id
stringlengths
1
8
text
stringlengths
4
669k
454195
Charlie Benante - Biografia Nella sua adolescenza impara a suonare la batteria ascoltando gruppi di vario genere come Beatles, Led Zeppelin, Kiss, Black Sabbath, Sex Pistols, Van Halen e Discharge. Entra negli Anthrax nel 1982 e con il fondatore Scott Ian, è l'unico membro originario della formazione rimasto. Negli anni '80 lo stile musicale di Benante è, perlopiù, fondato sulla velocità ritmica, con un uso estremo della doppia cassa. Il suo stile ha comunque influenzato molti batteristi venuti dopo, oltre che per l'uso della doppia cassa, anche per l'utilizzo del blast beat, di cui è stato un pioniere assieme a Mick Harris dei Napalm Death. Brani che vale la pena di ascoltare per comprendere il suono del batterista sono Deathrider, Metal Thrashing Mad, A.I.R., Madhouse, Armed & Dangerous, Caught In A Mosh, Indians e Be All, End All. Negli anni novanta gli Anthrax si estraniano dal Thrash per abbracciare sonorità Crossover come il Rapcore. Anche lo stile di Benante si diversifica, accantonando l'uso possente della doppia cassa in favore di un drumming più lento e tecnico. Nell'album We've Come for You All del (2003), Benante ritorna a suonare con l'aggressività dei vecchi tempi tramite il largo uso di doppia cassa. Da non dimenticare anche il progetto parallelo del batterista: i SOD (Stormtroopers Of Death), gruppo crossover thrash hardcore fondato nel 1985 da Benante assieme a Scott Ian, al bassista Dan Lilker (ex membro degli Anthrax) e al cantante Billy Milano. Benante è sposato, ha una figlia di nome Mia nata a gennaio 2006 e un figliastro, Gregory, nato da una precedente relazione della moglie. Curiosamente, è zio dello stesso bassista degli Anthrax Frank Bello (figlio della sua sorella maggiore Rosie, deceduta a fine aprile 2023). Nel 2022 Benante inizia a lavorare come turnista insieme a Zakk Wilde per gli show di reunion dei Pantera, storica band groove metal. Equipaggiamento Batterie Tama Starclassic Bubinga in Black Metallic w/Gold Inlay & Black Nickel Hardware # 20" x 22" Cassa # 20" x 22" Cassa # 6.5" x 14" Charlie Benante Signature Snare Drum # 8" x 10" Tom # 8" x 12" Tom # 9" x 13" Tom # 14" x 14" Timpano # 16" x 18" Timpano # 6.5" x 13" Rullante Piatti Paiste # 16" RUDE Crash/Ride # 13" Signature Dark Crisp Hi-Hat # 8" RUDE Splash (custom) # 18" 2002 Power Crash # 12" Signature Splash # 19" RUDE Wild Crash # 20" Signature Dark Metal Ride # 18" RUDE Crash/Ride # 14" Signature Sound Edge Hi-Hat # 18" 2002 Novo China # 20" 2002 Novo China Pelli Evans * Evans St Dry/Hazy 300 (rullante) * G2 clear/G1 clear (tom) * EQ2 Batter Clear/EQ3 Resonant Black (cassa) Hardware Tama * Power Tower System * HP910LS Speed Cobra Single Pedal (x2) * HH905 Iron Cobra Lever Glide Hi-Hat Stand * HT730 1st Chair Ergo-Rider Drum Throne Bacchette Vic Firth * Charlie Benante Signature Trigger Ddrum Discografia =Con gli Anthrax= Album in studio *1984 - Fistful of Metal *1985 - Spreading the Disease *1987 - Among the Living *1988 - State of Euphoria *1990 - Persistence of Time *1993 - Sound of White Noise *1995 - Stomp 442 *1998 - Volume 8: The Threat Is Real *2003 - We've Come for You All *2011 - Worship Music *2016 - For All Kings Live *1994 - The Island Years *2004 - Music of Mass Destruction *2005 - Alive 2 Con gli Stormtroopers Of Death *1985 - Speak English or Die *1999 - Bigger Than the Devil *2007 - Rise of the Infidels Collaborazioni *1996 - Artisti Vari - Thunderbolt: A Tribute to AC/DC (batteria nel brano Walk All Over You di Dee Snider) *1996 - Artisti Vari - Spacewalk: A Tribute to Ace Frehley (batteria nel brano Rip It Out di Scott Ian) *1997 - Life of Agony - Soul Searching Sun (chitarra a 6 e 12 corde nel brano Tangerine (Re-Zep) presente nella versione digipak) *2001 - John Carpenter - Ghost Of Mars (colonna sonora dell'omonimo film) (batteria) *2004 - VAST - Nude (batteria nel brano Be With Me) *2004 - VAST - Turquoise & Crimson (batteria nei brani Be With Me, Falling From The Sky, I Woke Up L.A.) *2009 - Liquid Trio Experiment - When the Keyboard Breaks: Live in Chicago (batteria nel brano Liquid Anthrax) *2015 - Metal Allegiance - Metal Allegiance (chitarra solista nei brani Triangulum e Pledge Of Allegiance) Altri progetti Collegamenti esterni * * Benante, Charlie Benante, Charlie
1331974
Megacariocita - Il megacariocita è una cellula del midollo osseo che frantumandosi forma le piastrine ematiche necessarie per la coagulazione del sangue. I megacariociti normalmente ammontano a 1 su 10.000 cellule del midollo osseo ma possono aumentare in numero di circa 10 volte in certe malattie. In generale, i megacariociti sono dalle 10 alle 15 volte più grandi di un normale globulo rosso, mediamente 50-100 µm di diametro. Durante la sua maturazione, il megacariocita cresce in grandezza e replica il suo DNA senza citocinesi. Come risultato, i nuclei dei megacariociti possono diventare molto grossi e lobulati; per questo, guardandoli con un microscopio ottico, può sembrare che ci siano molti nuclei. In alcuni casi, i nuclei possono essere poliploidi fino a 64N, ossia avere 32 copie del normale contenuto di DNA di una cellula umana. Sviluppo dei megacariociti I megacariociti derivano dalle cellule staminali ematopoietiche, cellule precursori nel midollo osseo. Queste cellule staminali pluripotenti si dispongono nel midollo vicino ai sinusoidi e sono capaci di produrre tutti i tipi di cellule sanguigne a seconda del segnale che ricevono. Il primo segnale per la produzione dei megacariociti è la trombopoietina o TPO. La TPO è necessaria per indurre la differenziazione da cellula progenitore nel midollo osseo a megacariocita. Altri segnali molecolari per la differenziazione dei megacariociti includono GM-CSF, IL-3, IL-6, IL-11, ed eritropoietina. Lo sviluppo dei megacariociti attraversa i seguenti passaggi: CFU-Me (cellula staminale emopoietica pluripotente o emocitoblasto) -> megacarioblasto -> promegacariocita -> megacariocita. Le cellule infine raggiungono lo stato di megacarioblasto e perdono la loro capacità di dividersi. Tuttavia, sono ancora in grado di replicare il loro DNA e continuano lo sviluppo.. Il citoplasma continua ad espandersi ed il contenuto di DNA può aumentare fino a 64N. Rilascio delle piastrine Appena la cellula completa la differenziazione e diventa un megacariocita maturo, inizia il processo di produzione delle piastrine. La trombopoietina induce il megacariocita a formare piccole pro-piastrine. Le piastrine sono nella membrana interna dentro il citoplasma dei megacariociti. Sono stati proposti due meccanismi per il rilascio delle piastrine. Nel primo scenario, il processo di formazione delle pro-piastrine fa esplodere la membrana con rilascio delle piastrine. Nel secondo caso, le cellule formano una catena di piastrine nei vasi sanguigni; la catena viene formata tramite pseudopodi capaci di emettere continuamente piastrine nella circolazione. In entrambi i casi, ognuno di questi processi porterebbe alla formazione di 2000-5000 nuove piastrine. Complessivamente, 2/3 di queste piastrine prodotte rimangono nella circolazione mentre 1/3 vengono utilizzate dalla milza. Effetti della citocinesi Le citochine sono segnali usati dal sistema immunitario per la comunicazione intercellulare. Ci sono molte citochine che interessano i megacariociti. Certe citochine come le IL-3, IL-6, IL-11, LIF, eritropoietina, e trombopoietina stimolano la maturazione delle cellule progenitrici dei megacariociti. Altri segnali come PF4, CXCL5, CXCL7, e CCL5 inibiscono la formazione di piastrine. Trombopoietina La trombopoietina (TPO) è la 353ª proteina situata nel cromosoma 3p27. La TPO è sintetizzata principalmente nel fegato ma può essere prodotta da reni, testicoli, cervello, e nelle cellule stromali del midollo osseo. Ha una grossa omologia con l'eritropoietina. È richiesta ma non obbligatoria per la formazione di piastrine. Topi senza TPO o senza i suoi recettori (Mpl) hanno una riduzione del 90% del numero di piastrine nella circolazione, sebbene le piastrine siano normali in morfologia e funzionalità. Malattie dovute ai megacariociti I megacariociti sono direttamente responsabili nella produzione di piastrine che sono richieste nella formazione di trombosi, o coaguli di sangue. Ci sono molte malattie attribuibili direttamente all'anormale funzionalità dei megacariociti o delle piastrine. Trombocitemia essenziale La trombocitemia essenziale (ET) è un disordine caratterizzato da un numero estremamente alto di piatrine nella circolazione. La malattia colpisce 1-2 persone ogni 100,000. Le direttive del WHO (World healt organization) per la diagnosi della malattia richiedono > 600,000 piastrine/μL di sangue (normalmente 150,000-400,000) e la biopsia del midollo osseo. Le conseguenze di avere un così alto numero di piastrine includono trombosi e coaguli in tutto il corpo. I trombi si formano più frequentemente nelle arterie che nelle vene. Ironicamente, avendo un numero superiore di 1,000,000 piastrine/μL si può andare incontro ad eventi emorragici. Recenti studi hanno suggerito che la maggior parte dei casi di ET sono dovuti ad una mutazione della proteina JAK2, una componente del ciclo JAK-STAT. Studi hanno suggerito che questa mutazione rende i megacariociti ipersensibili alla trombopoietina e causa una proliferazione di cloni di megacariociti. Questo è un rischio perché la malattia si potrebbe così trasformare in leucemia. Il primo trattamento consiste nella somministrazione di idrossiurea per abbassare il numero di piastrine. Trombocitopenia amegacariocitica congenita La trombocitopenia amegacariocitica congenita (CAMT) è una malattia ereditaria rara. La prima manifestazione è la trombocitopenia e la megacariocitopenia, o basso numero di piastrine e megacariociti. Si ha un'assenza di megacariociti nel midollo osseo senza un'associata anormalia fisica. La causa di questo disordine sembra essere una mutazione nel gene per il recettore TPO, c-mpl, nonostante alti livelli di siero TPO. In più, ci possono essere anomalie al sistema nervoso centrale compreso il cervello e il cervelletto che può causare i sintomi. Il primo trattamento per la CAMT è il trapianto midollo osseo. Note Altri progetti Collegamenti esterni * * Presented by the University of Virginia * Megakaryocytes: Mature Many microscopic images of mature megakaryocytes including in disease settings. * * Categoria:Tipi cellulari
831586
Anoplosolenia - Ordo: Syracosphaerales Familia: Calciosoleniaceae Genus: Anoplosolenia Species (in synonymy): Anoplosolenia brasiliensis Anoplosolenia , 1952 *
1838231
Instabilità di Kelvin-Helmholtz - L’instabilità di Kelvin – Helmholtz è un tipo di instabilità fluidodinamica che si presenta quando i diversi strati di un fluido sono in moto relativo gli uni rispetto agli altri. Fu scoperta e studiata da Lord Kelvin e da Helmholtz, e successivamente anche da Rayleigh. L'esempio più semplice che si può concepire, in due dimensioni, è quello di due fluidi ideali con interfaccia piana e differenza di velocità uniforme. Se l'interfaccia che separa le due regioni subisce una piccola perturbazione, particelle di fluido che erano a riposo (cioè con velocità nulla) si vengono a trovare nella regione dove regna una velocità finita (e viceversa). Questo scompenso crea un'instabilità: l'ampiezza della perturbazione diventa sempre più ampia e le particelle delle due diverse regioni si mescolano tra loro, formando dei vortici e facendo perdere definitivamente la configurazione che era presente all'inizio. Una configurazione come quella appena descritta, in questo caso semplice, è sempre instabile, per quanto piccola possa essere la perturbazione iniziale. L'instabilità di Kelvin – Helmholtz si manifesta anche lungo le interfacce dei fluidi ascendenti e discendenti nell'instabilità di Rayleigh-Taylor. Situazioni più complesse e realistiche sono anch'esse soggette all'instabilità di Kelvin – Helmholtz, e possono essere studiate: si può prendere in considerazione l'effetto della viscosità del fluido, di una densità non omogenea, della tensione superficiale, della gravità, di un campo magnetico, ecc. Altri progetti Categoria:Fluidodinamica Categoria:William Thomson, I barone Kelvin
773837
National Basketball Association 1964-1965 - La stagione della National Basketball Association 1964-1965 fu la 19ª edizione del campionato NBA. La stagione si concluse con la vittoria dei Boston Celtics, che sconfissero i Los Angeles Lakers per 4-1 nelle finali NBA. Squadre partecipanti * * Classifica finale =Eastern Division Squadra V P % GB Boston Celtics C 62 18 77,5 - Cincinnati Royals 48 32 60,0 14 Philadelphia 76ers 40 40 50,0 22 New York Knicks 31 49 38,8 31 Western Division Squadra V P % GB Los Angeles Lakers 49 31 61,3 - St. Louis Hawks 45 35 56,3 4 Baltimore Bullets 37 43 46,3 12 Detroit Pistons 31 49 38,8 18 San Francisco Warriors 17 63 21,3 32 Playoffs Vincitore Campione NBA 1964-1965 Boston Celtics (8º titolo) Statistiche Categoria Giocatore Squadra Stat Punti Wilt Chamberlain San Francisco/Philadelphia 2.534 Rimbalzi Bill Russell Boston Celtics 1.878 Assist Oscar Robertson Cincinnati Royals 861 FG% Wilt Chamberlain San Francisco/Philadelphia 51,0 FT% Larry Costello Philadelphia 76ers 87,7 Premi NBA NBA Most Valuable Player Award: Bill Russell, Boston Celtics *NBA Rookie of the Year Award: Willis Reed, New York Knicks *NBA Coach of the Year Award: Red Auerbach, Boston Celtics *All-NBA First Team: **Elgin Baylor, Los Angeles Lakers **Jerry Lucas, Cincinnati Royals **Bill Russell, Boston Celtics **Oscar Robertson, Cincinnati Royals **Jerry West, Los Angeles Lakers *All-NBA Second Team: **Bob Pettit, St. Louis Hawks **Gus Johnson, Baltimore Bullets **Wilt Chamberlain, San Francisco/Philadelphia **Sam Jones, Boston Celtics **Hal Greer, Philadelphia 76ers *All-Rookie Team: **Willis Reed, New York Knicks **Jim Barnes, New York Knicks **Howard Komives, New York Knicks **Lucious Jackson, Philadelphia 76ers **Wali Jones, Baltimore Bullets (pari) **Joe Caldwell, Detroit Pistons (pari) Voci correlate NBA Playoffs 1965 *NBA Finals 1965 *NBA All-Star Game 1965 Categoria:Pallacanestro nel 1964 Categoria:Pallacanestro nel 1965 Categoria:Stagioni NBA
2646484
Biotopo Ontaneto di Sluderno - Il Biotopo Ontaneto di Sluderno (in tedesco Schludernser Au) è un'area naturale protetta e una riserva naturale speleologica dell'Alto Adige istituita nel 2000. Occupa una superficie di 124,50 ha a Sluderno nella provincia autonoma di Bolzano.Fonte: Ministero dell'Ambiente. Fauna Flora Note Voci correlate Aree naturali protette del Trentino-Alto Adige Altri progetti Collegamenti esterni Il Biotopo Ontaneto di Sluderno su Parks.it, il portale dei parchi italiani Categoria:Aree naturali protette del Trentino-Alto Adige Categoria:Siti di interesse comunitario della provincia di Bolzano Categoria:Sluderno
250604
Cryptolechia pelophaea - Species: Meyrick, 1931 Category:Edward Meyrick taxa
3833958
Batone I - . Antefatto Batone nacque probabilmente tra il 35 e il 30 a.C., in quella che è oggi la Bosnia superiore. Apparteneva alla tribù indigena dei Desiziati, la cui patria era in quella che è oggi la Bosnia centrale, e scelse, in un momento critico, di condurre il suo popolo nella sua lotta contro gli occupanti romani. Dal 33 a.C. i Desiziati erano sotto il dominio romano come una comunità nomade semi-indipendente. La comunità dei Desiziati apparteneva alla provincia romana dell'Illyricum con capitale Salona sulla costa adriatica. . Rivolta Nel 6 d.C. i Romani pianificarono di attaccare i Marcomanni e a tal scopo Augusto ordinò la mobilitazione delle forze ausiliarie illiriche. Ma nella primavera dello stesso anno le forze illiriche in Bosnia con a capo Batone si ribellarono.. Nella regione pannonica dell'Illyricum anche i Breuci si ribellarono e il loro leader, chiamato anch'esso Batone, si mise alla loro testa. Nell'autunno del 6 d.C. i due eserciti si unirono, con i due Batoni a capo di un esercito di ribelli, tra loro alleati.. Roma inviò dieci legioni e un analogo numero di truppe ausiliarie, di alleati e di mercenari per schiacciare la rivolta. Molti, all'interno delle legioni romane, erano veterani di guerra. Il comandante supremo di tutte le forze romane era il futuro imperatore Tiberio. Batone il Desiziato tentò senza successo di prendere Salona, ma dopo essere stato sconfitto da Marco Valerio Messalla Messallino, il governatore dell'Illyricum, si ritirò a nord per unire le proprie forze con quelle dell'altro Batone, il leader del Breuci. Dopo due anni di guerra, nell'estate dell'8 d.C., Batone II si arrese a Tiberio sulle rive del fiume Bathinus (probabilmente il fiume Bosna). Subito dopo, venne catturato da Batone I, e condannato a morte da un'assemblea popolare. L'anno successivo Tiberio e Germanico lanciarono una campagna contro i Desiziati. Dopo aspre battaglie, nel settembre del 9 d.C., solo pochi giorni prima della battaglia della foresta di Teutoburgo, Batone e i Desiziati si arresero a Tiberio. Quando Tiberio chiese a Batone e ai Desiziati perché si fossero ribellati, si dice che Batone abbia risposto: «Voi Romani, dovete essere incolpati per aver mandato, come guardiani delle vostre greggi, non cani o pastori, ma lupi». Batone trascorse il resto della sua vita nella città italiana di Ravenna. Note Bibliografia * Voci correlate Illyricum * Lista delle tribù illiriche * Rivolta dalmato- pannonica del 6-9 Altri progetti
4774549
Blues for Dracula - Blues for Dracula è un album di Philly Joe Jones, pubblicato dalla Riverside Records nel 1958. Il disco fu registrato il 17 settembre 1958 al "Reeves Sound Studios" di New York City. Tracce ;Lato A ;Lato B Musicisti ;Philly Joe Jones Sextet * Philly Joe Jones - batteria, narratore * Nat Adderley - cornetta * Johnny Griffin - sassofono * Tommy Flanagan - pianoforte * Julian Priester - trombone * Jimmy Garrison - contrabbasso Collegamenti esterni *
379435
Ptychozoon lionotum - Species: Ptychozoon lionotum * Ptychozoon lionotum , 1905 Syntypes: 2601–02. : “Pegu”, restricted to “Hpa Lon, Taikkyi Township, Yangon (north) District, Yangon Division, Myanmar (17.44552°N 95.91485°E, 20 m in elevation” by et al. (2019: 186). Ptychozoon homalocephalum var. lionotum , 1905: [original combination, as subspecies] * Ptychozoon lionatum — , 1963: 807 [subsequent combination, elevate to species] * 1905. Notes on some Oriental geckos in the Indian Museum, Calcutta, with descriptions of new tons. Annals and Magazine of Natural History (7)15: 26–32. * 2018. . The IUCN Red List of Threatened Species 2018: e.T177831A103308608. Category:Thomas Nelson Annandale taxa
5557509
Pedicularis rostratospicata - La pedicolare carnicina (nome scientifico Pedicularis rostratospicata Crantz, 1769) è una pianta parassita appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae. Etimologia Il nome generico (Pedicularis) deriva da un termine latino che significa "pidocchio" e si riferisce alla convinzione che queste piante infestino di pidocchi il bestiame al pascolo; altri giustificano l'etimologia del nome del genere all'opposto, ossia in quanto si pensa che queste piante liberino la testa dai pidocchi... L'epiteto specifico (rostratospicata) è formato da due termini: "rostrato" (= becco, rostro). e "spicata" (= spiga, con una infiorescenza allungata). e insieme fanno riferimento all'infiorescenza allungata con fiori a becco. Il binomio scientifico di questa pianta è stato proposto per la prima volta dal medico e botanico lussemburghese naturalizzato austriaco Heinrich Johann Nepomuk von Crantz (1722-1799) nella pubblicazione "Stirpium Austriarum Fasciculus. Editio Altera Aucta. Wien - Ed. 2. 2(4): 317 (-320, 323)" del 1769. Descrizione Queste piante sono alte da 15 a 45 cm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Inoltre sono piante parassite: le radici mostrano organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante.... Radici Le radici, spesso fusiforme o fascicolate, grosse e carnose, si distribuiscono a raggiera cercando di raggiungere le radici di altre piante per succhiarne la linfa. Fusto La parte aerea del fusto è ascendente o eretta; è glabra alla base, mentre è pubescente vicino all'infiorescenza. Foglie Le foglie hanno il contorno lanceolato e la forma è due volte pennatosetta; la superficie è glabra. I piccioli sono glabri. Le foglie cauline in genere sono più di tre. Dimensione delle foglie: larghezza 1 – 2 cm; lunghezza 4 – 8 cm. Infiorescenza Le infiorescenze sono formate da spighe allungate capitate con fiori peduncolati o subsessili e spaziati. Le brattee dell'infiorescenza sono simili alle foglie cauline ma più brevi e villose. Lunghezza del peduncolo: 1 – 2 mm. Fiore I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (del tipo bilabiato), tetrameri, ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (la corolla e il calice sono a 5 parti). Lunghezza del fiore: 11 – 16 mm. *Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale: :::X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula *Calice:il calice è gamosepalo con cinque denti più o meno diseguali lunghi la metà della parte tubulosa (la base del calice è un tubo campanulato); la superficie è glabra. Lunghezza del calice: 6 – 8 mm. *Corolla: la corolla, a forma più o meno cilindrica, è gamopetala bilabiata a fauci aperte. Il tubo della corolla supera appena il calice. Delle due labbra, quello superiore è falcato e termina in un becco allungato; quello inferiore è formato da tre lobi generalmente glabri. Il colore della corolla è roseo lungo il tubo e rosso-purpureo scuro nel labbro superiore. Lunghezza della corolla: 11 – 13 mm. *Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (due grandi e due piccoli - quelli inferiori hanno i filamenti allungati). I filamenti sono inseriti più o meno alla base della corolla e quelli degli stami anteriori sono glabri o scarsamente pubescenti. Le antere, dissimulate sotto il cappuccio del labbro superiore sono strettamente unite da una fitta peluria. La maturazione del polline è contemporanea allo stigma.. *Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli (sincarpellare) ed è biloculare. Lo stilo inserito all'apice dell'ovario è del tipo filiforme; lo stigma è semplice ed è protruso brevemente oltre il cappuccio della corolla in modo da evitare l'auto- impollinazione. *Fioritura: da luglio a agosto. Frutti Il frutto è una capsula loculicida bivalve a forma ovoide (a maturità è lunga il doppio del calice). I semi sono pochi a forma angolosa. Riproduzione Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama). *Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). *Dispersione: i semi cadendo a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Tassonomia La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione.) distribuiti in tutti i continenti. Il genere Pedicularis comprende 400-500 specie (il genere più numeroso della famiglia con distribuzione quasi cosmopolita - manca in Africa e Australia) delle quali 23 sono presenti nella flora spontanea italiana. La classificazione del genere è difficile in quanto la forma del fiore è molto simile tra specie e specie; inoltre il colore della corolla nel secco è indistinguibile. Pignatti nella "Flora d'Italia" divide le specie spontanee della flora italiana in tre gruppi in base alla forma del labbro superiore (vedi il disegno): :*Sez. Anodontae: l'apice del labbro superiore della corolla è arrotondato (né rostrato e né dentato). :*Sez. Rhyncholophae: il labbro superiore della corolla è più o meno falcato e termina in un becco allungato. :*Sez. Pedicularis: il labbro superiore della corolla è provvisto di due dentini sotto la parte falcata. La specie P. rostratospicata appartiene alla sez. Rhyncholophae. Filogenesi Secondo una recente ricerca di tipo filogenetico la famiglia Orobanchaceae è composta da 6 cladi principali nidificati uno all'interno dell'altro. Il genere Pedicularis si trova nel quarto clade (relativo alla tribù Pedicularideae). All'interno della tribù il genere è in posizione "gruppo fratello" al resto dei generi della tribù.. Variabilità Per questa specie sono riconosciute due sottospecie:. – Distribuzione alpina. Sottospecie rostratospicata *Nome scientifico: 'P. rostratospicata subsp. rostratospicata'' *Descrizione: la pianta ha un portamento gracile con una infiorescenza allungata alla fruttificazione; le brattee e il calice si presentano con una pelosità ragnatelosa; inoltre i denti del calice sono interi sul bordo. *Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Sud Europeo. *Distribuzione: in Italia è una pianta molto rara e si trova dalla Carnia al Cadore (e Appennino Centrale). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Austria e Slovenia. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nei Carpazi. *Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i pascoli alpini e subalpini. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido. *Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 1800 fino a 2500 ; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: subalpino e alpino. *Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologico questa sottospecie appartiene alla seguente comunità vegetale: ::Formazione : Comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite :::Classe : Elyno – Seslerietea variae ::::Ordine : Seslerietea variae :::::Alleanza : Caricion ferrugineae Sottospecie helvetica *Nome scientifico: 'P. rostratospicata subsp. helvetica (Steingr.) O. Schwarz, 1949 *Basionimo: per questa sottospecie il basionimo è Pedicularis incarnata var. helvetica Steininger, 1886 *Descrizione: la pianta ha un portamento robusto con una infiorescenza densa e più o meno allungata; le brattee e il calice si presentano con una pelosità villosa; inoltre i denti del calice dei fiori inferiori sono distintamente visibili. *Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Ovest Alpico. *Distribuzione: in Italia è una pianta rara e si trova nelle Alpi occidentali. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia (tutti i dipartimenti alpini), in Svizzera (cantoni Vallese e Grigioni) e in Austria (Länder del Tirolo Settentrionale). *Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i pascoli alpini e subalpini. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido. *Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 1800 fino a 2500 ; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: subalpino e alpino. *Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologico questa sottospecie appartiene alla seguente comunità vegetale: ::Formazione : Comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite :::Classe : Elyno – Seslerietea variae ::::Ordine : Seslerietea variae :::::Alleanza : Caricion ferrugineae Sinonimi Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti: *Pedicularis incarnata var. helvetica Steininger Altre notizie La pedicolare a spiga breve in altre lingue è chiamata nei seguenti modi: * Ähren-Läusekraut * Pédiculaire à bec et en èpi Note Bibliografia * * Altri progetti Collegamenti esterni Pedicularis rostratospicata IPNI Database *Pedicularis rostratospicata EURO MED - PlantBase Checklist Database *Pedicularis rostratospicata The Plant List - Checklist Database Categoria:Orobanchaceae
