Split Merge Reordering Insert - Verb Insert - Subject Insert - Other Delete - Verb Delete - Subject Delete - Other Transformation - Lexical Substitution (word level) Transformation - Lexical Substitution (phrase level) Transformation - Anaphoric replacement Transformation - Noun to Verb Transformation - Verb to Noun (nominalization) Transformation - Verbal Voice Transformation - Verbal Features REQUISITI PER <del>L'</del>ACCE<del>SSO</del> REQUISITI PER ACCE<ins>DERE</ins> REQUISITI PER L'ACCESSO REQUISITI PER L'ACCESSO<ins> AL SERVIZIO</ins> Il bambino deve <del>ri</del>s<del>ulta</del>re residente con almeno un genitore. Il bambino deve <ins>e</ins>s<ins>se</ins>re residente con almeno un genitore. La domanda di ammissione può essere presentata da<del>l</del> <del>m</del>o<del>mento in cui</del> il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata da <ins>quand</ins>o il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina <del>risulta</del> iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina <ins>è</ins> iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o <del>qualora</del> <del>sia</del> già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o <ins>se</ins> <ins>è</ins> già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata <ins>la </ins>dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio residenza. La domanda di ammissione può essere presentata dal momento in cui il bambino/la bambina risulta iscritto/a all'anagrafe del Comune o qualora sia già stata presentata dichiarazione di cambio <ins>di </ins>residenza. Solo per i bambini nati n<del>el mese di</del> aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, purchè la madre risulti residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati <ins>i</ins>n aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, purchè la madre risulti residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati nel mese di aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, purchè la madre <del>r</del>i<del>sulti</del> residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati nel mese di aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, purchè la madre <ins>s</ins>i<ins>a</ins> residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati nel mese di aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, <del>purchè</del> la madre risulti residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati nel mese di aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, <ins>solo se</ins> la madre risulta residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati nel mese di aprile la domanda può essere presentata dalla data di nascita, purchè la madre risulti residente nel Comune di Trento. Solo per i bambini nati nel mese di aprile la domanda può essere presentata<ins> fin</ins> dalla data di nascita, purchè la madre risulti residente nel Comune di Trento. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento <del>familiare</del>, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo qualora risulti residente la famiglia affidataria. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento <ins>ad una famiglia</ins>, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo qualora risulti residente la famiglia affidataria. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento familiare, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo <del>qualora</del> risulti residente la famiglia affidataria. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento familiare, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo <ins>se</ins> risulta residente la famiglia affidataria. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento familiare, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo qualora risulti residente la famiglia <del>affidataria</del>. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento familiare, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo qualora risulti residente la famiglia <ins>che lo / la ha in affidamento</ins>. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento familiare, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo qualora <del>r</del>i<del>sulti</del> residente la famiglia affidataria. La domanda di ammissione di un bambino o una bambina in affidamento familiare, anche non residente nel Comune di Trento, può essere accolta solo qualora <ins>s</ins>i<ins>a</ins> residente la famiglia affidataria. I termini di presentazione delle domande di ammissione ai nidi d'infanzia comunali sono fissati dall'1 settembre al 30 aprile pr<del>ecedenti i</del>l periodo di erogazione del servizio (indicativamente da inizio settembre a fine luglio). I termini di presentazione delle domande di ammissione ai nidi d'infanzia comunali sono fissati dall'1 settembre al 30 aprile pr<ins>ima de</ins>l periodo di erogazione del servizio (indicativamente da inizio settembre a fine luglio). I termini di presentazione delle domande di ammissione ai nidi d'infanzia comunali sono fissati dall'1 settembre al 30 aprile precedenti il periodo <del>di erogazione de</del>l servizio (indicativamente da inizio settembre a fine luglio). I termini di presentazione delle domande di ammissione ai nidi d'infanzia comunali sono fissati dall'1 settembre al 30 aprile precedenti il periodo <ins>in cui è fornito i</ins>l servizio (indicativamente da inizio settembre a fine luglio). I termini di presentazione delle domande di ammissione ai nidi d'infanzia comunali sono fissati dall'1 settembre al 30 aprile precedenti il periodo di erogazione del servizio (<del>indicativamente</del> da inizio settembre a fine luglio). I termini di presentazione delle domande di ammissione ai nidi d'infanzia comunali sono fissati dall'1 settembre al 30 aprile precedenti il periodo di erogazione del servizio (<ins>circa</ins> da inizio settembre a fine luglio). Il termine finale che cada in giorno festivo o comunque di chiusura degli uffici, è <del>p</del>r<del>orog</del>ato al primo giorno lavorativo successivo. Il termine finale che cada in giorno festivo o comunque di chiusura degli uffici, è r<ins>imand</ins>ato al primo giorno lavorativo successivo. Il termine finale che ca<del>da</del> in giorno festivo o comunque di chiusura degli uffici, è prorogato al primo giorno lavorativo successivo. Il termine finale che ca<ins>piti</ins> in giorno festivo o comunque di chiusura degli uffici, è prorogato al primo giorno lavorativo successivo. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è <del>effettuata,</del> entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è <ins>compiuta</ins> entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, <del>entro</del> i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, <ins>nei</ins> i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi <del>ne fa le vec</del>i (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi <ins>lo sostituisce nelle funzion</ins>i (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) <del>mediante</del> compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) <ins>con</ins> compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante <ins>la </ins>compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'<del>apposit</del>o modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'<ins>opportun</ins>o modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo<del>,</del> a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo<ins>. Esso è</ins> a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, <del>a disposizion</del>e presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, <ins>disponibil</ins>e presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito <ins>internet </ins>del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. La domanda di ammissione al nido d'infanzia è effettuata, entro i termini stabiliti, dal genitore o da chi ne fa le veci (tutore o affidatario in base a sentenza del tribunale) mediante compilazione dell'apposito modulo, <ins>che è </ins>a disposizione presso il Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o scaricabile dal sito del Comune di Trento. Il modulo contiene dichiarazioni c<del>on valor</del>e <del>di auto</del>certificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni c<ins>h</ins>e certificano l'identità di chi lo compila ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione <del>ai </del>sen<del>s</del>i<del> de</del>l D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione se<ins>co</ins>n<ins>do </ins>il D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, <del>ai </del>sen<del>si</del> <del>del</del>la normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, se<ins>co</ins>n<ins>do</ins> la normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 <del>e p</del>ertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445<ins>.</ins> <ins>P</ins>ertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vigente, <ins>il modulo </ins>deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e per<del>tanto,</del> ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e per<ins>ciò</ins> ai sensi della normativa vigente, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa vig<del>ent</del>e, deve essere: Il modulo contiene dichiarazioni con valore di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e pertanto, ai sensi della normativa <ins>in </ins>vig<ins>or</ins>e, deve essere: - consegnato direttamente all'Ufficio Servizi per l'Infanzia, Istruzione e Sport e <del>sottosc</del>r<del>it</del>to in presenza dell'incaricato alla raccolta; - consegnato direttamente all'Ufficio Servizi per l'Infanzia, Istruzione e Sport e <ins>fi</ins>r<ins>ma</ins>to in presenza dell'incaricato alla raccolta; - inviato tramite fax, posta elettronica o posta elettronica certificata o consegnato da altri, con allegata la fotocopia del documento di identità <del>in corso di </del>valid<del>ità</del> di chi sottoscrive la domanda. - inviato tramite fax, posta elettronica o posta elettronica certificata o consegnato da altri, con allegata la fotocopia del documento di identità valid<ins>o</ins> di chi sottoscrive la domanda. - inviato tramite fax, posta elettronica o posta elettronica certificata o consegnato da altri, con allegata la fotocopia del documento di identità in corso di validità di chi <del>sottosc</del>r<del>ive</del> la domanda. - inviato tramite fax, posta elettronica o posta elettronica certificata o consegnato da altri, con allegata la fotocopia del documento di identità in corso di validità di chi <ins>fi</ins>r<ins>ma</ins> la domanda. <del>I</del>n <del>a</del>s<del>se</del>n<del>za di</del> dati utili ai fini dell'attribuzione del punteggio la domanda non potrà essere accolta. <ins>Se no</ins>n <ins>ci </ins>s<ins>o</ins>n<ins>o</ins> dati utili ai fini dell'attribuzione del punteggio la domanda non potrà essere accolta. In assenza di dati utili <del>ai fini</del> d<del>ell'</del>a<del>tt</del>r<del>ibuzion</del>e <del>de</del>l punteggio la domanda non potrà essere accolta. In assenza di dati utili <ins>per</ins> dare <ins>i</ins>l punteggio la domanda non potrà essere accolta. Nella domanda <del>i</del>l richiedente dovrà indicare: Nella domanda l<ins>a persona che fa la</ins> richiesta dovrà indicare: - <del>le</del> <del>sue</del> <del>c</del>o<del>m</del>p<del>le</del>t<del>e</del> g<del>ene</del>ra<del>l</del>i<del>tà</del>; - <ins>tutti</ins> <ins>i</ins> <ins>pr</ins>op<ins>ri da</ins>t<ins>i</ins> <ins>ana</ins>gra<ins>f</ins>i<ins>ci</ins>; - la situazione economica del nucleo familiare <del>attraverso</del> l'attestazione ICEF rilasciata da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare <ins>con</ins> l'attestazione ICEF rilasciata da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare attraverso <del>l'attestazione</del> ICEF rilasciata da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare attraverso <ins>il documento</ins> ICEF rilasciato da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare attraverso l'attestazione ICEF rilasciata da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare attraverso l'attestazione ICEF <ins>(Indicatore della Condizione Economica Familiare) </ins>rilasciata da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare attraverso l'attestazione ICEF rilasciata da un CAF abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - la situazione economica del nucleo familiare attraverso l'attestazione ICEF rilasciata da un CAF<ins> (Centro Assistenza Fiscale)</ins> abilitato, con le modalità e i criteri stabiliti dalle direttive provinciali per l'adozione del sistema tariffario ICEF per i servizi per la prima infanzia; - ogni altro elemento utile ad acquisire d'ufficio le informazioni <del>dichia</del>r<del>at</del>e nella domanda. - ogni altro elemento utile ad acquisire d'ufficio le informazioni <ins>esp</ins>r<ins>ess</ins>e nella domanda. Tutti i requisiti che <del>d</del>an<del>n</del>o<del> luogo a</del> punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e trovare conferma al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che <ins>port</ins>ano punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e trovare conferma al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile a<del>i fini della fo</del>r<del>mazion</del>e <del>del</del>la graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e trovare conferma al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile <ins>per cre</ins>are la graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e trovare conferma al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti <del>all'atto del</del>la domanda e trovare conferma al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti <ins>quando viene fatta </ins>la domanda e trovare conferma al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e trovare conferma a<del>l mome</del>n<del>t</del>o <del>della</del> chiu<del>sura</del> <del>de</del>i termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e trovare conferma <ins>qu</ins>an<ins>d</ins>o <ins>si</ins> chiu<ins>dono</ins> i termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e <del>trovare conferma </del>al momento della chiusura dei termini. Tutti i requisiti che danno luogo a punteggio utile ai fini della formazione della graduatoria devono essere posseduti all'atto della domanda e al momento della chiusura dei termini. Per<del>tanto,</del> ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Per<ins>ciò</ins> ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione <del>inter</del>venuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione <ins>av</ins>venuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta <del>successivamente al</del>la domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta <ins>dopo </ins>la domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia <del>in relazione a</del>lla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia <ins>ne</ins>lla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che <del>rispetto a</del>lle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che <ins>ne</ins>lle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio <del>competente</del>, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio <ins>idoneo</ins>, ai fini dell'adeguamento degli elementi utili per l'inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente<del>, ai fini del</del>l'<del>adeguamento degli elementi utili per l'</del>inserimento in graduatoria. Pertanto, ogni variazione intervenuta successivamente alla domanda di ammissione, sia in relazione alla situazione del nucleo che rispetto alle varie opzioni espresse, deve essere comunicata entro il 30 aprile all'ufficio competente<ins> per adeguare gli elementi utili per </ins>l'inserimento in graduatoria. L'Amministrazione <del>è t</del>e<del>nuta ad</del> effettuare idonei controlli sulle dichiarazioni rese. L'Amministrazione <ins>d</ins>e<ins>ve</ins> effettuare idonei controlli sulle dichiarazioni rese. L'Amministrazione è tenuta ad effettuare idonei controlli sulle dichiarazioni <del>res</del>e. L'Amministrazione è tenuta ad effettuare idonei controlli sulle dichiarazioni <ins>fatt</ins>e. Nei confronti di chi <del>rilascia dichiarazioni non veritier</del>e, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi <ins>dà informazioni fals</ins>e, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione <del>procede</del>rà <del>rideterminand</del>o la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione <ins>defini</ins>rà <ins>di nuov</ins>o la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base al<del>l'attribuzione del</del> punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base al punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata<del> rispetto a</del> qu<del>ella dichiarata, fermo restando qu</del>anto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata<ins>, fermo restando</ins> quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione <del>e</del>f<del>fettivamente verificata rispetto a</del> qu<del>ella dichiarata, fermo restando qu</del>anto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione <ins>reale rispetto a quella dichiarata, </ins>f<ins>ermo restando</ins> quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa vig<del>ent</del>e. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, fermo restando quanto previsto dalla normativa <ins>in </ins>vig<ins>or</ins>e. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, <del>fermo resta</del>ndo quanto previsto dalla normativa vigente. Nei confronti di chi rilascia dichiarazioni non veritiere, l'Amministrazione procederà rideterminando la posizione in graduatoria in base all'attribuzione del punteggio derivante dalla situazione effettivamente verificata rispetto a quella dichiarata, <ins>seco</ins>ndo quanto previsto dalla normativa vigente. <del>L</del>a p<del>erd</del>i<del>ta</del> <del>del requisito del</del>la residenza nel Comune di Trento, comporta la cancellazione della domanda di ammissione al nido e il mancato inserimento della stessa nella graduatoria. <ins>Non </ins>a<ins>vere</ins> pi<ins>ù</ins> la residenza nel Comune di Trento comporta la cancellazione della domanda di ammissione al nido e il mancato inserimento della stessa nella graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento, c<del>omport</del>a la cancellazione della domanda di ammissione al nido e il mancato inserimento della stessa nella graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento, c<ins>aus</ins>a la cancellazione della domanda di ammissione al nido e il mancato inserimento della stessa nella graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento, comporta la cancellazione della domanda di ammissione al nido e il mancato inserimento della <del>stess</del>a nella graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento, comporta la cancellazione della domanda di ammissione al nido e il mancato inserimento della <ins>domand</ins>a nella graduatoria. La scelta dei nidi d'infanzia a tempo pieno è <del>effett</del>u<del>a</del>ta indicando 2 preferenze secondo le seguenti modalità: La scelta dei nidi d'infanzia a tempo pieno è <ins>compi</ins>uta indicando 2 preferenze secondo le seguenti modalità: La scelta dei nidi d'infanzia a tempo pieno è effettuata indicando 2 preferenze <del>s</del>e<del>c</del>o<del>n</del>do<del> le</del> seguenti modalità: La scelta dei nidi d'infanzia a tempo pieno è effettuata indicando 2 preferenze <ins>n</ins>e<ins>l m</ins>odo seguente: <del>Tali</del> aree vengono individuate dalla Giunta comunale ai sensi dell'art. 11 del Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia. <ins>Queste</ins> aree vengono individuate dalla Giunta comunale ai sensi dell'art. 11 del Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Tali aree vengono individuate dalla Giunta comunale <del>ai </del>sen<del>si</del> <del>del</del>l'art. 11 del Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Tali aree vengono individuate dalla Giunta comunale se<ins>co</ins>n<ins>do</ins> l'art. 11 del Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2<ins> di</ins> Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3<ins> di</ins> Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6<ins> di</ins> Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7<ins> di</ins> Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8<ins> di</ins> Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9 Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. I residenti nelle Circoscrizioni n. 2 Meano (escluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 3 Bondone, n. 6 Argentario (incluse via Maso Librar e Strada di Montevaccino), n. 7 Povo, n. 8 Mattarello, n. 9<ins> di</ins> Villazzano devono indicare come nido di prima scelta il nido di natura Circoscrizionale. <del>Limitatamente a</del>i richiedenti residenti nella zona di S. Lazzaro della Circoscrizione di Meano, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido di Meano anche il nido di Lavis. <ins>A</ins>i richiedenti residenti nella zona di S. Lazzaro della Circoscrizione di Meano verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido di Meano anche il nido di Lavis. Limitatamente ai richiedenti <del>residenti</del> nella zona di S. Lazzaro della Circoscrizione di Meano, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido di Meano anche il nido di Lavis. Limitatamente ai richiedenti <ins>che risiedono</ins> nella zona di S. Lazzaro della Circoscrizione di Meano, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido di Meano anche il nido di Lavis. Ai richiedenti residenti nelle vie della Circoscrizione di Gardolo riportate nel <del>prospett</del>o allegato, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido “Aquilone” anche il nido di Lavis. Ai richiedenti residenti nelle vie della Circoscrizione di Gardolo riportate nel <ins>quadr</ins>o allegato, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido “Aquilone” anche il nido di Lavis. Ai richiedenti <del>residenti</del> nelle vie della Circoscrizione di Gardolo riportate nel prospetto allegato, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido “Aquilone” anche il nido di Lavis. Ai richiedenti <ins>che risiedono</ins> nelle vie della Circoscrizione di Gardolo riportate nel prospetto allegato, verrà attribuito in automatico come nido di prima scelta oltre al nido “Aquilone” anche il nido di Lavis. Ai richiedenti residenti nelle vie della Circoscrizione di Gardolo riportate nel prospetto allegato, verrà <del>attribui</del>to in automatico come nido di prima scelta oltre al nido “Aquilone” anche il nido di Lavis. Ai richiedenti residenti nelle vie della Circoscrizione di Gardolo riportate nel prospetto allegato, verrà <ins>da</ins>to in automatico come nido di prima scelta oltre al nido “Aquilone” anche il nido di Lavis. L'utente dovrà indi<del>vidu</del>are una delle due L'utente dovrà indi<ins>c</ins>are una delle due In allegato <del>si</del> riporta il prospetto “Elenco vie e numerazione civica per la scelta del nido del Comune di Lavis”; In allegato <ins>è</ins> riportato il prospetto “Elenco vie e numerazione civica per la scelta del nido del Comune di Lavis”; In allegato si riporta il p<del>rospett</del>o “Elenco vie e numerazione civica per la scelta del nido del Comune di Lavis”; In allegato si riporta il p<ins>ian</ins>o “Elenco vie e numerazione civica per la scelta del nido del Comune di Lavis”; La scelta dei nidi d'infanzia a tempo parziale non è <del>vin</del>colata all'area di residenza ed è effettuata indicando due preferenze rispetto alle strutture a tempo parziale disponibili. La scelta dei nidi d'infanzia a tempo parziale non è col<ins>leg</ins>ata<ins> obbligatoriamente</ins> all'area di residenza ed è effettuata indicando due preferenze rispetto alle strutture a tempo parziale disponibili. La scelta dei nidi d'infanzia a tempo parziale non è vincolata all'area di residenza ed è <del>e</del>f<del>fe</del>t<del>tua</del>ta indicando due preferenze rispetto alle strutture a tempo parziale disponibili. La scelta dei nidi d'infanzia a tempo parziale non è vincolata all'area di residenza ed è f<ins>a</ins>tta indicando due preferenze rispetto alle strutture a tempo parziale disponibili. La scelta dei nidi d'infanzia a tempo parziale non è vincolata all'area di residenza ed è effettuata indicando due preferenze <del>ri</del>s<del>petto a</del>lle strutture a tempo parziale disponibili. La scelta dei nidi d'infanzia a tempo parziale non è vincolata all'area di residenza ed è effettuata indicando due preferenze s<ins>u</ins>lle strutture a tempo parziale disponibili. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di <del>fr</del>u<del>izi</del>o<del>ne</del> del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di u<ins>s</ins>o del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta d<del>ei servizi d</del>i anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta di anticipare e posticipare l'orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di frui<del>zion</del>e del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di frui<ins>r</ins>e del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta<del> dei servizi</del> di anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta di anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa in sede di domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene <del>espress</del>a in sede di domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene <ins>comunicat</ins>a in sede di domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa <del>i</del>n <del>s</del>ede<del> di</del> domanda. La richiesta dei servizi di anticipo e posticipo di orario e di fruizione del servizio anche il sabato mattina o pomeriggio, nei nidi ove previsti, viene espressa n<ins>el</ins> <ins>mom</ins>e<ins>nto </ins>de<ins>lla</ins> domanda. Al<del>l'at</del>to della domanda, il genitore dichiara la propria disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per l'accettazione di posti eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegnazioni sulla graduatoria annuale. Al<ins> momen</ins>to della domanda, il genitore dichiara la propria disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per l'accettazione di posti eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegnazioni sulla graduatoria annuale. All'atto della domanda, il genitore dichiara <del>la propria</del> disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per l'accettazione di posti eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegnazioni sulla graduatoria annuale. All'atto della domanda, il genitore dichiara <ins>se è</ins> disponibile o meno ad essere contattato per l'accettazione di posti eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegnazioni sulla graduatoria annuale. All'atto della domanda, il genitore dichiara la propria disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per <del>l'accett</del>azion<del>e di posti eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le asse</del>g<del>nazioni sulla g</del>raduatoria annuale. All'atto della domanda, il genitore dichiara la propria disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per <ins>accettare posti eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegn</ins>azion<ins>i sulla </ins>graduatoria annuale. All'atto della domanda, il genitore dichiara la propria disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per l'accettazione di <del>posti </del>eventualmente rimasti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegnazioni sulla graduatoria annuale. All'atto della domanda, il genitore dichiara la propria disponibilità o indisponibilità ad essere contattato per l'accettazione di eventuali posti liberi, in qualsiasi nido del territorio comunale, dopo le assegnazioni sulla graduatoria annuale. L'utente, ch<del>e non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, esclusivamente tramite comunicazione tele</del>f<del>onica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta </del>f<del>ra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specif</del>ica è esaurita. L'utente, <ins>se non è stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, esclusivamente tramite comunicazione telefonica (sms o </ins>ch<ins>iamata), per l'eventuale scelta </ins>f<ins>ra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria speci</ins>fica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà co<del>sì co</del>ntattato per una sola volta, esclusivamente tramite comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà contattato per una sola volta, esclusivamente tramite comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, <del>esclusivamente</del> tramite comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, <ins>solo</ins> tramite comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, esclusivamente <del>tramite</del> comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, esclusivamente <ins>per mezzo di</ins> comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti rimasti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, esclusivamente tramite comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti <del>rimasti </del>liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. L'utente, che non sia stato contattato per nessuna scelta operata, verrà così contattato per una sola volta, esclusivamente tramite comunicazione telefonica (sms o chiamata), per l'eventuale scelta fra i posti liberi sui nidi la cui graduatoria specifica è esaurita. La sua rinuncia non <del>determin</del>a decadenza dalla graduatoria per le specifiche scelte effettuate in sede di domanda. La sua rinuncia non <ins>caus</ins>a decadenza dalla graduatoria per le specifiche scelte effettuate in sede di domanda. La sua rinuncia non determina d<del>ecadenz</del>a d<del>a</del>lla graduatoria per le specifiche scelte effettuate in sede di domanda. La sua rinuncia non determina <ins>la per</ins>d<ins>it</ins>a d<ins>e</ins>lla<ins> posizione in</ins> graduatoria per le specifiche scelte effettuate in sede di domanda. La sua rinuncia non determina decadenza dalla graduatoria per le specifiche scelte <del>e</del>f<del>fe</del>t<del>tua</del>te in sede di domanda. La sua rinuncia non determina decadenza dalla graduatoria per le specifiche scelte f<ins>a</ins>tte in sede di domanda. La sua rinuncia non determina decadenza dalla graduatoria per le specifiche scelte effettuate <del>i</del>n <del>se</del>de<del> di</del> domanda. La sua rinuncia non determina decadenza dalla graduatoria per le specifiche scelte effettuate <ins>al mome</ins>n<ins>to</ins> de<ins>lla</ins> domanda. S<del>ulla</del> <del>base del</del>le domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale distinta per le due tipologie di nido d'infanzia: S<ins>econdo</ins> le domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale distinta per le due tipologie di nido d'infanzia: Sulla base delle domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale distinta per le due tipologie di nido d'infanzia: Sulla base delle domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale<ins>. Essa è</ins> distinta per le due tipologie di nido d'infanzia: Sulla base delle domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale di<del>sti</del>nt<del>a</del> per le due tipologie di nido d'infanzia: Sulla base delle domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale di<ins>ffere</ins>nt<ins>e</ins> per le due tipologie di nido d'infanzia: Sulla base delle domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale distinta per <del>le</del> due tipologie di nido d'infanzia: Sulla base delle domande di ammissione presentate viene formata la graduatoria annuale distinta per <ins>i</ins> due tipi di nido d'infanzia: La collocazione nella graduatoria viene effettuato sulla base di un punteggio complessivo ottenuto sommando i punteggi relativi a ciascuno dei criteri individuati. La collocazione nella graduatoria viene effettuato sulla base di un punteggio complessivo<ins>. Esso è</ins> ottenuto sommando i punteggi relativi a ciascuno dei criteri individuati. La collocazione nella graduatoria viene effettuato sulla base di un punteggio <del>c</del>o<del>mp</del>le<del>ssivo</del> ottenuto sommando i punteggi relativi a ciascuno dei criteri individuati. La collocazione nella graduatoria viene effettuato sulla base di un punteggio <ins>t</ins>o<ins>ta</ins>le ottenuto sommando i punteggi relativi a ciascuno dei criteri individuati. La collocazione nella graduatoria viene effettuato sulla base di un punteggio complessivo ottenuto sommando i punteggi r<del>el</del>a<del>tivi </del>a ciascuno dei criteri individuati. La collocazione nella graduatoria viene effettuato sulla base di un punteggio complessivo ottenuto sommando i punteggi <ins>che </ins>r<ins>igu</ins>a<ins>rd</ins>a<ins>no</ins> ciascuno dei criteri individuati. <del>Ai</del> <del>fini dell'</del>attribuzione del punteggio il nucleo familiare di riferimento è quello dei genitori che dovrà essere autocertificato al momento della domanda. <ins>Per</ins> attribuire il punteggio il nucleo familiare di riferimento è quello dei genitori che dovrà essere autocertificato al momento della domanda. Ai fini dell'attribuzione del punteggio il nucleo familiare di riferimento è quello dei genitori <del>che</del> dovrà essere autocertificato al momento della domanda. Ai fini dell'attribuzione del punteggio il nucleo familiare di riferimento è quello dei genitori<ins>.</ins> <ins>Esso</ins> dovrà essere autocertificato al momento della domanda. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e <del>non sussista</del> situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e <ins>se non sussiste</ins> situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non <del>sus</del>sista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non <ins>e</ins>sista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non sussista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non sussista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale<ins> (cioè dall'insieme dei doveri e poteri che i genitori hanno sui figli minorenni)</ins>, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non sussista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, <del>ambedue</del> i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non sussista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, <ins>entrambi</ins> i genitori si considerano facenti parte dello stesso nucleo familiare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non sussista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano fa<del>centi parte dello stesso nucleo fa</del>miliare del bambino. Se uno dei genitori ha residenza anagrafica diversa e non sussista situazione di separazione legale, di divorzio, di abbandono del coniuge accertato in sede giurisdizionale, di esclusione del coniuge dalla potestà genitoriale, di provvedimento di allontanamento della residenza familiare, ambedue i genitori si considerano <ins>parte dello stesso nucleo </ins>familiare del bambino. La graduatoria mensile delle domande presentate viene formata <del>entro i</del>l 20 di ogni mese ed utilizzata ad avvenuto esaurimento delle graduatorie annuali, con riferimento ai posti disponibili in ogni nido d'infanzia e distinti per fasce di età. La graduatoria mensile delle domande presentate viene formata <ins>prima de</ins>l 20 di ogni mese ed utilizzata ad avvenuto esaurimento delle graduatorie annuali, con riferimento ai posti disponibili in ogni nido d'infanzia e distinti per fasce di età. La graduatoria mensile delle domande presentate viene formata entro il 20 di ogni mese ed utilizzata ad avvenuto esaurimento delle graduatorie annuali, con riferimento ai posti disponibili in ogni nido d'infanzia e distinti per fasce di età. La graduatoria mensile delle domande presentate viene formata entro il 20 di ogni mese ed<ins> è</ins> utilizzata ad avvenuto esaurimento delle graduatorie annuali, con riferimento ai posti disponibili in ogni nido d'infanzia e distinti per fasce di età. La graduatoria mensile delle domande presentate viene formata entro il 20 di ogni mese ed utilizzata <del>ad avvenuto esaurimento del</del>le graduatorie annuali, con riferimento ai posti disponibili in ogni nido d'infanzia e distinti per fasce di età. La graduatoria mensile delle domande presentate viene formata entro il 20 di ogni mese ed utilizzata <ins>se si esauriscono </ins>le graduatorie annuali, con riferimento ai posti disponibili in ogni nido d'infanzia e distinti per fasce di età. In t<del>al</del> caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta effettuata al verificarsi della disponibilità del posto nel periodo di interesse. In <ins>ques</ins>t<ins>o</ins> caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta effettuata al verificarsi della disponibilità del posto nel periodo di interesse. In tal caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta <del>e</del>f<del>fe</del>t<del>tua</del>ta al verificarsi della disponibilità del posto nel periodo di interesse. In tal caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta f<ins>a</ins>tta al verificarsi della disponibilità del posto nel periodo di interesse. In tal caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta effettuata a<del>l</del> verificarsi della disponibilità del posto nel periodo di interesse. In tal caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta effettuata <ins>qu</ins>a<ins>ndo si</ins> verifica la disponibilità del posto nel periodo di interesse. In tal caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta effettuata a<del>l</del> <del>verifi</del>c<del>arsi</del> <del>del</del>la disponibilità del posto nel periodo di interesse. In tal caso l'utente verrà contattato una sola volta per ogni scelta effettuata <ins>qu</ins>a<ins>ndo</ins> c<ins>'è</ins> la disponibilità del posto nel periodo di interesse. In caso di perdita<del> del requisito</del> della residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e pertanto viene dimesso d'ufficio. In caso di perdita della residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e pertanto viene dimesso d'ufficio. <del>In caso di perdita del requisito del</del>la residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e pertanto viene dimesso d'ufficio. <ins>Se viene persa </ins>la residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e pertanto viene dimesso d'ufficio. A parità di punteggio, la posizione in graduatoria viene stabilita a<del>ss</del>e<del>gnando</del> la precedenza all'utente con punteggio più elevato per la “situazione familiare”. A parità di punteggio, la posizione in graduatoria viene stabilita <ins>con il d</ins>a<ins>r</ins>e la precedenza all'utente con punteggio più elevato per la “situazione familiare”. In caso di ulteriore parità si considera la data di nascita del bambino/bambina, a<del>ttribue</del>ndo la priorità a chi è nato prima. In caso di ulteriore parità si considera la data di nascita del bambino/bambina, <ins>d</ins>ando la priorità a chi è nato prima. In caso di ulteriore parità si <del>consi</del>d<del>er</del>a la data di nascita del bambino/bambina, attribuendo la priorità a chi è nato prima. In caso di ulteriore parità si <ins>guar</ins>da la data di nascita del bambino/bambina, attribuendo la priorità a chi è nato prima. In caso di ulteriore parità si considera la data di nascita del bambino/bambina<del>,</del> attribuendo la priorità a chi è nato prima. In caso di ulteriore parità si considera la data di nascita del bambino/bambina<ins> e si</ins> attribuisce la priorità a chi è nato prima. <del>In sub</del>o<del>rd</del>i<del>ne</del> si considera l'ordine di presentazione della domanda. <ins>P</ins>oi si considera l'ordine di presentazione della domanda. In subordine si <del>consi</del>d<del>er</del>a l'ordine di presentazione della domanda. In subordine si <ins>guar</ins>da l'ordine di presentazione della domanda. Le domande presentat<del>e a partir</del>e dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, <del>in base alle disposizion</del>i g<del>enerali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della</del> graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che<ins> hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale</ins>, <ins>fatti salv</ins>i g<ins>li effetti per le</ins> graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite <del>annualmente</del> dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite <ins>ogni anno</ins> dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno <del>acquisito </del>il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto <del>a</del>ll'i<del>scri</del>zi<del>one alla scuola dell'infan</del>zi<del>a</del>, v<del>erranno considerate decadute ai fini della formazione della</del> g<del>raduatoria annuale, fatti salvi</del> g<del>li effetti per le g</del>raduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto <ins>di iscriversi alla scuola de</ins>ll'i<ins>nfan</ins>zi<ins>a, verranno considerate decadute ai fini della forma</ins>zi<ins>one della graduatoria annuale</ins>, <ins>fatti sal</ins>v<ins>i</ins> g<ins>li effetti per le</ins> graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, v<del>erranno considerate decadute ai fini della formazione della</del> g<del>raduatoria annuale, fatti salvi</del> g<del>li effetti per le g</del>raduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, <ins>saranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti sal</ins>v<ins>i</ins> g<ins>li effetti per le</ins> graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, v<del>erranno considerate decadut</del>e ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, <ins>perderanno </ins>v<ins>alor</ins>e ai fini della formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute <del>ai fini del</del>la formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute <ins>per </ins>la formazione della graduatoria annuale, fatti salvi gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, <del>fatti salvi </del>gli effetti per le graduatorie mensili. Le domande presentate a partire dall'1 settembre per l'ammissione al nido di bambini che, in base alle disposizioni generali in materia stabilite annualmente dalla Giunta provinciale hanno acquisito il diritto all'iscrizione alla scuola dell'infanzia, verranno considerate decadute ai fini della formazione della graduatoria annuale, <ins>ad eccezione de</ins>gli effetti per le graduatorie mensili. Sulla base dei criteri sopra <del>i</del>n<del>dividu</del>ati il Dirigente forma e approva la graduatoria annuale per ciascuna tipologia di nido d'infanzia entro il 15 maggio. Sulla base dei criteri sopra <ins>ele</ins>n<ins>c</ins>ati il Dirigente forma e approva la graduatoria annuale per ciascuna tipologia di nido d'infanzia entro il 15 maggio. Sulla base dei criteri sopra individuati il Dirigente forma e approva la graduatoria ann<del>uale</del> per ciascuna tipologia di nido d'infanzia entro il 15 maggio. Sulla base dei criteri sopra individuati il Dirigente forma e approva la graduatoria <ins>dell'</ins>ann<ins>o</ins> per ciascuna tipologia di nido d'infanzia entro il 15 maggio. Sulla base dei criteri sopra individuati il Dirigente forma e approva la graduatoria annuale per ciascuna tipologia di nido d'infanzia e<del>ntro i</del>l 15 maggio. Sulla base dei criteri sopra individuati il Dirigente forma e approva la graduatoria annuale per ciascuna tipologia di nido d'infanzia <ins>prima d</ins>el 15 maggio. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia<del> e</del> viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia<ins>. Essa</ins> viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene <del>deposita</del>ta nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene <ins>pos</ins>ta nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi <del>individ</del>u<del>ate nel provvedi</del>mento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi <ins>elencate nel provvedimento di approvazione e p</ins>u<ins>bblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del tratta</ins>mento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e<ins>d è</ins> pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata <del>nel rispetto de</del>i principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata <ins>rispettando </ins>i principi di pertinenza e non eccedenza del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi <del>di pertinenza e non eccedenza d</del>el trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi <ins>che assicurano la pertinenza e la non eccedenza n</ins>el trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non ecce<del>denza</del> del trattamento dei dati. La graduatoria elenca le posizioni e le assegnazioni in base ai posti disponibili in ciascun nido d'infanzia e viene depositata nelle sedi individuate nel provvedimento di approvazione e pubblicata nel rispetto dei principi di pertinenza e non ecce<ins>sso</ins> del trattamento dei dati. <del>I</del>n <del>se</del>de<del> di</del> prima assegnazione, non sarà inviata nessuna comunicazione formale. <ins>Al mome</ins>n<ins>to</ins> de<ins>lla</ins> prima assegnazione, non sarà inviata nessuna comunicazione formale. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento del bambino, c<del>omport</del>a la cancellazione della domanda di ammissione al nido dalla graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento del bambino, c<ins>aus</ins>a la cancellazione della domanda di ammissione al nido dalla graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento del bambino, comporta la cancellazione della domanda di ammissione al nido dalla graduatoria. La perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento del bambino, comporta la cancellazione d<ins>alla graduatoria d</ins>ella domanda di ammissione al nido. L'assegnazione al nido d'infanzia viene effettuata, in base ai posti disponibili in ogni struttura, distinti per lattanti e <del>di</del>vezzi, seguendo l'ordine di posizione in graduatoria. L'assegnazione al nido d'infanzia viene effettuata, in base ai posti disponibili in ogni struttura, distinti per lattanti e <ins>s</ins>vezz<ins>at</ins>i, seguendo l'ordine di posizione in graduatoria. L'assegnazione al nido d'infanzia viene effettuata<del>,</del> in base ai posti disponibili in ogni struttura, distinti per lattanti e divezzi, seguendo l'ordine di posizione in graduatoria. L'assegnazione al nido d'infanzia viene effettuata<ins> seguendo l'ordine di posizione in graduatoria</ins> in base ai posti disponibili in ogni struttura, distinti per lattanti e divezzi. Il Dirigente, <del>nel</del>l'<del>assegn</del>azione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, avendo come riferimento l'età in mesi in relazione al periodo di ambientamento, al fine di favorire la composizione di gruppi omogenei. Il Dirigente, <ins>quando assegna i posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, avendo come riferimento </ins>l'<ins>età in mesi in rel</ins>azione al periodo di ambientamento, al fine di favorire la composizione di gruppi omogenei. Il Dirigente, nell'assegnazione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, av<del>endo come riferimento l'età in mesi in rela</del>zione <del>al periodo di ambientamento, al fine di favorire la composizione </del>di gruppi omogenei. Il Dirigente, nell'assegnazione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età<ins>. Egli ha come riferimento l'età in mesi in relazione al periodo di ambientamento</ins>, a<ins>l fine di fa</ins>v<ins>orire la composi</ins>zione di gruppi omogenei. Il Dirigente, nell'assegnazione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, avendo come riferimento l'età in mesi in relazione al periodo di ambientamento, <del>al fine di</del> favorire la composizione di gruppi omogenei. Il Dirigente, nell'assegnazione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, avendo come riferimento l'età in mesi in relazione al periodo di ambientamento, <ins>per</ins> favorire composizione di gruppi omogenei. Il Dirigente, nell'assegnazione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, avendo come riferimento l'età in mesi in relazione al periodo di ambientamento, al fine di favorire la c<del>omposi</del>zione di gruppi omogenei. Il Dirigente, nell'assegnazione dei posti, può applicare una flessibilità massima di tre mesi per fasce di età, avendo come riferimento l'età in mesi in relazione al periodo di ambientamento, al fine di favorire la c<ins>rea</ins>zione di gruppi omogenei. I bambini <del>i</del>n <del>sit</del>u<del>azio</del>n<del>i di</del> handicap riconosciuto sono assegnati in via prioritaria, temporaneamente anche in soprannumero. I bambini <ins>co</ins>n un handicap riconosciuto sono assegnati in via prioritaria, temporaneamente anche in soprannumero. I bambini in situazioni di handicap riconosciuto sono assegnati <del>in via </del>pri<del>oritari</del>a, temporaneamente anche in soprannumero. I bambini in situazioni di handicap riconosciuto sono assegnati pri<ins>m</ins>a, temporaneamente anche in soprannumero. I bambini in situazioni di handicap riconosciuto sono assegnati in via prioritaria, temporaneamente anche <del>in</del> sopr<del>annum</del>e<del>r</del>o. I bambini in situazioni di handicap riconosciuto sono assegnati in via prioritaria, temporaneamente anche <ins>se</ins> so<ins>no più del </ins>pre<ins>vist</ins>o. Nel caso di bambini gemelli, per i quali non risulta possibile l'assegnazione contemporanea verrà effettuata, compatibilmente con gli aspetti pedagogico-organizzativi della struttura di riferimento, l'assegnazione temporaneamente in soprannumero. Nel caso di bambini gemelli, per i quali non risulta possibile l'assegnazione contemporanea<ins>,</ins> verrà effettuata l'assegnazione temporaneamente in soprannumero, compatibilmente con gli aspetti pedagogico-organizzativi della struttura di riferimento. Nel caso di bambini gemelli, per i quali non <del>risulta</del> possibile l'assegnazione contemporanea verrà effettuata, compatibilmente con gli aspetti pedagogico-organizzativi della struttura di riferimento, l'assegnazione temporaneamente in soprannumero. Nel caso di bambini gemelli, per i quali non <ins>è</ins> possibile l'assegnazione contemporanea verrà effettuata, compatibilmente con gli aspetti pedagogico-organizzativi della struttura di riferimento, l'assegnazione temporaneamente in soprannumero. Se ciò non <del>fosse</del> possibile la rinuncia all'ammissione non comporta la cancellazione dalla graduatoria per il nido assegnato. Se ciò non <ins>è</ins> possibile la rinuncia all'ammissione non comporta la cancellazione dalla graduatoria per il nido assegnato. Se ciò non fosse possibile la rinuncia all'ammissione non c<del>omport</del>a la cancellazione dalla graduatoria per il nido assegnato. Se ciò non fosse possibile la rinuncia all'ammissione non c<ins>aus</ins>a la cancellazione dalla graduatoria per il nido assegnato. <del>Entro </del>i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: <ins>Prima de</ins>i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o <del>entro</del> due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o <ins>prima di</ins> due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto <del>mediante</del> la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto <ins>con</ins> la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: <del>E</del>ntro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: <ins>Il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto e</ins>ntro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nell'atto di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o <ins>con </ins>l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nel<del>l'at</del>to di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: Entro i termini stabiliti nel<ins> documen</ins>to di approvazione della graduatoria, o entro due giorni lavorativi dalla comunicazione per le assegnazioni dei posti disponibili dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo (comma 3 e 4 dell'art. 16 del Regolamento), il genitore è tenuto ad accettare formalmente il posto mediante la consegna allo sportello dell'Ufficio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport o l'invio tramite fax o e-mail sulla casella di posta certificata: - della ricevuta d<del>ell'avvenuto</del> pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approvazione delle tariffe. - della ricevuta d<ins>i</ins> pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approvazione delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo t<del>ar</del>i<del>ffario</del> così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approvazione delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo <ins>dei cos</ins>ti così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approvazione delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella de<del>l</del>i<del>beraz</del>ione di approvazione delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella de<ins>c</ins>i<ins>s</ins>ione di approvazione delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approva<del>zion</del>e delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approva<ins>r</ins>e delle tariffe. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approvazione de<del>lle</del> t<del>ar</del>i<del>ffe</del>. - della ricevuta dell'avvenuto pagamento dell'anticipo tariffario così come fissato dalla Giunta comunale nella deliberazione di approvazione de<ins>i</ins> <ins>cos</ins>ti. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata <del>tacita </del>rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. <del>La mancata accettazione del posto o il mancato</del> perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. <ins>Non accettare il posto o non</ins> perfezionare l'accettazione sarà considerato tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia<del> con la c</del>onseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia<ins>. C</ins>onseguente è la cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, <del>salvo per </del>le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, <ins>ad eccezione del</ins>le assegnazioni effettuate a partire dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni <del>e</del>ff<del>ettuate a partire dal mese di aprile, e f</del>ino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni f<ins>atte a partire dal mese di aprile, e </ins>fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate <del>a partire </del>dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La mancata accettazione del posto o il mancato perfezionamento dell'accettazione, sarà considerata tacita rinuncia con la conseguente cancellazione del bambino o della bambina dalla graduatoria per quel nido, salvo per le assegnazioni effettuate dal mese di aprile, e fino all'approvazione della graduatoria annuale successiva. La comunicazione all'utente dell'assegnazione del posto dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo avviene con gli strumenti scelti i<del>n sede di</del> domanda, esclusivamente tramite email o fax. La comunicazione all'utente dell'assegnazione del posto dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo avviene con gli strumenti scelti i<ins>al momento della</ins> domanda, esclusivamente tramite email o fax. La comunicazione all'utente dell'assegnazione del posto dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo avviene con gli strumenti scelti in sede di domanda, <del>e</del>s<del>c</del>l<del>usivamente</del> tramite email o fax. La comunicazione all'utente dell'assegnazione del posto dopo la prima assegnazione o in corso di anno educativo avviene con gli strumenti scelti in sede di domanda, s<ins>o</ins>l<ins>o</ins> tramite email o fax. Solo <del>n</del>e<del>l caso</del> l'utente non disponga di tali strumenti, verrà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, per un massimo di due volte. Solo <ins>s</ins>e l'utente non dispone di tali strumenti, verrà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, per un massimo di due volte. Solo nel caso l'utente non disponga di tali strumenti, <del>ver</del>rà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, per un massimo di due volte. Solo nel caso l'utente non disponga di tali strumenti, <ins>sa</ins>rà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, per un massimo di due volte. Solo nel caso l'utente non disponga di t<del>al</del>i strumenti, verrà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, per un massimo di due volte. Solo nel caso l'utente non disponga di <ins>ques</ins>ti strumenti, verrà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, per un massimo di due volte. Solo nel caso l'utente non disponga di tali strumenti, verrà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, <del>per un</del> massimo di due volte. Solo nel caso l'utente non disponga di tali strumenti, verrà richiesto di indicare un numero di telefono al quale sarà contattato, in caso di assegnazione, <ins>al</ins> massimo due volte. L'utente che autorizza il Comune di Trento all'invio, riceverà anche un SMS <del>d</del>i comunicazione dell'assegnazione del posto. L'utente che autorizza il Comune di Trento all'invio, riceverà anche un SMS i<ins>n cui è</ins> comunicata l'assegnazione del posto. <del>Il ri</del>ch<del>iedente</del> dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. <ins>La persona </ins>ch<ins>e fa la richiesta</ins> dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente d<del>ovrà</del> garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente d<ins>eve</ins> garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire <del>l'esatte</del>zz<del>a dei dati relativi ai reca</del>p<del>iti e indiri</del>z<del>zi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentaz</del>ione della domanda. Il richiedente dovrà garantire <ins>che siano esatti i dati relativi ai recapiti e indiri</ins>zz<ins>i forniti e comunicare tem</ins>p<ins>estivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presenta</ins>zione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati <del>relativi a</del>i recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati <ins>che riguardano </ins>i recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare <del>tem</del>p<del>estivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla p</del>resentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare <ins>subito gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti successivamente alla </ins>presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti <del>degli stessi </del>intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti intervenuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi <del>inter</del>venuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi <ins>av</ins>venuti successivamente alla presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti <del>successivamente al</del>la presentazione della domanda. Il richiedente dovrà garantire l'esattezza dei dati relativi ai recapiti e indirizzi forniti e comunicare tempestivamente gli eventuali cambiamenti degli stessi intervenuti <ins>dopo </ins>la presentazione della domanda. Al<del>l'atto dell'accettazion</del>e, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta qualora lo stesso si renda disponibile, a seguito di eventuali rinunce. Al<ins> momento di accettar</ins>e, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta qualora lo stesso si renda disponibile, a seguito di eventuali rinunce. All'atto dell'accettazione, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta qualora <del>lo stesso </del>si renda disponibile, a seguito di eventuali rinunce. All'atto dell'accettazione, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta qualora si renda disponibile, a seguito di eventuali rinunce. All'atto dell'accettazione, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta <del>qualora lo stesso si renda</del> disponibile, a seguito di eventuali rinunce. All'atto dell'accettazione, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta <ins>se lo stesso si rende</ins> disponibile, a seguito di eventuali rinunce. All'atto dell'accettazione, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta qualora lo stesso si renda disponibile, <del>a seguito di</del> eventuali rinunce. All'atto dell'accettazione, il genitore a cui è stato assegnato il nido di seconda scelta, può accettare fin da subito e senza alcuna altra formalizzazione il posto nel nido di prima scelta qualora lo stesso si renda disponibile, <ins>per</ins> eventuali rinunce. <del>T</del>a<del>le</del> opzione è esercitabile entro il 5 giugno di ogni anno, termine per la comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. <ins>Quest</ins>a opzione è esercitabile entro il 5 giugno di ogni anno, termine per la comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. <del>T</del>ale opzione è esercitabile entro il 5 giugno di ogni anno, termine per la comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. <ins>È possibile esercitare t</ins>ale opzione entro il 5 giugno di ogni anno, termine per la comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. Tale opzione è esercitabile <del>e</del>n<del>tr</del>o <del>i</del>l 5 giugno di ogni anno, termine per la comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. Tale opzione è esercitabile <ins>fi</ins>no <ins>a</ins>l 5 giugno di ogni anno, termine per la comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. Tale opzione è esercitabile entro il 5 giugno di ogni anno, termine per <del>la </del>comunicazione ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. Tale opzione è esercitabile entro il 5 giugno di ogni anno, termine per comunicare ad ogni nido dei prospetti dei nuovi ammessi. Il verificarsi di ta<del>le</del> condizione comporta automaticamente la rinuncia al posto già precedentemente accettato. Il verificarsi di <ins>ques</ins>ta condizione comporta automaticamente la rinuncia al posto già precedentemente accettato. <del>Il</del> verificarsi di tale condizione comporta automaticamente la rinuncia al posto già precedentemente accettato. <ins>Se si</ins> verifica tale condizione avviene automaticamente la rinuncia al posto già precedentemente accettato. Il verificarsi di tale condizione comporta automaticamente la rinuncia al posto già pr<del>ecedente</del>m<del>ente</del> accettato. Il verificarsi di tale condizione comporta automaticamente la rinuncia al posto già pr<ins>i</ins>m<ins>a</ins> accettato. <del>In caso di</del> fratelli/sorelle che risultino assegnati contemporaneamente a nidi diversi o in caso di un bambino assegnato a un nido diverso da quello già frequentato dal fratello, il genitore dopo l'accettazione e prima dell'avvio dell'anno educativo, può chiedere il trasferimento per un bambino in uno dei due nidi assegnati o nel nido già frequentato dall'altro fratello. <ins>Se</ins> fratelli/sorelle risultano assegnati contemporaneamente a nidi diversi o in caso di un bambino assegnato a un nido diverso da quello già frequentato dal fratello, il genitore dopo l'accettazione e prima dell'avvio dell'anno educativo, può chiedere il trasferimento per un bambino in uno dei due nidi assegnati o nel nido già frequentato dall'altro fratello. In caso di fratelli/sorelle che risultino assegnati contemporaneamente a nidi diversi o <del>in caso di</del> un bambino assegnato a un nido diverso da quello già frequentato dal fratello, il genitore dopo l'accettazione e prima dell'avvio dell'anno educativo, può chiedere il trasferimento per un bambino in uno dei due nidi assegnati o nel nido già frequentato dall'altro fratello. In caso di fratelli/sorelle che risultino assegnati contemporaneamente a nidi diversi o <ins>se</ins> un bambino è assegnato a un nido diverso da quello già frequentato dal fratello, il genitore dopo l'accettazione e prima dell'avvio dell'anno educativo, può chiedere il trasferimento per un bambino in uno dei due nidi assegnati o nel nido già frequentato dall'altro fratello. In caso di fratelli/sorelle che risultino assegnati contemporaneamente a nidi diversi o in caso di un bambino assegnato a un nido diverso da quello già frequentato dal fratello, il genitore <del>dopo l'accettazione e prima dell'avvio dell'anno educativo, </del>può chiedere il trasferimento per un bambino in uno dei due nidi assegnati o nel nido già frequentato dall'altro fratello. In caso di fratelli/sorelle che risultino assegnati contemporaneamente a nidi diversi o in caso di un bambino assegnato a un nido diverso da quello già frequentato dal fratello, il genitore può chiedere il trasferimento per un bambino in uno dei due nidi assegnati o nel nido già frequentato dall'altro fratello dopo l'accettazione e prima dell'avvio dell'anno educativo. La richiesta può essere accolta <del>compatibilment</del>e con<del> i</del> posti disponibili e comunque nel rispetto dell'ordine di graduatoria. La richiesta può essere accolta <ins>s</ins>e c<ins>i s</ins>on<ins>o</ins> posti disponibili e comunque nel rispetto dell'ordine di graduatoria. <del>In caso di cambio di abitazione </del>avv<del>enuto dopo l'accettazione del posto al nido, ma prima dell'ambientamento, il </del>g<del>enitore può ric</del>h<del>iedere prima dell'avvio dell'anno educativo l'assegnazione in un nido dell'area di utenza in cui h</del>a trasferito la propria abitazione. <ins>Se cambia abitazione dopo l'accettazione del posto al nido, ma prima dell'ambientamento, il genitore può richiedere prima dell'</ins>avv<ins>io dell'anno educativo l'asse</ins>g<ins>nazione in un nido dell'area di utenza in cui </ins>ha trasferito la propria abitazione. In caso di cambio di abitazione avvenuto dopo l'accettazione del posto al nido, ma prima dell'ambientamento, il genitore può richiedere prima dell'avvio dell'anno educativo l'assegnazione in un nido dell'area di utenza in cui <del>ha</del> trasferito la propria abitazione. In caso di cambio di abitazione avvenuto dopo l'accettazione del posto al nido, ma prima dell'ambientamento, il genitore può richiedere prima dell'avvio dell'anno educativo l'assegnazione in un nido dell'area di utenza in cui <ins>si è</ins> trasferito. La richiesta può essere accolta <del>compatibilment</del>e con<del> i</del> posti disponibili e comunque nel rispetto dell'ordine di graduatoria. La richiesta può essere accolta <ins>s</ins>e c<ins>i s</ins>on<ins>o</ins> posti disponibili e comunque nel rispetto dell'ordine di graduatoria. