source
stringlengths
2
10.4k
target
stringlengths
10
369
Da alcuni giorni il Pentagono sarebbe sulle tracce di Julian Assange, uno dei responsabili di Wikileaks, il sito web divenuto celebre per aver pubblicato documenti e video riservati di varie provenienze e per promuovere la trasparenza nelle istituzioni pubbliche e private. Le autorità statunitensi temono che Assange possa presto mettere online una cospicua quantità di documenti diplomatici riservati, creando non pochi problemi per la sicurezza e i rapporti con l’estero degli Stati Uniti. Ma la possibile approvazione di un disegno di legge in Islanda potrebbe mettere Wikileaks al riparo dalle censure preventive sulla pubblicazione dei documenti secretati. Mentre qui in Italia il Parlamento si confronta con la nuova legge sulle intercettazioni, che porrebbe dei limiti alla pubblicazione di documenti giudiziari, in Islanda 19 parlamentari hanno presentato lo scorso febbraio il piano Icelandic Modern Media Initiative (IMMI) per adottare una serie di misure protettive della libertà di stampa e di informazione. Il piano legislativo prevede anche una serie di incentivi per attirare le attività legate al giornalismo investigativo e fare diventare l’Islanda una sorta di “paradiso legale” per l’informazione.
La legge sbavaglio. In Islanda si studia una legge di ampie garanzie per l'informazione che farebbe del paese un "paradiso legale" per giornalisti.
Le abitudini alimentari della redazione del Post sono note ai lettori più affezionati – orsetti gommosi, hamburger, eccetera – e di recente una discussione su prelibatezze di questo genere si è arenata su una domanda cruciale, come quella sull’uovo e la gallina: sono nate prima le M&M’s con dentro il cioccolato oppure quelle con la nocciolina? Quali di queste sono le vere M&M’s? Abbiamo affrontato la questione nell’unico modo in cui sappiamo farlo: spiegandola. Innanzitutto, si dice “Gli M&M’s” o “le M&M’s”? O magari “i M&M’s”, dato che sono confetti? Il sito ufficiale dice “le”, quindi sono “le”.
Tutto sulle M&M’s. Chi le ha inventate, qual è il ripieno originale, il problema di quelle rosse e cosa c'entra la Guerra civile spagnola.
Quando si parla di Apple, il vecchio torna a essere nuovo. Con la presentazione nel nuovo iPhone SE da quattro pollici, lo schermo dello smartphone di Apple è tornato alle dimensioni dei vecchi iPhone, a cui gli utenti avevano dato addio un paio di anni fa. All’evento di lancio dei nuovi prodotti di Apple a Cupertino, in California, ho provato per qualche istante l’iPhone SE, e ho dovuto riabituarmi allo schermo più piccolo. Se dovessi descrivere con una frase l’iPhone SE, direi che è un iPhone 6S nel corpo di un 5S. Chi ama la struttura metallica e la dimensione del 5S rimarrà soddisfatto, ma probabilmente saranno pochi quelli che passeranno dal 6S o dal 6S Plus al nuovo SE, a meno che non sentano davvero molto la mancanza di uno schermo più piccolo. Quando lo si tiene in mano, il telefono sembra incredibilmente piccolo, nonostante non sia passato poi molto tempo da quando era questa la dimensione standard degli iPhone. Evidentemente devo essermi abituata in fretta a schermi più grandi di almeno un pollice.
E quindi com’è il nuovo iPhone? l'idea che si è fatta una giornalista del Washington Post che ha provato per un po' l'iPhone SE.
Ieri sera Silvio Berlusconi ha telefonato in diretta a Ballarò per attaccare, molto adirato, l’intervento di Massimo Giannini di Repubblica che in studio lo aveva accusato di essere indulgente nei confronti dell’evasione fiscale. https://www.youtube.com/watch?v=BBx8lldbdw4 Sul suo sito, Repubblica ha immediatamente messo online le dichiarazioni di Berlusconi per cui se le tasse sono troppo alte “mi sento moralmente autorizzato ad evadere queste tasse”
Berlusconi contro Giannini di Repubblica a Ballarò. Il capo del governo accusa il giornalista di essere un "mentitore", ma Repubblica lo contraddice a suon di video.
Ora che l’attenzione degli osservatori e della stampa si è spostata su altre persone coinvolte nelle indagini sulla presunta ghenga di Carboni, il buon senso dovrebbe suggerire a Nicola Cosentino, già costretto a dare le dimissioni da sottosegretario, una linea meno caciarona e rumorosa, almeno sulla stampa. Se non perché lo ritiene giusto, almeno nell’interesse della sua malandata maggioranza. L’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera mostra invece come il coordinatore campano del PdL non voglia approfittare di ritagliarsi qualche giorno di relativa serenità, e anzi ha intenzione di andare all’attacco di quelli che ritiene siano i responsabili della situazione in cui si trova. Nei prossimi giorni la magistratura chiederà alla camera dei deputati di poter utilizzare durante l’inchiesta i nastri che riguardano Cosentino, che si dice favorevole. Maria Teresa Meli lo intervista, e quando questa gli chiede conto non tanto delle ipotesi di reato quanto del malcostume, l’ex sottosegretario sbotta sfoggiando il più trito dei trucchi dialettici.
Come si difende Cosentino. L'ex sottosegretario adotta tutte le linee possibili: si dà del perseguitato, dice di essere stato frainteso, spiega che gli altri sono peggio di lui e, comunque, sono invidiosi.
Il giornalista Sandro Ruotolo è stato eletto senatore con il 48,45 per cento dei voti nelle elezioni suppletive nel collegio uninominale di Napoli 7, organizzate dopo la morte del senatore del M5S Franco Ortolani, avvenuta nel novembre scorso. Ruotolo è sostenuto dal PD e da demA, il movimento del sindaco Luigi de Magistris. L’affluenza è stata del 9,52 per cento. Ruotolo era candidato insieme ad altre 4 persone: Salvatore Guangi del centrodestra, arrivato secondo con il 24,06 per cento dei voti; Luigi Napolitano del M5S, arrivato terzo con il 23,23 per cento; Giuseppe Aragno di Potere al Popolo; Riccardo Guarino con Rinascimento partenopeo. Subito dopo la vittoria Ruotolo, circondato da persone che cantavano Bella ciao, ha detto: «Ora la sinistra torni a occuparsi delle periferie che sono state totalmente abbandonate. Dobbiamo chiedere al governo un piano per le periferie per il Mezzogiorno. Nulla sarà più come prima».
Il giornalista Sandro Ruotolo è stato eletto senatore a Napoli.
La copertina del celebripost di questa settimana se la guadagna Yoko Ono, l’ex moglie di John Lennon e molte cose dopo di questo, che sembra in splendida forma al Tribeca Film Festival di New York nonostante la non più tenera età di 80 anni. Ma non è l’unica persona con parecchi anni sulle spalle e una forma invidiabile: c’è anche un presidente, l’israeliano Shimon Peres, che sembra a suo agio a fianco di una cantante durante i festeggiamenti per l’indipendenza dello stato di Israele. Ancora nel capito “accostamenti bizzarri”, c’è Kate Middleton con un visibile pancione vicino a Bear Grylls in divisa da scout. E poi ci sono campioni di scacchi cinesi, alcune attrici – tra cui Uma Thurman e Charlize Theron, ma anche star di Bollywood – e uno chef francese che, nel suo ristorante Aphrodite nel centro di Nizza, mostra una cavalletta con aria decisa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Splendidi ottantenni. Persone non più giovani e in gran forma, ma anche Maria Sharapova e Charlize Theron, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Ogni giorno le cose che leggiamo su Internet, i messaggi e i dati che ci scambiamo, viaggiano nelle profondità degli oceani, dentro grandi e lunghissimi cavi che collegano i continenti. I cavi sottomarini per le telecomunicazioni più potenti sono 380 e si fanno carico della trasmissione intercontinentale del 95 per cento dei dati. Sono forse l’infrastruttura più importante di cui abbia mai disposto l’umanità nella sua storia: dalla trasmissione di quei dati non dipendono solamente le nostre GIF preferite, ma le economie, i sistemi burocratici e sanitari di interi paesi. Ai governi non sfugge l’importanza strategica dei cavi sottomarini e per questo osservano con grande attenzione le aziende che li costruiscono e li gestiscono, come la cinese Huawei, già accusata dagli Stati Uniti di spionaggio per conto della Cina approfittando dei suoi contratti per realizzare in giro per il mondo il 5G, la rete cellulare di prossima generazione. Huawei è conosciuta soprattutto per i suoi smartphone ma è molto attiva nell’intero settore delle telecomunicazioni, producendo e allestendo sistemi per le reti sia mobili sia via cavo. L’azienda è totalmente privata, ma secondo gli Stati Uniti mantiene stretti rapporti con il governo cinese, e potrebbe quindi essere costretta ad accogliere richieste per introdurre nelle reti che vende all’estero sistemi per fare spionaggio informatico.
Chi controllerà i nuovi cavi sottomarini di Internet. La "guerra commerciale" tra Stati Uniti e Cina riguarda anche i collegamenti essenziali per lo scambio dei dati tra i continenti, e in mezzo c'è di nuovo Huawei.
Non sappiamo mai bene cosa passa per la testa degli animali, ma ogni tanto dai loro occhi e dalle loro espressioni ci sembra di leggere qualcosa di più profondo di quel che ci aspettiamo normalmente, come se fossero colti da un’intuizione o da un pensiero esistenziale. Tra le foto delle bestie di oggi ci sono alcuni di questi casi: la leonessa Aketi, per esempio, che fissa in camera con l’aria di un’attrice consumata, o l’orango che ci fissa dallo zoo di Wuppertal in Germania. O ancora, lo scimpanzè che guarda l’uva che sta per mangiare con un’espressione, come si dice in questi casi, quasi umana. Non tutte le bestie di questa settimana hanno la stessa arguzia negli occhi, ma solo uno tra tutte quegli occhi ce li ha spenti, come un peluche. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Lo sguardo della leonessa. E un leone con l'aria molto meno maestosa e più assonnata, nelle migliori foto di bestie della settimana.
Negli Stati Uniti è nei cinema da una settimana Fantastic Four, il nuovo film sul celebre gruppo di supereroi della casa editrice a fumetti Marvel, i Fantastici Quattro: cioè Donna invisibile, La Cosa, Mister Fantastic e Torcia umana. Nonostante sia stato girato da un regista esperto di film di fantascienza e abbia un cast di attori giovani e apprezzati – fra cui Kate Mara di House of Cards e Miles Teller di Whiplash – del film si parla incredibilmente male: attualmente ha un punteggio di 8/100 sul sito di critica cinematografica Rotten Tomatoes – cosa che lo rende uno dei film di supereroi col peggior punteggio della storia – e il sito Metacritic ha registrato una sola recensione positiva fra le 39 pubblicate negli ultimi giorni dai più importanti giornali e siti americani. Da settimane la notizia non è che Fantastic Four è un brutto film – lo erano anche gli ultimi due con protagonisti i Fantastici Quattro, usciti nel 2005 e nel 2007 – ma che sia uno dei peggiori film sui supereroi mai girati nella storia: negli ultimi giorni alcuni magazine hanno raccolto le “migliori” recensioni sul film, elencando brani scelti fra quelle più spietate. Le molte pessime recensioni hanno iniziato a circolare diversi giorni prima dell’uscita del film negli Stati Uniti, il 7 agosto: secondo molti hanno contribuito in larga parte ai bassissimi incassi al cinema. Nel primo weekend Fantastic Four ha ottenuto negli Stati Uniti 26,2 milioni di dollari, un incasso molto più in basso delle stime più caute, che erano state fissate attorno ai 40 milioni di dollari. 26,2 milioni di dollari è anche meno della metà degli incassi dei precedenti due film della saga, I Fantastici 4 e I Fantastici 4 e Silver Surfer, che uscirono rispettivamente nel 2005 e nel 2007 e nel primo weekend incassarono negli Stati Uniti rispettivamente 56,1 e 57,2 milioni di dollari. Il 6 agosto inoltre, il giorno prima dell’uscita ufficiale del film, il 31enne regista Josh Trank (finora famoso per aver girato nel 2012 un buon film di fantascienza, Chronicle) ha pubblicato un tweet molto duro nei confronti della produzione – poi cancellato – confermando mesi di voci su problemi sul set e differenze di vedute fra lo stesso Trunk e la produzione.
Il megaflop di “Fantastic Four”. Il nuovo film sul celebre gruppo di supereroi sta andando malissimo ed è stato recensito ancora peggio: cosa se ne dice.
La scrittrice e giornalista Fernanda Eberstadt ha scritto per il New York Times Magazine, il domenicale del New York Times, un ritratto di Petr Pavlensky, artista e dissidente russo 35enne che negli ultimi anni ha fatto parlare di sé: prima per le sue performance – spesso autolesionistiche – contro il governo russo, e poi per aver incendiato una filiale della Banca di Francia a Parigi, per cui è stato condannato a tre anni di carcere. Fino all’incendio di Parigi, Pavlensky in Occidente era apprezzato per la sua opposizione al governo russo – il Financial Times l’aveva soprannominato il santo patrono della dissidenza russa, Bloomberg che la sua era la «forma d’arte più sensata nella Russia attuale» – ma dopo l’esibizione sovversiva di Parigi il suo lavoro è stato giudicato violento o semplicemente vandalico. Petr Pavlensky a San Pietroburgo, in Russia, 22 novembre 2013 (© Russian Look/ZUMAPRESS.com / ANSA)
Cosa bisogna pensare di quest’uomo? l'artista russo Petr Pavlensky è stato apprezzato in Occidente finché i suoi atti autolesionistici e vandalici erano rivolti contro Putin; da quando è in Europa, molto meno.
Il nuovo comitato incaricato dal ministero della Salute di valutare il trattamento Stamina ha annunciato che “non ci sono i presupposti per una sperimentazione”, bocciando di fatto il controverso sistema che secondo i suoi ideatori sarebbe a base di cellule staminali e in grado di curare malattie gravi e invalidanti per le quali non esistono cure. Contro il trattamento, ritenuto inutile e in alcuni casi dannoso, nei mesi scorsi si erano espressi scienziati, riviste scientifiche e la prima commissione nominata dal ministero della Salute proprio per valutare il sistema. Il pronunciamento del primo comitato era però stato messo in discussione dal TAR del Lazio, e di conseguenza il ministero aveva dovuto provvedere a nuove nomine e alla costituzione di una nuova commissione. L’attuale comitato che ha bocciato Stamina è coordinato dall’ematologo Michele Baccarani e tra i suoi membri conta medici ed esperti di staminali da diverse parti del mondo. Il giudizio negativo è stato votato all’unanimità da tutti i componenti della commissione. Il documento in cui si motiva la bocciatura è stato consegnato giovedì sera al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha in seguito confermato che non sarà quindi avviata alcuna sperimentazione per il trattamento Stamina e ha parlato di “verdetto senza possibilità di appello”.
