italian,medieval "Se l'ira si aggiunge alla malvagità, essi ci verranno dietro più crudeli del cane contro la lepre che vuole azzannare""","Se l’ira sovra ’l mal voler s’aggueffa, ei ne verranno dietro più crudeli che ’l cane a quella lievre ch’elli acceffa’" "E nel mio petto non si era ancora estinto l'ardore del sacrificio, quando mi accorsi che quella preghiera era stata bene accetta","E non er’anco del mio petto essausto l’ardor del sacrificio, ch’io conobbi esso litare stato accetto e fausto" "Sotto ogni faccia uscivano due grandi ali, proporzionate a un essere tanto grande: non ho mai visto vele di navi così estese","Sotto ciascuna uscivan due grand’ali, quanto si convenia a tanto uccello: vele di mar non vid’io mai cotali" "se tu non vieni ad accrescere la punizione per Montaperti, perché sei qui a tormentarmi","se tu non vieni a crescer la vendetta di Montaperti, perché mi moleste" Ormai è tempo di allontanarsi dal bosco,Omai è tempo da scostarsi dal bosco "Chi, non sapendo come ciò avvenga, potrebbe credere che il profumo di un frutto e dell'acqua riduca in tale stato, generando fame e sete","Chi crederebbe che l’odor d’un pomo sì governasse, generando brama, e quel d’un’acqua, non sappiendo como" Tutti dicevano: 'Benedetto tu che vieni',Tutti dicean: ‘Benedictus qui venis’ non chiedetemi di portarvi giù tra quelle anime,tra color non vogliate ch’io vi guidi Ma questa mia sonnolenza fu interrotta improvvisamente da delle anime che correvano dietro le nostre spalle,Ma questa sonnolenza mi fu tolta subitamente da gente che dopo le nostre spalle a noi era già volta "così le parole misere si convertivano nel linguaggio del fuoco, perché all'inizio non trovavano una strada per uscire","così, per non aver via né forame dal principio nel foco, in suo linguaggio si convertian le parole grame" "Così avendo paura dell'influsso passionale di venere non volli nessun'altra difesa che quella costituita dall'alloro, pianta sacra al cielo.","Tal che temendo de l' ardente lume non volsi al mio refugio ombra di poggi, ma de la pianta piú gradita in cielo." E il maestro mi disse:,E ’l duca disse a me: "Come Alessandro Magno nelle calde regioni dell'India vide cadere intatte sino a terra delle fiamme sulle sue truppe, per cui diede ordine ai soldati di scalpicciare il suolo in quanto il vapore si estingueva meglio prima di propagarsi:Così scendevano quelle fiamme eterne","Quali Alessandro in quelle parti calde d’India vide sopra ’l suo stuolo fiamme cadere infino a terra salde, per ch’ei provide a scalpitar lo suolo con le sue schiere, acciò che lo vapore mei si stingueva mentre ch’era solo: tale scendeva l’etternale ardore" "il quale, se anche incontra difficoltà nelle prime battaglie con gli influssi astrali, poi vince ogni cosa, purché venga ben nutrito","che, se fatica ne le prime battaglie col ciel dura, poi vince tutto, se ben si notrica" "O voi che siete in due dentro una sola fiamma, se ho acquisito meriti nei vostri confronti quand'ero vivo, se ho acquisito meriti grandi o piccoli presso di voi quando, sulla Terra, scrissi gli alti versi, non andate via","O voi che siete due dentro ad un foco, s’io meritai di voi mentre ch’io vissi, s’io meritai di voi assai o poco quando nel mondo li alti versi scrissi, non vi movete" "allora l'ombra sorrise e si tirò in disparte, e io seguendola mi spinsi un po' lontano","per che l’ombra sorrise e si ritrasse, e io, seguendo lei, oltre mi pinsi" "infatti, tutte quelle luci splendenti, diventando più luminose, iniziarono dei canti destinati a scomparire dalla mia memoria","però che tutte quelle vive luci, vie più lucendo, cominciaron canti da mia memoria labili e caduci" sai se tra gli altri dannati sotto la pece ci siano degli italiani,de li altri rii conosci tu alcun che sia latino sotto la pece "Da quel cerchio che io notai come più prezioso, vidi uscire una luce tanto gioiosa che non vi lasciò dentro nessun'altra più splendente","Di quella ch’io notai di più carezza vid’io uscire un foco sì felice, che nullo vi lasciò di più chiarezza" allora io lasciai cadere il ramo spezzato e restai lì pieno di timore,"ond’io lasciai la cima cadere, e stetti come l’uom che teme" "Più all'esterno ce n'era un settimo, talmente esteso che il messaggero di Giunone, benché tutto intero, sarebbe troppo piccolo per contenerlo","Sopra seguiva il settimo sì sparto già di larghezza, che ‘l messo di Iuno intero a contenerlo sarebbe arto" "La quinta luce, che è la più bella fra noi, spira di un tale amore che tutto il mondo desidera conoscere il suo destino:dentro vi è l'alta mente dove fu infuso un sapere così profondo, che, se le Scritture dicono il vero, non ci fu un uomo più saggio di lui","La quinta luce, ch’è tra noi più bella, spira di tal amor, che tutto ‘l mondo là giù ne gola di saper novella: entro v’è l’alta mente u’ sì profondo saver fu messo, che, se ‘l vero è vero a veder tanto non surse il secondo" bada al modo in cui entri e a chi ti stai affidando,guarda com’entri e di cui tu ti fide "Ci sarebbe da stupirsi se tu, privo di impedimenti, fossi rimasto a terra, proprio come un fuoco che rimanesse quieto e non salisse verso l'alto","Maraviglia sarebbe in te se, privo d’impedimento, giù ti fossi assiso, com’a terra quiete in foco vivo" Figlio mio,Figliuol mio ma io scoppio se non riesco a liberarmi di un dubbio che mi assilla,"ma io scoppio dentro ad un dubbio, s’io non me ne spiego" "Alzati in piedi: la via è lunga e il cammino è malagevole, e il sole è già a metà della terza ora","Lèvati sù in piede: la via è lunga e ’l cammino è malvagio, e già il sole a mezza terza riede" "Io fui figlio di un macellaio di Parigi: quando i re antichi scomparvero tutti, tranne uno che indossò la tonaca di monaco, io mi trovai stretto in mano il governo del regno, ed ebbi un tale potere per il nuovo acquisto e fui così pieno di amici, che la corona rimasta vacante fu destinata alla testa di mio figlio, da cui ha avuto inizio la dinastia dei Capetingi","Figliuol fu’ io d’un beccaio di Parigi: quando li regi antichi venner meno tutti, fuor ch’un renduto in panni bigi, trova’mi stretto nele mani il freno del governo del regno, e tanta possa di nuovo acquisto,e sì d’amici pieno, ch’a la corona vedova promossa la testa di mio figlio fu, dal quale cominciar di costor le sacrate ossa" esso stringe e rende coesa la terra,questi la terra in sé stringe e aduna Si è mai visto un popolo sciocco e frivolo come quello senese,Or fu già mai gente sì vana come la sanese "infatti, a seconda dello sguardo con cui la fede guardò a Cristo, queste donne formano una linea divisoria che separa le sacre scalinate","perché, secondo lo sguardo che fée la fede in Cristo, queste sono il muro a che si parton le sacre scalee" volendo in realtà dire 'noi' e 'nostro',quand’era nel concetto e ‘noi’ e ‘nostro’ "Rimpiango ora il mio tempo passato, che ho sciupato amando una cosa mortale senza mai levarmi in volo, pur avendo le ali per innalzarmi a cose più degne e lasciare di me un esempio non vile.","I' vo piangendo i miei passati tempi i quai posi in amar cosa mortale, senza levarmi a volo, abbiend' io l' ale, per dar forse di me non bassi essempi." "Vivo con queste paure e perennemente in conflitto con me stesso, tanto da non riuscire a riconoscermi più: come chi nel percorrere una strada incerta avanza con timore e compie errori.","In tal paura e 'n sí perpetua guerra vivo, ch' i' non so piú quel che già fui: qual chi per via dubbiosa teme ed erra." una dolce melodia si diffondeva nell'aria luminosa,E una melodia dolce correva per l’aere luminoso "L'angelo che venne in Terra col decreto della pace sospirata per tanti anni, e che aprì il Cielo dopo un lungo divieto, sembrava così reale davanti a noi, scolpito in un gesto soave, che non sembrava un'immagine silenziosa","L’angel che venne in terra col decreto de la molt’anni lagrimata pace, ch’aperse il ciel del suo lungo divieto, dinanzi a noi pareva sì verace quivi intagliato in un atto soave, che non sembiava imagine che tace" Vi risponderò in breve,Brievemente sarà risposto a voi "Quando il movimento rotatorio dei Cieli, che tu rendi eterno col desiderio delle ruote celesti di avvicinarsi a te, attirò la mia attenzione con l'armonia che tu regoli e stabilisci, il cielo mi sembrò a tal punto acceso dalla luce del sole che la pioggia o un fiume non crearono mai un lago tanto ampio","Quando la rota che tu sempiterni desiderato, a sé mi fece atteso con l’armonia che temperi e discerni,parvemi tanto allor del cielo acceso de la fiamma del sol, che pioggia o fiume lago non fece alcun tanto disteso" ecco perché Romolo discende da un padre tanto umile che lo si attribuisce a Marte,"e vien Quirino da sì vil padre, che si rende a Marte" "Fratello, il tuo alto desiderio verrà esaudito nell'ultimo Cielo, dove si adempiono tutti i desideri, incluso il mio","Frate, il tuo alto disio s’adempierà in su l’ultima spera, ove s’adempion tutti li altri e ‘l mio" perché era raffigurata anche colei che girò la chiave per aprire l'alto amore di Dio,perché iv’era imaginata quella ch’ad aprir l’alto amor volse la chiave poiché quella croce faceva lampeggiare Cristo in modo tale che io non so trovare un esempio degno per descriverla,"ché quella croce lampeggiava Cristo, sì ch’io non so trovare essempro degno" "anzi, ne sorrise, al punto che lo splendore dei suoi occhi gioiosi indusse la mia mente a dividersi tra più cose","ma sì se ne rise, che lo splendor de li occhi suoi ridenti mia mente unita in più cose divise" "Come può essere che un bene, distribuito fra più possessori, renda quelli più ricchi di sé che se fosse goduto da pochi","Com’esser puote ch’un ben, distributo in più posseditor, faccia più ricchi di sé, che se da pochi è posseduto" """Cosa fatta capo ha"", che causò tanto male alla gente di Toscana","""Capo ha cosa fatta"", che fu mal seme per la gente tosca" "chi passa la sua vita senza di essa, lascia sulla Terra una traccia di sé paragonabile al fumo nell'aria e alla schiuma nell'acqua","sanza la qual chi sua vita consuma, cotal vestigio in terra di sé lascia, qual fummo in aere e in acqua la schiuma" "O toscano, che te ne vai per la città del fuoco parlando in modo così dignitoso, abbi la compiacenza di trattenerti","O Tosco che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco" "e si toglievano la scabbia con le unghie come un coltello toglie le squame della scardova, o di un altro pesce che le abbia più larghe","e sì traevan giù l’unghie la scabbia, come coltel di scardova le scaglie o d’altro pesce che più larghe l’abbia" lui a me:,Ed elli a me: "Oh, autentico sfolgorio dello Spirito Santo",Oh vero sfavillar del Santo Spiro "O anima che ti purifichi, per tornare bella a Colui che ti creò, se mi segui sentirai qualcosa di straordinario","O creatura che ti mondi per tornar bella a colui che ti fece, maraviglia udirai, se mi secondi" "opo che le felicitazioni furono ripetute varie volte, Sordello si tirò indietro e disse:","Poscia che l’accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quattro volte, Sordel si trasse, e disse:" "Dico che quando l'anima dannata si presenta davanti a lui, rende piena confessione","Dico che quando l’anima mal nata li vien dinanzi, tutta si confessa" "O fratello, costui che ti indico col dito","O frate, questi ch’io ti cerno col dito" ma la volontà non è in grado di fare tutto,ma non può tutto la virtù che vuole "Ahimè, quanti dolci pensieri, quanto desiderio portarono questi due al passo doloroso","Oh lasso, quanti dolci pensier, quanto disio menò costoro al doloroso passo" Ecco l'angelo di Dio: unisci le mani,Ecco l’angel di Dio: piega le mani Così una voce misteriosa parlava tra i rami,Sì tra le frasche non so chi diceva "e lei, così lontana come appariva, sorrise e mi guardò, poi tornò all'eterna fonte di beatitudine","e quella, sì lontana come parea, sorrise e riguardommi, poi si tornò a l’etterna fontana" Chi il mirto?,Qual di mirto? ma qui non posso tacere,ma qui tacer nol posso "e la miseria dell'avaro re Mida, che fu la conseguenza della sua richiesta avida e per la quale bisogna sempre sorridere","e la miseria de l’avar oMida, che seguì a la sua dimanda gorda, per la qual sempre convien che si rida" Una era al centro ed era rossa,"L’una dinanzi, e quella era vermiglia" allora lo riconobbi e lo pregai di fermarsi un poco a parlarmi,"allor conobbi chi era, e pregai che, per parlarmi, un poco s’arrestasse" "Quando io sentii quelle anime offese, chinai lo sguardo e lo tenni basso così a lungo che alla fine Virgilio mi disse:","Quand’io intesi quell’anime offense, china’ il viso e tanto il tenni basso, fin che ’l poeta mi disse:" e mi è gradito che tu dica ciò che la speranza ti promette,ed emmi a grato che tu diche quello che la speranza ti ‘mpromette "L'essere in piedi ritirò il muso verso le tempie, e della materia in sovrappiù uscirono due orecchie sulle gote che non le avevano","Quel ch’era dritto, il trasse ver’ le tempie, e di troppa matera ch’in là venne uscir li orecchi de le gote scempie" perciò continua a camminare e ascolta mentre procedi,"però pur va, e in andando ascolta" "come diventò d'improvviso incandescente ai miei occhi che, vinti, non poterono sostenere lo sguardo","come si fece sùbito e candente a li occhi miei che, vinti, nol soffriro" "così io vidi quella gloriosa corona di spiriti muoversi e cantare con un'armonia e una melodia così dolce che non la si può capire, se non in Paradiso dove la gioia diventa eterna",così vid’io la gloriosa rota muoversi e render voce a voce in tempra e in dolcezza ch’esser non pò nota se non colà dove gioir s’insempra non vedi la morte che combatte sul gorgo tempestoso del peccato,non vedi tu la morte che ’l combatte su la fiumana ove ’l mar non ha vanto "Ma digli chi fosti in vita, così che per rimediare lui possa restaurare la tua fama nel mondo terreno, dove può tornare","Ma dilli chi tu fosti, sì che ’n vece d’alcun’ammenda tua fama rinfreschi nel mondo sù, dove tornar li lece" "avrei voluto dire a lui 'Abbracciami forte', ma la voce non venne fuori come credevo","sì volli dir, ma la voce non venne com’io credetti: ’Fa che tu m’abbracce’" e se qualcuno volesse chiedere 'Come,e se volesse alcun dir ‘Come "Qui la terra trema quando un'anima si sente purificata, cosicché si alza o si muove per salire in alto","Tremaci quando alcuna anima monda sentesi, sì che surga o che si mova per salir sù" "O Marco mio, tu hai ragione","O Marco mio, bene argomenti" "questi due siano sani e salvi fino all'altro ponte che, intatto, dà accesso alla prossima Bolgia",costor sian salvi infino a l’altro scheggio che tutto intero va sovra le tane cercano di proteggersi l'un l'altro coi fianchi,de l’un de’ lati fanno a l’altro schermo "O regina, perché a causa della tua ira hai voluto distruggerti","O regina, perché per ira hai voluto esser nulla" Gentucca,Gentucca "e ho visto una nave procedere rapida e veloce lungo la sua rotta, per poi affondare all'entrata nel porto","e legno vidi già dritto e veloce correr lo mar per tutto suo cammino, perire al fine a l’intrar de la foce" "Lo devi sapere, se arrivi qui solo adesso: egli è ser Branca Doria, e sono molti anni da quando è finito in questo luogo","Tu ’l dei saper, se tu vien pur mo giuso: elli è ser Branca Doria, e son più anni poscia passati ch’el fu sì racchiuso" "così starebbe un cane tra due daini:per cui, se io tacevo, non biasimo né lodo me stesso, poiché ciò era inevitabile visto che ero spinto dai miei dubbi allo stesso modo","sì si starebbe un cane intra due dame: per che, s’i’ mi tacea, me non riprendo, da li miei dubbi d’un modo sospinto, poi ch’era necessario, né commendo" "Madonna, tutto quello che valgo dipende da voi.","Madonna, da voi tegno ed ho 'l valore." "Se la materia fosse la migliore possibile e il Cielo esercitasse la sua virtù al massimo grado, allora la luce divina apparirebbe in modo perfetto","Se fosse a punto la cera dedutta e fosse il cielo in sua virtù supprema, la luce del suggel parrebbe tutta" "Io lascio a lui le altre due domande, che non gli sono state poste per conoscere, ma affinché egli riferisca al mondo quanto questa virtù ti aggrada: esse infatti non saranno difficili per lui, né gli daranno occasione di vantarsi","Li altri due punti, che non per sapere son dimandati, ma perch’ei rapporti quanto questa virtù t’è in piacere, a lui lasc’io, ché non li saran forti né di iattanza" "O Vergine Madre, figlia del tuo stesso Figlio, la più umile e la più alta di tutte le creature, termine fisso della sapienza divina, tu sei quella che ha nobilitato la natura umana a tal punto che il suo Creatore non disdegnò di diventare sua creatura","Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura" "ma non dissi altro, perché il mio sguardo fu attirato da un dannato, crocifisso a terra e legato a tre pali","ma più non dissi, ch’a l’occhio mi corse un, crucifisso in terra con tre pali" "e se sollevi lo sguardo, nel terzo gradino della rosa a partire dall'alto, la vedrai nel seggio che i suoi meriti le hanno concesso","e se riguardi sù nel terzo giro dal sommo grado, tu la rivedrai nel trono che suoi merti le sortiro" "Seguimi e lascia che la gente parli: sta' come una torre salda, che non ondeggia mai la sua cima per quanto i venti soffino","Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta come torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar di venti" Io dissi:,Diss’io: e il profeta Daniele disprezzò il cibo e guadagnò la sapienza,e Daniello dispregiò cibo e acquistò savere Forse qualcuno è stato sfigurato in tal modo da una paralisi,Forse per forza già di parlasia si travolse così alcun del tutto "La bontà divina, che disprezza ogni odio, ardendo in se stessa splende in modo tale che emana le bellezze eterne","La divina bontà, che da sé sperne ogne livore, ardendo in sé, sfavilla sì che dispiega le bellezze etterne" Venivano verso di noi e ognuna gridava:,"Venian ver noi, e ciascuna gridava:" Ora sappi che lì dentro gode la pace Raab,Or sappi che là entro si tranquilla Raab "O tu che non sei dannato da alcuna colpa e che io conobbi in Italia, se un'eccessiva somiglianza non mi inganna, ricordati di Pier da Medicina, se mai tornerai a vedere la dolce pianura che digrada da Vercelli a Marcabò","O tu cui colpa non condanna e cu’ io vidi su in terra latina, se troppa simiglianza non m’inganna, rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a veder lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina" "e se tu consideri il principio di ognuno di questi santi e poi osservi come si è evoluta la situazione, vedrai che il bianco è diventato scuro","e se guardi ’l principio di ciascuno, poscia riguardi là dov’è trascorso, tu vederai del bianco fatto bruno" "Giungemmo poi sul lido deserto, che non vide mai navigare nessuno che poi fosse in grado di tornare indietro","Venimmo poi in sul lito diserto, che mai non vide navicar sue acque omo, che di tornar sia poscia esperto" "Mentre procedevamo in quel modo lungo l'orlo della Cornice uno dietro l'altro, e spesso Virgilio mi diceva:","Mentre che sì per l’orlo, uno innanzi altro, ce n’andavamo, e spesso il buon maestro diceami:" Me ne indicò molti altri uno ad uno,Molti altri mi nomò ad uno ad uno "Mi sento come un uomo che vaneggia: mi sembra di vedere la morte dinanzi a me, vorrei difendermi e non ho armi per combattere.","Che 'n guisa d' uom che sogna, aver la morte inanzi gli occhi parme, e vorrei far difesa, e non ò l' arme." "Chi sei tu, piuttosto, che cammini per l'Antenòra colpendo le teste degli altri, così che, se io fossi vivo, sarebbe un oltraggio troppo grave","Or tu chi se’ che vai per l’Antenora, percotendo altrui le gote, sì che, se fossi vivo, troppo fora" "Noi camminavano sulle anime che la pioggia pesante abbatte, e poggiavamo i piedi sui loro corpi inconsistenti, dall'aspetto umano","Noi passavam su per l’ombre che adona la greve pioggia, e ponavam le piante sovra lor vanità che par persona" E la luna è ormai sotto i nostri piedi: il tempo che ci è concesso è poco e tu devi ancora vedere dell'altro,"E già la luna è sotto i nostri piedi: lo tempo è poco omai che n’è concesso, e altro è da veder che tu non vedi" Questa loro alterigia non è cosa nuova,Questa lor tracotanza non è nova "Ora ti dirò la verità e tu riferiscila ai vivi: l'angelo di Dio mi prese, e quello d'Inferno gridava: ""O tu del cielo, perché mi togli ciò che mi spetta""","Io dirò vero e tu ‘l ridì tra’ vivi: l’angel di Dio mi prese, e quel d’inferno gridava: ""O tu del ciel, perché mi privi""" "Tutte le bellezze sono perfezionate a causa vostra, e ciascuon fiore fiorisce a suo modo il giorno in cui voi vi fate vedere.","Per voi tutte bellezze so' afinate, e ciascun fior fiorisce in sua manera lo giorno quando vo' vi dimostrate." E la mia guida rispose:,E ’l duca mio a lui: "poiché fu lì che io entrai nella fede, che rende le anime vicine a Dio, e in seguito san Pietro girò intorno alla mia fronte dopo avermi esaminato su quella virtù","però che ne la fede, che fa conte l’anime a Dio, quivi intra’ io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte" Non posso negare quello che mi chiedi,Io non posso negar quel che tu chiedi "E il maestro, che mi vide così attento, disse:","E ’l duca che mi vide tanto atteso, disse:" "Io udivo delle voci, e ognuna sembrava pregare per la pace e la misericordia l'Agnello di Dio, che toglie i peccati dal mondo","Io sentia voci, e ciascuna pareva pregar per pace e per misericordia l’Agnel di Dio che le peccata leva" "Una volta che il sole, con la sua forza, ha tratto fuori dalla pietra ogni impurità, la stella le conferisce la sua proprietà: alla stessa maniera nel cuore, che la natura ha reso eletto, puro e gentile, nasce l'amore per l'influsso della donna, simile all'influsso della stella.","Poi che n'ha tratto fòre per sua forza lo sol ciò che li è vile, stella li dà valore: così lo cor ch'è fatto da natura asletto, pur, gentile, donna a guisa di stella lo 'nnamora." "O folle Aracne, ti vedevo già mezza tramutata in ragno, triste sugli stracci dell'opera che tu producesti a tuo danno","O folle Aragne, sì vedea io te già mezza ragna, trista in su li stracci de l’opera che mal per te si fé" infatti a Ubertino Donati non piacque che il suocero lo avesse imparentato con loro,sì che non piacque ad Ubertin Donato che poi il suocero il fé lor parente "infatti, con la grazia di cui sei oggetto ci fai stupire di una cosa che non è mai avvenuta","ché tu ne fai tanto maravigliar de la tua grazia, quanto vuol cosa che non fu più mai" "ed essi infiammarono a loro volta l'imperatore, al punto che i miei onori si trasformarono in lutti","e li ’nfiammati infiammar sì Augusto, che ’ lieti onor tornaro in tristi lutti" "Come colui che ascolta un grande inganno che gli è stato fatto, e poi se ne rammarica, così fece Flegiàs ardendo d'ira","Qual è colui che grande inganno ascolta che li sia fatto, e poi se ne rammarca, fecesi Flegiàs ne l’ira accolta" "Sono sceso lungo i gradini della scala santa solo per festeggiare la tua presenza, con parole e con la luce che mi avvolge",Giù per li gradi de la scala santa discesi tanto sol per farti festa col dire e con la luce che mi ammanta "chi è più scellerato di colui che cerca di forzare il giudizio divino, prevedendo il futuro",chi è più scellerato che colui che al giudicio divin passion comporta "Questi ordini ammirano tutti verso l'alto e attirano a sé il mondo inferiore, cosicché tutti sono attratti da Dio e attraggono a loro volta il mondo a sé","Questi ordini di sù tutti s’ammirano, e di giù vincon sì, che verso Dio tutti tirati sono e tutti tirano" "Ma non senza il volere del destino, roma, nostra capitale, è ora affidata alle tue braccia che possono scuoterla forte e sollevarla.","Ma non senza destino a le tue braccia, che scuoter forte e sollevarla ponno, è or commesso il nostro capo, roma." "ora può passare di lì senza timore chiunque non volesse parlare con gli uomini virtuosi o avvicinarsi a loro, per vergogna","or può sicuramente indi passarsi per qualunque lasciasse, per vergogna di ragionar coi buoni o d’appressarsi" Questo fu l'inizio delle mie sofferenze.,Onde i miei guai nel commune dolor s'incominciaro. "Costui non baderà alle ricchezze materiali, ma solo a quelle spirituali e la sua nascita avverrà tra feltro e feltro","Questi non ciberà terra né peltro, ma sapïenza, amore e virtute, e sua nazion sarà tra feltro e feltro" da dove trae origine in voi questa alterigia,ond’esta oltracotanza in voi s’alletta "Dunque, o lettore, alza lo sguardo con me alle sfere celesti, proprio verso quel punto in cui i due movimenti opposti si intersecano","Leva dunque, lettore, a l’alte rote meco la vista, dritto a quella parte dove l’un moto e l’altro si percuote" "Noi voltammo le spalle alla triste fossa di Malebolge, lungo l'argine roccioso che la circonda, e procedemmo senza parlare","Noi demmo il dosso al misero vallone su per la ripa che ’l cinge dintorno, attraversando sanza alcun sermone" "Ma qui la poesia morta risorga, o sante Muse, dal momento che sono consacrato a voi","Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono" Un giovane uccellino aspetta due o tre colpi,Novo augelletto due o tre aspetta "Quello che dalle guance fa scendere la barba sulle spalle scure, quando la Grecia fu spopolata di maschi al punto che a malapena ne restavano nelle culle, fu augure e indicò insieme a Calcante il momento propizio in Aulide per far salpare la flotta greca","Quel che da la gota porge la barba in su le spalle brune, fu - quando Grecia fu di maschi vòta, sì ch’a pena rimaser per le cune - augure, e diede ’l punto con Calcanta in Aulide a tagliar la prima fune" "Lo specchio, che è mio nemico, in cui siete solita guardare i vostri occhi, quegli occhi che amore e il cielo riveriscono, vi fa innamorare mostrandovi le vostre stesse bellezze, dolci e gioiose oltre ogni cosa mortale.","Il mio avversario, in cui veder solete gli occhi vostri, ch' amore e 'l ciel onora, colle non sue bellezze v' innamora, piú che 'n guisa mortal soavi e liete." "Qui vidi la mia donna così felice, non appena entrò nell'astro di quel Cielo, che il pianeta stesso divenne più lucente","Quivi la donna mia vid’io sì lieta, come nel lume di quel ciel si mise, che più lucente se ne fé ‘l pianeta" Affinché il verde terreno d'italia si colori del sangue dei barbari?,Perché 'l verde terreno del barbarico sangue si depinga? "e non vidi mai un garzone atteso dal suo signore, o uno stalliere che veglia malvolentieri, usare la striglia come ognuno di loro usava le unghie su di sé per la smania del pizzicore, che non aveva altro sollievo","e non vidi già mai menare stregghia a ragazzo aspettato dal segnorso, né a colui che mal volontier vegghia, come ciascun menava spesso il morso de l’unghie sopra sé per la gran rabbia del pizzicor, che non ha più soccorso" "Almeno amore mi darà tanto coraggio di rilevarvi quanti sono stati gli anni dei miei dolori, i giorni e le ore.","Pur mi darà tanta baldanza amore, ch' i' vi discovrirò de' mei martiri qua' sono stati gli anni e i giorni e l'ore." "così mi riscossi io, non appena il sonno fuggì via dalla mia faccia, e impallidii, come l'uomo spaventato che raggela","che mi scoss’io, sì come da la faccia mi fuggì ‘l sonno, e diventa’ ismorto, come fa l’uom che, spaventato, agghiaccia" e quel bizzarro spirito fiorentino si mordeva da sé coi denti,e ’l fiorentino spirito bizzarro in sé medesmo si volvea co’ denti "L'amore torna regolarmente nel cuore d'animo nobile, come l'uccello nel bosco ritorna in mezzo al verde.",Al cor gentil rempaira sempre amore come l'ausello in selva a la verdura. cominciò a dire Pluto con la voce roca,cominciò Pluto con la voce chioccia "Ma dimmi, se lo sai, perché poco fa il monte fu scosso dal terremoto e perché sembrò gridare a una voce fino alle sue pendici bagnate dal mare","Ma dimmi, se tu sai, perché tai crolli diè dianzi ‘l monte, e perché tutto ad una parve gridare infino a’ suoi piè molli" "Qual è la sua colpa, se non crede","ov’è la colpa sua, se ei non crede" "Se anche tu tacessi o negassi ciò che confessi, la tua colpa non sarebbe meno evidente: la apprendo da un giudice così infallibile","Se tacessi o se negassi ciò che confessi, non fora men nota la colpa tua: da tal giudice sassi" "Guarda se hai mai visto qualcuno di noi nel mondo, così che tu possa portare sue notizie sulla Terra: suvvia, perché continui a camminare","Guarda s’alcun di noi unqua vedesti, sì che di lui di là novella porti: deh, perché vai" "Io sentivo intonare 'Osanna' di coro in coro, verso il punto fisso che li tiene e sempre li terrà in quella posizione in cui sempre furono","Io sentiva osannar di coro in coro al punto fisso che li tiene a li ubi, e terrà sempre, ne’ quai sempre fuoro" "Io fui la radice della pianta maligna che fa ombra a tutta la Cristianità, cosicché raramente se ne colgono buoni frutti","Io fui radice de la mala pianta che la terra cristiana tutta aduggia, sì che buon frutto rado se ne schianta" "Grazie a te divenni poeta e cristiano: ma affinché tu capisca meglio ciò che dico, aggiungerò altri particolari","Per te poeta fui, per te cristiano: ma perché veggi mei ciò ch’io disegno, a colorare stenderò la mano" "vedi che a me non dispiace, e tuttavia brucio tra le fiamme","vedi che non incresce a me, e ardo" "così io vidi muoversi verso di noi la testa di quella schiera di anime fortunate, pudiche nell'aspetto e dignitose nei movimenti","sì vid’io muovere a venir la testa di quella mandra fortunata allotta, pudica in faccia e ne l’andare onesta" Desidero la morte e chiedo aiuto per continuare a vivere.,E bramo di perir e cheggio aita. "Il trascorrere del tempo cambia e distrugge boschi, sassi, campagne, fiumi, montagne e ogni cosa creata.","Selve sassi campagne fiumi e poggi, quanto è creato, vince e cangia il tempo." "ahimè, terra crudele, perché non ci hai inghiottito","ahi dura terra, perché non t’apristi" aspetta a riposarti qui,quivi di riposar l’affanno aspetta "Verranno a cozzare in eterno: gli avari risorgeranno dalla tomba col pugno chiuso, i prodighi coi capelli tagliati","In etterno verranno a li due cozzi: questi resurgeranno del sepulcro col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi" Che presunzione hai avuto?,Che presomisti? "Roma, che costruì il mondo virtuoso, era solita avere due soli, che indicavano entrambe le strade, del mondo e di Dio","Soleva Roma, che ’l buon mondo feo, due soli aver, che l’una e l’altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo" "Durante la mia giovinezza mi piacque così tanto la dolce luce degli occhi di laura che affrontai con piacere ogni difficoltà, pur di avvicinarmi ai rami dell'alloro da me tanto amati.",Tanto mi piacque prima il dolce lume ch' i' passai con diletto assai gran poggi per poter appressar gli amati rami. Io risposi:,Io rispuosi: Un uomo superbo per la sua nobiltà di nascita dice,Dis' omo alter Virgilio iniziò:,Virgilio incominciò: "Forse il mio racconto oscuro, simile a quello di Temi o della Sfinge, non ti convince molto, perché affatica il tuo intelletto come facevano loro","E forse che la mia narrazion buia, qual Temi e Sfinge, men ti persuade, perch’a lor modo lo ‘ntelletto attuia" "Da quassù si vedono per tutti i pascoli dei lupi famelici nelle vesti di pastori: o vendetta divina, perché tardi ad arrivare","In vesta di pastor lupi rapaci si veggion di qua sù per tutti i paschi: o difesa di Dio, perché pur giaci" Abbiamo pazientato troppo,Troppo avem sofferto "Qui, con gesti e parole eleganti, ingannò Isifile, la giovinetta che per prima aveva ingannato tutte le altre","Ivi con segni e con parole ornate Isifile ingannò, la giovinetta che prima avea tutte l’altre ingannate" "Io temo che cambierò il mio volto e i miei capelli, prima che il mio idolo, scolpito in vivo lauro, mi mostri i suoi occhi colmi di vera pietà: giacché, se non sbaglio il conto, oggi, sono già sette anni, da quando io vado sospirando di contrada in contrada, giorno e notte, con il caldo come con la neve.","I' temo di cangiar pria volto e chiome, che con vera pietà mi mostri gli occhi l'idolo mio scolpito in vivo lauro: ché s'al contar non erro, oggi à sett' anni che sospirando vo di riva in riva la notte e 'l giorno, al caldo ed a la neve." "Beatrice si comportò come Daniele quando placò l'ira di Nabucodonosor, che era diventato ingiustamente crudele","Fé sì Beatrice qual fé Daniello, Nabuccodonosor levando d’ira, che l’avea fatto ingiustamente fello" "e non temere, qualunque offesa mi sia rivolta, perché so cosa devo fare in quanto già un'altra volta partecipai a una tale contesa","e per nulla offension che mi sia fatta, non temer tu, ch’i’ ho le cose conte, perch’altra volta fui a tal baratta" Fa' che le tue parole siano misurate,Le parole tue sien conte "Egli disse, mentre intanto camminavamo veloci:","Diss’elli, e parte andavam forte:" "Che cos'hai, Bocca","Che hai tu, Bocca" "La bestia a ogni passo va più veloce, sempre più rapida, finché essa lo percuote e lascia il corpo orrendamente sfigurato","La bestia ad ogne passo va più ratto, crescendo sempre, fin ch’ella il percuote, e lascia il corpo vilmente disfatto" "Lungo l'asse orizzontale e quello verticale della croce si muovevano dei lumi attraverso il raggio di luce che talvolta illumina l'ombra, che la gente si procura per difendersi dal sole con ingegno e arte","Di corno in corno e tra la cima e ‘l basso si movien lumi, scintillando forte nel congiugnersi insieme e nel trapasso: così si veggion qui diritte e torte, veloci e tarde, rinovando vista, le minuzie d’i corpi, lunghe e corte, moversi per lo raggio onde si lista talvolta l’ombra che, per sua difesa, la gente con ingegno e arte acquista" sconta questa pena colui che sulla Terra ha troppo osato,cotal moneta rende a sodisfar chi è di là troppo oso E lui a me:,Ed elli a me: "Se ciò fosse causato solo dalla differente densità, allora in tutti sarebbe presente la medesima virtù, distribuita in misura maggiore, minore o uguale","Se raro e denso ciò facesser tanto, una sola virtù sarebbe in tutti, più e men distributa e altrettanto" "O luce, o gloria dell'umanità, che fiumi sono questi due che nascono da una stessa sorgente e poi si separano l'uno dall'altro","O luce, o gloria de la gente umana, che acqua è questa che qui si dispiega da un principio e sé da sé lontana" "Come fa l'onda presso Cariddi, quando si infrange con quella che proviene da Scilla, così quei dannati devono danzare la ridda","Come fa l’onda là sovra Cariddi, che si frange con quella in cui s’intoppa, così convien che qui la gente riddi" E io:,E io: "Come lo studioso di geometria, che si ingegna con tutte le sue forze per misurare la circonferenza e non trova, pensando, quell'elemento di cui manca, così ero io davanti a quella visione straordinaria: volevo capire come l'immagine umana si inscrivesse nel cerchio e in che modo si collocasse al suo interno","Qual è ‘l geomètra che tutto s’affige per misurar lo cerchio, e non ritrova, pensando, quel principio ond’elli indige, tal era io a quella vista nova: veder voleva come si convenne l’imago al cerchio e come vi s’indova" "Maestro, tu che superi tutte le cose tranne i diavoli ostinati che ci uscirono incontro sulla soglia della porta, chi è quel grande che non sembra preoccuparsi dell'incendio e giace sprezzante e torvo, così che la pioggia di fuoco non sembra procurargli dolore","Maestro, tu che vinci tutte le cose, fuor che ’ demon duri ch’a l’intrar de la porta incontra uscinci, chi è quel grande che non par che curi lo ’ncendio e giace dispettoso e torto, sì che la pioggia non par che ’l marturi" "Il fuoco eterno che le arroventa all'interno le fa diventare di quel colore, come tu vedi in questo basso Inferno","Il foco etterno ch’entro l’affoca le dimostra rosse, come tu vedi in questo basso inferno" Quell'azione gli permise di accedere subito alla Cornice,Quest’opera li tolse quei confini "e vedevo una donna, sulla porta, che diceva con l'atteggiamento dolce di una madre:","e una donna, in su l’entrar, con atto dolce di madre dicer:" "Voi che ascoltate in queste poesie il suono di quei sospiri con i quali io nutrivo il mio cuore al tempo del mio errore giovanile, quand'ero in parte un uomo diverso da quello che sono adesso, spero di trovare la compassione e il perdono tra coloro che capiscono l'amore perché lo hanno provato, perdono dello stile diseguale nel quale io rifletto piangendo fra la vana speranza e il vano dolore.","Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond'io nudriva 'l core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch' i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono, fra le vane speranze e 'l van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono." "O mie fratelli, la pace di Dio sia con voi","O frati miei, Dio vi dea pace" Io andavo pensando,Io gia pensando "una era rossa, a tal punto che si sarebbe a malapena notata dentro il fuoco",l’una tanto rossa ch’a pena fora dentro al foco nota "Il principe dei nuovi Farisei, mentre combatteva una guerra vicino al Laterano, e non contro Saraceni o Giudei, poiché ogni suo nemico era cristiano, e nessuno di questi aveva assediato Acri o aveva mercanteggiato nella terra del Soldano","Lo principe d’i novi Farisei, avendo guerra presso a Laterano, e non con Saracin né con Giudei,ché ciascun suo nimico era cristiano, e nessun era stato a vincer Acri né mercatante in terra di Soldano" quello è un messo celeste che viene a invitarci a salire,messo è che viene ad invitar ch’om saglia infatti alla giusta domanda devono seguire i fatti e non le parole,ché la dimanda onesta si de’ seguir con l’opera tacendo non avere disdegno di deporci dove il freddo trasforma in ghiaccio il lago di Cocito,"mettine giù, e non ten vegna schifo, dove Cocito la freddura serra" Stazio rispose:,Rispuose Stazio: "Ne uscirà senz'armi, tranne che la lancia del tradimento con cui si batté Giuda, e la userà in modo tale da fare scoppiare la pancia a Firenze","Sanz’arme n’esce esolo con la lancia con la qual giostrò Giuda, e quella ponta sì ch’a Fiorenza fa scoppiar la pancia" E lui a me:,E quelli a me: Sarei davvero troppo furbo se procurassi ai miei compagni di pena nuovi tormenti,"Malizioso son io troppo, quand’io procuro a’ mia maggior trestizia" "E gli animi sono pieni di un'abitudine pessima e antica, nemica sempre della verità, tenterai la tua fortuna tra pochi dall'animo grande ai quali piace il bene.",Proverai tua ventura fra' magnanimi pochi a chi 'l ben piace. "Per seguirla da fanciulla fuggii dal mondo e vestii il suo abito, promettendo di seguire la regola del suo Ordine","Dal mondo, per seguirla, giovinetta fuggi’mi, e nel suo abito mi chiusi e promisi la via de la sua setta" "Sono di Firenze e ho sempre appreso ascoltando le vostre opere e i vostri nomi onorevoli, con grande affetto","Di vostra terra sono, e sempre mai l’ovra di voi e li onorati nomi con affezion ritrassi e ascoltai" "All'inizio di queste parole la danza delle tre luci si arrestò insieme con la dolce mescolanza del loro canto, proprio come tutti i rematori lasciano cadere i remi - con cui prima fendevano l'acqua - al fischio del timoniere, per porre fine alla fatica o evitare un pericolo","A questa voce l’infiammato giro si quietò con esso il dolce mischio che si facea nel suon del trino spiro, sì come, per cessar fatica o rischio, li remi, pria ne l’acqua ripercossi, tutti si posano al sonar d’un fischio" E io:,E io: "O vendetta divina, quanto tu devi essere temuta da ogni lettore che apprende ciò che io vidi coi miei occhi","O vendetta di Dio, quanto tu dei esser temuta da ciascun che legge ciò che fu manifesto a li occhi miei" "Poi, quando il cuore mi restituì la forza vitale nelle membra esterne, vidi la donna che avevo incontrato da sola stare sopra di me, dicendo:","Poi, quando il cor virtù di fuor rendemmi, la donna ch’io avea trovata sola sopra me vidi, e dicea:" Aspetta quando saranno più vicini a noi: allora pregali in nome di quell'amore che li trascina ed essi verranno,"Vedrai quando saranno più presso a noi, e tu allor li priega per quello amor che i mena, ed ei verranno" "Ciascuna di esse aveva gli occhi scuri e incavati, e aveva il volto pallido e tanto magro che la pelle aderiva totalmente alle ossa","Ne li occhi era ciascuna oscura e cava, palida ne la faccia, e tanto scema, che da l’ossa la pelle s’informava" "Se io cambio colore, non stupirti, dal momento che alle mie parole vedrai fare lo stesso a tutti questi beati","Se io mi trascoloro, non ti maravigliar, ché, dicend’io, vedrai trascolorar tutti costoro" "E dal settimo ordine in giù, proprio come fino ad esso, seguono altre donne ebree, che dividono tutti i petali della rosa","E dal settimo grado in giù, sì come infino ad esso, succedono Ebree, dirimendo del fior tutte le chiome" "non frenare, ma anzi rafforza ogni tua energia","non stringer, ma rallarga ogne vigore" "ma l'altra richiede molta arte e ingegno per aprire, perché è quella che scioglie il nodo","ma l’altra vuol troppa d’arte e d’ingegno avanti che diserri, perch’ella è quella che ‘l nodo digroppa" "ma svelò a papa Innocenzo III la sua severa Regola con atteggiamento regale, e da lui ebbe il primo avallo al suo Ordine","ma regalmente sua dura intenzione ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe primo sigillo a sua religione" "E anche se non fosse più tale, non per questo la sua immagine svanirebbe, perché una ferita non si rimargina, per il fatto che l'arco si è allentato dopo aver lanciato una freccia.","E se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana." come a colui che ascolta e non comprende,come a colui che non intende e ode "Finalmente sei arrivata, anima malvagia","Or se’ giunta, anima fella" "Dopo che quelle luci sante, piene di Spirito Santo, si fermarono e tornarono a raffigurare il segno che rese i Romani degni di rispetto al mondo, esso ricominciò:","Poi si quetaro quei lucenti incendi de lo Spirito Santo ancor nel segno che fé i Romani al mondo reverendi, esso ricominciò:" Non fu chiaro da chi venissero le parole che furono date in risposta a queste dette dal mio maestro,"Le lor parole, che rendero a queste che dette avea colui cu’ io seguiva, non fur da cui venisser manifeste" e tu cortese che obbedisti subito alle parole autentiche che ti disse,e te cortese ch’ubidisti tosto a le vere parole che ti porse Sinone disse:,Disse Sinon: "Tu non perderti d'animo, anche se io sono adirato, poiché io vincerò la prova, qualunque sia la difesa che approntano dentro la città","Tu, perch’io m’adiri, non sbigottir, ch’io vincerò la prova, qual ch’a la difension dentro s’aggiri" "A dire il vero, erano più o meno curvati a seconda del macigno che avevano sulle spalle",Vero è che più e meno eran contratti secondo ch’avien più e meno a dosso Qui non ci sono donne di cui fare mercato,qui non son femmine da conio la dolce luce del sole non colpisce più i suoi occhi,non fiere li occhi suoi lo dolce lume ognuno cerca quindi di raggiungerlo,per che di giugner lui ciascun contende così io vidi più facce di beati pronti a parlare,tali vid’io più facce a parlar pronte "Nell'ora in cui la rondinella, vicino all'alba, comincia il suo triste stridio, forse ricordando i suoi primi dolori, e in cui la nostra mente, distaccata dal corpo e meno presa dai pensieri, fa dei sogni rivelatori, mi sembrava di vedere in sogno un'aquila dalle penne d'oro, che volteggiava in cielo con le ali spiegate e prossima a scendere","Ne l’ora che comincia i tristi lai la rondinella presso a la mattina, forse a memoria de’ suo’ primi guai,e che la mente nostra, peregrina più da la carne e men da’ pensier presa, a le sue vision quasi è divina,in sogno mi parea veder sospesa un’aguglia nel ciel con penne d’oro, con l’ali aperte e a calare intesa" Con le tue dolci parole mi alletti in tal modo che non posso stare zitto,"Sì col dolce dir m’adeschi, ch’i’ non posso tacere" "e rese il cielo soprastante gonfio di umidità, tanto che questa si trasformò in pioggia","e ‘l ciel di sopra fece intento, sì che ‘l pregno aere in acqua si converse" "O tu che mostri in modo così bestiale odio verso colui che stai divorando, dimmi la ragione a questo patto","O tu che mostri per sì bestial segno odio sovra colui che tu ti mangi, dimmi ’l perché" "così fecero Sabellio, Ario e quegli stolti che furono come spade verso le Scritture, deformando i volti regolari",sì fé Sabellio e Arrio e quelli stolti che furon come spade a le Scritture in render torti li diritti volti "Tu sei così vicino all'ultima salvezza, che devi avere i tuoi occhi limpidi e privi di ogni velo mortale","Tu se’ sì presso a l’ultima salute, che tu dei aver le luci tue chiare e acute" "O nobiltà di sangue, che sei poca cosa, se induci la gente a vantarsi sulla Terra dove il nostro affetto è più debole, non me ne potrò mai stupire: infatti là dove il nostro appetito non si volge ai beni terreni, intendo dire in Paradiso, io me ne vantai","O poca nostra nobiltà di sangue, se gloriar di te la gente fai qua giù dove l’affetto nostro langue, mirabil cosa non mi sarà mai: ché là dove appetito non si torce, dico nel cielo, io me ne gloriai" "Tu mi infondesti la speranza con la tua Epistola, cosicché sono ripieno di questa virtù e posso diffonderla anche sugli altri","Tu mi stillasti, con lo stillar suo, ne la pistola poi, sì ch’io son pieno, e in altrui vostra pioggia repluo" "e nel punto dove io dissi questo, la colpa non veniva cancellata grazie alla preghiera, e poi la preghiera non era rivolta a Dio","e là dov’io fermai cotesto punto, non s’ammendava, per pregar, difetto, perché ‘l priego da Dio era disgiunto" "Di quel momento posso dire solo che, guardando lei, il mio affetto fu libero da ogni altro desiderio, fino a che la bellezza eterna di Dio, che raggiava direttamente in Beatrice, si rifletteva verso di me dal suo bel viso","Tanto poss’io di quel punto ridire, che, rimirando lei, lo mio affetto libero fu da ogne altro disire, fin che ‘l piacere etterno, che diretto raggiava in Beatrice, dal bel viso mi contentava col secondo aspetto" "o Ilio, come ti mostrava bassa e vile la scultura che si vede lì","o Ilión, come te basso e vile mostrava il segno che lì si discerne" Il mio maestro disse:,Disse ’l maestro mio: "Mio signore, e se tu non dovessi tornare","Segnor mio, se tu non torni" ma tienili sempre stretti alla selva,ma sempre al bosco tien li piedi stretti il poeta mormorava:,mormorava il poeta: "Poi, quando quelle anime furono tanto lontane da noi che non si potevano più sentire, nella mia mente nacque un nuovo pensiero, dal quale ne nacquero altri e diversi","Poi quando fuor da noi tanto divise quell’ombre, che veder più non potiersi, novo pensiero dentro a me si mise, del qual più altri nacquero e diversi" "Ormai non ti deve più sembrare difficile capire perché si dice che una giusta vendetta, in seguito, fu vendicata da un giusto tribunale","Non ti dee oramai parer più forte, quando si dice che giusta vendetta poscia vengiata fu da giusta corte" ma fu solo un punto a sopraffarci,ma solo un punto fu quel che ci vinse "La volontà di fare il bene, in cui si manifesta sempre l'amore ben diretto, così come la cupidigia si manifesta nella volontà malvagia, fece stare in silenzio quella dolce lira e fece acquietare le sante corde che la mano di Dio allenta e tira","Benigna volontade in che si liqua sempre l’amor che drittamente spira, come cupidità fa ne la iniqua, silenzio puose a quella dolce lira, e fece quietar le sante corde che la destra del cielo allenta e tira" l'altro per la sua saggezza in Terra fu uno splendore di luce come i Cherubini,l’altro per sapienza in terra fue di cherubica luce uno splendore "ma quando si indirizza al male o corre al bene con minore o maggiore sollecitudine di quanto dovrebbe, allora la creatura opera contro il suo Creatore","ma quando al mal si torce, o con più cura o con men che non dee corre nel bene, contra ‘l fattore adovra sua fattura" e indicai il sole,e ‘l sol mostrai Capii subito che quello era il messo celeste e mi rivolsi al maestro,"Ben m’accorsi ch’elli era da ciel messo, e volsimi al maestro" E lui a me:,Ed elli a me: Aspettali e poi procedi adeguando il tuo passo al loro,Aspetta e poi secondo il suo passo procedi E uno dei due rispose:,E l’un rispuose a me: "Sta come chi non ha più forza vitale, giacché per paura è fuggita dal cuore.","Sta come quella che non ha valore, ch' è per temenza da lo cor partita." "Questo amore si è impresso in me grazie ad argomenti filosofici e all'autorità, non appena è compreso, accende amore di sé, tanto maggiore quanto maggiore è la bontà che contiene in se stesso","Per filosofici argomenti e per autorità che quinci scende cotale amor convien che in me si ‘mprenti: ché ‘l bene, in quanto ben, come s’intende, così accende amore, e tanto maggio quanto più di bontate in sé comprende" "E se qualcuno ha timore dell'amore, il vostro bel viso lo incoraggia ad accogliere in sé un così grande sentimento.","E, chi d'amor si teme, lu' assicura vostro bel vis' a tanto 'n sé volere." "poi rivolsi i miei occhi a quelli, bellissimi, di lei",poscia rivolsi li occhi a li occhi belli Aggrappati a me,"Tiemmi, tiemmi" "Quando la costellazione formata da sette stelle dell'Empireo, che non ha mai conosciuto alba o tramonto, né è mai stata offuscata da nebbia se non quella del peccato, e che lì indicava a ciascuno il suo dovere, proprio come l'Orsa Maggiore indica la via a chiunque gira il timone per giungere in porto, si fermò, la gente santa che era venuta tra essa e il grifone si voltò verso il carro, come alla sua pace","Quando il settentrion del primo cielo, che né occaso mai seppe né orto né d’altra nebbia che di colpa velo, e che faceva lì ciascun accorto di suo dover, come ‘l più basso face qual temon gira per venire a porto, fermo s’affisse: la gente verace, venuta prima tra ‘l grifone ed esso, al carro volse sé come a sua pace" e quell'involucro è compreso solamente da Colui che lo cinge,e quel precinto colui che ‘l cinge solamente intende Ma è a tal punto timida che non osa dire a quale donna appartenga.,"Ma tant'è paurosa, che no le dice di qual donna sia." "Poi, con la dottrina e con la volontà, ottenuto l'avallo papale, si mosse come un torrente che sgorga da un'alta sorgente","Poi, con dottrina e con volere insieme, con l’officio appostolico si mosse quasi torrente ch’alta vena preme" E lui a me:,Ed elli a me: "Se la possibilità di peccare era già cessata in te prima che ti soccorresse l'ora del pentimento, che ci riconcilia con Dio, come hai fatto a giungere in questa Cornice","Se prima fu la possa in te finita di peccar più, che sovvenisse l’ora del buon dolor ch’a Dio ne rimarita, come se’ tu qua sù venuto ancora" Digli che non scappi e chiedigli quale colpa lo ha portato quaggiù,"Dilli che non mucci, e domanda che colpa qua giù ’l pinse" Allora iniziai:,Allora incominciai: "Giù nel mondo infinitamente amaro, e in seguito in Paradiso, di Cielo in Cielo, ho appreso cose che, se le riferirò, avranno per molti un sapore sgradevole","Giù per lo mondo sanza fine amaro, e per lo monte del cui bel cacume li occhi de la mia donna mi levaro, e poscia per lo ciel, di lume in lume, ho io appreso quel che s’io ridico, a molti fia sapor di forte agrume" "Come un lampo improvviso che disperda le facoltà visive, cosicché priva l'occhio della capacità di vedere altri oggetti, così fui avvolto da una luce vivissima, che mi fasciò di un velo tale col suo fulgore che io non vedevo nient'altro","Come sùbito lampo che discetti li spiriti visivi, sì che priva da l’atto l’occhio di più forti obietti, così mi circunfulse luce viva, e lasciommi fasciato di tal velo del suo fulgor, che nulla m’appariva" Questo incoraggiamento venne a me dalla seconda luce,Questo conforto del foco secondo mi venne "Vidi sotto di esso delle anime che alzavano le mani verso i rami e gridavano qualcosa, simili a dei bambini desiderosi e incapaci, che pregano e il pregato non risponde, ma anzi tiene alto l'oggetto desiderato e non lo nasconde per acuire la loro voglia","Vidi gente sott’esso alzar le mani e gridar non so che verso le fronde, quasi bramosi fantolini e vani, che pregano, e ‘l pregato non risponde, ma, per fare esser ben la voglia acuta, tien alto lor disio e nol nasconde" e in modo simile la prima anima mi faceva capire attraverso la luce che lo fasciava quanto fosse lieta nel potermi rispondere,e similmente l’anima primaia mi facea trasparer per la coverta quant’ella a compiacermi venìa gaia Poi iniziò:,Poi cominciò: "Vedendoci scendere, ciascuno di loro si fermò e dalla schiera ne uscirono tre, con gli archi e le frecce che prima avevano scelto","Veggendoci calar, ciascun ristette, e de la schiera tre si dipartiro con archi e asticciuole prima elette" "Dunque chi ti ha guidato quassù tra noi, visto che credi di tornare sulla Terra","Chi t’ha dunque condotto qua sù tra noi, se giù ritornar credi" Vi sono altri beni che non rendono felice l'uomo,Altro ben è che non fa l’uom felice "O voi che il Cielo ha scacciato, gente disprezzata","O cacciati del ciel, gente dispetta" "Quest'ultimo non si può mai cancellare, se non viene rispettato",Quest’ultima già mai non si cancella se non servata "Non credo che, per quanto la si chiami, si distolga dal sonno indolente, tanto è immersa in un sonno profondo e pesante.","Non spero che già mai dal pigro sonno mova la testa, per chiamar ch' uom faccia, sí gravemente è oppressa e di tal soma" "E quest'altro splendore che ti appare alla mia destra e che si accende di tutta la luce del nostro Cielo, capisce bene ciò che io dico di me stessa","E quest’altro splendor che ti si mostra da la mia destra parte e che s’accende di tutto il lume de la spera nostra, ciò ch’io dico di me, di sé intende" "Avevano cappe con bassi cappucci davanti agli occhi, della stessa foggia di quelle dei monaci cluniacensi","Elli avean cappe con cappucci bassi dinanzi a li occhi, fatte de la taglia che in Clugnì per li monaci fassi" "Carlo venne in Italia e, per fare ammenda, uccise Corradino","Carlo venne in Italia e, per ammenda, vittima fé di Curradino" "Io vidi Bellincione Berti indossare una cintura di cuoio e d'osso, e sua moglie allontanarsi dallo specchio senza il viso imbellettato","Bellincion Berti vid’io andar cinto di cuoio e d’osso, e venir da lo specchio la donna sua sanza ‘l viso dipinto" "E questo, tuttavia, quassù è tollerato con minore disdegno, rispetto a quando la Sacra Scrittura è trascurata oppure deformata",E ancor questo qua sù si comporta con men disdegno che quando è posposta la divina Scrittura o quando è torta E io:,E io: "In questo ordine le creature razionali vedono l'impronta della virtù divina, che è il fine ultimo di tutto l'ordine medesimo","Qui veggion l’alte creature l’orma de l’etterno valore, il qual è fine al quale è fatta la toccata norma" "Poco fa, sul far dell'alba che precede il giorno, quando eri profondamente addormentato, una donna venne in quel luogo laggiù adornato di fiori e disse: ""Io sono Lucia","Dianzi, ne l’alba che procede al giorno, quando l’anima tua dentro dormia, sovra li fiori ond’è là giù addornovenne una donna, e disse: ""I’ son Lucia" "e uno dei vecchi, come se fosse un inviato del cielo, gridò cantando per tre volte 'Vieni, sposa, dal Libano', seguito da tutti gli altri","e un di loro, quasi da ciel messo, ‘Veni, sponsa, de Libano’ cantando gridò tre volte, e tutti li altri appresso" "nella sua vita non si nutre di erba né di biada, ma solo di lacrime di incenso e di amomo, e il suo ultimo nido è fatto di foglie di nardo e mirra","erba né biado in sua vita non pasce, ma sol d’incenso lagrime e d’amomo, e nardo e mirra son l’ultime fasce" "Chiunque depredi o danneggi quella pianta, di fatto offende in modo sacrilego Dio, il quale la creò sacra solo per i Suoi fini","Qualunque ruba quella o quella schianta, con bestemmia di fatto offende a Dio, che solo a l’uso suo la creò santa" il dorso e il petto ed entrambi i fianchi erano dipinti di nodi e rotelle,lo dosso e ’l petto e ambedue le coste dipinti avea di nodi e di rotelle "Quando io sono tutto rivolto nella direzione in cui risplende il bel viso di laura, e permane nella memoria l'immagine del volto rilucente di lei, che è come se mi bruciasse dentro da parte a parte devastandomi, mi vien timore che il cuore mi si spezzi, e sento vicina la fine della mia vita, e allora comincio ad andarmene in giro come un orbo, vagando accecato, come qualcuno che pur non sapendo dove andare comunque parte.","Quand'io son tutto volto in quella parte ove 'l bel viso di madonna luce, e m'è rimasa nel pensier la luce che m'arde e strugge dentro a parte a parte, i' che temo del cor che mi si parte, e veggio presso il fin de la mia luce, vommene in guisa d'orbo, senza luce, che non sa ove si vada e pur si parte." esso risolse entrambi i miei dubbi,tal puose in pace uno e altro disio "Perciò, qualunque cosa è tanto preziosa da non avere alcun termine di paragone, non può essere scambiata con nient'altro","Però qualunque cosa tanto pesa per suo valor che tragga ogne bilancia, sodisfar non si può con altra spesa" "e poi tacque, come se fosse soddisfatto","e, quasi contentato, si tacette" e io parlo di lui come del contadino che Cristo scelse come aiutante nel suo orto,e io ne parlo sì come de l’agricola che Cristo elesse a l’orto suo per aiutarlo "Aveva messo davanti i Gualandi, i Sismondi e i Lanfranchi, sul fronte avanzato, con cagne macilente, fameliche e addestrate","Con cagne magre, studiose e conte Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi s’avea messi dinanzi da la fronte" "Gli altri la soccorsero quanto era giovane e forte, costui la scampò da morte nella sua vecchiaia.","Gli altri l'aitar giovene e forte, questi in vecchiezza la scampò da morte!" "perché ha posto lì come suo abate, al posto di quello che doveva svolgere l'incarico, suo figlio, menomato nel corpo e nella mente e nato male","perché suo figlio, mal del corpo intero, e de la mente peggio, e che mal nacque, ha posto in loco di suo pastor vero" Egli allora disse:,Diss’elli allora: "Ma tu che scrivi solo per cancellare che tu corrompi, sono ancora vivi","Ma tu che sol per cancellare scrivi, pensa che Pietro e Paulo, che moriro per la vigna che guasti, ancor son vivi" "O lettore, aguzza lo sguardo con attenzione al vero, poiché il velo allegorico è qui così sottile che è facile passarvi attraverso","Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, chè ‘l velo è ora ben tanto sottile, certo che ‘l trapassar dentro è leggero" "Ma ora va' via, Toscano","Ma va via, Tosco, omai" "Voi fiorentini mi chiamaste Ciacco: a causa della colpa della gola, come vedi, sono fiaccato dalla pioggia","Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa de la gola, come tu vedi, a la pioggia mi fiacco" "Come quando c'è una nebbia fitta o quando nel nostro emisfero cala la notte, e appare in lontananza un mulino che è mosso dal vento, così allora mi parve di vedere una simile costruzione","Come quando una grossa nebbia spira, o quando l’emisperio nostro annotta, par di lungi un molin che ’l vento gira, veder mi parve un tal dificio allotta" Egli conosce il danno del suo maggior peccato,Di sua maggior magagna conosce il danno allora presi l'abitudine di visitarli,ond’io a visitarli presi usata "Ora sai dove, quando e come furono creati questi amori : cosicché già tre tuoi desideri sono stati appagati",Or sai tu dove e quando questi amori furon creati e come: sì che spenti nel tuo disio già son tre ardori "Poi le zampe posteriori del serpente, attorcigliate assieme, divennero il membro che l'uomo nasconde, mentre il dannato aveva il suo diviso in due","Poscia li piè di retro, insieme attorti, diventaron lo membro che l’uom cela, e ’l misero del suo n’avea due porti" "Anche se mi strapperai tutti i capelli, non ti dirò chi sono e non mi mostrerò nemmeno se mi colpirai sul capo mille volte","Perché tu mi dischiomi, né ti dirò ch’io sia, né mosterrolti, se mille fiate in sul capo mi tomi" La materia di queste creature e l'influsso celeste non sono uguali,La cera di costoro e chi la duce non sta d’un modo Perché ti abbagli per vedere una cosa che non è qui,Perché t’abbagli per veder cosa che qui non ha loco La mia guida salì sulla barca e poi mi fece salire dopo di lui,"Lo duca mio discese ne la barca, e poi mi fece intrare appresso lui" allora dissi:,per ch’i’ dissi: Si potrebbero vedere i dannati che giacciono nelle tombe,La gente che per li sepolcri giace potrebbesi veder "Vidi entrambe le sponde del Mediterraneo fino alla Spagna, al Marocco e alla Sardegna, e alle altre isole bagnate da quel mare","L’un lito e l’altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l’isola d’i Sardi, e l’altre che quel mare intorno bagna" "perciò la mia risposta ha lo scopo di farsi sentire da colui che piange al di là del fiume, perché il dolore sia commisurato alla colpa","onde la mia risposta è con più cura che m’intenda colui che di là piagne, perché sia colpa e duol d’una misura" ma mi misi in viaggio in alto mare solo con una nave e con quei pochi compagni dai quali non fui abbandonato,ma misi me per l’alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto "Dunque la mia penna salta questa parte e non ne parlo: infatti la nostra fantasia è colore troppo vivace per raffigurare certe pieghe, e così le nostre parole","Però salta la penna e non lo scrivo: ché l’imagine nostra a cotai pieghe, non che ‘l parlare, è troppo color vivo" essi venivano gridando:,venian gridando: "Ormai puoi giudicare la condotta di quelli che ho accusato prima e le loro colpe, che sono causa di tutti i vostri mali","Omai puoi giudicar di quei cotali ch’io accusai di sopra e di lor falli, che son cagion di tutti vostri mali" "Essenze della mia anima, quando mi vedete così sofferente perché non mandate via dalla mia mente tutte queste parole intrise di pianto, di dolore e di triste consapevolezza?","Deh, spiriti miei, quando mi vedite con tanta pena, come non mandate fuor della mente parole adornate di pianto, dolorose e sbigottite?" "e poi che mi strinse tutto al suo petto, risalì per la via da cui era sceso","e poi che tutto su mi s’ebbe al petto, rimontò per la via onde discese" Allora dissi:,Ond’io: non devi fare altro che dirmi quello che vuoi,più non t’è uo' ch'aprirmi il tuo talento Io iniziai:,Comincia’ io: "Ormai si erano svegliati e si avvicinava l'ora in cui solitamente ci veniva dato il cibo, anche se ognuno ne dubitava per il suo sogno","Già eran desti, e l’ora s’appressava che ’l cibo ne solea essere addotto, e per suo sogno ciascun dubitava" "Dal giorno in cui l'arcangelo Gabriele disse 'Ave' a Maria, fino a quello in cui mia madre, che ora è santa, mi partorì, questo pianeta si è ricongiunto alla costellazione del Leone volte, riscaldandosi sotto la sua zampa","Da quel dì che fu detto ‘Ave’ al parto in che mia madre, ch’è or santa, s’alleviò di me ond’era grave, al suo Leon cinquecento cinquanta e trenta fiate venne questo foco a rinfiammarsi sotto la sua pianta" E io a lui:,E io a lui: "E ti chiedo, in nome di ciò che tu desideri di più, se mai andrai in Toscana, che tu ripari la mia reputazione presso i miei congiunti","E cheggioti, per quel che tu più brami, se mai calchi la terra di Toscana, che a’ miei propinqui tu ben mi rinfami" "E' un desiderio che mi porto dietro sin dalla nascita, cresciuto insieme a me giorno dopo giorno, e ho paura che esso si esaurirà solo al momento della mia morte: un unico sepolcro calerà su entrambi.","Questo d' allor ch' i' m' addormiva in fasce venuto è di dí in dí crescendo meco, e temo ch' un sepolcro ambeduo chiuda." "Come un allievo che risponde al maestro con prontezza e buona volontà in ciò in cui è esperto, per manifestare la sua conoscenza, io dissi:","Come discente ch’a dottor seconda pronto e libente in quel ch’elli è esperto, perché la sua bontà si disasconda, diss’io:" "ma c'è una mancanza da parte tua, poiché non hai ancora la vista pronta a osservare tali spettacoli","ma è difetto da la parte tua, che non hai viste ancor tanto superbe" "dunque, se desideri avere dei chiarimenti su di noi, domanda pure senza esitare","e però, se disii di noi chiarirti, a tuo piacer ti sazia" "Perciò ti metto in guardia, se mai tu sentissi altre versioni sull'origine della mia terra, affinché nessuna menzogna offuschi la verità","Però t’assenno che, se tu mai odi originar la mia terra altrimenti, la verità nulla menzogna frodi" "o mi rivolsi a Beatrice e lei capì prima che parlassi, e mi sorrise con un cenno che fece crescere le ali al mio desiderio","Io mi volsi a Beatrice, e quella udio pria ch’io parlassi, e arrisemi un cenno che fece crescer l’ali al voler mio" "Allorché torno in me stesso mi trovo il petto bagnato di lacrime di commiserazione, e allora dico:","Poi ch' a me torno, trovo il petto molle de la pietate, ed alor dico:" "e questa nostra mancata conoscenza è tanto dolce, per noi, in quanto la nostra gioia si affina in Paradiso sempre di più e vogliamo solo quanto è voluto da Dio","ed ènne dolce così fatto scemo, perché il ben nostro in questo ben s’affina, che quel che vole Iddio, e noi volemo" "Se egli fu tanto bello quanto ora è brutto, e nonostante questo osò ribellarsi al suo Creatore, è giusto che da lui derivi ogni male","S’el fu sì bel com’elli è ora brutto, e contra ’l suo fattore alzò le ciglia, ben dee da lui proceder ogne lutto" Subito la salutai amorevolmente e le domandai se fosse accompagnata.,D'amor la saluta' immantenente e domandai s'avesse compagnia "E il mio maestro aprì le mani, prese un po' di terra e la gettò coi pugni pieni nelle fauci fameliche del mostro","E ’l duca mio distese le sue spanne, prese la terra, e con piene le pugna la gittò dentro a le bramose canne" "I tuoi santi pensieri, i tuoi atti pietosi e puri fecero della tua verginità per quanto fecondata un vivo tempio e consacrato a dio.","Santi penseri, atti pietosi e casti al vero dio sacrato e vivo tempio fecero in tua verginità feconda." "Beatrice, mentre io tacevo pur volendo parlare, mi condusse al centro della rosa eterna, che digrada verso il basso e si estende ed emana un profumo di lode al sole che fa sempre primavera, e mi disse:","Nel giallo de la rosa sempiterna, che si digrada e dilata e redole odor di lode al sol che sempre verna, qual è colui che tace e dicer vole, mi trasse Beatrice, e disse:" "dunque è necessario che io mi armi di buona prudenza, così che, se sarò allontanato dal luogo a me più caro, io non perda gli altri a causa dei miei versi","per che di provedenza è buon ch’io m’armi, sì che, se loco m’è tolto più caro, io non perdessi li altri per miei carmi" "Possa realizzarsi ciò che le tue parole hanno richiesto grazie all'azione spontanea, o spirito imprigionato: ti prego ancora di dirci come l'anima si lega a questi tronchi,","Se l’om ti faccia liberamente ciò che ’l tuo dir priega, spirito incarcerato, ancor ti piaccia di dirne come l’anima si lega in questi nocchi" Son già passati più di mille anni da che sono morte quelle anime nobili che l'avevano innalzata a quel grado di potenza e di gloria a cui era giunta.,Passato è già piú che 'l millesimo anno che 'n lei mancâr quell'anime leggiadre che locata l'avean là dov' ell'era. "E affinché tu ti stupisca meno delle mie parole, pensa al vino che è prodotto dal calore del sole unito all'umore che cola dalla vite","E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sole che si fa vino, giunto a l’omor che de la vite cola" "Non appena io e Virgilio fummo sulla barca, essa ripartì fendendo l'acqua più di quanto non sia solita fare con altri","Tosto che ’l duca e io nel legno fui, segando se ne va l’antica prora de l’acqua più che non suol con altrui" "Così la pelle bianca diventa scura al primo apparire dell'Aurora, figlia di Iperione, colui che porta il mattino e fa cessare la sera",Così si fa la pelle bianca nera nel primo aspetto de la bella figlia di quel ch’apporta mane e lascia sera "Nella sua profondità vidi che è contenuto tutto ciò che è disperso nell'Universo, rilegato in un volume:sostanze, accidenti e il loro legame, quasi unificati insieme, in modo tale che ciò che io ne dico è un barlume di verità","Nel suo profondo vidi che s’interna legato con amore in un volume, ciò che per l’universo si squaderna: sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch’i’ dico è un semplice lume" "e vidi molte anime, mentre camminavano, che si accorgevano di quell'indizio","e pur a tanto indizio vidi molt’ombre, andando, poner mente" Edificarono una città sopra il suo sepolcro,Fer la città sovra quell’ossa morte "Se questo non si spenge in mezzo alle nuvole, finisce per ardere rapidamente ciò che gli si para davanti.","Se non more 'n venire in nuviloso loco, arde immantenenti ciò che dimora loco." "Il troppo spendere e il troppo risparmio ha tolto loro il Paradiso, e li ha posti a questa contesa: non uso altre parole per descrivere la loro pena","Mal dare e mal tener lo mondo pulcro ha tolto loro, e posti a questa zuffa: qual ella sia, parole non ci appulcro" "Ma quelle anime, che erano nude e prostrate, cambiarono colore e batterono i denti, appena udirono le sue parole crude","Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude, cangiar colore e dibattero i denti, ratto che ’nteser le parole crude" "Benedetta sia tu tra le figlie di Adamo, e benedette siano in eterno le tue bellezze","Benedicta tue ne le figlie d’Adamo, e benedette sieno in etterno le bellezze tue" "La natura, ogni qual volta trova le condizioni esterne discordi, produce cattivi effetti come un seme caduto in un terreno non adatto a quella specie","Sempre natura, se fortuna trova discorde a sé, com’ogne altra semente fuor di sua region, fa mala prova" "Ora che risiede al di là del fiume infernale non può più commuovermi, in forza di quella legge che fu emanata quando io ne uscii fuori","Or che di là dal mal fiume dimora, più muover non mi può, per quella legge che fatta fu quando me n’usci’ fora" "e perciò colei alla quale nessun mio pensiero poteva essere nascosto, rivolta a me, tanto lieta quanto era bella, mi disse:","e però quella cui non potea mia cura essere ascosa, volta ver’ me, sì lieta come bella, mi disse:" "così quelle ruote che danzavano in tondo, con velocità diverse, mi permettevano di valutare la loro maggiore o minore beatitudine","così quelle carole, differentemente danzando, de la sua ricchezza mi facieno stimar, veloci e lente" "In quel seggio che si trova nel terzo ordine, siede Rachele sotto Eva, accanto a Beatrice come puoi vedere","Ne l’ordine che fanno i terzi sedi, siede Rachel di sotto da costei con Beatrice, sì come tu vedi" Mentre stavo riflettendo e osservando le stelle,"Sì ruminando e sì mirando in quelle, mi prese il sonno" La creatura umana possiede tutte queste doti,Di tutte queste dote s’avvantaggia l’umana creatura non hai desiderio di startene con chi è estraneo a tali argomenti.,Di star con l'altre tu non hai talento. "Voi, signori d'italia, ai quali la fortuna ha dato il governo sulle belle regioni d'italia, per le quali sembra non proviate nessun senso di compassione, che fanno qui tante milizie straniere?","Voi cui fortuna à posto in mano il freno de le belle contrade, di che nulla pietà par che vi stringa, che fan qui tante pellegrine spade?" Erano già presenti i Gualterotti e gli Importuni,Già eran Gualterotti e Importuni "infatti, come Monteriggioni è coronata di torri sulla cerchia tonda di mura, così gli orribili giganti, cui Giove minaccia ancora dal cielo quando emette i tuoni, svettavano come torri sull'argine che circonda il pozzo, emergendo dalla cintola in su","però che come su la cerchia tonda Montereggion di torri si corona, così la proda che ’l pozzo circonda torreggiavan di mezza la persona li orribili giganti, cui minaccia Giove del cielo ancora quando tuona" e Beatrice aggiunse:,e da Beatrice: "Ma affinché tu comprenda ancora più chiaramente, rivolgi a me la tua attenzione e avrai qualche buon frutto dalla nostra sosta","Ma perché più aperto intendi ancora, volgi la mente a me, e prenderai alcun buon frutto di nostra dimora" "E me lo spieghi tu stesso, iniziando l'alto annuncio da qui alla Terra, superando ogni altro messaggio","Sternilmi tu ancora, incominciando l’alto preconio che grida l’arcano di qui là giù sovra ogne altro bando" "non so se fu per mio volere, o per destino o fortuna","se voler fu o destino o fortuna, non so" "Affinché tu porti a compimento nel modo dovuto il tuo viaggio, cosa per cui la preghiera di Beatrice e il suo santo amore mi hanno inviato qui, spingi il tuo sguardo lungo la rosa","Acciò che tu assommi perfettamente il tuo cammino, a che priego e amor santo mandommi, vola con li occhi per questo giardino" alcuni battono i chiodi da prora o da poppa,chi ribatte da proda e chi da poppa "E come le gru emettono i loro lamenti, formando in cielo una lunga riga, così vidi venire sospirando delle anime, trasportate da quella tempesta","E come i gru van cantando lor lai, faccendo in aere di sé lunga riga, così vid’io venir, traendo guai, ombre portate da la detta briga" "ma il tuo popolo risponde sollecito senza essere chiamato, e grida:","ma il popol tuo solicito risponde sanza chiamare, e grida:" "Prendeva l'altra e le strappava la veste sul davanti, mostrandomi il ventre","L’altra prendea, e dinanzi l’apria fendendo i drappi, e mostravami ‘l ventre" "E come la rana gracida col muso a pelo d'acqua d'estate, quando la contadina sogna spesso di spigolare","E come a gracidar si sta la rana col muso fuor de l’acqua, quando sogna di spigolar sovente la villana" "Dopo che le anime finivano di cantare quell'inno, gridavano forte: 'Non conosco uomo'","Appresso il fine ch’a quell’inno fassi, gridavano alto: ‘Virum non cognosco’" Tutti urlarono:,Tutti gridaron: l'amore mi ha fatto venire qui a parlarti,"amor mi mosse, che mi fa parlare" "Tendiamo le reti, così che io possa catturare la leonessa e i leoncini","Tendiam le reti, sì ch’io pigli la leonessa e ’ leoncini al varco" "Come il nostro cielo fa cadere in basso i fiocchi di neve, quando il corno della capra del cielo, così io vidi il Cielo diventare brillante e fioccare verso l'alto i beati trionfanti che si erano trattenuti qui con noi","Sì come di vapor gelati fiocca in giuso l’aere nostro, quando ’l corno de la capra del ciel col sol si tocca, in sù vid’io così l’etera addorno farsi e fioccar di vapor triunfanti che fatto avien con noi quivi soggiorno" "Sull'orlo di un'alta riva dove c'erano molte rocce ammucchiate in cerchio, giungemmo in prossimità del Cerchio successivo",In su l’estremità d’un’alta ripa che facevan gran pietre rotte in cerchio venimmo sopra più crudele stipa "Tra Sestri Levante e Chiavari scende a valle un bel fiume, e la mia casata pone il suo nome sulla parte alta del suo stemma nobiliare","Intra Sestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella, e del suo nome lo titol del mio sangue fa sua cima" "Tu dici che il padre di Silvio, ancora in vita, andò nell'Aldilà in carne e ossa, con tutto il corpo","Tu dici che di Silvio il parente, corruttibile ancora, ad immortale secolo andò, e fu sensibilmente" a lui importò così poco,sì poco a lui ne calse "Guarda bene il modo in cui io procedo verso la verità che desideri, così che poi saprai giungere da solo alla conclusione","Riguarda bene omai sì com’io vado per questo loco al vero che disiri, sì che poi sappi sol tener lo guado" "Ora rifletti, figlio: questo muro ti divide da Beatrice","Or vedi, figlio: tra Beatrice e te è questo muro" "Quando raggiungemmo l'orlo superiore dell'alta parete, dove il pendio era più spazioso","Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo de l’alta ripa, a la scoperta piaggia," "Io fui uno degli agnelli del santo gregge che san Domenico conduce per il cammino, dove ci si arricchisce di beni spirituali se non si devia dalla regola",Io fui de li agni de la santa greggia che Domenico mena per cammino u’ ben s’impingua se non si vaneggia "Tu mi hai riempito la mente di tanto dolore, che sembra l'anima non lo possa più sopportare e i sospiri che emette il cuore dolente, rivelano alla vista che non si può continuare a soffrire oltre.","Tu m'hai sì piena di dolor la mente, che l'anima si briga di partire e li sospir che manda il cor dolente mostran a li occhi che non pòn soffrire." "Il fondo era così scuro che non avevamo modo di vedere senza salire sul punto più alto dell'arco, dove il ponte sovrasta maggiormente il fossato","Lo fondo è cupo sì, che non ci basta loco a veder sanza montare al dosso de l’arco, ove lo scoglio più sovrasta" Io sono qui a causa loro: essi mi spinsero a coniare i fiorini che avevano tre carati di metallo vile,Io son per lor tra sì fatta famiglia: e’ m’indussero a batter li fiorini ch’avevan tre carati di mondiglia "Non aver paura, rassicurati, infatti siamo a buon punto","Non aver tema, fatti sicur, ché noi semo a buon punto" E ormai l'anima di quella santa luce si era rivolta al Sole che la ricolma come quel bene che è più grande di qualunque cosa,E già la vita di quel lume santo rivolta s’era al Sol che la riempie come quel ben ch’a ogne cosa è tanto "Signori, considerate come il tempo passa velocemente, e come la vita fugge, e la morte è già alle nostre spalle.","Signor', mirate come 'l tempo vola e sí come la vita fugge, e la morte n' è sovra le spalle." "mentre lui, tenendo lo sguardo a terra, rifletteva sul cammino da intraprendere, e io guardavo in alto intorno alla roccia, vidi da sinistra arrivare un gruppo di anime che camminavano verso di noi, e non sembrava neppure tanto procedevano lentamente","E mentre ch’e’ tenendo ‘l viso basso essaminava del cammin la mente, e io mirava suso intorno al sasso, da man sinistra m’apparì una gente d’anime, che movieno i piè ver’ noi, e non pareva, sì venian lente" "infatti, parlando con accento toscano, sembra che tu non sappia nulla del buon Gherardo","ché, parlandomi tosco, par che del buon Gherardo nulla senta" E lui a me:,Ed elli a me: dunque diteci dov'è il passaggio più vicino,però ne dite ond’è presso il pertugio "Maestro mio, se puoi, fa' in modo che io sappia chi è lo sventurato che è caduto nelle mani dei suoi avversari","Maestro mio, fa, se tu puoi, che tu sappi chi è lo sciagurato venuto a man de li avversari suoi" "Egli mi si fece incontro e io mi avvicinai: o nobile giudice Nino, quanto fui lieto di vedere che non eri tra i dannati","Ver’ me si fece, e io ver’ lui mi fei: giudice Nin gentil, quanto mi piacque quando ti vidi non esser tra ‘ rei" "Io tacevo, ma il mio desiderio era dipinto sul mio viso e insieme ad esso la mia domanda, ancora più evidente che se non avessi parlato","Io mi tacea, ma ‘l mio disir dipinto m’era nel viso, e ‘l dimandar con ello, più caldo assai che per parlar distinto" "Come il toro che si libera dai lacci nel momento in cui ha ricevuto il colpo mortale, e non riesce a camminare ma barcolla qua e là, così vidi che faceva il Minotauro","Qual è quel toro che si slaccia in quella c’ha ricevuto già ’l colpo mortale, che gir non sa, ma qua e là saltella, vid’io lo Minotauro far cotale" "Dunque passo al momento in cui mi svegliai, e dico che il mio sonno fu interrotto da uno splendore e dal richiamo:","Però trascorro a quando mi svegliai, e dico ch’un splendor mi squarciò ‘l velo del sonno e un chiamar:" "Come colui che aspetta il momento e l'occasione giusta per nuocere, amore di nascosto riprese in mano l'arco, per vendicarsi amabilmente e punire in un sol colpo le mille offese a lui fatte.","Per fare una leggiadra sua vendetta e punire in un dí ben mille offese, celatamente amor l'arco riprese, come uom ch'a nocer luogo e tempo aspetta." "e sulla Terra lasciai un tale ricordo, che persino gli uomini malvagi lo lodano, anche se poi non lo seguono","e in terra lasciai la mia memoria sì fatta, che le genti lì malvage commendan lei, ma non seguon la storia" "non ebbe riguardo né per il suo supremo ufficio, né per gli ordini sacerdotali, né per quel cordone francescano che era solito rendere magri quelli che lo indossano","né sommo officio né ordini sacri guardò in sé, né in me quel capestro che solea fare i suoi cinti più macri" "Ah dio, non so come comportarmi, se ogni giorno canto alla bella fascinosa senza che quella dia segno di volermi ascoltare, perché in lei non trovo nessuna buona propensione per me, affinché io osi dichiararmi umilmente a lei per invocare pietà.","Ahi deo, non so ch'e' faccia ni 'n qual guisa, ché ciascun giorno canto a l'avenente, e 'ntenderme non pare: ché 'n lei non trovo alcuna bona entisa und' ardisc' a mandare umilemente a lei merzé chiamare." ed è qui perché ebbe la presunzione di ridurre Siena in suo potere,ed è qui perché fu presuntuoso a recar Siena tutta a le sue mani "Cerca di trovare qualcuno che sia noto per le gesta o per il nome, e mentre camminiamo volgi intorno lo sguardo","Fa che tu trovi alcun ch’al fatto o al nome si conosca, e li occhi, sì andando, intorno movi" "altrettante fiamme risplendevano nella ottava Bolgia, come io vidi non appena fui là da dove il fondo era visibile","di tante fiamme tutta risplendea l’ottava bolgia, sì com’io m’accorsi tosto che fui là ’ve ’l fondo parea" "Mi sembra di non possedere nulla, di dibattermi inutilmente, altre volte invece mi sembra di avere nelle mie mani il mondo intero.","E nulla stringo, e tutto 'l mondo abbraccio." "Questo è il principio della mia fede, questa è la scintilla che poi si dilata in una fiamma viva, e brilla in me come una stella in cielo","Quest’è ’l principio, quest’è la favilla che si dilata in fiamma poi vivace, e come stella in cielo in me scintilla" "Se io cerco di reprimere questo pensiero, esso rinasce, ancor più grande di prima.","E s' io l'occido, piú forte rinasce." "Desideroso ormai di esplorare all'interno e tutt'intorno la foresta divina, folta e rigogliosa, che temperava agli occhi i raggi del sole appena sorto, senza attendere oltre lasciai il margine roccioso e mi inoltrai a passo lento nella vegetazione, sul suolo che da ogni lato mandava dolci profumi","Vago già di cercar dentro e dintorno la divina foresta spessa e viva, ch’a li occhi temperava il novo giorno, sanza più aspettar, lasciai la riva, prendendo la campagna lento lento su per lo suol che d’ogne parte auliva" Ora vattene,Or te ne va "ma affinché in seguito ti basti vederli, ascolta in che modo e per quale ragione stanno insieme","ma perché poi ti basti pur la vista, intendi come e perché son costretti" "E quell'anima nobile, per cui Pietole è più famosa di ogni città del mantovano, si era liberato del peso della spiegazione che io gli avevo imposto","E quell’ombra gentil per cui si noma Pietola più che villa mantoana, del mio carcar diposta avea la soma" "ma ora è necessario che tu faccia professione della tua fede, e dichiari da dove essa ti è venuta","ma or conviene espremer quel che credi, e onde a la credenza tua s’offerse" "e il cerchio che aveva la fiamma più splendente era quello più vicino al punto luminoso, perché - credo - si sostanziava maggiormente della sua verità","e quello avea la fiamma più sincera cui men distava la favilla pura, credo, però che più di lei s’invera" "Ora punta lo sguardo verso quell'antico pantano, dove il vapore è più fitto",Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica per indi ove quel fummo è più acerbo Trova il modo di non far passare il tempo inutilmente,trova che ’l tempo non passi perduto "L'Antico e il Nuovo Testamento indicano il termine, ed esso mi indica il fine, delle anime che hanno raggiunto la beatitudine","Le nove e le scritture antiche pongon lo segno, ed esso lo mi addita, de l’anime che Dio s’ha fatte amiche" Essa precipita in questo pozzo infernale,Ella ruina in sì fatta cisterna "Se tu spezzi qualche ramoscello da una di queste piante, i tuoi pensieri non avranno più ragion d'essere","Se tu tronchi qualche fraschetta d’una d’este piante, li pensier c’hai si faran tutti monchi" Ma ai miei occhi bastano ostacoli più frequenti e di minor valore.,"Ma puossi a voi celar la vostra luce per meno oggetto, perché meno interi siete formati, e di minor virtute." Quando mi fui alzato dissi:,diss’io quando fui dritto: "ma io, che sono morto, devo condurlo attraverso l'Inferno di Cerchio in Cerchio per mostrargli pienamente questo luogo","ma per dar lui esperienza piena, a me, che morto son, convien menarlo per lo ’nferno qua giù di giro in giro" "poi, come se fossero inebriate dal profumo, si risprofondavano nel mirabile gorgo","poi, come inebriate da li odori, riprofondavan sé nel miro gurge" "Raccomandami a tuo figlio gesù cristo, verace uomo e verace dio, affinché accolga il mio ultimo spirito in pace.","Raccomandami al tuo figliuol, verace omo e verace dio, ch' accolga 'l mio spirto ultimo in pace." "La luce e l'amore divino lo circondano, proprio come questo Cielo circonda gli altri","Luce e amor d’un cerchio lui comprende, sì come questo li altri" "e dopo essersela morsa per la gran rabbia, disse: ""Questo deve andare tra i peccatori del fuoco che li sottrae alla vista""","e poi che per gran rabbia la si morse,disse: ""Questi è d’i rei del foco furo""" Perciò la mia donna mi disse:,Per che mia donna mi disse: "Dapprima, cantando, si muovevano al ritmo del loro canto","Prima, cantando, a sua nota moviensi" e strizzavano gli occhi verso di noi come fa il vecchio sarto per infilare l'ago nella cruna,e sì ver’ noi aguzzavan le ciglia come ’l vecchio sartor fa ne la cruna a quel punto tacque,e tacque a tanto Ci guidava una voce che cantava dall'altra parte,Guidavaci una voce che cantava di là "Come talvolta i burchielli stanno a riva e tengono parte dello scafo in acqua e parte a terra, e come là fra i Tedeschi beoni il castoro si prepara a catturare la preda, così l'orribile bestia stava sull'orlo, che è in pietra e circonda il sabbione","Come tal volta stanno a riva i burchi, che parte sono in acqua e parte in terra, e come là tra li Tedeschi lurchi lo bivero s’assetta a far sua guerra, così la fiera pessima si stava su l’orlo ch’è di pietra e ’l sabbion serra" "E ormai le tenebre si dissolvevano da tutte le parti per le prime luci dell'alba, che sorgono tanto più gradite ai viaggiatori quanto più, durante il ritorno, essi sono vicini a casa","E già per li splendori antelucani, che tanto a’ pellegrin surgon più grati, quanto, tornando, albergan men lontani, le tenebre fuggian da tutti lati, e ‘l sonno mio con esse" "Beatrice chiama questa nobile virtù 'libero arbitrio', e dunque bada di ricordartene, se lei te ne dovesse parlare","La nobile virtù Beatrice intende per lo libero arbitrio, e però guarda che l’abbi a mente, s’a parlar ten prende" Il primo si mostrava come uno dei seguaci di quel sommo Ippocrate che la Natura creò per gli esseri che ha più cari,L’un si mostrava alcun de’ famigliari di quel sommo Ipocràte che natura a li animali fé ch’ell’ha più cari "Forse le mie parole sembrano troppo ardite, visto che pospongo la bellezza degli occhi di Beatrice guardando nei quali ogni mio desiderio si acquieta","Forse la mia parola par troppo osa, posponendo il piacer de li occhi belli, ne’ quai mirando mio disio ha posa" Portaci dunque là dove dici che si può soggiornare con diletto,Menane dunque là ‘ve dici ch’aver si può diletto dimorando "La speranza è la attesa sicura della futura beatitudine, la quale è prodotta dalla grazia divina e dai meriti acquisiti","Spene è uno attender certo de la gloria futura, il qual produce grazia divina e precedente merto" "Ma quell'anima nel Cielo che più è illuminata da Dio, quel Serafino che figge maggiormente il suo occhio in Dio, non potrebbe rispondere alla tua domanda, poiché ciò che chiedi si interna a tal punto nell'abisso del giudizio divino che è lontanissimo dallo sguardo di ogni creatura","Ma quell’alma nel ciel che più si schiara, quel serafin che ‘n Dio più l’occhio ha fisso, a la dimanda tua non satisfara, però che sì s’innoltra ne lo abisso de l’etterno statuto quel che chiedi, che da ogne creata vista è scisso" Gli ho mostrato tutti i dannati,Mostrata ho lui tutta la gente ria "Io la rivedo starsene tra le altre belle donne con umiltà, come una rosa tra fiori meno nobili.","I' la riveggio starsi umilemente tra belle donne, a guisa d' una rosa tra minor fior'." "E come il cicognino che solleva l'ala per volontà di volare, e poi non osa lasciare il nido e la mette giù","E quale il cicognin che leva l’ala per voglia di volare, e non s’attenta d’abbandonar lo nido, e giù la cala" Dopodiché la mia guida mi disse:,Appresso ciò lo duca mi disse: e voi uomini nascete con indole differente,e voi nascete con diverso ingegno "Che cos'hai, che non ti reggi in piedi e hai camminato per più di mezza lega con gli occhi velati e le gambe impacciate, come qualcuno gravato dal vino o dal sonno","Che hai che non ti puoi tenere, ma se’ venuto più che mezza lega velando li occhi e con le gambe avvolte, a guisa di cui vino o sonno piega" Le leggi dell'abisso sono così prive di valore,Son le leggi d’abisso così rotte "E allo stesso modo è punito in questa fossa suo suocero, e tutti gli altri sacerdoti del Sinedrio che con la loro decisione causarono gravi sciagure al popolo dei Giudei","E a tal modo il socero si stenta in questa fossa, e li altri dal concilio che fu per li Giudei mala sementa" "Dopo aver rivolto uno sguardo riverente alla mia donna e dopo che lei mi ebbe rassicurato con un cenno, rivolsi gli occhi alla luce che tante promesse mi aveva fatto e dissi con la voce piena di grande affetto:","Poscia che li occhi miei si fuoro offerti a la mia donna reverenti, ed essa fatti li avea di sé contenti e certi, rivolsersi a la luce che promessa tanto s’avea, e" "Poi, piacevole a vedersi e a udirsi, lo spirito aggiunse a quanto aveva detto altre cose, tanto profonde che non riuscii a capirle","Indi, a udire e a veder giocondo, giunse lo spirto al suo principio cose, ch’io non lo ‘ntesi, sì parlò profondo" "E questo ti induca sempre a procedere coi piedi di piombo, con la cautela di chi cammina lentamente e stanco, quando giudichi di qualcosa che non riesci a comprendere:infatti è decisamente stolto colui che afferma o nega una cosa senza riflettere, sia in un caso che nell'altro","E questo ti sia sempre piombo a’ piedi, per farti mover lento com’uom lasso e al sì e al no che tu non vedi: ché quelli è tra li stolti bene a basso, che sanza distinzione afferma e nega ne l’un così come ne l’altro passo" "Non credo che la visione di tutto il popolo ammalato fosse più triste di quella dell'oscura fossa, dove gli spiriti languivano ammassati in mucchi",ch’era a veder per quella oscura valle languir li spirti per diverse biche "E se tu ti ricordi bene e vedi chiaramente, riconoscerai di esser simile a quell'ammalata che non può trovare riposo nel letto, ma rigirandosi di continuo cerca di alleviare il dolore","E se ben ti ricordi e vedi lume, vedrai te somigliante a quella inferma che non può trovar posa in su le piume, ma con dar volta suo dolore scherma" "infatti il riso e il pianto seguono immediatamente il sentimento che li provoca, così che non seguono la volontà nelle persone più sincere","ché riso e pianto son tanto seguaci a la passion di che ciascun si spicca, che men seguon voler ne’ più veraci" "Papi originari di Cahors : o nobile principio, come sei destinato a cadere in basso","Del sangue nostro Caorsini e Guaschi s’apparecchian di bere: o buon principio, a che vil fine convien che tu caschi" "infatti tu dicevi: ""Un uomo nasce sulle rive dell'Indo e qui nessuno parla o insegna o scrive di Cristo","ché tu dicevi: ""Un uom nasce a la riva de l’Indo, e quivi non è chi ragioni di Cristo né chi legga né chi scriva" "Però, secondo me, non gli fu onorevole colpire me con una freccia mentre ero disarmato, e a voi laura che eravate ""armata"" non vi fu onorevole non mostrare l'arco.","Però, al mio parer, non li fu onore ferir me de saetta in quello stato, a voi armata non mostrar pur l'arco." "o se stancasse gli altri Ciclopi senza posa nell'Etna, presso la nera fucina, gridando ""Buon Vulcano, aiuto, aiuto","o s’elli stanchi li altri a muta a muta in Mongibello a la focina negra, chiamando ""Buon Vulcano, aiuta, aiuta" "e perciò, prima di penetrare più a fondo in essa, guarda in basso e considera quanto tratto di Cielo hai già percorso sotto la mia guida","e però, prima che tu più t’inlei, rimira in giù, e vedi quanto mondo sotto li piedi già esser ti fei" "Questa dottrina, male interpretata, indusse all'errore quasi tutti i popoli, così che identificarono con i pianeti Giove, Mercurio, Marte","Questo principio, male inteso, torse già tutto il mondo quasi, sì che Giove, Mercurio e Marte a nominar trascorse" "E a questo punto la bella donna, come fa chi si scusa di una colpa, rispose:","E qui rispuose, come fa chi da colpa si dislega, la bella donna:" "tanto che manifestarono un gran desiderio di riavere i loro corpi morti:forse non solo per se stessi, ma per le madri, i padri e le altre persone che amarono prima di diventare fiamme eterne","che ben mostrar disio d’i corpi morti: forse non pur per lor, ma per le mamme, per li padri e per li altri che fuor cari anzi che fosser sempiterne fiamme" "Egli ci disse, muovendo quella barba dignitosa:",Chi siete voi che contro al cieco fiume fuggita avete la pregione etterna Ed intanto sospirando passo ad altri pensieri:,Ed in questa trapasso sospirando: "Accontentatevi, uomini, di ciò che vi è stato rivelato","State contenti, umana gente, al quia" facendo segno col dorso delle mani,coi dossi de le man faccendo insegna Poi disse a noi:,Poi disse a noi: Allora mi calmai per non rattristarli oltre,Queta’mi allor per non farli più tristi "La cieca avarizia che vi seduce vi ha resi simili al bambino che muore di fame, e tuttavia manda via la nutrice",La cieca cupidigia che v’ammalia simili fatti v’ha al fantolino che muor per fame e caccia via la balia "Perciò io atterrito dal fatto di dover sempre inseguire vani fantasmi, destinati a scomparire in breve tempo, vorrei tanto stringere tra le braccia cose vere, durature, abbandonando le vane apparenze.","Ond' io, perché pavento adunar sempre quel ch' un' ora sgombre, vorre' 'l ver abbracciar, lassando l' ombre." "Colui dal quale deriva il tuo cognome e che gira da più di cent'anni nella I Cornice del Purgatorio, fu mio figlio e il tuo bisnonno: è opportuno che tu abbrevi la sua lunga fatica con le tue preghiere","Quel da cui si dice tua cognazione e che cent’anni e più e girato ha ‘l monte in la prima cornice, mio figlio fu e tuo bisavol fue: ben si convien che la lunga fatica tu li raccorci con l’opere tue" "L'angelo di Dio teneva su questo gradino entrambi i piedi, sedendo sulla soglia che mi sembrava fatta di diamante","Sovra questo tenea ambo le piante l’angel di Dio, sedendo in su la soglia, che mi sembiava pietra di diamante" per cui essa diventò assai più lucente di quanto fosse prima,ond’ella fessi lucente più assai di quel ch’ell’era Qui i primi uomini furono innocenti,Qui fu innocente l’umana radice "Quello era amore che, dopo averci trovato, si è trattenuto con me, venendo da lontano, come un rapido arciere della siria, equipaggiato unicamente per uccidere.","E' fu amore, che, trovando nui, meco ristette, che venia lontano, in guisa d'un arcier presto soriano acconcio sol per uccider altrui." "Nel punto dove si getta in Arno e perde il suo nome, arrivai io con la gola trafitta, fuggendo a piedi e insanguinando la pianura","Là ‘ve ‘l vocabol suo diventa vano, arriva’ io forato ne la gola, fuggendo a piede e sanguinando il piano" "Ma come il carbone avvolto dalla fiamma la supera per il suo colore bianco incandescente, in modo tale da continuare ad essere visibile","Ma sì come carbon che fiamma rende, e per vivo candor quella soverchia, sì che la sua parvenza si difende" e staremo qui immobili e stesi a terra tanto quanto piacerà al giusto Signore,"e quanto fia piacer del giusto Sire, tanto staremo immobili e distesi" "Se mai avverrà che il poema sacro al quale hanno cooperato Cielo e Terra, e che mi ha consumato fisicamente per molti anni, vinca la crudeltà che mi bandisce dal bell'ovile, nemico ai lupi che gli fanno guerra","Se mai continga che ‘l poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra, sì che m’ha fatto per molti anni macro, vinca la crudeltà che fuor mi serra del bello ovile ov’io dormi’ agnello, nimico ai lupi che li danno guerra" "Lei è desiderosa di vedere i suoi begli occhi, tanto quanto lo sono io di agghindarmi con le mani",Ell’è d’i suoi belli occhi veder vaga com’io de l’addornarmi con le mani e nessun mastino sciolto fu tanto rapido a inseguire il ladro,e mai non fu mastino sciolto con tanta fretta a seguitar lo furo "tu vuoi che ora io dichiari l'essenza della mia fede, e mi hai chiesto anche la sua origine","tu vuo’ ch’io manifesti la forma qui del pronto creder mio, e anche la cagion di lui chiedesti" "dunque io, che avevo raccolto nella mia mente le idee chiare sopra quelle questioni, stavo come un uomo che vaneggia nel sonno","per ch’io, che la ragione aperta e piana sovra le mie quistioni avea ricolta, stava com’om che sonnolento vana" Alza la testa,Drizza la testa "rivolgendo direttamente a me le sue parole che, anche indirettamente, mi erano sembrate aspre, ricominciò a parlare senza frapporre indugio:","volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m’era paruto acro, ricominciò, seguendo sanza cunta," ma noi siamo forestieri proprio come voi,ma noi siam peregrin come voi siete "e tuttavia non mi faceva nulla, poiché la sua immagine non arrivava a me attraverso un mezzo fisico","ma nulla mi facea, ché sua effige non discendea a me per mezzo mista" "non sei forse Oderisi, l'onore di Gubbio e di quell'arte che a Parigi è chiamata 'enluminer'","non se’ tu Oderisi, l’onor d’Agobbio e l’onor di quell’arte ch’alluminar chiamata è in Parisi" "Ora, se io non dicessi altro, tu obietteresti: 'Dunque, come può essere che Salomone fu senza pari'","Or s’i’ non procedesse avanti più e, ‘Dunque, come costui fu sanza pare’, comincerebber le parole tue" "e lui si ergeva con la fronte e il petto alti, come se disprezzasse tutto l'Inferno",ed el s’ergea col petto e con la fronte com’avesse l’inferno a gran dispitto "Perciò, se il mondo attuale pecca, la ragione è in voi e a voi deve essere attribuita","Però, se ’l mondo presente disvia, in voi è la cagione, in voi si cheggia" "La mescolanza delle genti ha sempre causato il male delle città, come l'aggiunta di cibo ad altro non digerito è fonte di malanni","Sempre la confusion de le persone principio fu del mal de la cittade, come del vostro il cibo che s’appone" "così dolcemente, che la dolcezza di quel canto risuona ancora dentro di me",che la dolcezza ancor dentro mi suona "graffia, scuoia e fa a pezzi i dannati","graffia li spirti, ed iscoia ed isquatra" "Questo è il principio da dove nasce in voi il merito o il biasimo, a seconda che esamini e separi gli amori buoni e quelli cattivi","Quest’è ‘l principio là onde si piglia ragion di meritare in voi, secondo che buoni e rei amori accoglie e viglia" "La casata da cui nacquero le vostre disgrazie, per il giusto disdegno che vi ha mandati in rovina e pose fine al vostro vivere lieto, era onorata insieme alla sua consorteria: o Buondelmonte, quanto male facesti a sfuggire le nozze con una giovane di quella famiglia, seguendo i consigli altrui","La casa di che nacque il vostro fleto, per lo giusto disdegno che v’ha morti, e puose fine al vostro viver lieto, era onorata, essa e suoi consorti: o Buondelmonte, quanto mal fuggisti le nozze sue per li altrui conforti" Il dolore prorompeva fuori dai loro occhi,Per li occhi fora scoppiava lor duolo "Per me infelice ritornano i più dolorosi tormenti, che dal profondo del cuore muove colei che al cielo se ne portò le chiavi.","Ma per me, lasso, tornano i piú gravi sospiri, che del cor profondo tragge quella ch' al ciel se ne portò le chiavi." "Quando fu presso il ponte, alzò il braccio con tutta la testa per rivolgerci le sue parole, che furono queste:","Quando diritto al piè del ponte fue, levò ’l braccio alto con tutta la testa, per appressarne le parole sue, che fuoro:" Dapprima guardai verso il basso,Li occhi prima drizzai ai bassi liti Fummo frati godenti e siamo nati a Bologna,"Frati godenti fummo, e bolognesi" "Fino a quel momento ero stata un'anima misera e del tutto separata da Dio, piena di avarizia","Fino a quel punto misera e partita da Dio anima fui, del tutto avara" "e lì governò il mondo all'ombra delle penne sacre, passando di mano in mano, fino a giungere nelle mie","e sotto l’ombra de le sacre penne governò ‘l mondo lì di mano in mano, e, sì cangiando, in su la mia pervenne" Ahimè,Oh me "Vedevo volti conformati alla carità, illuminati dalla luce di Dio e dalla propria gioia, e con atteggiamenti improntati alla più decorosa compostezza","Vedea visi a carità suadi, d’altrui lume fregiati e di suo riso, e atti ornati di tutte onestadi" "mia sorella Rachele, invece, non si stanca mai di specchiarsi e sta tutto il giorno seduta","ma mia suora Rachel mai non si smaga dal suo miraglio, e siede tutto giorno" "Qui pregava a mani giunte Federico Novello, e il pisano che fece apparire forte il buon Marzucco, suo padre","Quivi pregava con le mani sporte Federigo Novello, e quel da Pisa che fé parer lo buon Marzucco forte" "Come i delfini, quando emergono con la schiena e indicano ai marinai che devono salvare la loro nave,così talvolta, per alleviare la loro pena, alcuni peccatori mostravano il dorso fuori della pece, e si nascondevano in men che non si dica","Come i dalfini, quando fanno segno a’ marinar con l’arco de la schiena, che s’argomentin di campar lor legno, talor così, ad alleggiar la pena, mostrav’alcun de’ peccatori il dosso e nascondea in men che non balena" "Ecco la belva con la coda appuntita, che passa le montagne e spezza muri e difese","Ecco la fiera con la coda aguzza, che passa i monti, e rompe i muri e l’armi" questo ci accecò e ci tolse l'aria pura,Questo ne tolse li occhi e l’aere puro "Da lì viene a me il tempo che si prepara per te, come la dolce armonia di un organo viene all'orecchio","Da indi, sì come viene ad orecchia dolce armonia da organo, mi viene a vista il tempo che ti s’apparecchia" infatti l'affetto che si manifesta col rimprovero ha un sapore amaro,perché d’amaro sente il sapor de la pietade acerba "Accade di rado che la virtù umana si trasmetta di padre in figlio,",Rade volte risurge per li rami l’umana probitate "La prima voce che passò volando, disse gridando: 'Non hanno vino', e l'andò ripetendo dietro di noi","La prima voce che passò volando ‘Vinum non habent’ altamente disse, e dietro a noi l’andò reiterando" Quello che io vedevo mi sembrava il sorriso dell'Universo,Ciò ch’io vedeva mi sembiava un riso de l’universo Questo non significa che prima giacesse inoperoso,Né prima quasi torpente si giacque "Ma mi accade alla vostra presenza di perdere ogni vigore, se è vero che le cose, quando sono vicine a chi le ha create, si muovono spontaneamente e con immediatezza per andare là dove sono nate.","Questo m'avene, stando voi presente, che perd'ogni vertute: ché le cose propinque al lor fattore si parten volentero e tostamente per gire u' son nascute." "e porterai scritto nella memoria queste cose sul suo conto, che non dovrai riferire","e portera’ne scritto ne la mente di lui, e nol dirai" "ma dimmi, se lo sai, quale sarà il destino degli abitanti della città divisa","ma dimmi, se tu sai, a che verranno li cittadin de la città partita" "Degli altri due che hanno la testa rivolta in basso, quello che pende dalla faccia nera è Bruto: vedi come si contorce senza dire nulla","De li altri due c’hanno il capo di sotto, quel che pende dal nero ceffo è Bruto: vedi come si storce, e non fa motto" Me ne incarico io,I’ mi sobbarco "Certo, Dante è vivo e io devo mostrare solo a lui la valle oscura","Ben è vivo, e sì soletto mostrar li mi convien la valle buia" Pregai in tal modo,Così orai "Allora si mise in cammino, e io lo seguii","Allor si mosse, e io li tenni dietro" "Poi uscì fuori attraverso una spaccatura nella roccia, e mi fece sedere sull'orlo dell'apertura","Poi uscì fuor per lo fóro d’un sasso, e puose me in su l’orlo a sedere" Hai visto come il sole compie il suo cammino dal lato sinistro,Hai ben veduto come ‘l sole da l’omero sinistro il carro mena credo che li sentirai prima di giungere al passaggio del perdono,"credo che l’udirai, per mio avviso, prima che giunghi al passo del perdono" "Le mura che erano solite essere badia, ora sono diventate covi di ladroni e le tonache dei frati sono sacchi pieni di farina guasta","Le mura che solieno esser badia fatte sono spelonche, e le cocolle sacca son piene di farina ria" "e ci porta lì, come a un sito stabilito, la forza di quell'istinto naturale che indirizza a buon fine ogni essere che muove","e ora lì, come a sito decreto, cen porta la virtù di quella corda che ciò che scocca drizza in segno lieto" Allora stesi un poco la mano e strappai un ramoscello da un gran pruno,"Allor porsi la mano un poco avante, e colsi un ramicel da un gran pruno" E ciò è detto chiaramente dalle Sacre Scritture con l'esempio dei gemelli che anche nel ventre della madre furono tra loro discordi,E ciò espresso e chiaro vi si nota ne la Scrittura santa in quei gemelli che ne la madre ebber l’ira commota "Poi, rivolto a me, disse:","Poi, vòlto a me:" "La bella immagine che era formata dalle anime liete nella dolce visione di Dio, appariva davanti a me con le ali spiegate",Parea dinanzi a me con l’ali aperte la bella image che nel dolce frui liete facevan l’anime conserte "infatti egli sarà spinto giù dove si trova già Simon mago per i suoi crimini, e spingerà ancora più a fondo il papa di Anagni","ch’el sarà detruso là dove Simon mago è per suo merto, e farà quel d’Alagna intrar più giuso" Rivolgi la tua mente ed esprimi gratitudine a Dio,Drizza la mente in Dio grata "e dal grembo della Povertà la sua anima illustre volle muoversi, tornando in Paradiso, mentre al suo corpo non volle altra bara che non fosse la nuda terra","e del suo grembo l’anima preclara mover si volle, tornando al suo regno, e al suo corpo non volle altra bara" "e credo che in cielo ci fu una tale eclissi, il giorno in cui morì Cristo","e tale eclissi credo che ’n ciel fue, quando patì la supprema possanza" "e allora lui, aggiungendo dolore a dolore, se ne andò come una persona triste e fuori di sé","per ch’elli, accumulando duol con duolo, sen gio come persona trista e matta" "Poi, scorrendo verso il basso, trova botoli che ringhiano più di quanto la loro forza consenta, e devia il suo corso disdegnosa da essi","Botoli trova poi, venendo giuso, ringhiosi più che non chiede lor possa, e da lor disdegnosa torce il muso" Ormai dobbiamo separarci,Tu ti rimani omai "E quando giungemmo a lei, vidi poco più lontano dei dannati seduti sulla sabbia, vicini all'orlo del baratro","E quando noi a lei venuti semo, poco più oltre veggio in su la rena gente seder propinqua al loco scemo" allora mi volsi con amore alla vita eterna,per che di questa in me s’accese amore E lui rispose:,Ond’elli: "Che faremo a chi ci vuol male, se condanniamo coloro che ci amano","Che farem noi a chi mal ne disira, se quei che ci ama è per noi condannato" "e sarà vantaggioso per costui, se si rammenterà la verace profezia che sto per fare","e buon sarà costui, s’ancor s’ammenta di ciò che vero spirto mi disnoda" "Allora, come pentito della mia colpa, dissi:","Allor, come di mia colpa compunto, dissi:" "Ormai le mie parole saranno insufficienti a esprimere i miei ricordi, più di quelle di un bambino che sia ancora allattato dalla madre","Omai sarà più corta mia favella, pur a quel ch’io ricordo, che d’un fante che bagni ancor la lingua a la mammella" "Ravenna è nella situazione in cui è da molti anni: l'aquila dei Da Polenta la domina, così che copre anche Cervia con le sue ali","Ravenna sta come stata è molt’anni: l’aguglia da Polenta la si cova, sì che Cervia ricuopre co’ suoi vanni" "quindi, volgendo la cima da una parte e dall'altra, come una lingua che parlasse, gettò fuori la voce e disse:","indi la cima qua e là menando, come fosse la lingua che parlasse, gittò voce di fuori, e disse:" "Qui, dove si lasciarono le ricchezze materiali","Quivi si vive e gode del tesoro che s’acquistò piangendo ne lo essilio di Babillòn, ove si lasciò l’oro" "Si insedia in quella parte dell'anima dove risiede la memoria e si fissa stabilmente, dopo aver assunto forma da un'oscurità che procede dall'influsso di marte, così come il corpo trasparente si trasforma da potenza ad atto, diventando luminoso quando è attraversato dalla luce.","In quella parte, dove sta memora prende suo stato, sì formato, come diaffan da lome, d'una scuritate la qual da marte, vèene e fa demora." "e le anime, che sembravano creature morte due volte, mi guardavano stupite con gli occhi infossati, vedendo che io ero vivo","e l’ombre, che parean cose rimorte, per le fosse de li occhi ammirazione traean di me, di mio vivere accorte" "e poiché nessuna creatura può essere separata da Dio né stare per se stessa, è impossibile odiare Dio","e perché intender non si può diviso, e per sé stante, alcuno esser dal primo, da quello odiare ogne effetto è deciso" "Se io sono degno di udire le tue parole, dimmi se vieni dall'Inferno e da quale Cerchio","S’io son d’udir le tue parole degno, dimmi se vien d’inferno, e di qual chiostra" "Una stretta feritoia dentro la Torre della Muda, la quale oggi si chiama per me Torre della Fame e che dovrà ospitare altri prigionieri, mi aveva già mostrato attraverso la sua apertura molte lune, quando io feci il cattivo sogno che mi svelò il futuro","Breve pertugio dentro da la Muda la qual per me ha ’l titol de la fame, e che conviene ancor ch’altrui si chiuda, m’avea mostrato per lo suo forame più lune già, quand’io feci ’l mal sonno che del futuro mi squarciò ’l velame" "E quella sudicia immagine di frode si avvicinò, sporgendo la testa e il busto ma tenendo la coda lontana dall'orlo","E quella sozza imagine di froda sen venne, e arrivò la testa e ’l busto, ma ’n su la riva non trasse la coda" "Qui si espia l'amore del bene, quando è mancante del suo dovere","L’amor del bene, scemo del suo dover, quiritta si ristora" "Così costeggiammo quella sozza palude per un grande arco, tra l'argine roccioso e l'acqua, con gli occhi rivolti alle anime immerse nel fango","Così girammo de la lorda pozza grand’arco tra la ripa secca e ’l mézzo, con li occhi vòlti a chi del fango ingozza" Costantino non tornerà.,Or constantin non torna. E il buon maestro cominciò a dirmi:,E ’l buon maestro mi cominciò a dire: "Io vi prego di parlare a questa triste anima mia, sopraffatta dal dolore, come fu e sempre sarà a causa dell'amore.","Deh, i' vi priego che deggiate dire a l'alma trista, che parl' in dolore, com'ella fu e fie sempre d'amore." "Io vidi un ampio fossato a forma semicircolare, poiché circonda tutta la zona piana, proprio come mi aveva detto la mia guida","Io vidi un’ampia fossa in arco torta, come quella che tutto ’l piano abbraccia, secondo ch’avea detto la mia scorta" "ma, poco dopo, saranno loro e non tu ad avere le tempie rosse","ma, poco appresso, ella, non tu, n’avrà rossa la tempia" "ma non so chi sei, né perché occupi, anima degna, il grado del Cielo che è velato agli uomini dai raggi del Sole","ma non so chi tu se’, né perché aggi, anima degna, il grado de la spera che si vela a’ mortai con altrui raggi" "Io vedo che tu credi queste cose perché te le dico, ma non ne capisci la ragione","Io veggio che tu credi queste cose perch’io le dico, ma non vedi come" "Anzi, alla nostra condizione di beati è essenziale conformarsi alla volontà divina, per cui tutti i nostri desideri diventano uno solo","Anzi è formale ad esto beato esse tenersi dentro a la divina voglia, per ch’una fansi nostre voglie stesse" e ci comportammo in modo tale che ve ne è ancora testimonianza presso la torre del Gardingo,"e fummo tali, ch’ancor si pare intorno dal Gardingo" "L'amor mi incita e al tempo stesso mi tiene a freno, mi rassicura e mi spaventa, mi fa ardere e gelare, mi fa sentire grato e sdegnoso, mi attrae e mi allontano da sé.","Amor mi sprona in un tempo ed affrena, assecura e spaventa, arde ed agghiaccia, gradisce e sdegna, a sé mi chiama e scaccia." "Io pensavo così: '""I diavoli a causa nostra sono stati scherniti con la beffa oltre che il danno, e credo che questo dia loro molto fastidio","Io pensava così: ’Questi per noi sono scherniti con danno e con beffa sì fatta, ch’assai credo che lor nòi" "Uccidi, uccidi","Martira, martira" "Il piacevole vento primaverile di zeffiro che riporta il bel tempo, nel momento in cui mi innamorai di laura, già liberava le montagne dalla neve e ovunque tornavano a fiorire erbe e rami.",E disgombrava già di neve i poggi l' aura amorosa che rinova il tempo e fiorian per le piagge l' erbe e i rami. Sciogli il tuo ardente desiderio,Solvi il tuo caldo disio "Io non sono Enea, né san Paolo","Io non Enea, io non Paulo sono" "Ma un terreno si fa tanto più cattivo e selvatico, con cattive sementi e quando non è coltivato, quanto più esso è dotato di fertilità naturale","Ma tanto più maligno e più silvestro si fa ‘l terren col mal seme e non cólto, quant’elli ha più di buon vigor terrestro" "Ormai eravamo saliti, nella Bolgia seguente, sul ponte fino al punto in cui la perpendicolare cade esattamente al centro della fossa","Già eravamo, a la seguente tomba, montati de lo scoglio in quella parte ch’a punto sovra mezzo ’l fosso piomba" "le cosce, le gambe, il ventre e il petto diventarono membra che non si sono mai viste",le cosce con le gambe e ’l ventre e ’l casso divenner membra che non fuor mai viste "Dopo che il fuoco ebbe ruggito per un po' alla sua maniera, la punta aguzza si agitò da una parte e dall'altra, poi pronunciò tali parole","Poscia che ’l foco alquanto ebbe rugghiato al modo suo, l’aguta punta mosse di qua, di là, e poi diè cotal fiato" Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno non leggemmo altre pagine,Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante "Madonna, sentii dire che nell'aria si produce il fulmine dallo scontro di venti opposti.","Madonna, audivi dire che 'n aire nasce un foco per rincontrar di venti." "ma in nome di colei che mi concede di domandare, o anima beata che ti nascondi dentro la tua stessa gioia, rendimi nota la ragione per cui ti sei avvicinato a me","ma per colei che ‘l chieder mi concede, vita beata che ti stai nascosta dentro a la tua letizia, fammi nota la cagion che sì presso mi t’ha posta" quello non si ferma e ascolta l'uno e l'altro,"el non s’arresta, e questo e quello intende" "Sì, fa' in modo di assestargli un colpo","Sì, fa che gliel’accocchi" "Se questo ce lo procuriamo con le nostre mani, a questo punto chi sarà che ci possa salvare?","Se da le proprie mani questo n' avene, or chi fia che ne scampi?" e un simile candore non ci fu mai sulla Terra,e tal candor di qua già mai non fuci "Dopo una breve corsa il padre e i figli mi sembravano stanchi, e mi pareva di vedere le cagne affondare le zanne aguzze nei loro fianchi","In picciol corso mi parieno stanchi lo padre e ’ figli, e con l’agute scane mi parea lor veder fender li fianchi" "La luce dell'alba vinceva l'ultima ora della notte che fuggiva di fronte a lei, cosicché da lontano vidi il tremolio della superficie del mare","L’alba vinceva l’ora mattutina che fuggia innanzi, sì che di lontano conobbi il tremolar de la marina" "Io andrò per primo, tu mi seguirai","Io sarò primo, e tu sarai secondo" "Poi si portarono tutte insieme, piangendo disperati, alla sponda del fiume infernale che attende ogni uomo che non teme Dio","Poi si ritrasser tutte quante insieme, forte piangendo, a la riva malvagia ch’attende ciascun uom che Dio non teme" "Qui ci sono gli eresiarchi coi loro seguaci d'ogni setta, e le tombe sono ricolme assai più di quanto non credi","Qui son li eresiarche con lor seguaci, d’ogne setta, e molto più che non credi son le tombe carche" "poiché il mio sguardo fu attirato verso l'alta torre dalla cima arroventata, dove in un punto si erano affacciate le tre Furie infernali, sporche di sangue, che avevano membra e comportamento femminili, ed erano circondate da idre verdissime","però che l’occhio m’avea tutto tratto ver’ l’alta torre a la cima rovente, dove in un punto furon dritte ratto tre furie infernal di sangue tinte, che membra feminine avieno e atto, e con idre verdissime eran cinte" "Dopo che, procedendo, rimanemmo soli, ci venne incontro una voce che sembrò il fulmine quando fende l'aria, dicendo: 'Chiunque mi incontrerà, mi ucciderà'","Poi fummo fatti soli procedendo, folgore parve quando l’aere fende, voce che giunse di contra dicendo: ‘Anciderammi qualunque m’apprende’" "ma, come gli ho detto, la sua rabbia è degno ornamento al suo petto","ma, com’io dissi lui, li suoi dispetti sono al suo petto assai debiti fregi" "E lei lo risparmiò come si risparmia uno che, ridotto in gravi condizioni, deve solo andare a stendersi sul letto per morire: lei non se ne preoccupa affatto, ma se ne va via altera, vedendosi superiore, bella e affascinante.","E poi li rendé pace, sì come troppo agravata cosa, che more in letto e giace: ella non mette cura di neente, ma vassen disdegnosa, ché si vede alta, bella e avenente." e ciò è vero come il fatto che ti parlo,e quest’è ver così com’io ti parlo "vedi i nostri seggi talmente occupati, che ben pochi di essi sono rimasti liberi","vedi li nostri scanni sì ripieni, che poca gente più ci si disira" "Vidi messer Marchese degli Argugliosi, che a Forlì poté bere con più abbondanza e fu tale che non si saziò mai","Vidi messer Marchese, ch’ebbe spazio già di bere a Forlì con men secchezza, e sì fu tal, che non si sentì sazio" L'amore ci condusse alla stessa morte: Caina attende colui che ci uccise,Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi a vita ci spense Qui mi cinse come Catone gli aveva detto: che meraviglia,Quivi mi cinse sì com’altrui piacque: oh maraviglia ormai sta tramontando ogni stella che sorgeva quando lasciai il Limbo e non possiamo perdere troppo tempo,"già ogne stella cade che saliva quand’io mi mossi, e ’l troppo star si vieta" "Tu che conosci i miei peccati vergognosi e odiosi, o re del cielo invisibile e immortale, reca soccorso all’'anima debole e sviata.","Tu che vedi i miei mali indegni ed empi, re del cielo, invisibile, immortale, soccorri a l' alma disviata e frale." e quell'altro cosa risponde,e che risponde quell’altro foco È già sera là dove è sepolto il corpo nel quale io facevo ombra: è a Napoli ed è stato traslato lì da Brindisi,"Vespero è già colà dov’è sepolto lo corpo dentro al quale io facea ombra: Napoli l’ha, e da Brandizio è tolto" "E non appena io sollevai il viso, l'occhio capì che gli angeli avevano cessato di spargere i fiori","E come la mia faccia si distese, posarsi quelle prime creature da loro aspersion l’occhio comprese" "Con il suo esempio si capisce facilmente quanto poco duri il fuoco d'amore in una donna, se la vista o il tatto non lo ridesta spesso","Per lei assai di lieve si comprende quanto in femmina foco d’amor dura, se l’occhio o ‘l tatto spesso non l’accende" "Ma dopo che vi accorgeste dell'amore che divampava in me, i biondi capelli che spuntavano dal velo che li proteggeva e lo sguardo pieno di amore.","Ma poi ch'amor di me vi fece accorta, fuor i biondi capelli allor velati, e l'amoroso sguardo in sé raccolto." "e se uno volesse procedere oltre, non vedrebbe altra differenza dall'uno all'altro stile","e qual più a gradire oltre si mette, non vede più da l’uno a l’altro stilo" "Dopo che la voce cessò e si acquietò, vidi quattro grandi anime venirci incontro: non avevano aspetto triste, né lieto","Poi che la voce fu restata e queta, vidi quattro grand’ombre a noi venire: sembianz’avevan né trista né lieta" "uando risposi, dissi:","Quando rispuosi, cominciai:" Allora io vidi Virgilio meravigliarsi sopra colui che era crocifisso a terra in modo tanto misero nella sua eterna dannazione,Allor vid’io maravigliar Virgilio sovra colui ch’era disteso in croce tanto vilmente ne l’etterno essilio "infatti io vedo sicuramente, e perciò lo racconto, che è vicina una costellazione, al riparo da ogni ostacolo e da ogni sbarramento, che darà al mondo un'epoca in cui un cinquecento dieci e cinque, inviato di Dio, ucciderà la meretrice e quel gigante che traffica con lei","ch’io veggio certamente, e però il narro, a darne tempo già stelle propinque, secure d’ogn’intoppo e d’ogni sbarro, nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio, anciderà la fuia con quel gigante che con lei delinque" "Allo stesso modo, dispose un'intelligenza per governare e amministrare i beni terreni, che li trasmutasse al momento opportuno tra le varie famiglie e le varie stirpi, al di là dell'opposizione del senno degli uomini","Similemente a li splendor mondani ordinò general ministra e duce che permutasse a tempo li ben vani di gente in gente e d’uno in altro sangue, oltre la difension d’i senni umani" Io iniziai a dire:,Comincia’ io a dir: "Fu frate Gomìta, della Gallura, ricettacolo di ogni imbroglio, che ebbe in suo potere i nemici del suo signore e si comportò con loro in modo che ciascuno ne ebbe vantaggio","Fu frate Gomita, quel di Gallura, vasel d’ogne froda, ch’ebbe i nemici di suo donno in mano, e fé sì lor, che ciascun se ne loda" "O caro mio capostipite, che ti innalzi a tal punto che, come le menti terrene vedono che in un triangolo non possono esserci due angoli ottusi, così vedi le cose contingenti prima che avvengano, osservando il punto in cui è un eterno presente","O cara piota mia che sì t’insusi, che, come veggion le terrene menti non capere in triangol due ottusi, così vedi le cose contingenti anzi che sieno in sé, mirando il punto a cui tutti li tempi son presenti" "Fu giusto lasciarla in un Cielo come simbolo della grande vittoria che si ottenne con la crocifissione di Cristo, perché essa favorì la prima vittoria militare di Giosuè in Terrasanta, di cui oggi il papa si ricorda troppo poco","Ben si convenne lei lasciar per palma in alcun cielo de l’alta vittoria che s’acquistò con l’una e l’altra palma, perch’ella favorò la prima gloria di Iosuè in su la Terra Santa, che poco tocca al papa la memoria" "perciò, tacendo, ci facevano confidare nel nostro cammino","però, tacendo, facean noi del cammin confidare" Ti sei già saziato di quelle ricchezze per le quali non avesti scrupoli a prendere con l'inganno la bella donna e poi farne scempio,"Se’ tu sì tosto di quell’aver sazio per lo qual non temesti tòrre a ’nganno la bella donna, e poi di farne strazio" "distese i piedi posteriori sulle cosce e mise la coda in mezzo a entrambe, stendendola in alto lungo la schiena","li diretani a le cosce distese, e miseli la coda tra ’mbedue, e dietro per le ren sù la ritese" "Oh, Romagnoli imbastarditi",Oh Romagnuoli tornati in bastardi "Perciò l'uomo ignora da dove venga la conoscenza delle prime nozioni e l'amore verso i primi beni, che sono connaturati in voi come nell'ape l'attitudine a produrre il miele","Però, là onde vegna lo ‘ntelletto de le prime notizie, omo non sape, e de’ primi appetibili l’affetto, che sono in voi sì come studio in ape di far lo mele" L'entusiasmo e la speranza mi fanno innalzare verso il cielo e la delusione mi fa precipitare in terra.,E volo sopra 'l cielo e giaccio in terra. "Come avviene a coloro che sono troppo rispettosi parlando di fronte a un loro superiore, per cui non emettono una voce sicura, così capitò a me, che iniziai a mormorare:","Come a color che troppo reverenti dinanzi a suo maggior parlando sono, che non traggon la voce viva ai denti, avvenne a me, che sanza intero suono incominciai:" "Piú volte incominciai a scriver versi, ma la penna, la mano e la mente si ritrovarono sconfitti non appena assaliti.","Piú volte incominciai di scriver versi, ma la penna e la mano e l'intelletto rimaser vinti nel primier' assalto." "O anime sante, non si procede più in alto se prima il fuoco non vi brucia: entrate in esso e prestate attenzione al canto che udrete dall'altra parte","Più non si va, se pria non morde, anime sante, il foco: intrate in esso, e al cantar di là non siate sorde" "Io vidi di certo, e mi sembra di vederlo ancora, un tronco privo del capo che procedeva insieme agli altri di quel tristo gregge","Io vidi certo, e ancor par ch’io ’l veggia, un busto sanza capo andar sì come andavan li altri de la trista greggia" "E la bella Sicilia, che è coperta di caligine tra Pachino e Peloro, sul golfo che è battuto dallo Scirocco, non a causa del gigante Tifeo ma lo zolfo che è prodotto dal sottosuolo, avrebbe atteso ancora i suoi sovrani nati attraverso me da Carlo e Rodolfo, se il malgoverno che spinge sempre i popoli a ribellarsi, non avesse indotto Palermo a gridare: ""Muoia, muoia"" ","E la bella Trinacria, che caliga tra Pachino e Peloro, sopra ‘l golfo che riceve da Euro maggior briga, non per Tifeo ma per nascente solfo, attesi avrebbe li suoi regi ancora, nati per me di Carlo e di Ridolfo, se mala segnoria, che sempre accora li popoli suggetti, non avesse mosso Palermo a gridar: ""Mora, mora""" "Se ricordassi come Meleagro si consumò al consumare di un tizzone, questo non sarebbe per te difficile","Se t’ammentassi come Meleagro si consumò al consumar d’un stizzo, non fora a te questo sì agro" "Sono obbligato a comporre versi su una nuova pena e dare così materia al ventesimo Canto della prima Cantica, che è dedicata ai dannati",Di nova pena mi conven far versi e dar matera al ventesimo canto de la prima canzon ch’è d’i sommersi "Come un'anima nobile che non accampa scuse, ma fa propri i desideri degli altri non appena questi sono resi evidenti","Come anima gentil, che non fa scusa, ma fa sua voglia de la voglia altrui tosto che è per segno fuor dischiusa" "Costui le darà la caccia per ogni città, finché l'avrà rimessa nell'Inferno da dove l'invidia la fece uscire per la prima volta","Questi la caccerà per ogne villa, fin che l’avrà rimessa ne lo ’nferno, là onde invidia prima dipartilla" "Giacché se non esiste persona che mi ascolti e mi compatisca, a che vale rivolgere al cielo così frequenti preghiere?","Ché se non è chi con pietà m'ascolte, perché sparger al ciel sí spessi preghi?" poi aggiunse:,e poi: "Poi a ogni lato di essa mi sembrò di vedere un biancore indefinito, e poco a poco al di sotto ne apparve un altro","Poi d’ogne lato ad esso m’appario un non sapeva che bianco, e di sotto a poco a poco un altro a lui uscio" "Mentre parlava così e Caco si fu allontanato, tre spiriti vennero sotto di noi e nessuno di noi due se ne accorse,se non quando gridarono:","Mentre che sì parlava, ed el trascorse e tre spiriti venner sotto noi, de’ quali né io né ’l duca mio s’accorse, se non quando gridar:" "né tale dignità si poteva recuperare, se ragioni in modo sottile, in nessun modo, senza passare per una di queste strade:Dio, in virtù della Sua generosità, poteva perdonare, oppure l'uomo poteva per se stesso espiare la sua colpa","né ricovrar potiensi, se tu badi ben sottilmente, per alcuna via, sanza passar per un di questi guadi: o che Dio solo per sua cortesia dimesso avesse, o che l’uom per sé isso avesse sodisfatto a sua follia" "In seguito, più che il dolore, mi uccise la fame","Poscia, più che ’l dolor, poté ’l digiuno" "La tua domanda mi conferma che tu credi che io sulla Terra fossi avaro, forse perché mi trovavo in quella Cornice","La tua dimanda tuo creder m’avvera esser ch’i’ fossi avaro in l’altra vita, forse per quella cerchia dov’io era" "E quanto più mi trovo in luoghi selvaggi e in spiagge deserte, tanto più nei miei pensieri me la raffiguro bella.","E quanto in piú selvaggio loco mi trovo e 'n piú deserto lido, tanto piú bella il mio pensier l' adombra." "li ho visti obbedire a squilli di tromba, a campane, a tamburi e a segnali dai castelli, con strumenti nostrani e stranieri","quando con trombe, e quando con campane, con tamburi e con cenni di castella, e con cose nostrali e con istrane" E quel maestro che mi aveva condotto fin lì mi disse:,"E quel segnor che lì m’avea menato, mi disse:" "Come le altre anime, anche noi andremo a riprendere i nostri corpi, ma non per rivestircene: infatti non è giusto riavere ciò che ci si è tolti","Come l’altre verrem per nostre spoglie, ma non però ch’alcuna sen rivesta, ché non è giusto aver ciò ch’om si toglie" ti soccorsi da quella belva che ti impedì una facile ascesa al colle,d’inanzi a quella fiera ti levai che del bel monte il corto andar ti tolse e l'animale dalla doppia natura:,e l’animal binato: "Vergine buona e nemica di orgoglio, l'amore della comune umanità ti commuova ad avere pietà di un uomo umile e pentito.","Vergine umana e nemica d' orgoglio, del comune principio amor t' induca: miserere d' un cor contrito, umile." "e capirai da solo come io desiderassi sapere della loro condizione, non appena apparvero ai miei occhi","e per te vederai come da questi m’era in disio d’udir lor condizioni, sì come a li occhi mi fur manifesti" "infatti ogni linguaggio è ignoto a lui, come il suo lo è agli altri visto che non ha senso","ché così è a lui ciascun linguaggio come ’l suo ad altrui, ch’a nullo è noto" "Se io fossi uno specchio, non rifletterei la tua immagine esteriore più in fretta di quella interiore che vedo dentro di me","S’i’ fossi di piombato vetro, l’imagine di fuor tua non trarrei più tosto a me, che quella dentro ’mpetro" "Vidi masticare a vuoto Ubaldino della Pila e Bonifacio Fieschi, che guidò col pastorale molte popolazioni",Vidi per fame a vòto usar li denti Ubaldin da la Pila e Bonifazio che pasturò col rocco molte genti "Un attimo solo è per me oblio maggiore dei venticinque secoli che ci separano dall'impresa degli Argonauti, per cui Nettuno si stupì vedendo l'ombra della nave Argo","Un punto solo m’è maggior letargo che venticinque secoli a la ‘mpresa, che fé Nettuno ammirar l’ombra d’Argo" Io ti prometto che farò ciò che mi chiedi,Per fede mi ti lego di far ciò che mi chiedi e nel vostro antico Battistero fui battezzato col nome di Cacciaguida,e ne l’antico vostro Batisteo insieme fui cristiano e Cacciaguida "Come erano soliti fare i lottatori nudi e cosparsi d'olio, studiando l'avversario per tentare una presa prima di percuotersi e ferirsi a vicenda, così, pur girando la testa, ciascuno dei tre dannati fissava il suo sguardo su di me, in modo tale che torceva il collo in senso opposto ai suoi passi","Qual sogliono i campion far nudi e unti, avvisando lor presa e lor vantaggio, prima che sien tra lor battuti e punti, così, rotando, ciascuno il visaggio drizzava a me, sì che ’n contraro il collo faceva ai piè continuo viaggio" "e c'è maggior proporzione fra me e un gigante che non fra i giganti e le sue braccia: vedi ormai, rispetto a quella parte del corpo, quali devono essere le dimensioni totali di quell'essere","e più con un gigante io mi convegno, che i giganti non fan con le sue braccia: vedi oggimai quant’esser dee quel tutto ch’a così fatta parte si confaccia" Salimmo su di esso molto facilmente,Assai leggeramente quel salimmo "E se anche accadesse già, sarebbe comunque tardi","E se già fosse, non saria per tempo" "Ahimè, vedete il diavolo che digrigna i denti: io direi altro, ma temo che quello sia pronto a procurarmi sofferenze","Omè, vedete l’altro che digrigna: i’ direi anche, ma i’ temo ch’ello non s’apparecchi a grattarmi la tigna" Allora il mio maestro parlò con la voce così alterata come non l'avevo mai sentito:,"Allora il duca mio parlò di forza tanto, ch’i’ non l’avea sì forte udito:" "e mi sembrava di essere là dove Ganimede abbandonò i suoi compagni, quando fu rapito al supremo concilio degli dei","ed esser mi parea là dove fuoro abbandonati i suoi da Ganimede, quando fu ratto al sommo consistoro" cosicché lei sembra contraddirmi,sì ch’ella par qui meco contradire Questa verità è spiegata al mio intelletto da quel filosofo che mi illustra il primo amore,Tal vero a l’intelletto mio sterne colui che mi dimostra il primo amore di tutte le sustanze sempiterne Così saprebbe quanto la desidero!,Così conoscess' ella i miei disiri! "Certo colui che fa sottili ragionamenti su di me potrebbe dubitare in modo sorprendente, se non ci fosse al di sopra di voi la Sacra Scrittura","Certo a colui che meco s’assottiglia, se la Scrittura sovra voi non fosse, da dubitar sarebbe a maraviglia" "e noi giungemmo al grande albero, che rifiuta tante preghiere e lacrime","e noi venimmo al grande arbore adesso, che tanti prieghi e lagrime rifiuta" "Queste brevi parole non erano ancora giunte dentro di me, che io compresi che andavo al di là delle mie facoltà naturali","Non fur più tosto dentro a me venute queste parole brievi, ch’io compresi me sormontar di sopr’a mia virtute" "Allora tornai a guardare quelle alte cose che si muovevano verso di noi, così lentamente che sarebbero vinte da spose novelle","Indi rendei l’aspetto a l’alte cose che si movieno incontr’a noi sì tardi, che foran vinte da novelle spose" "Il ceppo da cui nacquero i Calfucci era già grande, ed erano già condotti alle cariche politiche i Sizi e gli Arrigucci","Lo ceppo di che nacquero i Calfucci era già grande, e già eran tratti a le curule Sizii e Arrigucci" "e là dove il Sile e il Cagnano si uniscono c'è un tiranno che domina con superbia, tanto che già si ordisce la congiura che lo eliminerà","e dove Sile e Cagnan s’accompagna, tal signoreggia e va con la testa alta, che già per lui carpir si fa la ragna" "E un altro, che aveva entrambe le mani mozzate e levava i moncherini in aria facendo ricadere il sangue sul suo volto, gridò:","E un ch’avea l’una e l’altra man mozza, levando i moncherin per l’aura fosca, sì che ’l sangue facea la faccia sozza, gridò:" Non stupirti se gli angeli ti abbagliano ancora,Non ti maravigliar s’ancor t’abbaglia la famiglia del cielo "a causa di essa le fronde, tremolando, si piegavano tutte verso la parte in cui il santo monte proietta la prima ombra","per cui le fronde, tremolando, pronte tutte quante piegavano a la parte u’ la prim’ombra gitta il santo monte" "Molte volte la sua nutrice lo trovò sveglio e per terra, come se dicesse: 'Io sono nato per questo'","Spesse fiate fu tacito e desto trovato in terra da la sua nutrice, come dicesse: ‘Io son venuto a questo’" "Quando Lachesi non ha più filo da tessere, l'anima si separa dal corpo e porta con sé le facoltà umane e divina","Quando Làchesis non ha più del lino, solvesi da la carne, e in virtute ne porta seco e l’umano e ‘l divino" E l'altro chiese:,E l’altro disse lui: La mia guida iniziò a dirmi:,la guida mia incominciò a dirmi: "Ma affinché tu, attendendo, non giunga in ritardo alla fine del tuo viaggio, ti darò la risposta che desideri leggendo nel tuo pensiero, visto che esiti a manifestarla","Ma perché tu, aspettando, non tarde a l’alto fine, io ti farò risposta pur al pensier, da che sì ti riguarde" quindi chinati e non distogliere il volto,"però ti china, e non torcer lo grifo" "Anche se Beatrice era velata e al di là del fiume, pure mi sembrava superare in bellezza lei stessa da viva, più di quanto lei, da viva, superasse tutte le altre donne","Sotto ‘l suo velo e oltre la rivera vincer pariemi più sé stessa antica, vincer che l’altre qui, quand’ella c’era" "Mia madre mi mise a servizio di un signore, dopo avermi generato con un ribaldo che fu scialacquatore e suicida","Mia madre a servo d’un segnor mi puose, che m’avea generato d’un ribaldo, distruggitor di sé e di sue cose" "Dici il vero, ed essi scontano la pena per la loro iracondia","Tu vero apprendi, e d’iracundia van solvendo il nodo" Non riesco a trovare pace e non ho armi adeguate.,Pace non trovo e non ò da far guerra. "ed escludi la brigata nella quale Caccia d'Asciano dissipò la vigna e i vasti poderi, e in cui l'Abbagliato dimostrò il suo senno","e tra’ne la brigata in che disperse Caccia d’Ascian la vigna e la gran fonda, e l’Abbagliato suo senno proferse" Queste furono le parole della mia guida,Parole furon queste del mio duca "Non ti ricordi che questo è un privilegio degli amanti, cioè quello di poter vivere dell'amore verso qualcuno anche se quell'amore non è corrisposto?","Non ti rimembra che questo è privilegio degli amanti, sciolti da tutte qualitati umane?" E quello:,E quelli: Saranno tutti richiusi quando le anime torneranno qui dalla valle di Giosafat coi corpi che hanno lasciato sulla Terra,Tutti saran serrati quando di Iosafàt qui torneranno coi corpi che là sù hanno lasciati E dice: la mia Roma sarà di nuovo bella.,E dice: Roma mia sarà ancor bella tu hai osservato cose tanto grandi che ti hanno reso abbastanza forte da sostenere la vista del mio sorriso,"tu hai vedute cose, che possente se’ fatto a sostener lo riso mio" Ora dimmi: quanto denaro volle nostro Signore da san Pietro prima di affidargli le chiavi del regno dei cieli,"Deh, or mi dì : quanto tesoro volle Nostro Segnore in prima da san Pietro ch’ei ponesse le chiavi in sua balìa" Io dissi:,Io dissi: "Sembra che il prato provi piacere ad ascoltare le care parole di laura, e conservare l'impronta del suo piede.",Piaggia ch'ascolti sue dolci parole e del bel piede alcun vestigio serbe. "Quando ci raggiunsero, mi guardarono a lungo con lo sguardo obliquo, senza parlare","Quando fuor giunti, assai con l’occhio bieco mi rimiraron sanza far parola" "Se tutto ciò che sulla Terra si apprende con la dottrina fosse capito come lo capisci tu, non ci sarebbe spazio per nessun cavilloso ragionamento","Se quantunque s’acquista giù per dottrina, fosse così ‘nteso, non lì avria loco ingegno di sofista" "Nel tempo in cui Giunone era adirata contro la stirpe tebana a causa di Semele, come dimostrò in due occasioni, Atamante divenne a tal punto pazzo che, vedendo la moglie che andava tenendo in braccio i due figli, uno per parte, gridò:","Nel tempo che Iunone era crucciata per Semelè contra ’l sangue tebano, come mostrò una e altra fiata, Atamante divenne tanto insano, che veggendo la moglie con due figli andar carcata da ciascuna mano, gridò:" o risposi:,E io a lui: "ma la prossima punizione di Dio renderà evidente a tutti la verità, dispensata da Dio secondo giustizia",ma la vendetta fia testimonio al ver che la dispensa Nasce il dubbio che il viso bello e pieno di virtu della mia donna possa asciugare le lacrime nei miei occhi?,Or fia già mai che quel bel viso santo renda a quest'occhi le lor luci prime? "ma per descrivere il bene che vi trovai dentro, dirò quali altre cose ho visto in essa","ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte" "Ci furono più di cento dannati che, quando lo sentirono, si fermarono nel fossato a guardarmi meravigliati, dimenticando la loro pena","Più fuor di cento che, quando l’udiro, s’arrestaron nel fosso a riguardarmi per maraviglia obliando il martiro" "ma leggi Ezechiele, che li descrive come li vide venire da nord con vento, con nubi e con il fuoco","ma leggi Ezechiel, che li dipigne come li vide da la fredda parte venir con vento e con nube e con igne" "La vista di questo spettacolo, avuta nel momento più caldo della giornata, mi fece gelare e tremare d'amore.","Tal che mi fece, or quand'egli arde 'l cielo, tutto tremar d'un amoroso gielo." "e questi Cristiani saranno condannati dall'Etiope, quando saranno divise le due schiere, una eternamente ricca e l'altra misera","e tai Cristian dannerà l’Etiòpe, quando si partiranno i due collegi, l’uno in etterno ricco e l’altro inòpe" "Sinceramente affermo, meritevole di fiducia, che solo da un tale egli nasce ricompensa.","For d'ogne fraude, dico, degno in fede, che solo di costui nasce mercede." "Se tu hai creduto che il mio sorriso avesse un altro motivo, trascuralo come non vero, e credi che la causa erano quelle parole che hai detto su di lui","Se cagion altra al mio rider credesti, lasciala per non vera, ed esser credi quelle parole che di lui dicesti" "Quindi si volse a sinistra: ci allontanammo dal muro e ci dirigemmo verso l'orlo esterno del Cerchio, per un sentiero che conduce a una valle da cui fin lassù arrivava un gran puzzo","Appresso mosse a man sinistra il piede: lasciammo il muro e gimmo inver’ lo mezzo per un sentier ch’a una valle fiede, che ’nfin là sù facea spiacer suo lezzo" Fu appunto battezzato Domenico,Domenico fu detto ora voglio mostrargli quelle anime che si purificano sotto la tua custodia,e ora intendo mostrar quelli spirti che purgan sé sotto la tua balìa infatti la mia mente si indirizza solo a questo,ché solo a ciò la mia mente rifiede E io a lui:,E io a lui: "Ma dimmi, se lo sai, dove si trova Piccarda","Ma dimmi, se tu sai, dov’è Piccarda" Dunque ricominciai:,Però ricominciai: Avessi io potuto avvolgere le mani nei suoi capelli così da riscuoterla!,Le man' l'avess' io avolto entro' capegli! Lo corpo da cui essa fu strappata giace sulla Terra nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro,Lo corpo ond’ella fu cacciata giace giuso in Cieldauro "Figlio, hai visto le pene eterne e quelle temporanee","Il temporal foco e l’etterno veduto hai, figlio" "Io ho sulla Terra una nipote, chiamata Alagia, di grande virtù purché la nostra casata non la renda malvagia col suo cattivo esempio","Nepote ho io di là c’ha nome Alagia, buona da sé, pur che la nostra casa non faccia lei per essempro malvagia" I miei pensieri giungeranno al loro approdo solo quando il lauro non avrà più una foglia verde,Allor saranno i miei pensier a riva che foglia verde non si trovi in lauro. Certo non lo è maggiormente quello francese,Certo non la francesca sì d’assai "Volgi verso di me gli occhi acuti dell'intelletto, e ti sarà chiaro l'errore dei ciechi che pretendono di fare da guida","Drizza ver’ me l’agute luci de lo ‘ntelletto, e fieti manifesto l’error de’ ciechi che si fanno duci" "E facemmo in tempo a salire pochi gradini, quando io e le mie guide ci accorgemmo che il sole era tramontato per il fatto che la mia ombra scomparve","E di pochi scaglion levammo i saggi, che ‘l sol corcar, per l’ombra che si spense, sentimmo dietro e io e li miei saggi" e poi hai sentito da Piccarda che Costanza si mantenne fedele in cuore alla regola monastica,e poi potesti da Piccarda udire che l’affezion del vel Costanza tenne "Questa isoletta, nelle sue parti più basse, là dove è battuta dalle onde, è piena di giunchi sul molle fango","Questa isoletta intorno ad imo ad imo, là giù colà dove la batte l’onda, porta di giunchi sovra ‘l molle limo" mi fece aprire gli occhi e disse:,Li occhi mi sciolse e disse: "e se io mi fossi voltato a guardarla, quale scusa sarebbe stata degna di un tale errore","e s’io avesse li occhi vòlti ad essa, qual fora stata al fallo degna scusa" Egli mormorava,El mormorava "Io fui senese, e purifico la mia vita peccaminosa con questi altri, piangendo verso colui perché si presti a noi","Io fui sanese, e con questi altri rimendo qui la vita ria, lagrimando a colui che sé ne presti" "Le occhiaie sembravano anelli senza gemme: chi nel viso degli uomini legge la parola 'omo', sui loro volti avrebbe potuto distinguere la 'emme'",Parean l’occhiaie anella sanza gemme: chi nel viso de li uomini legge ‘omo’ ben avria quivi conosciuta l’emme "Non appena mi fui avvicinato, come dovevo, mi disse:","Sì com’io fui, com’io dovea, seco, dissemi:" "l'altro che lo segue è Orazio, autore delle Satire",l’altro è Orazio satiro che vene E quelli piegarono il collo,E quei piegaro i colli E ho detto questo per farti del male,E detto l’ho perché doler ti debbia Questo tuo grido sarà come un vento che colpisce di più le cime più alte,"Questo tuo grido farà come vento, che le più alte cime più percuote" io dissi:,diss’io: chi mi avrebbe fatto salire su per la montagna,chi m’avria tratto su per la montagna Poi un altro disse:,Poi disse un altro: "Anche se il velo che le scendeva sulla testa, coronato dalle fronde di Minerva, non permetteva di vederla in viso, ancora regalmente altera nel suo atteggiamento continuò, come colui che parla e riserva gli argomenti più efficaci per la fine del discorso","Tutto che ‘l vel che le scendea di testa, cerchiato de le fronde di Minerva, non la lasciasse parer manifesta, regalmente ne l’atto ancor proterva continuò come colui che dice e ‘l più caldo parlar dietro reserva:" "Non appena noi fummo giù nel pozzo oscuro, molto più bassi dei piedi del gigante Anteo, e mentre io ancora osservavo l'alta parete rocciosa, sentii qualcuno che mi diceva:","Come noi fummo giù nel pozzo scuro sotto i piè del gigante assai più bassi, e io mirava ancora a l’alto muro, dicere udi’mi:" "Come quando si brucia un ramoscello verde da una delle estremità, e dall'altra cola la linfa e si sente un cigolio in quanto esce dell'aria, così dal ramo rotto uscivano insieme parole e sangue","Come d’un stizzo verde ch’arso sia da l’un de’capi, che da l’altro geme e cigola per vento che va via, sì de la scheggia rotta usciva insieme parole e sangue" "Il mio folle desiderio è così traviato a forza di seguire lei che fugge, e che libera e senza il peso d'ogni vincolo d'amore sembra quasi volare in confronto al mio agire lento, che quando provo ad indirizzare l'amore verso una strada più sicura, non mi ascolta: a niente serve forzare lo stato delle cose, o mettergli le briglie, perchè tanto più l'amore, per sua natura, comincia a sfuggire al controllo della mia volontà.","E poi che 'l fren per forza a sé raccoglie, i' mi rimango in signoria di lui, che mal mio grado a morte mi trasporta: sol per venir al lauro onde si coglie acerbo frutto, che le piaghe altrui, gustando, afflige piú che non conforta." "in punto di morte una luce del cielo ci illuminò la mente, cosicché, pentendoci e perdonando, uscimmo fuori dalla vita in grazia di Dio, il quale ci strugge nel desiderio di vederlo","quivi lume del ciel ne fece accorti, sì che, pentendo e perdonando, fora di vita uscimmo a Dio pacificati, che del disio di sé veder n’accora" "in Purgatorio era il vespro, mentre in Italia era mezzanotte","vespero là, e qui mezza notte era" "Mentre io ero incerto riguardo alla mia vista spenta, dalla luce splendente che l'aveva spenta uscì una voce che attirò la mia attenzione, dicendo:","Mentr’io dubbiava per lo viso spento, de la fulgida fiamma che lo spense uscì un spiro che mi fece attento, dicendo:" "Poiché la virtù compenetrata nell'astro deriva da una natura gioiosa, essa risplende nel corpo stellare come la gioia brilla nella pupilla dell'occhio","Per la natura lieta onde deriva, la virtù mista per lo corpo luce come letizia per pupilla viva" "allora si batte il fianco, ritorna in casa, si lagna qua e là, come il pover'uomo che non sa cosa fare","ond’ei si batte l’anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come ’l tapin che non sa che si faccia" "infatti, mi apparvero lucenti e rosseggianti degli splendori dentro a due raggi, al punto che dissi:","ché con tanto lucore e tanto robbi m’apparvero splendor dentro a due raggi, ch’io dissi:" "Dunque io prego la mente in cui la tua virtù e il tuo moto iniziano, di osservare da dove esce il fumo che oscura il tuo raggio","Per ch’io prego la mente in che s’inizia tuo moto e tua virtute, che rimiri ond’esce il fummo che ’l tuo raggio vizia" "E altri animali, spinti da un istinto dagli effetti deleteri, tendono a dirigersi verso il fuoco attratti dal suo splendore, sperimentando del fuoco non la luce ma il troppo calore, venendone arsi: misero me, appartengo alla schiera di quest'ultimi animali!","Ed altri, col desio folle che spera gioir forse nel foco, perché splende, provan l'altra vertú, quella che 'ncende: lasso, e 'l mio loco è 'n questa ultima schera!" Per questo la vista sensibile degli esseri umani penetra nella giustizia divina come l'occhio nel mare,"Però ne la giustizia sempiterna la vista che riceve il vostro mondo, com’occhio per lo mare, entro s’interna" "Se io dissi il falso, tu falsificasti il conio","S’io dissi falso, e tu falsasti il conio" "e se vuoi di ciò testimonianza sicura, pensa alla nostra indole avara","e se di ciò vuoi fede o testimonio, rècati a mente il nostro avaro seno" "I cieli li cacciano per non perdere la loro bellezza, né l'Inferno li accoglie nelle sue profondità, poiché i dannati potrebbero ricevere alcuna gloria dalla loro presenza","Caccianli i ciel per non esser men belli, né lo profondo inferno li riceve, ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli" "Democrito, che dice che il mondo è governato dal caso, Diogene, Anassagora e Talete, Empedocle, Eraclito e Zenone","Democrito, che ’l mondo a caso pone, Diogenés, Anassagora e Tale, Empedoclès, Eraclito e Zenone" gli risposi:,rispuos’io lui: Rispose lui:,Diss’elli: "Quando a Dio, che l'aveva destinato a un tale bene, piacque di chiamarlo in Paradiso alla ricompensa che egli aveva meritato nel farsi umile, raccomandò ai suoi confratelli, come a legittimi eredi, la sua donna più cara e comandò loro che l'amassero restandole fedeli","Quando a colui ch’a tanto ben sortillo piacque di trarlo suso a la mercede ch’el meritò nel suo farsi pusillo, a’ frati suoi, sì com’a giuste rede, raccomandò la donna sua più cara, e comandò che l’amassero a fede" Capii all'istante e fui certo che questa era la schiera dei vili che spiacevano tanto a Dio quanto ai suoi nemici,"Incontanente intesi e certo fui che questa era la setta d’i cattivi, a Dio spiacenti e a’ nemici sui" "e a Faenza un Bernardino di Fosco, nobile rampollo di umili origini","quando in Faenza un Bernardin di Fosco, verga gentil di picciola gramigna" "Ma comunque ella muova e indirizzi i suoi occhi, mai accade che vengano indirizzati in modo tale che sia primavera per me.","Ma, come ch'ella gli governi o volga, primavera per me pur non è mai." "Ed ecco poco a poco avanzare verso di noi un fumo, oscuro come la notte",Ed ecco a poco a poco un fummo farsi verso di noi come la notte oscuro "O prediletta del primo amante, o donna divina, le cui parole mi inondano e scaldano al punto che mi ravvivano sempre di più","O amanza del primo amante, o diva, il cui parlar m’inonda e scalda sì, che più e più m’avviva" "Perciò in questi Cieli, in Purgatorio e nella dolorosa valle dell'Inferno ti sono mostrate solo le anime che sono molto famose, poiché l'animo di colui che ascolta non dà retta e non presta fede a un esempio che abbia la sua radice nascosta e sconosciuta, né a un altro argomento che non sia di tutta evidenza","Però ti son mostrate in queste rote, nel monte e ne la valle dolorosa pur l’anime che son di fama note, che l’animo di quel ch’ode, non posa né ferma fede per essempro ch’aia la sua radice incognita e ascosa, né per altro argomento che non paia" "Ma, se mi sarà consentito di portare a termine queste mie povere rime prima di morire, non spiaccia ad amore, il mio signore, che io lo preghi affinché possa un giorno dire liberamente in un luogo lieto:","Ma s' egli aven ch' ancor non mi si nieghi finir anzi 'l mio fine queste voci meschine, non gravi al mio signor perch'io il ripreghi di dir libero un dí tra l'erba e i fiori:" Allora il monetiere:,Allora il monetier: La sua luminosità è conseguenza dell'ardore di carità,La sua chiarezza séguita l’ardore "Vergine, laura è sottoterra, ma mentre viveva ha posto il mio cuore nel dolore, e lo teneva nel pianto, non conosceva uno solo dei miei mali.","Vergine, tale è terra, e posto à in doglia lo mio cor, che vivendo in pianto il tenne, e de mille miei mali un non sapea." Ed egli mi rispose:,Ed elli a me: "Quante volte dissi, preso da grande stupore:",Quante volte diss' io allor pien di spavento: "per cui la sabbia si accendeva, proprio come l'esca con l'acciarino, per accrescere il dolore","onde la rena s’accendea, com’esca sotto focile, a doppiar lo dolore" "Scoprii, per quanto mi fu concesso dal cielo e per quanto l'applicazione e amore mi consentirono di innalzarmi al di sopra di me stesso, cose mai viste e piene di grazia, sebbene mortali, che le stelle dispensarono a un'unica persona, colei che amai.","Conobbi, quanto il ciel li occhi m' aperse, quanto studio ed amor m' alzaron l' ali, cose nove e leggiadre, ma mortali che 'n un soggetto ogni stella cosperse." ti farò da guida fin dove posso spingermi,"per quanto ir posso, a guida mi t’accosto" "Vergine, rivolgi i tuoi bei occhi, che videro le profonde ferite nel corpo del tuo caro figlio, a me e al mio incerto stato, il quale indeciso viene da te per consiglio.","Vergine, que' belli occhi che vider tristi la spietata stampa ne' dolci membri del tuo caro figlio, volgi al mio dubio stato che sconsigliato a te ven per consiglio." "Tu credi che nel petto di Adamo, da dove fu presa la costola per creare la bella guancia, e nel petto di Cristo che, forato dalla lancia, redense tutti gli uomini vissuti prima e dopo dallo stesso peccato originale, fosse infusa tutta la sapienza che è lecita alla natura umana, da Dio stesso che creò l'uno e l'altro","Tu credi che nel petto onde la costa si trasse per formar la bella guancia il cui palato a tutto ‘l mondo costa, e in quel che, forato da la lancia, e prima e poscia tanto sodisfece, che d’ogne colpa vince la bilancia, quantunque a la natura umana lece aver di lume, tutto fosse infuso da quel valor che l’uno e l’altro fece" "come un pittore che dipinge con un modello, descriverei come io mi addormentai","come pintor che con essempro pinga, disegnerei com’io m’addormentai" "e disprezzò Dio, e sembra che lo faccia ancora, e pare che non consideri il suo potere","ed ebbe e par ch’elli abbia Dio in disdegno, e poco par che ’l pregi" "lo aiuterò a compiere il suo cammino""","sì l’agevolerò per la sua via""" "Questa palude che emana il gran puzzo cinge tutt'intorno la città di Dite, dove ormai non potremo entrare senza forzare la volontà dei demoni","Questa palude che ’l gran puzzo spira cigne dintorno la città dolente, u’ non potemo intrare omai sanz’ira" "E non si traformasse in una verde pianta per sottrarsi al mio abbraccio, come il giorno che lei fu seguita sulla terra da apollo.","E non se transformasse in verde selva per uscirmi di braccia, come il giorno ch'apollo la seguia qua giú per terra." "La luce di Dio penetra in me, attraverso questa luce dentro alla quale io sono avvolto, e la cui virtù, unita alla mia visione intellettuale, mi innalza a tal punto sopra di me che io vedo la suprema essenza da cui proviene","Luce divina sopra me s’appunta, penetrando per questa in ch’io m’inventro, la cui virtù, col mio veder congiunta, mi leva sopra me tanto, ch’i’ veggio la somma essenza de la quale è munta" "Minerva soffia i venti, e Apollo regge il timone, e le nove Muse mi indicano la giusta rotta","Minerva spira, e conducemi Appollo, e nove Muse mi dimostran l’Orse" ma lui gridò:,ma el gridò: E io:,E io: "cominciò a dire sulla orribile soglia,","cominciò elli in su l’orribil soglia," "seguimi lungo gli argini del fiume, poiché non sono bruciati dalla pioggia infuocata e ogni vapore igneo si spegne sopra di loro","fa che di retro a me vegne: li margini fan via, che non son arsi, e sopra loro ogne vapor si spegne" "Questo triste ruscello va nella palude chiamata Stige, una volta che è sceso ai piedi di quel tetro pendio infernale","In la palude va c’ha nome Stige questo tristo ruscel, quand’è disceso al piè de le maligne piagge grige" La volontà assoluta non acconsente al danno,Voglia assoluta non consente al danno "Se la mia capacità di vedere è offuscata dalla mia finitezza umana, dal mio corpo, infatti, che colpa ne hanno le stelle o laura?","Se mortal velo il mio veder appanna, che colpa è de le stelle o de le cose belle?" Ma non passeranno cinquanta fasi lunari che anche tu saprai quant'è dolorosa quell'arte,"Ma non cinquanta volte fia raccesa la faccia de la donna che qui regge, che tu saprai quanto quell’arte pesa" e le tue parole che prima ho citato si adattavano ai nuovi predicanti,e la parola tua sopra toccata si consonava a’ nuovi predicanti "L'intelligenza angelica, che imprime il suggello alla cera mortale, opera la sua arte ma non distingue una famiglia dall'altra","La circular natura, ch’è suggello a la cera mortal, fa ben sua arte, ma non distingue l’un da l’altro ostello" "Io voglio che vi sia chiaro che sono pronto a ciò che la fortuna mi riserva, purché non mi rimorda la coscienza","Tanto vogl’io che vi sia manifesto, pur che mia coscienza non mi garra, che a la Fortuna, come vuol, son presto" E lui a me:,Ed elli a me: "Ora è necessario che il nostro cammino devii un poco fino a quella bestia malvagia, coricata laggiù",Or convien che si torca la nostra via un poco insino a quella bestia malvagia che colà si corca "La natura degli angeli cresce di numero da un ordine all'altro, al punto che nessun discorso o intelletto umano può concepirlo","Questa natura sì oltre s’ingrada in numero, che mai non fu loquela né concetto mortal che tanto vada" "Mille desideri, più caldi della fiamma, strinsero i miei occhi agli occhi splendenti di Beatrice, che erano fissi sul grifone","Mille disiri più che fiamma caldi strinsermi li occhi a li occhi rilucenti, che pur sopra ‘l grifone stavan saldi" "Come un falcone, quando si libera dal cappuccio, muove la testa e sbatte le ali, manifestando il desiderio di volare e facendosi bello, così io vidi fare quell'aquila che era formato dalle lodi della grazia divina, cantando in modo che solo chi è lassù può capire","Quasi falcone ch’esce del cappello, move la testa e con l’ali si plaude, voglia mostrando e faccendosi bello, vid’io farsi quel segno, che di laude de la divina grazia era contesto, con canti quai si sa chi là sù gaude" ma adesso mi stupisco di come io possa salire oltre questi corpi leggeri,ma ora ammiro com’io trascenda questi corpi levi "Ma ditemi: che cosa sono i segni oscuri di questa stella, che laggiù in Terra inducono alcuni a favoleggiare di Caino","Ma ditemi: che son li segni bui di questo corpo, che là giuso in terra fan di Cain favoleggiare altrui" "Sotto l'ombra di un pino alto o di un colle, a volte fermo i miei passi, e subito sulla prima pietra che mi capita sotto gli occhi raffiguro idealmente il suo bel viso.","Ove porge ombra un pino alto od un colle, talor m' arresto, e pur nel primo sasso disegno co la mente il suo bel viso." "Nell'Italia del nord sorge un lago ai piedi delle Alpi che dividono dalla Germania presso il Tirolo, chiamato Benaco","Suso in Italia bella giace un laco, a piè de l’Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benaco" "ma dopo che ebbero lasciato lo stupore, che nei cuori nobili si attenua in fretta, quell'anima che prima mi aveva rivolto la sua domanda ricominciò:","ma poi che furon di stupore scarche, lo qual ne li alti cuor tosto s’attuta, ricominciò colei che pria m’inchiese:" "Così, parlando di altre cose che la mia Commedia non si cura di riferire, giungemmo all'altro ponte","Così di ponte in ponte, altro parlando che la mia comedìa cantar non cura, venimmo" E io:,E io: Quel monte sulle cui pendici sorge la città di Cassino un tempo fu frequentato sulla vetta dalla gente pagana e infedele,Quel monte a cui Cassino è ne la costa fu frequentato già in su la cima da la gente ingannata e mal disposta e la sua anima giunse a questa pace dal martirio e dall'esilio terreno,ed essa da martiro e da essilio venne a questa pace "O Musa, che fai gloriosi gli ingegni e li rendi longevi, ed essi grazie a te fanno lo stesso con città e regni, dammi la tua ispirazione, così che io rammenti quelle lettere così come le ho viste: risplenda in questi pochi versi tutta la tua potenza","O diva Pegasëa che li ‘ngegni fai gloriosi e rendili longevi, ed essi teco le cittadi e ‘ regni, illustrami di te, sì ch’io rilevi le lor figure com’io l’ho concette: paia tua possa in questi versi brevi" Quello risuonò come fosse un tamburo,Quella sonò come fosse un tamburo il poeta disse:,disse ‘l poeta: "Tutto ciò che è conforme ad essa è giusto: nessun bene creato la attira a sé, ma è essa, irraggiando la grazia, che lo determina","Cotanto è giusto quanto a lei consuona: nullo creato bene a sé la tira, ma essa, radiando, lui cagiona" "L'uomo deve sempre evitare di dire una verità che sembra falsa, per non essere tacciato ingiustamente di essere bugiardo","Sempre a quel ver c’ha faccia di menzogna de’ l’uom chiuder le labbra fin ch’el puote, però che sanza colpa fa vergogna" "infatti la volontà, se non vuole, non viene meno, ma fa come il fuoco che tende per natura a salire, anche se mille volte la violenza lo spinge in basso","ché volontà, se non vuol, non s’ammorza, ma fa come natura face in foco, se mille volte violenza il torza" "e poi, simile alla fiammella che segue il fuoco ovunque si sposti, la nuova forma segue l'anima","e simigliante poi a la fiammella che segue il foco là ‘vunque si muta, segue lo spirto sua forma novella" "Chiunque chiede il mio nome, sappia che io sono Lia, e vado muovendo intorno le belle mani per farmi una ghirlanda","Sappia qualunque il mio nome dimanda ch’i’ mi son Lia, e vo movendo intorno le belle mani a farmi una ghirlanda" tutti risposero:,rispuoser tutti: "Tuttavia, affinché forse tu non arretri muovendoti con le tue sole forze e credendo di avanzare, è necessario ottenere con una preghiera la grazia da colei che può aiutarti","Veramente, ne forse tu t’arretri movendo l’ali tue, credendo oltrarti, orando grazia conven che s’impetri grazia da quella che puote aiutarti" "Noi ci rallegrammo, ma l'allegria si tramutò presto in pianto: infatti da quella nuova terra nacque una tempesta che colpì la nave a prua","Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto, ché de la nova terra un turbo nacque, e percosse del legno il primo canto" e lì vidi il sangue che mi usciva dalle vene e formava un lago al suolo,e lì vid’io de le mie vene farsi in terra laco "Quello che io dicevo di quell'unica sposa dello Spirito Santo e che ti fece rivolgere a me per delle spiegazioni, è il responsorio a tutte le nostre preghiere di giorno","Ciò ch’io dicea di quell’unica sposa de lo Spirito Santo e che ti fece verso me volger per alcuna chiosa, tanto è risposto a tutte nostre prece quanto ‘l dì dura" "Possa la fiaccola che ti conduce in alto trovare nella tua volontà tanta cera, quanta ne servirà per portarti alla cima smaltata del monte",Se la lucerna che ti mena in alto truovi nel tuo arbitrio tanta cera quant’è mestiere infino al sommo smalto Non è questo il terreno che ho toccato nascendo?,Non è questo 'l terren ch' i' toccai pria? "ma non appena fa note, al suo posto dichiariamo esempi contrari","ma com’el s’annotta, contrario suon prendemo in quella vece" "Io non piangevo, a tal punto ero impietrito nel mio animo: essi piangevano","Io non piangea, sì dentro impetrai: piangevan elli" "Come potrò venire, se tu, che solitamente conforti ogni mio dubbio, sei spaventato","Come verrò, se tu paventi che suoli al mio dubbiare esser conforto" "Io vidi cadere sopra Maria una tale allegria, portata dagli intelletti sani creati per volare a quell'altezza, che tutto ciò che avevo visto prima non mi pervase di tale ammirazione, né mi mostrò mai una tale somiglianza con Dio","Io vidi sopra lei tanta allegrezza piover, portata ne le menti sante create a trasvolar per quella altezza, che quantunque io avea visto davante, di tanta ammirazion non mi sospese, né mi mostrò di Dio tanto sembiante" "La vostra facoltà conoscitiva trae l'immagine da una cosa reale e la elabora dentro di voi, così che spinge l'anima a indirizzarsi verso di essa","Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, sì che l’animo ad essa volger face" lasciate che io prenda costui che dorme,lasciatemi pigliar costui che dorme Ma amore prontamente mi risponde:,Ma rispondemi amor: Lo dico malvolentieri,Mal volentier lo dico "infatti noi, che vediamo Dio, non conosciamo ancora il numero esatto degli eletti","ché noi, che Dio vedemo, non conosciamo ancor tutti li eletti" ma morii prima di completare il secondo poema,ma caddi in via con la seconda soma Coloro che ragionando andarono al fondo della questione si accorsero di questa libertà innata,"Color che ragionando andaro al fondo, s’accorser d’esta innata libertate" Ora la mia grande meraviglia si è placata,Già contento requievi di grande ammirazion "allora io, già cieco e moribondo, andai brancolando sopra i loro corpi, e li chiamai per due giorni dopo la loro morte","ond’io mi diedi, già cieco, a brancolar sovra ciascuno, e due dì li chiamai, poi che fur morti" "usò prima quella argentea e poi quella dorata per aprire la porta, accontentandomi","pria con la bianca e poscia con la gialla fece a la porta sì, ch’i’ fu’ contento" "La volontà divina fa sì che corpi simili soffrano tormenti fisici, il caldo e il gelo, e non vuole che noi sappiamo come ciò sia possibile","A sofferir tormenti, caldi e geli simili corpi la Virtù dispone che, come fa, non vuol ch’a noi si sveli" "O cara mia guida, che tante volte mi ha dato sicurezza e mi hai salvato