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Arriva al cinema “Il racconto dei racconti”, il nuovo di Matteo Garrone, in concorso al Festival di Cannes 2015, tratto dalla raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana, “Lo cunto de li cunti”, scritta da Giambattista Basile tra il 1634 ed il 1636. In sala ci saranno anche “Mad Max: Fury Road”, con la coppia Tom Hardy/Charlize Theron, l’interessantissimo “Nomi e cognomi”, con Enrico Lo Verso e “Calvario”, film drammatico con il grande Brendan Gleeson nei panni di un prete a cui viene detto, in confessione, che presto sarà ucciso. “Il racconto dei racconti – Tale of Tales”: I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de “Il racconto dei racconti” di Giambattista Basile. “Mad Max: Fury Road”: Mad Max, uomo d’azione alla ricerca di pace interiore dopo la morte del figlio e della moglie e ossessionato dal suo turbolento passato, Mad Max (Tom Hardy), decide di attraversare il deserto da solo, credendo che sia l’unico modo per sopravvivere. Presto, però, si ritroverà coinvolto nelle vicende di un gruppo in fuga attraverso la Terra Desolata su un blindato da combattimento, guidato dall’imperatrice Furiosa, una donna coraggiosa che vuole attraversare l’arida zona per tornare alla sua patria d'infanzia. Il gruppo è sfuggito alla tirannide di Immortan Joe, cui è stato sottratto qualcosa di insostituibile. Furibondo, l’uomo ha sguinzagliato tutti i suoi uomini sulle tracce dei ribelli, iniziando così una guerra spietata. “Nomi e cognomi”: Domenico Riva è un bravo giornalista che da Milano decide di rientrare, con la sua famiglia, nella sua terra d'origine, un piccolo paese del Sud Italia. Direttore della più importante testata giornalistica del luogo, attiva un progressivo risveglio della coscienza civile del paese. Tutto si gioca attorno ai fatti di una discarica abusiva oggetto di mire illecite e loschi traffici. Riva e i suoi colleghi non si tireranno indietro e racconteranno i fatti, così come sono, senza eroismi. I suoi Nomi e Cognomi sono amore per la coerenza e per la vita, per i giovani che lo seguono e che, finalmente, imparano a credere, "felici", nelle strade che percorrono e negli obiettivi che perseguono . In un susseguirsi di successi e insuccessi, vittorie e sconfitte, anche familiari, Riva porterà avanti il suo impegno, fino anche a sacrificare la sua famiglia che tanto ama.
Matteo Garrone sbarca nelle nostre sale con “Il racconto dei racconti – Tale of Tales”, attualmente in concorso al Festival di Cannes 2015, e vedremo se il pubblico apprezzerà questa nuova dimensione in cui si è cimentato il bravo regista. Attenzione, pèrò, anche a “Mad Max: Fury Road”, con Tom Hardy e Charlize Theron, “Calvario” e “Nomi e cognomi”.
Un uomo è rimasto gravemente ferito a seguito di un incidente ferroviario avvenuto nella stazione di Fidene a Roma. Il sinistro risale alla mattinata di oggi, giovedì primo luglio. Vittima un cinquantenne, che, per cause non note e ancora in corso d'accertamento, è stato urtato da un convoglio in trtansito lungo la linea. Secondo le informazioni apprese al momento in cui sono accaduti i fatti erano circa le ore 8.30 sulla Orte-Roma Tiburtina. L'uomo è stato travolto dal treno e nell'impatto ha perso un braccio, ma fortunatamente è vivo, anche se grave. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, sul posto è arrivato il personale sanitario in ambulanza per prestargli soccorso. Per liberarlo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno lavorato per estrarlo e consegnarlo nelle mani dei soccorritori, che hanno poi disposto il trasporto in ospedale. Arrivato presso il prontos soccorso del Sant'Andrea, il paziente è stato affidato alle cure dei medici, che lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso. Purtroppo per il suo braccio non c'è stato nulla da fare. Inevitabili i disagi alla circolazione, con i traffico ferroviario sospeso lungo la tratta tra Tiburtina e Settebagni, per agevolare le operazioni di soccorso e gli accertamenti in sicurezza da parte delle forze dell'ordine. Presenti per i rilievi di rito gli agenti della Polizia feroviaria di Roma Tiburtina. Terminate le verifiche necessarie, intorno alle ore 10, come informa Trenitalia sui suoi canali ufficiali, la circolazione ferroviaria è tornata progressivamente alla normalità.
Ha perso un braccio ma è vivo l’uomo di cinquant’anni coinvolto in un incidente ferroviario presso la stazione di Fidene a Roma. Un convoglio in transito lo ha urtato lungo la linea Orte-Roma Tiburtina. Traffico ferroviario temporaneamente sospeso, poi ripartito, lungo la tratta tra Tiburtina e Settebagni.
Il rapper Jay Z e la moglie Beyoncè Knowles sarebbero in crisi, almeno a giudicare da quanto pubblicato dal sito Perez Hilton. Gli sposini, esclusi dal matrimonio di William e Kate nonostante le dicerie che li volevano come ospiti d’onore richiesti proprio dalla coppia reale per allietare gli invitati al matrimonio dell’anno, sarebbero ai ferri corti. La motivazione celata dietro la presunta rottura, sarebbe da imputare ad alcuni degli atteggiamenti dell’uomo che, in più di un’occasione, avrebbe mandato su tutte le furie la sua bellissima consorte, accompagnandosi ad altrettante splendide ragazze. L’AMORE TRA BEYONCE’ E JAY Z: La cantante delle Destiny Child e il rapper di colore si sono spostati nel 2009, al termine di una bollente relazione durante la quale – e anche per diverso tempo dopo – entrambi non hanno avuto occhi che per l’altro. La coppia – il cui giro d’affari complessivo è stato stimato in circa 122 milioni di dollari l’anno – si è sempre mantenuta accuratamente lontana dal mondo del gossip proprio nel tentativo di evitare che rumors e dicerie potessero alterare la loro serenità di coppia. E’ per questo motivo che, prima delle recenti voci relative a una loro presunta rottura, su di entrambi non era mai calata l’ombra del fallimento matrimoniale. Nemmeno il fatto che il mondo della stampa rosa si fosse divertito a cianciare sul loro rapporto, annoverando la Knowles tra le belle che amano i brutti, aveva minimamente minato quello che, fino a oggi, era considerato uno dei matrimoni più solidi in ambiente musicale. Sarà davvero finita?
Beyoncè Knowles e Jay Z sarebbero in crisi a causa degli atteggiamenti da libertino dell’uomo. Il rapper sarebbe stato sorpreso in diverse occasioni di gala in compagnia di numerose belle ragazze. Ecco i dettagli relativi alla presunta rottura.
Dopo la decisione di prorogare di 3 mesi la missione in Libia, la Nato ha intensificato i raid aerei sulla capitale Tripoli. Nella notte gli attacchi degli aerei della coalizione sono stati almeno 10 e, secondo quanto riferito da un funzionario del governo libico, sarebbero state colpite le caserme vicine alla residenza bunker di Muammar Gheddafi, nella zona di Bab al-Aziziya. Attorno alle 23:30 si sono registrate 5 deflagrazioni al centro di Tripoli. Nella zona adiacente al complesso di Gheddafi, invece, ci sarebbero state 4 esplosioni attorno all'1:45. Gli aerei della Nato, secondo quanto evidenziato da alcune fonti della Cnn, hanno anche bombardato la stazione di polizia di al-Aziziya a est di Tripoli. Nel corso dell'attacco sarebbero morti 2 uomini. L'Alleanza Atlantica non fa sconti e continua a bombardare, cercando di forzare la resa del raìs. La Francia starebbe lavorando a una soluzione "diplomatica" per far sì che il colonnello esca di scena; le autorità francesi, secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, starebbero trattando con "persone vicine al leader libico". Il ministro degli Esteri Alain Juppe ha dichiarato alla radio Europe 1: "Gheddafi è sempre più isolato. Ci sono state altre defezioni intorno a lui e abbiamo ricevuto messaggi dalla sua cerchia più stretta che ha capito che deve lasciare il potere". Juppe ha indicato la giusta strada da seguire al fine di aver ragione del colonnello, una strada che passa sicuramente per l'intervento militare ma che non preclude alcuna trattativa. "Intensificheremo la pressione militare come facciamo da diversi giorni, ma al tempo stesso stiamo parlando con chiunque possa convincerlo a lasciare il potere"- ha dichiarato il ministro francese.
Altra notte di bombardamenti a Tripoli, dove gli aerei della Nato hanno portato a termine almeno 10 attacchi. Alcune esplosioni sono state localizzate nei pressi della residenza bunker di Gheddafi. Intanto pare che la Francia stia trattando la resa del raìs con persone a lui vicine.
Laura Pausini e Biagio Antonacci hanno annunciato un tour in coppia che si terrà nel 2019 toccando dieci città e altrettanti stadi. Un progetto grande, per due degli artisti più amati del paese di una vera e propria star, come Antonacci definisce la Pausini, unica star italiana nel mondo e fresca reduce da un tour mondiale e il quarto latin Grammy della sua carriera. I due, che si conoscono da venticinque anni e la cui amicizia è contemporaneamente cresciuta hanno anche collaborato nel tempo, con il cantante che ha scritto alcune canzoni per l'amica, compreso l'ultimo singolo “Il coraggio di andare”, brano scritto da Tony Maiello (testo firmato a quattro mani con la stessa Pausini, musica di Maiello, Salvati, Palmosi, Rettani), già in radio e disponibile in digitale, che sarà contenuto in “Fatti sentire ancora”(Atlantic/Warner Music), la special edition di Laura Pausini in uscita venerdì 7 dicembre. "Io l'ho conosciuto perché era famoso, avevo il suo poster in camera, quando cantava ‘Fiore' andavo fuori di testa, poi quando sono andata a Sanremo lui era nei Big e mi ha scritto un telegramma la sera prima della finale dicendomi che gli piacevo e che sperava che vincessi io. Quindi per me, in un certo senso l'ho conosciuto lì, perché quando uno ti fa un complimento del genere ed è uno dei tuoi cantanti di riferimento…" ha detto la Pausini presentando questo nuovo progetto, subito incalzata dall'amico che invece ricorda di averla conosciuta un po' prima: "Io l'avevo già vista prima del 1993 perché con il suo babbo faceva il pianobar in un locale di Bologna e c'era questa ragazza con questa voce incredibile che cantava e quando l'ho vista a Sanremo ho collegato la cosa, poi sono arrivate le canzoni, e in seguito è nata l'amicizia durante le canzoni che ho scritto per lei". Sono anni, spiega Antonacci, che "la corteggia" per andare in tour assieme "perché abbiamo cose da raccontare, non è un tour che nasce da una motivazione", insomma, nessun progetto discografico in vista (forse dopo, chissà): "Non ci vediamo quasi mai, quindi questa è un'occasione per me di cantare tutte le sue canzoni e nello stesso tempo poter passare tempo assieme. Sono felicissimo du affrontare questo episodio della mia vita stando vicino all'unica star che abbiamo in Italia e per me è ancora più bello e sono orgoglioso che abbia accettato di fare questo percorso con me" spiega Antonacci.
Un lungo tour negli stadi italiani a coronare anni di collaborazioni e un’amicizia lunga venticinque anni. Lo hanno annunciato Laura Pausini e Biagio Antonacci che saranno in giro per l’Italia nell’estate del 2019, in una condivisione del palco che nasce da un’amicizia e non da qualche progetto discografico, come tengono a precisare.
Maria Nordø Jørstad è una donna di 36 anni, è originaria della Norvegia ma vive in Danimarca e negli ultimi tempi ha fatto molto parlare di sé per la sua gravidanza, documentata giorno dopo giorno sui social. Alla fine del 2018 ha infatti messo al mondo tre gemelli, Iben, Filip e Agnes, e al termine della dolce attesa aveva un pancione così enorme che sembrava quasi esplodere. La foto che lo mostra è così impressionante che nei mesi scorsi è diventata virale. Su Instagram la donna ha chiamato il suo profilo "Triplets of Copenhagen" e lo usa quotidianamente per parlare senza problemi di tutti i disagi a cui è andata incontro dopo il parto, dall'allattamento al seno alle imperfezioni rimaste sul corpo. "La mia pancia è ancora gonfia, io stessa sono sorpresa dalla sua grandezza, non sapevo ci volesse così tanto tempo per ritornare alla normalità", ha spiegato Maria in uno scatto in cui ha fotografato in primo piano il suo ventre post-parto. Il suo obiettivo? Mostrare quello che le donne tendono a nascondere, ovvero i piccoli difetti che un'esperienza come la gravidanza lascia sulla pelle di una donna. #postpartumbody ⠀ 12 weeks after the birth of my triplets. 👶🏼👶🏼👶🏼 ⠀ It’s been a while since my last post partum picture, and that’s because I felt that the progress has been so slow. I have done my breathing excercises every day (or night I might say, since it’s usually executed after the night feeding at 3 am) and have been told not do anything more physically demanding yet. I’ve also used my belly band/corset aprox 4-5 days a week for 1-5 hours at the time. The last couple of weeks my belly finally shrunk a bit more visibly, but I still have a long way to go. At my 8 weeks post partum medical check my doctor found out that I have a hernia* (in addition to diastasis recti), so I might need surgery. I will know more after an appointment at the hospital in the end of February. Not quite sure how I feel about surgery, the whole belly-situation is a bit tiring. 😏 Luckily I can fit into some of my normal pants, so that’s a start. 🙌🏼 ⠀ ⠀ ⠀ *A hernia is the abnormal exit of tissue or an organ, such as the bowel, through the wall of the cavity in which it normally resides ⠀ ⠀ #this_is_postpartum A post shared by triplets_of_copenhagen (@triplets_of_copenhagen) on Dec 6, 2018 at 3:48pm PST
Maria Nordø Jørstad ha 36 anni e da qualche settimana è diventata mamma di 3 gemelli. La gravidanza ha rivoluzionato in modo radicale il suo corpo, tanto che ancora oggi ha il ventre gonfio. A differenza di altre donne, che vogliono nascondere le imperfezioni post-parto, lei le sta mettendo in mostra sui social, così che l’argomento non venga più considerato un tabù.
In Scozia c'è la prima isola autosufficiente al mondo. L'Isle of Eigg è un'isola verde in tutti i sensi. Circondata da montagne lussureggianti, natura incontaminata e aria pulita, la grande tenacia dei suoi abitanti l'ha resa una comunità indipendente dal petrolio, grazie allo sfruttamento dell’energia idroelettica, a turbine eoliche e pannelli solari. L'isola che si trova sulla costa nord – occidentale della Scozia è grande poco più di 32 chilometri e conta circa 150 residenti che sono riusciti ad ottenere un record così importante, puntando alla completa autosufficienza. La forza del vento e il calore del sole gli abitanti si garantiscono riscaldamento e per tanto non usano l’energia delle grandi compagnie. La storia che ha portato all'indipendenza energetica dell'isola di Eigg risale al 1997, quando gli abitanti grazie ad una colletta collettiva diventarono proprietari della terra in cui abitavano. Dopo questo importante traguardo si è arrivati all'indipendenza energetica, obbiettivo reso possibile grazie ad ulteriori 3 milioni di euro messi insieme dal governo scozzese, locale e regionale e persino dalla lotteria nazionale della Gran Bretagna. E fu così che l'isola di Eigg cominciò un viaggio lungo dieci anni, che prima ha portato alla fondazione della Eigg Electric e, quindi, alla condizione attuale di prima e unica isola al mondo totalmente alimentata da fonti di energia rinnovabile.
Eigg è la prima isola al mondo a essere totalmente e indiscutibilmente verde. In Scozia un luogo energicamente autosufficiente e sostenibile, incontaminato, dove è possibile respirare aria pulita.
C'è grande incertezza sulla prossima edizione di X-Factor e soprattutto sullo "staff" in vera e propria crisi di presenze. Si perchè dopo il no di Simona Ventura, per la quale inizialmente si era ipotizzato un ritorno nella veste di giudice dopo l'assenza dello scorso anno, ora arriva anche l'addio di un altro giudice storico, il contestatissimo Morgan. Il cantante, infatti, ha dichiarato alla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora" che non sarà presente nell'edizione numero quattro del talent show a quanto pare per priorità personali ed incompatibilità con i "signori della TV. Nel corso della trasmissione Morgan ha detto chiaramente che le incompatibilità con la produzione di X-Factor non si sono placate e che questo ha pesato molto sulla sua decisione di lasciare la poltrona da giudice: "Credo di non essere simpatico ai signori della tv che comandano. Nessuno mi ha telefonato per la nuova edizione. Per cui gli faccio anche un grande favore se rinuncio. Non lo faccio perché non mi diverto più. Il programma ha un format che non mi permette di avere il controllo su cose di cui sono competente. Mi girano le palle a non avere l’autorità che dovrei avere. Io vorrei scegliere il repertorio musicale e seguire i ragazzi anche dopo il programma con la linea artistica che io ho scelto e che per tre anni di fila ha fatto vincere i miei ragazzi. Invece alla fine del programma le case discografiche, con l’incompetenza che le contraddistingue, fanno fare a questi artisti boiate terribili". Parole dure che la dicono lunga. Ora bisognerà capire come si muoverà la produzione e soprattutto chi prenderà il posto di Morgan. Si perchè per il momento si vocifera che ci saranno ancora Mara Maionchi e Claudia Mori, mentre al posto di Morgan potrebbe esserci Luca Jurman, che ha lasciato una porta aperta.
Dopo Simona Ventura anche Morgan lascia X-Factor a causa di incompatibilità con la produzione.
I vertici del Movimento Cinque Stelle esultano per il risultato ottenuto su Rousseau: il 59% degli iscritti si è infatti espresso a favore del nuovo governo guidato da Mario Draghi. Il voto, che secondo le previsioni iniziali si sarebbe dovuto aprire ieri, era stato sospeso in seguito alle consultazioni e Beppe Grillo aveva chiesto agli iscritti di pazientare, sottolineando che il colloquio con il presidente del Consiglio incaricato fosse andato molto bene e che molte delle proposte del M5s fossero state accolte, in primis quella di creare un ministero della Transizione ecologica. "Il mandato che gli iscritti ci hanno conferito oggi è chiaro: il MoVimento 5 Stelle sosterrà il nuovo governo", scrive il capo politico, Vito Crimi, aggiungendo: "Ora andiamo avanti. Superiamo questa assurda e incomprensibile crisi di governo, che mai ci saremmo sognati di provocare. E torniamo a fare ciò per cui siamo stati scelti: lavorare per i cittadini, per il Paese, per una comunità che sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia recente". Una linea condivisa anche da Luigi Di Maio. "Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese. In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattutto sceglie la via europea, sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noi beneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondono egoismi e personalismi. La fedeltà alla Nazione, oggi, si è mostrata più forte della propaganda", ha scritto il ministro degli Esteri in un lungo post su Facebook.
I big del Movimento Cinque Stelle esultano per il risultato del voto sulla piattaforma Rousseau in merito al governo Draghi. Crimi parla di un mandato chiaro e invita tutti ad andare avanti per il bene del Paese. Di Maio parla di responsabilità e afferma che gli iscritti, con la decisione presa online, hanno scelto la strada del coraggio, della maturità e delle istituzioni. E Fico garantisce che quello che sta per nascere non sarà mai un governo tecnico.
E' dagli anni novanta che non si ferma la serie Law & Order, specchio di una criminalità complessa, ideata dalla mente geniale di Dick Wolf. Procuratori, investigatori, criminali sospetti, il mix completo di un'indagine ha portato fortuna alla serie che ha dato vita a numerosi spin off e squadre anticrimine sparse in tutto il mondo e divise in tutti i campi. L'ultima squadra a far notizia è stata la Special Victims Unit, in onda da 11 anni, che ha coinvolto star del calibro di Sharon Stone e Isabelle Huppert. Il canale di Sky FoxCrime dopo aver trasmesso per anni quasi tutte le serie, attualmente anche Criminal Intent, dal 5 maggio punta alla versione inglese: Law & Order Uk approda con sette episodi per la prima serie, in cui gli strani avvocati con le parrucche bianche fanno capolino dai pulpiti di giustizia. Bradley Walsh e Jamie Bamber (Battlestar Galactica; Ghost Whisperer) saranno gli agenti Ronnie Brooks e Matt Devlin, come nella migliore tradizione delle coppie di investigatori nella serie, Ben Daniels sarà James Steele, il procuratore distrettuale con più esperienza del circondario. Come abbiamo già ricordato tempo fa, la diciassettesima stagione di Law & Order va in onda su RaiTre dal 22 aprile e propone 3 episodi a serata. Il terzo risulterà in seconda fascia di ascolto, per contrastare gli elementi giudicati "troppo violenti" per la prima serata italiana. Divisione dei compiti tra il satellite e il servizio pubblico, il crime serial ormai assicura un buon ascolto e tutti fanno a lotta per accaparrarsi le ultime novità. RaiDue ci è riuscita con l'ultima serie di Senza Traccia e Ncis Los Angeles, mentre Mediaset ha puntato sul classico e sicuro CSI. La lotta interna fra serie criminali che trattano di intenti criminali si fa sempre più serrata, avvincente..no?
Dopo quella parigina ecco spuntare la versione inglese di Law & Order, torna l’europa criminale dal 5 maggio.
Fiocco rosa in casa di Costantino Vitagliano: è appena nata Ayla, la figlia primogenita del più celebre degli ex tronisti e della sua compagna Elisa Mariani. La prima ad annunciare la venuta al mondo della piccola è stata, dalla sua pagina Facebook, Barbara D'Urso, ormai specializzata come "agenzia di stampa" quando si tratta di lieti eventi che coinvolgono i vip. Poco dopo è arrivata la prima dolcissima immagine della bimba, pubblicata dallo stesso Costantino. Nella foto, si vede solo la manina della neonata, che già stringe con amore le dita di papà. L'attesa per la nascita della bimba era altissima, presso i fan del divo lanciato da Maria De Filippi. Nei mesi scorsi, i giornali hanno pubblicato le immagini di Elisa con il pancione in bella vista e lo stesso Costantino ha parlato molto della cicogna in arrivo in diverse interviste. Il tempo della celebrità e delle apparizioni televisive sembra lontano per Vitagliano (recentemente apparso, però, nella serie "scult"di Lory Del Santo "The Lady"). Oggi, Costa pensa soprattutto a costruire una famiglia con l'amata Elisa. Solo qualche mese fa, quando ancora non sapeva se sarebbe nato un maschio o una femminuccia, raccontava a "Nuovo" la felicità all'idea di diventare padre:
L’ex tronista annuncia la nascita della sua bambina, avuta dalla compagna Elisa Mariani e regala una prima immagine della manina della piccola.
Messaggi, telefonate, whatsapp, e-mail, incontri: i lettori di fanpage.it sono stati molto presenti e attivi in queste elezioni amministrative a Napoli. In parte ha giocato un ruolo l’effetto primarie, l'inchiesta realizzata alcuni mesi fa dalla nostra redazione nella quale candidati alle primarie del Pd consegnavano monete da un euro – in qualche caso anche banconote – in prossimità dei seggi. Ma un ruolo l’ha giocato anche la grande sensibilità mostrata verso il tema delle libere elezioni, una sensibilità popolare che si è sostanziata in una mobilitazione “dal basso”: singoli cittadini, associazioni,collettivi, solo per citare alcuni esempi. Il grande flusso di informazioni arrivato alla nostra redazione dà la misura di quanto sia sentito il bisogno di maggiore trasparenza. D’altra parte, quello che emerge con chiarezza da una giornata di segnalazioni e appostamenti è quanto il mercato di voti e i comportamenti irregolari siano meccanismi rodati e diffusi in maniera capillare. In alcuni casi, le nostre telecamere nascoste sono riuscite a riprendere quanto avveniva sotto gli occhi di tutti; in altre circostanze, a causa della grande abbondanza di informazioni o dell’estrema accortezza di chi gestisce la compravendita di voti, è stato impossibile documentare quanto avveniva. Un nostro lettore, per esempio, prima del 5 giugno ci ha contattato per avvertirci che, tramite parentele, una candidata al consiglio comunale elargiva il famoso “pacco alimentare” in cambio della preferenza. Il meccanismo funziona così: l’elettore comunica i suoi dati anagrafici all’intermediario, che li gira all'entourage del candidato. Tessera alla mano, l'elettore dimostra poi di aver votato (con o senza foto) e in un secondo momento, dopo le verifiche da parte del candidato, riceve il pacco alimentare dalle mani dell'intermediario, che spesso ha legami di parentela o amicizia e fa da "garante". Altro esempio: in un quartiere periferico della città, area Nord, il comitato elettorale del candidato consigliere alla Municipalità sorgeva proprio accanto a un supermercato. Attraverso un sistema di amicizie e parentele, come ci ha raccontato una persona che vuole restare anonima, veniva offerta una spesa del valore di circa 50 euro in cambio del voto. Se non ci si organizza prima, promettendo favori o spostando pacchetti di voti in prossimità delle elezioni, c'è sempre l'opzione "last minute". Ed ecco il caos all'esterno dei seggi; tra le segnalazioni ricevute alle quali non abbiamo potuto dar seguito, ai Quartieri Spagnoli una candidata dava indicazioni di voto fuori ai seggi; persone che cercavano di condizionare il voto accompagnando anziani fin dentro la cabina elettorale e spingendoli a votare per un dato candidato. Si sono rincorse segnalazioni di voti comprati per 20 euro o meno. E poi, come documentato dalle nostre telecamere nel servizio realizzato per Fanpage.it, passaggio di soldi davanti all'istituto d'arte "Palizzi", a pochi passi da Piazza del Plebiscito, e alla scuola "Bovio" di via Carbonara, dove abbiamo documentato un altro scambio di denaro; nel video, prima dello scambio tre persone parlano insistentemente di un telefono cellulare da non far notare. A Soccavo nell'area Ovest, poi, gli attivisti del gruppo ex Opg di Napoli che si sono organizzati in tutta la città per vigilare sulla trasparenza e correttezza delle operazioni di voto, hanno denunciato di essere stati minacciati. Non solo: proprio di fronte alla scuola "Scherillo", sempre a Soccavo, le nostre telecamere hanno ripreso alcuni uomini con una lista di nomi e numeri di telefono tra le mani, mentre si organizzavano per chiamare o portare le persone a votare. C'è poi lo strano caso, testimoniato nel servizio di Fanpage.it, del centro di assistenza fiscale sulla cui insegna campeggia il nome di un candidato al consiglio comunale: Francesco Nacarlo di Centro Democratico per Valeria Valente. Il centro è aperto di domenica, con le elezioni in corso e a poca distanza dai seggi. Intorno, manifesti elettorali in bella mostra e un flusso di persone che entra ed esce: febbrile scambio di documenti elettorali e indicazioni.
Il servizio di Fanpage.it è nato anche grazie alle tantissime segnalazioni ricevute dai lettori e dai cittadini; è sempre più diffuso il malcontento e lo sconcerto per le irregolarità e la compravendita di voti. Ma è un costume ancora troppo diffuso.