Il trattamento Stamina bocciato, di nuovo. La commissione nominata dal ministero della Salute ha espresso parere negativo sul controverso trattamento: la sperimentazione non si farà.
Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile, ha scritto una lettera a Luigi Di Maio sul Corriere della Sera criticandolo per essere andato a Catania, colpita nella notte tra il 26 e il 27 dicembre da un forte terremoto, indossando una maglia con il logo della Protezione Civile. Nella lettera Bertolaso fa anche riferimento a Matteo Salvini, che indossa spesso le divise delle forze dell’ordine e negli scorsi giorni aveva pubblicato una foto in cui indossava una maglia della Polizia. A prescindere dal fatto che spero si stiano anche pre-occupando dei possibili scenari futuri del complesso sistema geologico del Mezzogiorno d’Italia, da inventore di quel logo chiedo al signor Di Maio di togliersi subito quella maglia, per favore!! Capisco che deve cercare di scimmiottare il suo collega che con la maglia della polizia si fa fotografare con avanzi di galera, ma quello almeno è coerente ed ha inoltre la delega per quel settore. Lei, con i suoi colleghi e opinionisti, signor Di Maio, non ha mai esitato nel gettare fango su quell’istituzione della quale oggi si ammanta, ci ha insultati a L’Aquila, dove solo oggi si rende giustizia al nostro operato anche, ahimè, facendo paragoni dolorosi con le recenti tragedie.
Guido Bertolaso ha scritto una lettera a Luigi Di Maio chiedendogli di non indossare più la maglia della Protezione Civile.
Lunedì è stata depositata la relazione stilata dalla Commissione istituita dal presidente del Veneto Luca Zaia per indagare sul caso di infezioni causate dal batterio Citrobacter koseri nei reparti di Terapia intensiva neonatale e pediatrica nell’Ospedale Donna e Bambino di Borgo Trento, a Verona. La relazione, lunga 52 pagine, conclude che si è verificato un «evento epidemico» e che dall’apertura della struttura, il 4 aprile 2017, al 17 luglio 2020 «sono stati identificati 91 soggetti positivi per Citrobacter koseri»; 9 neonati «hanno sviluppato una patologia invasiva causata da Citrobacter koseri» e tra questi 5 hanno riportato gravi lesioni cerebrali e 4 sono morti. Il Citrobacter koseri fa parte della stessa famiglia della Salmonella e della Escherichia, infetta sia uomini sia animali e si trova nelle acque e nei cibi contaminati. Colpisce soprattutto i neonati, i nati prematuri e gli adulti immunodepressi, e causa sepsi, meningite e danni al sistema nervoso.
Il batterio nell’ospedale di Verona. Dopo quattro neonati morti e altri con gravi infezioni, una relazione ha ricostruito che il problema esisteva da anni, arrivando a coinvolgere «il 75 per cento dei soggetti ricoverati».
Sempre più spesso per sapere se andare a mangiare ci affidiamo alle opinioni di giornalisti, foodblogger e soprattutto siti di recensioni, come Yelp o TripAdvisor. Sono sistemi imperfetti che dipendono dal gusto di chi li usa, contrariamente alle autorevoli guide Michelin e alla classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo della rivista Restaurant, fatta mettendo insieme le opinioni di chef e critici gastronomici. Rispecchiano il gusto delle persone che li utilizzano, e se c’è un posto al mondo in cui questo gusto è raffinato è il Giappone, dove la cultura gastronomica è sempre più alta e accurata. Il risultato è che Tabelog, il più importante sito giapponese di recensioni di ristoranti, è ritenuto ormai affidabile e autorevole quasi quanto le guide Michelin: ha 60 milioni di visite al mese e 20 milioni di recensioni, dove vengono inseriti dei punteggi che vanno da uno a cinque. È per questo che il giornalista gastronomico Michael Booth si è chiesto sul Guardian se il miglior ristorante al mondo sia davvero quello che ha ottenuto il punteggio più alto di sempre su Tabelog – 4,76 su 5 – e che negli ultimi dieci anni è stato più spesso al primo posto della classifica: ovvero Yanagiya, che si trova in un posto di montagna della provincia di Gifu, nel centro del Giappone.
Il miglior ristorante giapponese non è di sushi. È tra le montagne in una zona lontana da tutto, serve cacciagione, e ci si va solo su invito o raccomandazione.
Sei là fuori? / puoi sentirmi? / puoi vedermi nel buio?
Il grande libro del rock (e non solo) – 3 aprile. Le storie del rock di oggi raccontate da Massimo Cotto: Richard Manuel, Kurt Weill.
Facile essere fotogenici quando si sta partecipando ad un concorso di bellezza, come nel caso di questi Bracchi ungheresi al “Cruft’s Dog Show” a Birmingham. Più complicato quando si è un goffo cucciolo di orso polare tutto bagnato, o una rana d’acqua Titicaca appena presentata al pubblico allo zoo di Wroclaw, in Polonia. Tra gli altri animali da fotografare ci sono poi un bucerotide, un langur del Nilgiri e tanti Cavalieri d’Italia, che sono uccelli migratori, nel caso ve lo stiate chiedendo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Cavalieri d'Italia, cani da concorso e mufloni, tra gli animali fotogenici della settimana.
Quando lo scorso settembre il Financial Times le chiese se fosse interessata a diventare la nuova presidente della Banca Centrale Europea, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde rispose in maniera molto chiara: «No, no, no, no, no». Meno di un anno dopo, i capi di stato e di governo europei hanno ufficialmente nominato Lagarde a candidata presidente della BCE. Ci vorrà ancora del tempo per formalizzare e poi ultimare la nomina, ma al momento appare quasi sicuro che il prossimo 31 ottobre Lagarde sostituirà Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea. Le prime reazioni alla candidatura di Lagarde sono state in generale di apprezzamento (per molti era importante soprattutto che non venisse scelto l’attuale capo della banca centrale tedesca, Jens Weidmann). In molti sono comunque rimasti sorpresi dalla sua nomina: nessuno nei mesi scorsi aveva contemplato seriamente l’idea che Lagarde potesse essere scelta per guidare la BCE, un ruolo fino a oggi riservato ad esperti economisti che avessero già guidato la banca centrale del loro paese.
Tutto quello che dovete sapere su Christine Lagarde. È stata la prima ministra dell'Economia di un paese del G8 e la prima donna direttrice dell'FMI: ora diventerà con ogni probabilità la prima presidente della Banca Centrale Europea.
Domenica di piena estate, gran caldo quasi in tutta Italia, poco da fare. Poco sport, qualcosina di Coppa America. Commenti e reazioni alla sentenza sul caso Fininvest-Mondadori. Poco da seguire in giro e comunque il clima non invita alla lettura compulsiva dei giornali e al refresh forsennato sui siti di news. Insomma, come ogni domenica può esservi utile il riepilogo delle cose andate più forte questa settimana sul Post, per una lettura in modalità slow sotto l’ombrellone o sul divano davanti al ventilatore. Noi siamo qui, come sempre. Ciao, buona domenica. L’album dei ricordi dello Shuttle Le foto più belle di oltre 40 anni di missioni spaziali che si stanno per chiudere. E poi il video dell’ultimo lancio e l’apprezzato racconto della storia del programma spaziale.
Sunday Post. Le tredici cose che sono andate più forte sul Post la settimana scorsa.
La terza stagione di True Detective è iniziata il 13 gennaio: da lunedì 14 i primi due episodi si possono vedere su Sky Atlantic, in lingua originale e con sottotitoli in italiano. Per vedere gli episodi in italiano bisognerà invece aspettare il 21 gennaio. True Detective è una serie antologica (in cui ogni stagione racconta cioè una storia diversa) che parla però sempre di detective tormentati e di macabri delitti. La prima stagione, con Matthew McConaughey, piacque moltissimo; la seconda, con Colin Farrell, pochissimo. Per ora la terza stagione sta piacendo abbastanza, anche se non quanto la prima.
Com’è la terza stagione di “True Detective”. Più simile alla prima che alla seconda: i primi due episodi sono già su Sky Atlantic, se volete darle una possibilità.
La decisione della società indo-francese ArcelorMittal di lasciare l’acciaieria ILVA di Taranto, comunicata ieri, era in realtà attesa dal governo, tanto che il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli del Movimento 5 Stelle, la scorsa settimana è rimasto in Italia invece di seguire il suo capo politico Luigi Di Maio in un viaggio diplomatico in Cina. Ma anche se la decisione di rescindere il contratto di affitto e acquisto non è stata una sorpresa, come finirà questa vicenda e di chi sia la responsabilità rimane ancora oggi poco chiaro, mentre il governo, l’opposizione e gli stessi partiti interni alla maggioranza si rimpallano le colpe per quello che è accaduto. Ci sarà maggiore chiarezza probabilmente dopo mercoledì, quando i dirigenti dell’azienda si incontreranno a Roma con il governo per decidere le sorti della più grande acciaieria d’Europa, che impiega 10.700 operai, di cui 8.200 nello stabilimento di Taranto (gli altri in quelli di Novi Ligure e Cornigliano) e che produce ogni anno acciaio per 3,5 miliardi di euro. Nel frattempo ecco quello che sappiamo, messo in ordine.
Cosa succede con l’ILVA, in ordine. ArcelorMittal dice che non vuole più comprare la più grande acciaieria d'Europa: ma fa sul serio? E di chi è la colpa?.
I mesi estivi vedono la ripartenza dei concerti dal vivo dopo la lunga fase di chiusure dovuta all’epidemia da coronavirus. Così, dopo la cancellazione del 2020, torna per la sesta edizione il festival musicale TOdays da giovedì 26 a domenica 29 agosto a Torino. Si esibiranno gruppi italiani e internazionali, nello spirito del festival che fin dalla sua prima edizione vuole essere l’occasione per far scoprire progetti musicali di qualità, anche quelli non ancora conosciuti al grande pubblico. TOdays vuole essere una vetrina della musica contemporanea, veicolata anche attraverso contaminazioni con le altre forme dell’arte.
Una playlist per il ritorno dei concerti dal vivo. Una scelta di brani di alcuni artisti, italiani e internazionali, che suoneranno a Torino dal 26 al 29 agosto 2021.
Alex Zanardi è stato coinvolto in un incidente stradale nei pressi di Siena, mentre stava partecipando in handbike a una tappa della corsa a staffetta “Obiettivo tricolore”, a cui partecipano atleti paralimpici in handbike, bici o carrozzina olimpica. Le sue condizioni sono molto gravi: al momento si trova all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena, dove ha subito un’operazione neurochirurgica per un trauma cranico. Al momento è ricoverato nel reparto di terapia intensiva. L’incidente è avvenuto sulla statale 146 nel comune di Pienza, in provincia di Siena. Secondo le prime ricostruzioni, Zanardi si sarebbe scontrato con un camion. «È successo su un rettilineo in leggera discesa, appena prima la strada fa una leggera curva e Alex ha invaso di poco l’altra corsia proprio mentre arrivava il camion che ha provato a sterzare senza però riuscire a evitare l’impatto», ha raccontato a Repubblica Mario Valentini, coordinatore del settore paralimpico per il ciclismo, che al momento dell’incidente si trovava poco distante da Zanardi.
Alex Zanardi ha avuto un grave incidente stradale. È successo durante una gara di handbike: in serata ha subito un'operazione al cervello all'ospedale di Siena.
È in corso in questi giorni alla Fondazione Cini sull’isola di San Giorgio a Venezia il “seminario di perfezionamento” della scuola per librari della Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, che è uno degli eventi centrali del mondo editoriale italiano. Rispetto al Salone del libro di Torino, aperto al pubblico e con una notevole presenza di scrittori e lettori, il seminario è un evento rivolto agli specialisti e frequentato dagli addetti ai lavori; le prime giornate sono riservate agli iscritti al corso mentre l’ultima è aperta a tutti ed è di fatto frequentata dall’intero mondo dell’editoria italiano: è un’occasione per vedersi, ascoltare ospiti internazionali e capire che aria tira nel mercato del libro e come cambia il modo in cui i libri vengono distribuiti, promossi e commercializzati. Il seminario – che esiste dal 22 gennaio 1984 ed è arrivato alla sua trentatreesima edizione – è stato inaugurato nel pomeriggio di martedì 26 gennaio e terminerà venerdì 29. Quest’anno gli iscritti a cui sono dedicate le prime tre giornate – proprietari o dipendenti di librerie, selezionati dal comitato promotore del seminario – sono una trentina e provengono da tutta Italia: in gran parte da Milano, ma c’è anche chi arriva da Palermo e chi da Procida. Il seminario è organizzato in collaborazione con Messaggerie Libri e Messaggerie italiane, l’Associazione Librai Italiani (ALI), l’Associazione Italiana Editori (AIE) e il Centro per il Libro e la Lettura, un istituto autonomo del ministero dei Beni culturali che ha l’obiettivo di promuovere la lettura in Italia. Le lezioni sono tenute da persone che lavorano a vario titolo e con varia importanza nel mondo dei libri in Italia e in Europa: editori, proprietari e dirigenti di librerie di catena e indipendenti, scrittori, giornalisti e docenti universitari.
Che cos’è il seminario della scuola per librai di Venezia. Si tiene a Venezia dal 1984 ed è uno dei più importanti eventi editoriali in Italia: per quattro giorni editori, scrittori e librai anche europei parlano dello stato e del futuro del libro.
Sono disponibili su YouTube tutte le canzoni presentate durante la prima serata del Festival di Sanremo, andata in onda martedì sera. Le canzoni sono venti, e sono tutte quelle in concorso: sono già state votate – tramite una giuria demoscopica composta da 300 persone – ed è stata fatta anche la prima classifica dei cantanti in gara. Nella parte alta della classifica ci sono Annalisa, Lo Stato Sociale, Max Gazzé, Ermal Meta con Fabrizio Moro, Nina Zilli, Noemi e Ron.
Sanremo 2018, tutte le canzoni in gara. Sono state presentate nel corso della prima serata, e c'è già una prima classifica: qui si possono riascoltare.
Oggi compie cinquant’anni l’attore britannico Ralph Fiennes (il cognome si pronuncia “fains”, con la “s” di “rosa”). Ralph Nathaniel Twisleton-Wykeham-Fiennes è nato ad Ipswich in una famiglia aristocratica di antiche origini normanne (suo padre era un fotografo e sua madre una scrittrice e pittrice) ed è il più grande di sei figli: anche suo fratello Joseph è un famoso attore, mentre sua sorella Martha fa la regista. Dopo aver studiato alla Royal Academy of Dramatic Art si unì nel 1988 alla Royal Shakespeare Company (nel 1995 diventò il primo attore a vincere un Tony Award per aver interpretato Amleto a Broadway). Debuttò al cinema nel 1992 in Cime Tempestose con Juliette Binoche e l’anno successivo interpretò la parte di Amon Goeth in Schindler’s List di Steven Spielberg, per cui fu candidato all’Oscar per il miglior attore non protagonista. Nel 1996 venne candidato di nuovo all’Oscar, stavolta per il miglior attore protagonista, per il film di Anthony Minghella Il paziente inglese. Ha fatto parte del cast di molti film di successo (tra cui Red Dragon, The Constant Gardener e l’ultimo film di James Bond, Skyfall) ed ha interpretato la parte di Lord Voldemort in quattro episodi della saga di Harry Potter.
