari, il più grande dei Balcani, è una zona umida di importanza mondiale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Una delle caratteristiche principali di questo lago è la variabilità stagionale del livello dell’acqua condizionato in parte da quello del suo principale affluente, il fiume Moraca. È questa variazione nei livelli delle acque del lago che determina la formazione di estesi saliceti, canneti e vaste aree di vegetazione galleggiante dove trovano ospitalità circa 1.900 specie di piante, 54 specie di molluschi di acqua dolce, 16 di anfibi, 28 di rettili, 57 di mammiferi e 281 di uccelli, tra cui il Pellicano Dalmata, simbolo del lago. L’intera zona è formata da fiumi e canyon inseriti nella rete Smeraldo, una selezione di siti nei paesi confinanti con i Paesi dell’Unione Europea ritenuti indispensabili per la protezione della Rete Natura 2000
929,287
http://it.wikipedia.org/wiki/Gemino
Gemino.Di lui ci resta l’opera "Introduzione ai fenomeni" e frammenti di altre.BiografiaNon sappiamo quasi nulla della vita di Gemino, ma non vi sono motivi per non accettare la tradizione che lo vuole proveniente da Rodi. Poiché cita Posidonio ed è citato da Alessandro d'Afrodisia, possiamo essere certi che sia vissuto tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C.. Gli studiosi, sulla base di vari elementi, sono generalmente d’accordo nel situare la sua attività nel I secolo a.C., ma non si è raggiunto l’accordo su una datazione più precisa. È in genere considerato un filosofo stoico seguace di Posidonio e forse suo allievo diretto.L’"Introduzione ai fenomeni"L’unica opera che ci è rimasta, l’ "Isagoge", o "Introduzione ai fenomeni", è appunto una breve introduzione allo studio dell’astronomia. Vi sono trattati soprattutto argomenti di geografia astronomica, come le stagioni, la durata variabile del giorno e il calendario. L’esposizione è elementare ed evita l’uso di strumenti matematici complessi. Essa contiene tuttavia qualche utile informazione sull’astronomia pre-tolemaica. Ad esempio quando Gemino descrive la “sfera” delle stelle fisse chiarisce che si tratta solo di un utile modello geometrico, in quanto le stelle in realtà sono a distanza variabile e non giacciono su una superficie sferica.Le altre opereGemino aveva scritto un’epitome dei "Meteorologica" di Posidonio di cui Simplicio cita indirettamente qualche passo nel commento alla "Fisica" di Aristotele. I passi citati contengono affermazioni, interessanti dal punto di vista della storia dell’epistemologia, sulla differenza tra “matematica” e “fisica”.La principale opera di Gemino era probabilmente quella, perduta, "Sulla teoria delle scienze matematiche". Pappo cita infatti Gemino solo come autore di quest’opera, della quale abbiamo informazioni anche da Eutocio di Ascalona e da Proclo. L’opera, in almeno dodici libri, discuteva tutte le scienze “matematiche” (nel senso antico e cioè ampio del termine), classificate con un criterio trasmessoci da Proclo, ed includeva commenti a teoremi sulle coniche di Apollonio di Perga.Hultsch ha attribuito a Gemino anche alcuni testi anonimi da lui editi insieme ai frammenti di geometria e stereometria di Erone di Alessandria, ma le opinioni su questa attribuzione sono discordi.BibliografiaVoci correlateFilosofi greci antichiGeminus
696,718
http://it.wikipedia.org/wiki/Intersezione_a_raso
Intersezione a raso.L'intersezione a raso è la più semplice ed economica modalità di intersezione fra due o più strade e di passaggio dei relativi flussi di traffico veicolare.La sua caratteristica fondamentale è quella di non avere rampe, e di collegare direttamente le strade ivi intersecanti in modo complanare, quindi senza cavalcavia.Assai meno sicura dell'intersezione a livelli sfalsati, può svilupparsi in incroci con diritto di precedenza, o controllati da semafori.Solitamente nelle intersezioni a raso cittadine sono integrati anche degli attraversamenti pedonali, approfittando dell'arresto a cui i veicoli sono comunque costretti a causa di semafori o altra segnaletica stradale.La rotatoria è un particolare tipo di intersezione a raso, che risolve alcuni problemi di sicurezza e fluidificazione del traffico.TipologieLe intersezioni a raso possono essere suddiviseSecondo la prima suddivisione, le intersezioni più frequenti sono:Per quanto riguarda il tipo di organizzazione del traffico, si possono distinguere i seguenti casi:I veicoli che svoltano a sinistra in un incrocio a raso devono di solito tenere alla propria destra il centro dell'incrocio, in maniera da non incrociare gli eventuali altri veicoli che svoltano a sinistra dalla strada di fronte, a meno che la geometria dell'incrocio renda difficile o impossibile la manovra. Diversi incroci, tuttavia, specie quelli a più di quattro bracci, segnano il centro dell'incrocio con una coppa giratoria, ed obbligano con appositi segnali a lasciarlo alla propria sinistra. A differenza della rotatoria, rimane in vigore l'obbligo della precedenza a destra.Voci correlateCostruzione e sicurezza delle stradeIntersection (road)
7,707,549
http://www.polisblog.it/post/422/conferenza-stampa-di-flavia-de-angeli-la-diretta
21,50 - Si chiude: Vergara domanda un aggettivo per definire Veltroni, Bertinotti e Turigliatto. “Veltroni è poco nuovo e abbastanza ipocrita, mi fa un pò impressione con queste sue affermazioni che non avranno seguito, sembra che venga da Marte, come se non venisse da un partito che ha governato e come se non fosse dentro alla politica”. E sul subcomandante Fausto:”Bertinotti è uno spreco di potenzialità buttate al vento. Turigliatto è una persona coerente, ce ne dovrebbero essere di più”. Si parla di Ferrara, e chiaramente la d’Angeli giustifica le proteste a base di uova e ortaggi. Chiude la d’Angeli, affermando che spera “perdano entrambi” gli schieramenti. Dicono le stesse cose. Ultimissima: gli operai sono diventati di destra? Forse. La d’Angeli è andata alla porta due di Mirafiori, e dice di avere incontrato rabbia disillusione e rassegnazione, colpa del governo Prodi. Non si è fatto nulla per cambiare. Appello finale:”C’è bisogno di una sinistra credibile, coerente, anticapitalista, dobbiamo innovare la storia della sinistra, con un progetto nuovo, ma non bisogna colpire le fasce più deboli, come donne, anziani e migranti, io credo che la Sinistra Critica sia un antidoto alla rassegnazione”.21,43 - La Vergara chiede di Lenin, e si polemizza un pò. In effetti la discussione non è proprio molto sul programma, anzi, si dibattono temi che sapevano di muffa su un numero qualunque de “L’Unità”, ma nel 1985. Ancora a parlare di Lenin e meritocrazia. Scipione Rossi affronta il tema delle missioni internazionali. “In Iraq sono morti tra 100mila e un milione di persone, la guerra americana in Iraq non ha portato la pace, si stava male prima e anche ora, solo che siamo responsabili noi. Non dobbiamo essere responsabili di guerre ingiuste”.21,38 - “La proprietà privata non è necessaria e dovrebbe essere abolita”. La d’Angeli mi dà l’idea che si stia scavando un pò la fossa, per quanto ribatta in maniera convincente ai giornalisti. Che in ogni caso hanno tutti un tono insopportabile, come se stessero parlando con una pazza. Per quanto abbia idee discutibili, non mi sembra un atteggiamento granchè corretto.21,35 - Attimi di cazzeggio. Chiedono alla d’Angeli del precariato. Si parla delle morti degli operai e sul lavoro, e lei sostiene che la S.A. ha illuso i lavoratori, poi le leggono una parte del programma, che viene definito metafisico. “Chi ha detto che non sono possibili?” la d’Angeli è piccata. “Il salario minimo deve discuterne il parlamento, che va alla libera contrattazione, ma che sia oltre una soglia minima”, e si parla, se ho ben capito, di 1300 euro al mese. “In Francia Segolene Royal lo ha proposto” a qui in Italia è una proposta “da alieni”.21,32 - Carioti chiede:”Ma se diciamo no a tutto le lampadine come le accendiamo?”