9231235
Ian Simpson (architetto) - Biografia Ian Simpson, nato e cresciuto a Heywood, vicino a Rochdale, è il maggiore di sei figli. Suo padre era un imprenditore di demolizioni. Da piccolo eccelleva nell'arte e nella lavorazione del legno a scuola e afferma di sapere che voleva diventare un architetto dall'età di 12 anni. Studiò architettura al Liverpool Polytechnic e dopo aver completato gli studi si trasferì a Londra entrando nelle studio Foster and Partners. Dopo tre anni, fece ritorno a Manchester e fondò la Ian Simpson Architects con Rachel Haugh. Divenuto docente all'Università di Manchester, lo studio di architettura non gli diede profitti per quasi dieci anni. Gli uffici principali dello studio sono a Castlefield, Manchester ed ha anche un ufficio a Londra, che lavora su diversi progetti nella capitale. Oltre che nel Regno Unito, Simpson sta costruendo una nuova sala da concerto ad Anversa. Nel 2002 si è trasferito a vivere in un grande appartamento al N. 1 Deansgate, un nuovo edificio che ha progettato come parte della ricostruzione del centro città post-bombardamenti. Ora vive, con la sua compagna di lunga data Jo Farrell e il loro figlio, nell'attico in cima alla Beetham Tower. Ha progettato l'edificio (descritto come "il primo vero grattacielo del Regno Unito fuori Londra") e ha acquistato i due piani superiori (48° e 49°) prima dell'inizio della costruzione. È stato intervistato a casa sua da Daon Bruni per il settimanale on-line Fashion Art and Design Weekly nell'agosto 2013.Ghostarchive e : L'appartamento comprende un uliveto: 30 alberi maturi sono stati issati con una gru prima che il tetto fosse completato. La visuale si estende a 56 km con tempo sereno.Joanne Lamm, South China Morning Post 4 ottobre 2013 Inizi I primi progetti li realizzò a Manchester, tra cui il teatro Green Room, un progetto di nove anni con il Manchester Museum e il lavoro su Ducie House e a Castlefield, dove ha sede il suo studio. Questi portarono Simpson all'attenzione di Sir Howard Bernstein e del consiglio comunale. All'inizio degli anni 1990, il consiglio comunale incaricò un nuovo gruppo di esaminare i principi di progettazione urbana per la città e di produrre una guida per gli sviluppatori. Il gruppo fu convocato e guidato da Lesley Chalmers, amministratore delegato di Hulme Regeneration Ltd (una partnership di rigenerazione pubblica/privata di Manchester), in seguito alla sua "A Guide to Development", pubblicata nel 1994. Riunì una dozzina di professionisti dello sviluppo e della rigenerazione (e due accademici del settore) e organizzò una serie strutturata di visite in loco e incontri di discussione per redigere la "Guida allo sviluppo di Manchester" (pubblicata nel gennaio 2007). Ian Simpson era un membro del gruppo, così come Nick Johnson, che in seguito sarebbe diventato CEO di Urban Splash. Nel 1996 quando scoppiò la bomba dell'IRA in centro città, il testo della Guida fu messo in concorso e approvato dal Consiglio, in attesa di pubblicazione formale. La Guida, adottata di lì a poco come Documento Programmatico Integrativo e Guida alla Pianificazione (DOCUP), è stata emessa nell'ambito del mandato del Consiglio per la produzione di un piano strategico per la ricostruzione del centro cittadino. Ian Simpson Architects entrò a far parte del team guidato da EDAW, scelto dopo un concorso pubblico. La conoscenza locale di Ian e la sua strategia per cogliere l'opportunità di espandere il centro della città hanno costituito il fulcro delle proposte. Nel 2013 ha assunto Nick Johnson, ex vice CEO di Urban Splash, in un ruolo non esecutivo per aiutare a esplorare la direzione futura. Simpson ha anche coinvolto l'esperto architetto di Manchester Roger Stephenson, il cui studio è andato in amministrazione, aiutandolo a creare un nuovo studio che si concentrerà su progetti di diversa scala e tipo rispetto al lavoro di Simpson e Haugh.Amanda Baillieu Building Design 9.5.13 Cariche Docente alla Manchester School of Architecture 1987-1994 * Esaminatore esterno per la London South Bank University e la Newcastle University * Vicepresidente (architettura) per la Liverpool John Moores University Design Academy. * Membro del consiglio di amministrazione di Oldham e Rochdale Housing Market Renewal (HMR) Pathfinder. * Fellow della RSA, The Royal Society for the incoraggiation of Arts, Manufactures and Commerce Note Collegamenti esterni Ian Simpson Architects
510605
contrôleriez - seconda persona plurale del condizionale presente di contrôler * vedi contrôler
6485795
Benjamín Kuscevic - Statistiche = Cronologia presenze e reti in nazionale = Palmarès =Club= =Competizioni statali * :Palmeiras: 2022 Competizioni nazionali * :Univ. Católica: 2018, 2019 * :Universidad Católica: 2016, 2019 *Coppa del Brasile: 1 :Palmeiras: 2020 * :Palmeiras: 2023 * :Palmeiras: 2022 Competizioni internazionali *Coppa Libertadores: 2 :Palmeiras: 2020, 2021 * :Palmeiras 2022 Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Calciatori della Nazionale cilena
114625
Eurovision Song Contest 1980 - Il venticinquesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a L'Aia (Paesi Bassi) il 19 aprile 1980. Storia Avendo vinto il concorso del 1978 e quindi ospitato quello del 1979 vincendolo nuovamente, Israele rifiutò di organizzare il “Gran Premio dell'Eurovisione” del 1980. Fu chiesto al Regno Unito di organizzare il concorso ma anch'esso si rifiutò. I Paesi Bassi si assunsero quest'onore, sebbene non avessero avuto molto tempo per la preparazione; infatti utilizzarono alcune parti della sequenza d'apertura e della scenografia della precedente edizione da loro ospitata nel 1976. La televisione olandese scelse il 19 aprile come data del concorso. Questo giorno in Israele è il giorno in memoria dell'Olocausto: per tale motivo si ritirò dal concorso. Anche il principato di Monaco si ritirò dal concorso per non tornarvi più sino al 2004. La Turchia, invece, scelse di ritornare. Ma la sorpresa piacevole di quell'anno fu la partecipazione di un paese africano, il Marocco, che vi prese parte per la prima e ultima volta; il re del Marocco Hassan II, a fine concorso, visto il basso piazzamento del suo Paese, decise che non avrebbe mai più partecipato al concorso. Il numero di partecipanti quell'anno fu di 19. Il noto artista Johnny Logan e Chorus & Sax vinsero il “Gran Premio” con il brano Whats another year, rappresentando l'Irlanda, che divenne un grande successo in Europa e numero uno nelle classifiche britanniche. Partecipando per la terza volta, Katja Ebstein fu seconda con il brano Theater per la Germania Ovest. Ogni Paese portò un proprio presentatore per introdurre la canzone nella propria lingua madre; per l'Italia fu Beatrice Cori. L'Italia è sesta con il brano Non so che darei, interpretato da Alan Sorrenti. Degna di nota l'inedita partecipazione di un cantante Sámi, lo joiker Mattis Hætta, che insieme a Sverre Kjelsberg ha rappresentato la Norvegia e la propria comunità indigena con il brano Sámiid ædnan. Stati partecipanti Stato Artista Brano Lingua Processo di selezione Blue Danube Du bist Musik Tedesco Interno Telex Euro-Vision Francese Eurosong 1980, 24 febbraio 1980 Bamses Venner Tænker altid på dig Danese Dansk Melodi Grand Prix 1980, 29 marzo 1980 Vesa-Matti Loiri Huilumies Finlandese Euroviisukarsinta 1980, 8 marzo 1980 Profil Hé, hé M'sieurs dames Francese Finale nazionale Katja Ebstein Theater Tedesco Ein Lied für Den Haag, 20 marzo 1980 Anna Vissi Autostop Greco Ellinikós Telikós 1980, 10 marzo 1980 Johnny Logan What's Another Year Inglese National Song Contest 1980, 9 marzo 1980 Alan Sorrenti Non so che darei Italiano Interno Sophie & Magaly Papa Pingouin Francese Interno Samira Said Bitaqat Hub Arabo Interno Sverre Kjelsberg & Mattis Hætta Sámiid ædnan NorvegeseIl brano contiene parti cantante in joik, un canto tradizionale Sami. Melodi Grand Prix 1980, 22 marzo 1980 (organizzatore) Maggie MacNeal Amsterdam Olandese Interno José Cid Um grande, grande amor Portoghese Festival da Canção 1980, 7 marzo 1980 Prima Donna Love Enough for Two Inglese A Song For Europe 1980, 26 marzo 1980 Spagna Trigo Limpio Quédate esta noche Spagnolo Interno Tomas Ledin Just nu! Svedese Melodifestivalen 1980, 8 marzo 1980 Paola del Medico Cinéma Francese Concours Eurovision 1980 Ajda Pekkan Pet'r Oil Turco Interno per l'artista; Şarkı Yarışması 1980 per il brano, 24 febbraio 1980 Artisti ritornanti * Paola del Medico (Svizzera 1969) * Katja Ebstein (Germania 1970, Germania 1971) * Maggie McNeal (Paesi Bassi 1974 - insieme a Mouth) Struttura di voto Ogni Paese premia con dodici, dieci, otto e dal sette all'uno punti le proprie dieci canzoni preferite. Orchestra Diretta dai maestri: Anders Berglund (Svezia), Allan Botschinsky (Danimarca), Jean Claudric (Marocco), John Coleman (Regno Unito), Norbert Daum (Lussemburgo), Javier Iturralde (Spagna), Sigurd Jansen (Norvegia), Noel Kelehan (Irlanda), Jorge Machado (Portogallo), Jick Nakassian (Grecia), Del Newman (Italia), Richard Österreicher (Austria), Atilla Özdemiroglu (Turchia), Peter Reber (Svizzera), Wolfgang Rödelberger (Germania), Ossi Runne (Finlandia), Sylvano Santorio (Francia) e Rogier van Otterloo (Paesi Bassi). La canzone belga non ha utilizzato l'accompagnamento orchestrale. Classifica N° Stato Cantante Canzone Punti Posizione 01 Austria Blue Danube Du bist Musik 64 8 02 Turchia Ajda Pekkan Pet'r Oil 23 15 03 Grecia Anna Vissi & The Epikouri Autostóp (Ωτοστόπ) 30 13 04 Lussemburgo Sophie & Magaly Papa pingouin 56 9 05 Marocco Samira Bensaïd Bitaqat khub (بطاقة حب.) 7 18 06 Italia Alan Sorrenti Non so che darei 87 6 07 Danimarca Bamses Venner Tænker altid på dig 25 14 08 Svezia Tomas Ledin Just nu! 47 10 09 Svizzera Paola Cinéma 104 4 10 Finlandia Vesa-Matti Loiri Huilumies 6 19 11 Norvegia Sverre Kjelsberg & Mattis Hætta Sámiid Ædnan 15 16 12 Germania Ovest Katja Ebstein Theater 128 2 13 Regno Unito Prima Donna Love Enough For Two 106 3 14 Portogallo José Cid Um grande, grande amor 71 7 15 Paesi Bassi Maggie MacNeal Amsterdam 93 5 16 Francia Profil Hé hé, m'sieurs, dames 45 11 17 Irlanda Johnny Logan What's Another Year 143 1 18 Spagna Trigo Limpio Quédate esta noche 38 12 19 Belgio Telex Euro-vision 14 17 12 punti N. A Da 7 Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Norvegia, Regno Unito, Svizzera 4 Austria, Francia, Lussemburgo, Turchia 3 Italia, Paesi Bassi, Spagna 2 Finlandia, Irlanda 1 Portogallo 1 Marocco 1 Svezia Note Altri progetti Collegamenti esterni
833698
Tempio sotterraneo di Seokguram - Il Tempio sotterraneo di Seokguram (in coreano: 석굴암 in hangŭl, 石窟庵 in hanja) è un eremo che fa parte del complesso del tempio di Bulguksa. Esso si trova 4 chilometri a est della parte principale del complesso, sul monte Tohamsan, nella città di Gyeongju, in Corea del Sud. La grotta sovrasta il Mar del Giappone e si trova a 750 metri sul livello del mare. Nel 1995 venne inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO insieme al Tempio di Bulguksa, in quanto contiene alcune delle principali sculture buddhiste del mondo. Secondo la tradizione venne costruito da Gim Daeseong e originariamente il suo nome era Seokbulsa ("Tempio di Buddha in pietra"). I lavori iniziarono nel 742 o nel 751, durante il picco culturale del regno di Silla. La grotta venne ultimata nel 774, poco dopo la morte di Gim. Oggi il tempio è considerato uno dei principali luoghi turistici della penisola coreana, raggiungibile in circa un'ora di trekking dal complesso principale. Architettura La tradizione di scolpire le immagini di Buddha nella pietra e nei fianchi delle montagne venne iniziata dagli indiani; questa pratica fu raccolta prima dai cinesi e poi dai coreani. A causa della geologia del paese, con montagne prevalentemente granitiche, scolpire immagini sui loro fianchi non era un'operazione facile, quindi si preferì scavare una grotta artificiale al cui interno collocare statue. Le piccole dimensioni del tempio sotterraneo indicano che probabilmente esso era utilizzato solo dalla famiglia reale. La grotta è un simbolo del viaggio spirituale verso il nirvana. I pellegrini partivano dal complesso di Bulguksa o dai piedi della montagna in cui si trova la grotta, all'ingresso della quale vi è una fontana in cui essi potevano rinfrescarsi. All'interno, l'anticamera rettangolare e uno stretto corridoio, ai cui lati si trovano alcuni bassorilievi, rappresentavano la terra, mentre la rotonda a cui essi conducono rappresentava il cielo. Il punto più importante del tempio sotterraneo è rappresentato dalla statua di Buddha seduto che si trova nella rotonda. Gautama Buddha è seduto su di un trono di loto con le gambe incrociate e una serena espressione di meditazione. Esso assume padmasana, ovvero la posizione del loto, con il mudrā delle mani bhumisparsamudra, toccando la terra con la mano destra. Intorno alla statua si trovano 15 pannelli di bodhisattva, arhat e antichi dei indiani (Brahmā e Indra), oltre a 10 statuette racchiuse in nicchie lungo i muri della rotonda, 5 su ogni lato. La sala principale del tempio ospita una statua di Bodhisattva coi suoi discepoli. Nella grotta si trovano anche 40 figure rappresentanti i diversi principi del Buddhismo e i principali insegnamenti. La grotta è decorata con mezze lune e fiori di loto. Gli architetti Silla utilizzarono apparentemente il principio della simmetria e quello del "rettangolo dorato". Per la costruzione non venne usata calce e la struttura è tenuta insieme da rivetti di pietra. La costruzione è stata orientata in modo da poter utilizzare la ventilazione naturale del luogo. La cupola della rotonda è leggermente ovale, con un diametro che varia fra i 6,84 e i 6,58 metri. Le sculture La scultura principale è senza dubbio la statua di Buddha. Essa è alta 3,5 metri e siede su di un piedistallo alto 1,34 metri. È tuttora fonte di dibattito chi effettivamente ritragga la statua, ma probabilmente ritrae il Buddha storico al momento dell'illuminazione. Al contrario di altre statue di Buddha che hanno un'aureola attaccata dietro la testa, in questo caso viene creata l'impressione di un'aureola a causa di un piccolo rosone di granito messo sul muro dietro la statua, con un fiore di loto scolpito al suo centro. Il piedistallo è composto di tre parti: la superiore e l'inferiore recano dei petali di loto scolpiti, mentre quella centrale consiste di otto pilastri. Il corridoio è guardato da quattro re a cavallo e da altre figure divine, alcune delle quali si trovano nell'anticamera. Nel muro retrostante della rotonda si trova un'altra statua notevole, quella di Avalokiteśvara dalle undici facce, alta oltre due metri. Questa figura è l'unica del bassorilievo che guarda in avanti, mentre tutte le altre guardano di lato. Avalokitesvara indossa una corona, indossa gioielli e tiene un vaso contenente il fiore di loto. Restauri A causa del prolungato periodo di abbandono e dei numerosi rinnovamenti subiti dal tempio sotterraneo, non è chiaro quale fosse l'aspetto originario della costruzione, così come quale fosse l'esatto corso del torrente di fronte alla grotta, che non esiste più. Una serie di restauri venne intrapresa nel 1703 e nel 1758, oltre che agli inizi del XX secolo per ben 3 volte. Dopo la seconda guerra mondiale, negli anni sessanta il presidente Park Chung-hee diede il via ad una serie di restauri intesi a rimuovere i danni causati durante l'occupazione giapponese e a restituire il monumento al suo antico splendore. Oggi il tempio sotterraneo di Seokguram è visibile solo attraverso un vetro, posto a difesa del grande numero di turisti attratti qui dalla grotta del Buddha. Galleria d'immagini Image:Seokguram1.jpg|L'ingresso al tempio; la rotonda è coperta da una collina erbosa sullo sfondo Image:Rinux2.jpg|Nei giorni limpidi dalla grotta è visibile il Mar del Giappone e si ipotizza che la statua di Buddha sia stata posta qui per difendere la Corea dagli attacchi dei giapponesi Altri progetti Collegamenti esterni * Categoria:Patrimoni dell'umanità della Corea del Sud Seokguram Categoria:Tesoro nazionale della Corea del Sud
232277
Coris nigrotaenia - Species: Coris nigrotaenia Coris nigrotaenia & , 1995 : 73319. [Paratypes: BPBM 34503 (1), 36183 (1); CAS 82187 (1); USNM 329442 (1)]. : "Caught near Muscat" [but probably central or southern Oman], Muttrah fish market, Oman. * & 1995\. Coris nigrotaenia, a new wrasse (Perciformes: Labridae) from the northwest Indian Ocean. Journal of South Asian Natural History 1(2): 247–254. * Category:Jonathan K.L. Mee taxa Category:S.R. Hare taxa
14091
Melaleuca x arenicola - Species: Melaleuca x arenicola Melaleuca x arenicola S.Moore
6633340
Johann Christoph Döderlein - La sua opera più importante fu Institutio theologi christiani nostris temporibus pubblicato nel 1780. Fu professore all'Università di Jena. Johann era il padre del filologo Johann Christoph Wilhelm Ludwig Döderlein, noto come Ludwig. Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Professori dell'Università di Jena
3644615
Donna io donna tu - Donna io donna tu è un album di Loretta Goggi del 1988 pubblicato su etichetta Fonit Cetra. Descrizione Dopo la grande consacrazione di Loretta Goggi come uno dei personaggi femminili di punta della RAI negli anni ottanta, che la vedono protagonista in programmi di successo quali il Loretta Goggi in quiz, il Festival di Sanremo, Il bello della diretta, Canzonissime la cantante prosegue il suo nuovo corso musicale dopo aver firmato un contratto quinquennale con la casa discografica Fonit Cetra, all'epoca di proprietà della televisione di stato, per la realizzazione di cinque album, avvalendosi di Mario Lavezzi come nuovo produttore.https://www.teche.rai.it/personaggi/loretta- goggi/https://www.fanpage.it/spettacolo/programmi-tv/loretta-goggi-il-mio- show-rai-nel-2023-non-mi-sbrodolero-addosso-e-non-cantero-maledetta- primavera/. A differenza dei precedenti album prodotti con Lavezzi, C'è poesia e C'è poesia due, la Goggi si affida ad un unico paroliere, Oscar Avogadro, che esplora l'universo femminile in tutte le sue sfaccettature realizzando di fatto un concept album. Il disco affronta tematiche sentimentali care alla cantante ma anche nuovi argomenti come la condizione della donna in generale come nel brano Mama dove si affronta il tema dell'Apartheid visto dagli occhi di una donna e Ma prima o poi, testo dalle velate sfaccettature politiche. Promozione e successo commerciale Le canzoni Ma prima o poi e Da qui vennero utilizzate come sigle per la trasmissione Ieri, Goggi e Domani, condotta con successo da Loretta su Raiuno. Il disco venne pubblicato ad una settimana dalla fine del programma. Dall'album non fu estratto alcun singolo, per dare maggiore spinta alle vendite dell'album. Edizioni L'album è stato pubblicato dalla Fonit Cetra con numero di catalogo TLPX 199 in LP e musicassetta. L'album è stato ristampato per la prima volta su CD nel 2010 nella collana Original Album Series edita dalla Rhino Records per la Warner Fonithttps://www.discogs.com/it/release/3221683-Loretta-Goggi-Donna-Io-Donna- Tu. I musicisti Loretta Goggi: voce * Pinuccio PirazzoliLP "Donna io donna tu" Fonit Cetra TLPX 199 e CD Warner Music/Rhino 5052498-0712-5-8: arrangiamenti * Oscar Avogadro: Testi Tracce Note Collegamenti esterni
1438304
Morti nel 1066 - EXPECTED_UNCONNECTED_PAGE NOEDITSECTION Altri progetti 206600 *
242542
Crematogaster subdentata - Species: Crematogaster subdentata Subspecies: Crematogaster subdentata Mayr, 1877 Crematogaster subdentata kaschgariensis Ruzsky * 1877: [Journey in Turkestan, 2(5). Formicidae.] Izvestiya Imperatorskago Obshchestva Lyubitelei Estestvoznaniya, Antropologii i Etnografii, 26: 1–20.
9273954
Speed Smith Fry - Biografia =I primi anni Fry nacque Danville, diplomandosi poi al Wabash College di Crawfordsville nel 1840 e facendo quindi ritorno a Danville per far pratica come avvocato sotto la direzione di suo zio. Prestò servizio come capitano del 2º reggimento volontari del Kentucky nel corso della guerra messico-statunitense e si distinse nella battaglia di Buena Vista, dove la sua compagnia fu l'ultima ad abbandonare il campo di battaglia. Dopo la guerra tornò a casa e venne nominato giudice della contea di Mercer e prestò servizio sino allo scoppio della guerra civile americana. La guerra civile americana Con lo scoppio della guerra civile, Fry venne immediatamente promosso colonnello della milizia del Kentucky, aiutando ad organizzare il 4º reggimento volontari a Camp Dick Robinson; il 9 ottobre 1861, venne nominato colonnello di tale reggimento. Mill Springs e la morte di Zollicoffer Fry guidò il suo reggimento nella battaglia di Mill Springs del 19 gennaio 1862. Nel corso della battaglia gli scontri si fecero sempre più disorganizzati ed il generale confederato Felix Zollicoffer si portò verso il reggimento di Fry pensando fossero truppe sue alleate ed ordinando al colonnello Fry di cessare il fuoco. L'aiutante di campo di Zollicoffer tentò dai boschi circostanti di avvisare il generale che si trovava nel bel mezzo delle truppe sparando un colpo. Zollicoffer venne colpito a morte da Fry con la sua pistola. Fry ad ogni modo non ammise mai esplicitamente di aver ucciso il generale confederato, ma molti resoconti e dipinti d'epoca gli attribuiscono l'azione. I confederati in seguito si dissero oltraggiati dal gesto di Fry, e lo accusarono di deliberato omicidio in quanto il loro generale riteneva di essere al sicuro tra i suoi mentre i realtà si trovava in mezzo a truppe nemiche. La promozione a generale Il 21 marzo 1862, Fry venne nominato generale di brigata del corpo dei volontari ed ottenne il comando della 2ª brigata della 1ª divisione dell'armata dell'Ohio sotto la direzione del generale Don Carlos Buell. La sua brigata giunse alla battaglia di Shiloh al secondo giorno di scontri, troppo tardi per prendere parte allo scontro. Buell riportòla performance di Fry come "inefficiente". La sua brigata prese invece parte all'assedio di Corinth. Ritornando nel Kentucky, guidò la sua brigata nella battaglia di Perryville a poche miglia dal luogo ove era nato. Una volta che le forze confederate si furono ritirate dal Kentucky, Fry prese il comando della 3ª divisione del XIV corpo d'armata (Armata del Cumberland), che guidò nella campagna di Stones River; assieme a gran parte della sua divisione non prese parte alla successiva battaglia di Stones River. Per gran parte del resto della guerra, comandò la parte nord- centrale del distretto militare del Kentucky. Sul finire della guerra, ottenne il comando di Camp Nelson, il più grande centro di reclutamento dell'Unione a sud di Lexington. Il 24 ottobre 1865 venne licenziato dal servizio, senza ottenere il brevetto di maggiore generale che solitamente veniva concesso prima del pensionamento. L'espulsione di Camp Nelson Expulsion Fry fu direttamente responsabile delle morti di molti rifugiati di colore presenti a Camp Neslon, in particolare donne e bambini che erano membri delle famiglie di uomini arruolati quando, il 23 novembre 1864, ordinò l'espulsione forzata dal campo di tutto il personae non militare malgrado le dure condizioni dell'inverno. Più di 400 persone in tutto vennero espulse a forza dal campo, molte delle quali morirono di freddo o di fame. L'ordine venne portato a compimento dal maggiore generale Stephan G Burbridge, il quale diede al capitano Theron Hall la piena autorità sul campo dal 29 novembre 1864. Infine, solo 250 rifugiati sopravvissero. Dopo la guerra civile Nel 1866, Fry divenne candidato al Congresso nelle file dei Repubblicani, ma non venne eletto. Morì a Louisville e venne sepolto nel Bellevue Cemetery di Danville (Kentucky). Note Bibliografia Eicher, John H., and Eicher, David J., Civil War High Commands, Stanford University Press, 2001, . * Warner, Ezra J., Generals in Blue: Lives of the Union Commanders, Louisiana State University Press, 1964, . * History of Boyle County (Speed Smith Fry) * National Park Service, Death of General Zollicoffer NEH Landmarks of American History: Camp Nelson Expulsion
1685108
Papaya (colore) - Papaya è il colore mostrato a destra. Prende il proprio nome per via della sua somiglianza con il colore della polpa della papaya. Categoria:Gradazioni di giallo
572744
plaudebat - terza persona singolare dell'indicativo imperfetto attivo di plaudō * (pronuncia classica) vedi plaudō
8259183
Nepenthes lavicola - Nepenthes lavicola Wistuba & Rischer, 1996 è una pianta carnivora della famiglia Nepenthaceae, endemica di Aceh, Sumatra, dove cresce a 2000–2600 m. Conservazione La Lista rossa IUCN classifica Nepenthes lavicola come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered). Note Bibliografia Wistuba, A. & H. Rischer 1996. Nepenthes lavicola, a new species of Nepenthaceae from the Aceh Province in the North of Sumatra. Carnivorous Plant Newsletter 25(4): 106–111. * McPherson, S.R. 2009. Pitcher Plants of the Old World. 2 volumes. Redfern Natural History Productions, Poole. Voci correlate Piante carnivore *Specie di piante carnivore *Simbionti delle Nepenthes Altri progetti Categoria:Piante carnivore Categoria:Nepenthaceae
195840
Ralph W. Holzenthal - Ralph W. Holzenthal, Entomologist, USA * Department of Entomology, Fisheries, and Wildlife, Clemson University, Clemson, USA =2004 * 2004: The caddisfly genus Triaenodes in the Neotropics (Trichoptera: Leptoceridae). Zootaxa, 511: 1–80. 2006= =2007 * 2007: Order Trichoptera Kirby, 1813 (Insecta), Caddisflies. Zootaxa, 1668: 639–698. 2008= =2010= =2011= =2012 * , 2012: New species and records of Hydroptilidae (Trichoptera) from Venezuela. ZooKeys, 185: 19–39. . 2015= =2016= =2017= =2018= =2022= Biographies Category:Taxon authorities Category:Entomologists
1745265
Pallacanestro Virtus Roma 1998-1999 - Formazione della Pallacanestro Virtus Roma 1998-1999. 1998/99 5 Emiliano Busca 6 Tommaso Plateo 7 Ruggero Fiasco 8 Alessandro Tonolli 9 Alberto Rossini 10 Saša Obradović 11 Fabrizio Ambrassa 12 Warren Kidd 13 Davide Pessina 14 Andrea Cessel 15 Mario Boni Andrea Dallamora Sebastian Machowski John Turner *Allenatore: Marco Calvani (Valerio Bianchini-Attilio Caja) *Presidente: Giorgio Corbelli 1998-1999
328686
tecnologizzano - terza persona plurale dell'indicativo presente di tecnologizzare :*:
1869139
Bolla di vento stellare - Il termine bolla di vento stellare designa, in astronomia, una cavità di alcuni anni luce nel mezzo interstellare, costituita da gas riscaldato dal vento emesso ad alte velocità (alcune migliaia di km/s) da una stella massiccia di classe spettrale O o B. Anche le stelle meno imponenti emettono delle strutture simili; un esempio è l'eliosfera, emessa dal Sole (di classe spettrale G), all'interno della quale si trova il sistema solare. Le bolle di vento stellare possiedono una struttura a doppio shock. La parte più interna della bolla si scalda in un termination shock (shock di terminazione), in cui la sua energia cinetica viene convertita in energia termica, che riscalda i gas sino alla temperatura di 106 K; si forma così un plasma altamente ionizzato che emette raggi X. Il vento riscaldato e ad elevata pressione si espande, causando uno shock all'interno del gas interstellare circostante. Se il gas circostante è abbastanza denso (densità n > 0,1 cm-3), il gas delle regioni più esterne si raffredda molto più velocemente di quello delle parti più interne, formando un sottile ma piuttosto denso involucro attorno al vento stellare. Note Categoria:Oggetti astronomici