da un grave pericolo che mi minacciava, non mi lasciare in questa situazione","O caro duca mio, che più di sette volte m’hai sicurtà renduta e tratto d’alto periglio che ’ncontra mi stette, non mi lasciar" "E se volete andare comunque avanti, procedete lungo questo argine","E se l’andare avante pur vi piace, andatevene su per questa grotta" "perciò nel secondo Cerchio sono puniti ipocriti, adulatori, maghi, falsari, ladri, simoniaci, ruffiani, barattieri e altri simili peccatori","onde nel cerchio secondo s’annida ipocresia, lusinghe e chi affattura, falsità, ladroneccio e simonia, ruffian, baratti e simile lordura" "Quando tenevo nascosti i miei pensieri di amore verso di voi, che per via del troppo desiderio hanno ucciso la mia mente, cioè annullato le mie facoltà mentali, vedevo il vostro volto pieno di pietà.","Mentr'io portava i be' pensier' celati, ch'ànno la mente desiando morta, vidivi di pietate ornare il volto." Là mi sembrava di bruciare insieme a lei,Ivi parea che ella e io ardesse E sentii che diceva:,E senti’ dir: "Allora tacque e io risposi: ""O donna virtuosa, l'unica per cui la specie umana si eleva al di sopra di tutto ciò che si trova sotto il cielo della Luna, la tua richiesta mi trova così d'accordo che se anche avessi giù ubbidito sarebbe tardi""","Tacette allora, e poi comincia’ io: ""O donna di virtù, sola per cui l’umana spezie eccede ogne contento di quel ciel c’ha minor li cerchi sui,tanto m’aggrada il tuo comandamento, che l’ubidir, se già fosse, m’è tardi""" "Poi le fece andare tutte e sette di fronte a sé, e con un cenno indusse me, Matelda e il saggio che era rimasto a seguirla","Poi le si mise innanzi tutte e sette, e dopo sé, solo accennando, mosse me e la donna e ‘l savio che ristette" Io mi ero inginocchiato e volevo parlare,Io m’era inginocchiato e volea dire "e degli Ebrei che si mostrarono inclini al bere, per cui Gedeone non li volle con sé quando discese i colli marciando contro i Madianiti","e de li Ebrei ch’al ber si mostrar molli, per che no i volle Gedeon compagni, quando inver’ Madian discese i colli" "Ma quando l'accusa del peccato viene pronunciata da chi l'ha commesso, nel nostro tribunale la mola rivolge se stessa contro il taglio","Ma quando scoppia de la propria gota l’accusa del peccato, in nostra corte rivolge sé contra ‘l taglio la rota" "L'altro che vien dopo, in base a una buona intenzione che poi diede cattivi frutti, per lasciare Roma al papa trasferì il governo imperiale a Costantinopoli :ora vede che il male scaturito dalle sue buone azioni non gli ha nuociuto, benché il mondo ne sia stato guastato","L’altro che segue, con le leggi e meco, sotto buona intenzion che fé mal frutto, per cedere al pastor si fece greco: ora conosce come il mal dedutto dal suo bene operar non li è nocivo, avvegna che sia ‘l mondo indi distrutto" "Se desiderassimo essere più in alto, i nostri desideri sarebbero discordi dalla volontà di Colui che ci colloca qui","Se disiassimo esser più superne, foran discordi li nostri disiri dal voler di colui che qui ne cerne" "Non solo grazie all'influenza dei Cieli, che indirizzano ciascun essere al suo fine secondo la virtù della stella che presiede alla sua nascita, ma anche per la generosità della grazia divina, che piove da nubi così alte che la nostra vista non può neppure avvicinarsi, questi nella sua gioventù ebbe tali virtù in potenza che in lui ogni buona attitudine avrebbe portato a straordinari risultati","Non pur per ovra de le rote magne, che drizzan ciascun seme ad alcun fine secondo che le stelle son compagne, ma per larghezza di grazie divine, che sì alti vapori hanno a lor piova, che nostre viste là non van vicine, questi fu tal ne la sua vita nova virtualmente, ch’ogne abito destro fatto averebbe in lui mirabil prova" "Allora tu, che forse tra poco tornerai sulla Terra, di' a fra Dolcino che se non vuole raggiungermi presto si procuri molti viveri, così che un inverno rigido non porti ai Novaresi una vittoria che altrimenti sarebbe difficile da ottenere","Or dì a fra Dolcin dunque che s’armi, tu che forse vedra’ il sole in breve, s’ello non vuol qui tosto seguitarmi, sì di vivanda, che stretta di neve non rechi la vittoria al Noarese, ch’altrimenti acquistar non sarìa leve" "voltati da questa parte e vieni, entra sicuro",volgiti in qua e vieni: entra sicuro Così gridarono gli altri intorno al robusto albero,Così dintorno a l’albero robusto gridaron li altri "Se vengo, non rimango certo","S’i’ vegno, non rimango" "Bernardo, non appena vide che i miei occhi erano fissi e attenti nell'ardente carità della Vergine, rivolse i suoi a Maria con tale affetto che rese i miei ancor più desiderosi di ammirarla","Bernardo, come vide li occhi miei nel caldo suo caler fissi e attenti, li suoi con tanto affetto volse a lei, che‘ miei di rimirar fé più ardenti" "Questi altri spiriti furono tutti uomini dediti alla contemplazione di Dio, accesi di quell'ardore di carità che fa nascere pensieri celesti e opere buone","Questi altri fuochi tutti contemplanti uomini fuoro, accesi di quel caldo che fa nascere i fiori e ‘ frutti santi" E non cessò di precipitare finché giunse a Minosse che afferra ogni anima dannata,E non restò di ruinare a valle fino a Minòs che ciascheduno afferra "Divenni anch'io velocemente, senza un attimo di tregua, uno di quelle persone che soffrono con forza per le pene dell'amore.","Menarmi tosto, sanza riposanza, in una parte là 'v' i' trovai gente che ciascun si doleva d'amor forte." Ma la cupidigia cieca e ostinata contro il proprio bene s'è ingegnato tanto che ha fatto ammalare il corpo sano.,"Ma 'l desir cieco e 'ncontra 'l suo ben fermo s' è poi tanto ingegnato, ch' al corpo sano à procurato scabbia." Beatrice mi ha evocato dal mio seggio per portare a termine il tuo desiderio,A terminar lo tuo disiro mosse Beatrice me del loco mio e disse:,e disse: emettono lamenti sugli strani alberi,fanno lamenti in su li alberi strani "La coda divisa in due prendeva la forma che l'uomo perdeva, e la sua pelle si ammorbidiva mentre quella dell'uomo si induriva","Togliea la coda fessa la figura che si perdeva là, e la sua pelle si facea molle, e quella di là dura" Tu non hai fatto così nelle altre Bolge,Tu non hai fatto sì a l’altre bolge "e non si videro mai in una fornace vetri o metalli così arroventati e rossi, come io vidi un angelo che diceva:","e già mai non si videro in fornace vetri o metalli sì lucenti e rossi, com’io vidi un che dicea:" Così fu detto da una voce,Così per una voce detto fue "ma mi accorsi che a ciascuno pendeva dal collo una borsa, che recava un certo colore e un certo stemma e sembrava che il loro occhio traesse nutrimento da essa","ma io m’accorsi che dal collo a ciascun pendea una tasca ch’avea certo colore e certo segno, e quindi par che ’l loro occhio si pasca" Un pensiero virtuoso parla con la mia mente pronunciando queste parole: ,L' un penser parla co la mente e dice: "e rivolse i suoi passi per una via fallace, seguendo false immagini di bene, che non mantengono nessuna promessa fatta","e volse i passi suoi per via non vera, imagini di ben seguendo false, che nulla promession rendono intera" "Lascia parlare me, dal momento che so bene quello che vuoi","Lascia parlare a me, ch’i’ ho concetto ciò che tu vuoi" "Chiunque tu sia, mentre continui a camminare, voltati verso di me e dimmi se mi hai mai visto sulla Terra","Chiunque tu se’, così andando, volgi ‘l viso: pon mente se di là mi vedesti unque" "Se non fosse così, il Cielo che tu percorri produrrebbe i suoi effetti in modo tale che non sarebbero benefici influssi, ma rovine","Se ciò non fosse, il ciel che tu cammine producerebbe sì li suoi effetti, che non sarebbero arti, ma ruine" "Se quello spirito che attende a pentirsi in punto di morte, deve sostare nell'Antipurgatorio e non sale in Purgatorio per tutto il tempo che durò la sua vita, a meno che una buona preghiera non lo aiuti, in che modo gli fu permesso di venire qui","Se quello spirito ch’attende, pria che si penta, l’orlo de la vita, qua giù dimora e qua sù non ascende, se buona orazion lui non aita, prima che passi tempo quanto visse, come fu la venuta lui largita" "Da qui in avanti voglio smettere di cantare, ma non di amare, e vi sia ben noto il dono del mio affetto, di cui credo di aver dato per voi una caparra tanto forte: se generoso è il compenso, molto è il guadagno.","D'ora 'n avanti parto lo cantare da me, ma non l'amare, e stia ormai in vostra canoscenza lo don di benvoglienza, ch'i' credo aver per voi tanto 'narrato: se ben si paga, molto è l'acquistato." "Il mio maestro e io, soli, salivamo entrambi",Lo mio maestro e io soli amendue suso andavamo "Perciò la vostra vista, che non è altro se non uno dei raggi della mente di Dio che è presente in tutte le cose, non può per sua natura essere così forte da vedere il suo principio, che è ben al di là delle capacità dei suoi sensi","Dunque vostra veduta, che convene esser alcun de’ raggi de la mente di che tutte le cose son ripiene, non pò da sua natura esser possente tanto, che suo principio discerna molto di là da quel che l’è parvente" "Io amo le fronde, tanto quanto esse sono amate da Dio","Le fronde onde s’infronda tutto l’orto de l’ortolano etterno, am’io cotanto quanto da lui a lor di bene è porto" "Su, Corrado","Sù, Currado" Ciascuno aveva sei ali e le ali erano piene d'occhi,"Ognuno era pennuto di sei ali, le penne piene d’occhi" "Sei saggio, comprendi meglio di come io possa spiegare","Se’ savio, intendi me’ ch’i’ non ragiono" "e esaudì le mie preghiere, avvicinandosi al punto che il dolce suono del suo canto era udito e compreso da me","e fece i prieghi miei esser contenti, sì appressando sé, che ‘l dolce suono veniva a me co’ suoi intendimenti" "Noi ruotiamo, condividendo la stessa danza, lo stesso movimento e lo stesso desiderio di Dio, coi Principati, ai quali tu nel mondo un tempo dicesti: 'Voi che col vostro intelletto muovete il terzo Cielo'","Noi ci volgiam coi principi celesti d’un giro e d’un girare e d’una sete, ai quali tu del mondo già dicesti: ‘Voi che ‘ntendendo il terzo ciel movete’" "il buon Sordello tracciò una riga sul terreno, dicendo:","E ‘l buon Sordello in terra fregò ‘l dito, dicendo:" "Se tu sei signore della città sul cui nome ci fu una grande lite fra gli dei, e dalla quale deriva ogni scienza, vendicati di quelle braccia ardite che abbracciarono nostra figlia, o Pisistrato","Se tu se’ sire de la villa del cui nome ne’ dèi fu tanta lite, e onde ogni scienza disfavilla, vendica te di quelle braccia ardite ch’abbracciar nostra figlia, o Pisistràto" "sono arrivato stamattina attraverso l'Inferno e sono ancora in vita, sebbene facendo questo viaggio io acquisti quella eterna","per entro i luoghi tristi venni stamane, e sono in prima vita, ancor che l’altra, sì andando, acquisti" "Ecco, io e tuo padre ti cercavamo addolorati","Ecco, dolenti, lo tuo padre e io ti cercavamo" La campagna sembra sorridere e il cielo si rasserena: giove si rallegra di vedere la luce di venere più luminosa.,"Ridono i prati, e 'l ciel si rasserena, giove s' allegra di mirar sua figlia." Il diavolo dal ponte dove eravamo disse:,Del nostro ponte disse: Virgilio mi rivolse queste parole,Virgilio inverso me queste cotali parole usò "A volte un animale avvolto da un sacco si dimena, così che manifesta il suo stato d'animo attraverso l'involucro che lo circonda","Talvolta un animal coverto broglia, sì che l’affetto convien che si paia per lo seguir che face a lui la ‘nvoglia" "O tu che procedi dietro agli altri due, non per essere più lento, ma forse per deferenza, rispondi a me che ardo per il fuoco e per la sete di sapere","O tu che vai, non per esser più tardo, ma forse reverente, a li altri dopo, rispondi a me che ’n sete e ’n foco ardo" "ma onoravano anche la madre Dione e il figlio Cupido, e dissero che quest'ultimo si era seduto in grembo a Didone","ma Dione onoravano e Cupido, quella per madre sua, questo per figlio, e dicean ch’el sedette in grembo a Dido" "A volte un'anima parla con voce alta e un'altra con voce bassa, a seconda del sentimento che ci sprona a dire gli esempi in modo più o meno intenso:dunque poco fa non ero il solo a dichiarare gli esempi che diciamo di giorno","Talor parla l’uno alto e l’altro basso, secondo l’affezion ch’a dir ci sprona ora a maggiore e ora a minor passo: però al ben che ‘l dì ci si ragiona, dianzi non era io sol" E la mia guida a lui:,E ’l duca mio ver lui: Non mi pareva il momento di difendermi dai colpi dell'amore.,Tempo non mi parea da far riparo contra colpi d'amor. "Bernardo mi faceva cenni e mi sorrideva, affinché io guardassi in alto","Bernardo m’accennava, e sorridea, perch’io guardassi suso" E ormai Virgilio mi richiamava,E già ’l maestro mio mi richiamava Addosso a Filippo Argenti,A Filippo Argenti Senza che tu me l'abbia espresso io comprendo il tuo desiderio più chiaramente di ogni cosa che ti è certa,"Sanz’essermi proferta da te, la voglia tua discerno meglio che tu qualunque cosa t’è più certa" Dimmi:,Or dì: "con voce ben diversa e i capelli canuti ritornerò lì come poeta, e cingerò le tempie con l'alloro poetico sul fonte del mio battesimo","con altra voce omai, con altro vello ritornerò poeta, e in sul fonte del mio battesmo prenderò ‘l cappello" "Non a lungo proseguirà il nostro ragionamento d'amore, poiché il corpo, peso oneroso va estinguendosi come fresca neve.","Non molto andremo d'amor parlando omai, ché 'l duro e greve terreno incarco come fresca neve, si va struggendo." Rispose:,Rispuose: "E io, che non ho mai desiderato di veder Dio più di quanto desideri ardentemente che lo veda lui, ti porgo tutte le mie preghiere e prego che siano sufficienti, affinché tu dissolva in lui ogni velo di mortalità con le tue preghiere a Dio, cosicché gli venga mostrata la suprema beatitudine","E io, che mai per mio veder non arsi più ch’i’ fo per lo suo, tutti miei prieghi ti porgo, e priego che non sieno scarsi, perché tu ogne nube li disleghi di sua mortalità co’ prieghi tuoi, sì che ‘l sommo piacer li si dispieghi" "Io vedo bene, padre mio, che il tempo avanza velocemente verso di me per darmi un colpo tale, che è tanto più grave quanto più uno si abbandoni ad esso","Ben veggio, padre mio, sì come sprona lo tempo verso me, per colpo darmi tal, ch’è più grave a chi più s’abbandona" "Ma poiché il lampo cessa non appena è venuto, mentre quello persisteva e diventava sempre più splendente, fra me e me dicevo: 'Di che può trattarsi'","Ma perché ‘l balenar, come vien, resta, e quel, durando, più e più splendeva, nel mio pensier dicea: 'Che cosa è questa'" "e la Santa Chiesa raffigura con aspetto umano gli arcangeli Gabriele e Michele, e l'altro che guarì Tobia","e Santa Chiesa con aspetto umano Gabriel e Michel vi rappresenta, e l’altro che Tobia rifece sano" "Non si comportava con la solita leggiadria, non indossava le perle e le ghirlande e i vestiti per la festa, non rideva e cantava e non parlava con la sua voce così dolce.","Deposta avea l'usata leggiadria, le perle e le ghirlande e i panni allegri e 'l riso e 'l canto e 'l parlar dolce umano." "Ma se le opere che sono frutto della mia cultura classica mi daranno fama dopo la morte, tale fama sarà di breve durata, effimera come il vento.","Ma se 'l latino e 'l greco parlan di me dopo la morte, è un vento." "pertanto approvo la tua opinione, che la natura umana non fu mai perfetta né mai lo sarà come in quelle due persone","sì ch’io commendo tua oppinione, che l’umana natura mai non fue né fia qual fu in quelle due persone" Così le impronte sulla neve si sciolgono al sole,Così la neve al sol si disigilla e in seguito inizia a formare gli organi adatti alle ricezioni sensibili delle quali è origine,e indi imprende ad organar le posse ond’è semente "Sentendo che le verdi ali fendevano l'aria, il serpente fuggì e gli angeli se ne andarono, volando insieme alle loro sedi","Sentendo fender l’aere a le verdi ali, fuggì ‘l serpente, e li angeli dier volta, suso a le poste rivolando iguali" E lui a me:,Ed elli a me: "intorno a lui c'era il grande re Assuero, sua moglie Ester e il giusto Mardocheo, che fu così integro nelle parole e nelle azioni","intorno ad esso era il grande Assuero, Estèr sua sposa e ‘l giusto Mardoceo, che fu al dire e al far così intero" non aveva parte del corpo che non tremasse,non avea membro che tenesse fermo "Proseguendo, io dico che assai prima di giungere ai piedi dell'alta torre, i nostri occhi andarono alla sua cima e videro che qualcuno vi aveva posto due fiammelle, mentre un'altra torre più lontana, tanto che si poteva scorgere a malapena, aveva risposto","Io dico, seguitando, ch’assai prima che noi fossimo al piè de l’alta torre, li occhi nostri n’andar suso a la cima per due fiammette che i vedemmo porre e un’altra da lungi render cenno tanto ch’a pena il potea l’occhio tòrre" "Ascolta quello che ti dirò, se vuoi saziarti, e aguzza la tua mente sulle mie parole","Piglia quel ch’io ti dicerò, se vuo’ saziarti, e intorno da esso t’assottiglia" Dunque parla con esse e credi a tutto quello che sentirai,Però parla con esse e odi e credi "Fratello mio, guarda e ascolta","Frate mio, guarda e ascolta" "Dunque, questo Cielo tra ogni Cielo e la sua intelligenza angelica","Dunque costui che tutto quanto rape l’altro universo seco, corrisponde al cerchio che più ama e che più sape: per che, se tu a la virtù circonde la tua misura, non a la parvenza de le sustanze che t’appaion tonde, tu vederai mirabil consequenza di maggio a più e di minore a meno, in ciascun cielo, a sua intelligenza" "in modo tale che Giove, di colore argenteo, risaltava del loro splendore dorato",sì che Giove pareva argento lì d’oro distinto "E poi vedrai coloro che sono contenti di subire pene, perché sperano un giorno di raggiungere i beati del Paradiso","E vederai color che son contenti nel foco, perché speran di venire quando che sia a le beate genti" Il maestro disse:,Disse ’l maestro: E lui a me:,Ed elli a me: "e ciò che fa la prima fanno anche le altre, addossandosi a lei se essa si ferma, semplici e mansuete, e non sanno il motivo","e ciò che fa la prima, e l’altre fanno, addossandosi a lei, s’ella s’arresta, semplici e quete, e lo ‘mperché non sanno" "e voglio anche che tu creda per certo che sotto l'acqua ci sono anime che sospirano, e fanno gorgogliare la superficie dell'acqua, come puoi vedere ovunque volgi lo sguardo","e anche vo’ che tu per certo credi che sotto l’acqua è gente che sospira, e fanno pullular quest’acqua al summo, come l’occhio ti dice, u’ che s’aggira" e il dolce maestro iniziava a dire,e ‘l dolce duca incominciava "Si può ben ritenere superiore quanto vuole, perché è la donna più bella che si possa trovare e fra le altre appare come un sole luminoso, riuscendo a eclissarle con grande facilità, giacché ha in sé fascino, atteggiamenti avvenenti, saggezza, affabilità e bellezza somma.","Ben si pò tener alta quanto vòle, ché la plu bella donna è che si trove ed infra l'altre par lucente sole e falle disparer a tutte prove: ché 'n lei èno adornezze, gentilezze, savere e bel parlare e sovrane bellezze." mostrateci da quale parte si va più rapidamente alla scala,mostrate da qual mano inver’ la scala si va più corto "e io pensai, mentre salivo, di acquistare vantaggio grazie alle sue parole","e io pensai, andando, prode acquistar ne le parole sue" Dove sono il buon Lizio e Arrigo Mainardi,Ov’è ‘l buon Lizio e Arrigo Mainardi "E i raggi solari ci colpivano in pieno viso, poiché noi giravamo intorno al monte e procedevamo dritti verso occidente, quando io mi sentii abbagliare da un fulgore molto più intenso di prima ed ero stupito da quel fenomeno che non mi spiegavo","E i raggi ne ferien per mezzo ‘l naso, perché per noi girato era sì ‘l monte, che già dritti andavamo inver’ l’occaso, quand’io senti’ a me gravar la fronte a lo splendore assai più che di prima, e stupor m’eran le cose non conte" la seconda aveva le carni e le ossa che sembravano fatte di smeraldo verde,l’altr’era come se le carni e l’ossa fossero state di smeraldo fatte "allora, tremando, strinsi di più le cosce",ond’io tremando tutto mi raccoscio "Io vidi Firenze con queste e altre famiglie in una tale pace, che non c'erano ragioni di pianto o di lutto:con queste famiglie vidi il popolo fiorentino così glorioso e giusto che il giglio non era mai trascinato nella polvere con l'asta rovesciata, né per divisioni interne era ancora diventato rosso","Con queste genti, e con altre con esse, vid’io Fiorenza in sì fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse: con queste genti vid’io glorioso e giusto il popol suo, tanto che ‘l giglio non era ad asta mai posto a ritroso, né per division fatto vermiglio" "Non appena smisi di parlare, risuonò nel cielo un canto dolcissimo, mentre la mia donna diceva insieme agli altri beati:","Sì com’io tacqui, un dolcissimo canto risonò per lo cielo, e la mia donna dicea con li altri:" "Li trovai qui quando caddi in questo dirupo, e da allora non si sono più mossi, né credo che si muoveranno mai più","Qui li trovai, e poi volta non dierno, quando piovvi in questo greppo, e non credo che dieno in sempiterno" Forse sono in serbo per te tempi migliori per le tue pene d'amore.,Forse ancor ti serva amore ad un tempo migliore. Maria corse in fretta alla montagna,Maria corse con fretta a la montagna "Michele Zanche non era ancora arrivato nella Bolgia dei Malebranche, dove bolle la viscosa pece, che questi lasciò il diavolo al suo posto e così un suo complice che fece con lui il tradimento","Nel fosso sù de’ Malebranche, là dove bolle la tenace pece, non era ancor giunto Michel Zanche, che questi lasciò il diavolo in sua vece nel corpo suo, ed un suo prossimano che ’l tradimento insieme con lui fece" "Domandando, indovinò il mio desiderio di sapere, così che la mia sete si spense un poco nella speranza di una risposta","Sì mi diè, dimandando, per la cruna del mio disio, che pur con la speranza si fece la mia sete men digiuna" "ora voglio che tu pensi all'altro, che corre al bene in modo sbagliato","or vo’ che tu de l’altro intende, che corre al ben con ordine corrotto" E io glielo spiegai,E io li sodisfeci al suo dimando "così che la roccia, che faceva da perizoma dalla cintola in giù, mostrava tanto del suo corpo che tre Frisoni sovrapposti avrebbero avuto difficoltà a raggiungere i suoi capelli","sì che la ripa, ch’era perizoma dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto di sovra, che di giugnere a la chioma tre Frison s’averien dato mal vanto" Certo gli disse solo 'Seguimi',Certo non chiese se non ‘Viemmi retro’ Tanto che pare che non esista più alcuna roccia che non abbia imparato anch'essa ad amare laura come la amo io.,Non fia in voi scoglio omai che per costume d'arder co la mia fiamma non impari. qui regna un'eterna primavera e ogni frutto,qui primavera sempre e ogne frutto "La prima di coloro di cui vuoi avere notizie,",La prima di color di cui novelle tu vuo’ saper "Lasciaci andare, poiché il cielo vuole che io mostri a qualcun altro questo arduo cammino","Lascian’andar, ché nel cielo è voluto ch’i’ mostri altrui questo cammin silvestro" "voglio che tu creda che dall'altra parte il fiume abbassa progressivamente il fondale, finché raggiunge il punto dove i tiranni gemono","voglio che tu credi che da quest’altra a più a più giù prema lo fondo suo, infin ch’el si raggiunge ove la tirannia convien che gema" "Un arco ti mandi dal cielo una saetta che veloce ti colpisca: che se ponesse fine alla tua vita noiosa, anche se non ottenessi altro, questo mi basterebbe per gioire e festeggiare.","Arco da cielo te mandi angosciosa saetta che te fenda, e sïa presta: che se fenisse tua vita noiosa, avrei, senz'altr'aver, gran gio' e festa." "Allora io, che ero rivolto al mare dove sfocia il Tevere, fui benevolmente accolto da lui","Ond’io, ch’era ora a la marina vòlto dove l’acqua di Tevero s’insala, benignamente fu’ da lui ricolto" Egli iniziò:,El cominciò: Dov'è Beatrice,Ov’è Beatrice "Sotto di esso trionfarono, da giovani, Scipione e Pompeo",Sott’esso giovanetti triunfaro Scipione e Pompeo "L'assetto religioso della montagna non può sentire nulla che sfugga al suo ordine, o che sia fuori del consueto","Cosa non è che sanza ordine senta la religione de la montagna, o che sia fuor d’usanza" "Come all'annuncio di fatti dolorosi il viso di chi ascolta si turba, da qualunque parti lo assalga il pericolo, così io vidi l'altra anima, che ascoltava con attenzione, turbarsi e rattristarsi, dopo che ebbe sentito quelle parole","Com’a l’annunzio di dogliosi danni si turba il viso di colui ch’ascolta, da qual che parte il periglio l’assanni, così vid’io l’altr’anima, che volta stava a udir, turbarsi e farsi trista, poi ch’ebbe la parola a sì raccolta" "Ma trascorse poco tempo fra i due momenti, intendo dire dell'attesa e del vedere il Cielo che si rischiarava sempre di più","Ma poco fu tra uno e altro quando, del mio attender, dico, e del vedere lo ciel venir più e più rischiarando" Egli cominciò:,Cominciò elli: "poi, pieno di sospetto e crudele d'ira, staccò il mostro dall'albero e lo trascinò via per la selva, tanto che fu solo quella a impedirmi di vedere la prostituta e la nuova belva","poi, di sospetto pieno e d’ira crudo, disciolse il mostro, e trassel per la selva, tanto che sol di lei mi fece scudo a la puttana e a la nova belva" "Trae lo sguardo da un essere simile per natura, così da far sembrare certo il piacere","De simil, tragge, complessione sguardo che fa parere, lo piacere, certo." "Perciò, quando Piccarda esprime quel concetto, parla della volontà assoluta, mentre io parlo di quella relativa","Però, quando Piccarda quello spreme, de la voglia assoluta intende, e io de l’altra" "L'aria, l'acqua e la terra sono attraversate dall'amore.",L' aria e l' acqua e la terra è d' amor piena. "La nostra capacità di comprendere non fu mai così elevata e non ci fu mai concessa tanta grazia, per quanto conoscenza adeguata ne possiamo avere.","Non fu sì alta già la mente nostra e non si pose 'n noi tanta salute, che propriamente n'aviam conoscenza." "O Dio, tu li abbellisci così",O Eliòs che sì li addobbi Io dissi:,diss’io: "La sua bellezza non può essere raccontata con le parole, tanto da apparire il punto di riferimento di ogni virtù, tanto da essere assunta dalla bellezza stessa come punto di riferimento.","Non si poria contar la sua piagenza, ch' a le' s'inchin' ogni gentil vertute e la beltate per sua dea la mostra." "La forma e la materia, unite fra loro e pure, crearono degli esseri che non avevano imperfezioni, come tre saette vengono scoccate da un arco con tre corde","Forma e materia, congiunte e purette, usciro ad esser che non avia fallo, come d’arco tricordo tre saette" "Ma per quanto essa senta il rimprovero e pensi di tornare verso la via del bene, la consuetudine a vivere nella passione amorosa la spinge a perseverare.","Ma, perch' ell' oda e pensi tornare, il mal costume oltre la spigne." Allora lei:,Ond’ella: "Alla nostra destra vidi una nuova angoscia, una nuova pena e nuovi diavoli frustatori di cui la I Bolgia era piena","A la man destra vidi nova pieta, novo tormento e novi frustatori, di che la prima bolgia era repleta" "La Provvidenza, che in Cielo suddivide per ognuno gli incarichi, aveva posto silenzio al coro dei beati in ogni punto, quando io sentii:","La provedenza, che quivi comparte vice e officio, nel beato coro silenzio posto avea da ogne parte, quand’io udi’:" "Affinché tu ti liberi da questi timori, ti dirò perché sono venuto qui e quello che sentii nel primo momento che provai per te dolore","Da questa tema acciò che tu ti solve, dirotti perch’io venni e quel ch’io ’ntesi nel primo punto che di te mi dolve" "Quando arrivammo al quarto giorno, Gaddo si gettò davanti ai miei piedi, dicendo: ""Padre mio, perché non m'aiuti""","Poscia che fummo al quarto dì venuti, Gaddo mi si gittò disteso a’ piedi, dicendo: ""Padre mio, ché non mi aiuti""" che diavolo ti succede,qual diavol ti tocca Le sue trasmutazioni non hanno tregua,Le sue permutazion non hanno triegue Io gli credetti,Io li credetti "E come noi perdoniamo a ciascuno le offese subìte, anche tu perdona a noi, benevolo, e non guardare i nostri meriti","E come noi lo mal ch’avem sofferto perdoniamo a ciascuno, e tu perdona benigno, e non guardar lo nostro merto" "Quel dannato lassù che soffre una pena più grave è Giuda Iscariota, che tiene la testa dentro le fauci di Lucifero e fa pendere fuori le gambe","Quell’anima là sù c’ha maggior pena è Giuda Scariotto, che ’l capo ha dentro e fuor le gambe mena" "Poiché l'amore per la patria comune mi commosse, raccolsi i rami sparsi e li deposi alle radici dell'albero, dove l'anima era ormai spossata","Poi che la carità del natio loco mi strinse, raunai le fronde sparte, e rende’le a colui, ch’era già fioco" Quindi disse:,Indi spirò: "La giustizia ha fatto agire il mio alto Creatore: mi hanno costruito la potestà divina, la somma sapienza e il primo amore","Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina podestate, la somma sapienza e ’l primo amore" "mentre io gli rivolgevo tali parole, il dannato scalciava forte con entrambe le gambe, o perché adirato o per rimorso di coscienza","E mentr’io li cantava cotai note, o ira o coscienza che ’l mordesse, forte spingava con ambo le piote" "Cantava come se fosse innamorata: era adornata, ed era bella a vedersi.","Cantava come fosse 'nnamorata et adornata, di tutto piacere." allora dissi:,per ch’io dissi: 'Amate la giustizia' furono il verbo e il nome che apparvero per primi in tutta la figura,"‘Diligite iustitiam’, primai fur verbo e nome di tutto ‘l dipinto" Ora prendi ammirazione per ciò che aggiungo: in seguito con Tito corse a vendicare la vendetta dell'antico peccato,Or qui t’ammira in ciò ch’io ti replìco: poscia con Tito a far vendetta corse de la vendetta del peccato antico La lega e il peso di questa moneta,Assai bene è trascorsa d’esta moneta già la lega e ‘l peso "Io vedo come uno spirito alto gentile e di grande valore, che a lui appare e tutte le sue virtù fa fuggire.","I' veggo a luï spirito apparire alto e gentile e di tanto valore, che fa le sue vertù tutte fuggire." "infatti, dove la razionalità si unisce alla volontà malvagia e alla potenza fisica, le persone non possono difendersi in alcun modo","ché dove l’argomento de la mente s’aggiugne al mal volere e a la possa, nessun riparo vi può far la gente" E lui a me:,Ed elli a me: "Il dannato, morso, lo osservò senza dire nulla","Lo trafitto ’l mirò, ma nulla disse" Il mio maestro rispose:,rispuose ’l savio mio: "Ma dimmi: al tempo della vostra relazione, in che modo e in quali circostanze Amore vi concesse di conoscere i dubbiosi desideri","Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi disiri" "Troppo grande dovrebbe essere il recipiente che contenesse tutto il sangue ferrarese e sarebbe stanco chi lo pesasse con precisione, il sangue che questo prete cortese spargerà per mostrare la sua fedeltà al suo partito","Troppo sarebbe larga la bigoncia che ricevesse il sangue ferrarese, e stanco chi ‘l pesasse a oncia a oncia, che donerà questo prete cortese per mostrarsi di parte" "Ma dopo che ebbero trovato una via d'uscita attraverso la punta, facendola muovere come la lingua al loro passaggio, sentimmo dire:","Ma poscia ch’ebber colto lor viaggio su per la punta, dandole quel guizzo che dato avea la lingua in lor passaggio,udimmo dire:" "Non avevo più fiato nei polmoni quando fui arrivato in alto, al punto che non potevo proseguire oltre, anzi, mi sedetti non appena arrivai","La lena m’era del polmon sì munta quand’io fui sù, ch’i’ non potea più oltre, anzi m’assisi ne la prima giunta" Chi mi ha negato l'accesso alla città dolente,Chi m’ha negate le dolenti case ma a perderci di più saranno gli appaltatori,ma più vi perderanno li ammiragli Tu sei stato di là finché io sono disceso,Di là fosti cotanto quant’io scesi poi rispose:,poscia rispuose: "A te sia un tormento la sete per cui ti si crepa la lingua, e l'acqua marcia che ti fa gonfiare a tal punto il ventre davanti agli occhi","E te sia rea la sete onde ti crepa la lingua, e l’acqua marcia che ’l ventre innanzi a li occhi sì t’assiepa" "e poiché l'usuraio percorre un'altra strada, egli disprezza la natura in quanto tale e riguardo all'operosità, dal momento che ripone in altro la sua speranza","e perché l’usuriere altra via tene, per sé natura e per la sua seguace dispregia, poi ch’in altro pon la spene" "Vedo bene come entrambi i desideri ti attraggono, così che la tua ansia frena se stessa e non traspare al di fuori","Io veggio ben come ti tira uno e altro disio, sì che tua cura sé stessa lega sì che fuor non spira" "Come un fulmine erompe dalla nube perché si dilata, al punto che la nube non lo può contenere, e cade a terra contro la sua natura, così la mia mente, divenuta più grande fra quelle vivande, uscì da se stessa e non è in grado ora di ricordare cosa fece in quel momento","Come foco di nube si diserra per dilatarsi sì che non vi cape, e fuor di sua natura in giù s’atterra, la mente mia così, tra quelle dape fatta più grande, di sé stessa uscìo, e che si fesse rimembrar non sape" poi li uccide come un'antica belva,poscia li ancide come antica belva e attendo qui Carlino che faccia apparire meno grave la mia colpa,e aspetto Carlin che mi scagioni "e di qui, poi, stilla sopra il sangue della donna nella matrice naturale",e quindi poscia geme sovr’altrui sangue in natural vasello "Ah, quanto mi sembrava feroce nell'aspetto",Ahi quant’elli era ne l’aspetto fero "Mi sarà meno duro da sopportare, perché amore fa proclamare proprio che ogni forma di scortesia venga messa al bando e minaccia di togliere la sua protezione su denuncia di chi riceve il male: ma voi non intendo certo biasimarvi.","Fiemi forse men danno a sofferire, ch'amor pur fa bandire che tutta scanoscenza sia in bando, e che ritrae 'l comando a l'acusanza di cului c'ha 'l male: ma voi non blasmeria." "Ahimè, devi scendere","Omè, tu cali" "e Beatrice le ascoltava, sospirando devota, con aspetto tale che Maria trasfigurò in modo simile ai piedi della croce","e Beatrice sospirosa e pia, quelle ascoltava sì fatta, che poco più a la croce si cambiò Maria" "E io, che ero pronto a rispondere, iniziai a parlare senza esitazioni:","E io, ch’avea già pronta la risposta, sanza indugio a parlare incominciai:" Noi tutti siamo stati uccisi violentemente e siamo stati peccatori fino all'ultima ora,"Noi fummo tutti già per forza morti, e peccatori infino a l’ultima ora" "Se la costellazione dei Gemelli fosse congiunta con quello specchio che fa salire e scendere la luce, tu vedresti lo Zodiaco rosseggiante ruotare ancora più vicino al nord, a meno che non uscisse dal suo consueto cammino","Se Castore e Poluce fossero in compagnia di quello specchio che sù e giù del suo lume conduce, tu vedresti il Zodiaco rubecchio ancora a l’Orse più stretto rotare, se non uscisse fuor del cammin vecchio" "Che avevano per molti anni tenuto nascosto il loro vero significato, e distolse giovanni e piero dal loro mestiere di pescatori, facendoli partecipi del regno dei cieli.","Di sé, nascendo a roma non fe' grazia, a giudea sí, tanto sovr'ogni stato umiltate essaltar sempre gli piacque!" "In seguito quel padre e quel maestro se ne va con la sua donna e con la sua famiglia, che già cingeva i fianchi con l'umile cinto",Indi sen va quel padre e quel maestro con la sua donna e con quella famiglia che già legava l’umile capestro "Io vidi l'uomo che ritraeva le braccia nelle ascelle, e le due zampe dell'animale, che erano corte, allungarsi tanto quanto le braccia si accorciavano","Io vidi intrar le braccia per l’ascelle, e i due piè de la fiera, ch’eran corti, tanto allungar quanto accorciavan quelle" "cosicché, non appena vide coi suoi occhi questo Cielo, rise di se stesso","onde, sì tosto come li occhi aperse in questo ciel, di sé medesmo rise" "Hai attraversato il cielo e sei venuto fino a me, e mi hai usato come termine di paragone per un amore vano, profano: perché le lodi spettano solo a me e alla madonna, regina del cielo, grazie alla quale cessa ogni peccato","Lo ciel passasti e 'nfin a me venisti e desti in vano amor me per semblanti: ch'a me conven le laude e a la reina del regname degno, per cui cessa onne fraude" E io:,E io: E io gli dissi:,E io a lui: "E se osservi bene la casa di dio, oggi tutta in fiamme, spegnendo pochi motivi di ostilità, si placheranno le bramosie, che ora si mostrano tanto accese, così che alla fine saranno lodate in cielo le tue azioni.","E se ben guardi a la magion di dio, ch' arde oggi tutta, assai poche faville spegnendo, fien tranquille le voglie che si mostran sí 'nfiammate: onde fien l'opre tue nel ciel laudate." "ma le mie ali non erano adatte a un volo simile : senonché la mia mente fu colpita da una folgorazione, grazie alla quale poté soddisfare il suo desiderio",ma non eran da ciò le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne "Qui si vedono tra i tuoi personaggi Antigone, Deifile e Argia, e Ismene così triste come fu","Quivi si veggion de le genti tue Antigone, Deifile e Argia, e Ismene sì trista come fue" soltanto questo ci permette Dio,cotanto ancor ne splende il sommo duce "Perché vi opponete a quel volere che non può mai non andare a buon fine, e che più volte ha accresciuto le vostre pene","Perché recalcitrate a quella voglia a cui non puote il fin mai esser mozzo, e che più volte v’ha cresciuta doglia" "e fui figlio legittimo dell'orsa, talmente avido per avvantaggiare i miei parenti che in vita misi in borsa il denaro, qui ho messo in borsa me stesso","e veramente fui figliuol de l’orsa, cupido sì per avanzar li orsatti, che sù l’avere e qui me misi in borsa" "Dunque, se io devo soddisfare ogni mio desiderio di conoscenza in questo mirabile tempio degli angeli come suo confine, è necessario che io comprenda come mai la copia e il modello sono discordanti, in quanto io vanamente cerco di risolvere la questione","Onde, se ‘l mio disir dee aver fine in questo miro e angelico templo che solo amore e luce ha per confine, udir convienmi ancor come l’essemplo e l’essemplare non vanno d’un modo, ché io per me indarno a ciò contemplo" "e certo è presente, ma la profondità glielo nasconde","e nondimeno èli, ma cela lui l’esser profondo" "O splendore di Dio, grazie al quale io vidi l'alto trionfo del regno verace, concedimi la virtù necessaria a riferire la mia visione","O isplendor di Dio, per cu’ io vidi l’alto triunfo del regno verace, dammi virtù a dir com’io il vidi" "Costui è quello che mise la testa sul petto di Cristo, e fu scelto dalla croce all'alto compito","Questi è colui che giacque sopra ‘l petto del nostro pellicano, e questi fue di su la croce al grande officio eletto" Qui smise di parlare con tono lamentoso,Qui puose fine al lagrimabil suono Egli iniziò così a rispondermi:,"Cotal principio, rispondendo, femmi:" "e come mi pareva crudele nei suoi atti, mentre correva agilmente coi piedi e le ali spalancate","e quanto mi parea ne l’atto acerbo, con l’ali aperte e sovra i piè leggero" né la mia vedova Giovanna né gli altri miei congiunti si curano di me,Giovanna o altri non ha di me cura "Non uscirono, come tu credi, dai loro corpi pagani, ma Cristiani, Rifeo con fede nel futuro martirio di Cristo e Traiano in quello già avvenuto","D’i corpi suoi non uscir, come credi, Gentili, ma Cristiani, in ferma fede quel d’i passuri e quel d’i passi piedi" "Il sole saettava il giorno da ogni parte, avendo già cacciato con le infallibili frecce il Capricorno dal punto mediano del cielo,quando i nuovi arrivati si rivolsero a noi, dicendoci:","Da tutte parti saettava il giorno lo sol, ch’avea con le saette conte di mezzo ‘l ciel cacciato Capricorno, quando la nova gente alzò la fronte ver’ noi, dicendo a noi:" "Io mi voltai verso di lui e lo guardai attentamente: era biondo, bello e di nobile aspetto, ma uno dei sopraccigli era diviso da un colpo","Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, ma l’un de’ cigli un colpo avea diviso" ma chi parlava sembrava che si stesse muovendo,ma chi parlava ad ire parea mosso "e se tu leggi bene la Fisica, troverai quasi all'inizio che la vostra operosità segue quella di Dio come può, come il discepolo segue il maestro","e se tu ben la tua Fisica note, tu troverai, non dopo molte carte, che l’arte vostra quella, quanto pote, segue, come ’l maestro fa ’l discente" "Sei stata fondata nella povertà e nell'umiltà, contro gesù e contro gli apostoli che ti hanno fondata, ti ribelli con superbia, prostituta sfacciata: dove sta la causa di tanto marcio?","Fondata in casta e umil povertate contra tuoi fondatori alzi le corna, putta sfacciata: e dove ài posto spene?" "Un dolce colore di zaffiro orientale, che si raccoglieva nell'aspetto sereno dell'aria pura fino all'orizzonte, restituì gioia ai miei occhi non appena io uscii fuori dall'aria morta, che mi aveva rattristato gli occhi e il cuore","Dolce color d’oriental zaffiro, che s’accoglieva nel sereno aspetto del mezzo, puro infino al primo giro, a li occhi miei ricominciò diletto, tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta che m’avea contristati li occhi e ‘l petto" "Perciò, se vuoi evitare che ti straziamo, non emergere al di sopra della pece","Però, se tu non vuo’ di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio" "Voi riuscite a vedere il mio cuore ferito dallo sguardo, dal piacere e dall'umiltà: io vi prego di consolare il mio cuore, che a forza di soffrire sta perdendo tutte le sue virtù.","Deh, voi vedete che 'l core ha ferite di sguardo e di piacer e d'umiltate: deh, i' vi priego che voi 'l consoliate che son da lui le sue vertù partite." Allora lui disse:,diss’elli allora: "Gentile fanciulla che tutti conoscono per il suo valore, degna di lode e di tutto l'onore, non era ancora nata una come voi, così perfetta nella sua virtù, pare che in voi trovi riscontro ogni parola della divinità dell'alto dio dell'amore.","Gentil donzella, di pregio nomata, degna di laude e di tutto onore, ché par de voi non fu ancora nata né sì compiuta de tutto valore, pare che 'n voi dimori onne fïata la deïta de l'alto deo d'amore." "Sono rispettivamente padre e suocero del male della Francia: conoscono la sua vita piena di colpe e di vizi, e da qui proviene il dolore che li tormenta così","Padre e suocero son del mal di Francia: sanno la vita sua viziata e lorda, e quindi viene il duol che sì li lancia" "O Padre nostro, che sei nei Cieli, non limitato da essi, ma per il maggiore amore che provi per le tue prime creature,sia lodato il tuo nome e la tua potenza da ogni creatura, come è giusto rendere grazie alla tua dolce sapienza","O Padre nostro, che ne’ cieli stai, non circunscritto, ma per più amore ch’ai primi effetti di là sù tu hai, laudato sia ‘l tuo nome e ‘l tuo valore da ogni creatura, com’è degno di render grazie al tuo dolce vapore" così era il peccatore dopo essersi rialzato,tal era il peccator levato poscia "Le quattro stelle splendenti che vedevi stamattina sono calate dietro il monte, e queste sono sorte al loro posto","Le quattro chiare stelle che vedevi staman, son di là basse, e queste son salite ov’eran quelle" "O Alberto d'Asburgo, che abbandoni questa bestia divenuta indomabile e selvaggia, mentre dovresti inforcare i suoi arcioni, possa cadere dal cielo contro di te e la tua famiglia un giusto castigo, e sia straordinario ed evidente, così che il tuo successore ne abbia timore","O Alberto tedesco ch’abbandoni costei ch’è fatta indomita e selvaggia, e dovresti inforcar li suoi arcioni, giusto giudicio da le stelle caggia sovra ‘l tuo sangue, e sia novo e aperto, tal che ‘l tuo successor temenza n’aggia" poi gridò forte:,poi gridò forte: "Ma poiché il tempo vola e gli anni fuggono, sicché in un attimo si giunge alla morte, da giovane o da vecchio, io continuerò a seguire la dolce ombra di quel lauro, attraverso il sole più infuocato, e attraverso le distese di neve, finché l'ultimo giorno della mia vita chiuderò questi miei occhi.","Ma perché vola il tempo e fuggon gli anni sí ch'a la morte in un punto s'arriva o colle brune o colle bianche chiome seguirò l'ombra di quel dolce lauro per lo piú ardente sole e per la neve, fin che l'ultimo dí chiuda quest'occhi." "Ma quella riverenza che si impossessa tutta di me, al solo sentire le sillabe 'Be' e 'ice', mi faceva chinare la testa come colui che è preso dal sonno","Ma quella reverenza che s’indonna di tutto me, pur per Be e per ice, mi richinava come l’uom ch’assonna" "Il maestro domandò poi al dannato chi fosse, per cui rispose:","Lo duca il domandò poi chi ello era, per ch’ei rispuose:" "E sii certo che io ti sarò sempre al fianco, se mai avverrà ancora che il destino ti conduca dove ci siano genti che litigano in questo modo: infatti, voler ascoltare certe risse è volontà vile","E fa ragion ch’io ti sia sempre allato, se più avvien che fortuna t’accoglia dove sien genti in simigliante piato: ché voler ciò udire è bassa voglia" "Sì, e di questo non chiedo spiegazioni","Sì, e qui ragion non cheggio" "Io ho già visto all'inizio del giorno la parte orientale tutta di colore roseo, e il resto del cielo adornato da un bel colore sereno","Io vidi già nel cominciar del giorno la parte oriental tutta rosata, e l’altro ciel di bel sereno addorno" "Il mio maestro non disse nulla, finché apparve che il primo biancore erano delle ali","Lo mio maestro ancor non facea motto, mentre che i primi bianchi apparver ali" "Nella speranza che la mia vita riesca a trovare riparo da questo grande tormento, tanto da riuscire a vedere, in virtù dell'età avanzata, o donna, spenta la luce dei vostri occhi belli, e i capelli color d'oro diradarsi e farsi bianchi, e abbandonare le ghirlande e i segni della gioventù, e scolorire il viso che mi ha reso timoroso e incerto a lamentarmi dei miei dolori.","Se la mia vita da l'aspro tormento si può tanto schermire, e dagli affanni, ch' i' veggia per vertù de gli ultimi anni, donna, de' be' vostr'occhi il lume spento, e i cape' d'oro fin farsi d'argento, e lassar le ghirlande e i verdi panni, e 'l viso scolorir, che ne' miei danni a lamentar mi fa pauroso e lento." "Ora, sappi che l'avarizia fu troppo lontana da me, e questo eccesso è stato punito da migliaia di mesi trascorsi in Purgatorio","Or sappi ch’avarizia fu partita troppo da me, e questa dismisura migliaia di lunari hanno punita" "Vedevo lui che si chinava a terra ormai quasi morente, ma rivolgeva gli occhi verso il cielo e pregava il Signore, nonostante tanta violenza, di perdonare i suoi persecutori, con quell'aspetto che genera pietà","E lui vedea chinarsi, per la morte che l’aggravava già, inver’ la terra, ma de li occhi facea sempre al ciel porte, orando a l’alto Sire, in tanta guerra, che perdonasse a’ suoi persecutori, con quello aspetto che pietà diserra" "Qui è mattino, quando nell'altro emisfero è sera","Qui è da man, quando di là è sera" "Quando essi si furono placati un poco, il mio maestro chiese subito al dannato, che ancora guardava la sua ferita","Quand’elli un poco rappaciati fuoro, a lui, ch’ancor mirava sua ferita, domandò ’l duca mio sanza dimoro:" "Dobbiamo salire una scala ben più ardua, non è sufficiente esserci separati da questi dannati e se mi capisci fa' in modo che ciò ti giovi","Più lunga scala convien che si saglia, non basta da costoro esser partito e se tu mi ’ntendi, or fa sì che ti vaglia" "ma per la mia vista che si accresceva man mano che guardavo, al mio mutare interiore quell'unico aspetto si trasformava ai miei occhi","ma per la vista che s’avvalorava in me guardando, una sola parvenza, mutandom’io, a me si travagliava" "Quindi giungemmo al punto dove il secondo girone si divide dal terzo, e dove si vede la terribile punizione divina","Indi venimmo al fine ove si parte lo secondo giron dal terzo, e dove si vede di giustizia orribil arte" "Parlerò solo del primo, poiché elogiando uno dei due è come se si parlasse di entrambi, in quanto le loro opere ebbero il medesimo fine","De l’un dirò, però che d’amendue si dice l’un pregiando, qual ch’om prende, perch’ad un fine fur l’opere sue" "E da questa fede dobbiamo fare deduzioni logiche, senza avere prove tangibili: dunque prende il nome di dimostrazione","E da questa credenza ci convene silogizzar, sanz’avere altra vista: però intenza d’argomento tene" "infatti, se la Gorgone si mostrasse e tu la vedessi, non avresti alcuna speranza di tornare sulla Terra","ché‚ se ’l Gorgón si mostra e tu ’l vedessi, nulla sarebbe di tornar mai suso" "Allora il mio maestro, meravigliato, disse:","Allora il mio segnor, quasi ammirando, disse:" "e se rimane, ditegli in che modo, dopo esservi rivestiti del vostro corpo, essa non potrà danneggiare la vostra vista","e se rimane, dite come, poi che sarete visibili rifatti, esser porà ch’al veder non vi nòi" "Allora mi rivolsi al poeta, e lui disse:","Allor mi volsi al poeta, e quei disse:" Voi chi siete,"Voi, chi siete" "e anche le altre anime la seguirono con devozione e dolcezza per la durata intera dell'inno, fissando il cielo","e l’altre poi dolcemente e devote seguitar lei per tutto l’inno intero, avendo li occhi a le superne rote" "Solo in una spiaggia solitaria, in riva ad un fiume o presso una fonte o in una valle ombrosa posta tra due alture, solo lì trova quiete la mia anima turbata.","Se 'n solitaria piaggia, rivo o fonte, se 'nfra duo poggi siede ombrosa valle, ivi s' acqueta l' alma sbigottita." "Figlio mio, cerca di arrivare fin qui","Figliuol mio, infin quivi ti tira" Io dissi:,"diss’io," "Adesso tu hai un dubbio, e dubitando resti in silenzio",Or dubbi tu e dubitando sili "e mi mostrò di essersi rivolta ad altro, dato che ricominciò a danzare in tondo come faceva in precedenza","e fecemi sembiante che fosse ad altro volta, per la rota in che si mise com’era davante" Beatrice guardava in alto e io in lei,"Beatrice in suso, e io in lei guardava" Noi procederemo in questa giornata quanto più potremo,Noi anderem con questo giorno innanzi quanto più potremo omai "Passate oltre senza avvicinarvi: più in alto, nell'Eden, c'è un altro albero il cui frutto fu morso da Eva e questo è nato da quella pianta","Trapassate oltre sanza farvi presso: legno è più sù che fu morso da Eva, e questa pianta si levò da esso" "Se le tue dita non sono in grado di sciogliere questo nodo, non c'è da stupirsi: a tal punto esso è stretto, poiché nessuno ha mai tentato di sbrogliarlo","Se li tuoi diti non sono a tal nodo sufficienti, non è maraviglia: tanto, per non tentare, è fatto sodo" poi aggiunse:,poi disse: "E nella mente di Dio che è perfetta di per sé, non sono determinate solo le varie nature, ma insieme ad esse anche il loro fine:infatti, qualunque cosa sia indirizzata dagli influssi celesti, si attua con un fine ben preciso e determinato, proprio come una freccia diretta contro un bersaglio","E non pur le nature provedute sono in la mente ch’è da sé perfetta, ma esse insieme con la lor salute: per che quantunque quest’arco saetta disposto cade a proveduto fine, sì come cosa in suo segno diretta" "e non vidi nulla, e tornai a guardare avanti negli occhi della mia dolce guida, che, sorridendo, ardeva nel suo sguardo pieno di santità","e nulla vidi, e ritorsili avanti dritti nel lume de la dolce guida, che, sorridendo, ardea ne li occhi santi" "allo stesso modo Beatrice eliminò ogni impurità dai miei occhi col fulgore dei suoi, che risplendeva a mille miglia di distanza:così vidi meglio di prima","così de li occhi miei ogni quisquilia fugò Beatrice col raggio d’i suoi, che rifulgea da più di mille milia: onde mei che dinanzi vidi poi" "e la notte aveva fatto due dei passi con cui sale, nel luogo dove noi eravamo, e il terzo era quasi compiuto","e la notte, de’ passi con che sale, fatti avea due nel loco ov’eravamo, e ‘l terzo già chinava in giuso l’ale" "Mi disse: - Beatrice, autentica lode di Dio, perché non soccorri colui che ti amò al punto da elevarsi al di sopra della schiera volgare","Disse: - Beatrice, loda di Dio vera, ché‚ non soccorri quei che t’amò tanto, ch’uscì per te de la volgare schiera" "La città di Buggea e quella dove nacqui, che versò tanto sangue nel porto, hanno quasi la stessa alba e lo stesso orizzonte","Ad un occaso quasi e ad un orto Buggea siede e la terra ond’io fui, che fé del sangue suo già caldo il porto" "Ieri, cinque ore più tardi dell'ora presente, si compirono anni da quando il ponte è crollato","Ier, più oltre cinqu’ore che quest’otta, mille dugento con sessanta sei anni compié che qui la via fu rotta" "Padre del cielo, dopo i giorni passati inutilmente, dopo le notti trascorse in pensieri fuorvianti, tormentato da quel desiderio spietato che divampò nel mio cuore contemplando i gesti di lei, tanto affascinanti per mia sventura, fa sì che ormai, aiutato dalla tua grazia, io mi rivolga a una vita più degna e ad azioni più dignitose, in modo che il demonio, mio inesorabile avversario, dopo aver cercato senza successo di irretirmi, fallisca nel suo intento.","Padre del ciel, dopo i perduti giorni, dopo le notti vaneggiando spese con quel fero desio ch' al cor s'accese, mirando gli atti per mio mal sí adorni, piacciati omai, col tuo lume, ch' io torni ad altra vita e a piú belle imprese, sí ch' avendo le reti indarno tese, il mio duro avversario se ne scorni." "Il terzo, che è più alto di tutti, mi sembrava di porfido ed era così fiammeggiante che sembrava sangue che zampilla da una vena","Lo terzo, che di sopra s’ammassiccia, porfido mi parea, sì fiammeggiante, come sangue che fuor di vena spiccia" dal quale non era possibile scansarsi,né da quello era loco da cansarsi "Il punto in cui eravamo non era un percorso agevole come in un palazzo, ma una cavità sotterranea che aveva il suolo impervio e ben poca luce","Non era camminata di palagio là ’v’eravam, ma natural burella ch’avea mal suolo e di lume disagio" "Oh, quanto è grande la ricchezza che è contenuta in quelle arche, che furono in Terra buone contadine a seminare il bene",Oh quanta è l’ubertà che si soffolce in quelle arche ricchissime che fuoro a seminar qua giù buone bobolce Sembra presente in lei ogni dote.,Tutto valor in lei par che si metta. "Beatrice mi guardò con gli occhi pieni di scintille di amore così vive, che la mia virtù visiva, vinta, venne meno e per poco non mi smarrii con gli occhi bassi","Beatrice mi guardò con li occhi pieni di faville d’amor così divini, che, vinta, mia virtute diè le reni, e quasi mi perdei con li occhi chini" "O Ugolino dei Fantolini, il tuo nome è sicuro dal momento che, non avendo eredi degeneri, non teme di diventare oscuro","O Ugolin de’ Fantolin, sicuro è il nome tuo, da che più non s’aspetta chi far lo possa, tralignando, scuro" Allora non potevo né volevo dirtelo.,I' non tel potei dir allor né volli. "Pasifae entra nella vacca di legno, perché il toro corra a soddisfare la sua lussuria","Ne la vacca entra Pasife, perché ’l torello a sua lussuria corra" Credo di essermi stupito molto,"Di maraviglia, credo, mi dipinsi" "Come i beati risorgeranno solleciti all'ultima chiamata, ognuno dalla sua tomba, cantando alleluia con la voce proveniente dal corpo di cui si saranno rivestiti, così sul carro divino si alzarono cento ministri e messaggeri di vita eterna, in risposta alla voce di un vecchio tanto autorevole","Quali i beati al novissimo bando surgeran presti ognun di sua caverna, la revestita voce alleluiando, cotali in su la divina basterna si levar cento, ad vocem tanti senis, ministri e messaggier di vita etterna" "Quel peccatore sollevò la bocca dal feroce pasto, pulendola coi capelli della testa che aveva addentato da dietro","La bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator, forbendola a’capelli del capo ch’elli avea di retro guasto" O compagnia invitata a partecipare all'alta cena dell'Agnello di Dio da cui proviene ciò che egli pensa,"O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba sì, che la vostra voglia è sempre piena, se per grazia di Dio questi preliba di quel che cade de la vostra mensa, prima che morte tempo li prescriba, ponete mente a l’affezione immensa e roratelo alquanto: voi bevete sempre del fonte onde vien quel ch’ei pensa" Costei chiese di parlare a Lucia e le disse: - Ora il tuo fedele ha bisogno di te e io a te lo raccomando -,"Questa chiese Lucia in suo dimando e disse: - Or ha bisogno il tuo fedele di te, e io a te lo raccomando -" La sua vista mi aveva abbagliato,L’aspetto suo m’avea la vista tolta Apri la mente a quello che ti spiego e fissalo nella memoria,Apri la mente a quel ch’io ti paleso e fermalvi entro Un tempo si faceva guerra di solito con le spade,Già si solea con le spade far guerra Le sue parole e il fatto che fosse tra gli Epicurei mi avevano fatto capire il nome di costui,Le sue parole e ’l modo de la pena m’avean di costui già letto il nome Il disappunto richiama con forza la ragione che si perde dietro alle passioni che coinvolgono i sensi.,E questo ad alta voce anco richiama la ragione sviata dietro ai sensi. "E Dionigi Areopagita si mise con tanto desiderio a contemplare questi ordini, che li elencò e li nominò come ho fatto io","E Dionisio con tanto disio a contemplar questi ordini si mise, che li nomò e distinse com’io" "Anima tanto nobile che meriterebbe di esser regina, se non fossi fra noi scesa così tardi!","Alma real, dignissima d' impero se non fossi fra noi scesa sí tardo!" la filosofia va in giro povera e nuda,Povera e nuda vai filosofia Credo che le differenze di luminosità degli astri siano causate dalla differente densità del corpo stellare,Ciò che n’appar qua sù diverso credo che fanno i corpi rari e densi "infatti in Cielo, quanto più numerosi sono coloro che godono di un bene, tanto maggiore è il bene posseduto, e più carità arde in quel sacro luogo","ché, per quanti si dice più lì ‘nostro’, tanto possiede più di ben ciascuno, e più di caritate arde in quel chiostro" Io iniziai:,Io cominciai: "Bisogna parlare così al vostro ingegno, poiché apprende solo attraverso i sensi ciò che poi diventa oggetto di conoscenza intellettiva","Così parlar conviensi al vostro ingegno, però che solo da sensato apprende ciò che fa poscia d’intelletto degno" "Per questo il Vangelo e i libri dei Padri della Chiesa sono trascurati, e si leggono solo i Decretali, come appare dai loro margini sgualciti","Per questo l’Evangelio e i dottor magni son derelitti, e solo ai Decretali si studia, sì che pare a’ lor vivagni" "e affidai le armi al mio generale Belisario, che fu assistito dal cielo a tal punto che ciò fu segno che io dovessi fermarmi","e al mio Belisar commendai l’armi, cui la destra del ciel fu sì congiunta, che segno fu ch’i’ dovessi posarmi" "ma la natura presenta la materia sempre in modo imperfetto, operando come l'artista che ha la mano tremante mentre esercita la sua arte","ma la natura la dà sempre scema, similemente operando a l’artista ch’a l’abito de l’arte ha man che trema" "Da ciò puoi comprendere anche la vostra resurrezione della carne, se pensi che il corpo umano fu creato direttamente da Dio insieme ai primi progenitori","E quinci puoi argomentare ancora vostra resurrezion, se tu ripensi come l’umana carne fessi allora che li primi parenti intrambo fensi" Allora l'altro rispose:,Ond’ei rispuose: "Per favore, andiamo laggiù senza guida, se tu sai la strada","deh, sanza scorta andianci soli, se tu sa’ ir" "Benedetto sia tu, o Dio uno e trino, che sei tanto cortese verso il mio discendente","Benedetto sia tu, trino e uno, che nel mio seme se’ tanto cortese" "Quando fummo là dove la rugiada combatte col sole, poiché è in punto dove c'è ombra ed evapora poco, il mio maestro pose ambo le mani sull'erbetta, a palme aperte:allora io, che avevo capito cosa volesse fare, porsi verso di lui le guance ancora sporche di pianto: lui mi scoprì il colore del viso che l'Inferno aveva nascosto","Quando noi fummo là ‘ve la rugiada pugna col sole, per essere in parte dove, ad orezza, poco si dirada, ambo le mani in su l’erbetta sparte soavemente ‘l mio maestro pose: ond’io, che fui accorto di sua arte, porsi ver’ lui le guance lagrimose: ivi mi fece tutto discoverto quel color che l’inferno mi nascose" "Ma ormai seguimi, poiché penso che dobbiamo andare","Ma seguimi oramai, che ’l gir mi piace" "Non credano donna Berta e ser Martino che, se vedono un uomo che ruba e un altro che fa pie offerte, essi siano già giudicati da Dio","Non creda donna Berta e ser Martino, per vedere un furare, altro offerere, vederli dentro al consiglio divino" "Cresce come un arbusto e una pianta selvatica: le Arpie, poi, nutrendosi delle sue foglie provocano dolore, e aprono una via attraverso la quale il dolore fuoriesce","Surge in vermena e in pianta silvestra: l’Arpie, pascendo poi de le sue foglie, fanno dolore, e al dolor fenestra" , Nessun tuo passo vada verso il basso,Nessun tuo passo caggia "Io vidi nella stella di Giove le anime che vi erano ospitate e che sfolgoravano, formando delle lettere visibili ai miei occhi","Io vidi in quella giovial facella lo sfavillar de l’amor che lì era, segnare a li occhi miei nostra favella" "Se io fossi stato protetto dal fuoco, mi sarei gettato tra loro nel sabbione e credo che il maestro l'avrebbe tollerato","S’i’ fossi stato dal foco coperto, gittato mi sarei tra lor di sotto, e credo che ’l dottor l’avrìa sofferto" Poi iniziò:,Poi cominciò: E lui a me:,Ed elli a me: "Come il bue siciliano, che muggì per la prima volta coi lamenti di colui che l'aveva forgiato col suo lavoro, muggiva con la voce del torturato, tanto da sembrare trafitto dal dolore anche se era fatto di rame","Come ’l bue cicilian che mugghiò prima col pianto di colui, e ciò fu dritto, che l’avea temperato con sua lima,mugghiava con la voce de l’afflitto, sì che, con tutto che fosse di rame, pur el pareva dal dolor trafitto" "e il mio desiderio fu espresso, proprio come volle Beatrice","e come volle Beatrice, fu la mia voglia confessa" "O spiriti morti in grazia di Dio e scelti per la salvezza, in nome di quella pace che credo tutti voi attendiate, diteci dove la montagna è meno ripida, così che sia possibile salire","O ben finiti, o già spiriti eletti, per quella pace ch’i’ credo che per voi tutti s’aspetti, ditene dove la montagna giace sì che possibil sia l’andare in suso" allora io vidi i beati scintillare per la gioia di rispondermi,mi pinse con la forza del suo peso: per ch’io di coruscar vidi gran feste "Quelle pietose braccia del cristo crocifisso, alle quali desidero affidarmi, le vedo ancora aperte in segno di perdono e accoglienza.","Quelle pietose braccia in ch' io mi fido, veggio aperte ancora." "Ed è necessario che porti questo peso a causa sua, finché a Dio piacerà, qui tra i morti, poiché non lo feci tra vivi","E qui convien ch’io questo peso porti per lei, tanto che a Dio si sodisfaccia, poi ch’io nol fe’ tra ‘ vivi, qui tra ‘ morti" Stessa sorte è toccata ai suoi ondulati capelli d'oro fino e al suo luminoso sorriso angelico: con essi ella riproduceva qui in terra la gioia paradisiaca.,"Le crespe chiome d' or puro lucente e 'l lampeggiar de l'angelico riso che solean fare in terra un paradiso, poca polvere son che nulla sente." "Io mi fermai e vidi due dannati che con lo sguardo mostravano una gran fretta di raggiungermi, ma il peso delle cappe e la via stretta li ostacolava","Ristetti, e vidi due mostrar gran fretta de l’animo, col viso, d’esser meco, ma tardavali ’l carco e la via stretta" "Solo come una tortora me ne voglio andar, voglio separare la mia vita in disperazione per l'eccesso dell'ingiustizia così grave che mi è stata fatta.","Soletto come tortula voi' gire, solo partir – mia vita in disperanza, per arroganza – di così gran torto." Lui mi rispose:,Ed elli a me: "Che andate pensando, voi tre soli",Che andate pensando sì voi sol tre "Le foglie non erano verdi, ma di colore scuro","Non fronda verde, ma di color fosco" "Se io, lettore, avessi più ampio spazio per scrivere, io descriverei almeno in parte il dolce sapore dell'acqua dell'Eunoè che non mi avrebbe mai saziato","S’io avessi, lettor, più lungo spazio da scrivere, i’ pur cantere’ in parte lo dolce ber che mai non m’avrìa sazio" "Ricordati, spergiuro, del cavallo, e sia per te un tormento il fatto che lo sappia tutto il mondo","Ricorditi, spergiuro, del cavallo e sieti reo che tutto il mondo sallo" "Tuttavia, rimossa ogni menzogna, rendi manifesto tutto ciò che hai visto","Ma nondimen, rimossa ogne menzogna, tutta tua vision fa manifesta" "In quel luogo non può nulla, poiché esso è indipendente dai quattro elementi essenziali: risplende in lui l'eterna intellezione, non accoglie il piacere ma contempla, tanto da non produrre elementi di confronto.","In quella parte mai non ha pessanza perché da qualitate non descende: resplende, in sé perpetual effetto: non ha diletto, ma consideranza: sì che non pote largir simiglianza." "infatti vengo dal Cerchio dove sono gli occhi puri di tua moglie Marzia, che a vederla sembra pregarti di considerarla ancora tua, o petto santo: in nome del suo amore, dunque, piegati a noi","ma son del cerchio ove son li occhi casti di Marzia tua, che ‘n vista ancor ti priega, o santo petto, che per tua la tegni: per lo suo amore adunque a noi ti piega" "E ciò che ora devo descrivere non fu mai pronunciato a voce, né scritto con l'inchiostro, né mai concepito dalla fantasia umana","E quel che mi convien ritrar testeso, non portò voce mai, né scrisse incostro, né fu per fantasia già mai compreso" E iniziò:,E cominciò: "Fu questa l'immagine che ebbi di lei l'ultima volta che la vidi in vita: ora sono assalito da tristi presentimenti e sogni e pensieri oscuri, e piaccia a dio che il mio sospettare risulti vano.","Cosí in dubbio lasciai la vita mia: or tristi auguri e sogni e penser' negri mi danno assalto, e piaccia a dio che 'nvano." "Orsù, quando sarai tornato sulla Terra e avrai riposato per il lungo cammino","Deh, quando tu sarai tornato al mondo, e riposato de la lunga via" "O lettore, tu vedi bene come io innalzo la materia del mio canto, perciò non stupirti se io la rafforzo con un'arte più raffinata","Lettor, tu vedi ben com’io innalzo la mia matera, e però con più arte non ti maravigliar s’io la rincalzo" Lei rispose sorridendo:,Sorridendo rispuose: "Ora conosci il nostro comportamento e di cosa fummo colpevoli: se forse vuoi conoscere i nomi di tutti noi, non c'è il tempo di dirteli e io non saprei farlo","Or sai nostri atti e di che fummo rei: se forse a nome vuo’ saper chi semo, tempo non è di dire, e non saprei" "Venga per noi la pace del tuo regno, poiché noi non possiamo salire ad essa con le nostre forze, se non ci viene data, anche se ci impegniamo in ogni modo","Vegna ver’ noi la pace del tuo regno, ché noi ad essa non potem da noi, s’ella non vien, con tutto nostro ingegno" "Un altro dannato, che aveva la gola squarciata, il naso mozzo fin sotto le ciglia ed era privo di un orecchio, fermatosi a guardarmi stupito come gli altri, prima degli altri aprì la canna della gola che fuori da ogni parte era rossa di sangue ,e disse:","Un altro, che forata avea la gola e tronco ’l naso infin sotto le ciglia, e non avea mai ch’una orecchia sola, ristato a riguardar per maraviglia con li altri, innanzi a li altri aprì la canna, ch’era di fuor d’ogni parte vermiglia, e disse:" "che ti renderà piacevole la mia città, anche se tutti ne parlano male","che ti farà piacere la mia città, come ch’om la riprenda" "Osanna, o santo Dio degli eserciti, che illumini dall'alto con la tua luce i beati fuochi di questi regni","Osanna, sanctus Deus sabaòth, superillustrans claritate tua felices ignes horum malacòth" "Lo spazio fra loro era occupato da un carro trionfale, su due ruote, che procedeva trainato dal collo di un grifone","Lo spazio dentro a lor quattro contenne un carro, in su due rote, triunfale, ch’al collo d’un grifon tirato venne" "Quel cerchio che sembrava nascere come da un riflesso, dopo essere stato a lungo osservato dai miei occhi, mi sembrò che avesse dipinta in esso, dello stesso colore, l'immagine umana: per questo avevo penetrato all'interno tutto il mio sguardo","Quella circulazion che sì concetta pareva in te come lume reflesso, da li occhi miei alquanto circunspetta, dentro da sé, del suo colore stesso, mi parve pinta de la nostra effige: per che ‘l mio viso in lei tutto era messo" "Donna, l'amore mi spinge a dovervi confessare il mio amore, e ogni giorno che passa rafforza la mia passione: almeno ne ricevessi un compenso!","Donna, l'amor mi sforza ch'eo vi deggia contare com'eo so 'nnamorato, e ciascun giorno inforza la mia voglia d'amare: pur foss'eo meritato!" "allora un diavolo si mosse, mentre gli altri stavano fermi, e giunse a lui dicendogli:","per ch’un si mosse, e li altri stetter fermi, e venne a lui dicendo:" e io canterò di quel secondo regno in cui l'anima umana si purifica e diventa degna di salire al cielo,e canterò di quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno "Sono rimasto in balia di una sorte avversa e mi sento come una nave alla deriva, ormai priva di alberi e vele, senza la guida luminosa che ho tanto amato.",Rimaso senza 'l lume ch' amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. "Io sono colui che tenni entrambe le chiavi del cuore di Federico II, e che le usai così bene nel chiudere e nell'aprire che esclusi dai suoi segreti quasi tutti: fui fedele al mio alto incarico, al punto che persi per questo la pace e la vita","Io son colui che tenni ambo le chiavi del cor di Federigo, e che le volsi, serrando e diserrando, sì soavi, che dal secreto suo quasi ogn’uom tolsi: fede portai al glorioso offizio, tanto ch’i’ ne perde’ li sonni e ’ polsi" "Se dico la verità, i fatti non lo nascondono","S’io dico ‘l ver, l’effetto nol nasconde" E io provo gioia a morire per il suo amore.,Onde mi piace morir per su' amore. "Poi mi sembrò che la terra si aprisse fra le due ruote, e vidi che ne usciva un drago che conficcò la coda su per il carro","Poi parve a me che la terra s’aprisse tr’ambo le ruote, e vidi uscirne un drago che per lo carro sù la coda fisse" "Io ero abituato a questi ammonimenti per non perder tempo, così che su quell'argomento non poteva parlarmi in modo oscuro","Io era ben del suo ammonir uso pur di non perder tempo, sì che ‘n quella materia non potea parlarmi chiuso" "Dopo che ebbi riconosciuto qualcuno di loro, vidi e riconobbi l'ombra di colui che per viltà fece il grande rifiuto","Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto, vidi e conobbi l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto" L'anima deve assai riconoscente per l'onore di cui fu creduta essere degna in quel momento.,"Anima, assai ringraziar dei, che fosti a tanto onor degnata allora." "O toscano, che sei venuto nella compagnia dei tristi ipocriti, non disdegnare di dirci chi sei","O Tosco, ch’al collegio de l’ipocriti tristi se’ venuto, dir chi tu se’ non avere in dispregio" In seguito si fermarono nella 'M' della quinta parola,Poscia ne l’emme del vocabol quinto rimasero ordinate Tu pensi il vero,Tu credi ‘l vero Vuoi che lo colpisca sul groppone,Vuo’ che ’l tocchi in sul groppone "Fin tanto che io fui in carne ed ossa, col corpo datomi da mia madre, le mie opere non furono improntate alla violenza ma all'astuzia","Mentre ch’io forma fui d’ossa e di polpe che la madre mi diè, l’opere mie non furon leonine, ma di volpe" "Ma il suo gregge è diventato ghiotto di nuovi cibi, per cui è inevitabile che si disperda in diversi pascoli","Ma ‘l suo pecuglio di nova vivanda è fatto ghiotto, sì ch’esser non puote che per diversi salti non si spanda" "parlano e ascoltano, poi sono precipitati giù","dicono e odono, e poi son giù volte" dall'altra con la virtù di rafforzare il ricordo di ogni buona azione,da l’altra d’ogne ben fatto la rende "Tu dovrai farle da marito, da padre: ogni aiuto si aspetta dalle tue mani, perché il pontefice è intento ad altre imprese.","Tu marito, tu padre: ogni soccorso di tua man s'attende, ché 'l maggior padre ad altr'opera intende." Non mi tiene come cosa sua né mi lascia andare.,E non m'ancide amore e non mi sferra "poi si rivolse, piena di desiderio, a quella parte dove il mondo è più luminoso",poi si rivolse tutta disiante a quella parte ove ‘l mondo è più vivo "e io non ne compresi il senso, tanto mi assordò il tuono","né io lo ‘ntesi, sì mi vinse il tuono" "Il buio dell'Inferno, o di una notte priva di qualunque stella, sotto un cielo oscuro quanto può esserlo quello di una notte coperta da nubi, non velò la mia vista come quel fumo che lì ci avvolse, né mi irritò gli occhi al punto da non poterli tenere aperti","Buio d’inferno e di notte privata d’ogne pianeto, sotto pover cielo, quant’esser può di nuvol tenebrata, non fece al viso mio sì grosso velo come quel fummo ch’ivi ci coperse, né a sentir di così aspro pelo, che l’occhio stare aperto non sofferse" Penso proprio a questo,Vedi ch’a ciò penso Così vedrò chiaramente come spesso l'uomo si affatichi vanamente dietro cose incerte e quanto spesso si desiderino beni vani.,"Sí vedrem chiaro poi come sovente per le cose dubbiose altri s'avanza, e come spesso indarno si sospira" "Non appena il vento li portò verso di noi, iniziai a parlare:","Sì tosto come il vento a noi li piega, mossi la voce:" da me sono nati i Filippi e i Luigi da cui la Francia è stata governata di recente,di me son nati i Filippi e i Luigi per cui novellamente è Francia retta Il maestro mi disse:,Disse ’l maestro: "il tuo arbitrio è libero dal peccato, giusto e sano, per cui sarebbe un errore non agire in base ad esso: dunque, io ti incorono signore di te stesso","libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch’io te sovra te corono e mitrio" "Sappi insomma che furono tutti chierici e importanti letterati di gran fama, la cui vita fu lercia dello stesso peccato","In somma sappi che tutti fur cherci e litterati grandi e di gran fama, d’un peccato medesmo al mondo lerci" "Barbariccia, avvilito insieme agli altri, ne fece volare quattro sull'altro argine con tutti gli uncini, e quelli scesero rapidamente da un lato e dall'altro nei punti loro assegnati","Barbariccia, con li altri suoi dolente, quattro ne fé volar da l’altra costa con tutt’i raffi, e assai prestamente di qua, di là discesero a la posta" "Ben presto sarai nel punto dove l'occhio ti darà la risposta, vedendo la causa che produce questo fenomeno","Avaccio sarai dove di ciò ti farà l’occhio la risposta, veggendo la cagion che ’l fiato piove" "La causa della caduta fu la maledetta superbia di colui che tu hai visto schiacciato da tutti i pesi del mondo, confitto al centro della Terra",Principio del cader fu il maladetto superbir di colui che tu vedesti da tutti i pesi del mondo costretto se si guarda con attenzione e con intelletto integro,se ben si guarda con la mente sana "per quello che la Musa Clio suona nel tuo verso non sembra che tu avessi ancora la fede, senza la quale le buone azioni sono insufficienti","per quello che Cliò teco lì tasta, non par che ti facesse ancor fedele la fede, sanza qual ben far non basta" O alluvione riunita da quali selvaggi paesi stranieri per inondare le nostre care campagne!,O diluvio raccolto di che deserti strani per inondar i nostri dolci campi! i miseri peccatori si voltano spesso,volgonsi spesso i miseri profani "Tutti siamo solleciti a soddisfare il tuo piacere, affinché tu gioisca grazie a noi","Tutti sem presti al tuo piacer, perché di noi ti gioi" "Né Pietro né gli altri presero da Mattia oro o argento, quando fu sorteggiato per prendere il posto perso da Giuda","Né Pier né li altri tolsero a Matia oro od argento, quando fu sortito al loco che perdé l’anima ria" "dunque gli assassini e chi ferisce proditoriamente, distruttori e predoni, sono tutti tormentati in diverse schiere nel primo girone","onde omicide e ciascun che mal fiere, guastatori e predon, tutti tormenta lo giron primo per diverse schiere" "Inoltre la brama di rivedere laura, che amore mi ispira, mi conduce a morte, senza che io non me ne accorga.",Poi quel dolce desio ch'amor mi spira menami a morte ch' i' non me n' aveggio. Io presi a dire:,Io cominciai: Il loro canto diceva:,Era la sua canzone: "Io vedo bene come ormai risplende nel tuo intelletto la luce eterna di Dio, che è la sola ad accendere il desiderio di sé non appena viene vista","Io veggio ben sì come già resplende ne l’intelletto tuo l’etterna luce, che, vista, sola e sempre amore accende" "E questi, dal quale il tuo sguardo torna su di me, è la luce di uno spirito che fu oppresso da gravi pensieri, tanto che la morte gli sembrò tarda:essa è la luce eterna di Sigieri di Brabante, che, esercitando l'insegnamento nella 'Via della paglia' a Parigi, dimostrò delle verità dottrinali che suscitarono invidie contro di lui","Questi onde a me ritorna il tuo riguardo, è ‘l lume d’uno spirto che ‘n pensieri gravi a morir li parve venir tardo: essa è la luce etterna di Sigieri, che, leggendo nel Vico de li Strami, silogizzò invidiosi veri" "Poi quando ritornano le stelle a brillare nel cielo, comincio a piangere, desiderando che torni il giorno.","Poi quand'io veggio fiammeggiar le stelle, vo lagrimando, e disiando il giorno." "Torna alla tua scienza, secondo la quale, quanto più una creatura è perfetta, tanto più sentirà il piacere e il dolore","Ritorna a tua scienza, che vuol, quanto la cosa è più perfetta, più senta il bene, e così la doglienza" "Quelle tre donne che tu hai visto alla ruota destra del carro di Beatrice, diedero a lui il battesimo più di mille anni prima che questo sacramento fosse istituito","Quelle tre donne li fur per battesmo che tu vedesti da la destra rota, dinanzi al battezzar più d’un millesmo" "e quell'ombra, che se ne stava tutta solitaria, si alzò dal luogo dove stava, dicendo:","e l’ombra, tutta in sé romita, surse ver’ lui del loco ove pria stava, dicendo:" "Non per questo smisi di parlare con ser Brunetto, e gli domandai chi fossero i suoi compagni di pena più importanti","Né per tanto di men parlando vommi con ser Brunetto, e dimando chi sono li suoi compagni più noti e più sommi" "Uno si rivolse a Virgilio, e l'altro a un'anima che sedeva lì accanto, gridando:","L’uno a Virgilio e l’altro a un si volse che sedea lì, gridando:" sei fuori dalle vie ripide e strette,"fuor se’ de l’erte vie, fuor se’ de l’arte" "Quando mi allontanai da Circe, che mi tenne più di un anno là vicino a Gaeta, prima che Enea desse questo nome al promontorio, né la tenerezza per mio figlio, né la devozione per il mio vecchio padre, né il legittimo amore che doveva fare felice Penelope poterono vincere in me il desiderio che ebbi di diventare esperto del mondo, dei vizi e delle virtù degli uomini","Quando mi diparti’ da Circe, che sottrasse me più d’un anno là presso a Gaeta, prima che sì Enea la nomasse, né dolcezza di figlio, né la pieta del vecchio padre, né ’l debito amore lo qual dovea Penelopé far lieta, vincer potero dentro a me l’ardore ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore" "Il suo modo di procedere quasi divino. Il suo volto, la sua voce e il suo sorriso mi avevano fatto dimenticare a tal punto dove mi trovavo e fatto allontanare talmente dalla realtà, che mi chiedevo sospirando come fossi potuto pervenire in un luogo simile e quando vi ero giunto.","Cosí carco d'oblio il divin portamento e 'l volto e le parole e 'l dolce riso m' aveano, e sí diviso da l' imagine vera, ch' i' dicea sospirando: qui come venn' io o quando?" "La prima volontà, che è buona di per sé, non si è mai mossa da se stessa che è il sommo bene","La prima volontà, ch’è da sé buona, da sé, ch’è sommo ben, mai non si mosse" "Ora è necessario che l'Elicona versi per me l'ispirazione poetica, e che Urania mi aiuti insieme alle compagne a mettere in versi cose difficili anche solo a pensarsi","Or convien che Elicona per me versi, e Uranìe m’aiuti col suo coro forti cose a pensar mettere in versi" "Il mio corpo si decompone sulla Terra, e resterà lì con tutti gli altri finché il numero di noi beati non raggiungerà il limite fissato dalla volontà divina","In terra è terra il mio corpo, e saragli tanto con li altri, che ‘l numero nostro con l’etterno proposito s’agguagli" "Sembrerebbe, così impellicciata, figlia di un nobile della germania o della francia.","Par, sì lorina, figliuola d'un tuzzo de la magna o de franza veramente." e due di fronte agli altri gridavano piangendo:,e due dinanzi gridavan piangendo: "Vedevo dall'altra parte Briareo che giaceva dopo essere stato colpito dal fulmine di Giove, pesante a terra e gelato dalla morte","Vedea Briareo, fitto dal telo celestial giacer, da l’altra parte, grave a la terra per lo mortal gelo" E lui mi disse:,Ed ei mi disse: "E io sono tanto colpito dalla sua virtù che mi si spezza la voce, tanto che davanti a lei non avrei il coraggio di parlarle.",Ed io dal suo valor son assalito con sì fera battaglia di sospiri ch'avanti a lei di dir non seri' ardito. Poi proseguì:,Poscia mi disse: "Resisti, non ti dare per vinto nonostante che ti si mostri ostile, perché anche il frutto più aspro arriva a maturazione e diviene dolce dopo lunga attesa.","Sta' a la dura, non ti cessar per reo sembiante dato, ché molto amaro frutto si matura e diven dolce per lungo aspettato" "Un intenso desiderio mi attira là dove non giunga l'ombra di un'altra montagna, verso la vetta più alta e aperta.","Ove d' altra montagna ombra non tocchi verso 'l maggiore e 'l piú espedito giogo, tirar mi suol un desiderio intenso." "Ormai eravamo giunti al punto in cui lo stretto ponte roccioso si congiunge con il secondo argine, da dove ne parte un altro","Già eravam là ’ve lo stretto calle con l’argine secondo s’incrocicchia, e fa di quello ad un altr’arco spalle" E lei:,Ed ella: "Tanto che sono interrotte le strade dei pellegrinaggi che conducono alle chiese a loro dedicate, le quali furono luoghi di devozione ed ora sono diventate quasi covi di banditi, al punto che le loro porte son chiuse in faccia solamente ai buoni, e tra gli altari e le statue disadorne sembra che si organizzino solo imprese delittuose.","Che fur già sí devoti, ed ora in guerra quasi spelunca di ladron son fatti, tal ch' a' buon' solamente uscio si chiude, e tra gli altari e tra le statue ignude ogni impresa crudel par che se tratti." "Privo di colore, distaccato dalla sostanza, collocato in un mezzo oscuro, respinge la luce.","For di colore, d'essere diviso, assiso, 'n mezzo scuro, luce rade." Allora dissi:,Ond’io: "Dal momento che figgi lo sguardo nell'oscurità troppo da lontano, avviene che poi i tuoi pensieri siano confusi","Però che tu trascorri per le tenebre troppo da la lungi, avvien che poi nel maginare abborri" "e io, per confessare che avevo corretto il mio errore ed ero sicuro di aver capito, alzai la testa più diritta quanto era necessario a parlare","e io, per confessar corretto e certo me stesso, tanto quanto si convenne leva’ il capo a proferer più erto" "E vidi poi ciò che prima non vedevo, cioè che stavamo scendendo e ruotando, perché si avvicinavano da diversi lati i grandi tormenti dei dannati","E vidi poi, ché nol vedea davanti, lo scendere e ’l girar per li gran mali che s’appressavan da diversi canti" "e non sarei qui, se quando potevo ancora peccare non mi fossi rivolto a Dio","e ancor non sarei qui, se non fosse che, possendo peccar, mi volsi a Dio" e io rimasi sulla strada con gli altri due che furono illustri maestri del mondo,e io rimasi in via con esso i due che fuor del mondo sì gran marescalchi Vieni con lui,Vien con lui "È questo qui, e non parla","Questi è desso, e non favella" E l'idropico:,E l’idropico: e con una tempesta impetuosa e tremenda si combatterà nel territorio pistoiese,e con tempesta impetuosa e agra sovra Campo Picen fia combattuto "E come la giga e l'arpa, facendo vibrare le corde tese, producono un dolce suono anche per chi non distingue le singole note, così dai lumi che mi apparivano si raccoglieva nella croce una melodia che mi rapiva, anche se io non intendevo l'inno","E come giga e arpa, in tempra tesa di molte corde, fa dolce tintinno a tal da cui la nota non è intesa, così da’ lumi che lì m’apparinno s’accogliea per la croce una melode che mi rapiva, sanza intender l’inno" al punto che per due volte li cacciai da Firenze,sì che per due fiate li dispersi "Maestro, ciò che vedo muovere verso di noi non mi sembrano anime umane, e non so cosa sia, a tal punto non distinguo bene con la vista","Maestro, quel ch’io veggio muovere a noi, non mi sembian persone, e non so che, sì nel veder vaneggio" Gli altri due guardavano e ognuno gridava:,"Li altri due ’l riguardavano, e ciascuno gridava:" E lei non sorrideva,E quella non ridea Uno rispose:,Rispuose l’un: "Fratello, il mondo è cieco e tu dimostri di venire da lì","Frate, lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui" "infatti, se potrò ricordare qualcosa e rappresentarlo un poco in questi versi, si potrà comprendere meglio la tua vittoria","ché, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria" "e molti altri, e li rese tutti beati","e altri molti, e feceli beati" allora lui:,ond’elli: "Non perché nella viva luce che io guardavo ci fosse più di un unico aspetto, che è sempre identico a ciò che era prima","Non perché più ch’un semplice sembiante fosse nel vivo lume ch’io mirava, che tal è sempre qual s’era davante" Non aspettare più una mia parola o un mio cenno,Non aspettar mio dir più né mio cenno cominciò a dirmi con grande attenzione:,a dir mi cominciò tutto rivolto: "I tuoi discorsi là non siano lunghi: aspettando il tuo ritorno, parlerò con questa belva per convincerla a concederci le sue forti spalle","Li tuoi ragionamenti sian là corti: mentre che torni, parlerò con questa, che ne conceda i suoi omeri forti" "Essi si colpivano non solo con le mani, ma con la testa, il petto, i piedi, strappandosi la carne a morsi","Queste si percotean non pur con mano, ma con la testa e col petto e coi piedi, troncandosi co’ denti a brano a brano" E lui rispose:,Ed elli a me: "Maria badava più al fatto che le nozze fossero onorevoli che non alla sua bocca, che ora intercede per voi","Più pensava Maria onde fosser le nozze orrevoli e intere, ch’a la sua bocca, ch’or per voi risponde" "La Chiesa militante non ha nessun altro figlio con maggiore speranza di Dante, come è scritto nel Sole","La Chiesa militante alcun figliuolo non ha con più speranza, com’è scritto nel Sol che raggia tutto nostro stuolo: però li è conceduto che d’Egitto vegna in Ierusalemme per vedere, anzi che ‘l militar li sia prescritto" "E se mio fratello prevedesse questo, già eviterebbe l'avarizia degna dei Catalani perché non lo danneggi","E se mio frate questo antivedesse, l’avara povertà di Catalogna già fuggeria, perché non li offendesse" mi ha mosso una virtù scesa dal Cielo e vengo accompagnato da lei,"virtù del ciel mi mosse, e con lei vegno" "Così, adeguando i miei passi a quelli fidati del mio maestro, uscii fuori da quel fumo e rividi i raggi solari, già vicini all'orizzonte","Sì, pareggiando i miei co’ passi fidi del mio maestro, usci’ fuor di tal nube ai raggi morti già ne’ bassi lidi" "Per quanto io invochi il mio ingegno, l'arte e l'esperienza, non potrei descrivere tutto ciò per renderne un'idea compiuta","Perch’io lo ‘ngegno e l’arte e l’uso chiami, sì nol direi che mai s’imaginasse" Quindi noi parliamo e ridiamo,Quindi parliamo e quindi ridiam noi "Non si scrissero mai una ""o"" né una ""i"" così velocemente come quello si accese e bruciò, e diventò tutto cenere cadendo a terra","Né O sì tosto mai né I si scrisse, com’el s’accese e arse, e cener tutto convenne che cascando divenisse" Tu fai ciò che laura non avrebbe potuto fare e cioè porre fine al mio dolore.,"E quel che non potea far altri, è nulla a la tua gran vertute, por fine al mio dolore." "Invece il popolo che oggi abita la Marca Trevigiana, compresa tra il Tagliamento e l'Adige, non pensa a questo, e pur subendo castighi non se ne pente","E ciò non pensa la turba presente che Tagliamento e Adice richiude, né per esser battuta ancor si pente" "e allora il mio sguardo si poté indirizzare sul fondo, dove la giustizia divina, infallibile ministra di Dio, punisce i falsari che annota sulla Terra quando peccano","e allor fu la mia vista più viva giù ver lo fondo, la ’ve la ministra de l’alto Sire infallibil giustizia punisce i falsador che qui registra" "e la mia donna teneva lo sguardo fisso su di loro, proprio come una sposa silenziosa e immobile","e la mia donna in lor tenea l’aspetto, pur come sposa tacita e immota" "Fra il fiume Topino e il Chiascio, che scorre dal monte Ausciano dove il beato Ubaldo pose il suo eremo, digrada la fertile costiera di un alto monte, dal quale Perugia sente il freddo e il caldo dal lato di Porta Sole","Intra Tupino e l’acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d’alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole" e quel conoscitore dei peccati stabilisce in quale zona dell'Inferno debba andare,e quel conoscitor de le peccata vede qual loco d’inferno è da essa "Mentre il fumo copriva entrambi con un nuovo colore, generando pelo su uno dei due e levandolo all'altro,uno dei due si alzò e l'altro cadde a terra, senza però che entrambi smettessero di fissarsi con gli occhi maligni sotto i quali ognuno cambiava il proprio muso","Mentre che ’l fummo l’uno e l’altro vela di color novo, e genera ’l pel suso per l’una parte e da l’altra il dipela, l’un si levò e l’altro cadde giuso, non torcendo però le lucerne empie, sotto le quai ciascun cambiava muso" "poi, trasformandosi in uno di questi segni, si fermavano e tacevano un poco","poi, diventando l’un di questi segni, un poco s’arrestavano e taciensi" "Infatti non può essere assolto chi non si pente, e non è possibile pentirsi e voler peccare al tempo stesso, perché è una contraddizione in termini""","ch’assolver non si può chi non si pente, né pentere e volere insieme puossi per la contradizion che nol consente""" "Accedete qui ad una scala, meno ripida delle altre",Intrate quinci ad un scaleo vie men che li altri eretto "Alcune sono sdraiate, altre sono dritte, a volte con la testa alta e a volte con i piedi","Altre sono a giacere, altre stanno erte, quella col capo e quella con le piante" Vi si vede quella che mostrò la fonte di Langia,Védeisi quella che mostrò Langia l'acqua di questo fiume è il nettare di cui ognuno di loro parla,nettare è questo di che ciascun dice "Il mio pensiero mi elevò fino al luogo dove ora è laura, colei che ancora cerco ma mai più troverò in terra.",Levommi il mio penser in parte ov' era quella ch' io cerco e non ritrovo in terra. "Non era un cammino per gente che indossasse il mantello, poiché noi potevamo a malapena salire di spuntone in spuntone, senza il corpo mortale e io spinto da lui","Non era via da vestito di cappa, ché noi a pena, ei lieve e io sospinto, potavam sù montar di chiappa in chiappa" "Infatti, se la sua traiettoria non fosse obliqua rispetto all'Equatore celeste, molti influssi astrali sarebbero inutili e qui, sulla Terra, ogni potenzialità della natura resterebbe inattiva","Che se la strada lor non fosse torta, molta virtù nel ciel sarebbe in vano, e quasi ogne potenza qua giù morta" e Beatrice disse:,e Beatrice disse: "I Neri resteranno a lungo al potere, opprimendo i Bianchi con pesanti condanne, nonostante le loro lamentele","Alte terrà lungo tempo le fronti, tenendo l’altra sotto gravi pesi, come che di ciò pianga o che n’aonti" Tu devi sapere che io fui il conte Ugolino e questi è l'arcivescovo Ruggieri: adesso ti spiegherò perché sono per lui un vicino così bestiale,"Tu dei saper ch’i’ fui conte Ugolino, e questi è l’arcivescovo Ruggieri: or ti dirò perché i son tal vicino" "Il canto degli uccelli, il fiorire dei piani, i delicati gesti di belle e decorose donne sono un'arida realtà, come belve crudeli e selvagge.","E cantar augelletti e fiorir piagge, e 'n belle donne oneste atti soavi sono un deserto, e fere aspre e selvagge." "Ti risponderò, non perché io aspetti conforto dalle preghiere dei vivi, ma poiché in te riluce tanta grazia prima della tua morte","Io ti dirò, non per conforto ch’io attenda di là, ma perché tanta grazia in te luce prima che sie morto" "ma prima ognuno di loro aveva stretto la lingua tra i denti, voltandosi alla loro guida (Barbariccia) come a un segnale convenuto","ma prima avea ciascun la lingua stretta coi denti, verso lor duca, per cenno" "Nel paese che è attraversato da Adige e Po, valore e cortesia erano soliti essere presenti, prima che Federico II fosse ostacolato","In sul paese ch’Adice e Po riga, solea valore e cortesia trovarsi, prima che Federigo avesse briga" E lui a me:,Ed elli a me: Io vidi anime immerse fino alle ciglia,Io vidi gente sotto infino al ciglio Questi piangendo mi gridò:,Piangendo mi sgridò: "Ci portammo in un angolo, in un punto aperto, luminoso e posto in alto, così che li potessimo vedere tutti quanti","Traemmoci così da l’un de’ canti, in loco aperto, luminoso e alto, sì che veder si potien tutti quanti" E così voglio credere alla speranza:,Donqua creder vogl'io a la speranza: "Possa la tua anima restare ancora a lungo legata al corpo, e tu avere lunga fama dopo la morte",Se lungamente l’anima conduca le membra tue e se la fama tua dopo te luca "Io volsi lo sguardo e il passo non meno rapidamente dietro quei due saggi, che parlavano in modo tale da non farmi sentire alcuna fatica nel procedere","Io volsi ‘l viso, e ‘l passo non men tosto, appresso i savi, che parlavan sìe, che l’andar mi facean di nullo costo" e lascia pure che chi ha la rogna si gratti,e lascia pur grattar dov’è la rogna "e, unita al nostro Cielo, esso riceve l'impronta di lei al massimo grado","e a nostr’ordine congiunta, di lei nel sommo grado si sigilla" se qualcuno di loro è giusto,s’alcun v’è giusto "E quando fummo avanzati un poco, sentivo gridare: 'Maria, prega per noi': e poi 'Michele', 'Pietro' e 'Tutti i santi'","E poi che fummo un poco più avanti, udia gridar: ‘Maria, òra per noi’: gridar ‘Michele’ e ‘Pietro’, e ‘Tutti santi’" "Come talvolta sulla Terra si vede l'affetto nello sguardo, se questo è tale che tutta l'anima sia presa da lui, così nello sfolgorio di quella luce santa verso cui mi voltai capii quanto il beato avesse ancora desiderio di parlarmi un poco","Come si vede qui alcuna volta l’affetto ne la vista, s’elli è tanto, che da lui sia tutta l’anima tolta, così nel fiammeggiar del folgór santo, a ch’io mi volsi, conobbi la voglia in lui di ragionarmi ancora alquanto" "e non appena il barattiere fu scomparso, rivolse gli artigli contro Alichino e lo ghermì proprio sopra il fossato","e come ’l barattier fu disparito, così volse li artigli al suo compagno, e fu con lui sopra ’l fosso ghermito" "Se la violenza sussiste quando colui che la subisce non asseconda in nulla colui che la compie, allora queste anime non furono scusate per essa","Se violenza è quando quel che pate niente conferisce a quel che sforza, non fuor quest’alme per essa scusate" "e mostrò uno spirito davanti a lui,","e additò un spirto innanzi," "Ma dimmi il motivo per cui non hai timore nello scendere quaggiù, all'Inferno, dal luogo più ampio dove desideri tornare",Ma dimmi la cagion che non ti guardi de lo scender qua giuso in questo centro de l’ampio loco ove tornar tu ardi I Ghibellini facciano la loro politica sotto un altro simbolo,"Faccian li Ghibellin, faccian lor arte sott’altro segno" "Mi accorsi di essere salito più in alto, perché la stella era rossa come il fuoco e brillava assai più del solito","Ben m’accors’io ch’io era più levato, per l’affocato riso de la stella, che mi parea più roggio che l’usato" E uno dei dannati imprigionati nel ghiaccio ci gridò:,E un de’ tristi de la fredda crosta gridò a noi: "Le mie parole sono rivolte anche al nasuto, non meno che all'altro, Pietro, che canta con lui, giacché il regno di Napoli e la Provenza già si dolgono del suo erede","Anche al nasuto vanno mie parole non men ch’a l’altro, Pier, che con lui canta, onde Puglia e Proenza già si dole" "Oh, questa è una novità tale che è un segno dell'amore che Dio ha per te","Oh, questa è a udir sì cosa nuova che gran segno è che Dio t’ami" "sono Vanni Fucci, detto la bestia, e Pistoia fu la tana dove sono vissuto","son Vanni Fucci bestia, e Pistoia mi fu degna tana" "I peccatori erano sul fondo della Bolgia, nudi",Nel fondo erano ignudi i peccatori "E la virtù che s'irradiò a me dal suo sguardo mi portò via dalla costellazione dei Gemelli, spingendomi nel Cielo più veloce","E la virtù che lo sguardo m’indulse, del bel nido di Leda mi divelse, e nel ciel velocissimo m’impulse" Essi ci dissero queste parole,Queste parole da lor ci fuor porte poi mi rivolsi indietro al mio maestro e dissi:,"poi mi volsi al maestro mio, e dissi:" "La novità della sensazione provoca sospiri e impone che si contempli un oggetto che non ha ancora ricevuto forma dall'intelletto possibile, per cui si genera ira che fa avvampare (non lo può immaginare chi non lo prova direttamente), ed impone che non ci si muova, per quanto attratti da lui, e che non ci si distolga, al fine di trovarvi gioia, né tanto meno una sapienza piccola o grande.","La nova, qualità move sospiri e vol ch'om miri, 'n non formato loco, destandos'ira la qual manda foco (imaginar nol pote om che nol prova!) né mova, già però ch'a lui si tiri, e non si giri, per trovarvi gioco: né cert'ha mente gran saver, né poco." "Ma se una donna beata, come dici, muove i tuoi passi, non servono lusinghe: è sufficiente pregarmi in suo nome","Ma se donna del ciel ti muove e regge, come tu di’, non c’è mestier lusinghe: bastisi ben che per lei mi richegge" "Sono tuttavia contento di aver cambiato situazione, prima avevo gli occhi bagnati di lacrime ora ho i piedi bagnati.",Piacemi almen d'aver cangiato stile dagli occhi a' pie'. Io sono Virgilio e ho perso la salvezza per nessun'altra colpa se non quella di non aver avuto fede,Io son Virgilio e per null’altro rio lo ciel perdei che per non aver fé "e in quell'istante questa vecchia roccia, qui e altrove, crollò","e in quel punto questa vecchia roccia, qui e altrove, tal fece riverso" non bisogna essere vili,ogne viltà convien che qui sia morta "Siamo perduti per questa colpa e non per altri peccati, e la nostra unica pena è di vivere in un desiderio senza speranza","Per tai difetti, non per altro rio, semo perduti, e sol di tanto offesi, che sanza speme vivemo in disio" "Lasciategli il collo e ripariamoci dietro l'argine, così vedremo se tu da solo vali più di tutti noi","Lascisi ’l collo, e sia la ripa scudo, a veder se tu sol più di noi vali" "Noi salivamo lungo una via scavata nella roccia, che procedeva tortuosamente come un'onda che si avvicina e si allontana","Noi salavam per una pietra fessa, che si moveva e d’una e d’altra parte, sì come l’onda che fugge e s’appressa" ma tu vuoi dire che vivesse come straniera in Italia,ma tu vuo’ dire che vivesse in Italia peregrina Io iniziai:,Comincia’ io: "E la bella luce, ora che ne son tanto avari, risplendeva oltre misura in quegli occhi.",E 'l vago lume oltra misura ardea di quei begli occhi ch'or ne son sí scarsi. Tu sei ormai certo riguardo il punto principale,Tu se’ omai del maggior punto certo "E mentre procedevamo verso il centro a cui tendono tutti pesi della Terra, e io tremavo in quel freddo eterno","E mentre ch’andavamo inver’ lo mezzo al quale ogne gravezza si rauna, e io tremava ne l’etterno rezzo" Tu o mio dio che mi rendi completamente libero da tutti gli altri desideri terreni perché non togli dal mio volto questa vergogna di essere invischiato in tali due nodi?,"Tu che dagli altri che 'n diversi modi legano 'l mondo in tutto mi disciogli, signor mio, ché non togli omai dal volto mio questa vergogna?" China lo sguardo e osserva quanto tu hai ruotato con questo Cielo,Adima il viso e guarda come tu se’ vòlto "Maestro, queste pene aumenteranno dopo la sentenza finale, o diminuiranno, o resteranno immutate","Maestro, esti tormenti crescerann’ei dopo la gran sentenza, o fier minori, o saran sì cocenti" ma io riserverò ben altro trattamento al corpo,ma io farò de l’altro altro governo "Quando le P che sono rimaste ancora sulla tua fronte, sia pure sbiadite, saranno cancellate come lo è stata la prima, i tuoi piedi saranno vinti dalla buona volontà al punto che non solo non sentiranno fatica, ma proveranno piacere a essere spinti in alto","Quando i P che son rimasi ancor nel volto tuo presso che stinti, saranno, com’è l’un, del tutto rasi, fier li tuoi piè dal buon voler sì vinti, che non pur non fatica sentiranno, ma fia diletto loro esser sù pinti" "Si avvia il vecchio con i capelli bianchi e pallido dal luogo pieno di cari ricordi, dove aveva trascorso sino a quel punto la sua esistenza e si allontana dalla famiglia sorpresa, che vede il caro padre in procinto di partire.",Movesi il vecchierel canuto e bianco del dolce loco ov'à sua età fornita e da la famigliuola sbigottita che vede il caro padre venir manco. "Dopo che la gioia e la gran festa del canto e dello sfolgorio luminoso, fatto reciprocamente da quelle luci piene di felicità e di carità, si fermarono nello stesso istante e per una volontà concorde, proprio come gli occhi che, obbedendo al piacere, si aprono e si chiudono simultaneamente","Poi che ‘l tripudio e l’altra festa grande, sì del cantare e sì del fiammeggiarsi luce con luce gaudiose e blande, insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch’al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi" "Ormai, figliuolo, si avvicina la città chiamata Dite, coi suoi afflitti abitanti, col grande stuolo di diavoli","Omai, figliuolo, s’appressa la città c’ha nome Dite, coi gravi cittadin, col grande stuolo" Poi aggiunse:,Poi disse: e gli altri:,e l’altra: "Poiché non spero più di poter tornare in toscana, tu oh ballata, veloce ed affidabile, va senza indugi, alla donna mia, che per via della sua gentilezza ti accoglierà con molto onore.","Perch'i' no spero di tornar giammai, ballatetta, in toscana, va' tu, leggera e piana, dritt' a la donna mia, che per sua cortesia ti farà molto onore." "TI sarà inevitabile lasciare Firenze, come Ippolito lasciò Atene a causa della spietata e perfida matrigna","Qual si partio Ipolito d’Atene per la spietata e perfida noverca, tal di Fiorenza partir ti convene" Poi proseguii:,E seguitai: "Poi, appena ci fummo avvicinati, disse:",Poscia ci disse come noi li fummo presso: "Dei cinque beati che formano il cerchio che mi fa da ciglio, colui che è più vicino al mio becco consolò la vedovella facendo giustizia del figlio :ora sa quanto costa caro non seguire Cristo, poiché ha sperimentato sia la vita in Paradiso sia quella all'Inferno","Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, colui che più al becco mi s’accosta, la vedovella consolò del figlio: ora conosce quanto caro costa non seguir Cristo, per l’esperienza di questa dolce vita e de l’opposta" Non credo che esista al mondo una donna così bella e piena di virtù.,Non credo che nel mondo sia cristiana sì piena di biltate e di valore. "Ella accese nel cuore fiamme d'amore e se la passione peccaminosa durò per molti anni, nell'attesa del giorno dell'appagamento fisico di tale sentimento, giorno che, per nostra salvezza spirituale, non è mai venuto, ora innalzati, o mente, verso una speranza ultraterrena che rende più felici.","Ella l' accese, e se l' ardor fallace durò molt' anni in aspettando un giorno che per nostra salute unqua non vene." "Ma adesso vedo che la tua mente, di pensiero in pensiero, è stretta da un altro nodo, dal quale ha grande desiderio di essere sciolta","Ma io veggi’ or la tua mente ristretta di pensiero in pensier dentro ad un nodo, del qual con gran disio solver s’aspetta" chi vi ha condotti qui,ov’è la scorta "Allora io ebbi paura più che mai di morire e questo timore sarebbe stato sufficiente, se non avessi visto le catene","Allor temett’io più che mai la morte, e non v’era mestier più che la dotta, s’io non avessi viste le ritorte" "invece la schiera degli angeli, che volando vede e canta la gloria di Dio che la riempie d'amore, nonché la bontà che la rese così splendente, simile a uno sciame d'api che entra nel fiore e poi torna all'alveare dove trasforma in miele il suo lavoro, scendeva nella rosa dei beati che è adornata di tanti petali, per poi risalire da lì fino a Dio nella cui mente risiede sempre il suo amore","ma l’altra, che volando vede e canta la gloria di colui che la ‘nnamora e la bontà che la fece cotanta, sì come schiera d’ape, che s’infiora una fiata e una si ritorna là dove suo laboro s’insapora, nel gran fior discendeva che s’addorna di tante foglie, e quindi risaliva là dove ‘l suo amor sempre soggiorna" "E poiché io ho diviso persone così unite, porto il mio cervello, me misero","Perch’io parti’ così giunte persone, partito porto il mio cerebro, lasso" se vuoi salvarti da questo luogo selvaggio,se vuo’ campar d’esto loco selvaggio Forse tu avrai da me quello che chiedi,Forse ch’avrai da me quel che tu chiedi e dopo che si fu messo in cammino intrapresi il percorso arduo e selvaggio,"e poi che mosso fue, intrai per lo cammino alto e silvestro" "Io cerco un amore diverso, indirizzato verso dio, diverse fronde, occhi diversi, una strada diversa e un diverso cammino in salita, dato che è ormai il momento, e cerco di rivolgere i miei pensieri verso la contemplazione dei rami della croce.","Altr' amor, altre frondi ed altro lume, altro salir al ciel per altri poggi cerco, ché n'é ben tempo, ed altri rami." Giacomo e Federico hanno i suoi domini e nessuno dei due ha ereditato il valore dal padre,Iacomo e Federigo hanno i reami del retaggio miglior nessun possiede Io parlo per dire la verità non per partito preso per inimicizia verso qualcuno.,"Io parlo per ver dire, non per odio d' altrui, né per disprezzo." "Perciò il signore, amore, si deve compiacere di me che voglio agire correttamente, osando gloriarmi con orgoglio del fatto che, a dire la verità, sono ridotto a dipingere vanamente l'aria.","Donqua si dé gradire di me, che voglio ben fare, e ghirlanda portare di molto orgoglio ardire: che s'eo voglio ver dire, credo pinger l'aire." "E lui, che comprese le mie velate parole, rispose:","E quei che ’ntese il mio parlar coverto, rispuose:" "Ora vedo bene che le vostre penne seguono strettamente la dettatura di Amore, mentre le nostre non fecero certo lo stesso","Io veggio ben come le vostre penne di retro al dittator sen vanno strette, che de le nostre certo non avvenne" "O navicella mia, come sei malamente carica","O navicella mia, com’mal se’ carca" "In una convivenza così pacifica e bella, in una comunità così unita di cittadini, in una così bella dimora mi fece nascere mia madre, invocando Maria nelle grida del parto","A così riposato, a così bello viver di cittadini, a così fida cittadinanza, a così dolce ostello, Maria mi diè, chiamata in alte grida" Stai sbagliando strada,Mala via tieni "Se io ho ancora un grande e mirabile amore per il corpo di laura, pensa come possa amare te, che sei una cosa gentile?","Ché se poca mortal terra caduca amar con sí mirabil fede soglio, che devrò far di te, cosa gentile?" "L'acqua che vedi non sgorga da una sorgente che sia alimentata da vapori che il gelo trasforma in pioggia, come un fiume che perde e acquista portata","L’acqua che vedi non surge di vena che ristori vapor che gel converta, come fiume ch’acquista e perde lena" e io vi giuro che la vostra gente onorata non ha mai perso il pregio della borsa e della spada,"e io vi giuro, s’io di sopra vada, che vostra gente onrata non si sfregia del pregio de la borsa e de la spada" "e se volete che io mi trattenga con voi lo farò, purché acconsenta costui che mi guida","e se volete che con voi m’asseggia, faròl, se piace a costui che vo seco" "Sotto un così bel cielo, come io lo descrivo, venivano ventiquattro vecchi, a due a due, coronati di gigli","Sotto così bel ciel com’io diviso, ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso" Allora lo riconobbi e quell'affanno che mi affaticava un poco ancora il respiro non mi impedì di andare da lui,"Conobbi allor chi era, e quella angoscia che m’avacciava un poco ancor la lena, non m’impedì l’andare a lui" "Rivolse le truppe contro la Spagna e poi verso Durazzo, e colpì Farsàlo a tal punto che il dolore arrivò sino al caldo Nilo","Inver’ la Spagna rivolse lo stuolo, poi ver’ Durazzo, e Farsalia percosse sì ch’al Nil caldo si sentì del duolo" Chi furono i tuoi avi,Chi fuor li maggior tui "I suoi seguaci, che prima seguivano dirittamente coi piedi le orme di Francesco, ora sono tanto deviati che camminano a ritroso","La sua famiglia, che si mosse dritta coi piedi a le sue orme, è tanto volta, che quel dinanzi a quel di retro gitta" "Gettatelo nella pece, mentre io torno nuovamente a quella città che è piena di barattieri: lo sono tutti tranne Bonturo Dati","Mettetel sotto, ch’i’ torno per anche a quella terra che n’è ben fornita: ogn’uom v’è barattier, fuor che Bonturo" "Custodisci questo tuo dono in me, cosicché la mia anima, che hai reso sana, si separi dal corpo nel modo che a te piacerà","La tua magnificenza in me custodi, sì che l’anima mia, che fatt’hai sana, piacente a te dal corpo si disnodi" "nondimeno le sue parole crearono in me paura, perché io interpretavo la frase interrotta con un senso forse peggiore di quanto non avesse in realtà","ma nondimen paura il suo dir dienne, perch’io traeva la parola tronca forse a peggior sentenzia che non tenne" E il mio maestro:,E ‘l mio maestro: L'aria era tornata silenziosa,Già era l’aura d’ogne parte queta "Come le tombe scavate a terra portano sopra i sepolti dei coperchi con l'effigie dei defunti, per ricordarli, per cui spesso lì si ha nostalgia dei propri cari per il dolore del ricordo che stimola solo gli uomini devoti","Come, perché di lor memoria sia, sovra i sepolti le tombe terragne portan segnato quel ch’elli eran pria, onde lì molte volte si ripiagne per la puntura de la rimembranza, che solo a’ pii dà de le calcagne" poi l'amore che vi era dentro rispose:,poi rispuose l’amor che v’era dentro: e la mia dolce guida si fermò con me e acconsentì che tornassi un poco indietro,"e ’l dolce duca meco si ristette, e assentio ch’alquanto in dietro gissi" "Come quando la nebbia si dirada e lo sguardo poco a poco distingue chiaramente ciò che il vapore cela nell'aria,così, trapassando con lo sguardo l'aria spessa e oscura, mentre ci avvicinavamo al limite del pozzo, svaniva in me l'errore e cresceva la mia paura","Come quando la nebbia si dissipa, lo sguardo a poco a poco raffigura ciò che cela ’l vapor che l’aere stipa, così forando l’aura grossa e scura, più e più appressando ver’ la sponda, fuggiemi errore e cresciemi paura" "Quante sono le lucciole che il contadino, quando si riposa sulla collina nella stagione in cui il sole tiene meno nascosta a noi la sua faccia, nell'ora in cui la mosca lascia il posto alla zanzara, vede giù nella valle dove egli vendemmia e ara","Quante ’l villan ch’al poggio si riposa, nel tempo che colui che ’l mondo schiara la faccia sua a noi tien meno ascosa, come la mosca cede alla zanzara, vede lucciole giù per la vallea, forse colà dov’e’ vendemmia e ara" E mi sarebbe stata mostrata una parte maggiore di questa aiuola,E più mi fora discoverto il sito di questa aiuola "E ciò avviene a giusta ragione, perché chi ha avuto la possibilità di stare in piedi camminando su una giusta strada e invece è voluto cadere durante il cammino si merita di rimanere, suo malgrado, disteso in terra.","E cosí per ragion conven che sia, ché chi, possendo star, cadde tra via degno è che mal suo grado a terra giaccia." "Le bellezze sono frecce capaci di provocare le ferite, non però quelle ritrose, poiché il desiderio è messo alla prova solo dal timore","Non già selvagge, le bieltà son dardo, ché tal volere, per temere, è sperto." "E se non puoi ricordartene, rammenta come oggi hai bevuto l'acqua del Lete","E se tu ricordar non te ne puoi, or ti rammenta come bevesti di Letè ancoi" lui a me:,Ed elli a me: "Finché l'amore è diretto verso il primo bene ed è equilibrato verso gli altri, non ci può essere alcun piacere peccaminoso","Mentre ch’elli è nel primo ben diretto, e ne’ secondi sé stesso misura, esser non può cagion di mal diletto" "E prima, subito dopo la fine di queste parole, sopra di noi si udì 'Sperino in Te'","E prima, appresso al fin d’este parole, ‘Sperent in te’ di sopr’a noi s’udì" "O lettore, adesso ascolterai una nuova farsa: ogni diavolo rivolse lo sguardo all'argine opposto, a cominciare da colui che era più restio a fare questo","O tu che leggi, udirai nuovo ludo: ciascun da l’altra costa li occhi volse, quel prima, ch’a ciò fare era più crudo" , si cinge con la coda tante volte quanti sono i Cerchi che il dannato deve discendere,cignesi con la coda tante volte quantunque gradi vuol che giù sia messa "Ma se Douai, Lille, Gand e Bruges potranno, la vendetta avverrà presto","Ma se Doagio, Lilla, Guanto e Bruggia potesser, tosto ne saria vendetta" "Allora mi apparve all'improvviso la morte, accompagnata da quelle sofferenze che sono solite consumare un uomo con il pianto.","Allor m'aparve di sicur la morte, acompagnata di quelli martiri che soglion consumare altru' piangendo." "Forse tu, che appari senza valore a te stesso, a laura sei caro.","Forse a te stesso vile, altrui se' caro" "ma accadrà presto che i Padovani cambieranno col loro sangue l'acqua della palude che bagna Vicenza, scontando il fatto di essere restii al loro dovere","ma tosto fia che Padova al palude cangerà l’acqua che Vincenza bagna, per essere al dover le genti crude" E iniziò a pronunciare questa santa preghiera:,E cominciò questa santa orazione: "Zefiro ritorna e riporta il bel tempo e i fiori e l'erba, suo dolce seguito, ed il garrire delle rondini ed il canto dell'usignolo e la primavera limpida e dai colori vividi.","Zefiro torna, e 'l bel tempo rimena e i fiori e l' erbe, sua dolce famiglia, e garrir progne e pianger filomena, e primavera candida e vermiglia." Costui muore senza battesimo e privo della fede: che giustizia è quella che lo condanna,Muore non battezzato e sanza fede: ov’è questa giustizia che ‘l condanna Ma dimmi se vedi qualcun altro degno di nota tra i dannati che procedono,"Ma dimmi, de la gente che procede, se tu ne vedi alcun degno di nota" lungo e fioco,lungo e roco "allora Virgilio, Stazio e io, stretti alla parete del monte, andammo oltre","per che Virgilio e Stazio e io, ristretti, oltre andavam dal lato che si leva" "Si concede tanto più, quanto più trova l'ardore di carità cosicché, quanto si estende la carità di ognuno, tanto più aumenta in lui l'eterno bene","Tanto si dà quanto trova d’ardore sì che, quantunque carità si stende, cresce sovr’essa l’etterno valore" "Qui per noi tu sei una fiaccola lucente di carità e sulla Terra, fra i mortali, sei una viva fonte di speranza","Qui se’ a noi meridiana face di caritate, e giuso, intra ‘ mortali, se’ di speranza fontana vivace" "Ormai l'aria si faceva scura, ma non al punto che tra il nostro reciproco sguardo non diventasse manifesto ciò che prima era celato","Temp’era già che l’aere s’annerava, ma non sì che tra li occhi suoi e ‘ miei non dichiarisse ciò che pria serrava" "Laura mi tiene prigioniero, in modo tale che non mi libera né rende completa la prigionia ricambiando il mio amore.","Tal m' à in pregion, che non m'apre né serra, né per suo mi riten né scioglie il laccio." "e se tu avessi compreso la preghiera contenuta in esso, conosceresti la vendetta divina che vedrai prima di morire","nel qual, se ‘nteso avessi i prieghi suoi, già ti sarebbe nota la vendetta che tu vedrai innanzi che tu muoi" Da qui vado in alto per non essere più cieco,Quinci sù vo per non esser più cieco "So come dovrebbe essere una vita buona e virtuosa, ma, incapace di cambiare, continuo a seguire le mie erronee passioni.","E veggio 'l meglio, ed al peggior m' appiglio." "Quanto più mi avvicino al giorno della morte che è solito rendere breve la misera esistenza umana, tanto più vedo scorrere il tempo veloce ed impalpabile, e scorgo falsa e vana la mia speranza.","Quanto piú m'avicino al giorno estremo che l'umana miseria suol far breve, piú veggio il tempo andar veloce e leve e 'l mio di lui sperar fallace e scemo." Ora guarda,Or vedi il fumo cessò,e ’l fummo resta "E pur essendo causa dei miei pianti e della mia debolezza, il mio destino mi porta a continuare a vederla: e so che la mia natura renderà inevitabile che io resti bruciato.","Però con gli occhi lagrimosi e 'nfermi mio destino a vederla mi conduce, e so ben ch' i' vo dietro a quel che m'arde." "quello del Sole, che, deviando, fu bruciato per le preghiere della Terra devota, quando Giove fu giusto in modo misterioso","quel del Sol che, sviando, fu combusto per l’orazion de la Terra devota, quando fu Giove arcanamente giusto" "e siamo così pieni d'amore che, per compiacerti, non ci sarà meno dolce restare fermi per un po'","e sem sì pien d’amor, che, per piacerti, non fia men dolce un poco di quiete" "e la mia donna, piena di gioia, mi disse:","e la mia donna, piena di letizia, mi disse:" "Chi ha maggior quantità di queste milizie, quello è circondato da più nemici.","Qual piú gente possede, colui è piú da suoi nemici avolto." Poi aggiunse:,Poi disse: "così che io venni meno a causa del turbamento, proprio come se morissi",sì che di pietade io venni men così com’io morisse "E la povera gente sgomenta ti mostra i propri dolori a migliaia, così da impietosire i nemici di roma e perfino annibale.","E la povera gente sbigottita ti scopre le sue piaghe a mille a mille, ch' anibale, non ch'altri, farian pio." ma dove si può andare in tutta Europa senza che esse siano note,ma dove si dimora per tutta Europa ch’ei non sien palesi "Nel tuo grembo si riaccese l'amore tra Dio e l'uomo, grazie al cui ardore nella pace eterna è germogliato questo fiore","Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore" "Poi, quando fu vicino il tempo in cui il Cielo volle far diventare tutto il mondo sereno a sua immagine, Cesare assunse il segno dell'aquila per volere di Roma","Poi, presso al tempo che tutto ’l ciel volle redur lo mondo a suo modo sereno, Cesare per voler di Roma il tolle" né che le chiavi che mi furono concesse diventassero simbolo su vessilli usati per combattere gente battezzata,"né che le chiavi che mi fuor concesse, divenisser signaculo in vessillo che contra battezzati combattesse" "Ma ciò che il segno di cui parlo aveva fatto in precedenza e avrebbe fatto dopo per il regno mortale che gli è sottomesso, diventa poca cosa in apparenza se lo si paragona a ciò che fece col terzo imperatore, se si guarda con chiarezza e sincerità","Ma ciò che ‘l segno che parlar mi face fatto avea prima e poi era fatturo per lo regno mortal ch’a lui soggiace, diventa in apparenza poco e scuro, se in mano al terzo Cesare si mira con occhio chiaro e con affetto puro" e quello attorcigliò la coda otto volte attorno alla schiena dura,e quelli attorse otto volte la coda al dosso duro Noi ci voltammo subito e Virgilio rispose con un conveniente cenno di saluto,"Noi ci volgemmo sùbiti, e Virgilio rendéli ‘l cenno ch’a ciò si conface" Quale fortuna o destino ti porta quaggiù prima della tua morte,Qual fortuna o destino anzi l’ultimo dì qua giù ti mena "E non appena fu sentita la mia risposta, lui e Sordello si trassero indietro come gente improvvisamente smarrita","E come fu la mia risposta udita, Sordello ed elli in dietro si raccolse come gente di sùbito smarrita" Nel vostro meraviglioso aspetto risplende qualcosa di divino che vi rende diversi da come eravate in vita:per questo non fui rapido nel ricordare,Ne’ mirabili aspetti vostri risplende non so che divino che vi trasmuta da’ primi concetti: però non fui a rimembrar festino "Erano le prime ore del mattino, e il sole stava sorgendo insieme a quella costellazione che era con lui il giorno della Creazione, quando l'amore divino mosse per la prima volta quelle belle cose","Temp’era dal principio del mattino, e ’l sol montava ’n sù con quelle stelle ch’eran con lui quando l’amor divino mosse di prima quelle cose belle" Io e i miei antenati nascemmo nel luogo dove oggi chi corre il palio annuale incontra per primo l'ultimo sestiere,Li antichi miei e io nacqui nel loco dove si truova pria l’ultimo sesto da quei che corre il vostro annual gioco "Se io sorridessi, tu diventeresti tale quale divenne Semele quando fu incenerita","S’io ridessi, tu ti faresti quale fu Semelè quando di cener fessi" "Quegli altri esseri angelici che gli girano intorno e che fin dalla loro creazione chiusero la prima gerarchia, si chiamano Troni dell'aspetto divino","Quelli altri amori che ‘ntorno li vonno, si chiaman Troni del divino aspetto, per che ‘l primo ternaro terminonno" "e cosa sia quel lago lo vedrai, quindi non ne parliamo qui","e qual sia quello stagno tu lo vedrai, però qui non si conta" "Allo scoccare dell'arco giunse velocemente il dardo che la mia anima si risvegliò tremando, vedendo il cuore morto nel mio lato sinistro.","Si giunse ritto 'l colpo al primo tratto, che l'anima tremando si riscosse veggendo morto 'l cor nel lato manco." "Oh gente, che dovresti essere devota e lasciare che Cesare sieda sulla sella, se capisci bene la parola di Dio, guarda come è diventata ribelle questa bestia per non essere tenuta a bada dagli sproni, dal momento che la conduci a mano per le briglie","Ahi gente che dovresti esser devota, e lasciar seder Cesare in la sella, se bene intendi ciò che Dio ti nota, guarda come esta fiera è fatta fella per non esser corretta da li sproni, poi che ponesti mano a la predella" "Fiori, ramoscelli, erbe, insenature, onde, dolci venti, valli chiuse, alte colline e luoghi sereni, rifugio delle mie fatiche d'amore, delle mie alterne e dolorose vicende.","Fior' frondi erbe ombre antri onde aure soavi, valli chiuse, alti colli e piagge apriche, porto de l' amorose mie fatiche, de le fortune mie tante e sí gravi." "Ma chi è quel Gherardo che tu dici che è rimasto come esempio dell'antico popolo, come rimprovero del secolo decaduto","Ma qual Gherardo è quel che tu per saggio di’ ch’è rimaso de la gente spenta, in rimprovèro del secol selvaggio" "E il vecchio e il nuovo mastino da Verrucchio, che fecero strage di Montagna dei Parcitati, usano i denti come succhiello là dove sono soliti farlo","E ’l mastin vecchio e ’l nuovo da Verrucchio, che fecer di Montagna il mal governo, là dove soglion fan d’i denti succhio" "E dopo che i due rabbiosi sui quali avevo tenuto gli occhi se ne furono andati, rivolsi lo sguardo sugli altri peccatori","E poi che i due rabbiosi fuor passati sovra cu’ io avea l’occhio tenuto, rivolsilo a guardar li altri mal nati" e quell'essere si allontanò a passi lenti,e tal sen gio con lento passo "del secondo taci, mentre del primo dici che è prodotto da questa pioggia di lacrime","ché de l’un taci, e l’altro di’ che si fa d’esta piova" ma con gioia perdono a me stessa la causa di questa mia sorte e non me ne rammarico,"ma lietamente a me medesma indulgo la cagion di mia sorte, e non mi noia" "e io vidi un centauro pieno d'ira, che lo chiamava:",e io vidi un centauro pien di rabbia venir chiamando: "Infatti la paura di nuovi tormenti mi prese allora così crudelmente e acutamente, che l'anima gridò","E una paura di novi tormenti m'aparve allor, sì crudel' e aguta, che l'anima chiamò" "Volano nell'aria uccelli di forme diverse e hanno diversi comportamenti, né tutti volano e osano allo stesso modo.","Volan ausel' per air di straine guise ed han diversi loro operamenti, né tutti d'un volar né d'un ardire." Sebbene io non sia degno di abitare là dove solo voi ne siete degna.,Avegna ch' i' non fora d'abitar degno ove voi sola siete. E io:,E io: "E perché tu non mi parli ancora, sappi che io fui Camicione de' Pazzi","E perché non mi metti in più sermoni, sappi ch’i’ fu’ il Camiscion de’ Pazzi" per questo fui arso vivo,per ch’io il corpo sù arso lasciai E lui rispose:,Ed elli a lui: "Diana non piacque di più al suo amante, quando per un caso simile al mio la vide tutta nuda in mezzo alle acque gelide, di quanto sia piaciuta a me la pastorella selvaggia e spietata, intenta a bagnare un bel velo, con il quale ella era solita coprire i biondi e bei capelli, proteggendoli dal vento leggero.","Non al suo amante piú diana piacque quando per tal ventura tutta ignuda la vide in mezzo de le gelide acque, ch' a me la pastorella alpestra e cruda posta a bagnar un leggiadretto velo, ch' a l'aura il vago e biondo capel chiuda." "tu invece chi sei, che sei reso irriconoscibile","ma tu chi se’, che sì se’ fatto brutto" "Come il pellegrino che giunge forse dalla Croazia per vedere a Roma il velo della Veronica, e che non riesce a soddisfare la sua antica brama ma dice fra sé","Qual è colui che forse di Croazia viene a veder la Veronica nostra, che per l’antica fame non sen sazia, ma dice nel pensier, fin che si mostra" "E il dannato, che sentì, non si nascose ma anzi alzò il viso verso di me e si dipinse tristemente di vergogna","E ’l peccator, che ’ntese, non s’infinse, ma drizzò verso me l’animo e ’l volto, e di trista vergogna si dipinse" "Non ti chiesi cosa avessi come fa quello che guarda con l'occhio corporeo che non vede, quando il corpo giace esanime","Non dimandai che hai per quel che face chi guarda pur con l’occhio che non vede, quando disanimato il corpo giace" e ciò iniziò dal giorno in cui Pallante morì per assicurargli un regno,e cominciò da l’ora che Pallante morì per darli regno "e quando ci raggiunsero, iniziarono a camminare tutti e tre in cerchio","e quando a noi fuor giunti, fenno una rota di sé tutti e trei" "Dunque si mostrarono in tutto trentacinque lettere, tra vocali e consonanti",Mostrarsi dunque in cinque volte sette vocali e consonanti "Come i miei occhi, protetti dall'ombra, hanno già visto un prato fiorito illuminato dai raggi del sole che filtravano attraverso le nubi","Come a raggio di sol che puro mei per fratta nube, già prato di fiori vider, coverti d’ombra, li occhi miei" "La fortuna è colei che è tanto criticata anche da coloro che dovrebbero elogiarla, e che invece la biasimano e insultano a torto","Quest’è colei ch’è tanto posta in croce pur da color che le dovrien dar lode, dandole biasmo a torto e mala voce" "quindi si rivolsero alla luce eterna di Dio, nella quale non bisogna credere che alcuna altra creatura, umana o angelica, possa penetrare lo sguardo altrettanto chiaramente","indi a l’etterno lume s’addrizzaro, nel qual non si dee creder che s’invii per creatura l’occhio tanto chiaro" lei mi disse:,E quella a me: Ci condusse dove la roccia era tagliata,Menocci ove la roccia era tagliata "Sono mescolate a quell'insieme spregevole degli angeli che non si ribellarono a Dio, né gli rimasero fedeli, ma furono neutrali","Mischiate sono a quel cattivo coro de li angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro" "Maestro, chi è quel dannato che soffre e scalcia più degli altri suoi compagni di pena, e che è consumato da una fiamma più rossa","Chi è colui, maestro, che si cruccia guizzando più che li altri suoi consorti e cui più roggia fiamma succia" e il mio amore si rivolse a Lui a tal punto che si dimenticò totalmente di Beatrice,"e sì tutto ‘l mio amore in lui si mise, che Beatrice eclissò ne l’oblio" "Vergine unica al mondo, senza confronti, che con le tue bellezze hai fatto innamorare dio, della quale né la prima né la seconda fu simile a te.","Vergine sola al mondo, senza essempio, che 'l ciel di tue bellezze innamorasti, cui né prima fu simil, né seconda." Le ho ricevute da san Pietro,Da Pier le tegno qui mi colpì la fronte con le ali,quivi mi batté l’ali per la fronte "Così me ne andai tutto solo sull'estremo orlo di quel VII Cerchio, dove sedevano i mesti dannati","Così ancor su per la strema testa di quel settimo cerchio tutto solo andai, dove sedea la gente mesta" "Tutti i coperchi erano aperti e puntellati, e ne uscivano lamenti così miseri che parevano proprio di anime dannate","Tutti li lor coperchi eran sospesi, e fuor n’uscivan sì duri lamenti, che ben parean di miseri e d’offesi" "Voglio perciò porre fine alla composizione delle mie poesie d'amore: non ho più ispirazione, il mio canto poetico è trasformato in pianto.",Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l' usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. "E lei mi rispose con dolcezza che andava da sola per il bosco, e disse",ed ella mi rispose dolzemente che sola sola per lo bosco già e disse e che sembra muovere verso di noi,e pare inver’ noi esser mosso "Da questo deriva il fatto che la luminosità degli astri è differente, non dalla diversa densità","Da essa vien ciò che da luce a luce par differente, non da denso e raro" "lasciali pure digrignare i denti come vogliono, poiché fanno così per i dannati immersi nella pece","lasciali digrignar pur a lor senno, ch’e’ fanno ciò per li lessi dolenti" "Maestro, se non ci nascondiamo entrambi in fretta, ho paura dei Malebranche","Maestro, se non celi te e me tostamente, i’ ho pavento d’i Malebranche" "ai piedi del Casentino scorre un torrente chiamato Archiano, che nasce in Appennino presso l'Eremo di Camaldoli","a piè del Casentino traversa un’acqua c’ha nome l’Archiano, che sovra l’Ermo nasce in Apennino" e sarai poi con me per sempre cittadino di quella Roma di cui Cristo è degno abitante,e sarai meco sanza fine cive di quella Roma onde Cristo è romano "Ed ecco nascere tutto intorno, di uguale lucentezza, un chiarore in aggiunta a quello che già c'era, simile ad un orizzonte che si rischiara","Ed ecco intorno, di chiarezza pari, nascere un lustro sopra quel che v’era, per guisa d’orizzonte che rischiari" Quindi tornò nella tomba,Indi s’ascose ora sono giunto in un luogo dove molta sofferenza mi colpisce,or son venuto là dove molto pianto mi percuote e questo lo sa bene il tuo maestro,e ciò sa ’l tuo dottore "E quanta più gente lassù si ama, tanto più bene vi è da amare e tanto più si ama, e l'amore si riflette dall'uno all'altro come la luce da uno specchio","E quanta gente più là sù s’intende, più v’è da bene amare, e più vi s’ama, e come specchio l’uno a l’altro rende" Sarebbe lungo spiegarti come l'ho condotto fin qui,"Com’io l’ho tratto, saria lungo a dirti" "Questo superbo volle sperimentare la sua forza contro il sommo Giove, per cui ha un tale merito","Questo superbo volle esser esperto di sua potenza contra ’l sommo Giove, ond’elli ha cotal merto" "e a tale fede non solo prove fisiche e metafisiche, ma anche la verità che si diffonde da qui attraverso i libri dell'Antico Testamento, i Vangeli e i libri del Nuovo Testamento, che voi Apostoli scriveste dopo essere stati ispirati dallo Spirito Santo","e a tal creder non ho io pur prove fisice e metafisice, ma dalmi anche la verità che quinci piove per Moisè, per profeti e per salmi, per l’Evangelio e per voi che scriveste poi che l’ardente Spirto vi fé almi" per cui ebbi paura e mi strinsi un poco al mio maestro,"però m’accostai, temendo, un poco più al duca mio" "Quindi da lassù comincio a misurare con gli occhi le cause del mio dolore, e intanto mi sfogo piangendo liberando dal cuore i pensieri dolorosi che mi offuscano la mente, ed è allora che osservo e penso quanto spazio mi separa dal bel viso di laura che mi è sempre così vicino nella mente e nel cuore e così lontano nella realtà.","Indi i miei danni a misurar con gli occhi comincio, e 'ntanto lagrimando sfogo di dolorosa nebbia il cor condenso, allor ch' i' miro e penso quanta aria dal bel viso mi diparte, che sempre m' è sí presso e sí lontano." "Io udivo già alla mia destra la cascata che faceva un orribile scroscio sotto di noi, per cui sporsi la testa in basso e guardai","Io sentia già da la man destra il gorgo far sotto noi un orribile scroscio, per che con li occhi ’n giù la testa sporgo" Ma vedo i miei capelli diventare bianchi e sento dentro di me attenuarsi i desideri sensuali.,Ma variarsi il pelo veggio e dentro cangiarsi ogni desire. Non vedi laggiù Farinata che si è sollevato,Vedi là Farinata che s’è dritto Non senti l'angoscia del suo pianto,non odi tu la pieta del suo pianto "Ritorni da solo lungo la strada che ha percorso follemente, se ne è capace: ","Sol si ritorni per la folle strada: pruovi, se sa" "Silenziosi e soli, senza altri insieme a noi, andavamo uno dietro l'altro, come i frati minori che vanno per strada","Taciti, soli, sanza compagnia n’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, come frati minor vanno per via" "Un forte tuono interruppe il sonno nella mia testa, così che io mi scossi come qualcuno che si sveglia di soprassalto","Ruppemi l’alto sonno ne la testa un greve truono, sì ch’io mi riscossi come persona ch’è per forza desta" "Se l'Universo avesse lo stesso ordine che io vedo in quei cerchi, ciò che mi è stato detto mi avrebbe soddisfatto","Se ‘l mondo fosse posto con l’ordine ch’io veggio in quelle rote, sazio m’avrebbe ciò che m’è proposto" Forse sono anime che vanno espiando le loro colpe,Ombre che vanno forse di lor dover solvendo il nodo "Vedi la compagnia che la circonda: gli altri vanno in cielo seguendo il grifone, con un canto più dolce e più profondo",Vedi la compagnia che la circonda: li altri dopo ‘l grifon sen vanno suso con più dolce canzone e più profonda "Qui la parete emette in fuori una fiamma, e la Cornice soffia un vento verso l'alto che fa ripiegare la fiamma e la allontana dall'orlo","Quivi la ripa fiamma in fuor balestra, e la cornice spira fiato in suso che la reflette e via da lei sequestra" "Così si concludeva il canto dell'angelo che girava in tondo, e tutte le luci degli altri beati facevano risuonare il nome di Maria","Così la circulata melodia si sigillava, e tutti li altri lumi facean sonare il nome di Maria" "infatti, la potenza che percepisce lo scorrere del tempo è una, mentre quella che possiede l'anima intera è un'altra: quest'ultima è quasi legata, mentre la prima è libera","ch’altra potenza è quella che l’ascolta, e altra è quella c’ha l’anima intera: questa è quasi legata, e quella è sciolta" deve essere veloce per ottemperare il volere divino,necessità la fa esser veloce "Ma non appena le stelle compaiono in cielo, alcuni tornano alla tana, altri si rifugiano tra la vegetazione, per riposarsi almeno fino all'alba del giorno successivo.","Ma poi che 'l ciel accende le sue stelle, qual torna a casa e qual s'anida in selva per aver posa almeno infin a l'alba." "Le anime che giravano in tondo erano più numerose, invece quelle che erano sdraiato erano di meno, ma erano più pronte a lamentarsi","Quella che giva intorno era più molta, e quella men che giacea al tormento, ma più al duolo avea la lingua sciolta" "Se io credessi di rispondere a qualcuno che possa tornare sulla Terra, questa fiamma resterebbe quieta","S’i’ credesse che mia risposta fosse a persona che mai tornasse al mondo, questa fiamma staria sanza più scosse" "Proprio come ad Arles, dove il Rodano s'impaluda, e come a Pola, presso il golfo del Quarnaro che è ai confini d'Italia e li bagna, i sepolcri rendono il luogo tutto accidentato, così avveniva qui , salvo che le tombe producevano più dolore","Sì come ad Arli, ove Rodano stagna, sì com’a Pola, presso del Carnaro ch’Italia chiude e suoi termini bagna, fanno i sepulcri tutt’il loco varo, così facevan quivi d’ogne parte, salvo che ’l modo v’era più amaro" "Allora lei, che vedeva le ragioni del mio silenzio nella mente di Colui che vede tutto, mi disse:","Per ch’ella, che vedea il tacer mio nel veder di colui che tutto vede, mi disse:" e parve amaro a quel colle sotto il quale tu sei nato,e a quel colle sotto ’l qual tu nascesti parve amaro tale domanda mi fu risposto:,Per cotal priego detto mi fu: "Se fosse vera la prima ipotesi, ciò si vedrebbe durante le eclissi di sole, perché la luce solare trasparirebbe come fa quando è immessa in un altro corpo diafano","Se ‘l primo fosse, fora manifesto ne l’eclissi del sol per trasparere lo lume come in altro raro ingesto" "e non appena la sua mente fu creata, fu subito ripiena di viva virtù, il che indusse la madre a fare un sogno profetico prima che lui nascesse","e come fu creata, fu repleta sì la sua mente di viva vertute, che, ne la madre, lei fece profeta" "allora io superai Virgilio e mi accostai, per vederla meglio con i miei occhi","per ch’io varcai Virgilio, e fe’mi presso, acciò che fosse a li occhi miei disposta" "Ahimè, anime fuorviate e creature malvagie, che distogliete i cuori da un bene simile e indirizzate la vostra mente verso cose vane","Ahi anime ingannate e fatture empie, che da sì fatto ben torcete i cuori, drizzando in vanità le vostre tempie" Non è virtù ma proviene da quella capacità che è perfezione (tale è considerata) e non perfezione razionale ma sensitiva.,"Non è vertute, ma da quella vene ch'è perfezione, (ché si pone, tale) non razionale, ma che sente, dico." "e, piangendo, tornano a ciò che cantavano prima, e alle grida che più si addicono loro","e tornan, lagrimando, a’ primi canti e al gridar che più lor si convene" "Se questo fiumiciattolo nasce così dal mondo terreno, perché allora lo vediamo solo ora sull'orlo del Cerchio","Se ’l presente rigagno si diriva così dal nostro mondo, perché ci appar pur a questo vivagno" "In compenso fui l'unico a difendere Firenze a viso aperto, quando ciascun capo ghibellino era pronto a raderla al suolo","Ma fu’ io solo, là dove sofferto fu per ciascun di tòrre via Fiorenza, colui che la difesi a viso aperto" "Rimango come una statua d'ottone nella quale non si manifestano né vita né anima, ma che ha solo la sembianza di un uomo.","Remagno como statüa d'ottono ove vita né spirto non ricorre, se non che la figura d'omo rende." Rispose:,Rispuose: Una vergogna minore lava una colpa più grave di quanto non sia stata la tua,Maggior difetto men vergogna lava che ’l tuo non è stato "Come due arcobaleni concentrici e con gli stessi colori si inarcano in una nube sottile, poiché quello esterno è il riflesso di quello interno, proprio come il suono della ninfa Eco che fu consumata dall'amore come un vapore lo è dal sole","Come si volgon per tenera nube due archi paralelli e concolori, quando Iunone a sua ancella iube, nascendo di quel d’entro quel di fori, a guisa del parlar di quella vaga ch’amor consunse come sol vapori" "e io mi alzai senza parlare, e mi trassi verso la mia guida, rivolgendo a lui il mio sguardo","e io sù mi levai sanza parlare, e tutto mi ritrassi al duca mio, e li occhi a lui drizzai" e questo fu il nostro patriarca,e questo fu il nostro patriarca "ma i vostri avi, invece, non furono altrettanto bravi",ma i vostri non appreser ben quell’arte "Finito l'inno, gridavano ancora:","Finitolo, anco gridavano:" Non feci peccato se posi in lei il mio amore.,"Non me fu fallo, s'in lei posi amanza." "O Bertinoro, perché non fuggi via ora che se ne è andata la tua casata insieme a molta gente, per non essere malvagia","O Bretinoro, ché non fuggi via, poi che gita se n’è la tua famiglia e molta gente per non esser ria" "ma lei è felice e non sente tutto ciò: lieta, insieme agli altri angeli, fa girare la sua ruota e gode la sua serenità",ma ella s’è beata e ciò non ode: con l’altre prime creature lieta volve sua spera e beata si gode "Mi spiace più che tu mi veda in questa misera condizione, che non di essere stato strappato dalla vita mortale","Più mi duol che tu m’hai colto ne la miseria dove tu mi vedi, che quando fui de l’altra vita tolto" "Se i miei avi hanno appreso male l'arte di rientrare in Firenze, ciò mi procura più sofferenza di questa tomba","S’elli han quell’arte male appresa, ciò mi tormenta più che questo letto" "Come da molte braci promana un unico calore, così dalle molte anime di quell'immagina usciva un unico suono","Così un sol calor di molte brage si fa sentir, come di molti amori usciva solo un suon di quella image" "E il viso, che riflette ciò che l'anima prova, di conseguenza assume espressioni a volte turbate, a volte serene, e rimane per poco tempo nella stessa condizione.","E 'l volto che lei segue ov' ella il mena si turba e rasserena, ed in un esser picciol tempo dura." Altro rifugio non so trovare che mi protegga dall'attenzione della gente.,Altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti. "E prima che svanisse del tutto per la distanza, un'altra passò gridando: 'Io sono Oreste', e anche questa non si fermò","E prima che del tutto non si udisse per allungarsi, un’altra ‘I’ sono Oreste’ passò gridando, e anco non s’affisse" "Guarda, o manetto, quella gobbetta, e osserva bene come è combinata e come è perfettamente stravolta e che cosa sembra quando si stringe nelle spalle!","Guata, manetto, quella scrignutuzza, e pon ben mente com'è divisata e com'è drittamente sfigurata e quel che pare quand'ella s'agruzza!" "Mi lamento per la mia sfortuna e per il mio destino avverso, io che mi ostino nell'amore smisurato per una donna dalla quale non sono corrisposto.","Lamentomi di mia disaventura e d'un contrarïoso distinato, di me medesmo ch'amo for misura una donna da cui non sono amato." "non hanno sterpi così aspri né così intricati quelle belve selvagge che in Maremma, tra Cecina e Corneto, evitano i luoghi abitati",non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti "Chi conoscesse la beatitudine del mio sguardo nel fissare Beatrice, quando passai a osservare altro, saprebbe quanto mi era gradito obbedire alla mia guida celeste, poiché l'una cosa bilanciava l'altra","Qual savesse qual era la pastura del viso mio ne l’aspetto beato quand’io mi trasmutai ad altra cura, conoscerebbe quanto m’era a grato ubidire a la mia celeste scorta, contrapesando l’un con l’altro lato" quell'ombra disse:,"disse quell’ombra," "dunque io sospiro e sono capito dal mio maestro, che mi dice:","ond’io sospiro, e sono inteso dal mio maestro, e mi dice:" Con lui l'aquila corse fino al Mar Rosso,Con costui corse infino al lito rubro "L'aquila che ha lasciato le penne nel carro, che per questo è diventato un mostro e poi preda del gigante, non sarà sempre senza eredi","Non sarà tutto tempo sanza reda l’aguglia che lasciò le penne al carro, per che divenne mostro e poscia preda" "Quella cattiva consuetudine inoltre mi mostra sempre davanti agli occhi quella donna che è nata solo per farmi morire, perché mi è sempre piaciuta troppo, come troppo è piaciuta sempre a se stessa.","Ed agli occhi depigne quella che sol per farmi morir nacque, perch' a me troppo ed a se stessa piacque." "Qua dietro c'è un diavolo che ci acconcia così crudelmente, sottoponendo di nuovo al taglio della spada ciascun dannato di questa schiera, una volta che abbiamo completato il triste giro della Bolgia","Un diavolo è qua dietro che n’accisma sì crudelmente, al taglio de la spada rimettendo ciascun di questa risma, quand’avem volta la dolente strada" Qui si nuota diversamente che nel fiume Serchio,Qui si nuota altrimenti che nel Serchio "E non appena domandai, ecco la terza che diceva: 'Amate coloro che vi hanno fatto del male'","E com’io domandai, ecco la terza dicendo: ‘Amate da cui male aveste’" Il maestro disse:,Disse ’l maestro: Io non osavo scendere dall'argine per andare insieme a lui,I’ non osava scender de la strada per andar par di lui non hai alcuno spirito di pietà,non hai tu spirto di pietade alcuno "così che sopra i candelabri l'aria era distinta in sette strisce, tutte di quei colori che il Sole produce nell'arcobaleno e la Luna nel suo alone","sì che lì sopra rimanea distinto di sette liste, tutte in quei colori onde fa l’arco il Sole e Delia il cinto" "ma dimmi la verità su di te, e dimmi chi sono quelle due anime che ti accompagnano","ma dimmi il ver di te, di’ chi son quelle due anime che là ti fanno scorta" "al punto che il venerabile Bernardo di Quintavalle fu il primo a togliersi le calzature e corse dietro a quella pace e, pur correndo, gli sembrava di essere lento","tanto che ‘l venerabile Bernardo si scalzò prima, e dietro a tanta pace corse e, correndo, li parve esser tardo" Di questa splendente e preziosa gemma del nostro Cielo che mi è più vicina è rimasta una grande fama,"Di questa luculenta e cara gioia del nostro cielo che più m’è propinqua, grande fama rimase" Io dissi:,Diss’io: "queste parole vidi tante luci fiammeggianti che scendevano lungo i gradini della scala e ruotavano, e a ogni giro cresceva la loro bellezza","A questa voce vid’io più fiammelle di grado in grado scendere e girarsi, e ogne giro le facea più belle" La buona volontà fiorisce negli uomini,Ben fiorisce ne li uomini il volere e lui si avvicinava tenendo lo sguardo fisso su quella onesta,ed el venìa con li occhi fitti pur in quella onesta "Se tu vedessi come vedo io la carità che arde tra di noi, esprimeresti i tuoi pensieri liberamente","Se tu vedessi com’io la carità che tra noi arde, li tuoi concetti sarebbero espressi" "Tuttavia, se paragoniamo i nostri premi col nostro merito, ciò ci induce letizia, poiché non li vediamo né minori né maggiori","Ma nel commensurar d’i nostri gaggi col merto è parte di nostra letizia, perché non li vedem minor né maggi" "Possa il vostro ricordo non scomparire dalle menti umane nel mondo, ma invece sopravvivere per molti anni","Se la vostra memoria non s’imboli nel primo mondo da l’umane menti, ma s’ella viva sotto molti soli" "Allora io mossi lo sguardo e vidi che oltre Maria, sul lato della parete dove avevo Virgilio, era scolpita un'altra storia","Per ch’i’ mi mossi col viso, e vedea di retro da Maria, da quella costa onde m’era colui che mi movea, un’altra storia ne la roccia imposta" "Faranno bene i Pagani, dopo che il loro demonio se ne andrà","Ben faranno i Pagan, da che ‘l demonio lor sen girà" oi mi rivolsi a loro e parlai dicendo:,"Poi mi rivolsi a loro e parla’ io, e cominciai:" "infatti, una freccia prevista arriva più lentamente",ché saetta previsa vien più lenta "e mentre fui in vita, li aiutai e i loro retti costumi mi indussero a disprezzare ogni altro culto religioso","e mentre che di là per me si stette, io li sovvenni, e i lor dritti costumi fer dispregiare a me tutte altre sette" "Oh, menti grossolane",oh menti grosse "E dentro questa stella risplende la luce di Romeo di Villanova, la cui opera bella e grande fu poco apprezzata","E dentro a la presente margarita luce la luce di Romeo, di cui fu l’ovra grande e bella mal gradita" "Intanto la mia guida se ne andava e io lo seguivo, continuando a rispondere e aggiungendo:","Parte sen giva, e io retro li andava, lo duca, già faccendo la risposta, e soggiugnendo:" "E ora sei giunto sotto l'emisfero che è opposto a quello che copre le terre emerse, e dove, sotto il punto più alto dell'emisfero celeste, fu ucciso l'uomo che nacque e visse senza peccato: tu hai i piedi su una piccola sfera che ha la faccia opposta nella Giudecca","E se’ or sotto l’emisperio giunto ch’è contraposto a quel che la gran secca coverchia, e sotto ’l cui colmo consunto fu l’uom che nacque e visse sanza pecca: tu hai i piedi in su picciola spera che l’altra faccia fa de la Giudecca" e io facevo diventare con la mia ombra più rossa la fiamma,e io facea con l’ombra più rovente parer la fiamma "L'amore, che non consente a nessuno che sia amato di non ricambiare, mi prese per la bellezza di costui con tale forza che, come vedi, non mi abbandona neppure adesso","Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona" "Sopra tutto il sabbione piovevano lentamente delle larghe falde infuocate, simili a fiocchi di neve che cadono in una montagna dove non spira il vento","Sovra tutto ’l sabbion, d’un cader lento, piovean di foco dilatate falde, come di neve in alpe sanza vento" "Il Cielo successivo, che ha tante stelle, divide quell'essenza fra tutti gli astri, distinti da esso e in esso racchiusi","Lo ciel seguente, c’ha tante vedute, quell’esser parte per diverse essenze, da lui distratte e da lui contenute" "Per questo non otterrà una terra ma peccato e vergogna, tanto più grave quanto meno grave egli considera tale danno","Quindi non terra, ma peccato e onta guadagnerà, per sé tanto più grave, quanto più lieve simil danno conta" "Fermate il passo, voi che correte in quest'aria oscura","Tenete i piedi, voi che correte sì per l’aura fosca" "E se io non avessi prestato attenzione, quando lessi quel passo in cui tu, quasi crucciato contro la natura umana, affermi: 'O giusta fame dell'oro, perché non governi i cuori dei mortali'","E se non fosse ch’io drizzai mia cura, quand’io intesi là dove tu chiame, crucciato quasi a l’umana natura: 'Per che non reggi tu, o sacra fame de l’oro, l’appetito de’ mortali'" "Poiché amare in modo così ostinato una creatura terrena, rivolgendole quell'amore che è dovuto soltanto a dio, è cosa non adatta a chi desidera essere apprezzato per le proprie virtù.","Ché mortal cosa amar con tanta fede quanta a dio sol per debito convensi, piú si disdice a chi piú pregio brama." "Se il bruciare d'amore quando ti sono lontano e il sentirmi gelare quando ti sono vicino sono le ragioni a causa delle quali, amando, io dovrò consumarmi e morire, o laura la colpa di tutto ciò sarà tua e mia la sofferenza.","S' arder da lunge ed agghiacciar da presso son le cagion ch' amando i' mi distempre, vostro, donna, 'l peccato, e mio fia 'l danno." Mentre ascoltavo chinai in giù il viso,Ascoltando chinai in giù la faccia "Che cos'hai, che guardi solo verso il basso",Che hai che pur inver’ la terra guati "Perciò, se il nemico di ogni male fu cortese verso di lui, l'uomo e i suoi meriti non sembrano indegni a un uomo dotato di intelletto, se si pensa all'alto effetto che doveva essere prodotto da lui","Però, se l’avversario d’ogne male cortese i fu, pensando l’alto effetto ch’uscir dovea di lui e ’l chi e ’l quale,non pare indegno ad omo d’intelletto" "avvicinandoci ora da una parte, ora dall'altra, alle rientranze","in accostarsi or quinci, or quindi al lato che si parte" "pensa che, nel peggiore dei casi, non può protrarsi oltre il Giudizio Finale","pensa ch’al peggio, oltre la gran sentenza non può ire" "Ora invece le bagna la pioggia e le disperde il vento fuori dal regno di Napoli, quasi lungo il fiume Liri, dove egli le fece traslare a lume spento","Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo ‘l Verde, dov’e’ le trasmutò a lume spento" "E quel tempo che si spende per far male a qualcuno si impieghi invece in qualche azione migliore, di opere o d'intelletto, in qualche impresa lodevole, in qualche attività onorevole: così si sta bene quaggiù sulla terra e si spalanca a noi la via del cielo.",Cosí qua giú si gode e la strada del ciel si trova aperta. "e mossi intorno lo sguardo riposato, fissandolo dritto, e osservai con attenzione per capire dove mi trovassi","e l’occhio riposato intorno mossi, dritto levato, e fiso riguardai per conoscer lo loco dov’io fossi" E io a lui:,E io a lui: "e dicci, se puoi, se mai accade che qualcuna si liberi da queste piante","e dinne, se tu puoi, s’alcuna mai di tai membra si spiega" "e qui si sollevi alquanto Calliope, assistendo il mio canto con quel suono di cui le misere gazze sentirono un tale colpo che disperarono di essere perdonate","e qui Caliopè alquanto surga, seguitando il mio canto con quel suono di cui le Piche misere sentiro lo colpo tal, che disperar perdono" Voi forse credete che noi siamo esperti di questo luogo,Voi credete forse che siamo esperti d’esto loco Ascoltami mi senti davvero nel cuore?,Ascolta se nel cor mi senti? "e il mio dovere di fare penitenza sarebbe ancora tutto intero, se non fosse per Pier Pettinaio che si ricordò di me nelle sue sante preghiere, e al quale rincrebbe di me per la sua carità","e ancor non sarebbe lo mio dover per penitenza scemo, se ciò non fosse, ch’a memoria m’ebbe Pier Pettinaio in sue sante orazioni, a cui di me per caritate increbbe" "andate con loro, si comporteranno bene","gite con lor, che non saranno rei" "Io vidi gli occhi che mi fecero innamorare rendendomi pauroso di questo sentimento, ma non fui ricambiato da uno sguardo altrettanto ricco di amore.","Io vidi li occhi dove amor si mise quando mi fece di sé pauroso, che mi guardar com'io fosse noioso." "I Caponsacchi erano già scesi da Fiesole e abitavano a Mercato Vecchio, ed erano già diventati cittadini i Giudi e gli Infangati","Già era ‘l Caponsacco nel mercato disceso giù da Fiesole, e già era buon cittadino Giuda e Infangato" poi mi promise un cammino sicuro,poi mi promise sicura l’andata "E dato che, per quanto la vista umana si concentri nel sole, più questo risplende più la vista ne rimane abbagliata.","E, per aver uom li occhi nel sol fissi, tanto si vede men quanto piú splende." e come l'eccesso offende meno Dio e quindi è condannato in modo meno duro,e come incontenenza men Dio offende e men biasimo accatta Lui cominciò:,El cominciò: infatti la Barbagia della Sardegna ha donne molto più morigerate di quelle della Barbagia dove io la lasciai,ché la Barbagia di Sardigna assai ne le femmine sue più è pudica che la Barbagia dov’io la lasciai "Poi vidi tornare l'aquila dalla stessa parte da cui era venuta prima, e scendere giù nel carro e lasciarvi alcune delle sue penne","Poscia per indi ond’era pria venuta, l’aguglia vidi scender giù ne l’arca del carro e lasciar lei di sé pennuta" "Mentre noi ci accingevamo a salire, delle voci cantarono 'Beati i poveri di spirito', in modo così soave che sarebbe impossibile descriverlo a parole","Noi volgendo ivi le nostre persone, 'Beati pauperes spiritu' voci cantaron sì, che nol diria sermone" O manto gravoso per l'eternità,Oh in etterno faticoso manto "Quando la mia anima tornò in sé e percepì le cose reali all'esterno, io riconobbi di aver avuto visioni dal contenuto veritiero","Quando l’anima mia tornò di fori a le cose che son fuor di lei vere, io riconobbi i miei non falsi errori" "Nello stesso modo io, sorpreso dal turbine della passione, da uno stato di quiete mi sono trovato in balia della tempesta.",Così l'amor m'ha colto e di bon loco tolto e miso a tempestare. "Se il mio intelletto comprende bene ciò che vuoi dire, tu parli del fiume Arno","Se ben lo ‘ntendimento tuo accarno con lo ‘ntelletto, tu parli d’Arno" "di essa tutte le creature intelligenti, e solo loro, sono dotate","di che le creature intelligenti, e tutte e sole, fuoro e son dotate" "La bella donna che mi fece passare il fiume, Stazio e io seguivamo la ruota che aveva compiuto un minore arco",La bella donna che mi trasse al varco e Stazio e io seguitavam la rota che fé l’orbita sua con minore arco E il saggio maestro:,E ‘l savio duca: dunque dovevamo camminare in fila indiana lungo l'orlo esterno della Cornice,ond’ir ne convenia dal lato schiuso ad uno ad uno "ma quando mi fui avvicinato di più, al punto che l'oggetto della percezione, che può ingannare i sensi, non perdeva alcuna sua qualità per la distanza, la virtù che fornisce gli elementi di giudizio alla ragione li riconobbe come candelabri, e nelle voci sentì il canto 'Osanna'","ma quand’i’ fui sì presso di lor fatto, che l’obietto comun, che ‘l senso inganna, non perdea per distanza alcun suo atto, la virtù ch’a ragion discorso ammanna, sì com’elli eran candelabri apprese, e ne le voci del cantare ‘Osanna’" "e quello, che era capriccioso e aveva poco senno, volle che io gli mostrassi quell'arte","e quei, ch’avea vaghezza e senno poco, volle ch’i’ li mostrassi l’arte" "Noi allora procedemmo più avanti e raggiungemmo Anteo, che emergeva dalla roccia ben cinque alle senza la testa","Noi procedemmo più avante allotta, e venimmo ad Anteo, che ben cinque alle, sanza la testa, uscia fuor de la grotta" "né che la mia effigie comparisse sul sigillo di privilegi falsificati e venduti, cosa per cui io spesso arrossisco e fremo di sdegno","né ch’io fossi figura di sigillo a privilegi venduti e mendaci, ond’io sovente arrosso e disfavillo" e forse è già nato chi li vincerà entrambi,e forse è nato chi l’uno e l’altro caccerà del nido esso è conseguenza della visione divina e quella corrisponde alla grazia illuminante che Dio ci elargisce,"l’ardor la visione, e quella è tanta, quant’ha di grazia sovra suo valore" "Va', che sono forte e pieno di coraggio","Va, ch’i’ son forte e ardito" "E un tale è già quasi morente, e ben presto rimpiangerà quel monastero, e sarà triste di aver avuto potere su di esso","E tale ha già l’un piè dentro la fossa, che tosto piangerà quel monastero, e tristo fia d’avere avuta possa" È solito stare con lui messer Michele Zanche di Logudoro e le loro lingue non si stancano mai di parlare della Sardegna,Usa con esso donno Michel Zanche di Logodoro e a dir di Sardigna le lingue lor non si sentono stanche "Dopo che le preziose e scintillanti gemme di cui io vidi costellato il VI Cielo cessarono quegli squilli angelici, mi sembrò di sentire il mormorio di un fiume che scende a valle terso, di pietra in pietra, mostrando l'abbondanza d'acqua della sua cima","Poscia che i cari e lucidi lapilli ond’io vidi ingemmato il sesto lume puoser silenzio a li angelici squilli, udir mi parve un mormorar di fiume che scende chiaro giù di pietra in pietra, mostrando l’ubertà del suo cacume" "Fratello, sono più apprezzati i codici che decora Franco Bolognese","Frate, più ridon le carte che pennelleggia Franco Bolognese" "Non appena rientrai in seno alla Chiesa, Dio volle per sua grazia ispirarmi l'alta opera e io mi dedicai anima e corpo ad esso","Tosto che con la Chiesa mossi i piedi, a Dio per grazia piacque di spirarmi l’alto lavoro, e tutto ‘n lui mi diedi" "e come divenni allora, lo sa colei che me ne fornì la causa","e quale allora femmi, salsi colei che la cagion mi porse" "Quando tu andavi al rogo, non eri altrettanto agile","Quando tu andavi al fuoco, non l’avei tu così presto" E lui a me:,Ed elli a me: "Se anche si radunasse tutta la gente che nella terra travagliata dell'Italia del sud versò il proprio sangue per i Romani e nella lunga guerra che produsse un gran bottino di anelli, come scrive Livio che non sbaglia","S’el s’aunasse ancor tutta la gente che già in su la fortunata terra di Puglia, fu del suo sangue dolente per li Troiani e per la lunga guerra che de l’anella fé sì alte spoglie, come Livio scrive, che non erra" "in tal mondo, anche se credute, sono oscure","sì che, se son credute, sono ascose" Poi gli rivolse le spalle appena formate e disse all'altro:,"Poscia li volse le novelle spalle, e disse a l’altro:" "Allora provai dolore, e lo provo anche adesso pensando a ciò che vidi, e tengo a freno il mio ingegno più del solito affinché non agisca senza la guida della virtù","Allor mi dolsi, e ora mi ridoglio quando drizzo la mente a ciò ch’io vidi, e più lo ’ngegno affreno ch’i’ non soglio, perché non corra che virtù nol guidi" "e questo è voluto da Dio che la concede, perché la si chieda a Lui","e questo vole quei che la dà, perché da lui si chiami" Le ali salivano così in alto da sfuggire alla vista,Tanto salivan che non eran viste "Il maestro, ansimando come un uomo affaticato, disse:","Disse ’l maestro, ansando com’uom lasso:" "E io, che avevo la testa piena di dubbi, dissi:","E io ch’avea d’error la testa cinta, dissi:" "Se rifletti bene su questa affermazione e ripensi a quei dannati che sono puniti fuori da questa città, vedrai bene perché sono separati da questi peccatori e perché sono meno puniti dalla giustizia divina","Se tu riguardi ben questa sentenza, e rechiti a la mente chi son quelli che sù di fuor sostegnon penitenza, tu vedrai ben perché da questi felli sien dipartiti, e perché men crucciata la divina vendetta li martelli" "Quindi lui si voltò sulla sua destra e la gettò in quel profondo burrone, stando alquanto lontano dall'orlo","Ond’ei si volse inver’ lo destro lato, e alquanto di lunge da la sponda la gittò giuso in quell’alto burrato" L'ombra di quel nobile uomo rispose così:,Rispuose del magnanimo quell’ombra: "Maestro, i tuoi ragionamenti sono così sicuri e conquistano la mia fiducia al punto che gli altri sarebbero per me carboni spenti","Maestro, i tuoi ragionamenti mi son sì certi e prendon sì mia fede, che li altri mi sarien carboni spenti" "Ma poiché le Malebolge declinano verso il margine del profondo pozzo, la posizione di ciascuna Bolgia fa sì che una parete è più alta dell'altra","Ma perché Malebolge inver’ la porta del bassissimo pozzo tutta pende, lo sito di ciascuna valle porta che l’una costa surge e l’altra scende" "ho visto soldati a cavallo nella vostra terra, o Aretini, e li ho visti fare incursioni, partecipare a tornei a squadre e individuali","corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra" "Se quel che ho iniziato a descrivere non andasse avanti, pensa, o lettore, come tu saresti spiritualmente misero, desiderando con angoscia di sapere di più","Pensa, lettor, se quel che qui s’inizia non procedesse, come tu avresti di più savere angosciosa carizia" "perciò sarà maggiore il dono di grazia divina che ci viene elargito da Dio, dono che ci permette di contemplarlo","per che s’accrescerà ciò che ne dona di gratuito lume il sommo bene, lume ch’a lui veder ne condiziona" Ma il vento s'è portato via le vostre parole.,Ma 'l vento ne portava le parole. "Boschi ombrosi, che il sole colpisce e, con la sua luce, fa crescere alti e rigogliosi.","Ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co' suoi raggi alte e superbe." io dissi:,diss’io: Quindi smisero di girare in tondo e se andarono così veloci che le loro gambe snelle sembravano ali,"Indi rupper la rota, e a fuggirsi ali sembiar le gambe loro isnelle" "Venite: i gradini sono qui vicino, e ormai si sale agevolmente","Venite: qui son presso i gradi, e agevolemente omai si sale" "Non appena fummo in cima alla scala e arrivammo sull'ultimo gradino, Virgilio mi guardò intensamente, dicendo:","Come la scala tutta sotto noi fu corsa e fummo in su ‘l grado superno, in me ficcò Virgilio li occhi suoi, e disse:" "poiché forse la sua materia è sempre buona, ma non lo è ogni sigillo, anche se la cera è buona","però che forse appar la sua matera sempre esser buona, ma non ciascun segno è buono, ancor che buona sia la cera" "Ma non si videro mai le furie dei Tebani, né quelle dei Troiani tanto crudeli contro qualcuno, né pungolare bestie oppure esseri umani, quanto io vidi fare in due anime pallide e nude che correvano mordendo come il maiale quando esce affamato dal porcile","Ma né di Tebe furie né troiane si vider mai in alcun tanto crude, non punger bestie, nonché membra umane, quant’io vidi in due ombre smorte e nude, che mordendo correvan di quel modo che ’l porco quando del porcil si schiude" "La fece girare su se stessa tre volte, in un vortice",Tre volte il fé girar con tutte l’acque "La virtù informativa, divenuta un'anima come quella delle piante, con la differenza che questa è destinata allo sviluppo, l'altra è già compiuta, opera al punto che già si muove e ha sensazioni, come una spugna marina","Anima fatta la virtute attiva qual d’una pianta, in tanto differente, che questa è in via e quella è già a riva, tanto ovra poi, che già si move e sente, come spungo marino" Tu fosti così povera come si può vedere dalla stalla dove hai partorito il tuo santo fardello,"Povera fosti tanto, quanto veder si può per quello ospizio dove sponesti il tuo portato santo" "Non sono in grado di spiegare come vi sia entrato, tanto ero pieno di sonno nel momento in cui lasciai la giusta strada","Io non so ben ridir com’i’ v’intrai, tant’era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai" Nella dolce età della giovinezza.,Nel dolce tempo de la prima etade "Dei miei avi basti udire questo, poiché è più opportuno tacere che non narrare chi essi fossero e da dove venissero","Basti d’i miei maggiori udirne questo: chi ei si fosser e onde venner quivi, più è tacer che ragionare onesto" perché coltivi in cuore tanta viltà,perché tanta viltà nel core allette Costui sembra vivo per come muove la gola,Costui par vivo a l’atto de la gola "Pensate alla vostra origine: non siete stati creati per vivere come bestie, ma per seguire la virtù e la conoscenza","Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" "e i tre, che interpretarono questo come la mia risposta, si guardarono l'un l'altro come di fronte a una verità sgradita","e i tre, che ciò inteser per risposta, guardar l’un l’altro com’al ver si guata" "Tu lo sai bene, poiché per la libertà affrontasti la morte ad Utica, dove lasciasti il corpo che il Giorno del Giudizio risplenderà","Tu ‘l sai, ché non ti fu per lei amara in Utica la morte, ove lasciasti la vesta ch’al gran dì sarà sì chiara" "così, dopo che la mia durezza fu alleviata, mi voltai verso il saggio maestro, udendo il nome che è sempre presente nella mia mente","così, la mia durezza fatta solla, mi volsi al savio duca, udendo il nome che ne la mente sempre mi rampolla" "Se un desiderio malvagio vi suggerisce altro, siate uomini e non pecore matte, così che il Giudeo che vive tra voi non rida del vostro comportamento","Se mala cupidigia altro