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non adorabis ea neque coles ego sum Dominus Deus tuus fortis zelotes visitans iniquitatem patrum in filiis in tertiam et quartam generationem eorum qui oderunt me | Non li adorerai e non li servirai. Io sono il Signore, il tuo Dio, potente e geloso, che punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di coloro che mi odiano. |
et commota est terra super habitantes in ea et universa domus Iacob induit confusionem | E il paese tremò per i suoi abitanti, e tutta la casa di Giacobbe fu coperta di confusione. |
Hyperthyra autem ad eundem modum componantur quemadmodum in doricis pro ratis pedibus. | Le sommità dei portali sono in stile dorico, con dimensioni proporzionate. |
Ad cuius maiestatem pertinet non solum quae ipse benigne tribuit, sed etiam quae alio tribuente sensit commemorari: ut enim illic commodatae ita hic redditae <liberalitatis> laudis commendatio est. | Alla loro maestà, è importante notare non solo i doni dati dalla loro gentilezza, ma anche quelli ricevuti da altri che si sono dimostrati benefici. I primi meritano lode per la generosità dimostrata, mentre i secondi meritano lode per la generosità ricambiata. |
saepe illam audivi furtiva voce loquentem solam cum ancillis haec sua flagitia, nomine dicentem quos diximus, ut pote quae mi speraret nec linguam esse nec auriculam. | Be', l'ho sentita parlare dei suoi crimini a bassa voce con le sue cameriere, menzionando le stesse persone che ho menzionato io. Ha dato per scontato che non fossi in grado né di parlare né di ascoltare. |
valet illa manu, valet illa lacertis;. | Forte è la sua mano e forte è il suo braccio; |
nemo tollit eam a me sed ego pono eam a me ipso potestatem habeo ponendi eam et potestatem habeo iterum sumendi eam hoc mandatum accepi a Patre meo | Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso. E ho il potere di deporla, e ho il potere di riprenderla. Questo comandamento ho ricevuto dal Padre mio. |
omnis enim color omnino mutatur et omnis. | Poiché tutti i colori cambiano completamente, e tutto. |
tunc Festus cum consilio locutus respondit Caesarem appellasti ad Caesarem ibis | Allora Festo, dopo aver conferito col consiglio, rispose: Hai tu fatto appello a Cesare? A Cesare andrai. |
et quodcumque petieritis in nomine meo hoc faciam ut glorificetur Pater in Filio | e qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. |
illius extremo sub funere mira repente flamma poli magnoque aries apparuit astro aequora cuncta movens. | Quando infine morì, una fiamma meravigliosa apparve improvvisamente nel cielo e l'ariete, agitando tutto il mare, apparve in una vasta costellazione. |
non enim dedi ad peccandum guttur meum ut expeterem maledicens animam eius | Poiché non ho dato la mia bocca al peccato, augurandogli una maledizione. |
Ceterum cum ipsa luce aestus oritur, omnemque naturalem absorbet humorem siccitas; ora visceraque penitus uruntur. | Ma con la luce del giorno torna il caldo e la secchezza consuma tutta l'umidità naturale, facendo sì che la bocca e le viscere più intime diventino secche. |
ipsos quoque vectes facies de lignis setthim et inaurabis | Farai anche le traverse di legno di acacia e le rivestirai d'oro. |
obscurent eum tenebrae et umbra mortis occupet eum caligo et involvatur amaritudine | Lascia che l'oscurità e l'ombra della morte lo ricoprano, lascia che la nebbia lo ricopra e lascia che sia avvolto nell'amarezza. |
et separabis partem Domino ab his qui pugnaverunt et fuerunt in bello unam animam de quingentis tam ex hominibus quam ex bubus et asinis et ovibus | E tu preleverai una parte per il Signore da quelli che hanno combattuto e sono stati in battaglia: un'anima su cinquecento, così come di persone, buoi, asini e pecore. |
Et cum pluris adortus esset pulsus fugatusque inde discessisset nec tamen desisteret periclitari, forte incidit in navem, in qua erant duo Titii, Hispani adulescentes, tribuni legionis V., quorum patrem Caesar in senatum legerat, et cum his T. Salienus, centurio legionis eiusdem, qui M. Messallam legatum obsederat Messanae seditiosissima oratione apud eum usus idemque pecuniam et ornamenta triumphi Caesaris retinenda et custodienda curarat et ob has causas sibi timebat. | Ne aveva attaccati parecchi, solo per essere respinto, messo in fuga e costretto ad abbandonare la zona, ma nonostante ciò continuava a persistere nelle sue tattiche rischiose, quando il caso lo portò a imbattersi in una nave che aveva a bordo due giovani spagnoli di nome Tizio tribuni della quinta legione, il cui padre Cesare aveva fatto eleggere al Senato, così come T. Salieno, un centurione della stessa legione, che aveva assediato la casa di M. Messalla, luogotenente di Cesare, a Messina, impiegando in sua presenza il linguaggio di una vera e propria rivolta. Quest'uomo era stato anche responsabile di aver trattenuto sotto sorveglianza del denaro e delle bardature appartenenti al trionfo di Cesare, e per queste ragioni vedeva le sue stesse prospettive con apprensione. |