1260586
Ocean - Ocean in lingua inglese significa oceano. Aziende OCEAN – azienda italiana di elettrodomestici * Ocean Software – azienda britannica produttrice di videogiochi Fumetti Ocean – miniserie a fumetti di Warren Ellis, Chris Sprouse e Karl Story del 2004, pubblicata dalla Wildstorm Geografia Ocean – census-designated place del Maryland (Stati Uniti d'America) Musica Billy Ocean – cantante britannico * Frank Ocean – cantante statunitense * Ocean – gruppo musicale canadese * Ocean – album degli Eloy del 1977 * Ocean – singolo dei Kirlian Camera del 1986 * Ocean – album di Karol G del 2019 * Ocean – album di Lady Antebellum del 2019 Pagine correlate Oceano (disambigua) * Oceans * The Ocean
3698164
Eyjólfur Sverrisson - Anche suo figlio Hólmar Örn è stato un calciatore. Palmarès :Stoccarda: 1991-1992 * :Beşiktaş: 1994-1995 * :Hertha Berlino: 2001, 2002 * :Stoccarda: 1992 *Supercoppa di Turchia: 1 :Beşiktaş: 1994 Collegamenti esterni Categoria:Calciatori della Nazionale islandese
3270578
Allococalodes - Allococalodes è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae. Etimologia Il nome del genere è composto dall'aggettivo greco , àllos, -e, -o, che significa diverso, differente, a causa di alcune piccole differenze nei caratteri morfologici con il genere Cocalodes. Distribuzione Le 3 specie note di questo genere sono endemiche della Nuova Guinea.The world spider catalog, Salticidae. Tassonomia A maggio 2010, si compone di tre specie: * Allococalodes alticeps Wanless, 1982Specie tipo del genere. — Nuova Guinea * Allococalodes cornutus Wanless, 1982 — Nuova Guinea * Allococalodes madidus Maddison, 2009 — Nuova Guinea Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Salticidae Categoria:Taxa classificati da Fred Wanless
225197
brulicavo - prima persona singolare dell'indicativo imperfetto di brulicare :*:
4370433
Rosina Galli (ballerina) - Biografia Nata a Napoli, dove suo padre, Francesco Galli, esercitava la professione di avvocato, studiò balletto al Teatro San Carlo, divenendone a 14 anni la prima ballerina. Successivamente si trasferì a MilanoA Milano la famiglia Galli abitava in piazza Lega Lombarda.Fonte liste passeggeri Ellis Islands 1922 , dove studiò alla Scala. Entrata a far parte del Corpo di Ballo di quel teatro, la sua affermazione avvenne nel 1910, quando, diciottenne, danzò nel Pietro Micca e nel Ballo Excelsior di Luigi Manzotti. Proseguì la carriera artistica trasferendosi, nel 1911, negli Stati Uniti, dove fu a Chicago e a New York. Prima ballerina del Chicago Grand Opera Ballet, nel 1914 subito dopo lo scioglimento di quest'ultimo, fu ingaggiata come étoile del Metropolitan Opera House debuttando in novembre in Carmen (opera). Figura minuta, che le conferiva un aspetto simile a un elfo, Rosina Galli poteva vantare una tecnica rigorosa, eredità del magistero appreso alla Scala, che sfoggiava esibendosi in potenti pirouette che le procurarono i favori del pubblico newyorchese. Proprio al MET, nel 1919, diventò maestra di ballo, senza smettere di calcare le scene da protagonista in 496 recite fino al 1930, data in cui smise di esibirsi per limitarsi alle attività di maestra di ballo e di coreografa. Come insegnante, si impose per l'applicazione dei metodi severissimi appresi durante il suo passato alla Scala: secondo la peculiare maniera dei didatti di scuola italiana dell'ottocentesca, usava battere il pavimento con un palo da tenda, e prorompeva in violenti improperi e insulti a punire gli errori degli allievi, sempre pronta, però, a correre ad abbracciarli quando questi, per effetto delle sue sfuriate, finivano per scoppiare in pianti dirotti. Si guadagnò una grande reputazione quando, nei primi anni trenta, nelle ristrettezze della Grande depressione, seppe mantenere alto il livello del corpo di ballo, mentre molti artisti preferivano lasciare l'opera per i più remunerativi musical di BroadwayTullia B. Limarzi, She Trills with Her Toes. The Metropolitan Ballet Career of Rosina Galli, in: Procedings of the 9th Annual Conference of the Dance History Scholars, 1986. Nell'ambiente del Metropolitan conobbe anche il suo futuro marito, Giulio Gatti Casazza, già soprintendente alla Scala, divenuto direttore del MET dal 1908. Casazza la sposò a Jersey City nel 1930, dopo che, nel 1928, aveva divorziato dalla prima moglie, il soprano neozelandese Frances Alda, da lui sposata nel 1910. Quando il maritò, nel 1935, si ritirò a vita privata, la coppia fece ritorno in Italia in una villa sul Lago Maggiore. Riposa in una tomba permanente del Cimitero Maggiore di Milano. Note Bibliografia Tullia Bohen Limarzi, She Trills with Her Toes. The Metropolitan Ballet Career of Rosina Galli, in: Procedings of the 9th Annual Conference of the Dance History Scholars, pp. 80-90, 1986 * «Galli Rosina», in: Felice Cappa, Piero Gelli, Marco Mattarozzi, Dizionario dello spettacolo del '900, Baldini & Castoldi, 1998 ISBN 88-8089-295-9 (p. 442) * «Galli Rosina in Gatti Casazza», in: Rachele Farina (a cura di), Dizionario biografico delle donne lombarde: 568-1968, Baldini & Castoldi, 1995 ISBN 88-808-9085-9 (pp. 499-500) * Ennio Speranza, «», Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 52 (1999), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani Voci correlate Corpo di Ballo del Teatro alla Scala * Teatro alla Scala * Chicago Grand Opera Company * Metropolitan Opera House * Giulio Gatti Casazza Altri progetti Categoria:Italiani emigrati negli Stati Uniti d'America Categoria:Sepolti nel cimitero maggiore di Milano
7007522
Starchild (O.C.) - Starchild è il quarto album del rapper statunitense O.C., pubblicato il 9 maggio del 2005 e distribuito da Grit Records. Pharoahe Monch è l'unico ospite dell'album, alle produzioni, tra gli altri, DJ Statik Selektah. Ricezione La critica è generalmente positiva nei confronti dell'album. Secondo HipHopDX, O.C. dimostra ancora di essere uno dei migliori rapper nel gioco, tesi comprovata dal livello dei suoi testi, tuttavia «la produzione sarebbe potuta essere migliore». One Line, per RapReviews, assegna al disco un rating di nove decimi, elogiando il ritorno ai vecchi tempi di O.C. dopo il tentativo fallito del commerciale Bon Appetit che gli era costato la perdita di rispetto e di credibilità da parte della comunità hip hop, «valuta tanto importante quanto i presidenti morti.». Tracce Note Collegamenti esterni
759045
Gerardo Pérez-Ponce de León - Gerardo Pérez-Ponce de León, parasitologist. * Instituto de Biología, Universidad Nacional Autónoma de México. Av. Ciudad Universitaria 3000, 04360, Coyoacán, México, D. F., México =2003= =2007= =2008= =2014= =2015= =2016 * 2019 Category:Taxon authorities category:parasitologists
9765788
Eparchia di Kyzyl - Leparchia di Kyzyl () è una diocesi della Chiesa ortodossa russa. Dal sito web della Chiesa ortodossa russa. Territorio L'eparchia comprende la repubblica di Tuva nel circondario federale della Siberia. Sede eparchiale è la città di Kyzyl, dove si trova la cattedrale della Resurrezione di Cristo. L'eparca ha il titolo ufficiale di «eparca di Kyzyl e Tuva». Storia L'eparchia è stata eretta dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa il 5 ottobre 2011, ricavandone il territorio dall'eparchia di Abakan. Decisioni del Santo Sinodo, 5-6 ottobre 2011, nº 102. Note Altri progetti Collegamenti esterni Sito ufficiale dell'eparchia * Scheda dell'eparchia sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa Kyzyl Categoria:Kyzyl
59071
Germanico - Linguistica Lingua proto-germanica – lingua considerata come antenata comune di tutte le lingue germaniche **Germanico occidentale **Germanico orientale **Germanico settentrionale Persone Germanico Giulio Cesare (24 maggio 15 a.C.-10 ottobre 19) – condottiero romano * Gaio Giulio Cesare Germanico , detto Caligola (31 agosto 12-15 gennaio 41) – imperatore romano Altro Germanico – aggettivo, relativo ai popoli germanici
2481169
Somberek - Somberek è un comune dell'Ungheria di 1.483 abitanti (dati 2008) situato nella contea di Baranya, regione Transdanubio Meridionale Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Comuni della contea di Baranya
3474023
Chris O'Neil - Biografia Chris O'Neil viene principalmente ricordata per la vittoria del singolare femminile agli Australian Open 1978 e nel 2021, a più di quarant’anni di distanza, risulta ancora l'ultima Australiana ad essere riuscita a vincere lo Slam di casa. Per molti anni è stata l'unica tennista dell'era open ad aver vinto un torneo dello Slam senza essere una testa di serie, nel 2007 è riuscita la stessa impresa a Serena Williams sempre in Australia. O'Neil fa parte anche della ristretta cerchia di giocatori che sono riusciti a vincere gli Australian Open Junior (nel 1973) e Senior. Nel singolare oltre alla sorprendente vittoria in Australia non ha ottenuto grandi risultati, nel doppio femminile ha invece raggiunto per due volte la semifinale agli Australian Open, prima con Diane Evers e poi con Uschi Ulrich, e ha raggiunto i quarti di finale negli altri tre tornei dello Slam. Finali del Grande Slam =Vinte (1) Anno Torneo Avversario in finale Punteggio 1978 Australian Open Betsy Nagelsen 6-3, 7-6 Note Collegamenti esterni Categoria:Vincitori dell'Australian Open
1774193
Sobirjon Dadaboevich Melibaev - Sobirjon Dadaboevich Melibaev (15 January 1948 — 2021), Uzbek (Soviet) botanist. * Ferula tenuisecta Korov. F. kuhistanica Korov. - Category:Taxon authorities Category:Botanists
7573207
Tuffi ai I Giochi europei - Trampolino 1 metro maschile - Il concorso dei tuffi dal trampolino 1 metro maschile dei Giochi europei di Baku 2015 si è disputato il 18 giugno al Bakú Aquatics Center. Risultati Il turno preliminare si è svolto alle 9:00 e la finale alle 19:00. (UTM +4) Pos. Tuffatore Nazione Preliminare Finale Punti Class. Punti Class. align=center Nikita Šlejcher 507.50 2 583.80 1 align=center Il'ja Molčanov 534.80 1 512.20 2 align=center James Heatly 481.50 4 483.40 3 4 Frithjof Seidel 412.50 12 473.15 4 5 Andreas Larsen 456.40 7 468.45 5 6 Jonathan Suckow 472.45 5 463.90 6 7 Ruslan Adriano Cristofori 486.95 3 459.75 7 8 Artyom Danilov 427.70 11 455.15 8 9 Jordan Houlden 451.85 9 453.15 9 10 Nico Herzog 464.45 6 450.10 10 11 Andrea Cosoli 455.60 8 431.95 11 12 Juraj Melsa 436.35 10 430.95 12 13 Juho Junttila 409.25 13 14 Timothe Deneuville 398.15 14 15 Dimitrios Molvalis 395.55 15 16 Juryj Naŭrozaŭ 390.55 16 17 Nikita Kryvopyshyn 377.30 17 18 Jan Wemelinger 374.80 18 19 Hrvoje Brezovac 373.90 19 20 Abel Ligart 368.15 20 21 Alexis Jandard 366.00 21 22 Alexander Mario Hart 356.45 22 23 Bogomil Koynashki 356.00 23 24 Konstantinos Koutsioumpis 355.60 24 25 Vitalii Levchenko 334.70 25 26 Martynas Pabalys 330.75 26 27 Ian-soren Cabioch 328.55 27 28 Mihailo Curic 325.65 28 29 Moritz Pail 315.95 29 30 Georgs Peskisevs 300.85 30 Note Categoria:Tuffi ai I Giochi europei
2697093
HD 59136 - HD 59136 è una stella gigante azzurra di magnitudine 5,97 situata nella costellazione della Poppa. Dista 881 anni luce dal sistema solare. Osservazione Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 6 la pone al limite della visibilità ad occhio nudo, pertanto per essere osservata senza l'ausilio di strumenti occorre un cielo limpido e possibilmente senza Luna. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Voci correlate Stelle principali della costellazione della Poppa Collegamenti esterni Categoria:Stelle di classe spettrale B Categoria:Giganti blu
782317
Teatro Giovanni Battista Pergolesi - Il teatro Giovanni Battista Pergolesi, o più comunemente Teatro Pergolesi, è lo storico teatro della città di Jesi (AN), nelle Marche. Sorge sul lato sud- orientale della centrale Piazza della Repubblica, facendone da scenario. Rappresenta uno dei maggiori templi della lirica d'Italia"Marche", Guida TCI, 1997, pag. 52 e uno dei teatri più antichi della Regione. Storia e descrizione = Il Teatro del Leone Di fronte allArco del Magistrato (già Porta Romana), allora zona periferica, appena fuori dalle mura, il pittore ed architetto jesino Domenico Luigi Valeri acquistò il terreno e vi costruì a sue speseL.Mozzoni e G. Paoletti: Jesi "Città bella sopra un fiume", Ed. Comune di Jesi, 1994 il Teatro del Leone. Eretto in legno tra il 1728 ed il 1731, fu uno dei primi teatri delle Marche. Presentava pianta ad "U" con 62 palchi disposti su tre ordini. Questo teatro, giudicato "assai incomodo" dalla nobiltà locale, venne presto snobbato. Andò distrutto da un incendio nel 1892. Il Teatro della Concordia, poi Pergolesi Nel 1790 il Comune cedette alla Società della Concordia, costituita da 54 nobili Jesini con il sostegno del governatore pontificio Pietro Gravina dei grandi di Spagna, dei lotti di terreno già occupati da piccole botteghe. Per volere della Società venne, dunque, iniziata la costruzione dell'allora Teatro della Concordia, a sostituzione del vecchio teatro del Leone, ormai non più adeguato alle esigenze dell'epoca. Il progetto originale fu affidato all'architetto fanese Francesco Maria Ciaraffoni, ma venne ampiamente rivisto dall'architetto pontificio Cosimo Morelli da Imola che, assai conservatore e legato a canoni neorinascimentali di ordine e chiarezza compositiva, impediva ogni innovazione architettonica. Morelli provvide ad allargare la pianta ed il boccascena e diede la definizione dell'ampia curva ellittica della sala, da cui dipende la sua ottima acustica. Inoltre rivide il disegno della facciata creando un alto basamento a bugnato liscio con un motivo ad arcate in asse con le finestre a timpano dei piani superiori. miniatura|upright=1.3|Veduta dell'interno. La realizzazione tecnica, in particolare della volta, venne affidata all'architetto Giovanni Antonio Antolini (autore del progetto del foro Bonaparte di Milano, mai realizzato). La decorazione interna venne affidata a due famosi artisti neoclassici: il pittore Felice Giani, che dipinse le Storie di Apollo sulla volta della sala, e al decoratore Gaetano Bertolani che realizzò gli ornamenti e gli stucchi. Il teatro venne inaugurato nel carnevale del 1798, non alla presenza dei nobili finanziatori quanto del popolo e dei giacobini, che nel frattempo avevano invaso la città in seguito alla vittoria napoleonica e al Trattato di Campoformio. Per l'occasione vennero rappresentate tre operine, di cui due di Marcos António Portugal Lo spazzacamino principe e Le confusioni della somiglianza ossia Li due gobbi e la terza La capricciosa corretta di Vicente Martín y Soler. Esecutrice ne fu il soprano pesarese Anna Guidarini, madre di Gioachino Rossini. I lavori di abbellimento continuarono. Carlo Bertani e Carlo Caccianiga realizzarono otto scenari, rinnovati nel 1828 dal fiorentino Luigi Facchinelli. Nel 1837 furono aggiunti sei palchi nel proscenio, decorati nel 1859 dal romano Giuseppe Vallesi che provvide a restaurare anche le pitture del GianiSito ufficiale della Provincia di Ancona. Successivamente sulla facciata fu aggiunto il fascione che sovrasta il cornicione e che reca al centro l'orologio in pietra tenuto da due Aquile federiciane e due cornucopie. Dono di Massimiliano di Beauharnais del 1839, in seguito alla calorosa accoglienza ricevuta l'anno prima durante la sua visita a Jesi. miniatura|left|Sipario con la L'ingresso di Federico II a Jesi, Luigi Mancini, 1856. Nel 1856 venne realizzato dal pittore jesino Luigi Mancini il sipario storico con L'ingresso di Federico II a Jesi nel 1216, dove l'imperatore svevo era nato nel 1194. Nel 1883 il teatro perse la denominazione di teatro della Concordia per prendere quella definitiva di "Giovanni Battista Pergolesi", in omaggio al celebre compositore nato nella stessa Jesi nel 1710. Dal 1929 il teatro è diventato di proprietà del comune. Nel gennaio 2006 è stato operato un intervento di restauro dell'orologio di epoca ottocentesca presente sulla facciata del teatro: il meccanismo a ricarica manuale è stato sostituito da una centralina elettronica ad alta precisione. L'antica apparecchiatura meccanica, smontata pezzo per pezzo, è stata sottoposta a un minuzioso intervento di restauro e poi è stata esposta alla pubblica visione nel foyer del teatro. Rappresentazioni teatrali Nel 1934 è andato in scena Il barbiere di Siviglia con Mercedes Capsir e Giovanni Manurita, diretta da Riccardo Zandonai e nel 1942 Rigoletto con Gino Bechi. Nel secondo dopoguerra il teatro riaprì nel 1947, ospitando anche artisti di fama, come Benvenuto Franci nell'Andrea Chénier (opera), Clara Petrella e Bruno Landi nella Manon (Massenet), nel 1949, Mafalda Favero ed Aldo Protti ne La bohème, nel 1953, la giovane Renata Scotto, che affrontò per la prima volta uno dei suoi cavalli di battaglia, Madama Butterfly. Nel 1960 andò in scena Lo frate 'nnamorato per la regia di Franco Zeffirelli, proveniente dal teatro alla Scala di Milano, che nel 1968 portò a Jesi anche il suo corpo di ballo, per uno spettacolo con Carla Fracci. Nel 1968, grazie all'interessamento del direttore artistico Carlo Perucci, il Pergolesi ottenne dal Ministero del turismo e dello spettacolo il riconoscimento di "teatro di tradizione" (art.28 L. n.800/1967). Note Bibliografia Deanna Lenzi, Teatro della Concordia ora Pergolesi. Iesi, in Anna Maria Matteucci – Deanna Lenzi, Cosimo Morelli e l'architettura delle legazioni pontificie, Imola 1977, pp. 299–301. * Fabio Mariano, Franco Battistelli, Alberto Pellegrino, Il teatro nelle Marche: architettura, scenografia e spettacolo, Banca delle Marche, 1997 * Maurizio Buscarino, Musica e spettacolo, in Le Marche dei teatri: Pesaro e Urbino, Ancona, Volume 2 di Le Marche dei teatri, a cura di Maurizio Buscarino, Pier Luigi Cervellati, Franco Battistelli, Skira, 2000 * Adriana Argalia, Trac! Lo spettacolo cominci, Banca Popolare di Ancora, 2012, con la presentazione di Italo Zannier * Adriana Argalia, Libràrsi, Fondazione Pergolesi Spontini e Comune di Jesi, 2014, con la presentazione di Anna Donati Voci correlate Jesi * Giovanni Battista Pergolesi * Teatro all'italiana * Teatro studio Valeria Moriconi * Teatri delle Marche Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Architetture barocche di Jesi Pergolesi Pergolesi Pergolesi, Teatro Categoria:Giovanni Battista Pergolesi
9394414
Shymkent Challenger 2022 - Singolare - Andrej Martin era il detentore del titolo ma ha deciso di non partecipare. In finale Emilio Nava ha sconfitto Sebastian Fanselow con il punteggio di 6-4, 7–6(3). Teste di serie # Tennys Sandgren (primo turno) # Altuğ Çelikbilek (primo turno) # Alexander Shevchenko (secondo turno) # Illja Marčenko (secondo turno) 5. Nicolás Álvarez Varona (secondo turno) 6. Kaichi Uchida (primo turno) 7. Evgenij Karlovskij (quarti di finale) 8. Filip Cristian Jianu (primo turno) Qualificati # Yan Bondarevskiy (primo turno) # Eric Vanshelboim (primo turno) # Evan Zhu (secondo turno) 4. Sasi Kumar Mukund (primo turno) 5. Sebastian Fanselow (finale) 6. Alexandar Lazarov (quarti di finale, ritirato) Wildcard # Grigoriy Lomakin (primo turno) # Aleksandre Metreveli (primo turno) 3. Beibit Zhukayev (primo turno) Tabellone = Parte finale = = Parte alta = = Parte bassa = Collegamenti esterni * Categoria:Shymkent Challenger 2022
1275449
Nicola Vizzoni - Vanta 28 titoli nazionali (14 estivi e 14 invernali). Attualmente ricopre il ruolo di responsabile tecnico del settore lanci nella federazione italiana di atletica leggera (FIDAL) . Biografia =L'ascesa e la consacrazione Iniziò a praticare atletica leggera quando ancora frequentava le scuole medie Vincenzo Santini di Marina di Pietrasanta. La sua prima società sportiva fu il Centro Atletico Versilia. Il passaggio dal getto del peso al lancio del martello arrivò nel 1989 quando conobbe il suo allenatore Roberto Guidi che lo aiuterà a crescere negli anni. Nel 1992 passò al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e Roberto Guidi continuò ad essere l'unico allenatore. Nel 2000 conquistò la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Sydney 2000 (sempre sotto la guida di Guidi) con la misura di 79,64 metri. Dal 2003 divenne capitano della squadra italiana di atletica leggera in base al numero di maglie azzurre. In occasione dei Mondiali 2009, Ivano Brugnetti divenne, per un anno solo, il nuovo capitano della nazionale, ridando poi la fascia al martellista versiliese. La rinascita Nel 2009, ormai trentaseienne, sotto la guida di Riccardo Ceccarini (ex martellista livornese) rilanciò la sua lunga carriera tornando a buoni risultati a livello internazionale con le vittorie in Coppa Europa, Giochi del Mediterraneo e Coppa dei Campioni per club di atletica leggera. Nel 2010 ai campionati Europei di Barcellona 2010 conquistò la medaglia d'argento con la misura di 79,12 metri lanciato all'ultimo turno. Il 12 marzo 2011, Vizzoni centrò a Viterbo il suo 23º titolo nazionale. In giugno conseguì il 24º titolo ai campionati assoluti di Torino. Finalista ai Campionati europei di atletica leggera 2012 di Helsinki, fu soltanto secondo ai Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2012 di Bressanone dietro a Lorenzo Povegliano. Dal 2013 fu primatista assoluto di partecipazioni ai Campionati del mondo di atletica leggera con nove partecipazioni ininterrotte dal 1997 al 2013. Il 14 agosto 2014 ottenne la 62ª presenza in nazionale, ai europei di Zurigo. Nell'agosto 2014, entrò a fare parte della Commissione Atleti dell'European Athletic Association. Nell'occasione viene eletto con 379 preferenze. Dal 2017 si trasferì alla società civile Virtus Lucca dove contribuì alla causa della squadra per le finali dei Campionati italiani di società di atletica leggera. Record nazionali = Master M35 * Lancio del martello 7,260 kg, 80,29 m ( Firenze, 5 giugno 2011) * Lancio del martellone 15,880 kg, 23,94 m ( Pietrasanta, 17 aprile 2009) Master M40 * Lancio del martello 7,260 kg, 77,61 m ( Mosca, 12 agosto 2057) Progressione Cinque volte sopra gli 80 m (quattro volte nel 2001 e una volta nel 2011), in carriera ha concluso dieci stagioni nella top 25 mondiale. Stagione Risultato Luogo Data Rank. Mond. 2014 75,99 m Rovereto 20-7-2014 2013 77,61 m Mosca 12-8-2013 21º 2012 76,42 m Helsinki 28-6-2012 42º 2011 80,29 m Firenze 5-6-2011 3º 2010 79,12 m Barcellona 28-7-2010 6º 2009 79,74 m Campi Bisenzio 17-5-2009 6º 2008 78,79 m wq 10-6-2009 25º 2007 78,21 m Albufeira 26-6-2007 17º 2006 76,89 m Faenza 27-9-2006 34º 2005 74,82 m Firenze 17-6-2005 49º 2004 76,95 m Firenze 10-7-2004 40º 2003 77,69 m Viareggio 13-8-2003 37º 2002 78,80 m Viareggio 23-8-2002 30º 2001 80,50 m Formia 14-7-2001 13º 2000 79,64 m Sydney 24-9-2000 23º 1999 79,59 m Padova 26-6-1999 17º 1998 77,89 m Roma 9-7-1998 29º 1997 77,10 m San Marino 17-5-1997 25º 1996 75,30 m Pretoria 3-2-1996 49º 1995 74,48 m Pescara 13-9-1995 58º 1994 71,78 m Pescara 18-6-1994 89º 1992 69,32 m Firenze 24-5-1992 124º 1991 66,62 m Tessalonica 9-8-1991 130º Palmarès Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note 1991 Europei juniores Salonicco Lancio del martello 8º 62,20 m 1992 Mondiali juniores Seul Lancio del martello 5º 66,96 m 1995 Universiadi Fukuoka Lancio del martello 13º 70,70 m 1997 Giochi del Mediterraneo Bari Lancio del martello 5º 74,96 m 1997 Mondiali Atene Lancio del martello 22º 73,42 m 1997 Universiadi Catania Lancio del martello 5º 75,12 m 1999 Universiadi Palma di Maiorca Lancio del martello 5º 77,80 m 1999 Mondiali Siviglia Lancio del martello 7º 78,31 m 1999 Giochi mondiali militari Zagabria Lancio del martello 78,04 m 2000 Giochi olimpici Sydney Lancio del martello 79,64 m 2001 Giochi del Mediterraneo Radès Lancio del martello 78,49 m 2001 Mondiali Edmonton Lancio del martello 4º 80,13 m 2001 Mondiali militari Beirut Lancio del martello 77,93 m 2001 Universiadi Pechino Lancio del martello 78,41 m 2002 Europei Monaco Lancio del martello 13º 77,57 m 2002 Mondiali militari Tivoli Lancio del martello 77,80 m 2003 Mondiali Saint-Denis Lancio del martello 15º 75,76 m 2004 Giochi olimpici Atene Lancio del martello 10º 74,27 m 2005 Giochi del Mediterraneo Almería Lancio del martello 4º 73,64 m 2005 Mondiali Helsinki Lancio del martello 25º 70,77 m 2006 Europei Göteborg Lancio del martello 9º 76,55 m 2007 Mondiali Osaka Lancio del martello 16º () 73,64 m 2007 Giochi mondiali militari Hyderabad Lancio del martello 74,96 m 2008 Giochi olimpici Pechino Lancio del martello 13º 75,01 m 2009 Giochi del Mediterraneo Pescara Lancio del martello 75,92 m 2009 Mondiali Berlino Lancio del martello 9º 73,70 m 2009 Mondiali militari Sofia Lancio del martello 78,06 m 2010 Europei Barcellona Lancio del martello 79,12 m 2011 Mondiali Taegu Lancio del martello 8º 77,04 m 2012 Europei Helsinki Lancio del martello 5º 75,13 m 2012 Giochi olimpici Londra Lancio del martello 7º 76,07 m 2013 Giochi del Mediterraneo Mersin Lancio del martello 74,86 m 2013 Mondiali Mosca Lancio del martello 7º 77,61 m 2014 Europei Zurigo Lancio del martello 11º 73,94 m Campionati nazionali ;Campionati italiani * 14 titoli assoluti (1998, 2000/2007, 2009/2011 e 2013/2014) ai Campionati italiani assoluti di atletica leggera * 14 titoli invernali (1994, 1998/2004, 2008/2011 e 2013/2014) ai Campionati italiani invernali di lanci Altre competizioni internazionali ;1999 * 4º in Coppa Europa ( Parigi), lancio del martello - 75,74 m ;2001 * in Coppa Europa ( Brema), lancio del martello - 80,13 m ;2002 * 7º in Coppa Europa ( Annecy), lancio del martello - 73,84 m ;2003 * in Coppa Europa invernale di lanci ( Gioia Tauro), lancio del martello - 75,35 m * 5º in Coppa Europa ( Firenze), lancio del martello - 74,75 m ;2004 * 5º in Coppa Europa invernale di lanci ( Marsa), lancio del martello - 75,11 m * in Coppa Europa ( Bydgoszcz), lancio del martello - 76,16 m ;2005 * 10º in Coppa Europa invernale di lanci ( Mersin), lancio del martello - 72,73 m * 4º in Coppa Europa ( Firenze), lancio del martello - 74,82 m ;2006 * 7º in Coppa Europa invernale di lanci ( Tel-Aviv), lancio del martello - 72,35 m * 7º in Coppa Europa ( Malaga), lancio del martello - 73,33 m ;2007 * 6º in Coppa Europa invernale di lanci ( Jalta), lancio del martello - 73,41 m ;2008 * 4º in Coppa Europa invernale di lanci ( Spalato), lancio del martello - 75,88 m * in Coppa Europa ( Annecy), lancio del martello - 77,32 m ;2009 * in Coppa Europa invernale di lanci ( Tenerife), lancio del martello - 78,51 m * all'Europeo per nazioni ( Leiria), lancio del martello - 78,15 m ;2010 * in Coppa Europa invernale di lanci ( Arles), lancio del martello - 76,63 m * all'Europeo per nazioni ( Bergen), lancio del martello - 77,54 m * 4º in Coppa continentale ( Spalato), lancio del martello - 75,94 mIn rappresentanza dell'Europa. ;2011 * 6º in Coppa Europa invernale di lanci ( Sofia), lancio del martello - 74,58 m * 5º all'Europeo per nazioni ( Stoccolma), lancio del martello - 74,47 m * al Meeting de Atletismo Madrid ( Madrid), lancio del martello - 78,82 m * al Meeting Internazionale Città di Rieti ( Rieti), lancio del martello - 77,19 mNelle qualificazioni era stato 4º ma con una misura migliore: 77,59 m ;2012 * 4º in Coppa Europa invernale di lanci ( Bar), lancio del martello - 73,36 m ;2013 * 6º in Coppa Europa invernale di lanci ( Castellón de la Plana), lancio del martello - 72,74 m * in Coppa dei Campioni per club ( Vila Real de Santo António), lancio del martello - 75,03 m * 7º all'Europeo per nazioni ( Gateshead), lancio del martello - 71,29 m * 4º in Meeting Internazionale Città di Rieti ( Rieti), lancio del martello - 74,50 m ;2014 * 5º in Coppa Europa invernale di lanci ( Leiria), lancio del martello - 73,94 m * in Coppa dei Campioni per club ( Vila Real de Santo António), lancio del martello - 73,31 m * 7º all'Europeo per nazioni ( Braunschweig), lancio del martello - 71,38 m Onorificenze Note Voci correlate Italia ai campionati del mondo di atletica leggera Altri progetti Collegamenti esterni * Scheda dell'atleta sul sito delle Fiamme Gialle Categoria:Ufficiali OMRI