E’ stata la vera rivelazione della 28esima Settimana Internazionale della Critica del Festival di Venezia 2013, unico film italiano in concorso, vincitore del Premio del Pubblico RaroVideo. L’opera prima del regista goriziano Matteo Oleotto che ci porta in un mondo in equilibrio tra Friuli e Slovenia, dove i due protagonisti – un bravissimo Giuseppe Battiston e il giovane Rok Prasnikar – rappresentano due universi opposti che il destino unirà per sempre. Il primo è un omone arrogante chiuso nel suo microcosmo fatto di osteria e vino, il secondo porta una ventata di novità e speranza con la sua abilità nel gioco delle freccette, riuscendo a portar via il grigiore e la noia dall’intera comunità. La commedia arà nelle nostre sale a partire dal 31 ottobre. Paolo Bressan è un uomo di 40 anni, inaffidabile, arrogante e presuntuoso, dedito solo al piacere del buon vino, e vive in un piccolo paesino vicino a Gorizia. Trascina le sue giornate nell’osteria del paese e si ostina in un infantile stalking ai danni dell’ex-moglie. Un giorno, inaspettatamente, si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette. Questa per Paolo è l’occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo, sfruttando suo nipote per vincere vari premi. L’incontro farà cambiare il duro Paolo, scuotendolo dal suo torpore.
La storia di Paolo, omone tutto casa e osteria, e di suo nipote Zoran, un mago del lancio delle freccette è stata la vera rivelazione della 28esima Settimana della Critica del Festival di Venezia 2013. Il 31 ottobre arriva nelle nostre sale.
87 anni per Ennio Morricone, un artista che ha fatto della perseveranza, l'impegno, la fedeltà, gli elementi cruciali della sua vita per diventare ciò che è diventato. Fedeltà che è stata la chiave del suo matrimonio, la splendida storia con Maria Travia, 60 anni di relazione quest'anno. In un'intervista ad Aldo Cazzullo, nella quale ha rivelato dei dissapori con la Rai, Morricone ha parlato soprattutto della sua famiglia. L'emozione è stata tanta ed Ennio Morricon ha faticato a trattenerla. Il maestro, premio Oscar 2016 per la miglior colonna sonora, ha ammesso che, a dispetto della sua fama internazionale e del lustro che lo accompagna, salire sul palco del Dolby Theatre per riceve il premio ambito, il primo della sua carriera al netto dell'Oscar alla carriera del 2007, ha comportato un'emozione fortissima: "È vero, al momento di ritirare l’Oscar mi tremava un po’ la voce. È stato bravo mio figlio Giovanni, a farmi da interprete: l’inglese proprio non lo mastico. È stato bravo anche a sorreggermi: pure le gambe un po’ mi tremavano…". Ci siamo conosciuti a Roma nell’Anno Santo: il 1950. Lei è nata in Sicilia ma è venuta nella capitale a tre anni. Era amica di mia sorella Adriana. A me piacque subito moltissimo. Poi Maria ebbe un incidente, con la macchina di suo papà. Un attimo di distrazione, e andò a sbattere. La ingessarono dal collo alla vita, come si faceva allora. Soffriva moltissimo. Io le sono rimasto vicino. E così, giorno per giorno, goccia dopo goccia, l’ho fatta innamorare. Perché nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata. E, certo, la fedeltà. Fatto sta che ci fidanzammo. E ci sposammo il 13 ottobre 1956: tra qualche mese festeggiamo i settant’anni di matrimonio La storia d'amore di Ennio Morricone e Maria Travia è latestimonianza chiara che nei rapporti la straordinarietà è rappresentata dall'ordinario, oltre che dalla capacità di superare i momenti difficili: "È stata bravissima lei a sopportare me. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Altrimenti i risultati non arrivano. Il successo viene certo dal talento ma più ancora dal lavoro, dall’esperienza e, ripeto, dalla fedeltà: alla propria arte come alla propria donna. Mi sono dato la regola di dare il meglio, sempre. Anche se non sempre ci si riesce".
Quella del maestro premio Oscar e di sua moglie, 60 anni di matrimonio, è stata la retrostoria più emozionante della cerimonia degli Oscar 2016. In un’intervista Morricone racconta il suo sentimento e il segreto di una relazione così lunga: “Tenuta, coerenza, serietà e durata”.
Il nuovo singolo di Rihanna per il mercato statunitense ha sollevato nei giorni scorsi grandi critiche: il video di Man Down, infatti, mostra nei primissimi fotogrammi una Rihanna armata che uccide quello che poi si scoprirà essere stato il suo violentatore all'interno dello storyline del video. Man Down, infatti, parla di una storia di violenza doppia per così dire: la vittima di una violenza, in questo caso Rihanna, decide di non aspettare che siano i tribunali a farle giustizia ma, impugnando un'arma da fuoco, decide di farsi giustizia da sola uccidendo colui che l'ha aggredita. Anche il testo della canzone, che potete trovare sul sito ufficiale di Rihanna, riprende la tematica della donna aggredita che decide di vendicare il proprio aggressore nel modo più drastico. Man Down, infatti, è una sorta di lettera di confessione da parte della "vendicatrice" che svela alla madre il suo crimine. La donna confessa di aver ucciso un uomo in stazione e che, nonostante ora sia pentita del suo gesto, ha deciso comunque di fuggire per evitare la condanna certa a cui va incontro.
Ecco il testo di Man Down di Rihanna: il nuovo singolo della cantante delle Barbados parla di una donna rea di aver ucciso un uomo.
All'età di 92 anni è morto Giampiero Boniperti, leggenda della Juventus, della quale è stato calciatore per quindici anni e poi presidente dal 1971 al 1990. Tornò poi in bianconero come a.d. e acquistò (anche) un giovane Del Piero, che poi gli tolse i record di presenze e gol nel club bianconero. Nella sua vita ha avuto anche una breve esperienza politica, divenne europarlamentare, lo è stato per cinque anni. Boniperti è mancato la scorsa notta a causa di un'insufficienza cardiaca. I funerali si terranno nei prossimi giorni in forma privata. Non c'è, al di fuori della famiglia Agnelli, una persona che rappresenta meglio la Juventus di Boniperti che nel 1947 esordì in bianconero. Era un giovane, entrò velocemente in prima squadra in un'epoca dominata dal Grande Torino. Boniperti era un'ala destra che divenne poi un meraviglioso centravanti e formò poi un trio strepitoso con John Charles e Omar Sivori. Nel 1961 lasciò l'attività, il 10 giugno di quell'anno giocò la sua ultima partita che è stata Juventus-Inter 9-1, una partita passata alla storia per il risultato, per la protesta dei nerazzurri che mandarono in campo tanti ragazzini, compreso Mazzola. Con la Juventus ha segnato 188 gol e disputato 469 partite. Della Juventus era presidente onorario e il club bianconero lo ha omaggiato sui social. Uomo intelligente entrò nei quadri dirigenziali della Juventus, affiancò Italo Allodi e poi divenne presidente nel 1971 e quella carica la mantenne fino al 1990. Quasi due decenni, ricchi di successi, in cui la Juventus divenne la prima squadra d'Europa a vincere tutte e tre le competizioni continentali (Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Uefa). Abile uomo mercato e grande conoscitore, Boniperti puntò sulla linea verde lanciò un giovane allenatore come Giovanni Trapattoni e portò alla Juventus giocatori come Paolo Rossi, Tardelli, Cabrini e Causio.
Giampiero Boniperti è morto all’età di 92 anni. Boniperti ha legato la sua carriera alla Juventus, è stato per quindici anni calciatore, segnò 188 gol e disputò oltre 400 partite, e poi stato presidente dal 1971 al 1990. Sotto la sua gestione la Juve è diventata la prima squadra a vincere tutte le coppe europee.
La pandemia di COVID-19 sta avendo un impatto catastrofico sulla salute mentale di moltissime persone, tanto che sulla rivista specializzata World Psichiatry, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha parlato addirittura di “erosione” del benessere psicologico e psichico. Ansia, depressione e segnali del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) sono stati osservati in moltissime persone, in particolar modo nei bambini, negli anziani e nei soggetti più fragili. Ma tutti stiamo pagando dazio alla pandemia. Paura del contagio, isolamento, mancanza di contatto con gli altri, perdita dei propri cari e del lavoro, sono solo alcuni dei fattori che hanno fatto deteriorare la nostra salute mentale. Un nuovo studio ha dimostrato che le donne incinte e le neo-mamme rappresentano una delle categorie più esposte al rischio di sviluppare sintomi depressivi, ansia, stress e altri disturbi mentali in relazione alla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2. A determinare l'impatto negativo della pandemia sulla salute mentale delle donne in gravidanza o subito dopo il parto è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del Dipartimento di medicina neonatale del Brigham and Women's Hospital di Boston, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Psichiatria e della prestigiosa Scuola di Medicina dell'Università di Harvard. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Cindy H. Liu, sapevano bene che durante il periodo perinatale le donne sono particolarmente vulnerabili ai problemi di salute mentale – circa 1 su 5 sviluppa disturbi prima e dopo il parto, spiegano gli autori dello studio -, pertanto volevano capire se la pandemia in corso potesse esacerbare (e quanto) una una fase già molto delicata della vita. Per rispondere a queste domande hanno coinvolto nello studio 1.123 donne incinte o subito dopo il parto; tutte sono state sottoposte a questionari standardizzati per valutare con un punteggio lo stato della salute mentale. Sono state contattate tra il 21 maggio e il 17 agosto 2020, dopo un rapido reclutamento attraverso messaggi di posta elettronica o gruppi di messaggistica. Dall'analisi statistica dei dati ricavati dalla ricerca (chiamata “PEACE”, acronimo di Perinatal Experiences and COVID-19 Effects Study) è emerso che ben il 36,4 percento delle intervistate ha sviluppato livelli di depressione “clinicamente significativi”, quindi più di una su tre. Prima della pandemia i tassi di depressione perinatale si attestavano attorno al 15-20 percento, come indicato in un comunicato stampa dell'ospedale di Boston. Il 22,7 percento, cioè una su cinque, presentava invece livelli clinicamente significativi di ansia, mentre una su dieci (10,3 percento) li aveva di disturbo da stress post-traumatico (considerato una delle possibili “eredità” più pericolose della pandemia, secondo il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi). Le donne che avevano già sperimentato disturbi di salute mentale avevano un rischio da 1,6 a 3,7 volte maggiore di sperimentare livelli clinici significativi di disturbi mentali. Anche coloro che erano molto preoccupate per la salute (18 percento) e che avevano sperimentato dolore, perdita e delusione a causa della pandemia (9 percento) presentavano un rischio molto superiore di avere livelli clinici di ansia, disturbi depressivi e PTSD.
Dopo aver sottoposto oltre 1.100 donne in gravidanza e neo-mamme a questionari per valutare la salute mentale, un team di ricerca americano ha dimostrato che la pandemia di COVID-19 sta peggiorando ansia, sintomi depressivi e disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Aumentati in modo sensibile i livelli “clinicamente significativi” dei disturbi.
Il 21 agosto arriverà al cinema uno dei thriller-horror più spaventosi degli ultimi anni. Si tratta de “L’evocazione – The Conjuring”, diretto da James Wan, lo stesso registi di “Saw” e “Insidious”, quindi garanzia di terrore puro. La trama del film, noto anche con il titolo di lavorazione “The Warren Files”, è ispirata dalle vicende che hanno realmente coinvolto l'investigatore Edward Warren Miney e la moglie prima del più noto caso reso celebre dalla saga cinematografica di “Amityville”. Tutte le testate giornalistiche del settore e i critici di tutto il mondo l’hanno definito uno degli horror più angoscianti degli ultimi anni, quindi, stavolta, se siete soggetti facilmente impressionabili, vi consigliamo di lasciar perdere e di non guardare neanche il trailer. Nel corso degli anni Settanta, la coppia di investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, marito e moglie, viene chiamata ad indagare sull'abitazione in cui si è da poco trasferita la famiglia Perron, formata da Roger e Carolyne Perron e dalle loro cinque figlie. La casa, in cui si verificano inspiegabili eventi, sembra infatti infestata da un'entità demoniaca, che finirà per terrorizzare anche due esperti come Ed e Lorraine, abituati ad avere a che fare con spiriti e forze oscure, ma mai tanto pericolose e cattive.
James Wan, regista di “Saw” e “Insidious”, porta nelle nostre sale un thriller-horror definito dalle più importanti testate del settore e dai critici statunitensi “uno dei più angoscianti e spaventosi degli ultimi anni”. Sconsigliamo la visione del trailer ai soggetti facilmente impressionabili.
A partire dallo scoppio della pandemia di Covid-19 la piattaforma di messaggistica WhatsApp si è dotata di funzionalità che hanno aiutato gli utenti a mantenersi in contatto attraverso le videochiamate, le quali fino a un anno e mezzo fa non erano mai state esattamente tra i punti forti dell'app. A pochi mesi di distanza la piattaforma è diventata una delle più affidabili per le chiamate di gruppo e, con l'aggiornamento in arrivo a breve, promette di diventare ancora più completa: secondo quanto intercettato nelle versioni preliminari dalla comunità di WABetaInfo, su WhatsApp stanno arrivando infatti le videochiamate aperte, ovvero la possibilità da parte degli invitati di prendere parte a conversazioni già in corso, il tutto toccando una semplice scorciatoia nella sezione dell'app relativa alle chiamate attive. La novità in arrivo non è un inedito nel mondo delle app per le videochiamate, anzi: numerose piattaforme nate con questo scopo consentono fin dal loro debutto di organizzare stanze aperte nelle quali gli utenti possono entrare semplicemente toccando o cliccando su un link. L'approccio di WhatsApp a chiamate e videochiamate però è sempre stato di tipo telefonico — con smartphone in mano poggiato all'orecchio o davanti al volto e pronto a conversazioni estemporanee della durata di poche decine di minuti al massimo — e dunque meno aperto a questo genere di funzionalità. Nei mesi scorsi il gruppo Facebook ha dotato l'app di funzioni più simili a quelle di app per le videoconferenze: dall'aumento del numero dei partecipanti alla possibilità di utilizzare le videochiamate anche dall'app per computer e dall'interfaccia web. La novità in via di introduzione va nella medesima direzione e renderà ancora più semplice organizzare ritrovi di lunga durata, nei quali può entrare e uscire chiunque in qualunque momento. Le chiamate sì trasformano così in vere e proprie stanze, come del resto avviene già sulla piattaforma Messenger legata a Facebook e più votata a questo tipo di esperienza. Gli invitati alle chiamate di gruppo potranno decidere di non partecipare, senza per questo precludersi l'accesso all'evento per sempre; la riunione di gruppo attiva rimarrà disponibile nella scheda dell'app relativa alle chiamate e vi si potrà partecipare in qualunque momento con un semplice tocco.
Su WhatsApp stanno arrivando infatti le videochiamate aperte, ovvero la possibilità da parte degli invitati di prendere parte a conversazioni già in corso tra gli altri partecipanti, il tutto toccando una semplice scorciatoia nella sezione dell’app di messaggistica relativa alle chiamate attive.
"Senza impollinazione dalle api, 1/3 del cibo che mangiamo sarebbe minacciato", è questo una delle emergenza più riconosciute in tutto il mondo dove il rischio per le api ha allarmato persino la Casa bianca, negli Stati Uniti d'America. Secondo una dichiarazione della società Nordddb: "Si stima che il 30% delle api selvatiche della Svezia sono minacciate. Il grosso problema è che mancano dei posti per farle vivere. Pertanto, alcuni dei ristoranti di McDonald hanno iniziato a produrre cartelloni pubblicitari che raddoppiano gli alveari per api". Nordddb è la società che si è occupata di trasformare i cartellini pubblicitari di McDonald's in futuri alveari. Il progetto è stato introdotto in Svezia in occasione della giornata delle api e si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema e aiutare le api a rischio. In Svezia i cartelloni pubblicitari sono stati trasformati in alveari. Il progetto promosso da McDonald's ha visto la realizzazione nel retro dei suoi cartelloni di hotel per api. Per riuscirci vengono fatti dei fori nel legno che possono diventare piccoli alveari. La società Nordddb ha realizzato anche il più piccolo ristorante McDonald è uno store del marchio in miniatura per api. Lo scopo è quello di accogliere nuovi alveari per ripopolare le api.
In tutto il mondo il rischio di ridurre la popolazione di api è un’emergenza di cui anche la casa Bianca si sta facendo carico. Senza l’impollinazione il nostro cibo è minacciato. Così si stanno trovando soluzioni alternative per ripopolare gli alveari e i cartelloni pubblicitari risultano la soluzione perfetta.
Ormai la moda low cost spopola tra i reali. Tutti sanno quanto Kate Middleton ami stupire il pubblico presentandosi ad eventi mondani con lunghi abiti da sera firmati Zara o ad eventi formali con mini dress economici di Asos e Topshop, ovvero con creazioni di brand a basso costo. La Duchessa di Cambridge è stata una delle prime "donne reali" a sdoganare la moda low cost, dimostrando al mondo intero che per essere chic e ricercate non servono abiti d'alta moda e accessori costosi, basta il modello adatto alla propria forma del corpo e un po' di gusto nello scegliere fantasie e colori adeguati alla stagione in corso. Ora anche un'altra "rampolla reale" ha fatto sfoggio del suo abito economico durante un'occasione importante. Si tratta di Charlotte Casiraghi, figlia di Carolina di Monaco, che per il recente matrimonio del fratello Pierre con Beatrice Borromeo ha indossato un lungo abito semitrasparente firmato da un noto brand di moda low cost. Niente abiti su misura da migliaia di euro, niente griffe haute couture e gioielli milionari, Charlotte è arrivata al party organizzato dagli sposi la sera prima del matrimonio con un vestito Zara che costa meno di 50 euro. 🆕 #CharlotteCasiraghi and #Raphaël #Italie #Mariageprincier A post shared by Charlotte Casiraghi ♡ (@dailycharlottecasiraghi) on Jul 31, 2015 at 1:10pm PDT Alcuni hanno gridato allo scandalo, altri hanno apprezzato la scelta sobria. C'è da dire che il cosiddetto "pre-wedding party" di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo era un evento decisamente informale, molti degli invitati hanno scelto abiti casual e comodi, persino la sposa ha sfoggiato un lungo modello gipsy, mentre lo sposo camicia e pantaloni bianchi. Dunque la scelta di Charlotte non appare così fuori luogo. Chi ha detto poi che una "principessa" non può, come ogni comune mortale, fare shopping ai grandi magazzini e acquistare un abito da 50 euro?
Per il party che ha preceduto le nozze del fratello Pierre con Beatrice Borromeo, Charlotte Casiraghi ha indossato un abito low cost di Zara da meno di 50 euro. C’è chi ha gridato allo scandalo e chi ha apprezzato la “scelta economica” della figlia di Carolina di Monaco.
Kourtney Kardashian è la più grande delle sorelle più famose dei social e, nonostante abbia raggiunto i 38 anni, continua a essere più sexy che mai, tanto da fare concorrenza alle più piccole della sua famiglia. Essendo arrivata l'estate, anche lei ha voluto concedersi un momento di pausa. Attualmente si sta godendo una vacanza all'insegna del relax a Saint Tropez con il nuovo fidanzato Younes Bendjima, un toy boy di 23 anni con il quale sembra molto affiatata. La cosa che ha lasciato tutti senza parole è il corpo da urlo sfoggiato da Kourtney. La 38enne non ha avuto paura di indossare un costume intero super sgambato e scollatissimo, decorato con delle borchie argentate, che ha rivelato non solo il seno sodo come quello di una ragazzina ma anche il fondoschiena senza neppure un'imperfezione. Il lato b, si sa, è il "punto debole" delle Kardashian, basti pensare al fatto che la più nota Kim è finita al centro delle polemiche qualche mese fa a causa della cellulite apparsa nelle sue foto non ritoccate, ma a quanto pare Kourtney non ha problemi simili.
Kourtney Kardashian è a Saint Tropez con il fidanzato e non ci ha pensato su due volte a mettersi in costume. La star del reality ha rivelato un corpo impeccabile: non ha neppure un filo di cellulite sul fondoschiena.
La pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 sta causando la morte di un numero enorme di visoni, sia della specie europea (Mustela lutreola) che di quella americana (Neovison vison). Quelli deceduti sono infatti oltre 1 milione e 100mila, la maggior parte dei quali nei Paesi Bassi. Numeri consistenti sono stati registrati anche in Spagna, Danimarca e negli Stati Uniti, in particolar modo nello stato dello Utah, dove si trovano circa 40 allevamenti che producono 550mila pellicce all'anno, secondo la Fur Commission USA, la principale associazione di allevatori degli Stati Uniti. Una parte degli animali è stata uccisa direttamente dalla COVID-19, l'infezione scatenata dal patogeno emerso in Cina, ma la stragrande maggioranza di essi è stata uccisa dall'uomo, sia per evitare che il virus si stabilizzasse negli allevamenti, sia per paura che gli animali infetti potessero contagiare i dipendenti delle aziende. Il rischio che animali positivi possano trasmettere la malattia all'uomo, tuttavia, è considerato dagli esperti molto limitato, come sottolineato dall'epidemiologa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per la risposta all'emergenza coronavirus e a capo della task force per le malattie emergenti e le zoonosi, ovvero le malattie trasmesse dagli animali. Durante l'estate ben 600mila visoni europei sono stati uccisi soltanto nei Paesi Bassi, sterminati attraverso la diffusione di gas letale nelle gabbie. La mattanza ha suscitato indignazione nell'opinione pubblica, tanto da spingere il governo a chiudere anticipatamente e definitivamente gli allevamenti (la chiusura era già prevista per il 2024). “L'allevamento di visoni non solo è moralmente disgustoso, ma rappresenta un pericolo per la salute umana. E fermandosi ora, piuttosto che nel 2024, a milioni di visoni verrà risparmiata una vita miserabile”, aveva dichiarato a DutchNews la leader del partito animalista Esther Ouwehand. Secondo quanto riportato da Sky News, in un allevamento spagnolo nei pressi di La Puebla de Valverde sono stati macellati ben 92mila visoni; si pensava che circa il 90 percento degli animali fosse stato infettato dal coronavirus. In diverse fattorie dello Utah ne sono stati invece uccisi circa diecimila. In tutti questi casi il virus è stato trasmesso dall'uomo agli animali, nello specifico da dipendenti risultati positivi al tampone rino-faringeo (ben 14 nell'allevamento spagnolo). Poiché il SARS-CoV-2 si replica molto bene nelle vie respiratorie dei mammiferi appartenenti alla famiglia dei mustelidi, come dimostra lo studio “Susceptibility of ferrets, cats, dogs, and other domesticated animals to SARS–coronavirus 2” condotto da scienziati cinesi dell’Istituto di Ricerca Veterinaria di Harbin e pubblicato su Science, questi animali sviluppano la COVID-19 in maniera non dissimile all'uomo, aggravandosi fino al punto di morire per la polmonite, come dimostrato da alcune necroscopie.
Negli allevamenti europei e americani di visoni si sta diffondendo a macchia d’olio il coronavirus SARS-CoV-2, trasmesso agli animali dai dipendenti infetti. Diversi esemplari sono morti direttamente a causa della COVID-19, l’infezione causata dal patogeno, ma tutti gli altri sono stati uccisi dal personale delle aziende.
Lady Gaga è conosciuta nel mondo per la sua carriera di cantante che l'ha portata nel giro di pochi anni a sfornare un successo dopo l'altro, ma c'è anche un altro aspetto della carriera di questa star che negli ultimi tempi si è imposto con sempre maggior prepotenza all'attenzione dei media. Oltre ad intrattenere il mondo con i suoi successi, infatti, Lady Gaga ama anche sostenere alcune cause civili molto importanti interessandosi di politica in maniera più che attiva. Tutti ricordano il commovente intervento al Circo Massimo tenuto da Lady Gaga in occasione dell'EuroPride a favore dei matrimoni e dei diritti degli omosessuali. Questa e quella della lotta all'AIDS, infatti, sono solo alcune delle battaglie civili che Lady Gaga ama appoggiare in modo particolare. E anche in occasione del suo viaggio in Australia, la star non ha potuto fare a meno di ricordare il proprio impegno politico esortando il popolo e i politici australiani a legalizzare i matrimoni omosessuali in segno di civiltà in questo 2011.
Lady Gaga continua a mostrare il suo lato più impegnato: anche in Australia la star ha esortato i politici a legalizzare il matrimonio omosessuale complimentandosi poi per aver nominato una donna come Premier.
Luis Enrique lascia spesso di stucco quando effettua le convocazioni, per la Final Four di Nations League ha sbalordito parecchio, perché nell'elenco dei 23 c'è anche il nome di Gavi, centrocampista del Barcellona, classe 2004 che ha disputato pochissime partite da professionista. In patria il tecnico è stato punzecchiato per l'assenza di un centravanti dai convocati, per la mancanza di calciatori del Real Madrid (e pure di quelli della Serie A). Ma al di là delle polemiche, c'è molta curiosità per questo ragazzo del 2004 che è stato già paragonato a Xavi e Iniesta anche se lui nasce come trequartista. Alla vigilia di Italia-Spagna, il c.t. della Roja ha parlato anche di Gavi e su di lui ha detto: "L'ho visto allenarsi soltanto una volta con noi, non so se giocherà. Oggi è rifinitura, non proveremo molto e non vogliamo dare vantaggi ad avversari. Ma, vedendolo giocare nel Barcellona, ho avuto la conferma di quello che pensavo di lui. Come con tutti gli altri giovani, ci vuole pazienza per farlo crescere con calma e, dopo 50-100 partite in nazionale, sarà più semplice avere un giudizio".
Ha giocato solo 5 partite nella Liga e appena 10 da professionista, ma è stato già convocato in nazionale a soli 17 anni. Gavi è un baby talento del Barcellona, che secondo Luis Enrique diventerà un crac del calcio mondiale: “Vedendo come gioca con e senza palla, per me è un giocatore abbastanza interessante per portarlo e vederlo. Sono sicuro che sarà all’altezza”.
In Italia, il film drammatico “Colpa delle stelle”("The Fault in Our Stars"), con Shailene Woodley e Ansel Elgort, uscirà il prossimo 4 settembre, ma la pellicola ha già riscosso un successo colossale in USA e in altre parti del mondo, scatendando una vera e propria mania. La Woodley, diventata nuovo idolo dei teenagers dopo il film “Divergent” e che presto rivedremo nel secondo capitolo, “Insurgent”, offre una performance strappalacrime che ha mandato letteralmente in delirio i suoi fan, così come il protagonista maschile. Il film, adattamento cinematografico dell’omonimo best-seller di John Green, a detta di alcuni critici, è commovente alla stregua di “Love Story”, un cult, e “A Time for Dancing” e, solo negli USA, nel primo weekend di programmazione ha incassato ben 48 milioni di dollari, battendo perfino “Maleficent”, con Angelina Jolie e “Edge of Tomorrow – Senza un domani”, con Tom Cruise.
Il film, nelle sale italiane dal 4 settembre, ha mandato in delirio i fan di tutto il mondo, che si sono appassionati alla storia strappalacrime della protagonista Shailene Woodley, fino ad arrivare addirittura al furto di una panchina utilizzata sul set.