vi grida, uomini siate, e non pecore matte, sì che ‘l Giudeo di voi tra voi non rida" "Come i Fiamminghi fra Wissant e Bruges erigono dighe per tener lontana la marea, temendo che le onde si avventino contro di loro","Quali Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia, temendo ’l fiotto che ’nver lor s’avventa, fanno lo schermo perché ’l mar si fuggia" "rispetto alla paura che ebbi io, quando vidi che mi trovavo nell'aria da ogni lato e non vidi più nulla eccetto la belva","che fu la mia, quando vidi ch’i’ era ne l’aere d’ogne parte, e vidi spenta ogne veduta fuor che de la fera" "Maestro, non ne capisco il senso","Maestro, il senso lor m’è duro" "poiché i vicini sono lenti a punirti, si muovano la Capraia e la Gorgona, e ostruiscano la foce dell'Arno, in modo che il fiume anneghi ogni tuo abitante","poi che i vicini a te punir son lenti, muovasi la Capraia e la Gorgona, e faccian siepe ad Arno in su la foce, sì ch’elli annieghi in te ogne persona" "Canzone, sul monte tarpeio vedrai un cavaliere che tutta l'italia onora, sollecito più degli altri che di se stesso.","Sopra 'l monte tarpeio, canzon, vedrai un cavalier ch'italia tutta onora, pensoso piú d'altrui che di se stesso." "Orsù, chi siete","Deh, chi siete" "O Saul, come sembravi morto, lì nella scultura, sulla tua spada a Gelboè, dove in seguito non cadde pioggia né rugiada","O Saùl, come in su la propria spada quivi parevi morto in Gelboè, che poi non sentì pioggia né rugiada" "O fratello mio, ciascuna di noi è cittadina di una vera città","O frate mio, ciascuna è cittadina d’una vera città" "Ma, giacché non comprendo tali ineffabili cose, io resto abbagliato e catturato dalla bellezza che mi circonda.","Ma me, che cosí a dentro non discerno, abbaglia il bel che mi si mostra intorno." "Qui tu vedrai entrambe le schiere del Paradiso, e una di essi con quell'aspetto che vedrai il Giorno del Giudizio","Qui vederai l’una e l’altra milizia di paradiso, e l’una in quelli aspetti che tu vedrai a l’ultima giustizia" Arrivano anime con la cui schiera non devo mescolarmi,Gente vien con la quale esser non deggio "Maestro, alza lo sguardo: ecco chi ci fornirà indicazioni, se tu non le puoi trovare da te stesso","Leva maestro, li occhi tuoi: ecco di qua chi ne darà consiglio, se tu da te medesmo aver nol puoi" "Non so quanti anni di vita mi abbia concesso il cielo quando la mia anima si incarnò in questo corpo mortale, per soffrire i dolori che io stesso mi sono procurato.",Né so che spazio mi si desse il cielo quando novellamente io venni in terra a soffrir l' aspra guerra che 'ncontra me medesmo seppi ordire. "anzi, questa Bolgia ne è tanto piena che altrettante lingue non hanno ancora imparato a dire 'sipa' tra Sàvena e Reno","anzi n’è questo luogo tanto pieno, che tante lingue non son ora apprese a dicer ’sipa’ tra Sàvena e Reno" "e se avessi desiderio di vedere un tale sudiciume, potresti vedere colui che il servo dei servi trasferì da Firenze a Vicenza, dove morì e lasciò i suoi sensi protesi al vizio","e vedervi, s’avessi avuto di tal tigna brama, colui potei che dal servo de’ servi fu trasmutato d’Arno in Bacchiglione, dove lasciò li mal protesi nervi" Se la miseria di questo luogo sabbioso e il nostro aspetto cotto e spellato inducono a disprezzare noi e le nostre preghiere,Se miseria d’esto loco sollo rende in dispetto noi e nostri prieghi e ’l tinto aspetto e brollo "Quando mi tornarono i sensi, sopraffatti davanti all'angoscia dei due cognati che mi riempì di tristezza, mi vedo intorno nuove pene e nuovi dannati, in qualunque modo mi muova, e mi guardi intorno","Al tornar de la mente, che si chiuse dinanzi a la pietà d’i due cognati, che di trestizia tutto mi confuse, novi tormenti e novi tormentati mi veggio intorno, come ch’io mi mova e ch’io mi volga, e come che io guati" E lui:,Ed elli: "Se egli avesse potuto credere ciò che ha letto solo nei miei versi, anima offesa, non avrebbe certo levato la mano contro di te","S’elli avesse potuto creder prima, anima lesa, ciò c’ha veduto pur con la mia rima, non averebbe in te la man distesa" Il mio sguardo aveva abbracciato l'aspetto di tutto quanto il Paradiso e non si era ancora soffermato su un punto preciso,"La forma general di paradiso già tutta mio sguardo avea compresa, in nulla parte ancor fermato fiso" "ma è proprio questo che mi sembra difficile da capire, perché tu sola sei stata destinata a questo particolare compito rispetto alle altre anime","ma questo è quel ch’a cerner mi par forte, perché predestinata fosti sola a questo officio tra le tue consorte" e io sentii che di sotto all'orribile torre veniva inchiodato l'uscio,e io senti’ chiavar l’uscio di sotto a l’orribile torre "Così l'abitudine ci indicò cosa fare, e ci incamminammo con minore esitazione grazie al tacito assenso di quell'anima così degna","Così l’usanza fu lì nostra insegna, e prendemmo la via con men sospetto per l’assentir di quell’anima degna" A questo punto tacque,Qui si tacette "Come d'autunno cadono le foglie, una dopo l'altra, finché il ramo vede a terra tutte le sue vesti, allo stesso modo la cattiva discendenza di Adamo si getta da quella riva ad una ad una, rispondendo ai cenni di Caronte, come un uccello risponde al richiamo","Come d’autunno si levan le foglie l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo vede a la terra tutte le sue spoglie, similemente il mal seme d’Adamo gittansi di quel lito ad una ad una, per cenni come augel per suo richiamo" "Continua pure a guardare, che manca poco che io non litighi con te","Or pur mira, che per poco che teco non mi risso" "L'acqua in un vaso rotondo si muove dal centro all'orlo e viceversa, a seconda che il vaso sia colpito all'esterno o all'interno:questa cosa che dico mi venne in mente all'improvviso, non appena l'anima gloriosa di san Tommaso tacque, per la somiglianza tra le sue parole e quelle di Beatrice, alla quale piacque iniziare a parlare dopo di lui","Dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro movesi l’acqua in un ritondo vaso, secondo ch’è percosso fuori o dentro: ne la mia mente fé sùbito caso questo ch’io dico, sì come si tacque la glorïosa vita di Tommaso, per la similitudine che nacque del suo parlare e di quel di Beatrice, a cui sì cominciar, dopo lui, piacque:" "La notte ormai mostrava tutte le costellazioni del polo australe, mentre quello boreale era tanto basso che non emergeva dalla linea dell'orizzonte","Tutte le stelle già de l’altro polo vedea la notte e ’l nostro tanto basso, che non surgea fuor del marin suolo" Allora compresi che le mani potevano spendere eccessivamente e mi pentii di quella come delle altre colpe,"Allor m’accorsi che troppo aprir l’ali potean le mani a spendere, e pente’mi così di quel come de li altri mali" "Tu porterai notizie dei miei sospiri, piene di dolore e di molta paura.",Tu porterai novelle di sospiri piene di doglia e di molta paura. "I beni che avevo di fronte, col loro aspetto piacevole, distolsero i miei passi non appena il vostro viso fu nascosto a me","Le presenti cose col falso lor piacer volser miei passi, tosto che ‘l vostro viso si nascose" "Allora si placò un poco la paura che avevo avuto nel profondo del cuore, quella notte che trascorsi con tanta angoscia","Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m’era durata la notte ch’i’ passai con tanta pieta" "ella ti prese e, non appena fu giorno, venne quassù","ella ti tolse, e come ‘l dì fu chiaro, sen venne suso" "Ahimè, che piaghe vidi sui loro corpi, recenti e vecchie, provocate dalle falde infuocate","Ahimè, che piaghe vidi ne’ lor membri ricenti e vecchie, da le fiamme incese" "ognuna delle anime sembrava un rubino colpito da un raggio di sole, talmente splendente da rifletterne la luce nei miei occhi","parea ciascuna rubinetto in cui raggio di sole ardesse sì acceso, che ne’ miei occhi rifrangesse lui" "Ma se l'amore dell'Empireo indirizzasse il vostro desiderio verso l'alto, il petto non avrebbe quel timore","Ma se l’amor de la spera supprema torcesse in suso il disiderio vostro, non vi sarebbe al petto quella tema" Ora seguimi e bada di non mettere i piedi nella sabbia infuocata,"Or mi vien dietro, e guarda che non metti, ancor, li piedi ne la rena arsiccia" "Concepito, la bianchezza viene meno in tale oggetto.","Compriso, bianco in tale obietto cade." "non il Vecchio, anche se sono un suo discendente","non son l’antico, ma di lui discesi" "Non sono venuto qui di mia iniziativa: scese dal Cielo una donna, per le cui preghiere aiutai costui con la mia assistenza","Da me non venni: donna scese del ciel, per li cui prieghi de la mia compagnia costui sovvenni" "Io ero stanco, quando dissi:","Io era lasso, quando cominciai:" Non dirò di più e so di parlare in modo oscuro,"Più non dirò, e scuro so che parlo" ma colui che per primo la fece entrare nel mio cuore fu il supremo cantore di Dio,ma quei la distillò nel mio cor pria che fu sommo cantor del sommo duce "immagini poi il Carro dell'Orsa Maggiore, a cui lo spazio del nostro polo è sufficiente per il moto diurno e notturno, cosicché al volgere del suo timone non tramonta mai","imagini quel carro a cu’ il seno basta del nostro cielo e notte e giorno, sì ch’al volger del temo non vien meno" "La navicella del mio ingegno, ormai, alza le vele per percorrere acque migliori e lascia dietro di sé il mare crudele dell'Inferno","Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele" "ma mi apparve una visione che attirò a sé il mio sguardo così strettamente, per guardarla, che non mi ricordai più della mia confessione","ma visione apparve che ritenne a sé me tanto stretto, per vedersi, che di mia confession non mi sovvenne" "entrambi emettevano fumo, il dannato dalla piaga e il serpente dalla bocca, e il fumo si mescolava","l’un per la piaga, e l’altro per la bocca fummavan forte, e ’l fummo si scontrava" "Finché non verranno da te i begli occhi che, piangendo, mi spinsero a soccorrerti, puoi sederti e camminare fra di essi","Mentre che vegnan lieti li occhi belli che, lagrimando, a te venir mi fenno, seder ti puoi e puoi andar tra elli" "dal Cielo scende una virtù che mi aiuta a portarlo qui, per vederti e udirti",de l’alto scende virtù che m’aiuta conducerlo a vederti e a udirti "In modo analogo il trionfo che vinse la mia vista, e che sembra racchiuso da ciò che esso stesso racchiude, poco alla volta svanì alla mia vista: dunque il non vedere più nulla e l'amore mi spinsero a rivolgere i miei occhi di nuovo a Beatrice","Non altrimenti il triunfo che lude sempre dintorno al punto che mi vinse, parendo inchiuso da quel ch’elli ‘nchiude, a poco a poco al mio veder si stinse: per che tornar con li occhi a Beatrice nulla vedere e amor mi costrinse" "ma quassù, non so come, la terra non tremò mai a causa di un vento sotterraneo","ma per vento che ‘n terra si nasconda, non so come, qua sù non tremò mai" "Potevo vantarmi di avere il cuore prima di innamorarmi di voi, e ora invece questo, per la dura lotta fra voi e me, è diventato fiero e sprezzante, perché all'improvviso mi fa passare dal ghiaccio al fuoco, dalla passione ardente alla fredda indifferenza.","Ch'eo cor avesse, mi potea laudare avante che di voi foss'amoroso, ed or è fatto, per tropp'adastare di voi e di me, fero ed argoglioso: ché subitore me fa isvarïare di ghiaccio in foco e d'ardente geloso." "e se una sola vien meno, è inevitabile che perda la sua nobiltà","e s’una manca, di sua nobilità convien che caggia" "Indossavano vesti verdi come foglie appena nate, che portavano dietro colpite e ventilate da penne verdi","Verdi come fogliette pur mo nate erano in veste, che da verdi penne percosse traean dietro e ventilate" "O splendore di viva luce eterna, chi si fece pallido sotto l'ombra di Parnaso o bevve alla sua fonte a tal punto, da non sembrare di avere la mente offuscata, tentando di descrivere come apparisti là dove le sfere celesti con la loro armonia ti circondano, quando ti svelasti nell'aria aperta","O isplendor di viva luce etterna, chi palido si fece sotto l’ombra sì di Parnaso, o bevve in sua cisterna, che non paresse aver la mente ingombra, tentando a render te qual tu paresti là dove armonizzando il ciel t’adombra, quando ne l’aere aperto ti solvesti" "Anche in questa direzione non percorremmo molta strada, quando la donna si voltò verso di me e disse:","Né ancor fu così nostra via molta, quando la donna tutta a me si torse, dicendo:" Lasciamolo stare e non parliamo inutilmente,Lasciànlo stare e non parliamo a vòto Lui a me:,Ond’elli a me: Così Beatrice iniziò questo canto,Sì cominciò Beatrice questo canto "Avevamo percorso un maggior tratto del monte e speso una parte più ampia della giornata, di quanto non realizzasse il mio animo concentrato, quando colui che andava avanti sempre attento, mi disse:","Più era già per noi del monte vòltoe del cammin del sole assai più speso che non stimava l’animo non sciolto, quando colui che sempre innanzi atteso andava, cominciò:" "Flegiàs, Flegiàs, tu gridi invano questa volta: verremo con te solo per attraversare la palude","Flegiàs, Flegiàs, tu gridi a vòto a questa volta: più non ci avrai che sol passando il loto" "Ma affinché tutti i desideri di conoscenza che sono nati in te in questo Cielo siano soddisfatti pienamente, devo dirti ancora qualcos'altro","Ma perché tutte le tue voglie piene ten porti che son nate in questa spera, proceder ancor oltre mi convene" "Dal lato sinistro del carro danzavano quattro donne, vestite di rosso porpora, seguendo il ritmo di una di loro che aveva in testa ben tre occhi","Da la sinistra quattro facean festa, in porpore vestite, dietro al modo d’una di lor ch’avea tre occhi in testa" "e dentro a quelle che ci apparvero più vicine, risuonava un 'Osanna' tale che in seguito non fui mai privo del desiderio di risentirlo","e dentro a quei che più innanzi appariro sonava ‘Osanna’ sì, che unque poi di riudir non fui sanza disiro" "E quando spinsi il suo sguardo oltre, vidi delle anime sulla sponda di un grande fiume","E poi ch’a riguardar oltre mi diedi, vidi genti a la riva d’un gran fiume" L'Archiano rapinoso trovò il mio corpo morto sulla foce,Lo corpo mio gelato in su la foce trovò l’Archian rubesto "E come sulla Terra, dalla parte dove si attende il timone che Fetonte non seppe guidare si rischiarava al centro, e ai lati lo splendore si attenuava uniformemente","E come quivi ove s’aspetta il temo che mal guidò Fetonte, più s’infiamma, e quinci e quindi il lume si fa scemo, così quella pacifica oriafiamma nel mezzo s’avvivava, e d’ogne parte per igual modo allentava la fiamma" "dall'altra parte stavano le devote anime, che facevano uscire le lacrime attraverso l'orribile cucitura, bagnando le guance","da l’altra parte m’eran le divote ombre, che per l’orribile costura premevan sì, che bagnavan le gote" "l'altro che invece è biondo è Òbizzo d'Este, il quale veramente fu ucciso dal figliastro nel mondo terreno","e quell’altro ch’è biondo, è Opizzo da Esti, il qual per vero fu spento dal figliastro sù nel mondo" "Come noi ci fermammo, essi iniziarono a parlare come prima","Ricominciar, come noi restammo, ei l’antico verso" "Io vidi Elettra con molti compagni, tra cui riconobbi Ettore ed Enea, Cesare armato con gli occhi minacciosi","I’ vidi Eletra con molti compagni, tra ’ quai conobbi Ettòr ed Enea, Cesare armato con li occhi grifagni" "E tu che sei lì, anima viva, allontànati da costoro che sono morti","E tu che se’ costì, anima viva, pàrtiti da cotesti che son morti" "O dolce lume, confidando nel quale io intraprendo il nuovo cammino, tu ci guidi come si deve fare in questo luogo","O dolce lume a cui fidanza i’ entro per lo novo cammin, tu ne conduci come condur si vuol quinc’entro" "Ad ogni passo nasce un nuovo pensiero intorno alla mia donna, pensiero che spesso volge in gioia il tormento legato all'amore per lei.","A ciascun passo nasce un penser novo de la mia donna, che sovente in gioco gira 'l tormento ch' i' porto per lei." "Io mi rivolsi alla mia destra e osservai il cielo australe, vedendo quattro stelle che nessuno ha mai visto eccetto i primi progenitori","I’ mi volsi a man destra, e puosi mente a l’altro polo, e vidi quattro stelle non viste mai fuor ch’a la prima gente" "procede superbo tra la polvere, facendo scappare belve e pastori","dinanzi polveroso va superbo, e fa fuggir le fiere e li pastori" "L'esercito di Cristo provvide alla milizia che era in pericolo, non perché ne fosse degna ma per sua grazia","L’essercito di Cristo, che sì caro costò a riarmar, dietro a la ‘nsegna si movea tardo, sospeccioso e raro, quando lo ‘mperador che sempre regna provide a la milizia, ch’era in forse, per sola grazia, non per esser degna" "È nata una femmina, e ancora è una giovinetta","Femmina è nata, e non porta ancor benda" e l'essere villano fu una cortesia nei suoi confronti,e cortesia fu lui esser villano "Non sai che ti trovi in Cielo e che esso è tutto santo, per cui ciò che si fa qui proviene da un giusto zelo","Non sai tu che tu se’ in cielo e non sai tu che ‘l cielo è tutto santo, e ciò che ci si fa vien da buon zelo" "Quando il mio maestro si fu fermato sopra di lui, disse:","Quando ’l maestro fu sovr’esso fermo, disse:" "poi alzarono i volti, come per parlarmi","poi fer li visi, per dirmi, supini" "Se hai mai compreso quel detto evangelico che dice 'Non ci si ammoglia', puoi ben capire perché dico questo","Se mai quel santo evangelico suono che dice 'Neque nubent' intendesti, ben puoi veder perch’io così ragiono" e qui è necessario operare una distinzione,e qui è uopo che ben si distingua "Vedo nel porto violenta tempesta e, ormai stanca la mia ragione, spezzati alberi e cordami, privi di luce gli occhi belli di laura che ero solito guardare.","Veggio fortuna in porto, e stanco omai il mio nocchier, e rotte arbore e sarte, e i lumi bei che mirar soglio, spenti." e venni da te come lei volle,e venni a te così com’ella volse L'essenza si ha quando il desiderio è tanto intenso che supera i limiti naturali e ancora non si accompagna mai al riposo.,"L'essere è quando, lo voler è tanto ch'oltra misura, di natura, torna, poi non s'adorna, di riposo mai." "Così molti antichi fecero con Guittone, apprezzandolo per dare ascolto alle voci, finché la verità lo ha superato grazie all'opera di molti scrittori","Così fer molti antichi di Guittone, di grido in grido pur lui dando pregio, fin che l’ha vinto il ver con più persone" "Io mi ero già allontanato da quelle anime e seguivo i passi della mia guida, quando dietro a me, drizzando il dito, una di esse gridò:","Io era già da quell’ombre partito, e seguitava l’orme del mio duca, quando di retro a me, drizzando ‘l dito, una gridò:" e lui mi fece cenno che stessi calmo e mi inchinassi al nuovo venuto,e quei fé segno ch’i’ stessi queto ed inchinassi ad esso "e il seme maschile, unito al sangue femminile, comincia a operare dapprima coagulandosi, e poi dando vita alla materia che ha prodotto","e, giunto lui, comincia ad operare coagulando prima, e poi avviva ciò che per sua matera fé constare" "il maestro, accorto, lo spinse via dicendo:","per che ’l maestro accorto lo sospinse, dicendo:" Ricorda loro che oggi ricorre il giorno della tua crocifissione.,Ramenta lor come oggi fusti in croce. "quando quelle dee mi distolsero a forza lo sguardo verso sinistra, poiché le sentii dire:","quando per forza mi fu vòlto il viso ver’ la sinistra mia da quelle dee, perch’io udi’ da loro un" e vi resterai finché entreremo nel sabbione infuocato,e sarai mentre che tu verrai ne l’orribil sabbione il terzo è Ovidio e l'ultimo è Lucano,"Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano" Cominciò a dire:,cominciò el: "Canzone, aldilà delle alpi, là dove il cielo è più sereno e azzurro, mi vedrai nuovamente nei pressi del corso di un corrente, dove si sente l'aria di un laureto fresco e profumato qui è il mio cuore, e colei che me lo ruba.","Canzone, oltra quell'alpe, là dove il ciel è piú sereno e lieto, mi rivedrai sovr'un ruscel corrente, ove l'aura si sente d'un fresco ed odorifero laureto: ivi è 'l mio cor, e quella che 'l m'invola." "Signora mia, il giorno che amore consentirà che io cambi sentimento, volere o modo di fare o che un'altra donna per me sia più affascinante di voi, la corrente in ogni fiume scorrerà all'insù, il cieco vedrà, il muto parlerà e ogni cosa pesante diventerà leggera, tanto forte e violenta fu la ferita che mi dette amore il giorno che vi vidi per la prima volta.","Madonna mia, quel dì ch'amor consente ch'i' cangi core, volere o maniera, o ch'altra donna mi sia più piacente, tornerà l'acqua in su d'ogni riviera, il cieco vederà, 'l muto parlente ed ogni cosa grave fia leggera: sì forte punto d'amore e possente fu 'l giorno ch'io vi vidi a la 'mprimiera." "E tu che sei davanti e mi hai pregato, dimmi se vuoi sapere altro","E tu che se’ dinanzi e mi pregasti, dì s’altro vuoli udir" Rispose:,Rispuose: la potenza pura occupò la parte più bassa,pura potenza tenne la parte ima "In verità spesso appaiono delle cose che spingono a dubitare su questioni inesistenti, perché le cause reali sono nascoste",Veramente più volte appaion cose che danno a dubitar falsa matera per le vere ragion che son nascose "Protesi le mani giunte in avanti, guardando il fuoco e pensando con terrore a corpi umani che vidi già bruciati","In su le man commesse mi protesi, guardando il foco e imaginando forte umani corpi già veduti accesi" "così Gerione ci depose a terra, proprio sul fondo di quel baratro a strapiombo, e una volta che ebbe scaricato i nostri corpi, svanì come una freccia scoccata da un arco","così ne puose al fondo Gerione al piè al piè de la stagliata rocca e, discarcate le nostre persone, si dileguò come da corda cocca" "Una persona che lasciò il suo scanno in Paradiso mi affidò questo nuovo compito: lui non è un ladrone, né io un malfattore","Tal si partì da cantare alleluia che mi commise quest’officio novo: non è ladron, né io anima fuia" "e la nostra scala giunge sino ad esso, per cui non riesci a seguirla con lo sguardo","e nostra scala infino ad essa varca, onde così dal viso ti s’invola" "tale sembrò Anteo a me, che stavo attento a vederlo chinare, e fu così spaventoso che avrei voluto fare un'altra strada","tal parve Anteo a me che stava a bada di vederlo chinare, e fu tal ora ch’i’ avrei voluto ir per altra strada" "Da qui si può vedere come la beatitudine si fonda nella fruizione della visione divina, e non nell'amore che è un atto conseguente","Quinci si può veder come si fonda l’essere beato ne l’atto che vede, non in quel ch’ama, che poscia seconda" "Che significa questo, spiriti lenti","Che è ciò, spiriti lenti" "E se forse un'altra donna spera che rivolga a lei i miei sentimenti, nutre una speranza debole e destinata ad essere delusa: mio non può essere mai più come era prima, perchè io sono contrario a far qualcosa che possa dispiacere a voi.","E se di lui fors'altra donna spera, vive in speranza debile e fallace: mio, perché sdegno ciò ch'a voi dispiace, esser non può già mai cosí com'era." Ti seguo,Io vegno "infatti Branca Doria non è ancora morto, e mangia, beve, dorme e indossa vesti","ché Branca Doria non morì unquanche, e mangia e bee e dorme e veste panni" "Noi ci rivolgemmo ancora a sinistra insieme a loro, attenti al loro pianto angoscioso","Noi ci volgemmo ancor pur a man manca con loro insieme, intenti al tristo pianto" sappi dunque che fui Guido del Duca,però sappi ch’io fui Guido del Duca "La Grazia, che signoreggia la tua mente, ti aprì la bocca fin qui come si conveniva, cosicché io approvo quello che hai detto","La Grazia, che donnea con la tua mente, la bocca t’aperse infino a qui come aprir si dovea, sì ch’io approvo ciò che fuori emerse" Quello nel mondo fu una persona orgogliosa,Quei fu al mondo persona orgogliosa "L'oro e l'argento, gli ornamenti azzurri: la bellezza e il cuore gentile della mia donna oltrepassano tutto ciò, così che queste cose appaiono vili a chi guarda le sue qualità.","Oro e argento, azzuro 'n ornamenti: ciò passa la beltate e la valenza de la mia donna e 'l su' gentil coraggio sì che rasembra vile a chi ciò guarda." Poi iniziò:,Poi cominciò: "Dal viso mi scendono lacrime amare accompagnate da forti sospiri di angoscia, quando accade che volgo verso di voi i miei occhi, voi che siete l'unica ragione per cui sono in conflitto con il mondo.","Piovonmi amare lagrime dal viso con un vento angoscioso di sospiri, quando in voi adiven che gli occhi giri, per cui sola dal mondo i' son diviso." "Davanti alle donne mi sembrò di vedere il Tigri e l'Eufrate sgorgare da un'unica fonte, e, come amici, allontanarsi lentamente","Dinanzi ad esse Eufratès e Tigri veder mi parve uscir d’una fontana, e, quasi amici, dipartirsi pigri" io dissi:,diss’io: e il Giorno del Giudizio saranno molto meno vicini a Lui di chi non l'ha mai conosciuto,"che saranno in giudicio assai men prope a lui, che tal che non conosce Cristo" "Mi ricordo che per questo io fui più coraggioso a sostenerne la vista, a tal punto che spinsi a fondo il mio sguardo nel valore infinito","E’ mi ricorda ch’io fui più ardito per questo a sostener, tanto ch’i’ giunsi l’aspetto mio col valore infinito" "Giungemmo in silenzio là dove fuori dalla selva sgorga un piccolo fiume, il sui rossore mi fa ancora ribrezzo","Tacendo divenimmo là ’ve spiccia fuor de la selva un picciol fiumicello, lo cui rossore ancor mi raccapriccia" "e mi indicò col dito più di mille anime, che morirono a causa dell'amore","e più di mille ombre mostrommi e nominommi a dito, ch’amor di nostra vita dipartille" "Quel padre amorevole mi rispose non con parole tortuose, in cui i pagani si invischiavano ben prima che fosse crocifisso l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, ma con parole chiare e con un discorso limpido, avvolto e splendente nella luce del suo sorriso","Né per ambage, in che la gente folle già s’inviscava pria che fosse anciso l’Agnel di Dio che le peccata tolle, ma per chiare parole e con preciso latin rispuose quello amor paterno, chiuso e parvente del suo proprio riso:" "perciò, talvolta, ricordami nelle tue preghiere",però col priego tuo talor mi giova "Sentivo che dicevano 'La mia anima si è attaccata al suolo', con sospiri così profondi che le loro parole si capivano a malapena","'Adhaesit pavimento anima mea' sentia dir lor con sì alti sospiri, che la parola a pena s’intendea" perciò egli è glorioso e tanto grande quanto vi è svelato nel Vangelo,per ch’elli è glorioso e tanto grande quanto per lo Vangelio v’è aperto "quella del patriarca Abramo e del re David, Israele coi suoi figli e con la moglie Rachele, per la quale fece così tanto","Abraàm patriarca e Davìd re, Israèl con lo padre e co’ suoi nati e con Rachele, per cui tanto fé" e lui per questo la rattristerà sempre con la sua arte,ond’ei per questo sempre con l’arte sua la farà trista All'interno di quello splendore c'è la prima anima che la prima virtù,Dentro da quei rai vagheggia il suo fattor l’anima prima che la prima virtù creasse mai Me lo spiega anche la voce del veridico autore che parlando di sé a Mosè dice: 'Io ti mostrerò ogni bene',"Sternel la voce del verace autore, che dice a Moisè, di sé parlando: ‘Io ti farò vedere ogne valore’" anche se oggi uno che la adorna col fregio d'oro parteggia per il popolo,avvegna che con popol si rauni oggi colui che la fascia col fregio "e come gli arcobaleni rassicurano gli uomini del fatto che non ci sarà un secondo Diluvio, per il patto stretto fra Dio e Noè:così le due corone di quelle luci eterne ruotavano intorno a noi, e quella esterna era in perfetta armonia con quella interna","e fanno qui la gente esser presaga, per lo patto che Dio con Noè puose, del mondo che già mai più non s’allaga: così di quelle sempiterne rose volgiensi circa noi le due ghirlande, e sì l’estrema a l’intima rispuose" "infatti l'aver ascoltato non produce conoscenza, se non si rammenta","ché non fa scienza, sanza lo ritenere, avere inteso" "venimmo al punto in cui si scende nel IV Cerchio e qui trovammo Pluto, il gran nemico","venimmo al punto dove si digrada: quivi trovammo Pluto, il gran nemico" "Chi sarà al mio posto, esaudirà la tua richiesta","Chi fia dov’io, la ti farà" Poi gli rispose:,Poscia rispuose lui: "Dio sia con voi, perché non posso più seguirvi","Dio sia con voi, ché più non vegno vosco" "La grave idropisia, che a causa della linfa smaltita male deforma a tal punto le membra che il viso è assai più magro dal ventre, lo spingeva a tenere le labbra aperte come fa il tisico, che per la sete tiene il labbro superiore in alto e quello inferiore verso il mento","La grave idropesì, che sì dispaia le membra con l’omor che mal converte, che ’l viso non risponde a la ventraia, facea lui tener le labbra aperte come l’etico fa, che per la sete l’un verso ’l mento e l’altro in sù rinverte" "O luce eterna, che hai luogo solo in te stessa, che sola ti comprendi e, compresa da te stessa e nell'atto di comprenderti, ami e ardi di carità","O luce etterna che sola in te sidi, sola t’intendi, e da te intelletta e intendente te ami e arridi" E Sordello proseguì:,E Sordello anco: "infatti io ho sete e l'acqua mi fa gonfiare, ma tu hai l'arsura e il capo che ti duole, e per leccare poche gocce d'acqua non avresti bisogno di tanti inviti","ché s’i’ ho sete e omor mi rinfarcia, tu hai l’arsura e ’l capo che ti duole, e per leccar lo specchio di Narcisso, non vorresti a ’nvitar molte parole" "mentre fa male Castrocaro e peggio ancora Conio, che continuano a generare conti così sciagurati","e mal fa Castrocaro, e peggio Conio, che di figliar tai conti più s’impiglia" "Feci offerta di me stesso a Dio con tutto il cuore e con quel linguaggio che è identico in tutti, proprio come si addiceva a quella nuova grazia","Con tutto ‘l core e con quella favella ch’è una in tutti, a Dio feci olocausto, qual conveniesi a la grazia novella" "e forse, per rifuggire da lui, quella che appare di qua lasciò questo spazio vuoto e riemerse nell'emisfero australe","e forse per fuggir lui lasciò qui loco vòto quella ch’appar di qua, e sù ricorse" "Un altro pensiero, quello della gloria, dolce ed amaro allo stesso tempo, che dà fatica e piacere, stando seduto all'interno dell'anima, opprime il cuore facendogli sentire un forte desiderio e alimentandolo di speranze.","Da l'altra parte un pensier dolce ed agro con faticosa e dilettevol salma sedendosi entro l'alma, preme 'l cor di desio, di speme il pasce." "Abbiamo un solo conforto, ora che siamo qui in questo misero stato, provenendo da quell'altra vita libera e serena, ora che la nostra morte è vicina: e questo conforto è la vendetta verso colui che è cagione della nostra calamità: il quale è costretto a rimanere schiavo della volontà altrui, riddoto allo stremo, condannato ad una prigionia più dura che la nostra.","Ma del misero stato ove noi semo condotte da la vita altra serena, un sol conforto, e de la morte, avemo: che vendetta è di lui ch' a ciò ne mena: lo qual in forza altrui, presso a l'estremo, riman legato con maggior catena." "O mio Signore, quando sarò lieto nel vedere la vendetta che, nascosta agli occhi dei mortali, rende la tua ira dolce perché segreta","O Segnor mio, quando sarò io lieto a veder la vendetta che, nascosa, fa dolce l’ira tua nel tuo secreto" "Oh ballata, alla tua amicizia affido questa anima che ha paura: portala con te, nello stato angosciato in cui si trova, alla bella donna a cui io ti mando.","Deh, ballatetta, a la tu' amistate quest'anima che trema raccomando: menala teco, nella sua pietate, a quella bella donna a cu' ti mando." Intanto io udii una voce:,Intanto voce fu per me udita: "Il tuo pensiero è vano: la vita dissennata che li fece peccare, ora li rende del tutto irriconoscibili",Vano pensiero aduni: la sconoscente vita che i fé sozzi ad ogne conoscenza or li fa bruni "Ricordatevi dei maledetti centauri nati da una nube, che, ubriachi, combatterono Teseo coi doppi petti","Ricordivi d’i maladetti nei nuvoli formati, che, satolli, Teseo combatter co’ doppi petti" "Perché io non ho la vista tanto forte da reggere alla luce che mi sembra emanata da laura: nè so trovare riparo da detta luce, rintanandomi in luoghi oscuri e venendo fuori nelle ore tarde della notte.","Ch'i' non son forte ad aspettar la luce di questa donna, e non so fare schermi di luoghi tenebrosi o d'ore tarde." "Solo ieri mattina ne sono uscito: mi apparve costui, mentre ci stavo rientrando, e mi riporta a casa per questo cammino","Pur ier mattina le volsi le spalle: questi m’apparve, tornand’io in quella, e reducemi a ca per questo calle" Seguono così velocemente il loro legame d'amore con Dio per rendersi simili quanto più possono al punto centrale,"Così veloci seguono i suoi vimi, per somigliarsi al punto quanto ponno" disse l'autore dei carmi bucolici,disse ‘l cantor de’ buccolici carmi per cui i dannati scalciavano con le articolazioni con tale forza che avrebbero spezzato le funi più resistenti,"per che sì forte guizzavan le giunte, che spezzate averien ritorte e strambe" "Ti sono apparsi qui nel primo Cielo non perché esso sia assegnato loro come sede, ma per manifestare visibilmente il loro minor grado di beatitudine","Qui si mostraro, non perché sortita sia questa spera lor, ma per far segno de la celestial c’ha men salita" "O mio discendente, in cui mi sono compiaciuto anche solo aspettando, io fui il capostipite della tua famiglia","O fronda mia in che io compiacemmi pur aspettando, io fui la tua radice" E dentro a una di quelle luci sentii dire:,E dentro a l’un senti’ cominciar: "infatti, il Paradiso non è soltanto nei miei occhi",ché non pur ne’ miei occhi è paradiso "Prisciano va con quella brutta schiera, e anche Francesco d'Accorso","Priscian sen va con quella turba grama, e Francesco d’Accorso anche" "ma tutti loro adornano il Cielo più alto, e hanno un grado di felicità diverso a seconda che sentano più o meno lo Spirito Santo","ma tutti fanno bello il primo giro, e differentemente han dolce vita per sentir più e men l’etterno spiro" "infatti, la luce verace che le rende felici non permette loro di allontanarsi dalla verità",ché la verace luce che li appaga da sé non lascia lor torcer li piedi Allora gli dissi:,Per ch’io a lui: "poi, sospirando e con voce lamentosa, mi disse:","poi, sospirando e con voce di pianto, mi disse:" "Colui che cammina a passi lenti davanti a me, un tempo era noto in tutta la Toscana","Colui che del cammin sì poco piglia dinanzi a me, Toscana sonò tutta" "Mentre la mia anima, piena di stupore e lieta, gustava quel cibo che, saziandola, la rendeva sempre più assetata, le altre tre donne, dimostrando nei propri atti di appartenere a una condizione più elevata, si fecero avanti ballando nella loro danza angelica","Mentre che piena di stupore e lieta l’anima mia gustava di quel cibo che, saziando di sé, di sé asseta, sé dimostrando di più alto tribo ne li atti, l’altre tre si fero avanti, danzando al loro angelico caribo" "Beati coloro che sono tanto illuminati dalla grazia che nel loro petto non nasce un eccessivo desiderio di cibo, avendo sempre fame di giustizia","Beati cui alluma tanto di grazia, che l’amor del gusto nel petto lor troppo disir non fuma, esuriendo sempre quanto è giusto" Noi siamo così pieni di voglia di muoverci che non possiamo fermarci,"Noi siam di voglia a muoverci sì pieni, che restar non potem" E io:,E io: così mi sembrò di essere colpito in quel punto da una luce riflessa,così mi parve da luce rifratta quivi dinanzi a me esser percosso "I miei occhi avidi andavano continuamente al cielo, là dove le stelle ruotano più lente, come fa una ruota più vicino al suo asse","Li occhi miei ghiotti andavan pur al cielo, pur là dove le stelle son più tarde, sì come rota più presso a lo stelo" E lui a me:,Ed elli a me: "Oh, quanto davvero la madre era Giovanna, se l'interpretazione del suo nome è corretta","oh madre sua veramente Giovanna, se, interpretata, val come si dice" Dissi piangendo:,Piangendo dissi: Quaggiù non è forse assente qualunque evento atmosferico,Non è qua giù ogne vapore spento "per cui tendono a diversi obiettivi nell'ampiezza dell'Universo, e ciascuna è spinta da un istinto dato ad essa","onde si muovono a diversi porti per lo gran mar de l’essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti" "Se io avevo un corpo solido, e qui non si capisce come una dimensione poté sopportare l'altra, ciò che deve per forza succedere se un corpo penetra in un altro corpo, ci dovrebbe accendere ancor più il desiderio di vedere quell'essenza in cui si vede il mistero dell'incarnazione del divino","S’io era corpo, e qui non si concepe com’una dimensione altra patio, ch’esser convien se corpo in corpo repe, accender ne dovrìa più il disio di veder quella essenza in che si vede come nostra natura e Dio s’unio" "Perciò, turbata al primo attacco, non ebbe la forza né il tempo necessario a prendere le armi per difendersi.","Però turbata nel primiero assalto, non ebbe tanto né vigor né spazio che potesse al bisogno prender l'arme." Non fui certo il solo,A ciò non fu’ io sol "È posto nudo di traverso alla via, come vedi, ed è necessario che senta quanto pesa chiunque gli passi sopra, prima che sia arrivato dall'altra parte","Attraversato è, nudo, ne la via, come tu vedi, ed è mestier ch’el senta qualunque passa, come pesa, pria" "Ma vedi: molti gridano ""Cristo, Cristo""","Ma vedi: molti gridan ""Cristo, Cristo""" "Solo che io mi avvicini dove si trova laura, la quale spesso sospende e pesa la mia vita e la mia morte su una fragile bilancia, non ho midolla fra le ossa né sangue nelle fibre del corpo che io non avverta vibrare, vedendo bruciare gli occhi per cui mi infuoco e risplendere i capelli da cui mi sento rapito ora sulla spalla destra ora sulla sinistra.","Non ò medolla in osso o sangue in fibra ch' i' non senta tremar, pur ch' i' m' apresse dove è chi morte e vita inseme, spesse volte in frale bilancia appende e libra, vedendo ardere i lumi ond' io m' accendo e folgorare i nodi ond' io son preso, or su l' omero destro ed or sul manco." "Infatti, la belva che ti fa urlare non lascia passare nessuno per la sua strada, ma lo impedisce al punto di ucciderlo","ché questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via, ma tanto lo ’mpedisce che l’uccide" "e quella crea in voi l'intelletto, che il cielo non ha in suo potere","e quella cria la mente in voi, che ‘l ciel non ha in sua cura" "Ma, è come se gridasse ""taci"" l'ultima sillaba del nome: perché rendervi onore è un impegno troppo grande per le mie forze.","Cosí laudare e reverire insegna la voce stessa, pur ch'altri vi chiami, o d'ogni reverenza e d'onor degna: se non che forse apollo si disdegna ch'a parlar de' suoi sempre verdi rami lingua mortal presuntuosa vegna." e giudica scorretta ogni permutazione in cui la cosa lasciata non sia contenuta in quella scambiata come il quattro è contenuto nel sei,"e ogne permutanza credi stolta, se la cosa dimessa in la sorpresa come ‘l quattro nel sei non è raccolta" "E benedetti siano tutti i versi con i quali io le procuro fama, e il mio pensiero, che è tutto rivolto a lei, così che nessun'altra donna vi trova posto.","E benedette sian tutte le carte ov' io fama l'acquisto, e 'l pensier mio, ch' è sol di lei, sí ch' altra non v'à parte." "E quel barone, ricominciò:","E quel baron, ricominciò:" "E senti come il cuore si agita con forza, a causa del manifestarsi di ciascuna mia funzione vitale.",E senti come 'l cor si sbatte forte per quel che ciascun spirito ragiona. "Io conobbi tutti i trucchi e le vie nascoste, ed esercitai la loro arte in modo tale che la mia fama raggiunse i confini del mondo","Li accorgimenti e le coperte vie io seppi tutte, e sì menai lor arte, ch’al fine de la terra il suono uscie" "Poi spinse il battente della sacra porta, dicendo:","Poi pinse l’uscio a la porta sacrata, dicendo:" "Così la mia mente, tutta sospesa, ammirava con lo sguardo fisso, immobile e attento, aumentando via via il desiderio di osservare","Così la mente mia, tutta sospesa, mirava fissa, immobile e attenta, e sempre di mirar faceasi accesa" Povero me infelice!,"Dolente, lasso!" "Come le pecorelle escono dall'ovile, a una, a due, a tre, e le altre stanno indietro timorose e tengono il muso e l'occhio in basso","Come le pecorelle escon del chiuso a una, a due, a tre, e l’altre stanno timidette atterrando l’occhio e ‘l muso" e la vidi incredibilmente oscura,e vidila mirabilmente oscura "Se tu ripensi alla vita che entrambi conducemmo sulla Terra, il ricordo ti sarà fastidioso anche adesso","Se tu riduci a mente qual fosti meco, e qual io teco fui, ancor fia grave il memorar presente" "E io, proseguendo il mio discorso, dissi:","E io, continuando al mio sermone, dissi:" Miele e locuste furono il cibo che nutrì Giovanni Battista nel deserto,Mele e locuste furon le vivande che nodriro il Batista nel diserto "Per spiegare bene la novità del luogo, dico che arrivammo a un luogo pianeggiante che non permette ad alcuna pianta di crescere in essa","A ben manifestar le cose nove, dico che arrivammo ad una landa che dal suo letto ogne pianta rimove" Allora Virgilio disse:,Allor Virgilio disse: Così mi disse il secondo beato,Così seguì ‘l secondo lume ancora "Come dei fiorellini chiusi e rivolti in basso dal gelo notturno si drizzano tutti aperti sul loro stelo, dopo che il sole li ha illuminati, così feci io con la mia stanca virtù, e al cuore mi venne tanto coraggio che iniziai a dire, come persona rinfrancata","Quali fioretti dal notturno gelo chinati e chiusi, poi che ’l sol li ’mbianca si drizzan tutti aperti in loro stelo,tal mi fec’io di mia virtude stanca, e tanto buono ardire al cor mi corse, ch’i’ cominciai come persona franca:" "E mentre guardavo tra di loro, vidi su una borsa gialla una figura azzurra che sembrava un leone dall'aspetto e dal portamento","E com’io riguardando tra lor vegno, in una borsa gialla vidi azzurro che d’un leone avea faccia e contegno" "Il re per cui questo regno riposa in tanto amore e tanta gioia che nessuna volontà osa chiedere di più, creando tutte le anime nel suo aspetto lieto le dota di un diverso grado di grazia, a suo piacimento","Lo rege per cui questo regno pausa in tanto amore e in tanto diletto, che nulla volontà è di più ausa, le menti tutte nel suo lieto aspetto creando, a suo piacer di grazia dota diversamente" "E, rivoltosi al timone che aveva trainato, lo trascinò ai piedi dell'albero spoglio e lo legò ad esso con una frasca dell'albero medesimo","E vòlto al temo ch’elli avea tirato, trasselo al piè de la vedova frasca, e quel di lei a lei lasciò legato" "Dopo che io ebbi guardato per un po' intorno, guardai ai miei piedi e vidi due dannati così vicini che avevano i capelli mischiati fra loro","Quand’io m’ebbi dintorno alquanto visto, volsimi a’ piedi, e vidi due sì stretti, che ’l pel del capo avieno insieme misto" Vedevo Troia ridotta in cenere e rovine,Vedeva Troia in cenere e in caverne "Ma voi forzate alla vita religiosa uno che sarebbe nato a portare la spada, e fate re chi sarebbe portato alla religione","Ma voi torcete a la religione tal che fia nato a cignersi la spada, e fate re di tal ch’è da sermone" O tu che sei al di là del fiume sacro,O tu che se’ di là dal fiume sacro "Ora costui, che dal profondo dell'Inferno fino a qui ha visto la condizione tutte le anime dopo la morte, supplica che tu gli conceda, per tua grazia, quella virtù sufficiente perché possa sollevarsi più in alto, verso l'ultima salvezza","Or questi, che da l’infima lacuna de l’universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una, supplica a te, per grazia, di virtute tanto, che possa con li occhi levarsi più alto verso l’ultima salute" "Se voi volete vedere o sentire toscani o lombardi, io li farò venire qui","Se voi volete vedere o udire Toschi o Lombardi, io ne farò venire" "E questo nel mondo è dimostrato da Parmenide, Melisso e Brisone, che procedettero senza sapere dove andavano","E di ciò sono al mondo aperte prove Parmenide, Melisso e Brisso e molti, li quali andaro e non sapean dove" e la facoltà visiva che resta negli occhi appena abbagliati dal sole mi fece restare per qualche tempo senza la vista,"e la disposizion ch’a veder èe ne li occhi pur testé dal sol percossi, sanza la vista alquanto esser mi fée" "Quando Carlo Magno perse la sua retroguardia di paladini a Roncisvalle, Orlando non suonò il suo corno in modo altrettanto terribile","Dopo la dolorosa rotta, quando Carlo Magno perdé la santa gesta, non sonò sì terribilmente Orlando" "Vi andò poi, per rendere salda quella fede che è principio alla via della salvezza","Andovvi poi lo Vas d’elezione, per recarne conforto a quella fede ch’è principio a la via di salvazione" Non credo che in Terra ci sia un uomo così crudele da non provare compassione per quello che poi vidi,"Non credo che per terra vada ancoi omo sì duro, che non fosse punto per compassion di quel ch’i’ vidi poi" "e se dopo di lui fosse rimasto quale suo successore il giovinetto che gli siede dietro, il valore si sarebbe trasmesso di padre in figlio, mentre questo non si può dire degli altri eredi","e se re dopo lui fosse rimaso lo giovanetto che retro a lui siede, ben andava il valor di vaso in vaso, che non si puote dir de l’altre rede" I capelli biondi che fanno corona a quegli occhi che mi conducono a una morte tanto rapida vincono l'oro e i topazi esposti al sole sopra la neve.,L'auro e i topacii al sol sopra la neve vincon le bionde chiome presso a gli occhi che menan gli anni miei sí tosto a riva. Così gli rispose il mio maestro,Così rispuose allora il duca mio "E vidi scendere altre luci nella parte alta della 'M', e fermarsi lì mentre cantavano, credo, in onore di Dio che le attira a sé","E vidi scendere altre luci dove era il colmo de l’emme, e lì quetarsi cantando, credo, il ben ch’a sé le move" "E in caso contrario, perché sono all'Inferno","e se non li ha, perché sono a tal foggia" "Rendete onore all'altissimo poeta: la sua anima, che se n'era andata, ritorna","Onorate l’altissimo poeta: l’ombra sua torna, ch’era dipartita" Conducendo in alto o deprimendo il mio morale.,Or alto or basso il meo cor lasso mena. L'ora era tale che la salita non doveva avere ostacoli,Ora era onde ‘l salir non volea storpio "Tu credi che il tuo pensiero venga a me da quello divino, così come dall'uno, se lo si conosce, derivano il cinque e il sei","Tu credi che a me tuo pensier mei da quel ch’è primo, così come raia da l’un, se si conosce, il cinque e ‘l sei" "Ora, quando tu cantasti la guerra crudele dei due figli di Giocasta",Or quando tu cantasti le crude armi de la doppia trestizia di Giocasta "Li trascineremo qui e i nostri corpi saranno appesi per la triste selva, ciascuno all'albero della propria ombra nemica","Qui le trascineremo, e per la mesta selva saranno i nostri corpi appesi, ciascuno al prun de l’ombra sua molesta" "O anime crudeli, al punto che vi è assegnato l'ultimo Cerchio, levatemi dal viso le croste di ghiaccio, così che io possa sfogare un poco il dolore che mi opprime il cuore, prima che le lacrime tornino a congelarsi","O anime crudeli, tanto che data v’è l’ultima posta, levatemi dal viso i duri veli, sì ch’io sfoghi ’l duol che ’l cor m’impregna, un poco, pria che ’l pianto si raggeli" "Quest'ultima preghiera, Signore caro, non la facciamo per noi, che non ne abbiamo bisogno, ma per coloro che abbiamo lasciato tra i vivi","Quest’ultima preghiera, segnor caro, già non si fa per noi, ché non bisogna, ma per color che dietro a noi restaro" e si lasciò cadere supino dalla sommità dell'argine lungo il pendio della roccia che chiude la Bolgia da uno dei due lati,"e giù dal collo de la ripa dura supin si diede a la pendente roccia, che l’un de’ lati a l’altra bolgia tura" "guardate con attenzione alla misera sorte di Mastro Adamo: io in vita fui nell'abbondanza e ora, ahimè","guardate e attendete a la miseria del maestro Adamo: io ebbi vivo assai di quel ch’i’ volli, e ora, lasso" "Egli rimpiange qui l'argento dei Francesi: potrai dire ""Io vidi Buoso da Duera, là dove i peccatori stanno freschi""","El piange qui l’argento de’ Franceschi: ""Io vidi"", potrai dir, ""quel da Duera là dove i peccatori stanno freschi""" "Io fui Lombardo, e il mio nome era Marco","Lombardo fui, e fu’ chiamato Marco" "Tanto l'ansia senza limiti mi tormenta, che sembro vivo e dentro ho la morte, che si nasconde dentro il mio essere.",Tanto m'angoscia 'l prefondo pensare che sembro vivo e morte v'ho nascoso. Diverse voci producono dolci melodie,Diverse voci fanno dolci note "Un turbine ti prenda, vecchia rabbiosa, e un turbine ti colpisca sulla testa: perché ti nascondi tanto che la tempesta non riesce ad ucciderti?","Volvol te levi, vecchia rabbïosa, e sturbignon te fera in su la testa: perché dimor' ha' in te tanto nascosa, che non te vèn ancider la tempesta?" "Ma dopo che sopravviene il tempo avverso incappa nella tempesta, causa di grande affanno.","Poi vèn lo tempo torto, tempesta e grande affanno li aduce la ventura." non colui a cui il re Artù ruppe il petto e l'ombra con un colpo di lancia,non quelli a cui fu rotto il petto e l’ombra con esso un colpo per la man d’Artù "perciò, se Caronte si lamenta di te, ormai puoi capire cosa significano le sue parole","e però, se Caron di te si lagna, ben puoi sapere omai che ’l suo dir suona" "Quando Cerbero, il mostro orribile, ci vide, spalancò le fauci e ci mostrò le zanne","Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo, le bocche aperse e mostrocci le sanne" "e temo che sia già smarrito a tal punto che io mi sono mossa troppo tardi per soccorrerlo, per quello che ho sentito su di lui in cielo","e temo che non sia già sì smarrito, ch’io mi sia tardi al soccorso levata, per quel ch’i’ ho di lui nel cielo udito" "Mostrava la rovina e il crudele scempio che Tamiri fece di Ciro, quando gli disse:","Mostrava la ruina e ‘l crudo scempio che fé Tamiri, quando disse a Ciro:" "Vedi che non sei più un solo individuo, e non ancora due",Vedi che già non se’ né due né uno E lui a me:,Ed elli a me: Egli ci disse:,Diss’elli a noi: "Come la Via Lattea, la Galassia la cui natura fa dubitare i più saggi, biancheggia tra gli opposti poli celesti, punteggiata da stelle di maggiore e minore splendore","Come distinta da minori e maggi lumi biancheggia tra ‘ poli del mondo Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi" "Di questo io ebbi una conferma diretta, ascoltando quello spirito pieno di stupore","Di ciò ebb’io esperienza vera, udendo quello spirto e ammirando" "l'altro è Folo, che fu così pieno d'ira","quell’altro è Folo, che fu sì pien d’ira" Io cominciai:,I’ cominciai: "Non posso certo stare tranquillo: tu, amore, mi aggredisci facendomi guerra, e io nello scontro con te non riesco a tenermi in piedi, perché immediatamente mi sbatti a terra, come un muro colpito dal fulmine e gli alberi sotto le forti raffiche del vento.","Già non m'asecuro, ché tu m'assali, amore, e mi combatti: diritto al tuo rincontro in pie' non duro, ché mantenente a terra mi dibatti, come lo trono che fere lo muro e 'l vento li arbor' per li forti tratti." Muoio per colpa vostra,Per voi moro "e mi resero un onore ancora maggiore, poiché mi accolsero nella loro schiera, così che fui il sesto membro di quel gruppo così assennato","e più d’onore ancora assai mi fenno, ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera, sì ch’io fui sesto tra cotanto senno" "Quando mi svegliai prima dell'alba, sentii i miei figlioli che erano con me che piangevano nel sonno e domandavano pane","Quando fui desto innanzi la dimane, pianger senti’ fra ’l sonno i miei figliuoli ch’eran con meco, e dimandar del pane" "Minosse, quando mi vide, mi disse questo, tralasciando un momento il suo alto compito:","disse Minòs a me quando mi vide, lasciando l’atto di cotanto offizio," e poi in primavera fare sbocciare una rosa sul suo ramo,poscia portar la rosa in su la cima "tuttavia non si piegavano tanto che gli uccellini, sui rami, cessassero di adoperare ogni loro arte","non però dal loro esser dritto sparte tanto, che li augelletti per le cime lasciasser d’operare ogne lor arte" "Ora chissà da quale parte la parete è meno ripida, così che possa salire chi non è dotato di ali","Or chi sa da qual man la costa cala, sì che possa salir chi va sanz’ala" Così venne ragionando fino a questo punto,Sì venne deducendo infino a quici Un altro si posava in terra ed un altro ancora sull'acqua.,Qual si posava in terra e qual su l' onde. "Non fui saggia, benché fossi chiamata Sapìa, e fui molto più lieta delle sventure altrui che della mia fortuna","Savia non fui, avvegna che Sapìa fossi chiamata, e fui de li altrui danni più lieta assai che di ventura mia" Con un piccolo bastone pascolava gli agnelli.,Con sua verghetta pasturav' agnelli. "così laggiù bolliva una spessa pece, non per un fuoco ma per arte divina, la quale invischiava ogni lato delle pareti della Bolgia","tal, non per foco, ma per divin’arte, bollia là giuso una pegola spessa, che ’nviscava la ripa d’ogne parte" "Vedi la luce che filtra attraverso il buio e già biancheggia, e io devo separarmi da voi prima che io appaia all'angelo, che è lì","Vedi l’albor che per lo fummo raia già biancheggiare, e me convien partirmi (l’angelo è ivi) prima ch’io li paia" "Mi aveva immerso nel fiume sino alla gola, e tirandosi dietro me se ne andava sull'acqua, scivolando leggera come una gondola","Tratto m’avea nel fiume infin la gola, e tirandosi me dietro sen giva sovresso l’acqua lieve come scola" "Ci mostrò un'ombra isolata da un lato, dicendo:","Mostrocci un’ombra da l’un canto sola, dicendo:" Nella tua adultera commistione tra potere temporale e spirituale?,"Negli adúlteri tuoi, ne le mal nate ricchezze tante?" "la lascia in tale stato, che ci vorranno più di mille anni perché torni alle condizioni iniziali","lasciala tal, che di qui a mille anni ne lo stato primaio non si rinselva" ormai vedrai ministri di questo tipo,omai vedrai di sì fatti officiali "Prendi, Dio, poiché le rivolgo a te","Togli, Dio, ch’a te le squadro" Allora Ciacco strabuzzò gli occhi,Li diritti occhi torse allora in biechi "Infatti la tua voce, se sarà spiacevole al primo assaggio, poi quando sarà assimilata lascerà un nutrimento vitale","Ché se la voce tua sarà molesta nel primo gusto, vital nodrimento lascerà poi, quando sarà digesta" "O dolce padre mio, se mi ascolti io ti dirò ciò che mi è apparso quando le gambe non mi reggevano","O dolce padre mio, se tu m’ascolte, io ti dirò ciò che m’apparve quando le gambe mi furon sì tolte" Perché ci guardi con tanta insistenza,Perché cotanto in noi ti specchi "Non sperate di poter mai vedere il cielo: io vengo per condurvi all'altra sponda, nelle tenebre eterne, tra le fiamme e il ghiaccio","Non isperate mai veder lo cielo: i’ vegno per menarvi a l’altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo" puntò i piedi sulla roccia e in un istante saltò e si divincolò dal loro capo,"fermò le piante a terra, e in un punto saltò e dal proposto lor si sciolse" "Io ti ho detto con certezza che l'anima beata non può mentire, poiché è sempre in comunione con la verità divina","Io t’ho per certo ne la mente messo ch’alma beata non poria mentire, però ch’è sempre al primo vero appresso" Dunque la santa schiera dei beati che Cristo sposò col suo sangue mi veniva mostrata in forma di una candida rosa,In forma dunque di candida rosa mi si mostrava la milizia santa che nel suo sangue Cristo fece sposa "infatti le prime lacrime si congelano e formano come delle visiere di cristallo, che riempiono tutta la cavità dell'occhio sotto il ciglio","ché le lagrime prime fanno groppo, e sì come visiere di cristallo, riempion sotto ’l ciglio tutto il coppo" "Là dentro sono puniti Ulisse e Diomede, e sono dannati insieme come insieme commisero i loro peccati","Là dentro si martira Ulisse e Diomede, e così insieme a la vendetta vanno come a l’ira" "Io sentivo levarsi lamenti da ogni parte, ma non vedevo nessuno che li emettesse","Io sentia d’ogne parte trarre guai, e non vedea persona che ’l facesse" "Questi sembrava venire contro di me, con la testa alta e con fame rabbiosa, al punto che persino l'aria sembrava tremare","Questi parea che contra me venisse con la test’alta e con rabbiosa fame,sì che parea che l’aere ne tremesse" "Vedi come le tiene dritte verso il cielo, fendendo l'aria con le piume eterne che non cadono come penne mortali","Vedi come l’ha dritte verso ‘l cielo, trattando l’aere con l’etterne penne, che non si mutan come mortal pelo" Egli guardava il serpente e quello guardava lui,"Elli ’l serpente, e quei lui riguardava" "Nel suo alto corso trova un avvallamento, nel quale forma una palude","Non molto ha corso, ch’el trova una lama, ne la qual si distende e la ’mpaluda" "Anche se lo specchio più lontano riflette il lume con minor dimensione, vedrai che in esso la luce splende con l'identica luminosità degli altri due","Ben che nel quanto tanto non si stenda la vista più lontana, lì vedrai come convien ch’igualmente risplenda" "Lei sorrise un poco, quindi mi disse:","Ella sorrise alquanto, e poi mi disse:" "Poi si allontanarono, come deluse",Poi si partì sì come ricreduta una gioia che supera ogni dolcezza,letizia che trascende ogne dolzore "Io prendo nota ciò che narrate della mia vita, e mi riservo di farmelo spiegare insieme a un'altra profezia da una donna che saprà farlo, se arriverò sino a lei","Ciò che narrate di mio corso scrivo, e serbolo a chiosar con altro testo a donna che saprà, s’a lei arrivo" non è più tempo di camminare con lo sguardo a terra,non è più tempo di gir sì sospeso "E potrebbe accadere questo, se sulla Terra non si vivesse svolgendo ciascuno una funzione diversa","E puot’elli esser, se giù non si vive diversamente per diversi offici" "maggiore salvezza è contenuta in un corpo più esteso, se esso è perfetto in ogni suo punto","maggior salute maggior corpo cape, s’elli ha le parti igualmente compiute" "Ciascuno si fida della tua promessa senza bisogno di giuramenti, purché l'impossibilità non impedisca la tua volontà","Ciascun si fida del beneficio tuo sanza giurarlo, pur che ‘l voler nonpossa non ricida" "Madonna, le parole che vi dico mostrano che in me c'è un eccesso di sincerità.","Madonna, le parole ch'eo vo dico mostrano che 'n me sïa dismisura d'ogni forfalsitade." "O Niobe, con quali occhi addolorati ti vedevo scolpita sulla strada, tra i tuoi quattordici figli uccisi","O Niobè, con che occhi dolenti vedea io te segnata in su la strada, tra sette e sette tuoi figliuoli spenti" "Per quanto assista alla morte dei propri simili e veda che ogni cosa muti stato incessantemente, l'uomo non si sa raffrenare.","E sempre vede l'un l'altro morire e vede ch'ogni cosa muta stato, e non si sa 'l meschin om rifrenire." E tuttavia tramontando tu scompari e fai in modo che i colli allunghino la loro ombra e porti via con te la luce del giorno e fuggendo mi privi di ciò che io più desidero.,"E tu pur fuggi, e fai dintorno ombrare i poggi e te ne porti il giorno, e fuggendo mi toi quel ch' i' piú bramo." "La mia beatitudine non può essere compresa dall'intelletto umano: aspetto solo te, e ciò che tu tanto amasti e la è rimasto, il mio bel corpo.","Mio ben non cape in intelletto umano: te solo aspetto, e quel che tanto amasti e là giuso è rimaso, il mio bel velo" "Esso abbatté l'orgoglio dei Cartaginesi che al seguito di Annibale passarono le Alpi, dalle quali tu, o fiume Po, discendi","Esso atterrò l’orgoglio de li Aràbi che di retro ad Annibale passaro l’alpestre rocce, Po, di che tu labi" l'onore è tutto suo e mio solo in parte,"l’onore è tutto or suo, e mio in parte" e iniziò:,e cominciò: Non può rimaner nascosto quando è giunto a questo punto.,"Non pò coverto, star, quand'è sì giunto." Il primo Cerchio è riservato ai violenti,Di violenti il primo cerchio è tutto "Come Piramo, al nome di Tisbe, aprì gli occhi in punto di morte e la guardò, quando il gelso diventò poi rosso","Come al nome di Tisbe aperse il ciglio Piramo in su la morte, e riguardolla, allor che ‘l gelso diventò vermiglio" e qual è questa vostra pena che scintilla in tal modo,e che pena è in voi che sì sfavilla "Ma poi, quasi che una forza maggiore spinga la mia mente, accade di solito che imbocchi un'altra strada e, mio malgrado, mi ritrovi di nuovo preda del mio lento e lungo soffrire.","Poi quasi maggior forza indi la svolva, conven ch' altra via segua, e mal suo grado a la sua lunga e mia morte consenta." "Affrettati allora a cancellare le altre cinque P come lo sono già le prime due, che scompaiono grazie al tuo pentimento","Procaccia pur che tosto sieno spente, come son già le due, le cinque piaghe, che si richiudon per esser dolente" Allora aprii gli occhi più di prima,Allora più che prima li occhi apersi "Ed ecco arrivare da sinistra due dannati, nudi e graffiati, che fuggivano così veloci che rompevano ogni ramo della foresta","Ed ecco due da la sinistra costa, nudi e graffiati, fuggendo sì forte, che de la selva rompieno ogni rosta" "E ormai eravamo giunti all'ultima pena, e ci eravamo rivolti verso destra, ed eravamo presi da altra preoccupazione","E già venuto a l’ultima tortura s’era per noi, e vòlto a la man destra, ed eravamo attenti ad altra cura" "è quello a impedire il tuo volere, generando l'impossibilità",quella col nonpoder la voglia intriga "Dunque ti prego, padre di mostrarti a me con la tua immagine svelata","Però ti priego, e tu, padre, m’accerta s’io posso prender tanta grazia, ch’io ti veggia con imagine scoverta" "altre ancora portano il volto ai piedi, piegandosi come un arco","altra, com’arco, il volto a’ piè rinverte" Così iniziò il suo terzo discorso,Così ricominciommi il terzo sermo "quello tira dritto, e uno gli si mette di fronte, un altro lo tira da dietro, un altro lo segue affiancandolo","qual va dinanzi, e qual di dietro il prende, e qual dallato li si reca a mente" "poi scese in basso tenendosi alle sue ciocche, passando tra il suo pelo folto e la crosta gelata di Cocito",di vello in vello giù discese poscia tra ’l folto pelo e le gelate croste "Di fronte a Pietro vedi che siede sant'Anna, tanto felice di contemplare la figlia Maria che non ne distoglie lo sguardo neppure mentre canta 'osanna'","Di contr’a Pietro vedi sedere Anna, tanto contenta di mirar sua figlia, che non move occhio per cantare osanna" "State lontani, mentre lo infilzo","State in là, mentr’io lo ’nforco" "Ma il tempo che ho passato a cuocermi i piedi e in cui sono stato così capovolto è maggiore di quello che passerà lui coi piedi rossi:infatti dopo di lui verrà da occidente un altro papa senza legge, che compirà azioni ancor più infamanti e tale che ricoprirà me e lui","Ma più è ’l tempo già che i piè mi cossi e ch’i’ son stato così sottosopra, ch’el non starà piantato coi piè rossi: ché dopo lui verrà di più laida opra di ver’ ponente, un pastor sanza legge, tal che convien che lui e me ricuopra" "e con l'altra gente le cui ossa ancora si raccolgono a Ceprano, là dove ogni barone pugliese fu traditore, e là a Tagliacozzo dove il vecchio Alardo vinse con la sua saggezza","e l’altra il cui ossame ancor s’accoglie a Ceperan, là dove fu bugiardo ciascun Pugliese, e là da Tagliacozzo, dove sanz’arme vinse il vecchio Alardo" "O, uccelli, graziosi abitanti dei boschi verdeggianti, o ninfe e voi, pesci, che trovate rifugio e nutrimento nel fondo erboso e fresco del fiume trasparente, le mie giornate allora erano così chiare, e ora sono così cupe, come dominate dalla morte: così, nel mondo, ogni uomo ha il suo destino fin dal giorno in cui nasce.","O vaghi abitator' de' verdi boschi, o ninfe, e voi che 'l fresco erboso fondo del liquido cristallo alberga e pasce, i dí miei fur sí chiari, or son sí foschi, come morte che 'l fa: cosí nel mondo sua ventura à ciascun dal dí che nasce." "La tua faccia, che piansi già quando eri morto, ora mi induce a piangere dandomi lo stesso dolore","La faccia tua, ch’io lagrimai già morta, mi dà di pianger mo non minor doglia" "Attraverso me si entra nella città del dolore, attraverso me si va nel dolore eterno, attraverso me si va tra le anime perdute","Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente" "tuttavia, affinché l'ardore di carità che io provo sempre grazie alla continua contemplazione di Dio e che mi accende di dolce desiderio si adempia perfettamente, la tua voce sicura, senza incertezze e lieta esprima la tua volontà, faccia risuonare il desiderio al quale la mia risposta è stata già decretata","ma perché ‘l sacro amore in che io veglio con perpetua vista e che m’asseta di dolce disiar, s’adempia meglio, la voce tua sicura, balda e lieta suoni la volontà, suoni ‘l disio, a che la mia risposta è già decreta" "La via scavata nella roccia saliva dritta verso levante, così che io interrompevo davanti a me i raggi del sole ormai calante",Dritta salia la via per entro ‘l sasso verso tal parte ch’io toglieva i raggi dinanzi a me del sol ch’era già basso Il vostro volto risplende più del sole: chi non vi vede assolutamente non può avere valore.,"Risplende più che sol vostra figura: chi vo' non vede, ma' non pò valere." "Come il carbone tra le fiamme diventa più incandescente, se soffia il vento, così io vidi quella luce che risplendeva allettata dalle mie parole","Come s’avviva a lo spirar d’i venti carbone in fiamma, così vid’io quella luce risplendere a’ miei blandimenti" E come?,Or come? "Così trasformato, il carro santo mise fuori delle teste in ogni sua parte, tre sul timone e quattro nei suoi angoli","Trasformato così ’l dificio santo mise fuor teste per le parti sue, tre sovra ’l temo e una in ciascun canto" "Essa procedeva, nuotando lentamente: girava e scendeva, ma io non me ne accorgevo se non per il fatto che sentivo il vento sul viso e sotto le gambe","Ella sen va notando lenta lenta: rota e discende, ma non me n’accorgo se non che al viso e di sotto mi venta" "Tu vedrai Anteo qui vicino, che parla ed è slegato, così che potrà posarci sul fondo dell'Inferno","Tu vedrai Anteo presso di qui che parla ed è disciolto, che ne porrà nel fondo d’ogne reo" e colpì il carro con tutta la sua forza,e ferì ‘l carro di tutta sua forza "e dopo averlo raggiunto, egli alzò a malapena la testa, dicendomi:","e poscia ch’a lui fu’ giunto, alzò la testa a pena, dicendo:" "Lì mi sembrò di essere rapito in una visione estatica, e di vedere in un tempio molte persone","Ivi mi parve in una visione estatica di sùbito esser tratto, e vedere in un tempio più persone" "Una pioggia di fuoco scenda su di te, o malvagia, che da povera e semplice che eri, facendo impoverire gli altri sei diventata ricca e potente poiché ti piace compiere azioni malvagie.","Fiamma dal ciel su le tue treccie piova, malvagia, che dal fiume e da le ghiande per l' altrui impoverir se' ricca e grande, poi che di mal oprar tanto ti giova." "Se voi la sapete, mostrateci la via per arrivare al monte","Se voi sapete, mostratene la via di gire al monte" "Allora mi fu chiaro che ogni punto del Cielo è Paradiso, anche se la grazia del sommo bene non vi viene irraggiata in un solo modo","Chiaro mi fu allor come ogne dove in cielo è paradiso, etsi la grazia del sommo ben d’un modo non vi piove" "perché il tuo sguardo si sofferma laggiù, tra le anime mutilate",perché la vista tua pur si soffolge là giù tra l’ombre triste smozzicate "così io vidi quelle anime appena arrivate lasciare il canto, e correre verso la montagna come qualcuno che va senza una meta precisa: e la nostra fuga non fu meno precipitosa","così vid’io quella masnada fresca lasciar lo canto, e fuggir ver’ la costa, com’om che va, né sa dove riesca: né la nostra partita fu men tosta" "Ma dopo che fu rivolta al mondo contro il suo volere e contro ogni buona usanza, tuttavia non fu mai separata dal velo del cuore","Ma poi che pur al mondo fu rivolta contra suo grado e contra buona usanza, non fu dal vel del cor già mai disciolta" Certo ora è bene che tu chiarisca il tuo pensiero usando un setaccio più fine,Certo a più angusto vaglio ti conviene schiarar: dicer convienti chi drizzò l’arco tuo a tal berzaglio diviso dal midollo spinale che è in questo troncone,dal suo principio ch’è in questo troncone "sono dannato in questa Bolgia perché commisi il furto degli arredi sacri nella sacrestia,che fu attribuito a torto ad altri","in giù son messo tanto perch’io fui ladro a la sagrestia d’i belli arredi, e falsamente già fu apposto altrui" "Fra tutte le pene credo che la più grande sia quella di assoggettare la propria libertà all'arbitrio altrui: intendo dire che il saggio, prima di mettersi in cammino, pensa alla via da dove passare, sì da non trovare ostacoli.","Fra l'altre pene maggio credo sia sopporre libertà in altrui voglia: lo saggio, dico, pensa prima via di gir, che vada, che non trovi scoglia." "Cantando come una donna innamorata, continuò le sue parole dicendo: 'Beati coloro i cui peccati sono stati coperti dal perdono'","Cantando come donna innamorata, continuò col fin di sue parole: 'Beati quorum tecta sunt peccata'" ma nella sua voce mi fu chiaro ciò che il suo volto aveva nascosto,ma ne la voce sua mi fu palese ciò che l’aspetto in sé avea conquiso "Per salire su, vai nella giusta direzione",Per montar sù dirittamente vai "ma tenevo il capo chino, come un uomo che dimostra la sua deferenza",ma ’l capo chino tenea com’uom che reverente vada È giunto il momento per questa pastorella di conoscere il piacere,Or è stagione di questa pasturella gio' pigliare "Qui era raffigurata l'alta gloria dell'imperatore romano, la cui virtù spinse Gregorio a ottenere la grande vittoria","Quiv’era storiata l’alta gloria del roman principato, il cui valore mosse Gregorio a la sua gran vittoria" "Allora ebbi più paura di cadere, perché vidi dei fuochi e udii dei lamenti","Allor fu’ io più timido a lo stoscio, però ch’i’ vidi fuochi e senti’ pianti" "E ancora vi dirò di un'altra sua virtù: nessun uomo, finché la vede, può concepire pensieri peccaminosi.",Ancor ve dirò c'ha maggior vertute: null'om pò mal pensar fin che la vede. "Noi ci allontanammo e il maestro risalì su quelle rocce che, prima, ci avevano fatti impallidire a scendere, e mi portò con sé","Noi ci partimmo, e su per le scalee che n’avea fatto iborni a scender pria, rimontò ’l duca mio e trasse mee" E il santo vecchio disse:,E ‘l santo sene disse: Esaudirò tale tuo desiderio solo riguardo me stesso: sono Guido Guinizelli,Farotti ben di me volere scemo: son Guido Guinizzelli "infatti il primo può salvarsi, l'altro può finire dannato","ché quel può surgere, e quel può cadere" "Chi sei stato in vita, tu che soffi parole dolorose e sangue attraverso tanti rami spezzati","Chi fosti, che per tante punte soffi con sangue doloroso sermo" eravamo soli e non sospettavamo quel che sarebbe successo,soli eravamo e sanza alcun sospetto Dio vede tutto e la tua vista si compenetra in Lui,"Dio vede tutto, e tuo veder s’inluia" "Io vengo dalla sua valle: se vi dicessi il mio nome parlerei vanamente, perché esso non è ancora molto famoso","Di sovr’esso rech’io questa persona: dirvi ch’i’ sia, saria parlare indarno, ché ‘l nome mio ancor molto non suona" e questa è la causa che ti ha fatto meravigliare,e quest’è la cagion di che tu miri "Perciò, se uscirai da questi luoghi oscuri e tornerai a rivedere le stelle, quando ti sarà gradito dire ""Io fui all'Inferno"", parla di noi ai vivi","Però, se campi d’esti luoghi bui e torni a riveder le belle stelle, quando ti gioverà dicere ""I’ fui"", fa che di noi a la gente favelle" "Quanto è lo spazio percorso dal sole, simile a un fanciullo che gioca, dall'inizio del giorno sino alla fine dell'ora terza, altrettanto doveva ancora percorrere fino all'inizio della sera","Quanto tra l’ultimar de l’ora terza e ‘l principio del dì par de la spera che sempre a guisa di fanciullo scherza, tanto pareva già inver’ la sera essere al sol del suo corso rimaso" "Parla tu, questo è italiano","Parla tu, questi è latino" "poiché, per potere che abbia questo demone, non ci impedirà di scendere questa roccia","ché, poder ch’elli abbia, non ci torrà lo scender questa roccia" batte col suo remo qualunque di essi che si stenda,batte col remo qualunque s’adagia "Ci sono delle anime, separate qua sulla destra: se sei d'accordo, ti condurrò da loro e te le mostrerò non senza tua soddisfazione","Anime sono a destra qua remote: se mi consenti, io ti merrò ad esse, e non sanza diletto ti fier note" "Così, danzando al ritmo del suo canto, mi sembrò che cantasse quell'anima, nella quale risplende una doppia luce:essa e le altre si mossero al ritmo di quella danza, e come delle scintille rapidissime scomparvero alla mia vista per la distanza","Così, volgendosi a la nota sua, fu viso a me cantare essa sustanza, sopra la qual doppio lume s’addua: ed essa e l’altre mossero a sua danza, e quasi velocissime faville, mi si velar di sùbita distanza" allora la mia saggia guida mi si avvicinò e mi offrì il suo braccio,onde la scorta mia saputa e fida mi s’accostò e l’omero m’offerse "In questa gerarchia vi sono le altre intelligenze angeliche: prima le Dominazioni, poi le Virtù","In essa gerarcia son l’altre dee: prima Dominazioni, e poi Virtudi" questo vi basti per condurvi alla salvezza,questo vi basti a vostro salvamento "E certamente, nonostante la lontananza, dispiega il proprio potere senza che ci sia bisogno di altro.","E già per lontananza non è vano, ché senz'aita adopera lontano." "E tutti gli altri che tu vedi in questo luogo, furono in vita seminatori di scandalo e scisma, e perciò sono così mutilati","E tutti li altri che tu vedi qui, seminator di scandalo e di scisma fuor vivi, e però son fessi così" "Quando in mezzo ad altre donne a poco a poco amore si irradia dal viso di lei, quanto più ciascuna è meno bella di lei, tanto più cresce il desiderio che mi rende innamorato.","Quando fra l'altre donne ad ora ad ora amor vien nel bel viso di costei, quanto ciascuna è men bella di lei tanto cresce 'l desio che m'innamora." "Suvvia, perché non ti fermi","deh, perché non t’arresti" "Io lo seguivo, e avevamo percorso poca strada quando il suono dell'acqua sembrava così vicino che, parlando, ci saremmo sentiti a malapena","Io lo seguiva, e poco eravam iti, che ’l suon de l’acqua n’era sì vicino, che per parlar saremmo a pena uditi" e la natura ci spinge di altura in altura alla vetta più alta,ed è natura ch’al sommo pinge noi di collo in collo "Così se ne andò, e non volle più starmi a sentire","Così tornò, e più non volle udirmi" "e se mai la natura o l'arte produssero opere tanto belle, nei corpi umani o nei dipinti, da attirare lo sguardo per sedurre la mente, tutte radunate insieme sembrerebbero poca cosa rispetto alla bellezza divina di Beatrice che splendette a me, quando mi rivolsi al suo viso sorridente","e se natura o arte fé pasture da pigliare occhi, per aver la mente, in carne umana o ne le sue pitture, tutte adunate, parrebber niente ver’ lo piacer divin che mi refulse, quando mi volsi al suo viso ridente" "Ma vedi come ormai il sole sta tramontando, e salire di notte è impossibile","Ma vedi già come dichina il giorno, e andar sù di notte non si puote" "A che gli giova, tu credi, Malacoda, di vedermi qui, sicuro da tutte le vostre minacce, senza il volere divino e un destino a me favorevole","Che li approda, credi tu, Malacoda, qui vedermi esser venuto, sicuro già da tutti vostri schermi, sanza voler divino e fato destro" Mi rispose:,Rispuose a me: "Mentre lui parlava non cessavamo di camminare, ma superavamo quella fitta folla di spiriti","Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi, ma passavam la selva tuttavia, la selva, dico, di spiriti spessi" "Ahimè, è difficile descrivere com'era quella foresta, selvaggia, inestricabile e tremenda, tale che al solo pensiero fa tornare la paura",Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura Allora il maestro disse:,Allor disse ’l maestro: e drizzò il dito:,e drizzò ’l dito: "io mi chiamo Catalano e questo è Loderingo, insieme chiamati da Firenze come di solito si chiama un solo magistrato per assicurare la pace","io Catalano e questi Loderingo nomati, e da tua terra insieme presi, come suole esser tolto un uom solingo, per conservar sua pace" "infatti non poteva spingere lontano lo sguardo, a causa dell'oscurità e della fitta nebbia",ché l’occhio nol potea menare a lunga per l’aere nero e per la nebbia folta "Io non ho mai visto stelle cadenti fendere il cielo all'inizio della notte, né lampi squarciare le nuvole d'agosto al calar del sole, tanto rapidamente quanto quelle anime tornarono in alto","Vapori accesi non vid’io sì tosto di prima notte mai fender sereno, né, sol calando, nuvole d’agosto, che color non tornasser suso in meno" "per cui i popoli antichi, nell'errore del paganesimo, non rendevano onore solo a lei con sacrifici e voti",per che non pur a lei faceano onore di sacrificio e di votivo grido le genti antiche ne l’antico errore "e se c'è più di un accesso, mostrateci quello che sale meno ripido","e se c’è più d’un varco, quel ne ‘nsegnate che men erto cala" "E giunge a roma seguendo il comune desiderio di contemplare l'immagine di cristo che spera di rivedere in cielo: ahime, talora anch'io cerco, oh donna, per quanto mi è possibile nel volto di altre donne almeno un'ombra della vostra vera sembianza.","E viene a roma, seguendo 'l desio, per mirar la sembianza di colui ch'ancor lassú nel ciel vedere spera: cosí, lasso, talor vo cercand'io, donna, quanto è possibile, in altrui la disiata vostra forma vera." "La carne dei mortali è così incline alla tentazione che, sulla Terra, un buon inizio non dura che dalla nascita della quercia allo spuntare della ghianda","La carne d’i mortali è tanto blanda, che giù non basta buon cominciamento dal nascer de la quercia al far la ghianda" e il saggio Virgilio gridò:,e quello accorto gridò: "Fece uscire da qui l'ombra del primo padre, di suo figlio Abele e di Noè, di Mosè legislatore ubbidiente","Trasseci l’ombra del primo parente, d’Abèl suo figlio e quella di Noè, di Moisè legista e ubidente" Questi stendardi si estendevano indietro più di quanto io potessi vederli,Questi ostendali in dietro eran maggiori che la mia vista e lo possono fare in quanto la loro visione divina è la più elevata,e posson quanto a veder son soblimi Il mio maestro disse:,Disse ’l mio duca: "e se ne stava in pace, sobria e morigerata","si stava in pace, sobria e pudica" "Dal suo potere deriva spesso morte, se talora la virtù vitale venga ostacolata.","Di sua potenza segue spesso morte, se forte, la vertù fosse impedita, la quale aita, la contraria via" e ciò non è motivo di poco onore,e ciò non fa d’onor poco argomento "Io vado gridando: pace, pace, pace.","I' vo gridando: pace, pace, pace" "e noi, sempre attenti ad essa, uscimmo dalle fiamme là dove si saliva","e noi, attenti pur a lei, venimmo fuor là ove si montava" Che meraviglia,Qual maraviglia "tre volte tentai di abbracciarla con le mani, e altrettante le ritrovai vuote al mio petto","tre volte dietro a lei le mani avvinsi, e tante mi tornai con esse al petto" Li occhi mi caddero giù nelle acque chiare del fiume,Li occhi mi cadder giù nel chiaro fonte Dove sono?,O dove sono? "un'altra non servirebbe a nulla, poiché in cielo non sarebbe ascoltata","l’altra che val, che ‘n ciel non è udita" "Io vedevo la pece, ma dentro di essa non vedevo altro che le bolle che affioravano in superficie, e la vedevo gonfiarsi tutta per poi abbassarsi","I’ vedea lei, ma non vedea in essa mai che le bolle che ’l bollor levava, e gonfiar tutta, e riseder compressa" così questo fulgore che già ci avvolge sarà vinto dall'aspetto del corpo che ora è sepolto in terra,così questo folgór che già ne cerchia fia vinto in apparenza da la carne che tutto dì la terra ricoperchia "La luce dell'emisfero lunare a noi visibile si era già spenta e riaccesa cinque volte, dopo che avevamo intrapreso il viaggio, quando ci apparve una montagna scura per la lontananza, e mi sembrò più alta di qualunque altra io avessi mai vista","Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto da la luna, poi che ’ntrati eravam ne l’alto passo, quando n’apparve una montagna, bruna per la distanza, e parvemi alta tanto quanto veduta non avea alcuna" "Quanti uomini si credono in vita dei grandi re, mentre qui all'Inferno saranno come porci nel fango, lasciando di sé un orribile ricordo","Quanti si tegnon or là sù gran regi che qui staranno come porci in brago, di sé lasciando orribili dispregi" Lo puoi vedere dalla cintola in su,da la cintola in sù tutto ’l vedrai "Tu sai bene che egli è in possesso delle tre virtù teologali, carità, speranza e fede, poiché figgi il tuo sguardo là dove si vede raffigurata ogni cosa","S’elli ama bene e bene spera e crede, non t’è occulto, perché ‘l viso hai quivi dov’ogne cosa dipinta si vede" "Ma se io fossi fuggito verso il borgo della Mira, quando fui raggiunto dai miei sicari ad Oriago, sarei ancora nel mondo dei vivi","Ma s’io fosse fuggito inver’ la Mira, quando fu’ sovragiunto ad Oriaco, ancor sarei di là dove si spira" "Poi si rivolse a me con volto più sereno, dicendo:",Poi si rivolse a me con miglior labbia dicendo: "o in Cielo è stata emanata una nuova legge in base alla quale voi, dannati, venite alle rocce che io custodisco","o è mutato in ciel novo consiglio, che, dannati, venite a le mie grotte" "Da una fredda nube non discesero mai venti visibili o invisibili tanto veloci, che non sembrassero frenati e lenti a chi avesse visto quelle luci divine venire verso di noi, lasciando la danza che prima avevano iniziato nel Primo Mobile","Di fredda nube non disceser venti, o visibili o no, tanto festini, che non paressero impediti e lenti a chi avesse quei lumi divini veduti a noi venir, lasciando il giro pria cominciato in li alti Serafini" "e tu mi seguirai con l'affetto, cosicché tu non distolga il tuo cuore dalle mie parole","e tu mi seguirai con l’affezione, sì che dal dicer mio lo cor non parti" è stabilito che ti porterà una nave più leggera della mia,più lieve legno convien che ti porti Allora sentii:,Allora udi’: Ciascuna si squarciava il petto con le unghie,Con l’unghie si fendea ciascuna il petto poi salirono in alto come un turbine,"poi, come turbo, in sù tutto s’avvolse" "ma avevo già intuito che fosse così e volevo chiederti:chi c'è dentro quel fuoco la cui punta è biforcuta, tanto che sembra levarsi dal rogo funebre dove Eteocle fu messo col fratello","ma già m’era avviso che così fosse, e già voleva dirti: chi è ’n quel foco che vien sì diviso di sopra, che par surger de la pira dov’Eteòcle col fratel fu miso" lui a me:,Ed elli a me: "e io annotai mentalmente le lettere, così come mi parve che fossero scritte","e io notai le parti sì, come mi parver dette" "e potrai cercare in tutta la Caina, senza trovare un'anima più degna di loro di essere confitta in questa gelatina","e tutta la Caina potrai cercare, e non troverai ombra degna più d’esser fitta in gelatina" "Ma affinché questa verità risalti chiaramente, pensa chi era e quale ragione lo spinse a chiedere la sapienza quando Dio lo invitò a chiedere cosa volesse","Ma perché paia ben ciò che non pare, pensa chi era, e la cagion che ‘l mosse, quando fu detto ""Chiedi"", a dimandare" Quelli che mi conobbero mi chiamarono Folco,Folco mi disse quella gente a cui fu noto il nome mio "Con i loro mantelli coprono i cavalli, così che due bestie sono coperte dalla stessa pelle: oh, quanto è grande la pazienza di Dio che sopporta tutto questo","Cuopron d’i manti loro i palafreni, sì che due bestie van sott’una pelle: oh pazienza che tanto sostieni" "Orsù, non badare all'arida screpolatura che rende pallida la mia pelle","Deh, non contendere a l’asciutta scabbia che mi scolora la pelle" "dunque, guarda come potrebbe fare laggiù quel che non riesce a fare neppure quando è accolta in Cielo",onde riguarda come può là giùe quel che non pote perché ‘l ciel l’assumma "Dopo che fui soddisfatto di averlo osservato, mi offrii tutto pronto al suo servizio, con un giuramento che spinge le persone a credere alle parole","Poi che di riguardar pasciuto fui, tutto m’offersi pronto al suo servigio con l’affermar che fa credere altrui" "Le altre luci dei beati, che prima sembravano contente di formare il giglio araldico dalla 'M', con piccoli movimenti completarono la figura dell'aquila","L’altra beatitudo, che contenta pareva prima d’ingigliarsi a l’emme, con poco moto seguitò la ‘mprenta" "Se io potessi descrivere come presero sonno gli occhi spietati ascoltando la storia di Siringa, gli occhi cui costò tanto caro restare svegli","S’io potessi ritrar come assonnaro li occhi spietati udendo di Siringa, li occhi a cui pur vegghiar costò sì caro" "In quel punto il sangue diventava sempre più basso, così che cuoceva solo i piedi dei dannati","Così a più a più si facea basso quel sangue, sì che cocea pur li piedi" "Intorno a lui sembrava pieno di cavalieri, e le aquile imperiali in campo d'oro, su di essi, si muovevano al vento","Intorno a lui parea calcato e pieno di cavalieri, e l’aguglie ne l’oro sovr’essi in vista al vento si movieno" Per questo fu necessario porre dei freni con le leggi,Onde convenne legge per fren porre "Non diversamente da loro, i cuochi fanno immergere ai loro sguatteri la carne con gli uncini in mezzo alla pentola, perché non venga a galla","Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli fanno attuffare in mezzo la caldaia la carne con li uncin, perché non galli" "Le bestie di Fiesole si divorino tra loro e non tocchino la pianta, ammesso che ne nascano ancora nel loro letame, in cui rivive la santa semenza di quei Romani che restarono a Firenze quando fu fondato il nido di tanta malvagità","Faccian le bestie fiesolane strame di lor medesme, e non tocchin la pianta, s’alcuna surge ancora in lor letame, in cui riviva la sementa santa di que’ Roman che vi rimaser quando fu fatto il nido di malizia tanta" "per tutto ciò che va oltre ti rimando a Beatrice, poiché ciò è argomento di fede","da indi in là t’aspetta pur a Beatrice, ch’è opra di fede" Entrò nella loro danza e si unì al loro canto,Misesi lì nel canto e ne la rota "Io ero intento a guardarli e a chiedermi cosa mai li affamasse così, in quanto la causa della loro magrezza e della loro pelle squamata non era ancora nota, quando ecco che un'anima volse a me gli occhi dal profondo della testa e mi guardò fisso","Già era in ammirar che sì li affama, per la cagione ancor non manifesta di lor magrezza e di lor trista squama, ed ecco del profondo de la testa volse a me li occhi un’ombra e guardò fiso" "Qui vidi più dannati che in qualunque altro luogo d'Inferno, che da una parte e da quella opposta facevano rotolare massi con la forza del petto, urlando","Qui vid’i’ gente più ch’altrove troppa, e d’una parte e d’altra, con grand’urli, voltando pesi per forza di poppa" "poi alcuni vanno via senza tornare, altri tornano al punto da cui erano partiti, altri ancora volteggiano nello stesso posto","poi altre vanno via sanza ritorno, altre rivolgon sé onde son mosse, e altre roteando fan soggiorno" "Quel Dio che è uno e trino e vive sempre e regna in questa Trinità, non circoscritto e tale da circoscrivere ogni cosa, era cantato tre volte da quelli spiriti con una melodia tale che sarebbe il giusto premio a qualunque merito","Quell’uno e due e tre che sempre vive e regna sempre in tre e ‘n due e ‘n uno, non circunscritto, e tutto circunscrive, tre volte era cantato da ciascuno di quelli spirti con tal melodia, ch’ad ogne merto saria giusto muno" "Farai bene a dirmi il tuo nome, o non ti rimarrà neanche un capello","El converrà che tu ti nomi, o che capel qui sù non ti rimagna" "Non devi più stupirti, se giudico correttamente, per il fatto che tu sali, se non come di un fiume che scorre dalla montagna a valle","Non dei più ammirar, se bene stimo, lo tuo salir, se non come d’un rivo se d’alto monte scende giuso ad imo" "Abbi pietà di me, chiunque tu sia, un'anima o un uomo in carne e ossa","Miserere di me, qual che tu sii, od ombra od omo certo" Poi aggiunse:,Poi giunse: "Allora mi alzai, mostrando di avere maggiore energia di quanto fosse in realtà","Leva’mi allor, mostrandomi fornito meglio di lena ch’i’ non mi sentìa" "Se voi camminate senza essere costretti a giacere e volete trovare la via più velocemente, procedete col fianco destro verso la parte esterna della Cornice","Se voi venite dal giacer sicuri, e volete trovar la via più tosto, le vostre destre sien sempre di fori" "Io vidi una giovane donna sotto un verde lauro, più candida e più fredda della neve, non riscaldata dai raggi del sole per moltissimi anni.",Giovene donna sotto un verde lauro vidi più bianca e piú fredda che neve non percossa dal sol molti e molt'anni. ma passerà poco tempo prima che i tuoi concittadini faranno in modo che tu possa sperimentarlo di persona,"ma poco tempo andrà, che ‘ tuoi vicini faranno sì che tu potrai chiosarlo" "O voi che siete privi di pena all'Inferno, e non so il perché","O voi che sanz’alcuna pena siete, e non so io perché, nel mondo gramo" "e fu altrettanto stolto anche il comandante dei Greci, per cui la figlia Ifigenia rimpianse la sua bellezza e fece piangere tutti coloro che udirono parlare di un simile culto","e così stolto ritrovar puoi il gran duca de’ Greci, onde pianse Efigènia il suo bel volto, e fé pianger di sé i folli e i savi ch’udir parlar di così fatto cólto" e colui che rivolge i suoi pensieri ad altro si può davvero definire un uomo virtuoso,e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo Amen,Amme "Dimmi chi tu fosti e perché avete la schiena rivolta in alto, e se vuoi che io ottenga per te qualcosa nel mondo da cui, vivo, provengo","Chi fosti e perché vòlti avete i dossi al sù, mi dì, e se vuo’ ch’io t’impetri cosa di là ond’ io vivendo mossi" Finora mi è stata sufficiente una sola cima del monte Parnaso,Infino a qui l’un giogo di Parnaso assai mi fu nessun dannato aspettava di essere colpito una seconda o una terza volta,già nessuno le seconde aspettava né le terze "La tua benevolenza non solo risponde a chi la domanda, ma molte volte anticipa spontaneamente la richiesta","La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre" "I loro volti erano rossi come la fiamma viva, e le ali erano d'oro, mentre le vesti erano così bianche che nessuna neve può eguagliare quel candore","Le facce tutte avean di fiamma viva, e l’ali d’oro, e l’altro tanto bianco, che nulla neve a quel termine arriva" "per questo la luce del sole è da lui interrotta, a terra",per che ‘l lume del sole in terra è fesso "O dolce fratello, cosa vuoi che ti dica","O dolce frate, che vuo’ tu ch’io dica" Quando l'anima si libererà dal corpo questo desiderio non potrà seguirla.,"Poi che fia l' alma de le membra ignuda, non pò questo desio piú venir seco." "La natura lì non aveva solo dipinto, ma mescolava fra loro mille profumi soavi che formavano un odore impossibile da definire","Non avea pur natura ivi dipinto, ma di soavità di mille odori vi facea uno incognito e indistinto" "Ormai il mondo era pieno della vera religione, diffusa dai messaggeri del regno eterno","Già era ‘l mondo tutto quanto pregno de la vera credenza, seminata per li messaggi de l’etterno regno" "Ma se tu hai tanto desiderio di conoscere l'origine del nostro amore, allora farò come colui che piange e parla al tempo stesso","Ma s’a conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto affetto, dirò come colui che piange e dice" "Va' via di qui, torna con gli altri cani",Via costà con li altri cani "o divenni allora come quelli che non capiscono cosa è stato loro risposto, per cui sono confusi e non sanno cosa ribattere","Tal mi fec’io, quai son color che stanno, per non intender ciò ch’è lor risposto, quasi scornati, e risponder non sanno" la mia risposta fu:,fu mia risposta: "Ma vedi laggiù un'anima, che se ne sta tutta sola e che guarda verso di noi: quella ci mostrerà la via più spedita","Ma vedi là un’anima che, posta sola soletta, inverso noi riguarda: quella ne ‘nsegnerà la via più tosta" E lui rispose:,Ed ei rispuose: "Io dicevo fra me e me: 'O mia virtù, perché mia abbandoni così'","'O virtù mia, perché sì ti dilegue', fra me stesso dicea" Se il pallore tipico della condizione di innamorato.,S' un pallor di viola e d' amor tinto. "Quando il pianeta che serve alla divisione e alla misura del tempo ritorna nella costellazione del toro, è come se discendesse dalle corna del detto toro, infiammato dal sole, una virtù che veste la terra di un colore nuovo.",Quando 'l pianeta che distingue l'ore ad albergar col tauro si ritorna cade vertú da l'infiammate corna che veste il mondo di novel colore. per cui io mi vergogno fra queste anime,per ch’io vo tra costor con bassa fronte "Mi sembra che voi dannati vediate, se ho capito bene, gli eventi futuri, mentre abbiate altra conoscenza del presente","El par che voi veggiate, se ben odo, dinanzi quel che ’l tempo seco adduce, e nel presente tenete altro modo" "Nel monte che si erge maggiormente sul mare, non appena il Sole cambia quadrante","Nel monte che si leva più da l’onda, fu’ io, con vita pura e disonesta, da la prim’ora a quella che seconda, come ‘l sol muta quadra, l’ora sesta" "non c'erano frutti, ma spine velenose:","non pomi v’eran, ma stecchi con tòsco:" "Come quella frana che colpì il letto dell'Adige a sud di Trento, per un terremoto o per mancanza di sostegno, tale che dalla cima del monte da cui si mosse fino alla pianura la roccia è sì dirupata, ma darebbe accesso a qualcuno che scendesse dall'alto: così era la discesa di quel burrone infernale","Qual è quella ruina che nel fianco di qua da Trento l’Adice percosse, o per tremoto o per sostegno manco, che da cima del monte, onde si mosse, al piano è sì la roccia discoscesa, ch’alcuna via darebbe a chi sù fosse: cotal di quel burrato era la scesa" "Ora i pastori moderni vogliono servi che li sorreggano da ambo i lati e che li trasportino, tanto sono pesanti, e che li alzino da dietro","Or voglion quinci e quindi chi rincalzi li moderni pastori e chi li meni, tanto son gravi, e chi di rietro li alzi" "Chi mai potrebbe, anche in prosa e reiterando la narrazione, descrivere pienamente il sangue e le piaghe che io vidi","Chi poria mai pur con parole sciolte dicer del sangue e de le piaghe a pieno ch’i’ ora vidi, per narrar più volte" "La valle maledetta e sciagurata scende ancora più in basso e quanto più si allarga, tanto più trova cani divenuti dei lupi","Vassi caggendo e quant’ella più ‘ngrossa, tanto più trova di can farsi lupi la maladetta e sventurata fossa" "Lassù ogni desiderio è portato a compimento, sviluppato nel bene e integro","Ivi è perfetta, matura e intera ciascuna disianza" "così il responso della Sibilla si disperdeva al vento, scritto sulle foglie leggere",così al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla "Fu un lampo di luce abbagliante, che passando attraverso gli occhi colpì il cuore, e ora io mi trovo ridotto in condizioni così disperate: la colpa ce l'hanno gli occhi belli e pieni d'amore che mi ferirono il cuore con un desiderio tanto violento come un tiro di balestra che colpisce l'uccello con una freccia a rete.","Apparve luce, che rendé splendore, che passao per li occhi e 'l cor ferìo, ond'io ne sono a tal condizïone: ciò furo li belli occhi pien' d'amore, che me feriro al cor d'uno disio come si fere augello di bolzone." "là, per denaro, ogni 'no' diventa 'sì'","del no, per li denar vi si fa ita" "Io mi avvicinai un poco allo spirito che aveva indicato prima, e dissi che il mio desiderio preparava una gradita accoglienza al suo nome","Io mi fei al mostrato innanzi un poco, e dissi ch’al suo nome il mio disire apparecchiava grazioso loco" "Le tue vere parole mi ispirano buona umiltà, e abbassano il mio grande orgoglio","Tuo vero dir m’incora bona umiltà, e gran tumor m’appiani" ma le cose stanno diversamente da come pensi,ma ‘l fatto è d’altra forma che non stanzi "Chi si lamenta del fatto che si muore sulla Terra per vivere in Cielo, non ha visto in questo luogo il refrigerio","Qual si lamenta perché qui si moia per viver colà sù, non vide quive lo refrigerio de l’etterna ploia" "Un tempo la città fu più popolata, prima che la follia del conte di Casalodi fosse ingannata da Pinamonte","Già fuor le genti sue dentro più spesse, prima che la mattia da Casalodi da Pinamonte inganno ricevesse" Firenze non ha tanti Lapi e Bindi quante sono le favole che ogni anno si gridano dal pulpito in ogni luogo,Non ha Fiorenza tanti Lapi e Bindi quante sì fatte favole per anno in pergamo si gridan quinci e quindi Io dissi:,Diss’io: "Come il padrone che ascolta quello che vuole sentire, quindi abbraccia il servo felicitandosi per la buona notizia, non appena quello tace","Come ‘l segnor ch’ascolta quel che i piace, da indi abbraccia il servo, gratulando per la novella, tosto ch’el si tace" Il maestro mi disse:,Lo duca disse: "quando sarai davanti al dolce raggio di colei che coi suoi begli occhi vede ogni cosa, saprai da lei il tuo destino futuro","quando sarai dinanzi al dolce raggio di quella il cui bell’occhio tutto vede, da lei saprai di tua vita il viaggio" "Come un uomo che, nel dubbio, si rassicura e muta la sua paura in conforto, dopo che gli è stata svelata la verità, così divenni io","A guisa d’uom che ‘n dubbio si raccerta e che muta in conforto sua paura, poi che la verità li è discoperta,mi cambia’ io" "Io sono qui che mi addoloro, madre, per la tua rovina prima che per quella di altri","Io son essa che lutto, madre, a la tua pria ch’a l’altrui ruina" e dunque servono a poco il freno o il richiamo,e però poco val freno o richiamo "E come al calare della sera appaiono in cielo le prime stelle, tali che sembra e non sembra di vederle, così mi sembrò lì di vedere le nuove luci dei beati, e mi sembrò che ruotassero intorno alle altre due corone","E sì come al salir di prima sera comincian per lo ciel nove parvenze, sì che la vista pare e non par vera, parvemi lì novelle sussistenze cominciare a vedere, e fare un giro di fuor da l’altre due circunferenze" "Così i saggi narrano che la fenice muore e poi rinasce, quando è vicina ai cinquecento anni di età","Così per li gran savi si confessa che la fenice more e poi rinasce, quando al cinquecentesimo anno appressa" poi se ne andò insieme al tuo sonno,poi ella e ‘l sonno ad una se n’andaro "Ma dimmi: quelli della palude fangosa, gli altri che sono trascinati dalla bufera, quelli che sono battuti dalla pioggia e che si rivolgono parole ingiuriose, perché non sono puniti dentro la città di Dite se Dio li ha in odio","Ma dimmi: quei de la palude pingue, che mena il vento, e che batte la pioggia, e che s’incontran con sì aspre lingue, perché non dentro da la città roggia sono ei puniti, se Dio li ha in ira" "La natura o l'arte non ti mostrò mai una bellezza paragonabile a quella del corpo mortale in cui io fui rinchiusa, e che ora è sparso sottoterra","Mai non t’appresentò natura o arte piacer, quanto le belle membra in ch’io rinchiusa fui, e che so’ ‘n terra sparte" mi riferisco all'imperatore Traiano,i’ dico di Traiano imperadore Il maestro rispose:,E ’l duca disse: "Lì vidi ogni anima di entrambe le schiere affrettare il passo e baciarsi l'una con l'altra, senza fermarsi, contente per quel rapido saluto festoso","Lì veggio d’ogne parte farsi presta ciascun’ombra e basciarsi una con una sanza restar, contente a brieve festa" "Chi è costui che, ancora vivo, osa andare nel regno dei morti",Chi è costui che sanza morte va per lo regno de la morta gente "La stessa voce prima mi rimproverò, facendomi arrossire entrambe le gote, poi mi porse la medicina","Una medesma lingua pria mi morse, sì che mi tinse l’una e l’altra guancia, e poi la medicina mi riporse" "Dentro il monte si erge un vecchio, che volge le spalle a Damietta e guarda Roma come se fosse il suo specchio","Dentro dal monte sta dritto un gran veglio, che tien volte le spalle inver’ Dammiata e Roma guarda come suo speglio" "Ora, figliolo, la virtù informativa che viene dal cuore del padre si dispiega e si protende fin dove la natura predispone tutte le membra","Or si spiega, figliuolo, or si distende la virtù ch’è dal cor del generante, dove natura a tutte membra intende" "così feci io, dopo che la mia donna mi rispose con il suo chiaro discorso, e la verità fu visibile come una stella in cielo","così fec’io, poi che mi provide la donna mia del suo risponder chiaro, e come stella in cielo il ver si vide" "Rallegrati, Firenze, perché sei così famosa da percorrere il mare e la terra, e il tuo nome è conosciuto persino all'Inferno","Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande, che per mare e per terra batti l’ali, e per lo ’nferno tuo nome si spande" "e io, stando in questo punto in disparte, in cambio di uno solo come me, ne farò emergere sette fischiando, come siamo soliti fare quando qualcuno di noi affiora dalla pece","e io, seggendo in questo loco stesso, per un ch’io son, ne farò venir sette quand’io suffolerò, com’è nostro uso di fare allor che fori alcun si mette" La donna tacque,Ella si tacque Le tue parole e il mio ingegno smanioso di seguirti mi hanno spiegato la natura dell'amore,Le tue parole e ‘l mio seguace ingegno m’hanno amor discoverto "e non appena l'orlo delle mie palpebre ebbe bevuto di quella visione, così mi sembrò che il lungo fiume fosse diventato tondo","e sì come di lei bevve la gronda de le palpebre mie, così mi parve di sua lunghezza divenuta tonda" "Ma se le tue parole poco fa giurarono il vero, dimmi per quale ragione mostri di avermi caro nel parlare e nel guardarmi","Ma se le tue parole or ver giuraro, dimmi che è cagion per che dimostri nel dire e nel guardar d’avermi caro" E dissi ancora:,E io ancor: "Come fanno i pellegrini assorti nei loro pensieri, che, quando nel loro cammino raggiungono persone sconosciute, si voltano verso di quelle e non si fermano, così una schiera di anime silenziose e devote ci osservava con stupore, venendo dietro di noi a passi più veloci e oltrepassandoci","Sì come i peregrin pensosi fanno, giugnendo per cammin gente non nota, che si volgono ad essa e non restanno, così di retro a noi, più tosto mota, venendo e trapassando ci ammirava d’anime turba tacita e devota" Lo vedo deriso un'altra volta,Veggiolo un’altra volta esser deriso "e Anteo distese subito le mani, e prese Virgilio con quelle, di cui Ercole sentì la terribile stretta","e quelli in fretta le man distese, e prese ’l duca mio, ond’Ercule sentì già grande stretta" "Io distolsi Ulisse, pur desideroso del suo cammino, col mio canto",Io volsi Ulisse del suo cammin vago al canto mio Ci disse così,Così ne disse poiché dovrai piangere per altri motivi,ché pianger ti conven per altra spada "Non impedire il suo viaggio voluto da Dio: si vuole così in Cielo, dove è possibile tutto ciò che si vuole, quindi non dire altro","Non impedir lo suo fatale andare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare" "Quando leggemmo che la bocca desiderata di Ginevra fu baciata da un simile amante, costui, che non sarà mai diviso da me, mi baciò la bocca tutto tremante","Quando leggemmo il disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante" "e la più grande e più luminosa di quelle gemme si fece avanti, per accontentare il mio desiderio di conoscerla","e la maggiore e la più luculenta di quelle margherite innanzi fessi, per far di sé la mia voglia contenta" E lui a me:,Ed elli a me: "Non appena fui ai piedi della sua tomba, mi guardò un poco e poi, quasi con disdegno, mi domandò:","Com’io al piè de la sua tomba fui, guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, mi dimandò:" "Io, invece, non appena l'alba, con la sua bellezza, comincia a diffondere la luce nelle zone d'intorno, svegliando gli animali in ogni bosco, non smetto mai di sospirare finche dura il giorno.","Ed io, da che comincia la bella alba a scuoter l'ombra intorno de la terra, svegliando gli animali in ogni selva, non ò mai triegua di sospir' col sole." Una voce improvvisa ci disse:,Sùbita voce disse: Vedi come è mutilato Maometto,Vedi come storpiato è Maometto Io gli dissi:,I’ dissi lui: "Essi drizzano gli sguardi alle voci più che alla verità, e così formano la loro opinione prima di ascoltare l'arte o la ragionevolezza","A voce più ch’al ver drizzan li volti, e così ferman sua oppinione prima ch’arte o ragion per lor s’ascolti" Da quel momento in poi amo questo luogo così che non ho pace in nessun altro.,Da indi in qua mi piace quest'erba sí ch' altrove non ò pace. "Io sono resa da Dio, bontà sua, tale che la vostra miseria non mi tocca e nessuna fiamma dell'Inferno può danneggiarmi","I’ son fatta da Dio, sua mercé, tale, che la vostra miseria non mi tange, né fiamma d’esto incendio non m’assale" e io la seguii,e io per le sue orme facciamo rinverdire la grazia con l'impegno a far bene,che studio di ben far grazia rinverda Io rivolsi gli occhi eseguendo i suoi comandi e vidi cento sferette che si abbellivano a vicenda con raggi luminosi,"Come a lei piacque, li occhi ritornai, e vidi cento sperule che ‘nsieme più s’abbellivan con mutui rai" "Così facevo io in mezzo a quella folla di anime, volgendo il viso a loro qua e là, e promettendo mi separavo dalla calca","Tal era io in quella turba spessa, volgendo a loro, e qua e là, la faccia, e promettendo mi sciogliea da essa" "e, come già detto da Tommaso, soccorse la sua sposa, le cui azioni e parole indussero il popolo sbandato a ravvedersi","e, come è detto, a sua sposa soccorse con due campioni, al cui fare, al cui dire lo popol disviato si raccorse" "Io posso chiudere e aprire il cielo, come ben sai","Lo ciel poss’io serrare e diserrare, come tu sai" Io cominciai a dire:,Io cominciai: "L'altro dubbio che ti tormenta è meno pericoloso, poiché la sua malizia non ti potrebbe allontanare da me","L’altra dubitazion che ti commove ha men velen, però che sua malizia non ti poria menar da me altrove" "e vidi tutt'intorno una grande spianata, piena di orribili dolori e tormenti",e veggio ad ogne man grande campagna piena di duolo e di tormento rio Qui dobbiamo usare un po' di ingegno,Qui si conviene usare un poco d’arte "Aveva lo sguardo a terra e gli occhi privi di ogni sicurezza, e sospirando diceva:","Li occhi a la terra e le ciglia avea rase d’ogne baldanza, e dicea ne’ sospiri:" Così iniziarono a cantare,Così cantando cominciaro "io, quando lui tese verso di me il suo braccio, fissai il suo volto così che non potei non riconoscerlo, benché fosse tutto bruciato","E io, quando ’l suo braccio a me distese, ficcai li occhi per lo cotto aspetto, sì che ’l viso abbrusciato non difese la conoscenza sua al mio ’ntelletto" "Laggiù sorge il castello di Romena, dove io falsificai il fiorino","Ivi è Romena, là dov’io falsai la lega suggellata del Batista" Il fondale ed entrambi gli argini erano fatti in pietra,"Lo fondo suo e ambo le pendici fatt’era ’n pietra, e ’ margini dallato" "Sì, possiedo questa moneta così lucida e tonda che non ho dubbi sul suo valore","Sì ho, sì lucida e sì tonda, che nel suo conio nulla mi s’inforsa" "Non riesco a parlare, giacché patisco forti sofferenze, come coloro che si ritrovano in punto di morte.","Parlar non posso, ché 'n pene io ardo sì come quelli che sua morte vede." Non mi sembravano né meno ampi né maggiori di quelli che servono come fonti battesimali nel bel battistero fiorentino di San Giovanni,"Non mi parean men ampi né maggiori che que’ che son nel mio bel San Giovanni, fatti per loco d’i battezzatori" "Io non potei fissare il sole a lungo, ma neppure così poco da non vederlo sfavillare tutt'intorno, come un ferro incandescente appena uscito dal fuoco","Io nol soffersi molto, né sì poco, ch’io nol vedessi sfavillar dintorno, com’ferro che bogliente esce del foco" "Passammo oltre accostati all'orlo interno della Cornice, ascoltando gli esempi di gola punita da miseri castighi","Sì accostati a l’un d’i due vivagni passammo, udendo colpe de la gola seguite già da miseri guadagni" "e io ero il solo che mi preparavo ad affrontare un cammino angoscioso e terribile, che la mia mente infallibile descriverà","e io sol unom’apparecchiava a sostener la guerra sì del cammino e sì de la pietate, che ritrarrà la mente che non erra" Questi che dice così è Virgilio,Virgilio è questi che così mi dice "infatti il bene, che è oggetto della volontà, si raccoglie tutto in essa, e al di fuori di essa ciò che lì è perfetto diventa difettoso","però che ‘l ben, ch’è del volere obietto, tutto s’accoglie in lei, e fuor di quella è defettivo ciò ch’è lì perfetto" Ecco chi accrescerà il nostro ardore di carità,Ecco chi crescerà li nostri amori Io dissi:,"diss’io," "Se tu, mia canzone, fossi bella e ornata, quanto desideri, potresti coraggiosamente uscire dal bosco e andare tra gli uomini.","Se tu avessi ornamenti quant' ài voglia, poresti arditamente uscir del bosco e gir infra la gente." e spesso una sola spada taglia più e meglio di cinque spade assieme,e molte volte taglia più e meglio una che le cinque spade allora io incorsi nell'errore opposto a quello che accese amore tra Narciso e la sua immagine specchiata nell'acqua,per ch’io dentro a l’error contrario corsi a quel ch’accese amor tra l’omo e ‘l fonte Amore che sente la tua grande forza dice,"Amor, che lo tu' grande valor sente, dic'" Tu lascerai ogni cosa che ami di più,Tu lascerai ogne cosa diletta più caramente "Queste intelligenze angeliche, non appena furono felici contemplando Dio, non distolsero lo sguardo dalla sua mente, da cui nulla può essere celato:perciò la loro visione non è interrotta da alcun nuovo oggetto, e dunque non hanno bisogno di ricordare concetti acquisiti in diversi momenti","Queste sustanze, poi che fur gioconde de la faccia di Dio, non volser viso da essa, da cui nulla si nasconde: però non hanno vedere interciso da novo obietto, e però non bisogna rememorar per concetto diviso" "e se essi hanno meriti ciò non è sufficiente, perché non hanno ricevuto il battesimo che ammette alla fede in cui tu credi","e s’elli hanno mercedi, non basta, perché non ebber battesmo, ch’è porta de la fede che tu credi" "ma mi spinge il tuo parlare chiaro, che mi fa ricordare del mondo terreno","ma sforzami la tua chiara favella, che mi fa sovvenir del mondo antico" "Con lo stesso furore e fragore con cui i cani escono contro il mendicante che si ferma e chiede la carità da quel punto, i diavoli uscirono da sotto il ponte e rivolsero contro Virgilio tutti i bastoni uncinati","Con quel furore e con quella tempesta ch’escono i cani a dosso al poverello che di sùbito chiede ove s’arresta, usciron quei di sotto al ponticello, e volser contra lui tutt’i runcigli" "e nel suo atteggiamento sembrava che dicesse Ecce ancilla Dei, in modo così veritiero come una figura impressa sulla cera","e avea in atto impressa esta favella ‘Ecce ancilla Dei’, propriamente come figura in cera si suggella" "Non prima di aver percorso un largo giro, giungemmo in un punto dove l'orribile traghettatore gridò:","Non sanza prima far grande aggirata, venimmo in parte dove il nocchier forte gridò:" Tu prima mi hai inviato a bere nelle grotte di Parnaso e per primo mi hai illuminato dopo Dio,"Tu prima m’inviasti verso Parnaso a ber ne le sue grotte, e prima appresso Dio m’alluminasti" La prima e la quinta anima che formano il ciglio,"La prima vita del ciglio e la quinta ti fa maravigliar, perché ne vedi la region de li angeli dipinta" "E come i fiumi Ismeno e Asopo videro di notte una folla che correva furiosamente lungo il loro corso, quando i Tebani avevano bisogno di Bacco, nello stesso modo in quella Cornice chi è cavalcato da buona volontà e giusto amore curva il proprio passo, come io vidi fare a quelle anime","E quale Ismeno già vide e Asopo lungo di sè di notte furia e calca, pur che i Teban di Bacco avesser uopo, cotal per quel giron suo passo falca, per quel ch’io vidi di color, venendo, cui buon volere e giusto amor cavalca" "E come il raggio luminoso risplende attraverso un corpo trasparente, in modo tale che tra il suo giungere e il brillare non c'è intervallo di tempo, così il triforme atto creativo di Dio si irradiò insieme nel suo essere, senza successione di tempo","E come in vetro, in ambra o in cristallo raggio resplende sì, che dal venire a l’esser tutto non è intervallo, così ‘l triforme effetto del suo sire ne l’esser suo raggiò insieme tutto sanza distinzione in essordire" "L'affetto che dimostri parlando con me e il benevolo aspetto che vedo e osservo nel vostro splendore, ha così tanto allargato la mia fiducia come il sole fa aprire la rosa quando essa si spande per quanto le concede la sua natura","L’affetto che dimostri meco parlando, e la buona sembianza ch’io veggio e noto in tutti li ardor vostri, così m’ha dilatata mia fidanza, come ‘l sol fa la rosa quando aperta tanto divien quant’ell’ha di possanza" "Tutti quanti in vita ebbero la mente ottenebrata, così che non fecero alcuna spesa con misura","Tutti quanti fuor guerci sì de la mente in la vita primaia, che con misura nullo spendio ferci" "E, per chi comprende correttamente, la forma non si intuisce: tanto meno lui che da essa procede.","E, chi ben aude, forma non si vede: dunqu'elli meno, che da lei procede." "Noi passammo oltre, là dove il ghiaccio imprigiona crudelmente altri dannati, non rivolti in basso ma verso l'alto","Noi passammo oltre, là ’ve la gelata ruvidamente un’altra gente fascia, non volta in giù, ma tutta riversata" "Della avvenuta purificazione è prova la sola volontà, che spinge liberamente a cambiare compagnia e sorprende l'anima, e di tale volere l'anima gioisce","De la mondizia sol voler fa prova, che, tutto libero a mutar convento, l’alma sorprende, e di voler le giova" "Se Dio ti avesse annegato nell'Ema, la prima volta che ti inurbasti a Firenze, molti che oggi sono tristi sarebbero lieti","Molti sarebber lieti, che son tristi, se Dio t’avesse conceduto ad Ema la prima volta ch’a città venisti" Così procedette e mi introdusse nel primo cerchio che attornia la voragine infernale,Così si mise e così mi fé intrare nel primo cerchio che l’abisso cigne disse:,disse: E la speranza mi dice:,E dicemi isperanza: "Quando mi vidi giunto a quella fase della mia vita in cui ognuno dovrebbe ammainare le vele e raccogliere le sartie, ciò che prima mi piaceva mi dispiacque e mi feci frate, dopo essermi pentito e confessato","Quando mi vidi giunto in quella parte di mia etade ove ciascun dovrebbe calar le vele e raccoglier le sarte,ciò che pria mi piacea, allor m’increbbe, e pentuto e confesso mi rendei" "Al centro di esso c'è un luogo dove potrebbero benedire il vescovo di Trento, di Brescia e di Verona, se facessero quel cammino","Loco è nel mezzo là dove ’l trentino pastore e quel di Brescia e ’l veronese segnar poria, s’e’ fesse quel cammino" "E se la mia permanenza nel mondo fu vana, almeno la mia morte sia lodevole.","E se la stanza fu vana, almen sia la partita onesta." "Ma affinché tu non possa godere di questa visione, se mai uscirai da questi luoghi oscuri, apri le orecchie e ascolta la mia profezia: prima Pistoia esilierà i Guelfi Neri, poi sarà Firenze a liberarsi dei Bianchi","Ma perché di tal vista tu non godi, se mai sarai di fuor da’ luoghi bui, apri li orecchi al mio annunzio, e odi: Pistoia in pria d’i Neri si dimagra poi Fiorenza rinova gente e modi" "Dopo che l'ebbi sciolta del tutto, come Virgilio mi aveva ordinato, la porsi a lui legata e aggrovigliata","Poscia ch’io l’ebbi tutta da me sciolta, sì come ’l duca m’avea comandato, porsila a lui aggroppata e ravvolta" Io venni dalla Toscana in questa fossa crudele da poco tempo,"Io piovvi di Toscana, poco tempo è, in questa gola fiera" così che questa vostra operosità è quasi discendente da Dio,sì che vostr’arte a Dio quasi è nepote "così ognuno di quei beati si protese verso l'alto con la sua cima, così che mi fu chiaro l'alto affetto che essi avevano per Maria","ciascun di quei candori in sù si stese con la sua cima, sì che l’alto affetto ch’elli avieno a Maria mi fu palese" Io sentii tutti che mormoravano,Io senti’ mormorare a tutti "Poiché tu pensi solo ai beni terreni, ricavi delle tenebre dalla vera luce","Però che tu rificchi la mente pur a le cose terrene, di vera luce tenebre dispicchi" "Vieni tu solo, mentre quell'altro se ne vada, visto che ha avuto il coraggio di entrare in questo luogo","Vien tu solo, e quei sen vada, che sì ardito intrò per questo regno" "Ma i Provenzali, che agirono contro di lui, non hanno riso",Ma i Provenzai che fecer contra lui non hanno riso "ma appare piena di spaventato e portata via da un carro, senza che qualcuno la insegua","ma pien di spavento nel porta un carro, sanza ch’altri il cacci" "per caso sentii: ""Dolce Maria""","e per ventura udi’: ""Dolce Maria""" "Essi procedevano davanti e io tutto solo dietro, e ascoltavo i loro discorsi, che mi davano materia di poetare","Elli givan dinanzi, e io soletto di retro, e ascoltava i lor sermoni, ch’a poetar mi davano intelletto" "Mi sembra che tu neghi, o mio maestro, espressamente in una tua opera, che una preghiera possa piegare una decisione divina","El par che tu mi nieghi, o luce mia, espresso in alcun testo che decreto del cielo orazion pieghi" e sia sufficiente per questo il dato acquisito,e qui basti l’effetto "La natura dell'Universo, che tiene la Terra al centro, immobile, e fa ruotare tutto il resto intorno, comincia da qui come suo principio e sua fine","La natura del mondo, che quieta il mezzo e tutto l’altro intorno move, quinci comincia come da sua meta" Allora i due smisero di appoggiarsi a vicenda,Allor si ruppe lo comun rincalzo "Capii che a questa pena sono dannati i peccatori di lussuria, che sottomettono la ragione al piacere","Intesi ch’a così fatto tormento enno dannati i peccator carnali, che la ragion sommettono al talento" "e vidi scendere giù dal cielo due angeli con spade fiammeggianti, tronche e prive di punte","e vidi uscir de l’alto e scender giùe due angeli con due spade affocate, tronche e private de le punte sue" "Egli dice nel suo canto in onore di Dio: 'Sperino in Te, coloro che sanno il Tuo nome': e chi non lo sa, se possiede la mia fede","‘Sperino in te’, ne la sua teodìa dice, ‘color che sanno il nome tuo’: e chi nol sa, s’elli ha la fede mia" ma dovrai tenere a freno la tua lingua,ma fa che la tua lingua si sostegna "Nonostante l'andatura fosse spedita, il mio dolce padre non lasciò cadere la cosa e disse:","Non lasciò, per l’andar che fosse ratto, lo dolce padre mio, ma disse:" infatti io sono venuta qui per rispondere a ogni tua domanda quel tanto che basti,ch’i’ venni presta ad ogne tua question tanto che basti Prega Matelda che te lo spieghi,Priega Matelda che ‘l ti dica "La vita scorre via veloce e non si arresta un attimo e la morte viene dietro velocemente, e le cose presenti e passate mi tormentano, e ancora quelle future.","La vita fugge e non s' arresta un' ora e la morte vien dietro a gran giornate e le cose presenti e le passate mi danno guerra, e le future ancora." Questo fu il motivo che le spinse a parlare di me,Questa fu la cagion che diede inizio loro a parlar di me "Noi eravamo ancora in attesa accanto all'albero, credendo che volesse aggiungere altro, quando fummo sorpresi da un rumore, in modo simile a colui che sente arrivare il cinghiale e la muta dei cani sulle sue tracce, e che ascolta le bestie e il fogliame che stormisce","Noi eravamo ancora al tronco attesi, credendo ch’altro ne volesse dire, quando noi fummo d’un romor sorpresi, similemente a colui che venire sente ’l porco e la caccia a la sua posta, ch’ode le bestie, e le frasche stormire" "Io mi voltai a lato con paura di essere abbandonato, quando vidi che c'era l'ombra solo davanti a me","Io mi volsi dallato con paura d’essere abbandonato, quand’io vidi solo dinanzi a me la terra oscura" ed egli mi disse:,ed el mi disse: "infatti, quando fui giunto vicino a quelle anime tanto da vedere bene i loro gesti, versai lacrime di dolore dai miei occhi","ché, quando fui sì presso di lor giunto, che li atti loro a me venivan certi, per li occhi fui di grave dolor munto" "e dietro a tutti un vecchio solitario, che procedeva dormendo, col volto espressivo","e di retro da tutti un vecchio solo venir, dormendo, con la faccia arguta" "Perciò scendemmo dall'argine sul lato destro, e facemmo dieci passi sull'orlo del Cerchio, stando attenti a evitare la sabbia e la pioggia di fuoco","Però scendemmo a la destra mammella, e diece passi femmo in su lo stremo, per ben cessar la rena e la fiammella" "Io non attenderei certo che tu parlassi, se potessi penetrare in te come tu puoi farlo in me","Già non attendere’ io tua dimanda, s’io m’intuassi, come tu t’inmii" Voi potete tornare indietro e riferire a quelli che vi hanno mandati qui che il corpo di costui è in carne e ossa,Voi potete andarne e ritrarre a color che vi mandaro che ‘l corpo di costui è vera carne "Da qui sentimmo gente che si lamentava nell'altra Bolgia e che soffiava forte con naso e bocca, colpendosi con le sue stesse mani","Quindi sentimmo gente che si nicchia ne l’altra bolgia e che col muso scuffa, e sé medesma con le palme picchia" È incostante e lo si può vedere stabilmente in persone d'animo nobile.,"Poco soggiorna, ancor di lui vedrai che 'n gente di valor, lo più, si trova." vieni a vedere cosa Dio ha permesso per la sua grazia,vieni a veder che Dio per grazia volse "Alza la testa e rassicurati, poiché ciò che viene quassù dal mondo terreno deve perfezionarsi alla nostra luce","Leva la testa e fa che t’assicuri: che ciò che vien qua sù del mortal mondo, convien ch’ai nostri raggi si maturi" "Tu mi hai reso lieto, così ora rendimi le cose chiare, dal momento che con le tue parole mi hai indotto a dubitare di come sia possibile che un figlio sia degenere rispetto al padre","Fatto m’hai lieto, e così mi fa chiaro, poi che, parlando, a dubitar m’hai mosso com’esser può, di dolce seme, amaro" "Se i pensieri chiari, facilmente visibili all'esterno, come se fossero scritti sul mio volto, o espressi tramite parole interrotte, a stento comprensibili a causa della paura e della vergogna.","Se ne la fronte ogni penser depinto od in voci interrotte a pena intese, or da paura or da vergogna offese." "Ma poiché vide che io non me ne andavo, disse:","Ma poi che vide ch’io non mi partiva, disse:" "infatti egli fu scelto nell'Empireo come fondatore della nobile Roma e del suo impero:e Roma e il suo impero, a dire la verità, furono stabiliti come la santa sede dove risiede il successore del primo papa","ch’e’ fu de l’alma Roma e di suo impero ne l’empireo ciel per padre eletto:la quale e ’l quale, a voler dir lo vero, fu stabilita per lo loco santo u’ siede il successor del maggior Piero" "Vedo il nuovo Pilato così crudele da non essere soddisfatto di ciò, ma portare le sue vele smaniose dentro il Tempio senza attendere il decreto papale","Veggio il novo Pilato sì crudele, che ciò nol sazia, ma sanza decreto portar nel Tempio le cupide vele" E supplisci alle sue mancanze con la tua grazia.,E 'l suo defetto di tua grazia adempi. "dall'altro lato si chiama Eunoè, e non agisce se non si beve prima quest'acqua e poi quell'altra: questo sapore è superiore a ogni altro","così da l’altro lato Eunoè si chiama, e non adopra se quinci e quindi pria non è gustato: a tutti altri sapori esto è di sopra" "come mi scossi quando mi prese, dicendomi: ""Forse tu non pensavi che io fossi filosofo""","come mi riscossi quando mi prese dicendomi: ""Forse tu non pensavi ch’io loico fossi""" "E di ciò è prova il fatto che il primo peccatore di superbia, che fu la più perfetta di ogni creatura, fu precipitato dal Cielo per non aver atteso il lume della grazia divina","E ciò fa certo che ‘l primo superbo, che fu la somma d’ogne creatura, per non aspettar lume, cadde acerbo" come fece il merlo per un breve giorno di sole,come fé ‘l merlo per poca bonaccia "O tu che sei luce e guida degli altri poeti, mi siano di aiuto il lungo impegno e il grande amore che mi hanno spinto a leggere la tua opera","O de li altri poeti onore e lume, vagliami ’l lungo studio e ’l grande amore che m’ha fatto cercar lo tuo volume" "Da un lato e dall'altro in quella roccia scura vidi dei diavoli cornuti armati di frusta, che li percuotevano crudelmente sul fondoschiena","Di qua, di là, su per lo sasso tetro vidi demon cornuti con gran ferze, che li battien crudelmente di retro" "Guai a voi, anime malvagie","Guai a voi, anime prave" "Tu, per non stupirti troppo, pensa che sulla Terra manca una autorità di governo","Tu, perché non ti facci maraviglia, pensa che ’n terra non è chi governi" tuttavia non la lasciai impegnata in nessun conflitto dichiarato,ma ’n palese nessuna or vi lasciai "Qui, fra coloro che hanno eterna dimora nel terzo cielo del paradiso, ebbi modo di rivederla più bella e meno superba.","Ivi, fra lor che 'l terzo cerchio serra, la rividi piú bella e meno altera." tutti dicevano la stessa cosa e in modo tale che sembrava esserci una totale concordia,"una parola in tutte era e un modo, sì che parea tra esse ogne concordia" "Se io ho capito bene le tue parole, la tua anima è vittima di viltà","S’i’ ho ben la parola tua intesa, l’anima tua è da viltade offesa" E la mia donna:,E la mia donna: "e tutti e sette i pianeti mi si mostrarono nella loro reale dimensione e nella loro velocità, e nella reciproca posizione celeste",e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo "Belacqua, ormai non sono più in pena per te","Belacqua, a me non dole di te omai" "Dunque, se lo Spirito Santo imprime la luce della potenza divina, allora la cosa creata è pienamente perfetta","Però se ‘l caldo amor la chiara vista de la prima virtù dispone e segna, tutta la perfezion quivi s’acquista" la vostra pena orribile e fastidiosa non vi dia timore a presentarvi a me,la vostra sconcia e fastidiosa pena di palesarvi a me non vi spaventi "Si vuole questo e si cerca di attuarlo, e verrà presto compiuto, da chi ogni giorno","Questo si vuole e questo già si cerca, e tosto verrà fatto a chi ciò pensa là dove Cristo tutto dì si merca" "Prima che le anime degne di salire a Dio fossero indirizzate a questo monte, le mie ossa furono sepolte per ordine di Ottaviano","Anzi che a questo monte fosser volte l’anime degne di salire a Dio, fur l’ossa mie per Ottavian sepolte" poi alzai lo sguardo al sole ed ero stupito del fatto che ci colpisse da sinistra,"poscia li alzai al sole, e ammirava che da sinistra n’eravam feriti" Questo io dissi a lui,Questo io a lui sappi che il suo movimento è tanto veloce a causa dell'amore ardente che lo stimola,e sappi che ‘l suo muovere è sì tosto per l’affocato amore ond’elli è punto "Dico di essere impiegato a dipingere l'aria, perché sono ridotto a lavorare senza alcun guadagno.","A pinger l'air son dato, poi ch'a tal sono adutto: lavoro e non acquisto." "e teneva la testa mozzata per i capelli, penzoloni come una lanterna","e ’l capo tronco tenea per le chiome, pesol con mano a guisa di lanterna" I primi cerchi ti hanno mostrato i Serafini e i Cherubini,I cerchi primi t’hanno mostrato Serafi e Cherubi "Certo vedrai che il tuo pensiero è totalmente erroneo, se ascolti con attenzione le argomentazioni con cui io lo confuterò","Certo assai vedrai sommerso nel falso il creder tuo, se bene ascolti l’argomentar ch’io li farò avverso" "Quando mi ero trasformata da carne a spirito e la mia bellezza e virtù erano accresciute, io gli fui meno cara e meno gradita","Quando di carne a spirto era salita e bellezza e virtù cresciuta m’era, fu’ io a lui men cara e men gradita" "Non stupirti, Toscano, se io piango quando rammento Guido da Prata, Ugolino d'Azzo che visse insieme a noi,Federigo Tignoso e la sua brigata, la famiglia dei Traversari e degli Anastagi,le dame e i cavalieri, le fatiche militari e i piaceri signorili che amore e cortesia ci inducevano a perseguire, mentre ora là i cuori sono malvagi","Non ti maravigliar s’io piango, Tosco, quando rimembro con Guido da Prata, Ugolin d’Azzo che vivette nosco, Federigo Tignoso e sua brigata, la casa Traversara e li Anastagi (e l’una gente e l’altra è diretata), le donne e ‘ cavalier, li affanni e li agi che ne ‘nvogliava amore e cortesia là dove i cuor son fatti sì malvagi" "E quando sarai tornato sulla Terra, porta questo messaggio, affinché gli uomini non abbiano la presunzione di voler comprendere qualcosa di così inconoscibile","E al mondo mortal, quando tu riedi, questo rapporta, sì che non presumma a tanto segno più mover li piedi" "Ormai dobbiamo scendere in questo modo: sali davanti a me, poiché voglio essere nel mezzo tra te e la coda, perché non possa nuocerti","Omai si scende per sì fatte scale: monta dinanzi, ch’i’ voglio esser mezzo, sì che la coda non possa far male" Qui ci si pente dei danni inferti spietatamente,Quivi si piangon li spietati danni Guido non vive ancora,non viv’elli ancora "O anima illustre, che scrivesti della liberalità del Paradiso, parla della speranza in questa altezza: tu la conosci bene, poiché la raffiguri tante volte quante Gesù mostrò a voi tre la sua predilezione","Inclita vita per cui la larghezza de la nostra basilica si scrisse, fa risonar la spene in questa altezza: tu sai, che tante fiate la figuri, quante Iesù ai tre fé più carezza" "Un sogno che ho fatto e che mi fa pensare, mi spinge a camminare pieno di dubbi, perché non posso distogliermi da esso","Con tanta sospeccion fa irmi novella vision ch’a sé mi piega, sì ch’io non posso dal pensar partirmi" "Io aspettai un poco, per sentire qualcosa di nuovo in quella Cornice","E io attesi un poco, s’io udissi alcuna cosa nel novo girone" "Allora scendemmo nel quarto Cerchio, procedendo più in basso in quella dolorosa voragine che contiene tutto il male del mondo",Così scendemmo ne la quarta lacca pigliando più de la dolente ripa che ’l mal de l’universo tutto insacca infatti il vederla preparerà il tuo sguardo ad affrontare la visione di Dio,ché veder lui t’acconcerà lo sguardo più al montar per lo raggio divino "e se non hai alcuna pietà di noi, vieni almeno a vergognarti della tua reputazione","e se nulla di noi pietà ti move, a vergognar ti vien de la tua fama" "e io temevo il fuoco da un lato, di cadere nel vuoto dall'altro","e io temea ‘l foco quinci, e quindi temeva cader giuso" "esso oscillò come una nave nella tempesta, ondeggiando da una parte all'altra","ond’el piegò come nave in fortuna, vinta da l’onda, or da poggia, or da orza" "Costoro, Persio, io e molti altri siamo insieme a quel poeta greco che le Muse allattarono più di chiunque altro, nel I Cerchio del carcere oscuro: spesse volte parliamo del monte che ha sempre con sé le nostre nutrici","Costoro e Persio e io e altri assai siam con quel Greco che le Muse lattar più ch’altri mai, nel primo cinghio del carcere cieco: spesse fiate ragioniam del monte che sempre ha le nutrice nostre seco" "ed egli attese il momento e il luogo opportuno, e quando le ali del mostro furono abbastanza aperte si aggrappò ai suoi fianchi pelosi","ed el prese di tempo e loco poste, e quando l’ali fuoro aperte assai, appigliò sé a le vellute coste" "Pensa, lettore, se non mi sconfortai sentendo quelle parole maledette: credetti di non fare mai ritorno sulla Terra","Pensa, lettor, se io mi sconfortai nel suon de le parole maladette, ché non credetti ritornarci mai" "Ringrazia, ringrazia il Sole degli angeli che per sua grazia ti ha sollevato a questo Sole materiale","Ringrazia, ringrazia il Sol de li angeli, ch’a questo sensibil t’ha levato per sua grazia" "La Provvidenza, che stabilisce tutto questo, fa sempre quieto con la sua luce il Cielo nel quale ruota quello più veloce","La provedenza, che cotanto assetta, del suo lume fa ‘l ciel sempre quieto nel qual si volge quel c’ha maggior fretta" "Lasciate ogni speranza, voi che entrate qui","Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate" "E poi il demone si rivolse al mio maestro, dicendogli:",E al maestro mio volse la faccia: "La sua bocca non si era ancora richiusa, quando apparve accanto a me una donna santa e sollecita, che voleva confondere quell'altra","Ancor non era sua bocca richiusa, quand’ una donna apparve santa e presta lunghesso me per far colei confusa" "e in seguito sviluppa tutte le sensazioni, fino alla vista",e quindi organa poi ciascun sentire infino a la veduta "Ma dimmi: voi che siete qui felici, desiderate essere in un luogo più alto per vedere Dio più da vicino ed essere in maggior comunione con Lui","Ma dimmi: voi che siete qui felici, disiderate voi più alto loco per più vedere e per più farvi amici" Questa montagna è tale che all'inizio l'ascesa è sempre molto faticosa,"Questa montagna è tale, che sempre al cominciar di sotto è grave" "e la può raggiungere, altrimenti ogni desiderio cadrebbe in vano","e giugner puollo: se non, ciascun disio sarebbe frustra" Sappi che il vaso che il serpente ha rotto è come se non esistesse più,Sappi che ‘l vaso che ‘l serpente ruppe fu e non è "quando ancora non sanno parlare, amano e rispettano la propria madre, mentre quando diventano grandi desiderano vederla morta","e tal, balbuziendo, ama e ascolta la madre sua, che, con loquela intera, disia poi di vederla sepolta" "Questi, che è con me e resta in silenzio",Costui ch’è meco e non fa motto "Qualcuno afferma che, nella passione di Cristo, la Luna tornò indietro e si interpose al Sole in un'eclissi, causandone così l'oscuramento","Un dice che la luna si ritorse ne la passion di Cristo e s’interpuose, per che ‘l lume del sol giù non si porse" "Sicuramente, se vi ricordate di narciso, saprete che il vostro comportamento e il suo conducono entrambi alla morte, sebbene l'erba non sia degna di un fiore così bello come voi.","Certo, se vi rimembra di narcisso, questo e quel corso ad un termino vanno: benché di sí bel fior sia indegna l'erba." "e dopo aver drizzato il viso verso di me, i loro occhi, che prima erano molli di pianto all'interno, gocciolarono le lacrime sulle labbra e il gelo le strinse serrando loro gli occhi","e poi ch’ebber li visi a me eretti, li occhi lor, ch’eran pria pur dentro molli, gocciar su per le labbra, e ’l gelo strinse le lagrime tra essi e riserrolli" "O anima sciocca, accontentati del corno e sfogati con quello quando l'ira o un'altra passione ti prende","Anima sciocca, tienti col corno, e con quel ti disfoga quand’ira o altra passion ti tocca" "Come colui che osserva e tenta in ogni modo di vedere una parziale eclissi di sole, e che, per voler vedere, diventa cieco","Qual è colui ch’adocchia e s’argomenta di vedere eclissar lo sole un poco, che, per veder, non vedente diventa" Quell'anima forse sale più lentamente del dovuto a causa di Virgilio,"Ella sen va sù forse più tarda che non farebbe, per altrui cagione" "Davanti ai miei occhi le quattro luci stavano accese, e quella che era giunta per prima iniziò a farsi più rossa, diventando nel suo aspetto tale quale diverrebbe Giove, se lui e Marte fossero uccelli e si scambiassero le penne","Dinanzi a li occhi miei le quattro face stavano accese, e quella che pria venne incominciò a farsi più vivace, e tal ne la sembianza sua divenne, qual diverrebbe Iove, s’elli e Marte fossero augelli e cambiassersi penne" Cianfa dove sarà rimasto,Cianfa dove fia rimaso e approvo il giudizio di chi lo considera poca cosa,e quel consiglio per migliore approbo che l’ha per meno "e dietro di essa veniva una fila di anime tanto lunga, che non avrei mai creduto che la morte ne avesse disfatte tante","e dietro le venìa sì lunga tratta di gente, ch’i’ non averei creduto che morte tanta n’avesse disfatta" "Lei, tuttavia, che vedeva il mio desiderio, iniziò a dire, sorridendo con tale gioia che sembrava che Dio si allietasse nel suo viso","Ma ella, che vedea ‘l mio disire, incominciò, ridendo tanto lieta, che Dio parea nel suo volto gioire:" "Piangeva con sei occhi e le lacrime gocciolavano sui tre menti, mischiato a una bava sanguinolenta","Con sei occhi piangea, e per tre menti gocciava ’l pianto e sanguinosa bava" Cosa fai tu in questo Inferno,Che fai tu in questa fossa "Quando colui che illumina tutto il mondo tramonta dal nostro emisfero, così che il giorno scompare in ogni parte, il cielo, che prima è acceso di luce, diventa subito di nuovo lucente per molte stelle, nelle quali si riflette quella del sole","Quando colui che tutto ‘l mondo alluma de l’emisperio nostro sì discende, che ‘l giorno d’ogne parte si consuma, lo ciel, che sol di lui prima s’accende, subitamente si rifà parvente per molte luci, in che una risplende" "Se tu vuoi sapere i nomi di tutti gli altri, segui le mie parole facendo scorrere lo sguardo lungo le luci di questa beata corona","Se sì di tutti li altri esser vuo’ certo, di retro al mio parlar ten vien col viso girando su per lo beato serto" "Lassù, nella vita serena, mi sono smarrito in una valle prima che la mia vita raggiungesse il suo culmine","Là sù di sopra, in la vita serena, mi smarri’ in una valle, avanti che l’età mia fosse piena" quando sentii:,quand’ io udi’ perciò tratterò per prima quella che è più pericolosa sul piano dottrinale,e però pria tratterò quella che più ha di felle E io:,E io: "E se qualcuno di voi tornerà nel mondo terreno, riabiliti la mia memoria, che ancora soffre del colpo subìto a causa dell'invidia","E se di voi alcun nel mondo riede, conforti la memoria mia, che giace ancor del colpo che ’nvidia le diede" "quindi sorrise, come si fa con un bambino vinto dalla promessa di un frutto",indi sorrise come al fanciul si fa ch’è vinto al pome "Dopo aver alzato un poco più lo sguardo, vidi il maestro di tutti i sapienti che sedeva in mezzo ad altri filosofi","Poi ch’innalzai un poco più le ciglia, vidi ’l maestro di color che sanno seder tra filosofica famiglia" Mi amasti molto e ne avesti ben ragione,"Assai m’amasti, e avesti ben onde" "Sulla riva sinistra del mare tirreno, dove si infrangono le onde sospinte dal vento, improvvisamente vidi l'altera pianta del lauro intorno al quale sono spinto a scrivere tanti versi.","Del mar tirreno a la sinistra riva, dove rotte dal vento piangon l'onde, subito vidi quella altera fronde di cui conven che 'n tante carte scriva." "Da lei ti giunge quella leggerezza piena d'amore che ti conduce al cielo nel modo corretto per salirvi, tanto che io già mi muovo pieno e orgoglioso dalla speranza di arrivarvi.",Da lei vien l'animosa leggiadria ch' al ciel ti scorge per destro sentero: sí ch' i' vo già de la speranza altero. "Non ebbe il tempo di completare il ragionamento, perché io vidi i Malebranche venire ad ali spiegate non molto lontano, per catturarci","Già non compié di tal consiglio rendere, ch’io li vidi venir con l’ali tese non molto lungi, per volerne prendere" infatti l'ardore santo che illumina ogni cosa è più vivo nelle creature che più gli somigliano,"ché l’ardor santo ch’ogne cosa raggia, ne la più somigliante è più vivace" "Chi ne vuole avere una prova sicura, se si intende d'amore, mi osservi bene: porto la morte scritta in faccia.","E chi ne vol aver ferma certanza, riguardimi, se sa legger d'amore, ch'i' porto morte scritta ne la faccia." e si abbracciavano a vicenda,e l’un l’altro abbracciava "Quaggiù in terra i nostri desideri, lieti anche se immersi nella sofferenza, si appagano di sguardi, parole, canti: ma allora quanto grande sarà la felicità paradisiaca se questa gioia terrena è tanto intensa?","Ché dove del mal suo qua giú sí lieta vostra vaghezza acqueta un mover d' occhi, un ragionar, un canto, quanto fia quel piacer, se questo è tanto?" "Avvicinati, così che io possa prenderti","Fatti qua, sì ch’io ti prenda" "E se non fosse per il rispetto che devo alle somme chiavi che tu tenesti nella vita terrena e che mi frenano, userei parole ancor più severe","E se non fosse ch’ancor lo mi vieta la reverenza delle somme chiavi che tu tenesti ne la vita lieta, io userei parole ancor più gravi" "Voi pochi, che vi siete nutriti per tempo del pane degli angeli di cui qui sulla Terra si vive ma non ci si sazia mai, voi vi potete inoltrare in alto mare con la vostra barca, seguendo la mia scia davanti all'acqua che ritorna uguale","Voialtri pochi che drizzaste il collo per tempo al pan de li angeli, del quale vivesi qui ma non sen vien satollo, metter potete ben per l’alto sale vostro navigio, servando mio solco dinanzi a l’acqua che ritorna equale" "Quando sarò davanti a Dio, spesso loderò il tuo nome","Quando sarò dinanzi al segnor mio, di te mi loderò sovente a lui" Allora dissi al maestro:,Per ch’io al duca mio: "Quella è come se guardasse la mia anima con il suo dolce sguardo, che farebbe rallegrare anche amore, così come era in grado di fare la mia amata, che aveva lo stesso identico sguardo.","Quella la mira nel su' dolce sguardo, ne lo qual face rallegrare amore perché v'è dentro la sua donna dritta." "Io ero come colui che si scuote dopo una visione che ha dimenticato e che tenta invano di riportarla alla mente, quando io ascoltai questa proposta, degna di tanta gratitudine che non potrà mai essere cancellata dal libro della mia memoria","Io era come quei che si risente di visione oblita e che s’ingegna indarno di ridurlasi a la mente, quand’io udi’ questa proferta, degna di tanto grato, che mai non si stingue del libro che ‘l preterito rassegna" ma quella gente a causa del peso procedeva tanto lentamente che noi avevamo nuovi compagni a ogni movimento di fianchi,"ma per lo peso quella gente stanca venìa sì pian, che noi eravam nuovi di compagnia ad ogne mover d’anca" "Qui sospiri, pianti e alti lamenti risuonavano in quell'aria priva di stelle, in modo tale che all'inizio ne piansi","Quivi sospiri, pianti e alti guai risonavan per l’aere sanza stelle, per ch’io al cominciar ne lagrimai" E ciò sarà la mia salvezza e sarà onore a te.,Ch' a te onore ed a me fia salute. Affidati a lui e ai suoi benefici,A lui t’aspetta e a’ suoi benefici e io ora te ne darò una dimostrazione,e io te ne sarò or vera spia Se l'opinione degli uomini è in errore,S’elli erra l’oppinion "Noi salivamo entro il sentiero scavato nella roccia e le estremità ci stringevano da ogni lato, e bisognava aiutarsi con mani e piedi","Noi salavam per entro ‘l sasso rotto, e d’ogne lato ne stringea lo stremo, e piedi e man volea il suol di sotto" "Da questo fiume uscivano delle faville splendenti, e si mettevano da ogni parte tra i fiori, simili a rubini incastonati nell'oro","Di tal fiumana uscian faville vive, e d’ogne parte si mettìen ne’ fiori, quasi rubin che oro circunscrive" Sordello disse:,disse Sordello: "Nel guardarla divenni dentro tale quale diventò Glauco quando mangiò l'erba, che lo trasformò in una divinità marina","Nel suo aspetto tal dentro mi fei, qual si fé Glauco nel gustar de l’erba che ‘l fé consorto in mar de li altri dèi" così l'ora del giorno e la stagione primaverile mi davano buoni motivi per sperare bene a proposito di quella belva dalla pelle chiazzata,sì ch’a bene sperar m’era cagione di quella fiera a la gaetta pelle l’ora del tempo e la dolce stagione "Maestro mio, prima che io lasci l'abisso infernale, parlami un poco per risolvermi un dubbio: dov'è il ghiaccio","Prima ch’io de l’abisso mi divella, maestro mio, a trarmi d’erro un poco mi favella: ov’è la ghiaccia" "Sono un uomo, e non posso prevedere quale sarà il mio ultimo giorno di vita.","Né posso il giorno, che la vita serra, antiveder per lo corporeo velo." "E dopo che i seguaci poveri aumentarono dietro a Francesco, la cui vita ammirevole si canterebbe meglio a gloria del Paradiso, la volontà santa di questo pastore venne coronata dallo Spirito Santo con una seconda corona, attraverso papa Onorio III","Poi che la gente poverella crebbe dietro a costui, la cui mirabil vita meglio in gloria del ciel si canterebbe, di seconda corona redimita fu per Onorio da l’Etterno Spiro la santa voglia d’esto archimandrita" "La beffa è peggio del danno, secondo me.","Peggio è lo strazio, al mio parer, che 'l danno." "Tu canzone, puoi andartene in tutta sicurezza, ovunque ti piaccia, poiché io ti ho elaborata in modo tale che la tua argomentazione sia lodata da chiunque è competente in materia","Tu puoi sicuramente gir, canzone, là 've ti piace, ch'io t'ho sì adornata ch'assai laudata, sarà tua ragione da le persone, ch'hanno intendimento." "Dimmi dove sono Farinata Degli Uberti, e il Tegghiaio, che furono così degni cittadini, Iacopo Rusticucci, Arrigo, Mosca dei Lamberti e tutti gli altri che si adoperarono con l'ingegno per far bene: fa' che io conosca il loro destino","Farinata e ’l Tegghiaio, che fuor sì degni, Iacopo Rusticucci, Arrigo e ’l Mosca e li altri ch’a ben far puoser li ’ngegni, dimmi ove sono e fa ch’io li conosca" "Ma trovo che il cantare della vostra bellezza è un peso non proporzionato alle mie forze, e è un'impresa che non mi vede in grado di trovare parole così belle da descrivere adeguatamente la vostra bellezza.","Ma trovo peso non da le mie braccia, né ovra da polir colla mia lima." "Il vostro stato regale, che si ritrova poi, raddoppia il valore dell'intento di lodarvi.","Ma: taci, grida il fin, ché farle onore è d'altri omeri soma, che da' tuoi." E io subito dopo:,E io appresso: e certo mi ha nuociuto più di ogni altra cosa la mia intrattabile moglie,e certo la fiera moglie più ch’altro mi nuoce "Non sarebbe stato possibile dire un ""amen"" nel breve tempo in cui sparirono",Un amen non saria potuto dirsi tosto così com’e’ fuoro spariti "perciò per compiacere Adriano V, pur malvolentieri, tirai fuori dall'acqua la spugna non piena d'acqua","onde contra ‘l piacer mio, per piacerli, trassi de l’acqua non sazia la spugna" "Chi sono i due miseri che fumano come le mani bagnate d'inverno, e che giacciono stretti alla tua destra","Chi son li due tapini che fumman come man bagnate ’l verno, giacendo stretti a’ tuoi destri confini" Il topo era finito tra le grinfie di gatte malvagie,Tra male gatte era venuto ’l sorco "Questa virtù dell'amore, che mi ha distrutto dai vostri nobili occhi, rapida si mosse: una freccia mi colpì il fianco sinistro.",Questa vertù d'amor che m'ha disfatto da' vostr'occhi gentil presta si mosse: un dardo mi gittò dentro dal fianco. "a fior delle labbra, là dove la giustizia divina li consuma","sentiv’io là, ov’el sentia la piaga de la giustizia che sì li pilucca" "Per questo desiderio di conoscenza ai piedi della verità nasce il dubbio, come un germoglio","Nasce per quello, a guisa di rampollo, a piè del vero il dubbio" "Quei nostri nemici chiusero le porte in faccia al mio maestro, che rimase fuori e tornò verso di me a passo lento","Chiuser le porte que’ nostri avversari nel petto al mio segnor, che fuor rimase, e rivolsesi a me con passi rari" "E anche se i miei occhi erano alquanto confusi e il mio animo smarrito, quei dannati non poterono fuggire via di nascosto senza che io riconoscessi Puccio Sciancato","E avvegna che li occhi miei confusi fossero alquanto e l’animo smagato, non poter quei fuggirsi tanto chiusi, ch’i’ non scorgessi ben Puccio Sciancato" Vicino vedi la luce di quel cero che quando era vivo vide più addentro di ogni altro la natura e la funzione degli angeli,Appresso vedi il lume di quel cero che giù in carne più a dentro vide l’angelica natura e ‘l ministero "Invece corsi verso la palude, e le canne e il fango mi impacciarono al punto che caddi","Corsi al palude, e le cannucce e ‘l braco m’impigliar sì ch’i’ caddi" "Noi siamo ascesi al settimo Cielo, che sotto la costellazione ardente del Leone diffonde sulla Terra il proprio influsso mescolato a quello della costellazione stessa","Noi sem levati al settimo splendore, che sotto ‘l petto del Leone ardente raggia mo misto giù del suo valore" "E come d'inverno gli stornelli sono trasportati in volo dalle loro ali, formando una larga schiera, così quel vento trasporta gli spiriti malvagi","E come li stornei ne portan l’ali nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali" "mi rispose allora Virgilio,","mi disse quelli allotta," In vita fui chiamato Ugo Capeto,Chiamato fui di là Ugo Ciappetta Il mio maestro gli disse:,Lo mio maestro disse: "Ciò che è creato da essa direttamente non ha fine, perché la sua impronta, dopo che il sigillo è stato impresso, non può mutare","Ciò che da lei sanza mezzo distilla non ha poi fine, perché non si move la sua imprenta quand’ella sigilla" "Con questo breve discorso resi i miei compagni così smaniosi di mettersi in viaggio, che in seguito avrei stentato a trattenerli","Li miei compagni fec’io sì aguti, con questa orazion picciola, al cammino, che a pena poscia li avrei ritenuti" "Quando potei fare come volevo, mi portai sopra quell'anima le cui parole prima mi avevano permesso di individuarla, dicendo:","Poi ch’io potei di me fare a mio senno, trassimi sovra quella creatura le cui parole pria notar mi fenno, dicendo:" "Dopo che, tacendo, l'anima santa mostrò di aver completato la trama in quella tela di cui le porsi l'ordito, io cominciai, come colui che ha un dubbio e desidera un consiglio da una persona che vede, vuole e ama secondo giustizia","Poi che, tacendo, si mostrò spedita l’anima santa di metter la trama in quella tela ch’io le porsi ordita, io cominciai, come colui che brama, dubitando, consiglio da persona che vede e vuol dirittamente e ama:" "e così, raffigurando il Paradiso, è inevitabile che il poema sacro salti delle cose, come chi trova il suo cammino interrotto","e così, figurando il paradiso, convien saltar lo sacrato poema, come chi trova suo cammin riciso" "Colui la cui sapienza supera tutto creò i cieli, e dispose delle intelligenze angeliche per governarli, così che la sua luce si rifletta di cielo in cielo e si riverberi egualmente nell'Universo","Colui lo cui saver tutto trascende, fece li cieli e diè lor chi conduce sì ch’ogne parte ad ogne parte splende, distribuendo igualmente la luce" "Possa la giustizia di Dio porti in pace nel regno dei beati, mentre relega me nell'eterno esilio del Limbo",Nel beato concilio ti ponga in pace la verace corte che me rilega ne l’etterno essilio Sono nato e cresciuto nella grande città sopra il bel fiume d'Arno e ho ancora il mio corpo mortale,"I’ fui nato e cresciuto sovra ’l bel fiume d’Arno a la gran villa, e son col corpo ch’i’ ho sempre avuto" "Ciacco, il tuo affanno mi angoscia al punto che mi viene da piangere","Ciacco, il tuo affanno mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ’nvita" "allora, quando lo sentii, divenni tale quale colui che è messo nella fossa","per ch’io divenni tal, quando lo ‘ntesi, qual è colui che ne la fossa è messo" "Vergognandomi talvolta che io non abbia ancora cantato della vostra bellezza, richiamo alla memoria quel tempo in cui per la prima volta vi vidi, tale che non potrà mai essere che alcun altra donna mi possa piacere.","Vergognando talor ch'ancor si taccia, donna, per me vostra bellezza in rima, ricorro al tempo ch' i' vi vidi prima tal che null'altra fia mai che mi piaccia." "Affermo comunque che, se qualcuno sfogliasse foglio per foglio tutto il nostro volume, troverebbe ancora delle pagine in cui si legge ""Io sono quello che devo essere""","Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio nostro volume, ancor troveria carta u’ leggerebbe ""I’ mi son quel ch’i’ soglio""" "Perché, se ben ricordo, ti ho già visto coi capelli asciutti e sei Alessio Interminelli da Lucca: per questo ti fisso più di tutti gli altri","Perché, se ben ricordo, già t’ho veduto coi capelli asciutti, e se’ Alessio Interminei da Lucca: però t’adocchio più che li altri tutti" "i rami non erano lisci, ma nodosi e contorti","non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti" "Non si rialzerà più, fino al suono della tromba angelica, quando verrà la potestà nemica: ciascuno di essi rivedrà la triste tomba, si rivestirà del proprio corpo mortale, ascolterà la sentenza finale","Più non si desta di qua dal suon de l’angelica tromba, quando verrà la nimica podesta: ciascun rivederà la trista tomba, ripiglierà sua carne e sua figura, udirà quel ch’in etterno rimbomba" Ed egli mi disse:,Ed el mi disse: "Ciò che rimase del carro, l'una e l'altra ruota e il timone, in modo simile a una terra fertile soffocata dalla gramigna, si ricoprì tutto delle penne che forse erano state lasciate con intenzioni benevole e sane, in un tempo più breve di quello che si impiega a tirare un sospiro con la bocca aperta","Quel che rimase, come da gramigna vivace terra, da la piuma, offerta forse con intenzion sana e benigna, si ricoperse, e funne ricoperta e l’una e l’altra rota e ’l temo, in tanto che più tiene un sospir la bocca aperta" "Pensa ad altro, e quello rimanga dov'è","Attendi ad altro, ed ei là si rimanga" "Prima di me non fu creato nulla, se non eterno, e io durerò eternamente","Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro" "infatti, uniti, l'un potere non teme l'altro: se non mi credi, pensa alla spiga, poiché ogni pianta si riconosce dal suo seme","però che, giunti, l’un l’altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch’ogn’erba si conosce per lo seme" Voi sapete come io sono pronto ad ascoltare con attenzione,Sapete come attento io m’apparecchio ad ascoltar "Fermiamoci ad ammirarla: io ti rivolgo continuamente preghiere e ti invoco, o sole.","Stiamo a mirarla: i' ti pur prego e chiamo, o sole." Questa luce proviene dalle stelle,Da molte stelle mi vien questa luce "E se un mortale in Terra poté affrontare una materia così profonda, non devi stupirti","E se tanto secreto ver proferse mortale in terra, non voglio ch’ammiri" "Più una creatura è conforme alla bontà divina, più piace ad essa","Più l’è conforme, e però più le piace" "O sante Muse, se mai ho sofferto per voi digiuni, freddi o veglie, ora una ragione mi sprona a chiedervi una ricompensa per questo","O sacrosante Vergini, se fami, freddi o vigilie mai per voi soffersi, cagion mi sprona ch’io mercé vi chiami" "O tu a cui io rivolgo la voce, e che poc'anzi parlavi italiano dicendo ""Adesso va' pure, non ti stimolo più"",non dispiacerti di trattenerti a parlare con me solo perché sono arrivato un po' dopo","O tu a cu’ io drizzo la voce e che parlavi mo lombardo, dicendo ""Istra ten va, più non t’adizzo"",perch’io sia giunto forse alquanto tardo, non t’incresca restare a parlar meco" "Se i barbari, giungendo da quelle regioni che ogni giorno sono sormontate dall'Orsa Maggiore e che ruota con quella di Boote che essa vagheggia, vedendo Roma e i suoi alti monumenti restavano attoniti, quando il Laterano superava tutte le altre opere umane","Se i barbari, venendo da tal plaga che ciascun giorno d’Elice si cuopra, rotante col suo figlio ond’ella è vaga, veggendo Roma e l’ardua sua opra, stupefaciensi, quando Laterano a le cose mortali andò di sopra" "Quali barbare, quali saracene ci furono mai per le quali fossero necessarie, per farle andare coperte, pene e sanzioni della Chiesa o dello Stato","Quai barbare fuor mai, quai saracine, cui bisognasse, per farle ir coperte, o spiritali o altre discipline" "Ora muoviti, e con la tua parola elegante, e con ciò che è necessario per la sua salvezza, aiutalo in modo che io ne sia consolata","Or movi, e con la tua parola ornata e con ciò c’ha mestieri al suo campare l’aiuta, sì ch’i’ ne sia consolata" "Ma sino a questo momento niente mi giova, per quanto io preghi, sospiri o pianga.",Ma infin a qui niente mi releva prego o sospiro o lagrimar ch' io faccia. dall'altra parte vanno verso il monte,da l’altra sponda vanno verso ’l monte rivolgi il tuo sguardo alle tempeste del mondo terreno,guarda qua giuso a la nostra procella Che se lo tenga l'inferno che già lo ospita.,Ma tolga il mondo tristo che 'l sostene. "Io vado come uno privo di vita e che, a guardarlo, sembrerebbe fatto di rame o di pietra o di legno, e che si muove solo per l'ingegno di chi lo ha costruito e porta nel cuore una ferita, il segno evidente che egli è morto.","Io vo come colui ch'è fuor di vita, che pare, a chi lo sguarda, como sia fatto di rame o di pietra o di legno, che sé conduca sol per maïstria e porti ne lo core una ferita che sia, com'egli è morto, aperto segno." "Qui c'era una luce crepuscolare, così che potevo spingere lo sguardo poco in avanti","Quiv’era men che notte e men che giorno, sì che ’l viso m’andava innanzi poco" Non ci costringere a rivolgerci a Tizio o Tifeo: Dante può darti quello che desideri,Non ci fare ire a Tizio né a Tifo: questi può dar di quel che qui si brama "O signor gesù cristo, il mio destino è stato quello di nascere per essere sempre innamorato?","O signor geso cristo, fu' i' però sol nato di stare innamorato?" "Maestro, scorgo già le sue moschee distinte in lontananza, rosse come se fossero uscite dal fuoco","Maestro, già le sue meschite là entro certe ne la valle cerno, vermiglie come se di foco uscite fossero" e io lo prego che sani le tue piaghe,e io lui chiamo e prego che sia or sanator de le tue piage "Perciò io, che parlo da solo davanti agli altri, ti prego, se mai andrai in quel paese che sta tra la Romagna e il regno di Carlo d'Angiò, che tu preghi i miei congiunti a Fano, così che essi preghino per me e mi permettano di espiare le mie colpe","Ond’io, che solo innanzi a li altri parlo, ti priego, se mai vedi quel paese che siede tra Romagna e quel di Carlo, che tu mi sie di tuoi prieghi cortese in Fano, sì che ben per me s’adori pur ch’i’ possa purgar le gravi offese" "O anima che sei nascosta dal fuoco laggiù, la tua Romagna non è senza guerra nei cuori dei suoi tiranni","O anima che se’ là giù nascosta, Romagna tua non è, e non fu mai, sanza guerra ne’ cuor de’ suoi tiranni" "Tu resterai poco in questa selva, dopo la tua morte",Qui sarai tu poco tempo silvano "E quello al centro, che si guarda il petto, è il grande Chirone, che fu precettore di Achille","E quel di mezzo, ch’al petto si mira, è il gran Chirón, il qual nodrì Achille" "Così, ai nomi di Carlo Magno e Orlando, il mio sguardo attento ne seguì altre due, come l'occhio che segue il volo del proprio falcone da caccia","Così per Carlo Magno e per Orlando due ne seguì lo mio attento sguardo, com’occhio segue suo falcon volando" Così nei nostri desideri in contrasto fra loro nasce un fuoco che solo le lacrime e le pene riescono in parte a estinguere.,"Così 'n le nostre voglie contrar' aire s'accoglie, unde mi nasce un foco lo qual s'astingue un poco in lagrime ed in doglie." "Io ero concentrato con tutta la mia forza di volontà a proteggere il cuore, e con esso gli occhi, quando il colpo mortale riuscì a cogliere il bersaglio, conficcandosi dove fin'ora ogni freccia aveva fallito.","Era la mia virtute al cor ristretta per far ivi e ne gli occhi sue difese, quando 'l colpo mortal là giú discese, ove solea spuntarsi ogni saetta." "Certo io piangevo, appoggiato a una delle sporgenze della roccia, finché la mia guida mi disse:","Certo io piangea, poggiato a un de’ rocchi del duro scoglio, sì che la mia scorta mi disse:" Non fui in grado di sentire quello che disse ai diavoli,Udir non potti quello ch’a lor porse "Perché ha omesso di pronunciare il nome di quel fiume, come si fa con le cose orribili","Perché nascose questi il vocabol di quella riviera, pur com’om fa de l’orribili cose" ma qui vicino nessun altro alzava la voce,ma qui da presso non alzava la voce altra persona "E io, guardando, vidi una insegna che, girando su se stessa, correva tanto rapidamente che mi sembrava non dovesse fermarsi mai","E io, che riguardai, vidi una ’nsegna che girando correva tanto ratta, che d’ogne posa mi parea indegna" Non riferire questo e lascia trascorrere gli anni,Taci e lascia muover li anni Fa bene Bagnacavallo a non lasciare eredi,"Ben fa Bagnacaval, che non rifiglia" E io:,E io: Come è possibile questo,Com’è ciò "Discesa poi in bacini profondi, trova delle volpi così dedite alla frode che non temono alcuna astuzia che possa catturarle","Discesa poi per più pelaghi cupi, trova le volpi sì piene di froda, che non temono ingegno che le occùpi" "Essa, privata del primo marito, era rimasta per più di millecento anni da sola, disprezzata da tutti, fino a Francesco","Questa, privata del primo marito, millecent’anni e più dispetta e scura fino a costui si stette sanza invito" "Prima che il sole, già basso, tramonti del tutto",Prima che ‘l poco sole omai s’annidi E lui a me:,Ed elli a me: "A testimoniarlo ci sono solo le Scritture, che devi ancora dimostrare come ispirate","Quel medesmo che vuol provarsi, non altri, il ti giura" esso muove i cuori degli esseri irrazionali,questi ne’ cor mortali è permotore "e lo spinse nell'Arno, sciogliendo la croce che avevo fatto sul mio petto con le braccia quando fui giunto alla fine","e quel sospinse ne l’Arno, e sciolse al mio petto la croce ch’i’ fe’ di me quando ‘l dolor mi vinse" "Maestro, ora concedimi di sapere chi sono quelle anime, e quale istinto le fa sembrare così ansiose di passare dall'altra parte, proprio come mi sembra di vedere nella poca luce","Maestro, or mi concedi ch’i’ sappia quali sono, e qual costume le fa di trapassar parer sì pronte, com’io discerno per lo fioco lume" "Per quanto io guardi i vostri volti, non ne riconosco nessuno","Perché ne’ vostri visi guati, non riconosco alcun" Non no idea di come il mio corpo stia sulla Terra,"Come ’l mio corpo stea nel mondo sù, nulla scienza porto" "Alzati e vieni, troviamo il passaggio per passare alla Cornice seguente","Surgi e vieni, troviam l’aperta per la qual tu entre" "Allora mi voltai, come chi si attarda a vedere ciò che deve sfuggire e cui la paura toglie subito gagliardia, e che mentre osserva non esita comunque a scappare: e vidi dietro di noi un diavolo nero che veniva correndo su per il ponte","Allor mi volsi come l’uom cui tarda di veder quel che li convien fuggire e cui paura sùbita sgagliarda, che, per veder, non indugia ’l partire: e vidi dietro a noi un diavol nero correndo su per lo scoglio venire" E io a lei:,E io a lei: "Vergine saggia, una fra le molte beate vergini prudenti, anzi la prima e la più chiara luce.","Vergine saggia, e del bel numero una de le beate vergini prudenti, anzi la prima, e con piú chiara lampa." lui a me:,Ed elli a me: "E le mani di Virgilio, pronte e animose, mi spinsero fra le tombe verso di lui, mentre il maestro diceva:","E l’animose man del duca e pronte mi pinser tra le sepulture a lui, dicendo:" "quindi guarda davanti a te, se riesci a vederlo","però dinanzi mira, se tu ’l discerni" "infatti alcuni la pongono nelle influenze celesti, altri nei comportamenti umani","ché nel cielo uno, e un qua giù la pone" Si vedrà l'avarizia e la viltà di colui dove Anchise morì,"Vedrassi l’avarizia e la viltate di quei che guarda l’isola del foco, ove Anchise finì la lunga etate" "Ed egli, rialzandosi:",Ed ei surgendo: e qui la mia mente si concentrò a tal punto che dall'esterno non proveniva nulla che fosse in grado di distogliermi,"e qui fu la mia mente sì ristretta dentro da sé, che di fuor non venìa cosa che fosse allor da lei ricetta" "infatti il mio splendore eguaglia la mia visione di Dio, tanto quanto essa è luminosa","per ch’a la vista mia, quant’ella è chiara, la chiarità de la fiamma pareggio" "No, non sono un uomo, lo sono già stato, e i miei genitori furono della Lombardia, entrambi nativi di Mantova","Non omo, omo già fui, e li parenti miei furon lombardi, mantoani per patria ambedui" "Già splendeva sulla mia fronte la corona di quella terra che il Danubio attraversa, dopo aver abbandonato le terre tedesche",Fulgeami già in fronte la corona di quella terra che ‘l Danubio riga poi che le ripe tedesche abbandona "San Pietro e san Paolo, magri e scalzi, andarono a predicare mendicando il cibo da chiunque glielo concedesse","Venne Cefàs e venne il gran vasello de lo Spirito Santo, magri e scalzi, prendendo il cibo da qualunque ostello" "Non credo che sua madre mi ami più, da quando ha cambiato le bianche bende del lutto e che, poveretta","Non credo che la sua madre più m’ami, poscia che trasmutò le bianche bende, le quai convien che, misera" donna fai sì che gli occhi miei e io stesso non debbano subire nuove pene!,"Donna, or ci aiuta che gli occhi ed i' non rimagnàn dolenti!" "Mi piacciono tutte le tue domande, ma il bollore dell'acqua rossa di sangue doveva risolvere uno dei tuoi dubbi",In tutte tue question certo mi piaci ma ’l bollor de l’acqua rossa dovea ben solver l’una che tu faci Questa è la misera condizione delle anime tristi di quelli che vissero senza infamia e senza meriti,Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ’nfamia e sanza lodo E iniziai a dire:,E cominciai: "Non appena morii, poi, san Francesco venne a prendere la mia anima","Francesco venne poi com’io fu’ morto, per me" io dissi:,diss’io: "Se tu ti tufferai, non ti inseguirò a piedi ma volando sulla pece","Se tu ti cali, io non ti verrò dietro di gualoppo, ma batterò sovra la pece l’ali" Voi chi siete,Chi siete voi "La bellezza donna, un cuore saggio e cavalieri armati virtuosi nei modi.",Biltà di donna e di saccente core e cavalieri armati che sien genti. "Ora va': il sole non si congiungerà altre sette volte con la costellazione