1364813
Yu Song (mycologist) - Yu Song (fl. 2013), mycologist. * Department of Plant Pathology, Agriculture College, Guizhou University, 550025, People’s Republic of China (in 2013, 2014) * Key Laboratory for Plant Diversity and Biogeography of East Asia, Kunming Institute of Botany, Chinese Academy of Science, Kunming, 650201, Yunnan, China (in 2015) * State Key Lab of Biocontrol, School of Life Science, Sun Yat-sen University, Guangzhou 510275, China (in 2017, 2018, 2019) * School of Biological Science & Engineering, Shaanxi University of Technology, Hanzhong 723000, China (in 2020, 2021, 2022) * Shaanxi Province Key Laboratory of Bio-resources, Hanzhong 723000, China (in 2020, 2022) * Qinba State Key Laboratory of Biological Resources and Ecological Environment, Hanzhong 723000, China (in 2022) 2013= =2015= =2021= =2022 Category:Taxon authorities Category:Mycologists
8763023
Comunione con delitti - Comunione con delitti, anche noto come Alice, Dolce Alice, (Alice, Sweet Alice) è un film del 1976, diretto, co-scritto e co-prodotto da Alfred Sole, appartenente al sottogenere slasher. Trama Karen e Alice sono due sorelle tanto simili fisicamente quanto diverse caratterialmente: mentre la prima è gentile e amata da tutti, la seconda è scontrosa e invidiosa della prima. Quando il prete del paese regala una sua collanina a Karen durante un pranzo, la gelosia di Alice esplode e la spinge a rubare la bambola preferita della sorella e a rinchiuderla per qualche secondo in una stanza della cantina. Quando dopo l'ennesimo scontro la madre Catherine prende le parti di Karen, Alice scappa via furibonda. La mattina dopo, la famiglia delle due ragazzine e quella della zia Annie sono in chiesa in occasione delle prime comunioni di Karen, Alice e della loro cuginetta Angela: quest'ultima viene inviata da Annie a cercare Alice, la quale non si è fatta più vedere. Proprio in quel momento, mentre i bambini prendono la loro prima comunione, Karen viene barbaramente uccisa in sacrestia da qualcuno che indossa una maschera identica ad una precedentemente utilizzata da Alice per spaventare la perpetua Tredoni. Prima di abbandonare il cadavere in un baule, l'assassino le strappa via la catenina che le era stata regalata. Il cadavere viene scoperto da una suora che aveva notato qualcosa di strano durante la funzione. Nel trambusto che ne consegue Dom, il padre delle bambine che ha divorziato da Catherine tempo prima, raggiunge la chiesa appena prima che alcune vetture partano per portare le famiglie al funerale: anche in questa situazione Alice non smette di avere un atteggiamento indisponente, come se non fosse cambiato niente. Una volta tornate a casa, la zia Annie cerca di comandare su tutto e tutti e ha dei contrasti sia con Alice che con suo cognato. Le due bambine vengono inviate a portare della torta al padrone di casa Alfonso, uomo molto grasso che per questo era stato precedentemente preso in giro da Alice: questi fa delle allusioni alla bambina crucciandosi del fatto che non sia morta lei al posto della sorella. Nel frattempo il padre di Alice parla con padre Tom, il prete, rivelandogli di come Annie sospetti che sia stata la bambina a uccidere la sorella solo perché ha sempre odiato sia lui che Karen. Nel contempo gli scontri a casa continuano: dopo un furioso litigio con la zia, Alice viene inviata nuovamente dal padrone di casa per consegnargli l'affitto: questi la minaccia e prova ad abusare di lei, e quest'ultima reagisce facendo del male al suo gatto. La bambina si rifugia allora in cantina: subito dopo una figura con la solita maschera attacca la zia, ferendola gravemente con un pugnale: mentre ciò accade la donna urla più volte il nome di Alice. Subito dopo l'accaduto, il padre di quest'ultima la trova barricata in cantina: la bambina sostiene che Karen sia tornata dal mondo dei morti per recuperare la sua bambola e che abbia attaccato lei la zia. L'uomo va a parlare con il prete e lo affronta sull'argomento, scoprendo che Alice non va più bene a scuola da un po' di tempo ma che lui non ha fatto niente per avvisare la famiglia. Quando i genitori di Alice e la polizia sono entrambi in ospedale da Annie, la donna continua ad accusare Alice, motivo per il quale Catherine accusa apertamente Angela dello stesso crimine. La polizia lascia allora che Alice venga interrogata attraverso l'ausilio della macchina della verità: quando la bambina dimostra di credere per davvero che sia stata Karen ad attaccare la zia, la bambina viene rinchiusa in un istituto per bambini malati di mente. Il padre decide allora di trattenersi in città per indagare e scoprire chi sta cercando di incastrare Alice. Nel frattempo il prete pranza insieme alla perpetua e al cardinale: in questo frangente informa i due degli ultimi sviluppi, rivelando l'intenzione di Dom di indagare su quanto sta avvenendo per scagionare la figlia. L'accaduto riaccende della passione nei due ex sposi proprio nel momento in cui il misterioso assassino telefona più volte al telefono di casa di Catherine; successivamente, una telefonata informa che Angela, la nipote di Dom e Catherine, è scappata in un luogo abbandonato perché accusata dei crimini. L'uomo la raggiunge qui, ma in realtà ad attenderlo c'è la signora Tredoni: è lei l'assassina, il cui movente è il desiderio di recuperare la catenina di Padre Tom. La donna uccide barbaramente Dom, reo di stare indagando sui crimini che lei ha commesso. Dopo l'omicidio la perpetua si rifugia in chiesa, chiudendosi nel confessionale: qui viene tuttavia intercettata da padre Tom, a cui confessa semplicemente di aver desiderato la morte del cardinale affinché l'uomo smettesse di soffrire per la sua patologia. Successivamente, mentre il prete è ancora in chiesa, Catherine si presenta a casa sua per chiedere conforto: ad accoglierla la sola signora Tredoni, decisa a ucciderla perché gelosa del suo rapporto fra lei e Tom. Prima di agire, la Tredoni rivela che anche sua figlia le fu strappata via nel giorno della sua prima comunione: è dunque ciò che ha scatenato la sua follia proprio in questo momento. In seguito al delirante discorso della donna, Padre Tom arriva e le impedisce di agire. Quest'ultimo rivela a Catherine la morte del suo ex marito: a causa dell'omicidio la polizia autorizza il rilascio di Alice, che a questo punto non viene più accusata dei crimini commessi fino a quel momento poiché durante l'ultimo omicidio era chiusa nell'istituto. Mentre Alice ritorna a casa, la Tredoni si arma della solita maschera e di un giaccone giallo identico a quello della bambina e raggiunge il condominio in cui la famiglia vive per completare il lavoro. Una volta tornata a casa, Alice prepara uno scherzo per Alfonso: mentre l'uomo dorme la ragazzina gli rovescia degli insetti addosso. Quando l'uomo si risveglia e scopre lo scherzo, il fato vuole che intercetti la Tredoni proprio mentre sta salendo le scale per assassinare Catherine e Alice: la donna si accanisce dunque su di lui, uccidendolo, e scappa via. Nel frattempo, padre Tom scopre le prove degli omicidi nella camera da letto della donna: per questo contatta la polizia, organizzando con loro un modo per braccare l'assassina nel bel mezzo della messa domenicale senza darle il tempo di far del male ad altri. Quando viene il momento della comunione, il prete invece di consegnare l'ostia alla Tredoni la invita a seguirlo: questo scatena in lei un raptus di gelosia nei confronti di Catherine, che aveva invece ricevuto l'ostia benedetta, e la spinge a uccidere perfino il suo amato prete. Nel trambusto che si scatena, mentre la polizia si precipita ad arrestare l'assassina, Alice ruba di nascosto l'arma del delitto con il chiaro proposito di usarla quanto prima. Distribuzione Presentato inizialmente al Chicago International Film Festival con il titolo di Comunion, il film è stato successivamente distribuito come Alice, Sweet Alice per volere della Allied Artists, secondo cui il titolo originale avrebbe potuto risultare ingannevole e indirizzare l'opera verso un pubblico interessato a un film di carattere prettamente religioso. Il film ha fatto il suo approdo nel mercato home video negli anni '80 attraverso varie edizioni in VHS in cui, tuttavia, l'opera ha subito diversi tagli. Soltanto nel 1997 è stata edita la prima VHS con la versione integrale del film, che è stata inoltre riproposta anche su DVD nel decennio successivo. Accoglienza Accolto da critiche miste da parte dei recensori del tempo, Comunione con delitti è stato successivamente rivalutato in positivo e annoverato come vero e proprio cult. La differente reazione dei critici di due diverse epoche è di peso soprattutto dal modo in cui l'opera tratta due temi sentiti e delicati quali il fondamentalismo religioso di stampo cattolico e la disgregazione familiare. Tenendo conto di 12 recensioni più recenti rispetto alla pubblicazione del film, Rotten Tomatoes gli assegna un indice di gradimento dell'83% e un voto di 7,16 su 10. Il critico cinematografico Ed Gonzales ha inoltre sottolineato come il film sia presumibilmente l'opera americana più vicina al giallo all'italiana in voga negli anni '70. Eredità La rivista Bravo l'ha definito l'89° horror più spaventoso di sempre, mentre Complex l'ha definito il 4° slasher migliore di sempre. Secondo il critico John Kenneth Muir, il film ha inoltre ispirato uno dei più grandi classici del thrilling all'americana quale Seven di David Fincher. Nel 2007, il regista Dante Tomasell e lo sceneggiatore Michael Gingold hanno annunciato di aver scritto insieme un remake dell'opera che avrebbe dovuto essere diretto da Tomasell. I tentativi per la produzione del film sono andati avanti fino al 2016, anno in cui sono stati interrotti per via di mancanza di fondi. Note Altri progetti Collegamenti esterni
266247
Governo Fortis I - Il Governo Fortis I è stato in carica dal 28 marzo al 24 dicembre 1905 per un totale di 271 giorni, ovvero 8 mesi e 26 giorni. Il governo cadde in seguito al respingimento di un decreto di materia estera sui rapporti con la Spagna con 293 voti contrari e 145 a favore. *Composizione del governo: **Sinistra storica **Destra storica **Indipendenti Presidente del Consiglio dei ministri Alessandro Fortis Ministeri =Affari Esteri Ministro Alessandro Fortis Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Agricoltura, Industria e Commercio Ministro Luigi Rava Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Finanze Ministro Angelo Majorana Calatabiano Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Grazia e Giustizia e Culti Ministro Camillo Finocchiaro Aprile Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Guerra Ministro Ettore Pedotti Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Interno Ministro Tommaso Tittoni Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Lavori Pubblici Ministro Carlo Francesco Ferraris Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Marina Ministro Carlo Mirabello Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Poste e Telegrafi Ministro Gismondo Morelli Gualtierotti Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Pubblica Istruzione Ministro Leonardo Bianchi Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Tesoro Ministro Paolo Carcano Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Ministro Note Altri progetti
8023922
Sigfredo Casero-Ortiz - Collegamenti esterni
171013
Coleophora illustrata - Species: Coleophora illustrata Coleophora illustrata Meyrick, 1913 * ,2006 World Catalogue of Insects, 8
800503
Graphis amazonica - Species: Graphis amazonica Graphis amazonica M. Cáceres, Aptroot & Lücking, 2014 * , Phytotaxa 189: 100 (2014) * and 2014: Remarkable diversity of the lichen family Graphidaceae in the Amazon rain forest of Rondônia, Brazil. - Phytotaxa 189(1): 87–136. **[RLL List # 241 / Rec.# 36681] - (Recent Literature on Lichens)** Graphis amazonica in Index Fungorum. * Graphis amazonica in MycoBank.
997793
Thyridariaceae - Genera: Thyridariaceae & * et al. 2013. Families of dothideomycetes. Fungal Diversity 63(1): 1–313. *
4558114
Casper Ware - Carriera Ha giocato con l'Università di Long Beach, con la quale ha avuto nel suo ultimo anno una media di 17,2 punti, 4,4 assist, 1,7 palle rubate e 2,6 rimbalzi a partita. Non venendo scelto al draft 2012, ha disputato la Summer League con i Detroit Pistons. Nell'agosto 2012 viene ingaggiato dalla Junior Casale, in Legadue. A fine stagione, con una media di 20,6 punti, 4,8 rimbalzi e 3,8 assist, viene eletto MVP del campionato. Nell'agosto 2013 firma un contratto annuale con la Virtus Bologna, in Serie A, con cui disputa 22 partite in campionato. Il 10 marzo 2014 rescinde il suo contratto con la Virtus. Il 24 marzo 2014 firma un contratto di 10 giorni con i Philadelphia 76ers, nella NBA. Il 27 marzo 2014, nella sconfitta per 98-120 contro gli Houston Rockets, gioca per 22 minuti, realizzando 7 punti, 2 assist, 2 palle rubate e 1 rimbalzo. Palmarès =Squadra * :ASVEL: 2015-16 * :EWE Baskets Oldenburg: 2015 Individuale *MVP Campionato di Legadue: 1 :2012-13 * LNB Pro A MVP finali: 1 :ASVEL: 2015-16 Note Collegamenti esterni *
1836606
Enoplognatha deserta - Species: Enoplognatha deserta Enoplognatha deserta & , 1981: 55 Type locality: En Fashkha, near Dead Sea, Israel. Holotype: HUJ. male ♂. 24.I.1972. legit P. Amitai. HUJ 12468. Category:HUJ Category:Gershom Levy taxa Category:Pinchas Amitai taxa
167190
Courcy (Manica) - Courcy è un comune francese di 560 abitanti situato nel dipartimento della Manica nella regione della Normandia. Società =Evoluzione demografica= Note Altri progetti Categoria:Comuni della Manica
182708
Dinidoridae - Subfamiliae (2): Overview of genera (17)= Dinidoridae , 1867:522 [As Dinidorida] * : Dinidor , 1829 [p. ] [not seen] [p. ] ION Category:Carl Stål taxa
1178840
Eugoa regalis - Species: Bucsek, 2016 : Gunung Makaroewa, 800 m, Bantimurung NP, Sulawesi, Indonesia. : SNM. male ♂. 09.IV.2010. legit Akihiko Miyano. serial number SZ 10 888. Category:SNM Category:Karol Bucsek taxa
751191
Parnassius acdestis yanae - Subspecies: Parnassius acdestis yanae Parnassius acdestis yanae Huang, 1998 : Tibet, Main Peak of the Xiagangjiang Mts., 5200-5300 m. : QEC. female ♀. 19.VII.1995. Parnassius (Koramius) acdestis yanae Huang, 1998 (alternative representation) Category:QEC Category:Hao Huang taxa
146020
Sant Carles de la Ràpita - Sant Carles de la Ràpita è un comune spagnolo di 11.572 abitanti situato nella comunità autonoma della Catalogna. La cittadina venne fondata dal re Carlo III di Borbone nella seconda metà del XVIII secolo e dal santo protettore del grande sovrano prese il nome. Nel centro storico si possono ancora ammirare molti edifici pubblici di tipica impronta neoclassica. All'inizio degli anni sessanta Sant Carles assorbì anche El Pueblo Español (in catalano El Poble Espanyol), località che all'epoca apparteneva al comune di Alcanar. Altri progetti Collegamenti esterni *
527525
Amauroderma calcigenum - Species: Amauroderma calcigenum * Amauroderma calcigenum () , 1920 * et al. 2010: Amauroderma calcigenum (Ganodermataceae, Basidiomycota) and its presumed synonym A. partitum. Nova Hedwigia, 90(3—4): 449—455. preview only seen
8001765
Roberto Russo (pallavolista) - Biografia Originariamente decide di dedicarsi al calcio, ma successivamente si avvicina alla pallavolo. Carriera = Club La carriera pallavolistica di Roberto Russo comincia nel , in Serie D, con cui vince il campionato e con cui esordisce in Serie C. Nella stagione 2014-15 entra a far parte della squadra federale del , in Serie B2: veste la maglia dello stesso club anche nella stagione successiva, alternandosi tra la formazione di Serie B2 e quella di Serie A2, mentre nella stagione 2016-17 disputa stabilmente la serie cadetta. Nell'annata 2018-19 viene ingaggiato dalla , in Superlega, categoria dove resta anche per la stagione seguente, trasferendosi alla , con cui conquista quattro Supercoppe italiane, due Coppe Italia e due campionati mondiali per club. Nazionale Nel 2015 è convocato nella nazionale Under-19 e nel 2016 in quella nazionale Under-20 e nazionale Under-23. Nel 2018 ottiene le prime convocazioni nella nazionale maggiore, con cui vince, nello stesso anno, la medaglia d'oro ai XVIII Giochi del Mediterraneo. In seguito si aggiudica ancora un oro al campionato mondiale 2022 e la medaglia d'argento al campionato europeo 2023. Palmarès = Club * : 2021-22, 2023-24 * : 2019, 2020, 2022, 2023 * : 2022, 2023 Nazionale (competizioni minori) * Giochi del Mediterraneo 2018 * Memorial Hubert Wagner 2023 Premi individuali * 2019 - Superlega: Miglior Under-23 Onorificenze Note Altri progetti Collegamenti esterni
5284725
Cornelia (Georgia) - Cornelia è una città degli Stati Uniti d'America, situata in Georgia, nella Contea di Habersham. Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Comuni della Georgia (Stati Uniti d'America)
812469
5330 Senrikyu - 5330 Senrikyu è un asteroide della fascia principale del diametro medio di circa 12,29 km. Scoperto nel 1990, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 2,7654439 UA e da un'eccentricità di 0,1559896, inclinata di 33,72587° rispetto all'eclittica. Collegamenti esterni Categoria:Corpi celesti scoperti nel 1990 Senrikyu
136781
sbattezzarsi - intraprendere la procedura per lo sbattezzo, chiedendo formalmente di essere sbattezzati ed ottenendo di conseguenza che l'autorità religiosa prenda atto della richiesta e proceda a modificare i propri registri battesimali * sbattezzo deriva da sbattezzare
2566567
Doc West - Doc West è una miniserie televisiva italiana del 2009 diretta da Giulio Base e Terence Hill. Produzione L'opera audiovisiva venne realizzata in coproduzione tra RTI e DAP Italy.Scheda Mediaset di Doc West È l'opera con cui Terence Hill torna a cimentarsi nel genere western dopo diversi anni. Venne girata in un ranch di Santa Fe in Nuovo Messico (Stati Uniti d'America). La miniserie è costituita da due puntate mandate per la prima volta in onda il 7 e il 14 settembre 2009 su Canale 5. Il secondo episodio della miniserie è intitolato Doc West - La sfidaDoc West - La sfida . Accoglienza La prima puntata, andata in onda il 7 settembre 2009, ha registrato 3.941.000 telespettatori con il 18,45% di share. La seconda puntata, andata in onda il 14 settembre 2009, ha registrato 3.428.000 telespettatori con il 14,75% di share. Note Collegamenti esterni Categoria:Film diretti da Terence Hill
252002
laudate - seconda persona plurale dell'indicativo presente di laudare # seconda persona plurale dell'imperativo di laudare # participio passato femminile plurale di laudare :*: :*: :*: vocativo maschile singolare di laudatus # seconda persona plurale dell'imperativo presente attivo di laudō # vocativo maschile singolare del participio perfetto (laudatus) di laudō * (pronuncia classica) vedi laudatus, laudō
9688897
Finley Gaio - Biografia Finley Gaio ha maturato la sua prima esperienza internazionale nel 2017 quando ha dovuto terminare anzitempo il suo decathlon agli Europei U20 di Grosseto. L'anno successivo è arrivato quinto ai Mondiali U20 di Tampere con 7455 punti e nel 2019 è arrivato decimo ai Campionati Europei U23 di Gävle, in Svezia, con 7453 punti. Nel 2021 ha iniziato oltre i 60 m ostacoli ai Campionati Europei Indoor di Toruń e lì si è ritirato con 7"86 secondi al primo turno. Ai Campionati Europei Under 23 di Tallinn è arrivato undicesimo con 7505 punti e l'anno successivo si è ritirato ai Mondiali indoor di Belgrado con 7.74 s nel primo round sui 60 m ostacoli. Nel 2019 Gaio è diventato campione svizzero di eptathlon indoor e nel 2021 campione indoor sui 60 m ostacoli. Palmarès Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note 2022 Europei Monaco 110 m hs 5º 13"50 2023 Europei indoor Istanbul 60 m hs Batteria 7"79 2023 Mondiali Budapest 110 m hs Batteria 13"61 Altri progetti Collegamenti esterni
9828994
Episodi di La ragazza di neve - NOTOC La prima e unica stagione della serie televisiva La ragazza di neve è stata messa in onda nel 2023; la stagione comprende 6 episodi. nº Titolo originale Titolo italiano Prima TV Spagna Prima TV Italia 1 Episodio 1 Episodio 1 27 gennaio 2023 27 gennaio 2023 2 Episodio 2 Episodio 2 27 gennaio 2023 27 gennaio 2023 3 Episodio 3 Episodio 3 27 gennaio 2023 27 gennaio 2023 4 Episodio 4 Episodio 4 27 gennaio 2023 27 gennaio 2023 5 Episodio 5 Episodio 5 27 gennaio 2023 27 gennaio 2023 6 Episodio 6 Episodio 6 27 gennaio 2023 27 gennaio 2023 Episodio 1 Diretto da: David Ulloa *Scritto da: Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig Trama L'inizio della storia è collocato al 5 gennaio 2010 a Malaga. I genitori di Amaya Martín, una bambina di cinque anni, portano la figlia alla festa dei Re Magi. Mentre il papà le compra un palloncino, Amaya vede in lontananza un giocattolo che attira la sua attenzione. La bambina si dirige verso il giocattolo e subito dopo scompare. Il padre inizia a urlare tra la folla; la madre, sentendo le urla, lo raggiunge, e insieme i due iniziano a cercarla. Purtroppo non vengono trovate tracce della bambina, se non la maschera che indossava. La scena si sposta poi su Miren, stagista del quotidiano locale, che, venuta a conoscenza della scomparsa misteriosa della bambina vuole lavorare al caso. Ciò le viene impedito, perché viene ritenuta troppo inesperta; tuttavia decide lo stesso di occuparsene. L'ispettrice Millán e un suo collega iniziano a investigare. Il primo sospettato è l'uomo che vendeva i palloncini in piazza, ma, non avendo alcun tipo di indizi contro di lui, i poliziotti continuano le ricerche. Scoprono poi che David, amico del padre di Amaya, in passato aveva violentato una bambina; decidono quindi di tenerlo sott'occhio, in quanto potrebbe essere proprio lui il colpevole. La scena si sposta poi al 2016, quando i genitori di Amaya sono ormai separati. I due genitori vengono convocati in commissariato: un anonimo ha spedito una videocassetta che ritrae Amaya che gioca in una stanza. *Guest star: Tristán Ulloa (David Luque), Antonio Dechent, Emma Sánchez (Amaya) *Altri interpreti: Milena Smit (Miren Rojo), José Coronado (Eduardo), Aixa Villagrán (Belén Millán), Loreto Mauleón (Ana Nuñez), Raúl Prieto (Álvaro) Episodio 2 Diretto da: David Ulloa *Scritto da: Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig Trama Dopo l'arrivo della videocassetta si riapre il caso. La polizia crede ancora che il colpevole della scomparsa di Amaya sia David, e durante un interrogatorio emerge che al momento della scomparsa di Amaya era presente anche lui sul posto assieme a sua moglie e ai suoi figli. La polizia, assieme a Eduardo e Miren, ripercorre tutti i suoi spostamenti ma trova delle incongruenze. Gli investigatori seguono David e lo sorprendono a scaricare una scatola. La polizia si allarma subito pensando che all'interno ci possa essere Amaya ma in realtà la scatola contiene un serpente, contrabbandato come animale esotico. Intanto Ana e Álvaro iniziano a incolparsi della scomparsa della bambina. Miren e Eduardo scoprono che la bambina violentata in passato da David è proprio sua moglie Rosa. Miren decide di andare a intervistarla ma l'unica persona che trova in casa è Samuel, il figlio di David e Rosa. I poliziotti hanno scoperto che David e Rosa sono proprietari di un appartamento che affittano e decidono di andare a ispezionarlo. Quello che si cela dietro è sconcertante: David e Samuel usano l'appartamento per portare ragazze, drogarle e abusare di loro. Rosa ne è all'oscuro e dopo averlo scoperto chiama il figlio per sapere la verità. Samuel non regge e si suicida. *Guest star: Tristán Ulloa (David Luque), Emma Sánchez (Amaya) *Altri interpreti: Milena Smit (Miren Rojo), José Coronado (Eduardo), Aixa Villagrán (Belén Millán), Loreto Mauleón (Ana Nuñez), Raúl Prieto (Álvaro) Episodio 3 Diretto da: Laura Alvea *Scritto da: Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig Trama Le indagini mostrano che David non è il colpevole, perché all'ora della scomparsa una foto lo ritrae in un negozio di ombrelli. Intanto Miren fa fatica a scordare il suo passato ed Eduardo le promette starle accanto in ogni situazione. Nel 2016, la polizia e Miren analizzano la videocamera del negozio di fronte a Diario Sur per capire chi è stato a lasciare la videocassetta. Miren e l'ispettrice Millán fanno un accordo: la poliziotta chiede a Miren di tenere gli occhi aperti, e in cambio Miren dovrà essere la prima a sapere l'identità del colpevole del rapimento di Amaya. I genitori di Amaya litigano con violenza: Álvaro vuole che non si parli più della bambina al telegiornale e non vuole più i giornalisti di fronte a casa. Miren è sempre più angosciata per il suo passato e fa un salto indietro nel 2010: frequenta un'associazione di donne che hanno subito violenza e racconta la sua storia. Nel 2016 viene individuato un nuovo sospettato, James Foster. La polizia lo interroga e ispeziona il camper in cui vive, ma senza trovare nulla: Foster ha pulito tutto. In seguito gli viene chiesto dove fosse il giorno della consegna della videocassetta e lui dichiara che quel giorno era in compagnia di una donna. Miren lo incontra e gli rivela che David ha a che fare con il suo stupro. *Guest star: Tristán Ulloa (David Luque), Antonio Dechent, Emma Sánchez (Amaya) *Altri interpreti: Milena Smit (Miren Rojo), José Coronado (Eduardo), Aixa Villagrán (Belén Millán), Loreto Mauleón (Ana Nuñez), Raúl Prieto (Álvaro) Episodio 4 Diretto da: Laura Alvea *Scritto da: Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig Trama Miren e James fanno un patto: lei gli darà dei soldi se lui riuscirà a risalire a colui che ha pubblicato il video del suo stupro. Nel 2019, Miren riceve un messaggio da uno sconosciuto con la foto del luogo in cui è nascosto un secondo pacco con la scritta Addio. I genitori di Amaya corrono in commissariato: si tratta di un'altra videocassetta che riprende Amaya nella stessa stanza. Miren mette a confronto i due video e nota che le riprese sono state fatte con due videocamere diverse; decide di recarsi nel negozio che le vende e ruba l'agenda con i nomi dei clienti che hanno comprato lì. Lo stesso fa la polizia e nota che in entrambi i video appare una casa delle bambole ma con una differenza: nel primo video al suo interno non ci sono giocattoli mentre nel secondo sì. Gli investigatori si recano nel negozio che le vende ma non riescono a ricavare nessuna informazione dato che il proprietario ha vuoti di memoria. James