I cinquant’anni di Ralph Fiennes. La pronuncia del suo cognome ha sempre suscitato molti dubbi ed è stato candidato due volte all'Oscar: le foto più belle.
Il 22 aprile il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la mogie Michelle, in visita ufficiale a Londra, hanno incontrato la Regina Elisabetta e i duchi di Cambridge William e Kate e loro figlio, il principe George. Si è parlato molto di quell’incontro anche per una foto in cui Obama stringe la mano al principe George, che indossa il pigiama e un accappatoio di spugna bianco con ricamato sopra il suo nome. Nei giorni successivi la foto è girata molto su internet, ne sono stati fatti molti meme e fotomontaggi divertenti. Il principe George stringe la mano al presidente degli Stati Uniti Barack Obama davanti al padre, il principe William d’Inghilterra, a Kensington Palace, Londra, 22 aprile 2016. (Pete Souza/The White House via Getty Images)
Come vendere molti accappatoi. Costano 35 euro e l'azienda che li fa ne ha mandato uno al principe George: lui e Barack Obama hanno fatto il resto.
Dieci anni fa i fotografi americani James e Karla Murray iniziarono a fotografare le facciate di vecchi negozi di New York a conduzione familiare: si trattava in molti casi di macellerie, tavole calde, panifici e tabaccherie aperti nel XIX e XX secolo da immigrati irlandesi, tedeschi, italiani, ebrei, polacchi e – più recentemente – cinesi e ispanici. Lavorarono soprattutto tra il 2004 e il 2007, e nel 2008 pubblicarono il libro Store Front – The Disappearing Face of New York, nel tentativo di raccogliere e preservare in qualche modo una faccia della città che – a causa della gentrificazione, degli affitti sempre più alti e della globalizzazione – stava scomparendo. Negli ultimi tempi, dieci anni dopo l’inizio del progetto, i Murray sono tornati a visitare i negozi che avevano fotografato e hanno scoperto che molti di loro erano stati sostituiti da banche e negozi di grandi catene oppure avevano semplicemente chiuso ed erano tuttora abbandonati. I fotografi hanno spiegato che:
I negozi di New York, 10 anni dopo. James e Karla Murray hanno fotografato un po' di vetrine nel 2004 e sono tornati a vedere cosa c'è adesso (una famosa gelateria italiana, per esempio).
Da alcuni anni, ciclicamente, le associazioni dei commercianti tornano a lamentarsi dei buoni pasto, il sistema usato da milioni di lavoratori per pagare il pranzo nei giorni di lavoro e che ha un giro di affari di diversi miliardi di euro all’anno. A febbraio, prima del lockdown, durante un convegno organizzato dalle principali associazioni di categoria si era parlato di un sistema vicino “al collasso”, ed era stata minacciata la possibilità di smettere di accettare tutti i buoni pasto. Nelle ultime settimane, complici le nuove difficoltà economiche di molte attività, si è tornati a discutere di questi problemi e della loro causa: che secondo quasi tutti è la Consip, la società pubblica che si occupa di appalti per la pubblica amministrazione. Cosa sono i buoni pasto Per capire da dove nascano le critiche delle associazioni dei commercianti bisogna partire dal funzionamento dei buoni pasto in Italia. I buoni pasto, a volte chiamati anche “ticket restaurant” dal nome di uno dei principali marchi del settore, sono un servizio riservato ai lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato o a collaboratori esterni, che funziona come alternativa alla fornitura di un servizio mensa per il personale.
Il sistema dei buoni pasto ha un problema. Da tempo i commercianti dicono che le commissioni da pagare sono diventate insostenibili, e in molti danno la colpa alla Consip: cioè allo Stato.
Al cimitero monumentale di Milano ci sono dei giovani gheppi che stanno imparando a volare; spostandoci all’estero, tra gli animali che valeva la pena fotografare nell’ultima settimana ci sono alcune rane che se la prendono comoda sulla testa di un bufalo in Svizzera, una marmotta guardinga in Alaska, un minuscolo panda a Taipei e la maggior quantità di stelle marine che probabilmente abbiate mai visto in South Carolina. Per finire con queste ombre di dromedari, più notevoli persino degli animali in sé. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Rane che se la prendono comoda e giovani gheppi a Milano, tra le foto bestiali della settimana.
È morto a 81 anni Renzo Gattegna, ex presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), che aveva guidato dal 2006 al 2016 per tre mandati. Gattegna aveva contratto il coronavirus ed è morto all’ospedale israelita di Roma a seguito di un ictus. Era nato a Roma nel 1939 ed era un avvocato civilista. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato alla famiglia un messaggio di cordoglio nel quale ricorda «l’impegno profuso con intelligenza, garbo ed equilibrio durante i lunghi anni vissuti alla guida dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane».
È morto Renzo Gattegna, ex presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane.
Aggiornamento, 18 gennaio 2012 – Il Tribunale di Milano ha confermato il provvedimento d’urgenza che aveva emesso il 3 dicembre scorso, con cui aveva giudicato illecita la pubblicità comparativa di Plasmon nei confronti di Barilla, “perché raffronta prodotti tra di loro non omogenei, oltre che denigratoria e ingannevole”. — — —
Plasmon e Barilla litigano sui giornali. Tutto è cominciato con una pubblicità comparativa tra due tipi di pasta per bambini, cui ne è seguita un'altra, e poi una risposta infuriata.
Prima di un comizio a Napoli, Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, ha detto ai giornalisti che il suo partito rinuncia alla messa in stato di accusa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come precedentemente annunciato per via dell’opposizione alla nomina a ministro dell’economista Paolo Savona. Di Maio ha detto: «Per quanto riguarda l’impeachment [la messa in stato di accusa, come la chiamano i giornali, ndr], prendo atto che Salvini non lo vuole fare e ne risponderà lui come cuor di leone, ma purtroppo non è più sul tavolo perché Salvini non lo vuole fare e ci vuole la maggioranza». Nel comizio Di Maio ha detto che nella prospettiva di andare a nuove elezioni il prima possibile il Movimento 5 Stelle collaborerà con Mattarella ma è anche sembrato possibilista su una riapertura delle discussioni sul governo con la Lega (non è bene chiaro su quali basi, visto quanto successo negli ultimi due giorni): «Una maggioranza c’è in questo parlamento. Fatelo partire quel governo o ridate la parola agli italiani. Ma di mezzucci è inutile che ne parliamo, di governi tecnici, di governi neutrali, di governi di transizione».
Di Maio ha detto che il M5S rinuncia alla messa in stato di accusa di Mattarella. Perché Salvini «non lo vuole fare» e «ci vuole la maggioranza».
Attorno alle 10.40 di martedì mattina c’è stato un grave incidente sull’autostrada A1 nei pressi di Fiorenzuola d’Arda, più o meno a metà strada tra Piacenza e Fidenza. Due mezzi pesanti e un’auto che viaggiavano in direzione di Milano sono stati coinvolti in un tamponamento in cui ha preso fuoco uno dei camion, un’autocisterna che trasportava Gpl: sia il conducente dell’autocisterna che quello dell’altro tir sono morti, mentre a bordo dell’auto c’erano due donne tedesche che sono riuscite ad allontanarsi prima che anche altri mezzi prendessero fuoco. Sul posto stanno intervenendo i Vigili del fuoco e gli operatori del nucleo NBCR dei Vigili del fuoco, specializzato in sostanze nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche. L’intervento è ancora in corso. Il traffico è stato bloccato con alcuni chilometri di coda in entrambe le direzioni per circa due ore, e adesso ci sono ancora lunghe code sia all’uscita di Fiorenzuola in direzione Milano che all’uscita di Piacenza Sud in direzione Bologna. Autostrade consiglia di uscire a Piacenza Sud e percorrere la strada statale 9 Via Emilia rientrando a Fiorenzuola in direzione di Bologna, e di fare il percorso inverso per chi viaggia verso Milano.
C’è stato un grave incidente sull’autostrada A1 tra Piacenza e Fidenza: sono morti due camionisti.
Da ieri sui giornali si parla molto dell’intenzione del governo austriaco di offrire la cittadinanza agli abitanti della provincia autonoma di Bolzano, l’unica zona amministrativa italiana in cui abita una maggioranza tedescofona. La proposta fa parte dell’accordo di governo fra i due partiti che sostengono il nuovo governo austriaco, che si è insediato ieri. È stata annunciata durante una conferenza stampa tenuta a Bolzano da Werner Neubauer, il responsabile per i rapporti con l’Alto Adige del Partito delle Libertà austriaco, il partito di estrema destra che sostiene il nuovo governo. La proposta dell’Austria ha generato molte reazioni, soprattutto contrarie, da parte dei politici e dei membri del governo italiano. La questione dell’autonomia dell’Alto Adige – il nome con cui viene chiamata la provincia di Bolzano – esiste dal 1919, anno in cui l’Impero austro-ungarico cedette la zona al Regno d’Italia dopo la sconfitta nella Prima guerra mondiale. Già a quei tempi la maggior parte degli abitanti parlava tedesco e si sentiva culturalmente affine alla regione austriaca del Tirolo, tanto che gli altoatesini di lingua tedesca preferiscono chiamare la propria regione Südtirol.
Cos’è questa storia dei passaporti austriaci per i sudtirolesi. È una proposta del nuovo governo austriaco, e riapre una questione vecchia un secolo.
Nella settimana che precede le feste dei morti e quindi la notte di Halloween, in molti paesi del mondo gli zoo si divertono a dare agli animali zucche intagliate da mangiare (una vera prelibatezza, rispetto ai soliti mangimi) e calderoni con cui giocare. Voi come passerete questa strana notte di Halloween? Vi dedicherete ai vostri cuccioli come la wallabia delle paludi? O vi sentite più affini alla tartaruga gigante e avete in mente qualche buon manicaretto? Non importa se Halloween non vi è mai piaciuto, potete ignorarlo e passare oltre, proprio come la tigre di Sumatra, e dedicarvi a un weekend di relax in casa: il procione sul suo albero ha già cominciato e non vi giudicherà. Se invece non avete programmi e l’unica cosa che vi importa è svagarvi, non c’è modo migliore che farsi contagiare dal buon umore dell’elefante. Tutto, purché non seguiate l’esempio dei suricati che, anche di questi tempi, non riescono a fare a meno di assembrarsi.
Weekly Beasts. Le foto bestiali di questa settimana ci insegnano che anche tartarughe, suricati, wallabie e diavoli della Tasmania, nel loro piccolo, festeggiano Halloween.
I sindacati UNICOBAS, UBS, CUB e COBAS Sardegna hanno indetto uno sciopero generale del personale scolastico, a cui potrebbero aderire insegnanti, personale ATA e personale amministrativo. I motivi dello sciopero sono legati alla gestione della riapertura delle scuole da parte del governo, giudicata «caotica»: i sindacati chiedono, tra le altre cose, un tetto al numero di studenti presenti nelle aule, maggiori investimenti e nuove assunzioni. In particolare, i sindacati lamentano un antico problema delle scuole italiane, cioè la difficoltà nel reperire i supplenti necessari anche dopo l’inizio dell’anno scolastico. Venerdì 25 settembre sciopero nazionale del Settore Educativo e Scolastico: La ripartenza del Sistema Integrato… https://t.co/j91mkmk5Ec pic.twitter.com/VHjHDrDMTD
Lo sciopero degli insegnanti del 24 e 25 settembre. È stato proclamato da diversi sindacati, a causa della gestione della riapertura delle scuole e dei problemi strutturali del sistema scolastico.
Sembra che di questi tempi quasi nessuno usi Facebook perché gli piace usare Facebook. Il muro, pardon, il Diario (Timeline), è difficile da navigare e spesso nasconde i contenuti che stai cercando. E la sezione Notizie (News Feed) sembra più un insieme di pubblicità che un canale per trovare informazioni davvero utili. C’è poi un aspetto inquietante: la pubblicità su Facebook rende chiaro agli utenti che gli inserzionisti conoscono i siti che gli utenti hanno visitato in precedenza. Inoltre, con la sua nuova piattaforma Atlas ad, Facebook userà quello che sa dei suoi utenti per personalizzare la pubblicità anche su altri siti e su applicazioni per smartphone. I più giovani e alla moda si sono già spostati su Twitter, Tumblr e Snapchat. Non è una cosa nuova, Facebook è stato la novità quando tutti usavano MySpace, e prima di MySpace c’era Friendster. La differenza è che Facebook è diventato grande quando usare Internet è diventata la norma e la sua popolazione riflette questo aspetto. Ci sono circa un miliardo di utenti. Circa un sesto del mondo è su Facebook.
Che cos’è Ello. Un nuovo social network "alternativo a Facebook" ha goduto in questi giorni di grandi attenzioni dei media e promette più tutela della privacy, ma non sarà facile.
Il secondo giro di consultazioni organizzato dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati non è riuscito a condurre alla formazione di un governo tra Movimento 5 Stelle e centrodestra. Oggi Casellati ha riferito al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli ha restituito il mandato esplorativo che le era stato affidato, senza dare informazioni al pubblico sull’esito delle trattative. La presidenza della Repubblica non ha ancora fatto sapere quali saranno le sue prossime mosse, ma è considerato probabile che nei prossimi giorni un secondo mandato esplorativo venga affidato al presidente della Camera Roberto Fico, questa volta con il compito di cercare un accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Le trattative e i tentativi di accordo tra le varie forze politiche, in particolare tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord, proseguono oramai da 47 giorni, cioè dal giorno successivo alle elezioni del 4 marzo, che non sono riuscite a produrre una maggioranza politica in grado di sostenere il governo. Nelle scorse settimane c’erano già stati due giri di consultazioni di tutte le forze politiche con il presidente della Repubblica, oltre a numerose telefonate e incontri tra dirigenti di secondo piano.
Il mandato esplorativo di Casellati è fallito? la presidente del Senato è andata da Sergio Mattarella per riferirgli sui tentativi di formare un governo centrodestra-Movimento 5 Stelle: cosa succede adesso?.
Negli ultimi giorni sono cresciute le preoccupazioni sulla solidità e sul futuro dell’euro, dopo il risultato delle elezioni greche dello scorso 6 maggio, che non hanno consentito la formazione di un nuovo governo (il paese voterà di nuovo il prossimo 17 giugno). Venerdì l’euro valeva 1,27 dollari: sta toccando i valori più bassi degli ultimi 4 mesi nei confronti della valuta statunitense, come mostra il grafico dell’andamento sul sito della Banca Centrale Europea.