Bari sogna il ritorno nel calcio che conta. La squadra biancorossa si giocherà nella finale dei playoff di Serie C contro la Reggio Audace la promozione in Serie B. Si tratterebbe per i pugliesi del secondo salto di categoria di fila e del ritorno in cadetteria, dopo il fallimento del 2018 e l'inizio dell'era De Laurentiis che ha rilevato il titolo sportivo del club, facendo dunque rinascere il "galletto" dalle sue ceneri. E poi? In caso di approdo in Serie B, lecito pensare ad un nuovo progetto ambizioso per puntare magari alla Serie A, anche se DeLa dovrà provare a "dribblare" il nodo regolamentare legato all'impossibilità di essere proprietari di due squadre militanti nella stessa categoria, ovvero Bari e Napoli. Notte della verità per il Bari. La squadra di Vivarini si giocherà mercoledì sera contro la Reggio Audace la promozione in Serie B, in una finale dei playoff di Serie C che si preannuncia incandescente. Dopo aver chiuso la regular season al secondo posto alle spalle dell'irraggiungibile Reggina, la formazione biancorossa guidata da Cornacchini prima e Vivarini poi superato i due scogli playoff rappresentati da Ternana e Carrarese. Due partite dure e intense, in cui i pugliesi hanno dimostrato di volere fortemente la finale degli spareggi, sopperendo con grinta e capacità di soffrire, ad un gioco non particolarmente brillante. Appuntamento al Mapei Stadium per il confronto da dentro-fuori con la Reggio Audace (seconda nel girone B di Serie C e reduce dal superamento del turno contro Potenza e Novara), con in palio un posto nella prossima Serie B. In caso di successo dunque il Bari tornerebbe in quella Serie B, abbandonata in malo modo nell'estate 2018 con il fallimento del club (il secondo in pochi anni), e la rinascita targata da De Laurentiis. L'imprenditore già proprietario del Napoli ha poi mantenuto le promesse allestendo una formazione di assoluto livello (ciliegina sulla torta gli acquisti di Antenucci e Costa), per vincere al primo colpo il campionato di Serie D e tornare tra i professionisti. Rosa importante anche nella scorsa estate, ai blocchi di partenza di una Serie C tutt'altro che semplice, e chiusasi in anticipo per l'emergenza Covid con il Bari che spera dunque di salire in cadetteria attraverso i playoff e l'ultimo ostacolo Reggio Audace.
In Reggio Audace-Bari finale dei playoff di Serie C, in palio la promozione in Serie B. I biancorossi sognano il secondo salto di categoria consecutivo dopo il fallimento del 2018 e l’arrivo di Aurelio De Laurentiis nelle vesti di proprietario. Il patron biancorosso, in caso di successo, potrebbe allestire una rosa capace di competere l’ascesa in Serie A anche se bisognerà superare il nodo relativo alla doppia proprietà considerando anche il Napoli.
Da oggi gli utenti di Instagram in Italia inizieranno a non vedere più il conto dei like totalizzati dalle foto altrui; continueranno ad avere sotto controllo il numero di mi piace ottenuti dai propri post, ma non potranno compararli con quello degli apprezzamenti ottenuti dai contenuti di amici, conoscenti e influencer. È questa l'ultima novità che riguarda il celebre social network fotografico — forse la più sconvolgente tra tutte quelle che l'hanno riguardato in questi mesi, perché va a toccare il funzionamento di un meccanismo che da sempre è stato alla base del suo utilizzo. Molti utenti in realtà ancora visualizzano tranquillamente il numero dei like sulle foto e sui video altrui, ma il cambiamento dovrebbe presto coinvolgere tutti o comunque una gran parte. L'annuncio del resto è ufficiale (arriva da Tara Hopkins, che per Instagram è il numero uno delle public policy in Europa) e riguarda una novità che non solo era già stata anticipata mesi fa, ma che più recentemente era stata attivata già in Canada. Tecnicamente in effetti si tratta di un test, che sarà effettuato in più Paesi con lo scopo di verificare se effettivamente eliminare parte dell'ansia da like negli utenti possa migliorare una permanenza sul sito che da sempre più parti viene giudicata non più positiva come in passato. Ricalcando le parole pronunciate dal team di Instagram ai tempi dell'annuncio della novità, Hopkins ha affermato che il social dovrebbe essere un luogo dove ciascuno si senta libero di esprimere se stesso, e che per questo la società deve fare in modo che gli utenti possano concentrare le proprie attenzioni sulla condivisione di ciò che desiderano, e non di ciò che genera più like possibile. La spirale negativa innescata dalla ricerca dei mi piace altrui ha in effetti portato sulla piattaforma un proliferare di contenuti poco autentici che l'hanno col tempo snaturata.
Dopo l’avvio dei test in Canada due mesi fa, la novità sta arrivando anche in altri Paesi, incluso il nostro. Gli utenti continueranno ad avere sotto controllo gli apprezzamenti ottenuti dai propri interventi sul social, ma non potranno più vedere i like totalizzati dalle foto e dai video altrui.
Un team internazionale di astronomi coordinato dall'Università di Lehigh (Pennsylvania) ha scoperto quello che è stato definito l'esopianeta “di polistirolo”, a causa delle sue peculiari caratteristiche di densità e massa. Sito a 320 anni luce dal nostro Sistema solare, Kelt-11b, questo il suo nome, ha infatti un diametro che è circa il 40 percento più grande di quello di Giove, ma possiede soltanto un quinto della sua massa: il risultato è un vero e proprio “pallone gonfiato”, con una densità assimilabile a quella del polistirolo. Un altro dettaglio interessante di questo peculiare gigante gassoso risiede nella colonna di gas della sua atmosfera, che si erge all'incredibile altezza di quasi 3mila chilometri. Come suggerisce il nome, l'esopianeta è stato individuato (nel 2016) grazie al telescopio Kilodegree Extremely Little Telescope (KELT) attraverso la tecnica del transito, un metodo collaudatissimo che permette di scoprire gli esopianeti misurando le variazioni luminose sulla stella di riferimento, prodotte dal passaggio orbitale. La tecnica è divenuta celebre con la presentazione della NASA del sistema di Trappist-1, con i suoi pianeti nella fascia abitabile e potenzialmente accoglienti per la nostra specie. In realtà il KELT è composto da due distinti telescopi, il Nord e il Sud, che dall'Arizona e dal Sud Africa lavorano in sinergia scandagliando il cielo, occupandosi di ben cinque milioni di stelle. La stella attorno alla quale orbita Kelt-11b, ovvero Kelt-11, si sta trasformando in una gigante rossa, e a causa dei processi nucleari in atto non lascerà scampo al bizzarro “esopianeta di polistirolo”: secondo gli astronomi, coordinati dal professor Joshua Pepper, entro 100 milioni di anni verrà letteralmente inghiottito dall'espansione della stella. Esso infatti ha un'orbita molto ravvicinata e impiega poco meno di cinque giorni per concludere l'intero percorso. L'importanza di Kelt-11b, scoperto anche grazie alla collaborazione di privati cittadini che hanno analizzato le immagini dei due telescopi, risiede soprattutto nella sua atmosfera, le cui analisi permetteranno agli astronomi di valutare meglio i pianeti potenzialmente abitabili. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica specializzata The Astronomical Journal.
Scoperto nel 2016 anche grazie alla collaborazione di privati cittadini, Kelt-11b è un esopianeta gassoso più grande di Giove ma con il 20% della sua densità, un dettaglio che lo rende simile al polistirolo. Entro 100 milioni di anni verrà inghiottito dalla sua stella di riferimento.
In seguito alla segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni singoli gestori di locali è stata avviata un'indagine dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che ha emesso una multa da 500mila euro nei confronti di TripAdvisor, il noto portale in cui è possibile recensire hotel, ristoranti e altre tipologie di locali. L'Antitrust ha multato TripAdvisor poiché nel pubblicizzare la propria attività, "enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili, espressione di reali esperienze turistiche". Per l'antistrust infatti il noto portale non verifica in modo opportuno l’autenticità e la correttezza dei commenti e delle recensioni postate dagli utenti all'interno di TripAdvisor mentre il sito internet promuove il servizio parlando di commenti autentici e veritieri. Sul sito ufficiale dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è stato pubblicato un documento di 29 pagine in cui vengono spiegati nel dettaglio tutti i motivi che hanno spinto l'antitrust a multare TripAdvisor, sottolineando in alcuni passaggi i messaggi pubblicitari usati dall’azienda per promuovere il servizio. L'AGCM ha effettuato alcune verifiche all'interno di TripAdvisor e ha evidenziato che in diversi casi il portale non risulta attendibile, con centinaia di recensioni fasulle, scritte spesso da persone che non hanno mai visitato il locale in oggetto. Capita infatti di imbattersi in recensioni e voti inseriti con il solo scopo di far apparire un determinato locale più in alto nelle classifiche del servizio o in altri casi votazioni negative per far scendere i locali competitor dalle prime posizioni delle classifiche.
In seguito alla segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni singoli gestori di locali è stata avviata un’indagine dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che ha emesso una multa da 500mila euro nei confronti di TripAdvisor.
Michelle Hunziker esce allo scoperto e conferma quelle voci già attestatesi quando nel 2012 uscì una biografia non autorizzata la quale affermava la donna fosse entrata in una vera e propria setta dopo la separazione da suo marito Eros Ramazzotti. Lo conferma la stessa Michelle, star di Striscia la Notizia che ha messo al mondo la sua seconda figlia Sole da poco più di tre settimane, in una autobiografia scritta a quattro mani con l'avvocato Giulia Buongiorno dal titolo "Con la scusa dell'amore". A circuirla sarebbe stata la pranoterapeuta Giulia Berghella, descritta come una persona gentile e sorridente, colei grazie alla quale Michelle Hunziker si riappacificò con suo padre (cosa che ha anche raccontato in una recente intervista a Verissimo).
La conduttrice, subito dopo la separazione con Eros Ramazzotti fu soggiogata da una setta e riuscì a liberarla la piccola Aurora, che allora aveva solo 9 anni.
Quando ha scattato questa dolce foto alla sua bambina, quasi addormentata con un bombolotto tra le braccia e su un'altalena, non avrebbe mai pensato di scoprire che la sua vita era in pericolo. Proprio grazie a questa immagine, infatti, Dave Fletcher, 39 anni, e sua moglie Vicky hanno saputo che la loro piccola Izzy, quando aveva 24 mesi, era affetta da tumore. La stanchezza della bambina, infatti, era uno dei sintomi della leucemia, che le è stata diagnostica qualche settimana dopo quello scatto. Oggi, che ha tre anni, Izzy continua a essere sotto controllo, dopo essere stata sottoposta a chemioterapia, affinché il tumore non torni più aggressivo di prima. Eppure la vita di Dave e della sua famiglia è cambiata per sempre, da quando ha scattato quella foto in un parco vicino la loro casa a Claines, nel Worcestershire. Per questo ha deciso di raccontare la sua storia per sensibilizzare tutti i genitori sull'importanza di fare attenzione a tutti i piccoli segnali che non sempre si riescono a cogliere nel comportamento dei propri figli, ma che potrebbero nascondere dei rischi.
Dave Fletcher, 39 anni, ha scoperto che qualcosa non andava nella figlia Izzy, oggi tre anni, dopo averle scattato una foto che la ritraeva addormentata su un’altalena. Dopo analisi approfondite, è arrivata la diagnosi di leucemia: “I genitori devono fare attenzione a tutti i piccoli segnali che possono essere un campanello d’allarme per la salute dei bambini”.
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Oggi l’arrivo dell’estate 2011 è salutato da un coloratissimo Google Doodle e da una serie di spettacoli, in programma in varie città italiane.
Un amore bellissimo che oggi è composto da mamma, papà e la piccola Martina, ma che in passato ha vissuto non pochi momenti di crisi. E’ la storia di Laura Torrisi e Leonardo Pieraccioni, una love story nata sul set di Una moglie bellissima, anche se lei moglie non lo è mai diventata. Laura Torrisi, che ha cavalcato l’onda del Grande Fratello per diventare attrice, racconta a Vanity Fair il suo amore con il regista e attore fiorentino, che ha scoperto tutt’altro che romantico come i personaggi che interpreta. E’ l’occasione per Laura di raccontarsi mentre è alle prese con il trasloco in una casa più spaziosa nella campagna toscana, assieme alla sua metà e alla loro bimba di 13 mesi. Una storia da copertina, un amore da favola anche dopo aver superato l’aria di tempesta, quella di quattro anni fa quando la Torrisi è andata via di casa. Voci malignano di una separazione anche recente tra lei e Pieraccioni, smentita dalla Torrisi categoricamente anche nel rispetto della bambina. La crisi c’è stata quattro anni fa. Il suo senso di responsabilità traballava, non si capiva fino a che punto volesse la storia. Le persone che aveva intorno erano tutte convinte che io fossi di passaggio, dicevano: vediamo quanto regge, se come le precedenti o meno… Non era facile. Il rapporto è stato altalenante per un po’, a quanto pare Leonardo impersonava a pieno il ruolo dell’eterno Peter Pan, senza alcuna voglia di crescere. La musica è cambiata quando Laura si è allontanata, anche per occuparsi del suo problema di salute: "In quel periodo non stavo bene, soffrivo di endometriosi, temevo che non avrei mai potuto avere figli. In queste condizioni, avere accanto una persona che non capiva ciò che stavo passando, che non sapeva ancora bene quanto voleva stare con me, mi ha fatto decidere. Quando poi sono stata operata, lui chiamava, ma io l’ho allontanato. Però sentivo che era una decisione in sospeso, non un taglio definitivo. Lui non ha mollato mai, ha continuato a telefonare, e man mano ha iniziato a fare discorsi che sapevano più di uomo." Per Pieraccioni arriva il momento di fare i conti con le responsabilità di un uomo che si prende cura della sua compagna; pian piano la crisi ha ceduto il passo al sentimento, ed il forte legame tra i due ha avuto la meglio. Poco dopo è arrivato il desiderio di un bambino, fortemente voluto proprio da Leonardo che ha rimandato il matrimonio spiegando a Laura: “Facciamo prima un figlio, una responsabilità per tutta la vita.” La nascita di Martina Pieraccioni è stata una svolta per la coppia perché Laura non ha sentito più l’esigenza di sposarsi: “Me l’ha chiesto, ma ho detto di no: ormai la magia è passata, non mi interessa più”. Altre priorità in famiglia, soprattutto quelle della piccola Martina, che è stata fondamentale nel cambiamento di rotta di Pieraccioni diventato un papà dolcissimo: “I problemi si superano. E in Leonardo vedo una grande maturazione. Già il fatto che abbia deciso di diventare padre è significativo.” Ha detto la Torrisi. Non solo famiglia nei progetti di Laura che continua a dedicarsi al suo lavoro di attrice, grande soddisfazione per lei e per il marito:
Una dichiarazione d’amore con un pizzico di orgoglio quella di Laura Torrisi al suo compagno Leonardo Pieraccioni. L’amore tra i due va a gonfie vele, ma Laura ha rifiutato la proposta di matrimonio.
Oggi, lunedì 4 ottobre, nel Lazio su oltre 9mila tamponi e oltre 4mila antigenici per un totale di oltre 13mila test si registrano 240 nuovi casi positivi, 38 in meno rispetto a ieri e 364 le persone guarite. Sono 3 invece i decessi registrati nelle ultime 24 ore, lo stesso numero di ieri. A Roma città i contagi sono stati 132. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 1,7%, mentre nelle province i nuovi contagi sono 35. Lo ha comunicato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Gli attuali casi positivi al Covid-19 nel Lazio sono 9406. I pazienti ricoverati non in terapia intensiva sono 365, mentre quelli ricoverati in terapia intensiva sono 57. In isolamento domiciliare ci sono 8984 persone. In totale sono morte 8667 persone e ne sono guarite 367627. Il totale dei casi esaminati è di 385700. Asl Roma 1: 23 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra 1 decesso; Asl Roma 2: 99 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 2 decessi; Asl Roma 3: 10 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi. Asl Roma 4: 4 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi; Asl Roma 5: 47 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi. Asl Roma 6: 22 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;
Il bollettino sull’andamento dei contagi da Covid-19: nel Lazio sono stati diagnosticati oggi, lunedì 4 ottobre, 240 nuovi casi di coronavirus. I contagi a Roma città sono a quota 132. La Regione Lazio ha comunicato anche 3 decessi. Lo ha comunicato oggi l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
Ieri sera è andata in onda su Italia 1 una nuova puntata de "Le Iene Show" e a presentarla c'era Nadia Toffa. La conduttrice non sta attraversando il periodo migliore della sua vita, è da oltre un anno che sta combattendo contro il cancro ma, nonostante ciò, riesce a essere positiva ed energica e lo dimostra settimana dopo settimana. Non ha mai rinunciato alla sua passione per la moda e appare sempre glamour e trendy sul palco. Ieri, ad esempio, ha puntato tutto su un look rock black&white: ecco cosa ha indossato.
Ieri sera è andata in onda una nuova puntata de “Le Iene Show” e a presentarla c’era Nadia Toffa. Questa settimana la conduttrice ha puntato tutto su un look rock in bianco e nero con pantaloni di pelle, tacchi a spillo e nuovo taglio di capelli.
Non poteva che partire dal Palapartenpe di Napoli, il prossimo 7 dicembre, "Musicanti", il musical con le canzoni di Pino Daniele, prima produzione di questo genere che vede la direzione artistica di Fabio Massimo Colasanti, al fianco di Pino Daniele dal 1997. Dopo la data zero che si è tenuta il 2 dicembre scorso a Todi, infatti, lo spettacolo, che rende omaggio a uno degli artisti napoletani più importanti del Paese, la cui voce e le cui canzoni hanno segnato momenti fondamentali nella Storia musicale italiana. Tra le canzoni scelte per fare da colonna sonora del musical ci sono “Na Tazzulella ’e cafè”, “A me me piace ’o blues”, “I say I sto ’ccà”,” Napule è”, “Viento”, “Yes I know my way”, “Je so pazzo”, “Cammina cammina”, “Lazzari felici”, “Musica musica”, “Tutta n’ata storia”, “Quanno chiove”, oltre ad alcuni brani successivi come "Che soddisfazione" e "Anima". Sul palco saliranno gli attori Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano al cui fianco ci sarà la resident band – che eseguirà dal vivo le canzoni, rispettando gli arrangiamenti originali – e che è composta., oltre che da Colasanti alla chitarra anche Roberto d’Aquino al basso, Fabrizio De Melis alla viola, Alfredo Golino alla batteria, Hossam Ramzy alle percussioni, Simone Salza al sax, Elisabetta Serio a pianoforte e tastiere che saranno affiancati, in alcune date, anche da Mel Collins al sax e Jimmy Earl al basso. Ci saranno due Napoli in questo spettacolo scritto da Alessandra Della Guardia e Urbano Lione che rivisitano questo pezzo importante del Neapolitan Power mescolando alto e basso, le anime contrastanti della città, l'antico e il moderno, la parlesia, la tammurriata, il blues e tutte le anime di Pino. la storia narra il ritorno in città di Antonio che deve occuparsi di un lascito testamentario del padre di cui non sa nulla. Quando decide di liberarsi dell'immobile scopre che è uno storico locale di musica, il Uè Man e così sarà costretto a restare in città a gestire la sirtuazione e ad aiutarlo ci penserà l'artista di strada Dummì, ovviamente si innamorerà (di Anna), affronterà la malavita e pian piano troverà il suo posto. La regia dello spettacolo è di Bruno Oliviero e le coreografie di Cristina Menconi.
Si chiama Musicanti il musical che vede protagoniste le canzoni più amate di Pino Daniele, da “Na Tazzulella ’e cafè”, a “A me me piace ’o blues”, “I say I sto ’ccà”,” Napule è”, “Viento”, “Yes I know my way” fino a “Che soddisfazione” e “Anima” che formano la spina dorsale dello spettacolo che dal 7 dicembre partirà da Napoli prima di proseguire in tutta Italia.
La Via Lattea, la nostra galassia, è morta sette miliardi di anni fa ed è rinata due miliardi di anni più tardi, abbracciando una seconda vita durante la quale sono originati anche il Sole, la Terra e l'uomo. A ipotizzarlo il professor Masafumi Noguchi, docente presso l'Istituto Astronomico dell'Università Tohoku di Sendai, Giappone, che ha proposto un affascinante modello in grado di spiegare il motivo per cui le stelle della nostra galassia possiedono una duplice composizione. Gli astri della Via Lattea, infatti, si dividono in due gruppi principali: da una parte ci sono quelli ricchi di elementi alpha, cioè con grandi concentrazioni di ossigeno, silicio e magnesio, dall'altro vi sono stelle particolarmente ricche di ferro come il nostro Sole. I colleghi di Noguchi avevano già associato la comparsa di queste due tipologie di stelle a eventi separati e a epoche differenti; ora lo scienziato giapponese ha dato una risposta al perché di questa dicotomia, aggiungendo anche i dettagli temporali degli avvenimenti. Gli eventi che caratterizzano la nascita, la morte e la “risurrezione” della Via Lattea, in pratica, non sarebbero altro che fasi di formazione stellare, bruscamente interrotta sette miliardi di anni fa e ripresa due miliardi di anni più tardi. Ecco cosa sarebbe successo secondo Noguchi. La “prima vita” della Via Lattea risale a 13 miliardi di anni fa, poco dopo il Big Bang che ha dato il via all'espansione dell'Universo. All'epoca un fenomeno chiamato “accrescimento da flusso freddo” – in base al quale le galassie iniziano a formarsi accumulando gas – diede l'avvio alla prima formazione di stelle. Questi astri erano composti principalmente da elementi alpha a causa di esplosioni di supernovae di tipo II (dal breve ciclo vitale) che li rilasciavano nello spazio. A un certo punto, sette miliardi di anni fa, a causa di onde d'urto cosmiche e al riscaldamento del gas, la formazione stellare si interruppe bruscamente e la Via Lattea morì. Durante questo periodo dormiente, che durò ben due miliardi di anni, avvennero esplosioni di supernovae di tipo Ia. Queste supernovae, caratterizzate da un ciclo vitale più lungo rispetto alle prime, rilasciarono nello spazio ingenti quantità di ferro. È proprio per questo che al termine del periodo di stallo, quando il gas si è raffreddato a sufficienza e la Via Lattea è ‘risorta', cioè è tornata produrre le stelle, le nuove nate hanno avuto in dote una vera e propria iniezione di ferro.
Un ricercatore giapponese dell’Università di Tohoku ha teorizzato la ‘morte’ e la rinascita della Via Lattea, la cui seconda vita sarebbe iniziata 5 miliardi di anni fa. Secondo lo scienziato la nostra galassia avrebbe bruscamente interrotto la formazione stellare, per poi riprenderla due miliardi di anni più avanti con alcune caratteristiche diverse. Proprio per questo esisterebbero nella due tipi di stelle nella Via Lattea, quelle ricche di elementi alpha e quelle ricche di ferro.
Da qualche ora le Forze dell'ordine hanno ripreso l'iniziativa e si preparano allo sgombero definitivo dei manifestanti no tav sull'autostrada A32 Torino Bardonecchia all'altezza dello svincolo di Chianocco occupata da due giorni. Polizia e Carabinieri sono stati preceduti dal lancio di lacrimogeni e da una ruspa che ha spazzato via le barricate costruite dai manifestanti per bloccare il passaggio. Anche con l'aiuto degli idranti la Polizia è riuscita a far indietreggiare gran parte dei manifestanti, sulla sede stradale sono rimasti una quarantina di persone, tra cui anche il leader dei no tav Alberto Perino, che attuano una resistenza passiva allo sgombero e che i poliziotti stanno portando via uno ad uno. La polizia è intervenuta con idranti e ruspe – L'intervento delle Forze di Polizia è iniziato intorno alle 17, dopo un intimazione di sgombero ai manifestanti, con un'azione coordinata di uomini e mezzi, sia idranti che ruspe, queste ultime utilizzate non solo per sgombrare e poi ripulire la strada piena di detriti, ma anche per spazzare via i pneumatici dati alle fiamme dai dimostranti prima di indietreggiare. All'arrivo degli agenti in assetto antisommossa è partita una sassaiola da parte di alcuni gruppi, fortunatamente però la situazione non è degenerata ed è rimasta tutto sommato tranquilla. Le operazioni di sgombero di uomini e detriti continua ancora, mentre la maggior parte dei manifestanti si è radunata all'imbocco dell'autostrada. Numerosi i blocchi di strade e ferrovie nella zona – L'autostrada rimarrà bloccata ancora per molto riferiscono dalla questura visto che i danni, tra blocchi, guardrail distrutti e l'intervento delle ruspe, rendono impraticabile l'asfalto. La circolazione dei mezzi è in sofferenza in tutta l'area della Val di Susa visto che anche le strade Statali 24 e 25 hanno subito alcuni blocchi. Nel pomeriggio altri gruppi avevano occupato i binari della stazione di Bussoleno e bloccato la circolazione ferroviaria per poi allontanarsi. Al momento i treni circolano normalmente ma sono attese altre proteste dei no tav che in queste ore stanno bloccando anche la tangenziale di Torino.
Dopo un’altra giornata di blocchi e proteste, le Forze dell’Ordine nel pomeriggio hanno iniziato lo sgombero dell’autostrada bloccata dai manifestanti. I no tav si preparano a nuove azioni mentre pubblicano un video che fornisce la loro versione sull’aggressione ai giornalisti.
Ancora una volta Lady Gaga ha mantenuto la promessa fatta ai fan ed ecco che ieri è uscito il nuovo singolo promozionale Hair, l'ennesimo assaggio di Born This Way, l'album previsto per il 23 maggio. In serata i fan di FarmVille hanno inoltre potuto ascoltare Marry The Night, altro singolo estratto dal nuovo album di Lady Gaga. Per quanto riguarda Hair, come la star aveva già dichiarato recentemente, si tratta di una canzone dedicata alla propria infanzia e alla propria creatività che si esprime spesso nelle acconciature stravaganti che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere. Per Lady Gaga, infatti, i capelli sono una sorta di estensione della sua personalità e, così, le varie acconciature non sono altro che il suo modo di esprimere se stessa. La prima parte della canzone, inoltre, ci presenta una Lady Gaga insolita che, ancora adolescente, si trova nel bel mezzo di una lite con i genitori a causa del suo abbigliamento già ai tempi evidentemente stravagante: come punizione la madre decide di tagliarle i capelli e Lady Gaga dichiara nella canzone di svegliarsi il mattino "senza identità" a causa di questo cambio non voluto di acconciatura. Insomma, ancora una volta, dopo Born This Way, Lady Gaga torna con un vero e proprio inno all'esaltazione di se stessi e della propria individualità che si può esprimere davvero in tanti modi diversi. Sembra proprio che il filo conduttore dell'album Born This Way si stia pian piano svelando sotto gli occhi e le orecchie dei fan della cantautrice newyorkese.
Ascoltate Hair, il nuovo singolo di Lady Gaga estratto da Born This Way.
La risposta immunitaria all'aggressione di un agente patogeno non si limita alla generazione di anticorpi per combattere il nemico, ma è un'azione stratificata e complessa che coinvolge più attori. Essa si divide fondamentalmente in due rami principali: la risposta anticorpale o umorale, che determina appunto la produzione di anticorpi neutralizzanti contro l'antigene (dopo l'attivazione dei linfociti B che li generano); e la risposta cellulare, legata alla produzione di linfociti T specializzati nell'attaccare e distruggere le cellule già infettate. In parole semplici, sono globuli bianchi che fanno pulizia dei danni già arrecati da virus, batteri e altri patogeni. Alla risposta umorale è associata anche la produzione delle cosiddette cellule B della memoria, così chiamate poiché ricordano il nemico con cui siamo entrati in contatto e permettono la produzione di anticorpi anche per tutta la vita, in base al tipo di infezione sperimentata (o al tipo di vaccino inoculato). Una delle preoccupazioni maggiori per gli scienziati sul coronavirus SARS-CoV-2 è l'emersione di varianti in grado di aggirare il nostro sistema di difesa, catalizzando il rischio di reinfezione e riducendo l'efficacia dei vaccini. Un nuovo studio, fortunatamente, ha appena dimostrato che è improbabile che le varianti in circolazione possano ridurre l'efficacia delle cellule T; in parole semplici, non sarebbero in grado di compromettere la risposta immunitaria cellulare, può avendo già dimostrato una certa influenza negativa su quella anticorpale. A determinare che le varianti di preoccupazione del SARS-CoV-2 molto difficilmente possono influenzare la risposta cellulare è stato un team di ricerca guidato da scienziati del Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Informatica dell'Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong (HKUST), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Biologica. Gli scienziati, coordinati dal professor Ahmed Abdul Quadeer, docente di Ingegneria presso l'ateneo asiatico, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i dati di 18 diversi studi immunologici, tutti dedicati alla valutazione della risposta cellulare dei linfociti T in pazienti guariti dalla COVID-19, l'infezione provocata dal patogeno pandemico. I pazienti, 852 in tutto, provenivano da quattro continenti ed erano ben distribuiti “per età, sesso, gravità della malattia e tempo di raccolta del sangue”, hanno scritto gli autori dello studio in un comunicato stampa. Incrociando tutti i dati il professor Quadeer e colleghi hanno osservato che le cellule T dei pazienti hanno preso di mira frammenti – chiamati epitopi – “di quasi tutte le proteine del virus, inclusa la proteina spike che è l'obiettivo principale di molti vaccini esistenti”. Dall'analisi di 850mila sequenze genetiche del coronavirus SARS-CoV-2 gli scienziati hanno inoltre dimostrato che la maggior parte degli epitopi identificati “sembrava non essere influenzata dalle attuali varianti di preoccupazione”. “Riteniamo che questa sia una buona notizia, in particolare per i vaccini. In contrasto con le risposte anticorpali che hanno dimostrato di essere influenzate dalle varianti, la nostra analisi suggerirebbe che le risposte delle cellule T possano essere relativamente robuste, assumendo che le risposte del vaccino imitino quelle dell'infezione naturale”, ha dichiarato il professor Matthew Mckay, coautore dello studio. “Ci siamo concentrati in modo specifico sui pazienti COVID-19 guariti poiché le loro risposte immunitarie sono rappresentative di risposte efficaci contro il virus”, gli ha fatto eco il professor Quadeer.