Non sinit nos M. Crassus, inter gravissimas Romani imperii iacturas numerandus, hoc loco de se silentium agere, plurimis et evidentissimis ante tantam ruinam monstrorumpulsatus ictibus. | M. Crasso, che è considerato una delle più grandi tragedie dell'impero romano, mi impedisce di ignorarlo in questo momento. Prima del grande disastro, ha incontrato numerosi presagi molto chiari. |
a sonitu ruinae eius commovi gentes cum deducerem eum ad infernum cum his qui descendebant in lacum et consolata sunt in terra infima omnia ligna voluptatis egregia atque praeclara in Libano universa quae inrigabantur aquis | Ho scosso le nazioni con il rumore della sua caduta, quando l'ho fatto scendere all'inferno con quelli che scendono nella fossa: e tutti gli alberi del piacere, i migliori e i più scelti del Libano, tutti quelli che erano bagnati dalle acque, sono stati consolati nelle parti più basse della terra. |
movit et Hylaea supplex cum gente Syenen impia germani praetentans volnera Perses. | Siene e il popolo degli Ilei, noti anche come i più antichi abitanti della Grecia, furono invocati da Perse, che espose le ferite inflittegli dal suo crudele parente, come supplica di aiuto. |
At Vilfridus: Constat, inquit, Anatolium virum sanctissimum, doctissimum, ac laude esse dignissimum; sed quid vobis cum illo, cum nec eius decreta servetis? Ille enim in pascha suo regulam utique veritatis sequens, circulum decem et novem annorum posuit, quem vos aut ignoratis, aut agnitum et a tota Christi ecclesia custoditum, pro nihilo contemnitis. | "In verità," rispose Wilfrid, "è ampiamente riconosciuto che Anatolio era molto colto e meritevole di ammirazione per la sua rettitudine; ma perché lo menzioni quando non segui i suoi insegnamenti? Anatolio, nella sua osservanza della Pasqua, seguì la regola della verità contando il ciclo di diciannove anni. O non lo sai o scegli di ignorarlo, sebbene sia una pratica sostenuta dall'intera Chiesa di Cristo." |
cui subiugabo de molarum ambagibus, qui machinali saxa volvunt pondere, tripedes caballos terga ruptos verbere, his ut vehantur tres sodales nuntii. | A ciò aggiungerò un set di viti a tre gambe, stremate dalle dure percosse con le frustate, recuperate dai passaggi labirintici del mulino, dove usano la robusta manovella per far girare le macine, in modo che con l'aiuto di queste viti possano essere trasportati tre allegri inviati. |
et cibabo eos carnibus filiorum suorum et carnibus filiarum suarum et unusquisque carnes amici sui comedet in obsidione et in angustia in qua concludent eos inimici eorum et qui quaerunt animas eorum | E li nutrirò con la carne dei loro figli e con la carne delle loro figlie; e ognuno divorerà la carne del suo compagno durante l'assedio e nell'angoscia in cui li ridurranno i loro nemici e quanti attentano alla loro vita. |
Tum incubuit hostium acies, integris ordinibus, robore et numero praestantior: Othoniani, quamquam dispersi, pauciores, fessi, proelium tamen acriter sumpsere. | Poi i soldati dalla parte di Vitellio attaccarono con forza. La loro formazione rimase forte e ininterrotta, e avevano il vantaggio di essere sia più forti che più numerosi. Tuttavia, le truppe che combattevano per Otone combatterono coraggiosamente, anche di fronte a ranghi disordinati, numeri inferiori e sfinimento. |
Compar exitus furoris et una ratio est instigationis. | Ma il risultato dell'eccitazione è identico e bisogna spiegarne la causa. |
Valete, manes inclitorum rhetorum: valete, doctores probi, historia si quos vel poeticus stilus forumve fecit nobiles, medicae vel artis dogma vel Platonicum dedit perenni gloriae: | Addio, famosi retori, addio, degni insegnanti. Che abbiate guadagnato fama attraverso la storia, la poesia o l'eloquenza nelle corti, o attraverso la medicina o il sistema di Platone, possiate godere di eterna fama. |
Aut undique religionem tolle aut usque quaque conserva. | O si elimina completamente la religione o la si mantiene in tutti i modi possibili e immaginabili. |
immolavit victimas suas miscuit vinum et proposuit mensam suam | Ha ucciso le sue vittime, ha mescolato il vino e ha apparecchiato la sua tavola. |
an quia indoctum? quod magis fero, ita tamen, ut qui dicere ignorem, non et audire; quia et qui circensibus ludis adfuerunt, sententiam de curribus non ferunt. | Oppure è perché credi che io sia ignorante? Posso accettare questa spiegazione più facilmente, anche se devo anche dire che anche se non sono in grado di parlare, sono certamente in grado di ascoltare. |