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono <del>dispos</del>te per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono <ins>organizza</ins>te per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non <del>abbia</del>no già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non <ins>han</ins>no già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni <del>di età </del>alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età <del>alla data</del> dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età <ins>il giorno</ins> dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque <del>entro i</del>l mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque <ins>prima de</ins>l mese in cui è disposta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è <del>dispos</del>ta l'assegnazione. Le eventuali assegnazioni in corso d'anno educativo vengono disposte per i bambini presenti in graduatoria che non abbiano già compiuto i 3 anni di età alla data dell'assegnazione o comunque entro il mese in cui è <ins>organizza</ins>ta l'assegnazione. <del>In</del> <del>ca</del>s<del>o d</del>i perd<del>ita</del> <del>del requisito del</del>la residenza nel Comune di Trento dopo l'accettazione ma prima dell'ambientamento, il bambino non può più essere ammesso al nido. <ins>Se</ins> si perd<ins>e</ins> la residenza nel Comune di Trento dopo l'accettazione ma prima dell'ambientamento, il bambino non può più essere ammesso al nido. I servizi aggiuntivi, anticipo e posticipo di orario e servizio di nido il sabato mattina o pomeriggio, vengono attivati per l'intero anno educativo <del>qu</del>al<del>ora richiesti dai genitori di al</del>meno 5 bambini. I servizi aggiuntivi, anticipo e posticipo di orario e servizio di nido il sabato mattina o pomeriggio, vengono attivati per l'intero anno educativo <ins>se sono richiesti dai genitori di </ins>almeno 5 bambini. L'Amministrazione <del>si ris</del>er<del>va la possibili</del>t<del>à</del> di attivare l'apertura il sabato anche in un'unica tipologia di orario, laddove sia previsto il servizio a tempo parziale sia al mattino che al pomeriggio. L'Amministrazione <ins>p</ins>er<ins>me</ins>t<ins>te</ins> di attivare l'apertura il sabato anche in un'unica tipologia di orario, laddove sia previsto il servizio a tempo parziale sia al mattino che al pomeriggio. L'Amministrazione si riserva la possibilità di attivare l'apertura il sabato anche in un'unica tipologia di orario, <del>laddov</del>e <del>sia</del> previsto il servizio a tempo parziale sia al mattino che al pomeriggio. L'Amministrazione si riserva la possibilità di attivare l'apertura il sabato anche in un'unica tipologia di orario, <ins>s</ins>e <ins>è</ins> previsto il servizio a tempo parziale sia al mattino che al pomeriggio. La richiesta d<del>el servizio di posticipo o di anticipo di </del>orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta d<ins>i posticipare o di anticipare l'</ins>orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario<del>, nonché</del> del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario<ins> e</ins> del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi <ins>d</ins>ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata <del>in sede di</del> domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata <ins>al momento della</ins> domanda, deve essere confermata all'atto dell'accettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata <del>a</del>ll'a<del>tto dell'a</del>ccettazione. La richiesta del servizio di posticipo o di anticipo di orario, nonché del servizio di nido al sabato mattina o pomeriggio nei nidi ove previsti, effettuata in sede di domanda, deve essere confermata <ins>ne</ins>ll'accettazione. L'ammissione all<del>a fr</del>u<del>izi</del>o<del>ne</del> sarà accordata sulla base dei posti disponibili e seguendo l'ordine di graduatoria. L'ammissione all<ins>'</ins>u<ins>s</ins>o sarà accordata sulla base dei posti disponibili e seguendo l'ordine di graduatoria. Per <del>la </del>determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per determinare i posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già <del>fruisc</del>ono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già <ins>god</ins>ono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini <ins>che </ins>già frequentano per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali <del>veng</del>a presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali <ins>si</ins>a presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, <del>entro i</del>l 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, <ins>prima de</ins>l 30 aprile, la richiesta di fruizione del servizio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di <del>fru</del>izio<del>ne del servizio</del> aggiuntivo per l'anno educativo successivo. Per la determinazione dei posti disponibili si terrà conto dei bambini che già fruiscono del servizio e dei bambini già frequentanti per i quali venga presentata, entro il 30 aprile, la richiesta di <ins>uso del serv</ins>izio aggiuntivo per l'anno educativo successivo. I servizi aggiuntivi sono <del>concess</del>i per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono <ins>disponibil</ins>i per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, <del>salvo</del> disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, <ins>a parte in caso di</ins> disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo <del>disdetta</del> per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo <ins>annullamento</ins> per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da <del>formalizzar</del>e al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da <ins>rendere ufficial</ins>e al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport <del>entro i</del>l 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport <ins>prima de</ins>l 30 aprile precedente al fine di poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente <del>al fine di</del> poter riassegnare i posti disponibili. I servizi aggiuntivi sono concessi per tutto il periodo di iscrizione al nido, salvo disdetta per l'anno educativo successivo da formalizzare al Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport entro il 30 aprile precedente <ins>per</ins> poter riassegnare i posti disponibili. La conferma dell'accoglimento della richiesta di <del>fr</del>u<del>izi</del>o<del>ne</del> dei servizi aggiuntivi verrà data in sede di comunicazione della data di inizio ambientamento o comunque prima dell'avvio dell'anno educativo. La conferma dell'accoglimento della richiesta di u<ins>s</ins>o dei servizi aggiuntivi verrà data in sede di comunicazione della data di inizio ambientamento o comunque prima dell'avvio dell'anno educativo. L<del>a conferma dell</del>'accoglimento della richiesta di fruizione dei servizi aggiuntivi verrà data in sede di comunicazione della data di inizio ambientamento o comunque prima dell'avvio dell'anno educativo. L'accoglimento della richiesta di fruizione dei servizi aggiuntivi sarà confermato in sede di comunicazione della data di inizio ambientamento o comunque prima dell'avvio dell'anno educativo. La conferma dell'accoglimento della richiesta di fruizione dei servizi aggiuntivi verrà data <del>i</del>n s<del>ede di</del> co<del>m</del>unica<del>zione</del> <del>del</del>la data di inizio ambientamento o comunque prima dell'avvio dell'anno educativo. La conferma dell'accoglimento della richiesta di fruizione dei servizi aggiuntivi verrà data <ins>qua</ins>n<ins>do</ins> s<ins>arà</ins> co<ins>n</ins>unica<ins>ta</ins> la data di inizio ambientamento o comunque prima dell'avvio dell'anno educativo. <del>I</del>n <del>corso d</del>'anno educativo, sulla base dei posti disponibili, potranno essere accolte nuove domande per servizi aggiuntivi già attivati. <ins>Dura</ins>n<ins>te</ins> <ins>l</ins>'anno educativo, sulla base dei posti disponibili, potranno essere accolte nuove domande per servizi aggiuntivi già attivati. In corso d'anno educativo<del>, sulla base dei posti disponibili,</del> potranno essere accolte nuove domande per servizi aggiuntivi già attivati. In corso d'anno educativo potranno essere accolte nuove domande per servizi aggiuntivi già attivati sulla base dei posti disponibili. L<del>a fr</del>uiz<del>i</del>o<del>ne</del> del servizio aggiuntivo decorrerà a partire dal primo giorno del mese successivo a quello della richiesta. L<ins>'</ins>u<ins>til</ins>iz<ins>z</ins>o del servizio aggiuntivo decorrerà a partire dal primo giorno del mese successivo a quello della richiesta. La fruizione del servizio aggiuntivo <del>decorr</del>erà a partire dal primo giorno del mese successivo a quello della richiesta. La fruizione del servizio aggiuntivo <ins>inizi</ins>erà a partire dal primo giorno del mese successivo a quello della richiesta. Dopo l'accettazione del posto al nido l'Amministrazione comunica la data di inizio ambientamento al nido d'infanzia, l'eventuale accoglimento della richiesta di <del>frui</del>re del servizio di posticipo o anticipo nonché del nido al sabato mattina o pomeriggio e ogni informazione utile per la frequenza. Dopo l'accettazione del posto al nido l'Amministrazione comunica la data di inizio ambientamento al nido d'infanzia, l'eventuale accoglimento della richiesta di <ins>gode</ins>re del servizio di posticipo o anticipo nonché del nido al sabato mattina o pomeriggio e ogni informazione utile per la frequenza. Dopo l'accettazione del posto al nido l'Amministrazione comunica la data di inizio ambientamento al nido d'infanzia, l'eventuale accoglimento della richiesta di fruire del servizio di posticipo o anticipo <del>nonché</del> del nido al sabato mattina o pomeriggio e ogni informazione utile per la frequenza. Dopo l'accettazione del posto al nido l'Amministrazione comunica la data di inizio ambientamento al nido d'infanzia, l'eventuale accoglimento della richiesta di fruire del servizio di posticipo o anticipo <ins>e</ins> del nido al sabato mattina o pomeriggio e ogni informazione utile per la frequenza. All'inizio dell'anno educativo l'ambientamento al nido avviene, i<del>ndi</del>ca<del>tivamente,</del> nel periodo compreso tra l'1 settembre e il 15 ottobre sulla base di valutazioni pedagogico educative ed organizzative. All'inizio dell'anno educativo l'ambientamento al nido avviene, <ins>c</ins>i<ins>r</ins>ca nel periodo compreso tra l'1 settembre e il 15 ottobre sulla base di valutazioni pedagogico educative ed organizzative. All'inizio dell'anno educativo l'ambientamento al nido avviene, indicativamente, nel periodo <del>compreso tr</del>a<del> </del>l'1 settembre e il 15 ottobre sulla base di valutazioni pedagogico educative ed organizzative. All'inizio dell'anno educativo l'ambientamento al nido avviene, indicativamente, nel periodo <ins>d</ins>a<ins>l</ins>l'1 settembre al 15 ottobre sulla base di valutazioni pedagogico educative ed organizzative. <del>Qualora il bambino o la bambina non si presenti</del> al nido il giorno stabilito per l'ambientamento e per un periodo massimo di due mesi da tale data, viene dimesso d'ufficio fatti salvi i casi di documentata gravità. <ins>Se il bambino o la bambina non si presenta</ins> al nido il giorno stabilito per l'ambientamento e per un periodo massimo di due mesi da tale data, viene dimesso d'ufficio fatti salvi i casi di documentata gravità. Qualora il bambino o la bambina non si presenti al nido il giorno stabilito per l'ambientamento e per un periodo massimo di due mesi da tale data, viene dimesso d'ufficio <del>fatti salvi i</del> casi di documentata gravità. Qualora il bambino o la bambina non si presenti al nido il giorno stabilito per l'ambientamento e per un periodo massimo di due mesi da tale data, viene dimesso d'ufficio <ins>a parte in</ins> casi di documentata gravità. Qualora il bambino o la bambina non si presenti al nido il giorno stabilito per l'ambientamento e per un periodo massimo di due mesi da tale data, viene dimesso d'ufficio fatti salvi i casi <del>di documentata</del> gravi<del>tà</del>. Qualora il bambino o la bambina non si presenti al nido il giorno stabilito per l'ambientamento e per un periodo massimo di due mesi da tale data, viene dimesso d'ufficio fatti salvi i casi <ins>che sono stati verificati come</ins> gravi. La <del>rett</del>a è comunque dovuta a partire dalla data fissata per l'inizio ambientamento comunicata dall'Amministrazione. La <ins>somm</ins>a è comunque dovuta a partire dalla data fissata per l'inizio ambientamento comunicata dall'Amministrazione. La retta è comunque d<del>ovut</del>a a partire dalla data fissata per l'inizio ambientamento comunicata dall'Amministrazione. La retta è comunque da<ins> pagare</ins> a partire dalla data fissata per l'inizio ambientamento comunicata dall'Amministrazione. Il Dirigente, solo in caso di <del>do</del>c<del>ument</del>ate gravità ed in relazione alla disponibilità di posti, può autorizzare il trasferimento. Il Dirigente, solo in caso di <ins>verifi</ins>cate gravità ed in relazione alla disponibilità di posti, può autorizzare il trasferimento. Il Dirigente, solo in caso di documentate gravità ed in <del>rel</del>a<del>zion</del>e alla disponibilità di posti, può autorizzare il trasferimento. Il Dirigente, solo in caso di documentate gravità ed in <ins>b</ins>a<ins>s</ins>e alla disponibilità di posti, può autorizzare il trasferimento. Il Dirigente<del>,</del> solo in caso di documentate gravità ed in relazione alla disponibilità di posti, può autorizzare il trasferimento. Il Dirigente<ins> può autorizzare il trasferimento</ins> solo in caso di documentate gravità ed in relazione alla disponibilità di posti. <del>I trasferimenti n</del>on s<del>ono</del> comunque consentiti in corso d'anno educativo. <ins>N</ins>on <ins>ci </ins>s<ins>i può</ins> comunque trasferire in corso d'anno educativo. I trasferimenti non sono comunque consentiti <del>i</del>n <del>corso d</del>'anno educativo. I trasferimenti non sono comunque consentiti <ins>dura</ins>n<ins>te</ins> <ins>l</ins>'anno educativo. <del>Qualora</del> dopo l'inserimento al nido la residenza del bambino venga trasferita <ins>Se</ins> dopo l'inserimento al nido la residenza del bambino viene trasferita Qualora dopo l'inserimento al nido la residenza del bambino <del>veng</del>a trasferita Qualora dopo l'inserimento al nido la residenza del bambino <ins>si</ins>a trasferita fuori dal Comune di Trento, il bambino può continuare <del>l</del>a frequenza fino a conclusione dell'anno educativo. fuori dal Comune di Trento, il bambino può continuare a frequentare fino a conclusione dell'anno educativo. fuori dal Comune di Trento, il bambino può continuare la frequenza fino a <del>conclus</del>i<del>o</del>ne dell'anno educativo. fuori dal Comune di Trento, il bambino può continuare la frequenza fino a<ins>lla</ins> <ins>f</ins>ine dell'anno educativo. <del>E' data facoltà a</del>l Comune di nuova residenza di richiedere la continuità della frequenza fino alla conclusione dell'intero ciclo educativo con l'impegno all'assunzione dell'onere conseguente. <ins>I</ins>l Comune di nuova residenza può richiedere la continuità della frequenza fino alla conclusione dell'intero ciclo educativo con l'impegno all'assunzione dell'onere conseguente. E' data facoltà al Comune di nuova residenza di richiedere la continuità della frequenza fino alla <del>conclus</del>i<del>o</del>ne dell'intero ciclo educativo con l'impegno all'assunzione dell'onere conseguente. E' data facoltà al Comune di nuova residenza di richiedere la continuità della frequenza fino alla <ins>f</ins>ine dell'intero ciclo educativo con l'impegno all'assunzione dell'onere conseguente. In <del>tal</del> caso rimane a carico del Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In <ins>questo</ins> caso rimane a carico del Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso <del>rimane a carico de</del>l Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso <ins>i</ins>l Comune richiedente ha l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso rimane a carico del Comune <del>ri</del>ch<del>iedente</del> l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso rimane a carico del Comune ch<ins>e fa la richiesta</ins> l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso rimane a carico del Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a <del>tale</del> trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso rimane a carico del Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a <ins>questo</ins> trasferimento, rimanendo così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso rimane a carico del Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento<del>, rimanendo</del> così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. In tal caso rimane a carico del Comune richiedente l'onere per il servizio di nido solo a partire dall'anno educativo successivo a tale trasferimento<ins>. Rimane</ins> così a carico del Comune di Trento la sola quota relativa al periodo di conclusione dell'anno educativo. <del>In caso di perdita del requisito del</del>la residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e pertanto viene dimesso d'ufficio. <ins>Se si perde </ins>la residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e pertanto viene dimesso d'ufficio. In caso di perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e <del>pertanto</del> viene dimesso d'ufficio. In caso di perdita del requisito della residenza nel Comune di Trento per cancellazione con effetto retroattivo della dichiarazione di cambio residenza a seguito dei controlli previsti dalla normativa, il bambino già ammesso al nido perde il diritto al posto e <ins>quindi</ins> viene dimesso d'ufficio. Il bambino o la bambina che non frequent<del>i</del> il nido per un periodo di due mesi continuativi senza giustificato motivo, viene dimesso d'ufficio. Il bambino o la bambina che non frequent<ins>a</ins> il nido per un periodo di due mesi continuativi senza giustificato motivo, viene dimesso d'ufficio. Il bambino o la bambina che non frequenti il nido per<del> un periodo di</del> due mesi continuativi senza giustificato motivo, viene dimesso d'ufficio. Il bambino o la bambina che non frequenti il nido per due mesi continuativi senza giustificato motivo, viene dimesso d'ufficio. Il bambino o la bambina che non frequenti il nido per un periodo di due mesi continuativi senza <del>gi</del>u<del>stificato</del> motivo, viene dimesso d'ufficio. Il bambino o la bambina che non frequenti il nido per un periodo di due mesi continuativi senza u<ins>n</ins> motiv<ins>o spiegat</ins>o, viene dimesso d'ufficio. <del>In</del> <del>caso di </del>assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: <ins>Se</ins> <ins>l'</ins>assenza è prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, i<del>l</del> mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, <ins>v</ins>i<ins>ene</ins> mantenuto il posto al servizio di nido d'infanzia a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al<del> servizio di</del> nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito <del>a fr</del>on<del>te di</del> motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito <ins>c</ins>on motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze <del>che abbiano carattere di </del>eccezionalità e particolare gravità quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze eccezionali e particolarmente gravi quali: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità <del>quali</del>: In caso di assenza prolungata, il mantenimento del posto al servizio di nido d'infanzia è consentito a fronte di motivate esigenze che abbiano carattere di eccezionalità e particolare gravità <ins>come</ins>: - assenza per motivi di salute <del>l</del>e<del>gati a</del>l bambino ed alla sua famiglia; - assenza per motivi di salute <ins>d</ins>el bambino e della sua famiglia; - assenza all'estero per completa<del>m</del>e<del>nto</del> procedure di riconoscimento o ricongiungimento familiare: - assenza all'estero per completa<ins>r</ins>e<ins> le</ins> procedure di riconoscimento o ricongiungimento familiare: <del>trattasi</del>, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per recarsi all'estero con parte del nucleo familiare per permettere il completamento di pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; <ins>si parla</ins>, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per recarsi all'estero con parte del nucleo familiare per permettere il completamento di pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve a<del>ssent</del>arsi per recarsi all'estero con parte del nucleo familiare per permettere il completamento di pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve a<ins>llontan</ins>arsi per recarsi all'estero con parte del nucleo familiare per permettere il completamento di pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per <del>recarsi</del> all'estero con parte del nucleo familiare per permettere il completamento di pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per <ins>andare</ins> all'estero con parte del nucleo familiare per permettere il completamento di pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per recarsi all'estero con parte del<del> n</del>u<del>cleo familiare per permettere il completamento di pratiche di rico</del>ngi<del>ungi</del>mento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per recarsi all'estero con parte del<ins>la famiglia per permettere il completamento di pratiche di ricongi</ins>ungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per recarsi all'estero con parte del nucleo familiare per <del>permettere il completamento di</del> pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; trattasi, in particolare, dei casi in cui il bambino iscritto al nido deve assentarsi per recarsi all'estero con parte del nucleo familiare per <ins>completare le</ins> pratiche di ricongiungimento e/o di riconoscimento; - assenza per <del>e</del>si<del>genze</del> particolari attestate da relazione dei servizi sociali; - assenza per <ins>bi</ins>s<ins>ogn</ins>i particolari attestati da relazione dei servizi sociali; - assenza per esigenze particolari <del>attest</del>ate da relazione dei servizi sociali; - assenza per esigenze particolari <ins>prov</ins>ate da relazione dei servizi sociali; <del>purché</del> l'utente sia in regola con i pagamenti della retta, sulla base di specifica istruttoria svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. <ins>solo se</ins> l'utente è in regola con i pagamenti della retta, sulla base di specifica istruttoria svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. purché l'utente sia in regola con i pagamenti della <del>ret</del>ta<del>,</del> sulla base di specifica istruttoria svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. purché l'utente sia in regola con i pagamenti della <ins>quo</ins>ta sulla base di specifica istruttoria svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. purché l'utente sia in regola con i pagamenti della retta, sulla base di specifica istru<del>tt</del>o<del>ria</del> svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. purché l'utente sia in regola con i pagamenti della retta, sulla base di specifica istru<ins>zi</ins>o<ins>ne</ins> svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. purché l'utente sia in regola con i pagamenti della retta<del>,</del> s<del>ull</del>a <del>base d</del>i specifica istruttoria svolta dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. purché l'utente sia in regola con i pagamenti della retta<ins> come</ins> s<ins>pieg</ins>a<ins>to</ins> i<ins>n</ins> specifico dal Servizio Servizi all'Infanzia, Istruzione e Sport. Il servizio di nido d'infanzia è garantito fino a quando il bambino/la bambina <del>acqu</del>i<del>sisc</del>e il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Il servizio di nido d'infanzia è garantito fino a quando il bambino/la bambina <ins>ott</ins>i<ins>en</ins>e il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Il servizio di nido d'infanzia è garantito fino a quando il bambino/la bambina acquisisce il diritto <del>alla</del> frequenza alla scuola dell'infanzia. Il servizio di nido d'infanzia è garantito fino a quando il bambino/la bambina acquisisce il diritto <ins>di</ins> frequentare la scuola dell'infanzia. Per <del>mo</del>ti<del>vi</del> <del>di</del> continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che al compimento del terzo anno di età non hanno acquisito il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Per <ins>garan</ins>ti<ins>re</ins> <ins>la</ins> continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che al compimento del terzo anno di età non hanno acquisito il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Per motivi di continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che a<del>l compimento del</del> te<del>rzo</del> ann<del>o d</del>i<del> età</del> non hanno acquisito il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Per motivi di continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che a t<ins>r</ins>e anni non hanno acquisito il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Per motivi di continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che al compimento del terzo anno di età non hanno <del>acq</del>u<del>isi</del>to il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Per motivi di continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che al compimento del terzo anno di età non hanno <ins>otten</ins>uto il diritto alla frequenza alla scuola dell'infanzia. Per motivi di continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che al compimento del terzo anno di età non hanno acquisito il diritto <del>alla</del> frequenza alla scuola dell'infanzia. Per motivi di continuità è assicurata la permanenza delle bambine e dei bambini che al compimento del terzo anno di età non hanno acquisito il diritto <ins>di</ins> frequentare la scuola dell'infanzia. Il passaggio alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine iscritti al nido d'infanzia non è ritenuto <del>dimissi</del>one volontaria dal servizio. Il passaggio alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine iscritti al nido d'infanzia non è ritenuto <ins>all</ins>on<ins>tanam</ins>e<ins>nto</ins> volontario dal servizio. <del>I</del>l passaggio alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine iscritti al nido d'infanzia non è ritenuto dimissione volontaria dal servizio. <ins>Non è ritenuto dimissione volontaria dal servizio i</ins>l passaggio alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine iscritti al nido d'infanzia. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita <ins>per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre </ins>fino al 31 luglio e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e <ins>per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio </ins>fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla <del>frequenza della </del>scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia da<del>l mese di</del> settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia da settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno <del>di apertura del nido </del>prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia da<del>l mese di</del> gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi alla frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia da gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi a<del>lla</del> frequenza della scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. La frequenza al nido è garantita fino al 31 luglio per i bambini ammessi a frequentare la scuola dell'infanzia dal mese di settembre, e fino all'ultimo giorno di apertura del nido prima della chiusura natalizia per i bambini ammessi alla scuola dell'infanzia dal mese di gennaio. MODALITA' DI DETERMINAZIONE DELLA RE<del>TTA</del> MODALITA' DI DETERMINAZIONE DELLA <ins>QUOTA DA PAGA</ins>RE Per il calcolo della <del>ret</del>ta d<del>i</del> frequenza, si applica il sistema tariffario ICEF. Per il calcolo della <ins>quo</ins>ta d<ins>a pagare per la</ins> frequenza, si applica il sistema tariffario ICEF. Per il calcolo della retta di frequenza, si <del>app</del>li<del>c</del>a il sistema tariffario ICEF. Per il calcolo della retta di frequenza, si <ins>uti</ins>li<ins>zz</ins>a il sistema tariffario ICEF. L'Amministrazione con deliberazione <del>definis</del>c<del>e</del> annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione <ins>pre</ins>c<ins>isa</ins> annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con <del>deliberazione</del> definisce annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con <ins>un provvedimento</ins> definisce annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce <del>annualmente</del> le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce <ins>ogni anno</ins> le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le <del>rette de</del>l servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le <ins>quote da pagare per i</ins>l servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le rette del<del> servizio di</del> nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le rette del nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia<del> determinando</del> il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia<ins>. Essa determina</ins> il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della retta di frequenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della <del>retta di fre</del>quenza mensile corrispondente. L'Amministrazione con deliberazione definisce annualmente le rette del servizio di nido d'infanzia determinando il limite minimo e massimo del valore ICEF di riferimento e l'importo della qu<ins>ota da pagare di frequ</ins>enza mensile corrispondente. Il valore ICEF deve essere <del>richies</del>to a un CAF abilitato a partire dall'1 luglio di ogni anno e comunque: Il valore ICEF deve essere <ins>domanda</ins>to a un CAF abilitato a partire dall'1 luglio di ogni anno e comunque: Il valore ICEF deve essere richiesto a un CAF <del>abili</del>t<del>a</del>t<del>o</del> a partire dall'1 luglio di ogni anno e comunque: Il valore ICEF deve essere richiesto a un CAF <ins>compe</ins>t<ins>en</ins>t<ins>e</ins> a partire dall'1 luglio di ogni anno e comunque: Il valore ICEF deve essere richiesto a un CAF abilitato <del>a partire </del>dall'1 luglio di ogni anno e comunque: Il valore ICEF deve essere richiesto a un CAF abilitato dall'1 luglio di ogni anno e comunque: - e<del>ntro i</del>l mese di settembre per i bambini già frequentanti; - <ins>prima d</ins>el mese di settembre per i bambini già frequentanti; - entro<del> il mese di</del> settembre per i bambini già frequentanti; - entro settembre per i bambini già frequentanti; - entro il mese di settembre per i bambini già frequentanti; - entro il mese di settembre per i bambini <ins>che </ins>già frequentano; - entro il mese di settembre per i bambini già frequentanti; - entro il mese di settembre per i bambini già frequentanti<ins> l'asilo nido</ins>; - e<del>ntro i</del>l mese di ammissione, per i bambini di nuovo inserimento. - <ins>prima d</ins>el mese di ammissione, per i bambini di nuovo inserimento. - entro il mese di ammissione, per i bambini <del>d</del>i n<del>uovo</del> inserimento. - entro il mese di ammissione, per i bambini <ins>che sono stat</ins>i <ins>appe</ins>n<ins>a</ins> inseriti. L'Amministrazione pr<del>ovv</del>ederà<del> ad acquisire</del> direttamente dagli archivi provinciali il valore di tale indicatore e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione pre<ins>n</ins>derà direttamente dagli archivi provinciali il valore di tale indicatore e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore <del>di tale indicatore</del> e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore <ins>ICEF</ins> e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore di tale indicatore e della <del>ret</del>ta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore di tale indicatore e della <ins>quo</ins>ta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore di tale indicatore e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore di tale indicatore e della <ins>corrispondente </ins>retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore di <del>tale</del> indicatore e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. L'Amministrazione provvederà ad acquisire direttamente dagli archivi provinciali il valore di <ins>questo</ins> indicatore e della retta mensile base di nido d'infanzia a tempo pieno e a tempo parziale corrispondente. Sulla base di <del>tal</del>i dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di <ins>quest</ins>i dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, <del>in caso di concessione de</del>i servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, <ins>se vengono concessi </ins>i servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione <del>provved</del>erà <del>a ricalcolare </del>la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione <ins>calcol</ins>erà la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la <del>retta mensile comprensiva della </del>quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la quota <ins>mensile comprensiva della quota </ins>aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile<del> comprensiva del</del>la quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile<ins>, che comprenderà </ins>la quota aggiuntiva per tali servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per <del>tal</del>i servizi. Sulla base di tali dati, in caso di concessione dei servizi aggiuntivi di anticipo o posticipo e/o per il sabato mattina, l'Amministrazione provvederà a ricalcolare la retta mensile comprensiva della quota aggiuntiva per <ins>quest</ins>i servizi. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento di determinazione delle rette di frequenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione <ins>applicherà anche direttamente le agevolazioni stabilite nel </ins>provvedimento di determinazione delle rette di frequenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente <del>le agevolazion</del>i stabilite nel provvedimento di determinazione delle rette di frequenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente <ins>gli appogg</ins>i stabiliti nel provvedimento di determinazione delle rette di frequenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento <del>di determinazione del</del>le rette di frequenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento <ins>che determina </ins>le rette di frequenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento di determinazione delle <del>rette di fre</del>quenza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento di determinazione delle qu<ins>ote da pagare per la frequ</ins>enza, richieste dal genitore al momento dell'accettazione del posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento di determinazione delle rette di frequenza, richieste dal genitore al momento <del>dell'accettazione de</del>l posto al nido. L'Amministrazione provvederà anche ad applicare direttamente le agevolazioni stabilite nel provvedimento di determinazione delle rette di frequenza, richieste dal genitore al momento <ins>in cui accetta i</ins>l posto al nido. <del>La</del> <del>ma</del>n<del>cata</del> de<del>term</del>in<del>az</del>i<del>on</del>e <del>de</del>l valore ICEF entro i termini stabiliti, comporta l'applicazione della retta mensile massima. <ins>Se</ins> n<ins>on si</ins> de<ins>f</ins>ini<ins>sc</ins>e <ins>i</ins>l valore ICEF entro i termini stabiliti, si causa l'applicazione della retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF <del>e</del>ntro i termini stabiliti, comporta l'applicazione della retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF <ins>all'i</ins>nt<ins>e</ins>r<ins>n</ins>o <ins>de</ins>i termini stabiliti, comporta l'applicazione della retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF entro i termini stabiliti, c<del>omport</del>a l'applicazione della retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF entro i termini stabiliti, c<ins>aus</ins>a l'applicazione della retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF entro i termini stabiliti, <del>com</del>porta <del>l'</del>applicazione della retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF entro i termini stabiliti, porta <ins>ad </ins>applicare la retta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF entro i termini stabiliti, comporta l'applicazione della <del>ret</del>ta mensile massima. La mancata determinazione del valore ICEF entro i termini stabiliti, comporta l'applicazione della <ins>quo</ins>ta mensile massima. E' sempre possibile, ne<del>l</del> <del>corso del</del>l'anno educativo, richiedere al CAF il calcolo del valore ICEF; E' sempre possibile, <ins>dura</ins>n<ins>t</ins>e l'anno educativo, richiedere al CAF il calcolo del valore ICEF; <del>E' sempre possibile, n</del>el corso dell'anno educativo, richiedere al CAF il calcolo del valore ICEF; <ins>N</ins>el corso dell'anno educativo è sempre possibile richiedere al CAF il calcolo del valore ICEF; E' sempre possibile, nel corso dell'anno educativo, richiedere al CAF i<del>l</del> calcolo del valore ICEF; E' sempre possibile, nel corso dell'anno educativo, richiedere al CAF <ins>d</ins>i calcolare il valore ICEF; in t<del>al</del> caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese successivo a quello di elaborazione dell'ICEF. in <ins>ques</ins>t<ins>o</ins> caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese successivo a quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà <del>dec</del>o<del>rrenza</del> dal mese successivo a quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà <ins>inizi</ins>o dal mese successivo a quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta <del>av</del>rà<del> decorrenza</del> dal mese successivo a quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta <ins>inizie</ins>rà dal mese successivo a quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese <del>successiv</del>o<del> a</del> quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese <ins>d</ins>o<ins>po</ins> quello di elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese successivo a quello <del>d</del>i elaborazione dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese successivo a quello i<ins>n cui è stato</ins> elaborato l'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese successivo a quello di <del>e</del>l<del>ab</del>o<del>razi</del>o<del>ne</del> dell'ICEF. in tal caso l'eventuale rideterminazione della retta avrà decorrenza dal mese successivo a quello di <ins>ca</ins>l<ins>c</ins>o<ins>l</ins>o dell'ICEF. <del>In</del> <del>caso di variazioni del</del>l'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. <ins>Se</ins> l'indicatore ICEF cambia per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per <del>modifiche</del> nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per <ins>cambiamenti</ins> nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche n<del>ella composizione d</del>el nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nel nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione <del>tariffari</del>a avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione <ins>della quot</ins>a avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria <del>av</del>rà<del> decorrenza</del> dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria <ins>inizie</ins>rà dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese <del>successivo a</del> quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese <ins>dopo</ins> quello di variazione dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello <del>di variazione del</del>l'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello <ins>in cui è variato </ins>l'ICEF. <del>In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l</del>'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF. <ins>L</ins>'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di variazione dell'ICEF in caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di <del>variazione</del> dell'ICEF. In caso di variazioni dell'indicatore ICEF per modifiche nella composizione del nucleo famigliare, l'eventuale rideterminazione tariffaria avrà decorrenza dal mese successivo a quello di <ins>cambiamento</ins> dell'ICEF. Il calcolo della t<del>ariff</del>a può subire modifiche in caso di rettifica di dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o a seguito di controllo. Il calcolo della <ins>quo</ins>ta può subire modifiche in caso di rettifica di dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o a seguito di controllo. Il calcolo della tariffa può s<del>ubi</del>re modifiche in caso di rettifica di dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o a seguito di controllo. Il calcolo della tariffa può <ins>e</ins>s<ins>se</ins>re modificato in caso di rettifica di dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o a seguito di controllo. Il calcolo della tariffa può subire modifiche <del>in</del> ca<del>s</del>o <del>di rettifica d</del>i dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o a seguito di controllo. Il calcolo della tariffa può subire modifiche <ins>se</ins> ca<ins>mbian</ins>o i dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o a seguito di controllo. Il calcolo della tariffa può subire modifiche in caso di rettifica di dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o <del>a seguit</del>o <del>di</del> controllo. Il calcolo della tariffa può subire modifiche in caso di rettifica di dati già presentati ed inseriti nel sistema per ravvedimento operoso o <ins>dop</ins>o <ins>un</ins> controllo. In t<del>al</del> caso l'Amministrazione non effettua rimborsi per variazioni in diminuzione della tariffa già applicata. In <ins>ques</ins>t<ins>o</ins> caso l'Amministrazione non effettua rimborsi per variazioni in diminuzione della tariffa già applicata. In tal caso l'Amministrazione non <del>effettua </del>rimborsi per variazioni in diminuzione della tariffa già applicata. In tal caso l'Amministrazione non rimborsa variazioni in diminuzione della tariffa già applicata. In tal caso l'Amministrazione non effettua rimborsi per <del>var</del>i<del>az</del>i<del>oni</del> in diminuzione della tariffa già applicata. In tal caso l'Amministrazione non effettua rimborsi per <ins>mod</ins>i<ins>f</ins>i<ins>che</ins> in diminuzione della tariffa già applicata. In tal caso l'Amministrazione non effettua rimborsi per variazioni in diminuzione della t<del>ariff</del>a già applicata. In tal caso l'Amministrazione non effettua rimborsi per variazioni in diminuzione della <ins>quo</ins>ta già applicata. In tal caso l'Amministrazione non effettua ri<del>mb</del>or<del>si</del> per variazioni in diminuzione della tariffa già applicata. In tal caso l'Amministrazione non effettua r<ins>est</ins>i<ins>tuzi</ins>o<ins>ni di dena</ins>r<ins>o</ins> per variazioni in diminuzione della tariffa già applicata. <del>Sa</del>rà<del> invece richiesto il</del> paga<del>m</del>e<del>nto di</del> una somma a conguaglio per variazioni in aumento della tariffa già applicata. <ins>Bisogne</ins>rà paga<ins>r</ins>e una somma a conguaglio per variazioni in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a <del>con</del>g<del>ua</del>g<del>l</del>io per variazioni in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a <ins>pare</ins>ggio per variazioni in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a conguaglio per <del>var</del>i<del>az</del>i<del>oni</del> in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a conguaglio per <ins>mod</ins>i<ins>f</ins>i<ins>che</ins> in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a conguaglio <del>per</del> variazioni in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a conguaglio <ins>in caso di</ins> variazioni in aumento della tariffa già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a conguaglio per variazioni in aumento della tar<del>iffa</del> già applicata. Sarà invece richiesto il pagamento di una somma a conguaglio per variazioni in aumento della <ins>quo</ins>ta<ins> da paga</ins>r<ins>e</ins> già applicata. Il mancato pagamento della<del> retta entro tre mesi dalla scadenza del termine, comporta la decadenza dal posto al nido secondo</del> quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della qu<ins>ota entro tre mesi dalla scadenza del termine, comporta la decadenza dal posto al nido secondo qu</ins>anto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della retta <del>entro</del> tre mesi dalla scadenza del termine, comporta la decadenza dal posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della retta <ins>prima di</ins> tre mesi dalla scadenza del termine, comporta la decadenza dal posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della retta entro tre mesi da<del>lla scadenza de</del>l termine, comporta la decadenza dal posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della retta entro tre mesi dal termine, comporta la decadenza dal posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. <del>Il mancato</del> paga<del>mento della retta entro tre mesi dalla scadenza del termine, comport</del>a la decadenza dal posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. <ins>Se non si</ins> paga<ins> la retta entro tre mesi dalla scadenza del termine si caus</ins>a la decadenza dal posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della retta entro tre mesi dalla scadenza del termine, comporta la <del>decadenza da</del>l posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il mancato pagamento della retta entro tre mesi dalla scadenza del termine, comporta la <ins>perdita de</ins>l posto al nido secondo quanto previsto nell'art. 20 del Regolamento per la disciplina dei servizi socio educativi per la prima infanzia. I ricorsi v<del>an</del>no presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di diniego. I ricorsi <ins>de</ins>v<ins>o</ins>no<ins> essere</ins> presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di diniego. <del>I</del> ric<del>or</del>s<del>i</del> vanno presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di diniego. <ins>Le</ins> ric<ins>hie</ins>s<ins>te</ins> vanno presentate alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di diniego. I ricorsi vanno presentati alle r<del>isp</del>e<del>t</del>tive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di diniego. I ricorsi vanno presentati alle re<ins>la</ins>tive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di diniego. I ricorsi vanno presentati alle rispettive Giunte comunali <del>ent</del>r<del>o</del> 30 giorni dal provvedimento di diniego. I ricorsi vanno presentati alle rispettive Giunte comunali <ins>p</ins>r<ins>ima di</ins> 30 giorni dal provvedimento di diniego. I ricorsi vanno presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di <del>d</del>i<del>n</del>i<del>eg</del>o. I ricorsi vanno presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal provvedimento di <ins>r</ins>i<ins>f</ins>i<ins>ut</ins>o. I ricorsi vanno presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal <del>provvedimento di </del>diniego. I ricorsi vanno presentati alle rispettive Giunte comunali entro 30 giorni dal diniego. La Giunta comunale <del>s</del>i<del> esprim</del>erà<del> in via</del> definitiva sentito il parere della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale <ins>dec</ins>i<ins>d</ins>erà definitivamente sentito il parere della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale si esprimerà in <del>via</del> definitiva sentito il parere della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale si esprimerà in <ins>modo</ins> definitivo sentito il parere della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale si esprimerà in via definitiva sentito il parere della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale si esprimerà in via definitiva<ins> dopo aver</ins> sentito il parere della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale si esprimerà in via definitiva sentito il parere della struttura provinciale c<del>ompetent</del>e i<del>n</del> <del>materi</del>a di urbanistica e tutela del paesaggio. La Giunta comunale si esprimerà in via definitiva sentito il parere della struttura provinciale c<ins>h</ins>e <ins>s</ins>i <ins>occup</ins>a di urbanistica e tutela del paesaggio. Domanda utilizzando <del>esclusivamente</del> il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando <ins>solo</ins> il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza<del>, con</del> l'<del>indicazione dettagliata dell'oggetto e del</del>le argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza<ins> con indicato dettagliatamente</ins> l'<ins>oggetto e </ins>le argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del<del> ricorso medesimo</del> e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del<ins>la richiesta medesima</ins> e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso <del>medesimo </del>e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda<del> utilizzando</del> esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda<ins>. Utilizzare</ins> esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e a controdeduzione dei motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e <del>a controdeduzione de</del>i motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. Domanda utilizzando esclusivamente il modello 47754 indirizzato alla Giunta comunale di competenza, con l'indicazione dettagliata dell'oggetto e delle argomentazioni a sostegno del ricorso medesimo e <ins>in risposta a</ins>i motivi contenuti nel provvedimento di primo grado. <del>Qualora</del> il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. <ins>Se</ins> il ricorso ha per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora <del>i</del>l ric<del>or</del>s<del>o</del> abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora l<ins>a</ins> ric<ins>hie</ins>s<ins>ta</ins> abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le <del>p</del>re<del>scrizi</del>o<del>ni</del> cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le re<ins>g</ins>o<ins>le</ins> cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni c<del>ui</del> <del>è sub</del>o<del>rdi</del>n<del>ata</del> l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni c<ins>he</ins> <ins>reg</ins>o<ins>la</ins>n<ins>o</ins> l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, t<del>ali</del> prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, <ins>ques</ins>t<ins>e</ins> prescrizioni vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni v<del>an</del>no dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali prescrizioni <ins>de</ins>v<ins>o</ins>no<ins> essere</ins> dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali <del>p</del>re<del>scrizi</del>o<del>ni</del> vanno dettagliatamente specificate. Qualora il ricorso abbia per oggetto le prescrizioni cui è subordinata l'originaria autorizzazione, tali re<ins>g</ins>o<ins>le</ins> vanno dettagliatamente specificate. N. 2 copie del progetto esaminato dall'autorità di I° grado<del>,</del> <del>u</del>na de<del>ll</del>e<del> quali</del> sarà costituita dall'originale rilasciato dalla Commissione. N. 2 copie del progetto esaminato dall'autorità di I° grado<ins>.</ins> <ins>U</ins>na d<ins>i </ins>e<ins>ss</ins>e sarà costituita dall'originale rilasciato dalla Commissione. N. 2 copie del progetto esaminato dall'autorità di I° grado, una delle quali sarà <del>costituita dal</del>l'originale rilasciato dalla Commissione. N. 2 copie del progetto esaminato dall'autorità di I° grado, una delle quali sarà l'originale rilasciato dalla Commissione. N. 2 copie del progetto esaminato dall'autorità di I° grado, una delle quali sarà costituita dall'originale <del>rilasci</del>ato dalla Commissione. N. 2 copie del progetto esaminato dall'autorità di I° grado, una delle quali sarà costituita dall'originale <ins>d</ins>ato dalla Commissione. <del>Qu</del>e<del>st'ultima</del> potrà essere sostituita da una copia conforme al progetto non autorizzato o autorizzato con prescrizioni. <ins>La copia original</ins>e potrà essere sostituita da una copia conforme al progetto non autorizzato o autorizzato con prescrizioni. Quest'ultima potrà essere sostituita da una copia <del>conform</del>e al progetto non autorizzato o autorizzato con prescrizioni. Quest'ultima potrà essere sostituita da una copia <ins>ad</ins>e<ins>guata</ins> al progetto non autorizzato o autorizzato con prescrizioni. Quest'ultima potrà essere sostituita da una copia conforme al progetto non autorizzato o autorizzato con <del>p</del>re<del>scrizioni</del>. Quest'ultima potrà essere sostituita da una copia conforme al progetto non autorizzato o autorizzato con <ins>no</ins>r<ins>m</ins>e. Ogni altr<del>a</del> documentazione che il ricorrente ritenga necessaria ai fini dell'impugnativa. Ogni altr<ins>o</ins> documento che il ricorrente ritenga necessaria ai fini dell'impugnativa. Ogni altra documentazione che il ric<del>orr</del>e<del>n</del>t<del>e</del> ritenga necessaria ai fini dell'impugnativa. Ogni altra documentazione che <ins>colu</ins>i<ins> che fa </ins>l<ins>a</ins> ric<ins>hi</ins>e<ins>s</ins>t<ins>a</ins> ritenga necessaria ai fini dell'impugnativa. Ogni altra documentazione che il ricorrente riten<del>ga</del> necessaria ai fini dell'impugnativa. Ogni altra documentazione che il ricorrente rit<ins>i</ins>en<ins>e</ins> necessaria ai fini dell'impugnativa. Ogni altra documentazione che il ricorrente ritenga necessaria <del>ai</del> <del>fini del</del>l'impugnativa. Ogni altra documentazione che il ricorrente ritenga necessaria <ins>per</ins> l'impugnativa. Ogni altra documentazione che il ricorrente ritenga necessaria ai fini dell<del>'</del>i<del>mpug</del>n<del>ativa</del>. Ogni altra documentazione che il ricorrente ritenga necessaria ai fini dell<ins>a rev</ins>i<ins>sio</ins>n<ins>e</ins>. Le riprese fotografiche v<del>an</del>no corredate da brevi note esplicative e dall'individuazione del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche <ins>de</ins>v<ins>o</ins>no<ins> essere</ins> corredate da brevi note esplicative e dall'individuazione del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno co<del>rred</del>ate da brevi note esplicative e dall'individuazione del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno <ins> ac</ins>co<ins>mpagn</ins>ate da brevi note esplicative e dall'individuazione del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note esp<del>l</del>i<del>c</del>a<del>t</del>i<del>v</del>e e dall'individuazione del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note <ins>p</ins>e<ins>r la </ins>spi<ins>eg</ins>a<ins>z</ins>i<ins>on</ins>e e dall'individuazione del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e dal<del>l'</del>i<del>ndividuazi</del>one del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e dal<ins> r</ins>i<ins>c</ins>on<ins>oscim</ins>e<ins>nto</ins> del contesto paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e dall'individuazione del <del>contesto </del>paesaggistico e dell'area di intervento. Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e dall'individuazione del paesaggio e dell'area di intervento. La documentazione fotografica deve <del>ess</del>ere<del> provvista di</del> data di esecuzione delle fotografie che vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve <ins>av</ins>ere data di esecuzione delle fotografie che vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve essere provvista di data <del>di esecuzione del</del>le fotografie che vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve essere provvista di data <ins>in cui sono state scattate </ins>le fotografie che vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve essere provvista di data di esecuzione delle fotografie <del>ch</del>e vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve essere provvista di data di esecuzione delle fotografie<ins>.</ins> <ins>Ess</ins>e vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve essere provvista di data di esecuzione delle fotografie che vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato dal progettista. La documentazione fotografica deve essere provvista di data di esecuzione delle fotografie che vanno rappresentate in un documento (relazione o tavola, ecc.) timbrato e firmato da<ins> colui che si occupa de</ins>l progetto. Le fotografie devono essere accompagnate da indicazioni che le mettano in relazione con le rispe<del>t</del>ti<del>ve</del> tavole di progetto (es. prospetto est - tav. 2,...). Le fotografie devono essere accompagnate da indicazioni che le mettano in relazione con le <ins>cor</ins>risp<ins>ond</ins>e<ins>n</ins>ti tavole di progetto (es. prospetto est - tav. 2,...). Le fotografie devono essere accompagnate da indicazioni <del>ch</del>e<del> le</del> mett<del>ano</del> in relazione con le rispettive tavole di progetto (es. prospetto est - tav. 2,...). Le fotografie devono essere accompagnate da indicazioni <ins>p</ins>e<ins>r</ins> mett<ins>erle</ins> in relazione con le rispettive tavole di progetto (es. prospetto est - tav. 2,...). <del>D</del>evono, comunque, sempre essere riportati sulla planimetria dell'intervento, evidenziati con apposito segno grafico o coloritura, tutti i punti di ripresa fotografica. <ins>Tutti i punti di ripresa fotografica d</ins>evono, comunque, sempre essere riportati sulla planimetria dell'intervento, evidenziati con apposito segno grafico o coloritura. Devono, comunque, sempre essere riportati sulla planimetria dell'intervento, evidenziati con apposito segno grafico o color<del>itura</del>, tutti i punti di ripresa fotografica. Devono, comunque, sempre essere riportati sulla planimetria dell'intervento, evidenziati con apposito segno grafico o color<ins>e</ins>, tutti i punti di ripresa fotografica. Devono, comunque, sempre essere riportati sulla planimetria dell'intervento, evidenziati con a<del>pp</del>o<del>sito</del> segno grafico o coloritura, tutti i punti di ripresa fotografica. Devono, comunque, sempre essere riportati sulla planimetria dell'intervento, evidenziati con <ins>p</ins>a<ins>rtic</ins>o<ins>lare</ins> segno grafico o coloritura, tutti i punti di ripresa fotografica. A supporto degli approfondimenti <del>di cui a</del>lla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono permettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoramica del contesto. A supporto degli approfondimenti <ins>esposti ne</ins>lla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono permettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoramica del contesto. <del>A</del> supporto degli approfondimenti di cui alla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono permettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoramica del contesto. <ins>Nel caso di interventi significativi, le fotografie devono permettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoramica del contesto a</ins> supporto degli approfondimenti di cui alla relazione paesaggistica (punto D). A supporto degli approfondimenti di cui alla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono <del>per</del>m<del>ettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoram</del>ica del contesto. A supporto degli approfondimenti di cui alla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono <ins>dare una vista di dettaglio dell'area e una vista panora</ins>mica del contesto. <del>A suppor</del>to degli approfondimenti di cui alla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono permettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoramica del contesto. <ins>In aiu</ins>to degli approfondimenti di cui alla relazione paesaggistica (punto D), nel caso di interventi significativi, le fotografie devono permettere una vista di dettaglio dell'area e una vista panoramica del contesto. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può <del>risulta</del>re di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può <ins>esse</ins>re di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare <del>di </del>comp<del>etenza</del> dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare comp<ins>ito</ins> dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in <del>relazion</del>e alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in <ins>bas</ins>e alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione al<del>la</del> tipo<del>lo</del>g<del>ia ed alla localizzazione dell'intervento</del>, <del>si indicano i seguenti elaborati, </del>precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione al tipo<ins> ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i se</ins>g<ins>uenti elaborati</ins>, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed al<del>la localizzazione</del> dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed al<ins> luogo</ins> dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati<del>,</del> precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati<ins>. Si</ins> precisa che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti <del>elabora</del>ti, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti <ins>documen</ins>ti, precisando che essi sono orientativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono <del>orient</del>ativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. Per gli interventi di seguito descritti, la cui autorizzazione può risultare di competenza dei Comuni o delle CTC in relazione alla tipologia ed alla localizzazione dell'intervento, si indicano i seguenti elaborati, precisando che essi sono <ins>approssim</ins>ativi e che comunque devono mostrare chiaramente dove si interviene e come si interviene. L'Ufficio sarà comunque a disposizione per chiari<del>m</del>e<del>nti</del> e per garantire che il grado di dettaglio della documentazione sia proporzionato all'entità delle opere da realizzare. L'Ufficio sarà comunque a disposizione per chiari<ins>r</ins>e e per garantire che il grado di dettaglio della documentazione sia proporzionato all'entità delle opere da realizzare. L'Ufficio sarà comunque a disposizione per chiarimenti e per garantire che il grado di dettaglio della documentazione sia proporzionato all<del>'</del>e<del>ntità</del> delle opere da realizzare. L'Ufficio sarà comunque a disposizione per chiarimenti e per garantire che il grado di dettaglio della documentazione sia proporzionato all<ins>a grand</ins>e<ins>zza</ins> delle opere da realizzare. <del>Qualora si preveda</del> la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". <ins>Se si prevede</ins> la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell<del>'ordi</del>tura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell<ins>a strut</ins>tura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) <del>andr</del>à <del>sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità </del>e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) <ins>bisogna sempre indicare lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantit</ins>à e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato <del>lo sbalzo di </del>g<del>ronda esistente</del> sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato <ins>di quanto spor</ins>g<ins>e all'infuori</ins> sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la l<del>ocalizzazione del</del>le travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la l<ins>uogo in cui si trovano </ins>le travature da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle trav<del>ature</del> da sostituire precisandone le dimensioni". Qualora si preveda la sostituzione dell'orditura secondaria o media (travetti) andrà sempre indicato lo sbalzo di gronda esistente sui vari prospetti, e la quantità e la localizzazione delle trav<ins>i</ins> da sostituire precisandone le dimensioni". <del>Qualora</del> la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. <ins>Se</ins> la variante si configura come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante <del>si configuri</del> come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante <ins>appaia</ins> come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, <del>si</del> richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, <ins>è</ins> richiesta tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione <del>prevista dal</del>la tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione <ins>che prevede </ins>la tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la dichiarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente. Qualora la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la <del>di</del>ch<del>iarazione che il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente.</del> Qualora la variante si configuri come un vero e proprio nuovo progetto con modificazione di gran parte degli elementi, si richiede tutta la documentazione prevista dalla tipologia di riferimento (C1, C2, C3,...) e la <ins>comunicazione </ins>ch<ins>e il nuovo progetto annulla e sostituisce il precedente.</ins> Questo <del>elabora</del>to, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo <ins>documen</ins>to, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo <del>dal</del>l'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo <ins>con </ins>l'evidenziare i caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei <del>caratteri di pregio</del> rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei <ins>pregi</ins> rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo <del>la valutazione de</del>l grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo <ins>valutare i</ins>l grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e <del>la </del>verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e verificare l'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali m<del>itigazioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inserim</del>ento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali <ins>riduzioni necessarie da introdurre al fine di garantire un corretto inseri</ins>mento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da <del>introd</del>u<del>rre al fine di garantire u</del>n corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da <ins>fare al fine di garantire </ins>un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre <del>al fine di</del> garantire un corretto inserimento dell'opera. Questo elaborato, partendo dall'evidenziazione dei caratteri di pregio rilevabili nel contesto, ha per obiettivo la valutazione del grado di compatibilità paesaggistica dell'intervento proposto e la verifica dell'efficacia delle eventuali mitigazioni necessarie da introdurre <ins>per</ins> garantire un corretto inserimento dell'opera. In <del>funzion</del>e <del>de</del>lla tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica, denominate rispettivamente: In <ins>bas</ins>e <ins>a</ins>lla tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica, denominate rispettivamente: In funzione della tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica, denominate rispettivamente: In funzione della tipologia dell'opera,<ins> che è</ins> oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica, denominate rispettivamente: In funzione della tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica<del>,</del> denominate rispettivamente: In funzione della tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica<ins>. Esse sono</ins> denominate rispettivamente: In funzione della tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica, <del>deno</del>m<del>in</del>ate rispettivamente: In funzione della tipologia dell'opera, oggetto di richiesta di autorizzazione, sono previste due forme diverse di relazione paesaggistica, <ins>chia</ins>mate rispettivamente: - D1 completa che si <del>struttura</del> in tre sezioni di approfondimento: - D1 completa che si <ins>divide</ins> in tre sezioni di approfondimento: - D2 semplificata che con<del>t</del>e<del>mpl</del>a solamente l'esecuzione delle Sezioni: - D2 semplificata che con<ins>sid</ins>e<ins>r</ins>a solamente l'esecuzione delle Sezioni: - D2 semplificata che <del>contempl</del>a solamente l'esecuzione delle Sezioni: - D2 semplificata che <ins>h</ins>a solamente le Sezioni: - D2 semplificata che contempla sol<del>amente</del> l'esecuzione delle Sezioni: - D2 semplificata che contempla sol<ins>o</ins> l'esecuzione delle Sezioni: Di seguito sono riportare <del>le fina</del>li<del>tà</del> e i contenuti delle diverse sezioni di approfondimento: Di seguito sono riportare <ins>g</ins>li<ins> scopi</ins> e i contenuti delle diverse sezioni di approfondimento: Scopo di questa sezione di approfondimento è dare risposta al seguente quesito: Scopo di questa sezione di approfondimento è dare risposta al<ins>la</ins> seguente domanda: Quali sono le qualità paesaggistiche rileva<del>bili</del> nel contesto interessato dall'intervento? Quali sono le qualità paesaggistiche <ins>che si possono </ins>rileva<ins>re</ins> nel contesto interessato dall'intervento? Quali sono le qualità paesaggistiche rilevabili nel<del> contesto interessato dal</del>l'intervento? Quali sono le qualità paesaggistiche rilevabili nell'intervento? Questa indagine v<del>a</del> compiuta evidenziando gli elementi di rilevanza paesaggistica desumibili dall'analisi: Questa indagine <ins>de</ins>v<ins>e essere</ins> compiuta evidenziando gli elementi di rilevanza paesaggistica desumibili dall'analisi: Questa indagine va compiuta evidenziando gli elementi <del>di</del> rilevanza paesaggistica desumibili dall'analisi: Questa indagine va compiuta evidenziando gli elementi <ins>che sono</ins> rilevanti per il paesaggio desumibili dall'analisi: Questa indagine va compiuta evidenziando gli elementi di rilevanza paesaggistica de<del>s</del>u<del>mibili</del> dall'analisi: Questa indagine va compiuta evidenziando gli elementi di rilevanza paesaggistica <ins>che si possono </ins>de<ins>d</ins>u<ins>rre</ins> dall'analisi: - degli strumenti di pianificazione vige<del>nti</del> al momento dell'indagine quali: - degli strumenti di pianificazione <ins>in </ins>vig<ins>or</ins>e al momento dell'indagine quali: Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle <del>prescr</del>izioni di piano relative agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle prescrizioni e raccomandazioni di rilievo sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle <ins>impos</ins>izioni di piano relative agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle prescrizioni e raccomandazioni di rilievo sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle prescrizioni di piano <del>relative</del> agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle prescrizioni e raccomandazioni di rilievo sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle prescrizioni di piano <ins>che si riferiscono</ins> agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle prescrizioni e raccomandazioni di rilievo sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle prescrizioni di piano relative agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle <del>prescrizioni</del> e raccomandazioni di rilievo sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle prescrizioni di piano relative agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle <ins>norme</ins> e raccomandazioni di rilievo sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle prescrizioni di piano relative agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle prescrizioni e raccomandazioni <del>di rilievo</del> sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). Piano urbanistico provinciale (con particolare riferimento alla Carta del paesaggio, alla Carta delle tutele paesistiche, alle reti ecologiche e ambientali), Piano della comunità, PRG (con particolare riferimento alle prescrizioni di piano relative agli insediamenti storici, ai nuclei storici sparsi, al patrimonio edilizio montano e in generale alle prescrizioni e raccomandazioni <ins>importanti</ins> sotto il profilo paesaggistico) eventuali piani attuativi, presenza di vincoli particolari (beni ambientali, beni culturali, invarianti, ecc.). - de<del>i caratteri d</del>i pregio, desumibili direttamente dalla lettura del paesaggio, con riferimento al : - dei pregi, desumibili direttamente dalla lettura del paesaggio, con riferimento al : - dei caratteri di pregio, de<del>s</del>u<del>mibili</del> direttamente dalla lettura del paesaggio, con riferimento al : - dei caratteri di pregio, <ins>che si possono </ins>de<ins>d</ins>u<ins>rre</ins> direttamente dalla lettura del paesaggio, con riferimento al : Particolari val<del>enze</del> storiche o architettoniche individuabili nel bene oggetto di intervento. Particolari val<ins>ori</ins> storici o architettonici individuabili nel bene oggetto di intervento. Particolari valenze storiche o architettoniche in<del>di</del>v<del>idu</del>a<del>bili</del> nel bene oggetto di intervento. Particolari valenze storiche o architettoniche <ins>che s</ins>i<ins> posso</ins>n<ins>o tro</ins>va<ins>re</ins> nel bene oggetto di intervento. Particolari valenze storiche o architettoniche individuabili nel bene oggetto di intervento. Particolari valenze storiche o architettoniche individuabili nel bene <ins>che è </ins>oggetto di intervento. Particolari valenze storiche o architettoniche individuabili nel bene <del>ogg</del>etto <del>di </del>intervento. Particolari valenze storiche o architettoniche individuabili nel bene <ins>su cui vi</ins>e<ins>ne fa</ins>tto <ins>l'</ins>intervento. Gli elementi <del>emers</del>i dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi <ins>risultat</ins>i dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti d<del>i cui sopr</del>a andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti d<ins>escritti prim</ins>a andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra <del>andranno</del> descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra <ins>dovranno essere</ins> descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche <del>attraverso la presentazione di</del> estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche <ins>presentando</ins> estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di <del>estrat</del>ti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di <ins>par</ins>ti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale i<del>conografic</del>o o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra andranno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale i<ins>llustrativ</ins>o o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra <del>andr</del>anno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. Gli elementi emersi dagli approfondimenti di cui sopra <ins>v</ins>anno descritti e documentati anche attraverso la presentazione di estratti degli strumenti di pianificazione (cartografie, schede di intervento, normative, ecc.), documentazioni fotografiche integrative, materiale iconografico o documentario, ecc.. <del>Tal</del>i elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali operate. <ins>Quest</ins>i elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi do<del>vran</del>no supportare e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi d<ins>ev</ins>ono supportare e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno s<del>upp</del>o<del>r</del>t<del>a</del>re e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno so<ins>s</ins>t<ins>ene</ins>re e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno supportare e g<del>iustific</del>are le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno supportare e <ins>spie</ins>gare le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali <del>oper</del>ate. Tali elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali <ins>f</ins>a<ins>t</ins>te. Tali elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno supportare e giustificare le scelte <ins>fatte nel </ins>progetto. Tali elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali operate. Tali elementi dovranno supportare e giustificare le scelte progettuali <ins>che sono state </ins>operate. <del>Qual</del>e s<del>a</del>rà la<del> percezione</del> vis<del>iv</del>a <del>del</del>l'opera realizzata? <ins>Com</ins>e s<ins>embre</ins>rà <ins>al</ins>la vis<ins>t</ins>a l'opera realizzata? <del>R</del>i<del>corre</del>ndo <del>al</del>la cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. <ins>Utl</ins>i<ins>zza</ins>ndo la cartografia dell'area e, se necessario, specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e<del>, se necessario,</del> a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e a specifiche mappe della intervisibilità se necessario, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, <del>and</del>rà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, <ins>dov</ins>rà <ins>essere </ins>individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, a<del>ndrà</del> individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, <ins>v</ins>a individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. <del>R</del>icorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. <ins>Andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile r</ins>icorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risult<del>erà</del> essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risult<ins>a</ins> essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, <del>and</del>rà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, <ins>bisogne</ins>rà individuare la porzione di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la p<del>o</del>r<del>zion</del>e di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la p<ins>a</ins>r<ins>t</ins>e di territorio dalla quale l'intervento risulterà essere visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento <del>ri</del>s<del>ulte</del>rà<del> essere</del> visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento s<ins>a</ins>rà visibile. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento <del>r</del>i<del>sul</del>t<del>e</del>rà e<del>ss</del>ere<del> visibile</del>. Ricorrendo alla cartografia dell'area e, se necessario, a specifiche mappe della intervisibilità, andrà individuata la porzione di territorio dalla quale l'intervento <ins>s</ins>i<ins> po</ins>trà <ins>v</ins>e<ins>d</ins>ere. <del>Ricorrendo a</del> simulazioni, andrà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). <ins>Utilizzando</ins> simulazioni, andrà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). Ricorrendo a simulazioni, <del>and</del>rà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). Ricorrendo a simulazioni, <ins>dov</ins>rà<ins> essere</ins> mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). Ricorrendo a simulazioni, <del>andrà</del> mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). Ricorrendo a simulazioni, <ins>va</ins> mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). Ricorrendo a simulazioni, <del>and</del>rà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). Ricorrendo a simulazioni, <ins>bisogne</ins>rà mostrare il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). <del>Ricorrendo a simulazioni,</del> andrà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). <ins>Con delle simulazioni</ins> andrà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). <del>Ricorrendo a simulazioni, a</del>ndrà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.). <ins>A</ins>ndrà mostrato il grado di visibilità dell'intervento con riferimento a punti di vista preferenziali (strade, centri abitati, punti panoramici, contesti urbanistici significativi quali piazze o punti abituali di sosta, ecc.) ricorrendo a simulazioni. Ricorrendo al "rendering", sarà determinata la percezione visiva del progetto. Ricorrendo al "rendering"<ins> (cioè alla rappresentazione alla resa)</ins>, sarà determinata la percezione visiva del progetto. Ricorrendo al "rendering", <del>sarà</del> determinata la percezione visiva del progetto. Ricorrendo al "rendering", <ins>viene</ins> determinata la percezione visiva del progetto. <del>Ricorre</del>ndo <del>a</del>l "rendering", sarà determinata la percezione visiva del progetto. <ins>Usa</ins>ndo <ins>i</ins>l "rendering", sarà determinata la percezione visiva del progetto. <del>R</del>i<del>correndo a</del>l "rendering", sarà determinata la percezione visiva del progetto. <ins>Con </ins>il "rendering" sarà determinata la percezione visiva del progetto. Ricorrendo al "rendering", sarà de<del>term</del>in<del>a</del>ta la percezione visiva del progetto. Ricorrendo al "rendering", sarà de<ins>f</ins>in<ins>i</ins>ta la percezione visiva del progetto. Ricorrendo al "rendering", sarà determinat<del>a</del> <del>la per</del>c<del>ezi</del>o<del>n</del>e <del>v</del>i<del>siva de</del>l progetto. Ricorrendo al "rendering", sarà determinat<ins>o</ins> co<ins>m</ins>e il progetto appare alla vista. Il "rendering" d<del>ovrà</del> simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista compositivo, dei materiali, dei colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" d<ins>eve</ins> simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista compositivo, dei materiali, dei colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà <del>s</del>im<del>ulare </del>l'<del>inseri</del>m<del>ento dell'opera nel contesto paesaggistic</del>o, <del>con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista co</del>m<del>positivo</del>, dei <del>materiali, dei </del>colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà <ins>ricostruire l'inser</ins>im<ins>ento del</ins>l'<ins>opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista co</ins>m<ins>positiv</ins>o, <ins>dei </ins>m<ins>ateriali</ins>, dei colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel<del> contesto paes</del>ag<del>gistic</del>o, <del>con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista compositivo</del>, dei <del>materiali, dei </del>colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel<ins>l'ambiente, con rappresentazione dett</ins>ag<ins>liata delle soluzioni dal punto di vista compositiv</ins>o, <ins>dei materiali</ins>, dei colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, <del>con rappresenta</del>zion<del>e dettagliata delle soluzion</del>i dal punto di vista compositivo, dei materiali, dei colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, <ins>rappresentando dettagliatamente le solu</ins>zioni dal punto di vista compositivo, dei materiali, dei colori e delle tecniche costruttive. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista <del>composi</del>tiv<del>o, dei materiali, dei colori e delle tecniche costruttiv</del>e. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista <ins>della composizione, dei materiali, dei colori e delle tecniche costrut</ins>tive. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista compositivo, dei materiali, dei colori e delle tecniche <del>costruttiv</del>e. Il "rendering" dovrà simulare l'inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico, con rappresentazione dettagliata delle soluzioni dal punto di vista compositivo, dei materiali, dei colori e delle tecniche <ins>di costruzion</ins>e. Quali sono gli elementi di criticità paesaggistica c<del>o</del>n<del>n</del>ess<del>i</del> <del>al</del>la realizzazione dell'opera? Quali sono gli elementi di criticità paesaggistica c<ins>he i</ins>n<ins>ter</ins>ess<ins>ano</ins> la realizzazione dell'opera? In che modo le qualità <del>p</del>ae<del>saggis</del>t<del>ich</del>e riscontrate rischiano di essere intaccate dalla realizzazione dell'intervento? In che modo le qualità <ins>dell'</ins>a<ins>mbi</ins>e<ins>n</ins>te riscontrate rischiano di essere intaccate dalla realizzazione dell'intervento? In che modo le qualità paesaggistiche r<del>iscontr</del>ate rischiano di essere intaccate dalla realizzazione dell'intervento? In che modo le qualità paesaggistiche <ins>osse</ins>r<ins>v</ins>ate rischiano di essere intaccate dalla realizzazione dell'intervento? In che modo le qualità paesaggistiche riscontrate rischiano di essere in<del>tacc</del>ate dalla realizzazione dell'intervento? In che modo le qualità paesaggistiche riscontrate rischiano di essere <ins>rov</ins>inate dalla realizzazione dell'intervento? <del>C</del>on riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. <ins>Dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera c</ins>on riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste). Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a qu<del>anto</del> emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a qu<ins>ello che è</ins> emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto <del>emers</del>o dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto <ins>risultat</ins>o dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto <ins>è </ins>emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini <del>di cui</del> alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini <ins>spiegate</ins> alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica <del>conness</del>i alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) dovranno essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica <ins>legat</ins>i alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) d<del>o</del>v<del>ran</del>no essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. Con riferimento alle caratteristiche dell'opera in progetto e a quanto emerso dalle indagini di cui alle sezioni I e II (se previste) d<ins>e</ins>v<ins>o</ins>no essere evidenziati i possibili elementi di criticità paesaggistica connessi alla realizzazione dell'opera. <del>And</del>rà evidenziata l'eventuale generazione di impatti negativi sul paesaggio. <ins>Dov</ins>rà<ins> essere</ins> evidenziata l'eventuale generazione di impatti negativi sul paesaggio. Andrà evidenziata l'eventuale <del>gene</del>r<del>a</del>zione di impatti negativi sul paesaggio. Andrà evidenziata l'eventuale <ins>p</ins>r<ins>odu</ins>zione di impatti negativi sul paesaggio. Andrà evidenziat<del>a</del> <del>l'</del>even<del>tuale</del> generazione di impatti negativi sul paesaggio. Andrà evidenziat<ins>o</ins> <ins>s</ins>e<ins> </ins>ve<ins>rra</ins>n<ins>no</ins> generati impatti negativi sul paesaggio. Quali sono stati i criteri progettuali e gli accorgimenti adottati per rendere l'opera paesaggisticamente compatibile? Quali sono stati i criteri <ins>di </ins>progettazione e gli accorgimenti adottati per rendere l'opera paesaggisticamente compatibile? Quali sono stati i criteri progettuali e gli accorgimenti <del>adottat</del>i per rendere l'opera paesaggisticamente compatibile? Quali sono stati i criteri progettuali e gli accorgimenti <ins>pres</ins>i per rendere l'opera paesaggisticamente compatibile? Quali sono stati i criteri progettuali e gli accorgimenti adottati per rendere l'opera <del>paesaggisticamente </del>compatibile? Quali sono stati i criteri progettuali e gli accorgimenti adottati per rendere l'opera compatibile con il paesaggio? In questa <del>sezion</del>e conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa <ins>part</ins>e conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, <del>andr</del>anno descritte le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, <ins>v</ins>anno descritte le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, <del>andranno descritt</del>e le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, <ins>bisognerà descriver</ins>e le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte <del>progettuali</del> effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte <ins>di progettazione</ins> effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali <del>effettua</del>te, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali <ins>fat</ins>te, in funzione dei dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali effettuate, in <del>funzione de</del>i dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali effettuate, in <ins>base a</ins>i dati e delle considerazioni evidenziati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni <del>evidenzi</del>ati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In questa sezione conclusiva della Relazione paesaggistica, andranno descritte le scelte progettuali effettuate, in funzione dei dati e delle considerazioni <ins>mostr</ins>ati dalle sezioni precedenti (qualità, visibilità e possibile generazione di effetti). In particolare, <del>andr</del>anno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, <ins>v</ins>anno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, <del>andranno</del> rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, <ins>bisognerà</ins> rilevare e descrivere tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, in<del>siti ne</del>l progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, in<ins>terni a</ins>l progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e <del>andranno mess</del>i in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e <ins>bisognerà metterl</ins>i in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato <del>opera</del>to, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato <ins>fat</ins>to, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o <del>mitig</del>are tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o <ins>limit</ins>are tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare <del>tali</del> criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare <ins>queste</ins> criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto<del>, e</del> andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto<ins>. Essi</ins> andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti)<del>, garantendo</del> così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti)<ins>. Si garantirà</ins> così un migliore inserimento paesaggistico dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento <del>paesaggistic</del>o dell'intervento. In particolare, andranno rilevati e descritti tutti gli elementi di criticità paesaggistica, insiti nel progetto, e andranno messi in relazione a quanto è stato operato, per eliminare o mitigare tali criticità (impatti), garantendo così un migliore inserimento <ins>nel paesaggi</ins>o dell'intervento. Si esprime così la volontà di <del>forma e di </del>espressione dell'architetto in rispondenza al suo sentire estetico e artistico. Si esprime così la volontà di espressione dell'architetto in rispondenza al suo sentire estetico e artistico. Si esprime così la volontà di forma e di espressione dell'architetto <del>in rispondenz</del>a al suo sentire estetico e artistico. Si esprime così la volontà di forma e di espressione dell'architetto <ins>determinat</ins>a <ins>d</ins>al suo sentire estetico e artistico. gli anni che terminano con 00 sono bisestili solo se il numero del secolo è divisibile per 4, cioè il 1600, il 2000, il 2400 eccetera.<del> Possiamo altresì sinteticamente riformulare nel seguente modo quanto sin qui scritto, ossia si devono considerare</del> bisestili: gli anni che terminano con 00 sono bisestili solo se il numero del secolo è divisibile per 4, cioè il 1600, il 2000, il 2400 eccetera.<ins> In sintesi sono</ins> bisestili: Dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di via Montalcini, il cadavere di Aldo Moro fu ritrovato il 9 maggio nel baule posteriore di un<del>a</del> Renault 4 rossa a Roma, in via Caetani, emblematicamente vicina sia a Piazza del Gesù (dov'era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), sia a via delle Botteghe Oscure (dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano). Dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di via Montalcini, il cadavere di Aldo Moro fu ritrovato il 9 maggio nel baule posteriore di un<ins>'automobile</ins> Renault 4 rossa a Roma, in via Caetani, emblematicamente vicina sia a Piazza del Gesù (dov'era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), sia a via delle Botteghe Oscure (dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano). Questa cerimonia funebre venne celebrata senza il corpo dello statista per esplicito volere della famiglia, che non vi partecipò, ritenendo che lo stato italiano poco o nulla avesse fatto per salvare la vita di Moro, rifiutando il funerale <del>pubblico ufficiale </del>di stato e scegliendo di svolgere le esequie dello statista in forma privata. Questa cerimonia funebre venne celebrata senza il corpo dello statista per esplicito volere della famiglia, che non vi partecipò, ritenendo che lo stato italiano poco o nulla avesse fatto per salvare la vita di Moro, rifiutando il funerale di stato e scegliendo di svolgere le esequie dello statista in forma privata. In zona casello autostradale Bolzano Sud, sorge<del>rà</del> il nuovo quartier generale della nota azienda bolzanina Salewa, specializzata in abbigliamento sportivo da montagna. In zona casello autostradale Bolzano Sud, sorge il nuovo quartier generale della nota azienda bolzanina Salewa, specializzata in abbigliamento sportivo da montagna. Nella torre oltre agli uffici amministrativi sorgerà un grande magazzino, un r&d, un asilo aziendale, una caffetteria. Inoltre <del>dovrà sorgere</del> una palestra da arrampicata interna, questa sarà la più grande di tutta l'Europa. Nella torre oltre agli uffici amministrativi sorgerà un grande magazzino, un r&d, un asilo aziendale, una caffetteria. Inoltre <ins>conterrà</ins> una palestra da arrampicata interna, questa sarà la più grande di tutta l'Europa. Inoltre dovrà sorgere una palestra da arrampicata interna,<del> questa sarà</del> la più grande di tutta l'Europa. Inoltre dovrà sorgere una palestra da arrampicata interna, la più grande di tutta l'Europa. Inoltre dovrà sorgere una palestra da arrampicata interna, questa sarà la più grande d<del>i tutta l</del>'Europa. Inoltre dovrà sorgere una palestra da arrampicata interna, questa sarà la più grande d'Europa. Brescia (Brèsa, Brèssa o Brèha in <del>lingua lombarda, variante</del> brescian<del>a</del>) è un comune italiano di 196,058 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. Brescia (Brèsa, Brèssa o Brèha in <ins>dialetto</ins> brescian<ins>o</ins>) è un comune italiano di 196,058 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. Barzio (Bàrs in <del>lingua lombarda, variante</del> valsassinese) è un comune italiano di 1.327 abitanti della Valsassina, della provincia di Lecco, in Lombardia. Barzio (Bàrs in <ins>dialetto</ins> valsassinese) è un comune italiano di 1.327 abitanti della Valsassina, della provincia di Lecco, in Lombardia. Nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne e alla presenza del lago in caso di tempo stabile. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è <del>piuttosto</del> frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne e alla presenza del lago in caso di tempo stabile. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è <ins>abbastanza</ins> frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne e alla presenza del lago in caso di tempo stabile. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud del<del>la convalle in alcune occasioni</del>. Nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne e alla presenza del lago in caso di tempo stabile. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud del<ins> centro città (la cosiddetta "convalle")</ins>. Nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne e alla presenza del lago in caso di tempo stabile. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono <del>molto </del>procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne e alla presenza del lago in caso di tempo stabile. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici <del>e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i</del> 40/50 cm annui. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici <ins>(circa</ins> 40/50 cm annui<ins>)</ins>. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Le ultime grandi nevicate risalgono al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009 e al 26, 27 e 28 gennaio 2006; piuttosto rilevante la fase nevosa che ha interessato anche la convalle tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2012, soprattutto per il fatto che la neve - non molta, circa 10 cm in centro, 15 in periferia - è comunque rimasta al suolo a lungo, grazie alle bassissime temperature registrate (con valori minimi localmente sino a -15 °C nelle campagne a sud del capoluogo e valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana). Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento. Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Le ultime grandi nevicate risalgono al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009 e al 26, 27 e 28 gennaio 2006; piuttosto rilevante la fase nevosa che ha interessato anche la convalle tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2012, soprattutto per il fatto che la neve - non molta, circa 10 cm in centro, 15 in periferia - è comunque rimasta al suolo <ins>più </ins>a lungo, grazie alle bassissime temperature registrate (con valori minimi localmente sino a -15 °C nelle campagne a sud del capoluogo e valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana). Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Le ultime grandi nevicate risalgono al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009 e al 26, 27 e 28 gennaio 2006; piuttosto rilevante la fase nevosa che ha interessato anche la convalle tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2012, soprattutto per il fatto che la neve - non molta, circa 10 cm in centro, 15 in periferia - è comunque rimasta al suolo a lungo, grazie alle bassissime temperature registrate (con valori <del>minimi localmente sino a -15 °C nelle campagne a sud del capoluogo e valori </del>massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana). Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Le ultime grandi nevicate risalgono al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009 e al 26, 27 e 28 gennaio 2006; piuttosto rilevante la fase nevosa che ha interessato anche la convalle tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2012, soprattutto per il fatto che la neve - non molta, circa 10 cm in centro, 15 in periferia - è comunque rimasta al suolo a lungo, grazie alle bassissime temperature registrate (con valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana). Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Le ultime grandi nevicate risalgono al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009 e al 26, 27 e 28 gennaio 2006; piuttosto rilevante la fase nevosa che ha interessato anche la convalle tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2012, soprattutto per il fatto che la neve - non molta, circa 10 cm in centro, 15 in periferia - è comunque rimasta al suolo a lungo, grazie alle bassissime temperature registrate (con valori minimi localmente sino a -15 °C nelle campagne a sud del capoluogo e valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana). L'estate è relativamente calda,<del> pur in maniera minore rispetto alle località padane,</del> per quanto il periodo di massima gradazione sia piuttosto breve (non oltre le due settimane consecutive). Del tutto assente in città è invece la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della convalle in alcune occasioni. La neve è piuttosto frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono molto procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici e i paesi della cintura urbana, che localmente superano i 40/50 cm annui. Le ultime grandi nevicate risalgono al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009 e al 26, 27 e 28 gennaio 2006; piuttosto rilevante la fase nevosa che ha interessato anche la convalle tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2012, soprattutto per il fatto che la neve - non molta, circa 10 cm in centro, 15 in periferia - è comunque rimasta al suolo a lungo, grazie alle bassissime temperature registrate (con valori minimi localmente sino a -15 °C nelle campagne a sud del capoluogo e valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana). L'estate è relativamente calda, per quanto il periodo di massima gradazione sia piuttosto breve (non oltre le due settimane consecutive). Cassano d'Adda (Casàn nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 18.696 abitanti della provincia di Milano. Cassano d'Adda (Casàn nel locale dialetto milanese) è un comune di 18.696 abitanti della provincia di Milano. Opere <del>Il ciclo di Malaussène Titoli incentrati sulla famiglia Malaussène (vedasi </del>Ciclo di Malaussène<del>):</del> Il paradiso degli orchi, 1991 (orig. Opere Ciclo di Malaussène Il paradiso degli orchi, 1991 (orig. Signor Malaussène, 1995 (orig.: Monsieur Malaussène) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81433-4; La passione secondo Thérèse, 1998 (orig.: Aux fruits de la passion, scritto originariamente <del>su commissione del giornale</del> Le Nouvel Observateur e poi rielaborato e arricchito per la pubblicazione in libro) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81629-1. Signor Malaussène, 1995 (orig.: Monsieur Malaussène) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81433-4; La passione secondo Thérèse, 1998 (orig.: Aux fruits de la passion, scritto originariamente <ins>per</ins> Le Nouvel Observateur e poi rielaborato e arricchito per la pubblicazione in libro) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81629-1. Aux fruits de la passion, scritto originariamente su commissione del giornale Le Nouvel Observateur e poi rielaborato e arricchito per la pubblicazione in libro) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81629-1. Ultime notizie dalla famiglia, 1997 (l'edizione italiana accorpa i due libri Monsieur Malaussène au théâtre del 1995 e Des Chrétiens et des maures del 1996, scritto <del>su commissione del giornale</del> Le Monde) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81408-2; Aux fruits de la passion, scritto originariamente su commissione del giornale Le Nouvel Observateur e poi rielaborato e arricchito per la pubblicazione in libro) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81629-1. Ultime notizie dalla famiglia, 1997 (l'edizione italiana accorpa i due libri Monsieur Malaussène au théâtre del 1995 e Des Chrétiens et des maures del 1996, scritto <ins>per</ins> Le Monde) Feltrinelli, ISBN 978-88-07-81408-2; Virgin Prunes - gruppo dark degli anni 80, furono grandi amici degli U2, ma non ne raggiunsero mai il successo, rimanendo tuttavia un culto nell'underground. <del>Dick Evans - chitarrista dei Virgin Prunes </del>Gavin Friday - leader dei Virgin Prunes, dopo lo scioglimento del gruppo ha intrapreso una carriera solista Virgin Prunes - gruppo dark degli anni 80, furono grandi amici degli U2, ma non ne raggiunsero mai il successo, rimanendo tuttavia un culto nell'underground. Gavin Friday - leader dei Virgin Prunes, dopo lo scioglimento del gruppo ha intrapreso una carriera solista Eurasia è<del> il termine con cui per convenzione si definisce, in linea general</del>e, la zona geografica comprendente l'Europa () e l'Asia unite. <ins>L'</ins>Eurasia è<ins>, per convenzion</ins>e, la zona geografica comprendente l'Europa () e l'Asia unite. L'area ferrarese è contraddistinta dal passaggio di numerosi canali di irrigazione e di scolo creati durante i secoli per garantire la depurazione del terreno e per facilitare gli insediamenti abitativi e produttivi. <del>L'area</del> pianeggiante garantisce le attività di raccolto delle piantagioni, alla coltivazione delle campagne nonché all'allevamento e alla pesca. L'area ferrarese è contraddistinta dal passaggio di numerosi canali di irrigazione e di scolo creati durante i secoli per garantire la depurazione del terreno e per facilitare gli insediamenti abitativi e produttivi. <ins>Il territorio</ins> pianeggiante garantisce le attività di raccolto delle piantagioni, alla coltivazione delle campagne nonché all'allevamento e alla pesca. L'area pianeggiante <del>garantisce le attività di raccolto delle piantagioni, alla coltivazione delle campagne nonché al</del>l'allevamento e <del>al</del>la pesca. L'area pianeggiante <ins>ha una spiccata vocazione agricola e vi vengono esercitati anche </ins>l'allevamento e la pesca. Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale,<del> Firenze, Le Monnier Università/Storia,</del> 2006, pag. 285 "Federico si dette quindi a un'azione di consolidamento delle istituzioni del regno di Sicilia, indicendo due grandi assise del regno, a Capua e a Messina (1220-1221), durante le quali ordinò che tutti i diritti regi confiscati in passato dai feudatari fossero immediatamente reintegrati. Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale, 2006, pag. 285 "Federico si dette quindi a un'azione di consolidamento delle istituzioni del regno di Sicilia, indicendo due grandi assise del regno, a Capua e a Messina (1220-1221), durante le quali ordinò che tutti i diritti regi confiscati in passato dai feudatari fossero immediatamente reintegrati. Introdusse il diritto romano, fondò l'Università di Napoli (1224) per disporre di un ceto di funzionari fedeli istruiti all'interno dei confini (altrimenti i suoi sudditi avrebbero dovuto andare fino a Bologna per studiare) e favorì lo "Studio" medico di Salerno." �?? Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale,<del> Firenze, Le Monnier Università/Storia,</del> 2006, pag. 287 "Le "Costituzioni di Melfi" (così dette dalla sede imperiale da cui vennero emanate) o Liber Augustalis. Introdusse il diritto romano, fondò l'Università di Napoli (1224) per disporre di un ceto di funzionari fedeli istruiti all'interno dei confini (altrimenti i suoi sudditi avrebbero dovuto andare fino a Bologna per studiare) e favorì lo "Studio" medico di Salerno." �?? Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale, 2006, pag. 287 "Le "Costituzioni di Melfi" (così dette dalla sede imperiale da cui vennero emanate) o Liber Augustalis. "La fondazione della città dell'aquila nel 1230 rientra nel disegno di questa politica antifeudale, vennero abbattute decine di rocche baronali, per costruire una città rispondente prima di tutti all'imperatore. �?? Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale,<del> Firenze, Le Monnier Università/Storia,</del> 2006, pag. 286 "Due erano i principali motivi di attrito fra l'imperatore e il pontefice. "La fondazione della città dell'aquila nel 1230 rientra nel disegno di questa politica antifeudale, vennero abbattute decine di rocche baronali, per costruire una città rispondente prima di tutti all'imperatore. �?? Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale, 2006, pag. 286 "Due erano i principali motivi di attrito fra l'imperatore e il pontefice. per esempio non esitava a intromettersi sistematicamente nell elezioni episcopali cercando di favorire persone a lui fedeli o di ostacolare nomine di suoi avversari." �?? Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale,<del> Firenze, Le Monnier Università/Storia,</del> 2006, pag. 286 "Coglieva poi l'occasione per rinsaldare i suoi rapporti di amicizia con il sultano. per esempio non esitava a intromettersi sistematicamente nell elezioni episcopali cercando di favorire persone a lui fedeli o di ostacolare nomine di suoi avversari." �?? Franco Cardini e Marina Montesano, Storia Medievale, 2006, pag. 286 "Coglieva poi l'occasione per rinsaldare i suoi rapporti di amicizia con il sultano. \oint_{\partial S} \mathbf{F} \cdot \operatorname{d}\mathbf{r} = \int_{S} ( abla \times \mathbf F) \cdot d\mathbf s = 0 \quad \forall \mathbf s \subseteq \R^{3} E quindi si passa all'espressione in forma locale<del> della stessa condizione</del>: \oint_{\partial S} \mathbf{F} \cdot \operatorname{d}\mathbf{r} = \int_{S} ( abla \times \mathbf F) \cdot d\mathbf s = 0 \quad \forall \mathbf s \subseteq \R^{3} E quindi si passa all'espressione in forma locale: La maggior parte dei giochi di ruolo seguono lo schema fissato dal primo gioco di ruolo pubblicato, Dungeons & Dragons. I<del> partecipanti di solito conducono il gioc</del>o come un piccolo ritrovo sociale. La maggior parte dei giochi di ruolo seguono lo schema fissato dal primo gioco di ruolo pubblicato, Dungeons & Dragons. I<ins>l gioco è solitamente condott</ins>o come un piccolo ritrovo sociale. Questa ambientazione include sfide per che i personaggi devono superare mediante il gioco, come trappole da evitare o avversari da sconfiggere. Generalmente i dettagli completi dell'ambientazione <del>veng</del>ono tenuti segreti, ma la descrizione generale viene data ai giocatori. Questa ambientazione include sfide per che i personaggi devono superare mediante il gioco, come trappole da evitare o avversari da sconfiggere. Generalmente i dettagli completi dell'ambientazione <ins>s</ins>ono tenuti segreti, ma la descrizione generale viene data ai giocatori. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco. Esse vengono collocate in un�??apposita pagina che viene definita �?? scheda del personaggio�??. In genere, quest�??ultima è suddivisa in più sezioni. In ciascuna dovranno essere elencate le varie informazioni <del>che occorrono</del> al master e agli altri PG per comprendere e conoscere quel determinato personaggio giocante. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco. Esse vengono collocate in un�??apposita pagina che viene definita �?? scheda del personaggio�??. In genere, quest�??ultima è suddivisa in più sezioni. In ciascuna dovranno essere elencate le varie informazioni <ins>necessarie</ins> al master e agli altri PG per comprendere e conoscere quel determinato personaggio giocante. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco. Esse vengono collocate in un�??apposita pagina che viene definita �?? scheda del personaggio�??. In genere, quest�??ultima è suddivisa in più sezioni. In ciascuna dovranno essere elencate le varie informazioni che occorrono al master e agli altri <del>PG</del> per comprendere e conoscere quel determinato personaggio giocante. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco. Esse vengono collocate in un�??apposita pagina che viene definita �?? scheda del personaggio�??. In genere, quest�??ultima è suddivisa in più sezioni. In ciascuna dovranno essere elencate le varie informazioni che occorrono al master e agli altri <ins>giocatori</ins> per comprendere e conoscere quel determinato personaggio giocante. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco. Esse vengono collocate in un�??apposita pagina che viene definita �?? scheda del personaggio�??. In genere, quest�??ultima è suddivisa in più sezioni. In ciascuna dovranno essere elencate le varie informazioni che occorrono al master e agli altri PG per comprendere e conoscere quel determinato personaggio<del> giocante</del>. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco. Esse vengono collocate in un�??apposita pagina che viene definita �?? scheda del personaggio�??. In genere, quest�??ultima è suddivisa in più sezioni. In ciascuna dovranno essere elencate le varie informazioni che occorrono al master e agli altri PG per comprendere e conoscere quel determinato personaggio. Oltre alla storia, ai dati numerici, e alle caratteristiche, all�??interno della scheda, possono essere inseriti i vari �??equipaggiamenti�?? e i vari oggetti che un pg possiede; le amicizie; riferimenti riguardo lo stato di salute; se il pg appartiene o meno ad una gilda o ad una corporazione; i punti esperienza accumulati ecc. Per equipaggiamenti e oggetti si intende tutto ciò che il pg possiede ( vestiti, armi, gioielli �?�) o che esso indossa al momento della giocata; Nella sezione delle amicizie si può produrre un elenco di altri Pg con i quali, il nostro, ha particolari legami di amicizia, parentela, ecc. Per ciò che concerne lo status di salute, esso può variare in base agli avvenimenti che accadono al personaggio giocante e che sono decisi dal Master. I punti esperienza si accumulano in modalità differenti in base ai giochi di ruolo. In alcuni ad esempio i punti esperienza sono assegnati dal master, dopo che il pg ha dimostrato delle determinate caratteristiche in specifiche performances che gli <del>veng</del>ono richieste; Oltre alla storia, ai dati numerici, e alle caratteristiche, all�??interno della scheda, possono essere inseriti i vari �??equipaggiamenti�?? e i vari oggetti che un pg possiede; le amicizie; riferimenti riguardo lo stato di salute; se il pg appartiene o meno ad una gilda o ad una corporazione; i punti esperienza accumulati ecc. Per equipaggiamenti e oggetti si intende tutto ciò che il pg possiede ( vestiti, armi, gioielli �?�) o che esso indossa al momento della giocata; Nella sezione delle amicizie si può produrre un elenco di altri Pg con i quali, il nostro, ha particolari legami di amicizia, parentela, ecc. Per ciò che concerne lo status di salute, esso può variare in base agli avvenimenti che accadono al personaggio giocante e che sono decisi dal Master. I punti esperienza si accumulano in modalità differenti in base ai giochi di ruolo. In alcuni ad esempio i punti esperienza sono assegnati dal master, dopo che il pg ha dimostrato delle determinate caratteristiche in specifiche performances che gli <ins>s</ins>ono richieste; momento della giocata; Nella sezione delle amicizie si può produrre un elenco di altri Pg con i quali, il nostro, ha particolari legami di amicizia, parentela, ecc. Per ciò che concerne lo status di salute, esso può variare in base agli avvenimenti che accadono al personaggio giocante e che sono decisi dal Master. I punti esperienza si accumulano in modalità differenti in base ai giochi di ruolo. In alcuni ad esempio i punti esperienza sono assegnati dal master, dopo che il pg ha dimostrato delle determinate caratteristiche in specifiche performances che gli vengono richieste; in altri i punti esperienza si accumulano semplicemente giocando. Il master gestisce i personaggi secondari di complemento, i nemici e gli antagonisti, le creature fantastiche, tutti classificati sotto il nome di personaggi non giocanti (PNG), nonché delle forze naturali e sovrannaturali dell'ambientazione, come il tempo atmosferico, le forze politiche o le divinità. Normalmente i personaggi interpretati dai giocatori <del>sono in</del> un gruppo (o raramente in più gruppi), con una certa missione collettiva da completare (trama principale). momento della giocata; Nella sezione delle amicizie si può produrre un elenco di altri Pg con i quali, il nostro, ha particolari legami di amicizia, parentela, ecc. Per ciò che concerne lo status di salute, esso può variare in base agli avvenimenti che accadono al personaggio giocante e che sono decisi dal Master. I punti esperienza si accumulano in modalità differenti in base ai giochi di ruolo. In alcuni ad esempio i punti esperienza sono assegnati dal master, dopo che il pg ha dimostrato delle determinate caratteristiche in specifiche performances che gli vengono richieste; in altri i punti esperienza si accumulano semplicemente giocando. Il master gestisce i personaggi secondari di complemento, i nemici e gli antagonisti, le creature fantastiche, tutti classificati sotto il nome di personaggi non giocanti (PNG), nonché delle forze naturali e sovrannaturali dell'ambientazione, come il tempo atmosferico, le forze politiche o le divinità. Normalmente i personaggi interpretati dai giocatori <ins>formano</ins> un gruppo (o raramente in più gruppi), con una certa missione collettiva da completare (trama principale). Per ciò che concerne lo status di salute, esso può variare in base agli avvenimenti che accadono al personaggio giocante e che sono decisi dal Master. I punti esperienza si accumulano in modalità differenti in base ai giochi di ruolo. In alcuni ad esempio i punti esperienza sono assegnati dal master, dopo che il pg ha dimostrato delle determinate caratteristiche in specifiche performances che gli vengono richieste; in altri i punti esperienza si accumulano semplicemente giocando. Il master gestisce i personaggi secondari di complemento, i nemici e gli antagonisti, le creature fantastiche, tutti classificati sotto il nome di personaggi non giocanti (PNG), nonché delle forze naturali e sovrannaturali dell'ambientazione, come il tempo atmosferico, le forze politiche o le divinità. Normalmente i personaggi interpretati dai giocatori sono in un gruppo (o raramente in più gruppi), con una certa missione collettiva da completare (trama principale). Il Master inizia il gioco introducendo l'ambientazione e descrivendola ai giocatori<del>. I giocator</del>i descrivono le azioni dei loro personaggi e il Master risponde descrivendo il risultato di queste azioni. Per ciò che concerne lo status di salute, esso può variare in base agli avvenimenti che accadono al personaggio giocante e che sono decisi dal Master. I punti esperienza si accumulano in modalità differenti in base ai giochi di ruolo. In alcuni ad esempio i punti esperienza sono assegnati dal master, dopo che il pg ha dimostrato delle determinate caratteristiche in specifiche performances che gli vengono richieste; in altri i punti esperienza si accumulano semplicemente giocando. Il master gestisce i personaggi secondari di complemento, i nemici e gli antagonisti, le creature fantastiche, tutti classificati sotto il nome di personaggi non giocanti (PNG), nonché delle forze naturali e sovrannaturali dell'ambientazione, come il tempo atmosferico, le forze politiche o le divinità. Normalmente i personaggi interpretati dai giocatori sono in un gruppo (o raramente in più gruppi), con una certa missione collettiva da completare (trama principale). Il Master inizia il gioco introducendo l'ambientazione e descrivendola ai giocatori<ins>, quest</ins>i descrivono le azioni dei loro personaggi e il Master risponde descrivendo il risultato di queste azioni. Viene distribuito "così com'è", privo di garanzia alcuna da parte del detentore di copyright. Sarà l'acquirente a rischiare sulla qualità e le prestazioni del programma che sta utilizzando. Nel caso in cui ci fossero delle malfunzionalità o difetti, sarà lo stesso acquirente che dovrà provvedere a sue spese ad una eventuale riparazione. Infatti, in questi casi, non vi è nessun responsabile perseguibile per la mancanza, la malfunzionalità o <del>i </del>danni che può riscontrare l'acquirente (dalla corruzione e perdita dei dati, all'impossibilità di utilizzare propriamente il programma), a meno che non sia richiesto dalle leggi dello Stato o sia dichiarato in un accordo ufficiale scritto in precedenza. Viene distribuito "così com'è", privo di garanzia alcuna da parte del detentore di copyright. Sarà l'acquirente a rischiare sulla qualità e le prestazioni del programma che sta utilizzando. Nel caso in cui ci fossero delle malfunzionalità o difetti, sarà lo stesso acquirente che dovrà provvedere a sue spese ad una eventuale riparazione. Infatti, in questi casi, non vi è nessun responsabile perseguibile per la mancanza, la malfunzionalità o danni che può riscontrare l'acquirente (dalla corruzione e perdita dei dati, all'impossibilità di utilizzare propriamente il programma), a meno che non sia richiesto dalle leggi dello Stato o sia dichiarato in un accordo ufficiale scritto in precedenza. Viene distribuito "così com'è", privo di garanzia alcuna da parte del detentore di copyright. Sarà l'acquirente a rischiare sulla qualità e le prestazioni del programma che sta utilizzando. Nel caso in cui ci fossero delle malfunzionalità o difetti, sarà lo stesso acquirente che dovrà provvedere a sue spese ad una eventuale riparazione. Infatti, in questi casi, non vi è nessun responsabile perseguibile per la mancanza, la malfunzionalità o i danni <del>che può riscontrare </del>l'acquirente (dalla corruzione e perdita dei dati, all'impossibilità di utilizzare propriamente il programma), a meno che non sia richiesto dalle leggi dello Stato o sia dichiarato in un accordo ufficiale scritto in precedenza. Viene distribuito "così com'è", privo di garanzia alcuna da parte del detentore di copyright. Sarà l'acquirente a rischiare sulla qualità e le prestazioni del programma che sta utilizzando. Nel caso in cui ci fossero delle malfunzionalità o difetti, sarà lo stesso acquirente che dovrà provvedere a sue spese ad una eventuale riparazione. Infatti, in questi casi, non vi è nessun responsabile perseguibile per la mancanza, la malfunzionalità o i danni <ins>subiti dal</ins>l'acquirente (dalla corruzione e perdita dei dati, all'impossibilità di utilizzare propriamente il programma), a meno che non sia richiesto dalle leggi dello Stato o sia dichiarato in un accordo ufficiale scritto in precedenza. Alcuni tra i principali <del>titoli dei numerosi </del>film che sono stati tratti dalle opere di Wells: Alcuni tra i principali film che sono stati tratti dalle opere di Wells: i, un villaggio nei pressi di Smolensk, in Russia, da una famiglia ebraica, ma all'età di tre anni emigra con la famiglia negli Stati Uniti, stabilendosi nel quartiere di Brooklyn, a New York. I genitori gestiscono un negozio di giornali e dolciumi e proprio qui il giovane Isaac inizia ad appassionarsi alla fantascienza leggendo le riviste del settore che periodicamente arrivano al padre, Judah Asimov. Isaac, pur non essendo figlio unico (ha un fratello, Stanley, e una sorella, Marcia) è il pupillo della famiglia a causa della sua salute cagionevole, che però non gli impedisce di frequentare <del>l'Università (</del>la Columbia University<del>)</del>, dove si laurea nel 1939 in chimica e biologia. i, un villaggio nei pressi di Smolensk, in Russia, da una famiglia ebraica, ma all'età di tre anni emigra con la famiglia negli Stati Uniti, stabilendosi nel quartiere di Brooklyn, a New York. I genitori gestiscono un negozio di giornali e dolciumi e proprio qui il giovane Isaac inizia ad appassionarsi alla fantascienza leggendo le riviste del settore che periodicamente arrivano al padre, Judah Asimov. Isaac, pur non essendo figlio unico (ha un fratello, Stanley, e una sorella, Marcia) è il pupillo della famiglia a causa della sua salute cagionevole, che però non gli impedisce di frequentare la Columbia University, dove si laurea nel 1939 in chimica e biologia. Nel frattempo ha iniziato a scrivere alcuni racconti. Il suo primo tentativo è a soli undici anni, quando scrive un racconto dal titolo The Greenville Chums at College. Il suo primo racconto ad essere pubblicato è, invece, Little Brothers, nel 1934, mentre frequenta le scuole superiori. Entrato al college, tra le sue letture preferite, oltre ai romanzi storici e fantascientifici, ci sono Agatha Christie e Wodehouse. Nel 1937 propone Cosmic Corkscrew a John W. Campbell, direttore d<del>i</del> Astounding Stories, ma il manoscritto gli viene rispedito. Nel frattempo ha iniziato a scrivere alcuni racconti. Il suo primo tentativo è a soli undici anni, quando scrive un racconto dal titolo The Greenville Chums at College. Il suo primo racconto ad essere pubblicato è, invece, Little Brothers, nel 1934, mentre frequenta le scuole superiori. Entrato al college, tra le sue letture preferite, oltre ai romanzi storici e fantascientifici, ci sono Agatha Christie e Wodehouse. Nel 1937 propone Cosmic Corkscrew a John W. Campbell, direttore d<ins>ella rivista</ins> Astounding Stories, ma il manoscritto gli viene rispedito. Nel frattempo Asimov ha stretto ottimi rapporti anche con Frederik Pohl, direttore di altre due prestigiose riviste di fantascienza, Astonishing Stories e Super Science Fiction. �? su queste testate che vedranno la luce molti dei celebri racconti sui robot positronici (il primo, sempre del 1939, è Robbie), preludio ai fortunati romanzi del Ciclo dei Robot, e le storie che formeranno la prima parte della sua opera più celebre, il Ciclo della Fondazione. Dopo la laurea, trova molte difficoltà ad entrare nelle scuole mediche di New York, ma finalmente nel 1941 riesce ad ottenere un master presso la Columbia. Nel frattempo Asimov ha stretto ottimi rapporti anche con Frederik Pohl, direttore di altre due prestigiose riviste di fantascienza, Astonishing Stories e Super Science Fiction. �? su queste testate che vedranno la luce molti dei celebri racconti sui robot positronici (il primo, sempre del 1939, è Robbie), preludio ai fortunati romanzi del Ciclo dei Robot, e le storie che formeranno la prima parte della sua opera più celebre, il Ciclo della Fondazione. Dopo la laurea, trova molte difficoltà ad entrare nelle scuole mediche di New York, ma finalmente nel 1941 riesce ad ottenere un master presso la Columbia<ins> University</ins>. su queste testate che vedranno la luce molti dei celebri racconti sui robot positronici (il primo, sempre del 1939, è Robbie), preludio ai fortunati romanzi del Ciclo dei Robot, e le storie che formeranno la prima parte della sua opera più celebre, il Ciclo della Fondazione. Dopo la laurea, trova molte difficoltà ad entrare nelle scuole mediche di New York, ma finalmente nel 1941 riesce ad ottenere un master presso la Columbia. Quello stesso anno pubblica il racconto Notturno, osannato dalla critica come il miglior racconto breve di fantascienza mai scritto e contemporaneamente inizia a scrivere i racconti che poi saranno noti come Trilogia della Fondazione. su queste testate che vedranno la luce molti dei celebri racconti sui robot positronici (il primo, sempre del 1939, è Robbie), preludio ai fortunati romanzi del Ciclo dei Robot, e le storie che formeranno la prima parte della sua opera più celebre, il Ciclo della Fondazione. Dopo la laurea, trova molte difficoltà ad entrare nelle scuole mediche di New York, ma finalmente nel 1941 riesce ad ottenere un master presso la Columbia. Quello stesso anno pubblica il racconto Notturno, osannato dalla critica come il miglior racconto breve di fantascienza mai scritto e contemporaneamente inizia a scrivere i racconti che poi saranno noti come <ins>la </ins>Trilogia della Fondazione. Quello stesso anno pubblica il racconto Notturno, osannato dalla critica come il miglior racconto breve di fantascienza mai scritto e contemporaneamente inizia a scrivere i racconti che poi saranno noti come Trilogia della Fondazione. Nel frattempo prosegue gli studi di chimica sotto l'ala protettrice del professor Charles Dawson. Nel 1942 sposa Gertrude Blugerman, di Toronto (Canada), artista. Quello stesso anno, a causa della seconda guerra mondiale, viene impiegato come chimico presso il Naval Air Experimental Station di Filadelfia insieme a Robert A. Quello stesso anno pubblica il racconto Notturno, osannato dalla critica come il miglior racconto breve di fantascienza mai scritto e contemporaneamente inizia a scrivere i racconti che poi saranno noti come Trilogia della Fondazione. Nel frattempo prosegue gli studi di chimica sotto l'ala protettrice del professor Charles Dawson. Nel 1942 sposa Gertrude Blugerman, di Toronto (Canada), artista. Quello stesso anno, a causa della seconda guerra mondiale, viene impiegato come chimico presso il Naval Air Experimental Station di Filadelfia insieme a<ins>i colleghi scrittori</ins> Robert A. Tra il 1951 e il 1953 escono i romanzi Il tiranno dei mondi, Le correnti dello spazio e Abissi d'acciaio, oltre alla fortunata Trilogia della Fondazione. Nel 1952 vede la luce anche Lucky Starr, il vagabondo dello spazio, primo della fortunata serie su Lucky Starr pubblicata con lo pseudonimo di Paul French. Un anno dopo esce l'antologia La terra è abbastanza grande. �? poi di quegli anni il primo incontro con Janet Opal Jeppson, giovane psichiatra. Nel 1955 nasce Ribyn Joan, sua seconda figlia, e gli viene conferito il titolo di professore associato di biochimica. Tra il 1955 e il 1957 alterna l'attività di <del>professor</del>e a quella di romanziere con l'uscita di La fine dell'eternità e Il sole nudo. Tra il 1951 e il 1953 escono i romanzi Il tiranno dei mondi, Le correnti dello spazio e Abissi d'acciaio, oltre alla fortunata Trilogia della Fondazione. Nel 1952 vede la luce anche Lucky Starr, il vagabondo dello spazio, primo della fortunata serie su Lucky Starr pubblicata con lo pseudonimo di Paul French. Un anno dopo esce l'antologia La terra è abbastanza grande. �? poi di quegli anni il primo incontro con Janet Opal Jeppson, giovane psichiatra. Nel 1955 nasce Ribyn Joan, sua seconda figlia, e gli viene conferito il titolo di professore associato di biochimica. Tra il 1955 e il 1957 alterna l'attività di <ins>docent</ins>e a quella di romanziere con l'uscita di La fine dell'eternità e Il sole nudo. Egli lanciò spesso accorati appelli riguardo la necessità di un controllo delle nascite rifacendosi alle prospettive ipotizzate da uomini come Thomas Malthus e Paul R. Ehlrich. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo. <del>Era</del> per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Egli lanciò spesso accorati appelli riguardo la necessità di un controllo delle nascite rifacendosi alle prospettive ipotizzate da uomini come Thomas Malthus e Paul R. Ehlrich. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo. <ins>Si dichiarò</ins> per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Egli lanciò spesso accorati appelli riguardo la necessità di un controllo delle nascite rifacendosi alle prospettive ipotizzate da uomini come Thomas Malthus e Paul R. Ehlrich. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo. Era per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Egli lanciò spesso accorati appelli riguardo la necessità di un controllo delle nascite rifacendosi alle prospettive ipotizzate da uomini come Thomas Malthus e Paul R. Ehlrich. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo. Era per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma <ins>solo </ins>perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo. Era per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Molto meglio sarebbe stato destinare le energie ad un "raccolto" delle migliori menti cresciute liberamente. Essendo figlio di "bottegai ebrei" Asimov era molto sensibile su temi di possibile discriminazione. Nel su<del>o</del> ultim<del>o lavoro</del> di divulgazione, Our Angry Earth (1991), scritt<del>o</del> in collaborazione con Frederik Pohl, Asimov lanciò allarmi riguardo la crisi ambientale che vedeva delineandosi, descrivendo i fenomeni dell'effetto serra e del buco dell'ozono. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo. Era per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Molto meglio sarebbe stato destinare le energie ad un "raccolto" delle migliori menti cresciute liberamente. Essendo figlio di "bottegai ebrei" Asimov era molto sensibile su temi di possibile discriminazione. Nel<ins>la</ins> su<ins>a</ins> ultim<ins>a opera</ins> di divulgazione, Our Angry Earth (1991), scritt<ins>a</ins> in collaborazione con Frederik Pohl, Asimov lanciò allarmi riguardo la crisi ambientale che vedeva delineandosi, descrivendo i fenomeni dell'effetto serra e del buco dell'ozono. Egli stesso affermò di aver intrapreso quell'attività come risposta al desiderio degli americani di apprendere argomenti di natura scientifica in seguito allo smacco ricevuto dallo Sputnik I, primo mezzo umano lanciato nello spazio dall'Unione sovietica nel 1957. Le sue abilità di divulgatore scientific [...] vello umano e Il codice genetico ne sono un esempio. A ciò si aggiungono le sue raccolte di articoli scientifici sull'astrofisica e la cosmologia, pubblicati inizialmente sulle colonne non-narrative del Magazine of Fantasy and Science-Fiction fin dal 1958: Il collasso dell'universo, Frontiere, Grande come l'universo, Domani!, L'universo invisibile. Asimov pubblicò inoltre varie opere di particolare ingegno, non di divulgazione ma contenenti tesi originali: Civiltà extraterrestri è ancora oggi la migliore ricerca scientifica compiuta sulla possibilità di esistenza di forme di vita aliene, e In principio. Egli stesso affermò di aver intrapreso quell'attività come risposta al desiderio degli americani di apprendere argomenti di natura scientifica in seguito allo smacco ricevuto dallo Sputnik I, primo mezzo umano lanciato nello spazio dall'Unione sovietica nel 1957. Le sue abilità di divulgatore scientific [...] vello umano e Il codice genetico ne sono un esempio. A ciò si aggiungono le sue raccolte di articoli scientifici sull'astrofisica e la cosmologia, pubblicati inizialmente sulle colonne non-narrative del Magazine of Fantasy and Science-Fiction fin dal 1958: Il collasso dell'universo, Frontiere, Grande come l'universo, Domani!, L'universo invisibile. Asimov pubblicò inoltre varie opere di particolare ingegno, non di divulgazione ma contenenti tesi originali: Civiltà extraterrestri è ancora oggi <ins>considerata </ins>la migliore ricerca scientifica compiuta sulla possibilità di esistenza di forme di vita aliene, e In principio. 1963 Premio Hugo per aver "aggiunto la scienza ai racconti di Fantascienza" nei saggi pubblicati su Magazine of Fantasy and Scien [...] nore " " " Dottorato ad onorem da svariate università Giudizi critici Si è spesso affermato che la narrativa di Asimov sia scritta in uno stile arido, privo di azione, letterariamente scarno e poco interessato alla psicologia dei personaggi. Asimov stesso riconobbe almeno il fatto che lui scrivesse in modo volutamente semplice, perché non intendeva scrivere per vincere un premio Pulitzer ma per farsi capire (concetto imprescindibile in un divulgatore qual egli era). Il critico e scrittore di <del>FS</del> statunitense James Edwin Gunn affermò nel 1982, riguardo ad Io, robot che in pratica, eccettuati due singoli racconti, in nessuna delle storie sui robot i personaggi giocano un ruolo fondamentale, le storie sono ridotte a dialoghi sterili privi di azione e descrizione se non strettamente funzionali ai fini della trama. 1963 Premio Hugo per aver "aggiunto la scienza ai racconti di Fantascienza" nei saggi pubblicati su Magazine of Fantasy and Scien [...] nore " " " Dottorato ad onorem da svariate università Giudizi critici Si è spesso affermato che la narrativa di Asimov sia scritta in uno stile arido, privo di azione, letterariamente scarno e poco interessato alla psicologia dei personaggi. Asimov stesso riconobbe almeno il fatto che lui scrivesse in modo volutamente semplice, perché non intendeva scrivere per vincere un premio Pulitzer ma per farsi capire (concetto imprescindibile in un divulgatore qual egli era). Il critico e scrittore di <ins>fantascienza</ins> statunitense James Edwin Gunn affermò nel 1982, riguardo ad Io, robot che in pratica, eccettuati due singoli racconti, in nessuna delle storie sui robot i personaggi giocano un ruolo fondamentale, le storie sono ridotte a dialoghi sterili privi di azione e descrizione se non strettamente funzionali ai fini della trama. Il critico e scrittore di FS statunitense James Edwin Gunn affermò nel 1982, riguardo ad Io, robot che in pratica, eccettuati due singoli racconti, in nessuna delle storie sui robot i personaggi giocano un ruolo fondamentale, le storie sono ridotte a dialoghi sterili privi di azione e descrizione se non strettamente funzionali ai fini della trama. Si può ritenere che questo giudizio sia applicabile a tutta la produzione narrativa di Asimov. Vi sono tuttavia delle notevoli eccezioni, in quanto i personaggi di Susan Calvin nelle storie sui robot, di Arkady Darell e del Mule (o Mulo) nel ciclo delle Fondazioni, di Elijah Baley in Abissi d'acciaio e di Hari Seldon ne<del>i prequel</del> della Fondazione sono creazioni a tutto tondo e dominano e muovono la storia. Il critico e scrittore di FS statunitense James Edwin Gunn affermò nel 1982, riguardo ad Io, robot che in pratica, eccettuati due singoli racconti, in nessuna delle storie sui robot i personaggi giocano un ruolo fondamentale, le storie sono ridotte a dialoghi sterili privi di azione e descrizione se non strettamente funzionali ai fini della trama. Si può ritenere che questo giudizio sia applicabile a tutta la produzione narrativa di Asimov. Vi sono tuttavia delle notevoli eccezioni, in quanto i personaggi di Susan Calvin nelle storie sui robot, di Arkady Darell e del Mule (o Mulo) nel ciclo delle Fondazioni, di Elijah Baley in Abissi d'acciaio e di Hari Seldon ne<ins>gli antefatti</ins> della Fondazione sono creazioni a tutto tondo e dominano e muovono la storia. In definitiva quelle critiche, così come tutte le critiche che oggi hanno portato a un parziale "revisionismo" riguardo il contributo di Asimov alla fantascienza, sono dipese dall'affermarsi delle avanguardie cyberpunk e new wave (a cui Asimov, almeno nel secondo caso, cercò nelle sue ultime opere di adeguarsi). La completa opposizione tra l'idea pessimistica di un futuro apocalittico e quella ottimistica e positivista di Asimov è stridente e si è anche voluto accusare la produzione di Asimov di parziale obsolescenza. Resta tuttavia indiscutibile il fatto che la sua space opera di così ampio respiro e le sue speculazioni sociologiche e tecnologiche mantengano il loro fascino anche a tanti anni di distanza. La prosa asciutta ma elegante di Asimov, che nel longevo ciclo delle Fondazioni (risalente a<del> più di</del> mezzo secolo fa) ha contribuito alla fortuna dell'opera, è ancora ricercata da coloro che hanno rigettato la moderna fantascienza fatta solo d'azione e violenza a favore di una fantascienza che torni a riflettere sul passato, sul presente e sul futuro dell'Uomo. In definitiva quelle critiche, così come tutte le critiche che oggi hanno portato a un parziale "revisionismo" riguardo il contributo di Asimov alla fantascienza, sono dipese dall'affermarsi delle avanguardie cyberpunk e new wave (a cui Asimov, almeno nel secondo caso, cercò nelle sue ultime opere di adeguarsi). La completa opposizione tra l'idea pessimistica di un futuro apocalittico e quella ottimistica e positivista di Asimov è stridente e si è anche voluto accusare la produzione di Asimov di parziale obsolescenza. Resta tuttavia indiscutibile il fatto che la sua space opera di così ampio respiro e le sue speculazioni sociologiche e tecnologiche mantengano il loro fascino anche a tanti anni di distanza. La prosa asciutta ma elegante di Asimov, che nel longevo ciclo delle Fondazioni (risalente a<ins>d oltre</ins> mezzo secolo fa) ha contribuito alla fortuna dell'opera, è ancora ricercata da coloro che hanno rigettato la moderna fantascienza fatta solo d'azione e violenza a favore di una fantascienza che torni a riflettere sul passato, sul presente e sul futuro dell'Uomo. Inoltre lavorando solamente sul client ogni informazione che presuppone un accesso a<del>l db</del> deve essere rimandato ad un linguaggio che effettua esplicitamente la query per poi restituire i risultati ad una variabili javascript; Inoltre lavorando solamente sul client ogni informazione che presuppone un accesso a<ins> dati stoccati in un database</ins> deve essere rimandato ad un linguaggio che effettua esplicitamente la query per poi restituire i risultati ad una variabili javascript; Inoltre lavorando solamente sul client ogni informazione che presuppone un accesso al db deve essere rimandato ad un linguaggio che effettua esplicitamente la <del>query</del> per poi restituire i risultati ad una variabili javascript; Inoltre lavorando solamente sul client ogni informazione che presuppone un accesso al db deve essere rimandato ad un linguaggio che effettua esplicitamente la <ins>transazione</ins> per poi restituire i risultati ad una variabili javascript; Inoltre lavorando solamente sul client ogni informazione che presuppone un accesso al db deve essere rimandato ad un linguaggio che effettua esplicitamente la query per poi restituire i risultati ad una variabili javascript;<del> quindi</del> operazioni del genere richiedono un caricamento della pagina stessa. Inoltre lavorando solamente sul client ogni informazione che presuppone un accesso al db deve essere rimandato ad un linguaggio che effettua esplicitamente la query per poi restituire i risultati ad una variabili javascript; operazioni del genere richiedono un caricamento della pagina stessa. Il codice quindi non viene compilato<del> bensì c'è un</del> interpret<del>e</del> (in JavaScript lato client esso è incluso nel browser che si sta utilizzando) che esegue riga per riga, a tempo di esecuzione, quanto trascritto nello script. Il codice quindi non viene compilato<ins>, ma</ins> interpret<ins>ato</ins> (in JavaScript lato client esso è incluso nel browser che si sta utilizzando) che esegue riga per riga, a tempo di esecuzione, quanto trascritto nello script. Il codice quindi non viene compilato bensì c'è un interprete (in JavaScript lato client<del> esso</del> è incluso nel browser che si sta utilizzando) che esegue riga per riga, a tempo di esecuzione, quanto trascritto nello script. Il codice quindi non viene compilato bensì c'è un interprete (in JavaScript lato client<ins>, l'interprete</ins> è incluso nel browser che si sta utilizzando) che esegue riga per riga, a tempo di esecuzione, quanto trascritto nello script. JavaScript presenta quindi tutte le caratteristiche di un normale linguaggio interpretato () con una sintassi analoga a quella di un linguaggio compilato (essa è relativamente simile a quella del C, del C++ e del Java), quindi con la possibilità di utilizzare funzionalità tipiche dei linguaggi di programmazione ad alto livello (strutture di controllo, cicli, etc.) e con in più anche la potenzialità di definire strutture più complesse, vicine a quelle adottate nei normali linguaggi object oriented (creazione di prototipi, istanziazione di oggetti, costruttori). Un'altra caratteristica importante di JavaScript consiste nel suo essere un linguaggio debolmente tipizzato; quindi il tipo delle variabili può non essere assegnato in fase di dichiarazione e le variabili stesse vengono convertite in maniera automatica dall'interprete. Inoltre JavaScript è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio Java (che è un linguaggio fortemente orientato agli oggetti). Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi del Perl che gli oggetti di Java o del C++. Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client il codice <del>JavaScript </del>viene eseguito sul client, quindi il server non viene sollecitato. JavaScript presenta quindi tutte le caratteristiche di un normale linguaggio interpretato () con una sintassi analoga a quella di un linguaggio compilato (essa è relativamente simile a quella del C, del C++ e del Java), quindi con la possibilità di utilizzare funzionalità tipiche dei linguaggi di programmazione ad alto livello (strutture di controllo, cicli, etc.) e con in più anche la potenzialità di definire strutture più complesse, vicine a quelle adottate nei normali linguaggi object oriented (creazione di prototipi, istanziazione di oggetti, costruttori). Un'altra caratteristica importante di JavaScript consiste nel suo essere un linguaggio debolmente tipizzato; quindi il tipo delle variabili può non essere assegnato in fase di dichiarazione e le variabili stesse vengono convertite in maniera automatica dall'interprete. Inoltre JavaScript è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio Java (che è un linguaggio fortemente orientato agli oggetti). Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi del Perl che gli oggetti di Java o del C++. Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client il codice viene eseguito sul client, quindi il server non viene sollecitato. Un'altra caratteristica importante di JavaScript consiste nel suo essere un linguaggio debolmente tipizzato; quindi il tipo delle variabili può non essere assegnato in fase di dichiarazione e le variabili stesse vengono convertite in maniera automatica dall'interprete. Inoltre JavaScript è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio Java (che è un linguaggio fortemente orientato agli oggetti). Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi del Perl che gli oggetti di Java o del C++. Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client il codice JavaScript viene eseguito sul client, quindi il server non viene sollecitato. Ciò risulta essere un vantaggio in quanto con la presenza di script particolarmente complessi il server non v<del>errebb</del>e sovraccaricato. Un'altra caratteristica importante di JavaScript consiste nel suo essere un linguaggio debolmente tipizzato; quindi il tipo delle variabili può non essere assegnato in fase di dichiarazione e le variabili stesse vengono convertite in maniera automatica dall'interprete. Inoltre JavaScript è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio Java (che è un linguaggio fortemente orientato agli oggetti). Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi del Perl che gli oggetti di Java o del C++. Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client il codice JavaScript viene eseguito sul client, quindi il server non viene sollecitato. Ciò risulta essere un vantaggio in quanto con la presenza di script particolarmente complessi il server non v<ins>ien</ins>e sovraccaricato. Un'altra caratteristica importante di JavaScript consiste nel suo essere un linguaggio debolmente tipizzato; quindi il tipo delle variabili può non essere assegnato in fase di dichiarazione e le variabili stesse vengono convertite in maniera automatica dall'interprete. Inoltre JavaScript è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio Java (che è un linguaggio fortemente orientato agli oggetti). Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi del Perl che gli oggetti di Java o del C++. Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client il codice JavaScript viene eseguito sul client, quindi il server non viene sollecitato. Ciò risulta essere un vantaggio in quanto con la presenza di script particolarmente complessi il server non verrebbe sovraccaricato. Di contro, nel caso di script che presentino una considerevole mole di dati, il tempo per lo scaricamento p<del>otrebbe</del> diventare troppo lungo. Un'altra caratteristica importante di JavaScript consiste nel suo essere un linguaggio debolmente tipizzato; quindi il tipo delle variabili può non essere assegnato in fase di dichiarazione e le variabili stesse vengono convertite in maniera automatica dall'interprete. Inoltre JavaScript è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio Java (che è un linguaggio fortemente orientato agli oggetti). Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi del Perl che gli oggetti di Java o del C++. Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client il codice JavaScript viene eseguito sul client, quindi il server non viene sollecitato. Ciò risulta essere un vantaggio in quanto con la presenza di script particolarmente complessi il server non verrebbe sovraccaricato. Di contro, nel caso di script che presentino una considerevole mole di dati, il tempo per lo scaricamento p<ins>uò</ins> diventare troppo lungo. Lugano (Lügàn in <del>lingua lombarda, variante</del> ticinese, pronuncia fonetica IPA: Lugano (Lügàn in <ins>dialetto</ins> ticinese, pronuncia fonetica IPA: Fiscalia richiama anche fiscus, ossia la cassa privata dell'imperatore, in contrapposizione all'ager publicus, <del>ossia al</del>l'erario statale, suggerendo l'ipotesi di un'origine tardo-romana. Fiscalia richiama anche fiscus, ossia la cassa privata dell'imperatore, in contrapposizione all'ager publicus, l'erario statale, suggerendo l'ipotesi di un'origine tardo-romana. Il modulo è dotato di un braccio meccanico con un raggio d'azione di 2,5 metri in grado di scavare per 1 metro nel suolo<del>. D</del>ispone inoltre di una telecamera in miniatura che il 15 giugno 2008 scoprì una sostanza che si rivelò essere acqua il 20 dello stesso mese. Il modulo è dotato di un braccio meccanico con un raggio d'azione di 2,5 metri in grado di scavare per 1 metro nel suolo<ins> e d</ins>ispone inoltre di una telecamera in miniatura che il 15 giugno 2008 scoprì una sostanza che si rivelò essere acqua il 20 dello stesso mese. nel tentativo di stabilire un collegamento diretto, il 5 ottobre 1915 truppe anglo-francesi sbarcarono a Salonicco in Grecia, paese formalmente neutrale ma lacerato dai dissidi tra la fazione pro-Germania <del>(rappresentata da</del>l re Costantino I) e quella pro-Alleati (capitanata dal primo ministro Eleftherios Venizelos). nel tentativo di stabilire un collegamento diretto, il 5 ottobre 1915 truppe anglo-francesi sbarcarono a Salonicco in Grecia, paese formalmente neutrale ma lacerato dai dissidi tra la fazione pro-Germania <ins>de</ins>l re Costantino I) e quella pro-Alleati (capitanata dal primo ministro Eleftherios Venizelos). nel tentativo di stabilire un collegamento diretto, il 5 ottobre 1915 truppe anglo-francesi sbarcarono a Salonicco in Grecia, paese formalmente neutrale ma lacerato dai dissidi tra la fazione pro-Germania (rappresentata dal re Costantino I) e quella pro-Alleati <del>(capitanata da</del>l primo ministro Eleftherios Venizelos). nel tentativo di stabilire un collegamento diretto, il 5 ottobre 1915 truppe anglo-francesi sbarcarono a Salonicco in Grecia, paese formalmente neutrale ma lacerato dai dissidi tra la fazione pro-Germania (rappresentata dal re Costantino I) e quella pro-Alleati <ins>de</ins>l primo ministro Eleftherios Venizelos). All'inizio delle ostilità la Germania, consapevole dell'inferiorità nei confronti della Grand Fleet britannica, mantenne un atteggiamento prudente, decidendo di evitare uno scontro diretto finché posamine e sommergibili non avessero indebolito la marina da guerra britannica e diminuito i commerci con le colonie. La geografia della costa nord della Germania favoriva questo tipo di strategia, le coste frastagliate, gli estuari e la protezione assicurata dalle isole - quali Helgoland - costituivano un formidabile scudo per Wilhelmshaven, Bremerhaven e Cuxhaven e allo stesso tempo offriva una eccellente base per rapide incursioni nel mare del Nord. All'inizio delle ostilità la Germania, consapevole dell'inferiorità nei confronti della Grand Fleet britannica, mantenne un atteggiamento prudente, decidendo di evitare uno scontro diretto finché posamine e sommergibili non avessero indebolito la marina da guerra britannica e diminuito i commerci con le colonie. La geografia della costa nord della Germania favoriva questo tipo di strategia, le coste frastagliate, gli estuari e la protezione assicurata dalle isole - quali Helgoland - costituivano un formidabile scudo per <ins>i porti di </ins>Wilhelmshaven, Bremerhaven e Cuxhaven e allo stesso tempo offriva una eccellente base per rapide incursioni nel mare del Nord. I soli prigionieri russi detenuti nei campi austro-ungarici furono tra i due milioni e i due milioni e mezzo, e solo un moderno sistema ferroviario poteva gestire un tale afflusso di uomini,<del> afflusso</del> che causò comunque enormi problemi logistici e organizzativi che non si erano mai presentati in misura analoga. I soli prigionieri russi detenuti nei campi austro-ungarici furono tra i due milioni e i due milioni e mezzo, e solo un moderno sistema ferroviario poteva gestire un tale afflusso di uomini, che causò comunque enormi problemi logistici e organizzativi che non si erano mai presentati in misura analoga. Ad aggravare la situazione in Germania e Austria si aggiunsero le difficoltà alimentari causate dal blocco navale imposto dai paesi dell'Intesa, che colpì soprattutto la popolazione civile e si rifletté pesantemente anche sui campi di prigionia. Essi patirono così, oltre ai rigori della disciplina, anche la fame e il freddo, e molti morirono di malattie, in particolare tubercolosi e inedia, e l'assistenza delle famiglie non assicurava la sopravvivenza dei prigionieri. Di ciò si resero conto le potenze dell'Intesa, che conclusero accordi con gli imperi centrali - interessati ad alleggerire il peso delle esigenze alimentari interne - per mettere in atto un sistema governativo di aiuto ai prigionieri. <del>Non così i</del>l governo italiano, convinto di non poter contare sulla fedeltà dei combattenti e ossessionato dalle diserzioni, proibì qualunque pratica di aiuti organizzati ai prigionieri per scoraggiare le diserzioni. Ad aggravare la situazione in Germania e Austria si aggiunsero le difficoltà alimentari causate dal blocco navale imposto dai paesi dell'Intesa, che colpì soprattutto la popolazione civile e si rifletté pesantemente anche sui campi di prigionia. Essi patirono così, oltre ai rigori della disciplina, anche la fame e il freddo, e molti morirono di malattie, in particolare tubercolosi e inedia, e l'assistenza delle famiglie non assicurava la sopravvivenza dei prigionieri. Di ciò si resero conto le potenze dell'Intesa, che conclusero accordi con gli imperi centrali - interessati ad alleggerire il peso delle esigenze alimentari interne - per mettere in atto un sistema governativo di aiuto ai prigionieri. l governo italiano, convinto di non poter contare sulla fedeltà dei combattenti e ossessionato dalle diserzioni, proibì qualunque pratica di aiuti organizzati ai prigionieri per scoraggiare le diserzioni. La via del monastero Decide quindi che alla sequela di un'altra Teresa, la grande Teresa, Teresa d'Avila, si sarebbe messa sulle tracce di quel maestro delle scritture, Gesù di Nazareth, rinchiudendosi per sempre in quel monastero che prende il nome di Carmelo. Fu così che un anno dopo nel novembre 1887 insieme all'anziano padre Louis e alla sorella prediletta Celine attraverserà tutta l'Italia in quell'ormai mitico viaggio a Roma per rivolgere infine questa sua richiesta direttamente a<del>l Santo Padre</del> Leone XIII. La via del monastero Decide quindi che alla sequela di un'altra Teresa, la grande Teresa, Teresa d'Avila, si sarebbe messa sulle tracce di quel maestro delle scritture, Gesù di Nazareth, rinchiudendosi per sempre in quel monastero che prende il nome di Carmelo. Fu così che un anno dopo nel novembre 1887 insieme all'anziano padre Louis e alla sorella prediletta Celine attraverserà tutta l'Italia in quell'ormai mitico viaggio a Roma per rivolgere infine questa sua richiesta direttamente a<ins> papa</ins> Leone XIII. Malgrado la grande popolarità che Thérèse Martin ebbe <del>già da </del>subito dopo la sua morte, fu soltanto a partire dal 1957 che si cominciò a lavorare alla pubblicazione critica dei suoi scritti, in parte precedentemente censurati, se non manomessi, da chi ne aveva curato le pubblicazioni. Malgrado la grande popolarità che Thérèse Martin ebbe subito dopo la sua morte, fu soltanto a partire dal 1957 che si cominciò a lavorare alla pubblicazione critica dei suoi scritti, in parte precedentemente censurati, se non manomessi, da chi ne aveva curato le pubblicazioni. La distanza media <del>corrisponde quindi a</del> circa 149.597.870,691 chilometri. La distanza media <ins>è di</ins> circa 149.597.870,691 chilometri. Pescara ospita, insieme a Chieti, la sede di un campus della Università Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara, in cui sono presenti le facoltà di architettura, economia, lingue e letterature straniere e di scienze manageriali. ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche L'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (universalmente abbreviato con l'acronimo ISIA) è un ateneo pubblico dedicato al disegno industriale, a numero chiuso, presente a Roma, Firenze, Faenza, Urbino, facente parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ed inserito nel comparto AFAM. Pescara ospita la sede decentrata dell'ISIA di Roma ed accoglie il corso di laurea triennale in Disegno Industriale, e la specialistica biennale in Multimedia Design. Università delle Scienze Umane "Niccolò Cusano" Pescara è <del>la</del> sede di un learning center dell'Università telematica delle scienze umane UniSu. Pescara ospita, insieme a Chieti, la sede di un campus della Università Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara, in cui sono presenti le facoltà di architettura, economia, lingue e letterature straniere e di scienze manageriali. ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche L'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (universalmente abbreviato con l'acronimo ISIA) è un ateneo pubblico dedicato al disegno industriale, a numero chiuso, presente a Roma, Firenze, Faenza, Urbino, facente parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ed inserito nel comparto AFAM. Pescara ospita la sede decentrata dell'ISIA di Roma ed accoglie il corso di laurea triennale in Disegno Industriale, e la specialistica biennale in Multimedia Design. Università delle Scienze Umane "Niccolò Cusano" Pescara è sede di un learning center dell'Università telematica delle scienze umane UniSu. Aba <del>toponimo geografico legato a</del> citta'. Aba <ins>è il nome di diverse</ins> citta'. Sebbene esistano aspetti di una tale concezione in Arancia meccanica e nel Dottor Stranamore, è 2001 che costituisce il più suggestivo esempio di questa filosofia<del> nei film di Kubrick</del>. Sebbene esistano aspetti di una tale concezione in Arancia meccanica e nel Dottor Stranamore, è 2001<ins>, tra i film di Kubrick,</ins> che costituisce il più suggestivo esempio di questa filosofia. I nuovi governanti misero s<del>in da subito mano al</del>l'organizzazione territoriale: I nuovi governanti <ins>si </ins>misero s<ins>ubito all'opera per </ins>l'organizzazione territoriale: Di<del>fferente</del>mente dalla generalità degli Stati, tuttavia, il Regno Unito non ha mai emanato una legge che centralizzi l'emissione valutaria: Di<ins>versa</ins>mente dalla generalità degli Stati, tuttavia, il Regno Unito non ha mai emanato una legge che centralizzi l'emissione valutaria: Di fatto ci volle più di qualche decennio perché la Casa iberica si occupasse di questa nuova annessione e decidesse di <del>andarvi a </del>prendere possesso; Di fatto ci volle più di qualche decennio perché la Casa iberica si occupasse di questa nuova annessione e decidesse di prender<ins>n</ins>e possesso; La FSF incoraggia anche gli utenti a essere specifici nel<del>l'atto di</del> riferirsi alla licenza per nome (ad es. senza riferirsi ad essa semplicemente come una "licenza BSD" o una "licenza stile-BSD"), così come accade per la nuova/modificata licenza BSD, per evitare confusione con la licenza BSD originale. La FSF incoraggia anche gli utenti a essere specifici nel riferirsi alla licenza per nome (ad es. senza riferirsi ad essa semplicemente come una "licenza BSD" o una "licenza stile-BSD"), così come accade per la nuova/modificata licenza BSD, per evitare confusione con la licenza BSD originale. La FSF incoraggia anche gli utenti a essere specifici nell'atto di riferirsi alla licenza per nome (ad es. senza riferirsi ad essa semplicemente come una "licenza BSD" o una "licenza stile-BSD"), così come accade per la nuova/modificata licenza BSD, per evitare confusione con la licenza BSD originale. La FSF incoraggia anche gli utenti a essere specifici nell'atto di riferirsi alla licenza per nome (ad es. senza riferirsi ad essa semplicemente come una "licenza BSD" o <ins>come a </ins>una "licenza stile-BSD"), così come accade per la nuova/modificata licenza BSD, per evitare confusione con la licenza BSD originale. Tale complesso, insieme alla trascrittasi inversa (una DNA polimerasi RNA-dipendente), alla proteasi e all'integrasi è contenuto in una sezione centrale della particella virale denominata core. Tale complesso, insieme a<ins>gli enzimi de</ins>lla trascrittasi inversa (una DNA polimerasi RNA-dipendente), alla proteasi e all'integrasi è contenuto in una sezione centrale della particella virale denominata core. Tra il core e l'involucro lipoproteico si trova uno strato di materiale elettrondenso costituito completamente dalla proteina virale p17 miristilata. <del>Si noti che l</del>a miristilazione è un fenomeno importante per la successiva interazione della p17 con la membrana cellulare al fine di dare avvio alla gemmazione. Tra il core e l'involucro lipoproteico si trova uno strato di materiale elettrondenso costituito completamente dalla proteina virale p17 miristilata. <ins>L</ins>a miristilazione è un fenomeno importante per la successiva interazione della p17 con la membrana cellulare al fine di dare avvio alla gemmazione. Sia HIV-1 che HIV-2 sono in grado di infettare le cellule che presentano sulla loro membrana il recettore CD4. Ai fini dell'ingresso nella cellula CD4 da solo è insufficiente e il virus si deve legare a un altro recettore<del>. Queste ultime sono molecole appartenenti a</del>lla famiglia dei recettori con sette domini transmembrana accoppiati con la proteina G (seven transmembrane domain G-protein-coupled receptor). Sia HIV-1 che HIV-2 sono in grado di infettare le cellule che presentano sulla loro membrana il recettore CD4. Ai fini dell'ingresso nella cellula CD4 da solo è insufficiente e il virus si deve legare a un altro recettore<ins>, composto dalle molecole de</ins>lla famiglia dei recettori con sette domini transmembrana accoppiati con la proteina G (seven transmembrane domain G-protein-coupled receptor). reparti avanzati del XXX corpo d'armata, comandato dal generale Hans von Salmuth, e del LIV corpo d'armata, comandato dal generale Erik Hansen, avanzarono ad est di Berislav, in direzione dell�??istmo di Perekop nel tentativo di forzarlo per fare spazio al grosso delle truppe che seguiva; tali reparti erano preceduti dagli esploratori, guidati dallo sturmbannführer Kurt Meyer, della divisione SS Leibstandarte, comandata dal gruppenführer Josef "Sepp" Dietrich. I reparti <del>si fecero strada</del> attraverso la steppa dei Nogaj ed il terreno sarebbe stato adatto al movimento delle truppe corazzate ma, ad eccezione dei mezzi blindati per il trasporto delle truppe, essi ne erano privi; reparti avanzati del XXX corpo d'armata, comandato dal generale Hans von Salmuth, e del LIV corpo d'armata, comandato dal generale Erik Hansen, avanzarono ad est di Berislav, in direzione dell�??istmo di Perekop nel tentativo di forzarlo per fare spazio al grosso delle truppe che seguiva; tali reparti erano preceduti dagli esploratori, guidati dallo sturmbannführer Kurt Meyer, della divisione SS Leibstandarte, comandata dal gruppenführer Josef "Sepp" Dietrich. I reparti <ins>avanzarono</ins> attraverso la steppa dei Nogaj ed il terreno sarebbe stato adatto al movimento delle truppe corazzate ma, ad eccezione dei mezzi blindati per il trasporto delle truppe, essi ne erano privi; in quel momento solo 50 chilometri separavano i due gruppi corazzati tedeschi ed i sovietici, contravvenendo agli ordini di Stalin, stavano cercando di fare evacuare dalla sacca quante più truppe possibile ma tutti gli sforzi si rivelarono inutili, così come risultarono vani tutti i tentativi di attacco al fianco sinistro del II Gruppo Corazzato per tentare di spezzare l'accerchiamento, ed il cerchio si chiuse definitivamente il 15 settembre. Il 19 settembre, dopo che <del>finalmente da Mosca il giorno prima</del> era arrivata l'autorizzazione allo sganciamento, la 6ª Armata occupò Kiev; il maresciallo Budënnyj fu fatto evacuare ed il suo posto, per l'estrema difesa della città, fu affidato al generale Mikhail Kirponos che cadde durante i combattimenti e dopo una settimana, il 26 settembre, la battaglia <del>poté dir</del>si conclusa con la distruzione di cinque armate, la cattura di 665.000 prigionieri, 884 carri armati ed altri veicoli corazzati e più di 3.700 pezzi di artiglieria: in quel momento solo 50 chilometri separavano i due gruppi corazzati tedeschi ed i sovietici, contravvenendo agli ordini di Stalin, stavano cercando di fare evacuare dalla sacca quante più truppe possibile ma tutti gli sforzi si rivelarono inutili, così come risultarono vani tutti i tentativi di attacco al fianco sinistro del II Gruppo Corazzato per tentare di spezzare l'accerchiamento, ed il cerchio si chiuse definitivamente il 15 settembre. Il 19 settembre, dopo che era arrivata l'autorizzazione allo sganciamento, la 6ª Armata occupò Kiev; il maresciallo Budënnyj fu fatto evacuare ed il suo posto, per l'estrema difesa della città, fu affidato al generale Mikhail Kirponos che cadde durante i combattimenti e dopo una settimana, il 26 settembre, la battaglia si conclusa<ins>e</ins> con la distruzione di cinque armate, la cattura di 665.000 prigionieri, 884 carri armati ed altri veicoli corazzati e più di 3.700 pezzi di artiglieria: in una riunione tenuta nella città di Orša il generale Franz Halder prese in esame la situazione dell'intero fronte sovietico e sia il generale Georg von Sodenstern, in rappresentanza, per il Gruppo di Armate Sud, del feldmaresciallo Von Rundstedt, che il generale Kurt Brennecke, in rappresentanza del feldmaresciallo von Leeb, per il Gruppo di Grmate Nord sostennero la necessità di interrompere l'offensiva e di schierare i gruppi di armate a difesa mentre il generale Hans von Greiffenberg, in rappresentanza, per il Gruppo di Armate Centro, del feldmaresciallo von Bock, si disse favorevole al tentativo di un nuovo attacco verso Mosca, sostenendo che la conquista della capitale, oltre ad essere una necessità militare e psicologica, avrebbe evitato il pericolo di lasciare l'iniziativa ai sovietici su un fronte molto ampio e con scarse forze di riserva alle spalle, pur rimarcando tuttavia che la scarsità di mezzi, di<del> rifornimenti, di equipaggimenti delle truppe,</del> la ristrettezza del tempo a disposizione prima che l'inverno facesse sentire tutto il suo rigore ed il pericolo rappresentato da un possibile contrattacco avrebbero dovuto indurre allo schieramento difensivo, ma Hitler insistette affinché fosse portato l'ultimo assalto a Mosca ed il 13 novembre fu ordinata la ripresa dell'offensiva. in una riunione tenuta nella città di Orša il generale Franz Halder prese in esame la situazione dell'intero fronte sovietico e sia il generale Georg von Sodenstern, in rappresentanza, per il Gruppo di Armate Sud, del feldmaresciallo Von Rundstedt, che il generale Kurt Brennecke, in rappresentanza del feldmaresciallo von Leeb, per il Gruppo di Grmate Nord sostennero la necessità di interrompere l'offensiva e di schierare i gruppi di armate a difesa mentre il generale Hans von Greiffenberg, in rappresentanza, per il Gruppo di Armate Centro, del feldmaresciallo von Bock, si disse favorevole al tentativo di un nuovo attacco verso Mosca, sostenendo che la conquista della capitale, oltre ad essere una necessità militare e psicologica, avrebbe evitato il pericolo di lasciare l'iniziativa ai sovietici su un fronte molto ampio e con scarse forze di riserva alle spalle, pur rimarcando tuttavia che la scarsità di mezzi, di<ins>sposizione e</ins> la ristrettezza del tempo a disposizione prima che l'inverno facesse sentire tutto il suo rigore ed il pericolo rappresentato da un possibile contrattacco avrebbero dovuto indurre allo schieramento difensivo, ma Hitler insistette affinché fosse portato l'ultimo assalto a Mosca ed il 13 novembre fu ordinata la ripresa dell'offensiva. Il 30 settembre la prima forza terrestre a muoversi fu il II gruppo corazzato a sud, che, avanzando velocemente sfondò la linea tenuta dalla 13ª armata sovietica, portandosi a ridosso della città di Orël, mentre il XLVII Corpo d'armata motorizzato ed il XLVIII Corpo d'armata motorizzato <del>iniziarono la loro diversione</del> verso nord est allo scopo di conquistare l'importante nodo ferroviario e stradale di Brjansk. Il 30 settembre la prima forza terrestre a muoversi fu il II gruppo corazzato a sud, che, avanzando velocemente sfondò la linea tenuta dalla 13ª armata sovietica, portandosi a ridosso della città di Orël, mentre il XLVII Corpo d'armata motorizzato ed il XLVIII Corpo d'armata motorizzato <ins>si diressero</ins> verso nord est allo scopo di conquistare l'importante nodo ferroviario e stradale di Brjansk. il XXX Corpo d'armata, comandato dal generale Hans von Salmuth, ed il LIV Corpo d'armata, comandato dal generale Erik Hansen, avanzarono ad est di Berislav, in direzione dell�??istmo di Perekop; tali unità erano preceduti dagli esploratori, guidati dallo sturmbannführer Kurt Meyer, della divisione SS Leibstandarte, comandata dal gruppenführer Josef "Sepp" Dietrich. I reparti avanzarono attraverso la steppa dei Nogaj <del>e</del> la resistenza sovietica fu molto intensa, aiutata dalle difese naturali che il territorio era in grado di offrire, tanto che il generale von Manstein fu indotto ad abbandonare l�??idea di avanzare anche verso Rostov per concentrare le sue forze ai fini della conquista della sola Crimea. Il nuovo piano consisteva nello sfondamento delle difese sull�??Istmo di Perekop a seguito del quale le forze si sarebbero suddivise per dirigersi a sud ovest verso Sebastopoli ed a est verso Ker�? il XXX Corpo d'armata, comandato dal generale Hans von Salmuth, ed il LIV Corpo d'armata, comandato dal generale Erik Hansen, avanzarono ad est di Berislav, in direzione dell�??istmo di Perekop; tali unità erano preceduti dagli esploratori, guidati dallo sturmbannführer Kurt Meyer, della divisione SS Leibstandarte, comandata dal gruppenführer Josef "Sepp" Dietrich. I reparti avanzarono attraverso la steppa dei Nogaj la resistenza sovietica fu molto intensa, aiutata dalle difese naturali che il territorio era in grado di offrire, tanto che il generale von Manstein fu indotto ad abbandonare l�??idea di avanzare anche verso Rostov per concentrare le sue forze ai fini della conquista della sola Crimea. Il nuovo piano consisteva nello sfondamento delle difese sull�??Istmo di Perekop a seguito del qual<ins>, successivament</ins>e le forze si sarebbero suddivise per dirigersi a sud ovest verso Sebastopoli ed a est verso Ker�? , e la città ucraina, tra il 16 ed il 28 ottobre, dovette sopportare un feroce comportamento da parte delle truppe tedesche e rumene ai danni della popolazione ebraica che provocò alcune decine di migliaia di morti e passato alla storia come �??il massacro d'Odessa�??; il 17 ottobre fu dato l�??ordine di avanzata al LIV corpo d'armata ed il 28 i tre corpi d�??armata tedeschi irruppero nella penisola: il XXX ed il LIV si diressero verso Sebastopoli mentre il XLII Corpo d'Armata, comandato dal generale Hans Emil Otto Graf von Sponeck, che aveva accorpato, oltre alla 22ª divisione, anche la 72ª divisione di fanteria, comandata dal generale Franz Mattenklott e la 46ª divisione di fanteria, comandata dal generale Himer, si diresse verso Parpach in direzione di Ker�? che furono conquistate, rispettivamente il 3 ed il 15 novembre, dalla 170ª divisione di fanteria, comandata dal generale Wittke, e contemporaneamente furono occupate Jalta e Balaclava con la cattura di circa 100.000 prigionieri. A sud ovest la 50ª divisione di fanteria, comandata dal generale Karl-Adolf Hollidt, arrivò a ridosso di Sebastopoli ed il 17 dicembre iniziò l'attacco verso la città; il 23, a prezzo di gravi perdite, fu sfondata la prima linea di difesa ma il 29 ingenti forze sovietiche sbarcarono a Feodosia e nello stretto di Ker�? , e la città ucraina, tra il 16 ed il 28 ottobre, dovette sopportare un feroce comportamento da parte delle truppe tedesche e rumene ai danni della popolazione ebraica che provocò alcune decine di migliaia di morti e passato alla storia come �??il massacro d'Odessa�??; il 17 ottobre fu dato l�??ordine di avanzata al LIV corpo d'armata ed il 28 i tre corpi d�??armata tedeschi irruppero nella penisola: il XXX ed il LIV si diressero verso Sebastopoli mentre il XLII Corpo d'Armata, comandato dal generale Hans Emil Otto Graf von Sponeck, che aveva accorpato, oltre alla 22ª divisione, anche la 72ª divisione di fanteria, comandata dal generale Franz Mattenklott e la 46ª divisione di fanteria, comandata dal generale Himer, si diresse verso Parpach in direzione di Ker�? che furono conquistate, rispettivamente il 3 ed il 15 novembre, dalla 170ª divisione di fanteria, comandata dal generale Wittke, e contemporaneamente furono occupate Jalta e Balaclava con la cattura di circa 100.000 prigionieri. A sud ovest la 50ª divisione di fanteria, comandata dal generale Karl-Adolf Hollidt, arrivò a ridosso di Sebastopoli ed il 17 dicembre iniziò l'attacco verso la città; il 23, a prezzo di gravi perdite, fu sfondata la prima linea di difesa ma il <ins>giorno </ins>29 ingenti forze sovietiche sbarcarono a Feodosia e nello stretto di Ker�? a nord il fango impedì ai reparti corazzati di muoversi ed il 19 ottobre un violento attacco corazzato della 29ª armata sovietica proveniente da nord e diretto verso la città di Kalinin, costrinse la 3ª armata corazzata a fermare l'avanzata ed a ripiegare, lasciando la città ai sovietici, e fu evitato un possibile sfondamento solo grazie all'intervento del XLI corpo corazzato, comandato dal generale Walter Model. A sud la 2ª armata corazzata, comandata dal generale Heinz Guderian, superata Orël avanzò in direzione di Tula conquistando Bolchov ed il 23 ed il 26 ottobre furono superati i fiumi Susha ed Oka, <del>ultimi ostacoli naturali prima della città,</del> immediatamente dopo caddero Mcensk e Cern<del> ed</del> il 29 ottobre i reparti avanzati della 3ª divisione corazzata, comandata dal generale Hermann Breith, e della 4ª divisione corazzata vennero a trovarsi a soli 4 chilometri dalla periferia di Tula ma il giorno dopo, a causa della forte resistenza e della scarsità di uomini e di mezzi a disposizione, l'attacco dovette essere arrestato e fu ordinato alle truppe di ripiegare e di schierarsi in posizione difensiva, in attesa che il gelo consentisse ai mezzi corazzati di riprendere l'avanzata. a nord il fango impedì ai reparti corazzati di muoversi ed il 19 ottobre un violento attacco corazzato della 29ª armata sovietica proveniente da nord e diretto verso la città di Kalinin, costrinse la 3ª armata corazzata a fermare l'avanzata ed a ripiegare, lasciando la città ai sovietici, e fu evitato un possibile sfondamento solo grazie all'intervento del XLI corpo corazzato, comandato dal generale Walter Model. A sud la 2ª armata corazzata, comandata dal generale Heinz Guderian, superata Orël avanzò in direzione di Tula conquistando Bolchov ed il 23 ed il 26 ottobre furono superati i fiumi Susha ed Oka, <ins>ed</ins> immediatamente dopo caddero Mcensk e Cern<ins>;</ins> il 29 ottobre i reparti avanzati della 3ª divisione corazzata, comandata dal generale Hermann Breith, e della 4ª divisione corazzata vennero a trovarsi a soli 4 chilometri dalla periferia di Tula ma il giorno dopo, a causa della forte resistenza e della scarsità di uomini e di mezzi a disposizione, l'attacco dovette essere arrestato e fu ordinato alle truppe di ripiegare e di schierarsi in posizione difensiva, in attesa che il gelo consentisse ai mezzi corazzati di riprendere l'avanzata. Questo si basava sostanzialmente sulla conquista della parte occidentale dell'Unione Sovietica (la parte "europea"): la Wehrmacht quindi si sarebbe arrestata lungo una linea ideale che collegava Arkhangelsk sul mar Bianco ed Astrakhan, sul mar Caspio; al di là di questa linea si estendeva la parte "asiatica" dell'Unione Sovietica che i tedeschi consideravano <del>una terra </del>arida ed improduttiva. Questo si basava sostanzialmente sulla conquista della parte occidentale dell'Unione Sovietica (la parte "europea"): la Wehrmacht quindi si sarebbe arrestata lungo una linea ideale che collegava Arkhangelsk sul mar Bianco ed Astrakhan, sul mar Caspio; al di là di questa linea si estendeva la parte "asiatica" dell'Unione Sovietica che i tedeschi consideravano arida ed improduttiva. egli, già collaboratore per lungo tempo del generale von Schleicher, ucciso nella notte dei lunghi coltelli, suggerì una mossa decisamente audace, ossia l'attacco in Ucraina, l'avanzamento fino a Rostov con tutti i mezzi corazzati disponibili e una successiva deviazione verso nord alle spalle di Mosca con l'intento di aggirare l'intero schieramento sovietico in una colossale battaglia di annientamento. Una seconda teoria era quella <del>proposta da</del>l generale Franz Halder, basata su di un attacco a tre "punte", i tre gruppi di armate, nord, centro e sud, dove la conquista del nord avrebbe assicurato alla Germania Leningrado, importante centro economico, inviso oltremodo ad Hitler in quanto teatro della Rivoluzione Russa del 1917, ed i porti sul mar Baltico, mentre la conquista del sud avrebbe condotto all'occupazione dell'Ucraina, il cosiddetto "granaio della Russia" e del bacino del fiume Donec, industrializzato e ricco di carbone. egli, già collaboratore per lungo tempo del generale von Schleicher, ucciso nella notte dei lunghi coltelli, suggerì una mossa decisamente audace, ossia l'attacco in Ucraina, l'avanzamento fino a Rostov con tutti i mezzi corazzati disponibili e una successiva deviazione verso nord alle spalle di Mosca con l'intento di aggirare l'intero schieramento sovietico in una colossale battaglia di annientamento. Una seconda teoria era quella <ins>de</ins>l generale Franz Halder, basata su di un attacco a tre "punte", i tre gruppi di armate, nord, centro e sud, dove la conquista del nord avrebbe assicurato alla Germania Leningrado, importante centro economico, inviso oltremodo ad Hitler in quanto teatro della Rivoluzione Russa del 1917, ed i porti sul mar Baltico, mentre la conquista del sud avrebbe condotto all'occupazione dell'Ucraina, il cosiddetto "granaio della Russia" e del bacino del fiume Donec, industrializzato e ricco di carbone. Le forze sovietiche a presidio della frontiera erano esigue, anche se i reparti siberiani e mongoli presenti non si arrendevano e combattevano fino all'ultimo uomo, ed il giorno dopo l'inizio dell'offensiva fu scoperta dai tedeschi la strada che collegava Sapadnaja Liza, un villaggio che prendeva il nome dal fiume Liza, a Murmansk; essa era però fortemente presidiata ed i soldati si trovarono sotto il tiro dell'artiglieria sovietica <del>con il risultato ch</del>e l'attacco, a causa della difficoltà nel fare affluire riserve e rifornimenti, oltre alla totale mancanza dell'aviazione ed alla lentezza nel trasporto dei feriti, si arrestò costringendo Dietl a mettersi sulla difensiva il 17 luglio, dopo avere percorso 55 chilometri. Le forze sovietiche a presidio della frontiera erano esigue, anche se i reparti siberiani e mongoli presenti non si arrendevano e combattevano fino all'ultimo uomo, ed il giorno dopo l'inizio dell'offensiva fu scoperta dai tedeschi la strada che collegava Sapadnaja Liza, un villaggio che prendeva il nome dal fiume Liza, a Murmansk; essa era però fortemente presidiata ed i soldati si trovarono sotto il tiro dell'artiglieria sovietica e l'attacco, a causa della difficoltà nel fare affluire riserve e rifornimenti, oltre alla totale mancanza dell'aviazione ed alla lentezza nel trasporto dei feriti, si arrestò costringendo Dietl a mettersi sulla difensiva il 17 luglio, dopo avere percorso 55 chilometri. essa era però fortemente presidiata ed i soldati si trovarono sotto il tiro dell'artiglieria sovietica con il risultato che l'attacco, a causa della difficoltà nel fare affluire riserve e rifornimenti, oltre alla totale mancanza dell'aviazione ed alla lentezza nel trasporto dei feriti, si arrestò costringendo Dietl a mettersi sulla difensiva il 17 luglio, dopo avere percorso 55 chilometri. Nei mesi successivi,<del> nel periodo compreso</del> tra l'8 ed il 19 settembre, i tedeschi tentarono un secondo ed un terzo attacco ma, dopo un lieve successo iniziale, furono nuovamente costretti a ripiegare sulla sponda occidentale del Liza; essa era però fortemente presidiata ed i soldati si trovarono sotto il tiro dell'artiglieria sovietica con il risultato che l'attacco, a causa della difficoltà nel fare affluire riserve e rifornimenti, oltre alla totale mancanza dell'aviazione ed alla lentezza nel trasporto dei feriti, si arrestò costringendo Dietl a mettersi sulla difensiva il 17 luglio, dopo avere percorso 55 chilometri. Nei mesi successivi, tra l'8 ed il 19 settembre, i tedeschi tentarono un secondo ed un terzo attacco ma, dopo un lieve successo iniziale, furono nuovamente costretti a ripiegare sulla sponda occidentale del Liza; Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del <del>cosiddetto </del>"Lebensraum", ossia lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del "Lebensraum", ossia lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del cosiddetto "Lebensraum",<del> ossia</del> lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del cosiddetto "Lebensraum", lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del cosiddetto "Lebensraum", ossia lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; <del>tale spazi</del>o doveva essere ricavato dall'annessione di territori ad est della Germania, abitati da coloro che erano spregiativamente definiti Untermenschen, sub-umani. Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del cosiddetto "Lebensraum", ossia lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; <ins>ess</ins>o doveva essere ricavato dall'annessione di territori ad est della Germania, abitati da coloro che erano spregiativamente definiti Untermenschen, sub-umani. aveva posto sul trono Pietro II di Iugoslavia, mentre la Germania aveva stretto i rapporti con la Bulgaria, della quale si servì per l'invasione della Grecia, la stessa Romania e l'Ungheria, con il patto di alleanza stipulato il 30 agosto 1940, tramutandoli in suoi "stati satelliti". Dal punto di vista militare Hitler vedeva, dopo la capitolazione della Francia, l'Unione Sovietica come <del>una </del>causa indiretta dell'ostinazione a resistere della Gran Bretagna, sostenendo che essa riponeva le sue speranze tanto sull'entrata in guerra degli Stati Uniti quanto sulla potenza dello Stato bolscevico e, se questo fosse risultato sconfitto, l'America non avrebbe combattuto contro la Germania e la Gran Bretagna avrebbe chiesto quella pace tanto sperata dal Führer, o, in alternativa, la prospettiva di una "crociata anticomunista" avrebbe potuto suggerire alla capitalista Gran Bretagna una pace, al fine di permettere ai tedeschi di concentrare tutte le loro forze contro il comunismo. aveva posto sul trono Pietro II di Iugoslavia, mentre la Germania aveva stretto i rapporti con la Bulgaria, della quale si servì per l'invasione della Grecia, la stessa Romania e l'Ungheria, con il patto di alleanza stipulato il 30 agosto 1940, tramutandoli in suoi "stati satelliti". Dal punto di vista militare Hitler vedeva, dopo la capitolazione della Francia, l'Unione Sovietica come causa indiretta dell'ostinazione a resistere della Gran Bretagna, sostenendo che essa riponeva le sue speranze tanto sull'entrata in guerra degli Stati Uniti quanto sulla potenza dello Stato bolscevico e, se questo fosse risultato sconfitto, l'America non avrebbe combattuto contro la Germania e la Gran Bretagna avrebbe chiesto quella pace tanto sperata dal Führer, o, in alternativa, la prospettiva di una "crociata anticomunista" avrebbe potuto suggerire alla capitalista Gran Bretagna una pace, al fine di permettere ai tedeschi di concentrare tutte le loro forze contro il comunismo. aiuto dei reparti del XL corpo corazzato, comandato dal generale Georg Stumme, ed il XLVI corpo d'armata motorizzato, avanzando verso est, contribuì a chiudere il braccio meridionale della tenaglia, mentre quello settentrionale fu chiuso dalla 6ª divisione corazzata, comandata dal generale Franz Landgraf, e dalla 7ª divisione corazzata, comandata dal generale Hans von Funk, che, occupò <del>inoltr</del>e la città di Cholm, catturando intatti i ponti sul fiume Dnepr: aiuto dei reparti del XL corpo corazzato, comandato dal generale Georg Stumme, ed il XLVI corpo d'armata motorizzato, avanzando verso est, contribuì a chiudere il braccio meridionale della tenaglia, mentre quello settentrionale fu chiuso dalla 6ª divisione corazzata, comandata dal generale Franz Landgraf, e dalla 7ª divisione corazzata, comandata dal generale Hans von Funk, che, occupò <ins>anch</ins>e la città di Cholm, catturando intatti i ponti sul fiume Dnepr: Al centro dello chieramento tedesco il 22 ottobre la 3ª divisione motorizzata, comandata dal generale Kurt Jahn, riuscì a superare il fiume Nara, il 23 la 19ª divisione corazzata, comandata dal generale Otto von Knobelsdorff, conquistò <del>la città di </del>Gorky, il XL corpo corazzato riuscì a farsi strada oltre la Moscova e, più a sud, la 78ª divisione di fanteria, comandata dal generale Emil Markgraf, arrivò a ridosso della seconda ed ultima linea difensiva esterna della capitale, conquistando, il 27 ottobre, l'importante nodo stradale di Lokotnja, venendone tuttavia respinta dal contrattacco sovietico il giorno successivo. Al centro dello chieramento tedesco il 22 ottobre la 3ª divisione motorizzata, comandata dal generale Kurt Jahn, riuscì a superare il fiume Nara, il 23 la 19ª divisione corazzata, comandata dal generale Otto von Knobelsdorff, conquistò Gorky, il XL corpo corazzato riuscì a farsi strada oltre la Moscova e, più a sud, la 78ª divisione di fanteria, comandata dal generale Emil Markgraf, arrivò a ridosso della seconda ed ultima linea difensiva esterna della capitale, conquistando, il 27 ottobre, l'importante nodo stradale di Lokotnja, venendone tuttavia respinta dal contrattacco sovietico il giorno successivo. Robecco sul Naviglio (Rubecc o Rubecc sül Nivirij nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 6.829 abitanti della provincia di Milano. Robecco sul Naviglio (Rubecc o Rubecc sül Nivirij nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 6.829 abitanti della provincia di Milano. Livigno (Livìgn in <del>lingua lombarda, versione</del> livi<del>n</del>gnasc<del>a</del>, Luwin in tedesco desueto) è un comune italiano di 6.325 abitanti della Provincia di Sondrio, in Lombardia. Livigno (Livìgn in <ins>dialetto</ins> livignasc<ins>o</ins>, Luwin in tedesco desueto) è un comune italiano di 6.325 abitanti della Provincia di Sondrio, in Lombardia. al centro della striscia campeggia lo scudo di San Giorgio, simbolo di Genova, segno di appartenenza di una squadra di Genova nata per volontà di fondatori genovesi. Poiché le maglie risultavano a sfondo blu con una striscia biancorossonera sul petto, i giocatori sampdoriani sono da sempre chiamati con l'appellativo di Blucerchiati; tale striscia, inizialmente all'altezza del cuore, si è spostata più in basso da quando ha dovuto far posto agli sponsor di maglia. I pantaloncini da gioco della Sampdoria sono generalmente bianchi o blu, oppure intonati con i colori di divise particolari, mentre i calzettoni, per anni composti da righe orizzontali biancoblu, sono col tempo diventati monocromatici (blu, bianchi o intonati alla divisa come i pantaloni). Simboli ufficiali Il simbolo della squadra è composto da una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento; tale figura, chiamata in dialetto genovese il "baciccia" (diminutivo di "Giovanni Battista"). Nello stemma societario, questa è posta all'interno di un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale, il tutto racchiuso in uno scudo bianco a tre lati bordato di nero. La formazione doriana sfoggia inoltre sulle proprie maglie lo stemma di Genova, ovvero una croce rossa in campo bianco: questa, sulla prima maglia, è inglobata nella fascia blucerchiata, mentre nel caso delle mute da trasferta se può talvolta riscontrare il suo uso in solitaria. Divise La prima maglia sin dalle origini è blu con il caratteristico anello di strisce orizzontali rosso e nero listato di bianco. All'origine le maglie della Sampdoria erano blu intenso, con l'anello di strisce bianche, rosse e nere disposte in orizzontale molto in alto sul petto, con lo scudo di Genova al centro; il numero sulla schiena era sovrapposto alle strisce e un colletto all'inglese dava alle divise una rifinitura spesso rimpianta dai sostenitori blucerchiati, mentre il logo del pescatore fu introdotto nelle maglie solamente nella stagione 1980-1981, e da allora varia ciclicamente la sua posizione, dal petto alla manica sinistra. Con l'arrivo delle sponsorizzazioni, all'inizio degli anni ottanta il disegno delle maglie ha incominciato a variare, anche perché il sempre maggior seguito di tifosi spinse il mondo del calcio ad opere di merchandising ben note al giorno d'oggi: tra le maggiori novità, il progressivo abbassamento dell'anello di strisce blucerchiate, per far posto nella parte alta del busto ai marchi pubblicitari. La seconda maglia è tradizionalmente a sfondo bianco, ma le strisce blucerchiate hanno assunto diverse posizioni nel tempo rispetto alla prima divisa: orizzontali, verticali, più alte o più basse, fino addirittura a sparire lasciando la maglia totalmente bianca e usando i colori societari come rifinitura dei bordi. L'anno dello scudetto, cioè il 1990-1991, fu il primo a mostrare una seconda <del>magli</del>a del tutto analoga alla prima: al centro della striscia campeggia lo scudo di San Giorgio, simbolo di Genova, segno di appartenenza di una squadra di Genova nata per volontà di fondatori genovesi. Poiché le maglie risultavano a sfondo blu con una striscia biancorossonera sul petto, i giocatori sampdoriani sono da sempre chiamati con l'appellativo di Blucerchiati; tale striscia, inizialmente all'altezza del cuore, si è spostata più in basso da quando ha dovuto far posto agli sponsor di maglia. I pantaloncini da gioco della Sampdoria sono generalmente bianchi o blu, oppure intonati con i colori di divise particolari, mentre i calzettoni, per anni composti da righe orizzontali biancoblu, sono col tempo diventati monocromatici (blu, bianchi o intonati alla divisa come i pantaloni). Simboli ufficiali Il simbolo della squadra è composto da una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento; tale figura, chiamata in dialetto genovese il "baciccia" (diminutivo di "Giovanni Battista"). Nello stemma societario, questa è posta all'interno di un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale, il tutto racchiuso in uno scudo bianco a tre lati bordato di nero. La formazione doriana sfoggia inoltre sulle proprie maglie lo stemma di Genova, ovvero una croce rossa in campo bianco: questa, sulla prima maglia, è inglobata nella fascia blucerchiata, mentre nel caso delle mute da trasferta se può talvolta riscontrare il suo uso in solitaria. Divise La prima maglia sin dalle origini è blu con il caratteristico anello di strisce orizzontali rosso e nero listato di bianco. All'origine le maglie della Sampdoria erano blu intenso, con l'anello di strisce bianche, rosse e nere disposte in orizzontale molto in alto sul petto, con lo scudo di Genova al centro; il numero sulla schiena era sovrapposto alle strisce e un colletto all'inglese dava alle divise una rifinitura spesso rimpianta dai sostenitori blucerchiati, mentre il logo del pescatore fu introdotto nelle maglie solamente nella stagione 1980-1981, e da allora varia ciclicamente la sua posizione, dal petto alla manica sinistra. Con l'arrivo delle sponsorizzazioni, all'inizio degli anni ottanta il disegno delle maglie ha incominciato a variare, anche perché il sempre maggior seguito di tifosi spinse il mondo del calcio ad opere di merchandising ben note al giorno d'oggi: tra le maggiori novità, il progressivo abbassamento dell'anello di strisce blucerchiate, per far posto nella parte alta del busto ai marchi pubblicitari. La seconda maglia è tradizionalmente a sfondo bianco, ma le strisce blucerchiate hanno assunto diverse posizioni nel tempo rispetto alla prima divisa: orizzontali, verticali, più alte o più basse, fino addirittura a sparire lasciando la maglia totalmente bianca e usando i colori societari come rifinitura dei bordi. L'anno dello scudetto, cioè il 1990-1991, fu il primo a mostrare una seconda <ins>casacc</ins>a del tutto analoga alla prima: Cassio Dione Cocceiano afferma che il "Pantheon"<del> potesse</del> ave<del>re</del> questo nome forse dal fatto di accogliere le statue di molte divinità, ma che la sua personale opinione fosse che il nome derivasse dal fatto che la cupola della costruzione richiamava la volta celeste (e quindi le sette divinità planetarie), e che l'intenzione di Agrippa era stata quella di creare un luogo di culto dinastico, dedicato agli dei protettori della Gens Iulia (Marte e Venere), e dove fosse collocata una statua di Ottaviano Augusto da cui l'edificio avesse derivato il nome. Cassio Dione Cocceiano afferma che il "Pantheon" ave<ins>va</ins> questo nome forse dal fatto di accogliere le statue di molte divinità, ma che la sua personale opinione fosse che il nome derivasse dal fatto che la cupola della costruzione richiamava la volta celeste (e quindi le sette divinità planetarie), e che l'intenzione di Agrippa era stata quella di creare un luogo di culto dinastico, dedicato agli dei protettori della Gens Iulia (Marte e Venere), e dove fosse collocata una statua di Ottaviano Augusto da cui l'edificio avesse derivato il nome. Cassio Dione Cocceiano afferma che il "Pantheon" potesse avere questo nome forse <del>dal fatto di</del> accoglie<del>re</del> le statue di molte divinità, ma che la sua personale opinione fosse che il nome derivasse dal fatto che la cupola della costruzione richiamava la volta celeste (e quindi le sette divinità planetarie), e che l'intenzione di Agrippa era stata quella di creare un luogo di culto dinastico, dedicato agli dei protettori della Gens Iulia (Marte e Venere), e dove fosse collocata una statua di Ottaviano Augusto da cui l'edificio avesse derivato il nome. Cassio Dione Cocceiano afferma che il "Pantheon" potesse avere questo nome forse <ins>perché</ins> accoglie<ins>va</ins> le statue di molte divinità, ma che la sua personale opinione fosse che il nome derivasse dal fatto che la cupola della costruzione richiamava la volta celeste (e quindi le sette divinità planetarie), e che l'intenzione di Agrippa era stata quella di creare un luogo di culto dinastico, dedicato agli dei protettori della Gens Iulia (Marte e Venere), e dove fosse collocata una statua di Ottaviano Augusto da cui l'edificio avesse derivato il nome. I Trojan sono sempre più diffusi e non tutti riconoscibili dagli attuali antivirus, per alcuni dei quali riescono anche a impedire l'aggiornamento. I Trojan sono sempre più diffusi e non tutti <ins>sono </ins>riconoscibili dagli attuali antivirus, per alcuni dei quali riescono anche a impedire l'aggiornamento. I Trojan sono sempre più diffusi e non tutti riconoscibili dagli attuali antivirus, per alcuni dei quali riescono anche a impedire l'aggiornamento. Per <del>essere più</del> efficaci possono nascondersi in modo tale che nemmeno l'antivirus possa eliminarli, agendo così nel danneggiare il computer. I Trojan sono sempre più diffusi e non tutti riconoscibili dagli attuali antivirus, per alcuni dei quali riescono anche a impedire l'aggiornamento. Per <ins>aumentare la loro</ins> efficaci<ins>a</ins> possono nascondersi in modo tale che nemmeno l'antivirus possa eliminarli, agendo così nel danneggiare il computer. Per essere più efficaci possono nascondersi in modo tale che nemmeno l'antivirus <del>possa</del> eliminarli, agendo così nel danneggiare il computer. Per essere più efficaci possono nascondersi in modo tale che nemmeno l'antivirus <ins>sia in grado di</ins> eliminarli, agendo così nel danneggiare il computer. Albairate (Albairà o Bairà nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 4.663 abitanti della provincia di Milano. Albairate (Albairà o Bairà nel locale dialetto milanese) è un comune di 4.663 abitanti della provincia di Milano. Bernate Ticino (Barnà nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 3.117 abitanti della provincia di Milano. Bernate Ticino (Barnà nel locale dialetto milanese) è un comune di 3.117 abitanti della provincia di Milano. Besate (Besàa nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 2.028 abitanti della provincia di Milano. Besate (Besàa nel locale dialetto milanese) è un comune di 2.028 abitanti della provincia di Milano. Boffalora sopra Ticino (Bufalòra nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 4.258 abitanti sul confine occidentale della provincia di Milano verso il Piemonte, in parte all'interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino. Boffalora sopra Ticino (Bufalòra nel locale dialetto milanese) è un comune di 4.258 abitanti sul confine occidentale della provincia di Milano verso il Piemonte, in parte all'interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino. Bubbiano (Bubiàn nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 2.189 abitanti della provincia di Milano. Bubbiano (Bubiàn nel locale dialetto milanese) è un comune di 2.189 abitanti della provincia di Milano. Calvignasco (Calvignàsc nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 1.029 abitanti della provincia di Milano. Calvignasco (Calvignàsc nel locale dialetto milanese) è un comune di 1.029 abitanti della provincia di Milano. Scelto come relatore il suo professore di letteratura italiana Carlo Calcaterra, Pasolini lavorò al progetto dell'Antologia della poesia pascoliana (introduzione e commenti) tra il 1944 e il 1945, mettendo a punto, dopo un'ampia introduzione in cui sono esposte e discusse le premesse teoriche cui è informato lo studio, una personale selezione di testi dalle differenti raccolte del Pascoli, analizzati e commentati con sensibilità peculiare. Scelto come relatore il suo professore di letteratura italiana Carlo Calcaterra, Pasolini lavorò al progetto dell'Antologia della poesia pascoliana (introduzione e commenti) tra il 1944 e il 1945, mettendo a punto, dopo un'ampia introduzione in cui sono esposte e discusse le premesse teoriche cui è informato lo studio, una personale selezione di testi <ins>provenienti </ins>dalle differenti raccolte del Pascoli, analizzati e commentati con sensibilità peculiare. <del>La locuzione</del> culto della personalità <del>indica</del> una forma di idolatria sociale che generalmente si configura nell'assoluta devozione a un leader, generalmente politico o religioso, attraverso l'esaltazione del pensiero e delle capacità, tanto da attribuirgli doti di infallibilità. <ins>Il</ins> culto della personalità <ins>è</ins> una forma di idolatria sociale che generalmente si configura nell'assoluta devozione a un leader, generalmente politico o religioso, attraverso l'esaltazione del pensiero e delle capacità, tanto da attribuirgli doti di infallibilità. Altro elemento del quale (prima dell'avvento dei generatori eolici e dei materiali detti semiconduttori, primo per tutti il Silicio, in grado di convertire senza intermediazioni la radiazione solare direttamente in corrente continua) non si poteva fare a meno per produrre energia elettrica é l'acqua (H2O), in forma liquida (come nelle centrali idroelettriche) o di vapore (nelle centrali termoelettriche, geotermoelettriche, a fissione nucleare ed a solare termodinamico), ma sempre ad alta pressione, cioé tale da riuscire a far girare le turbine ad un numero di giri tale da produrre in maniera il più possibile costante la corrente continua<del> che</del> diviene alternata passando per l'alternatore. Altro elemento del quale (prima dell'avvento dei generatori eolici e dei materiali detti semiconduttori, primo per tutti il Silicio, in grado di convertire senza intermediazioni la radiazione solare direttamente in corrente continua) non si poteva fare a meno per produrre energia elettrica é l'acqua (H2O), in forma liquida (come nelle centrali idroelettriche) o di vapore (nelle centrali termoelettriche, geotermoelettriche, a fissione nucleare ed a solare termodinamico), ma sempre ad alta pressione, cioé tale da riuscire a far girare le turbine ad un numero di giri tale da produrre in maniera il più possibile costante la corrente continua<ins>. Questa</ins> diviene alternata passando per l'alternatore. Il figlio successivo nacque il 7 marzo del 150. Si trattava di una bambina, Annia Aurelia Galeria Lucilla<del>;</del> seguì Annia Aurelia Galeria Faustina, che sembra sia nata non più tardi del 153. Il figlio successivo nacque il 7 marzo del 150. Si trattava di una bambina, Annia Aurelia Galeria Lucilla<ins>, cui</ins> seguì Annia Aurelia Galeria Faustina, che sembra sia nata non più tardi del 153. Il maschio non sopravvisse a lungo, considerando che sulle monete del 156 solo le due femmin<del>e erano raffigurat</del>e. Il maschio non sopravvisse a lungo, considerando che sulle monete del 156 <ins>erano raffigurate </ins>solo le due femmine. I francobolli rigommati possono essere riconosciuti da un perito filatelico ed hanno comunque un loro mercato consentito qualora venga esplicitamente dichiarato tale difetto. Per molteplici ragioni vi sono alcuni francobolli nuovi che sono senza gomma: a causa di un ammollo per staccarli da una spedizione non più effettuata o non annullata oppure in quanto la gomma è stata lavata per preservare il francobollo da un attacco fungino; alcuni francobolli antichi possono essere senza gomma in quanto così forniti agli uffici postali dall'officina di stampa. Di fronte ad un francobollo senza gomma è bene accertarsi delle cause. Solitamente, nei cataloghi filatelici i francobolli nuovi sono marcati con una doppia stella o un doppio asterisco, quelli linguellati con un solo asterisco, quelli usati con due cerchi concentrici in rappresentanza del timbro e quelli su supporto originale con una piccola busta. Classificazione in base all<del>'</del>emissione I francobolli rigommati possono essere riconosciuti da un perito filatelico ed hanno comunque un loro mercato consentito qualora venga esplicitamente dichiarato tale difetto. Per molteplici ragioni vi sono alcuni francobolli nuovi che sono senza gomma: a causa di un ammollo per staccarli da una spedizione non più effettuata o non annullata oppure in quanto la gomma è stata lavata per preservare il francobollo da un attacco fungino; alcuni francobolli antichi possono essere senza gomma in quanto così forniti agli uffici postali dall'officina di stampa. Di fronte ad un francobollo senza gomma è bene accertarsi delle cause. Solitamente, nei cataloghi filatelici i francobolli nuovi sono marcati con una doppia stella o un doppio asterisco, quelli linguellati con un solo asterisco, quelli usati con due cerchi concentrici in rappresentanza del timbro e quelli su supporto originale con una piccola busta. Classificazione in base all<ins>a data di </ins>emissione I francobolli rigommati possono essere riconosciuti da un perito filatelico ed hanno comunque un loro mercato consentito qualora venga esplicitamente dichiarato tale difetto. Per molteplici ragioni vi sono alcuni francobolli nuovi che sono senza gomma: a causa di un ammollo per staccarli da una spedizione non più effettuata o non annullata oppure in quanto la gomma è stata lavata per preservare il francobollo da un attacco fungino; alcuni francobolli antichi possono essere senza gomma in quanto così forniti agli uffici postali dall'officina di stampa. Di fronte ad un francobollo senza gomma è bene accertarsi delle cause. Solitamente, nei cataloghi filatelici i francobolli nuovi sono marcati con una doppia stella o un doppio asterisco, quelli linguellati con un solo asterisco, quelli usati con due cerchi concentrici in rappresentanza del timbro e quelli su supporto originale con una piccola busta. Classificazione in base all'emissione Su questa base si raggruppano in ordine cronologico di emissione i francobolli provenienti da uno stesso paese<del> e d</del>ella stessa emissione vengono così individuate le possibili varianti. I francobolli rigommati possono essere riconosciuti da un perito filatelico ed hanno comunque un loro mercato consentito qualora venga esplicitamente dichiarato tale difetto. Per molteplici ragioni vi sono alcuni francobolli nuovi che sono senza gomma: a causa di un ammollo per staccarli da una spedizione non più effettuata o non annullata oppure in quanto la gomma è stata lavata per preservare il francobollo da un attacco fungino; alcuni francobolli antichi possono essere senza gomma in quanto così forniti agli uffici postali dall'officina di stampa. Di fronte ad un francobollo senza gomma è bene accertarsi delle cause. Solitamente, nei cataloghi filatelici i francobolli nuovi sono marcati con una doppia stella o un doppio asterisco, quelli linguellati con un solo asterisco, quelli usati con due cerchi concentrici in rappresentanza del timbro e quelli su supporto originale con una piccola busta. Classificazione in base all'emissione Su questa base si raggruppano in ordine cronologico di emissione i francobolli provenienti da uno stesso paese<ins>. D</ins>ella stessa emissione vengono così individuate le possibili varianti. Stando al Vangelo secondo Marco, Giacomo e Giovanni furono <del>det</del>ti da Gesù Boanerghes ("figli del tuono"). Stando al Vangelo secondo Marco, Giacomo e Giovanni furono <ins>soprannomina</ins>ti da Gesù Boanerghes ("figli del tuono"). L'espressione quinto mondo può <del>significare diverse cose:</del> Quinto mondo - in mitologia : L'espressione quinto mondo può <ins>rivestire diversi significati: Mitologia</ins> Quinto mondo - in mitologia : Carpiano (Carpian nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 3.750 abitanti in provincia di Milano. Carpiano (Carpian nel locale dialetto milanese) è un comune di 3.750 abitanti in provincia di Milano. Casarile (Casaril nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 3.844 abitanti della provincia di Milano ai confini con la provincia di Pavia. Casarile (Casaril nel locale dialetto milanese) è un comune di 3.844 abitanti della provincia di Milano ai confini con la provincia di Pavia. Cassinetta di Lugagnano (Casinéta o Casinéta da Lügagnàn nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 1.883 abitanti della provincia di Milano. Cassinetta di Lugagnano (Casinéta o Casinéta da Lügagnàn nel locale dialetto milanese) è un comune di 1.883 abitanti della provincia di Milano. Castano Primo (Càstan nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 10.903 abitanti della provincia di Milano. Castano Primo (Càstan nel locale dialetto milanese) è un comune di 10.903 abitanti della provincia di Milano. Cuggiono (Cugiònn nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 8.132 abitanti della provincia di Milano. Cuggiono (Cugiònn nel locale dialetto milanese) è un comune di 8.132 abitanti della provincia di Milano. Dresano (Dresàn nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 2.902 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Dresano (Dresàn nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 2.902 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Gessate (Gesàa nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 8.479 abitanti della provincia di Milano. Gessate (Gesàa nel locale dialetto milanese) è un comune di 8.479 abitanti della provincia di Milano. Grezzago (Grezzach nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 2.725 abitanti della provincia di Milano. Grezzago (Grezzach nel locale dialetto milanese) è un comune di 2.725 abitanti della provincia di Milano. Disputa i suoi incontri casalinghi allo Stadio Renato Curi. �? anche ricordata per essere stata, nella stagione 1979-1980, la prima squadra calcistica italiana ad esibire una sponsorizzazione di maglia. Storia Le origini: Braccio Fortebraccio e Libertas Quella che sembra essere stata la più antica associazione sportiva cittadina risponde al nome di Unione Sportiva Braccio Fortebraccio, sorta a Perugia nel 1890; questa deve il suo nome a Braccio da Montone, condottiero e Signore della città perugina nel corso del XV secolo. �? il 1901 quando la Braccio Fortebraccio dedica una propria sezione al «gioco della palla al calcio» (motiv [...] empre nella massima serie a 16 squadre, la miglior sequenza di partite utili consecutive (37) �?? striscia realizzata dalla 30ª giornata della stagione 1977-1978 (Perugia-Pescara 2-1) alla 6ª giornata del 1979-1980 (Napoli-Perugia 1-1) �??, mentre per una volta, sempre nel 1978-1979, ha concluso la stagione con la miglior difesa del campionato (16). Tra tutte le 60 squadre di calcio italiane che hanno militato almeno una volta nella massima serie, nella relativa classifica perpetua la squadra umbra <del>raggunge i</del>l 27º posto. Disputa i suoi incontri casalinghi allo Stadio Renato Curi. �? anche ricordata per essere stata, nella stagione 1979-1980, la prima squadra calcistica italiana ad esibire una sponsorizzazione di maglia. Storia Le origini: Braccio Fortebraccio e Libertas Quella che sembra essere stata la più antica associazione sportiva cittadina risponde al nome di Unione Sportiva Braccio Fortebraccio, sorta a Perugia nel 1890; questa deve il suo nome a Braccio da Montone, condottiero e Signore della città perugina nel corso del XV secolo. �? il 1901 quando la Braccio Fortebraccio dedica una propria sezione al «gioco della palla al calcio» (motiv [...] empre nella massima serie a 16 squadre, la miglior sequenza di partite utili consecutive (37) �?? striscia realizzata dalla 30ª giornata della stagione 1977-1978 (Perugia-Pescara 2-1) alla 6ª giornata del 1979-1980 (Napoli-Perugia 1-1) �??, mentre per una volta, sempre nel 1978-1979, ha concluso la stagione con la miglior difesa del campionato (16). Tra tutte le 60 squadre di calcio italiane che hanno militato almeno una volta nella massima serie, nella relativa classifica perpetua la squadra umbra <ins>si colloca a</ins>l 27º posto. in conseguenza di ciò, il socio di minoranza Giovanni Moneti venne nominato amministratore unico, mentre l'altro socio di minoranza Massimiliano Santopadre mantenne le cariche di vicepresidente e responsabile dirigenziale del settore giovanile. Il 14 marzo 2012 Moneti e Santopadre rilevarono le quote azionarie di Damaschi<del>,</del> diventan<del>d</del>o i nuovi azionisti di maggioranza del club al 55%: in conseguenza di ciò, il socio di minoranza Giovanni Moneti venne nominato amministratore unico, mentre l'altro socio di minoranza Massimiliano Santopadre mantenne le cariche di vicepresidente e responsabile dirigenziale del settore giovanile. Il 14 marzo 2012 Moneti e Santopadre rilevarono le quote azionarie di Damaschi<ins> e</ins> diventa<ins>ro</ins>no i nuovi azionisti di maggioranza del club al 55%: Morirà poco dopo, stroncato da un arresto cardiaco, a 24 anni. Ancora oggi lo stadio di Perugia è intitolato alla memoria<del> di Renato Curi</del>. Morirà poco dopo, stroncato da un arresto cardiaco, a 24 anni. Ancora oggi lo stadio di Perugia è intitolato alla <ins>sua </ins>memoria. Gara emblematica della stagione, quella disputata il 4 febbraio 1979 al Renato Curi contro l'Inter, e terminata con il punteggio di 2-2. Al termine del primo tempo, il Perugia era sotto di due reti, e vedeva la sua imbattibilità a rischio<del>. N</del>ella ripresa accadde di tutto: Gara emblematica della stagione, quella disputata il 4 febbraio 1979 al Renato Curi contro l'Inter, e terminata con il punteggio di 2-2. Al termine del primo tempo, il Perugia era sotto di due reti, e vedeva la sua imbattibilità a rischio<ins>, ma n</ins>ella ripresa accadde di tutto: Tra le più importanti parentesi tecniche del club, nella prima metà degli anni trenta ci furono quelle di András Kuttik (1932-1933) e Cesare Migliorini (1933-1935); il primo portò per la prima volta i grifoni in Serie B, mentre il secondo raggiunse l'apice del primo ciclo vincente della storia perugina, sfiorando l'approdo in massima categoria. Non possono essere dimenticate le varie epoche di Ilario Castagner, ricordato soprattutto per essere stato l'allenatore di quella squadra "dei miracoli" che, nel corso degli anni settanta, <del>guidò al</del>la prima promozione in Serie A del 1975 e al secondo posto in massima categoria (miglior piazzamento assoluto del club nei campionati nazionali) del 1979 �? Tra le più importanti parentesi tecniche del club, nella prima metà degli anni trenta ci furono quelle di András Kuttik (1932-1933) e Cesare Migliorini (1933-1935); il primo portò per la prima volta i grifoni in Serie B, mentre il secondo raggiunse l'apice del primo ciclo vincente della storia perugina, sfiorando l'approdo in massima categoria. Non possono essere dimenticate le varie epoche di Ilario Castagner, ricordato soprattutto per essere stato l'allenatore di quella squadra "dei miracoli" che, nel corso degli anni settanta, <ins>ottenne </ins>la prima promozione in Serie A del 1975 e al secondo posto in massima categoria (miglior piazzamento assoluto del club nei campionati nazionali) del 1979 �? Il trionfo in Coppa Intertoto <del>L</del>a quarta stagione sotto la guida di Cosmi si aprì nel<del>l'estate del 2003</del> con la vittoria europea della Coppa Intertoto; Il trionfo in Coppa Intertoto <ins>Nell'estate del 2003 l</ins>a quarta stagione sotto la guida di Cosmi si aprì nel con la vittoria europea della Coppa Intertoto; al suo quarto tentativo, il club perugino riuscì a conquistare il trofeo. Dopo aver eliminato nei turni precedenti i finlandesi dell'Allianssi e i francesi del Nantes, la compagine biancorossa ebbe la meglio nella doppia finale sui tedeschi del Wolfsburg, battuti in entrambe le partite, in casa per 1-0 (gol di Bothroyd) e in trasferta per 2-0 (reti di Tedesco e Berrettoni); i grifoni vinsero così la competizione e si guadagnarono la qualificazione alla successiva Coppa UEFA. Si tratta del primo, e fin qui unico, titolo UEFA conseguito dalla squadra biancorossa, nonché al<del> con</del>tempo della prima affermazione del genere per una formazione calcistica dell'Umbria. al suo quarto tentativo, il club perugino riuscì a conquistare il trofeo. Dopo aver eliminato nei turni precedenti i finlandesi dell'Allianssi e i francesi del Nantes, la compagine biancorossa ebbe la meglio nella doppia finale sui tedeschi del Wolfsburg, battuti in entrambe le partite, in casa per 1-0 (gol di Bothroyd) e in trasferta per 2-0 (reti di Tedesco e Berrettoni); i grifoni vinsero così la competizione e si guadagnarono la qualificazione alla successiva Coppa UEFA. Si tratta del primo, e fin qui unico, titolo UEFA conseguito dalla squadra biancorossa, nonché al<ins>lo stesso </ins>tempo della prima affermazione del genere per una formazione calcistica dell'Umbria. Gudo Visconti (Gùd nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 1.724 abitanti della provincia di Milano. Gudo Visconti (Gùd nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 1.724 abitanti della provincia di Milano. Inveruno (Invrügn nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 8.657 abitanti della provincia di Milano. Inveruno (Invrügn nel locale dialetto milanese) è un comune di 8.657 abitanti della provincia di Milano. Lacchiarella (Laciarèla nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di circa 8.000 abitanti della provincia di Milano. Lacchiarella (Laciarèla nel locale dialetto milanese) è un comune di circa 8.000 abitanti della provincia di Milano. Morbegno (Murbègn in <del>lingua lombarda, variante</del> valtellinese) è un comune italiano di 12,139 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia. Morbegno (Murbègn in <ins>dialetto</ins> valtellinese) è un comune italiano di 12,139 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia. Liscate (Liscàa nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 3.927 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Liscate (Liscàa nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 3.927 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Masate (Masàa nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 2.458 abitanti della provincia di Milano. Masate (Masàa nel locale dialetto milanese) è un comune di 2.458 abitanti della provincia di Milano. Mesero (Mésar nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 3.716 abitanti della provincia di Milano. Mesero (Mésar nel locale dialetto milanese) è un comune di 3.716 abitanti della provincia di Milano. Nosate (Nosàa nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 638 abitanti della provincia di Milano. Nosate (Nosàa nel locale dialetto milanese) è un comune di 638 abitanti della provincia di Milano. Pozzo d'Adda (Pozz nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 5.326 abitanti della provincia di Milano situato a circa 25 km a nord-est del capoluogo. Pozzo d'Adda (Pozz nel locale dialetto milanese) è un comune di 5.326 abitanti della provincia di Milano situato a circa 25 km a nord-est del capoluogo. Pozzuolo Martesana (Pozzoeu nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 7.907 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Pozzuolo Martesana (Pozzoeu nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 7.907 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Il consonantismo, invece, è messo in moto non tramite la vibrazione ma tramite la formazione di un<del> diaframma (</del> restringimento o chiusura del tratto vocale<del>)</del>, permettendoci di distinguere le ostruenti (occlusive, affricate, fricative), in cui avviene una totale chiusura, dalle sonoranti (nasali, laterali, vibranti, approssimanti) in cui invece il flusso d'aria passa incontrastato nel tratto vocale. Il consonantismo, invece, è messo in moto non tramite la vibrazione ma tramite la formazione di un restringimento o chiusura del tratto vocale, permettendoci di distinguere le ostruenti (occlusive, affricate, fricative), in cui avviene una totale chiusura, dalle sonoranti (nasali, laterali, vibranti, approssimanti) in cui invece il flusso d'aria passa incontrastato nel tratto vocale. Trezzano Rosa (Trezzan nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 4.647 abitanti della provincia di Milano. Trezzano Rosa (Trezzan nel locale dialetto milanese) è un comune di 4.647 abitanti della provincia di Milano. Turbigo (Türbigh nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 7.413 abitanti della provincia di Milano situato lungo il Naviglio Grande. Turbigo (Türbigh nel locale dialetto milanese) è un comune di 7.413 abitanti della provincia di Milano situato lungo il Naviglio Grande. Vanzaghello (Vanzaghèll nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 5199 abitanti della provincia di Milano situato nella sua zona ovest al confine con la provincia di Varese. Vanzaghello (Vanzaghèll nel locale dialetto milanese) è un comune di 5199 abitanti della provincia di Milano situato nella sua zona ovest al confine con la provincia di Varese. Vernate (Vernàa nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 2.345 abitanti della provincia di Milano. Vernate (Vernàa nel locale dialetto milanese) è un comune di 2.345 abitanti della provincia di Milano. Questa particolarità dei giochi di carte collezionabili (di cui Magic è il capostipite) è uno dei massimi punti di forza degli stessi, nel caso specifico esistono decine di migliaia di carte differenti, ogni anno incrementate da centinaia di carte nuove, il che rende molto difficile che due mazzi siano esattamente identici, ma rende praticamente impossibile lo svolgersi di due partite uguali. Le regole di base sono le seguenti, un mazzo deve avere un minimo di 60 carte (in alcuni tipi di tornei il minimo scende a 40) e ogni carta, ad eccezione delle terre base, non può essere presente in più di quattro copie. Non c'è limite massimo alle carte che un grimorio può avere, ma in genere non si supera di molto le sessanta carte, perché con l'aumento del numero diminuiscono <del>in maniera direttamente proporzionale </del>le probabilità di trovare la carta che serve al momento giusto. Questa particolarità dei giochi di carte collezionabili (di cui Magic è il capostipite) è uno dei massimi punti di forza degli stessi, nel caso specifico esistono decine di migliaia di carte differenti, ogni anno incrementate da centinaia di carte nuove, il che rende molto difficile che due mazzi siano esattamente identici, ma rende praticamente impossibile lo svolgersi di due partite uguali. Le regole di base sono le seguenti, un mazzo deve avere un minimo di 60 carte (in alcuni tipi di tornei il minimo scende a 40) e ogni carta, ad eccezione delle terre base, non può essere presente in più di quattro copie. Non c'è limite massimo alle carte che un grimorio può avere, ma in genere non si supera di molto le sessanta carte, perché con l'aumento del numero diminuiscono le probabilità di trovare la carta che serve al momento giusto. Pedesina (Pedesina in dialetto valtellinese) è un comune italiano di 33 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia<del>, è</del> il comune italiano con minor popolazione. Pedesina (Pedesina in dialetto valtellinese) è un comune italiano di 33 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia<ins>. �?</ins> il comune italiano con minor popolazione. Merate (Meraa in <del>in lingua lombarda, variante</del> brianzol<del>a</del>, Melatium in latino) è un comune italiano di 14,920 abitanti della provincia di Lecco, in Lombardia. Merate (Meraa in <ins>dialetto</ins> brianzol<ins>o</ins>, Melatium in latino) è un comune italiano di 14,920 abitanti della provincia di Lecco, in Lombardia. C�??era un tempo in cui la proibizione di usare il nome divino era del tutto sconosciuta agli ebrei. E' probabile che la proibizione dell<del>'uso vocalizzato</del> del tetragramma risalga all'epoca di Esra e Nehemia, ossia al ritorno dall'esilio babilonese, quando fu riaperto il Tempio di Gerusalemme e furono fissati molti dei canoni della liturgia. C�??era un tempo in cui la proibizione di usare il nome divino era del tutto sconosciuta agli ebrei. E' probabile che la proibizione dell<ins>a pronuncia</ins> del tetragramma risalga all'epoca di Esra e Nehemia, ossia al ritorno dall'esilio babilonese, quando fu riaperto il Tempio di Gerusalemme e furono fissati molti dei canoni della liturgia. A Star Trek sono stati assegnati vari premi, tra cui 33 Emmy, 5 premi Hugo, vari Saturn Award e 10 candidature agli Oscar per <del>quanto riguarda </del>i film. A Star Trek sono stati assegnati vari premi, tra cui 33 Emmy, 5 premi Hugo, vari Saturn Award e 10 candidature agli Oscar per i film. Si successero quindi alcuni passaggi di sovranità fra la Francia napoleonica (dal 1806 al 1809 Traù fece parte del napoleonico Regno d'Italia) e l'Impero <del>Asburgico</del>, poi la città venne stabilmente incorporata in quest'ultimo assieme al resto della Dalmazia. Si successero quindi alcuni passaggi di sovranità fra la Francia napoleonica (dal 1806 al 1809 Traù fece parte del napoleonico Regno d'Italia) e l'Impero <ins>d'Austria</ins>, poi la città venne stabilmente incorporata in quest'ultimo assieme al resto della Dalmazia. Fra questi un celebre leone andante, bassorilievo di Nicolò Fiorentino e Andrea Alessi del 1471, che ornava l'interno della Loggia Pubblica. A<del>l giorno d'oggi</del> alcuni leoni mutilati sono esposti al museo cittadino o giacciono nell'ex convento di S. Fra questi un celebre leone andante, bassorilievo di Nicolò Fiorentino e Andrea Alessi del 1471, che ornava l'interno della Loggia Pubblica. A<ins>ttualmente</ins> alcuni leoni mutilati sono esposti al museo cittadino o giacciono nell'ex convento di S. Tatti Tatti è un borgo medievale <del>che si trova</del> a sud-est di Prata, nella parte orientale del territorio comunale di Massa Marittima. Tatti Tatti è un borgo medievale <ins>situato</ins> a sud-est di Prata, nella parte orientale del territorio comunale di Massa Marittima. Córteno Golgi (Cùrten o Córten, o anche Córten in <del>lingua lombarda, variante</del> camun<del>a</del>) è un comune italiano di 1,993 abitanti, della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia. Córteno Golgi (Cùrten o Córten, o anche Córten in <ins>dialetto</ins> camun<ins>o</ins>) è un comune italiano di 1,993 abitanti, della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia. dol in <del>lingua lombarda, variante</del> camun<del>a</del>) è un comune italiano di 4,528 abitanti della provincia di Brescia, in Lombardia. dol in <ins>dialetto</ins> camun<ins>o</ins>) è un comune italiano di 4,528 abitanti della provincia di Brescia, in Lombardia. deriva probabilmente il suo nome dal cognome della famiglia Pogliani<del>, u</del>n'altra ipotesi è che deriverebbe dal gentilizio romano Publius con l'aggiunta dell'aggettivo in -ana. deriva probabilmente il suo nome dal cognome della famiglia Pogliani<ins>. U</ins>n'altra ipotesi è che deriverebbe dal gentilizio romano Publius con l'aggiunta dell'aggettivo in -ana. deriva probabilmente il suo nome dal cognome della famiglia Pogliani, un'altra ipotesi <del>è ch</del>e deriv<del>e</del>re<del>bbe</del> dal gentilizio romano Publius con l'aggiunta dell'aggettivo in -ana. deriva probabilmente il suo nome dal cognome della famiglia Pogliani, un'altra ipotesi <ins>la farebb</ins>e deriv<ins>a</ins>re dal gentilizio romano Publius con l'aggiunta dell'aggettivo in -ana. Caselle Landi (Caséli in <del>lingua lombarda, variante</del> lodigian<del>a</del>) è un comune italiano di 1.658 abitanti della provincia di Lodi, in Lombardia. Caselle Landi (Caséli in <ins>dialetto</ins> lodigian<ins>o</ins>) è un comune italiano di 1.658 abitanti della provincia di Lodi, in Lombardia. Gallarate (nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto varesotto Galaràa) è un comune italiano di 51.283 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Gallarate (nel locale dialetto varesotto Galaràa) è un comune italiano di 51.283 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Carvico (Carvìch in <del>lingua lombarda, variante</del> bergamasc<del>a</del>) è un comune italiano di 4,648 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Carvico (Carvìch in <ins>dialetto</ins> bergamasc<ins>o</ins>) è un comune italiano di 4,648 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Clusone (Clüsù in <del>lingua lombarda, variante</del> bergamasc<del>a</del>) è un comune italiano di 8,618 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Clusone (Clüsù in <ins>dialetto</ins> bergamasc<ins>o</ins>) è un comune italiano di 8,618 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. \mathbb C\to\mathbb C nella forma: f_c(z) = z^2 + c.\, dove c è un parametro complesso. Per ogni c si considera il comportamento della successione (0, f_c(0), f_c(f_c(0)), f_c(f_c(f_c(0))), \ldots) ottenuta iterando f_c(z) a partire dal punto z = 0; questa può o divergere all'infinito oppure essere limitata. L'insieme di Mandelbrot è definito come l'insieme dei punti c tali che la corrispondente successione è limitata. Più formalmente, se f^n_c(z) indica l'n-esima iterata di f_c(z) (cioè f_c(z) composta con sé stessa n volte), l'insieme di Mandelbrot è il sottoinsieme del piano complesso dato da: M = \left\{c\in \mathbb C : \sup_{n\in \mathbb N}|f^n_c(0)| < \infin\right\} Dal punto di vista matematico, l'insieme di Mandelbrot è semplicemente un insieme di numeri complessi. Ogni numero complesso c può appartenere a M oppure no. Una rappresentazione grafica dell'insieme di Mandelbrot <del>può essere</del> otten<del>uta</del> colorando tutti i punti c che appartengono M di nero, e gli altri di bianco. \mathbb C\to\mathbb C nella forma: f_c(z) = z^2 + c.