. Vediamo cosa ribatte la d’Angeli. “Il modello che propone lei prevede che i 4/5 dell’umanità restino sottosviluppati. Forse il problema è un pò abbassare i consumi”. Secondo la d’Angeli per salvare la situazione, lo Stato potrebbe intervenire per calmierare i prezzi. Daniela Vergara chiede:”Voi siete a favore della coltivazione delle droghe leggere?”. La candidata premier della Sinistra Critica risponde che è la posizione di paesi civilissimi, e anche a riguardo alle droghe pesanti non ha senso condannare penalmente chi ne fa uso. Quindi immagino proposte come stanze del buco. Sbattere in galera i tossici non ha senso. Scipione Rossi si conferma un professore delle medie - ma di quelli che non fanno gran figura - quando chiede; “Ma lei immagina eroina e cocaina in vendita dal tabaccaio?”. Chiaramente la d’Angeli spiega che le cose non stanno così. E ci mancherebbe altro. Però di programma mi pare che si parli poco, e che si faccia più che altro folklore.21,27 - “Noi siamo ostili - spiega la d’Angeli riguardo alla diffidenza verso l’Expo - allo sviluppo speculativo”. Scipione Rossi spiega con un aplomb da professore prossimo alla pensione che i treni servono, i palazzi puro. La d’Angeli si agita:”Nel nome del progresso dobbiamo essere condannati a morire di cancro? Io mi stupisco che i miei figli abbiano la bronchite per tutto l’inverno”. Si parla di spazzatura a Napoli, e vengono fuori soluzione alla San Francisco, dove secondo la d’Angeli c’è l’ottantacinque per cento di differenziata. La discussione si anima. “Sulle bollette paghiamo una parte di soldi per gli inceneritori, che ci avvelenano, prima o poi dovremo capire che così noon si va da nessuna parte?”. Si deve cambiare modello di sviluppo; la Sinistra Critica sembra il partito del No a tutto.21,25 - La domanda se la d’Angeli sia o meno troschista aleggia. Per ora nessuna risposta, ma si polemizza su allenze, divisioni, fratture. “Noi vogliamo costruire un’altra sinistra” peccato che non le abbiano ancora chiesto quale. “La politica è tante cose, noi pensiamo di poterla fare, anche da fuori dai Palazzi”. Hanno fatto la campagna elettorale con ventimila euro: se è vero, è la notizia della serata. Ohh, si risponde ai troschisti:”Siamo molto più che troschisti! Noi siamo molto più con gli anarchici che con Stalin, e tra Trotzky e Stalin, sto con Trotzky”. Alè, discussione attualissima. Se ne rendono conto.21,15 - Si parla della frammentazione della sinistra e la d’Angeli tira fuori il fallimento della sua “vita di militanza”. “Si fanno i conti con la realtà della sconfitta e proviamo a fare un passo avanti”. E’ un pò piccata e lievemente infastidita. Mariella Venditti difende la d’Angeli e chiede:”Lei dice: oramai siamo divisi, però è anche vero che voi correte sriamente il rischio di non arrivare all’un per cento, voler portare avanti le vostre idee non era più utile dentro la Sinistra Arcobaleno? E poi vorrei chiedervi anche: lei è troschista?”. Ma perchè non parlano di programmi e fanno questo gossip politico di infimo livello? La d’Angeli ribatte:”Certo con la Sin Arcobaleno avremmo avuto più spazio, ma ci avevano espulso. Il problema più serio è che Rif Comunista non esiste più, e c’è la Sin Arcobaleno, che è più moderata. Noi non condividiamo quell’opzione”.21,10 - Gianni Scipione Rossi dà il benvenuto: chiede più o meno a bruciapelo della presenza femminile nelle liste. “Non mi stupisce la politica è solo per gli uomini, i soliti. Nel nostro simbolo c’è il femminismo non per caso”. Si parla dell’età, la d’Angeli, per un paese gerontofilo come il nostro, è una ragazzina. Scipione Rossi chiede della scissione da Rifondazione; la d’Angeli spiega tutta la vicenda di Turigliatto e che non convince l’opzione messa in campo da Bertinotti con la Sinistra Arcobaleno. Continua la d’Angeli sostenendo che in questo paese hanno governato tutti. E non è cambiato nulla, bisogna invertire a 180°. Bisogna intervenire sui salari (al 23esimo posto tra i paesi sviluppati) cambiare radicalmente la politica si può fare, ma non si può fare. Troppi interessi in gioco. Bè, per ora Flavia d’Angeli sembra un pò intimidita. Daniela Vergara chiede:”Perchè non siete tutti insieme voi e gli altri partiti con la falce e il martello nel simbolo?” la d’Angeli replica che sono due le formazioni con la falce e martello. “E’ vero, anche due sono troppe, noi abbiamo chiesto a Ferrando di andare insieme. Ma loro hanno rifiutato, per questo siamo diversi. C’è del rimpianto ma ci siamo fatti una ragione e stiamo incontrando molti successi”.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Sophia_%28filosofia%29
Sophia (filosofia).Sophia'" (greco per Sapienza) è un concetto filosofico comune sia allo gnosticismo, di scuola alessandrina o di scuola siriana, sia all'ebraismo, sia al Cristianesimo. Essa assume il significato, in base al sistema al quale si applica, di Sapienza divina o parte femminile di Dio contrapposta alla Trinità.Sophia nello gnosticismoPer gli gnostici cristiani, Sophia era un elemento centrale per la comprensione cosmologica dell'Universo. Una figura Femminile, analoga all'anima umana ma nello stesso tempo uno degli aspetti Femminili di Dio e, contemporaneamente, la Sposa di Cristo. Essi credevano che fosse in qualche modo caduta in disgrazia, e così, nella sua disperazione, avesse creato o avesse partecipato alla creazione del mondo materiale. Per gli gnostici cristiani, il dramma della redenzione di Sophia attraverso Cristo o il "Logos" è il dramma centrale dell'universo: Sophia risiede in tutti noi sotto forma di Scintilla Divina e Cristo fu inviato sulla terra per liberarla e riportarla alla presenza del Primo Padre, il Dio inconoscibile.Nella tradizione gnostica, il nome Sophia è attribuito all'ultima e più bassa emanazione di Dio. Nella maggior parte, se non in tutte le versioni del mito gnostico, Sophia provoca un'instabilità nel Pleroma, provocando la creazione della materia. Così una prospettiva positiva o negativa della materia dipende in gran parte dall'interpretazione delle azioni di Sophia nei vari miti. A volte ci si riferisce a lei con l'equivalente ebreo di "Achamoth" (caratteristica della versione di Tolomeo del mito gnostico valentiniano).Pressoché tutti sistemi gnostici del tipo siriano o egiziano insegnavano che l'universo ebbe inizio da un Dio originario, inconoscibile, definito come Padre o "Bythos" o Monade. Esso può essere associato anche al concetto di "Logos" dello stoicismo, o dell'esoterismo, o a termini teosofici come "Ain Sof " nella Qabbalah o Brahma nell'"Induismo". In altre tradizioni era noto anche come il Primo Eone. Da questo inizio unitario, l'Uno emanò spontaneamente altri Eoni, entità accoppiate, in una sequenza di potenza sempre inferiore. L'ultima di queste coppie fu quella formata da Sophia e Cristo. Gli Eoni, tutti insieme, costituivano il Pleroma, o la pienezza, di Dio, e così non dovrebbero essere visti come entità diverse da Lui, ma come astrazioni simboliche della natura divina.Sophia nei codici di Nag HammadiNei codici di Nag Hammadi, Sophia era l'eone più basso. Era la "syzygy" di Gesù Cristo (essendo stata coemanata con lui, formava un'unità con Cristo), e gli gnostici credevano che fosse lo Spirito Santo della Trinità. Nel testo "Sull'Origine del Mondo", Sophia era dipinta come creatrice dell'universo materiale. Però, il pianeta Terra e tutto ciò che esisteva su di esso fu creato dal Dio ebraico "Yahweh", fondamentalmente dipinto come malvagio, perché Sophia creò l'universo materiale ed il suo