viene ucciso nel suo camper assieme a un'altra persona ancora ignota. Nel 2016, Miren fa visita a David in carcere per fargli alcune domande ma lui decide di non parlare. Nel 2019, si scopre che la persona trovata morta assieme a James è David. La polizia sospetta di Miren. La scena si sposta sulla donna che ha rapito Amaya, che chiede a Julia (Amaya) di fare le valigie e partire. *Guest star: Tristán Ulloa (David Luque) *Altri interpreti: Milena Smit (Miren Rojo), José Coronado (Eduardo), Aixa Villagrán (Belén Millán), Loreto Mauleón (Ana Nuñez), Raúl Prieto (Álvaro) Episodio 5 Diretto da: David Ulloa *Scritto da: Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig Trama Viene rivelato chi sono i rapitori di Amaya. Ana, la mamma di Amaya, è ginecologa, e durante una seduta con i suoi pazienti Iris e Santiago ha rivelato loro che non possono avere figli. Durante la sfilata dei Re Magi erano presenti anche loro e Iris, vedendo Amaya smarrirsi, ha deciso di rapirla per alleviare il proprio dolore. La porta a casa propria assieme a Santiago, che però sin da subito non è convinto e vuole riportarla indietro. Iris e Santiago ricevono anche la visita di un rappresentante della banca, che chiede loro di pagare una rata del mutuo. Durante la conversazione si sente in sottofondo Amaya lamentarsi, ma Santiago rassicura il rappresentante dicendo che è Iris che ha mal di pancia. Iris e Santiago iniziano a tenere sotto controllo la bambina per non farla trovare. Nel 2011, Amaya sembra essersi ambientata nella sua nuova famiglia. Nel 2016, Amaya è tenuta all'oscuro di tutto, prende lezioni a casa e non esce mai. Durante la festa di compleanno di Amaya torna il rappresentante della banca. L'uomo comprende che sono loro i colpevoli del rapimento e Iris lo uccide. Il giorno dopo arriva la polizia a casa loro per cercare il rappresentante ma non viene notato nulla di sospetto. Nel 2019, Santiago e Iris ricevono una lettera dalla banca perché non hanno pagato la rata del mutuo e a breve saranno sfrattati. Santiago si reca in città: è pronto a confessare, ma viene investito e muore. Iris e Amaya ricevono la tragica notizia e sono a pezzi, così Iris decide di volersi trasferire assieme ad Amaya. *Guest star: Tristán Ulloa (David Luque), Iratxe Emparan (Julia), Emma Sánchez (Amaya) *Altri interpreti: Milena Smit (Miren Rojo), José Coronado (Eduardo), Aixa Villagrán (Belén Millán), Loreto Mauleón (Ana Nuñez), Raúl Prieto (Álvaro) Episodio 6 Diretto da: David Ulloa *Scritto da: Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig Trama Nel 2019, Miren viene interrogata dalla polizia dopo che nel camper sono state trovate le sue foto scattate da James. La polizia riceve inoltre in forma anonima delle foto scattate a James e David prima della loro uccisione. Miren dopo alcune ricerche sostiene che Iris potrebbe essere la colpevole della scomparsa di Amaya e ne parla con Eduardo. Ana e Álvaro vengono intervistati; durante l'intervista la giornalista cita Miren come presunta colpevole dell'omicidio di James e David e come persona coinvolta con il rapimento di Amaya. Eduardo trova all'interno della macchina di Miren la fotocamera con le foto scattate a James e David, ma decide di non dire nulla. Intanto Miren fa visita a Iris, fa delle osservazioni in casa e inoltre nota il fazzoletto per capelli di Amaya sui capelli di Iris. Se ne va e chiama subito la polizia. Decide comunque di restare lì per fotografare la casa. Iris avendo capito che l'ha scoperta si affretta a fare i bagagli per partire ma non sa che Miren la sta seguendo. Durante il tragitto in macchina Iris si accorge che Miren la sta seguendo e decide di schiantarsi, Iris muore sul colpo ma Amaya no. Miren corre subito in suo soccorso ma Amaya ha paura di lei e non vuole che si avvicini così prende il fucile e spara un colpo ma fortunatamente non le fa niente. Ana e Álvaro si precipitano subito in ospedale dove stanno facendo gli accertamenti per essere certi sia davvero Amaya e si è proprio lei. Intanto anche la polizia trova la fotocamera di Miren ma non riesce a visualizzare le foto perché Eduardo ha tolto la memory card. Nella conclusione, Ana e Álvaro fanno visita ad Amaya, che si trova in un centro per giovani che hanno subito dei traumi. Miren ha scritto un libro sulla storia di Amaya intitolato La ragazza di neve. Nel finale, riceve un pacco con su scritto "Vuoi giocare?" All'interno del pacco si trova la foto di una ragazza bendata. *Guest star: Tristán Ulloa (David Luque), Iratxe Emparan (Julia) *Altri interpreti: Milena Smit (Miren Rojo), José Coronado (Eduardo), Aixa Villagrán (Belén Millán), Loreto Mauleón (Ana Nuñez), Raúl Prieto (Álvaro) Ragazza di neve, La
123215
tursiope - m sing # mammifero acquatico del genere dei cetacei, sottordine Odontoceti, famiglia dei Delfinidi, usato molto spesso nei delfinari per le sue doti acrobatiche e perché può vivere in cattività; ; tur |sì | o | pe dal latino scientifico Tursiops, formato dal latino tursio e dal greco ὄψις cioè "aspetto" *cetaceo, delfinide :*: *Altri progetti
6015361
Cratere Michelle - Michelle è un cratere sulla superficie di Venere. Collegamenti esterni Michelle
509197
Prefettura di Wakayama - è una prefettura giapponese con circa un milione di abitanti, che si trova nella regione di Kansai, sull'isola di Honshū. Il suo capoluogo è l'omonima città di Wakayama. Geografia fisica La prefettura di Wakayama confina a nord con la prefettura di Ōsaka, e ad est con le prefetture di Mie e Nara. Si affaccia ad ovest sul mare interno, e a sud sull'Oceano Pacifico. Città La prefettura di Wakayama comprende 9 città: * Arida * Gobō * Hashimoto * Iwade * Kainan * Kinokawa * Shingū * Tanabe * Wakayama (capoluogo) Paesi e villaggi * Distretto di Arida ** Aridagawa ** Hirogawa ** Yuasa * Distretto di Hidaka ** Hidaka ** Hidakagawa ** Inami ** Mihama ** Minabe ** Yura * Distretto di Higashimuro ** Kitayama ** Kozagawa ** Kushimoto ** Nachikatsuura ** Taiji * Distretto di Ito ** Katsuragi ** Kōya ** Kudoyama * Distretto di Kaisō ** Kimino * Distretto di Nishimuro ** Kamitonda ** Shirahama ** Susami Agricoltura La provincia di Wakayama è al primo posto in Giappone per la produzione di miyagawa (detti anche mikan), varietà di mandaranci senza semi, particolarmente dolci e saporiti. Il maggiore centro di produzione si trovano nel distretto di Arida, dove la coltivazione ebbe inizio nel XVI secolo. I miyagawa di Arida coprivano nel 2018 il 10% della produzione di arance e mandarini dell'intero Giappone. Anche l'hassaku, agrume simile a un pompelmo con il colore di un'arancia, è un prodotto tipico della prefettura di Wakayama, che nei primi anni del XXI secolo ne raccoglieva il 68% della produzione nazionale. La prefettura vanta il primato di produzione in Giappone anche di , ibrido di albicocca-prugna da cui si ricavano i popolari umeboshi e umeshu,. con il 70% della produzione nazionale nel 2016. Note Altri progetti Collegamenti esterni
451135
Nazionale di calcio dell'Islanda - La nazionale di calcio dell'Islanda (in islandese Karlalandslið Íslands í knattspyrnu) è la squadra di calcio che rappresenta l'Islanda ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica dell'Islanda. Rappresenta il paese in tutte le competizioni internazionali dal 1946. La squadra ha ottenuto i primi risultati di rilievo nella seconda metà degli anni duemiladieci. Il 6 settembre 2015 conseguì la sua prima qualificazione al campionato europeo. Presente nella fase finale di Euro 2016, l'Islanda superò la fase a gironi come seconda classificata ed ebbe accessi alla fase a eliminazione diretta e, dopo aver eliminato agli ottavi di finale l'Inghilterra, fu estromessa dal torneo dalla Francia ai quarti. Il 9 ottobre 2017, dopo la vittoria per 2-0 sul al Laugardalsvöllur di Reykjavík, guadagnò per la prima volta nella sua storia la qualificazione ai campionato mondiale, classificandosi prima nel proprio girone eliminatorio. Al 2018, l'Islanda è lo Stato meno popoloso al mondo la cui nazionale si sia qualificata alla fase finale della massima competizione calcistica per nazionali. La partecipazione della squadra islandese al mondiale si è conclusa al primo turno, con un pareggio (contro l'Argentina) e due sconfitte (contro Nigeria e Croazia). La sua migliore posizione nella classifica mondiale della FIFA per nazionali è il 19º posto, raggiunto nel luglio 2017, mentre la peggiore è il 131º posto, toccato a giugno 2012. Nel giugno del 2020 si trova al 62º posto della graduatoria. Storia = Dagli esordi agli anni duemila Sebbene la KSÍ fosse stata fondata già nel 1921, il primo match internazionale di una selezione islandese fu disputato soltanto il 29 luglio 1930 contro le in quella che era un'amichevole interna al Regno di Danimarca. L'Islanda vinse fuori casa 1-0. La partita non è ritenuta ufficiale perché entrambe le squadre e federazioni non erano affiliate alla FIFA. Quello che è considerato il primo match ufficiale della nazionale islandese, riconosciuto quindi anche dalla FIFA, è quello disputato a Reykjavík contro la Danimarca il 17 luglio 1946, perso dagli islandesi per 3-0. Di fatto per i primi 20 anni di esistenza della KSÍ, la squadra non partecipò ad alcuna qualificazione né ai Mondiali né agli Europei. La prima partecipazione islandese si registrò alle qualificazioni per i mondiali del 1958: il risultato fu abbastanza deludente, con l'Islanda ultima del proprio gruppo, mai vincente e un passivo di 26 gol. Con l'eccezione del Campionato Europeo del 1964 l'Islanda non provò altre qualificazioni ai tornei maggiori. Solo dal 1974 la squadra ha preso parte a tutte le successive qualifiche, senza tuttavia successo per numerosi anni. Nel 1994 la squadra raggiunse un primo traguardo, ottenendo un premio per la loro miglior posizione, allora, di sempre nel ranking FIFA, quando raggiunsero il 37º posto. Tra i più eclatanti risultati precedenti agli anni Duemila ricordiamo una vittoria contro la per 2 reti a 1 nel 1975 e due contro la nel 1988. Il 24 aprile 1996 Eiður Guðjohnsen debuttò in Nazionale sostituendo il padre Arnór nel secondo tempo di un'amichevole tra Islanda ed , entrando nella storia del calcio dato che mai prima di allora un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una partita internazionale.Padre e figlio in nazionale nella stessa partita di calcio Sportvintage.it Gli anni duemila e gli investimenti sul calcio Le cose migliorano durante le qualificazioni per l'europeo 2000. Gli islandesi, con Guðjón Þórðarson, raggiungono il quarto posto nel girone a sei squadre, con 15 punti (cinque in meno rispetto all'Ucraina, che può partecipare ai play-off): un successo rispetto agli scarsi risultati ottenuti in precedenza. Da ricordare il pareggio strappato alla , allora campione del mondo, e la vittoria sulla per 1 a 0. Fu dopo quella campagna che il governo islandese puntò sullo sport ed in particolare il calcio per combattere il dilagante alcolismo e tabagismo che imperversava tra le fasce giovani della popolazione: si puntò alla costruzione di vari campi da calcio, in particolare indoor per ovviare il problema del clima inclemente al di fuori dei periodi estivi, si incoraggiò la pratica tra i giovani e si attuò ed organizzò dei corsi di formazione per allenatori e dirigenti.Il Messaggero: "Cenerentola Islanda: da 15 anni il governo investe nello sport per combattere alcolismo e tabagismo" miniatura|sinistra|Una formazione islandese nel 2011 Prima del 2013, il risultato migliore in una competizione internazionale avvenne alle qualificazioni per l'europeo del 2004, quando la nazionale, guidata da Ásgeir Sigurvinsson, sfiorò per un punto il secondo posto nel girone preliminare: questo piazzamento avrebbe condotto la squadra ai play-off per la fase finale. Il 18 agosto 2004 l'Islanda batté in amichevole per 2-0 l' in occasione dell'esordio del commissario tecnico azzurro Marcello Lippi (che nel 2006 portò gli italiani a vincere la Coppa del Mondo). Fu una partita da record anche perché allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík accorsero 20.034 spettatori, mai così tanti per una partita in Islanda. Le due squadre si ritrovarono il 30 marzo 2005, sempre in un test amichevole, che stavolta terminò senza reti. Le prime qualificazioni europee e mondiali (2014-2018) Sovvertendo i pronostici, l'Islanda arrivò a giocarsi la qualificazione per il nello spareggio contro la Croazia. Dopo un pari senza reti all'andata, soltanto la sconfitta per 2-0 nel ritorno impedisce l'accesso alla fase finale. I progressi degli ultimi anni vengono confermati durante la fase eliminatoria del , in cui l'Olanda viene battuta per 2-0 nell'andata, e poi 1-0 nella partita di ritorno: lo 0-0 finale contro il assicura all'Islanda una storica prima qualificazione a un evento di calcio internazionale. Nel girone F della fase finale i nordici rimangono imbattuti, pareggiando contro e e poi battendo l' accedendo così agli ottavi al secondo posto dietro all'Ungheria e davanti al Portogallo (che si qualifica come migliore terza). Negli ottavi, accade l'inaspettata eliminazione dell', decisamente più quotata ma battuta per 2-1 per gli islandesi; nei quarti, l'Islanda viene battuta dai padroni di casa della con un sonoro 5-2. Un anno più tardi, l'Islanda si qualifica per la prima volta anche al campionato mondiale, quello di Russia 2018, vincendo a sorpresa il girone I davanti alla . Questo risultato rende la nazionale islandese la selezione dello stato più piccolo in termini di abitanti a essersi qualificata per un mondiale, con i suoi abitanti, e più in generale l'unico paese con meno di un milione di abitanti ad aver disputato una fase finale di Coppa del mondo. Dopo un buon esordio a tramite un pari per 1-1 contro la quotata di Leo Messi, che si fa parare un rigore dall'estremo difensore avversario, l'Islanda perde per 2-0 contro la (match in cui fallì un rigore nel finale di gara) e viene sconfitta per 2-1 anche dalla , e termina il mondiale all'ultimo posto del girone, totalizzando un solo punto in tre partite. La crisi (dal 2018) Terminata l'esperienza al mondiale, l'Islanda viene affidata al CT svedese Erik Hamrén e partecipa alla nuova competizione europea, la UEFA Nations League 2018-2019, dove, grazie agli ottimi risultati dell'ultimo biennio, è stata sorteggiata nel gruppo 2 della Lega A insieme a e . Con quattro sconfitte i nordici retrocedono nella Lega B, ma vengono poi riammessi in Lega A per allargamento dei quadri. Nelle qualificazioni al campionato europeo 2020, l'Islanda si piazza terza nel girone F dietro a e e, pur non riuscendo a qualificarsi direttamente alla fase a gironi, si qualifica agli spareggi della Lega A: dopo aver vinto 2-1 contro la , viene sconfitta in finale dall' in modo rocambolesco, subendo due gol nei minuti finali di partita e soccombendo con il medesimo risultato della partita con i rumeni (1-2); i magiari accedono così alla fase a gironi ed eliminano gli islandesi. Nella UEFA Nations League 2020-2021 l'Islanda subisce ben 6 sconfitte in 6 partite, piazzandosi ultima nel girone vinto agevolmente dal , segnando solo 3 gol e subendone 17 (peggiore difesa della competizione). Hamrén lascia la panchina della squadra alla fine del 2020 e viene rimpiazzato da Arnar Viðarsson, ma la crisi di risultati prosegue nelle qualificazioni al , nelle quali la nazionale islandese si piazza penultima nel proprio girone, con 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. Incontri Impianti e strutture La nazionale islandese disputa i propri incontri casalinghi nello stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík, impianto casalingo anche del Fram, club della capitale. L'impianto originariamente era di modeste dimensioni, con una sola tribuna costruita nel 1958. Soltanto nel 1997 fu aggiunta un'altra tribuna opposta, prima della ristrutturazione complessiva avvenuta nel 2006 a seguito degli impegni del governo islandese di valorizzare il calcio, che ha portato l'impianto ad avere circa 9.800 posti a sedere, con una capienza massima di 15.000 calcolando anche quelli in piedi. Paradossalmente la partita che ha visto più spettatori è stata l'amichevole disputata tra Islanda ed Italia nel 2004 quando lo stadio aveva ancora soltanto le due tribune, con un'affluenza di 20.204 spettatori, molti dei quali in piedi. Colori e simboli = Colori L'Islanda scende tradizionalmente in campo con una divisa ove il colore dominante è l'azzurro. Col passare del tempo sono entrate in uso quali tinte complementari anche il bianco ed il rosso, così da richiamare i colori della bandiera nazionale. Tra le divise più iconiche vi sono quelle sfoggiate ad Euro 2016 e al mondiale 2018, entrambe prodotte dall'italiana Erreà: la prima composta da un kit blu con una fascia rossa bordata di bianco verticale sul lato, che sfuma con un gioco di pallini nei pressi dello stemma della federazione, la seconda ugualmente blu con maniche raglan adornate da un motivo sfumato nei tre colori della bandiera nazionale; idealmente esse evocavano i geyser, peculiare fenomeno geologico islandeseMaglia Islanda Euro 2016, la collezione di Erreà Passione Maglie - Break The Ice, Le maglie dell'Islanda per gli Europei 2016. Complice la contestuale crescita del livello della squadra, si è verificato un aumento esponenziale di richieste del materiale di merchandising, obbligando ad aumentare la produzione delle divise onde soddisfare le richieste degli acquirenti.Il Fatto Quotidiano - "Islanda mania, richiesta record di maglie ufficiali da tutto il mondo: alla Erreà di Parma si lavora giorno e notte per superare il sold out". Le divise da trasferta sono generalmente a colori invertiti rispetto alle casalinghe, pertanto su di esse domina il bianco; le terze divise, laddove previste dai contratti di sponsorizzazione, hanno visto l'adozione di soluzioni con il rosso o il nero quali tinte dominanti. Sponsor Periodo Fornitore 1947-1975 Adidas 1975-1976 Umbro 1976-1991 Adidas 1992-1996 ABM 1996-2002 Reusch 2002-2020 Erreà 2020- Puma Simboli ufficiali Nei primi decenni di attività, la nazionale di calcio islandese ha adottato quale simbolo la bandiera nazionale, applicandondola talora (con pochi orpelli) sul torso delle casacche da gioco. Nel 1973 fece la sua comparsa sui pantaloncini da gioco l'acronimo federale KSÍ, mentre tre anni dopo il logo della federazione (poi ridisegnato nel 1997) fu ricamato sul petto delle maglieBúningasaga Íslenska landsliðsins - History of our kit - facebook.com/footballiceland, 14 mar 2018. Nel 2020 la federcalcio islandese ha attuato un completo rebranding, adottando due identificativi per la parte istituzionale e la parte sportiva. La nazionale si è quindi dotata di un proprio logo, sotto forma di un complesso di linee spezzate che formano la rappresentazione stilizzata dei Landvættir, gli "spiriti" (toro, drago, aquila e gigante) che secondo la mitologia norrena proteggerebbero le quattro regioni storiche islandesi (Vopnafjörður, Eyjafjörður, Reykjanes, Breiðafjörður)Islanda, un nuovo logo epico fra design moderno e antichi simboli - passionemaglie.it, 8 lug 2020. File:Knattspyrnusamband_Íslands_KSÍ_logo.svg|Logo federale, in uso per la nazionale dal 1997 al 2020 Partecipazioni ai tornei internazionali Statistiche dettagliate sui tornei internazionali = Mondiali Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1950 Non qualificata - - - - 1954 Non qualificata - - - - 1958 Non qualificata - - - - 1962 Non qualificata - - - - 1966 Non qualificata - - - - 1970 Non qualificata - - - - 1974 Non qualificata - - - - 1978 Non qualificata - - - - 1982 Non qualificata - - - - 1986 Non qualificata - - - - 1990 Non qualificata - - - - 1994 Non qualificata - - - - 1998 Non qualificata - - - - 2002 / Non qualificata - - - - 2006 Non qualificata - - - - 2010 Non qualificata - - - - 2014 Non qualificata - - - - 2018 Primo turno 0 1 2 2:5 2022 Non qualificata - - - - Europei Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1960 Non qualificata - - - - 1964 Non qualificata - - - - 1968 Non qualificata - - - - 1972 Non qualificata - - - - 1976 Non qualificata - - - - 1980 Non qualificata - - - - 1984 Non qualificata - - - - 1988 Non qualificata - - - - 1992 Non qualificata - - - - 1996 Non qualificata - - - - 2000 / Non qualificata - - - - 2004 Non qualificata - - - - 2008 / Non qualificata - - - - 2012 / Non qualificata - - - - 2016 Quarti di finale 2 2 1 8:9 2020Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021 Non qualificata - - - - FIFA Confederations Cup Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1992 Non qualificata - - - - 1995 Non qualificata - - - - 1997 Non qualificata - - - - 1999 Non qualificata - - - - 2001 / Non qualificata - - - - 2003 Non qualificata - - - - 2005 Non qualificata - - - - 2009 Non qualificata - - - - 2013 Non qualificata - - - - 2017 Non qualificata - - - - UEFA Nations League Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 2018-2019 12º in Lega A Retrocessa in Lega B ma successivamente ripescata in Lega A con il cambio di formula a partire dall'edizione 2020-2021. 0 0 3 1:11 2020-2021 16° in Lega ARetrocessa in Lega B 0 0 6 3:17 Olimpiadi Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1948 Londra Non partecipante - - - - Tutte le rose = Mondiali = = Europei = Rosa attuale Lista dei giocatori convocati per le gare di qualificazione al campionato europeo di calcio 2024 contro e del 16 e 19 novembre 2023. Presenze e reti aggiornate al termine della seconda gara. |----- ! colspan="9" align="left" | |----- |----- ! colspan="9" align="left" | |----- |----- ! colspan="9" align="left" | |----- Staff tecnico Record individuali Dati aggiornati al 19 novembre 2023. Record di presenze Pos. Nome Presenze Reti Periodo 1 Birkir Bjarnason 113 15 2010- 2 Rúnar Kristinsson 104 3 1987-2004 Aron Einar Gunnarsson 5 2008- 3 Birkir Már Sævarsson 103 3 2007-2021 5 Ragnar Sigurðsson 97 5 2007-2020 6 Kári Árnason 90 6 2005-2021 Jóhann Berg Guðmundsson 8 2007- 8 Hermann Hreiðarsson 89 5 1996-2011 9 Eiður Guðjohnsen 88 26 1996-2016 10 Ari Freyr Skúlason 83 1 2009-2021 Record di reti Pos. Nome Reti Presenze Periodo Reti a partita 1 Gylfi Sigurðsson 27 80 2010- 0.32 2 Kolbeinn Sigþórsson 26 64 2010-2021 0.47 Eiður Guðjohnsen 88 1996-2016 0.30 4 Alfreð Finnbogason 18 73 2010- 0.27 5 Ríkharður Jónsson 17 33 1947-1965 0.52 6 Birkir Bjarnason 15 113 2010- 0.15 7 Ríkharður Daðason 14 44 1991-2004 0.32 Arnór Guðjohnsen 73 1979-1997 0.19 9 Þórður Guðjónsson 13 58 1993-2004 0.22 10 Tryggvi Guðmundsson 12 42 1997-2008 0.29 10 Heiðar Helguson 55 1999-2011 0.22 Commissari tecnici I primi quattro allenatori furono alla guida della Nazionale per una sola partita. * Frederick Steele & Murdo McDougall (1946) * Roland Bergström (1947) * Joe Devene (1948) * Fritz Buchloh (1949) * Óli B Jónsson (1951, 1958 e 1960) * Franz Köhler (1953) * Karl Guðmundsson (1954-1956, 1959, 1961, 1963-1966) * Alexander Wier (1957) * Ríkharður Jónsson (1962 e 1969-1971) * Reynir Karlsson (1967) * Walter Pfeiffer (1968) * Duncan McDowell (1972) * Eggert Jóhannesson (1972) * Henning Enoksen (1973) * Tony Knapp (1974-1977 e 1984-1985) * Jurí Ilitchev (1978-1979) * Guðni Kjartansson (1980-1981 e 1989) * Jóhannes Atlason (1982-1983) * Sigfried Held (1986-1989) * Bo Johansson (1990-1991) * Ásgeir Elíasson (1991-1995) * Logi Ólafsson (1996-1997) * Guðjón Þórðarson (1997-1999) * Atli Eðvaldsson (2000-2003) * Ásgeir Sigurvinsson & Logi Ólafsson (2003-2005) * Eyjólfur Sverrisson (2005-2007) * Ólafur Jóhannesson (2007-2011) * Lars Lagerbäck (2012-2016) * Heimir Hallgrímsson (2013-2018) * Erik Hamrén (2018-2020) * Arnar Viðarsson (2020-2023) Confronti con altre Nazionali Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, l'Islanda presenta i seguenti saldi: Saldo positivo Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta 14 10 1 3 31 10 +21 19 novembre 2008 9 ottobre 2004 4 febbraio 2008 12 11 0 1 23 8 +15 15 agosto 2012 – 22 marzo 2009 Saldo negativo Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta 26 7 4 15 25 50 –25 7 settembre 2012 5 settembre 2009 3 settembre 2010 19 0 3 16 10 63 –53 – 4 settembre 1991 4 giugno 2011 13 2 2 9 13 30 –17 16 agosto 2000 1º giugno 1995 6 giugno 2007 11 1 1 9 5 26 –21 5 giugno 1975 12 ottobre 1974 6 settembre 1989 11 0 3 8 8 32 –24 – 5 settembre 1998 3 luglio 2016 10 2 2 6 10 17 –7 2 febbraio 2000 25 giugno 1980 30 aprile 2003 10 2 1 9 5 33 –28 3 settembre 2015 1º settembre 1982 6 giugno 2009 Note Altri progetti Collegamenti esterni *
237331
Erbe fini - Le erbe fini (dal francese fines herbes) sono, nella gastronomia, una miscela di erbe aromatiche tritate finemente (fini va infatti inteso come sminuzzate), usata principalmente nella cucina francese, e più in generale nella cucina mediterranea. Composizione La miscela è solitamente composta da quattro erbe principali: * erba cipollina, * cerfoglio, * prezzemolo, * dragoncello. A seconda delle ricette (e del periodo dell'anno in cui viene preparata la miscela), vengono a volte aggiunti anche maggiorana, crescione, finocchiella, melissa, levistico, timo, aneto, o basilico. Anche se la maggiorana e il dragoncello possono essere essiccati, in genere è preferibile usare erbe fresche. Le erbe fini dovrebbero essere tritate molto finemente giusto al momento in cui servono. Usi Le erbe fini vanno usate crude perché con la cottura perdono parte del loro aroma: per questo motivo vengono aggiunte alla fine dei tempi di cottura. Vengono usate in numerose ricette, prevalentemente per aromatizzare piatti a base di uova, come omelette o quiche, oppure per preparare salse o burri aromatizzati; sono usate inoltre come condimento per insalate, per esempio in una vinaigrette o in una maionese; possono infine insaporire gli umidi di pesce e pollo, e sono ottime per esaltare il sapore della selvaggina. Voci correlate Erbe di Provenza (queste ultime al contrario sono erbe essiccate, e vanno aggiunte prima o durante la cottura) Altri progetti Collegamenti esterni Le su Encyclopedia of spices. Categoria:Piante aromatiche
7484