dumque ea proclamat, perfracto volvitur axe cernuus, ac pariter fusi, miserabile, campo discordes sternuntur equi quatit aequore aperto lora suis victor, mediaque Pelorus harena surgere nitentem fugiens Atlanta reliquit. | Mentre gridava in tal modo, cadde a capofitto dal carro distrutto. In uno stato deplorevole, anche i cavalli scesero e si sdraiarono in disordine sulla superficie. Nel frattempo, il vincitore scosse le redini sul percorso libero e Peloro si librò al centro del sentiero, lasciando Atlante a contorcersi per rimettersi in piedi. |
Itaque timore coacti oppidani cum se dedidissent, quaesitum, unde essent ea ligna quae ab igni non laederentur. | E così, gli abitanti del paese, spinti dalla paura, furono costretti ad arrendersi. Fu condotta un'indagine per determinare l'origine del legname rimasto illeso dall'incendio. |
Adstabat fecunda Iovis Pomponia furto namque ubi cognovit Latio surgentia bella Poenorum Venus, insidias anteire laborans Iunonis, fusa sensim per pectora patrem implicuit flamma; quae ni provisa fuissent, Sidonia Iliacas nunc virgo accenderet aras. | Ora Pomponia era lì vicino. La storia d'amore tra Giove e Pomponia aveva portato alla nascita di Scipione. Quando Venere scoprì che l'esercito cartaginese si stava preparando ad attaccare Roma, cercò di superare in astuzia Giunone e catturò l'affetto del padre con un amore che cresceva lentamente. È per questa lungimiranza che una vergine di Cartagine non sta attualmente accendendo gli altari di Ilio. |
quapropter capta iam urbe complures inventi sunt artus et membra trucidatorum corporum sinu suo gestantes. | Per questo motivo, quando la città fu conquistata, molti furono trovati mentre portavano tra i vestiti arti e membra di corpi massacrati. |
servi oboedite dominis carnalibus cum timore et tremore in simplicitate cordis vestri sicut Christo | Servi, siate obbedienti ai vostri signori secondo la carne, con timore e tremore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo. |
post cuius ortum vixit octingentis quindecim annis et genuit filios et filias | Dopo la sua nascita visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. |
et sepelierunt eum in finibus possessionis suae in Thamnathsare in monte Ephraim a septentrionali plaga montis Gaas | E lo seppellirono nel territorio della sua proprietà, a Tamnathsare, sul monte Efraim, a nord del monte Gaas. |
huic deus ipse loci fluvio Tiberinus amoeno populeas inter senior se attollere frondes visus (eum tenuis glauco velabat amictu carbasus, et crinis umbrosa tegebat harundo), tum sic adfari et curas his demere dictis: O sate gente deum, Troianam ex hostibus urbem qui revehis nobis aeternaque Pergama servas, exspectate solo Laurenti arvisque Latinis, hic tibi certa domus, certi (ne absiste) penates. | Fece un sogno in cui il dio del luogo, Tiberino del piacevole ruscello, gli apparve tra le foglie di pioppo, con la sua vecchia testa sollevata in alto. Il dio aveva un mantello di lino grigio fine drappeggiato su di lui con canne ombreggiate che decoravano i suoi capelli. Il dio gli parlò e pronunciò alcune parole che lo allontanarono dalle sue preoccupazioni: "Oh, discendente di una razza divina! Hai riportato indietro la nostra città troiana dai nostri nemici e hai preservato le sue torri per sempre. La tua venuta è stata a lungo attesa sul suolo di Laurentina e nei campi latini. Sappi che la tua casa è qui e i tuoi dei sono con te. Non esitare!" |
cumque adpositus esset contra Iudaeos misit odiosum principem Apollonium cum exercitu viginti et duobus milibus praecipiens ei omnes perfectae aetatis interficere mulieres ac iuvenes vendere | E poiché era contrario agli ebrei, inviò quell'odioso principe, Apollonio, con un esercito di ventiduemila uomini, ordinandogli di uccidere tutti coloro che erano in età matura e di vendere le donne e i più giovani. |
Corniger externas celebrande Mosella per oras, nec solis celebrande locis, ubi fonte supremo exeris auratum taurinae frontis honorem, quave trahis placidos sinuosa per arva meatus, vel qua Germanis sub portibus ostia solvis: | Mosella cornuta, sei così eccellente che meriti di essere celebrata in terre straniere, non solo nelle zone in cui appari per la prima volta con una fronte da toro, o dove scorri placida attraverso campi prativi, o dove ti svuoti nei porti tedeschi. |
Quare erga te, Caesar, muneribus [omnibus] tuis omnibus comparo, multis antepono, quod licet nobis et in praeteritum de malis imperatoribus cotidie vindicari et futuros sub exemplo praemonere, nullum locum nullum esse tempus, quo funestorum principum manes a posterorum exsecrationibus conquiescant. | E così, Cesare, ti offro la nostra libertà come uno dei tanti benefici, ma soprattutto perché possiamo vendicarci ogni giorno dei malvagi imperatori del passato e perché possiamo ammonire tutti i governanti futuri con il nostro esempio che le ombre dei governanti disastrosi non troveranno né tempo né luogo per riposare in pace dalle maledizioni della posterità. |