dio (anche noto come "Yaldabaoth", "Samael", e Demiurgo) senza il suo syzygy Gesù Cristo o, secondo un'altra tradizione, perché tentò di aprire una breccia nella barriera tra lei e l'inconoscibile "Bythos".Nel contempo, però, è dipinta anche come la distruttrice sia di questo universo di materia che di Yaldabaoth/Yahweh e di tutti i suoi Cieli. Più tardi in "Sull'Origine del Mondo", viene detto:La caduta di SophiaL'angoscia e la paura di Sophia di perdere la vita (proprio come perse la luce dell'Uno), le provocarono confusione e brama di tornare a lui. A causa di questa brama, la materia (greco: "hyle") e l'anima (greco: "psyke") accidentalmente ebbero esistenza attraverso i quattro elementi: fuoco, acqua, terra, ed aria. Anche la creazione del Demiurgo dalla testa leonina fu un errore perpetrato durante questo esilio. Secondo alcune fonti gnostiche, esso fu il prodotto di Sophia che tentò di emanare da sola, senza la sua controparte maschile. Il Demiurgo procedette, poi, nella creazione del mondo fisico nel quale viviamo, ignorante di Sophia, che, comunque, riuscì ad infondere alcune scintille spirituali o "pneuma" nella creazione del Demiurgo.Dopo questi avvenimenti, il Redentore (Cristo) ritornò e le permise di vedere nuovamente la luce, portandola a conoscenza dello spirito. Cristo fu poi inviato sulla terra in forma di uomo, Gesù, per dare agli uomini la "gnosis" di cui avevano bisogno per liberarsi dal mondo materiale e ritornare al mondo spirituale. Si noti che, nello gnosticismo, la storia Evangelica di Gesù è essa stessa allegorica: egli non è un essere vivente in un contesto storico, ma il Mistero Esterno usato come introduzione alla "gnosis".Sophia nel giudaismo e nel cristianesimo non gnosticiGiudaismoAnche se la "Divina Sophia" è centrale in molti movimenti gnostici, essa non è una figura esclusiva dello gnosticismo. Sophia come "Sapienza di Dio" ("Chokmah" in ebraico) appare nella Bibbia nel Libro di Proverbi (in particolare 8.22-31 in cui Sophia parla come se fosse un'entità a se stante) così come nei Salmi, nell'apocrifo Saggezza di Salomone e nel Nuovo Testamento. Nel giudaismo Sophia corrisponde alla "Shekinah", "la Gloria di Dio", una figura che ha un ruolo chiave nella cosmologia cabalistica come espressione dell'aspetto femminile di Dio. Come la Sophia gnostica, la "Shekinah" riveste un duplice ruolo, siede a fianco di Dio, ma viene anche esiliata nel mondo della materia, il "Malkuth".Cristianesimo Ortodosso RussoIn un certo periodo, nella Chiesa Ortodossa russa, Sophia fu individuata da alcuni teologi come una figura chiave per la comprensione della Divinità. Tra questo i più famosi furono Vladimir Solov'ëv, Pavel Aleksandrovič Florenskij, Nikolaj Berdjaev e Sergej Nikolajevič Bulgakov, il cui libro "Sophia: La Saggezza di Dio" rappresenta l'apoteosi della Sophiologia. La sua opera fu, però, denunciata dalle autorità ortodosse russe come eretica. Per Bulgakov, Sophia era sullo stesso piano della Trinità, operando come parte Femminile di Dio di concerto con i tre principi Maschili del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo, naturalmente, in contrasto con il punto di vista ufficiale della Chiesa Ortodossa Orientale, che affermava che Sophia era la stessa persona del Figlio (riferito al femminile nel Vecchio Testamento perché "Sophia" in greco è un termine femminile) che si incarnò in Gesù Cristo.Chiesa cattolica e chiese riformateNella Chiesa cattolica, la figura di Sophia venne dimenticata finché Santa Ildegarda di Bingen non raccontò di averne avuto una visione e la celebrò come figura cosmica sia nei suoi scritti che nella sua arte, raffigurandola con indosso una tunica dorata ornata di gemme preziose. Nell'ambito della tradizione protestante inglese del XVII secolo, la mistica e teosofa fondatrice della Società di Filadelfia, Jane Leade, scrisse copiose descrizioni delle sue visioni e dei suoi dialoghi con la 'Vergine Sophia' che, sostenne, le rivelò il lavorio spirituale dell'Universo. Leade era smisuratamente influenzata dagli scritti teosofici di Jakob Böhme, che, al pari di lei, parlò di Sophia in opere come la "Via per Cristo".Alcuni commentatori identificano la Vergine Maria in Sophia, anche se in un senso molto riduttivo. Sophia è vista come espressa in ogni creatura, nel mondo naturale e, per alcuni dei mistici sopra menzionati, parte integrante del benessere spirituale dell'umanità e della Chiesa. La Vergine, invece, è considerata al di fuori della Creazione, sebbene interceda compassionevolmente a favore dell'umanità per alleviare le sue sofferenze.ConclusioniLa differenza principale tra l'idea gnostica di Sophia e quella delle chiese stabilite è che per le seconde, essa non è precipitata e non ha bisogno di redenzione. Inoltre, per il cristianesimo non è affatto una figura centrale quanto lo è per gli gnostici. In verità, se si eccettuano i mistici ed i teologi sopra menzionati, in molti movimenti cristiani non è assolutamente una delle figure maggiori, specialmente nelle Chiese Occidentali (Cattolicesimo, Luteranesimo ecc). Nelle tradizioni degli Ortodossi orientali, viene venerata in misura superiore, ma, nella maggior parte dei casi, rimane una figura incompresa e sottorappresentata.BibliografiaVoci correlateReligioneGnosticismoSophia (wisdom)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Pieruccini
Enrico Pieruccini.BiografiaDopo la laurea in scienze biologiche si dedica allo studio teorico della danza ottenendo il degree in "History and Culture of Theatre and Dance". Giornalista dal 1983, si appassiona alla letteratura oulipienne e all'enigmistica scrivendo testi lipogrammatici alla Georges Perec e giocosi alla Raymond Queneau. Nel marzo 1994 vince il premio del settimanale "Comix" (giudice-arbitro Giampaolo Dossena) per il suo "Sillabario" ispirato al "Petit abécédaire illustré" di Georges Perec (Gallimard, 1973) e al "Piccolo sillabario illustrato" di Italo Calvino ("Il caffè", marzo 1977). Sempre in stile oulipo è autore, nel 1996, di una surreale quanto paradossale recensione dell'elenco telefonico. Nel suo primo romanzo, "Corrusco", inserisce nella vicenda narrativa numerosi giochi di parole, soprattutto palindromi, anagrammi, rebus e un iniziale cifrario omofonico risolvibile solo dopo avere completato un cruciverba finale incentrato sulla vicenda del libro. Di tutt'altro genere il suo romanzo umoristico "La vera storia, senza veli, di Roberto P, collaudatore di carta igienica", pretesto per un excursus tragicomico nella letteratura scatologica e nel cinema trash con, sullo sfondo, la lucchesia e le sue cartiere. Questo romanzo, come altri suoi scritti, esce con il nom de plume di Enrico Linaria.Opere
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mariatorget
Mariatorget.Mariatorget'" è il nome di una piazza e di un parco cittadino situati nei pressi di Södermalm, quartiere di Stoccolma.La piazza fu terminata intorno agli anni 1760, verso la fine del decennio. Il suo nome originario era Adolf Fredriks torg (in onore del re Adolfo Federico di Svezia, che regnò nel periodo 1751-1771), ma fu rinominata Mariatorget nel 1959 per non confonderla con la chiesa Adolf Fredrikskyrkan, situata nella zona di Norrmalm. Il nome odierno è tratto dalla chiesa Maria Magdalena kyrka, localizzata nei pressi della piazza. Presso l'altro lato è presente un'altra chiesa, quella metodista di S.t Paulskyrkan.L'area è compresa fra le strade "Hornsgatan" (a nord) e "S:t Paulsgatan" (a sud). Al centro del parco e della piazza scultura troviamo una scultura di Anders Henrik, la quale celebra la battaglia del dio nordico Thor contro la serpe Miðgarðsormr, e un busto raffigurante lo scienziato e filosofo Emanuel Swedenborg.Nei dintorni di Mariatorget sono presenti un buon numero di bar e café (il bar "Rival" per esempio è parzialmente gestito da Benny Andersson, membro degli ABBA).ImmaginiPiazze di StoccolmaMariatorget