Analizzando la risposta immunitaria di 852 pazienti guariti dalla COVID-19 e oltre 850mila sequenze genetiche del coronavirus SARS-CoV-2, un team di ricerca dell’Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong (HKUST) ha determinato che è molto improbabile che le varianti del patogeno siano in grado di influenzare la risposta dei linfociti T, i globuli bianchi che distruggono le cellule già infettate.
Nella giornata di ieri è stato diffuso un nuovo messaggio del colonnello all'emittente tv siriana Al Rai IL MESSAGGIO DEL COLONNELLO – L'ex rais Mu'ammar Gheddafi smentisce le notizie di una sua possibile fuga in Nigeria in un nuovo messaggio audio trasmesso dall'emittente siriana Al Rai, affermando che alla Nato "restano solo la guerra psicologica e le menzogne. Hanno detto negli ultimi giorni di aver visto Gheddafi in un convoglio verso il Niger. Quanti convogli di contrabbandieri e mercanti, persone, transitano ogni giorno nel deserto diretti in Sudan, Ciad, Mali o Algeria. Come se fosse la prima volta che un convoglio attraversa verso il Niger". Gheddafi nega quindi di aver lasciato la Libia, sostenendo invece: "non abbandonerò mai la terra dei miei antenati" Nel messaggio Gheddafi promette una resistenza al gruppo degli insorti, che definisce come "un branco di mercenari, teppisti e traditori. Siamo pronti a cominciare la battaglia a Tripoli e in ogni altro luogo. Ci ribelleremo. Tutti questi germi, ratti e "sacchi di merda" non sono libici vista la loro collaborazione con la Nato". In questo messaggio, che segue la logica e il trend della sua notoria delirante retorica, Gheddafi ha assicurato che la Nato sarà sconfitta, in virtù del fatto che le risorse materiali di cui l'Alleanza dispone non le permetteranno di continuare l'intervento militare. Dal 23 agosto scorso, quando gli insorti hanno conquistato la sua caserma-bunker di Bāb el ‘Azīzīyah a Tripoli, Gheddafi ha inviato diversi messaggi audio come questo, tutti con lo scopo di incitare alla resistenza; il colonnello invita ancora una volta il "suo" popolo a imbracciare le armi e a combattere contro i ribelli: "a tutti i libici, la terra libica è vostra e voi avete la necessità di difenderla contro tutti coloro che hanno tradito, i cani, quelli che stanno tentando di distruggere il Paese". L'emittente Al Rai è l'unica tv che trasmette i suoi messaggi ed è di proprietà di un ex deputato sunnita iracheno, Mishan al Joubouri, attualmente residente a Damasco, il quale sostiene il colonnello come simbolo della resistenza contro l'occupazione straniera. Nella notte i lealisti di Gheddafi sferrano un attacco alle postazioni dei ribelli poste all'esterno della città
A 48 ore dalla fine dell’ultimatum per i residenti di Bani Walid, i lealisti presenti ancora nella roccaforte dell’ex rais hanno sferrato nella nottata un attacco alle postazioni dei ribelli presenti all’esterno della città. Intanto, il colonnello Mu’ammar Gheddafi lancia un messaggio audio ad un’emittente siriana in cui afferma di essere ancora in Libia.
Il 31 marzo è arrivato e per Meghan Markle e il principe Harry è una data importante, visto che segna l'addio ufficiale alla Royal Family. Qualche settimana fa i due erano tornati a Londra per prendere parte agli ultimi eventi pubblici in qualità di Altezze Reali ma solo a partire da oggi tutti i titoli e i privilegi legati ai Windsor sono diventati davvero un lontano ricordo. Anche se attualmente sono alle prese con il trasferimento a Los Angeles, dove hanno deciso di passare la quarantena nonostante le polemiche di Donald Trump, hanno trovato il tempo per dire addio alla loro vecchia vita. Lo hanno fatto sui social, dove hanno condiviso un messaggio dolcissimo per lasciarsi alle spalle la carriera da working royals. Nel tardo pomeriggio del 30 marzo, i coniugi hanno condiviso un messaggio di addio sui social, scrivendo: "Grazie a questa community per il supporto, l’ispirazione, e l’impegno condiviso per il bene nel mondo" ma la cosa particolare è che si sono firmati semplicemente Harry e Meghan, rinunciando alla dicitura Sussex Royal come richiesto dalla regina. Nei mesi scorsi, infatti, era stata proprio quest'ultima a invitare la coppia a non servirsi del titolo per creare un proprio brand e a quanto pare il consiglio è stato ascoltato senza fare alcun tipo di polemica. As we can all feel, the world at this moment seems extraordinarily fragile. Yet we are confident that every human being has the potential and opportunity to make a difference—as seen now across the globe, in our families, our communities and those on the front line—together we can lift each other up to realise the fullness of that promise. What’s most important right now is the health and wellbeing of everyone across the globe and finding solutions for the many issues that have presented themselves as a result of this pandemic. As we all find the part we are to play in this global shift and changing of habits, we are focusing this new chapter to understand how we can best contribute. While you may not see us here, the work continues. Thank you to this community – for the support, the inspiration and the shared commitment to the good in the world. We look forward to reconnecting with you soon. You’ve been great! Until then, please take good care of yourselves, and of one another. Harry and Meghan A post shared by The Duke and Duchess of Sussex (@sussexroyal) on Mar 30, 2020 at 9:17am PDT Nella didascalia che accompagna l'immagine a sfondo blu con la scritta bianca, da sempre un loro carattere distintivo, gli ex Duchi hanno voluto fare un discorso più articolato e profondo, riferendosi alla situazione difficile che il mondo sta vivendo a causa del Coronavirus. Le loro parole sono state Il mondo in questo momento sembra straordinariamente fragile. Eppure siamo fiduciosi che ogni essere umano abbia il potenziale e l’opportunità di fare la differenza- come si vede in tutto il mondo, nelle nostre famiglie, comunità, in coloro che sono in prima linea- insieme possiamo sollevarci a vicenda per realizzare la pienezza di questa promessa.
Il 31 marzo è una data importante per Harry e Meghan Markle: a partire da oggi non sono più working Royals. Per dire addio definitivamente ai Windsor si sono serviti dei social, dove hanno condiviso un messaggio di ringraziamento molto toccante.
Davanti ai riflettori dei paparazzi può anche sembrare rude e volgare, a volte persino apatica e su un altro pianeta, ma non si può negare il grande amore che Lady Gaga ha nei confronti dei suoi milioni di fan che, sparsi un po' ovunque nel mondo, la seguono con una fedeltà e un affetto innegabile e forse mai visto prima. Questo legame, infatti, non è dotato solo dal talento della star o dalla sua abilità di creare pezzi che restano immediatamente in testa al primo ascolto. E non è nemmeno dovuto al suo aspetto fisico. Il potere di Lady Gaga, che è un po' anche il potere che la serie televisiva Glee sta esercitando grazie alle tematiche trattate, nasce dalla difesa della diversità per cui Lady Gaga stessa si batte così strenuamente. Il suo abbigliamento, il suo aspetto da anti-popstar e ancora di più le sue idee, non fanno altro che attrarre a lei tutta quella schiera di ragazze e ragazzi che non si sentono rappresentati dai modelli canonici offerti dal pop e dalla televisione. Tutti oggi invitano all'omologazione, all'essere come la tale star o il tale cantante, a truccarsi e vestirsi allo stesso modo. E benchè la maggior parte dei giovani purtroppo dia ascolto a questi messaggi, fortunatamente ve ne è ancora una parte che li rifiuta e che solo in Lady Gaga ha potuto vedere una sorta di appiglio e la forza necessaria a rimanere se stessi senza lasciarsi condizionare. Lady Gaga li ispira a restare unici e ad esprimersi liberamente sia dal punto di vista estetico, sia nell'arte, che nella propria personalità.
Una fan di Lady Gaga approda sul Twitter della star grazie ad un suo intervento a proposito della devozione dei fan di Lady Gaga alla grande popstar.
“La mia cliente è stata torturata per 20 ore. Ripeto, torturata. Neppure nei film dell’orrore si vedono cose di questo tipo. Nonostante abbia 25 anni di carriera e abbia seguito storie di ogni tipo, quando ho letto il decreto di fermo di Genovese ho dovuto fare una pausa per prendere fiato”. L’avvocato Luigi Liguori ha la voce ferma di chi riesce a mantenere la calma in qualunque situazione eppure quando ripensa ai passaggi dello stupro di Alberto Genovese perde aderenza. Da qualche giorno è il nuovo legale della vittima dell’imprenditore digitale arrestato con l’accusa di aver violentato la 18enne durante una festa organizzata lo scorso 10 ottobre nel suo attico milanese. “Era una festa ordinaria, una delle tante del signor Genovese – racconta a Fanpage.it – Anzi quella era molto piccola perché c’erano pochissime persone. La mia assistita è una ragazza normalissima che come tutti i 18enni, se invitata in un bel posto con bella gente ci va volentieri. Purtroppo quel giorno…”. Quel giorno è pieno di punti oscuri per la stampa ma la Squadra Mobile e gli inquirenti pare abbiano ricostruito ogni minuto, risalendo a tutti i presenti, alcuni dei quali sono personaggi noti che finora sono riusciti a restare nell’ombra. “Ci sono ancora questioni da chiarire – precisa l’avvocato – a partire dall’analisi su un telefono custodito in cassaforte, alla testimonianza di altre persone, passando dalla ricerca di chi portasse la droga”. Secondo la procura quel ruolo spettava a Daniele Leali, definito da una testimone come il “braccio destro” di Genovese e indagato nei giorni scorsi per spaccio. Leali, che ha sempre respinto l’accusa, oggi rientrerà a Milano da Bali, dove era volato poco dopo l’arresto del suo amico. “La mia cliente non può dare indicazioni su questo punto perché è stata incosciente per il 99 per cento del tempo e anche sulla fase precedente all’ingresso nella stanza di Genovese non ha nulla di particolare da riferire. Dice che era una situazione normale”. L’avvocato Liguori è convinto che per l’efferatezza del caso ci sarà sicuramente una grande attenzione da parte della magistratura, per la quale dice di avere massima fiducia e stima, ma è altrettanto certo che se l’accusato non avesse avuto milioni di euro in banca lo scenario sarebbe molto diverso. “Se non fosse Genovese questa notizia sarebbe finita in fondo a una pagina di un giornale locale – dichiara con amarezza – E questo ha dato adito a una serie di speculazioni, come quella di un accordo di riservatezza del valore di 5 milioni di euro. Tutto falso, non c’è stato nessun avvicinamento da parte dei legali dell’indagato. Spero con questo articolo di mettere definitivamente il punto”. “A prescindere di chi sia la vittima, di cosa abbia fatto in passato e di cosa farà in futuro, questa violenza è di una gravità assoluta. Eppure – prosegue Liguori – gli attacchi più duri sono arrivati proprio da donne, da opinioniste e giornaliste che si sono accanite contro una ragazzina che non si riconosce nel personaggio della ragazza facile che pensa solo ad andare a feste piene di droga. Parliamo di una 18enne che ha gli occhi ingenui, io la vedo ogni giorno”. Finora la vittima ha preferito non esporsi mediaticamente, ha rilasciato una sola intervista proprio per chiedere di essere rispettata nel suo dolore e nella sua necessità di silenzio. Intanto sta lavorando con uno psicologo nel tentativo di affrontare gli assalti della memoria, dei ricordi confusi dalla droga somministrata dal suo aggressore durante una giornata intera di violenza.
“La mia assistita è stata torturata per 20 ore. Una violenza inaudita. Mentre leggevo il fermo di Alberto Genovese mi sono dovuto bloccare e prendere aria, perché era troppo”. Sono le parole dell’avvocato Luigi Liguori, nuovo difensore della 18enne violentata da Alberto Genovese durante una festa avvenuta il 10 ottobre scorso a casa dell’imprenditore 43enne. Il legale ha raccontato a Fanpage.it lo stato della sua cliente, vittima di una “vera e propria turtura” e ha negato l’esistenza di un presunto accordo economico tra le parti: “Non c’è nessun accordo e non c’è stato un avvicinamento da parte dei legali di controparte”.
Il momento delle nominations è sempre tra i più estenuanti, non solo per come la vivono i concorrenti, ma anche perchè il Grande Fratello 11 ci ha abituati a colpi di scena continui, dovuti ad un regolamento flessibile che gli consente di variare le carte in tavola ogni qualvolta ritenga sia il caso di cambiarle. Questa volta, però, il Grande Fratello vi mette mano relativamente. Ci pensa Rosy alla ciliegina. Partiamo dai nominabili: il GF divide i concorrenti in due tronconi, i vecchi ed i nuovi, e decide di inserire nell’elenco dei nominabili tre concorrenti del primo troncone e tre del secondo. Per i vecchi sono passibili di nominations Andrea, Jimmy, e Olivia, per i nuovi, invece, passeranno un brutto quarto d’ora Biagio, Nathan, e Rosy. Dei sei inquilini sulla graticola ne finiscono solo tre: Biagio, Olivia, e Rosy. Gli altri riceveranno zero nominations. Ma durante l’indicazione di voto nel confessionale Rosy aveva manifestato la volontà di abbandonare il programma. Risultando tra le nominations finali proprio lei, Alessia Marcuzzi si pone il problema che un’eventuale uscita di casa in settimana avrebbe creato disagi nel televoto. Poichè il GF viene da un periodo di aspre polemiche, (ricordiamo che l’Unione Nazionale Consumatori ha fatto causa al Gf11 riguardo proprio i meccanismi del televoto), non era il caso di alimentarle con l’ennesimo problema. Per cui Alessia chiede a Rosy di decidere della sua permanenza in casa seduta stante. Rosy Maggiulli si elimina dal Grande Fratello 11 , e pertanto viene esclusa dal televoto. Restano ad affrontarsi per l’unico posto disponibile in casa Olivia e Biagio. A voi il video gf11 della Marcuzzi che sancisce il dualismo settimanale.
Questa settimana la nomination di Olivia Lechner e Biagio D’Anelli è stata scombussolata dall’autoeliminazione di Rosy Maggiulli che ha deciso di abbandonare il reality show targato Endemol.
Manca meno di una settimana alla partenza del “Grande Fratello Vip”. Il reality più atteso dell’autunno debutterà su Canale 5 il 19 settembre in prima serata. Il cast è stato definito, così come la squadra che sarà al timone del gruppo pur rimanendo in studio. Capitano di questa prima edizione del reality sarà Ilary Blasi, ex conduttrice de “Le Iene” che rientra in tv dopo una lunga pausa maternità legata alla nascita della piccola Isabel. Intervistata dal settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni”, la conduttrice si dice carica, pronta a traghettare la trasmissione verso un auspicabile successo di ascolti: Da fan storica del GF vedo un mio sogno che si realizza, seguo il reality dalla prima edizione, se non avessi fatto questo lavoro forse avrei fatto il provino. Sono una malleabile, sto bene con me stesa e di conseguenza riesco a gestirmi bene anche con gli altri. La convivenza forzata non mi ha mai spaventato. Ritrovarmi come conduttrice è fantastico, sono entusiasta, emozionata, curiosa, anche perché è la prima volta che conduco un reality. Non conosco bene nessuno dei 14 concorrenti. È positivo, perché se ci sarà da ‘bacchettare' qualcuno non avrò scrupoli.
Ilary Blasi si confessa a pochi giorni dal debutto del “Grande Fratello Vip”. Conduttrice dello show, ammette di non conoscere i concorrenti cosa che faciliterebbe il suo compito di ‘capitano’: “Così sarà più facile bacchettarli”.
Costituzione della comunione ordinaria dei beni e della comunione legale dei coniugi La comunione legale dei coniugi (art. 177 cc e seguenti) è il regime patrimoniale tipico dei coniugi, Il regime della comunione legale dei coniugi si applica ex lege (automaticamente) ai coniugi dal momento del matrimonio, ma è previsto che i coniugi al momento del matrimonio possono optare per il regime della separazione dei beni oppure se dopo il matrimonio decidono di stipulare una convenzione matrimoniale di separazione dei beni. Risulta chiaro che il presupposto per l'applicazione della comunione legale dei beni dei coniugi è il matrimonio (in assenza di una scelta diversa dei coniugi al momento del matrimonio o successivamente) La comunione ordinaria (art. 1110 cc e seguenti) regola la situazione di contitolarità di un diritto sul medesimo bene, non presuppone il matrimonio dei coniugi, ma presuppone un acquisto di un diritto su un bene da parte di più persone (fisiche o giuridiche), in altri termini la comunione ordinaria si applica quando più soggetti diventano (per atto inter vivos o per successione ereditaria) titolari del medesimo diritto sul medesimo bene. Quindi, una prima differenza è data dall'ambito soggettivo di applicazione: la comunione legale dei coiugi si applica solo ai coniugi, la comunione ordinaria a ogni ipotesi di contitolarità del bene (indipendentemente dal soggetto titolare). Altra differenza tra il regime patrimoniale della comunione legale dei coniugi e la comunione ordinaria è la gestione (amministrazione dei beni compresi nella comunione) e il quantum o quota della partecipazione alla comunione. La comunione legale tra coniugi, a differenza della comunione ordinaria, costituisce una comunione senza quote, nella quale, cioè, i coniugi, anche nei rapporti con i terzi, sono solidalmente titolari di un diritto avente ad oggetto tutti i beni compresi nella comunione. La comunione ordinaria è una comunione per quote, la comunione legale dei coniugi è una comunione senza quote; nella comunione ordinaria le quote sono oggetto di un diritto individuale dei singoli partecipanti (arg. ex art. 2825 cod. civ.) e delimitano il potere di disposizione di ciascuno sulla cosa comune (art. 1103); ogni contitolare può disporre della propria quota; nella comunione legale dei coniugi, i coniugi non sono individualmente titolari di un diritto di quota, (e non possono disporre della singola quota sul bene compreso nella comunione legale die coniugi), ma i coniugi solidalmente titolari, in quanto tali, di un diritto avente per oggetto l'intero bene compreso nella comunione (arg. ex art. 189, secondo comma).
Cassazione 28.12.2018 n. 33546 La comunione legale tra coniugi, a differenza della comunione ordinaria, costituisce una comunione senza quote. La natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi permane fino allo scioglimento della stessa ex art. 191 cc. Con lo scioglimento della comunione legale i beni che ne fanno parte cadono in comunione ordinaria e ogni coniuge diventa titolare della quota del bene compreso nella comunione legale e può liberamente disporne.
La neo mamma Beyoncè, icona sexy della musica di tutto il mondo, sembra aver trovato una degna sostituta in un collega della cui virilità non avremmo mai dubitato. In America, tuttavia, anche le cose più impensabili possano accadere ed è così che, all’interno della coreografia raffazzonata del celebre brano Single Ladies, ci troviamo addirittura Justin Timberlake, divo hollywoodiano famoso per lo spirito goliardico e i colpi di testa. Il video in alto è tratto da una puntata del Saturday Night Live che ospita proprio la compagna di Jay Z e il promesso sposo di Jessica Biel alle prese con un siparietto difficile da dimenticare. Il primo a presentare la scena è il conduttore, questa volta nei panni di un regista, Paul Rudd che invita la diva sul palco per registrare il videoclip abbinato a uno dei suoi brani di maggior successo. Sexy come sempre, Beyoncè si guarda intorno confusa chiedendosi quando cominceranno a registrare visto che, per quanto le è dato di vedere, non c’è alcuna bellissima ballerina intorno a lei che possa supportarla durante la registrazione. E’ proprio qui che entra in gioco Justin. Il cantante, vestito con calzamaglia e tacchi alti, fa il suo ingresso sul palco insieme al comico Andy Samberg, recentemente protagonista – insieme a Timberlake – del film Amici di letto. I due, supportati da un terzo ballerino, vengono presentati da Rudd come la vera novità del momento, tre esperti di danza che aiuteranno Beyoncè a realizzare la coreografia dei suoi sogni. La diva si ferma, non sa se andare avanti e, com’è lecito che sia, si domanda il perché di questo cambiamento di programma.
L’esilarante il video parodia del brano Single Ladies, che vede una splendida Beyoncè alle prese con un ballerino d’eccezione: l’attore e cantante Justin Timberlake che, per la prima volta, si cala nelle vesti di una seducente ballerina.
I Trentham Gardens, nello Staffordshire, Inghilterra, sono stati presi d'assalto dai visitatori questo mese dopo che un'immagine scattata da un recente visitatore del parco, Jo Fitzpatrick, ha fatto il giro del web. Nessuno si aspettava la risposta di immagine di Jo Fitzpatrick, che ha postato la foto su Facebook Venerdì 11 luglio diventata successivamente virale: al 2 posto in Inghilterra nella lista dei successi top con oltre un milione di visite in pochissimo tempo. La foto ritrae una delle sculture del Trentham Estate: una fata che danza nel vento dello scultore britannico Robin Wight. Robin Wight utilizza solo filo di acciaio inossidabile per creare le sue sculture drammatiche di fate alate che danzano nel vento. Le forme incantevoli, che variano nel formato da miniature a statue a grandezza naturale, sembrano avere una vita propria in quanto adottano pose dinamiche, i loro corpi si animano in movimenti fluidi e avvolgenti. Per costruire le sue sculture eteree, Wight prima costruisce uno scheletro robusto di filo di acciaio di spessore. Poi utilizza diversi fili intrecciati per creare muscoli, arti e la pelle, avvolgendoli attorno allo scheletro fino a formare una forma realistica densa. All'interno di ogni figura si trova un cuore di pietra, a volte inciso con messaggi per rendere ogni pezzo unico e personalizzato.
Lo scultore Robin Wight crea drammatiche scene di fate, apparentemente sospese a mezz’aria, diventate immagini virali sul web e fenomeno mediatico dell’estate 2014.
Tra gli artisti che portano in alto la bandiera della musica italiana nel mondo c’è sicuramente Eros Ramazzotti. Il cantautore romano gode di un’enorme popolarità anche nella terra degli zar, la Russia, dove si esibito qualche giorno fa. Eros ha portato i suoi successi a Mosca, per festeggiare il 60esimo compleanno dell’oligarca russo Vagit Alekperov, presidente della Lukoil, la maggiore società petrolifera privata del Paese. Lo spettacolo è durato 40 minuti, durante i quali l’artista ha pronunciato anche qualche parola in lingua russa. La versione estiva dell’Ali e Radici World Tour 2009/2010 è partita il 7 luglio da Istanbul e ha visto impegnati il cantautore e la sua band – formata da Luca Colombo alle chitarre, Diego Corradini alla batteria, Luca Scarpa al piano, Heverette Harp al sax, Nicola Peruch alle tastiere e Giorgio Secco alle chitarre, Romina Falconi, Sara Bellantoni e Chiara Vergati ai cori – fino alla metà di agosto, con gli ultimi due concerti a Montecarlo. Ora la formazione ha preso un periodo di meritato riposo dalla lunghissima tournée, durante la quale Ramazzotti ha presentato a mezzo mondo – è il caso di dirlo – i pezzi contenuti in Ali e Radici, l’album che ha pubblicato a maggio dell’anno scorso, in lingua italiana e spagnola. Cinque volte Disco di Platino nel nostro Paese, il lavoro ha ottenuto analoghi riconoscimenti in Ungheria e Svizzera, mentre in altri Stati d’Europa è stato premiato con il Disco d’Oro.
L’artista si è esibito per il 60esimo compleanno di Vagit Alekperov, magnate della più importante compagnia petrolifera del Paese.
In un’intervista rilasciata al settimanale Top, Veronica Ciardi racconta la sua paura per il mare. Quando era una bambina, infatti, ha rischiato di annegare e da quel momento il timore che una cosa analoga potesse ripetersi non l’ha mai abbandonata: Da piccola ho rischiato di affogare. Ho affrontato la mia paura e ora nuoto, ma non vado a largo quindi l’ho superata a metà. La Ciardi non ha avuto una vita semplice. Già prima di entrare a far parte del cast del Grande Fratello 10, la bellissima ex maestra d’asilo viveva un rapporto molto conflittuale con suo padre. Sarebbe stato proprio quel legame fatto di amore e odio a spingerla a commettere alcuni tra gli errori più grandi della sua vita. Nella Casa più spiata d’Italia, Veronica ha aperto il suo cuore come pochi altri ex concorrenti, mettendo a nudo la sua anima e permettendo al pubblico di conoscerla per quella che davvero è. Al di là delle arie da dura, dei tatuaggi e delle pose da femme fatale, la Ciardi è rimasta un’inguaribile romantica. Nella Casa, divenne quasi un’icona del mondo gay italiano grazie alla storia con Sarah Nile, un amore vissuto sempre sul filo del rasoio che, come ha raccontato in seguito a noi di Fanpage, sarebbe stato consumato lontano dalle telecamere.
Veronica Ciardi, ex concorrente del Grande Fratello, ha rischiato di morire per annegamento. È lei stessa a raccontare la terribile disavventura che l’ha vista protagonista.
Sono 5.193 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, in leggero aumento rispetto ai 5.621 positivi segnalati ieri. È quanto emerge dal bollettino di oggi, sabato 11 settembre, pubblicato dal ministero della Salute. Dall'inizio della pandemia i casi positivi accertati nel nostro Paese sono ora 4.601.749. I morti per Covid dell'ultima giornata sono stati invece 57, per un totale di 129.885 decessi dall’inizio dell'emergenza Covid-19 in Italia. Nell'ultima giornata sono stati eseguiti 333.741 test, tra tamponi molecolari e antigenici con il tasso di positività che si attesta all'1,6% (-0,4%). Gli attualmente positivi sono ora 127.626 (-863). I guariti totali invece salgono a 4.344.238 (+5.997). La regione con il maggior numero di contagi giornalieri resta la Sicilia che è l'unica in zona gialla. Sono 4.601.749 in totale i contagi registrati in Italia dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Di seguito la tabella con le cifre del bollettino quotidiano e l’incremento dei casi Regione per Regione: Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati analizzati in totale 333.741 tamponi, tra test molecolari e antigenici. Il tasso di positività si attesta così al 1,6% (-0,4%). Ricoveri Covid in calo ma posti letto occupati in terapia intensiva in crescita. Il numero totale di pazienti Covid ricoverati in ospedale in area medica è ora di 4.117 (47 in meno rispetto a ieri). I posti letto occupati in terapia intensiva sono invece diminuiti di una unità nelle ultime 24 ore nel saldo di entrate e uscite, per un totale di 547 ricoverati in area critica, con 40 ingressi del giorno.