Chi non ha l’euro. La moneta unica si sta indebolendo: i paesi dell'UE che ne sono rimasti fuori ci guadagnano? (Risposta: di solito no).
Bempton Cliffs è una riserva naturale nello Yorkshire, famosa soprattutto per le colonie di uccelli marini che abitano le sue scogliere, costituite di roccia resistente all’erosione e accogliente per i nidi. Queste fotografie sono state scattate la settimana scorsa alle sule che hanno a Bempton Cliffs la loro unica colonia nidificatrice in tutta l’Inghilterra all’infuori delle isole: ci arrivano a gennaio e migrano tra agosto e settembre. La sula bassana (Morus bassanus) vive sulle due coste dell’Atlantico, spostandosi a sud in inverno, ma le sue colonie maggiori sono in Canada: in Inghilterra ce ne sono altre molto grandi sulle isole minori come Boreray. Sull’isola di Lewis il divieto di caccia ha una deroga, per rispetto verso le tradizioni gastronomiche locali. Altre colonie vivono in Scandinavia e Islanda.
Le sule di Bempton Cliffs. Le foto delle enormi colonie di uccelli marini in Inghilterra.
Grazie a una disputa legale presso l’Alta corte del Regno Unito si è scoperto che quello che si credeva essere il quadro più pagato di sempre, in realtà non lo è. Il quadro in questione è “Nafea Faa Ipoipo” (“Quando mi sposerai?”), dipinto dal francese Paul Gauguin nel 1892 mentre era sull’isola di Tahiti. Si credeva, come scrisse anche il Post, che nel 2014 fosse stato venduto per circa 300 milioni di dollari. Grazie alla disputa legale si è invece saputo che fu venduto per circa 210 milioni di dollari. Il quadro di Gauguin – che raffigura due donne locali, una accanto all’altra con uno sguardo enigmatico e sullo sfondo un paesaggio polinesiano – fu venduto in una transazione privata: a venderlo fu Rudolf Staechelin, collezionista svizzero ed ex dirigente della casa d’aste Sotheby’s; a comprarlo fu, dopo quasi due anni di complicate trattative, lo sceicco Tamim bin Hamad al Thani, l’emiro del Qatar.
Il quadro più pagato di sempre che non lo era. Grazie a una causa tra il mediatore e l'ex proprietario si è saputo che costò circa 90 milioni di dollari meno di quanto si pensava.
Dopo ogni puntata di X Factor riproponiamo tutte le canzoni originali delle cover cantate dai concorrenti del programma. Quest’anno X Factor va in onda su SkyUno, ieri è stata trasmessa la terza puntata, che andrà in onda in replica – e in chiaro – domenica alle 19 su Cielo. Qui l’episodio precedente. La puntata di ieri era a tema: serata disco. Goldfrapp, Strict Machine
X Factor, le canzoni vere. Ieri sera puntata disco, da Lady Gaga ai Rolling Stones.
Il 2 maggio, al SoFi Stadium di Los Angeles, si è svolto il Global Citizen VAX LIVE, un concerto per la promozione di un’equa distribuzione dei vaccini contro il coronavirus in tutto il mondo. Ha coinvolto conduttori, cantanti e artisti di fama internazionale come Jennifer Lopez, Ben Affleck, Selena Gomez e David Letterman, che sono finiti tutti nella selezione di foto di persone famose di questa settimana. Ma ci sono anche foto di politici in pose poco istituzionali, tra chi si solletica il naso, chi affronta la campagna elettorale coi guantoni da pugilato, e chi si avvicina pericolosamente ad animali da mezza tonnellata. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Ben Affleck, Selena Gomez, Jennifer Lopez e il sindaco di Londra, tra le persone che valeva la pena fotografare in settimana.
Fats Domino – uno dei più importanti musicisti rock and roll, attivo soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta – è morto a 89 anni. Il suo vero nome era Antoine Dominique Domino ed era nato a New Orleans, in Louisiana, nel 1928. La morte è stata confermata dai suoi familiari. Tra le canzoni più famose di Fats Domino ci sono “Ain’t That A Shame” e “Blueberry Hill”. Nella sua carriera ha venduto più di 100 milioni di dischi, e la sua prima canzone – “The Fat Man”, del 1949 – è considerata da alcuni esperti la prima canzone rock and roll della storia. Nel presentarlo prima di uno dei suoi concerti a Las Vegas, Elvis Presley disse di lui: «Questo signore mi ha influenzato molto quando ero agli inizi». Nel 1957 Presley disse alla rivista Jet: «Molte persone pensano che abbia fatto partire io questa cosa. Ma il rock and roll c’era da molto prima di me. Nessuno può cantare quella musica come i neri. Diciamocelo: non posso cantare come Fats Domino. Lo so». Si dice anche che Paul McCartney abbia scritto la canzone dei Beatles “Lady Madonna” cercando di emulare lo stile delle canzoni anni Cinquanta di Fats Domino.
È morto il cantante e musicista Fats Domino. Aveva 89 anni, era nato a New Orleans ed era considerato uno dei più importanti musicisti rock and roll di sempre.
Inizia oggi al MoMa di New York, e resterà aperta fino al prossimo 28 maggio, una grande retrospettiva sul fotografo Stephen Shore, uno dei pionieri per la fotografia a colori, che raccoglie centinaia di immagini realizzate da inizio carriera a oggi: dalle prime stampe in gelatina d’argento ai lavori contemporanei su Instagram, insieme a libri e altri oggetti esposti in ordine cronologico.
La grande mostra su Stephen Shore a New York. Fu uno dei primi fotografi a usare il colore negli anni Settanta; ora pubblica i suoi nuovi lavori su Instagram, quasi uno al giorno.
La scarsa disponibilità di dosi di vaccini contro il coronavirus in Europa ha riportato al centro del confronto scientifico e politico la possibilità di ritardare le seconde somministrazioni, in modo che più persone possano ricevere almeno una dose del vaccino e avere qualche protezione contro la COVID-19. Il tema è dibattuto da mesi e negli ultimi giorni ha interessato anche l’Italia, con il governo di Mario Draghi che sta valutando una revisione del piano vaccinale. A inizio anno la possibilità di ritardare la seconda dose ben oltre le indicazioni dei produttori non convinceva tutti gli esperti e molti sono ancora scettici, nonostante alcune analisi condotte nelle ultime settimane abbiano mostrato risultati promettenti. Il timore è che un rinvio possa favorire la diffusione di nuove varianti del coronavirus e che, più in generale, trasmetta il messaggio sbagliato alla popolazione e l’idea che i risultati dei test clinici svolti lo scorso anno su sicurezza ed efficacia dei vaccini non fossero affidabili.
È meglio rinviare la seconda dose del vaccino? chi lo sostiene dice che aiuterebbe a compensare la scarsità dei vaccini, ma ci sono ancora dubbi su opportunità e rischi.
I fidget spinner sono stati una moda intensa ma breve. Per qualche settimana (da maggio in poi, almeno in Italia) sono stati piuttosto diffusi, poi sono quasi spariti. L’Economist ha riassunto come è nata la moda e soprattutto ha sottolineato una lezione che si può trarre dal fenomeno: il lavoro di chi produce e vende giocattoli, ma anche altri prodotti legati alle mode che riguardano i ragazzi e i bambini, sta cambiando parecchio. I fidget spinner sono piccoli oggetti in plastica e metallo, che consistono sostanzialmente in un perno centrale intorno al quale ruota una struttura composta da alcune (in genere tre) estremità arrotondate. Usarli è semplice: li si tiene per il perno centrale, o li si appoggia da qualche parte (volendo anche sul proprio naso, per esempio, ma bisogna essere molto in gamba) e li si fa ruotare dando un colpo alle “pale” per farle girare. Ne deriva un movimento fluido e continuo, che può durare anche minuti e può essere prolungato colpendo rapidamente le pale. Li si usa, se ancora qualcuno li usa, come passatempo e, per quelli bravi, come strumento per fare cose un po’ più complicate.
I fidget spinner ci hanno insegnato delle cose. Almeno su come sta cambiando il lavoro delle aziende e dei rivenditori di giocattoli, ma non solo.
Il 2 novembre del 1917 il ministro degli Esteri del Regno Unito, Arthur Balfour, inviò una lettera a Lord Walter Rothschild, uno dei principali leader della comunità ebraica nel paese, in cui sosteneva che il suo governo si sarebbe impegnato per creare uno stato ebraico in Palestina. Era un testo brevissimo, 67 parole in tutto, che però ebbe enormi conseguenze. Con gli anni è diventato uno dei testi diplomatici più controversi della storia. Fu elaborato con grandi cautele in un periodo di difficoltà militari, prodotto da fitte trattative portate avanti da agenzie rivali all’interno del governo, da volenterosi dilettanti e da faccendieri truffaldini. Il risultato, fra l’altro, era in contraddizione con altri impegni che il governo britannico aveva preso in quegli anni. Per i sostenitori di Balfour e del sionismo, la data della dichiarazione è da decenni un giorno da festeggiare. Per i suoi critici, un atto di cinismo politico che produsse una delle più gravi ferite inflitte al Medio Oriente da una potenza occidentale. Per comprendere come mai la dichiarazione di Balfour fu così importante e controversa bisogna prima avere un’idea del contesto internazionale dell’epoca. Nel tardo autunno del 1917 la Prima guerra mondiale era in corso ormai da tre anni. Milioni di soldati erano rimasti uccisi o feriti sul fronte occidentale nel tentativo di sconfiggere la Germania, senza ottenere grandi risultati. L’esercito tedesco continuava ad occupare alcune delle zone più ricche della Francia e non sembrava incline ad andarsene. Nel frattempo, lo zar – alleato di Francia e Regno Unito – era stato rovesciato e i nuovi padroni della Russia rivoluzionaria sembravano sul punto di uscire dalla guerra, liberando così centinaia di migliaia di soldati tedeschi. Ad aprile gli Stati Uniti avevano dichiarato guerra alla Germania, ma quasi nessuno credeva che avrebbero potuto addestrare e trasportare in Europa un esercito di dimensioni sufficienti a cambiare l’esito del conflitto (spoiler: ci riuscirono).
Le 67 parole da cui nacque Israele. Sono quelle della dichiarazione Balfour, un documento nato fra intrighi e ambiguità che contribuì in maniera decisiva alla creazione dello stato ebraico.
Da lunedì 7 aprile migliaia di esperti di sicurezza in tutto il mondo sono alle prese con Heartbleed, la grave falla scoperta all’interno di OpenSSL, il sistema per criptare le comunicazioni utilizzato su circa due terzi dei server di Internet, i computer ai quali milioni di persone si collegano ogni giorno per leggere la posta, chiacchierare su Facebook, mandare un tweet o fare un bonifico. La vulnerabilità permette teoricamente a un utente malintenzionato di ottenere dati da una connessione sicura, stabilita tra un computer e un server, senza che il proprietario del dispositivo se ne possa rendere conto. Secondo alcuni analisti si tratta del più grave problema di sicurezza nella storia di Internet, e non riguarda esclusivamente i server. Non solo server Cisco System, uno dei più grandi produttori al mondo di sistemi per creare reti e collegarsi a Internet, ha diffuso un comunicato dove si spiega che la maggior parte dei suoi server e dei suoi servizi online non sono stati interessati da Heartbleed. Nel caso contrario, praticamente tutte le più grandi società del mondo che hanno le loro reti connesse a Internet sarebbero state a rischio. Cisco ha però ammesso di avere riscontrato la presenza della falla in alcuni altri suoi prodotti, tra i quali ci sono: alcuni telefoni che funzionano collegandosi a Internet e non alla semplice rete telefonica; alcuni server venduti alle aziende per organizzare teleconferenze; sistemi per le comunicazioni interne negli uffici.
La falla Heartbleed non riguarda solo i siti. Il grave problema di sicurezza del sistema OpenSSL interessa diversi aggeggi che si collegano a Internet (e serve davvero cambiare le password?).
Nella mattina di venerdì 6 aprile, il sito Butac.it (BufaleUnTantoAlChilo) è stato sottoposto a sequestro preventivo da parte della procura di Bologna, con un’operazione svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia-Romagna. Butac.it si occupa di segnalare e spiegare le notizie false che circolano spesso online e in questi anni ha ottenuto un buon seguito, soprattutto attraverso i social network. Il fondatore di Butac.it, Michelangelo Coltelli, ha spiegato al Post che il sequestro preventivo è stato disposto in seguito a una querela per diffamazione per un articolo pubblicato due anni e mezzo fa, nel quale erano segnalate le dichiarazioni di un oncologo che promuoveva la medicina olistica, senza fondamento scientifico. Il sito aveva già ricevuto querele in passato, ma nei casi precedenti i magistrati avevano disposto il sequestro dei soli articoli interessati e non dell’intero sito, che ha un archivio di oltre 3mila articoli. A Butac.it lavorano due persone, che coordinano poi il lavoro di diversi collaboratori. Il sito collabora spesso con la stessa Polizia Postale, segnalando per esempio tentativi di truffe online.
Il sito BufaleUnTantoAlChilo è sotto sequestro. Lo ha deciso la procura di Bologna in seguito a una querela: invece di sequestrare il solo articolo è stato reso irraggiungibile tutto l'archivio.
Il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia è stato assolto dall’accusa di turbativa d’asta nel processo su una gara d’appalto nella sanità in Lombardia. I fatti risalgono all’inizio del 2014, quando Garavaglia era assessore regionale all’Economia: secondo l’accusa della procura, Garavaglia (Lega) e l’allora vice presidente della regione Mario Mantovani (all’epoca in Forza Italia e oggi in Fratelli d’Italia) avevano manipolato una gara d’appalto sul servizio di trasporto per i pazienti dializzati per far vincere la Croce Azzurra Ticinia Onlus, ai danni di altre quattro associazioni di volontariato. Mantovani fu arrestato nell’ottobre del 2015, con l’accusa di abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione e concussione, e rimesso in libertà nell’aprile successivo per la decorrenza dei termini. Il tribunale di Milano ha assolto Garavaglia per non aver commesso il fatto, sostenendo che non abbia dato “specifiche disposizioni” e “l’input iniziale” per “vanificare gli esiti del bando”. È stato invece invece condannato a 5 anni e 6 mesi l’ex vicepresidente della Lombardia Mario Mantovani. Oltre a Mantovani sono state condannate altre otto persone imputate nel processo, tra cui l’ex direttore generale della Asl di Milano Giorgio Scivoletto e il presidente della Croce Azzurra Ticina Onlus Giovanni Tomasini (entrambi a 2 anni e 2 mesi di carcere).
Il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia è stato assolto dall’accusa di turbativa d’asta nel processo su un appalto truccato in Lombardia.