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http://it.wikipedia.org/wiki/Antichrist_Superstar
Antichrist Superstar.Antichrist Superstar'" è il secondo album dei Marilyn Manson (1996).L'album aumentò la popolarità della band, e sollevò un coro di proteste per la loro presa di posizione chiaramente anti cristiana. Grazie a canzoni come "The beautiful people" l'album scalò rapidamente la classifica dei dischi più venduti in America e rimase al vertice per molte settimane. In quel periodo "Antichrist Superstar" riscosse un enorme successo in tutto il mondo, vendendo oltre 8 milioni di copie.Il discoL'album può essere inteso come un concept album. È diviso in tre parti, e racconta la storia di una persona apatica e che ha subito degli abusi (della persona non viene specificato il sesso, ma viene indicata come "The Worm"), che si trasforma in una rockstar dal carattere distruttivo dal nome "The Disintegrator". La maggior parte dell'album rimane comunque sul vago, non entra nello specifico, cosicché l'ascoltatore ne possa trarre le proprie conclusioni.La confezione dell'album è ben rifinita, contiene immagini della band, una immagine della metamorfosi del verme ("The Worm") in angelo, simboli relativi alla cabala e diagrammi medici.Tra la canzone 16 e la 17 (che in realtà è la 99) troviamo tanti spezzoni di silenzio, lunghi ciascuno 4 secondi.FormazioneTracceAltri progettiConcept albumAntichrist Superstar
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http://www.gustoblog.it/categoria/basilicata
Come si preparano: spolverate con un panno i peperoni cruschi (non lavateli, per carità), quindi tagliateli a striscioline sottili con le forbici togliendo i semi e il picciolo. In una padella tanto ampia da poter contenere la pasta, scaldate qualche cucchiaio d’olio con l’aglio sbucciato ma intero, quindi fate saltare i peperoni cruschi aggiungendo poche cucchiaiate di pan grattato. I peperoni saranno cotti quando risulteranno croccanti, ma attenzione a non farli annerire, altrimenti daranno alla pasta un gusto amarognolo. Scolate la pasta al dente e ripassatela pochi secondi in padella. Se vi piace, servite polverizzato con pecorino di Moliterno grattato.Ed è proprio qualche ricetta dello chef Valicenti che vorrei proporvi per conoscere un po’ questa regione ed i suoi prodotti. Una tipicità, ad esempio, è la melanzana rossa di Rotonda, presidizio Slow Food, caratteristica per la sua forma e colore (arancio-rosso, tondeggiante con dimensioni contenute, da 70 ad 80 grammi), che dà più l’impressione di essere un pomodoro. Rispetto ai sapori della melanzana comune, la melanzana di rotonda ha un gusto più acre, piccante, deciso, intenso, decisamente diverso dalla melanzana nera, bianca o violacea che comunemente si trova bei mercati ortofrutticoli. La polpa è carnosa, non annerisce nemmeno dopo parecchie ore dal taglio; il profumo è intenso, fruttato, ricorda addirittura il fico d’India, al palato è piccante con un gradevole finale amarognolo. L’area di produzione è la Valle Mercure in provincia di Potenza, con la raccolta da luglio a novembre.Per primo abbiamo ‘tradito’ la specialità della casa, gli strascinati in purea di fagioli (quelli nella foto), preferendo le orecchiette ai profumi d’estate: salsa pomodoro, ricotta salata, mollica di pane e un trito di cipolla, aglio e basilico e un bel piatto di troccoli salsiccia e ceci. Entrambi ineccepibili. Per secondo abbiamo scelto salsiccia tradizionale (non macinata) al sugo, servita su un crostone di pane di Matera, e maialino con scamorza e prosciutto, versione rielaborata dei saltimbocca alla romana, a mio giudizio. Per tutto questo ben di Dio ci sono voluti appena 60 euro. Passateci se siete in zona.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Abol-Ghasem_Mostafavi_Kashani
Abol-Ghasem Mostafavi Kashani.BiografiaIl padre, l'Ayatollah Hajj Seyyed Mostafa Kashani (in persiano: آیت‌الله حاج سید مصطفی کاشانی), perse la vita combattendo contro gli inglesi nella grande rivolta sciita in Iraq subito dipo la prima guerra mondiale. Il figlio sviluppó fin da allora una profonda ostilitá per gli inglesi e per le ingerenze straniere in Iran. Arrestato dopo l'invasione anglo sovietica dell'IRan del 1941, fu mandato in esilio in Libano. Eletto in Parlamento nel 1950, tornó in Iran e sostenne Mohammad Mossadeq nell'opposizione al rinnovo della concessione petrolifera dell'Anglo-Persian Oil Company. Dopo l'assassinio del Primo Ministro Ali Razmara da parte di un fanatico religioso, egli sostenne la nomina di Mossadeq a Primo Ministro e la nazionalizzazione dell'industria petrolifera del 1951. L'Ayatollah Kashani divenne allora Presidente del Majles dell'Iran (il parlamento), ma l'alleanza con Mossadeq divenne tuttavia difficile dopo la Crisi di Abadan e si spezzó nel 1953, quando Mossadeq introdisse una serie di riforme per modernizzare e laicizzare il Paese. Mossadeq arrivó ad abolire il Majlis e l'Ayatollah Kashani sostenne lo Sciá Mohammad Reza Pahlavi, in eslio a Roma, nel colpo di stato della CIA che depose il Primo Ministro.Dopo la caduta di Mossadeq, lo Sciá rispettò il clero sciita e le sue prerogative fine alla morte dell'Ayatollah Kashani, nel 1962. Dopo di allora Mohammad Reza Pahlavi lanció invece una serie di rivorme, la c.d. Rivoluzione bianca, mirate a modernizzare e laicizzare la Persia ed i religiosi sciiti tornarono a ribellarsi. Tra questi nel 1963 spiccava l'Ayatollah Ruhollah Khomeini che fu arrestato econdannato all'esilio e che sarà la Guida della Rivoluzione iraniana del 1979BibliografiaVoci correlateAbol-Ghasem Kashani
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http://www.petsblog.it/post/26/come-far-giocare-un-pitbull
Un pitbull ha una sorta di carica agonistica infinita nel gioco. E’ come se un pilota di formula uno potesse accelerare all’infinito perchè si vede affiancare dall’avversario. Se voi date un’estremità della corda ad un pitbull lui inizierà a tirare (con una forza soprendente per un cane di quella taglia) e più voi tirerete più foga ci metterà lui per “vincere”. Il copertone ha lo stesso meccanismo solo che, nessuno sembra pensarci, in questo caso il cane si tiene aggrappato anche perchè sente il vuoto sotto ed ha, giustamente, paura di cadere. Ci sono diversi tipi di “allenamenti” che a noi possono sembrare assurdi ma che per questo genere di cani sono divertenti e stimolanti. Caratterialmente non sono cani alla portata di tutti perchè la loro vivacità può lasciare spaesato chi si aspetta un cane pacione e tranquillo.Per quanto riguarda i giri in spazi aperti dove può scorrazzare liberamente libero dal guinzaglio senza pericoli per lui o per gli altri, ho trovato il frisbee. Per il mio l’ideale è quello di plastica dura ma ci sono anche in commercio quelli di tela con l’anello di gomma (anche se durerebbero poco con un cane particolarmente giocherellone). Ci sono delle controindicazioni nei giocattoli. Fate attenzione a palline, giocattoli profumati e di gomma tenera (tipo quelli con il sonaglio all’interno) poichè il cane tende a romperli e ad ingoiarne i pezzi interi e perchè, molto spesso, sono fatti con prodotti non propriamente atossici. Fate attenzione, poi, a quando lo portate fuori nei periodi caldi. Evitate le ore di centrali della giornata. L’ideale sarebbe fargli fare due passeggiate lunghe alla mattina e dopo il tramonto e una breve a metà giornata (solo dedicata all’espletamento dei bisognini). I pitbull soffrono molto il caldo ed è consigliabile non farli stancare troppo per evitare colpi di calore.