dell'Ariete nella quale si trova ora pienamente, prima che questa cortese opinione ti sia inchiodata al centro della testa con argomenti più efficaci che non i discorsi altrui, se i decreti divini non muteranno","Or va: che ‘l sol non si ricorca sette volte nel letto che ‘l Montone con tutti e quattro i piè cuopre e inforca, che cotesta cortese oppinione ti fia chiavata in mezzo de la testa con maggior chiovi che d’altrui sermone, se corso di giudicio non s’arresta" e sono certa che l'acqua del Lete non ne ha cancellato in lui il ricordo,e son sicura che l’acqua di Letè non gliel nascose "Per questo visitai la soglia dell'Inferno e rivolsi, piangendo, le mie preghiere a colui che l'ha portato fin quassù","Per questo visitai l’uscio d’i morti e a colui che l’ha qua sù condotto, li prieghi miei, piangendo, furon porti" "Io fui nel Cielo che è più illuminato dalla sua luce, e vidi cose che chi scende di lassù non sa né può riferire","Nel ciel che più de la sua luce prende fu’ io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende" "e da questa divinità di cui parlo prendevano il nome per indicare il pianeta che il sole corteggia ora da dietro, ora di fronte",e da costei ond’io principio piglio pigliavano il vocabol de la stella che ‘l sol vagheggia or da coppa or da ciglio Allora lo spirito storse completamente i piedi,Per che lo spirto tutti storse i piedi "e prima che essa svanisca, passeranno non meno di cinque secoli: vedi se l'uomo deve badare ad acquistare la fama, in modo da lasciare dietro la sua vita mortale un'altra vita gloriosa","e pria che moia, questo centesimo anno ancor s’incinqua: vedi se far si dee l’omo eccellente, sì ch’altra vita la prima relinqua" "Dagli occhi e dalle guance ispirava una benevola gioia, con un atteggiamento devoto quale si confà a un padre amorevole","Diffuso era per li occhi e per le gene di benigna letizia, in atto pio quale a tenero padre si convene" "Quando di sera svanisce la luce del giorno, e il fatto di essere noi entrati nel buio della notte significa che all'altro capo del mondo è l'alba, osservo pensoso le stelle che a me appaiono così crudeli, che hanno voluto che io fossi fatto di materia che sente.","Quando la sera scaccia il chiaro giorno, e le tenebre nostre altrui fanno alba, miro pensoso le crudeli stelle, che m'ànno fatto di sensibil terra" "ma poiché mi sarei bruciato e ustionato, la paura prevalse sul mio desiderio di abbracciarli","ma perch’io mi sarei brusciato e cotto, vinse paura la mia buona voglia che di loro abbracciar mi facea ghiotto" "e vidi il saggio che descrisse le qualità delle piante, ovvero Dioscoride","e vidi il buono accoglitor del quale, Diascoride dico" "Fanno gorgogliare queste parole in gola, poiché non possono pronunciarle con voce chiara","Quest’inno si gorgoglian ne la strozza, ché dir nol posson con parola integra" "E come colui che agisce e riflette sul da farsi, che sembra sempre pensare prima a cosa fare, così, sollevandomi verso la sporgenza di una roccia, individuava un altro spuntone dicendomi:","E come quei ch’adopera ed estima, che sempre par che ’nnanzi si proveggia, così, levando me sù ver la cima d’un ronchione, avvisava un’altra scheggia dicendo:" "infatti io porterò sulla Terra notizie veritiere di te, che ti infameranno",ch’a la tua onta io porterò di te vere novelle "Quando mi vedevano, tutti con un sentimento di pietà mi dicevano:","Quando mi vider, tutti con pietanza dissermi:" "Ora aspettami qui, e conforta il tuo spirito prostrato con buona speranza, poiché non ti lascerò certo nell'Inferno","Ma qui m’attendi, e lo spirito lasso conforta e ciba di speranza buona, ch’i’ non ti lascerò nel mondo basso" Ora puoi capire quanto è nascosta la verità a coloro che affermano che ogni amore è lodevole di per se stesso,Or ti puote apparer quant’è nascosa la veritate a la gente ch’avvera ciascun amore in sé laudabil cosa "così si rinnovò quella pianta che prima aveva i rami così spogli, facendo sbocciare fiori tra roseo e violetto","men che di rose e più che di viole colore aprendo, s’innovò la pianta, che prima avea le ramora sì sole" Egli cominciò:,El cominciò: "infatti io lo leggo nello specchio veridico che riflette in sé tutte le cose, mentre nessuna cosa può rifletterlo","perch’io la veggio nel verace speglio che fa di sé pareglio a l’altre cose, e nulla face lui di sé pareglio" "E colui che vedi nell'arco discendente fu re Guglielmo il Buono, che è rimpianto da quelle terre che ora sono governate dai vivi Carlo II d'Angiò e Federico II d'Aragona:ora sa che il Cielo apprezza un re giusto, e lo dimostra tuttora con lo splendore del suo aspetto","E quel che vedi ne l’arco declivo, Guiglielmo fu, cui quella terra plora che piagne Carlo e Federigo vivo: ora conosce come s’innamora lo ciel del giusto rege, e al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora" "E non vi siete ancora accorti, dopo tante esperienze, dell'inganno di questi mercenari tedeschi, che scherzano con la morte alzando il dito in segno di resa?",Né v' accorgete ancor per tante prove del bavarico inganno ch' alzando il dito colla morte scherza? "Perciò dimmi, in nome di Dio, che cosa vi fa dimagrire così","Però mi dì, per Dio, che sì vi sfoglia" "Ma poiché la prostituta rivolse a me uno sguardo carico di desiderio, quel feroce amante la frustò da capo a piedi","Ma perché l’occhio cupido e vagante a me rivolse, quel feroce drudo la flagellò dal capo infin le piante" "Anche Draghignazzo volle ferirlo alle gambe, ma il loro capo rivolse a tutti loro un'occhiata severa","Draghignazzo anco i volle dar di piglio giuso a le gambe, onde ’l decurio loro si volse intorno intorno con mal piglio" "ma esce da una fonte salda e certa, che riceve dalla volontà di Dio quanto essa poi riversa da due parti","ma esce di fontana salda e certa, che tanto dal voler di Dio riprende, quant’ella versa da due parti aperta" La carità che mi abbellisce mi spinge a parlare dell'altro condottiero cristiano,L’amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l’altro duca per cui del mio sì ben ci si favella "Perché è colpa nostra, non un fatto naturale che la violenza cieca di questi popoli nordici, gente restia alla civiltà, ci vinca di intelligenza.","Ché 'l furor de lassú, gente ritrosa, vincerne d' intelletto, peccato è nostro, e non natural cosa." "poiché se resti qui ciò ostacola il mio pianto, con cui maturo ciò che prima dicevi","ché la tua stanza mio pianger disagia, col qual maturo ciò che tu dicesti" Un giorno noi leggevamo per svago il libro che narra di Lancillotto e di come amò Ginevra,Noi leggiavamo un giorno per diletto di Lancialotto come amor lo strinse "e ora è vuoto, al punto che ben presto ciò sarà rivelato","e ora è fatto vano, sì che tosto convien che si riveli" "La nostra intenzione non era che il popolo cristiano sedesse in parte alla destra, e in parte alla sinistra dei nostri successori","Non fu nostra intenzion ch’a destra mano d’i nostri successor parte sedesse, parte da l’altra del popol cristiano" "La mia buona vedova, che amai molto, è tanto più cara e gradita a Dio, in quanto è ormai la sola a operare rettamente","Tanto è a Dio più cara e più diletta la vedovella mia, che molto amai, quanto in bene operare è più soletta" "perché se nei suoi versi trasforma quello in serpente e quella in fonte, non lo invidio di certo","ché se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo ’nvidio" "Dopo che io ricevetti due ferite mortali, io mi rivolsi pentito e in lacrime a Colui che perdona volentieri","Poscia ch’io ebbi rotta la persona di due punte mortali, io mi rendei, piangendo, a quei che volontier perdona" "Voi siete soggetti, liberi, a una forza maggiore e a una natura migliore",A maggior forza e a miglior natura liberi soggiacete Allora mi disse:,Ond’elli a me: "Non domandare, lettore, come io in quel momento raggelai e ammutolii: non lo scrivo, poiché ogni parola sarebbe inadeguata","Com’io divenni allor gelato e fioco, nol dimandar, lettor, ch’i’ non lo scrivo, però ch’ogne parlar sarebbe poco" "Ci trovammo in questo luogo, una volta che Gerione ci ebbe deposti dalla sua schiena","In questo luogo, de la schiena scossi di Gerion, trovammoci" "mia moglie venne dalla Valpadana, e da lei ebbe origine il tuo cognome, Alighieri","mia donna venne a me di val di Pado, e quindi il sopranome tuo si feo" Quello fu il duro freno che dovrebbe tenere l'uomo entro i suoi limiti,Quel fu ‘l duro camo che dovria l’uom tener dentro a sua meta "la usarono per difendere una porta meno nascosta, la quale è tuttora senza battenti","ché già l’usaro a men segreta porta, la qual sanza serrame ancor si trova" "io posi questa domanda, e lui rispose:","Questa question fec’io, e quei mi rispuose:" Perché il tuo animo si lascia distrarre al punto di rallentare il cammino,Perché l’animo tuo tanto s’impiglia che l’andare allenti "e quella, come una persona in cui il dolore incalza:","e quella, come persona in cui dolor s’affretta:" Allora il dannato si protese con ambo le mani verso la barca,Allor distese al legno ambo le mani "Ti sia raccomandato il mio Trésor nel quale ho ancora fama, e non chiedo altro","Sieti raccomandato il mio Tesoro nel qual io vivo ancora, e più non cheggio" "e ora vedo ciò che era nella sua fede così chiaramente, come tu vedi che in un giudizio contraddittorio c'è una frase vera e una falsa","e ciò che ’n sua fede era, vegg’io or chiaro sì, come tu vedi ogni contradizione e falsa e vera" "E tanto sono in contrasto con il cuore, che la minaccia di lotta è costante.","Nascosa morte porto in mia possanza, e tale nimistate aggio col core che sempre di battaglia me menaccia." Nel Cielo della pace divina ne ruota un altro nella cui virtù giace l'essenza di ogni suo contenuto,Dentro dal ciel de la divina pace si gira un corpo ne la cui virtute l’esser di tutto suo contento giace "O Cristiani, siate più prudenti nel pronunciare i voti: non siate piume che si muovono a ogni vento e non crediate che ogni acqua possa lavarvi","Siate, Cristiani, a muovervi più gravi: non siate come penna ad ogne vento, e non crediate ch’ogne acqua vi lavi" Gli uomini non prendano il voto alla leggera,Non prendan li mortali il voto a ciancia "E se il gradino più basso raccoglie in sé una luce tanto grande, quanto dev'essere ampia questa rosa nei suoi petali più esterni","E se l’infimo grado in sé raccoglie sì grande lume, quanta è la larghezza di questa rosa ne l’estreme foglie" "Francesca, le tue pene mi rendono triste e mi spingono a piangere","Francesca, i tuoi martìri a lagrimar mi fanno tristo e pio" La vostra alta dignità mi impedì di restare in piedi,Per vostra dignitate mia coscienza dritto mi rimorse "Abbassa gli occhi a terra: ti sarà utile, per rasserenare il tuo cammino, vedere dove poggi i piedi","Volgi li occhi in giùe: buon ti sarà, per tranquillar la via, veder lo letto de le piante tue" "Signore, andiamo più in fretta, dal momento che non sono stanco come prima e, come vedi, il monte getta già ombra","Segnore, andiamo a maggior fretta, ché già non m’affatico come dianzi, e vedi omai che ‘l poggio l’ombra getta" "E per essere vissuto sulla Terra nello stesso periodo in cui visse Virgilio, sarei disposto a stare qui un anno di più di quanto devo per uscire da questo esilio del Purgatorio","E per esser vivuto di là quando visse Virgilio, assentirei un sole più che non deggio al mio uscir di bando" "Non so chi sia, ma so che non è da solo: chiediglielo tu che gli sei più vicino, e acccoglilo cortesemente, così da indurlo a parlare","Non so chi sia, ma so ch’e’ non è solo: domandal tu che più li t’avvicini, e dolcemente, sì che parli, acco’lo" "quando mi sono girato, tu hai oltrepassato il punto verso il quale tendono tutti i pesi del mondo","quand’io mi volsi, tu passasti ’l punto al qual si traggon d’ogne parte i pesi" "ma poi accadde, come suole accadere per caso, che uno nominò un altro,dicendo:","ma ei seguette, come suol seguitar per alcun caso, che l’un nomar un altro convenette, dicendo:" "Se in Purgatorio quelle anime dicono sempre bene per noi, sulla Terra cosa si può dire e fare per loro da parte di quelli che sono disposti al bene","Se di là sempre ben per noi si dice, di qua che dire e far per lor si puote da quei ch’hanno al voler buona radice" Gli pendevano le interiora tra le gambe,Tra le gambe pendevan le minugia "E anche se la tua curiosità può essere soddisfatta senza che io aggiunga altro, per mia grazia di darò ancora un corollario","E avvegna ch’assai possa esser sazia la sete tua perch’io più non ti scuopra, darotti un corollario ancor per grazia" "Non mi servì ottenere dal Cielo buona ispirazione, con cui lo richiamai in sogno e in altro modo","Né l’impetrare ispirazion mi valse, con le quali e in sogno e altrimenti lo rivocai" "alla fine gridiamo: ""Crasso, dicci poiché lo sai: che sapore ha l'oro""","ultimamente ci si grida: ""Crasso, dilci, che ‘l sai: di che sapore è l’oro""" "così le anime dolenti e livide erano immerse nel ghiaccio fino a dove appare il rossore, battendo i denti come fanno le cicogne","livide, insin là dove appar vergogna eran l’ombre dolenti ne la ghiaccia, mettendo i denti in nota di cicogna" Questo riconoscimento mi colpì il cuore a tal punto che caddi svenuto,"Tanta riconoscenza il cor mi morse, ch’io caddi vinto" "La potenza di Colui che muove ogni cosa si diffonde in tutto l'Universo e splende più in alcune parti, meno in altre","La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove" Poi direte a quel dannato che suo figlio è ancora in vita,Or direte dunque a quel caduto che ’l suo nato è co’vivi ancor congiunto E io:,E io: il mio maestro disse,disse lo mio segnore "Così il dolce padre se ne andò e mi lasciò lì, pieno di dubbi, incerto su cosa sarebbe successo","Così sen va, e quivi m’abbandona lo dolce padre, e io rimagno in forse, che sì e no nel capo mi tenciona" Così disse il maestro,Così disse ’l maestro "e se io confuterò anche quella, allora la tua opinione si dimostrerà falsa","e s’elli avvien ch’io l’altro cassi, falsificato fia lo tuo parere" "Se ti preme sapere chi sono al punto di essere sceso fin quaggiù, sappi che io vestii il manto papale","Se di saper ch’i’ sia ti cal cotanto, che tu abbi però la ripa corsa, sappi ch’i’ fui vestito del gran manto" "E anche se per il freddo ogni sensibilità aveva lasciato il mio viso, proprio come un callo, mi sembrava di sentire del vento: allora chiesi:","E avvegna che, sì come d’un callo, per la freddura ciascun sentimento cessato avesse del mio viso stallo, già mi parea sentire alquanto vento: per ch’io:" Forse laura soffre per la tua lontananza.,Forse in quella parte or di tua lontananza si sospira Allora uno spirito si fece più vicino a noi e iniziò da solo a parlare:,Indi si fece l’un più presso a noi e solo incominciò: "e vedrai che questo non è possibile in questi Cieli, se qui è necessario essere in carità e se osservi bene la natura della carità stessa","che vedrai non capere in questi giri, s’essere in carità è qui necesse, e se la sua natura ben rimiri" Poi vidi dannati che tenevano fuori dal fiume la testa e tutto il petto,Poi vidi gente che di fuor del rio tenean la testa e ancor tutto ’l casso "vi è la figlia di Tiresia, Teti e Deidamia con le sue sorelle","èvvi la figlia di Tiresia, e Teti e con le suore sue Deidamia" dal momento che nella creazione divina di questi Cieli non ci fu un prima né un dopo,ché né prima né poscia procedette lo discorrer di Dio sovra quest’acque "ma non appena iniziai e lui si accorse, solo ascoltandomi, della mia riverenza, disse:","ma com’ io cominciai ed el s’accorse, solo ascoltando, del mio reverire, disse:" Dolcemente mi disse di fermarmi,Soavemente disse ch’io posasse "Figlio mio, qui ci possono essere tormenti, ma non la morte","Figliuol mio, qui può esser tormento, ma non morte" "e il mio sonno se ne andò via con loro, per cui mi alzai, vedendo i gran maestri già in piedi","ond’io leva’mi, veggendo i gran maestri già levati" "infatti, tutto l'oro del mondo e che già fu in passato, non potrebbe far acquietare neppure una di queste anime","ché tutto l’oro ch’è sotto la luna e che già fu, di quest’anime stanche non poterebbe farne posare una" "Noi camminavamo con passi lenti e incerti, e io ero attento alle anime che sentivo piangere e lamentarsi in modo pietoso","Noi andavam con passi lenti e scarsi, e io attento a l’ombre, ch’i’ sentia pietosamente piangere e lagnarsi" io:,E io: Rispose:,Rispuose: "Domandagli ancora, se desideri sapere altro di lui, prima che qualcuno lo faccia a pezzi","Domanda ancor, se più disii saper da lui, prima ch’altri ’l disfaccia" "La ragione sono i vostri dolci versi, che, finché si userà il volgare, renderanno sempre preziosi i manoscritti che li conservano","Li dolci detti vostri, che, quanto durerà l’uso moderno, faranno cari ancora i loro incostri" "I due esseri si trasformarono contemporaneamente in tal modo, che il serpente divise la coda in due, e l'uomo unì fra loro i piedi","Insieme si rispuosero a tai norme, che ’l serpente la coda in forca fesse, e il feruto ristrinse insieme l’orme" "Ma intanto che tengo la mia mente, che tende a vagare da un pensiero all'altro, così fissa al pensiero di lei tanto da rinunciar a pensare al mio bene personale, sento l'anima che s'appaga dell'assenza d'amore di laura sostituendola con la sua stessa illusione: e vedo lei in tutte le sue sfaccettature e così bella che se l'illusione durasse non chiederei altro.","Ma mentre tener fiso posso al primo pensier la mente vaga, e mirar lei ed obliar me stesso, sento amor sí da presso che del suo proprio error l' alma s' appaga: in tante parti e sí bella la veggio, che, se l' error durasse, altro non cheggio." parla e chiedigli quello che vuoi,"ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace" "Questa Cornice punisce il peccato di invidia, e perciò le corde della sferza sono tratte dall'amore","Questo cinghio sferza la colpa de la invidia, e però sono tratte d’amor le corde de la ferza" "non vi fermate, ma affrettate il passo finché l'occidente non si oscura del tutto","non v’arrestate, ma studiate il passo, mentre che l’occidente non si annera" "per cui l'umanità giacque per molti secoli sulla Terra in un grave errore, finché al Figlio di Dio piacque di scendere là dove unì a sé la natura umana, che si era allontanata dal suo Creatore, in una sola persona, col solo atto dello Spirito Santo","onde l’umana specie inferma giacque giù per secoli molti in grande errore, fin ch’al Verbo di Dio discender piacque u’ la natura, che dal suo fattore s’era allungata, unì a sé in persona con l’atto sol del suo etterno amore" E uno iniziò:,E uno incominciò: "Tuttavia qui non ci si pente di questo, ma ci si rallegra: non della colpa, il cui ricordo è cancellato in noi, ma della virtù divina che determinò e dispose questo","Non però qui si pente, ma si ride, non de la colpa, ch’a mente non torna, ma del valor ch’ordinò e provide" per questo chi vede tutto vi castiga,onde vi batte chi tutto discerne "Maestro, dimmi: quale peso è stato levato da me, così che mentre procedo non sento quasi nessuna fatica","Maestro, dì, qual cosa greve levata s’è da me, che nulla quasi per me fatica, andando, si riceve" "E io non so se le sue parole furono più diffuse, poiché ormai stavo giù fissando colei che aveva assorbito tutta la mia attenzione","E se più fu lo suo parlar diffuso, non so, però che già ne li occhi m’era quella ch’ad altro intender m’avea chiuso" "L'altra rimase fedele, e iniziò l'opera di fissare nella mente di Dio che tu vedi qui, con tale gioia che non smette mai di ruotare attorno al punto luminoso","L’altra rimase, e cominciò quest’arte che tu discerni, con tanto diletto, che mai da circuir non si diparte" "e il mio Anselmuccio disse: ""Tu hai un tale sguardo, padre, cos'ha""","e Anselmuccio mio disse: ""Tu guardi sì, padre, che hai""" "allora io alzai gli occhi per guardare i monti che, prima, li piegarono col peso eccessivo",ond’io levai li occhi a’ monti che li ‘ncurvaron pria col troppo pondo "Ma il cuore e il sangue rimangono come congelati quando, nel separarci l'uno dall'altro, io vedo gli occhi vostri, che sono per me fatali, ritirare lo sguardo prima diretto verso di me, sguardo per me così piacevole: e infine il sentimento d'amore mi porta a sentire l'anima uscire dal mio corpo per seguirvi, come se fosse estirpata dal cuore dal peso di tutti i pensieri per cui era rimasta assorta.","Ma gli spiriti miei s'aghiaccian poi ch' i' veggio, al departir, gli atti soavi torcer da me le mie fatali stelle: largata al fin co l'amorose chiavi l'anima esce del cor per seguir voi, e con molto pensiero indi si svelle." "Dio creò la natura e il mondo secondo una gradualità, e fece intelligenze e capacità di sentire diverse tra loro: perciò non si può dire a nessuno che cosa debba pensare.","Dëo natura e 'l mondo in grado mise, e fe' despari senni e intendimenti: perzò ciò ch'omo pensa non dé dire." "Ora, poiché l'amore non può mai agire contro la salvezza del proprio soggetto, le creature sono sicure rispetto all'odio verso se stesse","Or, perché mai non può da la salute amor del suo subietto volger viso, da l’odio proprio son le cose tute" "ma un diavolo gli disse: ""Non portarla via: non farmi torto""","ma un d’i neri cherubini li disse: ""Non portar: non mi far torto""" "Poi, appena calò il sole, coprì di nebbia tutta la pianura da Pratomagno fino alle alte vette dell'Appennino","Indi la valle, come ‘l dì fu spento, da Pratomagno al gran giogo coperse di nebbia" "Il fine di ogni malizia che attira l'odio del Cielo è l'ingiuria, e tale scopo si ottiene con la violenza o con la frode","D’ogne malizia, ch’odio in cielo acquista, ingiuria è ’l fine, ed ogne fin cotale o con forza o con frode altrui contrista" "E come il naufrago che col respiro affannoso, gettato dal mare sulla riva, si volta e guarda alle acque pericolose da cui è scampato, così il mio animo, che ancora era in fuga, si voltò indietro ad osservare il passaggio che non lasciò mai passar vivo nessun uomo","E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l’acqua perigliosa e guata, così l’animo mio ch’ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lasciò già mai persona viva" "E non appena tacque, svanì il contenuto di quella visione","E come qui si tacque, ciò che pareva prima, dispario" "Dopo che osservai con lo sguardo il viso di alcuni di loro, sui quali cadeva il fuoco doloroso, non ne riconobbi nessuno","Poi che nel viso a certi li occhi porsi, ne’ quali ’l doloroso foco casca, non ne conobbi alcun" "sono quello dei frutti dell'orto malvagio, che qui ottengo datteri in cambio di fichi","i’ son quel da le frutta del mal orto, che qui riprendo dattero per figo" ma sentii questo e ho voluto trascriverlo,"ma questo intesi, e ritener mi piacque" "Io vidi gli Ughi e i Catellini, i Filippi, i Greci, gli Ormanni e gli Alberighi che erano illustri cittadini, già allora quando declinavano","Io vidi li Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberichi, già nel calare, illustri cittadini" E quello a me:,E quelli a me: "le altre erano due e si congiungevano alla prima a metà di ogni spalla, e si univano nella parte posteriore del capo:la destra mi sembrava tra bianca e gialla","l’altr’eran due, che s’aggiugnieno a questa sovresso ’l mezzo di ciascuna spalla, e sé giugnieno al loco de la cresta: e la destra parea tra bianca e gialla" "Poiché nei miei gesti privi di ogni serenità esteriormente si intuisce come io, nell'intimo, arda d'amore",Perché negli atti d'alegrezza spenti di fuor si legge com'io dentro avampi. "La natura creata percorrerebbe un cammino sempre uguale a quello dei generanti, se la Provvidenza divina non fosse più forte","Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a’ generanti, se non vincesse il proveder divino" quindi ciascuna schiera si voltava indietro e gridavano reciprocamente:,"poscia pur lì si rivolgea ciascun, voltando a retro, gridando:" visto che queste tre donne benedette si preoccupano per te nella corte celeste e le mie parole ti promettono ogni bene,"poscia che tai tre donne benedette curan di te ne la corte del cielo, e ’l mio parlar tanto ben ti promette" "Fratello, la virtù di carità placa la nostra volontà, e ci induce a volere solo ciò che abbiamo e non ci fa desiderare altro","Frate, la nostra volontà quieta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta" "Io vedo bene come tu ti nascondi nella tua stessa luce, e che essa nasce dal tuo sguardo, perché diventa più intensa quando tu sorridi","Io veggio ben sì come tu t’annidi nel proprio lume, e che de li occhi il traggi, perch’e’ corusca sì come tu ridi" "poi mi abbracciò, in modo che fossimo strettamente uniti",poi fece sì ch’un fascio era elli e io "Si fermarono intorno alla luce di Pier Damiani, ed emisero un grido fortissimo, tale che non potrebbe essere descritto","Dintorno a questa vennero e fermarsi, e fero un grido di sì alto suono, che non potrebbe qui assomigliarsi" "L'amore naturale è sempre corretto, mentre l'altro può errare perché rivolto a un oggetto sbagliato, oppure per vigore scarso o eccessivo","Lo naturale è sempre sanza errore, ma l’altro puote errar per malo obietto o per troppo o per poco di vigore" "Se una ruota del carro con cui la Santa Chiesa si difese e vinse la sua battaglia interna contro le eresie fu tale, dovresti capire facilmente l'eccellenza dell'altra, di cui Tommaso parlò così cortesemente prima del mio arrivo","Se tal fu l’una rota de la biga in che la Santa Chiesa si difese e vinse in campo la sua civil briga, ben ti dovrebbe assai esser palese l’eccellenza de l’altra, di cui Tomma dinanzi al mio venir fu sì cortese" "Io ho avuto più volte (chi potrà crederlo?) l'impressione di vederla tra l'acqua chiara e l'erba verde, come se fosse viva, e nel tronco di un faggio, e in una nube bianca, tanto bella che leda, avrebbe detto che a confronto con lei sua figlia risultava perdente come una stella che la luce più grande del sole offusca.","I' l' ò piú volte (or chi fia che m' il creda?) ne l' acqua chiara e sopra l'erba verde veduto viva, e nel troncon d' un faggio, e 'n bianca nube, sí fatta che leda avria ben detto che sua figlia perde come stella che 'l sol copre col raggio." "ma ti prego di indicarmene la causa, così che io la comprenda e la mostri agli altri","ma priego che m’addite la cagione, sì ch’i’ la veggia e ch’i’ la mostri altrui" "Noi stavamo immobili e incerti, come i pastori che per primi udirono quel canto, finché il terremoto cessò e il grido ebbe fine","No’ istavamo immobili e sospesi come i pastor che prima udir quel canto, fin che ‘l tremar cessò ed el compiési" "vedo nuovamente l'aceto e il fiele, e vedo che viene ucciso tra due ladroni vivi","veggio rinovellar l’aceto e ‘l fiele, e tra vivi ladroni esser anciso" "Oh, Beatrice, dolce e cara guida","Oh Beatrice, dolce guida e cara" "è gente avara, invidiosa e superba: cerca di preservarti dai loro costumi","gent’è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa che tu ti forbi" "Per questo la Scrittura si adegua alle vostre facoltà e attribuisce tratti fisici a Dio, intendendo altro","Per questo la Scrittura condescende a vostra facultate, e piedi e mano attribuisce a Dio, e altro intende" "ma osserva i cerchi fino al più lontano, fino a vedere nel suo seggio la Regina alla quale questo regno è suddito e devoto","ma guarda i cerchi infino al più remoto, tanto che veggi seder la regina cui questo regno è suddito e devoto" e mi sembra che sia questa la sua essenza,e questa pare a me sua quiditate Perché credevo di essere giunto in paradiso non in terra dove mi trovavo.,"Credendo esser in ciel, non là dov' era." "O sole che risani ogni sguardo turbato, tu mi soddisfai a tal punto, quando risolvi un mio dubbio, che il dubitare mi dà piacere come la sapienza","O sol che sani ogni vista turbata, tu mi contenti sì quando tu solvi, che, non men che saver, dubbiar m’aggrata" "Noi siamo giunti nel luogo dove, come ti ho detto, vedrai le anime dannate che hanno perduto la luce dell'intelligenza divina",Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ho detto che tu vedrai le genti dolorose c’hanno perduto il ben de l’intelletto "La mia mente si riempie di gioia per così tanti motivi diversi che si rallegra, poiché è in grado di sostenerla","Per tanti rivi s’empie d’allegrezza la mente mia, che di sé fa letizia perché può sostener che non si spezza" ed era il solo a non essersi trasformato dei tre compagni che prima era venuti lì,"ed era quel che sol, di tre compagni che venner prima, non era mutato" "Se tu vai per questo cieco carcere per i tuoi meriti di intellettuale, dov'è mio figlio","Se per questo cieco carcere vai per altezza d’ingegno, mio figlio ov’è" "Tu, già coronata nel regno dei cieli, poiché puoi, fai me degno dell'infinita e beata grazia di dio.","Fammi, ché puoi, de la sua grazia degno, senza fine o beata, già coronata nel superno regno." "Ciò che deriva da essa direttamente è del tutto libero, perché non è sottomesso alla virtù delle influenze celesti","Ciò che da essa sanza mezzo piove libero è tutto, perché non soggiace a la virtute de le cose nove" "Non ti ricordi quelle parole con cui l'Etica di Aristotele tratta i tre peccati che il Cielo condanna, eccesso, malizia e matta bestialità","Non ti rimembra di quelle parole con le quai la tua Etica pertratta le tre disposizion che ’l ciel non vole, incontenenza, malizia e la matta bestialitade" "Ah, povero me!",Oimè lasso! "Questi organi dell'Universo procedono così come hai capito di Cielo in Cielo, in modo tale che ricevono un influsso dall'alto e lo riverberano verso il basso","Questi organi del mondo così vanno, come tu vedi omai, di grado in grado, che di sù prendono e di sotto fanno" "Io ero tutto attento ad ascoltarli, quando il maestro mi disse:","Ad ascoltarli er’io del tutto fisso, quando ’l maestro mi disse:" "e man mano che avanza la luminosa ancella del Sole, ecco che dal cielo svaniscono le stelle, sino alla più luminosa","e come vien la chiarissima ancella del sol più oltre, così ‘l ciel si chiude di vista in vista infino a la più bella" "Là nell'Eden sono permesse molte cose che non lo sono sulla Terra, grazie a quel luogo creato come proprio della specie umana","Molto è licito là, che qui non lece a le nostre virtù, mercé del loco fatto per proprio de l’umana spece" Il mio maestro gridò verso di lui:,Lo savio mio inver’ lui gridò: "Lì si vedrà il dolore che arreca alla Francia, coniando falsa moneta, colui che morirà per il colpo di un cinghiale","Lì si vedrà il duol che sovra Senna induce, falseggiando la moneta, quel che morrà di colpo di cotenna" "È pur vero che, come la forma molte volte non corrisponde all'intenzione dell'artista, perché la materia non risponde come dovrebbe, così talvolta la creatura razionale si allontana da questo corso, avendo il potere di piegare in altra direzione, pur così ben indirizzata","Vero è che, come forma non s’accorda molte fiate a l’intenzion de l’arte, perch’a risponder la materia è sorda,così da questo corso si diparte talor la creatura, c’ha podere di piegar, così pinta, in altra parte" "e, credendo, si accese in un tale ardore di autentica carità, che dopo esser morto per la seconda volta fu degno di salire a questa beatitudine","e credendo s’accese in tanto foco di vero amor, ch’a la morte seconda fu degna di venire a questo gioco" Qui la punizione inflitta alle anime convertite dichiara gli effetti dell'avarizia,"Quel ch’avarizia fa, qui si dichiara in purgazion de l’anime converse" "La gemma eterna ci accolse dentro di sé, come l'acqua riceve il raggio di sole rimanendo unita","Per entro sé l’etterna margarita ne ricevette, com’acqua recepe raggio di luce permanendo unita" "Dunque, la pena rappresentata dalla croce fu assolutamente giusta, se si considera la natura umana di per se stessa","La pena dunque che la croce porse s’a la natura assunta si misura, nulla già mai sì giustamente morse" "È Taide, la prostituta che al suo amante, quando le chiese ""Ho io grandi meriti presso di te""","Taide è, la puttana che rispuose al drudo suo quando disse ""Ho io grazie grandi apo te""" Allora mi prese con entrambe le braccia,Però con ambo le braccia mi prese "me ciò è meno visibile in alcune cose che durano molto, mentre la vita umana è assai più breve","ma celasi in alcuna che dura molto, e le vite son corte" "Dopo che colei e si volta per accertarsi se lo specchio dice la verità, e vede che l'immagine e la realtà si accordano come il canto con la musica","Poscia che ‘ncontro a la vita presente d’i miseri mortali aperse ‘l vero quella che ‘mparadisa la mia mente, come in lo specchio fiamma di doppiero vede colui che se n’alluma retro, prima che l’abbia in vista o in pensiero, e sé rivolge per veder se ‘l vetro li dice il vero, e vede ch’el s’accorda con esso come nota con suo metro" "e per un bel pezzo camminai osservandolo con ammirazione, senza dire e ascoltare nulla, né osai avvicinarmi di più per timore del fuoco","e sanza udire e dir pensoso andai lunga fiata rimirando lui, né, per lo foco, in là più m’appressai" "Io non vidi, quindi non posso riferire, come gli sparvieri celesti si mossero","Io non vidi, e però dicer non posso, come mosser li astor celestiali" "e gli angeli cantarono subito 'In te, o Signore, ho riposto la mia speranza', ma non andarono oltre il versetto che dice 'I miei piedi'","e li angeli cantaro di subito ‘In te, Domine, speravi’, ma oltre ‘Pedes meos’ non passaro" "Io non morii e non rimasi in vita: pensa oramai da te, se hai un po' d'ingegno, come divenni in quello stato sospeso tra la vita e la morte","Io non mori’ e non rimasi vivo: pensa oggimai per te, s’hai fior d’ingegno, qual io divenni, d’uno e d’altro privo" "In nome di quella particolare gratitudine che tu devi a Dio, che ci nasconde la ragione prima del suo operare e non ci permette di conoscerla,quando sarai tornato sulla Terra, di' a mia figlia Giovanna che preghi per me là dove si risponde agli innocenti","Per quel singular grado che tu dei a colui che sì nasconde lo suo primo perché, che non lì è guado, quando sarai di là da le larghe onde, dì a Giovanna mia che per me chiami là dove a li ‘nnocenti si risponde" "Allora, abbassando gli occhi con vergogna, nel timore che parlando potessi dargli fastidio, non pronunciai parola fino al fiume","Allor con li occhi vergognosi e bassi, temendo no ’l mio dir li fosse grave, infino al fiume del parlar mi trassi" "infatti, l'uomo in cui un pensiero ne fa nascere un altro allontana da sé la propria meta, perché la forza dell'uno indebolisce quella dell'altro","ché sempre l’omo in cui pensier rampolla sovra pensier, da sé dilunga il segno, perché la foga l’un de l’altro insolla" "perciò una famiglia prospera e un'altra decade, in base al giudizio della fortuna che è nascosto, come il serpente che si annida tra l'erba","per ch’una gente impera e l’altra langue, seguendo lo giudicio di costei, che è occulto come in erba l’angue" "E il buon maestro, senza chi io domandassi nulla, mi disse:","E ’l buon maestro, sanza mia dimanda, mi disse:" A lei non dispiacque,Non le dispiacque "Infatti, se il conte Ugolino era sospettato di averti tradito cedendo i castelli, tu non avresti dovuto condannare i figli a un tale supplizio","Ché se ’l conte Ugolino aveva voce d’aver tradita te de le castella, non dovei tu i figliuoi porre a tal croce" "Concludi che ormai la Chiesa di Roma, per accentrare in sé i due poteri, cade nel fango e sporca sé e il suo incarico","Dì oggimai che la Chiesa di Roma, per confondere in sé due reggimenti, cade nel fango e sé brutta e la soma" Io mi innamoravo a tal punto di quel canto che fino a quel momento non ci fu alcuna cosa che mi avvincesse con così dolci legami,"Io m’innamorava tanto quinci, che ‘nfino a lì non fu alcuna cosa che mi legasse con sì dolci vinci" "E se ti chiederanno: ""Chi altri c'era""","Se fossi domandato ""Altri chi v’era""" "e in cui l'amore punge il cuore di chi è da poco in viaggio, se sente in lontananza il suono delle campane che sembrano piangere la morte del giorno","e che lo novo peregrin d’amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more" In cui mi sottrassi ai tuoi occhi bagnati di pianto e costretta dal tempo che passava me ne andai?,"Ch' i' lasciai li occhi tuoi molli, e sforzata dal tempo me n'andai?" "Se è mio destino dunque, ed in ciò si adopera il volere del cielo, che amore mi porti ad offuscare la vista con le lacrime, qualche favore divino faccia sì che il mio corpo sia sepolto tra voi, e l'anima ritorni sciolta dal corpo al cielo.","S' egli è pur mio destino, e 'l cielo in ciò s' adopra, ch' amor quest' occhi lagrimando chiuda, qualche grazia il meschino corpo fra voi ricopra e torni l' alma al proprio albergo ignuda." Prenderai tre specchi,Tre specchi prenderai "Questo mi sembrò di udire come risposta, un po' più avanti rispetto a dove mi trovavo, per cui mi feci sentire ancora più vicino","Questo mi parve per risposta udire più innanzi alquanto che là dov’io stava, ond’io mi feci ancor più là sentire" così la mia mente si ricorda che io feci guardando nei begli occhi,così la mia memoria si ricorda ch’io feci riguardando ne’ belli occhi onde a pigliarmi fece Amor la corda Allora mi fermai per guardarlo meglio,Per ch’io a figurarlo i piedi affissi Allora mi disse:,Allor mi disse: "padre, che voci sono queste","padre, che voci son queste" "Dolce padre, voltati e guarda come rimango da solo, se non ti fermi","O dolce padre, volgiti, e rimira com’io rimango sol, se non restai" e avvicinando la mano al suo viso risposi:,"e chinando la mano a la sua faccia, rispuosi:" "Vedo bene che il nostro intelletto non si sazia mai, se non è illuminato da quel vero al di fuori del quale nessun'altra verità può sussistere","Io veggio ben che già mai non si sazia nostro intelletto, se ‘l ver non lo illustra di fuor dal qual nessun vero si spazia" "Come il cieco segue la sua guida per non perdersi e non urtare qualcosa che gli faccia del male o forse lo uccida, così io procedevo in quell'aria amara e oscura, ascoltando il mio maestro che mi diceva di continuo:","Sì come cieco va dietro a sua guida per non smarrirsi e per non dar di cozzo in cosa che ‘l molesti, o forse ancida, m’andava io per l’aere amaro e sozzo, ascoltando il mio duca che diceva pur:" A cosa serve opporsi al destino,Che giova ne le fata dar di cozzo "ma forse la sua opinione è diversa dal senso letterale, e in tal caso non è degna di essere derisa","e forse sua sentenza è d’altra guisa che la voce non suona, ed esser puote con intenzion da non esser derisa" "Una donna mi invita a dire, e quindi parlo di un accidente, che spesso è crudele e così violento da chiamarsi amore: chi lo nega lo possa sperimentare nella sua vera natura!","Donna me prega, perch'eo voglio dire d'un accidente, che sovente, è fero ed è si altero, ch'è chiamato amore: sì chi lo nega, possa 'l ver sentire!" "Se è di valore, resista.","Istia, se vale." Di voi cattivi pastori si accorse l'Evangelista quando vide la meretrice che siede sopra le acque fare la prostituta con i re,"Di voi pastor s’accorse il Vangelista, quando colei che siede sopra l’acque puttaneggiar coi regi a lui fu vista" "E ora ascolta,",E ora attendi qui Avete il Nuovo e il Vecchio Testamento e il pastore della Chiesa che vi guida,"Avete il novo e ‘l vecchio Testamento, e ‘l pastor de la Chiesa che vi guida" "si sarebbe giurato, guardandoli da lontano, che ardessero tutti sopra la fronte",giurato avria poco lontano aspetto che tutti ardesser di sopra da’ cigli E io:,E io: Io la guardavo,Io la mirava allora dissi:,per ch’io dissi: "O superbi cristiani, poveri infelici con la mente ottenebrata, che avete fiducia nei vostri passi rivolti all'indietro, non vi accorgete che noi siamo dei vermi, destinati a formare una farfalla angelica che vola senza intralci alla giustizia divina","O superbi cristian, miseri lassi, che, de la vista de la mente infermi, fidanza avete ne’ retrosi passi, non v’accorgete voi che noi siam vermi nati a formar l’angelica farfalla, che vola a la giustizia sanza schermi" "Così discesi dal I Cerchio al II, che cinge uno spazio minore, ma contiene tanto maggior dolore che spinge a lamentarsi","Così discesi del cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia, e tanto più dolor, che punge a guaio" "infatti, più in alto l'amore delle anime è pari o superiore al mio, come il loro splendore ti dimostra","ché più e tanto amor quinci sù ferve, sì come il fiammeggiar ti manifesta" poi disse:,poi disse: "Se adesso, lettore, tu sarai restio a credere ciò che ti dirò, non dovrai stupirtene, dal momento che io stesso credo a stento a quello che vidi coi miei occhi","Se tu se’ or, lettore, a creder lento ciò ch’io dirò, non sarà maraviglia, ché io che ’l vidi, a pena il mi consento" È buon ascoltatore chi prende nota di ciò che gli vien detto,Bene ascolta chi la nota "Quando vide che non mi persuadevo a nessun costo, un po' turbato mi disse:","Quando mi vide star pur fermo e duro, turbato un poco disse:" "Mentre uno spirito diceva questo, l'altro piangeva","Mentre che l’uno spirto questo disse, l’altro piangea" e vidi che ero trasportato da solo con la mia donna a un più alto grado di beatitudine,e vidimi translato sol con mia donna in più alta salute ma chi è quello di cui parlavi poco fa,ma chi è quei di cui tu parlavi ora Il cantare degli uccelli e le discussioni sull'amore.,Cantar d'augelli e ragionar d'amore. "L'altro poté penetrare lo sguardo fino alla sorgente, pose tutto il suo amore nella giustizia: per cui, moltiplicando la grazia, Dio gli aprì gli occhi alla nostra futura Redenzione","L’altra, per grazia che da sì profonda fontana stilla, che mai creatura non pinse l’occhio infino a la prima onda, tutto suo amor là giù pose a drittura: per che, di grazia in grazia, Dio li aperse l’occhio a la nostra redenzion futura" "La fama eccellente che nel mondo terreno ancora sopravvive di loro, acquista loro una grazia in Cielo che li distingue dagli altri spiriti","L’onrata nominanza che di lor suona sù ne la tua vita, grazia acquista in ciel che sì li avanza" "Lucia, nemica di ogni uomo crudele, si mosse e venne là dove io ero, seduta accanto all'antica Rachele","Lucia, nimica di ciascun crudele, si mosse, e venne al loco dov’i’ era, che mi sedea con l’antica Rachele" Io non li riconobbi,Io non li conoscea E caddi come un corpo privo di vita,E caddi come corpo morto cade "Queste anime non possono sperare di morire, e la loro attuale condizione è tanto spregevole che invidiano qualunque altra sorte","Questi non hanno speranza di morte e la lor cieca vita è tanto bassa, che ’nvidiosi son d’ogne altra sorte" "Ogni parte della statua, tranne la testa, è spaccata da una fessura che fa sgorgare lacrime, le quali si raccolgono ai piedi e forano la roccia sottostante","Ciascuna parte, fuor che l’oro, è rotta d’una fessura che lagrime goccia, le quali, accolte, foran quella grotta" E lì si conosceranno i re di Portogallo che ha visto con suo danno la moneta veneziana,"E quel di Portogallo e di Norvegia lì si conosceranno, e quel di Rascia che male ha visto il conio di Vinegia" Da quel momento iniziò la sua rapina con la violenza e l'inganno,Lì cominciò conforza e con menzogna la sua rapina "E il beato che si fermò più vicino a noi, divenne così luminoso che io tra me pensavo: 'Io vedo bene l'amore che mi manifesti'","E quel che presso più ci si ritenne, si fé sì chiaro, ch’io dicea pensando: ‘Io veggio ben l’amor che tu m’accenne’" Il cortese guardiano riprese:,Ricominciò il cortese portinaio: Lui cominciò volentieri a dire:,El cominciò liberamente a dire: Ormai i lenti passi mi avevano trasportato dentro l'antica selva al punto che non potevo più vedere da dove ero entrato,"Già m’avean trasportato i lenti passi dentro a la selva antica tanto, ch’io non potea rivedere ond’io mi ‘ntrassi" Mi prese per mano e mi disse:,Per man mi prese e disse: Noi sapevamo che quelle anime fortunate ci sentivano andar via,Noi sapavam che quell’anime care ci sentivano andar "io non potrei, tanto è il turbamento che provo","ch’i’ non potrei, tanta pietà m’accora" poi iniziai:,poi cominciai: Una coscienza sporca per la colpa propria o di altri sentirà certo le tue parole come sgradevoli,Coscienza fusca o de la propria o de l’altrui vergogna pur sentirà la tua parola brusca "Ammetto di essere vinto da questo punto, assai più di quanto potrebbe esserlo un autore di stile medio o sublime da un aspetto problematico del tema affrontato:infatti, come il sole in una vista debole, così il ricordo del suo dolce sorriso fa venir meno il mio intelletto","Da questo passo vinto mi concedo più che già mai da punto di suo tema soprato fosse comico o tragedo: ché, come sole in viso che più trema, così lo rimembrar del dolce riso la mente mia da me medesmo scema" "Perché non scali il colle gioioso, che è principio e causa di ogni felicità",Perché non sali il dilettoso monte ch’è principio e cagion di tutta gioia e questo contraddice l'errore di chi crede che in noi vi siano molteplici anime,e questo è contra quello error che crede ch’un’anima sovr’altra in noi s’accenda "Nido di tradimenti, in cui si cova tutto il male che si diffonde oggi nel mondo: schiava del vino, del letto, delle vivande, vizi nei quali la lussuria dà la massima prova di sé.","Nido di tradimenti, in cui si cova quanto mal per lo mondo oggi si spande: de vin serva, di letti e di vivande, in cui lussuria fa l' ultima prova." "Così il vostro stesso nome insegna a lodare e a riverire per il semplice fatto di pronunciarlo quando si parla, o persona degna di ogni riverenza e onore: perché apollo vieta, che a parlare dei suo rami sempre verdi (il lauro, l'alloro sacro ad apollo), sia la lingua di un essere mortale presuntuoso.","Sí traviato è 'l folle mi' desio a seguitar costei che 'n fuga è volta, e de' lacci d'amor leggiera e sciolta vola dinanzi al lento correr mio, che quanto richiamando piú l'envio per la secura strada men m'ascolta: né mi vale spronarlo, o dargli volta, ch'amor per sua natura il fa restio." "Esso aveva le ali tese in alto, tra la lista luminosa al centro e le tre da ogni lato, in modo tale che non danneggiava nessuna di esse","Esso tendeva in sù l’una e l’altra ale tra la mezzana e le tre e tre liste, sì ch’a nulla, fendendo, facea male" "così ero io osservando la viva carità di Bernardo che su questa Terra, contemplando, assaporò la pace divina","tal era io mirando la vivace carità di colui che ‘n questo mondo, contemplando, gustò di quella pace" "La terra bagnata di lacrime produsse un vento, il quale fece lampeggiare una luce rossastra che sopraffece ogni mio senso","La terra lagrimosa diede vento, che balenò una luce vermiglia la qual mi vinse ciascun sentimento" E dico che se ne è andata la mia gioia di vivere e il mio cuore è sempre in tormento e poco felice.,E dico che' miei spiriti son morti e 'l cor che tanto ha guerra e vita pocco. "O buono Apollo, concedimi la tua ispirazione per l'ultima Cantica, tanto quanto tu richiedi per concedere l'agognato alloro poetico","O buono Appollo, a l’ultimo lavoro fammi del tuo valor sì fatto vaso, come dimandi a dar l’amato alloro" "Cimabue credette di primeggiare nella pittura, mentre ora è Giotto il maestro e ha oscurato la sua fama:allo stesso modo Guido ha tolto all'altro Guido la gloria della lingua","Credette Cimabue ne la pittura tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, sì che la fama di colui è scura: così ha tolto l’uno a l’altro Guido la gloria de la lingua" "Come ti ho amato nel corpo mortale, così ti amo ora che sono un'anima: per questo mi fermo, ma tu perché sei qui","Così com’io t’amai nel mortal corpo, così t’amo sciolta: però m’arresto, ma tu perché vai" "così la mia immaginazione cessò non appena il viso fu colpito da una luce, assai più intensa di quella cui siamo abituati","così l’imaginar mio cadde giuso tosto che lume il volto mi percosse, maggior assai che quel ch’è in nostro uso" "cosa che, forse, potrebbe sembrare difficile da capire per il volgo",che parria forse forte al vostro vulgo "E poiché la frode è un peccato proprio dell'uomo, è più sgradita a Dio e i fraudolenti stanno più in basso e sono puniti maggiormente","Ma perché frode è de l’uom proprio male, più spiace a Dio e però stan di sotto li frodolenti, e più dolor li assale" "Quanto più invecchierò, tanto più questo castigo mi sarà insopportabile","ché più mi graverà, com’più m’attempo" Ma adesso vattene: non voglio che ti trattieni oltre,Vattene omai: non vo’ che più t’arresti Va' via e racconta quello che vuoi,Va via e ciò che tu vuoi conta Colui che uncina i peccatori dell'altra Bolgia mi ha raccontato la storia in modo non sincero,Mal contava la bisogna colui che i peccator di qua uncina Il Mantovano che ci aveva condotti lì disse:,Cominciò ‘l Mantoan che ci avea vòlti: "Luogo dolce e fiume limpido che bagni il suo bel volto e i suoi occhi chiari, e sembri più luminoso per la luce che lei sembra emanare.","O soave contrada, o puro fiume che bagni il suo bel viso e gli occhi chiari, e prendi qualità dal vivo lume." "Figliolo, se un dannato di questo gruppo si arresta un solo istante, poi deve giacere cent'anni senza potersi riparare quando il fuoco lo ferisce","O figliuol, qual di questa greggia s’arresta punto, giace poi cent’anni sanz’arrostarsi quando ’l foco il feggia" "Se tu volessi usare ciò che hai offerto, è come se volessi fare una buona opera coi proventi di un furto","Se credi bene usar quel c’hai offerto, di maltolletto vuo’ far buon lavoro" "Così oltrepassammo la sozza mescolanza delle anime e della pioggia, a passi lenti, parlando un poco della vita ultraterrena","Sì trapassammo per sozza mistura de l’ombre e de la pioggia, a passi lenti, toccando un poco la vita futura" "Figlio, ora vedi le anime che furono sopraffatte dall'ira","Figlio, or vedi l’anime di color cui vinse l’ira" "O tu che ti nascondi quatto quatto tra le rocce del ponte, puoi tornare a me senza pericolo","O tu che siedi tra li scheggion del ponte quatto quatto, sicuramente omai a me ti riedi" "Tu pensi bene, a patto che tu comprenda perché Paolo definì la fede come sostanza e come dimostrazione","Dirittamente senti, se bene intendi perché la ripuose tra le sustanze, e poi tra li argomenti" "E perché tu non creda che ti sto ingannando, senti se fui folle, come io ti dico, quando ormai ero nella fase finale della mia vita","E perché tu non creda ch’io t’inganni, odi s’i’ fui, com’io ti dico, folle, già discendendo l’arco d’i miei anni" "Se tu avessi saputo la ragione per cui guardavo, forse mi avresti concesso di trattenermi ancora","Se tu avessi atteso a la cagion perch’io guardava, forse m’avresti ancor lo star dimesso" "Molte volte il contadino, quando l'uva è matura, ostruisce con una piccola quantità di spine un'apertura più grande di quanto fosse il sentiero per cui salì il mio maestro e io dietro di lui, soli, non appena la schiera di anime se ne andò","Maggiore aperta molte volte impruna con una forcatella di sue spine l’uom de la villa quando l’uva imbruna, che non era la calla onde saline lo duca mio, e io appresso, soli, come da noi la schiera si partìne" "Noi passavamo libere e in pace per questa vita caduca che ogni animale desidera, senza timore d'insidie nè di sciagure, alle pendici dei colli, dove nacque colei che spesso dal sonno fa destare in lacrime quello che ci manda a te in dono.","A pie' de' colli ove la bella vesta prese de le terrene membra pria la donna, che colui ch'a te ne 'nvia spesso dal somno lagrimando desta, libere in pace passavam per questa vita mortal, ch'ogni animal desia, senza sospetto di trovar fra via cosa ch'al nostr' andar fosse molesta." "Sono nel terzo Cerchio, dove cade una pioggia eterna, maledetta, fredda e molesta","Io sono al terzo cerchio, de la piova etterna, maladetta, fredda e greve" "Lì quella gente maledetta mi strappò dal mondo fallace, il cui amore svia molte anime","Quivi fu’ io da quella gente turpa disviluppato dal mondo fallace, lo cui amor molt’anime deturpa" "E, colto da un dubbio, dissi:",E tutto in dubbio dissi: Allora sentii dire da Pietro:,Allora udi’: Certo quella meraviglia e la gioia mi facevano desiderare di non udir nulla e di restare in silenzio,Certo tra esso e ‘l gaudio mi facea libito non udire e starmi muto "Ma dopo che fui arrivato ai piedi di un colle, là dove finiva quella valle che mi aveva rattristato il cuore di paura, alzai lo sguardo e vidi la sua vetta già illuminata dai raggi del sole, che conduce ogni uomo sulla giusta strada","Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto, là dove terminava quella valle che m’avea di paura il cor compunto, guardai in alto e vidi le sue spalle vestite già de’ raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle" "Il mio maestro mi afferrò prontamente, come la madre che è svegliata all'improvviso dal rumore e vede il fuoco vicino a sé,e prende il figlioletto e scappa senza fermarsi, preoccupandosi più di lui che di se stessa, anche se indossa solo una camicia","Lo duca mio di sùbito mi prese, come la madre ch’al romore è desta e vede presso a sé le fiamme accese, che prende il figlio e fugge e non s’arresta, avendo più di lui che di sé cura, tanto che solo una camiscia vesta" "non perdiamo tempo a parlare di loro, ma da' una rapida occhiata e passa oltre","non ragioniam di lor, ma guarda e passa" "Quando fummo là dove il ponte forma un vuoto per dare spazio ai frustati, il maestro disse:","Quando noi fummo là dov’el vaneggia di sotto per dar passo a li sferzati, lo duca disse:" "Se tu osservi i segni che Dante porta sulla fronte e che l'angelo ha inciso, capirai che egli è degno di essere ammesso tra i beati","Se tu riguardi a’ segni che questi porta e che l’angel profila, ben vedrai che coi buon convien ch’e’ regni" Queste parole mi furono dette dalla mia guida,Queste parole fuor del duca mio "quando conobbe quel nocchiero, mi gridò:","allor che ben conobbe il galeotto, gridò:" "e io, che avevo desiderio di guardare la condizione delle anime chiuse in quella fortezza, come fui dentro volsi qua e là lo sguardo","e io, ch’avea di riguardar disio la condizion che tal fortezza serra, com’io fui dentro, l’occhio intorno invio" "Subito dopo, con l'occhio ancora più splendente, il benedetto segno mi rispose per non tenermi sulle spine nel mio stupore","Poi appresso, con l’occhio più acceso, lo benedetto segno mi rispuose per non tenermi in ammirar sospeso:" "ed ecco che mi impedì di procedere oltre un fiumicello, che con le sue piccole onde piegava verso sinistra l'erba che cresceva sulla sua sponda","ed ecco più andar mi tolse un rio, che ‘nver’ sinistra con sue picciole onde piegava l’erba che ‘n sua ripa uscìo" Vedi Guido Bonatti,Vedi Guido Bonatti allora lo spirito che prima mi aveva parlato ricominciò:,per che lo spirto che di pria parlòmi ricominciò: "Colui che tracciò col compasso i confini dell'Universo e distinse in esso le cose visibili e invisibili, non poté imprimere il suo valore ovunque, senza che il suo Verbo non restasse infinitamente superiore alle capacità umane","Colui che volse il sesto a lo stremo del mondo, e dentro ad esso distinse tanto occulto e manifesto, non poté suo valor sì fare impresso in tutto l’universo, che ‘l suo verbo non rimanesse in infinito eccesso" lui mi disse:,Ed elli a me disse: "Poiché ognuno di essi ha in comune con me il nome che pronunciò quella sola voce, mi rendono onore e in questo fanno bene","Però che ciascun meco si convene nel nome che sonò la voce sola, fannomi onore, e di ciò fanno bene" Alle loro grida il mio maestro si fermò,A le lor grida il mio dottor s’attese "Dopo che i fiori e le altre fresche erbette di fronte a me, sulla sponda opposta, furono libere da quelle genti sante, proprio come in cielo una costellazione ne segue un'altra, vennero dopo di loro quattro animali, ognuno coronato da una fronda verde","Poscia che i fiori e l’altre fresche erbette a rimpetto di me da l’altra sponda libere fuor da quelle genti elette, sì come luce luce in ciel seconda, vennero appresso lor quattro animali, coronati ciascun di verde fronda" "Le parole dell'una e l'aspetto dell'altra mi resero desideroso di sapere i loro nomi, cosa che chiesi con preghiere","Lo dir de l’una e de l’altra la vista mi fer voglioso di saper lor nomi, e dimanda ne fei con prieghi mista" e dimmi la causa della discordia che l'ha assalita,e dimmi la cagione per che l’ha tanta discordia assalita "Molti hanno la giustizia in cuore, ma questa si esprime tardi con le parole per non rischiare di non essere ponderata","Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca per non venir sanza consiglio a l’arco" Risposi:,Rispuos’io: "Maestro mio, mostrami che dannati sono questi e se questi alla nostra sinistra che hanno la tonsura furono tutti chierici","Maestro mio, or mi dimostra che gente è questa, e se tutti fuor cherci questi chercuti a la sinistra nostra" "oh, felice colui che sceglie per risiedere in quel luogo",oh felice colui cu’ ivi elegge Ciò che udivo mi dava la stessa impressione che si ha di solito quando si eseguono canti alternati alla musica dell'organo,"Tale imagine a punto mi rendea ciò ch’io udiva, qual prender si suole quando a cantar con organi si stea" "Lascio una vita amara e vado in cerca della salvezza, promessami dalla mia guida sincera",Lascio lo fele e vo per dolci pomi promessi a me per lo verace duca non può muovere le braccia che menò in quell'occasione,"le braccia ch’el menò, già mai non move" "In base al mio giudizio infallibile, tu hai dei dubbi su come sia possibile che una giusta vendetta sia stata giustamente punita","Secondo mio infallibile avviso, come giusta vendetta giustamente punita fosse, t’ha in pensier miso" "La fiamma ormai era dritta e ferma, dato che non parlava più, e si allontanava da noi con il permesso del dolce poeta, quando ecco che un'altra, che veniva dietro di essa, ci indusse a rivolgere lo sguardo alla sua punta per un suono confuso che ne fuoriusciva","Già era dritta in sù la fiamma e queta per non dir più, e già da noi sen gia con la licenza del dolce poeta,quand’un’altra, che dietro a lei venia, ne fece volger li occhi a la sua cima per un confuso suon che fuor n’uscia" "e poiché sei ancora vivo, sappi che presto siederà qui alla mia sinistra il mio concittadino Vitaliano del Dente","e perché se’ vivo anco, sappi che ’l mio vicin Vitaliano sederà qui dal mio sinistro fianco" Non ti do altra risposta se non con l'agire,Altra risposta non ti rendo se non lo far "Gli altri Cieli dispongono le distinte virtù che hanno in se stessi in modi diversi, al fine di riversare sulla Terra le loro influenze e i fini voluti",Li altri giron per varie differenze le distinzion che dentro da sé hanno dispongono a lor fini e lor semenze "infatti descrivere il fondo dell'intero universo non è impresa da prendere alla leggera, né propria di una lingua infantile","ché non è impresa da pigliare a gabbo discriver fondo a tutto l’universo, né da lingua che chiami mamma o babbo" "E come una donna onesta che resta sicura di sé e ascoltando le parole peccaminose di altri arrossisce, così Beatrice mutò aspetto","E come donna onesta che permane di sé sicura, e per l’altrui fallanza, pur ascoltando, timida si fane, così Beatrice trasmutò sembianza" Le donne che vi fanno compagnia mi sono complici nell'amore che ho per voi.,Le donne che vi fanno compagnia assa' mi piaccion per lo vostro amore. "A quel punto, come un orologio che, nell'ora in cui la Chiesa si leva, la chiama a recitare il Mattutino a Cristo affinché egli la ami ancora, in cui una parte tira e l'altra spinge, tintinnando in modo così dolce che riempie d'amore lo spirito ben disposto","Indi, come orologio che ne chiami ne l’ora che la sposa di Dio surge a mattinar lo sposo perché l’ami, che l’una parte e l’altra tira e urge, tin tin sonando con sì dolce nota, che ‘l ben disposto spirto d’amor turge" "ma prima che il Guasco inganni l'alto Arrigo VII di Lussemburgo, egli mostrerà scintille del suo valore nella noncuranza di denaro e affanni","ma pria che ‘l Guasco l’alto Arrigo inganni, parran faville de la sua virtute in non curar d’argento né d’affanni" "Dopo che mi ebbe detto questo, girò gli occhi che brillavano per il pianto","Poscia che m’ebbe ragionato questo, li occhi lucenti lagrimando volse" "Questa preziosa gemma sulla quale si fonda ogni altra virtù, da dove ti venne","Questa cara gioia sopra la quale ogne virtù si fonda, onde ti venne" "Vedo che tra non molto tempo un altro Carlo uscirà di Francia, per far conoscere meglio se stesso e la sua casata","Tempo vegg’io, non molto dopo anco i, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e sé e‘ suoi" La stretta aumenta e la forza diminuisce.,Che pur lo stringe e di forza lo spoglia. "Aveva il volto di un uomo giusto, tanto rassicurante era il suo aspetto, mentre il resto del corpo era di serpente","La faccia sua era faccia d’uom giusto, tanto benigna avea di fuor la pelle, e d’un serpente tutto l’altro fusto" "Certamente l'isola di Delo non si scosse così forte, prima che Latona partorisse su di essa i due occhi del cielo","Certo non si scoteosì forte Delo, pria che Latona in lei facesse ‘l nido a parturir li due occhi del cielo" "e proprio all'inizio del dirupo era distesa la vergogna di Creta, che fu concepita nella finta vacca",e ’n su la punta de la rotta lacca l’infamia di Creti era distesa che fu concetta ne la falsa vacca "Ma spingi lo sguardo con attenzione nell'aria e vedrai anime che si siedono davanti a noi, ciascuna appoggiata lungo la parete","Ma ficca li occhi per l’aere ben fiso, e vedrai gente innanzi a noi sedersi, e ciascuno è lungo la grotta assiso" I maledetti gridavano a una voce:,gridavan tutti insieme i maladetti: "L'altra è colei che si suicidò per amore, e non tenne fede alla memoria del marito Sicheo","L’altra è colei che s’ancise amorosa, e ruppe fede al cener di Sicheo" Per il suo peccato si trattenne qui poco tempo,Per sua difalta qui dimorò poco Che gioia,Oh gioia "infatti questi che mi segue, a causa del peso del corpo che ha con sé, è lento a salire pur contro il suo volere","ché questi che vien meco, per lo ‘ncarco de la carne d’Adamo onde si veste, al montar sù, contra sua voglia, è parco" Io dissi:,Dissi: "Maestro, ora aspettami qui in modo che io risolva un mio dubbio su costui","Maestro mio, or qui m’aspetta, si ch’io esca d’un dubbio per costui" "così l'aria che circonda lì l'anima assume quella forma che le imprime l'anima stessa lì ferma, grazie alla virtù informativa",così l’aere vicin quivi si mette in quella forma ch’è in lui suggella virtualmente l’alma che ristette "e poi ripartì per l'Egitto, con nefaste conseguenze per Tolomeo",e mal per Tolomeo poscia si scosse "e adesso i tuoi abitanti in vita non smettono di farsi la guerra, e anche quelli che abitano la stessa città si rodono l'un l'altro","e ora in te non stanno sanza guerra li vivi tuoi, e l’un l’altro si rode di quei ch’un muro e una fossa serra" "Voi vedrete meglio i gesti e i volti di tutti loro da questo argine, che non scendendo giù nell'avvallamento","Di questo balzo meglio li atti e ‘ volti conoscerete voi di tutti quanti, che ne la lama giù tra essi accolti" "Mostrava come gli Assiri fuggirono in rotta, dopo che Oloferne fu ucciso, e anche ciò che restava del suo tronco decapitato","Mostrava come in rotta si fuggiro li Assiri, poi che fu morto Oloferne, e anche le reliquie del martiro" "e se essi sono vissuti prima del Cristianesimo, non adorarono Dio nel modo dovuto: io stesso faccio parte di questa categoria","e s’e’ furon dinanzi al cristianesmo, non adorar debitamente a Dio: e di questi cotai son io medesmo" il mio maestro disse:,cominciò ‘l duca mio: "Mentre io dicevo questo, nella viva profondità di quella luce tremava un lampo intenso e frequente, come un balenìo di luce","Mentr’ io diceva, dentro al vivo seno di quello incendio tremolava un lampo sùbito e spesso a guisa di baleno" "infatti, avvicinandosi all'oggetto del suo desiderio, il nostro intelletto si addentra tanto in profondità che la memoria non lo può seguire","perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire" Perché il mio viso ti innamora al punto che tu non rivolgi lo sguardo al bel giardino che fiorisce sotto i raggi di Cristo,"Perché la faccia mia sì t’innamora, che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di Cristo s’infiora" hai visto come l'uomo se ne può liberare,vedesti come l’uom da lei si slega "Dal momento in cui avevo guardato la prima volta, compresi che mi ero mosso per tutto l'arco meridiano che va dal centro alla fine del primo clima",Da l’ora ch’io avea guardato prima i’ vidi mosso me per tutto l’arco che fa dal mezzo al fine il primo clima "Ora, figliuolo, puoi vedere la corta durata dei beni che sono affidati alla fortuna, per cui l'umanità si affanna tanto","Or puoi, figliuol, veder la corta buffa d’i ben che son commessi a la fortuna, per che l’umana gente si rabbuffa" "Non appena la luce benedetta pronunciò l'ultima parola, la prima corona cominciò a ruotare orizzontalmente","Sì tosto come l’ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, a rotar cominciò la santa mola" Senza di esso la vergogna sarebbe minore,Sanz’esso fora la vergogna meno "Tu sai bene come nell'atmosfera si raccolga quel vapore umido che ridiventa acqua, non appena sale dove è più freddo","Ben sai come ne l’aere si raccoglie quell’umido vapor che in acqua riede, tosto che sale dove ‘l freddo il coglie" "Io ero da poco in questa condizione, quando vidi entrare qui un possente, che portava i segni della vittoria","Io era nuovo in questo stato, quando ci vidi venire un possente, con segno di vittoria coronato" "Io ero simile a quello che reprime in sé l'acutezza del desiderio, e non osa domandare per non essere troppo fastidioso","Io stava come quei che ‘n sé repreme la punta del disio, e non s’attenta di domandar, sì del troppo si teme" E le sue parole risuonavano ben diversamente da come le avesse potuto pronunciare una voce umana.,E le parole sonavan altro che pur voce umana. Il sole era già arrivato sull'orizzonte il cui meridiano sovrasta Gerusalemme col suo punto più alto,Già era ‘l sole a l’orizzonte giunto lo cui meridian cerchio coverchia Ierusalèm col suo più alto punto "e quelle anime gioiose formarono dei cerchi con i centri fissi e ruotarono fiammeggiando, simili a comete","e quelle anime liete si fero spere sopra fissi poli, fiammando, a volte, a guisa di comete" Giungemmo qui,Quivi venimmo "Allora la donna, che vide che avevo cessato di guardare verso l'alto, mi disse:","Onde la donna, che mi vide assolto de l’attendere in sù, mi disse:" "così, benedicendomi e cantando, il lume apostolico al cui comando io avevo parlato mi girò attorno tre volte, non appena io tacqui: a tal punto gli erano piaciute le mie parole","così, benedicendomi cantando, tre volte cinse me, sì com’io tacqui, l’appostolico lume al cui comando io avea detto: sì nel dir li piacqui" "e se il fumo non ci permette di vederci, il suono delle parole ci terrà uniti","e se veder fummo non lascia, l’udir ci terrà giunti in quella vece" "Allora io feci come quelli che vanno con qualcosa in testa che non sanno, se non perché altri gli fanno dei gesti che glielo fanno immaginare","Allor fec’io come color che vanno con cosa in capo non da lor saputa, se non che ‘ cenni altrui sospecciar fanno" che t'importa di ciò che si mormora qui,che ti fa ciò che quivi si pispiglia "morii pronunciando il nome di Maria e caddi, e rimase solo il mio corpo","nel nome di Maria fini’, e quivi caddi, e rimase la mia carne sola" "O voi lettori che siete in una piccola barca, desiderosi di ascoltare, che seguite dietro la mia nave che cantando solca il mare, tornate alle coste da cui siete partiti: non vi inoltrate in mare aperto, poiché forse, perdendo la mia scia, vi perdereste","O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d’ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, ché forse, perdendo me, rimarreste smarriti" Io mi ricongiunsi alla mia guida,I’ mi raggiunsi con la scorta mia e dunque esse riflettono in maggiore o minor misura l'idea divina che le suggella,e però sotto ‘l segno ideale poi più e men traluce "Qui sulla Terra, a circa seimila miglia di distanza, arde il mezzogiorno e questo pianeta proietta già il suo cono d'ombra sul piano dell'orizzonte, quando l'atmosfera tra noi e la profondità del cielo inizia a diventare tale che alcune stelle diventano invisibili","Forse semilia miglia di lontano ci ferve l’ora sesta, e questo mondo china già l’ombra quasi al letto piano, quando ’l mezzo del cielo, a noi profondo, comincia a farsi tal, ch’alcuna stella perde il parere infino a questo fondo" "dimmi, dimmi se questo è vero: a una tale accusa è necessario che sia unita la tua confessione","dì, dì se questo è vero: a tanta accusa tua confession conviene esser congiunta" infatti lo conobbi quand'era ancora in carne e ossa,ch’io ’l vidi uomo di sangue e di crucci "ma Barbariccia lo protesse con le braccia, dicendo:","ma Barbariccia il chiuse con le braccia, e disse:" "la sua fronte riluceva di gemme, poste a formare la figura del freddo animale che colpisce la gente con la coda","di gemme la sua fronte era lucente, poste in figura del freddo animale che con la coda percuote la gente" "Poiché il raggio della grazia divina, dal quale si accende il vero amore che poi, amando, continua a crescere, risplende moltiplicato in te, visto che ti conduce su per quella scala dalla quale nessuno scende senza risalire","Quando lo raggio de la grazia, onde s’accende verace amore e che poi cresce amando, multiplicato in te tanto resplende, che ti conduce su per quella scala u’ sanza risalir nessun discende" Ma ormai stendi qua la mano,Ma distendi oggimai in qua la mano "Non ho tanti capelli nella mia chioma, quanti sono gli anni che vorrei trascorrere nell'attesa di quel giorno.",Non ò tanti capelli in queste chiome quanti vorrei quel giorno attender anni. "Ma spingi lo sguardo a valle, poiché si avvicina il fiume di sangue nel quale bolle chi nuoce agli altri per violenza","Ma ficca li occhi a valle, ché s’approccia la riviera del sangue in la qual bolle qual che per violenza in altrui noccia" Allora mi rispose:,Ond’elli: "e ti porterò via di qui per guidarti in un luogo dell'Oltretomba, dove udirai le grida disperate e vedrai le antiche anime dei dannati, ciascuno dei quali invoca la morte definitiva","e trarrotti di qui per loco etterno, ove udirai le disperate strida, vedrai li antichi spiriti dolenti, ch’a la seconda morte ciascun grida" "Sei davvero crudele, se già non provi dolore pensando al presagio che nutrivo in cuore","Ben se’ crudel, se tu già non ti duoli pensando ciò che ’l mio cor s’annunziava" "Come nei cieli tersi e puri all'improvviso passa una stella cadente, attirando lo sguardo che prima era tranquillo, e sembra una stella che si sposti, salvo che nel punto in cui essa si accende non sparisce nessun astro e il fenomeno è di breve durata:così, dal braccio destro della croce fino alla parte inferiore, si mosse una delle luci che costellavano quella figura","Quale per li seren tranquilli e puri discorre ad ora ad or sùbito foco, movendo li occhi che stavan sicuri, e pare stella che tramuti loco, se non che da la parte ond’e’ s’accende nulla sen perde, ed esso dura poco: tale dal corno che ‘n destro si stende a piè di quella croce corse un astro de la costellazion che lì resplende" "Maestro, dimmi: che terra è questa","Maestro, di’, che terra è questa" "Invece fu destino che Firenze facesse di te una vittima, nel suo ultimo periodo di pace, presso quel frammento di statua accanto a Ponte Vecchio","Ma conveniesi a quella pietra scema che guarda ‘l ponte, che Fiorenza fesse vittima ne la sua pace postrema" "e se invece avesse rispettato quel limite, devota, io avrei gustato quelle indicibili delizie già in precedenza, e per un tempo più lungo","sotto ‘l qual se divota fosse stata, avrei quelle ineffabili delizie sentite prima e più lunga fiata" il quale mi indusse nuovamente a peccare,che mi rimise ne le prime colpe Non mi chiedi chi sono questi spiriti che vedi,Tu non dimandi che spiriti son questi che tu vedi "I nuovi cittadini e gli improvvisi guadagni hanno creato alterigia ed eccesso dentro di te, o Firenze, così che tu ne piangi già le conseguenze","La gente nuova e i sùbiti guadagni orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te, sì che tu già ten piagni" e vidi sul fondo dannati immersi in uno sterco che sembrava uscito dalle latrine degli uomini,e quindi giù nel fosso vidi gente attuffata in uno sterco che da li uman privadi parea mosso "Fratello, non farlo, perché tu sei un ombra e vedi davanti a te un'altra ombra","Frate, non far, ché tu se’ ombra e ombra vedi" Io vidi queste parole scritte con colore oscuro in cima a una porta,Queste parole di colore oscuro vid’io scritte al sommo d’una porta "Io vidi che, al nominare Giosuè, una luce si mosse per la croce all'unisono","Io vidi per la croce un lume tratto dal nomar Iosuè, com’el si feo" "Dopo che raggiungemmo l'angelo benedetto, egli disse con voce lieta:","Poi giunti fummo a l’angel benedetto, con lieta voce disse:" E il mio maestro:,E ‘l duca mio: "Infatti, insieme al peggiore spirito di Romagna, trovai un vostro concittadino, tale che per le sue azioni la sua anima si bagna già in Cocito, e il suo corpo sembra ancor vivo sulla Terra","Ché col peggiore spirto di Romagna trovai di voi un tal, che per sua opra in anima in Cocito già si bagna, e in corpo par vivo ancor di sopra" "Noi scendemmo là dove il ponte si congiunge con l'argine dell'VIII Bolgia, e da lì potei vedere la VII:e vidi all'interno un orribile groviglio di serpenti, di specie talmente diverse che il solo ricordarlo mi guasta il sangue","Noi discendemmo il ponte da la testa dove s’aggiugne con l’ottava ripa, e poi mi fu la bolgia manifesta: e vidivi entro terribile stipa di serpenti, e di sì diversa mena che la memoria il sangue ancor mi scipa" "Chi ne è colpito trae valore, si autoperfeziona.","Consiegue merto, spirito ch'è punto." "Spirito, che per salire il monte ti mortifichi, se tu sei quello che mi hai risposto, manifestati dicendo il luogo da dove vieni o il tuo nome","Spirto, che per salir ti dome, se tu se’ quelli che mi rispondesti, fammiti conto o per luogo o per nome" Il tuo ingegno vaneggia se non comprende che la pianta è così alta e capovolta per una ragione eccezionale,"Dorme lo ‘ngegno tuo, se non estima per singular cagione esser eccelsa lei tanto e sì travolta ne la cima" Trovo riposo nei monti alti e nei boschi impervi: la vista di ogni luogo abitato mi suscita sentimenti negativi.,Per alti monti e per selve aspre trovo qualche riposo: ogni abitato loco è nemico mortal de gli occhi miei. Ecco colei che ammorba tutto il mondo col suo fetore,Ecco colei che tutto ’l mondo appuzza "tutti quelli che muoiono in disgrazia si radunano qui da tutto il mondo:e sono ansiosi di passare il fiume, poiché la giustizia di Dio li sprona e fa sì che il timore si trasformi in desiderio","quelli che muoion ne l’ira di Dio tutti convegnon qui d’ogne paese: e pronti sono a trapassar lo rio, ché‚ la divina giustizia li sprona, sì che la tema si volve in disio" tu sei il solo da cui io trassi il bello stile che mi ha reso celebre,tu se’ solo colui da cu’ io tolsi lo bello stilo che m’ha fatto onore "Un tempo la mia donna era solita, quando mi era lontana, apparirmi in sogno e recarmi conforto con il suo aspetto dolce e angelico.","Solea lontana in sonno consolarme con quella dolce angelica sua vista madonna, or mi spaventa e mi contrista, né di duol né di tema posso aitarme." "Paragono quest'uomo al fango, e la gentilezza al sole: poiché non si deve credere che la gentilezza si trovi, all'infuori del cuore nella dignità ereditaria, se non possiede un gentil cuore incline alla virtù, come l'acqua si fa attraversare dal raggio luminoso, ma senza accogliere in sé lo splendore delle stelle, che rimane nel cielo.","Lui semblo al fango, al sol gentil valore: ché non dé dar om fé che gentilezza sia fòr di coraggio in degnità d'ere' sed a vertute non ha gentil core, com'aigua porta raggio e 'l ciel riten le stelle e lo splendore." Quando mai può rinascere a Bologna un Fabbro,Quando in Bologna un Fabbro si ralligna "Tuttavia non ti fermare davanti a un dubbio così profondo, prima che ti parli colei che sarà luce tra la verità e il tuo intelletto","Veramente a così alto sospetto non ti fermar, se quella nol ti dice che lume fia tra ‘l vero e lo ‘ntelletto" rispose:,rispuose: Non ci è assegnato nessun luogo stabilito,Loco certo non c’è posto Per quale motivo ti sei chinato in questo modo,Qual cagion in giù così ti torse "Andiamo in là, poiché essi vengono piano verso di noi","Andiamo in là, ch’ei vegnon piano" "La colpa verrà addossata alla parte sconfitta attraverso la fama, come di solito accade","La colpa seguirà la parte offensa in grido, come suol" "In mezzo a questa orrenda e tristissima calca correvano dannati nudi e spaventati, senza speranza di un rifugio o dell'elitropia: avevano le mani legate dietro la schiena da serpi","Tra questa cruda e tristissima copia correan genti nude e spaventate, sanza sperar pertugio o elitropia: con serpi le man dietro avean legate" "Dunque, se io fuggissi dai sentimenti che provo, senza che voi possiate confortarmi per infelicità che ne consegue, poi non sarei in grado nè di stare da solo nè volgere l'attenzione ad altre donne, e potrebbe venire meno per sempre la mia capacità di essere felice che grave danno sarà per entrambi, e il danno vostro sarà tanto più grave del mio, in quanto egli ama più voi che me.","Or s'io lo scaccio, ed e' non trova in voi ne l'esilio infelice alcun soccorso, né sa star sol, né gire ov'altri il chiama, poria smarrire il suo natural corso: che grave colpa fia d'ambeduo noi, e tanto piú de voi, quanto piú v'ama." né io né nessun altro mi ritiene all'altezza di questo compito,me degno a ciò né io né altri ’l crede "e dopo essere caduto al suolo così ridotto, la cenere si raccolse da sé e il dannato riacquistò improvvisamente le sue sembianze","e poi che fu a terra sì distrutto, la polver si raccolse per sé stessa, e ’n quel medesmo ritornò di butto" e quelle anime degne dissero:,e quella gente degna disse: "ma la vergogna, che rende il servo coraggioso davanti al buon padrone, mi fece le sue minacce","ma vergogna mi fé le sue minacce, che innanzi a buon segnor fa servo forte" "Che cos'è quello, dolce padre, davanti al quale non posso proteggere la vista senza essere abbagliato","Che è quel, dolce padre, a che non posso schermar lo viso tanto che mi vaglia" "La frode, da cui ogni coscienza è rimorsa, può essere esercitata dall'uomo verso chi si fida e chi non si fida","La frode, ond’ogne coscienza è morsa, può l’omo usare in colui che ’n lui fida e in quel che fidanza non imborsa" Ma ora rivolgi la tua attenzione ad altro,Ma rivolgiti omai inverso altrui "e ne porrai due a eguale distanza da te, e il terzo più lontano e posto al centro degli altri due","e i due rimovi da te d’un modo, e l’altro, più rimosso, tr’ambo li primi li occhi tuoi ritrovi" "In te vi sono misericordia, pietà, liberalità, in te si raccoglie tutta la bontà che può esservi in una creatura","In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate" "Poiché credo che la grande gioia che mi infonde il tuo discorso, mio signore, tu la vede là dove finisce e inizia ogni bene come la vedo io, essa mi è anche più gradita","Però ch’i’ credo che l’alta letizia che ‘l tuo parlar m’infonde, segnor mio, là ‘ve ogne ben si termina e s’inizia, per te si veggia come la vegg’io, grata m’è più" "E come il raggio riflesso è solito allontanarsi da quello di incidenza e salire in alto con lo stesso angolo, come un pellegrino che vuole tornare in patria, così dal suo atteggiamento infuso nella mia facoltà immaginativa nacque il mio, e fissai il sole al di là delle normali capacità umane","E sì come secondo raggio suole uscir del primo e risalire in suso, pur come pelegrin che tornar vuole,così de l’atto suo, per li occhi infuso ne l’imagine mia, il mio si fece, e fissi li occhi al sole oltre nostr’uso" Così nella mia poesia voglio risultare aspro.,Così nel mio parlar voglio esser aspro "La punta più alta di quell'antica fiamma cominciò a scuotersi mormorando, come quella colpita dal vento",Lo maggior corno de la fiamma antica cominciò a crollarsi mormorando pur come quella cui vento affatica Tu porti via la parte eterna di costui per una lacrimetta che me la toglie,Tu te ne porti di costui l’etterno per una lagrimetta che ‘l mi toglie Ti sei suicidata per non perdere Lavinia,Ancisa t’hai per non perder Lavina Poi mi prese per un braccio e disse:,"Poi mi tentò, e disse:" "Entrambi vengono dal grembo di Maria, a custodire la valle dal serpente che arriverà tra poco","Ambo vegnon del grembo di Maria a guardia de la valle, per lo serpente che verrà vie via" "Voi non pensate al sangue versato per diffondere nel mondo la parola di Dio, e quanto piace chi si unisce ad essa con tutta umiltà",Non vi si pensa quanto sangue costa seminarla nel mondo e quanto piace chi umilmente con essa s’accosta "e dice il falso, poiché la luce del Sole si oscurò da sola: infatti tale eclissi fu vista dagli Spagnoli e dagli Indiani, come dagli abitanti di Gerusalemme","e mente, ché la luce si nascose da sé: però a li Spani e a l’Indi come a’ Giudei tale eclissi rispuose" "Si vedrà, riguardo allo Zoppo di Gerusalemme, che le sue buone azioni saranno segnate con una 'I' e quelle malvagie con una 'M'","Vedrassi al Ciotto di Ierusalemme segnata con un i la sua bontate, quando ‘l contrario segnerà un emme" entrai con questi saggi attraverso sette porte e giungemmo in un prato di fresca erba verde,per sette porte intrai con questi savi: giugnemmo in prato di fresca verdura I diavoli si voltarono a sinistra sull'argine,Per l’argine sinistro volta dienno "La crudele vergine, passando di qui, vide una terra in mezzo all'acquitrino, incolta e disabitata","Quindi passando la vergine cruda vide terra, nel mezzo del pantano, sanza coltura e d’abitanti nuda" "Ormai le due teste erano diventate una sola, quando ci apparvero le due figure mescolate in una faccia, dove i due aspetti si erano fusi insieme","Già eran li due capi un divenuti, quando n’apparver due figure miste in una faccia, ov’eran due perduti" ma dimmi: perché te ne stai qui seduto,ma dimmi: perché assiso quiritto se’ "È duro servire un signore ostile, sperando di esserne ricompensati, e mostrare nell'aspetto esteriore, contrariamente a quello che si pensa, che il tormento sia gioia.","Grave cos'è servire signor contra talento e sperar guiderdone, e mostrare 'n parere che sia gioia 'l tormento contra su'oppinïone." "Tu ragioni così: ""Se la buona volontà persiste, per quale motivo la violenza altrui diminuisce per me la misura di ben meritare""","Tu argomenti: ""Se ‘l buon voler dura, la violenza altrui per qual ragione di meritar mi scema la misura""" quindi per il vento mi riparai dietro la mia guida,poi per lo vento mi ristrinsi retro al duca mio "il primo gradino era di marmo bianco, così pulito e lucido che io mi ci specchiai tale quale io appaio","lo scaglion primaio bianco marmo era sì pulito e terso, ch’io mi specchiai in esso qual io paio" "Sta' attento e fa' in modo di figgere lo sguardo su questi altri dannati, di cui non hai ancora visto la faccia poiché procedevano nella nostra stessa direzione","Attienti, e fa che feggia lo viso in te di quest’altri mal nati, ai quali ancor non vedesti la faccia però che son con noi insieme andati" Con lo sguardo osservai tutti quanti i sette pianeti e vidi questo globo così piccolo che sorrisi del suo aspetto vile,"Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch’io sorrisi del suo vil sembiante" "Non guardare me, ma dio che si degnò di crearmi.","Non guardar me, ma chi degnò crearme." "E se tempo ormai non c'è più per veder realizzati i miei desideri, almeno non succeda che al mio dolore non arrivi in soccorso alcun sospiro compassionevole, per quanto ritardatario.","E se 'l tempo è contrario ai be' desiri, non fia ch'almen non giunga al mio dolore alcun soccorso di tardi sospiri." "Decidi con saggezza, sradica dal tuo cuore il desiderio amoroso, che non rende felici e non lascia neppure vivere.","Prendi partito accortamente, prendi, e del cor tuo divelli ogni radice del piacer, che felice no 'l pò mai fare, e respirar no 'l lassa." ma l'erba sarà lontana dal caprone,ma lungi fia dal becco l’erba "Quell'altra luce fiammeggiante è prodotta dal sorriso di Francesco Graziano, che aiutò l'una e l'altra legge in modo tale che piace al Paradiso","Quell’altro fiammeggiare esce del riso di Grazian, che l’uno e l’altro foro aiutò sì che piace in paradiso" e le tue parole saranno la nostra guida,e tue parole fier le nostre scorte Io dissi:,Diss’io: "Perciò, se accetto di seguirti, temo che il mio viaggio sia una follia","Per che, se del venire io m’abbandono, temo che la venuta non sia folle" Qui c'è la rosa in cui il Verbo Divino si incarnò,Quivi è la rosa in che ‘l verbo divino carne si fece "Sai che cosa fece, portato dai nobili Romani contro Brenno e Pirro, e contro altre repubbliche e monarchi dell'Italia","Sai quel ch’el fé portato da li egregi Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro, incontro a li altri principi e collegi" "Così il maestro mi fece impallidire quando io lo vidi col volto così turbato, e altrettanto rapidamente giunse il rimedio al male","Così mi fece sbigottir lo mastro quand’io li vidi sì turbar la fronte, e così tosto al mal giunse lo ’mpiastro" "Mi duole ripensare al suo modo di parlare in grado di rendere umile persino una mente superba e piena di rancore, e coraggioso un uomo vile!",Oimè il parlar ch' ogni aspro ingegno e fero facevi umile ed ogni uom vil gagliardo! Non aver paura di parlare,Non aver paura di parlar "E Virgilio, che riconobbe subito le ancelle della regina dell'Inferno, mi disse:","E quei, che ben conobbe le meschine de la regina de l’etterno pianto, mi disse:" "Ahimè, Pisa, vergogna dei popoli del bel paese dove risuona il sì","Ahi Pisa, vituperio de le genti del bel paese là dove ’l sì suona" "Tuttavia Virgilio si avvicinò a lei, pregando che ci mostrasse il punto migliore per salire","Pur Virgilio si trasse a lei, pregando che ne mostrasse la miglior salita" "Dunque alzati subito: vinci l'affanno con l'animo che vince ogni contrasto, se il corpo pesante non l'abbatte","E però leva sù: vinci l’ambascia con l’animo che vince ogne battaglia, se col suo grave corpo non s’accascia" "La loro concordia, il loro lieto aspetto, l'amore, la meraviglia e il loro dolce sguardo producevano negli altri dei santi pensieri","La lor concordia e i lor lieti sembianti, amore e maraviglia e dolce sguardo facieno esser cagion di pensier santi" Un maggior bene produce una maggiore salvezza,Maggior bontà vuol far maggior salute Allora il tronco soffiò forte e poi quell'aria si tramutò in queste parole:,"Allor soffiò il tronco forte, e poi si convertì quel vento in cotal voce:" "Quando fui vicino alla sponda opposta, sentii gli angeli cantare 'Mi aspergerai' con tale dolcezza che non solo non so descriverlo, ma neppure me lo ricordo","Quando fui presso a la beata riva, ‘Asperges me’ sì dolcemente udissi, che nol so rimembrar, non ch’io lo scriva" "Se ora per aiutarmi risuonassero tutte quelle voci che Polimnia e le sue sorelle resero più ricche con la loro ispirazione, non potrei esprimere che un millesimo della verità, descrivendo il santo sorriso e quanto esso facesse risplendere il santo aspetto di Beatrice","Se mo sonasser tutte quelle lingue che Polimnia con le suore fero del latte lor dolcissimo più pingue, per aiutarmi, al millesmo del vero non si verria, cantando il santo riso e quanto il santo aspetto facea mero" "le altre no, poiché non sono spaventose","de l’altre no, ché non son paurose" e questa è la ragione per cui all'uomo fu preclusa la via di riparare di sua iniziativa,e questa è la cagion per che l’uom fue da poter sodisfar per sé dischiuso Poi mi dissero:,Poi disser me: "E io sentii che dentro quella luce che prima mi aveva parlato, il beato ricominciava a parlare, perché sorridendo diventava più luminosa","E io senti’ dentro a quella lumera che pria m’avea parlato, sorridendo incominciar, faccendosi più mera:" "La nostra carità non chiude la porta a un giusto desiderio, proprio come quella di Dio che vuole simile a sé tutto il Paradiso","La nostra carità non serra porte a giusta voglia, se non come quella che vuol simile a sé tutta sua corte" e uno di loro disse:,e disse l’uno: "Tu dici: ""Ho capito bene quanto ho udito""","Tu dici: ""Ben discerno ciò ch’i’ odo""" "torna la giustizia e la prima età dell'uomo, e dal cielo scende una nuova progenie'","torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova’" "E come uccelli levatisi in volo da un fiume, quasi rallegrandosi a vicenda del pasto consumato, si raggruppano in cerchio o in altre forme, così dentro quelle luci le anime sante cantavano volteggiando, e assumevano l'aspetto ora di una 'D', ora di una 'I' o di una 'L'","E come augelli surti di rivera, quasi congratulando a lor pasture, fanno di sé or tonda or altra schiera, sì dentro ai lumi sante creature volitando cantavano, e faciensi or D, or I, or L in sue figure" "Proprio come attraverso vetri trasparenti e chiari, oppure attraverso acque nitide e non turbate, tornano i riflessi dei nostri volti così evanescenti che una perla su una fronte bianca non colpisce meno debolmente i nostri occhi","Quali per vetri trasparenti e tersi, o ver per acque nitide e tranquille, non sì profonde che i fondi sien persi, tornan d’i nostri visi le postille debili sì, che perla in bianca fronte non vien men forte a le nostre pupille" Così vidi i ladri cambiare e trasformarsi,Così vid’io la settima zavorra mutare e trasmutare Io risposi subito dopo:,Rispuos’io appresso: Quel dannato crocifisso che osservi consigliò i Farisei che era preferibile per il popolo martirizzare un solo uomo,"Quel confitto che tu miri, consigliò i Farisei che convenia porre un uom per lo popolo a’ martìri" "E la viltà d'animo non gli fece abbassare lo sguardo, essendo figlio di Pietro Bernardone, né per essere tanto umile da suscitare meraviglia","Né li gravò viltà di cuor le ciglia per esser fi’ di Pietro Bernardone, né per parer dispetto a maraviglia" Mi rispose:,Dissemi: "I miei occhi, che erano contenti di osservare per vedere cose nuove di cui erano desiderosi, non furono lenti a volgersi verso di lui","Li occhi miei ch’a mirare eran contenti per veder novitadi ond’e’ son vaghi, volgendosi ver’ lui non furon lenti" "Torna ancora indietro un poco, là dove hai detto che l'usura offende la bontà divina, e risolvimi questa incertezza","Ancora in dietro un poco ti rivolvi, là dove di’ ch’usura offende la divina bontade, e ’l groppo solvi" "il mio maestro, fermando il passo, disse:",disse ‘l maestro mio fermando ‘l passo: "Quello è Giasone, che col coraggio e con l'astuzia privò i Colchi del vello d'oro","Quelli è Iasón, che per cuore e per senno li Colchi del monton privati féne" Da quella semente raccolgo questa paglia,Di mia semente cotal paglia mieto "Così mi disse, e poi si raccolse insieme agli altri spiriti e si strinsero l'un l'altro","Così mi disse, e indi si raccolse al suo collegio, e ’l collegio si strinse" Io non sono in grado di riferire ciò che non comprendo: a tal punto l’intelletto è colpito dalla bellezza degli occhi e dei capelli e da tanta dolcezza è appesantito e sfibrato.,"I' nol posso ridir, ché nol comprendo, da ta' due luci è l' intelletto offeso e di tanta dolcezza oppresso e stanco." "E sia benedetto il primo dolce affanno che provai nell'innamorarmi, e l'arco e le saette dalle quali fui colpito, e le ferite che mi furono inflitte al cuore.","E benedetto il primo dolce affanno ch' i' ebbi ad esser con amor congiunto, e l'arco e le saette ond' i' fui punto, e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno." "Ma se io fossi stato piantato saldamente nel vostro cuore, lo specchio, facendovi innamorare di voi stessa, non vi avrebbe reso verso di me dura e superba.","Ma s'io v'era con saldi chiovi fisso non devea specchio farvi per mio danno, a voi stessa piacendo, aspra e superba." "e devi sapere che tutti provano una gioia commisurata alla profondità della loro visione di Dio, cioè quella verità in cui si acquieta ogni intelletto",e dei saper che tutti hanno diletto quanto la sua veduta si profonda nel vero in che si queta ogne intelletto "e quando mi ordinò di alzare il viso con la parola barba, compresi subito il suo amaro rimprovero","e quando per la barba il viso chiese, ben conobbi il velen de l’argomento" Ma io perché dovrei andarci,Ma io perché venirvi "Il tuo accento indica che sei nato in quella nobile patria alla quale, forse, fui troppo fastidioso",La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria natio a la qual forse fui troppo molesto "L'amore, che si attacca subito al cuore nobile, prese costui per il bel corpo che mi fu tolto, e il modo ancora mi danneggia","Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende prese costui de la bella persona che mi fu tolta e ’l modo ancor m’offende" "Poiché ascoltando le mie parole provi dolore, alza la barba e ne proverai di più guardandomi","Quando per udir se’ dolente, alza la barba, e prenderai più doglia riguardando" "Diceva così, con un'espressione che mostrava quel giusto sdegno che gli ardeva con misura nel cuore","Così dicea, segnato de la stampa, nel suo aspetto, di quel dritto zelo che misuratamente in core avvampa" "Qui, stando ad ascoltare, si sentivano solo dei sospiri, che facevano tremare l'aria eterna","Quivi, secondo che per ascoltare, non avea pianto mai che di sospiri, che l’aura etterna facevan tremare" o bene fecondo,oh ben ferace "Poi mi tirò fuori e mi affidò, bagnato, alla danza delle quattro donne","Indi mi tolse, e bagnato m’offerse dentro a la danza de le quattro belle" "Attraverso l'intelletto umano e l'autorità delle Sacre Scritture che si accordano con esso, il principale dei tuoi amori guarda a Dio",Per intelletto umano e per autoritadi a lui concorde d’i tuoi amori a Dio guarda il sovrano "Si chiamò Euripilo, e così lo nomina il mio alto poema in qualche punto: tu lo sai bene, visto che l'hai letta tutta","Euripilo ebbe nome, e così ’l canta l’alta mia tragedìa in alcun loco: ben lo sai tu che la sai tutta quanta" Vidi la figlia di Latona luminosa e priva di quelle ombre che attribui falsamente alla maggiore o minore densità,Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell’ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa "Ora, perché a questa disposizione si conformino tutte le altre, è innata in voi una virtù che dà consigli, che deve dare o negare il consenso ad agire","Or perché a questa ogn’altra si raccoglia, innata v’è la virtù che consiglia, e de l’assenso de’ tener la soglia" "Le mie parole ripresero dando a Cacciaguida del 'voi', che fu offerto per la prima volta a Roma e il cui popolo ora non segue quest'uso","Dal ‘voi’ che prima a Roma s’offerie, in che la sua famiglia men persevra, ricominciaron le parole mie" e chi è costui che ti fa da guida,e chi è questi che mostra ’l cammino "Io sono l'anima di Bonaventura da Bagnoregio, che nelle alte cariche che ho ricoperto ho sempre messo in secondo piano la cura per i beni mondani","Io son la vita di Bonaventura da Bagnoregio, che ne’ grandi offici sempre pospuosi la sinistra cura" "Gregorio Magno, in seguito, si allontanò da lui",Ma Gregorio da lui poi si divise "L'ortica del pentimento mi punse a tal punto, che, rispetto a tutte le altre cose, quella che più mi distolse dall'amore per Beatrice mi si fece più odiosa","Di penter sì mi punse ivi l’ortica che di tutte altre cose qual mi torse più nel suo amor, più mi si fé nemica" "Poeta, in nome di quel Dio che non hai conosciuto e affinché io fugga questo male e altri peggiori, ti chiedo ti condurmi là dove hai detto, così che io veda la porta di San Pietro e coloro che descrivi tanto miseri","Poeta, io ti richeggio per quello Dio che tu non conoscesti, a ciò ch’io fugga questo male e peggio, che tu mi meni là dov’or dicesti, sì ch’io veggia la porta di san Pietro e color che tu fai cotanto mesti" Alla mia alta immaginazione qui mancarono le forze,A l’alta fantasia qui mancò possa "Ciò che è incorruttibile e ciò che è corruttibile non è altro che riflesso di quell'Idea, amando, genera con lo Spirito Santo","Ciò che non more e ciò che può morire non è se non splendor di quella idea che partorisce, amando, il nostro Sire" "Ma mi pento, perché ho pensato tra me e me che questo fatto potrebbe arrecare un danno che forse dispiacerebbe non poco a qualcuno.","Ma pentomi, però che m'ho pensato ch'esto fatto poria portar dannaggio ch'altrui despiaceria forse non poco." "Davanti a me se ne va piangendo Alì, col volto squarciato dal mento sino alla fronte","Dinanzi a me sen va piangendo Alì, fesso nel volto dal mento al ciuffetto" infatti l'altezza del giudizio divino non è sminuita se l'ardore di carità compie in un istante ciò che deve essere espiato da chi si trattiene qui,ché cima di giudicio non s’avvalla perché foco d’amor compia in un punto ciò che de’ sodisfar chi qui s’astalla "E questa nostra condizione, che sembra tanto bassa, ci è stata data perché i nostri voti furono inadempiuti e trascurati in alcuni aspetti","E questa sorte che par giù cotanto, però n’è data, perché fuor negletti li nostri voti, e vòti in alcun canto" "Quel diavolo unì la sua volontà malvagia, che cerca solo il male, con l'intelletto, e mosse il fumo e il vento grazie al potere che la natura gli ha concesso","Giunse quel mal voler che pur mal chiede con lo ‘ntelletto, e mosse il fummo e ‘l vento per la virtù che sua natura diede" "La Provvidenza, che guida il mondo con quella saggezza, sicura si se stessa e ancora più fedele a Lui, dispose in suo favore due principi, che la guidassero da un lato e dall'altro","La provedenza, che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogne aspetto creato è vinto pria che vada al fondo, però che andasse ver’ lo suo diletto la sposa di colui ch’ad alte grida disposò lei col sangue benedetto, in sé sicura e anche a lui più fida, due principi ordinò in suo favore, che quinci e quindi le fosser per guida" Un vecchio proverbio li definisce ciechi,Vecchia fama nel mondo li chiama orbi Io sono da morto tale quale fui da vivo,"Qual io fui vivo, tal son morto" "Io dicevo tra me e me: 'Eppure è necessario che qualcosa di nuovo risponda al nuovo cenno, che il mio maestro segue con tanta attenzione'","’E’ pur convien che novità risponda’ dicea fra me medesmo, ’al novo cenno che ’l maestro con l’occhio sì seconda’" "Parla, parla senza timore, e credi a ciò che ti diranno come se lo sentissi da Dio stesso","Dì, dì sicuramente, e credi come a dii" "Se anche le altre volte ti costa così poco soddisfare le domande altrui, felice te che parli in modo così schietto","Se l’altre volte sì poco ti costa il satisfare altrui, felice te se sì parli a tua posta" "parlo dell'Eneide, la quale fu per me una madre e una nutrice nel poetare: senza di essa non avrei scritto nulla di importante","de l’Eneida dico, la qual mamma fummi e fummi nutrice poetando: sanz’essa non fermai peso di dramma" Così il maestro,Così ‘l maestro "Cerbero, belva crudele e mostruosa, latra come un cane con tre teste sopra i dannati che sono sdraiati nel fango","Cerbero, fiera crudele e diversa, con tre gole caninamente latra sovra la gente che quivi è sommersa" "E fa' sapere ai due migliori uomini di Fano, a messer Guido del Cassero e anche ad Angiolello da Carignano, che, se la nostra preveggenza non è vana, saranno scaraventati fuori della loro nave e gettati in un sacco legato a una pietra presso Cattolica, per il tradimento di un feroce tiranno","E fa saper a’ due miglior da Fano, a messer Guido e anco ad Angiolello, che, se l’antiveder qui non è vano, gittati saran fuor di lor vasello e mazzerati presso a la Cattolica per tradimento d’un tiranno fello" "Terminato il colloquio, l'alta corte del Paradiso fece risuonare per le sfere celesti un 'Te, Deum, laudamus' nella melodia che si canta lassù","Finito questo, l’alta corte santa risonò per le spere un ‘Dio laudamo’ ne la melode che là sù si canta" "Ma se io vedessi qui l'anima malvagia di Guido, di Alessandro o di loro fratello, in cambio rinuncerei a bere dalla Fonte Branda","Ma s’io vedessi qui l’anima trista di Guido o d’Alessandro o di lor frate, per Fonte Branda non darei la vista" "Certo tu sei un mantello che si accorcia in fretta: cosicché, se non se ne aggiunge un po' ogni giorno, il tempo lo sforbicia continuamente","Ben se’ tu manto che tosto raccorce: sì che, se non s’appon di dì in die, lo tempo va dintorno con le force" "Dopo aver sentito il mio maestro nominare le donne antiche e i cavalieri, fui presto da turbamento e quasi mi smarrii","Poscia ch’io ebbi il mio dottore udito nomar le donne antiche e ’ cavalieri, pietà mi giunse, e fui quasi smarrito" "e ti devi ricordare, se ben ti riconosco, come io fui buon imitatore della natura","e te dee ricordar, se ben t’adocchio, com’io fui di natura buona scimia" "O mente tu sai quanta dolcezza ha dato agli occhi la visione di laura, la quale vorrei non fosse ancora nata: in tal caso noi avremmo certamente una pace maggiore.","Già sai tu ben quanta dolcezza porse agli occhi tuoi la vista di colei, la qual anco vorrei ch' a nascer fosse per piú nostra pace." Allora le risposi:,Ond’io rispuosi lei: "allora, per accostarmi al poeta, procedetti verso destra e non di fronte","e allor, per ristrignermi al poeta, in destro feci e non innanzi il passo" Guarda quel grande che avanza e che non sembra versare lacrime per il dolore:quale aspetto regale conserva ancora,"Guarda quel grande che vene, e per dolor non par lagrime spanda: quanto aspetto reale ancor ritene" "E ha un'indole così malvagia e malefica che non può mai soddisfare la sua bramosia, e dopo ogni pasto ha più fame di prima","E ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, e dopo ’l pasto ha più fame che pria" E lui a me:,Ond’elli a me: "Com'è possibile che quelle anime siano sorde alle giuste preghiere, visto che per indurmi a pregarle furono tutte concordi nel tacere","Come saranno a’ giusti preghi sorde quelle sustanze che, per darmi voglia ch’io le pregassi, a tacer fur concorde" "Achille non si destò diversamente, volgendo gli occhi in giro e non sapendo dove fosse, quando la madre lo sottrasse da Chirone portandolo a Sciro fra le sue braccia, là da dove poi i Greci lo portarono via","Non altrimenti Achille si riscosse, li occhi svegliati rivolgendo in giro e non sappiendo là dove si fosse,quando la madre da Chirón a Schiro trafuggò lui dormendo in le sue braccia, là onde poi li Greci il dipartiro" In questo mondo non c'è creatura così piena di beltà o di avvenenza.,In questo mondo non ha creatura sì piena di bieltà né di piacere. Oppure nell'abisso della tua saggezza stai preparando un bene di cui non possiamo renderci conto,O è preparazion che ne l’abisso del tuo consiglio fai per alcun bene in tutto de l’accorger nostro scisso e mi mostrò una piaga in alto sul petto,e mostrommi una piaga a sommo ‘l petto "Quando si accorse che esitavo a rispondere, ricadde supino e non ricomparve più fuori dalla tomba","Quando s’accorse d’alcuna dimora ch’io facea dinanzi a la risposta, supin ricadde e più non parve fora" "E, per nostro maggiore dolore, questo popolo straniero è della stirpe di quella gente incivile, che mario sconfisse in modo tale che non è ancora venuto meno il ricordo di quell'impresa, quando stanco e assetato, volendo bere, s'accorse che nel fiume scorreva non acqua ma sangue.","Ed è questo del seme, per piú dolor, del popol senza legge, al qual, come si legge, mario aperse sí 'l fianco che memoria de l' opra anco non langue, quando assetato e stanco non piú bevve del fiume acqua che sangue." Delle belle navi molto veloci in mare.,Adorni legni 'n mar forte corenti. "Ma affinché tu possa acquietarti nel tuo desiderio, ecco qui Stazio","Ma perché dentro a tuo voler t’adage, ecco qui Stazio" Ciò che a te piace per me va benissimo: tu sei la mia guida e sai che la mia volontà è conforme alla tua e sai anche ciò che non dico,"Tanto m’è bel, quanto a te piace: tu se’ segnore, e sai ch’i’ non mi parto dal tuo volere, e sai quel che si tace" e forse è ancora nel mondo il corpo dell'anima che sverna qui dietro a me,e forse pare ancor lo corpo suso de l’ombra che di qua dietro mi verna "San Pietro fondò la Chiesa senza alcuna ricchezza e io fondai il mio Ordine con preghiere e digiuni, e Francesco riunì i suoi seguaci con umiltà","Pier cominciò sanz’oro e sanz’argento, e io con orazione e con digiuno, e Francesco umilmente il suo convento" "Io ti dirò qual è la causa di ciò che suscita il tuo stupore, e dissiperò la nebbia che offusca il tuo intelletto","Io dicerò come procede per sua cagion ciò ch’ammirar ti face, e purgherò la nebbia che ti fiede" "Esse erano tutte sdraiate per terra, tranne una che si mise a sedere non appena ci vide passare davanti","Elle giacean per terra tutte quante, fuor d’una ch’a seder si levò, ratto ch’ella ci vide passarsi davante" "Io stavo sopra il ponte, proteso per vedere al punto che, se non mi fossi aggrappato a una sporgenza rocciosa, sarei caduto in basso senza essere urtato","Io stava sovra ’l ponte a veder surto, sì che s’io non avessi un ronchion preso, caduto sarei giù sanz’esser urto" Osserva quel cerchio che gli è più vicino,Mira quel cerchio che più li è congiunto "Sono strappato alla mia natura come una foglia caduta dalla propria pianta, fino al punto che mi si è inaridita sia la scorza e che la radice, trovandosi anch'esse quindi difformi dal loro essere naturale: tanto che credo che mai potrò gioire, né mutare il mio sconforto in contentezza, e provar alcun conforto.","Disnaturato son come la foglia quand'è caduta de la sua verdura, e tanto più che m'è secca la scoglia e la radice de la sua natura: sì ch'eo non credo mai poter gioire, né convertir – la mia disconfortanza in allegranza – di nessun conforto." "e, tremando, ognuno di loro si rivolse a me, insieme ad altri che udirono la cosa indirettamente",e tremando ciascuno a me si volse con altri che l’udiron di rimbalzo "Non vi stupite, ma credete che Dante non cerca di scalare questa parete senza l'aiuto di una virtù che viene dal Cielo","Non vi maravigliate, ma credete che non sanza virtù che da ciel vegna cerchi di soverchiar questa parete" "Le città dei fiumi Lamone e Santerno sono dominate dal leone in campo bianco, che muta alleanze dall'estate all'inverno","Le città di Lamone e di Santerno conduce il lioncel dal nido bianco, che muta parte da la state al verno" "Cosicché credo ormai che monti, pianure, fiumi, boschi conoscano di che tenore è la mia vita, che pure è tenuta segreta agli altri.","Sí ch'io mi credo omai che monti e piagge e fiumi e selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch'è celata altrui." "e allora quei due cozzarono le teste come montoni, tanta fu l'ira che li sopraffece","ond’ei come due becchi cozzaro insieme, tanta ira li vinse" "Ciò che hai visto voleva indurti a non rifiutare di aprire il cuore alle acque della pace, che sono versate dalla fonte eterna",Ciò che vedesti fu perché non scuse d’aprir lo core a l’acque de la pace che da l’etterno fonte son diffuse "Quel sole che prima mi scaldò il petto di amore, mi aveva svelato il dolce aspetto della verità con argomentazioni a favore e contrarie","Quel sol che pria d’amor mi scaldò ‘l petto, di bella verità m’avea scoverto, provando e riprovando, il dolce aspetto" "ed ecco che sentimmo, senza vederli, degli spiriti che volavano e rivolgevano cortesi inviti alla mensa della carità","e verso noi volar furon sentiti, non però visti, spiriti parlando a la mensa d’amor cortesi inviti" Tu hai l'udito mortale come la vista,Tu hai l’udir mortal sì come il viso Così in me è evidente il contrappasso,Così s’osserva in me lo contrapasso "Come nelle notti di plenilunio sereno la Luna splende fra le stelle, che illuminano il cielo in tutte le sue zone, così io vidi un sole che illuminava migliaia di altre luci, come fa il nostro Sole con le stelle","Quale ne’ plenilunii sereni Trivia ride tra le ninfe etterne che dipingon lo ciel per tutti i seni, vid’i’ sopra migliaia di lucerne un sol che tutte quante l’accendea, come fa ‘l nostro le viste superne" "Fatti in là, uccello malefico","Fatti ’n costà, malvagio uccello" "Ora chi sei tu, che vuoi ergerti a giudice e sentenziare a mille miglia di distanza, con la vista che a malapena arriva a una spanna","Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta corta d’una spanna" e di fronte al tribunale episcopale e in presenza del padre le si unì in nozze,e dinanzi a la sua spirital corte et coram patre le si fece unito "O predestinazione, quanto la tua origine è distante da quegli sguardi che non possono certo vedere Dio nella sua interezza","O predestinazion, quanto remota è la radice tua da quelli aspetti che la prima cagion non veggion tota" "Se consideri come sono cadute in rovina Luni e Orbisaglia, e come se ne vanno dietro ad esse Chiusi e Senigallia, non ti sembrerà cosa inaudita o difficile da credere il sentire come le casate vanno in decadenza, dal momento che anche le città hanno fine","Se tu riguardi Luni e Orbisaglia come sono ite, e come se ne vanno di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia, udir come le schiatte si disfanno non ti parrà nova cosa né forte, poscia che le cittadi termine hanno" "lo sa bene colui che, dopo avermi chiesto in sposa, mi aveva dato l'anello nuziale",salsi colui che ‘nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma "Come il nostro sguardo non si levò in alto, restando fisso ai beni terreni, così la giustizia divina qui lo ha rivolto a terra","Sì come l’occhio nostro non s’aderse in alto, fisso a le cose terrene, così giustizia qui a terra il merse" "Tu dunque, che hai sollevato il coperchio che nascondeva il bene che ti ho detto, mentre siamo impegnati a salire, dimmi dov'è il nostro antico Terenzio, e dove sono Cecilio, Plauto e Varrone, se lo sai: dimmi se sono dannati, e in quale Cerchio","Tu dunque, che levato hai il coperchio che m’ascondeva quanto bene io dico, mentre che del salire avem soverchio, dimmi dov’è Terrenzio nostro antico, Cecilio e Plauto e Varro, se lo sai: dimmi se son dannati, e in qual vico" La pioggia li fa urlare come cani,Urlar li fa la pioggia come cani Ti ho preso,Tu se’ giunto quando io iniziai a non ascoltare più con attenzione e a osservare una delle anime che si era alzata e che chiedeva ascolto col cenno delle mani,"quand’io incominciai a render vano l’udire e a mirare una de l’alme surta, che l’ascoltar chiedea con mano" "Quei gloriosi che giunsero nella Colchide, quando videro Giasone diventato contadino, non si meravigliarono tanto quanto farete voi","Que’ gloriosi che passaro al Colco non s’ammiraron come voi farete, quando Iasón vider fatto bifolco" Le piante dei piedi erano entrambe accese,Le piante erano a tutti accese intrambe "e sembrò il vincitore, non il perdente","e parve di costoro quelli che vince, non colui che perde" "Voi che con lo sguardo mi avete trafitto il cuore e avete risvegliato l'intelletto che dormiva, guardate la mia esistenza angosciosa, che l'amore distrugge attraverso i sospiri.","Voi che per li occhi mi passaste il core e destaste la mente che dormìa, guardate a l'angosciosa vita mia, che sospirando la distrugge amore." "Ne piange ancora la triste Cleopatra, che, fuggendogli davanti, si diede la morte improvvisa e atroce col serpente","Piangene ancor la trista Cleopatra, che, fuggendoli innanzi, dal colubro la morte prese subitana e atra" Sei giunto ormai al Purgatorio: vedi là la parete rocciosa che lo cinge tutt'attorno,Tu se’ omai al purgatorio giunto: vedi là il balzo che ‘l chiude dintorno poiché la vedo così stravolta,veggendola sì torta "Qui è inevitabile che si riversi tutta l'acqua che non può stare nel bacino del lago, che si fa fiume lungo verdi pascoli","Ivi convien che tutto quanto caschi ciò che ’n grembo a Benaco star non può, e fassi fiume giù per verdi paschi" "Infatti, quell'imperatore che regna lassù, non vuole che io entri nella sua città, in quanto fui ribelle alla sua legge","ché quello imperador che lassù regna, perch’i’ fu’ ribellante a la sua legge, non vuol che ’n sua città per me si vegna" Mai una spranga di ferro strinse così duramente due legni,Con legno legno spranga mai non cinse forte così "Esso, dopo essere stato trasformato, scende negli organi genitali maschili","Ancor digesto, scende ov’è più bello tacer che dire" "e lascia parlare gli stolti, che credono sia superato dal Limosino",e lascia dir li stolti che quel di Lemosì credon ch’avanzi "Così devota l'anima di Anchise si mostrò quando vide il figlio Enea nei Campi Elisi, se dobbiamo credere alla nostra maggiore Musa","Sì pia l’ombra d’Anchise si porse, se fede merta nostra maggior musa, quando in Eliso del figlio s’accorse" "Dunque è necessario che siano diverse le radici dei vostri effetti:ecco perché uno nasce legislatore e un altro condottiero, uno sacerdote e un altro ingegnere, come quello che perse il figlio che volava in cielo","Dunque esser diverse convien di vostri effetti le radici: per ch’un nasce Solone e altro Serse, altro Melchisedèch e altro quello che, volando per l’aere, il figlio perse" così mi svegliai io e vidi che stava sopra di me quella donna devota che prima mi aveva guidato lungo il fiume Lete,"tal torna’ io, e vidi quella pia sovra me starsi che conducitrice fu de’ miei passi lungo ‘l fiume pria" "Il fiume e i topazi che entrano ed escono, e la bellezza dei fiori sono anticipazioni adombrate della loro reale essenza",Il fiume e li topazi ch’entrano ed escono e ‘l rider de l’erbe son di lor vero umbriferi prefazi "e volta la poppa a est, facemmo dei remi le ali al nostro folle volo, sempre proseguendo verso sud-ovest","e volta nostra poppa nel mattino, de’ remi facemmo ali al folle volo, sempre acquistando dal lato mancino" "Se io ti abbaglio con la luce del mio amore al di là del modo consueto sulla Terra, così che vinco la tua potenza visiva, non ti stupire","S’io ti fiammeggio nel caldo d’amore di là dal modo che ‘n terra si vede, sì che del viso tuo vinco il valore, non ti maravigliar" "disse il nobile maestro,","disse ’l maestro cortese," e il canto di quelle luci era uno di questi gioielli,e ‘l canto di quei lumi era di quelle "O spirito ben nato, che ai raggi della vita eterna senti una dolcezza incomprensibile se non è provata, mi sarà gradito se mi dirai il tuo nome e la vostra condizione","O ben creato spirito, che a’ rai di vita etterna la dolcezza senti che, non gustata, non s’intende mai, grazioso mi fia se mi contenti del nome tuo e de la vostra sorte" "Dietro tutti questi personaggi, vidi due vecchi vestiti diversamente nell'abito, ma identici nell'atteggiamento dignitoso e solenne","Appresso tutto il pertrattato nodo vidi due vecchi in abito dispari, ma pari in atto e onesto e sodo" e lui come può essere confitto così sottosopra,e questi com’è fitto sì sottosopra "Quando videro che io, col mio corpo, non permettevo ai raggi del sole di passare, mutarono il loro canto in un","Quando s’accorser ch’i’ non dava loco per lo mio corpo al trapassar d’i raggi, mutar lor canto in un" ma ciò mi spinge ancor più a dubitare,ma ciò m’ha fatto di dubbiar più pregno Delicato ramo al quale le piacque di appoggiare il suo bel corpo (me ne ricordo sospirando).,Gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna. "Allora vidi dei personaggi che li seguivano, come se fossero loro guide, vestiti di bianco","Genti vid’io allor, come a lor duci, venire appresso, vestite di bianco" "Il bell'insieme dei candelabri fiammeggiava verso l'alto, facendo un chiarore più intenso di quello della luna a mezzanotte, quando è piena",Di sopra fiammeggiava il bello arnese più chiaro assai che luna per sereno di mezza notte nel suo mezzo mese "Dimmi, o mio maestro e signore","Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore" "Con il corpo verrà meno la speranza che tanto a lungo mi fece vaneggiare, verrà meno il riso, il pianto e l'ira (ogni emozione).","Perché co lui cadrà quella speranza che ne fe' vaneggiar sí lungamente, e 'l riso e 'l pianto, e la paura e l'ira." E io a lui:,E io a lui: "Ora sa molto più di quello che gli uomini conoscono della grazia divina, anche se il suo sguardo non può arrivarvi in profondità","Ora conosce assai di quel che ‘l mondo veder non può de la divina grazia, ben che sua vista non discerna il fondo" "Avresti dovuto, dopo quella prima delusione dei beni fugaci, sollevarti in alto dietro a me che non ero più terrena e passeggera","Ben ti dovevi, per lo primo strale de le cose fallaci, levar suso di retro a me che non era più tale" "E dopo che mi ebbe preso per mano, con volto sorridente che mi confortò, mi fece entrare in quel luogo separato dal mondo dei vivi","E poi che la sua mano a la mia puose con lieto volto, ond’io mi confortai, mi mise dentro a le segrete cose" "Come la neve si ghiaccia tra gli alberi dell'Appennino, colpita dai venti freddi della Schiavonia, poi, liquefatta, si scioglie poco a poco, non appena l'Africa manda i suoi venti caldi, così che sembra una candela sciolta dal fuoco","Sì come neve tra le vive travi per lo dosso d’Italia si congela, soffiata e stretta da li venti schiavi, poi, liquefatta, in sé stessa trapela, pur che la terra che perde ombra spiri, sì che par foco fonder la candela" "E uno di loro, che forse fu infastidito di essere nominato in modo così offensivo, gli colpì con un pugno il ventre teso","E l’un di lor, che si recò a noia forse d’esser nomato sì oscuro, col pugno li percosse l’epa croia" "La mia dolce guida mi spinse dietro di loro lungo la scala, con un solo cenno, e la sua virtù vinse la mia natura mortale","La dolce donna dietro a lor mi pinse con un sol cenno su per quella scala, sì sua virtù la mia natura vinse" "Adesso te lo affermo come cosa certa e riprovata, non aspettarti di rivedermi mai più viva sulla terra.",Or tel dico per cosa esperta e vera: non sperar di vedermi in terra mai "Certo che no, se il vostro maestro scrive il vero","Non, se ‘l maestro vostro ben vi scrive" "Il cuore di un uomo non fu mai così ben disposto alla devozione e così pronto a rendersi a Dio con tutta la sua gratitudine, come lo fui io a quelle parole","Cor di mortal non fu mai sì digesto a divozione e a rendersi a Dio con tutto ‘l suo gradir cotanto presto, come a quelle parole mi fec’io" "Alza la testa, alzala, e guarda colui sotto il quale si aprì la terra davanti agli occhi dei Tebani, al quale tutti gridavano","Drizza la testa, drizza, e vedi a cui s’aperse a li occhi d’i Teban la terra, per ch’ei gridavan tutti" "poi, una volta arrivati dall'altra parte, tornavano a voltarsi e ricominciavano la giostra","poi si volgea ciascun, quand’era giunto, per lo suo mezzo cerchio a l’altra giostra" "Alcuni, quando ancora non sanno parlare, osservano i digiuni religiosi, poi, quando hanno la lingua sciolta, divorano qualunque cibo in qualunque periodo dell'anno:altri","Tale, balbuziendo ancor, digiuna, che poi divora, con la lingua sciolta, qualunque cibo per qualunque luna" "lei possa curare a suo piacimento, prima o dopo, i miei occhi, attraverso i quali lei entrò col fuoco di cui io ardo sempre","Al suo piacere e tosto e tardo vegna remedio a li occhi, che fuor porte quand’ella entrò col foco ond’io sempr’ardo" "Io sono una dolce sirena, che affascino i marinai in mezzo al mare, tanto sono piacevole ad ascoltare","Io son dolce serena, che’ marinari in mezzo mar dismago, tanto son di piacere a sentir piena" "E come colui che non vuole più ciò che voleva, e cambia idea a causa di nuovi pensieri, cosicché recede totalmente dai suoi propositi, così divenni io in quei luoghi oscuri, perché pensandoci sopra posi fine all'impresa che fu così rapida all'inizio","E qual è quei che disvuol ciò che volle e per novi pensier cangia proposta, sì che dal cominciar tutto si tolle,tal mi fec’io ’n quella oscura costa, perché, pensando, consumai la ’mpresa che fu nel cominciar cotanto tosta" Poi vidi quattro personaggi dall'aspetto umile,Poi vidi quattro in umile paruta Ora ti piaccia rivelarmi chi fosti e nelle tue parole sia chiarito perché sei stato disteso qui tanti secoli,"Ora chi fosti, piacciati ch’io sappia, e perché tanti secoli giaciuto qui se’, ne le parole tue mi cappia" Davanti a lui ci sono sempre moltissime anime,Sempre dinanzi a lui ne stanno molte "questa mi procurò una tale angoscia, col terrore che mi ispirava il suo aspetto, che persi la speranza di raggiungere la sommità del colle","questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch’uscia di sua vista,ch’io perdei la speranza de l’altezza" "così io vidi scolpito il pavimento della Cornice che sporge dal monte, ma in modo più raffinato perché era opera di Dio","sì vid’io lì, ma di miglior sembianza secondo l’artificio, figurato quanto per via di fuor del monte avanza" "Coi piedi di mezzo gli si attaccò al ventre, con gli anteriori afferrò le braccia","Co’ piè di mezzo li avvinse la pancia, e con li anterior le braccia prese" "proprio come fece nella battaglia di Flegra, e mi fulminasse con tutta la sua forza, non potrebbe vendicarsi di me","sì com’el fece a la pugna di Flegra, e me saetti con tutta sua forza, non ne potrebbe aver vendetta allegra" "E sai cosa fece dal ratto delle Sabine fino all'oltraggio a Lucrezia, all'epoca dei sette re di Roma, vincendo i popoli circonvicini","E sai ch’el fé dal mal de le Sabine al dolor di Lucrezia in sette regi, vincendo intorno le genti vicine" e lei disse:,ed ella disse: "aveva le membra di uccello di colore dorato, le altre di colore bianco misto a rosso","le membra d’oro avea quant’era uccello, e bianche l’altre, di vermiglio miste" "L'intenso desiderio che adesso ti infiamma e ti spinge, ovvero di sapere cos'è quello che vedi, mi piace tanto più quanto più esso ti riempie","L’alto disio che mo t’infiamma e urge, d’aver notizia di ciò che tu vei, tanto mi piace più quanto più turge" "Me ne rammarico ancora oggi, al solo pensarci",Ancor men duol pur ch’i’ me ne rimembri "La prima e indicibile Potenza, guardando il Figlio con lo Spirito Santo che spira eternamente da entrambi, creò l'armonioso movimento dei Cieli in modo così perfetto che non è possibile ammirarlo senza godere dell'immagine divina","Guardando nel suo Figlio con l’Amore che l’uno e l’altro etternalmente spira, lo primo e ineffabile Valore quanto per mente e per loco si gira con tant’ordine fé, ch’esser non puote sanza gustar di lui chi ciò rimira" "Quando l'anima, a causa di una gioia o di un dolore che attiri su di sé una nostra virtù, si concentra tutta su di essa, sembra che non eserciti nessun'altra potenza","Quando per dilettanze o ver per doglie, che alcuna virtù nostra comprenda l’anima bene ad essa si raccoglie, par ch’a nulla potenza più intenda" E non potrebbe starvi in altro modo tanto è impetuoso.,"No li stari' altra guisa, tant'è fero." "e quell'angelo che scese lì per primo, dispiegò le sue ali di fronte a lei cantando 'Ave, Maria, piena di grazia'","e quello amor che primo lì discese, cantando ‘Ave, Maria, gratia plena’, dinanzi a lei le sue ali distese" "Dopo che ebbi riposato un poco il corpo stanco, ripresi a camminare lungo il pendio deserto del colle, in modo tale che il piede più saldo era sempre quello più basso","Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso, ripresi via per la piaggia diserta, sì che ’l piè fermo era sempre ’l più basso" "Perciò, quando essa ti sembrerà tanto dolce che il salire sarà per te facile come scendere la corrente di un fiume, allora sarai alla fine di questo cammino","Però, quand’ella ti parrà soave tanto, che sù andar ti fia leggero com’a seconda giù andar per nave, allor sarai al fin d’esto sentiero" "invece, se si guarda alla persona che la subì e che era unita a tale umana natura, fu assolutamente ingiusta","e così nulla fu di tanta ingiura, guardando a la persona che sofferse, in che era contratta tal natura" O tu che vieni in questo luogo di dolore,O tu che vieni al doloroso ospizio "Tuttavia il Giordano rivolto all'indietro e il Mar Rosso aperto, quando Dio volle così, suscitarono maggiore meraviglia di quanto farà l'intervento divino riguardo queste cose","Veramente Iordan vòlto retrorso più fu, e ’l mar fuggir, quando Dio volse, mirabile a veder che qui ’l soccorso" "O creatura cortese e benevola, che nell'aria oscura visiti noi che tingemmo il mondo di sangue, se il re dell'universo ci fosse amico lo pregheremmo perché ti dia pace, visto che mostri pietà del nostro terribile male","O animal grazioso e benigno che visitando vai per l’aere perso noi che tignemmo il mondo di sanguigno, se fosse amico il re de l’universo, noi pregheremmo lui de la tua pace, poi c’hai pietà del nostro mal perverso" Colui che dipinge lì non ha modelli né maestri,"Quei che dipinge lì, non ha chi ‘l guidi" "Poi mosse le penne e fece vento, affermando che sono beati quelli che piangono, poiché avranno le anime posseditrici di consolazione","Mosse le penne poi e ventilonne, ‘Qui lugent’ affermando esser beati, ch’avran di consolar l’anime donne" "Con la punta della spada mi incise sette P sulla fronte, e disse:","Sette P ne la fronte mi descrisse col punton de la spada, e disse:" "Appena fu là dove le erbe sono bagnate dalle acque del bel fiume, mi fece il dono di sollevare i suoi occhi","Tosto che fu là dove l’erbe sono bagnate già da l’onde del bel fiume, di levar li occhi suoi mi fece dono" "Manifesta il tuo desiderio, così che esso sia espresso secondo i tuoi pensieri","Manda fuor la vampa del tuo disio, sì ch’ella esca segnata bene de la interna stampa" "Così due spiriti, chinati l'uno verso l'altro, parlavano di me alla mia destra","Così due spirti, l’uno a l’altro chini, ragionavan di me ivi a man dritta" "ma dopo che venne il tempo della grazia, senza il perfetto battesimo di Cristo i bambini innocenti restano confinati nel Limbo","ma poi che ‘l tempo de la grazia venne, sanza battesmo perfetto di Cristo tale innocenza là giù si ritenne" "e intendo che queste cose effimere sono le cose generate, che i Cieli col loro movimento creano con seme","e queste contingenze essere intendo le cose generate, che produce con seme e sanza seme il ciel movendo" "Non si può procedere oltre per questo ponte, visto che giace crollato al fondo della VI Bolgia","Più oltre andar per questo iscoglio non si può, però che giace tutto spezzato al fondo l’arco sesto" "Gerione, è tempo che tu ti muova: scendi lentamente, facendo ampi giri nell'aria: bada al peso che porti e a cui non sei abituato","Gerion, moviti omai: le rote larghe e lo scender sia poco: pensa la nova soma che tu hai" "Come sul lato destro, per salire al monte dove sorge la chiesa che domina la città ben governata sopra Rubaconte, la ripida parete diventa più lieve grazie a delle scale che furono costruite in un'epoca in cui il quaderno e la doga erano più sicure","Come a man destra, per salire al monte dove siede la chiesa che soggioga la ben guidata sopra Rubaconte, si rompe del montar l’ardita foga per le scalee che si fero ad etade ch’era sicuro il quaderno e la doga" "vedi che non solo io, ma tutte queste anime sono stupite del fatto che tu proietti ombra","vedi che non pur io, ma questa gente tutta rimira là dove ‘l sol veli" "Forese, dal giorno in cui sei passato a miglior vita non sono ancora trascorsi cinque anni","Forese, da quel dì nel qual mutasti mondo a miglior vita, cinq’anni non son vòlti infino a qui" "infatti io lo vidi ai piedi del ponte che ti indicava col dito, e ti minacciava, e sentii che lo chiamavano Geri del Bello","ch’io vidi lui a piè del ponticello mostrarti, e minacciar forte, col dito, e udi’ ’l nominar Geri del Bello" "vedi l'ingresso, nel punto in cui essa sembra spaccata",vedi l’entrata là ‘ve par digiunto "E se il nostro linguaggio è così inadeguato a una materia così alta, non bisogna stupirsi","E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non è maraviglia" "Mi sembrarono poi così santi, che, quando Domiziano li perseguitò, i loro pianti furono accompagnati dalle mie lacrime","Vennermi poi parendo tanto santi, che, quando Domizian li perseguette, sanza mio lagrimar non fur lor pianti" E lui a me:,Ed elli a me: E io a lui:,E io a lui: "Ahimè, maestro, cosa vedo mai","Omè, maestro, che è quel ch’i’ veggio" ditemi chi siete e da dove venite,ditemi chi voi siete e di che genti "A quel canto divino rispose da ogni parte quella corte di Paradiso, in modo tale che ogni volto dei beati diventò più luminoso","Rispuose a la divina cantilena da tutte parti la beata corte, sì ch’ogne vista sen fé più serena" "e se non fossi morto precocemente, vedendo che il cielo era così ben disposto verso di te ti avrei aiutato a compiere la tua opera","e s’io non fossi sì per tempo morto, veggendo il cielo a te così benigno, dato t’avrei a l’opera conforto" "La mia vista non si smarriva a causa dell'ampiezza e dell'altezza della rosa, ma percepiva interamente la quantità e la qualità di quella allegria","La vista mia ne l’ampio e ne l’altezza non si smarriva, ma tutto prendeva il quanto e ‘l quale di quella allegrezza" "Allora rivolse la sua attenzione a noi, muovendo solo lo sguardo lungo la coscia, e disse:","Allor si volse a noi e puose mente, movendo ‘l viso pur su per la coscia, e disse:" "O Simon mago, o suoi miseri seguaci che, avidi, prostituite in cambio d'oro e d'argento le cose di Dio che devono essere spose della bontà, ora è necessario che per voi suoni la tromba, visto che siete nella III Bolgia","O Simon mago, o miseri seguaci che le cose di Dio, che di bontate deon essere spose, e voi rapaci per oro e per argento avolterate, or convien che per voi suoni la tromba, però che ne la terza bolgia state" "Tieniti forte, poiché dobbiamo allontanarci da tanto male salendo su queste scale","Attienti ben, ché per cotali scale conviensi dipartir da tanto male" "ciò era dovuto al dolore senza tormenti subìto dalle schiere di anime, che erano molto numerose, di bambini, donne e uomini","ciò avvenia di duol sanza martìri ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi, d’infanti e di femmine e di viri" "Vergine chiara e salda in eterno, stella luminosa di questo mosso mare, fidata guida e nocchiero di ogni fedele, pensa in quale terribile tempesta io mi trovo solo e senza meta, e già sento da vicino le ultime grida della morte.","Vergine chiara e stabile in eterno, di questo tempestoso mare stella, d' ogni fedel nocchier fidata guida, pon mente in che terribile procella i' mi ritrovo sol, senza governo, ed ò già da vicin l' ultime strida." "Un fiore cadeva sull'orlo della veste, un altro sulle bionde trecce, che quel giorno a vederle parevano oro fino e perle.","Qual fior cadea sul lembo, qual su le treccie bionde, ch' oro forbito e perle eran quel dí a vederle." "Oh, quanto mi meravigliai quando vidi che la sua testa aveva tre facce",Oh quanto parve a me gran maraviglia quand’io vidi tre facce a la sua testa "E io, accortomi del suo pallore, dissi:","E io, che del color mi fui accorto, dissi:" "Ma a volte un dubbio si impadronisce di me mentre piango tristemente: come sono capaci le mie membra, il mio corpo, di vivere lontano dallo spirito che le anima?",Talor m'assale in mezzo a' tristi pianti un dubbio: come posson queste membra da lo spirito lor viver lontane? "La vostra sapienza non la può contrastare: essa provvede, giudica e attua i suoi decreti, proprio come le altre intelligenze angeliche","Vostro saver non ha contasto a lei: questa provede, giudica, e persegue suo regno come il loro li altri dèi" "Non aggiungo altro, e so che questo è vero","Più non rispondo, e questo so per vero" "allo stesso modo i due uscirono dalla schiera di Didone, venendo a noi attraverso l'aria infernale, tanto forte e affettuoso fu il mio richiamo","cotali uscir de la schiera ov’è Dido, a noi venendo per l’aere maligno, sì forte fu l’affettuoso grido" Egidio e Silvestro si tolgono anch'essi i calzari e seguono lo sposo,"Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro dietro a lo sposo, sì la sposa piace" "Voi che deponete il velo, sia che ci sia sole o ombra, donna non mi è concesso vedere, da quando conosceste il grande desiderio che non lascia posto ad ogni altra voglia nel mio cuore.","Lassare il velo o per sole o per ombra, donna, non vi vid'io poi che in me conosceste il gran desio ch'ogni altra voglia d'entr'al cor mi sgombra." il mio maestro:,E ‘l dottor mio: "E io vedevo già la faccia di uno di loro, nonché le spalle, il petto e gran parte del ventre, e entrambe le braccia lungo i fianchi","E io scorgeva già d’alcun la faccia, le spalle e ’l petto e del ventre gran parte, e per le coste giù ambo le braccia" "ma saranno le altre tre donne ad aguzzare i tuoi occhi perché tu possa osservare il lume che c'è al loro interno, poiché esse hanno la vista più profonda","ma nel giocondo lume ch’è dentro aguzzeranno i tuoi le tre di là, che miran più profondo" ma la cosa incredibile mi costrinse a indurlo a un'azione che pesa anche a me,ma la cosa incredibile mi fece indurlo ad ovra ch’a me stesso pesa "Perciò io fui tratto fuori dall'ampia fossa infernale per mostragli il mondo ultraterreno, e continuerò fin dove la mia scuola potrà condurlo","Ond’io fui tratto fuor de l’ampia gola d’inferno per mostrarli, e mosterrolli oltre, quanto ‘l potrà menar mia scola" "È poi chiaro che amore sia incapace in mio favore di aver ragione del vostro potere e nemmeno riesco a spiegarmi il perché di ciò, se non che ho motivo di pensare che amore non potrebbe nutrire vero affetto per voi.","Né posso onqua sentire unde m'avene, se non ch'e' penso bene ch'amor non pori' aver in voi amanza." Entrambi nascemmo dagli stessi genitori: fui chiamata Cunizza e risplendo in questo Cielo perché fui sopraffatta dall'influsso di questo pianeta,"D’una radice nacqui e io ed ella: Cunizza fui chiamata, e qui refulgo perché mi vinse il lume d’esta stella" Costui arde di passione e non sa se il suo amore è contraccambiato o no.,"Questo arde, e di suo stato è incerto" "Ma mi aiutino quelle dee che aiutarono il poeta Anfione a cingere di mura Tebe, così che le mie parole non siano dissimili dalla realtà","Ma quelle donne aiutino il mio verso ch’aiutaro Anfione a chiuder Tebe, sì che dal fatto il dir non sia diverso" "E l'usignolo, che dolcemenre all'ombra tutte le notti piange e si lamenta, riempie il cuore di pensieri di amore: ma, signor mio rendi vana e incompiuta tanta bellezza perché non sei in nostra compagnia.","E 'l rosigniuol, che dolcemente all'ombra tutte le notti si lamenta e piagne, d'amorosi penseri il cor ne 'ngombra: ma tanto bel sol tronchi, e fai imperfetto, tu che da noi, signor mio, ti scompagne." "fatti così vidi io quei penitenti, quando li osservai attentamente","così fatti vid’io color, quando puosi ben cura" "Noi salivamo, ormai allontanatici da quel punto, e dietro di noi fu cantato 'Beati i misericordiosi', e 'Godi tu che vinci'","Noi montavam, già partiti di linci, e 'Beati misericordes' fue cantato retro, e 'Godi tu che vinci'" "ed egli se andò, veloce come era venuto","ed el sen gì, come venne, veloce" "Quando una parte delle spighe è stata trebbiata e le sementi riposte nel granaio, il dolce amore di Dio mi invita a trebbiare l'altra parte","Quando l’una paglia è trita, quando la sua semenza è già riposta, a batter l’altra dolce amor m’invita" e tutto ciò che perse l'antica madre non impedì alle mie guance pulite dalla rugiada di tornare sporche per il mio pianto,"né quantunque perdeo l’antica matre, valse a le guance nette di rugiada, che, lagrimando, non tornasser atre" "Aprì le braccia e dopo aver considerato per un po' tra sé guardando bene la rovina, mi sollevò","Le braccia aperse, dopo alcun consiglio eletto seco riguardando prima ben la ruina, e diedemi di piglio" "e quello scende stanco nel luogo da cui si muove agile, facendo cento giri nell'aria e si posa lontano dal suo padrone, disdegnoso e riottoso","discende lasso onde si move isnello, per cento rote, e da lunge si pone dal suo maestro, disdegnoso e fello" "Faceva lume a se stesso con una parte di sé ed erano due individui e uno solo al tempo stesso: come può avvenire questo, lo sa Colui che lo rende possibile","Di sé facea a sé stesso lucerna, ed eran due in uno e uno in due: com’esser può, quei sa che sì governa" "così la parete del monte, che cade ripidissima dall'altra Cornice, diventa più dolce",così s’allenta la ripa che cade quivi ben ratta da l’altro girone Da quando è morto ha camminato così e continua senza riposo,"Ito è così e va, sanza riposo, poi che morì" E io ero con lui,E io era con lui tuttavia si può credere e dunque bisogna desiderare di vederlo,ma creder puossi e di veder si brami "Non avrebbe dovuto farti volare in basso, aspettando altri colpi della sorte, una giovane donna o un altro bene terreno vano e effimero","Non ti dovea gravar le penne in giuso, ad aspettar più colpo, o pargoletta o altra vanità con sì breve uso" Infine un fiore volteggiando nell'aria pareva suggerire:,Qual con un vago errore girando parea dir: "e io, che ero pronto a eseguire i suoi comandi, affrontai di nuovo la battaglia della mia debole vista","e io, che a’ suoi consigli tutto era pronto, ancora mi rendei a la battaglia de’ debili cigli" gli chiese chi fosse e quello rispose:,"domandollo ond’ei fosse, e quei rispuose:" "dunque perdonaci, se ritieni che la nostra rettitudine sia scortesia","però perdona, se villania nostra giustizia tieni" "così io vidi ognuno dei due gloriosi beati accolto dall'altro, lodando il cibo spirituale che li nutre lassù","così vid’io l’un da l’altro grande principe glorioso essere accolto, laudando il cibo che là sù li prande" "Poi, spingendo oltre il corso del mio sguardo, ne vidi un'altra di color rosso sangue, che recava la figura di un'oca più bianca del burro","Poi, procedendo di mio sguardo il curro, vidine un’altra come sangue rossa, mostrando un’oca bianca più che burro" Allora lei:,Ond’ella: "Come dal Bulicame esce un ruscello che poi le prostitute si dividono, così quel fiumiciattolo scorreva giù per la sabbia","Quale del Bulicame esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici, tal per la rena giù sen giva quello" "e non appena fui sul primo gradino, sentii vicino al viso un battito d'ali e un soffio di vento, mentre una voce diceva: 'Beati i mansueti, che sono privi di ira malvagia'","e tosto ch’io al primo grado fui, senti’mi presso quasi un muover d’ala e ventarmi nel viso e dir: 'Beati pacifici, che son sanz’ira mala'" "Ciascuno, per fare sfoggio di sapienza, si ingegna e produce delle invenzioni",Per apparer ciascun s’ingegna e face sue invenzioni "Ma poiché sulla Terra nelle vostre scuole filosofiche si insegna che la natura angelica è tale che possiede intelletto, volontà e memoria, parlerò ancora, perché tu veda la verità schietta che nel mondo viene confusa per gli equivoci di siffatti insegnamenti","Ma perché ‘n terra per le vostre scole si legge che l’angelica natura è tal, che ‘ntende e si ricorda e vole, ancor dirò, perché tu veggi pura la verità che là giù si confonde, equivocando in sì fatta lettura" "Come quel fiume, che ha per primo il proprio corso partendo dal Monviso verso levante, dalla pendice destra dell'Appennino, che in alto si chiama Acquacheta prima di scendere in pianura e a Forlì cambia nome, rimbomba sopra San Benedetto dell'Alpe per cadere in una sola cascata là dove dovrebbe essere ricevuto in mille cascatelle","Come quel fiume c’ha proprio cammino prima dal Monte Viso ’nver’ levante, da la sinistra costa d’Apennino, che si chiama Acquacheta suso, avante che si divalli giù nel basso letto, e a Forlì di quel nome è vacante, rimbomba là sovra San Benedetto de l’Alpe per cadere ad una scesa ove dovea per mille esser recetto" "E come da un pensiero ne nasce all'improvviso un altro, così da quello mi venne un altro pensiero che raddoppiò la prima paura","E come l’un pensier de l’altro scoppia, così nacque di quello un altro poi, che la prima paura mi fé doppia" Deh! Che comportamenti orribili!,"Deh, quanto diversi atti!" non sono mai stato nelle vostre terre,per li vostri paesi già mai non fui "Ora ti prego di accogliere la sua venuta: va cercando la libertà, che è molto preziosa come sa chi in suo nome rinuncia alla propria vita","Or ti piaccia gradir la sua venuta: libertà va cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta" "e se altri non ci porta notizie, non sappiamo nulla della vostra condizione umana","e s’altri non ci apporta, nulla sapem di vostro stato umano" "e la superbia non reca danno solo a me, in quanto ha coinvolto nel suo male tutti i miei congiunti","e non pur a me danno superbia fa, ché tutti miei consorti ha ella tratti seco nel malanno" "A che mi serve dunque cospargere di grasso la barchetta, simbolo della mia esistenza, in modo che scivoli veloce sull'acqua per arrivare alla giusta meta, se poi l'imbarcazione è trattenuta tra gli scogli da due nodi: l'amore per laura e quello per la gloria?","Che giova dunque perché tutta spalme la mia barchetta, poi che 'nfra li scogli è ritenuta ancor da ta' duo nodi?" "Ma io vedo bene adesso, come per molto tempo io fui canzonato da tutti, motivo per cui io spesso mi vergogno di me stesso.","Ma ben veggio or sí come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me mesdesmo meco mi vergogno." ma ci fu detto:,ma fu detto: E io a lui:,E io a lui: "e la Terra popolata dagli uomini, a seconda della sua fertilità e del suo clima, concepisce e produce diverse piante a partire da diverse virtù","e l’altra terra, secondo ch’è degna per sé e per suo ciel, concepe e figlia di diverse virtù diverse legna" "Prima che io scendessi nell'angoscia infernale da cui proviene la gioia che mi avvolge di luce, era chiamato in Terra 'I'","Pria ch’i’ scendessi a l’infernale ambascia, I s’appellava in terra il sommo bene onde vien la letizia che mi fascia" "Ormai ci eravamo allontanati dalla selva tanto che non l'avrei più vista se anche mi fossi voltato, quando incontrammo una schiera di anime che veniva lungo l'argine e ognuna di esse ci guardava come si osserva qualcuno in una sera di novilunio","Già eravam da la selva rimossi tanto, ch’i’ non avrei visto dov’era, perch’io in dietro rivolto mi fossi, quando incontrammo d’anime una schiera che venìan lungo l’argine, e ciascuna ci riguardava come suol da sera guardare uno altro sotto nuova luna" "Escludi Stricca, che seppe fare spese moderate, e Niccolò che per primo scoprì l'uso costoso dei chiodi di garofano nell'orto dove questo seme attecchisce","Tra’mene Stricca che seppe far le temperate spese, e Niccolò che la costuma ricca del garofano prima discoverse ne l’orto dove tal seme s’appicca" E io a lui:,E io a lui: "Il patriarca Giacobbe la vide estendersi con la parte alta fin lassù, quando gli apparve in sogno piena di angeli","Infin là sù la vide il patriarca Iacobbe porger la superna parte, quando li apparve d’angeli sì carca" "Il sentimento e l'intelletto, non appena Dio vi apparse, si fecero per voi dello stesso peso, poiché il sole che vi illuminò e scaldò è uguale nel suo sapere e nel suo amore, al punto che ogni altra uguaglianza è imperfetta","L’affetto e ‘l senno, come la prima equalità v’apparse, d’un peso per ciascun di voi si fenno, però che ‘l sol che v’allumò e arse, col caldo e con la luce è sì iguali, che tutte simiglianze sono scarse" "Furono gli occhi il varco da cui cominciò la battaglia, che in brevissimo tempo sbaragliò ogni forza, così che la mente venne annientata da questo colpo.","Per li occhi venne la battaglia in pria, che ruppe ogni valore immantenente, sì che del colpo fu strutta la mente." Il cielo sereno all'alba e la neve bianca che scende in assenza di vento.,Aria serena quand'apar l'albore e bianca neve scender senza venti. e queste cose sono comunque delle creature,e queste cose pur furon creature Ma il vostro sangue si sparge più abbondantemente perché siete stimolati da un odio ben diverso.,"Ma 'l vostro sangue piove piú largamente, ch' altr' ira vi sferza." "Tastati il collo e troverai la correggia che lo tiene legato, o anima confusa, e vedi il corno che ti attraversa il gran petto","Cércati al collo, e troverai la soga che ’l tien legato, o anima confusa, e vedi lui che ’l gran petto ti doga" "Ma la mia facoltà visiva era insufficiente a questo, come lo sarebbe a guardare il sole che abbaglia i nostri occhi e non ci permette di vederlo per troppa luminosità","Ma come al sol che nostra vista grava e per soverchio sua figura vela, così la mia virtù quivi mancava" "Ora quello che ti era dietro ti è davanti: ma affinché tu sappia che ho piacere di essere con te, voglio donarti ancora un corollario","Or quel che t’era dietro t’è davanti: ma perché sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t’ammanti" "e il fumo del Flegetonte fa ombra di sopra, così che protegge dal fuoco l'acqua e gli argini stessi","e ’l fummo del ruscel di sopra aduggia, sì che dal foco salva l’acqua e li argini" "Ora, quando mi appare in sogno mi provoca angoscia e mi abbatte, né posso difendermi dal dolore e dalla paura (tema): poiché sovente mi sembra di scorgere sul suo viso compassione mista a profondo dolore, e mi sembra di ascoltare notizie tali per le quali il cuore si convince (fede acquista) ad abbandonare per sempre gioia e speranze.","Ché spesso nel suo volto veder parme vera pietà con grave dolor mista, ed udir cose onde 'l cor fede acquista che di gioia e di speme si disarme." Le due corone di spiriti furono pronti e solleciti a dire,Tanto mi parver sùbiti e accorti e l’uno e l’altro coro a dicer "Senza che voi lo domandiate, io vi dico subito che questo corpo che vedete è di carne e ossa",Sanza vostra domanda io vi confesso che questo è corpo uman che voi vedete "E Griffolino d'Arezzo, che rimase lì tremante, mi disse:","E l’Aretin che rimase, tremando mi disse:" Così disse quella luce: allora mi rivolsi al beato,Così quel lume: ond’io m’attesi a lui Il mio maestro gli rispose:,Rispuose ’l mio maestro: Quel saggio mi comandò:,mi comandò quel saggio: "Io che giorno e notte piango della sua condizione infelice, pongo in te tutta la mia speranza: perché se il popolo romano dovesse poter alzare gli occhi per prendersi cura del proprio onore, mi sembra che questa fortuna possa accadere solo nel tempo del tuo governo.","I' che dí e notte del suo strazio piango, di mia speranza ò in te la maggior parte: ché, se 'l popol di marte devesse al proprio onore alzar mai gli occhi, parmi pur ch' a' tuoi dí la grazia tocchi." "Allo stesso modo la tua bocca si fa a pezzi per il tuo male, come al solito",Così si squarcia la bocca tua per tuo mal come suole I suoi atteggiamenti pigri e le brevi parole mi spinsero a ridere un poco,Li atti suoi pigri e le corte parole mosser le labbra mie un poco a riso infatti io ho visto il pruno tutto l'inverno stare rinsecchito e sterile,ch’i’ ho veduto tutto ‘l verno prima lo prun mostrarsi rigido e feroce "Se tutto ciò che è stato detto finora su di lei fosse racchiuso in un'unica lode, essa sarebbe insufficiente a questo compito","Se quanto infino a qui di lei si dice fosse conchiuso tutto in una loda, poca sarebbe a fornir questa vice" "e per la fretta non osavo domandare a lui, né potevo vedere qualcosa che spiegasse l'accaduto: così camminavo timido e pensieroso'","né per la fretta dimandare er’oso, né per me lì potea cosa vedere: così m’andava timido e pensoso" "Figlio mio, al di sotto di questi sassi ci sono tre Cerchi, uno di sotto all'altro come gli altri che hai visto","Figliuol mio, dentro da cotesti sassi son tre cerchietti di grado in grado, come que’ che lassi" "Vedi, signore benigno, per quali lievi cause che guerra crudele.","Vedi, segnor cortese, di che lievi cagion che crudel guerra." "Ma Minosse, a cui non è lecito sbagliare, mi condannò nell'ultima delle dieci Bolge per l'alchimia che praticai nel mondo","Ma nell ’ultima bolgia de le diece me per l’alchìmia che nel mondo usai dannò Minòs, a cui fallar non lece" "così, dopo avermi preso per mano, la bella donna si mosse e disse signorilmente a Stazio:","così, poi che da essa preso fui, la bella donna mossesi, e a Stazio donnescamente disse:" "Ma sentimento e intelletto nei mortali hanno mezzi ben diversi, per la ragione che vi è nota","Ma voglia e argomento ne’ mortali, per la cagion ch’a voi è manifesta, diversamente son pennuti in ali" "Come talvolta quelli che danzano in cerchio, spinti da una maggiore gioia, alzano la voce e rendono più lieti i loro gesti, così quelle sante corone mostrarono nuova felicità a quella preghiera pronta e devota di Beatrice, ruotando e cantando mirabilmente","Come, da più letizia pinti e tratti, a la fiata quei che vanno a rota levan la voce e rallegrano li atti, così, a l’orazion pronta e divota, li santi cerchi mostrar nova gioia nel torneare e ne la mira nota" "E come l'anima umana dentro il vostro corpo mette in atto diverse potenze attraverso membra differenti e diversamente formate, così l'intelligenza angelica dispiega la sua bontà moltiplicata per le varie stelle, ruotando pur restando unita","E come l’alma dentro a vostra polve per differenti membra e conformate a diverse potenze si risolve, così l’intelligenza sua bontate multiplicata per le stelle spiega, girando sé sovra sua unitate" desidero vanamente un goccio d'acqua,un gocciol d’acqua bramo "Questo mi rende sicuro e mi spinge a domandarvi con deferenza, donna, di un'altra verità che non mi è chiara","Questo m’invita, questo m’assicura con reverenza, donna, a dimandarvi d’un’altra verità che m’è oscura" "Infatti, dopo che egli ebbe strappato l'umile pianta che aveva scelto, questa rinacque subito tale quale era nello stesso punto","ché qual elli scelse l’umile pianta, cotal si rinacque subitamente là onde l’avelse" "Ed essi erano schermati da una parte e dall'altra, non avvedendosi di nulla",Ed essi quinci e quindi avien parete di non caler Così iniziò a parlarmi il mio maestro,Sì cominciò lo mio duca a parlarmi Poi continuò:,E seguì: Chiesi perdono a Dio alla fine dei miei giorni,Pace volli con Dio in su lo stremo de la mia vita "Questi, scacciato da Roma, spense ogni dubbio in Cesare, affermando che chi è pronto ad agire riportò sempre danni nell'attendere","Questi, scacciato, il dubitar sommerse in Cesare, affermando che ’l fornito sempre con danno l’attender sofferse" "Vedi Paride, Tristano","Vedi Parìs, Tristano" "infatti le anime che espiano con le lacrime, goccia a goccia, il peccato che affligge il mondo intero, sono distese dalla parte opposta troppo vicine all'orlo della Cornice","ché la gente che fondea goccia a goccia per li occhi il malche tutto ‘l mondo occupa, da l’altra parte infuor troppo s’approccia" Solo qui puoi vedere la mia sola figura.,Qui veder pòi l' imagine mia sola. Il buon maestro disse:,Lo buon maestro disse: "E prima che l'orizzonte assumesse un unico aspetto in tutte le sue parti immense, e che la notte avesse oscurato tutte le terre, ognuno di noi fece un letto di un gradino","E pria che ‘n tutte le sue parti immense fosse orizzonte fatto d’uno aspetto, e notte avesse tutte sue dispense, ciascun di noi d’un grado fece letto" perciò risposi così prontamente,però fu la risposta così piena Il buon maestro mi disse:,Lo buon maestro a me: "Invece è necessario che virtù diverse siano il prodotto di differenti principi formali, i quali secondo il tuo ragionamento sarebbero ridotti a uno solo","Virtù diverse esser convegnon frutti di princìpi formali, e quei, for ch’uno, seguiterìeno a tua ragion distrutti" "Ogni anima, che è separata dalla materia e al tempo stesso unita ad essa, ha raccolta in sé una specifica disposizione, la quale non è avvertita se non agisce, né è visibile se non produce i suoi effetti, come la vita nella pianta si vede attraverso le foglie verdi","Ogne forma sustanzial, che setta è da matera ed è con lei unita, specifica vertute ha in sé colletta, la qual sanza operar non è sentita, né si dimostra mai che per effetto, come per verdi fronde in pianta vita" "poiché se produce chelidri, iacule, faree, cencri e anfisibene, non mostrò mai tanti animali pestiferi con tutta l'Etiopia e con la regione all'altezza del Mar Rosso","ché se chelidri, iaculi e faree produce, e cencri con anfisibena, né tante pestilenzie né sì ree mostrò già mai con tutta l’Etiopia né con ciò che di sopra al Mar Rosso èe" Ti condurremo ai suoi occhi,Merrenti a li occhi suoi "e quest'altro è quell'anima per la quale poco fa il vostro regno, che lo allontana da sé, scosse ogni pendice","e quest’altro è quell’ombra per cui scosse dianzi ogne pendice lo vostro regno, che da sé lo sgombra" "Mi sembrò che su di esso sedesse una sfacciata prostituta, sicura come una rocca su un'alta montagna, che ruotava intorno gli occhi seduttivi","Sicura, quasi rocca in alto monte, seder sovresso una puttana sciolta m’apparve con le ciglia intorno pronte" "Se il continuo sospirare e piangere nutrendomi di dolore, rabbia e affanno.","Se sospirare e lagrimar mai sempre, pascendosi di duol, d' ira e d' affanno." Io gli risposi:,rispuos’io lui: "La santa volontà dell'aquila di Cristo non mi fu nascosta, anzi capii subito dove voleva condurre la mia professione di carità","Non fu latente la santa intenzione de l’aguglia di Cristo, anzi m’accorsi dove volea menar mia professione" "Nell'ora in cui il calore del giorno non può più affievolire il freddo dei raggi lunari, estinto dal freddo della Terra e talvolta da quello di Saturno, quando i geomanti vedono la figura della Fortuna Maior che sorge a oriente, prima dell'alba, venendo ben presto offuscata dalla luce solare, vidi in sogno una donna balbuziente, con gli occhi storti e i piedi zoppi, con le mani rattrappite e di colorito smorto","Ne l’ora che non può ‘l calor diurno intepidar più ‘l freddo de la luna, vinto da terra, e talor da Saturno - quando i geomanti lor Maggior Fortuna veggiono in oriente, innanzi a l’alba, surger per via che poco le sta bruna -, mi venne in sogno una femmina balba, ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta, con le man monche, e di colore scialba" "Qui nel loro tripudio e nel loro canto vidi scintillare una bellezza tale, che era una gioia negli occhi di tutti gli altri santi","Vidi a lor giochi quivi e a lor canti ridere una bellezza, che letizia era ne li occhi a tutti li altri santi" "Questo è uno spirito divino, che senza bisogno di pregarlo ci indirizza sulla via per salire e col suo fulgore cela il proprio aspetto","Questo è divino spirito, che ne la via da ir sù ne drizza sanza prego, e col suo lume sé medesmo cela" "La filosofia, per chi la comprende, spiega in più libri che la natura prende il suo corso dal divino intelletto e dalla sua operosità","Filosofia, a chi la ’ntende, nota, non pure in una sola parte, come natura lo suo corso prende dal divino ’ntelletto e da sua arte" giacché chi lo separa sempre dalla giustizia ne fa un cattivo uso,ché mal segue quello sempre chi la giustizia e lui diparte molto famoso ma non ancora con fede cristiana,"famoso assai, ma non con fede ancora" mi chiese un consiglio e io tacqui perché le sue mi sembravano le parole di un pazzo,"domandommi consiglio, e io tacetti perché le sue parole parver ebbre" "O Cielo, dal cui movimento gli uomini credono che le vicende umane siano influenzate, quando verrà colui per il quale la lupa sarà cacciata dal mondo","O ciel, nel cui girar par che si creda le condizion di qua giù trasmutarsi, quando verrà per cui questa disceda" "E il ricordare e l'aspettare mi angosciano, da una parte e dall'altra, in ogni modo, così che in verità, se non fosse che ho pietà di me stesso, sarei già fuori da questa vita.","E 'l rimembrare e l' aspettar m' accora or quinci or quindi, sí che 'n veritate, se non ch' i' ò di me stesso pietate i' sarei già di questi pensier' fora." "ora spiegami: questa fortuna di cui tu mi parli, e che ha i beni del mondo tra i suoi artigli, che cos'è","or mi dì anche: questa fortuna di che tu mi tocche, che è, che i ben del mondo ha sì tra branche" "Contempla il cielo, immortale e meraviglioso, che gira intorno a te.",Or ti solleva a piú beata spene mirando 'l ciel che ti si volve intorno immortal ed addorno. E uno di loro iniziò:,E un di loro incominciò: "E non perché si opponga a leggi naturali, ma quanto più ci si allontani dalla perfetta felicità, non si può dire che si viva veramente, poiché non si ha fermo autocontrollo.","Non perché oppost' a naturale sia: ma quanto che da buon perfetto tort'è per sorte, non pò dire om ch'aggia vita, ché stabilita, non ha segnoria." io non la chiedo di sicuro,ch’i’ per me non la cheggio "e certo quanto credevo si sarebbe avverato,non fosse stato per il papa, che Dio lo maledica","e certo il creder mio venìa intero,se non fosse il gran prete, a cui mal prenda" "Poi, trascinando le sue vecchie membra, durante le sue ultime giornate terrene si aiuta con tutta la sua tenacia e volontà, sebbene indebolito dagli anni.","Indi traendo poi l'antiquo fianco per l'estreme giornate di sua vita, quanto piú pò, col buon voler s'aita, rotto dagli anni e dal cammino stanco." fece perno sul piede destro e torse il lato sinistro del suo corpo,"fece del destro lato a muover centro, e la sinistra parte di sé torse" "poiché vedrai molti illustri spiriti se, come ti dico, riconduci ad essi il tuo sguardo","ch’assai illustri spiriti vedrai, se com’io dico l’aspetto redui" "Se anche Giove stancasse il suo fabbro da cui, adirato, prese la folgore acuta che mi colpì il giorno della mia morte",Se Giove stanchi ’l suo fabbro da cui crucciato prese la folgore aguta onde l’ultimo dì percosso fui Vedi il sole che ti brilla in fronte,Vedi lo sol che ’n fronte ti riluce "Guarda, guarda: ecco il santo","Mira, mira: ecco il barone" "e Polinestore, che uccise Polidoro, gira con infamia tutto il monte",e in infamia tutto ‘lmonte gira Polinestòr ch’ancise Polidoro "io ti ringrazierò di fronte a lei, se tu accetti di essere menzionato laggiù","grazie riporterò di te a lei, se d’esser mentovato là giù degni" "Lì non c'è alcuna immagine, né alcuna scultura: la parete del monte e la strada sono lisce, del colore livido della pietra",Ombra non lì è né segno che si paia: parsi la ripa e parsi la via schietta col livido color de la petraia "È lei la causa dei tuoi pensieri d'amore, che ti elevano al sommo bene e ti allontanano dalle cose che gli altri uomini apprezzano.","Da lei ti ven l'amoroso pensero, che mentre 'l segui al sommo ben t'invia, pocho prezando quel ch'ogni uom desia." Allora lo afferrai per la collottola e dissi:,"Allor lo presi per la cuticagna, e dissi:" Qui persi la vista e la parola,Quivi perdei la vista e la parola E io:,E io: invece muovevi bene le braccia quando falsificavi le monete,ma sì e più l’avei quando coniavi e dunque prende il nome di sostanza,e però di sustanza prende intenza che ci ha portati nella prima stella,che n’ha congiunti con la prima stella "Se tu vuoi che io ti porti laggiù, scendendo lungo la parete meno ripida, saprai da lui stesso chi è e quale colpa ha commesso","Se tu vuo’ ch’i’ ti porti là giù per quella ripa che più giace, da lui saprai di sé e de’ suoi torti" né al fatto che mi manchi della carne,né a difetto di carne ch’io abbia "E come i cerchi dentati degli orologi ruotano in modo tale che il primo sembra fermo, mentre l'ultimo è velocissimo","E come cerchi in tempra d’oriuoli si giran sì, che ‘l primo a chi pon mente quieto pare, e l’ultimo che voli" infatti nessun occhio umano ha mai visto una luce più intensa di quella del Sole,ché sopra ‘l sol non fu occhio ch’andasse Da quel punto dipende il Cielo e l'interno Universo,Da quel punto depende il cielo e tutta la natura Quello spirito rispose:,Rispuose quello spirto: qui c'è la sua città e il suo altro trono,quivi è la sua città e l’alto seggio "Lano, le tue gambe non furono così agili alle giostre di Pieve del Toppo","Lano, sì non furo accorte le gambe tue a le giostre dal Toppo" Ben presto verrà qui di sopra ciò che io aspetto e che tu immagini col pensiero: è inevitabile che presto si mostri ai tuoi occhi,Tosto verrà di sovra ciò ch’io attendo e che il tuo pensier sogna: tosto convien ch’al tuo viso si scovra Io gli risposi:,Rispuos’io lui: "Una grande fiamma segue una debole scintilla: forse dopo di me altri, con voci migliori, pregheranno perché Cirra risponda",Poca favilla gran fiamma seconda: forse di retro a me con miglior voci si pregherà perché Cirra risponda "Quello che fece dopo essere uscito da Ravenna ed aver passato il Rubicone, fu un volo così veloce che né la lingua né la penna potrebbero descriverlo","Quel che fé poi ch’elli uscì di Ravenna e saltò Rubicon, fu di tal volo, che nol seguiteria lingua né penna" "Il sole colpisce il fango per tutto il giorno: ma il fango rimane vile, mentre il sole non perde il proprio calore.","Fere lo sol lo fango tutto 'l giorno: vile reman, né 'l sol perde calore." "Ella sedeva umile in tanta festa della natura, coperta da quella pioggia di fiori, ispiratrice d'amore.","Ed ella si sedea umile in tanta gloria, coverta già de l' amoroso nembo." altri riparano i remi e avvolgono le sartie,altri fa remi e altri volge sarte intendo dire Pierre de la Brosse,Pier da la Broccia dico "Mai un fulmine scese così rapidamente da una spessa nube, quando cade da quella zona del cielo che è più in alto, come io vidi calare dall'alto l'uccello sacro a Giove sull'albero, lacerandone la corteccia, i fuori e le foglie appena nate","Non scese mai con sì veloce moto foco di spessa nube, quando piove da quel confine che più va remoto, com’io vidi calar l’uccel di Giove per l’alber giù, rompendo de la scorza, non che d’i fiori e de le foglie nove" "Il maggior avvallamento in cui si spande l'acqua dell'Oceano che circonda le terre, si estende verso oriente tra i lidi opposti tanto che si fa meridiano là dove prima fa orizzonte","La maggior valle in che l’acqua si spanda fuor di quel mar che la terra inghirlanda, tra ‘ discordanti liti contra ‘l sole tanto sen va, che fa meridiano là dove l’orizzonte pria far suole" "La larga pioggia dello Spirito Santo, che si diffonde sul Vecchio e sul Nuovo Testamento, è il sillogismo che me l'ha dimostrata con tale efficacia che, al paragone, ogni dimostrazione mi sembra debole","La larga ploia de lo Spirito Santo, ch’è diffusa in su le vecchie e ’n su le nuove cuoia, è silogismo che la m’ha conchiusa acutamente sì, che ’nverso d’ella ogne dimostrazion mi pare ottusa" tutta la gente segue il vincitore,con l’altro se ne va tutta la gente io gli dissi:,diss’io lui: prima che i fatti ti chiariscano ciò che le mie parole non possono dichiarare,che ti fia chiaro ciò che ‘l mio dir più dichiarar non puote "e quello che nell'atteggiamento sembrava più paziente, pareva dire piangendo: 'Non posso sopportare oltre'","e qual più pazienza avea ne li atti, piangendo parea dicer: ‘Più non posso’" l'ultimo ordine è tutto di Angeli festanti,l’ultimo è tutto d’Angelici ludi "E come la gente si affolla intorno al messaggero che porta notizie di pace, e nessuno si mostra schivo di accalcarsi, così quelle anime fortunate si assieparono tutte quante intorno al mio viso, quasi dimenticando di andare a purificarsi","E come a messagger che porta ulivo tragge la gente per udir novelle, e di calcar nessun si mostra schivo, così al viso mio s’affisar quelle anime fortunate tutte quante, quasi obliando d’ire a farsi belle" "e se io allora rimasi perplesso, lo pensi la gente ignorante, che non ha capito qual è il punto che io avevo oltrepassato","e s’io divenni allora travagliato, la gente grossa il pensi, che non vede qual è quel punto ch’io avea passato" "così eravamo tutti e tre allora, io simile alla capra ed essi ai pastori, fasciati da entrambi i lati dall'alta roccia","tali eravamo tutti e tre allotta, io come capra, ed ei come pastori, fasciati quinci e quindi d’alta grotta" "In quella parte della malvagia terra d'Italia che è compresa fra Rialto e le sorgenti di Brenta e Piave, sorge un colle non molto alto, da dove discese una torcia incendiaria che esercitò un tirannico dominio sulla regione","In quella parte de la terra prava italica che siede tra Rialto e le fontane di Brenta e di Piava, si leva un colle, e non surge molt’alto, là onde scese già una facella che fece a la contrada un grande assalto" Dalla sua dolce sembianza e dallo sguardo soave.,La dolce vista e 'l bel guardo soave "Poi mi apparve un'altra donna, col volto