Ob quae Alamanni sublatis animis ferocius incedentes secuto die prope munimenta Romana, adimente matutina nebula lucem, strictis mucronibus discurrebant, frendendo minas tumidas intentantes. | Di conseguenza, gli Alamanni, orgogliosi ed eccitati, avanzarono con più sicurezza il giorno dopo verso le difese romane. Durante la mattina nebbiosa, si affrettarono brandendo le spade, stringendo i denti e pronunciando dichiarazioni arroganti. |
Eius nomen epistulis edictisque praeponebatur, vis penes Mucianum erat, nisi quod pleraque Domitianus instigantibus amicis aut propria libidine audebat. | Il suo nome fu aggiunto alle lettere e ai decreti ufficiali, ma il potere effettivo era detenuto da Muciano, fatta eccezione per i casi in cui Domiziano fu provocato dai suoi soci o agì di sua iniziativa. |
Nec minus Aeneas, quamquam tardata sagitta interdum genua impediunt cursumque recusant, insequitur trepidique pedem pede fervidus urget: inclusum veluti si quando flumine nactus cervum aut puniceae saeptum formidine pennae venator cursu canis et latratibus instat; ille autem insidiis et ripa territus alta mille fugit refugitque vias, at vividus Umber haeret hians, iam iamque tenet similisque tenenti increpuit malis morsuque elusus inani est; tum vero exoritur clamor ripaeque lacusque responsant circa et caelum tonat omne tumultu. | Non meno feroce era Enea, anche se le ginocchia, rallentate dalla ferita di freccia, lo ostacolavano e si rifiutavano di lasciarlo andare a tutta velocità. Inseguiva il nemico ansimante, piede a piede, proprio come un cane da caccia che ha catturato un cervo, intrappolato da un fiume o dal terrore delle piume rosse, e abbaiando insistentemente, lo insegue da vicino. Il cervo, spaventato dalle trappole e dall'alta riva, corre avanti e indietro in mille modi, ma l'acuto Umbro si avvicina con le fauci aperte; quasi lo afferra, e con le fauci schioccate come se lo avesse trattenuto, morde l'aria vuota, confuso. Allora, in effetti, prorompe un rumore; le rive e gli stagni ovunque rispondono, e tutto il cielo rimbomba con il trambusto. |
Scottos vero per Daganum episcopum in hanc, quam superius memoravimus, insulam, et Columbanum abbatem in Galliis venientem, nihil discrepare a Brettonibus in eorum conversatione didicimus. | Ebbene, dall'arrivo del vescovo Dagan su quest'isola sopra menzionata e dall'arrivo di Colombano, un abate dalla Francia, abbiamo appreso che gli scozzesi non differiscono dai britannici nel loro modo di parlare. |
in Incendio quoque et in Temptatione et in sepulchris Concupiscentiae provocastis Dominum | Anche nel rogo, nel luogo della tentazione e nelle tombe della lussuria avete provocato il Signore: |
et miserunt pulverem super capita sua et clamaverunt flentes et lugentes dicentes vae vae civitas magna in qua divites facti sunt omnes qui habent naves in mari de pretiis eius quoniam una hora desolata est | E si gettarono polvere sul capo e gridarono, piangendo e facendo cordoglio, dicendo: Ahimè! ahimè! quella gran città, nella quale tutti coloro che avevano navi in mare si erano arricchiti a causa dei suoi prezzi. Perché in un'ora è diventata deserta. |
at Virtus placidi moderaminis, ut levitatem prospicit obtritam monstri sub morte iacentis, intendit gressum mediocriter, os quoque parce erigit et comi moderatur gaudia vultu. | Ma la Virtù, che era quieta e padrona di sé, nel vedere il mostro vanitoso schiacciato e giacente in punto di morte, le si avvicinò con calma, sollevandole leggermente il viso e temperando la sua gioia con uno sguardo benevolo. |
sic premit adversos et acerbat vulnera dictis; ac nunc ense furit, nunc tela natantia captans ingerit: innuptae comitem Therona Dianae, ruricolamque Gyan cum fluctivago Ergino, intonsumque Hersen, contemptoremque profundi Crethea, nimbosam qui saepe Caphereos arcem Euboicasque hiemes parva transfugerat alno' quid non fata queant? traiectus pectora ferro volvitur in fluctus, heu cuius naufragus undae!. | Così, attacca i suoi nemici verbalmente e fisicamente, a volte usando la sua spada o lanciando giavellotti. Nella sua conquista, ha ucciso Terone, che era un compagno di Diana, Gia, che viveva in campagna, Ergino, che viaggiava attraverso il mare, Erse, che non si era mai tagliato i capelli, e Creteo, che ignorava i pericoli dell'oceano e sfidava le tempeste turbolente di Caphereus ed Euboean. È sfortunato che il destino lo abbia portato alla sua fine e incontra la sua fine in mare dopo essere stato trafitto da una spada. Ahimè, quali acque infide hanno causato il suo naufragio! |