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http://guide.supereva.it/musica_progressive/interventi/2003/06/137882.shtml
Da tempo un disco dei King Crimson non era così atteso. Si è letto di tutto: “Nuovo metal”, l’”heavy metal secondo i King Crimson”, “il ritorno del re” (senza riferimenti al terzo capitolo de “Il signore degli Anelli”) e via discorrendo… I due precedenti dischi di questa formazione (Thrak e The construKction of light) avevano lasciato qualche perplessità anche tra i die-hard fan e l’attesa di una rinascita e di un cambio di rotta era grande. Di fatto The Power to believe si configura come un mosaico sonoro. Fripp e soci assemblano in un solo disco le esperienze più significative degli ultimi anni, selezionando e dissezionando le iperboli creative di ore e ore di improvvisazioni registrate. L’attesa è dunque ripagata? Per dare un giudizio bisogna immergersi nei flutti sonori della nuova (?) onda Kcremisi.Un breve intro a cappella (The power to believe I) fa da prologo al disco e a Level five, ennesima variazione sul tema di Red ma con un impatto più duro; tipici gli accordi frippiani ma il barrage chitarristico presto si sfrangia in un vortice che prende allo stomaco, le chitarre di Fripp e Belew dialogano, si intersecano, si scontrano, refluiscono, si innalzano senza pace, Mastellotto continua a valere 1/4 di Bruford ma spinge e cresce molto. Sette minuti di pura vertigine. Si prosegue con Eyes wide open, melodica, potenziale singolo, refrain non irresistibile ma impreziosita da un buon arrangiamento con un grande lavoro chitarristico e un discreto utilizzo dell’elettronica: con One time, i King Crimson avevano fatto di meglio, ma il risultato finale è soddisfacente. Elektrik si caratterizza come il tipico brano strumentale degli ultimi Crimson con le chitarre che ruotano dapprima attorno ad un punto di equilibrio per poi aprirsi a parti più aggressive ed epiche, con un bel lavoro di Trey Gunn alla warr guitar che funge da basso. Il pezzo, alla fine, ti lascia una strana sensazione: sembra di aver percorso un giro a vuoto per circa otto minuti senza aver colto panorami particolarmente indimenticabili. Facts of life, altro brano cantato, ricorda il ProzaKc blues del disco precedente: si tratta di un pezzo molto tirato, con alcuni buoni stacchi di Fripp, ma alla fine non ci scaldiamo più di tanto, forse anche per i filtri poco convincenti usati per l’ugola di Belew.Per chi ha acquistato l’EP Level Five e Live in Nashville del Collector’s Club, tutta la novità espressa da The power to believe esplode come una bolla di sapone. Ma ciò va valutato con la dichiarazione di Mastellotto che non a caso abbiamo posto all’inizio di questa recensione. Il disco riprende decisamente quota con The power to believe II, base ritmica sintetica, discreta, liquida su cui Fripp ricama alcuni suoi tipici accordi da altro mondo, gelidi, alieni, vagamente orientaleggianti, poi il pezzo cambia registro con la voce filtrata su un suggestivo fondo di soundscapes, attraverso la sezione ritmica decisamente sostenuta, e nel finale un assolo da brividi del mai usurpato Re. Uno dei cardini di questo disco. Ancora meglio Dangerous curves, ossia The talking drum 30 anni dopo: una progressione travolgente, irresistibile con tutto il gruppo al massimo. Con Happy with what you have to be happy with (in versione odiosamente edit) ritorna il cantato, il brano è sulla falsariga di The facts of life e, ancor di più di The World’s My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum (dal precedente The ConstruKction of light), bello ma non sconvolgente. La terza parte di The power to believe è poi uno degli episodi migliori con un Fripp dilaniante in un brano pittorico, astratto, molto suggestivo. Le soundscapes della breve The power to believe IV chiudono il disco in un clima quasi angosciante e un po’ rovinato dalla solita voce filtrata. Da notare che le liriche portanti delle varie parti della composizione The power to believe sono tratte pari pari da All her love is mine, dal lavoro solista di Belew Op Zop Too Wah.Alla resa dei conti, The power to believe si presenta come un disco molto moderno (nelle recenti interviste Belew esprimeva la sua speranza di conquistare i fan di band come Tool/A perfect circle/Nine Inch Nails) che piacerà anche ai non addetti al progressive, purché si accettino certe tipiche ridondanze, ed è forse il miglior lavoro dei Crimson in questa formazione con un Fripp molto lucido nello sperimentare anche nuove strade per la sua creatura. Del disco si apprezza la capacità di Fripp & soci di oltrepassare con piglio deciso gli stereotipi della formazione della trilogia Discipline/Beat/Three of a perfect pair , superando con uno scarto improvviso dei cliché che sono sopravvissuti fino a The construKction of light, anche se sempre opportunamente dosati con elementi di novità. Il problema è che una volta dismesse le sonorità ottantine, il gruppo (indurendo intelligentemente la propria proposta) si è ripiegato, almeno in parte, a ere ancora più antiche (il 1973) strizzando l’occhio, ancora una volta, ai sé stessi che furono. E forse anche le soundscapes/ex-frippertronics cominciano un po’ a stancare: il livello di gelo che infondono nell’anima, goccia a goccia, senza fare mai la vera differenza, almeno in questo disco, comincia ad essere francamente sopra norma di sicurezza. In ultima istanza, si avverte anche la necessità e, insieme, il desiderio che The power to believe sia l’epitaffio per i King Crimson con Belew, Mastellotto e Gunn non credendo possibili espansioni musicali ulteriori di tale formazione. Chissà se Robert Fripp conserva ancora il numero di cellulare di David Sylvian ? E quello di Brian Eno? Ma Jim O’ Rourke o Robert Del Naja saranno impegnati per i prossimi anni? Impossibile, anche nelle ipotesi più azzardate: tutto il progetto Cremisi è basato su una entità unica e insindacabile. Ma certe divagazioni oniriche non costano nulla e aiutano a vivere meglio.
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http://procida.blogolandia.it/2009/02/20/villaggio-della-decrescita-felice-stargate-per-la-transizione-o-scialuppa-di-salvataggio/
Il Grembo costituirà anche un modello di “insediamento umano permanente a rifiuti zero”, operando in modo metodico e scientifico la differenziazione, la riparazione, il riuso, il riciclaggio, e il compostaggio. Verranno introdotti nel “sistema chiuso” del villaggio solo quei prodotti dell’industria per i quali sia definibile un protocollo di corretta gestione dello smaltimento (o autonomamente con mezzi artigianali, o direttamente a cura dell’azienda produttrice come sempre più spesso accade per i pannelli fotovoltaici). Per la mobilità esterna di residenti e ospiti si metteranno a disposizione piccoli veicoli elettrici (biciclette, scooter e mini-auto) e verrà realizzata una pensilina-parcheggio con sistemi di ricarica a carta prepagata. Verranno stimolate le amministrazioni dei comuni del parco delle Madonie e dei principale centri balneari del tratto di costa prospiciente il parco, a realizzare a loro volta una di queste pensiline.Il centro costituirà laboratorio per la conservazione e la propagazione delle abilità artigianali in via di estinzione, e si proporrà come “propulsore” per la nascita di nuovi Gruppi di Acquisto Solidale e per servizi di scambio del tempo (anche promuovendo l’utilizzo dei buoni SCEC) e di condivisione delle risorse (car pooling, ecc.). Oltre alla vendita dei prodotti della terra eccedenti il fabbisogno interno (esclusivamente commercializzati attraverso quei canali in grado di ristabilire un corretto legame con il territorio, quali la vendita diretta in azienda, la vendita ai Gruppi di Acquisto Solidale o presso i Farmer Markets), si punterà sull’eco-turismo, sull’aiuto dei wwoofers, sulle visite didattiche e sulla organizzazione di veri e propri corsi di formazione sulla permacultura, sulla decrescita felice e su tutti i sistemi e metodi adottati dal centro per ottenerne la “chiusura” e l’autosufficienza. Chiusura che, è importante sottolinearlo, riguarda esclusivamente la struttura organizzativa del villaggio, ma che non deve per nulla indurre a pensare all’isolamento. Anzi: la diffusione capillare del messaggio è tra gli obiettivi primari dell’iniziativa.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Kevin_Spacey