Torino - Citazioni su Torino e i torinesi. Citazioni A Torino si è più vicini alla mentalità tedesca. Sono tutti molto puntuali, lavoratori, nonostante questo [...] di tanto in tanto, si trova il tempo per stare con la famiglia e bere un buon vino rosso. (Sami Khedira) *Bellissima, ricca di cultura. Il Lungo Po e i Murazzi sono proprio tipici ed è molto particolare anche la zona precollinare. È molto equilibrata: vivevo in centro, appena arrivato dal paesino volevo provare l'ebrezza della grande città. Torino ti induce a mantenere una certa sobrietà. (Moreno Torricelli) *C'è una luce qua che non esiste in nessuna altra città italiana. Saranno le montagne attorno, ma la luminosità è da luogo del nord, Parigi, la Svezia. È la luce dei film con cui sono cresciuto, quelli di Bergman ad esempio. (Marco Tullio Giordana) *C’è da sempre un equivoco sui torinesi e ha a che fare con l’appellativo di «bögianen» che è stato loro appiccicato addosso e che potremmo tradurre approssimativamente con «immobili». Senza farla troppo lunga con i riferimenti storici, esistono due modi di restare fermi: quello di chi non esplora e quello di chi non scappa. Ecco, il torinese è un «bögianen» nel senso che non scappa. Messo di fronte al nuovo borbotta, cincischia, tentenna. Ma appena ci entra dentro, se ne innamora e non lo lascia più. (Massimo Gramellini) *Ch'io perseguendo mie chimere vane | pur t'abbandoni e cerchi altro soggiorno, | ch'io pellegrini verso il Mezzogiorno | a belle terre tepide lontane, | la metà di me stesso in te rimane | e mi ritrovo ad ogni mio ritorno. (Guido Gozzano) * Che Torino attraversi un momento difficile non è un problema di oggi. Così come è evidente che la città abbia fatto passi avanti rispetto a 4 anni fa. (Valentino Castellani) *Come una stampa antica bavarese | vedo al tramonto il cielo subalpino.... | Da Palazzo Madama al Valentino | ardono l'Alpi tra le nubi accese.... | È questa l'ora antica torinese, | è questa l'ora vera di Torino.... (Guido Gozzano) *Diplomatici e viaggiatori erano unanimi nel riconoscere che non esisteva in Italia una città più regolare e noiosa di Torino: "il cortigiano vi è fastidioso, il cittadino assai triste, il popolo devoto e superstizioso". (Romano Bracalini) *E da Superga nel festante coro | de le grandi Alpi la regal Torino | incoronata di vittoria, ed Asti | repubblicana. (Giosuè Carducci) *Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. (Pitigrilli, alias Dino Segre) *La strada per Menfi e Tebe passa da Torino. (Jean-François Champollion) *La verità è che nulla amo di Torino: non il suo ordine, non la sua mediocre civiltà piena di sussiego. Odio i suoi impiegatucci, i suoi militari, i suoi uomini politici. (Anna Banti) *Mai il cielo di Torino, con la corona ancora innevata delle Alpi, m'apparve di chiarità solare come quando, il 28 aprile 1945, finì l'incubo della guerra. La città venne invasa dalle migliaia di automezzi che, prima occultati perché i tedeschi intendevano requisirli, procedevano ora strombazzando per il centro, in un'allegra festa popolare. La città, distrutta per un terzo dai bombardamenti, da quel momento non pensò che a ricostruire, in quel fervido clima di speranze che aveva preso tutta la nazione. (Nicola Abbagnano) *–Perché New York, lei lo sa meglio di me, è un po' come Torino, con queste Avenues, queste streets... – A Torino ci sono le Avenues? – No, ma qui sì. (Natale a New York) *Piccola Città in un sito molto acquoso, non molto ben edificato, né piacevole con questo che per mezzo delle vie corra un fiumicello per nettarle delle lordure. [...] Qui si parla ordinariamente Francese ; e paiono tutti molto divoti alla Francia. La lingua popolesca è una lingua la quale non ha quasi altro che la pronunzia Italiana : il restante sono parole delle nostre. (Michel de Montaigne) *Prima dell'Italia unita, il mondo conosceva un caledoiscopio di regni litigiosi: la Roma una volta imperiale, il mondo dell'acqua di Venezia, la Firenze di Michelangelo, la Milano lirica. Ma l'Italia, la nazione, incomincia nei suoi cieli, al suo passaggio nord-occidentale dove montagne dipinte alla perfezione si scontrano con una città dalle invenzioni tumultuose. Dove s'intrecciano sofferenza e libertà, dove sui pendii sono stati costruiti castelli ed erette fortezze verso il cielo, per resistere agli invasori sapendo che sarebbero venuti. A queste altitudini, grazie a cuori coraggiosi mai conquistati, è nato il miracolo unificatore – il Risorgimento – la nascita dell'Italia. Il primo parlamento, una nuova bandiera, cugini dalle lunghe dispute ne ha fatta una, succede qui, all'ombra di queste Alpi ghiacciate, in mezzo a piazze spaziose e portici senza fine, nello splendore barroco della città a lungo assediata, Torino. Le storie degli atleti iniziano dove l'Italia è nata: dove la resistenza a lungo ha prosperato, le guerre sono scoppiate e poi terminate, dove un caleidoscopio di regni fu infine riunito in una città di maestà e santità, dove la competizione fa scoccare la scinttilla della passione, una città dalla succulenta eleganza e velocità elegante, dove la grandezza è nata da visioni senza paura e devozioni incondizionate. A nord di Roma e Firenze, ad ovest di Venezia e Milano, il mondo arriva alle altitudini alpine dell'Italia. Il mondo arriva ad ascoltare storie antiche e nuove... le storie di Torino. (Da The world comes to Torino, 2006Da 2006-02-10, The World comes to Torino, video di presentazione della città di Torino come introduzione alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali, New York, NY, NBC.) *Questa gentile città di Torino, ch'io non chiamava mai terra di , essendomi cara quanto la stessa mia terra natale. Dirò di più, che i miei canti mi furono in gran parte inspirati dai forti esempi di cittadine virtù, dalla costanza negli alti propositi, dalla prudenza e dallo entusiasmo guerriero, di cui questo popolo diede solenne esempio agli altri Italiani, mostrandosi degno d'innalzare pel primo il vessillo glorioso, unificatore d'Italia nostra. Se una speranza mi teneva in vita, si era quella di veder presto la mia Napoli seguirlo nell'arduo aringo. (Laura Beatrice Oliva) *Ricordiamo Torino e Firenze che tanto fecero pel nostro risorgimento, che tanti titoli acquistarono alla benemerenza della patria e dalle quali ricevemmo per sì lungo tempo quella ospitalità di cui serberemo memoria imperitura. (Giuseppe Biancheri) *Siamo pasticceri torinesi. Un'altra cultura. Evoluti, curiosi, ma comunque portati a uno stile di vita in cui il sesso di gruppo può entrare solo marginalmente. (Stefania Bertola) *Solo noi abbiamo potuto permettere che la nostra Parigi venisse fagocitata da un centro minore . (Pietrangelo Buttafuoco) *Torinesi e Monferrini, pane, vino e tamburini. (proverbio italiano) *Torino è la città italiana in cui negli ultimi anni si è costruito di più, un processo che riguarda tutte le città post-industriali, destinate a diventare città del divertimento. Il modello, anche se non esplicito, è Las Vegas. (Giuseppe Culicchia) *Torino è la mia città. Sono sempre stata molto legata al mio essere torinese. Da piccola trascorrevo lunghi periodi da mia nonna che abitava sul lungo Po, quasi di fronte alla Gran Madre. L'immagine che ho conservato è notturna: la collina di Superga, dove ha perso la vita mio nonno con il Grande Torino, le luci che si riflettono sul Po e in sottofondo il ruggito dei leoni e il barrito degli elefanti dello zoo. Suoni di mondi lontani che rispecchiano molto l'anima della città: un'identità torinese forte e per me un po’ malinconica, unita alla forte curiosità verso il mondo: basti pensare al Museo Egizio che è uno dei miei luoghi preferiti. (Barbara Gallavotti) *Torino è una città affascinante, piena di sette sataniche e riti esoterici. Si dice che sia una porta infernale, ma anche il punto del famoso "triangolo magico" — insieme a Praga e Lione — di cui parlava Fulcanelli. (Dario Argento) *Torino è una città molto signorile. È la mia seconda casa, ci ho vissuto 13 anni e ci torno appena posso. È riservata e rispettosa, l'ideale per il mio carattere. (Angelo Ogbonna) *Torino ha un'anima complessa. Torino città operaia. Torino città della Fiat. Torino con la tradizione di città capitale. Torino città italiana, anzi romana, ma anche città alpina, che guarda alla Francia e all'Europa. Torino di Gobetti, di Einaudi, di Bobbio, di Gramsci e dell'«Ordine nuovo», Torino comunista e Torino liberale. Torino col suo carattere, la sua sobrietà, la sua serietà, che non si apre e non si dà tanto facilmente, ma che ti accetta quando si convince che impersoni i suoi stessi valori: l'impegno nel lavoro, una forte cultura civica, un senso del dovere che ti compete, per la parte che hai nella vita della città. (Arrigo Levi) *Torino mi sembra la città più graziosa d'Italia e, per quel che credo, d'Europa per l'allineamento delle strade, la regolarità delle costruzioni e la bellezza delle piazze. (Charles de Brosses) *Torino mi sembrava una grande fortezza dalle mura ferrigne, pareti di un grigio gelato che il sole di primavera non riusciva a scaldare. (Elena Ferrante) *Torino non è Roma. Sotto la Mole se vuoi riesci ad isolarti molto bene per trovare concentrazione. (Giuseppe Culicchia) *Torino non è solo l'antica capitale storicamente in polemica con la Roma dei papi e neppure solo il più grande centro produttivo delle nostre industrie. Torino è la città di don Bosco, del Cottolengo, di san Giuseppe Cafasso, di Pier Giorgio Frassati. (Giulio Andreotti) *Torino non era una copia in piccolo di Parigi anche perché, a differenza di questa, non fu città di sommosse, di barricate. È una città che produce eccentrici, solitari, genialoidi e talora tipi geniali, outsider, scrittori e pittori isolati, qualche anarchico ma teorico, di rado bombarolo, provoca omicidi e suicidi (per questi ultimi, una delle più alte, se non la più alta, percentuale italiana, in triste gara con Trieste, la città al confine opposto), ma la massa è di gente pacata, di sudditi, spesso brontoloni e ipercritici ma, alla fine, obbedienti. Nella sua storia non cacciò mai i suoi duchi e poi re, non complottò contro di essi. A differenza di Parigi, periodicamente sulle barricate, Torino insorse solo due volte. Ed entrambe non per fumosi obiettivi ideologici, ma per la concretezza del pane: nel 1864 quando, a tradimento, giunse il trasferimento della capitale; e nel 1917, quando lo Stato chiedeva di digiunare con le razioni di guerra e al contempo di faticare a ritmi accelerati nelle fabbriche che producevano per il fronte. Movimento ci fu anche negli ultimi giorni dell'aprile del 1945. Ma, pure qui, per una questione molto concreta: soprattutto per impedire la distruzione di impianti industriali, dal cui lavoro sarebbe dipesa la vita futura. Ancora una volta, al mito della «lotta di classe», prevalse la consapevolezza, dettata dal buon senso, che gli interessi degli imprenditori coincidevano con quelli dei dipendenti. Senza fabbriche, niente guadagni per il padrone; ma neanche pane per i lavoratori. (Vittorio Messori) *Torino non fu mai propizia abbastanza alle arti: né lo è anche adesso, e lo era tanto meno a que' tempi. (Vittorio Bersezio) *Torino ricorda le antiche città di guarnigione, i doveri stanno prima dei diritti, l’aria è fredda e la gente si sveglia presto e va a letto presto, l’antifascismo è una cosa seria, il lavoro anche e anche il profitto. (Gianni Agnelli) *Torino vuol dire Napoli che va in montagna | [...] | Torino è l'altra faccia della stessa Roma. (Antonello Venditti) *Tra le cose che rendono cospicua e celebre quella Dominante (Torino), vi è la cittadella di figura Pentagona, fabricata e ridotta in tutta perfettione dalla vigilanda del Duca Emanuel Filiberto sopra modello di quella d'Anuersa , nelle Fiandre, che due anni dopo quella fu terminata dal medesimo ingegnere. (Giovanni Andrea Pauletti) *Una certa confusione regna nelle nostre teste circa il «terziario avanzato», definizione che da un po' di tempo rimbalza seccamente sui più aggiornati pavimenti italici, come una pallina da ping-pong sfuggita ai giocatori. A volte crediamo che faccia parte del gergo sportivo, come «terzino di spinta» o «ala tornante»; a volte ci sembra appartenere alla terminologia sindacale (migliaia di terziari che avanzano in corteo, bandiere al vento ...) o a quello degli ordini religiosi (un terziario francescano, avanzato più degli altri nell'ascesi ...), quando non si mescoli addirittura alle nostre reminiscenze classiche («Fabio Massimo, avendo fatto avanzare i terziari contro la cavalleria punica ...»). Ma, dopo lo scandalo delle tangenti nell'amministrazione torinese, siamo quasi sicuri di aver capito. (Fruttero & Lucentini) *Una città rigida e codina che amava le parate militari e le processioni, brulicante di divise e di tonache; una città dove, tra una guerra e un giubileo, si affilavano le armi, si accendevano ceri, e ci si annoiava a morte. (Roberto Gervaso) *Una città un po' più nuova, ma meno storica e decorativa è Torino. – Sicché vi schizza addosso la sua prosa? Già, ma è più facile viverci, proprio perché è semplicemente una città, una che non è tale nel suo ricordo, ma una città per la vita di ogni giorno, per l'oggi; in essa le vie non rappresentano un museo archeologico, non vi ammoniscono ad ogni passo memento mori; guardate la sua popolazione operaia, la sua fisionomia rude come l'aria alpina, e vi accorgerete che questo è un ceppo più energico dei fiorentini, dei veneziani, e, forse, ancor più risoluto dei genovesi. (Aleksandr Ivanovič Herzen) *Una parte importante della mia vita si è svolta entro un raggio di cinquecento metri, nel vecchio centro della città. È intorno a questo perimetro che si sono espansi nel tempo i vari quartieri chiamati «borghi» o «barriere», tanto importanti nella mia esperienza. Torino allora era molto più piccola di oggi, più omogenea e provinciale; si parlava in dialetto e l’immigrazione di quegli anni veniva dalle campagne piemontesi, al massimo dal Veneto. Era una città un po’ severa, piuttosto disciplinata, in cui si sentiva il peso della tradizione ottocentesca ma anche la forza della modernità, connessa al lavoro industriale e alla presenza di una classe operaia estesa e bene insediata. (Bianca Guidetti Serra)Sergio Chiamparino*Qui c'è preoccupazione per il futuro della città, preoccupazione per il lavoro, preoccupazione per la criminalità che ha preso in mano interi pezzi della metropoli. È una città che si degrada sempre di più, sempre più sporca… [...] Non direi che c'è rassagnazione, nonostante tutto. Ci sono alcuni piccoli segnali da cogliere: bene o male la società civile comincia a muoversi, nel mondo dell'impresa noto una certa volontà di rinnovamento, di superare certi atteggiamenti del passato. *I problemi legati alla immigrazione extracomunitaria e più in generale alla marginalità non sono a Torino più gravi che altrove. Eppure qui si avvertono con maggior drammaticità, sono vissuti in modo traumatico. Perché? *Perché Torino è così debole sul piano nazionale, come dimostrano recenti vicende come quella dell'Authority per le telecomunicazioni o dell'Alta velocità? *È chiaro che la città non si sente rappresentata a pieno titolo. Riconosce onestà e buona amministrazione a Castellani e ai suoi collaboratori, ma non riesce a identificarsi con loro e quindi a condividerne appieno il percorso. *Qui è difficile assorbire gli elementi di diversità, di movimento sociale; cosa che, invece, altrove accade più facilmente. Inoltre c'è la crisi della città, della sua identità, della sua situazione economica con molti che si sentono insidiati dai nuovi arrivati. *Torino sta ricostruendo il proprio ruolo nella normalità, non più capitale dell'industria e del lavoro, come tante altre città italiane ed europee. *È da 20 anni che Torino ha perso la sua identità: colpa di chi governa se negli ultimi 10 non si è riusciti a crearne una nuova. La sinistra non può abdicare al proprio ruolo. E D'Alema non può pensare di risolvere tutto con una politica di tagli alla spesa sociale. Soprattutto a Torino, dove troppo presto s'è parlato di Tecnocity e di un terziario che avrebbe dovuto sostituire il lavoro dipendente. *Torino s’è guadagnata una dimensione internazionale. Anche l’accordo Fiat-Gm è servito in questo senso. Torino è tornato ad essere il centro di una regione. * Già oggi non è più tale e altrettanto lo stesso settore dell’automotive. Ci sono quindi le condizioni perché la città investa nel proprio futuro non puntando solo su Fiat. Sarebbe, però, illusorio investire sul futuro senza pensare alla Fiat e all’auto. *Forse oggi Torino appare più travagliata e più contraddittoria di prima o di altre città, ma a mio parere è proprio grazie da esse e dai conflitti che possono nascere stimoli e progetti culturalmente e socialmente rilevanti. Dall'armonia, mi creda, non nasce mai nulla d'interessante. *Torino, come tutte le città di montagna, è un po’ conservatrice, magari arriva con un po’ di ritardo ad accettare le novità e quando le accetta lo fa con prudenza. Ma passata questa fase è una città che trasforma questi processi in modo strutturale, superando anche i problemi che novità quali l’immigrazione inevitabilmente portano. *Anche Torino ha i suoi Scilla e Cariddi. Uno è quella sorta di malattia senile della torinesità, della quale Luigi La Spina teme che anch'io possa aver subito contagio, che ha a che fare con la "tendenza al lamento difensivo e rivendicativo". Fino al limite che, aggiungo, a volte affiora in chi sembrerebbe addirittura più contento di perdere qualcosa per potersene lamentare piuttosto che avere qualcosa di nuovo di cui potersi vantare (ad esempio Olimpiadi). Insomma "'l cantun dii barbutun". L'altro, da cui rischia di non essere del tutto indenne lo stesso articolo di La Spina, è quello di essere superiori, di non doversi occupare più di tanto delle beghe della politica quotidiana rispetto alla quale i problemi sono "ben altri", i grandi progetti appunto. *Tra Torino e la Fiat c'è un rapporto più che secolare basato sulla convinzione reciproca che la città ha bisogno della Fiat così come l'azienda ha bisogno di Torino.Friedrich Nietzsche*E com'è bella Torino nelle giornate grigie. Mi dicevo giorni fa: abitare una città da cui non si prova il bisogno di uscire, neppure per vedere la campagna – dove si gode, semplicemente girando per le strade. Una volta l'avrei creduto impossibile. *Ecco una città secondo il mio cuore. Anzi, la sola. Tranquilla, quasi solenne. Terra classica per gli occhi e per i piedi [...]. Un soffio di buon Settecento. Palazzi di quelli che parlano al cuore; non fortezze stile Rinascimento! E poi: scorger le Alpi dal centro della città! queste lunghe strade che sembrano condurre in linea retta verso le auguste cime nevose! Aria serena, limpida in modo sublime. Non avrei mai creduto che una città, grazie alla luce, potesse diventare così bella. *Ma che dignitosa, severa città! Niente metropoli, niente moderno, com'io temevo: una «Residenz»Piccola capitale. Epistolario 1865-1900, p. 295.del Seicento, dove un unico gusto ha imperato su tutto, quello della Corte e della noblesse. La quiete aristocratica è impressa su ogni cosa: non meschini sobborghi; un gusto unitario che si estende fin al colore (tutta la città è gialla e color d'ocra). E per i piedi come per gli occhi un luogo classico! Che sicurezza, che pavimentazione, a non dir niente degli omnibus e dei tram, organizzati e numerosi in modo straordinario. [...] Ma che piazze austere, solenni! E lo stile dei palazzi senza pretese, le strade serie e pulite, tutto molto più dignitoso di quanto mi fossi aspettato; e i più bei caffè che io abbia mai visto. Quei «portici» poi, dato il clima variabile, rispondono ad una necessità; inoltre sono ampi e alti e non opprimono. E la sera il tramonto dai ponti sul Po è cosa stupenda! Al di là del bene e del male! *Qui ogni giorno sotto lo stesso esuberante e supremo splendore di sole riappaiono la collina ammantata da foreste color dell'oro fulvo, e il cielo e l'ampio fiume di un pallido azzurro, mentre l'aria ha una purezza sublime – un Claude Lorrain come non mi ero mai sognato di trovare nella realtà.Stendhal*Si potrebbe stabilire che gli allievi che hanno ottenuto il «Grand Prix» vadano in un posto qualsiasi, in Italia, dove vogliono, purché sia oltre il Ticino e la Trebbia. Ad eccezione di Torino e di Genova, ogni soggiorno dovrebbe esser loro consentito. *Torino è piena di aristocrazia biliosa. *Verso la fine della serata è comparso Savarelli, un nostro amico che viene dal nord d'Italia. È innamorato di Milano; è la città del piacere, niente le può esser messo a confronto, per questo; Torino e Genova sembrano delle prigioni. Note Voci correlate Allianz Stadium *Juventus Football Club *Palazzo Carignano *Quinquennio d'oro *Torino Football Club Altri progetti Categoria:Comuni del Piemonte
6276092
Rio Open 2017 - Singolare - Pablo Cuevas era il detentore del titolo, ma è stato sconfitto al primo turno da Arthur De Greef. In finale Dominic Thiem ha sconfitto Pablo Carreño Busta con il punteggio di 7-5, 6-4. Teste di serie # Kei Nishikori (primo turno) # Dominic Thiem (campione) # Pablo Cuevas (primo turno) # Pablo Carreño Busta (finale) 5. Albert Ramos-Viñolas (semifinale) 6. David Ferrer (primo turno) 7. Paolo Lorenzi (primo turno) 8. João Sousa (primo turno) Wildcard # João Souza (primo turno) # Casper Ruud (semifinale) 3. Janko Tipsarević (primo turno) Qualificati # Roberto Carballés Baena (secondo turno) # Marco Cecchinato (primo turno) 3. Arthur De Greef (secondo turno) 4. Nicolás Kicker (quarti di finale) Lucky loser # Víctor Estrella Burgos (secondo turno) Tabellone = Fase finale = = Parte alta = = Parte bassa = Collegamenti esterni Categoria:Rio Open 2017
9153365
Referendum in Lettonia del 2011 - Il Referendum in Lettonia del 2011 si svolse il 23 luglio 2011 per decidere l'eventuale scioglimento anticipato del Saeima.Referendums par Zatlera ierosinājumu atlaist Saeimu notiks 23.jūlijā Delfi, 20 May 2011 iIlpresidente Valdis Zatlers utilizzò per la prima volta nella storia lettone il potere di scioglimento del parlamento, da confermare tramite con referendum popolare. Lo scioglimento fu approvato dal 94,3% dei votanti. Contesto miniatura|Il deputato Ainārs Šlesers, della cui abitazione il Seimas vietò la perquisizione. Il 2 ottobre 2010 si svolsero le elezioni per la decima legislatura del Seaeima, vinte dalla coalizione di centrodestra "Unità". Come risultato dei negoziati di coalizione, venne formata un'alleanza di governo con l'Unione dei Verdi e degli Agricoltori (ZZS), che ha permesso di prolungare il mandato del primo ministro Valdis Dombrovskis per un altro mandato. A pochi mesi dalla creazione della coalizione, che aveva una maggioranza di 55 seggi, lo ZZS votò più volte insieme ai partiti di opposizione (la coalizione del partito degli oligarchi "Per una Lettonia migliore" (PLL) e Concordia russa Centro (SC)). Il 26 maggio 2011, il parlamento, con i voti di ZZS, SC e PLL, rigettò la richiesta dell'Ufficio per la prevenzione e la lotta alla corruzione (KNAB) per perquisire l'appartamento del parlamentare Ainārs Šlesers, uomo d'affari, leader del Primo Partito di Lettonia - Via Lettone ed ex ministro del governo.Latvia to Vote on Dissolving Parliament Amid Corruption Probe Bloomberg, 29 May 2011. In risposta alla decisione parlamentare, il 28 maggio 2011 il presidente Valdis Zatlers, esercitando il potere previsto dall'articolo 48 della Costituzione della Lettonia, decise di sottoporre al voto popolare la questione dello scioglimento della Seima.Zatlers nolemj rosināt Saeimas atlaišanu Delfi, 28 May 2011 Il 30 maggio, la Commissione elettorale centrale ha fissato la data del referendum al 23 luglio. Secondo la procedura legale dell'epoca, il referendum sullo scioglimento del Saeima doveva svolgersi entro due mesi dal decreto presidenziale.Saeimas atlaišanas procesa juridiskā analīze Office of the President, 29 May 2011 La Costituzione della Lettonia prevedeva che se il popolo non avesse sostenuto la decisione di Zatlers, il presidente avrebbe dovuto dimettersi. Ciò avrebbe potuto creare un problema istituzionale, dal momento che il mandato di Zatlers era in scadenza al 7 luglio e il Saeima aveva in progragramma le elezioni presidenziali (in cui anche Zatlers era candidato) il 2 giugno.Zatlers ir Latvijas vēsturē pirmais Saeimas atlaišanas ierosinātājs Delfi, 28 May 2011 Tuttavua, dato che Zatlers non è stato rieletto, il problema è stato evitato. Sondaggi I sondaggi indicavano che il referendum sarebbe passato con un forte margine. Sedondo un sondaggio condotto da TNS Lettonia alla fine di giugno, il 75% degli elettori intervistati intendeva votare per lo scioglimento e solo il 4% avrebbe votato contro. La propoata di sciogliere il Seimas fu sostenuta anche dai maggiori partiti. Quesito Risultati Scelta Voti % 650.518 94,30 37.829 5,48 Totale voti validi 888.347 99,79 Schede bianche/nulle 1.476 0,21 Votanti/affluenza 689.823 44,73 Elettori 1.542.593 Fonte: CVK Fonte: CVK Fonte: CVK Conseguenze Sulla base del risultato della votazione, la Commissione elettorale centrale ha fissato la data delle nuove elezioni parlamentari per il 17 settembre 2011. Note Altri progetti Categoria:Referendum in Lettonia Categoria:Elezioni in Europa del 2011
46003
Amelanchier alnifolia - Species: Amelanchier alnifolia Varietates: Amelanchier alnifolia (Nutt.) Nutt. ex M.Roem. * Familiarum Naturalium Regni Vegetabilis Synopses Monographicae seu Enumeratio Omnium Plantarum hucusque Detectarum Secundum Ordines Naturales, Genera et Sepcies Digestarum, Additas Diagnosibus, Synonymis, Novarumque vel Minus Cognitarum Descriptionibus Cu 3:147. 1847 (Nutt., J. Acad. Nat. Sci. Philadelphia 7:22. 1834, nom. nudum) * USDA, NRCS. 2006. The PLANTS Database, 6 March 2006 (http://plants.usda.gov). Data compiled from various sources by Mark W. Skinner. National Plant Data Center, Baton Rouge, LA 70874-4490 USA.
194146
aggirasse - terza persona singolare del congiuntivo imperfetto di aggirare :*:
4696477
Alessandro Zampedri - Carriera Nel 1990 inizia la sua carriera di pilota automobilistico nel campionato italiano di Formula 3, formula che lo vede correre anche l'anno successivo. Esordisce sulla scena internazionale in Formula 3000 nella stagione 1992, alla guida di una vettura della Forti Corse, per poi giungere nella stagione 1993 alla scuderia Nordic Racing. Trasferitosi negli Stati Uniti, partecipa prima ai campionati di Formula CART del 1994 e del 1995, per passare poi al neonato campionato di Formula Indy, appena fondato dal proprietario dell'Indianapolis Motor Speedway Tony George, gareggiando nel Team Scandia insieme al connazionale Michele Alboreto. La stagione 1996 tuttavia si conclude prematuramente alla terza corsa, la 500 Miglia di Indianapolis, a causa di un grave incidente avvenuto all'ultimo giro, quando si trovava al quarto posto: la sua vettura si scontra con quelle di Roberto Guerrero ed Eliseo Salazar, perde aderenza e urta violentemente contro le barriere all'inizio del rettilineo finale. Nell'incidente il pilota viene gravemente ferito agli arti inferiori ed è costretto a saltare tutte le gare successive della stagione. Riprende a gareggiare in Formula Indy nella stagione 1997, senza però ottenere risultati di rilievo. Nel 1999 torna in Europa correndo nella Porsche Supercup, dove gareggia attualmente e dove ha conquistato il titolo assoluto, primo italiano, nella stagione 2005. Altri progetti Collegamenti esterni * * Categoria:Piloti della Champ Car Categoria:Piloti della IRL
6247495
Tarripa - Biografia Tarripa era il padre di Alceta I e si dice che sia stato il primo a introdurre le consuetudini e la cultura greca nelle sue città.Pausania, i. 11 , Plutarco, Vite parallele (Pirro) Note Bibliografia ;Fonti primarie *Pausania il Periegeta i.11 *Plutarco, Vite parallele (Pirro) Categoria:Re dell'Epiro
3019206
Jane Adams - * Jane Adams (7 agosto 1921, San Antonio, Texas) – attrice statunitense * Jane Adams (1º aprile 1965, Washington, Distretto di Columbia) – attrice statunitense * Jane Adams (1960, Leicester) – scrittrice britannica
387251
scombaciano - terza persona plurale dell'indicativo presente di scombaciare :*:
667389
Araripogon - Genus: †Araripogon Species (1): * Araripogon , 1990 * Insects from the Santana Formation, Lower Cretaceous, of Brazil. Diptera. Bulletin of the American Museum of Natural History, No. 195 1990: 164–183.