Diminuiscono anche se di poco i nuovi casi Covid in Italia: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 5.193 su 333.741 test effettuati, stando a quanto emerge dal bollettino di oggi, sabato 11 settembre. Il tasso di positività si attesta all’1,6% (-0,4%). Altre 57 vittime da ieri. La Sicilia resta la regione con più contagi giornalieri.
Costantino Vitagliano is back. Il più famoso tronista di Uomini e Donne ha deciso di ritornare in auge con un reality tutto nuovo. Costantino ha raccontato l'interessante progetto a Federica Panicucci in un'intervista a Mattino Cinque. "Mi hanno fatto una proposta in cui volevano mettermi le telecamere in casa" spiega Costantino. Una proposta che non gli è piaciuta affatto. Ed eccolo rispondere con una controproposta allettante: perché non metterlo letteralmente in vetrina? Nasce così un nuovo reality che andrà in onda 24h al giorno sul web (ma che andrà in onda anche per 6 ore al giorno su un canale del digitale terrestre) in cui alcuni vip potranno essere guardati-ma-non-toccati all'interno di una casa/vetrina in piazzale Loreto, a Milano. "Avrò nove vetrine, sarà proprio casa mia. Ho una camera da letto, la cucina, la mia palestra, la sala e uno studio" spiega entusiasta Costantino (puntualizzando però che il bagno – doccia a parte – non sarà visibile). L'arredatore di questa grande vetrina sarà lo stesso della casa del Grande Fratello, e in effetti i punti in comune con il famoso reality sono tanti. Le differenze? Costantino potrà uscire di casa (seguito dalle telecamere) per serate, lavoro e impegni vari. Ma soprattutto, la sua vita sarà visibile anche dai passanti. Il reality durerà due mesi, durante i quali Costantino dovrà anche intrattenere passanti, telespettatori ed internauti con un breve talk show quotidiano nel quale avrà modo di intervistare una serie di ospiti. Il perché di questa scelta? Vitagliano è onesto: "Perché mi hanno offerto tanti soldi". Inoltre, anche se Costantino ammette di essere fortunato a poter fare ancora il modello a 35 anni, il suo sogno è quello di poter avere uno spazio pomeridiano tutto suo per intrattenere fan e telespettatori con ospiti, discussioni e temi di attualità. Nonostante giri voce che Costantino dopo Linda Santaguida abbia un nuovo amore, lui dichiara sorridendo di essere "tranquillamente e felicemente libero". Riguardo a Linda Santaguida il modello ammette che la loro storia sarebbe dovuta finire molto prima: "abbiamo sprecato tutti e due del tempo che potevamo dedicare ad altro".
Presto protagonista di un nuovo reality, Costantino Vitagliano si prepara a “mettersi in vetrina”, ripreso 24 ore su 24 per 60 giorni all’interno di una casa dai muri trasparenti in centro a Milano.
Ci siamo, il Grande Fratello 13 è ormai alle porte. Terminato il Festival di Sanremo, è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per il ritorno del reality show più longevo della storia della televisione italiana. Un percorso lungo e travagliato, costellato anche dalla maledizione dell'incendio che ha distrutto la casa, proprio quando tutto era pronto per andare in onda. L'attesa aumenta le aspettative ed il programma in onda dal 3 maggio su Canale 5, come rivela il portale di Davide Maggio, entra nel caos per quella che è l'organizzazione nel daytime.
Saranno più reti a trasmettere il daytime del Gf. Ad Italia 1 la fascia più importante, quella delle 13.40 e una replica alle 18, mentre una breve striscia andrà in onda dopo “Uomini e Donne” su Canale 5.
Continuano le ricerche di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa più di un mese fa da Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Arriva anche una svolta nelle indagini dei carabinieri con la comparsa di un video che ritrae la 18enne fuori di casa con alcuni dei familiari indagati. Nelle immagini la ragazza, che si era opposta a un matrimonio combinato voluto dai genitori, segue i parenti nei campi senza poi fare ritorno. Questo nuovo filmato si aggiunge a quello del 29 aprile già a disposizione degli inquirenti. In quell'occasione le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso tre persone dirette nei campi dietro l'abitazione della ragazza con al seguito una pala, una busta della spazzatura, un secchio e un piede di porco. Le forze dell'ordine sono convinte che vi sia un corpo sepolto nei campi dell'azienda agricola Le Valli per la quale lavorava il padre della 18enne, Shabbar Abbas. Le ricerche sono state intensificate con l'ausilio dei cani molecolari che sono stati impiegati in una ricognizione delle serre proprio nella giornata di oggi 1 giugno. Con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere è stato arrestato Ikram Ijaz, uno dei cugini della ragazza, mentre cercava di raggiungere la Spagna da Nimes. I familiari di Saman, infatti, si sono misteriosamente allontanati dall'Italia senza preavviso: i genitori si sono imbarcati per il Pakistan portando con loro soltanto il figlio minore, mentre cugini e zii sono partiti pochi giorni dopo per diverse destinazioni.
Spunta un nuovo video utile alle ricerche di Saman Abbas, la 18enne scomparsa dopo essersi opposta a un matrimonio combinato voluto dai genitori. Le immagini mostrano la ragazza in compagnia dei familiari indagati. Quella, secondo gli inquirenti, sarebbe stata l’ultima volta che Saman è stata vista viva.
Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno deciso: ci saranno le liste pentastellate alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Il voto degli attivisti M5s è arrivato sulla piattaforma Rousseau e si è opposto alla volontà dei vertici del partito di prendersi una pausa dalle campagne elettorali in vista degli Stati Generali. Ha votato no il 70,6% dei rispondenti, ovvero poco più di 19mila iscritti. A favore della pausa si è espresso il 29,4%, ovvero circa 8mila persone. Si votava quest’oggi dalle 12 alle 20 per decidere “se il Movimento 5 Stelle debba osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia Romagna e Calabria”. Votando sì, in sostanza, si diceva di portare avanti una pausa elettorale evitando di presentare candidature alle prossime elezioni regionali. Votando no, invece, si decideva di saltare la pausa elettorale richiesta anche da Luigi Di Maio e si sceglieva di partecipare alle elezioni. A poter votare erano gli iscritti alla piattaforma, con documento certificato, da almeno sei mesi. Tra i sostenitori della pausa elettorale c’è sicuramente il capo politico, Luigi Di Maio, che però fa sapere di non aver votato: “Abbiamo bisogno di un po' di tempo per rigenerare obiettivi, organizzazione, identità. Ma se siamo impegnati in una campagna elettorale ogni due mesi, questo è impossibile”, ha detto il ministro degli Esteri. Con lui anche il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli: “Cosa penso? Che il Movimento Cinque stelle debba prendersi del tempo per riflettere, per ricostruirsi e per rivedere alcuni equilibri fondamentali. Per farlo la componente tempo è prioritaria. Non possiamo fare questo percorso, insieme, stando costantemente in campagna elettorale e governando al contempo il Paese. Per questo personalmente voterò sì, ma l'ultima parola è degli iscritti”. Ancora, favorevole alla pausa è anche il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora: "Fermiamoci a riflettere su come migliorare il Movimento, anche alla luce dei risultati elettorali che non ci hanno premiato a livello locale, e su come rilanciare con nuove idee la nostra visione dell’Italia per i prossimi 10 o 20 anni". Ma l’idea di non presentare liste alle prossime elezioni regionali non convince molti esponenti di spicco del M5s, a partire da quelli dei due territori coinvolti: Emilia Romagna e Calabria. Tanto che Paolo Parentela ha deciso di dimettersi dal ruolo di coordinatore della campagna elettorale calabrese. Protesta su Facebook anche Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera: “Chi si ferma è perduto. L'Emilia Romagna è stata la culla del Movimento Cinque Stelle dieci anni fa. Per noi tutti un onore. L'Emilia Romagna combatte con la Calabria la lotta al cancro della ‘ndrangheta. Insieme vogliamo continuare a combattere per queste due splendide regioni, eleggendo le sentinelle dei cittadini nelle Regioni Emilia Romagna e Calabria. Io dico No alla pausa elettorale”.
Gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno deciso: il Movimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. I vertici del M5s, a partire da Luigi Di Maio, chiedevano una sorta di pausa elettorale per potersi preparare al meglio agli Stati Generali. Ha votato contro questa pausa il 70% degli iscritti.
Con la firma dell’ordinanza da parte del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per la maturità 2018. Il documento contiene infatti tutte le indicazioni operative per i consigli di classe, le commissioni, l'ammissione dei candidati interni ed esterni e la sintesi del calendario degli esami. Gli studenti coinvolti sono oltre 500mila, 25mila le classi e più di 12mila le commissioni. Si parte il 20 giugno alle 8.30 con la prima prova, il tema di italiano. L'appuntamento con gli studenti è dunque per il 20 giugno alle 8.30. La prima prova avrà una durata massima di 6 ore. Ma due giorni prima, il 18 giugno, è prevista la riunione plenaria delle commissioni, sempre alle ore 8.30. La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno alle ore 8.30. La durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30. Ad oggi, fa sapere il Miur, sono 509.307 le studentesse e gli studenti iscritti all'esame, fatti salvi gli esiti degli scrutini finali. Di questi, 492.698 sono candidati interni. 25.606 sono le classi coinvolte, 12.865 sono le commissioni. La quarta prova, che si effettua nei licei e negli istituti tecnici presso i quali sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è prevista per giovedì 28 giugno alle 8.30. Le studentesse e gli studenti candidati per gli indirizzi di studio Esabac sono 7.688, tutti interni, seguiti da 283 commissioni. Per gli indirizzi di studio Esabac Techno le candidate e i candidati sono 327, tutti interni, seguiti da 20 commissioni. La ministra Fedeli, insieme al responsabile della struttura tecnica degli Esami di Stato, Ettore Acerra, ha anche scelto le tracce per la prima e le seconde prove che ovviamente saranno rivelate il giorno degli scritti. “Come ogni anno al MIUR abbiamo lavorato per garantire uno svolgimento ordinato dell'Esame di Stato e per predisporre delle prove in linea con il percorso formativo delle nostre studentesse e dei nostri studenti – dichiara la ministra Fedeli – facendo tesoro dell'esperienza degli anni scorsi, delle osservazioni di studenti e docenti, del collegamento con le attività didattiche che si svolgono ogni giorno. Le prove, quindi, sono state elaborate tenendo conto dei nuclei tematici fondamentali delle diverse discipline, ma sono anche in correlazione con tematiche fondamentali per la crescita educativa e civile dei giovani".
Da oggi l’esame di maturità si fa più vicino per gli oltre 500mila studenti coinvolti. Sono state infatti rese note le date ufficiali degli esami, stabilite da un’ordinanza firmata dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Esce il 3 luglio sale italiane, The Lone Ranger, il film Disney che vede Johnny Depp nel ruolo di "Tonto". L'attore, da pochi giorni cinquantenne, è stato protagonista di uno spaventoso incidente durante l'incidente, come testimonia il backstage rilasciato dalla stessa Disney, a margine dell'uscita della pellicola. L'impatto, a velocità naturale, appare devastante, tant'è che la troupe si è letteralmente precipitata per soccorrere l'attore che, dopo un attimo di smarrimento, riesce a tranquillizzare tutti, ridendoci sopra. Mostrando però, un brutto livido sul torace.
Durante le riprese di The Lone Ranger, Johnny Depp è stato vittima di un pericoloso incidente, cadendo da un cavallo in corsa.
Il nuovo anno si aprirà con una serie di affascinanti eventi astronomici, resi particolarmente godibili (anche) dalle lunghe ore di oscurità che caratterizzano la stagione invernale. Tra gli spettacoli da segnare sul calendario vi sono sicuramente il picco massimo delle Quadrantidi del 4 gennaio (purtroppo “rovinato” da condizioni osservative non proprio favorevoli); l'eclissi penombrale della Luna Piena del Lupo attesa per venerdì 10 gennaio e il valzer celeste tra la stella supergigante rossa Antares e il pianeta roccioso Marte, che danzeranno nel cielo sudorientale poco prima dell'alba a partire dal 17 gennaio. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi i momenti più belli nel firmamento di inizio 2020. Eclissi di penombra della Luna Piena del Lupo Alle 20:21 di venerdì 10 la Luna raggiungerà la fase di pienezza, che nel mese di gennaio prende il nome di Luna Piena del Lupo. Come sempre l'appellativo è legato alla tradizione dei nativi americani algonchini, che assegnavano i nomi ai pleniluni in base agli eventi naturali più significativi per la comunità. Nel caso specifico il riferimento è agli ululati dei lupi, che in questo periodo dell'anno si fanno più lunghi e frequenti. Le tribù avevano enorme rispetto per questi animali, non timore, per questa ragione hanno deciso di omaggiarli con la prima Luna Piena del calendario lunare. Nel 2020 lo spettacolo sarà reso più suggestivo dall'eclissi penombrale, dovuta al transito del satellite della Terra attraverso il cono di penombra proiettato dalla Terra. La Luna, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) entrerà nel cono di penombra della Terra alle 18:07; la centralità dell'eclissi verrà raggiunta alle 20:10, pochi minuti prima dell'effettiva fase di plenilunio, mentre l'uscita si verificherà alle 22:12. L'intero evento sarà ben visibile dall'Italia; il 10 gennaio, infatti, la Luna sorgerà alle 16:40 (ora di Roma), e durante l'eclissi e il momento esatto della pienezza sarà ben alta nel cielo orientale, nel cuore della costellazione dei Gemelli. Congiunzioni Astrali di gennaio 2020 La prima congiunzione astrale del 2020 è anche la più affascinante di tutto il mese. Avrà infatti come protagonisti la stella supergigante rossa Antares, la più brillante della costellazione dello Scorpione, e il “Pianeta Rosso” Marte. Proprio la colorazione affine dei due oggetti renderà il valzer particolarmente suggestivo. Il primo incontro avverrà poco prima dell'alba del 17 gennaio, e poiché è coinvolta una stella (“fissa” sullo sfondo) e non un altro pianeta i due oggetti resteranno vicini anche nei giorni successivi. Lo spettacolo si verificherà dopo le 05:00 del mattino nel cielo sudorientale, e durerà fin quando i raggi solari non cancelleranno il pianeta e la stella dal firmamento. Nella seconda congiunzione astrale il Pianeta Rosso concederà un valzer alla falce di Luna calante, all'alba di lunedì 20 gennaio. In realtà Marte sarà più vicino alla stella Antares che al satellite della Terra, sempre nel cielo sudorientale, dunque si tratterà di una danza a tre. Tre giorni più tardi una sottilissima falce di Luna calante (la Luna Nuova è attesa il 24 gennaio) duetterà col gigante gassoso Giove poco dopo le 6:30 del mattino a Sud Est. Poiché il Sole sorgerà attorno alle 7:30 ora di Roma ci sarà poco tempo per ammirare la congiunzione astrale, prima che i raggi solari facciano sparire tutto. L'ultima danza celeste di gennaio 2020 vedrà impegnati la Luna e il “Pianeta dell'Amore” Venere la sera di martedì 28 gennaio; i due oggetti duetteranno nel cielo sudoccidentale poco al di sopra della costellazione dell'acquario, fin quando non spariranno oltre la linea dell'orizzonte a Ovest, attorno alle 20:30. I pianeti Il primo pianeta del Sistema solare, Mercurio, è notoriamente uno dei più difficili da ammirare. A gennaio regalerà solo qualche breve finestra osservativa al tramonto e negli ultimi giorni del mese. Venere è invece uno dei protagonisti assoluti del cielo invernale, e potremo osservarlo alto e luminoso nel cielo occidentale tutte le sere. Trattandosi del terzo oggetto più luminoso della volta celeste (dopo Sole e Luna), individuarlo sarà molto semplice; del resto la luce riflessa dalla sua densa e corrosiva atmosfera si illumina come quella di un piccolo faro. Marte sarà invece ben visibile all'alba, e le occasioni migliori saranno sicuramente quelle in cui duetterà con la Luna e la stella Antares. Il gigante gassoso Giove tornerà visibile solo verso la fine di gennaio, molto basso nel cielo sudorientale e all'alba; anche in questo caso sarà da non perdere il suo duetto con la Luna atteso per il 23 gennaio. Il “Signore degli Anelli” Saturno sarà purtroppo inosservabile per tutto gennaio, mentre il gigante ghiacciato Urano sarà ben osservabile (al telescopio) nel cielo occidentale, in particolar modo nelle prime ore di buio. Nettuno sarà invece visibile poco dopo il tramonto, molto basso nel cielo occidentale, ma solo ed esclusivamente al telescopio. Le meteore di gennaio
Una panoramica sugli spettacoli astronomici che inaugureranno il nuovo anno. Tra i più attesi segnaliamo l’eclissi penombrale della Luna Piena del Lupo, la pioggia di Quadrantidi e le congiunzioni astrali in successione che avranno come protagonisti Marte e la stella Antares. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perderseli.
Ieri sera si sono tenuti a Londra i British Fashion Awards, che ogni anno premiano le personalità del mondo della moda che si sono distinte per bravura e talento. Tra le ospiti speciali non poteva mancare la Duchessa del Sussex Meghan Markle, che è stata lieta di calcare il palcoscenico come una vera e propria diva. La moglie del principe Harry è incinta e il pancione comincia a essere davvero evidente, tanto che non riesce più a nasconderlo. Per un'occasione tanto speciale ha puntato tutto su un look total black, infrangendo l'etichetta reale con uno smalto nero abbinato.
Meghan Markle è stata l’ospite speciale dei British Fashion Awards che si sono tenuti ieri sera a Londra e per l’occasione ha sfoggiato un impeccabile look total black. La principessa ha messo in mostra il pancione sempre più evidente, apparendo come una vera e propria diva sul palco.
Sarà processo pieno e non ci sarà nessuno sconto di pena connesso al tipo di procedimento giudiziario per Antonio De Marco, lo studente 21enne di Casarano reo confesso dell’omicidio dei due fidanzati di Lecce Daniele De Santis ed Eleonora Manta, uccisi il 21 settembre scorso nella loro casa in Salento. Il giudice per le indagine preliminari del tribunale di Lecce Michele Toriello infatti ha rigettato l’istanza di rito abbreviato avanzata nei giorni scorsi dai legali del giovane. Gli stessi avvocati del resto avevano spiegato che si trattava di "un atto meramente formale, ma che ci permetterà tuttavia di essere pronti qualora nel frattempo dovesse cambiare la norma di legge e durante il processo, dovessero cadere le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e dell’aver agito con crudeltà, contestate dalla Procura di Lecce". Lo stesso giudice lo scorso mese di dicembre aveva già rigettato un'altra istanza presentata dagli stessi avvocati della difesa in vista del processo e che chiedeva invece per l'imputato una perizia psichiatrica da eseguire nell’ambito dell’incidente probatorio. Sempre il Gip di Lecce aveva accolto invece la richiesta della Procura salentina che rappresenta l'accusa e disposto quindi il giudizio immediato per lo studente di scienze infermieristiche accusato del duplice delitto. Per Antonio De Marco dunque ci sarà un procedimento penale con l'intera fase di dibattimento in Aula di tribunale durante la quale darà possibile un eventuale perizia psichiatrica. La prima udienza del processo a carico di Antonio De Marco è fissata il prossimo 18 febbraio davanti alla Corte D’Assise del Tribunale di Lecce.
Il giudice per le indagine preliminari di Lecce ha rigettato l’istanza di rito abbreviato avanzata nei giorni scorsi dai legali di Antonio De Marco, lo studente 21enne di Casarano reo confesso dell’omicidio dei due fidanzati Daniele De Santis ed Eleonora Manta, uccisi il 21 settembre scorso nella loro casa.
È il momento delle eliminazioni. Come al solito il Grande Fratello 11 decide di creare una doppia tensione: nella prima fase verrà annunciato il primo dei salvati, in maniera da riservare lo scontro finale a due soli concorrenti. A salvarsi per primo è Matteo Casnici. Pietro Titone è da subito l’inquilino più teso. La notizia che a salvarsi per primo è stato Matteo lo riversa in uno stato di prostrazione ancora maggiore. Norma Silvestri, al contrario, sembra tra il tranquillo e il rassegnato andante. Prima di passare alla seconda fase dell’eliminazione, viene proposto in casa un RVM riguardante i giudizi dei concorrenti sui due nominati restanti, Norma e Pietro. A proposito di Norma si esprimono in termini poco lusinghieri Davide Baroncini, Ferdinando Giordano, e Giuliano Cimetti, accusandola di essere bella e vuota. Su Pietro si esprimono Angelica, David, e Sheila. Il giudizio più duro è quello di Angelica, ovviamente, mentre David pensa che Pietro sia un burattino nelle mani di Guenda, e Sheila rimprovera il suo amico, scherzosamente, di esser troppo vanesio. Norma risponde in maniera sorprendentemente puntuale, senza esitazioni e anzi, colma di sicura determinazione: se gli altri si limitano a giudicare la sua bellezza senza andare oltre, è un problema loro. Se confondono la timidezza con la vacuità, resta ancora una volta un problema loro. Pietro ne ha soprattutto per Angelica, che, a suo parere, dimostra una volta in più la sua naturale cattiveria. Riscaldati a dovere i due candidati ad abbandonare la casa, Alessia Marcuzzi fa entrare la seconda busta. E l’esito è quello annunciato nel titolo: Norma Silvestri è eliminata dal programma. Pietro esplode in un lunghissimo urlo liberatorio, lasciando di fatto sfogare una tensione accumulata giorno dopo giorno. Norma non la prende malissimo. Un sorriso amaro neanche troppo triste le resta cordialmente dipinto in viso. I concorrenti l’accompagnano all’uscita senza troppo pathos, ed infine la ritroviamo in studio, a parlare del valore terapeutico del programma, capace di farle affrontare problemi irrisolti, nei suoi momenti di isolamento in casa. Alfonso Signorini si dice contento che lei sia uscita, e non perché non l’apprezzi, ma esattamente per la ragione contraria. Norma sarebbe stata inesorabilmente camuffata nel personaggio, con motivi topici come Norma balla in perizoma, mentre è in grado di offrire momenti di grande sostanza e tenerezza, quando affronta le problematiche del suo passato. Cosa che è successa in episodi di commovente intimità, impressi a fuoco nella stima di Signorini. Se volete imparare come si perde con stile, nonostante il disinteresse generale di chi c’è intorno, guardatevi questo video gf11.
Tra Matteo, Pietro, e Norma, a soccombere è Norma. La sua esperienza al Grande Fratello si conclude qui.
Sembra difficile pensarlo, eppure secondo qualche esperto potrebbe succedere prima del previsto: nel 2020 Apple potrebbe presentare un dispositivo ibrido, una sorta di iPad/iPhone pieghevole in grado di offrire sia l'esperienza di utilizzo dello smartphone che quella del tablet della mela. Secondo Dan Ives, analista della Wedbush Securities, nel 2020 l'azienda di Cupertino potrebbe avvicinarsi al settore lanciando un iPhone pieghevole, mentre nel 2021 potrebbe arrivare un iPad in grado di piegarsi e diventare facilmente trasportabile e utilizzabile in movimento rispetto a quanto succede oggi con un normale tablet. Secondo l'analista, Apple starebbe spingendo con forza lo sviluppo di questi dispositivi all'interno dei suoi laboratori a Cupertino, sottolineando che l'aspetto principale per la mela è quello di trovare il giusto equilibrio tra qualità e prezzo e che per Apple non è ormai importante essere la prima azienda a lanciare una nuova tecnologia sul mercato. Di certo gli annunci di Huawei e di Samsung hanno messo forti pressioni sulla mela, ma la sua strategia negli ultimi anni è stata proprio quella di introdurre una tecnologia senza fretta, ma sviluppandola appieno.
Nel 2020 Apple potrebbe presentare un dispositivo ibrido, una sorta di iPad/iPhone pieghevole in grado di offrire sia l’esperienza di utilizzo dello smartphone che quella del tablet della mela.
La prelazione attribuisce il diritto di essere preferito "se" e "quando" si stipulerà (o si deciderà di stipulare) un futuro contratto. Esitono due tipi di prelazione una legale, quando è la stessa legge attribuisce ad un soggetto il diritto di esere preferito (basta pensare, ad esempio, all prelazione in caso di locazione degli immobili ad uso commerciale o ad uso abitativo, alla prelazione agraria o alla prelazione artistica), l'altra prelazione è volontaria e si costituisce con un accordo tra le parti. I protagonisti della prelazione sono il concedente (colui che concede volontariamente o subisce ex lege l'obbligo di preferire) e il prelazionario (colui che diventa titolare del diritto di essere preferito). Sono numerose le differenze tra la prelazione legale e la prelazione volontaria, una di queste risiede nel c.d. diritto di riscatto. Il diritto di riscatto è il diritto riconosciuto al prelazionario di potersi sostituire al terzo contraente nell'ipotesi in cui il concedente, violando il diritto di prelazione, stipula il contratto con un terzo soggetto diverso dal prelazionario. In mancanza del diritto di riscatto (come nelle prelazioni volontarie) il prelazionario può tutelarsi dall'inadempimento del concedente solo con il risarcimento del danno. Di fatto, il diritto di riscatto è un mezzo, fornito dall'ordinamento, al prelazionario per tutelare il suo diritto. Il diritto di riscatto è presente solo nelle prelazioni legali e, secondo l'orientamento più restrittivo, anche in queste ultime deve essere espresamente previsto, altrimenti non si applica. Sulla natura giuridica del diritto di riscatto e sulle modalità di esercizio dello stesso, molto si è scrittto e molto di scriverà, anche perchè le modalità di esercizio del riscatto variano dal prelazione a prelazione. La sentenza della Cass. civ. sez. III, del 2 marzo 2012 n. 3248 è interessante perchè affronta alcuni aspetti non sempre mesi in luce quando si analizza la tematica del riscatto nella prelazione. Per comprendere meglio quanto detto è opportuno fornire una breve descrizione della vicenda alla base della Cass. civ. sez. III del 2 marzo 2012 n. 3248, vicenda che, grosso modo, è questa: Tizio cita in giudizio Caio al fine di poter esercitare il diritto di riscatto su un fondo su cui Tizio aveva la prelazione, fondo che risultava trasferito da Caio a Sempronio in violazione della prelazione stessa. In tutti i gradi di giudizio viene riconosciuto il diritto di Tizio al riscatto subordinando l'efficacia del riscatto al pagamento del prezzo indicato nel contratto tra Caio e Sempronio, pagamento che doveva effettuarsi entro 3 mesi dal passaggio ingiudicato della sentenza.
L’esercizio del diritto di riscatto della prelazione agraria è subordinato al pagamanto del prezzo, se il pagamento non avviene o se l’offerta formale non è idonea, il prelazionario decade dal riscatto.