Kevin Spacey.BiografiaKevin si trasferisce da giovanissimo a Los Angeles insieme alla famiglia (madre segretaria, padre tecnico della Lockheed Corporation, una sorella ed un fratello entrambi più grandi). Visto il carattere turbolento del ragazzo, i genitori decidono di iscriverlo alla "Northridge Military Academy", da dove però viene espulso dopo poco per aver picchiato - pare per legittima difesa - un altro studente dell'accademia. Kevin si iscrive quindi alla "Chatsworth High School", dove conosce due futuri colleghi, Val Kilmer e Mare Winningham, con la quale recita durante il saggio scolastico nella "pièce" "The Sound of Music".Tra la passione per la boxe e quella per la recitazione, Kevin sceglie quest'ultima, anche dietro consiglio dell'amico Val Kilmer che gli suggerisce di trasferirsi a New York per seguire lezioni alla famosa scuola per attori Juilliard School. Inizia a farsi chiamare Kevin Spacey, si dice in ricordo di John Graham Spacey, il primo dei suoi avi ad essersi trasferito dalla Gran Bretagna negli Stati Uniti. Dopo due anni, Kevin lascia anche la "Juillard" e tenta la fortuna a Broadway.La sua prima esperienza importante arriva col ruolo di un messaggero nell'"Enrico VI" di Joseph Papp. In seguito sarà il regista Mike Nichols a dargli una parte in "Bugie, baci, bambole & bastardi" e a portarlo sul grande schermo, sebbene con piccoli ruoli, in "Heartburn - Affari di cuore" e "Una donna in carriera".Da allora alternerà il teatro al cinema, riportando successi sia in uno che nell'altro: nel 1991, infatti, vince un "Tony Award" come "miglior attore non protagonista" per la sua interpretazione del personaggio di "zio Louie" nella commedia "Lost in Yonkers" di Neil Simon, mentre la consacrazione sul grande schermo gli arriva nel 1996 con la vittoria dell'Oscar al miglior attore non protagonista per il thriller "I soliti sospetti", al quale segue nel 2000 l'Oscar al miglior attore per "American Beauty".Kevin Spacey non si accontenta di recitare, ma si dà anche alla regia con "Insoliti criminali", film che passa però quasi inosservato. Oggi ha anche una sua casa di produzione, la "Trigger Street", creata per permettere ai giovani talenti di sfondare nel mondo cinematografico.L'unico ruolo in un film dove Spacey ha rifiutato di recitare è stato nel 2006 nel film "La prima volta di Niky".Della sua vita sentimentale non si sa praticamente nulla per voler proprio di Spacey, che preferisce rimanere agli occhi del pubblico un attore e non l'ennesimo oggetto di gossip. Attualmente vive a Londra ed ha ottenuto la cittadinanza britannica.FilmografiaAttoreRegistaSceneggiatoreProduttoreDoppiatori italianiIl doppiatore ufficiale dell'attore è Roberto Pedicini a partire dal film "Americani", in altri film è stato doppiato da:Nelle versioni italiane dei film "A Bug's Life - Megaminimondo" e "Moon" la voce dell'attore è sostituita dal solito "Roberto Pedicini".Altri progettiNoteCollegamenti esterniPremi BAFTA al miglior attore protagonistaKevin Spacey
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http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Bruni
Roberto Bruni.Bruni ha frequentato il liceo classico "Paolo Sarpi" di Bergamo, e si è poi laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano nel 1973. Esercita l'attività di avvocato penalista, e nel 1998 è stato eletto Presidente della Camera Penale della Lombardia Orientale, carica che ha ricoperto per due bienni consecutivi.Nel 2004 è stato membro della Giunta nazionale della Unione delle Camere Penali Italiane di cui è stato componente dell'Ufficio di Presidenza, con l'incarico di Tesoriere.L'impegno politicoIscritto al Partito Socialista Italiano dal 1970, è stato Consigliere comunale ad Alzano Lombardo dal 1975 al 1980 ed a Bergamo dal 1981 al 1995.Dal 1990 al 1995 è stato Assessore al Personale, all'Anagrafe ed ai Rapporti con i cittadini.Iscrittosi allo SDI, alle elezioni politiche del 2001 si è candidato con la coalizione dell'Ulivo nel collegio uninominale di Bergamo città, conseguendo il 40,5 % dei voti, ma non risultando eletto.Sindaco di Bergamo (2004-2009)Alle elezioni amministrative del 2004 è stato eletto sindaco di Bergamo al ballottaggio del 27 e 28 giugno con il 53,9% dei voti. Nell'occasione è stato sostenuto da una maggioranza di centro-sinistra, di cui facevano parte Ds, La Margherita, SDI, Verdi, PDCI, PRC, Repubblicani Europei, Italia dei Valori e Udeur.La "stagione dei restauri"Nel corso del suo mandato inaugura una "stagione dei restauri" che comprende il recupero del Teatro Sociale, il recupero del complesso del Palazzo del Podestà e della basilica di Santa Maria Maggiore, il restauro della facciata del Palazzo della Ragione e dell'ex Chiesa della Maddalena, l'adeguamento dell'Auditorium di Piazza della Libertà, il recupero delle facciate della Cittadella, la salvaguardia degli affreschi dell'ex convento di San Francesco, l'installazione di un nuovo ascensore nella Torre del Campanone, un intervento di recupero dell'Accademia Carrara, il restauro della casa del Donizetti, il consolidamento delle facciate del Teatro Donizetti, e della scalinata della Torre del Gombito, il restauro e consolidamento del Campanile di San Sisto a Colognola, il recupero dei complessi di Sant'Agostino e di Astino.Le politiche socialiL'azione dell'amministrazione Bruni verso le famiglie si compone tramite l'apertura di un centro polivalente per l’età evolutiva e famiglie di Santa Caterina, di iniziative per i nuovi nati e per le loro famiglie, di un fondo di solidarietà, di 90 nuovi posti negli asili nido, di un servizio POISS Porta Orientamento e Informazione Servizi Sociali, dell'emissione di una "Family Card" per sconti alle famiglie numerose, e tramite un raddoppio del contributo per le scuole paritarie.L'attenzione ai giovani si profila tramite l'apertura del nuovo Spazio Polaresco, gestito da giovani, nelle strutture ristrutturate del Polaresco, con lo Spazio POI Progetto Orientamento Informazione. Per l'ambito musica e spettacolo, vengono realizzate le rassegne "Summer Sound" e "Anni di frontiera-L'estate dei giovani". Infine viene emessa una Giovani Card per sconti ai minori di 26 anni.Per quanto riguarda gli anziani, il programma "Star bene a casa propria" prevede telesoccorso, pranzo a domicilio, buono sociale e buono assistenti familiari. Viene aperto un Centro diurno integrato al Villaggio degli Sposi, vengono promossi programmi di dimissioni protette e ricoveri di soccorso, viene emessa la Bergamo Serena Card per l'assicurazione gratuita agli anziani, prosegue la rassegna "E...state bene in città!", e viene progettato il Nuovo Gleno, con la riqualificazione urbanistica dell'areaLe Politiche per la casa si sostanziano in una nuova Agenzia per gli Affitti, un nuovo centro di accoglienza per soggetti emarginati, un piano di zona ed edilizia sociale per 1.200 alloggi, e il progetto "Casa Amica"L'attenzione ai disabili prevede l'apertura della comunità socio-sanitaria "Dopo di noi", dei gruppi di Lavoro Territoriale sulla Disabilità, oltre al Centro Diurno Disabili, al Laboratorio Autonomia, al nuovo servizio per persone con autismo e disabilità cognitiva, e al Servizio Integrato di Inserimento Lavorativo.Contro il disagio sociale, viene inaugurato un partenariato tra istituzioni e volontariato, anche in funzione della lotta alla violenza alle donne.L'ufficio Pace e Cooperazione internazionale promuove il gemellaggio con Cochabamba, in Bolivia, luogo di provenienza della maggioranza dell'ampia comunità di immigrati boliviani, il progetto "Bergamo amica dei popoli", l'apertura dello Sportello migrazioni e della Casa del Borgo per donne e rifugiati.La qualità della vita urbanaL'ambito Sicurezza prevede la riqualificazione di via Quarenghi, interventi mirati per la sicurezza, il restyling di piazzale Alpini, un posto per il mercato degli Ucraini alla Motorizzazione Civile, la chiusura del campo nomadi di via Rovelli, il Progetto "Distretto urbano del commercio", la riqualificazione delle vie del centro (San Bernardino, Moroni, Borgo Palazzo), l' Osservatorio comunale dei prezzi, la lotta al commercio abusivo e la polizia edilizia, oltre al progetto "Incontriamoci sul Sentierone. La buona giornata e la festa" per rivitalizzare il centro di Bergamo bassa.L'ambito Mobilità vede la progettazione della Viabilità per il nuovo Ospedale di Bergamo, l'apertura del Sottopasso stazione ferroviaria-via Gavazzeni, della nuova metrotranvia Bergamo-Albino, il rafforzamento di ATB in consorzio con le altre aziende private di trasporto pubblico, l'aumento del numero di taxi, l'apertura di Nuovi parcheggi di interscambio, l'introduzione di autobus a metano, la realizzazione delle zone 30 e delle Zone a traffico limitato, il progetto "A scuola in piedibus", e il sostegno alla ciclabilità tramite 18 km di nuove piste ciclabili, "ciclo stazione" e bike sharing, oltre ad un Piano permanente di eliminazione delle barriere architettoniche.L'ambito Verde Pubblico vede l'apertura di nuovi parchi (Trucca, via Leopardi) e l'ampliamento e riqualificazione dei parchi esistenti; l'attenzione al risparmio energetico, anche tramite l'introduzione di un pulsante per ridurre lo spreco di acqua delle fontanelle pubbliche; la lotta all'inquinamento; l'attenzione agli animali tramite 10 aree cani, un nuovo regolamento contro il maltrattamento, e la realizzazione del gattile.Lo Sport viene sostenuto tramite percorsi di formazione, nuove aree per nuovi sport (skatepark), e importanti interventi sulle strutture sportive, oltre a gare, manifestazioni ed eventi.La Cultura vede vari eventi: "Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti", i concerti estivi di Bob Dylan ed Elton John e gli spettacoli di Roberto Benigni e Fiorello, "Bergamo Jazz", il raddoppio del cartellone teatrale con Teatro Donizetti e Creberg, la rete "Altri Percorsi", il sostegno a GAMeC ed Accademia Carrara, e le rassegne Bergamo Film Meeting, Il Centro e la Circonferenza (TTB), Festival Pianistico Internazionale, Bergamo Scienza.La Pianificazione Urbana vede l'inizio di un percorso di collaborazione con i comuni dell'hinterland nell'ambito del Progetto Grande Bergamo, con accordi di programma e un Documento di Inquadramento dei Programmi Integrati di InterventoIncarichi come sincacoDal 2004 presiede la Commissione Innovazione del Direttivo dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia (ANCI), oltre ad essere membro delle Commissioni Riforme Istituzionali, Sicurezza e Cultura.Dall'Aprile 2005 è Presidente dell'Associazione Nazionale dei Centri Storico-Artistici (ANCSA).La ricandidatura nel 2009Nel 2009 si ricandida ottenendo il 42,32% al primo turno, contro il 51,41% del principale avversario, Franco Tentorio, che corre per una coalizione di centro-destra comprendente Pdl, Lega Nord e Partito Pensionati, oltre ad una lista civica di sostegno.Sindaci di Bergamo|Bruni, RobertoPolitici del Partito Socialista Italiano|Bruni, RobertoPolitici dei Socialisti Democratici Italiani|Bruni, RobertoPolitici della Rosa nel Pugno|Bruni, Roberto