8496779
Simulazione numerica diretta - Una simulazione numerica diretta ( o DNS) è un tecnica di simulazione numerica usata in fluidodinamica computazionale (, CFD). Può essere vista come la tecnica fondamentale (e meno approssimata) della CFD, in quanto le equazioni di Navier-Stokes sono risolte numericamente senza l'utilizzo di alcun modello approssimato di turbolenza che vada ad effettuare una limitazione delle scale spaziali e temporali su cui effettuare l'integrazione. Quindi, di conseguenza, in una DNS è necessario integrare l'intera gamma di scale spaziali e temporali per riuscire a descrivere i fenomeni turbolenti. Tutte le scale spaziali della turbolenza devono essere risolte nella griglia computazionale, dalle più piccole scale dissipative, chiamate microscale di Kolmogorov, fino alla scala integrale L, associato alle componenti del moto del fluido che contengono la maggior componente dell'energia cinetica. La scala di Kolmogorov, \eta, è dato da : \eta=( u^{3}/\varepsilon)^{1/4} dove u è la viscosità cinematica e \varepsilon è il tasso di dissipazione dell'energia cinetica. D'altra parte, la scala integrale dipende solitamente dalla scala spaziale determinata dalle condizioni al contorno. Per soddisfare questi requisiti di risoluzione, il numero di punti N lungo una determinata direzione del reticolo di discretizzazione avente passo h, deve essere : Nh > L,\, in modo che la scala integrale sia contenuta all'interno del dominio computazionale e sia verificato anche la condizione : h \leq \eta,\, in modo che la scala di Kolmogorov sia risolta. Poiché si ha che : \varepsilon \approx {u'}^3/L, dove u' è il valore efficace (root mean square, RMS) della velocità, le relazioni precedenti implicano che un DNS tridimensionale richiede un numero di punti griglia N^{3}, soddisfacente : N^{3}\ge \mathrm{Re}^{9/4} = \mathrm{Re}^{2.25} dove \mathrm{Re} è il numero di Reynolds in regime turbolento: : \mathrm{Re}=\frac{u'L}{ u}. Quindi, la richiesta di risorse di calcolo in termini di memoria in un modello DNS cresce rapidamente con il numero di Reynolds (in particolare, come si dimostrerà, \mathrm{Re}^3). Inoltre, data l'enorme richiesta computazionale, l'integrazione della soluzione nel tempo deve essere effettuata con un metodo esplicito e non con uno implicito. Ciò significa che, per essere precisi, l'integrazione, per la maggior parte dei metodi di discretizzazione, deve essere effettuata con un passo temporale, \Delta t, abbastanza piccolo da consentire a una particella fluida di spostare solo una frazione della spaziatura del reticolo h in ogni iterazione. Questo è, : C = \frac{u'\Delta t}{h} < 1 dove C è il numero di Courant. L'intervallo di tempo totale simulato è generalmente proporzionale alla scala del tempo di turbolenza \tau dato da : \tau=\frac{L}{u'}. Combinando queste relazioni, e il fatto che h deve essere dell'ordine di \eta, il numero di passaggi di integrazione temporale deve essere proporzionale a L/(C\eta) . D'altra parte, dalle definizioni di \mathrm{Re}, \eta e L dato sopra, ne segue : \frac{L}{\eta} \sim \mathrm{Re}^{3/4}, e di conseguenza, il numero di passi temporali cresce anche come una legge di potenza del numero di Reynolds. Si può stimare che il numero di operazioni in virgola mobile richieste per completare la simulazione è proporzionale al numero di punti griglia e al numero di passi temporali e, in conclusione, il numero di operazioni aumenta man mano che \mathrm{Re}^3, come accennato in precedenza. Pertanto, il costo computazionale di una DNS è molto elevato, anche a bassi numeri di Reynolds. Per i numeri di Reynolds riscontrati nella maggior parte delle applicazioni industriali, le risorse di calcolo richieste da una DNS supererebbero la capacità dei computer più potenti attualmente disponibili . Tuttavia, la simulazione numerica diretta è uno strumento utile nella ricerca fondamentale nella turbolenza. Utilizzando il DNS è possibile eseguire "esperimenti numerici" ed estrarre da essi informazioni difficili o impossibili da ottenere in laboratorio, consentendo una migliore comprensione della fisica della turbolenza. Inoltre, le simulazioni DNS sono utili nello sviluppo di modelli di turbolenza per applicazioni pratiche, quali i modelli in scala di sottoreti per la formulazione LES e modelli per metodi che risolvono le equazioni di Navier-Stokes mediate da Reynolds (RANS). Questo viene fatto mediante test "a priori", in cui i dati di input per il modello sono presi da una simulazione DNS, oppure mediante test "a posteriori", in cui i risultati prodotti dal modello vengono confrontati con quelli ottenuti dal DNS. Note Voci correlate Formulazione LES * Equazioni di Navier-Stokes nella media di Reynolds Altri progetti Collegamenti esterni Pagina DNS su CFD- Wiki Categoria:Fluidodinamica Categoria:Pagine con traduzioni non revisionate
44850
Kamakura - Kamakura è una città del Kantō a sud-est di Tokyo.Da sapereKamakura (si pronuncia Kamàkura) è una piacevole località balneare dall'atmosfera rilassata. È una destinazione molto popolare per i tokyoti per le sue spiagge, il suo centro vivace e i suoi numerosi templi. È un luogo perfetto per respirare dopo una giornata di stress nella capitale. La città con i suoi templi fa parte della Tentative List UNESCO in attesa di un possibile riconoscimento per entrarne a far parte. Cenni geografici La città si affaccia sul mare con le sue splendide spiagge, mentre la parte interna seppur sostanzialmente pianeggiante presenta un andamento collinoso. Quando andare Questa meta può essere visitata tutto l'anno. In estate si affolla di bagnanti che utilizzano le spiagge e di tokyoti che vengono nei fine settimana. Cenni storici La presenza dell'uomo a Kamakura risale ad almeno 10.000 anni fa, ma la città raggiunse il suo massimo splendore quando venne scelta come sede dello shogunato, e quindi de facto capitale politica del Giappone, dal 1185 al 1333. Il 3 luglio 1333, il dominio del clan Hōjō terminò con l'assedio di Kamakura: si stima che più di 6.000 persone si siano suicidate quel giorno. Nel 1956 sono stati scoperti 556 scheletri di persone che morirono violentemente in quell'epoca. Dopo che il clan Tokugawa si installò in quella che ora è Tokyo, Kamakura continuò il suo declino per diventare un semplice villaggio di pescatori. Nel 1910, la sua popolazione era scesa a 7.250 persone. La città fu colpita duramente dal Grande terremoto del Kantō del 1923. L'artista Isamu Noguchi visse e creò ceramiche a Kita, a nord di Kamakura nel 1952.Come orientarsiLa città si estende su una superficie abbastanza vasta, pertanto anche la visita ai vari templi sparsi per la città non è semplice a piedi. Il cuore della città si trova a est della stazione di Kamakura. Da lì corre (小町通り) una strada pedonale che conduce al complesso dei templi dello Tsurugaoka Hachiman. Quartieri * -- è un quartiere che si trova vicino al mare e dove è presente il tempio Hase-dera. * (笛田) -- è un quartiere più a nord e si trova in collinaCome arrivareKamakura è molto popolare per una gita di un giorno da Tokyo o Yokohama sia per residenti che per turisti. Ci sono molte possibilità di trasporto. In aereo * Aeroporto di Tokyo-Narita -- È la principale porta internazionale di Tokyo, situata nella città di Narita. Il modo più veloce e costoso per raggiungere Kamakura è prendere il treno Narita Express per Yokohama o Ofuna, quindi cambiare con la linea JR Yokosuka per Kamakura (circa 2 ore). Se cambi alla stazione di Tokyo, la tariffa normale sarà di circa ¥4.000; se cambi a Yokohama o Ofuna, dovrai acquistare il biglietto N'EX Tokyo Round-Trip per un costo di ¥4.000. Potrebbe essere più comodo passare per la linea Yokosuka nelle stazioni intermedie, dove è più semplice il cambio di binario: se il Narita Express termina a Yokohama, bisogna cambiare a Musashi-Kosugi se finisce a Ofuna, bisogna cambiare a Totsuka. I treni suburbani della JR partono dall'aeroporto di Narita una volta ogni ora: alcuni treni offrono collegamenti diretti per la stazione di Kamakura, altrimenti bisogna cambiare in qualsiasi fermata per il treno per Zushi, Yokosuka o Kurihama (circa 2 ore 30 minuti, ¥2.210. Questi treni necessitano di un'aggiunta di ¥950 per un posto in una carrozza verde; questi treni infatti sono dotati di sedili più confortevoli e un servizio di bevande e snack. * Aeroporto di Tokyo-Haneda -- È l'aeroporto nazionale più importante del paese, che ospita anche un numero minore di voli internazionali. Dall'aeroporto di Haneda, si può prendere qualsiasi treno Airport Express dalla linea Keikyu 20px (京急線) verso Shin-Zushi o Kanazawa-Bunko, e cambiare alla stazione di Yokohama per la linea JR Yokosuka (1 ora, ¥800). In treno Per Kamakura vi sono due pass che consentono di rendere conveniente la visita alla località: * *Come spostarsiPer i più energici, c'è una bella escursione da iniziare al tempio Jōchi-ji e terminare vicino a Kōtoku-in. Si cammina in salita, attraverso la foresta. L'escursione passa anche attraverso il santuario Zeniarai Benzaiten, se si è affascinati dalla cerimonia del lavaggio del denaro. L'escursione durerà circa 3 ore se ci si ferma a visitare i templi lungo la strada. Anche in estate, l'ombra sulla strada riesce a mantenere la temperatura sopportabile. Se si ha solo un giorno a disposizione, andare a piedi limiterà le possibilità di visitare alcuni dei templi meno accessibili. Un modo semplice per raggiungere il tempio Jōchi-ji è prendere il treno della linea JR dalla stazione di Kamakura fino alla stazione di Kita-Kamakura; lasciare la stazione, girare a sinistra e camminare per 500 m sulla strada e poi girare a destra. La passeggiata inizia alla sinistra del tempio e non è necessario pagare la tariffa d'ingresso di ¥200 al tempio per iniziare il trekking. Con mezzi pubblici Kamakura è un po' troppo estesa per essere visitata a piedi, tuttavia c'è una rete di autobus che si irradia dalla stazione. Kōtoku-in e Hasedera possono anche essere raggiunti prendendo la linea Enoden fino alla stazione di (tre fermate). La Monorotaia Shōnan collega la stazione di Ofuna a Enoshima consentendo utili spostamenti lungo il tragitto. Le stazioni sono: * * * Il JR Kamakura-Enoshima Pass (¥700 adulti, ¥350 ridotto) consente di visitare quest'area con l'uso illimitato delle linee JR, Enoden e Shōnan. È possibile acquistare il biglietto alle stazioni ferroviarie di Ofuna, Fujisawa, Kamakura o Kita-Kamakura. In bici Un'altra possibilità è noleggiare una bicicletta. Le biciclette possono essere noleggiate in diverse parti, ma i prezzi sono alti. * *Cosa vedereI siti Kamakura sono sparsi per la città. La maggior parte dei visitatori si dirige dritto verso il Grande Buddha e si ferma a Hase Kannon sulla strada; questi siti possono essere molto frequentati nei fine settimana e nei giorni festivi.Kamakura centro* * Complesso del Santuario Tsurugaoka Hachiman Si tratta di un'area a verde il cui fulcro centrale è il santuario. miniatura|sinistra|Stagno Genpei *Kamakura ovest (Hase)* miniatura|Hase-dera|alt= * *Kamakura nord* miniatura|sinistra|Engaku-ji|alt= Kamakura est I templi della zona est di Kamakura si trovano fuori dai circuiti turistici battuti e meritano quindi una visita. Si possono raggiungere a piedi, ma è più saggio prendere l'autobus perché sarà necessario affrontare delle salite. * *Eventi e festeGli eventi di Kamakura sono dominati dalle feste buddiste presso i vari templi, come il mercato Kannon che si tiene il 18 di ogni mese presso il tempio Hase-dera. * * * * *Cosa fare * Spiagge Kamakura non è solo una città storica che ha molti templi, santuari e altri edifici storici. Ci sono anche alcune spiagge famose. Puoi goderti l'atmosfera della costa di Shōnan sotto i raggi del sole e divertirti lì, specialmente d'estate. *AcquistiKamakura è famosa per un biscotto chiamato Hato sablé (鳩サブレー) a forma di colomba. Viene venduto vicino alla stazione di Kamakura ed è un omiyage (souvenir) molto popolare fra i giapponesi. In alternativa, si può unire gusto buono e cattivo acquistando un pacchetto di torte giganti a forma di buddha farcite con pasta di fagioli rossi, vendute nei negozi di souvenir all'interno e vicino a Kōtoku-in. La strada dove si concentra lo shopping di Kamakura è Komachi Dori (小町通り), una strada pedonalizzata a poca distanza dalla stazione di Kamakura. *Come divertirsiDurante i mesi estivi, molti bar stagionali sono posizionati sulla spiaggia esattamente a sud della stazione ferroviaria, alcuni di essi hanno band dal vivo e DJ e di solito c'è un'atmosfera molto bella. Se soggiornate a Tokyo, non perdete l'ultimo treno: trovare una sistemazione in tarda serata non è un'operazione facile durante i mesi estivi.Dove mangiareCi sono molti posti dove mangiare vicino alla stazione ferroviaria. Per uno spuntino, prova la specialità locale, il gelato alla patata dolce viola (芋ソフト murasaki-imo sofuto), che ha un sapore molto migliore di quanto possa sembrare. È preparato con una patata dolce viola che si trova in tutto il Giappone. Su Komachi Dori vi è un negozio di biscotti di riso (o-senbei) dove si può grigliare il proprio o-senbei. Il prezzo di un biscotto è di circa ¥200. Prezzi modici Prezzi mediDove alloggiareLa maggior parte dei visitatori viene da Tokyo per un giorno, ma c'è una scelta abbastanza buona di sistemazione se si desidera pernottare. Prezzi modici Prezzi medi * *SicurezzaCome in tutto il Giappone lungo le spiagge vi sono degli avvisi per tsunami. In caso di forte terremoto potrebbe ritrarsi l'acqua del mare con conseguente tsunami. È inoltre presente un allarme acustico per queste evenienze. *Come restare in contatto= Poste *Nei dintorni Vicino alla Caverna Taya ci sono altre attrazioni da vedere: *Informazioni utili
116491
Dobermann - Il Dobermann è una razza selezionata dall'uomo, riconosciuta dalla FCI. Il nome deriva dal cognome del tedesco Friedrich Louis Dobermann, che la creò nel 1890. Tradizionalmente le orecchie venivano tagliate nella classica forma a "fiamma" e la coda amputata; la pratica è ora illegale in molti Stati del mondo, Italia compresa. Il dobermann è rinomato per il suo comportamento attento, tenace e leale verso il padrone; ciò lo rende un cane da difesa. Storia Il Dobermann è recente: si formò tra il 1850 e il 1870 ad Apolda, nell'attuale Turingia, in Germania. Il creatore della razza, Friedrich Louis Dobermann, vi ebbe svariati incarichi, tra i quali il messo comunale ed esattore delle tasse, lavori pericolosi per quei tempi. Frequentatore di mostre canine dove venivano esposti animali selezionati per le loro qualità migliori, sentì l'esigenza di selezionare una razza in cui spiccasse il coraggio, la tempra e l'amore viscerale verso il padrone. Creò un cane che nel momento del bisogno si rivela il miglior difensore che si possa desiderare di avere al proprio fianco. Le razze utilizzate per la selezione del dobermann sono varie e non si conoscono tutte con certezza. La base di partenza fu il pinscher; poi vennero introdotti lo stoppelhopser, l'antenato dell'attuale cane da pastore tedesco, rottweiler usato come bovaro, il levriero greyhound, il beauceron, l'alano blu ed il bracco di Weimar. La razza dobermann fu ufficialmente riconosciuta nel 1898, quattro anni dopo la morte del suo creatore. Il merito maggiore dell'istituzione di un libro genealogico sulla razza va ad Otto Göller, giudice nelle esposizioni tedesche, amico di Karl Friedrich ed allevatore e studioso della stessa. Göller allevava con il suffisso "Von Turingen" e i primi dobermann ad entrare nel libro delle origini tedesco furono i suoi Graaf Belling V. Gronland e Gerthilde V. Gronland. Durante la prima guerra mondiale i dobermann vennero impiegati nell'esercito tedesco per portare ordini al fronte, cercare feriti e dispersi e per fare la guardia a prigionieri o depositi. Oggigiorno viene adoperato da molte associazioni di pubblica utilità come cane da ricerca e soccorso e da eserciti come cane da difesa o da ricerca di stupefacenti ed esplosivi. Negli USA viene usato dai marines. Carattere Energico e molto curioso. Classificato come cane da difesa, presenta un ottimo livello di addestrabilità e voglia di apprendere. Legatissimo alla famiglia nella quale vive, necessita di un costante contatto con il suo padrone che venera e difende fino alla morte. Dimostra grande delicatezza, premura ed attenzione verso i bambini. È un ottimo compagno di giochi, sempre allegro, molto paziente e tollerante. Descrizione Il dobermann è di taglia media, robusto e muscoloso. Grazie alle linee eleganti del corpo, al suo portamento fiero, al carattere pieno di temperamento e allo sguardo dall’espressione decisa, esso corrisponde alla figura ideale del cane. Muscoloso ma complessivamente leggero, non deve mai dare l'impressione di pesantezza. La linea dorsale è retta. La coda è sottile, di media lunghezza e con pelo sempre raso. Cranio forte e in armonia con l'aspetto generale del cane, assi cranio-facciali paralleli, stop ben sviluppato e largo, occhi scuri di media grandezza e ovali, orecchie di lunghezza media che pendono adiacenti alle guance, collo slanciato, muscoloso ed elegante. Unghie lunghe e nere. Il dobermann può arrivare a pesare fino a 45 kg se maschio e ingrassato a dovere. Il pelo è sempre raso e lucido. Il colore più comune è il nero focato, ma lo standard ammette anche il marrone focato. Altri colori non riconosciuti dallo standard FCI sono il blu focato e l'Isabella: dal 1995 non sono più accettati e non è più permessa la riproduzione, in quanto si è scoperto che il gene che determina questo colore del manto è lo stesso che causa al cane una forma di alopecia (perdita del pelo su tutto il corpo con formazione di croste tendenti all'infezione), detta "del mutante di colore". Questa patologia, chiamata anche CDA (Color dilution alopecia) o Blue Dobermann syndrome, comporta la perdita di pelo, presenza di pelle squamosa e di pustole localizzate principalmente su collo e tronco (sono risparmiati coda, testa ed arti). Si presenta, in genere, a partire dai 4 mesi per aggravarsi in seguito, dopo i 20 mesi. È una malattia cronica difficilmente curabile. Una recente statistica (2000) condotta negli Stati Uniti, dove lo standard AKC-DPCA riconosce tutti i quattro colori, ha evidenziato che il 93% dei dobermann blu ed il 75% di quelli Isabella soffrono di CDA. Comportamento con gli umani Il dobermann è estremamente equilibrato e fedele con gli umani. È capace di rendersi conto in fretta della situazione che gli si prospetta, prendendo la decisione più appropriata. Al carattere del cane contribuiscono molti fattori che quasi sempre dipendono dall'educazione impartitagli e dall'uso che il padrone ne vuole fare. La razza è adatta ad ogni tipo di esigenza o circostanza ed è profondamente affettuosa, curiosa e leale con il padrone. Tende a legare eccessivamente con il soggetto che riconosce come tale e con la famiglia di questo. Una buona socializzazione ed un proprietario dal comportamento coerente, che sappia impartire una ferma educazione, danno la possibilità di godere di un cane dalle qualità e dall'intelligenza sicuramente fuori dal comune. Studi scientifici hanno evidenziato la falsità della credenza relativa alla dimensione ridotta della scatola cranica del dobermann, che ne pregiudicherebbe le funzionalità cerebrali, nonché delle voci circa la cattiveria del cane, dovuta alla presunta carenza intellettiva. Amputazioni Al Dobermann, come ad altre razze di cane, la tradizione cinofila richiedeva che venissero amputate le orecchie, in maniera tale che restassero erette e a punta, e la coda, che veniva tagliata alla seconda vertebra. Le amputazioni venivano fatte per tre motivi: 1) estetico, per dare al cane un'aria più elegante; 2) funzionale, eliminando i punti che possono essere usati per fermarlo; 3) psicologico, per farlo diventare temibile come cane da difesa, non potendo capire quando è contento o quando spaventato. La pratica è proibita in diverse nazioni europee, tra cui Germania (dal 1987 per il taglio delle orecchie e 1997 per il taglio della coda), Svizzera (1998) ed Austria (2000). In Italia dal 1º novembre 2011, in base all'art. 10 della legge 201 del 4 novembre 2010 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia", del 13 novembre 1987, sono vietati gli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un animale da compagnia o finalizzati ad altri scopi non curativi, in particolare il taglio della coda e delle orecchie, la recisione delle corde vocali, l'asportazione delle unghie e dei denti. Fanno eccezione i casi in cui un intervento non curativo è necessario per ragioni di medicina veterinaria, o nell'interesse di un determinato animale, oppure per impedire la riproduzione. Gli interventi dolorosi debbono essere effettuati solamente in anestesia e da un veterinario o sotto il suo controllo. Gli interventi che non richiedono anestesia possono essere praticati da una persona competente in conformità con la legislazione nazionale. I cani nati prima della legge ma dopo il 12/01/2007 non possono partecipare alle esposizioni cinofile (cani con la coda e le orecchie amputate in violazione all'ordinanza Turco, fatta eccezione per le razze con caudectomia prevista dallo standard FCI). Non ci sono restrizioni per i cani nati prima del 12/01/2007. Nei paesi in cui l'amputazione è proibita dalla legge la selezione ha portato a orecchie più piccole e meglio aderenti, code a scimitarra o a punto interrogativo. Patologie ereditarie trasmissive nel dobermann Negli ultimi anni il dobermann ha avuto un'importante evoluzione morfologica con un miglioramento notevole sul lato estetico e funzionale e dal punto di vista delle patologie ereditarie. Nell'allevamento zootecnico di tutte le specie animali il processo di selezione si basa sull'inbreeding, ovvero utilizzo di soggetti aventi un grado più o meno elevato di consanguineità con l'intento di "fissare" nella razza le caratteristiche morfologiche e caratteriali desiderate ed eliminare le patologie indesiderate. Questo ha portato ad eliminare o rendere statisticamente trascurabili patologie ereditarie, come ad esempio la displasia dell'anca. Si sta cercando di sensibilizzare l'allevamento verso una selezione volta a ridurre anche i casi di altre malattie genetiche canine, come la cardiomiopatia dilatativa (DCM) e la sindrome di Wobbler. Diffusione Nel 2016 sono risultati iscritti al libro genealogico dell'ENCI 1565 soggetti. Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Razze canine del gruppo 2 Categoria:Razze canine di origine tedesca
9974344
Il risorgimento - Il risorgimento è un componimento di Giacomo Leopardi, incluso nella raccolta dei Canti. Composto nell'aprile del 1828 pochi giorni prima di A Silvia, annuncia il ritorno di Leopardi alla poesia dopo alcuni anni di silenzio. La scelta insolita della forma del canto, doppie quartine di settenari (una canzonetta), costituisce da sempre una vera e propria crux per gli studiosi, i quali in genere si limitano a individuare nel Brindisi del Parini, tra l'altro inserito da Leopardi nella recente Crestomazia poetica, il suo riferimento metrico. In realtà non ci si accorgeva che il poeta adotta il medesimo schema di una delle sue canzonette giovanili Alla campagna, la seconda, quasi a recuperare simbolicamente, ora che la poesia ricominciava, i versi con cui era iniziata. Dal punto di vista del contenuto, i centosessanta versi del Risorgimento si suddividono in due parti uguali. Nella prima si ricordano i tempi il cui il poeta era convinto (il canto esordisce con un "Credei") che la poesia non sarebbe più ritornata, nella seconda se ne saluta con esultanza il ritorno. L'una e l'altra parte paiono seguire in modo piuttosto ravvicinato (soprattutto la prima) alcuni componimenti di Giuseppe Olivi (tra cui La malinconia e La sanità) che si leggono nel Saggio di poesie inedite posto in calce all'Elogio dell'abate Giuseppe Olivi (Padova 1796) di Melchiorre Cesarotti, all'uno e all'altro dei quali Leopardi attingerà a piene mani in quasi tutti i canti composti fra Pisa e Recanati (A SilviaSi consideri solo il "limitar della gioventù" di p. 13, che Leopardi riprenderà nel celeberrimo "limitare / di gioventù" (A Silvia, vv. 5-6)., Il passero solitario, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, La quiete dopo la tempesta) tra il 1828 e il 1830, e in vari altri. La struttura esattamente bipartita del Risorgimento è credibile si rifaccia al biblico Cantico di Ezechia (Isaia 38), in cui il re d'Israele Ezechia esulta perché la morte che Isaia per bocca di Javhè gli aveva annunciato (prima parte), in realtà non avrà luogo (seconda parte); allo stesso modo per Leopardi la poesia non cesserà, ma riprenderà il suo corso. Una traduzione del Cantico, tra l'altro, si legge proprio nel citato Saggio di poesie inedite dell'Olivi (in essa le due parti non sono quantitativamente uguali, bensì rese in due forme metriche differenti). Compare a stampa per la prima volta nei Canti pubblicati a Firenze nel 1831.Giacomo Leopardi, Canti, a cura di U. Dotti, 2016, p. 75 segg. Bibliografia Walter Binni, Leopardi. Scritti 1964-1967, Firenze 2014, p. 386 segg. * Claudio Perini, Di un passero solitario sul monumento a Giuseppe Olivi, Chioggia, Accademietta, 2015. Note Collegamenti esterni Elogio dell'abate Giuseppe Olivi Categoria:Opere di Giacomo Leopardi
505693
Manuel Ángel González-Sponga - NOTOC Manuel Ángel González Sponga (1929–2009), Venezuelan zoologist, arachnologist, entomologist and professor, described over 550 species. =1970 * 1970. “I. récord del género Microtityus para Venezuela. II. Microtityus biordi (Scorpionida: Buthidae) nueva especie para el sistema montañoso de la costa en Venezuela”. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 1: 1-18. 1971 * & 1971\. “Amphisbaena grasilis Strauch rediscoverer (Amphisbaenia: Reptilia)”. Copeia. 4(1): 589-595. * 1971. “Contribución al conocimiento sistemático y ecológico de Ananteris cussini Borelli, 1910 (Scorpionida: Buthidae). Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 2:1-23. * 1971.“Atractus emigdioi (Serpentes: Colubridae) nueva especie para los Andes de Venezuela”. Instituto Pedagógico de Caracas. 3: 1-11. 1972 * 1972. “Ananteris venezuelensis (Scorpionida: Buthidae) nueva especie de la Guayana de Venezuela”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XXXII(93):205-214. * . 1972: “Broteas camposi (Scorpionida: Chactidae) nueva especie para la amazonia colombiana”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XXXII(91):55-67. * . 1972: “Chactas rogelioi (Scorpionida: Chactidae) nueva especie del sistema montañoso de la costa en Venezuela”. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 5: 1-19. * 1972. “Tityus lancinii (Scorpionida: Buthidae) Nueva especie del sistema montañoso de la costa en Venezuela. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 4: 1-24. 1973 * 1973. “Broteas mingueti (Scorpionida: Chactidae). Nueva especie en el Territorio Federal Amazonas, Venezuela”. Chactidae) Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 6: 1-10. 1974 * 1974. “Broteochactas sanmartíni (Scorpionida: Chactidae) nueva especie del río Caura, en la Guayana de Venezuela”. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 7: 1-16. * 1974. “Chactas gansi (Scorpionida: Chactidae) nueva especie del ramal litoral del sistema montañoso de la costa en Venezuela. Boletín de la Sociedad Venezolana de Ciencias Naturales. 31(128-129).69-78. * 1974. “Dos nueva especies de alacranes del género Tityus en las cuevas venezolanas (Scorpionida: Buthidae). Boletín de la Sociedad Venezolana de Espeleología. 5(1): 55–72. * 1974. “Los escorpiones y su incidencia en Venezuela”. Natura. 54: 33-35. * 1974. “Una nueva especie de escorpiones (Scorpionida. Chactidae) de la amazonia venezolana”. Acta Biológica Venezuelica. 8(3-4): 299-313. 1975 * 1975. “Broteochactas racenisi (Scorpionida: Chactidae) nueva especie de la Guayana de Venezuela”. Caribbean Journal of Sciences 6(3-4): 123-135. * 1975. “Chactas latuffi (Scorpionida: Chactidae) nueva especie del parque Terepaima, en las estribaciones de los andes estado Lara, Venezuela”. Boletín de la Sociedad Venezolana de Ciencias Naturales. 32(132-133): 115-129. * 1975. “Teuthraustes adrianae. (Scorpionida: Chactidae) nueva especie en el Tepui La Neblina, Territorio Federal Amazonas”. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 8: 1-20. 1977 * 1977. “Broteochactas colombiensis (Scorpionida: Chactidae) nueva especies de la amazonia de Colombia. Record de Broteas camposi González- Sponga 1972 para Venezuela”. Boletín de la Sociedad de Ciencias naturales de Venezuela. 22(132-133): 130-148. * 1977. “Rectificación del carácter ojos laterales en varios géneros de la familia Chactidae (Scorpionida) en Venezuela. Acta Biológica Venezuelica. 9(3): 303-315. 1978 * 1978. “Chactas choroniensis (Scorpionida: Chactidae) nueva especie del Parque Nacional Henri Pittier, estado Aragua, Venezuela”. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 10: 1-18. * 1978. “ Chactas oxfordi (Scorpionida: Chactidae) nueva especie de la Sierra Nevada de Santa Marta, Colombia". Monog. Cient. ”A. Pi Suñer", Inst. Univ. Pedagog., 9: 1-20. * 1978. “Escorpiofauna de la región oriental del Estado Bolívar, Venezuela”. Ed. Roto-Impresos. 216 p. * 1978. Escorpiones del Distrito Zamora del Estado Miranda. Pub. Esp. del Centro de Educación Artística “Andrés Eloi Blanco”, 29 Pgs. 1980 * 1980. “Ananteris turmbanenesis n. sp. (Scorpionida: Buthidae) nueva especie de la Guyana de Venezuela”. ). Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XL(113): 95-107. * 1980. “Siete nuevas especies de escorpiones de la región sur de Venezuela (Chactidae)”. Monografías Científicas Augusto Pi Suñer. 11: 1-75. 1981 * 1981. Escorpiones de Venezuela (En colaboración con M. A. Arellano Parra, Conchita Prinz de Ortiz y Bruno Vildosola) Revista de la Sociedad Médico Quirúrgica del Hospital de Emergencia “pérez de León”, 45(1): 63-73. * 1981. “Tres nuevas especies del género Vima del sistema montañoso de la Costa en Venezuela”. Acta Macarao. NS, 2: 33–50. * 1981. “Seis nueva especies del género Tityus de Venezuela (Scorpionida: Buthidae). Monografías Científicas A gusto Pi Suñer. 