rigato da lacrime causate dal dolore generato da una grande rabbia verso qualcuno, che diceva:","Indi m’apparve un’altra con quell’acque giù per le gote che ‘l dolor distilla quando di gran dispetto in altrui nacque, e dir:" "Figlio, queste sono le spiegazioni di ciò che ti fu detto","Figlio, queste son le chiose di quel che ti fu detto" "ogni altra è oscura, o viziata dai sensi, o attratta verso l'errore",anzi è tenebra od ombra de la carne o suo veleno "Mentre io scivolavo a valle, verso la foresta, apparve davanti ai miei occhi qualcuno che non riuscivo a vedere bene per la penombra","Mentre ch’i’ rovinava in basso loco, dinanzi agli occhi mi si fu offerto chi per lungo silenzio parea fioco" "Voltai la testa poco più in là, tanto che mi sembrò di vedere molte alte torri","Poco portai in là volta la testa, che me parve veder molte alte torri" "qui io risiedo con coloro che non conobbero le tre virtù teologali, e conobbero e seguirono senza colpa tutte le altre","quivi sto io con quei che le tre sante virtù non si vestiro, e sanza vizio conobber l’altre e seguir tutte quante" Fui chiamato Corrado Malaspina,Fui chiamato Currado Malaspina "Sei diventato di questa donna così schiavo, che l'unico sollievo che tu possa sperare potrà essere la morte","Fatto se' di tal servente, che mai non dei sperare altro che morte" "Oh, quanto era davvero Felice il padre",Oh padre suo veramente Felice "Quello che più desideravo di voi, mi è stato tolto: così non mi da pace quel velo che, per mia pena mortale, cela sia al caldo e sia al gelo, cioè a tutte l'ore, la dolce luce dei vostri occhi belli.","Quel ch' i' piú desiava in voi, m'è tolto: sí mi governa il velo, che per mia morte, ed al caldo ed al gielo, de' be' vostr'occhi il dolce lume adombra." Giacché se io contemplo i cieli mi accorgo che nessuna stella mi ha imposto tale sofferenza.,"Già s' i'trascorro il ciel di cerchio in cerchio, nessun pianeta a pianger mi condanna." "Allora io, che non sapevo da che parte sarebbe giunto, mi guardai intorno e mi strinsi alla mia guida fidata, tutto raggelato","Ond’io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m’accostai, tutto gelato, a le fidate spalle" non so se avete mai sentito il suo nome,non so se ‘l nome suo già mai fu vosco Vogliamo starcene di qua,Volenci star di qua "Inoltre, se la ragione che tu cerchi della diversa luminosità fosse la minore densità, allora questo pianeta sarebbe privo di massa da una parte all'altra, oppure, come un corpo distribuisce in modo ineguale il grasso e il magro, così la Luna avrebbe differenza di massa al suo interno","Ancor, se raro fosse di quel bruno cagion che tu dimandi, o d’oltre in parte fora di sua materia sì digiuno esto pianeto, o, sì come comparte lo grasso e ‘l magro un corpo, così questo nel suo volume cangerebbe carte" "Più volte già aprii la bocca cercando di dire qualcosa, ma la voce rimase come strozzata nel petto.","Piú volte già per dir le labbra apersi, poi rimase la voce in mezzo 'l petto." "In tutti i Cerchi oscuri dell'Inferno non vidi mai uno spirito tanto superbo contro Dio, neppure quello che cadde giù dalle mura di Tebe","Per tutt’i cerchi de lo ’nferno scuri non vidi spirto in Dio tanto superbo, non quel che cadde a Tebe giù da’ muri" Possa tu giungere al buon esito della tua grande fatica: perché poco fa il tuo viso manifestò un improvviso sorriso,"Se tanto labore in bene assommi, perché la tua faccia testeso un lampeggiar di riso dimostrommi" "E ciò che esso fece in dal fiume Varo fino al Reno, lo videro l'Isère, la Loira, la Senna e ogni valle di cui è pieno il Rodano","E quel che fé da Varo infino a Reno, Isara vide ed Era e vide Senna e ogne valle onde Rodano è pieno" Il mio merito non mi rende degno della tua risposta,La mia mercede non mi fa degno de la tua risposta "Questi sia la tua prima guida, io sarò la seconda","Questi ti sia or primo, e io secondo" Allora lo pregai:,"prega’ io lui," Io dissi:,Diss’io: "Vieni, o crudele, e vedi le oppressioni compiute dai tuoi feudatari, e cura le loro colpe","Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura d’i tuoi gentili, e cura lor magagne" Voi siete il mio capostipite,Voi siete il padre mio una dopo l'altra vanno a sottoporsi al suo giudizio,vanno a vicenda ciascuna al giudizio "e io mi sarei già manifestato, se non mi fossi rivolto a un'altra cosa nuova che proprio in quel momento apparve","e io mi fora già manifesto, s’io non fossi atteso ad altra novità ch’apparve allora" "e lui, che col suo pelo ci ha fatto da scala, è confitto esattamente come lo era prima","e questi, che ne fé scala col pelo, fitto è ancora sì come prim’era" E quello urlò:,Ed el gridò: "A me sembrava, camminando, di commettere un oltraggio vedendo gli altri e non essendo visto: allora mi rivolsi al mio saggio consigliere","A me pareva, andando, fare oltraggio, veggendo altrui, non essendo veduto: per ch’io mi volsi al mio consiglio saggio" La donna mi sgridò:,La donna mi sgridò: e dunque percorre una cattiva strada chi è invidioso e considera un proprio danno le buone azioni degli altri,e però mal cammina qual si fa danno del ben fare altrui "Italia mia, benché le parole siano inutili alle ferite mortali che vedo così numerose nel tuo bel corpo, voglio comunque che i miei lamenti siano quelli che sperano le popolazioni che vivono sul tevere, sull'arno e sul po, dove ora risiedo addolorato e triste.","Italia mia, benché 'l parlar sia indarno a le piaghe mortali che nel bel corpo tuo sí spesse veggio, piacemi almen che' miei sospir' sian quali spera 'l tevero e l'arno e 'l po, dove doglioso e grave or seggio." con esso produciamo le lacrime e i sospiri che puoi aver sentito per il monte,quindi facciam le lagrime e ‘ sospiri che per lo monte aver sentiti puoi "Qualunque melodia terrena che suoni più dolcemente e che attiri a sé l'animo umano, sembrerebbe una nube squarciata da un tuono al confronto del suono di quella cetra si ingemma","Qualunque melodia più dolce suona qua giù e più a sé l’anima tira, parrebbe nube che squarciata tona, comparata al sonar di quella lira onde si coronava il bel zaffiro del quale il ciel più chiaro s’inzaffira" "ma non rimase a lungo a parlare, poiché ciascuno di loro tornò di corsa dentro le mura","ma ei non stette là con essi guari, che ciascun dentro a pruova si ricorse" "e poi protese gli artigli spietati,prendendo uno dei due che si chiamava Learco, e lo fece roteare in aria e lo scaraventò contro un sasso","e poi distese i dispietati artigli, prendendo l’un ch’avea nome Learco, e rotollo e percosselo ad un sasso" poi tornai a guardare la bella donna,poi a la bella donna torna’ il viso "Da lui nacquero in seguito altri ruscelli che irrigano l'orto della Chiesa, così che le sue piante sono ravvivate","Di lui si fecer poi diversi rivi onde l’orto catolico si riga, sì che i suoi arbuscelli stan più vivi" e caddi come l'uomo preso da sonno,e caddi come l’uom cui sonno piglia Correte al monte a levarvi la scorza che non vi permette di vedere Dio,Correte al monte a spogliarvi lo scoglio ch’esser non lascia a voi Dio manifesto "L'altro che dopo di lui abbellisce la nostra schiera, fu quel Pietro Lombardo che offrì alla Santa Chiesa ogni suo avere come la poverella del Vangelo","L’altro ch’appresso addorna il nostro coro, quel Pietro fu che con la poverella offerse a Santa Chiesa suo tesoro" Ora ascolta bene quello che ti spiegherò e vedrai che la tua convinzione e le mie parole fanno parte della stessa verità,"Or apri li occhi a quel ch’io ti rispondo, e vedrai il tuo credere e ‘l mio dire nel vero farsi come centro in tondo" "O frutto che, unico, fosti prodotto già maturo, o antico padre al quale ogni donna è figlia e nuora, con tutta la devozione che posso ti supplico di parlarmi: tu vedi il mio desiderio e per udirti presto non te lo manifesto","O pomo che maturo solo prodotto fosti, o padre antico a cui ciascuna sposa è figlia e nuro, divoto quanto posso a te supplìco perché mi parli: tu vedi mia voglia, e per udirti tosto non la dico" "Egli sapeva bene cosa volessi dire, anche se non parlavo",Ben sapev’ei che volea dir lo muto "Perciò prosegui: io ti seguirò e poi raggiungerò la mia schiera, che va piangendo la sua dannazione eterna","Però va oltre: i’ ti verrò a’ panni e poi rigiugnerò la mia masnada, che va piangendo i suoi etterni danni" io dissi:,diss’io: e per riavere gli attributi maschili dovette ribattere con la stessa verga i due serpenti avvolti,"e prima, poi, ribatter li convenne li duo serpenti avvolti, con la verga, che riavesse le maschili penne" "Ma è quasi notte e ormai dobbiamo andare, poiché abbiamo visto ogni cosa","Ma la notte risurge, e oramai è da partir, ché tutto avem veduto" Chi fu colui dal quale dici che ti sei malamente separato per venire a riva,Chi fu colui da cui mala partita di’ che facesti per venire a proda "ma con piena gioia, cantando, accoglievano le prime ore del giorno tra le foglie, che facevano accompagnamento ai loro canti, proprio come avviene di ramo in ramo nella pineta sul lido di Classe, quando Eolo scioglie il vento di scirocco","ma con piena letizia l’ore prime, cantando, ricevieno intra le foglie, che tenevan bordone a le sue rime, tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su ‘l lito di Chiassi, quand’Eolo scilocco fuor discioglie" "Vergine sacra e divina non tardare, perché io sono forse all'ultimo anno della mia vita.","Vergine sacra ed alma, non tardar, ch' i' son forse a l' ultimo anno." "E se essa non si pente di balene ed elefanti, chi giudica con sottigliezza non può non riconoscere la sua saggezza","E s’ella d’elefanti e di balene non si pente, chi guarda sottilmente, più giusta e più discreta la ne tene" "Il mio sangue fu a tal punto roso dall'invidia, che se io avessi visto un uomo allietarsi mi avresti visto diventare livido","Fu il sangue mio d’invidia sì riarso, che se veduto avesse uom farsi lieto, visto m’avresti di livore sparso" e mi rivolsi a lui domandandogli così:,e dirizza’mi a lui sì dimandando: qui ci sono i gigli l'umanità intraprese il retto cammino,quivi son li gigli al cui odor si prese il buon cammino "Oh felice Ungheria, se non si lascia più mal governare","Oh beata Ungheria, se non si lascia più malmenare" Allora rispose:,Ond’elli a me: Da quanto sei giunto ai piedi del monte attraverso le acque lontane,Quant’è che tu venisti a piè del monte per le lontane acque ma diede loro un fondamento di verità,ma diede lor verace fondamento "La piccola Terra che ci rende così feroci, mentre ruotavo insieme alla costellazione eterna dei Gemelli, mi apparve nella sua interezza","L’aiuola che ci fa tanto feroci, volgendom’io con li etterni Gemelli, tutta m’apparve da’ colli a le foci" L'uno ha spento l'altro,L’un l’altro ha spento "Qui c'era l'Aretino che fu ucciso dalle feroci braccia di Ghino di Tacco, e l'altro che annegò mentre era inseguito","Quiv’era l’Aretin che da le braccia fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte, e l’altro ch’annegò correndo in caccia" "E come un colle si specchia nell'acqua alle sue pendici, come per vedersi adornato quando ha le erbe verdi e i fiori rigogliosi, così, stando tutt'intorno a quella luce, vidi specchiarsi in più di mille gradinate che le anime beate che hanno fatto ritorno lassù","E come clivo in acqua di suo imo si specchia, quasi per vedersi addorno, quando è nel verde e ne’ fioretti opimo, sì, soprastando al lume intorno intorno, vidi specchiarsi in più di mille soglie quanto di noi là sù fatto ha ritorno" "Io credo che il mio maestro approvasse, visto che ascoltò il mio discorso veritiero con volto sempre sereno","I’ credo ben ch’al mio duca piacesse, con sì contenta labbia sempre attese lo suon de le parole vere espresse" "dall'altra parte, dove i semicerchi sono inframezzati di seggi vuoti, stanno coloro che credettero in Cristo venuto","da l’altra parte onde sono intercisi di vòti i semicirculi, si stanno quei ch’a Cristo venuto ebber li visi" mi è permesso andare qua e là,licito m’è andar suso e intorno "A voi ora si rivolge con sospiri la mia anima, per acquistare la capacità poetica che mi occorre per affrontare l'arduo passaggio che mi attende","A voi divotamente ora sospira l’anima mia, per acquistar virtute al passo forte che a sé la tira" così il sorriso santo di Beatrice li traeva a sé con l'antico richiamo di amore,così lo santo riso a sé traéli con l’antica rete "Donna, sei così grande e hai così grande valore che, se uno vuole una grazia e non ricorre alla tua intercessione, è come se il suo desiderio volesse volare senza le ali","Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre sua disianza vuol volar sanz’ali" qui si ribatte il remo che fu troppo lento in vita,qui si ribatte il mal tardato remo "e questo non può succedere, se le intelligenze angeliche che muovono queste stelle non sono difettose, e se non lo è neppure il primo intelletto che non le avrebbe rese perfette","e ciò esser non può, se li ‘ntelletti che muovon queste stelle non son manchi, e manco il primo, che non li ha perfetti" ma mentre camminavo tra le teste colpii forte nel viso un dannato,"ma, passeggiando tra le teste, forte percossi ’l piè nel viso ad una" "infatti, il sole era salito in cielo di ben cinquanta gradi e io non me n'ero accorto, quando giungemmo al punto in cui quelle anime dissero a una voce:","ché ben cinquanta gradi salito era lo sole, e io non m’era accorto, quando venimmo ove quell’anime ad una gridaro a noi:" "Credevo di trovarti laggiù di sotto, dove si compensa il tempo perduto col tempo dell'attesa",Io ti credea trovar là giù di sotto dove tempo per tempo si ristora "Ciò che mi addolora giorno e notte, il pensiero di laura, è dentro di me, dal giorno in cui mi appesantì il piacere suscitato","Meco si sta chi dí e notte m' affanna, poi che del suo piacer mi fe' gir grave" Potrebbe essere vero questo?,Or porrebbe esser vero? "Già arrivava lungo le acque fangose dello Stige un gran frastuono, che faceva paura, per cui entrambe le sponde tremavano, proprio come un vento impetuoso che per le temperature contrarie colpisce la selva e senza alcun riguardo schianta, abbatte e trascina via i rami","E già venia su per le torbide onde un fracasso d’un suon, pien di spavento, per cui tremavano amendue le sponde, non altrimenti fatto che d’un vento impetuoso per li avversi ardori, che fier la selva e sanz’alcun rattento li rami schianta, abbatte e porta fori" "Durante la prima età dell'uomo, finché fu aurea, la fame rese appetibili le ghiande e la sete fece diventare nettare ogni ruscello","Lo secol primo, quant’oro fu bello, fé savorose con fame le ghiande, e nettare con sete ogne ruscello" "Come una balestra spezza la corda e l'arco, quando scocca una freccia con eccessiva tensione, e il dardo arriva a bersaglio con poca forza, così io scoppiai sotto il peso dell'angoscia e buttai fuori lacrime e sospiri, e la voce fu emessa con minore vigoria","Come balestro frange, quando scocca da troppa tesa la sua corda e l’arco, e con men foga l’asta il segno tocca, sì scoppia’ io sottesso grave carco, fuori sgorgando lagrime e sospiri, e la voce allentò per lo suo varco" "Questi, che non hanno i capelli sul capo, furono chierici, e papi e cardinali, in cui l'avarizia esercita il suo eccesso","Questi fuor cherci, che non han coperchio piloso al capo, e papi e cardinali, in cui usa avarizia il suo soperchio" "Le gambe e le cosce si unirono in tal modo, che dopo poco tempo non vi era più alcun segno di giuntura tra le due","Le gambe con le cosce seco stesse s’appiccar sì, che ’n poco la giuntura non facea segno alcun che si paresse" "nel caso volessi contarle, pensa che la circonferenza della voragine qui è di ventidue miglia","pensa, se tu annoverar le credi, che miglia ventidue la valle volge" "E se Dio mi ha accolto nella sua grazia, al punto che vuol mostrarmi il suo regno in un modo del tutto diverso dall'uso moderno, non nascondermi il tuo nome prima della tua morte, ma dimmelo, e dimmi se vado nella giusta direzione verso l'accesso alla Cornice seguente","E se Dio m’ha in sua grazia rinchiuso, tanto che vuol ch’i’ veggia la sua corte per modo tutto fuor del moderno uso, non mi celar chi fosti anzi la morte, ma dilmi, e dimmi s’i’ vo bene al varco" "E questo ci costrinse a procedere con tale lentezza, che la parte in ombra della luna toccò l'orizzonte per tramontare, prima che noi fossimo fuori da quella via","E questo fece i nostri passi scarsi, tanto che pria lo scemo de la luna rigiunse al letto suo per ricorcarsi, che noi fossimo fuor di quella cruna" L'acqua che io percorro non fu mai attraversata da nessuno,L’acqua ch’io prendo già mai non si corse Tu hai visto quell'antica strega che è il solo peccato punito sopra di noi,Vedesti quell’antica strega che sola sovr’ a noi omai si piagne È così spaventosa che la morte lo è poco di più,Tant’è amara che poco è più morte "poi ricominciavano l'inno, a bassa voce",indi ricominciavan l’inno bassi "Aria limpida, resa sacra dalla sua presenza dove amore, attraverso i suoi occhi belli, mi trafisse l'animo: ascoltate voi tutti insieme le mie tristi ultime parole.",Aere sacro sereno ove amor co' begli occhi il cor m' aperse: date udienza insieme a le dolenti mie parole estreme. "Oh, quanto sarebbe preferibile che quelle genti che dico fossero ancora vicine che ha già l'occhio pronto a compiere baratterie","Oh quanto fora meglio esser vicine quelle genti ch’io dico, e al Galluzzo e a Trespiano aver vostro confine, che averle dentro e sostener lo puzzo del villan d’Aguglion, di quel da Signa, che già per barattare ha l’occhio aguzzo" "Vedo immagini che non nascono dai miei occhi, esprimo le mie grida di dolore in un linguaggio muto.",Veggio senza occhi e non ò lingua e grido. "L'anima che si era accostata al giudice Nino quando l'aveva chiamata, durante tutto quell'assalto, non smise mai di guardarmi","L’ombra che s’era al giudice raccolta quando chiamò, per tutto quello assalto punto non fu da me guardare sciolta" "e tutte le altre strade erano insufficienti alla giustizia divina, se il Figlio di Dio non si fosse umiliato incarnandosi","e tutti li altri modi erano scarsi a la giustizia, se ‘l Figliuol di Dio non fosse umiliato ad incarnarsi" "E, divenuta pietosa. Vedendomi polvere tra le pietre del sepolcro, venga ispirata da amore, così da sospirare tanto dolcemente e ottenere la misericordia divina piegando la giustizia celeste, asciugandosi gli occhi con il suo bel velo.","Ed o pietà! Già terra infra le pietre vedendo, amor l'inspiri in guisa che sospiri sí dolcemente che mercé m' impetre, e faccia forza al cielo asciugandosi gli occhi col bel velo." "La famiglia della Pressa sapeva già come si deve governare, e i Galigai avevano già in casa l'elsa e l'impugnatura della spada dorata","Quel de la Pressa sapeva già come regger si vuole, e avea Galigaio dorata in casa sua già l’elsa e ‘l pome" Guarda là il nostro avversario,Vedi là ‘l nostro avversaro Di' loro:,Di' lor: Le cose ti saranno chiare quando noi giungeremo sulla triste sponda del fiume Acheronte,Le cose ti fier conte quando noi fermerem li nostri passi su la trista riviera d’Acheronte "Quando i suoi piedi lasciarono la fretta che sminuisce a ogni atto il decoro, la mia mente, che prima era fissa su un solo pensiero, si allargò come desiderosa di vedere altro, e così io rivolsi lo sguardo al monte che si erge al cielo più alto di qualunque altro","Quando li piedi suoi lasciar la fretta, che l’onestade ad ogn’atto dismaga, la mente mia, che prima era ristretta, lo ‘ntento rallargò, sì come vaga, e diedi ‘l viso mio incontr’al poggio che ‘nverso ‘l ciel più alto si dislaga" "Rimase un poco in silenzio, poi mi disse:","Un poco attese, e poi, disse ’l poeta a me:" "Orsù, ti auguro che si realizzi quel desiderio che si spinge su per l'alto monte","Deh, se quel disio si compia che ti tragge a l’alto monte" E io:,E io: Il raggio e il movimento degli astri trae fuori l'anima vegetativa e sensitiva dalla materia atta a ricevere la forma,L’anima d’ogne bruto e de le piante di complession potenziata tira lo raggio e ‘l moto de le luci sante per questo elaborarono per il mondo la morale,però moralità lasciaro al mondo "infatti ti riconosco, benché tu sia tutto sporco di fango","ch’i’ ti conosco, ancor sie lordo tutto" "Infatti tra le tombe erano sparse delle fiamme, che li arroventavano in modo tale che nessun lavoro artigianale richiede ferro più caldo","ché tra gli avelli fiamme erano sparte, per le quali eran sì del tutto accesi, che ferro più non chiede verun’arte" Cominciò:,Cominciò el: "Questo piccolo pianeta accoglie i buoni spiriti che sono stati attivi nella ricerca dell'onore e della fama:e quando i desideri sono rivolti a questo, così deviando dal loro fine, è inevitabile che l'amore sia meno rivolto verso Dio","Questa picciola stella si correda di buoni spirti che son stati attivi perché onore e fama li succeda: e quando li disiri poggian quivi, sì disviando, pur convien che i raggi del vero amore in sù poggin men vivi" poi aggiunse:,indi soggiunse: "Nel percorrere questa vita terrena vogliate metter da parte l'odio e l'inimicizia, passioni contrarie alla vita tranquilla.","Al passar questa valle piacciavi porre giú l' odio e lo sdegno, venti contrari a la vita serena, e quel che 'n altrui pena tempo si spende, in qualche atto piú degno o di mano o d' ingegno, in qualche bella lode, in qualche onesto studio si converta." "C'è qui Rabano Mauro, e colui che risplende al mio fianco è l'abate calabrese Gioacchino da Fiore, dotato di capacità profetiche","Rabano è qui, e lucemi dallato il calavrese abate Giovacchino, di spirito profetico dotato" Egli stesso si autoaccusa,Elli stessi s’accusa e il monte non ha alcuna pena più amara di questa,e nulla pena il monte ha più amara "Euclide il matematico e Tolomeo, Ippocrate, Avicenna e Galeno, e Averroè, che fece il grande commento","Euclide geomètra e Tolomeo, Ipocràte, Avicenna e Galieno, Averoìs, che ’l gran comento feo" "Ora vedi la mia pena dolorosa, tu che visiti i morti da vivo: vedi se ce n'è un'altra grande come questa","Or vedi la pena molesta tu che, spirando, vai veggendo i morti: vedi s’alcuna è grande come questa" "per cui Torquato e Quinzio Cincinnato, che fu detto così per la chioma trascurata, nonché Deci e Fabi ebbero la fama che io volentieri onoro","onde Torquato e Quinzio, che dal cirro negletto fu nomato, i Deci e ‘ Fabi ebber la fama che volontier mirro" "Pur essendo tutto fisso nel piacere di contemplare la Vergine, Bernardo assunse spontaneamente la funzione di guida e iniziò queste sante parole","Affetto al suo piacer, quel contemplante libero officio di dottore assunse, e cominciò queste parole sante:" "Firenze mia, puoi davvero esser contenta del fatto che questa digressione non ti tocca, grazie al tuo popolo che si ingegna","Fiorenza mia, ben puoi esser contenta di questa digression che non ti tocca, mercé del popol tuo che si argomenta" Saprai perché il cielo rivolge a sé i nostri dorsi,"Perché i nostri diretri rivolga il cielo a sé, saprai" "Allora, se pensi a questo e a quello che ho detto prima, ecco che quella sapienza senza pari che ho voluto intendere non è altro che la sapienza di un re","Onde, se ciò ch’io dissi e questo note, regal prudenza è quel vedere impari in che lo stral di mia intenzion percuote" Poi si rivolse a quel volto gonfio d'ira e disse:,"Poi si rivolse a quella ’nfiata labbia, e disse:" poi rispose:,indi rispuose: "e come l'uomo che non interrompe il suo discorso, continuò in tal modo il suo ragionamento pieno di santità","e sì com’uom che suo parlar non spezza, continuò così ‘l processo santo:" "Sottrae il giudizio al sano ragionare, poiché il desiderio prende il posto della razionalità: fa cattivo uso del discernimento chi si lega alla passione.","For di salute, giudicar mantene, ché la 'ntenzione, per ragione, vale: discerne male, in cui è vizio amico." "ma non al punto che non mi desse paura la vista, che mi apparve subito dopo, di un leone",ma non sì che paura non mi desse la vista che m’apparve d’un leone e un toro cieco cade più presto di un cieco agnello,e cieco toro più avaccio cade che cieco agnello La bella donna aprì le braccia,La bella donna ne le braccia aprissi "Da questo ""spirito"", poi, si muove un'altra dolce piacevole sensazione, che si pone al servizio della passione: sensazione che fa ardere una pioggia di nuove sensazioni, delle quali è la causa, causata a suo volta dalla bellezza dello ""spirito"" emanato dalla donna guardata.","Poï da questo spirito si move un altro dolce spirito soave, che siegue un spiritello di mercede: lo quale spiritel spiriti piove, ché di ciascuno spirit' ha la chiave, per forza d'uno spirito che 'l vede." "Io procedevo affiancato a quell'anima curva sotto il peso del masso, come due buoi aggiogati, finché Virgilio lo tollerò","Di pari, come buoi che vanno a giogo, m’andava io con quell’anima carca, fin che ‘l sofferse il dolce pedagogo" "e chi lo segue attenendosi alla sua Regola, non può che imbarcare buona merce","per che qual segue lui, com’el comanda, discerner puoi che buone merce carca" Fede e innocenza si ritrovano solo nei fanciulli,Fede e innocenza son reperte solo ne’ parvoletti "e come fanno i Padovani lungo il Brenta per difendere le loro città e i castelli prima che la Carinzia senta il caldo: così erano costruiti quegli argini, anche se il costruttore, chiunque fosse, non li aveva eretti così alti e grossi","e quali Padoan lungo la Brenta, per difender lor ville e lor castelli, anzi che Carentana il caldo senta: a tale imagine eran fatti quelli, tutto che né sì alti né sì grossi, qual che si fosse, lo maestro felli" "Questa volta sgombrando dai molti ostacoli la via per la quale sei giunto a tanta autorità, mi induce a perdonarle molte altre cattive azioni, dal momento che almeno in questo caso non segue il suo abituale costume: perché, a memoria d'uomo, a nessuno come a te fu aperta la strada per rendersi immortale.","Ora, sgombrando 'l passo onde tu intrasti, famisi perdonar molt' altre offese, ch' almen qui da se stessa si discorda: però che, quanto 'l mondo si ricorda, ad uom mortal non fu aperta la via per farsi, come a te, di fama eterno:" perciò al maestro sembrò opportuno che ce ne andassimo,per ch’al maestro parve di partirsi Esce dalla triste selva tutto sporco di sangue,Sanguinoso esce de la trista selva L’aria dolce apre al sole e fa vibrare la chioma d’oro che amore in persona assottiglia e tesse intorno agli occhi e con gli stessi capelli lega il cuore stanco e ne disperde i lievi vapori.,"L' aura soave al sole spiega e vibra l' auro ch'amor di sua man fila e tesse là da' begli occhi, e de le chiome stesse lega 'l cor lasso e i lievi spirti cribra." "infatti, se aveste potuto vedere tutto, non sarebbe stato necessario che Maria partorisse Gesù","ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria" "Ciò che il dialogo platonico Timeo afferma riguardo alle anime è diverso da ciò che si vede qui, dal momento che sembra che il filosofo intenda proprio quello che dice","Quel che Timeo de l’anime argomenta non è simile a ciò che qui si vede, però che, come dice, par che senta" "Quello è il punto più basso e oscuro dell'inferno, nonché il più lontano dal Primo Mobile: io so bene la strada, perciò sta' tranquillo","Quell’è ’l più basso loco e ’l più oscuro, e ’l più lontan dal ciel che tutto gira: ben so ’l cammin però ti fa sicuro" "O gloria degli Italiani, attraverso il quale la nostra lingua mostrò le sue possibilità, o pregio eterno del luogo da cui sono originario,per quale merito o grazia sei mostrato a me","O gloria di Latin, per cui mostrò ciò che potea la lingua nostra, o pregio etterno del loco ond’io fui, qual merito o qual grazia mi ti mostra" "Il maestro rimase un poco con la testa bassa, poi disse:","Lo duca stette un poco a testa china, poi disse:" Questo ti basti e ora affretta il passo,"Bastiti, e batti a terra le calcagne" "Cosí fuggo davanti ai colpi della morte, ma non così veloce che il desiderio non venga con me, come è solito venire.","Cosí davanti ai colpi de la morte fuggo, ma non sí ratto, che 'l desio meco non venga, come venir sòle." "vedi Asdente, che ora vorrebbe essersi dedicato al cuoio e allo spago ma si pente troppo tardi","vedi Asdente, ch’avere inteso al cuoio e a lo spago ora vorrebbe, ma tardi si pente" "Io credo che lui credette che io credessi che tra quei cespugli uscissero tante voci, emesse da anime che si nascondevano da noi","Cred’io ch’ei credette ch’io credesse che tante voci uscisser, tra quei bronchi da gente che per noi si nascondesse" "O anima che te ne vai verso il cielo quando ancora sei dentro il corpo, in nome della carità consolaci e dicci da dove vieni e chi sei","O anima che fitta nel corpo ancora inver’ lo ciel ten vai, per carità ne consola e ne ditta onde vieni e chi se’" "Il giorno della mia morte si avvicina, non può essere troppo lontano, il tempo corre e vola così velocemente, vergine unica e sola, e il tuo cuore ora richiama la coscienza e la morte.","Il dí s' appressa, e non pote esser lunge, sí corre il tempo e vola, vergine unica e sola, e 'l cor or coscienzia or morte punge." "Fra me pensavo: 'Forse quest'aquila colpisce abitualmente qui, e forse disdegna di ghermire le sue prede in altro luogo'","Fra me pensava: ‘Forse questa fiede pur qui per uso, e forse d’altro loco disdegna di portarne suso in piede’" "da qui in giù è tutto fatto di ferro, tranne il piede destro che è in terracotta","da indi in giuso è tutto ferro eletto, salvo che ’l destro piede è terra cotta" "Non serve raccontare che per effetto dei suoi piani malvagi, fidandomi di lui, io fui catturato e poi fatto uccidere","Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri, fidandomi di lui, io fossi preso e poscia morto, dir non è mestieri" Io dico ai miei pensieri:,I' dico a' miei pensier': perciò affrettati ad arrivare,però alquanto più te stesso pungi "se voi siete anime che Dio non ammetterebbe in Cielo, chi vi ha permesso di salire fino a questo punto","se voi siete ombre che Dio sù non degni, chi v’ha per la sua scala tanto scorte" "Durante le mie peregrinazioni non ho mai trovato un alloro simile a quello da me amato, capace, per dono divino, di non modificarsi con il passare del tempo.","Né già mai ritrovai tronco né frondi tanto onorate dal superno lume, che non mutasser qualitate a tempo." "Del resto nessun luogo angusto e solitario so trovare, in cui amore non mi accompagni in ogni istante parlando con me ed io con lui.","Ma pur sí aspre vie né sí selvagge cercar non so, ch' amor non venga sempre ragionando con meco, ed io co lui." "e tu, figliolo, che tornerai sulla Terra col tuo corpo mortale, apri la bocca e non nascondere ciò che io non ti nascondo","e tu, figliuol, che per lo mortal pondo ancor giù tornerai, apri la bocca, e non asconder quel ch’io non ascondo" "Il tuo pensiero non si tormenti, d'ora in avanti, su di lui",Non si franga lo tuo pensier da qui innanzi sovr’ello "Mentre camminavo, il mio sguardo si incrociò con uno dei dannati","Mentr’io andava, li occhi miei in uno furo scontrati" "e non si allontanava di fronte a me, anzi, impediva a tal punto il mio cammino che io pensai più volte di tornare indietro","e non mi si partia dinanzi al volto, anzi ’mpediva tanto il mio cammino, ch’i’ fui per ritornar più volte vòlto" Questa Tolomea ha questo vantaggio: spesso l'anima ci cade prima che Atropo abbia posto fine alla vita,"Cotal vantaggio ha questa Tolomea, che spesse volte l’anima ci cade innanzi ch’Atropòs mossa le dea" Quello iniziò:,Quei cominciò: E Virgilio gli rispose:,E Virgilio rispuose: "In che modo vidi quella luce diventare più grande e luminosa, quando parlai, per via dell'accresciuta allegria che si aggiunse alla gioia che già provava","fue la voce mia di grande affetto impressa, e quanta e quale vid’io lei far piùe per allegrezza nova che s’accrebbe, quando parlai, a l’allegrezze sue" Beatrice teneva lo sguardo fisso sulle ruote celesti,Beatrice tutta ne l’etterne rote fissa con li occhi stava "perché, perché resti qui","perché, perché restai" "Chiunque, anche l'uomo più allegro, se vedesse gli spiriti fuggire via con grande pietà piangerebbe.","Qualunqu' è quei che più allegrezza sente, se vedesse li spirti fuggir via di grande sua pietate piangeria." "infatti, questo accade per la mia perfetta visione di Dio, che quanto più percepisce la luce divina, tanto più si addentra nel bene percepito","ché ciò procede da perfetto veder, che, come apprende, così nel bene appreso move il piede" "Quando gli ebbi detto umilmente di non averlo mai visto, lui ribatté:","Quand’io mi fui umilmente disdetto d’averlo visto mai, el disse:" "Non sopravvalutare una fama vuota, senza sostanza.","Non far idolo un nome vano, senza soggetto." Ha autorità in tutto l'Universo e in Paradiso governa,In tutte parti impera e quivi regge "tuttavia, accusandola di gravi colpe, la mia donna la mise in fuga, tanto rapidamente quanto poté sopportare la sua estrema magrezza","ma, riprendendo lei di laide colpe, la donna mia la volse in tanta futa quanto sofferser l’ossa sanza polpe" "ma chi prende la sua croce e segue Cristo mi scuserà se io rinuncio a rappresentarla, poiché io vedevo balenare in quel biancore la figura di Cristo","ma chi prende sua croce e segue Cristo, ancor mi scuserà di quel ch’io lasso, vedendo in quell’albor balenar Cristo" ma il mio ritorno qui non sarà mai così rapido che io con la volontà non arrivi prima all'approdo,"ma già non fia il tornar mio tantosto, ch’io non sia col voler prima a la riva" "Io mi ero mosso, e seguivo volentieri i passi del mio maestro, e entrambi ormai mostravamo di essere spediti","Io m’era mosso, e seguia volontieri del mio maestro i passi, e amendue già mostravam com’eravam leggeri" Io fui italiano e nacqui da un grande Toscano: mio padre fu Guglielmo Aldobrandeschi,Io fui latino e nato d’un gran Tosco: Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre "lei è appagata dal guardare, io lo sono dall'operare","lei lo vedere, e me l’ovrare appaga" "ma poiché dal fondo dell'Inferno non è mai uscito vivo nessuno, se sento dire il vero, ti rispondo senza temere di essere infamato","ma però che già mai di questo fondo non tornò vivo alcun, s’i’ odo il vero, sanza tema d’infamia ti rispondo" Voltati indietro e tieni gli occhi chiusi,Volgiti ’n dietro e tien lo viso chiuso io a lui:,Ond’io a lui: Io sono frate Alberigo,I’ son frate Alberigo Io fui della città che mutò in san Giovanni Battista il primo protettore,I’ fui de la città che nel Batista mutò il primo padrone Mi fu risposto:,Risposto fummi: "Allora gli argomenti autorevoli mi convinsero, specie pensando che il tacere mi avrebbe procurato gravi conseguenze, e dissi: ""Padre, dal momento che tu mi assolvi da quel peccato nel quale debbo ricadere, promettere molto e mantenere poco ti farà trionfare nel trono pontificio""","Allor mi pinser li argomenti gravi là ’ve ’l tacer mi fu avviso ’l peggio, e dissi: ""Padre, da che tu mi lavidi quel peccato ov’io mo cader deggio, lunga promessa con l’attender corto ti farà triunfar ne l’alto seggio""" "e poi, mentre camminava, mi disse:","e poi, così andando, mi disse:" Le mie parole sono chiare e la speranza di costoro è ben riposta,La mia scrittura è piana e la speranza di costor non falla Tutto ciò che è su questa terra fu creato buono dalle mani dell'eterno creatore.,Tutte le cose di che 'l mondo è adorno uscir buone de man del mastro eterno. "L'aquila rivide il porto di Antandro e il fiume Simoenta da cui si mosse, e il sepolcro di Ettore","Antandro e Simeonta, onde si mosse, rivide e là dov’Ettore si cuba" "Lì il pianto stesso non li lascia piangere, e il dolore che trova un impedimento sugli occhi torna indietro a far crescere l'angoscia","Lo pianto stesso lì pianger non lascia, e ’l duol che truova in su li occhi rintoppo, si volge in entro a far crescer l’ambascia" E io a lui:,E io a lui: "Laggiù trovammo dei dannati dipinti che andavano in tondo con passi lentissimi, piangendo e con aspetto stanco e prostrato","Là giù trovammo una gente dipinta che giva intorno assai con lenti passi, piangendo e nel sembiante stanca e vinta" Egli iniziò a dire:,Cominciò elli a dire: E allora perché rimase in silenzio e protese la mano?,"Deh perché tacque, ed allargò la mano?" Questo è il luogo che avete chiesto,Qui è vostro dimando "Non avevamo percorso una lunga strada dal momento in cui mi ero risvegliato, quando io vidi una luce che superava un emisfero di tenebre","Non era lunga ancor la nostra via di qua dal sonno, quand’io vidi un foco ch’emisperio di tenebre vincia" "Figgi lo sguardo nell'abisso della giustizia divina, per quanto tu possa tenerlo stretto alle mie parole","Ficca mo l’occhio per entro l’abisso de l’etterno consiglio, quanto puoi al mio parlar distrettamente fisso" "Chi sei tu, che rimproveri così gli altri",Qual se’ tu che così rampogni altrui "Vedi ormai se puoi farmi felice, rivelando alla mia buona Costanza come mi hai visto e anche questo divieto","Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, revelando a la mia buona Costanza come m’hai visto, e anco esto divieto" "Forse una maggior preoccupazione, che spesso priva della memoria, ha offuscato gli occhi della sua mente","Forse maggior cura, che spesse volte la memoria priva, fatt’ha la mente sua ne li occhi oscura" "La virtù così diversificata si lega in modo diverso col prezioso corpo stellare a cui dà vita, nel quale si lega proprio come la vita in voi","Virtù diversa fa diversa lega col prezioso corpo ch’ella avviva, nel qual, sì come vita in voi, si lega" "E non appena io mi voltai e i miei occhi scorsero ciò che appare in quel Cielo, ogni volta che si osservi con attenzione nella sua sfera, vidi un punto che emanava una luce tanto intensa che per il suo splendore occorre chiudere gli occhi che ne sono colpiti","E com’io mi rivolsi e furon tocchi li miei da ciò che pare in quel volume, quandunque nel suo giro ben s’adocchi, un punto vidi che raggiava lume acuto sì, che ‘l viso ch’elli affoca chiuder conviensi per lo forte acume" "Se una nuova legge non ti toglie la memoria o l'abitudine al canto amoroso che era solito placare tutti i miei desideri, con esso ti prego di consolare un poco la mia anima, che venendo qui con il corpo fisico è tanto affaticata","Se nuova legge non ti toglie memoria o uso a l’amoroso canto che mi solea quetar tutte mie doglie, di ciò ti piaccia consolare alquanto l’anima mia, che, con la sua persona venendo qui, è affannata tanto" "Come la navicella lascia la proda procedendo all'indietro, così Gerione si allontanò dall'orlo","Come la navicella esce di loco in dietro in dietro, sì quindi si tolse" Poi mi disse:,Indi spirò: "Da quella regione del cielo dove tuona più in alto, un occhio umano non è tanto lontano neppure se si trova nel più profondo abisso del mare, quanta era la distanza tra i miei occhi e Beatrice","Da quella region che più sù tona occhio mortale alcun tanto non dista, qualunque in mare più giù s’abbandona, quanto lì da Beatrice la mia vista" L'ombra assume l'aspetto a seconda dei desideri e degli altri sentimenti che proviamo,"Secondo che ci affiggono i disiri e li altri affetti, l’ombra si figura" "O signore nostro, aiuto, aiuto!","O signor nostro, aita, aita" "In quella regione posta a nord sono i monti della calamita, che danno all'aria il potere di attirare il ferro.","In quella parte sotto tramontana sono li monti de la calamita, che dàn vertud' all'aire di trar lo ferro." "E io, che avevo il cuore gonfio di angoscia, dissi:","E io, ch’avea lo cor quasi compunto, dissi:" Quello allora rispose:,rispuose quelli ancora: "Ma guarda attentamente in là, e con gli occhi separa ciò che sta sotto dai massi che stanno sopra: già puoi vedere come ciascuno di loro si batte il petto","Ma guarda fiso là, e disviticchia col viso quel che vien sotto a quei sassi: già scorger puoi come ciascun si picchia" Chirone si voltò alla sua destra e disse a Nesso:,"Chirón si volse in su la destra poppa, e disse a Nesso:" Una è più preziosa,Più cara è l’una "La Grazia che mi permette di confessarmi di fronte all'alto condottiero della Chiesa, faccia sì che i miei concetti siano espressi nel modo dovuto","La Grazia che mi dà ch’io mi confessi da l’alto primipilo, faccia li miei concetti bene espressi" "Dopo che furono celebrate le nozze al fonte battesimale tra lui e la Fede, là dove si donarono la reciproca salvezza, la donna che gli fece da madrina vide in sogno il frutto meraviglioso che doveva essere prodotto da lui e dai suoi eredi","Poi che le sponsalizie fuor compiute al sacro fonte intra lui e la Fede, u’ si dotar di mutua salute, la donna che per lui l’assenso diede, vide nel sonno il mirabile frutto ch’uscir dovea di lui e de le rede" "In breve tempo diventò un grande esperto di teologia, non per i beni terreni, per cui ci si affanna dietro i manuali di diritto canonico dell'Ostiense e di Taddeo, ma per amore della sapienza divina","Non per lo mondo, per cui mo s’affanna di retro ad Ostiense e a Taddeo, ma per amor de la verace manna in picciol tempo gran dottor si feo" "Tale luce si distende in una figura circolare, a tal punto che la sua circonferenza sarebbe assai più larga di quella del Cielo del Sole","E’ si distende in circular figura, in tanto che la sua circunferenza sarebbe al sol troppo larga cintura" "Il mio canto poetico fu tanto dolce che, nato a Tolosa, mi portò a Roma dove meritai di ornare le tempie col mirto","Tanto fu dolce mio vocale spirto, che, tolosano, a sé mi trasse Roma, dove mertai le tempie ornar di mirto" Diceva:,Dicea: "se sei toscano, sai bene di chi si tratta","se tosco se’, ben sai omai chi fu" e questa cosa mi venne in mente non appena il simbolo del mondo e dei suoi condottieri tacque nel becco benedetto,"e questo atto del ciel mi venne a mente, come ‘l segno del mondo e de’ suoi duci nel benedetto rostro fu tacente" "Alcune anime giacevano a terra supine, altre sedevano raccolte, altre ancora camminavano di continuo","Supin giacea in terra alcuna gente, alcuna si sedea tutta raccolta, e altra andava continuamente" "Ma la stagione e l'ora più spiacevole del giorno, suscitando il ricordo dei momenti dolci e di quelli amari, mi invitano a parlare con te con compassione.","Ma la stagion e l' ora men gradita, col membrar de' dolci anni e de li amari, a parlar teco con pietà m' invita." e dimostrami che i miei pensieri possono essere riflessi nella tua mente,e fammi prova ch’i’ possa in te refletter quel ch’io penso "Oltre vedi fiammeggiare lo spirito ardente di Isidoro di Siviglia, del Venerabile Beda, di Riccardo di San Vittore che nella contemplazione di Dio fu più che un uomo","Vedi oltre fiammeggiar l’ardente spiro d’Isidoro, di Beda e di Riccardo, che a considerar fu più che viro" "ma è Lui stesso maestro, e da Lui si riconosce quella virtù creativa che è forma per gli esseri generanti nei nidi","ma esso guida, e da lui si rammenta quella virtù ch’è forma per li nidi" "e non può riacquistare la sua dignità, se non ricolma il vuoto lasciato dalla colpa con una giusta pena contraria ai suoi malvagi desideri","e in sua dignità mai non rivene, se non riempie, dove colpa vòta, contra mal dilettar con giuste pene" E lui a me:,Ed elli a me: "Ma le tue carni sono tanto secche e dure, che non si affannano per averti tra le loro grinfie: questa è la ragione per cui la situazione rimane com'è e quindi tu non muori.","Ma tant'ha' tu sugose carni e dure, che non se curano averti tra mano: però romane, e quest'è la cagione." "Non preoccuparti, perché vedo colui che ne ha più colpa trascinato per la coda da un cavallo, verso la valle dove nessuna colpa si può espiare","Or va che quei che più n’ha colpa, vegg’io a coda d’una bestia tratto inver’ la valle ove mai non si scolpa" Se il considerarti persona più cara di me stesso.,S' aver altrui piú caro che se stesso. "La città che sostenne il lungo assedio e fece strage delle truppe francesi, è dominata dal leone rampante verde","La terra che fé già la lunga prova e di Franceschi sanguinoso mucchio, sotto le branche verdi si ritrova" "E a quel modo che istantaneamente tien dietro la perfezione dell'atto disposto dal giusto dio, così, in verità, la bella donna, una volta che splende agli occhi del suo nobile fedele, dovrebbe comunicartal desiderio che mai si staccasse dall'obbedienza di lei.","E con' segue, al primero, del giusto deo beato compimento, così dar dovria, al vero, la bella donna, poi che 'n gli occhi splende del suo gentil, talento, che mai di lei obedir non si disprende." ditemi quanti erano allora gli abitanti dell'ovile di San Giovanni e quali erano le famiglie più ragguardevoli all'epoca,"ditemi de l’ovil di San Giovanni quanto era allora, e chi eran le genti tra esso degne di più alti scanni" "infatti, prima che ognuno torni di nuovo davanti a lui, le ferite sono rimarginate",però che le ferite son richiuse prima ch’altri dinanzi li rivada Il fatto che l'uomo parli è cosa naturale,Opera naturale è ch’uom favella "Mentre percorrevamo quella palude stagnante, mi si avvicinò un dannato pieno di fango che disse:","Mentre noi corravam la morta gora, dinanzi mi si fece un pien di fango, e disse:" "In quella parte d'Europa dove arriva il vento zefiro a far nascere le nuove fronde che poi rinverdiscono il continente tramonta dopo un lungo percorso, sorge la fortunata città di Calaruega, sotto la protezione dello stemma di Castiglia in cui il leone sta sotto e sopra la torre:lì nacque l'amoroso vassallo della Fede cristiana, il santo difensore della Chiesa, benevolo con i suoi e crudele con i nemici","In quella parte ove surge ad aprire Zefiro dolce le novelle fronde di che si vede Europa rivestire, non molto lungi al percuoter de l’onde dietro a le quali, per la lunga foga, lo sol talvolta ad ogne uom si nasconde, siede la fortunata Calaroga sotto la protezion del grande scudo in che soggiace il leone e soggioga: dentro vi nacque l’amoroso drudo de la fede cristiana, il santo atleta benigno a’ suoi e a’ nemici crudo" "ma dove il caso la scaglia, lì germoglia come un seme di farro","ma là dove fortuna la balestra, quivi germoglia come gran di spelta" "Tuttavia il Vaticano e gli altri luoghi sacri di Roma, che hanno visto il martirio dei primi cristiani che seguirono Pietro, saranno presto liberi da questa profanazione","Ma Vaticano e l’altre parti elette di Roma che son state cimitero a la milizia che Pietro seguette, tosto libere fien de l’avoltero" Non voglio che tu abbia timore,Non vo’ che tu paventi "Ognuno concepisce in modo confuso un bene supremo, tale da soddisfare l'anima, e lo desidera","Ciascun confusamente un bene apprende nel qual si queti l’animo, e disira" "Soccorri la mia vita guerreggiata, benché io sia un uomo mortale e tu sia la regina del cielo.","Soccorri a la mia guerra, ben ch' i' sia terra, e tu del ciel regina." Come hai osato accedere al Paradiso Terrestre,Come degnasti d’accedere al monte "Monte Mario a Roma non era ancora superato dal vostro monte Uccellatoio, il quale sarà superato sia nel crescere sia nella rapida decadenza","Non era vinto ancora Montemalo dal vostro Uccellatoio, che, com’è vinto nel montar sù, così sarà nel calo" Ora è tempo di scendere a una angoscia maggiore,Or discendiamo omai a maggior pieta e noi guadammo il fiume da quella parte,e quindi fu del fosso il nostro passo "e il poeta si mosse verso sinistra, così io lo seguii","e ’l poeta tenne a sinistra, e io dietro mi mossi" "Egli mi sembrava punto dal rimorso: o coscienza dignitosa e pura, quale amaro tormento provoca in te il minimo errore","El mi parea da sé stesso rimorso: o dignitosa coscienza e netta, come t’è picciol fallo amaro morso" esso mi svegliò col puzzo che ne usciva,quel mi svegliò col puzzo che n’uscia "La fama che onora il vostro casato è celebrata dai signori e dal popolo, cosicché ne è a conoscenza anche chi non c'è stato","La fama che la vostra casa onora, grida i segnori e grida la contrada, sì che ne sa chi non vi fu ancora" "e vidi il Sole percorrere tutti i segni zodiacali per volte, il tempo della mia vita terrena","e vidi lui tornare a tutt’i lumi de la sua strada novecento trenta fiate, mentre ch’io in terra fu’ mi" E il mio saggio maestro fece segno di voler parlare con loro separatamente,E ’l savio mio maestro fece segno di voler lor parlar segretamente "allo stesso modo io fui senza lacrime e sospiri, prima del canto di quelli che cantano sempre dietro l'armonia delle ruote celesti",così fui sanza lagrime e sospiri anzi ‘l cantar di quei che notan sempre dietro a le note de li etterni giri Informateci della vostra condizione,Di vostra condizion fatene saggi "mi fece rotolare per le rive e sul fondale, poi mi seppellì coi detriti che aveva trascinato","voltòmmi per le ripe e per lo fondo, poi di sua preda mi coperse e cinse" "Quando era al culmine della potenza, liberamente si mise in piazza del Campo a Siena, messa da parte ogni vergogna","Quando vivea più glorioso, liberamente nel Campo di Siena, ogne vergogna diposta, s’affisse" "Nella parte centrale della Toscana scorre un piccolo fiume che nasce dal Falterona, e il suo corso si estende per più di cento miglia","Per mezza Toscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona, e cento miglia di corso nol sazia" "Il mio maestro e io e quelle anime che erano con lui sembravamo così contenti, come se la nostra mente non fosse toccata da alcun pensiero","Lo mio maestro e io e quella gente ch’eran con lui parevan sì contenti, come a nessun toccasse altro la mente" "Chi pensa di provare una grande pena osservi costui, e vedrà il suo cuore tagliato a forma di croce portato in mano dalla morte.","Chi gran pena sente guardi costui, e vedrà lo su' core che morte 'l porta 'n man tagliato in croce" "ma chi è colpevole di questo, creda che la vendetta di Dio sarà inesorabile","ma chi n’ha colpa, creda che vendetta di Dio non teme suppe" "Le genti, inoltre, non siano troppo frettolose a giudicare, come colui che calcola il valore delle messi quando non sono ancora mature nel campo","Non sien le genti, ancor, troppo sicure a giudicar, sì come quei che stima le biade in campo pria che sien mature" Poi sorridendo disse:,Poi sorridendo disse: "L'antico lignaggio e le grandi opere dei miei antenati mi resero così arrogante, che, non pensando alla comune origine, disprezzai ogni uomo a tal punto che io morii, come ben sanno i Senesi","L’antico sangue e l’opere leggiadre d’i miei maggior mi fer sì arrogante, che, non pensando a la comune madre, ogn’uomo ebbi in despetto tanto avante, ch’io ne mori’, come i Sanesi sanno, " Vedi quanta virtù ha reso il segno degno di riverenza,Vedi quanta virtù l’ha fatto degno di reverenza "O anima disdegnosa, benedetta colei che rimase incinta di te","Alma sdegnosa, benedetta colei che ’n te s’incinse" Qui i Senesi furono sconfitti e costretti a un'amara fuga,Rotti fuor quivi e vòlti ne li amari passi di fuga "ma anche ammettendo ciò, voi siete in grado di distinguere il bene dal male, e avete il libero arbitrio","non dico tutti, ma, posto ch’i’ ‘l dica, lume v’è dato a bene e a malizia, e libero voler" "infatti i due episodi sono assai simili, quasi come le parole 'mo' e 'issa', se si paragonano l'inizio e la fine, riflettendo con attenzione","ché più non si pareggia ’mo’ e ’issa’ che l’un con l’altro fa, se ben s’accoppia principio e fine con la mente fissa" Sardanapalo non aveva ancora mostrato cosa si può fare in camera da letto,non v’era giunto ancor Sardanapalo a mostrar ciò che ‘n camera si puote "ci sono il profeta Natan e il metropolita Giovanni Crisostomo, Anselmo d'Aosta e quell'Elio Donato che scrisse un trattato di grammatica",Natàn profeta e ‘l metropolitano Crisostomo e Anselmo e quel Donato ch’a la prim’arte degnò porre mano "La parte più perfetta del sangue, che non viene assorbita dalle vene avide e rimane come un alimento che tu togli dalla mensa, acquista dal cuore la potenza di dar forma a tutte le membra umane, come quel sangue che va per le vene trasformandosi in quelle","Sangue perfetto, che poi non si beve da l’assetate vene, e si rimane quasi alimento che di mensa leve, prende nel core a tutte membra umane virtute informativa, come quello ch’a farsi quelle per le vene vane" e non ci furono mai lieti annunci che regalassero più gioia di questi,e mai non furo strenne che fosser di piacere a queste iguali "e con le dita della mano destra staccate l'una dall'altra trovai solo sei delle lettere che l'angelo guardiano mi aveva inciso sopra le tempie: e vedendo tutto ciò, il mio maestro sorrise","e con le dita de la destra scempie trovai pur sei le lettere che ‘ncise quel da le chiavi a me sovra le tempie: a che guardando, il mio duca sorrise" "E maledico il giorno che io nacqui, e la vita che conduco che mi fa nell'aspetto un uomo selvatico.","E maledico il dí ch' i' vidi 'l sole, e che mi fa in vista un uom nudrito in selva." "o, che ero smanioso di obbedire, non glieli nascosi ma, anzi, risposi pienamente","Io ch’era d’ubidir disideroso, non gliel celai, ma tutto gliel’apersi" "Quelli che nell'antichità scrissero versi sull'età dell'oro e il suo stato felice, forse sognarono in Parnaso proprio questo luogo","Quelli ch’anticamente poetaro l’età de l’oro e suo stato felice, forse in Parnaso esto loco sognaro" "invece la vostra anima intellettiva è creata direttamente dalla bontà divina, che la fa innamorare di sé, tanto che poi desidera sempre ricongiungersi ad essa","ma vostra vita sanza mezzo spira la somma beninanza, e la innamora di sé sì che poi sempre la disira" "Nella mia immaginazione apparve la figura di colei, empia, che si trasformò nell'uccello che più si diletta a cantare","De l’empiezza di lei che mutò forma ne l’uccel ch’a cantar più si diletta, ne l’imagine mia apparve l’orma" "Io ero in dubbio e fra me dicevo: 'Parla, parla alla mia donna, che mi disseta con le dolci gocce del suo sapere'","Io dubitava e dicea fra me: ‘Dille, dille a la mia donna che mi diseta con le dolci stille’" "Dal momento che indugiai a pentirmi fino all'ultimo, prima è necessario che il cielo ruoti intorno a me nell'Antipurgatorio tanto quanto fece in vita, se prima non mi aiuta una buona preghiera che sorga da un cuore in grazia di Dio","Prima convien che tanto il ciel m’aggiri di fuor da essa, quanto fece in vita, perch’io ‘ndugiai al fine i buon sospiri, se orazione in prima non m’aita che surga sù di cuor che in grazia viva" "Perciò ti prego, dolce padre mio caro, di spiegarmi cos'è l'amore al quale riconduci ogni azione virtuosa e il suo opposto","Però ti prego, dolce padre caro, che mi dimostri amore, a cui reduci ogne buono operare e ‘l suo contraro" e uno gridò da lontano:,e l’un gridò da lungi: "I nostri sentimenti, che sono infiammati solo dal piacere dello Spirito Santo, gioiscono nell'adeguarsi al suo ordine","Li nostri affetti, che solo infiammati son nel piacer de lo Spirito Santo, letizian del suo ordine formati" "Mentre io fissavo lo sguardo su di lui, egli mi guardò a sua volta e si aprì il petto con le mani, dicendo:","Mentre che tutto in lui veder m’attacco, guardommi, e con le man s’aperse il petto, dicendo:" "così che, se ti parlo, tu sia ben disposto ad ascoltarmi","tanto che, s’io parlo teco, ad ascoltarmi tu sie ben disposto" "Ricorda, lettore, se mai ti ha sorpreso la nebbia in montagna così da non farti vedere nulla come una talpa con gli occhi coperti dalla pelle, come il sole penetra debolmente attraverso i vapori umidi e spessi quando questi iniziano a diradarsi","Ricorditi, lettor, se mai ne l’alpe ti colse nebbia per la qual vedessi non altrimenti che per pelle talpe, come, quando i vapori umidi e spessi a diradar cominciansi, la spera del sol debilemente entra per essi" "Oh ballata, dille sospirando quando la vedi","Deh, ballatetta, dille sospirando, quando le se' presente" "E quello dal piccolo naso, che sembra così unito all'altro dall'aspetto benevolo, morì in fuga e facendo sfiorire il giglio di Francia:guardate là, come si batte il petto","E quel nasetto che stretto a consiglio par con colui c’ha sì benigno aspetto, morì fuggendo e disfiorando il giglio: guardate là come si batte il petto" "Che a causa del suono delle sue parole così pietose e piene di purezza, poco mancò che io non rimasi in cielo.",Ch' al suon de' detti sí pietosi e casti poco mancò ch' io non rimasi in cielo. Io mi sedetti sopra quelle orribili spalle,I’ m’assettai in su quelle spallacce Mi rispose:,Rispuose a me: "Certo però poco prima, se capisco bene, che venisse Colui che trasse dal I Cerchio gli spiriti dei patriarchi, la profonda valle fetida tremò da ogni parte, così che pensai che l'Universo sentisse amore, per il quale alcuni credono che il mondo più volte si sia convertito in caos","Ma certo poco pria, se ben discerno, che venisse colui che la gran preda levò a Dite del cerchio superno, da tutte parti l’alta valle feda tremò sì, ch’i’ pensai che l’universo sentisse amor, per lo qual è chi creda più volte il mondo in caòsso converso" Allora tu sei quel Virgilio e quella sorgente che spande un così largo fiume di parole,Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume Così mi rivolsi ancora al magistero di colui è illuminata dal Sole,"Così ricorsi ancora a la dottrina di colui ch’abbelliva di Maria, come del sole stella mattutina" "Quale forza o caso fortuito ti trascinò fuori da Campaldino, così che il tuo corpo non fu mai ritrovato","Qual forza o qual ventura ti traviò sì fuor di Campaldino, che non si seppe mai tua sepultura" "Gli occhi di laura, dei quali io parlai nei miei versi in maniera così piena d'amore, e le sue braccia, le sue mani, i suoi piedi, il suo volto, cose che mi avevano separato da me stesso, rendendomi come alienato, e che mi avevano fatto cercare la solitudine, ora sono ridotte a polvere, incapace di sentire.","Gli occhi di ch' io parlai sí caldamente, e le braccia e le mani e i piedi e 'l viso che m' avean sí da me stesso diviso e fatto singular da l' altra gente." "e quando confluì ai corsi d'acqua, si riversò verso l'Arno tanto velocemente che nulla poté arrestarla","e come ai rivi grandi si convenne, ver’ lo fiume real tanto veloce si ruinò, che nulla la ritenne" "L'insigne maestro aveva concluso il suo ragionamento e mi guardava attentamente, per vedere se ero soddisfatto","Posto avea fine al suo ragionamento l’alto dottore, e attento guardava ne la mia vista s’io parea contento" "e solo per il fatto che non mi tramutai in Dedalo, mi fece bruciare da un tale che lo considerava suo figlio","e solo perch’io nol feci Dedalo, mi fece ardere a tal che l’avea per figliuolo" Dice il mio cuore agli occhi:,Dice lo core agli occhi: "Perciò guarda bene, perché vedrai cose che non sarebbero credute se mi limitassi a dirtele","Però riguarda ben, sì vederai cose che torrien fede al mio sermone" "Allora mise la mano sulla mascella di un suo compagno e gli aprì la bocca, gridando:","Allor puose la mano a la mascella d’un suo compagno e la bocca li aperse, gridando:" "Da questa costiera, nel punto in cui essa diventa meno ripida talvolta nasce dal Gange","Di questa costa, là dov’ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole, come fa questo tal volta di Gange" "In alto ci sono degli specchi, che voi chiamate Troni, da dove Dio giudicante risplende a noi","Sù sono specchi, voi dicete Troni, onde refulge a noi Dio giudicante" Odio me stesso e amo un'altra persona.,Ed ò in odio me stesso ed amo altrui. "Il mio maestro, che mi vedeva simile a un uomo che esce poco alla volta dal sonno, disse:","Lo duca mio, che mi potea vedere far sì com’om che dal sonno si slega, disse:" "All'esterno sono dorate, al punto di abbagliare","Di fuor dorate son, sì ch’elli abbaglia" e lui pareva rispondere:,ed elli a lei rispondere: Egli disse:,Diss’el: "Mi alzai e tutte le Cornici del monte sacro erano illuminate dal sole già alto, così che noi camminavamo col sole alle spalle","Sù mi levai, e tutti eran già pieni de l’alto dì i giron del sacro monte, e andavam col sol novo a le reni" "né arsero d'amore la rodopea Fillide, che fu abbandonata da Demofoonte, né l'Alcide quando fu innamorato di Iole","né quella Rodopea che delusa fu da Demofoonte, né Alcide quando Iole nel core ebbe rinchiusa" "Che potevo dire, se non","Che potea io ridir, se non" Io dissi:,Diss’io: "e la tua immaginazione potrà facilmente comprendere come io rividi all'inizio il sole, che era ormai vicino al tramonto","e fia la tua imagine leggera in giugnere a veder com’io rividi lo sole in pria, che già nel corcar era" "e perciò ti meravigli di quanto ho detto prima, quando ho spiegato che il beato chiuso nella quinta luce non ebbe un altro pari a lui","e però miri a ciò ch’io dissi suso, quando narrai che non ebbe ‘l secondo lo ben che ne la quinta luce è chiuso" "Prima che noi ci spingiamo più avanti, e affinché la cosa ti sembri meno strana, sappi che quelle non sono torri ma giganti, e sono confitti tutti nella roccia intorno al pozzo dall'ombelico in giù","Pria che noi siamo più avanti, acciò che ’l fatto men ti paia strano, sappi che non son torri, ma giganti, e son nel pozzo intorno da la ripa da l’umbilico in giuso tutti quanti" "si battevano con le palme delle mani, e gridavano così forte che io, per paura, mi strinsi a Virgilio","battiensi a palme, e gridavan sì alto, ch’i’ mi strinsi al poeta per sospetto" "Come l'allodola che prima vola nell'aria cantando e poi tace, compiacendosi dell'ultima dolcezza del canto che le dà soddisfazione, così mi sembrò l'immagine dell'impronta divina, per il cui desiderio ogni cosa diventa com'è","Quale allodetta che ‘n aere si spazia prima cantando, e poi tace contenta de l’ultima dolcezza che la sazia, tal mi sembiò l’imago de la ‘mprenta de l’etterno piacere, al cui disio ciascuna cosa qual ell’è diventa" "e non appena ai miei occhi diventò più bella, con voce pure più dolce e gradevole, benché non parlasse questo linguaggio moderno, mi disse:","e come a li occhi miei si fé più bella, così con voce più dolce e soave, ma non con questa moderna favella, dissemi:" "Il Cielo vi chiama e vi gira attorno, mostrandovi le sue eterne attrattive, e il vostro sguardo è sempre rivolto a terra","Chiamavi ‘l cielo e ‘ntorno vi si gira, mostrandovi le sue bellezze etterne, e l’occhio vostro pur a terra mira" Il mio maestro iniziò a dire a uno di loro:,Cominciò ’l duca mio a l’un di loro: e adesso voglio che tu mi ascolti per qualche momento,onde un poco mi piace che m’ascolte "Non esiste vera luce, per la mente umana, se non viene da quella serenità che non è mai offuscata","Lume non è, se non vien dal sereno che non si turba mai" Non aver paura,Non temer ma sono così poche che serve poco panno a confezionare le loro cappe,"ma son sì poche, che le cappe fornisce poco panno" "Ciascuno poi ricorda il folle Acan, che rubò il bottino di Gerico e che qui sembra ancora colpito dall'ira di Giosuè","Del folle Acànciascun poi si ricorda, come furò le spoglie, sì che l’ira di Iosuè qui par ch’ancor lo morda" "Ne prese danari e li liberò facilmente, così come racconta","Danar si tolse, e lasciolli di piano, sì com’e’ dice" "Dopo aver tratto un amaro sospiro, a malapena trovai la voce per rispondere e le labbra parlarono a fatica","Dopo la tratta d’un sospiro amaro, a pena ebbi la voce che rispuose, e le labbra a fatica la formaro" "e rivolgeremo lo sguardo al primo amore, cosicché, guardando verso di Lui, tu possa addentrarti per quanto è possibile nel suo fulgore","e drizzeremo li occhi al primo amore, sì che, guardando verso lui, penètri quant’è possibil per lo suo fulgore" Lui rispose:,Rispuose: Io dissi:,Diss’io: "Ed egli mi rispose, come persona saggia","Ed elli a me, come persona accorta:" Io perciò benedico l'occasione in cui i miei occhi guardarono in alto e dico.,"I' benedico il loco e 'l tempo e l'ora che sí alto miraron gli occhi mei, e dico:" ormai segui come tua guida il tuo piacere,lo tuo piacere omai prendi per duce "Ed ora esigo che chi mi ascolta sia esperto, poiché non mi attendo che, chi è di animo vile, possa comprendere un tale argomento: perché, senza una dimostrazione guidata dalle tesi della filosofia naturale, non riesco a provare dove l'amore risiede e chi lo fa agire, se la sua sia virtù e quale sia il suo potere, la sua essenza, ogni effetto da lui prodotto, ogni modificazione, l'attrazione che lo fa definire amore, se lo si può raffigurare visibilmente.","Ed a presente, conoscente, chero perch'io no spero, ch'om di basso core a tal ragione porti canoscenza: ché senza, natural dimostramemto non ho talento, di voler provare là dove posa e chi lo fa creare e qual sia sua vertute e sua potenza, l'essenza, poi e ciascun suo movimento e 'l piacimento, che 'l fa dire amare e s'omo per veder lo pò mostrare." "Ahimè, Costantino, quanto male ha causato non la tua conversione, ma quella donazione che da te ebbe il primo ricco papa","Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre" Cosa pensi,Che pense Poi nel terzultimo e penultimo ordine ruotano Principati e Arcangeli,Poscia ne’ due penultimi tripudi Principati e Arcangeli si girano io gli risposi:,rispuos’io lui: "Il suo movimento non è misurato dagli altri, ma gli altri moti sono commisurato a questo, come il dieci lo è dal cinque e dal due","Non è suo moto per altro distinto, ma li altri son mensurati da questo, sì come diece da mezzo e da quinto" "e se ripensi a quando ho detto ""surse"", capirai che volevo solo riferirmi ai re, che sono molti, mentre i re buoni sono rari","e se al ""surse"" drizzi li occhi chiari, vedrai aver solamente respetto ai regi, che son molti, e ‘ buon son rari" "e senza prenderci un attimo di riposo salimmo in alto, lui per primo e io dietro, fino a quando vidi gli astri del cielo attraverso un'apertura circolare","e sanza cura aver d’alcun riposo, salimmo sù, el primo e io secondo, tanto ch’i’ vidi de le cose belle che porta ’l ciel, per un pertugio tondo" "E come un ammiraglio che a poppa e a prora va a sorvegliare i marinai che governano le altre navi, e li sprona a far bene","Quasi ammiraglio che in poppa e in prora viene a veder la gente che ministra per li altri legni, e a ben far l’incora" "I miei occhi erano ormai nuovamente fissi al volto della mia donna, e insieme ad essi il mio animo, privo di qualunque altro interesse","Già eran li occhi miei rifissi al volto de la mia donna, e l’animo con essi, e da ogne altro intento s’era tolto" E poi da altra parte vedo venti contrari al mio navigare.,E poi da l' altra parte veggio al mio navigar turbati i venti. "dicci se nella nostra città albergano ancora la cortesia e il valore, o se queste virtù l'hanno del tutto abbandonata","cortesia e valor dì se dimora ne la nostra città sì come suole, o se del tutto se n’è gita fora" "dopo il compimento delle prime età, fu necessario che i maschi innocenti acquistassero la virtù con la circoncisione","poi che le prime etadi fuor compiute, convenne ai maschi a l’innocenti penne per circuncidere acquistar virtute" "e non credo che le mie parole ti saranno meno gradite, se vanno oltre ciò che ti avevo promesso","né credo che ‘l mio dir ti sia men caro, se oltre promession teco si spazia" "Ardendo nell'intimo di puro fuoco, fuori simile a candida neve, solo con questi pensieri, anche quando avrò mutato le mie chiome io continuerò ad aggirarmi in lacrime, forse per suscitare la pietà negli occhi di chi nascerà fra mille anni.","Dentro pur foco e for candida neve, sol con questi pensier', con altre chiome, sempre piangendo andrò per ogni riva, per far forse pietà venir ne gli occhi di tal che nascerà dopo mill'anni." "e ogni stella che sembri più fioca, diventerebbe una Luna se paragonata a quel punto, come due stelle sono accanto nel cielo","e quale stella par quinci più poca, parrebbe luna, locata con esso come stella con stella si collòca" , "Fossi ancora insieme a lui coperto dalla pece, in quanto non avrei paura degli artigli né degli uncini dei Malebranche","Così foss’io ancor con lui coperto, ch’i’ non temerei unghia né uncino" "L'uomo per sua natura non avrebbe mai potuto espiare da solo, poiché non poteva umiliarsi e obbedire tanto quanto insuperbì al momento del peccato","Non potea l’uomo ne’ termini suoi mai sodisfar, per non potere ir giuso con umiltate obediendo poi, quanto disobediendo intese ir suso" "Amore non mi uccide né mi libera dalle sue ferree catene, non mi lascia vivere né mi offre una morte liberatrice.",Né mi vuol vivo né mi trae d' impaccio. "Quel folletto è Gianni Schicchi e, pieno di rabbia, va conciando così gli altri dannati","Quel folletto è Gianni Schicchi, e va rabbioso altrui così conciando" "e custodisci il denaro preso con l'inganno, che ti rese ardito contro Carlo d'Angiò",e guarda ben la mal tolta moneta ch’esser ti fece contra Carlo ardito "Siano benedette tutte le volte in cui ho avuto occasione di chiamare il nome della mia donna, e i sospiri, le lacrime e la sofferenza per la lontananza di lei.","Benedette le voci tante ch' io chiamando il nome de mia donna ò sparte, e i sospiri e le lagrime e 'l desio." "e quando ci vide, si morse come colui che è sopraffatto dall'ira","e quando vide noi, sé stesso morse, sì come quei cui l’ira dentro fiacca" "Voi siete appena arrivati, e forse siete meravigliati del fatto che io rida in questo luogo che fu scelto come nido per la specie umana","Voi siete nuovi, e forse perch’io rido in questo luogo eletto a l’umana natura per suo nido, maravigliando tienvi alcun sospetto" "Ora la brevità della vita, il luogo nel quale mi trovo e il particolare momento mi mostrano una diversa strada per salire al cielo e per realizzare opere buone e non soltanto buoni propositi.","Ora la vita breve e 'l loco e 'l tempo mostranmi altro sentier di gire al cielo e di far frutto, non pur fior' e frondi." I fiorentini giusti sono solo due e nessuno li ascolta,"Giusti son due, e non vi sono intesi" Entrammo nella città senza ulteriori ostacoli,Dentro li ’ntrammo sanz’alcuna guerra Per non sembrare affaticato andavo parlando,Parlando andava per non parer fievole "nel mezzo, atto e potenza furono stretti insieme da un legame tanto saldo, che non può mai essere sciolto","nel mezzo strinse potenza con atto tal vime, che già mai non si divima" "Eppure so di avere ogni perfetta esperienza d'amore che mi domina, tanto che ogni parola che a tal fine riesco a dire pare un corpo morto, colpito perché venga sconfitto il mio cuore, che evita la battaglia in cui amore vince.","E saccio ch'ogni saggio e' porto fino d'amor che m'ha 'n dimino, ch'ogni parola che a ciò fòri porto pare uno corpo morto feruto a la sconfitta del meo core, che fugge la battaglia u' vince amore." "e di questo ti ho già parlato con precisione poc'anzi:per questo fu imposto agli Ebrei di fare le offerte, anche se alcune offerte venivano permutate","e intorno di lei sì preciso di sopra si favella: però necessitato fu a li Ebrei pur l’offerere, ancor ch’alcuna offerta sì permutasse, come saver dei" "Aveva i capelli biondi e riccioluti e gli pieni d'amore, una carnagione color rosa.","Cavelli avea biondetti e ricciutelli, e gli occhi pien d'amor, cera rosata." "ma non sarà il caso di Ubertino da Casale né di Matteo d'Acquasparta, da dove provengono frati tali che uno fugge dalla Regola francescana, l'altro la irrigidisce","ma non fia da Casal né d’Acquasparta, là onde vegnon tali a la scrittura, ch’uno la fugge e altro la coarta" "Mentre tu riacquisti il senso della vista che hai consumato guardandomi, è opportuno che tu compensi questa mancanza esercitando la ragione","Intanto che tu ti risense de la vista che hai in me consunta, ben è che ragionando la compense" "Qui si trovano Macario, Romualdo e i miei confratelli che rimasero dentro i loro chiostri e furono fedeli alla mia Regola","Qui è Maccario, qui è Romoaldo, qui son li frati miei che dentro ai chiostri fermar li piedi e tennero il cor saldo" Così disse Beatrice,Così Beatrice "Ben presto furono presso di noi, perché tutta quella gran folla si muoveva correndo","Tosto fur sovr’a noi, perché correndo si movea tutta quella turba magna" "e in seguito, per fare ammenda di ciò, si impadronì del Ponthieu, della Normandia e della Guascogna","e poscia, per ammenda, Pontì e Normandi a prese e Guascogna" "Prima che tu arrivi lassù, vedrai risorgere il sole che già tramonta dietro il monte, così che tu non fai più ombra","Prima che sie là sù, tornar vedrai colui che già si cuopre de la costa, sì che ‘ suoi raggi tu romper non fai" "Dentro quella fossa dove poco fa tenevo fissi gli occhi, credo che uno spirito mio consanguineo espii la colpa che laggiù si sconta tanto gravemente","Dentro a quella cava dov’io tenea or li occhi sì a posta, credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa" Allora io dissi:,Ond’io appresso: "avevano per capelli serpentelli e ceraste, di cui avevano avvolte le tempie","serpentelli e ceraste avien per crine, onde le fiere tempie erano avvinte" Io iniziai:,Comincia’ io: "Vergine santa piena di ogni grazia, tu, che per altissima umiltà sei salita nel cielo da dove ascolti le mie preghiere, hai partorito la fonte di pietà, e il sole di giustizia, il quale libera il mondo pieno di errori bui e fitti.","Vergine santa, d'ogni grazia piena, che per vera e altissima umiltate salisti al ciel onde miei preghi ascolti, tu partoristi il fonte di pietate e di giustizia il sol, che rasserena il secol pien d' errori oscuri e folti." La parte di me che nelle aquile mortali vede e sopporta il sole,La parte in me che vede e pate il sole ne l’aguglie mortali Alla fine giungemmo ai piedi di una torre,Venimmo al piè d’una torre al da sezzo "Ma d'improvviso i dolci ragionamenti furono interrotti da un albero che trovammo in mezzo alla via, con frutti dal dolce e piacevole profumo","Ma tosto ruppe le dolci ragioni un alber che trovammo in mezza strada, con pomi a odorar soavi e buoni" E tu l'adorerai sempre per il suo valore.,"Anima, e tu l'adora sempre, nel su' valore." "Anche se questi dannati maledetti non saranno mai perfetti, tuttavia dopo il Giudizio raggiungeranno la completezza del loro essere","Tutto che questa gente maladetta in vera perfezion già mai non vada, di là più che di qua essere aspetta" "Orsù, possa la giustizia e la pietà sgravarvi presto, così che possiate muovere le ali e sollevarvi secondo il vostro desiderio","Deh, se giustizia e pietà vi disgrievi tosto, sì che possiate muover l’ala, che secondo il disio vostro vi lievi" "Dopo le sue parole, rivolse lo sguardo al Cielo",Quinci rivolse inver’ lo cielo il viso Quindi tornavano all'inno,Indi al cantar tornavano "Poiché era destino che io portassi un dolore nel cuore, e mi sentissi ardere di un vivo fuoco di piacere, e da uomo virtuoso che ero divenissi così vile, dirò come ho perduto tutte le mie virtù.","Poi che di doglia cor convèn ch'i' porti e senta di piacere ardente foco e di virtù mi traggi' a sì vil loco, dirò com'ho perduto ogni valore." "E se ciò deriva da un influsso del cielo, non crediate che niente altro mi possa mai piacere, se dio non annulla quanto ha fissato lassù.","E se da stella è dato, non crediate ch'altra cosa mi possa mai piacere, se dio non rompe in ciel ciò c'ha firmato." "O signor mio caro, ogni desiderio mi spinge a incontrare di persona voi che sempre vedo nel pensiero.","Signor mio caro, ogni pensier mi tira devoto a veder voi, cui sempre veggio." "Spirito nobile che governi quelle membra dentro alle quali, mentre compie il suo terreno pellegrinaggio, è ospitato un signore valoroso, prudente e saggio, ora che sei giunto a ottenere lo scettro onorato con il quale governi roma e i suoi cittadini sviati e la solleciti a tornare alla sua condotta virtuosa di un tempo, io mi rivolgo a te, dal momento che in altre persone non vedo un barlume di virtù, che è scomparsa dal mondo, e non trovo chi si vergogni di comportarsi male.","Spirto gentil, che quelle membra reggi dentro a le qua' peregrinando alberga un signor valoroso accorto e saggio, poi che se' giunto a l'onorata verga colla qual roma e suoi erranti correggi, e la richiami al suo antiquo viaggio: io parlo a te, però ch'altrove un raggio non veggio di vertú ch' al mondo è spenta, né trovo chi di mal far si vergogni." "Figlio della grazia, questa essenza gioiosa non ti sarà nota se continui a tenere lo sguardo fisso qui in basso","Figliuol di grazia, quest’esser giocondo non ti sarà noto, tenendo li occhi pur qua giù al fondo" Qui la mia labile memoria vince sul mio ingegno,Qui vince la memoria mia lo ‘ngegno "Ora ti supplico, splendente topazio che sei incastonato questo prezioso gioiello, di rivelarmi il tuo nome","Ben supplico io a te, vivo topazio che questa gioia preziosa ingemmi, perché mi facci del tuo nome sazio" "Le uscì di bocca l'inno 'Te lucis ante' con tanta devozione e con note così dolci, che assorbì tutta la mia attenzione","’Te lucis ante’ sì devotamente le uscìo di bocca e con sì dolci note, che fece me a me uscir di mente" Ogni scintilla seguiva il cerchio fiammeggiante,L’incendio suo seguiva ogne scintilla "E se io non fossi impedito dal sasso che piega il mio collo superbo, per cui sono costretto a tenere il viso basso, guarderei costui che è ancora vivo e non dice il proprio nome, per vedere se lo conosco e renderlo pietoso del mio tormento","E s’io non fossi impedito dal sasso che la cervice mia superba doma, onde portar convienmi il viso basso, cotesti, ch’ancor vive e non si noma, guardere’ io, per veder s’i’ ‘l conosco, e per farlo pietoso a questa soma" "Mi rendo conto di quello che sto facendo e non sono ingannato da una scarsa conoscenza della verità, piuttosto sono soggiogato da amore, che non permette, a chi troppo si lascia dominare da lui, di seguire una strada onorevole.","Quel ch' i' fo, veggio, e non m' inganna il vero mal conosciuto, anzi mi sforza amore, che la strada d' onore mai nol lassa seguir chi troppo il crede." "Ma se sei d'accordo, vorrei sapere quanto dobbiamo ancora procedere","Ma se a te piace, volontier saprei quanto avemo ad andar" "Poco lontano, il lungo tratto dell'aria che era ancora tra noi e loro, mi faceva credere di vedere sette alberi d'oro","Poco più oltre, sette alberi d’oro falsava nel parere il lungo tratto del mezzo ch’era ancor tra noi e loro" "Ah, poterla prendere con la forza, contro la sua volontà, e poterle baciare la bocca e il suo bel viso, e i suoi occhi, che sono due fiamme di fuoco!","Ah, prender lei a forza, ultra su' grato, e baciarli la bocca e 'l bel visaggio e li occhi suoi, ch'èn due fiamme de foco!" "Diana visse nei boschi, da cui cacciò la ninfa Callisto che aveva provato il veleno di Venere","Al bosco si tenne Diana, ed Elice caccionne che di Venere avea sentito il tòsco" "vedi che il sole ha raggiunto il meridiano, e la notte copre già col piede la riva del Marocco",vedi ch’è tocco meridian dal sole e a la riva cuopre la notte già col piè Morrocco "Davanti c'era della gente e tutta quanta, divisa in sette cori, induceva il mio udito a dire","Dinanzi parea gente e tutta quanta, partita in sette cori, a’ due mie’ sensi faceva dir" Lo oltrepassammo come fosse di terra,Questo passammo come terra dura Tra le due coste d'Italia che solitamente è riservato al culto di Dio,"Tra ‘ due liti d’Italia surgon sassi, e non molto distanti a la tua patria, tanto che ‘ troni assai suonan più bassi, e fanno un gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo, che suole esser disposto a sola latria" "Poi, come persone che hanno indossato delle maschere e si spogliano delle sembianze artefatte, apparendo diverse da come erano prima, così i fiori e le faville si trasformarono ai miei occhi in immagini più festose, cosicché io vidi apertamente entrambe le corti del Cielo","Poi, come gente stata sotto larve, che pare altro che prima, se si sveste la sembianza non sua in che disparve, così mi si cambiaro in maggior feste li fiori e le faville, sì ch’io vidi ambo le corti del ciel manifeste" altri rappezzano il terzerolo e l'artimone),chi terzeruolo e artimon rintoppa - "e aveva dichiarato beati coloro che desiderano la giustizia, e le sue parole terminarono con 'sitiunt' senza aggiungere altro","e quei c’hanno a giustizia lor disiro detto n’avea beati, e le sue voci con ‘sitiunt’, sanz’altro, ciò forniro" "E io mi rivolsi all'anima che sembrava più desiderosa di parlare, e cominciai, quasi come un uomo indebolito dall'eccessivo desiderio","E io a l’ombra che parea più vaga di ragionar, drizza’mi, e cominciai, quasi com’uom cui troppa voglia smaga:" "Chi desidera capire bene ciò che io vidi, immagini, quindici stelle che in diversi punti del cielo lo illuminano in modo tale da vincere ogni nebulosità","Imagini, chi bene intender cupe quel ch’i’ or vidi - e ritegna l’image, mentre ch’io dico, come ferma rupe -, quindici stelle che ‘n diverse plage lo ciel avvivan di tanto sereno che soperchia de l’aere ogne compage" ma i diavoli che erano nascosti dietro il ponte gridarono:,"ma i demon che del ponte avean coperchio, gridar:" "E questi sette erano vestiti come i primi ventiquattro vecchi, ma attorno al capo non erano coronati di gigli, bensì di rose e di altri fiori rossi","E questi sette col primaio stuolo erano abituati, ma di gigli dintorno al capo non facean brolo, anzi di rose e d’altri fior vermigli" Vedi bene che sono un'anima afflitta,Vedi che son un che piango "La luce delle quattro stelle sante illuminava il suo volto, al punto che io lo vedevo come se avesse avuto il sole di fronte","Li raggi de le quattro luci sante fregiavan sì la sua faccia di lume, ch’i’ ’l vedea come ’l sol fosse davante" Poi iniziò:,Poi cominciò: "Dunque era necessario che Dio aiutasse l'uomo a rimediare nella sua intera vita, in un modo o nell'altro, o in entrambi","Dunque a Dio convenia con le vie sue riparar l’omo a sua intera vita, dico con l’una, o ver con amendue" "Ti prego inoltre, o Regina che puoi ottenere tutto ciò che vuoi, che tu conservi puri i suoi sentimenti dopo una simile visione","Ancor ti priego, regina, che puoi ciò che tu vuoli, che conservi sani, dopo tanto veder, li affetti suoi" "e per dimostrare la sua dappocaggine, le sue malefatte saranno annotate con caratteri abbreviati, per scrivere molte cose in poco spazio","e a dare ad intender quanto è poco, la sua scrittura fian lettere mozze, che noteranno molto in parvo loco" "Se tu avessi cento maschere sopra il volto, i tuoi pensieri, per quanto minimi, non mi sarebbero nascosti","Se tu avessi cento larve sovra la faccia, non mi sarian chiuse le tue cogitazion, quantunque parve" infatti due sono le chiavi che il mio predecessore non ebbe care,però son due le chiavi che ’l mio antecessor non ebbe care "volare, intendo dire, con le ali leggere e le piume del grande desiderio, dietro a quella guida che mi dava speranza e faceva strada","dico con l’ale snelle e con le piume del gran disio, di retro a quel condotto che speranza mi dava e facea lume" "Non solo a Roma non ci fu mai un carro così bello a festeggiare Scipione l'Africano o Augusto, ma addirittura quello del Sole sarebbe povero a paragone di quello","Non che Roma di carro così bello rallegrasse Affricano, o vero Augusto, ma quel del Sol saria pover con ello" "E poiché forse gli mancò il respiro, si nascose accanto a un cespuglio","E poi che forse li fallia la lena, di sé e d’un cespuglio fece un groppo" "A che è servito che Giustiniano ti aggiustasse il freno, se la sella è vuota","Che val perché ti racconciasse il freno Iustiniano, se la sella è vota" poi iniziò:,e poi cominciò: "Dopo che si fu arrestato, il benedetto fuoco si rivolse alla mia donna, e parlò nel modo che ho appena detto","Poscia fermato, il foco benedetto a la mia donna dirizzò lo spiro, che favellò così com’i’ ho detto" "aspetti una guida, oppure hai ripreso le vecchie abitudini","attendi tu iscorta, o pur lo modo usato t’ha’ ripriso" Io dissi:,Diss’io: Ed ella possa aiutarvi a proseguire felicemente: venite dunque avanti lungo i gradini,Ed ella i passi vostri in bene avanzi: venite dunque a’ nostri gradi innanzi Perciò il maestro disse:,Però disse ’l maestro: Perciò dallo stesso atto sortirono effetti diversi: infatti a Dio e ai Giudei piacque la stessa morte,Però d’un atto uscir cose diverse: ch’a Dio e a’ Giudei piacque una morte "Poi, come colpendo i ciocchi che ardono si levano moltissime faville, dalle quali gli sciocchi sono soliti trarre auspici, così da quel punto che le aveva accese","Poi, come nel percuoter d’i ciocchi arsi surgono innumerabili faville, onde li stolti sogliono agurarsi, resurger parver quindi più di mille luci e salir, qual assai e qual poco, sì come ‘l sol che l’accende sortille" "Io, che per due volte avevo visto ciò che desideravano, iniziai:","Io, che due volte avea visto lor grato, incominciai:" "Ed ecco che un vecchio, dal volto coperto da una barba bianca, veniva verso di noi su una barca, gridando:","Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando:" Invoco colei che rispose sempre benevolmente a chi la chiamò con fedeltà.,"Invoco lei che ben sempre rispose, chi la chiamò con fede." "Potesse allora succedere, dal momento che è inevitabile","Così foss’ei, da che pur esser dee" "E solo che voi mostriate qualche segno di compassione, il valore prenderà l'armi contro la furia cieca e la lotta sarà breve: perché il valore antico non è ancora morto nei cuori italiani.","E pur che voi mostriate segno alcun di pietate, vertú contra furore prenderà l'arme, e fia 'l combatter corto: ché l'antiquo valore ne l' italici cor non è ancor morto." "Senza fermarsi, l'anima cade in modo mirabile a una delle due rive",Sanza restarsi per sé stessa cade mirabilmente a l’una de le rive E io:,E io: "Poi, non appena l'uccello divino venne più verso di noi, appariva più chiaramente: allora i miei occhi non ne sostennero lo sguardo da vicino, ma fui costretto a chinarli in basso","Poi, come più e più verso noi venne l’uccel divino, più chiaro appariva: per che l’occhio da presso nol sostenne, ma chinail giuso" "E il mio buon maestro, che era già vicino al suo petto dove le due nature sono unite, rispose:","E ’l mio buon duca, che già li er’al petto, dove le due nature son consorti, rispuose:" "Voi che siete in vita riconducete la causa di tutto al Cielo, come se esso determinasse ogni cosa necessariamente","Voi che vivete ogne cagion recate pur suso al cielo, pur come se tutto movesse seco di necessitate" "Quando il mio cuore avrà pace, quando i miei occhi saranno asciutti, allora vedremo ghiacciare il fuoco e ardere la neve.","Quando avrò queto il core, asciutti gli occhi, vedrem ghiacciare il foco, arder la neve" "O sole vivificatore, il lauro che è l’unica pianta che io prediligo e che tu hai amato per prima, ora è la sola ad essere verde nel luogo in cui cresce e senza possibilità di confronto, da quando adamo vide per la prima volta la bella eva per suo e per nostro male.","Almo sol, quella fronde ch' io sola amo, tu prima amasti: or sola al bel soggiorno verdeggia e senza par, poi che l' addorno suo male e nostro vide in prima adamo." "Madonna, l'amore sublime che vi porto mi dona tanta gioia e allegria (mi pare proprio una concessione d'amore), che da ogni parte mi offre sostegno a stimare me stesso col solo ricordo dell'affetto per voi, perché la mia natura mi spinge a essere tanto profondamente innamorato di voi, perfetta, che mai amore mi può concedere con nessun'altra un piacere così perfetto: anzi, sono contento di dover sopportare ogni tormento per voi.","Madonna, il fino amor ched eo vo porto mi dona sì gran gioia ed allegranza (ch'aver mi par d'amore) che d'ogni parte m'aduce conforto, quando mi membra di voi la 'ntendanza, a farmi di valore, a ciò che la natura mia me mina ad esser di voi, fina, così distrettamente innamorato che mai in altro lato amor non mi pò dar fin piagimento: anzi d'aver m'allegra ogni tormento." "ma non ho mai visto cavalieri o fanti muoversi al suono di un così bizzarro strumento a fiato, né ho visto una nave muoversi per un segnale simile venuto da terra o dal cielo","né già con sì diversa cennamella cavalier vidi muover né pedoni, né nave a segno di terra o di stella" tu con buona pietà aiuta il mio,con buona pietate aiuta il mio Digli:,Digli: poi si stabilì là dove io nacqui,poscia si puose là dove nacqu’io e il Cielo adornato da tante stelle prende l'impronta di cui si fa sigillo dalla mente profonda che lo fa ruotare,"e ‘l ciel cui tanti lumi fanno bello, de la mente profonda che lui volve prende l’image e fassene suggello" "Ma io rimasi a guardare la schiera delle anime, e vidi una cosa che avrei timore a riferire da solo, senza addurre altre prove","Ma io rimasi a riguardar lo stuolo, e vidi cosa, ch’io avrei paura, sanza più prova, di contarla solo" Ora guarda con estrema attenzione e fa' della tua mente uno specchio con cui osservare lo spettacolo di questo Cielo,"Ficca di retro a li occhi tuoi la mente, e fa di quelli specchi a la figura che ‘n questo specchio ti sarà parvente" "La su testa è fatta d'oro zecchino, le braccia e il petto sono in puro argento, poi è fatto di rame fino all'inguine","La sua testa è di fin oro formata, e puro argento son le braccia e ’l petto, poi è di rame infino a la forcata" "Quando il dannato ebbe finito di parlare, la fiamma si allontanò dolorante, torcendo e sbattendo la punta aguzza","Quand’elli ebbe ’l suo dir così compiuto, la fiamma dolorando si partio, torcendo e dibattendo ’l corno aguto" "Forse percorremmo lo spazio che coprirebbe una freccia scagliata per tre volte, quando Beatrice scese dal carro","Forse in tre voli tanto spazio prese disfrenata saetta, quanto eramo rimossi, quando Beatrice scese" Potrò dire a lui:,Dir li porò: "così io vidi più schiere di luci, illuminate dall'alto dai raggi ardenti di Cristo, senza vedere l'origine del chiarore","vid’io così più turbe di splendori, folgorate di sù da raggi ardenti, sanza veder principio di folgóri" il che mi indusse a venire più presto,per che mi fece del venir più presto "e se io avessi nel parlare tanta ricchezza di espressione quanta ne ho ad immaginare, neppure in tal caso oserei tentare di descrivere la sua bellezza","e s’io avessi in dir tanta divizia quanta ad imaginar, non ardirei lo minimo tentar di sua delizia" il suo ritmo e la sua qualità non mutano mai,regola e qualità mai non l’è nova Per questo accade che alberi della stessa specie fanno frutti in modo migliore e peggiore,"Ond’elli avvien ch’un medesimo legno, secondo specie, meglio e peggio frutta" "e avviene spesso che l'opinione corrente spinge verso una falsa convinzione, e poi l'amore per la propria idea impedisce all'intelletto di ragionare","perch’elli ‘ncontra che più volte piega l’oppinion corrente in falsa parte, e poi l’affetto l’intelletto lega" "a quel momento le serpi mi furono amiche, perché una gli si attorcigliò al collo come a dire: ""Non voglio che tu dica altro""","Da indi in qua mi fuor le serpi amiche, perch’una li s’avvolse allora al collo, come dicesse ’Non vo’ che più diche’" Ve ne prego con tutte le mie forze,"Quanto posso, ven preco" "Chi ha un carattere vile non può percepire la sua esistenza, così grande è la virtù che appare in questo ""spirito""!",Sentir non pò di lu' spirito vile: di contanta vertù spirito appare! "Vi siete fabbricati un dio d'oro e d'argento: e che differenza c'è tra voi e il pagano, se non che quello adora un dio solo e voi ne adorate cento","Fatto v’avete Dio d’oro e d’argento, e che altro è da voi a l’idolatre, se non ch’elli uno, e voi ne orate cento" "Con questo sant'Antonio Abate ingrassa il maiale e molti altri che sono ancora più porci, pagando monete senza conio","Di questo ingrassa il porco sant’Antonio, e altri assai che sono ancor più porci, pagando di moneta sanza conio" "infatti qui è bene che ognuno spinga la sua barca, meglio che può, con vele e remi","ché qui è buono con l’ali e coi remi, quantunque può, ciascun pinger sua barca" "Allora Beatrice, sorridendo, disse:",Ridendo allora Beatrice disse: "Vedo poi l'altro, che già fu catturato sul mare, che vende sua figlia e ne fa mercato, come i pirati fanno con le schiave","L’altro, che già uscì preso di nave, veggio vender sua figlia e patteggiarne come fanno i corsar de l’altre schiave" ma io risolverò presto la questione,ma io ti solverò tosto la mente "Tuttavia ditemi, affinché io ne scriva una volta tornato nel mondo, chi siete voi, e chi è quella schiera che se ne va dietro le vostre spalle","Ma se la vostra maggior voglia sazia tosto divegna, sì che ’l ciel v’alberghi ch’è pien d’amore e più ampio si spazia, ditemi, acciò ch’ancor carte ne verghi, chi siete voi, e chi è quella turba che se ne va di retro a’ vostri terghi" "Tutti quelli che si fregiavano della bella insegna di Ugo di Toscana, il cui nome e il cui onore è celebrato il giorno di San Tommaso, ebbero da lui la carica e il privilegio di cavaliere","Ciascun che de la bella insegna porta del gran barone il cui nome e ‘l cui pregio la festa di Tommaso riconforta, da esso ebbe milizia e privilegio" "Quell'uomo che non nacque, per non aver sopportato alla sua volontà un freno a suo vantaggio, condannando se stesso condannò tutta la stirpe umana","Per non soffrire a la virtù che vole freno a suo prode, quell’uom che non nacque, dannando sé, dannò tutta sua prole" "Noi procedevano a passi lenti senza parlare, guardando e ascoltando gli ammalati che non potevano alzarsi","Passo passo andavam sanza sermone, guardando e ascoltando li ammalati, che non potean levar le lor persone" Certo ciò mi avrebbe giovato,e giovato sarebbe ma in ogni caso io vedevo le stelle più grandi e luminose del consueto,"ma, per quel poco, vedea io le stelle di lor solere e più chiare e maggiori" Ci rispose:,Rispuose: "per cui, se ciò che mi è stato detto è vero, dovrebbero essere sicure dalla corruzione","per che, se ciò ch’è detto è stato vero, esser dovrien da corruzion sicure" "Ora rallegrati, visto che ne hai motivo: tu sei ricca, sei in pace, sei assennata","Or ti fa lieta, ché tu hai ben onde: tu ricca, tu con pace, e tu con senno" "Amore mi guida di pensiero in pensiero, di monte in monte, poiché so che tutte le strade battute dagli altri sono in contrasto con la mia tranquillità.","Di pensier in pensier, di monte in monte mi guida amor, ch' ogni segnato calle provo contrario a la tranquilla vita." "allora Beatrice, che stava un po' in disparte, ridendo, sembrò colei che tossì al primo compromettente incontro di Ginevra con Lancillotto, di cui è scritto nei romanzi francesi","onde Beatrice, ch’era un poco scevra, ridendo, parve quella che tossio al primo fallo scritto di Ginevra" "O luce della Trinità, che scintillando in un'unica stella ai loro occhi li appaghi così tanto","O trina luce, che ‘n unica stella scintillando a lor vista, sì li appaga" "ma ciò che ho detto mi induce a far seguire una aggiunta, affinché tu veda quanto ingiustamente agiscano contro il sacrosanto simbolo dell'aquila sia coloro che se ne appropriano, sia coloro che gli si oppongono","ma sua condizione mi stringe a seguitare alcuna giunta, perché tu veggi con quanta ragione si move contr’al sacrosanto segno e chi ‘l s’appropria e chi a lui s’oppone" "In fretta, in fretta, non perdiamo tempo per scarso amore","Ratto, ratto, che ‘l tempo non si perda per poco amor" "Fummo uomini, e adesso siamo diventati cespugli: la tua mano sarebbe certamente più pietosa, se anche fossimo state anime di serpenti","Uomini fummo, e or siam fatti sterpi: ben dovrebb’esser la tua man più pia, se state fossimo anime di serpi" "Io sono vivo, e ti può tornare utile, se cerchi la fama, il fatto che io includa il tuo nome nei miei versi","Vivo son io, e caro esser ti puote, se dimandi fama, ch’io metta il nome tuo tra l’altre note" "per cui, dal giorno in cui scese fra di noi nel Limbo Giovenale, che mi svelò il tuo affetto per me, la mia benevolenza verso di te fu tanta quanta mai fu provata da qualcuno per una persona mai vista, al punto che ora queste scale mi sembreranno corte","onde da l’ora che tra noi discese nel limbo de lo ‘nferno Giovenale, che la tua affezion mi fé palese, mia benvoglienza inverso te fu quale più strinse mai di non vista persona, sì ch’or mi parran corte queste scale" Povera mente non ti accorgi di come il tempo passa con tuo disonore?,"Misera, non intendi con quanto tuo disnore il tempo passa?" "nasconditi dietro una sporgenza rocciosa, che ti faccia da riparo","giù t’acquatta dopo uno scheggio, ch’alcun schermo t’aia" "O virtù divina, se ti concedi a me quel tanto che basti a che io esprima una traccia del regno dei beati impressa nella mia mente, mi vedrai venire ai piedi del tuo amato albero, e incoronarmi con le sue foglie di cui tu e l'alto argomento del poema mi renderanno degno","O divina virtù, se mi ti presti tanto che l’ombra del beato regno segnata nel mio capo io manifesti,vedra’mi al piè del tuo diletto legno venire, e coronarmi de le foglie che la materia e tu mi farai degno" E io a lui:,Ond’io a lui: "Come tu non intendi il canto che ti rivolgo, così il giudizio divino è inconoscibile a voi mortali","Quali son le mie note a te, che non le ‘ntendi, tal è il giudicio etterno a voi mortali" "poi, continuando, disse:","e poi, continuando, disse:" "Trascuro di citare Cesare che, dove giunse con le nostre armi, in ogni luogo insanguinò l'erba con il loro sangue.","Cesare taccio, che per ogni piaggia fece l' erbe sanguigne di lor vene, ove 'l nostro ferro mise." Quando la mia anima sarà davanti a lui.,Sïando l'alma mia a lui davanti. e perché tu veda che la sapienza umana dista da quella divina tanto quanto la Terra è lontana dal Cielo che si muove più in alto,"e veggi vostra via da la divina distar cotanto, quanto si discorda da terra il ciel che più alto festina" "Vattene via, bestia: infatti costui non viene seguendo le istruzioni di tua sorella, ma va a vedere le vostre pene","Pàrtiti, bestia: ché questi non vene ammaestrato da la tua sorella, ma vassi per veder le vostre pene" E lui a me:,Ed elli a me: "Come la cicogna, dopo aver sfamato i suoi piccoli, vola sopra il nido, e come i cicognini, avendo mangiato, la osservano","Quale sovresso il nido si rigira poi c’ha pasciuti la cicogna i figli, e come quel ch’è pasto la rimira" "Queste parole indussero Virgilio a voltarsi verso di me, con uno sguardo che, senza dire nulla, sembrava dire 'Taci'","Volser Virgilio a me queste parole con viso che, tacendo, disse ‘Taci’" "Non so cosa dicesse, anche se ero già al culmine del ponte che sovrastava la fossa","Non so che disse, ancor che sovra ’l dosso fossi de l’arco già che varca quivi" "e qui sulla Terra, dove si sale e scende secondo natura, non ci fu mai un movimento così rapido che si possa paragonare alla mia ascesa verso l'alto","né mai qua giù dove si monta e cala naturalmente, fu sì ratto moto ch’agguagliar si potesse a la mia ala" Accade raramente che qualcuno di noi compia questo stesso cammino,Di rado incontra che di noi faccia il cammino alcun per qual io vado "Fuori dall'orlo di ogni buca emergevano i piedi e le gambe di un peccatore, fino alle cosce, mentre il resto del corpo stava dentro","Fuor de la bocca a ciascun soperchiava d’un peccator li piedi e de le gambe infino al grosso, e l’altro dentro stava" "E io ti rispondo: Io credo in un solo Dio, eterno, che muove tutto il Cielo restando immobile, con amore e desiderio","E io rispondo: Io credo in uno Dio solo ed etterno, che tutto ’l ciel move, non moto, con amore e con disio" "Le donne piangenti e la moltitudine indifesa dei fanciulli, e i vecchi spossati, scontenti di sé e della vita troppo lunga, e i frati di ogni ordine con le altre categorie di persone tormentate e bisognose gridano:","Le donne lagrimose, e 'l vulgo inerme de la tenera etate, e i vecchi stanchi, ch' ànno sé in odio e la soverchia vita, e i neri fraticelli e i bigi e i bianchi, coll'altre schiere travagliate e 'nferme, gridan:" Questa voce uscì improvvisamente da una delle tombe,Subitamente questo suono uscìo d’una de l’arche "C'era un sentiero obliquo tra la parete del monte e la pianura, che ci condusse sul fianco dell'avvallamento, nel punto dove l'argine digradava di più di metà della sua altezza","Tra erto e piano era un sentiero schembo, che ne condusse in fianco de la lacca, là dove più ch’a mezzo muore il lembo" "Il territorio tra Garda, la Valcamonica e le alpi Pennine è bagnato da mille e più fonti, credo, di quell'acqua che stagna in questo lago","Per mille fonti, credo, e più si bagna tra Garda e Val Camonica e Pennino de l’acqua che nel detto laco stagna" "infatti, quando l'uomo e Dio sottoscrivono il patto, si fa sacrificio di questo tesoro di cui parlo","ché, nel fermar tra Dio e l’uomo il patto, vittima fassi di questo tesoro, tal quale io dico" "Certo, maestro mio, non ho mai visto così chiaramente come io ora capisco ciò che prima faticavo a comprendere,cioè che il cerchio meridiano del Primo Mobile, che è chiamato Equatore nell'arte astronomica, e che resta sempre a metà tra il sole e l'inverno, per la ragione che hai spiegato dista da qui a nord tanto quanto gli Ebrei lo vedevano distare da loro a sud","Certo, maestro mio, unquanco non vid’io chiaro sì com’io discerno là dove mio ingegno parea manco, che ‘l mezzo cerchio del moto superno, che si chiama Equatore in alcun’arte, e che sempre riman tra ‘l sole e ‘l verno, per la ragion che di’, quinci si parte verso settentrion, quanto li Ebrei vedevan lui verso la calda parte" "e poi si portò nell'Occidente del vostro mondo, dove sentiva la tromba dei Pompeiani","onde si volse nel vostro occidente, ove sentia la pompeana tuba" e da lì poteva vedere ampiamente le stelle e il mare,onde a guardar le stelle e ’l mar no li era la veduta tronca "Una nave che esce dal porto sotto un vento dolce e moderato, raggiunge l'alto mare.","Nave ch'esce di porto con vento dolze e piano, fra mar giunge in altura." "ma dopo che sentii nelle loro dolci melodie che mi compativano, come se avessero detto: 'Donna, perché lo avvilisci in tal modo'","ma poi che ‘ntesi ne le dolci tempre lor compatire a me, par che se detto avesser: ‘Donna, perché sì lo stempre’" "e non compì un giro completo, prima che una seconda corona la circondasse, accordando il proprio movimento e il proprio canto a quello dell'altra","e nel suo giro tutta non si volse prima ch’un’altra di cerchio la chiuse, e moto a moto e canto a canto colse" "E io, che sono prigioniero di un tale amore, mi ritengo esposto a grave pericolo e non so quale sia l'esito naturale di ciò, se non che, come ho sentito dire, in quell'amore è riposto un inganno pericoloso, che porta l'uomo a praticare un diletto nocivo.","Ed eo, che son di tale amor sorpriso, tegnom' a grave miso e non so che natura dé compire, se non ch'audit'ho dire che 'n quello amare è periglioso inganno che l'omo a far diletta e porta danno." Come è possibile che dimagrisca chi non ha bisogno di nutrirsi,Come si può far magro là dove l’uopo di nodrir non tocca "Non credo che sia mai cresciuta tra i boschi una bestia così crudele, sia diurna che notturna, come lei per la quale piango notte e giorno.","Non credo che pascesse mai per selva sí aspra fera, o di notte o di giorno, come costei ch'i 'piango a l'ombra e al sole." Sta' attento: ti sia utile il fatto che ti mostro la strada,Guarda: giovi ch’io ti scaltro "E se i pensieri vani intorno alla tua mente non l'avessero indurita come fanno le acque del fiume Elsa, e se il loro compiacimento non avesse offuscato il tuo intelletto come Piramo fece col gelso, solo grazie a queste circostanze capiresti che la giustizia di Dio è il significato simbolico dell'albero, cioè per il divieto di morderlo","E se stati non fossero acqua d’Elsa li pensier vani intorno a la tua mente, e ‘l piacer loro un Piramo a la gelsa, per tante circostanze solamente la giustizia di Dio, ne l’interdetto, conosceresti a l’arbor moralmente" "Dio, che non vide mai qualcosa di nuovo, produsse questi dialoghi percepibili con la vista, che ci sembra incredibile in quanto qui, sulla Terra, non esiste","Colui che mai non vide cosa nova produsse esto visibile parlare, novello a noi perché qui non si trova" "Ditecelo da lì, altrimenti scaglio una freccia","Ditel costinci se non, l’arco tiro" "Ricordati, ricordati","Ricorditi, ricorditi" Quello che aveva la pancia gonfia rispose:,Rispuose quel ch’avea infiata l’epa: "Vidi anche che scendevano lungo la scala tante luci, al punto che pensavo che ogni stella del cielo si diffondesse in essa","Vidi anche per li gradi scender giuso tanti splendor, ch’io pensai ch’ogne lume che par nel ciel, quindi fosse diffuso" Poco dopo il centauro si fermò presso dei dannati che sembravano uscire dal bulicame fino alla gola,Poco più oltre il centauro s’affisse sovr’una gente che ’nfino a la gola parea che di quel bulicame uscisse "Da qui scende in basso alle creature materiali, di Cielo in Cielo, riducendosi al punto che produce solo cose effimere","Quindi discende a l’ultime potenze giù d’atto in atto, tanto divenendo, che più non fa che brevi contingenze" "E viene a lacerarmi con così grande forza che gli spiriti vitali, le emozioni, fuggono e resta solo l'aspetto del viso in suo potere con voce alquanto fioca, che esprime il suo dolore.","E' ven tagliando di sì gran valore, che' deboletti spiriti van via: riman figura sol en segnorìa e voce alquanta, che parla dolore." indicandomi un ripiano poco più alto che da quel lato circonda tutto il monte,additandomi un balzo poco in sùe che da quel lato il poggio tutto gira "Il bene che fa ruotare e accontenta tutto il regno che tu attraversi, fa sì che la Provvidenza diventi virtù operativa in questi astri","Lo ben che tutto il regno che tu scandi volge e contenta, fa esser virtute sua provedenza in questi corpi grandi" "infatti la figlia di Belo, che offese Creusa e Sicheo, non arse d'amore più di me, finché fui giovane","ché più non arse la figlia di Belo, noiando e a Sicheo e a Creusa, di me, infin che si convenne al pelo" "come Alcmeone, che, su preghiera del padre, uccise la propria madre, e mostrandosi devoto diventò spietato","come Almeone, che, di ciò pregato dal padre suo, la propria madre spense, per non perder pietà, si fé spietato" "Il suo silenzio e il fatto che cambiò aspetto fecero tacere il mio avido ingegno, che già si proponeva nuove domande","Lo suo tacere e ‘l trasmutar sembiante puoser silenzio al mio cupido ingegno, che già nuove questioni avea davante" "Vedi ormai l'altezza e la generosità dell'eterna potenza di Dio, dal momento che si riflette in così tanti specchi, pur restando uguale a se stessa e unica come prima","Vedi l’eccelso omai e la larghezza de l’etterno valor, poscia che tanti speculi fatti s’ha in che si spezza, uno manendo in sé come davanti" Questo triplice amore è punito nelle Cornici sottostanti,Questo triforme amor qua giù di sotto si piange Lui a me:,Ed elli a me: "Ahi! Gente senza antenati, superba oltre ogni limite, senza rispetto per tanta e tale madre!","Ai nova gente oltra misura altera, irreverente a tanta ed a tal madre!" Da questo il bel desiderio perde di vigore e pare che gli dispiaccia quello che è il suo massimo piacere: la mia mente è piena di questi nuovi contrasti.,Onde 'l vago desir perde la traccia e 'l suo sommo piacer per che li spiaccia: d' error sí novo la mia mente è piena! "così le guance bianche e rosse della bella Aurora, là dove mi trovavo io, per il passare del tempo diventavano arancio","sì che le bianche e le vermiglie guance, là dov’i’ era, de la bella Aurora per troppa etate divenivan rance" "Rivolto verso di essi, fa' in modo che dietro le spalle ti stia un lume che si rifletta in ugual modo nei tre specchi e che tu possa vederlo in tutti e tre","Rivolto ad essi, fa che dopo il dosso ti stea un lume che i tre specchi accenda e torni a te da tutti ripercosso" Il centauro disse:,disse ’l centauro: "e se l'anima, così indirizzata, si volge verso quella cosa, questo atto è amore, è un atteggiamento naturale che primariamente si lega in voi per la cosa piacevole","e se, rivolto, inver’ di lei si piega, quel piegare è amor, quell’è natura che per piacer di novo in voi si lega" "E tanto provai grazia e dolcezza, che mi parve apparire la visione del dio dell'amore.","E tanto vi sentìo gioia e dolzore, che 'l dio d'amore, mi parea vedere." "Io vidi diverse luci vivide e sfolgoranti più del Sole circondarci come una corona, di cui noi eravamo il centro, che cantavano più dolcemente di quanto fossero luminose:così, talvolta, vediamo la Luna circondata da un alone, quando l'aria è umida e trattiene il raggio lunare che forma una fascia","Io vidi più folgór vivi e vincenti far di noi centro e di sé far corona, più dolci in voce che in vista lucenti: così cinger la figlia di Latona vedem talvolta, quando l’aere è pregno, sì che ritenga il fil che fa la zona" "Esso muove dalla visione di una figura, che si percepisce nell'intelletto possibile così come nel soggetto pronto ad accoglierla, ed in esso assume stabile dimora.","Ven da veduta forma che s'intende che prende, nel possibile intelletto, come in subietto, loco e dimoranza." "O voi che avete gli intelletti integri, osservate bene l'insegnamento che si cela sotto il velo dei miei versi misteriosi","O voi ch’avete li ’ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani" "Scocca l'arco delle tue parole, visto che l'hai teso fino a far toccare il dardo all'arco stesso","Scocca l’arco del dir, che ‘nfino al ferro hai tratto" "Tu te ne andrai via di qui con questa profezia: se a causa del mio mormorio non hai capito bene, i fatti ti sveleranno la verità","Tu te n’andrai con questo antivedere: se nel mio mormorar prendesti errore, dichiareranti ancor le cose vere" Noi ci avvicinammo a quelle agili belve: Chirone prese una freccia e con la cocca spinse la barba indietro sulle mascelle,"Noi ci appressammo a quelle fiere isnelle: Chirón prese uno strale, e con la cocca fece la barba in dietro a le mascelle" "Già Stazio si chinava ad abbracciare i piedi del mio maestro, ma quello gli disse:","Già s’inchinava ad abbracciar li piedi al mio dottor, ma el li disse:" "Da quella vita mi ha tratto costui che mi precede, pochi giorni fa, quando vi si mostrò tonda in cielo la sorella di quello","Di quella vita mi volse costui che mi va innanzi, l’altr’ier, quando tonda vi si mostrò la suora di colui" "cosicché a tutto il regno piace il modo in cui siamo disposti di Cielo in Cielo, e piace al re che ci invoglia a uniformarci alla sua volontà","sì che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com’a lo re che ‘n suo voler ne ‘nvoglia" "e due loro, in qualità di messaggeri, corsero verso di noi e ci chiesero:","e due di loro, in forma di messaggi, corsero incontr’a noi e dimandarne:" "e dopo una distanza di un tiro di balestra, trovammo un altro gigante assai più feroce e smisurato","e al trar d’un balestro, trovammo l’altro assai più fero e maggio" "Canzone, io mi trovo in questo stato e, a causa della paura, ho il cuore assai più freddo della neve, rendendomi conto che la mia morte è vicina.","Canzon, qui sono, ed ò 'l cor via piú freddo de la paura che gelata neve, sentendomi perir senz' alcun dubbio, ché pur deliberando ò volto al subbio gran parte omai de la mia tela breve." "Il fatto che una tale moltitudine di angeli si interponesse tra Dio e la rosa non impediva la visione dello splendore della luce divina:infatti la luce di Dio penetra attraverso l'Universo a seconda della sua capacità di recepirla, cosicché nulla la può ostacolare","Né l’interporsi tra ‘l disopra e ‘l fiore di tanta moltitudine volante impediva la vista e lo splendore: ché la luce divina è penetrante per l’universo secondo ch’è degno, sì che nulla le puote essere ostante" Tu prendi nota,Tu nota "Per quale colpa umana, per quale condanna divina o quale fatalità danneggiare il povero vicino e cercare di impadronirsi dei beni devastati e dispersi, e cercare gente fuori d'italia ed esser soddisfatti che sparga il proprio sangue e che venda per soldi la propria vita?","Qual colpa, qual giudicio o qual destino fastidire il vicino povero, e le fortune afflitte e sparte perseguire, e 'n disparte cercar gente e gradire che sparga 'l sangue e venda l' alma a prezzo?" "Ora ti è stata dischiusa la tana che ti nascondeva la giustizia divina, che suscitava in te dubbi così frequenti","Assai t’è mo aperta la latebra che t’ascondeva la giustizia viva, di che facei question cotanto crebra" "e comincia ad ammirare lì l'opera d'arte di quell'artefice che la ama dentro di sé, al punto che non ne distoglie mai lo sguardo","e lì comincia a vagheggiar ne l’arte di quel maestro che dentro a sé l’ama, tanto che mai da lei l’occhio non parte" "Allora lei, dopo un sospiro devoto, mi guardò con l'aspetto di una madre che si rivolge al figlio che dice sciocchezze, e iniziò:","Ond’ella, appresso d’un pio sospiro, li occhi drizzò ver’ me con quel sembiante che madre fa sovra figlio deliro,e cominciò:" "In un boschetto trovai una pastorella più bella di una stella, secondo il mio parere.","In un boschetto trova' pasturella più che la stella, bella, al mi' parere." "infatti, è necessario che io faccia il mio dovere prima di partire",ch’ei convene ch’i’ solva il mio dovere anzi ch’i’ mova "Proprio ora i tuoi pensieri raggiungevano i miei, con lo stesso atteggiamento e aspetto, così che ho maturato con entrambi una sola decisione","Pur mo venieno i tuo’ pensier tra ’ miei, con simile atto e con simile faccia, sì che d’intrambi un sol consiglio fei" Uomo di poca virtù fin dove sei giunto!,"Ai lasso, dove se' giunto!" "O Signore mio Gesù Cristo, vero Dio, dunque furono queste le Vostre fattezze","Segnor mio Iesù Cristo, Dio verace, or fu sì fatta la sembianza vostra" "Nel cielo c'è una donna nobile che si duole di questo impedimento per il quale chiedo il tuo aiuto, così che infrange il duro giudizio divino","Donna è gentil nel ciel che si compiange di questo ’mpedimento ov’io ti mando, sì che duro giudicio là sù frange" lui a me:,Ed elli a me: "Il mio ardore poetico fu alimentato dalle scintille, che mi scaldarono, di quella fiamma divina da cui sono illuminati più di mille poeti","Al mio ardor fuor seme le faville, che mi scaldar, de la divina fiamma onde sono allumati più di mille" quindi il fulmine spazzerà via la nebbia e ogni Guelfo Bianco sarà ferito,"ond’ei repente spezzerà la nebbia, sì ch’ogne Bianco ne sarà feruto" "La grave condizione della loro pena li fa curvare a terra, così che anche il mio sguardo prima era incerto","La grave condizione di lor tormento a terra li rannicchia, sì che ‘ miei occhi pria n’ebber tencione" "E non solo adorna quello che ci appare in superficie, le rive e i colli, ma anche dove non penetra la luce del giorno è come se fecondasse gli umori della terra, manifestando su di essi i suoi effetti.","E non pur quel che s'apre a noi di fore, le rive e i colli, di fioretti adorna, ma dentro, dove già mai non s'aggiorna, gravido fa di sé il terrestro umore, onde tal frutto e simile si colga." "essa è il principio formale che produce, in modo conforme alla sua bontà, l'opacità e il chiarore","essa è formal principio che produce, conforme a sua bontà, lo turbo e ‘l chiaro" "Mentre i dannati mi scrutavano in tal modo, fui riconosciuto da uno che mi prese per il lembo della veste e gridò:","Così adocchiato da cotal famiglia, fui conosciuto da un, che mi prese per lo lembo e gridò:" "con una voce che sembrava il linguaggio di un angelo: ""O nobile anima mantovana, di cui la fama ancora perdura nel mondo e durerà tanto quanto il mondo, colui che mi amò in modo disinteressato sul pendio deserto di un colle è impedito a tal punto che si è voltato indietro per paura""","con angelica voce, in sua favella: ""O anima cortese mantoana, di cui la fama ancor nel mondo dura, e durerà quanto ’l mondo lontana,l’amico mio, e non de la ventura, ne la diserta piaggia è impedito sì nel cammin, che volt’è per paura""" "Ormai salivamo su per quelle scale sante, e mi sembrava di essere assi più leggero di quanto non fossi prima quando camminavo in pianura","Già montavam su per li scaglion santi, ed esser mi parea troppo più lieve che per lo pian non mi parea davanti" "Si può usare violenza a Dio, a se stessi, al prossimo, nelle persone e nelle loro cose, come ti spiegherò razionalmente","A Dio, a sé, al prossimo si pòne far forza, dico in loro e in lor cose, come udirai con aperta ragione" Lei cominciò:,Cominciò ella: Tu vuoi sapere di quali fiori è formata questa ghirlanda che contempla tutt'intorno alla bella donna che ti guida al Cielo,Tu vuo’ saper di quai piante s’infiora questa ghirlanda che ‘ntorno vagheggia la bella donna ch’al ciel t’avvalora "Il mio maestro mi spinse su per i tre gradini, cosa che accettai volentieri, dicendo:","Per li tre gradi sù di buona voglia mi trasse il duca mio, dicendo:" "Come le colombe chiamate dal desiderio volano verso il dolce nido, con le ali ferme e alzate, portate dal desiderio",Quali colombe dal disio chiamate con l’ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l’aere dal voler portate "e avrà quasi un'ombra della vera costellazione e della doppia danza che circondava il punto dove ero io:infatti quello spettacolo trascende a tal punto le cose del mondo, quanto lo scorrere lento della Chiana è superato dal Primo Mobile, il Cielo più veloce di tutti","e avrà quasi l’ombra de la vera costellazione e de la doppia danza che circulava il punto dov’io era: poi ch’è tanto di là da nostra usanza, quanto di là dal mover de la Chiana si move il ciel che tutti li altri avanza" l'angelo di Dio che fa la guardia alla porta non mi lascerebbe accedere alle pene,ché non mi lascerebbe ire a’ martìri l’angel di Dio che siede in su la porta "Non ricordo di essermi mai allontanato da voi, né la coscienza mi rimorde per questo","Non mi ricorda ch’i’ straniasse me già mai da voi, né honne coscienza che rimorda" "E come una fanciulla lieta si alza ed entra nella danza, solo per rendere omaggio alla sposa novella e non per un intento superbo, così io vidi quella luce intensissima avvicinarsi alle altre due che ruotavano e cantavano, in modo confacente al loro ardore di carità","E come surge e va ed entra in ballo vergine lieta, sol per fare onore a la novizia, non per alcun fallo, così vid’io lo schiarato splendore venire a’ due che si volgieno a nota qual conveniesi al loro ardente amore" Dai rami scendeva (dolce nel ricordo) una pioggia di fiori sul suo grembo.,Da' be' rami scendea (dolce ne la memoria) una pioggia di fior sovra 'l suo grembo. "Essi sono tra le anime più malvagie: varie colpe li collocano nel fondo dell'Inferno e se scenderai fin laggiù, li potrai vedere","Ei son tra l’anime più nere: diverse colpe giù li grava al fondo: se tanto scendi, là i potrai vedere" Perché continui a guardare,Che pur guate poi mi rivolsi a Beatrice e lei mi fece prontamente un cenno affinché io spandessi fuori l'acqua della mia fonte interiore,"poi mi volsi a Beatrice, ed essa pronte sembianze femmi perch’io spandessi l’acqua di fuor del mio interno fonte" e vedrai come è oscura Santa Fiora,e vedrai Santafior com’è oscura "E mi pareva che il viso di lei andasse assumendo colori di pietà, e non so se questo accadesse veramente, o per inganno dei miei occhi: perché meravigliarsi se io, che già ero disposto naturalmente all'amore, immediatamente me ne innamorai?","E 'l viso di pietosi color farsi, non so se vero o falso, mi parea: i' che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di súbito arsi?" "Ed ecco, come quando Marte, offuscato dal mattino, rosseggia temperato da spessi vapori verso ovest sulla superficie del mare","Ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, per li grossi vapor Marte rosseggia giù nel ponente sovra ‘l suol marino" Io mi gettai con devozione davanti ai santi piedi dell'angelo,Divoto mi gittai a’ santi piedi Credo che mi consigli lealmente dicendomi di stare al suo servizio in modo schietto.,Credo che mi consigli lealmente ch'eo serva a la mia donna con leianza. quindi si mosse e gridò al dannato:,però si mosse e gridò: "Io non lo conosco attraverso un altro soprannome, a meno di non indicarlo come il padre di Gaia","Per altro sopranome io nol conosco, s’io nol togliessi da sua figlia Gaia" "E mentre i miei due occhi cerco invano, ovunque io mi trovi, sospiro.","E mentre i miei duo lumi indarno cheggio, dovunque io son, dí e notte si sospira." "Giunse alla porta di Dite e con l'aprì con un bastoncino, senza incontrare opposizione","Venne a la porta, e con una verghetta l’aperse, che non v’ebbe alcun ritegno" "Colui che ci parlò così, spalancando le ali bianche come quelle di un cigno, ci indirizzò in alto tra le due pareti rocciose del monte","Con l’ali aperte, che parean di cigno, volseci in sù colui che sì parlonne tra due pareti del duro macigno" "Allora riprendemmo il nostro cammino di redenzione, guardando le ombre che giacevano per terra e che già avevano ripreso il consueto pianto","Poi ripigliammo nostro cammin santo, guardando l’ombre che giacean per terra, tornate già in su l’usato pianto" "Mia signora, voi conoscete i miei desideri e ciò che si addice ad essi","Madonna, mia bisogna voi conoscete, e ciò ch’ad essa è buono" Qui regna amore.,Qui regna amore "Maestro, sono degli spiriti quelli che sento","Quei sono spirti, maestro, ch’i’ odo" Oh donne fortunate,Oh fortunate "Alzati, che fai",Surgi: che fai "e nelle guance degli Apostoli risuonò soltanto quello, sicché usarono il Vangelo come scudo e lance per combattere e diffondere la fede","e quel tanto sonò ne le sue guance, sì ch’a pugnar per accender la fede de l’Evangelio fero scudo e lance" Elevarsi al di là dei limiti umani non si potrebbe spiegare a parole,Trasumanar significar per verba non si poria "E se non fosse che da quella parte dell'argine la parete era più corta, non so lui ma io non ce l'avrei fatta","E se non fosse che da quel precinto più che da l’altro era la costa corta, non so di lui, ma io sarei ben vinto" "Tu vuoi sapere chi è in questa luce che sfavilla qui accanto a me, in modo tale che sembra un raggio di sole in un'acqua cristallina","Tu vuo’ saper chi è in questa lumera che qui appresso me così scintilla, come raggio di sole in acqua mera" e proseguì:,e seguitar: "quindi la gente, che vede la sua guida ricercare quei beni terreni di cui essa è ghiotta, si nutre di quelli e non chiede nient'altro","per che la gente, che sua guida vede pur a quel ben fedire ond’ella è ghiotta, di quel si pasce, e più oltre non chiede" "e per quanto io gettassi lo sguardo a destra e a sinistra, fin dove esso arrivava, la Cornice mi sembrava identica","e quanto l’occhio mio potea trar d’ale, or dal sinistro e or dal destro fianco, questa cornice mi parea cotale" aveva due zampe pelose che arrivavano alle ascelle,due branche avea pilose insin l’ascelle "Mostrava come i figli si scagliarono contro Sennacherib, nel tempio, e come lo lasciarono qui dopo averlo ucciso","Mostrava come i figli si gittaro sovra Sennacherìb dentro dal tempio, e come, morto lui, quivi il lasciaro" "E se fosse possibile che i miei versi piacessero alla mia donna: oh, mi riterrei felice più di tutti gli altri amanti!","E s'io potesse far ch' agli occhi santi porgesse alcun diletto qualche dolce mio detto, o me beato sopra gli altri amanti!" "e queste anime pregano proprio per questo: dunque la loro speranza è vana, o le tue parole non mi sono chiare","e questa gente prega pur di questo: sarebbe dunque loro speme vana, o non m’è ‘l detto tuo ben manifesto" "Perché guardi solo i candelabri, pieno di amore, e non osservi ciò che viene dietro di essi","Perché pur ardi sì ne l’affetto de le vive luci, e ciò che vien di retro a lor non guardi" Il mio maestro gli si avvicinò a lato,Lo duca mio li s’accostò allato e quella ci guardava e diceva:,e quel mirava noi e dicea: "O desiderio folle degli uomini, quanto sono fallaci i ragionamenti che ti inducono a volgerti verso il basso","O insensata cura de’ mortali, quanto son difettivi silogismi quei che ti fanno in basso batter l’ali" "Causa di dolore, luogo in cui dimora l'ira, scuola di comportamenti non virtuosi e luogo in cui si celebra l'eresia, già roma, o babilonia falsa e malvagia, causa per la quale tanto si piange e si sospira.","Fontana di dolore, albergo d' ira, scola d' errori e templo d' eresia già roma, or babilonia falsa e ria, per cui tanto si piange e si sospira." "perciò la visione di Dio sarà più intensa, aumenterà l'ardore di carità che essa accende, aumenterà lo splendore che proviene da essa","onde la vision crescer convene, crescer l’ardor che di quella s’accende, crescer lo raggio che da esso vene" Essi chinavano gli uncini e si dicevano l'un con l'altro:,Ei chinavan li raffi e diceva l’un con l’altro: "E come un bravo citaredo accompagna col suono delle corde il bravo cantore, ciò che accresce la piacevolezza del canto, così, mentre l'aquila parlava, mi ricordo di aver visto le due luci benedette che lampeggiavano insieme, come il batter degli occhi avviene simultaneamente","E come a buon cantor buon citarista fa seguitar lo guizzo de la corda, in che più di piacer lo canto acquista, sì, mentre ch’e’ parlò, sì mi ricorda ch’io vidi le due luci benedette, pur come batter d’occhi si concorda, con le parole mover le fiammette" "Quello che tu vuoi vedere è molto più lontano, ed è legato e dello stesso aspetto di questo, tranne che sembra più feroce nel viso","Quel che tu vuo’ veder, più là è molto, ed è legato e fatto come questo, salvo che più feroce par nel volto" Sono tutti pieni di spiriti dannati,Tutti son pien di spirti maladetti e lei:,ed ella: "Voi, filosofando sulla Terra, non percorrete un'unica strada: a tal punto siete trasportati dall'amore e dal desiderio di apparire",Voi non andate giù per un sentiero filosofando: tanto vi trasporta l’amor de l’apparenza e ‘l suo pensiero "Quando il gioco della zara ha fine, quello che ha perso rimane da solo e addolorato, mentre ripensa alle giocate fatte e impara tristemente","Quando si parte il gioco de la zara, colui che perde si riman dolente, repetendo le volte, e tristo impara" "Dunque questi bambini sono collocati in gradi differenti della rosa, senza alcun merito rispetto alla loro condotta, solo in quanto fu differente la grazia loro concessa da Dio all'atto della creazione","Dunque, sanza mercé di lor costume, locati son per gradi differenti, sol differendo nel primiero acume" Perché continui a gridare,Perché pur gride "Due cose formano l'essenza di questo sacrificio: una è la cosa che viene offerta, l'altra è il patto tra uomo e Dio","Due cose si convegnono a l’essenza di questo sacrificio: l’una è quella di che si fa, l’altr’è la convenenza" infatti vedevo almeno trenta palmi da lì fino al punto in cui l'uomo affibbia il mantello,però ch’i’ ne vedea trenta gran palmi dal loco in giù dov’omo affibbia ’l manto "Vi dico che il cuore ne fu lacerato: e, se non fosse stato per una risata della donna, io parlerei in modo così lamentoso che affligerei lo stesso amore, che causò l'illusione che mi tiene prigioniero.","Allora dico che 'l cor di divise: e, se non fosse che la donna rise, i' parlerei di tal guisa doglioso, ch'amor medesmo ne faria cruccioso, che fe' lo immaginar che mi conquise." "Ah, come facevano loro levare le calcagna alle prime percosse",Ahi come facean lor levar le berze a le prime percosse "Tu che puoi, se non m'inganno, restaurare la più nobile signoria.","Che puoi drizzar, s' i' non falso discerno, in stato la piú nobil monarchia." e si baciavano insieme più volte,e baciavansi insieme alcuna volta Il suono di quale parola potrebbe essere degna di descrivere un argomento così nobile?,Ma qual sòn poria mai salir tant'alto? "Non fate come l'agnello sbandato, che lascia il latte della madre e, semplice e irrequieto, combatte da solo a suo danno","Non fate com’agnel che lascia il latte de la sua madre, e semplice e lascivo seco medesmo a suo piacer combatte" Il sole se ne va e sopraggiunge la notte,Lo sol sen va e vien la sera "Ma oggi nessuno stacca i piedi da terra per salirla, e la mia Regola è rimasta a danno della carta su cui è scritta","Ma, per salirla, mo nessun diparte da terra i piedi, e la regola mia rimasa è per danno de le carte" "La sua indole, che pur discendendo da antenati liberali è avara, avrebbe bisogno di soldati tali da non preoccuparsi solo di intascare guadagni","La sua natura, che di larga parca discese, avria mestier di tal milizia che non curasse di mettere in arca" Mi rispose:,Rispuosemi: "porsero gli uncini ai due compagni impegolati, che erano già cotti sotto la superficie vischiosa della pece","porser li uncini verso li ’mpaniati, ch’eran già cotti dentro da la crosta" ma il Salmo 'Delectasti' fornisce la spiegazione che può dissipare ogni vostro dubbio,"ma luce rende il salmo Delectasti, che puote disnebbiar vostro intelletto" "Dopo la morte, poi, pianto e rinnovato dolore.","Dopo la morte, poscia, pianto e novel dolore." Il mondo non lascia che ci sia di loro alcun ricordo,Fama di loro il mondo esser non lassa Costui non ha vita,Questi non ha vita "Quando le cose si avvicinano o accadono, il nostro intelletto è vano","Quando s’appressano o son, tutto è vano nostro intelletto" "Così rispose, e aggiunse:","Così rispuose, e soggiunse:" "La confusione e la paura, mescolate insieme, mi spinsero fuori dalla bocca un così debole che, per capirlo, fu necessaria la vista e non l'udito","Confusione e paura insieme miste mi pinsero un tal fuor de la bocca, al quale intender fuor mestier le viste" "Noi percorremmo il Cerchio in tondo, dicendo molte altre cose che non riferisco","Noi aggirammo a tondo quella strada, parlando più assai ch’i’ non ridico" Ora sii forte e coraggioso,Or sie forte e ardito Io vedevo bene i loro capelli biondi,Ben discernea in lor la testa bionda "Per aver mangiato i suoi frutti, il primo uomo desiderò nella pena e nel desiderio per più di cinquemila anni colui che riscattò con la sua morte questo peccato","Per morder quella, in pena e in disio cinquemilia anni e più l’anima prima bramò colui che ‘l morso in sé punio" Montemurlo sarebbe ancora dei conti Guidi,sariesi Montemurlo ancor de’ Conti "Dopodiché il maestro se ne andò a grandi passi, un poco turbato dalla collera nel suo aspetto","Appresso il duca a gran passi sen gì, turbato un poco d’ira nel sembiante" "Ti ricorderai anche di Mosca dei Lamberti, che disse - ahimè","Ricordera’ti anche del Mosca, che disse, lasso" "Ahimè, quanto devono essere prudenti gli uomini quando sono accanto a coloro che non vedono solo gli atti esteriori, ma col loro senno scrutano dentro i pensieri","Ahi quanto cauti li uomini esser dienno presso a color che non veggion pur l’ovra, ma per entro i pensier miran col senno" "Alla dolce ombra dalla bella pianta di alloro corsi a ripararmi dall'influsso della stella venere che, dal terzo cielo, diffonde la propria influenza sino quaggiù in terra, spingendo verso le passioni amorose.","A la dolce ombra de le belle frondi corsi fuggendo un dispietato lume, che' n fin qua giú m' ardea dal terzo cielo." "Ora, per soddisfare pienamente ogni tuo desiderio, voglio precisare bene un punto affinché tu veda chiaramente tanto quanto me","Or per empierti bene ogni disio, ritorno a dichiararti in alcun loco, perché tu veggi lì così com’io" Io che ti faccio andare sono Beatrice,I’ son Beatrice che ti faccio andare "Ma che sei tu, che ti attardi sul ponte forse per indugiare di sottoporti alla pena che ti è inflitta per le tue colpe","Ma tu chi se’ che ’n su lo scoglio muse, forse per indugiar d’ire a la pena ch’è giudicata in su le tue accuse" "La danza delle misere mani era senza posa, mentre scuotevano da un lato e dall'altro il nuovo fuoco","Sanza riposo mai era la tresca de le misere mani, or quindi or quinci escotendo da sé l’arsura fresca" Aveva l'aspetto di un angelo che appartenesse al tuo regno.,Tenne d'angel sembianza che fosse del tuo regno. "ma ora quello che mi dici mi aiuta, così che mi è più semplice raffigurarmi il tuo volto","ma or m’aiuta ciò che tu mi dici, sì che raffigurar m’è più latino" "e io vaneggiai dall'uno all'altro, tanto che per stanchezza chiusi gli occhi e tramutai i miei pensieri in sogni","e tanto d’uno in altro vaneggiai, che li occhi per vaghezza ricopersi, e ‘l pensamento in sogno trasmutai" "e poi che smise di osservare, mi disse piangendo:","e poi che ’l sospecciar fu tutto spento, piangendo disse:" "Noi attraversammo il Cerchio fino all'argine opposto, sopra una sorgente che ribolle e si riversa lungo un fossato che inizia da essa",Noi ricidemmo il cerchio a l’altra riva sovr’una fonte che bolle e riversa per un fossato che da lei deriva "Allo stesso modo, un animo vile respinge l'amore, come l'acqua, a causa della sua freddezza, respinge il fuoco che è caldo.","Così prava natura recontra amor come fa l'aigua il foco caldo, per la freddura." E io a lui:,E io a lui: "È giusto che si parli di uno, se si parla anche dell'altro: cosicché, poiché combatterono insieme, anche la loro gloria risplenda all'unisono","Degno è che, dov’è l’un, l’altro s’induca: sì che, com’elli ad una militaro, così la gloria loro insieme luca" "infatti, se l'amore ci è offerto dalla realtà esterna e l'anima non può fare a meno di esservi indotta, non è suo merito o sua colpa se agisce in modo giusto o sbagliato","ché, s’amore è di fuori a noi offerto, e l’anima non va con altro piede, se dritta o torta va, non è suo merto" "Il mio sguardo, che la seguì fin che gli fu possibile, dopo averla persa di vista, si rivolse all'oggetto principale del suo desiderio e fissò Beatrice","La vista mia, che tanto lei seguio quanto possibil fu, poi che la perse, volsesi al segno di maggior disio, e a Beatrice tutta si converse" "poi rivolsi lo sguardo alla mia donna, e fui stupefatto dell'una e dell'altra visione","poscia rivolsi a la mia donna il viso, e quinci e quindi stupefatto fui" "E voi, messere, osservante della nostra regola, pensate al proverbio che dice:","A voi, messer, di regula conserva, pensate a lo proverbio che dir sòle:" "Mentre lui parlava, Sordello lo tirò a sé e disse:","Com’ei parlava, e Sordello a sé il trasse dicendo" "Inginocchiato e inchinato con la mente, prego che tu sia la mia scorta e che tu raddrizzi la mia tortuosa strada verso la giusta meta.","Con le ginocchia de la mente inchine, prego che sia mia scorta e la mia torta via drizzi a buon fine." Era il venerdì santo quando fui conquistato dai vostri occhi e mi legai a te.,"Era il giorno ch'al sol si scoloraro per la pietà del suo fattore i rai, quando i' fui preso, e non me ne guardai, ché i be' vostr'occhi, donna, mi legaro." "Torna indietro, e guidali, e fa' spostare quelli che vi ostacolano","Torna, e sì li guida, e fa cansar s’altra schiera v’intoppa" "Cadde giù dal cielo da questa parte e la terra, che prima emergeva dalle acque nell'emisfero australe, per paura di lui si nascose sotto il mare e venne nel nostro emisfero","Da questa parte cadde giù dal cielo e la terra, che pria di qua si sporse, per paura di lui fé del mar velo, e venne a l’emisperio nostro" "Beatrice guida da un Cielo a quello superiore così rapidamente, che il suo atto è praticamente istantaneo","È Beatrice quella che sì scorge di bene in meglio, sì subitamente che l’atto suo per tempo non si sporge" "Le leggi ci sono, ma chi le fa rispettare","Le leggi son, ma chi pon mano ad esse" "così io sentii in mezzo alla fronte un vento, e sentii muovere la piuma dell'angelo che fece odorare l'aria di ambrosia","tal mi senti’ un vento dar per mezza la fronte, e ben senti’ mover la piuma, che fé sentir d’ambrosia l’orezza" Cosa volle dire lo spirito di Romagna parlando di 'esclusione' e di 'compagni',"Che volse dir lo spirto di Romagna, e ‘divieto’ e ‘consorte’ menzionando" "O esercito del Cielo che io contemplo, prega per coloro che, in Terra, sono sviati dal cattivo esempio dei papi","O milizia del ciel cu’ io contemplo, adora per color che sono in terra tutti sviati dietro al malo essemplo" "Ma nessuno osi cambiare il carico sulle sue spalle a suo capriccio, senza l'avallo dell'autorità ecclesiastica","Ma non trasmuti carco a la sua spalla per suo arbitrio alcun, sanza la volta e de la chiave bianca e de la gialla" "Ah, quanto sono diversi quegli accessi da quelli dell'Inferno",Ahi quanto son diverse quelle foci da l’infernali Troppo fisso,Troppo fiso "Qui vengono raccolti entrambi insieme, l'uno predisposto a subire, l'altro ad agire grazie al luogo perfetto da cui vengono","Ivi s’accoglie l’uno e l’altro insieme, l’un disposto a patire, e l’altro a fare per lo perfetto loco onde si preme" "E perciò, quando si ascolta o si vede una cosa che assorbe tutta l'attenzione dell'anima, il tempo corre e l'uomo non se ne accorge","E però, quando s’ode cosa o vede che tegna forte a sé l’anima volta, vassene ‘l tempo e l’uom non se n’avvede" Di qui non passa nessun'anima che sia buona,Quinci non passa mai anima buona E sono in vita,E vivo sono "dopo il tramonto non potresti varcare neppure questa linea: non perché te lo impedirebbe altro, se non il buio della notte","sola questa riga non varcheresti dopo ‘l sol partito: non però ch’altra cosa desse briga, che la notturna tenebra, ad ir suso" Lo scaraventò nella pece e si voltò sulla roccia del ponte,"Là giù ’l buttò, e per lo scoglio duro si volse" "Dopo che ogni luce fu ritornata nel punto della corona in cui si trovava prima, si fermò, simile alla candela di un candelabro","Poi che ciascuno fu tornato ne lo punto del cerchio in che avanti s’era, fermossi, come a candellier candelo" Guarda bene qui,Guardaci ben "Ora ha drizzato l'ala verso quella foce, dal momento che ogni anima che non è destinata all'Inferno si raccoglie sempre lì","A quella foce ha elli or dritta l’ala, però che sempre quivi si ricoglie qual verso Acheronte non si cala" "e ormai ti può essere chiaro come il tempo abbia le sue radici in questo vaso, e negli altri Cieli le sue foglie","e come il tempo tegna in cotal testo le sue radici e ne li altri le fronde, omai a te può esser manifesto" "Ora che io credo di essere vicino, o non molto lontano, al momento della morte, come colui che diventa saggio solo quando perde qualcosa di estremamente importante, ripenso a quando ho lasciato la giusta strada che conduce alla salvazione: da un lato sono punto dalla vergogna e dal dolore di aver abbandonato la retta via e mi volgo indietro a richiamare la ragione sviata dietro alle passioni.","Or ch' i' mi credo al tempo del partire esser vicino o non molto da lunge, come chi 'l perder face accorto e saggio, vo ripensando ov' io lassai 'l viaggio de la man destra, ch' a buon porto aggiunge: e da l' un lato punge vergogna e duol, che 'ndietro mi rivolve." Il mio maestro gli rispose:,Rispuose ‘l mio maestro a lui: "e quello venne a riva con una barchetta stretta e leggiera, al punto che non affondava minimamente nell'acqua","e quei sen venne a riva con un vasello snelletto e leggero, tanto che l’acqua nulla ne ‘nghiottiva" "No, poiché capisco che è impossibile che la natura fallisca in quello che è necessario","Non già, ché impossibil veggio che la natura, in quel ch’è uopo, stanchi" "Il buon maestro non mi fece scendere dal suo fianco, finché non mi portò alla buca dove quel dannato si lamentava con le sue gambe","Lo buon maestro ancor de la sua anca non mi dipuose, sì mi giunse al rotto di quel che si piangeva con la zanca" "Vergine, io ho riposto in te tutta la mia speranza, che tu possa e voglia aiutarmi nel momento di grande bisogno, non mi abbandonare proprio ora nel momento estremo.","Vergine, in cui ò tutta mia speranza che possi e vogli al gran bisogno aitarme, non mi lasciare in su l' estremo passo." "E poi le parole invidiose dei cortigiani lo indussero a chiedere conto dell'operato di quel giusto, che aveva accresciuto le rendite statali, per cui Romeo se ne andò povero e vecchio","E poi il mosser le parole biece a dimandar ragione a questo giusto, che li assegnò sette e cinque per diece, indi partissi povero e vetusto" "Ed ecco che apparve, quasi all'inizio della salita, una lonza snella e molto agile, ricoperta di pelo maculato","Ed ecco, quasi al cominciar de l’erta, una lonza leggiera e presta molto, che di pel macolato era coverta" "Tu chi sei, che giungi all'Inferno prima del tempo",Chi se’ tu che vieni anzi ora criticandone anzi i perversi adepti,e riprendiene le genti perverse "e quelle sante luci si rivolsero a noi, gioiose di passare da una cura","e attesersi a noi quei santi lumi, felicitando sé di cura in cura" "Come l'albero piega la sua cima quando è percosso dal vento, poi si solleva per la propria capacità di ergersi verso l'alto, così feci io mentre Beatrice parlava un desiderio di parlare che mi tormentava","Come la fronda che flette la cima nel transito del vento, e poi si leva per la propria virtù che la soblima, fec’io in tanto in quant’ella diceva, stupendo, e poi mi rifece sicuro un disio di parlare ond’io ardeva" "Sarà un nuovo Giasone, di cui si legge nel libro dei Maccabei","Novo Iasón sarà, di cui si legge ne’ Maccabei" "e da una parte e dall'altra cercavano di darsi sollievo con le mani, per ripararsi dalla pioggia infuocata e dalla sabbia rovente:non diversamente fanno i cani in estate, col muso e con la zampa, quando sono morsi da pulci, da mosche o da tafani","e di qua, di là soccorrien con le mani quando a’ vapori, e quando al caldo suolo: non altrimenti fan di state i cani or col ceffo, or col piè, quando son morsi o da pulci o da mosche o da tafani" lei si annegò tenendo l'altro figlio,e quella s’annegò con l’altro carco Aggiunse:,Soggiunse: "Mi trovavo già in un punto da cui si sentiva il rimbombo dell'acqua che si gettava nel Cerchio sottostante, simile al ronzio delle api dentro l'arnia,quando tre anime si separarono insieme, correndo, da una schiera che passava sotto la pioggia di fuoco che le tormentava","Già era in loco onde s’udìa ’l rimbombo de l’acqua che cadea ne l’altro giro, simile a quel che l’arnie fanno rombo, quando tre ombre insieme si partiro, correndo, d’una torma che passava sotto la pioggia de l’aspro martiro" ma voglio che tu ti meravigli ancor di più,ma più d’ammirazion vo’ che ti pigli "Io sono padovano e sto qui con questi Fiorentini: molte volte mi urlano nelle orecchie, gridando: ""Venga il nobile cavaliere, che porterà qui la borsa col simbolo dei tre caproni""","Con questi Fiorentin son padoano: spesse fiate mi ’ntronan li orecchi gridando: ""Vegna ’l cavalier sovrano, che recherà la tasca con tre becchi""" "Ma se vicino al mattino si fanno sogni veritieri, di qui a poco tempo tu riceverai il castigo che tutte le città, anche quelle piccole come Prato, ti augurano","Ma se presso al mattin del ver si sogna, tu sentirai di qua da picciol tempo di quel che Prato, non ch’altri, t’agogna" "L'anima semplice, che non sa nulla, esce dalle mani di Colui che la ama, prima di essere formata, come una fanciulla, che piange e ride senza saperne il motivo, salvo che, mossa da un lieto Creatore, torna volentieri a ciò che le dà piacere","Esce di mano a lui che la vagheggia prima che sia, a guisa di fanciulla che piangendo e ridendo pargoleggia, l’anima semplicetta che sa nulla, salvo che, mossa da lieto fattore, volontier torna a ciò che la trastulla" Così procedeva,Così sen giva "Quello è Nesso, che morì per la bella Deianira e si vendicò da se stesso","Quelli è Nesso, che morì per la bella Deianira e fé di sé la vendetta elli stesso" "Drizza le gambe, fratello, alzati in piedi","Drizza le gambe, lèvati sù, frate" "E come colui che acquista volentieri, e poi arriva il tempo in cui perde ogni cosa, per cui piange e si rattrista in ogni pensiero, così mi rese la belva senza pace, che venendo contro di me mi sospingeva poco a poco verso il basso, dove non c'era il sole","E qual è quei che volentieri acquista, e giugne ’l tempo che perder lo face, che ’n tutti i suoi pensier piange e s’attrista, tal mi fece la bestia sanza pace, che venendomi ’ncontro a poco a poco mi ripigneva là dove ’l sol tace" Il canto e la danza dei beati si compì,Compié ‘l cantare e ‘l volger sua misura "così mi sembra che fosse solita fare la lancia di Achille e suo padre Peleo, che era causa prima di triste e poi di buon assalto",così od’io che solea far la lancia d’Achille e del suo padre esser cagione prima di trista e poi di buona mancia infatti tutti questi penitenti ne hanno più sete di quanto gli abitanti dell'India o dell'Etiopia ne abbiano di acqua fredda,ché tutti questi n’hanno maggior sete che d’acqua fredda Indo o Etïopo "Quando vidi costui nel luogo deserto, gli gridai:","Quando vidi costui nel gran diserto, gridai a lui:" quindi abbandona ogni tristezza,però d’ogne trestizia ti disgrava "Hai riunito in te tre parole dolci care: madre, figlia e sposa: vergine gloriosa, sposa di dio, che ci ha liberato dai nostri peccati e ha fatto il mondo libero e felice, prego che tu, vera beatrice, con le sante ferite calmi il mio cuore.","Tre dolci e cari nomi ài in te raccolti, madre, figliuola e sposa, vergina gloriosa, donna del re che nostri lacci à sciolti e fatto 'l mondo libero e felice, ne le cui sante piaghe prego ch' appaghe il cor, vera beatrice." "Qui mi dedicai al servizio di Dio con tale dedizione, che trascorrevo facilmente estati e inverni mangiando cibi di magro, accontentandomi della contemplazione dei misteri divini","Quivi al servigio di Dio mi fe’ sì fermo, che pur con cibi di liquor d’ulivi lievemente passava caldi e geli, contento ne’ pensier contemplativi" "E poi quando a forza si strappa il freno, io vengo trascinato senza alcun controllo dove vuole lui, conducendomi senza possibilità di fermarlo verso la morte: ma giunge infine al lauro da cui pendono frutti acerbi, quel lauro che, quando lo si riesca a gustare, acuisce più che alleviare le ferite.","La gola e 'l sonno e l'oziose piume ànno del mondo ogni vertú sbandita, ond'è dal corso suo quasi smarrita nostra natura vinta dal costume." Poi iniziò:,Cominciò ella: Allora io le dissi:,Ond’io a lei: Quello che ha aspetto così robusto e che accorda il suo canto con quell'altro dal naso prominente fu ripieno di ogni valore,"Quel che par sì membruto e che s’accorda, cantando, con colui dal maschio naso, d’ogne valor portò cinta la corda" "quando le parole si sentono ora sì, ora no",ch’or sì or no s’intendon le parole "Ma la Provvidenza divina, che con Scipione difese a Roma la gloria del mondo, interverrà presto, così come io prevedo","Ma l’alta provedenza, che con Scipio difese a Roma la gloria del mondo, soccorrà tosto, sì com’io concipio" "La bufera infernale, che è incessante, trascina rapinosamente le anime","La bufera infernal, che mai non resta, mena li spirti con la sua rapina" "Una donna del cielo, esperta di queste cose","Donna del ciel, di queste cose accorta" Le vostre divisioni rovinano la più bella parte del mondo.,Vostre voglie divise guastan del mondo la piú bella parte. "Non diede a roma l'onore di nascere in quella terra, ma in giudea piuttosto, per far sì che fosse realizzata la sua volontà di rendere quella degli umili la condizione umana a lui prediletta!","Ed or di picciol borgo un sol n'à dato, tal che natura e 'l luogo si ringrazia onde sí bella donna al mondo nacque." l'anima cui fu domandato questo rispose così:,"E l’ombra che di ciò domandata era, si sdebitò così:" "Voi vegliate nell'eterna luce di Dio, così che né la notte né il sonno vi sottraggono alcun passo che il mondo compie nelle sue vie","Voi vigilate ne l’etterno die, sì che notte né sonno a voi non fura passo che faccia il secol per sue vie" "Ci sedemmo lì entrambi, rivolti a levante nella direzione da cui eravamo saliti, cosa che di solito fa piacere guardare","A seder ci ponemmo ivi ambedui vòlti a levante ond’eravam saliti, che suole a riguardar giovare altrui" "In tal modo la giustizia divina addolcisce il nostro sentimento, così che esso non può mai essere rivolto a un pensiero malvagio","Quindi addolcisce la viva giustizia in noi l’affetto sì, che non si puote torcer già mai ad alcuna nequizia" "Ma Virgilio ci aveva lasciati privi di sé, Virgilio, dolcissimo padre, Virgilio, al quale mi affidai per la mia salvezza","Ma Virgilio n’avea lasciati scemi di sé, Virgilio dolcissimo patre, Virgilio a cui per mia salute die’mi" "Si possono dare al prossimo morte per forza, ferite dolorose, e nei suoi beni rovine, incendi e rapine","Morte per forza e ferute dogliose nel prossimo si danno, e nel suo avere ruine, incendi e tollette dannose" E non si manifesta mediante la vista.,E non si può conoscer per lo viso con una voce tanto dolce e benevola quale non si sente mai in questo mondo mortale,"parlare in modo soave e benigno, qual non si sente in questa mortal marca" "O anima, che sembri così smaniosa di parlare con me, parla più chiaramente e appagami con le tue parole","O anima, che par sì vaga di parlar meco, fa sì ch’io t’intenda, e te e me col tuo parlare appaga" "E ha tanta più saggezza di qualsiasi altro, quanto è vero che il cielo è maggiore della terra.","E tant'ha più d'ogn'altra canoscenza, quanto lo ciel de la terra è maggio." Io mi separai poco fa da uno che proviene da un paese vicino,"I’ mi partii, poco è, da un che fu di là vicino" allora il mio maestro disse:,onde ‘l maestro mio disse: Cristo non disse ai suoi primi Apostoli: 'Andate e predicate ciance ai fedeli',"Non disse Cristo al suo primo convento: ‘Andate, e predicate al mondo ciance’" "Non credo che Erisìttone fosse dimagrito così sino alla sola pelle, a causa del digiuno, quando ne ebbe maggior timore","Non credo che così a buccia strema Erisìttone fosse fatto secco, per digiunar, quando più n’ebbe tema" "Virgilio era accanto a me, dal lato della Cornice dal quale si può cadere nel vuoto, perché non c'è nessun argine","Virgilio mi venìa da quella banda de la cornice onde cader si puote, perché da nulla sponda s’inghirlanda" "e poiché si gode del bere tanto quanto è intensa la sete, non saprei dire quanto quell'anima mi diede giovamento","e però ch’el si gode tanto del ber quant’è grande la sete,non saprei dir quant’el mi fece prode" "Oh, sei già morto","Oh, or se’ tu ancor morto" "ma io ero già disposto a farlo da me stesso, come lui voleva:infatti la mia vista, diventando più limpida, penetrava sempre di più nel raggio dell'alta luce che è vera di per se stessa","ma io era già per me stesso tal qual ei volea: ché la mia vista, venendo sincera, e più e più intrava per lo raggio de l’alta luce che da sé è vera" Non è la prima volta che vedo costui,Già di veder costui non son digiuno "Portava la barba lunga e con peli bianchi e neri, simile ai suoi capelli, dei quali ricadevano sul petto due lunghe trecce","Lunga la barba e di pel bianco mista portava, a’ suoi capelli simigliante, de’ quai cadeva al petto doppia lista" ed erano così tante che il loro numero entra nelle migliaia più del raddoppiare delle caselle del gioco degli scacchi,"ed eran tante, che ‘l numero loro più che ‘l doppiar de li scacchi s’inmilla" "La pianta è inferiore al suo seme, più di quanto Beatrice e Margherita non possono vantarsi del loro marito rispetto a Costanza","Tant’è del seme suo minor la pianta, quanto più che Beatrice e Margherita, Costanza di marito ancor si vanta" Lei mi disse:,Ella mi disse: "Nell'aria oscura si riversano una grandine spessa, acqua sporca e neve","Grandine grossa, acqua tinta e neve per l’aere tenebroso si riversa" "O se lei fosse vestita da parata con un cappellino e con un velo a fascia e di giorno apparisse accompagnata da qualche bella donna dai modi educati, tu non proveresti una rabbia più forte, né saresti più angosciata d'amore, né intristito dalla malinconia, a meno di non correre il rischio di morire dal ridere dal profondo del tuo cuore: o moriresti dal ridere o fuggiresti via.","Or, s'ella fosse vestuta d'un'uzza con capellin' e di vel soggolata ed apparisse di die accompagnata d'alcuna bella donna gentiluzza, tu non avresti niquità sì forte né saresti angoscioso sì d'amore né sì involto di malinconia, che tu non fossi a rischio de la morte di tanto rider che farebbe 'l core: o tu morresti, o fuggiresti via." Tu ci hai mandati in rovina,Tu n'hai desfatti "Così mi parlava, e intanto non cessavamo di camminare","Sì mi parlava, e andavamo introcque" "L'altro spirito gioioso, che mi era già stato presentato come un'anima preziosa, mi si mostrò come un raffinato rubino colpito dalla luce del sole","L’altra letizia, che m’era già nota per cara cosa, mi si fece in vista qual fin balasso in che lo sol percuota" "E ha reso la mia anima, all'interno del mio cuore, piena di desiderio, tanto che mi pare sentirla sottrarsi a lui e andare da lei","Che fatt'ha dentro al cor disiderosa l'anima, in guisa che da lui si svia e vanne a lei." "Perché gli avvoltoi, i nibbi e i corvi non si lamentano con dio onnipotente che non ti ha reso ancora a loro?","Ché non fanno lamento li avoltori, nibbi e corbi a l'alto dio sovrano, che lor te renda?" "Noi vi ascolteremo e vi parleremo di ciò che volete, mentre il vento tace come fa in questo punto","Di quel che udire e che parlar vi piace, noi udiremo e parleremo a voi, mentre che ’l vento, come fa, ci tace" "L'essere a terra sporse in avanti il muso e ritirò le orecchie nella testa, come la lumaca ritira le corna","Quel che giacea, il muso innanzi caccia, e li orecchi ritira per la testa come face le corna la lumaccia" "e gli prese il braccio con l'uncino, cosicché gli portò via un brandello di carne","e preseli ’l braccio col runciglio, sì che, stracciando, ne portò un lacerto" ma lei folgorò il mio sguardo a tal punto che sulle prime non potei sopportarne la vista,ma quella folgorò nel mio sguardo sì che da prima il viso non sofferse "La mia cattiva sorte (non c’è niente che mi possa far peggio?) ostacola il mio ritorno e mi fa errare, lontano da voi.","La mia fortuna (or che mi pò far peggio?) mi tene a freno, e mi travolge e gira." "Dentro il Cielo che, ruotando intorno alla Terra, porta il nome, io vidi una scala dorata e scintillante dei raggi del Sole che saliva verso l'alto, tanto che non ne potevo vedere la fine","Dentro al cristallo che ‘l vocabol porta, cerchiando il mondo, del suo caro duce sotto cui giacque ogne malizia morta, di color d’oro in che raggio traluce vid’io uno scaleo eretto in suso tanto, che nol seguiva la mia luce" Da tempo loro ti attendono.,Già se' lor ragione. "Quando fummo avanzati fino al punto in cui al mio maestro parve opportuno mostrarmi la creatura che fu così bella, si tolse di fronte a me e mi fece fermare","Quando noi fummo fatti tanto avante, ch’al mio maestro piacque di mostrarmi la creatura ch’ebbe il bel sembiante, d’innanzi mi si tolse e fé restarmi," "Non appena mi accorsi degli spiriti, ritenendo che fossero immagini riflesse, mi voltai indietro per vedere di chi fossero","Sùbito sì com’io di lor m’accorsi, quelle stimando specchiati sembianti, per veder di cui fosser, li occhi torsi" "Questa gente che si accalca intorno a noi è molta, ed essi vengono a pregarti","Questa gente che preme a noi è molta, e vegnonti a pregar" Perché mi spezzi,Perché mi schiante Poi fece loro il segno della croce ed essi si gettarono tutti sulla spiaggia,Poi fece il segno lor di santa croce ond’ei si gittar tutti in su la piaggia "in quella materia in cui i sensi non forniscono spiegazioni adeguate, certo non ti dovresti stupire ormai, poiché vedi che la ragione non può sempre andare dietro ai sensi","d’i mortali dove chiave di senso non diserra, certo non ti dovrien punger li strali d’ammirazione omai, poi dietro ai sensi vedi che la ragione ha corte l’ali" "Come il cavaliere esce talvolta dalla sua schiera e va per prendere l'onore del primo assalto al nemico, così Forese si allontanò da noi con passi più rapidi","Qual esce alcuna volta di gualoppo lo cavalier di schiera che cavalchi, e va per farsi onor del primo intoppo, tal si partì da noi con maggior valchi" "Io vidi quella nobile schiera di anime, dopo, guardare verso l'alto come in attesa, pallide e umili","Io vidi quello essercito gentile tacito poscia riguardare in sùe quasi aspettando, palido e umìle" "tornai a drizzare la mia figura come quando si cammina, anche se i miei pensieri restarono umili e prostrati","dritto sì come andar vuolsi rife’mi con la persona, avvegna che i pensieri mi rimanessero e chinati e scemi" E l'amore prende il suo posto nel cuore gentile così naturalmente come il calore prende posto nella luce del fuoco.,E prende amore in gentilezza loco così propïamente come calore in clarità di foco. "Ahimè, Genovesi, uomini alieni da ogni buona usanza e pieni di ogni vizio, perché non siete dispersi nel mondo","Ahi Genovesi, uomini diversi d’ogne costume e pien d’ogne magagna, perché non siete voi del mondo spersi" "Prima era un dubbio semplice, mentre ora è raddoppiato a causa delle tue parole, che mi confermano, qui e altrove, ciò che ho già udito","Prima era scempio, e ora è fatto doppio ne la sentenza tua, che mi fa certo qui, e altrove, quello ov’io l’accoppio" "Per la maledizione della Chiesa l'eterno amore divino non si perde al punto che non possa tornare, finché c'è un po' di speranza","Per lor maladizion sì non si perde, che non possa tornar, l’etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde" "e quella faccia accanto a lui che sembra più screpolata delle altre, ebbe fra le sue braccia la Santa Chiesa: fu nativo di Tours e qui espia col digiuno le anguille di Bolsena e la vernaccia","e quella faccia di là da lui più che l’altre trapunta ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia: dal Torso fu, e purga per digiuno l’anguille di Bolsena e la vernaccia" Dunque cosa vuoi sapere da me,Dunque che a me richiedi "Poi da ogni parte si levò un grido tale, che il maestro si rivolse a me e disse:","Poi cominciò da tutte parti un grido tal, che ‘l maestro inverso me si feo, dicendo:" O tu che sei guidato attraverso l'Inferno,O tu che se’ per questo ’nferno tratto attenderemo là il nuovo giorno,là il novo giorno attenderemo "Mentre io fissavo attentamente in basso, il mio maestro mi tirò a sé dal punto dove stavo, dicendomi:","Mentr’io là giù fisamente mirava, lo duca mio, mi trasse a sé del loco dov’io stava, dicendo:" "ricordati di me, che sono Pia","ricorditi di me, che son la Pia" "Se io avessi uno stile poetico aspro e duro, quale sarebbe adatto a descrivere il centro della Terra sul quale pesano tutte le rocce, io esprimerei il contenuto dei miei versi in modo più appropriato","S’io avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo buco sovra ’l qual pontan tutte l’altre rocce, io premerei di mio concetto il suco più pienamente" "Daremo la risposta a Chirone, quando saremo vicini a lui: il tuo desiderio fu sempre così impulsivo e a tuo danno",La risposta farem noi a Chirón costà di presso: mal fu la voglia tua sempre sì tosta ma disse:,ma disse: "Nessuno, dal momento che il pastore che guida il gregge può ruminare, ma non ha le unghie fesse","Nullo, però che ’l pastor che procede, rugumar può, ma non ha l’unghie fesse" Poi accusiamo Saffira e suo marito,Indi accusiam col marito Saffira "ma la natura lascia poi che voi uomini parliate in un modo o nell'altro, a seconda dei vostri desideri e preferenze","ma così o così, natura lascia poi fare a voi secondo che v’abbella" e sei giunto in un punto da dove io non posso scorgere oltre con le mie sole forze,e se’ venuto in parte dov’io per me più oltre non discerno "Erranti pensieri che a poco a poco mi avete condotto a tale altezza di concetti, guardate che la mia donna ha il cuore duro come vetro, al punto che non posso, solo con le mie forze, trapassarlo.","Vaghi pensier' che cosí passo passo scorto m'avete a ragionar tant' alto, vedete che madonna à 'l cor di smalto sí forte ch'io per me dentro nol passo." Il libro del futuro mi ha mentito di diversi anni,Di parecchi anni mi mentì lo scritto Questi non è mai morto,Questi non vide mai l’ultima sera "Questa scintilla riaccese ogni mia conoscenza di quel volto trasformato, e riconobbi la faccia di Forese Donati","Questa favilla tutta mi raccese mia conoscenza a la cangiata labbia, e ravvisai la faccia di Forese" "Come colui che vede d'improvviso davanti a sé una cosa che suscita la sua meraviglia, per cui crede e non crede, dicendo tra sé","Qual è colui che cosa innanzi sé sùbita vede ond’e’ si maraviglia, che crede e non, dicendo" "quanto più si va su, tanto meno è ardua","e quant’om più va sù, e men fa male" "Hai detto ""egli ebbe""","dicesti ""elli ebbe""" Affinché non sembri che tu ci sia,Acciò che non si paia che tu ci sia "La golosità, la pigrizia e le comodità dell'ozio hanno messo al bando ogni virtù che c'è nel mondo, per cui la nostra natura, vinta dalla moda comune, ha quasi smarrito la sua retta via ed è ormai così spenta ogni bontà, che dà forma alla vita, che colui che si dedica alla poesia è additato come una persona strana.","Ed è sí spento ogni benigno lume del ciel, per cui s'informa umana vita, che per cosa mirabile s'addita chi vol far d'elicona nascer fiume." "o mi accorsi del fatto che cambiò discorso rispetto a quello che aveva iniziato, che probabilmente sarebbe stato diverso","I’ vidi ben sì com’ei ricoperse lo cominciar con l’altro che poi venne, che fur parole a le prime diverse" "Quando ebbe detto questo, torcendo gli occhi, riprese a rodere il misero teschio coi denti, che furono forti come quelli di un cane su quell'osso","Quand’ebbe detto ciò, con li occhi torti riprese ’l teschio misero co’denti, che furo a l’osso, come d’un can, forti" "Io avevo già i suoi capelli attorcigliati nella mia mano e ne avevo strappate diverse ciocche, mentre lui latrava con gli occhi rivolti verso il basso,quando un altro gridò:","Io avea già i capelli in mano avvolti, e tratto glien’avea più d’una ciocca, latrando lui con li occhi in giù raccolti, quando un altro gridò:" "Nell'Inferno c'è un luogo non afflitto da pene ma solo avvolto dalle tenebre, dove i lamenti non risuonano come gemiti di dolore ma sono sospiri","Luogo è là giù non tristo di martìri, ma di tenebre solo, ove i lamenti non suonan come guai, ma son sospiri" Noi intanto eravamo giunti ai piedi del monte,Noi divenimmo intanto a piè del monte Allora che c'è,Dunque: che è Allora rispose:,Rispuose adunque: "Beatrice, volgi i tuoi occhi santi al tuo fedele che, per vederti, ha percorso tanta strada","Volgi, Beatrice, volgi li occhi santi al tuo fedele che, per vederti, ha mossi passi tanti" dà la mancia a uno e questo non lo assilla più,"a cui porge la man, più non fa pressa" "Io sono Manfredi, nipote dell'imperatrice Costanza","Io son Manfredi, nepote di Costanza imperadrice" "infatti il suo volere è conforme a quello divino: tuttavia, da tre mesi egli ha accolto sulla barca tutti coloro che hanno voluto salirci, senza opporsi","ché di giusto voler lo suo si face: veramente da tre mesi elli ha tolto chi ha voluto intrar, con tutta pace" "Ma voi abboccate all'esca, così che l'amo del demonio vi attira a sé","Ma voi prendete l’esca, sì che l’amo de l’antico avversaro a sé vi tira" I suoi occhi erano più lucenti di una stella e lei iniziò a parlarmi con tono dolce e soave,Lucevan li occhi suoi più che la stella e cominciommi a dir soave e piana Apri il cuore alla novità che sto per dirti,Apri a la verità che viene il petto "Vedi Elena, per cui si combatté una lunga e sanguinosa guerra, e vedi il grande Achille, che combatté a scopi amorosi","Elena vedi, per cui tanto reo tempo si volse, e vedi ’l grande Achille, che con amore al fine combatteo" Vedi la belva che mi ha fatto voltare,Vedi la bestia per cu’ io mi volsi allora chiesi:,ond’io: "Quando arrivano davanti alla rovina, allora emettono urla, pianti, lamenti","Quando giungon davanti a la ruina, quivi le strida, il compianto, il lamento" "L'oro e l'argento fine, il carminio e il bianco di zinco, l'indaco e il legno lucido e levigato, lo smeraldo vivido come quando si spezza, tutti questi colori, posti dentro quella valletta, sarebbero vinti dall'erba e dai fiori, come il minore è vinto dal maggiore","Oro e argento fine, cocco e biacca, indaco, legno lucido e sereno, fresco smeraldo in l’ora che si fiacca, da l’erba e da li fior, dentr’a quel seno posti, ciascun saria di color vinto, come dal suo maggiore è vinto il meno" "Mi prese per mano, mossa da un desiderio amoroso, e disse che mi avrebbe donato il suo cuore.","Per man mi prese, d'amorosa voglia, e disse che donato m'avea 'l core." Allora si fa ogni sforzo per poter trovare uno scampo alla morte per naufragio.,"Allor si sforza molto como possa campare, che non perisca in mare." Io dissi:,Diss’io: E io a loro:,E io a loro: "ed egli stesso mi fece voltare, e non si accontentò che io mi mettessi le mani sugli occhi, ma aggiunse anche le sue","ed elli stessi mi volse, e non si tenne a le mie mani, che con le sue ancor non mi chiudessi" Subito io dissi:,Sùbito diss’io: "Aprì le braccia, quindi spalancò le ali","Le braccia aperse, e indi aperse l’ale" "Mentre