Se le formiche avessero una storia da tramandare di generazione in generazione, quella di mercoledì 5 luglio verrebbe ricordata come la Grande battaglia di Wimbledon, quando sciami di formiche volanti hanno invaso i campi da tennis di Londra, infastidendo sia il pubblico seduto tra gli spalti che i tennisti e gli arbitri al lavoro sui prati. In queste foto trovate una superstite, simbolicamente fotografata sul dorso di una racchetta. Ci sono poi leopardi nebulosi che sbadigliano e cavalli della Scuola di equitazione spagnola di Vienna che mostrano i denti, tra le altre foto di animali più belle della settimana. E poi i pavoni, che avete visto spesso con le code completamente aperte: ma sapreste dire di che colore sono quelle stesse code viste da dietro? Ora lo sapete. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly beasts. Farfalle che ricordano l'insalata, pulcini affamati e formiche sul piede di guerra, tra le foto di animali più belle della settimana.
Il New York Times ha pubblicato una lettera firmata da circa 250 dipendenti di Facebook – su oltre trentamila totali – che critica la decisione presa dall’azienda di non sottoporre gli annunci a pagamento dei politici a una verifica sulla veridicità del loro contenuto, permettendo di conseguenza la diffusione di notizie false sulla piattaforma. La lettera, indirizzata al CEO della società, Mark Zuckerberg, e gli altri dirigenti, è stata pubblicata circa due settimane fa sul sistema di comunicazione interna di Facebook e la sua autenticità è stata confermata al New York Times da tre fonti interne all’azienda che hanno voluto restare anonime. Nella lettera, che è stata sottoscritta da 250 persone, i dipendenti definiscono le politiche del social network sulle pubblicità dei politici una “minaccia” a ciò per cui Facebook si batte, e sottolineano che “la libertà d’espressione e la libertà di pagare per dire ciò che si vuole non sono la stessa cosa”. «La disinformazione colpisce tutti noi. Le nostre attuali politiche sul controllo di ciò che dicono i politici o coloro che si candidano per una carica rappresentano una minaccia per ciò che Facebook rappresenta. Siamo fortemente contrari a queste politiche così come sono. Non proteggono le opinioni, ma consentono invece ai politici di usare la nostra piattaforma come un’arma, prendendo di mira le persone che credono che i contenuti pubblicati da personaggi politici siano affidabili»
La lettera di alcuni dipendenti di Facebook contro le regole di Facebook sulle pubblicità dei politici. Circa 250 persone hanno criticato duramente la decisione di non sottoporre a fact-checking gli annunci a pagamento dei politici.
Settimana un po’ piatta, per usare un eufemismo: la novità più interessante dovrebbe essere Albert Nobbs, film ambientato nell’Irlanda del 1800 in cui Glenn Close interpreta una donna costretta a fingersi un uomo per poter lavorare come cameriere. Un po’ come per The Iron Lady, si sono dette grandi cose sull’interpretazione della protagonista (candidata all’Oscar come Meryl Streep) ma tutto il resto, dalla regia alla sceneggiatura, sembra lasciare a desiderare. 40 carati è un thriller con Sam Worthington, quello che ha fatto Avatar. Com’è bello far l’amore è una commedia italiana, con Fabio de Luigi e Claudia Gerini, che per qualche motivo è stata girata in 3D. C’è poi un capitolo “cose vecchie”. Torna al cinema Star Wars, la versione 3D di Episodio I – La minaccia fantasma, primo capitolo della trilogia che fa da prequel alla trilogia originale. The Last Days of Emma Blank, commedia amara olandese, è stato distribuito in pochi cinema italiani da lunedì, ma il film è del 2009. Albert Nobbs Regista: Rodrigo García Attori: Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Janet McTeer, Pauline Collins
I film del weekend. Esce Albert Nobbs, il film in cui Glenn Close interpreta un uomo, e torna al cinema Guerre Stellari.
È morta all’età di 95 anni la scrittrice tedesca naturalizzata britannica Judith Kerr. Kerr era nata nel 1923 a Berlino, in Germania, ma nel 1933 si era trasferita nel Regno Unito con tutta la sua famiglia, dopo che i nazisti avevano preso il potere nel paese. Il padre della scrittrice era infatti il critico teatrale ebreo Alfred Kerr, che aveva più volte attaccato pubblicamente il Partito Nazista. Judith Kerr era conosciuta soprattutto per i suoi libri per bambini, tra cui La tigre che venne per il tè, e la serie di libri sul gatto Mog, tutti illustrati da lei stessa. Kerr scrisse anche alcuni romanzi tra cui Quando Hitler rubò il coniglio rosa e La stagione delle bombe.
È morta a 95 anni la scrittrice Judith Kerr.
Da mesi, e in particolare da alcune settimane, il Movimento 5 Stelle sta cercando di risolvere vari problemi interni che hanno a che fare sia con l’identità politica del partito sia con la sua riorganizzazione interna. In entrambe le questioni ha un ruolo centrale la piattaforma online Rousseau e i rapporti tra il M5S e l’associazione che la gestisce, fondata da Gianroberto Casaleggio e ora controllata dal figlio Davide insieme ad altri soci. Dopo la fine del governo Conte e l’ingresso del M5S nella maggioranza che sostiene il governo Draghi, si è concretizzata in modo evidente la spaccatura tra l’ala più governista e moderata del partito, quella di Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Vito Crimi e Beppe Grillo, e quella più radicale, guidata tra gli altri da Barbara Lezzi e a cui fanno riferimento anche Casaleggio e Rousseau. Negli ultimi giorni si sta articolando uno scontro tra le due aree su questioni economiche e gestionali, manifestazione di divisioni, tensioni e divergenze più vecchie e che stanno emergendo anche in altri modi meno evidenti. Il M5S sembra sempre più destinato a sganciarsi da Rousseau e da Casaleggio, o almeno queste sarebbero le intenzioni della dirigenza: ma non è una separazione facile da gestire, e soprattutto Casaleggio non sembra disposto a cedere pacificamente il potere e l’influenza accumulata in questi anni. Vari osservatori suggeriscono che, mentre prova a far valere varie rivendicazioni economiche e politiche sul M5S, Casaleggio stia mettendo le basi per fondare un movimento alternativo.
I problemi tra il Movimento 5 Stelle e Rousseau, spiegati. La faida tra la dirigenza del partito e il gestore della piattaforma, e tra l'ala moderata e quella radicale, sembra avvicinarsi a una soluzione.
A quasi tre mesi di distanza dall’annuncio ufficiale, e dopo qualche ritardo, Facebook ha infine avviato il passaggio al nuovo sistema dei profili basato su Timeline. L’aggiornamento è importante perché modifica notevolmente la grafica e il modo in cui sono organizzate le informazioni sulle pagine dei singoli utenti. Per permettere agli oltre 800 milioni di iscritti di abituarsi al nuovo sistema, quelli di Facebook hanno deciso di fare le cose con calma: Timeline per ora è facoltativo e una volta attivato si possono aspettare sette giorni per renderlo pubblico, così da personalizzarlo e farci l’abitudine. Come si attiva L’attivazione è semplice e non richiede grandi competenze. Per farlo basta andare sulla pagina dedicata di Timeline e fare clic sul tasto verde “Ottieni il diario”. Il sistema avvia la conversione e ti rimanda sul profilo con le nuove impostazioni.
Come funziona Timeline su Facebook. Guida semplice e per punti ai nuovi profili personali, disponibili da oggi.
Carlo Galli, docente universitario, scrive oggi su Repubblica un articolo sul “montismo”, cercando di spiegare il significato e il fascino per la “politica come distanza, come autorevolezza”. Se da vivi, mentre si gode ottima salute, e dopo un’ancor breve esperienza di potere, dal proprio cognome nasce una corrente di pensiero, o una tendenza politica — un “ismo” — significa che si è entrati nella storia. Non si parla di leninismo o di stalinismo, evidentemente, e neppure di andreottismo — per dare vita al quale Andreotti ha però speso quasi tutta una carriera — , ma dell’assai meno inquietante “montismo”: l’ultimo contributo italiano alla storia del pensiero politico — dopo il machiavellismo, il futurismo, il gramscismo, il fascismo. Di per sé, il montismo vuol essere la trasformazione dell’eccezione in normalità, e quasi in destino (non solo Montibis, ma Monti for ever); è la prosecuzione di Monti — dello stile di Monti, delle finalità di Monti — con altri mezzi o addirittura con lo stesso mezzo: con Monti stesso, cioè; il quale dopo le elezioni dovrebbe essere a capo, o ricoprirvi una posizione dominante, di un governo non più tecnico ma politico (un esecutivo di larghe intese, oppure di maggioranza più limitata).
Che cos’è il “montismo”. Carlo Galli su Repubblica spiega il fascino della "politica come autorità e non come mero potere".
Siamo arrivati al penultimo giorno del Festival di Cannes: domani con la cerimonia di chiusura sarà tutto finito e bisognerà aspettare un anno, magari sfogliando le foto dell’ultima edizione o le più belle di sempre. L’ultimo red carpet di oggi è dedicato agli attori di Mektoub, My Love: Intermezzo, del regista tunisino naturalizzato francese Abdellatif Kechiche, e di Il Traditore di Marco Bellocchio, l’unico film italiano in concorso per la Palma d’Oro, per cui erano presenti il regista, gli attori Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio e Maria Fernanda Candido. È stata anche la serata di Sylvester Stallone, arrivato insieme all’attrice spagnola Paz Vega – nel cast di Rambo: Last Blood, quinto episodio della serie – per presentare la versione restaurata del Rambo originale, quello del 1982. Sono stati presentati anche gli ultimi due film in concorso: It Must Be Heaven del regista e attore palestinese Elia Suleiman, che racconta la storia di un ragazzo che lascia la Palestina in cerca di un posto migliore; e Sibyl della francese Justine Triet, su uno psicoanalista che vuole scrivere un romanzo. Alle 20:30 ci sarà infine la premiazione della sezione Un Certain Regard, quella più innovativa e sperimentale.
Le foto di venerdì a Cannes. Il cast di "Il Traditore", Sylvester Stallone con Paz Vega e gli ultimi film in concorso, prima che domani il festival finisca.
A fine agosto, in Spagna è nato ufficialmente il primo sindacato per difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso. La notizia sarebbe già rilevante di per sé, ma in Spagna è diventata una delle più discusse delle ultime settimane perché il governo ha detto di essere contrario al sindacato e che cercherà di farlo chiudere. Questo ha fatto nascere un grosso dibattito su quale sia la cosa giusta da fare con la prostituzione, ed è un dibattito che divide anche persone su posizioni di sinistra, progressiste e femministe: da una parte chi sostiene che la prostituzione vada sempre osteggiata perché sintomo di sfruttamento delle donne, dall’altra chi vorrebbe tutelare il diritto delle donne di fare liberamente ciò che vogliono, anche prostituirsi. Che cosa è successo in Spagna In Spagna prostituirsi non è un reato, ma non è nemmeno un’attività lavorativa regolamentata: ciò che è illegale sono le attività collaterali alla prostituzione, come ad esempio lo sfruttamento. Lo scorso 30 agosto, la ministra spagnola del Lavoro, Magdalena Valerio, è venuta a sapere che il BOE, la gazzetta ufficiale spagnola, aveva convalidato l’autorizzazione della Direzione Generale del suo ministero a creare un nuovo sindacato: Otras (Altre), nato per proteggere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso. Otras raggruppa soprattutto donne di Barcellona, ma la sua organizzazione è nazionale e vuole anche rappresentare gli uomini che lavorano in questo settore.
Il dibattito sulla prostituzione, in Spagna. Qualche settimana fa è stato creato un sindacato per le lavoratrici del sesso, ma il governo sta cercando di bloccarlo: qual è la cosa giusta da fare?.
La scoperta di 7 pianeti con dimensioni simili a quelle della Terra in un sistema solare diverso dal nostro, a 40 anni luce da noi, annunciata questa settimana, è sicuramente una delle notizie scientifiche più importanti degli ultimi anni. Il nuovo gruppo planetario intorno alla stella TRAPPIST-1 ha il numero più alto di pianeti con dimensioni paragonabili alla Terra mai scoperto finora, e allo stesso tempo il maggior numero di mondi con un’alta probabilità di avere acqua liquida sulla superficie – come laghi e oceani – che potrebbe avere sostenuto la formazione della vita. È una scoperta dalle grandi implicazioni non solo per la ricerca, ma per l’umanità in generale, perché pone domande sulla nostra stessa esistenza e sul posto che occupiamo nell’immensità dell’Universo. Come li abbiamo trovati? Le stelle sono tra i corpi celesti più grandi e luminosi dell’Universo, quindi il loro bagliore può essere rilevato dai telescopi anche se si trovano a svariati anni luce di distanza da noi. I pianeti sono invece molto più piccoli: benché emettano un bagliore riflettendo la luce delle stelle, sono impossibili da osservare direttamente con gli attuali telescopi. Per scoprirne di nuovi si misura la luminosità di una stella per un certo periodo di tempo: se periodicamente diminuisce e poi aumenta di nuovo, vuol dire che qualcosa si mette di mezzo tra noi e lei, oscurandone una parte (un po’ come avviene con Luna e Sole quando c’è un’eclissi solare). Le oscillazioni nella luminosità indicano la presenza di un pianeta che orbita intorno alla stella, più oscillazioni a intervalli diversi ci dicono che c’è più di un pianeta in quel sistema solare. Osservando TRAPPIST-1 gli astronomi hanno scoperto tre pianeti nel 2015 e in seguito ne hanno rilevati altri quattro, come annunciato questa settimana. Quindi tecnicamente non li abbiamo visti.
Domande e risposte sui 7 nuovi pianeti. Come li abbiamo trovati? Perché sono così importanti? Potremo mai andarci? Ma soprattutto, prendiamo il toro per le corna: ci sono o no gli alieni?.
Intervistato da Lilli Gruber durante la puntata di lunedì di Otto e mezzo, su La7, Luigi Di Maio ha criticato il leader della Lega, Matteo Salvini, sostenendo che stia perdendo tempo nell’impegnarsi a formare un governo per aspettare le elezioni regionali in Molise e in Friuli-Venezia Giulia. Le elezioni politiche del 4 marzo non hanno dato la maggioranza dei seggi a nessun partito o coalizione, e oggi le trattative per formare un governo vedono al centro il partito più votato (Movimento 5 Stelle) e la coalizione più votata (il centrodestra). Di Maio ha ribadito la sua proposta a Lega e Partito Democratico di firmare «un contratto sul modello tedesco, come si fa in Germania» per formare un governo, ha escluso di poter ottenere da Forza Italia un appoggio esterno o di accettare il suo sostegno diretto in caso di “passo indietro” di Silvio Berlusconi («Berlusconi è Forza Italia») e ha detto che aspetterà ancora qualche altro giorno, ma ha risposto così alle dichiarazioni di Salvini secondo cui una vittoria della Lega in Molise e in Friuli permetterebbe di formare un governo «entro quindici giorni» (cioè tra un mese, a metà maggio).