\, dove c è un parametro complesso. Per ogni c si considera il comportamento della successione (0, f_c(0), f_c(f_c(0)), f_c(f_c(f_c(0))), \ldots) ottenuta iterando f_c(z) a partire dal punto z = 0; questa può o divergere all'infinito oppure essere limitata. L'insieme di Mandelbrot è definito come l'insieme dei punti c tali che la corrispondente successione è limitata. Più formalmente, se f^n_c(z) indica l'n-esima iterata di f_c(z) (cioè f_c(z) composta con sé stessa n volte), l'insieme di Mandelbrot è il sottoinsieme del piano complesso dato da: M = \left\{c\in \mathbb C : \sup_{n\in \mathbb N}|f^n_c(0)| < \infin\right\} Dal punto di vista matematico, l'insieme di Mandelbrot è semplicemente un insieme di numeri complessi. Ogni numero complesso c può appartenere a M oppure no. Una rappresentazione grafica dell'insieme di Mandelbrot <ins>si</ins> ott<ins>i</ins>en<ins>e</ins> colorando tutti i punti c che appartengono M di nero, e gli altri di bianco. Forme, Hazard et Dimension rese popolari i frattali. In questo libro Mandelbrot introdusse il termine "frattale" per descrivere alcuni comportamenti matematici che sembravano avere un comportamento "caotico". Questo genere di fenomeni nasce dalla definizione di curve od insiemi tramite funzioni o algoritmi ricorsivi. Storia L'insieme di Mandelbrot si colloca nella dinamica complessa, campo il cui studio inizia con i matematici francesi Pierre Fatou e Gaston Julia all'inizio del XX secolo. Forme, Hazard et Dimension rese popolari i frattali. In questo libro Mandelbrot introdusse il termine "frattale" per descrivere alcuni comportamenti matematici che sembravano avere un comportamento "caotico". Questo genere di fenomeni nasce dalla definizione di curve od insiemi tramite funzioni o algoritmi ricorsivi. Storia L'insieme di Mandelbrot si colloca nel<ins> campo del</ins>la dinamica complessa, campo il cui studio inizia con i matematici francesi Pierre Fatou e Gaston Julia all'inizio del XX secolo. Solo con l'avvento del computer è stato possibile visualizzarla. L'insieme <del>deve il suo</del> nome a Benoît Mandelbrot che nel 1975 nel suo libro Les Objects Fractals: Solo con l'avvento del computer è stato possibile visualizzarla. L'insieme <ins>prende il</ins> nome <ins>d</ins>a Benoît Mandelbrot che nel 1975 nel suo libro Les Objects Fractals: Il periodo Netscape <del>P</del>oco dopo aver lasciato SGI,<del> nel 1994</del> si rigettò nell'attività imprenditoriale con il gruppo di giovani, in particolare Marc Andreessen, che presso il NCSA (National Center for Supercomputing Applications), un centro di ricerca dell'Università dell'Illinois, aveva creato il primo web browser, chiamto NCSA Mosaic, per la navigazione nel World Wide Web, il sistema ipertestuale di accesso alle informazioni di Internet. Il periodo Netscape <ins>Nel 1994, p</ins>oco dopo aver lasciato SGI, si rigettò nell'attività imprenditoriale con il gruppo di giovani, in particolare Marc Andreessen, che presso il NCSA (National Center for Supercomputing Applications), un centro di ricerca dell'Università dell'Illinois, aveva creato il primo web browser, chiamto NCSA Mosaic, per la navigazione nel World Wide Web, il sistema ipertestuale di accesso alle informazioni di Internet. "Fermate il tempo, non può essere già finita, non vivrò più certi momenti". E capii che la felicità, quella vera, dura solo attimi». Grazie alle 6 reti realizzate si aggiudicò il titolo di capocannoniere della manifestazione. A fine anno, le sue prodezze Mundial gli valsero anche il Pallone d'oro. Dopo il vittorioso Mondiale, Rossi continuò a giocare in azzurro e fu convocato per le gare di qualificazione al campionato <del>e</del>urop<del>eo</del> 1984. "Fermate il tempo, non può essere già finita, non vivrò più certi momenti". E capii che la felicità, quella vera, dura solo attimi». Grazie alle 6 reti realizzate si aggiudicò il titolo di capocannoniere della manifestazione. A fine anno, le sue prodezze Mundial gli valsero anche il Pallone d'oro. Dopo il vittorioso Mondiale, Rossi continuò a giocare in azzurro e fu convocato per le gare di qualificazione al campionato <ins>d'E</ins>urop<ins>a</ins> 1984. Castiglione delle Stiviere (Castiù n<del>el</del> dialetto <del>locale appartenente al </del>bresciano, Castiù o Castiglion in dialetto mantovano), è un comune di 22.757 abitanti in provincia di Mantova, sito sui colli morenici del Lago di Garda. Castiglione delle Stiviere (Castiù <ins>i</ins>n dialetto bresciano, Castiù o Castiglion in dialetto mantovano), è un comune di 22.757 abitanti in provincia di Mantova, sito sui colli morenici del Lago di Garda. Valtorta (Altòrta in <del>lingua lombarda, variante</del> bergamasc<del>a</del>) è un comune italiano di 295 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Valtorta (Altòrta in <ins>dialetto</ins> bergamasc<ins>o</ins>) è un comune italiano di 295 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. la d'Ada in <del>lingua lombarda, variante</del> bergamasc<del>a</del>, Villa Ripae Abduae in latino) è un comune italiano di 4,787 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. la d'Ada in <ins>dialetto</ins> bergamasc<ins>o</ins>, Villa Ripae Abduae in latino) è un comune italiano di 4,787 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Quest'ultimo gruppo ultras si spostava in massa in ogni stadio d'Italia a cavallo tra gli anni 1980 e 1990, provocando spesso scontri con tifoserie rivali. Pur non avendo <del>godu</del>to di un grosso ricambio generazionale a causa di un periodo avaro di successi sportivi, unitamente ai guai societari avvenuti a partire dagli anni duemila che hanno offuscato il blasone della società e alle proteste contro l'introduzione della tessera del tifoso, il movimento ultras ferrarese rimane tuttora attivo e vitale. Quest'ultimo gruppo ultras si spostava in massa in ogni stadio d'Italia a cavallo tra gli anni 1980 e 1990, provocando spesso scontri con tifoserie rivali. Pur non avendo <ins>beneficia</ins>to di un grosso ricambio generazionale a causa di un periodo avaro di successi sportivi, unitamente ai guai societari avvenuti a partire dagli anni duemila che hanno offuscato il blasone della società e alle proteste contro l'introduzione della tessera del tifoso, il movimento ultras ferrarese rimane tuttora attivo e vitale. Pur non avendo goduto di un grosso ricambio generazionale a causa di un periodo avaro di successi sportivi, unitamente ai guai societari avvenuti a partire dagli anni duemila che hanno offuscato il blasone della società e alle proteste contro l'introduzione della tessera del tifoso, il movimento ultras ferrarese rimane tuttora attivo e vitale. Nella stagione 2011-2012 nasce il movimento Estensi Curva Ovest, riun<del>end</del>o vari vecchi gruppi ultras della Curva Ovest 'Giuseppe Campione'. Pur non avendo goduto di un grosso ricambio generazionale a causa di un periodo avaro di successi sportivi, unitamente ai guai societari avvenuti a partire dagli anni duemila che hanno offuscato il blasone della società e alle proteste contro l'introduzione della tessera del tifoso, il movimento ultras ferrarese rimane tuttora attivo e vitale. Nella stagione 2011-2012 nasce il movimento Estensi Curva Ovest,<ins> che ha</ins> riun<ins>it</ins>o vari vecchi gruppi ultras della Curva Ovest 'Giuseppe Campione'. L'equazione di Dirac è l'equazione d'onda che descrive in modo relativisticamente invariante il moto de<del>lle particelle a spin semintero (</del>fermioni<del>)</del>. L'equazione di Dirac è l'equazione d'onda che descrive in modo relativisticamente invariante il moto de<ins>i </ins>fermioni. I Salmi, che tutte le religioni derivate dalla Bibbia,hanno integrato in modi diversi nella liturgia sono per il giudaismo il testo della fede pura per eccellenza<del>. Sono</del> il fondamento e la ragione del concetto di pietismo ebraico perché a differenza di altri sistemi teologici il giudaismo non predica la negazione dell'umanità-sinonimo di imperfezione intrinseca a cui nessun uomo può sfuggire. I Salmi, che tutte le religioni derivate dalla Bibbia,hanno integrato in modi diversi nella liturgia sono per il giudaismo il testo della fede pura per eccellenza<ins> e</ins> il fondamento e la ragione del concetto di pietismo ebraico perché a differenza di altri sistemi teologici il giudaismo non predica la negazione dell'umanità-sinonimo di imperfezione intrinseca a cui nessun uomo può sfuggire. essa è quindi comunemente usata per modelli di processi di crescita o di decrescita. Il numero e è <del>noto per essere un </del>irrazionale essa è quindi comunemente usata per modelli di processi di crescita o di decrescita. Il numero e è irrazionale dapprima una vecchia conoscenza dello sceriffo, un tal English Bob, ormai anziano bounty killer inglese che <del>porta al suo seguito</del> un curioso biografo personale; dapprima una vecchia conoscenza dello sceriffo, un tal English Bob, ormai anziano bounty killer inglese che <ins>viaggia insieme ad</ins> un curioso biografo personale; Ogni volta che una sostanza viene rivelata, lo strumento che effettua il cromatogramma registra un picco più o meno alto a seconda della <del>sua </del>concentrazione. Ogni volta che una sostanza viene rivelata, lo strumento che effettua il cromatogramma registra un picco più o meno alto a seconda della concentrazione<ins> della sostanza</ins>. Nel 1998 il CDU di Rocco Buttiglione partecipa al progetto d<del>elll'ex presidente della Repubblica</del> Francesco Cossiga che promuove la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), che si propone la creazione di un terzo polo di centro alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Nel 1998 il CDU di Rocco Buttiglione partecipa al progetto d<ins>i</ins> Francesco Cossiga che promuove la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), che si propone la creazione di un terzo polo di centro alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Nel 1998 il CDU di Rocco Buttiglione partecipa al progetto delll'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga <del>che promuove</del> la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), che si propone la creazione di un terzo polo di centro alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Nel 1998 il CDU di Rocco Buttiglione partecipa al progetto delll'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga <ins>per</ins> la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), che si propone la creazione di un terzo polo di centro alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Nel 1998 il CDU di Rocco Buttiglione partecipa al progetto delll'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga che promuove la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), che si propone la creazione di un terzo polo di centro alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Nello stesso anno l'UDR, dopo la caduta del governo Prodi, accorda la fiducia al governo <del>presieduto da Massimo </del>D'Alema ed entra a far parte della compagine governativa esprimendo il Ministro della Difesa. Nel 1998 il CDU di Rocco Buttiglione partecipa al progetto delll'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga che promuove la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), che si propone la creazione di un terzo polo di centro alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Nello stesso anno l'UDR, dopo la caduta del governo Prodi, accorda la fiducia al governo D'Alema ed entra a far parte della compagine governativa esprimendo il Ministro della Difesa. queste unità, dotate oltre dei tubi lancia siluri anche di enormi obici posizionati sul ponte ed in alcuni casi dotate persino di un hangar per ospitare un velivolo, assomigliavano più a delle unità di superficie che a dei sottomarini, fatto che implicava numerosi problemi. Le dimensioni imponenti di queste unità le rendevano poco manovrabili e ne limitavano fortemente l'autonomia in immersione. Tra le unità più <del>famos</del>e di questo periodo spiccano certamente l'Argonaut americano, l'X-1 inglese, le unità della Classe M sempre di fabbricazione inglese ed infine il Surcouf francese il quale andò distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. queste unità, dotate oltre dei tubi lancia siluri anche di enormi obici posizionati sul ponte ed in alcuni casi dotate persino di un hangar per ospitare un velivolo, assomigliavano più a delle unità di superficie che a dei sottomarini, fatto che implicava numerosi problemi. Le dimensioni imponenti di queste unità le rendevano poco manovrabili e ne limitavano fortemente l'autonomia in immersione. Tra le unità più <ins>not</ins>e di questo periodo spiccano certamente l'Argonaut americano, l'X-1 inglese, le unità della Classe M sempre di fabbricazione inglese ed infine il Surcouf francese il quale andò distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. Decisamente più modesto fu il numero di sottomarini <del>che furono </del>impiegati per scopi scientifici. Decisamente più modesto fu il numero di sottomarini impiegati per scopi scientifici. Decisamente più modesto <del>fu</del> il numero di sottomarini che furono impiegati per scopi scientifici. Decisamente più modesto <ins>è stato</ins> il numero di sottomarini che furono impiegati per scopi scientifici. Nonostante queste prestazioni eccezionali lo sviluppo di nuovi batiscafi fu abbastanza limitato e con il progredire della tecnica si preferì affidare l'esplorazione degli abissi a appositi robot o sommergibili guidati a distanza. Tra i sottomarini impiegati per scopi di ricerca spiccano oltre a quelli già citati anche alcune unità della classe XXI tedesca che furono convertite nel dopoguerra a sottomarini di ricerca. L'unità più famosa tra tutte queste fu certamente quella che portava il nome di Willhelm Bauer, unica della sua classe a essere rimasta in Germania nel dopoguerra,<del> fu</del> impiegata dalla marina militare tedesca per scopi di ricerca. Nonostante queste prestazioni eccezionali lo sviluppo di nuovi batiscafi fu abbastanza limitato e con il progredire della tecnica si preferì affidare l'esplorazione degli abissi a appositi robot o sommergibili guidati a distanza. Tra i sottomarini impiegati per scopi di ricerca spiccano oltre a quelli già citati anche alcune unità della classe XXI tedesca che furono convertite nel dopoguerra a sottomarini di ricerca. L'unità più famosa tra tutte queste fu certamente quella che portava il nome di Willhelm Bauer, unica della sua classe a essere rimasta in Germania nel dopoguerra, impiegata dalla marina militare tedesca per scopi di ricerca. Tra i sottomarini impiegati per scopi di ricerca spiccano oltre a quelli già citati anche alcune unità della classe XXI tedesca che furono convertite nel dopoguerra a sottomarini di ricerca. L'unità più famosa tra tutte queste fu certamente quella che portava il nome di Willhelm Bauer, unica della sua classe a essere rimasta in Germania nel dopoguerra, fu impiegata dalla marina militare tedesca per scopi di ricerca. Non meno famoso è inoltre il minuscolo sottomarino a propulsione nucleare NR-1 della US-Navy, unico <del>costruito </del>della sua classe, che veniva utilizzato fino a qualche anno fa per scopi scientifici. Tra i sottomarini impiegati per scopi di ricerca spiccano oltre a quelli già citati anche alcune unità della classe XXI tedesca che furono convertite nel dopoguerra a sottomarini di ricerca. L'unità più famosa tra tutte queste fu certamente quella che portava il nome di Willhelm Bauer, unica della sua classe a essere rimasta in Germania nel dopoguerra, fu impiegata dalla marina militare tedesca per scopi di ricerca. Non meno famoso è inoltre il minuscolo sottomarino a propulsione nucleare NR-1 della US-Navy, unico della sua classe, che veniva utilizzato fino a qualche anno fa per scopi scientifici. Un ulteriore problema può esser rappresentato dal calore in eccesso proveniente dal reattore, che costringe ad utilizzare grandi quantità di acqua per raffreddare il ciclo primario del reattore. Queste rendono necessario l'impiego di potenti pompe che aumentano notevolmente la quantità di rumore emesso. Rispetto ad unità dotate di un motore diesel combinato ad uno elettrico per la navigazione in immersione, le unità dotate di propulsione nucleare risultano particolarmente rumorose. <del>A bordo di</del> unità di ultimissima generazione è infine possibile raffreddare il reattore sfruttando i flussi convettivi del liquido refrigerante senza dover ricorrere all'ausilio di pompe. Un ulteriore problema può esser rappresentato dal calore in eccesso proveniente dal reattore, che costringe ad utilizzare grandi quantità di acqua per raffreddare il ciclo primario del reattore. Queste rendono necessario l'impiego di potenti pompe che aumentano notevolmente la quantità di rumore emesso. Rispetto ad unità dotate di un motore diesel combinato ad uno elettrico per la navigazione in immersione, le unità dotate di propulsione nucleare risultano particolarmente rumorose. <ins>Sulle</ins> unità di ultimissima generazione è infine possibile raffreddare il reattore sfruttando i flussi convettivi del liquido refrigerante senza dover ricorrere all'ausilio di pompe. Rispetto ai reattori presenti nelle centrali nucleari, il reattore di un sottomarino risulta avere spesso la metà o anche meno del volume di un reattore normale. Questo rende particolarmente difficile e pericoloso l'utilizzo delle normali barre di combustibile utilizzate negli impianti convenzionali, <del>fatto</del> che spinse i progettisti a adottare soluzioni tecniche particolari. Rispetto ai reattori presenti nelle centrali nucleari, il reattore di un sottomarino risulta avere spesso la metà o anche meno del volume di un reattore normale. Questo rende particolarmente difficile e pericoloso l'utilizzo delle normali barre di combustibile utilizzate negli impianti convenzionali, <ins>circostanza</ins> che spinse i progettisti a adottare soluzioni tecniche particolari. Le dimensioni estremamente ridotte di un sottomarino rendono difficile la schermature delle radiazioni provenienti dal reattore. Un ulteriore problema è inoltre dato dalle ridotte dimensione del reattore stesso e dal calore che questo emette. Rispetto ai reattori presenti nelle centrali nucleari, il reattore di un sottomarino <del>risulta avere</del> spesso la metà o anche meno del volume di un reattore normale. Le dimensioni estremamente ridotte di un sottomarino rendono difficile la schermature delle radiazioni provenienti dal reattore. Un ulteriore problema è inoltre dato dalle ridotte dimensione del reattore stesso e dal calore che questo emette. Rispetto ai reattori presenti nelle centrali nucleari, il reattore di un sottomarino <ins>ha</ins> spesso la metà o anche meno del volume di un reattore normale. A bordo di unità di ultimissima generazione è infine possibile raffreddare il reattore sfruttando i flussi convettivi del liquido refrigerante senza dover ricorrere all'ausilio di pompe. Questo funziona però solo a regimi ridotti, mentre non appena la potenza richiesta al reattore aumenta risulta indispensabile l'ausilio delle pompe per raffreddare il reattore. Inoltre per ridurre le vibrazioni trasmesse dalla turbina allo scafo l'intero impianto viene alloggiato su appositi assorbitori d'urto che ne riducono le vibrazioni. Altra soluzione tecnica <del>che fu </del>sviluppata in questi ultimi anni fu la introduzione delle pile a combustibile che hanno offerto una valida alternativa a quasi tutti gli inconvenienti causati dai reattori nucleari. A bordo di unità di ultimissima generazione è infine possibile raffreddare il reattore sfruttando i flussi convettivi del liquido refrigerante senza dover ricorrere all'ausilio di pompe. Questo funziona però solo a regimi ridotti, mentre non appena la potenza richiesta al reattore aumenta risulta indispensabile l'ausilio delle pompe per raffreddare il reattore. Inoltre per ridurre le vibrazioni trasmesse dalla turbina allo scafo l'intero impianto viene alloggiato su appositi assorbitori d'urto che ne riducono le vibrazioni. Altra soluzione tecnica sviluppata in questi ultimi anni fu la introduzione delle pile a combustibile che hanno offerto una valida alternativa a quasi tutti gli inconvenienti causati dai reattori nucleari. Questo funziona però solo a regimi ridotti, mentre non appena la potenza richiesta al reattore aumenta risulta indispensabile l'ausilio delle pompe per raffreddare il reattore. Inoltre per ridurre le vibrazioni trasmesse dalla turbina allo scafo l'intero impianto viene alloggiato su appositi assorbitori d'urto che ne riducono le vibrazioni. Altra soluzione tecnica che fu sviluppata in questi ultimi anni fu la introduzione delle pile a combustibile che hanno offerto una valida alternativa a quasi tutti gli inconvenienti causati dai reattori nucleari. A loro volta però anche le pile a combustibile hanno alcuni limiti notevoli, primo tra tutti oltre al loro costo per molti aspetti proibitivo, la quantità di corrente fornita <del>risulta</del> relativamente limitata. Questo funziona però solo a regimi ridotti, mentre non appena la potenza richiesta al reattore aumenta risulta indispensabile l'ausilio delle pompe per raffreddare il reattore. Inoltre per ridurre le vibrazioni trasmesse dalla turbina allo scafo l'intero impianto viene alloggiato su appositi assorbitori d'urto che ne riducono le vibrazioni. Altra soluzione tecnica che fu sviluppata in questi ultimi anni fu la introduzione delle pile a combustibile che hanno offerto una valida alternativa a quasi tutti gli inconvenienti causati dai reattori nucleari. A loro volta però anche le pile a combustibile hanno alcuni limiti notevoli, primo tra tutti oltre al loro costo per molti aspetti proibitivo, la quantità di corrente fornita <ins>è</ins> relativamente limitata. Oltre a<del>gli Stat</del>i già citat<del>i</del> in precedenza (Stati Uniti, Russia, Germania, Italia) tra i principali utilizzatori di sottomarini spiccano certamente Regno Unito, Francia e Cina. Oltre a<ins>lle nazion</ins>i già citat<ins>e</ins> in precedenza (Stati Uniti, Russia, Germania, Italia) tra i principali utilizzatori di sottomarini spiccano certamente Regno Unito, Francia e Cina. Con il deteriorarsi dei rapporti tra Cina ed Unione Sovietica però la fornitura di unità e tecnologia da parte dell'Unione Sovietica fu interrotta. Ultimo contributo tecnologico ricevuto dalla Cina da parte dell'Unione sovietica fu probabilmente la fornitura dei progetti per la costruzione di <del>unità</del> della classe Golf I. Con il deteriorarsi dei rapporti tra Cina ed Unione Sovietica però la fornitura di unità e tecnologia da parte dell'Unione Sovietica fu interrotta. Ultimo contributo tecnologico ricevuto dalla Cina da parte dell'Unione sovietica fu probabilmente la fornitura dei progetti per la costruzione di <ins>sottomarini</ins> della classe Golf I. A partire dalla metà degli anni sessanta la Cina iniziò quindi a sviluppare unità di propria concezione e nel 1974 entrò in servizio la prima unità della Classe Han dotata di propulsione nucleare. A partire dal 1987 anche la Cina dispone di un<del>a unità</del> SSBN della Classe Xia. A partire dalla metà degli anni sessanta la Cina iniziò quindi a sviluppare unità di propria concezione e nel 1974 entrò in servizio la prima unità della Classe Han dotata di propulsione nucleare. A partire dal 1987 anche la Cina dispone di un SSBN della Classe Xia. A partire dal 1987 anche la Cina dispone di una unità SSBN della Classe Xia., sebbene caratterizzata da ridotti livelli di operatività e con missili balistici a media gittata. Nonostante gli enormi sforzi fatta dalla Cina per sviluppare queste unità, la costruzione di nuov<del>e unità</del> avviene estremamente lentamente, basti pensare che della classe Han furono costruite dal 1974 al 1992 sole cinque unità. A partire dal 1987 anche la Cina dispone di una unità SSBN della Classe Xia., sebbene caratterizzata da ridotti livelli di operatività e con missili balistici a media gittata. Nonostante gli enormi sforzi fatta dalla Cina per sviluppare queste unità, la costruzione di nuov<ins>i sottomarini</ins> avviene estremamente lentamente, basti pensare che della classe Han furono costruite dal 1974 al 1992 sole cinque unità. Perlopiù le unità utilizzate durante il conflitto erano unità dalle dimensioni spropositate, spesso dotate di un hangar per ospitare un velivolo o dotate di appositi accorgimenti per trasportare un minisottomarino o un Kaiten da impiegare <del>per effettuare</del> attacchi alle unità nemiche ormeggiate in porto. Perlopiù le unità utilizzate durante il conflitto erano unità dalle dimensioni spropositate, spesso dotate di un hangar per ospitare un velivolo o dotate di appositi accorgimenti per trasportare un minisottomarino o un Kaiten da impiegare <ins>in</ins> attacchi alle unità nemiche ormeggiate in porto. A partire dal 1950, dopo che il Giappone aveva ricevuto il permesso da parte degli Alleati di dotarsi nuovamente di forze armate, la marina militare giapponese ricevette per l'addestramento dei propri equipaggi in prestito dagli Stati Uniti un sottomarino non modificato della classe Gato che portava il nome di USS Mingo. Il primo sottomarino di fabbricazione giapponese ad e<del>ssere messo</del> in servizio nel dopoguerra fu invece lo Oyashio. A partire dal 1950, dopo che il Giappone aveva ricevuto il permesso da parte degli Alleati di dotarsi nuovamente di forze armate, la marina militare giapponese ricevette per l'addestramento dei propri equipaggi in prestito dagli Stati Uniti un sottomarino non modificato della classe Gato che portava il nome di USS Mingo. Il primo sottomarino di fabbricazione giapponese ad e<ins>ntrare</ins> in servizio nel dopoguerra fu invece lo Oyashio. Il primo sottomarino di fabbricazione giapponese ad essere messo in servizio nel dopoguerra fu invece lo Oyashio. Varato nel 1959, fu la prima unità della Classe Hayashio ad essere messa in servizio, che era composta da ulteriri tre <del>unità</del> che vennero acquisite nel corso degli anni. Il primo sottomarino di fabbricazione giapponese ad essere messo in servizio nel dopoguerra fu invece lo Oyashio. Varato nel 1959, fu la prima unità della Classe Hayashio ad essere messa in servizio, che era composta da ulteriri tre <ins>sottomarini</ins> che vennero acquisite nel corso degli anni. Il primo sottomarino di fabbricazione giapponese ad essere messo in servizio nel dopoguerra fu invece lo Oyashio. Varato nel 1959, fu la prima unità della Classe Hayashio ad essere messa in servizio, che era composta da ulteriri tre unità che vennero acquisite nel corso degli anni. Attualmente il Giappone pur non potendosi dotare di unità con propulsione nucleare, possiede una flottiglia di 18 <del>unità</del> convenzionali, e sta sperimentando battelli con propulsione AIP. Il primo sottomarino di fabbricazione giapponese ad essere messo in servizio nel dopoguerra fu invece lo Oyashio. Varato nel 1959, fu la prima unità della Classe Hayashio ad essere messa in servizio, che era composta da ulteriri tre unità che vennero acquisite nel corso degli anni. Attualmente il Giappone pur non potendosi dotare di unità con propulsione nucleare, possiede una flottiglia di 18 <ins>sottomarini</ins> convenzionali, e sta sperimentando battelli con propulsione AIP. Tra le unità <del>andate pers</del>e per cause non imputabili al fuoco nemico la cui sorte invece è nota spicca certamente quella del Surcouf. Tra le unità <ins>perdut</ins>e per cause non imputabili al fuoco nemico la cui sorte invece è nota spicca certamente quella del Surcouf. Sottomarino ideato per contrastare il traffico mercantile, il Surcouf, ironia della sorte, andò perso il 18 febbraio 1942 in seguito ad una collisione con il mercantile americano Thomson Lykes, causando la perdita dell'unità e la morte di tutto l'equipaggio. <del>Tale</del> incidente, che costò complessivamente la vita a 130 membri dell'equipaggio, è il più grave mai registrato nella storia. Sottomarino ideato per contrastare il traffico mercantile, il Surcouf, ironia della sorte, andò perso il 18 febbraio 1942 in seguito ad una collisione con il mercantile americano Thomson Lykes, causando la perdita dell'unità e la morte di tutto l'equipaggio. <ins>Questo</ins> incidente, che costò complessivamente la vita a 130 membri dell'equipaggio, è il più grave mai registrato nella storia. Anche in periodi di pace però i sottomarini si rivelarono vulnerabili alle collisioni con altre navi o altri sottomarini e gli incidenti causati da collisioni risultano a tuttoggi relativamente frequenti. Decisamente più rari invece divennero gli incidenti causati da difetti di costruzione, anche se molte delle unità costruite nel dopoguerra non erano immuni a ripetuti problemi tecnici, che in alcuni casi <del>caus</del>arono la perdita dell'unità. Anche in periodi di pace però i sottomarini si rivelarono vulnerabili alle collisioni con altre navi o altri sottomarini e gli incidenti causati da collisioni risultano a tuttoggi relativamente frequenti. Decisamente più rari invece divennero gli incidenti causati da difetti di costruzione, anche se molte delle unità costruite nel dopoguerra non erano immuni a ripetuti problemi tecnici, che in alcuni casi <ins>determin</ins>arono la perdita dell'unità. Anche in periodi di pace però i sottomarini si rivelarono vulnerabili alle collisioni con altre navi o altri sottomarini e gli incidenti causati da collisioni risultano a tuttoggi relativamente frequenti. Decisamente più rari invece divennero gli incidenti causati da difetti di costruzione, anche se molte delle unità costruite nel dopoguerra non erano immuni a ripetuti problemi tecnici, che in alcuni casi causarono la perdita dell'unità. Famosa divenne la serie di sciagure che interessò le unità della Classe Daphné. Nel 1970 due <del>unità</del> di questa classe, le unità Minerve e Eurydice, andarono perse a distanza di pochi mesi una dall'altra in circostanze misteriose. Anche in periodi di pace però i sottomarini si rivelarono vulnerabili alle collisioni con altre navi o altri sottomarini e gli incidenti causati da collisioni risultano a tuttoggi relativamente frequenti. Decisamente più rari invece divennero gli incidenti causati da difetti di costruzione, anche se molte delle unità costruite nel dopoguerra non erano immuni a ripetuti problemi tecnici, che in alcuni casi causarono la perdita dell'unità. Famosa divenne la serie di sciagure che interessò le unità della Classe Daphné. Nel 1970 due <ins>sottomarini</ins> di questa classe, le unità Minerve e Eurydice, andarono perse a distanza di pochi mesi una dall'altra in circostanze misteriose. Decisamente più rari invece divennero gli incidenti causati da difetti di costruzione, anche se molte delle unità costruite nel dopoguerra non erano immuni a ripetuti problemi tecnici, che in alcuni casi causarono la perdita dell'unità. Famosa divenne la serie di sciagure che interessò le unità della Classe Daphné. Nel 1970 due unità di questa classe, le unità Minerve e Eurydice, andarono perse a distanza di pochi mesi una dall'altra in circostanze misteriose. Alle due unità si sarebbe infine aggiunta una terza, La Flore, se non fosse stato per la prontezza dell'equipaggio di questa unità, che si accorse tempestivamente di una falla nello snorkel e provvedette a fare riemergere l'unità prima che questa potesse affondare. Decisamente più rari invece divennero gli incidenti causati da difetti di costruzione, anche se molte delle unità costruite nel dopoguerra non erano immuni a ripetuti problemi tecnici, che in alcuni casi causarono la perdita dell'unità. Famosa divenne la serie di sciagure che interessò le unità della Classe Daphné. Nel 1970 due unità di questa classe, le unità Minerve e Eurydice, andarono perse a distanza di pochi mesi una dall'altra in circostanze misteriose. Alle due unità si sarebbe infine aggiunta una terza<ins> unità</ins>, La Flore, se non fosse stato per la prontezza dell'equipaggio di questa unità, che si accorse tempestivamente di una falla nello snorkel e provvedette a fare riemergere l'unità prima che questa potesse affondare. Questa ricognizione è stata inoltre l'occasione per porre sul corpo di San Pietro Celestino il pallio che Sua Santità Benedetto XVI indossò il giorno dell'inizio del suo ministero petrino e che egli stesso donò al suo predecessore allorquando venne in visita a L'Aquila dopo il sisma del 2009. Il corpo d<del>el Santo</del> è stato restituito alla sua Basilica di Santa Maria di Collemaggio in L'Aquila il 5 maggio 2013, in occasione del settecentesimo anniversario della canonizzazione di San Pietro Celestino, avvenuta il 5 maggio 1313 da parte di papa Clemente V. Questa ricognizione è stata inoltre l'occasione per porre sul corpo di San Pietro Celestino il pallio che Sua Santità Benedetto XVI indossò il giorno dell'inizio del suo ministero petrino e che egli stesso donò al suo predecessore allorquando venne in visita a L'Aquila dopo il sisma del 2009. Il corpo d<ins>i Celestino V</ins> è stato restituito alla sua Basilica di Santa Maria di Collemaggio in L'Aquila il 5 maggio 2013, in occasione del settecentesimo anniversario della canonizzazione di San Pietro Celestino, avvenuta il 5 maggio 1313 da parte di papa Clemente V. Un ecosistema è una porzione di biosfera<del> (sfera della vita)</del> delimitata naturalmente, cioè l'insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda. Un ecosistema è una porzione di biosfera delimitata naturalmente, cioè l'insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda. Puebla è uno dei 32 Stati del Messico<del>. S</del>i trova nella parte centro-orientale del Messico. Puebla è uno dei 32 Stati del Messico<ins> e s</ins>i trova nella parte centro-orientale del Messico. Si trova nella parte centro-orientale del <del>Messico</del>. Si trova nella parte centro-orientale del <ins>Paese</ins>. Si trova nella parte centro-orientale del <del>Messico</del>. Si trova nella parte centro-orientale del <ins>Paese</ins>. Confina a est con lo Stato di Veracruz, a ovest con gli Stati di Hidalgo, Messico, Tlaxcala e Morelos ea sud con <del>gli Stati di </del>Oaxaca e Guerrero. Confina a est con lo Stato di Veracruz, a ovest con gli Stati di Hidalgo, Messico, Tlaxcala e Morelos ea sud con Oaxaca e Guerrero. Il Prodotto Interno Lordo (PIL, in inglese gross domestic product o GDP) è una grandezza aggregata macroeconomica che esprime il valore complessivo dei beni e servizi prodotti <del>all'interno d</del>i un Paese in un certo intervallo di tempo (solitamente l'anno) e destinati ad usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette); Il Prodotto Interno Lordo (PIL, in inglese gross domestic product o GDP) è una grandezza aggregata macroeconomica che esprime il valore complessivo dei beni e servizi prodotti i<ins>n</ins> un Paese in un certo intervallo di tempo (solitamente l'anno) e destinati ad usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette); Viene conservato in recipienti sigillati perché igroscopico (tende ad assorbire l'umidità dell'aria) e perché reagisce facilmente con <del>il biossido di</del> carboni<del>o</del> dell'aria trasformandosi in idrogenocarbonato di sodio e carbonato di sodio; Viene conservato in recipienti sigillati perché igroscopico (tende ad assorbire l'umidità dell'aria) e perché reagisce facilmente con <ins>l'anidride</ins> carboni<ins>ca</ins> dell'aria trasformandosi in idrogenocarbonato di sodio e carbonato di sodio; Iniziò <del>la propria carriera </del>come cronista radiofonico, poi divenne inviato, e si affermò come conduttore del telegiornale RAI. Iniziò come cronista radiofonico, poi divenne inviato, e si affermò come conduttore del telegiornale RAI. Non <del>devono essere</del> confusi con gli Aleviti, gruppo presente in Turchia. Non <ins>vanno</ins> confusi con gli Aleviti, gruppo presente in Turchia. Il termine, che sembra essere apparso per la prima volta intorno al 1819 in riferimento alla situazione politica spagnola, tornò in uso alla fine degli anni 1960 nelle critiche mosse al regime zairese di Mobutu Sese Seko, considerato un caso classico di cleptocrazia, e più recentemente nelle opere d<del>el biologo, ornitologo e saggista statunitense</del> Jared Diamond e di altri autori. Il termine, che sembra essere apparso per la prima volta intorno al 1819 in riferimento alla situazione politica spagnola, tornò in uso alla fine degli anni 1960 nelle critiche mosse al regime zairese di Mobutu Sese Seko, considerato un caso classico di cleptocrazia, e più recentemente nelle opere d<ins>i</ins> Jared Diamond e di altri autori. Nel 2014 esce il film "Get on Up" diretto da Tate Taylor e prodotto, tra gli altri, da Mick Jagger. La pellicola ripercorre la sorprendente vita del Padrino del Soul, a partire dalla povera infanzia fino alla consacrazione mondiale. Un' esistenza da leggenda, tra genio e sregolatezza, che ci lascia uno dei patrimoni artistici tra i più ricchi di sempre. �? stato l'idolo e il massimo ispiratore di Michael Jackson<del>. S</del>econdo il sito WhoSampled James Brown è l'artista più campionato di tutti i tempi. Nel 2014 esce il film "Get on Up" diretto da Tate Taylor e prodotto, tra gli altri, da Mick Jagger. La pellicola ripercorre la sorprendente vita del Padrino del Soul, a partire dalla povera infanzia fino alla consacrazione mondiale. Un' esistenza da leggenda, tra genio e sregolatezza, che ci lascia uno dei patrimoni artistici tra i più ricchi di sempre. �? stato l'idolo e il massimo ispiratore di Michael Jackson<ins>, s</ins>econdo il sito WhoSampled James Brown è l'artista più campionato di tutti i tempi. Nel 2014 esce il film "Get on Up" diretto da Tate Taylor e prodotto, tra gli altri, da Mick Jagger. La pellicola ripercorre la sorprendente vita del Padrino del Soul, a partire dalla povera infanzia fino alla consacrazione mondiale. Un' esistenza da leggenda, tra genio e sregolatezza, che ci lascia uno dei patrimoni artistici tra i più ricchi di sempre. �? stato l'idolo e il massimo ispiratore di Michael Jackson. Secondo il sito WhoSampled James <del>Brown </del>è l'artista più campionato di tutti i tempi. Nel 2014 esce il film "Get on Up" diretto da Tate Taylor e prodotto, tra gli altri, da Mick Jagger. La pellicola ripercorre la sorprendente vita del Padrino del Soul, a partire dalla povera infanzia fino alla consacrazione mondiale. Un' esistenza da leggenda, tra genio e sregolatezza, che ci lascia uno dei patrimoni artistici tra i più ricchi di sempre. �? stato l'idolo e il massimo ispiratore di Michael Jackson. Secondo il sito WhoSampled James è l'artista più campionato di tutti i tempi. Si noti che durante l'Anno Santo del 1925 a Roma Aldo Fabrizi, per un certo periodo, <del>intraprese davvero l'attività di</del> vetturino. Si noti che durante l'Anno Santo del 1925 a Roma Aldo Fabrizi, per un certo periodo, <ins>lavorò davvero come</ins> vetturino. Si dice che lo spolverino e il berretto <del>che </del>indossa<del>va</del> nella pellicola del 1943 fossero gli stessi da lui usati in quella precedente, giovanile esperienza. Si dice che lo spolverino e il berretto indossa<ins>ti</ins> nella pellicola del 1943 fossero gli stessi da lui usati in quella precedente, giovanile esperienza. Anche Federico Fellini, all'epoca ancora giovane e sconosciuto, aiuterà <del>Aldo Fabrizi </del>nella sceneggiatura. Anche Federico Fellini, all'epoca ancora giovane e sconosciuto,<ins> lo</ins> aiuterà nella sceneggiatura. Da quel momento interpretò poco meno di settanta film, ottenendo spesso un buon successo, <del>non</del> disdegna<del>ndo</del> ruoli drammatici ma privilegiando sempre ruoli brillanti e comici, nei quali manifestò una naturale carica di bonaria umanità che lo accompagnerà durante tutta la sua carriera. Da quel momento interpretò poco meno di settanta film, ottenendo spesso un buon successo, <ins>senza</ins> disdegna<ins>re</ins> ruoli drammatici ma privilegiando sempre ruoli brillanti e comici, nei quali manifestò una naturale carica di bonaria umanità che lo accompagnerà durante tutta la sua carriera. Sposato con Beatrice Rocchi, cantante di varietà molto nota negli anni venti col nome d'arte di Reginella, ha avuto da lei due figli gemelli, rima<del>nendon</del>e vedovo nell'estate del 1981. Sposato con Beatrice Rocchi, cantante di varietà molto nota negli anni venti col nome d'arte di Reginella, ha avuto da lei due figli gemelli, rima<ins>s</ins>e vedovo nell'estate del 1981. Nel 1998 venne convocato, ancora da Maldini, per il Mondiale tenutosi in Francia, dopo la stagione positiva con la Juventus, terminata con 21 reti in campionato e 10 in Champions League, per cui scelse il n. 10. L'infortunio muscolare che patì pochi giorni prima dell'inizio della competizione mondiale, nella finale di Champions contro il Real Madrid, lo fece arrivare in condizioni di forma precarie sicché il CT favorì Roberto Baggio per la prima partita degli azzurri contro il Cile. Esordì il 17 giugno 1998 a Montpellier entrando dalla panchina al 65', al posto di Baggio, nella seconda partita del girone contro il , vinta 3-0 grazie al gol di Di Biagio e alla doppietta di Christian Vieri. Nel 1998 venne convocato, ancora da Maldini, per il Mondiale tenutosi in Francia, dopo la stagione positiva con la Juventus, terminata con 21 reti in campionato e 10 in Champions League, per cui scelse il n. 10. L'infortunio muscolare che patì pochi giorni prima dell'inizio della competizione mondiale, nella finale di Champions contro il Real Madrid, lo fece arrivare in condizioni di forma precarie sicché il CT favorì Roberto Baggio per la prima partita degli azzurri contro il Cile. Esordì il 17 giugno 1998 a Montpellier entrando dalla panchina al 65', al posto di Baggio, nella seconda partita del girone contro il , vinta 3-0 grazie al gol di <ins>Luigi </ins>Di Biagio e alla doppietta di Christian Vieri. Esordì il 17 giugno 1998 a Montpellier entrando dalla panchina al 65', al posto di Baggio, nella seconda partita del girone contro il , vinta 3-0 grazie al gol di Di Biagio e alla doppietta di Christian Vieri. Nell'ultima partita del girone contro l'Austria, vinta 2-1, serve l'assist per il gol di Vieri su calcio di punizione; nel secondo tempo si consuma di nuovo la "staffetta" ed esce al posto di Baggio. Dopo essersi qualificata agli ottavi, il 27 giugno l'Italia batte la 1-0; Del Piero parte di nuovo titolare al fianco di Vieri e viene sostituito da Chiesa al 77'. Esordì il 17 giugno 1998 a Montpellier entrando dalla panchina al 65', al posto di Baggio, nella seconda partita del girone contro il , vinta 3-0 grazie al gol di Di Biagio e alla doppietta di Christian Vieri. Nell'ultima partita del girone contro l'Austria, vinta 2-1, serve l'assist per il gol di Vieri su calcio di punizione; nel secondo tempo si consuma di nuovo la "staffetta" ed esce al posto di Baggio. Dopo essersi qualificata agli ottavi, il 27 giugno l'Italia batte la 1-0; Del Piero parte di nuovo titolare al fianco di Vieri e viene sostituito da <ins>Enrico </ins>Chiesa al 77'. Nella decisiva sfida contro la indossò la fascia di capitano e rimase in campo per l'intera durata della gara, supportando insieme ad Antonio Cassano, prima Corradi e poi Vieri. L'Italia riuscì a vincere 2-1, ma il pareggio 2-2 tra Svezia e Danimarca la condannò all'eliminazione. Nel 2006 è Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus, il CT della Nazionale. Viene dunque convocato per il suo terzo Mondiale in cui ha vissuto di nuovo il dualismo con Totti. �? entrato a partita in corso nelle prime due sfide contro e , giocando da titolare solo contro l'. Ha disputato la semifinale contro la il 4 luglio entrando negli ultimi minuti dei supplementari e risultando decisivo: prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Nella decisiva sfida contro la indossò la fascia di capitano e rimase in campo per l'intera durata della gara, supportando insieme ad Antonio Cassano, prima Corradi e poi Vieri. L'Italia riuscì a vincere 2-1, ma il pareggio 2-2 tra Svezia e Danimarca la condannò all'eliminazione. Nel 2006 è Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus, il CT della Nazionale. Viene dunque convocato per il suo terzo Mondiale in cui ha vissuto di nuovo il dualismo con Totti. �? entrato a partita in corso nelle prime due sfide contro e , giocando da titolare solo contro l'. Ha disputato la semifinale contro la il 4 luglio entrando negli ultimi minuti dei supplementari e risultando decisivo: prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da <ins>Fabio </ins>Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Nella decisiva sfida contro la indossò la fascia di capitano e rimase in campo per l'intera durata della gara, supportando insieme ad Antonio Cassano, prima Corradi e poi Vieri. L'Italia riuscì a vincere 2-1, ma il pareggio 2-2 tra Svezia e Danimarca la condannò all'eliminazione. Nel 2006 è Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus, il CT della Nazionale. Viene dunque convocato per il suo terzo Mondiale in cui ha vissuto di nuovo il dualismo con Totti. �? entrato a partita in corso nelle prime due sfide contro e , giocando da titolare solo contro l'. Ha disputato la semifinale contro la il 4 luglio entrando negli ultimi minuti dei supplementari e risultando decisivo: prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Nella decisiva sfida contro la indossò la fascia di capitano e rimase in campo per l'intera durata della gara, supportando insieme ad Antonio Cassano, prima Corradi e poi Vieri. L'Italia riuscì a vincere 2-1, ma il pareggio 2-2 tra Svezia e Danimarca la condannò all'eliminazione. Nel 2006 è Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus, il CT della Nazionale. Viene dunque convocato per il suo terzo Mondiale in cui ha vissuto di nuovo il dualismo con Totti. �? entrato a partita in corso nelle prime due sfide contro e , giocando da titolare solo contro l'. Ha disputato la semifinale contro la il 4 luglio entrando negli ultimi minuti dei supplementari e risultando decisivo: prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e <ins>Alberto </ins>Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Il 9 luglio all'Olympiastadion di Berlino, nella finale contro la , dopo essere entrato a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari finiti 1-1 per i gol di Zinedine Zidane e Marco Materazzi, ha poi segnato il quarto dei cinque rigori che hanno assegnato all'Italia il titolo di campione del Mondo. Il 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la nella fase di qualificazione all'Europeo 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal nuovo CT Roberto Donadoni �?? pur sapendo che ciò potrebbe significare l'addio alla maglia azzurra, che di fatto avviene, in quanto non viene più c<del>onvoc</del>ato per le restanti gare di qualificazione. prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Il 9 luglio all'Olympiastadion di Berlino, nella finale contro la , dopo essere entrato a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari finiti 1-1 per i gol di Zinedine Zidane e Marco Materazzi, ha poi segnato il quarto dei cinque rigori che hanno assegnato all'Italia il titolo di campione del Mondo. Il 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la nella fase di qualificazione all'Europeo 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal nuovo CT Roberto Donadoni �?? pur sapendo che ciò potrebbe significare l'addio alla maglia azzurra, che di fatto avviene, in quanto non viene più c<ins>hiam</ins>ato per le restanti gare di qualificazione. entrato a partita in corso nelle prime due sfide contro e , giocando da titolare solo contro l'. Ha disputato la semifinale contro la il 4 luglio entrando negli ultimi minuti dei supplementari e risultando decisivo: prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Il 9 luglio all'Olympiastadion di Berlino, nella finale contro la , dopo essere entrato a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari finiti 1-1 per i gol di Zinedine Zidane e Marco Materazzi, ha poi segnato il quarto dei cinque rigori che hanno assegnato all'Italia il titolo di campione del Mondo. Il 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la nella fase di qualificazione al<del>l'Europe</del>o 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal nuovo CT Roberto Donadoni �? entrato a partita in corso nelle prime due sfide contro e , giocando da titolare solo contro l'. Ha disputato la semifinale contro la il 4 luglio entrando negli ultimi minuti dei supplementari e risultando decisivo: prima batte il calcio d'angolo da cui parte l'azione dell'1-0 e poi realizza al 120' il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un tiro all'incrocio dei pali (sarebbe stato il suo ultimo gol in azzurro). Il 9 luglio all'Olympiastadion di Berlino, nella finale contro la , dopo essere entrato a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari finiti 1-1 per i gol di Zinedine Zidane e Marco Materazzi, ha poi segnato il quarto dei cinque rigori che hanno assegnato all'Italia il titolo di campione del Mondo. Il 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la nella fase di qualificazione al<ins> campionato europeo di calci</ins>o 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal nuovo CT Roberto Donadoni �? Il 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la nella fase di qualificazione all'Europeo 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal nuovo CT Roberto Donadoni �?? pur sapendo che ciò potrebbe significare l'addio alla maglia azzurra, che di fatto avviene, in quanto non viene più convocato per le restanti gare di qualificazione. Tuttavia, la buona stagione disputata nella Juventus, condita dalla vittoria nella classifica marcatori della Serie A, lo porta a essere comunque tra i selezionati per l'Europeo in Austria e Svizzera; a causa dell'infortunio di Cannavaro eredita i gradi di capitano della Nazionale azzurra, che uscirà dalla competizione ai rigori, nella prima partita della fase a eliminazione diretta, contro i futuri campioni della . Ha disputato il suo ultimo incontro con la maglia azzurra il 10 settembre 2008, nella gara contro la valida per le qualificazioni al <del>Mondiale</del> 2010. Il 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la nella fase di qualificazione all'Europeo 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal nuovo CT Roberto Donadoni �?? pur sapendo che ciò potrebbe significare l'addio alla maglia azzurra, che di fatto avviene, in quanto non viene più convocato per le restanti gare di qualificazione. Tuttavia, la buona stagione disputata nella Juventus, condita dalla vittoria nella classifica marcatori della Serie A, lo porta a essere comunque tra i selezionati per l'Europeo in Austria e Svizzera; a causa dell'infortunio di Cannavaro eredita i gradi di capitano della Nazionale azzurra, che uscirà dalla competizione ai rigori, nella prima partita della fase a eliminazione diretta, contro i futuri campioni della . Ha disputato il suo ultimo incontro con la maglia azzurra il 10 settembre 2008, nella gara contro la valida per le qualificazioni al <ins>campionato mondiale di calcio</ins> 2010. La lotta tra le due matricole emiliane del campionato, Piacenza e Reggiana, finì tra le polemiche, coi biancorossi costretti a giocare in anticipo l'ultima gara contro il ducali a causa del'impegno di quest'ultimo nella finale di Coppa delle Coppe, e i granata che ottennero la salvezza due giorni dopo grazie a una discussa vittoria <del>ottenuta </del>per 0-1 in trasferta a San Siro, contro un Milan in campo con riserve ed esordienti e a sua volta già con la testa alla finale di Champions League. La lotta tra le due matricole emiliane del campionato, Piacenza e Reggiana, finì tra le polemiche, coi biancorossi costretti a giocare in anticipo l'ultima gara contro il ducali a causa del'impegno di quest'ultimo nella finale di Coppa delle Coppe, e i granata che ottennero la salvezza due giorni dopo grazie a una discussa vittoria per 0-1 in trasferta a San Siro, contro un Milan in campo con riserve ed esordienti e a sua volta già con la testa alla finale di Champions League. Per la loro prima avventura nell'élite del calcio <del>nazionale</del>, i clivensi si rinforzarono col portiere Lupatelli, Perrotta e il ritorno di Legrottaglie, così come i cugini scaligeri accolsero Frick e Paolo Cannavaro. Per la loro prima avventura nell'élite del calcio <ins>italiano</ins>, i clivensi si rinforzarono col portiere Lupatelli, Perrotta e il ritorno di Legrottaglie, così come i cugini scaligeri accolsero Frick e Paolo Cannavaro. Livorno e Spezia, salve secondo il precedente regolamento CCI, disputarono i nuovi spareggi contro le squadre federali, vincendoli e rimanendo in massima serie. Nel girone B, il 2 luglio 1922 l'Inter <del>vinse</del> a tavolino il primo spareggio contro lo Sport Club Italia che, non riuscì a schierare in campo 11 giocatori, mentre nel secondo spareggio i nerazzurri si salvarono definitivamente battendo in un doppio confronto (il 9 e il 16 luglio) i fiorentini della Libertas, compagine del torneo FIGC. Livorno e Spezia, salve secondo il precedente regolamento CCI, disputarono i nuovi spareggi contro le squadre federali, vincendoli e rimanendo in massima serie. Nel girone B, il 2 luglio 1922 l'Inter <ins>superò</ins> a tavolino il primo spareggio contro lo Sport Club Italia che, non riuscì a schierare in campo 11 giocatori, mentre nel secondo spareggio i nerazzurri si salvarono definitivamente battendo in un doppio confronto (il 9 e il 16 luglio) i fiorentini della Libertas, compagine del torneo FIGC. Il Brescia conquistò la promozione l'8 giugno 1997, e tornò in Serie A dopo due anni di assenza, l'Empoli il 15 giugno, dopo nove anni nelle categorie inferiori, mentre al Lecce la Serie A mancava da tre stagioni. Il Bari fu promosso il 22 giugno, all'ultima giornata. Il favorito Torino, dopo un avvio incerto, riuscì a risalire la classifica fino ad arrivare a quota 40 punti alla ventiquattresima giornata, ma conquistandone solo altri 10 nelle restanti giornate, chiudendo il campionato a metà classifica. Nella zona bassa della <del>classific</del>a retrocessero Cosenza, Cesena, Palermo e Cremonese; Il Brescia conquistò la promozione l'8 giugno 1997, e tornò in Serie A dopo due anni di assenza, l'Empoli il 15 giugno, dopo nove anni nelle categorie inferiori, mentre al Lecce la Serie A mancava da tre stagioni. Il Bari fu promosso il 22 giugno, all'ultima giornata. Il favorito Torino, dopo un avvio incerto, riuscì a risalire la classifica fino ad arrivare a quota 40 punti alla ventiquattresima giornata, ma conquistandone solo altri 10 nelle restanti giornate, chiudendo il campionato a metà classifica. Nella zona bassa della <ins>graduatori</ins>a retrocessero Cosenza, Cesena, Palermo e Cremonese; Il Bari fu promosso il 22 giugno, all'ultima giornata. Il favorito Torino, dopo un avvio incerto, riuscì a risalire la classifica fino ad arrivare a quota 40 punti alla ventiquattresima giornata, ma conquistandone solo altri 10 nelle restanti giornate, chiudendo il campionato a metà classifica. Nella zona bassa della classifica retrocessero Cosenza, Cesena, Palermo e Cremonese; i grigiorossi subirono la seconda retrocessione consecutiva, tornando in <del>serie </del>C1 dopo sedici anni. Il Bari fu promosso il 22 giugno, all'ultima giornata. Il favorito Torino, dopo un avvio incerto, riuscì a risalire la classifica fino ad arrivare a quota 40 punti alla ventiquattresima giornata, ma conquistandone solo altri 10 nelle restanti giornate, chiudendo il campionato a metà classifica. Nella zona bassa della classifica retrocessero Cosenza, Cesena, Palermo e Cremonese; i grigiorossi subirono la seconda retrocessione consecutiva, tornando in C1 dopo sedici anni. I Cervidae costituiscono una famiglia di mammiferi artiodattili (comunemente detti Cervidi) distribuita in tutti i continenti, esclus<del>a l'</del>Australia e <del>l'</del>Africa. I Cervidae costituiscono una famiglia di mammiferi artiodattili (comunemente detti Cervidi) distribuita in tutti i continenti,<ins> ad</ins> esclus<ins>ione di </ins>Australia e Africa. i Cervidi del nuovo continente le sottofamiglie Hydropotinae e Capreolinae. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. i Cervidi del nuovo continente le sottofamiglie Hydropotinae e Capreolinae. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici <ins>si siano evoluti </ins>in Asia. i Cervidi del nuovo continente le sottofamiglie Hydropotinae e Capreolinae. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. I cervi hanno avuto per molto tempo grande importanza economica per gli esseri umani. i Cervidi del nuovo continente le sottofamiglie Hydropotinae e Capreolinae. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. I cervi hanno avuto per molto tempo <ins>una </ins>grande importanza economica per gli esseri umani. i Cervidi del nuovo continente le sottofamiglie Hydropotinae e Capreolinae. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. I cervi hanno avuto per molto tempo grande importanza economica per gli esseri umani. i Cervidi del nuovo continente le sottofamiglie Hydropotinae e Capreolinae. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. I cervi hanno avuto per molto tempo <ins>una </ins>grande importanza economica per gli esseri umani. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. I cervi hanno avuto per molto tempo grande importanza economica per gli esseri umani. Sebbene non si<del> addomestichino così facilmente</del> come ovini, capre, maiali e bovini, i rapporti tra persone e cervo sono molto vecchi. Si pensa che il gruppo americano si sia evoluto circa 5 milioni di anni fa nelle foreste dell'America del Nord e della Siberia, mentre i cervi eurasiatici in Asia. I cervi hanno avuto per molto tempo grande importanza economica per gli esseri umani. Sebbene non si<ins>ano facilmente addomesticabili</ins> come ovini, capre, maiali e bovini, i rapporti tra persone e cervo sono molto vecchi. Faro di Messina era la denominazione <del>che </del>anticamente <del>veniva </del>attribuita al braccio di mare posto tra la Sicilia e la Calabria e che nella attuale cartografia viene indicato come Stretto di Messina. Faro di Messina era la denominazione anticamente attribuita al braccio di mare posto tra la Sicilia e la Calabria e che nella attuale cartografia viene indicato come Stretto di Messina. Le vicende storiche collegate al toponimo del "Faro di Messina" ebbero inizio il 27 luglio del 1139, allorquando Papa Innocenzo II<del> (al secolo Gregorio Papareschi)</del> legittimava la nascita del Regno di Sicilia mediante lelevatio in regem di Ruggero II d'Altavilla, sanando la medesima investitura avvenuta nel 1130 per mano dell'Antipapa Anacleto II. Le vicende storiche collegate al toponimo del "Faro di Messina" ebbero inizio il 27 luglio del 1139, allorquando Papa Innocenzo II legittimava la nascita del Regno di Sicilia mediante lelevatio in regem di Ruggero II d'Altavilla, sanando la medesima investitura avvenuta nel 1130 per mano dell'Antipapa Anacleto II. Regno di Napoli, detto anche Regno di Sicilia di qua dal Faro; laddove lisola di Sicilia veniva indicata dai <del>monarchi</del> di Napoli come Regno di Sicilia di là dal Faro. Regno di Napoli, detto anche Regno di Sicilia di qua dal Faro; laddove lisola di Sicilia veniva indicata dai <ins>re</ins> di Napoli come Regno di Sicilia di là dal Faro. La Juventus, dopo la conquista del suo decimo scudetto nella stagione 1957-1958, fu la prima squadra italiana ed europea a fregiarsi sulla maglia di un<del>o stemma</del> commemorativo di un titolo vinto sul campo, seguita poi dall'Inter nella stagione 1967-1966 e dal Milan nella stagione 1978-1979; La Juventus, dopo la conquista del suo decimo scudetto nella stagione 1957-1958, fu la prima squadra italiana ed europea a fregiarsi sulla maglia di un<ins> distintivo</ins> commemorativo di un titolo vinto sul campo, seguita poi dall'Inter nella stagione 1967-1966 e dal Milan nella stagione 1978-1979; Oggi il sito web del Times è uno dei più visitati siti giornalistici ed è il primo quotidiano online con sede negli USA (31 milioni di utenti al mese censiti a marzo 2009). Oggi il sito web del<ins> N.Y.</ins> Times è uno dei più visitati siti giornalistici ed è il primo quotidiano online con sede negli USA (31 milioni di utenti al mese censiti a marzo 2009). Ligabue è un celebre pittore italiano, considerato il massimo esponente dell'arte naif; <ins>Antonio </ins>Ligabue è un celebre pittore italiano, considerato il massimo esponente dell'arte naif; Ligabue è un celebre pittore italiano, considerato il massimo esponente dell'arte naif; Ligabue è un popolarissimo cantante e musicista rock, nonché scrittore e regista cinematografico; Ligabue è un celebre pittore italiano, considerato il massimo esponente dell'arte naif; <ins>Luciano </ins>Ligabue è un popolarissimo cantante e musicista rock, nonché scrittore e regista cinematografico; Ligabue è un popolarissimo cantante e musicista rock, nonché scrittore e regista cinematografico; Ligabue è un popolarissimo cantante e musicista rock<ins> italiano</ins>, nonché scrittore e regista cinematografico; Ligabue è il nome del primo album <del>musicale </del>del cantante rock Luciano Ligabue, pubblicato nel 1990. Ligabue è il nome del primo album del cantante rock Luciano Ligabue, pubblicato nel 1990. gli altri due punti sono collocati sull'orbita del pianeta minore (tra i due maggiori), uno in anticipo e l'altro in ritardo di 60° rispetto a questi, formando due triangoli equilateri. gli altri due punti sono collocati sull'orbita del pianeta <ins>di massa </ins>minore (tra i due maggiori), uno in anticipo e l'altro in ritardo di 60° rispetto a questi, formando due triangoli equilateri. queste posizioni sono instabili<del>; g</del>li altri due punti sono collocati sull'orbita del pianeta di massa minore (tra i due maggiori), uno in anticipo e l'altro in ritardo di 60° rispetto a questi, formando due triangoli equilateri. queste posizioni sono instabili<ins>. G</ins>li altri due punti sono collocati sull'orbita del pianeta di massa minore (tra i due maggiori), uno in anticipo e l'altro in ritardo di 60° rispetto a questi, formando due triangoli equilateri. Diversi casi pratici di sistemi a tre corpi sono in realtà risol<del>u</del>bili analiticamente, perché facilmente semplificabili: Diversi casi pratici di sistemi a tre corpi sono in realtà risol<ins>vi</ins>bili analiticamente, perché facilmente semplificabili: Egli, dopo aver cavalcato fino alle porte, ordinò a tutti gli altri di fermarsi fuori dalle fortificazioni, ed entrò con due cavalieri nell'accampamento. Tornato, riferì che certamente <del>c'era sotto un'insidia</del>: Egli, dopo aver cavalcato fino alle porte, ordinò a tutti gli altri di fermarsi fuori dalle fortificazioni, ed entrò con due cavalieri nell'accampamento. Tornato, riferì che certamente <ins>si trattava di un tranello</ins>: La parola <del>valle </del>può anche indicare: La parola può anche indicare: L'idea di fondo fu quella di studiare la genesi di un cancro, dovuto, come era già noto, ad un'alterazione genetica, all'interno di queste piccole entità biologiche costituite da pochi geni, a differenza delle cellule animali. <del>Ciò che b</del>isognava comprendere<del>, era</del> la modalità d'azione dei virus, che una volta penetrati nella cellula sembravano svanire. L'idea di fondo fu quella di studiare la genesi di un cancro, dovuto, come era già noto, ad un'alterazione genetica, all'interno di queste piccole entità biologiche costituite da pochi geni, a differenza delle cellule animali. <ins>B</ins>isognava comprendere la modalità d'azione dei virus, che una volta penetrati nella cellula sembravano svanire. Nell'IDE di sviluppo è integrato un convertitore, che però garantisce una conversione solo parziale del codice, obbligando ad una totale revisione dello stesso, in virtù del fatto che comunque la tecnica di programmazione è stata completamente stravolta perché passata da imperativa (anche se basata su eventi) ad orientata agli oggetti. Nell'IDE di sviluppo è integrato un convertitore, che però garantisce una conversione solo parziale del codice, obbligando ad una totale revisione dello stesso, in virtù del fatto che comunque la tecnica di programmazione è stata completamente stravolta perché passata da<ins> essere</ins> imperativa (anche se basata su eventi) ad orientata agli oggetti. Nell'IDE di sviluppo è integrato un convertitore, che però garantisce una conversione solo parziale del codice, obbligando ad una totale revisione dello stesso, in virtù del fatto che comunque la tecnica di programmazione è stata completamente stravolta perché passata da imperativa (anche se basata su eventi) a<del>d</del> orientata agli oggetti. Nell'IDE di sviluppo è integrato un convertitore, che però garantisce una conversione solo parziale del codice, obbligando ad una totale revisione dello stesso, in virtù del fatto che comunque la tecnica di programmazione è stata completamente stravolta perché passata da imperativa (anche se basata su eventi) a<ins> essere</ins> orientata agli oggetti. Logan accetta la proposta di Occhio di Falco di fare una consegna sulla costa orientale. <del>D</del>iven<del>ne</del> un pacifista da quando cinquant'anni prima fu ingannato da Mysterio che, tramite potenti illusioni capaci di ingannare persino il suo olfatto, lo convinse di star affrontando un'orda di criminali, invece di massacrare tutti i suoi amici X-Men; Logan accetta la proposta di Occhio di Falco di fare una consegna sulla costa orientale. <ins>�? d</ins>iven<ins>tato</ins> un pacifista da quando cinquant'anni prima fu ingannato da Mysterio che, tramite potenti illusioni capaci di ingannare persino il suo olfatto, lo convinse di star affrontando un'orda di criminali, invece di massacrare tutti i suoi amici X-Men; Tale importo è periodicamente aggiornato ogni tre anni con decreto del Ministero della giustizia sulla base dei valori ISTAT. L'art 9 legge fallimentare 1942 prevede che �? Tale importo è periodicamente aggiornato ogni tre anni con decreto del Ministero della giustizia sulla base dei valori ISTAT. L'art 9 <ins>della </ins>legge fallimentare 1942 prevede che �? L'art 9 legge fallimentare 1942 prevede che �? L'art 9 legge fallimentare <ins>del </ins>1942 prevede che �? iniziativa per la dichiarazione di fallimento non <del>rileva</del> ai fini della competenza. iniziativa per la dichiarazione di fallimento non <ins>influisce</ins> ai fini della competenza. Bioshock, Fahrenheit e Mass Effect, tradusse Metal Gear Solid, ma non il doppiaggio audio, che fu fatto in Inghilterra per volere di Konami, rimanendone deluso. <del>Qui d</del>i seguito sono riportati i Doppiatori dei vari personaggi. Bioshock, Fahrenheit e Mass Effect, tradusse Metal Gear Solid, ma non il doppiaggio audio, che fu fatto in Inghilterra per volere di Konami, rimanendone deluso. <ins>D</ins>i seguito sono riportati i Doppiatori dei vari personaggi. Ha avuto un importante ruolo anche nel gruppo che, tra il 1939 e il 1945, si è impegnato in un'altra impresa che ha cambiato la storia dei popoli: la costruzione della prima bomba atomica. <del>Ap</del>part<del>iene a</del>lla scuola di famosi scienziati ungheresi, cresciuta a Budapest all'inizio del XX secolo, comprendente Paul Erd�? Ha avuto un importante ruolo anche nel gruppo che, tra il 1939 e il 1945, si è impegnato in un'altra impresa che ha cambiato la storia dei popoli: la costruzione della prima bomba atomica. <ins>Fa </ins>part<ins>e de</ins>lla scuola di famosi scienziati ungheresi, cresciuta a Budapest all'inizio del XX secolo, comprendente Paul Erd�? la legge di Coulomb, che descrive le forze elettrostatiche attraverso le cariche, e la legge di Ampere (o legge di Biot-Savart), che descrive l'elettrostaica (o elettromagnetismo) attraverso la corrente. Ognuna di queste leggi, coinvolge una costante di proporzionalità, k1 or k2. La definizione statica di resa del campo magnetico, quella di Gauss, coinvolge una terza costante di proporzionalità α. Le prime due sono <del>relazion</del>ate con le altre attraverso la velocità della luce, c (la razionalizzazione di k1 su k2 è uguale a c). la legge di Coulomb, che descrive le forze elettrostatiche attraverso le cariche, e la legge di Ampere (o legge di Biot-Savart), che descrive l'elettrostaica (o elettromagnetismo) attraverso la corrente. Ognuna di queste leggi, coinvolge una costante di proporzionalità, k1 or k2. La definizione statica di resa del campo magnetico, quella di Gauss, coinvolge una terza costante di proporzionalità α. Le prime due sono <ins>leg</ins>ate con le altre attraverso la velocità della luce, c (la razionalizzazione di k1 su k2 è uguale a c). Tra gli esempi più noti: Tra gli esempi più noti<ins> di piatti</ins>: Considerato l'acume di Federico è evidente ritenesse la situazione prussiana disperata (come in effetti era, stante gli accordi per la spartizione del paese promossi dal Kaunitz) e che l'unica alternativa fosse la restituzione della Slesia, cosa che non era disposto a fare. Fu perciò una scelta largamente ponderata. L'attacco fu ritardato alla fine di agosto per non irritare il neo-alleato inglese ed evitare un intervento francese nella buona stagione, come sarebbe potuto accadere in caso di un probabile attacco austro-russo nella primavera seguente. Le prime operazioni belliche In Europa I prussiani occuparono rapidamente Lipsia e Dresda, visto che i sassoni le avevano abbandonate e si erano trincerati sulle rive dell'Elba, a Pirna. Federico aggirò le postazioni sassoni, conducendo attraverso le montagne un continge [...] nbeck del 26 luglio 1757 e proceduto nell'occupazione dell'Hannover e del Brunswick. Ma il Pitt provvide a ricostruire l'esercito dell'Hannover che l'anno seguente, il 23 giugno 1758, sotto il comando del duca di Brunswick riuscì a sconfiggere i francesi nella battaglia di Krefeld, nella Renania-Westfalia. Le truppe francesi vennero respinte fino al Reno e vi rimasero attestate fino al termine del conflitto. Consolidamento dell'alleanza austro-francese L'atteggiamento aggressivo di Federico II che lo aveva portato ad invadere la Sassonia, a sbaragliarne l'esercito e ad incorporarne i residui nei propri contingenti militari, ottenne come effetto il rafforzamento dell'alleanza austro-francese<del> che</del> ebbe il suo momento di sintesi nella firma del secondo trattato di Versailles, il 1º maggio 1757, mediante il quale l'alleanza si trasformava da difensiva in offensiva, con l'obiettivo dello smembramento dello stato prussiano. Considerato l'acume di Federico è evidente ritenesse la situazione prussiana disperata (come in effetti era, stante gli accordi per la spartizione del paese promossi dal Kaunitz) e che l'unica alternativa fosse la restituzione della Slesia, cosa che non era disposto a fare. Fu perciò una scelta largamente ponderata. L'attacco fu ritardato alla fine di agosto per non irritare il neo-alleato inglese ed evitare un intervento francese nella buona stagione, come sarebbe potuto accadere in caso di un probabile attacco austro-russo nella primavera seguente. Le prime operazioni belliche In Europa I prussiani occuparono rapidamente Lipsia e Dresda, visto che i sassoni le avevano abbandonate e si erano trincerati sulle rive dell'Elba, a Pirna. Federico aggirò le postazioni sassoni, conducendo attraverso le montagne un continge [...] nbeck del 26 luglio 1757 e proceduto nell'occupazione dell'Hannover e del Brunswick. Ma il Pitt provvide a ricostruire l'esercito dell'Hannover che l'anno seguente, il 23 giugno 1758, sotto il comando del duca di Brunswick riuscì a sconfiggere i francesi nella battaglia di Krefeld, nella Renania-Westfalia. Le truppe francesi vennero respinte fino al Reno e vi rimasero attestate fino al termine del conflitto. Consolidamento dell'alleanza austro-francese L'atteggiamento aggressivo di Federico II che lo aveva portato ad invadere la Sassonia, a sbaragliarne l'esercito e ad incorporarne i residui nei propri contingenti militari, ottenne come effetto il rafforzamento dell'alleanza austro-francese<ins>. Essa</ins> ebbe il suo momento di sintesi nella firma del secondo trattato di Versailles, il 1º maggio 1757, mediante il quale l'alleanza si trasformava da difensiva in offensiva, con l'obiettivo dello smembramento dello stato prussiano. La nuova zarina non condivideva affatto l'amore del defunto marito per il Re di Prussia. Nonostante questo, non riprese le operazioni belliche contro di lui. Si limitò semplicemente a denunciare gli accordi di alleanza sottoscritti da Pietro III e a disimpegnare definitivamente la Russia dal conflitto, proclamando la propria neutralità. La fine del conflitto tra Austria e Prussia Nel momento in cui la Russia uscì definitivamente dal conflitto, l'Austria si rese conto che, da sola, non avrebbe mai potuto vincere la guerra. Così come la Prussia, preso atto che la propria organizzazione statale era stata profondamente compromessa e che la sua economia era stata fortemente dissestata, cominciò a rendersi conto che, anche senza l'appoggio della Russia, l'Austria difficilmente sarebbe stata sconfitta da una Prussia fortemente in disarmo economico-politico, ancorché militarmente sempre agguerrita. Anche l'esercito prussiano era una macchina stanca e logora, sin dal 1760, poiché pochissimi ufficiali generali ed alti ufficiali erano sopravvissuti ai primi 3-4 anni di campagne, molti reggimenti erano ormai formati da reclute o da soldati provenienti dai quattro angoli del mondo e di tutte le fedi (inclusi svariati bosniaci musulmani, che ebbero l'autorizzazione ad aprire la prima moschea di Berlino), soprattutto le numerosissime reclute sassoni davano scarso affidamento, mentre molti dei membri della famiglia reale prussiana (anch'essi generali) criticavano apertamente l'operato del fratello Re. L'esercito prussiano, dopo aver scacciato gli invasori e mantenuto sotto occupazione la parte più prossima della Sassonia non era più in grado di riprendere l'offensiva strategica, nonostante questo rimaneva, sia pur ferito, un terribile antagonista per l'Austria, inoltre proprio in quegli anni Federico il Grande iniziò ad essere considerato il miglior generale d'Europa e a fare soggezione ai suoi nemici. Entrambe le potenze decisero, perciò di sedersi al tavolo dei negoziati, cercando di avviare a conclusione un conflitto che era durato fin troppo e che non era più sostenibile da alcuno. Le trattative per il raggiungimento della pace furono guidate da Augusto III di Sassonia, Re di Polonia, e si svolsero presso il suo castello di Hubertsburg. Il 15 febbraio 1763 le due potenze sottoscrissero in questo castello l'omonimo trattato di pace<del> che, s</del>ostanzialmente<del>,</del> riportava l'assetto geo-politico dell'Europa allo status quo ante, cioè alla situazione esistente, nel 1756, alla vigilia del conflitto. La nuova zarina non condivideva affatto l'amore del defunto marito per il Re di Prussia. Nonostante questo, non riprese le operazioni belliche contro di lui. Si limitò semplicemente a denunciare gli accordi di alleanza sottoscritti da Pietro III e a disimpegnare definitivamente la Russia dal conflitto, proclamando la propria neutralità. La fine del conflitto tra Austria e Prussia Nel momento in cui la Russia uscì definitivamente dal conflitto, l'Austria si rese conto che, da sola, non avrebbe mai potuto vincere la guerra. Così come la Prussia, preso atto che la propria organizzazione statale era stata profondamente compromessa e che la sua economia era stata fortemente dissestata, cominciò a rendersi conto che, anche senza l'appoggio della Russia, l'Austria difficilmente sarebbe stata sconfitta da una Prussia fortemente in disarmo economico-politico, ancorché militarmente sempre agguerrita. Anche l'esercito prussiano era una macchina stanca e logora, sin dal 1760, poiché pochissimi ufficiali generali ed alti ufficiali erano sopravvissuti ai primi 3-4 anni di campagne, molti reggimenti erano ormai formati da reclute o da soldati provenienti dai quattro angoli del mondo e di tutte le fedi (inclusi svariati bosniaci musulmani, che ebbero l'autorizzazione ad aprire la prima moschea di Berlino), soprattutto le numerosissime reclute sassoni davano scarso affidamento, mentre molti dei membri della famiglia reale prussiana (anch'essi generali) criticavano apertamente l'operato del fratello Re. L'esercito prussiano, dopo aver scacciato gli invasori e mantenuto sotto occupazione la parte più prossima della Sassonia non era più in grado di riprendere l'offensiva strategica, nonostante questo rimaneva, sia pur ferito, un terribile antagonista per l'Austria, inoltre proprio in quegli anni Federico il Grande iniziò ad essere considerato il miglior generale d'Europa e a fare soggezione ai suoi nemici. Entrambe le potenze decisero, perciò di sedersi al tavolo dei negoziati, cercando di avviare a conclusione un conflitto che era durato fin troppo e che non era più sostenibile da alcuno. Le trattative per il raggiungimento della pace furono guidate da Augusto III di Sassonia, Re di Polonia, e si svolsero presso il suo castello di Hubertsburg. Il 15 febbraio 1763 le due potenze sottoscrissero in questo castello l'omonimo trattato di pace<ins>. S</ins>ostanzialmente<ins> esso</ins> riportava l'assetto geo-politico dell'Europa allo status quo ante, cioè alla situazione esistente, nel 1756, alla vigilia del conflitto. Il regicida era Gaetano Bresci, un anarchico emigrato in America nel 1897 e tornato in Italia per vendicare i morti dovuti alla repressione dei moti di Milano, ad opera del generale <del>Fiorenzo </del>Bava Beccaris, cui Umberto I aveva conferito un'alta onorificenza per aver domata quella che riteneva una rivolta socialista antimonarchica. Il regicida era Gaetano Bresci, un anarchico emigrato in America nel 1897 e tornato in Italia per vendicare i morti dovuti alla repressione dei moti di Milano, ad opera del generale Bava Beccaris, cui Umberto I aveva conferito un'alta onorificenza per aver domata quella che riteneva una rivolta socialista antimonarchica. Lungo la cresta, a ovest della strada per Bruxelles, era <del>disp</del>ie<del>g</del>ata la 1ª Divisione britannica del maggior generale George Cooke (brigate di Maitland e Byng) e, alla propria sinistra, la 3ª Divisione anglo-tedesca del tenente generale Charles Alten (brigate di C. Lungo la cresta, a ovest della strada per Bruxelles, era <ins>sch</ins>ie<ins>r</ins>ata la 1ª Divisione britannica del maggior generale George Cooke (brigate di Maitland e Byng) e, alla propria sinistra, la 3ª Divisione anglo-tedesca del tenente generale Charles Alten (brigate di C. A est della strada maestra, ovverosia nel fianco sinistro alleato, presero posizione le tre brigate (Kempt, Pack e Vincke) della divisione anglo-tedesca del tenente generale Thomas Picton più la brigata hannoveriana di Best della divisione del tenente generale Cole (non presente perché in licenza matrimoniale) e la brigata olandese di Bylandt, già <del>provata per </del>la battaglia di Quatre-Bras. A est della strada maestra, ovverosia nel fianco sinistro alleato, presero posizione le tre brigate (Kempt, Pack e Vincke) della divisione anglo-tedesca del tenente generale Thomas Picton più la brigata hannoveriana di Best della divisione del tenente generale Cole (non presente perché in licenza matrimoniale) e la brigata olandese di Bylandt, già <ins>indebolita dal</ins>la battaglia di Quatre-Bras. a ovest era appostata la brigata di cavalleria pesante di Somerset, sostenuta dalle altre due brigate (Zoudtlandt e Merlen) della cavalleria del I Corpo nonché dalla maggior parte della riserva di artiglieria e dalla brigata britannica di Lambert. Più sulla destra venne ammassata la cavalleria leggera di Uxbridge, con alle spalle i reparti del Ducato di Brunswick. Per prevenire il pericolo d'aggiramento del fianco destro furono schierati a Halle e Tubize (all'incirca quindici chilometri a ovest) i 17.000 uomini e i 30 cannoni del principe Federico d'Orange-Nassau, a cui vennero aggregate le brigate di Johnstone e Lyon (divisione anglo-tedesca del maggior generale Colville), la divisione olandese del tenente generale Stedman e alcuni squadroni di cavalleria di Hannover. a ovest era appostata la brigata di cavalleria pesante di Somerset, sostenuta dalle altre due brigate (Zoudtlandt e Merlen) della cavalleria del I Corpo nonché dalla maggior parte della riserva di artiglieria e dalla brigata britannica di Lambert. Più sulla destra venne ammassata la cavalleria leggera di Uxbridge, con alle spalle i reparti del Ducato di Brunswick. Per prevenire il pericolo d'aggiramento del fianco destro furono schierati a Halle e Tubize (all'incirca quindici chilometri a ovest) i 17.000 uomini e i 30 cannoni <ins>al comando </ins>del principe Federico d'Orange-Nassau, a cui vennero aggregate le brigate di Johnstone e Lyon (divisione anglo-tedesca del maggior generale Colville), la divisione olandese del tenente generale Stedman e alcuni squadroni di cavalleria di Hannover. Le chiese paleocristiane si riconoscono per le pareti lisce e le ampie finestre che ne illuminano l'interno dalle pareti esterne o dal cleristorio (in periodi più tardi si perse infatti la capacità tecnica di fare grandi vetrate, per cui le finestre si rimpicciolirono estremamente). A partire dalla fine del IV secolo iniziarono a diffondersi anche basiliche a pianta centrale, soprattutto dedicate agli apostoli o a martiri, o ancora cappelle palatine, come la Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli o quella di San Lorenzo a Milano. A Roma, dopo le prime basiliche che furono fondate da Costantino (San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano), fu il vescovo di Roma (il papa)<del> a iniziare</del> a commissionare nuove basiliche, a testimonianza della sua crescente importanza: Le chiese paleocristiane si riconoscono per le pareti lisce e le ampie finestre che ne illuminano l'interno dalle pareti esterne o dal cleristorio (in periodi più tardi si perse infatti la capacità tecnica di fare grandi vetrate, per cui le finestre si rimpicciolirono estremamente). A partire dalla fine del IV secolo iniziarono a diffondersi anche basiliche a pianta centrale, soprattutto dedicate agli apostoli o a martiri, o ancora cappelle palatine, come la Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli o quella di San Lorenzo a Milano. A Roma, dopo le prime basiliche che furono fondate da Costantino (San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano), fu il vescovo di Roma (il papa) a commissionare nuove basiliche, a testimonianza della sua crescente importanza: Attorno all'apertura a semicupola dell'abisde si trovava una struttura ad arco, detto arco trionfale, anche se non deve essere confuso con gli archi di trionfo che erano monumenti indipendenti. Le chiese paleocristiane si riconoscono per le pareti lisce e le ampie finestre che ne illuminano l'interno dalle pareti esterne o dal cleristorio (in periodi più tardi si perse infatti la capacità tecnica di fare grandi vetrate, per cui le finestre si rimpicciolirono estremamente). A partire dalla fine del IV secolo iniziarono a diffondersi anche basiliche a pianta centrale, soprattutto dedicate agli apostoli o a martiri, o ancora cappelle palatine, come la Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli o quella di San Lorenzo a Milano. A Roma, dopo le prime basiliche <del>che furono </del>fondate da Costantino (San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano), fu il vescovo di Roma (il papa) a iniziare a commissionare nuove basiliche, a testimonianza della sua crescente importanza: Attorno all'apertura a semicupola dell'abisde si trovava una struttura ad arco, detto arco trionfale, anche se non deve essere confuso con gli archi di trionfo che erano monumenti indipendenti. Le chiese paleocristiane si riconoscono per le pareti lisce e le ampie finestre che ne illuminano l'interno dalle pareti esterne o dal cleristorio (in periodi più tardi si perse infatti la capacità tecnica di fare grandi vetrate, per cui le finestre si rimpicciolirono estremamente). A partire dalla fine del IV secolo iniziarono a diffondersi anche basiliche a pianta centrale, soprattutto dedicate agli apostoli o a martiri, o ancora cappelle palatine, come la Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli o quella di San Lorenzo a Milano. A Roma, dopo le prime basiliche fondate da Costantino (San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano), fu il vescovo di Roma (il papa) a iniziare a commissionare nuove basiliche, a testimonianza della sua crescente importanza: Accessoriamente, il notaio è delegato anche alla riscossione di <del>talun</del>e imposte relative ad alcuni tipi di atti rogati. Accessoriamente, il notaio è delegato anche alla riscossione di <ins>cert</ins>e imposte relative ad alcuni tipi di atti rogati. Non è quindi impropria l'eventuale proposizione di forme o modalità dell'atto differenti da quelle originariamente previste, <del>onde</del> meglio rispondere sia alle aspettative delle parti, sia all'esigenza di precisione ed appropriatezza giuridica generale; Non è quindi impropria l'eventuale proposizione di forme o modalità dell'atto differenti da quelle originariamente previste, <ins>per</ins> meglio rispondere sia alle aspettative delle parti, sia all'esigenza di precisione ed appropriatezza giuridica generale; In caso di diversa indicazione dell'importo, legislativamente prevale la parte letterale ma è ormai consuetudine rifiutare l'assegno e farlo rinegoziare dal beneficiario dopo le opportune modifiche da parte del traente<del>.