attraversavamo l'alta selva deserta, per colpa di colei che credette al serpente, i nostri passi erano accompagnati da un canto angelico","Sì passeggiando l’alta selva vòta, colpa di quella ch’al serpente crese, temprava i passi un’angelica nota" "Il sole era in quella posizione in cui si trova quando vibra i suoi primi raggi là dove il suo Creatore fu ucciso, mentre l'Ebro è sotto la costellazione della Bilancia, e le onde del Gange sono arse dal mezzogiorno","Sì come quando i primi raggi vibra là dove il suo fattor lo sangue sparse, cadendo Ibero sotto l’alta Libra, e l’onde in Gange da nona riarse, sì stava il sole" mi baciò il viso e disse:,"basciommi ’l volto, e disse:" "e come tu mi vedi, così io vidi cadere uno a uno gli altri tre, tra il quinto e il sesto giorno","e come tu mi vedi, vid’io cascar li tre ad uno ad uno tra ’l quinto dì e ’l sesto" Dice il popolo vilmente intento solo a guadagnare.,Dice la turba al vil guadagno intesa. "Tutti lo ammirano, tutti gli rendono onore: qui io vidi Socrate e Platone, che gli stanno più vicini degli altri","Tutti lo miran, tutti onor li fanno: quivi vid’io Socrate e Platone, che ’nnanzi a li altri più presso li stanno" Egli ci disse:,Diss’elli a noi: Andai via di lì,Mossimi "e vidi Orfeo, Cicerone, Lino e il filosofo Seneca","e vidi Orfeo, Tulio e Lino e Seneca morale" "nessun'altra pianta che avesse fronde o un tronco rigido vi può crescere, poiché non si piegherebbe all'impeto delle onde","null’altra pianta che facesse fronda o indurasse, vi puote aver vita, però ch’a le percosse non seconda" "infatti i Pesci guizzano sull'orizzonte, e il Carro giace tutto sopra il Coro, e dobbiamo percorrere altra strada prima del passaggio al Cerchio sottostante","ché i Pesci guizzan su per l’orizzonta, e ’l Carro tutto sovra ’l Coro giace, e ’l balzo via là oltra si dismonta" Questi non sembra avere un corpo umbratile,Colui non par corpo fittizio "Prova tu a salire, visto che sei bravo","Or va tu sù, che se’ valente" "Avrai pochi compagni se segui l'altra via quindi ti prego ancor di più, o uomo gentile, di non abbandonare la tua generosa impresa.","Pochi compagni avrai per l'altra via: tanto ti prego piú, gentile spirto, non lassar la magnanima tua impresa." "e come si mangia il pane per fame, così quello che stava sopra addentò l'altro dove il cervello si congiunge col midollo spinale:Tideo non morse in modo diverso le tempie a Menalippo per odio, rispetto a quanto faceva quel dannato col teschio e le altre parti","e come ’l pan per fame si manduca, così ’l sovran li denti a l’altro pose là ’ve ’l cervel s’aggiugne con la nuca: non altrimenti Tideo si rose le tempie a Menalippo per disdegno, che quei faceva il teschio e l’altre cose" Io alzai lo sguardo,Io levai li occhi "Ognuno di loro si sentì colpevole della cosa, ma soprattutto quello che l'aveva provocata","Di che ciascun di colpa fu compunto, ma quei più che cagion fu del difetto" e così di difende dalla calca,e così da la calca si difende "Maestro, che cos'è quello che sento","Maestro, che è quel ch’i’ odo" Esse azzannarono il dannato che si era nascosto e lo fecero a brandelli,"In quel che s’appiattò miser li denti, e quel dilaceraro a brano a brano" il poeta rifletteva:,ragionava il poeta: perciò pregai in fretta lo spirito che mi dicesse chi erano i suoi compagni di pena,per ch’i’ pregai lo spirto più avaccio che mi dicesse chi con lu’ istava "ora dovrà essere da te fissata con attenzione, perché di tutte le anime di cui sono composta quelli che brillano nel mio occhio sono i più degni di tutti i beati","or fisamente riguardar si vole, perché d’i fuochi ond’io figura fommi, quelli onde l’occhio in testa mi scintilla, e’ di tutti lor gradi son li sommi" "Poi si mise dentro il fuoco, pregando Stazio di seguirmi, mentre prima per un lungo tratto si era frapposto a noi","Poi dentro al foco innanzi mi si mise, pregando Stazio che venisse retro, che pria per lunga strada ci divise" "O avarizia, che cosa puoi farci più di questo, dopo che hai avvinto a te il mio sangue al punto che non si cura neppure dei propri congiunti","O avarizia, che puoi tu più farne, poscia c’ha’ il mio sangue a te sì tratto, che non si cura dela propria carne" "Come una fiamma di solito lambisce solo la superficie delle cose unte, muovendosi sull'estremità, così facevano quelle fiammelle dal calcagno alla punta dei piedi","Qual suole il fiammeggiar de le cose unte muoversi pur su per la strema buccia, tal era lì dai calcagni a le punte" "Così ora da una piccola terra ha fatto nascere un sole tale, che gli uomini ringraziano la natura e il luogo che hanno prodotto una donna così bella.","Quando io movo i sospiri a chiamar voi, e 'l nome che nel cor mi scrisse amore, laudando s'incomincia udir di fore il suon de' primi dolci accenti suoi." "vi è chi teme di perdere potere, favore, onore e fama se un altro lo supera, per cui si rattrista al punto da desiderare l'opposto","è chi podere, grazia, onore e fama teme di perder perch’altri sormonti, onde s’attrista sì che ‘l contrario ama" "Come i fanciulli, vergognandosi, se ne stanno muti con gli occhi a terra, ascoltando e ammettendo la propria colpa, pentiti, così stavo io","Quali fanciulli, vergognando, muti con li occhi a terra stannosi, ascoltando e sé riconoscendo e ripentuti, tal mi stav’io" E non può avvicinarsi a lei nessun uomo che sia vile.,E nol le pò apressare om che sia vile. "Poi tra di loro si fece splendente un lume, tale che se la costellazione del Cancro avesse una stella così luminosa, l'inverno avrebbe un giorno della durata di un mese","Poscia tra esse un lume si schiarì sì che, se ‘l Cancro avesse un tal cristallo, l’inverno avrebbe un mese d’un sol dì" "Non appena distolsi un poco lo sguardo da essa per domandare al mio maestro, la rividi più splendente e più grande","Dal qual com’io un poco ebbi ritratto l’occhio per domandar lo duca mio, rividil più lucente e maggior fatto" E io alla mia guida:,E io al duca: "e indicò uno col dito,","e mostrò col dito," "In effetti mi ritrovai sull'orlo estremo della valle dolorosa dell'Inferno, che accoglie in sé un rimbombo di infiniti lamenti",Vero è che ’n su la proda mi trovai de la valle d’abisso dolorosa che ’ntrono accoglie d’infiniti guai e come sa ogni bambino a Campagnatico,e sallo in Campagnatico ogne fante "Tu proverai come è amaro il pane altrui, e come è duro salire e scendere le scale altrui","Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale" "Ma per quella potenza per cui io muovo i miei passi per un cammino così arduo, dacci uno dei tuoi centauri a cui possiamo stare vicini, perché ci mostri il punto in cui si guada il fiume e perché porti Dante sulla groppa, visto che lui non è uno spirito che può volare a mezz'aria","Ma per quella virtù per cu’ io movo li passi miei per sì selvaggia strada, danne un de’ tuoi, a cui noi siamo a provo, e che ne mostri là dove si guada e che porti costui in su la groppa, ché non è spirto che per l’aere vada" Vedi là un angelo che si accinge a venire verso di noi,Vedi colà un angel che s’appresta per venir verso noi L'imperatore del regno del dolore usciva fuori dal ghiaccio fino alla cintola,Lo ’mperador del doloroso regno da mezzo ’l petto uscìa fuor de la ghiaccia lui disse:,disse: "E io non sono l'unico dannato qui, poiché queste altre anime sono soggette alla stessa pena per lo stesso peccato","E io anima trista non son sola, ché tutte queste a simil pena stanno per simil colpa" "e mi riempì di un tale desiderio di guardare chi stesse parlando, che non si sarebbe mai quietato senza soddisfarlo","e fece la mia voglia tanto pronta di riguardar chi era che parlava, che mai non posa, se non si raffronta" "Oh, ombre inconsistenti, tranne che nell'aspetto","Ohi ombre vane, fuor che ne l’aspetto" Quello davanti urlava:,Quel dinanzi: "Li troverai tra quel popolo vanesio, che spera in Talamone e vi perderà più soldi che nella speranza di trovare il fiume della Diana","Tu li vedrai tra quella gente vana che spera in Talamone, e perderagli più di speranza ch’a trovar la Diana" "infatti a Dionigi essa venne svelata da chi la vide quassù, insieme a molte altre cose di questi ordini angelici",ché chi ‘l vide qua sù gliel discoperse con altro assai del ver di questi giri Mi rispose:,Rispuosemi: Risorgi e vinci,Resurgi e vinci cominciai per accertarmi di quella fede che toglie ogni dubbio,comincia’ io per voler esser certo di quella fede che vince ogne errore: "Ma ora ti si presenta agli occhi un nuovo interrogativo, tale che non potresti risolverlo da solo: prima ne saresti vinto","Ma or ti s’attraversa un altro passo dinanzi a li occhi, tal che per te stesso non usciresti: pria saresti lasso" "Finché il corpo ha vita tu mente hai la possibilità di indirizzare i pensieri verso giuste mete: tienili a freno, perché imboccare in ritardo la giusta strada è cosa pericolosa, ed è già tardi per incamminarsi sulla via del bene.","Mentre che 'l corpo è vivo ài tu 'l freno in bailia de' penser' tuoi: deh stringilo or che pòi, ché dubbioso è 'l tardar, come tu sai, e 'l cominciar non fia per tempo omai." Quello mi gridò:,Quei mi sgridò: "Il desiderio di laura e della gloria ancora mi attraggono, e ormai sono giunto forse agli ultimi giorni della mia vita.",Ch' altri mi sprona e son forse a l'estremo. "I ruscelli che scendono dalle verdi colline del Casentino verso l'Arno, facendo i loro letti freschi e bagnati, mi stanno sempre davanti agli occhi e non per niente, poiché la loro immagine mi asciuga molto più del male per cui ho il volto scavato","Li ruscelletti che d’i verdi colli del Casentin discendon giuso in Arno, faccendo i lor canali freddi e molli, sempre mi stanno innanzi, e non indarno, ché l’imagine lor vie più m’asciuga che ’l male ond’io nel volto mi discarno" Cominciai:,I’ cominciai: Non c'è mai stata una sofferenza così grande quanto quella che sopporto in questa condizione di dubbio e indecisione: ,Né mai peso fu greve quanto quel ch' i' sostengo in tale stato: "O Malebranche, ecco uno degli anziani di Santa Zita (del comune di Lucca)","O Malebranche, ecco un de li anzian di Santa Zita" "Colei che siede tanto bella ai piedi di Maria, produsse e aprì la piaga che Maria poi curò e richiuse","La piaga che Maria richiuse e unse, quella ch’è tanto bella da’ suoi piedi è colei che l’aperse e che la punse" ma digli pure ciò che domanda con tanta insistenza,ma parla e digli quel ch’e’ dimanda con cotanta cura Mi rispose:,Ed elli a me: e se io sarò timido amico della verità,e s’io al vero son timido amico "O peccatori più di tutti gli altri creati per il male, che state nel luogo di cui è arduo parlare, sarebbe stato meglio se in vita foste stati pecore o capre","Oh sovra tutte mal creata plebe che stai nel loco onde parlare è duro, mei foste state qui pecore o zebe" "Allora al diavolo cadde l'orgoglio, al punto che lasciò cadere ai piedi l'uncino e disse agli altri:","Allor li fu l’orgoglio sì caduto, ch’e’ si lasciò cascar l’uncino a’ piedi, e disse a li altri:" E lui a me:,Ed elli a me: "Sedeva solitaria sulla terra verace, come se fosse stata lasciata lì a guardia del carro che avevo visto essere legato dalla bestia biforme","Sola sedeasi in su la terra vera, come guardia lasciata lì del plaustro che legar vidi a la biforme fera" "Ora, figlio mio, la ragione della mia cacciata dall'Eden non fu la gola per aver assaggiato il frutto proibito, ma solo l'aver infranto i divieti divini","Or, figluol mio, non il gustar del legno fu per sé la cagion di tanto essilio, ma solamente il trapassar del segno" "La sete di conoscenza, che non si può mai estinguere se non con quell'acqua di cui la donna samaritana chiese grazia a Gesù, mi tormentava e la fretta mi spingeva lungo la via ingombra dietro al mio maestro, e come lui provavo compassione per la giusta punizione inflitta alle anime","La sete natural che mai non sazia se non con l’acqua onde la femminetta samaritana domandò la grazia, mi travagliava, e pungeami la fretta per la ‘mpacciata via dietro al mio duca, e condoleami a la giusta vendetta" poi farà in modo che a loro non servano preghiere e voti contro i venti di Focara,"poi farà sì, ch’al vento di Focara non sarà lor mestier voto né preco" E io dissi al poeta:,E io dissi al poeta: "O Iacopo da Sant'Andrea, a cosa ti è servito usarmi come scudo","O Iacopo da Santo Andrea, che t’è giovato di me fare schermo" "e come il mandriano che passa la notte fuori e pernotta accanto al suo bestiame tranquillo, sorvegliando che nessuna belva lo disperda","e quale il mandrian che fori alberga, lungo il pecuglio suo queto pernotta, guardando perché fiera non lo sperga" "Un amore, purché virtuoso, fu sempre corrisposto, a condizione che la sua fiamma fosse visibile","Amore, acceso di virtù, sempre altro accese, pur che la fiamma sua paresse fore" Virgilio si mosse,Elli si mosse E quello a me:,Ed elli a me: "così le formiche, entro la loro schiera scura, si toccano il muso l'una con l'altra, forse per chiedersi informazioni sul cammino e sui frutti del loro lavoro","così per entro loro schiera bruna s’ammusa l’una con l’altra formica, forse a spiar lor via e lor fortuna" Allora mi disse:,Ond’elli a me: "Allora noi ripetiamo il nome di Pigmalione, reso traditore, ladro e assassino dalla sua avidità di oro","Noi repetiam Pigmalion allotta, cui traditore e ladro e paricida fece la voglia sua de l’oro ghiotta" "Quel pallore che la mia viltà mi colorò sul viso, vedendo la mia guida tornare sui suoi passi, indusse Virgilio a trattenere dentro di sé i suoi dubbi","Quel color che viltà di fuor mi pinseveggendo il duca mio tornare in volta, più tosto dentro il suo novo ristrinse" "Tale profezia non è nuova al mio orecchio: dunque la fortuna giri pure la sua ruota come vuole, e il contadino ruoti la sua zappa","Non è nuova a li orecchi miei tal arra: però giri Fortuna la sua rota come le piace, e ’l villan la sua marra" "cosicché si adiri un'altra volta del mercato che si fa dentro al Tempio, che fu costruito con miracoli e col martirio",sì ch’un’altra fiata omai s’adiri del comperare e vender dentro al templo che si murò di segni e di martìri "Egli è creato e, colto dai sensi, assume un nome preciso, è disposizione naturale dell'anima e desiderio del cuore.","Elli è creato, ed ha sensato, nome, d'alma costome, e de cor volontate." "non le servì che gli uomini udissero che Cesare, che fece paura a tutto il mondo, trovasse la Povertà sicura al suono della propria voce, insieme al pastore Amiclàte","né valse udir che la trovò sicura con Amiclàte, al suon de la sua voce, colui ch’a tutto ‘l mondo fé paura" dunque desidero sapere quale destino mi attende,per che la voglia mia saria contenta d’intender qual fortuna mi s’appressa "Dal momento che tace, non perdere tempo","Da ch’el si tace, non perder l’ora" Così gridai levando il viso in alto,Così gridai con la faccia levata "ma la verità che io ho esposto è scritta in più luoghi delle Sacre Scritture, e tu lo capirai se le leggi con attenzione","ma questo vero è scritto in molti lati da li scrittor de lo Spirito Santo, e tu te n’avvedrai se bene agguati" cominciò il poeta pallido in volto,cominciò il poeta tutto smorto ma l'alta roccia la stringe da una parte e dall'altra,ma quinci e quindi l’alta pietra rade "ma poiché la Santa Chiesa talvolta dispensa dai voti, il che sembra contraddire quanto ti ho appena detto, è bene che tu sieda ancora un poco a mensa, poiché devi essere aiutato a digerire il cibo pesante che hai ingerito","ma perché Santa Chiesa in ciò dispensa, che par contra lo ver ch’i’ t’ho scoverto, convienti ancor sedere un poco a mensa, però che ‘l cibo rigido c’hai preso, richiede ancora aiuto a tua dispensa" nacqui a Siena e fui uccisa in Maremma,"Siena mi fé, disfecemi Maremma" "E tra il Po, le montagne, il mare Adriatico e il Reno non è solo la sua stirpe ad aver abbandonato le virtù necessarie al vero e ai piaceri cortesi","E non pur lo suo sangue è fatto brullo, tra ‘l Po e ‘l monte e la marina e ‘l Reno, del ben richesto al vero e al trastullo" "ma non ti dico in che modo esso è tripartito, in modo che tu lo ricerchi di tua iniziativa","ma come tripartito si ragiona, tacciolo, acciò che tu per te ne cerchi" ma compresi di esservi dentro dal fatto che vidi che la mia donna era diventata più bella,ma d’esservi entro mi fé assai fede la donna mia ch’i’ vidi far più bella "e appena giunse sull'argine della Bolgia successiva, gli servì ostentare un'aria sicura","e com’el giunse in su la ripa sesta, mestier li fu d’aver sicura fronte" Ora affrettiamoci a raccogliere il suo invito,Or accordiamo a tanto invito il piede "E a tutti saranno evidenti le opere indegne di suo zio, che disonorano una casata tanto nobile e due corone","E parranno a ciascun l’opere sozze del barba e del fratel, che tanto egregia nazione e due corone han fatte bozze" E io:,E io a lui: "e ora sembravano guidate nella danza dalla bianca, ora dalla rossa","e or parean da la bianca tratte, or da la rossa" "Poiché da quel momento ha un suo aspetto esteriore, è chiamata ombra","Però che quindi ha poscia sua paruta, è chiamata ombra" "Non è senza ragione il nostro viaggio verso il fondo dell'Inferno: si vuole così in Cielo, dove l'arcangelo Michele vendicò il supremo peccato di Lucifero","Non è sanza cagion l’andare al cupo: vuolsi ne l’alto, là dove Michele fé la vendetta del superbo strupo" "Se io ero solo ciò che tu, amore che governi il Cielo, creasti per ultima, lo sai tu che mi sollevasti con la tua luce","S’i’ era sol di me quel che creasti novellamente, amor che ‘l ciel governi, tu ‘l sai, che col tuo lume mi levasti" "Noi ci avvicinammo ed eravamo al punto in cui là dove prima mi sembrava che la parete fosse rotta, proprio come un muro attraversato da una crepa, vidi una porta, e sotto di essa tre gradini per salire ad essa, di diversi colori, e un angelo guardiano che non diceva nulla","Noi ci appressammo, ed eravamo in parte, che là dove pareami prima rotto, pur come un fesso che muro diparte,vidi una porta, e tre gradi di sotto per gire ad essa, di color diversi, e un portier ch’ancor non facea motto" Vi invidio i suoi gesti semplici e degni dell'ammirazione di chi la guarda.,Quanto v' invidio gli atti onesti e cari! "perciò in Terra è cresciuta una tale stupidità che, senza prova di alcuna testimonianza, si corre dietro ad ogni promessa","per cui tanta stoltezza in terra crebbe, che, sanza prova d’alcun testimonio, ad ogne promession si correrebbe" "ah, povero me",ahi miser lasso mi è rimasta solo lei nel mondo,e questa sola di là m’è rimasa "E il beato che lo segue nel cerchio di cui parlo, nella parte alta, ritardò la propria morte con una vera penitenza :ora sa che il giudizio eterno non viene mutato, quando la preghiera di un'anima degna, sulla Terra, rimanda quello che è già stato pronunciato","E quel che segue in la circunferenza di che ragiono, per l’arco superno, morte indugiò per vera penitenza: ora conosce che ‘l giudicio etterno non si trasmuta, quando degno preco fa crastino là giù de l’odierno" "e se ne andò come il tuono che svanisce, se squarcia subito la nube","e fuggì come tuon che si dilegua, se sùbito la nuvola scoscende" Più volte quella lettura ci spinse a cercarci con gli occhi e ci fece impallidire,"Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso" "Allora quella luce, che ancora non conoscevo, dalla sua profondità in cui prima cantava, iniziò a parlare come colui a cui piace fare del bene","Onde la luce che m’era ancor nova, del suo profondo, ond’ella pria cantava, seguette come a cui di ben far giova:" "e perché il suo nome corrispondesse alla sua indole, da qui al quale apparteneva totalmente","e perché fosse qual era in costrutto, quinci si mosse spirito a nomarlo del possessivo di cui era tutto" "e lì, per riscattare dalla prigionia il suo amico che era stato catturato da Carlo d'Angiò, si sottopose a una tremenda umiliazione","e lì, per trar l’amico suo di pena ch’e’ sostenea ne la prigion di Carlo, si condusse a tremar per ogne vena" "La lingua che io parlai era già scomparsa prima che la gente di Nembrod si dedicasse all'opera che non poteva essere completata :infatti nessun prodotto dell'intelletto umano fu mai durevole, a causa dell'arbitrio dell'uomo che si rinnova seguendo le influenze celesti","La lingua ch’io parlai fu tutta spenta innanzi che a l’ovra inconsummabile fosse la gente di Nembròt attenta: ché nullo effetto mai razionabile, per lo piacere uman che rinovella seguendo il cielo, sempre fu durabile" "dopo, in pochi passi, giungemmo al punto in cui un ponte di pietra usciva dalla roccia",poscia con pochi passi divenimmo là ’v’uno scoglio de la ripa uscia "o gente umana, perché desideri quei beni il cui possesso esclude la condivisione","o gente umana, perché poni ‘l core là ‘v’è mestier di consorte divieto" "Chi è costui che sale lungo il nostro monte prima di essere morto, e apre e chiude gli occhi a suo piacimento","Chi è costui che ‘l nostro monte cerchia prima che morte li abbia dato il volo, e apre li occhi a sua voglia e coverchia" "Io sono colui che condussi mia sorella Ghisolabella a soddisfare le voglie del marchese, comunque si racconti questa sconcia notizia","I’ fui colui che la Ghisolabella condussi a far la voglia del marchese, come che suoni la sconcia novella" "e Beatrice, come una madre che viene in aiuto del figlio pallido e anelante con la sua voce, che solitamente riesce a consolarlo, mi disse:","e quella, come madre che soccorre sùbito al figlio palido e anelo con la sua voce, che ‘l suol ben disporre, mi disse:" Che grazia è mai questa per me,Qual grazia m’è questa "E colei che vedeva i pensieri dubbiosi nella mia mente, disse:","E quella che vedea i pensier dubi ne la mia mente, disse:" Il mondo mi ebbe con sé poco tempo,Il mondo m’ebbe giù poco tempo "Come le rane fuggono tutte davanti alla biscia loro avversaria, finché ciascuna si ammucchia sulla terraferma, così io vidi più di mille anime di iracondi fuggire davanti ad uno che attraversava lo Stige camminando, coi piedi asciutti","Come le rane innanzi a la nimica biscia per l’acqua si dileguan tutte, fin ch’a la terra ciascuna s’abbica, vid’io più di mille anime distrutte fuggir così dinanzi ad un ch’al passo passava Stige con le piante asciutte" Ma ti prego che il diavolo non l'abbia vinta e non rida del mio male.,Ma ti prego che 'l tuo nemico del mio mal non rida. "E un dannato, che sentì il mio accento toscano, gridò alle nostre spalle:","E un che ’ntese la parola tosca, di retro a noi gridò:" "Ma in questa situazione che mi tormenta, nascondo cosa provo nel profondo del cuore e fingo, in modo da non dare manifestazioni di quello che mi tormenta: anche se nel mio cuore continua questo conflitto, e mi porta via ogni energia.","Ma, per lo folle tempo che m'ha giunto, mi cangio di mia ferma oppinïone in altrui condizione, sì ch'io non mostro quant'io sento affanno: là 'nd' eo ricevo inganno, chè dentro da lo cor mi pass' amanza, che se ne porta tutta mia possanza." "Non avevamo ancora compiuto cento passi in due, quando il fiume svoltò verso levante e io ne seguii il corso","Non eran cento tra ‘ suoi passi e ‘ miei, quando le ripe igualmente dier volta, per modo ch’a levante mi rendei" "Così mi parlò, e poi iniziò a cantare 'Ave, Maria' e in questo modo svanì come un oggetto che affonda nell'acqua profonda","Così parlommi, e poi cominciò ‘Ave, Maria’ cantando, e cantando vanio come per acqua cupa cosa grave" "La mia anima ha molta più paura del tormento della Cornice sottostante, tanto che il carico del macigno di laggiù già pesa sulle mie spalle","Troppa è più la paura ond’è sospesa l’anima mia del tormento di sotto, che già lo ‘ncarco di là giù mi pesa" "allora io ti prego, quando tornerai sulla Terra, di andare dalla mia bella figlia, madre dei due eredi della corona di Sicilia e Aragona, e di dirle la verità su di me, se si racconta altro sulla mia sorte ultraterrena","ond’io ti priego che, quando tu riedi, vadi a mia bella figlia, genitrice de l’onor di Cicilia e d’Aragona, e dichi ‘l vero a lei, s’altro si dice" "e la notte, che ruota in posizione opposta a quella del sole, spuntava fuori dal Gange in congiunzione con la Bilancia, mentre non è così quando la sua durata eccede quella del giorno","e la notte, che opposita a lui cerchia, uscia di Gange fuor con le Bilance, che le caggion di man quando soverchia" E non cesserò di parlare perché qualcuno mi ascolta,Né lascerò di dir perch’altri m’oda "Fa' in modo di spingere lo sguardo un po' più avanti, così che tu veda bene con l'occhio la faccia di quella donna sudicia e scapigliata che si graffia là con le unghie piene di sterco, e ora si china sulle cosce e ora è in piedi","Fa che pinghe il viso un poco più avante, sì che la faccia ben con l’occhio attinghe di quella sozza e scapigliata fante che là si graffia con l’unghie merdose, e or s’accoscia e ora è in piedi stante" "Il mondo è del tutto privo di ogni virtù cortese, come tu mi dici, e pieno di ogni malizia","Lo mondo è ben così tutto diserto d’ogne virtute, come tu mi sone, e di malizia gravido e coverto" "Ora dentro una stessa nazione, fiere crudeli (come i tedeschi) e greggi mansuete (come gli italiani) convivono in modo che il miglior soffre.","Or dentro ad una gabbia fiere selvagge e mansuete gregge s'annidan sí, che sempre il miglior geme." "Come l'emisfero dell'atmosfera resta terso e sereno, quando Borea soffia da quella guancia da cui spira un vento più dolce, grazie al quale viene spazzata via ogni impurità che prima turbava il cielo e questo sorride con le bellezze di ogni sua parte","Come rimane splendido e sereno l’emisperio de l’aere, quando soffia Borea da quella guancia ond’è più leno, per che si purga e risolve la roffia che pria turbava, sì che ‘l ciel ne ride con le bellezze d’ogne sua paroffia" gli sarà piacevole incontrarvi,grazioso fia lor vedervi assai "E prima che mi dedicassi a quest'opera, credevo che in Cristo ci fosse la sola natura divina, ed ero contento di questa fede","E prima ch’io a l’ovra fossi attento, una natura in Cristo esser, non piùe, credea, e di tal fede era contento" "Se siete indotti a cercarlo o a raggiungerlo con un amore troppo debole, questa Cornice ve ne fa scontare la giusta pena, dopo il pentimento","Se lento amore a lui veder vi tira o a lui acquistar, questa cornice, dopo giusto penter, ve ne martira" "Da quel momento in poi la mia visione fu superiore a quanto possa esprimere il mio linguaggio, che è inferiore a quel che vidi, così come la memoria è insufficiente a ricordare un tale eccesso","Da quinci innanzi il mio veder fu maggio che ‘l parlar mostra, ch’a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio" poi il serpente cadde disteso a terra davanti a lui,poi cadde giuso innanzi lui disteso Tra le altre ombre ne vidi una che aveva l'aria di aspettare,Tra l’altre vidi un’ombra ch’aspettava in vista Qui non c'è il Santo Volto,Qui non ha loco il Santo Volto "Noi andavamo lungo la pianura solitaria, come qualcuno che ritrova la strada perduta e che, fino ad essa, ha creduto di camminare invano","Noi andavam per lo solingo piano com’om che torna a la perduta strada, che ‘nfino ad essa li pare ire in vano" "Una giovane donna di tolosa, bella e nobile, pura e leggiadra, appare completamente identica e somigliante, per via dei suoi dolci occhi, alla mia amata.","Una giovane donna di tolosa, bell' e gentil, d'onesta leggiadria, è tant' e dritta e simigliante cosa, ne' suoi dolci occhi, della donna mia" "Quel che io vidi fu uno spirito celeste, un sole splendente.","Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi." "Sicurezza d'amore e leggiadra nobiltà, quanta può essercene in un angelo e in un'anima umana, è tutta in lui","Baldezza e leggiadria quant’esser puote in angelo e in alma, tutta è in lui" gli risposi vergognandomi,rispuos’io lui con vergognosa fronte "Benché la fuga improvvisa avesse disperso le anime lungo la spiaggia, verso il monte dove la giustizia divina ci tormenta, io mi strinsi alla mia guida fidata: e come sarei andato senza di lui","Avvegna che la subitana fuga dispergesse color per la campagna, rivolti al monte ove ragion ne fruga, i’ mi ristrinsi a la fida compagna: e come sare’ io sanza lui corso" "Non posso fare a meno di ardere per voi, di respirare in voi, perché io sono stato vostro.","Per voi conven ch' io arda e 'n voi respire, ch' i' pur fui vostro." "ma io sentii risuonare un corno, così forte che avrebbe sovrastato qualunque tuono e che indirizzò il mio sguardo, che seguiva la direzione opposta a quella del suono, tutto verso un luogo","ma io senti’ sonare un alto corno, tanto ch’avrebbe ogne tuon fatto fioco, che, contra sé la sua via seguitando, dirizzò li occhi miei tutti ad un loco" "Esse facevano sanguinare il loro volto, che cadeva a terra frammisto a lacrime ed era raccolto da vermi ripugnanti","Elle rigavan lor di sangue il volto, che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi da fastidiosi vermi era ricolto" "Oh, come vorrei che arrivasse qui subito",Oh quanto tarda a me ch’altri qui giunga ti prego di rispondermi e soddisfare il mio desiderio,"com’a te piace, parlami, e sodisfammi a’ miei disiri" "Noi ci eravamo già allontanati da quel dannato, quando io ne vidi altri due ghiacciati entro una buca, messi in modo tale che la testa di uno faceva da cappello all'altro","Noi eravam partiti già da ello, ch’io vidi due ghiacciati in una buca, sì che l’un capo a l’altro era cappello" "Figlio mio, non dispiacerti se Brunetto Latini torna un po' indietro con te e lascia proseguire la schiera","O figliuol mio, non ti dispiaccia se Brunetto Latino un poco teco ritorna ’n dietro e lascia andar la traccia" "Pensa, lettore, quale era la mia meraviglia, quando vedevo il grifone restare uguale a se stesso e trasmutarsi nell'immagine riflessa","Pensa, lettor, s’io mi maravigliava, quando vedea la cosa in sé star queta, e ne l’idolo suo si trasmutava" E uno cominciò:,E cominciò l’uno: "Folle è chi crede di essere il solo a conoscere la verità e che non pensa che ci siano altri che si curano di cercarla: nessuno si deve ritenere troppo superbo, ma deve considerare la sua condizione e la sua natura.","Foll'è chi crede sol veder lo vero e non pensare che altri i pogna cura: non se dev'omo tener troppo altero, ma dé guardar so stato e sua natura." Il buon maestro cominciò a dire:,Lo buon maestro cominciò a dire: "il sole, che ormai sorge, vi indicherà la direzione dove trovare un facile accesso alla montagna","lo sol vi mosterrà, che surge omai, prendere il monte a più lieve salita" "Come il baccelliere si prepara e non parla finché il maestro non ha proposto la questione, per confermarla con argomenti a sostegno e non per portarla a compimento, così io mi preparavo con ogni mezzo dialettico mentre Beatrice parlava, per essere pronto a un tale esaminatore","Sì come il baccialier s’arma e non parla fin che ’l maestro la question propone, per approvarla, non per terminarla, così m’armava io d’ogne ragione mentre ch’ella dicea, per esser presto a tal querente e a tal professione" "E uno di loro, che mi sembrava stanco, sedeva e abbracciava le ginocchia, tenendo la testa rivolta a terra tra le gambe","E un di lor, che mi sembiava lasso, sedeva e abbracciava le ginocchia, tenendo ‘l viso giù tra esse basso" "L'anima gloriosa di cui parlo, tornata nella carne che poteva aiutarla","L’anima gloriosa onde si parla, tornata ne la carne, in che fu poco, credette in lui che potea aiutarla" "In ognuna delle tre bocche dilaniava coi denti un peccatore, come fosse una gramola, così che ne tormentava tre al tempo stesso","Da ogne bocca dirompea co’ denti un peccatore, a guisa di maciulla, sì che tre ne facea così dolenti" "Colui che siede più in alto e mostra di aver trascurato il suo dovere, e che non partecipa al canto della preghiera, fu l'imperatore Rodolfo I, che avrebbe potuto risanare le piaghe che affliggono l'Italia, così che ora altri cercano tardivamente di fare lo stesso","Colui che più siede alto e fa sembianti d’aver negletto ciò che far dovea, e che non move bocca a li altrui canti, Rodolfo imperador fu, che potea sanar le piaghe c’hanno Italia morta, sì che tardi per altri si ricrea" "e come il fumo è sicuro indizio del fuoco, questa tua dimenticanza è la prova certa della tua colpa, quando hai rivolto ad altri la tua attenzione","e se dal fummo foco s’argomenta, cotesta oblivion chiaro conchiude colpa ne la tua voglia altrove attenta" "Ormai puoi capire da solo molte cose intorno a questa assemblea, senz'altro aiuto, se hai compreso bene le mie parole","Omai dintorno a questo consistorio puoi contemplare assai, se le parole mie son ricolte, sanz’altro aiutorio" L'angoscia delle anime che sono relegate qui dipinge sul mio volto quel tormento che tu credi paura,"L’angoscia de le genti che son qua giù, nel viso mi dipigne quella pietà che tu per tema senti" "Maestro, il tuo ragionamento è molto chiaro e distingue assai bene questo baratro e i dannati che vi sono puniti","Maestro, assai chiara procede la tua ragione, e assai ben distingue questo baràtro e ’l popol ch’e’ possiede" A chi serve bene non può mancare il compenso,A bon servente guiderdon non père Così disse la mia donna,Così la donna mia "Il suo portamento non era quello di una donna mortale, ma era quello di un angelo.",Non era l'andar suo cosa mortale ma d'angelica forma. "E la natura non creò l'amore prima del cuore gentile, né il cuore gentile prima dell'amore: allo stesso modo, appena fu creato il sole, subito lo splendore apparve luminoso, né lo splendore apparve prima del sole.","Né fe' amor anti che gentil core, né gentil core anti ch'amor, natura: ch'adesso con' fu 'l sole, sì tosto lo splendore fu lucente, né fu davanti 'l sole." "E ognuno deve credere, come anticipo di questo, che già l'isola di Cipro si lamenta e duole per la bestia che la governa, che non si discosta molto dagli altri esempi","E creder de’ ciascun che già, per arra di questo, Niccosia e Famagosta per la lor bestia si lamenti e garra, che dal fianco de l’altre non si scosta" "E vedete l'altro che, tra i sospiri, appoggia la guancia sul palmo della sua mano","L’altro vedete c’ha fatto a la guancia de la sua palma, sospirando, letto" Gli ultimi raggi del sole che è seguito dalla notte erano tanto alti sopra di noi che le stelle apparivano da molti lati,"Già eran sovra noi tanto levati li ultimi raggi che la notte segue, che le stelle apparivan da più lati" "Nei primi tempi dell'Umanità, perché i bambini si salvassero, erano sufficienti l'innocenza e la fede dei genitori","Bastavasi ne’ secoli recenti con l’innocenza, per aver salute, solamente la fede d’i parenti" "Qui si presentava in tal modo la quarta schiera dei beati, che il Padre sazia di continuo mostrandogli il mistero della Trinità","Tal era quivi la quarta famiglia de l’alto Padre, che sempre la sazia, mostrando come spira e come figlia" Si sarebbe giurato che egli dicesse Ave,Giurato si saria ch’el dicesse Ave "Non appena li guardai più in basso, mi sembrò che ognuno avesse il collo incredibilmente travolto tra il mento e l'inizio del petto","Come ’l viso mi scese in lor più basso, mirabilmente apparve esser travolto ciascun tra ’l mento e ’l principio del casso" "Ma chi siete voi, che un grave dolore opprime e spinge a versare lacrime lungo le guance","Ma voi chi siete, a cui tanto distilla quant’i’ veggio dolor giù per le guance" "e se la divergenza fosse maggiore o minore, l'ordine del mondo sarebbe assai manchevole in entrambi gli emisferi","e se dal dritto più o men lontano fosse ‘l partire, assai sarebbe manco e giù e sù de l’ordine mondano" "Dopo una lunga contesa verranno allo scontro violento, e la parte del contado caccerà l'altra con gravi danni","Dopo lunga tencione verranno al sangue, e la parte selvaggia caccerà l’altra con molta offensione" "La tracotante famiglia che incrudelisce dietro a chi fugge, mentre si placa come un agnello davanti a chi mostra i denti o la borsa, era già potente ma aveva umili origini","L’oltracotata schiatta che s’indraca dietro a chi fugge, e a chi mostra ‘l dente o ver la borsa, com’agnel si placa, già venìa sù, ma di picciola gente" "Sulle spalle, dietro la nuca, gli giaceva un drago con le ali aperte","Sovra le spalle, dietro da la coppa, con l’ali aperte li giacea un draco" "Nesso non era ancora arrivato sull'altra sponda, quando noi ci incamminammo attraverso un bosco in cui non c'era nessun sentiero","Non era ancor di là Nesso arrivato,quando noi ci mettemmo per un bosco che da neun sentiero era segnato" "Ora sei in grado di capire come ti avrebbero ridotto il canto dei beati e il mio sorriso, dal momento che il grido ti ha turbato così tanto","Come t’avrebbe trasmutato il canto, e io ridendo, mo pensar lo puoi, poscia che ‘l grido t’ha mosso cotanto" "Fin che fui in vita, Marzia fu così diletta ai miei occhi che esaudii ogni suo desiderio","Marzia piacque tanto a li occhi miei mentre ch’i’ fu’ di là che quante grazie volse da me, fei" "chiesi misericordia e che mi aprisse, ma prima mi colpii tre volte il petto","misericordia chiesi e ch’el m’aprisse, ma tre volte nel petto pria mi diedi" Perché mi calpesti,Perché mi peste Così io dissi a quella stessa luce che prima mi aveva parlato,Così diss’io a quella luce stessa che pria m’avea parlato Alzai la testa per vedere chi fosse,Drizzai la testa per veder chi fossi "Tra tutto ciò che ti ho mostrato dopo aver varcato la soglia infernale il cui passaggio non è negato a nessuno, i tuoi occhi non hanno mai visto nulla che fosse interessante come questo fiume, che estingue in sé tutte le falde di fuoco","Tra tutto l’altro ch’i’ t’ho dimostrato, poscia che noi intrammo per la porta lo cui sogliare a nessuno è negato, cosa non fu da li tuoi occhi scorta notabile com’è ’l presente rio, che sovra sé tutte fiammelle ammorta" "Dante, per il fatto che Virgilio se ne sia andato non piangere così presto, non piangere ancora","Dante, perché Virgilio se ne vada, non pianger anco, non pianger ancora" "In breve posso affermare che la mia donna è fra tutte un gioiello prezioso degno di essere ammirato quando appare più affascinante fra le altre, perché fa risplendere tutta la campagna e infonde gioia a ciò che la circonda.","Posso 'n breve contare: madonna è eletta gioia da vedere quand'apare 'nfra l'altre più adorna, ché tutta la rivera fa lucere e ciò che l'è d'incerchio allegro torna." "Non ti abbattere, e pensa che io sono vicina a Colui che ripara ogni ingiustizia","Muta pensier, pensa ch’i’ sono presso a colui ch’ogne torto disgrava" "chi non è in grado di volare fin lassù non si aspetti che io lo descriva, come un muto non può recare le notizie","chi non s’impenna sì che là sù voli, dal muto aspetti quindi le novelle" "allora un giusto zelo mi indusse a rimproverare l'orgoglio di Eva, la quale, benché la terra e il cielo le ubbidissero, benché fosse l'unica donna appena creata, non tollerò alcun limite alla propria conoscenza","onde buon zelo mi fé riprender l’ardimento d’Eva, che là dove ubidia la terra e ‘l cielo, femmina, sola e pur testé formata, non sofferse di star sotto alcun velo" quindi diresse con attenzione il passo verso di me,appresso porse a me l’accorto passo Abbi pietà del mio travaglio vergognoso.,Miserere del mio non degno affanno. "È preferibile attendere un poco prima di scendere, così che il nostro olfatto si abitui al cattivo odore","Lo nostro scender conviene esser tardo, sì che s’ausi un poco in prima il senso al tristo fiato" E rispondevano:,E rispondien: "e il mio maestro avanzò nello spazio libero lungo la parete rocciosa, come si procede sugli spalti di un castello rasente ai merli","e ‘l duca mio si mosse per li luoghi spediti purlungo la roccia, come si va per muro stretto a’ merli" "Affinché la tua esperienza in questo girone sia completa, va' e osserva la loro pena","Acciò che tutta piena esperienza d’esto giron porti va, e vedi la lor mena" "Oh, potenza divina, quanto sei severa dal momento che assesti colpi tali per la tua vendetta","Oh potenza di Dio, quant’è severa, che cotai colpi per vendetta croscia" "La luce dei suoi occhi, che mi distrugge dolcemente con il suo calore rasserenante, mi avvince in modo tale che non riesco a difendermi, né facendo ricorso all'ingegno né alla forza.","E 'l lume de' begli occhi, che mi strugge soavemente al suo caldo sereno, mi ritien con un freno contra cui nullo ingegno o forza valme." "Perciò io penso e giudico per il tuo bene che tu debba seguirmi, e io ti farò da guida","Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno che tu mi segui, ed io sarò tua guida" "Vergine pura, integra e perfetta, madre e figlia del tuo nobile nato gesù, che illumini questa vita e abbellisci quella divina per mezzo tuo gesù, figlio tuo e figlio di dio, o luce sublime di dio lucente vieni a salvarci negli ultimi giorni.","Vergine pura, d' ogni parte intera, del tuo parto gentil figliola e madre, ch' allumi questa vita e l'altra adorni, per te il tuo figlio e quel del sommo padre, o fenestra del ciel lucente altera, venne a salvarne in su li estremi giorni." e quello aveva emesso uno sconcio rumore col sedere,ed elli avea del cul fatto trombetta E lei:,Ed ella: "Fratello, che vuoi che serva salire","O frate, andar in sù che porta" "Non appena un timido raggio di sole fu penetrato nel carcere doloroso, e io vidi in quei quattro visi il mio identico aspetto smagrito, mi morsi entrambe le mani dal dolore","Come un poco di raggio si fu messo nel doloroso carcere, e io scorsi per quattro visi il mio aspetto stesso, ambo le man per lo dolor mi morsi" e il secondo sembrava una fiamma che spira egualmente dagli altri due,"e l’un da l’altro come iri da iri parea reflesso, e ‘l terzo parea foco che quinci e quindi igualmente si spiri" e disse:,e disse: "Poi è destino che i Bianchi cadano prima di tre anni, e che l'altra parte prenda il sopravvento con l'aiuto di un uomo che, ora, si tiene in bilico fra le due fazioni","Poi appresso convien che questa caggia infra tre soli, e che l’altra sormonti con la forza di tal che testé piaggia" "Ora, se tu fai scorrere di luce in luce l'occhio della tua mente dietro le mie parole, ti resta da scoprire chi sia l'ottava luce","Or se tu l’occhio de la mente trani di luce in luce dietro a le mie lode, già de l’ottava con sete rimani" "Quando l'anima feroce si separa dal corpo dal quale ella stessa si è staccata, Minosse la manda al settimo Cerchio","Quando si parte l’anima feroce dal corpo ond’ella stessa s’è disvelta, Minòs la manda a la settima foce" Perché ti attardi a guardare me più degli altri dannati,Perché se’ tu sì gordo di riguardar più me che li altri brutti "nella parte vicina all'orlo esterno del fossato camminavano verso di noi, in quella interna procedevano nella direzione opposta, ma più in fretta di noi,come i Romani hanno trovato un modo per far passare la gente sul ponte nell'anno del Giubileo, a causa del grande afflusso, i quali da un lato procedono verso San Pietro","dal mezzo in qua ci venien verso ’l volto, di là con noi, ma con passi maggiori, come i Roman per l’essercito molto, l’anno del giubileo, su per lo ponte hanno a passar la gente modo colto, che da l’un lato tutti hanno la fronte verso ’l castello e vanno a Santo Pietro" Mi rivolsi a loro e iniziai:,Volsimi a loro e incominciai: Il fiume ci separava di non più di tre passi,Tre passi ci facea il fiume lontani "e tutto solo, in un angolo, vidi il Saladino","e solo, in parte, vidi ’l Saladino" Il buon maestro disse:,Lo buon maestro disse: "non per sapere il numero degli angeli, o se una premessa necessaria e una contingente hanno mai prodotto una conseguenza necessaria","non per sapere il numero in che enno li motor di qua sù, o se necesse con contingente mai necesse fenno" "qui, infatti, si traggono grandi benefici grazie alle preghiere dei vivi",ché qui per quei di là molto s’avanza "Il mio cervello è ora segnato da voi come la cera è impressa dal sigillo, in modo tale che non muta la sua figura","Sì come cera da suggello, che la figura impressa non trasmuta, segnato è or da voi lo mio cervello" "Fermati, tu che dall'abito sembri essere concittadino della nostra patria malvagia",Sòstati tu ch’a l’abito ne sembri esser alcun di nostra terra prava "Se la memoria non mi inganna, nessuna ignoranza mi rese mai desideroso di sapere con tanto tormento, quanta mi sembrava di avere in quel momento","Nulla ignoranza mai con tanta guerra mi fé desideroso di sapere, se la memoria mia in ciò non erra, quanta pareami allor, pensando, avere" "Questa ballata vi serve e viene per stare con voi, è partita da colui che fu servo per amore"".","Questa vostra servente vien per istar con vui, partita da colui che fu servo d'amore" "Ora, se tu hai l'eccezionale privilegio di poter andare nel chiostro dove Cristo è l'abate del collegio, recita davanti a lui per me un 'Pater noster', almeno per quanto è necessario a noi in Purgatorio, dove non abbiamo più il potere di peccare","Or se tu hai sì ampio privilegio, che licito ti sia l’andare al chiostro nel quale è Cristo abate del collegio, falli per me un dir d’un paternostro, quanto bisogna a noi di questo mondo, dove poter peccar non è più nostro" "e se ognuno mostrasse le sue membra trafitte o mozzate, non sarebbe sufficiente a eguagliare l'aspetto orrendo della IX Bolgia","e qual forato suo membro e qual mozzo mostrasse, d’aequar sarebbe nulla il modo de la nona bolgia sozzo" "Giacevano l'uno sull'altro, sul ventre e sulle spalle, e alcuni avanzavano carponi in quel triste luogo","Qual sovra ’l ventre, e qual sovra le spalle l’un de l’altro giacea, e qual carpone si trasmutava per lo tristo calle" "Allora una Cianghella, un Lapo salterello avrebbe suscitato meraviglia, proprio come ora farebbero Cincinnato e Cornelia","Saria tenuta allor tal maraviglia una Cianghella, un Lapo Salterello, qual or saria Cincinnato e Corniglia" "Ormai non voglio più che tu parli, malvagio traditore","Omai non vo’ che più favelle, malvagio traditor" Ho desiderio del contrario,Del contrario ho io brama "Ora presta attenzione a quello che sto per dire: questa natura umana, unita al suo Creatore, fu pura e scevra dal peccato come era stata creata","Or drizza il viso a quel ch’or si ragiona: questa natura al suo fattore unita, qual fu creata, fu sincera e buona" ma in chiesa si deve stare coi santi e alla taverna con gli ubriaconi,"ma ne la chiesa coi santi, e in taverna coi ghiottoni" E io a lui:,E io a lui: "Coraggio, deponi ogni timore","Pon giù omai, pon giù ogni temenza" "E mi sembrava che il signore, benevolo e mite, le rispondesse con viso equilibrato:","E ‘l segnor mi parea, benigno e mite, risponder lei con viso temperato:" "Maestro, dove sono il Flegetonte e il Lete","Maestro, ove si trova Flegetonta e Letè" "Ma se le svergognate sapessero quello che il Cielo prepara per loro, avrebbero già aperto le bocche per urlare","Ma se le svergognate fosser certe di quel che ‘l ciel veloce loro ammanna, già per urlare avrian le bocche aperte" "Il maggiore ministro della natura, che diffonde il suo benefico influsso sulla Terra e con la sua luce misura il tempo, unito con quel punto che ho detto prima, ruotava in quella spirale in cui ogni giorno sorge un po' prima","Lo ministro maggior de la natura, che del valor del ciel lo mondo imprenta e col suo lume il tempo ne misura, con quella parte che sù si rammenta congiunto, si girava per le spire in che più tosto ognora s’appresenta" Così pregò il poeta e così fu risposto poco lontano da noi,"Così pregò ‘l poeta, e sì risposto poco dinanzi a noi ne fu" "Così lei, che mi appare tra le donne splendente come un sole, genera pensieri d'amore dentro di me, come se si irradiassero dai suoi occhi come raggi.","Così costei, ch'è tra le donne un sole, in me, movendo de' begli occhi i rai, cria d'amor penseri, atti e parole." "Credo di essere sceso solo tre passi, e fui di sotto: vidi uno spirito che mi guardava con insistenza, come se mi volesse riconoscere","Solo tre passi credo ch’i’ scendesse, e fui di sotto, e vidi un che mirava pur me, come conoscer mi volesse" Se essi in quelle fiamme possono parlare,S’ei posson dentro da quelle faville parlar il mio sentimento non è abbastanza intenso per potervi ringraziare a sufficienza,"non è l’affezion mia tanto profonda, che basti a render voi grazia per grazia" "Colonna carica di gloria, a cui si appoggia la nostra speranza e la fama del grande passato romano, che ancora non ha deviato dal vero cammino neanche a causa dell'ira di giove, metafora di chi oggi regge le sorti dell'italia traviata dalle difficoltà, qui non ci sono palazzi, teatri o loggie ma al loro posto alberi sempre verdi, un abete, un faggio e un pino tra l'erba verde e il bel monte vicino da cui si sale e si scende recitando poesie, elevando al cielo il nostro sapere.","Gloriosa columna in cui s'appoggia nostra speranza e 'l gran nome latino, ch'ancor non torse del vero camino l'ira di giove per ventosa pioggia, qui non palazzi, non teatro o loggia, ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino tra l'erba verde, e 'l bel monte vicino, onde si scende poetando e poggia, levan di terra al ciel nostr'intelletto." "Oh, ti auguro che l'altra anima non riesca ad addentarti: non ti spiaccia dirmi chi è, prima che fugga via di qui","Oh, se l’altro non ti ficchi li denti a dosso, non ti sia fatica a dir chi è, pria che di qui si spicchi" "Ella è Semiramide, di cui si legge che fu sposa di Nino al quale poi succedette: governò la terra che ora è governata dal Soldano","Ell’è Semiramìs, di cui si legge che succedette a Nino e fu sua sposa: tenne la terra che ’l Soldan corregge" e dentro la barca sedevano più di cento spiriti,e più di cento spirti entro sediero "ma te lo chiesi per accelerare il tuo passo: così bisogna pungolare i pigri, lenti a muoversi quando tornano svegli","ma dimandai per darti forza al piede: così frugar conviensi i pigri, lenti ad usar lor vigilia quando riede" "Natura provvide opportunamente alla nostra sicurezza, quando mise fra noi e la rabbia tedesca la difesa delle alpi.","Ben provide natura al nostro stato, quando de l' alpi schermo pose fra noi e la tedesca rabbia." "La vipera che costituisce lo stemma dei Milanesi non ornerà il suo sepolcro così bene, come avrebbe fatto il gallo di Gallura","Non le farà sì bella sepultura la vipera che Melanesi accampa, com’avria fatto il gallo di Gallura" "Poi nella mia profonda fantasia vidi un uomo crocifisso, con aspetto pieno di amaro disdegno, che moriva in questo modo","Poi piovve dentro a l’alta fantasia un crucifisso dispettoso e fero ne la sua vista, e cotal si morìa" "quale negligenza, quale indugio è questo","qual negligenza, quale stare è questo" Il profumo che esce dai frutti e dalla fonte d'acqua che sale lungo i rami dell'albero fa nascere in noi il desiderio di bere e mangiare,Di bere e di mangiar n’accende cura l’odor ch’esce del pomo e de lo sprazzo che si distende su per sua verdura "Mi ero separato da poco dal mio corpo, quando lei mi fece entrare dentro quelle mura per trarre uno spirito fuori dalla Giudecca","Di poco era di me la carne nuda, ch’ella mi fece intrar dentr’a quel muro, per trarne un spirto del cerchio di Giuda" gli risposi:,diss’io lui: "La mia gioia che mi risplende intorno mi nasconde ai tuoi occhi, come un animale fasciato dalla seta",La mia letizia mi ti tien celato che mi raggia dintorno e mi nasconde quasi animal di sua seta fasciato "Oh, creature terrene",Oh terreni animali "E grazie a queste mie parole, se le hai ascoltate nel modo dovuto, è confutato l'argomento che ti avrebbe danneggiato altre volte","E per queste parole, se ricolte l’hai come dei, è l’argomento casso che t’avria fatto noia ancor più volte" "Ed è bene che tu resti afflitto e in lutto, spirito maledetto","Con piangere e con lutto, spirito maladetto, ti rimani" La benevolenza del signore e l’amore per una donna sono le due catene a cui con molte pene sono legato perché io stesso liberamente mi imprigionai.,"Carità di signore, amor di donna son le catene ove con molti affanni legato son perch' io stesso mi strinsi." "Nacqui sotto il governo di Giulio Cesare, anche se negli ultimi anni, e vissi a Roma sotto il governo del buon imperatore Augusto, al tempo degli dei pagani","Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto al tempo de li dei falsi e bugiardi" "Come il sole in uno specchio, non diversamente la fiera duplice vi si rifletteva dentro, ora con un atteggiamento, ora con un altro","Come in lo specchio il sol, non altrimenti la doppia fiera dentro vi raggiava, or con altri, or con altri reggimenti" "La novità del suono e la luce intensa accesero in me il desiderio di conoscerne la causa, così acuto come non lo sentii mai",La novità del suono e ‘l grande lume di lor cagion m’accesero un disio mai non sentito di cotanto acume La Libia non si vanti più con la sua sabbia,Più non si vanti Libia con sua rena poiché mi sentivo venir meno la forza delle gambe,ché mi sentiva la possa de le gambe posta in triegue "Perdio, questo solleciti talora il vostro animo, e guardate con pietà i patimenti del popolo sofferente, che dopo dio, aspetta solo da voi la tranquillità.","Per dio, questo la mente talor vi mova, e con pietà guardate le lagrime del popol doloroso, che sol da voi riposo dopo dio spera." "Fratelli, le vostre pene","O frati, i vostri mali" "ma poiché questo regno per la fede verace, è giusto che Dante ne parli per glorificarla","ma perché questo regno ha fatto civi per la verace fede, a gloriarla, di lei parlare è ben ch’a lui arrivi" "Mentre volevo dire 'Sono soddisfatto', mi vidi giunto nell'altra Cornice, così che i miei occhi desiderosi mi fecero tacere","Com’io voleva dicer 'Tu m’appaghe', vidimi giunto in su l’altro girone, sì che tacer mi fer le luci vaghe" "non molti anni fa ne ruppi uno per salvare una persona che vi stava annegando, e questa sia la testimonianza che corregga l'errore di chi è male informato","l’un de li quali, ancor non è molt’anni, rupp’io per un che dentro v’annegava: e questo sia suggel ch’ogn’omo sganni" "O fratello, ora capisco quale nodo ha trattenuto me, il Notaro e Guittone al di qua di questo 'dolce stil novo' che sento","O frate, issa vegg’io il nodo che ‘l Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo" "se non che sono confortato dalla mia buona fede, che accompagna l'uomo e lo rende coraggioso proteggendolo con la difesa dell'avere la coscienza pura","se non che coscienza m’assicura, la buona compagnia che l’uom francheggia sotto l’asbergo del sentirsi pura" Mi rispose:,Rispuose: "Sorreggimi a passare a miglior vita, e accogli con piacere i miei nuovi desideri.",Scorgimi al miglior guado e prendi in grado i cangiati desiri. "e loro, pensando che io lo facessi per voglia di mangiare, si alzarono subito e dissero: ""Padre, ci sarà molto meno penoso se tu mangi i nostri corpi: tu ci hai dato queste misere carni, e tu spogliaci di esse""","ed ei, pensando ch’io ’l fessi per voglia di manicar, di subito levorsi e disser: ""Padre, assai ci fia men doglia se tu mangi di noi: tu ne vestisti queste misere carni, e tu le spoglia""" E ciò che ti sarà più fastidioso sarà la compagnia malvagia e folle con cui dovrai condividere l'esilio,"E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle" "Ha gli occhi rossi, il muso sporco e unto, il ventre gonfio e le zampe con artigli","Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, e ’l ventre largo, e unghiate le mani" "Tuttavia, perché tu ti vergogni meno del tuo errore e perché un'altra volta tu sia più forte ascoltando le sirene, cessa la ragione del tuo pianto e ascolta: così sentirai come la mia morte terrena avrebbe dovuto condurti su una strada opposta a quella che hai seguito","Tuttavia, perché mo vergogna porte del tuo errore, e perché altra volta, udendo le serene, sie più forte, pon giù il seme del piangere e ascolta: sì udirai come in contraria parte mover dovieti mia carne sepolta" "Forse tu ti stupisci, antico spirito, del sorriso che ho fatto","Forse che tu ti maravigli, antico spirto, del rider ch’io fei" Lui mi rispose:,E quelli a me: E lui:,E quei: "La tua preghiera è degna di grande lode, e perciò io la accetto","La tua preghiera è degna di molta loda, e io però l’accetto" tu la vedrai ridere felice sulla cima di questo monte,"tu la vedrai di sopra, in su la vetta di questo monte, ridere e felice" "Tu, o figlio, hai finalmente esaudito in questa luce in cui io ti parlo il gradito e lontano desiderio che avevo tratto leggendo dal gran volume","Grato e lontano digiuno, tratto leggendo del magno volume du’ non si muta mai bianco né bruno, solvuto hai, figlio, dentro a questo lume in ch’io ti parlo, mercè di colei ch’a l’alto volo ti vestì le piume" e disse cose che saranno incredibili anche a chi le vedrà di persona,e disse cose incredibili a quei che fier presente "Quando io fui presso la riva, tanto che solo il fiume mi separava da quegli oggetti, per veder meglio arrestai il passo, e vidi le fiammelle proseguire e lasciare dietro di sé l'aria dipinta, e quelle strisce luminose sembravano tratti di pennello","Quand’io da la mia riva ebbi tal posta, che solo il fiume mi facea distante, per veder meglio ai passi diedi sosta, e vidi le fiammelle andar davante, lasciando dietro a sé l’aere dipinto, e di tratti pennelli avean sembiante" "Ma quell'ingrato e maligno popolo che è disceso anticamente da Fiesole e conserva ancora la rozzezza dei montanari, diventerà tuo nemico per le tue buone azioni: e ne ha ben donde, poiché non è opportuno che il dolce fico nasca tra i frutti agri","Ma quello ingrato popolo maligno che discese di Fiesole ab antico, e tiene ancor del monte e del macigno, ti si farà, per tuo ben far, nimico: ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi si disconvien fruttare al dolce fico" "Poi, tornati a camminare lungo la strada solitaria, percorremmo più di un miglio, ciascuno assorto nei suoi pensieri","Poi, rallargati per la strada sola, ben mille passi e più ci portar oltre, contemplando ciascun sanza parola" "ma l'Ellesponto, là dove passò Serse, non fu più odiato da Leandro a causa delle sue mareggiate tra le città di Sesto e Abido, rispetto a quel fiume perché non mi fece passare","ma Elesponto, là ‘ve passò Serse, ancora freno a tutti orgogli umani, più odio da Leandro non sofferse per mareggiare intra Sesto e Abido, che quel da me perch’allor non s’aperse" Tutti insieme cantavano a una voce il Salmo,Tutti insieme ad una voce con quanto di quel salmo è poscia scripto "Lì potei fissare l'aspetto di tuo figlio, o Iperione, e vidi come Mercurio e Venere si muovono in cerchio accanto ad esso","L’aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com’si move circa e vicino a lui Maia e Dione" "Ed ecco che si sentiva qualcuno che piangeva e cantava 'O Signore, le mie labbra', in modo tale che faceva nascere in noi gioia e dolore","Ed ecco piangere e cantar s’udìe ‘Labia mea, Domine’ per modo tal, che diletto e doglia parturìe" "A questo proposito voglio che tu pensi che la violenza si mescola alla volontà, e questo fa sì che le offese compiute non si possono giustificare","A questo punto voglio che tu pense che la forza al voler si mischia, e fanno sì che scusar non si posson l’offense" "L'ottavo Cielo vi mostra molte stelle, le quali appaiono diverse per quantità e qualità","La spera ottava vi dimostra molti lumi, li quali e nel quale e nel quanto notar si posson di diversi volti" "Io e i miei compagni eravamo vecchi e deboli quando giungemmo a quello stretto dove Ercole pose le colonne, limite oltre il quale l'uomo non deve procedere: a destra avevamo Siviglia, a sinistra Ceuta","Io e ’ compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov’Ercule segnò li suoi riguardi, acciò che l’uom più oltre non si metta: da la man destra mi lasciai Sibilia, da l’altra già m’avea lasciata Setta" Vada Malacoda,Vada Malacoda quello rispose:,Ed elli a noi: Da ciò puoi capire che l'amore necessariamente in voi è causa di ogni virtù e di ogni azione meritevole di essere punita,Quinci comprender puoi ch’esser convene amor sementa in voi d’ogne virtute e d’ogne operazion che merta pene "Al mondo non ci furono mai persone tanto rapide a perseguire il loro vantaggio o a fuggire il loro danno, quanto io, dopo aver udito quelle parole, venni quaggiù dal mio scanno celeste, affidandomi alle tue parole nobili che onorano te e quelli che le hanno udite""","Al mondo non fur mai persone ratte a far lor pro o a fuggir lor danno, com’io, dopo cotai parole fatte,venni qua giù del mio beato scanno, fidandomi del tuo parlare onesto, ch’onora te e quei ch’udito l’hanno""" "Figliolo mio, perché ti sei comportato così verso di noi",Figliuol mio perché hai tu così verso noi fatto "Una di esse si avventò su Capocchio e lo azzannò alla nuca, così che, trascinandolo via, gli fece grattare con la pancia il suolo roccioso della Bolgia","L’una giunse a Capocchio, e in sul nodo del collo l’assannò, sì che, tirando, grattar li fece il ventre al fondo sodo" "dunque queste anime di bambini che sono morti prematuramente, non senza ragione siedono a diverse altezze",e però questa festinata gente a vera vita non è sine causa intra sé qui più e meno eccellente lui a me:,Ed elli a me: E lei a me:,Ed ella a me: e chi sono costoro che sembrano così sopraffatti dal dolore,e che gent’è che par nel duol sì vinta per cui compresi che lì c'era il passaggio,per ch’io m’accorsi che ’l passo era lici "e come in quelle fortezze ci sono dei ponticelli di legno che uniscono le loro soglie alla riva dei fossati, così dalla base della roccia partivano dei ponti di pietra che tagliavano trasversalmente gli argini e i fossati, fino al pozzo centrale che li interrompe e li riunisce","e come a tai fortezze da’ lor sogli a la ripa di fuor son ponticelli, così da imo de la roccia scogli movien che ricidien li argini e ’ fossi infino al pozzo che i tronca e raccogli" "Solamente in fatto di essere dove ero, tra piccoli boschi e colli, mi bastò per avere vergogna di me, poiché a un nobile cuore basta questo poco per vergognarsi e non ebbi bisogno di altre ragioni.","Solo ov'io era, tra boschetti e colli, vergogna ebbi di me, ch'al cor gentile basta ben tanto, ed altro spron non volli." Poi lo afferrarono con più di cento uncini e dissero:,"Poi l’addentar con più di cento raffi, disser:" I miei peccati furono orrendi,Orribil furon li peccati miei "Come una colonna militare opera una conversione sotto gli scudi, per salvarsi, e si gira con le insegne, prima che tutta possa invertire la marcia","Come sotto li scudi per salvarsi volgesi schiera, e sé gira col segno, prima che possa tutta in sé mutarsi" "Io vidi allora tutto il Cielo cosparso di quel colore che le nubi assumono per il sole opposto, a sera e al mattino","Di quel color che per lo sole avverso nube dipigne da sera e da mane, vid’io allora tutto ’l ciel cosperso" "La sua faccia mi sembrava lunga e grossa come la pigna di bronzo a San Pietro, a Roma, e le altre membra erano in proporzione","La faccia sua mi parea lunga e grossa come la pina di San Pietro a Roma, e a sua proporzione eran l’altre ossa" "Di fronte a lui, affacciata alla finestra di un gran palazzo, Micòl osservava stupita, come una donna indispettita e corrucciata","Di contra, effigiata ad una vista d’un gran palazzo, Micòl ammirava sì come donna dispettosa e trista" io sarei dannato all'Inferno e farei ruotare i massi,voltando sentirei le giostre grame a tal punto il dolore le sconvolse la mente,tanto il dolor le fé la mente torta "Ora tu donna del cielo, tu nostra dea, se è lecito e se conviene chiamarti così, vergine di alto sentire, tu vedi ogni cosa umana.","Or tu, donna del ciel, tu nostra dea, (se dir lice e convensi), vergine d' alti sensi, tu vedi il tutto." "li occhi, ci dimostrarono quanto le siano gradite le preghiere devote","Li occhi da Dio diletti e venerati, fissi ne l’orator, ne dimostraro quanto i devoti prieghi le son grati" "ma poiché non ne dispongo, mi appresto a scrivere con un certo timore","ma perch’io non l’abbo, non sanza tema a dicer mi conduco" "Come colui che sogna il suo danno, e sognando vorrebbe sognare, così che desidera ciò che è vero come se non lo fosse,così feci io, non osando parlare, poiché volevo scusarmi e, pur non credendo di farlo, lo stavo comunque facendo","Qual è colui che suo dannaggio sogna, che sognando desidera sognare, sì che quel ch’è, come non fosse, agogna, tal mi fec’io, non possendo parlare, che disiava scusarmi, e scusava me tuttavia, e nol mi credea fare" Osserva quanto è esteso il concilio delle stole bianche,Mira quanto è ‘l convento de le bianche stole "In quest'ordine che dico tutte le nature ricevono la loro inclinazione, in modi diversi, più o meno vicine al loro principio creatore","Ne l’ordine ch’io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine" "ma chiunque voglia, se può, raffiguri l'atto dell'addormentarsi",ma qual vuol sia che l’assonnar ben finga ora invece si fa togliendo a questo e a quello il pane,ma or si fa togliendo or qui or quivi lo pan che ’l pio Padre a nessun serra "Il fuoco dell'amore si desta dentro il cuore gentile allo stesso modo che le proprietà tipiche delle pietre preziose si manifestano in esse: tali virtù discendono dalle stelle e si destano nelle pietre, ma non prima che il sole le abbia purificate, facendone gentil cosa.","Foco d'amore in gentil cor s'aprende come vertute in petra prezïosa, che da la stella valor no i discende anti che 'l sol faccia gentil cosa." facemmo male a non vendicare l'assalto di Teseo,mal non vengiammo in Teseo l’assalto "E se in cielo ci si cura di qualcosa di questo mondo, le anime dei santi che sono cittadine lassù, e hanno abbandonato in terra i corpi, ti chiedono pregando la fine delle prolungate ostilità civili, per le quali la gente non si sente sicura.","E se cosa di qua nel ciel si cura, l'anime che lassú son citadine e ànno i corpi abandonati in terra, del lungo odio civil ti pregan fine, per cui la gente ben non s'assecura, onde 'l camin a' lor tetti si serra." "Io mi mossi dal punto dove mi trovavo, per guardare da vicino un'altra storia che oltre Micòl biancheggiava nel marmo","I’ mossi i piè del loco dov’io stava, per avvisar da presso un’altra istoria, che di dietro a Micòl mi biancheggiava" infatti non sarebbe opportuno presentarsi di fronte al primo ministro di Paradiso con l'occhio velato da una qualche nebbia,"ché non si converria, l’occhio sorpriso d’alcuna nebbia, andar dinanzi al primo ministro, ch’è di quei di paradiso" "non c'è alcuna sua buona azione che renda onore alla sua memoria, così la sua anima è qui, furiosa",bontà non è che sua memoria fregi: così s’è l’ombra sua qui furiosa A momenti mi dà speranza e in altro pena.,Or mi tene in speranza ed or in pena. "dal momento che nessuno può opporsi al nostro viaggio, voluto da Dio",ché ’l nostro passo non ci può tòrre alcun: da tal n’è dato "E nonostante la gravità di questa perdita io continuo a vivere, cosa che mi genera dolore e rabbia.","Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno." "Ma io affido la mia anima, peccatrice, non lo nego, a te, vergine.","Ma pur in te l' anima mia si fida, peccatrice, i' nol nego, vergine." Tre donne venivano danzando in cerchio accanto alla ruota destra,Tre donne in giro da la destra rota venian danzando "(affranto, non so più cosa pensare di me stesso), o al contrario la notizia della sua morte mi condanni a provare dolore per il resto dei miei giorni?","(lasso, non so che di me stesso estime) o li condanni a sempiterno pianto?" "Camminava scalza, bagnandosi con la rugiada.","Discalza, di rugiada era bagnata." "Anche se mi è precluso ogni movimento per le gambe appesantite, ho ancora le braccia agili per colpire","Ancor che mi sia tolto lo muover per le membra che son gravi, ho io il braccio a tal mestiere sciolto" "Poi mi prese per mano con dolcezza, dicendo:","Poi caramente mi prese per mano, e disse:" "In mezzo al Mediterraneo c'è un paese andato in rovina, chiamato Creta, sotto il cui antico re il mondo fu un tempo innocente","In mezzo mar siede un paese guasto, che s’appella Creta, sotto ’l cui rege fu già ’l mondo casto" "Siete testimone di tutto ciò che occorre, di qualità e di bellezza: perché il vostro viso emana una luce così grande che non esiste una donna che abbia in sé una bellezza che davanti a voi non le adombri in viso.",De tutto compimento siete ornata e d'adornezze e di tutto bellore: ché 'l vostro viso dà sì gran lumera che non è donna ch'aggia in sé beltate ch'a voi davante non s'ascuri in cera. Dissero:,Disser: "Il nostro peccato, invece, fu di natura eterosessuale",Nostro peccato fu ermafrodito "Con noi ci sono anche Euripide, Antifonte, Simonide, Agatone e molti altri greci che si sono ornati la fronte di alloro","Euripide v’è nosco e Antifonte, Simonide, Agatone e altri piùe Greci che già di lauro ornar la fronte" Io mossi lo sguardo e il buon maestro disse:,"Io mossi li occhi, e ‘l buon maestro dicea:" Ti ho chiamato almeno tre volte,Almen trevoci t’ho messe "Come in una peschiera calma e tersa i pesci si avvicinano al pelo dell'acqua, credendo che ciò che viene dall'esterno sia il loro cibo, così io vidi più di mille luci venire verso di noi e dentro ciascuna si sentiva:","Come ‘n peschiera ch’è tranquilla e pura traggonsi i pesci a ciò che vien di fori per modo che lo stimin lor pastura, sì vid’io ben più di mille splendori trarsi ver’ noi, e in ciascun s’udìa:" "Dio creatore splende dinanzi all'intelligenza del cielo più che il sole ai nostri occhi: essa conosce immediatamente il proprio creatore, di là dal moto celeste cui è deputata, e nel far girare il cielo prende a ubbidirgli.","Splende 'n la 'ntelligenzïa del cielo deo crïator più che 'n nostr'occhi 'l sole: quella intende suo fattor oltra cielo, e 'l ciel volgiando, a lui obedir tole." "ma ormai l'amore divino, che muove il Sole e le altre stelle, volgeva il mio desiderio e la mia volontà, come una ruota che è mossa in modo uniforme e regolare","ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle" Gli dissi:,Diss’io lui: "e dopo che si sentì pienamente a suo agio, rivolse la coda dov'era il petto e la mosse tendendola, come un'anguilla, e iniziò a dare bracciate nell'aria con le zampe pelose","e poi ch’al tutto si sentì a gioco, là ’v’era ’l petto, la coda rivolse, e quella tesa, come anguilla, mosse, e con le branche l’aere a sé raccolse" "Chi vi ha guidati e cosa vi ha indicato la strada, uscendo fuori dalla notte profonda che rende sempre oscura la voragine infernale","Chi v’ha guidati, o che vi fu lucerna, uscendo fuor de la profonda notte che sempre nera fa la valle inferna" "infatti la giustizia divina che mi ispira gli concesse, in mano a Tiberio, la gloria di punire il peccato originale","ché la viva giustizia che mi spira, li concedette, in mano a quel ch’i’ dico, gloria di far vendetta a la sua ira" "Non si stancò di tenermi stretto finché non mi portò sul punto più alto del ponte, che unisce il quarto al quinto argine","Né si stancò d’avermi a sé distretto, sì men portò sovra ’l colmo de l’arco che dal quarto al quinto argine è tragetto" "Ai miei pensieri non può essere impedito di pensare a laura, se non dalla morte.",Morte pò chiuder sola a' miei penseri l'amoroso camin che gli conduce al dolce porto de la lor salute. "Se io possa tornare, lettore, a quella beatitudine celeste per la quale io spesso rimpiango i miei peccati e mi percuoto il petto, tu non avresti messo e tirato via il dito dal fuoco in un tempo minore di quello che impiegai io a ritrovarmi nella costellazione che segue quella del Toro","S’io torni mai, lettore, a quel divoto triunfo per lo quale io piango spesso le mie peccata e ‘l petto mi percuoto, tu non avresti in tanto tratto e messo nel foco il dito, in quant’io vidi ‘l segno che segue il Tauro e fui dentro da esso" la terza sembrava neve appena caduta dal cielo,la terza parea neve testé mossa "infatti, se ciò che io prevedo non mi inganna, diventeranno triste prima che cresca la barba sulle guance di colui che, ora, è consolato con la ninna-nanna","ché se l’antiveder qui non m’inganna, prima fien triste che le guance impeli colui che mo si consola con nanna" e lo indicai,e addita’lo "Se la tua mente, figlio, ascolta con attenzione le mie parole, esse ti illumineranno riguardo alla questione di cui parli","Se le parole mie, figlio, la mente tua guarda e riceve, lume ti fiero al come che tu die" "l'altro è il falso Sinone, il greco di Troia: soffrono di febbre acuta ed emettono questo puzzo di grasso bruciato",l’altr’è ’l falso Sinon greco di Troia: per febbre aguta gittan tanto leppo L'edera non si abbarbicò mai ad un albero come l'orribile serpente era avviticchiato alle membra del dannato,"Ellera abbarbicata mai non fue ad alber sì, come l’orribil fiera per l’altrui membra avviticchiò le sue" "Io mi giravo per vedere dove mi trovavo, quando una voce disse:","I’ mi volgea per veder ov’io fosse, quando una voce disse" per il suo peccato trasformò la sua gioia e felicità in pianto e in affanno,per sua difalta in pianto e in affanno cambiò onesto riso e dolce gioco "o mente, che annotasti quello che hai visto, qui dovrai dare dimostrazione della tua nobiltà","o mente che scrivesti ciò ch’io vidi, qui si parrà la tua nobilitate" Il buon maestro si avvicinò a me e disse:,"Lo buon maestro a me tutto s’accolse, dicendo:" e adesso capisco perché i discendenti di Levi furono esclusi dall'eredità dei beni,e or discerno perché dal retaggio li figli di Levì furono essenti Mantova,Mantua "Si fermò, tendendo l'orecchio per ascoltare",Attento si fermò com’uom ch’ascolta Dietro a tutti dicevano:,Di retro a tutti dicean: "E in tutta la storia umana non si è mai visto né si vedrà un atto altrettanto magnifico, per l'uno o per l'altro modo: infatti Dio fu più generoso a sacrificare se stesso per riscattarvi, di quanto non sarebbe stato se avesse semplicemente perdonato","Né tra l’ultima notte e ‘l primo die sì alto o sì magnifico processo, o per l’una o per l’altra, fu o fie: ché più largo fu Dio a dar sé stesso per far l’uom sufficiente a rilevarsi, che s’elli avesse sol da sé dimesso" Il buon maestro mi disse:,Lo buon maestro mi disse: "poi ritorna e riacquista la speranza,vedendo che il mondo ha cambiato volto in poco tempo, e prende il suo bastone e porta le pecore fuori al pascolo","poi riede, e la speranza ringavagna, veggendo ’l mondo aver cangiata faccia in poco d’ora, e prende suo vincastro, e fuor le pecorelle a pascer caccia" "All'Inferno c'è un luogo chiamato Malebolge, tutto fatto in pietra del colore del ferro come la parete rocciosa che lo circonda","Luogo è in inferno detto Malebolge, tutto di pietra di color ferrigno, come la cerchia che dintorno il volge" "Lingue strane, pronunce orribili, parole di dolore, imprecazioni d'ira, voci acute e flebili, e un suono di mani insieme ad esse creavano un frastuono, che rimbomba di continuo in quell'aria eternamente oscura, proprio come la sabbia quando soffia la tempesta","Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d’ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle facevano un tumulto, il qual s’aggira sempre in quell’aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo spira" "Come le capre, dopo essere state rapide e ribelli sopra le cime prima di mangiare, se ne stanno mansuete e silenziose a ruminare all'ombra, mentre il sole picchia, custodite dal pastore che si è appoggiato sul bastone e concede loro il riposo","Quali si stanno ruminando manse le capre, state rapide e proterve sovra le cime avante che sien pranse, tacite a l’ombra, mentre che ‘l sol ferve, guardate dal pastor, che ‘n su la verga poggiato s’è e lor di posa serve" "Perciò ogni giorno che passava sempre più costante in questo amore, seguendo la voce di dio e guidato dagli occhi di laura, fui sempre devoto ai rami del mio alloro sia nelle fredde stagioni che in quelle calde.","Però piú fermo ognor di tempo in tempo, seguendo ove chiamar m' udia dal cielo e scorto d' un soave e chiaro lume, tornai sempre devoto ai primi rami, e quando a terra son sparte le frondi e quando il sol fa verdeggiar i poggi." "e come una voce esce da un cuore che si rammarica, così uscì una voce dal cielo e disse:","e qual esce di cuor che si rammarca, tal voce uscì del cielo e cotal disse:" "Amore, che nei tempi andati stavi con me fra queste sponde, che conoscevano i nostri pensieri, e per pareggiare i nostri antichi conti andavi parlando con me e con il fiume.","Amor, che meco al buon tempo ti stavi fra queste rive a' pensier' nostri amiche, e per saldar le ragion' nostre antiche meco e col fiume ragionando andavi." La mia guida si fermò e io dissi a quel dannato che ancora bestemmiava duramente:,"Lo duca stette, e io dissi a colui che bestemmiava duramente ancora:" perché non hai coraggio e determinazione,perché ardire e franchezza non hai "Vedete che il raggio del sole da sinistra non sembra attraversare quello che segue, che sembra proiettare un'ombra come un vivo","Ve’ che non par che luca lo raggio da sinistra a quel di sotto, e come vivo par che si conduca" "e una vedova era accanto al suo cavallo, in lacrime e addolorata nel suo aspetto","e una vedovella li era al freno, di lagrime atteggiata e di dolore" "Allora io non piansi né risposi, per tutto quel giorno e per la notte seguente, finché spuntò il sole il mattino dopo","Perciò non lacrimai né rispuos’io tutto quel giorno né la notte appresso, infin che l’altro sol nel mondo uscìo" io dissi:,diss’io: "Chi siete voi, che risalendo il fiume sotterraneo siete fuggiti dalla prigione eterna","Diss’el, movendo quelle oneste piume:" Colui che ti sovrasta è una virtù superiore a qualunque altra,Quel che ti sobranza è virtù da cui nulla si ripara "Per qualche tempo sostenni Dante col mio volto: mostrandogli i miei occhi giovani, lo conducevo con me sulla retta strada","Alcun tempo il sostenni col mio volto: mostrando li occhi giovanetti a lui, meco il menava in dritta parte vòlto" "Tutto ciò che si vede di essa si forma da un raggio che si riflette sulla superficie concava del Primo Mobile, che trae da esso il suo moto e la sua virtù","Fassi di raggio tutta sua parvenza reflesso al sommo del mobile primo, che prende quindi vivere e potenza" "Volteggiando cantava, e diceva:","Roteando cantava, e dicea:" "O anime affannate, venite a parlarci se Dio ve lo consente","O anime affannate, venite a noi parlar, s’altri nol niega" Poi iniziai:,Poi cominciai: Ed ecco che un altro di quegli splendori si avvicinò a me e con il suo fulgore manifestava la volontà di rispondere alle mie domande,"Ed ecco un altro di quelli splendori ver’ me si fece, e ‘l suo voler piacermi significava nel chiarir di fori" Da qui viene la gioia di cui io risplendo,Quinci vien l’allegrezza ond’io fiammeggio E gli occhi dicono al cuore:,E li occhi dice al cor: Interpreta le mie parole con queste distinzioni,Con questa distinzion prendi ‘l mio detto "La mia conversione, ahimè, fu tardiva","La mia conversione, omè, fu tarda" "Così vidi radunarsi la bella scuola poetica di quel signore che scrisse altissimi versi, che vola sopra gli altri come un'aquila",Così vid’i’ adunar la bella scola di quel segnor de l’altissimo canto che sovra li altri com’aquila vola "che di fronte a noi qualcuno invocava piangendo, come fa una donna che sta per partorire",dinanzi a noi chiamar così nel pianto come fa donna che in parturir sia "Come quando il colombo si avvicina al suo compagno, e i due si girano attorno e tubano, manifestando il loro affetto reciproco","Sì come quando il colombo si pone presso al compagno, l’uno a l’altro pande, girando e mormorando, l’affezione" "la mia anima è vilmente resa attonita dal conflitto che si svolge nel mio cuore, che, se sentisse soltanto un poco amore più vicino al cuore di quanto non sia solito, morirebbe.","L'anima mia vilment' è sbigotita de la battaglia che l'ave dal core, che, s'ella sente pur un poco amore più presso a lui che non sole, ella more." e questo Cielo risplende della mia luce come io risplendetti della sua,"e questo cielo di me s’imprenta, com’io fe’ di lui" "Vi è punito anche l'imbroglio per cui Deidamia, anche se è morta, ancora si rammarica di Achille, e si sconta anche il furto del Palladio","Piangevisi entro l’arte per che, morta, Deidamìa ancor si duol d’Achille, e del Palladio pena vi si porta" infatti io vidi e udii anche il becco dell'aquila che parlava e diceva con la sua voce,"ch’io vidi e anche udi’ parlar lo rostro, e sonar ne la voce" "E come l'aria, quando è ben pregna di umidità, si tinge dei colori dell'arcobaleno per il raggio del sole che la attraversa","E come l’aere, quand’è ben piorno, per l’altrui raggio che ‘n sé si reflette, di diversi color diventa addorno" dimmi se io vedo tra queste anime che mi guardano in tal modo qualcuno degno di essere notato,dimmi s’io veggio da notar persona tra questa gente che sì mi riguarda "i Cerchi sarebbero ancora nel piviere di Acone, e forse i Buondelmonti sarebbero rimasti in Val di Greve","sarieno i Cerchi nel piovier d’Acone, e forse in Valdigrieve i Buondelmonti" Ora vi preghiamo quanto più forte possiamo di non disdegnare di trattenerci presso di voi sperando che vi induca a provare un poco di pietà.,"Or vi preghiàn quanto possiàn più forte che non sdegniate di tenerci nui, tanto ch'un poco di pietà vi miri." "ma i Malebranche stiano un poco indietro, così che i dannati non temano le loro rappresaglie","ma stieno i Malebranche un poco in cesso, sì ch’ei non teman de le lor vendette" "Chi volesse salire di notte sarebbe impedito da qualcosa, o semplicemente non potrebbe farlo","Chi volesse salir di notte, fora elli impedito d’altrui, o non sarria ché non potesse" Perché tu riconosca quella scuola che hai seguito e capisca che la sua dottrina è insufficiente a seguire le mie parole,"Perché conoschi quella scuola c’hai seguitata, e veggi sua dottrina come può seguitar la mia parola" "e se poc'anzi non gli diedi subito risposta, ditegli che lo feci perché ero nell'errore che voi mi avete spiegato","e s’i’ fui, dianzi, a la risposta muto, fate i saper che ’l fei perché pensava già ne l’error che m’avete soluto" Il popolo per cui si aprì il Mar Rosso morì prima che il Giordano vedesse i suoi eredi,"Prima fue morta la gente a cui il mar s’aperse, che vedesse Iordan le rede sue" ma mi sembri davvero fiorentino quando ti sento parlare,ma fiorentino mi sembri veramente quand’io t’odo E che in voi non riesce a trovare compassione ciò che esprimo con fatica.,"Né 'n voi trova merzé ciò che fatico, né par ch'amor possa per me drittura sor vostra protestade." "e proseguendo lungo la via solitaria, il piede non poteva avanzare senza l'aiuto delle mani tra gli spuntoni e le schegge della roccia","e proseguendo la solinga via, tra le schegge e tra ’ rocchi de lo scoglio lo piè sanza la man non si spedia" Così disse Beatrice,Così Beatrice Oh gloria vana delle capacità umane,Oh vana gloria de l’umane posse "Se sei saggio come al solito, non vedi che i diavoli digrignano i denti e ci lanciano occhiate minacciose","Se tu se’ sì accorto come suoli, non vedi tu ch’e’ digrignan li denti, e con le ciglia ne minaccian duoli" "più su c'è una donna che mi procura la grazia divina, per cui porto il mio corpo attraverso il vostro mondo","donna è di sopra che m’acquista grazia, per che ’l mortal per vostro mondo reco" "Quel punto aveva fatto pieno giorno in Purgatorio e notte sulla Terra, e un emisfero era tutto bianco e l'altro nero, quando vidi Beatrice voltata a sinistra e intenta a fissare il sole: un'aquila non lo fissò mai in tal modo","Fatto avea di là mane e di qua sera tal foce, e quasi tutto era là bianco quello emisperio, e l’altra parte nera, quando Beatrice in sul sinistro fianco vidi rivolta e riguardar nel sole: aguglia sì non li s’affisse unquanco" Ovidio non dica più nulla di Cadmo e di Aretusa,Taccia di Cadmo e d’Aretusa Ovidio "Ma vedi l'Eunoè che nasce laggiù: conducilo al fiume e, come sei solita fare, ravviva la sua memoria attenuata","Ma vedi Eunoè che là diriva: menalo ad esso, e come tu se’ usa, la tramortita sua virtù ravviva" "La schiera che non viene con noi commise lo stesso peccato per cui Cesare, durante il trionfo, si sentì rivolgere l'appellativo di 'Regina': per questo se ne vanno gridando 'Sodoma', rimproverando se stesse come hai sentito, e accrescono la pena del fuoco con la vergogna","La gente che non vien con noi, offese di ciò per che già Cesar, triunfando, ‘Regina’ contra sé chiamar s’intese: però si parton ‘Soddoma’ gridando, rimproverando a sé, com’hai udito, e aiutan l’arsura vergognando" Lassù nell'Empireo c'è una luce che rende visibile il Creatore a quella creatura che trova la sua pace solo nel vedere Lui,Lume è là sù che visibile face lo creatore a quella creatura che solo in lui vedere ha la sua pace "Io stavo lì come il frate che confessa il perfido assassino, il quale, dopo essere stato messo nella buca, lo chiama per ritardare l'esecuzione","Io stava come ’l frate che confessa lo perfido assessin, che, poi ch’è fitto, richiama lui, per che la morte cessa" Mi dice lei,Dice ella "Dopo che mi espose questa sua condizione, udendo cantare gli uccelli per il bosco, dissi fra me e me",Po' che mi disse di sua condizione e per lo bosco augelli audìo cantare fra me stesso diss'i' fra di loro la bocca è testimonianza del freddo e gli occhi del cuore angosciato,"da bocca il freddo, e da li occhi il cor tristo tra lor testimonianza si procaccia" e disse:,e disse: "Le cose terrene sono tutte mortali, proprio come voi","Le vostre cose tutte hanno lor morte, sì come voi" "In mille occasioni, o mia dolce nemica, per non soffrire più alla vista dei vostri occhi belli, vi ho offerto il mio amore, ma a voi non piace guardare qualcuno non abbastanza degno della vostra personalità così superba.","Mille fiate, o dolce mia guerrera, per aver co' begli occhi vostri pace v'aggio proferto il cor, ma voi non piace mirar sí basso colla mente altera." "ma il mio sguardo si smarriva nel loro volto, come quando la potenza visiva è sopraffatta da qualcosa di troppo superiore","ma ne la faccia l’occhio si smarria, come virtù ch’a troppo si confonda" E io a lui:,E io a lui: "La sua chioma, che si allarga progressivamente verso l'alto, sarebbe ammirata dagli Indiani nei loro boschi, per la sua altezza","La coma sua, che tanto si dilata più quanto più è sù, fora da l’Indi ne’ boschi lor per altezza ammirata" "Uno si sistemò sopra di noi e l'altro scese dalla parte opposta, così che le anime si raccolsero al centro","L’un poco sovra noi a star si venne, e l’altro scese in l’opposita sponda, sì che la gente in mezzo si contenne" "Egli deve venire giù tra i miei dannati, perché diede il consiglio fraudolento per il quale, da allora a oggi, gli sono stato alle costole","Venir se ne dee giù tra ’ miei meschini perché diede ’l consiglio frodolente, dal quale in qua stato li sono a’ crini" "e uno di loro, non questo che mi parlava, si piegò sotto il macigno che li opprime, e mi guardò, mi riconobbe e mi chiamò, tenendo con fatica gli occhi fissi su di me, che andavo con loro tutto chinato","e un di lor, non questi che parlava, si torse sotto il peso che li ‘mpaccia, e videmi e conobbemi e chiamava, tenendo li occhi con fatica fisi a me che tutto chin con loro andava" "Qui si tramutò in voce e di qui uscì attraverso il becco in forma di parole distinte, che il mio cuore, dove io le annotai, attendeva","Fecesi voce quivi, e quindi uscissi per lo suo becco in forma di parole, quali aspettava il core ov’io le scrissi" "Come il falcone, che prima guarda a terra e poi si volge al richiamo del padrone e vola per il desiderio del cibo che lo attira, così feci io","Quale ‘l falcon, che prima a’ pié si mira, indi si volge al grido e si protende per lo disio del pasto che là il tira, tal mi fec’ io" "Era a tal punto oscura, profonda e nebulosa che pur figgendo lo sguardo al fondo, non riuscivo a vedere nulla","Oscura e profonda era e nebulosa tanto che, per ficcar lo viso a fondo, io non vi discernea alcuna cosa" e puntò il dito per indicarglielo,e drizzò il dito perché ‘n là guardasse "Ma dimmi chi sei tu, che sei posto in un luogo così doloroso e subisci una pena tale che, forse, altre sono più gravi, ma nessuna è altrettanto spiacevole","Ma dimmi chi tu se’ che ’n sì dolente loco se’ messo e hai sì fatta pena, che, s’altra è maggio, nulla è sì spiacente" "Sappi che quando l'uccello cinguetta, allora il mio cuore desidera la passione dell'amore","Sacci: quando l'augel pìa allor disia, 'l me' cor drudo avere" e questo mi rese più restio a domandare,e ciò mi fece a dimandar più tardo "e quanto più le pecore se ne allontanano vagabonde, tanto più povere di latte tornano all'ovile","e quanto le sue pecore remote e vagabunde più da esso vanno, più tornano a l’ovil di latte vòte" "Allora le sette donne tornarono presso le ruote, e il grifone mosse il carico benedetto in modo tale che nessuna penna fu mossa","Indi a le rote si tornar le donne, e ‘l grifon mosse il benedetto carco sì, che però nulla penna crollonne" Il freno sarà invece di segno contrario,Lo fren vuol esser del contrario suono Non c'è nessun dolore più grande che ricordare il tempo felice quando si è miseri,Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria "e arrivate là, corsero verso di noi con le altre come una schiera sfrenata","e, giunti là, con li altri a noi dier volta come schiera che scorre sanza freno" "Firenze, la tua città che è prodotto di colui che per primo si ribellò a Dio e la cui invidia è fonte di tanta sofferenza, conia e diffonde il maledetto fiorino che ha sviato tutto il popolo cristiano, in quanto ha trasformato il pastore in un lupo","La tua città, che di colui è pianta che pria volse le spalle al suo fattore e di cui è la ’nvidia tanto pianta, produce e spande il maladetto fiore c’ha disviate le pecore e li agni, però che fatto ha lupo del pastore" E chi è che mi illude ingannandomi se non io stesso e l'eccessivo desiderio?,E chi m'inganna altri ch'io stesso e 'l desiar soverchio? "Sottili arboscelli e giovani foglie, viole graziose e pallide.","Schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole." Si comporta con noi come l'uomo fa con se stesso,"Sì fa con noi, come l’uom si fa sego" "Gli editti eterni non sono infranti da noi, in quanto Dante è vivo e Minosse non ha potere su di me","Non son li editti etterni per noi guasti, ché questi vive, e Minòs me non lega" cosicché io non posso dire se non che le vostre sventure saranno giustamente punite da Dio,sì ch’io non posso dir se non che pianto giusto verrà di retro ai vostri danni "infatti essa diventerà tutta ingrata, stupida e ingiusta contro di te","che tutta ingrata, tutta matta ed empia si farà contr’a te" "La vostra fama è come il verde dell'erba, che va e viene, ed è cancellato dal sole che fa spuntare l'erba stessa dalla terra","La vostra nominanza è color d’erba, che viene e va, e quei la discolora per cui ella esce de la terra acerba" "Maestro, chi sono quelle anime che, sepolte dentro quelle tombe, si fanno sentire coi dolenti sospiri","Maestro, quai son quelle genti che, seppellite dentro da quell’arche, si fan sentir coi sospiri dolenti" "Io alzai lo sguardo e credetti di vedere Lucifero come l'avevo lasciato, invece vidi che teneva le gambe in alto","Io levai li occhi e credetti vedere Lucifero com’io l’avea lasciato, e vidili le gambe in sù tenere" "così io vidi sul fianco sinistro del carro, quando mi voltai al suono del mio nome che sono costretto a citare in questi versi, la donna che prima mi era apparsa velata dai fiori gettati dagli angeli, che fissava lo sguardo verso di me al di qua del fiume","in su la sponda del carro sinistra, quando mi volsi al suon del nome mio, che di necessità qui si registra, vidi la donna che pria m’appario velata sotto l’angelica festa, drizzar li occhi ver’ me di qua dal rio" "La mia vita grazie a te può essere gioiosa, se grazie alle tue preghiere, o maria, vergine dolce e pia, la grazia abbonda nella mia anima, che fu abbondante di peccato.","Per te pò la mia vita esser ioconda, s' a' tuoi preghi, o maria, vergine dolce e pia, ove 'l fallo abondò la grazia abonda." "Poi vidi persone accese dal fuoco dell'ira, che uccidevano un giovane lapidandolo, gridando forte l'uno all'altro:","Poi vidi genti accese in foco d’ira con pietre un giovinetto ancider, forte gridando a sé pur:" Dunque rispose:,Rispuose adunque: "Me se tu ne sei al corrente e puoi farlo, dacci indicazioni per consentirci di giungere al più presto là dove il Purgatorio ha inizio","Ma se tu sai e puoi, alcuno indizio dà noi per che venir possiam più tosto là dove purgatorio ha dritto inizio" "Questo parlava ancora della generosità di san Niccolò verso le fanciulle, perché potessero vivere onestamente la loro giovinezza","Esso parlava ancorde la larghezza che fece Niccolò a le pulcelle, per condurre ad onor lor giovinezza" "Mia buona guida, io non ti nascondo i miei pensieri se non per parlare poco, e sei stato proprio tu a insegnarmelo in varie occasioni","Buon duca, non tegno riposto a te mio cuor se non per dicer poco, e tu m’hai non pur mo a ciò disposto" "Oh cupidigia cieca e ira folle, che ci spingi così tanto nella nostra breve vita e poi in quella eterna ci immergi così atrocemente","Oh cieca cupidigia e ira folle, che sì ci sproni ne la vita corta, e ne l’etterna poi sì mal c’immolle" "L’ombra che scende da quel basso colle, dove laura fu da bambina prima di diventare donna, dove il grande lauro fu un piccolo germoglio, aumentando mentre io parlo, allontana dallo sguardo la dolce visione del luogo felice dove vive con la sua donna il mio cuore.","L'ombra che cade da quel' umil colle ove favilla il mio soave foco, ove 'l gran lauro fu picciola verga, crescendo mentr' io parlo, agli occhi tolle la dolce vista del beato loco ove 'l mio cor co la sua donna alberga." "Poeta, parlerei volentieri a quei due che volano insieme e sembrano essere trasportati tanto lievemente dal vento","Poeta, volontieri parlerei a quei due che ’nsieme vanno, e paion sì al vento esser leggeri" "Andiamo, poiché il viaggio è lungo e non abbiamo tempo da perdere","Andiam, ché la via lunga ne sospigne" poiché quella materia che io sono chiamato a trascrivere attira a sé tutta la mia attenzione,ché a sé torce tutta la mia cura quella materia ond’io son fatto scriba "Se dagli ospedali della Valdichiana, di Maremma e di Sardegna tra luglio e settembre si radunassero tutti i malati in un sol luogo, si vedrebbe una sofferenza simile a quella che c'era nella Bolgia e il puzzo che ne usciva era simile a quello delle membra in putrefazione","Qual dolor fora, se de li spedali, di Valdichiana tra ’l luglio e ’l settembre e di Maremma e di Sardigna i mali fossero in una fossa tutti ’nsembre, tal era quivi, e tal puzzo n’usciva qual suol venir de le marcite membre" "E anche se io, dubitando, ero come un vetro che assume il colore di ciò che ricopre, non sopportai di aspettare tacendo, e la forza del dubbio che provavo mi fece uscire dalla bocca l'esclamazione:","E avvegna ch’io fossi al dubbiar mio lì quasi vetro a lo color ch’el veste, tempo aspettar tacendo non patio, ma de la bocca," Allora lui rispose:,Ond’ei rispuose: si vedevano gli organi interni e il ripugnante sacco che trasforma in escrementi ciò che si mangia,la corata pareva e ’l tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia né certo ci sarei andato senza una valida ragione,né certo sanza cagion con li altri sarei mosso "È pur vero che io scesi già qui un'altra volta, evocato da quella crudele maga Eritone che richiamava le anime nei loro corpo","Ver è ch’altra fiata qua giù fui, congiurato da quella Eritón cruda che richiamava l’ombre a’ corpi sui" La dura giustizia divina che mi tormenta sfrutta il luogo dove peccai per farmi sospirare ancora di più,La rigida giustizia che mi fruga tragge cagion del loco ov’io peccai a metter più li miei sospiri in fuga "non questi che mi fa ombra col capo, al punto che non vedo oltre e che fu chiamato Sassolo Mascheroni","non questi che m’ingombra col capo sì, ch’i’ non veggio oltre più, e fu nomato Sassol Mascheroni" "Ma io sarà sottoterra dentrola bara, e di giorno si vedano le stelle, prima che arrivi un giorno tanto fortunato.","Ma io sarò sotterra in secca selva, e 'l giorno andrà pien di minute stelle prima ch' a sí dolce alba arrivi il sole." con quella gente che fu dolorosamente colpita per opporsi a Roberto il Guiscardo,con quella che sentio di colpi doglie per contastare a Ruberto Guiscardo "Non erano piumate, ma sembravano quelle di un pipistrello","Non avean penne, ma di vispistrello era lor modo" E lui a me:,Ed elli a me: "Lì, in Paradiso, vedremo ciò che crediamo per mezzo della fede, non dimostrato razionalmente, ma reso noto come le verità assiomatiche che l'uomo crede per se stesse","Lì si vedrà ciò che tenem per fede, non dimostrato, ma fia per sé noto a guisa del ver primo che l’uom crede" per cui la mano va ad accertarsi e cerca e trova e svolge quel compito che non può essere compiuto dalla vista,"per che la mano ad accertar s’aiuta, e cerca e truova e quello officio adempie che non si può fornir per la veduta" "Io avevo intorno ai fianchi una corda, con la quale tempo prima avevo pensato di catturare la lonza dalla pelle chiazzata","Io avea una corda intorno cinta, e con essa pensai alcuna volta prender la lonza a la pelle dipinta" "Come i tuoi angeli fanno sacrificio a te della loro volontà, cantando 'osanna', così facciano gli uomini della loro","Come del suo voler li angeli tuoi fan sacrificio a te, cantando osanna, così facciano li uomini de’ suoi" "Chiunque tu sia, tu che sei capovolto, anima triste come un palo conficcato nel terreno, se puoi, parlami","O qual che se’ che ’l di sù tien di sotto, anima trista come pal commessa, se puoi, fa motto" "Questo regno sereno e gioioso, pieno di beati dell'Antico e del Nuovo Testamento, aveva lo sguardo e l'affetto tutto rivolto verso la stessa direzione","Questo sicuro e gaudioso regno, frequente in gente antica e in novella, viso e amore avea tutto ad un segno" La sua veste era di colore identico alla cenere o alla terra secca appena scavata,"Cenere, o terra che secca si cavi, d’un color fora col suo vestimento" Sta' attento dove cammini: cerca di non calpestare le teste di coloro che in vita furono tuoi fratelli,"Guarda come passi: va sì, che tu non calchi con le piante le teste de’ fratei miseri lassi" "Tu non sei in Terra, come credi","Tu non se’ in terra, sì come tu credi" "invece gli elementi che hai nominato e quegli oggetti che ne sono composti, hanno ricevuto la forma dall'influenza dei Cieli",ma li elementi che tu hai nomati e quelle cose che di lor si fanno da creata virtù sono informati "A quelle parole Cagnazzo alzò il muso, scrollando la testa, e disse:","Cagnazzo a cotal motto levò ’l muso, crollando ’l capo, e disse:" E il frate:,E ’l frate: "Ora io sono incalzato da ambo le parti: Virgilio mi impone di tacere, ma l'altro mi supplica di parlare","Or son io d’una parte e d’altra preso: l’una mi fa tacer, l’altra scongiura ch’io dica" "Noi ci eravamo ormai allontanati da lui e cercavamo di percorrere la strada, tanto quanto ci era consentito, quando io sentii il monte che tremava come se stesse per crollare","Noi eravam partiti già da esso, e brigavam disoverchiar la strada tanto quanto al poder n’era permesso, quand’io senti’,come cosa che cada, tremar lo monte" "Io ero già totalmente pronto a guardare nel fondo della Bolgia, che era bagnato di pianto angoscioso","Io era già disposto tutto quanto a riguardar ne lo scoperto fondo, che si bagnava d’angoscioso pianto" "L'amore mi trovò disarmato e trovò aperta la via che, tramite gli occhi, va al cuore: diventate la fonte delle mie lacrime.","Trovommi amor del tutto disarmato, ed aperta la via per gli occhi al core, che di lagrime son fatti uscio e varco." "Io non so se aggiunse altro oppure tacque, tanto era già corso lontano da noi","Io non so se più disse o s’ei si tacque, tant’era già di là da noi trascorso" perciò basti l'esempio mitologico a coloro ai quali la grazia divina riserva l'esperienza diretta,però l’essemplo basti a cui esperienza grazia serba "Se Platone vuole attribuire a queste sfere celesti il merito e il biasimo dell'influenza astrale, forse non è lontano dalla verità","S’elli intende tornare a queste ruote l’onor de la influenza e ‘l biasmo, forse in alcun vero suo arco percuote" "O anima che parli così bene, dimmi il tuo nome e perché sei la sola a rinnovare queste degne lodi","O anima che tanto ben favelle, dimmi chi fosti e perché sola tu queste degne lode rinovelle" "allora mi fermai, confuso",per ch’io tutto smarrito m’arrestai "Ora, se le mie parole non sono oscure, se mi hai ascoltato con attenzione, se richiami alla tua mente quanto ho detto prima, in parte il tuo desiderio sarà soddisfatto, perché vedrai da dove ha origine la corruzione dell'Ordine domenicano, e capirai la correzione che argomenta ""Dove ci si arricchisce spiritualmente, se non si devia dalla Regola""","Or, se le mie parole non son fioche, se la tua audienza è stata attenta, se ciò ch’è detto a la mente revoche, in parte fia la tua voglia contenta, perché vedrai la pianta onde si scheggia, e vedra’ il corrègger che argomenta ""U’ ben s’impingua, se non si vaneggia""" "e avete visto desiderare invano filosofi tanto profondi che, se ciò fosse possibile, avrebbero appagato il loro desiderio, il quale invece è la loro pena eterna:io parlo di Aristotele, di Platone e di molti altri","e disiar vedeste sanza frutto tai che sarebbe lor disio quetato, ch’etternalmente è dato lor per lutto: io dico d’Aristotile e di Plato e di molt’altri" "Quella riva sinistra che è bagnata dal Rodano dopo che il Sorga è sfociato in esso mi attendeva da tempo come suo signore, così come quel corno d'Italia che ha come città Bari, Gaeta e Catona, da dove i fiumi Tronto e Liri sfociano in mare","Quella sinistra riva che si lava di Rodano poi ch’è misto con Sorga, per suo segnore a tempo m’aspettava, e quel corno d’Ausonia che s’imborga di Bari e di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga" "Questa è l'anima della grande Costanza d'Altavilla, che dal secondo imperatore di Svevia generò il terzo che fu anche l'ultimo",Quest’è la luce de la gran Costanza che del secondo vento di Soave generò ‘l terzo e l’ultima possanza "La fama terrena non è altro che un alito di vento, che ora spira da una parte e ora dall'altra, e cambia nome a seconda della direzione","Non è il mondan romore altro ch’un fiato di vento, ch’or vien quinci e or vien quindi, e muta nome perché muta lato" L'amore che si abbandona eccessivamente a questi beni è punito nelle tre Cornici soprastanti,"L’amor ch’ad esso troppo s’abbandona, di sovr’a noi si piange per tre cerchi" "quanto poco rimane verde sul ramo, se non è seguita da età decadenti","com’poco verde in su la cima dura, se non è giunta da l’etati grosse" "e sotto di lui ebbero in sorte di formare la divisione san Francesco, san Benedetto e sant'Agostino, e altri nei vari ordini, fino a quaggiù","e sotto lui così cerner sortiro Francesco, Benedetto e Augustino e altri fin qua giù di giro in giro" "Isaia dice che ciascuna di esse indosserà una doppia veste nella sua terra, e la sua terra è questa vita beata in Paradiso",Dice Isaia che ciascuna vestita ne la sua terra fia di doppia vesta: e la sua terra è questa dolce vita "Non appena la mia vista fu colpita dall'alta virtù amorosa che già mi aveva trafitto prima che io uscissi dalla fanciullezza, mi voltai a sinistra con l'ansia con cui il bambino corre dalla mamma, quando ha paura o è turbato da qualcosa,per dire a Virgilio: 'Non mi è rimasta neppure una goccia di sangue che non tremi: conosco i segni dell'antica fiamma amorosa'","Tosto che ne la vista mi percosse l’alta virtù che già m’avea trafitto prima ch’io fuor di puerizia fosse, volsimi a la sinistra col respitto col quale il fantolin corre a la mamma quando ha paura o quando elli è afflitto, per dicere a Virgilio: ‘Men che dramma di sangue m’è rimaso che non tremi: conosco i segni de l’antica fiamma’" "Infatti, se la volontà si piega poco o molto, asseconda la violenza","Per che, s’ella si piega assai o poco, segue la forza" "Oh, fratello, ora non celarti più a me","Deh, frate, or fa che più non mi ti celi" "Ma se le mie parole devono essere un seme che frutti infamia al traditore che mordo, mi vedrai parlare e piangere al tempo stesso","Ma se le mie parole esser dien seme che frutti infamia al traditor ch’i’ rodo, parlar e lagrimar vedrai insieme" "O tu che ti scrosti con le dita, e che le usi talvolta come tenaglie, dicci se tra questi dannati qui dentro ci sono Italiani, e possano le unghie bastarti in eterno per questo lavoro","O tu che con le dita ti dismaglie, e che fai d’esse talvolta tanaglie, dinne s’alcun Latino è tra costoro che son quinc’entro, se l’unghia ti basti etternalmente a cotesto lavoro" "Il cielo sembrava godere della loro luce: o emisfero boreale, sei davvero desolato non potendo ammirare quelle stelle","Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle: oh settentrional vedovo sito, poi che privato se’ di mirar quelle" "Noi eravamo ancora sul lido, come qualcuno che pensa al cammino che deve fare ed è pronto col desiderio, ma esita col corpo","Noi eravam lunghesso mare ancora, come gente che pensa a suo cammino, che va col cuore e col corpo dimora" "Ma siccome la regione è lontana, l'aria si serve di simile minerale per fare sì che l'ago della bussola si volga verso la stella polare.","Ma perch'è lontana, vòle di simil petra aver aita per farl'adoperare, che si dirizzi l'ago ver' la stella." non ai parenti dei religiosi o ad altra cosa più turpe,non di parenti né d’altro più brutto "Poi, quando la consapevolezza della verità dissolve quella dolce illusione, in quello stesso luogo mi siedo freddo come una pietra, sopra una pietra vera, con l'aspetto di un uomo che pensa, piange e scrive.","Poi quando il vero sgombra quel dolce error, pur lí medesmo assido me freddo, pietra morta in pietra viva, in guisa d' uom che pensi e pianga e scriva." "Dal primo giorno in cui vidi il viso di Beatrice in questa vita, fino a questa visione di lei in Paradiso, il mio canto non è stato mai interrotto","Dal primo giorno ch’i’ vidi il suo viso in questa vita, infino a questa vista, non m’è il seguire al mio cantar preciso" Questo io dissi rivolto alla luce che prima mi aveva parlato,Questo diss’io diritto alla lumera che pria m’avea parlato "E io, che condivido la loro pena, fui Iacopo Rusticucci","E io, che posto son con loro in croce, Iacopo Rusticucci fui" Lui iniziò:,Cominciò el: e mi è caro il fatto che la vedi osservando in Dio,e anco quest’ho caro perché ‘l discerni rimirando in Dio Lascialo e passa oltre,Lascia lui e varca Gli altri dietro di loro gridavano:,Gridavan li altri appresso: Io risposi:,Diss’io lui: Perlustrate intorno la bollente pece viscosa,Cercate ’ntorno le boglienti pane "Che ne sai tu, uomo di poca virtù?","Che sai tu, lasso?" "e poiché si può far violenza a tre diversi bersagli, esso è suddiviso in tre gironi","ma perché si fa forza a tre persone, in tre gironi è distinto e costrutto" dunque dovremo pensare dove trascorrere la notte,però è buon pensar di bel soggiorno Dice di sostenermi con la sua compagnia finché sarò là dove apparirà Beatrice,"Tanto dice di farmi sua compagna, che io sarò là dove fia Beatrice" "Che tu sia maledetta, antica lupa, che più di ogni altra belva trovi vittime per la tua fame eterna e profonda","Maladetta sie tu, antica lupa, che più che tutte l’altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa" "Dopo aver varcato la soglia della porta che l'amore male indirizzato delle anime fa cadere in disuso, perché fa sembrare dritta la via tortuosa del peccato, sentii che si richiuse per lo stridore","Poi fummo dentro al soglio de la porta che ‘l mal amor de l’anime disusa, perché fa parer dritta la via torta, sonando la senti’ esser richiusa" "poiché altri argomenti mi stringono, al punto che su questo non posso essere prodigo di dettagli","ch’altra spesa mi strigne, tanto ch’a questa non posso esser largo" "Dicci come è possibile che tu proietti un'ombra, come se tu non fossi ancora entrato nella rete della morte","Dinne com’è che fai di te parete al sol, pur come tu non fossi ancora di morte intrato dentro da la rete" dunque tali discorsi ci sembrano giusti,sì che questi parlar ne paion buoni ma uno di voi racconti dove è andato a morire in un viaggio senza ritorno,"ma l’un di voi dica dove, per lui, perduto a morir gissi" "Se io fui liberato dal primo dubbio grazie a quelle brevi e sorridenti parole, fui colto da un altro dubbio, e dissi:","S’io fui del primo dubbio disvestito per le sorrise parolette brevi, dentro ad un nuovo più fu’ inretito,e dissi:" "La parola del Vangelo mi rende convinto più volte di questa profonda essenza di Dio, di cui ora sto parlando","De la profonda condizion divina ch’io tocco mo, la mente mi sigilla più volte l’evangelica dottrina" "L'amore che io provo ancora per la speranza che mi seguì fino al martirio e alla fine della mia vita terrena, vuole che io mi rivolga a te che di essa sei ripieno","L’amore ond’io avvampo ancor ver’ la virtù che mi seguette infin la palma e a l’uscir del campo, vuol ch’io respiri a te che ti dilette di lei" Io sono Omberto,Io sono Omberto Qui il maestro mi disse:,Quivi ’l maestro mi disse: Perciò è giusto che l'altissima luce di questa grazia si adatti conformemente a quanto preordinato da Dio,"Però, secondo il color d’i capelli, di cotal grazia l’altissimo lume degnamente convien che s’incappelli" "Tu fai come quello che comprende la cosa dal nome che la indica, ma non ne intende la sostanza se qualcun altro non gliela spiega","Fai come quei che la cosa per nome apprende ben, ma la sua quiditate veder non può se altri non la prome" ma lì è necessario volare,ma qui convien ch’om voli Allora il maestro si voltò e disse:,Onde ’l duca si volse e disse: "Ascoltando i consigli dello specchio, o mia signora, mi avete allontanato dal vostro cuore, che era la mia dolce dimora: triste esilio il mio!","Per consiglio di lui, donna, m' avete scacciato del mio dolce albergo fora: misero esilio!" "Come lui volle, abbracciai il suo collo","Com’a lui piacque, il collo li avvinghiai" dicevano tutte guardando in basso,dicevan tutte riguardando in giuso non fui più sollecita per un particolare affetto per te,né più amor mi fece esser più presta ma una volontà suprema di tal genere è troppo rara,ma così salda voglia è troppo rada "Affinché le perturbazioni che sono prodotte sulla Terra dal vapore dell'acqua e del suolo, che seguono il calore per quanto possono, non creassero fastidio all'uomo, questo monte salì al cielo fin qui, ed esso è immune dagli eventi atmosferici da qui fino alla porta del Purgatorio","Perché ‘l turbar che sotto da sé fanno l’essalazion de l’acqua e de la terra, che quanto posson dietro al calor vanno, a l’uomo non facesse alcuna guerra, questo monte salìo verso ‘l ciel tanto, e libero n’è d’indi ove si serra" "La seconda gerarchia, che germoglia così in questa eterna primavera che l'autunno non può mai spogliare, canta per l'eternità 'Osanna' in tre melodie, che risuonano nei tre ordini angelici pieni di gioia che la costituiscono","L’altro ternaro, che così germoglia in questa primavera sempiterna che notturno Ariete non dispoglia, perpetualemente ‘Osanna’ sberna con tre melode, che suonano in tree ordini di letizia onde s’interna" e tu riferirai questo quando sarai tornato sulla Terra,e questo apporterai nel mondo vostro "ma per paura nascosi la mia religione, ostentando a lungo il paganesimo","ma per paura chiuso cristian fu’mi, lungamente mostrando paganesmo" "e anche se tu ne hai percorso un buon tratto, scendendo verso il basso sempre a sinistra, non hai ancora percorso tutta la circonferenza: per cui, se vedi una cosa nuova, non devi assolutamente stupirtene","e tutto che tu sie venuto molto, pur a sinistra, giù calando al fondo, non se’ ancor per tutto il cerchio vòlto: per che, se cosa n’apparisce nova, non de’ addur maraviglia al tuo volto" "Dolce piccolo uccello che canti e ti lamenti del tempo trascorso, poiché vedi intorno a te la notte e l'inverno, mentre il giorno è ormai alle tue spalle e così pure il tempo felice, se tu conoscessi, così come conosci i tuoi dolorosi affanni, la mia condizione, del tutto simile alla tua, verresti in grembo a questo disperato per condividere con lui le tue dolorose vicende.","Vago augelletto che cantando vai, o ver piangendo, il tuo tempo passato, vedendoti la notte e 'l verno a lato e 'l dí dopo le spalle e i mesi gai, se, come i tuoi gravosi affanni sai, cosí sapessi il mio simile stato, verresti in grembo a questo sconsolato a partir seco i dolorosi guai." "Ma quando sarai tornato nel dolce mondo terreno, ti prego di ricordarmi ai vivi: non ti dico altro e non ti rispondo più","Ma quando tu sarai nel dolce mondo, priegoti ch’a la mente altrui mi rechi: più non ti dico e più non ti rispondo" "quello stesso dannato, che capì che io domandavo di lui alla mia guida, gridò:","E quel medesmo, che si fu accorto ch’io domandava il mio duca di lui, gridò:" "Lungo le acque torbide già puoi vedere colui che stiamo aspettando, se il vapore del pantano non lo nasconde alla vista","Su per le sucide onde già scorgere puoi quello che s’aspetta, se ’l fummo del pantan nol ti nasconde" "cerchiamo di salire prima che faccia buio, poiché dopo sarebbe impossibile prima che il giorno ritorni","procacciam di salir pria che s’abbui, ché poi non si poria, se ‘l dì non riede" cosa che mi spinse a distogliere in fretta lo sguardo,per che a fuggir la mia vista fu ratta "I misteri divini che qui mi offrono il loro aspetto, sono così nascosti agli occhi dei mortali sulla Terra, che è possibile solamente credere alla loro esistenza, sulla quale si fonda l'alta speranza","Le profonde cose che mi largiscon qui la lor parvenza, a li occhi di là giù son sì ascose, che l’esser loro v’è in sola credenza, sopra la qual si fonda l’alta spene" quel giorno e quello seguente restammo tutti in silenzio,lo dì e l’altro stemmo tutti muti "Ma come fa chi guarda e poi osserva con più insistenza qualcuno in particolare, così feci con Bonagiunta che sembrava conoscermi meglio degli altri","Ma come fa chi guarda e poi s’apprezza più d’un che d’altro, fei a quel da Lucca, che più parea di me aver contezza" "ma vi acconsente in tanto in quanto teme di subire un danno maggiore, se si tira indietro","ma consentevi in tanto in quanto teme, se si ritrae, cadere in più affanno" "Ugo da San Vittore è qui con loro, e Pietro Mangiadore e Pietro da Lisbona, il quale risplende in Terra nei dodici libretti che ha scritto","Ugo da San Vittore è qui con elli, e Pietro Mangiadore e Pietro Spano, lo qual giù luce in dodici libelli" "Vieni a vedere i Montecchi e i Cappelletti, i Monaldi e i Filippeschi, uomo negligente, i primi già in rovina e gli altri sul punto di cadervi","Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura: color già tristi, e questi con sospetti" "L'anima, che è creata con la disposizione ad amare, si muove verso ogni cosa che le piace, non appena tale disposizione è posta in atto dalla cosa piacevole","L’animo, ch’è creato ad amar presto, ad ogne cosa è mobile che piace, tosto che dal piacere in atto è desto" "Che potranno dire i Persiani ai vostri re, quando vedranno aperto quel libro nel quale si scrivono tutte le malefatte","Che poran dir li Perse a’ vostri regi, come vedranno quel volume aperto nel qual si scrivon tutti suoi dispregi" La lanterna del mondo sorge ai mortali da diversi punti dell'orizzonte,Surge ai mortali per diverse foci la lucerna del mondo "Le pareti della Bolgia erano incrostate da una muffa, per i miasmi che provengono dal basso e vi si attacca impastandosi, tali da provocare irritazione ad occhi e naso","Le ripe eran grommate d’una muffa, per l’alito di giù che vi s’appasta, che con li occhi e col naso facea zuffa" "O santo padre, e spirito che adesso vedi quello che credesti in vita, con tanto ardore che vincesti correndo al sepolcro di Cristo piedi più giovani","O santo padre, e spirito che vedi ciò che credesti sì, che tu vincesti ver’ lo sepulcro più giovani piedi" Chiedi umilmente che ti apra la porta,Chiedi umilemente che ‘l serrame scioglia Ora stai tranquilla,Or ti conforta "e qui, per l'orribile eccesso del puzzo che l'abisso infernale emana, ci riparammo dietro al coperchio di una grande tomba, dove lessi una scritta che diceva: ""Custodisco papa Anastasio, che fu sviato dalla retta strada da Fotino""","e quivi, per l’orribile soperchio del puzzo che ’l profondo abisso gitta, ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio d’un grand’avello, ov’io vidi una scritta che dicea: ""Anastasio papa guardo, lo qual trasse Fotin de la via dritta""" Ecco Dite ed ecco il luogo dove è necessario che tu ti armi di coraggio,Ecco Dite ed ecco il loco ove convien che di fortezza t’armi Poi un altro spirito si mosse verso di noi da quella corona di anime da cui uscì il primo dei vicari che Cristo lasciò in Terra,Indi si mosse un lume verso noi di quella spera ond’uscì la primizia che lasciò Cristo d’i vicari suoi "Ma non appena io fui sulla soglia della mia giovinezza e cambiai vita, questi tradì la mia memoria e si diede ad altre donne","Sì tosto come in su la soglia fui di mia seconda etade e mutai vita, questi si tolse a me, e diessi altrui" Io dissi:,Diss’io: "Non è questa la patria in cui mi fido, madre benevola e devota, nella quale sono sepolti i miei genitori?","Non è questa la patria in ch' io mi fido, madre benigna e pia, che copre l' un e l'altro mio parente?" "La mia vista inferma non fu in grado di scorgere le altre sue bellezze sublimi, quelle divine e immortali, così eccezionali e inconsuete, poiché erano superiori alle mie capacità intellettive.","L' altre tante, sí strane e sí diverse forme altere celesti ed immortali, perché non furo a l' intelletto eguali, la mia debil vista non sofferse." "Parla, e sii breve e conciso","Parla, e sie breve e arguto" "Quanto, credo, fabrizio diventa lieto, udendo questa notizia!",Come cre' che fabrizio si faccia lieto udendo la novella! così succede spesso che vi siano mutamenti di condizione,sì spesso vien chi vicenda consegue "Allora il mio maestro mi afferrò, e con le parole, con le mani e coi gesti mi indusse a inginocchiarmi e abbassare lo sguardo","Lo duca mio allor mi diè di piglio, e con parole e con mani e con cenni reverenti mi fé le gambe e ‘l ciglio" "E tu chi sei, che attraversi il fumo della nostra Cornice e parli di noi come se tu dividessi ancora il tempo","Or tu chi se’ che ‘l nostro fummo fendi, e di noi parli pur come se tue partissi ancor lo tempo per calendi" "Vi erano delle anime con sguardi tranquilli e austeri, dall'aspetto molto autorevole: parlavano poco, con voci dolci","Genti v’eran con occhi tardi e gravi, di grande autorità ne’ lor sembianti: parlavan rado, con voci soavi" Non è questo la culla nella quale fui allevato così affettuosamente?,"Non è questo il mio nido, ove nudrito fui sí dolcemente?" "L'uomo saggio non s'affretta senza pensare, ma procede a passo a passo così come vuole la misura, l'avvedutezza.","Omo ch'è saggio non corre leggero, ma a passo grada sì com' vol misura" "Ma colei dalla quale aspetto che mi suggerisca quando parlare e quando tacere, non fa nulla","Ma quella ond’io aspetto il come e ‘l quando del dire e del tacer, si sta" "Non cadere in errore: io sono soggetto a una stessa autorità, come te e tutti gli altri qui",Non errar: conservo sono teco e con li altri ad una podestate Lui mi disse:,El disse a me: è Bonagiunta da Lucca,"è Bonagiunta, Bonagiunta da Lucca" Poi iniziò a dire,cominciò poi a dir "Tu dici il vero, su questo: ma non fosti certo un testimone sincero quando a Troia ti fu chiesta la verità",Tu di’ ver di questo: ma tu non fosti sì ver testimonio là ’ve del ver fosti a Troia richesto e il gran centauro disse:,e ’l gran centauro disse: "Vergine, se qualche volta l'estrema miseria delle cose umane ti ha fatto nascere pietà, ascolta la mia preghiera.","Vergine, s' a mercede miseria estrema de l' umane cose già mai ti volse, al mio prego t' inchina." "Eravamo ancora a una certa distanza da essa, ma non tanto che io non potessi capire che quel luogo era occupato da spiriti onorevoli","Di lungi n’eravamo ancora un poco, ma non sì ch’io non discernessi in parte ch’orrevol gente possedea quel loco" Chi desidera ancora l'alloro?,Qual vaghezza di lauro? "O muse, o alto ingegno poetico, aiutatemi","O muse, o alto ingegno, or m’aiutate" "Io guardavo in basso, ma i miei occhi per quanto attenti non potevano vedere il fondo oscuro","Io era vòlto in giù, ma li occhi vivi non poteano ire al fondo per lo scuro" "aiutami da lei, famoso sapiente, poiché essa fa tremare ogni goccia del mio sangue","aiutami da lei, famoso saggio, ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi" "E se il mio ragionamento non ti appaga, tu vedrai Beatrice e lei ti soddisferà pienamente questo e altri desideri","E se la mia ragion non ti disfama, vedrai Beatrice, ed ella pienamente ti torrà questa e ciascun’altra brama" "Rivolsi lo sguardo al suono di queste parole e vidi quelle anime che meravigliate guardavano me, proprio me, e la luce del sole interrotta dal mio corpo","Li occhi rivolsi al suon di questo motto, e vidile guardar per maraviglia pur me, pur me, e ‘l lume ch’era rotto" "se qualcuno ti negasse il vino della sua ampolla per placare la tua sete, non agirebbe in libertà proprio come un'acqua che non scendesse dal monte fino al mare","qual ti negasse il vin de la sua fiala per la tua sete, in libertà non fora se non com’acqua ch’al mar non si cala" "infatti, tutto ciò che la Chiesa custodisce appartiene alla gente che chiede l'elemosina in nome di Dio","ché quantunque la Chiesa guarda, tutto è de la gente che per Dio dimanda" esse insinuavano lungo la schiena la coda e il capo e si annodavano davanti al ventre,"quelle ficcavan per le ren la coda e ’l capo, ed eran dinanzi aggroppate" Poi si voltò e ripassò il pantano,"Poi si rivolse, e ripassossi ’l guazzo" "Tu, voce debole e sorpresa che esci piangente dal cuore sofferente, con l'anima e questa ballata va ragionando della mente stanca.","Tu, voce sbigottita e deboletta ch'esci piangendo de lo cor dolente, coll'anima e con questa ballatetta va' ragionando della strutta mente." "e se tu consideri ciò che è rivelato da Daniele, vedrai che nelle migliaia di angeli di cui parla il numero determinato resta celato","e se tu guardi quel che si revela per Daniel, vedrai che ‘n sue migliaia determinato numero si cela" "Quante volte, a memoria d'uomo, hai tu mutato leggi, moneta e costumi, e rinnovato la popolazione","Quante volte, del tempo che rimembre, legge, moneta, officio e costume hai tu mutato e rinovate membre" "O spirito, in cui le lacrime fanno maturare ciò senza il quale non si può tornare a Dio, arresta un momento per me la tua maggior preoccupazione","Spirto in cui pianger matura quel sanza ‘l quale a Dio tornar non pòssi, sosta un poco per me tua maggior cura" "E quando l'arco del suo ardore di carità si fu sfogato fino a scendere al limite della nostra ragione, la prima cosa che compresi fu quando disse:","E quando l’arco de l’ardente affetto fu sì sfogato, che ‘l parlar discese inver’ lo segno del nostro intelletto, la prima cosa che per me s’intese:" "Né il Creatore, nè alcuna creatura, figliolo, fu mai senza amore, o naturale o d'elezione, e lo sai bene","Né creator né creatura mai, figliuol, fu sanza amore, o naturale o d’animo, e tu ‘l sai" Io gli dissi:,Diss’io lui: "e la pianta colpita dal vento ha un tale potere che impregna l'aria della sua virtù generativa, e l'aria, girando, la diffonde poi tutt'intorno","e la percossa pianta tanto puote, che de la sua virtute l’aura impregna, e quella poi, girando, intorno scuote" "Mi accorsi comunque che era un inno di alta lode, poiché afferravo le parole","Ben m’accors’io ch’elli era d’alte lode, però ch’a me venìa" "Noi qui siamo ninfe e in cielo siamo stelle: prima che Beatrice venisse al mondo, fummo create come sue ancelle","Noi siam qui ninfe e nel ciel siamo stelle: pria che Beatrice discendesse al mondo, fummo ordinate a lei per sue ancelle" "Del mio innamoramento folle i frutti sono la vergogna, il pentimento e il riconoscere con chiarezza che tutto ciò che rende felice la vita in questo mondo è un breve sogno.","E del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente che quanto piace al mondo è breve sogno." "Poi il suo conforto mi ha tratto su, salendo e girando in tondo, per questo monte, che purifica voi che il mondo fece deviare","Indi m’han tratto sù li suoi conforti, salendo e rigirando la montagna che drizza voi che ‘l mondo fece torti" "Perciò osserva nei bracci laterali della croce: lo spirito che nominerò, compirà l'atto che nella nube fa il lampo","Però mira ne’ corni de la croce: quello ch’io nomerò, lì farà l’atto che fa in nube il suo foco veloce" "e tra la base della roccia e il fossato correvano in fila dei centauri, armati di arco e frecce, proprio come erano soliti nel mondo andare a caccia","e tra ’l piè de la ripa ed essa, in traccia corrien centauri, armati di saette, come solien nel mondo andare a caccia" "O immaginazione, che talvolta ci estrani da quello che ci accade intorno al punto che uno non si accorge neppure che suonano mille trombe, chi ti genera se non trai origine da una sensazione","O imaginativa che ne rube talvolta sì di fuor, ch’om non s’accorge perché dintorno suonin mille tube, chi move te, se ‘l senso non ti porge" "Essi furono aspri nemici miei, dei miei avi e della mia parte politica",Fieramente furo avversi a me e a miei primi e a mia parte "Voi siete qui, ser Brunetto","Siete voi qui, ser Brunetto" "li trascina qua e là, su e giù","di qua, di là, di giù, di sù li mena" "E io sentii nella luce più splendente della corona interna una voce modesta, forse simile a quella dell'arcangelo Gabriele a Maria nell'Annunciazione, che rispose:","E io udi’ ne la luce più dia del minor cerchio una voce modesta, forse qual fu da l’angelo a Maria, risponder:" "E appena lui ebbe finito di parlare, si sentì una voce lì vicino:","E com’elli ebbe sua parola detta, una voce di presso sonò:" "e anche negli altri incarichi fu un barattiere non mediocre, ma sopraffino","e ne li altri offici anche barattier fu non picciol, ma sovrano" Medusa e l'amore mio giovanile mi hanno fatto diventare un uomo di pietra che piange inutili lacrime.,Medusa e l' error mio m' àn fatto un sasso d'umor vano stillante. così mi disse il sole dei miei occhi,così mi disse il sol de li occhi miei "Poeta che mi guidi, valuta se la mia virtù è sufficiente, prima di condurmi in questo arduo viaggio","Poeta che mi guidi, guarda la mia virtù s’ell’è possente, prima ch’a l’alto passo tu mi fidi" il mio maestro disse:,disse ’l mio maestro: "e vidi accanto a lei un gigante, che sembrava non volere che gli fosse sottratta","e come perché non li fosse tolta, vidi di costa a lei dritto un gigante" "Ma anche voi siete quella che possedete i monti del valore, dai quali si diffonde per l'aria l'amore.","Ma voi pur sète quella che possedete i monti del valore, unde si spande amore." "E come colui che si vendicò con gli orsi vide il carro d'Elia che partiva, quando i cavalli si levarono alti nel cielo, e non lo poteva seguire con lo sguardo senza vedere altro che la fiamma, che saliva su come una nuvoletta:così sul fondo della Bolgia si muove ciascuna fiamma, in modo tale che nessuna mostra l'anima nascosta all'interno, e ogni fiamma cela un peccatore","E qual colui che si vengiò con li orsi vide ’l carro d’Elia al dipartire, quando i cavalli al cielo erti levorsi, che nol potea sì con li occhi seguire, ch’el vedesse altro che la fiamma sola, sì come nuvoletta, in sù salire: tal si move ciascuna per la gola del fosso, ché nessuna mostra ’l furto, e ogne fiamma un peccatore invola" così la Vergine fu resa incinta di Cristo-uomo,così fu fatta la Vergine pregna "Se un lecito desiderare che nasce da una nobile passione, un lungo perdersi all'interno di un labirinto amoroso senza via d'uscita.","S' oneste voglie in gentil foco accese, un lungo error in cieco laberinto." Poi giunse all'altro capo del ponte,Poscia passò di là dal co del ponte "Si staccano da me per venire da voi, laddove sono tutte riunite.","Da me fanno partut'e vène 'n voi, là u' son tutte e plui." "Prima vuole certo la stessa cosa, ma non glielo permette la volontà relativa che la divina giustizia rivolge alla pena contro la volontà assoluta, come sulla Terra lo fu al peccato","Prima vuol ben, ma non lascia il talento che divina giustizia, contra voglia, come fu al peccar, pone al tormento" Io credo che tu mi inganni,Io credo che tu m’inganni "E come la Luna con le sue fasi copre e scopre senza sosta i lidi, così la Fortuna fa con le sorti di Firenze:dunque non deve sembrare cosa strana ciò che adesso dirò delle grandi famiglie fiorentine, la cui fama è stata cancellata dal tempo","E come ‘l volger del ciel de la luna cuopre e discuopre i liti sanza posa, così fa di Fiorenza la Fortuna: per che non dee parer mirabil cosa ciò ch’io dirò de li alti Fiorentini onde è la fama nel tempo nascosa" "l'altra, lavorando al telaio, raccontava alla servitù le antiche leggende dei Troiani, di Fiesole, di Roma","l’altra, traendo a la rocca la chioma, favoleggiava con la sua famiglia d’i Troiani, di Fiesole e di Roma" Ho portato nel cuore l’amore per laura lungo quindici anni e il pensiero del mio signore per diciotto senza mai liberarmene.,"Un lauro verde, una gentil colonna, quindeci l' una, e l' altro diciotto anni, portato ò in seno, e già mai non mi scinsi." "Tu pensi forse a questa frana, che è sorvegliata da quel mostro adirato che or ora ho ammansito",Tu pensi forse a questa ruina ch’è guardata da quell’ira bestial ch’i’ ora spensi "Se i piedi stanno fermi, non cessi il tuo insegnamento","Se i piè si stanno, non stea tuo sermone" e io la chiedo a Colui che tutto giudica,e io la cheggio a lui che tutto giuggia "Per questo, infelici, ancor prima che sia venuto il tempo dell'addio, che è sempre più vicino, ora che siamo alla fine, godetevi un breve ristoro che vi aiuti a poter poi sostenere un così lungo dolore.","Però, dolenti, anzi che sian venute l'ore del pianto, che son già vicine, prendete or a la fine breve conforto a sí lungo martiro." "al quale sarebbe stato meglio dire 'Ho sbagliato', piuttosto che far peggio osservando il voto","cui più si convenia dicer ‘Mal feci’, che, servando, far peggio" "E come un pellegrino che si riposa dopo esser giunto nel santuario meta del suo viaggio, e spera di poter riferire al ritorno come esso si presenti, così io spingevo i miei occhi lungo i gradini della rosa, ora in alto, ora in basso e ora facendoli girare tutt'intorno","E quasi peregrin che si ricrea nel tempio del suo voto riguardando, e spera già ridir com’ello stea, su per la viva luce passeggiando, menava io li occhi per li gradi, mo sù, mo giù e mo recirculando" Poi il vostro ritorno non sia da questa parte,Poscia non sia di qua vostra reddita "In questo regno non è mai asceso chi non ha creduto in Cristo, prima o dopo la sua crocifissione","A questo regno non salì mai chi non credette ‘n Cristo, né pria né poi ch’el si chiavasse al legno" "L'amore che agitava la mia anima, arsa dal ricordo dei biondi capelli di laura, mi spinse, allorché caddi in torrente nascosto dall'erba, quasi a peso morto.","Amor, che dentro a l'anima bolliva, per rimembranza de le treccie bionde mi spinse, onde in un rio che l'erba asconde caddi, non già come persona viva." Grazie a lei i miei occhi ripresero la forza di risollevarsi,Quindi ripreser li occhi miei virtute a rilevarsi "e quelli che vidi erano identici a quelli che leggerai nel suo libro, salvo che per il dettaglio delle penne Giovanni è con me e si allontana da lui","e quali i troverai ne le sue carte, tali eran quivi, salvo ch’a le penne Giovanni è meco e da lui si diparte" Tutti i coperchi sono sollevati e nessun demone fa loro la guardia,"già son levati tutt’i coperchi, e nessun guardia face" "E l'altro, al quale sembrava di andare troppo lento, gridava:","E l’altro, cui pareva tardar troppo, gridava:" "infatti essi, essendo stati greci, potrebbero essere restii a rivolgerti la parola","ch’ei sarebbero schivi, perch’e’ fuor greci, forse del tuo detto" "Non credo che la Maremma abbia tante bisce quante erano quelle che lui aveva sulla groppa, là dove inizia l'aspetto umano","Maremma non cred’io che tante n’abbia, quante bisce elli avea su per la groppa infin ove comincia nostra labbia" "e se tu rifletti attentamente, il fatto che io sia più bella non ti nasconderà la mia identità, ma mi riconoscerai come Piccarda Donati, che, posta qui con questi altri beati, sono nel Cielo più lento","e se la mente tua ben sé riguarda, non mi ti celerà l’esser più bella, ma riconoscerai ch’i’ son Piccarda, che, posta qui con questi altri beati, beata sono in la spera più tarda" o gli risposi:,Rispuos’io lui: "e riferisci a coloro che vivono sulla Terra e sono destinati alla morte queste parole, così come io te le dico","e sì come da me son porte, così queste parole segna a’ vivi del viver ch’è un correre a la morte" E lui:,Ed elli: Così si conserva il fondamento di ogni giustizia,Sì si conserva il seme d’ogne giusto Quelle tre stelle che illuminano col loro splendore tutto il cielo australe,A quelle tre facelle di che ‘l polo di qua tutto quanto arde "Se vuoi capire come ciò sia possibile, immagina con grande concentrazione che Gerusalemme e il Purgatorio stiano sulla Terra, in modo tale che entrambi hanno un unico orizzonte, ma diversi emisferi","Come ciò sia, se ‘l vuoi poter pensare, dentro raccolto, imagina Siòn con questo monte in su la terra stare sì, ch’amendue hanno un solo orizzòn e diversi emisperi" "Noi eravamo là dove la scala non saliva oltre, ed eravamo fermi come una nave giunta all'approdo","Noi eravam dove più non saliva la scala sù, ed eravamo affissi, pur come nave ch’a la piaggia arriva" Miei fratelli furono Moronto ed Eliseo,Moronto fu mio frate ed Eliseo "La mia virtù era così confusa che la mia voce si mosse, e si fermò prima che fosse emessa dagli organi preposti alla parola","Era la mia virtù tanto confusa, che la voce si mosse, e pria si spense che da li organi suoi fosse dischiusa" "Dunque, poiché all'atto della visione di Dio segue l'amore, la dolcezza di questo amore è ardente e tiepida negli angeli in maniera lievemente diversa","Onde, però che a l’atto che concepe segue l’affetto, d’amar la dolcezza diversamente in essa ferve e tepe" "Tu dici: ""Io vedo che l'acqua, il fuoco, l'aria, la terra e tutti i loro composti sono corruttibili e non sono eterni""","Tu dici: ""Io veggio l’acqua, io veggio il foco, l’aere e la terra e tutte lor misture venire a corruzione, e durar poco""" "Le persone non se ne sono ancora accorte per la sua giovane età, perché questi Cieli hanno ruotato intorno a lui solo nove anni","Non se ne son le genti ancora accorte per la novella età, ché pur nove anni son queste rote intorno di lui torte" Non sapevi che questa è la sede dell'uomo felice,non sapei tu che qui è l’uom felice "Rispondimi, poiché il ricordo del peccato non è stato ancora cancellato in te dall'acqua del Lete","Rispondi a me, ché le memorie triste in te non sono ancor da l’acqua offense" "La giovane età, o novella Tebe, rendeva innocenti Uguccione e il Brigata, e gli altri due che il canto ha nominato prima","Innocenti facea l’età novella, novella Tebe, Uguiccione e ’l Brigata e li altri due che ’l canto suso appella" "Non appena lo spazio lì la circonda, la virtù informativa irraggia intorno proprio come faceva nelle membra del corpo materiale","Tosto che loco lì la circunscrive, la virtù formativa raggia intorno così e quanto ne le membra vive" "Chi seguiva gli studi giuridici, chi quelli medici, chi si dedicava al sacerdozio, chi cercava di regnare con la violenza o con l'inganno, chi rubava, chi si dedicava agli affari politici, chi si lasciava andare ai piaceri carnali, chi all'ozio, quando io, libero da tutte queste lusinghe, venivo accolto con Beatrice in Cielo in maniera così gloriosa","Chi dietro a iura, e chi ad amforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare, e chi civil negozio, chi nel diletto de la carne involto s’affaticava e chi si dava a l’ozio, quando, da tutte queste cose sciolto, con Beatrice m’era suso in cielo cotanto gloriosamente accolto" "e attraverso quella vivida luce traspariva la sostanza lucente, così splendente alla mia vista che io non potevo sostenerne lo sguardo","e per la viva luce trasparea la lucente sustanza tanto chiara nel viso mio, che non la sostenea" Ella diceva con fierezza:,Fieramente dicea: e dimmi perché in questo Cielo non si sente la dolce sinfonia del Paradiso che suona così devotamente negli altri inferiori,"e di’ perché si tace in questa rota la dolce sinfonia di paradiso, che giù per l’altre suona sì divota" "Dopo che il tuo Carlo, bella Clemenza, ebbe chiarito i miei dubbi, mi raccontò gli inganni che doveva subire la sua discendenza","Da poi che Carlo tuo, bella Clemenza, m’ebbe chiarito, mi narrò li ‘nganni che ricever dovea la sua semenza" "Io ho già sentito dire a Bologna che il diavolo ha molti vizi, compreso che è bugiardo e padre di menzogna","Io udi’ già dire a Bologna del diavol vizi assai, tra ’ quali udi’ ch’elli è bugiardo, e padre di menzogna" "I piedi dei morti, di solito, non fanno così",Così non soglion far li piè d’i morti Nessuno di voi mi faccia oltraggio,Nessun di voi sia fello "Vengano inoltre Libicocco e Draghignazzo, Ciriatto dalle lunghe zanne e Graffiacane, Farfarello e Rubicante pazzo","Libicocco vegn’oltre e Draghignazzo, Ciriatto sannuto e Graffiacane e Farfarello e Rubicante pazzo" "aveva in mano una spada sguainata, che rifletteva i raggi verso di noi al punto che io, spesso, guardavo senza vedere nulla","e una spada nuda avea in mano, che reflettea i raggi sì ver’ noi, ch’io drizzava spesso il viso in vano" "Se tu sei finito in questo mondo oscuro da quella dolce terra d'Italia dalla quale io reco tutta la mia colpa, dimmi se i Romagnoli sono in pace o in guerra","Se tu pur mo in questo mondo cieco caduto se’ di quella dolce terra latina ond’io mia colpa tutta reco,dimmi se Romagnuoli han pace o guerra" "L'angelo era ormai dietro di noi, l'angelo che ci aveva indirizzati alla VI Cornice, dopo aver cancellato dalla mia fronte la P","Già era l’angel dietro a noi rimaso, l’angel che n’avea vòlti al sesto giro, avendomi dal viso un colpo raso" L'involucro regale di tutte le sostanze del mondo,Lo real manto di tutti i volumi del mondo "Prima di procedere oltre, voglio che tu sappia che essi non peccarono","Or vo’ che sappi, innanzi che più andi, ch’ei non peccaro" la terra che ne è bagnata manda un odore sgradevole,pute la terra che questo riceve rallenta un poco il passo,un poco il passo queta "Uno che non ti ha ancora visto da vicino, e tuttavia è entusiasta di te proprio come ci si innamora da lontano per fama, dice che roma, con gli occhi incessantemente umidi di pianto doloroso, ti chiede aiuto da tutti i sette colli.","Un che non ti vide ancor da presso se non come per fama uom s'innamora, dice che roma ognora, con gli occhi di dolor bagnati e molli, ti chier mercé da tutti sette i colli" Riconduci a destinazione più alta i pensieri sviati dal vero bene.,Reduci i pensier' vaghi a miglior luogo. "Rispondi, e chiedi se da questa parte si sale","Rispondi, e domanda se quinci si va sùe" "così che, se un benigno influsso astrale o qualcosa di più importante mi hanno dato il bene, io stesso non me lo sottragga","sì che, se stella bona o miglior cosa m’ha dato ’l ben, ch’io stessi nol m’invidi" "E io, che mi avvicinavo alla conclusione di tutti i desideri, così come dovevo fare, esaurii in me stesso l'ardore del mio desiderio","E io ch’al fine di tutt’i disii appropinquava, sì com’io dovea, l’ardor del desiderio in me finii" Così uno dei penitenti mi parlava,Sì mi parlava un d’essi ma ora devo accingermi al lavoro rimasto con l'aiuto di entrambe,ma or con amendue m’è uopo intrar ne l’aringo rimaso "Il giorno era quasi finito, e l'oscurità toglieva gli animali che sono in terra dalle loro fatiche","Lo giorno se n’andava, e l’aere bruno toglieva li animai che sono in terra da le fatiche loro" Io dissi:,Diss’io: Vidi Camilla e Pentesilea,Vidi Cammilla e la Pantasilea Pensate per un breve tempo alla vostra condizione e capirete come può aver caro un altro chi stima se stesso così spregevole.,"Da la matina a terza di voi pensate, e vederete come tien caro altrui che tien sé cosí vile." per cui l'umanità viene sviata,onde sì svia l’umana famiglia "La terra dove sono nata sorge alla foce del Po, dove il fiume si getta in mare per trovare pace coi suoi affluenti",Siede la terra dove nata fui su la marina dove ’l Po discende per aver pace co’ seguaci sui "Se già da tempo sei nauseata e stanca dei falsi ed effimeri piaceri che la vita ingannatrice ti può dare, perché continui a sperare nell'amore che allontana dalla serenità e dalla saggezza?","Se già è gran tempo fastidita e lassa se' di quel falso dolce fuggitivo che 'l mondo traditor può dare altrui, a che ripon piú la speranza in lui, che d' ogni pace e di fermezza è privo?" Te lo dirò molto brevemente,Dicerolti molto breve Poi si rivolse così al frate:,Poscia drizzò al frate cotal voce: "I due poeti ormai tacevano, nuovamente attenti a guardarsi intorno, ormai liberi dal salire e dalle pareti","Tacevansi ambedue già li poeti, di novo attenti a riguardar dintorno, liberi da saliri e da pareti" Ma la più grave usura non offende il piacere di Dio tanto quanto quel frutto che rende così folle il cuore dei monaci,"Ma grave usura tanto non si tolle contra ’l piacer di Dio, quanto quel frutto che fa il cor de’ monaci sì folle" "Se la Luna è rarefatta, non però da parte a parte, bisogna che ci sia un punto al di là del quale ci sia la massa solida","S’elli è che questo raro non trapassi, esser conviene un termine da onde lo suo contrario più passar non lassi" "Tutti coloro che a quel tempo erano atti a portare armi, tra Ponte Vecchio e il Battistero di San Giovanni, erano un quinto di quelli attualmente presenti in città","Tutti color ch’a quel tempo eran ivi da poter arme tra Marte e ‘l Batista, eran il quinto di quei ch’or son vivi" E lei:,Ed ella: Dopodiché dico sottovoce tra me e me:,Poscia fra me pian piano: , Il bene non può mancare ad una creatura simile.,A simil di natura ben non tarda! "Mentre io spingevo lo sguardo attraverso le fronde verdi dell'albero, proprio come è solito fare chi spreca la vita cacciando gli uccelli, Virgilio mi diceva:","Mentre che li occhi per la fronda verde ficcava io sì come far suole chi dietro a li uccellin sua vita perde, lo più che padre mi dicea:" "siate fedeli e non siate sconsiderati, come fu Iefte nella sua prima offerta","siate fedeli, e a ciò far non bieci, come Ieptè a la sua prima mancia" Qui morì,Quivi morì "Come il Sole che si nasconde alla vista per la troppa luce, non appena il calore ha dissolto gli spessi vapori che talvolta lo cingono e permettono di guardarlo, così la santa figura del beato si celò al mio sguardo per l'accresciuta letizia","Sì come il sol che si cela elli stessi per troppa luce, come ‘l caldo ha róse le temperanze d’i vapori spessi, per più letizia sì mi si nascose dentro al suo raggio la figura santa" "Grazie a questo viaggio che tu narri, Enea sentì cose che lo portarono poi alla vittoria e produssero il manto papale","Per quest’andata onde li dai tu vanto, intese cose che furon cagione di sua vittoria e del papale ammanto" Cosicché ci toccherà alla fine la pace eterna.,Onde noi pace avremo. "ma ben presto le Naiadi scioglieranno coi fatti questo difficile enigma, senza danno di pecore o biade","ma tosto fier li fatti le Naiade, che solveranno questo enigma forte sanza danno di pecore o di biade" "Costui, del quale mi vedi calpestare le orme, anche se cammina nudo e spellato, ebbe condizione più elevata di quanto non credi","Questi, l’orme di cui pestar mi vedi, tutto che nudo e dipelato vada, fu di grado maggior che tu non credi" "Ditemi, chi siete voi che stringete tanto i petti","Ditemi, voi che sì strignete i petti chi siete" "Erba, fiori che ricoprirono il suo leggiadro vestito ed il suo corpo.",Erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno. La tua custodia tenga a freno le passioni umane: vedi Beatrice e tutti gli altri beati che uniscono le mani unendosi alla mia preghiera,Vinca tua guardia i movimenti umani: vedi Beatrice con quanti beati per li miei prieghi ti chiudon le mani "Tutto il Paradiso cominciò a inneggiare 'Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo', in modo tale che il dolce canto mi inebriava","‘Al Padre, al Figlio, a lo Spirito Santo’, cominciò, ‘gloria’, tutto ’l paradiso, sì che m’inebriava il dolce canto" "Un uomo dotato di libera scelta, posto fra due cibi a uguale distanza e ugualmente appetibili, morirebbe di fame prima di mangiarne uno","Intra due cibi, distanti e moventi d’un modo, prima si morria di fame, che liber’omo l’un recasse ai denti" "Noi camminavamo coi dieci diavoli, feroce compagnia, ahimè","Noi andavam con li diece demoni, ahi fiera compagnia" Io dissi:,Diss’io: "e non voglio che tu abbia dubbi, ma devi essere certo che il ricevere la grazia è un merito, commisurato alla volontà di ottenerla","e non voglio che dubbi, ma sia certo, che ricever la grazia è meritorio secondo che l’affetto l’è aperto" e lui mi rispose:,ed elli a me: "Io fui uomo d'armi, e poi divenni francescano, credendo di fare ammenda dei miei peccati cingendo il cordone","Io fui uom d’arme, e poi fui cordigliero, credendomi, sì cinto, fare ammenda" E lui:,Ed ei: perché il monte si erge più in alto di dove arrivino i miei occhi,ché ‘l poggio sale più che salir non posson li occhi miei "Sotto la mia testa sono conficcati gli altri che mi hanno preceduto praticando la simonia, tutti appiattiti nelle fessure della roccia","Di sotto al capo mio son li altri tratti che precedetter me simoneggiando, per le fessure de la pietra piatti" E aggiunse ancora:,Anche soggiunse: "Tu hai dei dubbi, e desideri che ti sia spiegato in un discorso aperto e chiaro quello che ho detto prima, in modo tale che sia comprensibile alla tua intelligenza, quando poco fa ho detto ""Dove ci si arricchisce di beni spirituali"" e quando ho detto ""Non nacque un altro uguale""","Tu dubbi, e hai voler che si ricerna in sì aperta e ‘n sì distesa lingua lo dicer mio, ch’al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi ""U’ ben s’impingua"", e là u’ dissi ""Non nacque il secondo""" "Dopo che quei soli ardenti, cantando così, ebbero compiuto tre giri, come stelle vicine ai poli celesti, mi sembrarono delle donne che ancora stanno danzando e che si fermano in silenzio, ascoltando finché non hanno sentito la musica che fa riprendere il ballo","Poi, sì cantando, quelli ardenti soli si fuor girati intorno a noi tre volte, come stelle vicine a’ fermi poli, donne mi parver, non da ballo sciolte, ma che s’arrestin tacite, ascoltando fin che le nove note hanno ricolte" "E se torno alla vera bellezza da cui trae origine il tutto, cioè a dio, la mia vista non può soffermarsi su tale splendore, tanto la mia propria colpa l'ha resa inferma, e non il giorno in cui mi volsi verso l'angelica bellezza","E s' al vero splendor già mai ritorno l'occhio non pò star fermo: cosí l'à fatto infermo pur la sua propria colpa, e non quel giorno ch' i' volsi in ver l'angelica beltade" "infatti dentro agli occhi di Beatrice ardeva un sorriso tale, che pensai di toccare coi miei occhi il fondo della mia gioia e della mia beatitudine","ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso tal, ch’io pensai co’ miei toccar lo fondo de la mia gloria e del mio paradiso" "Vedevo Apollo, Atena, Marte, ancora armati e intorno al loro padre Giove, che osservavano le membra sparse dei giganti","Vedea Timbreo, vedea Pallade e Marte, armati ancora, intorno al padre loro, mirar le membra d’i Giganti sparte" "Gli occhi mi saranno cuciti in questa Cornice, ma per poco tempo, poiché ho peccato lievemente volgendoli con invidia","Li occhi mi fieno ancor qui tolti, ma picciol tempo, ché poca è l’offesa fatta per esser con invidia vòlti" "Egli passò per l'isola di Lemno, dopo che le ardite e spietate donne avevano messo a morte tutti i loro uomini","Ello passò per l’isola di Lenno, poi che l’ardite femmine spietate tutti li maschi loro a morte dienno" "ma le profonde ferite da cui uscì il sangue nel quale risiedeva la mia anima, mi furono inferte nel territorio di Padova,là dove credevo di essere al sicuro: artefice di questo fu Azzo VIII d'Este, che mi odiava assai più di quanto avesse ragione","ma li profondi fóri ond’uscì ‘l sangue in sul quale io sedea, fatti mi fuoro in grembo a li Antenori, là dov’io più sicuro esser credea: quel da Esti il fé far, che m’avea in ira assai più là che dritto non volea" "Da quando sono nato sulla riva dell'arno attraversando ora questa terra o quell'altra, la mia vita non è stata altro che affanno.","Da poi ch' i' nacqui in su la riva d'arno, cercando or questa ed or quel' altra parte, non è stata mia vita altro ch' affanno." Marte attirerà dalla Val di Magra un vapore igneo che sarà avvolto di nere nubi,Tragge Marte vapor di Val di Magra ch’è di torbidi nuvoli involuto "e poi mi portarono con sé al petto del grifone, dove Beatrice stava rivolta verso di noi","e poi al petto del grifon seco menarmi, ove Beatrice stava volta a noi" "Il vostro Cerbero, se ricordate bene, porta ancora il mento e la gola spellati per questo","Cerbero vostro, se ben vi ricorda, ne porta ancor pelato il mento e ’l gozzo" "Un bambino, svegliatosi molto più tardi del solito, non corre improvvisamente verso il latte quanto feci io, per fare ancora dei miei occhi specchi migliori, chinandomi verso quel fiume che scorre affinché vi si renda migliori","Non è fantin che sì sùbito rua col volto verso il latte, se si svegli molto tardato da l’usanza sua, come fec’io, per far migliori spegli ancor de li occhi, chinandomi a l’onda che si deriva perché vi s’immegli" "ma tu chi sei, che ci domandi queste cose",ma tu chi se’ che di noi dimandasti "E ricordati, quando le scriverai, di non omettere come hai visto la pianta che qui ora è stata spogliata due volte","E aggi a mente, quando tu le scrivi, di non celar qual hai vista la pianta ch’è or due volte dirubata quivi" "Ma poiché vedo che il tuo intelletto è come pietrificato e, così fatto, è oscurato, per cui la luce delle mie parole ti abbaglia, voglio che tu conservi un'immagine sommaria di ciò che ti ho detto, se non un ricordo preciso, come il pellegrino conserva una frasca di palma sul suo bastone","Ma perch’io veggio te ne lo ‘ntelletto fatto di pietra e, impetrato, tinto, sì che t’abbaglia il lume del mio detto, voglio anco, e se non scritto, almen dipinto, che ’l te ne porti dentro a te per quello che si reca il bordon di palma cinto" Ora uno degli argini rocciosi ci porta lontani dalla selva,Ora cen porta l’un de’ duri margini "Non appena non la sentimmo più, ecco un'altra voce che fece un gran fracasso, come un tuono che ne segue un altro:","Come da lei l’udir nostro ebbe triegua, ed ecco l’altra con sì gran fracasso, che somigliò tonar che tosto segua:" "In seguito, essendosi mossa per riunirsi alle altre luci, l'anima che mi aveva parlato","Indi, tra l’altre luci mota e mista, mostrommi l’alma che m’avea parlato qual era tra i cantor del cielo artista" priva molti della vita e se stesso di onore,molti di vita e sé di pregio priva Io gli ho già spiegato questa e altre cose,Questo e altre cose dette li son per me "Ed ecco, così come è scritto nel Vangelo di Luca che Cristo apparve ai due discepoli sulla via, già risorto dalla sua tomba, che lì apparve un'anima che veniva dietro di noi, mentre badavamo a non calpestare le anime stese a terra","Ed ecco, sì come ne scrive Luca che Cristo apparve a’ due ch’erano in via, già surto fuor de la sepulcral buca, ci apparve un’ombra, e dietro a noi venìa, dal piè guardando la turba che giace" "A questo punto puoi capire chi fu colui che fu degno collega di Francesco nel mantenere la nave della Chiesa nella giusta rotta, in alto mare",Pensa oramai qual fu colui che degno collega fu a mantener la barca di Pietro in alto mar per dritto segno "Allora insuperbite, figli di Eva, e andate avanti col viso altero, e non chinate lo sguardo per vedere il vostro cammino malvagio","Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d’Eva, e non chinate il volto sì che veggiate il vostro mal sentero" "Lì si vedrà, tra le opere di Alberto I d'Austria, quella che presto sarà annotata e per cui il regno di Boemia sarà distrutto","Lì si vedrà, tra l’opere d’Alberto, quella che tosto moverà la penna, per che ‘l regno di Praga fia diserto" e questa è la pena che l'esilio fa provare per prima,e questo è quello strale che l’arco de lo essilio pria saetta "Ma affinché io non parli in modo troppo oscuro, intendi in tutto il mio discorso che questi amanti furono Francesco e la Povertà","Ma perch’io non proceda troppo chiuso, Francesco e Povertà per questi amanti prendi oramai nel mio parlar diffuso" è vero,Ella è e nella loro fiamma espiano l'inganno del cavallo di Troia che aprì la porta da cui uscì il nobile seme dei Romani,e dentro da la lor fiamma si geme l’agguato del caval che fé la porta onde uscì de’ Romani il gentil seme Io avevo già fitto il mio sguardo nel suo,Io avea già il mio viso nel suo fitto Colui in una fogna dove si raccolgono il sangue e la puzza,"Quelli ch’usurpa in terra il luogo mio, il luogo mio, il luogo mio, che vaca ne la presenza del Figliuol di Dio, fatt’ha del cimitero mio cloaca del sangue e de la puzza" Le buone guide si volsero a me e Virgilio mi disse:,Volsersi verso me le buone scorte e Virgilio mi disse: "Tu devi compiere un altro viaggio,","A te convien tenere altro viaggio," "Quale paura ho, quando ripenso a quel giorno in cui vidi per l'ultima volta la mia donna, giù di morale e pensierosa, tale da suscitare pure in me lo stesso stato d'animo!","Qual paura ò, quando mi torna a mente quel giorno ch' i' lasciai grave e pensosa madonna, e 'l mio cor seco!" "Oh, quanto mi sembrava sbalordito Curione, con la lingua mozzata nella gola, lui che fu così pronto a parlare","Oh quanto mi pareva sbigottito con la lingua tagliata ne la strozza Curio, ch’a dir fu così ardito" "e vidi che ciascuna, una volta fermatasi nel punto assegnato, formava la testa e il collo di un'aquila in quello splendore che si stagliava","e quietata ciascuna in suo loco, la testa e ‘l collo d’un’aguglia vidi rappresentare a quel distinto foco" Così facevano gli avi di coloro che ora approfittano per arricchirsi del fatto che la sede vescovile è vacante,"Così facieno i padri di coloro che, sempre che la vostra chiesa vaca, si fanno grassi stando a consistoro" "infatti Guglielmo Borsiere, che è nostro compagno di pena da poco tempo e cammina là con gli altri, ci cruccia non poco parlando di Firenze","ché Guiglielmo Borsiere, il qual si duole con noi per poco e va là coi compagni, assai ne cruccia con le sue parole" "Poi ritorna nel cuore, piena di sospiri, ferita a morte da una freccia affilata, scagliata da quella donna quando si allontana.","Po' torna, piena di sospir, nel core, ferita a morte d'un tagliente dardo che questa donna, nel partir, li gitta." "Fa' in modo di tenerlo innamorato di te, tanto che alla fine muoia per mancanza d'amore","Tenlo innamorato, ch'a la fine poi mora disamato" "Il più grande dono che Dio, per sua generosità, fece creando l'uomo, e quello più conforme alla sua bontà, e quello che Lui più apprezza, fu la libera volontà","Lo maggior don che Dio per sua larghezza fesse creando, e a la sua bontate più conformato, e quel ch’e’ più apprezza, fu de la volontà la libertate" "Io mi rivolsi pieno di meraviglia al buon Virgilio, ed egli mi rispose con uno sguardo non meno carico di stupore","Io mi rivolsi d’ammirazion pieno al buon Virgilio, ed esso mi rispuose con vista carca di stupor non meno" "Quando giungemmo sopra l'ultima fossa delle Malebolge, così che i suoi dannati potevano essere visti da noi, vari lamenti che inducevano alla pietà mi colpirono e mi spinsero a tapparmi le orecchie con le mani","Quando noi fummo sor l’ultima chiostra di Malebolge, sì che i suoi conversi potean parere a la veduta nostra, lamenti saettaron me diversi, che di pietà ferrati avean li strali ond’io li orecchi con le man copersi" "Ma dimmi ancora se tu senti altri stimoli che ti attirano verso Dio, così che tu manifesti con quanti denti sei morso da questo amore","Ma di’ ancor se tu senti altre corde tirarti verso lui, sì che tu suone con quanti denti questo amor ti morde" "Dopo che ebbe scosso il capo sospirando, disse:","Poi ch’ebbe sospirando il capo mosso, disse:" "Come scrisse, o padre, la penna veridica del tuo caro fratello che insieme a te mise Roma sulla retta strada, la fede è la sostanza delle cose sperate e la dimostrazione di quelle che non si vedono","Come ’l verace stilo ne scrisse, padre, del tuo caro frate che mise teco Roma nel buon filo, fede è sustanza di cose sperate e argomento de le non parventi" "Seguendo lui, tenevo la fronte bassa come colui che l'ha carica di pensieri, tanto che è simile a un mezzo arco di ponte","Seguendo lui, portava la mia fronte come colui che l’ha di pensier carca, che fa di sé un mezzo arco di ponte" "Le sette ninfe la circondavano, tenendo in mano quei lumi che non possono essere spenti dall'Aquilone o dall'Austro","In cerchio le facean di sé claustro le sette ninfe, con quei lumi in mano che son sicuri d’Aquilone e d’Austro" "Ora osserva l'alta Provvidenza di Dio: infatti entrambi i credenti, in Cristo venuto e venturo, riempiranno in egual misura questo giardino",Or mira l’alto proveder divino: ché l’uno e l’altro aspetto de la fede igualmente empierà questo giardino "Quei due che siedono lassù e sono i più felici per essere i più vicini all'augusta Maria, sono come le due radici di questa rosa:colui che sta alla sua sinistra è il padre che osò assaggiare il frutto proibito e per il quale l'Umanità sopporta tanto male","Quei due che seggon là sù più felici per esser propinquissimi ad Agusta, son d’esta rosa quasi due radici: colui che da sinistra le s’aggiusta è il padre per lo cui ardito gusto l’umana specie tanto amaro gusta" "E quando la violenza dei Longobardi si rivolse contro la Santa Chiesa, Carlo Magno la soccorse sotto le ali dell'aquila, sconfiggendo quel popolo","E quando il dente longobardo morse la Santa Chiesa, sotto le sue ali Carlo Magno, vincendo, la soccorse" "Poi le parole di san Pietro proseguirono, con una voce così alterata che il suo aspetto non mutò maggiormente","Poi procedetter le parole sue con voce tanto da sé trasmutata, che la sembianza non si mutò piùe:" "Non credo che sotto le ciglia di Venere, trafitta dal figlio Cupido in modo involontario, splendesse un tale lume d'amore","Non credo che splendesse tanto lume sotto le ciglia a Venere, trafitta dal figlio fuor di tutto suo costume" "O dolce amore che ti illumini del tuo sorriso, come sembravi ardente in quei dolci suoni che erano pervasi solo da uno spirito di pensieri santi","O dolce amor che di riso t’ammanti, quanto parevi ardente in que’ flailli, ch’avieno spirto sol di pensier santi" Allora le sue parole cominciarono così:,Incominciaro allor le sue parole: "e non appena apparve a entrambi i miei occhi la quantità e la qualità di quella stella luminosa, che lassù vince, simile a una corona, che cinse Maria e iniziò a girarle attorno","e come ambo le luci mi dipinse il quale e il quanto de la viva stella che là sù vince come qua giù vinse, per entro il cielo scese una facella, formata in cerchio a guisa di corona, e cinsela e girossi intorno ad ella" "La corda di un arco non scoccò mai una freccia che fendesse l'aria così veloce, come io vidi una piccola barca venire verso di noi in quel momento nell'acqua, governata da un solo timoniere, che gridava:","Corda non pinse mai da sé saetta che sì corresse via per l’aere snella, com’io vidi una nave piccioletta venir per l’acqua verso noi in quella, sotto ’l governo d’un sol galeoto, che gridava:" infatti il luogo dove nacqui di giorno in giorno si spoglia del bene e sembra pronto per una triste rovina,"però che ‘l loco u’ fui a viver posto, di giorno in giorno più di ben si spolpa, e a trista ruina par disposto" e una voce attraverso le foglie gridò:,e una voce per entro le fronde gridò: "Se la sponda di destra è meno ripida, così da permetterci di scendere nell'altra Bolgia, noi sfuggiremo alla caccia che tu immagini","S’elli è che sì la destra costa giaccia, che noi possiam ne l’altra bolgia scendere, noi fuggirem l’imaginata caccia" conobbi il mondo e amai quella virtù cortese alla quale oggi ciascuno ha disteso l'arco,"del mondo seppi, e quel valore amai al quale ha or ciascun disteso l’arco" "La sua coda guizzava tutta nel vuoto, volgendo in alto la forbice velenosa che aveva un pungiglione simile a quello dello scorpione","Nel vano tutta sua coda guizzava, torcendo in sù la venenosa forca ch’a guisa di scorpion la punta armava" Afferra senza titubanza quella venerabile chioma e le trecce scomposte così che la neghittosa esca dal fango.,"Pon man in quella venerabil chioma securamente, e ne le treccie sparte, sí che la neghittosa esca del fango." lui:,Ed elli: e lo stemma delle palle d'oro rendeva illustre Firenze in tutte le illustri imprese,e le palle de l’oro fiorian Fiorenza in tutt’i suoi gran fatti "Le prime tre erano cornute come la testa di un bue, ma le altre quattro avevano un solo corno sulla fronte: non si è mai visto un mostro simile a quello","Le prime eran cornute come bue, ma le quattro un sol corno avean per fronte: simile mostro visto ancor non fue" "Se io risorgo con le tue mani dal mio stato assai misero e vile, allora io consacro e purifico i miei pensieri, il mio ingegno, il mio stile di vita, il mio parlare e il mio cuore, le mie lacrime e le mie speranze al tuo nome.","Se dal mio stato assai misero e vile per le tue man resurgo, vergine, i' sacro e purgo al tuo nome e pensieri e 'ngegno e stile, la lingua e 'l cor, le lagrime e i sospiri." pensa che questo giorno non tornerà mai,pensa che questo dì mai non raggiorna "Gli eventi contingenti, che non si estendono al di fuori del vostro mondo terreno, sono tutti dipinti nella mente di Dio:essi però non sono per questo necessari, come non lo è il fatto che una barca scenda la corrente solo perché qualcuno la osserva","La contingenza, che fuor del quaderno de la vostra matera non si stende, tutta è dipinta nel cospetto etterno: necessità però quindi non prende se non come dal viso in che si specchia nave che per torrente giù discende" "A metà del percorso della vita umana, mi ritrovai per una oscura foresta, poiché avevo smarrito la giusta strada","Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita" Il dannato si immerse e tornò a galla tutto imbrattato,"Quel s’attuffò, e tornò sù convolto" "Di quello che esso fece col successore di Cesare, Bruto e Cassio ancora latrano nell'Inferno e Modena e Perugia ne furono dolenti","Di quel che fé col baiulo seguente, Bruto con Cassio ne l’inferno latra, e Modena e Perugia fu dolente" "Si vedrà la lussuria e la vita viziosa del re di Spagna, che non conobbero mai né vollero alcun valore","Vedrassi la lussuria e ‘l viver molle di quel di Spagna e di quel di Boemme, che mai valor non conobbe né volle" "infatti la vostra avarizia rattrista il mondo, calpestando i buoni e sollevando i malvagi","ché la vostra avarizia il mondo attrista, calcando i buoni e sollevando i pravi" "Così come tu vedi, da questa parte, che il bulicame man mano si abbassa",Sì come tu da questa parte vedi lo bulicame che sempre si scema E causò anche la fine della tua famiglia,E morte di tua schiatta e perché la nostra colpa ci strazia in tal modo,e perché nostra colpa sì ne scipa "Siccome madonna l'ha capito, è meglio che io muoia senz'altro: forse ne avrà compassione.","Poi madonna l'ha visto, megli' è ch'eo mora in quisto: forse n'avrà peccato." "Io non posso parlare dettagliatamente di tutti, poiché la vastità della materia mi incalza a tal punto che, spesso, devo omettere dei particolari","Io non posso ritrar di tutti a pieno, però che sì mi caccia il lungo tema, che molte volte al fatto il dir vien meno" "Mostrami e dimmi, se vuoi che parli di te sulla Terra, chi è colui che fu danneggiato dall'aver visto Rimini","Dimostrami e dichiara, se vuo’ ch’i’ porti