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http://guide.supereva.it/amici/interventi/2009/05/il-video-di-domani-la-canzone-per-labruzzo-2
Pubblicato il 7 maggio 2009 in: Maria de Filippi Scopriamo talenti
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http://it.wikipedia.org/wiki/Atletica_leggera_ai_Giochi_della_XIV_Olimpiade_-_Decathlon
Atletica leggera ai Giochi della XIV Olimpiade - Decathlon.L'americano Robert Mathias fa una seconda giornata strepitosa (era terzo dopo il primo giorno) e vince l'oro. È ancora uno studente delle scuole superiori e non conosce a fondo il regolamento.Per esempio, annulla il suo miglior risultato nel peso uscendo frontalmente dalla pedana...Nell'alto, a quota 1,75 commette due errori e si salva solo dimenticando il suo stile e saltando "all'italiana".Robert Mathias, 17 anni e 8 mesi, è il più giovane olimpionico dell'atletica maschile d'ogni epoca. Quello di Londra è appena il terzo Decathlon della sua carriera. Alla fine della stagione viene premiato come migliore atleta USA dell'anno negli sport non professionistici (James E. Sullivan Award).Va detto che a Londra è mancato il confronto tra Mathias e il capolista mondiale, Heino Lipp, che ai campionati sovietici aveva vinto con ben 7.780 punti. Ma Lipp, estone, si considera un rifugiato politico e Mosca, per ritorsione, gli ha ritirato il passaporto.Atletica leggera maschile ai Giochi della XIV Olimpiade
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http://it.wikipedia.org/wiki/Janas
Janas.La nave traghetto Janas'", in servizio per Tirrenia di Navigazione S.p.A., opera prevalentemente sulle tratte da e per la Sardegna,ma da fine ottobre 2009 questa nave traghetto inizia a fare la rotta Napoli-Palermo e viceversa; inizialmente in sostituzione della Raffaele Rubattino e poi della Vincenzo Florio.La nave è la seconda di tre unità gemelle, tutte costruite dalla Fincantieri per la Tirrenia.Janas fa parte di una nuova generazione di traghetti, con nuovi standard di vita di bordo, e con una velocità di crociera di 29 nodi che la compagnia riunisce sotto l'appellativo di "supertraghetti".La nave dispone di 320 cabine divise in doppie e quadruple, interne o esterne, di circa mille poltrone reclinabili di prima e seconda classe, reception, due bar, cinema, ristorante, self service, videogames, area bambini e scala mobile per l'imbarco dei passeggeri.Caratteristiche tecnicheIl traghetto con una lunghezza di 214 metri e una larghezza di circa 26, raggiunge la notevole stazza di 36.000 tonnellate lorde, per le quali entra a far parte delle più grandi navi-traghetto d'Italia; queste dimensioni però hanno creato non pochi problemi in alcuni porti della Sardegna come Arbatax e Porto Torres, che hanno necessitato di lavori di adeguamento per ospitare questa serie di navi.La nave può ospitare a bordo 2.700 passeggeri e il suo garage circa 900 autovetture, oppure una capacità merci di 915 metri lineari che corrispondono a circa 70 semirimorchi.Grazie a 4 motori Wärtsilä che erogano 51.000 kW di potenza, la nave può raggiungere a pieno carico la velocità di crociera di 29 nodi (massima 30,5 nodi), che le permette di fare la tratta tra Civitavecchia e Olbia in meno di 5 ore manovre incluse, o la linea Genova - Porto Torres in meno di 8; tali prestazioni vengono per lo più utilizzate durante l'estate, quando l'incremento della domanda da parte dei turisti necessita di essere soddisfatto da un maggior numero di traversate per le quali è necessaria una maggior velocità; la nave tuttavia piò viaggiare anche a velocità più contenuta per limitare i consumi di carburante utilizzando solo due motori per una velocità compresa tra i 19 ed i 23 nodi.Navi gemelleVi sono inoltre altre sei navi quasi gemelle della presente serie: le Tirrenia Nuraghes e Sharden e le quattro navi della greca Minoan Lines Knossos Palace, Festos Palace, Olympia Palace ed Europa Palace, sebbene tutte le sei navi elencate abbiano un ponte in più, adibito a garage, e le Minoan presentino inoltre notevoli differenze nella sistemazione interna.Origine del nomeI nomi di questa serie di imbarcazioni sono dedicati a nomi leggendari della Sardegna, nello specifico "domus de Janas" è un sito archeologico dell'isola e in sardo vuol dire "casa delle fate".PontiVoci correlateCollegamenti esterniTraghetti della Tirrenia di Navigazione
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http://it.wikipedia.org/wiki/Arak_%28Iran%29
Arak (Iran).Arāk'", (in persiano: اراک) previamente nota come "'Soltan-abad'", è il centro amministrativo della regione di Markazi in Iran. Stime del 2005 calcolano una popolazione di circa 511.000 anime.StoriaArak è stata costruita sulle rovine di un piccolo villaggio chiamato "'Daskerah'", che venne distrutto durante l'invasione mongola della Persia. L'odierna Arak è una città relativemente nuova, tra terre fertili, ristabilita nel 1795, e la sua toponomastica basica, edilizia amministrativa, monumentale e di rappresentanza è stata completata nel 1852. La nuova città venne fondata e finanziata durante l'era della dinastia Qajar dal georgiano-iraniano Yusef Khan Gorji, un signore della guerra georgiano pro-iraniano che ricevette asilo da parte di Agha Mohammad Khan (in persiano: محمد خان قاجار)‎‎ (1742-1797) in seguito ad una disputa territoriale con i suoi cugini che erano sostenuti dall'imperatrice Caterina II di Russia.Nel periodo tra iln 1795 and 1797, Yusef Khan-e Gorji, rinominato Yusef Khan-e Sepahdar dallo Scià, stabilì la sua armata nel territorio, fertile ma poco controllato, che in seguito sarebbe divenuto l'attuale Arak. Tribù ostili in questa regione conducevano operazioni in disprezzo dell'autorità Qajar. Con l'approvazione dello Scià persiano, Yusuf Khan deviò il corso del principale fiume, per espellere gli insorti e costruì la fortezza di Soltan Abad, nota anche come Baladeh, una fortezza di guerra che avrebbe tamponato i loro attacchi e che in futuro sarebbe diventata il nucleo fondativo della città di Arak. Il coordinamento della forza militare di Yusuf Khan venne stabilito in questa regione, rinominata "Iraq persiano" (Iraq-e Ajam) (عراق عجم) che nei tempi antichi denotava la "terra piana e soave". Secondo gli storici, Yusef Khan costruì Arak con fondi del proprio patrimonio e con l'aiuto di facoltose personalità del luogo e della Georgia.Il villaggio sarebbe rimasto una base militare e fortezza fino al 1892. La fortezza di Soltan Abad aveva spessi muri circondati da larghi fossati, profondi 7 metri. Vennero costruite otto torri attorno al villaggio e innalzato un edificio governativo nella suo settore nord. Nel 1891 il governatore Etemadol Saltaneh Mirza Hasan, fece restaurare tutte le botteghe, giardini e gli edifici governativi nel centro e sobborghi di Soltan Abad, ed assieme ai proprietari di attività e industrie dai villaggi corcostanti, si stabilì in Arak. Grosse porzioni del villaggio vennero annesse come proprietà personali dai comandanti militari pre-esistenti, anche se in definitiva vennero ceduti allo stato persiano nel periodo 1918-1922. L'evoluzione del nome moderno della località proviene da fortezza Soltan Abad, a Soltan Abad, poi a Iraq-e Ajam (Iraq persiano), e finalmente al suo nome attuale, Arak, nel 1938.Sotto il governo dello scià Reza Pahlavi, vennero costruita una linea ferroviaria che partendo a nord da Teheran, seguiva verso Qom, passava per Arak, proseguiva per Khorramabad e in seguito Dezful fino ad arrivare al Golfo Persico. Successivamente venne costruito un oleodotto nord-sud, che attravversava la zona, diretto verso lo stesso golfo, e l'interazione tra queste infrastrutture portò al rapido sviluppo industriale della città. L'edilizia, il restauro e la ricostruzione di monumenti antichi in Arak venivano eseguiti con grande cura durante la dinastia dei Pahlavi, fatto che portò molti a speculare attorno ad una possibile designazione come futura capitale dell'Iran contemporaneo.Edifici storici e architettura pregiataLuoghi di interesseUbicazione e dintorniArak si trova alle coordinate. La città è circondata da montagne al sud, ovest, ed est.Arak si trova nei pressi di altre due città importanti: Qom ed