fratremque vestrum minimum adducite ad me ut sciam quod non sitis exploratores et istum qui tenetur in vinculis recipere possitis ac deinceps emendi quae vultis habeatis licentiam | E conducetemi il vostro fratello più giovane, perché io sappia che non siete delle spie; e così potrete riavere quest'uomo che è tenuto in prigione; e dopo avrete il permesso di comprare quello che volete. |
conveniant ubi quaeque nurus matresque Pelasgae longaevique patres, quorum tot gaudia carpsi orbavique domos: fratri concurro. | Lasciate che le mogli e le madri e i padri anziani dei Pelasgi, che ho derubato di tante gioie, le cui case ho reso desolate, si riuniscano ovunque siano. Io combatto mio fratello. |
Sin autem Dominica non proximo mane post lunam quartam decimam, sed sexta decima, aut septima decima, aut alia qualibet luna, usque ad vicesimam primam esset ventura, exspectabat eum, et praecedente sabbato, vespere, sacrosancta paschae sollemnia inchoabat; sicque fiebat, ut Dominica paschae dies nonnisi a quinta decima luna usque ad vicesimam primam servaretur. | Ma se la domenica non cadeva il giorno dopo il 14° giorno del ciclo lunare, ma cadeva il 16 o il 17, o qualsiasi giorno fino al 21 compreso, aspettava quella domenica e la sera del Sabbath precedente iniziava la sacra celebrazione della Pasqua. Di conseguenza, la domenica di Pasqua veniva osservata solo tra il 15° e il 21° giorno del ciclo lunare, e in nessun altro giorno. |
bello cogendus et armis in mores hominemque Creon. | Bisogna costringere Creonte, con la guerra e le armi, a penetrare nell'umanità e a comprenderne i costumi. |
sed ad domum patris mei perges et de cognatione mea accipies uxorem filio meo | Ma tu andrai alla casa di mio padre e prenderai moglie per mio figlio tra i miei parenti. |
ille licet tristis senio nec voce serenus aspera contractae minitetur iurgia frontis, numquam inmanis erit, placida suetudine vultus qui semel inbuerit. | Anche se è anziano e parla in modo severo, minacciando scatti d'ira con un'espressione accigliata, non apparirà mai feroce a qualcuno che si è allenato a mantenere la calma in sua presenza. |
tota illi actionum suarum intentio celeritas mora Christus est. | La motivazione, l'acceleratore e il regolatore di tutte le sue azioni è unicamente Gesù Cristo. |
Secutae ingenti certamine eiusdem provinciae legiones; et superior exercitus, speciosis senatus populique Romani nominibus relictis, tertium nonas Ianuarias Vitellio accessit: scires illum priore biduo non penes rem publicam fuisse. | Le legioni della stessa provincia mostrarono un'immensa rivalità nell'emulare questo esempio; e il 3 gennaio, l'esercito superiore, abbandonando i titoli apparentemente onorevoli del senato e del popolo romano, disertò a favore di Vitellio. Ciò rese evidente che durante i due giorni trascorsi, non era mai stato leale allo stato. |
Obiit autem pater reverentissimus in insula Farne, multum deprecatus fratres ut ibi quoque sepeliretur, ubi non parvo tempore pro Domino militarat. | Ora, l'onorabilissimo padre morì a Farne Island e chiese con insistenza ai fratelli di seppellirlo nello stesso luogo in cui aveva combattuto per il Signore per un considerevole lasso di tempo. |
non poterit prior maritus recipere eam in uxorem quia polluta est et abominabilis facta est coram Domino ne peccare facias terram tuam quam Dominus Deus tuus tibi tradiderit possidendam | Il primo marito non può riprenderla in moglie, perché è contaminata ed è divenuta abominevole agli occhi del Signore; altrimenti renderai peccaminoso il paese che il Signore tuo Dio ti dà in possesso. |
ceterum Flacciana area, cum diu poenae nomine vacua mansisset, a Q. Catulo Cimbricis spoliis adornata est. | Dopo essere rimasta disabitata per un lungo periodo a scopo punitivo, la località di Flacco fu abbellita da Q. Catulo con il bottino conquistato dai Cimbri. |
in anno quo mortuus est rex Ozias vidi Dominum sedentem super solium excelsum et elevatum et ea quae sub eo erant implebant templum | Nell'anno in cui morì il re Ozia, vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato, e i suoi lembi riempivano il tempio. |
ea vero, quae contra Firmus salutis tuendae gratia docebat crebro per suos, accepta, diutius occultari, Remigio tunc officiorum magistro, affine amicoque Romani, inter potiores imperatoris necessitates haec velut minima et superflua, non nisi opportune legi posse adseverante. | Ma, d'altra parte, le difese che Firmo presentava frequentemente tramite i suoi amici per salvarsi la vita furono ricevute ma tenute nascoste per molto tempo. A quel tempo, Remigio, il maresciallo della corte che era sia un parente che un amico di Romano, dichiarò che tra le questioni più cruciali e urgenti dell'imperatore, tali comunicazioni banali e inutili non potevano essere lette finché non ci fosse stata un'opportunità. |