sù di te novella, chi è colui da la veduta amara" "Lo strazio e l'orrenda strage di Montaperti, che colorarono di rosso il fiume Arbia, ci induce a emanare queste leggi","Lo strazio e ’l grande scempio che fece l’Arbia colorata in rosso, tal orazion fa far nel nostro tempio" "Taci, maledetto lupo","Taci, maladetto lupo" "e non credo che avesse compiuto il decimo passo, quando puntò il suo sguardo su di me","e non credo che fosse lo decimo suo passo in terra posto, quando con li occhi li occhi mi percosse" "O anime certe di ottenere, quando sarà, la pace eterna, le mie membra non sono rimaste né acerbe né mature sulla Terra, ma sono qui con me, col loro sangue e le loro giunture","O anime sicure d’aver, quando che sia, di pace stato, non son rimase acerbe né mature le membra mie di là, ma son qui meco col sangue suo e con le sue giunture" "allora sulla Terra si sogna ad occhi aperti, dicendo cose inesatte in buona e cattiva fede","sì che là giù, non dormendo, si sogna, credendo e non credendo dicer vero" "La vostra natura, quando peccò totalmente in Adamo, fu allontanata da questa dignità come dall'Eden","Vostra natura, quando peccò tota nel seme suo, da queste dignitadi, come di paradiso, fu remota" Tanto il mio corpo è gia distrutto che io non posso soffrire: se mi vuoi aiutare porta l'anima con te (ti prego di questo) quando uscirà dal cuore.,"Tanto è distrutta già la mia persona, ch' i' non posso soffrire: se tu mi vuoi servire mena l'anima teco (molto di ciò ti preco) quando uscirà del core." "Vedrai il Lete, ma fuori dall'Inferno, là dove le anime vanno a lavarsi quando si sono pentite delle loro colpe e le hanno cancellate","Letè vedrai, ma fuor di questa fossa, là dove vanno l’anime a lavarsi quando la colpa pentuta è rimossa" "Poi restarono lì al mio cospetto, cantando 'Regina celi' con tanta dolcezza che tale piacere non mi lasciò mai","Indi rimaser lì nel mio cospetto, ‘Regina celi’ cantando sì dolce, che mai da me non si partì ‘l diletto" "Per le nuove radici di questo albero, vi giuro che non fui mai infedele al mio signore, che fu tanto degno di onore","Per le nove radici d’esto legno vi giuro che già mai non ruppi fede al mio segnor, che fu d’onor sì degno" e io dissi subito:,e io sì tosto dissi: "poi circondarono una pianta priva di foglie e di ogni altra fronda, in tutti i suoi rami",poi cerchiaro una pianta dispogliata di foglie e d’altra fronda in ciascun ramo "Sì, sono proprio io, sono proprio Beatrice","Ben son, ben son Beatrice" "O Mantovano, io sono Sordello, della tua terra","O Mantoano, io son Sordello de la tua terra" mi disse,mi disse "Come ti ho detto, fui inviato a soccorrerlo","Sì com’io dissi, fui mandato ad esso per lui campare" Il mio maestro diceva:,Lo duca mio dicea: "E sappi che la colpa che si contrappone in modo opposto a un peccato, viene espiata qui insieme con esso","E sappie che la colpa che rimbecca per dritta opposizione alcun peccato, con esso insieme qui suo verde secca" Io dissi:,Diss’io: "E a seconda di come amore la ispira, a volte ride, a volte piange, ora rimane vittima di attacchi d'ansia, ora si rassicura.","E come amor l'envita, or ride or piange, or teme or s'assecura." "Le anime, che si erano accorte che io ero vivo vedendomi respirare, impallidirono per lo stupore","L’anime, che si fuor di me accorte, per lo spirare, ch’i’ era ancor vivo, maravigliando diventaro smorte" "perciò, spirito eletto, chiedimi se vuoi che io, sulla Terra, muova per te i miei piedi mortali","e però mi richiedi, spirito eletto, se tu vuo’ ch’i’ mova di là per te ancor li mortai piedi" "Il mondo antico era solito credere, a suo rischio, che la dea Venere girando nel III Cielo irradiasse l'influsso all'amore sensuale","Solea creder lo mondo in suo periclo che la bella Ciprigna il folle amore raggiasse, volta nel terzo epiciclo" "Vedevo Nembrod ai piedi della grande opera quasi smarrito, che guardava le genti che furono superbe insieme a lui a Sennaàr","Vedea Nembròt a piè del gran lavoro quasi smarrito, e riguardar le genti che ‘n Sennaàr con lui superbi fuoro" "L'Arca Santa era preceduta dall'umile autore di Salmi, che danzava con la veste alzata, e in quell'occasione era più e meno che un re","Lì precedeva al benedetto vaso, trescando alzato, l’umile salmista, e più e men che re era in quel caso" Io ti seguirò finché mi sarà permesso,Io ti seguiterò quanto mi lece "Siamo entrambi italiani, che tu vedi qui così deturpati","Latin siam noi, che tu vedi sì guasti qui ambedue" "cosa per cui provo ancora ribrezzo, e me ne verrà sempre, vedendo acque gelate","onde mi vien riprezzo, e verrà sempre, de’ gelati guazzi" "Le tue parole non saranno senza ricompense, se io tornerò a completare il corto cammino di quella vita che corre alla sua fine","Non fia sanza mercé la tua parola, s’io ritorno a compiér lo cammin corto di quella vita ch’al termine vola" io gli dissi:,io a lui: Guarda le feroci Erinni,Guarda le feroci Erine "infatti entro questi limiti geografici è pieno di sterpi velenosi, al punto che sarebbe tardi estirparli per coltivare la terra","ché dentro a questi termini è ripieno di venenosi sterpi, sì che tardi per coltivare omai verrebber meno" "Qui devi ballare coperto dalla pece, così, se puoi, arraffi di nascosto","Coverto convien che qui balli, sì che, se puoi, nascosamente accaffi" "Ogni lingua verrebbe certamente meno, a causa del nostro linguaggio e della nostra mente che hanno poca capacità di comprendere tutto questo",Ogne lingua per certo verria meno per lo nostro sermone e per la mente c’hanno a tanto comprender poco seno e quasi stupefatto domandai chi fosse il quarto lume che vidi insieme a noi,e quasi stupefatto domandai d’un quarto lume ch’io vidi tra noi Non c'erano palazzi disabitati e vuoti,Non avea case di famiglia vòte "e quelle sono trattate ampiamente dai predicatori, che trascurano il Vangelo",e quelle son trascorse da’ predicanti e ‘l Vangelio si tace Così disse dapprima,Sì disse prima Andammo là,Là ne venimmo Io risposi:,Rispuos’io: "Limpide, fresche e dolci acque dove immerse le sue belle membra colei che unica per me merita il nome di donna.","Chiare, fresche e dolci acque ove le belle membra pose colei che sola a me par donna." "Là dove molteplici fossati circondano i castelli per custodirne le mura, l'immagine che essi rendono è del tutto simile a quelle Bolge","Quale, dove per guardia de le mura più e più fossi cingon li castelli, la parte dove son rende figura, tale imagine quivi facean quelli" "e se pensassi come la vostra immagine viene riflessa nello specchio, ciò che ti sembra duro ti sembrerebbe facile","e se pensassi come, al vostro guizzo, guizza dentro a lo specchio vostra image, ciò che par duro ti parrebbe vizzo" "non mi costringere a parlare mentre sono meravigliato, poiché chi è pieno di un altro desiderio parla malvolentieri","non mi far dir mentr’io mi maraviglio, ché mal può dir chi è pien d’altra voglia" "Quello è Caco, che sotto la rupe dell'Aventino spesso produsse un lago di sangue","Questi è Caco, che sotto ’l sasso di monte Aventino di sangue fece spesse volte laco" Non ci fu mai un terremoto tanto terribile e che scuotesse una torre così forte come Fialte fu rapido a scuotersi,"Non fu tremoto già tanto rubesto, che scotesse una torre così forte, come Fialte a scuotersi fu presto" "Una voce risuonò dentro una luce che era lì, tanto vivida che non potei guardarla, e che diceva: 'Venite, benedetti del Padre mio'","'Venite, benedicti Patris mei', sonò dentro a un lume che lì era, tal che mi vinse e guardar nol potei" dunque risponda da solo e la grazia divina lo aiuti in questo,"ed elli a ciò risponda, e la grazia di Dio ciò li comporti" "prosegui sempre in alto dietro di me, finché ci apparirà qualcuno che ci fornisca indicazioni","pur su al monte dietro a me acquista, fin che n’appaia alcuna scorta saggia" e questo amore nella vostra natura nasce in tre modi diversi,ed esso amor nasce in tre modi in vostro limo allora dissi:,per ch’io: e quello infiamma chiunque incontri,e quello affuoca qualunque s’intoppa "Se potessi esaudire ogni mio desiderio, voi sareste ancora tra i vivi","Se fosse tutto pieno il mio dimando, voi non sareste ancora de l’umana natura posto in bando" "Ma dal momento che ci siamo allontanati molto con questa digressione, riporta lo sguardo verso la strada dritta, cosicché la via sia percorsa in breve tempo","Ma perché siam digressi assai, ritorci li occhi oramai verso la dritta strada, sì che la via col tempo si raccorci" "Così vanno lungo le acque scure del fiume, e prima che siano scese dall'altra parte, di qua si è accalcata un'altra schiera","Così sen vanno su per l’onda bruna, e avanti che sien di là discese, anche di qua nuova schiera s’auna" Aggrappati poi a quello,Sovra quella poi t’aggrappa Vuoi ulteriori spiegazioni relativamente a questo,Vuo’ tu che questo ver più ti s’imbianchi Io sono gentile per nascita,Gentil per sclatta torno ma prima devo scendere fino in fondo all'Inferno,ma ’nfino al centro pria convien ch’i’ tomi ma ciò per cui io morii non è la colpa che mi porta qui,ma quel per ch’io mori’ qui non mi mena mi guardai di fronte e vidi delle anime che indossavano mantelli di colore simile alla pietra,"guarda’mi innanzi, e vidi ombre con manti al color de la pietra non diversi" "Sento, momento dopo momento, giungere nel mio cuore un positivo disappunto, crudele e severo, che porta alla luce, quasi imprimendolo sulla fronte in modo che tutti possano vederlo, ogni pensiero nascosto.","E sento ad ora ad or venirmi al core un leggiadro disegno, aspro e severo, ch' ogni occulto pensero tira in mezzo la fronte, ov' altri 'l vede." "Questi, che è immediatamente alla mia destra, fu frate e fu mio maestro: è Alberto Magno di Colonia, e io sono Tommaso d'Aquino","Questi che m’è a destra più vicino, frate e maestro fummi, ed esso Alberto è di Cologna, e io Thomas d’Aquino" e di questi ne riconobbi alquanti,e di costoro assai riconobb’io allora io mi scossi come fanno le bestie spaventate e pigre,ond’io mi scossi come fan bestie spaventate e poltre "L'angoscia che dimostri ti rende irriconoscibile, proprio come se non ti avessi mai visto","L’angoscia che tu hai forse ti tira fuor de la mia mente, sì che non par ch’i’ ti vedessi mai" "E come una donna dal colorito pallido riacquista velocemente il suo aspetto, quando il suo volto perde il rossore della vergogna, così io vidi quando guardai la sesta stella che aveva un colore più candido di Marte e che mi aveva accolto in sé","E qual è ‘l trasmutare in picciol varco di tempo in bianca donna, quando ‘l volto suo si discarchi di vergogna il carco, tal fu ne li occhi miei, quando fui vòlto, per lo candor de la temprata stella sesta, che dentro a sé m’avea ricolto" ma come mai tu arrivi qui soltanto adesso,ma a te com’è tanta ora tolta Colui che tutto vede e tutto può lo faccia per me,ma quei che vede e puote a ciò risponda "Fatevi avanti, Alichino e Calcabrina, e tu, Cagnazzo","Tra’ti avante, Alichino, e Calcabrina, e tu, Cagnazzo" "infatti, come noi giungemmo alla rovina del ponte, la mia guida si rivolse a me con l'espressione dolce che vidi in lui ai piedi del colle","ché, come noi venimmo al guasto ponte, lo duca a me si volse con quel piglio dolce ch’io vidi prima a piè del monte" d'estate talvolta è in secca,e suol di state talor essere grama "Poi si incollarono l'uno all'altro, come se fossero stati di cera fusa, e mischiarono il loro colore, per cui nessuno dei due sembrava più quello che era prima:come quando si dà fuoco a una carta bianca, davanti alla fiamma avanza verso l'alto un colore bruno che non è più bianco e non è ancora nero","Poi s’appiccar, come di calda cera fossero stati, e mischiar lor colore, né l’un né l’altro già parea quel ch’era: come procede innanzi da l’ardore, per lo papiro suso, un color bruno che non è nero ancora e ’l bianco more" Una è la bugiarda che accusò a torto Giuseppe,L’una è la falsa ch’accusò Gioseppo "Se il vescovo di Cosenza, che allora fu incitato contro di me da papa Clemente IV, avesse letto questo volto del perdono di Dio, le ossa del mio corpo sarebbero ancora sepolte sotto il mucchio di sassi presso la testa del ponte, a Benevento","Se ’l pastor di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l’ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora" "Ma tu ancora non comprendi come si trasformi da animale in essere razionale: questo è il punto che ha già tratto in errore un filosofo più saggio di te, al punto che nella sua dottrina separò dall'anima l'intelletto possibile, perché non vide alcun organo adatto a questa funzione","Ma come d’animal divegna fante, non vedi tu ancor: quest’è tal punto, che più savio di te fé già errante, sì che per sua dottrina fé disgiunto da l’anima il possibile intelletto, perché da lui non vide organo assunto" "Pertanto tutto ciò che scrissi di lei, quelle lodi che, ora che la mia donna è in paradiso, mi restituisce sotto forma di preghiere per me a dio, fu solo una piccola goccia rispetto alla sua bellezza infinita: dato che la penna non può sopravanzare le facoltà intellettive.","Onde quant' io di lei parlai né scrissi, ch' or per lodi anzi a dio preghi mi rende, fu breve stilla d' infiniti abissi: ché stilo oltra l' ingegno non si stende." "gli occhi sarebbero uguali a quelli di Argo, se fossero ancora vivi","e li occhi d’Argo, se fosser vivi, sarebber cotali" "Poiché io risplendo del raggio della luce eterna, guardando in essa capisco da dove derivano le tue incertezze","Così com’io del suo raggio resplendo, sì, riguardando ne la luce etterna, li tuoi pensieri onde cagioni apprendo" allora guardai il viso dei miei figli senza parlare,ond’io guardai nel viso a’ mie’ figliuoi sanza far motto e si regge su quello più che sull'altro,"e sta ’n su quel più che ’n su l’altro, eretto" "Venite, il passaggio è qui","Venite, qui si varca" "Amore mi ha incaricato di servirla: che io lo voglia o no, è così.","Amor m'ha dato a madonna servire: o vogl'i' o non voglia, così este." "Sei già lì in piedi, sei già lì in piedi, Bonifacio","Se’ tu già costì ritto, se’ tu già costì ritto, Bonifazio" "E se poi tu vorrai salire a visitare questi ultimi, allora ci sarà un'anima più degna di me per farti da guida: quando me ne andrò, ti lascerò con lei","A le quai poi se tu vorrai salire, anima fia a ciò di me più degna: con lei ti lascerò nel mio partire" "Io avevo occhi solo alla pece, per vedere tutto quanto era contenuto nella Bolgia e la gente che vi era bruciata all'interno","Pur a la pegola era la mia ’ntesa, per veder de la bolgia ogne contegno e de la gente ch’entro v’era incesa" "Credo che ci convenga volgere le nostre spalle destre all'orlo della Cornice, girando il monte come siamo soliti fare","Io credo ch’a lo stremo le destre spalle volger ne convegna, girando il monte come far solemo" e questi doni saranno conformi ai costumi di quella terra,e cotai doni conformi fieno al viver del paese "Poi fui al servizio del buon re Tebaldo: qui iniziai a compiere baratterie, di cui sconto la pena in questo calore","Poi fui famiglia del buon re Tebaldo: quivi mi misi a far baratteria, di ch’io rendo ragione in questo caldo" "In questo cerchio sarai un giorno assieme a me, se non m'inganna il desiderio: io son colei che ti ha fatto tanto soffrire e che concluse la sua esistenza prima di raggiungere la vecchiaia.","In questa spera sarai ancor meco, se 'l desir non erra: i' so' colei che ti diè tanta guerra e compie' mia giornata inanzi sera." Perché mi laceri,Perché mi scerpi con una voce assai più intensa della nostra,in voce assai più che la nostra viva E chi vedesse come è fuggita l'anima direbbe certamente,E chi vedesse com' ell' è fuggita diria per certo "invece all'Inferno l'ombra si rabbuia all'esterno, tanto quanto la mente è rattristata","ma giù s’abbuia l’ombra di fuor, come la mente è trista" "Ed ecco apparire una lupa, che nella sua magrezza sembra piena di tutti i desideri e spinse molte persone a vivere miseramente","Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza, e molte genti fé già viver grame" "quando io, che avevo un corpo in carne e ossa, vinto dal sonno, mi sdraiai sull'erba dove già sedevamo tutti e cinque","quand’io, che meco avea di quel d’Adamo, vinto dal sonno, in su l’erba inchinai là ‘ve già tutti e cinque sedavamo" "e non posso certo descrivere qui l'amore che io vidi allora nei suoi occhi santi:non solo perché io non mi fido delle mie capacità espressive, ma perché la mia memoria non può tornare a ricordare tanto, se non è sorretta da Dio","e qual io allor vidi ne li occhi santi amor, qui l’abbandono: non perch’io pur del mio parlar diffidi, ma per la mente che non può redire sovra sé tanto, s’altri non la guidi" "Io vidi, e ancora ne provo orrore in cuore, un dannato che esitava, proprio come quando una rana resta fuor d'acqua e un'altra si immerge","I’ vidi, e anco il cor me n’accapriccia, uno aspettar così, com’elli ’ncontra ch’una rana rimane e l’altra spiccia" "allo stesso modo vidi temere i fanti che uscivano dal castello di Caprona secondo i termini della resa, vedendosi tra tanti nemici","così vid’io già temer li fanti ch’uscivan patteggiati di Caprona, veggendo sé tra nemici cotanti" Poi non disse più nulla,E più non fé parola "e se invece sono morti, quale privilegio gli consente di non indossare il pesante mantello","e s’e’ son morti, per qual privilegio vanno scoperti de la grave stola" Questo secondo modo sembra violare solo il vincolo d'amore che la natura stringe,Questo modo di retro par ch’incida pur lo vinco d’amor che fa natura "ma ora è inevitabile che io desista dal seguire la sua bellezza, scrivendo i miei versi, come un artista che ha raggiunto il limite estremo delle sue capacità","ma or convien che mio seguir desista più dietro a sua bellezza, poetando, come a l’ultimo suo ciascuno artista" me li immagino al punto che già li sento,"io li ’magino sì, che già li sento" E io a lui:,E io a lui: "Ora, se rifletti su questo, capirai l'alto valore del voto, purché sia fatto in modo tale che sia bene accetto a Dio ed abbia il consenso di chi lo pronuncia","Or ti parrà, se tu quinci argomenti, l’alto valor del voto, s’è sì fatto che Dio consenta quando tu consenti" "Mi piacque la vita di una bestia e non di un uomo, proprio come il bastardo che fui","Vita bestial mi piacque e non umana, sì come a mul ch’i’ fui" "anzi, tenendo i piedi fermi sbadigliava come se fosse colpito dal sonno o dalla febbre","anzi, co’ piè fermati, sbadigliava pur come sonno o febbre l’assalisse" "Mi sembrava che ci coprisse una nube luminosa, spessa, solida e tersa, simile a un diamante illuminato dal sole","Parev’a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse" "e con questa sollecitudine salii tutta la scala scavata tra la roccia, fin dove inizia la V Cornice","e tal, quanto si fende la roccia per dar via a chi va suso, n’andai infin dove ‘l cerchiar si prende" "e presto ci si accorgerà del raccolto di questa cattiva coltura, quando il loglio","e tosto si vedrà de la ricolta de la mala coltura, quando il loglio si lagnerà che l’arca li sia tolta" "Mi prese un tale desiderio di essere in alto, oltre a quello che avevo, che poi ad ogni passo mi sentivo crescere le penne","Tanto voler sopra voler mi venne de l’esser sù, ch’ad ogne passo poi al volo mi sentia crescer le penne" Io ti ho posto le vivande di fronte: adesso devi mangiare da solo,Messo t’ho innanzi: omai per te ti ciba "Se vuoi sapere chi siano questi due, sappi che vengono dalla valle da cui scende il fiume Bisenzio, come il padre loro Alberto","Se vuoi saper chi son cotesti due, la valle onde Bisenzo si dichina del padre loro Alberto e di lor fue" voi mi sollevate a tal punto che io sono superiore a me stesso,"voi mi levate sì, ch’i’ son più ch’io" voi mi incoraggiate a parlare con sicurezza,voi mi date a parlar tutta baldezza "così la mia donna sotto cui il Sole sembra muoversi più lentamente:a tal punto che, vedendola io così piena di attesa, divenni come colui che desidera qualcosa ma, nell'attesa, si accontenta solamente di sperare","così la donna mia stava eretta e attenta, rivolta inver’ la plaga sotto la quale il sol mostra men fretta: sì che, veggendola io sospesa e vaga, fecimi qual è quei che disiando altro vorria, e sperando s’appaga" "Colui che mostrò una provvidenza e un'arte infinita con la sua meravigliosa opera di creazione del mondo, che creò l'uno e l'altro emisfero e diede a giove la capacità di avere influssi più benevoli di marte, si fece uomo con cristo, per rischiarare le letture sacre.","Que' ch'infinita providenzia ed arte mostrò nel suo mirabil magistero, che criò questo e quell'altro emispero e mansueto piú giove che marte, vegnendo in terra a 'lluminar le carte ch'avean molt'anni già celato il vero, tolse giovanni da la rete e piero, e nel regno del ciel fece lor parte." "Tra i ladri incontrai cinque tuoi cittadini, tali che a me viene vergogna e tu certo non acquisti onore","Tra li ladron trovai cinque cotali tuoi cittadini onde mi ven vergogna, e tu in grande orranza non ne sali" "la chiamarono Mantova dal nome di colei che scelse per prima il luogo, senza ricorrere ad altri sortilegi","e per colei che ’l loco prima elesse, Mantua l’appellar sanz’altra sorte" "Oh, grazia abbondante per la quale ebbi l'ardire di fissare lo sguardo nella luce eterna, al punto che portai la mia vista al limite estremo delle sue capacità","Oh abbondante grazia ond’io presunsi ficcar lo viso per la luce etterna, tanto che la veduta vi consunsi" "Come quando il raggio luminoso viene riflesso dall'acqua o da uno specchio, così che il raggio che sale forma un angolo identico a quello del raggio che scende rispetto alla verticale al piano, conformemente a quanto l'esperienza e la scienza dimostrano","Come quando da l’acqua o da lo specchio salta lo raggio a l’opposita parte, salendo su per lo modo parecchio a quel che scende, e tanto si diparte dal cader de la pietra in igual tratta, sì come mostra esperienza e arte" "Lo lasciammo qui, né dirò altro di lui","Quivi il lasciammo, che più non ne narro" "Come colui che ha così vicino il ribrezzo della febbre quartana che ha già le unghie livide, e trema tutto solo guardando l'ombra,così divenni io nell'udire quelle parole","Qual è colui che sì presso ha ’l riprezzo de la quartana, c’ha già l’unghie smorte, e triema tutto pur guardando ’l rezzo, tal divenn’io a le parole porte" "e Cesare, per sottomettere Ilerda, colpì Marsiglia e poi corse in Spagna","e Cesare, per soggiogare Ilerda, punse Marsilia e poi corse in Ispagna" E il mio maestro mi disse:,E ’l duca mio a me: "Ma chi considerasse il tema gravoso sta percorrendo non è adatto a una piccola imbarcazione, né a un timoniere che risparmi le sue forze","Ma chi pensasse il ponderoso tema e l’omero mortal che se ne carca, nol biasmerebbe se sott’esso trema: non è pareggio da picciola barca quel che fendendo va l’ardita prora, né da nocchier ch’a sé medesmo parca" fu imperatrice di molti popoli,fu imperadrice di molte favelle "dal momento che il tuo intelletto non è ancora sicuro dietro la verità, ma ti fa girare a vuoto come solitamente accade in questi casi:ciò che tu vedi sono creature reali, relegate qui per inadempienza di voto","poi sopra ‘l vero ancor lo piè non fida, ma te rivolve, come suole, a vòto: vere sustanze son ciò che tu vedi, qui rilegate per manco di voto" "O sommo sapiente, che mi conduci per i Cerchi infernali,","O virtù somma, che per li empi giri mi volvi" E io:,E io: "Tu stesso ti rendi incapace di comprendere con una falsa immaginazione, così che non vedi ciò che vedresti se te fossi liberato","Tu stesso ti fai grosso col falso imaginar, sì che non vedi ciò che vedresti se l’avessi scosso" a un tratto si sentì provenire dalla Bolgia una voce che pronunciava parole sconnesse,"onde una voce uscì de l’altro fosso, a parole formar disconvenevole" "Credo di aver visto la forma universale di questo nodo, perché mentre ne parlo sento accrescere in me la gioia","La forma universal di questo nodo credo ch’i’ vidi, perché più di largo, dicendo questo, mi sento ch’i’ godo" "e percorreva il cielo in senso contrario a quello percorso dal sole quando tramonta fra Sardegna e Corsica, per chi guarda da Roma",e correa contro ‘l ciel per quelle strade che ‘l sole infiamma allor che quel da Roma tra Sardi e ‘ Corsi il vede quando cade "Io spinsi il figlio contro il padre: Achitofel non fece cosa diversa con Assalonne e David, con malvagi incitamenti",Io feci il padre e ’l figlio in sé ribelli: Achitofèl non fé più d’Absalone e di Davìd coi malvagi punzelli "O Rubicante, mettigli gli artigli addosso e scuoialo","O Rubicante, fa che tu li metti li unghioni a dosso, sì che tu lo scuoi" allora io mi separai dai dannati gravati dal peso e seguii i cari passi di Virgilio,ond’io da li ’ncarcati mi parti’ dietro a le poste de le care piante Lì una Cornice circonda il monte come la prima,"Ivi così una cornice lega dintorno il poggio, come la primaia" "L'innata e continua sete del regno simile a Dio ci portava in alto, veloci quasi come il movimento dei Cieli",La concreata e perpetua sete del deiforme regno cen portava veloci quasi come ‘l ciel vedete O piacevole freschezza che mitiga la cieca passione che arde qui sulla terra tra gli sciocchi.,O refrigerio al cieco ardor ch' avampa qui fra i mortali sciocchi. ognuna è fasciata dalla fiamma che la avvolge,catun si fascia di quel ch’elli è inceso "Casella mio, faccio questo viaggio per tornare nuovamente qui dove mi trovo","Casella mio, per tornar altra volta là dov’io son, fo io questo viaggio" Che vita completa d'amore e di pace,oh vita intègra d’amore e di pace "O salda difesa della gente afflitta contro i colpi della morte e della fortuna, con la quale non solo si sopravvive ma si trionfa.","O saldo scudo de l'afflitte genti contra colpi di morte e di fortuna, sotto 'l qual si triunfa, non pur scampa." "Questo è un tempo brevissimo rispetto all'eternità, più breve di un batter di ciglia rispetto al movimento del cielo che si muove più lentamente","ch’è più corto spazio a l’etterno, ch’un muover di ciglia al cerchio che più tardi in cielo è torto" risolvetemi quel dubbio che aggroviglia i miei ragionamenti,solvetemi quel nodo che qui ha ’nviluppata mia sentenza "e vi è chi sembra adombrarsi per aver ricevuto un'offesa al punto di desiderare la vendetta, e quindi predispone il male altrui","ed è chi per ingiuria par ch’aonti, sì che si fa de la vendetta ghiotto, e tal convien che ‘l male altrui impronti" "e già ieri notte c'era plenilunio: te ne dovresti ricordare, poiché ti giovò talvolta nella selva oscura","e già iernotte fu la luna tonda: ben ten de’ ricordar, ché non ti nocque alcuna volta per la selva fonda" "Verrà forse un giorno in cui alla meta abituale ritornerà la donna bella e crudele, e a quel luogo, dove ella mi vide nel benedetto giorno dell'incontro, volga i suoi occhi pieni di desiderio e di letizia, cercando di me.","Tempo verrà ancor forse ch' a l' usato soggiorno torni la fera bella e mansueta, e là 'v' ella mi scorse nel benedetto giorno volga la vista disiosa e lieta, cercandomi." "Non appena ebbi distolto il mio sguardo da esse, volgendomi un poco al cielo boreale da dove ormai l'Orsa Maggiore era tramontata, vidi accanto a me un vecchio solitario, che a guardarlo ispirava tanto rispetto quanto è quello che un figlio deve al proprio padre","Com’io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l ‘altro polo, là onde il Carro già era sparito, vidi presso di me un veglio solo, degno di tanta reverenza in vista, che più non dee a padre alcun figliuolo" "e la gemma non si separò dal suo nastro, ma percorse il braccio della croce simile a un fuoco dietro una parete di alabastro","né si partì la gemma dal suo nastro, ma per la lista radial trascorse, che parve foco dietro ad alabastro" ma il tuo popolo se ne riempie sempre la bocca,ma il popol tuo l’ha in sommo de la bocca "Allora sta' qui, perché sei ben punito","Però ti sta, ché tu se’ ben punito" Qui la pietà ha valore solo quando è morta del tutto,Qui vive la pietà quand’è ben morta "Ma tu chi sei, che domandi della nostra condizione e hai gli occhi liberi, come io credo, e parli respirando","Ma tu chi se’, che nostre condizioni vai dimandando, e porti li occhi sciolti, sì com’io credo, e spirando ragioni" "e ho visto il sole nascere dietro un velo, così che l'occhio poteva fissarlo a lungo grazie a spessi vapori che lo temperavano:allo stesso modo, dentro la nuvola di fiori che saliva dalle mani degli angeli e ricadeva in basso dentro il carro e di fuori, mi apparve una donna che indossava un velo bianco ed era incoronata di ulivo, sotto un verde mantello e vestita di colore rosso fiammante","e la faccia del sol nascere ombrata, sì che per temperanza di vapori l’occhio la sostenea lunga fiata: così dentro una nuvola di fiori che da le mani angeliche saliva e ricadeva in giù dentro e di fori, sovra candido vel cinta d’uliva donna m’apparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva" "Tutti dicevano 'Gloria a Dio nell'alto dei Cieli', almeno a quanto potei capire dalle anime più vicine, per cui intesi il grido collettivo","'Gloria inexcelsis' tutti 'Deo' dicean, per quel ch’io da’ vicin compresi, onde intender lo grido si poteo" "i loro pensieri non vanno certo a Nazareth, dove l'arcangelo Gabriele aprì le ali","non vanno i lor pensieri a Nazarette, là dove Gabriello aperse l’ali" Rispose:,Rispuose: "Così i ciechi, privi del sostentamento, stanno davanti alle chiese nei giorni di indulgenze a chiedere l'elemosina, e l'uno sostiene il capo dell'altro, per suscitare presto la pietà altrui, non solo col suono delle parole ma anche con la vista che provoca non minor compassione","Così li ciechi a cui la roba falla stanno a’ perdoni a chieder lor bisogna, e l’uno il capo sopra l’altro avvalla, perché ‘n altrui pietà tosto si pogna, non pur per lo sonar de le parole, ma per la vista che non meno agogna" "Ti genera una luce che nasce nel Cielo, di per sé o per la volontà divina che la porta verso la Terra","Moveti lume che nel ciel s’informa, per sé o per voler che giù lo scorge" Costui,Questi "e non appena il maestro mi vide senza preoccupazioni, si avviò verso la parete rocciosa e io lo seguii in alto","e come sanza cura vide me ‘l duca mio, su per lo balzo si mosse, e io di rietro inver’ l’altura" "O Roboamo, qui la tua immagine non sembra minacciare","O Roboàm, già non par che minacci quivi ‘l tuo segno" "Cerca, o infelice, intorno alle tue coste e poi guarda nell'interno, se alcuna parte di te si trova in pace","Cerca, misera, intorno da le prode le tue marine, e poi ti guarda in seno, s’alcuna parte in te di pace gode" Diceva:,dicea: Cosa pensi,Che pense Forse più in basso la terra trema poco o intensamente,Trema forse più giù poco o assai "Una vita perfetta e un alto merito collocano in un Cielo più alto una donna, secondo la cui regola sulla Terra ci si veste e si prende il velo",Perfetta vita e alto merto inciela donna più sù a la cui norma nel vostro mondo giù si veste e vela la misericordia e la giustizia divina li sdegnano,misericordia e giustizia li sdegna "Vi è chi spera di primeggiare calpestando il suo vicino, e solo per questo desidera che quello perda la sua grandezza","È chi, per esser suo vicin soppresso, spera eccellenza, e sol per questo brama ch’el sia di sua grandezza in basso messo" "Poi Guglielmo d'Orange e Rinoardo e Goffredo di Buglione attrassero la mia vista lungo quella croce, e così Roberto Guiscardo","Poscia trasse Guiglielmo e Rinoardo e ‘l duca Gottifredi la mia vista per quella croce, e Ruberto Guiscardo" "In questo quinto Cielo dell'albero, che riceve la vita dalla cima, fruttifica sempre e non perde mai le foglie, ci sono spiriti beati che sulla Terra, prima di morire, ebbero gran fama, al punto che offrirebbero ricca materia a ogni ispirazione poetica","In questa quinta soglia de l’albero che vive de la cima e frutta sempre e mai non perde foglia, spiriti son beati, che giù, prima che venissero al ciel, fuor di gran voce, sì ch’ogne musa ne sarebbe opima" "e vidi una luce in forma di fiume, di fulgore rosseggiante, tra due rive ornate di bellissimi fiori primaverili","e vidi lume in forma di rivera fulvido di fulgore, intra due rive dipinte di mirabil primavera" "Perciò, chi vuole ricevere un compenso dal suo signore, viva e faccia il suo servizio rassegnato, tanto più al dio amore, che esige sottomissione.","In pace donqua porti vita e serva chi da signore alcun merito vòle: a dio via più, che volontate chere." "Presto, vieni in aiuto, vieni, o morte","Or accorri, accorri, morte" "cominciò a gridare la sua bocca feroce, alla quale non si addiceva una lingua più dolce","cominciò a gridar la fiera bocca, cui non si convenia più dolci salmi" "La valle dell'Arno indirizza dapprima il suo piccolo corso tra sudici porci, più degni di mangiare ghiande che altro cibo per gli uomini","Tra brutti porci, più degni di galle che d’altro cibo fatto in uman uso, dirizza prima il suo povero calle" "Fu come se dal cielo si posasse uno ""spirito"" nel punto che ebbe l'onore d'essere guardato da quella donna, e da lì trovò posto nei miei pensieri.","Dal ciel si mosse un spirito, in quel punto che quella donna mi degnò guardare, e vennesi a posar nel mio pensero." "Se solo per una notte io fossi con lei dopo che è tramontato il sole e non ci vedessero altri che le stelle, non arrivasse mai l'alba.","Con lei foss'io da che si parte il sole e non ci vedess'altri che le stelle, sol'una notte, e mai non fosse l'alba." "infatti da qui ascolto e non sento, e guardo in basso e non vedo nulla","ché, com’i’ odo quinci e non intendo, così giù veggio e neente affiguro" "e parole non rallentavano l'andatura di Forese, né questa rallentava le sue parole, ma parlando procedevamo spediti come una nave spinta da un buon vento","Né ‘l dir l’andar, né l’andar lui più lento facea, ma ragionando andavam forte, sì come nave pinta da buon vento" aprimi gli occhi,aprimi li occhi "e credo in tre persone eterne, e credo che questo essere sia uno e trino, tanto che di esso si può dire insieme 'sono' ed 'è'","e credo in tre persone etterne, e queste credo una essenza sì una e sì trina, che soffera congiunto ‘sono’ ed ‘este’" non lontano c'è un altro ponte che permette il passaggio,presso è un altro scoglio che via face dovrà rimpiangere,ancor brami "e vedendo quella rotta, provai una gioia superiore a qualunque altra, tanto che volsi al cielo la faccia ardita, gridando a Dio: ""Ormai non ti temo più","e veggendo la caccia, letizia presi a tutte altre dispari, tanto ch’io volsi in sù l’ardita faccia, gridando a Dio: ""Omai più non ti temo" qui sarà necessario che io resti senza di lui,quivi convien che sanza lui rimagna Non ti inganni la facilità dell'ingresso,non t’inganni l’ampiezza de l’intrare "Io mi rivolsi a Virgilio, il cui senno è ampio come il mare",E io mi volsi al mar di tutto ’l senno "per cui le sue opere malefiche ebbero fine sotto la mazza di Ercole, che forse gli diede cento colpi e lui morì prima del decimo","onde cessar le sue opere biece sotto la mazza d’Ercule, che forse gliene diè cento, e non sentì le diece" "ed egli mi fece cavaliere, a tal punto gli piacqui con il mio retto operare","ed el mi cinse de la sua milizia, tanto per bene ovrar li venni in grado" "Molte volte i figli hanno già pagato per le colpe dei padri, e quindi non creda Carlo che Dio cambi il proprio simbolo con i suoi gigli","Molte fiate già pianser li figli per la colpa del padre, e non si creda che Dio trasmuti l’arme per suoi gigli" e forse le sarà utile se io lo apprendo,e forse lei sarà buon s’i’ l’apparo Di questo cibo sentirete la mancanza,Di questo cibo avrete caro "Egli ti può ancora dare fama nel mondo, poiché egli è vivo e lo attende ancora una lunga vita, se la grazia divina non lo chiama a sé anzitempo","Ancor ti può nel mondo render fama, ch’el vive, e lunga vita ancor aspetta se ’nnanzi tempo grazia a sé nol chiama" "O Virgilio, Virgilio, chi è questa","O Virgilio, Virgilio, chi è questa" lui rispose:,rispuos’elli: "O spirito fortunato, a cui la grazia divina concede di vedere i seggi del trionfo eterno prima di aver abbandonato la milizia terrena, noi siamo accesi della luce che si diffonde in tutto il cielo","O bene nato a cui veder li troni del triunfo etternal concede grazia prima che la milizia s’abbandoni, del lume che per tutto il ciel si spazia noi semo accesi" Tu sai che questa voragine è tonda,Tu sai che ’l loco è tondo consuma dentro di te con la tua rabbia,consuma dentro te con la tua rabbia "Lì non si inneggiava agli dei Bacco o Apollo, ma alle tre persone della Trinità e alla duplice natura di Cristo","Lì si cantò non Bacco, non Peana, ma tre persone in divina natura, e in una persona essa e l’umana" "Sia benedetto il giorno, il mese, l'anno, la stagione, il tempo, l'ora, il momento, il paese bello, il luogo dove io fui raggiunto dai due occhi belli a cui mi sono legato.","Benedetto sia 'l giorno e 'l mese e l'anno e la stagione e 'l tempo e l'ora, e 'l punto e 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giunto da' duo begli occhi che legato m'ànno." "E già il poeta si avviava a salire davanti a me, e diceva:","E già il poeta innanzi mi saliva, e dicea:" La tua risposta non è necessaria solo a me,Né solo a me la tua risposta è uopo "e tu rafforza la tua speranza, dolce figlio","e tu ferma la spene, dolce figlio" visse lì e vi fu sepolta dopo la sua morte,"visse, e vi lasciò suo corpo vano" Tu vuoi che io mi induca a fare ciò che tu invece mi neghi,Tu vuo’ ch’io mi deduca nel fare a te ciò che tu far non vuo’mi "In Paradiso si acquista fulgore quando si è lieti, come sulla Terra quando si ride","Per letiziar là sù fulgor s’acquista, sì come riso qui" "Lei, bella come io lascio descrivere a una poesia più adeguata dei miei versi, che si sforzano di terminare la descrizione della materia paradisiaca, con l'atteggiamento e la voce di una guida decisa ricominciò:","Cotal qual io lascio a maggior bando che quel de la mia tuba, che deduce l’ardua sua matera terminando, con atto e voce di spedito duce ricominciò:" "Ditegli se la luce di cui si abbellisce la vostra anima resterà con voi per l'eternità, con lo stesso splendore","Diteli se la luce onde s’infiora vostra sustanza, rimarrà con voi etternalmente sì com’ell’è ora" "Ma perché la vostra parola desiderata da me vola tanto al di sopra del mio intelletto, che quanto più cerca di seguirla tanto meno la comprende","Ma perché tanto sovra mia veduta vostra parola disiata vola, che più la perde quanto più s’aiuta" "La luna, quando ormai era mezzanotte passata, offuscava col suo chiarore le stelle, simile a un paiolo di rame scintillante","La luna, quasi a mezza notte tarda, facea le stelle a noi parer più rade, fatta com’un secchion che tuttor arda" e credo che i due più esterni distassero dieci passi,"e, quanto a mio avviso, diece passi distavan quei di fori" "ed eravamo sul punto più alto, quando ci fermammo per vedere l'altra Bolgia e gli altri inutili pianti dei dannati","e tenavamo il colmo, quando restammo per veder l’altra fessura di Malebolge e li altri pianti vani" "Io ne vidi uno che sarebbe stato uguale a un liuto, se solo l'inguine fosse stato separato dalle due gambe","Io vidi un, fatto a guisa di leuto, pur ch’elli avesse avuta l’anguinaia tronca da l’altro che l’uomo ha forcuto" Ogni essere vivente si dispone ad amare.,Ogni animal d' amar si riconsiglia. "E quel popolo che non sopportò gli affanni del viaggio con Anchise fino in Italia, si condannò a una vita senza gloria","E quella che l’affanno non sofferse fino a la fine col figlio d’Anchise, sé stessa a vita sanza gloria offerse" "dalla parte opposta vidi il re Latino, che sedeva con sua figlia Lavinia","da l’altra parte, vidi ’l re Latino che con Lavina sua figlia sedea" "Quando io lo sentii parlarmi con ira, mi voltai verso di lui con una tale vergogna che è presente ancora nella mia mente","Quand’io ’l senti’ a me parlar con ira, volsimi verso lui con tal vergogna, ch’ancor per la memoria mi si gira" "O anima che vai per essere felice, con quel corpo col quale sei nato",O anima che vai per esser lieta con quelle membra con le quai nascesti Costei certo è nata in paradiso.,Costei per fermo nacque in paradiso! Sulla Terra la gente mi chiama ancora Stazio: scrissi la Tebaide e l'Achilleide,"Stazio la gente ancor di là mi noma: cantai di Tebe, e poi del grande Achille" "e vidi i membri della famiglia Nerli e dei Vecchietti accontentarsi di vesti in pelle, e le loro donne lavorare al telaio","e vidi quel d’i Nerli e quel del Vecchio esser contenti a la pelle scoperta, e le sue donne al fuso e al pennecchio" "O gente, in cui ora un acuto fervore, forse, compensa la negligenza e l'indugio che voi per tiepido amore metteste nel fare il bene, costui che è vivo, e certo non vi mento, vuole salire, non appena il sole tornerà a splendere","O gente in cui fervore aguto adesso ricompie forse negligenza e indugio da voi per tepidezza in ben far messo, questi che vive, e certo i’ non vi bugio, vuole andar sù, pur che ‘l sol ne riluca" "e se fossi vissuto più a lungo, molto del male che avverrà non accadrebbe","e se più fosse stato, molto sarà di mal, che non sarebbe" "e noi, seguendo le onde nere, scendemmo lungo una via malagevole","e noi, in compagnia de l’onde bige, intrammo giù per una via diversa" Si stabilì in quel luogo per sfuggire ogni contatto umano e per dedicarsi alle sue arti magiche coi suoi servi,"Lì, per fuggire ogne consorzio umano, ristette con suoi servi a far sue arti" io dissi:,diss’io: "Dunque inizia a dire dove tende la tua anima e tieni presente che la tua vista è solo smarrita e non persa del tutto:infatti la donna che ti guida per questa regione celeste, ha nel suo sguardo la virtù con cui Anania guarì san Paolo imponendogli le mani","Comincia dunque e di’ ove s’appunta l’anima tua, e fa’ ragion che sia la vista in te smarrita e non defunta: perché la donna che per questa dia region ti conduce, ha ne lo sguardo la virtù ch’ebbe la man d’Anania" "infatti tu resterai qui, visto che gli hai fatto da guida nel cammino oscuro",ché tu qui rimarrai che li ha’ iscorta sì buia contrada "Qui nidificano le sudicie Arpie, che cacciarono dalle isole Strofadi i Troiani preannunciando loro delle tristi disgrazie","Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno, che cacciar de le Strofade i Troiani con tristo annunzio di futuro danno" salvo che la sua circonferenza è minore,se non che l’arco suo più tosto piega "Adesso va, poiché entrambi vogliamo la stessa cosa: tu sei la mia guida, il mio signore, il mio maestro","Or va, ch’un sol volere è d’ambedue: tu duca, tu segnore, e tu maestro" "ora a malapena si sussurra il suo nome a Siena, di cui era signore quando la rabbia fiorentina fu distrutta, che a quel tempo era superba come ora è volta alla corruzione","e ora a pena in Siena sen pispiglia, ond’era sire quando fu distrutta la rabbia fiorentina, che superba fu a quel tempo sì com’ora è putta" "Giungemmo ai piedi di un nobile castello, circondato da sette ordini di mura e protetto intorno da un bel fiumicello","Venimmo al piè d’un nobile castello, sette volte cerchiato d’alte mura, difeso intorno d’un bel fiumicello" "Il vostro saluto bello e lo sguardo gentile che mi fate quando vi incontro, mi uccide: mi assalgono i sentimenti dell'amore e non so se questo mi danneggerà o alla fine avrà pietà di me, perché è come se mi fosse stata lanciata una freccia, che mi ha trafitto il cuore e da parte a parte lo ho ferito e lacerato.","Lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo, che fate quando v'encontro, m'ancide: amor m'assale e già non ha reguardo s'elli face peccato over merzede, ché per mezzo lo cor me lanciò un dardo ched oltre 'n parte lo taglia e divide." "Non mi piacciono più, allo stesso modo, la morte e la vita: mi trovo in questa condizione, o laura, a causa tua.","Egualmente mi spiace morte e vita: in questo stato son, donna, per voi." "Ma ormai seguimi con lo sguardo mentre io parlerò, e osserva le anime più nobili in questo Impero giustissimo e devoto","Ma vieni omai con li occhi sì com’io andrò parlando, e nota i gran patrici di questo imperio giustissimo e pio" "Più vicino di quanto speri c'è un ordine di ponti che parte dal cerchio esterno e sovrasta tutti i crudeli fossati,salvo che su questa Bolgia è crollato e non la sovrasta: potrete arrampicarvi sulla rovina di rocce che giace sulla parete e si ammucchia sul fondo","Più che tu non speri s’appressa un sasso che de la gran cerchia si move e varca tutt’i vallon feri, salvo che ’n questo è rotto e nol coperchia: montar potrete su per la ruina, che giace in costa e nel fondo soperchia" "E un altro dannato, che per il freddo aveva perso entrambe le orecchie, tenendo il viso basso mi disse:","E un ch’avea perduti ambo li orecchi per la freddura, pur col viso in giùe, disse:" "superbia, invidia e avarizia sono le tre scintille che hanno acceso i cuori","superbia, invidia e avarizia sono le tre faville c’hanno i cuori accesi" Poi sentii dire dentro ad essa:,Poi dentro a lei udi’: Avete in voi i fiori e l'erba e tutto ciò che risplende e che è bello da vedere.,Avete 'n vo' li fior' e la verdura e ciò che luce od è bello a vedere. "è mai successo che qualcuno uscisse da questo luogo, per merito proprio o di altri, che poi diventasse beato","uscicci mai alcuno, o per suo merto o per altrui, che poi fosse beato" "Non credo che Fetonte avesse più paura quando lasciò le redini, per cui - come ancora appare - il cielo si incendiò","Maggior paura non credo che fosse quando Fetonte abbandonò li freni, per che ’l ciel, come pare ancor, si cosse" non è vero,non è "La selva dei suicidi le fa da corona tutt'intorno, come il Flegetonte con essa: qui fermammo il passo proprio sull'orlo","La dolorosa selva l’è ghirlanda intorno, come ’l fosso tristo ad essa: quivi fermammo i passi a randa a randa" "e acquistai una nuova capacità visiva, tale che non esiste una luce tanto intensa che i miei occhi non riuscissero a sostenerla","e di novella vista mi raccesi tale, che nulla luce è tanto mera, che li occhi miei non si fosser difesi" "Appena quelli videro che io proiettavo un'ombra alla mia destra, da me alla parete rocciosa, si fermarono e si tirarono un po' indietro, e tutti gli altri spiriti che venivano dietro, pur senza sapere il motivo, fecero lo stesso","Come color dinanzi vider rotta la luce in terra dal mio destro canto, sì che l’ombra era da me a la grotta, restaro, e trasser sé in dietro alquanto, e tutti li altri che venieno appresso, non sappiendo ‘l perché, fenno altrettanto" "Nella profonda e luminosa essenza della luce di Dio mi apparvero tre cerchi, di tre colori diversi e uguali dimensioni",Ne la profonda e chiara sussistenza de l’alto lume parvermi tre giri di tre colori e d’una contenenza "Mi guardò intorno, come se avesse desiderio di vedere se c'era qualcun altro con me","Dintorno mi guardò, come talento avesse di veder s’altri era meco" "non perché noi abbiamo bisogno delle tue parole per conoscerlo, ma affinché tu ti abitui a manifestare i tuoi desideri, in modo che essi siano esauditi","non perché nostra conoscenza cresca per tuo parlare, ma perché t’ausi a dir la sete, sì che l’uom ti mesca" Apri gli occhi e guarda il mio aspetto,Apri li occhi e riguarda qual son io mi rispose dopo avermi visto piangere,"Rispuose, poi che lagrimar mi vide" "e io, lettore, ti giuro sulle parole di questa Commedia che io vidi avvicinarsi una figura verso l'alto, che nuotava in quell'aria oscura e spessa, che faceva meravigliare anche il cuore più coraggioso,proprio come il marinaio che va sott'acqua a sciogliere l'ancora che si è impigliata o a rimuovere un altro ostacolo dentro il mare, e che stende le braccia verso l'alto e ritrae le gambe","e per le note di questa comedìa, lettor, ti giuro, s’elle non sien di lunga grazia vòte, ch’i’ vidi per quell’aere grosso e scuro venir notando una figura in suso, maravigliosa ad ogne cor sicuro, sì come torna colui che va giuso talora a solver l’àncora ch’aggrappa o scoglio o altro che nel mare è chiuso, che ’n sù si stende, e da piè si rattrappa" "Non feci in tempo a pronunciare l'ultima parola, che la luce iniziò a ruotare orizzontalmente sul proprio asse come una veloce macina di mulino","Né venni prima a l’ultima parola, che del suo mezzo fece il lume centro, girando sé come veloce mola" e io risposi come mi fu ordinato,e io rispuosi come a me fu imposto E lui:,E quelli: "Donna, dio mi dirà:","Donna, deo mi dirà:" oi mi abbracciò al collo con le braccia,Lo collo poi con le braccia mi cinse "Gli uni oppongono al simbolo imperiale i gigli gialli della casa di Francia, e gli altri se ne appropriano per la loro parte politica, così che è arduo stabilire chi sbagli di più","L’uno al pubblico segno i gigli gialli oppone, e l’altro appropria quello a parte, sì ch’è forte a veder chi più si falli" Perché bisogna che l'anima spoglia (dei beni questa terra) e sola arrivi a quel passaggio pericoloso.,ché l' alma ignuda e sola conven ch' arrive a quel dubbioso calle. "Beato te, che per morir meglio acquisti esperienza del nostro mondo","Beato te, che de le nostre marche per morir meglio, esperienza imbarche" "E anche se lo avesse saputo, ugualmente sarebbe accaduto ciò che accadde, perché ogni desiderio di laura diverso da ciò che ella in realtà desiderò avrebbe procurato a me la dannazione e a lei tristissima fama.","E per saperlo pur quel che n' avenne fora avenuto, ch' ogni altra sua voglia era a me morte, ed a lei fama rea." "Io so bene che la giustizia divina si specchia in Cielo in un'altra gerarchia angelica, ma il vostro Cielo la vede senza alcun impedimento","Ben so io che, se ‘n cielo altro reame la divina giustizia fa suo specchio, che ‘l vostro non l’apprende con velame" "È giusto che soffra in eterno colui che, per amore di beni effimeri, si priva in eterno dell'amore di Dio","Bene è che sanza termine si doglia chi, per amor di cosa che non duri, etternalmente quello amor si spoglia" "Lo puoi capire facilmente dai volti e dalle voci infantili, se li guardi e li ascolti con la dovuta attenzione","Ben te ne puoi accorger per li volti e anche per le voci puerili, se tu li guardi bene e se li ascolti" "Ahimè, Italia schiava, sede del dolore, nave senza timoniere in una gran tempesta, non più signora delle province ma bordello","Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello" "la necessità lo spinge qui, non il piacere","necessità ’l ci ’nduce, e non diletto" per cui dissi:,per ch’io: Ora inizio a sentire le note dolenti,Or incomincian le dolenti note a farmisi sentire "Tutte le acque che sulla Terra sono più pure, sembrerebbero sozze e fangose a paragone di quella, che non nasconde nulla, anche se scorre scura sotto quell'ombra perpetua, che non lascia mai filtrare i raggi del sole o della luna","Tutte l’acque che son di qua più monde, parrieno avere in sé mistura alcuna, verso di quella, che nulla nasconde, avvegna che si mova bruna bruna sotto l’ombra perpetua, che mai raggiar non lascia sole ivi né luna" Poi io vidi mille visi paonazzi per il freddo,Poscia vid’io mille visi cagnazzi fatti per freddo Badate che il salire non vi arrechi danno,Guardate che ‘l venir sù non vi nòi Con lui procede chi inganna in questo modo: e ti basti sapere questo della I Bolgia e dei dannati che essa punisce,Con lui sen va chi da tal parte inganna: e questo basti de la prima valle sapere e di color che ’n sé assanna "Poi mi sembrava che essa, dopo aver volteggiato un poco, scendesse fulminea come la folgore e mi rapisse fino alla sfera del fuoco","Poi mi parea che, poi rotata un poco, terribil come folgor discendesse, e me rapisse suso infino al foco" Questo naturalmente non succede: dunque resta da verificare l'altra ipotesi,Questo non è: però è da vedere de l’altro Io mando in quella direzione i miei diavoli per controllare che nessun dannato esca dalla pece,Io mando verso là di questi miei a riguardar s’alcun se ne sciorina "O Capaneo, nel fatto che la tua superbia non diminuisce tu sei maggiormente punito: nessuna pena sarebbe adeguata al tuo furore, tranne che la tua stessa rabbia","O Capaneo, in ciò che non s’ammorza la tua superbia, se’ tu più punito: nullo martiro, fuor che la tua rabbia, sarebbe al tuo furor dolor compito" "ora, come vedi, qui ne sconto la giusta pena","or, come vedi, qui ne son punita" "Nella vastità di questo santo regno non ci può essere nulla di casuale, proprio come non c'è spazio per tristezza, sete o fame:infatti tutto ciò che vedi è stato stabilito per una legge eterna, cosicché ogni cosa corrisponde perfettamente al volere divino","Dentro a l’ampiezza di questo reame casual punto non puote aver sito, se non come tristizia o sete o fame: ché per etterna legge è stabilito quantunque vedi, sì che giustamente ci si risponde da l’anello al dito" "Sono immerso nella meditazione e, riflettendo, sono assalito da una profonda pietà nei confronti di me stesso, che spesso mi conduce a un pianto diverso da quello passato.","I' vo pensando, e nel penser m' assale una pietà sí forte di me stesso, che mi conduce spesso ad altro lagrimar ch' i' non soleva." Il maestro disse:,Disse ’l maestro: La tua mente ricordi bene ciò che hai sentito contro di te,La mente tua conservi quel ch’udito hai contra te così lui chiamò me per guarire dalla sua terribile febbre,così mi chiese questi per maestro a guerir de la sua superba febbre e venni da quel martirio direttamente a questa pace,e venni dal martiro a questa pace "Il montanaro, quando va in città rude e selvaggio e ammira ammutolito, non rimane meravigliato e istupidito in modo diverso da come fece ognuna di quelle anime nel proprio aspetto","Non altrimenti stupido si turba lo montanaro, e rimirando ammuta, quando rozzo e salvatico s’inurba, che ciascun’ombra fece in sua paruta" "Quando quello mi vide, si contorse tutto soffiando e sospirando nella barba","Quando mi vide, tutto si distorse, soffiando ne la barba con sospiri" "costui mi ha condotto attraverso la notte profonda dei veri morti, con questo corpo di carne e ossa che lo segue",costui per la profonda notte menato m’ha d’i veri morti con questa vera carne che ‘l seconda "dunque non ci si deve stupire se lo rimprovera, perché non se ne debba provare dolore",e però non s’ammiri se ne riprende perché men si piagna "poi abbassò gli occhi e con umiltà tornò verso lui, abbracciandolo là dove suole farlo chi è inferiore","e poi chinò le ciglia, e umilmente ritornò ver’ lui, e abbracciòl là ‘ve ‘l minor s’appiglia" "e mastro Adamo gli colpì il volto col braccio, in modo non meno violento,dicendogli:","e mastro Adamo li percosse il volto col braccio suo, che non parve men duro, dicendo a lui:" "Si chiama Fialte, e prese parte alla battaglia quando i giganti spaventarono gli dei","Fialte ha nome, e fece le gran prove quando i giganti fer paura a’ dèi" "poco fa ci disse: ""Andate, là c'è la porta""","pur dianzi ne disse: ""Andate là: quivi è la porta""" "Ma dopo la fine delle loro felicitazioni, ognuno dei due si fermò silenzioso vicino a me, talmente splendente che la mia vista non poteva sostenerne lo sguardo","Ma poi che ‘l gratular si fu assolto, tacito coram me ciascun s’affisse, ignito sì che vincea ‘l mio volto" "E voi, uomini, siate prudenti nel giudicare","E voi, mortali, tenetevi stretti a giudicar" "Hai fatto come quello che va di notte, portando il lume dietro di sé non giovando a se stesso, ma illuminando quelli che lo seguono, quando dicesti: 'Il tempo si rinnova","Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte, quando dicesti: ‘Secol si rinova" Non è insieme agli altri centauri suoi fratelli per il furto che compì fraudolento ai danni della grande mandria che aveva vicina,"Non va co’ suoi fratei per un cammino, per lo furto che frodolente fece del grande armento ch’elli ebbe a vicino" "Questo posso dire in tutta verità, che amore e il destino hanno deciso fermamente che io fossi vostro.","E questo posso dire in veritate: ch'amore e stella fermaron volere ch'io fosse vostro, ed hanlo giudicato." "Dopo che Costantino portò l'aquila imperiale contro il corso del cielo, che essa seguì dietro a Enea che prese in sposa Lavinia, l'uccello divino rimase più di duecento anni nell'estremità dell'Europa, vicino ai monti della Troade dai quali iniziò il suo volo","Poscia che Costantin l’aquila volse contr’al corso del ciel, ch’ella seguio dietro a l’antico che Lavina tolse, cento e cent’anni e più l’uccel di Dio ne lo stremo d’Europa si ritenne, vicino a’ monti de’ quai prima uscìo" San Girolamo scrisse che gli angeli furono creati molti secoli prima della creazione del mondo sensibile,Ieronimo vi scrisse lungo tratto di secoli de li angeli creati anzi che l’altro mondo fosse fatto Il mio maestro allora si voltò indietro sulla destra e mi guardò,"Lo mio maestro allora in su la gota destra si volse in dietro, e riguardommi" Ma dimmi la tua opinione in merito,Ma dimmi quel che tu da te ne pensi "Il fatto che la giustizia divina possa sembrare iniqua agli occhi degli uomini, è argomento di fede e non di eresia","Parere ingiusta la nostra giustizia ne li occhi d’i mortali, è argomento di fede e non d’eretica nequizia" "Le mura antiche che tutto il mondo ancora teme e ama e guarda tremando, quando si ricorda del tempo passato e si rivolge indietro, e i sepolcri dove furono seppellite le membra di personaggi la cui fama non cesserà se prima non finirà il mondo, e tutti gli antichi monumenti che una rovina generale coinvolge, sperano che da te siano riparati i loro guasti.","L'antiche mura, ch'ancor teme ed ama e trema 'l mondo, quando si rimembra del tempo andato e 'ndietro si rivolve: e i sassi, dove fur chiuse le membra di ta' che non saranno senza fama se l'universo pria non si dissolve, e tutto quel ch' una ruina involve, per te spera saldar ogni suo vizio." Ora ti prego di dirci chi sei,"Ora chi se’, ti priego che ne conte" "Infatti tutte le città italiane sono piene di tiranni, e ogni contadino che si mette a capo di una fazione politica diventa un Marcello","Ché le città d’Italia tutte piene son di tiranni, e un Marcel diventa ogne villan che parteggiando viene" "Quando entrambi i figli di Latona, sotto le due costellazioni di Ariete e Bilancia, fanno entrambi cintura dell'orizzonte, quant'è il tempo che passa dal momento in cui lo zenit li tiene in equilibrio fino a quello in cui si liberano dalla cintura cambiando emisfero, altrettanto tempo Beatrice restò in silenzio e sorridente, guardando fisso nel punto luminoso che aveva sopraffatto la mia vista","Quando ambedue li figli di Latona, coperti del Montone e de la Libra, fanno de l’orizzonte insieme zona, quant’è dal punto che ‘l cenìt inlibra infin che l’uno e l’altro da quel cinto, cambiando l’emisperio, si dilibra, tanto, col volto di riso dipinto, si tacque Beatrice, riguardando fiso nel punto che m’avea vinto" "ma non mi accorsi di esservi asceso, se non come colui che si accorge di un pensiero improvviso solo dopo che questo è comparso","ma del salire non m’accors’io, se non com’uom s’accorge, anzi ‘l primo pensier, del suo venire" "Chi, nel mondo errante, potrebbe credere che il troiano Rifeo fosse la quinta delle luci sante in questo cerchio","Chi crederebbe giù nel mondo errante, che Rifeo Troiano in questo tondo fosse la quinta de le luci sante" ma cominciò a dirmi:,ma mi cominciò: "In quel momento apparve alla nostra vista un'anima, che si sporgeva accanto a quella di Farinata fino al mento: credo che fosse inginocchiata","Allor surse a la vista scoperchiata un’ombra, lungo questa, infino al mento: credo che s’era in ginocchie levata" quella che piange a destra è Aletto,quella che piange dal destro è Aletto "Ma affinché tu sappia chi ti asseconda così sui Senesi, aguzza gli occhi verso di me, così che tu riconosca il mio volto:allora vedrai che sono l'anima di Capocchio, che falsificai i metalli con l'alchimia","Ma perché sappi chi sì ti seconda contra i Sanesi, aguzza ver me l’occhio, sì che la faccia mia ben ti risponda: sì vedrai ch’io son l’ombra di Capocchio, che falsai li metalli con l’alchìmia" "Al tempo in cui il buon Tito, con l'aiuto di Dio, vendicò le ferite da cui uscì il sangue venduto da Giuda, io vissi sulla Terra col nome che dura di più e più dà onore","Nel tempo che ‘l buon Tito, con l’aiuto del sommo rege, vendicò le fóra ond’uscì ‘l sangue per Giuda venduto, col nome che più dura e più onora era io di là" "Vidi il conte Orso e l'anima divisa dal suo corpo per astio e invidia, non per aver commesso una colpa, come diceva","Vidi conte Orso e l’anima divisa dal corpo suo per astio e per inveggia, com’e’ dicea, non per colpa commisa" Per questo credo che il peccato lo acciechi e lo riduca a vivere come un animale al pascolo.,"E però credo solo che 'l peccato accieca l'omo e sì lo fa finire, e vive come pecora nel prato." "Io voglio lodare la mia donna in modo veritiero e paragonarla alla rosa e al giglio: più di venere, l’astro che annuncia il mattino, splende e appare in tutta la sua luminosità, e paragono a lei la bellezza del cielo.","Io voglio del ver la mia donna laudare ed asembrarli la rosa e lo giglio: più che stella dïana splende e pare, e ciò ch'è lassù bello a lei somiglio." "Se vuoi che ti aiuti, dimmi chi sei e se non ti libero gli occhi, possa io andare fino in fondo al ghiaccio","Se vuo’ ch’i’ ti sovvegna, dimmi chi se’, e s’io non ti disbrigo, al fondo de la ghiaccia ir mi convegna" "Poi, ripensando alla dolce condizione che sto abbandonando, al lungo cammino che mi aspetta e alla mia vita breve, mi fermo senza la forza di pensare e di concentrarmi, e abbasso gli occhi piangendo e guardando a terra.","Poi ripensando al dolce ben ch'io lasso, al camin lungo ed al mio viver corto, fermo le piante sbigottito e smorto, e gli occhi in terra lagrimando abasso." "Quegli angeli che vedi qui, invece, ebbero la modestia di riconoscere di essere stati creati dalla bontà divina, dotati di una tale intelligenza:perciò la loro visione di Dio fu accresciuta dalla grazia illuminante e dal loro merito, dal momento che sono dotati di volontà ferma e piena","Quelli che vedi qui furon modesti a riconoscer sé da la bontate che li avea fatti a tanto intender presti: per che le viste lor furo essaltate con grazia illuminante e con lor merto, si c’hanno ferma e piena volontate" "Cesare mio, perché non hai qui la tua sede","Cesare mio, perché non m’accompagne" Tu non crescesti tra gli agi ma anzi esposta alle intemperie e la durezza della natura: ora vivi in un modo tale che c'è da augurarsi che ne giunga la puzza a dio.,"Già non fustú nudrita in piume al rezzo, ma nuda al vento e scalza fra gli stecchi: or vivi sí ch' a dio ne venga il lezzo." "Perciò, a vantaggio del mondo che vive nel peccato, tieni lo sguardo fisso sul carro, e una volta tornato sulla Terra, scrivi quello che vedrai tra poco","Però, in pro del mondo che mal vive, al carro tieni or li occhi, e quel che vedi, ritornato di là, fa che tu scrive" "in quel solo Cielo ogni punto si trova dove è sempre stato, perché non si estende nello spazio fisico e non ha i poli","in quella sola è ogne parte là ove sempr’era, perché non è in loco e non s’impola" "Prima che io torni a voi, stelle che siete lucenti, o che cada giú nella selva infernale riservata agli amanti infelici, separandomi dal corpo che diventerà polvere, potessi io vedere in lei un cenno di pietà, che in un solo giorno mi possa ricompensare delle pene di molti anni, per tutta la notte, dal tramonto all'alba, possa rendermi felice.","Prima ch' i' torni a voi, lucenti stelle, o tomi giú ne l'amorosa selva, lassando il corpo che fia trita terra, vedess'io in lei pietà, che 'n un sol giorno può ristorar molt'anni, e 'nanzi l'alba puommi arichir dal tramontar del sole." "Dal lato in cui il nostro cammino era chiuso dalla parete del monte, dall'alta roccia sgorgava un'acqua cristallina che si spandeva tra le foglie, verso l'alto","Dal lato onde ‘l cammin nostro era chiuso, cadea de l’alta roccia un liquor chiaro e si spandeva per le foglie suso" "e se anche vi fossero caduti sopra il monte Tambura o il Pania, non ne avrebbero fatto neppure scricchiolare la superficie","che se Tambernicchi vi fosse sù caduto, o Pietrapana, non avria pur da l’orlo fatto cricchi" L'acqua e lo stormire della foresta contrastano nel mio pensiero rispetto a qualcosa che ho sentito,L’acqua e ‘l suon de la foresta impugnan dentro a me novella fede di cosa ch’io udi’ contraria a questa "se hai notizie di Val di Magra o di un luogo lì vicino, dimmele, poiché io fui là un uomo potente","se novella vera di Val di Magra o di parte vicina sai, dillo a me, che già grande là era" Minosse sta orribilmente sulla soglia e ringhia: esamina le colpe dei dannati che si presentano,"Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: essamina le colpe ne l’intrata" "Questi non è ancora morto, né alcuna colpa lo conduce qui ai tormenti","Né morte ’l giunse ancor, né colpa ’l mena a tormentarlo" "Prendemmo la via su per il ponte roccioso, che era impervio, stretto e difficile da percorrere, e assai più ripido di quello precedente","Su per lo scoglio prendemmo la via, ch’era ronchioso, stretto e malagevole, ed erto più assai che quel di pria" E il maestro gli disse:,E ’l duca lui: Io fui uno di Montefeltro e mi chiamo Bonconte,"Io fui di Montefeltro, io son Bonconte" Cosa vuol dire questo segnale,Questo che dice Ormai possiamo scendere nella valle tra le grandi ombre e parleremo loro,"Or avvalliamo omai tra le grandi ombre, e parleremo ad esse" "Ma ti muova a salvare un uomo così vile, non il mio valore, ma l'alta somiglianza di dio, che è in me.","No 'l mio valor, ma l'alta sua sembianza ch' è in me, ti mova a curar d'uom sí basso." Allora proseguì:,Ond’elli ancora: fu necessario avere un re che distinguesse almeno la torre della vera città,convenne rege aver che discernesse de la vera cittade almen la torre "Non voglio però, o lettore, che tu ti distolga dal tuo buon proposito sentendo in che modo Dio vuole che si sconti la colpa","Non vo’ però, lettor, che tu ti smaghi di buon proponimento per udire come Dio vuol che ‘l debito si paghi" "Quell'altro che è così esile nei fianchi fu Michele Scotto, che conobbe pienamente il gioco delle frodi magiche","Quell’altro che ne’ fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente de le magiche frode seppe ’l gioco" "E come l'uomo, sentendo una maggiore gioia nel fare il bene, di giorno in giorno si accorge di accrescere la propria virtù, così io mi accorsi che il mio ruotare intorno col Cielo era divenuto più ampio, vedendo che la bellezza di Beatrice era aumentata","E come, per sentir più dilettanza bene operando, l’uom di giorno in giorno s’accorge che la sua virtute avanza, sì m’accors’io che ‘l mio girare intorno col cielo insieme avea cresciuto l’arco, veggendo quel miracol più addorno" il greco disse:,"disse ’l Greco," "Ho veduto una venere luminosa, annunciatrice della luce diurna, che appare prima che l'arrivo del giorno porti il chiarore dell'alba, e ha preso le forme di una figura umana.","Vedut'ho la lucente stella diana, ch'apare anzi che 'l giorno rend'albore, c'ha preso forma di figura umana." "Maestro, chi produce questo vento","Maestro mio, questo chi move" "Poiché ella aveva acquistato una parlantina sciolta, cominciò a cantare in modo tale che con difficoltà avrei distolto da lei la mia attenzione","Poi ch’ell’avea ‘l parlar così disciolto, cominciava a cantar sì, che con pena da lei avrei mio intento rivolto" Il mio maestro rispose:,Rispuose il duca mio: "Ma stai attenta che non ti legga nessuna persona nemica del cuor gentile: che di certo a causa di questo fatto malevolo tu saresti osteggiata, e tanto criticata da qualcuno per colpa del mio componimento che il solo pensiero mi evoca angoscia.","Ma guarda che persona non ti miri che sia nemica di gentil natura: ché certo per la mia disaventura tu saresti contesa, tanto dal lei ripresa che mi sarebbe angoscia." "e poi, quando mi venne concessa la grazia di entrare nell'alta sfera celeste con cui voi ruotate, mi toccò in sorte la vostra regione celeste","e poi, quando mi fu grazia largita d’entrar ne l’alta rota che vi gira, la vostra region mi fu sortita" "Così quelle ombre, pregando per noi un buon augurio, andavano sotto il peso, simile a quello che a volte si sogna, tormentate in misura diversa, tutte in tondo e prostrate lungo la I Cornice, purgando le tracce dei loro peccati terreni","Così a sé e noi buona ramogna quell’ombre orando, andavan sotto ‘l pondo, simile a quel che tal volta si sogna, disparmente angosciate tutte a tondo e lasse su per la prima cornice, purgando la caligine del mondo" "e noi ci muovemmo verso la terra, sicuri dopo quelle sante parole","e noi movemmo i piedi inver’ la terra, sicuri appresso le parole sante" e la profondità di tale visione è la ricompensa che è prodotta dalla grazia e dalla buona volontà: così si procede da un ordine angelico all'altro,"e del vedere è misura mercede, che grazia partorisce e buona voglia: così di grado in grado si procede" così mi sembrò Sordello,tal parve quelli "e quei penitenti che mi avevano pregato si riavvicinarono a me come prima, attenti nell'aspetto ad ascoltarmi","e raccostansi a me, come davanti, essi medesmi che m’avean pregato, attenti ad ascoltar ne’ lor sembianti" "E siede accanto a lui quello sotto la cui guida il popolo ingrato, volubile e ribelle degli Ebrei si cibò di manna","E quei che vide tutti i tempi gravi, pria che morisse, de la bella sposa che s’acquistò con la lancia e coi clavi, siede lungh’esso, e lungo l’altro posa quel duca sotto cui visse di manna la gente ingrata, mobile e retrosa" Allora io sentii:,E io udi’: È folle chi spera che la nostra ragione possa percorrere la via infinita che tiene una sola sostanza in tre persone,Matto è chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Voglio che tu mi spieghi altre cose e che parli ancora con me,"Ancor vo’ che mi ’nsegni, e che di più parlar mi facci dono" "e dunque non mi chiedi chi sono e perché sembri più felice per la tua presenza, rispetto a chiunque altro in questa beata schiera","e però ch’io mi sia e perch’io paia più gaudioso a te, non mi domandi, che alcun altro in questa turba gaia" "e, gettando fiori in alto e tutt'intorno, aggiungevano: 'Oh, spargete gigli a piene mani'","e fior gittando e di sopra e dintorno, ‘Manibus, oh, date lilia plenis’" e solo allora la barca sembrò avere un carico,e sol quand’io fui dentro parve carca "Egli tramuta la realtà d'amore così tanto, che mi pare di vedere in ogni suo gesto la prova che sono giunto nel suo cuore.","Elli mi conta sì d'amor lo vero, che ogni sua virtù veder mi pare sì com'io fosse nello suo cor giunto." e a voi non sia fastidioso se io mi attardo un po' a parlare di me,e voi non gravi perch’io un poco a ragionar m’inveschi "La figlia, nascendo, non faceva ancora paura al padre, poiché l'età delle nozze e l'entità della dote non erano ancora sproporzionate","Non faceva, nascendo, ancor paura la figlia al padre, che ‘l tempo e la dote non fuggien quinci e quindi la misura" "La mente umana, che qui è illuminata, sulla Terra è offuscata","La mente, che qui luce, in terra fumma" "Vi sorge una montagna chiamata Ida, un tempo ricca di corsi d'acqua e boschi, ora abbandonata come cosa vecchia","Una montagna v’è che già fu lieta d’acqua e di fronde, che si chiamò Ida: or è diserta come cosa vieta" "Se la loro volontà fosse stata integra, come quella che tenne san Lorenzo sulla graticola e quella che indusse Mucio Scevola ad essere severo con la sua mano, essa le avrebbe riportate sulla strada da cui erano state portate via, non appena libere dall'impedimento fisico","Se fosse stato lor volere intero, come tenne Lorenzo in su la grada, e fece Muzio a la sua man severo, così l’avria ripinte per la strada ond’eran tratte, come fuoro sciolte" "ed esso, anche se da riva vede il fondale, in alto mare non lo vede più","che, ben che da la proda veggia il fondo, in pelago nol vede" Lui disse:,Diss’el: ed esso morse uno dei due in quella parte da dove assumiamo il nostro primo alimento,"e quella parte onde prima è preso nostro alimento, a l’un di lor trafisse" Degnati di soccorrere con la tua mano quei pochi giorni che ancora mi restano da vivere: tu sai bene che in altri non vi è per me speranza alcuna.,"A quel poco di viver che m' avanza ed al morir, degni esser tua man presta: tu sai ben che 'n altrui non ò speranza." Dentro quei fuochi ci sono delle anime,Dentro dai fuochi son li spirti Allora lei mi disse:,Ond’ella a me: E credo che questa modalità sia da loro tenuta per tutto il tempo in cui il fuoco li brucia: con tale medicina e tali alimenti devono rimarginare infine la loro piaga,E questo modo credo che lor basti per tutto il tempo che ‘l foco li abbruscia: con tal cura conviene e con tai pasti che la piaga da sezzo si ricuscia Girati da questa parte: ecco due anime che biasimano la colpa dell'accidia,Volgiti qua: vedine due venir dando a l’accidia di morso "E al nome del nobile Maccabeo vidi un'altra luce muoversi girando su se stessa, e la gioia era la frusta che faceva muovere la trottola","E al nome de l’alto Macabeo vidi moversi un altro roteando, e letizia era ferza del paleo" Le quattro membra si fecero due sole braccia,Fersi le braccia due di quattro liste "e forse nello stesso breve tempo in cui una freccia viene scagliata dalla corda, vola e giunge al bersaglio, io arrivai dove uno spettacolo meraviglioso attirò il mio sguardo","e forse in tanto in quanto un quadrel posa e vola e da la noce si dischiava, giunto mi vidi ove mirabil cosa mi torse il viso a sé" "Poco dopo vidi che i dannati immersi nel fango fecero di lui un grande strazio, cosa di cui ancora lodo e ringrazio Dio","Dopo ciò poco vid’io quello strazio far di costui a le fangose genti, che Dio ancor ne lodo e ne ringrazio" "e come al mattino la parte orientale dell'orizzonte supera in chiarore quella dove il sole tramonta, così, quasi sollevando gli occhi dalla valle alla vetta del monte, vidi un punto in cima alla rosa che superava in luminosità tutti gli altri","e come da mattina la parte oriental de l’orizzonte soverchia quella dove ‘l sol declina, così, quasi di valle andando a monte con li occhi, vidi parte ne lo stremo vincer di lume tutta l’altra fronte" "Qui ci sono Illuminato da Rieti e Agostino da Assisi, che furono tra i primi seguaci di Francesco che andarono scalzi in povertà, facendosi amici di Dio nel cinto francescano","Illuminato e Augustin son quici, che fuor de’ primi scalzi poverelli che nel capestro a Dio si fero amici" "E il gran capo, rivolto a Farfarello che stralunava gli occhi per colpire, disse:","E ’l gran proposto, vòlto a Farfarello che stralunava li occhi per fedire, disse:" "L'amore è attratto dal cuore gentile, per il fatto che il luogo è adatto ad esso, allo stesso modo che il diamante è attratto dalla miniera del ferro.",Amor in gentil cor prende rivera per suo consimel loco com'adamàs del ferro in la minera. "Ma l'alta carità, che ci rende pronte a obbedire al giudizio di Dio che governa il mondo, ci assegna dei compiti come tu osservi","Ma l’alta carità, che ci fa serve pronte al consiglio che ‘l mondo governa, sorteggia qui sì come tu osserve" ecco perché il vostro cammino è fuori dalla retta via,onde la traccia vostra è fuor di strada "Io sono un poeta che, quando Amore mi ispira, prendo nota e scrivo esattamente ciò che lui mi detta dentro il cuore","I’ mi son un che, quando Amor mi spira, noto, e a quel modo ch’e’ ditta dentro vo significando" "e se una vi entrava, un'altra usciva subito fuori","e s’una intrava, un’altra n’uscia fori" "Quale maestro di pittura o disegno ci fu mai, capace di ritrarre le figure e i tratti che lì, in Purgatorio, farebbero meravigliare un ingegno raffinato",Qual di pennel fu maestro o di stile che ritraesse l’ombre e’ tratti ch’ivi mirar farieno uno ingegno sottile fu un migliore artefice del suo volgare materno,fu miglior fabbro del parlar materno "In che modo tu sei certo dell'ispirazione divina dell'Antico e del Nuovo Testamento, che ti dimostrano la fede come hai detto","L’antica e la novella proposizion che così ti conchiude, perché l’hai tu per divina favella" "e vidi i suoi occhi tanto splendenti, tanto pieni di gioia, che il suo aspetto superava in bellezza qualunque altro solitamente avesse e l'ultimo che avevo visto","e vidi le sue luci tanto mere, tanto gioconde, che la sua sembianza vinceva li altri e l’ultimo solere" "allora io guardavo verso di loro e ai miei passi, dividendo il mio sguardo tra gli uni e gli altri",per ch’io guardava a loro e a’ miei passi compartendo la vista a quando a quando "E come i corvi grigi, per la loro naturale abitudine, all'alba si muovono a scaldare le loro fredde piume","E come, per lo natural costume, le pole insieme, al cominciar del giorno, si movono a scaldar le fredde piume" "In quel luogo fui Pier Damiani, e fui invece Pietro Peccatore nella chiesa di Santa Maria di Ravenna in porto, sul lido adriatico","In quel loco fu’ io Pietro Damiano, e Pietro Peccator fu’ ne la casa di Nostra Donna in sul lito adriano" "L'acqua del Lete splendeva alla mia sinistra, e rifletteva come uno specchio il mio fianco sinistro, se io guardavo in essa","L’acqua imprendea dal sinistro fianco, e rendea me la mia sinistra costa, s’io riguardava in lei, come specchio anco" "Io fui l'abate della basilica di San Zeno a Verona, sotto l'impero del buon Federico Barbarossa, del quale Milano ancora oggi si rammarica dolente","Io fui abate in San Zeno a Verona sotto lo ‘mperio del buon Barbarossa, di cui dolente ancor Milan ragiona" "non appaiono mai nuvole dense o rade, né si vedono lampi, né appare l'arcobaleno che sulla Terra spesso cambia posizione","nuvole spesse non paion né rade, né coruscar, né figlia di Taumante, che di là cangia sovente contrade" "Amore mi ha ridotto a una simile condizione, rendendomi fra tutti il più infelice.","Amore a tal m'ha 'dutto, fra gli altri son più tristo." "A che titolo il vostro animo insuperbisce, e poi siete simili ad insetti mal formati, proprio come un verme che non si è del tutto sviluppato","Di che l’animo vostro in alto galla, poi siete quasi antomata in difetto, sì come vermo in cui formazion falla" "Dietro di loro la selva era piena di cagne nere, che correvano affamate come cani da caccia scatenati","Di rietro a loro era la selva piena di nere cagne, bramose e correnti come veltri ch’uscisser di catena" "poi fece morire san Tommaso, sempre per ammenda","e poi ripinse al ciel Tommaso, per ammenda" "Non sono qui per mio solo merito: colui che attende là mi conduce attraverso l'Inferno verso colpisce che vostro figlio Guido, forse, ebbe a disdegno","Da me stesso non vegno: colui ch’attende là, per qui mi mena forse cui Guido vostro ebbe a disdegno" "la mia spalla destra era colpita dal sole, che ormai, coi suoi raggi, trasformava tutto l'occidente da azzurro a bianco","feriami il sole in su l’omero destro, che già, raggiando, tutto l’occidente mutava in bianco aspetto di cilestro" "Ora, poiché tutta l'aria si muove in cerchio con il Primo Mobile, a meno che il movimento celeste non sia interrotto in qualche punto, tale movimento dell'aria urta contro la cima del monte che è tutta libera nell'aria in movimento, e fa stormire la selva che è piena di fronde","Or perché in circuito tutto quanto l’aere si volge con la prima volta, se non li è rotto il cerchio d’alcun canto, in questa altezza ch’è tutta disciolta ne l’aere vivo, tal moto percuote, e fa sonar la selva perch’è folta" "Poi, come gru che per assurdo si separassero, volando alcune verso i monti Rifei e le altre verso i deserti, una schiera se ne va e l'altra procede in senso opposto","Poi, come grue ch’a le montagne Rife volasser parte, e parte inver’ l’arene, queste del gel, quelle del sole schife, l’una gente sen va, l’altra sen vene" "Signore mio, ora si compie l'undicesimo anno da quando sono stato sottomesso all'opprimente passione d'amore, che infierisce con più crudeltà su chi è più arrendevole.","Or volge, signor mio, l'undecimo anno ch' i' fui sommesso al dispietato giogo che sopra i piú soggetti è piú feroce." "Quanti dannati risorgeranno coi capelli tagliati per ignoranza di questo, che durante la vita e in punto di morte preclude il pentimento di questa colpa","Quanti risurgeran coi crini scemi per ignoranza, che di questa pecca toglie ‘l penter vivendo e ne li stremi" Ora voi siete qui sulla terra.,Voi siete or qui. "Si procede in Sanleo e si scende a Noli, si sale sul Bismantova e sul monte Cacume solo con i piedi","Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, montasi su in Bismantova ‘n Cacume con esso i piè" "Dunque, chi parla di questo luogo, non lo chiami ""Assisi"", poiché direbbe poca cosa, ma lo chiami ""Oriente"", se proprio vuole parlarne","Però chi d’esso loco fa parole, non dica Ascesi, ché direbbe corto, ma Oriente, se proprio dir vuole" "e come un abete diventa rado via via verso l'alto, di ramo in ramo, così quello fa verso il basso, credo per impedire che qualcuno vi si arrampichi","e come abete in alto si digrada di ramo in ramo, così quello in giuso, cred’io, perché persona sù non vada" "E sappi che al di sotto dell'ordine che divide egualmente in orizzontale le due divisioni, non si siede per alcun proprio merito, ma per quello degli altri, a determinate condizioni: infatti tutti questi spiriti sono stati sciolti","E sappi che dal grado in giù che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni, per nullo proprio merito si siede, ma per l’altrui, con certe condizioni: ché tutti questi son spiriti asciolti prima ch’avesser vere elezioni" "Altri animali, che sono invece infastiditi da troppa luce, escono fuori all'aria aperta sono quando viene sera.","Altri, però che 'l gran lume gli offende, non escon fuor se non verso la sera." Vieni a vedere quanto si amano gli Italiani,Vieni a veder la gente quanto s’ama E il buon maestro disse:,E ‘l buon maestro: "Ci eravamo allontanati di poco dal punto dove eravamo, quando mi accorsi che il monte era incavato, proprio come i valloni incavano i monti sulla Terra","Poco allungati c’eravam di lici, quand’io m’accorsi che ‘l monte era scemo, a guisa che i vallon li sceman quici" "O fiori eterni dell'eterna beatitudine, che mi fate sembrare un unico profumi tutti quelli che emanate, interrompete col soffio della vostra voce il grave digiuno che mi ha fatto patire la fame per lungo tempo, non trovando per saziarlo nessun cibo sulla Terra","O perpetui fiori de l’etterna letizia, che pur uno parer mi fate tutti vostri odori, solvetemi, spirando, il gran digiuno che lungamente m’ha tenuto in fame, non trovandoli in terra cibo alcuno" rispose:,rispuose: "per cui io, pur contro il mio desiderio, faccio bene a non domandare'","ond’io, contra ‘l disio, fo ben ch’io non dimando" "e questo Cielo non ha nessun'altra collocazione se non la mente di Dio, in cui si accendono l'amore che lo fa ruotare e la virtù che esso esercita","e questo cielo non ha altro dove che la mente divina, in che s’accende l’amor che ‘l volge e la virtù ch’ei piove" sappia che alzava il mento come fanno i ciechi,lo mento a guisa d’orbo in sù levava Ma quale peccato ti ha condotto a questa aspra pena,Ma che ti mena a sì pungenti salse "e questo cerchio era circondato da un altro, e quello da un terzo, e il terzo poi da un quarto, il quarto da un quinto e il quinto da un sesto","e questo era d’un altro circumcinto, e quel dal terzo, e ‘l terzo poi dal quarto, dal quinto il quarto, e poi dal sesto il quinto" "Il mondo non aveva mai visto rami così belli, né il vento aveva mai mosso verdi foglie tanto piacevoli come quelle che mi si mostrarono nella stagione primaverile.",Non vide il mondo sí leggiadri rami né mosse il vento mai sí verdi frondi come a me si mostrar quel primo tempo. "O luce eterna del grande uomo al quale Gesù lasciò le chiavi di questa meravigliosa beatitudine, che egli portò sulla Terra, metti costui alla prova su questioni secondarie ed essenziali, come desideri, sull'argomento della fede, grazie alla quale tu camminasti sopra le acque","O luce etterna del gran viro a cui Nostro Segnor lasciò le chiavi, ch’ei portò giù, di questo gaudio miro, tenta costui di punti lievi e gravi, come ti piace, intorno de la fede, per la qual tu su per lo mare andavi" "e verso quel punto io vidi più di mille angeli festosi, con le ali spiegate, ciascuno diverso per splendore e movimento","e a quel mezzo, con le penne sparte, vid’io più di mille angeli festanti, ciascun distinto di fulgore e d’arte" Mi rispose:,A me rispuose: Costui che guida i miei occhi in alto è quel Virgilio dal quale tu traesti ispirazione a cantare degli uomini e degli dei,"Questi che guida in alto li occhi miei, è quel Virgilio dal qual tu togliesti forza a cantar de li uomini e d’i dèi" "ma se voi volete qualcosa che sia in mio potere, spiriti fortunati, ditelo e io lo farò, in nome di quella pace che io, seguendo i passi di questa guida, cerco nei regni dell'Oltretomba","ma s’a voi piace cosa ch’io possa, spiriti ben nati, voi dite, e io farò per quella pace che, dietro a’ piedi di sì fatta guida di mondo in mondo cercar mi si face" "Accanto a me c'era solo lui e il sole era già alto da più di due ore, e il mio sguardo era rivolto al mare","Dallato m’era solo il mio conforto, e ‘l sole er’alto già più che due ore, e ‘l viso m’era a la marina torto" Allora gli dissi:,Per ch’io a lui: "E quella donna gloriosa che guidò le penne delle mie ali a un volo così elevato, mi precedette così nella risposta","E quella pia che guidò le penne de le mie ali a così alto volo, a la risposta così mi prevenne:" "Ahimè, Pistoia, perché non stabilisci di incenerirti così da non durare più oltre, dal momento che superi con le tue malefatte i tuoi progenitori","Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stanzi d’incenerarti sì che più non duri, poi che ’n mal fare il seme tuo avanzi" ma dimmi se la possiedi nella tua borsa,ma dimmi se tu l’hai ne la tua borsa li giudica e li destina a seconda di come attorcigli la coda,giudica e manda secondo ch’avvinghia "E se il mondo terreno badasse di più al fondamento posto dalla natura, seguendolo avrebbe persone migliori","E se ‘l mondo là giù ponesse mente al fondamento che natura pone, seguendo lui, avria buona la gente" E io:,E io: Dapprima sente il sapore dei beni di scarso rilievo,Di picciol bene in pria sente sapore "Ora puoi capire quanto grande è l'amore che provo per te, visto che dimentico la nostra inconsistenza, trattando le ombre come fossero corpi materiali","Or puoi la quantitate comprender de l’amor ch’a te mi scalda, quand’io dismento nostra vanitate, trattando l’ombre come cosa salda" che colpa ho io della tua vita peccaminosa,che colpa ho io de la tua vita rea "Sono molti gli animali a cui si accoppia, e saranno sempre di più, finché arriverà il cane da caccia che la farà morire con dolore","Molti son li animali a cui s’ammoglia, e più saranno ancora, infin che ’l veltro verrà, che la farà morir con doglia" "E come un bambino tende le braccia verso la mamma, dopo essere stato allattato, per il suo affetto che si manifesta anche nei gesti esteriori","E come fantolin che ‘nver’ la mamma tende le braccia, poi che ‘l latte prese, per l’animo che ‘nfin di fuor s’infiamma" "E quando Forese si fu allontanato da noi e io lo seguivo proprio come la mia mente ripensava alle sue parole, ecco che vidi i rami carichi di un altro albero, e non molto lontano poiché solo allora avevo rivolto in là lo sguardo","E quando innanzi a noi intrato fue, che li occhi miei si fero a lui seguaci, come la mente a le parole sue, parvermi i rami gravidi e vivaci d’un altro pomo, e non molto lontani per esser pur allora vòlto in laci" Così disse il maestro,Così disse ’l maestro "e come il sole riscalda le membra infreddolite durante la notte, così il mio sguardo le rendeva la lingua sciolta, e poi le drizzava il corpo in poco tempo, e le colorava il viso smorto di quel colore che l'amore richiede","e come ‘l sol conforta le fredde membra che la notte aggrava, così lo sguardo mio le facea scorta la lingua, e poscia tutta la drizzava in poco d’ora, e lo smarrito volto, com’ amor vuol, così le colorava" "E così, senza chiederle niente, riceverei le sue attenzioni, per la pietà che si ha per chi prova delle sofferenze.","Ché, senza dir, de lei seria servito per la pietà ch'avrebbe de' martìri." "L'altro, che calpesta la sabbia dietro di me, è Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce doveva essere più gradita nel mondo","L’altro, ch’appresso me la rena trita, è Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce nel mondo sù dovrìa esser gradita" "I miei occhi che, come quelli di un folle, per la prima volta guardarono la vostra figura così piena di valore, furono quelli che impressero la vostra immagine, donna, nel mio cuore, un luogo feroce dove regna il sentimento dell'amore, e subito mi resero consapevole che ero diventato vostro schiavo: e fu così che venni preso da sospiri e dolori, conscio del timore dovuto a soggezione che aveva trovato posto nel cuore.","Li mie' foll'occhi, che prima guardaro vostra figura piena di valore, fuor quei che di voi, donna, m'acusaro nel fero loco ove ten corte amore, e mantinente avanti lui mostraro ch'io era fatto vostro servidore: per che sospiri e dolor mi pigliaro vedendo che temenza avea lo core." Guarda i suoi occhi senza risparmio,Fa che le viste non risparmi "Allora Beatrice, che leggeva nella mia mente come me stesso, prima che le chiedessi qualcosa aprì la bocca per placare il mio animo turbato e disse:","Ond’ella, che vedea me sì com’io, a quietarmi l’animo commosso, pria ch’io a dimandar, la bocca aprio,e cominciò:" Poi mi disse:,Poi disse a me: "Bestemmiavano Dio e i loro genitori, la specie umana, il luogo, il momento e il seme del loro concepimento e della loro nascita","Bestemmiavano Dio e lor parenti, l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme di lor semenza e di lor nascimenti" ma prima prova a vedere se ti regge,ma tenta pria s’è tal ch’ella ti reggia "Quella stessa voce che mi aveva liberato dalla paura dell'improvviso abbagliamento, mi indusse a ragionare ancora","Quella medesma voce che paura tolta m’avea del sùbito abbarbaglio, di ragionare ancor mi mise in cura" Lui allora guardò e con aspetto sereno rispose:,"Guardò allora, e con libero piglio rispuose:" "e quell'incendio sognato mi arse a tal punto, che fu inevitabile che il sogno finisse","e sì lo ‘ncendio imaginato cosse, che convenne che ‘l sonno si rompesse" "E io, che guardavo attentamente, vidi dei dannati immersi in quel pantano fangoso, tutti nudi e con aspetto crucciato","E io, che di mirare stava inteso, vidi genti fangose in quel pantano, ignude tutte, con sembiante offeso" "per cui il malvagio che cadde da quassù, laggiù ne gode","onde ’l perverso che cadde di qua sù, là giù si placa" "il gelo che mi si era stretto intorno al cuore si trasformò in acqua e fiato, e uscì fuori dalla bocca e dagli occhi con angoscia","lo gel che m’era intorno al cor ristretto, spirito e acqua fessi, e con angoscia de la bocca e de li occhi uscì del petto" "Tuttavia, l'argomento del mio canto sarà ciò che io riuscii a fissare nella mia mente del regno santo","Veramente quant’io del regno santo ne la mia mente potei far tesoro, sarà ora materia del mio canto" "alla fine giungemmo in cima alla rovina, sulla sommità dell'argine",noi pur venimmo al fine in su la punta onde l’ultima pietra si scoscende "e se quella meravigliosa bellezza ti venne meno con la mia morte, quale altra cosa terrena poteva poi suscitare il tuo desiderio","e se ‘l sommo piacer sì ti fallio per la mia morte, qual cosa mortale dovea poi trarre te nel suo disio" "Ahimè, che è stato cadere in suo potere!","Lasso, ch'eo li fui dato!" "Questi sciagurati, che non vissero mai veramente, erano nudi e punti continuamente da mosconi e vespe tutt'intorno","Questi sciaurati, che mai non fur vivi, erano ignudi e stimolati molto da mosconi e da vespe ch’eran ivi" Dopo io dissi:,Diss’io appresso: Andavano a cozzare gli uni contro gli altri,Percoteansi ’ncontro "Signore del cielo, io chiedo che l'amore per gli uomini che ti fece scendere sulla terra ti induca a rivolgerti al tuo paese amato e sacro.","Rettor del cielo, io cheggio che la pietà che ti condusse in terra ti volga al tuo diletto almo paese." "L'altro, che sembra confortarlo, governò la terra dove nasce l'acqua che la Moldava porta nell'Elba e che l'Elba porta fino al mare: ebbe nome Ottocaro II e da bambino fu assai migliore di suo figlio Venceslao II da adulto, che vive nell'ozio e nella lussuria","L’altro che ne la vista lui conforta, resse la terra dove l’acqua nasce che Molta in Albia, e Albia in mar ne porta: Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce fu meglio assai che Vincislao suo figlio barbuto, cui lussuria e ozio pasce" Queste parole mi erano piaciute a tal punto che mi spinsi più avanti per vedere meglio quello spirito che mi sembrava le avesse pronunciate,"Queste parole m’eran sì piaciute, ch’io mi trassi oltre per aver contezza di quello spirto onde parean venute" Ora voglio che ascolti attentamente le mie parole,Or vo’ che tu mia sentenza ne ’mbocche "e una volta chinato lì non vi si trattenne, ma si levò di nuovo come l'albero di una nave","né sì chinato, lì fece dimora, e come albero in nave si levò" Tale pensiero mira solo a raggiungere una fama gloriosa e sacra e non sente le mie difficoltà: i brividi per la paura di non farcela e il calore del continuo impegno.,"Che sol per fama gloriosa ed alma non sente quand' io agghiaccio o quand' io flagro, s' i' son pallido o magro." "E come il suono si forma sul manico della cetra, e come si sente il soffio d'aria che entra nel foro della zampogna, così, ponendo fine a ogni indugio, quel mormorio dell'aquila salì su per il suo collo, come se questo fosse forato","E come suono al collo de la cetra prende sua forma, e sì com’al pertugio de la sampogna vento che penètra, così, rimosso d’aspettare indugio, quel mormorar de l’aguglia salissi su per lo collo, come fosse bugio" "E la nostra pena non si rinnova una volta sola, mentre giriamo lungo lo spazio della Cornice: io dico pena, e dovrei dire gioia, perché siamo condotti agli alberi da quello stesso desiderio che spinse Cristo, lieto, a dire 'Elì', quando ci liberò versando il proprio sangue","E non pur una volta, questo spazzo girando, si rinfresca nostra pena: io dico pena, e dovrìa dir sollazzo, ché quella voglia a li alberi ci mena che menò Cristo lieto a dire ‘Elì’, quando ne liberò con la sua vena" "A costui, anche se non ve lo dice con la voce né ha formulato il pensiero, serve andare alla radice di un'altra verità (sciogliere un ulteriore dubbio","A costui fa mestieri, e nol vi dice né con la voce né pensando ancora, d’un altro vero andare a la radice" "Lei mi rispose: ""Poiché vuoi maggiori dettagli, ti spiegherò in breve il motivo per cui non temo di venire qua dentro""","""Da che tu vuo’ saver cotanto a dentro, dirotti brievemente"", mi rispuose, ""perch’io non temo di venir qua entro""" "Noi andammo oltre, su per il ponte fino al successivo che sovrasta la Bolgia in cui sono puniti quelli che, seminando discordie, si gravano di peccato","Noi passamm’oltre, e io e ’l duca mio, su per lo scoglio infino in su l’altr’arco che cuopre ’l fosso in che si paga il fio a quei che scommettendo acquistan carco" Poi sentii dire:,Io udi’ poi: "Se appare di notte, emana splendore come il sole di giorno, a tal punto rende l'aria luminosa: e per questo il giorno la invidia fortemente, perché lui solo aveva la luce, mentre ora anche la notte, grazie a lei, ne è dotata in pari misura.","La notte, s'aparisce, como lo sol di giorno dà splendore, così l'aere sclarisce: onde 'l giorno ne porta grande 'nveggia, ch'ei solo avea clarore, ora la notte igualmente 'l pareggia." "Ma dopo che la vista tornò ad abituarsi a una luce meno intensa (e dico 'meno intensa' in rapporto all'alta visione dalla quale mi distolsi a forza), vidi che il glorioso esercito si era rivolto verso destra e procedeva col sole e i sette candelabri di fronte a sé","Ma poi ch’al poco il viso riformossi (e dico ‘al poco’ per rispetto al molto sensibile onde a forza mi rimossi), vidi ‘n sul braccio destro esser rivolto lo glorioso essercito, e tornarsi col sole e con le sette fiamme al volto" "Così quella immagine divina, per rischiarare la mia vista imperfetta, mi somministrò una dolce medicina","Così da quella imagine divina, per farmi chiara la mia corta vista, data mi fu soave medicina" "Eccola là, che siede sotto la fronda rinnovata dell'albero, sulla radice",Vedi lei sotto la fronda nova sedere in su la sua radice "Essa unì e sollevò entrambi i palmi, fissando l'oriente e sembrando dire a Dio: 'Non mi importa di nient'altro'","Ella giunse e levò ambo le palme, ficcando li occhi verso l’oriente, come dicesse a Dio: ‘D’altro non calme’" "E mi pare che splendi più di ogni altro astro: un viso chiaro come la neve macchiato di rosso nelle gote, degli occhi luminosi pieni d'amore e di felicità.","Sovr'ogn'altra me par che dea splendore: viso de neve colorato in grana, occhi lucenti, gai e pien' d'amore." Ogni aspetto iniziale era ormai cancellato: l'orribile immagine sembrava due e nessuno,Ogne primaio aspetto ivi era casso: due e nessun l’imagine perversa parea Io non mi accorsi di ascendere all'astro,Io non m’accorsi del salire in ella "O uomini sciocchi, quanta ignoranza vi danneggia","Oh creature sciocche, quanta ignoranza è quella che v’offende" La volontà combatte a mal partito contro una volontà migliore,Contra miglior voler voler mal pugna "O anime scelte da Dio, le cui pene sono rese meno dure dalla giustizia e dalla speranza, mostrateci la via per salire alla Cornice successiva","O eletti di Dio, li cui soffriri e giustizia e speranza fa men duri, drizzate noi verso li alti saliri" "Io giunsi in un luogo totalmente buio, che risuona come il mare in tempesta quando soffiano venti contrari","Io venni in loco d’ogne luce muto, che mugghia come fa mar per tempesta, se da contrari venti è combattuto" "Ma quell'altro nobile dannato, alla cui domanda mi ero fermato, non mutò aspetto, né parve minimamente colpito dall'accaduto:e proseguendo il discorso iniziato, disse:","Ma quell’altro magnanimo, a cui posta restato m’era, non mutò aspetto, né mosse collo, né piegò sua costa: e sé continuando al primo detto, disse:" "Se qualcuno vedesse lucia indossare in capo un cappuccio di pelliccia, che bene le sta, non esisterebbe nessuno, da qui all’abruzzo, che non se ne innamorerebbe di tutto cuore.","Chi vedesse a lucia un var capuzzo in cò tenere, e como li sta gente, e' non è om de qui 'n terra d'abruzzo che non ne 'namorasse coralmente." "Allora sentii che dentro la grande fiamma qualcuno cantava 'O Signore di somma clemenza', il che mi diede gran desiderio di voltarmi","'Summae Deus clementiae' nel seno al grande ardore allora udi’ cantando, che di volger mi fé caler non meno" voce a cui si unirono tutte le corone di beati danzanti,a che rispuoser tutte le carole Non farti sopraffare dalla paura,Non ti noccia la tua paura lui a me:,Ed elli a me: poi portarono via le sue carni ancora doloranti,poi sen portar quelle membra dolenti "dunque, come fa l'uomo che non si arresta, ma prosegue il suo cammino qualunque cosa incontri, se è pungolato dallo stimolo del bisogno, così noi entrammo nel passaggio, procedendo uno dietro all'altro lungo la scala che era tanto stretta da costringerci a separarci in quel modo","per che, come fa l’uom che non s’affigge ma vassi a la via sua, che che li appaia, se di bisogno stimolo il trafigge, così intrammo noi per la callaia, uno innanzi altro prendendo la scala che per artezza i salitor dispaia" "E come colui che cade senza saperne la causa, per la forza di un demone che lo tira a terra o di un'ostruzione degli spiriti vitali,e quando si rialza si guarda intorno, tutto smarrito per il dolore che ha sofferto e guarda sospirando","E qual è quel che cade, e non sa como, per forza di demon ch’a terra il tira, o d’altra oppilazion che lega l’omo, quando si leva, che ’ntorno si mira tutto smarrito de la grande angoscia ch’elli ha sofferta, e guardando sospira" "Perciò ben presto sarà soddisfatto il desiderio che mi hai svelato, e anche quell'altro che tu non vuoi dirmi","Però a la dimanda che mi faci quinc’entro satisfatto sarà tosto, e al disio ancor che tu mi taci" "e Lucifero le sbatteva, producendo da sé tre venti:a causa di essi, tutto il lago di Cocito si ghiacciava","e quelle svolazzava, sì che tre venti si movean da ello: quindi Cocito tutto s’aggelava" "Voi troverete una bella donna con un dolce intelletto, che avrete un piacere stare sempre in sua compagnia.","Voi troverete una donna piacente di sì dolce intelletto, che vi sarà diletto starle davanti ognora." Qui si contempla l'arte divina della creazione che l'amore di Dio abbellisce e si distingue il fine provvidenziale per cui i Cieli danno forma al mondo terreno,"Qui si rimira ne l’arte ch’addorna cotanto affetto, e discernesi ‘l bene per che ‘l mondo di sù quel di giù torna" per cui l'ebbrezza penetrava in me attraverso l'udito e la vista,per che mia ebbrezza intrava per l’udire e per lo viso "Se a voi piace salire, è necessario passare di qui","S’a voi piace montare in sù, qui si convien dar volta" "Però, che una creatura amorevole come voi dia gioia senza che l'uomo debba poi provare la gioia suprema, mi sembra cosa ingannevole, perché l'amore, quando è da una parte sola, per propria natura cagiona la morte, tanto la passione è violenta","Dar allegranza amorosa natura senz'esser l'omo a dover gioi compire, inganno mi simiglia: ch'amor, quand'è di propïa ventura, di sua natura adopera il morire, così gran foco piglia." "Poche anime raccolgono questo invito: o uomini, nati per volare in alto, perché cadete in basso per qualunque alito di vento","A questo invito vegnon molto radi: o gente umana, per volar sù nata, perché a poco vento così cadi" "Dimmi, buon cristiano, fatti conoscere: che cos'è la fede","Di’, buon Cristiano, fatti manifesto: fede che è" "E mentre scrutavo giù con lo sguardo, vidi un dannato che aveva il capo così pieno di escrementi che non si capiva se fosse chierico o laico","E mentre ch’io là giù con l’occhio cerco, vidi un col capo sì di merda lordo, che non parea s’era laico o cherco" Non che che queste cose siano di per sé imperfette,Non che da sé sian queste cose acerbe "Io ne vidi due che sedevano appoggiati l'uno all'altro, come si mettono due tegami sul fuoco, coperti di croste dalla testa ai piedi","Io vidi due sedere a sé poggiati, com’a scaldar si poggia tegghia a tegghia, dal capo al piè di schianze macolati" "per cui vedrai che il cammino del sole deve procedere da una parte per chi è a Gerusalemme e dall'altra per chi è qui, se il tuo intelletto comprende chiaramente","onde la strada che mal non seppe carreggiar Fetòn, vedrai come a costui convien che vada da l’un, quando a colui da l’altro fianco, se lo ‘ntelletto tuo ben chiaro bada" "Fa' che lì, in quei cuori, si ascolti la verità dalla mia lingua, per inadeguato che io sia.","Ivi fa che 'l tuo vero, qual io mi sia, per la mia lingua s' oda." Li abbiamo già alle costole,Noi li avem già dietro "Noi non avevamo ancora mosso i piedi, quando mi accorsi che tutt'intorno alla parete, nel punto in cui essa era meno ripida, c'erano delle sculture di marmo bianco e finemente intagliato, in modo tale che non solo Policleto, ma la stessa natura ne sarebbe vinta","Là sù non eran mossi i piè nostri anco, quand’io conobbi quella ripa intorno che dritto di salita aveva manco, esser di marmo candido e addorno d’intagli sì, che non pur Policleto, ma la natura lì avrebbe scorno" E ritengo per certo che lui vi dica,"E credolo 'n certanza, ch'elo vo dica" "Dall'altro lato non mi libera l'amore che da tanto tempo ormai mi domina e che ha il coraggio anche di cercare di scendere a patti con la morte, non ritirandosi davanti a lei.","Dall' altro non m'assolve un piacer per usanza in me sí forte, ch' a patteggiar n' ardisce co la morte." "La vostra condizione mi ha ispirato non disprezzo ma dolore, al punto che cesserà fra molto tempo, dal momento in cui il mio maestro mi disse parole per cui ho pensato che venisse gente nobile quale voi effettivamente siete","Non dispetto, ma doglia la vostra condizion dentro mi fisse, tanta che tardi tutta si dispoglia, tosto che questo mio segnor mi disse parole per le quali i’ mi pensai che qual voi siete, tal gente venisse" "E al soglio pontificio, che un tempo era più benevolo verso i poveri giusti, non per errore suo ma per quello del papa, che devia dalla giusta strada, chiese non di dare un terzo o la metà dei beni ai poveri, non di occupare il primo beneficio ecclesiastico vacante, non le decime, che sono dei poveri di Dio, ma il permesso di combattere le eresie in nome di quel seme che ora ti circondano","E a la sedia che fu già benigna più a’ poveri giusti, non per lei, ma per colui che siede, che traligna, non dispensare o due o tre per sei, non la fortuna di prima vacante, non decimas, quae sunt pauperum Dei, addimandò, ma contro al mondo errante licenza di combatter per lo seme del qual ti fascian ventiquattro piante" E allora sarà pontefice nella Curia di Roma un tale che non andrà con lui per una sola strada e agirà in modo diverso pubblicamente e in segreto,"E fia prefetto nel foro divino allora tal, che palese e coverto non anderà con lui per un cammino" ui mi rispose:,Ed elli a me: "E il sole era giunto più luminoso e con cammino più lento al meridiano, il quale muta posizione a seconda di come muta lo sguardo, quando le sette donne, come si ferma chi precede gli altri come guida se trova qualcosa di nuovo o le sue tracce, si fermarono in una radura dall'ombra attenuata, come quella presente sotto le foglie verdi e i rami scuri in montagna, presso freddi fiumi","E più corusco e con più lenti passi teneva il sole il cerchio di merigge, che qua e là, come li aspetti, fassi, quando s’affisser, sì come s’affigge chi va dinanzi a gente per iscorta se trova novitate o sue vestigge, le sette donne al fin d’un’ombra smorta, qual sotto foglie verdi e rami nigri sovra suoi freddi rivi l’Alpe porta" E non c'è altra cosa a cui penso così spesso e volentieri.,"E non è cosa che sí volentier pensi, e sí sovente." "Quel traditore che vede solo con un occhio e che governa la terra che un dannato qui con me vorrebbe non avere visto mai, li indurrà a venire a parlare con lui","Quel traditor che vede pur con l’uno, e tien la terra che tale qui meco vorrebbe di vedere esser digiuno, farà venirli a parlamento seco" rispose:,rispuose: "Allora giungemmo sul quarto argine: ci girammo e scendemmo verso sinistra, fino al fondo della Bolgia pieno di buchi e stretto",Allor venimmo in su l’argine quarto: volgemmo e discendemmo a mano stanca là giù nel fondo foracchiato e arto non restare qui senza parlarmi,non rimaner che tu non mi favelle "Noi scendemmo sull'ultimo argine del lungo ponte, sempre procedendo a sinistra","Noi discendemmo in su l’ultima riva del lungo scoglio, pur da man sinistra" "Ma tu, perché ritorni al male della foresta",Ma tu perché ritorni a tanta noia "Vergine, quante lacrime ho versato e quante speranze e quante preghiere inutili ho fatto solamente per mio danno e per mia pena!","Vergine, quante lagrime ò già sparte, quante lusinghe e quanti preghi indarno, pur per mia pena e per mio grave danno!" elogiamo i calci ricevuti da Eliodoro,lodiam i calci ch’ebbe Eliodoro Io dissi:,Diss’io: "Molte volte, fratello, è accaduto che, per sfuggire un pericolo, si fece controvoglia ciò che non bisognava fare","Molte fiate già, frate, addivenne che, per fuggir periglio, contra grato si fé di quel che far non si convenne" "Voglio che ormai tu ti liberi da timore e vergogna, in modo da non parlare più in modo confuso","Da tema e da vergogna voglio che tu omai ti disviluppe, sì che non parli più com’om che sogna" "Allora la mia guida mi prese per mano e mi condusse al cespuglio che piangeva, inutilmente, attraverso i rami rotti e sanguinanti","Presemi allor la mia scorta per mano, e menommi al cespuglio che piangea, per le rotture sanguinenti in vano" "Non appena l'acqua inizia a scorrere, prende il nome di Mincio e lo conserva fino a Govèrnolo, dove si getta nel Po","Tosto che l’acqua a correr mette co, non più Benaco, ma Mencio si chiama fino a Governol, dove cade in Po" ti abbiamo posto davanti agli smeraldi da cui Amore ti lanciò i suoi dardi,posto t’avem dinanzi a li smeraldi ond’Amor già ti trasse le sue armi "Coperti dal fango dicono: ""Noi fummo tristi nell'aria dolce che trae allegria dal sole, covando dentro l'animo un'ira inespressa: ora ci rattristiamo nel fango nero""","Fitti nel limo, dicon: ""Tristi fummo ne l’aere dolce che dal sol s’allegra, portando dentro accidioso fummo: or ci attristiam ne la belletta negra""" "Non era ancora molto lontano dalla sua nascita, quando Francesco cominciò a riflettere in Terra la sua luminosa virtù","Non era ancor molto lontan da l’orto, ch’el cominciò a far sentir la terra de la sua gran virtute alcun conforto" "quest'istinto fa muovere non solo le creature prive di intelligenza, ma anche quelle dotate di anima razionale",né pur le creature che son fore d’intelligenza quest’arco saetta ma quelle c’hanno intelletto e amore "L'amore sta nel cuor gentile per la stessa ragione per cui il fuoco sta in cima alla torcia: lì il fuoco splende a suo piacere, luminoso e sottile.","Amor per tal ragion sta 'n cor gentile per qual lo foco in cima del doplero: splendeli al su' diletto, clar, sottile." "Giacché il nostro Imperatore, tu possa confortare in te e negli altri la speranza, che fa innamorare del vero bene, dimmi cos'è questa virtù, di' in quale grado la possiedi e spiega da dove ti è venuta","Poi che per grazia vuol che tu t’affronti lo nostro Imperadore, anzi la morte, ne l’aula più secreta co’ suoi conti, sì che, veduto il ver di questa corte, la spene, che là giù bene innamora, in te e in altrui di ciò conforte, di’ quel ch’ell’è, di’ come se ne ‘nfiora la mente tua, e dì onde a te venne" "allora io mi misi l'indice dritto dal mento al naso, per indurre il maestro a stare in silenzio e attento","per ch’io, acciò che ’l duca stesse attento, mi puosi ’l dito su dal mento al naso" Il Navarrese colse prontamente l'occasione,Lo Navarrese ben suo tempo colse Ognuna teneva il viso rivolto in basso,Ognuna in giù tenea volta la faccia "Dalla volontà divina cade una virtù nell'acqua e nella pianta rimasta dietro, per la quale io dimagrisco in tal modo",De l’etterno consiglio cade vertù ne l’acqua e ne la pianta rimasa dietro ond’io sì m’assottiglio "e accennò al mostro di venire all'orlo del Cerchio, vicino alla fine dell'argine in pietra",e accennolle che venisse a proda vicino al fin d’i passeggiati marmi "O anime che siete giunte a vedere lo scempio disonesto che ha separato da me le mie fronde, raccoglietele al piede del triste cespuglio","O anime che giunte siete a veder lo strazio disonesto c’ha le mie fronde sì da me disgiunte, raccoglietele al piè del tristo cesto" "Certo la natura fece molto bene, quando smise di creare animali del genere per togliere simili ministri a Marte","Natura certo, quando lasciò l’arte di sì fatti animali, assai fé bene per tòrre tali essecutori a Marte" "Laggiù finirò anch'io quando verrà colui che credevo fossi tu, quando ti feci quell'improvvisa domanda",Là giù cascherò io altresì quando verrà colui ch’i’ credea che tu fossi allor ch’i’ feci ’l sùbito dimando e vidi anime che camminavano entro il fuoco,e vidi spirti per la fiamma andando "Noi camminavamo nel vespro, fissando gli occhi davanti a noi per quanto ce lo consentivano i raggi del sole, bassi e luminosi","Noi andavam per lo vespero, attenti oltre quanto potean li occhi allungarsi contra i raggi seròtini e lucenti" "Quando io sospirando comincio a chiamarvi, e con voi il nome che amore ha impresso sul mio cuore, tra le lodi si comincia a sentire da fuori il suono delle dolci lettere.","Vostro stato real, ch'encontro poi, raddoppia a l'alta impresa il mio valore." La riva di un corso d'acqua e un prato pieno di fiori.,Rivera d'acqua e prato d'ogni fiore. "I miei concittadini erano giunti in battaglia coi loro nemici presso a Colle Val d'Elsa, e io pregavo Dio di ciò che poi volle","Eran li cittadin miei presso a Colle in campo giunti co’ loro avversari, e io pregava Iddio di quel ch’e’ volle" Allora egli cominciò a cantare amor che ne la mente mi ragiona,Amor che ne la mente mi ragiona cominciò elli allor sì dolcemente vedi che l'ora sesta torna dopo aver compiuto il suo servizio al giorno,vedi che torna dal servigio del dì l’ancella sesta qui trovammo la parete rocciosa così ripida che invano avremmo cercato di scalarla con le nostre gambe,"quivi trovammo la roccia sì erta, che ‘ndarno vi sarien le gambe pronte" Poi guardò con fissità il sole,Poi fisamente al sole li occhi porse Uno fu pieno di ardore come i Serafini,L’un fu tutto serafico in ardore "A Egina, quando l'aria fu talmente satura di peste che tutti gli animali furono uccisi sino al più piccolo verme, e le genti antiche, secondo la testimonianza dei poeti, si ripopolarono con le formiche","Non credo ch’a veder maggior tristizia fosse in Egina il popol tutto infermo, quando fu l’aere sì pien di malizia, che li animali, infino al picciol vermo, cascaron tutti, e poi le genti antiche, secondo che i poeti hanno per fermo, si ristorar di seme di formiche" qui conosce subito il suo destino ultraterreno,quivi conosce prima le sue strade "L'anima che era divenuta serpente fuggì via per la Bolgia sibilando, mentre l'altro lo seguì parlando e sputando","L’anima ch’era fiera divenuta, suffolando si fugge per la valle, e l’altro dietro a lui parlando sputa" "Fui imperatore romano e mi chiamo Giustiniano: sono colui che, ispirato dallo Spirito Santo, eliminai dalle leggi ciò che era superfluo e ciò che era inutile","Cesare fui e son Iustiniano, che, per voler del primo amor ch’i’ sento, d’entro le leggi trassi il troppo e ‘l vano" "Come le nostre piante, quando scende la gran luce del sole mescolata a quella che brilla dietro alla costellazione dei Pesci, si inturgidiscono, e poi ognuna rinnova i suoi colori, prima che il sole si congiunga con un'altra stella","Come le nostre piante, quando casca giù la gran luce mischiata con quella che raggia dietro a la celeste lasca, turgide fansi, e poi si rinovella di suo color ciascuna, pria che ‘l sole giunga li suoi corsier sotto altra stella" "Da questa obiezione può liberarti l'esperienza, se tu vorrai farla, la quale suole essere principio di tutta la vostra conoscenza","Da questa instanza può deliberarti esperienza, se già mai la provi, ch’esser suol fonte ai rivi di vostr’arti" E io:,E io: "Questi è Rinieri, questi è il pregio e l'onore della famiglia da Calboli, dove poi nessuno ha raccolto l'eredità del suo valore","Questi è Rinier, questi è ‘l pregio e l’onore de la casa da Calboli, ove nullo fatto s’è reda poi del suo valore" e cominciarono a dire:,e cominciarsi a dir: "Il mio stato emotivo pieno di dubbi mi porta ora a piangere ora ad essere lieto, e a volte ho paura, a volte vivo sentimenti di speranza, ed attraverso i sospiri e la poesia sfogo il mio turbamento.","In dubbio di mio stato, or piango or canto, e temo e spero, ed in sospiri e 'n rime sfogo il mio incarco." "E dopo che, per desiderio del martirio, predicò Cristo e i suoi discepoli alla presenza superba del Sultano d'Egitto, e dopo che, avendo trovato quei popoli restii alla conversione e per non stare lì invano, era tornato in Italia, sul monte della Verna tra Tevere e Arno ricevette da Cristo l'ultimo sigillo, che il suo corpo portò per due anni","E poi che, per la sete del martiro, ne la presenza del Soldan superba predicò Cristo e li altri che ‘l seguiro, e per trovare a conversione acerba troppo la gente e per non stare indarno, redissi al frutto de l’italica erba, nel crudo sasso intra Tevero e Arno da Cristo prese l’ultimo sigillo, che le sue membra due anni portarno" "Chi è preso prigioniero non può più disporre di se stesso: deve ubbidire, per quanto controvoglia, perché a un uccello preso al laccio ogni tentativo di divincolarsi fa peggio.","Omo ch'è priso non è 'n sua bailia: conveneli ubedir, poi n'aggia doglia, ch'a augel lacciato dibattuta è ria." "e vidi dei dannati che procedevano nel fossato tondo, che tacevano e piangevano, con passo lento simile a quello delle processioni","e vidi gente per lo vallon tondo venir, tacendo e lagrimando, al passo che fanno le letane in questo mondo" e questa prima inclinazione non è degna di lode o di biasimo,e questa prima voglia merto di lode o di biasmo non cape e noi li lasciammo lì in quell'impaccio,e noi lasciammo lor così ’mpacciati "si passa di qui, se si vuole andare verso la beatitudine",quinci si va chi vuole andar per pace "fui colto dal sonno, che spesso è apportatore di veritiere profezie","il sonno che sovente, anzi che ‘l fatto sia, sa le novelle" poi concluse:,poscia conchiuse: "E la pena di stare senza di voi, rendere piccola qualsiasi altra sventura che mi possa capitare.",E se di voi son privo via men d' ogni sventura altra mi dole. "Ed è mai possibile che la mia donna, intenta a raggiungere il cielo per prendervi posto come è suo diritto, non si curi di quello che avviene sulla terra, nell'anima mia, per la quale la vista del suo viso era necessaria ai miei occhi quanto è necessaria la vista del sole, ora che in sua assenza non sono in grado di vedere altro?","E per prender il ciel debito a lui non curi che si sia di loro in terra, di ch'egli è il sole, e non veggiono altrui?" "non ti basta far rumore con le mascelle, senza latrare","non ti basta sonar con le mascelle, se tu non latri" "Mentre parlava, un diavolo lo colpì col suo scudiscio e gli disse:","Così parlando il percosse un demonio de la sua scuriada, e disse:" "In questo punto del cimitero sono puniti Epicuro e tutti i suoi seguaci, che proclamano la mortalità dell'anima","Suo cimitero da questa parte hanno con Epicuro tutti suoi seguaci, che l’anima col corpo morta fanno" "E io, temendo che il trattenermi oltre irritasse colui che mi aveva ammonito a restare lì per poco, mi allontanai dalle tristi anime","E io, temendo no ’l più star crucciasse lui che di poco star m’avea ’mmonito, torna’ mi in dietro da l’anime lasse" E non so certo ben vedere la ragione per cui io sia potuto cadere in queste traversie: lei non mostra di accettare il mio servire né mi dà un segno di affetto per il quale io possa diventare suo amante. Si limita a esibire i suoi pregi effettivi che la rendono adorabile.,"Né saccio certo ben ragion vedere sì como sia caduto a 'ste tempeste: da lei non ho sembiante ed ella non mi fa vist'amorosa, per ch'eo divegn'amante, se non per dritta forza di valore, che la rende gioiosa." "in seguito venne chiamato 'El': e ciò si accorda all'uso degli uomini, che come la foglia sul ramo va e viene continuamente","e El si chiamò poi: e ciò convene, ché l’uso d’i mortali è come fronda in ramo, che sen va e altra vene" "La bellezza di lei che io vidi si tramutava in qualcosa non solo al di là dell'umano, ma io credo per certo che solo il suo Creatore la possa godere pienamente","La bellezza ch’io vidi si trasmoda non pur di là da noi, ma certo io credo che solo il suo fattor tutta la goda" "Mi lacera il ricordo del suo dolce riso, da cui mi parve che fosse uscita la freccia amorosa che mi fece innamorare di lei, amore da cui l'unica cosa positiva che mi posso aspettare è che mi conduca alla morte!","Ed oimè il dolce riso, onde uscío 'l dardo di che morte, altro bene omai non spero!" "Io ho visto in altre occasioni dei cavalieri mettersi in marcia, attaccare battaglia e sfilare in parata, talvolta battere in ritirata","Io vidi già cavalier muover campo, e cominciare stormo e far lor mostra, e talvolta partir per loro scampo" "La divina giustizia da quel lato punisce Attila, che fu flagello sulla Terra, e Pirro e Sesto",La divina giustizia di qua punge quell’Attila che fu flagello in terra e Pirro e Sesto "Quella è l'anima antica della scellerata Mirra, che si innamorò del proprio padre contrariamente a ogni legge morale","Quell’è l’anima antica di Mirra scellerata, che divenne al padre fuor del dritto amore amica" "perché quella viva luce, che non si disunisce da Lui né dallo Spirito Santo che si inserisce come terzo fra Loro, per la sua bontà raccoglie i suoi raggi nei nove cori angelici, come specchiandosi, restando eternamente una sola persona","ché quella viva luce che sì mea dal suo lucente, che non si disuna da lui né da l’amor ch’a lor s’intrea, per sua bontate il suo raggiare aduna, quasi specchiato, in nove sussistenze, etternalmente rimanendosi una" "Poi il dannato, spaurito, ricominciò:",Ricominciò lo spaurato appresso: "Fui poeta, e cantai di quel giusto figlio di Anchise fu bruciato","Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d’Anchise che venne di Troia poi che il superbo Ilïón fu combusto" "E non appena questa immagine svanì di per se stessa, come una bolla che viene meno perché sotto di essa non c'è più acqua, apparve nella mia mente una fanciulla che piangeva disperata, e diceva:","E come questa imagine rompeo sé per sé stessa, a guisa d’una bulla cui manca l’acqua sotto qual si feo, surse in mia visione una fanciulla piangendo forte, e dicea:" "E allora lui, colpendosi la testa:","Ed elli allor, battendosi la zucca:" Ora vi diciamo perché siamo partiti e siamo giunti fino a voi in questo momento: la mano che ci guida nella scrittura dice che prova incerti sentimenti apparsi nel suo cuore.,Or vi diciàn perché noi siàn partite e siàn venute a voi qui di presente: la man che ci movea dice che sente cose dubbiose nel core apparite "Quel bene infinito e inesprimibile che è lassù in Cielo, corre all'amore proprio come il raggio luminoso va verso un corpo lucido","Quello infinito e ineffabil bene che là sù è, così corre ad amore com’a lucido corpo raggio vene" "Rea la scelse come nascondiglio sicuro per suo figlio, e per nasconderlo meglio, quando piangeva, vi faceva gridare","Rea la scelse già per cuna fida del suo figliuolo, e per celarlo meglio, quando piangea, vi facea far le grida" "Ma dimmi se tu sei proprio colui che iniziò le nuove rime, cominciando con la canzone ' Donne ch'avete intelletto d'amore'","Ma dì s’i’ veggio qui colui che fore trasse le nove rime, cominciando ‘Donne ch’avete intelletto d’amore’" "Dopo esser divenuta tale, mi disse:","Così fatta, mi disse:" Le cappe lucide sono fatte di piombo e sono tanto spesse che il peso fa cigolare nello stesso modo le bilance,"Le cappe rance son di piombo sì grosse, che li pesi fan così cigolar le lor bilance" "Io non so chi sei, né in qual modo sei giunto quaggiù",Io non so chi tu se’ né per che modo venuto se’ qua giù Ma Beatrice mi si mostrò tanto bella e sorridente che devo rinunciare a descriverla e tralasciarla fra quelle cose viste che la memoria non poté seguire,"Ma Beatrice sì bella e ridente mi si mostrò, che tra quelle vedute si vuol lasciar che non seguir la mente" "ma non tacere, se mai uscirai di qui, il nome di colui che ha avuto la lingua così sciolta","ma non tacer, se tu di qua entro eschi, di quel ch’ebbe or così la lingua pronta" "con lui ridusse il mondo in pace, al punto che fu chiuso il tempio di Giano","con costui puose il mondo in tanta pace, che fu serrato a Giano il suo delubro" Quello fu uno dei sette re che assediarono Tebe,Quei fu l’un d’i sette regi ch’assiser Tebe "ma ecco che le mie orecchie percepirono un coro lamentoso, per cui drizzai allarmato lo sguardo","ma ne l’orecchie mi percosse un duolo, per ch’io avante l’occhio intento sbarro" Tesifone è al centro,Tesifón è nel mezzo "E perché il male futuro e quello passato sembrino minori, vedo il giglio di Francia entrare ad Anagni, e vedo Cristo essere catturato nella persona del suo vicario","Perché men paia il mal futuro e ‘l fatto, veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, e nel vicario suo Cristo esser catto" "infatti, quanto più uno sa tanto più gli spiace attardarsi",ché perder tempo a chi più sa più spiace "Da lì vidi delle anime che sedevano sull'erba e sui fiori, che cantavano a una voce 'Salve, Regina' e che dall'esterno della valle non erano visibili","’Salve, Regina’ in sul verde e ‘n su’ fiori quindi seder cantando anime vidi, che per la valle non parean di fuori" "e perciò nel secondo girone si pente invano chiunque si è suicidato e chi sperpera e dissipa il suo denaro, e rimpiange sulla Terra i suoi beni quando avrebbe dovuto vivere lieto","e però nel secondo giron convien che sanza pro si penta qualunque priva sé del vostro mondo, biscazza e fonde la sua facultade, e piange là dov’esser de’ giocondo" "Ora conviene che tu ti dia da fare, poiché sedendo sui cuscini o stando sdraiati sotto le coperte non si acquista la fama","Omai convien che tu così ti spoltre, ché, seggendo in piuma, in fama non si vien, né sotto coltre" "e a questo riguardo Maria di Brabante, finché è in vita, farebbe bene a pentirsi, per non finire in un gregge peggiore","e qui proveggia, mentr’è di qua, la donna di Brabante, sì che però non sia di peggior greggia" e di qui si capisce che ogni creatura a lui inferiore non può certo contenere in sé quel bene che non ha limite ed è la sola misura di se stesso,e quinci appar ch’ogne minor natura è corto recettacolo a quel bene che non ha fine e sé con sé misura "Se fossi ancora tanto agile da poter percorrere un'oncia in cent'anni, io mi sarei già messo in cammino,cercandolo in mezzo a questi dannati deturpati dalle malattie, anche se la Bolgia ha una circonferenza di undici miglia e una larghezza non inferiore al mezzo miglio","S’io fossi pur di tanto ancor leggero ch’i’ potessi in cent’anni andare un’oncia, io sarei messo già per lo sentiero, cercando lui tra questa gente sconcia, con tutto ch’ella volge undici miglia, e men d’un mezzo di traverso non ci ha" li tormenta sbattendoli e percuotendoli,voltando e percotendo li molesta "Come l'uccello che, dopo aver riposato nel nido coi suoi piccoli, durante la notte che ci cela le cose sta fra le foglie amate e, per vedere l'aspetto dei piccoli e trovare il cibo con cui sfamarli, attende il sorgere del sole su un ramo scoperto con fervida attesa, guardando fisso il cielo finché spunta l'alba","Come l’augello, intra l’amate fronde, posato al nido de’ suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde, che, per veder li aspetti disiati e per trovar lo cibo onde li pasca, in che gravi labor li sono aggrati, previene il tempo in su aperta frasca, e con ardente affetto il sole aspetta, fiso guardando pur che l’alba nasca" "Dopo aver perso sangue nero, ricominciò a dire:","Da che fatto fu poi di sangue bruno, ricominciò a dir:" "Va' dunque, e fa' in modo di cingere i fianchi di costui con un giunco liscio e lavagli il viso, in modo tale da eliminare da esso ogni sudiciume","Va dunque, e fa che tu costui ricinghe d’un giunco schietto e che li lavi ‘l viso, sì ch’ogne sucidume quindi stinghe" Sordello e le altre nobili anime rimasero là,Sordel rimase e l’altre genti forme Cade nella selva e non finisce in un punto prestabilito,"Cade in la selva, e non l’è parte scelta" "Se io posso mostrarti la verità, rispetto al tuo dubbio avrai il viso rivolto là dove ora volgi le spalle","S’io posso mostrarti un vero, a quel che tu dimandi terrai lo viso come tien lo dosso" "e poiché io capii che quell'anima voleva dire altro, rivolsi lo sguardo al mio maestro: egli mi disse con un lieto cenno che potevo fare ciò che chiedevo col mio sguardo","per ch’io nel parlare avvisai l’altro nascosto, e volsi li occhi a li occhi al segnor mio: ond’ elli m’assentì con lieto cenno ciò che chiedea la vista del disio" "La cima era così alta che non si vedeva, e la pendenza assai più ripida dell'asticciola a metà del quadrante","Lo sommo er’alto che vincea la vista, e la costa superba più assai che da mezzo quadrante a centro lista" 'voi che giudicate la Terra' furono gli ultimi,"‘Qui iudicatis terram’, fur sezzai" "Il luogo dove giungemmo per scendere al Cerchio successivo era impervio, e, anche per ciò che vi era, tale che nessuno vorrebbe vederlo","Era lo loco ov’a scender la riva venimmo, alpestro e, per quel che v’er’anco, tal, ch’ogne vista ne sarebbe schiva" Cominciò a dire:,cominciò elli a dire: "Io conoscevo il nome di tutti quanti i demoni, perché li notai quando furono scelti e prestai attenzione quando si chiamavano l'un l'altro","I’ sapea già di tutti quanti ’l nome, sì li notai quando fuorono eletti, e poi ch’e’ si chiamaro, attesi come" Io dissi,Diss’io: Ma quel diavolo che parlava col mio maestro si voltò rapidamente e disse:,"Ma quel demonio che tenea sermone col duca mio, si volse tutto presto, e disse:" Mi rispose:,Rispuose a me: e lui:,ed ei: "Forse, quanto un alone sembra circondare da vicino l'astro che lo fa apparire quando l'atmosfera è pregna di spessi vapori, tutt'intorno a quel punto un cerchio fiammeggiante ruotava così velocemente che avrebbe superato il movimento del Primo Mobile che racchiude il mondo","Forse cotanto quanto pare appresso alo cigner la luce che ‘l dipigne quando ‘l vapor che ‘l porta più è spesso, distante intorno al punto un cerchio d’igne si girava sì ratto, ch’avria vinto quel moto che più tosto il mondo cigne" "Tutti quegli stimoli che possono portare il cuore a Dio hanno cooperato ad accendere in me la carità:infatti l'esistenza del mondo e di me stesso, la morte di Cristo patita per la mia salvezza, ciò che ogni fedele spera come spero io, insieme alla conoscenza delle Scritture che ho detto prima, mi hanno tratto dal mare dell'amore mal diretto","Tutti quei morsi che posson far lo cor volgere a Dio, a la mia caritate son concorsi: ché l’essere del mondo e l’esser mio, la morte ch’el sostenne perch’io viva, e quel che spera ogne fedel com’io, con la predetta conoscenza viva, tratto m’hanno del mar de l’amor torto, e del diritto m’han posto a la riva" "perciò ascolterai quello che non puoi aver sentito, cioè quanto fu terribile la mia morte, e giudicherai se egli mi ha offeso","però quel che non puoi avere inteso, cioè come la morte mia fu cruda, udirai, e saprai s’e’ m’ha offeso" "E come i ranocchi stanno a pelo d'acqua in un fosso, col muso fuori e celando le zampe e il resto del corpo, così stavano i peccatori da ogni parte","E come a l’orlo de l’acqua d’un fosso stanno i ranocchi pur col muso fuori, sì che celano i piedi e l’altro grosso, sì stavan d’ogne parte i peccatori" "e noi vogliamo che sia così, in quanto egli è l'arcangelo Gabriele, che portò la palma in Terra a Maria, quando il Figlio di Dio volle incarnarsi nel nostro corpo mortale","e sì volem che sia, perch’elli è quelli che portò la palma giuso a Maria, quando ‘l Figliuol di Dio carcar si volse de la nostra salma" Insieme a lui conoscerai quello che le sue imprese saranno straordinarie,"Con lui vedrai colui che ‘mpresso fue, nascendo, sì da questa stella forte, che notabili fier l’opere sue" E io a lui:,E io a lui: "perciò io, che sono mortale, mi sento in questa insufficienza, dunque ringrazio solo col cuore per la festosa accoglienza","ond’io, che son mortal, mi sento in questa disagguaglianza, e però non ringrazio se non col core a la paterna festa" "Quel dolce frutto che l'affanno dei mortali va cercando per tanti rami, oggi sazierà ogni tuo desiderio","Quel dolce pome che per tanti rami cercando va la cura de’ mortali, oggi porrà in pace le tue fami" Quello che accadrà loro dimostrerà la loro follia,Di sua bestialitate il suo processo farà la prova "Rendi riverenti il tuo viso e i gesti, così che ci indirizzi volentieri verso l'alto","Di reverenza il viso e li atti addorna, sì che i diletti lo ‘nviarci in suso" Non guardare solo in un punto,Non tener pur ad un loco la mente mi guardò un poco e poi chinò la testa: ricadde insieme alle altre anime dannate,"guardommi un poco, e poi chinò la testa: cadde con essa a par de li altri ciechi" "Vi confido apertamente che il mio cuore è tanto prigioniero di voi, amore vivo e reale, che muore di dolore, distrutto dalla passione ardente.","Sacciate in veritate che sì pres'è 'l meo core di vo', incarnato amore, ca more di pietate, e consomar lo faite in gran foch' e 'n ardore." La mia donna mi invita a poetare.,"Donna mi priega, per ch' io voglio dire." "fu nipote della valente Gualdrada ed ebbe nome Guido Guerra: nella sua vita compì grandi opere, col senno e con la spada","nepote fu de la buona Gualdrada, Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita fece col senno assai e con la spada" "Dato che non so incominciare senza il tuo aiuto, e dell'aiuto di dio, il quale per amore degli uomini ripose se stesso in te.",Ma non so 'ncominciar senza tu' aita e di colui ch' amando in te si pose. "Io ero ancora attento e chinato giù dal ponte, quando la mia guida mi toccò il fianco e mi disse:","Io era in giuso ancora attento e chino, quando il mio duca mi tentò di costa, dicendo:" E io:,E io: "Resta, se la mia classificazione è esatta, che l'amore mal diretto vuole il male del prossimo","Resta, se dividendo bene stimo, che ‘l mal che s’ama è del prossimo" "Maestro, cerchiamo di raggiungere la fine del ponte e scendiamo sull'argine","Maestro, fa che tu arrivi da l’altro cinghio e dismontiam lo muro" "e io mi incamminai verso l'antico poeta, ripensando a quelle parole che mi sembravano ostili","e io inver’ l’antico poeta volsi i passi, ripensando a quel parlar che mi parea nemico" "Era già l'ora che ridesta nei naviganti la nostalgia, il giorno in cui hanno detto addio ai dolci amici",Era già l’ora che volge il disio ai navicanti e ‘ntenerisce il core lo dì c’han detto ai dolci amici addio Vanni Fucci fuggì via senza dire altro,El si fuggì che non parlò più verbo "non è la vera felicità, non è la buona essenza che è frutto e radice di ogni bene","non è felicità, non è la buona essenza, d’ogne ben frutto e radice" "O mia amata, non hai forse visto colui che teneva la sua mano sul mio cuore mentre con voce bassa e flebile ti rispondevo timoroso dei suoi colpi?","O donna mia, non vedestù colui che 'n su lo core mi tenea la mano quando ti respondea fiochetto e piano per la temeza de li colpi sui?" "Venga qui Medusa, così lo trasformeremo in pietra",Vegna Medusa: sì ’l farem di smalto "Fratello, perché non mi rivolgi delle domandi mentre cammini con me","Frate, perché non t’attenti a domandarmi omai venendo meco" il maestro mi disse:,disse ‘l maestro: Mi hanno sommerso quaggiù le lusinghe di cui la mia lingua non fu mai stanca,Qua giù m’hanno sommerso le lusinghe ond’io non ebbi mai la lingua stucca "infatti, in mezzo al muro di fiamme, giunse una schiera che volgeva il viso verso questa, la quale mi indusse a osservare meravigliato","ché per lo mezzo del cammino acceso venne gente col viso incontro a questa, la qual mi fece a rimirar sospeso" "e chi si abitua a stare con me, raramente mi abbandona, così tanto io lo appago","e qual meco s’ausa, rado sen parte, sì tutto l’appago" "Certo, ce ne sono alcune che temono il danno e si tengono strette al pastore",Ben son di quelle che temono ‘l danno e stringonsi al pastor "e i diavoli si fecero tutti avanti, così che ebbi paura che non rispettassero i patti","e i diavoli si fecer tutti avanti, sì ch’io temetti ch’ei tenesser patto" "Oh, cupidigia che immergi i mortali sotto di te, al punto che nessuno riesce a spingere lo sguardo fuori dalle tue onde","Oh cupidigia che i mortali affonde sì sotto te, che nessuno ha podere di trarre li occhi fuor de le tue onde" e chi ha fatto tutto questo,e chi son quei che ’l fenno "Ahimè, quanto mi turbai quando mi voltai per vedere Beatrice, poiché non potevo vederla, anche se ero vicino a lei e nel mondo della beatitudine eterna","Ahi quanto ne la mente mi commossi, quando mi volsi per veder Beatrice, per non poter veder, benché io fossi presso di lei, e nel mondo felice" ciò che non ritrasse di quella materia in eccesso formò naso e labbra in quella faccia e si ingrandì tanto quanto era necessario,"ciò che non corse in dietro e si ritenne di quel soverchio, fé naso a la faccia e le labbra ingrossò quanto convenne" "Questa verità, fratello, è sepolta agli occhi di ciascuno il cui ingegno non sia ancora nutrito dalla fiamma della carità","Questo decreto, frate, sta sepulto a li occhi di ciascuno il cui ingegno ne la fiamma d’amor non è adulto" Queste parole spinsero Stazio a ridere dapprima un poco,Queste parole Stazio mover fenno un poco a riso pria "Ora voglio che tu sappia che l'altra volta in cui discesi quaggiù nel basso Inferno, quella roccia non era ancora crollata","Or vo’ che sappi che l’altra fiata ch’i’ discesi qua giù nel basso inferno, questa roccia non era ancor cascata" "o spirito beato, così che nessun desiderio può sottrarsi a te","beato spirto, sì che nulla voglia di sé a te puot’esser fuia" "Al suono di quella voce ci voltammo entrambi e vedemmo alla nostra sinistra una gran roccia, della quale nessuno dei due prima si era accorto","Al suon di lei ciascun di noi si torse, e vedemmo a mancina un gran petrone, del qual né io né ei prima s’accorse" "qui s'inganna e corre dietro ad essi, a meno che una guida o un freno non distolga il suo amore mal riposto","quivi s’inganna, e dietro ad esso corre, se guida o fren non torce suo amore" "Credo che più in là ci sia Gianni dei Soldanieri, che aprì le porte di Faenza durante la notte, insieme a Gano di Maganza e a Tebaldello de' Zambrasi","Gianni de’ Soldanier credo che sia più là con Ganellone e Tebaldello, ch’aprì Faenza quando si dormia" "Forse credi che qui ci sia il duca d'Atene, che nel mondo ti procurò la morte","Forse tu credi che qui sia ’l duca d’Atene, che sù nel mondo la morte ti porse" "La mia donna, che mi vedeva tormentato da un forte dubbio, disse:","La donna mia, che mi vedea in cura forte sospeso, disse:" "Ho ormai la morte a fianco, cerco di vivere in modo migliore rispetto al passato.",Ché co la morte a lato cerco del viver mio novo consiglio. "È questo lo spirito che smonta le proprie sicurezze, e allontana dalle donne la superbia.","Quest'è lo spiritel che fa tremare, lo spiritel che fa la donna umìle." E perché non è qui con te,e perché non è teco "La bellezza, gli atti e le parole di laura hanno riempito la mia anima.","Mortal bellezza, atti e parole m' ànno tutta ingombrata l'alma." "Per essere stato in vita giusto e devoto, io sono qui innalzato a quella gloria che non viene vinta da alcun desiderio mortale",Per esser giusto e pio son io qui essaltato a quella gloria che non si lascia vincere a disio e ciascuna mi coprì col suo braccio,e ciascuna del braccio mi coperse ora mi hai davvero perduta,or m’hai perduta "Io mi voltai alla mia destra perché Beatrice mi indicasse il mio dovere, espresso nelle sue parole o nei suoi gesti","Io mi rivolsi dal mio destro lato per vedere in Beatrice il mio dovere, o per parlare o per atto, segnato" "Erano i suoi capelli biondi come l'oro erano sparsi al vento, che li avvolgeva in mille nodi dolci a vedersi.",Erano i capei d'oro a l'aura sparsi che 'n mille dolci nodi gli avolgea. "E come ai ciechi non arriva la luce del sole, così a quelle anime nella Cornice, di cui sto parlando, il cielo non vuole concedere la sua luce","E come a li orbi non approda il sole, così a l’ombre quivi, ond’io parlo ora, luce del ciel di sé largir non vole" "In modo analogo, il fumo dell'incenso lì raffigurato rendeva discordi i miei occhi e il mio naso","Similemente al fummo de li ‘ncensi che v’era imaginato, li occhi e ‘l naso e al sì e al no discordi fensi" "e felice Navarra, se solo usasse come un'arma i monti che la fasciano","e beata Navarra, se s’armasse del monte che la fascia" "Quando sentii questo provai un grande dolore al cuore, poiché compresi che in quel Limbo erano sospese anime di personaggi molto eminenti","Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi, però che gente di molto valore conobbi che ’n quel limbo eran sospesi" "Io nacqui sulle coste di quell'avvallamento, tra i fiumi Ebro e Magra, che per un breve tratto divide la Liguria dalla Toscana","Di quella valle fu’ io litorano tra Ebro e Macra, che per cammin corto parte lo Genovese dal Toscano" "Il caldo li fece subito dividere, ma sollevarsi in volo era impossibile, tanto avevano le ali imbrattate di pece","Lo caldo sghermitor sùbito fue, ma però di levarsi era neente, sì avieno inviscate l’ali sue" "pure, tutti i suoi desideri e i suoi gesti sono virtuosi, per quanto la ragione umana può giudicare, senza alcun peccato nelle azioni o nelle parole","e tutti suoi voleri e atti buoni sono, quanto ragione umana vede, sanza peccato in vita o in sermoni" "Lei pazientò un poco, poi disse:","Poco sofferse, poi disse:" Allora mi rispose:,Per ch’elli a me: "Io ero tra le anime sospese del Limbo, e mi chiamò una donna tanto beata e tanto bella che le chiesi di comandarmi","Io era tra color che son sospesi, e donna mi chiamò beata e bella, tal che di comandare io la richiesi" "Infatti tu e tuo padre avete lasciato che il giardino dell'Impero sia abbandonato, rimanendo in Germania per cupidigia","Ch’avete tu e ‘l tuo padre sofferto, per cupidigia di costà distretti, che ‘l giardin de lo ‘mperio sia diserto" "Intorno al fiume vanno a migliaia, colpendo con frecce ogni anima che esca dal sangue più di quanto la sua colpa le ha assegnato","Dintorno al fosso vanno a mille a mille, saettando qual anima si svelle del sangue più che sua colpa sortille" a me disse:,E a me disse: "La bella creatura veniva verso di noi, vestita di bianco e col volto che brillava come la stella del mattino","A noi venìa la creatura bella, biancovestito e ne la faccia quale par tremolando mattutina stella" "Noi siamo le tristi e stupefatte penne, e le piccole cesoie e il coltellino afflitti dal dolore, che hanno scritto dolorosamente quelle parole che voi andate udendo.","Noi siàn le triste penne isbigotite, le cesoiuzze e 'l coltellin dolente ch'avemo scritte dolorosamente quelle parole che vo' avete udite." "Io non so se a questo punto fui troppo irriverente, poiché gli risposi in questo tono:","Io non so s’i’ mi fui qui troppo folle, ch’i’ pur rispuosi lui a questo metro:" "e ognuno di essi era tanto più lento, quanto più il numero d'ordine che occupava era superiore ad uno","e chiascheduno più tardo si movea, secondo ch’era in numero distante più da l’uno" "Beatrice tollerò per poco che io fossi in quello stato e iniziò a parlare, illuminandomi con un sorriso tale che renderebbe felice un uomo nelle fiamme","Poco sofferse me cotal Beatrice e cominciò, raggiandomi d’un riso tal, che nel foco faria l’uom felice:" "Tu, con le tue parole, mi hai disposto il cuore al desiderio di venire, al punto che che sono tornato al primo proposito","Tu m’hai con disiderio il cor disposto sì al venir con le parole tue, ch’i’ son tornato nel primo proposto" "Come talvolta si vede una figura che unisce la ginocchia al petto, per sostenere un soffitto o un tetto a mo' di mensola, la quale attraverso la finzione fa nascere un vero affanno a chi la vede","Come per sostentar solaio o tetto, per mensola talvolta una figura si vede giugner le ginocchia al petto, la qual fa del non ver vera rancura nascere ‘n chi la vede" "Io vidi sulle porte più di mille diavoli piovuti dal cielo, che dicevano con stizza:","Io vidi più di mille in su le porte da ciel piovuti, che stizzosamente dicean:" "L'acqua non corse mai tanto velocemente lungo un condotto per muovere la ruota di un mulino di terra, quando essa è più vicina alle pale,come il mio maestro scese lungo quell'argine, portando me sopra il suo petto come se io fossi suo figlio, non un compagno","Non corse mai sì tosto acqua per doccia a volger ruota di molin terragno, quand’ella più verso le pale approccia, come ’l maestro mio per quel vivagno, portandosene me sovra ’l suo petto, come suo figlio, non come compagno" "Tu li hai lasciati vicini a morire, al punto che amore giunse a compiangerli pietosamente, tanto che posso sentire una voce che proviene dal profondo dell’anima la quale dice","Tu gli ha' lasciati sì, che venne amore a pianger sovra lor pietosamente, tanto che s'ode una profonda voce la quale dice" "e non ci accorgemmo di lei, finché non parlò per prima dicendo:","né ci addemmo di lei, sì parlò pria, dicendo" "e io sono qui per un solo peccato, tu invece per un numero maggiore di ogni altro dannato","e son qui per un fallo, e tu per più ch’alcun altro demonio" La tua fortuna ti riserva tanto onore che entrambe le parti vorranno sfogare il loro odio contro di te,"La tua fortuna tanto onor ti serba, che l’una parte e l’altra avranno fame di te" "Canzone, io ti raccomando che tu esponga amabilmente il tuo argomento, dal momento che devi presentarti da gente orgogliosa.","Canzone, io t'ammonisco che tua ragion cortesemente dica perché fra gente altera ir ti convene, e le voglie son piene già de l' usanza pessima ed antica, del ver sempre nemica." "O santa sorella che ci preghi in maniera così devota, tu mi fai uscire da quella bella corona grazie al tuo ardente ardore di carità","O santa suora mia che sì ne prieghe divota, per lo tuo ardente affetto da quella bella spera mi disleghe" "In questo luogo dobbiamo concentrare lo sguardo sui nostri passi, perché si potrebbe facilmente mettere un piede in fallo","Per questo loco si vuol tenere a li occhi stretto il freno, però ch’errar potrebbesi per poco" "ma non appena si avvicinava Barbariccia, tornavano sotto la pece bollente","ma come s’appressava Barbariccia, così si ritraén sotto i bollori" Beatrice iniziò:,Cominciò Beatrice: dopo mi farai fretta quanto e come vorrai,"poi mi farai, quantunque vorrai, fretta" "Stava sull'orlo della Cornice, fuori dalla fiamma, e cantava 'Beati i puri di cuore","Fuor de la fiamma stava in su la riva, e cantava 'Beati mundo corde'" poi c'è la lussuriosa Cleopatra,poi è Cleopatràs lussuriosa "Ma l'altro fu pronto a difendersi come uno sparviero adulto e ad artigliarlo a sua volta, ed entrambi caddero in mezzo al bollente stagno di pece","Ma l’altro fu bene sparvier grifagno ad artigliar ben lui, e amendue cadder nel mezzo del bogliente stagno" "Orsù, bella donna, che sei riscaldata dall'amore, se voglio credere all'aspetto che di solito è specchio fedele dei sentimenti, abbi la compiacenza di farti un poco avanti, verso questo fiume, così che io possa capire che cosa stai cantando","Deh, bella donna, che a’ raggi d’amore ti scaldi, s’i’ vo’ credere a’ sembianti che soglion esser testimon del core, vegnati in voglia di trarreti avanti, verso questa rivera, tanto ch’io possa intender che tu canti" e quel dolce suono si rivelava ormai come un canto,e ‘l dolce suon per canti era già inteso E io:,E io: "Questa riuscì a compiere adulterio con lui, fingendosi un'altra persona, come l'altro che se ne va via riuscì a spacciarsi per Buoso Donati, al fine di ottenere la regina dell'armento, e a falsificare il testamento per poi registrarlo regolarmente","Questa a peccar con esso così venne, falsificando sé in altrui forma, come l’altro che là sen va, sostenne, per guadagnar la donna de la torma, falsificare in sé Buoso Donati, testando e dando al testamento norma" "La sposa di Cristo non fu nutrita col sangue mio, di Lino, di Anacleto, per essere usata per arricchirsi","Non fu la sposa di Cristo allevata del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, per essere ad acquisto d’oro usata" Poi cominciai a dire:,Poi cominciai così: "Ad ogni passo rivolgo indietro lo sguardo, trascinando il mio corpo con gran fatica e dolore, e solo grazie all'immagine sfocata di voi nei miei ricordi trovo un po' di conforto, che mi da la forza per trascinarmi ancora per un po', dicendo:","Io mi rivolgo indietro a ciascun passo col corpo stanco ch'a gran pena porto, e prendo allor del vostr'aere conforto, che 'l fa gir oltra dicendo:" "Tuttavia, dal momento che riguardo a questo argomento è difficile capire perfettamente, ti spiegherò perché quel modo fu il più giusto","Veramente, però ch’a questo segno molto si mira e poco si discerne, dirò perché tal modo fu più degno" Alichino non si trattenne e di contro agli altri disse al dannato:,"Alichin non si tenne e, di rintoppo a li altri, disse a lui:" "Vergine benedetta, tu sola fosti scelta fai che il pianto di eva si trasformi in gioia.","E fra tutti terreni altri soggiorni sola tu fosti eletta, vergine benedetta, che 'l pianto d' eva in allegrezza torni." "e qui chiedo scusa se la mia penna abbozza un poco, a causa della assoluta novità",e qui mi scusi la novità se fior la penna abborra "Non voglio però che tu serbi rancore ai tuoi concittadini, poiché la tua vita è destinata a durare assai oltre la punizione che attende la loro perfidia","Non vo’ però ch’a’ tuoi vicini invidie, poscia che s’infutura la tua vita vie più là che ‘l punir di lor perfidie" "O tu che nella fortunata valle di Zama, che fece Scipione erede di gloria quando Annibale fuggì con i suoi, facesti bottino un tempo di mille leoni e che, se avessi preso parte alla grande guerra dei tuoi fratelli, si crede che avrebbero vinto i figli della Terra","O tu che ne la fortunata valle che fece Scipion di gloria reda, quand’Anibàl co’ suoi diede le spalle, recasti già mille leon per preda, e che, se fossi stato a l’alta guerra de’ tuoi fratelli, ancor par che si creda ch’avrebber vinto i figli de la terra" "Io mi allontanai dal fiume sacro del tutto rinnovato, come le piante giovani che rifioriscono e si coprono di nuove fronde, purificato e pronto per salire alle stelle","Io ritornai da la santissima onda rifatto sì come piante novelle rinnovellate di novella fronda, puro e disposto a salire alle stelle" "Però il mio ingegno conscio delle proprie forze, nel provare a celebrare la vostra bellezza rimane come gelato dalla paura.",Però l'ingegno che sua forza estima ne l'operazion tutto s'agghiaccia. "Mia sorella, che non so se fosse più bella o buona, trionfa lieta in Paradiso tra i beati","La mia sorella, che tra bella e buona non so qual fosse più, triunfa lieta ne l’alto Olimpo già di sua corona" "Poi tornò per il cammino fangoso, senza rivolgerci la parola, ma diede l'impressione di qualcuno che abbia ben altre preoccupazioni rispetto a ciò che ha di fronte","Poi si rivolse per la strada lorda, e non fé motto a noi, ma fé sembiante d’omo cui altra cura stringa e morda che quella di colui che li è davante" E io:,E io: Io sono uno che scendo con questo vivo di Cerchio in Cerchio e il mio scopo è mostrargli l'Inferno,"I’ son un che discendo con questo vivo giù di balzo in balzo, e di mostrar lo ’nferno a lui intendo" "E un dannato, che aveva una borsa bianca con l'immagine di una grossa scrofa azzurra, mi disse:","E un che d’una scrofa azzurra e grossa segnato avea lo suo sacchetto bianco, mi disse:" Perché sei così turbato,Perché se’ tu sì smarrito che letizia indescrivibile,oh ineffabile allegrezza Qui è necessario abbandonare ogni esitazione,Qui si convien lasciare ogne sospetto "Io credo che mi sarei smarrito se i miei occhi si fossero distolti dal vivo raggio della mente divina, a causa del fulgore che mi colpì","Io credo, per l’acume ch’io soffersi del vivo raggio, ch’i’ sarei smarrito, se li occhi miei da lui fossero aversi" "Ma poiché il vostro intelletto può ben interpretare questa verità, ti accontenterò come desideri","Ma perché puote vostro accorgimento ben penetrare a questa veritate, come disiri, ti farò contento" Allora mi mossi e lo raggiunsi rapidamente,"Per ch’io mi mossi, e a lui venni ratto" "infatti in questo regno il tempo è prezioso, cosicché io ne perdo troppo venendo con te di pari passo","ché ‘l tempo è caro in questo regno, sì ch’io perdo troppo venendo teco sì a paro a paro" "È pur vero che chi muore in contumacia della Santa Chiesa, anche se si pente in punto di morte, deve stare nell'Antipurgatorio trenta volte il tempo che ha trascorso nella sua ribellione, se questo decreto non viene abbreviato grazie a delle buone preghiere","Vero è che quale in contumacia more di Santa Chiesa, ancor ch’al fin si penta, star li convien da questa ripa in fore, per ognun tempo ch’elli è stato, trenta, in sua presunzion, se tal decreto più corto per buon prieghi non diventa" "ma dentro sono tutte di piombo, e talmente pesanti che quelle di Federico II al confronto erano leggere come la paglia","ma dentro tutte piombo, e gravi tanto, che Federigo le mettea di paglia" Eppure è inevitabile che noi vinceremo la battaglia,Pur a noi converrà vincer la punga "Il gruppo di sei poeti si divide in due: il saggio maestro mi conduce per un'altra strada, fuori dell'aria quieta e in quella che è burrascosa","La sesta compagnia in due si scema: per altra via mi mena il savio duca, fuor de la queta, ne l’aura che trema" "Il poeta capì che io guardavo meravigliato il carro della luce, nel punto in cui avanzava tra noi e il nord","Ben s’avvide il poeta ch’io stava stupido tutto al carro de la luce, ove tra noi e Aquilone intrava" Poi si nascose nel fuoco che li purifica,Poi s’ascose nel foco che li affina questo è Nembrod e a causa della suo malvagia idea nel mondo si parlano diverse lingue,questi è Nembrotto per lo cui mal coto pur un linguaggio nel mondo non s’usa "infatti le anime più e meno beate del Paradiso osservano nello specchio nella quale, prima ancora che tu pensi, si riflette il tuo pensiero","ché i minori e ‘ grandi di questa vita miran ne lo speglio in che, prima che pensi, il pensier pandi" e in me stesso mi esalto di averli visti,che del vedere in me stesso m’essalto "Ma come accade quando un cibo sazia e di un altro rimane ancora il desiderio, allorché si chiede di questo e si ringrazia di quello, così feci io negli atti e nelle parole per sapere da lei quale fu la tela di cui non trasse la spola fino alla fine","Ma sì com’elli avvien, s’un cibo sazia e d’un altro rimane ancor la gola, che quel si chere e di quel si ringrazia, così fec’io con atto e con parola, per apprender da lei qual fu la tela onde non trasse infino a co la spuola" "per essa, la Terra fu scossa da un terremoto e il Cielo si aprì",per lei tremò la terra e ‘l ciel s’aperse E lui:,ed elli: "Entra nel mio petto e ispirami, proprio come quando tirasti fuori Marsia dall'involucro delle sue membra","Entra nel petto mio, e spira tue sì come quando Marsia traesti de la vagina de le membra sue" Ma Virgilio mi disse:,Ma Virgilio mi disse: "L'amore che rende quieto questo Cielo accoglie sempre l'anima che vi entra con questo saluto, per adattare la candela alla sua fiamma","Sempre l’amor che queta questo cielo accoglie in sé con sì fatta salute, per far disposto a sua fiamma il candelo" "qui c'è Alessandro, e il feroce Dionisio che diede anni dolorosi alla Sicilia","quivi è Alessandro, e Dionisio fero, che fé Cicilia aver dolorosi anni" "Mi era rimasto poco da vivere, quando fui chiamato a indossare quel cappello che oggi passa da un individuo indegno a uno peggiore","Poca vita mortal m’era rimasa, quando fui chiesto e tratto a quel cappello, che pur di male in peggio si travasa" "Colui che splende in mezzo come la pupilla fu il cantore dello Spirito Santo, che trasportò l'Arca Santa di città in città:ora conosce il merito del suo canto, poiché fu effetto della sua volontà, grazie alla beatitudine che è ad esso commisurata","Colui che luce in mezzo per pupilla, fu il cantor de lo Spirito Santo, che l’arca traslatò di villa in villa: ora conosce il merto del suo canto, in quanto effetto fu del suo consiglio, per lo remunerar ch’è altrettanto" "Dove la riva è più bassa sorge Peschiera, bella e solida fortezza con cui fronteggiare i Bresciani e i Bergamaschi","Siede Peschiera, bello e forte arnese da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi, ove la riva ’ntorno più discese" "Maestro mio, ora che ti ascolto ne sono più certo","Maestro mio, per udirti son io più certo" E io:,E io: Ma quando disse:,Ma quando disse: "Va' via, ruffiano","Via, ruffian" infine il terzo ordine è delle Potestà,l’ordine terzo di Podestadi èe "Allora mi voltai e mi vidi davanti e sotto i piedi un lago ghiacciato, che sembrava fatto di vetro e non d'acqua","Per ch’io mi volsi, e vidimi davante e sotto i piedi un lago che per gelo avea di vetro e non d’acqua sembiante" Entrate,Intrate Di' a loro quello che vuoi,Dì a lor ciò che tu vuoli "ma non appena divenni pontefice, scoprii quanto bugiarda era la mia vita","ma, come fatto fui roman pastore, così scopersi la vita bugiarda" "La prova che me lo dimostra sono i miracoli lì narrati, per produrre i quali la natura non ha alcun mezzo","La prova che ’l ver mi dischiude, son l’opere seguite, a che natura non scalda ferro mai né batte incude" Così disse Beatrice,La donna mia così "Ma l'amore per laura che riempie tutto il mio essere, vince ogni altro pensiero e intanto il tempo continua a scorrere e io, scrivendo poesie che parlano di lei,non mi preoccupo di me stesso e della mia condizione.","Ma quell'altro voler di ch' i'son pieno quanti press' a lui nascon par ch' adugge, e parte il tempo fugge che scrivendo d' altrui di me non calme." "Dopo essersi scoperto la grande bocca, disse ai compagni:","Quando s’ebbe scoperta la gran bocca, disse a’ compagni:" "Allora, rassicurato, aprii la bocca e iniziai a dire:",Allor sicuramente apri’ la bocca e cominciai: allora smettemmo di parlare e prestammo loro attenzione,"per che nostra novella si ristette, e intendemmo pur ad essi poi" "Qui vidi l'aspetto temperato di Giove tra Saturno e Marte, e mi fu chiara la variazione della loro posizione astronomica",Quindi m’apparve il temperar di Giove tra ‘l padre e ‘l figlio: e quindi mi fu chiaro il variar che fanno di lor dove "in seguito, l'amò sempre di più ogni giorno",poscia di dì in dì l’amò più forte Subito dopo uscirono queste parole dalla luce profonda che lì brillava:,Appresso uscì de la luce profonda che lì splendeva: Da qui il fiume si chiama Lete,Quinci Letè Mi sembra già di vedere i suoi occhi,Li occhi suoi già veder parmi L'acqua era molto scura,L’acqua era buia assai più che persa "Ora tu dirai che il raggio in quel punto più rarefatto è meno luminoso, poiché è riflesso più in profondità","Or dirai tu ch’el si dimostra tetro ivi lo raggio più che in altre parti, per esser lì refratto più a retro" alla sua destra vedi quell'antico padre della Santa Chiesa a cui Cristo affidò le chiavi simboliche di questo bellissimo fiore,dal destro vedi quel padre vetusto di Santa Chiesa a cui Cristo le clavi raccomandò di questo fior venusto "Non al fine di accrescere il proprio bene, cosa impossibile, ma affinché il suo splendore fosse riflesso in altri esseri che dicessero ""Io esisto"", l'amore eterno di Dio si moltiplicò in altri amori, come gli piacque, nella sua eternità fuori del tempo e dello spazio","Non per aver a sé di bene acquisto, ch’esser non può, ma perché suo splendore potesse, risplendendo, dir ""Subsisto"", in sua etternità di tempo fore, fuor d’ogne altro comprender, come i piacque, s’aperse in nuovi amor l’etterno amore" "infatti, ancora giovane, si scontrò col padre per una donna alla quale nessuno vuole unirsi, come se fosse la morte","ché per tal donna, giovinetto, in guerra del padre corse, a cui, come a la morte, la porta del piacer nessun diserra" "Allora l'altro lebbroso, che mi sentì, rispose alle mie parole:","Onde l’altro lebbroso, che m’intese, rispuose al detto mio:" "così un agnello starebbe tra due lupi che vogliono divorarlo, ugualmente temendo","sì si starebbe un agno intra due brame di fieri lupi, igualmente temendo" "I miei giorni più rapidi di saette, fra miserie e peccati, se ne sono andati e solo la morte mi aspetta.","I dí miei, piú correnti che saetta, fra miserie e peccati sonsen' andati, e sol morte n' aspetta." "La lasciò qui, sola e incinta","Lasciolla quivi, gravida, soletta" "Allora placarono un poco il loro sdegno, e dissero:","Allor chiusero un poco il gran disdegno, e disser:" "vedi l'erba, i fiori e i teneri arbusti che la terra, qui, produce spontaneamente","vedi l’erbette, i fiori e li arbuscelli che qui la terra sol da sé produce" "Noi, come chi ha un difetto di vista, vediamo le cose che sono lontane nel tempo","Noi veggiam, come quei c’ha mala luce, le cose che ne son lontano" "Dolce padre mio, dimmi, quale colpa si sconta nella Cornice dove ci troviamo","Dolce mio padre, dì , quale offensione si purga qui nel giro dove semo" "Il divino timoniere stava a poppa, ed era tale che renderebbe beati al solo descriverlo","Da poppa stava il celestial nocchiero, tal che faria beato pur descripto" "Così mi ordinarono le sue parole, al punto che abbandonai la questione e mi limitai a chiedere umilmente chi fosse","Sì mi prescrisser le parole sue, ch’io lasciai la quistione e mi ritrassi a dimandarla umilmente chi fue" Che cos'è tutto questo,Che cose son queste "O padre santo, che per me sopporti di essere quaggiù e di lasciare il dolce luogo nel quale tu siedi avendolo avuto in sorte per l'eternità, qual è quell'angelo che guarda con tale gioia negli occhi della nostra Regine, tanto innamorato che sembra risplendere come fuoco","O santo padre, che per me comporte l’esser qua giù, lasciando il dolce loco nel qual tu siedi per etterna sorte, qual è quell’angel che con tanto gioco guarda ne li occhi la nostra regina, innamorato sì che par di foco" "Il gruppo di anime che rimase lì sembrava inesperto del luogo, e si guardava intorno come colui che sperimenta cose nuove","La turba che rimase lì, selvaggia parea del loco, rimirando intorno come colui che nove cose assaggia" "e vidi famiglie anticamente potenti, i Sannella, i dell'Arca, i Soldanieri, gli Ardinghi e i Bostichi","e vidi così grandi come antichi, con quel de la Sannella, quel de l’Arca, e Soldanieri e Ardinghi e Bostichi" "In seguito, gli uomini che vivevano sparsi tutt'intorno si raccolsero in quel luogo, che era ben difeso dal pantano che lo circondava","Li uomini poi che ’ntorno erano sparti s’accolsero a quel loco, ch’era forte per lo pantan ch’avea da tutte parti" "Perché continui a diffidare, non credi che io sia qui con te a guidarti","Perché pur diffidi, non credi tu me teco e ch’io ti guidi" "Sono tiranni, che offesero gli altri nella persona e negli averi",E’ son tiranni che dier nel sangue e ne l’aver di piglio "Vedevo da una parte colui che fu creato più nobile di ogni altra creatura, che cadeva giù dal Cielo colpito dalla folgore","Vedea colui che fu nobil creato più ch’altra creatura, giù dal cielo folgoreggiando scender, da l’un lato" fecero sortilegi con erbe magiche e immagini,fecer malie con erbe e con imago "Tu lasci in me un tale ricordo, per quello che sento, e così luminoso, che il Lete non potrà cancellarlo né sbiadirlo","Tu lasci tal vestigio, per quel ch’i’ odo, in me, e tanto chiaro, che Leté nol può tòrre né far bigio" "e dalla parte opposta piangono, perché in posizione più svantaggiosa, Nocera Umbra e Gualdo Tadino",e di rietro le piange per grave giogo Nocera con Gualdo "Platone afferma che l'anima torna dopo la morte alla sua stella, poiché crede che essa se ne sia staccata quando la natura diede ad essa una forma sostanziale","Dice che l’alma a la sua stella riede, credendo quella quindi esser decisa quando natura per forma la diede" Allora dissi:,Ond’io: "L'alloro mi difese allora dall'influsso del cielo di venere, per cui, desiderando i suoi bei rami, sono andato a cercarli per boschi e montagne.","Un lauro mi difese allor dal cielo, onde piú volte vago de' bei rami da po' son gito per selve e per poggi." La morte sarà meno dolorosa se reco questa speranza in vista di quel pauroso momento: poiché l'anima stanca non potrebbe in più riposata quiete né in più tranquillo sepolcro abbandonare il corpo travagliato da mille angosce.,"La morte fia men cruda se questa spene porto a quel dubbioso passo, ché lo spirito lasso non poria mai in piú riposato porto né in piú tranquilla fossa fuggir la carne travagliata e l'ossa." ed essa mi distolse da ogni altro intento,che da ogne altro intento mi rimosse Non fategli alcun male,Omai non sia feruto "Alla fine di ciò, quei luoghi oscuri tremarono così forte che, dalla paura, il solo ricordo mi bagna di sudore","Finito questo, la buia campagna tremò sì forte, che de lo spavento la mente di sudore ancor mi bagna" "Il cielo inizia i vostri movimenti, e neppure tutti",Lo cielo i vostri movimenti inizia Quelle ruote non dovranno girare molto,Non hanno molto a volger quelle ruote "Ho perduto la possibilità di vedere l'alto Sole che tu desideri, e che ho conosciuto troppo tardi, non per ciò che ho fatto, ma per ciò che non ho fatto","Non per far, ma per non fare ho perduto