Di Maio si sta stufando di aspettare Salvini. «Tutti mi prendono in giro sulla politica dei "due forni". Io aspetto qualche altro giorno ma poi uno di questi due forni si chiude».
Il governo ha pubblicato online una serie di domande e risposte che spiegano meglio, in modo più chiaro e diretto, le misure contenute nei decreti degli ultimi giorni, che hanno introdotto una serie di restrizioni per fermare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Le domande e le risposte sono state finora aggiornate più volte e leggendole oggi, venerdì 13 marzo, ci si trovano cose che prima non c’erano: si possono leggere sul sito del governo oppure qui sotto. Le domande e le risposte sono divise nelle seguenti sezioni:
Le risposte del governo sulle restrizioni per il coronavirus. Spiegano in modo chiaro e con alcuni esempi pratici cosa si può fare e cosa no.
Da qualche ora molti utenti WindTre segnalano malfunzionamenti al servizio. La maggior parte delle segnalazioni riguarda l’impossibilità di fare o ricevere telefonate, ma alcuni utenti hanno riferito problemi anche con la connessione a internet. I malfunzionamenti hanno avuto inizio attorno alle 16 di mercoledì 3 febbraio, e si sono protratti nella serata. Per il momento WindTre non ha commentato ufficialmente le disfunzioni.
Da qualche ora WindTre sta avendo problemi per molti utenti.
Nel pomeriggio di martedì 18 aprile una barca a vela su cui si trovavano sei persone si è schiantata contro gli scogli nella zona del porto di Rimini. Il corpo di una persona è stato trovato subito, un’ora dopo due passeggeri sono stati salvati e portati in ospedale. Dopo ore di ricerche, mercoledì mattina sono stati trovati i corpi delle tre persone disperse: uno era vicino all’imbarcazione, l’altro incagliato negli scogli, l’altro ancora era stato trascinato dalla corrente all’altezza di uno stabilimento balneare. Il numero dei morti è quindi salito a quattro.
Una barca a vela si è schiantata sugli scogli di Rimini. Arrivava da Ravenna, si è ribaltata a causa delle forti raffiche di vento: quattro persone sono morte e due sono rimaste ferite.
Fra sabato 29 e domenica 30 settembre sono arrivati a Lampedusa più di 170 migranti a bordo di 9 imbarcazioni diverse. Lo scrive LiveSicilia riportando orari e dati di diversi sbarchi, l’ultimo dei quali è avvenuto domenica intorno alle 18. A Lampedusa la situazione è complicata da diverse settimane: negli ultimi tempi c’è stato un aumento degli arrivi via mare, soprattutto dalla Tunisia, e l’unico centro di accoglienza rimasto sull’isola è costantemente sovraffollato. Sempre secondo LiveSicilia, lunedì 30 settembre alcuni migranti dovrebbero essere trasferiti altrove per cercare di alleviare la pressione sull’isola.
Fra sabato e domenica sono arrivati a Lampedusa più di 170 migranti a bordo di 9 imbarcazioni diverse.
Le autorità sanitarie del Regno Unito hanno dato per la prima volta il loro sostegno alle sigarette elettroniche, definendole uno strumento utile per ridurre il numero di fumatori di sigarette tradizionali nel paese, e di conseguenza la quantità di morti premature e di pazienti affetti da malattie riconducibili al fumo. Public Health England (PHE), un’agenzia del ministero della Salute britannico, ha pubblicato i risultati di una propria ricerca condotta negli ultimi due anni in cui si dice che le sigarette elettroniche sono del 95 per cento meno dannose rispetto a quelle tradizionali. Lo studio dice anche che il sistema sanitario pubblico del Regno Unito dovrebbe considerare le sigarette elettroniche al pari degli altri sistemi per aiutare le persone a smettere di fumare, come i cerotti e le gomme da masticare a base di nicotina. La ricerca ricorda che le sigarette elettroniche non sono completamente sicure, ma rispetto alle normali sigarette comportano rischi e danni molto più bassi. Le sigarette elettroniche servono per assumere nicotina vaporizzata senza respirare i fumi dovuti alla combustione del tabacco, totalmente assente dalla preparazione che viene inalata. Nelle normali sigarette le sostanze più pericolose per la salute si trovano nella parte bruciata del tabacco e del catrame, che insieme ad altri componenti viene utilizzato per fare in modo che le sigarette restino accese tra una boccata e l’altra. La nicotina assunta in dosi moderate porta con sé meno rischi, ma è comunque la principale sostanza presente nelle sigarette a dare dipendenza. Chi smette di fumare spesso ricorre a cerotti e gomme da masticare che la contengono, in modo da tenere sotto controllo il desiderio di accendersi una sigaretta. Secondo lo studio di PHE, le sigarette elettroniche dovrebbero essere considerate alla stregua degli altri sistemi a base di nicotina già usati da tempo da chi vuole smettere di fumare e dovrebbero essere prescrivibili dai medici, tramite il sistema sanitario pubblico.
Il Regno Unito difende le sigarette elettroniche. Un’agenzia del ministero della Salute britannico consiglia di equipararle agli altri sistemi per smettere di fumare, tramite prescrizione medica.
Dal 6 novembre 2016 all’1 gennaio 2017 BCC ha trasmesso la serie di documentari sugli animali Planet Earth II, atteso seguito di Planet Earth, che andò in onda nel 2006. La voce narrante di entrambe le serie è quella di David Attenborough, il più famoso divulgatore scientifico britannico. La prima serie era composta di undici episodi, la seconda di sette, ma entrambe sono state realizzate con le più moderne tecnologie di ripresa disponibili. Tra le altre cose, in Planet Earth II sono stati usati droni e riprese fatte da un cameraman in parapendio e per la prima volta sono state filmate lunghe sequenze che mostrano il raro leopardo delle nevi, un felino che abita sulle montagne dell’Himalaya e che già compariva, anche se più brevemente, in Planet Earth. In Italia Planet Earth II non si può ancora guardare, ma su Netflix è disponibile Planet Earth. BBC ha messo su Giphy delle GIF di alcune delle scene più divertenti o bizzarre di Planet Earth II: ne abbiamo raccolte alcune, spiegando che animali mostrano e cosa stanno facendo. Questa per esempio è una lontra che scivola sulla neve, e non c’è molto altro da dire.
9 belle GIF di animali da “Planet Earth II”. Nella nuova serie di documentari di BBC ci sono scene di bradipi che nuotano, uccelli del paradiso che danzano e fenicotteri che marciano, a volte buffe e spesso sorprendenti.
Nella serie Modern Girl, l’artista Dina Goldstein ha re-immaginato le pubblicità cinesi degli anni Trenta, piene di ragazze giovani, belle e compiacenti, per far riflettere e prendere in giro la società moderna e l’ossessiva ricerca dello stile di vita perfetto. Quando negli anni Trenta le società occidentali iniziarono a utilizzare immagini di ragazze pin-up poco vestite per vendere di tutto, la Cina seguì l’esempio con abiti un po’ più pudichi. Secondo Goldstein, i manifesti pubblicitari cinesi di quegli anni sono importanti per capire la spinta alla modernità che ne seguì: «Con la rottura della tradizione filiale le donne asiatiche hanno iniziato ad acquisire la loro individualità. Allo stesso tempo, i nuovi modelli di comportamento e le aspettative di genere hanno aperto la porta allo sfruttamento della donna per le campagne di marketing e pubblicità».
Pin-up cinesi in pubblicità sarcastiche. Dina Goldstein re-immagina vecchi annunci pubblicitari di beni improbabili, come lecca lecca per innamorarsi e latte di aria pulita.
Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 24 gennaio, Apple ha entusiasmato gli investitori con la presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre del suo nuovo anno fiscale (ottobre – dicembre 2011). I profitti della società hanno raggiunto 13,06 miliardi di dollari grazie a una enorme quantità di ricavi: nel complesso 46,33 miliardi di dollari. La società ha confermato il successo dei propri dispositivi mobili. Negli ultimi tre mesi ha venduto 37.04 milioni di nuovi iPhone e 15,43 milioni di iPad. Le cose sono andate bene anche per i computer tradizionali, con la vendita complessiva di 5,3 milioni di Mac. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le vendite degli iPhone sono aumentate del 128 per cento, quelle degli iPad del 111 per cento e per i Mac l’incremento è stato del 26 per cento. La società è riuscita a tener testa nel settore degli smartphone al proprio più grande concorrente, Samsung, vendendo circa due milioni di cellulari in più rispetto alla società coreana.
I mostruosi dati di cassa di Apple. I risultati del primo trimestre fiscale 2012 superano le aspettative ed eccitano le borse, grazie a prodotti che cinque anni fa non esistevano.
Emmanuel Diemoz, amministratore delegato della casa di moda francese Balmain, ha confermato che l’azienda è stata comprata dal fondo sovrano del Qatar, Mayhoola for Investments, che possiede anche Valentino dal 2012. Non c’è un dato ufficiale su quanto Mayhoola – che è guidato a Sheikah Mozah, la seconda moglie dell’emiro del Qatar – abbia pagato per comprare Balmain, ma i giornali indicano una cifra compresa tra i 485 e i 500 milioni di euro. Secondo la rivista di moda Business of Fashion, questa somma è molto alta visto che nel 2015 Balmain ha ricavato 121,5 milioni di euro e che dieci anni fa rischiava la bancarotta. Business of Fashion ha carcato di spiegere perché Balmain è stata comprata a un prezzo così alto. Per prima cosa negli ultimi cinque anni svariate società internazionali hanno acquistato o hanno investito in alcune case di moda (ad esempio, Roberto Cavalli, Versace, Moncler, Bulgari e Anya Hindmarch) perché le aziende del settore del lusso sembrano un buon investimento. E Balmain era una delle poche case di moda con una lunga storia e un marchio affermato rimasta indipendente, cioè a non appartenere a un gruppo più grande – come Louis Vuitton in LVMH o Gucci in Kering.
Balmain è stato comprato dallo stesso gruppo di Valentino. Cioè il fondo di investimento del Qatar Mayhoola, per 500 milioni di euro.
Negli ultimi giorni le persone più fotografate in giro sono state le modelle, complice la settimana della moda con le presentazioni delle collezioni haute couture a Parigi: c’erano Gigi Hadid, Isabel Goulard, Irina Shayk e Cara Delevingne, con un cane. Tra i politici invece valeva la pena fotografare alcuni dei candidati alle presidenziali statunitensi (Hillary Clinton, Ted Cruz e Donald Trump in una posa da spaccone) e Angela Merkel con un’espressione un po’ annoiata. In Italia il presidente del consiglio Matteo Renzi ha incontrato a Palazzo Chigi i registi italiani che hanno vinto l’Oscar: Roberto Benigni, Giuseppe Tornatore, Paolo Sorrentino e Bernardo Bertolucci; e sempre ieri c’è stata un’udienza privata tra papa Francesco e Leonardo DiCaprio. Tanti attori, più o meno conosciuti, erano al Sundance Film Festival: compreso Robert Redford, che il Sundance l’ha fondato negli anni Ottanta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Il Papa con Leonardo DiCaprio e Renzi con i grandi registi italiani, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
L’equinozio d’autunno sarà oggi, 22 settembre, alle 22.02. L’equinozio infatti è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un punto specifico sulla linea dell’equatore. Dire che l’equinozio sia un giorno intero è quindi scorretto, perché è solo l’istante preciso in cui si verifica un fenomeno astronomico. Quell’istante è anche il momento esatto in cui termina l’estate e inizia l’autunno e, dato che l’equinozio d’autunno può cadere di anno in anno in giorni diversi (il 22 o il 23 di settembre), le stagioni non cambiano sempre lo stesso giorno. Il giorno dell’equinozio d’autunno è ha comunque una caratteristica particolare: è uno dei due soli giorni all’anno, l’altro quello dell’equinozio di primavera, in cui il dì ha la stessa durata della notte (anche se poi non è esattamente così a causa di alcune interazioni della luce con l’atmosfera terrestre). L’inizio delle stagioni è scandito da eventi astronomici precisi: l’estate e l’inverno cominciano il giorno con i solstizi – in cui le ore di luce al dì sono al loro massimo (estate) o al loro minimo (inverno) – mentre la primavera e l’autunno cominciano il giorno degli equinozi – i momenti in cui la lunghezza del giorno è uguale a quella della notte. Tuttavia, a causa di un fenomeno che si chiama “rifrazione atmosferica”, la luce del Sole è curvata dall’atmosfera: è quella cosa per cui vediamo il Sole qualche minuto prima che sorga effettivamente. Questo vuol dire che in realtà oggi in Italia il dì sarà ancora un po’ più lungo della notte per qualche minuto. La vera uguaglianza tra dì e notte sarà tra qualche giorno.
Che cos’è l’equinozio d’autunno? spesso si crede che sia un giorno, ma in realtà è un momento preciso: stanotte alle 22.02 finirà l'estate e comincerà l'autunno.
Benché la riforma del Senato preveda cambiamenti potenzialmente epocali – la fine del bicameralismo perfetto, dell’elettività dei senatori e del loro potere di votare la fiducia – negli ultimi giorni il dibattito si è concentrato su una questione di minore importanza relativa ma di grande valore simbolico: la possibilità che i membri del nuovo Senato godano o no di una qualche forma di protezione giudiziaria come i loro colleghi deputati. È la discussione sulla cosiddetta “immunità parlamentare”, anche se la definizione non è precisissima. Di che cosa parliamo Secondo l’attuale bozza della riforma, il Senato sarà composto da cento senatori: 95 provenienti dagli enti locali e cinque nominati dal presidente della Repubblica, come avviene adesso per i senatori a vita. Dei 95 provenienti dagli enti locali, 74 saranno eletti dai consigli regionali e dalle province autonome di Trento e Bolzano tra i membri degli stessi consigli. Ogni regione eleggerà un numero di senatori in proporzione alla sua popolazione. Nessuna regione ne potrà eleggere meno di tre, tranne Molise, Val d’Aosta e province di Trento e Bolzano che ne eleggeranno uno ciascuna. Altri 21 senatori saranno eletti sempre dai consigli regionali, ma scegliendo tra i sindaci della regione. Ogni regione eleggerà un sindaco da mandare in Senato.
Immunità parlamentare, le cose da sapere. Perché ne stiamo riparlando? È giusto dire che la riforma del Senato la "reintroduce"? Cosa dice oggi la legge? Un po' di informazioni per orientarsi nel dibattito in corso.
Sabato e domenica, dalle 8 alle 21, si vota per le primarie dei parlamentari del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà, in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013. I due partiti, insieme al Partito Socialista Italiano e alla lista di Bruno Tabacci “Centro Democratico“, formano la coalizione di centrosinistra con Pier Luigi Bersani candidato alla presidenza del Consiglio. Partito Democratico Sabato si è votato in nove regioni (Abruzzo, Trentino Alto Adige, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria), mentre nelle altre undici regioni si vota domenica (ciascuna regione poteva decidere per sé). Chi vota dovrà pagare almeno due euro per sostenere le spese della campagna elettorale.