Sic omnino animos timor praeoccupaverat ut paene alienata mente deletis omnibus copiis equitatum se ex fuga recepisse dicerent neque incolumi exercitu Germanos castra oppugnaturos fuisse contenderent. | La paura aveva talmente consumato i pensieri di tutti, facendoli quasi perdere la ragione, che sostennero che la cavalleria era arrivata solo per via della fuga dopo che tutte le altre forze erano state tagliate fuori. Affermarono inoltre che se l'esercito non fosse stato in pericolo, i tedeschi non avrebbero lanciato un attacco all'accampamento. |
iam se cum pulvere favilla miscuerat, iam nubibus fumus se involverat: | La cenere si era già mescolata alla polvere e il fumo era stato assimilato alle nuvole. |
latent casus longique labores. | I pericoli e le infinite difficoltà erano nascosti. |
At Tiridates pudore et metu, ne, si concessisset obsidioni, nihil opis in ipso videretur, si prohiberet, inpeditis locis seque et equestres copias inligaret, statuit postremo ostendere aciem et dato die proelium incipere vel simulatione fugae locum fraudi parare. | Ma Tiridate, provando vergogna e temendo che, accettando l'assedio, sarebbe sembrato impotente a fermarlo, o se fosse intervenuto, lui e la sua cavalleria sarebbero potuti rimanere bloccati su un terreno sconcertante, alla fine decise di mostrare le sue truppe schierate per la battaglia. Quindi, se si fosse presentata l'occasione, avrebbe iniziato un attacco o, fingendo di fuggire, avrebbe cercato di creare un vantaggio tattico. |
pariter tunc undique fusis obruitur telis, nimboque ruente per auras contectus, nulli dextra iactare reliquit Flaminium cecidisse sua. | Poi il console fu assediato da proiettili che gli piovevano addosso da tutte le direzioni. Coperto dall'assalto che tuonava nell'aria, privò tutti della possibilità di affermare di aver ucciso Flaminio. |
quare probos mores sua praemia non relinquunt. | E quindi il buon comportamento non è privo di meriti. |
ecce isti de longe venient et ecce illi ab aquilone et mari et isti de terra australi | Ecco, questi verranno da lontano, ecco, questi dal settentrione e dal mare, e questi dal paese del mezzogiorno. |
Cum Octavius perorasset, aliquamdiu nos ad silentium stupefacti intentos vultus tenebamus, et quod ad me est, magnitudine admirationis evanui, quod ea, quae facilius est sentire quam dicere, et argumentis et exemplis et lectionum auctoritatibus adornasset et quod malevolos isdem illis quibus armantur, philosophorum telis retudisset, ostendisset etiam veritatem non tantummodo facilem sed et favorabilem. | Quando Octavius ebbe finito di parlare, lo guardammo in silenzio con stupore. Quanto a me, ero pieno di meraviglia per come aveva affrontato argomenti difficili da esprimere, usando argomentazioni, illustrazioni e citazioni di autorità. Ero anche impressionato da come aveva disarmato la cattiva volontà con le stesse armi che i filosofi usano per attaccare, e presentato la verità in un modo che era sia facile che attraente. |
Sapientibus quietis et rei publicae cura; levissimus quisque et futuri improvidus spe vana tumens; multi adflicta fide in pace anxii, turbatis rebus alacres et per incerta tutissimi. | I saggi avevano considerato l'importanza di raggiungere la pace e di mantenere il benessere dello Stato; gli stolti, incuranti delle conseguenze, erano pieni di frivolo ottimismo; numerosi individui che avevano sofferto difficoltà finanziarie durante il periodo di tranquillità, ora erano ferventi durante quest'epoca di sconvolgimenti e trovavano conforto nell'imprevedibilità. |
esse homines feros magnaeque virtutis; increpitare atque incusare reliquos Belgas, qui se populo Romano dedidissent patriamque virtutem proiecissent; | Che erano selvaggi e incredibilmente coraggiosi e che criticavano e condannavano gli altri Belgi che si erano arresi ai Romani e avevano abbandonato il loro coraggio nazionale. |
At ego, tamquam mihi cum M. Crasso contentio esset, quocum multae et magnae fuerunt, non cum uno gladiatore nequissimo, de re publica graviter querens de homine nihil dixi. | E tuttavia, come se fossi ancora in conflitto con Marco Crasso, con il quale avevo avuto numerosi e significativi conflitti, e non con il più spregevole dei gladiatori, ho espresso pubblicamente gravi lamentele, ma mi sono astenuto dal menzionare l'individuo. |
pater est natusque, sed aevi confudere modos: puerum Lapithaona Nymphe Dercetis expertem thalami crudumque maritis ignibus ante diem cupido violavit amore improba conubii; nec longum, et pulcher Alatreus editus, ac primae genitorem in flore iuventae consequitur traxitque notas et miscuit annos. | Sono padre e figlio, ma hanno sfidato le convenzioni dell'invecchiamento. La Ninfa Dercetis, nel suo appassionato desiderio di intimità, ha svergognatamente deflorato il giovane Lapithaon, che era ancora ignaro delle usanze del letto matrimoniale e inadatto alle fiamme coniugali. Poco dopo, nacque il bel Alatreo, che ereditò la giovinezza del padre e mescolò le generazioni. |