(Il traente è colui il qual</del>e emette l'assegno). In caso di diversa indicazione dell'importo, legislativamente prevale la parte letterale ma è ormai consuetudine rifiutare l'assegno e farlo rinegoziare dal beneficiario dopo le opportune modifiche da parte del traente<ins> (colui ch</ins>e emette l'assegno). ον, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi che dichiarò Socrate "il più saggio dei Greci" a causa del suo attegiamento di "sapere di non sapere", che si potrebbe considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Entrambi i metodi implicano il dubbio metodico dell'esistenza degli oggetti trascendentali e della nostra facoltà di percepirli e carpirne la vera essenza. Quello di cui abbiamo evidenza assoluta, é solo la nostra vita interiore. Il conoscere se stessi p<del>otrebbe</del> sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze potrebbero considerarsi due facce di una sola medaglia. ον, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi che dichiarò Socrate "il più saggio dei Greci" a causa del suo attegiamento di "sapere di non sapere", che si potrebbe considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Entrambi i metodi implicano il dubbio metodico dell'esistenza degli oggetti trascendentali e della nostra facoltà di percepirli e carpirne la vera essenza. Quello di cui abbiamo evidenza assoluta, é solo la nostra vita interiore. Il conoscere se stessi p<ins>uò</ins> sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze potrebbero considerarsi due facce di una sola medaglia. ον, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi che dichiarò Socrate "il più saggio dei Greci" a causa del suo attegiamento di "sapere di non sapere", che si potrebbe considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Entrambi i metodi implicano il dubbio metodico dell'esistenza degli oggetti trascendentali e della nostra facoltà di percepirli e carpirne la vera essenza. Quello di cui abbiamo evidenza assoluta, é solo la nostra vita interiore. Il conoscere se stessi potrebbe sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze po<del>trebber</del>o considerarsi due facce di una sola medaglia. ον, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi che dichiarò Socrate "il più saggio dei Greci" a causa del suo attegiamento di "sapere di non sapere", che si potrebbe considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Entrambi i metodi implicano il dubbio metodico dell'esistenza degli oggetti trascendentali e della nostra facoltà di percepirli e carpirne la vera essenza. Quello di cui abbiamo evidenza assoluta, é solo la nostra vita interiore. Il conoscere se stessi potrebbe sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze po<ins>sson</ins>o considerarsi due facce di una sola medaglia. ον, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi che dichiarò Socrate "il più saggio dei Greci" a causa del suo attegiamento di "sapere di non sapere", che si potrebbe considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Entrambi i metodi implicano il dubbio metodico dell'esistenza degli oggetti trascendentali e della nostra facoltà di percepirli e carpirne la vera essenza. Quello di cui abbiamo evidenza assoluta, é solo la nostra vita interiore. Il conoscere se stessi potrebbe sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze potrebbero considerarsi due facce di una sola medaglia<del>. L</del>a filosofia è slancio dell'uomo verso il conoscere e una conoscenza viva e attuale non può prescindere dalla mente che conosce (e dai suoi condizionamenti). ον, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi che dichiarò Socrate "il più saggio dei Greci" a causa del suo attegiamento di "sapere di non sapere", che si potrebbe considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Entrambi i metodi implicano il dubbio metodico dell'esistenza degli oggetti trascendentali e della nostra facoltà di percepirli e carpirne la vera essenza. Quello di cui abbiamo evidenza assoluta, é solo la nostra vita interiore. Il conoscere se stessi potrebbe sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze potrebbero considerarsi due facce di una sola medaglia<ins>: l</ins>a filosofia è slancio dell'uomo verso il conoscere e una conoscenza viva e attuale non può prescindere dalla mente che conosce (e dai suoi condizionamenti). tornarono, allora, alla mente le parole pronunciate da Luigi Delneri il giorno della prima vittoria nel massimo campionato italiano avvenuta nell'agosto del 2001: Successivamente si assestano su posizioni di metà classifica, fino al raggiungimento della salvezza con due giornate d'anticipo, pareggiando a Torino con la Juventus per 2-2 e chiudendo in 11ª posizione a 46 punti. tornarono, allora, alla mente le parole pronunciate da Luigi Delneri il giorno della prima vittoria nel massimo campionato italiano avvenuta nell'agosto del 2001: Successivamente <ins>i gialloblù </ins>si assestano su posizioni di metà classifica, fino al raggiungimento della salvezza con due giornate d'anticipo, pareggiando a Torino con la Juventus per 2-2 e chiudendo in 11ª posizione a 46 punti. Nella stagione 2011-12 il Chievo, sotto la guida di <del>Domenico </del>Di Carlo, riesce a chiudere la stagione con 49 punti, al decimo posto. Nella stagione 2011-12 il Chievo, sotto la guida di Di Carlo, riesce a chiudere la stagione con 49 punti, al decimo posto. Nella stagione 2011-12 il Chievo, sotto la guida di Domenico Di Carlo, riesce a chiudere la stagione con 49 punti, al decimo posto. Da sottolineare <del>sono </del>i due pareggi ottenuti con la Juventus (che finì la stagione imbattuta), la vittoria col Napoli e il doppio successo col Catania. Nella stagione 2011-12 il Chievo, sotto la guida di Domenico Di Carlo, riesce a chiudere la stagione con 49 punti, al decimo posto. Da sottolineare i due pareggi ottenuti con la Juventus (che finì la stagione imbattuta), la vittoria col Napoli e il doppio successo col Catania. Secondo tali critici, nonostante l'intenzione dichiarata da Tolomei fosse riportare in superficie la storia latina della regione, in un gran numero di casi l'effetto fu quello di nascondere ulteriormente le origini romanze dei toponimi storici, secondo gli storici di lingua tedesca a causa dell'incompetenza linguistica <del>di Tolomei</del> e dei suoi collaboratori. Secondo tali critici, nonostante l'intenzione dichiarata da Tolomei fosse riportare in superficie la storia latina della regione, in un gran numero di casi l'effetto fu quello di nascondere ulteriormente le origini romanze dei toponimi storici, secondo gli storici di lingua tedesca a causa dell'incompetenza linguistica <ins>sua</ins> e dei suoi collaboratori. Anche Pitt e Weiss hanno vinto dei premi al ventiduesimo Saturn Award. Bruce Willis, Madeleine Stowe, Gilliam e gli sceneggiatori David Webb Peoples e Janet Peoples hanno invece ricevuto la <del>nomination</del>. Anche Pitt e Weiss hanno vinto dei premi al ventiduesimo Saturn Award. Bruce Willis, Madeleine Stowe, Gilliam e gli sceneggiatori David Webb Peoples e Janet Peoples hanno invece ricevuto la <ins>candidatura</ins>. La casa editrice statunitense capì che il filone sarebbe potuto diventare redditizio e impiegò sulla serie una vasta gamma di autori <del>importanti</del>, come Roy Thomas, Archie Goodwin, Chris Claremont e Ron Frenz. La casa editrice statunitense capì che il filone sarebbe potuto diventare redditizio e impiegò sulla serie una vasta gamma di autori <ins>di peso</ins>, come Roy Thomas, Archie Goodwin, Chris Claremont e Ron Frenz. Alle fine degli anni ottanta, la Marvel annunciò che avrebbe pubblicato una nuova serie scritta da Tom Veitch<del>. N</del>onostante<del> ciò</del>, nel dicembre 1991, la Dark Horse Comics acquisì i diritti della pubblicazione di Star Wars e lanciò diverse serie, che prendevano le fila della serie e ne continuavano gli archi narrativi. Alle fine degli anni ottanta, la Marvel annunciò che avrebbe pubblicato una nuova serie scritta da Tom Veitch<ins>, ma ciò n</ins>onostante, nel dicembre 1991, la Dark Horse Comics acquisì i diritti della pubblicazione di Star Wars e lanciò diverse serie, che prendevano le fila della serie e ne continuavano gli archi narrativi. Il viaggio fu abbastanza periglioso per la futura santa, la quale in quei giorni era oppressa da dolorosi attacchi di febbre<del>, i</del>l caldo asfissiante, alberghi malsani, non fecero altro che peggiorare la sua situazione fisica, al Guadalquivir rischiarono perfino di perdere i carri durante la traversata del fiume. Il viaggio fu abbastanza periglioso per la futura santa, la quale in quei giorni era oppressa da dolorosi attacchi di febbre<ins>. I</ins>l caldo asfissiante, alberghi malsani, non fecero altro che peggiorare la sua situazione fisica, al Guadalquivir rischiarono perfino di perdere i carri durante la traversata del fiume. ripropose il divismo in chiave aggiornata (molto meno incartapecorito, consono solo all'età dell'oro delle dive cioè gli anni dieci) e bene coltivato per completare un corollario da industria matura e consapevole quale aspirava ritornare ad essere il nostro cinema dopo la grave crisi della seconda metà degli anni Venti, e quale Hollywood era ormai da anni. Caratteristiche La produzione dei c<del>.d.</del> telefoni bianchi o cinema Decò descrive gli anni trenta e i primi quaranta attraverso gli arredamenti degli ambienti, oltre alle già dette moda e costume. ripropose il divismo in chiave aggiornata (molto meno incartapecorito, consono solo all'età dell'oro delle dive cioè gli anni dieci) e bene coltivato per completare un corollario da industria matura e consapevole quale aspirava ritornare ad essere il nostro cinema dopo la grave crisi della seconda metà degli anni Venti, e quale Hollywood era ormai da anni. Caratteristiche La produzione dei c<ins>osiddetti</ins> telefoni bianchi o cinema Decò descrive gli anni trenta e i primi quaranta attraverso gli arredamenti degli ambienti, oltre alle già dette moda e costume. A Ferrara, dove assieme a Leon Battista Alberti è al servizio di Lionello d'Este, realizza, nel 1441, il ritratto di Lionello d'Este, perduto, di questo periodo rimane La Madonna dell'Umiltà adorata da un principe della casata Estense, datata al 1440 circa, il donatore è stato sempre identificato con Lionello d'Este, ma secondo un proposta recente, che si basa su ragioni fisiognomiche, possiamo individuarlo in un fratello del Marchese, Ugo o Meliaduse. Un rinnovamento, verso forme rinascimentali, si deve alla mediazione dell'opera di Masolino da Panicale, a Venezia tra il 1435 e il 1440, assimilata attraverso Antonio Vivarini<del>: s</del>i può vedere questo cambiamento nella Madonna col Bambino della Pinacoteca di Brera, datata al 1448, in cui il parapetto e il libro aperto sono in prospettiva e nelle figure si accentua la monumentalità, stilema ravvisabile anche nella Madonna col Bambino degli Uffizi, del 1450 e nella Madonna col Bambino della Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere. A Ferrara, dove assieme a Leon Battista Alberti è al servizio di Lionello d'Este, realizza, nel 1441, il ritratto di Lionello d'Este, perduto, di questo periodo rimane La Madonna dell'Umiltà adorata da un principe della casata Estense, datata al 1440 circa, il donatore è stato sempre identificato con Lionello d'Este, ma secondo un proposta recente, che si basa su ragioni fisiognomiche, possiamo individuarlo in un fratello del Marchese, Ugo o Meliaduse. Un rinnovamento, verso forme rinascimentali, si deve alla mediazione dell'opera di Masolino da Panicale, a Venezia tra il 1435 e il 1440, assimilata attraverso Antonio Vivarini<ins>. S</ins>i può vedere questo cambiamento nella Madonna col Bambino della Pinacoteca di Brera, datata al 1448, in cui il parapetto e il libro aperto sono in prospettiva e nelle figure si accentua la monumentalità, stilema ravvisabile anche nella Madonna col Bambino degli Uffizi, del 1450 e nella Madonna col Bambino della Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere. La prevenzione della <del>perpetr</del>azione di delitti o comunque di illeciti viene in genere svolta attraverso attività di programmazione culturale, lo studio di accorgimenti politico-giuridico-pragmatici che rendano l'eventuale crimine assai difficoltoso da perpetrare oppure scarsamente conveniente, investigazione dei soggetti indiziariamente ritenuti probabilmente propensi a delinquere e loro neutralizzazione possibilmente prima che l'illecito sia commesso o prima che esso possa produrre effetti nocivi, o anche un più capillare e costante controllo del territorio, concetto alla base della cosiddetta polizia di prossimità. La prevenzione della <ins>consum</ins>azione di delitti o comunque di illeciti viene in genere svolta attraverso attività di programmazione culturale, lo studio di accorgimenti politico-giuridico-pragmatici che rendano l'eventuale crimine assai difficoltoso da perpetrare oppure scarsamente conveniente, investigazione dei soggetti indiziariamente ritenuti probabilmente propensi a delinquere e loro neutralizzazione possibilmente prima che l'illecito sia commesso o prima che esso possa produrre effetti nocivi, o anche un più capillare e costante controllo del territorio, concetto alla base della cosiddetta polizia di prossimità. La città è situata sulla costa nord-orientale della Turchia, affacciata sul Mar Nero. Nel periodo medievale<del>, la città</del> fu capitale dell'Impero di Trebisonda (1204-1461) e fu l'ultima città bizantina indipendente ad essere conquistata dai turchi ottomani (nel 1461) dopo la caduta di Costantinopoli (1453) e Mistra (1460). La città è situata sulla costa nord-orientale della Turchia, affacciata sul Mar Nero. Nel periodo medievale fu capitale dell'Impero di Trebisonda (1204-1461) e fu l'ultima città bizantina indipendente ad essere conquistata dai turchi ottomani (nel 1461) dopo la caduta di Costantinopoli (1453) e Mistra (1460). All'età di 16 anni (1971)<del> Roberto Maroni</del> milita in un gruppo marxista-leninista di Varese; All'età di 16 anni (1971) milita in un gruppo marxista-leninista di Varese; Nello stesso anno, il 1979,<del> Roberto Maroni</del> conosce Umberto Bossi e tra i due inizia una collaborazione politica. Nello stesso anno, il 1979, conosce Umberto Bossi e tra i due inizia una collaborazione politica. Mentre Bossi è segretario politico, Maroni contribuisce all'organizzazione del nuovo partito nella provincia di Varese, facendo anche parte del Consiglio nazionale del movimento. Nel 1985 <del>Maroni </del>è eletto consigliere comunale a Varese. Mentre Bossi è segretario politico, Maroni contribuisce all'organizzazione del nuovo partito nella provincia di Varese, facendo anche parte del Consiglio nazionale del movimento. Nel 1985 è eletto consigliere comunale a Varese. Complessivamente è la nazionale europea con il maggior numero di partecipazioni e di partite disputate nelle due competizioni, non avendo partecipato a due Mondiali come la nazionale italiana. Però, in un caso ha mancato la qualificazione sul campo (nel 1930 per rinuncia) venendo invece esclusa nel 1950 in seguito all'esito della seconda guerra mondiale.Agli europei è stata assente tre volte pur essendo comunque la nazionale con il maggior numero di partecipazioni (11). Nel 1960 e nel 1964, non ha partecipato per rinuncia, mentre la terza assenza, nel 1968, si è registrata per mancata qualificazione dopo un pareggio nel girone eliminatorio per 0-0 in Albania. Pertanto delle cinque edizioni tra Europei e Mondiali a cui i tedeschi non hanno partecipato solo una volta in ogni manifestazione hanno mancato la qualificazione sul campo. �? la nazionale europea con la migliore continuità di risultati nelle due competizioni. A livello europeo condivide il record di vittorie (tre) con la nazionale spagnola<del>. N</del>el mondiale è attualmente la nazionale con il maggior numero di partite disputate in assoluto, avendo giocato due partite in più della nazionale brasiliana, nonostanteabbia partecipato a due edizioni in meno rispetto la squadra sudamericana (finora sempre presente ad ogni fase finale del mondiale). Complessivamente è la nazionale europea con il maggior numero di partecipazioni e di partite disputate nelle due competizioni, non avendo partecipato a due Mondiali come la nazionale italiana. Però, in un caso ha mancato la qualificazione sul campo (nel 1930 per rinuncia) venendo invece esclusa nel 1950 in seguito all'esito della seconda guerra mondiale.Agli europei è stata assente tre volte pur essendo comunque la nazionale con il maggior numero di partecipazioni (11). Nel 1960 e nel 1964, non ha partecipato per rinuncia, mentre la terza assenza, nel 1968, si è registrata per mancata qualificazione dopo un pareggio nel girone eliminatorio per 0-0 in Albania. Pertanto delle cinque edizioni tra Europei e Mondiali a cui i tedeschi non hanno partecipato solo una volta in ogni manifestazione hanno mancato la qualificazione sul campo. �? la nazionale europea con la migliore continuità di risultati nelle due competizioni. A livello europeo condivide il record di vittorie (tre) con la nazionale spagnola<ins>, mentre n</ins>el mondiale è attualmente la nazionale con il maggior numero di partite disputate in assoluto, avendo giocato due partite in più della nazionale brasiliana, nonostanteabbia partecipato a due edizioni in meno rispetto la squadra sudamericana (finora sempre presente ad ogni fase finale del mondiale). Nel 1981 Ali Agca fu condannato all'ergastolo per attentato (non riuscito) contro capo di stato estero, per l'attentato a <del>Papa </del>Giovanni Paolo II: Nel 1981 Ali Agca fu condannato all'ergastolo per attentato (non riuscito) contro capo di stato estero, per l'attentato a Giovanni Paolo II: Il progetto ha previsto la posa di barriere antirumore lungo tutto il percorso, in quanto l'autostrada attraversa il territorio abitato di Casalecchio di Reno, e la costruzione di una galleria artificiale in corrispondenza della collina di Calzavecchio. L'investimento complessivo è stato pari a circa 80 milioni di euro. L'autostrada A1 var è un tratto <del>autostradale</del> appenninico in esercizio dal 23 dicembre 2015 di 37 km compreso tra le località di La Quercia e Aglio. Il progetto ha previsto la posa di barriere antirumore lungo tutto il percorso, in quanto l'autostrada attraversa il territorio abitato di Casalecchio di Reno, e la costruzione di una galleria artificiale in corrispondenza della collina di Calzavecchio. L'investimento complessivo è stato pari a circa 80 milioni di euro. L'autostrada A1 var è un tratto appenninico in esercizio dal 23 dicembre 2015 di 37 km compreso tra le località di La Quercia e Aglio. Il Principe <del>è convolato a nozze</del> con Catherine il 29 aprile 2011. Il Principe <ins>si è sposato</ins> con Catherine il 29 aprile 2011. <del>Con il termine Parapsicologia si identifica un</del>a disciplina che studia tutte quelle manifestazioni fisiche e psichiche anomale che è difficile far rientrare nei canoni consueti dell'esperienza comune e che spesso sembrano scavalcare le leggi fisiche naturali a noi note. <ins>La parapsicologia è l</ins>a disciplina che studia tutte quelle manifestazioni fisiche e psichiche anomale che è difficile far rientrare nei canoni consueti dell'esperienza comune e che spesso sembrano scavalcare le leggi fisiche naturali a noi note. Suo compagno di giochi di infanzia è il noto giornalista Enrico Mentana, che abitava nello stesso quartiere, anche se essendo figlio di un ingegnere in case più di lusso di quelle dove abitava Diego<del> Abatantuono</del>, figlio di un calzolaio che poi aprirà una libreria e in seguito un negozio di modellismo nella zona di piazzale Brescia a Milano. Suo compagno di giochi di infanzia è il noto giornalista Enrico Mentana, che abitava nello stesso quartiere, anche se essendo figlio di un ingegnere in case più di lusso di quelle dove abitava Diego, figlio di un calzolaio che poi aprirà una libreria e in seguito un negozio di modellismo nella zona di piazzale Brescia a Milano. Baffi, vista l'enorme competenza e capacità, verrà poi promosso dal governatore Donato Menichella, diventandone nel 1944 capo dell'Ufficio Studi<del> e, d</del>al 19 agosto 1960 al 18 agosto 1975, direttore generale. Baffi, vista l'enorme competenza e capacità, verrà poi promosso dal governatore Donato Menichella, diventandone nel 1944 capo dell'Ufficio Studi<ins>. D</ins>al 19 agosto 1960 al 18 agosto 1975, direttore generale. 1578/1933 riveste carattere di norma primaria, il riconoscimento della peculiarità dello status di professionista legale dipendente da ente pubblico non può essere inciso da contratti collettivi nazionali e/o da accordi sindacali decentrati che contrastino con la <del>norma di legge (Cassazione n. 10490/1996; n. 28049/2008).</del> La stessa riforma del pubblico impiego ai sensi del d. 1578/1933 riveste carattere di norma primaria, il riconoscimento della peculiarità dello status di professionista legale dipendente da ente pubblico non può essere inciso da contratti collettivi nazionali e/o da accordi sindacali decentrati che contrastino con la <ins>citata norma. </ins> La stessa riforma del pubblico impiego ai sensi del d. Il termine Zingari, è un eteronimo (spesso usato come dispregiativo) <del>che fa riferimento a</del> un gruppo di etnie, diffuse principalmente in Europa, avente come caratteristica essere di lingua e cultura romanì, o parlanti varianti dialettali delle stesse, che hanno avuto un passato namadico, e che sono ritenute essere oginarie dell'India. Il termine Zingari, è un eteronimo (spesso usato come dispregiativo) <ins>usato per indicare</ins> un gruppo di etnie, diffuse principalmente in Europa, avente come caratteristica essere di lingua e cultura romanì, o parlanti varianti dialettali delle stesse, che hanno avuto un passato namadico, e che sono ritenute essere oginarie dell'India. Il termine Zingari, è un eteronimo (spesso usato come dispregiativo) che fa riferimento a un gruppo di etnie, diffuse principalmente in Europa,<del> avente come caratteristica essere</del> di lingua e cultura romanì, o parlanti varianti dialettali delle stesse, che hanno avuto un passato namadico, e che sono ritenute essere oginarie dell'India. Il termine Zingari, è un eteronimo (spesso usato come dispregiativo) che fa riferimento a un gruppo di etnie, diffuse principalmente in Europa, di lingua e cultura romanì, o parlanti varianti dialettali delle stesse, che hanno avuto un passato namadico, e che sono ritenute essere oginarie dell'India. Con la nuova legge costituzionale del 1999, che modifica il sistema elettorale nelle regioni a Statuto speciale, il presidente della Giunta diviene Presidente della Regione, eletto direttamente dal corpo elettorale: Con la nuova legge costituzionale del 1999, che modifica il sistema elettorale nelle regioni a Statuto speciale, il presidente della Giunta <ins>Regionale </ins>diviene Presidente della Regione, eletto direttamente dal corpo elettorale: Gli anemometri possono essere suddivisi in due tip<del>ologie</del>: Gli anemometri possono essere suddivisi in due tip<ins>i</ins>: Alcune teorie fanno riferimento al <del>cosiddetto</del> determinismo biologico, secondo il quale sarebbero fattori biologici (ad esempio genetici o ormonali) a determinare o predisporre l'orientamento sessuale. Alcune teorie fanno riferimento al determinismo biologico, secondo il quale sarebbero fattori biologici (ad esempio genetici o ormonali) a determinare o predisporre l'orientamento sessuale. Durante la Conferenza sul razzismo di "Durban II" tenutasi <del>presso</del> Ginevra il 20 aprile 2009, l'esordio dei lavori dell'assise dei delegati ONU vide sciogliersi in una plateale diserzione dei rappresentanti dell'Unione Europea e di altri Paesi occidentali (gli Stati Uniti, Israele, il Canada, l'Australia e l'Ita­lia avevano già deciso di non partecipare alla Conferenza, quale effetto anche della prima conferenza di Durban del 2001 -Conferenza mondiale contro il razzismo- e delle ridotte garanzie offerte in sede di lavori preparatori nella seconda assise), mentre Ahmadinej�? Durante la Conferenza sul razzismo di "Durban II" tenutasi <ins>a</ins> Ginevra il 20 aprile 2009, l'esordio dei lavori dell'assise dei delegati ONU vide sciogliersi in una plateale diserzione dei rappresentanti dell'Unione Europea e di altri Paesi occidentali (gli Stati Uniti, Israele, il Canada, l'Australia e l'Ita­lia avevano già deciso di non partecipare alla Conferenza, quale effetto anche della prima conferenza di Durban del 2001 -Conferenza mondiale contro il razzismo- e delle ridotte garanzie offerte in sede di lavori preparatori nella seconda assise), mentre Ahmadinej�? la coppia ebbe due figli (Giulia e Riccardo), ma, nel 1997, la Perego chiese (e poi ottenne) il divorzio<del> da Carnevale</del>. la coppia ebbe due figli (Giulia e Riccardo), ma, nel 1997, la Perego chiese (e poi ottenne) il divorzio. Sempre nel 2011 la Perego si è sottoposta ad un intervento di mastoplastica riduttiva al seno, passando così da una 5ª ad una 3ª. Sempre nel 2011 la Perego si è sottoposta ad un intervento di mastoplastica riduttiva al seno, passando così da una 5ª ad una 3ª<ins> misura</ins>. Tutti gli inceneritori devono essere dotati dei già citati sistemi di abbattimento degli inquinanti dagli effluenti gassosi che possano garantire il rispetto delle norme di legge<del>, t</del>uttavia, per quel che riguarda gli aspetti sanitari rilevati sulla popolazione coinvolta, la maggioranza degli studi epidemiologici, anche recentissimi, condotti su paesi sviluppati e basati su campioni di popolazione esposta molto vasti, evidenziano una correlazione ad esempio tra patologie tumorali e presenza di inceneritori e attività industriali fonti di diossine nelle aree soggette ad indagine, con pochi o nulli dati contrastanti. Tutti gli inceneritori devono essere dotati dei già citati sistemi di abbattimento degli inquinanti dagli effluenti gassosi che possano garantire il rispetto delle norme di legge<ins>. T</ins>uttavia, per quel che riguarda gli aspetti sanitari rilevati sulla popolazione coinvolta, la maggioranza degli studi epidemiologici, anche recentissimi, condotti su paesi sviluppati e basati su campioni di popolazione esposta molto vasti, evidenziano una correlazione ad esempio tra patologie tumorali e presenza di inceneritori e attività industriali fonti di diossine nelle aree soggette ad indagine, con pochi o nulli dati contrastanti. D'altra parte <del>si dimostra</del> che l'assorbimento umano di tali sostanze nelle vicinanze di un inceneritore è trascurabile: D'altra parte <ins>è stato evidenziato</ins> che l'assorbimento umano di tali sostanze nelle vicinanze di un inceneritore è trascurabile: il generale insisteva per attaccare le Filippine e conquistare Formosa, usando l'isola come base per sbarcare successivamente in Cina <del>e portare un sostanzioso</del> appoggio a Chiang Kai-Shek. il generale insisteva per attaccare le Filippine e conquistare Formosa, usando l'isola come base per sbarcare successivamente in Cina <ins>in</ins> appoggio a Chiang Kai-Shek. L'esame istologico ha rivelato la caratterizzazione del fegato da parte di tralci fibrosi delimitanti micronoduli di parenchima epatico ormai degenerato: questo è il quadro istologico tipico di una cirrosi micronodulare in fase non avanzata. L'esame istologico ha rivelato la caratterizzazione del fegato da parte di tralci fibrosi delimitanti micronoduli di parenchima epatico ormai degenerato: questo è il quadro istologico tipico di una cirrosi <ins>epatica </ins>micronodulare in fase non avanzata. il cranio è perfettamente conservato ed è di <del>morfologia</del> normale, senza segni di fratture e con le sature craniche perfettamente saldate. il cranio è perfettamente conservato ed è di <ins>aspetto</ins> normale, senza segni di fratture e con le sature craniche perfettamente saldate. Il setto nasale presenta una lieve deformità, gli apparati dell'orecchio e degli occhi sono regolari, anche se a sinistra è riconoscibile un c<del>ollass</del>o del bulbo oculare. Il setto nasale presenta una lieve deformità, gli apparati dell'orecchio e degli occhi sono regolari, anche se a sinistra è riconoscibile un c<ins>ediment</ins>o del bulbo oculare. Il tessuto celebrale <del>è</del> atrofizzato e collassato con calcificazioni: Il tessuto celebrale <ins>si mostra</ins> atrofizzato e collassato con calcificazioni: Gli avambracci sono incrociati al davanti della gabbia toracica, invece che in posizione più canonica. Le ossa <del>hanno morfologia</del> regolar<del>e</del> e il trofismo osseo è conservato. Gli avambracci sono incrociati al davanti della gabbia toracica, invece che in posizione più canonica. Le ossa <ins>sono</ins> regolar<ins>i</ins> e il trofismo osseo è conservato. Ci sono due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi. Quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo <del>sistema</del>, mentre i diciannove assistenti con il secondo. Ci sono due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi. Quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo <ins>metodo</ins>, mentre i diciannove assistenti con il secondo. No TAV è <del>il termine usato per individuare </del>un movimento di protesta italiano sorto nei primi anni novanta, nel quale si riconoscono gruppi di cittadini accomunati dalla critica alla realizzazione di infrastrutture per l'alta capacità e l'alta velocità ferroviaria (comunemente note come TAV, "Treno ad Alta Velocità"), prese come simbolo ed esempio di una gestione ritenuta inadeguata dei beni comuni, della spesa pubblica, del territorio e della politica. No TAV è un movimento di protesta italiano sorto nei primi anni novanta, nel quale si riconoscono gruppi di cittadini accomunati dalla critica alla realizzazione di infrastrutture per l'alta capacità e l'alta velocità ferroviaria (comunemente note come TAV, "Treno ad Alta Velocità"), prese come simbolo ed esempio di una gestione ritenuta inadeguata dei beni comuni, della spesa pubblica, del territorio e della politica. della squadra juventina detiene il record di reti in Coppa delle Fiere (12), il primato di marcature multiple sempre nelle Fiere (2) e tuttora il <del>record</del> di gol in Coppa Italia (30). della squadra juventina detiene il record di reti in Coppa delle Fiere (12), il primato di marcature multiple sempre nelle Fiere (2) e tuttora il <ins>primato</ins> di gol in Coppa Italia (30). volta a tutto sesto, quando C <del>appartiene a</del>l piano d'imposta gamma. volta a tutto sesto, quando C <ins>si trova su</ins>l piano d'imposta gamma. Il Fantastico è un genere di narrazione basato <del>primariamente</del> su elementi di fantasia, all'interno del quale si possono raggruppare una grande schiera di generi differenti. Il Fantastico è un genere di narrazione basato <ins>soprattutto</ins> su elementi di fantasia, all'interno del quale si possono raggruppare una grande schiera di generi differenti. nell'occasione la Giustizia Sportiva, tra gli altri provvedimenti, declassò la società bianconera in Serie B per la prima volta nella sua storia; quella nerazzurra rimase così l'unica squadra italiana a <del>potersi vantare di </del>non esser mai retrocessa nella serie cadetta e, il 26 luglio dello stesso anno, si vide inoltre assegnare lo scudetto del 2005-2006, precedentemente conquistato sul campo proprio dai rivali bianconeri. nell'occasione la Giustizia Sportiva, tra gli altri provvedimenti, declassò la società bianconera in Serie B per la prima volta nella sua storia; quella nerazzurra rimase così l'unica squadra italiana a non esser mai retrocessa nella serie cadetta e, il 26 luglio dello stesso anno, si vide inoltre assegnare lo scudetto del 2005-2006, precedentemente conquistato sul campo proprio dai rivali bianconeri. Kurt è inoltre <del>noto per le sue incredibili abilità di</del> spadaccino. Kurt è inoltre <ins>un abile</ins> spadaccino. Fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia sul luogo di un'antica torre e di un tempio dedicato ad Apollo, situato a 519<del>m s.l.m.</del>, ha subito nel corso della sua storia una alterna vicenda di distruzioni, saccheggi, terremoti e di una conseguente ricostruzione. Fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia sul luogo di un'antica torre e di un tempio dedicato ad Apollo, situato a 519<ins> metri sul livello del mare</ins>, ha subito nel corso della sua storia una alterna vicenda di distruzioni, saccheggi, terremoti e di una conseguente ricostruzione. Sulle prime leggi hitleriane del marzo 1933 non si registrano prese di posizione ufficiali da parte delle chiese evangeliche<del>. Leggi che</del> annientarono la democrazia: Sulle prime leggi hitleriane del marzo 1933 non si registrano prese di posizione ufficiali da parte delle chiese evangeliche<ins>, queste leggi</ins> annientarono la democrazia: Quando questi arrivò Alessio gli affidò il suo anello imperiale e gli ordinò di farsi consacrare immediatamente basileus dei bizantini. Giovanni si diresse in tutta fretta a Santa Sofia dove, con una cerimonia assai celere, fu nominato Imperatore bizantino dal patriarca Giovanni IX di Costantinopoli. Quando <del>Giovanni </del>tornò alla reggia fu bloccato dalla guardia privata imperiale dei Variaghi, che non lo fece passare per ordine della basilissa Irene. Quando questi arrivò Alessio gli affidò il suo anello imperiale e gli ordinò di farsi consacrare immediatamente basileus dei bizantini. Giovanni si diresse in tutta fretta a Santa Sofia dove, con una cerimonia assai celere, fu nominato Imperatore bizantino dal patriarca Giovanni IX di Costantinopoli. Quando tornò alla reggia fu bloccato dalla guardia privata imperiale dei Variaghi, che non lo fece passare per ordine della basilissa Irene. Alla vista dell'anello imperiale, però, gli stessi Variaghi si scusarono e fecero passare l'Imperatore designato di Bisanzio, inginocchiandosi al suo passaggio. Irene, la quale nulla sapeva delle mosse segrete del marito, si era intanto presentata all'imperatore morente, chiedendogli di proclamare Imperatore il marito di Anna. Saputo che Giovanni era appena diventato Imperatore<del> ella</del> supplicò il marito di proclamare basileus l'altro figlio, Niceforo. Alla vista dell'anello imperiale, però, gli stessi Variaghi si scusarono e fecero passare l'Imperatore designato di Bisanzio, inginocchiandosi al suo passaggio. Irene, la quale nulla sapeva delle mosse segrete del marito, si era intanto presentata all'imperatore morente, chiedendogli di proclamare Imperatore il marito di Anna. Saputo che Giovanni era appena diventato Imperatore supplicò il marito di proclamare basileus l'altro figlio, Niceforo. Come dice il termine, si tratta di occultazioni che verrebbero osservate se ci si trovasse al centro della Terra e se fosse di composizione trasparente ai raggi di luce. Come dice il termine, si tratta di occultazioni che verrebbero osservate se ci si trovasse al centro della Terra e se <ins>essa </ins>fosse di composizione trasparente ai raggi di luce. A seconda del tipo di algoritmo utilizzato, alcuni software, durante i calcoli, sono in grado di proporre allo studioso dei risultati intermedi la cui utilità consiste nel fornire alcuni elementi di controllo per i calcoli successivi. A seconda del tipo di algoritmo utilizzato, alcuni software, durante <ins>l'esecuzione de</ins>i calcoli, sono in grado di proporre allo studioso dei risultati intermedi la cui utilità consiste nel fornire alcuni elementi di controllo per i calcoli successivi. Tra <del>tal</del>i elementi vi sono le cosiddette occultazioni lunari geocentriche le quali vengono fornite dal computer come risultato intermedio dopo che il programma ha concluso la fase di ricerca dell'istante approssimativo della congiunzione in ascensione retta apparente (o in longitudine apparente) fra la Luna e le singole stelle. Tra <ins>quest</ins>i elementi vi sono le cosiddette occultazioni lunari geocentriche le quali vengono fornite dal computer come risultato intermedio dopo che il programma ha concluso la fase di ricerca dell'istante approssimativo della congiunzione in ascensione retta apparente (o in longitudine apparente) fra la Luna e le singole stelle. T di 1 secondo corrisponda sulla superficie della Terra uno spostamento del corridoio dell'ombra (causato dalla Luna o dall'asteroide) di un arco terrestre di 15" in direzione est od ovest<del> e che s</del>e l'ombra risultasse prossima all'equatore ciò comporterebbe uno spostamento del reale luogo dell'occultazione (rispetto a quello teorico dei calcoli) di circa mezzo chilometro a est o a ovest. T di 1 secondo corrisponda sulla superficie della Terra uno spostamento del corridoio dell'ombra (causato dalla Luna o dall'asteroide) di un arco terrestre di 15" in direzione est od ovest<ins>. S</ins>e l'ombra risultasse prossima all'equatore ciò comporterebbe uno spostamento del reale luogo dell'occultazione (rispetto a quello teorico dei calcoli) di circa mezzo chilometro a est o a ovest. L'aspetto eminentemente pratico consiste nel fatto che se lo studioso d<del>ovess</del>e pianificare una osservazione di occultazione radente essa potrebbe non essere affatto osservabile dal luogo stimato a causa, appunto, di una imperfetta conoscenza del vero valore del �? L'aspetto eminentemente pratico consiste nel fatto che se lo studioso d<ins>ev</ins>e pianificare una osservazione di occultazione radente essa potrebbe non essere affatto osservabile dal luogo stimato a causa, appunto, di una imperfetta conoscenza del vero valore del �? Ivi, considerato apolide, era ai margini della società guadagn<del>andosi</del> da vivere compiendo ritratti, che firmava con il nome della propria famiglia "Javacheff". Ivi, considerato apolide, era ai margini della società <ins>e si </ins>guadagn<ins>ò</ins> da vivere compiendo ritratti, che firmava con il nome della propria famiglia "Javacheff". La loro relazione inizia solo più tardi, quando Jeanne-Claude lascia il fidanzato, e poi marito, Philippe Planchon dopo la luna di miele poiché <del>resasi</del> conto di essere incinta dell'artista Christo, il quale frequentava la di lei sorella, Joyce. La loro relazione inizia solo più tardi, quando Jeanne-Claude lascia il fidanzato, e poi marito, Philippe Planchon dopo la luna di miele poiché <ins>si rese</ins> conto di essere incinta dell'artista Christo, il quale frequentava la di lei sorella, Joyce. La loro relazione inizia solo più tardi, quando Jeanne-Claude lascia il fidanzato, e poi marito, Philippe Planchon dopo la luna di miele poiché resasi conto di essere incinta dell'artista Christo, il quale frequentava <del>la di lei</del> sorella, Joyce. La loro relazione inizia solo più tardi, quando Jeanne-Claude lascia il fidanzato, e poi marito, Philippe Planchon dopo la luna di miele poiché resasi conto di essere incinta dell'artista Christo, il quale frequentava <ins>sua</ins> sorella, Joyce. Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su <del>degli </del>edifici, dei monumenti o dei paesaggi interi. Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su edifici, dei monumenti o dei paesaggi interi. Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su degli edifici,<del> dei</del> monumenti o dei paesaggi interi. Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su degli edifici, monumenti o dei paesaggi interi. Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su degli edifici, dei monumenti o <del>dei </del>paesaggi interi. Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su degli edifici, dei monumenti o paesaggi interi. Un bar australiano <del>Per</del> bar <del>si intende</del> un locale in grado di erogare secondo le licenze i seguenti servizi: Un bar australiano <ins>Il</ins> bar <ins>è</ins> un locale in grado di erogare secondo le licenze i seguenti servizi: Poco tempo dopo l'arrivo delle navi, in città si manifesta una strana epidemia, i malati presentano rigonfiamenti di colore nero sotto le ascelle e all'inguine, con perdita di sangue e presenza di pus inoltre le emorragie interne provocano dolori lancinanti e portano alla morte in pochi giorni e a volte nel giro di 24 ore. Il morbo è la famigerata peste nera o peste bubbonica<del> e q</del>uando i messinesi capiscono che la sua origine è da ricondursi all'arrivo delle navi genovesi queste ultime vengono scacciate al largo, ma ormai l'infezione è dilagante ed in poco tempo si diffonderà in tutta Europa con effetti devastanti fino al 1350, si calcola che circa un terzo della popolazione europea sia morto per effetto dell'epidemia. Poco tempo dopo l'arrivo delle navi, in città si manifesta una strana epidemia, i malati presentano rigonfiamenti di colore nero sotto le ascelle e all'inguine, con perdita di sangue e presenza di pus inoltre le emorragie interne provocano dolori lancinanti e portano alla morte in pochi giorni e a volte nel giro di 24 ore. Il morbo è la famigerata peste nera o peste bubbonica<ins>. Q</ins>uando i messinesi capiscono che la sua origine è da ricondursi all'arrivo delle navi genovesi queste ultime vengono scacciate al largo, ma ormai l'infezione è dilagante ed in poco tempo si diffonderà in tutta Europa con effetti devastanti fino al 1350, si calcola che circa un terzo della popolazione europea sia morto per effetto dell'epidemia. In programmazione, i puntatori sono valori di tipi speciali che rappresentano indirizzi di memoria di elementi del linguaggio di programmazione di un determinato tipo come variabili, oggetti e altre strutture dati o, in alcuni casi, sottoprogrammi. In generale, i puntatori <del>sono un meccanismo che </del>consent<del>e</del> l'indirizzamento indiretto nei linguaggi di programmazione ad alto livello; In programmazione, i puntatori sono valori di tipi speciali che rappresentano indirizzi di memoria di elementi del linguaggio di programmazione di un determinato tipo come variabili, oggetti e altre strutture dati o, in alcuni casi, sottoprogrammi. In generale, i puntatori consent<ins>ono</ins> l'indirizzamento indiretto nei linguaggi di programmazione ad alto livello; Queste operazione, insieme ad altre complementari come il r<del>af</del>forz<del>ament</del>o dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e la riqualificazione della laguna, dovrebbero permettere la difesa della città di Venezia da eventi estremi come le alluvioni e come il degrado morfologico, per il quale la laguna sta progressivamente cedendo al mare, e l'abbassamento del livello del suolo. Queste operazione, insieme ad altre complementari come il r<ins>in</ins>forzo dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e la riqualificazione della laguna, dovrebbero permettere la difesa della città di Venezia da eventi estremi come le alluvioni e come il degrado morfologico, per il quale la laguna sta progressivamente cedendo al mare, e l'abbassamento del livello del suolo. Buscate (Buscò nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 4.758 abitanti della provincia di Milano. Buscate (Buscò nel locale dialetto milanese) è un comune di 4.758 abitanti della provincia di Milano. Una proposizione subordinata è una proposizione che dipende dalla proposizione principale. Una proposizione subordinata<ins> (o secondaria)</ins> è una proposizione che dipende dalla proposizione principale. La nomina dello scrutatore di seggio viene effettuata tra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali o referendarie da parte della commissione elettorale comunale presso il comune di residenza degli aspiranti, e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Comunicazione della riunione è inserita due giorni prima nell'albo pretorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge 270/2005). Lo scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del sindaco attraverso un messo notificatore del comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene entro il 15º giorno antecedente alla votazione. L'<del>uffici</del>o di scrutatore di seggio è obbligatorio per le persone designate. La nomina dello scrutatore di seggio viene effettuata tra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali o referendarie da parte della commissione elettorale comunale presso il comune di residenza degli aspiranti, e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Comunicazione della riunione è inserita due giorni prima nell'albo pretorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge 270/2005). Lo scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del sindaco attraverso un messo notificatore del comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene entro il 15º giorno antecedente alla votazione. L'<ins>incaric</ins>o di scrutatore di seggio è obbligatorio per le persone designate. La nomina dello scrutatore di seggio viene effettuata tra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali o referendarie da parte della commissione elettorale comunale presso il comune di residenza degli aspiranti, e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Comunicazione della riunione è inserita due giorni prima nell'albo pretorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge 270/2005). Lo scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del sindaco attraverso un messo notificatore del comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene entro il 15º giorno antecedente alla votazione. L'ufficio di scrutatore <del>di seggio </del>è obbligatorio per le persone designate. La nomina dello scrutatore di seggio viene effettuata tra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali o referendarie da parte della commissione elettorale comunale presso il comune di residenza degli aspiranti, e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Comunicazione della riunione è inserita due giorni prima nell'albo pretorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge 270/2005). Lo scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del sindaco attraverso un messo notificatore del comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene entro il 15º giorno antecedente alla votazione. L'ufficio di scrutatore è obbligatorio per le persone designate. La nomina dello scrutatore di seggio viene effettuata tra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali o referendarie da parte della commissione elettorale comunale presso il comune di residenza degli aspiranti, e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Comunicazione della riunione è inserita due giorni prima nell'albo pretorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge 270/2005). Lo scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del sindaco attraverso un messo notificatore del comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene entro il 15º giorno antecedente alla votazione. L'ufficio di scrutatore di seggio è obbligatorio per le persone designate. <del>Lo scrutatore designato può rinunciare</del> per gravi e giustificati motivi<del> all'incarico</del>, comunicandolo entro 48 ore dalla notifica all'anagrafe (in forma scritta o per via telefonica). La nomina dello scrutatore di seggio viene effettuata tra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali o referendarie da parte della commissione elettorale comunale presso il comune di residenza degli aspiranti, e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Comunicazione della riunione è inserita due giorni prima nell'albo pretorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge 270/2005). Lo scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del sindaco attraverso un messo notificatore del comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene entro il 15º giorno antecedente alla votazione. L'ufficio di scrutatore di seggio è obbligatorio per le persone designate. <ins>�? possibile rinunciare all'incarico solo</ins> per gravi e giustificati motivi, comunicandolo entro 48 ore dalla notifica all'anagrafe (in forma scritta o per via telefonica). Sharantyr è un<del>a femmina </del>umana dai lunghi capelli castani e dagli occhi grigio-verde; Sharantyr è un<ins>'</ins>umana dai lunghi capelli castani e dagli occhi grigio-verde; Benché ancora nel 1972 fosse stata data alla stampe la raccolta di racconti Simultan (Simultan), a cui fu attribuito il Premio Anton Wildgang (Anton-Wildgangs-Preis), uno sfortunato incendio avvenuto durante il soggiorno nell'appartamento romano nella notte tra il 25 ed il 26 settembre 1973 ebbe conseguenze fatali per l'autrice, che si spense <del>poco più tardi, e precisamente </del>il 17 ottobre. Benché ancora nel 1972 fosse stata data alla stampe la raccolta di racconti Simultan (Simultan), a cui fu attribuito il Premio Anton Wildgang (Anton-Wildgangs-Preis), uno sfortunato incendio avvenuto durante il soggiorno nell'appartamento romano nella notte tra il 25 ed il 26 settembre 1973 ebbe conseguenze fatali per l'autrice, che si spense il 17 ottobre. Aprì subito la visita pastorale recandosi nei vari paesi della diocesi ed occupandosi molto dei luoghi sacri, in particolare dei monasteri, ai quali <del>profuse copiose somme, tant</del>o da lasciare considerevoli debiti alla sua morte. Aprì subito la visita pastorale recandosi nei vari paesi della diocesi ed occupandosi molto dei luoghi sacri, in particolare dei monasteri, ai quali <ins>donò tanto denar</ins>o da lasciare considerevoli debiti alla sua morte. In particolare si dedicò al seminario diocesano e ne modificò l'insegnamento, chiamando da Bagnoregio il professor don Pietro Artemi per la scuola di retorica, <del>ne curò</del> la pulizia dei locali e pensò ad ingrandirne il fabbricato con l'acquisto del palazzo Cristofari. In particolare si dedicò al seminario diocesano e ne modificò l'insegnamento, chiamando da Bagnoregio il professor don Pietro Artemi per la scuola di retorica, <ins>curando</ins> la pulizia dei locali e pensò ad ingrandirne il fabbricato con l'acquisto del palazzo Cristofari. In particolare si dedicò al seminario diocesano e ne modificò l'insegnamento, chiamando da Bagnoregio il professor don Pietro Artemi per la scuola di retorica, ne curò la pulizia dei locali e <del>pensò ad </del>ingrand<del>irne</del> il fabbricato con l'acquisto del palazzo Cristofari. In particolare si dedicò al seminario diocesano e ne modificò l'insegnamento, chiamando da Bagnoregio il professor don Pietro Artemi per la scuola di retorica, ne curò la pulizia dei locali e ingrand<ins>endo</ins> il fabbricato con l'acquisto del palazzo Cristofari. Ellen <del>Ellen è</del> la figlia del Dr. Madnar. Ellen <ins>�?</ins> la figlia del Dr. Madnar. Ellen viene liberata da Snake, mentre del fratello non si hanno altre notizie. Schneider <del>Schneider è</del> il capo della Resistenza. Ellen viene liberata da Snake, mentre del fratello non si hanno altre notizie. Schneider <ins>�?</ins> il capo della Resistenza. Adesso è un'agente della Resistenza ad Outer Heaven insieme al fratello maggiore Steve. Diane fornisce a Snake consigli su come affrontare i nemici. Jennifer Jennifer è un'agente della Resistenza <del>ch</del>e si è infiltrata in Outer Heaven come medico nel tentativo di liberare suo fratello, che è stato rapito ed è tenuto prigioniero da Dirty Duck. Adesso è un'agente della Resistenza ad Outer Heaven insieme al fratello maggiore Steve. Diane fornisce a Snake consigli su come affrontare i nemici. Jennifer Jennifer è un'agente della Resistenza<ins>,</ins> e si è infiltrata in Outer Heaven come medico nel tentativo di liberare suo fratello, che è stato rapito ed è tenuto prigioniero da Dirty Duck. Diane fornisce a Snake consigli su come affrontare i nemici. Jennifer Jennifer è un'agente della Resistenza che si è infiltrata in Outer Heaven come medico nel tentativo di liberare suo fratello<del>, che</del> è stato rapito ed è tenuto prigioniero da Dirty Duck. Diane fornisce a Snake consigli su come affrontare i nemici. Jennifer Jennifer è un'agente della Resistenza che si è infiltrata in Outer Heaven come medico nel tentativo di liberare suo fratello<ins>. Questi</ins> è stato rapito ed è tenuto prigioniero da Dirty Duck. Natale, Le Isole Borromeo e la Rocca di Angera - Guida storico artistica, Cinisello Balsamo 2000, pp. 155-156. <del>Link</del> esterni Natale, Le Isole Borromeo e la Rocca di Angera - Guida storico artistica, Cinisello Balsamo 2000, pp. 155-156. <ins>Collegamenti</ins> esterni la famiglia Soprano, i cui avi italiani sono originari di Avellino, vive nella città di Belleville (dov'è cresciuto <del>l'attore </del>Joe Pesci, vincitore dell'Oscar al miglior attore non protagonista quale Tommy la famiglia Soprano, i cui avi italiani sono originari di Avellino, vive nella città di Belleville (dov'è cresciuto Joe Pesci, vincitore dell'Oscar al miglior attore non protagonista quale Tommy Allievo di Adolf <del>Johann Peter </del>Erman, svolse importanti studi nel campo della filologia egizia. Allievo di Adolf Erman, svolse importanti studi nel campo della filologia egizia. Anche il supporto per l'hardware oggi è eccelle [...] roduttore avesse rilasciato il driver, è ancora necessario ricompilare il kernel, oppure attendere il rilascio di una nuova distribuzione o di un kernel precompilato con il supporto per quella periferica. Inoltre, alcune tipologie di periferiche (le più note sono i winmodem) difficilmente potranno essere supportate senza un intervento diretto dei produttori dell'hardware. A questo proposito, la comunità Linux suggerisce di acquistare solo hardware il cui produttore supporti direttamente Linux. <del>Si dice che u</del>na delle principali motivazioni che spinge la comunità che sviluppa Linux sia l'astio nei confronti di Microsoft, in particolare di Windows e Bill Gates. Anche il supporto per l'hardware oggi è eccelle [...] roduttore avesse rilasciato il driver, è ancora necessario ricompilare il kernel, oppure attendere il rilascio di una nuova distribuzione o di un kernel precompilato con il supporto per quella periferica. Inoltre, alcune tipologie di periferiche (le più note sono i winmodem) difficilmente potranno essere supportate senza un intervento diretto dei produttori dell'hardware. A questo proposito, la comunità Linux suggerisce di acquistare solo hardware il cui produttore supporti direttamente Linux. <ins>U</ins>na delle principali motivazioni che spinge la comunità che sviluppa Linux sia l'astio nei confronti di Microsoft, in particolare di Windows e Bill Gates. Certamente la Valle d'Aosta è <del>famos</del>a per le sue montagne che la contornano da tutte le parti. Certamente la Valle d'Aosta è <ins>not</ins>a per le sue montagne che la contornano da tutte le parti. Infatti per tutta la sua lunghezza separa le Alpi Pennine (a nord e ad est) dalle Alpi Graie (ad ovest ed a sud)<del> e questo</del> fino a giungere al fondo della val Ferret ove si trova il col Ferret. Infatti per tutta la sua lunghezza separa le Alpi Pennine (a nord e ad est) dalle Alpi Graie (ad ovest ed a sud) fino a giungere al fondo della val Ferret ove si trova il col Ferret. Una volta operata la riduzione fenomenologica del mondo, è possibile porre in questione la coscienza, intesa come io empirico, in rapporto al mondo e agli altri io, attraverso l'io trascendentale: l'unico soggetto che possa mettere in questione la coscienza stessa. L'io trascendentale di Husserl non è però né l'io trascendentale idealistico, che intende il mondo reale come prodotto dell' io trascendentale, né il soggetto trascendentale kantiano, il quale, secondo Husserl, costituendosi come condizione di possibilità della conoscenza dei fenomeni, lascia troppo spazio all'indagine delle scienze positive. Il problema della realtà del mondo è, dalla fenomenologia husserliana, sospeso attraverso l'epoché e non considerato pertinente al problema della struttura dell'io trascendentale. In Husserl, dunque, l'io trascendentale si costituisce come la condizione di possibilità dell'esistenza sia della coscienza, sia degli oggetti,<del> questi ultimi sia</del> materiali <del>ch</del>e ideali. Una volta operata la riduzione fenomenologica del mondo, è possibile porre in questione la coscienza, intesa come io empirico, in rapporto al mondo e agli altri io, attraverso l'io trascendentale: l'unico soggetto che possa mettere in questione la coscienza stessa. L'io trascendentale di Husserl non è però né l'io trascendentale idealistico, che intende il mondo reale come prodotto dell' io trascendentale, né il soggetto trascendentale kantiano, il quale, secondo Husserl, costituendosi come condizione di possibilità della conoscenza dei fenomeni, lascia troppo spazio all'indagine delle scienze positive. Il problema della realtà del mondo è, dalla fenomenologia husserliana, sospeso attraverso l'epoché e non considerato pertinente al problema della struttura dell'io trascendentale. In Husserl, dunque, l'io trascendentale si costituisce come la condizione di possibilità dell'esistenza sia della coscienza, sia degli oggetti, materiali e ideali. In una critica più lungimirante avrebbe potuto essere considerato <del>da subit</del>o un moderno Molière, ed invece per anni fu snobbato come autore "di serie B" dal gotha del teatro europeo (ad eccezione di quello francese) . In una critica più lungimirante avrebbe potuto essere considerato <ins>fin dall'inizi</ins>o un moderno Molière, ed invece per anni fu snobbato come autore "di serie B" dal gotha del teatro europeo (ad eccezione di quello francese) . A vivere nel Ranch Brannon c'è anche il nipote adolescente di Hud, Lonnie,<del> il</del> figlio del fratello deceduto di Hud che morì come risultato della sconsideratezza di Hud. A vivere nel Ranch Brannon c'è anche il nipote adolescente di Hud, Lonnie, figlio del fratello deceduto di Hud che morì come risultato della sconsideratezza di Hud. A vivere nel Ranch Brannon c'è anche il nipote adolescente di Hud, Lonnie, il figlio del fratello <del>deceduto </del>di Hud che morì come risultato della sconsideratezza di Hud. A vivere nel Ranch Brannon c'è anche il nipote adolescente di Hud, Lonnie, il figlio del fratello di Hud che morì come risultato della sconsideratezza di Hud. A vivere nel Ranch Brannon c'è anche il nipote adolescente di Hud, Lonnie, il figlio del fratello deceduto di Hud che morì come risultato della sconsideratezza di Hud. <del>Hud</del> crede che la morte di suo fratello sia la causa principale della rabbia e del risentimento di Homer verso di lui. A vivere nel Ranch Brannon c'è anche il nipote adolescente di Hud, Lonnie, il figlio del fratello deceduto di Hud che morì come risultato della sconsideratezza di Hud. <ins>Questi</ins> crede che la morte di suo fratello sia la causa principale della rabbia e del risentimento di Homer verso di lui. essa fugge bruscamente dal ranch, disgustata e demoralizzata dalla brutalità di Hud. Dopo aver lasciato Alma alla stazione dei pullman, Lonnie vede suo nonno ai lati della strada. Homer è caduto dal suo cavallo mentre faceva una ricognizione della sua proprietà. Hud sale in sella dietro Lonnie ed entrambi cercano di aiutare Homer, ma egli non sopravvive. Proprio alla fine, Homer accusa Hud di non vedere l'ora che lui muoia. Sebbene Lonnie all'inizio avesse idealizzato Hud per il suo fascino e la vivacità, <del>egli vie</del>ne poi disgustato da come Hud si comporta con Homer ed Alma. essa fugge bruscamente dal ranch, disgustata e demoralizzata dalla brutalità di Hud. Dopo aver lasciato Alma alla stazione dei pullman, Lonnie vede suo nonno ai lati della strada. Homer è caduto dal suo cavallo mentre faceva una ricognizione della sua proprietà. Hud sale in sella dietro Lonnie ed entrambi cercano di aiutare Homer, ma egli non sopravvive. Proprio alla fine, Homer accusa Hud di non vedere l'ora che lui muoia. Sebbene Lonnie all'inizio avesse idealizzato Hud per il suo fascino e la vivacità<ins>rima</ins>, ne poi disgustato da come Hud si comporta con Homer ed Alma. Proprio alla fine, Homer accusa Hud di non vedere l'ora che lui muoia. Sebbene Lonnie all'inizio avesse idealizzato Hud per il suo fascino e la vivacità, egli viene poi disgustato da come Hud si comporta con Homer ed Alma. Dopo il funerale di Homer, Lonnie lascia il ranch per allontanarsi da Hud, non sicuro se mai vi farà ritorno. Lonnie dice a Hud di mettere la metà della loro eredità in banca, poi se ne va. Per un momento, Hud sente il vuoto presente nella propria vita, vuoto che ha creato allontanando chiunque gli voleva bene<del>. M</del>a dopo un sorso di birra ed un momento di ripensamento, egli liquida la partenza di Lonnie con un cenno di disapprovazione ed un sorriso di indifferenza e ritorna alla casa dei Bannon, solo. Proprio alla fine, Homer accusa Hud di non vedere l'ora che lui muoia. Sebbene Lonnie all'inizio avesse idealizzato Hud per il suo fascino e la vivacità, egli viene poi disgustato da come Hud si comporta con Homer ed Alma. Dopo il funerale di Homer, Lonnie lascia il ranch per allontanarsi da Hud, non sicuro se mai vi farà ritorno. Lonnie dice a Hud di mettere la metà della loro eredità in banca, poi se ne va. Per un momento, Hud sente il vuoto presente nella propria vita, vuoto che ha creato allontanando chiunque gli voleva be<ins>, m</ins>nea dopo un sorso di birra ed un momento di ripensamento, egli liquida la partenza di Lonnie con un cenno di disapprovazione ed un sorriso di indifferenza e ritorna alla casa dei Bannon, solo. Proprio alla fine, Homer accusa Hud di non vedere l'ora che lui muoia. Sebbene Lonnie all'inizio avesse idealizzato Hud per il suo fascino e la vivacità, egli viene poi disgustato da come Hud si comporta con Homer ed Alma. Dopo il funerale di Homer, Lonnie lascia il ranch per allontanarsi da Hud, non sicuro se mai vi farà ritorno. Lonnie dice a Hud di mettere la metà della loro eredità in banca, poi se ne va. Per un momento, Hud sente il vuoto presente nella propria vita, vuoto che ha creato allontanando chiunque gli voleva bene. Ma dopo un sorso di birra ed un momento di ripensamento,<del> egli</del> liquida la partenza di Lonnie con un cenno di disapprovazione ed un sorriso di indifferenza e ritorna alla casa dei Bannon, solo. Proprio alla fine, Homer accusa Hud di non vedere l'ora che lui muoia. Sebbene Lonnie all'inizio avesse idealizzato Hud per il suo fascino e la vivacità, egli viene poi disgustato da come Hud si comporta con Homer ed Alma. Dopo il funerale di Homer, Lonnie lascia il ranch per allontanarsi da Hud, non sicuro se mai vi farà ritorno. Lonnie dice a Hud di mettere la metà della loro eredità in banca, poi se ne va. Per un momento, Hud sente il vuoto presente nella propria vita, vuoto che ha creato allontanando chiunque gli voleva bene. Ma dopo un sorso di birra ed un momento di ripensamento, liquida la partenza di Lonnie con un cenno di disapprovazione ed un sorriso di indifferenza e ritorna alla casa dei Bannon, solo. Starship Troopers - Fanteria dello spazio è un film di fantascienza e di guerra con componenti di altro genere (romantici, ma anche ironici-satirici oppure splatter) per il cinema del 1997, diretto da Paul Verhoeven. La pellicola è liberamente tratta dal romanzo Fanteria dello spazio (del 1959) di Robert A. Heinlein<del> e h</del>a avuto due seguiti: Starship Troopers - Fanteria dello spazio è un film di fantascienza e di guerra con componenti di altro genere (romantici, ma anche ironici-satirici oppure splatter) per il cinema del 1997, diretto da Paul Verhoeven. La pellicola è liberamente tratta dal romanzo Fanteria dello spazio (del 1959) di Robert A. Heinlein<ins>. H</ins>a avuto due seguiti: In Arena si svolsero numerosi concerti di opere non melodrammatiche (Messa di Requiem e Te Deum di Verdi, Stabat Mater di Gioachino Rossini) e balletti (Coppelia di Leo Delibes, Il lago dei cigni e La bella addormentata di Pëtr Il'i�? �?ajkovskij). Nel 1962 un incendio alla scenografia di Un ballo in maschera costrinse l'ente lirico a eliminare le ultime quattro opere della stagione. Per lo più sono rappresentata le opere che per le loro caratteristiche vengono oggi chiamate opere areniane, tipiche per maestosità, scene di massa e monumentalità. Il Comune di Verona, lo Stato Italiano e la Regione Veneto, oltre al pubblico pagante hanno contribuito, con le loro sovvenzioni, ad allargare, in decenni di recite, gli spettatori dell'opera. Dal 1976 l'Ente lirico veronese ha espanso la propria attività artistica allestendo da ottobre a maggio spettacoli sinfonici, lirici e di balletto al Teatro Filarmonico, ricostruito dopo la distruzione dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Grazie a questo, l'Ente ha istituito i Complessi Artistici e Tecnici stabili che danno vita agli spettacoli areniani. Nel 1998, a seguito del Decreto Legislativo n 367 del giugno 1996 l'ente lirico, inizialmente fondato nel fondato nel 1936, si è trasformato in Fondazione di diritto privato, dando così vita all'attuale Fondazione Arena di Verona che è diventata effettiva dal 22 giugno 1998. In correlazione con il festival nel giugno 2012 è stato fondato il museo dell'opera: AMO, che presenta la storia della lirica e la struttura di un'opera. Il Festival compie 100 anni celebrando l'apertura della Stagione lirica del 2013, il 14 giugno, con un'avveniristica messa in scena di Aida diretta da La Fura dels Baus e riproponendo la ricostruzione dell'Aida originale (con l'Aida edizione storica 1913 curata da Gianfranco De Bosio) proprio il 10 agosto. Essendo anche il bicentenario verdiano e wagneriano vengono proposte per lo più opere di Giuseppe Verdi e tenuto un gala in onore di Wagner (la cui ultima opera eseguita in Arena risale ad un Lohengrin nel 1963). In Arena si svolsero numerosi concerti di opere non melodrammatiche (Messa di Requiem e Te Deum di Verdi, Stabat Mater di Gioachino Rossini) e balletti (Coppelia di Leo Delibes, Il lago dei cigni e La bella addormentata di Pëtr Il'i�? �?ajkovskij). Nel 1962 un incendio alla scenografia di Un ballo in maschera costrinse l'ente lirico a eliminare le ultime quattro opere della stagione. Per lo più sono rappresentata le opere che per le loro caratteristiche vengono oggi chiamate opere areniane, tipiche per maestosità, scene di massa e monumentalità. Il Comune di Verona, lo Stato Italiano e la Regione Veneto, oltre al pubblico pagante hanno contribuito, con le loro sovvenzioni, ad allargare, in decenni di recite, gli spettatori dell'opera. Dal 1976 l'Ente lirico veronese ha espanso la propria attività artistica allestendo da ottobre a maggio spettacoli sinfonici, lirici e di balletto al Teatro Filarmonico, ricostruito dopo la distruzione dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Grazie a questo, l'Ente ha istituito i Complessi Artistici e Tecnici stabili che danno vita agli spettacoli areniani. Nel 1998, a seguito del Decreto Legislativo n 367 del giugno 1996 l'ente lirico, inizialmente fondato nel fondato nel 1936, si è trasformato in Fondazione di diritto privato, dando così vita all'attuale Fondazione Arena di Verona che è diventata effettiva dal 22 giugno 1998. In correlazione con il festival nel giugno 2012 è stato fondato il museo dell'opera: AMO, che presenta la storia della lirica e la struttura di un'opera. Il Festival compie 100 anni celebrando l'apertura della Stagione lirica del 2013, il 14 giugno, con un'avveniristica messa in scena di Aida diretta da La Fura dels Baus e riproponendo la ricostruzione dell'Aida originale (con l'Aida edizione storica 1913 curata da Gianfranco De Bosio) proprio il 10 agosto. Essendo anche il bicentenario verdiano e wagneriano vengono proposte per lo più opere di Giuseppe Verdi e tenuto un gala in onore di <ins>Richard </ins>Wagner (la cui ultima opera eseguita in Arena risale ad un Lohengrin nel 1963). Fu compilata a partire <del>dagli anni sessanta del XIII secolo</del> e l'autore continuò a lavorarci fino alla sua morte, avvenuta nel 1298. Fu compilata a partire <ins>circa dall'anno 1260</ins> e l'autore continuò a lavorarci fino alla sua morte, avvenuta nel 1298. A questa specifica avevano lavorato due anni la NASA e l'USAF, oltre che alcune industrie aerospaziali, e si prevedeva che entro nove anni vi sarebbero state in servizio le prime 30 macchine. Non passò molto tempo che la specifica fu rielaborata, con la richiesta di una velocità supersonica sostenuta per penetrare per 1600 km (1000 miglia) in territorio nemico. Non passarono che pochi altri mesi e già nel luglio 1955 venne richiesto un ulteriore aumento delle prestazioni<del>, e i</del>l progetto, chiamato ora WS-110A (WS per Weapon System, sistema d'arma), venne anche denominato CPB (Chemically Powered Bomber), cioè bombardiere a propulsione chimica. A questa specifica avevano lavorato due anni la NASA e l'USAF, oltre che alcune industrie aerospaziali, e si prevedeva che entro nove anni vi sarebbero state in servizio le prime 30 macchine. Non passò molto tempo che la specifica fu rielaborata, con la richiesta di una velocità supersonica sostenuta per penetrare per 1600 km (1000 miglia) in territorio nemico. Non passarono che pochi altri mesi e già nel luglio 1955 venne richiesto un ulteriore aumento delle prestazioni<ins>. I</ins>l progetto, chiamato ora WS-110A (WS per Weapon System, sistema d'arma), venne anche denominato CPB (Chemically Powered Bomber), cioè bombardiere a propulsione chimica. Alla fase finale del concorso parteciparono la Boeing e la N.A.A., e quest'ultima aveva elaborato il modello NA-239, con tanto di simulacro (ufficialmente il 12 settembre 1955). La rapidità degli sviluppi aveva portato un aereo che, come è facile immaginare, superava di molto le specifiche, anche perché già esisteva il bombardiere supersonico B-58 Hustler da Mach 2,2. La progettazione venne influenzata dalle specifiche dell'USAF, che era ancora una volta intenzionata a chiedere prestazioni superiori, stavolta con una velocità di Mach 3 in crociera<del>. Un</del>a variante da ricognizione, WS-110L, venne presto lasciata decadere dopo essere stata inizialmente richiesta a sua volta. Alla fase finale del concorso parteciparono la Boeing e la N.A.A., e quest'ultima aveva elaborato il modello NA-239, con tanto di simulacro (ufficialmente il 12 settembre 1955). La rapidità degli sviluppi aveva portato un aereo che, come è facile immaginare, superava di molto le specifiche, anche perché già esisteva il bombardiere supersonico B-58 Hustler da Mach 2,2. La progettazione venne influenzata dalle specifiche dell'USAF, che era ancora una volta intenzionata a chiedere prestazioni superiori, stavolta con una velocità di Mach 3 in crociera<ins>, mentre l</ins>a variante da ricognizione, WS-110L, venne presto lasciata decadere dopo essere stata inizialmente richiesta a sua volta. La fusoliera, a sezione pressoché circolare e caratterizzata da una raffinatissima aerodinamica, andava a rastremarsi dolcemente sopra l'ala, la quale, dotata di una struttura a delta semplice, con estremità acute, aveva una pianta a triangolo rettangolo quasi perfetta. I comandi di volo erano variamente suddivisi, con degli elevoni sulle ali interne, flaps sulle alette canard, piani di coda quasi totalmente mobili, perfettamente verticali e paralleli tra di loro. I motori da soli meritavano più di una nota, essendo gli YJ93 macchine termodinamiche particolari. Esse formavano un'autentica batteria di 6 reattori sistemati tutti allineati fianco a fianco, nella parte posteriore della fusoliera e tra le derive verticali. <del>Ess</del>i <del>e</del>ra<del>no</del> turboreattori relativamente convenzionali (provvisti però di un "augmentor", un postbruciatore, modulabile), ma non essendo a ciclo variabile erano vulnerabili al surriscaldamento dovuto alle altissime velocità di cui il B-70 era capace. La fusoliera, a sezione pressoché circolare e caratterizzata da una raffinatissima aerodinamica, andava a rastremarsi dolcemente sopra l'ala, la quale, dotata di una struttura a delta semplice, con estremità acute, aveva una pianta a triangolo rettangolo quasi perfetta. I comandi di volo erano variamente suddivisi, con degli elevoni sulle ali interne, flaps sulle alette canard, piani di coda quasi totalmente mobili, perfettamente verticali e paralleli tra di loro. I motori da soli meritavano più di una nota, essendo gli YJ93 macchine termodinamiche particolari. Esse formavano un'autentica batteria di 6 reattori sistemati tutti allineati fianco a fianco, nella parte posteriore della fusoliera e tra le derive verticali. <ins>S</ins>i <ins>t</ins>ra<ins>ttava di</ins> turboreattori relativamente convenzionali (provvisti però di un "augmentor", un postbruciatore, modulabile), ma non essendo a ciclo variabile erano vulnerabili al surriscaldamento dovuto alle altissime velocità di cui il B-70 era capace. A seguito dell'abbattimento dell'U-2 pilotato da Gary Powers, le certezze residue circa l'utilità dell'XB-70 come bombardiere vennero messe in dubbio, e il progetto XB-70 venne tramutato in un programma di ricerca aerodinamica avanzata, propulsione e altri aspetti legati ai grandi aerei supersonici, in particolare al programma statunitense SST. I progetti iniziali prevedevano la costruzione di tre aerei, ognuno dei quali incorporava le modifiche derivate dall'esperienza acquisita dai collaudi dell'aereo precedente, ma il programma venne interrotto<del>,</del> quando erano stati realizzati solo i due primi prototipi<del>, nel luglio 1964</del>. A seguito dell'abbattimento dell'U-2 pilotato da Gary Powers, le certezze residue circa l'utilità dell'XB-70 come bombardiere vennero messe in dubbio, e il progetto XB-70 venne tramutato in un programma di ricerca aerodinamica avanzata, propulsione e altri aspetti legati ai grandi aerei supersonici, in particolare al programma statunitense SST. I progetti iniziali prevedevano la costruzione di tre aerei, ognuno dei quali incorporava le modifiche derivate dall'esperienza acquisita dai collaudi dell'aereo precedente, ma il programma venne interrotto<ins> nel luglio 1964</ins> quando erano stati realizzati solo i due primi prototipi. L'indianizzazione fu ritenuta un vero e proprio processo di civilizzazione, in cui i popoli locali erano grossomodo recipienti passivi, oltre che dai teorici della "Grande India", come Majumdar (che formularono ipotesi di evangelizzazione su larga scala da parte di bramini o colonizzazione vera e propria da parte di gruppi di indiani, della casta dei mercanti o dei guerrieri), dalla generazione di studiosi che si occuparono della decifrazione delle culture del sudest asiatico in epoca coloniale, come Coedès, autore di Les états hindouisés d'Indochine et d'Indonésie, e nelle sintesi di lavori precedenti come la monumentale A history of Southeast Asia di D.G.E.Hall. Il concetto venne sottoposto a una revisione critica nei decenni successivi da autori come Mabbett, che indicò anche l'opportunità di evitare la percezione della cultura indiana come un monolite omogeneo che gli appariva caratteristica dei sanscritisti. L'indianizzazione fu ritenuta un vero e proprio processo di civilizzazione, in cui i popoli locali erano grossomodo recipienti passivi, oltre che dai teorici della "Grande India", come Majumdar (che formularono ipotesi di evangelizzazione su larga scala da parte di bramini o colonizzazione vera e propria da parte di gruppi di indiani, della casta dei mercanti o dei guerrieri), dalla generazione di studiosi che si occuparono della decifrazione delle culture del sudest asiatico in epoca coloniale, come Coedès, autore di Les états hindouisés d'Indochine et d'Indonésie, e nelle sintesi di lavori precedenti come la monumentale A history of Southeast Asia di D.G.E.Hall. Il concetto <ins>di indianizzazione </ins>venne sottoposto a una revisione critica nei decenni successivi da autori come Mabbett, che indicò anche l'opportunità di evitare la percezione della cultura indiana come un monolite omogeneo che gli appariva caratteristica dei sanscritisti. Un rapporto comunque indiretto con culture e regni indiani è testimoniato dal fatto che mai i regnanti khmer si rivolsero direttamente a corrispettivi indiani per approvazione o aiuto, al contrario di quanto ad esempio successe tra Vietnam e Cina. Il processo è riassunto come in altri stati del sudest asiatico da un mito fondatore: il matrimonio tra una principessa n�?ga e un principe straniero, il bramino Kaundinya, da cui sarebbe originato il popolo cambogiano. <del>R</del>iportato nelle cronache cinesi che parlano di Funan<del>,</del> è un mito di origine indiana cui è facile attribuire diversi significati altamente simbolici (unione tra natura e cultura, luna e sole e via dicendo, oltre al fondamentale ciclo delle acque cui sono collegati i naga). Un rapporto comunque indiretto con culture e regni indiani è testimoniato dal fatto che mai i regnanti khmer si rivolsero direttamente a corrispettivi indiani per approvazione o aiuto, al contrario di quanto ad esempio successe tra Vietnam e Cina. Il processo è riassunto come in altri stati del sudest asiatico da un mito fondatore: il matrimonio tra una principessa n�?ga e un principe straniero, il bramino Kaundinya, da cui sarebbe originato il popolo cambogiano. <ins>Viene r</ins>iportato nelle cronache cinesi che parlano di Funan<ins> ed</ins> è un mito di origine indiana cui è facile attribuire diversi significati altamente simbolici (unione tra natura e cultura, luna e sole e via dicendo, oltre al fondamentale ciclo delle acque cui sono collegati i naga). Nel caso l'impianto sia dotato esclusivamente di un bacino di monte e un bacino di valle (senza dunque una componente "fluente"), la centrale viene detta centrale idroelettrica a [...] i impianti è altresì possibile sfruttare la reversibilità di talune turbine, come ad esempio la Turbina Kaplan, che nel suo funzionamento inverso funziona da pompa, riducendo i costi di impianto e di manutenzione, a fronte di una accettabile perdita di rendimento. L'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è da classificarsi a tutti gli effetti come energia rinnovabile in quanto, almeno in teoria, l'acqua può essere riutilizzata infinite volte per lo stesso scopo senza depauperamento. Tutto ciò é vero se si mantiene costante il volume degli afflussi integrali annuo negli anni che si susseguono. Tale volume dipende sia dalle precipitazioni meteoriche sia dall'entità dell'evaporazione che inevitabilmente il soleggiamento, soprattutto estivo, provoca sulla superficie degli invasi. Pertanto eventuali periodi di siccità potrebbero rivelarsi estremamente nocivi per la conservazione di questa preziosa risorsa che é l'acqua. Altro problema, da questo punto di vista, può essere comportato dal progressivo interrimento cui inevitabilmente vanno incontro, nel tempo, i bacini di accumulo. Per evitare ciò, questi devono essere periodicamente dragati. Problemi ambientali possono essere costituiti dal fatto che gli sbarramenti (dighe) <del>creano il blocco de</del>l trasporto solido dei fiumi (sabbie e ghiaie) alterando l'equilibrio tra l'apporto solido e l'attività erosiva nel corso d'acqua a valle (erosione del letto del fiume e, talvolta, "taglio dei meandri" per la maggiore velocità) fino al mare dove, per il diminuito o nullo apporto solido si assiste al fenomeno dell'erosione delle coste. Nel caso l'impianto sia dotato esclusivamente di un bacino di monte e un bacino di valle (senza dunque una componente "fluente"), la centrale viene detta centrale idroelettrica a [...] i impianti è altresì possibile sfruttare la reversibilità di talune turbine, come ad esempio la Turbina Kaplan, che nel suo funzionamento inverso funziona da pompa, riducendo i costi di impianto e di manutenzione, a fronte di una accettabile perdita di rendimento. L'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è da classificarsi a tutti gli effetti come energia rinnovabile in quanto, almeno in teoria, l'acqua può essere riutilizzata infinite volte per lo stesso scopo senza depauperamento. Tutto ciò é vero se si mantiene costante il volume degli afflussi integrali annuo negli anni che si susseguono. Tale volume dipende sia dalle precipitazioni meteoriche sia dall'entità dell'evaporazione che inevitabilmente il soleggiamento, soprattutto estivo, provoca sulla superficie degli invasi. Pertanto eventuali periodi di siccità potrebbero rivelarsi estremamente nocivi per la conservazione di questa preziosa risorsa che é l'acqua. Altro problema, da questo punto di vista, può essere comportato dal progressivo interrimento cui inevitabilmente vanno incontro, nel tempo, i bacini di accumulo. Per evitare ciò, questi devono essere periodicamente dragati. Problemi ambientali possono essere costituiti dal fatto che gli sbarramenti (dighe) <ins>bloccano i</ins>l trasporto solido dei fiumi (sabbie e ghiaie) alterando l'equilibrio tra l'apporto solido e l'attività erosiva nel corso d'acqua a valle (erosione del letto del fiume e, talvolta, "taglio dei meandri" per la maggiore velocità) fino al mare dove, per il diminuito o nullo apporto solido si assiste al fenomeno dell'erosione delle coste. Il re Giovanni II aveva avuto un figlio da Anna de Mendonça, una delle dame di compag [...] difesa e nella promozione della religione cattolica, mentre Manuele inviò al papa pietre preziose ed animali rari, in special modo al papa Leone X. Il terzo matrimonio e la morte Rimasto vedovo, nel 1517, nel 1518, Manuele sposò in terze nozze, Eleonora d'Asburgo, figlia di Filippo il Bello e di Giovanna la Pazza, quindi nipote delle sue prime due mogli. Manuele morì a Lisbona il 13 dicembre del 1521 e fu inumato nel Monastero di Jerónimos, che lui aveva fatto costruire. Discendenza Manuele dalla prima moglie, Isabella, ebbe un figlio: Michele della Pace d'Aviz (1498 �?? 