Una tragedia inimmaginabile, un dramma immane. Una famiglia è stata completamente sconvolta da un incendio doloso che ha distrutto la casa in cui viveva a Walkden, in Regno Unito. I vigili del fuoco sono stati chiamati poco prima delle 5 di lunedì 11 dicembre. Dopo aver spento con fatica le fiamme, i pompieri sono entrati nell’abitazione e a mettere in salvo sette persone. Cinque di loro sono state portate in ospedale: purtroppo, quattro bambini, Demi, 15 anni, Brandon, di otto anni, Lacie, 7 e Lia Pearson, 3, non ce l’hanno fatta. La loro mamma, Michelle Pearson, è sopravvissuta ed ora è in ospedale: ma nessuno è ancora riuscito a darle la sconvolgente notizia, come evidenziano i media britannici. Nel frattempo, gli ufficiali hanno arrestato tre persone dopo l'incendio. Si tratta di David Worrall, 25 anni, di Zac Bolland, 23 anni, e della sua fidanzata Courtney Brierley, 20 anni, di Worsley. Devono rispondere di molteplici accuse, tra cui omicidio, omicidio colposo e incendio doloso con l'intenzione di mettere in pericolo la vita di più persone. Sono accusati di aver lanciato tre molotov nella casa, a Walkden, mentre la madre dormiva con i suoi figli.
Tre persone sono state arrestate per quanto avvenuto nella notte tra domenica e lunedì a Walkden, in Regno Unito. Quattro bambini di 15, 8, 7 e 3 anni sono morti tra le fiamme. La loro mamma è in gravi condizioni in ospedale. Nessuno ha ancora trovato il coraggio di dirle la verità…
Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra (Earth Day), un evento globale dedicato alla tutela del nostro pianeta che nel 2021 festeggia il 51esimo anniversario. Il primo Earth Day si tenne infatti nel lontano 1970, negli Stati Uniti, quando ben 20 milioni di americani scesero in strade e piazze per sottolineare che un ambiente sano, pulito e sostenibile è un diritto universale per ciascun essere umano. L'evento inaugurale si svolse per iniziativa del senatore Gaylord Nelson, rimasto profondamente colpito dal disastro petrolifero di Santa Barbara verificatosi tra gennaio e febbraio del 1969. Fino a 100mila barili di greggio fuoriuscirono da una piattaforma petrolifera e si riversarono nelle acque innanzi alla California meridionale, uccidendo migliaia di uccelli, delfini, leoni marini, elefanti marini e numerosi altri animali. All'epoca fu il peggior evento di questo genere negli USA e oggi è classificato al terzo posto per gravità, dopo gli incidenti della Deepwater Horizon nel 2010 e della Exxon Valdez nel 1989. Col passare degli anni l'Earth Day ha raccolto sempre più adesioni e oggi la giornata internazionale è riconosciuta dall'Organizzazione delle Nazione Unite (ONU). Oltre un miliardo di persone di 193 Paesi sono coinvolte ogni anno dalle iniziative dell'Earth Day. Da più di 10 anni l'argomento principale attorno al quale gravitano le tematiche delle giornate della Terra è il cambiamento climatico, una delle più gravi minacce che incombe sull'umanità intera. Fortunatamente non è ancora troppo tardi per agire e scongiurare un destino di catastrofi. Il tema centrale dell'Earth Day 2021, Restore Our Earth, è dedicato proprio a ciò che ciascuno di noi può fare per permettere agli ecosistemi di recuperare da sfruttamento, contaminazione e distruzione che abbiamo perpetrato dall'inizio della Rivoluzione Industriale. “Il tema rifiuta l'idea che la mitigazione o l'adattamento siano gli unici modi per affrontare il cambiamento climatico”, spiegano gli organizzatori dell'Earth Day. “Spetta a ciascuno di noi ripristinare la nostra Terra non solo perché dobbiamo prenderci cura del mondo naturale, ma perché ci viviamo. Abbiamo tutti bisogno di una Terra sana per sostenere il nostro lavoro, i mezzi di sussistenza, la salute, la sopravvivenza e la felicità. Un pianeta sano non è un'opzione, è una necessità”, chiosa il comunicato stampa del comitato organizzativo. “Dobbiamo concentrarci sui processi naturali, sulle tecnologie verdi e sul pensiero innovativo che assieme possono contribuire in maniera duratura e trasformativa a ripristinare la nostra Terra”, ha dichiarato in un'intervista a Vogue Kathleen Rogers, presidente di EarthDay.org. E qual è uno dei metodi migliori per ridurre l'impatto personale nelle emissioni di carbonio, che sono alla base dei cambiamenti climatici? Secondo l'organizzazione animalista e ambientalista PETA (acronimo di People for the Ethical Treatment of Animals) c'è la scelta di una dieta completamente basata su alimenti di origine vegetale. Una dieta vegana, dunque. PETA chiede che il 22 aprile tutti quanti si impegnino a mangiare vegano, almeno per un giorno, ma il consiglio è naturalmente quello di iniziare ad abbracciare la dieta vegana come modello di vita. Per molteplici ragioni. Diventare vegani abbatte il proprio impatto di emissioni di carbonio del 73 percento, spiega PETA citando una serie di indagini (comprese alcune dell'ONU) che evidenzia l'enorme contributo degli allevamenti alla diffusione dei gas a effetto serra. “Se smettessimo tutti di mangiare carne e latticini, l'uso globale dei terreni agricoli potrebbe essere ridotto del 75 percento”, sottolinea l'organizzazione, aggiungendo che vasta parte dei terreni agricoli è coltivata proprio per fornire foraggio agli animali che finiscono sulle nostre tavole. “L'agricoltura legata agli animali è responsabile di circa il 14,5% delle emissioni di gas serra a livello globale, il che, secondo alcune stime, è più delle emissioni combinate di tutte le forme di trasporto”. PETA specifica inoltre che ogni anno ben 760 milioni di tonnellate di grano vengono utilizzate per alimentare gli animali degli allevamenti. Se tutto questo grano fosse utilizzato per nutrire gli uomini, “ci sarebbe cibo a sufficienza per tutti”.
Il tema centrale della Giornata della Terra (Earth Day) 2021 è “Restore Our Earth”, dedicato alle azioni ciò che ciascuno di noi può fare per ripristinare e proteggere gli ecosistemi devastati, contaminati e sovrasfruttati dalla nostra specie. Una delle migliori iniziative personali è abbracciare una dieta basata sugli alimenti di origine vegetale. Ecco perché.
Bud Spencer si è spento a 86 anni il 27 giugno 2016 e con lui se ne è andato un pezzo di storia. Al secolo Carlo Pedersoli, il gigante buono del cinema ha fatto coppia fissa con Terence Hill in ben 17 pellicole. Nato a Napoli il 31 ottobre 1929, oltre agli spaghetti western degli anni '70 con cui ha segnato intere generazioni, l'attore è riuscito a coltivare anche altri interessi. Da pilota d'aerei a cantante e compositore, ha girato circa 54 film nella sua lunga carriera. Senza il compagno di set, nonché suo amico più caro, infatti, il grande Bud ha interpretato ruoli altrettanto memorabili. Come dimenticare, ad esempio, il sodalizio stretto con il regista Michele Lupo e iniziato con Lo chiamavano Bulldozer. Ma più di tutti restano impressi Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre del '79 e la sua continuazione, Chissà perché… capitano tutte a me dell'anno successivo. Il piccolo H7-25 proveniva da un altro pianeta, precorrendo di due stagioni l'E.T. di Spielberg. E se all'inizio lo sceriffo Scott Hall, interpretato da Bud Spencer, non credeva nella sua natura aliena, in seguito non ha esitato a salvarlo a suon di sganassoni. Nei suoi panni c'era Cary Guffey. Classe '72, oggi che fine ha fatto? La notizia della morte di Bud Spencer ha sconvolto tutti. Gigante buono del cinema italiano, mancherà davvero tanto al pubblico, abituato a vederlo al fianco di Terence Hill. Con la sua scomparsa, quest'ultimo ha perso soprattutto un amico. Da Lo chiamavano Trinità al successivo Continuavano a chiamarlo Trinità, i due sono stati legati per 50 anni e hanno lavorato insieme in 17 film. Ma il grande Bud ha regalato agli spettatori anche pellicole in solitario. Come dimenticare la commedia fantastica Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre, dove Bud proteggeva con il suo cuore buono e l'aspetto massiccio il piccolo H7-25. Interpretato da Cary Guffey a 6 anni, il simpatico alieno ha bissato il suo ruolo anche nel sequel Chissà perchè… capitano tutte a me. Bambino prodigio, aveva esordito per la prima volta quando ne aveva solo 4 in Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg. Lì interpretava Barry Guiler e veniva rapito dagli alieni. Accanto a Bud, invece, a vestire i panni dell'extraterrestre c'era proprio lui, con un ruolo che ne ha consacrato un fortunato inizio di carriera. La sua natura gli consentiva di far ballare i vecchietti, muovere le giostre da sole e far saltare pesci in braccio ai pescatori. E se il pericolo si avvicinava, uno sceriffo tenero e titanico solo nell'aspetto era pronto a soccorrerlo. Dopo il suo vero esordio al fianco di Bud Spencer, il bambino prodigio Cary Guffey ha vissuto all'ombra dei riflettori. Comparso solo in alcuni film per la televisione, a circa 17 anni ha preso parte a La foresta silenziosa di Martin Ritt e alla commedia Stroker Ace. Un successo iniziale pieno di aspettative e poi una carriera lontana dal mondo dello spettacolo, quindi, per il piccolo alieno salvato da Bud Spencer nella pellicola di Michele Lupo. In seguito, Cary Guffey ha lasciato il mondo dello spettacolo, dedicandosi esclusivamente agli studi e conseguendo un master in materie economiche. Oggi è un consulente finanziario di successo in Alabama ed è padre di due figli.
Bud Spencer era Scott Hall in “Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre”. Al suo fianco c’era Cary Guffey, che nella commedia interpretava il piccolo alieno H7-25. Salvato a suon di scazzottate, il bambino aveva esordito accanto al gigante buono, scomparso a 86 anni. Dopo il debutto, si è allontanato dai riflettori.
Fabrizio Corona replica a Belén Rodriguez dopo che la showgirl argentina aveva condannato l’atteggiamento tenuto all’Isola dei famosi nella puntata del 4 marzo 2019. L’ex re dei paparazzi si è reso complice dell’umiliazione subita da Riccardo Fogli indiretta tv, un uomo di 70 anni costretto a scoprire il presunto tradimento della moglie di fronte a una platea composta da milioni di spettatori. Belén non ha gradito e non ha esitato a manifestare apertamente il suo dissenso. A quelle parole replica adesso Corona. Fabrizio ha evidentemente letto la condanna espressa da Belén, arrivata contemporaneamente a quella manifestata da altri personaggi del mondo dello spettacolo. Non ha risposto a nessuno, meno che alla sua ex compagna. È probabile che le sue parole lo abbiano colpito e che solo di fronte a quelle si sia sentito in dovere di giustificarsi. Lo ha fatto attaccando a sua volta la Rodriguez, accusandola di ostentare una linea di pensiero che, nella vita reale, non le apparterrebbe: Beh, detto da una persona che finge di essere quello che non è, e mostra una vita che non vive…non è male. Il tuo Giudizio Universale sentenziato mediaticamente è la riprova che la “famiglia del Mulino Bianco” che tanto ostenti non è per te, che senza eccessi di protagonismo in una vita semplice e normale non sai stare, Io, almeno, ci metto sempre la faccia, nel bene e nel male, dico sempre quello che penso, mi prendo le mie responsabilità e, te lo ripeto ancora, non fingo di essere, anzi non mostro di essere quello che non sono. #cercoattenzionemediatica #predicounamoralechenonpratico. Ps Il significato e il senso della vita lasciali perdere, non siamo parlando di reality show, gorda mia, ti prego!
Fabrizio Corona replica a Belén Rodriguez dopo che la showgirl argentina lo aveva attaccato per essersi reso protagonista dell’umiliazione subita da Riccardo Fogli in diretta tv all’Isola dei famosi 2019: “Non è male detto da una che finge di essere quello che non è e mostra una vita che non vive”.
Un cane la cui vita sarebbe potuta finire troppo presto ha trovato una nuova casa grazie ad un'adolescente autistica e alla sua famiglia. Il cocker spaniel Stevie – nome ispirato alla leggenda della musica Stevie Wonder – era stato portato dai veterinari per essere soppresso perché un allevatore non lo voleva più a causa dei suoi problemi di vista. Per fortuna, il medico si è messo in contatto con l'associazione Dog's Trust, che ha accettato di prenderlo e, alla fine, è stato adottato dalla 47enne Vickie Tatlow. La donna, di Whitefield, Manchester, ha affermato che Stevie ha contribuito a trasformare completamente la vita di sua figlia autistica di 18 anni, Tegan, che era costretta a casa e parlava a malapena fino a quando il cagnolino non si è unito alla famiglia. Anche la vita di Stevie è stata trasformata dopo che i veterinari specializzati hanno eseguito una operazione di doppia cataratta e sono riusciti a salvargli la vista. "È davvero meraviglioso. Sono come migliori amici ed entrambi fanno affidamento l'uno sull'altro. Stevie stravede per Tegan e la segue ovunque, mentre averlo intorno ha fatto una tale differenza per Tegan e ha avuto un effetto così positivo" racconta la madre. E poi ricorda il momento dell'incontro con l'animale: “Quando abbiamo incontrato Stevie, tutta la famiglia si è innamorata di lui, ma soprattutto Tegan. Quando lo abbiamo adottato, Stevie era totalmente cieco da un occhio e riusciva a malapena a vedere dall'altro. Forse questo suo handicap ha contribuito a rendere il rapporto tra lui e mia figlia ancora più forte" ammette la donna.
Stevie stava per essere abbattuto dopo che il suo vecchio proprietario si era lamentato dei suoi problemi alla vista. Fortunatamente grazie all’associazione inglese Dogs Trust ha trovato una altra famiglia che si prende cura di lui. In particolare la giovane Teagan, una ragazza con problemi di autismo. I due sono diventati inseparabili. E l’animale ha riacquistato la vista.
È lo sciame meteorico che ci fa compagnia in ottobre e che, talvolta, è eccezionalmente vistoso e spettacolare: sono le Orionidi, quelle particelle espulse da Halley non meno di 2000 anni fa, che in alcuni anni si manifestano in una potenza sfavillante maggiore di quella consueta. Merito ed effetto del gigante gassoso del Sistema Solare e della periodica influenza della sua forza di gravità sull'orbita della Cometa e, di conseguenza, sulla scia di detriti al seguito, che contribuisce a dare origine delle vere e proprie esplosioni cicliche di attività, che a noi piccoli umani di fronte alle immensità del cielo è consentito ammirare ancor più belle in alcune particolari annate. Recentemente l'astrofisico Aswin Sekhar del britannico Armagh Observatory, ad un congresso di astronomia tenutosi a Manchester, ha presentato i risultati di un lavoro frutto di una simulazione relativa ai 12 000 anni trascorsi e ai 15 000 anni futuri dell'orbita di Halley.
Gli effetti della forza di gravità del gigante del Sistema Solare sull’orbita di Halley sarebbero la causa delle esplosioni di attività cicliche delle Orionidi, lo sciame meteorico originato dalla più famosa delle Comete.
New York è la principale città dove si concentrano i ricchi del mondo, con Los Angeles e Londra rispettivamente al secondo e terzo posto. È ciò che emerge dal report annuale "Spotlight sui mercati leader mondiali per i ricchi: immobili residenziali 2021", condotto dalla società di analisi finanziaria WealthX e dalla piattaforma immobiliare Realm. Nonostante la pandemia minacciasse una crisi immobiliare irreversibile per le grandi metropoli del mondo, la Grande Mela, come altre grandi città mondiali, continua ad attrarre gli investimenti immobiliari dei milionari del Pianeta. Durante la pandemia di Covid-19 e l'accresciuta instabilità politica di molti paesi, il concetto di "casa" è cambiato molto e ha acquisito nuovi significati, soprattutto tra i più ricchi della terra che ne hanno riscoperto il valore come non solo luogo di benessere familiare e personale ma anche come spazio di lavoro. "Le priorità dei consumatori HNW (high net worth) e UHNW (ultra high net worth) stanno ispirando una migrazione storica di questa popolazione ed esplorano un'evoluzione nei mercati domestici primari e secondari che rappresentano nuovi valori fondamentali tra cui salute e benessere", ha affermato Julie Faupel, fondatrice di REALM. “Nel 2020 i consumatori facoltosi hanno dato la priorità alla tranquillità e alla sicurezza rispetto alle esperienze condivise precedentemente apprezzate. Siamo onorati di collaborare con Wealth-X per esaminare come i mercati si sono spostati nel corso degli eventi dello scorso anno ".
New York, Londra, Hong Kong, Parigi, sono queste le città in cui vivono le persone più ricche del mondo secondo quanto emerge dal report “Spotlight on the World’s Leading Markets for the Wealthy: Residential Real Estate 2021” condotto dalla società di analisi finanziaria WealthX e dalla piattaforma immobiliare Realm. Nonostante la pandemia, le grandi metropoli continuano ad attrarre gli investimenti immobiliari dei milionari del Pianeta.
L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato ha dichiarato che gli uffici sono sono a lavoro per capire come far pagare il ricovero ospedaliero ai "no vax", in caso contraggano la Covid-19 e necessitino di cure ospedaliere. Affermazioni che l'esponente della giunta Zingaretti ha assicurato non essere solo propaganda, ma una proposta di cui si sta verificando la fattibilità. Peccato però che l'idea di far pagare il conto delle cure a chi scegli di non vaccinarsi, sia in netto contrasto con i principi su cui si basa il nostro Sistema sanitario nazionale, con la Costituzione e con le leggi dello Stato. Ne abbiamo parlato con Roberta Calvano, docente di Diritto Costituzionale presso l'Unitelma Sapienza. Il riferimento è prima di tutto alla legge n.833 del 1978 con cui viene istituito il Sistema sanitario nazionale, e che prevede tra i sui principi fondamentali l'universalità e l'uguaglianza nell'accesso alle cure. Inoltre l'articolo 1 nel comma 2 prevede "La tutela della salute fisica e psichica che deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana". Far pagare il ricovero a chi sceglie di non vaccinarsi, soprattutto in mancanza di una legge che ne dispone l'obbligo, rappresenterebbe quindi una discriminazione. "Prevedere un trattamento diverso per i non vaccinati, ponendo a loro carico gli oneri economici delle cure significherebbe violare la legge n.833, e con essa riterrei anche la Costituzione, che all'articolo 32 prevede che trattamenti sanitari obbligatori possano si essere previsti, ma con un'apposita legge. – spiega Calvano – Ora poiché questa legge che li preveda non c'è, perché il nostro legislatore non ha introdotto l'obbligo vaccinale, se non per gli operatori sanitari, si deve ritenere che prevedere una sanzione per la violazione di un obbligo, senza prima introdurre l'obbligo sarebbe un assurdo giuridico". D'altronde lo Stato non si rifiuta di curare o non presenta il conto ai cittadini che assumono comportamenti notoriamente a rischio come fumare, assumere stupefacenti e bevande alcoliche, guidare senza cintura di sicurezza o andare in moto senza il casco, arrivando fino all'estremo dell'autolesionismo o del tentativo di suicidio. Nella cornice giuridica e di diritto in cui la politica e gli amministratori si muovono, l'unica azione efficace e legittima che può essere messa in campo continua a essere quella informativa, e non la sanzione di comportamenti legittimi da parte dei cittadini che rischia di esacerbare ancora di più il conflitto attorno a temi essenziali per la salute collettiva, dando argomenti a chi cavalca teorie del complotto e allarmi di dittatura sanitaria.
Da più parti, ultimo l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, è stato proposto di far pagare le cure mediche ai “no vax” nel caso contraggano la Covid-19. Ma farlo vorrebbe dire violare la legge e anche i principi sanciti dalla Costituzione, che stabiliscono l’universalità dell’accesso alle cure mediche senza discriminazioni.
Ray è la nuova collezione di lampade di Lagranja Design per Fabbian, che prende spunto dalle persiane tipicamente mediterranee. Spiega Gabriele Schiavon, designer italiano dello studio spagnolo Lagranja Design: L'immagine della luce soffice che rimbalza e filtra tra le lame di una gelosia è il punto di partenza di questo progetto.Tradurne però la rigida sequenza di lame parallele in una forma sensuale e dinamica si è rivelato più complesso del previsto. Lo abbiamo fatto disegnando un modulo che ripetendosi genera un oggetto spiraliforme. Il policarbonato per le sue caratteristiche è stata una scelta quasi immediata. La luce che ‘scappa' tra le lame, disegna le forme della lampada. La sua qualità è il centro del progetto. Ray crea una luce diretta sul tavolo o sul piano di lavoro e una luce diffusa indiretta nel resto della stanza.
La collezione disegnata da Gabriele Schiavon che prende spunto dalle persiane tipicamente mediterranee.
Colpa della religione, della cultura, degli eventi storici e dell’etnia se l'amore di Ali e Nino non conoscera mai il lieto fine. Le due statue giganti della scultrice Tamara Kvesitadze situate sulla spiaggia di Batumi, in Georgia, sono Ali e Nino, due giovani innamorati che si guardano, l'uni di fronte all'altro, e si avvicinano lentamente. Ma il movimento che porta le due sculture alte otto metri come le avvicina così le allontana in un movimento perpetuo che non permetterà mai ai due amanti di amarsi per sempre. I due innamorati sono costituiti da dischi di metallo complementari che porta le due statue, grazie ad un meccanismo sottostante, ad avvicinarsi fino a baciarsi ma subito dopo separarsi passando l'uno attraverso il corpo dell'altro. Ogni sera alle 19 in punto, l'amore impossibile si Ali e Nino prende vita: le statue iniziano a muoversi l'una verso l'altra e il loro triste destino si compie nell'arco di dieci minuti per poi tornare ad amarsi solo dopo 24 ore.
In Georgia sta commuovendo la storia nascosta dietro le due statue giganti che si muovono l’una verso l’altra ma senza mai arrivare ad amarsi per sempre.
È un triste lutto quello che colpisce il cinema americano: a 73 anni è morto Sam Shepard, volto forse non notissimo al pubblico più mainstream eppure di straordinaria iconicità grazie a film come "I giorni del cielo" di Terrence Malick e "Non bussare alla mia porta" di Wim Wenders, candidato all'Oscar nel 1983 come attore non protagonista per "Uomini veri" di Philip Kaufman. Shepard è stato inoltre prolifico drammaturgo teatrale, sceneggiatore (tra le altre cose, di "Zabriskie Point" di Antonioni) e regista. Secondo il sito broadwayworld.com, sarebbe stato malato da tempo di sclerosi laterale amiotrofica, ovvero la SLA, detta anche malattia di Lou Gehrig: una notizia che fino a questo momento era nota a pochissimi ma che è stata confermata da People. Shepard è morto nella sua casa in Kentucky il 27 luglio, circondato dai suoi famigliari. Viso da cowboy, sempre sospeso tra ruoli da duro e personaggi malinconici, Shepard fu attivo dai primi anni 70. Dopo un'apparizione nello sperimentale Renaldo e Clara di Bob Dylan, venne scelto da Malick per il ruolo dolente del proprietario terriero malato, rivale in amore in Richard Gere ne "I giorni del cielo". Tra gli altri suoi film, oltre alla già citata interpretazione per Wenders, ricordiamo Fiori d'acciaio, Cuore di tuono, Il rapporto Pelican, La neve cade sui cedri, La promessa, Codice: Swordfish, Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto, L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Fair Game – Caccia alla spia, I segreti di Osage County, Cold in July, Mud. Recentemente è apparso anche nelle serie Klondike e Bloodline. Shepard è stato sposato dal 1969 al 1984 con l'attrice O-Lan Jones, madre di suo figlio Jesse. Ai tempi, ebbe una relazione extraconiugale nel 1971 con la cantante Patti Smith. Dal 1982 al 2009 ha avuto una lunga e importante storia con Jessica Lange, dalla quale ha avuto i figli Hannah e Samuel. Dal 2014 era legato all'attrice Mia Kirshner ("Black Dahlia").
Addio all’attore dal volto malinconico visto in I giorni del cielo e candidato all’Oscar nell’83 per Uomini veri. Iconico interprete per Wenders e in tanti noir e action, ex di Jessica Lange, è stato soprattutto un grande drammaturgo premiato con il Pulitzer.
Eravamo rimasti alla puntata del 07/10/2010. Oggi Leonardo Greco e Federico Romano sono di nuovo i protagonisti assoluti di Uomini e Donne. La trasmissione televisiva inizia come al solito con Tina Cipollari critica nei confronti del gruppo delle 20enni e dintorni. L’opinionista riscalda solo l’atmosfera che, poi, esplode dopo l’esterna di Bubi hot con Leonardo Greco. La visione dell’Rvm scatena le giovanissime e soprattutto Teresa Langella commenta duramente la corteggiatrice accusandola di essere volgare e sfacciata. Le parole della napoletana vanno oltre, tanto che la ragazza ammette di essere pronta persino a lasciare la trasmissione televisiva nel caso in cui a Leonardo piacessero donne così audaci. Dopo una serie di botta e risposta al veleno viene mandata in onda anche l’esterna tra Teresa Langella e Leonardo. L’atmosfera è completamente diversa. Si inizia dalla ricerca di un diario scolastico e si conclude sul ponte Milvio. Le differenze tra le due corteggiatrici appaiono evidenti, eppure entrambe si ingelosiscono per i rispettivi appuntamenti e la polemica che ne scaturisce non sembra volersi placare. Federico Romano è, invece, combattuto tra Ylenia e Tania. Tutte e due hanno molto il comune e, alla fine, le loro esterne non fanno altro che confermare la loro somiglianza. Sia Tania sia Ylenia scelgono, infatti, di far ascoltare al tronista un brano. Mentre la 20enne predilige la spiaggia di notte, la 40enne opta, invece, per un tavolino da dividere in due. La prima battaglia viene vinta da Tania come ammette poi lo stesso Federico, incalzato da una domanda di Maria De Filippi. Il tronista sembra infatti nutrire una maggiore fiducia nei confronti di Tania. Ylenia, però, non deve preoccuparsi perché il percorso per conquistare il cuore di un uomo non è privo di ostacoli e, soprattutto, ha ancora molto tempo ed armi a disposizione da poter usare. 1. Tina Cipollari critica le corteggiatrici 2. Le corteggiatrici entrano nello studio di Uomini e Donne 3. Maria De Filippi presenta Maldina
Federico Romano e Leonardo Greco sono ormai, oltre che tronisti, anche rivali in amore.
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Shigeru Ban, conosciuto soprattutto per le sue opere temporanee in contesti d'emergenza e calamità naturali, è stato chiamato a progettare uno spazio sacro temporaneo per la congregazione. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } L'architetto giapponese ha realizzato una struttura triangolare, che ha la capacità di ospitare circa 700 persone, fatta da 98 tubi in cartone compresso di 60 cm di spessore, tutti della stessa dimensione ed 8 container in acciaio, che rinforzano le pareti laterali. La durata prevista per la cattedrale è di circa 50 anni e servirà la comunità fino a quando una nuova costruzione più permanente potrà essere costruita. Leggi anche Ritorno al futuro con lo speciale calendario 2014 firmato Bitri Quando il progetto è stato proposto, molti erano preoccupati che la struttura potesse "bagnarsi sotto la pioggia", ma i tubi sono protetti da un tetto in policarbonato, inoltre il cartone è rivestito in poliuretano impermeabile e resistente alle fiamme. L'edificio dal profilo triangolare ha una parete completamente vetrata decorata con le immagini del rosone della cattedrale originale. Il cartone è un materiale da costruzione ideale perché è facilmente reperibile, riciclabile e sorprendentemente forte. "La forza della costruzione non ha nulla a che fare con la resistenza del materiale", dice Shigeru Ban, "anche edifici in cemento possono essere distrutti molto facilmente dalle calamità naturali. Ma costruzioni di cartone più difficilmente possono essere distrutte dai terremoti". Inoltre non bisogna sottovalutare il costo decisamente basso della costruzione. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Social 29 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Nel febbraio 2011 un terremoto di magnitudo 6,3 ha colpito la città di Christchurch, in Nuova Zelanda: rimasero uccise circa 190 persone e la cattedrale principale costruita nel 1864, uno dei simboli della città, fu irrimediabilmente danneggiata. Shigeru Ban, conosciuto soprattutto per le sue opere temporanee in contesti d'emergenza e calamità naturali, è stato chiamato a progettare uno spazio sacro temporaneo per la congregazione. L'architetto giapponese ha realizzato una struttura triangolare, che ha la capacità di ospitare circa 700 persone, fatta da 98 tubi in cartone compresso di 60 cm di spessore, tutti della stessa dimensione ed 8 container in acciaio, che rinforzano le pareti laterali. La durata prevista per la cattedrale è di circa 50 anni e servirà la comunità fino a quando una nuova costruzione più permanente potrà essere costruita. Quando il progetto è stato proposto, molti erano preoccupati che la struttura potesse "bagnarsi sotto la pioggia", ma i tubi sono protetti da un tetto in policarbonato, inoltre il cartone è rivestito in poliuretano impermeabile e resistente alle fiamme. L'edificio dal profilo triangolare ha una parete completamente vetrata decorata con le immagini del rosone della cattedrale originale.