Esfahan. La sua altitudine media è di 1.750 metri sul livello del mare, e si trova ad una distanza di 260 km dalla capitale Teheran.ClimaIn genere Arak ha un clima steppico freddo moderato, relativamente più fresco ed asciutto rispetto alla parte meridionale dell'Iran. L'estate si distingue per essere calda e secca; l'autunno è ventoso e fresco; l'inverno è piuttosto freddo e possono verificarsi nevicate; le temperature primaverili sono di un tepore gradevole. La temperatura massima può reaggiungere i 35º Celsius in estate e scendere a -25º in inverno. Le medie delle precipitazioni annuali sono attorno ai 300mm e la media annua dell'umidità relativa è del 50%.IndustrieArak è uno dei principali centri industriali dell'Iran, possiede molti impianti dell'industria pesante, specialmente per la fusione, forgiatura e lavorazione dei metalli, oltre ad altre industrie di macchinari, che includono:UniversitàDemografiaLa popolazione di questa città differisce leggermente rispetto alle etnie iraniche del resto del paese. Include persiani e il popolo Lurs. Durante l'era Safavid, ad Arak si stabilirono molti armeni, ma il loro numero è diminuito in seguito ad una sostenuta emigrazione verso la capitale Teheran.Agricoltura e manifattureI principali prodotti agricoli sono graminacee come il frumento e l'orzo, ma anche frutta come mele, uva, noci e nocciole. Arak esporta anche tappeti persiani fatti a mano.Personalità famose nate ad ArakNoteVoci correlateCollegamenti esterniCittà dell'IranArak, Iran
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http://it.wikipedia.org/wiki/San_Cosma_e_san_Damiano_salvati_dall%27annegamento
San Cosma e san Damiano salvati dall'annegamento.I "Santi Cosma e Damiano salvati dall'annegamento e Lisia posseduto dai demoni" è un dipinto, tempera su tavola (38×45 cm), di Beato Angelico, conservato nell'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera. Faceva parte della predella con le "Storie dei santi Cosma e Damiano" della "Pala di San Marco", oggi divisa tra più musei. Il pannello in questione era il terzo della serie, il secondo sul lato frontale da sinistra.StoriaLa "pala di San Marco" era destinata all'altare maggiore della chiesa di San Marco a Firenze, officiata dai domenicani del convento di cui faceva parte anche l'Angelico stesso. Il dipinto era solo uno dei tasselli della completa ristrutturazione e ridecorazione del convento offerta da Cosimo de' Medici e che ebbe come protagonista assoluto, per quanto riguarda la decorazione pittorica, l'Angelico. Il programma comprendeva oltre alla pala per l'altare maggiore, il celebre ciclo di affreschi, sia nelle aree comuni che nelle celle individuali, e una serie di codici miniati.L'altare maggiore della chiesa venne riscattato dai Medici nel 1438, per la somma considerevole di cinquecento ducati, e riconsacrato ai santi protettori della famiglia, Cosma e Damiano, che in vita erano stati appunto, secondo la leggenda, "medici". La vecchia pala d'altare, unIncoronazione della Vergine" del 1402, in stile tardogotico di Lorenzo di Niccolò, venne rimossa e donata, con un'istanza del Priore fra Cipriano datata 1438, alla chiesa di San Domenico di Cortona, dove si trovava una comunità domenicana gemellata con quella fiorentina e dove si recò personalmente l'Angelico per effettuare la consegna nel 1440 (nell'occasione venne inciso sulla cornice il nome dei Medici come donatori).La nuova pala venne quindi commissionata all'Angelico in un momento imprecisato, verosimilmente nel 1438 quando venne deciso di disfarsi di quella vecchia. La pala viene in genere datata entro il 1440, mentre i pannelli della predella forse vennero completati entro il 1443. Non vi sono ragioni per dubitare che venissero dipinti in una sequenza diversa da quella in cui si trovavano.Con le soppressioni tra XVIII e XIX secolo la pala venne rimossa smembrata e parzialmente dispersa. I pannelli della predella sono oggi in parte a Firenze e in parte in altri musei internazionali. Se la pala venne sottoposta a un restauro disastroso, in un'epoca imprecisata tra XVIII e XIX secolo, i pannelli della predella furono risparmiati ed oggi sono generalmente in condizioni ottime o molto buone, tranne il pannello di Washington che è più danneggiato.Descrizione e stile"San Cosma e san Damiano salvati dall'annegamento", dalla predella della Pala di AnnalenaCosma e Damiano erano due celebri medici, tradizionalmente creduti fratelli, che guarivano gratuitamente le persone. Arrivata la loro fama agli orecchi del prefetto romano della Cilicia Lisia, egli se li fece portare davanti e li accusò di perturbare l'ordine pubblico tramite la diffusione della loro fede cristiana. Al loro rifiuto di abiurare vennero condannati ad atroci torture (i "cinque martirî") prima di essere decapitati.La scena dipinta contiene due episodi. Il primo mostra Lisia che, per colpa dei diavoli che lo tormentano, condanna con crudeltà Cosma, Damiano e i loro seguaci Antimo, Leonzio ed Eupreprio, inginocchiati davanti al suo trono. La seconda parte si svolge nell'angolo in alto a destra e mostra il lancio in mare dei due santi, salvati poco più in là, coi discepoli, da un angelo che li riconduce sani e salvi alla riva.La composizione dei diversi episodi su piani diversi ed a profondità spaziali distanziate fanno di questo pannello un'opera matura e complessa. Nella predella della "Pala di Annalena" (anni 1430), la scena era raffigurata in maniera più semplice, con i soli Cosma e Damiano che venivano gettati da un dirupo e accompagnati fuori dalle acque, più avanti, dall'angelo.L'architettura dello sfondo richiama quella della scena precedente ed è arricchita da un grande edificio a base circolare, che si staglia dietro il trono di Lisia. I personaggi principali delle varie sotto-scene sono facilmente riconoscibili dai colori degli abiti.Questo pannello, come gli altri della predella, è caratterizzato da un vivace stile aneddotico e accattivante, che racconta efficacemente le storie. Il sistema di creazione spaziale sviluppato in questo periodo risulta più coerente e avanzato di quello di opere anteriori, con accorgimenti quali quello di dipingere sullo sfondo una superficie piatta e parallela al piano frontale, che fa da sfondo del proscenio, su cui risaltano le figure. Straordinaria è la luce, come in altri dipinti dell'Angelico, che unifica l'intera scena con toni tenui e cristallini e con un efficace modellato dei volumi tramite il chiaroscuro.Disposizione originaria dei pannelli della predellaLa predella della pala di San Marco era composta da nove pannelli (oggi esposti in più musei). Al centro si trovava la "Pietà", mentre ai lati si trovavano otto storie dei santi Cosma e Damiano, sei sul lato principale e la prima e l'ultima sui fianchi.Predella della "Pala di San Marco"Voci correlateBibliografiaDipinti di Beato AngelicoDipinti nell'Alte PinakothekDipinti sui santi Cosma e Damiano
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http://palermo.blogolandia.it/2008/11/25/cassazione-le-fatture-sono-false-se-azienda-non-ha-manodopera/
Altrimenti le fatture le fatture emesse sono considerate false e il fisco puo’ pretendere di recuperare l’Iva. È quanto si evince dalla sentenza della sezione tributaria della Suprema Corte che, ribaltando i precedenti verdetti che avevano dato ragione al contribuente, ha accolto un ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro le sentenze della Commissione tributaria di Palermo e dei giudici d’appello regionale della Sicilia. La pronuncia dei magistrati di piazza Cavour, la numero 27574, riguarda il caso di un’impresa palermitana, titolare di un appalto concesso da un ente locale, che si era opposta a un avviso di accertamento del fisco che, nel 1990, chiedeva il pagamento di circa 15 milioni di Iva. Gli uffici delle tasse affermavano infatti che le fatture in base alle quali l’impresa aveva scaricato l’Iva si riferissero a lavori in subappalto eseguiti da un’azienda che, in realta’, non risultava possedere ne’ la manodopera ne’ le attrezzature ufficialmente utilizzate.Secondo le commissioni tributarie siciliane, il contribuente aveva “fornito validi elementi amministrativi e contabili a riprova sia dell’effettiva esistenza dell’operazione, sia del collegamento con l’opera pubblica realizzata”, e dunque le fatture “incriminate” davano invece diritto a scaricare l’Iva. Una conclusione che e’ stata smentita dalla Cassazione secondo la quale “non e’ indifferente identificare il soggetto che ha fornito le prestazioni fatturate”. La Corte aggiunge che “se le fatture potessero essere emesse da chiunque, a prescindere da chi abbia realmente svolto l’operazione sottostante, salterebbe l’intero sistema di controlli”. In sostanza i magistrati evidenziano che se il fisco dimostra che l’azienda che ha emesso fattura “non possiede le risorse necessarie a svolgere l’attivita’”, non basta dimostrare che il lavoro e’ stato effettivamente eseguito. Altrimenti, conclude la Cassazione, “sarebbe consentito a chi lavora in nero sottrarsi a qualunque controllo”.
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http://www.ecowebnews.it/angra-do-hero%EDsmo
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