1500), che fu riconosciuto dalle Cortes come erede presuntivo dei regni dei nonni materni, Castiglia ed Aragona e Leon. <del>Manuele </del>dalla seconda moglie, Maria, ebbe 10 figli: Il re Giovanni II aveva avuto un figlio da Anna de Mendonça, una delle dame di compag [...] difesa e nella promozione della religione cattolica, mentre Manuele inviò al papa pietre preziose ed animali rari, in special modo al papa Leone X. Il terzo matrimonio e la morte Rimasto vedovo, nel 1517, nel 1518, Manuele sposò in terze nozze, Eleonora d'Asburgo, figlia di Filippo il Bello e di Giovanna la Pazza, quindi nipote delle sue prime due mogli. Manuele morì a Lisbona il 13 dicembre del 1521 e fu inumato nel Monastero di Jerónimos, che lui aveva fatto costruire. Discendenza Manuele dalla prima moglie, Isabella, ebbe un figlio: Michele della Pace d'Aviz (1498 �?? 1500), che fu riconosciuto dalle Cortes come erede presuntivo dei regni dei nonni materni, Castiglia ed Aragona e Leon. dalla seconda moglie, Maria, ebbe 10 figli: Michele della Pace d'Aviz (1498 �?? 1500), che fu riconosciuto dalle Cortes come erede presuntivo dei regni dei nonni materni, Castiglia ed Aragona e Leon. Manuele dalla seconda moglie, Maria, ebbe 10 figli: Giovanni III del Portogallo (1502 �?? 1554), futuro re del Portogallo; Isabella del Portogallo (1503 �?? 1539), che sposò il cugino, l'imperatore Carlo V; Beatrice (1504 �?? 1538), che sposò il duca di Savoia, Carlo III; Luigi, duca di Beja (1506 �?? 1555); Ferdinando (1507 �?? 1534); Alfonso, cardinale (1509 �?? 540); Maria (1511 �?? 1513); Enrico I del Portogallo (1512 �?? 1580), cardinale, che regnerà per un breve periodo; Eduardo (1515 �?? 1540), duca di Guimarães, sposato con Isabella di Braganza; Antonio (1516). <del>Manuele </del>dalla terza moglie, Eleonora, ebbe 2 figli: Michele della Pace d'Aviz (1498 �?? 1500), che fu riconosciuto dalle Cortes come erede presuntivo dei regni dei nonni materni, Castiglia ed Aragona e Leon. Manuele dalla seconda moglie, Maria, ebbe 10 figli: Giovanni III del Portogallo (1502 �?? 1554), futuro re del Portogallo; Isabella del Portogallo (1503 �?? 1539), che sposò il cugino, l'imperatore Carlo V; Beatrice (1504 �?? 1538), che sposò il duca di Savoia, Carlo III; Luigi, duca di Beja (1506 �?? 1555); Ferdinando (1507 �?? 1534); Alfonso, cardinale (1509 �?? 540); Maria (1511 �?? 1513); Enrico I del Portogallo (1512 �?? 1580), cardinale, che regnerà per un breve periodo; Eduardo (1515 �?? 1540), duca di Guimarães, sposato con Isabella di Braganza; Antonio (1516). dalla terza moglie, Eleonora, ebbe 2 figli: Le ALn 772 sono mezzi nati dall'esperienza maturata da Fiat sulle prime automotrici <del>fatte </del>realizza<del>r</del>e dal governo fascista di Benito Mussolini, le ATR 100 e le successive Littorine ALn 56 e ALn 556. Le ALn 772 sono mezzi nati dall'esperienza maturata da Fiat sulle prime automotrici realizza<ins>t</ins>e dal governo fascista di Benito Mussolini, le ATR 100 e le successive Littorine ALn 56 e ALn 556. Con l'aumento della richiesta di trasporto passeggeri e l'incremento del traffico turistico, avvenuto negli anni quaranta a seguito delle iniziative statali per le "villeggiature popolari" e della massificazione del mezzo ferroviario, l'amministrazione FS si trovò in condizione di dover costruire una nuova famiglia di rotabili più veloci e confortevoli, per affiancare le Littorine esistenti e offrire servizi di tipo Direttissimo e Rapido. Vista la quantità di veicoli necessaria, piuttosto che procedere all'acquisto di diversi veicoli di vecchia concezione si <del>decise di procedere alla scelta</del> di un mezzo "unificato", in grado di servire con diversi profili di missione e con possibilità di essere riparato col minimo sforzo grazie alla disponibilità di pezzi di ricambio sempre uguali (fatto ancora piuttosto raro per l'epoca). Con l'aumento della richiesta di trasporto passeggeri e l'incremento del traffico turistico, avvenuto negli anni quaranta a seguito delle iniziative statali per le "villeggiature popolari" e della massificazione del mezzo ferroviario, l'amministrazione FS si trovò in condizione di dover costruire una nuova famiglia di rotabili più veloci e confortevoli, per affiancare le Littorine esistenti e offrire servizi di tipo Direttissimo e Rapido. Vista la quantità di veicoli necessaria, piuttosto che procedere all'acquisto di diversi veicoli di vecchia concezione si <ins>puntò su</ins> di un mezzo "unificato", in grado di servire con diversi profili di missione e con possibilità di essere riparato col minimo sforzo grazie alla disponibilità di pezzi di ricambio sempre uguali (fatto ancora piuttosto raro per l'epoca). Nonostante il Dassault Mirage IIIC si fosse dimostrato di gran lunga il velivolo più efficace nel ruolo di velivolo per la supremazia aerea, tanto che dopo un breve periodo il F-4 Phantom II fu sostituito nel ruolo di intercettore dal ben più vecchio Dassault Mirage, il suo raggio di azione limitato, ne imponeva alcuni limiti nell'utilizzo <del>di questo velivolo </del>come cacciabombardiere. Nonostante il Dassault Mirage IIIC si fosse dimostrato di gran lunga il velivolo più efficace nel ruolo di velivolo per la supremazia aerea, tanto che dopo un breve periodo il F-4 Phantom II fu sostituito nel ruolo di intercettore dal ben più vecchio Dassault Mirage, il suo raggio di azione limitato, ne imponeva alcuni limiti nell'utilizzo come cacciabombardiere. Pensieri, il capolavoro incompiuto del filosofo Blaise Pascal. Pensieri,<del> un'opera</del> di Giacomo Leopardi. Pensieri, il capolavoro incompiuto del filosofo Blaise Pascal. Pensieri, di Giacomo Leopardi. Silvano Piovanelli figura nel numero dei più illustri discepoli del <del>Servo di Dio il </del>cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze, da cui ricevette l'ordinazione sacerdotale nel Duomo di Santa Maria del Fiore e che gli fu maestro di vita e di fede fin dagli esordi della carriera ecclesiastica. Silvano Piovanelli figura nel numero dei più illustri discepoli del cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze, da cui ricevette l'ordinazione sacerdotale nel Duomo di Santa Maria del Fiore e che gli fu maestro di vita e di fede fin dagli esordi della carriera ecclesiastica. Nel giugno 2008 il Comune di Castrovillari ha deliberato in merito alla promozione dello Scec, seguito a settembre dal Comune di Scandale. <del>�? da precisare comunque che l'A</del>rcivescovo di Crotone-Santa Severina Mons. Domenico Graziani, in quanto Presidente Nazionale del comitato scientifico di Arcipelago Scec è attualmente impegnato a promuovere l'utilizzo dello Scec nella sua diocesi attraverso incontri pubblici (Quotidiano della Calabria del 23 giugno 2008 e del 9 agosto 2008, Il Crotonese del 31 maggio 2008). Nel giugno 2008 il Comune di Castrovillari ha deliberato in merito alla promozione dello Scec, seguito a settembre dal Comune di Scandale. <ins>L'a</ins>rcivescovo di Crotone-Santa Severina Mons. Domenico Graziani, in quanto Presidente Nazionale del comitato scientifico di Arcipelago Scec è attualmente impegnato a promuovere l'utilizzo dello Scec nella sua diocesi attraverso incontri pubblici (Quotidiano della Calabria del 23 giugno 2008 e del 9 agosto 2008, Il Crotonese del 31 maggio 2008). Questo tipo di visione è stato reso possibile <del>tramite</del> una rappresentazione distorta, non sempre intenzionale ma comunque fattuale, dell'Oriente (vicino, medio ed estremo). Questo tipo di visione è stato reso possibile <ins>da</ins> una rappresentazione distorta, non sempre intenzionale ma comunque fattuale, dell'Oriente (vicino, medio ed estremo). si comincia da Dante per passare a Shakespeare, Byron, Napoleone, Henry Kissinger e così via; <del>questo tipo di</del> rappresentazione non è quindi circoscrivibile a un solo paese, ma a un'intera cultura. si comincia da Dante per passare a Shakespeare, Byron, Napoleone, Henry Kissinger e così via; <ins>tale</ins> rappresentazione non è quindi circoscrivibile a un solo paese, ma a un'intera cultura. questo tipo di rappresentazione non è quindi circoscrivibile a un solo paese, ma a un'intera cultura. Said spiega che questo processo <del>è stato reso possibile attraverso</del> una conoscenza superficiale di ciò che è in effetti l'Oriente. questo tipo di rappresentazione non è quindi circoscrivibile a un solo paese, ma a un'intera cultura. Said spiega che questo processo <ins>si è realizzato mediante</ins> una conoscenza superficiale di ciò che è in effetti l'Oriente. Ciare in <del>lingua lombarda, variante</del> brescian<del>a</del>) è un comune italiano di 18,841 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. Ciare in <ins>dialetto</ins> brescian<ins>o</ins>) è un comune italiano di 18,841 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. Una differenza sostanziale è nel fatto che Himeko si dimostra <del>sin da </del>subito gentile e disponibile con Kojiro, mentre Isabel ha (almeno inizialmente e solo nel manga) un carattere capriccioso e autoritario. Una differenza sostanziale è nel fatto che Himeko si dimostra subito gentile e disponibile con Kojiro, mentre Isabel ha (almeno inizialmente e solo nel manga) un carattere capriccioso e autoritario. Ci sono due aeroporti internazionali a Tokyo<del>, e sono</del>: Ci sono due aeroporti internazionali a Tokyo: Le principali direttive aziendali sono volte alla creazione di una vettura che possa offrire quattro posti comodi (al posto del tradizionale 2+2) con un bagagliaio di buona capienza. <del>Ciò, p</del>er combattere la concorrenza delle berline sportive compatte (come la BMW 2002) che offrendo similari prestazioni e maggiore versatilità d'uso, stavano raccogliendo un considerevole successo in tutta Europa. Le principali direttive aziendali sono volte alla creazione di una vettura che possa offrire quattro posti comodi (al posto del tradizionale 2+2) con un bagagliaio di buona capienza. <ins>L'obiettivo </ins>er<ins>a</ins> combattere la concorrenza delle berline sportive compatte (come la BMW 2002) che offrendo similari prestazioni e maggiore versatilità d'uso, stavano raccogliendo un considerevole successo in tutta Europa. In alcuni siti sono stati ritrovati degli altari sacrificali e si è ormai certi che l'insieme architettonico dei pozzi fu concepito per celebrare particolari riti propri del misterioso culto dell'acqua sacra. Struttura architettonica delle Fonti sacre <del>La struttura a</del>ddossata alla vena sorgiva solitamente <del>è </del>composta da un ambiente architravato delimitato da lastre di pietra finemente lavorate o da un pozzetto preceduto da una piccola scalinata. In alcuni siti sono stati ritrovati degli altari sacrificali e si è ormai certi che l'insieme architettonico dei pozzi fu concepito per celebrare particolari riti propri del misterioso culto dell'acqua sacra. Struttura architettonica delle Fonti sacre <ins>A</ins>ddossata alla vena sorgiva<ins>, la struttura della fonte sacra è</ins> solitamente composta da un ambiente architravato delimitato da lastre di pietra finemente lavorate o da un pozzetto preceduto da una piccola scalinata. Altri artisti che si sono cimentati con il genere sono Giacomo Gates, Kurt Elling, Al Jarreau, e i Manhattan Transfer che hanno registrato un album <del>con lo stesso titol</del>o. Altri artisti che si sono cimentati con il genere sono Giacomo Gates, Kurt Elling, Al Jarreau, e i Manhattan Transfer che hanno registrato un album <ins>omonim</ins>o. Dopo poco tempo, scoprendosi incinta (ma se lo sentiva "dentro" <del>da subit</del>o) decide di portare a termine la gravidanza e di tenere il bambino, e dopo qualche mese, con un pancione evidente, si recherà al posto lavoro di Ivan, per palesargli la cosa. Dopo poco tempo, scoprendosi incinta (ma se lo sentiva "dentro" <ins>fin dall'inizi</ins>o) decide di portare a termine la gravidanza e di tenere il bambino, e dopo qualche mese, con un pancione evidente, si recherà al posto lavoro di Ivan, per palesargli la cosa. Dopo la visione del programma, Earl comincia a riflettere sulla sua vita e sulla sua condotta, arrivando a concludere che le sue numerosissime cattive azioni sono la causa di questa sua grave situazione e decide perciò di rimediare. Stila una lista (composta da circa 260 punti, anche se altri ne verranno poi aggiunti nel corso degli episodi e solitamente subito risolti) di tutte le azioni cattive commesse nella sua vita, cercando di rimediare una a una a tutte le sue colpe <del>e di</del> poter vivere finalmente una vita tranquilla e pulita. Dopo la visione del programma, Earl comincia a riflettere sulla sua vita e sulla sua condotta, arrivando a concludere che le sue numerosissime cattive azioni sono la causa di questa sua grave situazione e decide perciò di rimediare. Stila una lista (composta da circa 260 punti, anche se altri ne verranno poi aggiunti nel corso degli episodi e solitamente subito risolti) di tutte le azioni cattive commesse nella sua vita, cercando di rimediare una a una a tutte le sue colpe <ins>per</ins> poter vivere finalmente una vita tranquilla e pulita. Stila una lista (composta da circa 260 punti, anche se altri ne verranno poi aggiunti nel corso degli episodi e solitamente subito risolti) di tutte le azioni cattive commesse nella sua vita, cercando di rimediare una a una a tutte le sue colpe e di poter vivere finalmente una vita tranquilla e pulita. Nel motel dove si trasferisce a vivere insieme a suo fratello Randy, Earl incontra Catalina, una giovane <del>donna messicana </del>immigrata clandestina addetta alle pulizie dell'albergo, che stringe subito una forte amicizia con i due fratelli, e promette di aiutare Earl nel suo compito. Stila una lista (composta da circa 260 punti, anche se altri ne verranno poi aggiunti nel corso degli episodi e solitamente subito risolti) di tutte le azioni cattive commesse nella sua vita, cercando di rimediare una a una a tutte le sue colpe e di poter vivere finalmente una vita tranquilla e pulita. Nel motel dove si trasferisce a vivere insieme a suo fratello Randy, Earl incontra Catalina, una giovane immigrata clandestina <ins>messicana </ins>addetta alle pulizie dell'albergo, che stringe subito una forte amicizia con i due fratelli, e promette di aiutare Earl nel suo compito. Stila una lista (composta da circa 260 punti, anche se altri ne verranno poi aggiunti nel corso degli episodi e solitamente subito risolti) di tutte le azioni cattive commesse nella sua vita, cercando di rimediare una a una a tutte le sue colpe e di poter vivere finalmente una vita tranquilla e pulita. Nel motel dove si trasferisce a vivere insieme a suo fratello Randy, Earl incontra Catalina, una giovane donna messicana immigrata clandestina addetta alle pulizie<del> dell'albergo</del>, che stringe subito una forte amicizia con i due fratelli, e promette di aiutare Earl nel suo compito. Stila una lista (composta da circa 260 punti, anche se altri ne verranno poi aggiunti nel corso degli episodi e solitamente subito risolti) di tutte le azioni cattive commesse nella sua vita, cercando di rimediare una a una a tutte le sue colpe e di poter vivere finalmente una vita tranquilla e pulita. Nel motel dove si trasferisce a vivere insieme a suo fratello Randy, Earl incontra Catalina, una giovane donna messicana immigrata clandestina addetta alle pulizie, che stringe subito una forte amicizia con i due fratelli, e promette di aiutare Earl nel suo compito. Inizialmente la cartolina era un cartoncino rigido di <del>dimensioni </del>11,4�? Inizialmente la cartolina era un cartoncino rigido di 11,4�? Inizialmente la cartolina era un cartoncino rigido di dimensioni 11,4�?8 cm co<del>n l'effigie de</del>l profilo del Re stampigliata in alto a sinistra e la dizione "Cartolina postale", il valore dell'affrancatura in lettere e lo stemma Sabaudo in alto centrati. Inizialmente la cartolina era un cartoncino rigido di dimensioni 11,4�?8 cm col profilo del Re stampigliata in alto a sinistra e la dizione "Cartolina postale", il valore dell'affrancatura in lettere e lo stemma Sabaudo in alto centrati. Dopo il mondiale sudamericano, è confermato in Nazionale dal nuovo CT Antonio Conte partecipa<del>ndo</del> alle qualificazioni al campionato europeo di calcio 2016; Dopo il mondiale sudamericano, è confermato in Nazionale dal nuovo CT Antonio Conte<ins>,</ins> partecipa alle qualificazioni al campionato europeo di calcio 2016; Il complesso di piazza e parco si sviluppa su una superficie di oltre 10.000 m². Su 5.000 metri quadri, utilizzando sistemi costruttivi <del>non dis</del>simili <del>d</del>a quelli romani e settecenteschi (ad esempio casserature in legno per realizzare le arcate con intradossi in pomice, lastre di piombo interposte tra i grossi conci in compressione), materiali lavici di diversa cromìa e consistenza, e travertino latteo di Trani, è sorta la piazza vera e propria: Il complesso di piazza e parco si sviluppa su una superficie di oltre 10.000 m². Su 5.000 metri quadri, utilizzando sistemi costruttivi simili a quelli romani e settecenteschi (ad esempio casserature in legno per realizzare le arcate con intradossi in pomice, lastre di piombo interposte tra i grossi conci in compressione), materiali lavici di diversa cromìa e consistenza, e travertino latteo di Trani, è sorta la piazza vera e propria: In particolare, il primo - Tizio - è di uso comune come sinonimo di «un tale», «una persona qualsiasi». Si declina nel genere e nel numero (m. tizio, f. tizia, m. pl. tizi, f. pl. tizie). Provengono dall'esemplificazione giuridica e solo poi sono entrate a far parte del linguaggio comune. Questi tre (i più diffusi) compaiono per la prima volta riuniti nelle opere di Irnerio (Titius Gaius et Sempronius), giureconsulto dello Studio di Bologna. Sempronius era già usato nell'epoca classica, specialmente nel Digesto di Giustiniano. Gaius<del> era</del>, oltre ad essere uno dei più diffusi praenomina romani, il nome di un famoso giureconsulto, per cui doveva facilmente venire alla memoria dei giuristi, che per primi utilizzarono questi personaggi ipotetici. In particolare, il primo - Tizio - è di uso comune come sinonimo di «un tale», «una persona qualsiasi». Si declina nel genere e nel numero (m. tizio, f. tizia, m. pl. tizi, f. pl. tizie). Provengono dall'esemplificazione giuridica e solo poi sono entrate a far parte del linguaggio comune. Questi tre (i più diffusi) compaiono per la prima volta riuniti nelle opere di Irnerio (Titius Gaius et Sempronius), giureconsulto dello Studio di Bologna. Sempronius era già usato nell'epoca classica, specialmente nel Digesto di Giustiniano. Gaius, oltre ad essere uno dei più diffusi praenomina romani,<ins> era</ins> il nome di un famoso giureconsulto, per cui doveva facilmente venire alla memoria dei giuristi, che per primi utilizzarono questi personaggi ipotetici. Nel 1958 fu inaugurato un noviziato in Salamanca e fu consacrata a Roma quella che <del>in futuro</del> diventerebbe la Basilica minore di Nostra Signora di Guadalupe, eretta inizialmente come parrocchia nel 1960. Nel 1958 fu inaugurato un noviziato in Salamanca e fu consacrata a Roma quella che <ins>successivamente</ins> diventerebbe la Basilica minore di Nostra Signora di Guadalupe, eretta inizialmente come parrocchia nel 1960. Si diffuse con numerose scuole e università in Argentina, Austria, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Italia, Irlanda, Messico, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Venezuela. Nel 1966 fondarono la prima scuola Mano Amiga, destinata all'educazione di bambini poveri, poi riunite nella Fundacion Altius. Si diffuse con numerose scuole e università in Argentina, Austria, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Italia, Irlanda, Messico, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Venezuela. Nel 1966 <ins>i legionari </ins>fondarono la prima scuola Mano Amiga, destinata all'educazione di bambini poveri, poi riunite nella Fundacion Altius. In un episodio de I Simpson La paura fa novanta XII, Marge e Homer comprano una nuova casa futuristica. In un episodio de I Simpson <ins>intitolato </ins>La paura fa novanta XII, Marge e Homer comprano una nuova casa futuristica. Odissea nell'ufficio" la macchinetta del caffè viene sostituita con un'altra macchinetta molto simile al computer HAL 9000. Un computer simile è presente nel film Pixar Wall-e: il computer della nave spaziale axiom si chiama AUTO e governa la nave assieme al capitano<del>. S</del>i comporta più o meno come HAL, quando non vuole che la pianta trovata da Wall-E e EVE sulla terra venga portata all'olodetector sul ponte LIDO, così da riportare l'umanità sulla terra dopo 700 anni di assenza da essa per il troppo inquinamento. Odissea nell'ufficio" la macchinetta del caffè viene sostituita con un'altra macchinetta molto simile al computer HAL 9000. Un computer simile è presente nel film Pixar Wall-e: il computer della nave spaziale axiom si chiama AUTO e governa la nave assieme al capitano<ins> s</ins>i comporta più o meno come HAL, quando non vuole che la pianta trovata da Wall-E e EVE sulla terra venga portata all'olodetector sul ponte LIDO, così da riportare l'umanità sulla terra dopo 700 anni di assenza da essa per il troppo inquinamento. Odissea nell'ufficio" la macchinetta del caffè viene sostituita con un'altra macchinetta molto simile al computer HAL 9000. Un computer simile è presente nel film Pixar Wall-e: il computer della nave spaziale axiom <del>s</del>i <del>chiama</del> AUTO e governa la nave assieme al capitano. Odissea nell'ufficio" la macchinetta del caffè viene sostituita con un'altra macchinetta molto simile al computer HAL 9000. Un computer simile è presente nel film Pixar Wall-e: il computer della nave spaziale axiom <ins>d</ins>i <ins>nome</ins> AUTO e governa la nave assieme al capitano. Di fatto, dunque, il prefetto assorbì le antiche funzioni un tempo riservate al maggiordomo di sua santità. I sediari pontifici sono distinti in due ruoli: di "numero" e di "soprannumero". I primi prestano servizio <del>quali</del> dipendenti dell'amministrazione vaticana, i secondi vengono richiamati in servizio in base alle esigenze d'ufficio. Di fatto, dunque, il prefetto assorbì le antiche funzioni un tempo riservate al maggiordomo di sua santità. I sediari pontifici sono distinti in due ruoli: di "numero" e di "soprannumero". I primi prestano servizio <ins>come</ins> dipendenti dell'amministrazione vaticana, i secondi vengono richiamati in servizio in base alle esigenze d'ufficio. Nel 1968 con la riforma contenuta nella lettera apostolica Pontificalis Domus, promulgata da papa Paolo VI, venne soppressa la <del>secolare</del> corte pontificia e vennero riformate alcune procedure che permisero ai sediari di essere nominati con biglietto di nomina del nuovo prefetto della casa pontificia. Nel 1968 con la riforma contenuta nella lettera apostolica Pontificalis Domus, promulgata da papa Paolo VI, venne soppressa la <ins>antica</ins> corte pontificia e vennero riformate alcune procedure che permisero ai sediari di essere nominati con biglietto di nomina del nuovo prefetto della casa pontificia. Alonzo vuol buttar fuori Jake dalla macchina dicendogli che non lo vuole nella sua squadra, finché Jake cede e fuma la marijuana. Alonzo allora conduce Jake a casa di uno spacciatore, Roger, con cui <del>Alonzo </del>è in stretti rapporti. Alonzo vuol buttar fuori Jake dalla macchina dicendogli che non lo vuole nella sua squadra, finché Jake cede e fuma la marijuana. Alonzo allora conduce Jake a casa di uno spacciatore, Roger, con cui è in stretti rapporti. Una fonte riporta che era stato richiesto un ordine di 200 mezzi già alla fine dell'estate 1942 a causa dell'avanzato stadio raggiunto dalla progettazione, e prima ancora che Hitler avesse modo di vedere il semovente. Gli venne dato il nome Hummel, calabrone in tedesco, ma <del>sembra che </del>non fu molto gradito a Hitler che il 27 febbraio 1944 ordinò di rimuoverlo: Una fonte riporta che era stato richiesto un ordine di 200 mezzi già alla fine dell'estate 1942 a causa dell'avanzato stadio raggiunto dalla progettazione, e prima ancora che Hitler avesse modo di vedere il semovente. Gli venne dato il nome Hummel, calabrone in tedesco, ma non fu molto gradito a Hitler che il 27 febbraio 1944 ordinò di rimuoverlo: venne inoltre modificato lo scarico del motore. La produzione continuò fino al giugno 1944 totalizzando tra i 666 e i 714 esemplari, oltre a 157 <del>porta</del>munizioni. venne inoltre modificato lo scarico del motore. La produzione continuò fino al giugno 1944 totalizzando tra i 666 e i 714 esemplari, oltre a 157 <ins>veicoli preposti al trasporto di </ins>munizioni. La produzione continuò fino al giugno 1944 totalizzando tra i 666 e i 714 esemplari, oltre a 157 portamunizioni. Un'altra fonte afferma che furono costruiti tra i 666 e i 724 mezzi<del>, affiancati da</del> 150 portamunizioni; La produzione continuò fino al giugno 1944 totalizzando tra i 666 e i 714 esemplari, oltre a 157 portamunizioni. Un'altra fonte afferma che furono costruiti tra i 666 e i 724 mezzi<ins> e</ins> 150 portamunizioni; Sia le Panzer-Division dell'esercito regolare che quelle formate dalle Waffen SS li ebbero in carico: erano distribuiti alle batterie pesanti semoventi in ragione di 6 esemplari ciascuna, più 1 Munitionsträger, ovvero un veicolo portamunizioni ricavato dallo scafo dell'Hummel. Come accadde alla stragrande maggioranza dei veicoli tedeschi di nuova generazione, il battesimo del fuoco del semovente si verificò a Kursk dove combatterono 100 unità dando buoni risultati. Nato come <del>"tampone"</del> l'Hummel divenne un'arma stabile e apprezzata dell'inventario bellico tedesco, operando su tutti i fronti tenuti dalla Wehrmacht, ma non ve ne fu mai un numero sufficiente per rifornire tutte le unità in prima linea. Sia le Panzer-Division dell'esercito regolare che quelle formate dalle Waffen SS li ebbero in carico: erano distribuiti alle batterie pesanti semoventi in ragione di 6 esemplari ciascuna, più 1 Munitionsträger, ovvero un veicolo portamunizioni ricavato dallo scafo dell'Hummel. Come accadde alla stragrande maggioranza dei veicoli tedeschi di nuova generazione, il battesimo del fuoco del semovente si verificò a Kursk dove combatterono 100 unità dando buoni risultati. Nato come <ins>soluzione improvvisata,</ins> l'Hummel divenne un'arma stabile e apprezzata dell'inventario bellico tedesco, operando su tutti i fronti tenuti dalla Wehrmacht, ma non ve ne fu mai un numero sufficiente per rifornire tutte le unità in prima linea. La canna non aveva freno di bocca perché non era stato constatato nessun miglioramento tangibile; misurava più di 4 metri e sporgeva oltre il bordo anteriore dello scafo per 1,37 metri: a causa di ciò la lunghezza totale dell'Hummel viene calcolata in 7,17 metri. Il pezzo era dotato di un otturatore a scorrimento orizzontale e lo sparo avveniva per percussione: le granate HE impiegate, da 43,5 chili ciascuna, raggiungevano una velocità alla bocca di 520 m/s. L'elevazione avveniva manualmente e arrivava a +42° (la depressione a -3°), il brandeggio manuale copriva 15° a destra e a sinistra; l'apparato di puntamento consisteva un mirino ottico Rblf. 36. L'equipaggio era composto da 5 o 6 elementi: il pilota sedeva a sinistra nello scafo in un compartimento personale, mentre a destra si trovava l'operatore radio. Per guidare usava leve agenti sui cingoli e il sistema Krupp/Wilson a freni idraulici più frizione per la sterzata. La radio di bordo era una FuG Spr f equipaggiata con un'antenna da 2 metri che garantiva le comunicazioni entro i 3 chilometri a veicolo fermo. La progettazione dello scafo non aveva previsto nessuna arma per la difesa sulle brevi distanze, tuttavia gli uomini erano soliti caricare una MG 34 o 42 da 7,92 mm con 600 cartucce per ogni eventualità. Veniva altresì trasportato un telo da tenda per coprire la casamatta in caso di condizioni meteorologiche avverse (pioggia, neve e simili). Varianti Munitionsträger Subito dopo la consegna delle prime unità, personale e progettisti s'avvidero che l'Hummel aveva spazio a bordo sufficiente per soli 18 proietti che non consentivano un prolungato fuoco d'artiglieria. Nella prima metà del 1943 venne concepito un carro portamunizioni: molto semplicemente venne rimosso l'obice, chiusa la feritoia con una piastra da 10 mm e aggiunte delle rastrelliere nella sovrastruttura. La canna non aveva freno di bocca perché non era stato constatato nessun miglioramento tangibile; misurava più di 4 metri e sporgeva oltre il bordo anteriore dello scafo per 1,37 metri: a causa di ciò la lunghezza totale dell'Hummel viene calcolata in 7,17 metri. Il pezzo era dotato di un otturatore a scorrimento orizzontale e lo sparo avveniva per percussione: le granate HE impiegate, da 43,5 chili ciascuna, raggiungevano una velocità alla bocca di 520 m/s. L'elevazione avveniva manualmente e arrivava a +42° (la depressione a -3°), il brandeggio manuale copriva 15° a destra e a sinistra; l'apparato di puntamento consisteva un mirino ottico Rblf. 36. L'equipaggio era composto da 5 o 6 elementi: il pilota sedeva a sinistra nello scafo in un compartimento personale, mentre a destra si trovava l'operatore radio. Per guidare usava leve agenti sui cingoli e il sistema Krupp/Wilson a freni idraulici più frizione per la sterzata. La radio di bordo era una FuG Spr f equipaggiata con un'antenna da 2 metri che garantiva le comunicazioni entro i 3 chilometri a veicolo fermo. La progettazione dello scafo non aveva previsto nessuna arma per la difesa sulle brevi distanze, tuttavia gli uomini erano soliti caricare una MG 34 o 42 da 7,92 mm con 600 cartucce per ogni eventualità. Veniva altresì trasportato un telo da tenda per coprire la casamatta in caso di condizioni meteorologiche avverse (pioggia, neve e simili). Varianti Munitionsträger Subito dopo la consegna delle prime unità, personale e progettisti s'avvidero che l'Hummel aveva spazio a bordo sufficiente per soli 18 proietti che non consentivano un prolungato fuoco d'artiglieria. Nella prima metà del 1943 venne concepito un carro portamunizioni: molto semplicemente venne rimosso l'obice, chiusa la feritoia con una piastra da 10 mm e <ins>furono </ins>aggiunte delle rastrelliere nella sovrastruttura. Nella pittura ad olio, l'olio di lino costituisce uno degli elementi atti a <del>veicol</del>are i pigmenti di colore e tra tutti gli olii si distingue per una spiccata siccatività. Nella pittura ad olio, l'olio di lino costituisce uno degli elementi atti a <ins>leg</ins>are i pigmenti di colore e tra tutti gli olii si distingue per una spiccata siccatività. Tutto il processo, ampiamente seguito dai media, viene spostato sul versante politico: i testimoni vengono costantemente messi in dubbio perché sono iscritti al partito comunista o hanno parenti iscritti al partito. Il giudice presta sempre attenzione alle obiezioni della difesa e rigetta quelle dell'accusa. Infine si trova un teste che racconta come il KGB avesse dato vita allOperazione Arlecchino, che consisteva nel creare documenti falsi per screditare persone sgradite. Siccome Mike Lazlo, cinque anni prima, si era "fatto notare" per avere contestato pubblicamente un balletto ungherese in tourneé in America, si ipotizza che lui sia vittima di una tale macchinazione, anche quando vengono prodotte prove documentate che lo considerano affiliato al nazismo. Eppure, Ann Talbot ha saputo che suo padre ha inviato molti soldi in Ungheria, ad un uomo che potrebbe essere l'amico di cui parlano i testimoni. L'unica ipotesi che appare plausibile è che l'amico rimasto a Budapest, caratterizzato da una vistosa cicatrice, abbia ricattato per anni Mike "Mitscha" Lazlo. L'ultimo atto della vicenda processuale prevede una trasferta a Budapest per interrogare un ultimo teste, che non si può muovere perché gravemente malato. Ma Ann riesce a delegittimare anche questo, e l'avvocato dell'accusa, che ha perso la causa, parla per l'ultima volta con Ann esortandola ad avere almeno dei dubbi (che in realtà lei già nutre) sul padre. Ann si muove per Budapest, recandosi al Ponte delle Catene e in altri luoghi della memoria<del>. V</del>isita la casa dove vive la sorella dell'amico del padre, e in una fotografia appesa alla parete vede che l'uomo aveva davvero la cicatrice sul volto descritta dai testimoni. Tutto il processo, ampiamente seguito dai media, viene spostato sul versante politico: i testimoni vengono costantemente messi in dubbio perché sono iscritti al partito comunista o hanno parenti iscritti al partito. Il giudice presta sempre attenzione alle obiezioni della difesa e rigetta quelle dell'accusa. Infine si trova un teste che racconta come il KGB avesse dato vita allOperazione Arlecchino, che consisteva nel creare documenti falsi per screditare persone sgradite. Siccome Mike Lazlo, cinque anni prima, si era "fatto notare" per avere contestato pubblicamente un balletto ungherese in tourneé in America, si ipotizza che lui sia vittima di una tale macchinazione, anche quando vengono prodotte prove documentate che lo considerano affiliato al nazismo. Eppure, Ann Talbot ha saputo che suo padre ha inviato molti soldi in Ungheria, ad un uomo che potrebbe essere l'amico di cui parlano i testimoni. L'unica ipotesi che appare plausibile è che l'amico rimasto a Budapest, caratterizzato da una vistosa cicatrice, abbia ricattato per anni Mike "Mitscha" Lazlo. L'ultimo atto della vicenda processuale prevede una trasferta a Budapest per interrogare un ultimo teste, che non si può muovere perché gravemente malato. Ma Ann riesce a delegittimare anche questo, e l'avvocato dell'accusa, che ha perso la causa, parla per l'ultima volta con Ann esortandola ad avere almeno dei dubbi (che in realtà lei già nutre) sul padre. Ann si muove per Budapest, recandosi al Ponte delle Catene e in altri luoghi della memoria<ins>, v</ins>isita la casa dove vive la sorella dell'amico del padre, e in una fotografia appesa alla parete vede che l'uomo aveva davvero la cicatrice sul volto descritta dai testimoni. Infine si trova un teste che racconta come il KGB avesse dato vita allOperazione Arlecchino, che consisteva nel creare documenti falsi per screditare persone sgradite. Siccome Mike Lazlo, cinque anni prima, si era "fatto notare" per avere contestato pubblicamente un balletto ungherese in tourneé in America, si ipotizza che lui sia vittima di una tale macchinazione, anche quando vengono prodotte prove documentate che lo considerano affiliato al nazismo. Eppure, Ann Talbot ha saputo che suo padre ha inviato molti soldi in Ungheria, ad un uomo che potrebbe essere l'amico di cui parlano i testimoni. L'unica ipotesi che appare plausibile è che l'amico rimasto a Budapest, caratterizzato da una vistosa cicatrice, abbia ricattato per anni Mike "Mitscha" Lazlo. L'ultimo atto della vicenda processuale prevede una trasferta a Budapest per interrogare un ultimo teste, che non si può muovere perché gravemente malato. Ma Ann riesce a delegittimare anche questo, e l'avvocato dell'accusa, che ha perso la causa, parla per l'ultima volta con Ann esortandola ad avere almeno dei dubbi (che in realtà lei già nutre) sul padre. Ann si muove per Budapest, recandosi al Ponte delle Catene e in altri luoghi della memoria. Visita la casa dove vive la sorella dell'amico del padre, e in una fotografia appesa alla parete vede che l'uomo aveva davvero la cicatrice sul volto descritta dai testimoni. La donna consegna ad Ann la ricevuta di un banco dei pegni di Chicago, chiedendole di riscattare l'oggetto impegnato da anni. Lei torna in America in preda ai dubbi; si precipita al banco dei pegni e ritira l'oggetto, un carillon<del>. A</del>zionandolo escono foto che ritraggono suo padre accanto alle vittime delle violenze della sua squadra della morte. Infine si trova un teste che racconta come il KGB avesse dato vita allOperazione Arlecchino, che consisteva nel creare documenti falsi per screditare persone sgradite. Siccome Mike Lazlo, cinque anni prima, si era "fatto notare" per avere contestato pubblicamente un balletto ungherese in tourneé in America, si ipotizza che lui sia vittima di una tale macchinazione, anche quando vengono prodotte prove documentate che lo considerano affiliato al nazismo. Eppure, Ann Talbot ha saputo che suo padre ha inviato molti soldi in Ungheria, ad un uomo che potrebbe essere l'amico di cui parlano i testimoni. L'unica ipotesi che appare plausibile è che l'amico rimasto a Budapest, caratterizzato da una vistosa cicatrice, abbia ricattato per anni Mike "Mitscha" Lazlo. L'ultimo atto della vicenda processuale prevede una trasferta a Budapest per interrogare un ultimo teste, che non si può muovere perché gravemente malato. Ma Ann riesce a delegittimare anche questo, e l'avvocato dell'accusa, che ha perso la causa, parla per l'ultima volta con Ann esortandola ad avere almeno dei dubbi (che in realtà lei già nutre) sul padre. Ann si muove per Budapest, recandosi al Ponte delle Catene e in altri luoghi della memoria. Visita la casa dove vive la sorella dell'amico del padre, e in una fotografia appesa alla parete vede che l'uomo aveva davvero la cicatrice sul volto descritta dai testimoni. La donna consegna ad Ann la ricevuta di un banco dei pegni di Chicago, chiedendole di riscattare l'oggetto impegnato da anni. Lei torna in America in preda ai dubbi; si precipita al banco dei pegni e ritira l'oggetto, un carillon<ins>, ed a</ins>zionandolo escono foto che ritraggono suo padre accanto alle vittime delle violenze della sua squadra della morte. Questo mutamento di strategia era motivato dal timore <del>dell'attuazione </del>di rivolgimenti politici violenti a Parigi come conseguenza di una ipotetica sconfitta sul campo dell'imperatore. Questo mutamento di strategia era motivato dal timore di rivolgimenti politici violenti a Parigi come conseguenza di una ipotetica sconfitta sul campo dell'imperatore. Questo mutamento di strategia era motivato dal timore dell'attuazione di rivolgimenti politici violenti a Parigi come conseguenza di una <del>ipotetica </del>sconfitta sul campo dell'imperatore. Questo mutamento di strategia era motivato dal timore dell'attuazione di rivolgimenti politici violenti a Parigi come conseguenza di una sconfitta sul campo dell'imperatore. Ciò che lo indusse a muovere su Metz infine fu un telegramma di Bazaine, giunto il 21 agosto, ma inviato alcuni giorni prima, il 19 agosto, giorno successivo alla battaglia di Gravelotte e precedente a quello in cui i Prussiani <del>operarono l'isolamento delle linee</del> telegrafiche. Ciò che lo indusse a muovere su Metz infine fu un telegramma di Bazaine, giunto il 21 agosto, ma inviato alcuni giorni prima, il 19 agosto, giorno successivo alla battaglia di Gravelotte e precedente a quello in cui i Prussiani <ins>interruppero le comunicazioni</ins> telegrafiche. Ḥiṭṭīn, o Ḥaṭṭīn () è una località presso la palestinese Tiberiade (attuale Stato di Israele) in cui il 5 luglio 1187 (equivalente al 26 rabīʿ II 583 dell'Egira) ebbe luogo la famosa battaglia in cui le forze musulmane di Saladino sconfissero l'esercito crociato di Guido di Lusignano, aprendosi la strada per la successiva riconquista <del>musulman</del>a della città di Gerusalemme, ripresa dalla Prima Crociata del 1099 dai i cristiani provenenti dall Europa, dopo il masacro della popolazione civile cristiana perpetrato da i musulmani turchi nel 1078 quando conquistaron la Citta, il vero movente della prima crociata. Ḥiṭṭīn, o Ḥaṭṭīn () è una località presso la palestinese Tiberiade (attuale Stato di Israele) in cui il 5 luglio 1187 (equivalente al 26 rabīʿ II 583 dell'Egira) ebbe luogo la famosa battaglia in cui le forze musulmane di Saladino sconfissero l'esercito crociato di Guido di Lusignano, aprendosi la strada per la successiva riconquista <ins>islamic</ins>a della città di Gerusalemme, ripresa dalla Prima Crociata del 1099 dai i cristiani provenenti dall Europa, dopo il masacro della popolazione civile cristiana perpetrato da i musulmani turchi nel 1078 quando conquistaron la Citta, il vero movente della prima crociata. I Baiuvari e i Franchi tentarono a più riprese di penetrare in Val Venosta e Val Pusteria, questi ultimi favoriti dagli alleati Longobardi, che continuarono a controllare <del>l'intero territorio de</del>l ducato di Trento. I Baiuvari e i Franchi tentarono a più riprese di penetrare in Val Venosta e Val Pusteria, questi ultimi favoriti dagli alleati Longobardi, che continuarono a controllare <ins>i</ins>l ducato di Trento. Il territorio dell'odierno Alto Adige (in tedesco <del>Südtirol</del>), già retico, poi latinizzato dai Romani (nel 15 a.C.), fu successivamente colonizzato da popoli germanici, in particolare dai Baiuvari (dal 550 in poi). Il territorio dell'odierno Alto Adige (<ins> Südtirol </ins>in tedesco ), già retico, poi latinizzato dai Romani (nel 15 a.C.), fu successivamente colonizzato da popoli germanici, in particolare dai Baiuvari (dal 550 in poi). C dai romani, che imposero la loro cultura<del> nella regione</del>. C dai romani, che imposero la loro cultura. Dopo il crollo dell'Impero romano d'Occidente nel 476, la zona passò al Regno d'Italia di Odoacre, poi agli ostrogoti, ai bizantini, ai longobardi e infine ai franchi, entrando a far parte del Sacro Romano Impero. In seguito, il territorio <del>altoatesino </del>subì un processo di germanizzazione, soprattutto ad opera dei baiuvari. Dopo il crollo dell'Impero romano d'Occidente nel 476, la zona passò al Regno d'Italia di Odoacre, poi agli ostrogoti, ai bizantini, ai longobardi e infine ai franchi, entrando a far parte del Sacro Romano Impero. In seguito, il territorio subì un processo di germanizzazione, soprattutto ad opera dei baiuvari. Nell'XI secolo, il suo territorio fu spartito dalla <del>politica della </del>dinastia salica fra i principi vescovi di Trento, Bressanone e Coira. Nell'XI secolo, il suo territorio fu spartito dalla dinastia salica fra i principi vescovi di Trento, Bressanone e Coira. Abbadia Lariana, (Badia o la Badia in, <del>lingua lombarda, variante</del> lecchese, pronuncia fonetica IPA: Abbadia Lariana, (Badia o la Badia in, <ins>dialetto</ins> lecchese, pronuncia fonetica IPA: Abbiategrasso (Biegràss, Biagràss o Bià nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 31.675 abitanti (15.396 m; Abbiategrasso (Biegràss, Biagràss o Bià nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 31.675 abitanti (15.396 m; Dopo tre anni venne spostato ad altro incarico, a suo dire senza spiegazioni, e nel 1964 decise di lasciare la congregazione salesiana chiedendo di essere incardinato nell'arcidiocesi <del>g</del>enov<del>ese</del> perché «La congregazione salesiana si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione sacerdotale». Dopo tre anni venne spostato ad altro incarico, a suo dire senza spiegazioni, e nel 1964 decise di lasciare la congregazione salesiana chiedendo di essere incardinato nell'arcidiocesi <ins>di G</ins>enov<ins>a</ins> perché «La congregazione salesiana si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione sacerdotale». Nel suo primo discorso <del>nelle vesti di vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolic</del>a, dopo aver salutato affettuosamente la folla con un cordiale e semplice "buonasera", chiede di pregare per il papa emerito, Benedetto XVI, recitando insieme a tutti i fedeli la preghiera del Padre Nostro, dell'Ave Maria e del Gloria al Padre. Nel suo primo discorso <ins>come pap</ins>a, dopo aver salutato affettuosamente la folla con un cordiale e semplice "buonasera", chiede di pregare per il papa emerito, Benedetto XVI, recitando insieme a tutti i fedeli la preghiera del Padre Nostro, dell'Ave Maria e del Gloria al Padre. Anne-Pierre-Jacques Devismes du Valgay <del>aveva assunto la</del> dire<del>zion</del>e dell'Académie Royale, il 1° aprile del 1778, ma non sarebbe riuscito a mantenerla nemmeno per due anni. Anne-Pierre-Jacques Devismes du Valgay <ins>fu</ins> dire<ins>ttor</ins>e dell'Académie Royale, il 1° aprile del 1778, ma non sarebbe riuscito a mantenerla nemmeno per due anni. entrambi erano dell'opinione che <del>chi dovesse essere curato sarebbe dovuto esse</del>re il malato, e non la malattia in sé. entrambi erano dell'opinione che <ins>bisognava cura</ins>re il malato, e non la malattia in sé. A Deutsche Welle appartengono il canale radiofonico DW Radio, quello televisivo DW-TV ed il portale internet in 30 lingue DW.de. Per via del suo ruolo di emittente tedesca per l'estero, Deutsche Welle non ha mai trasmesso in Germania in VHF ma poteva essere r<del>aggiunta in LF e MF</del>. A Deutsche Welle appartengono il canale radiofonico DW Radio, quello televisivo DW-TV ed il portale internet in 30 lingue DW.de. Per via del suo ruolo di emittente tedesca per l'estero, Deutsche Welle non ha mai trasmesso in Germania in VHF ma poteva essere r<ins>icevuta in onde lunghe e onde medie</ins>. Biografia Stemma dei conti di Borgogna (Franca Contea). Nel 1316, alla morte dello zio, Luigi X l'Attaccabrighe, suo padre divenne reggente del regno di Francia, in attesa della nascita dell'erede al trono. A novembre nacque un maschio, Giovanni Postumo, re di Francia, e, suo padre, Filippo il Lungo fu confermato reggente. Biografia Stemma dei conti di Borgogna (Franca Contea). Nel 1316, alla morte dello zio, Luigi X l'Attaccabrighe, suo padre divenne reggente del regno di Francia, in attesa della nascita dell'erede al trono. A novembre nacque un maschio, Giovanni <ins>detto il </ins>Postumo, re di Francia, e, suo padre, Filippo il Lungo fu confermato reggente. Nel giugno 1971 fu tra i firmatari dell'Appello <del>d</del>e L'Espresso contro il Commissario Calabresi. Nel giugno 1971 fu tra i firmatari dell'Appello <ins>pubblicato sul settimanal</ins>e L'Espresso contro il Commissario Calabresi. Il giorno dopo, al castello, tutti vengono a sapere che, nella stanza dove ha partorito, hanno trovato tutti morti, ma, per fortuna, la signora e il piccolo, appena nato, sono salvi, <del>e si chiedono</del> se sia opera di spiriti maligni. Il giorno dopo, al castello, tutti vengono a sapere che, nella stanza dove ha partorito, hanno trovato tutti morti, ma, per fortuna, la signora e il piccolo, appena nato, sono salvi, <ins>chiedendosi</ins> se sia opera di spiriti maligni. Il lapislazzuli<del> è anche stato, e tuttora è,</del> usato in gioielleria e nell'intaglio e nella scultura. Il lapislazzuli<ins>, come nel passato, continua tuttora ad essere</ins> usato in gioielleria e nell'intaglio e nella scultura. In Veneto è uno dei protagonisti del Lanerossi Vicenza, che conquista la promozione in A nella stagione 1976-77, quindi un inatteso secondo posto in Serie A nel 1977-78. In Veneto è uno dei protagonisti del Lanerossi Vicenza, che conquista la promozione in A nella stagione 1976-77, quindi un inatteso secondo posto in Serie A nel <ins>campionato </ins>1977-78. feed reader) è un programma in grado di effettuare il download di un feed RSS (è sufficiente che l'utente indichi al programma l'URL del feed), effettuarne il parsing e visualizzarne i contenuti in base alle preferenze dell'utente. feed reader) è un programma in grado di effettuare il download di un feed RSS (è sufficiente che l'utente indichi al programma l'URL del feed), effettuarne il parsing<ins>, ossia l'interpretazione,</ins> e visualizzarne i contenuti in base alle preferenze dell'utente. Il futuro anteriore è una forma verbale della lingua lingua italiana. <del>Esso i</del>ndica eventi, esperienze e fatti che sono compiuti; Il futuro anteriore è una forma verbale della lingua lingua italiana. <ins>I</ins>ndica eventi, esperienze e fatti che sono compiuti; non hanno senso. Diverso è il discorso il congiuntivo imperfetto, che può esprimere contemporaneità nel passato (volevo che tu arrivassi) oppure indicare irrealtà; nel costrutto irreale, perfino il congiuntivo trapassato arriva ad indicare una volontà: Vorrei che tu arrivassi Vorrei che tu fossi già arrivato <del>Ne</del> risulta che il congiuntivo passato resta l'unica forma di questo modo a non poter indicare una volontà, con conseguente asimmetria nel sistema verbale del congiuntivo. non hanno senso. Diverso è il discorso il congiuntivo imperfetto, che può esprimere contemporaneità nel passato (volevo che tu arrivassi) oppure indicare irrealtà; nel costrutto irreale, perfino il congiuntivo trapassato arriva ad indicare una volontà: Vorrei che tu arrivassi Vorrei che tu fossi già arrivato <ins>Da tutto ciò</ins> risulta che il congiuntivo passato resta l'unica forma di questo modo a non poter indicare una volontà, con conseguente asimmetria nel sistema verbale del congiuntivo. I visigoti si stanziarono poi <del>i</del>n Gallia meridionale e in Spagna I visigoti si stanziarono poi n<ins>ella</ins> Gallia meridionale e in Spagna Odoacre,<del> infatti, era</del> re degli Eruli,<del> e</del> mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti di Teodorico, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone. Odoacre, re degli Eruli, mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti di Teodorico, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone. Odoacre, infatti, era re degli Eruli, e mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti<del> di Teodorico</del>, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone. Odoacre, infatti, era re degli Eruli, e mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone. Odoacre, infatti, era re degli Eruli, e mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti di Teodorico, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone.<del> S</del>i trasferirono in Italia nel 489 e riuscirono a sconfiggere Odoacre. Odoacre, infatti, era re degli Eruli, e mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti di Teodorico, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone.<ins> Gli Ostrogoti s</ins>i trasferirono in Italia nel 489 e riuscirono a sconfiggere Odoacre. Odoacre, infatti, era re degli Eruli, e mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti di Teodorico, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone. Si trasferirono in Italia nel 489 e riuscirono a sconfiggere Odoacre. Teodorico ottenne dall' imperatore Anastasio I il titolo di patricius e il suo popolo ottenne pieni diritti sulle terre occupate. Odoacre, infatti, era re degli Eruli, e mise definitivamente fine all'esistenza ormai solo "formale" dell'Impero d'Occidente, deponendo l'imperatore fantoccio Romolo Augustolo (476) e rispedendo le insegne imperiali a Costantinopoli a Zenone, che ringraziò conferendogli il titolo di patrizio e concedendogli il governo dell'Italia, che tenne fino al 493, quando venne sconfitto dagli Ostrogoti di Teodorico, ingaggiati dall' imperatore d'Oriente Zenone. Si trasferirono in Italia nel 489 e riuscirono a sconfiggere Odoacre.<ins> Il loro re</ins> Teodorico ottenne dall' imperatore Anastasio I il titolo di patricius e il suo popolo ottenne pieni diritti sulle terre occupate. Il regno degli Ostrogoti, ebbe inizio nel 493 con la sconfitta degli Eruli di Odoacre, da parte di Teodorico con la approvazione dell'imperatore Zenone; Il regno degli Ostrogoti,<ins> di Teodorico</ins> ebbe inizio nel 493 con la sconfitta degli Eruli di Odoacre, da parte di Teodorico con la approvazione dell'imperatore Zenone; In seguito alla divisione dell'Impero carolingio ed, in particolare, alle invasioni di Ungari, Arabi, Vichinghi nel IX-X secolo, le cariche militari tradizionali, in particolare il re, cessarono sostanzialmente di esistere nella forma propria dell'ordinamento germanico<del>, infatti i</del>l potere pubblico, nella incapacità del re di convocare il popolo in battaglia contro i nuovi invasori, nella incapacità delle autorità tradizionali di difesa delle comunità minacciate, andò frazionandosi nelle mani dei signori fondiari più intraprendenti, che si appropriarono dei titoli della tradizione germanica, dinastizzandoli, per conferire legittimità alla propria autorità. In seguito alla divisione dell'Impero carolingio ed, in particolare, alle invasioni di Ungari, Arabi, Vichinghi nel IX-X secolo, le cariche militari tradizionali, in particolare il re, cessarono sostanzialmente di esistere nella forma propria dell'ordinamento germanico<ins>. I</ins>l potere pubblico, nella incapacità del re di convocare il popolo in battaglia contro i nuovi invasori, nella incapacità delle autorità tradizionali di difesa delle comunità minacciate, andò frazionandosi nelle mani dei signori fondiari più intraprendenti, che si appropriarono dei titoli della tradizione germanica, dinastizzandoli, per conferire legittimità alla propria autorità. In seguito alla divisione dell'Impero carolingio ed, in particolare, alle invasioni di Ungari, Arabi, Vichinghi nel IX-X secolo, le cariche militari tradizionali, in particolare il re, cessarono sostanzialmente di esistere nella forma propria dell'ordinamento germanico, infatti il potere pubblico, nella incapacità del re di convocare il popolo in battaglia contro i nuovi invasori, nella incapacità delle autorità tradizionali di difesa delle comunità minacciate, andò frazionandosi nelle mani dei signori fondiari più intraprendenti, che si appropriarono dei titoli della tradizione germanica, dinastizzandoli, per conferire legittimità alla propria autorità. I Longobardi Croce nastriforme, VII secolo, 10 cm, Verona, Museo di Castel Vecchio I longobardi erano una popolazione <del>dalle</del> origini incerte, segnalati da Velleio Patercolo nel I secolo alle foci dell'Elba e un secolo dopo da Tacito negli stessi luoghi. In seguito alla divisione dell'Impero carolingio ed, in particolare, alle invasioni di Ungari, Arabi, Vichinghi nel IX-X secolo, le cariche militari tradizionali, in particolare il re, cessarono sostanzialmente di esistere nella forma propria dell'ordinamento germanico, infatti il potere pubblico, nella incapacità del re di convocare il popolo in battaglia contro i nuovi invasori, nella incapacità delle autorità tradizionali di difesa delle comunità minacciate, andò frazionandosi nelle mani dei signori fondiari più intraprendenti, che si appropriarono dei titoli della tradizione germanica, dinastizzandoli, per conferire legittimità alla propria autorità. I Longobardi Croce nastriforme, VII secolo, 10 cm, Verona, Museo di Castel Vecchio I longobardi erano una popolazione <ins>le cui</ins> origini <ins>sono </ins>incerte, segnalati da Velleio Patercolo nel I secolo alle foci dell'Elba e un secolo dopo da Tacito negli stessi luoghi. Il loro duro dominio annullò gli effetti della guerra voluta da Giustiniano, e si stabilì dal Nord Italia alla Toscana, comprese alcune zone del centro (come il ducato di Spoleto) e del sud (ducato di Benevento). Animati da spirito di conquista e distruzione essi non si comportarono da foederati, ma si dettereo anche a massacri prima di ingentilirsi gradualmente verso la fine del VI secolo, quando iniziarono anche a convertirsi dall'arianesimo al credo niceno della Chiesa di Roma. La <del>loro </del>capitale era Pavia, dove risiedeva il re, mentre il territorio era amministrato da 35 o 36 duchi. Il loro duro dominio annullò gli effetti della guerra voluta da Giustiniano, e si stabilì dal Nord Italia alla Toscana, comprese alcune zone del centro (come il ducato di Spoleto) e del sud (ducato di Benevento). Animati da spirito di conquista e distruzione essi non si comportarono da foederati, ma si dettereo anche a massacri prima di ingentilirsi gradualmente verso la fine del VI secolo, quando iniziarono anche a convertirsi dall'arianesimo al credo niceno della Chiesa di Roma. La capitale <ins>longobarda </ins>era Pavia, dove risiedeva il re, mentre il territorio era amministrato da 35 o 36 duchi. Animati da spirito di conquista e distruzione essi non si comportarono da foederati, ma si dettereo anche a massacri prima di ingentilirsi gradualmente verso la fine del VI secolo, quando iniziarono anche a convertirsi dall'arianesimo al credo niceno della Chiesa di Roma. La loro capitale era Pavia, dove risiedeva il re, mentre il territorio era amministrato da 35 o 36 duchi. In ciascun ducato un gastaldo si occupava degli interessi del re, mentre l'aristocrazia era composta da una serie di guerrieri possessori detti "arimanni". Clefi, succeduto a<del>l</del> primo re in Italia<del> Alboino</del>, ordì un durissimo trattamento dei latini. Animati da spirito di conquista e distruzione essi non si comportarono da foederati, ma si dettereo anche a massacri prima di ingentilirsi gradualmente verso la fine del VI secolo, quando iniziarono anche a convertirsi dall'arianesimo al credo niceno della Chiesa di Roma. La loro capitale era Pavia, dove risiedeva il re, mentre il territorio era amministrato da 35 o 36 duchi. In ciascun ducato un gastaldo si occupava degli interessi del re, mentre l'aristocrazia era composta da una serie di guerrieri possessori detti "arimanni". Clefi, succeduto a<ins>d Alboino,</ins> primo re in Italia, ordì un durissimo trattamento dei latini. Clefi, succeduto al primo re in Italia Alboino, ordì un durissimo trattamento dei latini. Dopo un decennio di vacanza e lotte tra i duchi venne nominato re Autari (584-590) e poi Agilulfo (590-615), che sposò la vedova di Autari Teodolinda, la quale ebbe un ruolo centrale nel processo di conversione anche per la sua amicizia con Gregorio Magno. Clefi, succeduto al primo re in Italia Alboino, ordì un durissimo trattamento dei latini. Dopo un decennio di vacanza e lotte tra i duchi venne nominato re Autari (584-590) e poi Agilulfo (590-615), che sposò la vedova di Autari Teodolinda, la quale ebbe un ruolo centrale nel processo di conversione<ins> del suo popolo,</ins> anche per la sua amicizia con Gregorio Magno. La dinastia regale dei franchi ebbe origine dai salii (si parla infatti di stirpe salica) gravitanti attorno a Tournai. Dal semi-leggendario Meroveo (secondo la tradizione germanico-pagana di discendenza divina) era nato Childerico e poi verso il 454 Clodoveo, vero fondatore di quella che si chiamò poi dinastia dei merovingi. Salito al potere nel 481<del> egli</del> coalizzò le tribù dei franchi ed iniziò una politica di espansione a spese di alemanni, turingi, burgundi (con i quali stese un'alleanza) e visigoti (della Gallia del Sud, fino al 507 quando furono costretti a varcare i Pirenei), occupando anche l'ultima enclave romana di Siagrio, nella valle della Senna. La dinastia regale dei franchi ebbe origine dai salii (si parla infatti di stirpe salica) gravitanti attorno a Tournai. Dal semi-leggendario Meroveo (secondo la tradizione germanico-pagana di discendenza divina) era nato Childerico e poi verso il 454 Clodoveo, vero fondatore di quella che si chiamò poi dinastia dei merovingi. Salito al potere nel 481<ins>, Clodoveo</ins> coalizzò le tribù dei franchi ed iniziò una politica di espansione a spese di alemanni, turingi, burgundi (con i quali stese un'alleanza) e visigoti (della Gallia del Sud, fino al 507 quando furono costretti a varcare i Pirenei), occupando anche l'ultima enclave romana di Siagrio, nella valle della Senna. Dal semi-leggendario Meroveo (secondo la tradizione germanico-pagana di discendenza divina) era nato Childerico e poi verso il 454 Clodoveo, vero fondatore di quella che si chiamò poi dinastia dei merovingi. Salito al potere nel 481 egli coalizzò le tribù dei franchi ed iniziò una politica di espansione a spese di alemanni, turingi, burgundi (con i quali stese un'alleanza) e visigoti (<del>d</del>ella Gallia del Sud, fino al 507 quando furono costretti a varcare i Pirenei), occupando anche l'ultima enclave romana di Siagrio, nella valle della Senna. Dal semi-leggendario Meroveo (secondo la tradizione germanico-pagana di discendenza divina) era nato Childerico e poi verso il 454 Clodoveo, vero fondatore di quella che si chiamò poi dinastia dei merovingi. Salito al potere nel 481 egli coalizzò le tribù dei franchi ed iniziò una politica di espansione a spese di alemanni, turingi, burgundi (con i quali stese un'alleanza) e visigoti (<ins>stanziati n</ins>ella Gallia del Sud, fino al 507 quando furono costretti a varcare i Pirenei), occupando anche l'ultima enclave romana di Siagrio, nella valle della Senna. Attualmente è composto da circa una trentina di musicisti, tra i quali vi sono molti giovani<del>, e s</del>i esibisce sia in concerti, sia accompagnando le principali celebrazioni religiose e civili. Attualmente è composto da circa una trentina di musicisti, tra i quali vi sono molti giovani<ins>. S</ins>i esibisce sia in concerti, sia accompagnando le principali celebrazioni religiose e civili. L'incontro era in programma allo stadio Heysel di Bruxelles (Belgio) il 29 maggio 1985, e gli eventi che lo precedettero, che causarono la morte di 39 sostenitori della Juventus, <del>passarono alla storia come</del> una delle maggiori tragedie nella storia dello sport. L'incontro era in programma allo stadio Heysel di Bruxelles (Belgio) il 29 maggio 1985, e gli eventi che lo precedettero, che causarono la morte di 39 sostenitori della Juventus, <ins>trasformarono quel giorno in</ins> una delle maggiori tragedie nella storia dello sport. Generato in seguito alla reazione d<del>ella</del> città della Magna Grecia,<del> Taranto,</del> all'espansionismo romano, la guerra coinvolse presto anche la Sicilia greca e Cartagine. Generato in seguito alla reazione d<ins>i Taranto,</ins> città della Magna Grecia, all'espansionismo romano, la guerra coinvolse presto anche la Sicilia greca e Cartagine. Dopo alterne vicende, i Romani riuscirono alla fine a battere Pirro, costretto a lasciare definitivamente l'Italia<del>, portando</del> l'egemonia romana sulla Magna Grecia (ad eccezione della Sicilia). Dopo alterne vicende, i Romani riuscirono alla fine a battere Pirro, costretto a lasciare definitivamente l'Italia<ins>; l'esito fu </ins> l'egemonia romana sulla Magna Grecia (ad eccezione della Sicilia). Per Kaos, una piccola casa editrice anticlericale, ha scritto due libri molto critici nei confronti di due esponenti della Chiesa Cattolica (Papa Pio XII e il Cardinale Alojzije Stepinac, martire del regime comunista jugoslavo e beatificato da Papa Giovanni Paolo II), ottenendone ottime recensioni dall<del>'associazione che si definisce col nome di </del>Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Per Kaos, una piccola casa editrice anticlericale, ha scritto due libri molto critici nei confronti di due esponenti della Chiesa Cattolica (Papa Pio XII e il Cardinale Alojzije Stepinac, martire del regime comunista jugoslavo e beatificato da Papa Giovanni Paolo II), ottenendone ottime recensioni dallUnione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Mowgli è un personaggio letterario, protagonista delle raccolte di racconti intitolate Il libro della giungla e Il secondo libro della giungla dello scrittore britannico <del>Joseph </del>Rudyard Kipling. Mowgli è un personaggio letterario, protagonista delle raccolte di racconti intitolate Il libro della giungla e Il secondo libro della giungla dello scrittore britannico Rudyard Kipling. Cisterna (dal latino cista, scatolo, ma anche dal greco kistê, contenitore) <del>si tratta</del> di un contenitore per i liquidi, ideato prima di tutto per raccogliere l'acqua, ma il cui uso si e' successivamente esteso anche ad altri fluidi, prima di tutto legati all'alimentazione umana (olio, vino, latte), poi con la scoperta e l'utilizzazione dei prodotti derivati dal petrolio, anche per le varie sostanze da esso derivate che vengono normalmente commercializzate (benzine, gasolio, idrocarburi in genere, ivi compresi il metano e altri gas liquefatti che si usano principalmente per l'autotrazione, primo fra tutti il GPL, cioé il gas propano liquido). Cisterna (dal latino cista, scatolo, ma anche dal greco kistê, contenitore) <ins>è</ins> di un contenitore per i liquidi, ideato prima di tutto per raccogliere l'acqua, ma il cui uso si e' successivamente esteso anche ad altri fluidi, prima di tutto legati all'alimentazione umana (olio, vino, latte), poi con la scoperta e l'utilizzazione dei prodotti derivati dal petrolio, anche per le varie sostanze da esso derivate che vengono normalmente commercializzate (benzine, gasolio, idrocarburi in genere, ivi compresi il metano e altri gas liquefatti che si usano principalmente per l'autotrazione, primo fra tutti il GPL, cioé il gas propano liquido). Non e' un caso, infatti, che le maggiori civilta' stanziali dell'antichita' si siano sviluppate lungo le sponde di grandi fiumi (il Nilo per l'antico Egitto, il Tigri e l'Eufrate per le civilta' mesopotamiche, il Gange per l'India, e cosi' via...) o comunque in territori molto ricchi di acque durante l'intero arco dell'anno, dalle regioni scandinave alle foreste pluviali dell'America centro-meridionale, dal Giappone all'Indonesia. Esse sono state costruite allo scopo di intercettare e raccogliere le acque piovane <del>andando a</del> costituire una riserva cui attingere durante l'intero arco dell'anno, oppure, nel caso di cisterne localizzate nei pressi di masserie o di frantoi in cui si svolgessero attivita' lavorative circoscritte ad un periodo ben delimitato dell'anno, tali da poter assicurare la disponibilita' idrica necessaria almeno per il tempo necessario allo svolgimento delle attivita' produttive stesse. Non e' un caso, infatti, che le maggiori civilta' stanziali dell'antichita' si siano sviluppate lungo le sponde di grandi fiumi (il Nilo per l'antico Egitto, il Tigri e l'Eufrate per le civilta' mesopotamiche, il Gange per l'India, e cosi' via...) o comunque in territori molto ricchi di acque durante l'intero arco dell'anno, dalle regioni scandinave alle foreste pluviali dell'America centro-meridionale, dal Giappone all'Indonesia. Esse sono state costruite allo scopo di intercettare e raccogliere le acque piovane <ins>per</ins> costituire una riserva cui attingere durante l'intero arco dell'anno, oppure, nel caso di cisterne localizzate nei pressi di masserie o di frantoi in cui si svolgessero attivita' lavorative circoscritte ad un periodo ben delimitato dell'anno, tali da poter assicurare la disponibilita' idrica necessaria almeno per il tempo necessario allo svolgimento delle attivita' produttive stesse. Esse sono state costruite allo scopo di intercettare e raccogliere le acque piovane andando a costituire una riserva cui attingere durante l'intero arco dell'anno, oppure, nel caso di cisterne localizzate nei pressi di masserie o di frantoi in cui si svolgessero attivita' lavorative circoscritte ad un periodo ben delimitato dell'anno, tali da poter assicurare la disponibilita' idrica necessaria almeno per il tempo necessario allo svolgimento delle attivita' produttive stesse. Poiche' gli apporti di acque meteoriche non sono costanti per tutti gli anni, ma variabili - anche di molto - da un anno all'altro, le cisterne assumevano anche la funzione di volano accumulando al loro interno le eccedenze di un anno particolarmente piovoso che andavano a costituire riserva da tenere in serbo (da cui il nome di serbatoi dato a cisterne di medio-piccola capacita', in genere facilmente trasportabili rispetto a quelle destinate a contenere volumi di una certa importanza) per gli anni piu' siccitosi, in maniera tale da assicurare una fornitura del prezioso liquido il piu' possibile costante <del>in ciascun ann</del>o. Esse sono state costruite allo scopo di intercettare e raccogliere le acque piovane andando a costituire una riserva cui attingere durante l'intero arco dell'anno, oppure, nel caso di cisterne localizzate nei pressi di masserie o di frantoi in cui si svolgessero attivita' lavorative circoscritte ad un periodo ben delimitato dell'anno, tali da poter assicurare la disponibilita' idrica necessaria almeno per il tempo necessario allo svolgimento delle attivita' produttive stesse. Poiche' gli apporti di acque meteoriche non sono costanti per tutti gli anni, ma variabili - anche di molto - da un anno all'altro, le cisterne assumevano anche la funzione di volano accumulando al loro interno le eccedenze di un anno particolarmente piovoso che andavano a costituire riserva da tenere in serbo (da cui il nome di serbatoi dato a cisterne di medio-piccola capacita', in genere facilmente trasportabili rispetto a quelle destinate a contenere volumi di una certa importanza) per gli anni piu' siccitosi, in maniera tale da assicurare una fornitura del prezioso liquido il piu' possibile costante <ins>nel temp</ins>o. Nel 2006 il nuovo tecnico Fabio Capello, convinto delle sue qualità di regista di centrocampo, dichiara che il giocatore sarebbe stato un centrocampista titolare della sua squadra. Durante la stagione 2006-2007, il <del>suo </del>contributo in quel ruolo è sempre considerevole ed il suo apporto dal punto di vista degli assist aumenta. Nel 2006 il nuovo tecnico Fabio Capello, convinto delle sue qualità di regista di centrocampo, dichiara che il giocatore sarebbe stato un centrocampista titolare della sua squadra. Durante la stagione 2006-2007, il contributo <ins>del giocatore </ins>in quel ruolo è sempre considerevole ed il suo apporto dal punto di vista degli assist aumenta. Durante la stagione 2006-2007, il suo contributo in quel ruolo è sempre considerevole ed il suo apporto <del>dal punto di vista degli assist aument</del>a. Durante la stagione 2006-2007, il suo contributo in quel ruolo è sempre considerevole ed il suo apporto <ins>nel numero di assist forniti miglior</ins>a. Nel 2000 Tronchetti Provera, con il management di Pirelli, <del>è riuscito </del>a conclu<del>dere</del> la vendita di OTI, la società del gruppo che produceva componenti ottici modulari, alla compagnia statunitense Corning Incorporated. Nel 2000 Tronchetti Provera, con il management di Pirelli, <ins>h</ins>a conclu<ins>so</ins> la vendita di OTI, la società del gruppo che produceva componenti ottici modulari, alla compagnia statunitense Corning Incorporated. Nel 2000 Tronchetti Provera, con il management di Pirelli, è riuscito a concludere la vendita di OTI, la società del gruppo che produceva componenti ottici modulari, alla compagnia statunitense Corning Incorporated. Nel 2000 Tronchetti Provera, con il management di Pirelli, è riuscito a concludere la vendita di OTI, la società del gruppo <ins>Pirelli </ins>che produceva componenti ottici modulari, alla compagnia statunitense Corning Incorporated. Accanto all'estroso classicismo di Giulio Romano, del quale fu collaboratore nella decorazione del Palazzo Te a Mantova, tra il 1526 e il 1530<del>, ebbero una forte influenza su di lui </del>le opere giovanili del Parmigianino la cui morbida e raffinata eleganza è particolarmente echeggiata nei bellissimi disegni, l'unica documentazione dello stile dell'artista bolognese. Accanto all'estroso classicismo di Giulio Romano, del quale fu collaboratore nella decorazione del Palazzo Te a Mantova, tra il 1526 e il 1530<ins> fu fortemente influenzato anche dal</ins>le opere giovanili del Parmigianino la cui morbida e raffinata eleganza è particolarmente echeggiata nei bellissimi disegni, l'unica documentazione dello stile dell'artista bolognese. Tuttavia "l'asso di Anderlecht", che vinse ben 4 tappe, meritò senza dubbio la vittoria e se non ci fosse stata la <del>"Grande guerra"</del> probabilmente il suo palmares sarebbe molto più ricco. Tuttavia "l'asso di Anderlecht", che vinse ben 4 tappe, meritò senza dubbio la vittoria e se non ci fosse stata la <ins>prima guerra mondiale</ins> probabilmente il suo palmares sarebbe molto più ricco. Il Neoclassicismo semplificato definito anche stile Novecento, si riallaccia sempre alle cultura architettonica classica, ma alleggerisce gli elementi e particolari architettonici, togliendo la decorazione. Il Neoclassicismo semplificato definito anche stile Novecento, si riallaccia sempre alle cultura architettonica classica, ma <ins>ne </ins>alleggerisce gli elementi e particolari architettonici, togliendo la decorazione. l'indagine è legata al sequestro preventivo di 23 milioni di euro, dietro segnalazione di un'operazione sospetta da parte dell'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia. Il 24 maggio 2012 viene sfiduciato