Quare illud magnificentissimum factum proprium est Thrasybuli; nam cum triginta tyranni praepositi a Lacedaemoniis servitute oppressas tenerent Athenas, plurimos civis, quibus in bello parserat fortuna, partim patria expulissent partim interfecissent, plurimorum bona publicata inter se divisissent, non solum princeps, sed etiam solus initio, bellum iis indixit. | Ecco perché l'illustre risultato, a cui sto per fare riferimento, è interamente merito di Trasibulo. Atene era sotto le grinfie di trenta tiranni nominati dai Lacedemoni e tenevano la città in uno stato di servitù. Avevano cacciato molti dei sopravvissuti della guerra dalle loro terre natie o li avevano uccisi e avevano confiscato e diviso i beni di molti altri. Trasibulo fu la prima e unica persona a muovere guerra contro di loro all'inizio. |
Effugit ante alios primisque elabitur undis turbam inter fremitumque Gyas; quem deinde Cloanthus consequitur, melior remis, sed pondere pinus tarda tenet. | Gyas vola davanti a tutti e scivola in avanti sulle onde in mezzo al caos e alla confusione; Cloanthus lo segue da vicino, meglio equipaggiato ma trattenuto dalla lenta mole del suo pino. |
Etiam remi circa scalmos strophis religati, cum manibus inpelluntur et reducuntur, extremis progredientibus a centro parmis maris undis spumam inpulsu vehementi protrudunt porrectam navem, secante prora liquoris raritatem. | Quando i remi di una nave vengono fissati agli scalmi con degli anelli e vengono spinti avanti e indietro, le estremità esterne delle pale, allontanandosi dal centro, fanno muovere vigorosamente la nave nella schiuma, mentre la prua fende le acque cedevoli. |
et ecce vox de caelis dicens hic est Filius meus dilectus in quo mihi conplacui | Ed ecco una voce dal cielo che diceva: Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto. |
pro eo quod fecerint stultitiam in Israhel et moechati sunt in uxores amicorum suorum et locuti sunt verbum in nomine meo mendaciter quod non mandavi eis ego sum iudex et testis dicit Dominus | Poiché hanno agito in modo insensato in Israele, hanno commesso adulterio con le mogli dei loro amici e hanno pronunciato in mio nome parole false, senza che io avessi loro comandato di farlo. Io sono il giudice e il testimone», dice il Signore. |
consilium autem Ahitofel quod dabat in diebus illis quasi si quis consuleret Deum sic erat omne consilium Ahitofel et cum esset cum David et cum esset cum Absalom | Ora il consiglio che Achitofel dava in quei giorni era come se un uomo consultasse Dio; così erano tutti i consigli di Achitofel, sia quando era con Davide, sia quando era con Absalom. |
denique illic deinceps non fuere vel damna calamitati vel ostenta formidini. | Da quel momento in poi le perdite non furono più considerate una calamità e non si temette più alcun presagio in quella città. |
namque unam feminam de affectibus suis, quam forte Vargorum (hoc enim nomine indigenas latrunculos nuncupant) superventus abstraxerat, isto deductam ante aliquot annos isticque distractam cum non falso indicio comperissent, certis quidem signis sed non recentibus inquisivere vestigiis. | Avevano appreso da fonti attendibili che una parente, rapita durante un raid dei banditi locali chiamati Vargi, era stata portata in questo posto molti anni fa e venduta qui. Pertanto, la stavano cercando e seguendo alcune piste, che sebbene non recenti, sono comunque affidabili. |
Alnus autem, quae proxima fluminum ripis procreatur et minime materies utilis videtur, habet in se egregias rationes. | Ma l'ontano, che cresce lungo le rive dei fiumi e sembra un legname inutile, ha comunque delle applicazioni notevoli. |
Sed ut generaliter corpora describamus, et mores, graciles paene sunt omnes, subnigri vel livido colore pallentes, caprinis oculis torvi, et superciliis in semiorbium speciem curvatis iunctisque, non indecoribus barbis, capillisque promissis hirsuti, omnes tamen promisce vel inter epulas festosque dies gladiis cincti cernuntur. | Ma, per descrivere le loro caratteristiche corporee e i loro costumi in generale, sono quasi tutti snelli, un po' scuri, o di un pallore plumbeo, con occhi torvi come quelli dei caproni, sopracciglia unite e curve a forma di semicerchio, barbe non sgradevoli e capelli lunghi e ispidi. Tutti loro senza eccezione, anche nei banchetti e nei giorni di festa, appaiono cinti di spade. |
Mussitans quamquam chorus invidorum prodat hirritu rabiem canino, nil palam sane loquitur pavetque publica puncta. | Sebbene i miei detrattori mormorino ed esprimano la loro rabbia ringhiando come cani, non osano parlare ad alta voce perché temono il favore del pubblico nei miei confronti. |