La Cattedrale di cartone progettata dall’architetto giapponese Shigeru Ban a Christchurch, Nuova Zelanda, ha aperto al pubblico dopo il tragico terremoto del 2011 che ha colpito la città.
Le parole del grande scrittore e filosofo Steiner sono lo spunto per presentare il senso e la forma del nuovo disco dei Vick Frida "Thisastro", il secondo della formazione toscana che può vantare tra i propri ospiti Mario Venuti, Giovanni Baglioni e Mauro Ermanno Giovanardi. La scelta del titolo è dovuta al suo molteplice significato: da una parte suona come disastro, ma anche come "questo astro", e può suggerire che questo astro (la Terra) sia un disastro: "Questa lettura, pur non essendo del tutto oltre le nostre intenzioni, non è quella che vogliamo suggerire. Ci siamo impegnati piuttosto nel sottolineare l'accezione positiva, l'occasione rigeneratrice dell'evento". Il tema ricorrente è forse così riassumibile: “Il carattere generativo della distruzione e quello distruttivo della generazione”. La band presenta così l'album: "Dentro ‘Thisastro' c’è tanto. C’è una cura fatta di dettagli, di pazienza. C’è un lavoro fatto di passione. C’è forma. E c’è sostanza. Ci sono riflessioni figlie della necessità che ognuno ha di dare un nome alle cose, di ordinarle e collocare se stesso, la propria esistenza, in un disegno più grande. Un disegno che sia possibile scorgere, intuire o almeno immaginare. La ricerca di un orizzonte accettabile, sufficiente a farci ritrovare l’orientamento, riprendere un cammino. C’è un incoraggiamento che pervade tutti i testi, un incoraggiamento che parte da una resa, dall’accettazione di questo presente storico come l’unico su cui possiamo agire. Si osserva un mondo “ultraevoluto” ma evidentemente miope, bilanciato in un equilibrio che tralascia la compassione e l’interesse collettivo. Uomini immersi in esistenze parziali che lasciano affamati di una fame di senso che il progresso tecnico e l'efficientismo non possono sedare, ingannare a lungo. A fronte di simili aspetti in grado di spaventare, che già spaventano e annichiliscono, c'è un invito a tentare di fiorire anche con poca luce, a compiere il sorriso necessario a far dischiudere la meraviglia, a cedere a ‘la tentazione di esistere'". Fanpage vi permette di ascoltare l'album in esclusiva streaming I Vick Frida sono: Enrico Fridlevski (Voce), Marco Gherardi (Chitarre), Fabio Salvi (Tastiere), Andrea Ciacchini (Basso), Luca Guidi (Batteria).
Ospiti importanti per il nuovo album dei Vick Frida “Thisastro”, titolo dal molteplice significato che Fanpage vi fa ascoltare in esclusiva streaming.
Viva l’amore e la bellezza. Questo viene da pensare quando ricordiamo una delle coppie più amate del panorama cinematografico mondiale. Stiamo parlando di Elisabetta Canalis e George Clooney. È vero che i due piccioncini non vogliono convolare, almeno per il momento, a giuste nozze, come dichiarò la stessa Canalis da Fazio: non sposo George Clooney, ma è pur vero che la loro storia d’amore si è trasformata in una favola dei tempi moderni. Elisabetta decide, quindi, di svelarse i segreti del suo successo conquistando così la copertina del Magazine A. L’ex velina si sbottona e parla di tutto, ammettendo a cuore aperto: “Io e George abbiamo tutto quel che serve per essere felici. Non sprechiamo l'occasione”. In effetti la sua vita privata procede a gonfie vele e la fidanzata dell’attore hollywoodiano non può lamentarsi neanche della sua carriera divisa tra il set di “A Natale mi sposo” e l’impegno a Sanremo 2011. Ma Elisabetta preferisce parlare del rapporto con Clooney e sull’argomento non lesina parole: “Mi ritengo una donna fortunata ad aver al fianco un uomo come George, mi rende felice ed è una spinta a migliorarmi in tutto ciò che faccio…” per poi aggiungere sulla presunta omosessualità del suo compagno: “E' un'invenzione tutta italiana. Se sei famoso devi per forza essere o drogato o gay… oppure avere l'amante potente”.
Elisabetta Canalis si mostra in tutto il suo splendore sulla rivista A, svelando non solo il suo corpo ma anche i restroscena della storia d’amore con George Clooney.
Come la trasmissione "Virus – Il contagio delle idee" aveva già anticipato ieri, nel corso della puntata è stato dato ampio spazio al caso di Fabrizio Corona. L'ex re dei paparazzi ha espresso la sua intenzione di richiedere la grazia al presidente Napolitano. Ha spiegato di essere "crollato" e che l'esperienza in carcere sta compromettendo la sua salute sia fisica che mentale: "Oggi non sto più bene, non ce la faccio più, non riesco a star su, sono crollato. All'inizio cercavo di fare ogni cosa possibile, ho aperto un portale per detenuti, un sito web delle carceri, portavo il vitto ai detenuti, ma ormai niente, niente di tutto ciò, non esco più dalla cella, non vado all'ora d'aria da 3 mesi, nemmeno più in palestra, sono molto dimagrito, la rabbia è diventata dolore, la voglia di fare è diventata riflessione, la voglia di combattere è diventata ricerca di giustizia. Leggo, scrivo e penso di continuo. Sa che significa stare 24 ore al giorno chiuso in una cella di tre metri quadrati con un'altra persona? Nemmeno dalla finestra si vede niente, la grata è troppo fitta. Mentre la tv parla di un mondo che cambia sempre più veloce e che io già non conosco più. È cambiato tutto. Io non avevo mai messo in conto sul serio di poter finire in carcere. Ho sempre agito con la convinzione di non fare alcun reato. Non ho mai pensato che i miei comportamenti erano contro la legge. Malgrado ciò, per un anno e mezzo, sono andato avanti, rispettando tutte le regole durissime di quest'istituto, convinto di poter accedere presto, secondo la legge, ai benefici carcerari. Quando, invece, è stata rigettata la mia istanza per l'affidamento terapeutico, ho scoperto di avere un'aggravante cioè il reato ostativo come se fossi un boss mafioso e che quindi non posso curarmi e proseguire il mio percorso riabilitativo, sono caduto in un malessere da cui non riesco a riprendermi. Sto male. Non mi vergogno a dirlo. Non ho più paura di far sapere chi sono veramente. Il carcere mi sta mangiando vivo." Gli operatori sanitari hanno stilato un documento su Fabrizio Corona, che lo renderebbe idoneo all'affidamento terapeutico, se il reato di estorsione aggravata non gli impedisse di accedere ai benefici: "Esiste un documento medico sanitario, redatto dagli operatori del carcere, che dice di me: "Il soggetto ha bisogno di sperimentarsi in un ambiente, in un contesto comunitario e avviare un nuovo progetto di vita". Sempre gli stessi sanitari scrivono che il mio percorso qui è finito già da quattro mesi. Di solito, con un documento simile si accede alle pene alternative. Ma io sono Corona, un caso, un soggetto pericoloso con un reato ostativo. Per me, niente cura. Solo pena." David Trezeguet – protagonista del caso che ha portato all'imputazione del reato di estorsione aggravata per Corona – ha dichiarato di non sentirsi minacciato da lui. In proposito, il quarantenne ha commentato: "Appena ho sentito Trezeguet che pronunciava quelle parole di fronte a milioni di persone in televisione, ho provato un istante di felicità ma subito dopo, guardandomi intorno, sono stato riassalito da tristezza e sconforto, io oggi se non avessi quella condanna, non starei in galera. Trezeguet ha solo ripetuto le stesse parole riportate negli atti e pronunciate agli inquirenti nei vari interrogatori. Infatti, il gup mi aveva prosciolto nell'udienza preliminare. Certo, sentire le sue parole in tv rende tutto ancora più assurdo: un estorto che scagiona l'estorsore minaccioso e che usa metodi mafiosi, che però la vittima nega di aver subito, è veramente strano. Curioso, assolutamente folle. Come folle, è aver condannato a 8 mesi il fotografo per aver fotografato David Trezeguet in mezzo alla strada, come fanno ogni giorno milioni di paparazzi di tutto il mondo che ovviamente non vengono condannati a nessuna pena perché stanno facendo semplicemente il loro lavoro. Ma oggi devo solo pensare a come riprendere in mano la mia vita e a come tornare da mio figlio." Fabrizio Corona chiederà la grazia a Giorgio Napolitano – Corona ha spiegato di avere intenzione di chiedere la grazia al presidente Giorgio Napolitano: "Chiederò la grazia. Solo per rivedere mio figlio. Ma la chiederò. Io non voglio scappare dalla mia pena, io non voglio farla franca, io voglio scontare e pagare la mia condanna. Chiedo solo aiuto per poter superare quel tecnicismo giuridico della mia condanna di Torino, quella di Trezeguet, che essendo qualificata come estorsione aggravata, impedisce al tribunale di sorveglianza di potermi concedere, come già hanno richiesto gli operatori sanitari del mio carcere, l'affidamento terapeutico e poter così proseguire quel percorso di cura e di grande evoluzione di cui oggi ho fortemente bisogno. Non chiedo impunità. Chiedo di poter scontare quello che ho fatto senza essere paragonato ad un mafioso."
In un’intervista esclusiva rilasciata al programma “Virus – il contagio delle idee”, Fabrizio Corona ha raccontato la grande sofferenza che sta provando in carcere. Ha intenzione di chiedere la grazia al presidente Giorgio Napolitano, per poter stare più vicino a suo figlio e riabilitarsi accedendo all’affidamento terapeutico.
L'ex ballerina e giurata del programma Ballando con le stelle, Carolyn Smith, in questi ultimi giorni ha lamentato dei problemi di salute, per i quali è dovuta andare in ospedale. Il presidente di giuria della trasmissione danzante, condotta da Milly Carlucci, ha riscontrato dei problemi al braccio destro, come condiviso da lei stessa sul suo profilo Instagram. Non è la prima volta che Carolyn Smith si trova a dover parlare del suo stato di salute tramite i social, sostanzialmente per rassicurare i fan che le mostrano tanto affetto e partecipano attivamente ad ogni avvenimento importante della sua vita. Infatti in uno dei periodi più difficili della sua vita, quando ha dovuto combattere il cancro, che lei ha sempre chiamato con ironia "l'intruso", non ha mai smesso di mostrare al popolo dei social la sua forza, la sua volontà e la voglia di non arrendersi, nonostante le sofferenze. Questa volta, però, il dolore lamentato dall'ex ballerina deriva da altro, come confermato in un video. È lei stessa a parlare davanti all'entrata dell'ospedale dicendo: "Buongiorno. Non sono riuscita a partire per la Polonia ieri sera perché è peggiorata la situazione del mio braccio destro. Fra poco faccio un esame per controllare tutto." A distanza di poche ore arriva l'altro video, nel quale la Smith spiega ai fan cosa le sia accaduto, affiancata dal suo compagno, Tino, che bonariamente le è capitato di canzonare in molti post presenti sul suo profilo. Con il suo solito e luminoso sorriso stampato sul volto, Carolyn Smith rassicura tutti e dice: "Esame finito. Tino è sopravvissuto! Durante l’esame gli chiedevo se stava bene (io a lui)… ha sorriso un pò! Miracolo. Ho una trombosi al braccio destro. Oggi inizio la cura. Tutto andrà bene con il tempo". 🇮🇹 Esame finito. Tino è sopravvissuto! 😂😂Durante l’esame gli chiedevo se stava bene (io a lui)… ha sorriso un pò! Miracolo. Ho una trombosi al braccio destro. Oggi inizio la cura. Tutto andrà bene con il tempo… 🇬🇧 Exams went well and Tino survived the experience😂💪. During the examination I kept asking him”are you ok?” Amazingly I got a smile from him. I have thrombosis in my right arm. Will start treatment this morning. All will be well in time. ❤️ #smile #woman #wonderwoman #SorridoENonMolloMai
La giurata di Ballando con le stelle, Carolyn Smith, annuncia ai fan tramite il suo profilo Instagram di avere un malore al braccio, per il quale è dovuta andare in ospedale, dove si è sottoposta ad un controllo. Nei video postati, la Smith ha spiegato cosa le fosse accaduto e ha rassicurato i suoi fan, che già avevano palesato una certa preoccupazione.
La Camera dei deputati è impegnata in queste ore nella conversione in legge del decreto del 10 ottobre 2013 che riguarda la "proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, le iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e la partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione". Il decreto si articola come sempre in tre capi, uno con le disposizioni relative alle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, il secondo riguarda le iniziative di cooperazione e sviluppo ed il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, il terzo infine le cosiddette "disposizioni finali", con le coperture finanziarie e l'entrata in vigore del provvedimento. Il decreto innanzitutto prevede la copertura di spesa per ciascuna missione, a cominciare dalla proroga della partecipazione italiana in Afghanistan, con la missione ISAF che ha il compito "di assistere il Governo afgano nel mantenimento della sicurezza a Kabul e in tutto l’Afghanistan, favorire lo sviluppo delle strutture di Governo, estendere il controllo del Governo su tutto il Paese, supportare gli sforzi umanitari, di risanamento e di ricostruzione dell'Afghanistan contribuendo ad assicurare il necessario quadro di sicurezza agli aiuti civili", ma anche con la proroga di EUPOL che in sostanza vede i nostri militari impegnati in funzioni di controllo, guida, consulenza e formazione delle forze di polizia afghane. Stesso discorso per l'operazione in Libano, rifinanziata così come quella nei Balcani (partita nel 1991 e sempre prorogata) e come quella in Bosnia Erzegovina (ALTHEA). Viene inoltre disposto il rifinanziamento delle missioni Active Endeavour (contro la pirateria nel Mediterraneo orientale), TIPH2 in Palestina (la forza di interposizione nella striscia di Gaza), EUBAM nei pressi di Rafah (un supporto all'Anp per il mantenimento dell'ordine pubblico), UNAMID in Darfur (protezione della popolazione civile e la prosecuzione delle attività di assistenza umanitaria), UNFICYP a Cipro (per prevenire possibili scontri tra le etnie greche e turche), Atalanta e Ocean Shield contro la pirateria in Somalia, EUTM ed EUCAP sempre in Somalia (come contributo al rafforzamento del Governo federale di transizione somalo), EUBAM in Libia, per la formazione delle forze di polizia nel controllo delle frontiere e per la "consulenza strategica" nel processo di transizione democratica, EUMM in Georgia per il rispetto degli accordi fra Mosca e Tbilisi, UNMISS nel Sud Sudan per il "consolidamento della pace e la creazione delle condizioni di sviluppo", MINUSMA ed EUTM in Mali per preservare la stabilità dell'area e realizzare azioni a sostegno della giustizia nazionale ed internazionale per il perseguimento dei crimini di guerra e contro l'umanità (nonché per la formazione delle forze armate maliane), EULEX ed UNMIK in Kosovo per coordinare aiuti umanitari nella regione, EUPOL COPPS in Palestina per contribuire all'istituzione di un dispositivo di polizia duraturo e assistere la polizia civile palestinese. Gli articoli successivi disciplinano poi la parte economica relativamente al coinvolgimento dei singoli Corpi che partecipano alle missioni internazionali. Il capo II invece parla espressamente delle iniziative di cooperazione e sostegno ai processi di ricostruzione, autorizzando (con l'articolo 5), "la spesa per iniziative di cooperazione volte ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e il sostegno alla ricostruzione civile in favore di Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan". Capitolo a parte per l'Afghanistan: secondo il Governo "L’attuale fase di transizione e la successiva fase di trasformazione richiedono infatti il mantenimento dell’impegno finanziario della comunità internazionale per sostenere l’autorità del Governo; per questo motivo è importante sostenere tale investimento sia in termini finanziari (principalmente attraverso i programmi nazionali afghani, l’ARTF e i programmi di governance) che in termini di assistenza tecnica e monitoraggio". Attenzione anche alle disposizioni derogatorie, che determineranno ("alla luce delle difficoltà riscontrate") il conferimento di incarichi di consulenza a enti e organismi specializzati, nonché a personale estraneo alla pubblica amministrazione in possesso di specifiche professionalità". Le spese – Il totale degli "effetti finanziari negativi" ammonta a 265 milioni di euro, di cui poco meno della metà investiti nella sola missione in Afghanistan. Le missioni ISAF ed EUPOL infatti costano allo Stato 124.536.000, seguite a ruota dalla missione in Libano (40 milioni di euro) e dai 22 per il Kosovo. Ecco nel dettaglio: In Aula la maggioranza ha fatto sapere di voler votare compatta il testo presentato, con la relazione del viceministro Pistelli che ha confermato l'impegno del Governo sulle questioni in discussione. Molto dura la risposta del Movimento 5 Stelle, che ha avviato la pratica ostruzionistica dopo la chiusura della maggioranza ad accettare "almeno" dodici punti caratterizzanti la loro controproposta. A nulla sono servite le trattative in "comitati più o meno ufficiali" per cercare di comporre la frattura ed evitare che l'ostruzionismo allunghi (e di molto, dal momento che non ci sono tempi contingentati e ogni deputato può parlare fino a 30 minuti) i tempi di attuazione del provvedimento. Spiega Manlio Di Stefano: "Il M5S ha sempre espresso la sua contrarietà a gran parte delle missioni in cui l’Italia è impegnata, specialmente l’Afghanistan, e ha sempre cercato di portare in Parlamento la sua visione di politica estera basata su pacifismo, cooperazione e autodeterminazione dei popoli. Così con un mese di ritardo è arrivato in aula il decreto missioni e insieme ai ragazzi di difesa ed esteri (di cui sono capogruppo) abbiamo deciso di iniziare una durissima battaglia per ottenere degli emendamenti fondamentali per avvicinarci alla nostra visione politica. Abbiamo presentato al Governo una lista di 12 punti cardine minacciando ostruzionismo ad libitum dato che si tratta di un provvedimento non contingentato. Tra questi punti puntiamo in particolare al ritiro del 10% delle truppe in Afghanistan entro il 31 dicembre e a correggere finalmente il vulnus normativo che permise il verificarsi dell’incidente dei marò". Una pratica che ha avuto un primo successo, con il voto che è slittato alla prossima settimana per decisione della capigruppo. Missioni estero decreto
Alla Camera dei deputati la discussione sul rinnovo delle missioni militari all’estero, con il contestato provvedimento del Governo e l’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle.
Valeria Golino e Riccardo Scamarcio alla fine hanno rimandato le nozze per davvero. Sembrava tutto fatto quando, sul finire del mese di febbraio di quest'anno, i giornali pubblicarono persino gli atti depositati per il rito civile ad Andria poi il brusco stop. Riccardo Scamarcio, letteralmente infuriato per la fuga di notizie, ha deciso di annullare le nozze previste per marzo e, ora che si trova al Festival di Venezia per presentare due film, "La prima luce" e "Per amor vostro", conferma tutto ai microfoni di Vanity Fair. Il rapporto tra lui e Valeria Golino va avanti da oltre 10 anni, ma per adesso le nozze sono state annullate: Avevamo cominciato a pensarci, ci siamo informati, abbiamo preso i documenti. Noi siamo fatti così, siamo attori, cambiamo umore spesso, queste cose si fanno senza pensieri, quando non si fanno non c’è niente da dire. E discorso chiuso. "Non c'è niente da dire" non solo sul matrimonio saltato, ma anche sulla crisi presunta, rispedita al mittente come ormai puntualmente avviene da un bel po' di tempo. La coppia, visto questo temporeggiare sul matrimonio, è stata data in crisi più volte negli ultimi tempi ma non c'è niente di vero in queste indiscrezioni. Intanto Riccardo Scamarcio fa le prove da papà davanti la macchina da presa, perché "La prima luce" è un padre di Bari che, tornato a casa da lavoro, non trova più suo figlio perché la compagna lo ha portato via con sé nel paese dove è nata, a Santiago del Chile. Non sono ancora padre, è vero. Per interpretare Marco, ho pensato a mio padre e a quando andavamo a giocare in spiaggia, facevamo le cozze, mi aggrappavo al suo collo. Ho ricordato quei momenti, sul set. Inevitabilmente sono figlio, e i figli che ho adesso ancora non sono di carne e di ossa, ma quando sarò padre, sono certo che sarà proprio così.
L’attore ha confermato al Festival di Venezia di aver annullato le nozze con Valeria Golino: “Avevamo cominciato a pensarci ma siamo fatti così, siamo attori, cambiamo umore spesso”.
Il Grande Fratello 12 si prepara al consueto appuntamento del lunedì sera. Archiviata la sedicesima settimana, e con lei si spera anche i malumori di gran parte dei concorrenti, si guarda avanti allo scoppiettio della diretta. La Porta Rossa sarà varcata da improbabili invasori, che animeranno la serata e si proporranno uno scontro aperto con gli inquilini già dentro. Resta lo stretto riserbo su chi siano; potrebbe trattarsi di nuovi concorrenti, o di vecchi alla riscossa sul piede di guerra per chiarimenti lasciati in sospeso, o ancora qualche gradita e misteriosa sorpresa dal mondo esterno. Quel che è certo è che un ruolo determinante sarà giocato da Armando, Ilenia, Vito e Floriana, i quattro immuni di questa settimana: la loro posizione di vantaggio sugli altri, prevede tanti pro, ma anche qualche contro, il Gf metterà loro 4 davanti a una scelta non facile portandoli in studio e senza dubbio le loro decisioni turberanno gli equilibri già precari del gioco.
Tra invasioni inattese e confronti attesissimi si prepara la nuova puntata del Gf 12. Chiara e Amedeo scalderanno l’atmosfera in studio, mentre ci sarà una decisione difficile per gli immuni.
La notizia ieri sera era già di dominio pubblico e girava pure sui gruppi Facebook napoletani, in particolare quelli di Materdei e Capodimonte: «Ma è vera la storia del tabaccaio che ha rubato un Gratta e vinci da 500mila euro giocato da una vecchietta?». Stamane i carabinieri della Compagnia Stella hanno confermato la notizia. Che non solo è vera, ma è argomento di discussione accesa in un sabato che sarebbe dovuto essere di allerta meteo e invece è di ammuina per le liste elettorali, di sole e caldo e di oziose discussioni: «Ma al posto suo cosa avreste fatto?». Ricapitolando: i fatti sono i seguenti. Materdei, centro di Napoli, verso la zona collinare: nota e frequentatissima tabaccheria-ricevitoria del Lotto, Superenalotto e con funzioni di vendita di Gratta e Vinci. Donna di circa 70 anni – uno dei figli sarebbe peraltro appartenente alle forze dell'ordine – acquista due tagliandi. Li gratta in loco e capisce di aver vinto una somma importante in uno. Cinquantamila euro, pensa. Macché: la somma è dieci volte di più. Ha vinto 500mila euro, mezzo milione. Per verificare la vincita, non fidandosi dei propri occhi, la donna ha raccontato ai carabinieri nella sua denuncia di aver consegnato, con fiducia, il biglietto ad un dipendente della tabaccheria. Quest'ultimo lo valida attraverso un dispositivo dedicato che ne registra il numero di serie univoco. Poi, per ulteriore riscontro, l'uomo consegna il tagliando a uno dei titolari della tabaccheria. E qui avviene l'imponderabile, la follia: l'uomo si trova tra le mani un valore (teorico, poiché occorre farsi accreditare il denaro) di mezzo milione. Lo intasca meccanicamente, si sposta dal bancone, prende il casco dello scooter, scompare sul retro, esce da una porta laterale con lo scooter e scappa velocissimo. Ci vuole un po' di tempo per realizzare che è stato commesso il furto. È troppo improbabile come scena. Eppure è così. Dunque il tabaccaio ha rubato il biglietto vincente da mezzo milione del Gratta e Vinci giocato da un'altra persona. Ci sono riscontri, testimonianze: è un reato. L'uomo viene cercato, si rende irreperibile. Il tutto è denunciato all'Arma dei Carabinieri e sono i militari ora sulle tracce del tabaccaio: cercano attraverso anche la famiglia, di sapere dov'è, se sta bene, se ha capito di aver commesso una leggerezza che è però un reato e al tempo stesso se ha capito che più tempo passa per consegnarlo e peggio è. Fra l'altro alcuni esercizi commerciali all'angolo hanno anche delle videocamere di sorveglianza esterne: potrebbero emergere elementi. Sul posto arrivano giornalisti da mezza Italia: la notizia è troppo ghiotta, sembra presa pari pari da una commedia di Eduardo De Filippo. Ora il tagliando non è esigibile: visto il clamore è stato addirittura bloccato tutto il lotto di biglietti, causa accertamenti.
Rione Materdei, Napoli: l’attimo di follia di un tabaccaio che si trova davanti ad un biglietto vincente da 500mila euro del Gratta e Vinci, lo ruba alla legittima proprietaria e scappa, rischia di costargli grosso. Oltre il reato, c’è anche il comportamento che potrebbe determinare la revoca della licenza commerciale.