a veder l’alto Sol che tu disiri e che fu tardi per me conosciuto" "Le sue gesta saranno conosciute da tutti, al punto che i suoi nemici non potranno negarle","Le sue magnificenze conosciute saranno ancora, sì che ‘ suoi nemici non ne potran tener le lingue mute" "Guarda ormai nel volto che più somiglia a Cristo, poiché il suo splendore è il solo che ti può preparare a vedere Cristo","Riguarda omai ne la faccia che a Cristo più si somiglia, ché la sua chiarezza sola ti può disporre a veder Cristo" "Ma poiché l'opera è tanto più gradita a chi agisce quanto più manifesta la bontà del cuore da cui è scaturita, la bontà divina che suggella a sua immagine il mondo volle usare tutte e due le strade per riscattarvi","Ma perché l’ovra tanto è più gradita da l’operante, quanto più appresenta de la bontà del core ond’ell’è uscita, la divina bontà che ‘l mondo imprenta, di proceder per tutte le sue vie, a rilevarvi suso, fu contenta" Allora dissi:,Ond’io: E lui a me:,Ed elli a me: Iniziò a dire:,Incominciommi: "ma un fulmine, lasciando la sua sede naturale, non corse così velocemente come tu che torni al luogo che ti è proprio","ma folgore, fuggendo il proprio sito, non corse come tu ch’ad esso riedi" "Qui, sotto l'alto Figlio di Dio e di Maria, celebra il trionfo della propria vittoria sul male, insieme alle anime del Vecchio e del Nuovo Testamento, colui che tiene le chiavi di questa gloria","Quivi triunfa, sotto l’alto Filio di Dio e di Maria, di sua vittoria, e con l’antico e col novo concilio, colui che tien le chiavi di tal gloria" "tale divenni io mentre fissavo quella terza luce, mentre il beato mi disse:",tal mi fec’io a quell’ultimo foco mentre che detto fu: "Caronte, non ti angustiare: si vuole così lassù dove è possibile tutto ciò che si vuole, quindi non dire altro","Caron, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare" "Io non so se saremmo alla pari, perché probabilmente quella che tu piangi è ancora viva, cosa che la morte e il cielo a me hanno negato.","I' non so se le parti sarian pari, ché quella cui tu piangi è forse in vita, di ch' a me morte e 'l ciel son tanto avari." Così disse Beatrice,Così Beatrice e come è possibile che il sole abbia percorso così in fretta il tragitto dalla sera alla mattina,"e come, in sì poc’ora, da sera a mane ha fatto il sol tragitto" "Ora, come ai caldi raggi del sole la neve si scioglie e si trasforma in acqua, priva del colore e del freddo della neve stessa, così io voglio dare nuova forma al tuo intelletto che è spoglio dell'errore, illuminandoti con una luce così intensa che nel suo aspetto ti sembrerà tremolante come quella di una stella","Or, come ai colpi de li caldi rai de la neve riman nudo il suggetto e dal colore e dal freddo primai, così rimaso te ne l’intelletto voglio informar di luce sì vivace, che ti tremolerà nel suo aspetto" "E dopo che si fu rivolto verso destra, ci incamminammo tra le tombe e gli alti spalti","E poi ch’a la man destra si fu vòlto, passammo tra i martiri e li alti spaldi" "Laggiù c'è un luogo tanto lontano da Belzebù quanto si estende la cavità sotterranea, che non si può vedere ma da cui si sente il suono di un fiumiciattolo che scende qui attraverso una cavità che esso ha scavato nella roccia lungo il suo corso, che ha poca pendenza","Luogo è là giù da Belzebù remoto tanto quanto la tomba si distende, che non per vista, ma per suono è noto d’un ruscelletto che quivi discende per la buca d’un sasso, ch’elli ha roso, col corso ch’elli avvolge, e poco pende" "così mi sembrò che fosse il movimento di quelle luci scintillanti, non appena raggiungevano un gradino della scala","tal modo parve me che quivi fosse in quello sfavillar che ‘nsieme venne, sì come in certo grado si percosse" "Non dubitare che, se anche tu stessi entro queste fiamme per mille anni, non ti potrebbero far cadere neppure un capello","Credi per certo che se dentro a l’alvo di questa fiamma stessi ben mille anni, non ti potrebbe far d’un capel calvo" "se non c'è una ragione apertamente contraria, i tuoi raggi devono sempre essere guida","s’altra ragione in contrario non ponta, esser dien sempre li tuoi raggi duci" quando Virgilio iniziò a dire:,quando Virgilio incominciò: "poiché nella mia mente è ben presente, e ora mi commuove, la cara e buona immagine paterna di voi quando nel mondo mi insegnavate di quando in quando come l'uomo acquista fama eterna: e finché vivrò la mia lingua esprimerà quanto ciò mi sia gradito","ché ’n la mente m’è fitta, e or m’accora, la cara e buona imagine paterna di voi quando nel mondo ad ora ad ora m’insegnavate come l’uom s’etterna: e quant’io l’abbia in grado, mentr’io vivo convien che ne la mia lingua si scerna" "la nostra fama spinga il tuo animo a dirci chi sei, visto che cammini così sicuro nell'Inferno","la fama nostra il tuo animo pieghi a dirne chi tu se’, che i vivi piedi così sicuro per lo ’nferno freghi" Domandagli tu ancora di quegli argomenti che credi possano interessarmi,Domandal tu ancora di quel che credi ch’a me satisfaccia "Poi, come il fuoco si leva verso l'alto per la sua natura, che lo spinge a salire là dove la sua materia dura più a lungo, così l'animo preso da amore nutre il desiderio, che è un movimento dello spirito, e non cessa per tutto il tempo in cui la cosa amata gli dà gioia","Poi, come ‘l foco movesi in altura per la sua forma ch’è nata a salire là dove più in sua matera dura, così l’animo preso entra in disire, ch’è moto spiritale, e mai non posa fin che la cosa amata il fa gioire" "Io ti prego di pregare per me, quando sarai in Paradiso",I’ ti prego che per me prieghi quando sù sarai "La raggiungemmo: o anima lombarda, come te ne stavi altera e disdegnosa, e piena di dignità nel muovere lentamente gli occhi","Venimmo a lei: o anima lombarda, come ti stavi altera e disdegnosa e nel mover de li occhi onesta e tarda" "I morti sembravano morti e i vivi sembravano vivi: chi vide la scena reale non vide meglio di me, finché osservai chinato le scene scolpite che calpestavo","Morti li morti e i vivi parean vivi: non vide mei di me chi vide il vero, quant’io calcai, fin che chinato givi" "Esso muta l'aspetto esteriore per paura, trasformando il riso in pianto e facendo mutare colore al volto.","Move, cangiando, color, riso in pianto, e la figura, co paura, storna." Dite da lì: cosa volete voi,Dite costinci: che volete voi "O tu che abbassi lo sguardo a terra, se le tue fattezze non sono false tu sei Venedico Caccianemico","O tu che l’occhio a terra gette, se le fazion che porti non son false, Venedico se’ tu Caccianemico" "Il secondo era di colore assai scuro, fatto di pietra ruvida e riarsa, screpolata nel senso della lunghezza e della larghezza","Era il secondo tinto più che perso, d’una petrina ruvida e arsiccia, crepata per lo lungo e per traverso" "Al nostro tempo e nelle età più antiche non si videro mai occhi belli come i suoi, che mi fanno sciogliere come la neve al sole: da essi scaturisce quel fiume di lacrime che amore conduce ai piedi del lauro insensibile che ha i rami di diamante e le chiome d'oro.","Non fur già mai veduti sí begli occhi, o ne la nostra etade o ne' prim' anni, che mi struggon cosí come 'l sol neve: onde procede lagrimosa riva, ch' amor conduce a piè del duro lauro ch' à i rami di diamante e d' or le chiome." "e se il mondo sapesse con quanta dignità si ridusse a mendicare il pane, lo loderebbe ancor più di quanto già non faccia","e se ‘l mondo sapesse il cor ch’elli ebbe mendicando sua vita a frusto a frusto, assai lo loda, e più lo loderebbe" "Come nell'Arsenale dei Veneziani d'inverno bolle la pece viscosa per riparare le loro navi danneggiate,poiché non possono navigare (intanto alcuni costruiscono uno scafo nuovo e altri riparano le fiancate alle navi che fecero molti viaggi in mare","Quale ne l’arzanà de’ Viniziani bolle l’inverno la tenace pece a rimpalmare i legni lor non sani, ché navicar non ponno - in quella vece chi fa suo legno novo e chi ristoppa le coste a quel che più viaggi fece" "Parlammo così fino al primo punto del ponte da cui si vedrebbe tutta l'altra Bolgia fino in fondo, se solo ci fosse più luce","Così parlammo infino al loco primo che de lo scoglio l’altra valle mostra, se più lume vi fosse, tutto ad imo" "Fabbrica d'inganni, o dura prigione dove muore il bene e il male prolifera e trae nutrimento, inferno per i vivi, è già un grande miracolo se cristo mai a te infine volgerà la sua ira.","O fucina d' inganni, o pregion dira ove 'l ben more e 'l mal si nutre e cria, di vivi inferno, un gran miracol fia se cristo teco alfine non s' adira." "Il demonio Caronte, con gli occhi fiammeggianti come brace, facendo loro dei cenni le raccoglie tutte","Caron dimonio, con occhi di bragia, loro accennando, tutte le raccoglie" "Sarebbe giusto che finalmente potessi sciogliere il mio gioioso canto poetico, essendomi già così a lungo lamentato, giacché ormai per quanto prima iniziassi a raccogliere le gioie d'amore non potrei mai pareggiare la gioia con i tanti dolori passati.","Ragione è ben ch' alcuna volta io canti, però ch' ò sospirato sí gran tempo che mai non incomincio assai per tempo per adequar col riso i dolor' tanti." "Noi eravamo in cima alla scala dove il monte, che, salendo, purifica dai peccati, è tagliato per la seconda volta","Noi eravamo al sommo de la scala, dove secondamente si risega lo monte che salendo altrui dismala" E quel dannato che ha capelli così neri è Ezzelino,"E quella fronte c’ha ’l pel così nero, è Azzolino" Allora il maestro:,Lo duca dunque: "Esso riposa in quella verità, come una belva nella sua tana, non appena l'ha raggiunta","Posasi in esso, come fera in lustra, tosto che giunto l’ha" "Le sue parti luminosissime e altissime sono così uniformi, che io non saprei dire in quale di esse Beatrice mi fece penetrare","Le parti sue vivissime ed eccelse sì uniforme son, ch’i’ non so dire qual Beatrice per loco mi scelse" "Fa' in modo di cancellare queste piaghe, quando sarai dentro","Fa che lavi, quando se’ dentro, queste piaghe" Tutti i dannati gridavano:,Tutti gridavano: quindi diciamo entrambe una cosa vera,sì che ver diciamo insieme "quella che è nata con sette teste e ha tratto forza dalle dieci corna, finché al marito piacque la virtù","quella che con le sette teste nacque, e da le diece corna ebbe argomento, fin che virtute al suo marito piacque" E quando?,Or quando? "E le antiche Romane, per bere, si accontentarono di acqua","E le Romane antiche, per lor bere, contente furon d’acqua" "E io le prego cortesemente che facciano a gara a rendervi onore ed accettino positivamente la vostra superiorità, perché siete la migliore di tutte.","Ed i' le prego per lor cortesia che qual più può più vi faccia onore ed aggia cara vostra segnoria, perché di tutte siete la migliore." "Io dico e non ti chiedo quello che vuoi sentire, perché io l'ho letto là dove ogni tempo e ogni luogo si concentrano","Io dico, e non dimando, quel che tu vuoli udir, perch’io l’ho visto là ‘ve s’appunta ogne ubi e ogne quando" qui bestemmiano Dio,bestemmian quivi la virtù divina "Da quella parte da dove la valletta non ha difesa, c'era una biscia del tutto simile, forse, a quella che diede ad Eva il frutto proibito","Da quella parte onde non ha riparo la picciola vallea, era una biscia, forse qual diede ad Eva il cibo amaro" "e sappi che, non appena nel feto il cervello è perfettamente sviluppato, il primo motore si volge lieto a una simile opera di natura, e vi ispira un nuovo spirito, piena di virtù, che attira e incorpora nella sua sostanza ciò che qui trova attivo e crea un'anima sola, che vive, sente e ha coscienza di sé","e sappi che, sì tosto come al feto l’articular del cerebro è perfetto, lo motor primo a lui si volge lieto sovra tant’arte di natura, e spira spirito novo, di vertù repleto, che ciò che trova attivo quivi, tira in sua sustanzia, e fassi un’alma sola, che vive e sente e sé in sé rigira" "ma per se stessa essa fu cacciata dall'Eden, poiché si allontanò col peccato originale dalla strada della verità","ma per sé stessa pur fu ella sbandita di paradiso, però che si torse da via di verità e da sua vita" Ricordati che il nostro peccare fece incarnare dio nel tuo verginale ventre.,"Ricorditi che fece il peccar nostro prender dio, per scamparne, umana carne al tuo virginal chiostro." "Qui è la sapienza e la potenza, cosa che fu lungamente desiderata","Quivi è la sapienza e la possanza ch’aprì le strade tra ‘l cielo e la terra, onde fu già sì lunga disianza" Superò tutti nel campo della poesia amorosa occitanica e nella letteratura narrativa oitanica,Versi d’amore e prose di romanzi soverchiò tutti "e rapidi come una freccia che colpisce il bersaglio prima che la corda dell'arco smetta di vibrare, così salimmo al II Cielo","e sì come saetta che nel segno percuote pria che sia la corda queta, così corremmo nel secondo regno" "Fu così dedita al vizio di lussuria, che rese lecito nella sua legge tutto ciò che le piaceva, per eliminare la condanna morale che le spettava","A vizio di lussuria fu sì rotta, che libito fé licito in sua legge, per tòrre il biasmo in che era condotta" "È pur vero che la vista del vostro dolce viso placa per un poco le mie emozioni così forti, e placa le mie pene così simili ad un martirio, fintanto che sono occupato ad osservarvi.","Vero è che 'l dolce mansueto riso pur acqueta gli ardenti miei desiri, e mi sottragge al foco de' martiri mentr'io son a mirarvi intento e fiso." e con aspetto sereno mi disse:,e con tranquillo aspetto mi disse: "Dunque, anche ammettendo che ogni amore nasca in voi in modo necessario, voi avete il potere di tenerlo a freno","Onde, poniam che di necessitate surga ogne amor che dentro a voi s’accende, di ritenerlo è in voi la podestate" "egli avrà così benevolo riguardo nei tuoi confronti, che tra voi due i favori precederanno le richieste, contrariamente a quanto accade","ch’in te avrà sì benigno riguardo, che del fare e del chieder, tra voi due, fia primo quel che tra li altri è più tardo" "Ed ecco che un bagliore improvviso percorse la foresta da tutte le parti, tanto che dubitai si trattasse di un lampo","Ed ecco un lustro sùbito trascorse da tutte parti per la gran foresta, tal che di balenar mi mise in forse" Vi siete accorti che quello dietro muove quello che tocca,Siete voi accorti che quel di retro move ciò ch’el tocca "Lèvati da qui e non seccarmi oltre, dal momento che le tue lusinghe non valgono nulla in questo basso Inferno","Lèvati quinci e non mi dar più lagna, ché mal sai lusingar per questa lama" "tutte le altre potenze sono inerti, mentre la memoria, l'intelligenza e la volontà sono in atto molto più acute di prima","l’altre potenze tutte quante mute memoria, intelligenza e volontade in atto molto più che prima agute" "Si può essere violenti contro Dio, negandolo in cuore e bestemmiandone il nome, oppure disprezzando la natura e la sua bontà","Puossi far forza nella deitade, col cor negando e bestemmiando quella, e spregiando natura e sua bontade" "Virgilio, quando si sentì afferrare, mi disse:","Virgilio, quando prender si sentio, disse a me:" "Vedi come da lì diverge lo Zodiaco che porta con sé i pianeti, per soddisfare le esigenze della Terra che li invoca","Vedi come da indi si dirama l’oblico cerchio che i pianeti porta, per sodisfare al mondo che li chiama" "O benevola virtù di Cristo che così imprimi la tua luce su quelle anime, ti elevasti in alto per consentire ai miei occhi di vedere, lì dove non ne avevano la forza","O benigna vertù che sì li ‘mprenti, sù t’essaltasti, per largirmi loco a li occhi lì che non t’eran possenti" Tutti cantavano:,Tutti cantavan: "Io, pensando, dicevo tra me e me: 'Ecco gli Ebrei che persero Gerusalemme, quando Maria di Eleazaro divorò il proprio figlio'","Io dicea fra me stesso pensando: 'Ecco la gente che perdé Ierusalemme, quando Maria nel figlio diè di becco'" Vedi quanto è grande la nostra città,Vedi nostra città quant’ella gira "Le donne iniziarono a intonare un dolce canto, piangendo e alternandosi, dicendo: 'O dio, sono venuti i Gentili'","‘Deus, venerunt gentes’, alternando or tre or quattro dolce salmodia, le donne incominciaro, e lagrimando" "Le sue parole, il suo bel viso e i suoi capelli mi piacquero a tal punto che io li ho davanti agli occhi e sempre li avrò, ovunque io sia, sulle montagne o sulla riva del mare.","E 'l suo parlare e 'l bel viso e le chiome mi piacquen sí ch' i' l' ò dinanzi agli occhi ed avrò sempre ov' io sia, in poggio o 'n riva." Da questa parte da cui il fiore ha tutte le sue foglie siedono coloro che credettero in Cristo venturo,"Da questa parte onde ‘l fiore è maturo di tutte le sue foglie, sono assisi quei che credettero in Cristo venturo" "Per cui un uomo che sappia per esperienza che cosa è l'amore, vedendomi, direbbe:",Onde a la vista uom di tal vita esperto diria: fu creata la virtù informativa in questi astri che ruotano intorno ad essi,creata fu la virtù informante in queste stelle che ‘ntorno a lor vanno "Certo io non sarei stato così cortese quand'ero vivo, per il grande desiderio di eccellenza cui era proteso il mio cuore","Ben non sare’ io stato sì cortese mentre ch’io vissi, per lo gran disio de l’eccellenza ove mio core intese" "Per il peccatore al centro l'essere morso non era niente rispetto all'essere graffiato, al punto che talvolta la schiena gli restava tutta scorticata","A quel dinanzi il mordere era nulla verso ’l graffiar, che talvolta la schiena rimanea de la pelle tutta brulla" "e così, avvolta dalla luce, mi rispose nel modo che è descritto dal Canto seguente",e così chiusa chiusa mi rispuose nel modo che ‘l seguente canto canta "Quando scendevano nella rosa, porgevano in tutti i seggi dei beati la pace e l'ardore di carità che acquistavano volando e sbattendo le ali, scuotendo così la loro veste","Quando scendean nel fior, di banco in banco porgevan de la pace e de l’ardore ch’elli acquistavan ventilando il fianco" "Ecco le schiere dei beati del trionfo di Cristo, e tutto il frutto prodotto dalle influenze di queste sfere celesti",Ecco le schiere del triunfo di Cristo e tutto ‘l frutto ricolto del girar di queste spere "Aspetta, bisogna essere cortesi con questi dannati","Or aspetta, a costor si vuole esser cortese" "In seguito a rompere il silenzio di quei beati concordi fu la luce, e disse:","Ruppe il silenzio ne’ concordi numi poscia la luce in che mirabil vita del poverel di Dio narrata fumi, e disse:" essa cadde e ciò che la terra non riuscì ad assorbire riempì i fossati,la pioggia cadde e a’ fossati venne di lei ciò che la terra non sofferse la sinistra era del colore di quelli che vengono dal paese dove il Nilo entra in una valle,"la sinistra a vedere era tal, quali vegnon di là onde ’l Nilo s’avvalla" ma nel mondo sensibile si può constatare che le sfere celesti sono tanto più perfette quanto più lontane sono dalla Terra,"ma nel mondo sensibile si puote veder le volte tanto più divine, quant’elle son dal centro più remote" "Dunque ditemi, caro mio antenato, chi furono i vostri avi e quali furono gli anni che si annoverarono nella vostra fanciullezza","Ditemi dunque, cara mia primizia, quai fuor li vostri antichi e quai fuor li anni che si segnaro in vostra puerizia" "Vieni, ormai",Vienne omai Qui mi faccio bella per ammirarmi allo specchio,"Per piacermi a lo specchio, qui m’addorno" "O dolce stella, quali e quante gemme mi dimostrarono che la nostra giustizia umana è prodotto del Cielo che tu impreziosisci","O dolce stella, quali e quante gemme mi dimostraro che nostra giustizia effetto sia del ciel che tu ingemme" e il fiore tornerà a produrre un vero frutto,e vero frutto verrà dopo ’l fiore "E se non fosse che mi consola struggermi d'amore, l'amore avrebbe di me tanta pena da arrivare a piangere.","E, se non fosse che 'l morir m'è gioco, fare' ne di pietà pianger amore." poi si rivolsero l'un l'altro e si dissero,"poi si volsero in sé, e dicean seco:" La roccia più scoscesa e impervia tra Lerici e La Turbie al confronto di quella è una scala di facile accesso,"Tra Lerice e Turbìa la più diserta, la più rotta ruina è una scala, verso di quella, agevole e aperta" "Se essi furono cacciati, tornarono poi da ogni parte, in entrambe le occasioni","S’ei fur cacciati, ei tornar d’ogne parte, l’una e l’altra fiata" "Venite con noi verso destra lungo la parete, e troverete il varco percorribile a una persona viva","A man destra per la riva con noi venite, e troverete il passo possibile a salir persona viva" "Credi di avere una fama maggiore se muori da vecchio, invece di essere morto quando ancora parlavi in modo infantile, prima che siano trascorsi mille anni","Che voce avrai tu più, se vecchia scindi da te la carne, che se fossi morto anzi che tu lasciassi il ‘pappo’ e ‘l ‘dindi’, pria che passin mill’anni" Tu sei il mio maestro e il mio modello,Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore "La prostituta che non distolse mai gli occhi disonesti dalla reggia dell'imperatore, e che è morte di tutti e vizio delle corti, infiammò tutti gli animi contro di me","La meretrice che mai da l’ospizio di Cesare non torse li occhi putti, morte comune e de le corti vizio, infiammò contra me li animi tutti" Senti che inganno ha escogitato per gettarsi sotto la pece,Odi malizia ch’elli ha pensata per gittarsi giuso Io sorrisi come chi ammicca,Io pur sorrisi come l’uom ch’ammicca "non per sapere se è ammissibile un primo moto non generato da altro moto, o se in un semicerchio si può inscrivere un triangolo non rettangolo","non si est dare primum motum esse, o se del mezzo cerchio far si puote triangol sì ch’un retto non avesse" "Gradevole per la mia mente è un pensiero che non sfoci in pianto, che possa condurre velocemente ad un sentimento di speranza.","Un amico penser le mostra il vado, non d' acqua che per gli occhi si resolva, da gir tosto ove spera esser contenta." "Allora lei, pronta e con occhi sorridenti:","Ond’ella, pronta e con occhi ridenti:" "E io camminavo più leggero che per gli altri passaggi, cosicché seguivo in alto quegli spiriti veloci senza alcuna fatica","E io più lieve che per l’altre foci m’andava, sì che sanz’alcun labore seguiva in sù li spiriti veloci" "e anche la ragione lo può capire, dal momento che non è possibile che i motori dei Cieli esistessero per tanto tempo senza giungere a perfezione, inoperose","e anche la ragione il vede alquanto, che non concederebbe che ‘ motori sanza sua perfezion fosser cotanto" "Se una fedeltà amorosa, un cuore sincero, un dolce crogiolarsi, onesti desideri d'amore.","S' una fede amorosa, un cor non finto, un languir dolce, un desiar cortese." "E se io ti guidai salvo sulla groppa di Gerione, che cosa farò ora che sono più vicino a Dio","E se io sovresso Gerion ti guidai salvo, che farò ora presso più a Dio" Questa a sinistra è Megera,Quest’è Megera dal sinistro canto "E come l'aria di maggio, che annuncia l'alba, si muove e profuma, tutta impregnata dell'odore dell'erba e dei fiori","E quale, annunziatrice de li albori, l’aura di maggio movesi e olezza, tutta impregnata da l’erba e da’ fiori" "A lei associo la verde campagna e l'aria, tutti i colori dei fiori, dal giallo al rosso, e l'oro e l'azzurro e i ricchi gioielli che si danno in dono: perfino amore grazie a lei si approssima ancor più alla perfezione.","Verde river' a lei rasembro e l'âre, tutti color di fior', giano e vermiglio, oro ed azzurro e ricche gioi' per dare: medesmo amor per lei rafina meglio." "Senza rispondere, alzai lo sguardo e vidi Beatrice che era incoronata da un'aureola che rifulgeva dei raggi divini","Sanza risponder, li occhi sù levai, e vidi lei che si facea corona reflettendo da sé li etterni rai" Nell'altra luce più piccola ride quell'avvocato dei tempi cristiani della cui opera in latino si avvalse sant'Agostino,Ne l’altra piccioletta luce ride quello avvocato de’ tempi cristiani del cui latino Augustin si provide "così quei due raggi, percorsi dai lumi, formavano nella profondità di Marte il segno venerabile che fanno gli assi che dividono il cerchio in quattro quadranti uguali",sì costellati facean nel profondo Marte quei raggi il venerabil segno che fan giunture di quadranti in tondo "perciò il terzo girone punisce i sodomiti e gli usurai, nonché quelli che parlano disprezzando in cuore Dio","e però lo minor giron suggella del segno suo e Soddoma e Caorsa e chi, spregiando Dio col cor, favella" "E lui, improvvisamente sollevatosi, gridò:",Di subito drizzato gridò: Cantava:,Cantava: "Non aver paura, mentre io ti guido","Non dubbiar, mentr’io ti guido" "ma il benedetto Agapito, che fu sommo pontefice, mi indirizzò alla vera fede con le sue parole","ma ‘l benedetto Agapito, che fue sommo pastore, a la fede sincera mi dirizzò con le parole sue" Il mio maestro disse:,Lo mio maestro disse: "Che ricchezza sicura, in grado di appagare ogni desiderio",oh sanza brama sicura ricchezza proseguì un terzo spirito dopo il secondo,seguitò ‘l terzo spirito al secondo "Quindi qui non cade pioggia, né grandine, né neve, né rugiada, né brina più in alto della corta scala di tre gradini","Per che non pioggia, non grando, non neve, non rugiada, non brina più sù cade che la scaletta di tre gradi breve" "Come le vele gonfiate dal vento cadono ravvolte, se l'albero della nave si spezza, così cadde a terra la belva crudele","Quali dal vento le gonfiate vele caggiono avvolte, poi che l’alber fiacca, tal cadde a terra la fiera crudele" "ma vi avverto che chi si volta a guardare indietro, torna fuori",ma facciovi accorti che di fuor torna chi ‘n dietro si guata "Poi vidi che si avventava sul fondo del carro trionfale una volpe, che sembrava digiuna da ogni buon pasto",Poscia vidi avventarsi ne la cuna del triunfal veiculo una volpe che d’ogne pasto buon parea digiuna "Noi ci eravamo mossi di là tanto quanto corrisponde qui sulla Terra un miglio, in breve tempo per l'ardente desiderio","Quanto di qua per un migliaio si conta, tanto di là eravam noi già iti, con poco tempo, per la voglia pronta" "Lo seguii in Terrasanta, contro la malvagità di quella religione il cui popolo usurpa quei luoghi, a causa della trascuratezza dei pontefici","Dietro li andai incontro a la nequizia di quella legge il cui popolo usurpa, per colpa d’i pastor, vostra giustizia" "Vergine, tu risolleva il mio cuore triste con le tue sante e devote lacrime, così che almeno l'ultimo pianto sia divino e puro, privo di passioni umane, diverso dal primo, per laura, che non fu vuoto di insania.","Vergine, tu di sante lagrime e pie adempi 'l meo cor lasso, ch' almen l' ultimo pianto sia devoto, senza terrestro limo come fu 'l primo non d'insania voto." "Questi mi sembrava signore della brigata e guida di una battuta di caccia, sulle tracce del lupo e dei suoi piccoli, sul monte per cui i Pisani non possono vedere Lucca","Questi pareva a me maestro e donno, cacciando il lupo e ’ lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno" "e se qualche altra cosa terrena attrae il vostro amore, è solo qualche traccia di quella luce che traspare in essa ed è mal conosciuta","e s’altra cosa vostro amor seduce, non è se non di quella alcun vestigio, mal conosciuto, che quivi traluce" E io aggiunsi:,E io li aggiunsi: "e ormai le quattro ancelle del giorno erano rimaste indietro, e la quinta era al timone, drizzando in alto la punta ardente, quando il mio maestro disse:","e già le quattro ancelle eran del giorno rimase a dietro, e la quinta era al temo, drizzando pur in sù l’ardente corno, quando il mio duca:" "Nobile stirpe latina, allontana da te il peso di queste milizie dannose.","Latin sangue gentile, sgombra da te queste dannose some." "Il malefico serpente strisciava tra l'erba e i fiori, volgendo indietro talvolta la testa e leccandosi il dorso come una bestia quando si liscia la pelle o il pelo","Tra l’erba e ‘ fior venìa la mala striscia, volgendo ad ora ad or la testa, e ‘l dosso leccando come bestia che si liscia" Da quell'antico ponte osservavamo la fila che veniva verso di noi dall'altra parte e che era spinta in modo simile dalle frustate,"Del vecchio ponte guardavam la traccia che venìa verso noi da l’altra banda, e che la ferza similmente scaccia" Io fui di Arezzo e Albero da Siena mi condannò la rogo,"Io fui d’Arezzo, e Albero da Siena mi fé mettere al foco" Quello trafisse in chiesa il cuore che ancora oggi si venera sul Tamigi,Colui fesse in grembo a Dio lo cor che ’n su Tamisi ancor si cola Nacquero dalla stessa madre,D’un corpo usciro "allora sollevai le mani sopra le mie ciglia, proteggendo gli occhi dalla luce eccessiva rispetto alle capacità della mia vista","ond’io levai le mani inver’ la cima de le mie ciglia, e fecimi ‘l solecchio, che del soverchio visibile lima" "Come il ramarro, cambiando siepe sotto il sole estivo, sembra un fulmine quando attraversa la via, così sembrava un serpentello acceso d'ira che veniva verso il ventre degli altri due, livido e nero come un granello di pepe","Come ’l ramarro sotto la gran fersa dei dì canicular, cangiando sepe, folgore par se la via attraversa, sì pareva, venendo verso l’epe de li altri due, un serpentello acceso, livido e nero come gran di pepe" "Lo dissi, alquanto cosparso del rossore che talvolta fa l'uomo degno di esser perdonato","Dissilo, alquanto del color consperso che fa l’uom di perdon talvolta degno" E quanto ti sei allontanato dal vero!,Ed onde se' diviso! "e là mi apparve, come appare all'improvviso una cosa che, destando meraviglia, distoglie da ogni altro pensiero, una donna che se ne andava tutta sola, e mentre cantava coglieva i fiori di cui era cosparso il suo cammino","e là m’apparve, sì com’elli appare subitamente cosa che disvia per maraviglia tutto altro pensare, una donna soletta che si gia e cantando e scegliendo fior da fiore ond’era pinta tutta la sua via" "E come chi è stanco di correre lascia andare avanti i compagni, e cammina più lentamente per calmare l'affanno del petto, così Forese lasciò passare quel santo gregge di anime e veniva dietro a me, dicendo:","E come l’uom che di trottare è lasso, lascia andar li compagni, e sì passeggia fin che si sfoghi l’affollar del casso, sì lasciò trapassar la santa greggia Forese, e dietro meco sen veniva, dicendo:" Io ti posso dire ciò che la ragione umana comprende,"Quanto ragion qui vede, dir ti poss’io" "Io voglio sapere se l'uomo può compensare i voti mancati con altre opere di bene, tali che alla vostra bilancia non siano irrisorie","Io vo’ saper se l’uom può sodisfarvi ai voti manchi sì con altri beni, ch’a la vostra statera non sien parvi" "La luce di Dio, che irraggia tutti gli angeli, viene da essi recepita in modo diverso, per quanti sono gli splendori a cui si unisce","La prima luce, che tutta la raia, per tanti modi in essa si recepe, quanti son li splendori a chi s’appaia" "Il sole, che splendeva rosso alle mie spalle, era interrotto davanti a me dal mio corpo che faceva ostacolo ai suoi raggi","Lo sol, che dietro fiammeggiava roggio, rotto m’era dinanzi a la figura, ch’avea in me de’ suoi raggi l’appoggio" "Come Pietro, Giovanni e Giacomo, condotti a vedere un saggio dello splendore di Cristo che rende ghiotti di sé gli angeli e imbandisce un eterno pranzo di nozze in cielo, dopo essere stati storditi, ritornarono in sé al suono della parola che interruppe sonni più profondi, e videro che la loro compagnia era diminuita, essendo spariti Mosè ed Elia, e che il loro maestro aveva mutato la sua veste","Quali a veder de’ fioretti del melo che del suo pome li angeli fa ghiotti e perpetue nozze fa nel cielo, Pietro e Giovanni e Iacopo condotti e vinti, ritornaro a la parola da la qual furon maggior sonni rotti, e videro scemata loro scuola così di Moisè come d’Elia, e al maestro suo cangiata stola" "Se fosse così, in voi non ci sarebbe più il libero arbitrio, e non sarebbe giusto essere premiati per la virtù, ed essere puniti per la colpa","Se così fosse, in voi fora distrutto libero arbitrio, e non fora giustizia per ben letizia, e per male aver lutto" "Se essi, come penso, si sono fermati per aver visto la sua ombra, vi ho detto abbastanza: lo accolgano cortesemente e ciò potrà tornare loro utile","Se per veder la sua ombra restaro, com’io avviso, assai è lor risposto: fàccianli onore, ed essere può lor caro" "Ahimè, giustizia divina, chi mai ammassa tante pene e tormenti quanti ne vidi io in quel luogo","Ahi giustizia di Dio, tante chi stipa nove travaglie e pene quant’io viddi" Così svanì,Così sparì Quello che parlava prima mi disse:,Allora mi rispuose quei che diceva pria: "E come si distingue una scintilla nella fiamma, oppure come si sente una voce modulante su una voce ferma, così io vidi in quel Cielo luminoso altre luci, che ruotavano più o meno veloci, così come - credo - godevano della loro visione interiore","E come in fiamma favilla si vede, e come in voce voce si discerne, quand’una è ferma e altra va e riede, vid’io in essa luce altre lucerne muoversi in giro più e men correnti, al modo, credo, di lor viste interne" "Sarà la salvezza di quell'umile Italia, per cui morirono in battaglia Eurialo e Niso, Turno, la vergine Camilla","Di quella umile Italia fia salute per cui morì la vergine Cammilla, Eurìalo e Turno e Niso di ferute" "Perché non mi furono accecati o cavati gli occhi, giacché, a causa della loro capacità di vedere giunse nella mia mente la vista di colei che mi dice","Perché non fuoro a me gli occhi dispenti o tolti, sì che de la lor venduta non fosse nella mente mia ventua a dir" "Ma prima che gennaio esca del tutto dall'inverno per la centesima parte del giorno che è trascurata sulla Terra, queste ruote celesti irradieranno il mondo a tal punto che la Provvidenza, che è tanto attesa, volgerà le poppe dove ora sono le prue, cosicché la flotta tornerà sulla giusta rotta","Ma prima che gennaio tutto si sverni per la centesma ch’è là giù negletta, raggeran sì questi cerchi superni, che la fortuna che tanto s’aspetta, le poppe volgerà u’ son le prore, sì che la classe correrà diretta" "ma a che mi serve, dal momento che non posso muovermi","ma che mi val, c’ho le membra legate" "Dopo che ebbe alzato in aria un piede per andarsene, Maometto mi disse queste parole","Poi che l’un piè per girsene sospese, Maometto mi disse esta parola" "E io, che ho subìto questa pena per più di cinquecento anni, solo poco fa ho sentito la libera volontà di cambiare luogo:per questo hai sentito il terremoto e i devoti spiriti che rendevano lode al Signore, perché li mandi presto in Cielo","E io, che son giaciuto a questa doglia cinquecent’anni e più, pur mo sentii libera volontà di miglior soglia: però sentisti il tremoto e li pii spiriti per lo monte render lode a quel Segnor, che tosto sù li ‘nvii" "Maestro, io dovrei certo riconoscere alcuni fra questi dannati, che si macchiarono di queste colpe","Maestro, tra questi cotali dovre’ io ben riconoscere alcuni che furo immondi di cotesti mali" "e i miei occhi, ancora poco sicuri, videro Beatrice rivolta alla fiera che è una sola persona con due nature","e le mie luci, ancor poco sicure, vider Beatrice volta in su la fiera ch’è sola una persona in due nature" "poi scendono ancora per questo stretto canale, fin là dove non si scende più e dove formano Cocito","poi sen van giù per questa stretta doccia infin, là ove più non si dismonta, fanno Cocito" "Ormai mi sentivo rizzare tutti i peli dalla paura e mi voltavo indietro con ansia, quando dissi:","Già mi sentia tutti arricciar li peli de la paura e stava in dietro intento, quand’io dissi:" on le altre anime dapprima sorrise un poco,Con quelle altr’ombre pria sorrise un poco "Ma il solco tracciato dalla parte superiore della ruota è ormai abbandonato, tanto che c'è muffa dove prima c'era gromma","Ma l’orbita che fé la parte somma di sua circunferenza, è derelitta, sì ch’è la muffa dov’era la gromma" questa colpa lo condanna a tale pena e viene punito anche per l'inganno ai danni di Medea,tal colpa a tal martiro lui condanna e anche di Medea si fa vendetta Da questa parte scende con la virtù di togliere la memoria del peccato,Da questa parte con virtù discende che toglie altrui memoria del peccato o non lo avrei mai riconosciuto dall'aspetto,Mai non l’avrei riconosciuto al viso "ma Sisto, Pio, Calisto e Urbano sparsero il loro sangue, dopo molto pianto, per guadagnare questa vita beata",ma per acquisto d’esto viver lieto e Sisto e Pio e Calisto e Urbano sparser lo sangue dopo molto fleto "Se è possibile, vorrei che i miei occhi vedessero lo smisurato Briareo","S’esser puote, io vorrei che de lo smisurato Briareo esperienza avesser li occhi miei" "Ti depose qui, ma prima i suoi begli occhi mi mostrarono quell'ingresso","Qui ti posò, ma pria mi dimostraro li occhi suoi belli quella intrata aperta" Allora io alzai la fronte verso la luce da cui venivano tali parole,Ond’io levai la fronte in quella luce onde spirava questo L'alta volontà di Dio sarebbe infranta se Dante superasse il Lete e gustasse una tale vivanda senza provare un pentimento tale da fargli versare lacrime,"Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Leté si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda" "Io, riguardo alla rissa cui avevamo assistito, pensavo alla favola di Esopo che parla della rana e del topo","Vòlt’era in su la favola d’Isopo lo mio pensier per la presente rissa, dov’el parlò de la rana e del topo" "Tu mi hai riportato alla libertà dalla schiavitù del peccato, per tutte quelle strade e in tutti quei modi in cui tu avevi il potere di fare questo","Tu m’hai di servo tratto a libertate per tutte quelle vie, per tutt’i modi che di ciò fare avei la potestate" ma gli servì a poco perché io dissi:,"ma poco li valse, ch’io dissi:" "Ora, se di fronte a me non proietto un'ombra, non stupirti più del fatto che i cieli non impediscono dall'uno all'altro il passaggio della luce","Ora, se innanzi a me nulla s’aombra, non ti maravigliar più che d’i cieli che l’uno a l’altro raggio non ingombra" "Quell'anima nobile fu così sollecita a fare festa al suo concittadino, solo per il dolce suono della sua terra","Quell’anima gentil fu così presta, sol per lo dolce suon de la sua terra, di fare al cittadin suo quivi festa" "e quel nobile saggio che seppe ogni cosa, per confortarmi disse:","e quel savio gentil, che tutto seppe, disse per confortarmi:" "Ma poiché il tuo desiderio è che ti spieghiamo con maggiori dettagli la nostra condizione, non è possibile che il mio desiderio sia difforme dal tuo","Ma da ch’è tuo voler che più si spieghi di nostra condizion com’ell’è vera, esser non puote il mio che a te si nieghi" "Ben presto vedere certe cose non solo non ti darà fastidio, ma ti procurerà gioia per quanto la natura ti ha disposto a ciò","Tosto sarà ch’a veder queste cose non ti fia grave, ma fieti diletto quanto natura a sentir ti dispuose" Se la gente che al mondo più devia dalle regole,"Se la gente ch’al mondo più traligna non fosse stata a Cesare noverca, ma come madre a suo figlio benigna, tal fatto è fiorentino e cambia e merca, che si sarebbe vòlto a Simifonti, là dove andava l’avolo a la cerca" "Calcabrina, infuriato per la beffa, lo inseguì volando e desiderò che il dannato scappasse per azzuffarsi col compagno","Irato Calcabrina de la buffa, volando dietro li tenne, invaghito che quei campasse per aver la zuffa" "Io prevedo un tempo futuro, rispetto al quale il presente non sarà molto antico, nel quale dal pulpito sarà proibito alle sfacciate donne fiorentine di andare in giro a seno scoperto","Tempo futuro m’è già nel cospetto, cui non sarà quest’ora molto antica, nel qual sarà in pergamo interdetto a le sfacciate donne fiorentine l’andar mostrando con le poppe il petto" "Dissi: ""O fratelli, che siete giunti all'estremo ovest attraverso centomila pericoli, non vogliate negare a questa piccola veglia che rimane ai vostri sensi l'esperienza del mondo disabitato, seguendo la rotta verso occidente""","""O frati"", dissi ""che per cento milia perigli siete giunti a l’occidente, a questa tanto picciola vigilia d’i nostri sensi ch’è del rimanente, non vogliate negar l’esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente""" "Come il falcone che ha volato a lungo, e che non avendo visto né il logoro né un uccello induce il falconiere a dire:","Come ’l falcon ch’è stato assai su l’ali, che sanza veder logoro o uccello fa dire al falconiere" E io:,E io: Andremo là dove la parete si affossa formando un grembo,Colà n’anderemo dove la costa face di sé grembo "E quando il carro fu proprio di fronte a me, si udì un tuono e quelle genti sante sembrarono avere il divieto di procedere oltre, per cui si fermarono lì con le insegne che guidavano il corteo","E quando il carro a me fu a rimpetto, un tuon s’udì, e quelle genti degne parvero aver l’andar più interdetto, fermandosi ivi con le prime insegne" Ma ancor di più mi reputerei beato se potessi dire senza mentire:,Ma piú quand'io dirò senza mentire: "Un desiderio poco nobile vi potrebbe mostrare come sono stato preso da un amore amaro per voi, ma non lo voglio dire, perché vi devo solo lodare in ogni modo: altrimenti, se non ve ne tolgo il biasimo, per questo dovrei accusarvi di essere spietata.","Sottil voglia vi poteria mostrare come di voi m'ha priso amore amaro, ma ciò dire non voglio, ché 'n tutte guise vi deggio laudare: per ch'e' più dispietosa vo'n declaro se blasmo vo'nde toglio." "Miseri occhi miei, mentre osservo con attenzione il bel viso di quella che vi ha spenti, vi prego di sfruttare bene questo breve tempo, perché amore vi sfida, e per questo io sospiro.","Occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro nel bel viso di quella che v'à morti, pregovi siate accorti, ché già vi sfida amore, ond'io sospiro." "Maestro, chi sono quelle anime castigate così dalla oscura bufera","Maestro, chi son quelle genti che l’aura nera sì gastiga" "Il peccato è l'unica cosa che la rende schiava e la fa difforme dal sommo bene, poiché risplende poco della sua luce","Solo il peccato è quel che la disfranca e falla dissìmile al sommo bene, per che del lume suo poco s’imbianca" "infatti, se io fossi vissuto ancora, ti avrei dimostrato non solo le fronde del mio affetto","che s’io fossi giù stato, io ti mostrava di mio amor più oltre che le fronde" "Le sue parole mi spronarono a tal punto che io mi sforzai, camminando carponi dietro di lui, finché giunsi su quel ripiano","Sì mi spronaron le parole sue, ch’i’ mi sforzai carpando appresso lui, tanto che ‘l cinghio sotto i piè mi fue" "e la lingua, che prima aveva unita e pronta a parlare, si divise in due, mentre quella biforcuta dell'altro si chiuse","e la lingua, ch’avea unita e presta prima a parlar, si fende, e la forcuta ne l’altro si richiude" La materia di cui essi sono fatti fu creata direttamente,Creata fu la materia ch’elli hanno Il mio maestro disse:,Disse il mio segnore: Sono giunto qui attraverso tutti i cerchi del regno del dolore,Per tutt’i cerchi del dolente regno son io di qua venuto ed egli spinse me e queste altre anime a venir qui,e mosse meco questa compagnia "E se mi è consentito, o altissimo Giove, che fosti crocifisso per noi in Terra, i tuoi occhi giusti sono forse rivolti altrove","E se licito m’è, o sommo Giove che fosti in terra per noi crucifisso, son li giusti occhi tuoi rivolti altrove" "L'altro è Cassio, che sembra così robusto",e l’altro è Cassio che par sì membruto E non sono l'unico Bolognese a piangere qui,E non pur io qui piango bolognese E per questo me ne andavo sicuro.,"Però m'andai secur, senza sospetto." "Formano un corso d'acqua che scende nella voragine infernale: alimentano l'Acheronte, lo Stige e il Flegetonte","Lor corso in questa valle si diroccia: fanno Acheronte, Stige e Flegetonta" Io mi impiccai nella mia casa,Io fei gibetto a me de le mie case "Io provai per poco più di un mese come pesa il manto papale a chi lo preserva dalla corruzione, tanto che ogni altra carica al confronto sembra leggera come una piuma","Un mese è poco più prova’ io come pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, che piuma sembran tutte l’altre some" "Tu vuoi sapere quanto tempo è trascorso da quando Dio mi pose nel Giardino dell'Eden, dove Beatrice diede inizio alla tua ascesa in Paradiso, e quanto vi rimasi, e la vera causa dell'ira divina, e quale lingua io creai e usai","Tu vuogli udir quant’è che Dio mi puose ne l’eccelso giardino, ove costei a così lunga scala ti dispuose, e quanto fu diletto a li occhi miei, e la propria cagion del gran disdegno, e l’idioma ch’usai e che fei" "Non so se capisci, parlo di Beatrice",Non so se ‘ntendi: io dico di Beatrice "non essere più restio degli altri, se il tuo nome nel mondo conserva fama","non esser duro più ch’altri sia stato, se ’l nome tuo nel mondo tegna fronte" "Quando fummo arrivati nel punto in cui la coscia di articola nel bacino, all'altezza del femore, la mia guida, con fatica e affanno, volse la testa dove Lucifero aveva le gambe, e si aggrappò al suo pelo come uno che sale, così che io credevo tornassimo nuovamente all'Inferno","Quando noi fummo là dove la coscia si volge, a punto in sul grosso de l’anche, lo duca, con fatica e con angoscia, volse la testa ov’elli avea le zanche, e aggrappossi al pel com’om che sale, sì che ’n inferno i’ credea tornar anche" "Passa per le belle vie, ed è cosi gentile che svanisce l'orgoglio di coloro ai quali concede il suo saluto, e lo converte alla nostra fede se non è credente.","Passa per via adorna, e sì gentile ch'abassa orgoglio a cui dona salute, e fa 'l de nostra fé se non la crede." e quella donna che mi guidava a Dio disse:,e quella donna ch’a Dio mi menava disse: "Perciò puoi capire che la nostra conoscenza sarà totalmente annullata dal momento in cui sarà chiusa la porta del futuro, ovvero il giorno del Giudizio",Però comprender puoi che tutta morta fia nostra conoscenza da quel punto che del futuro fia chiusa la porta "O dolce mio maestro, guarda quell'anima che sembra più negligente che se la pigrizia fosse sua sorella","O dolce segnor mio, adocchia colui che mostra sé più negligente che se pigrizia fosse sua serocchia" vengo da dove desidero tornare,vegno del loco ove tornar disio "Così disse il mio maestro, e insieme a lui volsi i miei passi a una scala","Così disse il mio duca, e io con lui volgemmo i nostri passi ad una scala" "Passa per gli occhi come se fosse un fulmine, che entrando dalla finestra di una torre spezza e danneggia tutto ciò che trova dentro.","Per li occhi passa come fa lo trono, che fer per la finestra de la torre e ciò che dentro trova spezza e fende." "Il bel pianeta che spinge ad amare illuminava gioiosamente tutto l'oriente, offuscando con la sua luce la costellazione dei Pesci che lo seguiva","Lo bel pianeto che d’amar conforta faceva tutto rider l’oriente, velando i Pesci ch’erano in sua scorta" Tu scaldi il mondo e lo illumini,"Tu scaldi il mondo, tu sovr’esso luci" I due poeti si avvicinarono all'albero,Li due poeti a l’alber s’appressaro "ma è necessario che tu beva ancora di quest'acqua, prima che una tale sete sia saziata dentro di te",ma di quest’acqua convien che tu bei prima che tanta sete in te si sazi "Invece lui, che altre volte mi soccorse in altre situazioni dubbiose, non appena montai mi cinse con le braccia e mi tenne forte","Ma esso, ch’altra volta mi sovvenne ad altro forse, tosto ch’i’ montai con le braccia m’avvinse e mi sostenne" "e non le servì neppure essere fedele e fiera, al punto che, quando Maria rimase ai piedi della croce, lei invece pianse insieme allo sposo Cristo","né valse esser costante né feroce, sì che, dove Maria rimase giuso, ella con Cristo pianse in su la croce" "infatti non tramutò mai due figure l'una di fronte all'altra, così che entrambe le forme fossero pronte a cambiare la loro materia",ché due nature mai a fronte a fronte non trasmutò sì ch’amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte "Per gli occhi è come se passasse uno ""spirito"" sottile, che fa destare nella mente i pensieri che fanno a muovere il sentimento dell'amore, che a sua volta rende nobile qualsiasi altra sensazione.","Pegli occhi fère un spirito sottile, che fa 'n la mente spirito destare dal qual si move spirito d'amare, ch'ogn'altro spiritello fa gentile." "Mia signora, tanto devoto quanto non si può essere di più, io ringrazio Dio che mi ha separato dal mondo mortale","Madonna, sì devoto com’esser posso più, ringrazio lui lo qual dal mortal mondo m’ha remoto" "Dentro vi gode l'anima santa che dimostra la fallacia del mondo a chi legge bene le sue opere, giacché ora vede il sommo bene",Per vedere ogni ben dentro vi gode l’anima santa che ‘l mondo fallace fa manifesto a chi di lei ben ode "Io vedo tuo nipote che diventa cacciatore di quei lupi sulle sponde del feroce fiume, e li terrorizza tutti","Io veggio tuo nepote che diventa cacciator di quei lupi in su la riva del fiero fiume, e tutti li sgomenta" "In quella stagione dell'anno iniziato da poco, in cui il sole intiepidisce i raggi sotto la costellazione dell'Acquario e la durata delle notti si avvicina a quella dei giorni quando la brina sulla terra ricorda l'immagine della sua bianca sorella, ma la sua penna non ha per molto l'inchiostro,il contadino a cui manca il foraggio si alza e guarda fuori, e vede la campagna tutta bianca","In quella parte del giovanetto anno che ’l sole i crin sotto l’Aquario tempra e già le notti al mezzo dì sen vanno, quando la brina in su la terra assempra l’imagine di sua sorella bianca, ma poco dura a la sua penna tempra, lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta" e io mi voltai con rinnovato desiderio per domandare alla mia donna alcune cose di cui ero rimasto in dubbio nella mia mente,e volgeami con voglia riaccesa per domandar la mia donna di cose di che la mente mia era sospesa "Qui è necessario nominare le anime, poiché ciascuna è così smagrita dal digiuno da risultare irriconoscibile","Qui non si vieta di nominar ciascun, da ch’è sì munta nostra sembianza via per la dieta" E io non glieli aprii,E io non gliel’apersi "Vergine bella, che sei vestita della sola bellezza, che sei coronata di stelle, sei piaciuta tanto a dio, il quale nascose in te gesù, la sua luce divina: l'amore per te mi spinge a invocarti.","Vergin bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo sole piacesti sí che 'n te sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole." Sembrò proprio un inviato e un servo di Cristo: infatti il primo amore che si vide in lui fu rivolto al primo consiglio dato da Cristo,"Ben parve messo e famigliar di Cristo: che ‘l primo amor che ‘n lui fu manifesto, fu al primo consiglio che diè Cristo" "E prima che io portassi i Greci ai fiumi di Tebe nei miei versi, fui battezzato","E pria ch’io conducessi i Greci a’ fiumi di Tebe poetando, ebb’io battesmo" "Nella corte del Paradiso, da dove ritorno, si trovano molti gioielli belli e preziosi, tanto che non si possono portar via da quel regno","Ne la corte del cielo, ond’io rivegno, si trovan molte gioie care e belle tanto che non si posson trar del regno" "I fiori sembrano allegri e felici, e l'erba si potrebbe considerare fortunata, giacché laura è solita calpestarla pensosa.","Lieti fiori e felici, e ben nate erbe che madonna pensando premer sòle." "Ti direi di più, ma il cammino e il discorso non possono prolungarsi, poiché vedo levarsi là nuovo fumo dal sabbione","Di più direi, ma ’l venire e ’l sermone più lungo esser non può, però ch’i’ veggio là surger nuovo fummo del sabbione" "E affinché tu mi tolga più volentieri le lacrime gelate dal volto, sappi che non appena l'anima compie il tradimento come feci io, il suo corpo è preso da un demone che in seguito lo governa finché il tempo della sua vita non è concluso","E perché tu più volentier mi rade le ’nvetriate lagrime dal volto, sappie che, tosto che l’anima trade come fec’io, il corpo suo l’è tolto da un demonio, che poscia il governa mentre che ’l tempo suo tutto sia vòlto" "ma poiché tutte le carte predisposte per questa seconda Cantica sono ormai piene, il freno dell'arte non mi permette di proseguire","ma perché piene son tutte le carte ordite a questa cantica seconda, non mi lascia più ir lo fren de l’arte" Ora iniziamo a scendere nel mondo cieco,Or discendiam qua giù nel cieco mondo "Se qui aspettiamo qualcuno per domandare, temo che forse la nostra scelta ci farà indugiare troppo","Se qui per dimandar gente s’aspetta, io temo forse che troppo avrà d’indugio nostra eletta" "Ormai mi trovavo, e lo scrivo con paura nei miei versi, nella zona dove le anime erano del tutto sepolte nel ghiaccio, e trasparivano come pagliuzze nel vetro","Già era, e con paura il metto in metro, là dove l’ombre tutte eran coperte, e trasparien come festuca in vetro" "e tu ascolta, poiché le mie parole ti faranno dono di una grande verità","e tu ascolta, ché le mie parole di gran sentenza ti faran presente" Il papa e i cardinali pensano solo a questo,A questo intende il papa e’ cardinali "Ma ormai vieni via, poiché la luna tocca il confine di entrambi gli emisferi e sta per tramontare sotto il mare di Siviglia","Ma vienne omai, ché già tiene ’l confine d’amendue li emisperi e tocca l’onda sotto Sobilia Caino e le spine" Lasciaci andare per le sette Cornici del Purgatorio,Lasciane andar per li tuoi sette regni "Non vi dispiaccia, se potete, dirci se a destra c'è un qualche passaggio da cui noi due possiamo uscire dalla Bolgia, senza obbligare qualcuno dei Malebranche a venire fin quaggiù a portarci via","Non vi dispiaccia, se vi lece, dirci s’a la man destra giace alcuna foce onde noi amendue possiamo uscirci, sanza costrigner de li angeli neri che vegnan d’esto fondo a dipartirci" "Tutta questa gente che canta piangendo, per essersi data al piacere della gola, qui espia la propria colpa con la fame e la sete","Tutta esta gente che piangendo canta per seguitar la gola oltra misura, in fame e ‘n sete qui si rifà santa" "così mi apparve una luce che veniva dal mare, così veloce che nessun uccello si muove altrettanto rapidamente","cotal m’apparve, s’io ancor lo veggia, un lume per lo mar venir sì ratto, che ‘l muover suo nessun volar pareggia" Così gli dissi,Così li dissi "e come una vespa che ritrae il pungiglione, il drago, tirando a sé la coda maligna, portò via una parte del fondo del carro, e se ne andò serpeggiando","e come vespa che ritragge l’ago, a sé traendo la coda maligna, trasse del fondo, e gissen vago vago" Un robusto cerro è sradicato da un vento della nostra terra o da quello che soffia dall'Africa con minore resistenza di quanto io non sollevai il mento al suo comando,"Con men di resistenza si dibarba robusto cerro, o vero al nostral vento o vero a quel de la terra di Iarba, ch’io non levai al suo comando il mento" per cui l'ombra di Stazio tacque e mi guardò negli occhi dove è più evidente il sentimento,"per che l’ombra si tacque, e riguardommi ne li occhi ove ‘l sembiante più si ficca" ma io non l'ho mai visto e non credo sia mai successo,"ma io nol vidi, né credo che sia" "Maestro, avrei gran desiderio di vederlo sprofondare in questa melma, prima di lasciare la palude","Maestro, molto sarei vago di vederlo attuffare in questa broda prima che noi uscissimo del lago" "Ora sembra, non so per quale congiunzione astrale ostile, che il cielo ci odi: questo grazie a voi, a quali è stato affidato un compito tanto grande.","Or par, non so per che stelle maligne, che 'l cielo in odio n' aggia: vostra mercé, cui tanto si commise." poiché ho gran desiderio di sapere se il Cielo li addolcisce o l'Inferno li avvelena,"ché gran disio mi stringe di savere se ’l ciel li addolcia, o lo ’nferno li attosca" "Vidi Lucio Bruto che cacciò Tarquinio il Superbo, Lucrezia, Giulia, Marzia e Cornelia","Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino, Lucrezia, Iulia, Marzia e Corniglia" E nella sua volontà è la nostra pace: essa è quel mare verso il quale si muove tutto ciò che essa crea o che la natura produce,E ‘n la sua volontade è nostra pace: ell’è quel mare al qual tutto si move ciò ch’ella cria o che natura face "E se tu forse credi che io voglia ingannarti, avvicinati al fuoco e accertatene avvicinando ad esso un lembo della tua veste","E se tu forse credi ch’io t’inganni, fatti ver lei, e fatti far credenza con le tue mani al lembo d’i tuoi panni" "Proprio nel mezzo della piana malefica si apre nel vuoto un pozzo molto largo e profondo, di cui a suo tempo spiegherò la conformazione","Nel dritto mezzo del campo maligno vaneggia un pozzo assai largo e profondo, di cui suo loco dicerò l’ordigno" "un canto che vince le nostre Muse e le nostre Sirene in quei dolci strumenti musicali, tanto quanto il raggio diretto supera in splendore quello riflesso","canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, quanto primo splendor quel ch’e’ refuse" "E quello che siede più in basso di tutti costoro, guardando in alto, è il marchese Guglielmo VII del Monferrato, per il quale Alessandria con la sua guerra fanno piangere il Monferrato e il Canavese","Quel che più basso tra costor s’atterra, guardando in suso, è Guiglielmo marchese, per cui e Alessandria e la sua guerra fa pianger Monferrato e Canavese" "Ormai capisco qual è la rete che vi trattiene qui e come ve ne liberate, perché qui la terra trema e di che cosa gioite tutti insieme","Omai veggio la rete che qui v’impiglia e come si scalappia, perché ci trema e di che congaudete" "E non appena sento il desiderio di cambiare questo mio modo di vivere che è allo stesso tempo dolce e amaro, mi dico:",Ed a pena vorrei cangiar questo mio viver dolce amaro ch' i' dico: "Non solo invano ma anche con danno lascia la riva chi va a pesca del vero e non ne è capace, perché non torna nella condizione con cui è partito","Vie più che ‘ndarno da riva si parte, perché non torna tal qual e’ si move, chi pesca per lo vero e non ha l’arte" "E lanciò poi dai tuoi occhi dei sospiri che mi scagliò nel cuore con tale violenza, che io mi allontanai fuggendo sbigottito.","E' trasse poi de li occhi tuo' sospiri i qua' me saettò nel cor sì forte, ch' i' mi partì' sbigotito fuggendo." "Per tua grazia, concedi a noi di svelare a lui il tuo sorriso, così che possa vedere la seconda bellezza che tu celi","Per grazia fa noi grazia che disvele a lui la bocca tua, sì che discerna la seconda bellezza che tu cele" "Raimondo Berengario ebbe quattro figlie, ognuna sposa di re, e ciò fu il risultato dell'opera di Romeo, persona umile e straniera","Quattro figlie ebbe, e ciascuna reina, Ramondo Beringhiere, e ciò li fece Romeo, persona umìle e peregrina" "Ma quel padre di verità, che si accorse del mio desiderio che non si manifestava per timore, con le sue parole mi invitò a parlare","Ma quel padre verace, che s’accorse del timido voler che non s’apriva, parlando, di parlare ardir mi porse" "E la città il cui fianco è bagnato dal Savio, così come sta tra la pianura e il monte, vive tra tirannide e stato libero","E quella cu’ il Savio bagna il fianco, così com’ella sie’ tra ’l piano e ’l monte tra tirannia si vive e stato franco" sicché io vedevo a occidente di Cadice il folle varco di Ulisse e a oriente la costa della Fenicia dove Europa cavalcò Giove tramutato in toro,"sì ch’io vedea di là da Gade il varco folle d’Ulisse, e di qua presso il lito nel qual si fece Europa dolce carco" "Simile a cosa mi appare quando colgo il suo sguardo, lo dica amore poiché io non lo saprei dire: mi pare una donna tanto umile, che rispetto a lei ogni altra donna considero superba.","O deo, che sembra quando li occhi gira dical' amor, ch'i' nol savria contare: contanto d'umiltà donna mi pare, ch' ogn' altra ver' di lei i' la chiam'ira." "grazie a lui molta gente cambierà condizione, sia mendicanti sia ricchi","per lui fia trasmutata molta gente, cambiando condizion ricchi e mendici" "e la seguivo, adattando il mio passo al suo, più lento","e io pari di lei, picciol passo con picciol seguitando" "E Ciriatto, a cui usciva da ogni lato della bocca una zanna come a un cinghiale, gli fece sentire come una sola lacerava le carni","E Ciriatto, a cui di bocca uscia d’ogne parte una sanna come a porco, li fé sentir come l’una sdruscia" sapete qual è quell'antico dubbio che ha provocato questo mio duraturo digiuno,sapete qual è quello dubbio che m’è digiun cotanto vecchio "Ahimè, Agnello, come ti trasformi","Omè, Agnel, come ti muti" Si devono temere soltanto quelle cose che hanno il potere di fare male agli altri,Temer si dee di sole quelle cose c’hanno potenza di fare altrui male "Come quando i colombi, beccando biada o loglio, radunati per il pasto, tranquilli e senza mostrare il consueto orgoglio, se appare qualcosa che li spaventa lasciano subito il cibo perché sono assaliti da una preoccupazione maggiore","Come quando, cogliendo biado o loglio, li colombi adunati a la pastura, queti, sanza mostrar l’usato orgoglio, se cosa appare ond’elli abbian paura, subitamente lasciano star l’esca, perch’assaliti son da maggior cura" "Oh, come erano potenti allora quelli che poi furono distrutti dalla loro superbia",Oh quali io vidi quei che son disfatti per lor superbia "e in eterno spreme fuori le lacrime, schiuse dal bollore, di Rinieri da Corneto, di Rinieri dei Pazzi, che fecero tanta guerra alle strade","e in etterno munge le lagrime, che col bollor diserra, a Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo, che fecero a le strade tanta guerra" "Seguendo il desiderio che ti ispiravo e che ti spingeva ad amare il bene, oltre il quale non c'è nulla a cui aspirare, quali fossati posti di traverso o quali catene trovasti, per cui dovessi lasciare la speranza di oltrepassarli","Per entro i mie’ disiri, che ti menavano ad amar lo bene di là dal qual non è a che s’aspiri, quai fossi attraversati o quai catene trovasti, per che del passare innanzi dovessiti così spogliar la spene" "tuttavia, prima e dopo aver parlato, non distolse lo sguardo dalle tre luci",né però piùe mosser la vista sua di stare attenta poscia che prima le parole sue Aspetta fin tanto che sarò tornato,Or aspetta tanto ch’i’ torni Qui si sconta la pena di questa superbia,Di tal superbia qui si paga il fio "Al contrario, come Costantino chiamò a sé papa Silvestro dal suo rifugio sul monte Soratte per guarire dalla lebbra",Ma come Costantin chiese Silvestro d’entro Siratti a guerir de la lebbre "A quel punto il mio maestro procedette per un sentiero nascosto, tra le mura e le tombe, e io lo seguii","Ora sen va per un secreto calle, tra ’l muro de la terra e li martìri, lo mio maestro, e io dopo le spalle" Uno dei due rispose piangendo:,Rispuose l’un piangendo: così i diversi gradi della nostra beatitudine rendono una dolce armonia in questi Cieli,così diversi scanni in nostra vita rendon dolce armonia tra queste rote "Tu puoi vedere verso il basso, di gradino in gradino, Sara, Rebecca, Giuditta e colei che, per rimorso del peccato commesso, compose il Salmo 'Miserere mei', così come io nomino queste donne ebree una per una","Sarra e Rebecca, Iudìt e colei che fu bisava al cantor che per doglia del fallo disse ‘Miserere mei’, puoi tu veder così di soglia in soglia giù digradar, com’io ch’a proprio nome vo per la rosa giù di foglia in foglia" Hai avuto sete di sangue e io di sangue ti riempio,"Sangue sitisti, e io di sangue t’empio" "Prima che tu ti addentri nella selva, sappi che sei nel secondo girone","Prima che più entre, sappi che se’ nel secondo girone" Così mi disse Beatrice come io ne scrivo,Così Beatrice a me com’io scrivo "Dunque la mente di tutti quelli che, amando, distinguono la verità su cui si fonda questa argomentazione, si indirizza soprattutto verso quell'essenza che supera tutte le altre in bontà, al punto che ogni bene all'infuori di essa è solo un riflesso della sua luce","Dunque a l’essenza ov’è tanto avvantaggio, che ciascun ben che fuor di lei si trova altro non è ch’un lume di suo raggio, più che in altra convien che si mova la mente, amando, di ciascun che cerne il vero in che si fonda questa prova" "Non mi è stato fatto nessun torto, se l'angelo, che prende quando e chi vuole, mi ha negato più volte di portarmi qui","Nessun m’è fatto oltraggio, se quei che leva quando e cui li piace, più volte m’ha negato esto passaggio" "Su, su, piega le ginocchia","Fa, fa che le ginocchia cali" Noi arrivammo nei profondi fossati che circondano quella terra dolorosa: le mura mi sembravano fatte di ferro,Noi pur giugnemmo dentro a l’alte fosse che vallan quella terra sconsolata: le mura mi parean che ferro fosse "L'una vegliava con amore il figlio nella culla e, consolandolo, usava il linguaggio infantile che diverte soprattutto i padri e le madri","L’una vegghiava a studio de la culla, e, consolando, usava l’idioma che prima i padri e le madri trastulla" "E non appena ciascuna luce veniva verso di noi, si vedeva l'ombra piena di gioia avvolta dal chiaro splendore che usciva da essa","E sì come ciascuno a noi venìa, vedeasi l’ombra piena di letizia nel folgór chiaro che di lei uscia" "e non creda di abbatterlo coi suoi Guelfi Carlo II d'Angiò, ma abbia timore dei suoi artigli che scuoiarono leoni più feroci di lui","e non l’abbatta esto Carlo novello coi Guelfi suoi, ma tema de li artigli ch’a più alto leon trasser lo vello" "riconoscimi, se ne sei in grado: tu nascesti prima che io morissi","riconoscimi, se sai: tu fosti, prima ch’io disfatto, fatto" "poi alcune, per quanto gli era concesso, si avvicinarono a me, sempre stando attente a non uscire dalla fiamma che li bruciava","poi verso me, quanto potean farsi, certi si fero, sempre con riguardo di non uscir dove non fosser arsi" "Il colpo fu tanto violento, che i miei occhi non riuscirono a opporre nessuna resistenza, ma passò direttamente nel cuore che, dopo averlo ricevuto, avvertì di essere gravemente ferito.","Di sì forte valor lo colpo venne che gli occhi no'l ritenner di neente, ma passò dentr' al cor, che lo sostenne e sentési plagato duramente." Mi portò davanti a Minosse,A Minòs mi portò "Ma dimmi, e come amico perdonami se parlo con eccessiva sicurezza, e come amico ormai parla con me: come è possibile che nel tuo cuore abbia albergato l'avarizia, nella saggezza di cui fosti ripieno per la tua sollecitudine","Ma dimmi, e come amico mi perdona se troppa sicurtà m’allarga il freno, e come amico omai meco ragiona: come poté trovar dentro al tuo seno loco avarizia, tra cotanto senno di quanto per tua cura fosti pieno" "Se il mondo si è convertito al Cristianesimo senza la prova dei miracoli, questo solo fatto è un miracolo tale che gli altri non ne valgono che la centesima parte","Se ’l mondo si rivolse al cristianesmo sanza miracoli, quest’uno è tal, che li altri non sono il centesmo" ma vidi con chiarezza che entrambi si erano mossi,ma vidi bene e l’uno e l’altro mosso rivolgi lo sguardo al richiamo che il re eterno fa girare con le ruote celesti,li occhi rivolgi al logoro che gira lo rege etterno con le rote magne "Maestro, la mia vista è talmente rischiarata dalla tua luce che io vedo nettamente tutto ciò che il tuo ragionamento separa ed espone analiticamente","Maestro, il mio veder s’avviva sì nel tuo lume, ch’io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva" e questa paura mi ha costretto a girare il monte nella IV Cornice oltre quattro secoli,e questa tepidezza il quarto cerchio cerchiar mi fé più che ‘l quarto centesmo "Io vidi molti gruppi di anime nude, che piangevano tutte assai dolorosamente, e sembrava che ognuna obbedisse a diverse regole","D’anime nude vidi molte gregge che piangean tutte assai miseramente, e parea posta lor diversa legge" "Mentre io procedevo con l'animo assorto tra tante anticipazioni delle bellezze paradisiache, e desideroso di altre gioie ancora, l'aria si fece davanti a noi di un colore rosso acceso come il fuoco, sotto i rami verdi","Mentr’io m’andava tra tante primizie de l’etterno piacer tutto sospeso, e disioso ancora a più letizie, dinanzi a noi, tal quale un foco acceso, ci si fé l’aere sotto i verdi rami" e uno di quelli spiriti disse:,e un di quelli spirti disse: "e se non fosse che su un ponte dell'Arno rimane un frammento di una sua statua, quei cittadini che la ricostruirono sulle ceneri lasciate da Attila, avrebbero lavorato inutilmente","e se non fosse che ’n sul passo d’Arno rimane ancor di lui alcuna vista, que’ cittadin che poi la rifondarno sovra ’l cener che d’Attila rimase, avrebber fatto lavorare indarno" Mi ritorna in mente se mai alcuna gioia ebbe il mio cuore infelice.,Tornami avanti s' alcun dolce mai ebbe 'l cor tristo. "Una brezza dolce e regolare mi colpiva la fronte, non più forte di un dolce vento","Un’aura dolce, sanza mutamento avere in sé, mi feria per la fronte non di più colpo che soave vento" "Non appena i suoi piedi ebbero toccato il fondo della Bolgia, i diavoli giunsero sull'argine sopra di noi, ma a quel punto non c'era più ragione di temere","A pena fuoro i piè suoi giunti al letto del fondo giù, ch’e’ furon in sul colle sovresso noi, ma non lì era sospetto" "Il suolo era formato da sabbia spessa e arida, molto simile a quella che fu già calpestata dai piedi di Catone Uticense","Lo spazzo era una rena arida e spessa, non d’altra foggia fatta che colei che fu da’ piè di Caton già soppressa" "per cui io si strinsi dietro alle mie guide, come uno che va ascoltando chi lo precede","per ch’io mi volsi dietro a’ miei dottori, com’om che va secondo ch’elli ascolta" Sodoma e Gomorra,Soddoma e Gomorra "e anche questo, rispetto a quel che vidi, è così esiguo che non basta dire 'poco'","e questo, a quel ch’i’ vidi, è tanto, che non basta a dicer ‘poco’" "Tu sei beato, o grifone, in quanto non laceri col becco il legno di questa pianta dolce al gusto, dal momento che poi il ventre di torce dal dolore","Beato se’, grifon, che non discindi col becco d’esto legno dolce al gusto, poscia che mal si torce il ventre quindi" lui gli rispose:,rispuose lui: E il capo mozzato di un serpente non si agita con la stessa frequenza del mio cuore.,E non se sbatte cò de serpe mozzo come fa lo meo core spessamente. "Così tornavano indietro nel Cerchio buio da ogni lato al punto opposto, continuando a gridare le parole ingiuriose","Così tornavan per lo cerchio tetro da ogne mano a l’opposito punto, gridandosi anche loro ontoso metro" volse il viso a me e disse:,"volse ’l viso ver me, e disse:" e lo si fa in modo del tutto volontario,e fassi col suo atto E lui:,E quelli: Poi iniziò:,Poi cominciò: "dall'interno di una delle nuove luci provenne una voce, che mi indusse a volgermi verso di essa come l'ago della bussola verso la Stella Polare","del cor de l’una de le luci nove si mosse voce, che l’ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove" così quella milizia del regno celeste ci oltrepassò tutta prima che il carro ruotasse il timone,"quella milizia del celeste regno che procedeva, tutta trapassonne pria che piegasse il carro il primo legno" "E spingendo in là lo sguardo, vidi che l'angelo sedeva sopra l'ultimo gradino, con un volto tale che non potei guardarlo","E come l’occhio più e più v’apersi, vidil seder sovra ‘l grado sovrano, tal ne la faccia ch’io non lo soffersi" Questo fu il fluire abbondante e scorrevole del santo fiume che sgorgò dalla fonte da cui deriva ogni verità,Cotal fu l’ondeggiar del santo rio ch’uscì del fonte ond’ogne ver deriva Certo tu puoi dire:,Ben puoi tu dire: "Ci salutammo con grande cortesia, poi lui chiese:","Nullo bel salutar tra noi si tacque, poi dimandò:" "Andammo lì e trovammo delle anime che stavano all'ombra dietro il sasso, come qualcuno che riposa negligente",Là ci traemmo e ivi eran persone che si stavano a l’ombra dietro al sasso come l’uom per negghienza a star si pone "e lui mi disse che dovevo sbagliare ad aprire la porta, piuttosto che a tenerla chiusa, purché i penitenti mi si gettino ai piedi","e dissemi ch’i’ erri anzi ad aprir ch’a tenerla serrata, pur che la gente a’ piedi mi s’atterri" "Quello che ha la schiena vicina al suo ventre è Arunte, che ebbe una spelonca come sua dimora tra le bianche rocce nei monti di Luni, dove disboscano i Carraresi che abitano nella pianura sottostante","Aronta è quel ch’al ventre li s’atterga, che ne’ monti di Luni, dove ronca lo Carrarese che di sotto alberga, ebbe tra ’ bianchi marmi la spelonca per sua dimora" "E in quel gran seggio su cui tieni fisso il tuo sguardo per la corona che vi è deposta sopra, prima che tu ascenda al Paradiso siederà l'anima dell'alto Arrigo VII, che sarà imperatore sulla Terra e verrà a raddrizzare l'Italia prima che essa sia pronta ad accoglierlo","E ’n quel gran seggio a che tu li occhi tieni per la corona che già v’è sù posta, prima che tu a queste nozze ceni, sederà l’alma, che fia giù agosta, de l’alto Arrigo, ch’a drizzare Italia verrà in prima ch’ella sia disposta" e da lì il raggio del sole si riflette proprio come la luce è riflessa da uno specchio,e indi l’altrui raggio si rifonde così come color torna per vetro lo qual di retro a sé piombo nasconde Rispose:,Rispuose: "E tu, padre, apri, addolcisci e libera i cuori che marte superbo crudele indurisce e incatena.","E i cor, che 'ndura e serra marte superbo e fero, apri tu, padre, e 'ntenerisci e snoda." "infatti la mia bellezza, che accresce man mano che saliamo le scale del palazzo eterno, come hai visto, se non fosse temperata splenderebbe a tal punto che la tua vista mortale, al suo fulgore, sarebbe un ramo abbattuto dal fulmine","ché la bellezza mia, che per le scale de l’etterno palazzo più s’accende, com’hai veduto, quanto più si sale, se non si temperasse, tanto splende, che ‘l tuo mortal podere, al suo fulgore, sarebbe fronda che trono scoscende" Adesso vedi come sono squarciato,Or vedi com’io mi dilacco e guardò il cielo,e drizzò li ochi al ciel E Beatrice iniziò:,E Beatrice cominciò: "Tu vedrai bene, una volta arrivato fin là, quanto i sensi siano ingannati dalla distanza","Tu vedrai ben, se tu là ti congiungi, quanto ’l senso s’inganna di lontano" mi abbracciò la testa e mi immerse al punto da costringermi a inghiottire l'acqua,abbracciommi la testa e mi sommerse ove convenne ch’io l’acqua inghiottissi e così si accordano perfettamente con ciò che credi del primo padre,e così puote star con quel che credi del primo padre e del nostro Diletto "Essa fu assunta da questo Cielo, in cui termina il cono d'ombra proiettato dalla Terra, prima di ogni altra anima dal trionfo di Cristo","Da questo cielo, in cui l’ombra s’appunta che ‘l vostro mondo face, pria ch’altr’alma del triunfo di Cristo fu assunta" "Scendete, l'ingresso è qui","Usciteci, qui è l’intrata" "Gli occhi di Beatrice, che erano fissi su di me, come avevano fatto prima mi diedero un cenno d'assenso al mio desiderio di parlare","Li occhi di Beatrice, ch’eran fermi sovra me, come pria, di caro assenso al mio disio certificato fermi" "I molti dannati e le orribili piaghe avevano riempito di lacrime i miei occhi, al punto che desideravano mettersi a piangere","La molta gente e le diverse piagheavean le luci mie sì inebrïate, che de lo stare a piangere eran vaghe" "e io fissai a mia volta lo sguardo su di lei, distogliendolo dal cielo","e io in lei le luci fissi, di là sù rimote" O le tue parole mi ingannano o mi stuzzicano,"O tuo parlar m’inganna, o el mi tenta" "L'amore usa tutti i mezzi per rendere incerti i sentimenti che sento nel cuore, tanto afflitto.","Amor tutte sue lime usa sopra 'l mio core, afflitto tanto." "Ti dà ancora motivo di dubitare il fatto che le anime sembrano tornare alle stelle, secondo l'opinione di Platone","Ancor di dubitar ti dà cagione parer tornarsi l’anime a le stelle, secondo la sentenza di Platone" E lei a me:,Ed ella a me: "La mia mente innamorata, che vagheggia sempre la mia donna, desiderava più che mai di riportare a lei lo sguardo","La mente innamorata, che donnea con la mia donna sempre, di ridure ad essa li occhi più che mai ardea" "Come i due figli, a causa della crudeltà del tiranno Licurgo, si avvicinarono per rivedere la madre, così mi trovai io, ma non osai tanto, quando udii presentarsi il padre mio e degli altri poeti migliori di me che mai scrissero versi d'amore dolci e leggiadri","Quali ne la tristizia di Ligurgo si fer due figli a riveder la madre, tal mi fec’io, ma non a tanto insurgo, quand’io odo nomar sé stesso il padre mio e de li altri miei miglior che mai rime d’amore usar dolci e leggiadre" e il grido che hai sentito accompagna tale ascesa,e tal grido seconda Queste sono le questioni che premono in egual misura la tua volontà,Queste son le question che nel tuo velle pontano igualmente "Non mettere alla prova con il demonio la nostra virtù, che si abbatte facilmente, ma liberaci da lui che la stimola in tal modo","Nostra virtù che di legger s’adona, non spermentar con l’antico avversaro, ma libera da lui che sì la sprona" "A quel punto storse la bocca e tirò fuori la lingua, come un bue che si lecchi il naso","Qui distorse la bocca e di fuor trasse la lingua, come bue che ’l naso lecchi" E ora dimmi: perché i fiorentini sono così duri in ogni loro provvedimento contro la mia famiglia,"E se tu mai nel dolce mondo regge, dimmi: perché quel popolo è sì empio incontr’a’ miei in ciascuna sua legge" A quale pena venite voi che scendete la china,A qual martiro venite voi che scendete la costa "L'invidia spinge a sospirare perché i vostri desideri si concentrano su quei beni il cui possesso diminuisce, quanti più sono coloro che li possiedono","Perché s’appuntano i vostri disiri dove per compagnia parte si scema, invidia move il mantaco a’ sospiri" poi gli morse entrambe le guance,poi li addentò e l’una e l’altra guancia Forse prima avrai bisogno di sederti,Forse che di sedere in pria avrai distretta "Me ne vado in alto con quell'involucro che la morte dissolve, e sono venuto qui attraverso l'Inferno","Con quella fascia che la morte dissolve men vo suso, e venni qui per l’infernale ambascia" Questo istinto porta il fuoco verso l'alto,Questi ne porta il foco inver’ la luna Mi dispiace che tu debba morire per questa donna crudele che sembra non volere avere pietà di te.,"E' mi duol che ti convien morire per questa fiera donna, che neente par che pietate di te voglia udire" "ed ecco perché sono perduto qui dove mi vedi, e avvolto così dalle fiamme mi dolgo camminando","per ch’io là dove vedi son perduto, e sì vestito, andando, mi rancuro" E io iniziai:,E io incominciai: Un tempo quel convento era solito fruttare un'abbondante messe di anime a questi Cieli,Render solea quel chiostro a questi cieli fertilemente "I quali hanno lo hanno talmente distrutto e lo hanno condotto così vicino alla morte, che di lui non sono rimasti altro che i suoi sospiri.","Le quali hanno destrutto sì costui ed hanno 'l posto sì presso a la morte, ch'altro non n'è rimaso, che sospiri." "Il Regno dei Cieli sopporta la violenza che viene da caldo amore di carità e da viva speranza, che vince la volontà divina:non come un uomo che ne sopraffà un altro, ma la vince perché essa vuol essere vinta, e, una volta vinta, vince con la sua bontà","Regnum celorum vïolenza pate da caldo amore e da viva speranza, che vince la divina volontate: non a guisa che l’omo a l’om sobranza, ma vince lei perché vuole esser vinta, e, vinta, vince con sua beninanza" "Qualunque essere animato che vive sulla terra, ad eccezione degli animali notturni, è destinato a faticare per l'intera giornata del giorno.","A qualunque animale alberga in terra, se non se alquanti ch'ànno in odio il sole, tempo da travagliare è quanto è 'l giorno." "Questo luogo è libero da ogni alterazione atmosferica: vi possono essere solo fenomeni causati dall'influsso celeste, e nient'altro","Libero è qui da ogne alterazione: di quel che ‘l ciel da sé in sé riceve esser ci puote, e non d’altro, cagione" "Udito questo, sulla Terra non ci si dovrebbe stupire quando una pianta nasce apparentemente senza essere stata seminata","Non parrebbe di là poi maraviglia, udito questo, quando alcuna pianta sanza seme palese vi s’appiglia" "e Graffiacane, che gli era proprio di fronte, afferrò con l'uncino i suoi capelli imbrattati di pece e lo tirò su come se fosse una lontra","e Graffiacan, che li era più di contra, li arruncigliò le ’mpegolate chiome e trassel sù, che mi parve una lontra" "ma da quel punto in cui quattro cerchi si intersecano formando tre croci, esso nasce in congiunzione con una stagione più mite e con una stella propizia ed esercita un più benefico influsso sul mondo","ma da quella che quattro cerchi giugne con tre croci,con miglior corso e con migliore stella esce congiunta, e la mondana cera più a suo modo tempera e suggella" "Orsù, spirito beato, metti subito un contrappeso alla mia volontà","Deh, metti al mio voler tosto compenso, beato spirto" "Non lo so, ma certo è giusto che il nome di quella valle scompaia","Non so, ma degno ben è che ‘l nome di tal valle pèra" E io a lui:,E io a lui: "Arrestai il passo e spinsi lo sguardo al di là del fiumicello, per osservare la gran varietà dei rami fioriti","Coi piè ristretti e con li occhi passai di là dal fiumicello, per mirare la gran variazion d’i freschi mai" "ciascuna era certa di morire in patria, e nessuna di loro era abbandonata dal marito che andava a commerciare in Francia","ciascuna era certa de la sua sepultura, e ancor nulla era per Francia nel letto diserta" Il duro pavimento mostrava ancora come Alcmeone fece apparire prezioso a sua madre lo sventurato monile,Mostrava ancor lo duro pavimento come Almeon a sua madre fé caro parer lo sventurato addornamento "Dunque, cosa mai si potrebbe dare in cambio di esso",Dunque che render puossi per ristoro "Compimmo dunque un cammino più lungo, verso sinistra","Facemmo adunque più lungo viaggio, vòlti a sinistra" oh,oh "Se è così, quale sole o quali candele ti illuminarono al punto di farti seguire il messaggio di san Pietro","Se così è, qual sole o quai candele ti stenebraron sì, che tu drizzasti poscia di retro al pescator le vele" , Così mi fu detto da uno di quegli spiriti santi,Così da un di quelli spirti pii detto mi fu Io mi rivolsi a colei che mi confortava con l'amorevole suono della sua voce,Io mi rivolsi a l’amoroso suono del mio conforto "Tutte le cose create sono ordinate fra loro, e questa è la forma che rende l'Universo simile a Dio","Le cose tutte quante hanno ordine tra loro, e questo è forma che l’universo a Dio fa simigliante" "Io intendevo fare questo, e invece mi rispose qualcos'altro: credevo di vedere Beatrice e vidi un vecchio vestito di bianco come tutti gli altri beati","Uno intendea, e altro mi rispuose: credea veder Beatrice e vidi un sene vestito con le genti gloriose" Voltati e ascolta,Volgiti e ascolta dunque egli credette in essa e da quel momento non sopportò più il puzzo del paganesimo,"ond’ei credette in quella, e non sofferse da indi il puzzo più del paganesmo" "Santo, santo, santo","Santo, santo, santo" "Nettuno non ha mai visto un così grave delitto in tutto il Mediterraneo, non commesso da pirati o da predoni di Argo","Tra l’isola di Cipri e di Maiolica non vide mai sì gran fallo Nettuno, non da pirate, non da gente argolica" "Dov'è, dov'è quell'empio","Ov’è, ov’è l’acerbo" Oh donna pietosa che mi soccorse,Oh pietosa colei che mi soccorse "sappi che qui accanto c'è Tesauro dei Beccheria, a cui i fiorentini tagliarono la testa",tu hai dallato quel di Beccheria di cui segò Fiorenza la gorgiera allora raggelai come colui che sta per morire,onde mi prese un gelo qual prender suol colui ch’a morte vada "Figliolo, cosa guardi lassù","Figliuol, che là sù guarde" "Cadde tanto in basso, che ormai ogni mezzo per salvarlo era inefficace, salvo che mostrargli le genti perdute","Tanto giù cadde, che tutti argomenti a la salute sua eran già corti, fuor che mostrarli le perdute genti" "E la Regina del Cielo, per la quale io ardo tutto d'amore, ci renderà la sua grazia, poiché io sono il suo fedele Bernardo","E la regina del cielo, ond’io ardo tutto d’amor, ne farà ogne grazia, però ch’i’ sono il suo fedel Bernardo" mi disse il dolce maestro che mi aveva dalla parte dove le persone hanno il cuore,"disse ‘l dolce maestro, che m’avea da quella parte onde ‘l cuore ha la gente" "Osserva colui che ha quella spada in mano, che precede gli altri come il loro signore:quello è Omero, il più grande di tutti i poeti","Mira colui con quella spada in mano, che vien dinanzi ai tre sì come sire: quelli è Omero poeta sovrano" "Una botte, priva delle doghe del fondo, non è bucata così come io vidi un dannato tagliato dal mento fin dove si scorreggia","Già veggia, per mezzul perdere o lulla, com’io vidi un, così non si pertugia, rotto dal mento infin dove si trulla" Qui si sale,Qui si monta "Ah, povero me",Oh me dolente "Ma dopo che le altre donne lasciarono che fosse lei a parlare, alzatasi in piedi, rispose rossa di sdegno","Ma poi che l’altre vergini dier loco a lei di dir, levata dritta in pè, rispuose, colorata come foco" "Non appena ci saremo rivestiti della nostra carne gloriosa e santa, la nostra persona sarà più gradita per essere nuovamente integra","Come la carne gloriosa e santa fia rivestita, la nostra persona più grata fia per esser tutta quanta" "Non so che cosa s'aspetti o che cosa brami l'italia, che non pare avvertire i suoi mali: vecchia, oziosa e indolente dormirà sempre e non ci sarà chi la svegli?","Che s' aspetti non so, né che s'agogni italia, che suoi guai non par che senta: vecchia, oziosa e lenta, dormirà sempre, e non fia chi la svegli?" lo vuole la giustizia e la pietà mi trattiene qui,giustizia vuole e pietà mi ritene "Tu sai che esso dimorò più di trecento anni ad Alba Longa, fino al momento in cui Orazi e Curiazi lottarono ancora per lui","Tu sai ch’el fece in Alba sua dimora per trecento anni e oltre, infino al fine che i tre a’ tre pugnar per lui ancora" "per cui il giorno stava finendo, quando ci apparve lieto l'angelo di Dio","onde ‘l giorno sen giva, come l’angel di Dio lieto ci apparse" "Quel Serafino che è più vicino a Dio, Mosè, Samuele, Giovanni Battista o Evangelista, addirittura Maria, hanno la loro sede nello stesso Cielo di questi spiriti che ti sono appena apparsi, né la loro permanenza lì ha una durata più lunga o più breve","D’i Serafin colui che più s’india, Moisè, Samuel, e quel Giovanni che prender vuoli, io dico, non Maria, non hanno in altro cielo i loro scanni che questi spirti che mo t’appariro, né hanno a l’esser lor più o meno anni" e io sono colui che per primo portai lassù il nome di Colui che portò sulla Terra la verità che ci innalza a tal punto,e quel son io che sù vi portai prima lo nome di colui che ‘n terra addusse la verità che tanto ci soblima "Maestro mio, ora che strada prenderemo","Maestro mio, che via faremo " E dopo che ha pensato non manifesta il suo pensiero fino a che non trova conferma nella realtà.,"Quand'ha pensato, riten su' pensero infin a tanto che 'l ver l'asigura." "e a quel punto chinò la fronte, senza aggiungere altro e restando turbato","e qui chinò la fronte, e più non disse, e rimase turbato" Solo le due luci che sono salite all'Empireo si trovano in Paradiso con i loro corpi,Con le due stole nel beato chiostro son le due luci sole che saliro "E devi sapere che il bosco sacro dove ti trovi è pieno di ogni semente, e ha in sé dei frutti che non crescono nel mondo","E saper dei che la campagna santa dove tu se’, d’ogne semenza è piena, e frutto ha in sé che di là non si schianta" E con questi pensieri la mia anima prova sollievo.,Ed in questo penser l'alma respira. "un amore di autentico bene, pieno di gioia","amor di vero ben, pien di letizia" Qui io risiedo coi bambini innocenti che la morte ha portato via prima che fossero lavati dal peccato originale,Quivi sto io coi pargoli innocenti dai denti morsi de la morte avante che fosser da l’umana colpa essenti Le parole iniziali erano sempre 'Agnus Dei',Pur 'Agnus Dei' eran le loro essordia "infatti il volto era girato dalla parte della schiena e loro erano costretti ad andare all'indietro, perché non potevano guardare in avanti","ché da le reni era tornato ’l volto, e in dietro venir li convenia, perché ’l veder dinanzi era lor tolto" "Allora ci muovemmo seguendo quella guida fidata, lungo l'argine del fiume di sangue dove i dannati emettevano alte grida","Or ci movemmo con la scorta fida lungo la proda del bollor vermiglio, dove i bolliti facieno alte strida" "né il misero Icaro, quando si sentì spennare la schiena dalla cera surriscaldata, mentre il padre gli gridava:","né quando Icaro misero le reni sentì spennar per la scaldata cera, gridando il padre a lui" e non c'era altra strada se non questa per la quale mi sono inoltrato con lui,e non lì era altra via che questa per la quale i’ mi son messo "E intanto, su un ripiano roccioso che tagliava il monte trasversalmente, venivano verso di noi delle anime poco lontane, che cantavano il Salmo 'Miserere' a versetti alternati","E ‘ntanto per la costa di traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando ‘Miserere’ a verso a verso" "e tutti sembravano contenti di essere nominati, così che non vidi un solo gesto di stizza","e del nomar parean tutti contenti, sì ch’io però non vidi un atto bruno" "Capita così di rado, padre, che si colga l'alloro per il trionfo di un condottiero o di un poeta, che la fronda di Peneo dovrebbe far nascere gioia nella gioiosa divinità di Delfi, quando è desiderata da qualcuno","Sì rade volte, padre, se ne coglie per triunfare o cesare o poeta, colpa e vergogna de l’umane voglie,che parturir letizia in su la lieta delfica deità dovria la fronda peneia, quando alcun di sé asseta" "Mi portò fino a del fogliame posto in ombra, in un posto ricco di fiori di ogni colore.",Menommi sott'una freschetta foglia là dov' i' vidi fior d'ogni colore. "Corri al passaggio: è bene che tu scenda, mentre il mostro è in preda alla furia","Corri al varco: mentre ch’e’ ’nfuria, è buon che tu ti cale" "Inoltre Feltre rimpiangerà il tradimento del suo empio vescovo, che sarà talmente odioso che nessuno fu mai imprigionato per un atto simile","Piangerà Feltro ancora la difalta de l’empio suo pastor, che sarà sconcia sì, che per simil non s’entrò in malta" "E dopo la fine delle sue parole, i cerchi sfavillarono come un ferro incandescente che sprizza scintille","E poi che le parole sue restaro, non altrimenti ferro disfavilla che bolle, come i cerchi sfavillaro" "Ritengo un'impresa temeraria, a dire il vero, mettersi alla mercé di uno troppo potente, come i miei occhi che si specchiarono in quelli della donna più affascinante, rimanendone vinti senza che altre bellezze diano a lei forza: sono spinti a farlo proprio come la schiera dei vassalli di un signore potente che, quando lui vuole usare la sua forza, si prepara tutta a esaltarne il valore.","Tegno de folle 'mpres', a lo ver dire, chi s'abandona inver' troppo possente, sì como gli occhi miei che fér' esmire incontr'a quelli de la più avenente che sol per lor èn vinti senza ch'altre bellezze li dian forza: ché a ciò far son pinti, sì come gran baronia di segnore, quando vuol usar forza, tutta s'apresta in donarli valore." "Le sfere celesti, che sono corpi fisici, sono grandi o piccole a seconda della maggiore o minore virtù che si estende in ogni loro parte",Li cerchi corporai sono ampi e arti secondo il più e ‘l men de la virtute che si distende per tutte lor parti "mentre io ero guidato da Virgilio, salendo lungo il monte che purifica le anime, anche se io mi sento ben preparato a reggere i colpi della sventura","mentre ch’io era a Virgilio congiunto su per lo monte che l’anime cura e discendendo nel mondo defunto, dette mi fuor di mia vita futura parole gravi, avvegna ch’io mi senta ben tetragono ai colpi di ventura" Ma egli ci depose dolcemente sul fondo dell'Inferno che divora Lucifero e Giuda,"Ma lievemente al fondo che divora Lucifero con Giuda, ci sposò" "così fece l'immagine santa che muoveva le ali spinte da tanti beati, mentre io alzai lo sguardo verso di essa","cotal si fece, e sì levai i cigli, la benedetta imagine, che l’ali movea sospinte da tanti consigli" infatti il sole aveva lasciato il meridiano al Toro e la notte allo Scorpione,ché ‘l sole avea il cerchio di merigge lasciato al Tauro e la notte a lo Scorpio Ecco perché Esaù è diverso dal fratello Giacobbe,Quinci addivien ch’Esaù si diparte per seme da Iacòb poi mi rispose tanto lieta che sembrava ardere nell'amore dello Spirito Santo,"da indi mi rispuose tanto lieta, ch’arder parea d’amor nel primo foco:" quindi lo posò a terra per allontanarsi,indi a partirsi in terra lo distese "Oh, quanto mi sembrava pieno di disprezzo",Ahi quanto mi parea pien di disdegno "Me ne vado silenzioso, perché le parole disperate farebbero piangere la gente, ed io desidero piangere da solo.","Tacito vo, ché le parole morte farian pianger la gente, ed i' desio che le lagrime mie si spargan sole." Da lì scese come una folgore contro Giuba,Da indi scese folgorando a Iuba "Il movimento e la virtù delle ruote celesti devono procedere dalle intelligenze angeliche, come l'arte del martello deriva dal fabbro","Lo moto e la virtù d’i santi giri, come dal fabbro l’arte del martello, da’ beati motor convien che spiri" Allora lui scrollò il capo e disse:,Ond’ei crollò la fronte e disse: "O mio maestro, la sua morte violenta che non è ancora stata vendicata da nessuno che, in quanto membro della sua consorteria, ne condivida l'onta, lo rese disdegnoso","O duca mio, la violenta morte che non li è vendicata ancor per alcun che de l’onta sia consorte, fece lui disdegnoso" ma non al punto che il ricordo di lui non si conservi,ma non però che puro già mai rimagna d’essi testimonio "ma chi comprende che i vivi suggelli di ogni bellezza diventano tanto più potenti quanto più si sale in Cielo, e che io nel Cielo di Marte non mi ero ancora rivolto ad essi, può scusarmi di ciò di cui io mi accuso per scusarmi, e capire che dico la verità: infatti non ho escluso qui che la bellezza degli occhi di Beatrice fosse superiore allo spettacolo celeste, poiché essi salendo diventano più puri e splendenti","ma chi s’avvede che i vivi suggelli d’ogne bellezza più fanno più suso, e ch’io non m’era lì rivolto a quelli, escusar puommi di quel ch’io m’accuso per escusarmi, e vedermi dir vero: ché ‘l piacer santo non è qui dischiuso, perché si fa, montando, più sincero" "O buon Fabrizio Luscinio, tu preferisti essere povero e virtuoso piuttosto che ricco e vizioso","O buon Fabrizio, con povertà volesti anzi virtute che gran ricchezza posseder con vizio" E giungo in una parte dove non c'è nulla che sia illuminato,E vegno in parte ove non è che luca Qui ogni eretico è sepolto col suo simile e le tombe sono più o meno calde,"Simile qui con simile è sepolto, e i monimenti son più e men caldi" "Dal Limbo, da dove la tua donna evocò Virgilio, io desiderai di ascendere in Cielo per anni","Quindi onde mosse tua donna Virgilio, quattromilia trecento e due volumi di sol desiderai questo concilio" "e io, che ero devotamente sollecito a ogni suo comando, rivolsi la mente e gli occhi là dove lei volle","e io, che tutto ai piedi d’i suoi comandamenti era divoto, la mente e li occhi ov’ella volle diedi" "perciò, se io sono stato fra i penitenti che espiano l'avarizia, ciò mi è toccato per espiare il peccato opposto","però, s’io son tra quella gente stato che piange l’avarizia, per purgarmi, per lo contrario suo m’è incontrato" "e così fecero queste anime, dal momento che potevano tornare nel loro convento",e così queste fero possendo rifuggir nel santo loco e sconto già qui la pena per essermi pentito prima della fine della mia vita,e già mi purgo per ben dolermi prima ch’a lo stremo "Presso la porta di San Pietro che oggi è carica della nuova fellonia, abitavano i Ravignani, da cui è disceso il conte Guido Guerra e chiunque ha poi preso il nome da Bellincione Berti","Sovra la porta ch’al presente è carca di nova fellonia di tanto peso che tosto fia iattura de la barca, erano i Ravignani, ond’è disceso il conte Guido e qualunque del nome de l’alto Bellincione ha poscia preso" E lui a me:,Ed elli a me: "e quella non rispose alla domanda, ma ci chiese del paese da dove venivamo e della nostra vita","e quella non rispuose al suo dimando, ma di nostro paese e de la vita ci ‘nchiese" "Fino al giorno in cui la gran dote della Provenza non tolse ai miei discendenti ogni ritegno, la dinastia compì poche imprese ma nondimeno non commise malefatte","Mentre che la gran dota provenzale al sangue mio non tolse la vergogna, poco valea, ma pur non facea male" "Ma poiché il tempo umano al quale tu sei soggetto fugge via, ci fermeremo qui, come il bravo sarto che produce la veste a seconda di quanto panno dispone","Ma perché ‘l tempo fugge che t’assonna, qui farem punto, come buon sartore che com’elli ha del panno fa la gonna" al fine di vegliare e dormire sino alla morte con quello sposo che accetta ogni voto che la carità conforma alla sua volontà,perché fino al morir si vegghi e dorma con quello sposo ch’ogne voto accetta che caritate a suo piacer conforma e cantando diceva:,e cantando dicea: "Qui pose dolcemente a terra il carico, che era dolce da portare attraverso la roccia ripida e scoscesa e che sarebbe un duro sentiero anche per le capre","Quivi soavemente spuose il carco, soave per lo scoglio sconcio ed erto che sarebbe a le capre duro varco" "È bene conoscerne qualcuno: degli altri sarà preferibile tacere, perché occorrerebbe troppo tempo a elencarli tutti","Saper d’alcuno è buono: de li altri fia laudabile tacerci, ché ’l tempo sarìa corto a tanto suono" "Come il sonno si interrompe, quando d'improvviso una luce colpisce gli occhi chiusi, così che esso scompare gradualmente poco alla volta","Come si frange il sonno ove di butto nova luce percuote il viso chiuso, che fratto guizza pria che muoia tutto" "Ma poiché colei che fila giorno e notte non aveva ancora filato tutta la quantità della sua vita che Cloto stabilisce per ognuno e avvolge, la sua anima, che è sorella mia e tua, non poteva venire fin quassù da sola, in quanto non vede al nostro stesso modo","Ma perché lei che dì e notte fila non li avea tratta ancora la conocchia che Cloto impone a ciascuno e compila, l’anima sua, ch’è tua e mia serocchia, venendo sù, non potea venir sola, però ch’al nostro modo non adocchia" "e Borgo Santi Apostoli sarebbe più tranquillo, se non avesse acquistato nuovi vicini","e ancor saria Borgo più quieto, se di novi vicin fosser digiuni" "e poi gridavano di mogli e mariti che furono casti, come il vincolo matrimoniale impone loro",indi donne gridavano e mariti che fuor casti come virtute e matrimonio imponne "In questo modo procedemmo fino alla luce, dicendo cose che è bello tacere, proprio come era bello parlarne in quel luogo","Così andammo infino a la lumera, parlando cose che ’l tacere è bello, sì com’era ’l parlar colà dov’era" "Tu mi fai ricordare dove si trovava e come era Proserpina, nel momento in cui la madre perse lei, e lei l'eterna primavera","Tu mi fai rimembrar dove e qual era Proserpina nel tempo che perdette la madre lei, ed ella primavera" "la quale molte volte opprime l'uomo e lo fa desistere da un'impresa onorevole, proprio come una falsa immagine fa imbizzarrire una bestia quando si adombra","la qual molte fiate l’omo ingombra sì che d’onrata impresa lo rivolve, come falso veder bestia quand’ombra" "Qui giaccio con più di mille dannati: qua dentro è Federico II di Svevia, nonché il cardinale Ottaviano degli Ubaldini","Qui con più di mille giaccio: qua dentro è ’l secondo Federico, e ’l Cardinale" "e se ci è negato di passare più oltre, affrettiamoci a tornare sui nostri passi","e se ’l passar più oltre ci è negato, ritroviam l’orme nostre insieme ratto" "e la spada si è unita al pastorale, ed è inevitabile che le due cose stiano male insieme, unite in modo forzato","ed è giunta la spada col pasturale, e l’un con l’altro insieme per viva forza mal convien che vada" "ma quando ci trovammo liberi da ogni impaccio, là dove il monte si allarga a formare la I Cornice, io affaticato ed entrambi incerti sul cammino da intraprendere, restammo su quel ripiano solitario come una strada nel deserto","ma quando fummo liberi e aperti sù dove il monte in dietro si rauna, io stancato e amendue incerti di nostra via, restammo in su un piano solingo più che strade per diserti" Non so quanto mi resti da vivere,Non so quant’io mi viva "Come volteggia una donna che danza, con i piedi stretti a terra e fra di loro, e mette a malapena un piede davanti all'altro, così lei si volse verso di me sui fiorellini rossi e gialli, non diversamente da una vergine che abbassi gli occhi dignitosi","Come si volge, con le piante strette a terra e intra sé, donna che balli, e piede innanzi piede a pena mette, volsesi in su i vermigli e in su i gialli fioretti verso me, non altrimenti che vergine che li occhi onesti avvalli" "Io vidi la roccia scura, lungo le pareti e sul fondo della fossa, piena di buchi, tutti della stessa larghezza e di forma circolare","Io vidi per le coste e per lo fondo piena la pietra livida di fóri, d’un largo tutti e ciascun era tondo" allora lui sollevò un poco le ciglia,ond’ei levò le ciglia un poco in suso "Come quello che vede qualcosa in sogno, e quando si sveglia gli resta l'impressione nell'animo e non riesce a ricordare nulla, così sono io, dal momento che quasi tutta la mia visione è svanita dalla mia memoria, ma nel cuore è ancora presente la dolcezza che nacque da essa","Qual è colui che sognando vede, che dopo ‘l sogno la passione impressa rimane, e l’altro a la mente non riede, cotal son io, ché quasi tutta cessa mia visione, e ancor mi distilla nel core il dolce che nacque da essa" "E come da questa parte il seggio glorioso della Regina del Cielo e gli altri sottostanti formano questa linea divisoria, così fa dalla parte opposta quello di Giovanni Battista, che, sempre santo, soffrì il deserto e il martirio, e poi rimase all'inferno per due anni","E come quinci il glorioso scanno de la donna del cielo e li altri scanni di sotto lui cotanta cerna fanno, così di contra quel del gran Giovanni, che sempre santo ‘l diserto e ‘l martiro sofferse, e poi l’inferno da due anni" "e io, che ero ancora tormentato dalla sete di sapere, esternamente tacevo e dentro di me dicevo: 'Forse lui sarà irritato dalle mie troppe domande'","e io, cui nova sete ancor frugava, di fuor tacea, e dentro dicea: 'Forse lo troppo dimandar ch’io fo li grava'" "Tuttavia, d'ora in avanti le mie parole saranno più semplici, quanto sarà necessario perché il tuo rozzo ingegno possa capirle","Veramente oramai saranno nude le mie parole, quanto converrassi quelle scovrire a la tua vista rude" "Prima che i vostri uncini mi colpiscano, si faccia avanti uno di voi che mi ascolti, e poi decidete se è il caso o meno di uncinarmi","Innanzi che l’uncin vostro mi pigli, traggasi avante l’un di voi che m’oda, e poi d’arruncigliarmi si consigli" Non ti stupire se io sorrido del tuo pensiero infantile,Non ti maravigliar perch’io sorrida appresso il tuo pueril coto "Sicché io, che sono vissuto in continua guerra e tra le tempeste, possa morire in pace e in un porto sicuro.","Sí che, s' io vissi in guerra ed in tempesta, mora in pace ed in porto." "Ella non ci diceva nulla, ma ci lasciava avvicinare, limitandosi a guardare come fa il leone quando sta in attesa","Ella non ci dicea alcuna cosa, ma lasciavane gir, solo sguardando a guisa di leon quando si posa" "Lì nel marmo era intagliato il carro e i buoi che portavano l'Arca Santa, per la quale si ha timore di svolgere un compito non affidato","Era intagliato lì nel marmo stesso lo carro e ‘ buoi, traendo l’arca santa, per che si teme officio non commesso" chi lo concede,o chi ’l concede "ma poiché non osservammo la legge umana, seguendo come bestie l'appetito dei sensi, per nostra vergogna quando ci separiamo gridiamo il nome di colei che divenne una bestia nella falsa vacca di legno","ma perché non servammo umana legge, seguendo come bestie l’appetito, in obbrobrio di noi, per noi si legge, quando partinci, il nome di colei che s’imbestiò ne le ’mbestiate schegge" "Come quel cane che abbaia ed è affamato, e poi si placa quando addenta il boccone, poiché non ha altro pensiero che divorarlo, allo stesso modo si placarono le facce sozze del demonio Cerbero, che rintrona a tal punto le anime che vorrebbero essere sorde","Qual è quel cane ch’abbaiando agogna, e si racqueta poi che ’l pasto morde, ché solo a divorarlo intende e pugna, cotai si fecer quelle facce lorde de lo demonio Cerbero, che ’ntrona l’anime sì, ch’esser vorrebber sorde" di sotto ad essa tirò fuori due chiavi,e di sotto da quel trasse due chiavi "Ella rideva in piedi dall'altra sponda, intrecciando con le sue mani più fiori colorati, che quell'alta terra produce senza sementi","Ella ridea da l’altra riva dritta, trattando più color con le sue mani, che l’alta terra sanza seme gitta" "a non gli servì a molto, poiché le ali non furono più rapide della paura del barattiere: quello si immerse e il demone si impennò volando in alto e sollevando il petto:proprio come fa l'anitra di colpo, quando il falcone si avvicina e lei si tuffa in acqua, così che il rapace torna in alto stizzito e stanco","Ma poco i valse: ché l’ali al sospetto non potero avanzar: quelli andò sotto, e quei drizzò volando suso il petto: non altrimenti l’anitra di botto, quando ’l falcon s’appressa, giù s’attuffa, ed ei ritorna sù crucciato e rotto" "O luce suprema, che ti sollevi così tanto rispetto all'intelletto umano, riporta alla mia mente un poco di quello che apparivi allora, e rendi il mio linguaggio tanto efficace che io possa lasciare ai posteri una sola scintilla della tua gloria","O somma luce che tanto ti levi da’ concetti mortali, a la mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch’una favilla sol de la tua gloria possa lasciare a la futura gente" "Sta' fermo, Scarmiglione","Posa, posa, Scarmiglione" "Il mio sguardo seguiva quelle luci e le seguì finché la distanza, che era notevole, gli impedì di spingersi più oltre","Lo viso mio seguiva i suoi sembianti, e seguì fin che ’l mezzo, per lo molto, li tolse il trapassar del più avanti" "Le donne ancora non esibivano catenelle, corone, gonne ricamate, cinture che fossero più appariscenti delle persone","Non avea catenella, non corona, non gonne contigiate, non cintura che fosse a veder più che la persona" "La vicinanza e la distanza, lì nell'Empireo, non aggiunge né toglie nulla: infatti, dove Dio governa direttamente, le leggi naturali non hanno alcun valore","Presso e lontano, lì, né pon né leva: ché dove Dio sanza mezzo governa, la legge natural nulla rileva" "E affinché tu porti notizie di me, sappi che sono Bertran de Born, quello che diede al giovane re i cattivi consigli","E perché tu di me novella porti, sappi ch’i’ son Bertram dal Bornio, quelli che diedi al re giovane i ma’ conforti" Ogni qual volta una di queste chiavi non funziona e non si gira come si deve nella toppa,"Quandunque l’una d’este chiavi falla, che non si volga dritta per la toppa" Vieni più in fretta,Vien più tosto Fa' in modo di non separarti da me,Guarda che da me tu non sia mozzo "Come gli uccelli che svernano lungo il Nilo, a volte, fanno una larga schiera in cielo, poi volano più in fretta e vanno in fila, così tutte le anime che erano lì, voltandosi, affrettarono il passo, veloci a causa della loro magrezza e della volontà di espiazione","Come li augei che vernan lungo ‘l Nilo, alcuna volta in aere fanno schiera, poi volan più a fretta e vanno in filo, così tutta la gente che lì era, volgendo ‘l viso, raffrettò suo passo, e per magrezza e per voler leggera" "O donna in cui si rafforza la mia speranza, e che per la mia salvezza tollerasti di lasciare le tue orme nell'Inferno, se ho potuto vedere tante cose riconosco che tale grazia e tale virtù è derivata dal tuo potere e dalla tua bontà","O donna in cui la mia speranza vige, e che soffristi per la mia salute in inferno lasciar le tue vestige, di tante cose quant’i’ ho vedute, dal tuo podere e da la tua bontate riconosco la grazia e la virtute" "E se la stella si trasformò e rise, figuriamoci come potei fare io che, per la mia natura mortale, sono soggetto a ogni tipo di mutamento","E se la stella si cambiò e rise, qual mi fec’io che pur da mia natura trasmutabile son per tutte guise" "La sposa del vecchio Titone si affacciava già col volto pallido al balcone d'oriente, fuori dall'abbraccio del suo dolce amante","La concubina di Titone antico già s’imbiancava al balco d’oriente, fuor de le braccia del suo dolce amico" "Io sono l'amore di un angelo, che giro attorno all'alta gioia che spira dal ventre che ospitò il nostro alto desiderio","Io sono amore angelico, che giro l’alta letizia che spira del ventre che fu albergo del nostro disiro" "Come la torre della Garisenda appare a chi la guarda da sotto, quando una nuvola le passa sopra, così che sembra pendere in avanti","Qual pare a riguardar la Carisenda sotto ’l chinato, quando un nuvol vada sovr’essa sì, ched ella incontro penda" e voglio che tu senta come e perché ciò avvenne,"e come e quare, voglio che m’intenda" "E non mi dà pace né il cadere addormentato né l'alba di un giorno nuovo: tanto che nonostante io sia un misero mortale come tutti, il mio desiderio amoroso è fermo e durevole come le stelle.","E non mi stanca primo sonno od alba: ché, bench' i' sia mortal corpo di terra, lo mi fermo desir vien da le stelle." Io cominciai a dire:,Io cominciai: "L'altra cosa, che ti ho spiegato essere la materia del voto, può tuttavia essere scambiata con qualcos'altro senza commettere peccato","L’altra, che per materia t’è aperta, puote ben esser tal, che non si falla se con altra materia si converta" "Vedi le tristi donne che lasciarono l'ago, la spola e il fuso, per diventare indovine","Vedi le triste che lasciaron l’ago, la spuola e ’l fuso, e fecersi ’ndivine" "infatti dalla sorgente di quel fiume, dove l'Appennino che è separato dal Peloro è tanto massiccio che in pochi altri punti lo è di più, fino alla foce dove restituisce al mare l'acqua che da esso evapora e alimenta il fiume attraverso piogge e nevi, tutti fuggono la virtù come una biscia, o per sfortuna del luogo o per una cattiva abitudine che li induce a questo","ché dal principio suo, ov’è sì pregno l’alpestro monte ond’è tronco Peloro, che ‘n pochi luoghi passa oltra quel segno, infin là ‘ve si rende per ristoro di quel che ‘l ciel de la marina asciuga, ond’hanno i fiumi ciò che va con loro, vertù così per nimica si fuga da tutti come biscia, o per sventura del luogo, o per mal uso che li fruga" "È mai successo che un'anima del I Cerchio, la cui unica pena è non avere speranza di salvezza, sia scesa in fondo al basso Inferno","In questo fondo de la trista conca discende mai alcun del primo grado, che sol per pena ha la speranza cionca" "maestro, ti prego con insistenza e ti prego ancora, così che la preghiera valga per mille, che tu non mi neghi di aspettare che quella fiamma a due punte venga qui","maestro, assai ten priego e ripriego, che ’l priego vaglia mille, che non mi facci de l’attender niego fin che la fiamma cornuta qua vegna" "Solo a pensarci mi pare straordinario come l'umanità abbia potuto smarrirsi a tal punto da prendere il mondo senza criterio, come se durasse in eterno, e ciascuno s'ingegna a fare i propri comodi, come se non esistesse un'altra vita: e poi viene la morte e gli scompiglia i piani, facendoglieli andare a vuoto.","Pur a pensar mi par gran meraviglia come l'umana gent' è sì smarrita che largamente questo mondo piglia com' regnasse così senza finita, e 'n adagiarsi ciascun s'assottiglia come non fusse mai più altra vita: e poi vène la morte e lo scompiglia, e tutta sua 'ntenzion li vèn fallita." "E se non fosse per la pioggia che rende infuocato questo luogo, io ti direi che la fretta si addice più a te che a loro","E se non fosse il foco che saetta la natura del loco, i’ dicerei che meglio stesse a te che a lor la fretta" "e per tre volte ruotò intorno a Beatrice, intonando un canto così celestiale che la mia fantasia non mi permette di descriverlo","e tre fiate intorno di Beatrice si volse con un canto tanto divo, che la mia fantasia nol mi ridice" "La sua spalla, acuminata e rialzata, caricava un peccatore che giaceva riverso con entrambi i fianchi, del quale il diavolo teneva strettamente le caviglie","L’omero suo, ch’era aguto e superbo, carcava un peccator con ambo l’anche, e quei tenea de’ piè ghermito ’l nerbo" "Puoi capire bene che la cattiva guida dei pontefici è la ragione che ha corrotto il mondo, non certo la vostra natura influenzata dai Cieli","Ben puoi veder che la mala condotta è la cagion che ’l mondo ha fatto reo, e non natura che ’n voi sia corrotta" "Non so dire chi fosse l'artefice, ma qualcuno gli aveva legato il braccio sinistro davanti e il destro dietro con una catena, che lo teneva avvinto dal collo in giù, in modo tale che dov'era visibile si avvolgeva in cinque giri","A cigner lui qual che fosse ’l maestro, non so io dir, ma el tenea soccinto dinanzi l’altro e dietro il braccio destro d’una catena che ’l tenea avvinto dal collo in giù, sì che ’n su lo scoperto si ravvolgea infino al giro quinto" "Vedi Tiresia, che si tramutò da maschio a femmina cambiando tutte le membra","Vedi Tiresia, che mutò sembiante quando di maschio femmina divenne cangiandosi le membra tutte quante" "Vi seduce uno inutile inganno: vedete poco e credete di veder molto, perché cercate amore o fedeltà in un cuore venale.","Vano error vi lusinga: poco vedete e parvi veder molto, ché 'n cor venale amor cercate o fede." "Oh, quanto è insufficiente il mio linguaggio a esprimere ciò che ricordo",Oh quanto è corto il dire e come fioco al mio concetto "Possa Dio, o lettore, lasciare che tu colga il frutto di questa lezione: pensa da te stesso come io potevo evitare di piangere, quando vidi da vicino la figura umana così stravolta, mentre i dannati bagnavano di lacrime le natiche lungo la fessura","Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto di tua lezione, or pensa per te stesso com’io potea tener lo viso asciutto, quando la nostra imagine di presso vidi sì torta, che ’l pianto de li occhi le natiche bagnava per lo fesso" "e immagini che queste due corone, concentriche, ruotino in modo che ciascuna proceda in una direzione opposta","e l’un ne l’altro aver li raggi suoi, e amendue girarsi per maniera che l’uno andasse al primo e l’altro al poi" "e non ne celò il senso per sua scelta, ma lo fece necessariamente in quanto il concetto espresso andava ben oltre al limite dell'intelletto umano","né per elezion mi si nascose, ma per necessità, ché ‘l suo concetto al segno d’i mortal si soprapuose" "e come si può vedere un fulmine che cade da una nuvola, così l'istinto naturale può far tendere l'uomo verso il basso, attirato dal falso piacere dei beni terreni","e sì come veder si può cadere foco di nube, sì l’impeto primo l’atterra torto da falso piacere" "Provo dolore a ripensare al viso bello, allo sguardo angelico, al suo bel portamento nobile!","Oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, oimè il leggiadro portamento altero!" "Siamo appena arrivati, poco prima di voi, attraverso un'altra strada che fu così ardua che l'ascesa del monte al confronto ci sembrerà uno scherzo","Dianzi venimmo, innanzi a voi un poco, per altra via, che fu sì aspra e forte, che lo salire omai ne parrà gioco" Pensate a quando la lascerete.,Pensate a la partita. "infatti qui si entra accolti da canti, laggiù da feroci lamenti","ché quivi per canti s’entra, e là giù per lamenti feroci" "poi esse fuggono via, prima che le guance siano coperte di pelo",poi ciascuna pria fugge che le guance sian coperte "Mentre io traevo piacere a osservare l'immagine di tanti esempi di umiltà, preziosi per l'artista che li ha prodotti","Mentr’io mi dilettava di guardare l’imagini di tante umilitadi, e per lo fabbro loro a veder care," "O stelle gloriose, o luce piena di grande virtù, dalla quale io ammetto di aver ricevuto tutto il mio ingegno, quale che esso sia, con voi sorgeva e tramontava colui","O gloriose stelle, o lume pregno di gran virtù, dal quale io riconosco tutto, qual che si sia, il mio ingegno, con voi nasceva e s’ascondeva vosco quelli ch’è padre d’ogne mortal vita, quand’io senti’ di prima l’aere tosco" "Mi sembrava che il suo viso fosse ardente di carità, e aveva gli occhi così pieni di gioia che sono costretto a passare oltre senza poterli descrivere","Pariemi che ‘l suo viso ardesse tutto, e li occhi avea di letizia sì pieni, che passarmen convien sanza costrutto" Ardo e mi sento gelare.,Ed ardo e son un ghiaccio. In seguito sentii:,Seguentemente intesi: L'uomo può essere violento contro se stesso e nel suo patrimonio,Puote omo avere in sé man violenta e ne’ suoi beni E il tronco:,E ’l tronco: "e continuerò a girare, regina del Cielo, finché seguirai tuo Figlio e renderai più splendente la sfera suprema per entrarvi dentro","e girerommi, donna del ciel, mentre che seguirai tuo figlio, e farai dia più la spera suprema perché lì entre" "Se gli rivelo l'orizzonte delle verità eterne, qui in tua presenza, invoco a mia discolpa il non potermi sottrarre alla tua richiesta","Se la veduta etterna li dislego là dove tu sie, discolpi me non potert’io far nego" Ma Dio lo tollererà poco tempo nel santo ufficio,Ma poco poi sarà da Dio sofferto nel santo officio e il suo tronco gridò:,e ’l tronco suo gridò: "Allora tu eri a tal punto impegnato ad ascoltare Bertran de Born, colui che tenne il castello di Hautefort, che non guardasti verso di lui finché se ne fu andato","Tu eri allor sì del tutto impedito sovra colui che già tenne Altaforte, che non guardasti in là, sì fu partito" "Mi sembravano coperti di un vile cilicio, e l'uno sosteneva l'altro con la spalla, e tutti erano appoggiati alla parete del monte","Di vil ciliccio mi parean coperti, e l’un sofferia l’altro con la spalla, e tutti da la ripa eran sofferti" Io sono Aglauro che divenni sasso,Io sono Aglauro che divenni sasso "In seguito degli uomini, avvezzi al male più che al bene, mi rapirono fuori dal dolce convento: Iddio sa quale fu poi la mia vita","Uomini poi, a mal più ch’a bene usi, fuor mi rapiron de la dolce chiostra: Iddio si sa qual poi mia vita fusi" "e rivolti verso destra ci allontanammo da quell'eterno girare, salendo lungo di esso","e vòlti a destra su per la sua scheggia, da quelle cerchie etterne ci partimmo" Allora Virgilio riprese:,Perciò ricominciò: "e se non piangi, cosa ti fa piangere di solito","e se non piangi, di che pianger suoli" "E se tu pensi a quanto dice il libro della Genesi, vedrai che gli uomini debbono ricavare il sostentamento e progredire da queste due operosità","Da queste due, se tu ti rechi a mente lo Genesì dal principio, convene prender sua vita e avanzar la gente" "ditemi, perché mi sarà molto gradito, se tra voi c'è un'anima che sia italiana","ditemi, ché mi fia grazioso e caro, s’anima è qui tra voi che sia latina" "se tu hai ragione a lagnarti di lui, sapendo chi siete e il suo peccato, io ti ricambierò una volta tornato sulla Terra, purché la lingua con cui parlo non mi caschi","per tal convegno, che se tu a ragion di lui ti piangi, sappiendo chi voi siete e la sua pecca, nel mondo suso ancora io te ne cangi, se quella con ch’io parlo non si secca" "Signore, rendimi giustizia per mio figlio che è stato ucciso, cosa per cui soffro","Segnor, fammi vendetta di mio figliuol ch’è morto, ond’io m’accoro" "Dopo che morì suo padre e che la sua città divenne sacra a Bacco, costei vagò molto tempo per il mondo","Poscia che ’l padre suo di vita uscìo, e venne serva la città di Baco, questa gran tempo per lo mondo gìo" io a lui:,E io a lui: "Al buio si potrebbe addirittura scendere in basso e camminare a questa stessa altezza, finché il sole è dietro l'orizzonte","Ben si poria con lei tornare in giuso e passeggiar la costa intorno errando, mentre che l’orizzonte il dì tien chiuso" "O grandi scipioni, o bruto fedele alla repubblica, come siete felici, se laggiù è già giunta la notizia dell'ufficio messo in buone mani!","O grandi scipioni, o fedel bruto, quanto v' aggrada, s' egli è ancor venuto romor là giú del ben locato officio!" "Certo bisogna aiutarli a lavare i loro peccati che portano dalla Terra, cosicché, purificati e lavati, possano salire al Cielo","Ben si de’ loro atar lavar le note che portar quinci, sì che, mondi e lievi, possano uscire a le stellate ruote" "l'altro mostrava l'interesse opposto, impugnando una spada lucida e aguzza, tanto che mi fece paura anche se ero da questa parte del fiume","mostrava l’altro la contraria cura con una spada lucida e aguta, tal che di qua dal rio mi fé paura" "Ed ecco che un serpente si avventò contro un dannato che era dalla nostra parte e lo morse sulla nuca, tra collo e spalle","Ed ecco a un ch’era da nostra proda, s’avventò un serpente che ’l trafisse là dove ’l collo a le spalle s’annoda" "e frate Catalano, che se ne accorse, mi disse:","e ’l frate Catalan, ch’a ciò s’accorse, mi disse:" questa porta non si apre,non s’apre questa calla vedi che mi piego verso di essa dal desiderio,vedi che del disio ver’ lei mi piego "Dopo che avevamo percorso mille passi, quella schiera distava ancora da noi lo spazio che un buon lanciatore coprirebbe scagliando un sasso con la mano, quando essi si strinsero tutti alla parete rocciosa del monte e rimasero fermi lì, proprio come si ferma a guardare chi va ed è in dubbio","Ancora era quel popol di lontano, i’ dico dopo i nostri mille passi, quanto un buon gittator trarria con mano, quando si strinser tutti ai duri massi de l’alta ripa, e stetter fermi e stretti com’a guardar, chi va dubbiando, stassi" "infatti bisogna veramente che lui o qualcuno al suo posto provveda, per evitare che il suo regno subisca ulteriori danni","ché veramente proveder bisogna per lui, o per altrui, sì ch’a sua barca carcata più d’incarco non si pogna" "e un tale splendore non potrà abbagliarci, poiché gli organi del corpo saranno rafforzati per fruire di tutto ciò che potrà darci gioia",né potrà tanta luce affaticarne: ché li organi del corpo saran forti a tutto ciò che potrà dilettarne "e come il suo re fu accondiscendente con lui, così sarà verso il papa il re di Francia","e come a quel fu molle suo re, così fia lui chi Francia regge" "Perché il tuo ingegno devia tanto dal cammino che solitamente percorre, oppure dove altro guarda la tua mente","Perché tanto delira lo ’ngegno tuo da quel che sòle, o ver la mente dove altrove mira" "Sopraffatto dallo stupore, mi rivolsi alla mia guida in cui confida di più","Oppresso di stupore, a la mia guida mi volsi, come parvol che ricorre sempre colà dove più si confida" "Oppure ritirarsi sulla rocca della saggezza, tanto alta quanto faticosa da raggiungere, ma protetta dallo strazio contro il quale oggi vorrei e non posso difendermi.","Overo al poggio faticoso ed alto ritrarmi accortamente da lo strazio del quale oggi vorrebbe, e non pò, aitarme." "Sono più lontano dall'essere soddisfatto che se non ti avessi chiesto nulla, e nella mia mente nutro ancora più dubbi","Io son d’esser contento più digiuno che se mi fosse pria taciuto, e più di dubbio ne la mente aduno" tanto che l'ascoltare e il vedere avvennero allo stesso tempo,né mi fu noto il dir prima che ‘l fatto poi non servirà più alcun riguardo,e poi no i fia riguardo Quando ti rivedrò,Quando fia ch’io ti riveggia "Da lì in avanti si acquietarono le guance coperte di pelo del traghettatore di quella sozza palude, il quale aveva gli occhi circondati da ruote di fiamme","Quinci fuor quete le lanose gote al nocchier de la livida palude, che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote" e mi sembrava che dicesse qualcosa come,e non so che Lì si vedrà la superbia che alimenta la sete di potere e che rende folli i re di Scozia e d'Inghilterra,"Lì si vedrà la superbia ch’asseta, che fa lo Scotto e l’Inghilese folle, sì che non può soffrir dentro a sua meta" "ecco perché qui non si canta, per la stessa ragione per cui Beatrice non ha sorriso",onde qui non si canta per quel che Beatrice non ha riso "Fratello, gli angeli e il Cielo in cui ti trovi sono stati creati nella pienezza del loro essere","Li angeli, frate, e ‘l paese sincero nel qual tu se’, dir si posson creati, sì come sono, in loro essere intero" "Figliolo, segui i miei passi: torniamo indietro, poiché di qua la pianura declina dolcemente verso il punto più basso","Figliuol, segui i miei passi: volgianci in dietro, ché di qua dichina questa pianura a’ suoi termini bassi" "Maestro, che cosa è tanto fastidioso per loro, da farli lamentare così forte","Maestro, che è tanto greve a lor, che lamentar li fa sì forte" "Le luci dei beati che erano dentro al Cielo del Sole dovevano essere davvero splendenti, perché io le distinguevo anche se non erano di colore diverso","Quant’esser convenia da sé lucente quel ch’era dentro al sol dov’io entra’mi, non per color, ma per lume parvente" Io gli risposi:,Rispuos’io lui: ecco le insidie che ti attendono nel giro di pochi anni,ecco le ‘nsidie che dietro a pochi giri son nascose "Tu vuoi sapere se si può contraccambiare un voto mancato con un'altra opera buona, quel tanto che basti a evitare all'anima una controversia con Dio","Tu vuo’ saper se con altro servigio, per manco voto, si può render tanto che l’anima sicuri di letigio" "E io stavo fermo, sordo a ogni richiamo",E io pur fermo e contra coscienza "La tua città, che è tanto piena di invidia che ormai ha raggiunto il limite, mi ospitò nella vita terrena","La tua città, ch’è piena d’invidia sì che già trabocca il sacco, seco mi tenne in la vita serena" "Il Danubio in Austria non si ghiacciò mai così d'inverno, formando una crosta tanto spessa, e neppure il Don sotto il cielo freddo, come quel lago d'Inferno","Non fece al corso suo sì grosso velo di verno la Danòia in Osterlicchi, né Tanai là sotto ’l freddo cielo, com’era quivi" "Dopo che ebbero parlato un poco tra loro, si rivolsero a me facendomi cenni di saluto e il mio maestro sorrise di questo","Da ch’ebber ragionato insieme alquanto, volsersi a me con salutevol cenno, e ’l mio maestro sorrise di tanto" "l'altro era quello di cui tu, Gaville, ti lamenti","l’altr’era quel che tu, Gaville, piagni" Gli risposi:,E io a lui: "O tu che fai onore alla scienza e all'arte, chi sono costoro che hanno tanta considerazione da avere una condizione diversa dalle altre anime","O tu ch’onori scienzia e arte, questi chi son c’hanno cotanta onranza, che dal modo de li altri li diparte" "O dolce padre, cos'è quello che sento","O dolce padre, che è quel ch’i’ odo" Tu ballata senti che sto per morire e che la vita mi abbandona.,"Tu senti, ballatetta, che la morte mi stringe sì, che vita m'abandona." "Raramente accade che la fortuna maligna non si opponga alle imprese nobili, essa che non è solita assecondare le opere magnanime.","Rade volte adiven ch' a l'alte imprese fortuna ingiuriosa non contrasti, ch' a gli animosi fatti mal s' accorda." "come a una luce improvvisa ci si sveglia, per la facoltà visiva che corre incontro al bagliore che passa attraverso le membrane dell'occhio, e chi si sveglia non distingue bene ciò che vede, tanto è confuso il suo improvviso destarsi, finché la facoltà percettiva non viene in suo aiuto","E come a lume acuto si disonna per lo spirto visivo che ricorre a lo splendor che va di gonna in gonna, e lo svegliato ciò che vede aborre, sì nescia è la sùbita vigilia fin che la stimativa non soccorre" "Per tutto il tempo in cui saremo beati in Paradiso, il nostro ardore di carità irradierà intorno a noi questo splendore","Quanto fia lunga la festa di paradiso, tanto il nostro amore si raggerà dintorno cotal vesta" Capii che in quella carica il mio cuore non trovava appagamento e non potevo aspirare a una dignità più alta,"Vidi che lì non s’acquetava il core, né più salir potiesi in quella vita" e dal canto di quest'ultima le altre assumevano un ritmo di danza lento o veloce,e dal canto di questa l’altre toglien l’andare e tarde e ratte "Ora i predicatori si esibiscono in motti e lazzi, e purché abbiano suscitato il riso si gonfiano di orgoglio e non chiedono altro","Ora si va con motti e con iscede a predicare, e pur che ben si rida, gonfia il cappuccio e più non si richiede" "Lì di fronte, sopra l'erba verde come smalto, mi furono mostrati gli spiriti magni","Colà diritto, sovra ’l verde smalto, mi fuor mostrati li spiriti magni" Non concentrare l'attenzione sulla forma della pena: pensa a ciò che la seguirà,Non attender la forma del martìre: pensa la succession "Vincendomi con la luce del suo sorriso, lei mi disse:","Vincendo me col lume d’un sorriso, ella mi disse:" "lei, sempre stando ferma sul fianco sinistro del carro, rivolse poi le sue parole a quelle creature devote","Ella, pur ferma in su la detta coscia del carro stando, a le sustanze pie volse le sue parole così poscia:" "infatti l'alta provvidenza, ponendoli come custodi della V Bolgia, vietò loro di allontanarsi da essa","ché l’alta provedenza che lor volle porre ministri de la fossa quinta, poder di partirs’indi a tutti tolle" "E il mio spirito, che era stato già tanto tempo senza tremare, colpito dallo stupore per la sua presenza, anche senza vederla con gli occhi, grazie a una virtù nascosta che mosse da lei, sentì la grande potenza di un antico amore","E lo spirito mio, che già cotanto tempo era stato ch’a la sua presenza non era di stupor, tremando, affranto, sanza de li occhi aver più conoscenza, per occulta virtù che da lei mosse, d’antico amor sentì la gran potenza" "così vedemmo che quel fiume rosso ricadeva giù per un burrone scosceso, facendo tanto rumore che in poco tempo avrebbe danneggiato l'udito","così, giù d’una ripa discoscesa, trovammo risonar quell’acqua tinta, sì che ’n poc’ora avria l’orecchia offesa" "Io mi strinsi tutto alla mia guida, e non staccavo gli occhi dall'aspetto poco rassicurante dei diavoli","I’ m’accostai con tutta la persona lungo ’l mio duca, e non torceva li occhi da la sembianza lor ch’era non buona" "Il bene fatto da un altro che gioverà a te, se dimentichi il tuo dovere","L’altrui bene a te che fia, se ‘l tuo metti in oblio" "perciò nel Cerchio meno ampio, là dove ha sede Lucifero, è punito eternamente chi ha commesso tradimento","onde nel cerchio minore, ov’è ’l punto de l’universo in su che Dite siede, qualunque trade in etterno è consunto" Ogni tua parola è un indizio gradito del tuo affetto,Ogne tuo dir d’amor m’è caro cenno "È pur vero che io gli dissi scherzando: ""Saprei levarmi in aria in volo""","Vero è ch’i’ dissi lui, parlando a gioco: ""I’ mi saprei levar per l’aere a volo""" "Il mio animo, spinto da un amaro piacere, credendo di sfuggire il disonore con la morte, mi rese ingiusto contro me stesso, che pure non avevo colpe","L’animo mio, per disdegnoso gusto, credendo col morir fuggir disdegno, ingiusto fece me contra me giusto" Poi seguii l'imperatore Corrado III,Poi seguitai lo ‘mperador Currado "La loro voce lo esprime chiaramente quando giungono ai due punti del Cerchio, dove la loro colpa opposta li separa in due schiere distinte",Assai la voce lor chiaro l’abbaia quando vegnono a’ due punti del cerchio dove colpa contraria li dispaia "Vedi come rifiuta gli strumenti umani, così che non vuole remi, né altra vela che non siano le sue ali, pur in luoghi così lontani","Vedi che sdegna li argomenti umani, sì che remo non vuol, né altro velo che l’ali sue, tra liti sì lontani" "Né i Tartari né i Turchi produssero mai tessuti con più colori, ricami di sfondo e a rilievo, né Aracne realizzò mai tele siffatte","Con più color, sommesse e sovraposte non fer mai drappi Tartari né Turchi, né fuor tai tele per Aragne imposte" "cosicché sarà stato un bene, per te, essertene separato",sì ch’a te fia bello averti fatta parte per te stesso Io dirò una cosa incredibile anche se vera: nella antica cerchia muraria si entrava attraverso la porta che prendeva il nome dai Della Pera,Io dirò cosa incredibile e vera: nel picciol cerchio s’entrava per porta che si nomava da quei de la Pera "Solitario e pensieroso i luoghi più abbandonati vado segnando con il mio passo lento e cadenzato e rivolgo lo sguardo, attento ad evitare ogni luogo toccato da orma umana.","Solo e pensoso i piú deserti campi vo mesurando a passi tardi e lenti, e gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio uman l'arena stampi." Io nacqui nel regno di Navarra,I’ fui del regno di Navarra nato "Vedo bene, o sacra luce, come il libero amore in questo Cielo è sufficiente per eseguire il volere della Provvidenza eterna","Io veggio ben, sacra lucerna, come libero amore in questa corte basta a seguir la provedenza etterna" Il maestro ed io entrammo in quel cammino nascosto per tornare alla luce del sole,Lo duca e io per quel cammino ascoso intrammo a ritornar nel chiaro mondo Così la Terra fu creata degna di tutta la perfezione degli esseri animati,Così fu fatta già la terra degna di tutta l’animal perfezione "Vedete il re dalla vita semplice, Enrico III d'Inghilterra,che siede là in disparte: questi ha lasciato eredi migliori","Vedete il re de la semplice vita seder là solo, Arrigo d’Inghilterra: questi ha ne’ rami suoi migliore uscita" Così l'ottavo e il nono cerchio,Così l’ottavo e ‘l nono ma per il suo peccato fu così vicino ad esserlo che non sarebbe passato molto tempo,"ma per la sua follia le fu sì presso, che molto poco tempo a volger era" "Ti ricordi, e te ne devi ricordare, dell'immagine della donna, quando giunse ad imprimersi nel cuore, là dove forse nessun altra avrebbe potuto suscitare un incendio amoroso.","Ben ti ricordi, e ricordar ten déi, de l' imagine sua, quand' ella corse al cor, là dove forse non potea fiammma intrar per altrui face." "E poi non si comincia una guerra senza suono delle campane, che invece furono collocate sui campanili per ringraziare dio.","Né senza squille s'incomincia assalto, che per dio ringraciar fur poste in alto." E quel frustato pensò di nascondersi abbassando il viso,E quel frustato celar si credette bassando ’l viso Io allora mi voltai verso Virgilio e Stazio e vidi che avevano ascoltato queste ultime parole sorridendo,"Io mi rivolsi ‘n dietro allora tutto a’ miei poeti, e vidi che con riso udito avean l’ultimo costrutto" "Povero me, giacché non so dove indirizzare la speranza, tante volte si è rivelata illusoria!","Lasso me, ch' i' non so in qual parte pieghi la speme ch' è tradita omai più volte!" Vieni dietro a noi e troverai il varco,"Vieni di retro a noi, e troverai la buca" "Come la madre sembra superba al figlio, così lei sembrava a me","Così la madre al figlio par superba, com’ella parve a me" "amai i miei familiari con un amore eccessivo, che qui si purifica",a’ miei portai l’amor che qui raffina "Sarò remunerato molto bene: davvero mi sembra la regina di francia, giacché di tutte le altre mi pare la più nobile e cortese.","Guigliardonato serò grandemente: ben mi rasembra reina di franza, poi de l'altre mi pare la più gente." fu suora e le fu tolto nello stesso modo il velo dal capo,"sorella fu, e così le fu tolta di capo l’ombra de le sacre bende" "I miei occhi erano così fissi e attenti a soddisfare il desiderio che durava da dieci anni, che tutti gli altri miei sensi erano inerti","Tant’eran li occhi miei fissi e attenti a disbramarsi la decenne sete, che li altri sensi m’eran tutti spenti" "Ritrovai il mio maestro che era già montato sulla groppa del feroce animale, e mi disse:","Trova’ il duca mio ch’era salito già su la groppa del fiero animale, e disse a me:" "immagini la parte bassa di quel corno dell'asse attorno a cui ruota il Primo Mobile, come se queste stelle avessero formato due corone in cielo, simili a quella in cui Arianna, vicina alla morte, si tramutò","imagini la bocca di quel corno che si comincia in punta de lo stelo a cui la prima rota va dintorno, aver fatto di sé due segni in cielo, qual fece la figliuola di Minoi allora che sentì di morte il gelo" "Adesso resta, lettore, sopra il tuo banco, pensando a ciò che ti dico e che si preannuncia, se vuoi rallegrarti prima di essere stanco","Or ti riman, lettor, sovra ‘l tuo banco, dietro pensando a ciò che si preliba, s’esser vuoi lieto assai prima che stanco" "Esse hanno grandi ali, colli e volti umani, zampe artigliate e un gran ventre piumato","Ali hanno late, e colli e visi umani, piè con artigli, e pennuto ’l gran ventre" "Mentre io li guardavo attentamente, un serpente a sei piedi assalì uno di loro e si aggrappò tutto al dannato","Com’io tenea levate in lor le ciglia, e un serpente con sei piè si lancia dinanzi a l’uno, e tutto a lui s’appiglia" "La spada del Paradiso non colpisce né troppo presto né troppo tardi, salvo che secondo il parere di colui che l'attende, con desiderio o timore","La spada di qua sù non taglia in fretta né tardo, ma’ ch’al parer di colui che disiando o temendo l’aspetta" e Barbariccia sia a capo dei dieci diavoli,e Barbariccia guidi la decina "Nell'ora, credo, in cui Venere mattutina apparve da oriente sul monte, mi sembrava di vedere in sogno una donna giovane e bella che passeggiava in una pianura, cogliendo fiori","Ne l’ora, credo, che de l’oriente, prima raggiò nel monte Citerea, che di foco d’amor par sempre ardente, giovane e bella in sogno mi parea donna vedere andar per una landa cogliendo fiori" "Noi eravamo tutti intenti alle note, quando ecco che arrivò il vecchio dignitoso che gridava:",Noi eravam tutti fissi e attenti a le sue note ed ecco il veglio onesto gridando: "Vieni a vedere la tua città di Roma che piange, vedova e abbandonata, e giorno e notte invoca:","Vieni a veder la tua Roma che piagne vedova e sola, e dì e notte chiama:" e sopra di me risplendette tanta grazia che io liberai i villaggi circostanti dall'empia religione pagana che traviò il mondo,"e tanta grazia sopra me relusse, ch’io ritrassi le ville circunstanti da l’empio cólto che ‘l mondo sedusse" "Tu giungerai all'approdo per un'altra via, per altri porti, non certo qui per passare","Per altra via, per altri porti verrai a piaggia, non qui, per passare" Molti rifiutano le cariche pubbliche,Molti rifiutan lo comune incarco "ecco perché se ne andò senza parlarmi, come io credo: e questo mi ha reso più pietoso verso di lui","ond’el sen gio sanza parlarmi, sì com’io estimo: e in ciò m’ha el fatto a sé più pio" "Su di essa tu hai letto la scritta minacciosa: e già da essa sta scendendo lungo la china un messo celeste, che passa per i Cerchi senza scorta, che farà in modo di aprirci il passaggio","Sovr’essa vedestù la scritta morta: e già di qua da lei discende l’erta, passando per li cerchi sanza scorta, tal che per lui ne fia la terra aperta" "Voglio che Buoso corra carponi per questo luogo, come ho fatto io","I’ vo’ che Buoso corra, com’ho fatt’io, carpon per questo calle" "Ma nel cappuccio si annida un tale uccello, che se fosse visto dal popolo questo capirebbe quanto valgono le indulgenze in cui sperano","Ma tale uccel nel becchetto s’annida, che se ’l vulgo il vedesse, vederebbe la perdonanza di ch’el si confida" "Noi siamo usciti fuori dal Cielo più esteso che è fatto di pura luce:una luce intellettuale, piena d'amore","Noi siamo usciti fore del maggior corpo al ciel ch’è pura luce: luce intellettual, piena d’amore" "Ma poiché Dio vuole che la sua grazia traspaia così tanto attraverso di te, non rifiuterò la tua domanda","Ma da che Dio in te vuol che traluca tanto sua grazia, non ti sarò scarso" Nell'altro modo si dimentica invece quell'amore naturale e anche il vincolo speciale di fedeltà che si crea tra le persone,"Per l’altro modo quell’amor s’oblia che fa natura, e quel ch’è poi aggiunto, di che la fede spezial si cria" "e io iniziai a parlare, poiché così voleva","e io incominciai, poscia ch’ei volse" Con la mano sinistra scacciava spesso il fumo dal volto e ciò sembrava il suo unico fastidio,"Dal volto rimovea quell’aere grasso, menando la sinistra innanzi spesso e sol di quell’angoscia parea lasso" "E come le ninfe vagavano da sole fra le ombre dei boschi, alcune desiderando di vedere il sole e altre di sfuggirlo, allora la donna iniziò a risalire il fiume, costeggiandone la riva","E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole, allor si mosse contra ‘l fiume, andando su per la riva" io gli risposi:,diss’io lui: "Dunque, perché la tua voce, che allieta sempre il Cielo col canto di quegli angeli che si ammantano di sei ali, non esaudisce i miei desideri","Dunque la voce tua, che ‘l ciel trastulla sempre col canto di quei fuochi pii che di sei ali facen la coculla, perché non satisface a’ miei disii" "Perciò io chiedo perdono al mio alloro se, dopo molti anni, volli fuggire dai suoi rami che mi suscitavano amore appena incominciai a comprendere la mia situazione.","Ond' io cheggio perdono a queste frondi, se rivolgendo poi molt' anni il cielo, fuggir disposi gl' invescati rami tosto ch' i' 'ncominciai di veder lume." "Se tu segui la tua stella, non puoi non raggiungere i tuoi obiettivi letterari e politici, se ho inteso bene quando ero in vita","Se tu segui tua stella, non puoi fallire a glorioso porto, se ben m’accorsi ne la vita bella" "Dimmi, chi ti assicura che quei miracoli siano davvero avvenuti","Di’, chi t’assicura che quell’opere fosser" "Ma la popolazione, che oggi è mescolata con gli abitanti di Campi Bisenzio, Certaldo, Figline Valdarno, era allora pura fino all'ultimo degli artigiani","Ma la cittadinanza, ch’è or mista di Campi, di Certaldo e di Fegghine, pura vediesi ne l’ultimo artista" "La povera donna, tra tutti questi, sembrava dire:",La miserella intra tutti costoro pareva dir: "E quando gli spigoli di quella porta sacra, fatti di metallo massiccio, furono girati nei loro cardini, emisero uno stridore più forte della rupe Tarpea, non appena le fu sottratto il buon Metello, per cui poi fu privata del suo tesoro","E quando fuor ne’ cardini distorti li spigoli di quella regge sacra, che di metallo son sonanti e forti,non rugghiò sì né si mostrò sì acra Tarpea, come tolto le fu il buono Metello, per che poi rimase macra" "a tal punto che iniziò subito a custodire la vigna di Cristo, che diventa presto secca se il vignaiolo trascura il suo dovere","tal che si mise a circuir la vigna che tosto imbianca, se ‘l vignaio è reo" "Dacci oggi la nostra manna quotidiana, senza la quale in questo aspro deserto chi più cerca di avanzare, tanto più cammina a ritroso","Dà oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi più di gir s’affanna" "Tu pensi ancora di essere al di là del centro della Terra, dove io mi sono aggrappato al pelo dell'orrendo animale che guasta il mondo","Tu imagini ancora d’esser di là dal centro, ov’io mi presi al pel del vermo reo che ’l mondo fóra" Così disse quel beato ardente di carità,Così spirò di quello amore acceso "Figliolo, vieni via, perché il tempo che ci è concesso deve essere speso in modo più utile","Figliuole, vienne oramai, ché ‘l tempo che n’è imposto più utilmente compartir si vuole" infatti io fui dei monti tra Urbino e la cima da cui nasce il Tevere,ch’io fui d’i monti là intra Orbino e ’l giogo di che Tever si diserra "E questo è anche quello che si vede fare a ciascuno, dato che preferisce mettersi insieme con quelli più numerosi e più buoni, che non amano stare separati, se proprio non vengano messi con i malvagi.","E ciò vedemo fare a ciascheduno, ch'el si mette 'n comuno più volenteri tra li assai e boni, che non stan sol', se 'n ria parte no i poni." ma non capisco perché Dio abbia voluto scegliere questo modo per redimerci,"ma perché Dio volesse, m’è occulto, a nostra redenzion pur questo modo" "e un'altra lo legò attorno alle braccia, annodandosi strettamente davanti, al punto che non poteva fare un solo movimento","e un’altra a le braccia, e rilegollo, ribadendo sé stessa sì dinanzi, che non potea con esse dare un crollo" Che dico?,Che parlo? Vende la loro carne quando sono ancora vivi,Vende la carne loro essendo viva "E quanto il destino abbatté l'altezza dei Troiani che ambiva a qualunque cosa, così che il regno fu distrutto e il re ucciso, Ecuba dopo aver visto che Polissena era stata uccisa e si fu accorta con dolore della morte di Polidoro in riva al mare, si mise a latrare come un cane, fuori di sé","E quando la fortuna volse in basso l’altezza de’ Troian che tutto ardiva, sì che ’nsieme col regno il re fu casso, Ecuba trista, misera e cattiva, poscia che vide Polissena morta, e del suo Polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta, forsennata latrò sì come cane" "Non appena mi trovai nella quinta Cornice, vidi anime che piangevano e che giacevano tutte col viso rivolto a terra","Com’io nel quinto giro fui dischiuso, vidi gente per esso che piangea, giacendo a terra tutta volta in giuso" "E quella che copre con le trecce sciolte le mammelle, che tu non vedi, e ha ogni parte pelosa dall'altra parte, è Manto, che vagò per molte terre","E quella che ricuopre le mammelle, che tu non vedi, con le trecce sciolte, e ha di là ogne pilosa pelle, Manto fu, che cercò per terre molte" "Si trovano nel mondo alcuni animali con uno sguardo così forte, da non temere neanche la visione diretta del disco solare.",Son animali al mondo de sí altera vista che 'ncontra 'l sol pur si difende. E lui:,Ed elli: E di lì uscimmo per rivedere le stelle,E quindi uscimmo a riveder le stelle "e di fronte al più antico padre di famiglia a soccorrerti, quando retrocedevi verso la selva oscura","e contro al maggior padre di famiglia siede Lucia, che mosse la tua donna, quando chinavi, a rovinar, le ciglia" "Dal margine esterno della Cornice, dove c'è il vuoto, fino ai piedi della parete rocciosa del monte, c'è una larghezza che corrisponde a tre corpi umani","Da la sua sponda, ove confina il vano, al piè de l’alta ripa che pur sale, misurrebbe in tre volte un corpo umano" "Non si arriverebbe, contando, al venti, così rapidamente come una parte degli angeli turbò il soggetto dei vostri elementi","Né giugneriesi, numerando, al venti sì tosto, come de li angeli parte turbò il suggetto d’i vostri alementi" Lo stesso avviene quando qualcuno lo dimentica.,A simel pò valer quand'om l'oblia! "Prima che avvisteremo la proda, sarai soddisfatto: è opportuno che tale desiderio sia appagato","Avante che la proda ti si lasci veder, tu sarai sazio: di tal disio convien che tu goda" ma io scioglierò il legame in cui sono stretti i tuoi pensieri sottili,ma io discioglierò ‘l forte legame in che ti stringon li pensier sottili Mi rispose:,Rispuose: "cosicché le pecorelle ignoranti tornano dal pascolo dopo essersi cibate di vento, e non è una scusante il fatto di non vedere il proprio danno","sì che le pecorelle, che non sanno, tornan del pasco pasciute di vento, e non le scusa non veder lo danno" Non ti ricordi di quell'ultima sera,Non ti soven di quella ultima sera "Non appena quelle liete accoglienze furono interrotte, prima ancora che le anime facessero un passo per allontanarsi, ognuna di esse gridava più che poteva:i nuovi arrivati gridavano:","Tosto che parton l’accoglienza amica, prima che ’l primo passo lì trascorra, sopragridar ciascuna s’affatica: la nova gente:" O ricchezza sconosciuta,Oh ignota ricchezza "e la sua forza vigorosa colpì gli sterpi eretici, con maggior forza là","e ne li sterpi eretici percosse l’impeto suo, più vivamente quivi dove le resistenze eran più grosse" non ti dico nulla degli altri,e de li altri mi taccio allora lo pregai che mi elargisse il cibo di cui mi aveva suscitato il desiderio,per ch’io ’l pregai che mi largisse ’l pasto di cui largito m’avea il disio quando eravamo saliti un poco da dove avevamo incontrato l'angelo,poco amendue da l’angel sormontati "così che il tuo cuore, per quanto gli riesce, si presenti gioioso alla schiera trionfante delle anime che vengono liete attraverso questo Cielo tondo e diafano","sì che ‘l tuo cor, quantunque può, giocondo s’appresenti a la turba triunfante che lieta vien per questo etera tondo" "quindi non attese la mia domanda, ma disse:","e però non attese mia dimanda, ma disse:" "e gli angeli, prodotti dall'atto puro, occuparono la parte più elevata dell'Universo",e quelle furon cima nel mondo in che puro atto fu produtto Da lì mi fu mostrata un'altra Bolgia,Indi un altro vallon mi fu scoperto visto che non c'era nessun altro rifugio,ché non lì era altra grotta ma la continua pioggia trasforma le vere susine in frutti vuoti e guasti,ma la pioggia continua converte in bozzacchioni le sosine vere "Né allegra né triste, come chi temesse, ed non riesce a pensare ad altro.","Né lieta né dogliosa, come chi teme, ed altro mal non sente." "La mia donna non si degna di volgere lo sguardo così in basso che si accorga della nostra poesia, giacché è lo stesso mio destino ad impedirlo, destino contro il quale per il lungo combattere sono ormai stanco: perciò, come si indurisce e inasprisce il mio cuore.","Ella non degna di mirar sí basso che di nostre parole curi, ché 'l ciel non vole, al qual pur contrastando i' son già lasso: onde come nel cor m'induro e 'naspro" "O anime sicure di vedere l'alta luce che è il solo oggetto del vostro desiderio, possa la grazia eliminare presto le schiume della vostra coscienza, così che il fiume della memoria scenda da essa con acque limpide","O gente sicura di veder l’alto lume che ‘l disio vostro solo ha in sua cura, se tosto grazia resolva le schiume di vostra coscienza sì che chiaro per essa scenda de la mente il fiume" L'ordine e la struttura del cosmo furono concreate insieme,Concreato fu ordine e costrutto a le sustanze "perché ho troppa voglia di piangere anziché di parlare, a tal punto nostro discorso mi ha afflitto","ch’or mi diletta troppo di pianger più che di parlare, sì m’ha nostra ragion la mente stretta" "e subito sembrò che al giorno ne fosse stato aggiunto un altro, come se Dio avesse adornato il cielo di un secondo sole","e di sùbito parve giorno a giorno essere aggiunto, come quei che puote avesse il ciel d’un altro sole addorno" ma la bontà divina ha delle braccia così ampie che accoglie tutti coloro che si rivolgono a lei,"ma la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei" infatti la natura del monte ci spense la capacità e la gioia di salire oltre,ché la natura del monte ci affranse la possa del salir più e ‘l diletto "Non appena mi fui liberato da tutte quelle anime che pregavano perché altri pregassero per permetter loro di purificarsi più in fretta,io cominciai:","Come libero fui da tutte quante quell’ombre che pregar pur ch’altri prieghi, sì che s’avacci lor divenir sante, io cominciai:" "Non appena fui dentro, mi sarei buttato in un vetro incandescente per rinfrescarmi, tanto il calore lì era senza paragone","Sì com’fui dentro, in un bogliente vetro gittato mi sarei per rinfrescarmi, tant’era ivi lo ‘ncendio sanza metro" "la quarta volta fece levare in alto la poppa e fece inabissare la prua, come piacque ad altri, finché il mare si fu richiuso sopra di noi","a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com’altrui piacque, infin che ’l mar fu sovra noi richiuso" "Guarda come ora le spalle sono diventate per lui il petto: volle vedere troppo avanti, quindi ora guarda indietro e cammina a ritroso","Mira c’ha fatto petto de le spalle: perché volle veder troppo davante, di retro guarda e fa retroso calle" "Io mi feci attento al primo suono e mi sembrava di udire l'inno 'Te Deum laudamus', con una voce mista a un dolce suono","Io mi rivolsi attento al primo tuono, e ‘Te Deum laudamus’ mi parea udire in voce mista al dolce suono" Chi mi protegge?,Chi m' assicura? "Lettore, per descrivere il loro aspetto non spendo un più ampio numero di versi","A descriver lor forme più non spargo rime, lettor" "infatti un fil di ferro trapassa a tutti loro le ciglia e le cuce, proprio come si fa a uno sparviero selvaggio quando non è tranquillo","ché a tutti un fil di ferro i cigli fóra e cusce sì, come a sparvier selvaggio si fa però che queto non dimora" "Il sommo Bene, che piace solo a se stesso, creò l'uomo buono e disposto al bene, e diede a lui questo luogo come caparra della pace eterna","Lo sommo Ben, che solo esso a sé piace, fé l’uom buono e a bene, e questo loco diede per arr’a lui d’etterna pace" "Io vidi una di loro farsi avanti per abbracciarmi, con così grande affetto che mi spinse a fare altrettanto","Io vidi una di lor trarresi avante per abbracciarmi con sì grande affetto, che mosse me a far lo somigliante" "Ecco che arrivano di qua molte anime, che però camminano a passi lenti: questi ci indirizzeranno alle altre Cornici","Ecco di qua, ma fanno i passi radi molte genti: questi ne ‘nvieranno a li alti gradi" "Poi si voltò e sembrò uno di quelli che corrono il palio a Verona per il drappo verde, nella campagna","Poi si rivolse, e parve di coloro che corrono a Verona il drappo verde per la campagna" E Pier Traversaro e Guido di Carpegna,Pier Traversaro e Guido di Carpigna Di fronte a quella luce si diventa tali che è impossibile voler distogliere il proprio sguardo da essa per guardare qualcos'altro,"A quella luce cotal si diventa, che volgersi da lei per altro aspetto è impossibil che mai si consenta" "Lucano farebbe meglio a tacere, là dove scrive del misero Sabello e di Nasidio, e stia attento a quel che si sta per narrare qui","Taccia Lucano ormai là dove tocca del misero Sabello e di Nasidio, e attenda a udir quel ch’or si scocca" Digli subito: 'Non sono colui che tu credi',"Dilli tosto: ‘Non son colui, non son colui che credi’" "ma vedendo la mia immagine riflessa, li volsi all'erba perché una grande vergogna mi fece chinare la fronte","ma veggendomi in esso, i trassi a l’erba, tanta vergogna mi gravò la fronte" Con le sue preghiere devote e i suoi sospiri mi ha fatto uscire dalla pendice dove si attende e mi ha liberato dalle altre Cornici,"Con suoi prieghi devoti e con sospiri tratto m’ha de la costa ove s’aspetta, e liberato m’ha de li altri giri" "Nelle tue stanze vecchi e fanciulle consumano le loro tresche, e in mezzo a loro sta belzebù coi mantici, il fuoco e gli specchi.","Per le camere tue fanciulle e vecchi vanno trescando, e belzebub in mezzo co' mantici e col foco e co li specchi." tuttavia chi è in malafede suscita più vergogna ed è più colpevole,ma ne l’uno è più colpa e più vergogna Ora qui termina la mia prima risposta,Or qui a la question prima s’appunta la mia risposta "non hanno alcuna speranza che li conforti, né di riposo né di una diminuzione della pena","nulla speranza li conforta mai, non che di posa, ma di minor pena" Dov'è lei,Ov’è ella Quello è Provenzan Salvani,Quelli è Provenzan Salvani "Mi nutro di dolore, mi compiaccio di soffrire.","Pascomi di dolor, piangendo rido." Il tuo primo rifugio e la tua prima dimora sarà la cortesia del gran Lombardo,Lo primo tuo refugio e ‘l primo ostello sarà la cortesia del gran Lombardo che ‘n su la scala porta il santo uccello "Il bene che allieta questa corte è principio e fine di tutto l'affetto che l'Amore mi insegna, in modo più o meno intenso","Lo ben che fa contenta questa corte, Alfa e O è di quanta scrittura mi legge Amore o lievemente o forte" "infatti, chi vede il bisogno e aspetta di essere pregato, si prepara malignamente a negare il suo aiuto","ché quale aspetta prego e l’uopo vede, malignamente già si mette al nego" Nel mondo io fui una suora,I’ fui nel mondo vergine sorella "Voi mi avete riempito di speranza e di desiderio quand'io mi allontanai da voi, voi che per me eravate il massimo del piacere che potessi provare.",Di speranza m' empieste e di desire quand' io parti' dal sommo piacer vivo. e lui mi disse:,ed el mi disse: "Atene e Sparta, che scrissero le antiche leggi e furono così civili, diedero un piccolo contributo alla giustizia in confronto a te, che emani provvedimenti tanto sottili che quelli emessi a ottobre non arrivano a metà novembre","Atene e Lacedemona, che fenno l’antiche leggi e furon sì civili, fecero al viver bene un picciol cenno verso di te, che fai tanto sottili provedimenti, ch’a mezzo novembre non giugne quel che tu d’ottobre fili" "E voglio che tu sappia che, prima di loro, nessuno spirito si era potuto salvare","E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi, spiriti umani non eran salvati" Quale gloria sarà per te quando diranno:,Quanta gloria ti fia dir: "Aggiunse altro, ma non lo ricordo","E altro disse, ma non l’ho a mente" E colui che era il mio soccorso in ogni circostanza disse:,E quei che m’era ad ogne uopo soccorso disse: "Io sono così in pena e così pieno di dolore, che mi fa sospirare e mi tormenta, da fiacchiare ogni mia forza di volontà e non capire più come potrò continuare a resistere in futuro.","Si sono angostïoso e pien di doglia e di molti sospiri e di rancura, che non posso saver quel che mi voglia e qual poss'esser mai la mia ventura." "così ero io che volevo domandare e non osavo farlo, assumendo l'atteggiamento di chi si dispone a parlare","tal era io con voglia accesa e spenta di dimandar, venendo infino a l’atto che fa colui ch’a dicer s’argomenta" "Il mio dolce padre, per confortarmi, andava parlando sempre di Beatrice, dicendo:","Lo dolce padre mio, per confortarmi, pur di Beatrice ragionando andava, dicendo:" "E come l'avarizia spense il nostro amore verso ogni bene spirituale, così che perdemmo la possibilità di ben operare, così la giustizia ci tiene stretti qui, legati nelle mani e nei piedi","Come avarizia spense a ciascun bene lo nostro amore, onde operar perdési, così giustizia qui stretti ne tene, ne’ piedi e ne le man legati e presi" "O suprema sapienza, quanta perfezione dimostri in cielo, in terra e nell'Inferno, e con quanta giustizia la tua virtù distribuisce premi e castighi","O somma sapienza, quanta è l’arte che mostri in cielo, in terra e nel mal mondo, e quanto giusto tua virtù comparte" "Ci sono ancora tre vecchi in cui l'età antica rimprovera la nuova, e si augurano che Dio li faccia passare presto a miglior vita:Corrado da Palazzo, il buon Gherardo e Guido da Castello, che i Francesi indicavano come il semplice Lombardo","Ben v’èn tre vecchi ancora in cui rampogna l’antica età la nova, e par lor tardo che Dio a miglior vita li ripogna: Currado da Palazzo e ‘l buon Gherardo e Guido da Castel, che mei si noma francescamente, il semplice Lombardo" "Allora dimmi: sarebbe peggio, per l'uomo che vive in Terra, se non fosse cittadino","Or di’: sarebbe il peggio per l’omo in terra, se non fosse cive" ma di fronte ai volatili adulti il cacciatore dispiega le reti o scaglia le frecce invano,ma dinanzi da li occhi d’i pennuti rete si spiega indarno o si saetta Anche tu fai parte degli altri schiocchi,Ancor se’ tu de li altri sciocchi "io, che ero giunto alla dimensione divina dal mondo terreno, alla dimensione dell'eterno dal tempo e da Firenze a quel popolo giusto e retto, di quale stupore dovevo essere pieno","io, che al divino da l’umano, a l’etterno dal tempo era venuto, e di Fiorenza in popol giusto e sano, di che stupor dovea esser compiuto" Ti ho condotto qui con quegli accorgimenti che ho trovato con la ragione,Tratto t’ho qui con ingegno e con arte "E quali facilità, quali vantaggi ti si mostrarono nell'aspetto degli altri beni, per cui dovessi vagheggiarli","E quali agevolezze o quali avanzi ne la fronte de li altri si mostraro, per che dovessi lor passeggiare anzi" "Vedendo, ogni giorno che trascorre, avvicinarsi sempre di più il momento della morte, mille volte ho pregato dio perché mi desse la grazia con la quale la mia anima potesse sollevarsi dal carcere della vita mortale raggiungendo il cielo.","Ché vedendo ogni giorno il fin piú presso, mille fiate ò chieste a dio quell'ale co le quai del mortale carcer nostr'intelletto al ciel si leva." "Io non compresi, e del resto qui sulla Terra non si canta, l'inno che quella gente cantò in quel momento, né potei ascoltare tutte le note","Io non lo ‘ntesi, né qui non si canta l’inno che quella gente allor cantaro, né la nota soffersi tutta quanta" "Ma ho paura, soprattutto se penso alle persone che non sono riuscite a salvarsi e perciò tremo di terrore per la mia situazione.","Ma temenza m'accora per gli altrui essempli, e del mio stato tremo." "Egli mi disse: ""Il tuo cuore non abbia timore: io ti assolvo fin d'ora, purché tu mi mostri come devo fare per abbattere la rocca di Palestrina""","E’ poi ridisse: ""Tuo cuor non sospetti finor t’assolvo, e tu m’insegna fare sì come Penestrino in terra getti""" "il vapore secco non sorge più in alto dei tre gradini di cui ho parlato, dove il vicario di san Pietro pone i piedi","secco vapor non surge più avante ch’al sommo d’i tre gradi ch’io parlai, dov’ha ‘l vicario di Pietro le piante" "Allora il dannato, che conosceva ogni astuzia per imbrogliare, rispose:","Ond’ei, ch’avea lacciuoli a gran divizia, rispuose:" "Poi, forse per lasciare spazio a chi gli stava accanto, sparì nel fuoco come un pesce nell'acqua, quando va al fondo","Poi, forse per dar luogo altrui secondo che presso avea, disparve per lo foco, come per l’acqua il pesce andando al fondo" Da lì si poteva vedere poco di ciò che era all'esterno,Poco parer potea lì del di fori "Quand'ebbe finito di parlare, il ladro alzò entrambe le mani col pollice tra l'indice e il medio, gridando:","Al fine de le sue parole il ladro le mani alzò con amendue le fiche, gridando:" "Mi spinse a lodare un tale paladino della Chiesa l'ardente cortesia di san Tommaso, e il suo elegante discorso",Ad inveggiar cotanto paladino mi mosse l’infiammata cortesia di fra Tommaso e ‘l discreto latino Quella striscia che resta tra il pozzo e la parete rocciosa è dunque tonda ed è suddivisa in dieci valli,"Quel cinghio che rimane adunque è tondo tra ’l pozzo e ’l piè de l’alta ripa dura, e ha distinto in dieci valli il fondo" "La luce in cui brillava il mio tesoro che io trovai lì, dapprima si fece splendente, come uno specchio d'oro colpito dal sole","La luce in che rideva il mio tesoro ch’io trovai lì, si fé prima corusca, quale a raggio di sole specchio d’oro" "La consuetudine cavalleresca e le qualità naturali la privilegiano a tal punto, che se anche il mondo continua a volgere il capo al male, essa sola va dritta e disprezza ogni cammino malvagio","Uso e natura sì la privilegia, che, perché il capo reo il mondo torca, sola va dritta e ‘l mal cammin dispregia" Oh se un aprile più cortese mi asciugasse gli occhi dalle lacrime.,Se del lor esser molli gli altri asciugasse un piú cortese aprile. "Le famiglie degli orsini, dei conti di tusculo, dei savelli, dei conti di vico, dei caetani si oppongono spesso alla grande famiglia colonna e danneggiano se stessi: di costoro si duole quella nobile roma che ti ha chiamato perché tu strappi le male piante, incapaci di fiorire.","Orsi, lupi, leoni, aquile e serpi ad una gran marmorea colonna fanno noia sovente, ed a sé danno: di costor piange quella gentil donna che t'à chiamato, a ciò che di lei sterpi le male piante che fiorir non sanno." Se pure potrà durare un lauro coltivato con ogni precauzione.,Se tanto viver pò ben colto lauro. "Le chiesi solo grazia di poterla baciare e abbracciare, se ne avesse desiderio.","Merzé le chiesi sol che di basciare ed abbracciar, se le fosse 'n volere." Io risposi:,Io li rispuosi: "Uno di loro dovrebbe essere già qui, se le anime arrabbiate che girano intorno dicono il vero","Dentro c’è l’una già, se l’arrabbiate ombre che vanno intorno dicon vero" "Dopo che la fiamma fu giunta nel punto in cui al mio maestro parve opportuno il tempo e il luogo, lo sentii parlare in questo modo","Poi che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco, in questa forma lui parlare audivi:" "Tu vuoi che io rinnovi un disperato dolore che mi opprime il cuore già solo a pensarci, prima che ne parli","Tu vuo’ ch’io rinovelli disperato dolor che ’l cor mi preme già pur pensando, pria ch’io ne favelli" "Mia moglie Nella, col suo pianto dirotto, mi ha portato a bere il dolce veleno delle pene così rapidamente",Sì tosto m’ha condotto a ber lo dolce assenzo d’i martìri la Nella mia con suo pianger dirotto Una era d'oro e l'altra d'argento,L’una era d’oro e l’altra era d’argento lui mi rispose:,E quelli a me: "Chi è costei che compare alla vista, che ognuno l'ammira, che fortemente irradia una forte luce nell'aria intorno a lei e induce ognuno ad innamorarsi di lei, tanto che chiunque le rivolge la parola lo fa con voce tremolante?","Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira, che fa tremar di chiaritate l'âre e mena seco amor, sì che parlare null'omo pote, ma ciascun sospira?" "Così ci incamminammo giù per il dirupo di quelle pietre, che spesso si muovevano sotto i miei piedi per il peso cui non erano abituate","Così prendemmo via giù per lo scarco di quelle pietre, che spesso moviensi sotto i miei piedi per lo novo carco" "Non ho parlato in modo che tu non possa capire che egli fu re, e che chiese la sapienza per svolgere in modo adeguato il suo ufficio di sovrano","Non ho parlato sì, che tu non posse ben veder ch’el fu re, che chiese senno acciò che re sufficiente fosse"