Si vota per le primarie dei parlamentari del PD. E anche per quelle di SEL: chi si è potuto candidare, chi può votare e come (oggi si vota in 11 regioni).
Il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha scritto un editoriale in cui risponde alle critiche che l’imprenditore Carlo De Benedetti aveva mosso al giornale, di cui è stato finanziatore e proprietario e di cui ora è presidente onorario. Intervistato da Lilli Gruber a Otto e mezzo lo scorso mercoledì, De Benedetti aveva detto cose sorprendentemente dure nei confronti di Eugenio Scalfari e dell’attuale linea editoriale di Repubblica: aveva parlato di perdita di identità e di un’assenza di riconoscenza nei suoi confronti, ricordando di aver sempre investito molto nel giornale, senza ottenere molto in cambio. Nell’editoriale pubblicato oggi, Mario Calabresi ha riconosciuto il ruolo fondamentale che De Benedetti ha ricoperto nella storia di Repubblica, ma ha anche stigmatizzato la sua scelta di criticare il giornale durante la trasmissione di un editore concorrente. Calabresi ha ribadito l’indipendenza della redazione e della direzione del giornale.
La risposta di Repubblica a Carlo De Benedetti. Mario Calabresi e Eugenio Scalfari hanno ribattuto alle accuse dell'ex proprietario: proprio con i toni di un litigio tra ex.
Le banconote da 500 euro non saranno più stampate a partire dalla fine del 2018: lo ha deciso oggi il direttivo della Banca centrale europea (Bce) dopo diversi mesi di discussioni e trattative. La decisione è stata assunta per combattere il riciclaggio di denaro, il finanziamento di organizzazioni criminali e terroristiche e l’evasione fiscale, di cui i biglietti da 500 euro sono uno dei mezzi principali. Già a febbraio di quest’anno il Consiglio della Bce aveva espresso il proposito di rendere più difficile per le organizzazioni illegali l’approvvigionamento di banconote di grosso taglio. Il presidente della Banca centrale, Mario Draghi, parlando davanti alla commissione Affari economici del Parlamento europeo, aveva detto che la Bce stava “riflettendo sulla questione per trovare la migliore soluzione”, anche se aveva aggiunto che “serve cautela ” e che “nessuno vuole ridurre la massa circolante della moneta”. Le banconote da 500 euro permettono di spostare o nascondere grandi quantità di denaro in poco spazio e sono per questo usate spesso per attività illecite. Nello spazio di un pacchetto di sigarette, per esempio, è possibile conservare fino a 40 banconote da 500 euro, per un valore di 20 mila euro.
La Banca centrale europea non stamperà più banconote da 500 euro. Quelle in circolazione saranno comunque valide, ma non saranno sostituite da nuove serie: è per contrastare evasione fiscale e riciclaggio.
Grillo vs Grillo è da oggi, 10 febbraio, disponibile su Netflix Italia. È un monologo comico di Beppe Grillo registrato il 12 dicembre 2016 al Teatro Politeama di Genova, e dura poco più di un’ora e mezza. Lo spettacolo – che fa parte di una tournée che Grillo ha fatto nel 2016 in giro per l’Italia – è stato quindi registrato dopo il risultato del referendum costituzionale e le successive dimissioni di Matteo Renzi. Lo spettacolo di Grillo inizia con un video registrato, in cui lui esordisce dicendo: «Buonasera. Benvenuti nel futuro, nel futuro del Movimento 5 Stelle», il partito che fondò nell’ottobre 2009 insieme a Gianroberto Casaleggio, come evoluzione del movimento “Amici di Beppe Grillo”, che esisteva dal 2005. In quel video Grillo elenca un po’ di numeri sul Movimento 5 Stelle, ma finisce con una (finta) telefonata di protesta per una cosa che dice sui nani. Poi Grillo entra nel teatro dal retro e dice: «Capite com’ero ridotto? Cercate di capire qual era la mia dicotomia mentale». Gran parte dello spettacolo si sviluppa infatti sulle conseguenze comiche del conflitto tra “il Beppe Grillo comico” (che fa battute, anche ma non solo sulla politica) e il Beppe Grillo politico. Nei primi minuti dello spettacolo Grillo dice: «Ero un comico, sono un politico. Cosa sono?» In realtà però Grillo racconta – tra le tante battute – la sua storia personale, precedente al M5S ma anche relativa agli anni in cui pensò e fondò il Movimento.
“Grillo vs Grillo” è da oggi su Netflix Italia. È lo spettacolo comico di Beppe Grillo, registrato un paio di mesi fa: il trailer e le cose da sapere, visto che se ne parlerà.
Venerdì 1 ottobre sono partite le prime mail di avvertimento legate a Hadopi, la legge che favorisce la diffusione e la protezione della creazione su Internet (Loi favorisant la diffusion et la protection de la création sur Internet). Creata nel maggio del 2009 dal Governo francese, l’Hadopi ha dato anche il nome all’autorità che si occupa, appunto, della protezione del copyright e della regolazione del controllo degli accessi a Internet. Da quasi due anni, ormai, si discute della legge, da più parti considerata liberticida: al terzo avvertimento (una mail e due lettere raccomandate) all’utente «sarà bloccata la connessione web». L’opposizione di un Internet provider
In Francia parte “Hadopi”, ma un provider fa ostruzione. Inviate le prime mail di avvertimento per violazione del copyright su Internet.
I Wilco sono una band di Chicago molto ammirata dal tempo della loro formazione nel 1994, quando di fatto cambiarono nome alla pre-esistente band degli Uncle Tupelo dopo la separazione di Jay Farrar, uno dei suoi fondatori. L’altro leader, Jeff Tweedy, creò i Wilco, che ottennerò un notevole successo soprattutto con il loro disco del 2002 Yankee Hotel Foxtrot e che sono stati considerati tra i più creativi e interessanti della scena “alternative” della musica americana dell’ultimo decennio. Nel 2004 vinsero due Grammy Awards per il disco A ghost is born. Il loro ultimo disco è uscito nel 2009, ma ieri è stato messo in vendita al festival Solid Sound (organizzato dalla stessa band) il singolo “I might”, che ha come data ufficiale di uscita in tutto il mondo il 19 luglio. Sul lato B si trova una cover di una canzone di Nick Lowe, “I Love My Label”. Il disco completo dovrebbe uscire a settembre per la loro nuova etichetta dBpm e dovrebbe chiamarsi “The whole love”.
La nuova canzone dei Wilco. Si chiama "I might": il disco dovrebbe uscire a settembre.
Il 18 dicembre la Guardia di Finanza ha arrestato l’immobiliarista Giuseppe Statuto con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Brera Srl. Per lui, come per il suo collaboratore Massimo Negrini, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Statuto, che ha 51 anni ed è originario di Caserta, è un noto imprenditore nel settore degli alberghi di lusso: gestisce tra gli altri gli hotel Four Seasons e Mandarin di Milano, il Danieli di Venezia e il San Domenico Palace di Taormina, in provincia di Messina. Nell’ordinanza di arresto si legge che, secondo le indagini, lui e Negrini avrebbero distratto dal patrimonio della società Brera Srl, fallita nel 2016, più di 8 milioni di euro, relativi a un credito vantato verso la società controllante, la Michele Amari Srl, trasferendolo a due società con sede in Lussemburgo.
L’immobiliarista Giuseppe Statuto è stato arrestato per bancarotta fraudolenta.
Unicredit, Alessandro Profumo, Gheddafi, “caso Libia”. La questione è intricata, è sui giornali da settimane ed è intrecciata tra l’economia, la politica estera e la cronaca locale. Coinvolge il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, e Muammar Gheddafi; il primo gruppo bancario europeo e il governo italiano. E per questo è anche diventata un argomento di polemica politica, con alcuni parlamentari – soprattutto leghisti e dipietristi, per ragioni diverse – che chiedono al ministro Frattini di dare spiegazioni e magari intervenire direttamente nella faccenda. Di cosa parliamo, intanto Breve premessa a uso di chi non ha idea di cosa si stia parlando. Unicredit è uno dei maggiori istituti di credito europei e mondiali. Diventa quello che è adesso a seguito di una serie di fusioni e acquisizioni, cominciate negli anni Novanta in seguito al processo di privatizzazioni che ha interessato il nostro Paese (il Credito italiano, originariamente una delle tre BIN, banche di interesse nazionale insieme alla Banca commerciale e al Banco di Roma, viene privatizzato nel 1993 dall’IRI presieduto per la seconda volta da Romano Prodi). Prima il Credito Italiano e Unicredito (a loro volta formate da altre banche e casse di risparmio locali) si uniscono in Unicredito Italiano. Il gruppo cambia marchio, assumendo la denominazione di Unicredit, e dopo una serie di ulteriori acquisizioni minori nel 2002 lancia un’offerta pubblica di acquisto sulla banca tedesca HypoVereinsbank, HVB, e tutte le sue banche controllate. Il 17 novembre 2005 Unicredit annuncia di aver completato l’acquisto: il tedesco Dieter Rampl, già amministratore delegato di HVB, diventa presidente di Unicredit. Nel 2007 Unicredit e Capitalia, guidata da Cesare Geronzi, si fondono, dando vita quindi al primo gruppo bancario europeo. Regista di tutte queste operazioni è l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo.
Cosa è successo tra Unicredit e la Libia. Da dove nasce lo scontro su Profumo e cosa c'entra Gheddafi.
Il 29 novembre uscirà in Italia per la casa editrice Taschen un’antologia del National Geographic che raccoglie in 480 pagine le migliori infografiche pubblicate dalla rivista, dalla sua fondazione nel 1888, quando la National Geographic Society venne fondata come una sorta di elegante club di avventurieri, fino a oggi. I grafici sono raccolti in sette sezioni: Storia, Il pianeta, Esseri umani, Mondo animale, Mondo vegetale, Scienza e tecnologia, Spazio. Al suo interno sono presenti anche quattro pagine apribili che riproducono quelle solitamente presenti nella rivista. Un saggio dell’illustratore e graphic designer Nigel Holmes fa da prefazione all’antologia e ripercorre l’evoluzione del National Geographic negli anni, sottolineando l’approccio innovativo che la rivista ebbe da subito nel rappresentare il mondo in modo approfondito ed esteticamente curato. Tra le immagini più interessanti ci sono quelle sull’anatomia umana e animale, come le infografiche sul funzionamento delle protesi di ultima generazione e quelle sull’apparato anatomico che permette al ghepardo di essere così veloce. L’antologia è stata curata da Julius Wiedemann, art editor per diverse riviste di design e digital media a Tokyo.
Le migliori infografiche del National Geographic. Un libro pubblicato da Taschen ne raccoglie centinaia, dalla fondazione della rivista nel 1888 a oggi.
Oggi comincia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il massimo tribunale per gli affari europei, che si trova in Lussemburgo, un processo molto atteso e con possibili implicazioni nei 28 paesi dell’UE per quanto riguarda le società della cosiddetta “sharing economy”. La Corte deve decidere se Uber, il servizio di trasporto privato a metà tra il taxi e il noleggio di auto con autista che si usa con un’app del cellulare, sia una compagnia di trasporti o una piattaforma digitale. Le ragioni dietro al processo sono legate alle discussioni, nate in diversi stati europei, sul fatto che Uber debba o no rispettare le rigide regolamentazione richieste ai tassisti, o se invece debba esserne esentata perché solo un intermediario, una piattaforma dove si incontrano i soggetti privati che offrono e chiedono un certo servizio. È un tema di cui si discute da anni e sul quale non si è ancora arrivati a una vera risposta, e che coinvolge anche altre famose società che hanno rivoluzionato un settore economico, da Airbnb a BlablaCar, e che come Uber non offrono direttamente un servizio ma mettono in contatto chi lo cerca con chi lo offre. Il processo è arrivato alla Corte di Giustizia dell’UE dopo che un sindacato di tassisti di Barcellona aveva fatto causa a Uber nel 2014 per concorrenza sleale: dopo la causa, Uber aveva sospeso le sue attività in Spagna, per poi riprenderle nei mesi successivi ma solo a Madrid. Uber si era difesa proprio sostenendo di essere una semplice piattaforma digitale che mette in contatto gli autisti con i clienti, e non un servizio di trasporti.
Un processo per decidere cos’è Uber. Lo deciderà la Corte di Giustizia dell'UE, e dalla sentenza dipenderà il futuro europeo della cosiddetta "sharing economy".
Al Barbican Centre di Londra è stata inaugurata oggi “Waste not”, la mostra dell’artista cinese Song Dong. L’installazione racconta l’infanzia di Dong negli anni della Grande Rivoluzione Culturale, attraverso 10.000 oggetti raccolti dalla madre dell’artista, Zhao Xiangyuan, nel corso di più di cinquant’anni. Gli oggetti sono di diverse dimensioni e tipologie: ci sono pentole, posate, stoviglie e contenitori, coperte, tappi di bottiglia, tubetti di dentifricio, giocattoli, e una sezione della casa della loro famiglia. Spiega Song Dong che quello che consiglia il proverbio cinese Wu jin qi gong (non bisogna sprecare nulla) è il prerequisito per la sopravvivenza durante periodi di agitazione politica e sociale. La mostra è stata allestita in passato al MoMa di New York e alla Vancouver Art Gallery. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Cinquant’anni di oggetti. Apre oggi al Barbican Centre di Londra la mostra dell'artista cinese Song Dong, che ha messo in ordine le 10.000 cose accumulate dalla madre nella sua vita.
Google ha accettato di pagare una multa di 220 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Autorité de la Concurrence, l’antitrust francese, per aver abusato della sua posizione dominante nel settore della pubblicità online. L’antitrust francese ha accusato Google di aver approfittato del fatto di possedere sia una delle principali piattaforme per le aste online della pubblicità (ADX) sia uno dei principali sistemi di vendita della pubblicità (DoubleClick for Publishers) per favorire i propri servizi e incoraggiare gli inserzionisti a comprare pubblicità direttamente da Google e danneggiare i servizi rivali. L’indagine era partita dopo la denuncia di alcuni grossi editori, tra cui Newscorp e l’editore del Figaro. Oltre ad aver accettato la multa, Google ha promesso di impegnarsi per rendere più facile l’utilizzo dei propri strumenti anche ai suoi concorrenti, per i prossimi tre anni.
L’antitrust francese ha multato Google per 220 milioni di euro per abuso di posizione dominante nel settore della pubblicità online.