all' unanimità dal Consiglio di Sovrintendenza dello IOR e pertanto rimosso dalla carica di presidente con la seguente motivazione: l'indagine è legata al sequestro preventivo di 23 milioni di euro, dietro segnalazione di un'operazione sospetta da parte dell'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia. Il 24 maggio 2012 <ins>Gotti Tedeschi </ins>viene sfiduciato all' unanimità dal Consiglio di Sovrintendenza dello IOR e pertanto rimosso dalla carica di presidente con la seguente motivazione: erano tutti presenti, quella notte di agosto di diciotto anni prima, quando Helen presumibilmente era stata uccisa. A questo punto Lily Kimble, ex-domestica degli Halliday, legge sul giornale un annuncio pubblicato da Gwenda e dal marito, in cui vengono richieste informazioni su Helen, pensa che ci potrebbe ricavare dei soldi e contatta il dottor Kennedy per chiedergli un consiglio. erano tutti presenti, quella notte di agosto di diciotto anni prima, quando Helen presumibilmente era stata uccisa. A questo punto <ins>della narrazione </ins>Lily Kimble, ex-domestica degli Halliday, legge sul giornale un annuncio pubblicato da Gwenda e dal marito, in cui vengono richieste informazioni su Helen, pensa che ci potrebbe ricavare dei soldi e contatta il dottor Kennedy per chiedergli un consiglio. A questo punto Lily Kimble, ex-domestica degli Halliday, legge sul giornale un annuncio pubblicato da Gwenda e dal marito, in cui vengono richieste informazioni su Helen, pensa che ci potrebbe ricavare dei soldi e contatta il dottor Kennedy per chiedergli un consiglio. Kennedy però pensa che la donna intenda ricattarlo, allora ris<del>criv</del>e a Lily dicendole di recarsi presso di lui, e allegandole precise istruzioni su come fare per arrivare a casa sua. A questo punto Lily Kimble, ex-domestica degli Halliday, legge sul giornale un annuncio pubblicato da Gwenda e dal marito, in cui vengono richieste informazioni su Helen, pensa che ci potrebbe ricavare dei soldi e contatta il dottor Kennedy per chiedergli un consiglio. Kennedy però pensa che la donna intenda ricattarlo, allora ris<ins>pond</ins>e a Lily dicendole di recarsi presso di lui, e allegandole precise istruzioni su come fare per arrivare a casa sua. uomo le fruga in tasca, trova la sua lettera con le indicazioni sbagliate e la sostituisce con una falsa, con il vero itinerario da percorrere, poi se ne va, in tempo per tornare a casa e fingere di attendere l�??arrivo della Kimble insieme a Giles e Gwenda. Dopo la scoperta del cadavere di Lily Kimble, la polizia comincia a interessarsi al caso. Dal canto loro, i Reed capiscono che finché l�??assassino non sarà <del>al fresco</del>, la loro vita sarà in pericolo. uomo le fruga in tasca, trova la sua lettera con le indicazioni sbagliate e la sostituisce con una falsa, con il vero itinerario da percorrere, poi se ne va, in tempo per tornare a casa e fingere di attendere l�??arrivo della Kimble insieme a Giles e Gwenda. Dopo la scoperta del cadavere di Lily Kimble, la polizia comincia a interessarsi al caso. Dal canto loro, i Reed capiscono che finché l�??assassino non sarà <ins>in carcere</ins>, la loro vita sarà in pericolo. Dovettero, però, trascorrere 22 anni prima di vedere a Roma la prima linea di trasporto su rotaie. Questa dispersione degli sforzi e degli intenti non si attenuò fino a dopo la Breccia di Porta Pia, quando un gruppo di imprenditori privati fondò nel 1871 la <del>Impresa Romana degli Omnibus che, con il nome di </del>Società Romana Tramways Omnibus (SRTO), doveva svolgere un ruolo importantissimo nello scenario trasportistico romano fino al 1929. Dovettero, però, trascorrere 22 anni prima di vedere a Roma la prima linea di trasporto su rotaie. Questa dispersione degli sforzi e degli intenti non si attenuò fino a dopo la Breccia di Porta Pia, quando un gruppo di imprenditori privati fondò nel 1871 la Società Romana Tramways Omnibus (SRTO), doveva svolgere un ruolo importantissimo nello scenario trasportistico romano fino al 1929. Il Castello di Sotto <del>và a </del>comprende<del>re</del> il complesso di edifici di si sviluppano intorno ad un cortile interno. Il Castello di Sotto comprende il complesso di edifici di si sviluppano intorno ad un cortile interno. Corbetta (Corbéta nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune di 16.323 abitanti della provincia di Milano. Corbetta (Corbéta nel locale dialetto milanese) è un comune di 16.323 abitanti della provincia di Milano. La serie venne immessa in servizio nel 1950 riscuotendo <del>da subito</del> il gradimento dell'utenza ferroviaria con un aumento del flusso di viaggiatori che fece diventare immediatamente insufficiente la fornitura di sole 25 automotrici e di cinque rimorchi. La serie venne immessa in servizio nel 1950 riscuotendo <ins>immediatamente</ins> il gradimento dell'utenza ferroviaria con un aumento del flusso di viaggiatori che fece diventare immediatamente insufficiente la fornitura di sole 25 automotrici e di cinque rimorchi. Non venne fatto nulla e si lasciò morire d'inedia tutta la rete siciliana. <del>U</del>n problema che non era stato previsto<del> si presentò da subito;</del> i treni a vapore espletavano anche servizio merci e collettame, mentre le nuove macchine erano prive di tale possibilità. Non venne fatto nulla e si lasciò morire d'inedia tutta la rete siciliana. <ins>Si presentò subito u</ins>n problema che non era stato previsto i treni a vapore espletavano anche servizio merci e collettame, mentre le nuove macchine erano prive di tale possibilità. San Pellegrino Terme (San Pelegrì in <del>lingua lombarda, variante</del> bergamasc<del>a</del>) è un comune italiano di 4,943 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. San Pellegrino Terme (San Pelegrì in <ins>dialetto</ins> bergamasc<ins>o</ins>) è un comune italiano di 4,943 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Per obbligo di segreto si intende il divieto <del>fatto in capo a</del> ciascun lavoratore di non divulgare nè utilizzare notizie ed informazioni attinenti alla organizzazione ed ai metodi di produzione dell'impresa da cui dipende. Per obbligo di segreto si intende il divieto <ins>per</ins> ciascun lavoratore di non divulgare nè utilizzare notizie ed informazioni attinenti alla organizzazione ed ai metodi di produzione dell'impresa da cui dipende. segreto aziendale e segreto professionale o industriale. Quest'ultimo <del>ha ad oggetto</del> quelle notizie ed informazioni dell'impresa che possono essere conosciute soltanto da alcuni dei dipendenti, in virtù delle specifiche funzioni e mansioni che sono state assegnate loro dal datore di lavoro. segreto aziendale e segreto professionale o industriale. Quest'ultimo <ins>riguarda</ins> quelle notizie ed informazioni dell'impresa che possono essere conosciute soltanto da alcuni dei dipendenti, in virtù delle specifiche funzioni e mansioni che sono state assegnate loro dal datore di lavoro. Il <del>termine </del>franapoggio è <del>riferito a </del>un versante costituito da rocce sedimentarie (ma anche magmatiche o metamorfiche, purché sia presente almeno una famiglia di discontinuità) nel quale le superfici di strato o le discontinuità abbiano immersione nello stesso verso dell'inclinazione del versante. Il franapoggio è un versante costituito da rocce sedimentarie (ma anche magmatiche o metamorfiche, purché sia presente almeno una famiglia di discontinuità) nel quale le superfici di strato o le discontinuità abbiano immersione nello stesso verso dell'inclinazione del versante. Nell'ambito <del>attinente i</del>l regno vegetale viene usato il termine varietà per indicare sottopopolazioni. Nell'ambito <ins>de</ins>l regno vegetale viene usato il termine varietà per indicare sottopopolazioni. Nell'ambito attinente il regno vegetale viene usato il termine varietà<del> per indicare sottopopolazioni</del>. Nell'ambito attinente il regno vegetale<ins>, per indicare sottopopolazioni</ins> viene usato il termine varietà. Alle figure di Pacciûgo e Pacciûga - ricordate in due statue che si trovano nel corridoio dietro l'altar maggiore del Santuario di <del>Nostra Signora di </del>Coronata, presso Cornigliano - è legata una delle più antiche leggende a sfondo religioso di Genova. Alle figure di Pacciûgo e Pacciûga - ricordate in due statue che si trovano nel corridoio dietro l'altar maggiore del Santuario di Coronata, presso Cornigliano - è legata una delle più antiche leggende a sfondo religioso di Genova. le due trasformazioni cui una Zanpakuto può accedere sono chiamate "Shikai" e "Bankai". La spada e l'essere al suo interno sono un tutt'uno. Poiché da semplice Asauchi la Zanpakut�? si evolve con lo shinigami che la maneggia, tende ad avere una personalità simile. Aspetto La maggior parte delle Zanpakut�? assomiglia a un tipo di spada giapponese, e in particolare: Quando sigillate, le Zanpakut�? sono identiche a qualunque Katana, una spada giapponese dalla lama curva e lunga circa 60 cm (23,6 pollici). spada dalla lama corta rispetto ad una katana, lunga dai 30 ai 60 centimetri (12 e 24 pollici). solitamente portato dai samurai insieme alla katana. Quando indossate insieme, la coppia di spade era detta daisho, che si può tradurre come "grande e piccola"; dai ("grande") per la katana e sho ("piccola") per la wakizashi. La Zanpakut�? di Gin Ichimaru assume la forma di una wakizashi. La nodachi è una spada giapponese a due mani, molto difficile da maneggiare per via delle sue dimensioni e del peso. La lunghezza del manico della nodachi variava tra i 12 e i 13 pollici (da 30 a 33 centimetri). Ichigo Kurosaki sfoggia una lunga nodachi rilasciando il Bankai della sua Zanpakut�?. Una tant�? è un'arma simile ad un coltello o ad un pugnale. La lama è lunga tra i 15 e 30 cm (6-12 pollici). Quando è sigillata, la Zanpakut�? di Tetsuzaemon Iba ricorda una tant�?. Poteri generali Tra i poteri generali di ogni Zanpakut�? si identificano: �? la tecnica con cui gli Shinigami inviano le anime dal mondo vivente a quello spirituale. Esse vengono inviate o alla Soul Society, se in vita sono state buone, o all'Inferno, se hanno compiuto atti malvagi. Viene eseguita ponendo il fondo del manico della propria Zanpakut�? sulla fronte dell'anima. Purificazione degli Hollow: Quando un Hollow viene ucciso con una Zanpakut�? viene purificato dai peccati commessi in forma di Hollow ed è condotto alla Soul Society, in modo che possa rinascere di nuovo nel mondo umano. Shikai Il primo potenziamento della Zanpakut�? è lo . Lo Shikai rappresenta la trasformazione della Zanpakut�? di uno Shinigami nella sua forma iniziale, grazie alla quale può mostrare il suo personale potere o abilità. Ogni Zanpakut�? cambia la propria forma quando viene rilasciata, adattandosi al proprio potere e prendendo anche spunto dalla personalità del possessore. Il rilascio dello Shikai richiede una certa esperienza e abilità da parte di uno Shinigami, ma non è paragonabile al secondo stadio di rilascio, il Bankai. Rilasciare il primo stadio della Zanpakut�? richiede allo Shinigami di sapere quale sia il nome dello spirito giacente all'interno della propria spada. Questa operazione non è facile quanto sembri, poiché infatti lo shinigami deve essere capace di comunicare con la propria spada. La dimostrazione è data anche da una maggiore capacità di controllo della propria Zanpakut�?, e sembra essere un requisito essenziale per accedere ai più alti ranghi della Soul Society. Dopo aver imparato il nome della propria Zanpakut�?, lo shikai può essere attivato pronunciando il nome dell<del>a Zanpakut�?</del>, preceduto da un comando che permette la trasformazione ed è diverso per ogni spada (ad esempio la Zanpakut�? di Kisuke Urahara viene rilasciata con il comando Svegliati, Benihime). Una volta appreso il Bankai, ed essendo quindi entrati in perfetta sintonia con la propria Zanpakut�?, il kotodama (la formula da pronunciare per attivare lo Shikai) può essere omesso. Infatti, nello scontro tra Renji e Byakuya, quest'ultimo nota che il suo luogotenente ha rilasciato la zanpakuto senza pronunciare la suddetta formula, facendogli dedurre che Renji ha imparato il Bankai. le due trasformazioni cui una Zanpakuto può accedere sono chiamate "Shikai" e "Bankai". La spada e l'essere al suo interno sono un tutt'uno. Poiché da semplice Asauchi la Zanpakut�? si evolve con lo shinigami che la maneggia, tende ad avere una personalità simile. Aspetto La maggior parte delle Zanpakut�? assomiglia a un tipo di spada giapponese, e in particolare: Quando sigillate, le Zanpakut�? sono identiche a qualunque Katana, una spada giapponese dalla lama curva e lunga circa 60 cm (23,6 pollici). spada dalla lama corta rispetto ad una katana, lunga dai 30 ai 60 centimetri (12 e 24 pollici). solitamente portato dai samurai insieme alla katana. Quando indossate insieme, la coppia di spade era detta daisho, che si può tradurre come "grande e piccola"; dai ("grande") per la katana e sho ("piccola") per la wakizashi. La Zanpakut�? di Gin Ichimaru assume la forma di una wakizashi. La nodachi è una spada giapponese a due mani, molto difficile da maneggiare per via delle sue dimensioni e del peso. La lunghezza del manico della nodachi variava tra i 12 e i 13 pollici (da 30 a 33 centimetri). Ichigo Kurosaki sfoggia una lunga nodachi rilasciando il Bankai della sua Zanpakut�?. Una tant�? è un'arma simile ad un coltello o ad un pugnale. La lama è lunga tra i 15 e 30 cm (6-12 pollici). Quando è sigillata, la Zanpakut�? di Tetsuzaemon Iba ricorda una tant�?. Poteri generali Tra i poteri generali di ogni Zanpakut�? si identificano: �? la tecnica con cui gli Shinigami inviano le anime dal mondo vivente a quello spirituale. Esse vengono inviate o alla Soul Society, se in vita sono state buone, o all'Inferno, se hanno compiuto atti malvagi. Viene eseguita ponendo il fondo del manico della propria Zanpakut�? sulla fronte dell'anima. Purificazione degli Hollow: Quando un Hollow viene ucciso con una Zanpakut�? viene purificato dai peccati commessi in forma di Hollow ed è condotto alla Soul Society, in modo che possa rinascere di nuovo nel mondo umano. Shikai Il primo potenziamento della Zanpakut�? è lo . Lo Shikai rappresenta la trasformazione della Zanpakut�? di uno Shinigami nella sua forma iniziale, grazie alla quale può mostrare il suo personale potere o abilità. Ogni Zanpakut�? cambia la propria forma quando viene rilasciata, adattandosi al proprio potere e prendendo anche spunto dalla personalità del possessore. Il rilascio dello Shikai richiede una certa esperienza e abilità da parte di uno Shinigami, ma non è paragonabile al secondo stadio di rilascio, il Bankai. Rilasciare il primo stadio della Zanpakut�? richiede allo Shinigami di sapere quale sia il nome dello spirito giacente all'interno della propria spada. Questa operazione non è facile quanto sembri, poiché infatti lo shinigami deve essere capace di comunicare con la propria spada. La dimostrazione è data anche da una maggiore capacità di controllo della propria Zanpakut�?, e sembra essere un requisito essenziale per accedere ai più alti ranghi della Soul Society. Dopo aver imparato il nome della propria Zanpakut�?, lo shikai può essere attivato pronunciando il nome dell, preceduto da un comando che permette la trasformazione ed è diverso per ogni spada (ad esempio la Zanpakut�? di Kisuke Urahara viene rilasciata con il comando Svegliati, Benihime). Una volta appreso il Bankai, ed essendo quindi entrati in perfetta sintonia con la propria Zanpakut�?, il kotodama (la formula da pronunciare per attivare lo Shikai) può essere omesso. Infatti, nello scontro tra Renji e Byakuya, quest'ultimo nota che il suo luogotenente ha rilasciato la zanpakuto<ins>�?</ins> senza pronunciare la suddetta formula, facendogli dedurre che Renji ha imparato il Bankai. la lettera più lunga che sia mai stata s<del>tipa</del>ta, con piu di 50 mila lettere. la lettera più lunga che sia mai stata s<ins>crit</ins>ta, con piu di 50 mila lettere. Cassano Magnago (Casan Magnagh nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto varesotto) è un comune di 21.330 abitanti della provincia di Varese. Cassano Magnago (Casan Magnagh nel locale dialetto varesotto) è un comune di 21.330 abitanti della provincia di Varese. La stazione di Bordighera è situata lungo la linea Genova-Ventimiglia e serve l�? La stazione di Bordighera è <ins>una fermata ferroviaria </ins>situata lungo la linea Genova-Ventimiglia e serve l�? Il termine veneto Dogado, corrispondente all'italiano "ducato", viene utilizzato sia per indicare il governo del doge, sia il periodo del suo regno, sia il territorio metropolitano della Repubblica Veneta. Con quest'ultimo significato, quindi, il Dogado comprendeva la sottile fascia costiera coincidente con l'antico Ducato di Venezia, ovvero le lagune poste tra Loreo e Grado sino alla foce dell'Isonzo. Ovviamente, ne era parte anche la stessa Venezia. Le restanti parti del territorio della Repubblica erano divise fra lo Stato da Màr e i Domini di Terraferma. Ad esclusione della capitale, l'amministrazione era suddivisa in dodici e poi undici distretti (detti reggimenti). Tra questi vi era <del>inoltr</del>e la podesteria di Cologna (attualmente in provincia di Verona) che fu dichiarata parte del Dogado in seguito alle questioni territoriali sorte tra Vicenza e Verona (1406). Il termine veneto Dogado, corrispondente all'italiano "ducato", viene utilizzato sia per indicare il governo del doge, sia il periodo del suo regno, sia il territorio metropolitano della Repubblica Veneta. Con quest'ultimo significato, quindi, il Dogado comprendeva la sottile fascia costiera coincidente con l'antico Ducato di Venezia, ovvero le lagune poste tra Loreo e Grado sino alla foce dell'Isonzo. Ovviamente, ne era parte anche la stessa Venezia. Le restanti parti del territorio della Repubblica erano divise fra lo Stato da Màr e i Domini di Terraferma. Ad esclusione della capitale, l'amministrazione era suddivisa in dodici e poi undici distretti (detti reggimenti). Tra questi vi era <ins>anch</ins>e la podesteria di Cologna (attualmente in provincia di Verona) che fu dichiarata parte del Dogado in seguito alle questioni territoriali sorte tra Vicenza e Verona (1406). Il 30 luglio seguente fa il suo esordio con <del>la maglia de</del>gli Hammers, nel terzo turno preliminare di Europa League contro i rumeni dell'Astra Giurgiu, rendendosi suo malgrado protagonista dell'autogol che vale il 2-2 finale. Il 30 luglio seguente fa il suo esordio con gli Hammers, nel terzo turno preliminare di Europa League contro i rumeni dell'Astra Giurgiu, rendendosi suo malgrado protagonista dell'autogol che vale il 2-2 finale. Per ovviare a <del>ciò</del> aveva ricorso alla creazione delle cosiddette corazzate tascabili ovvero incrociatori della classe Deutschland. Per ovviare a <ins>questa limitazione</ins> aveva ricorso alla creazione delle cosiddette corazzate tascabili ovvero incrociatori della classe Deutschland. Contrariamente a quanto si insegnava ai sommergibilisti delle altre nazioni, ovvero di attendere la preda in imboscate alle bocche dei porti, Karl Donitz aveva ideato una tecnica chiamata branco di lupi (Rudeltaktik) secondo la quale un U-Boot individuato un bersaglio in navigazione, nave o convoglio che fosse, chiamava a raccolta tutti gli altri U-Boot nella zona attendendo che il numero di componenti del branco fosse sufficiente a sbaragliare il bersaglio nemico. Dönitz stimava che il numero di U-Boot per adottare efficacemente questa tecnica nell'Atlantico fosse di 300 battelli di tipo VII. Altre unità schierate dai tedeschi erano le navi corsare, navi mercantili dotate di armamento relativamente pesante come siluri e cannoni da 150mm, che fecero gravi danni al traffico mercantile alleato isolato, soprattutto all'inizio della guerra; queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi<del>. T</del>ra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. Contrariamente a quanto si insegnava ai sommergibilisti delle altre nazioni, ovvero di attendere la preda in imboscate alle bocche dei porti, Karl Donitz aveva ideato una tecnica chiamata branco di lupi (Rudeltaktik) secondo la quale un U-Boot individuato un bersaglio in navigazione, nave o convoglio che fosse, chiamava a raccolta tutti gli altri U-Boot nella zona attendendo che il numero di componenti del branco fosse sufficiente a sbaragliare il bersaglio nemico. Dönitz stimava che il numero di U-Boot per adottare efficacemente questa tecnica nell'Atlantico fosse di 300 battelli di tipo VII. Altre unità schierate dai tedeschi erano le navi corsare, navi mercantili dotate di armamento relativamente pesante come siluri e cannoni da 150mm, che fecero gravi danni al traffico mercantile alleato isolato, soprattutto all'inizio della guerra; queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi<ins> e, t</ins>ra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. Dönitz stimava che il numero di U-Boot per adottare efficacemente questa tecnica nell'Atlantico fosse di 300 battelli di tipo VII. Altre unità schierate dai tedeschi erano le navi corsare, navi mercantili dotate di armamento relativamente pesante come siluri e cannoni da 150mm, che fecero gravi danni al traffico mercantile alleato isolato, soprattutto all'inizio della guerra; queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32<del>, soffrivano però la pecca di essere</del> concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. Dönitz stimava che il numero di U-Boot per adottare efficacemente questa tecnica nell'Atlantico fosse di 300 battelli di tipo VII. Altre unità schierate dai tedeschi erano le navi corsare, navi mercantili dotate di armamento relativamente pesante come siluri e cannoni da 150mm, che fecero gravi danni al traffico mercantile alleato isolato, soprattutto all'inizio della guerra; queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32<ins>; questi erano tuttavia</ins> concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32, soffrivano però la pecca di essere concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. A partire dal 1942 le unità stazionate a Bordeaux furono ridotte a 11 e al momento dell'armistizio<del> nel 1943</del> le unità stazionate a Bordeaux erano solamente 6. queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32, soffrivano però la pecca di essere concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. A partire dal 1942 le unità stazionate a Bordeaux furono ridotte a 11 e<ins>, nel 1943,</ins> al momento dell'armistizio le unità stazionate a Bordeaux erano solamente 6. queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32, soffrivano però la pecca di essere concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. A partire dal 1942 le unità stazionate a Bordeaux furono ridotte a 11 e al momento dell'armistizio nel 1943 le unità <del>stazionate a Bordeaux</del> erano solamente 6. queste navi, classificate come incrociatori ausiliari rifornivano anche gli U-Boot che operavano a grande distanza dalle loro basi. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32, soffrivano però la pecca di essere concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. A partire dal 1942 le unità stazionate a Bordeaux furono ridotte a 11 e al momento dell'armistizio nel 1943 le unità <ins>che si trovavano nella base francese</ins> erano solamente 6. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32, soffrivano però la pecca di essere concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. A partire dal 1942 le unità stazionate a Bordeaux furono ridotte a 11 e al momento dell'armistizio nel 1943 le unità stazionate a Bordeaux erano solamente 6. Colpa dello scarso successo delle unità italiane fu principalmente lo scenario radicalmente diverso da quello del Mediterraneo per il quale gli equipaggi italiani erano stati preparati<del>. T</del>ra le unità più importanti messe in servizio dalla marina italiana spicca certamente la Classe Archimede con le sue 4 unità costruite a cavallo tra il 1938 ed il 1939. Tra le più famose, la Atlantis, la Pinguin e la Kormoran che affondò l'incrociatore australiano Sydney venendo da esso affondato a sua volta. I sommergibili italiani furono dispiegati nell'Atlantico a partire dal giugno 1940 presso la base di Bordeaux, chiamata Betasom; ne furono inviati 32, soffrivano però la pecca di essere concettualmente superati, più grossi e meno manovrabili di quelli tedeschi e in definitiva il loro apporto alla battaglia fu marginale rispetto alle capacità tedesche nel primo anno di guerra, ma a partire dal 1942 i risultati per sommergibile erano paragonabili a quelli di un U-Boot. A partire dal 1942 le unità stazionate a Bordeaux furono ridotte a 11 e al momento dell'armistizio nel 1943 le unità stazionate a Bordeaux erano solamente 6. Colpa dello scarso successo delle unità italiane fu principalmente lo scenario radicalmente diverso da quello del Mediterraneo per il quale gli equipaggi italiani erano stati preparati<ins> e, t</ins>ra le unità più importanti messe in servizio dalla marina italiana spicca certamente la Classe Archimede con le sue 4 unità costruite a cavallo tra il 1938 ed il 1939. Una tattica utilizzata dal capitano Walker era di stabilirsi direttamente sopra un U-Boot ed attendere fino a quando non esauriva l'aria ed era costretto a tornare in superficie. Una tattica utilizzata dal capitano <ins>Frederic John </ins>Walker era di stabilirsi direttamente sopra un U-Boot ed attendere fino a quando non esauriva l'aria ed era costretto a tornare in superficie. La <del>cosiddetta </del>metropolitana di Bari è in realtà una ferrovia suburbana a doppio binario e scartamento ordinario che collega la stazione centrale del capoluogo al quartiere periferico San Paolo. La metropolitana di Bari è in realtà una ferrovia suburbana a doppio binario e scartamento ordinario che collega la stazione centrale del capoluogo al quartiere periferico San Paolo. Il 1° luglio 2005 è nata la Fondazione Ubuntu, con un fondo iniziale di 10 milioni di dollari, il cui scopo è lo sviluppo della distribuzione nel caso Canonical Ltd dovesse cessare le attività. Il 1° luglio 2005 è nata la Fondazione Ubuntu, con un fondo iniziale di 10 milioni di dollari, il cui scopo è lo sviluppo della distribuzione nel caso <ins>in cui </ins>Canonical Ltd dovesse cessare le attività. corredata da un'ampia gamma di applicazioni libere, ossia gratuite ed a sorgente aperto. La versione desktop è stata concepita per i compiti più frequenti per un utente classico, quali navigazione, gestione di documenti e immagini, svago, comunicazione. corredata da un'ampia gamma di applicazioni libere, ossia gratuite ed a sorgente aperto. La versione desktop è stata concepita per i compiti più frequenti per un utente classico, quali navigazione<ins> internet</ins>, gestione di documenti e immagini, svago, comunicazione. Ubuntu è sensibile al tema dell'accessibilità, ovvero di dare la possibilità ad usare il sistema a persone con abilità diverse, sia per età, cultura e/o condizione fisica: Temi ad alto contrasto - per soggetti ipovedenti; Sintetizzatore vocale e lente di ingrandimento virtuale - per ipovedenti o non vedenti; Tastiera virtuale <del>(on screen) -</del> per soggetti incapacitati ad usare una normale tastiera Ubuntu è sensibile al tema dell'accessibilità, ovvero di dare la possibilità ad usare il sistema a persone con abilità diverse, sia per età, cultura e/o condizione fisica: Temi ad alto contrasto - per soggetti ipovedenti; Sintetizzatore vocale e lente di ingrandimento virtuale - per ipovedenti o non vedenti; Tastiera virtuale <ins>su schermo,</ins> per soggetti incapacitati ad usare una normale tastiera Questi componenti <del>veng</del>ono gestiti dal sito ufficiale e permettono all'utente di installare software partendo da un sito sicuro, senza dover cercare su internet. Questi componenti <ins>s</ins>ono gestiti dal sito ufficiale e permettono all'utente di installare software partendo da un sito sicuro, senza dover cercare su internet. Nonostante i numerosi impegni familiari e di lavoro Ruggero garantisce il suo impegno come assessore comunale nel 1861, consigliere l'anno successivo, assessore di nuovo nell'anno successivo, e di nuovo consigliere l'anno <del>susseguente</del>, fino al giorno della sua socmparsa il 10 agosto 1867. Nonostante i numerosi impegni familiari e di lavoro Ruggero garantisce il suo impegno come assessore comunale nel 1861, consigliere l'anno successivo, assessore di nuovo nell'anno successivo, e di nuovo consigliere l'anno <ins>dopo</ins>, fino al giorno della sua socmparsa il 10 agosto 1867. Stava tornado a casa da Cesena, quando all'altezza di San Giovanni in Compito, <del>muore fulminato da</del> una fucilata per mano di ignoti sicari e per mandato, si ritiene, di chi aspirava a succedergli nella direzione della tenuta di Villa Torlonia. Stava tornado a casa da Cesena, quando all'altezza di San Giovanni in Compito, <ins>viene ucciso con</ins> una fucilata per mano di ignoti sicari e per mandato, si ritiene, di chi aspirava a succedergli nella direzione della tenuta di Villa Torlonia. Stava tornado a casa da Cesena, quando all'altezza di San Giovanni in Compito, muore fulminato da una fucilata per mano di ignoti sicari e per mandato, si <del>ritiene</del>, di chi aspirava a succedergli nella direzione della tenuta di Villa Torlonia. Stava tornado a casa da Cesena, quando all'altezza di San Giovanni in Compito, muore fulminato da una fucilata per mano di ignoti sicari e per mandato, si <ins>pensa</ins>, di chi aspirava a succedergli nella direzione della tenuta di Villa Torlonia. Stava tornado a casa da Cesena, quando all'altezza di San Giovanni in Compito, muore fulminato da una fucilata per mano di ignoti sicari e per mandato, si ritiene, di chi <del>aspirava </del>a succedergli nella direzione della tenuta di Villa Torlonia. Stava tornado a casa da Cesena, quando all'altezza di San Giovanni in Compito, muore fulminato da una fucilata per mano di ignoti sicari e per mandato, si ritiene, di chi <ins>volev</ins>a succedergli nella direzione della tenuta di Villa Torlonia. Enrico Ferri (1856-1929), criminologo e uomo politico <del>militante n</del>el Partito Socialista Italiano, direttore dell'Avanti! Enrico Ferri (1856-1929), criminologo e uomo politico <ins>d</ins>el Partito Socialista Italiano, direttore dell'Avanti! Leonard Hofstadter (stagioni 1-in corso), interpretato da Johnny Galecki, doppiato da Gabriele Lopez. <del>G</del>iovane fisico sperimentale che condivide l'appartamento con Sheldon. Leonard Hofstadter (stagioni 1-in corso), interpretato da Johnny Galecki, doppiato da Gabriele Lopez. <ins> �? un g</ins>iovane fisico sperimentale che condivide l'appartamento con Sheldon. una gag ricorrente del telefilm è quella in cui Sheldon si infuria con la persona che ha occupato il cuscino sinistro del suo divano (e che Sheldon ha ritenuto essere il posto migliore, valutando aspetti come temperatura, ricambio d'aria e angolazione rispetto a ospiti e televisore). Allo stesso modo, non tollera l'idea che la sua routine, estremamente pianificata, possa subire delle variazioni non previste. Nella puntata 1x07 ad esempio si infuria con Penny perché questa, dormendo sul divano, gli impedisce di sedersi al suo posto per guardare il suo programma televisivo preferito mangiando una tazza di cereali e latte al 2% di grassi. In un'altra puntata invece, dopo essere stato licenziato va a fare la spesa con Penny, meravigliandosi di come lei non abbia intenzione di seguire il suo consiglio di comprare una scorta trentennale di assorbenti. Non essendo capace di mentire, ogni volta che tenta di farlo cade in preda a numerosi ed evidenti tic. Adora i treni e ha il terrore degli uccelli, delle reti e di Pippo. Un'altra sua curiosa abitudine è il modo di bussare: dopo aver dato tre veloci rintocchi alla porta, pronuncia il nome della persona che sta dall'altra parte, il tutto ripetuto per tre volte in rapida successione. Nel corso della serie è possibile vedere anche altri personaggi che, quando bussano alla porta di Sheldon, utilizzano questo metodo. Ripete la parola "bazinga" dopo aver a suo dire scherzato o preso in giro una persona. E' dotato, per sua ammissione, di memoria eidetica: questo, così come l'incompetenza sociale, l'intelligenza superiore, le manie ossessive compulsive, i tic e le espressioni ieratiche quando messo in difficoltà, lasciano suggerire che si affetto dalla Sindrome di Asperger. Penny (stagioni 1-in corso), interpretata da Kaley Cuoco, doppiata da Eleonora Reti. <del>A</del>ttraente ragazza bionda che vive nell'appartamento di fronte a quello di Leonard e Sheldon, che lavora come cameriera alla Fabbrica del Cheescake per mantenersi. una gag ricorrente del telefilm è quella in cui Sheldon si infuria con la persona che ha occupato il cuscino sinistro del suo divano (e che Sheldon ha ritenuto essere il posto migliore, valutando aspetti come temperatura, ricambio d'aria e angolazione rispetto a ospiti e televisore). Allo stesso modo, non tollera l'idea che la sua routine, estremamente pianificata, possa subire delle variazioni non previste. Nella puntata 1x07 ad esempio si infuria con Penny perché questa, dormendo sul divano, gli impedisce di sedersi al suo posto per guardare il suo programma televisivo preferito mangiando una tazza di cereali e latte al 2% di grassi. In un'altra puntata invece, dopo essere stato licenziato va a fare la spesa con Penny, meravigliandosi di come lei non abbia intenzione di seguire il suo consiglio di comprare una scorta trentennale di assorbenti. Non essendo capace di mentire, ogni volta che tenta di farlo cade in preda a numerosi ed evidenti tic. Adora i treni e ha il terrore degli uccelli, delle reti e di Pippo. Un'altra sua curiosa abitudine è il modo di bussare: dopo aver dato tre veloci rintocchi alla porta, pronuncia il nome della persona che sta dall'altra parte, il tutto ripetuto per tre volte in rapida successione. Nel corso della serie è possibile vedere anche altri personaggi che, quando bussano alla porta di Sheldon, utilizzano questo metodo. Ripete la parola "bazinga" dopo aver a suo dire scherzato o preso in giro una persona. E' dotato, per sua ammissione, di memoria eidetica: questo, così come l'incompetenza sociale, l'intelligenza superiore, le manie ossessive compulsive, i tic e le espressioni ieratiche quando messo in difficoltà, lasciano suggerire che si affetto dalla Sindrome di Asperger. Penny (stagioni 1-in corso), interpretata da Kaley Cuoco, doppiata da Eleonora Reti. <ins>�? un'a</ins>ttraente ragazza bionda che vive nell'appartamento di fronte a quello di Leonard e Sheldon, che lavora come cameriera alla Fabbrica del Cheescake per mantenersi. Penny (stagioni 1-in corso), interpretata da Kaley Cuoco, doppiata da Eleonora Reti. Attraente ragazza bionda che vive nell'appartamento di fronte a quello di Leonard e Sheldon, che lavora come cameriera alla Fabbrica del Cheescake per mantenersi. Vorrebbe diventare un'attrice cinematografica, ma in realtà viene fatto intendere che il suo talento recitativo sia piuttosto scarso. L'unica parte di un qualche rilievo che riesce ad ottenere è uno spot per una crema contro le emorroidi. �? l'unica che ogni tanto riesce a prendere alla sprovvista Sheldon, proponendogli domande banali di carattere sociale. Non si conosce il suo cognome. Howard Wolowitz (stagioni 1-in corso), interpretato da Simon Helberg, doppiato da Federico Di Pofi. Lavora nel campo dell'ingegneria aerospaziale e i congegni che vengono mandati nello spazio sono il suo vanto di fronte agli amici (che lo deridono per non aver conseguito un dottorato di ricerca, ma una "semplice" laurea magistrale). �? ebreo, ma non rispetta i dettami della sua religione. Vive con sua madre. Crede di poter avere successo con le donne, convinzione smentita ad ogni rifiuto. �? poliglotta (conosce 5 lingue, 6 contando anche il klingon) e spesso (soprattutto nelle prime due serie) esordisce con frasi in lingua straniera. Rajesh Koothrappali (stagioni 1-in corso), interpretato da Kunal Nayyar, doppiato da Alessio Buccolini. Lavora nel campo dell'astrofisica ed è originario di Nuova Delhi. La sua particolare caratteristica è che in presenza delle donne ammutolisce, soffrendo infatti di una rara forma di mutismo selettivo. Dopo qualche puntata scopre casualmente di ritrovare spigliatezza nel parlare anche con solo un po' d'alcool. Si tiene in contatto tramite webcam con i genitori, i quali decidono ancora cosa lui può e non può fare. Come Howard, Raj non segue i dettami della sua religione (l'induismo), mangiando tranquillamente carne bovina. Amy Farrah Fowler (stagioni 4-in corso, ricorrente 3), interpretata da Mayim Bialik, doppiata da Emilia Costa. <del>N</del>euroscienziata e amica di Sheldon. Penny (stagioni 1-in corso), interpretata da Kaley Cuoco, doppiata da Eleonora Reti. Attraente ragazza bionda che vive nell'appartamento di fronte a quello di Leonard e Sheldon, che lavora come cameriera alla Fabbrica del Cheescake per mantenersi. Vorrebbe diventare un'attrice cinematografica, ma in realtà viene fatto intendere che il suo talento recitativo sia piuttosto scarso. L'unica parte di un qualche rilievo che riesce ad ottenere è uno spot per una crema contro le emorroidi. �? l'unica che ogni tanto riesce a prendere alla sprovvista Sheldon, proponendogli domande banali di carattere sociale. Non si conosce il suo cognome. Howard Wolowitz (stagioni 1-in corso), interpretato da Simon Helberg, doppiato da Federico Di Pofi. Lavora nel campo dell'ingegneria aerospaziale e i congegni che vengono mandati nello spazio sono il suo vanto di fronte agli amici (che lo deridono per non aver conseguito un dottorato di ricerca, ma una "semplice" laurea magistrale). �? ebreo, ma non rispetta i dettami della sua religione. Vive con sua madre. Crede di poter avere successo con le donne, convinzione smentita ad ogni rifiuto. �? poliglotta (conosce 5 lingue, 6 contando anche il klingon) e spesso (soprattutto nelle prime due serie) esordisce con frasi in lingua straniera. Rajesh Koothrappali (stagioni 1-in corso), interpretato da Kunal Nayyar, doppiato da Alessio Buccolini. Lavora nel campo dell'astrofisica ed è originario di Nuova Delhi. La sua particolare caratteristica è che in presenza delle donne ammutolisce, soffrendo infatti di una rara forma di mutismo selettivo. Dopo qualche puntata scopre casualmente di ritrovare spigliatezza nel parlare anche con solo un po' d'alcool. Si tiene in contatto tramite webcam con i genitori, i quali decidono ancora cosa lui può e non può fare. Come Howard, Raj non segue i dettami della sua religione (l'induismo), mangiando tranquillamente carne bovina. Amy Farrah Fowler (stagioni 4-in corso, ricorrente 3), interpretata da Mayim Bialik, doppiata da Emilia Costa. <ins>�? una n</ins>euroscienziata e amica di Sheldon. Durante il periodo fiorentino, nel 1979, Di Gennaro <del>raccogli</del>e le prime convocazioni in Nazionale per le selezioni Under-21 e Olimpica, tuttavia senza mai scendere in campo Viene ceduto al Perugia, in cui resta una sola stagione (1980-81), che si conclude con la retrocessione dei grifoni. Durante il periodo fiorentino, nel 1979, Di Gennaro <ins>ottien</ins>e le prime convocazioni in Nazionale per le selezioni Under-21 e Olimpica, tuttavia senza mai scendere in campo Viene ceduto al Perugia, in cui resta una sola stagione (1980-81), che si conclude con la retrocessione dei grifoni. Durante il periodo fiorentino, nel 1979, Di Gennaro raccoglie le prime convocazioni in Nazionale per le selezioni Under-21 e Olimpica, tuttavia senza mai scendere in campo <del>Viene</del> ceduto al Perugia, in cui resta una sola stagione (1980-81), che si conclude con la retrocessione dei grifoni. Durante il periodo fiorentino, nel 1979, Di Gennaro raccoglie le prime convocazioni in Nazionale per le selezioni Under-21 e Olimpica, tuttavia senza mai scendere in campo <ins>�?</ins> ceduto al Perugia, in cui resta una sola stagione (1980-81), che si conclude con la retrocessione dei grifoni. Sulla panchina scaligera, proprio nel 1981, esordisce Osvaldo Bagnoli, che porta la squadra in serie A ed ha un importante influsso sulla maturazione del giocatore. Dopo lo scudetto conquistato dai veneti nel 1984-85, Di Gennaro <del>viene</del> convocato in Nazionale per la partita di Losanna con la Svizzera; Sulla panchina scaligera, proprio nel 1981, esordisce Osvaldo Bagnoli, che porta la squadra in serie A ed ha un importante influsso sulla maturazione del giocatore. Dopo lo scudetto conquistato dai veneti nel 1984-85, Di Gennaro <ins>è</ins> convocato in Nazionale per la partita di Losanna con la Svizzera; Dopo lo scudetto conquistato dai veneti nel 1984-85, Di Gennaro viene convocato in Nazionale per la partita di Losanna con la Svizzera; questa con gli elvetici è la prima di quindici convocazioni, durante le quali <del>il centrocampista toscano </del>totalizza quattro gol. Dopo lo scudetto conquistato dai veneti nel 1984-85, Di Gennaro viene convocato in Nazionale per la partita di Losanna con la Svizzera; questa con gli elvetici è la prima di quindici convocazioni, durante le quali totalizza quattro gol. questa con gli elvetici è la prima di quindici convocazioni, durante le quali il centrocampista toscano totalizza quattro gol. In azzurro <del>viene</del> convocato al campionato mondiale di calcio 1986 in Messico. questa con gli elvetici è la prima di quindici convocazioni, durante le quali il centrocampista toscano totalizza quattro gol. In azzurro <ins>è</ins> convocato al campionato mondiale di calcio 1986 in Messico. ottiene coi galletti la promozione in serie A nel 1988-89 e la vittoria della Coppa Mitropa nella stagione successiva. A fine carriera, nel 1991-92, gioca una stagione nel Barletta, in serie C1. Dopo il ritiro Finita la carriera da calciatore r<del>imane</del> a vivere a Bari, città dove si è sposato ed ha avuto figli. ottiene coi galletti la promozione in serie A nel 1988-89 e la vittoria della Coppa Mitropa nella stagione successiva. A fine carriera, nel 1991-92, gioca una stagione nel Barletta, in serie C1. Dopo il ritiro Finita la carriera da calciatore r<ins>esta</ins> a vivere a Bari, città dove si è sposato ed ha avuto figli. Nel 2000-01 diviene secondo allenatore nella Fiorentina di Fatih Terim, ma viene licenziato durante la stessa stagione, dopo la crisi che porta alle dimissioni del turco. Successivamente è commentatore televisivo per SKY Sport, spesso <del>al fianco di</del> Maurizio Compagnoni. Nel 2000-01 diviene secondo allenatore nella Fiorentina di Fatih Terim, ma viene licenziato durante la stessa stagione, dopo la crisi che porta alle dimissioni del turco. Successivamente è commentatore televisivo per SKY Sport, spesso <ins>con</ins> Maurizio Compagnoni. Nel 2000-01 diviene secondo allenatore nella Fiorentina di Fatih Terim, ma viene licenziato durante la stessa stagione, dopo la crisi che porta alle dimissioni del turco. Successivamente è commentatore televisivo per SKY Sport, spesso al fianco di Maurizio Compagnoni. Il 17 luglio 2014 <del>viene ufficializzata la sua nomina per l'incarico di</del> club manager del settore giovanile del Bari. Nel 2000-01 diviene secondo allenatore nella Fiorentina di Fatih Terim, ma viene licenziato durante la stessa stagione, dopo la crisi che porta alle dimissioni del turco. Successivamente è commentatore televisivo per SKY Sport, spesso al fianco di Maurizio Compagnoni. Il 17 luglio 2014 <ins>diventa</ins> club manager del settore giovanile del Bari. Musicalmente il disco contiene dei rock and roll semplici e ben arrangiati, fatta eccezione per i lenti Nessuno crederà e A cosa serve soffrire, e la traccia Furore, che da il titolo all'album e che si avvicina a sonorità jazz. Serafino campanaro e Hei Stella<del> sono gli u</del>nici inediti. Musicalmente il disco contiene dei rock and roll semplici e ben arrangiati, fatta eccezione per i lenti Nessuno crederà e A cosa serve soffrire, e la traccia Furore, che da il titolo all'album e che si avvicina a sonorità jazz. Serafino campanaro e Hei Stella<ins> U</ins>nici inediti. Gli altri brani dell'album erano già stati pubblicati su singolo durante il 1960 o (Nessuno crederà e I ragazzi del juke-box) nel 1959. Hei Stella<del> è una c</del>over del brano nel singolo 24 ore/Ehi! Gli altri brani dell'album erano già stati pubblicati su singolo durante il 1960 o (Nessuno crederà e I ragazzi del juke-box) nel 1959. Hei Stella<ins> C</ins>over del brano nel singolo 24 ore/Ehi! Impazzivo per te è la canzone più celebre del disco, primo testo di Miki Del Prete per Celentano, e già un successo con il singolo <del>di</del> pochi mesi prima. Impazzivo per te è la canzone più celebre del disco, primo testo di Miki Del Prete per Celentano, e già un successo con il singolo <ins>pubblicato</ins> pochi mesi prima. Fondato il 28 luglio 1908 e fallito nell'aprile del 2003 a <del>seguito</del> di gravi problemi finanziari, nella stagione successiva è stato rifondato ed ripartito dalla Seconda Lega interregionale (quinta serie) schierando la propria formazione under-21. Fondato il 28 luglio 1908 e fallito nell'aprile del 2003 a <ins>causa</ins> di gravi problemi finanziari, nella stagione successiva è stato rifondato ed ripartito dalla Seconda Lega interregionale (quinta serie) schierando la propria formazione under-21. In panchina si dimostra un tecnico molto preparato tatticamente e per questo nient'affatto restìo a <del>proporre numerosi e</del>speriment<del>i</del> in tal senso, schierando le sue squadre con differenti moduli a seconda dell'avversario ma sempre con una filosofia di gioco ben riconoscibile. In panchina si dimostra un tecnico molto preparato tatticamente e per questo nient'affatto restìo a speriment<ins>are</ins> in tal senso, schierando le sue squadre con differenti moduli a seconda dell'avversario ma sempre con una filosofia di gioco ben riconoscibile. <del>Con il termine</del> dote (dal greco dôs, dare, regalo, dono) <del>si indica</del> l'insieme dei beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. <ins>La</ins> dote (dal greco dôs, dare, regalo, dono) <ins>è</ins> l'insieme dei beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. Venne quindi da subito <del>dotato di </del>raddoppio il tratto comprendente la galleria di valico (Galleria del Borgallo, lunga 7.972 metri) ed il ripido tratto compreso tra Grondola-Guinadi e Pontremoli (con pendenze del 20 per mille in galleria e del 25 per mille nei tratti scoperti). Venne quindi da subito raddoppi<ins>at</ins>o il tratto comprendente la galleria di valico (Galleria del Borgallo, lunga 7.972 metri) ed il ripido tratto compreso tra Grondola-Guinadi e Pontremoli (con pendenze del 20 per mille in galleria e del 25 per mille nei tratti scoperti). Il servizio si svilupperà per circa sette chilometri e conterà otto fermate, collegando il centro storico di Salerno con lo stadio Arechi. Storia L�??idea di un servizio urbano da connettere a quello regionale risale agli anni Ottanta. L�??allora ministro per le aree Urbane, Carmelo Conte, fece deliberare dal Cipe il finanziamento per l'infrastruttura. I finanziamenti però non furono utilizzati così, nel 1996, il Comune di Salerno, recupera il finanziamento Cipe per un nuovo progetto affidato all'Italferr con un costo preventivato di 80 miliardi di lire (75 statali, 5 del comune). Il servizio si svilupperà per circa sette chilometri e conterà otto fermate, collegando il centro storico di Salerno con lo stadio Arechi. Storia L�??idea di un servizio urbano da connettere a quello regionale risale agli anni Ottanta. L�??allora ministro per le aree Urbane, Carmelo Conte, fece deliberare dal Cipe il finanziamento per l'infrastruttura. I finanziamenti <ins>concessi </ins>però non furono utilizzati così, nel 1996, il Comune di Salerno, recupera il finanziamento Cipe per un nuovo progetto affidato all'Italferr con un costo preventivato di 80 miliardi di lire (75 statali, 5 del comune). In primis dunque si può affermare, che grazie a Ghigo e la schiera di urlatori che lo seguirono, l'Italia fu il primo paese a p<del>artori</del>re rock in Europa In primis dunque si può affermare, che grazie a Ghigo e la schiera di urlatori che lo seguirono, l'Italia fu il primo paese a pr<ins>rodur</ins>e rock in Europa Aguilar allora, si diresse per salvare un secondo prigioniero, Gonzalo Guerrero, che viveva a Chetumal<del>, quest'ultim</del>o era riuscito a scappare dalla sua prigione e a guadagnarsi la fiducia del capo locale Nachan Can, così da diventare egli stesso un capo militare maya e sposare la principessa maya Zazil Hà, con la quale ebbe vari figli, i quali vengono oggi considerati i primi Messicani moderni. Aguilar allora, si diresse per salvare un secondo prigioniero, Gonzalo Guerrero, che viveva a Chetumalo<ins>. Guerrer</ins> era riuscito a scappare dalla sua prigione e a guadagnarsi la fiducia del capo locale Nachan Can, così da diventare egli stesso un capo militare maya e sposare la principessa maya Zazil Hà, con la quale ebbe vari figli, i quali vengono oggi considerati i primi Messicani moderni. Verso la metà del 1519 trenta villaggi Totonachi si riunirono con Cortes a Cempoala per stabilire un'alleanza e marciare assieme verso la conquista di Tenochtitlan. I totonachi misero assieme 13.000 guerrieri mentre Cortes disponeva solo di 400 uomini, qualche arma da fuoco e quidici cavalli. L'accordo <del>si basava sulla base</del> che una volta sconfitto l'Impero azteco, la nazione totonaca sarebbe stata libera. Verso la metà del 1519 trenta villaggi Totonachi si riunirono con Cortes a Cempoala per stabilire un'alleanza e marciare assieme verso la conquista di Tenochtitlan. I totonachi misero assieme 13.000 guerrieri mentre Cortes disponeva solo di 400 uomini, qualche arma da fuoco e quidici cavalli. L'accordo <ins>prevedeva</ins>che una volta sconfitto l'Impero azteco, la nazione totonaca sarebbe stata libera. Attraversato il passo avvistò per prima volta il lago di Texcoco e l'isola di Tenochtitlan, centro pulsante dell'impero azteco e si avvicinò verso Xochimilco. Dopo arrivò a Ayotzinco, dove preparò l'attacco a Tenochtitlan. Al suo arrivo a México-Tenochtitlan, Cortes rimase sorpreso per la bellezza del posto, che è descritta dal cronista Bernal Diaz del Castillo come "un sogno". Entrata a Tenochtitlán L'8 Novembre 1519, nonostante Montezuma disponesse di un grande esercito, Cortes riuscì da entrare a Tenochtitlan. Gli spagnoli entrarono dal lago di Chalco, gli alleati rimasero ad Amecameca, solo gli Spagnoli entrarono nella città. Una serie di funesti presagi precedette l'arrivo degli spagnoli in città, e secondo alcuni aztechi <del>erano la </del>predizione della conquista: Attraversato il passo avvistò per prima volta il lago di Texcoco e l'isola di Tenochtitlan, centro pulsante dell'impero azteco e si avvicinò verso Xochimilco. Dopo arrivò a Ayotzinco, dove preparò l'attacco a Tenochtitlan. Al suo arrivo a México-Tenochtitlan, Cortes rimase sorpreso per la bellezza del posto, che è descritta dal cronista Bernal Diaz del Castillo come "un sogno". Entrata a Tenochtitlán L'8 Novembre 1519, nonostante Montezuma disponesse di un grande esercito, Cortes riuscì da entrare a Tenochtitlan. Gli spagnoli entrarono dal lago di Chalco, gli alleati rimasero ad Amecameca, solo gli Spagnoli entrarono nella città. Una serie di funesti presagi precedette l'arrivo degli spagnoli in città, e secondo alcuni aztechi predizione della conquista: Cuitlahuac, fratello di Montezuma e signore di Iztapalapa fu nominato tlatoani di Tenochtitlane iniziò subito ad organizzare una lotta armata contro gli spagnoli, purtroppo dopo pochissimo tempo morì di vaiolo. La notte tra il 30 Giugno e il 1 Luglio 1520, gli spagnoli capirono di star combattendo una battaglia che impossibile da vincere, decidendo così di fuggire dalla città portandosi via tutto il tesoro degli aztechi. Per uscire dalla città Cortes decise di prendere la via ad ovest, che era anche la più corta, ma il ponte di legno non resistette al peso delle truppe spagnole e si spezzò lasciando la retroguardia, comandata da Alvarado, intrappolata in città; Cortes perse la maggior parte dei suoi uomini e dei suoi alleati, gran parte dei cavalli e dell'artiglieria, e tutto il tesoro trafugato venne inghiottito per sempre dal lago<del>, l</del>a leggenda racconta che Cortes arrivato alla riva del lago si mise a piangere, ancora oggi a Città del Messico esiste l'albero su cui Cortes avrebbe pianto quella notte, che viene ricordata come la Noche Triste(notte triste). Cuitlahuac, fratello di Montezuma e signore di Iztapalapa fu nominato tlatoani di Tenochtitlane iniziò subito ad organizzare una lotta armata contro gli spagnoli, purtroppo dopo pochissimo tempo morì di vaiolo. La notte tra il 30 Giugno e il 1 Luglio 1520, gli spagnoli capirono di star combattendo una battaglia che impossibile da vincere, decidendo così di fuggire dalla città portandosi via tutto il tesoro degli aztechi. Per uscire dalla città Cortes decise di prendere la via ad ovest, che era anche la più corta, ma il ponte di legno non resistette al peso delle truppe spagnole e si spezzò lasciando la retroguardia, comandata da Alvarado, intrappolata in città; Cortes perse la maggior parte dei suoi uomini e dei suoi alleati, gran parte dei cavalli e dell'artiglieria, e tutto il tesoro trafugato venne inghiottito per sempre dal lagoa<ins>. L</ins> leggenda racconta che Cortes arrivato alla riva del lago si mise a piangere, ancora oggi a Città del Messico esiste l'albero su cui Cortes avrebbe pianto quella notte, che viene ricordata come la Noche Triste(notte triste). Insieme al suo compagno di squadra, e anche di stanza, Arturo Lupoli, formò una prolifica coppia d'attacco nella squadra delle riserve dell'Arsenal. Il suo debutto con la maglia della prima squadra dei Gunners fu il 25 ottobre 2005, in un incontro di Carling Cup contro il Sunderland, entrando come sostituto di Quincy Owusu-Abeyie nei minuti finali del<del> match</del>. Insieme al suo compagno di squadra, e anche di stanza, Arturo Lupoli, formò una prolifica coppia d'attacco nella squadra delle riserve dell'Arsenal. Il suo debutto con la maglia della prima squadra dei Gunners fu il 25 ottobre 2005, in un incontro di Carling Cup contro il Sunderland, entrando come sostituto di Quincy Owusu-Abeyie nei minuti finali del<ins>l'incontro</ins>. Nel maggio 2007 decide di prolungare la sua avventura con l'Arsenal, firmando un contratto quinquennale. Il 9 marzo 2010 realizza la sua prima tripletta in Champions League nella vittoria 5-0 all'Emirates Stadium contro il Porto. Sunderland Il 31 agosto 2011 passa in prestito per un anno al Sunderland. Durante la partita con il West Bromwich<del>, Bendtner</del> viene nominato migliore in campo segnando la sua prima rete con la maglia del Sunderland e regalando l'assist per il pareggio della sua squadra. Nel maggio 2007 decide di prolungare la sua avventura con l'Arsenal, firmando un contratto quinquennale. Il 9 marzo 2010 realizza la sua prima tripletta in Champions League nella vittoria 5-0 all'Emirates Stadium contro il Porto. Sunderland Il 31 agosto 2011 passa in prestito per un anno al Sunderland. Durante la partita con il West Bromwich viene nominato migliore in campo segnando la sua prima rete con la maglia del Sunderland e regalando l'assist per il pareggio della sua squadra. Nel videogioco <del>In</del> Pokémon Diamante e Perla possiede un Gastrodon (livello 60), un Roserade (livello 60), uno Spiritomb (livello 61), un Milotic (livello 63), un Lucario (livello 63) e un Garchomp (livello 66). Nel videogioco <ins>Nei videogiochi</ins> Pokémon Diamante e Perla possiede un Gastrodon (livello 60), un Roserade (livello 60), uno Spiritomb (livello 61), un Milotic (livello 63), un Lucario (livello 63) e un Garchomp (livello 66). Nella versione Platino Camilla sostituisce Gastrodon con Togekiss (anch'esso di livello 60). Gli altri suoi Pokémon rimangono gli stessi a livelli differenti (rispettivamente 58, 58, 58, 60 e 62). Durante il secondo scontro i livelli saranno rispettivamente 76, 74, 74, 74, 76 e 78. Nei videogiochi Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver è possibile incontrare Camilla nei pressi delle Rovine Sinjoh. <del>In</del> Pokémon Versione Nera e Versione Bianca sarà possibile sfidare Camilla a Spiraria (Undella Town). Nella versione Platino Camilla sostituisce Gastrodon con Togekiss (anch'esso di livello 60). Gli altri suoi Pokémon rimangono gli stessi a livelli differenti (rispettivamente 58, 58, 58, 60 e 62). Durante il secondo scontro i livelli saranno rispettivamente 76, 74, 74, 74, 76 e 78. Nei videogiochi Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver è possibile incontrare Camilla nei pressi delle Rovine Sinjoh. <ins>Nei videogiochi</ins> Pokémon Versione Nera e Versione Bianca sarà possibile sfidare Camilla a Spiraria (Undella Town). Le ragioni di questo fatto non sono chiare ma si è notato che sono in relazione con il tempo di permanenza dell'uovo nell'ovaio fermo nel diplotene della profase della meiosi 1 in cui si verifica scambio di frammenti di cromatidi tra due cromatidi non fratelli di cromosomi omologhi; la permanenza in questa fase di scambio determinerebbe l<del>'ampl</del>ificarsi <del>di </del>errori nella disgiunzione dei cromosomi durante l'anafase. Le ragioni di questo fatto non sono chiare ma si è notato che sono in relazione con il tempo di permanenza dell'uovo nell'ovaio fermo nel diplotene della profase della meiosi 1 in cui si verifica scambio di frammenti di cromatidi tra due cromatidi non fratelli di cromosomi omologhi; la permanenza in questa fase di scambio determinerebbe l<ins>a maggior probabilità di ver</ins>ificarsi errori nella disgiunzione dei cromosomi durante l'anafase. La genesi dei magistrati onorari la rinveniamo in varie situazioni storiche. Principalmente essa è da annoverare al fatto che è sempre parso poco produttivo, oltre che dispensioso, affidare cause di non ampia complessita a giudici professionali, riversando tali cause in magistrati definibili "minori". Tale era ad esempio la funzione del Giudice conciliatore, magistrato onorario per antonomasia. Nella Costituzione repubblicana l'art. 106 stabilisce che: Come si nota, l'articolo, dopo <del>la declaratoria</del> che i giudici sono normalmente reclutati per concorso, apre la possibilità alla nomina di magistrati (pertanto non solo giudicanti ma anche requirenti) attraverso altri canali di reclutamento. La genesi dei magistrati onorari la rinveniamo in varie situazioni storiche. Principalmente essa è da annoverare al fatto che è sempre parso poco produttivo, oltre che dispensioso, affidare cause di non ampia complessita a giudici professionali, riversando tali cause in magistrati definibili "minori". Tale era ad esempio la funzione del Giudice conciliatore, magistrato onorario per antonomasia. Nella Costituzione repubblicana l'art. 106 stabilisce che: Come si nota, l'articolo, dopo <ins>aver prescritto</ins> che i giudici sono normalmente reclutati per concorso, apre la possibilità alla nomina di magistrati (pertanto non solo giudicanti ma anche requirenti) attraverso altri canali di reclutamento. Paullo (Paü nel<del>la variante</del> locale <del>del </del>dialetto milanese) è un comune italiano di 10.824 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Paullo (Paü nel locale dialetto milanese) è un comune italiano di 10.824 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Geta (o Geta et Birria), commedia elegiaca tardo medievale<del>, opera</del> di Vital de Blois Geta (o Geta et Birria), commedia elegiaca tardo medievale di Vital de Blois <del>Col termine</del> brigantaggio <del>si suole definire</del> una forma di banditismo caratterizzata da azioni violente a scopo di rapina ed estorsione, mentre in altre circostanze esso assume risvolti insurrezionalisti su sfondo politico e sociale. <ins>Il</ins> brigantaggio <ins>è</ins> una forma di banditismo caratterizzata da azioni violente a scopo di rapina ed estorsione, mentre in altre circostanze esso assume risvolti insurrezionalisti su sfondo politico e sociale. l'attivazione dell'esercizio a trazione elettrica tuttavia è avvenuta il 31 marzo 1994. Nel 1995 è stato attivato un servizio <del>Eurostar </del>con ETR 450 che effettuava servizio come Eurostar Italia Roma-Taranto e viceversa. l'attivazione dell'esercizio a trazione elettrica tuttavia è avvenuta il 31 marzo 1994. Nel 1995 è stato attivato un servizio con ETR 450 che effettuava servizio come Eurostar Italia Roma-Taranto e viceversa. l'attivazione dell'esercizio a trazione elettrica tuttavia è avvenuta il 31 marzo 1994. Nel 1995 è stato attivato un servizio Eurostar con ETR 450<del> che effettuava servizio</del> come Eurostar Italia Roma-Taranto e viceversa. l'attivazione dell'esercizio a trazione elettrica tuttavia è avvenuta il 31 marzo 1994. Nel 1995 è stato attivato un servizio Eurostar con ETR 450 come Eurostar Italia Roma-Taranto e viceversa. Nel 1995 è stato attivato un servizio Eurostar con ETR 450 che effettuava servizio come Eurostar Italia Roma-Taranto e viceversa.<del>Tale servizio f</del>u soppresso a partire dal 12 dicembre 2010 e sostituito da due coppie di intercity i quali vengono instradati anche sulla relazione Caserta-Foggia. Nel 1995 è stato attivato un servizio Eurostar con ETR 450 che effettuava servizio come Eurostar Italia Roma-Taranto e viceversa.u soppresso a partire dal 12 dicembre 2010 e sostituito da due coppie di intercity i quali vengono instradati anche sulla relazione Caserta-Foggia. Esso origina dalla grande ala dello sfenoide nel suo versante infratemporale da dove si dirige indietro, in fuori ed in basso per raggiungere antero-medialmente la capsula articolare<del> in cui</del> alcuni fasci si connettono ed inseriscono indirettamente al disco in una zona antero-mediale, altri fasci prendono inserzione a livello della faccia antero-mediale del collo del condilo nella porzione superiore della fovea pterigoidea. Esso origina dalla grande ala dello sfenoide nel suo versante infratemporale da dove si dirige indietro, in fuori ed in basso per raggiungere antero-medialmente la capsula articolare<ins>:</ins> alcuni fasci si connettono ed inseriscono indirettamente al disco in una zona antero-mediale, altri fasci prendono inserzione a livello della faccia antero-mediale del collo del condilo nella porzione superiore della fovea pterigoidea. Un numero primo, in matematica, è un numero naturale divisibile unicamente per se stesso e per <del>l'unità</del> e diverso, per convenzione, dall'unità. Un numero primo, in matematica, è un numero naturale divisibile unicamente per se stesso e per <ins>uno,</ins> e diverso, per convenzione, dall'unità. ambito territoriale ove svolgere lo studio, non solo per le necessità che impongono abitudini, costumi, consuetudini, convinzioni e singole prassi operative, ma soprattutto, per la difficoltà di <del>por</del>re �? ambito territoriale ove svolgere lo studio, non solo per le necessità che impongono abitudini, costumi, consuetudini, convinzioni e singole prassi operative, ma soprattutto, per la difficoltà di <ins>mette</ins>re �? I produttori di Operazione Valkiria <del>hanno espresso interesse per</del> effettuare alcune riprese a Bendlerblock, un sito memoriale in cui Stauffenberg e i suoi compagni avevano organizzato il complotto. I produttori di Operazione Valkiria <ins>richiesero di</ins> effettuare alcune riprese a Bendlerblock, un sito memoriale in cui Stauffenberg e i suoi compagni avevano organizzato il complotto. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha inizialmente negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, spiegando l'importanza storica e culturale di quel sito e di conseguenza la perdita di dignità <del>con lo sviluppo</del> di un set cinematografico. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha inizialmente negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, spiegando l'importanza storica e culturale di quel sito e di conseguenza la perdita di dignità <ins>dovuta alla costruzione</ins> di un set cinematografico. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha inizialmente negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, spiegando l'importanza storica e culturale di quel sito e di conseguenza la perdita di dignità con lo sviluppo di un set cinematografico<del>. N</del>el settembre 2007, il governo tedesco ha concesso la creazione di un set a Bendlerblock. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha inizialmente negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, spiegando l'importanza storica e culturale di quel sito e di conseguenza la perdita di dignità con lo sviluppo di un set cinematografico<ins> ma, n</ins>el settembre 2007, il governo tedesco ha concesso la creazione di un set a Bendlerblock. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha inizialmente negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, spiegando l'importanza storica e culturale di quel sito e di conseguenza la perdita di dignità con lo sviluppo di un set cinematografico. Nel settembre 2007, il governo tedesco ha concesso la creazione di un set a Bendlerblock. Le riprese del film sono iniziate il 18 luglio 2007 sono state girate <del>in gran</del> parte a Berlino e una piccola parte a Praga, e sono terminate a ottobre 2007. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha inizialmente negato ai produttori di effettuare le riprese a Bendlerblock, spiegando l'importanza storica e culturale di quel sito e di conseguenza la perdita di dignità con lo sviluppo di un set cinematografico. Nel settembre 2007, il governo tedesco ha concesso la creazione di un set a Bendlerblock. Le riprese del film sono iniziate il 18 luglio 2007 sono state girate <ins>per la maggior</ins> parte a Berlino e una piccola parte a Praga, e sono terminate a ottobre 2007. L'esterno del Bavarese, residenza di Hitler, è stata creato digitalmente, adattandone l'aspetto dalla struttura originale. Distribuzione La prima mondiale del film nelle sale era fissata per l'8 agosto 2008, ma questa fu poi anticipata al 27 giugno 2008, per evitare l'uscita in concomitanza con quella di WALL�?�E e Wanted - Scegli il tuo destino. In seguito la data è stata nuovamente posticipata al 3 ottobre 2008 negli Stati Uniti d'America<del>. N</del>ell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze. L'esterno del Bavarese, residenza di Hitler, è stata creato digitalmente, adattandone l'aspetto dalla struttura originale. Distribuzione La prima mondiale del film nelle sale era fissata per l'8 agosto 2008, ma questa fu poi anticipata al 27 giugno 2008, per evitare l'uscita in concomitanza con quella di WALL�?�E e Wanted - Scegli il tuo destino. In seguito la data è stata nuovamente posticipata al 3 ottobre 2008 negli Stati Uniti d'America<ins> e, n</ins>ell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze. In seguito la data è stata nuovamente posticipata al 3 ottobre 2008 negli Stati Uniti d'America. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che <del>candida </del>la pellicola <del>al</del>la possibilità di una nomination agli Oscar. In seguito la data è stata nuovamente posticipata al 3 ottobre 2008 negli Stati Uniti d'America. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che <ins>offriva al</ins>la pellicola la possibilità di una nomination agli Oscar. In seguito la data è stata nuovamente posticipata al 3 ottobre 2008 negli Stati Uniti d'America. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che candida la pellicola alla possibilità di una nomination agli Oscar. Il film è <del>stato rila</del>sci<del>a</del>to in Nord America il giorno di Natale , il 25 dicembre 2008. In seguito la data è stata nuovamente posticipata al 3 ottobre 2008 negli Stati Uniti d'America. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che candida la pellicola alla possibilità di una nomination agli Oscar. Il film è <ins>u</ins>scito in Nord America il giorno di Natale , il 25 dicembre 2008. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che candida la pellicola alla possibilità di una nomination agli Oscar. Il film è stato rilasciato in Nord America il giorno di Natale , il 25 dicembre 2008<del>. I</del>n Germania è stato distribuito il 22 gennaio 2009, mentre in Italia il 30 gennaio 2009 in 283 sale, suscitando notevoli polemiche. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che candida la pellicola alla possibilità di una nomination agli Oscar. Il film è stato rilasciato in Nord America il giorno di Natale , il 25 dicembre 2008<ins>, i</ins>n Germania è stato distribuito il 22 gennaio 2009, mentre in Italia il 30 gennaio 2009 in 283 sale, suscitando notevoli polemiche. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che candida la pellicola alla possibilità di una nomination agli Oscar. Il film è stato rilasciato in Nord America il giorno di Natale , il 25 dicembre 2008. In Germania <del>è stato distribuito </del>il 22 gennaio 2009, mentre in Italia il 30 gennaio 2009 in 283 sale, suscitando notevoli polemiche. Nell'aprile 2008, la casa di produzione ha infine deciso di modificare nuovamente l'uscita nelle sale al 19 febbraio 2009, così da permettere alla troupe di completare alcune sequenze.. Un'ennesima nuova data d'uscita fu fissata dalla casa di produzione: 26 dicembre 2008, periodo che candida la pellicola alla possibilità di una nomination agli Oscar. Il film è stato rilasciato in Nord America il giorno di Natale , il 25 dicembre 2008. In Germania il 22 gennaio 2009, mentre in Italia il 30 gennaio 2009 in 283 sale, suscitando notevoli polemiche. Una volta che è stata ottenuta l'intensità del campo opportuna, un singolo elettrone libero è sufficiente ad avviare il processo e poiché a temperatura ambiente anche nei migliori isolanti sono presenti elettroni liberi, raggiunte le condizioni d'innesco, il processo avrà sempre luogo. Nei dispositivi che utilizzano l'effetto valanga, l'intensità del campo elettrico è mantenuta subito sotto la soglia d'innesco. Quando il breakdown a valanga ha inizio, gli elettroni liberi sono accelerati dal campo elettrico a velocità molto elevate. Durante la loro corsa nel materiale urtano continuamente contro gli atomi. Se la loro velocità non è sufficiente a mantenere il breakdown a valanga (perché il campo elettrico non è sufficientemente intenso), negli urti sono riassorbiti dagli atomi ed il processo cessa. Tuttavia, se la loro velocità è sufficientemente elevata, durante gli urti strappano altri elettroni agli atomi del materiale, ionizzandoli. Questo processo è chiamato ionizzazione da impatto. Sia gli elettroni liberi originali, sia quelli appena liberati, vengono nuovamente accelerati dal campo elettrico e in urti successivi producono altri elettroni liberi. Mentre il processo continua, dunque, il numero di elettroni liberi nel materiale aumenta esponenzialmente raggiungendo valori di picco in pochi picosecondi e di conseguenza si ottengono intensità di corrente molto elevate, limitate soltanto dal circuito esterno. Quando gli elettroni raggiungono l'anodo, il processo si interrompe, a meno che non siano prodotte anche delle lacune. Applicazioni Se l'intensità di corrente non è limitata dall'esterno, il processo normalmente distrugge il dispositivo in cui ha luogo. Quando la corrente è limitata dall'esterno, il breakdown a valanga può essere sfruttato con successo. In alcuni dispositivi, ad esempio, è <del>sfrutt</del>ato per incrementare l'intensità della corrente altrimenti insignificante e ottenere un guadagno maggiore. Una volta che è stata ottenuta l'intensità del campo opportuna, un singolo elettrone libero è sufficiente ad avviare il processo e poiché a temperatura ambiente anche nei migliori isolanti sono presenti elettroni liberi, raggiunte le condizioni d'innesco, il processo avrà sempre luogo. Nei dispositivi che utilizzano l'effetto valanga, l'intensità del campo elettrico è mantenuta subito sotto la soglia d'innesco. Quando il breakdown a valanga ha inizio, gli elettroni liberi sono accelerati dal campo elettrico a velocità molto elevate. Durante la loro corsa nel materiale urtano continuamente contro gli atomi. Se la loro velocità non è sufficiente a mantenere il breakdown a valanga (perché il campo elettrico non è sufficientemente intenso), negli urti sono riassorbiti dagli atomi ed il processo cessa. Tuttavia, se la loro velocità è sufficientemente elevata, durante gli urti strappano altri elettroni agli atomi del materiale, ionizzandoli. Questo processo è chiamato ionizzazione da impatto. Sia gli elettroni liberi originali, sia quelli appena liberati, vengono nuovamente accelerati dal campo elettrico e in urti successivi producono altri elettroni liberi. Mentre il processo continua, dunque, il numero di elettroni liberi nel materiale aumenta esponenzialmente raggiungendo valori di picco in pochi picosecondi e di conseguenza si ottengono intensità di corrente molto elevate, limitate soltanto dal circuito esterno. Quando gli elettroni raggiungono l'anodo, il processo si interrompe, a meno che non siano prodotte anche delle lacune. Applicazioni Se l'intensità di corrente non è limitata dall'esterno, il processo normalmente distrugge il dispositivo in cui ha luogo. Quando la corrente è limitata dall'esterno, il breakdown a valanga può essere sfruttato con successo. In alcuni dispositivi, ad esempio, è <ins>utilizz</ins>ato per incrementare l'intensità della corrente altrimenti insignificante e ottenere un guadagno maggiore. I Romani conquistarono la Valle Camonica nel 16 a.C. <del>tramite i</del>l proconsole dell'Illiria Publio Silio Nerva. I Romani conquistarono la Valle Camonica nel 16 a.C. <ins>con un'azione de</ins>l proconsole dell'Illiria Publio Silio Nerva. A partire dal 1413 iniziarono gli scontri tra il ducato di Milano e la Serenissima per la conquista della Valle Camonica, che si conclusero con la pace di Lodi del 9 aprile 1454, con la quale il territorio dei camuni passò definitivamente alla Serenissima, che lo deteneva di fatto dal 1428. Età moderna in Valle Camonica La dominazione veneziana portò<del> la cosidetta pax veneta,</del> un lungo periodo di pace, anche in Valle Camonica. A partire dal 1413 iniziarono gli scontri tra il ducato di Milano e la Serenissima per la conquista della Valle Camonica, che si conclusero con la pace di Lodi del 9 aprile 1454, con la quale il territorio dei camuni passò definitivamente alla Serenissima, che lo deteneva di fatto dal 1428. Età moderna in Valle Camonica La dominazione veneziana portò un lungo periodo di pace, anche in Valle Camonic<ins>la cosidetta pax venet</ins>a. Nella provincia di Grosseto, hanno determinato locali affioramenti sulla sponda occidentale del Monte Argentario con lunità di Cala Grande (argilloscisti, calcari neri e ofioliti), lungo la costa occidentale dell'Isola del Giglio e nell'area del Poggio di Moscona a nord-est della città di Grosseto. Le unità austroalpine, interna ed esterna, costituiscono un dominio continentale che ha avuto origine nel Giurassico superiore con la contemporanea formazione del bacino ligure. Tali unità si collocano tra la zona oceanica, a ovest, e il dominio toscano, a est. L'unità astroalpina interna<del> è</del> divisa a ovest dal dominio ligure esterno, nel punto di passaggio a livello basale dalla crosta continentale sialica a quella oceanica simatica; Nella provincia di Grosseto, hanno determinato locali affioramenti sulla sponda occidentale del Monte Argentario con lunità di Cala Grande (argilloscisti, calcari neri e ofioliti), lungo la costa occidentale dell'Isola del Giglio e nell'area del Poggio di Moscona a nord-est della città di Grosseto. Le unità austroalpine, interna ed esterna, costituiscono un dominio continentale che ha avuto origine nel Giurassico superiore con la contemporanea formazione del bacino ligure. Tali unità si collocano tra la zona oceanica, a ovest, e il dominio toscano, a est. L'unità astroalpina interna divisa a ovest dal dominio ligure esterno, nel punto di passaggio a livello basale dalla crosta continentale sialica a quella oceanica simatica;