infirmas arbores pondere adfligunt atque una ipsae concidunt. | Con il loro peso abbattono gli alberi privi di sostegno e cadono insieme a loro. |
Strenuo alioqui cupiditatem consequendi transfuga iniecerat; itaque calcaribus subditis effuso cursu eunt. | Anche in altre situazioni, Alessandro era un uomo che prendeva decisioni rapide. Il disertore lo aveva riempito di un desiderio impellente di raggiungere il re. Perciò, incitando il cavallo, continuarono a tutta velocità. |
Dominus iustus concidet laqueos impiorum | Dominus iustus concidet cervices peccatorum |
tu autem cum orabis intra in cubiculum tuum et cluso ostio tuo ora Patrem tuum in abscondito et Pater tuus qui videt in abscondito reddet tibi | Ma tu, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. |
triplex libertas capitisque minutio triplex. | In tre modi si può acquisire la libertà e in tre modi si possono conseguire i diritti civili. |
qui sunt Israhelitae quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et obsequium et promissa | Chi sono gli Israeliti: ai quali appartengono l'adozione a figli, la gloria, il testamento, la promulgazione della legge, il culto e le promesse? |
tum pudor incendit vires et conscia virtus, praecipitemque Daren ardens agit aequore toto, nunc dextra ingeminans ictus, nunc ille sinistra. | La vergogna, così come il coraggio consapevole, accende la sua forza. In un impeto di rabbia, spinge Dares rapidamente attraverso l'intera arena, aumentando i suoi colpi, alternando la mano destra e sinistra. |
supputatis dumtaxat annis a tempore venditionis suae usque ad annum iobeleum et pecunia qua venditus fuerat iuxta annorum numerum et rationem mercennarii supputata | Contando soltanto gli anni dal tempo della sua vendita fino all'anno del giubileo, e contando il prezzo per cui fu venduto, secondo il numero degli anni e il computo di un mercenario. |
Quocumque iusseris, ibimus. | Andremo dovunque ci ordinerai. |
egressus autem Ioiadae pontifex ad centuriones et principes exercitus dixit eis educite illam extra septa templi et interficiatur foris gladio praecepitque sacerdos ne occideretur in domo Domini | E il sommo sacerdote Ioiada uscì verso i capitani e i capi dell'esercito e disse loro: Portatela fuori dal recinto del tempio e, quando sarà fuori, sia uccisa con la spada. Poiché il sacerdote ha ordinato che non fosse uccisa nella casa del Signore. |
Constituto itaque iudicio, et cognitoribus praescripta ostentantibus legum, sed ex voluntate dominantis moderantibus momenta causarum, horror pervaserat universos. | Ebbene, quando la corte si preparò ad agire, anche se i giudici facevano riferimento alle disposizioni di legge, decisero comunque i casi basandosi sul desiderio del sovrano, suscitando in tutti la paura. |
Quem tu ordinem omnino esse nullum putas, sed eam tibi causam belli gerendi proponis ut senatum funditus deleas, reliqui boni et locupletes omnes summum ordinem subsequantur. | Pensi che questo organismo sia inutile, ma intendi giustificare la tua guerra puntando a distruggere completamente il senato e facendo sì che tutti i cittadini rispettabili e importanti seguano la stessa sorte dei vertici politici. |
In hac urbe inter delubra ingentia, diversasque moles, figmenta Aegyptiorum numinum exprimentes, obeliscos vidimus plures, aliosque iacentes et comminutos, quos antiqui reges bello domitis gentibus, aut prosperitatibus summarum rerum elati, montium venis vel apud extremos orbis incolas perscrutatis excisos, et erectos dis superis in religione dicarunt. | In questa città, tra grandi templi e varie strutture enormi raffiguranti divinità egizie, abbiamo osservato numerosi obelischi, alcuni dei quali sono crollati e danneggiati, che sono stati scolpiti dalle vene della montagna dai re molto tempo fa. Questi re o sottomisero nazioni straniere in battaglia o erano orgogliosi delle condizioni prospere dei loro regni. Eressero e consacrarono questi obelischi in adorazione religiosa alle divinità celesti. |
gallus succinctus lumbos et aries nec est rex qui resistat ei | Un gallo cinto ai fianchi, un montone e un re a cui nessuno può resistere. |
dixitque Moses Hobab filio Rahuhel Madianiti cognato suo proficiscimur ad locum quem Dominus daturus est nobis veni nobiscum ut benefaciamus tibi quia Dominus bona promisit Israheli | Mosè disse a Hobab, figlio di Raguel, il Madianita, suo parente: «Noi andiamo verso il luogo che il Signore ci darà; vieni con noi e ti faremo del bene, perché il Signore ha promesso del bene a Israele». |
multi dolores impii confidentem autem in Domino misericordia circumdabit | multa flagella peccatoris sperantem autem in Domino misericordia circumdabit |
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