Intanto auguri, che è pieno di Stefani e Stefanie là fuori (noi al Post non ne abbiamo neanche uno). Per l’ultima domenica del mese – una domenica ancora orrendamente grigia e piovosa – raccogliamo le cose più apprezzate che il Post ha pubblicato questa settimana, sperando che abbiate ancora avanzi di panettone da spilluzzicare mentre le leggete. Poi da domani dieta di preparazione alle lenticchie e fioretti per il nuovo anno. Il Post si impegna a fare l’applicazione per iPhone e Android (non vale, hai i tasti incrociati!). Gli articoli più letti sul Post questa settimana sono stati:
Sunday Post. L'ultimo dell'anno, con le letture migliori per Santo Stefano.
Sul sito dell’INPS è stato pubblicato il modulo da scaricare per chiedere il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, la misura approvata dal governo per fornire un sussidio di disoccupazione alle famiglie che si trovano momentaneamente in difficoltà economica. Il modulo si trova nella sezione “Prestazione e servizi” ed è composto da quattro pagine in cui vengono spiegati il funzionamento della misura e i requisiti per accedervi, seguiti da altre cinque pagine da compilare. Nel modulo viene fatta anche distinzione tra “reddito di cittadinanza” e “pensione di cittadinanza”: quest’ultima riguarda i nuclei familiari composti da uno o più persone di età pari o superiore a 67 anni. – Leggi anche: Come funziona il reddito di cittadinanza, spiegato
Il modulo per chiedere il reddito di cittadinanza è online. Si può già scaricare dal sito dell'INPS, ma si potrà presentare solo a partire dal 6 marzo.
Inizia oggi a Milano la terza edizione di Photo Vogue Festival, il festival della rivista Vogue Italia dedicato alla fotografia, con un’attenzione non solo all’estetica delle immagini ma anche all’etica e ai messaggi trasmessi dalle fotografie su temi di attualità. I macrotemi di questa edizione sono la diversità e i nuovi modi di intendere la mascolinità, affrontati tramite mostre e incontri con fotografi ed esperti internazionali del settore. Il festival dura quattro giorni, fino a domenica 18 novembre, e potete trovare il programma completo qui. A seguire invece le tre mostre più importanti, che si affiancano a tante altre mostre e iniziative per la città.
Cosa c’è al festival di fotografia di Vogue, a Milano. Quattro giorni di mostre e incontri sui temi della mascolinità e della diversità, spiegati con le foto.
Oggi la giunta della Confederazione generale dell’industria italiana, conosciuta comunemente come Confindustria, ha scelto il nome che proporrà alla prossima assemblea dell’organizzazione (prevista per il 23 maggio) come successore di Emma Marcegaglia, l’attuale presidente. La giunta ha votato a maggioranza per Giorgio Squinzi, attuale presidente del Comitato tecnico con delega per l’Europa, che ha vinto su Alberto Bombassei, l’unico altro candidato. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, i voti a favore di Squinzi sono stati 93, contro gli 82 per Bombassei. La carica di presidente di Confindustria dura quattro anni. Secondo lo statuto, la giunta è composta da 187 industriali rappresentativi delle varie associazioni locali e di categoria che compongono la confederazione (formata complessivamente, secondo il sito, da circa 150 mila imprese, che occupano un totale di 5,5 milioni di persone). Tra i suoi compiti c’è anche quello di proporre all’Assemblea di Confindustria il nome del candidato presidente, scegliendo così di fatto la successione alla presidenza. Era dal 2000 che la Giunta non doveva scegliere tra diversi candidati: nel 2004 l’unico era Luca Cordero di Montezemolo, nel 2008 l’unico era l’attuale presidente Emma Marcegaglia. La competizione, questa volta, è stata particolarmente dura, dato che i due candidati hanno legami diversi tra gli industriali italiani e due idee diverse del futuro della confederazione.
Chi è Giorgio Squinzi, futuro presidente di Confindustria. È stato scelto questa mattina dalla giunta dell'organizzazione degli industriali, il suo incarico verrà formalizzato a maggio.
Le “primarie” della Lega Nord si terranno il prossimo 14 maggio, mentre il Congresso federale del partito sarà il 21 maggio: lo ha deciso il Consiglio federale del partito riunito a Milano lunedì 10 aprile su proposta del segretario Matteo Salvini. ANSA e diversi altri giornali scrivono che il regolamento e le modalità per il congresso sono state approvate dall’intero consiglio con l’unico voto contrario del presidente e fondatore Umberto Bossi, che da tempo ha rapporti complicati con Salvini. Salvini è segretario da tre anni e il suo mandato è scaduto il 16 dicembre. In una nota ufficiale della Lega si dice che a sostegno dei candidati segretari potranno «firmare tutti i militanti che abbiano un anno di anzianità. Ogni militante avrà la possibilità di esprimere una preferenza e si potrà votare in ogni sezione del movimento. I candidati che avranno raggiunto il sostegno di almeno mille militanti possono proporsi per la carica di segretario federale». In sostanza le “primarie” sono aperte solo a chi è iscritto al partito da almeno un anno: l’esito delle primarie sarà confermato al congresso e così sarà rinnovato l’intero Consiglio federale del partito. «Anche in caso di candidato unico per la segreteria il congresso si terrà comunque domenica 21 maggio». Sul sito della Lega non c’è però alcun riferimento al congresso o alle due bozze dei regolamenti che i giornali dicono che sono state presentate durante l’ultimo consiglio. Una viene descritta come molto favorevole a Salvini, l’altra invece avrebbe l’obiettivo di ridurne il potere e l’influenza sull’intero partito: e avrebbe prevalso la seconda.
Le primarie e il congresso della Lega. Cosa sta succedendo dentro il partito, quali sono le principali correnti e chi potrebbe sfidare Matteo Salvini il mese prossimo.
Non è una guerra nuova: Esselunga è tornata all’attacco di Coop. Il 18 luglio la società di Bernardo Caprotti, già autore del libro Falce e Carrello contro la Lega delle Cooperative, aveva acquistato due pagine su molti dei più importanti quotidiani italiani per accusare il Comune di Modena e la Coop Estense di aver stretto accordi per impedire a Esselunga di costruire un supermercato nella città. Ieri Esselunga si è ripetuta, comprando un’altra pagina sui giornali per denunciare quanto sarebbe successo a Livorno, roccaforte del marchio Coop. L’accusa di Caprotti è la stessa: il monopolio di Unicoop, che dopo due anni di trattative avrebbe influenzato e convinto la famiglia Fremura a venderle un terreno per la costruzione di un centro commerciale, nonostante Esselunga avesse offerto una cifra decisamente più alta, 40 milioni di euro a fronte dei 30 dei concorrenti. Il terreno è a soli 300 metri dallo storico centro commerciale Coop della città, la “Cooppona” per i livornesi, e per Esselunga riuscire ad aprire proprio lì un supermercato concorrente sarebbe stato un grosso colpo. E ancora sullo sfondo c’è una rivalità politica e geografica che in Italia incombe persino sui supermercati: le Coop delle regioni rosse contro l’industriale di destra dell’Esselunga milanese.
Esselunga contro Coop. La società di Caprotti ha comprato una pagina sui quotidiani per protestare contro il "monopolio" di Unicoop a Livorno e Modena.
Il 12 agosto 2014 la nota azienda giapponese di elettronica Sony ha annunciato di avere venduto più di 10 milioni di PlayStation 4, l’ultimo modello della sua nota console per videogiochi, a circa nove mesi da quando è stata messa in vendita in Europa e Nord America, nel novembre del 2013. È una cifra notevole: secondo il magazine online GameFront è forse «il più grande successo commerciale di una console nella memoria recente». Ancora più notevole, però, è il fatto che Sony non sappia spiegarsi per quale motivo ne siano state vendute così tante. Il successo della PlayStation4 è sottolineato dal fatto che i due più importanti prodotti concorrenti, la Xbox One e la WII U – prodotte rispettivamente da Microsoft e Nintendo – hanno venduto molto meno: la Xbox One è in circolazione più o meno dallo stesso periodo della PlayStation 4 eppure è stato stimato che abbia venduto circa 6 milioni di pezzi (Microsoft non aggiorna i propri dati sulle vendite da aprile, quando erano 5 milioni); la Wii U, uscita a fine 2012, a giugno del 2014 aveva venduto circa 6,6 milioni di pezzi.
Sony sta vendendo moltissime PlayStation 4, ma non sa bene perché. Dopo nove mesi ne sono state vendute più di 10 milioni, così tante che i dirigenti si chiedono se hanno saturato il mercato.
Un vaccino molto economico contro il colera – una grave malattia infettiva intestinale – si è dimostrato piuttosto efficiente in un esteso test compiuto a Dacca, in Bangladesh, su più di 260mila persone. Il vaccino si chiama Shanchol, è stato inventato negli anni Novanta ma fino a pochi anni fa veniva considerato ancora sperimentale. I vaccini contro il colera esistono da decenni, ma sono tutti piuttosto costosi. Quello effettuato a Dacca è il primo test effettuato in larga scala sullo Shanchol, già utilizzato di recente anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in Malawi e in Sud Sudan. L’esito dello studio – finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation – è stato pubblicato l’8 luglio sulla nota rivista scientifica The Lancet. Il vaccino è contenuto in una boccetta, va assunto per due volte e costa 3,70 dollari (anche se quelli della Bill & Melinda Gates Foundation sperano di renderlo disponibile a meno di due dollari, più avanti). Si tratta di un costo molto inferiore all’altro vaccino oggi più in uso per prevenire il colera, che si chiama Dukoral e in Italia costa poco meno di 40 euro. L’efficacia di Shanchol dura cinque anni e può essere utile a prevenire i casi di colera in molti paesi nei quali le persone solitamente non ricevono il vaccino perché troppo costoso. In Bangladesh, dove nel 2013 è stato stimato che si presentino 450mila casi di colera all’anno, ricevere le cure per il colera costa circa 30 dollari, per molti l’equivalente di un mese di stipendio.
C’è un vaccino economico e sicuro per il colera. Si chiama Schanchol e di recente è uscito il primo studio affidabile sulla sua efficacia, finanziato dalla fondazione di Bill Gates.
Domenica 22 febbraio 2015 si è tenuta a Los Angeles la premiazione per l’87esima edizione degli Academy Awards, cioè i premi Oscar. L’Oscar per la miglior attrice protagonista è stato vinto da Julianne Moore, per il suo ruolo in “Still Alice”. Per quanto riguarda gli anni passati, potete fare un ripasso sfogliando questo raccoltone fotografico con tutte le vincitrici di tutte le edizioni a partire dal 1929: vedrete ben quattro Katharine Hepburn (l’attrice che ne ha vinti di più), qualche italiana (Anna Magnani e Sophia Loren) e alcune che non vi aspettereste o magari vi siete dimenticati, come Cher. E naturalmente bellezze straordinarie e facce straordinarie e vestiti straordinari. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Tutte le attrici che hanno vinto l’Oscar. Da Katharine Hepburn, che ne vinse 4, ad Anna Magnani, da Meryl Streep a Jennifer Lawrence: catalogo fotografico di grandi dive, vestiti notevoli e bellezze straordinarie.
La lira turca, la moneta della Turchia, ha perso nel giro di 24 ore il 12 per cento del suo valore contro il dollaro. Si tratta di un crollo molto grave, arrivato nel corso di un anno già parecchio difficile: da gennaio ad oggi, la lira ha perso il 30 per cento del suo valore, causando difficoltà ai consumatori, che devono fronteggiare prezzi in costante crescita a causa di importazioni sempre più costose, e alle imprese, che devono ripagare i loro debiti in valute estere con una moneta che vale sempre meno. Proprio quest’ultimo aspetto sta iniziando a preoccupare i regolatori europei, scrive il Financial Times. Alcune importanti banche, come la spagnola BBVA, l’italiana UniCredit e la francese BNP Paribas, hanno prestato molto denaro alla Turchia e rischiano di subire forti perdite se i loro debitori inizieranno a non essere più in grado di restituire il denaro ricevuto in prestito. Secondo il quotidiano, il 40 per cento del patrimonio del settore bancario turco è costituito da titoli di debito denominati in valuta estera, i cui interessi devono quindi essere ripagati in monete rispetto alle quali la lira turca vale sempre meno.
L’economia turca è nei guai. La sua moneta ha perso il 30 per cento del valore dall'inizio dell'anno e ora la crisi rischia di coinvolgere anche l'Europa.
Ryanair, la compagnia aerea low cost di cui si sta parlando da giorni per la cancellazioni di tratte e voli, ha annunciato il ritiro della sua candidatura per l’acquisizione di Alitalia. Ryanair ha scritto di avere «notificato ai commissari straordinari che non proseguirà l’interesse per Alitalia né verrà presentata alcuna ulteriore offerta per l’aviolinea». Ryanair aveva mostrato interesse da tempo e Michael O’Leary, CEO della società, aveva parlato della presentazione di un’offerta per 90 aerei di Alitalia a lungo e medio raggio. Dopo la cancellazione dei voli e delle tratte aeree, il ritiro di Ryanair nell’acquisto di Alitalia era stato preannunciato da diversi addetti ai lavori.
Ryanair non è più interessata a comprare Alitalia.
La settimana delle celebrities è iniziata domenica sera a Santa Monica, in California, con la premiazione dei Critics’ Choice Awards. Nei giorni seguenti – oltre alle solite prime di film – alcuni personaggi famosi sono stati fotografati anche al World Economic Forum (WEF) di Davos, in Svizzera: c’erano gli attori Leonardo DiCaprio e Yao Chen e il musicista will.i.am, nome d’arte di William James Adams. Valentino Rossi invece era in completo elegante a Barcellona. Valeva la pena fotografare anche i tennisti Serena Williams e Rafael Nadal agli Australian Open di Melbourne e i cappelli della cantante inglese Fleur; e poi il Dalai Lama che si indica un occhio gonfio, Mario Draghi con uno sguardo divertito e la prima presidente donna di Taiwan, Tsai Ing-wen. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Il Dalai Lama con un occhio gonfio, Valentino Rossi vestito elegante e Angelina Jolie, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Il 27 aprile i paesi dell’Unione Europea hanno approvato il divieto definitivo e quasi completo di usare tre tipi di pesticidi neonicotinoidi, sostanze che secondo molti studi scientifici causano cali nella riproduzione e durata della vita più breve nelle popolazioni di api e di altri insetti impollinatori. Un divieto temporaneo era già stato introdotto nel 2013 relativamente alle coltivazioni di mais, colza e girasoli, piante che le api impollinano, e la Commissione Europea aveva già provato per due volte a estendere il divieto in modo definitivo dopo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) aveva dato due pareri favorevoli alla sua introduzione. Il nuovo divieto, che entrerà in vigore alla fine del 2018, riguarda tutte le coltivazioni, fatta eccezione per quelle nelle serre. #EU Member States' representatives have today endorsed our proposal to further restrict the use of #neonicotinoids harmful to #bees.
Una buona notizia per le api europee. E una brutta per le grandi multinazionali che producono pesticidi: i paesi della UE hanno vietato l'uso dei neonicotinoidi, che secondo molti studi danneggiano gli insetti impollinatori.