La rock band inglese fa il giro dell'Occidente portando le proprie note nel Vecchio e nel Nuovo Continente. L'Italia, ovviamente, non manca all'appuntamento. Migliaia di fan hanno atteso con tale ansia il concerto dei Radiohead, che in breve tempo i biglietti sono andati tutti esauriti. Con mesi e mesi di anticipo. Ma andiamo con ordine… Il successo dei Radiohead si spiega probabilmente con una lunga carriera durante la quale il gruppo è stato capace di variare stile, mantenendo vivo e costante un collegamento e un'inspirazione con alcuni classici della musica rock. Se è vero che Beatles e Rolling Stones hanno contribuito a dare una particolare forma allo stile dei Radiohead, è anche vero che la band si è lanciata in avventure artistiche che non apparivano certamente immediate (è il caso dell'uso della musica elettronica). E dal primo singolo del 1992 ad oggi, pur essendo cambiato molto, sembra sempre possibile riconoscere lo stesso stile. Quasi 30 anni di successi che spiegano certamente l'esaurimento dei biglietti per il tuor attuale. La band inglese comincia dalla Capitale. Un inizio che coinvolge non soltanto la metropoli capitolina, ma ovviamente tutto il centro ed il Sud Italia. Dimostrazione di quanto sia amata la band è l'esaurimento dei biglietti per il concerto dei Radiohead del 30 giugno 2012. Sette mesi prima dell'evento, i fan si sono lanciati all'assalto dei botteghini fisici e virtuali lasciando a bocca asciutta chi ha pensato che fosse possibile attendere ancora un po' prima dell'acquisto. Dopo l'appuntamento di Roma nell'Ippodromo delle Capannelle, comunque, seguiranno Firenze, Bologna ed Udine nel giro di 5 giorni. Per i Radiohead si tratterà, ovunque essi vadano, di un vero e proprio bagno di folla. Con ogni probabilità nelle 2 ore circa di spettacolo verranno riproposti tutti i grandi successi del gruppo rock, da Creep a Paranoid Android fino a titoli più recenti. Come già detto in precedenza, i ticket per Roma sono ufficialmente esauriti. A questo punto sembrerebbe una semplice cattiveria soffermarsi sul costo dei biglietti per il concerto dei Radiohead, se non fosse che i fan del gruppo hanno ancora la possibilità di acquistare il desiderato tagliando. In primo luogo è sempre possibile partecipare al concerto andando altrove – appunto a Firenze o Udine (ma non a Bologna, in cui il sold out è stato già raggiunto). Il costo del biglietto, in questo caso, è di 57,5 euro (a cui dovete aggiungere eventualmente prevendita e costi di spedizione). In alternativa, se proprio volete ascoltare il concerto a Roma, potete acquistare il biglietto da chi già l'ha comprato e adesso lo sta rivendendo attraverso il famoso sito che mette in collegamento, in maniera sicura, acquirenti e venditori: Viagogo. In questo caso, però, il prezzo del ticket è deciso dal venditore che potrebbe alzare enormemente il prezzo approfittando dell'elevata domanda o cederlo invece ad un costo inferiore, perché timoroso di non riuscire a sbarazzarsene. Il prezzo del biglietto in questo momento? 92,5 euro… Non siamo nel solito stadio, ma nella forma ancora più ovale di un ippodromo. Il pubblico che è possibile raccogliere sembrerebbe dunque maggiore, tra gli spalti e il parco incredibilmente arioso. La struttura non si trova particolarmente vicino al centro urbano della Capitale. I circa 11 chilometri di distanza dal Colosseo potrebbero apparire particolarmente faticosi da attraversare. Siamo a via Appia Nuova, 1245, tra Ciampino, Cinecittà e il Parco Regionale Appia Antica.
I biglietti per il primo appuntamento italiano dei Radiohead nel 2012 sono già esauriti. Ma le risorse dei fan non finiscono mai: i ticket in circolazione ci sono ancora. L’importante è saper cercare…
Fanpage.it ha raggiunto Ludovica Valli dopo le sue dichiarazioni dure nei confronti di Manuel Vallicella. Il ragazzo, che ha subito la sua scelta a “Uomini e Donne” uscendone sconfitto, si è sempre premurato di comportarsi correttamente nei confronti dell’ex tronista, anche in virtù dei sentimenti provati per lei. Per Ludovica, però, le cose sembravano stare in maniera diversa. Le abbiamo chiesto di spiegarsi meglio e, con la sicurezza di sempre, la sorella di Beatrice Valli ha risposto: Manuel non m’interessa, è vero. Se mi fosse interessato lo avrei scelto. Mi ha trattato bene e questo non posso nasconderlo, ma non m’interesso a lui come persona. Abbiamo fatto un percorso, ma il mio cuore andava da un’altra parte. Sono andata a riprenderlo quando è andato via perché non ero ancora sicura della mia scelta, volevo certezze da Fabio. Non guardavo al contorno, a quello che accadeva nella vita di Manuel. Ho sempre pensato a me stessa. Parole forti quelle di Ludovica, ma assolutamente sincere. L’ex tronista sapeva fin dall’inizio che la sua scelta sarebbe ricaduta su Fabio Ferrara, ma ha preferito utilizzare tutto il tempo a sua disposizione per conoscerlo e ottenere delle certezze da lui. E infatti aggiunge: “Nel mio cuore Fabio e io stiamo insieme da 7 mesi, non da 1”.
Ludovica Valli ribadisce il suo disinteresse nei confronti di Manuel Vallicella. L’ex tronista non fa marcia indietro e, innamorata di Fabio Ferrara, aggiunge: “Sapevo di volere lui fin dall’inizio, Manuel non m’interessa come persona”.
Anche per Miguel Bosé è arrivato il tanto atteso fiocco azzurro! Il cantante è al settimo cielo e annuncia al mondo intero la lieta novella utilizzando, per l'occasione, due famosi social network. Stiamo ovviamente parlando di Facebook e di Twitter: "Cari tutti, devo darvi una bellissima notizia: sono diventato papà di due bei bambini che ieri hanno compiuto un mese. Si chiamano Diego e Tadeo". Insomma sembra proprio, stando alle ultime indiscrezioni pubblicate dal quotidiano El Mundo, che il cantante abbia fatto ricorso ad una madre in affitto statunitense pur di veder realizzato il suo sogno! Dopo Ricky Martin e la nascita del figlio di Elton John e David Furnish, un altro artista ha deciso di provare l'ebbrezza di diventare papà per la prima volta a 55 anni! "Siamo già a casa e in buona salute. Sono l'uomo più felice della terra!!! Un abbraccio enorme e più avanti più notizie. Miguel". Questo il secondo commento postato pochi secondi dopo il primo. Ovviamente il gossip che sta volando velocemente di bocca in bocca non mancherà di creare qualche discussione.
Miguel Bosè ha annunciato tramite Facebook e Twitter di essere diventata papà a 55 anni di due gemellini che stanno bene e si chiamano Diego e Tadeo.
Avevamo anticipato con la sua intervista a fanpage.it che sarebbe stata tra le presenze sceniche più interessanti di questo Festival di Sanremo 2013. Ilaria Porceddu si presenta tra i Giovani con il brano In Equilibrio, storia circense che riflette la vita di tutti giorni. La bella cantante sarda inserisce stralci della sua lingua nella canzone, rendendo il suo "equilibrio" vivace e dinamico. La bella Ilaria è cresciuta molto artisticamente dagli esordi a X Factor, e la sua maturità emerge tutta durante la sua performance. Chissà che i voti da casa non le diano ragione, spedendola in finale di diritto. In Equilibrio (TESTO)
La cantante sarda presenta il suo “In Equilibrio” al Festival di Sanremo 2013. Voce ampia e atmosfere circensi, per un brano che riesce a conquistare subito l’attenzione del pubblico.
Il progetto di revisione delle norme in materia di cittadinanza è ormai da settimane al centro della polemica politica. Sotto i riflettori è infatti finito il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, determinato a rivedere le norme per la concessione della cittadinanza ai figli dei minori nati in Italia. Ma, prima ancora di conoscere nel dettaglio le intenzioni della Kyenge (e magari di valutare con obiettività la fattibilità delle proposte), la discussione è finita con il ruotare intorno al concetto di ius soli, ovvero intorno alla concessione della cittadinanza come immediata conseguenza del "fatto giuridico di essere nati nel territorio dello Stato". Il dibattito insomma si è snodato in due tronconi, da una parte la riflessione "ideologica", dall'altra quella comparativa. Lasciando da parte la prima, che richiederebbe un'analisi approfondita ed estremamente articolata (ma che soprattutto finirebbe con il farci perdere il contatto con la necessità di immaginare strumenti "incidenti e non penalizzanti" e allo stesso tempo indipendenti da considerazioni "partigiane"), appare estremamente interessante considerare quale è la legislazione vigente negli altri Paesi europei, reale termine di paragone con il Belpaese. In questa sede proveremo a prendere in considerazione le modalità di accesso alla cittadinanza in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna; preme tuttavia ricordare che lo ius soli "puro" è pratica comune ad alcune nazioni del continente americano, Canada e Stati Uniti su tutti. In tali Stati, la cittadinanza viene concessa per il fatto stesso della nascita sul territorio statale, senza limitazioni particolari (ipotesi mai presa nemmeno in considerazione dai legislatori italiani). Lo ius soli alla francese – La Francia è spesso citata come modello di integrazione e di gestione dei flussi migratori. La cittadinanza è regolata dagli articoli dal 17 al 33 del Codice Civile e dalla Convenzione del Consiglio d'Europa. Dei tre modi per ottenere la cittadinanza ci interessa il primo: quello che tiene insieme sia il modello per filiazione (ius sanguinis) che quello per nascita (ius soli). È infatti francese a tutti gli effetti: Ma soprattutto, per effetto della legge del marzo del '98, "ogni bambino nato in Francia da genitori stranieri acquisisce automaticamente (dettaglio di non poco conto, ndr) la cittadinanza francese al momento della maggiore età se, a quella data, ha la propria residenza in Francia o vi ha avuto la propria residenza abituale durante un periodo, continuo o discontinuo (altra differenza sostanziale con la legislazione italiana, ndr), di almeno 5 anni dall'età di 11 anni in poi. Tale acquisizione automatica può essere anticipata a 16 anni dallo stesso interessato o può essere reclamata per lui dai suoi genitori a partire dai 13 anni". Il caso tedesco: cittadini per nascita e per naturalizzazione – La legislazione tedesca in materia di cittadinanza è alquanto articolata e risente di modifiche apportate nel corso degli anni e rispondenti a diversi indirizzi di natura giuridica o politica. In generale possiamo affermare che le normative tedesche tendono a "tutelare la certezza del diritto", in particolar modo quando la cittadinanza costituisce un requisito indispensabile per l'esercizio dei diritti. Fondamentale è la possibilità di ottenere la cittadinanza per naturalizzazione che, ad esempio, garantisce l'acquisizione di tale status anche a chi "per dodici anni o più è stato considerato cittadino tedesco pur senza esserlo". Ma, rimanendo legati alla questione della cittadinanza per nascita, diremo che la norma (con le integrazioni del gennaio 2000) appare piuttosto semplice. Un bambino infatti diventa cittadino tedesco se: La Gran Bretagna: lo ius soli e le norme sull'immigrazione – Un discorso diverso merita la questione della cittadinanza nel Regno Unito, poiché dipende anche dal territorio di provenienza del richiedente e poiché articolata in varie forme (British Dependent Territories Citizenship e British Overseas Citizenship). Relativamente alla questione ius soli il discorso è più semplice, essendo legato allo status dei genitori e alla loro posizione nei confronti della pubblica amministrazione. Infatti, diviene cittadino del Regno Unito: Il modello spagnolo: la cittadinanza di origine – La normativa spagnola sulla cittadinanza è disciplinata dal Codice Civile e tiene comunque conto della particolarità del processo di acquisizione della doppia cittadinanza con i Paesi ispano – americani (e non solo). Per quanto riguarda la concessione della cittadinanza "spagnola d'origine", essa riguarda:
Nel momento in cui il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge annuncia la volontà di rivedere le modalità di accesso alla cittadinanza, proviamo a capire come funziona negli altri Paesi dell’Unione Europea. Ecco i casi Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Ovunque la legislazione appare più permissiva (e sensata) della nostra.
Nel corso della conferenza che ha dato il via alla WorldWide Developer Conference 2021 (WWDC21) Apple ha presentato iOS 15, il prossimo aggiornamento del sistema operativo degli iPhone che introdurrà numerose novità per tutti gli utenti. Disponibile inizialmente solo in forma beta per gli sviluppatori, la beta pubblica arriverà a luglio per poi approdare in forma definitiva su tutti gli smartphone compatibili nel corso dell'autunno. Ma su quali iPhone si potrà installare iOS 15? Anche quest'anno Apple ha optato per un approccio inclusivo per quanto riguarda i telefoni della sua linea: iOS 15 si potrà installare su iPhone che vanno dal 6S fino al 12 Pro Max, passando per tutte le tre versioni degli iPhone SE, compresa quella del 2016. Insomma, il prossimo aggiornamento di iOS si potrà installare su smartphone che ormai hanno diversi anni sulle spalle: l'iPhone 6S è uscito nel 2015. L'unica limitazione sarà il fatto che alcune funzioni, come l'audio spaziale e la modalità ritratto su FaceTime, saranno compatibili solamente con gli iPhone basati su processore A12 Bionic o successivo. Ecco la lista completa degli iPhone compatibili con iOS 15:
Apple ha annunciato iOS 15, il nuovo aggiornamento per gli iPhone che arriverà su tutti i telefoni della mela nel corso dell’autunno. Ecco con quali iPhone è compatibile l’update, già disponibile in forma beta per tutti gli sviluppatori.
Amazon Music HD è il servizio di streaming musicale premium di Amazon, pensato per alzare la qualità della musica digitale in Italia. Il servizio include oltre 70 milioni di brani in High Definition (HD) con profondità di 16 bit e frequenza di campionamento a 44.1 kHz, e milioni di brani in Ultra High Definition (Ultra HD), con una profondità di 24 bit e frequenza a 191 kHz (migliore del CD). Questo permette di ascoltare la musica nella massima qualità audio consentita dai propri dispositivi e dalla connessione internet, senza perdita di qualità. A tutto questo si aggiunge un catalogo di audio 3D in continuo aggiornamento. Il servizio di Amazon Music HD è compatibile inoltre con un'ampia gamma di dispositivi come desktop, smartphone Android e iOS, ma anche Fire Tv, Echo e dispositivi di terze parti come Sonos, Polk Audio, McIntosh e altri. Amazon Music HD è disponibile gratis per 3 mesi, per tutte le nuove iscrizioni effettuate tra il 22/02/2021 e il 06/03/2021. Per attivare gratuitamente il servizio, è sufficiente recarsi sulla pagina ufficiale e richiedere l'iscrizione tramite la propria mail. Una volta terminati i 90 giorni di prova gratuita, l'abbonamento ad Amazon Music HD proseguirà in automatico, con un costo variabile in base al tipo di abbonamento scelto. Per l'Abbonamento Individuale il costo è di €14,99 al mese mentre per l'Abbonamento Family è di €19,99. Nel caso in cui non si voglia proseguire con l'abbonamento è possibile anche disdire il servizio, recandosi nelle impostazioni e selezionando l'opzione "annulla" riguardo il "rinnovo abbonamento".
Amazon Music HD propone un’offerta rivolta a tutti i nuovi utenti. Il servizio di streaming musicale in alta qualità, infatti, sarà gratis per i primi 3 mesi di utilizzo, per tutte le iscrizioni effettuate entro il 6 marzo. Il servizio include oltre 70 milioni di brani in High Definition (HD) e Ultra High Definition (Ultra HD) per musica con la massima qualità audio disponibile. Scopriamo insieme come attivare la prova gratuita valida per 90 giorni.
Il 4 giugno 2021 è una giornata che il principe Harry e Meghan Markle difficilmente dimenticheranno: hanno accolto in famiglia la loro seconda figlia Lilibet Diana Mountbatten-Windsor. Fin dal primo momento, però, il lieto evento è stato travolto dalle polemiche. A far discutere è stato soprattutto il nome, visto che, oltre a rendere omaggio alla mamma defunta del neo-papà bis, fa riferimento anche al vezzeggiativo che il principe Filippo usava per chiamare la regina. Alcuni credono che la sovrana non abbia dato la sua approvazione, altri ritengono che i Royals siano stati i primi a essere informati, la cosa certa è che, nonostante non sia ancora mai apparsa in pubblico, la piccola Baby Sussex è già una star. Ora si torna a parlare di lei ma questa volta per il suo battesimo. Lilibet Diana è nata in California ma, nonostante l'addio ai Royals dei genitori, rimane una Windsor ed è per questo che è stata inserita nella linea di successione al trono, dove occupa l'11esimo posto. Al momento non ha titoli reali ma, quando Carlo diventerà re, potrà essere chiamata principessa. In quanto erede della famiglia reale, ha diritto a un tradizionale battesimo a corte, ovvero a una cerimonia ufficiale in pieno stile principesco con tanto di vestitino di pizzo risalente all'epoca della regina Vittoria. Probabilmente, però, una scena simile difficilmente diventerà realtà e il motivo è molto semplice: i sudditi non vogliono che la famiglia Sussex torni in Inghilterra.
Lilibet Diana è nata solo da pochi giorni ma sono già moltissimi coloro che parlano del suo battesimo. Dove verrà celebrato? Sebbene la piccola abbia diritto a una tradizionale cerimonia a corte, i sudditi hanno le idee chiarissime sulla questione: non vogliono che Harry e Meghan tornino in Inghilterra per l’evento.
Uno degli angeli di Victoria’s Secret ritorna a stupire e incantare con la sua bellezza fuori dal comune. E’ Kate Upton, la splendida modella della Florida che si è mostrata ancora più sensuale e bollente in degli scatti per GQ America. Il settimanale le ha dedicato la copertina rendendola icona del patriottismo made in Usa; “L’ultimo motivo per amare il tuo paese” recita la didascalia che accompagna la foto che ritrae Kate strizzata in un bikini a stelle e strisce davvero minimal, mentre lecca maliziosamente un gelato. La sexy Kate non ha mai smesso di incantare il pubblico dalle foto per Sports Illustrated, ma negli ultimi scatti ha davvero superato se stessa. Mentre le sue immagini scaldano l’atmosfera la modella 20enne racconta: "Sono cresciuta in Florida cavalcando cavalli. Quindi per la maggior parte della mia vita ero in stivali e jeans, o in costume da bagno. Capisco perché piaccio così tanto agli uomini!" Una sicurezza invidiabile e giustificata dalla sua bellezza. Il suo fisico esplosivo ed il suo viso perfetto sono stati protagonisti anche di un incidente piccante sul set del servizio fotografico:
In un servizio fotografico per GQ la modella Kate Upton viene valorizzata in tutta la sua bellezza ed eletta a simbolo del patriottismo americano.
UPDATE: Josè Manuel Barroso avrebbe telefonato a Vladimir Putin per chiedergli spiegazioni dei presunti soldati russi in territorio ucraino ma la conversazione sarebbe stata tutt'altro che conciliatoria: "Se voglio, prendo Kiev in due settimane", avrebbe risposto il presidente russo. A placare parzialmente gli animi è stato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che ha annunciato che in realtà il Cremlino punta a una soluzione pacifica del conflitto. Secondo il russo Usa e Ue dovrebbero "chiedere a Kiev quello che chiedono in altri conflitti: mettere fine all'impiego di armi pesanti e dell'aviazione contro le città e contro la popolazione civile". Sulla questione ha parlato ieri anche il nuovi Ministro degli Esteri dell'Unione Europea Federica Mogherini: "È interesse dell’Ucraina, dell’Europa e della Russia che la crisi abbia una soluzione politica e non una soluzione militare, che semplicemente non esiste. Ma ogni volta che si sono gettate le premesse per un’intesa, gli sviluppi sul terreno l’hanno smentita. Putin non ha mai rispettato gli impegni presi in diversi contesti, a Ginevra, in Normandia, a Berlino". Il capo dello Stato russo Vladimir Putin ha fatto sapere che una soluzione alla crisi ucraina non può non passare per una discussione sul sistema statale delle regioni del Sud Est del Paese. Il capo del Cremlino ha dichiarato: "Devono essere immediatamente avviati negoziati sostanziali non su questioni tecniche, ma sull’organizzazione politica della società e sul sistema statale nel sud-est dell’Ucraina allo scopo di garantire incondizionatamente gli interessi delle persone che vivono lì", ha affermato durante uno show televisivo registrato nell’estrema periferia orientale del Paese. Il presidente russo ha anche sostenuto l'urgenza di interrompere subito le ostilità e ripristinare il corretto funzionamento delle infrastrutture. Intanto Herman van Rompuy, presidente uscente del Consiglio UE, ha lanciato quello che somiglia in tutto e per tutto a un ultimatum: "La situazione in Ucraina è peggiorata, preoccupano gli intensi combattimenti e la presenza dell’esercito russo su suolo ucraino, e la Ue chiede alla Commissione di preparare urgentemente nuove misure in una settimana". Le nuove misure auspicate sarebbero altre sanzioni a Mosca, accusata di aver invaso il territorio ucraino con almeno mille uomini. In realtà, tuttavia, dal Cremlino hanno sempre smentito questa notizia, ed a farlo sono stati anche alcuni osservatori dell'Osce. Quello che però l'Europa sta offrendo alla Russia appare come un aut aut. La stessa Angela Merkel ha annunciato: "Abbiamo visto una escalation; se non ci sarà un cambiamento significativo entro una settimana l’Unione europea varerà nuove misure contro la Russia negli stessi campi già colpiti". La Cancelliera tedesca ha sottolineato che i 28 sono tutti d’accordo che non ci può essere soluzione militare alla crisi.
L’Unione Europea, dopo aver scongiurato l’intervento militare, ha annunciato nuove sanzioni alla Russia entro una settimana.
Grande Fratello Vip a luci rosse. La definizione non è eccessiva, data la scena di stanotte tra i sempre più intimi Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser. La coppia del reality, ormai archiviata la storia di lei con Francesco Monte, continua a vivere la propria relazione alla luce del sole, senza nascondersi. Stavolta, però, i due innamorati hanno un po' esagerato: già protagonisti di incontri intimi, Cecilia e Ignazio hanno pensato bene di infilarsi dentro un armadio a consumare quello sembrerebbe proprio essere un rapporto orale. La certezza non c'è, ma le tende nascondono appena l'argentina e il ciclista e la scena (con lei seduta e lui in piedi) sembra parlare chiaro. Il momento hot è stato inquadrato per alcuni secondi, prima che la regia si accorgesse del fattaccio. Immancabilmente, su Twitter si sono scatenati i commenti: già al centro di numerose critiche da parte del pubblico per come lei ha lasciato Monte dopo 4 anni di storia, Cecilia e Ignazio sono finiti nuovamente nel ciclone e non sono pochi gli spettatori che chiedono provvedimenti contro la coppia. Moser e la Rodriguez hanno iniziato a provare attrazione l'uno per l'altra alcune settimane fa. Poi, in un confronto seguitissimo in diretta tv, Cecilia ha lasciato Francesco Monte, decisa a seguire il proprio istinto. Solo pochi giorni dopo, si è consumata la prima volta di Chechu e Ignazio e da allora i due vivono senza remore la loro liason. Fino ad ora, però, si erano abbandonati alla passione nascosti dalle coperte o dalle tende, addirittura costruendo una sorta di capanna artigianale. Per la scena ben più vistosa nell'armadio, il Gf Vip potrebbe davvero intraprendere delle sanzioni nel corso della prossima puntata del 13 novembre. Contatti ravvicinati nell'armadio tra #CeciliaRodriguez e #IgnazioMoser nella nottata di ieri. La regia del #GfVip2 cambia subito inquadratura… #grandefratellovip #gfvip #GrandeFratelloVip2 #gf #grandefratello #IsaeChia A post shared by • ISA E CHIA • (@isaechia) on Nov 9, 2017 at 11:44pm PST
Scena bollente tra Moser e la Rodriguez, seminascosti in un armadio in tarda notte. E il pubblico, scioccato dall’alto tasso di erotismo in diretta tv, chiede provvedimenti.
Solo poco tempo fa si era avanzata l'ipotesi che nella vita di Manuela Arcuri ci fosse un nuovo amore. Il fortunato era stato indicato in Giovanni Di Gianfrancesco, chiamato da Manuela Chicco, con il quale l'attrice era stata vista più volte in compagnia. Si rumoreggiava, quindi, che Chicco fosse il suo nuovo amore , dopo il presunto amore con il fratello di Raffaella Fico e il fidanzamento per gioco con Teo Mammucari che invece è stato sorpreso a baciare per le strade di Milano Aida Yespica. Ebbene pare che i sospetti prendano sempre più corpo, visto che la bella Manuela è stata sorpresa a godersi una vacanza a Ibiza proprio con Giovanni e dagli scatti rubati dal settimanale Diva&Donna, pare che Manuela abbia finalmente trovato la felicità. Per il momento pare azzardato fare delle ipotesi sullo stato della loro relazione, visto che ad Ibiza tra i due ci sono stati solo baci, coccole e tanta tenerezza, ma quel che è certo è che se sono rose fioriranno. Che sia la volta buona per Manuela dopo le tante relazioni purtroppo finite male e le delusioni subite dopo la fine di storie importanti come quella con Aldo Montano e Matteo Guerra. Per il momento i due tacciono e circa il loro rapporto non hanno ancora rilasciato delle dichiarazioni anche se questi scatti fanno pensare che tra loro ci sia una storia abbastanza importante.
Manuela Arcuri paparazzata a Ibiza in compagnia del suo nuovo presunto amore, Giovanni di Gianfrancesco.
Melissa Satta si era già schierata apertamente contro lo scorretto utilizzo dei social network da parte di alcuni personaggi. L’ex velina di Striscia la notizia, moglie di Kevin Prince Boateng e madre di suo figlio Maddox, finì al centro di una triste vicende legata alla sua partecipazione a una puntata di Tiki Taka. All’epoca la showgirl si scagliò contro quelli che sui social avevano commentato la sua partecipazione, insultandola per avere erroneamente ritenuto che non avesse indossato biancheria intima. Melissa decise di sporgere querela per quella vicenda, una decisione che a distanza di mesi non rinnega: Ciò che mi fa arrabbiare non è il mezzo, ma come viene usato. Io penso di usare bene i social perché parlo di me stessa, del mio lavoro, qualcosa della mia famiglia che scelgo io di far vedere. Mi arrabbio perché non ci sono regole e modi per punire chi non le rispetta. Intervistata dal Quotidiano Nazionale, Melissa lancia una dura accusa nei confronti di chi, attraverso un sistema di controllo a maglie larghe, permette che determinati episodi si verifichino: Sono i controlli che non vanno. Abbinati a un profilo ci sono nome e cognome, e tutti i dati per l’identificazione. Mi stupisce che tutti possano dire e scrivere tutto quello che vogliono. Ci vuole un controllo a 360 gradi. Su alcuni profili vengono postate immagini di tutti i tipi, anche pornografiche, ma i social media vengono usati anche da minorenni! E poi, andiamo, sono una moglie, una mamma, una persona perbene: dovermi sentire in difetto perché ho messo una gonna in trasmissione mi sembra assurdo. È razzismo contro le donne. Ho deciso di fare causa non solo per me, ma per tutte. Femminicidi e stupri sono alimentati da questi meccanismi. Lancia, quindi, un monito alle ragazze più giovani che si avvicinano ai social network:
Melissa Satta, già protagonista di una vicenda che l’aveva convinta a sporgere denuncia dopo una serie di commenti offensivi ricevuti via social network, tuona affinché si comprenda la necessità di attuare un controllo maggiore al fine di arginare il fenomeno del cyberbullismo.
Come previsto, Epic Games ha presentato ricorso contro la sentenza che lo scorso venerdì ha deciso in merito alla diatriba legale che ha coinvolto le due realtà sulle politiche dell'App Store, che sono state definite corrette dal giudice e non legate a un monopolio del settore, come invece lo definivano gli sviluppatori di Fortnite. Ora l'appello punta a far riesaminare il caso e a un eventuale ribaltamento della sentenza. Epic Games ha fatto appello alla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito, la più grande delle tredici corti d'appello statunitensi. Al momento i dettagli legali sull'appello di Epic sono pochi e resta quindi da capire su quali punti l'azienda farà leva per cercare di ribaltare la sentenza. È però probabile che la strategia principale sarà quella di continuare a fare pressioni sulle accuse dell'antitrust alle pratiche di Apple. D'altronde l'obiettivo degli sviluppatori di Fortnite è quello di convincere il giudice a definire l'App Store un modello monopolistico che richiede agli sviluppatori di utilizzare il sistema proprietario della mela per tutti gli acquisti effettuati nelle app e nei giochi, transazioni che garantiscono ad Apple una fetta dei guadagni.
Epic Games ha presentato ricorso contro la sentenza sulla diatriba legale che ha coinvolto le due realtà sulle politiche dell’App Store. Il giudice non ha definito quello di Apple come un monopolio di settore, come invece avrebbero voluto gli sviluppatori di Fortnite.