12:1-86. * 1981. “Un nuevo género y dos nueva especies de la familia Buthidae de Venezuela (Arachnida: Escorpiones). Monografías Científicas A gusto Pi Suñer.13: 1_30. 1982 * 1982. Chactas ferruginosus nueva especie del parque nacional Henri Pittier, Estado Aragua, Venezuela (Scorpionida: Chatidae). Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XLII(117): 49-60. * 1982. “Contribución al conocimiento sistemático de Chactas laevipes (Karsch, 1879) (Scorpionida: Chactidae) de Venezuela”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XLII(117): 33-47. * 1982. “Tres nuevas especies venezolanas del género Chactopsis (Scorpionida: Chactidae)”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. 42(129-130): 127-146. 1983 * 1983. “Dos nueva especies del género Diplocentrus y redescripción de Diplocentrus kugleri Schenkel, 1932 de Venezuela. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XLIII(119):67-93. 1984 * 1984. “Escorpiones de Venezuela”. Cuadernos Lagoven. Lagoven, S. A. Caracas – Venezuela. * 1984. “Tres nuevas especies de la amazonia de Venezuela (Scorpionida. Chactidae). Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. 44(135-136): 142-165. 1985 * 1985. “Tres nuevas especies de arácnidos de Venezuela (Scorpionida. Chactidae, Buthidae). Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. XLV(123): 25-45. 1987 * 1987. “Arácnidos de Venezuela. Nuevas especies del género Chactas y redescripción de Chactas gestroi Kraepelin, 1912 (Scorpionida: Chactidae). Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. 47(149-150): 95-136. * 1987. “Arácnidos de Venezuela. Opiliones Laniatores I. Familias Phalangodidae y Agoristenidae”. Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. XXIII 562 pp. Caracas - Venezuela. Pdf * 1987. “Tres nuevas especies del género Tityus de Venezuela (Scorpionida. Buthidae)”. Boletín de la Sociedad Venezolana de Ciencias Naturales. 41(144): 217-249. 1989 * 1989. “Una nueva especie de Opiliones de la Isla de Margarita en Venezuela (Arachnida: Phalangodidae: Samoinae)”. Revista de Investigación Pedagógica. Caracas. 36(16): 37–44. * 1989. “Dos especies nuevas de opiliones del género Santinezia de Venezuela y redescripción de Santinezia heliae Avram, 1983”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas y Naturales Caracas. 49 (155-156): 57–77. 1991 * . 1991: “Arácnidos del Parque Nacional “Península de Paria”, en Venezuela (Opiliones: Laniatores)”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas y Naturales Caracas. 50: 185–210. * . 1991: “Arácnidos de Venezuela. Escorpiones del tepui "La Neblina", Territorio Federal Amazonas. (Scorpionida: Chactidae: Butidae)”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. 51(163-164): 11–62. 1992 * . 1992: “Arácnidos de Venezuela. Tres nuevas especies de la Familia Chactidae (Scorpiones)”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. LII(138): 133–149. * * . 1992: “Arácnidos de Venezuela. Una nueva especie del género Broteochactas y redescripción de Broteochactas gollmeri (Karsch, 1879) (Scorpionida; Chactidae)” Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. 52(137): 53–64. * . 1992: Escorpiones y Opiliones. Un modelo para manejo y uso de claves. Cenamec. 22 pgs. 1993 * . 1993: “Arácnidos de Venezuela. Cinco nueva especies del Parque Nacional Canaima, Edo. Bolívar (Scorpionida: Chactidae). Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. LIII(173-174):77-106. * . 1993: “Arácnidos de Venezuela. Un nuevo género y una nueva especie de la familia Cosmetidae del Parque nacional de la Serranía de la Neblina, Edo. Amazonas (Opiliones)”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. 9(4): 97–107. 1994 * . 1994: “Arácnidos de Venezuela. Dos nuevas especies de la Serranía de Perijá (Scorpionida: Chactidae: Butidae)”. Boletín de la Sociedad Venenzolana Ciencias Naturales. 44(148): 343–360. * . 1994: “Arácnidos de Venezuela. Ocho nuevas especies del género Priscula y redescripción de Priscula venezuelana Simón, 1893 (Arachnida: Aranae: Pholcidae). Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. LIV(174-176):123-168. * . 1994: “Arácnidos de Venezuela. Una nueva especie del género Tityus y redescripción de Tityus urbinai Scorza, 1952. (Scorpionida: Buthidae)”. Boletín de la Sociedad Venenzolana Ciencias Naturales. 44(148): 327–342. 1995 * . 1995: “Arácnidos de Venezuela. Nueva especie del género Acropsopilio de la Cordillera de la costa (Caddidae)”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales. 52(167-168): 43–51. PDF * . 1995: Arañas del género Loxosceles en Venezuela. Gacetilla de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales 8:9-10. * . 1995: El interesante abdomen de algunas arañas de Venezuela. Gacetilla de la Academia de Ciencias Físicas, Matemáticas y Naturales Nº 8. 1996 * . 1996: “Arácnidos de Venezuela: seis nuevas especies del género Tityus y redescripción de Tityus pococki Hirst, 1907, Tityus rugosus (Scenkel, 1932) N. comb. y Tityus nematochirus Mello-Leitao, 1940 (Scorpionida: Buthidae). Acta Biológica Venezuelica. 16(3):1-38. * . 1996: “Guía para identificar Escorpiones de Venezuela” Cuadernos Lagoven: Caracas -Venezuela. 1997 * . 1997: “Arácnidos de Venezuela. Dos nuevos géneros y cuatro nuevas especies de Opiliones Laniatores del Tepui Guaiquinima y del Parque Nacional Canaima (Phalangodidae: Cosmetidae)”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. LVII(148): 3–16. * . 1997: “Arácnidos de Venezuela. Cuatro nuevos géneros y cuatro nuevas especies de la familia Pholcidae Koch 1850 (Aranae). Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. LVII(148):17-38. * . 1997: “Arácnidos de Venezuela. Una nueva familia, dos nuevos géneros y dos nuevas especies de Opiliones Laniatores”. Acta Biológica Venezuelica. 17(3): 51–58. * . 1997. “Arácnidos de Venezuela: Un nuevo género y dos nuevas especies de Schizomidae y redescripción de Schizomus simoni Hansen y Sorensen, 1995 del sistema montañoso de la costa (Schizomida)”. Acta Biológica Venezuelica 17(2):1-10. * . 1997: Escorpiones de Venezuela. Venezuela 97. Ministerio de Relaciones Exteriores. (Octubre- Diciembre) 19:70-73. * . 1997: Se buscan vivos. Pub. Asociación Civil “Isabel Cecilia Itriago Viso”, 2 pgs. * . 1997: “Venezuelan Arachnides. Two New Species of the Tityus genus (Scorpionida: Buthidae) in the Lara State”. J. Venom. Anim. And Toxins. 1998 * . 1998: “Arácnidos de Venezuela. Cuatro nuevas especies de la familia Agoristenidae (Opiliones, Laniatores)”. Acta Biológica Venezuelica. 18(3): 21–33. [WCO 1998c] * . 1998: “Arácnidos de Venezuela. Cinco nuevos géneros y cinco nuevas especies de microopiliones en la hojarasca del bosque tropical (Opiliones: Laniatores: Phalangodidae)”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle..18(4): 27–41. * . 1998: “Arácnidos de Venezuela: un nuevo género y seis nuevas especies de la familia Phalangodidae (Opiliones Laniatores)”. Memoria de la Sociedad de Ciencias Naturales La Salle. LVIII(150): 87–108. 1999 * . 1999: Arácnidos de Venezuela. Dos nuevos géneros y cinco nuevas especies de Opiliones Laniatores (Phalangodidae). Acta Biológica Venezuelica. 19(2): 29–44. * . 1999: “Arácnidos de Venezuela. Cinco nuevos géneros y cinco nuevas especies de microopiliones hemiedaficos (Opiliones Laniatores, Phalangodidae)”. Acta Biológica Venezuelica. 19(2): 55–69. * . 1999: “The lastest avances in the systematics of Tityus genus in Venezuela”. Journal of Venomous Animals and Toxins. 5(1):105. 2000 * . 2000: “Miriápodos de Venezuela: Cinco nuevas especies del género Cormocephalus”. Acta Biológica Venezuelica. 20(4):17-27. * . 2000: “Miriápodos de Venezuela: Diez nuevas especies del género Newportia”. Memoria de la Fundación La Salle de Ciencias Naturales. LX(153):103-122. * . 2000: “Arácnidos de Venezuela. Cinco nueva especies del género Ochyrocera. Memoria de la Fundación La Salle de Ciencias Naturales. LX(153):87-101. 2001 * . 2001: “Arácnidos de Venezuela. Cuatro géneros y cuatro especies nuevas de la familia Pholcidae”. Memoria de la Fundación La Salle de Ciencias Naturales. LXI(155):91-104. * . 2001: “Arácnidos de Venezuela. Cuatro especies del género Tityus (Scorpionidae: Buthidae)”. Acta Biológica Venezuelica. 21(3):69-83. * . 2001: “Arácnidos de Venezuela. Opiliones del género Santinezia (Laniatores: Cranaidae)”. Acta Biológica Venezuelica. 21(4)1-69. * . 2001: “Arácnidos de Venezuela seis nueva especies del género Microtityus (Scorpionida: Buthidae) del sistema montañoso de la costa”. Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemática y Naturales. LXI(1-2):45-66. * , & 2001\. “Venezuelan Arachnids. Two new species of the Tityus genus (Scorpionida: Buthidae) and the chromatografic profile of their venom. J. Ven. Anim. Tox. 7(2): 219-239. 2002 * . 2002. Arácnidos de Venezuela: cincuenta casos de malformaciones en escorpiones (Chactidae, Buthidae, Diplocentridae, Ischnuridae). Memoria de la Fundación La Salle de Ciencias Naturales LXII(157): 53-67. * . 2002. Arácnidos de Venezuela. Cuatro nuevas especies del género Tityus (Scorpionida. Buthidae). Boletín de la Academia de Ciencias Físicas, Matemática y Naturales LXII(2): 49-66. * . 2002. “Arácnidos de Venezuela. Seis nuevas especies del género Stygnomma (Opiliones: Laniatores). Acta Biológica Venezuelica 22(3-4): 13-35. * . 2002. Miriápodos de Venezuela. Descripción de siete nuevas especies del género Rhysida y redescripción de Rhysida longipes Newport, 1845 (Chilopoda: Scolopendridae)”. Aula y Ambiente 2(4): 49–60. 2003 * . 2003: “Arácnidos de Venezuela. Dos nuevas especies del género Chactas (Escorpionida: Chactidae)”, Aula y Ambiente, 3 (6):21-30. * . 2003: “ Capítulo 16. Quelicerados de Biodiversidad en Venezuela, Pgs. 274-286. Fundación Polar. Editores: Marisol Aguilera, Aura Azócar y Eduardo González Jiménez”. * . 2003: “Arácnidos de Venezuela. Cinco nueva especies de escorpiones de la Guyana-Amazonia (Chactidae: Buthidae). ”. Memoria de la Fundación La Salle de Ciencias Naturales. LXIII(159-160):265-281. * . 2003: “Arácnidos de Venezuela. Seis nuevos géneros y ocho nuevas especies de Opiliones del estado Mérida (Phalangidae: Gagrellinae). Lista de las especies de Palpatores descritos de Venezuela”. Academia de Mérida, 8(16):81-118. 2004 * . 2004: “Arácnidos de Venezuela. Descripción de tres especies nuevas de escorpiones de los géneros Tityus (Butidae) Chactopsis y Broteochactas (Chactidae). Acta Biológica Venezuélica, Vol. 24(1-2):1-12. * . 2004: “Arácnidos de Venezuela. Redescripción de Tityus discrepans (Karsch, 1879) (Scorpionida: Buthidae). Memoria de la Fundación La Salle de Ciencias Naturales. (161-162):91-100. * . 2004: “Arácnidos de Venezuela. Opisthacanthus autanensis. Una nueva especie del género Opisthacanthus (Scorpiones: Ischnuridae)”. Bol. Acad. C. Fis. Mat. Nat., Vol. 64(1-2):9-16. [Marzo - Junio] * ., ., ., ., ., ., . 2004. “Escorpionismo del género Tityus en la sierra falconiana y su correlación con la liberación de mediadores inflamatorios y enzimas cardíacas”. Gaceta Médica. 112:31–138. * . 2004: Miriápodos de Venezuela. Descripción de nueve especies nuevas del género Neactoma Chamberlin, 1952 (Polydesmida: Strongylosomidae). Bol. Acad. C. Fis. Mat. Nat., Vol. 64(3-4):9-16. [Septiembre - Diciembre] 2005 * . 2005: Miriapodos de Venezuela. Díez nuevas especies del género Rhinocricus (Spirobolida: Rhinocricidae). Revista de Investigación Alina Isabel María de Jesús Vieira. 57:13-48. * . 2005: “Miriápodos de Venezuela. Siete nuevas especies del género Otostigmus (Chilopoda: Scolopendromorpha: Scolopendridae)”. Aula y Ambiente año 5, 9-10:63-79. * . 2005: “Arácnidos de Venezuela. Seis nuevas especies del género Stignomma (Opiliones: Laniatores: Stignommatidae)”. Acta Biológica Venezuelica. 22(3-4):13-23. 2006 * . 2006: “Arácnidos de Venezuela el género Ananteris thorell 1891, en Vvenezuela (Scorpionidae: Buthidae) UPEL: Caracas -Venezuela. [Volume? Pages?] * . 2006: Biodiversidad. Tres especies nuevas del género Tityus Koch, 1836 (Buthidae) y una del género [[Chactas Gervais, 1844 (Chactidae). Escorpiones de la Cordillera de los Andes en Venezuela. Bol. Acad. C. Fis. Mat. y Nat. de Venezuela. Vol. LXVI, Nos. 3-4: [Pages?]. [Julio - Diciembre]. * . 2006: Miriápodos Quilópodos de Venezuela. Nuevas especies del estado Mérida (Scolopendromorpha: Cryptopidae: Scolopendridae). Rev. Acad. de Mérida 19:95-123. 2007 * . 2007: Biodiversidad. Arácnidos de Venezuela. Descripción de cinco nuevas especies del género Physocyclus (Aranea: Pholcidae). Sapiens. Rev. Univ. Invest. 8,1: 53-70. * . 2007: Biodiversidad en Venezuela. Arácnidos. Descripción de cuatro nuevas especies del género Chactas (Escorpiones: Chactidae) de la región centro occidental. Rev. Invest. Univ. Pedagog. Exper. Libertador, 61:35-66. * . 2008 [or 2009?]: Biodiversidad en Venezuela. Descripción de un nueva especies del género Tityus Koch, 1836 (Buthidae) y tres del género Chactas Gervais, 1844 (Chactiidae). Cited by Foghin Pillin 2009 as "Escorpiones de los alrededores de Caracas, distrito Meteropolitano." [Uncertain if published] 2008 * . 2008: Descripción de seis nuevas especies del género Blechroscelis (Araneae: Pholcidae). Acta Biologica Venezuelica 28(2):23-38. [2011a in WSC, Header reads = Acta Biol. Venez. Vol. 28 (2): 23-38. Junio-Diciembre, 2008.] * . 2008: Biodiversidad de Venezuela. Aracnidos. Descripción de cinco nuevos géneros y cinco nuevas especies de la familia Pholcidae Koch, 1850. Acta Biologica Venezuelica 28(2):39-51. [2011b in WSC, Header reads = Acta Biol. Venez. Vol. 28 (2): 39-51. Junio-Diciembre, 2008.] * . 2008: Biodiversidad en Venezuela. Descripción de dos nuevas especies del género Tityus Koch, 1836 (Buthidae) y dos especies del género Chactas Gervais, 1844 (Chactiidae) Boletin de la Academia de Ciencias Fisicas, Matemáticas y Naturales de Venezuela 68(1):39-65. [Not seen] * . 2008: Biodiversidad. Arácnidos de Venezuela. Descripción de seis especies nuevas del género Loxosceles Heinecken & Lowe, 1832 (Araneae: Scytodidae: Loxoscelinae. Boletin de la Academia de Ciencias Fisicas, Matemáticas y Naturales de Venezuela 68(2):31-49. [2010a in WSC, but Header reads = Vol. LXVIII No. 2 / Julio-Septiembre, 2008: 31-49] * . 2008: Biodiversidad en Venezuela. Redescripción de seis géneros, cinco especies y descripcion de una nueva especies de la familia Pholcidae Koch, 1850. Boletin de la Academia de Ciencias Fisicas, Matemáticas y Naturales de Venezuela 68(3):9-26. [2010b in WSC, Header reads = Vol. LXVIII No. 3 / Julio- Septiembre, 2008: 9-26] * . 2008/[?2009]: Arácnidos de Venezuela. Dos especies nuevas del género Cynorta (Opiliones: Laniatores: Cosmetidae). Aula y Ambiente (UPEL-IPC). 17: [Pages?] [Not seen but links to: https://ciestudiomediofisicovenezolano.webnode.es/revista-aula-y- ambiente/n°%2017/] 2009 TO VERIFY - UNCERTAIN * . 2009 (?). Arácnidos de Venezuela. Seis nuevas especies del género Micrathena Sundevall, 1833, grupo schreibersi (Araneae: Arachnidae). Boletín de la Sociedad Venezolana de Ciencias Naturales 47(154, for 2006): ?-27-38-?. * Universidad Pedagógica Experimental Libertador (UPEL): Manuel Ángel González Sponga * Instituto Venezolano de Investigaciones Cientifica (IVIC): Prof. Manuel A. González- Sponga * Museo Nacional: Manuel-Angel GONZÁLEZ-SPONGA - papers on Opiliones * Academia de Ciencias Fisica, Matematicas y Naturales: Prof. Manuel A. González-Sponga Category:Taxon authorities Category:Zoologists Category:Arachnologists Category:Entomologists Category:Herpetologists
1438428
Eriophorum angustifolium subsp. angustifolium - Species: Eriophorum angustifolium Subspecies: Eriophorum angustifolium subsp. angustifolium *Eriophorum polystachion L., Sp. Pl.: 52 (1753), nom. rej. **Linagrostis vulgaris Hill, Brit. Herb.: 506 (1757), opus utique oppr. **Linagrostis polystachia (L.) Scop., Fl. Carniol., ed. 2, 1: 48 (1771). **Linagrostis paniculata Lam., Fl. Franç. 3: 555 (1779), nom. superfl. **Eriophorum paniculatum (Lam.) Gaterau, Descr. Pl. Montauban: 32 (1789), nom. superfl. **Scirpus speciosus Salisb., Prodr. Stirp. Chap. Allerton: 31 (1796), nom. superfl. **Eriophorum vaillantii Poit. & Turpin, Fl. Paris.: t. 52 (1809). **Eriophorum gracile Sm., Engl. Bot.: t. 2402 (1812), nom. illeg. **Eriophorum intermedium Bastard, J. Bot. Agric. 3: 19 (1814). **Eriophorum angustifolium var. alpinum Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. 2: 82 (1821 publ. 1822). **Eriophorum angustifolium var. congestum Mert. & W.D.J.Koch in J.C.Röhling, Deutschl. Fl., ed. 3, 1: 456 (1823). **Eriophorum angustifolium var. elatius Mert. & W.D.J.Koch in J.C.Röhling, Deutschl. Fl., ed. 3, 1: 456 (1823). **Eriophorum angustifolium var. laxum Mert. & W.D.J.Koch in J.C.Röhling, Deutschl. Fl., ed. 3, 1: 456 (1823). **Eriophorum angustifolium var. megastachyon Nutt. in W.H.Keating, Narrat. Exp. St. Peter's River 2: 381 (1824). **Eriophorum angustifolium var. vaillantii (Poit. & Turpin) Gaudin, Fl. Helv. 1: 131 (1828). **Eriophorum angustifolium var. brevifolium Torr., Ann. Lyceum Nat. Hist. New York 3: 340 (1836). **Eriophorum dubium Hegetschw., Fl. Schweiz: 52 (1838). **Eriophorum polystachion var. elatius Bab., Man. Brit. Bot.: 333 (1843). **Eriophorum polystachion var. elegans Bab., Man. Brit. Bot.: 333 (1843). **Eriophorum alpicola Schur, Verh. Mitth. Siebenbürg. Vereins Naturwiss. Hermannstadt 4: 78 (1853). **Eriophorum angustifolium var. minus Bellynck, Fl. Namur: 280 (1855). **Eriophorum angustifolium f. uniceps Th.Fr., Öfvers. Kongl. Vetensk.-Akad. Förh. 26(2): 136 (1869 publ. 1870). **Eriophorum angustifolium var. gracile Nyman, Consp. Fl. Eur.: 762 (1882). **Eriophorum minus Dalla Torre in A.Hartinger & K.W.von Dalla Torre, Atlas Alpenfl.: 216 (1883). **Eriophorum monostachion Groschke in A.F.M.von Keyserling & J.Dersch, Beschr. Prov. Kurland: 116 (1886). **Eriophorum polystachion subsp. congestum (Mert. & W.D.J.Koch) K.Richt., Pl. Eur. 1: 136 (1890). **Eriophorum polystachion subsp. minus (Dalla Torre) K.Richt., Pl. Eur. 1: 136 (1890). **Eriophorum ocreatum A.Nelson, Bull. Torrey Bot. Club 29: 401 (1902). **Eriophorum polystachion f. elegans (Bab.) Ostenf. & Lundager, Meddel. Grønland 43: 9 (1910). **Eriophorum vulgare (Hill) Druce, Rep. Bot. Exch. Club Soc. Brit. Isles 3: 439 (1913 publ. 1914), nom. illeg. **Eriophorum polystachion var. viridicarinatum Farw., Rep. (Annual) Michigan Acad. Sci. 21: 361 (1920). **Eriophorum angustifolium f. rubrovaginatum Raymond, Naturaliste Canad. 77: 67 (1950). **Eriophorum subarcticum V.N.Vassil., Bot. Mater. Gerb. Bot. Inst. Komarova Akad. Nauk S.S.S.R. 13: 58 (1950). **Eriophorum angustifolium f. scammanianum Raymond, Rhodora 53: 208 (1951). **Eriophorum angustifolium var. coloratum Hultén, Ark. Bot., a.s., 7(1): 23 (1967 publ. 1968). **Eriophorum angustifolium var. giganteum Hultén, Ark. Bot., a.s., 7(1): 23 (1967 publ. 1968). **Eriophorum angustifolium subsp. minus (Dalla Torre) Holub, Folia Geobot. Phytotax. 23: 413 (1988). **Eriophorum angustifolium subsp. subarcticum (V.N.Vassil.) Hultén ex Kartesz & Gandhi, Phytologia 72: 22 (1992). * 1782: Vollstandiges Systematisches Verzeichniss aller Gewachse Teutschlandes...' 153.
1626224
Stadolina - Stadolina è una frazione del comune di Vione, in alta Val Camonica, in provincia di Brescia. Geografia fisica Stadolina confina con i paesi di Vezza d Oglio, di Vione e di Temù. A pochi chilometri dalle nuove piste da sci di Temù, Stadolina mantiene le caratteristiche di un paese tranquillo. La pianura del paese, detta "centoia" che si trova in località Fusine (la parte nuova di Stadolina) d'inverno si copre di brina a causa della mancanza totale del sole per ben 4 mesi. Il centro storico si trova nella parte alta del paese, sopra la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola. Il paese è attraversato da una caratteristica e panoramica pista ciclabile che collega i paesi dell’alta valcamonica fino al fiume Po’. Storia Frazione si trova a sud-ovest di Vione. All'inizio del secolo era divisa in due contrade di cui la bassa lungo la strada della Valle. Il nome dovrebbe derivare da "Aestas" (-tis) = estate. Altra ipotesi è che derivi da "stabulina" a sua volta derivato da "stabulum" e da "statio" = casa. Ancora: derivato da "Aestatulina" derivato a sua volta da "stabulina" oppure da nome personale latino "Statulina". Monumenti e luoghi d'interesse Le chiese di Stadolina sono: *Chiesa di S. Giacomo, del XVII secolo, la soasa è opera di G.B. Ramus. Sul campanile sono presenti 5 campane in Fa3 fuse dalla Fonderia Francesco D'adda e Figli di Crema nel 1933. \- Il sasso di San Cristoforo: lungo la strada che porta in Val Paghera, pochi metri sopra il "Santel" c'è un grosso sasso con impresse la sagoma di un bastone e l'impronta di una scarpa.. la leggenda narra che di lì passò San Cristoforo, e appoggiando il bastone ed il piede su quel masso lasciò impresso per sempre le impronte.. Società =Tradizioni e folclore * Antiche previsioni del tempo: nella notte di S. Paolo, all'imbrunire, si usa sistemare sul davanzale della finestra dodici scorze di cipolla riempite con un po' di sale. Ogni scorza rappresenta un mese dell'anno e la mattina seguente il responso di S. Paolo non lascia spazio a dubbi: se il sale è sciolto, quel mese sarà piovoso. Questa tradizione è ancora viva e si ripete con successo da generazioni e generazioni in tutta l'alta Valcamonica. Quella del 24 gennaio è davvero una notte magica! * Gli scütüm: sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Stadolina è Fazolà (Fasòlà). * Il ballo "de l'ombrèla" rappresenta la morte e il ritorno alla vita di un ballerino. Fa parte delle danze rituali. Varianti si trovano in diverse parti d'Italia. In Valle è tipico di Stadolina. * 'l bal del barber * Festa degli alpini: ogni anno ad agosto con rancio alpino, balli e divertimento * festa di San Giacomo, patrono del paese Piatti tipici Il piatto tradizionale di Stadolina sono i calsù. Il nome deriva da caseum, il cacio con cui si condivano un tempo. La pasta dei calsù viene lavorata e chiusa a mano. Il ripieno è composto da patate lessate e schiacciate, mescolate con carne trita o salame ed erbe a seconda della varie usanze familiari. La ricetta dei calsù varia da paese a paese e da famiglia a famiglia. Altri piatti tipici sono: gli strinù o brustulù (salamella alla piastra), "Gnoc de la cua"(gnocchi di farina e pane con varie erbe), la trippa, vari piatti con finferli e funghi porcini, la torta di patate, la torta di sangue e sanguinì (salsicce fatte col sangue del maiale o del manzo), polenta e pocio, minestra de scandéla (minestra di orzo), cafè de scandéla (caffè d'orzo), polenta e osei, patate e os, bosòlà, brodo di gallina. Agricoltura Negli ultimi anni è nato un progetto in tutta l'alta Valle Camonica per il recupero delle antiche colture come fragole, patate, piccoli frutti. Sport e turismo Nel versante vago, nel 2012 è stata creata una pista ciclo-pedonale che unisce tutti i paesi dell'Alta valle. Nel versante solivo si può percorrere la via Carolingia, che prende il nome da Carlo Magno. Il passaggio dell’imperatore nel in alta valcamonica è una leggenda tramandata da alcuni manoscritti a partire dal XIV secolo, che ha ispirato un percorso tra boschi, prati, terrazzamenti e antichi nuclei rurali. Il tracciato, utilizzato fino a qualche decennio fa, è oggi di nuovo percorribile e tocca diversi paesi dell’alta valle a mezza costa, da Monno fino a Ponte di Legno. Il paesaggio racconta le gesta eroiche dell’imperatore affiancato da sette vescovi e la sconfitta dei signori locali, convertiti al cattolicesimo: attraversata la Valle Camonica l’esercito di Carlo avrebbe poi sbaragliato un manipolo di pagani in una terribile battaglia sul Mortirolo. Re Carlo per celebrare le sue vittorie, fece erigere lungo le tappe dove si svolse la battaglia diverse chiese: a Monno fece costruire la chiesa dedicata a S. Brizio, all’altezza di Davena quella ai SS. Michele e Giorgio, e sopra Vezza d’Oglio a S. Clemente. Nel territorio di Dalegno fondò altre due chiese: S. Alessandro tra Vione e Temù e la SS. Trinità a Ponte di Legno. ... Lungo l’itinerario, percorribile tutto d’un fiato oppure a tappe, le chiese sembrano apparire magicamente dietro una curva, appena usciti da un bosco o all’interno di un nucleo urbano. “Karolingia” vuole essere un nome che produce suggestioni a tutto tondo, partendo dalla mitica K con cui l’imperatore vergava i documenti ufficiali. Note Altri progetti Categoria:Frazioni di Vione
3852699
Erice Sauvignon - L’Erice Sauvignon è un vino DOC prodotto nell'area collinare circostante il territorio dell'agro ericino, i cui vigneti sono situati tra i 200 e i 650 metri d'altitudine, in parte dei comuni di Buseto Palizzolo, Erice, Valderice, Custonaci, Castellammare del Golfo, Trapani. Tutti in provincia di Trapani. Vitigni con cui è consentito produrlo Sauvignon minimo 85% *altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, idonei alla coltivazione della Regione Siciliana, fino ad un massimo del 15%. Caratteristiche organolettiche colore: giallo paglierino con riflessi dorati; *profumo: caratteristico; *sapore: secco, fruttato armonico, morbido; Storia Abbinamenti consigliati Produzione Provincia, stagione, volume in ettolitri * nessun dato disponibile Note Voci correlate Erice (vino) Categoria:Vini DOC del libero consorzio comunale di Trapani Categoria:Vini DOC e DOCG prodotti con uva Sauvignon
9657282
Erik Holm - Voci correlate Pallanuoto ai Giochi della XI Olimpiade *Pallanuoto ai Giochi della XVI Olimpiade *Pallanuoto ai Giochi della XV Olimpiade Collegamenti esterni
2742498
Codici postali del Guatemala - I codici di avviamento postale in Guatemala sono composti da 5 cifre di cui le prime 3 identificano un dipartimento. Dipartimenti 010 Dipartimento di Guatemala 020 Dipartimento di El Progreso 030 Dipartimento di Sacatepéquez 040 Dipartimento di Chimaltenango 050 Dipartimento di Escuintla 060 Dipartimento di Santa Rosa 070 Dipartimento di Sololá 080 Dipartimento di Totonicapán 090 Dipartimento di Quetzaltenango 100 Dipartimento di Suchitepéquez 110 Dipartimento di Retalhuleu 120 Dipartimento di San Marcos 130 Dipartimento di Huehuetenango 140 Dipartimento di Quiché 150 Dipartimento di Baja Verapaz 160 Dipartimento di Alta Verapaz 170 Dipartimento di Petén 180 Dipartimento di Izabal 190 Dipartimento di Zacapa 200 Dipartimento di Chiquimula 210 Dipartimento di Jalapa 220 Dipartimento di Jutiapa Collegamenti esterni * Guatemala Categoria:Guatemala
1294854
Steven Dewick - Specializzato nel dorso ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta mista alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Palmarès Olimpiadi :Atlanta 1996: bronzo nella 4x100m misti. *Giochi PanPacifici :Atlanta 1995: argento nella 4x100m misti. *Giochi del Commonwealth :Victoria 1994: oro nella 4x100m misti e argento nei 100m dorso. Collegamenti esterni
1926147
Xyris minarum - Species: Xyris minarum Xyris minarum in C.F.P.von Martius & auct. suc. (eds.), Fl. Bras. 3(1): 215 (1855) *Xyris cristata , Kongl. Svenska Vetensk. Acad. Handl., n.f., 24(14): 56 (1892) Category:Moritz August Seubert taxa
566620
vomevo - prima persona singolare dell'indicativo imperfetto di vomere :*:
163468
Shorea glauca - Species: Shorea glauca Shorea glauca King, 1893 * : 62(2):117. 1893 * * category:George King taxa
2644459
Pierre-Jean Rémy - Fu eletto all'Académie française il 16 giugno 1988 e andò a occupare il seggio numero 40. Nel 1986 vinse il Grand Prix du roman de l'Académie française per il romanzo Une ville immortelle. Biografia Dopo essersi formato al Lycée Condorcet di Angoulême, Rémy studiò all'Institut d'études politiques di Parigi, alla facoltà di Giurisprudenza e a quella di sociologia della Sorbonne. Successivamente, fra il 1958 e il 1959, diventò assistente di Herbert Marcuse alla Brandeis University, in Massachusetts, nell'ambito del programma Fulbright. Infine tornò a Parigi per completare i suoi studi nel 1963 all'École nationale d'administration. È scomparso nel 2010 all'età di 73 anni. Opere 1962 Et Gulliver mourut de sommeil *1963 Midi ou l'Attentat *1971 Le Sac du Palais d'Été (Gallimard) *1972 Urbanisme (Gallimard) *1973 Les Suicidés du printemps *1973 Une mort sale (Gallimard) *1973 La vie d'Adrian Putney, poète (Gallimard) *1974 Ava (Gallimard) *1974 Mémoires secrets pour servir à l'histoire de ce siècle (Gallimard) *1974 La Mort de Floria Tosca (Gallimard) *1975 Rêver la vie (Gallimard) *1976 La Figure dans la pierre (Gallimard) *1977 Les Enfants du Parc (Gallimard) *1977 Si j'étais romancier *1978 Callas, une vie *1978 Les Nouvelles Aventures du chevalier de la Barre (Gallimard) *1979 Cordelia, ou l'Angleterre (Gallimard) *1979 Orient-Express I (Albin Michel) *1979 Don Giovanni, Mozart, Losey (Albin Michel) *1979 La Petite Comtesse *1980 Salue pour moi le Monde (Gallimard) *1980 Pandora (Albin Michel) *1981 Un voyage d'hiver (Gallimard) *1982 Don Juan (Albin Michel) *1983 Le Dernier Été (Flammarion) *1983 Mata Hari *1984 Comédies italiennes (Flammarion) *1984 Orient-Express II *1985 La vie d'un héros (Albin Michel) *1985 Le Vicomte épinglé (Gallimard) *1986 Une ville immortelle (Albin Michel), Grand Prix du roman de l'Académie française *1987 Des châteaux en Allemagne (Flammarion) *1988 Annette, ou l'éducation des filles (Albin Michel) *1989 Bastille, rêver un Opéra. (Plon) *1989 Toscanes (Albin Michel) *1990 Chine (Albin Michel) *1991 De la photographie considérée comme un assassinat (Albin Michel) *1991 L'Autre Éducation sentimentale (Odile Jacob) *1991 Pays d'âge, poèmes *1992 Algérie, bords de Seine (Albin Michel) *1993 Qui trop embrasse (Albin Michel) *1994 Un cimetière rouge en Nouvelle-Angleterre *1994 Londres, un ABC romanesque et sentimental (Jean-Claude Lattès) *1995 Désir d'Europe *1997 Le Rose et le Blanc *1997 Retour d'Hélène (Gallimard) *1997 Mes grands bordeaux *1998 Aria di Roma (Albin Michel) *1999 La Nuit de Ferrare (Albin Michel) *2000 Demi-siècle (Albin Michel) *2001 État de grâce. Dire perdu. Trésors et secrets du Quai d'Orsay *2002 Berlioz (Albin Michel) *2002 Les Belles du Moulin Rouge (Le Cherche-Midi) *2004 Dictionnaire amoureux de l'Opéra (Plon) *2004 Chambre noire à Pékin (Albin Michel) Onorificenze Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Membri dell'Académie française Categoria:Dirigenti della Bibliothèque nationale de France